"La Costituzione Europea" - organizzato dai Democratici di Sinistra nell'ambito della Festa Nazionale dell'Unità (presso il PalaConad, Sala Ideeincammino)

Inizio
A questo incontro che si presenta per noi molto interessante perché affronta due temi
Strategici per il futuro dell'Europa uno che riguarda la costruzione europea in quanto tale suoi sviluppi
Suo alla sua direzione finale quindi come sarà l'Europa e come vogliamo che sia e l'altro che guarda le conseguenze della costruzione europea
Sugli sviluppi della vita democratica sugli assetti dei partiti sui mutamenti che questa costruzione europeo inevitabilmente i innesta nelle tradizioni
Storiche delle grandi correnti politiche europee tutti e due questi aspetti sono in genere discussi separatamente il fatto che oggi vengono discussi insieme molto interessante
Perché effettivamente verranno in alla luce i collegamenti fra questi due grandi filoni
Devo dire che sono entrambe due due e sono due filoni sui quali i mutamenti sono già in corso
Uno il primo quello che riguarda lo sviluppo dell'Unione europea e anzi al centro di una grande lavoro di un grande dibattito anche anche di una certa lotta politica a livello europeo ci sono opinioni diverse
Devo dire dirò solo questo che nell'ambito della coalizione di centrosinistra questo è uno dei temi sui quali c'è la convergenza vorrei dire totale questo è molto importante e sarà importante anche nella battaglia elettorale
Con il Polo perché se c'è una coalizione in Italia che può dire di essere coerentemente europeista e di svolge una funzione di punta nella costruzione europea questa la coalizione di centrosinistra non altrettanto possono dire
Quelli del Polo i quali sono responsabili di una delle più gravi eclissi del ruolo dell'Italia nell'Unione Europea durante il periodo del governo Berlusconi
Per quanto riguarda l'altro aspetto anche quello è in movimento io personalmente ritengo che non da ora ma da qualche tempo
Per esempio il Partito Popolare Europeo abbia già subito una profonda mutazione
Si comincia comincia a venire alla luce anche delle forme politiche
Diciamo quotidiane basta pensare al modo in cui il nuovo segretario del Partito popolare europeo affrontato il tema della presenza dell'UDEUR nel nel Partito popolare della richiesta di Mastella a parte il fatto specifico ha usato un'argomentazione che la dice lunga sulla la dice lunga sullo slittamento del Partito popolare europeo e la sua trasformazione
Da una formazione prevalentemente che di ispirazione cristiano sociale a una formazione di centrodestra di tipo laico conservatore la differenza e grande io qui mi fermo penso che potremo procedere in questo modo inattesa anche che arrivi Stefano Marroni che dovrà poi fare delle domande
Su questi su questo te su questa su questo complesso di temi
Daremmo la parola adesso al ministro Dini io non devo presentare nessuno dei due interlocutori sono entrambi notissimi per tante ragioni però la parola prima ministro Dini poi a Occhetto dopodiché marroni si arriva farà delle domande
Bisogna vedere se di risponderete venissero altro
Ma io vorrei incominciare per il ricordo ricordare
La grande importanza della costruzione dell'Europa a volte ho l'impressione che noi tutti i cittadini lo viviamo la costruzione dell'Europa come una cosa distante
E non qualcosa che invece tocca non soltanto alla nostra sicurezza ma al nostro futuro
Che dallo sviluppo economico e sociale dell'Europa
Credo che effettivamente il grip coloro che sono stati fondatori dell'Unione Europea i pensatori Monnet De Gasperi Schumann
E quando in a metà degli anni Cinquanta sia incominciato a pensare a costruire l'Europa a unire l'Europa se aveva in mente
In particolare di unire le nazioni per impedire
Il sorgere di nuovi conflitti e di nuove guerre e qual è lo strumento che si utilizza
Si è creato il mercato comune cioè a dire se si mettano insieme si creano gli interessi economici sufficienti nelle imprese nelle nostre società ecco che poi diventa più difficile
Che le nazioni possono contrastasse fra di loro quindi in primo luogo la costruzione dell'Europa come meccanismo
Di cooperazione per avere pace
Quindi sviluppo economico e sociale
Come l'abbiamo vissuta questa costruzione dell'Europa ma direi che all'inizio da parte delle anche delle forze politiche
Con un come guardare come un qualcosa di distante come un qualcosa alla quale ci potevamo risolvi volgere per cercare attraverso l'Europa di episodi affrontare problemi che a livello nazionale le difficoltà che avevamo eravamo forse incapaci di affrontare quindi all'inizio l'abbiamo vissuto in quella maniera ma col passare del tempo
Credo che questo atteggiamento piuttosto passivo nei confronti dell'Europa si è fatta strada invece un atteggiamento di partecipazione cioè a dire non soltanto l'Europa perché l'Europa ci può aiutare
A prendere delle misure che appartengono agli Stati nazionali dover prendere per evitare disfunzioni avere maggiore equilibrio nell'economia eccetera ma anche di partecipazione a quello che l'Europa deve essere e quello io credo che questo sentimento sia maturato profondamente negli anni più recenti io credo che tutti i cittadini hanno vissuto le vicende che poi le misure che sono state necessarie per permettere all'Italia di far parte della moneta unica
Quindi è oggi l'Italia è pienamente diciamo compartecipe nella costruzione dell'Europa un altro angolo visuale nella costruzione dell'Europa anche politica sul quale ora dirò alcune cose
è che è la prima volta nella storia
Che nazioni si mettano insieme pacificamente per creare una nuova unione
In passato
Era il risultato di guerre le annessioni erano il risultato di guerre di invasione di territori e di allargamento notti attraverso un processo democratico nazioni si mettano insieme
Per costruire appunto un futuro nella democrazia secondo i grandi principi che sono alla base dell'Unione Europea
Questo è più che una cosa diciamo storico no come evento non è mai successo nella storia e questo dimostra anche diciamo la forza che l'idea della costruzione europea a e lo vediamo oggi che siamo alla vigilia anche di un ulteriore allargamento dei paesi che sono membri dell'Unione europea paesi di nicchiano si affacciano all'Europa
Ti chiedono di entrare in Europa Paesi candidati all'Europa che abbracciano in particolare i Paesi dell'Est europeo ma che vanno fino al sud fino a Malta fino a Cipro
In questi in queste regioni una grande domanda di Europa che c'è degli altri Paesi e questo permetterà di costruire veramente l'Europa nel suo insieme riunificare il continente il continente europeo dicevo che siamo alla vigilia di decisioni estremamente importanti si debbano ridefinire il di criteri del funzionamento delle istituzioni perché le istituzioni europee devono funzionare non possiamo avere meccanismi che portano alla paralisi perché le regole oggi richiedono l'unanimità di tutti e allora quelle regole erano stati fissati quando i Paesi membri erano sei poi sono passati da nove a dodici ora siamo quindici
E l'unanimità in una comune un una Unione Europea quindi a venticinque o addirittura trenta Paesi certamente non potrebbe che portare alla parata essi
Un'altra considered ritorno su questo ma la considerazione generale che certamente nessun Paese
Può pensare di aderire all'Unione Europea
Se non rispetta i grandi principi che sono alla base della costruzione europea in particolare la democrazia lo Stato di diritto controllo civile delle forze militari
Democrazia diritti umani rispetto delle minoranze
Se questi grandi principi non sono rispettati richiamiamo i principi di Copenaghen perché erano stati fissati dai capi di governo in un'occasione nessun Paese poteri
E devo dire che i paesi del loro padre lesse stanno facendo grandi progressi ha ricevuto ieri la visita del commissario però è bene che il negoziatore con tutti i Paesi appunto candidati
E questi Paesi stanno facendo dei grandi sforzi
Per adeguare la loro legislazione interna quella che è la legislazione europea di oggi che c'è voluto tanti anni a noi per arrivarci
E quindi devo dire che possiamo guardare con con fiducia a un'Europa finalmente finalmente unità certo in vista dell'allargamento è questa uno dei grandi temi che fanno parte delle discussioni fra governi nella cosiddetta conferenza intergovernativa che si deve chiudere ora a dicembre
E dobbiamo
Rimodellare ridefinire il funzionamento delle istituzioni questo significa alla composizione della Commissione significa in particolare il voto il diritto di voto di ciascun paese in seno a quel contesto significa introdurre il criterio che tutte le decisioni noi speriamo siano prese a maggioranza qualificata e non all'unanimità per evitare la paralisi
Eccetto per quelle che hanno una rilevanza costituzionale all'interno dei singoli Paesi
Ci possono essere opinioni diverse su tutto questo ma certamente quelle decisioni quelle riforme devono essere concluse effettuate
Entro dicembre dal Consiglio economico il Consiglio europeo che si terrà che si terranno X
Sono due altre componenti e questi sono gli aspetti diciamo più della grande costruzione dell'Europa
E di cui si è parlato i giornali hanno parlato negli ultimi tempi è la costituzionalizzazione dare alle norme europee una veste di costituzione
E questo deve avvenire in particolare nella definizione dei diritti dei cittadini l'Europa dei cittadini cioè a dire la Carta dei diritti fondamentali
Ora se si trattasse di trasferire on diciamo quelli che sono i diritti degli individui né che sono nelle costituzioni nazionali non ce ne sarebbe bisogno
Dobbiamo costruire una carta dei diritti che è più ampia
Che tiene conto anche dei diritti sociali dei diritti economici per quanto riguarda aspetti di protezione dei lavoratori posti di lavoro
Degli a la protezione dell'ambiente quindi una grande carta di diritti
E quella sarebbe la base della Costituzione europea
Quindi i cittadini sarebbero protette in questo caso
Nei loro diritti non soltanto dalla legislazione nazionale ma sarebbero protetti dalla Costituzione europea
In tutto questo non nascondo e c'è qui il non regole Colajanni che ha un illustre membro del Parlamento europeo sa quali sono le discussioni anche in sede del Parlamento europeo
Che ci sono opinioni diverse in seno in seno ai Paesi membri dell'Unione europea
Sucre dare creare una costituzione europea perché cosa significa questo se i diritti che stabiliamo sono costituzionali avrebbero forza di legge
Nei nostri Paesi e quindi qualora uno stato o uno un ente un'amministrazione dovesse violare quei principi quello stato un cittadino potrebbe far ricorso non soltanto agli organi nazionali ma addirittura ai tribunali europei
E questo significa una cessione di sovranità
Che invita una sovranità nazionale di giudicare
Infrazioni a diritti a una sovranità internazionale e qui su questo sì urtano sensibilità che sono legate alla storia da tradizione di altri paesi mi riferisco in particolare al Regno Unito cui effettivamente resistano queste tendenze
E altri anche altri e non sappiamo ancora quale sarà la veste giuridica
Che la Carta dei diritti potrà avere cioè a dire se entreranno i trattati e in qual caso il avrebbe forza di legge o se invece sarà soltanto un patto politico
Fra il fra i Paesi che intendono rispettare quelle norme ma che certamente non avrebbe la forza di legge questo è il punto diciamo chiave sul quale questa questione della costruzione europea va avanti
Devo dire che la storia dell'Europa lo dimostra che non c'è un modello al quale riferirsi conosciamo quello che è l'obiettivo l'obiettivo finale che l'integrazione economica che c'è stata basta pensare alla moneta unica al mercato unico
All'integrazione politica
Quello è l'obiettivo allora quello che è importante anche in questa fase di grande negoziato è che non si prendano delle misure si scriva nel trattato che poi diventerà ostative a futuri progressi di integrazione non tutti i paesi membri dell'Unione europea di oggi hanno la stessa visione di mettere in comune
I grandi aspetti delle funzioni dello Stato mi riferisco alla politica estera mi riferisco alla politica della giustizia e quindi anche alla politica della sicurezza e della difesa
Che tendono a frenare ma l'Europa è sempre andata avanti a pezzi e bocconi cioè a dire un passo avanti e poi c'è una sosta e poi vediamo come ritrovare le il gli accordi cioè a dire le i consensi per poter tramutare in norme quindi questa costruzione faremo altri passi avanti in in questa in questo caso perché sono indispensabili in particolare in funzione dell'allargamento
I Paesi membri l'Italia la Germania e gli altri veramente sarebbero vorrebbero un disastro se si arrivasse a Nizza senza aver riformato le istituzioni perché questo bloccherebbe il processo di allargamento il che avrebbe delle conseguenze politiche devo dire grazie
Perché questi Paesi a cui mi riferivo dell'Europa dell'Est che stanno facendo un grande sforzo di adeguamento delle loro strutture giuridiche e legislative economiche
E verrebbero vedrebbero l'orizzonte della loro adesione allontanarsi e le tensioni interne a questi Paesi potrebbero portare a rovesciamenti o in ogni caso a passi indietro
Negli aspetti della democratizzazione come nella creazione delle regole di un'economia di mercato che sono fondamentali nell'Unione Europea quindi noi abbiamo l'obbligo di riuscire
A dicembre
Lo dico che è importante in questo grande orizzonte della costruzione europea ma dicevo anche che non tutti i paesi sono hanno la stessa visione dell'Europa di domani d'Europa unità integrata anche l'Europa politica non soltanto l'Europa economica della moneta o del mercato o del mercato unico
E allora dobbiamo inserire nei trattati
Dei meccanismi che permettano a quei Paesi che hanno la volontà è la capacità di andare avanti e di unirsi di poterlo fare
Sempre all'interno delle istituzioni con clausole nel trattato non al di fuori del trattato ma poter di poter avanzare insieme
Anche su questo ci sono timori diciamo allora vuol dire che alcuni grandi Paesi ed altri si metteranno insieme costituiranno diciamo la seria dell'Unione Europea e poi altri paesi che sarebbero la serie B l'Europa due livelli però questo io credo si è ricondotto all'interno del trattato in particolare che tutti i Paesi hanno diritto di aderire a schemi più avanzati di integrazione io credo che questo sia sufficientemente democratico
Deve essere un sistema aperto aperta a tutti coloro che vogliono andare avanti vanno avanti coloro che per ragioni loro interne non riescono immediatamente si possono diciamo inserire successivamente
L'esempio di tutto questo l'unione economica e monetaria Unione economica monetaria una una forma di aggregazione fra quei Paesi che intendevano prendere quella misura di cessione di sovranità e di andare avanti
Ma il meccanismo non è chiuso tante che sia incominciata undici Eurasia unita alla Grecia perché la Grecia è riuscita a darsi un un risanamento economico e finanziario che la porta alle stesse livello degli altri paesi questo vale anche per le altre grandi pressioni politiche di cui parlano come la politica estera e di difesa gli aspetti della giustizia in cui effettivamente e quindi si parla tecnicamente delle cooperazioni rafforzate
Cioè dire coloro che vogliono maggiore cooperazione maggiore integrazione devono avere la possibilità la possibilità di andare avanti e di andare avanti insieme
Queste cose sono naturalmente complesse come si può capire perché le sensibilità alle tradizioni di ogni Paese sono diverse e bisogna in ogni caso trovare consensi
Modifica del trattato richiedano unanimità
Quindi la cosa importante l'Italia credo che sia un
Un
Un partecipante ma impara in particolare
Che dia un grande contributo
I posizioni avanzate nella costruzione europea come diceva l'onorevole Colajanni sia la sinistra democratica sia le forze del centro riformista sono tutte unanime
In quel nella nostra visione dell'Europa
E quindi stiamo dando un grande contributo e siamo veramente protagonisti grande porta agonisti per il futuro
Dobbiamo evitare che il consenso si trovi su un minimo denominatore che non cambia le cose sostanzialmente ma che si possa fare un un vero Passavanti ulteriore nell'integrazione
E permettere l'allargamento ai Paesi dell'Europa dell'Europa centro orientale che sono candidati questo una grande come dicevo prima è un grande obiettivo politico
è un grande successo storico se si arriva a tutto questo
E noi dobbiamo facilitare certamente dobbiamo essere esigenti
Come gli altri paesi sono stati esigenti con noi quando volevamo entrare nella moneta unica non possiamo fare sconti ma dobbiamo dare un forte incoraggiamento e fare anche qualche sacrificio perché le politiche
Dell'Unione Europea comporteranno maggiori trasferimenti di fondi verso questi Paesi che hanno redditi più bassi ma questo lo dobbiamo accettare in vista di questo obiettivo grande obiettivo politico che quello della costruzione
Dell'Europa unita e quindi una grande costruzione europea
Io cari amici potrei veramente continuare a parlare di questi temi a c'è il presidente Occhetto che il certamente vorrà fare come dicevamo qualcuna gli anni altre riflessioni ma concludo nel ripetere che nel che non si può fa parte dell'Europa se un Paese non rispetta
Nella sua legislazione nelle sue leggi nella sua costituzione i grandi principi della democrazia
Di rispetto dei diritti individuali de protezione delle minoranze se non ci sono quello stato di diritto come non lo concepiamo non se po'fa parte dell'Europa
E quindi derivano tante conseguenze sugli assetti politici gli assetti sociali
E dobbiamo vedere come dicevo non è vero Ryan e questo ci parlerà presidente Occhetto quali possano essere le conseguenze di tutto questo sugli assetti politici dei singoli Paesi dell'Europa di oggi e di domani
Grazie è stato un quadro esauriente completo devo dire molto preciso che esprime perfettamente come dire sentire comune della coalizione questo vorrei dire la parola da chi gli Occhetto
Grazie come avete potuto constatare il ministro ha già affrontato in modo estremamente ampio e completo i problemi fondamentali che oggi sono sul tappeto per ciò che riguarda la costruzione dell'Europa politica
In modo e con particolare riferimento a tutti i temi della politica estera
A me interessa cogliere il rapporto tra l'Europa come grande contenitore spirituale pluralista
E le soggettività che vi operano cioè le grandi formazioni politiche che si sono che sono presenti
Sulla scena europea
Io credo che nella valutazione di quadro e di cornice se debba soltanto segnalare in questo senso metterò una nota ma questo è sempre compito mio di un po'rompiscatole
Per i più pessimista su alcuni aspetti la costruzione europea voglio segnalare che ci sono ancora alcune difficoltà e incerte
Perché ancora insiste sia pure sotto la pelle non chiaramente espressa
Una distinzione tra chi vede fondamentalmente l'Europa come Area di libero scambio
E chi invece come il ministro Dini che si è impegnato veramente molto bene in questa direzione come costruzione di un'entità politica che sia effettivamente tale
Ora ciò è dovuto anche in parte al fatto che ci troviamo di fronte a due velocità
Quella dell'allargamento dell'Europa che è relativamente più rapida e quella della costruzione istituzionale dell'unione politica che
Più difficile e che in alcune parti europea è comprese alcune parti della sinistra europea rivela meno tensione meno attenzione io credo e dico questo solo per dire condividendo quindi in pieno le prospettive indicate da Dini a questo proposito che ne dobbiamo prendere il toro per le corna e determinare creare creare le condizioni favorire un dibattito aperti
Tra le grandi formazioni politiche Eurostat sulla prospettiva europea
E per fare questo non bisogna lasciare tutto alla diplomazia intergovernativa
Ma credo che debba prevalere sempre di più il metodo parlamentare e costituente
Quindi per questo dobbiamo discutere con chiarezza se vogliamo come prospettiva un'Europa intergovernativa oppure un Europa integrata come è stata indicata da Dini
Nella quale la commissione attualmente presieduta da Prodi e sostanzialmente il Governo europeo è il Parlamento europeo e il referente di questo governo
E quindi affrontando poi in termini nuovi le questioni tecniche fondamentali come quello della maggioranza qualificata
Solo dopo che si è fatta con chiarezza questa scelta è chiaro che ci saranno le mediazioni le tappe soprattutto volte a tutelare i paesi più piccoli
Ma attenzione a non fare viceversa e cioè che con il bilancino intergovernativo poi alla fine ci accorgiamo che si costruisce un edificio traballante
Ora si parla tanto di Europa socialdemocratica
Però dobbiamo sapere guardare in faccia la realtà
Manca un progetto socialista unità ritornerò su questo punto recentemente c'è stato
Un importante documento sulla Terza via di alcune fondamentali forze socialista europea e la parte dedicata all'Europa e di una povertà Asso
Ora a questo proposito io vorrei ricordare che prima le idee erano chiare cioè prima abbiamo combattuto tutti per arrivare al mercato comune
Poi alla moneta unica è in questo il governo dell'Ulivo ha avuto una funzione storica irripetibile io il è rilevante ora in parte cioè non un'identità di vedute i tra tutte le forze Boris
Ora queste considerazioni mi portano al tema appunto della soggettività
Quali saranno quali devono essere come in poi dobbiamo incominciare a costruirli anche in Italia i partiti
Della nuova unità politica europea che come una nuova entità nazionale sovranazionale ma che corrisponde a quella realtà
Quali saranno questi partiti ora non ha senso dividere l'Europa tra popolari e socialisti vediamo le differenze per esempio che ci sono nel Partito popolare
La prospettiva non può che essere quella di due blocchi storici alternativi da un lato i laici e cattolici di centrosinistra e dall'altro laici e cattolici di centotré
Questa d'altro canto fu l'idea generale della svolta non a caso non ci limitammo all'ora a porre la questione del mutamento del nome ma della Costituente
Di una nuova formazione politica e dell'Ulivo figlia di quella visione svoltisi sta e referente
Però per arrivare fino in fondo una chiarezza di impostazione sono necessarie tre presupposti
L'alternanza
La fine dell'unità politica dei cattolici il superamento del primato del partito
Ora questi tre presupposti purtroppo sono stati capovolti dalla fase di restaurazione che abbiamo alle spalle del vecchio cartello dei partiti
Portando ha difficoltà a una sconfitta anche di proporzioni grave sul terreno elettorale e qui bisogna distinguere tra sconfitte elettorali che dobbiamo considerare normale nel regime dell'alternanza e sconfitte storiche che incomincia un avvenire quando si distrugge la propria soggettività
Quindi oggi dobbiamo riprendere il il cammino per scoprire quale la soggettività della sinistra in Italia euro
Che ruolo abbiamo no
Nella costruzione di una terza via europea
Quella di cui si è parlato anche in questo documento mi dispiace non vedere tra le firme un'Italia
Come ci collochiamo in questo dibattito
Ebbene in Italia non dobbiamo molo Carocci a un astratto modello io ebbi a dire
E questo lo dissi nel momento appunto della svolta
Che bisognava andare oltre bisognava andare oltre e forse non si capiva bene che andare oltre voleva dire qualche cosa che non era antisocialista
Ma voleva dire che è necessaria una contaminazione feconda di culture tradizioni riformiste italiana
Per dar vita al nuovo soggetto dei diversi riformismi di cui è ricca la tradizione del nostro Paese
Era impensabile
Che ex comunisti diventassero loro da soli il partito laburista alternativo alla
Eppure è stato pensato e persino grottescamente tentare il risultato e che si è rischiato di distruggere tutte e due le prospettive sia quella del grande partito socialdemocratica e sia quella dell'Ulivo ora che cosa dobbiamo fare
Io credo che bisogna incominciare a guardare più lontano
Perché l'impegno contingente rischia di essere di nuovo quello che ci porta inesorabilmente a mettere su il vecchio cartello elettorale
Dopo le difficoltà che abbiamo avuto da elezioni regionali a mio avviso ci poteva essere più slancio e anche più fantasia
Ma questo passa il convento quindi guardiamo otto all'immediata
E vorrei fare una premessa
Non dobbiamo limitarci anche nel contingente
A fare una polemica assurda tra le diverse componenti quella più di sinistra e quella di centro di quella che era la grande area del io credo che abbia poco senso l'idea di volere rafforzare astrattamente la componente non diessina
Introducendo quindi
Dalla finestra quello che abbiamo cacciato dalla porta cioè la discriminazione nei confronti dell'area del di esse
Né d'altra parte noi possiamo lamentarci di essere figli di un dio minore perché il candidato premier non è un diessino
Perché dovevamo pensarci prima
Perché se porteranno a termine l'operazione dell'Ulivo nella quale c'era un premier che era proprio un vicepremier che era Veltroni è chiaro
Che il processo avrebbe portato non come esponente di parte ma come esponente dell'Ulivo a rendere naturale la possibilità anche di un ricambio
Del premier dentro l'area del PDS sia pure nel contesto dell'Ulivo in quanto esponente del
Io invece porrei la questione in altro modo in modo positivo
Cioè quello di costruire il nucleo dell'unità dei riformisti italiani ed europei
Con i cattolici i laici ma anche gli svolti Stir referendari che ci sta
Su questa base si potrà dare vita all'Ulivo che non è mai esistito perché per certi versi anche all'inizio ha sofferto un po'di questa caratteristica di cartello dei partiti dimentichiamo Gargonza
In questo progetto
Sarebbe importante che importanti personalità politiche delle grandi aree svolgesse un ruolo di ricostruzione programmatica ideale
Di quella che deve essere la soggettività di centrosinistra in questa fase storica
Una vera e propria carta d'intenti culturale ideale e politica
Che sia l'asse del nuovo incontro tra laici cattolici riformisti e che indichi anche le regole attraverso le quali si sceglie la leadership i leader dico
E contemporaneamente
Si deve dar vita al di là del toto premier
Ha una leadership dell'Ulivo plurale
Nel concerto de che si muova nel concerto dalla sinistra europea
Che sappia operare per la ricostruzione sul territorio è attorno ai problemi agli ideali alle cose che interessano la gente non sulle sigle alla ricostruzione ideale morale e politica
Di una presenza di sinistra nuova che non è può essere fatta soltanto dagli ex ex comunisti socialisti ex democristiani non possiamo essere per sempre il paese degli ex i giovani non ci capiscono non votano oppure rischiano di votare a destra
Perché i giovani non mi interessa cioè ridere tra gli ex di una tragedia del passato vogliono vedere il proprio futuro e vogliono sentire delle forze che hanno l'animo morale intellettuale dimostrargli questo futuro
Noi dobbiamo quindi tematizzare in modo netto il tema della crisi della politica
Di quella politicista puramente tattica
E la nuova spiritualità
Nella quale dobbiamo collocarci
Non riguarda solo l'orizzonte della politica
Ma riguarda i destini del pianeta in termini di intersoggettività riguarda una visione non gerarchica ma circolare dei diversi ambiti dell'esperienza umana
E pietra angolare di questa impostazione di un nuovo centrosinistra europeo di quindi della terza via che non sia cedimento centrista sono il riconoscimento dei limiti della politica e del partito soprattutto su tutti i temi attinenti la libertà soggettiva la libertà di coscienza
Che non vanno sottoposti a vincoli di maggioranza se non si porrà creare effettivamente un contenitore in cui laici e cattolici possono operare nella politica e nella società
Solo così si potranno superare i due rischi che io vedo davanti nella sinistra europea
Da un lato un opportunismo moderato di una sinistra che cerca soltanto di entrare nel salotto buono senza i beni e che al centro l'idea ossessiva del Governo per il governo oppure l'antico l'antagonismo impotente della vecchia sinistra
Per questo si rende necessario un memorandum di una possibile unità riformista europea che non cioè che ci metta nel grande alveo del dibattito della ricostruzione delle forze politiche europee
Partendo da un nuovo universo concettuale che supera gran parte della filosofia dei vecchi partiti socialisti
Così come si è sviluppata nel corso del Novecento
Un rovesciamento di prospettiva
Che salva il seme
Ma lo pianta su un nuovo terreno
Lo Stato come strumento di cambiamento e finito la classe generale come soggetto del cambiamento e finita
Il socialismo come sistema da contrapporre una realtà peccaminosa e finito
Ora dobbiamo ritornare sui nostri passi iniziali per rincontrarci e a ben vedere l'unico l'unico punto di partenza su cui possiamo rincontrarci per aprire un nuovo cammino e intenti il faticoso tentativo
Per il quale sono morti e hanno combattuto di Gramsci Gobetti fratelli Rosselli le componenti cattoliche della Resistenza italiana di coniugare libertà
Ebbene fumo
E provato che la libertà da sola non basta
E il bene comune senza libertà crea in mostra
Quella unione di Libertà e Giustizia capovolgendo giustizia libertà perché colloco centro la libertà
Che deve portarci a un Progetto che abbia al proprio centro una visione nuova della diffusione del potere sia sul terreno economico che sul terreno politico e che metta in campo realmente attraverso questa unione di forze socialiste di forze liberali Comit Dahrendorf altre forze il concetto nuovo moderno di libertà reale
Che il faro che ci deve guidare
Ora questo vuol dire a mio avviso il nuovo indizi e perché ne ho parlato in questo contesto perché se lo guardiamo soltanto come esempio italiano è chiaro che un discorso che può apparire astratto
Ma se lo coglie chiamo né grande contesto europeo e tanto per esemplificare per rendere ancora più forte del discorso anche CE sarà necessario un processo storico cioè se diamo vita tanto per intenderci come pensavano i grandi padri dell'europeismo ricordati da Dini
Alla agli Stati Uniti d'Europa è chiaro che le forze politiche di quella nuova unità non saranno le cose che abbiamo in Italia più quelle che abbiamo in Germania più quelle che abbiamo in Inghilterra faranno delle forze nazionali dove nazionali e la nuova realtà europea e noi dobbiamo già pensare come l'India come le costruiamo e quindi è questa lo Europa che richiede un nuovo inizio delle grandi formazioni alternative continentale il fatto e naturalmente non partiamo da zero
Perché il fatto che a parlare di queste cose siamo qui
Con un'identità di vedute sul terreno dalla costruzione europea io e Dini
è una cosa che in dieci anni fa
Ma neanche immaginato quindi abbiamo già costruito c'è già dietro di noi
Un passato fatto di esperienze già i cittadini italiani avevano sentito la grande speranza nuova quando l'Ulivo si presentava non più e ci presentava non più come ex comunisti ex socialisti ex democristiana
Quando appunto non avevamo più il problema di dire ma ci vuole un comunista o ci vuole un socialista
E ci vuole un democristiano e dicevamo ci vuole uno dell'Ulivo e l'Ulivo lo dobbiamo costruire insieme con quote e i cittadini ci hanno capito i cittadini ci hanno dato la maggioranza
I giardini non c'hanno più capito quando abbiamo cambiato quel discorso allora riprendiamo non si chiamerà più nello stesso modo
Di tutto potete accusarmi tranne del fatto che abbia una grande passione a mantenere sempre gli stessi nomi
Di tutto si può accusarmi tranne che di questo possiamo cambiare il nome anche all'Ulivo però dobbiamo riprendere quel seme poi cantarlo ricattarlo su un terreno nuovo partire dall'alto quindi cantarlo con le idee che ci accomunano in euro
Grazie a Occhetto c'è materia amplissima io adesso da direi a Marroni che può partire con le sue domande
Buonasera domande ebrei così ebreo non so se sono cambiate molte domande molte risposte ecco Enzo Sotelo qui per sbaglio perché credo che se delega mi occupo di politica interna diciamo per cui io ho qualche
Difficoltà ma a muovermi diciamo nel negli spazi del Chelsea dal ministro Dini che adesso da Occhetto perché io mi occupo di queste cose gli accordi cui normalmente si occupa
La gente che fa politica in Italia e credevo di dovermi occupare di queste oggi però diciamo prova a stare al gioco a due condizioni uno che proviamo a farlo da quanto le cose un po'più
Velocemente però domande veloci spero di ottenere risposte più assolute e due che mi consentite chiuderò questa questo contesto Rover parla di politica italiana perché io devo dire che questo so fare che non ho la presunzione di lanciarmi sottolinea che non mi ha che insomma di cui non ho francamente dimestichezza e voglio cominciare luogo diciamo scolasticamente parlando di famiglie politiche come in qualche modo hanno sotteso in tram Vittorio pezzi di questo dibattito cioè perché derby una cosa singolare come mai diciamo in un'Italia governata dal centrosinistra di cui
Se la parte portante forze che fanno parte della famiglia politica socialista era famiglia politica popolare
Di cui Dini qui rappresentate
Si verifica il paradosso che sulla sua europea le forze popolari istigazione moderata faccio
Un'altra è un eufemismo nel parlare di Silvio Berlusconi svolgono un ruolo centrale di successo come si è verificato anche l'altro giorno al parlamento europeo in materia per esempio di clonazione
E viceversa la sinistra italiana appare
Così spolpata viceversa parallelamente la sinistra sinistra diciamo appare così spolpata
Da essere per l'appunto significa mente esclusa anche da l'elaborazione del documento a cui prima Occhetto faceva riferimento quello firmato da punto Clinton Blair Coca perso c'è c'è c'è il leader socialdemocratico svedese non c'è neanche un leader socialdemocratico italiano mi chiedo è il governare fa male diciamo centrosinistra italiano di farà bene quel cinque sei anni dieci quindici di opposizione per ridare slancio alla presenza delle forze centrosinistra nell'ambito delle famiglie politiche per europee
Non so chi voglia rispondere prego
Insomma
Ma in primo luogo
Io rifiuto la provocazione sa ultima provocazione
Che
Queste forse che hanno governato l'Italia negli ultimi cinque anni
Non abbiamo ben operato
E che quindi alla riflessione non meritino la conferma per continuare a governare l'Italia rimane questa è una battaglia una lotta tutta da vedere
E quindi vedremo
Certamente possiamo dire che non non sono aumentati i consensi
Al centro sinistra in questi anni di governo le ragioni possono essere tante il sì cerchiamo di capire perché non non siamo riusciti ad accrescere come minimo i consensi e di questo certamente ci sarebbe bisogno
Ma
I governi che si sono succeduti dal novantacinque in poi io credo che abbiano un mirato più a curare i grandi interessi generali del Paese piuttosto che la popolarità
E di qui effettivamente paghiamo un prezzo ma un prezzo di aver operato nell'interesse della nazione
E mi riferisco ai grandi traguardi che sono stati raggiunti ricordava il presidente Occhetto
Eravamo ancora nel novantotto quando in Europa ci davano per spacciati che l'Italia non sarebbe mai stata capace
Di soddisfare i requisiti per entrare nella moneta unica e risanamento di bilancio quindi tutte le altre cose il quadro macro economico
Per essere più competitivi contenere la crescita salariale al di là dei limiti della produttività
Ma tutto questo è stato fatto e abbiamo pagato un prezzo questo è successo anche succede anche in altri Paesi che i i governi che fanno bene
PM nel momento del delle elezioni che possono non essere riconfermati
Perché si crea evidentemente tensione
Quindi abbiamo imposto sacrifici io credo che questo sia un elemento importante e imponendo sacrifici per il risanamento non abbiamo creato tanti posti di lavoro quanto sarebbe stato necessario anche se in questa legislatura arriveremo avverte
Creato un milione che i nuovi posti di lavoro durante questa legislatura
Che significa circa duecento mila posti all'anno e nella storia d'Italia recente devo dire che quelle cifre hanno sempre oscillato fra duecento duecentocinquanta
Difficilmente sono arrivate a trecento se non quando c'è stato una punta di crescita dell'economia molto pronunciata
Quindi quindi i governi questi governi hanno operato bene ma non abbiamo creato appunto per i sacrifici che abbiamo fatto le restrizioni nella
Nella domanda interna attraverso il Bilancio
Non abbiamo soddisfatto in pieno le aspettative delle famiglie che hanno i figli che chiedono lavoro non abbiamo creato abbastanza ora credo che le cose stiano proprio migliorando
Perché come il consolidamento della stabilità l'economia ha ripreso a marciare e possiamo pensare anche a questo riguardo a un futuro migliore
Ci sono poi gli aspetti della sicurezza interno alla sicurezza nelle città
Che deriva dai flussi migratori in particolare da quelli illegali naturalmente
Che è un problema che affligge tutta l'Europa ma dico i citati
Capace di risolvere questo problema
Questo è un problema difficile che dobbiamo cercare di affrontare come viene affrontato sempre nel rispetto di solidarietà anche nei riguardi dei questi immigrati che vengano a lavorare in Italia
E però con forse
Anche per certi aspetti minori tolleranza la gente inquieta non c'è sicurezza nelle casse e questo è un aspetto che si rivolgesse risolvendo i voce negativamente sul sul governo
Però io chiedo se coloro che vorrebbero prendere il nostro posto
Hanno la capacità di affrontare questo problema meglio di quello che stiamo facendo
Se non senza se rispettare i grandi principi che dicevo che età ispirano fa nostra società quando riguarda punta anche questo aspetto molto difficile
Dell'immigrazione
Quindi non ha non siamo stati capaci fino a oggi di accrescere i nostri consensi
Però io direi che
è tutta da giocare questa partita
E non si facciano illusioni e poi francamente specialmente non io mi auguro che i cittadini non cadano di fronte alle promesse illimitate ai proclami agli slogan che ci vengono dall'altra parte
E che non si possano tradurre in proposte concrete di governo per migliorare il nostro Paese
Quindi di questo io sono convinto come sono che rimango convinto che le forze migliori
Per governare il Paese gli uomini si trovano da questa parte della coalizione e non si trova
Faccio l'ultima osservazione diceva il presidente Occhetto come si possono distinguere queste forze lui l'ha definita molto chiaramente molto bello quello che ha detto
Ma io credo che fra
Cattolici e laici riformisti quelli più conservatori del centro destra
C'è un aspetto fondamentale che ci distingue
E questo è la solidarietà
E l'equità sociale
Questo distingue le forze riformiste che fanno parte del centrosinistra da da i proclami dell'altra parte di una economia di mercato senza regole di cui sentiamo sentiamo parlare
E questi sono sentimenti fortemente sentiti radicati nella nostra società l'equità sociale e la solidarietà per i più deboli
E allora diciamo sposto il tiro su Occhetto perché ai fini del
Della del della mia provocazione
Forse quello che ha detto era più in tono perché è evidente che la ricetta di Occhetto è tutta diversa da quella che dalla almeno dal novantaquattro in avanti i di Pd e PC PDS DS come direbbe Berlusconi sono venuti seguendo era mi addebita questa direttrice di marcia sconti io faccio la parte diciamo del diavolo e provo sostiene il contrario cioè se la sinistra ha perso circa tre milioni di voti fra il novantasei e il novantanove e se il centro appare oggi soggetta la stessa forza politica di qui il presidente Dini è il leader appaio soggette a forti smottamenti perfetto dicemmo della pressione del centro del centrodestra questo non sarà perché le identità di questi versi sotto famiglie del centrodestra sono sono sono state abbastanza valorizzate perché in modo abbastanza incongruo si è passato dalla Teoria dei dei due delle due gambe aveva la gamba sola e poi di nuovo le due gambe che le cui conclusioni non si è fatta nella gamba anni due per cui chi era esistesse sentito senza casa che da destra o di centro diciamo così
Anche lunga sta cercando un'altra quindi mi pare che i capire
E lei è proprio convinto che tra l'efficacia di questa ricetta alle nuove identità e poi come si con uno così nuove identità italiane
Nel panorama delle famiglie politiche europee
Ma io voglio dire innanzitutto la prima cosa sono completamente d'accordo e l'ho detto prima intervenendo cioè se ha avuto il grave torto non portando una discussione interna chiara
Di avere perseguito a pezzi e bocconi e la linea ulivista la linea del grande partito socialdemocratico in contrasto l'una con l'altra
Senza giungere a una soluzione per cui si è arrivati a sconfiggere sia la posizione dell'idea di formare un grande partito socialdemocratico cosa voleva dire voleva dire che passando dal PDS al DS questo era il Progetto
Si diceva non siamo più il PDS col DS diventeremo un partito lo ricordiamo del trenta per cento che da solo fa l'alternativa
Dopo queste dichiarazioni abbiamo avuto purtroppo i risultati di Bologna delle regionali eccetera che ci hanno ristretto non solo non ci hanno portato a questo ma hanno ristretto la presenza del partito anche rispetto alla forza
Del PDS perché il PDS nelle lezioni che per motivi di coalizione non abbiamo vinto dal novantaquattro la sinistra nel novantaquattro era più forte che nel novantasei che in tutte le altre elezioni successive
E però il la soluzione ulivista nel momento felice in cui è andata avanti col comune accordo di tutti
E si dice ma come si fa se non si ci chiamiamo Partito socialdemocratico a giocare un ruolo delle grandi socialdemocrazie europee voglio ricordare che la prima volta che se porta parlato di terza via
C'era Prodi e ma eravamo tra i tre fondamentale che ne parlavano
Adesso che non c'è più L'Ulivo in quel documento tu stesso hai ricordato non c'è la firma di un italiano ha quindi vuol dire che l'Ulivo non ci metteva fuori dal dibattito della costruzione di una nuova sinistra
D'altro canto l'altra via già provata da infatti com'è possibile pensare che oggi le forze politiche residuali della Prima Repubblica possono da solo rappresentare una alternativo
E se possono farlo soltanto se
Fanno se seguono la ricerca di una nuova di identità politico
Non non capisco cosa vuol dire dire che bisogna mantenere la vecchia identità cioè dovremo presentarci come
Dice Rifondazione Comunista come ai vecchi l'esempio diciamo hanno capito lei oggi è Rifondazione comodi lei al saluto la polemica ristampa perché Amato in questo libro memoriale che ha creato restante
Praticamente l'accusa diciamo di aver fatto naufragare
Un tentativo di dialogo fra socialisti e comunisti nel mille novecentottantanove novanta e nei primi mesi del novantuno sostenendo che finché Craxi è lì diciamo
Quello che voglio dire io la lo senza l'ho seguito la vicenda economista in realtà io penso che su questo magari se mentre stante che la dicesse la sua però io ho l'impressione che l'alta il no a Craxi era assai meno
Era assai più politico che morale c'era l'idea se smettiamo di essere comunisti non è per diventare socialisti ma per fare un'altra cosa dice
Ecco sarebbe interessante a distanza di anni con il Presidente del Consiglio che egli ha fuori questa cosa sentire come andarono veramente le cose anche qui diciamo oltre che domani sui giornali
No la cosa è questa quando Amato ricorda che quando c'era la crisi del governo il primo governo Amato siamo nel novantadue
E voglio ricordare una cosa che Amato non ricorda c'era il Parlamento degli inquisiti c'erano molti ministri che dopo un giorno dopo l'altro venivano inquisiti in una situazione di debolezza chiese se noi che eravamo già PC PDS
Eravamo PDS dico io ma Berlusconi ha fatto passare la tesi che poi tutti i giornali in realtà continuano a ripetere PC PDS e mi ha mi mi adatto
Se potevamo entrare nel governo io rispose ad Amato
Che in sostanza avevamo già sostenuto a luglio riconosce nell'intervista sia oggi nella difficile passaggio che è stato il primo atto
Poi c'è stato Ciampi e poi ci sono state le posizioni assunte da Dini e poi siamo arrivati al Governo Prodi di questa lunga strada di risanamento senza la quale non saremmo entrati in Europa
Io ricordo che allora dovesse dovetti insieme a Trentin sfidare l'opposizione ma per dire che bisognava andare sulla politica del risanamento e quindi abbiamo sostenuto ma gli disse noi non possiamo entrare nel governo non fintanto che Craxi è segretario del partito socialista non gli dissi questo
Anche perché in quel momento se ricordo male concordo mare Craxi se ne stava già andando sotto purtroppo per lui e per tutti noi perché era meglio se non fosse stato così i vari avvisi di garanzia e gli dissi
Dà un segnale di distensione sulla questione morale
Distingui ti dà la posizione ufficiale dei socialisti che stanno ingaggiando questa battaglia sbagliata che porterà alla rovina la politica italiana dello scontro tra la politica contro la magistratura
Allora Amato anche se oggi dice delle cose interessantissime
Nella sua intervista
Non mi rispose positivamente io gli dissi guarda chi ha bisogno di questo segnale se no il mio partito non lo porto al governo nonché non ci voleva andare io cioè poi capire gli altri non lo porto non lo porto al governo sostenendo una tesi il PDS è una forza nuova e deve stare un passo fuori dall'edificio della Prima Repubblica che sta crollando
Perché se aggiungiamo sulle nostre spalle alla crisi comunista dopo il muro di Berlino anche assumendoci la crisi del Caf da eravamo già spariti dalla vita politica
Io credo che
Voglio dire il fatto che noi siamo in Italia poi tutto il resto è melina dipende dal fatto che nell'ottantanove abbiamo fatto la scelta che abbiamo fatta se non ci saremo più
Che di fronte alle proposte di entrarne Gobetti governi di centro sinistra io ho avuto il coraggio di dire di no di tenere duro se non l'ondata giustizialista di cui era
Beneficiaria la lega sarebbe ulteriormente spostata e non solo nel Nord ma anche nel centro e nel Sud nei confronti di forze tipo le forze leghiste giustizialisti allora sostenute ricordiamolo da tutta la grande stampa italiana
E di lì nasce e dal fatto che sostenemmo i referendum Amato oggi dice il grande errore di Craxi è stato di dire andate al mare e e l'allora il contrario io dico il mio grande
Merito sarà stato quello di dire insieme a Segni andate a votare la crisi di Craxi iniziali
I magistrati sono venuti dopo
E non a caso perché c'era già una crisi politica in atto
Perché stanotte intima distratta intervenire quando il sistema funziona funziona completa
è venuta dopo e quindi è vero quello che tu dici
Io ho sempre detto ed è uno dei motivi per cui Craxi non ha a prezzo all'inizio la svolta poi non ha prezzo più dissi che il problema nostro Almera
Di fare l'abiura e passare da essere comunisti a essere subalterni nei confronti del partito associati io mi mostri una svolta per dire di no alla unità socialista
All'idea che milioni di uomini che in Italia abbiamo avuto una forza una storia
Dei combattenti degli intellettuali di grande rilievo
Con tutti gli errori che io ho rilevato e tutti ormai rileviamo che pure abbiamo commosso era una storia altissima dovesse piegare la testa abbassare le proprie bandiere entrare dall'ufficio del Partito socialista che era la cosa che ci voleva far fare
Craxi
E oggi Amato riconosce l'errore di Craxi è stato di non capire che in quel momento doveva capire la grande novità della svolta e Paolo Rossi insieme a noi in quell'area di rinnovamento persiste
Ho ce n'è quanto basta io potrei già ritirarmi andare nella vita politica cosa che già appare perché così abbiamo dato le basi
Di una nuova identità ma le basi di una nuova identità dette queste cose con orgoglio le si trovano anche nello scoprire le ragioni per cui io sto con Bindi oggi
E l'unico me oggi ma
Queste ancora poco importante perché Dini io posso fare altri esempi abbiamo dietro una cultura una storia c'è la resistenza
C'è un modo come abbiamo fatto politiche in tutti questi anni io voglio scoprire le ragioni per cui il figlio di Dini è mio figlio e i vostri figli possono stare insieme in un nuovo contenitore di sinistra
E non ditemi che non bisogna dire e scoprire e indicare un'identità nuova
Qua non li possiamo soltanto raccontare le storie della Resistenza perisce dobbiamo farlo ovviamente ma dobbiamo spiegargli il perché in Italia ci sono dei giovani che stanno col centrodestra e dei giovani che devono stare col centrosinistra
Diamo forza alle parole solidarietà ha ricordato Dini d'accordissimo costruiamo su queste parole dei programmi e poi perseguiamo lì quelle Clemente è chiaro che quando io dico questo dico par questo partendo dal presupposto che le forze umane che possono fare questo discorso stanno nel centrosinistra
E quindi Berlusconi se per caso dovesse vince non vince perché ha acquisito dei
Dei valori
Vince per lo stesso motivo che aveva vinto nel novantaquattro perché devo rivedere la storia quell'aspetto nel novantaquattro Berlusconi con meno voti ha vinto le elezioni perché aveva voti della lega nel novantacinque due mesi dopo la Lega lo mette in crisi e poi successivamente senza la lega non vince mai nelle regionali con la lega ritorna vince
E allora ne dobbiamo scappi scoprire un'altra cosa non il pro ma Berlusconi in quanto tale perché fintanto che lui continua a dire poi sette i comunisti che interessa più niente a nessuno e noi diciamo il pericolo Berlusconi non schioda diamo questa realtà dobbiamo capire che cosa sono questi voti del Nord quali sono gli interessi quali sono le idealità quali sono le soggettività nuove come ricostruiamo con la politica che fu la politica dei nostri padri che andavano in hiro nel Paese e spiegavano alla gente che cosa bisognava fare che cosa bisogna fare oggi che cosa gli andiamo a spiegare questo è quello sul quale pensiamo dobbiamo pensare ma io dico questo non per siti misticamente ma partendo dal presupposto che è vero quello che ha detto Dini che tra l'uomo personale politico del centro sinistra e qual è il centrodestra non c'è paragone se loro perciò pura vincono dopo tre mesi ve lo dico io se ne dovranno di nuovo andare perché non sono capace
A reggere la sfida moderna dell'Italia
Solo una piccolo dettaglio le ha parlato di smottamento in particolare per quanto riguarda anche da anche anche di Rinnovamento Italiano allora ma
Rinnovamento italiano nel novantasei aveva dentro i socialisti dello SDI
Che sono stati tutti eletti come Rinnovamento italiano certamente era un'alleanza quella lì e i socialisti a giusto titolo hanno voluto ricostituire la loro identità e quindi sono usciti da Rinnovamento
Poi c'è stato la creazione dei democratici
E altre cose ma di Rinnovamento italiano ce le sto o forse due di deputati che sono passati dall'altra parte tutti gli altri che hanno lasciato Rinnovamento rimangano nel centro sinistra
Anzi direi che abbiamo fra le forze anche di rinnovamento
Persone che sono venute da Forza Italia e che abbiamo portato da quest'altra parte quindi direi che nell'insieme non c'è uno smottamento non c'è stato uno smottamento verso il c'
Lo Destro perlomeno per quanto riguarda Rinnovamento italiano poi ha detto che abbiamo perso come centro sinistra tre milioni di voti penso questo si riferisce alle regionali
Regionali sono una cosa io continuo a dire che le politiche insomma
Del resto la sinistra l'ha sperimentato nel novantaquattro quando nel novantatré i partiti della sinistra avevano vinto in tutti i comuni in tutte le regioni tutte le amministrazioni locali di grande maggioranza
Poi sfortunatamente alle politiche il risultato è stato diverso in Grecia è stata la stessa cosa l'opposizione il centro destra avvinto in maglia
Era sostanziale le regionali le le le amministrazioni locali quand'è arrivata alle politiche il socialista Simitis ha vinto le elezioni presidente posso io spero che questo sia so che lei ha pochi minuti per sé sentimentale Roma eccetera approfitto per far l'ultima domanda diciamo che comunque a che fare con botte Occhetto ha parlato più diffusamente quindi permetteranno anche due ecco questa partita che sta giocando nel PPE
Apatica molto aspra colpi bassi da varie parti eccetera che esito ne pensa che possa avere e soprattutto come influenzata come come occupa qua o può essere influenzata diciamo la vicenda politica italiana da un'eventuale esito negativo per i le i centristi del centro sinistra della partita che si gioca attualmente ferro totale ma primo luogo io credo che sia una di quelle strumentalizzazioni delle quali la destra è capace Forza Italia e gli altri certamente che ci sia un problema nella composizione dell'appartenenza alle alle ai partiti che sono presenti nel parlar
Troppe o non c'è dubbio che c'è e questo è il punto fondamentale che sollevava il presidente Occhetto di una ricomposizione di partiti che hanno maggiore omogeneità
Però che sia Berlusconi che dice che i popolari il Partito popolare italiano non deve far parte del Partito popolare europeo francamente questa è un'arroganza è un'assurdità
Inaccettabile Partito popolare italiano è la radice stessa della democrazia cristiana di quello che è rimasto e quindi pretendere che sia esclusa veramente un'arroganza che ne inaccettabile e non credo che questa verrà
In secondo luogo se Berlusconi pensa a a creare anche in Europa strutture e omogenee Veltroni saranno il risultato di un processo di cui parlava il presidente il presidente Occhetto ma altrimenti lui chiede il part Tito popolare europeo dovrebbe essere il primo a distanziarsi tassi a distanziarsi dalla lega perché quello non hanno nulla a che fare con il Partito popolare
Quindi pare che a volte
Proprio per parlare per propaganda eccetera eccetera si finisce anche di fare dei gravi errori Partito Popolare Europeo
Il Partito Popolare Italiana rimarrà nel Partito popolare europeo non sarà escluso perché Berlusconi lo chiede
Questo non succederà però questo processo di ricomposizione avrà luogo nel corso del tempo e lei prevede presidente diciamo che invece questa aggregazione del centro di cui si si si parla ormai da anni diciamo l'uscita per dire la luce prima delle prossime elezioni politiche oppure
Ma è quello che noi speriamo abbiamo sempre auspicato che questo avvenga abbiamo fatto ora un principio di accordo federativo fra cori popolari l'Udeur Rinnovamento avevamo sempre tenuta per dalla porta perlomeno ai democratici e mi pare che ora c'è una tendenza a muovere in questa direzione questo per lo meno diamo un contributo alla semplificazione del quadro dei partiti del centro si sa che non si giustifica più sono partiti fra di loro molto vicini che condividono grosso modo gli stessi valori e quindi dobbiamo lavorare in questa direzione io credo che ci riusciamo anche perché c'è una necessità
Dettata dalla legge elettorale esistente in particolare quindi dobbiamo arrivare un'aggregazione che non sia soltanto una
Leanza elettorale che non servirebbe a che che poi dopo naturalmente uno ognuno continuerebbe dopo andare dalla propria parte queste necessario
Anche per arrivare a dare una maggiore stabilità ai governi della repubblica
Maggiore stabilità che poi è stato sempre l'obiettivo delle riforme comprese le riforme elettorali
Che sono che un sistema maggioritario un sistema che dia maggiore stabilità che può essere attraverso una soglia alta che può essere attraverso un sì o un no un premio di maggioranza da inserire nella legge elettorale ma c'è la mente qualcosa in questo campo deve essere fatto perché l'Italia merita maggiore stabilità di governo non è possibile che di nuovo nonostante la legge maggioritaria che si siano avuti tre governi nel corso di questa di si snatura dobbiamo superare questi criteri di stabilità nel modo in cui le dicevo il centro cercherà attività di fare la sua parte in questa operazione l'ultima domanda poi proporrei di chiudere diciamo anche il cortile Roma un'eventuale candidatura Rutelli favorirebbe questo processo o oppure viceversa
La è e per imparare indipendente diciamo dalla scendere capacità del candidato premier ma io direi che va coso seguente in primo luogo non è urgente la scelta di un premio
E che in ogni caso se Rutelli lei intende anche essere rappresentante di questi partiti del centro di cui lei diceva e va be'allora i Democratici di cui fa parte faranno bene a unirsi agli altri partiti del centro
E in secondo luogo dicevo che non è che non è un vincente che non abbiamo il governo e avere il Governo per maggioranza e un fatto importantissimo dobbiamo pensare a continuare a governare per la prima volta
Da predisporre una finanziaria che ridurrà gli oneri tributari sulla gente sulle famiglie in particolare ma anche sulle imprese
Per la prima volta ci sarà una riduzione di film di di imposte di tasse che gravano sui cittadini e questo è un fatto molto importante dobbiamo portare avanti
Coloro che chiedono amare Berlusconi sta già facendo campagna elettorale benissimo farà gli slogan noi facciamo atti di
Governo e se la scelta dovrebbe essere dovessimo farla ora come alcuni chiedono anche nella maggioranza allora io dico
Che la scelta non può essere che una il presidente Amato perché capo del Governo
Diamo molto eloquente presidente Dini Occhetto sullo stesso tema c'erano non è un'insidia per il centrosinistra che si dibatta di cambiare presidente del Consiglio di un governo che lavora e che voi dite che lavora bene
Ma io ritengo in parte l'ho detto appunto già nell'introduzione che il punto di partenza doveva essere un'altra non ventotto premier
Punto di partenza doveva essere quello di vedere come si rimetteva in piedi l'Ulivo quindi partire da un progetto storico politico di cui il processo di aggregazione di cui ha parlato Dini è un aspetto necessario ma non sufficiente a mio avviso però non in contrasto perché tutto ciò che era già in questa direzione apre quella strada e che era veramente importante avere della gente che non vuole fa aree il premier io sono tra questi per esempio che vorrebbe ti rimboccarsi le mani per rifare le forze politiche che operano nella società lavoro duro difficile per il quale ci vuole fede capacità di muoversi in mezzo alla gente quindi ricostruire prima di tutto una leadership plurale ecco le Piva dell'Ulivo indicare i principi fondamentali della nuova coalizione perché non sia un semplice cartello elettorale
Indicare insieme a questi i criteri di scelta del premier
E poi vinca il migliore benissimo queste dovrò nella piazzetta Sant'
Letta anche a Marroni inviato una denuncia alla festa e hanno dato vita a questo dibattito così interessante
Sì
Sì