"Diario del viaggio in Africa di Walter Veltroni. Forse Dio è malato" - organizzato dai Democratici di Sinistra nell'ambito della Festa Nazionale dell'Unità (presso il PalaConad, Sala Dibattiti)

I fischi gli applausi
Benvenuti a tutti al festival nazionale dell'Unità questa sera ci occupiamo di
Nel diario di un viaggio africano il viaggio che Walter Veltroni ha fatto qualche mese fa in africano
Io vorrei
Prego a dimettervi seduti per cortesia così possiamo iniziare grazie
Io dicendo
Per cortesia mettetevi seduti
Direi che è il caso di cominciare
Bene dicendo che in questa sera ci occupiamo della presentazione del viaggio
Del diario di un viaggio africano il viaggio fatto da Walter Veltroni è in Africa qualche mese fa e io vorrei farlo maniera un po'anomala lo so però vorrei partire dalle ultime due righe scritte da Walter Veltroni gli scrive
Alla fine del libro la fine dei ringraziamenti grazie aiutino e fodera è per loro con loro che tutto è cominciato
Gli aghi nel fatto erano due ragazzi di quindici e sedici anni che il tre agosto mille novecentonovantanove sono partiti dal loro Paese in Africa si sono nascosti nel carrello di un aereo diretto in Europa verso un mondo nuovo pieno di speranza per loro per lasciare i problemi che avevano nel loro Paese e sono stati trovati morti
Quando lei era atterrato a Bruxelles
Tra i loro vestiti è stata trovata una lettera una lettera
Rivolta ai potenti d'Europa quelli che loro hanno chiamato l'eccellenza e responsabile d'Europa una lettera semplice che chiede però a chi ha tanto di aiutare l'Africa perché l'Africa sta morendo per AIDS per fame
Per Care stia per guerre sì è scritto moltissimo su queste lettere qualcuno sosta sostenuto che non siano vere io vorrei lasciare a Walter Veltroni
La possibilità di rispondere a questa affermazione così come ha fatto all'interno del libro però ci sono dati veri sul perché questi ragazzi sono fuggiti dall'Africa
Bene da qualcuno l'economia africana a spaventosamente in difficoltà
Paga tredici milioni di dollari ogni anno ai Paesi ricchi quelli creditori
Sono risorse che non rimangono in Africa e che non possono aiutare lo sviluppo africano
Lights né da un altro i dati sta uccidendo l'Africa e il rapporto due mila dell'Unaids indica ventiquattro milioni di malati di Haysi in Africa il settantadue per cento dei malati del mondo
C'è stato uno studio fatto in Mozambico in cui si
Sia ricercata la previsione di vita nel due mila dieci sarà in quel paese di trentacinque anni attualmente di quarantacinque
Per ultimo le guerre negli ultimi trent'anni sono stati una trentina circa e hanno fatto più della metà dei mobili morti nei conflitti di tutto il mondo e hanno provocato più di otto milioni di rifugiati questi sono dati che ho preso dal libro di Walter Veltroni mi sembrano cifre che parlano da sole del dramma che sta vivendo l'Africa
Dicevo prima che tutto è partito da questi due ragazzi poi c'è stato il viaggio in Africa di Walter Veltroni e finalmente la campagna di solidarietà dei DS che è una campagna importante perché questo partito ha scelto di finanziare di aiutare la realizzazione di alcuni progetti in Africa per la Guinea al Kenya l'Angola il Sudafrica il motivo che il Mozambico
Si tratta di ricostruire scuole di ricostruire ospedali di comprare materiale didattico perché le nuove generazioni possano studiare così come fanno gli occidentali
E vorrei darle solo alcuni dati di di come sta lavorando la festa nazionale dell'Unità perché vorrei che tutti voi sappiate che parte del ricavato degli Staind gastronomici verrà Donato proprio a questi progetti
E vorrei anche ricordarvi che ci sono che questa festa parla di Africa parla di Buffy cani c'è una rassegna di cinema africano assolutamente sconosciuto in Italia poco conosciuti in Europa
C'è il ristorante africano si parla anche di gastronomia
Vi dico altro ultime due cose ancora
Che segnano l'impegno che segnalano l'impegno di questo partito e soprattutto di questa festa nazionale
Due spazi nuovi cittadini che tratta dei problemi dei nuovi immigrati soprattutto a Bologna è una splendida piazza che invito tutti quanti a visitare che piazza Africa
Piazza Africa nata un po'sulla scia del viaggio di Veltroni vede la partecipazione di diverse associazioni organizzazioni non governative
Saranno molto sia felici di aver di come ospite di raccontarvi i loro progetti si tratta di io vorrei ringraziarli di Medici senza frontiere che ha lanciato la campagna sui brevetti dei farmaci essenziali
Che Amnesty International che è venuto a parlarci del traffico internazionale delle armi leggere del fenomeno dei bambini soldati dei diamanti insanguinati della Sierra leone ma vorrei citare anche l'associazione dei Sahrawi che ripropone il dramma di un popolo che sta chiedendo l'indipendenza del Sahara occidentale ancora Mani Tese Jim Ucigos spettante ancora che sarebbero da davvero felice di incontrarle di spiegarvi i loro progetti
Questo forse è vero è solo l'inizio ed è un piccolo un piccolo segno di questo che questo partito delle cose che questo partito sta facendo però io credo che sia anche il segno concreto di un ring di una rinnovata passione civile
Quella che Walter Veltroni nel suo libro ha definito una grande battaglia civile politica di quelle che possono cambiare il mondo io di questo sono assolutamente convinta io ho iniziato dalla fine del libro vorrebbe cioè chiedere ai nostri ospiti in particolare a Walter Veltroni di raccontarlo questo libro e quindi sono ben felice di presentare di Walter Veltroni il segretario del partito e
Diana Amato al Presidente del Consiglio
Michele Serra formali è
Paolo Mieli direttore grazie
Pirelli entrare nel vivo del dibattito chiedo a Walter Veltroni perché questo viaggio in Africa e
Perché questa libero
Il viaggio in Africa è stato una scelta un po'insomma inusuale forse per il per il mondo politico italiano i segretari di partito italiani
Con gli uomini politici italiani di solito vanno in altri continenti l'Africa non è un posto molto frequentato
E io non sono andato a fare un viaggio tradizionale sì ho incontrato anche qualche capo di Stato pochi
Però sono voluto andare
Laddove c'è dolore
Dove c'è la disperazione dove c'era sofferenza vera della
Ci sono andato vi posso assicurare con tutte le difese psicologiche alzate avevo visto
Le immagini che si possono vedere che tutti noi abbiamo negli occhi avevo letto le cose si potevano leggere
E tuttavia mi è capitato un po'quello che mi era successo andando ad Auschwitz cioè
La difesa psicologica preventiva non basta
L'esperienza che ho vissuto qui ci sono persone che son venute come i giornalisti che son venuti con me gli agenti di scorta che son venuti con me l'esperienza che abbiamo vissuto
è qualcosa che lascia un segno dentro
Difficilmente immaginabile
Io annunciai che sarei andato in Africa a conclusione del congresso di Torino quel congresso che si chiamava che era intitolato a ai che mi prendo incarico
Volevo con questo dire quello che ha cercato di dire in questo anno e mezzo
Nel lavoro che faccio e cioè che la politica essi incerto il governo delle cose quotidiane e lo dico senza nessun atteggiamento snobistico perché come si sa è parte della mia preoccupazione quotidiana ma la politica è anche altro ed è qua anche altro soprattutto per noi che siamo donne e uomini per larga parte
Della sinistra
Quello che succede in Africa quello che succede in Africa
La più clamorosa ingiustizia sociale e civile
Che il mondo abbia conosciuto dal dopoguerra in poi
Sono state fornite le cifre ventiquattro milioni di malati di AIDS
Vorrei che le cifre diventassero persone in carne ed ossa provate a pensare a quasi metà del nostro Paese dell'Italia ammalata di AIDS
Io sono stato in università in Sudafrica che pure il Paese più insomma che sta meglio delle quali il cinquanta per cento degli studenti è sieropositivo
Bambini che muoiono di malattie che in Italia vengono curate in quarantotto ore
La cosa più drammatica di questo viaggio che io racconto nel libro è la visita all'ospedale di Ruanda per me drammatica da molti punti di vista perché l'one dell'Angola per me che sono di sinistra appunto aveva significato negli anni settanta una grande speranza di liberazione dal colonialismo si sono liberati dal colonialismo portoghese ma il giorno dopo la Liberazione
Hanno cominciato una terribile guerra civile tra di loro che ha fatto un milione di morti tre milioni e settecento mila rifugiati otto milioni di mine che sono ancora sepolte sotto il territorio dell'Angola
E se voi girate per le strade di Ruanda
C'è una differenza
Visibile rispetto alle nostre città noi giriamo e viviamo in città nelle quali si vedono per strada
Giovani soprattutto persone di età media alta
All'Olanda come in grande parte dell'Africa si vedono per lo più bambini per strada
Per questo strano paradosso nel mondo per il quale noi che abbiamo le ricchezze non facciamo figli
E loro che le ricchezze non le hanno generano vite
Ma quei bambini che si incontra prestata al Ruanda in migliaia e sono bambini soli perché sono le vittime della guerra civile sono quei bambini che quando c'è stata c'erano i bombardamenti nel nord del paese dove si è concentrata la guerra i genitori ammassavano sugli aerei per salvargli la vita e questi aerei arrivavano all'vandali scaricavano e questi bambini re rimangono da soli
In questo ospedale
L'ospedale pediatrico di Guanda l'abbiamo visto
Bambini piccoli non diversi dai nostri figli non dimentichiamocelo mai non diversi dai nostri figli
Morire
Di diarrea di malaria
O di colera
Mentre eravamo linea morto uno io non avevo mai visto morire un bambino ed è una cosa
Che può capitare di vedere per per fatalità
E ancora meno accettabile se si capisce che quelle morti sono morti sociali non è un accidente della storia qui bambini che davanti ai nostri occhi respiravano affannosamente uno di loro poi è morto
Respiravano affannosamente morivano perché non è distribuita equamente la ricchezza nel allora
Vedete a me fa piacere che adesso lo dicevo prima Paolo Mieli questo tema per una sorta di magia stia diventando un tema che ha fatto irruzione che ha sbattuto la porta nella coscienza di tante donne di tanti uomini e non solo dalla sinistra
Perché
Perché noi non possiamo assistere
Inermi a quello che sta succedendo io ho fatto un epigono esempio un po'forte volutamente porte forse volutamente ingiusto
Ho detto
Nel libro sarebbe come se a metà degli anni quaranta in Europa
Si possono in Occidente si fossero ci fossero state delle televisioni che avessero trasmesso le immagini dei campi di concentramento
E nessuno avesse fatto
I miei nonni possono dire
Di non aver fatto qualcosa perché non sapevano che c'erano i campi di concentramento
Ma noi sappiamo quello che succede in altri so che nulla è paragonabile alla tragedia della Shoah e alla persecuzione di un popolo come quello Breno
Però la dimensione della tragedia africana
La dimensione sociale
Racchiusa nel fatto che il mondo intero sapendo che ci sono delle cose da fare
Decide di non fare
E io prima di finire poi magari punto ne riparleremo voglio dire solo due cose
Primo le cose da fare
Le cose da fare ci sono e sono concrete
Con Giuliano abbiamo lavorato quando lui era già presidente del Consiglio per cercare di fare in modo che lui potesse andare alla riunione del G7 con approvata in Parlamento la legge per la cancellazione del debito e ci siamo riusciti
Però badate la cancellazione del debito non basta
Perché bisogna cancellare il debito ma bisogna mettere delle condizionalità
Perché purtroppo uno dei drammi dell'Africa e anche il fatto di avere un ceto politico fortemente corrotto
In molti Paesi dittatori in altri Paesi una corruzione alle stesse
Allora la croci dente deve poter dire all'Africa io ti cancello il debito
Ma a condizione che tu entro due anni mi faccia vedere che quei soldi sono diventati scuole ospedali strade servizi sociali se non lo hai fatto quel debito chitarra ricaricare
Secondo
L'Occidente deve smettere di vendere armi ai Paesi africani e paese mai
Anche qui
Anche qui ci dobbiamo intendere io sono tra coloro i quali hanno sostenuto anche pagando un prezzo la giustezza dell'intervento in Kosovo per ragioni umanitarie
Però attenzione se era giusto l'intervento in Kosovo la comunità occidentale non può avere pesi e misure diverse di fronte alla tragedia della Cecenia o la tragedia della Sierra Leone deve decidere delle regole comuni sulla base delle quali intervenire terza questione bisogna aiutare questi Paesi a combattere l'AIDS
Guardate le previsioni dell'Unaids dicono che ci sono dei paesi in cui il cinquanta per cento dei giovani verranno uccisi dalla i diessini sono stato in un ospedale di edilizia e ho visto che cosa significa quella malattia che svuota leggevo ieri su un'agenzia che in Zimbabwe tre ministri sono stati uccisi dall'AIDS
Ho parlato con italiani che lavorano lì una parte di quell'universo fantastico
Di missionarie di laici di ragazzi che si impegnano per aiutare coloro i quali sopra che mi hanno raccontato che nell'ufficio del loro condominio c'è qualcuno che è morto di AIDS
Ecco le cose concrete che si può fare dare i vaccini Fanny fabbricare lì aiutarmi ad una politica di terapia
Combattere la malnutrizione che è la vera causa per la quale lei di esservi attacca particolare
Ultima cosa
Il titolo a un libro ha un titolo che ha fatto molto discutere
E questa frase forse Dio è malato
Che la frase che mi ha detto padre Alex Zanotelli che un padre comboniano che sta in Africa da molto tempo
Quando eravamo color rosso Orago cioè un pezzo di Nairobi nero abbia una città industriale una città con i grattacieli a guardarla dall'alto potrebbe sembrare una città come tante altre
Però c'è color rosso
Corrodono cioè un'immensa collina tutta coperta di rifiuti
Una collina
Non è la guardavamo da lontano e vedevamo da questi rifiuti salire del fumo e un odore aspro su questa collina
Donne e uomini bambini e avvoltoi si contendevano come racconto nel libro il cibo
Attorno a questa discarica è nata nascita di cento mila abitanti
Senza acqua senza luce senza fondi con una violenza spaventosa con Lights che divora una parte di quella popolazione
Quando siamo andati padre Alex ci ha portato in questa scuola
Che loro fanno nel cuore di color rosso ottocento bambini che vanno lì a imparare a leggere a scrivere e per questa scuola
I loro padri le loro madri danno qualcosa perché si sostiene giustamente che non può essere gratuito ma ci deve essere un sostegno deve essere un impegno
Allora noi eravamo lì e per me la scena era questa dietro le spalle avevo la discarica davanti questi ottocento bambini una di quelle
è stata ritratta dal da Mimmo Chianura che qui il fotografo ed è sulla copertina del libro a un certo punto da questo gruppo di bambini si è staccato uno di loro
Bambino che avrà avuto tredici quattordici anni che aveva a tracolla una bottiglia di plastica con dentro della gomma fusa che ogni tanto ispirano con una specie di droga rudimentale e questo bambino ha cominciato metà parlando metà cantando a raccontare la sua storia
Ha raccontato la storia e la sua famiglia sterminata dall'AIDS e però l'intercalare che usava era Education is the key l'educazione la chiave cioè se io studio se imparo se il sapere dell'Africa se il destino dell'Africa
Si trasforma allora ce la possiamo fare
Ecco finito
Questa questa cantilena di questo ragazzo gli ho chiesto a padre Alex
Come fai a credere in Dio qui come fai a
A pensare che Dio possa sopportare una tale quantità di diseguaglianza e lui mi ha risposto poi ho scoperto citando le parole di un poeta peruviano che forse Dio era malato cioè Dio non ce la faceva a riequilibrare ingiustizie che però abbiamo prodotto noi
Abbiamo prodotto noi perché siamo noi che accettiamo che il mondo abbia uno squilibrio così forte
Tanta ricchezza in poche mani tanta povertà in tante mai allora vedete
L'Africa deve diventare per noi
Quello che è stato nella storia del Novecento
La lotta contro lo schiavismo la lotta contro l'oppressione nelle fabbriche nelle quali si lavorava quattordici ore in catena di montaggio la lotta perché le persone che avevano un colore della pelle diverso da quelli de la maggioranza
Del proprio Paese potessero andare le stesse università negli stessi pullman
Per noi l'Africa deve diventare questo come lo devono diventare le grandi battaglie i diritti umani come lo deve diventare la lotta contro la pena di morte dobbiamo continuare a premere perché sia salvata parità di Tele accrocco Barnabei questo è
Questa l'alfabeto che dobbiamo riprendere e l'Africa e lì
E se noi voltiamo le spalle all'Africa se non lasciamolo l'Africa e la povertà del mondo da sola se non assumiamo le repliche dure che tutto questo comporta a chi ha responsabilità politiche in Occidente noi ci batteremo di una colpa storica e quel continente alla fine esploderà perché non esiste in natura un continente nel quale gli esseri umani decidano di aspettare di morire
La previsione di vita trentotto anni di cui parlavi tu
Una specie di prossimamente Della vita molti di voi sarebbero già morti da molto tempo non lo possiamo accettare un mondo nel quale da noi per fortuna si vive fino a settantadue anni ellissi vive
Fino a trentotto la lotteria della vita non può essere così ingiusta ma dipende da noi se riusciamo a fare in modo che non sia più
Vorrei raccogliere le prime opinioni
Sul libro e chiederlo chiederle ai nostri due giornalisti vorrei iniziare da Mieli so che ha eseguito il libro fin dall'inizio
Cosa
Ma voglio dire prima una cosa
Perché sono qui
Dico subito che così con grande franchezza che io non sono amante dei libri degli uomini politici che
Raccolgono in pastrocchi hanno spesso facendogli scrivere da del ghost writer le ultime loro esperienze ne mettono insieme ed era le assemblano e poi le danno una volta all'anno una volta ogni anno e mezzo di generosi due
In pasto a numerosi acquirenti non so se lettori e credo che non sarei nonostante un rapporto antico che mi lega a Walter Veltroni non sarei venuto a presentare
Questo libro se fosse stato un libro del genere
In secondo luogo
La la la Walter mi parlò di questo libro prima di scriverlo quando era tornato scosso da questo viaggio africano la prima volta che mi parlò di questo libro
Non sapevo come potesse uscire un libro da un'esperienza così
Intensa ma Breve relativo non credono non so se avesse già viaggiato prima in Africa
Se la conoscesse da tempo in genere siamo abituati ad accettare o a commentare libri solo da persone che abbiano un rapporto
Più lungo
Ho letto il libro
Dopo averne parlato lui aver capito già delle cose da due chiacchere con lui e poi ho capito che questo è un libro importante è un libro importante per chi lo legge
Glielo voglio dire in pubblico per lui secondo me è un libro che segna un salto innanzitutto a differenza di tutti questi libri di cui gli ho parlato è un libro che e proiettato fuori di sé e proiettato verso l'esterno mi ha fatto piacere sono andato a controllare
Non abbia pubblicato non abbia dato alle stampe una foto sua in prima persona con i bambini
Neri me l'aspettavo sono stato felicemente sorpreso di non averla trovata di non avere trovato nessun protagonismo in questo libro
Poi di questo libro
Mi è piaciuto non so se l'avete capito in realtà dalle parole
Che ha detto Walter si capiva bene qual è il succo il senso è un libro coraggioso da un
Dirigente dal segretario dei DS da un dirigente postcomunista
Io mi sarei aspettato un libro che sostanzialmente in modo così elegante appena dissimulato ma sostanzialmente ripetesse quella vecchia favoletta per cui in Africa le cose vanno male perché la colpa degli americani o di qualcuno adesso imparentati che gli affamati e insomma uno schema classico che le le linee che li porta alla rovina
Beh nel libro nel libro non nel libro non si dice questo allora sarà la verità ma nel libro non si dice questo il libro prende coraggiosamente atto di un fatto
Che dal mille novecentosessanta diciamo dal dal momento cardine della liberazione africana
Qualche anno prima qualche anno dopo le cose sono andate molto ma molto peggio di come erano nella prima parte del secolo proporzionalmente
Ovviamente libero e anche chi vi parla è netto questo non significa ritornare rimettere in discussione quello che è stato il processo che ha portato alla libertà dei popoli africani delle nazioni africane però però questo è un problema
Questo è un problema che lo schema precedente lo schema che qualcuno di voi del pubblico ha detto essere la verità e non aiuta a risolvere perché l'Africa dopo la Liberazione è stata divisa in zone d'influenza di in cui hanno esercitato il loro potere i due blocchi ed è andata avanti secondo schermi che coinvolgono responsabilità diciamo così non soltanto americane
E dico
Non soltanto americana e di questo bisogna prendere atto e di lì e di lì che si deve cominciare se si vuole veramente affrontare la questione se si vuole veramente provare immaginano una soluzione
Di lì che bisogna partire non basta dire
Consegnamo il potere al loro
Perché quello può essere solo un punto di partenza ma poi il cammino diventa forse ancora più tortuoso di quello che era prima
Il libro racconta scusami Walter ma voglio
Raccontare a questo pubblico anche l'altra parte di questo libererebbero racconta di come noi io faccio parte sono più grande di lui ma della stessa generazione di come noi
Accoglievamo differentemente despoti dell'una e dell'altra parte chiudendo gli occhi
Vedendo gli occhi sui despoti amici accendendo ceri accendendo il CID sui despoti nemici despoti amici adespoti nemici hanno fatto il tutti lo stesso male
Il ragionamento
Il ragionamento che Veltroni fa partire dall'Angola è un ragionamento impeccabile in Angola
Ricordati tutti la liberazione dopo la caduta
Del regime Salazar vista portoghese la liberazione dell'Angola dice Walter Veltroni ci rendeva doppiamente felici perché era una contemporanea liberazione da un giogo Collina viste un gioco fascista e quindi era il meglio che potessimo aspettarci invece proprio in quel Paese si è avuta una del si è avuta sia tuttora nonostante il Paese
Sia in mano a ai poteri ufficiali più di quanto lo fosse negli anni precedenti ma tuttavia con le forme di guerriglia fra
I due gruppi i due gruppi della guerriglia anticolonialista sia una qualcosa di devastante che ha prodotto centinaia di migliaia di morte che continua a tenere in ginocchio quel paese
E anche dire questo e anche dire questo dire qualcosa di molto
Di molto profondo di molto sensato
Mi ha fatto impressione apro una parentesi come spesso i libri di coloro che studiano a lungo questo genere di problemi non non abbiano la capacità di Habib prendere il toro per le corna così come l'ha preso Walter Veltroni
E ultima la cosa
La cosa che
Vi accennava all'inizio
La la remissione del debito anche quello
Avete capito bene Veltroni ha condizionato la remissione del debito a ristabilimento di regole elementari di democrazia di vivibilità
è una cosa molto seria un conto è farla coerede quest'anno si è aperto
Così che sembrava che il problema fosse risolvibile con qualche alleanza fra cantanti e politici
Per un generica remissione del debito basta che noi rinunciamo a riscuotere quei crediti e tutto il problema è risolto non è così
L'Africa
L'Africa soffre di responsabilità di cui noi non altri Veltroni sottolinea più volte e noi tutti siamo responsabili nuovi non gli altri noi ma soffre anche
Soffre anche di aver prodotto classi dirigenti e forse non poteva che essere così di despoti e dittatori di ladri di truffatori
Che prendono tutte queste risorse le faranno proprie trasferiscono citava un articolo mi sembra di Enrico Deaglio che apparso sulla stampa che anche a me aveva colpito le trasferiscono all'estero il problema torna pare essere quello di prima
E nel frattempo e nel frattempo sia si assiste alla contraddizione del fatto
Che la coltura
Cattolica
La cultura cattolica per quella che da maggior presenza
D'aiuto agli africani e riconoscimento
Di Walter Veltroni a questa questo aiuto è molto generoso ma è anche una cultura che ha delle barriere morali rispettabilissime controllava i preservativi contro le difese che sono fondamentali
Per la lotta contro l'AIDS
E anche qui mi ha colpito il tono il tono anche qua abbiamo letto tutti vorrei sottolineare la differenza fra il chiacchiericcio filo cattolico
A cui si assiste abbiamo ne abbiamo letto iosa nel mese di agosto e entrare dentro i problemi del mondo cattolico ha ringraziato Veltroni credo il giornale che ha discusso meglio
Il giornale che ha discusso meglio questo libro sia stato l'avvenire un giornale non so se tu hai seguito ha pubblicato vari interventi molto diversi tra loro giornate il mondo cattolico ha capito il senso di questo libro
Te
Veltroni si è rivolta a questo mondo non per delli Carlo non per dirgli semplicemente brava brava e parate Zanotelli bravi i comboniani bravi coloro che li aiutino ma anche per porre a questo mondo un problema e il problema è relativo lei DS Veltroni ha fatto un paragone
Con il nazismo in un'altra parte del libro lui paragona
Il flagello dell'AIDS questo pare un paragone forse più appropriato e spiegherò perché alla peste del trecento alla prestanza e della metà del quattordicesimo secolo fu la famosa peste nera che Da mila trecentoquarantotto prese l'Europa e la devastò e di fronte a un flagello come questo a un flagello come la diffusione dell'AIDS in Africa
Effettivamente bisogna pensare fermo restando il rispetto
Che sia per l'Olocausto come primo
Nella sua particolarità unico genocidio in questo secolo bisogna pensare che
Ci troviamo di fronte a un problema più grandi
Vedete
Quando lo sapemmo quando i nostri genitori i nostri nonni seppur però
Dell'olocausto dello sterminio degli ebrei
Si capiva subito cosa fare
Bastava eliminare coloro che stavano perpetrando quel crimine il problema si risolveva il problema comunque si avviava fortemente assoluzione qui
è questo il punto
Il libro in realtà si chiude dove dove dove devi partire un'ulteriore riflessione per questo merita un dibattito è una discussione molto rispettosa qui non si sa bene cosa fare
Io voglio chiudere ponendo di un interrogativo è vero
è vero noi la remissione del debito e altri aiuti a questi popoli li dobbiamo condizionare al ristabilimento di regole elementari
Ma vorrei che discutessimo su cosa significa condizionare al ristabilimento di
Regole elementari
Almeno ti dico quello che ho capito io primo
Di non far differenza fra almeno a partire da adesso in poi tra dittatori amici e dittatori nemici dittatori prossimi a dittatori lontani dittatori del proprio della propria area della propria simpatia chiunque dittatore
Chiunque despota chiunque all'aria di rubare quei soldi non deve più riceverli quindi remissione del debito condizionata significa remissione del sia quelli che non si rimette il debito
è chiaro ho capito bene e secondo quel tu accenno non casuale
Alla guerra del Kosovo mi auguro non casuale significa anche che dell'Occidente vede prepararsi
A non lasciare isolato il discorso del Kosovo che già fu doloroso per tutti
Ma a continuarlo
Stabilendo dei codici per cui in situazioni come
Per fare un esempio recente che tu citi nel libro lo scontro fra hutu e tutsi intervenga intervenga militarmente non so come si possa fare ma il modo migliore per farle porre un codice precedente
Che poi ci impegna
Terza cosa
Fondamentale
E quella del Rispetto del non dileggio per chiunque per chiunque ponga problemi come questo in termini di valori
Vent'anni fa
E quindi è giusto ricordarlo i radicali cominciarono Pannella la Bonino cominciarono a toccare questi temi impostando la campagna sulla fame del mondo e furono furono accompagnati da dileggio da scherno
Sì ma indignava su una loro follia erano a ridosso di un grande successo elettorale uno dei maggiori il secondo dopo quello che hanno tenuto due anni fa insuccesso elettorale settantanove sembra una follia che Pannella Bonino
Si incontrassero su questi terreni
Anche adesso qualcuno molti non so certo non
In questa sala scherzato
Ve ne parlerà forse
Michele sui temi di questo libro come così un un via buonista un modo
Un modo per parlar d'altro di un dirigente politico impegnato sul nella politica nazionale tutti i giorni beh
Secondo me un primo aiuto che noi possiamo dare un primo fondamentale anzi un fondamentale aiuto che ne possiamo dare a risolvere questi problemi
E di non scherzarci se vogliamo possiamo girare la testa dall'altra parte ma se qualcuno ne parla rispettiamolo grazie
Adesso i termini in questo libro di risulta davvero difficile io si parlava prima di una rinnovata passione civile io chiedo a Michele Serra che nei suoi articoli nei suoi fondi è sempre stato molto attento alle sorti della sinistra
L'Africa e la sinistra l'Africa può diventare una grande battaglia civile politiche di quelle che possono cambiare il mondo
Beh la risposta l'ha già data credo Veltroni prima
L'Africa potrà diventare forse
Un punto di
Di forte impegno politico spero non soltanto da parte del della sinistra tra l'altro
Io volevo partire però dalla dalla chiusura del discorso di di Paolo Mieli
E cioè dal discorso di dittatori amici dei dittatori nemici perché e forse questa è la riflessione
Più forte che mi è venuta al termine della lettura del del libro
E in Africa ci sono semplifico ma insomma dieci o venti Milosevici almeno le violazioni dei diritti umani sono mostruose e reiterate tra l'altro anche abbastanza prossime somiglianti a quelle che sono state giustamente messi sotto accusa nel Kosovo
Stragi etniche pulizie etniche tragedia dei profughi moltiplicato ovviamente per cento cioè moltiplicata per le dimensioni di un intero continente
Ecco diciamo a un lettore non molto informato delle strategie politico-militari internazionali quale possa essere io voglio dire un lettore inesperto di queste cose la domanda sorge spontanea
Non perché
Se interverremo ma perché nessuno è mai intervenuto fino adesso
Ora per questo non è che lo dico per buttarla in politica come come suol dirsi non io sono una delle tante persone di questo Paese che quando ci fu la guerra nel Kosovo
La visse con grandissime lacerazioni ne scrissi anche in modo lacerato però nella sostanza non solo riconosce con grande dignità alle ragioni dell'intervento ma vi condividevo anche cioè non riuscivo a non condividere dopodiché io penso che tutte queste ragioni e in generale
Diciamo la qualità etica della comunità internazionale risulta tremendamente indebolita
Da i tanti non interventi
Ma i troppi non interventi perché
Viene inevitabile l'inevitabile in chi leggi i giornali guarda la televisione va a votare di chi segue le cose di questo mondo viene inevitabile chiedersi come mai da una parte si interviene e da quell'altra no e viene inimitabile rispondersi che probabilmente si tratta fondamentalmente di interessi
Strategici ed economici
E questo mi pare
Il primo enorme problema che emerge dal dal racconto per fa che fa Veltroni c'è questa sulla solitudine di un intero continente che abbandonato
Esso dittatori abbandonato al suo ai DS alla sua fame
E non mi pare sia esattamente sotto la luce dei riflettori nel dell'informazione
Niente la politica mondiale almeno per quanto ne sappiamo noi
La seconda riflessione riguarda i famosi questioni etiche
Io per una Ford soprattutto unità coincidenza ho ho letto il libro di di Walter e poche ore dopo per la serie teniamoci su di morale ho visto a Venezia il film di Emergency sulla guerra in Afghanistan
Emergency è un'associazione italiana di medici che operano nei paesi in guerra
Praticamente costruisce ospedali di pronto intervento chirurgico laddove ce ne urgenza
Questo film racconta la storia della costruzione di un ospedale nell'Afghanistan del Nord nella parte del territorio controllato e quindi dai mujaheddin
Che e non dai talebani
In questo film non si parla mai di etica questo film è il racconto di una serie interminabile di problemi logici e di difficoltà logiche e logistica
è pensabile che chi fa lavoro di questo genere chi si impegna in imprese di questo genere abbia fortissime motivazioni etiche
Ma e certa o è certo che la quotidianità di chi fa questo straordinario lavoro di soccorso a chi ha bisogno soprattutto bambini
E attrezzato nella sua testa ad una guerra logica e logistica come fare arrivare certi materiali dove comprarli dove pagarli di meno come farle passare attraverso frontiere chiuse come superare anche delle ottusità burocratiche locali e internazionali
Allora mi sono chiesta anche leggendo il libro di di Walter e ce n'è un accenno tra l'altro tutto libera questa questione quante volte noi
Consideriamo uno scandalo etico ciò che sostanzialmente uno scandalo logico faccio alcuni banali esempi che però nella loro banalità mi paiono abbastanza significativi
è un'offesa all'etica o è un'offesa alla logica il fatto che un terzo del mondo muoia di fame e un terzo del mondo Papisca di bulimia di obesità come di una piaga sociale cioè il il troppi siamo
è un'offesa all'etica o e soprattutto un'offesa alla logica il fatto che un intero continente sia lasciato alla catastrofe alla povertà alla miseria alimentando a dismisura presumo presumiamo tutti l'ondata migratoria no
Mi pare che questo sia
Un punto ovvie la lettera di quei due ragazzi spiega meglio di dieci mila documenti dibattiti convegni perché la gente viene qua e la gente viene qua perché lì crepa o di fango di guerra banalissima
Siamo
Che siamo anche qui alla logica ecco voglio dire questo lo dico perché molto spesso mi pare che
Il definire identificare nel campo etico l'argomento del contendere ci complica le cose anziché anziché semplificarle no soprattutto adesso che si dice che tutto sommato la politica è solo amministrazione la politica perduto
I suoi valori etici ha perduto la capacità di raccordarsi all'etica beh io penso che anche semplicemente una politica che volesse amministrare secondo logica e il mondo e secondo una corretta amministrazione delle cose
Dovrebbe porre rimedio agli scandali logici di cui parlavo prima
La terza con il terzo punto è ne ha già parlato Paolo che mi ha molto colpito e e questo del sua chiamiamola pomposamente della questione cattolica
Walter ha avuto come diciamo filo rosso tre su tutta l'Africa quasi sempre dei missionari
Il ha trovato come dire su quel fronte soprattutto dei missionari dei cristiani
E però Walter occupandosi del premier ai DS non può fare a meno ovviamente di
Di tirare in ballo alcuni alcuni feriti alcuni non so tabù
Morali per esempio quello sull'uso del preservativo
Che segnano un discrimine
Abbastanza preciso viene tra un approccio laico la questione è una porta un approccio
Di Chiesa
Questa mi pare una questione enorme sotto l'altra anche presente le consiglio assieme insomma ci si è interrogato recentemente
In non credo che bisogna necessariamente credere in Dio per soccorrere un bambino che muore di fame
Anche se anche se aggiungo come dire in contrasto con quello che ho detto col vostro applauso spesso sono proprio coloro che credono in Dio
A occuparsi per primi dei bambini che muoiono di fame ma
Per esempio emergency che citavo prima è un'associazione laica Gino Strada che è l'animatore di Emergency è un laico ed è molto più meritevole beatificazione Luís piuttosto che io no non c'è dubbio alcuno
Vuole
Si vede che ci sono dei nervi scoperti
Va bene non è questo l'argomento del dibattito ecco no quindi visto che poi esistono insomma anche esempi di eticità laica e diciamo di militanza laica sul campo mi chiedo se non sia possibile fare qualche cosa
Dal punto di vista anche come dire organizzativo semplicemente informativo magari farlo sapere in giro ecco che possa aiutarci ad andare a questo importantissimo confronto
Con i credenti parlo per me che non sono credente in uno spirito di collaborazione ma anche di pari dignità
L'ultima cosa che volevo dire riguarda personalmente Walter io mi sono chiesto leggendo il tuo libro che cosa può accadere nella testa ma psicologica di un leader politico italiano
Nel passaggio
Quasi inverosimile insomma da la routine politica quotidiano italiano dalle prime dichiarazioni all'Ansa insomma
Presso il non non voglio secoli siamo giurate di parlare solo di Africa non voglio farvi facili esempi che ci farebbero capire di cosa stiamo parlando ma insomma diciamo nella il team chiacchiericcio in chiacchiericcio che immagini far finisca poi per primi che si fa attorno alla cosa politica tutti i giorni
Quindi la routine politica insomma riassumendo e lo sprofondare in questa realtà
Inimmaginabile tragica in cui le urgenze sono altra ecco questo voglio dire non si tratta di mettere d'accordo questa o quella componente della maggioranza o della coalizione si tratta di salvarle la gente che sta morendo di fame ecco mi mi mi sono chiesto anche conoscenti da molti anni
Con che animo sei tornato indietro se non ti è venuta voglia di restare con padre Zanotelli
Così almeno facciamo una uno ne avevamo uno anche noi diretto
Perché
Perché papà perché ti conosco insomma credo tutta questa tattica sul buonismo sia abbastanza idiota non so
Va inviata una piccolissima parentesi gran parte dell'insomma del gran parte buona parte del dibattito giornalistico sui libri Walter verte appunto su queste disquisizioni stilistiche se tu stessi uno stile buonista o non buonista
è proprio vero che quando il dito indica la luna come diceva il saggio il cretino guarda il dito ecco
Chiusa la parentesi ecco mi incuriosiva anche umanamente sapere come come fai a non avere il mal d'Africa insomma ci siamo capiti cioè come stai oppure il mal d'Italia assume come fai a reggere in questa in questa in mezzo a questa divisione che penso possa essere anche abbastanza lacerante ma che tu come uomo politico sempre costretto a risolvere non sono due è una forbice che devi cercare in qualche maniera di via Costa ho finito grazie
Rinaldi far rispondere Walter Veltroni alla domanda di Michele Serra fare però per concludere questo primo giro di interventi e vorrei chiedere al presidente del Consiglio
Lui che molto spesso è forse più legato a dinamiche nazionali o almeno questo è quello che appare sui giornali come ha preso questo libro
Troppo e mi spieghi questa cosa che sono legato a dinamiche nazionali nati servita per introdurre e allora il presidente è un'offesa no
No non c'erano doppi sensi rimaniamo dell'organo
Io l'ho preso io sono grato a Walter perché l'ho scritto e ho trovato anch'io intollerabili queste questioni attinenti tanto al buonismo quanto allo stile del libro
Di sicuro non l'ha scritto per prendere un premio Nobel per l'ho scritto per farlo leggi
E c'è un bisogno sacrosanto di far leggere queste cose di farle conoscere di farle entrare nella testa
Di farle condividere di dare dei pugni nello stomaco come Luini appresi e come è bene che tutti noi ne prendiamo e questo perché perché questo deve entrare nella politica quotidiana svolgiamo da subito di come farebbe un critico malevolo allora ne dico un'altra che non è stata detta
La sinistra si accorge che sta interessando solo i vecchi perché si occupa di pensioni del giornale L'Unità e di bonus fiscale quindi ai giovani non riesce a dire nulla che gli interessi
Per parlare ai giovani deve riuscire a parlare di valori perché i giovanili si raggiunge attraverso i valori il sentimento di giustizia alla solidarietà
La l'attenzione alle miserie umane e allora bisogna parlargli d'Africa perché così si realizza una politica di valori anziché soltanto una politica di interessi anche questa è stata detta
Ecco questa è un'idiozia gigantesca perché se questa roba qui non diventa politica quotidiana questa roba qui rimarrà un male tremendo del mondo che ci si rovescia era addosso
Questo libro non è rivolto ai giovani che queste cose già Alessandro e le conosco dei conoscono è rivolto all'Italia del bonus fiscale rivolto all'Italia degli ordini professionali ha rivolto all'Italia dei porticcioli sprovvisti di è questa l'Italia che deve leggere
è questa l'Italia che
Che si deve convincere che questo è un problema suo non soltanto perché è un problema umano ed essendo un problema umano e perciò spesso un problema suo ma è un problema suo anche egoisticamente ecco è un problema suo anche questi che a mente perché come ve lo ricordate alcuni di voi se lo ricorderanno quando moltissimi anni fa a Pasolini
Descriveva queste barche che sarebbero venute sarebbero arrivate avrebbero occupato la nostra terra l'ha scritto oltre trent'anni fa aveva che poi hanno cominciato ad arrivare davvero che ne arriveranno ancora tre non basteranno gli xenofobi per fermarle perché potranno probabilmente non è possibile capite che un miliardo di ricchi convivano pacificamente con cinque miliardi di poveri che restano Pordenone con non può accadere il mondo varie organizzate per evitare che
Questo è un po'la stessa cosa che alcuni di noi dicono gli amici americani quando gli spieghiamo che un po'più di stato sociale costa meno di tanti posti in carcere che forse facendo più istituzioni sociali si spende addirittura meno facendo finire dentro tre quarti della minoranza nera che è spesso più un problema sociale che è un problema criminale a scala mondiale quel tipo di problema quindi
Ora nel mondo comincia ad entrare in questa sensibilità tra ecco se qualcuno ne parla rispettiamolo
Insomma io torno dall'assemblea del millennio
Deve nazioni unite
La prima grande Assemblea delle Nazioni Unite fatta appunto in funzione dell'inizio del nuovo millennio e l'Africa è stato il tema è tuttora perché l'Assemblea in corso il tema principale di questa Assemblea
L'attenzione ormai di tutto il mondo
Si va concentrando sul tema Africa
E in questo senso ci si va concentrando esattamente nella chiave che questo libro prospetta pari a dire non è soltanto questione di remissione del debito io ne parlavo l'altro giorno mediatico in fondo
Poi non è vero che il mondo è sempre uguale cioè che non cambia mai cioè il mondo migliore dobbiamo avere questa fiducia se non l'abbiamo noi che ci siamo sempre chiamati progressisti chi la deve avere la fiducia nel fatto che il mondo può perché il mondo è stata allora insomma io dodici anni fa ero ministro del tesoro e partecipavo alla stesura di piani mondiali per la riduzione del debito dei Paesi poveri
I piani che allora si faceva sì avevano come priorità strutturale
Se non dichiarata indistinta nei loro meccanismi la stabilità delle banche americane ed europee che avevano prestato i soldi a questi Paesi in realtà era questa l'ottica i piani di riduzione del debito di oggi hanno come chiave quella che diceva parte quella intanto di avere condizionalità
Che dai governi di questi Paesi pretendano l'utilizzazione di queste risorse comunque per la riduzione della povertà non per l'acquisto di armi e nel rispetto dei diritti fondamentali e in ogni caso la riduzione del debito fa parte anche dal punto di vista dei Paesi più ricchi di piani più avanti
Che hanno ormai due protagonisti l'istruzione e la lotta alla malattia l'istruzione e la lotta alla malattia e questo sta cominciando ad accadere stanco
Fra l'altro oggi abbiamo testé splendida e nuove risorse tecnologiche che Chico permettono non tanto di sostituire le infrastrutture civili che abbiamo noi che dovranno esserci anche lì ma di anticipare attraverso espedienti tecnologici che già oggi possono dare quello che queste infrastrutture verranno domani
Oggi è già cominciato ad accadere che una donna africana nel più sperduto villaggio africano
Con un computer accanto che qualcuno le ha messo possano essere assistita nel parto da un medico di qualunque clinica europea o americana che l'assiste ad stanza è cominciata a cadere e produce degli affetti e fa in modo che quel bambino bambina nasca bene non nasca male
Oggi sono partiti i programmi di educazione a distanza fatti attraverso la Rete che partono da sale della Banca mondiale per dirne una
Ci sono quattro cinque strade che servono a questo ma partono anche da altre istituzioni scuse attori precampionato
Ma siccome la la la l'anno stampatore robusti Simone insomma che non si ferma certo non si è fatto male non si è fatto grazie si alza passione occorre tecnologie e queste elezioni anni e e ci sono classi già che si stanno formando a distanza
Questo sforzo però esige risorse esige soldi non è uno sforzo che si possa fare dopo lo dobbiamo fare noi
Ed io che ho l'ammirazione che lui perfidamente ricordava per i cattolici perché però siccome è bravo e onesto
è arrivata la conclusione a cui è ero arrivato io che era una mia constatazione rattristata se vuoi ma ecco un fatto come tu hai detto
Non c'è bisogno di essere religiosi per assistere un bambino che muore di fame è un fatto che la maggioranza dei quelli che lo fanno credono in un Dio
E questo mi ha fatto sempre pensare che nella mia fede laica ci sia qualcosa in meno io non ho capito che cosa c'è ma c'è qualcosa in meno altrimenti anche i laicisti dovrebbero essere K sia lo stesso livello di intensità
E di e di presenza di fare queste queste cose qui ma il tema non è questo
Il tema è che comunque non è più soltanto con quel meritorio sforzo che si può fare questo con il volontariato che va a a a a fermare l'emorragia
Che spesso come faceva a Madre Teresa va solo a dare il Confort il conforto di un sorriso di una mano che ti tocca perché non può fare null'altro per te è quello spiritualmente tantissimo
Ma qui si tratta di impegnarci delle risorse materiali
Si tratta di imprese di impegnarsi di impegnarci pezzi del proprio bilancio
Di destinare il circo robustamente
Finanze pubbliche e private di destinare esseri umani a tutto questo in questo noi ci dobbiamo fare una cultura in questo senso che non ce la siamo ancora fatta istintivamente pensiamo che queste l'azione buona della domenica
Che nei giorni feriali noi ci dividiamo al nostro bonus fiscale poi la domenica andiamo a fare la buona azione gratis in chiave di volontariato non è così che si risolvono i problemi del mondo
Io che ancora
Mi ricordo i vecchi testi che leggevo quand'eravamo ragazzi prima delle nostre doverosi abiure so che è un problema di redistribuzione di ricchezza e di divisione internazionale del lavoro ed è in questa chiave
Che deve essere affrontato
Le abiure che abbiamo fatto sono abiure giuste siamo sciolti dai giuramenti ma non basta il volontariato per risolvere un problema di questa natura
E siccome non possiamo imporre a nessuno non possiamo imporre a nessuno ciò che in un sistema democratico deve scaturire dalle convinzioni dalle opinioni e dalle coscienze
è fondamentale la lettura di questo libro
è fondamentale la diffusione della coscienza che questo è un nostro problema al quale va qualcosa di più del volontariato dell'otto per mille e io non ho ancora sentito nessuno quest'anno chiedere un'imperiosa mente sotto minaccia di insulti che in genere queste frasi sono di insulti che una parte del bonus fiscale vada queste cose non me l'ha chiesto ancora nessuno ma non mi stupisco
Ma non mi stupisco non è ancora l'anno adatti
Non è ancora l'anno adatto ma dovremmo arrivare a questo
Qualcuno me lo dovrà pur dire prima o poi che le risorse che noi destiniamo alla cooperazione bilaterale sono ridotte al lumicino
E che il fatto che anni addietro possano essere state coinvolte in Italia come in altri Paesi in operazioni non sempre trasparenti
Non significa che non che semper noi dobbiamo rinunciare a destinare una parte del reddito che produciamo
Alla cooperazione con i Paesi che ne hanno
Bisogna
No io non è che non facciamo niente
Noi qualcosa abbiamo cominciato a fare questa legge sul debito
Destina dodici mila miliardi comunque che non saranno tutte risorse attuali a volte cancelliamo debiti
Che hanno soltanto Magherini ritorni dalla parte dei debitori ma in più casi si tratta di risorse alle quali comunque rinunciamo
Noi partecipiamo sino
Non esageriamo buone
Valutare le forze nemiche è doveroso sopra valutarle è sbagliato
Allora
Ecco
Noi sia con questa sia con i contributi chiediamo alle istituzioni multinazionali stiamo facendo molto di più di quanto facciano altri paesi occidentali
Ma abbiamo largamente rinunciato alla cooperazione bilaterale
Abbiamo in parte rinunciato ad un impegno che può anche essere professionale
E sul quale certo dovremmo utilizzare di più la effettiva propensione delle giovani generazioni
Ad occuparsi di politica in quanto la politica si occupi più di queste cose che non di altre perché questa è una bella propensione io lo trovo bello
Ed è bello che la politica riscopre alla sua dimensione internazionale sovranazionale e bello che arrivi una generazione che non la esaurisce nei nostri problemi domestici perché nel futuro
Dovrà essere sempre più così ma se sarà sempre più così
Permettetemi di dire senza essere equivocato Settis tali laureando in medicina o in ingegneria non pensare che il tuo posto di lavoro debba essere necessariamente qui ci sono Paesi in cui gli hanno bisogno di tempo forse anche più che nel tuo e allora baci senza sentirti terzo spesso umiliato
Poi tornerai sarà il più ricco più di esperienze arricchirà il tuo Paese
Attua il diritto che il tuo Paese trovi un posto di lavoro per tutti ma non è l'unico a questo mondo
Ricordati che andare a lavorare fuori presso altre perché hanno bisogno non è soltanto un dovere ma è anche un tuo diritto
Fa parte delle tue libertà
Una delle tue opzioni la puoi esercitare anche come opzione professionale e non soltanto come opzione volontà più complicati
Sono i problemi nonostante tutto che riguardano la storia del peacekeeping e del Piz McCain perché in molti casi e Peacemaker
è un po'ingiusto dire che non è intervenuto mai nessuno in Somalia noi intervenimmo
E ci mandammo i nostri soldati
Che si comportarono anche meglio di quanto poi si sia voluto far credere attraverso successive indagini
Ma sta abbiamo sperimentato la situazione di enorme difficoltà
Io l'intervento sul terreno se posso dire la mia non da presidente del Consiglio cosa impossibile su ciò che mi ha messo profondamente a disagio dell'intervento nel corso
Era secondo me la immoralità di combattere un altro senza essere sul terreno e non apparendo mai fisicamente ma essendo solo aerei che dall'alto tirano un po'ecco io non so se le la guerra un'etica
Ma ammesso che ce ne sia comunque una che si applica alle guerre noi l'abbiamo violata non rischiando mai improprio e buttando bombe sugli esseri umani che stavano dall'altra parte
Limiti nato nel
Quelli di voi che dicono interveniamo anche in Africa non pensano a quel tipo di intervento
Di bombardare
Le tribù che si sparano l'una contro l'altra o di bombardare eritrei anziché il tiro
Pensiamo ad interventi sul terreno che sono quelle che abbiamo fatto l'abbiamo fatta in Somalia sono stati fatti in Burundi sono stati fatti nel Ciad da singoli paesi o da gruppi di Paesi abbiamo pronti i mezzi per intervenire nel comma
E c'è una forza pronta alla quale noi partecipiamo per intervenire nel Congo mali sono interventi sul terreno sono interventi difficile sono interventi nei quali mettiamo a repentaglio la vita della nostra gente oltre che quella lì e non sempre sappiamo come le cose vanno a finire e parecchio difficile è stato fatto un rapporto perlomeno
Che credo questa Assemblea stia provando dove si discute di queste cose si prevede che venga rafforzato tra la capacità delle Nazioni Unite perché il compito veramente deve essere delle Nazioni Unite
Di a vere a disposizione dei singoli Paesi delle forze che possano essere impiegate rapidamente per interventi sul terreno
Si dice una cosa giustissima ed è la prima volta che in sede di Nazioni Unite Rossi dice
è vero che i caschi blu debbono essere imparziali ma l'imparzialità tra chi viene ucciso e chi uccide è un'ipocrisia che va io ma in realtà il nostro mandato e quindi noi dobbiamo andare a stare dalla parte di chi è ucciso non dalla parte di chi uccide questo migliorerà di sicuro recluse ma ci vorrà molto tempo soprattutto e poi chiudo subito
Permettetemi di dire una
Che può che può apparire anche essa vecchia ma è sempre vera
Più riusciamo a portargli sviluppo economico meno useranno le armi perché questa è una nostra vecchia verità
Se
Nel libro di Walter un passaggio che disegnano ecco nella nostra realtà gli ha detto qualcuno il kalashnikov è il miglior mezzo di produzione è questo il punto
Bisogna fare in modo che vi siano mezzi di produzione migliori tempi Callas
E che fino a quando questo non accadrà il kalashnikov sarà preferito può accadere che venga abbandonato e l'ultima cosa che vedi quei smetto ma per ripensare al nostro passato
Fino alla prima guerra mondiale anche noi eravamo come loro
Anche noi da Paesi europei per aprire mezzi per arricchire le nostre risorse andavamo a occupare il territorio degli altri perché era l'unico modo di portargli via la rotta
Poi lo sviluppo dell'economia lo sviluppo delle democrazie dell'economia di mercato più libere ci ha fatto capire
Che per arricchirci anche con risorse altrui non abbiamo bisogno di portarle via la roba
Basta andarsi ad investire basta Vender dei nostri prodotti basta andarci a lavorare ricavarne un reddito loro non sono ancora in questa condizione
Perché ci sono economie che non hanno vitalità
Che non producono niente
Intorno a quei bidoni di spazzatura del cui parla Walter dui dice nel suo libro giustamente
Che nelle grandi nei grandi agglomerati urbani dove ci sono anche i ricchi
Intorno ai bidoni della spazzatura dei ricchi ci sono picchetti armati per difendere il diritto della mia banda di fuga si dentro ed impedire ad altri di frugare accidit
Quindi la guerra applicata ai bidoni della spazzatura
Ebbe a avere un capro espiatorio serve sempre le multinazionali ci hanno la loro ma non c'è non ci sono soltanto loro ma questo è già stato detto impegniamoci tutti di più su questa roba questa è la vera lezione
Facciamolo diventare parte della nostra politica quotidiana allora un libro come quello che ha scritto Walter ci può aiutare tutti quanti al sentire questo come un nostro problema
Attaccato ha mai dati alla fine di questa serata credo che diversi anni punti che meritano un commento primo fra tutti la la domanda di Michele Serra
Sì io intanto voglio ringraziare davvero Giuliano Amato Paolo Mieli e Michele Serra per per le cose che hanno detto cercherò di dire la mia opinione su qualche punto
Primo quest'estate io sulla spiaggia mentre mi riposavo ho incontrato un ragazzo di questi senegalesi che vendono fermagli io o cose del genere
Questo ragazzo mi ha riconosciuto e mi ha detto guarda e voglio raccontare la mia storia
E ha raccontato la storia di un ragazzo africano
Che è venuto in Italia studiare e che per studiare per mantenersi agli studi lavora
Lavorando manda i soldi a casa
E però mi ha detto vede io non voglio vivere qui
Io voglio vivere nel mio Paese io voglio tornare in Senegal
Voglio stare con la mia famiglia voglio rivedere i miei paesaggi voglio sentire i miei odori voglio stare nella mia terra
Quel ragazzo senegalese lo diceva adesso Giuliano non è diverso da quei ragazzi italiani che all'inizio del secolo prendevano
La nave attraversavano l'oceano varcavano Ellis Island arrivavano nelle Americhe
E si insediarono lì
L'Italia non era un paese come sono oggi tanti Paesi africani già allora non era così c'era stata già una storia della diciamo delle delle prime esperienze industriali l'Africa molte di queste non ha conosciuto
E tuttavia l'Italia ha smesso di essere un paese di emigranti
Quando ha cominciato a crescere
Quando italiani ragazzi italiani hanno deciso che non dovevano più andare in Argentina in un guaio negli Stati Uniti o in Belgio in Svizzera a lavorare nelle miniere perché c'era il lavoro in casa propria
Io
Lo voglio dire questo a proposito di un tema che mi sta molto a cuore che il tema dell'immigrazione
Io non affronto qui le questioni politiche ci vediamo tra una settimana in un giorno per il comizio di chiusura a qui a Bologna però voglio dire una cosa
Io penso che noi nei confronti di questi ragazzi che vengono qui ne ha incontrati anche durante la festa tre visitavo la festa nei confronti di questi ragazzi che vengono qui diplomati laureati e che vogliono lavorare
L'Italia è l'ultimo Paese al mondo che può sbattere la porta in faccia perché e la sua storia
La mette in casa
Guardate bisogna anche sfidare una certa ipocrisia
Perché nel Nord nel nostro Paese ci sono tanti che la mattina
Firmano i referendum di Bossi per cacciare gli immigrati nel pomeriggio cercano gli emigrati per lavorare nella parte
Dove
Per chi viene per lavorare come noi abbiamo fatto dobbiamo essere accoglienti
Però al tempo stesso
Noi che non possiamo che respinge l'equazione che viene fatta per comodità insomma di di di di piccolo cabotaggio politico non conviene seminare la paura dell'immigrato perché sulla paura agiscono determinate pulsioni che non sono sempre progressive io respingo l'equazione immigrazione uguale criminalità
Perché ad Andria a fare quello che hanno fatto non erano degli immigrati purtroppo erano le ragazze Italia
Però
Però noi dobbiamo essere molto duri molto severe nei confronti di chi viene in Italia con il proposito di delinquere
Ci sono pezzi pezzi dell'immigrazione albanese
Che per esempio alimentano questo circuito terribile della prostituzione racket della prostituzione la malavita ad essa collegate c'è un pezzo dell'immigrazione cinese anche la mia città Roma che per esempio costringe bambini a lavorare in condizioni assolutamente inaccettabile bisogna avere la mano dura guardate io sono per unire due radicalità apertura e durezza stanno insieme non ci sono soluzioni in mezzo che possano essere in qualche misura capaci di affrontare questo problema
Seconda questione che è stata posta che ha posto Michele
Insomma come si fa a tornare qui ai soci pubblici però tra un attimo però prima voglio
Stare dentro un'altra delle questioni che sia Michele che che che Paolo Mieli chi chi Giuliano Amato hanno affrontato è vero
Io andando in Africa ho incontrato per lo più missionari
Ho incontrato padri comboniani fantastici salesiani incontrato preti straordinari
Ho incontrato anche dei ragazzi del volontariato laico stravolti
Azzi che stanno lì per progetti di cooperazione
E se
Picierno a memoria il ricordo di una signora ad Abidjan
Ero andato a visitare un ospedale tenuto dai salesiani l'ospedale nel quale questi preti vanno nelle famiglie povere
A cercare
I bambini handicappati voi potete immaginare che cosa in una famiglia povera che ha difficoltà a trovare da mangiare ogni giorno la nascita di un bambino handicappato
Loro vanno a cercarli per curarli spesso si tratta di piccole operazioni che hanno bisogno di finanziamento gli aiuti e stiamo facendo il possibile per aiutare tra questi ragazzi tra questi preti che lavoravano che a un certo punto mi hanno portato a conoscere delle signore una di queste signore una signora di Genova
Che aveva una sartoria
A un certo punto è andata in pensione ha chiuso la sartoria ed è andata a vivere ad Abidjan
E passa il suo tempo a insegnare a questi ragazzi a usare diciamo le mani per poter fare
Degli oggetti di stoffa
Di persone così ne ha incontrate tantissimo
Mai incontrate tante e ciò che mi colpisce e che insieme a queste persone italiane
Per lo più italiane più che degli altri paesi europei sono moltissimi italiani
La cosa che colpisce di più sono i ragazzi africani
Sembra incredibile ma io ho trovato dei ragazzi africani che fanno il volontariato
Uno di loro mi ha detto l'ho scritto nel libro nessuno al mondo è mai sufficientemente povero da non da non aiutare chi è più povero di Lula
Fantastico
Si occupano di andare dai carcerati potete immaginare cosa sia un carcere a con la crisi
Sono testimonianze che appunto in Italia qualche fatemi dire qualche fesso
Potrebbe passare sotto la definizione di buonista perché adesso questa cosa la quale io non mi sono mai ribellato insomma meglio essere buoni che cattivi generali e di cattivi ne conosco tanti per meglio essere a
Io penso un'altra cosa che ci sono delle grandi battaglie civili che la politica non è più non ha più la consuetudine a declinare
E che solo usare queste parole appare un linguaggio
Strano un marziano a Roma avrebbe detto Flaiano
Di che cosa stai parlando del Tibet
Ma dice Buttiglione
Il Dalai Lama l'autonomia del Tibet
La signora Sanssouci in Birmania poi magari nella tribuna apre a sei colonne perché la signora senso ci per dieci giorni è stata da sola dentro una macchina perché il regime dittatoriale birmano non le consentiva di andare in giro per la Birmania
Di che cosa state parlando del
Ratifica del trattato anti mine e chi costa quanti assessori da
La politica ha perso questo linguaggio se uno torna a parlare di queste cose sembra un marziano buonista buonista
Ma allora erano buonisti anche quelli che non volevano che la gente fosse
Costretta alla schiavitù
Ho buonisti erano quelli appunto che volevano che i neri andassero nella stessa diversità dei Bianchi pensa un po'
Tutto buonismi
La verità e che noi abbiamo perso
In un diluvio di cinismo in un diluvio di cinismo
Di previdenza di spregiudicatezza di perdita totale di valori gli annebbiamento delle identità perché guardate
Nessuno più di me
Credo abbia fatto uno sforzo l'abbiamo fatto tutto insieme
Per cercare di immaginare che si dovesse fare i conti fino in fondo col proprio passato senza reticenze
Però badate proprio per questo io sono quello che sta più attento al fatto che la sinistra italiana non diventi una libellula sganciata da ogni contatto con la realtà e con la storia tanto più si vuole essere una forza del riformismo moderno tanto più si deve avere valori e ragioni forti
Quei ragazzi che son venuti a Roma per il Giubileo
Mi ha colpito probabilmente erano molto più secolarizzati di quanto non dicessero certe cronache non so quale fosse la loro opinione sul divorzio sull'apporto ma penso che fossero molto moderni da questo punto di vista
Quei ragazzi perché sono venuti a Roma perché sono venuti ad ascoltare con rapimento il Papa perché il Papa
Parla di cose delle quali molto poco parlano altri
Perché parla di valori perché o si occupa delle cose grandi
Quelle cose che abbiamo un po'dimenticato e mi ha colpito leggere sulle pubblica un'intervista fatta con molti di questi ragazzi che diceva ma noi in politica se c'è un partito al quale guardiamo sono i DS perché parlano di queste cose perché parlo dei valori parlano di solidarietà
Allora badate
Il viaggio in Africa e questo libro
è un modo per intanto per raccontare Paolo lo ha capito molto bene io veramente
Sono una persona diversa da quando son tornato a quel viaggio e penso che chiunque si trovasse nella mia condizione chiunque si è trovato con me nella stessa condizione avrebbe vissuto le stesse emozioni e porterebbe dentro le stesse ferite ma non basta
Non basta basta che adesso
Porti dentro di me questa cosa come un fardello quotidiano per il quale bisogna quotidianamente fare qualcosa
Io sono un dirigente politico non sono appunto
Né un missionario né ho altre responsabilità sono un dirigente politico e per quello che
A me pare che sia la parola politica
Far crescere la coscienza e la consapevolezza di questo dolore di questo disagio significa far crescere la qualità della politica
Guardate io l'ho detto molte volte ma ciascuno di noi ha cominciato a fare politica per cose grandi mai io non ho cominciato a far politica perché all'interessato
A quale relazione sarebbe stabilita con la corrente di destra dei loro terreni non me ne fregava niente allora può darsi che sbagliasse ma insomma ho cominciato a far politica perché c'era il Cile il Vietnam Jan Palach le battaglie per il divorzio per l'apporto
La lotta contro il terrorismo cose grandi cose grandi
Le strade che portano alla politica specie a quindici sedici anni non sono di otto anni sono strade sterminate grandi mentre si vedono gli orizzonti più lontani
E invece la politica costantemente poi dice Mattotti non ci sono più i giovani ma perché diavolo un ragazzo di sedici anni dovrebbe venire a discutere di quanti assessori spettano a questo a quello di come si fa o si disfa fu un governo e una maggioranza
Se la politica
Non ritorna ad essere l'intreccio strettissimo della concretezza che si esercita nell'amministrazione delle cose o quando non si amministra nella interpretazione nella rappresentazione delle cose
E però l'indicazione di una prospettiva ideale che per fortuna può non essere è una prospettiva ideologica ci siamo liberati delle ideologie
Che per fortuna i sistemi chiusi e blindati ma non è che la fine dell'ideologia deve significare la fine degli ideali e dei valori specie per una forza di sinistra sennò noi ci fermeremo
E poi bisogna scuotere questa società dall'indifferenza
Noi viviamo tutto in televisione la soglia del nostro stupore
Sale fino a punti oltre i quali non la governeremmo più quei ragazzi che a Pisa qualche giorno fa hanno ucciso a colpi di cric una prostituta due ragazzi italiani perché volevano vedere come era
O per divertirsi come ha detto uno di loro o quel ragazzo di Andria che quando è entrato in carcere
Arrestato ha detto cos'è tutto questo casino per una bambina
Che cosa diavolo sta succedendo dentro di noi dentro il cuore di questa società quali veleni si sono messi in circolo
E quali antidoti riusciamo a mettere nuovi non la demonizzazione la globalizzazione Nelson Mandela lo scritto mi ha detto e Nelson Mandela è un uomo che ha passato gran parte della sua vita in carcere una certa un nuovista ma mi ha detto guarda che opporsi alla globalizzazione come opporsi alle stagioni
Le globale la globalizzazione viene come vengono le stagioni e il problema è il segno della globalizzazione se la globalizzazione deve accrescere questa condizione per la quale ci sono così pochi ricchi che hanno tanto così tanti poveri che hanno poco o se invece la coperta del mondo si deve
Equilibrare questa è una grande questione politica altro che esercizio di buoni sentimenti parlando dell'Africa parliamo ha ragione Giuliano
Di una cosa che sta scritta nei classici del pensiero della sinistra redistribuzione delle ricchezze
Spostare le ricchezze da una parte verso un'altra parte
Ma perché questo avvenga ci vuole un movimento di coscienza io sarò
Ha pagato
Quando sarò riuscito è qualcosa di questo genere sta riuscendo perché insomma in questi giorni ci sono tante persone che per la prima volta in vita loro dicono torce anche l'Africa ma veramente hanno ventiquattro mila i malati di AIDS ma davvero i bambini muoiono di fame tante persone entrano per la prima volta in contatto con questo mondo e questo va bene ma il giorno in cui sarà accaduto che tutte le forze politiche specie quelle che hanno a cuore le ragioni certi valori amano promosso una campagna di masse cento mila persone verranno a Roma una volta non per rivendicare di avere qualche beneficio per la propria categoria ma per chiedere che quelli che vivono dall'altra parte del mondo possano avere da mangiare allora avremmo fatto anche voi
Una parte consistente del nostro lavoro dal nostro messa bisogna scuote dall'indifferenza
Scuotere vale la famosa frase di Gramsci odio Odio gli indifferenti
Guardate io quest'estate
Ho fatto un viaggio e sono andato in Normandia con le mie figlie perché voleva far vedere loro le spiagge dello sbarco in Normandia e siamo stati in cimiteri dove ci sono migliaia di croci bianche
Sotto quelle croci bianche ci sono ragazzi inglesi americani francesi di tanti altri Paesi che stanno lì sotto perché si sono occupati di restituire annulla libertate avevamo per
Allora scuotere dall'indifferenza e cercare di ritrovare nel senso alto
Dell'impegno civile e dell'impegno politico che la coscia la coscienza la consapevolezza del dolore e la voglia di combatterlo e di stare vicino a chi soffre se di fronte a chi soffre noi voltiamo le spalle
Non abbiamo certamente più il diritto di essere o di chiamarci sinistra forse non abbiamo neanche più diritto chiamarci esseri umani