"Mercato del lavoro e flessibilità del mercato" - 2ª lezione a complemento del Corso di Politica Economica promossa dall'Università Bocconi (presso l'Università Bocconi)

Se avesse detto cominceranno
Allora grazie di essere venuti nonostante sia alle sei di sera ora tarda dopo molte lezioni
Oggi e questa è la seconda in queste ore di lezione che facciamo alla sera complemento del corso di politica economica e oggi sentiremo il professor Pietro Ichino che parlerà di mercato del lavoro e di affetti della maggiore o minore flessibilità del mercato del lavoro
Pietro Ichino è un giurista ed economista cioè insegna diritto del lavoro
è uno io le conosco molti dei giuristi pro tra quelli che conosco è uno dei pochi che con cui gli economisti riescono a dialogare usando termini simili forse perché merito non suo ma di suo fratello Andrea che è un bravissimo economista che possedere segnato l'economia via via di solito tre quarti d'ora per parlare e poi ampio spazio per le domande
Buona sera io ho sonno solito sollecitare gli studenti a interrompere durante la lezione se c'è qualcosa che non è chiaro in quello che dico papello senz'altro anche voi
Il
Tema del di questa esposizione
Diciamo
Unico uno sguardo interdisciplinare giuridico economico diciamo in chiave di law and Economics alla e disciplina limitativa della facoltà di al recesso del datore di lavoro cioè di licenziamento
A questo proposito di darò in apertura i dati
Di due ricerche che sono state svolte dall'OCSE pubblicate rispettivamente nel novantatré e nel novantanove
Per poi cercare di interpretare dare qualche chiave di lettura di questi dati
La prima delle due
Ricerche è quella condotta da Gaber Wells pubblicata nel novanta aree su un numero molto limitato di paesi sono il dieci Paesi è possibile spegnere questi
Abbiamo no
Forse ci arrivo ecco allocco
Allora sono e questi primi dieci Paesi studiati
Sono dieci Paesi europei
Che in questa tabella purtroppo sono ordinativi in ordine alfabetico
Il
Il due ricercatori hanno individuato con dei mezzi che alla luce di quel che è stato fatto poi sei anni dopo risultano un po'grossolani
Un grado di rigidità dei dieci coordinamenti in relazione a terreni campi del diritto del lavoro di cui uno è la difficoltà di licenziamento diciamo la severità della in tutela del lavoratore contro il licenziamento e nella penultima colonna
Mentre nell'ultima colonna abbiamo il dato la graduatoria di rigidità complessiva calcolata dai due
Ricercatori tenete conto che qui siamo in presenza non di una misura della rigidità ma solo di un ordinamento il dato è puramente ordinale quindi il numero dieci vuol dire che il paese è al decimo posto nella graduatoria non è una misura vediamo che nelle ultime due colonne l'Italia si colloca secondo questa ricerca al decimo posto quindi al massimo grado delle rigidità nella difficoltà di licenziamento
Al nono posto nella graduatoria generale che tiene conto dei dei tre campi studiati l'altro dato interessante che si trae da questa tabella è che ai primi posti della graduatoria in entrambe le colonne abbiamo quattro Paesi della fascia mediterranea Spagna Portogallo Italia e Grecia
Spagna il Portogallo con al appare il merito in cima alla colonna nella nella graduatoria generale la l'Italia al nono posto Grecia all'ottavo
Adesso vediamo risultati invece della di un'analisi dello stesso tipo con le stesse finalità ma condotta quindi spiego dei mezzi molto maggiore
Su ventisei Paesi non soltanto europei
E su un numero maggiore di Campigli del diritto del lavoro che influenzano la rigidità complessiva del sistema
Qui avete abbiamo nella in ciascuna colonna un dato fuori parentesi
Che è questa volta una vera e propria misuravo grado di rigidità
E invece un dato tra parentesi che è intatto ordinale cioè il l'apposizione del Paese nella graduatoria tra i ventisei considerati allora vediamo i Paesi qui norme non sono più ordinati in secondo l'ordine alfabetico ma secondo la graduatoria di rigidità complessiva del sistema
E a ritroviamo all'i primi quattro posti anzi cinque posti perché qui ci si aggiunge la Turchia i Paesi di prima
Portogallo Turchia Grecia Italia e in Spagna
L'Italia al ventitreesimo posto nelle altre colonne sono indicati i dati relativi alla disciplina del contratto a termine
Poi la disciplina del lavoro temporaneo
Il quello che chiamiamo spesso lavoro interinale lavoro tramite agenzia poi una colonna relativa ai licenziamenti individuali e una colonna relativa ai licenziamenti collettivi
Non abbiamo il tempo se volete ci possiamo tornare nella Spalletti nel tempo dedicato alle domande e risposte
Per approfondire il discorso sul metodo che è stato seguito in queste due ricerche per individuare questi indici di la rigidità dei sistemi diciamo che questa seconda ricerca e molto più raffinata più perfezionata della prima tiene conto non soltanto del dato normativo ma anche di dati di acquisiti con metodo sociologico cioè attraverso interviste e di e nell'ambito dei dati giuridici considerati non si tiene conto solo del dato normativo formale ma anche degli orientamenti giurisprudenziali
Dopodiché si possono trovare numerosi difetti anche in questa rilevazione però diciamo che il risultato è sicuramente più attendibile di quella precedente
Prima di procedere oltre facciamo una brevissima digressione per esaminare due correlazioni che sono state messe in rilievo
Nel novantatré da grave Welch agli autori della prima ricerca nel novantanove dalla équipe più numerosa ed agguerrita e apprezzata che ha compiuto la la prima la seconda ricerca
Questa diagramma mostra il
La percentuale di selfie in Florida di di lavoratori autonomi
Negli istituti stessi Paesi europei all'incirca gli stessi a cui si riferisce la riceve la prima ricerca quella di grave Wells
Notiamo subito che ai primi quattro posti troviamo di nuovo il nostro Quartetto Mediterraneo Grecia innanzitutto Portogallo Italia e Spagna
Crabbe Wailers individuano a questo proposito una correlazione mi non si spengono a sostenere che esista
Una nesso causale la correlazione non è ancora un nesso causale ma la correlazione cent'ed è molto resa molto evidente in questo diagramma
Quanto più alta è la rigidità del sistema tanto più alta è la percentuale del lavoro autonomo sul totale
Poi su questo si può ragionare
Si può discutere molto certo
Una ipotesi che si può fare è che alla maggiore rigidità dell'ordinamento il sistema risponda nelle vivo del tessuto produttivo con una sorta di fuga dal vincolo e quindi con un aumento del lavoro autonomo che all'in quello appunto non è soggetto
Nel nella ricerca nella pubblicazione la ricerca dell'occhio del novantanove su due poi nient'altro che del giugno del
Giugno novantanove
Si rileva invece una correlazione e qui i ricercatori si spingono anche ad affermare un nesso causale
Tra la
Il grado di rigidità del sistema e un altro dato cioè
La percentuale della popolazione in età attiva che partecipò al verbale forze di lavoro cioè quello che si chiama non aumenta il tasso di occupazione purtroppo questo grafico
Norme diciamo e poco evidente però voi vedete in questo segue minuto più scuro rappresentata la percentuale degli
Popolazione in età attiva che non partecipa alle forze del lavoro
In fondo alla tabella
Troviamo di nuovo Turchia Italia Spagna e Grecia
Non il Portogallo anche in questo caso non non partecipa al quartetto di testa il il dato anomalo del Portogallo è oggetto di studi non è qui non sono non sono neanche in grado di riferirlo nei risultati però significativo che quattro dei cinque Paesi
A cui che figurano in testa alla graduatoria della rigidità si ritrovano anche in questa in testa questa graduatoria e la la correlazione illustrata in questo diagramma
Dunque gli spazi bianchi in alto a destra in basso a sinistra mostrano che in America visualizzano questa correlazione fra grado di rigidità e e tasso di occupazione partecipazione della popolazione alle Forze di lavoro
Dicevo
Gli studiosi che hanno condotto questa seconda ricerca
Avendo evidentemente a affinato la verifica econometrica
Si spingono a dire che non c'è solo una correlazione e che potrebbe essere spuria tra i due dati ma c'è un vero e proprio rapporto causale il la maggiore a rigidità dell'ordinamento in particolare per ciò che riguarda i licenziamenti ma anche rigidità complessiva dell'ordinamento del lavoro genera
Una un tasso di occupazione più basso e in particolare una minore partecipazione alle forze di lavoro di Giovanni il cerca di prima occupazione
Anziani che vengono espulsi dal mercato del lavoro che non riescono a rientrare e donne quelle tre categorie penalizzante sono queste
Però
Poi magari torneremo su questo discorso però a questo punto è interessante chiedersi dal almeno dal punto di vista della approccio interdisciplinare interessante chiedersi che cosa determina il diverso grado di rigidità degli ordinamenti che abbiamo considerato
Che cosa lo determina sul piano
Dei meccanismi economico-sociali per un verso
Come questa rigidità si esprime da un punto di vista tecnico-giuridico
Dal punto di vista
Della delle determinanti socio economiche del fenomeno
Si possono dare tante spiegazioni
Una mi sembra particolarmente interessante
Ed è quella che viene proposta in un saggio che peraltro non è di dedicato al al mercato del lavoro in particolare tocca anche il lavoro ma riguarda una gamma più ampia di rapporti che quella proposta nello studio di a Diomede Bernheim pubblicato nel novanta
Abbiamo negli armadi osservano che in primo luogo che imprenditori punti i lavoratori sono normalmente posizione diversa per ciò che riguarda la propensione al rischio l'imprenditore
Più propenso
Più favorevole ad assumersi un rischio dell'andamento del rapporto il lavoratore è normalmente più avverso al rischio perché per il datore di lavoro che vada male un singolo rapporto non è una catastrofe mentre per il lavoratore
Se va male il suo rapporto di lavoro è la cessazione del suo della sua principale unica fonte di reddito
In una situazione di segreteria informativa tra le parti circa quel rischio la libera negoziazione tra le parti dovrebbe portare spontaneamente a una limitazione della facoltà di licenziamento del datore di lavoro
Che
Comporta in sostanza un'assunzione da parte sua del rischio circa l'andamento del rapporto
Nel senso che il lavoratore acquisterebbe nel mercato
Una sicurezza
Come una polizza assicurativa contro le sopravvenienze negative che possono essere sopravvenienze negative relativi alla sua persona come la malattia
La gravidanza negative nel senso che sono impedimento alla normale prestazione di lavoro
In avanti a gravidanza impedimenti di altro genere oppure invece sopravvenienze oggettive come la crisi di mercato la
La la crisi organizzativa economica dell'azienda e così via
Il lavoratore acquisterebbe sicurezza ovviamente a un prezzo un premio assicurativo dato da una migliore retribuzione quindi il datore di lavoro l'imprenditore venderebbe sicurezza ai lavoratori in un libero mercato in cui il lavoratore più propenso al rischio ne compra meno il lavoratore più tipicamente avverso al rischio ne compra di più
Senonché osservano future
I comunisti
Fra le parti sussiste un rapporto una situazione di asimmetria informativa
Molto grave il lavoratore conosce il proprio rischio personale molto meglio dell'imprenditore il non solo il rischio di malattia o o di gravidanza Elkann nel caso della gravidanza poi addirittura c'è una possibilità di scelta della lavoratrice che sfugge a qualsiasi controllo da parte del datore di lavoro
Ma anche per esempio riguardo alla propria capacità di far fronte agli shock tecnologici di aggiornarsi e così via
In questa situazione in cui la
Diciamo la qualità del lavoratore conosciuta molto meglio dal lavoratore stesso che dalla controparte
Il datore il lavoratore che chiedesse di acquistare sicurezza nel mercato del lavoro il segnale Rebbe come prestatore più a rischio degli altri e quindi non verrebbe scelto
Questa cosa è del tutto evidente se pensiamo a un'eventuale ipotetico un mercato delle assicurazioni un libero mercato dell'assicurazione contro la gravidanza
Nessuna lavoratrice che non vuole avere figli si assicurerebbe
La lavoratrice che chiede la di assicurarsi è una lavoratrice che evidentemente ha deciso di avere figli quindi nessuna compagnia assicurativa sarebbe disposta a stipulare questa assicurazione
In qualche misura la stessa cosa dicono chiaramente a Malindi accade in tutto il il mercato del lavoro oltre che in numerosi altri settori e a questo punto l'intervento quindi diciamo in un libero mercato nessun lavoratore chiederebbe sicurezza perché sarebbe e segnalarsi come più a rischio degli altri quindi occorre perché si abbia una ripartizione efficiente
Del rischio tra imprese lavoratori cioè la collocazione del rischio su colui che è più capace di sopportarlo e che ha interesse a trarre profitto da questa sua capacità e utile una norma che imponga l'assicurazione e la norma che impone l'assicurazione è la norma che Smith ha la facoltà del licenziamento
Questa
Diciamo spiegazione che è stata proposta soltanto dieci anni orsono
Però è interessante perché può costituire una
Diciamo dare una spiegazione
Attendibile del fatto che a tutte le latitudini e longitudini
Esistano gli ordinamenti giuridici imitano di fatto o di o o per scelta
Esplicita la facoltà di recesso del datore di lavoro e la cosa interessante osservare che anche a ordinamenti che sono conosciuti normalmente considerati non avente come ordinamenti che in un conoscono limitazioni in questo campo in particolare nell'ordinamento statunitense in realtà sono ordinamenti nei quali peraltro avverso la la limitazione della facoltà di recesso del datore di lavoro cacciata dalla porta negata dalla norma scritta rientra dalla finestra
Vediamo cosa dice la l'ordinamento statunitense nella sua formulazione
Teorica diciamo il il dato scritto di riferimento è la dottrina delle puntualmente attribuì il che è stata enunciata per la prima volta dalla corte suprema del tennis nello mille ottocentottantaquattro
E dice gli uomini devono esser lasciati senza interferenze
A comprare e vendere ciò che vogliono ma anche nel licenziare otto ottenere alle proprie dipendenze
Liberamente i propri impiegati
Per giusta causa quindi possibilità di licenziare per giusta causa ma anche possibili Berta di licenziare senza nessuna causa o addirittura posso in libertà di licenziare per per una causa illecita per un motivo riprovevole anche questo deve essere lasciato loro senza che per questo dove e perché grave rese ha citato in questo modo questa facoltà e si vengano considerati colpevoli in alcun modo
Questa è la dottrina teoricamente in vigore nell'ordinamento statunitense e però noi apprendiamo
Dal settantaquattro in avanti
I giudici e notate settantaquattro vuol dire con un po'di ritardo ma non tantissimo rispetto alle legislazioni europee che hanno incominciato a introdurre il più rileva le forme più rilevanti di limitazione della facoltà di licenziare fra la metà degli anni sessanta e la metà degli anni Settanta
Settantaquattro settantacinque vuol dire una sincronia quasi perfetta con la Svezia per dire Varese europeo da questo punto di vista se mai ce ne furono dunque da quel momento le corti Statunitensi incominciano
A introdurre dente eviterei di controllo sulla facoltà di licenziamento sull'esercizio della facoltà di licenziamento i datori di lavoro
Non previsti espressamente da alcuna legge l'unica legge americana che prevede qualcosa di questo genere è quella dello stato del Montana introdotta nell'ottantanove che corrisponde approssimativamente alle leggi dei principali paesi europei ma gli altri quarantanove Stati non hanno nessuna norma scritta di questo genere
Ma i giudici pur nel vuoto degli diritto scritto a questo proposito dicono che il licenziamento può essere illegittimo scorretto perché viola una clausola implicita nel contratto e questa diciamo affermazione giurisprudenziale
è rappresentata dalla linea col pallino oppure va contro un interesse pubblico
E qui la questo orientamento giurisprudenziale è rappresentato dal quadratino oppure va contro la clausola di buona fede che anche nel diritto nel nella come un nuovo considerata una clausola presente in qualsiasi contratto comunque un criterio attraverso criterio di valutazione del comportamento delle parti nell'attuazione del rapporto contrattuale che il giudice deve sempre applicare e questa è un orientamento giurisprudenziale rappresentato dalla linea con i gli angolini
Nel diagramma abbiamo in ordinato il numero degli Stati in cui questi orientamenti son venuti affermandosi
E invece in in ascisse gli anni vediamo che c'è stato una progressivo allinearsi della stragrande maggioranza degli Stati americani almeno per quel che riguarda i primi due orientamenti che quindi sono considerati giurisprudenza consolidata in oltre quaranta Stati degli Stati Uniti questo ovviamente non significa che
Negli Stati Uniti ci sia una limitazione della facoltà di recesso paragonabile a quella per esempio a cui assistiamo in Italia
Ma significa che anche lì il giudice esercita un controllo
Adesso vediamo
Invece dove
è la legge a prevedere questo controllo e di cerchiamo di vedere se la legge dice qualche cosa
Di diverso rispetto a quello che dicono su diciamo ai principi su cui si basano queste questi orientamenti giurisprudenziali statunitense
La mia opinione è che la legge scritta Europe crea italiane in particolare
Non diverge di molto da dai principi che si leggono e nelle sentenze statunitense vediamo che cosa dice la legge italiana che è la legge quindici luglio sessantasei numero seicentoquattro il licenziamento per giustificato motivo con preavviso è determinato da un notevole inadempimento degli obblighi contrattuali del prestatore di lavoro
Notevole l'inadempimento cogliere una una culpa contrattuale rilevante oppure da ragioni inerenti all'attività produttiva all'organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa
Anche questa è una formulazione estremamente generica
Ragioni inerenti all'attività produttiva all'organizzazione del lavoro è un'espressione che può comprendere qualsiasi esigenza qualsiasi interesse del datore di lavoro
Se formula azioni di questo genere si trovano sostanzialmente in tutte le leggi dei vari ordinamenti e nazionali che intervengono a limitare la facoltà di recesso del datore di lavoro
E sono sempre formulazioni estremamente generiche non esistono ordinamenti che si caratterizzino per una tecnica normativa molto diversa da questa almeno per la disciplina del licenziamento generale
Ho riportato quello che dice la convenzione internazionale della Organizzazione internazionale del lavoro a questo proposito
Che come vedete resta sempre su questa formulazione estremamente generica della definizione del giustificato motivo di licenziamento un lavoratore
Non dovrà essere licenziato se non esista un motivo valido di licenziamento legato alla sua attitudine o alla sua condotta un relativo alle necessità di funzionamento dell'impresa dello stabilimento del servizio vedete anche qui una formulazione estremamente vaga
In Francia la legge parla di una Cosimo Mele e il signor io in al Trio ordinamenti torna l'espressione giustificato motivo un giusta causa ma oppure compaiono termini come fare dismessa all'oppure le formulazioni analoghe si tratta sempre di formula estremamente Daniele
è molto facile ricondurre a formule di questa vaghezza i principi le clausole generali altrettanto generiche e vaghe che il giudice americano
Ricca quando gli si presenta un lavoratore lamentando di essere stato licenziato contro il principio di buona fede oppure contro una clausola implicita del contratto che poi si può ricondurre ancora una volta il principio di buona fede
E allora se questo è il dato giuridico formale
E occorre chiedersi perché un ordinamento può considerarsi ed è effettivamente tanto più rigido di un altro
E che cosa come accada tecnicamente che si verifichi questo differenziale di agitata effettiva
Evidentemente accade che i giudici si comportano in modo diverso dal luogo al luogo
Nel interpretare e applicare questo concetto di correttezza di giustificatezza del motivo di licenziamento
In altre parole
Ad abbiamo giudici più severi verso l'inglese i giudici meno severi o se vogliamo più severi verso il lavoratore quando di il licenziamento
Di licenziamento il disciplinare si tratta
Il si può ipotizzare che laddove
Il mercato del lavoro si caratterizza per un più Hans alto tasso di disoccupazione e o per una maggiore vischiosità tale per cui il lavoratore licenziato a maggiore difficoltà nel reperire un nuovo posto di lavoro
Il licenziamento
Costa di più al lavoratore cioè Crea ha lavorato un danno maggiore e quindi il giudice Epicuro estivo a giustificarlo a convalida amarlo
Questo sia nel caso in cui si tratti di un licenziamento disciplinare cioè di un licenziamento che punisce una colpa contrattuale del lavoratore perché se la pena è più grave la pena viene riservata a comportamenti più gravi e quindi nei luoghi dove il licenziamento costa di più al lavoratore si accetta il licenziamento solo per comportamenti più gravi
Viceversa nelle quando il licenziamento sia determinato da esigenze dell'impresa
Il
Diciamo la la questo meccanismo psicologico diciamo così che porta il giudice a essere più severo verso l'impresa potrebbe essere interpretato in questo modo
Il poi che il danno causato dal sinistro ciò che dalla shock tecnologico dalla crisi di mercato è più grave per il lavoratore occorre che ho perché si giustifichi l'intuizione al lavoratore di questo danno occorre che in termini di valore atteso la perdita per l'impresa sia più elevata
Dove e il licenziamento fa poco danno al lavoratore ammetteremo dei licenziamenti anche in situazioni in cui prego
è esattamente questo il punto d'arrivo del discorso questo meccanismo
E determina una sorta di circolo vizioso
Perché laddove il mercato è più rischioso la giurisprudenza interpreta la legge in modo tale da creare nuova vischiosità
Il
E quindi abbiamo il cane che si morde la coda e allora e si può ipotizzare appunto una situazione di equilibri multipli che vede e situazioni di mercato del lavoro vischioso nelle quali la disciplina limitativa del licenziamento
E spinge verso una maggiore vischiosità quindi a Porta una stabilizzazione di questa situazione di vischiosità mentre nelle situazioni in cui il mercato del lavoro è più fluido e i lavoratori quindi prendono meno di licenziamento il licenziamento fa minor danno ai lavoratori
Il si determina una giurisprudenza
Ponendo rigida verso l'impresa deve e e quindi che a sua volta fluidificare ulteriormente il turn over fra chi è dentro e chi è fuori
Io ho l'impressione non sono in grado di affermarlo in modo preciso e definitivo ma ho l'impressione che un meccanismo di questo genere
Possa essere utilizzato anche per spiegare il comportamento dei legislatori cioè non è solo il giudice
A creare rigidità in conseguenza di una pericolosità del mercato ma anche il legislatore
Portato a inserire nell'ordinamento e consolidare i conservare elementi di rigidità in misura maggiore dove il mercato è più vischioso il mercato è più pericoloso per il lavoratore
E allora quella fascia mediterranea che abbiamo individuato alle abbiam visto essere individuata dalle ricerche disponibili all'inizio potrebbe proprio essere una fascia nella quale e non solo i giudici ma anche i legislatori
Tendono a conservare o a introdurre maggiori vincoli in conseguenza di una situazione in cui la il licenziamento è più penoso più gravoso per il lavoratore mentre viceversa in situazione di grande fluidità come quella statunitense o quella danese o quella britannica il legislatore si tiene la mano molto più leggera i giudici stessi applicano negli stessi principi in modo molto più fluido e meno severo verso l'impresa e il risultato è di una fluidità che alimenta se stessa quindi un equilibrio deferente
Una modestissima quantitativamente conferma di questa possibile lettura del meccanismo che determina il fenomeno
è data da una ricerca e che abbiamo condotto tre pubblicata tre anni fa e che sta in corso di perfezionamento e arricchimento di dati
Ma macchine nel nelle sue linee fondamentali è già pubblicate conosciuta
Che è stata condotta su due mila proprio procedimenti disciplinari
Che esprime si sono svolti nell'arco di vent'anni in ad iniziativa di un'unica grande impresa distribuita su tutto il territorio nazionale italiano
E dove la di una grandissima disponibilità di dati su tutte le circostanze di questi procedimenti disciplinari compresa la natura
Della condotta contestata al lavoratore e il fatto che tutti i procedimenti venissero gestiti da un unico ufficio su scala nazionale acconsentito delle verifiche
Del del dei nessi di causalità che altrimenti sono molto difficili perché tutti questi dati non sono disponibili
Da questa ricerca viene una conferma modesta per l'il campione
Su cui si è lavorato due mila casi disciplinari sono una goccia nell'oceano ma molto impressionante per quel che riguarda le differenze di comportamento registrate
Una conferma del fatto che i giudici italiani applicano la stessa identica norma quella che abbiamo letto prima in modo nettamente ma veramente in modo nettissimo più severo al Sud severo verso le imprese
Al Sud rispetto al Nord o per lo meno esiste una correlazione molto molto marcata tra tasso di disoccupazione regionale e comportamento dei giudici a questo riguardo
Sarebbe interessante poter estendere questa ricerca su scala continentale e soprattutto ha un numero di casi maggiori però diciamo che questa ricerca ha fornito una conferma di questo dato licenziare un lavoratore oggi è molto più facile a Mila no e notate che Milano
è nota per essere la sede dei pretori d'assalto è la la la la punta di diamante della giurisprudenza del lavoro non è una sede nota come sede di destra o o o particolarmente ostile
Ai lavoratori o ai sindacati eppure il giudice milanese
è
Più severo verso il lavoratore di quanto non sia il giudice di Palermo o di Napoli e lo stesso vale per il giudice di Bologna di Torino di Venezia e così via
Questa dunque è un dato
E di cui occorre tener conto
L'altro
E Danto che molto interessante perché determina anche questo dei circoli viziosi
Che che vanno nella direzione del determinarsi di equilibri multipli dello stesso tipo di quello menzionato prima è l'apparato sanzionatorio
Il che cosa accade quando un licenziamento eh considerato illegittimo da parte del giudice cioè scorretto
Panico di giusta causa
In alcuni ordinamenti si prevede un l'indennizzo
A carico del datore di lavoro in altri per esempio il giudice può condannare il datore di lavoro appagare
Una indennizzo in una determinata misurare o un proporzionale idolo all'anzianità del lavoratore o determinando lo secondo parametri di vario genere
In altri Paesi il giudice o naturalmente le legislazioni che prevedono l'indennizzo possano essere graduate a seconda dell'entità dell'indennizzo che prevedono e questo è uno ovviamente uno degli indici più importanti
Considerati nelle ricerche che abbiamo condotto abbiamo esaminato prima
Altri ordinamenti prevedono la alternativa per il giudice tra condannare l'impresa a risarcire a indennizzare il lavoratore
Entro un dato limite o senza limiti di entità oppure R. integrare il lavoratore nel suo posto di lavoro
Per esempio quest'alternativa è data al giudice tedesco
In Germania il giudice alla scelta tra condannare l'impresa alla reintegrazione o come o meglio e il sedare al datore di lavoro la scelta fra reintegrare indennizzare in una situazione in cui il datore di lavoro è ammesso a spiegare perché non non è possibile la reintegrazione il giudice valuta le le le ragioni addotte in proposito dal datore di lavoro
Quasi tutti gli ordinamenti prevedono la reintegrazione per i casi più gravi le discriminazioni e la rappresaglia antisindacali questo è un dato piuttosto costante sul piano internazionale
Infine ci sono gli ordinamenti anzi
Un ordinamento perché con questa caratteristica c'è solo l'Italia che prevedono
Il cumulo tra la reintegrazione obbligatoria automatica del datore di lavoro del lavoratore nella azienda del datore di lavoro e un risarcimento
Dunque la legge italiana prevede un apparato sanzionatorio più rigido più severo più pesante per l'evento accertato dal giudice del licenziamento
Giustificato
Ora questa automatismo della reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro
Fassino che si determina una situazione strana e per quel che ne so abbastanza peculiare del Panorama nel panorama internazionale peculiare dell'Italia
Per cui al datore di lavoro basta perdere un grado del giudizio per aver perso tutta la causa perché perché se il datore di lavoro perde
Il primo grado di giudizio deve tenersi lavoratore il retribuirlo fino a che la sentenza non venga eventualmente riformata e possono passare anche degli anni prima che la sentenza venga riformata
Quando la sentenza venga riformata la legge italiana non prevede che il lavoratore debba restituire tutto quel che ha ricevuto qualche lavoratore ha ricevuto se lo tiene e viene semplicemente estromesso ma nel frattempo possono essere passati due o tre anni che per l'impresa sono un costo evidentemente molto elevato
Se invece il datore di lavoro perde la causa verso la fine in uno dei gradi terminali del giudizio
Deve reintegrare il lavoratore i pagargli tutte le retribuzioni maturate nel frattempo con i contributi previdenziali e con le sanzioni per l'omissione contributiva perché lì se considera questa Commissione colpevole e i contributi possono arrivare fino al duecento per cento dei contributi quindi la somma che il datore di lavoro si trova a dover pagare può essere veramente molto ingenti si parla anche di centinaia di milioni anche perché la causa può essere persa ai tre anni ho quattro anni di distanza un cinque o sei da quando il licenziamento è stato attuato
Ora
Se voi considerate
Che
Non sono in grado di affermarli però è un dato che quanto più il mercato del lavoro funziona male quanto maggiore è la l'ICI Giosetta dei lavoratori
Al sud si litiga in materia di lavoro
Molto più che il doppio il tre volte quattro alte cinque volte dieci volte più che al Nord per esempio il dato è del due controversi lavoro per ogni cento dipendenti ogni anno a Napoli e lo zero due per cento nel Triveneto tre per zero scusate zero due per cento che vento zero tre per cento a Milano zero tre o quattro per cento a Genova Bologna
E c'è una correlazione visibile tra le due situazioni correlazione forse dovuta al fatto che dove il lavoratore non alternative nel mercato è costretto a litigare col suo datore di lavoro perché non ce ne sono altri possibili
Ora però dove la litigiosità e così Altai intenti del giudizio sono più dilatati al Sud il processo del lavoro dura quattro cinque sei volte quanto dura a Milano a Milano l'udienza di rimanere a causa di lavoro viene fissata in tre mesi quattro mesi massimo cinque mesi al sud
E ieri processo si conclude in quattro cinque mesi al sud un processo in primo grado può durare due anni
La maggiore durata del processo determina maggiore costo della e soccombenza quindi maggiore a rischio e quindi ancora una volta abbiamo al sud un elemento di maggiore rigidità effettiva di una norma che è uguale rispetto a quella applicata al nord ma e diversa è profondamente diversa nei suoi affetti licenziare un lavoratore al Sud anche in ipotesi di parità di orientamenti giurisprudenziali
è molto più rischioso che al Nord se poi consideriamo che gli orientamenti giurisprudenziali non sono affatto pari ma sono più severi per l'azienda al Sud vedete come questo effetto si moltiplica ulteriormente
Io mi fermo qui perché ho già superato il tempo che mi ero proposto mi è stato assegnato e che vuole occupare poi su ciascuno di questi temi necessariamente soltanto accennati
In questa esposizione Bossi possiamo tornare ampiamente in sede di discussione
E di risposte alle vostre domande
Grazie
Ci sono banche che conosco che ogni tanto licenziano lavoratori che rubano ci sono lavoratori che rubano
In cassa due hanno con le operazioni dovute alla modernizzazione dei conti di questa stessa banca diverse filiali naturalmente normale osservazione che le cause al nord danno sempre ragione alla banca da certi collegi in giù
Danno torto anche in caso di palese furto
Che condanni naturalmente alla reputazione dalla banca eccetera eccetera è solo un problema di fluidità del mercato del lavoro
O secondo te ci possono essere delle componenti di altra natura
Ma diciamo che
Questo dato idee fare due precisazioni una prima è questa bisogna stare molto attenti a non assumere mai il tasso di soccombenza
Dei datori di lavoro e dei lavoratori nei giudizi come indice dell'orientamento del tribunale perché e la
Prioria in proposito insegna che spostandosi
Il grado di severità del giudice a favore o a danno di una parte si determina un'auto selezione delle parti litiganti per cui e lei sì il il dato tende sempre a oscillare intorno al cinquanta e cinquanta per cento potremo avere i cinquantacinque quarantacinque Hall sessanta e quaranta ma tende sempre a stabilizzarsi intorno al cinquanta per cento
Però il dato diventa rilevante quando è una stessa impresa con lo stesso criterio di litigiosità nei confronti dei lavoratori
Che ha adottando lo stesso comportamento su tutto il territorio nazionale si trova a vincere sistematicamente a una parte atterrerà l'altra ed è un dato che posso comprare anche sulla base della mia esperienza
Professionale io assisto doc consulenza
Giuridica in questo campo a imprese che operano su tutto il territorio nazionale e mi capita molto spesso di dare pareri differenti differenti in relazione alla sede in cui presumibilmente la causa verrà discussa e conoscendo i diversi comportamenti dei giudici
La causa di questo secondo me e va cercata in quel meccanismo di cui parlavo prima cioè che badate un meccanismo anche molto comprensibile anche molto ragionevole è ragionevole che un giudice del lavoro di fronte a un procedimento disciplinare
E consideri cerchi di di lanciare la pena irrogata con la colpa del lavoratore ora dove la pena alla gravità di una pena di morte ella si riserva solo ai casi più gravi dove la pena
E si è una è una pena ma non una pena di morte la si può irrogare anche per mancanze meno gravi di fatto così accade questo spiega
I senza che questo comporti una disonestà dei giudici o una loro irrazionalità e razionale il loro comportamento quello che bisogna chiedersi
E se sia razionale una legge che consente questi circoli viziosi e anzi li alimenta
E a questo proposito se mi è consentito proprietari attirare la vostra attenzione sul fatto che il nostro legislatore attuale di questi giorni ha introdotto un meccanismo assolutamente identico a quello del giustificato motivo di licenziamento in materia di contratto a termine
La le il nuovo decreto legislativo sui contratti a termine dice
Che è consentito stipulare contratti a termine a condizione che il datore di lavoro espliciti la ragione di carattere tecnico produttivo organizzativo sono le stesse parole della legge sui licenziamenti ora
è evidente che una norma di questo genere si presta a essere interpretata in modi diversi dai diversi giudici e quindi generale la stessa incertezza che si è determinata fino a oggi il governo aveva l'intenzione di liberalizzare superando la vecchia casistica rigida
Però in questo modo apre la strada a un'incertezza giurisprudenziale i cui gli effetti sono moltiplicati dalle conseguenze disastrose della soccombenza perché un datore di lavoro può trovarsi dopo aver assunto un lavoratore per un contratto di tre mesi o sei mesi trovarsi dopo quattro anni a dovergli pagare quattro anni di retribuzione perché ha incrociato in un giudice che ha ritenuto non sufficienti le ragioni tecnico-organizzativi addotte all'origine per stipulare quel contratto
Secondo me è un errore secondo me sarebbe meglio una legge di verza però questo è il dato normativo con cui abbiamo a che fare oggi in Italia
Ma io considero la disciplina dei contratti a termine come un elemento di rigidità in uscita più che in entrata perché il il contratto a termine in sostanza vuol dire io ti tengo per sei mesi poi se mi servi sei il la prosecuzione del rapporto mi mi consente di prevedere una filetti tengo al se invece non mi servi vedo che funzioni male ti lascio a casa quindi e il contratto a termine un po'un un succedaneo della libertà di licenziamento
E mentre in entrata oggi non ci sono
Vincoli e rilevanti c'erano fino a qualche anno fa ma oggi direi che la lì la libertà di assunzione di per di di quale di scelta reciproca fra datori di lavoro i lavoratori è è molto ampia anche in Italia anzi amplissime
Sì
La sicuramente l'introduzione del della possibilità di assumere tramite agenzia cioè il boro temporanea tramite agenzia è un elemento di flessibilità perché
Un modo per
Assumere un lavoratore
Provarlo superare quella situazione di asimmetria informativa che di fronte a cui si trova il datore di lavoro all'inizio quando non conosce lavoratore e poi tenero non tenerlo se si valuta che sia utile per l'impresa tenevo no
Dei la legge attuale sul lavoro temporaneo tramite agenzia con consente addirittura quattro proroghe e quindi e è un grosso elemento di flessibilità almeno nella in una lunga fase iniziale del rapporto fra datore e prestatore di lavoro
Il sui contratti a termine l'intenzione era di liberalizzare
E difatti le agenzie di lavoro temporaneo erano in lutto perché si aspettavano che con la liberalizzazione i contratti a termine sarebbe crollato il mercato per le agenzie di lavoro temporaneo io ho l'impressione non so forse sbaglio ma la mia impressione è che la tecnica legislativa adottata non abbia portato una liberalizzazione della materia e quindi l'unico elemento di flessibilità aggiuntiva rilevante negli ultimi anni è quello del lavoro temporaneo tramite agenzia
Riguardo al rito del lavoro mi pare che un punto su quindi si discuta molto sia proprio questa dell'obbligo di reintegro cioè di quando si parla di riformarlo secondo i vari orientamenti politici aboliamo l'obbligo di reintegro
Teniamo solo una sanzione pecuniaria uno ministri attiva per il datore di lavoro
No mi chiedevo di fatto con la discipline esistente l'obbligo di reintegro quanto esistente cioè e quanto viene attuato perché la mia impressione è che non è così cioè nessun impaurito e di fatto è obbligato a rimpinguare un lavoratore secondo la giurisprudenza
O mi sbaglio
Questa è l'impressione che nasce dal fatto che la reintegrazione
Non viene attuata quasi mai perché non viene attuata con l'INAIL perché anche quando le parti non si mettono d'accordo dopo la sentenza che ha annullato il licenziamento accordarsi vuol dir monetizzare cioè indennizzare il datore di lavoro è rarissimo che reintegri effettivamente il lavoratore nel posto di lavoro lo lascia a casa e lo paga a vuoto magari per anni ma non lo reintegra
Anche qui però bisogna stare attenti a non confondere
Questo dato con una situazione in cui non sia obbligatoria la reintegrazione perché in presenza del vincolo il lavoratore accetta l'indennizzo sostitutivo la monetizzazione solo se gli conviene
E quindi a un prezzo tanto più alto quanto più il sacrificio che gli si chiede e tanto più alto quanto più basse sono le possibilità che il mercato intorno gli offre
E questo è un ulteriore elemento di penalizzazione delle imprese del Sud rispetto al Nord perché a Milano
Un lavoratore tutto sommato può essere indotto ad accettare che dicono due annualità tre annualità di retribuzione in cambio del posto rinuncia alla reintegrazione mi dai ventiquattro trenta trentasei mensilità
A Palermo non è così perché lui non ha speranza di trovare un posto entro tre anni la sua prospettiva uscito di lì è di non trovarlo per dieci quindici vent'anni per sempre
E allora non gli bastano neanche le due annualità alle tre annualità
Ecco un elemento che spiega la maggiore litigiosità al Sud rispetto al Nord il la il fatto che al Nord
Si transige il lavoratore proprie viene pagato e se ne va al sud molto più difficile perché il lavoratore non accetta neanche di fronte a indennizzi molto cospicui
E il è vero che la reintegrazione non viene attuata ma questo non basta per dire che non ha effetti di rigidità e gli effetti rigidità si misura non è il prezzo più alto che il lavoratore chiede per rinunciare alla al al al beneficio a questo proposito io teorici Florinda economista
Distinguono le L'Aia biglietti tools dalle copertine rules Lallai Ability rullo è una regola che stabilisce una responsabilità per un danno inferto a terzi una responsabilità che viene disciplinata dalla regola medesime sei licenzi dovrai pagare fino a diciotto mensilità per esempio o il cui dodici mensilità
La property Lula invece quella che attribuisce a un soggetto una proprietà un un diritto assoluto sul beneficio e a quel punto il soggetto vi rinuncia o no a seconda della sacrificio che per lui comporta in concreto la rinuncia
Ora la norma sulla reintegrazione è sostanzialmente in questo sistema classificatorio una propria Chirulli cioè dà al lavoratore una sorte sorta di coperti da un job cioè lui è padrone del suo posto può decidere di andarsene o di non andarsene
Se ne andrà se quanto gli si dà corrisponde
A al al al sacrificio di rinunciare alla sua proprietà e naturalmente dove il sacrificio è più alto il prezzo è più alta mentre un sistema di Laglio Ability Giulio Munt fu dice questo
Questo effetto di di differenziazione della rigidità seconda delle condizioni del mercato
Mi a questo proposito vi posso dire questo
Se l'arbitrato volesse istituire l'arbitrato volesse dire che sui licenziamenti decide un arbitro e
Solo lui
Quindi un unico grado di giudizio procedura snella
Decisione secondo equità e che in entro due mesi beh questo sarebbe un elemento di riduzione drastica se non a zero amento di quegli effetti di cui abbiamo parlato adesso cioè quelli degli effetti molto Piersanti determinati dalla regola della reintegrazione obbligatoria
Però una riforma di questo genere è di dubbia costituzionalità anzi probabilmente si si può dire sicuramente incostituzionale nel nostro Paese perché c'è una regola
Posta dalla Costituzione per cui ogni cittadino ha diritto di far valere i suoi diritti davanti al l'autorità giudiziaria pubblica l'articolo ventiquattro la Costituzione quindi
Bisogna lasciare al lavoratore la scelta tra l'arbitrato il giudizio
Se voi lasciata lavoratore la scelta fra l'arbitrato il giudizio i casi sono due o complessivamente al lavoratore conviene l'arbitro e allora andrà dall'arbitro ma se può scegliere se gli era e se se fa arbitro e giù e giudizio normale a maggiori possibilità di trarre benefici dal giudizio normale il lavoratore andava naturalmente dall'altra parte
A questo proposito io queste serie io presiedo il collegio arbitrale per i licenziamenti dei dirigenti del settore assicurativo
Che è un un organo arbitrale che funziona in concorrenza con la magistratura ordinaria i dirigenti del settore possono scegliere se venire da davanti al mio collegio a discutere le loro controverse con lei da telelavoro pure andare
Davanti al giudice
E io osservo che ci sono alcuni circoscrizioni giudiziarie da qui arriva mai una controversia mentre altre da cui ne arrivano
Ne arrivano di più perché perché il dirigente sacche in quel mandamento in quella distretto c'è un giudice a lui più favorevole all'orali
Andrà dal giudice e e viceversa
E d'altra parte il ripeto porre l'arbitrato intorno non è possibile allora a quel punto se lo si impone allora cambiamo le regole del processo diciamo che il processo pubblico si fa davanti
E con un unico grado di giudizio e facciamo in modo che funzioni davvero in termini rapidi ma da quel punto non è più un arbitrato è una riforma processuale che elimina i tre gradi di giudizio che poi possono diventare quattro cinque o sei
E il la la è tutto un altro discorso per questo
Mi sembra che la la proposta che viene da alcuni settori della sì del centrosinistra di risolvere il problema soltanto con l'arbitrato
Non non non possa tecnicamente funzionare
Quanta simmetria Chair in queste procedure fra il settore privato del settore pubblico in particolare la maggior
Litigiosità sindacale del settore pubblico è anche dovuta al fatto che c'è più protezione rispetto all'impresa privata
Non c'è alcuna simmetria perché nel settore pubblico la facoltà di licenziamento e di recesso unilaterale del datore di lavoro non è esercitata mai
Il
La la norma è esattamente la stessa anche nel settore pubblico il lavoratore il dipendente pubblico potrebbe essere licenziato
Per soppressione del posto così come ovviamente potrebbe essere licenziato per grave mancanza e la formulazione della norma è identica a quella che abbiamo letto prima tra l'altro
Ultimamente c'è stata anche un'unificazione formale della legislazione
Però voi avrete previsto
Sui giornali sì parlato spesso di Cagli del del postino beccato con le mani nel sacco che viene presso speso per cinque anni e poi finalmente dopo che è stato condannato perché il nel pubblico impiego non si sa perché si aspetta sempre oppure si sa perché c'è un contratto collettivo che prevede questo beneficio
Che si aspetti la condanna penale insomma
Il la la i casi di licenziamento disciplinare sono rarissimi i casi di licenziamento per per motivi economici e organizzativi non esistono quindi e in ENI difficile valutare pensate che per la scuola che sono centinaia di milanesi milioni credo di lavoratori era stato istituito una corte di disciplina a livello nazionale
Adesso non mi ricordo l'anno però tutti i procedimenti disciplinari da un certo anno in avanti potrebbe essere l'ottantanove per esempio in avanti dovranno passare da questa Corte questa corte
Non è stata materialmente costituita per sei o sette anni per cui si sono accumulati tutti i procedimenti disciplinari a carico dei professori di scuole pubbliche
Voi immagine reste su un'azienda istruzione pubblica con centinaia di migliaia di professori che ci fossero migliaia di procedimenti Spina erano poche decine
In tutti i casi di incriminazione sul piano penale per vendita di esami stupro della studentessa o cose di estrema gravità
La corte di giustizia a un certo punto è stata costituita e di tutte queste poche decine di procedimenti disciplinari è venuto fuori due casi di destituzione
Due casi quindi di licenziamento disciplinare e che riguardavano in entrambi i casi dei professori che hanno in galera danni al con anni e anni di condanna
In tutti gli altri casi hanno irrogato una sospensione una cesura ecco non la sanzione licenziamento questo dalla misura
Di come nel settore pubblico non ci sia un regime perché altrimenti definibile che in termini di inamovibilità totale del dipendente per cui non non non c'è paragone insomma è una situazione
Di effettiva sostanziale inamovibilità
Io volevo sapere
L'ha parlato di corre apparato di correlazione non di nessi di causalità quindi non ha detto che la situazione del mercato del lavoro al Sud causa forse del più alto della più alta disoccupazione assoluto perché ha potrebbe anche essere che la più alta disoccupazione su spiega ok
Però sicuramente mi pare lacca situazione mercato lavora sud spiega la più alta percentuale di lavoro nero sudista adesso e quindi all'ulteriore distorsione del mercato a questo punto però mi chiedo qual è la ricetta per uscire da questa situazione perché se l'arbitrato non vale se anche se non ammettiamo la correlazione diretta tra il disoccupazione il mercato del lavoro comunque c'è quella col mercato del lavoro nero che addirittura forse peggiore della disoccupazione perché determina sfruttamento voleva punta a Verona suona visione
Il domanda e tanto più interessante in quanto dal sette di ottobre abbiamo a regime di federalismo
Ma molto accentuato che attribuisce anche alle regioni una con competenza in materia di come pensa legislative in materia di lavoro quindi e sarebbe interessante per esempio chiedersi se una Regione meridionale potrebbe adottare delle norme
Che in qualche modo l'aiutino a uscire dal circolo vizioso
Io non lo credo spiccato il perché credo che anche la complicazione
Della normativa e sicuramente avere venti diritti del lavoro DiVersi egli nelle venti regioni italiane sarebbe una complicazione infernale anche quello un fattore di rigidità
E che quindi non credo che questo sia opportuno e credo che sarebbe molto meglio sì visto che la la nuova legge costituzionale attribuisce allo Stato il compito di definire l'ordinamento civile che non è modificabile a livello regionale io credo che sia opportuno che lo Stato disattendendo quanto richiesto la Bossi e dalla lega nord stabilisca che la disciplina del contratto di lavoro fa parte dell'ordinamento civile non è differenziabile a livello Regione
Però credo che lo Stato nel fare questo debba farsi carico degli effetti differenziati di una legge uguale sul piano nazionale e debba studiare adottare delle tecniche normative che non producano questi assenti
Da questo punto di vista secondo me introdurre una all'Aja di liti rule con una una definizione uguale che l'intero territorio nazionale dei criteri di determinazione dell'indennizzo
Secondo me è la scelta giusta perché è una scelta che aiuta non dico che risolve il problema ma aiuta almeno a evitare quegli effetti di accentuazione delle differenze che invece la legge attuale produce sono enormi
A questa proposta si obietta che questo consentirebbe al datore di lavoro di compiere licenziamenti discriminatorio di rappresaglia
Paga hanno perché se il risultato di un giudizio di ingiustificate del licenziamento è solo di dover pagare uno si libera del lavoratore scomodo monetizzando il Po
Io non credo che questo rischio sia vada sopravvalutato per due motivi
Il primo è che in tutti i Paesi che egli in cui la disciplina della materia
E consiste in un all'Aja Ability Rouault i lavoratori sono tutelati contro le discriminazioni e le rappresaglie antisindacali molto efficacemente in quei Paesi la giurisprudenza
Antidiscriminatoria in molto più sviluppata che da noi perché appunto i giudici a fine anno la loro capacità di individuare la discriminazione
Essendo che la la la disciplina dei licenziamenti altrimenti potrebbe consentire delle destinazioni quindi son convinto che il passaggio in Italia una disciplina di questo genere
Consentirebbe ai giudici di sviluppare questa parte diciamo della quest'questo settore giurisprudenziale che danno invece asfittico perché non ce n'è bisogno in una situazione in cui il lavoratore comunque protetto da una trincea molto più avanzata
E quindi da questo punto di vista credo che avverrebbe quello che accade in Germania in in Gran Bretagna o in Francia dove incerto i sindacalisti non possono essere licenziati agevolmente
Peraltro verso noi abbiamo
Un'esperienza in Italia di una norma che è l'articolo ventotto lo statuto che è la norma che prevede la repressione della condotta antisindacale del datore di lavoro e delle discriminazioni sindacali che ha sempre funzionato in modo molto efficace molto incisivo
Nonostante che il il sindacato ricorrente avesse l'onere di convincere il giudice dell'esistenza della discriminazione o della rappresaglia
E allora questo sta a dire che i giudici non hanno bisogno
Di una normativa di questo tipo
Così ottusa e cilecca Pier
Fare argine alle discriminazioni anche quando devono accertare la discriminazione in una situazione di onere della prova a carico del ricorrente sono perfettamente in grado di farlo e nessuno può sostenere che l'articolo ventotto dello Statuto
Abbia
Avuto un'applicazione insufficiente o che abbia dato luogo a smagliature nella tutela
Del del conflitto cioè per cui io credo che non si debba sopravvalutare questo rischio però l'obiezione alla alla L'Aia vili tv è questa
Salutata
Massoni riconoscibile per quello che non
No c'è un punto che mi ha colpito nella
L'esposizione ed è questo cioè mi pare che e nell'esame dei problemi di rapporti fra i giudici e il lavoratore che ricorre
Per ottenere giustizia
Sulla sua posizione lavorativa o sulla sfatto di dovere essere licenziato o meno
Bisognerebbe tenere conto che diventa sempre più importante per il lavoratore e dovrebbe esserlo anche per l'impresa la qualità del lavoro
Cioè riuscire a svolgere certi mansioni o certi compiti
Particolarmente qualificati sotto il profilo tecnologico sotto il profilo quindi del contributo innovativo che il lavoratore può dare il processo produttivo è il problema di fondo del capitalismo il mi italiano in un solo insomma quindi a un certo punto
Anche la ministra la giustizia la la le procedure di difesa del lavoratore
Dovrebbero tenere conto in una certa misura me ma mi chiedo quali sono i giudici capaci di fare queste valutazioni
Del fatto che se uno ha raggiunto una certa posizione e ha commesso un errore per cui si sta giudicando se deve rimanere o meno al suo lavoro
Si deve tener presente che la sua qualità qualità del suo lavoro può essere così importante da indicare un valore che non può essere e così barattato senza tener conto delle conseguenze per l'impresa
Questo che è stato esposto adesso è uno dei grandi problemi che io non ho toccato ma son pur sempre in maggio uno dei maggiori problemi in questo campo
Il eh
Il problema nasce dal fatto che nell'ordinamento italiano
Il testimone in giudizio
Non può essere non dovrebbe perlomeno ma insomma molti giudici rispettano questa questa preclusione non può essere chiamato a fornire valutazioni giudizi ma deve deporre soltanto su fa qui e quindi non appena il testimone comincia invece che a raccontare dei fatti a dare delle valutazioni per esempio sulla qualità del lavoro l'avvocato
Della parte danneggiata dalla testimonianza lo stoppa subito che dicendo vostro onore chiedo che non si verbalizzi perché qui il testimone sta dando dei giudizi
Ora
Quando il la finché il lavoratore spara sul caporeparto UPA si può dimostrare un fatto che ha sparato ha rubato ma che la sua prestazione sia di qualità buona o cattiva questo è difficilissimo
Da tradurre
In un verbale giudiziale perché
Non lo si può far dire ai testimoni
Sì ma il giudice dal che cosa giudice può valutare le i fanti sulla base delle evidenze fornite da un istruttoria e l'istruttoria è fatta di deposizioni testimoniali
Certo è chiaro che lui bravo avvocato cercherà di portare dei anche degli elementi documentali che dimostrano che la qualità del lavoro è scarsa
Però spesso è molto difficile questo
Per un venditore è importante la sua capacità di essere accattivante il di esser simpatico come si fa a tradurre questo infatti tangibili per un giudice e spesso la qualità del lavoro è fatta di cose difficilmente trasferibili nella verità giudiziaria perché sa no intendiamoci bravo avvocato è capace anche di questo però anche anche il dover avere un bravo avvocato per far valere questo dato è un elemento di rigidità perché il bravo avvocato Costa potrà farlo quindi
De è un è un grossissimo problema e è un problema che i giuslavoristi conoscono bene quando giungono alla conclusione che il apprendimento
Minimo garantito dall'ordinamento cioè che l'ordinamento giuridico è in grado di garantire all'imprenditore è sicuramente inferiore rispetto al rendimento
E diciamo accettabile per un'impresa che e sa fare il suo mestiere
E questo implica la legittimità che è riconosciuta di tutto ciò che l'imprenditore fa
Il deve fare se vuol fare bene l'imprenditore per ottenere un surplus di rendimento rispetto a quello che l'ordinamento cioè il giudice in grado di garantire in altre parole l'ordinamento giuridico
Riesce a garantire uno standard molto basso di efficienza dei lavoratori diciamo orientativamente uno standard da pubblico impiego il Pubblico impiego è proprio quell'organizzazioni in cui non c'è un imprenditore
Capace di stimolare motivare
I lavoratori a un maggiore produttività e dove quindi salvo
Buona volontà individuale volontarismo da parte dei singoli
Il rendimento tende ad assestarsi su livelli molto bassi tutte le vacche sono grigie e non c'è differenziazione non c'è motivazione
E e quindi la livello generale molto basso l'impresa privata si caratterizza invece per una capacità dell'imprenditore di motivare e incentivare e anche per la possibilità che se l'impresa va male si chiude si va a casa che è pur sempre un incentivo a non battere la fiacca mentre nel pubblico impiego come si è detto questo non c'è però la credo che in nessun
Paese al mondo
Esistano giudici capaci di
Governare l'accertamento in modo tale da dare al datore di lavoro il rendimento dovuto e e ha diciamo secondo lo standard effettivamente necessario
C'è sempre un gap tra ciò che l'ordinamento giudiziario e nell'ordinamento giuridico prima quello giudiziario poi riescono a garantire e ciò che invece un'impresa ben funzionante deve saper ottenere dai propri dipendenti e anche qui è interessante osservare
Che proprio perché il giudice non è in grado di vedere questo dato
è importante dare al datore di lavoro una possibilità di sostituire il lavoratore quando il differenziale di produttività superi una certa soglia
Non si dice di consentire la sostituzione in qualsiasi caso senza nessun limite
Ma quando il costo opportunità determinato dal doversi tenere un lavoratore invece che sostituirlo con uno più efficiente
Superi una certa soglia quindi la perdita pesa in termini di costo opportunità per l'azienda superi una certa soglia
E è giusto e che sia l'imprenditore a decidere perché nessun altro tranne Luís può valutare la cosa e allora il prevedere un fine coste magari anche molto alto ma ben determinato che consenta al datore di lavoro di dire la perdita attesa è superiore rispetto a questo fine cost quindi mi conviene licenziare il lavoratore pagargli questo indennizzo e sostituirlo con uno che mi eviti questa perdita
Secondo me è cosa ragionevole e se l'indennizzo è adeguato
Il può essere che tutti finiscano con lo stare meglio in definitiva cioè che da da cui da un'operazione di questo genere i il solida nei già atti siano proprio i chi la fece sgroppata Hauts
Che non vanno lasciati e nell'emarginazione ma dovrà essere un welfare ben funzionante a prendersi carico di loro a prenderli per mano per reinserirli era rabbini formarli a riqualificarli
Lasciarli languire in un'impresa in una situazione di sostanziale inamovibilità non mi sembra la soluzione migliore anche perché ha poi dei costi in termini di emarginazione di altri molto alti
Io non c'ero unghie con una lepre ha parlato della di questa assimetria formativa che portava la selezione avverrà sa che su questo problema dell'anno a questa vita alla sicurezza da parte del lavoratore
Il lavoro Itinera le lavoro temporaneo quanto possono ridurre questa simmetria dando la possibilità sì all'impresa di far vedere dice di capire qual è l'abilità dell'operatore sia
Ha lavorato negli esprime la sua preferita e poiché è un'altra cosa
La questa
Quindi lei prima ha parlato del fatto che
La
La devolution riportare più leggi
In uno stesso stato di materia di lavoro non sarebbe e che però se non è possibile questa per materie costituzionali farla
Allora lo Stato deve farsi carico del problema dell'unità della legge però
Non sarebbe possibile questo punto o restringere la legge a livello nazionale dando più
Detenuti chiaramente quali sono i termini per il licenziamento oppure effettivamente farla in qualche modo adattabile alla Regione invece di andare a una quella che è poi una deregulation Nader una devolution giudiziale insomma se questa differenza
Allora su questo punto la risposta è sì il io credo che la cosa migliore sia che lo Stato modifichi la legge nazionale il modo dai invitare i difetti che secondo me sono difetti gravi naturalmente tutto molto opinabile della legge vigente ma conservi la normativa nazionale come unica e non con senta la differenziazione che secondo me sarebbe avrebbe presenterebbe dei grossi rischi e delle grossissime di grossissimi difetti nelle regioni devono poter legiferare in materia di collocamento formazione professionale orientamento professionale assistenza ai disoccupati di lungo periodo
Insomma ci son tanti settori in cui la competente la nuova competenza legislativa deve potersi esprimere non non escluderei il in questo campo anche se certo restare fermi nella situazione attuale non è auspicabile neanche questo allora qualcuno dice meglio lasciare che i fatti non le facciano le regioni per per che Iris si esca da questa situazione l'auspicio è che non sia necessario affidarsi alle regioni io
Tremo all'idea di una regione Molise una regione Campania e che perché anche perché non il rischio è proprio di avere una situazione di illeggibilità della disciplina applicabile varate perché un'impresa che devi investire un un grossissimo elemento di disincentivo
Invece per quel che riguarda la prima domanda la anche certamente contratto a termine e Corriere lavoro temporaneo tramite agenzia
Costituiscono
Dei allentamento di della disciplina
Rispetto alla disciplina del recesso del datore di lavoro che consentono all'outsider di farsi conoscere candidarsi entrare nel giro e non c'è nessun dubbio che da questo punto di vista la legge sul lavoro temporaneo ha aperto delle brecce nella cittadella del lavoro protetto che hanno giovato molto a molti outsider sa molti esclusi a molti giovani che altrimenti non avrebbero potuto accedere e così via
Però bisogna anche tener conto del rischio di una dualità azione del mercato del lavoro che veda
Una parte dei lavoratori stabili fissi diciamo i i i sempre quelli e un'altra parte che può anche essere arrivare a essere un quarto un terzo del totale che invece sono i permanentemente instabili permanentemente precari
Questa attualizzazione è quella che per esempio si è verificata in Spagna dove hanno cercato di correggere la la situazione allentando il vincolo sui licenziamenti e riducendo il fare in Costa ma al tempo stesso tirando le redini sul contratto a termine
Da questo punto di vista mi preoccupa un po'la scelta politica di compensare un'incapacità di riforma dei licenziamenti nel rapporto stabile Kunlun
Allentamento dei dei vincoli sul contratto a termine perché rischia di di di produrre in Italia quello che in Spagna si sta cercando di recuperare i e e di evitare credo che sarebbe meglio allentare in generale la la morsa sul contratto di lavoro stabile
Per esempio non c'è nessun Paese in Europa dove la disciplina limitativa si applichi da subito
Inghilterra in Gran Bretagna si applica dopo un anno dall'ingresso lavoratore in Germania dopo se il mese i e perché anche da noi non si deve visto che comunque nessun giovane entra in nel mondo del lavoro se non attraverso un contratto di lavoro a termine contratti formazione lavoro contratti lavoro temporaneo
Tanto vale prendere atto di questo dato e direi che la disciplina dei licenziamenti si applica solo dopo sei mesi o dopo un anno dall'ingresso non cambierebbe nella sostanza niente ma eviterebbe questa segmentazione questa dualità azione del mercato che è pericolosa
Grazie a voi