"Servizio pubblico radiotelevisivo: ha ancora ragione di esistere?" - organizzato dalla Fondazione Luigi Einaudi per gli studi di politica ed economia (presso la Sede della FNSI - Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Corso Vittorio Emanuele II, 349)

Non se ne allora
Se vogliamo cominciare
Io vorrei innanzitutto ringraziare
Tutti signori del pubblico di essere venuti a questa nostra
L'iniziativa io mi presento sono Franco Chiarenza sono vicepresidente della Fondazione Einaudi
Che ha organizzato questo incontro sul tema servizio pubblico radiotelevisivo
Due punti ancora ragione di esistere punto interrogativo un titolo come capite già nella sua formulazione abbastanza polemico come noi volevamo appunto che fosse
Prima di entrare nel merito della nostra o tema debbo portare il rincrescimento di alcune persone
Di alcune persone che dove che si scusano di non poter essere presenti cominciando dal presidente Zanone presidente della nostra fondazione
Che avrebbe dovuto essere qui ma impegni di carattere familiare lo hanno trattenuto fuori Roma nella giornata di oggi
Dovevano essere qui anche Antonio Pilati e Giuseppe Sangiorgi dall'Autorità per la comunicazione
Ma proprio oggi c'era alle riunione dell'Authority quindi a Napoli e quindi è stata fissata nel pomeriggio e non hanno fatto in tempo ad arrivare
A questo proposito debbo ringraziare in maniera particolare il presidente Zaccaria
Di avere mantenuto il suo impegno di venire qui tra noi malgrado abbia un il consiglio di amministrazione tra qualche benzinai tra qualche minuto
Che non si presenta come un consiglio di ordinaria amministrazione perlomeno alquanto né dicono e ne scrivono nei giornali
Noi però qui non siamo per discutere della RAI dal punto di vista di tutte le polemiche che stanno accompagnando in questo momento la vita del servizio pubblico
Come sempre accade quando c'è un cambiamento di governo ancor di più quando c'è un cambiamento di maggioranza per gli stretti legami che hanno sempre collegato il servizio pubblico radiotelevisivo alla mondo della politica non soltanto in Italia per la verità
Ovunque esista un servizio pubblico radiotelevisivo i suoi legami con il governo con il Parlamento in generale con il mondo della politica sono sempre strettissimi
E questo è il proprio la ragione per la quale da un punto di vista rigorosamente liberale lui
La desistenza spessa
Di un servizio pubblico radiotelevisivo
Venuto meno le venute meno le ragioni storiche che avevano a suo tempo reso necessaria la costituzione di un monopolio pubblico
Oggi ci si chiede se in un regime di competitività e di concorrenza
Che ha raggiunto anche il mondo della comunicazione e dell'informazione radio televisivo se l'esistenza di un servizio pubblico
Da un punto di vista liberale sia ancora giustificabile
E questa e il quesito che noi abbiamo posto al questo incontro e naturalmente il primo ad intervenire sarà il presidente della RAI Roberto Zaccaria che e qui non soltanto come presidente della RAI
Ma anche come studioso della comunicazione
Io ho conosciuto Zaccaria molto tempo prima che diventasse il massimo esponente dell'azienda pubblica radiotelevisiva e l'ho conosciuto come uno studioso importante della comunicazione del nostro Paese
E in questa sua veste lui è sempre stato un accanito difensore della necessità dell'esistenza di un servizio pubblico e quindi a Luís io do subito la parola
No grazie dunque io come avete la garanzia che parlerò non non tanto perché appunto Chiarenza precisato
Abbiamo rinviato un pochino al Consiglio Miggiano rete secondo me venire a questi incontri vi assicuro non non appartiene a una ritualità insomma non non solo perché si incontrano amici che hanno fatto un lungo percorso insieme questo secondo me aiuta ad essere ottimisti anche per il futuro
E poi perché io riconosco papera antica struttura mentale insomma un un grande valore a questi momenti
Di dibattito che sanno animare delle realtà collegati al mondo della cultura
E anche ad alcuni valori di fondo insomma la la cultura liberale piuttosto che la cultura socialista tolto la cultura cattolica io
Trovo che rimangono momenti importanti della formazione nostra personale ma anche poi della progettualità che abbiamo di fronte quindi insomma non è un omaggio soltanto così ritagliare uno scampo di tempo ma insomma credere in un metodo sostanzialmente
Dietro dire poche cose naturalmente e queste poche cose però è chiaro sono una motivazione della risposta sì
Cioè io credo senza avere nessun tipo di esitazione
Che ha la risposta formulata provocatoriamente da chi ha organizzato il dibattito la risposta debba essere debba essere data in termini positivi per una serie di ragioni molto molto semplice molto semplice
Lo dirò con il conforto mi dispiace che scappando via per venire qui e non ho fatto in tempo a portarvi testualmente questo documento ma con il conforto di un documento che ricordo bene perché è stato approvato
Pochi giorni fa venerdì scorso noi facciamo
Ogni anno con le grandi televisioni pubbliche europee facciamo un incontro che pomposamente chiamato il G7 naturalmente di questo periodo tutti i giri più qualche numero vicino sembrano evocare qualche cosa di preoccupante il G7 invece è una cosa abbastanza pacifica che si svolge con perché sono sette perché in realtà sono la televisione inglese la BBC
La televisione francese France televisiva le due televisioni tedesche
A Air de e Z DS la televisione spagnola la televisione italiana
E poi c'è l'Eurovisione di were cioè le Liviu cioè l'organismo che nell'unisce le altre sessantacinque europea e quindi è un organismo importante e naturalmente importante perché consente di confrontare confrontare
La cosa interessante che in questo documento che
Si fa al termine della riunione
Ce con molta forza affermato il principio del valore del servizio pubblico quindi certo lo afferma no
Organismi di servizio pubblico quindi come dire potrebbe sembrare una tautologia in realtà sono grandi organismi di servizio pubblico non li ricito ancora una volta ma diciamo ciascuno e lì presente con il suo massimo vertice cioè nel senso che quindi rappresenta un appuntamento al quale questi organismi credono e sono tutti i servizi pubblici che operano in realtà in concorrenze cioè quindi noi dire non sono salvo l'Austria che ancora una situazione simile al monopolio
In tutto il resto c'è concorrenza ma in alcuni Paesi la concorrenza è forte lì la concorrenza è forte l'Inghilterra e forte in Germania forte in Francia in Spagna e in Italia lo sappiamo
Quindi c'è una consapevolezza che la fase diciamo iniziale sarà superata la fase diciamo della prima concorrenza con una identità precisa
Che poi ha un'identità Patricio prima del metodo che si riconosce con i principi ad esempio hanno insistito la il signor Presidente francese Marc Tessier Napoli s'si è fortemente accodato anche Greg Dario il presidente diede detterà divisi
Direttore generale per sostenere la tesi di alcuni principi intorno al servizio pubblico il primo principio è difesa di forti servizi pubblici c'è quindi servizi pubblici
Che non siano l'americana ma che siano servizi pubblici in grado di competere e quindi raggiungere un pubblico ampio un pubblico ampio sul mercato diciamo concorrenziale
Un servizio pubblico indipendente
Che naturalmente è un altro concetto
Questi servizi pubblici sono di paesi che hanno anche forme di governo diverse che hanno maggioranze diverse
La Spagna evidentemente se la diverso dall'Inghilterra
Ma tutti consapevoli che questo questo sia un valore quello dell'indipendenza realizzato come Attraverso statuti questo proprio l'hanno voluto scrivere in maniera esplicita io non escludo che ci fosse guardando me è una certa solidarietà dica anche un modo di principio
Però non è un caso vi assicuro che non è un caso frequente che in questi consessi internazionali
Siamo guardati con tanto interesse non per la peculiare dall'Italia io voglio dire per la peculiarità della RAI in questo consenso cioè nel senso che si è secondo me guadagnata in questo periodo
Statuti garantiti per legge quindi vuol dire che Prodi concetto di autonomia
Non è un concetto soltanto teorico non è affidato alla buona volontà di qualcuno ma come dire affidato da una norma di carattere sostanzialmente costituzionale
E questo è un elemento importante io devo dire che al momento in cui io ho posto i e noi abbiamo posto il problema
Della permanenza del consiglio nonostante risultato elettorale
Non è stato un capriccio perché cogliere noi sappiamo che non durerà molto questo periodo
Sappiamo che come dire può essere anche prese ma valesse un giorno soltanto affermare che non c'è un'automatica connessione tra risultato elettorale
E la permanenza in carica del vertice della televisione pubblica significa riconoscere un principio
Che io credo che la gente abbia cominciato ad apprezzare forse grazie anche una certa testardaggine affermarlo
E gli altri organismi televisivi riconoscono anche siccome pacifico
Certo probabilmente in Francia hanno le elezioni il prossimo anno quello che fanno oggi per l'Italia lo fanno pensando
Alla loro situazione ma Cristo è chiaro che di tanto in tanto le elezioni ci sono giustamente ci sono nei vari Paesi però questo punto è un punto fermo
L'altro punto pure suturato con forza
E il carattere plurale
Quindi il concetto di pluralismo ma poi tradotto soprattutto non tanto nella parte organizzativa quanto nella parte del prodotto i turchi carattere plurale dell'offerta del servizio pubblico guardate questo è un elemento che a volte noi diciamo ritualmente
Però ad esempio in questo momento in questo momento
Noi stiamo discutendo io vada un consiglio d'amministrazione a quali si discuterà del problema dell'offerta televisiva
Questo è il punto nel quale noi parleremo cioè parleremo del fatto che un servizio pubblico deve essere connotato da un'offerta plurale
Certo plurale
Vuol dire quello che la parola esprime cioè non soltanto una un po'una pluralità di voci organizzata da un soggetto che dice
Adesso io ti do questo che appare di questo colore questo che appare di queste cosa pare distante pure il plurale una parola che può fare male
Il plurale non è una parola facile da realizzare
Quando durante la campagna elettorale
La Rai
E ciò vertici hanno difeso programmi DiVersi
Non erano programmi
Che ne sarà mentre il vertice condivideva tutti
Io questo l'ho detto molte volte
Io non dovevano essere mente condividere i programmi di Santoro di Luttazzi di Biaggi Benigni Celentano non dovevo condividere non era questo il mio compito come dire stabilire una sorta di denominatore comune per cui tutto dovrà essere qualche modo riportata una sorta di normalità
Io dovevo noi scusate il il singolare dovevamo garantire questa pluralità di offerta
Questo è un elemento fondamentale lo era prima le elezioni adesso qualche cosa si sta affievolendo del ricordo perché da quella tenzone fatta così ci sono grandissime polemiche voglio dire son delle polemiche devastanti nel giro di due giorni
Qualcuno non ricorda neanche più che durante il Festival di Sanremo diciamo i massimi vertici diciamo delle vari soggetti si erano impegnati perché non andasse a cantare un cantante che si chiamava Eminem
Dell'home Eminem credo che nessuno si ricordi praticamente più nulla ma sembrava un caso nazionale bisognava bloccare Eminem a Sanremo è mille mandato a Sanremo non certo bisogno di bloccarlo
Qualcuno si preoccupava che Celentano avesse aperto male il problema dei trapianti
Ma Celentano poi è tornato sul problema e ha rilanciato leggiamo la vicenda dei trapianti in maniera talmente forte come al non c'era mai stato al nostro Paese dice
Va bene si può fare questo in altro modo eh lo so ma non si può programmare il plurale è un termine scomodo è un termine scomodo
Devo dire che adesso il problema è quello di mantenere la televisione pubblica un'offerta plurale
Noi voglio dire non rivelò nulla perché i giornalisti a coglierne volevo sapere l'avrò fatto saremmo nominato qualcuno no
Posso dire con chiarezza che noi prima ci occuperemo di quale sarà il prodotto della RAI
Ci occuperemo di definire un offerta plurale
Perché se no non ha senso che rimanga un servizio pubblico un servizio pubblico grigio uniforme in doppiopetto voglio dire che va bene a a tutti io lo so che nemico Jader
Dirà cose con maggior garbo rispetto a me so che i concetti come equilibrio come rispetto del pubblico come diciamo valori l'imparzialità
Ecco quante volte esoso direi l'imparzialità
Ma vedete ci sono forme di imparzialità
Che nascondono Fo sotto una terrificante parzialità e che la gente non percepisce
E allora dobbiamo essere contenti di questi programmi paludati che nascondono una grande imparzialità e che sono spaventosamente schierati
No non so la risposta è no
Ma allora
In un'offerta plurale voglio dire lasciamo correre un poco la personalità degli interpreti lasciamo raccontare la realtà da diversi punti di vista
Lasciamo che accanto a chi e Loggia dei comportamenti della classe di governo ci sia qualcuno che li possa criticare anche violentemente
Ecco vedete
Vengo al concreto
Noia abbiamo degli spazi di informazione che ci sono stati sempre la RAI gli spazi di Vespa con Porta a Porta sono ormai dei classici viaggi col suo fatto
Avevamo Santoro con Raggio verde ecco è chiaro che questi stessi schemi
Cambiando la maggioranza non hanno più lo stesso significato
Cioè non credo di dare una lettura forzata giornalistica ma certamente Vespa non era del tutto omologo al Governo precedente
E naturalmente
Era giusto che ci fosse perché col suo stile doveva rappresentare una lettura tra realtà
Santoro non so dove fosse classificabile rispetto al governo precedente ma certamente a strutturalmente un atteggiamento più critico diciamo più battagliero ecco
Biagi alla sua stile da molto tempo
Ecco questo è uno è un coro fatto da più voci
è un tavolo a tre gambe
Che sta in piedi perché a tre gambe ecco se domani una di queste voci dovesse mancare
Io credo che la televisione pubblica non sarebbe più la stessa
Perché voglio dire io accetto la sfida diciamo che il plurale mi comporta
Ma credo che sarebbe pericoloso a priori rinunciare ad una di queste gambe del tavolo
Credo che ad esempio il prossimo anno sarà un anno nel quale nella seconda serata si giocherà moltissimo del confronto è la televisione seconda serata è la la serata in cui l'informazione graffia di più
Perché naturalmente ci sono diciamo c'è c'è la classe dirigente che ascolta ci sono le persone che vogliono al di là i telegiornali farsi un'opinione di quello che è accaduto
Beh la seconda serata secondo me non quando ha un'offerta abbondante non perde nulla c'è guarda ci guadagna
Perché ci deve essere solo Vespa o o Costanzo o Fazio che ora ha scelto di andare sulla sette
Ecco più c'è Offerta più ci guadagna il pubblico più ci guadagna il pubblico
Quindi io chiudo dicendo sostanzialmente sono entrato molto nell'attualità ma credo che in fondo questo si chieda a me cioè non di parlare di concetti astratti i grandi servizi pubblici esistono e hanno ragione hanno una ragione se sono indipendenti e plurali
Perché il privato non voglio parlare del privato italiano il privato non ha offerto il concetto di plurale in termini di imprenditoria plurale cioè in termini di libertà d'impresa si è concentrato in tutti i Paesi e in alcuni casi si è concentrato è il caso della Francia
Rispondendo a logiche a volte che non sono più neanche nazionali
Non sono più neanche nazionali quindi il Pubblico al vantaggio di essere squisitamente nazionale su questo non ci piove
E di essere potenzialmente plurale
E di essere auspicabilmente indipendente ecco con queste caratteristiche con questa sfida di un plurale che a volte graffia che a volte fa male che a volte non è in doppiopetto
Noi possiamo essere tranquilli
Che la gente tra un appuntamento elettorale l'altro sappia giudicare un fatto da diversi punti di vista la cosa peggiore sarebbe una televisione pubblica
In doppio petto ma un po'grigia un po'senza unghie è una televisione pubblica che indefinita in definitiva non scontenta nessuno ma per questo scontenta tutti ecco questo è il mio punto di vista grazie
Ringrazio molto presidente Zaccaria per questo intervento
La chiarezza e la lucidità dei concetti che abbia espresso certo è entrato anche nel merito di una attualità che un'attualità di polemica e di contrapposizione che si è proprio impegnata su questo concetto della imparzialità
Ci sono stati dei comportamenti del servizio pubblico nel Periodo pre elettorale non dimentichiamo presidente che era il periodo pre-elettorale
Che hanno innescato tutta una serie di polemiche proprio sulla funzione del servizio pubblico e quindi anche sulla sua legittimità
Io ho una sola domanda
Quando dati l'inizio della campagna elettorale che ha portato alle elezioni cioè se la dati a marzo sono d'accordo con te ma se la se la dati al primo di gennaio del due mila come la mente come la mettiamo
Bisogna stabilire una volevo sapere soltanto se la risposta è formale lo so rispose sostanziale io ritengo che la campagna elettorale
La campagna elettorale iniziata il primo gennaio del due mila no netti il dieci marzo servirà questo in questa campagna elettorale
Vince a Parma cura prima del mese di ottobre due mila adesso siamo credo di averne ah ecco dal due mila e lei la domenica non ho capito perché nella querela nelle cioè tale però questi casi si stabiliscono delle delle regole i punti corrispondenti no no no ebbe mai questo è un anticipo della della delibera che la discussione che abbiamo siamo potrà fare siccome è stato chiamato in causa direttamente nostrani con Jader Jacobelli io gli darei subito la parola chiusi no no cosa sannitico vogliamo seguire in rigoroso ordine alfabetico io lo facevo perché
Il presidente aveva fatto un orario c'è però scusa la cosa peggiore questo mondo parlare andar via però era peggio non venire secondo me scusate non accetta
Grazie tra
Allora ringraziamo ancora una volta il presidente diamo la parola all'ora Giuseppe Corasaniti io Giuseppe Corasaniti
Inutile che lo presenti lui è docente all'Università della Louis proprio sui problemi della comunicazione
Ha scritto molti liberi in materia e certamente una persona che su questi temi e in particolare sull'inquadramento giuridico ci dà legittimità
Del servizio pubblico e sul sistema della comunicazione in generale e può dare un utilissimo contributo a questo nostro dibattito
L'ora un po'per tornare al mio vecchio lavoro che era quello di pubblico ministero
Anche se oggi non va molto di moda
E un po'per riflettere su quello che è avvenuto che non è solo campagna elettorale perché io ho forti riserve sull'approccio di identificazione dei grandi problemi del servizio pubblico con la campagna elettorale che appena trascorso
Questo boh ma a mio modo di vedere un approccio abbastanza fuorviante
Parlare di servizio pubblico infatti
Parlare di altro
Io ricordo che sul tema di che cos'è il servizio pubblico e abbiamo avuto riflessioni
Io ritengo importante di un grande giornalista che non c'è più Federico Cha no
Ci siamo divisi
Ma non era il suo un approccio elettoralistico
Qui c'è un approccio di qualità
Le lamentele che oggi toccano in nuce la natura stessa la qualità del servizio pubblico non sono affatto lamentele o qualificazione elettorali
Ma attengono alla natura stessa del servizio al senso stesso alle responsabilità che assume ogni giorno ogni ora di fronte ai cittadini
Vorrei solo aggiungere che su questo
Si era anche tenuto un referendum nel novantacinque
Che aveva affermato con chiarezza un principio molto importante che non significa privatizzazione
Ma significa interlocuzione
Aveva affermato il principio che il capitale della RAI e quindi il diritto di scegliere gli amministratori della RAI non doveva essere riservato allo Stato ma dunque da poter avere anche degli altri interlocutori
Sulla cui individuazione probabilmente una normativa più avveduta avrebbe fatto anche me
Ma questo per dire che il problema del servizio pubblico non è automaticamente
Risolvere l'annosa questione che oggi qualcuno magari a parti invertite conta di risolvere meglio su come nominare gli amministratori della RAI
Se questi debbano essere espressi ancora dei presidenti della Camera e Senato brutta scelta in fase di cambiamento del sistema politico elettorale veramente brutta scelta perché quel modello era ancora tipico del modello proporzionale che poi è stato abbandonato subito dopo a favore del modello maggioritario
Ora si pensa di migliorare le cose affidando il tutto a un ha un'insalata di consiglio d'amministrazione composto dall'Accademia dei Lincei dai presidenti delle Regioni dal presidente alla Repubblica e quant'altro anche questo è un approccio liederistico è sbagliato che non c'è nessun punto del mondo
E allora partiamo malissimo non male
Il problema è quello del finanziamento e come si fa a dimenticare che c'è in questo momento
I Commissione Europea la questione del finanziamento proprio dei servizi pubblici della RAI sotto il profilo degli aiuti di Stato
E che è forte il richiamo dell'Unione Europea alla trasparenza delle responsabilità delle gestioni contabili e poi si fa presto a dire info treatment però vogliamo sapere quanti sono gli stanziamenti solo spettacolo e quanti sono gli stanziamenti sulle missioni di servizio
Questo lo richiede l'Unione europea
Forse avrei gradito anche una parola riguardo non non è solo il G7 queste idee sono obblighi che l'Unione richiede
Migliorerà il panorama televisivo italiano forse c'è di che essere preoccupati
Ma c'è anche di che essere preoccupati sul panorama internazionale riflettendo sul fatto che su tre soggetti forti presenti ben due RAI e la neonata SEAT Telemontecarlo avranno finanziamento che proviene da dallo Stato e su questo riteniamo che l'Unione europea non abbia mai non abbia nulla da dire
La mia non è un una riflessione che induce a riflettere meglio Sudan Taggì della privatizzazione
Ma evidentemente e all'opposto
Vuole essere una riflessione
E che tenta di ricostruire sulla base delle vecchie riflessioni Visciano su quello che oggi può essere il ruolo di un servizio pubblico
Perché proseguendo sulla strada Della rappresentazione esclusivamente politica
O della sperimentazione spettacolare
La gente perché di quella che stiamo parlando si domanda a perché pagare il canone
Piccolo particolare
Perché c'è questa ambiguità di fondo quando si parla del servizio non sappiamo di che stiamo parlando
Il canone si dimentica che se non altro un contributo che la popolazione offre al finanziamento del sistema e che abilita alla popolazione stesse ai cittadini
Chiedere e a pretendere giustamente come diritto un servizio efficace di qualità
E allora una questione diverso ma è questione di aggettivi
è una questione essenzialmente di valori
L'individuazione di valori
L'individuazione di Chiara di una missione di servizio pubblico che oggi è fortemente in crisi è questione di responsabilità sociale non di responsabilità politica
Cominciamo a riflettere sul fatto che tutti i servizi pubblici nel nostro Paese trasporti sanità scuola
Oggi si pongono un problema di responsabilità sociale far ridere il discorso soprattutto le nuove generazioni
Il discorso riduttivo
Di rivendicare autonomia e indipendenza solo per mantenere il sedere incollato alla poltrona far ridere i giovani e si cambia canale e fanno bene
Quando sentono dire e ripetere espressioni di questo genere in un quadro di assoluta incoerenza
E di non chiare responsabilità sul piano della realtà rappresentata
è questione di libertà civile vera libertà civili che riguarda la nostra vita il nostro livello di vita nelle scuole nelle circoscrizioni negli ospedali
è questione di credibilità e di affidabilità dell'informazione e qui si sbaglia in partenza perché sanno pure le pietre
Come si fa a diventare giornalista
All'interno terrà conta fino a un certo punto
Forse la bravura ma siamo rimasti ai tempi de Dentoni
E forse conta un pochino anche la provenienza il pedigree l'aria ora o pensiamo che i giovani non sappiano queste cose qual è stato l'ultimo concorso
Valutazione comparativa chiamiamolo così che viene che ha consentito l'innesto di forze nuove giornalistiche Errani
E allora poniamocelo anche questo problema quando si pone con forza
L'accento sull'autonomia e sull'indipendenza
A mio parere il problema è quello di trovare un modello diverso
Non solo nella selezione dei meccanismi di governo che certo non possono più essere esclusivamente a casa a carico dello Stato a carico del governo non solo per ragioni politiche perché è cambiata la riforma istituzionale recente introdotto un ampio numero di istituzioni
Rispetto alle quali forse c'è il futuro del governo della RAI
La nuova dovrebbe essere aperta alle regioni alle aree metropolitane
Alle realtà sociali dei consumatori alle organizzazioni non governative oggi sono di gran moda ma in tutto il mondo rivestono un ruolo fondamentale importante non sono organizzazioni su politici
Il servizio pubblico ha giocato un ruolo importante nel nostro Paese per la stabilizzazione del Paese stesso forse lo ricorderà Iacobelli lo ricordiamo tutti io stesso ricordo
Quando c'erano pochi canali ma forse c'era chiara la missione di servizio del maestro Alberto Manzi e quant'altro e riteniamo che la missione della fede i Rizzo azione oggi sia ridotta rispetto alle grandi sfide
Che sono sul tappeto sussulta sono quelle dell'alfabetizzazione informatica sono quelle dell'apprendimento delle lingue sono quelle della conoscenza del patrimonio culturale che c'è e che il servizio pubblico e come ha e che forse non cura troppo
Io credo che
Questo potrebbe essere forse un aspetto nuovo da affrontare e per rivalutare il senso stesso del servizio pubblico
C'è il problema dell'accesso alle nuove tecnologie inteso come produzione di contenuti certo ma anche come materiale
E apprendimento del senso della multimedialità non solo come produzione di spettacoli su cui sui significato sperimentale forse qualcuno ha qualcosa da ridire
Perché è vero è sacrosanto dal punto di vista liberale difendere l'opinione che non si condivide ma insomma si rasenta un po'l'ambiguità
Quando tutto questo avviene in unico senso io difendo entrambi le opinioni
Ma forse
Quello che oggi manca ed è una crisi molto più estesa forse è sbagliato anche ridurre lana sulla crisi della RAI oggi la crisi del servizio pubblico e dappertutto
E proprio nei Paesi d'Europa dove forse questo si è dimenticato di dire il presidente Zaccaria si veniva da una situazione di monopolio
Quasi tutti i servizi pubblici riuniti questo mitico G7 sono servizi
Ex monopolisti
Che mantengo o ancora una posizione forte sul mercato
Ma allora cominciamo a guardare oltre i nostri confini motivo guardando gli Stati Uniti
Dove è facile far riferimento a un servizio pubblico marginale no-profit legato a trasmissioni minoritarie magari elettriche o locali guardiamo al Giappone dove esiste uno dei più forti servizi pubblici del mondo
Che riesce a connettersi bene
Con le università con il mondo della produzione avendo anche finanziamenti di progetti speciali che riguardano la crescita della cultura di una società fra le più industrializzate del mondo
Questo può essere forse un modello interessante
Che forse ci aiuterebbe a superare molte prospettive estremamente provinciali nelle quali ci siamo ridotti
Io penso ad un servizio pubblico attento non solo ai valori della società ma attento ai valori della cultura
E questa una un contenuto minimo di questa missione di servizio pubblico
Attento alle esigenze degli utenti primo Dio stesso che li sente ogni tanto
Non ne parla ma li sente
Quali sono stati gli ultimi sondaggi sulla qualità del servizio condotti dalla Rai
Esiste una carta della qualità come ormai esiste dappertutto
E certo esistono commissioni esistono organismi preposti alla qualità però se dovessimo sentire anche il grido d'allarme né tanto di questi organismi mi riferisco a all'organismo
Presieduto eccezionalmente da Jader Jacobelli ma mi riferisco anche alle prese di posizione continua di un dell'unico organo abilitato
Oltretutto a esprimere queste prese di posizione sociale che il consiglio degli utenti presso il l'Autorità garante delle comunicazioni beh sembrerebbe che qualcosa se non altro sia da rivedere
Quali possono essere le cause secondo me le cause sono molteplici
Primo forse molti avversano la privatizzazione ma non si sono accorti che la privatizzazione c'è già stata in RAI
Cos'è questa appalto continue sterno di strutture di programmazioni di occupazione di spazi di prima seconda e terza serata
Affidato a strutture esterne a società esterne non è una privatizzazione molto più criticabile a mio parere della privatizzazione azionari
Perché subdola perché ipocrita perché non trasparente rispetto alle istanze anche sulla responsabilità e sulla trasparenza dei costi che oggi vengono dei consumatori
E allora bisogna forse voltare pagina
Voltare pagina in modo credibile
Facendo appello
Alla ruolo di rappresentanza di tutta la comunità nazionale non non intesa solo dal punto di vista politico ricordo le belle parole della corte costituzionale settantacinque ma l'aggettivo politico era uno dei tanti
La Corte costituzionale quando in quella storica sentenza
Mai
Sembra il secolo fa ma dove si affermava la natura del servizio pubblico fece riferimento a diverse realtà sociali la realtà culturale la realtà religiosa la realtà della delle molteplici
Produzioni culturali presenti nel Paese
E io credo che oggi quel vecchio insegnamento forse un pochino
Distante sotto il profilo della cronologico ma sempre attuale io credo sui forti contenuti
Oggi quel messaggio chiaro della Corte costituzionale in tutt'altro contesto
Indirizzato prova l'imparzialità specifica del giornalista televisivo oggi quella richiesta pressante riferita è vero una situazione monopolista ma importante in una situazione dove il monopolio magari ci altrove ma resta fermo quel richiamo dell'apertura sociale del servizio resta ancora attuale perché altrimenti se non si riscoprono questi valori se non si rimodula il servizio pubblico
Verso una missione chiara di servizio universale che esiste ho cercato di dimostrare in democrazie avanzate i modelli sono due privatizziamo quindi vendiamo tutto e facciamo anche un un'operazione finanziariamente appetibile per lo statuto andiamo verso il mondo delle televisioni appagamento che certamente verso le quali gli utenti si stanno correttamente indirizzando perché che pagano un canone ma almeno sanno di pagare per quel che vedono almeno ottengono quella trasparenza minima anche in termini di contenuti che nel servizio pubblico non c'è più quelli su questo credo c'è molto da riflettere e spero anche molto da fare senza pregiudizi soprattutto grazie
Grazie
Raccontare Corasaniti a messo l'accento sull'aspetto di servizio pubblico responsabile davanti alla società davanti ai problemi
Della società nel suo complesso e non soltanto nei confronti della politica e delle sue istituzioni e dei suoi conflitti
Io adesso naturalmente do la parola a Jader Jacobelli che veramente non ha bisogno di essere presentato Jader Jacobelli si identifica con la storia della RAI sin dalle sue origini quando Hollande echi aerei yard cambio nome e diventò RAI tra i primi giovani cronisti che io facevano le loro prime esercitazioni diciamo così nella nella radio subito dopo la guerra vanno ancora ritardi era spaccata in due
Già si vede si legge nome di Jader Jacobelli paia degli Iacobelli accompagna tutta la storia della RAI fino fino ad oggi oggi e il presidente della Consulta qualità della RAI e quindi e quello che può meglio rispondere alle obiezioni alle denunce di Corasaniti raccomando tutti di intervenuti tutti quelli che sono a questo tavolo di limitare i loro interventi a una decina di minuti
In maniera da dare spazio a qualcuno degli ospiti che vedo in sala e dei quali vorrei chiedere un breve contributo questo nostro dibattito e poi forse abbiamo anche il tempo di un secondo giro di conclusioni
Tra di noi li ha coperti grazie
Gravità letta che ho
Rispondo subito alla domanda che la Fondazione now Einaudi ci ha posto il servizio pubblico
Ancora hanno ragione di esistere
La mia risposta è no e sci
E non è contraddittorio
No
Se ci si comporta come la televisione privata
No
C'è la sua logica e quella commerciale della massimizzazione dell'ascolto
No
Se ritiene che il suo parametro di qualità scia la soddisfazione del cliente
Perché esce all'emittenza commerciale può bastare
Di soddisfare non loro domanda
Il servizio pubblico deve invece tende a migliorarla
No
Se non garantisce l'imparzialità dell'informazione sia a doppio petto o un petto Sciullo
No cioè concepisce
Il pluralismo come show ma di parzialità
Invece che come luogo di confronto contestuale di queste parzialità
No c'è fa scelte di campo
No
Se il suo intrattenimento non è Colletto e rispettoso delle diverse culture
Delle diverse fedi
Delle diverse età e sensibilità dei fogli utenti
No
Se i suoi nervi ottici e i suoi dirigenti
Sono scelti con criteri di patate
Invece che con professionalità
Che sappiano fasce il carico della rappresentazione del reale
Nella sua complessità
E in tutte le sue articolazioni
No
Cioè si propone di spostare i voti da una parte all'altra
Perché in tal caso la RAI non svolge un servizio pubblico ma un mezzo servizio
No
Se per cervice o pubblico s'intende Servizio di Stato
Servizio di governo o servizio dei partiti invece che serve vizio alla comunità
Tutti questi non naturalmente
Si traducono in altrettanti sci
Se il servizio pubblico
Vuole essa esce il contrario di questi no
Detto ciò
Ben sapendo che nella nostra pagella quella che ci viene data dall'opinione pubblica in generale ci sono più no Cresci
Riconosco che le nostre inadempienze
Non sono addebitabili tutte a prevalenti responsabilità individuali anche se qualcuna molte lo sono ma sono riconducibili al DNA
Del nostro servizio pubblico al suo ordinamento
Fino a che Sanremo l'interfaccia del sistema politico partitico
Fino a quando nel nostro specchio si rifletteranno automaticamente le vicende politiche del nostro Paese
Fino a quando saremo un'asta una posta dello spoil system
L'ammissione del servizio pubblico cioè la strutturalmente distorta
Chi ritiene che queste distorsioni si risolvano privatizzando la RAI
Aggiunge danno a danno perché colpisce andrebbe ad ingrossare la politicizzazione del nostro sistema radiotelevisivo
Siccome gestire una televisione
E ancora economicamente più gravoso che gestirà un giornale soltanto grossi gruppi finanziari potranno permettercelo
Condizionando negativamente più di quello che già avviene
La politica del nostro Paese
Tanto più che non abbiamo dato
Che questa della privatizzazione fosse una strada privatizzare per cattiva condotta farebbe perciò come bruciare il letto del tradimento
Invece di impegnarci all'informale l'ordinamento del servizio pubblico per renderlo completamente
Autonomo
Veramente
Pompa più funzionale Galante ed imparzialità
Di pluralismo
Di sviluppo culturale
In grado di svolgere una concreta funzione di informazione e formazione civica
A questo fine alcuni di voi conoscono la mia proposta
Il servizio pubblico andrebbe disancorato
Dal sistema politico partitico
Per ancorarlo al sistema costituzionale
Cioè ad organi istituzionalmente super partes siamo a mente gara tutti e negli attori
Non so
C'è un ancoraggio alla Presidenza della Repubblica sia possibile
Cioè non lo è si potrebbe ipotizzare quello alla Corte costituzionale
Anche se ciò organo non di Padre Pio e di formazione mista
Va be'essi è ancorata alla Reggina e non al partito laburista o a quello conservatore
E la vicina nomina i suoi governatori
Ed è ma che vi si è tanto autonoma che in questi giorni proprio in questi giorni
Sta ricercando il suo nuovo Presidente con un'inserzione sui giornali
L'organo di ancoraggio
Nomina dei dei vertici o della Fondazione vai o della holding Rai
Ma in base alla logica di maggioranza o minoranza come avviene oggi per cui la RAI è un oggetto che passa di mano i vanno a secondo di qual è la mano vincente ma in base alla rappresentatività culturale professionale sociale dei suoi componenti tra questi ci doveva essere ovviamente anche qualche rappresentante designato politicamente ma non il numero determinante
La riforma dell'ordinamento dopo gravi sciolga neanche l'altro problema che impedisce al servizio pubblico di essere veramente tale
Quello delle sue dicevo cresce
Visto che le risorse pubblicitarie stanno per superare quelle da cannone Zaccaria ce lo ricorda sempre
E condizionante condizioneranno sempre di più la programmazione occorre che lo Stato impedisca un tale sorpasso facendoci carico dell'onere relativo recentemente due mesi fa il governo francese
è intervenuto con uno stanziamento extra da cannone di ottocento miliardi perché la pubblicità non faccia effetto al rinvio sul cannoni
Si potrebbe anche ipotizzare
La soppressione del cannone
Traducendo in un'imposta impersonale
Per il servizio della sanità
Per quello della scuola per quello dalla giustizia per quello della difesa non paghiamo una buona perché lo Stato ritiene che siano Celebrizzi irrinunciabili
In un sistema come quello che si annuncia con la moltiplicazione digitale dei canali
Moltiplicazione per sei o per otto è un fatale quindi degrado della qualità della programmazione
Un servizio pubblico
Dovrebbe svolgere una mission civica davvero irrinunciabile
Poiché in mano non lontana prospettiva l'emittenza commerciale tende a dar sempre più a frammentare l'offerta creando canali per pay
Il compito generalista e sociale
Del servizio pubblico sarà anche quello della decomposizione della domanda
Avete saputo è notizia di questi giorni
Che Bernard pivot di Apostolos sta per lasciare la tv pubblica francese
Ha dato la notizia dicendo
Il servizio pubblico
Visto l'infortunio sci dei canali deve avere una missione sempre più culturale
Perché il suo compito è quello di educare
Vi infilarci nella giungla dell'ignoranza
Di farci strada con il machete
Fra coloro che più hanno bisogno di cultura anche se non lo avvertono
è un messaggio che vale anche per noi
Perché il fine di un servizio pubblico non è quello di essere una grande industria una grande bottega via internet delle nel pacchetto di mischia con l'emittenza privata
Ma deve essere anche per gli sviluppi multimediali che può e deve avere la leva decisiva della modernizzazione del nostro Paese in conclusione no
Ha un servizio pubblico che tradisce il suo compito sì a di un servizio pubblico che ci ha messo nelle condizioni Licia per lei di poterla svolgere concretamente onestamente ed efficacemente
Grazie
Grazie Iacobelli
Beh certo si si realizzassero servizio pubblico come quello che ha descritto Iacobelli forse questo dibattito sarebbe anche inutile
Purtroppo
Siamo in Italia io mi domando cosa succederebbe nel nostro paese sì venisse messo un annuncio sul giornale per cercare il modo presidente
Della RAI credo che non risponderebbe nessuno perché tutti lo riterrebbero allo scherzo
Opporsi a nessuno perché tutti lo chiuderebbero uno scherzo
Mario Morcellini
Non direi anche la mia età spero no no no dico solo che nel mondo della comunicazione interrompe talmente noto che qui nessuno avrebbe bisogno in realtà di essere presentato e quindi che tu la che comunque sei direttore del dipartimento di scienza della comunicazione all'Università la Sapienza di Roma non Elenco le tue numerose pubblicazioni in merito e quindi ascoltiamo molto interessati dopo questo lucido intervento di Jacobelli tutto scandito suicidi tesserino vediamo se c'è qualche forse
Sì riporto un approccio un po'diverso
Nel senso che ho ascoltato con grande interesse e come sempre le cose che ci ha detto Jader che forse già di per sé rappresenta buona parte di quello che pensiamo quando parliamo di servizio pubblico
Però il mio modo di impostare mi dispiace di avere solo dieci minuti
Di impostare questa problematica è radicalmente diversa dal dal suo atteggiamento che io ho trovato nell'incedere del suo dire piuttosto illuministico anche se invece condivido
Con pertinenza la sua conclusione che ho letto con interesse anche recentemente su Avvenire
Lei mi ha modo di leggere la questione parte da sì organizza intorno a quattro parole chiavi e quindi già capite che dieci minuti saranno trasformati slogan ma parte da un prerequisito che io pongo al dibattito e cioè non è vero che la questione se il di se il servizio pubblico sia attuale o no sia sottoposto alla contesa partigiana dei punti di vista perché un approfondimento storico e culturale del problema fa apparire con assoluta nettezza che la questione va letta in termini di scambio di conoscenze approfondite sulla società italiana è il caso appunto che tu dicevi stiamo parlando dell'Italia
In questo Paese secondo me occorre riscrivere un po'delle questioni un po'formalistica che i giuristi si pongono allora io vi propongo un filo di ragionamento sperando di avere poi un secondo passaggio che
Appunto si organizza intorno a quattro parole chiave la dottrina del servizio pubblico e certo non potrò fare una trattazione approfondita
La cronaca le ragioni per cui oggi in questo momento
Sfidare con questo tema il dibattito pubblico è a mio giudizio lo dico con assoluta nettezza ingeneroso per un punto di vista liberale e quindi c'è una aspra censura alla al titolo del del seminario ma essendo tra amici penso di poterlo argomentare analiticamente il terzo punto le una correlazione tra persistenza del servizio pubblico è storia dell'industria culturale in Italia ultimo punto è che cosa significa oggi porci questo interrogativo a fronte delle disuguaglianze che la comunicazione già oggi
In queste condizioni privilegiate regale costruisce nella società italiana e quindi come si può porre il problema del servizio pubblico dimenticando che questo è un Paese ferito da differenze sociali e culturali e comunicative sconvolgenti allora quattro punti ecco tutti capiscono che dove dovrà affrontare per per slogan e anche un po'con asprezza la tematica perché i dieci minuti mi costringono a evitare elementi argomentativi sulla dottrina
Dichiaro subito che non ce non è vero che in letteratura scientifica sia appaia con nettezza una dottrina che sia definibile di servizio pubblico quindi sto cominciando a costruire anche un elemento che sembra contraddire il resto del mio tessuto argomentativo
Quasi tutti i testi che conosciamo e persino dibattito internazionale più recente
Quando parla di servizio pubblico sembra parlare ancora del monopolio e sembra ignorare una condizione materiale che modifica radicalmente
La percezione sociale del servizio pubblico e cioè il fatto che esso si realizza in condizioni di concorrenza in quasi tutti i contesti che noi osserviamo
Il concetto di servizio pubblico è una delle alternative di una società in transizione quindi questo è un punto che affido agli studiosi di diritto perché il formalismo dei giuristi è uno degli elementi che ha creato problemi
Al cambiamento del sistema comunicativo italiano se avessimo avuto forza meno giuristi a controllare e a governare la comunicazione forse non saremmo sempre a doverci lamentare a stracciare le vesti
Ripeto il nodo che pongo è il sostanziali ISMU della realtà le le società che vi in cui noi viviamo non sono sono sono società complicate da leggere non basta il formalismo dei principi
Incrocio tra organizzazione storica di servizio pubblico e mercato ha creato un unicum che deve essere trattato come tale quindi anche la domanda del dibattito secondo me potrebbe essere rovesciata ci sono oggi le condizioni per una tv commerciale questo potrebbe essere il vero interrogativo che un punto di vista liberale radicale dovrebbe porsi
Seconda questione la cronaca non sfugge a nessuno il fatto che parlare di questa questione quattro anni fa come generosamente ci ha costretto a fare chiarezza
Anche due o tre anni fa al solo Orsola perché io sono ormai diventato un assiduo frequentatore mi cambio deve essere ancora un un compagno di strada di questa discussione
Era una situazione diversa il centrosinistra era al governo il centrosinistra si aveva bisogno di un messaggio che rendesse più chiaro un problema di liberalizzazione forse di privatizzazione dubito che nelle condizioni che la cronaca giornalistica ci regala in questi giorni sia realistico onesto generoso domandarci se il problema che abbiamo di fronte e quello dell'attualità di servizio pubblico io Nego una frase
Sono grandissimo sostenitore dei lavori di Chiarenza e e anche e presto vedrete che il lavoro storico che lui ha fatto sulla RAI verrà rilanciato ma non è vero è una frase con cui lui ha introdotto questo dibattito non è vera almeno per i miei lavori che siano cioè oggi venute meno le condizioni storiche del servizio pubblico secondo me
Oggi sono le condizioni di dottrina e di scuola per parlare di servizio pubblico
Terzo punto storia dell'industria culturale non posso intrattenervi troppo a lungo su questa questione ma dell'affido a due questioni tutto quello che noi abbiamo avuto in termini di cambiamento progressivo
Dei rapporti di forza nella società dal punto di vista della comunicazione e cioè il fatto che la comunicazione è diventata sempre di più una risorsa della società italiana lo dobbiamo alla vecchia tv pedagogica che io non rimpiango minimamente qualcuno dei presenti sa che lo anche fustigato in passato ma lo dobbiamo soprattutto al fatto che in questi venti anni
Sciagura talmente senza una presenza pubblica forte con leggi inerti e spesso convenientemente reticenti si è costituito un unico che appunto la compresenza
Di pubblico e privato che ha determinato un minimo di condizioni di modernità comunicativa della società italiana
Però questa modernità e questa lo stopper argomentare anche in termini di standard di consumi culturali europei la costruita la presidenza della RAI accanto a un modello di tv commerciale io non sono sicuro
Che la privatizzazione sia in grado di garantirci neanche una riga di libertà e di differenza comunicativa in più
Di quella poca che abbiamo tenuto fino a oggi quindi sono sconvolto che si pensi che queste siano le condizioni da superare
Per superarle si deve essere un progetto ben più avanzato di quello di una semplice affidamento al mercato che il vero elemento di difficoltà di questo paese cioè non c'è un mercato
Quarta ed ultima questione l'analisi delle disuguaglianze devo tradurla in in grandi battute ma voi
Potrete capire che all'interno di questo dispositivo di ragionamento hanno dietro un'analisi di dati primo
Il nostro Paese negli ultimi cinque sei anni quindi guarda caso esattamente nel momento in cui l'Ulivo ha governato anche se non posso dire che abbia collegato puntualmente la comunicazione
In questi cinque anni è avvenuto un processo storico che quasi nessuno di racconta e cioè il fatto che gli standard dei consumi culturali in Italia e cioè i livelli di apprendimento della comunicazione di alfabetizzazione
Al generici Generalísimo n i giovani anche di alfabetizzazione a internet trentaquattro per cento le stime della della del mese di maggio trentaquattro per cento sui minori contro il quattordici per cento di navigazione degli adulti in Italia
Ci hanno portato ad essere un Paese assolutamente simile alle altre democrazie europee cioè i consumi culturale in Italia ed è una sorpresa perché abbiamo sempre detto che eravamo a centralità televisiva dipendenti passivi manipolati siamo invece è un paese che ormai dal punto di vista dei numeri serie A mente si può confrontare con gli altri Paesi europei però questo lascia due nodi drammatici che i dati non dicono con profondità il primo i dati sugli aumenti dei consumi culturali che sono un fenomeno di straordinaria modernità di questo Paese quindi non lo stop trascurando
Dicono anche che il nostro paese è l'ultima in Europa per l'accesso alla scuola media superiore all'università allora la combinazione che si determina comunicazione spalmatura della comunicazione sulla società e competenza in forza dei soggetti del dominare la comunicazione e diversa da quella degli altri Paesi europei allora anche la questione quindi di che cosa la la comunicazione fa la società anche se è una domanda apparentemente tradizionale deve essere parte del discorso
Altrimenti retorico se la persistenza del servizio pubblico sia o no all'ordine del giorno
Seconda questione quindi ripeto se non si collegano meglio i dati di scolarizzazione e quindi di acquisizione delle competenze e quindi di governo della comunicazione invece che di impossessamento della vita privata da parte della comunicazione a quel punto anche i soli dati della comunicazione non ci dicono nulla seconda questione l'Italia ancora secondo i dati Istat della fine degli anni Novanta
Hanno una situazione in cui tra l'otto e il nove per cento degli italiani otto nove per cento significa signori milioni e milioni di persone
Sono ancora nelle condizioni di dialogare con quella che noi crediamo una liberale tastiera della comunicazione solo con la tv e qualcuno dei presenti
Questo dato lo sa benissimo addirittura di questa quota molti soggetti soprattutto adulti non solo dialogano solo con la tv ma solo con un certo livello di elaborazione da tv generi lo sport o la fiction seriale
Allora in queste condizioni non solo queste le condizioni che tagliano diversamente il problema del servizio pubblico allora
Non è questo il problema che ci induce a domandarci che cosa succederebbe un Paese così ambiguo così contraddittorio dal punto di vista dei segni di affluenza della comunicazione quindi non è una comunicazione del non è una una televisione dell'accesso questa non lo è ancora
Questo è un paese diverso un Paese che va trattato con flessibilità e conoscendo analiticamente le storie dei soggetti sociali mentre detta in termini di alla politicizzazione dello spoil system la questione del servizio pubblico è inefficacia inefficace rischia di essere anche predicatorio
Vi prego quindi di credere che in una riflessione di questo genere il limpido l'interrogativo che ci dobbiamo porre se la televisione commerciale rappresenti la società italiana se la televisione commerciale rappresenta minimamente le distanze
Nulla non il pluralismo ma la pluralità ho trovato interessante riferimento al concetto dei plurali di Zaccaria e faccio un solo esempio le diventa e con questo chiudo perché avrei come potete intuire a ben altro tempo da chiedervi ma non posso estorcere oltre la vostra pazienza le distanze politico-culturali
Di rappresentazione della realtà sociale e politica che ci sono dentro il servizio pur dico dentro il servizio pubblico in particolare dentro due reti uno e due sono più ampie di quelle che noi troviamo in tutto il mondo della tv locale commerciale regionale monopolista eccetera
Queste il problema drammatico di questo Paese le differenze non ci sono nella comunicazione se non è il servizio pubblico e vogliamo perdere l'ultimo posto dove ci sono le virtù le differenze io non vorrei che tra quattro anni ci rincontriamo qui a discutere che forse abbiamo commesso un errore di tematizzazione grazie
Che razzie grazie Morcellini vermi sempre un pochino sotto accusa una in effetti discorso sarebbe compresso e richiederebbe una risposta lunga e articolata che adesso non è forse il caso di fare ma se ci sarà il tempo e se ci sarà la pazienza del il pubblico potrà fare eventualmente al termine del re concludendo il dibattito basti dire che io sono molto più d'accordo con porcellini quanto può sembrare
Forse ho sbagliato nel titolo perché il titolo doveva dire invece che come dice il servizio pubblico radiotelevisivo eccetera questo servizio pubblico radiotelevisivo eccetera eccetera
E allora forse ci troveremmo un po'più concordanti
Toccherebbe adesso a parlare Giancarlo Sant'al massimo vecchio giornalista RAI e attualmente direttore di Radio ventiquattro che però come si dice
Volgarmente a Roma c'ha dato buca perché non non non lo vedo tra noi peccato perché lui avrebbe potuto parlarci di questo fenomeno straordinario che è quello della radio
Perché quando noi parliamo di televisione ci riferiamo sempre soltanto già di servizio pubblico ci riferiamo sempre soltanto alla televisione
E invece e la radio rappresenta uno dei fenomeni più interessanti anche di riscoperta di risveglio di pluralismo di pluralità che in questo momento hanno tra l'altro grande successo anche di di pubblico
E allora passiamo la parola per pilotare al termine di questo primo giro a Paolo Serventi Longhi Paolo Serventi Longhi
E l'ospite che ci accoglie in questa bellissima sana e il segretario dalla Federazione nazionale della stampa e quindi conosce i problemi della comunicazione quanto medio di ognuno
Ma grazie a Franco grazie alla Fondazione naughty di aver scelto la casa dei giornalisti per fare questa riflessione sul servizio pubblico che poi sta diventando un po'Mario una riflessione un po'sul sistema della comunicazione in generale ma certamente anche Siebel problemi di stretta attualità
Quindi la risposta non è né sì né no ma forse appunto quale servizio pubblico e in quale contesto generale
Io incontrato l'ultima volta Jader Iacobelli caro collega è anche maestro di tanti Dinoi insomma soprattutto il giudice della RAI ma non solo i non circostanza non lieta quando però molto serena quando ricorda mo'punto Federico Asciano un altro maestro del giornalismo radiotelevisivo a Saxa
Io pensai quel giorno questi nostri maestri quanto sono grandi utopisti quanto sono come dire dei disegnatori di una realtà che avremmo tutti sperato che ci fosse ma che effettivamente non c'è un'altra
Devo dire che qui ne ho incontrati altri se possibile di utopistico contratto Mario Morcellini che lo stesso ma Corasaniti
Come dire da diverse are in diversi e in diversi come dire con diverse opinioni ma insomma qui rischiamo di essere un po'tutti
L'unico che mi è sembrato fa radicalmente pragmatico e radicato nell'attualità nelle cose della gestione quotidiana e Zaccaria
E il quale ci ha detto ringraziamo la Madonna che abbiamo già un mese un mese di vita e questa è già una risultato straordinario perché ci consente di dire e di dichiarare che un minimo di indipendenza del servizio pubblico è comunque garantita e che non mette affatto in discussione come dire le conseguenze dello spoil system
Io credo davvero Jader che voi abbiate ragione il problema del servizio pubblico è che il servizio pubblico le l'interno del sistema la comunicazione è un grande problema politico
Ma se mi consentite è un grande problema politico tutto il sistema della comunicazione nel suo complesso
è un grande problema politico il privato radiotelevisivo se mi consentite anche non sottovalutate no tutti quanti non sottovalutiamo so che la Fondazione Einaudi ha fatto studi e sta facendo studi in materia
E come dire qui ci sono dei maestri che seguono il monito erano quotidianamente quello che sta succedendo il sistema comunicazione diceva Mario
è un'altra cosa oggi rispetto a quello che era ieri mattina
Nel senso che non è uno slogan e non è una frase fatta
Nel senso che il ruolo la percentuale di rilevanza anche politica dello stesso servizio pubblico cambia di giorno in giorno perché cambia l'offerta informativa e comunicativa in questo Paese
Quando mi portano scusate se faccio una cosetta
Sui giornalisti quando mi portano gli ultimi dati sull'evoluzione della mia professione che quella di giornalisti e viene fuori che ormai sono migliaia quelli che lavorano fuori dalle televisioni dalle radio
Ufficiali e dai giornali e che quindi sono in tutto ciò che è il nuovo
E come dire evidentemente tutto cambia aspetto e io credo che noi dobbiamo sempre ragionare su questo sempre ragionare sul fatto che la comunicazione qualcosa di naturalmente globale in senso interno italiano di globale in senso internazionale non sono banalità e la realtà
Dico quindi alcune cose è un grande problema politico
Se è un grande problema politico bisogna che tutti coloro che hanno come dire a cuore le sorti come dire della di questo paese della dignità del dibattito politico in questo Paese
Si pongano a monte del problema
Il problema del rapporto tra pubblico e privato
Non è davvero concepibile io lo dico dal segretario del sindacato dei giornalisti per la informazione la qualità della formazione in questo Paese la trasparenza dell'informazione e comunicazione
Che il problema del conflitto di interessi si è risolta
Non è concepibile come dire che si mettano in piedi delle riforme di sistema se ne blocchi l'attuazione per tanti anni
E come dire sì riparta da zero nel momento in cui cambia il governo di questo Paese e cambia anche l'orientamento del parlamento lo dico in termini politici
Perché noi andremo con Roberto Natale io parlerò pochissimo perché voglio ascoltare anche delle persone che mi interessa che parlino andremo lunedì prossimo dal ministro delle comunicazioni Gaspani
Andremmo a chiedere quale sarà e quale pensa questo governo il governo guidato da Silvio Berlusconi
Qual è il futuro del sistema della comunicazione del sistema radiotelevisivo e della RAI
Perché noi dobbiamo sapere gli operatori di lavoratori che io anche rappresento i lavoratori giornalisti hanno il diritto di sapere lo chiedono chiediamo ormai da cinque sette e dieci anni di sapere qual è il nostro futuro
Quale sarà il futuro dell'assetto del servizio pubblico quale sarà la il futuro dell'assetto del sistema privato dell'emittenza locale del sistema della comunicazione della multimedialità dell'editoria perché francamente non lo abbiamo capito
E abbiamo capito lo dico tanto per esser chiaro che delle responsabilità da questo punto di vista sull'incertezza del futuro
Gravano certamente su chi ha fatto l'opposizione alle misure di riforma ma che anche chi non è riuscito attuarle
Le ipotesi e le proposte di riforma
Cui non lo dico per una posizione cerchiobottista io
Credo son preoccupato come dire l'ho detto all'inizio del fatto che il Presidente del Consiglio sia indirettamente titolare del di cinquanta per cento della metà del cielo non so se la sette riuscirà ad essere il terzo polo mi per Coppi preoccuperei non tantissimo di una verrete che nasce come davvero
Un'altra un'alternativa alle prime due che per esempio cancella dall'oggi al domani lo sporto dal palinsesto informativo della propria vita Enza e del proprio modo di essere francamente non mi sembra un buon inizio però
Come dire Licci se c'è anche del capitale che in parte è privato e quindi Corasaniti in parte ha ragione anche se come dire mi sembra che se andiamo avanti con le privatizzazioni credo che anche la proprietà della stette in questo momento possa essere considerata
Una
Privata
De chiudo facendo appunto delle riflessioni da questo punto di vista il problema concreto quotidiano è questo
Chi governa la RAI e chi la governerà
Chi eccome sarà assicurato il finanziamento al servizio pubblico radiotelevisivo
Chi eccome garantirà la mission e la qualità del prodotto io mi come dire sottolineo la qualità del prodotto informativo del servizio pubblico
Noi io dico e parlo anche a nome del sindacato che rappresento il sindacato unitario dei giornalisti
Noi
Non per essere iscritti al partito Rai come dire noi però difendiamo e difenderemo strenuamente il ruolo del servizio pubblico nell'accezione che Jader Jacobelli ha sostenuto poco fa
Nel senso dello stesso Mario voglio dire lo stesso Mario Morcellini e gli altri intervenuti
Siamo e abbiamo accettato discutendo delle riforme le forme della apertura
Come dire anche delle strutture societarie anche la riorganizzazione del sistema proprietario della RAI e si eravamo e siamo disposti a ragionare naturalmente ad accettare anche alcune decisioni su come deve essere formato e chi deve decidere chi governa il servizio pubblico però certamente bisogna essere chiari
E qui io sono d'accordo con alcune delle proposte che lo stesso Eco belli affatto allora il rapporto tra canone e pubblicità è assolutamente essenziale
Se si vuole una Rete che abbia una specificità di missione e allora come dire
Sia finanziato dal canone ma non si può pensare di cancellare la pubblicità
Come resa Orsa del servizio pubblico perché il servizio pubblico a quel punto non avrebbe più un ruolo di concorrenza ed è utopistico pensare che in questo Paese si posso superare la concorrenza con il privato
Noi abbiamo bisogno quindi di un servizio pubblico che sappia stare sulle sue gambe
Che sappia garantire la qualità una qualità di informazione uno standard
Informativo importante ultima riflessione poi credo Roberto qualcosa dovrei dire pure tu per esempio sul problema dei giornalisti io voglio dirvi una cosa
Guardate che le cose son cambiate forse Jader e anche Franco tutti i colleghi della RAI qui presenti i giornalisti lo possono testimoniare
Io vedo un'altra informazione Rai vedo vedo un accesso diverso rispetto al passato io vedo strade nuove come dire e molto più indipendenti e autonome dalla gestione dei partiti per quanto riguarda l'assunzione dei giornalisti
Come dire no e abbiamo cercato di fare degli sforzi sovrumani per garantire questa autonomia questa indipendenza abbiamo stabilito delle regole abbiamo fatto degli accordi e delle intese che io credo spero voglio chiedo che vengano rispettate
Ecco io credo che da questo punto di vista però sono fortemente preoccupato quando sento che la seconda Rete dovrà andare all'opposizione oppure sarà la terza che dovrà andare all'opposizione mentre la prima la seconda vanno uno ha un'aria della maggioranza la seconda un'altra aria dalla maggioranza i vicedirettori dovranno compensare c'è questo discorso no lo fa noi giornalisti
Se in un passato remoto non tanto purtroppo qualche cosa è emerso anche dal nostro ambiente vedo tanti amici tanti colleghi
Questo non lo facciamo noi
Trovate trovino gli strumenti giusti quelli più adatti a noi questo giochetto non interessa più a noi interessa che a dirigere i nostri telegiornali i nostri giornali radio i nostri come dire organi e di informazione della RAI ci siano dei professionisti della gente che abbia esperienza maturità e sappia lavorare bene fare bene il proprio mestiere e cioè quello del giornalista grazie
Grazie Serventi Longhi Bertolucci ai prima un po'tutti accusato di essere illuministi come dire utopistica e pare che in questa parte finale del suo intervento sei stato un po'utopista anche
Io vorrei a questo punto pregare il presidente emerito della corte costituzionale professor leopoldo Elia di venirci a dare un suo contributo
Professore via una persona un altro protagonista della storia della RAI lo è stato attraverso importanti sentenze
Poi subito dopo pregherei Roberto Natale di portarci suo contributo segretario dell'Usigrai il sindacato dei
I giornalisti RAI e debito il professor Giampiero Orsello che della RAI è stato vicepresidente importante
Protagonista
In modo così da avere poi il tempo di fare anche il forse un secondo giro conclusivo grazie
Grazie di darmi questa occasione
Di rendere testimonianze un po'
A responsabilità ma anche a meriti diciamo
Quel periodo
Che c'ha precise che ha preceduto questo ultimo evento anche elettorale e soprattutto di prendere atto
Ancora una volta delle proposte
Di impigliate Jacobelli che non è solo un amico ma è anche un profondo conoscitore che potrà essere accusato di illuminismo garantista un po'ma lo fa indipendente e quindi diciamo se anche
Per una parte sforzasse un po'le possibilità diciamo ebbene
Anche a vedere un po'di utopia per arrivare a un risultato diciamo più migliore di quello ai mi
Molto discutibile acquisiamo pervenuti oggi io spero che come nella grande politica abbiamo avuto un lunghissimo periodo transitorio
Patologico rispetto alla normalità delle democrazie ma è durato decenni
Insomma contrassegnato dalla dalla guerra fredda dalla convenzione per escludere così anche nella storia del servizio pubblico ci possa essere un momento in cui si chiude
Un lungo periodo transitorio
Che può durare appunto anche parecchi anni è durato già parecchi anni
Tra l'uscita dal monopolio non governata non governata come in altri Paesi in cui l'uscita del monopolio ha dato luogo a a un mercato a una pluralità di aziende con dei limiti
E con dei limiti non superabili da ciascuna impresa
Penso alla Francia ma poi ci sono altri Paesi ora in Italia questo come sappiamo non è avvenuto
Si è arrivati a una forma di duopolio che diciamo è una ulteriore anomalia di questo paese questo Paese ha molte anomalie rispetto a a ad altri di democrazia nata matura e queste anomalie
Hanno fatto sì che il maggiore errore di questa legislatura sia stato di essere partiti dall'idea che questo era già un Paese normale democraticamente mentre non lo era
Dal punto di vista delle democrazie
Europee pensate solo al mancato controllo della spesa elettorale questo è l'unico Paese tra le grandi democrazie europee in cui un candidato può spendere quello che vuole
Senza che ci sia nessun controllo effettivo
Cosa che rispetto alla Francia in cui superare quel limite porta all'annullamento delle elezioni in sede
Per il le elezioni locali di tribunale amministrativo e e e di Consiglio di Stato e per i deputati alla Q al Consiglio costituzionale
Ecco questo basta dire quanto l'Italia sia ancora lontana diciamo da una democrazia normale vanno normalizzata in senso buono la normalizzazione
Può avere anche un senso sgradevole ma Barisan normale diciamo ecco non diciamo normalizzata Barison normale
I tentativi fatti a questo fine sono falliti
è fallito soprattutto il tentativo di normalizzazione mediante sentenze
Della corte costituzionale che sono state disattese perché esigeva hanno che appunto ci fosse un ridimensionamento di uno dei soggetti del duopolio Lecce
è fallito il tentativo legislativo già prima con la commissione Napolitano ma poi ancora con i lunghi lavori della commissione presieduta da Petruccioli ora bisogna chiedersi perché questo e avvenuto ma è avvenuto prima di tutto
Perché ci sono delle difficoltà obiettive nel senso che disancorare come dice l'amico Jader dalla politica di partito alle istituzioni di garanzia
Questo sistema e comporterebbe per esempio
Se volessimo affidare dei compiti al Presidente della Repubblica o come presidente di un consiglio con me
La difesa o come diciamo la magistratura esigerebbe una revisione costituzionale
Mentre si è ricorsi a degli espedienti
Per fare in modo che il Presidente della Repubblica potesse nominare non solo formalmente ma anche sostanzialmente un numero limitatissimo di consiglieri del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro
E si è fatto in un modo
Che forse presta il fianco a qualche critica sul piano
Della costituzionalità e chiunque si chiunque degli organi costituzione qualunque degli organi costituzionali si voglia fare intervenire e c'è bisogno non parliamo poi della della Corte Costituzionale diciamo che per
A vere il giudizio sull'ammissibilità dei referendum avuto bisogno di una legge
Costituzionale apposito
E allora ecco tutto questo certamente rende difficile anche sul piano del processo del processo normativo
Non si può fare qui non non si potrebbe ricorrere a questi espedienti come come si è fatto per il CNEL
Che è passato perché che nella ha un rilievo
Senza volerlo abbassare potrebbe avere un rilievo molto più forte forse batti fatto nel sistema ha svolto un ruolo politicamente diciamo umbratile
Ora quale quali sono i punti principali che rendono proprio difficile e che spiegano le difficoltà della commissione tettuccio
Ma innanzitutto il dissenso tra i partiti sulle privatizzazioni
Nel senso voi sapete che ci sono forze politiche come il partito democratico che dicono a priori
Privatizzazione e l'unico modo per far
Di bilanciare poi con
Con l'altro soggetto del duopolio se non avviene una una certa privatizzazione nel soggetto pubblico non avverranno in meno del soggetto privati
E e questo questa diciamo non si è vista molto nella commissione questa distinzione non si è vista molto perché Partito Democratico ha una presenza
Aveva una presenza molto modesta numericamente però c'era
E e in qualche modo ha messo in difficoltà altre forze politiche che non avevano un atteggiamento così deciso ecco come quello che e è stato venute venuto fuori anche tardi quando diciamo fare una privatizzazione anche di di uno o di due reti evidentemente
Mancava anche il tempo proprio e l'altre piste queste un motivo di dissenso forte per e che permane perché perché c'è chi dice continua a dire questa è l'unica via per uscire fuori da questa impasse in cui ci siamo trovati per uscire fuori da questa situazione
E e questa situazione che rientra appunto in quel transitorio di cui io parlavo prima
Anche l'atteggiamento della RAI durante questa campagna elettorale qui non parlo come uomo né di partito né di fazione parlo
Dopo aver parlato con costituzionalisti con anche altri magistrati
Quali dicono
Un po'in forme meno decise ma meno pittoresche anche di quelle di Zaccaria però più o meno la stessa cosa cioè dicono nell'anomalia della situazione italiana
La RAI che aveva dentro delle strutture
Più disponibili che si sono prestate più facilmente alla propaganda anche di una parte politica in termini molto suggestivi il contratto fatto
Durante Porta a porta eccetera e ha bilanciato in qualche modo di fatto diciamo ha costituito un elemento di equilibrio innanzitutto al suo interno con modi che potranno essere opinabili simili dei Luttazzi dei dei Santoro eccetera
Ma diciamo praticamente nella competizione elettorale ha svolto in modo paradossale una funzione di servizio pubblico
Perché ha realizzato questo bilanciamento per cui oggi a risultato acquisito nessuno può dire che in qualche modo il risultato di questi ultimi interventi sia stato tale da alterare se Maya appunto più riequilibrato che alterato il risultato finale ma questo dovrebbe rientrare nel periodo transitorio son d'accordo con Jacko belliche detto predefiniti
Rientra in quella famosa
Vicenda
In cui termini normali sono alterati
Ecco allora le difficoltà sono uno quello della privatizzazione perché perché si dice da Emilio Rossi per esempio insospettabile diciamo perché no alla privatizzazione di reti perché
Se la RAI vuole svolgere una missione la la famosa missione civica
Di educazione di cultura eccetera non può che farlo in termini di massa
Che funzioni
Civica può svolgere se questa funzione non incidesse in termini di massa
E allora e non basta una Rete e ma ci vogliono anche l'intrattenimento ci vogliono anche una serie di
Interventi che attirino ancora la massa sensi viene a diciamo stabilizzare consolida
Si parlano tra loro e che non riesce a forare
Diciamo anche con mezzi leciti ma insomma anche un po'meno raffinati ecco questo pubblico diventa difficile poter svolgere la sua funzione
L'altro punto che ha reso impossibile la una conclusione
Incisiva
Tella questione riforma alla commissione alla commissione di Telecomunicazioni del Senato presieduta da Petruccioli e la questione pubblicità intanto si poteva raggiungere una intesa
Con l'opposizione in quanto non si tocca assente il problema del monopolio sostanziale monopolio di un al di una larghissima giullari dissi molto Miglio del mercato pubblicitario da parte dell'altro del soggetto privato
Stella del sistema duopolistico affrontare chi tocca chi tocca quell'argomento muore
Non non non si può non esistevano le condizioni
Meno Mary che mi di chiarezza di volontà politica per affrontare un tema così decisivo che riguarda poi le fonti le risorse sì allora
Ecco ossia riesce a raggiungere come è stato detto da Morcellini per la Francia
Ecco degli interventi che riequilibra no
Las pesa a prescindere dalla anche da dal superamento senza superare certi limiti della pubblicità o altrimenti è chiaro che i due sistemi tenderebbero a consolidarsi ma soprattutto quello privato tenderebbe
A superare progressivamente col nel tempo e anche la possibilità di incisioni di incidenza del servizio pubblico
Quindi i problemi sono gravissimi come vedete e certamente anche le condizioni politiche che si vanno prefigurando probabilmente non sono le migliori diciamo per affrontare il tema pur riconoscendo che l'Ulivo il governo dell'Ulivo è stato anche sotto incapace
Di affrontare
Il notti
I nodi molto stretti di queste questioni che e non si risolvono con la buona volontà semplicemente o con gli auspici ma danno luogo a rapporti di forza rapporti di forza che diciamo che non si lasciano così evitare con facilità io spero comunque concludo che la diciamo venite pigliate avere malgrado tutto si facciano strada può darsi che le due parti una volta per paradosso proprio perché non è stato risolto il conflitto di interesse
Si rendano conto che e diciamo
Può esserci a un certo momento un sistema Tino neutralizzazione reciproca certe forme di intervento più politicizzato
Che si possa arrivare perlomeno a un disarmo bilanciato ecco non so se si arriverà palchi disarmo bilanciato me lo auguro e e spero che le proposte che vengono da una sede così autorevole
Possano essere raccolte grazie
Chiara al signor presidente
Io vorrei pregare adesso Roberto Natale di venire verso Natale
Sì sì poi chiederemo anche a Giorgio Borghetti venirci a dare qualche no no è stato un anche il tuo nome un nome che però occorre storia dalla RAI
In maniera molto pregnante Roberto Natale e il segretario dell'Usigrai l'Usigrai e il sindacato dei giornalisti RAI lo dico per quei pochissimi che qui possano non conoscerne la signora
Grazie a Franco violenze alla Fondazione naughty per l'invito e per ringraziare parto dalla prima osservazione che Franco affatto un punto di vista rigorosamente liberale
Faccio una considerazione apparentemente laterale
Una domanda a una cultura liberale fa problema l'oligopolio privato che in RAI c'è stato in e che in Italia c'è stato in questi anni il monopolio di fatto della raccolta pubblicitaria
La cultura liberale su questo aveva e ha da dire qualcosa lo dico badate bene non per come si dice buttare la palla
Fuori campo ma perché è illusorio pensare che con questo tipo di stortura non ci fossero non ci siano anche sulla RAI pesantissime conseguenze cioè in un mercato così ma regolamentato poteva in questo quindicennio il servizio pubblico continuare a crescere sano se l'ambiente intorno non era diciamo così ecologicamente
Pulito
Seconda considerazione
La cultura liberale è stata nella storia italiana maestra di apertura all'Europa
Provo immodestamente anch'io per venti secondi a varcare il confine nazionale se guardo all'Europa
Dico Corasaniti
Vediamo paesi retti dal centrosinistra o dal centrodestra dalla sinistra o dalla destra in cui non è anomalo un servizio pubblico forte anche nelle sue dimensioni
L'anomalia semmai l'anomalia italiana ma non vorrei tornare al concetto espresso un anno un minuto fa
è un'altra
Se guardiamo oltre i confini nessuno pensa
Non lo faceva la Thatcher a suo tempo non lo fa Blair oggi e lo stesso più o meno avviene in tutte le grandi democrazie europee nessuno pensa di ridimensionare il servizio pubblico domanda è solo affezione statalisti chiaro
Torno in Italia avrei detto che sarei stato venti secondi oltre confine
Per toccare con parole mie è un punto che è molto meglio di me hanno trattato molti di coloro che mi hanno preceduto
Dal mio punto di vista prova a dire non come componente del partito RAI per stare alla loro definizione ma dal punto di vista di un cittadino italiano qualsiasi io trovo una contraddizione tra il capo d'imputazione che a carico della Rai viene mosso il rimedio che viene proposto
Alla RAI sostanzialmente in questi anni e non del tutto a torto è stata imputato un eccesso di aderenza alla logica commerciale
Allora mi spiegate perché se questo è il problema e ripeto per molti aspetti questo è il problema la soluzione dovrebbe consistere nel rendere commerciali due reti su tre della RAI
Torno a dire non è il problema dalla busta paga dei dipendenti RAI il problema è quello della
Qualità parola carissima Federico Ciano
Io ringrazio Corasaniti per aver ricordato il logo di un collega che ce così caro
Il punto non è
Quello dei dei dipendenti RAI il punto è l'interesse alla qualità di chi ogni giorno accende la televisione in Italia
Da questo punto di vista mi permetto una brevissima incursione nella cronaca la quale faceva riferimento Zaccaria che ha fatto un condivisibile a mio avviso elogio della necessaria diversità che deve presiederà l'offerta del servizio pubblico
è il mio problema è se su questo il servizio pubblico non abbia eccessive timidezze
Questa è una critica che mi sento di sottoscrivere per intenderci nella prossima stagione televisiva credo che tutti i presenti intorno alle ventitré
Avranno problemi perché avrebbe una seconda serata in cui si fronteggiano hanno giganti
Bruno Vespa Santoro Chiambretti
Costanzo ti dimentico Fazio con La sette
Fuochi d'artificio
La domanda che farei al vertice RAI
Va un passo oltre ma sulla prima serata dobbiamo rassegnarsi a un'offerta che diciamo così non si pone sempre necessariamente problemi di qualità
Ecco questo è un terreno sul quale mi sentirei di incalzare
Il servizio pubblico un servizio pubblico del quale lo diceva già mi sembra professor Morcellini prima
Io non credo che siano venute meno le ragioni storiche
Perché
Anche qui provando a parlare non da dipendente RAI la differenza
Fra consumatori cittadino sulla quale molto ha scritto Federico sano e sulla quale continua a darci lezioni del delle quali ogni giorno lo ringraziamo Jader Jacobelli
è un tema che interessa solo i dipendenti RAI o è un elemento di ricchezza della comunità civile italiana
Per uscire da Annunciazione che può sembrare slogan se i programmi per i bambini se i cartoni animati per i nostri figli
Solo uno interrotti dalla pubblicità durante il loro svolgimento sono un contengono o no la pubblicità guarda caso di quegli stessi pupazzi che sono protagonisti del cartone animato
Questo diciamo potentissimo contributo
All'educazione di formidabili consumatori è un problema che riguarda la RAI o è un problema che riguarda tutta la comunità civile abbiamo letto tutti con vivo interesse indiani che il consiglio degli utenti
Particolarmente attento al tema su queste su queste e questioni conti ma a fare
Corasaniti del resto lo ha detto
Se ho ben inteso
Un servizio pubblico
Nuovamente modellato sui valori della società sulla cultura sulle culture sul ruolo degli utenti
Un servizio pubblico questo mi sembra il filo che allegato molti interventi non più vittima di quella che chiamerei l'ossessione politicista
Cioè l'idea per la quale l'idea che anche robuste ragioni di storia e di cronaca per la quale il servizio pubblico si definisce in relazione alle esigenze del sistema dei partiti
Per intenderci non penso affatto a una RAI che debba dal punto di vista politico bilanciare in media sette
è una idea che è circolata anche nel dibattito di questi mesi non è questo il compito del servizio pubblico altri privati se lo vorranno
Si porranno il problema di bilanciare Mediaset passatemi la metafora calcistica che in questi giorni di gran moda
I privati sono squadre di club la RAI servizio pubblico è la nazionale che è di tutti nella quale tutti debbono riconoscersi
Non a caso il presidente del Milan il presidente di Mediaset il padrone di Mediaset
Allora
Questa è l'idea di servizio pubblico Corasaniti sulla quale io credo in molti siamo interessati a lavorare perché è vero che una privatizzazione di fatto già c'è le ricordava la privatizzazione rappresentata dal sistema degli appalti aggiungo riprendendo delle cose che prima ci diceva Serventi Longhi che anche il lusso che i partiti
Che fino a prova contraria non sono istituzioni qui ci sono maestri del diritto di Roma ventuno su un tema e ma materia che non è mia ma son soggetti non istituzionali
Il fatto che pezzi del servizio pubblico siano dati in appalto lo ricordava prima Serventi Longhi queste uso privato del servizio pubblico
Paradossalmente si potrebbe dire come danni come sindacato dei giornalisti RAI andiamo sostenendo il problema non è la privatizzazione della RAI
Che né i fatti già c'è da molti anni il problema è arrivare a un vero servizio pubblico un servizio pubblico dunque che esca
Da questa troppo diretta dipendenza
Dal sistema dei partiti qui stasera mi pare sono stati indicati molti temi sui quali lavorare chiudo allora con un riferimento a quella che potrebbe essere speriamo come giornalisti del servizio pubblico una questione di attualità
Nei mesi prossimi
La questione dei criteri di nomina perché è vero che alcune delle proposte circolate in questi ultimi anni possono prestarsi ha obiezioni si può avere a che dire sul fatto che sia l'Accademia dei Lincei
Iacobelli prima il professore Elia dopo hanno ricordato
Quanto complessa sia l'individuazione del soggetto o dei soggetti istituzionali e però io credo che più forte di ogni problema
Debba esser messa in evidenza l'esigenza condivisa da molte culture
Che il servizio pubblico sappia ridefinire sì
Uscendo dalla tutela soffocante del sistema dei partiti io credo che questo possa essere nei mesi prossimi il tema non sappiamo se il sistema dei partiti avrà questo coraggio perché naturalmente un coraggio che ciascuno maggioranza opposizione a in misura inversamente proporzionale alla distanza che lo separa da Palazzo Chigi
Questo succede
Questo succede
Sul sistema dei partiti non sappiamo dire
Di cento sarà il tema sul quale i giornalisti del servizio pubblico nei mesi prossimi continueranno a battere grazie
Grazie
Vedi mi consente una piccola
Una piccola parentesi intanto è chiaro che i liberali sono contrari ad ogni oligopolio e quindi ovviamente anche al modo score metto col quale la privatizzazione del sistema parziale del sistema radiotelevisivo ha percorso in Italia il suo cammino
Ma probabilmente il nodo di questo sta proprio anche nell'esistenza di un servizio pubblico che nella sua storia si è sempre comportato in un certo modo
Vedi qui dentro tu sei molto più giovane ovviamente di me qui dentro
C'è la professor Sen
C'è l'onorevole Bogi
Con tutti e due vorrei chiedere ad entrambi da quanti anni anzi scusate da quanti decenni noi diciamo parliamo is di queste cose della dipendenza della RAI dalla politica e della necessità di trovare dei meccanismi che impediscano che questo avvenga
Guarda risaliamo ai tempi in cui io non dico avevo la tua età era addirittura più violente
Allora sorregge un quesito
Masserini cinquant'anni in quarant'anni
Non si è riusciti a trovare un meccanismo che impedisca questa degenerazione e bada che ne sono stati studiati Italia
Lo sa il presidente Lear lo stallo sullo sano tanti di quelli che sono presenti di Rosaria atipica Arcobelli proprio bene sorge il quesito ma allora forse il problema è che non si può
Trovare una soluzione
Dove c'è il servizio pubblico c'è dipendenza dalla politica eppure troppo purtroppo lui quello che avviene negli altri Paesi europei è una conferma di questo laddove esisteva un sistema politico corretto rispettoso di regole e quindi che si muove nella politica nel suo complesso secondo un costume
Che purtroppo da noi è piuttosto flebile il servizio pubblico anche dipendendo dalla politica garantisce certi diritti garantisce una certa imparzialità caso specifico quello dell'Inghilterra dove l'altro l'alto prestigio della BBC non è mai stato messo discussione da nessuno ma proprio perché la BBC si comportava nella sua storia nel costume tutto il sistema politico inglese
Era confacente alla allora
In Italia la stessa cosa
Ecco questo è il grande quesito se oggi questo tema torna ad essere allora non è per un'astratta visione liberale di volere necessariamente privatizzare tutto
Perché a suo tempo il servizio pubblico è nato anche comune esigenza liberale
Perché laddove c'erano quelle condizioni di limitatezza delle frequenze di rischio di olivo Pollini di risorse limitate il servizio pubblico era una risposta liberale al problema della comunicazione
Oggi obiettivamente molte di queste condizioni sono cambiate
E ci ritroviamo ancora con un servizio pubblico che non è riuscito a risolvere il problema della sua dipendenza
Dal potere politico che nel nostro Paese la dipendenza da chi sta di volta in volta hard al governo ho voluto dire queste cose per spiegare e beh perché io sento con il tuo entusiasmo mi ha rinvigorito io sex symbol se si riuscisse a ottenere quello che tu dici come ma per carità non discuteremo per fare parleremo d'altro
Ma son tanti anni che sento dire queste cose
Certo venduto
è la prima volta che in Italia ci dà una leale alternanza
Finora finora era difficile concepire una geopolitici iniziazione diciamo della Rai in mano sempre ad una stessa formazione o ad un ad una stessa articolazione
Con l'alternanza
Credo che i due posti a ventilando chi fosse il miglior neutralizza altri anziché atenei per cinque anni
I vantaggi e per altri cinque tutti gli svantaggi quindi fondazione la situazione può cambiare proprio grazie all'alta finanza
Speriamo bene professor Orsello ci porti il suo contributo
Se parli da di
Grazie Franco noi ci conosciamo da più di quarant'anni ma sulla Rai non siamo andati mai molto d'accordo io ricordo che quando noi facemmo la legge nel settantacinque di riformato scriveste un libro che si chiamava il cavallo morente se non ricordo male e sei coerente
Perché non voglio assolutamente io credo che il dibattito oggi
Sarebbe stato meglio nella situazione difficile nella quale ci troviamo come difendere in una situazione appunto di politicamente difficile come quella alla quale siamo come difendere il servizio pubblico credo che questo sarebbe forse il tema che ha al quale io mi appassiono direi di più
Perché è vero che c'è qualcuno che dice per evitare che finanche la Rai finisca nelle mani di Berlusconi privatizziamo la ma io credo che sia un errore concettuale dal quale mi guardo
Ecco io sono sempre stato del parere che è una come si dice risponde a una logica liberale perfetta quella di difendere la concorrenza
La concorrenza in genere positiva
Io non so se perché in Italia la concorrenza non c'è stata ma c'è stata il due poi io
E l'oligopolio ma la verità è che la concorrenza che c'è stata ha certamente danneggiato il servizio pubblico non ha certamente migliorato la situazione del nostro nostre emittenti
E quella sentenza in ricordo
Corasaniti prima ricordava la sentenza della Corte costituzionale del mille novecentosettantacinque fu certamente una sentenza rivoluzionaria ma io mi ricordo che allora
Noi non di non come vice presidente della RAI ma come polli impegnato sul piano politico con altri amici di altri partiti noi discutevamo se l'ambito locale doveva essere maggiore o minore di otto chilometri
Queste rei punto che perché dare concreta diciamo rispondenza ai principi della sentenza della Corte costituzionale
Poi siamo stati travolti siamo stati travolti da Mediaset dal suo padrone da chi l'ha sponsorizzato sul piano economico e sul piano politico le cose sono andate come sono andate
Io non credo che noi oggi dobbiamo porre il problema di salvare la RAI dalla politica io credo che la politica sia ancora un elemento di difesa
Della situazione pubblica
Che non è una situazione anomala che risponde alla logica del cui in Europa sono sorti i sistemi radiotelevisivi io sono perfettamente d'accordo con l'analisi che faceva prima Morcellini per quanto guarda il la natura i compiti del servizio pubblico orario di Rio come di altri settori perché hanno la federazione e in aula la come scusa la Fondazione Einaudi
Non organizza forse non in tempi estivi
Un dibattito su come difendere la scuola pubblica in una situazione del Paese che pare che su questo settore vada anche precipitando ecco credo che la l'origine della della Liberia emittente radio televisive l'Europa non è la l'origine americana è un'origine statale e va difesa in quanto tale non è un caso che l'Unione europea che pure certamente un campione di concorrenza in tutti gli aspetti contro degli utili è stato giustamente eccetera si pone il problema di salvaguardare lievi degli enti pubblici radiotelevisivi in Europa che giustamente Zaccaria ricordava prima
Hanno o oggi operano in un regime di concorrenza nella quale evidentemente hanno un ruolo che deve essere salvaguardato perché se no evidentemente le sarebbe del tutto come si dice
Preda di quelli che sono interessi parziale e particolare come quelli che sono appunto rappresentati in Italia dal dalla televisione di media sette io ricordo delle quando non non c'è niente di nuovo non c'è niente di nuovo
Quindi l'avere il brivido alla Domina delle del sistema RAI utilizzi in Italia e alla pubblicità
Quindi programmi reo di Rimini si fanno sugli interessi della pubblicità
E in Italia non risolviamo il problema pubblicità non risolviamo il problema del conflitto di interessi non le non risolviamo il problema di chi non dovrebbe essere letto perché titolare il sostanzialmente di concessioni può pubbliche quindici sono tuttora secrezione di anomalia noi andiamo a vedere quelli che sono i problemi relativi alla DIA certo che io sono d'accordo con mia coperti io ricordo con gli avvocati vi ha fatto un dibattito forse anche tu ricorderai NASA pensa per mette in evidenza quali sono le differenze tra un sistema pubblico ministero televisivo dicevamo allora se questo deve non non ha più senso parlare di sistema pubblico se non ci sono dei confini ben chiare
Però ha ragione Zaccaria il sistema pubblico non può essere ridotto a una cosa grigia a Hegel
Piatta che non interessa a nessuno perché allora nel momento in cui come i nemici del servizio pubblico sostengono nel momento in cui il servizio pubblico diventasse questo sarebbe finito perché non lo guardano beh più nessuno perché il servizio pubblico per esistere ha bisogno evidentemente non solo di risorse Cannone e che e pubblicità ma anche bisogno di ascoltatori e riascolto le ci sono
Quelle quelle sistema
Auditel che noi abbiamo combattuto Corasaniti e nell'ambito del consiglio degli utenti
A cui purtroppo la Rai ha aderito è certamente una cosa viziosa perché è chiaro che non è più un qualcosa che va soltanto nell'interesse diciamo degli strumenti pubblicitari ma qualcosa che diventa il diciamo il il sistema per decidere chi va bene chi va male e quindi è un sistema che di corro corro Sivo per quanto riguarda ecco io credo che
Noi dobbiamo certamente augurarci io sono assolutamente d'accordo ripeto con i Iacobelli
Che dovremmo avere un servizio pubblico più attento lo diceva adesso mi pare il segretario dell'Usigrai non c'è soltanto la seconda o la terza serata
Purtroppo molte volte per vedere delle cose interessanti bisogna andare avanti nella nella molto al di là del del del del della seconda serata siamo abituati purtroppo nella prima serata vedere delle cose
Delle cose banale che io sono assolutamente d'accordo più cultura più interesse per le lingue più interesse per i problemi della società assolutamente anche una diversificazione credo di questo parlavamo ancora molti anni fa
Una diversificazione dei programmi tutte le tre reti che si copiano l'una con l'altra certamente un errore ci dovrebbe essere spazio l'Italia è un Paese molto variegato
Ci sono tanti interessi e tante manifestazioni di carattere culturale
Che potrebbero essere riprese senza grandi spese e che potrebbero essere portato di fronte all'attenzione dell'opinione pubblica vedi io non dei io non sono per dire che il servizio pubblico va difeso così come se entrambi cambiare nulla senza modificare nulla certo ci sono molte cose che possono essere migliora
Però non vi è dubbio che la premessa di tutto questo è di difendere il servizio pubblico di mantenerlo e di garantirlo per quanto riguarda la realtà lo sapeva Melograno a meno che noi non vogliamo fare quello che fa media sette che sul piano dei programmi è una copia della realtà americana
E sul piano del consenso democratico non lo diciamo oggi io ricordo lo dicevo prima con alcuni amici nel mille novecento quando ha cominciato media sette noi dicevamo
Se queste rare queste televisioni avranno i telegiornali questi sposteranno il consenso democratico degli italiani in quello che è avvenuto il risultato elettorale
Che è alle nostre spalle è la testimonianza di questa realtà e io credo che la RAI abbia fatto bene
Lo ha detto qualcuno in termini abbastanza precisi a fare una salvaguardia della della realtà cercando anche forse andando al di là dal punto di vista formale
Certamente forse sono andati a sono superati alcuni confini per quanto riguarda il rapporto diciamo della della della garanzia del della pluralità del pluralismo c'è però non vi è dubbio che la RAI ha fatto la propria parte per cercare di garantire un minimo di equilibrio in una realtà molto squilibrata
Che è quella e quella del paese qui che che la che del dell'emittente l'emittenza rendere visibile quindi io credo stiamo attenti a che io ricordo con non voglio fare
Nel neo mi interesso di questi problemi sul piano così generale come cittadino come impegnato in politica ma non non semplicemente come ricordo dell'epoca in cui ha avuto un ruolo che aveva della RAI che ricordo con grande
Con grande interesse l'impegno per per tanti amici con cui abbiamo
Collaborato e che vedo con piacere ecco mi dispiace che non ci sia più ma Zaccaria portata avanti con questo consiglio di amministrazione
Un ruolo che io giudico molto positivo nella linea tradizionale con cui noi abbiamo portato avanti la riforma la riforma democratica della RAI credo ecco che bisogna cercare di Morici in una logica che non non lasciamoci prendere dalle parole ricrede ricordo che quando ci occupavamo della riforma il che trasformo
La réclame la RAI da emittente
Diciamo rispondente ad soltanto al governo ma invece una grande riforma di riportarla
Alla alla posizione del parlamento ci fu una Lucerna sei rimandi di di critiche sulla lottizzazione abbiamo visto poi che la lottizzazione passata le cose non sono migliorate sono peggiorate
Ecco stiamo attenti adesso non commette lo stesso errore
Direbbe
C'è il sistema dei partiti troviamo altri agganci io forse ancora il sistema dei partiti un aggancio che dà una garanzia di pluralismo che forse altri non potrebbero da io condivide voglio terminare su questo
Per condivido non mi pare che ci sia più
Mi pare condivido certamente le preoccupazioni di cui si faceva portatore Serventi Longhi nel suo intervento se posso fare una che ha battuto a cattiva mi pare difficile che possa trovare nell'attuale ministro delle Comunicazioni qualche consenso per quanto riguarda l'avvenire del sistema radiotelevisivo grazie
Grazie Orsello no volevo soltanto precisare che quando io ho scritto il cavallo morente si riferiva soltanto alla statua che c'è davanti al palazzo di
Arriva al sinistro non intendevo augurarmi la fine la morte rapida presenta della RAI certo qualcuno allo anche in perpetrato così allora siccome abbiamo qui anche il dottor Paolo Bafile che il presidente del consiglio degli utenti vicepresidente dei così agli utenti io lo pregherei di di farci una
Debbo raccomandare la brevità perché siamo proprio ormai in conclusione
Devo dirvi che io non ero preparato ad intervenire le volevo intervenire venivo per imparare però
Le varie relazioni sono state così stimolanti che mi sono
Rocco che ho chiesto la parola
E devo dire che noi del consiglio degli utenti siamo in realtà molto preoccupati da queste ipotesi di privatizzazione e soprattutto da questa sia di privatizzazione che serpeggia qua e là non solo nel mondo politico ma anche in quello degli addetti ai lavori degli studiosi eccetera
E siamo preoccupati soprattutto di questa privatizzazione strisciante che c'è è che M i fatti non nel diritto ancora ma nei fatti
E che si manifesta in questo inseguimento ormai danni che la RAI fa delle dell'emittenza privata
Che con la quale compete proprio sul terreno che acquista e più congeniale cioè quella della cosca vista dell'audience per cui anche in RAI si considera un buon programma quello che fa molta audience cioè si è trasferita nel servizio pubblico esattamente la stessa logica che presiede
Al emittenza privata e di qui questa privatizzazione strisciante
Io personalmente ma non personalmente perché leggo che anche il la dottrina giuridica più attenta acquisti Problemi quindi rivalutiamo un po'anche i giuristi
Ritengono ormai che una buona legge di sistema non è quella che privatizzare la RAI ma al contrario è quella legge che riesce ad instillare
Delle ragionevoli dosi di servizio pubblico anche nell'emittenza
Commerciale
Quella è una buona legge di sistema e il canone in questo che si aggiunge nel caso della RAI ai proventi pubblicitari non è altro che la contropartita che i telespettatori pagano
Per un supplemento di qualità dei programmi RAI un supplemento di qualità certo poi sorge certamente il problema
Di che cosa è la qualità
E certo e non è un noi non non pensiamo ad una ad una televisione intellettuale o peggio una televisione intellettuali Istica ma a una televisione intelligente questo sì
Non pensiamo neanche a una televisione troppo culturale perché spesso l'aggettivo culturale evoca per molti qualcosa di intimidatorio qualcosa di noioso di cattedratico se non proprio di punitivo
Ma una una televisione colta però cioè fatto da persone colte quindi non una televisione noiosa o paludata o seriosa ma seria quando è il caso che sia seria
E anche divertente quando è il caso che sia divertente
Ma neanche stiamo stiamo immaginando o o augurandoci una televisione educativa come è stata la RAI al tempo del monopolio cioè una televisione di tipo pedagogico
Non educativa ma educata educata sì
E la televisione oggi soprattutto quella commerciale ma qualche volta neanche quella quella della RAI
è volgare
E questo è quello che veramente alla televisione pubblica non deve fare
E noi questa preoccupazione vista vista la sede vogliamo vogliamo appunto esprimerla
Anche perché in effetti tutta questa privatizzazione a cui sembrava una cosa ineluttabile appunto guardiamo quello che è successo in Inghilterra dove è stato privatizzato tutto
La Thatcher quando al potere priva di Giotto otto tutto meno la BBC ma dico ci sarà un motivo per cui la BBC non è stata privatizzata evidentemente gli inglesi si sono accorti che la televisione è una cosa importante
è una cosa seria è una cosa che ha rapporto con la società civile è un rapporto strettissimo con la società civile che va che va salvaguardata
Ecco semplicemente questa questa espressione di preoccupazione
Che è della maggioranza del consiglio degli utenti ovvie chiaramente
Sono soltanto uno dei componenti e quindi non posso esprimermi però posso dire che la maggior parte dei nostri dei miei colleghi sono seriamente preoccupati di di questa di questo andazzo di e soprattutto di questa specie di ineluttabilità che viene che viene con cui viene accolta questa e questa privatizzazione anche nelle sue ipotesi
Nelle sue ipotesi specifiche tipo
Privatizziamo due due reti e lasciamo il servizio pubblico alla Terza Rete e che è un modo per smantellare praticamente la la
La la stessa radio per i motivi che sono stati detti
Già molto molto bene prima di me cioè radio la radio televisione un servizio pubblico ha un raggio ha ragione di essere se veramente a una una audience
Ampia
E quindi non non non può altrimenti diventerebbe come una una RAI che si si si lava la coscienza con una colonna Rai Tre abbandonata che diventerebbe una una specie di piccolo ghetto per intellettuali mentre invece tutto il resto degli ascoltatori verrebbe risucchiata da una parte dalla televisione commerciale e dall'altra magari nelle nuove forme innovative che però rappresentano a loro volta una ingiustizia perché allargherebbero la forbice culturale che già esiste in Italia per cui chi può chi ha fischiato danaro chi ha possibilità potrebbe rivolgersi appunto le nuove televisioni tematiche
E quindi chi è colto diventa sempre più colto e chi è meno colto purtroppo si deve contentare di quello che gli passa non più il servizio pubblico ma un in pensa commerciale che bada agli ascolti e che di squalifica e in volgari scene sempre più i nostri programmi questa è la nostra preoccupazione tra
Io ringrazio molto il presidente Bafile certi problemi che lui ha posto sono problemi sui quali si potrebbe cominciare un nuovo dibattito tra l'altro soprattutto quel suo accenno sulle nuove tecnologie che stanno cambiando profondamente l'ascolto radiotelevisivo
Debbo soltanto osservare che lo so lo so anch'io che se si tornasse al monopolio noi avremmo sicuramente la possibilità di fare programmi virtuosi che vengono visti da tutti
E mi pare anche che questo sia ormai una strada non più percorribile e non soltanto da noi
Io vorrei adesso prima di concludere mi pare che
Volete fare ancora una battuta conclusiva perché forse Corasaniti voleva dire proprio o breve flash e poi concludiamo i partiti con la battuta niente di più
Perché a volte poi ci si chiede cos'è il servizio pubblico eccetera però quello che può essere il servizio pubblico del futuro ce lo stanno dimostrando questi ragazzi di radio radicale che fanno gli stessi davvero attività di servizio pubblico
Trasmettendo anche dibattuti dibattiti che insistono sull'informazione inserendoli in internet assicurando un ampio spettro di ricezione di ascolto di classificazione di analisi anche con risorse limitatissimo
Eppure un soggetto privato
E per quel che mi risulta è un'attività alla quale non corrisponde almeno a sentire non soltanto i radicali ma Palmira presentanti delle minoranze un'equa e corretta rappresentazione di realtà politiche di minoranza proprio da parte del servizio pubblico ecco l'aspetto paradossale un po'tipico del nostro Paese
Ma poi vorrei dirvi il problema non è solo quello di stabilire nello scacchiere quante reti debba avere la RAI
Se tese quattro sue due giudizi
Aumentare o diminuire questo sarà un falso problema con il progresso che ormai ci si aspetta nel giro di qualche anno e con la possibilità in uno stesso segnale di avere più contenuti e più suddivisioni anche dello dello stesso canale in in più forme di utilizzazione digitale quindi dalla stessa frequenza potremmo avere dieci canali anche specializzati pensate come moltiplicare la missione di servizio pubblico come dedicare perché qui nessuno viene a dire
Che il servizio pubblico debba non fare altro che informazione di informazione seria e possibilmente non sbilanciata
è il servizio pubblico è tutto un insieme di cose che la digitalizzazione del segnale consentiranno e consentono già in Giappone in modo estremamente articolato
Non dobbiamo però demonizzare la privatizzazione questo è un errore culturale è un errore che porterà conseguenze del tutto opposte vitello rispetto a quelle che si paventa
Faccio un esempio e di questi giorni
E un evento che a Roma è stato vissuto con grande partecipazione consentitemi di ricordarlo in questa sede non non certo sportiva ma insomma le le questioni sono note a tutti ma voi ritenete
Un fatto normale che per due anni consecutivi
Il campionato venga vinto da due squadre romane
Erodendo anche una forza che perizia dello e questo è stato possibile anche attraverso proprio una quotazione in Borsa di queste due società la Roma e la Lazio che per due anni consecutivi hanno effettuato questo piccolo miracolo con lo scenario che ci aspetta noi avremo due forti gruppi quotati in Borsa con un fortissimo finanziamento anche internazionale e avremo una RAI che non avrà questa possibilità
Frenata da norme da concezioni forse ragione Mocellin a dire che troppe sono state le formalità del servizio pubblico queste una di queste dal punto di vista economico
E allora evidentemente demonizzare la privatizzazione mi sembra beh diverse dal punto di vista terminologico davvero un errore culturale bisogna pensare prova l'esempio di Roma e Lazio pensare che anche la RAI
Che è sempre una buona squadra io almeno lo credo può vincere lo scudetto l'importante e
Attuare una squadra giusta e forse anche qualche buon allenatore così bene in conclusione permettetemi un minuto sia chiaro che
Il problema del servizio pubblico almeno dal mio punto di vista consentitemi di esprimere la mia opinione donne soltanto un problema teorico e astratto dipende da quale servizio pubblico
E questo però deve essere un inganno che deve finire non si può continuare ad aspettare un certo modello di servizio pubblico da quarant'anni e rimandare sempre il problema
Altrimenti forse è meglio scegliere un'altra strada e i nodi del servizio pubblico sono quattro
Quello della sua credibilità
Mi consenta il presidente Zaccaria di dire che quando la RAI si comporta come si è comportata in Periodo elettorale quest'anno è inutile che poi perdiamo tempo a stabilire dove comincia e dove finisce il periodo elettorale
Perché io potrei anche rispondere che per la RAI e per un servizio pubblico il sale il periodo elettorale dovrebbe essere tutto
Quando ci si comporta così si perde di credibilità e un servizio pubblico che perde credibilità fa un danno incommensurabile a se stesso e alla sua legittimazione il secondo punto e quello della responsabilità un servizio pubblico se il pubblico deve rispondere a qualcuno
Negli occhi come si fa in altri Paesi europei
Un servizio pubblico che dipende dal governo
Ma perlomeno in Parlamento chiunque può alzare il dito e chiedere al governo conto di quello che ha fatto e di quello che non ha fatto il servizio pubblico
Che non un sistema come il nostro dove il principio della responsabilità si è perso e non si capisce più a chi debba rispondere il consiglio di amministrazione
Tutti sappiamo a chi risponde nella realtà ma formalmente un ministro potrà sempre alzarsi alla Camera e dire
Io non ne so niente perché non dipende da me e formalmente a raggio il terzo punto è quello del finanziamento
Lo so che il problema è molto complesso quello della pubblicità ma resta il fatto che se un'azienda pubblica terrena il quaranta per cento di tutta la pubblicità
Che va nel settore audiovisivo sicuramente crea delle condizioni per le quali e difficile poi stabilire un autentico pluralismo nella fitta finché devi andare al finanziamento delle attività private se vogliamo che restino perché essere concorrenti
E anche in qualche modo competitive rispetto al servizio pubblico
E allora su queste percentuali almeno andrebbe fatto un discorso di regolamentazione che si è tentato di fare ma che nella realtà poi non si è mai fatto
Perché il servizio pubblico ha poi dalla sua il canone allora giusto la proposta di Jacobelli aboliamo il canone creiamo una tassa e diamo allo Stato la diretta responsabilità del finanziamento del servizio
Mica deve essere un servizio di serie B può anche essere un servizio di superati da Beatles deve essere per forza un servizio ma almeno rendiamo chiaro anche il meccanismo dei finanziamenti
E non subordiniamo più il servizio pubblico a quei condizionamenti che la pubblicità volente o nolente comporta perché se poi la RAI fa un programma bellissimo che non vede nessuno perde la pubblicità
Se la pubblicità gli serve per vivere questo è un nodo sul quale inutile girare intorno perché è il nodo perché la gente ha un telecomando in mano
Il problema non è quello della RAI come affezione a un servizio pubblico la gente passa da un canale all'altro con la massima tranquillità
E il quarto e ultimo punto lo ha sollevato il presidente Bafile mi fa piacere quello delle nuove tecnologie
Noi parliamo ancora di RAI di servizio pubblico come in sé la situazione fosse ancora quella di trent'anni fa
Non lo è più anche se l'Italia per ragioni che conosciamo molto bene e molto in ritardo sulla diffusione
Le scelte di programmazione che avrà un numero crescente di persone certo lei ha ragione Presidente per finire oggi è una minoranza e che è in grado di usare le nuove tecnologie ma è una minoranza che andrà sempre più allargando sì
Si allargherà sempre di più in un rapporto all'offerta dalla televisione generalista ma qui mi fermo perché professor Morcellini potrebbe fare su questo una stupenda lezione
Però è un processo irreversibile alla fine dalla quale quasi tutti gli italiani avranno non otto dieci scelte televisivo
Avranno la possibilità di crearsi al propria scelta e ha proprio secondo lei i propri gusti proprio palinsesto di intrattenimento televisivo e anche informativo uno scenario radicalmente diverso
Se il servizio pubblico
Mantiene questo tipo di condizioni potrà essere in grado anche di affrontare questo nuovo scenario con una propria specificità sempre concorrenziale con altri non ci facciamo Nostalgia di Monopoli
Se non ci riuscirà non saremo noi a decidere la fine del servizio pubblico saranno infatti le realtà del dell'evoluzione del Paese grazie a tutti di essere intervenuti arrivederci