"I problemi carcerari e il significato odierno della pena" (presso l'Aula Magna de La Sapienza)

Importanza di potente valore evocativo perché naturalmente come tutti quanti si possano capire
L'esperienza della sofferenza e implicita nelle espressioni che voi vedete trascritte nel titolazione del nostro del nostro convegno della nostra giornata di studi
Naturalmente i temi che verranno trattati toccano profondamente i valori le norme le istituzioni in altri termini la società è tutta intera implicata in questa vicenda
Ma veramente va società nel suo contenuto di umanesimo nel suo tasso di umanesimo che può essere più o meno elevato come vedremo quindi la società tutta è chiamata in causa
Quando noi discutiamo di questi argomenti non soltanto da Società dobbiamo dire anche l'individuo prima l'oscillazione è costante
Tra individuo qui società nel momento in cui affrontiamo il tema vedete istituzioni carcerarie significato della pena oggi
Naturalmente come appunto detto della triturazione della giornata di studio di sono almeno due momenti istituzioni carcerarie cioè il luogo
E significato della pena perché della pena dovremo appunto rispondere a queste due domande nel quadro di una riflessione che si annuncia particolarmente significativa e direi anche
Nel segno punto di una lettura per così dire umile di una virtù pre metodologia che ne dobbiamo pratica perché nessuno di noi può fare il riassunto della storia tragica della umanità in dieci minuti e non si possono neanche riassumere in formulari e i ricettari problemi etici di enorme
Portata e tuttavia io credo che molte cose si possono dire
E molte altre cose si possono fare come verrà detto
Oggi da dai nostri relatori perché punto nove in nel nostro Paese abbia una grande malattia che in un certo senso si ripete costantemente cui sindrome noi vediamo sempre circolare la retorica
De molto probabile che noi dobbiamo resistere i in quanto studiosi e in quanto naturalmente
Analisti della realtà alla retorica e anche in questo caso nonostante punto la serie età del tema è probabile che la retorica e lo vediamo anche sui giornali d'altronde sui mezzi di comunicazione di massa la retorica imperversa anche in questo campo devo dobbiamo veramente fare un'analisi attenta della situazione
Credo che dobbiamo anche praticare l'arte dell'analisi possibilmente anche della proposta
Perché molte cose come dicevo prima si possono dire molte cose si possono fare
Al di là dei Grandi Progetti che fanno parte poi di quella retorica di cui noi abbiamo parlato prima e che insiste su di lui quasi come una cappa di piombo dunque la giornata che oggi dedichiamo a questo tema deve essere considerata assolutamente improduttiva naturalmente il problema come dicevo prima il vasto e profondo
E nessuno può credere di poterlo esaurire né in una giornata di studio né in un mese di studio né in un anno e probabilmente dei secoli quindi è un tema di così vasta portata che impegna la nostra consapevolezza impegna la nostra civiltà
Lasciatemi dire tutto il mio apprezzamento personale che forse era presente anche il vostro apprezzamento personale per il grande vetro che si è fatto promotore questa di questa iniziativa
Naturalmente la Provincia di Pisa il Comune di Pisa che danno fortemente sostenuta qui quindi hanno dimostrato come d'altronde noto una grande sensibilità verso questi argomenti aspri e difficili che noi non possiamo non trattare
Gli argomenti facili sanno trattare tutti gli argomenti difficili possono trattare soltanto in pochi e con un supplemento dicevo di intelligenza e di consapevolezza e di sensibilità
Devo anche dire che l'Università di Pisa che ci accoglie a diritto al nostrana
Direi la nostra riconoscenza nostra gratitudine ci accoglie nella sua a Hula più diciamo rinomata e quindi un ringraziamento particolare va all'Università di Pisa naturalmente
Dell'università poi abbiamo ringraziare i nostri amici delle istituzioni qui presenti e dobbiamo ringraziare livellatori i relatori che parteciperanno con le loro riflessioni al nostro lavoro comune di intelligenza della realtà e tutti quanti voi che partecipate
Questa giornata di riflessione e di meditazione
Infine vorrei ringraziare gli studenti
Delitti di Pontedera
Che sono qui presenti e che hanno dimostrato come deve essere nella scuola quella sensibilità umanistica che permette poi di entrare nelle relazioni sociali più importanti e più costruttive
Questo punto dobbiamo augurarci buon lavoro e dare immediatamente la parola a Carlo Macaluso
Che rappresenta Comune di Pisa
Buongiorno a tutti
Io vorrei come dire aggiungere anche qualche parola ai saluti
Che sono previsti
Ringrazio il grande vetro porto a tutti gli auguri di buon lavoro da parte del sindaco dell'amministrazione di tutta l'amministrazione comunale
è vero in parte quello che il professor Toscano ha detto all'avvio che esiste io credo possa confermare esiste da parte delle amministrazioni
Sia di quella provinciale che di quella comunale
La coscienza di avere nella nostra città
Il carcere
E la coscienza di voler considerare svolge le proprie politiche
Il carcere come un qualcosa della città
Con un qualcosa al di fuori o da considerare estranea alla città
è vero che questa sensibilità abbiamo cercato di trasformarle anche l'impegno di risorse di Progetti e mi corre l'obbligo dopo lo farò di numerare una serie di progetti non ti illustro Alpitour
Sarebbe troppo lungo ma è altrettanto vero che siamo ben lontani
Dall'aver risolto
I problemi che comporta non tanto è vero che il carcere quanto
Di coloro che sono dentro il carcere
E che costantemente si rivolgono alle istituzioni per aver risolto il problema
Io devo dire che devo dire testimoniare anche una disponibilità da parte dell'istituzione carceraria
I progetti e le cose che abbiamo cercato di portare avanti
Noi abbiamo da tempo iniziato un progetto che chiama sì il progetto Giardino che permette a alcuni volontari detenuti volontari di mantenere tutto quel giardino che vedete che al di fuori nel carcere di Pisa abbiamo una convenzione con diverse associazioni fra cui Now is permettere un'attività motoria all'interno del carcere abbiamo una convenzione con l'Arci per organizzare e attività di tempo libero e abbiamo una convenzione con l'associazione il nastro adesivo
Permettere l'organizzazione di attività
Abbiamo da
Un anno poco più di un anno
Avviato un lavoro
Un progetto che include poi all'interno una divisione in due
Progetti diversi
Che noi abbiamo dei buoni denominato
Oltre il muro
Anche perché in questo senso c'è stata una indicazione
Gl'un ex carcerato
Ha avuto un percorso che qui non sto ricordare ma che dette l'amministrazione non tutte le associazioni prima ancora che questo progetto sorgesse questo nome chiese che fosse su questa falsariga di impostato il procedere
Noi abbiamo cercato di dare manforte a quelle associazioni parlo del progetto caos perché lo conosce
Gli altri associazioni affinché fosse possibile concretizzare nella nostra città uno sportello a disposizione
Di tutto ciò che vuol dire
Problematiche del carcere dei carcerati o di coloro che escono in via definitiva rinvia transitoria dal carcere
Devo dire anche per tutti i problemi annessi e connessi di coloro che
Parenti vengono
Carcerati
E un grosso impegno
Questo pezzo di Progetto del progetto oltre il muro attraversate attraverso anche ora
Problemi
Noi abbiamo abbinato questa sede
E qui nel centro di Pisa al primo piano al secondo piano abbiamo abbinato un'altra fetta del progetto che una vera e propria casa di accoglienza dotata di autonomia cucina servizio eccetera di sette posti
Casa di accoglienza che serve
Anche in questo caso a persone che escono dal carcere
E che
Non ha punti di riferimento
Tutto questo blocco di Progetto dovrebbe servire a individuare
Un nuovo modello di inserimenti
Verso ritrovare attività lavorative ritrovare una dimensione fuori dal carcere
Ritrovare un'abitazione diversa da quell'offerta in maniera
Temporali anche in questo caso anche in questo progetto abbiamo dei limiti inutile nasconderci
Abbiamo limiti e credo si problemi che sondati
Dalla gravità
Via alcuni problemi
Insiti in alcuni soggetti che dovrebbero essere ospitati e dovrebbero seguire un percorso di questo genere
Cosa voglio dire che in particolare una casa una risposta di questo tipo
E immaginarla come l'amministrazione è approvata immaginarla in un certo modo autogestita
Carcerati da coloro che escono dal carcere
Per lungo periodo questo
Si è provato a fare vuol dire anche un accordo di massima
Di creare un filtro e quindi andare a individuare un livello di compatibilità con questo tipo di strada che non ne abbiamo traccia
è evidente che più forte l'impegno di risorse da parte dell'amministrazione o delle amministrazioni nel garantire professionalità specifiche all'interno più alto potrebbe essere questa soglia che noi ci siamo dati di ingresso all'interno del dell'appartamento
Siamo come diceva in una fase di avvio anche se più di un anno questo precetto è partito di questi giorni proprio ha riconvocato tutto il gruppo per quote vede
Quali sono problemi quali possono essere gli elementi di rilancio ulteriore del progetto
Anche in questo caso devo sottolineare una delusione
Ci giriamo attorno come per altri problemi che questa amministrazione ha dovuto
Affrontare mi aspettavo
Che la richiesta che feci già due anni fa la Regione Toscana
Ai Comuni della zona
Comuni della provincia
Di interpretare questo progetto non con un progetto dell'amministrazione comunale ma con un progetto di area
Di zona
Ho di tutta la provincia
E con un progetto di riferimento regionale
Modelli di questo tipo non è che ne esistano tanti
Va trovata parole il conforto di Monti
Ma nel momento
E poi vede nella costruzione del progetto partendo dalle risorse che uno mette a disposizione
Abbiamo avuto risposte zero
E quindi ancora oggi a distanza
Di un anno un anno e mezzo
Questo progetto va avanti esclusivamente con le risorse garantite dall'amministrazione comunale di Pisa
Abbiamo avviato un progetto
Nascosto dalla passata Amministrazione devo dire anche il progetto oltre il muro
Come dire ereditato dalla passata amministrazione anche se io assessore anche allora
Ma noi abbiamo individuato una struttura
Alla periferia di Pisa concessa
Dal carcere formata una cooperativa Don Bosco via scarcerati
Identificandolo con i lavori che nel frattempo saranno fatti come una possibile fattoria di riferimento anche per la cooperativa
E devo dire che i lavori stanno andando avanti e che che sta cooperativa
Può oggi
Non vedo né il presidente né altri se c'è qualcuno magari poi interverrà vede già oggi una risposta in termini di lavoro per i componenti di questa cooperativa abbastanza soddisfacente per essere partita da così breve tempo
Abbiamo oggi un progetto proprio perché credo che l'elemento di reinserimento il primo che
Abbiamo per coloro che riescono nel carcere sia proprio il momento del lavoro del reinserimento del ritrovare una collocazione nella società e anche un'autonomia
Data dall'avvocato abbiamo volutamente inserito
Tra
Progetti tra i settori che dovrebbero interessare il progetto capitale sociale che è stato presentato molti di voi erano presenti è stato presentato a Pisanu convegno qualche giorno fa per chi non era presente ricordo che Pisa ha vinto un progetto europeo che prevede un impegno in due anni
I due miliardi e mezzo di progetti o micro progetti delle associazioni
Per inserimenti lavorativi o facilitazioni inserimenti lavorativi per i soggetti disagiati una fetta di questo megaprogetto da due miliardi e mezzo verrà inserito e insisterà sui problemi del carcere sui problemi di reinserimento delle persone che escono dal carcere credo che questo sia un supporto
Che fine avesse sta c'è stato arrestato
Come dire poco pesante speriamo che nei prossimi due anni attraverso questo progetto si possa fare
Qualcosa di più
Detto questo voglio dire e avverto
Credo che questa sia una delle sedi
Sto facendo questo discorso sempre
Usciamo sempre lo stesso in varie sedi in mare aperto
Proprio per questa mia presenza all'assessorato ormai da cinque anni nell'arco di questi cinque anni
Una serie di segnali
Che mi portano a
Allertati
E allertare anche voi città di
Serie di segnali che denotano o uno scarso una scarsa come dire
Capacità delle amministrazioni delle associazioni di chi
Responsabile di progetti che esiste divisi di servizi nuovi che esistono di farli capire di spiegarli
E quindi di fargli accettare alla città
Ho un rigetto un rifiuto una non comprensione comunque
Da parte dei cittadini
Di una serie di progetti di servizi tesi a una coesione sociale quindi a un individuazione di anche sedi che possono dare risposte a problemi presenti nella nostra città
Io vorrei ricordare qui è un esempio io non so quanti credo la maggioranza siano
Pisani
La polemica che c'è stata fino a una settimana fa e che riguarda addirittura
La contestazione da parte di cittadini
Del fatto che si cambi un distretto che onestamente io conosco bene perché il mio distretto sociosanitario quello di passi certo uno dei migliori di Pisa
E che si crei una RSA per anziani per
Come dire cercare di dare una risposta agli anziani ci sarà
Una residenza in un distretto
Bene io in questi cinque anni ho faticato moltissimo
Per trovare nel
Indicazioni nel pallone della usa i soldi per gestire questa struttura
Le risorse necessarie in termini di organizzazione di gestione di personale ma le risorse necessarie per far vorrei ricordare che noi abbiamo oggi venti miliardi di strutture socio sanitarie da impegnare attraversano quella struttura vuol dire tre miliardi e sette che
Vorrà dire poco ma per un assessore voluto dire battersi in sede regionale affinché questi soldi arrivassero
A disposizione dei cittadini pisani per una struttura di quel tipo
Beh io ho avuto la lettera ora non ce l'ho dietro scomparsa anche sulla stampa di rifiuto
E il rifiuto è per l'assegno sette visite per la residenza e rifinite per il distretto
E il rifiuto è per il centro disabili
Voi ricordate le polemiche di qualche anno fa
Era ancora assessore non so quanti leggono un giornale non leggono con attenzione
Un centro disabile accanto una scuola elementare
Dei genitori degli alunni di questa scuola in cui mi chiamavano
Non voglio ripetere cose
In sensibile ai problemi dei loro figli che osavano proporre
Una sede per dei ragazzi disabili accanto alla scuola elementare
Ah non è preoccupante o non mi preoccupa non mi preoccupano tanto questi fatti perché stiamo andando avanti sbaglia che alcune volte si sbaglia alcune volte si azzecca
Mi preoccupa che non vi sia stato su questo
Mentre altre volte magari quando abbiamo sbagliato c'è stata una serie di uscite sulla stampa
Mi prese di posizione sottolineando eventuali errori che l'amministrazione fa
Questi tre casi potrei citare altri dieci non c'è stato uno
Nella nostra città
Pubblico o privato che sia verso settori singolo cittadino padre di famiglia
Che si sia
Sentito in dovere
Di mandare una lettera al sindaco o all'assessore o alla stampa dicendo no continuate perché fatte bene
E questo è preoccupante
A mio avviso segnali preoccupanti
è evidente che tutto questo l'ho detto all'inizio può dipendere anche da errori o incapacità o scarsa attenzione ai problemi da parte delle amministrazioni siamo qui apposta Bitonci confrontiamoci
Vorrei anche come dire per concludere non vi tedierò molto per concludere
Cercherò di seguire quanto più possibile nei limiti dei problemi come potete immaginario però cercherò di seguire ma mi interesso uno degli argomenti in particolare quello della progettualità possibile fuori e dentro il carcere beh io
Su questo intendo come dire non come si risolve il problema ma sicuramente chiarire da parte delle amministrazioni di una città quali quali problemi grossi abbia
Io credo che
Se il problema fino a quando il problema
Dal livello centrale
Viene affrontato senza arrivare a capire perché il problema il reinserimento
E che su questo un grosso o il più grosso ruolo
Devono e possono svolgerlo le amministrazioni locali
L'associazionismo che Nanni opera
In questi settori bene noi saremo destinati a vedere
Ho attuate affatica o fallire le politiche queste deve io vorrei
Proporrò un tavolo in cui il Ministero abbia la possibilità di avere accanto le Regioni e gli enti locali oltre che il Forum del terzo settore
Perché non si riuscirà a uscire in particolare per due dei problemi grossi dentro il carcere
Parlo della tossicodipendenza del problema altri più preparati di me lo diranno dell'immigrazione
Per questi due problemi in particolare se noi non studiamo insieme delle politiche di risposta prima e dopo latte che vogliono avere che vadano a individuare
Precisi compiti dei livelli istituzionali nel territorio e con percorsi che siano diversi da quelli attuali
E anche con una forza
Immagino di risorse diverse
L'attuale
Io credo che questo sia un percorso obbligato se questa non si fa fino a quel fino a quando questo non si farà io credo che il risolvere magicamente il problema una soluzione all'interno del
Legislazione scorporata da qualsiasi collegamento
Ho incultura o inclusione in queste scelte
Belli gli enti locali sia un errore io vi ringrazio e vi avrà ancora buon lavoro
Grazie all'Assessore Carlo Macaluso per questa lezione di realismo naturalmente non è nella prima nell'ultima suppongo appunto per le parole che ha detto
Ben al di fuori dei rituali ismi di queste occasioni ci ha ricordato appunto la difficoltà del fare in un paese eminentemente conservatore nessuno si illuda questo è un Paese eminentemente conservatore
Quindi non credo che abbiano veramente un bel da fare un po'dappertutto in tutte le amministrazioni pubbliche
Vero i nostri rappresentanti qualora vogliano appunto aggredire la realtà con proposte di intervento e con interventi
Prima di passare la parola Mariantonietta devo dire che terrà la relazione introduttiva
Leggerei il messaggio che ci invia la
Dottoressa Manola Guazzini assessore provinciale a Pisa
Impossibilitato a partecipare vostra lodevole iniziativa per sopraggiunti impegni istituzionali volti accostarsi sostituire il presidente dell'amministrazione
Porgo i migliori auguri per la riuscita del convegno stesso
Comunico che questa Amministrazione particolarmente attenta è interessata al tema che viene dibattuto e dichiara la sua disponibilità ad iniziative future rinnovando sentite scuse per mancata partecipazione invio cordiali saluti Manola Guazzini
E ora la parola passa da dottoressa Maria Antonietta D'Auria che ha avuto il merito della ideazione e della conduzione di questa iniziativa e di cui molti di noi conoscono la passione civile
Allora la parola ora passerebbe
Passerebbe alla dottoressa sia Antoneta lavori
No io non sono anche molto parlare al microfono
Cioè in queste situazioni ufficiali
Sì io sono dentro la relazione del grande vetro così a secondo me molto impegnativo parlare per la redazione del grande vetro la redazione del grande vetro o la rivista il grande vetro era una secondo me è una è uno spazio opposto completamente gli stessi Pastura parla del carcere al carcere c'è uno spazio completamente aperto eterogeneo quindi piano anche di libertà di espressione anche se come tutti gli spazi aperti e sono anche i piani di conflitti spesso anche di così scontri confronti comunque è un uno spazio di vita dove convergono moltissime persone niente non dirà tantissimo perché il materiale là fuori non è una parte soltanto deve del prodotto di trent'anni di vita del grande vetro
E niente insomma potete consultarlo e anche prenderlo
E e anche interagire non se volete con noi e non non lo so ecco se è il caso che io parli moltissimo del grande vetro perché sarebbe impegnativo dire tutto quello che questa rivista o associazione ha fatto e sta facendo
Forse è più utile che dica non è il perché non è venuto fuori questa giornata dal Grande Vetro sul sul carcere
Prima cosa questo perché non conosce appunto l'associazione prima cosa il grande vetro non nuovo nei rapporti con l'universo carcerario quindi visto che ha la sede in vicino alla zona del cuore insomma verso Santa Croce
E anche vicino a Firenze ha rapporti con il carcere di Firenze presente da diversi anni
Però per non so per come la vedo io dico la vedo io perché nel grande vetro c'è anche questa possibilità di dire per come vedo io la cosa
Mi sembra che al di là del rapporto diretto che il grande vetro a con Ico alcuni carceri qui in Toscana
Si è interessato moltissimo anti sia di fenomeni fuori dalle istituzioni totali che sia delle istituzioni Enzo delle istituzioni totali
In quanto soprattutto istituzione manicomiale c'è il grande retrò lavorato moltissimo insieme
A gli operatori che
Così hanno non solo seguito ma accompagnato Basaglia nella annullamento del muro manicomiale
Quindi dentro a questa rivista su ci convergono non so personaggi come Pirella per esempio e tanti altri o non sto a fare tutti i nomi
Che
Con Basaglia appunto hanno
Veramente abbattuto un muro fisico strutturale e anche simbolico
E dopo ventidue e più anni di storia insomma anche di lotte
Cioè il manicomio forse non c'è più forse ci sono strutture esterne che potrebbero se negli anni ancora
Però ecco il muro è stato annullato ora per similitudine e scusate alla non probabilmente chiarezza non in quello che vi dico perché è talmente Vasta la la la anche le problematiche affrontate dalla rivista e e come è venuto fuori questa giornata insomma ci sono state riflessioni e discussioni sul come impostarla eccetera allora il problema è vedere perché avvenuta fuori dal Grande Vetro la risposta almeno io la vedo in questo grande vetro si occupa appunto ripeto da tempo di istituzioni totali anche se non solo quindi per similitudine con il Manicomio
Il carcere sappiamo bene che ce ne ha moltissime vorremmo così ecco cominciare a fare questo viaggio nell'universo carcerario
Viaggio che è un po'scritto nella nel programma della giornata
Cioè questa struttura del del programma di oggi è stata riflettuta però due mesi e mezzo interi quindi vorremmo precisare anche che non non è riferita alla giornata di oggi ha infatti ultimi di Sassari fatti di Sassari sono semplicemente un'esplosione così arrivata
Ultimamente ma in carcere esplode da tempo cioè forse lo sanno meglio di noi gli intervenuti qua che sono anche quelle torri dentro al carcere quindi questa giornata è stata pensata due mesi e mezzo fa
E anche in riferimento a quello che a pubblicato la rivista del gruppo Abele narco mafie dove ha fatto un Dossi R. di ventitré pagine con detta dati precisi aggiornati all'inizio del due mila
Presi dal da quindi dal Dipartimento di amministrazione penitenziaria in questo dossier per si dice sia la qualità ancora no delle strutture penitenziarie
E sia la quantità dei detenuti presenti in Italia poiché c'è un un intervento di Massimo Pavarini che uno studioso dell'universo carcerario che allargano la condizione non sono appunto parla dell'Italia ma parla anche della dell'Europa
Così è anche legato a questo faranno della polverizzazione cioè allora in questi io questo materiale così è stato utile per capire che forse la rivista anche come il mezzo di strumento di comunicazione e di informazione
Speriamo critica poteva e doveva anche interessarsi di questo di questa tematica antica enorme
Dove così molte persone ci lavorano da tempo informando Santità
E innovativa morta era molte altre sicuramente ci lavorano in forma conservativa
E anche non autenticata quindi c'è c'è una complessità anche nella nel lavoro nero su nella così ecco nella conduzione no diciamo dei vari istituti delle varie strutture penitenziarie quindi il Grande Vetro riterrebbe necessario faccia preoccuparsi anche di una informazione
Così piuttosto vera no su quello che è in carcere
E non seguire norme precisamente l'immagine che del carcere se sfida soprattutto negli ultimi tempi
Quindi il dossier raccolti fatto su un arco anche cioè servito perché ha aperto una
Così un una quantità no di c'ha dato una quantità di informazioni per esempio alcuni in Italia ci sono duecentocinquantasette istituti di pena
Distribuiti tra nord centro e sud noi qua siamo in Toscana un altro motivo dell'interessamento verso il carcere che la Toscana e la la televisione a più alta densità mi sembra
Di istituti penitenziari
Quindi così ecco
è normale e forse anche estremamente utile chiedersi perché anche la Toscana perché in Toscana c'è questa alta densità e perché entro la Toscana anche una immagine moderno riguardo appunto agli ultimi tempi del così delle strutture penitenziarie che operano qua in Toscana c'è questo sì ci possono rispondere
Gli operatori nonché che ci sono dentro al carcere cioè se questo è vero se oppure no non è vero insomma lo diranno loro
Quindi la Toscana resta al centro non solo fisicamente ma resta al centro anche strutturalmente in quanta carcerario quindi come quantità reperto di strutture penitenziarie e come immagine moderno di
Così un carcere diciamo migliore no per quanto il carcere possa essere buono
In più il dato sconcertante appunto anche il numero di detenuti ancora
Così in aumento continuo quindi il questo da essere riparto estremamente interessante lo troverete un po'in giro nelle cartelline
Parla di dati aggiornati all'inizio due mila di ottanta mila
E detenuti in questi sono compresi
Anche
I detenuti in semilibertà con misure alternative varie però fondamentalmente cioè si parla di un numero abbastanza atto
E questo numero abbastanza alto che io almeno ne sembra estremamente alto anche paradossalmente il più basso dell'Europa cioè nel senso che l'Italia è ancora
Dentro a un trenta no di di così di basso numero no in relazione alle altre nazioni europee
Comunque dei dati ne parlerà meglio Claudio Sardo Zotti
E anche nelle strutture penitenziaria ne parlerà molto meglio di me chiaramente
Nicola Savino Della Fondazione Michelucci allora
Ecco il riferimento che abbiamo preso quindi a questo indosserà su un arco marce che ci ha aiutato moltissimo a capire che è ora di interessarsi al carcere e forse anche in una maniera
Così
Di interazione e però anche di riflessione critica ci hanno
Non lo so almeno io voglio dire io personalmente
Non accetto questa vendita no di un'immagine di carcere moderno è un un po'opinabile che il carcere sia un una struttura moderno può forse diventarlo può forse essere migliore di altri però c'è improprio in questa o la mannaia lì l'altra c'è stato un interessante pomeriggio compagna professor Padovani e professor Pavarini
Pressappoco domani
Ha detto secondo me è una cosa oltretutto bella sono senza cioè in carcere ci sono dei carcerieri carcerieri non possono far rispettare la legalità che in carcere dovrebbe esserci
Quindi professor Padovani diceva quello che dobbiamo cercare sano i criteri della legalità nel carcere secondo lui e non sono secondo lui non ci possono anche essere in più diceva il professor Padovani
Si parla di rieducazione
La rieducazione
Presupponeva lui e non solo lui che potesse essere vissuta all'interno di una o spazio libero
E professor Padovani in modo un po'anche Raonic diceva come possibile che dentro il carcere no uno spazio assolutamente Chiusano liberal si possa parlare di rieducazione quindi c'è anche una riflessione
Così ecco su questa parte limitazione di libertà che limita sicuramente no a quello che può essere anche normativamente scritto
Certamente ci sono delle
A così ecco delle diversità tra strutture penitenziarie e anche tra Progetti appunto come diceva anche l'assessore ma con l'uso che possono esser fatti qui di questo ne parleranno insomma i relatori così quindi io tenevo a dire appunto che il grande vetro vorrebbe incominciare questo viaggio se è possibile
Nell'universo carcerario e incominciare un nuovo così
No camminando insieme alle istituzioni in modo conservativo ma camminando insieme in senso anche di riflessione critica anche di confronto no quindi di apertura cioè apriamo questo muro se non altro
Nel linguaggio se non altro è la visibilità che non c'è
In modo tale che o non lo so se posso anche pensare di di vederlo anche senza possibile perché il muro a rimane e rimane l'impossibilità penetrare dentro in carcere non si entra insomma
Quindi questo viaggio ecco già cominciato perché ha parlato tra l'assessore Macaluso
Abbiamo poi pensato ecco che dopo quindi non sto a ripetere chiaramente quello che ha detto la stessa di Macaluso cioè l'abbiamo pensato che dopo l'istituzione quindi l'ente locale ci potesse essere una riflessione di tipo più scientifico che con il lavoro di Antigone l'incontro Claudio Sardo atti che qui a alla destra ha detto il professor Toscano a sinistra scusate
Chiede l'associazione Antigone cioè porterà appunto questo materiale con dati precisi con una un impegno forte che hanno messo per costituire questo osservatorio sui diritti dei detenuti in carcere quindi abbiamo messo sulle condizioni di detenzione Claudio Sardo atti ha detto che può andar bene poi parleranno agli onori del lavoro
E il viaggio proprio continua attraverso la Fondazione Michelucci
Con l'architettura della pena dove si parla appunto di delle strutture così c'è un'architettura no nella nelle strutture penitenziarie estremamente
Fissa estremamente
Così tipica anche anche se le strutture penitenziarie hanno cinque modelli sicuramente Nicola lo dirà meglio di me
Cioè sono modelli danno radiale moderno parla telegrafico eccetera però le strutture ecco
Penitenziaria hanno una loro tipicità questa tipicità chiaramente condiziona anche la vita del detenuto quindi Nicola sanzioni ma una della Fondazione Michelucci parlerà dell'architettura della pena
Il viaggio voleva continuare poi con il Margana Alessandro e che conosciamo tutti e che ringraziamo di essere qui veramente perché è un'istituzione finalmente
Non è l'unico se no insomma poi non rischia di fare il mito comunque un'istituzione ballano in questo universo e credo ecco che sia veramente importante la sua presenza e la sua esperienza
Marcare Alessandro parlerà di quello che vuole perché insomma ha già parlato tanto e in tante occasioni e per tanti anni per cui niente abbiamo messo un titolo
Così piuttosto simbolico no però insomma dirà a fare le sue riflessioni per quanto riguarda la propria storia in questo universo grandissimo Francesco Piccioni non sa se arrivasse ancora un detenuto politico del carcere di Rebibbia e e anche un intellettuale anche dentro alla redazione del Manifesto quindi anche per i rapporti che il grande rientro a con il manifesto
Mi ha avuto o comunque ce l'ha abbastanza costantemente abbiamo pensato di invitare Francesco Piccioni perché vive in carcere non è l'unico chiaramente però i rapporti ce l'abbiamo con il giornale
Dovete dirlo di dire a lui disse veniva parlarci non della sua vita in carcere lui ha detto che porterà due case a norme di detenzione non credo assolutamente la sua però parlerà appunto di questo vivere nel carcere
E poi ci sarà il dottor Ceraudo che
Doveva intervenire oggi pomeriggio comunque ha chiesto di intervenire stamattina scusi la cioè il fatto che non abbiamo messo sul programma presto
E che parlerà della salute in carcere che ha un problema insomma di non di grossa portata forse anche di più c'è una salute dietro le sbarre per cui sicuramente difficile curare
Quindi spero e mi auguro che parli delle patologie che ci sono nel carcere
Quindi non lo so ancora ci saranno poi delle domande relaziona questo come in tutte le gli altri interventi comunque importante che si affronti il problema appunto della salute il dottor Ceraudo sapete che ha direttore del centro clinico quindi Pisa
E anche responsabile della mano nati
Quindi non non lo so ecco ascolteremo
Questo viaggio che continua a non solo dentro al carcere ma anche in una specie di grande ospedale non lo so spiacerebbe visitarlo qualche volta non è cioè ci troviamo a parlare del carcere ma da un po'così perché non non sappiamo come dentro no e quindi
E Paesi intervento pur
Filippini è un grande teologo è una persona anche lui boh che per noi conta moltissimo
L'ala del carcere Don Bosco di Pisa quindi niente ha potuto vedere il carcere dal di dentro non non ci possiamo arrivare quindi si interessa anche sapere che cosa ha provato entrando dentro il carcere
Niente non ci sono cioè ci saranno delle variazioni che forse appunto Francesco Piccioni può semmai parla del pomeriggio al posto del e il dottor Ceraudo comparare la mattina
E comunque ecco volevo così dire per con per finire
Di questo viaggio che
Che poi ci porta nel pomeriggio anche a nelle varie strutture di detenzione quindi a Gorgona isola
Al nel carcere
In un carcere di Firenze
Nel carcere di Pisa perché il convegno è stato fatto a Pisa quindi non per fare localismi ma soltanto perché era doveroso non invitare anche il direttore del carcere di Pisa che c'è potrà dirci appunto in relazione anche alla città come si muove
E per entrare poi anche nel in ospedale psichiatrico giudiziario
Che è una così veramente un un brutto fiore all'occhiello no di questo universo perché i manicomi sono stati diciamo annullarsi o comunque aperti lo PG continua a vivere e quindi niente ci sarà un anche una grossa riflessione su questo
L'onorevole Corleone Pai
Voleva fare appunto delle così Acco delle osservazioni Sante riguardano Angius all'ospedale psichiatrico giudiziario
Non so se ancora arrivato
Comunque quel viaggio ci ha portato in pratica un po'a Roma dove c'è un centro
C'è un sottosegretario alla Giustizia che
Non lo so penso che si impegna abbastanza no per vedere vivere oppure oppure comunque mette tutto l'impegno anche per far vivere un carcere diverso per collaborare in questo senso qua e comunque sarà lui a dirlo più precisamente
Niente volevo semplicemente dire che mia confusione data semplicemente dal viaggio c'è un viaggio difficile no è un viaggio io non sono qua una persona molto formale e comunque una formazione sociologica
Ma non mi interessava nemmeno c'era vere fare una riflessione di questo tipo m'interessava più Racco
Formulare questa così
Simbolica possibilità di viaggiare dentro no siccome
Spesso quando si fanno le cose c'è ci sono diverse interpretazioni no questa struttura della giornata può sembrare una struttura istituzionale
Purtroppo ci sono state delle esclusioni non voluti assolutamente come il centro aiutami a dirlo il PCI ex il centro Maria Rosaria ci
SSA e ce ne dispiace moltissimo ma non è stata veramente voluta intenzionale assolutamente purtroppo son due mesi e mezzo ma il tempo è ancora stato poco no per preparare il tutto niente quindi boh speriamo di viaggiare dentro al carcere perché non ci possiamo entrare quindi attraverso di voi che ci siete dentro e che forse però oggi potete portarci dentro con le parole e poi dopo speriamo che ci possiate portare dentro con i fatti no che possiamo anche entrare dentro al carcere
E detenuti possono uscire fuori ci sia anche un po'di scambio con
E il fuori e il dentro ma io penso di aver detto anche grosse stupidaggini probabilmente in modo anche caotico non sono una persona formale scusatemi se ho fatto delle conclusioni
Però volevo comunicare a ecco anche le emozioni di questa giornata anche se sembra istituzionale non lo era
E questo deve essere ben chiaro il grande vetro non si lega alle istituzioni in senso di così ecco di appoggiare a priori non qualsiasi cosa grande vetro lavora in maniera assolutamente democratica quindi mi interessava dire questa cosa
E viaggiare
Niente certo
Grazie alla dottoressa D'Auria per avere disegnato il modello diciamo così del convegno di oggi della nostra giornata di studio e per aver utilizzato questa metafora che ci fa sempre un grande piacere nonostante difficoltà dei problemi e degli argomenti il viaggio viaggeremo con i nostri relatori all'interno di un universo altamente problematico
L'una
Allora prima di passare la parola a Claudio Salsi ottiche qui sulla mia sinistra che discuterà delle condizioni di detenzione in Italia e abbiamo un messaggio che ora nostro amico
Piccioni
Giorgio Piccioni leggera
Ora era stato invitato alla convegno di oggi Ovidio Bompressi detenuto è un detenuto nel carcere
Di Pisa in questo momento
Fuori per motivi di salute di incompatibilità con l'ambiente carcerario mi sarebbe venuto
Molto volentieri a a questa discussione
Ma ha preferito restare a Roma dove in questo periodo perché lui punta molto alla giornata del Giubileo dei detenuti ritiene che il Pontefice la visita
Alla Casa penale romana poteva avere parole di importante si parla
Della possibilità di fare uscire un ampio numero i detenuti poi citato a ristabilire in in modi e così via ma insomma l'obiettivo è quello di una certa di grande umanità che cosa di guardare al mondo carcerario in termini diversi da quello che siamo abituati a fare ora io leggo la sua lettera naturalmente le cose che dice Ovidio Bompressi sono le cose che pensa a luglio sono in questo caso semplicemente il lettore comunque lo faccio molto volentieri mi che mi sembra che le cose che sta facendo le colpe si siano sì sicuramente importanti
L'orizzonte delle celebrazioni del Giubileo e il perdono perdona gli uomini fra gli uomini il pedone nell'urgenza di comprensione e condivisione per riconciliarsi alla vita in un comune impegno di speranze salvezza
L'amore per il nostro simile vicino e lontano per l'estraneo l'altro tenuto per il povero spaesato e speranze salvezza per ciascuno e per tutti quanti insieme
Nel Vangelo di Luca Gesù alla sua prima uscita pubblica riferisce asse le parole del profeta Isaia
Il Signore mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai poveri a fasciare le piaghe dei cuori spezzati a proclamare la libertà agli schiavi la scarcerazione dei prigionieri
A promulgare l'anno di misericordia del Signore questa profezia si realizza la mia persona dice Gesù
Dall'inizio del suo pontificato e costantemente dall'inizio dell'anno del Giubileo il Papa insiste sulla sacralità egli in viola l'inviolabilità la persona umana sul rispetto e l'amore per l'altro sul perdono al peccatore
A chi pecca a che posto nelle condizioni trasgredire deve essere offerta la possibilità di diventare consapevole di ciò che fa di ricostituirsi di nutrire fiducia renderlo capace di ricominciare una vita nuova
Ma bisogna spalancando le braccia a raccoglierlo è un santo peccatore
Ci fa capire cose scoprire valori che altrimenti moriremo
Il messaggio del Giubileo fosse rivolto in particolare alla comunità dei credenti e tale che interpella le coscienze di tutti
Un invito a un forte ripensamento a rientrare in se stessi e riflettere su dove stiamo andando e h punto siamo se stiamo realizzando l'ideale che ci siamo dati di una vita una società fondata su valori autentici
Il nove luglio prossimo Giovanni Paolo secondo varcherà i cancelli le porte blindate del carcere romano di Regina Coeli
E celebra il Giubileo con le persone detenute idealmente con tutti i carcerati del mondo insieme al papà quel giorno entreranno nelle carceri italiani vescovi cappellani di volontari per celebrare il Giubileo con tutta la popolazione detenuta
Il Papa la Chiesa si fanno interpreti la tensione spirituale e morale per l'umanità abbandonata che non ha quasi alcun riscontro nella Società civile nelle istituzioni del nostro Paese
Tensione spirituale e morale che nel corso di questo Giubileo si sta traducendo in parole atti non formali
Non strumentali che richiamo un senso più elevato di responsabilità e consapevolezza per quanti soffrono dei piedi della margini alti marginalità ed esclusione e fra questi ultimi i detenuti
Cinquanta mila persone ammucchiate alla rinfusa in strutture angustie invivibili una gran moltitudine di detenuti poveri e soli e più dentro per violazione della legge sulla droga e per reati cosiddetti di strada
Molti troppi in custodia cautelare che scontano pene ancora prima di un'eventuale condanna
E ancora il numero elevatissimo di detenuti affetti da patologie gravi spesso infettive quali AIDS epatite virale tubercolosi malattie veneree della pelle le cui condizioni sono quindi da ritenersi incompatibile col regime carcerario
Secondo dati ufficiali di ferite al periodo primo gennaio novantanove il venti settembre novantanove sarebbero stati riscontrati oltre trentacinque mila casi di patologie
Ciò credo dimostri più di ogni altro dato la barbarie del carcere oggi nel nostro Paese
E più che mai auspicabile a questo punto con pronto provvedimenti di sollievo per una moltitudine di detenuti poveri malati Amnistia indulto condono
Venga preso in considerazione dal Parlamento irragionevolmente sottoscritto da tutti comuni impegno civile morale se non con umana compassione
Certo non è la soluzione di tutto il problema ma è una scelta buona quanto tempestiva salvare vite umane dare più assistenza ai malati alleviare sofferenze impedire che le carceri siano cronica dove le malattie dilagano per sovraffollamento in cure contatto
Queste sono senza dubbio scelte buone
Del resto se altre misure possono meglio mirare alla soluzione depenalizzazione estensione delle misure alternative interventi sociali di recupero possono essere complementari a un indulto
Favorire il reinserimento sociale dei detenuti migliorare la capacità la qualità dell'accoglienza
Il nove luglio prossimo l'evento importante grande l'attesa il Giubileo finora nella vita civile del nostro Paese non ha prodotto nulla di significativo nessun gesto di riconciliazione nessun riconoscimento reciproco
Nessun esempio di come non coltivare l'inimicizia a mettere da parte gli interessi personali
Umilmente qui rivolgo un accorato appello affinché questo tempo del Giubileo non trascorra senza che si instauri fra noi tutti un dialogo nuovo un cambiamento una conversione per ciò che è bene all'uomo alla società e alla convivenza civile
Un saluto a voi e al vostro convegno Ovidio Bompressi
Grazie passiamo ora la parola come dicevo prima
Claudio Sardo sorti sulle condizioni di detenzione in Italia
Non è innanzitutto volevo ringraziare gli organizzatori questa giornata per
L'opportunità che mi danno parlare a nome dell'associazione Antigone del nostro osservatorio e anche per la
Squisita ospitalità
Dopo tutto molto apprezzare
Allora come di dicevo
Oggi volevo parlare un pochino dei principali risultati di un osservatore dell'associazione Antigone
A
Posto in essere
Negli ultimi mesi sulle condizione detentiva in Italia
Nel seduto la la nostra associazione prima di
Intraprendere questa iniziativa sera interrogata sulle ragioni di un osservatorio in Italia sulla condizione detentiva perché al nostro interno c'è stato un dibattito piuttosto anche animato sul se sulla questione che fare un osservatorio sull'iscrizione sull'istituzione carceraria in qualche modo voleva dire anche legittimare l'istituzione stessa
Perché nostro interno ci sono posizioni anche che
Giungono dalla tradizione del pensiero abolizionista che è una tradizione molto
Presente soprattutto al Nord Europa molto meno in Italia che ha proprio come prospettiva quello dell'abolizione dell'istituzione carceraria
è prevalsa invece poi all'interno delle nostre associazione una
Visione più per così dire pragmatica della realtà carceraria e quindi abbiamo ritenuto che
Mettere un occhio sul carcere
Aprire alla società civile la situazione carcerata verso l'osservatore potesse essere utile per anche per garantire i diritti delle persone detenute
E in generale i diritti delle persone che lavorano all'interno del carcere quindi non solo i diritti delle persone detenute ma anche i diritti degli operatori penitenziari
Siamo stati guidati quindi da un approccio realista che in qualche modo
In qualche modo
Fa i conti con una realtà che ancora bisogni del carcere che ancora necessità del carcere
E allora abbiamo dovuto Ciaccia voluti partire
Guidati da una sorta di
Aspirazioni luministica
Che la pena carceraria sia effettivamente solo una pena che incide sulla libertà del detenuto
E non si concretizzi invece in altri tipi di sofferenza che sono extra giuridici extra giuridiche e quindi illegittime come purtroppo ancora oggi avviene
E in questa nostra costruzione dell'Osservatorio ci siamo siamo stati guidati ovviamente dei principi costituzionali che regolano la la pena ancora oggi in Italia
Perché purtroppo direbbe qualcuno non mio la nostra Costituzione prevede che la la pena abbia una funzione innanzitutto rieducativa
Umanitaria
E quindi questo è il dato da cui normativo le quali dobbiamo partire
Da questo punto di vista e importante a mio modo di vedere la funzione delle associazioni che
In qualche modo possano dare maggiore trasparenza all'istituzione carceraria
Istituzioni che associazioni che all'estero
Spin soprattutto al Nord Europa sono molto sviluppate penso all'osservatorio internazionale delle prigioni di Lione o all'osservatorio norvegese guidato dal professor Matisse c'è quindi una tradizione molto forte del associazionismo che in qualche modo osserva l'istituzione carceraria
E quindi permette un maggiore scambio anche di informazioni
Tra sul sul sulla condizione carceraria tra interno ed esterno
Vediamo brevemente come ci siamo mossi per costruire questo osservatorio abbiamo ottenuto l'autorizzazione a a fare delle visite all'interno degli istituti
Da parte del
Dottor Malgara quando era direttore del DAP
E trentaquattro dei nostri operatori involontari quindi non abbiamo avuto finanziamenti da nessuno abbiamo anzi optato per una scelta di volontariato proprio per garantire un massimo di trasparenza la nostra attività
Dicevo trentaquattro nostri operatori sono stati impegnati nella visita nella visita circa centosessanta visite a novantacinque istituti di pena quasi tutte le regioni italiane sono state interessate alla nostra ricerca
Che si è fondamentalmente basata in parte su questionari che abbiamo spedito alle varie direzioni dei singoli istituti questionari che riguarda un questionario molto
Diciamo articolato che riguardava i principali aspetti della condizione della vita detentiva
E poi siamo passati anche sul una serie di interviste a testimoni privilegiati
In modo tale da consentire un incrocio tra l'informazione che ci venivano date dall'amministrazione penitenziaria di informazioni che raccoglievamo invece attraverso interviste ad operatori penitenziari volontari che lavoravano che lavoro all'interno degli istituti
Avvocati giornalisti con tutte le persone che in qualche
Misura
Lavorano all'interno del carcere
La nostra nostro approccio anche
Ha cercato di evitare un atteggiamento diciamo inquisitorio di di di denuncia perché ci sembrava opportuno essere in qualche modo più propositivi quindi avere un un atteggiamento
Critico sicuramente ma di
Proposizione poi di di di iniziative tese punto a migliorare garantire una maggiore efficienza dell'istituzione carceraria
Quali sono i principali problemi emersi dalla nostra ricerca
Si possono a mio modo di vedere dividere in due grosse categorie la prima delle quali
E quindi potremo dire ci sono problemi di carattere strutturale
Che in qualche modo fanno i conti con una realtà ineludibile di un
Sovraffollamento poi adesso vi darò qualche dato
E ci sono invece problemi contingenti legati a all'organizzazione dell'amministrazione penitenziaria ci sono quindi questi due due piani che secondo me vanno tenuti distinti
Per quanto riguarda i problemi strutturali
Questi a mio modo di vedere sono dovuti al fatto che nella nostra
Politica criminale il carcere non è ancora diventato l'estrema ratio
Come invece legislatore da molti anni sostiene
Quindi nonostante legislatore abbia più volte
E ma nato delle normative da ultimo anche la la Simeone
La legge Simeone
Che tendevano a far sì che il carcere fosse considerato l'estrema ratio dalla politica criminale in realtà
Questo non è avvenuto per una serie di ragioni che coinvolgono probabilmente la domande di penalità molto forte nell'opinione pubblica che hanno indotto in particolare le forze dell'ordine e anche nella magistratura a utilizzare
Sempre di più lo strumento carcere la pena carcere come quella principale
E allora questo nodo strutturale a mio modo di vedere se può essere risolto solo attraverso nomi modo i denari ha modo di vedere anche della sezione tipo le può essere risolta solo attraverso una modifica del nostro Codice Penale attraverso
L'altra nota tesi che gli o comunque approccio del diritto penale minimo che appunto professor ferraioli da tempo
Propone e che ovviamente non sto qui a a a a a descrivere perché usciremo un pochino fuori tema però questo è il nodo fondamentale per risolvere diciamo questa situazione struttura di sovraffollamento strutturale delle nostre
Le nostre struttura penitenziaria
Vediamo alcuni dati che possono
Così descrivere questa situazione
I dati innanzitutto della popolazione detenuta che ormai da alcuni mesi sono superiori al cinquanta mila unità in particolare al trentuno dicembre del novantanove di il totale dei detenuti ammontava a cinquantuno mila ottocentoquattordici persone
Abbiamo quindi un tasso di detenzione che intorno ai novanta detenuti ogni cento mila abitanti in questo senso per quanto riguarda l'affermazione che faceva Maria Antonietta Lauria prima di me
Diciamo che siamo entrati in Europa anche per quanto riguarda il carcere purtroppo nel senso che ci siamo allineati questo partire già dei primi anni novanta ai tassi di detenzione presenti maggior parte dei Paesi europei
Questo dato però della tasso di carcerazione va
Messo in relazione anche con invece gli indici di sovraffollamento perché dai della dell'esame dei dati che ci sono stati forniti appunto dal dalla dal DAP
In cento sei degli istituti di pena italiani
Pari quindi al quarantanove per cento del totale quindi quasi in metà dei istituti italiani
Hanno un tasso di sovraffollamento superiore al centoventi per cento rispetto al numero dei posti disponibili
E quindi nelle case italiane vi sarebbe una densità globale secondo i dati che abbiamo raccolto di centoventinove detenuti per cento posti disponibili questo vuol dire che c'è un circa un trenta per cento di detenuti in più di quello che le istituti carcerari potrebbero contenere
E questo ovviamente c'è un dato
Estremamente importante
Vediamo un po'qual è la composizione poi di questa popolazione detenuta
Sembra al trentun dicembre novantanove secondo i dati fornitici appunto del ministero i detenuti in attesa di giudizio erano ventitré mila novecentoquarantanove pari a quarantasei oltre quarantasei per cento del totale
Quindi abbiamo una popolazione quasi metà della popolazione detenuta
Che è ancora in attesa di giudizio quindi
Dal punto di vista giuridico formalmente innocente non ancora con una pena passata in giudicato
Sono ventitré mila novecentoquarantanove pari al quarantasette di appunto ventidue per cento della popolazione detenuta
E in termini numerici quindi questo vuol dire come dicevo prima circa ventiquattro mila persone presunto innocente
C'è da notare poi un dato importante che non raccolto i dati del il delle cifre che il ministero ha speso per il risarcimento danni per detenzioni legittime
Che ammontano ad oltre ottanta miliardi pagati appunto a titolo di risarcimento tra l'ottantanove e i novantotto che è una cifra
Certamente per il bilancio dello Stato non
Rilevantissima però da
Non è un caso che l'Italia si è uno dei paesi più condannati davanti al Consiglio d'Europa detenzioni illeciti
Vediamo un pochino di vedere così vediamo un pochino i quali sono alla qual è la lunghezza e la durata delle pene
Cioè che tipo di
Detenzione prevale all'interno di questa popolazione il trentadue per cento dei detenuti condannati in via definitiva
De sempre al primo gennaio questo il primo gennaio due mila doveva scontare una pena inferiore ai tre anni quindi per reati di non
Grandissimo rilievo
E solo il ventuno per cento invece una pena superiore ai dieci anni
è presente ancora una quota più c'è diciamo non non il rilevante di ergastolani che ammontavano
Al dieci febbraio due mila alla cifra di mille centonovantatré ergastolani di cui seicentosettantadue definitivi
Ed a notare che questa cifra di Castorani in costante aumento se pensiamo che
Questa cifra nella primavera del novantadue era pari a quattrocentootto
Siamo saliti oltre quasi al mille duecento quindi siamo abbiamo quasi triplicato la quota di ergastolani nonostante da più parti si dica che ormai l'ergastolo in Italia non esiste più di fatto ma pare che così non sia
Quali sono le violazioni più frequenti per cui
Per le quali appunto si è detenuti c'è un venticinque per cento di reati contro il patrimonio una quota molto rilevante o superiore al venti per cento di reati violazioni sulla legge di stupefacenti
Mentre le lesioni reati contro la persona quindi omicidio lesioni violenza sessuale ed altri sono
Costituiscono una quota pari al tredici per cento della popolazione detenuta
Noi sappiamo oltretutto che
Così detto quelli sociologia chiamano processo di criminalizzazione cioè il percorso
Attraverso quali si giunge poi alla detenzione è un processo molto selettivo dal punto di vista sociale cioè in carcere finiscono anche recentemente la sostenuto Caselli in in carcere finiscono i poveracci ha sostenuto e greche i nostri dati lo confermano
Se pensiamo che
Gran parte della popolazione
Detenuta oggi e di estrazione
Extra comunitari e quindi sono detenuti stranieri in particolare al trentun dicembre novantanove gli stranieri in carcere uno quattordici mila cinquantasette
E tutto questo
Deve essere Koons visto anche nell'ottica soprattutto di una sempre maggiore presenza di detenuti stranieri soprattutto nelle carceri del Nord alcuni carcere del nord la percentuale di detenuti stranieri supera ormai il quaranta per cento dirittura in a Torino in particolare e a Padova ci sono
Valore percentuale di stranieri elevatissime nel sessantadue per cento a Torino addirittura l'ottantacinque per cento nel caso della casa circondariale di Padova quindi sono numeri veramente inquietanti
Che ci sia una selezione per età per status occupazionale per istruzione confermato dal fatto che il cinquantasei per cento della popolazione detenuta risulta non aver
Adempiuto agli obblighi scolastici quindi sono persone che non hanno non non hanno raggiunto al almeno la licenza media
C'è poi tutta la problematica che forse verrà trattata in maniera anzi senza forse sicuramente verrà trattata in maniera più esaustiva dalla dal dottor Ceraudo della
Popolazione tossicodipendente sieropositiva ormai la quota di popolazione tossicodipendente in carcere si stabilizza sul trenta per cento ormai da molti anni questo avviene si è stabilizzata c'è da notare però che questa popolazione sta tendenzialmente sta invecchiando cioè finiscono in carcere tossico di perché tossicodipendenti che hanno una carriera
Di tossicodipendente piuttosto lunga alle spalle quindi comunque problemi ulteriori di cronicizzazione della problema tossicodipendenze
C'è poi tutto il il discorso appunto sui detenuti sieropositivi che sempre al trentun dicembre novantanove erano dà i dati ministeriali mille seicentotrentotto pare quindi al più del tre per cento della popolazione detenuta
E
C'è anche una quota di centosessantatré unità di detenuti INAIL s'conclamato quindi in qualche modo nonostante anche qui ci sia una legislazione che ormai da partire dal dalla
Dal novantatré con la famosa legge duecentoventidue prevederà scarcerati prevedeva scarcerazione automatica
Del persone in eyes conclamato attualmente esistono ancora in invece una non per i soli a quota di persone innesco calmato detenuto
Edano dare poi rispetto alla situazione del fenomeno i DS che sono in calo di
I numeri di dei del dei test dis sulla sieropositività in ingresso e questo può diciamo si potrebbe ipotizzare che ci sia una certa quota di sommerso cioè di detenuti che sono sincero positive ma non sono conosciuti come tali dall'amministrazione
Ecco detto questo sui sui dati
Diciamo
Statistici che abbiamo levate che abbiamo cercato di analizzare
Abbiamo poi fatto merce dell'osservazione di carattere più per così dire qualitativo sulla
Sull'andamento della amministrazione penitenziaria dei singoli istituti
E veniamo quindi alla seconda parte a quella seconda categoria che di cui facevo cenno all'inizio cioè dei problemi contingenti
Mi pare di poter dire che
Intanto occorresse superare un atteggiamento che
Vedo molto presente nell'opinione pubblica soprattutto nel dibattito sui giornali e alla televisione di gettare la colpa su qualcuno su qualche categorie in particolare credo che
Sì è un atteggiamento eccessivamente semplificante e che non consente di fare passi avanti dal punto di vista poi dell'operatività quindi realtà la situazione così perché c'è una situazione è una un sistema che non funziona non si può scaricare su qualche categoria
Professionale
La la colpa di di questo di questa situazione
Credo che l'amministrazione penitenziaria come emersa dalla dal l'attività dell'osservatorio Antigone soffra dei mali tipici della nostra pubblica amministrazione
E sono mali aggravati dal fatto che
La pubblica amministrazione rappresentata appunto dall'amministrazione penitenziaria e un'amministrazione che molto poco a contatto con la società civile
Credo che la pubblica amministrazione migliora funzione in maniera
Più
Come dire efficiente quando è stimolata
Dalla società civile quando l'utenza lati la clientela per così dire sottopone la pubblica amministrazione una serie di critiche ad una serie di stimoli nel caso della pubblica amministrazione dell'amministrazione penitenziaria
Occorre chiedere chiedersi qual è il pubblico degli utenti cioè qual è
Lo stimolo che può arrivare dalla società civile
Chi sono gli utenti del carcere perché i tempi del carcere sono certamente in primo luogo dovrebbe essere la popolazione detenuta ma molte volte questa popolazione non ha voce per far sentire i propri
Così proprio di propria Disario
E quindi si fa si è parlato molto in questi in queste settimane dei il discorso dei maltrattamenti
Tutto la nostra la nostra attività di ricerca si è svolta prima dei fatti famose di di Sassari e quindi
Credo che si possa dire
Non so che non sono emersi dei fatti
Diciamo di maltrattamento generalizzato che quindi questa situazione di Sassari sia sicuramente una situazione gravissima ma che non può dirsi generalizzata cioè non non non credo che la il problema principale del diciamo nel nell'ambito degli istituti penitenziari italiani sia quello dei maltrattamenti del maltrattamento fisico c'è tutta una situazione di disagio di maltrattamento più sottile
E meno fisico materiale che secondo me va sottolineata
Naturalmente senza nulla toglie che poi ovviamente la gravità degli episodi specifici che andranno
Indagati ovviamente responsabile andranno
Puniti
Quali sono i dicevo diciamo i principali
Problemi
Chiudo subito
Che sono emersi dalla nostra dal nostro osservatorio rispetto alla qualità del servizio carcerario ci sono dei problemi di carattere strutturale degli istituti penitenziari e non voglio qui anticipare cose che darà poi solamente Nicola Solimano dopo di me però ci sono dei carceri costruiti nel novanta non faccio nomi ma che sono cadenti faccio un l'esempio di un carcere piemontese che
Inaugurate nel novantuno che non ha l'allacciamento dell'impianto idraulico al
Alla Rete diciamo comunale per cui ha dei pozzi artesiani che hanno praticamente distrutto l'impianto idraulico all'interno del del carcere e ammissione del direttore nel giro di due tre anni sarà preferibile
Abbattere il l'istituto e costruirne uno nuovo perché è assolutamente una situazione improponibile questo ci fa capire che tipo poi soprattutto coi nella prospettiva che a quanto pare e presente di costruire nuovi carceri bisogna capire come come li costruiamo al di là poi dell'architettura e quindi della del tipo di architettura utilizzata ma anche la qualità stessa delle strutture
Curare diciamo se non altro dei servizi relativi
C'è poi un tutto problema del di una carenza di direzione locale ne abbiamo
Visto parecchi carcere soprattutto di provincia che sono del veri provvisti tutti fantasma nel senso che da quando sono stati istituiti non hanno mai avuto un direttore fisso in loco ma sempre direttori immissione questo ovviamente fa capire la precarietà
Che viene vissuta da questi istituti con continui cambiamenti di direzione quindi ovviamente con tutto quello che questo questo è ammesso
C'è poi una certa incapacità secondo me di lavorare per progetti di verificare i risultati da parte degli operatori penitenziari
Quando cioè ci si interroga io ho avuto modo di di di fare anche alcuni corsi di formazione per operatori penitenziari nell'ambito dell'attività del gruppo Abele di Torino
Quando ci si interveniste superato le penitenziari soprattutto quelli del del custodiale su quali sono gli obiettivi del carcere duro non sanno quali sono gli obiettivi del carcere cioè non hanno una cultura del progetto e una cultura poiché la verifica del progetto stesso
E questo è molto importante per una nel miglioramento nella qualità del servizio
Esiste poi il problema di un personale che non gratificato e demotivato e a a volte scarsamente formato
Questo vale sia per i custodiale sia per il trattamentale
C'è all'interno dell'amministrazione penitenziaria una in capacità di lavorare in Rete sia all'interno tra i vari settori dell'amministrazione penitenziaria punti conflitto latente
Che a volte emerge a volte no tra settore trattamentale settore custodiale e qui non bisogna secondo me partire anche da
Partito preso dare la colpa a qualcuno le colpe qui sono sono di entrambi i settori che non comunicano che hanno un'immagine io ho avuto modo di fare alcune ricerche anche più specifiche sul conflitti tra la cultura diciamo carcerarie del trattamentale la cultura carcerarie del del custodiale e c'è proprio un problema di comunicazione è un problema di immagine reciproca tra operatore del trattamentale operatori del del custodiale
Lo stesso fatto secondo me che ancora dopo i recenti fatti di Sassari
I giornali continuino a parlare di guardie carcerarie quando invece ormai energie gli agenti di polizia penitenziaria molti anni che si battono per farsi chiamare agenti di polizia penitenziaria non guardie è una della battuta di un agente diceva le guardie si fanno la guardia si fa gli animali feroci non si fa anche agli uomini questo indica proprio come non ci sia una cultura del rispetto reciproco poi naturalmente il discorso si potrebbe fare anche l'inverso voglio dire questo
E è un un esempio che faccio
Poi FI con crudo direi c'è un'eccessiva anche all'interno dell'organizzazione dell'amministrazione per iniziare a livello locale una eccessiva gerarchiche gerarchizzazione del
Degli istituti e perché c'è una tendenza la delega al direttore una una una delega quindi alla al vertice dell'Amministrazione che impedisce intanto impedisce come dire la creatività del singolo operatore e poi visto il susseguirsi di cambiamenti di direzione molti interventi che partono con una certa direzione momento e che cambia direttore vengono abbandonati perché c'è un'eccessiva personalizzazione dell'intervento rispetto alla singola al singolo operatore
Delle che in breve sono questi i principali risultati ecco il nostro contributo dell'osservatorio verrà pubblicato tra qualche settimana dall'editore Castelvecchi quindi chi fosse interessato può ed acquistare questo
Questo rapporto di dell'osservatorio potrà sarà reso disponibile attraverso appunto l'edizione l'editore Castelvecchi
Ringrazio
Grazie a Claudio sottile per aver
Così precisamente delineato un panorama accidentato e Fosco ha usato l'espressione numeri inquietanti e io credo che abbia perfettamente ragione sui numeri inquietanti che ha portato alla nostra attenzione
E che dovranno essere attentamente il Consigliere ecco ora la parola passa Nicola Solimano della Fondazione Michelucci architettura della pena
Naturalmente io mi scuso con i relatori per
La tirannia del tempo che è anche un po'la democrazia del tempo per far parlare tutti bisogna essere un po'tiranni il paradosso e questo e quindi mi scuseranno i relatori se di tanto in tanto faccio circolare un foglietto nel quale si dice
Di abbreviare
Grazie
Colgo Rick
Nel tema architetture carcere
La prima osservazione da fare che l'architettura come molti altri sapevi che sono entrati nella sfera del carcere
è stata molto spesso va interpretata nelle forme specifiche della pena né di massa subordinata
Questo prevalentemente perché il carcere tollera poco l'inclusione di altri saperi rimastogli era il carcere ha una sua autonomia ha una sua forza di inerzia che trae ragione dalle dei meccanismi che regolano i rapporti fra chi detiene chi di e chi detenuto dal meccanismo della pena
Nella gran parte dei casi l'architettura rimosso questa sudditanza
Solo poche architetti hanno vissuto con un certo disagio
I vincoli le costrizioni di una progettazione inchiodata alle esigenze di sicurezza
Altri pochi ma importanti hanno praticato una sorta di obiezione di coscienza ci si sono astenuti
Con quali motivazioni nel caso di Michelucci emblematico in questo senso
Da alcuni anni la Fondazione con la Regione Toscana con la collaborazione del rispettato distrettuale a attivato un Osservatorio regionale sulle strutture penitenziarie
Va fatta anche perché la la Toscana ricordava prima
è una serbatoio interessante da questo punto di vista intatto perché la regione a più alta densità queste nuvole istituti ne ha diciannove e a tutte le tipologie di istituti a casa circondariale case penali
Istituto minorile nell'ospedale psichiatrico giudiziario le le casse di lavoro a a Lissone
Ma anche perché questo sistema era rappresentativo
Delle diverse epoche carcerarie e delle trasformazioni che quest'anno subito
E possibile ripercorrendo questo sistema di strutture appunto di percorrere e per intero la vicenda degli spazi destinati alla pena
Si va dal dirottamento di ex conventi come le casse delle vecchie carceri fiorentine o di vecchie fortezze ovile come nel caso di poteva riporta Zurlo Montelupo
Fino alle prime architetture realizzate appositamente per la pena sul modello del panottico punto di sorveglianza centrale come erano alcune sezioni delle murate
C'è poi ci sono per testimonianze delle di istituti costruiti all'inizio del secolo e durante il fascismo
Distinto di Pisa e per esempio uno di questi
Fino a quelle strutture che hanno conosciuto la stagione breve delle riforme all'inizio degli anni settanta e poi il contraccolpo delle controriforme emblematico il caso di Sollicciano da da questo punto di vista fino alle ultime architetture penitenziarie
Che hanno segnato definitivamente il trasferimento degli istituti verso la periferia sempre più estrema e l'abbandono delle carceri che erano situate invece
Nel cuore delle città
è il caso per esempio di Livorno
Questo Senato la sua Toscana consente non solo di libri percorrere questo iter ma anche di a ragionare e riflettere su alcuni fenomeni distorsivi che hanno segnato in maniera evidente i piani di edilizia penitenziaria degli ultimi venti venti anni in particolare
Fenomeni distorsivi né i modi né i mezzi né i tempi di realizzazione
E che hanno distinto le modalità di realizzazione degli studi penitenziale dagli ordinari modalità di realizzazione delle opere pubbliche in questo paese
Questi fenomeni hanno riguardato in particolare l'espropriazione delle competenze degli enti locali in materia di localizzazione urbanistica per esempio
Hanno prodotto degli iter procedurali che erano caratterizzata della data secretazione delle opere
E quindi la segretazione della qualità delle opere
Da un'opacità un'opacità delle sedi in cui si decideva si progettava
Un'incertezza delle stime della spesa
E dei tempi di realizzazione il ricorso continuava a tecnica delle varianti in corso d'opera
L'esito è stata una produzione blindata di una serie di complessi carcerari da parte di società specializzate che hanno operato in condizioni di totale di separatezza dal dal mercato e dalle possibilità di esercitare una critica nei confronti di questa produzione edilizia carceraria
Da un punto di vista della diciamo del territorio della città
Gli enti locali hanno di fatto subito una condizione di extraterritorialità del carcere cioè le scelte da un punto di vista del delocalizzazione delle dimensioni la tipologia hanno completamente saltato
Se non in pochi tentativi di concertazione peraltro non sempre andati a buon fine
Dicevo quest'ultima stagione ha depositato nel nel paesaggio urbano
Una serie di complessi carcerari che si caratterizzano per la loro serialità per essere di fatto prodotti in serie indipendente dallo dimensioni una e all'unica variante a un certo punto e completamente dei costi decontestualizzati da un punto di vista della dell'ambiente dal rapporto con la città hanno completamente ignorato
Questo tema
Si tratta di una trentina di istituti in tutta Italia
Ispirati tutti a criteri di elevati elevati di sicurezza in cui gli spazi collettivi sono molto ridotti
La rete all'attenzione molto molto concentrata e poi ci sono ampi spazi liberi spesso inutilizzati fra i corpi di fabbrica il muro di cinta
Lo scenario urbano è sempre la periferia estrema
Mentre ripeto l'unica variante apprezzabile erano le dimensioni di questi istituti anche Toscana abbiamo un esempio sintomatico e paradossale di questa produzione insieme di questo calci di Fitch
Perché i punti di controllo erano tanti che richiedevano per ogni passaggio la presenza
Di un l'agente di polizia penitenziaria
Non è stato mai aperto
Il Comune si è interrogato e a suo tempo Cinti al per lo anche sulla possibilità di riutilizzarlo
In qualche maniera avendo la possibilità attraverso una legge particolare di riacquisire a prezzo ridotto diciamo dal dallo Stato questa struttura
Quando l'abbiamo visto abbiamo scartato subito l'ipotesi che circola più frequentemente che era quella di fare un centro d'accoglienza per immigrati ovviamente la costa avete ci sembrava un pochino incongruo
Avevamo suggerito al al sindaco di pesce ricerche ci arriva chiamato che l'unica possibilità di utilizzare una struttura così rigida così forte impatto così pesante era che son affidarla a a una cooperativa di giovani che poteva farci delle sale prova per per gruppi musicali una cosa che stavo già se completamente questo simbolo così forte
Di pena il Comune ha fatto due conti ha capito che i costi di gestione non avrebbero mai raggiunto il costo d'acquisto
E questo fossile di cemento giace nella campagna pistoiese
Abbandonato abbandonate a se stesse è un inevitabile degrado
Ecco nel recente passato
In questi anni si era evidentemente aperta anche nell'amministrazione Petenzi penitenziale una riflessione su questi su questi indirizzi una riflessione che era stata caratterizzata intatto da una salutare
Non salutare stop alla costruzione di di nuovi di nuovi edifici e poi sulla riflessione su come poco in particolari contesti le nuove strutture si fossero vi adeguate passata la fase dà grande sicurezza degli anni settanta ottanta diciamo si Fossoli adeguati a compiti nuovi ed un rapporto diverso sia per quanto riguarda le attività interne che per quanto riguarda il rapporto con l'esterno fatto invece vecchi istituti si fossero dimostrati molto più flessibili da questo punto di vista non foss'altro per la contiguità fisica con il tessuto urbano il caso di Milano da questo punto di vista assolutamente emblematico
Se e in questo contesto alcune scelte possono assumere un valore simbolico in quel momento
Era stato ripescato dal cassetto dei sogni dimenticati il progetto di Michelucci tende il Giardino degli incontri a Sollicciano era un progetto io ho tredici anni fa
Si trattava di realizzare uno spazio per gli incontri con le famiglie che sostituisse orribili sale colloqui e che era stato pensato e che probabilmente potrebbe essere uno spazio strappato al carcere di consegnato invece al rapporto con l'esterno riconsegnato al al rapporto con la città
Si direbbe che la fase non è durata moltissimo
Perché il segnale di inversione sono tanti ne sono fanno ritornare operano sembrano far ritornare il carcere nel cono d'ombra della della sicurezza ad ogni costo
Anche nel le vicende di Sassari richiamate più volte stamattina
Lo sdegno ma che l'interesse attorno al tema suscitato si direbbe che hanno prodotto una serie di misure ma anche di invocazioni tutte nel senso della
Per la sicurezza
Per rimanere Caputo sul piano dei gesti simbolici in un decreto di poche settimane fa del ministro inviasse giustizia in cui si stanziano
Numerosi miliardi per e diritto di interventi di edilizia penitenziaria non so se abbiamo capito bene o male ma che
Abbiamo capito male
Suggerirei di Contri
A sul avrà meno questo si chiama Symbol forno l'abbiamo risparmiato
C'è da dire però che in quel piano ci ci sono interventi ma non ci sono casse per la semilibertà non ci sono misure per strutture per le misure alternative o per i rapporti con la famiglia cioè prevalentemente carcere
E carcere vuol dire io credo inevitabilmente nuovi detenuti
Che la costruzione di nuove carceri
Non serva ad attenuare il sovraffollamento ma creare nuove domande di penalità e la la lezione che ci viene da dal modello che pare l'Europa stia inseguendo velocemente con l'americano d'America ha funzionato così
E che quello pare sia il modello di riferimento lo lo dimostrano
L'andamento dei tassi di carcerazione Paravia Sanzo ottima
Dal periodo ottantacinque novantacinque ritardi è passata da settantasei detenuti
Per cento mila abitanti a novanta si è allineata alla Francia all'Inghilterra
Alla Spagna
Spagna appena più sopra ma dappertutto in Europa anche in in paesi colui che avevano tradizionalmente un bassissimo tasso di carcerazione in questi dieci anni cresciuto dopo il novantacinque ha continuato ha continuato a crescere
In tutta Europa di immigrati
In maniera paragonabile a quanto avviene per i neri gli Stati Uniti stanno diventando una fascia consistente della popolazione
Carcerarie non sempre credo
Questo sia addebitabile al fatto che che sono da classificare fra i poveracci non è non è solo quello il motivo credo
Dappertutto commentano in tutta Europa detenuti tossicodipendenti in nome della lotta alla droga si sta
Conducendo una un attacco una una guerra agli strati più indesiderabili della società in molti casi come è stato felicemente del del lo studioso
Si tratta di una guerra molti papà e bagna
In Inghilterra il governo laburista introdotto misure di abbassamento dell'età penale
Minima misure del genere sono in discussione Spagna ogni tanto se ne discute anche in Italia
A Firenze questa discussione si fa molto spesso bensì
Bisogna dire che
Questi indirizzi non mancano di suscitare un certo consenso cioè non ottimale
Anche se alzo le suggestioni della tolleranza zero
Trovando una corrispondenza di un tessuto sociale intimorito che pronto a mobilitarsi contro tutti i possibili competitori di quote di benessere o di quote di servizi la riduzione dello Stato sociale sta erodendo
Ancora di più
Al contrario chi non condivide questa deriva penale
Ha una strada tutta in salita le soluzioni non sono facili ovviamente
Però mi sembrano inevitabili da ricercare nell'allargamento di diritti sociali nell'aumento di misure di tutela delle fasce più deboli la popolazione per l'aumento in generale delle poi a capacità di flessibilità e di permeabilità dalla città h alle condizioni di chi sembra rimanere indietro rispetto rispetto al passo che la globalizzazione della velocità con cui tutto tutto avviene
Io spero che questo bivio fra due modelli
Sia presente in chi amministra chi deve operare scelte in questo settore grazie
Grazie ricorda Solimano anche sottolineato questa contraddizione tra architettura architettura qua vincolata credo proprio nella lezione
Più autentica immediata di Giovanni Michelucci che chi ha avuto la fortuna di conoscere naturalmente ricorderà
E naturalmente tutte le preoccupazioni che sono già emerse ritrovano una
Possibilità il vero di collocazione anche l'interno della strutturazione fisico degli istituti penitenziari su questo noi dobbiamo ulteriormente i riflessi
Io le chiamerei
Il dottor Alessandro Margana
Che dovrà
No no non mi dovete moltiplicare dunque
Allora provo ABB alcune cose cercherò perché siccome le cose sono più il il dirle dovrà essere fatto telegraficamente per non sforare tempi che giustamente
Devono essere rispettati
Io partirei da quelli di cui si parla in questi giorni con notevole insistenza erede l'indulto
Io non voglio essere riprese Sivo ma devo prendere atto di un fatto che il tornare a parlare di indulto è un
Per registrare comunque un partire perché registrare generalmente si registrano diradato i fallimenti ma è un partire da un fallimento
Il fallimento è quello che il sistema penale complessivo non riesce a gestirsi in modo tale da essere compatibile quantitativamente con le strutture che abbiamo
Quindi l'indulto l'indulto è in modo con cui tradizionalmente si è ricorsi prima che
Diciamo sì vedessi all'orizzonte in modo
Definitivo affermato il sistema penitenziario nuovo in cui le misure alternative facevano parte
Era il sistema di da sempre utilizzato era il sistema che si usa per il per il troppo pieno e c'è un a un certo momento si raggiunge un certo livello cioè un'uscita e da quell'uscita di troppo pieno va fuori
Questo è la cosa che è stata utilizzata sempre
è una razionalità dal punto di vista idraulico non lo è dal punto di vista penale
E devo dire voglio dire che appunto senza essere repressivo ma con qualche cioè in ogni
Perché direi per istituita dirò che ci sono pene effettivamente in carcere che
Ricevono dall'indulto un una adeguamento razionale pene in certi settori e sappiamo soprattutto quale quello delle delle applicazione della legge stupefacenti che a quei
Quei quantitativi di Pina robusti Issime che sono stati introdotti con le modifiche del mille novecentonovanta
Ma ci sono reati per i quali si sta arrivando ormai attraverso le influenti dei vari vitigni processuali a quote di pena modeste per le quali modeste insomma ecco Cetto che è frequente trovare condanne per omicidio a quattordici o quindici anni non c'eravamo abituati sembra che effettivamente in altri Paesi siano misure di questo genere siano abbastanza largamente utilizzate ma nel nostro Paese le pene per omicidio superavano di gran lunga vent'anni come regola o almeno
Si schieravano con qualche attenuanti al di sotto di poco dei venti anni
Ora si arriva a quindici quattordici se si parla di un condono di tre anni si vedrebbe diminuire ulteriormente queste cose è un dato che conta quello che conta ma però ecco teniamo conto che la tecnica del troppo pieno a questi
Questi aspetti
C'è un aspetto poi su cui
Devo dire che insomma siamo immersi in un Paese originale insomma perché fino all'altro giorno si è parlato insistentemente di pene da aumentare al massimo di scarcerazioni tempi dire al massimo e con serenità oggi si parla di dieci dodici tredici mila persone da scarcerare in quattro e quattro
Con gli effetti che poi sappiamo perché niente scendi pronto il con l'indulto
Piove sul giusto e sull'ingiusto arriva tappeto e quindi è dato senza nessuna valutazione delle situazioni e con gli affetti e senza nessuna preparazione delle situazioni
Allora quello che colgo appunto è quello che è evidente è
Diciamo c'è da registrare il fallimento del sistema
Penale che dovrebbe funzionare che dovrebbe funzionare il sistema dei il fallimento del sistema penale che a un base ben precisa nella costituzione e soprattutto nell'applicazione che della Costituzione è stata fatta dalla Corte costituzionale
Che da che dovrebbe
Che in sostanza da largo spazio alle misure alternative all'esecuzione della pena e che dovrebbe quindi attraverso queste in particolare consentire un drenaggio
Della quantità di persone che arrivano in carcere un drenaggio all'inizio non facendoci entrare un drenaggio durante facendoli uscire
Questo discorso non funziona diciamo che non funziona bene
Perché funzionare funziona e quando si dice che funziona si deve prendere atto che ci sono circa venticinque mila persone in misura alternativa alla detenzione se queste non fossero misura alternativa noi avremmo si è parlato di circa ottanta mila persone in un sistema
Che non ne tollera cinquantacinque che non è tollerato cinquantaquattro quanti sono
E quindi in definitiva dobbiamo quanto meno al beh al sistema delle misure alternative qualcosa ma il sistema delle misure alternative potrebbe essere più efficace
Ci sono delle ragioni per cui in questo sistema non funziona
E direi
Che anche se si ripetono cose dette tante volte
Bisogna tornare a ripetere
La struttura penitenziaria non funziona
Non funziona nel modo in cui potrebbe sostenere il sistema il drenaggio del sistema non funziona
Il sistema carcerario penitenziario perché è stato fatto senza pensiero senza pensare alla costruzione organizzativa di quel sistema in funzione
Di quel
Di quella produzione di quell'esito di quel di quella finalità particolare il carcere si si muove a oggi all'interno meno attività di quanti ne aveva quando è uscita la legge penitenziaria
Drammatico sul piano del lavoro dico essenzialmente su altri piani
Ci sono realtà molto a a macchia di leopardo come si dice diverse sul territorio dello Stato in cui ci sono realizzazioni anche significative e importanti
Ed invece realtà in cui queste non ci sono ma il dato della Burgo che dovrebbe riempire un po'la giornata delle persone è il dato più manchevole più drammaticamente manchevole messi vedi
Come questo dato Fossa cambiare
Non si vede
C'è una legge in preparazione la legge Smuraglia che cosa succederà
Quando saranno facilitati gli ingressi delle delle
Di aziende esterne all'interno degli istituti che cosa succederà sì rimarrà diciamo quella difficoltà da parte della struttura penitenziaria ad attrezzarsi per l'acquisto
Sul piano del pare tutto quello che è necessario per ristabilire questi rapporti perseguirli per coltivarli e sul piano del dell'attività che comporta un muoversi all'interno dell'istituto
Oggi la realtà è quella di
In moltissimi istituti di venti ore dentro lascia
E la realtà venti ore dentro la cella è una realtà con la quale e rispetto alla quale è diventato perfettamente compatibile il sistema complessivo cioè il sistema complessivo si adatta questa situazione
E per cambiarlo bisogna scuotere un sistema che è difficilissimo da scuola
Se si vuole io non voglio insistere sui fatti che hanno attratto tatto l'attenzione anche perché infatti emergenti sono sempre fatti
Che distolgono dall'attenzione sui fatti di fondo da cui in qualche misura derivano insomma vengono fuori pr deformazioni per distorsioni una vengono fuori da una situazione di fondo
Ecco e sulla situazione di fondo che bisogna fare attenzione e non la si fa e questi fatti ad un certo momento attraggono l'attenzione su una certa su un cerchio fatto enorme che attira l'attenzione lo distolgono d'arresto il resto resterà esattamente com'era senza che sia modificato
Ma il problema appunto è di modificare il resto
è di riuscire a farsi che ci si prepari a al fatto che il carcere non può essere il niente di vita che
Perché questo è la realtà niente di vita cioè un tempo che passa senza far nulla
Le persone che lavorano all'interno del carcere non sono circa il ventiquattro per cento come delle statistiche sbagliate sul piano aritmetico
Ci dicono su non sono più del dieci per cento probabilmente sono meno del dieci per cento
Quindi è un discorso difficile noi dobbiamo avere un altro tipo di istituti un altro tipo di organizzazione
Siamo qui ancora con il gli organici della personale trattamentale che più o meno ci ci hanno sono stati pensati intorno agli anni settantacinque poi rivisti senza molte crescite intorno
A agli anni Novanta io devo dire che una delle cose che mi ha stupefatto di più è che nel mentre mi trovavo in quel l'uomo formano il è arrivata in fondo ed è stata approvata la modifica dell'organico del personale civile dell'amministrazione penitenziaria
Quella modifica dell'organico nata tra il mille novecentonovantasei se non sbaglio e conclusasi nel mille novecentonovantotto ma licenziata prima dal da era già partito
Era una una modifica che riduce il personale dell'amministrazione penitenziarie civile di quasi tre mila unità
Di quasi tre mila unità
E da undici mila ascendono otto mila e c'erano il in funzione quando io sono andato più o meno tanti sono rimasti poco più di cinque mila persone
Questo era l'organico del personale ridotto tra il novantasei e novantasette come gli ho detto cento con eliminazione di figure secondarie che ormai non aveva più senso ma senza cogliere l'occasione
Per
Creare in organico necessario che tutti sapevano essere necessario sì carceri doveva fare quello che doveva fare
Allora ecco una struttura che non funziona perché non viene fatta funzionare la trascuratezza l'indifferenza di tutti questi anni non può essere qui sta non funzionerà anche l'istituzione giudiziaria che dovrebbe pensare
Tra queste cose io devo dirlo con una certa amarezza perché ne faccio parte ma in sostanza
Il il o impressionisti anche sotto la pressione di questo
Di questo motivo ricorrente della sicurezza molti dei dei miei colleghi abbiano un pochino coscoperto una sorta di obiezione di coscienza rispetto a quello che fanno
Per cui il sono più attenti a un'ipotesi di pericolosità sociale che certi fatti commessi da queste persone
Denotano piuttosto che dal tentativo di superare attraverso appunto gli interventi che ci sono dati proprio quella situazione da cui loro sono partiti attraverso un
Intervento di tipo diverso dal carcere oppure portando in carcere poi permessi premio con altri interventi qualcosa di diverso da quello che il carcere e costretto ad essere è costretto per per le risorse che ha che sono le pochissime che dicevo prima
Ecco per quindi le misure alternative potrebbero essere di più quindi i permessi premio potrebbero essere di più e potrebbero rispondere di più
E e cambiare il clima delle strutture penitenziarie ma purtroppo le cose non vanno in questo modo
Il d'altronde d'altronde qui sta
Figura in definitiva
Queste questo legare la funzione del giudice che dovrebbe pensare a far camminare questo sistema dell'esecuzione penale il giudice di sorveglianza
Questo legare le mani al giudice di sorveglianza non dipende solo dal fatto che si lega a lui stesso
Dipende dal fatto che tutte le riforme che restrittive della legge Gozzini del mille novecentonovantuno novantadue
Hanno messo il la magistratura di sorveglianza contro il muro nel senso che
Diversamente dalle altre magistrature
Deve è una maggiore deve stare particolarmente attenta a quello che fa
In che senso nel senso che essendo necessaria la informazioni di polizia acquista informazioni di polizia in definitiva diventa una specie di pari sovente negativo dal quale
Deriva appunto questa difficoltà del magistrato di sorveglianza di sottrarsi a questa acquista
Situazione a questa posizione e di qui la riduzione di molte delle possibilità che il magistrato ha noi sappiamo che
è stato fatto un tentativo un tentativo generoso voglio dire che è quello della legge
Della legge Simeone Saraceni Fassone sono vari publicae approvato per la strada
Questo tentativo era generoso ma era anche un pochino ingenuo era un tentativo illuminista pensare che il fatto che tutti potessero chiedere le misure
Alternativi alla detenzione portasse ad
Fare accedere tutti alle misure alternative alla detenzione
La il concreto della
L'applicazione della Simeone è probabilmente il ha probabilmente un primo aspetto per cui non si entra in carcere ed è che per una
Per una aspetto particolare della legge Simeone che credo che sia in fase di correzione
Il molte
Molti degli ordini di esecuzione con invito a fare le domande di misura alternativa non vengono consegnati alle persone quindi ci sono molti esecuzioni che non vengono fatte questo nell'unico
L'unico drenaggio che è stato fatto ed è un drenaggio Cecco perché è un drenaggio senza conseguenze cioè senza conseguenze quello di un parente dalle persone incerto ma non cerco di fargli avere le misure alternative ci sono persone che non sanno neppure poco almeno cerchiamo di non sapere ci riescono che c'è una esecuzione in corso nei loro confronti
Questo è il primo e petto ed è un è petto tutto sommato deflattivo però dico
Ragionevolmente devo dire perché qui ritorno anche qui ritorno repressivo l'esecuzione il sistema dell'esecuzione penale se c'è deve funzionare
E quindi se un da persona non si trova non si può cercare all'infinito perché
Bisogna che cominci una procedura nei suoi confronti e a quel momento potrà essere rintracciato sennò sono confuso su questo punto ma il discorso funziona in questo in questo senso
Ecco una volta che però l'esecuzione cominci attraverso la comunicazione del comincia si avvia attraverso la comunicazione dell'ordine di esecuzione ci sono persone che non si rendono conto di cosa devono fare
Sono moltissime le persone che non fanno domande
E ci sono molte persone che possono anche fare le domande ma che non hanno nulla da chiedere
Di concreto di di di diciamo fornito di risorse effettive che posso apparendo far dare loro le misure alternative qui comincia il discorso
Molte delle persone che sono in carcere solo veramente poveracci molti sono poveracci che non vanno neanche diciamo quelle minimo di l'impedimento alle strutture
Pubbliche che gli consente di chiedere di muoversi di domandare qualcosa
Ma comunque
Quelli che potrebbero e vorrebbero chiedere non hanno risorse e qui allora bisognerebbe attrezzarsi perché le risorse ci Bussero
Qui sia tentato spero che pian piano almeno la cosa si avvii di coinvolgere il volontariato in questa opera
E qui sta speriamo che produca qualche petto ma ora come ora il discorso è sempre quello che sappiamo e cioè la difficoltà estrema di trovare poi risposte alla
Di trovare risorse che consentano la risposta positiva alle richieste
Il tema come è stato ricordato a con una ipoteca pesante sopra il tema dell'esecuzione della pena un'ipoteca pesante sopra che è l'ipoteca di cui si parla di correntemente che è quella della sicurezza della sicurezza
Delle città del quartiere rispetto a tante cose che non vanno
Ecco io devo dire una cosa sulla riguardo quello che
Di questo tema della sicurezza
Mi
Mi dispiace che in pratica sia diventato un cavallo battuta di battaglia un cavallo di battaglia di amministrazioni che lo intendevano in tutt'altro senso
Le amministrazioni pubbliche degli anni settanta soprattutto degli anni settanta del periodo in cui si pensava diversamente alle risposte sul piano sociale erano
Amministrazione dei quali avevano generalmente un assessorato alla Sicurezza sociale e quell'assessorato si occupava
Soprattutto delle persone e delle situazioni di disagio sociale per eliminare le situazioni di disagio e per
Offrire in qualche misura protezione risoluzione dei problemi delle persone in disagio
Oggi la sicurezza e data per coloro che hanno tutto sommato talvolta sofferto talvolta non certo ricco una situazione di adattamento e di inserimento sociale e che si proteggono da coloro che invece non c'era che sono talvolta effettivamente di situazioni e compiono atti certamente
Antigiuridiche certamente riprovevoli ma che però probabilmente avrebbero bisogno di interventi diretti nei loro confronti io volevo ritornando al discorso iniziale e concludendo
Riflettere su quello che in sostanza sembra
Un aspetto di tutta una politica penale che tende a alleggerire
La pena nel suo aspetto più pesante del carcere per avviarla soluzioni che favoriscono il reinserimento delle persone vorrei
Cogliere
Un aspetto particolare che questa politica è considerata una politica lassista
Io vorrei dire che cos'è il nazismo
Il sismico è non farsi carico delle situazioni questo ed anzi
E la politica di cui si parla è una politica nulla stilista ma una politica che impegna
Molto le strutture tant'è che secondo me povera proprio su quel piano sul piano dell'impegno se povera sul piano dell'impegno è lassista ma la politica in sé è tutt'altro che l'assiste
E l'assista una politica che non si prende carico delle situazioni e quello che vi ho detto è una dimostrazione del non prendersi carico della situazione
Non prendersi carico del carcere non prendersi carico delle situazioni penale a cui si può dare una risposta che non si dà quello è lassismo e il risultato della sisma eh dolorosamente devo dirlo il condono il condono enne qua le il prodotto finale
Siccome si dell'assistito nel modo vero in cui non ci si organizza per fare qualcosa allora la risposta finale la risposta conclusiva la risposta comoda che funziona sempre quella dei condoni
La risposta che maschera la non risposta in un intervento precedente
Grazie aveva Sandro Margaret questa analisi sistemica molto preoccupata nella quale emerge come tutti avete inteso il difficoltà di una cultura delle istituzioni penitenziarie e nel nostro Paese da difficoltà della cultura in questo campo si coniuga alla difficoltà di culture istituzionali generalizzate quindi io credo che il tema del delle istituzioni carcerarie che non hanno e non godono della consapevolezza necessaria si inscrive in un quadro di mancanza di consapevolezze
A più livelli l'analisi sistemiche ci porta in direzione del del problema grave della mancanza di una cultura civile generalizzata nel nostro Paese
Ora qui noi abbiamo l'intervento di Roberto Filippini
Che c'è appunto un inversione Roberto Filippini che discute della chiesa e del carcere
Prendo la parola
Senza avere
Una particolare competenza
Richiesto come è stato detto nell'introduzione
Di fornire un'esperienza peraltro ai suoi inizi
Un'esperienza da principiante proprio
E allora
Parlo a nome anche
Di Sorce scia
Che da invece diversi anni
è in carcere
Almeno tre ore quattro ore al giorno
Per
Sulla scelta per impegno di volontariato e ora si configura all'interno della cappellania del carcere
Beh innanzitutto vorrei
Fornirvi delle sensazioni delle emozioni dopo gli interventi così
Specifici
Così di precisi
Poi se sta bene anche una serie di flash
Che possono aiutare in quel viaggio all'interno del carcere
Di cui si parlava stamane
Intanto il carcere per me è stato
Una serie di rumori
La prima sensazione proprio protesta
Rumori
Eccessivi
Esasperati
Metallici innaturali
Angoscianti
Per giungere alla cappella si passa almeno dodici cancelli porte che si chiudono
Con un tonfo dietro le spalle ogni volta da una
Forte risonanza
Interiore
Non morì che vogliono in un certo senso rimarcare
Che si è in un ambiente speciale chiuso separato
Mi è capitato di passare
In una in zona centrale
Di sentire sbattere forte un cancello
Alla richiesta di un agente ma fai più piano l'altro risponde
Con un po'di ironia ma anche amarezza si deve sentire che siamo in carcere
E i colori
Colori
Che sono neutri
Ospedalieri in certi momenti ma
Nel senso proprio di quell'asetticità che toglie elementi di personalizzazione che dava forte senso di anonimato
Insieme a tutto questo l'impressione anche di una dose di non senso
Una specie di
Arbitrarietà
Nella pena di elementi che sono aggravanti la pena
è stato ricordato poco fa
In carcere si sta perlomeno diciotto anche venti ore chiusi in cella per me è stata una sorpresa
Pensavo ingenuamente
Che in cella si dormisse Point si vivesse nel corridoio nella stanza nello stanzone
In cella si sta chiusi
Chiusi per
Diciotto venti ore con la sospensione dell'aria onore al mattino onore al pomeriggio
E e insieme a chi
Può capitare di essere insieme a persone gradevoli ma a volte anche persone del tutto sgradevoli con abitudini totalmente diverse
Con esigenze che contrastano con le proprie
Una pena che aggrava la pena
E l'inedia l'inedia anche questa è stata ricordata
Il tempo che passa senza far niente
E mi dice
Sofri
In un articolo in cui riporta queste mie osservazioni
Mi manca la notte
Grazie al centro
Ancora una sensazione di aleatorietà
Ma proprio nel senso etimologico ventenne
Vale anche il dado
C'è una dose questa è a volte l'impressione
Di
Caso nei procedimenti giudiziari innanzitutto
E poi anche nell'esecuzione
Anche questo
Il dottor Margaret ha ricordato
Quante persone
Non sanno non conoscono che cosa devono fare e proprio per questo pagano
Il giorno prima e la domenica delle Palme entrata una signora
Sconvolta
La persona molto normale
Era stata arrestata al mattino portata in carcere perché aveva nascosto in giardino un divano pignorato
Grazie all'intervento del personale
Gli educatori
Credo che l'amministrazione anch'io sono andato a parlare con il magistero magistrato di sorveglianza
è stata solo una settimana dentro il carcere una settimana
Non è uno scherzo
Sì alle autorità a volte dovuta anche a regole che sono molto precise ma che a volte magari anche per lo stato d'animo di chi le deve fare rispettare possono variare
E magari il cappellano
Chiede di fare un un giro per visitare salutare i detenuti
Ha un piano gli viene permesso al piano di sopra no
Ma non è il caso minori questionare
Questione proprio a volte è qui
Incomprensione non conoscenza dell'ordine di servizio
Piccole cose ma che rendono a volte anzi spesso
La vita dura dura ha sparato condizioni infelici
Il rispettoso della persona
Certamente dure pesanti
E non solo per i detenuti anche questa
Una cosa che ormai si legge in queste settimane
Lo si dice spesso anche anche per gli agenti le condizioni sono molto dure
Sono inadeguati gli stipendi
Duro l'orario in alcuni casi dei turni che che sono da chirurghi d'ospedale
E poi ancora quanti di questi giovani agenti hanno la famiglia lontano non hanno trovato non riescono a trovare casa anche per gli affitti alti
Eccetto tutto questo non li aiutano ridispone psicologicamente a fare un servizio così delicato e la loro qualifica
Bene
Insieme a tutto questo
L'esperienza di questi mezzi è stata una straordinaria esperienza
Del ministero dell'uomo
Mistero della libertà
E del condizionamento
Della responsabilità del soggetto e della corresponsabilità
Per cui
Mi sento in crisi nei confronti proprio della visione il lunedì
Che sta dietro al carcere
E stavamo unte del carcere
Un'esperienza a volte di una insostenibile leggerezza dell'essere per cui in fondo essere dentro o fuori in certi casi dipende da pochissimo da da un istante da pochi secondi che stravolgono una vita l'impressione anche che tanti tanti giovani per esempio correvano sul filo di un abisso
Certi ambienti proprio perché il carcere pieno di tossici
Sono terribilmente a rischio
E possono far diventare ragazzi normalissimi dei detenuti
E
Per tutto questo io credo che sia necessario impegnarsi ad una ormai buone
Innanzitutto proprio di una cultura
Giudiziaria di una distinte signore Menandro che oggi fondamentalmente nonostante le affermazioni nulla educazione l'insegnamento comunale punitiva retributiva
In cui globale il principio della bilancia lontana indicativa della bilancia in cui il dolore pagato con altrettanto dolore e la sofferenza con altrettanta sofferenza e dire che la violenza con altrettanta violenza
Oppure quella cultura io della sanzione intimità Trichet come se si potesse curare il male solo con la paura
E il fattore forza invece lo sappiamo non funziona
Come deterrenza
Lo dimostra
L'inutilità della pena più forte e più terribile quella della morte sappiamo benissimo che non sconfiggere il crimine anzi
Invece di diminuire la criminalità era rende più feroce se lo Stato è feroce lo sarò anch'io
Non ho niente da perdere
E che è necessario passare da questa logica
Un'altra
Lo mostra anche il numero ad esempio degli educatori nei nostri carceri
Anche questa è una cosa che non sapevo
Ma
A fronte di quaranta mila agenti all'incirca numero vorrei sbagliare ma quaranta mila agenti
Di polizia giudiziaria ci sono in tutta Italia quanti educatori
Ottocento
Il tutto insufficienti se davvero la logica deve essere quella della di educazione del reinserimento
è affidata a questo
Piccolo numero a questo manipolo lavoratori
Di pedagogia e di attenzione sociologica un'impresa in un certo senso disperata sproporzionata
Dobbiamo passare una logica di prevenzione per intervenire sui fattori strutturali che creano l'opportunità criminale
è necessario passare ad una logica di mediazione e di riconciliazione
Perché ha trasgredito
Proprio così e credo che ci sarebbero spazi
Ci sono studi serissimi su tutto questo
Bene è in questo quadro in questo atteggiamento che io credo
Posso
Dire ancora due parole sul ruolo della Chiesa
Sulla sua presenza nel carcere
Beh intanto la chiesa è presente nel carcere per la sua
In realtà il suo statuto di di comunità i discepoli di Cristo di quel Cristo lo ricordava proprio il documento di Bompressi che annunciato il regno l'aria la signoria di Dio nei confronti dei poveri e degli ultimi che ha annunciato la liberazione ai prigionieri via tutti coloro che sono oppressi dal male
Per questo la la Chiesa ha il dovere di rendersi presente comunque l'uomo soffre e nella malattia subisce ingiustizie in catene
Si lamenta fuori che
Fisiche materiali
Per questo è in carcere
Dove può incontrare ancora il suo signore che si nasconde in chi ha bisogno se non altro di una presenza amica
Di più di una parola
Di perdono
I misericordia di speranza
D'altra parte molti detenuti sono credente
Membri della Chiesa Chiesa essi stessi
E hanno perciò diritto ad avere dei ministri dei servitori che offrono loro appunto il servizio della parola dei sacramenti dalla comunione fraterna
In questo senso il carcere a una porzione di Chiesa una comunità per quanto speciale fra le comunità della diocesi e perciò
L'arcivescovo
Di Pisa ha sentito il dovere non solo di nominare un cappellano quasi e riempire un ruolo che è previsto nell'ordinamento ma di formare uno un'équipe un gruppo che possa concretamente fare un'esperienza di Chiesa con i detenuti e con il personale di custodia e con il personale che lavora nella nel carcere
Perciò l'arcivescovo ha nominato una cappellania che è formata da un prete da un diacono da una suora
E che aiutata anche da diversi volontari
La comunità del carcere esige certamente un'evangelizzazione è una cura pastorale tutta particolare l'umanità che vi è presente segnata da storie Astrée di violenza inferta e ricevuta
Che ha che ha lasciato ferite profonde fisiche psichiche e spirituali
è ovvio che non si può non ci si può accontentare di qualche predicato di celebrazioni più o meno intensa
è necessario avere colloqui personali
Donare esperienze di amicizia e di tenerezza e su questo credo che suor Cecilia potrebbe dare belle testimonianza
Prendere in considerazione il vissuto di ciascuno favorire la fiducia superando sospetti e diffidenze
Interessarci alle famiglie
E anche alle prospettive future
Non è possibile realizzare un progetto così globale senza un raccordo un aperto confronto con la direzione il personale di custodia e soprattutto con gli educatori
Tenendo conto che il loro compito è il più affine a quello della cappellani
Mi sono obiettivi comuni
Seppur con metodi diversi
Che ci devono vedere impegnati insieme le una stessa filosofia di fondo che mira a restituire l'umanità
Dei detenuti alla propria dignità
La chiesa che conosce bene la presenza del male nella storia e nel cuore di ciascuno nondimeno scommette
Caparbiamente sull'uomo sulle sue risorse di redenzione
Per la fede in colui che ha vinto il peccato e la morte il crocifisso risorto
Che icona e sorgente di ogni resurrezione
Grazie Roberto Filippini del questa sua testimonianza
Naturalmente il giudice ha parlato della inciviltà della pena e noi tutti dovremmo riflettere sul fatto che l'inciviltà della pena ciò che accade nelle carceri a un corrispettivo nella scarsa sensibilità dei quelli che sono al di fuori del carcere qui naturalmente tutto viene rinviato quanto diceva poc'anzi Alessandro Margana della cultura assolutamente insufficiente scarsa episodica
Poco costruttiva
Qui qualcuno ci ha censurato i no
Assolutamente poco costruttiva che noi abbiamo visto emergere intanto i nuovi istituzionali deputati
A fare qualcosa
Qualcosa
E ancora al di là da venire
Dunque per ragioni organizzative Francesco Piccioni parlerà oggi nel pomeriggio e
Francesco Ceraudo parla questa mattina lo inviterei qui
Relazionare sul tema della salute in carcere
La persona che varca il portone di un carcere non è più un uomo
è un fascicolo talvolta un oggetto è scomparso il numero di matricola
Ma resta purtroppo ancora la realtà di un numero il carcere lo condiziona lo dice umanizza lo modifica lo peggiora sia fisicamente che psicologicamente
Per tentare di capire in quale contesto operiamo
E opportuno porsi a questo punto almeno due domande preliminari
Qual è oggi la funzione del carcere non di certo quella rieducativa
Né tanto meno quello dei tre quella di deterrenza
Semmai a una funzioni di neutralizzazione
Nei confronti di vaste frange della emarginazione
Che cos'è oggi il carcere
Lo diceva il sottosegretario onorevole Franco Corleone al recente congresso di Copanello
Il carcere e una discarica sociale
Una sorta di frigorifero dove vengono raffreddati ad internati nel tempo e nello spazio una marea di tossicodipendenti di extracomunitari di disturbati mentali di prostitute travestiti e transessuale
In sostanza la società rinnova l'antica crudeltà ricercare la purificazione
Gettando i colpevoli innati destinate a Nervi di azioni senza Prodi no non deve essere così
Ci dobbiamo recitare ad immaginare una simile prospettiva ci consegneremo inevitabilmente ad una densa zona d'ombra attualmente siamo portati a considerare un'antica forse ostinata pretesa del recupero sociale attraverso la privazione della libertà
Alternando un modello etico religioso che tende alla conversione e un modello medico clinico che tende alla cura però non bastano
Immaginiamo invece un carcere che faccia parte della società a pieno titolo
Altrimenti dobbiamo registrare che il fine di un re inserimento sociale viene assegnato purtroppo ad uno strumento di emarginazione sociale
Gli uomini vanno persuasi con la ragionevolezza delle norme
E non dissuase con la paura delle pene la società non ha il diritto di togliere a nessuno insieme con la libertà personale anche la dignità di uomo
Il carcere deve preoccuparsi di rispettare i detenuti e di migliorare se stesso al fine poi di militare il rispetto
Il carcere sospende il privilegio della volontà il carcere è una Chirurgia dell'anima
Non lascia forse cicatrici visibili
Ma opera in profondità
In carcere in definitiva e in malattia ma il primo malato appare propriamente il carcere come istituzione che non realizza lettini finalità per cui è stato creato
Ci troviamo di fronte a uomini e donne degradati ed un
Gli atti
Per fortuna però i detenuti non so come mele marce da buttare via
Perché la vita di ogni persona ha comunque e dovunque un valore una dignità un senso al di là delle condizioni stesse anche tristi in cui si può trovare e poi la sofferenza dell'errore di una persona non è mai non può essere mai un problema di chi la dignità e anche provocazione a questo punto stimolo denuncia impegno per gli altri e soprattutto per noi medici penitenziari perché in definitiva dobbiamo essere consapevoli che il carcere è un'istituzione che amministra sofferenza a certi determinati esseri umani dobbiamo essere consapevoli della miseria dell'ammasso dell'esasperazione dell'indennità della nuda oscenità che caratterizzano le strutture carcerarie dall'incontro con l'emarginazione però può nascere un rapporto non facile
Di fronte a un continuo variare dei bisogni e delle domande
Quasi sempre poi si cerca di coprire concede visita i bisogni scoperti senza tener conto di quelli silenziosi di quelli nascosti
Per questo è importante una costante verifica che contribuisca al formarsi di una rinnovata visione dell'uomo dando voce e ponendo ascolto a questi silenzi
Non vogliamo apparire migliori di quello che siamo ma l'impegno sul tema dell'emarginazione lo sentiamo come un dovere verso quelle persone che vivono questo dramma
Che vuol dire essere medico penitenziario oggi o meglio che il medico penitenziario
è un medico che contro la malattia in carcere deve impegnare preparazione intuizione fantasia
Dico io passione carisma coraggio c'è veramente bisogno in carcere di tanta disponibilità umana e professionale
Il paziente che si rivolge al medico penitenziario di sovente non ha una malattia ben definita anzi e promotore di una richiesta di benessere dai margini incerti
Così come lo sono i limiti tra salute e malattia tra lo star bene Leicester malato e sentirsi malato
La medicina penitenziaria è una scienza pratica profondamente umana oserei dire
Oserei dire ecologica completamente immersa nella soggettività dei pazienti dei loro problemi
Non tener conto di questa peculiarità significa stravolgere la medicina penitenziaria e al tempo stesso non approfittare della sua enorme ricchezza
La qualità della prevenzione diventa a questo punto la sfida per il futuro per la medicina penitenziaria si può e si deve parlare di stile di vita in carcere
Si può migliorare si può rinnovare lo stile di vita in carcere con l'acquisizione di due importanti obiettivi il lavoro penitenziario e l'affettività in carcere
In questi giorni si parla tanto di amnistia di condono di indulto registriamo anche le posizioni autorevoli della chiesa nel contesto del Giubileo
Ho profondo rispetto personalmente per tutto ciò ma mi sorge prorompente una provocazione
Perché non incominciamo a mettere fuori i detenuti malati di AIDS di tubercolosi senza perdere altro tempo prezioso
E cresciuta paurosamente la popolazione detenuta prevarica un attualmente in carcere drammatiche condizioni di sovraffollamento di preoccupante promiscuità cresce inevitabilmente la domanda di salute
Incombono gravi patologie come l'AIDS la TBC la sifilide l'epatite virale
Soffermiamoci un momento sul significato di malattia in carcere
La malattia è una condizione anomala che luogo naturalmente rifiuta
In carcere particolarmente la malattia suscita paura e di incertezza senso di colpa di rifiuto e soprattutto angosciati cedere il proprio controllo senza sapere di chi fidarsi
La paura della malattia in carcere nasconde mimetizzano molte singole diverse paure
Primeggia naturalmente la paura dalla morte l'angoscia di sopravvivere con gravi menomazioni il terrore di dover soffrire troppo
Tutto questo può essere definito come la paura dell'ignoto
Ecco perché intendiamo la medicina penitenziaria non come arte della guarigione
E difatti è impossibile guarire psicologicamente un uomo privato dalla sua libertà e dalla sua fantasia così come chiusa a chiave giorno e notte
Ma piuttosto intendiamo la medicina penitenziaria come scienza della vita una medicina che più di ogni altra e rivolto all'uomo
Ma non garba sta curare la malattia occorre in primo luogo assistere malato tenendo nella giusta considerazione la sua storia personale
Organica psichica e simbolica gli stessi vissuti emozionali nei confronti della malattia
Una medicina pertanto non soltanto clinica ma relazionale e soprattutto umana una medicina penitenziaria qualificata che sappia far fronte in modo adeguato alla pressante domanda di salute che sorge ormai prorompente
Dalla popolazione detenuta
Il carcere rappresenta uno dei misuratori più importanti della civiltà di un Paese ricordiamocelo
In questa prospettiva si sente però la necessità di mutare rotta di cambiare l'atteggiamento della Società dei mezzi di comunicazione degli stessi enti locali
Fortunatamente a Pisa siamo in un'isola felice
Un primo luogo comune ad approntare da combattere quello secondo cui il carcere un problema che riguarda gli altri
Essendo il carcere un sistema solo da rifiutare impermeabile all'esterno una specie di microcosmo sconosciuto
Occorre a questo punto superare la cultura del disimpegno dell'utilitarismo della chiusura egoistica occorre sentire le carceri come un grave problema sociale
I tempi sono maturi per cambiare le istituzioni preposte devono essere chiamate in causa per loro grave e pesanti responsabilità occorre recuperare questi ritardi
Si impone un recupero della stessa professionalità del medico penitenziario
Di fronte all'impegno ammirevole di fronte allo spirito di sacrificio di molti operatori sanitari Techint penitenziari però sia la pendenza a screditare comunque a screditare l'assistenza sanitaria penitenziaria
Questo è divenuto ormai un luogo comune fuorviante
Del carcere si parla solo in negativo
Porto solo un esempio
Quanti detenuti tossicodipendenti sono deceduti in carcere
E quanti invece sono deceduti fuori
Di più diciamo piuttosto che se muore in carcere un detenuto tossicodipendente la notizia e di quelle che ancora pestano rumore e sensazione
Se invece il tossicodipendente viene trovato riverso su una panchina del giardino pubblico sul ciglio di un marciapiede o nella tua lettera di un bar ottimo cinema
Purtroppo al giorno di oggi rischia di passare inosservato non fa più notizia
Bisogna ammetterlo i stessi gli stessi detenuti loro familiare comprensibilmente dico io molto Compre mensilmente diranno sempre che la sanità penitenziaria nonostante gli sforzi
è una sanità precaria è una ferita inesistente
Io con molto rispetto
Voglio dire che mi sembra una strumentalizzazione
E del resto è forse comprensibile anche perché parlando di sanità penitenziaria di carcere che non è in grado di poter offrire delle risposte qualificate sul piano dell'organizzazione sanitaria
Si possono acquisire i benefici di legge in misura in merito alle misure alternativa alla tua attenzione
Io mi sento di dire oggi
In queste impartisse importantissima
Riunione che la sanità penitenziaria acquisito uno standard di operatività dignitosa basta basti pensare alla gestione della tossicodipendenza dell'infezione da HIV de disturbati mentali dell'emarginazione
Il carcere dico io è brutto e forze deve rimanere brutto come fattore deterrente
Ma sta recitando con grande dignità la sua parte fino in fondo soprattutto nei servizi medici e nei servizi sociali
Molte cose possono ancora migliorare molte cose devono ancora migliorare per poter delineare la prospettiva di un carcere più civile e più umano
Come non è che Renzi are anche in questa circostanza la straordinaria disponibilità e generosità di quanti lavorano a contatto con le sofferenze di chi è privato del bene più prezioso e la libertà
Tra mille difficoltà portano avanti un servizio nobile entrando ed uscendo tutti i giorni in carcere riescano a trovare nella propria coscienza le ragioni di un impegno ammirevole
Ecco perché serve un carcere umano e civile che lasci magari l'acqua all'uomo la colpa della sua trasgressione ma con essa anche la speranza di un eventuale riscatto al di là delle mura più alte al di là delle sbarre più solide vi sia spazio e tempo per i pensieri i sentimenti e le fantasie i bisogni e le sensazioni la luce i colori i suoni gli odori
E la vita non sia Aleppo di un rimpianto frantumato fra un ricordo che il lambisce sempre di più ed un'attesa consumata nella solitudine e destinata magari a realizzarsi quando magari non ha più alcun senso
Mi sento di assumere di fronte a tutti voi un impegno molto importante oggi
Quello che noi medici penitenziari continueremo a tendere una mano continueremo ad essere vicini a chi ha perso la speranza di una felicità lontana continueremo a coltivare quei valori di solidarietà nei quali crediamo fermamente
Continueremo a sentire nel fondo della nostra anima Linke di turbine di uomini e di medici mai appagati da quanto giorno dopo giorno riusciremo a realizzare
La medicina penitenziaria si deve trasformare in scienza come tutte le altre scienze sperimentali sempre più capaci non solo di osservare ma anche di modificare le condizioni di vita del detenuto
Anche perché il carcere è una sofferta realtà di uomini e di avvenimenti
Il bisogna antico della speranza che ha radici nel cuore dell'uomo ne scandisce i pensieri
E soprattutto il profondo desiderio di non perdere anche la salute con il peso della sofferenza grazie
Grazie al dottor Giraudo che ha aggiunto altre tinte il piuttosto oscure ad un quadro già sufficientemente Fusco
Ed era necessario ma ci ha dato anche qualche piccola luce quella che viene da Pisa da un carcere riti suo particolare tratto direi umanistico e apparato anche dell'umanesimo del sua disciplina della medicina penitenziaria che vede la trasformazione del medico in realtà medico che non è soltanto quello che cura le malattie ma pure qualche altra cosa cura un sistema in cui il malato è malato ma è malato anche insiste quindi da questo punto di vista io credo che dobbiamo può seguirlo in queste riflessioni sul malattia del carcere ma anche le malattie ancora una volta di tutta quella in cultura che circonda istituzione penitenziaria
Dunque ora noi abbiamo tre interventi per concludere una mattinata particolarmente intensa i quindi Derrida parola al nostro studente perché è stato il paziente insieme a tutta la scolaresca era giù in fondo
E ora vogliamo ascoltarlo e Parma naturalmente a nome dei suoi compagni lo studente bicchierini è vero
No
Che
Allora ce lo dirà insomma non è un problema
Ecco Luca Mango centriste
E Puccio editti
Pucci cristiano ecco grazie
Qui non è del tutto chiaro ma insomma si capisce
Allora devo parlare non è l'Istituto Marconi
Il conte darà
Leggera un'altra in pratica un bravo breve però su un'unica sui carceri
L'attuale
Luca ma leggera
Pratica
Il commento su sullo scorso convegno
Qualcosa tipo
Le carceri sono un mondo a parte un'isola deserta in cui noi abbassiamo errori dal corre Angelo
Le carceri oltre a umiliare detenuto interiormente umiliano il detenuto esteriormente sotto con Andrea commina danza forza
Nel tutti dobbiamo aiutare a recuperare il carcerato reinserendo nella società non isolandolo dal mondo oltre le mura
è stato fatto passare un fascio di luce dentro le sale appaltando Moore costruendo finestre l'uomo deve avere la speranza in una futura vita fuori dal carcere la speranza di ritrovare la sua personalità di acquistare umiltà per rendersi utile alla società
Il carcerato non ha un cane randagio da bastonare un potenziale cittadina della nostra società
Destinare ora Luca
Come abbiamo potuto ascoltare nello scorso convegno come abbiamo potuto vedere anche la tribù grazie a trasmissioni come Striscia la notizia
Le tracce di sono un mondo a parte con un'isola sperduta nell'oceano il cui nome deleghiamo ai problemi della nostra società nella speranza di risolvere grazie alla scorsa iniziativa almeno noi come studenti abbiamo cominciato a seguire la televisione cose su cui prima non ci saremmo nemmeno occupati abbiamo capito come il Comune di Pisa
Con la piccole istituzioni carcerarie tenute inserimento nella società grazie proprio accucciato Prometeo ma soprattutto che diamo
Di esserci avvicinati a capire come possa sentirsi un carcerato che dopo dieci anni pressione esce ed è finalmente libero pone più nel mondo
Che ha lasciato tutto è cambiato tutti gli tutto gli sembrò sì ostile
A causa della sua vita passata forse non riuscirà nemmeno facilmente a trovare un lavoro e forse sarà costretto a tornare su quella strada che aveva faticosamente abbandonato dopo anni di pena
E tutto ciò che abbiamo sentito nello scorso convegno tenutosi al teatro Verdi potremo riflettere su cosa che ci hanno meravigliato e colpito uno come la società abbia costruito un vero e proprio muro invisibile che rende la vita di un carcerato ancora più dolorosa
Un altro il sovrano può sovraffollamento delle carceri italiane ultime cosentina e non riguardano da un certo punto di vista convegno passa ma sono delle domande che non hanno avuto una risposta certa e sicura
Come è possibile che esistano casi già pronte ma che non vengono utilizzate e come mai i media non parlò mai dire inserimenti di alcuni carcerati e di tutte le cose positive che accadono intorno a caccia alla seconda questione credo riporta crediamo di poter rispondere benissimo anche noi
Sappiamo che c'è attorno ai fatti positivi non fanno ascolti o non fanno vendere più giornali a fatti negativi di violenza di omicidi quelli sì che fanno alzare le vendette nell'ordine sono convinto che per capire veramente come sia al mondo del carcere o ci si deve essere dentro o i media dovrebbero dare notizia a trecentosessanta gradi e non solo fatti sfavorevoli inerente a questo ambito presenti sappiamo molto poco di ciò che accade
All'interno del carcere di Pisa e delle iniziative ad esso legate invece sappiamo molto della riporta che si è scatenata a Sassari dovremo però forse chiederci come mai succedano riporta di questo tipo
Probabilmente perché molte tracce di purtroppo le detenute considerato sono la feccia della società trattato più che con strumenti educativi in modo repressivo uniformando purtroppo spesso tutti i tipi di reati
Vediamo con detenuta debbo pagare per ciò che ha commesso ma come abbiamo già detto il carcere deve sempre più diventare un luogo di recupero abbattendo muri altre spie si dell'isolamento ed indifferenza
Grazie all'UPEA cristiano consentitemi di dire che questa è la migliore scuola perché appunto realizza un collegamento certo sicuro con il territorio che avevo visto in maniera non metafisica come sempre accade la metafisica del territorio invece qui abbiamo un punto un collegamento che particolarmente costruttivo tra la scuola come istituzione da altre istituzioni
Che sono qui accanto a noi naturalmente in questo apprezzamento dobbiamo coinvolgere anche i docenti perché gli studenti forse avrebbero meno sensibilità se i docenti non fossero riguarda enti sensibili
Dunque passiamo allora gli altri due interventi
E abbiamo l'intervento pure
Di Romeo già attivi Gatti
Le immagini un po'particolare dunque Romeo Gatti che parla e dove ecco non arriva a Romeo mi scuso per va ricercato il suo cognome punto parla a nome della associazione punto informazione lavoro detenuti
Ed è un operatore sociale di questi chiamati in causa dall'andare
Sì sembra essere sintetico visto che il tempo è scarsa
Una quest'
No non esce siamo sempre occupati quando siamo nati per fronte difficile del lavoro quello che è stato lamentato dal dottor mare che ha arrivati all'Antigone per la scarsità di risorse soprattutto in questo periodo di occasioni tanto nel carcere quanto e soprattutto all'estero
Ho io ora senza dilungarmi sulla situazione che è già stata abbastanza descritta mi premeva soprattutto sottolineare alcuni punti chiavi per sviluppare questo ambito qui
Allora non abbiamo un nuovo Regolamento penitenziario che favorisce l'ingresso della cooperativa quel della cooperazione sociale nelle carceri su questo abbiamo fatto a Firenze il primo protocollo d'intesa con il Comune e la Firenze Parcheggi per attivare e delle lavorazioni dentro il carcere affidati a una cooperativa sociale non so se il primo in Italia ma comunque anticipa questa regolamentazione
Ha dei tre a ridosso di questo dovrebbe seguire questa legge Smuraglia che qualche anno che sia spetta che è quella che dovrebbe favorire poi le cooperative sociali da un punto di vista ha lavorativo ecco la nove Regolamento lo regimental la legge Smuraglia
Creare possibilità di sgravi fiscali delle cooperative sociali e questa è una risorsa importante
Su Pisa sul territorio Pisano abbiamo due progetti abbastanza grandi che stiamo seguendo un Progetto dov'è capofila Legambiente
Che riguarda un percorso di formazione sviluppo lavorativo con due sbocchi che stiamo ragionando col Comune di Pisa uno riguarda la manutenzione delle biciclette è un altro riguarda il recupero dell'anni dignità di Marina di Pisa è un Progetto su cui abbiamo trovato le risorse nei piani integrati i piani di investimento regionale né Pirrera
Un altro progetto che arrivato di recente quello che riguarda proprio l'università e per l'archiviazione del lei Liberilibri nella parte letteraria è un progetto europeo a Roma Rebibbia Perugia e Pisa portata avanti dal gruppo dal centro simile
è un progetto che porterà molte risorse sul territorio Bisagno
Ecco il punto che oserei dire dolente e cioè il raccordo tra istituzioni terzo settore e carcere
Questo raccordo è ancora piuttosto Luigino sono non c'è ancora quell'agilità di movimento
Per cui mancano le risorse troviamo le risorse diventa difficile metterle in campo ne abbiamo adesso da cercare tredici detenuti da inserire in questo progetto
Ad esempio trovare tredici detenuti gli operatori possono confermarli non è facile perché si entra in una serie di pastoie burocratiche per la l'annessa in misura alternativa
Ecco questo son problemi gravi manca un raccordo
Manca un raccordo tra al Provveditorato e gli istituti per cui ci troviamo i vari istituti a doverci muovere con più o meno difficoltà o più o meno facilità
Ecco questo è un problema anche da parte dell'associazionismo dico le risorse stanno arrivando non è più soltanto il volontariato classico ma è una associazionismo che sa mettere in campo risorse
Forti ora si tratta da parte dell'amministrazione penitenziarie gestirle
Queste risorse e quindi fare in modo che non si perdano sul territorio su Pisa abbiamo una grossa scommessa
Perché questi due progetti potranno davvero favorire numero di inserimenti significativo non sono i progetti per tre quattro detenuti
Che poi fanno clamore ma finiscono alla sono inserimenti che potranno riguardare anch'fino a un trenta detenuti nel giro di un anno quindi è qualcosa di importante bisogna saperlo a gestirlo con un giusto raccordo tra l'amministrazioni locali la direzione del carcere il centro servizio sociale adulti che purtroppo vedo oggi in non è presente in maniera ufficiale
Ufficiosa
E soprattutto il terzo settore che intendo dalla cooperazione sociale al volontariato all'associazionismo grazie
Grazie davvero grazie della sua testimonianza passiamo all'ultimo intervento di domattina transilvano ciclamini spero di non sbagliarmi stavolta il cognome
Chi parla appunto come rappresentante distribuiscono media geometri di Volterra
Ed è in permesso
Mondo maglie
Io
Panzeri microfono sì
Riprese
Io se non detenuto permesso premio ho sentito finora tutte queste parole anche da autorità depressione da persone
Che negli anni mi hanno mi hanno visto crescere in carcere
Oggi
Il carcere
Tutto il sedile
Posso parlare la mia esperienza in questi ultimi cinque anni nel carcere di Volterra riguarda tuttora io sono detenuto
Dove il direttore Graziani che è morto una porta citiamo e disse c'è questa prospettiva di fare una scuola visione
Io vi do a questa possibilità voi la dovete
Accettare o meno se sia che capaci io conto su di voi
Cioè per la prima volta ci è stato detto hanno detenuti io vi dò dimostrati
Beh che fino a cinque anni fa io ho girato gira diversi stili sugli istituti
Mi sentivo dire dimostra dimostra è un mi davano norme niente ma su trasferimenti quando mi ribellavo a parole
E così è iniziata questa scuola ore ventuno giugno abbiamo questi esami siamo i primi dieci detenuti che usciremo da da questa istituzione
Io due anni solo i rappresentanti anche d'istituto
Cioè io non posso votare non sono come tutti detenuti non possiamo votare noi per tecnici danno sempre vuoto per pubblici uffici perpetuo perpetuo
Decesso è stato votato
Perché occorre un
Sono stato votato ma dalla scuola e un visto che viene chiesta chi me parere subagente della scuola la settimana è venuto proprio quartetto ovvero provveditore agli studi dottor li stanno
Il quale è entrato eccome
La titubanza è uscito con una certezza
Ha visto che cos'è la scuola nel carcere
Il dialogo fra detenuti il dialogo dei detenuti con la custodia con gli agenti penitenziari la porta secondini oggi agenti di polizia penitenziaria
Io non lo so non lo so cosa quanto costa potrà essere utile poi il futuro perché sono recidivo del carcere in quanto non ho mai trovato le istruzioni fuori è difficile per chi e che oggi ne parliamo di detenuto ma e quelli che hanno famiglie sul regolare supportano bene noi il problema fuori disoccupati no quindi detenuto che esce gira in qualche ufficio e poi si ritrova col compagno d'avventura e fa quello che che ha sempre fatto
Oggi con la scuola esco diverso diverso perché ha avuto cinque anni a parlare con professori con professori che hanno famiglia che insegno anche in altri istituti in Africa le scuole normali quindi ci siamo confrontati oggi Noemi parliamo tra direzione così normalmente di share fino a dieci anni fa vi vi assicuro che era difficile
Oggi io a Volterra mi chiedo la scena da solo
Non credo che ci sia direttore qui di qualsiasi istituto che può dire che nel suo calci dei detenuti si chiedono la scienza cioè terminò con la chiave cioè il la gente passa nascerà cancellate perché io l'ho l'ho chiuso
è un segno che non ha chiesto aiuto viene visto male che fra di noi no
Invece di normale
E allora che cosa voglio dire io perché ho chiesto di intervenire
Perché sento parlare solo
Sento parlare del carcere che rifiuta il carcere qui farci dimenticati sbotta Lorini prescolare le colpe della società no mica ci sono ritenuti chiama dignità che hanno famiglia che allora che non rinnegano niente se non gli errori fatti e hanno preso oggi coscienza
A volte era questo è stato possibile quindi io parlo positivo no detenuti quando appositi
Chi non ha fatto che accetta l'adozione dei cattivoni
Detenuto parla positivo positivo sotto questa forma perché abbiamo atti altri problemi coi che a detta anche signore prima dei mercati
Insieme
Ma oggi il positivo di morte ed è stato
E con la scuola
Io vi assicuro esco la mattina alle otto e mezzo vicenda
Fino alle undici lavori padre su mangiando una vado a scuola fino a Lecce
Alle sei voi sapete che ha porterà c'è un funziona come attività ricreative c'è il teatro conosciuta comincia a Pisa un altro teatro molto importante
Abbiamo il coro di musica ti faccio parte del far musica così cioè ognuno di noi trova del dimensioni
Perché ci è stato detto io vedo dimostrati
Ecco questo deve cambiare in ogni istituto di non chiedere sente di non chiedere anche la Società detenuto detenuto deve dare detenuto quando rientra in carcere chiede chiede aiuto e non lo trova
E questi sono affollamenti poi ce sono carceri penale calci giudiziari con tuta che mentalità di detenuti e e che nel carcere giudiziario detenuto entra e parla di problema giudiziario carcere penale proprio giudiziario non ne parla più perché già definitivo quindi parla di della libertà
Ma non trova sbocchi poi
Io ora
So somme termine benefici ad esempio della semilibertà
Benissimo
Mi sono rivolto trovato tanti ragazzi vi sono che sono entrati a diciotto anni diciotto anni oggi hanno trent'anni trentadue anni non sono mai usciti
Non lo trovano
Non solo perché hanno perso tutto
E ci sono ragazzi c'è grazie che hanno l'età di quei ragazzi hanno parlato anche prima
Non sanno niente della vita
Oggi venga la scuola sanno dosando parlare sono collegare un discorso bollato invece sono cresciuti sottocultura
Nessuno suo sguardo un po'abbandonati
Quindi che cosa chiediamo noi
Chiediamo che
Di esse
Che le istituzioni si faccio fare quello
E dobbiamo essere aiutati ad inserire località tavola chiediamo perché almeno io
E questo
Abbiamo la nostra dignità lo togliamo qualità chiediamo adesso aiutatemi inseriti e siamo fatti e istituzioni apposta con una cooperativa all'interno degli istituti
Cioè attività lavorative perché se no è dura dovrà per uno come me che esce non trova niente porno trova lavoro può e deve mangiare va a fare quello che
Il minimo ha parlato di questo del della scuola del carcere
Sottosegretario mi pare che il carcere la scuola tracce importanti
Ci risale a tanti discorsi da tante cose
Io io vi ringrazio e mi scuso se non sono laureato palle parlato come tanti
Ma sono detenuti
Grazia Silvano ciclamini per la sua testimonianza devo dire anche per aver risollevato un po'risorse della nostra psicologia privata perché ci ha dato un barlume di speranza una visione costruttiva che viene dalla dura esperienza che sta compiendo
Quindi grazie
Cari amici la mattinata si è conclusa e però nessuna conclusione si può trarre salvo una il lavoro continua
E c'è un immane lavoro da fare
Io credo che sia veramente errato delegarlo e dire il lavoro lo devono fare gli addetti ai lavori
Questo è un costume italiano che in un certo senso implica una sorta di disimpegno della cosiddetta società civile
Della quale società civile lo dovremo veramente molto discutere
Perché si usa molto questo termine e si usa tanto da diventare anch'esso abbastanza improbabile nel nostro Paese e vero che noi dobbiamo delegare ai politici e agli amici amministratori in prima istanza
Gli interventi in questo settore
E quindi dobbiamo stimolare al coraggio
Una grande virtù che pari a
Piacere avere con noi gli studenti si fa sempre appello alla scuola si fa appello alle famiglie il nostro Paese sempre scuola famiglia facciamo appello hanno gli stessi in prima istanza perché attraverso queste manifestazioni attraverso quello che noi possiamo compiere di pedagogia
Faccia a faccia possiamo ottenere risultati molto più decisivi di quanto non possa cadere con interventi che piombano dall'alto io credo che questo fosse anche la filosofia di un
Di un convegno di una giornata di studio quelle quella che è stata organizzata dalla grande dei
Come ha sempre fatto quindi oltre a ringraziare voi qui presenti i relatori che hanno partecipato punto questa riflessione comune dobbiamo dire davvero grazie al grande rientro per aver avuto una sensibilità particolare e veramente utile nella situazione attuale grazie a tutti e arrivederci alle tre e mezzo
Allora per questo pomeriggio io
Chiamo do la parola
Carlo Alberto Marcel Vogel direttore del carcere di Gorgona isola che appunto farà un intervento su Gorgona isola un carcere dentro la natura
Grazie Carlo grazie sa
Ora buonasera a tutti innanzitutto
Allora io spero di non pesanti gli perché dopo pranzo e l'orario e doveva essere ciò che si sente sì
Allora il titolo gli effetti Gorgone è un carcere dentro la natura
E la prima impressione è che
Vive che arriva è proprio quella di di un contesto molto diverso da quello penitenziario da quello che il carcere solitamente ricorda
E la natura è l'elemento più così che condiziona tutti più forte condizione a chi vive la detenzione su un carcere chi lavora
Su un'isola
E le salta salta subito agli occhi una differenza col carcere chiuso
Dove
Ti impressione invece il cemento armato il ferro le porte che si chiudono un ritmo completamente diverso
Da noi di arrivi in un paesino vedi tanta gente che lavora molti fanno anche fatica a riconosce meramente il detenuto anche perché ha un'idea di del detenuto che poi sul momento non
Molto diverso
E e quindi ha l'impressione di una comunità collettività che effettivamente vive
In maniera operosa perché dei nostri centoventi detenuti circa tutti lavorano in diverse e varie attività che sono quelle poi che servano al mantenimento e al miglioramento dell'isola
Ovviamente e comunque un carcere con le sue regole e con
Con la vita che è scandita dai tempi
Del regolamento penitenziario
Il lavoro che dovrebbe essere la regola costituisce
Invece un'eccezione quindi Gorgona si caratterizza per questo e ovviamente l'attività lavorativa finisce per essere molto predominante anche rispetto ai tempi poiché vivono tutti i detenuti
E la natura dicevo a questa questo effetto veramente forte
Condizionando ci tutti ponendoci dei limiti
Molto forti ma potrebbe essere anche vista come una opportunità di un grosso sviluppo che Gorgona potrebbe avere purtroppo parliamo solo di Gorgone perché le altre isole penitenziarie
Ormai sono state chiuse io dico purtroppo perché credo nella nel carcere sulle isole se hanno l'obiettivo
Una
Tipologie di gestione possono essere molto utili per tutti questa un'esperienza molto formativa sia per chi lavora sia per chi
Vive
Da redenzione su un'isola
I limiti sono molto forti per cui la sensazione che un posto così un piccolo paradiso che bello che rispetto favorevole che chi viene per la prima volta vive poi ovviamente non è quello che vivono invece il gli abitanti dell'isola residenti in tutti i sensi quindi operatori detenuti
Perché l'isola spesso appunto isolate mare ci allontana da da tutta la realtà da dalla realtà non non nessuno può venire a trovarci nessuno può uscire dall'isole questo è un grosso limite per per gli operatori pensate agli agenti che sono tutti ragazzi molto giovani che si trova in un contesto fuori dal mondo che non vedono l'ora di uscire licenza si trovano bloccati
Per chi deve fare il colloquio c'è sempre il punto interrogativo il il condizionamento del mare
I colloqui possono venire solo un un giorno e quindi si spera Canavero vivi si spera che il tempo si è favorevole del mare non sia troppo buono ecco questi sono limiti
Forti che noi viviamo
Però
Alla lunga la natura c'entra dentro e quindi può essere veramente un'occasione di sviluppo di di darci un tempo anche quotidiano diverso da quello frenetico che la vita
Ci costringe a attenere considerando una collettività di uomini che sono impegnato tutto il giorno la natura costituisce veramente qualcosa di potente basta pensare a detenuti che vengono perché da noi vengono tenuti che hanno già scontato parte della pena in altri istituti quindi studi chiusi che non ho mai visto un orizzonte così ampio quale quello
Che hanno davanti quando giungono a Gorgona non hanno un muro
Di cinta o i muri della di cemento dell'ora dato del cortile dell'ora d'aria
Non toccavano animali da anni
E quindi quelle cose che per me sembrano banali poi la natura invece delli proprio far vivere intensamente e questo devo dire dal punto vista trattamentale molto importante
Le attività agricola e zootecnica e ne facciamo e quindi questo contatto proprio immediato con la natura ha un effetto veramente importante per chi poi quotidianamente si prende cura
E lo fa con molta passione con molta
Partecipazione anche
Ora
Questo duplice aspetto la natura come limite come sviluppo
Ovviamente condiziona anche l'organizzazione della vita dell'isola e i rapporti con l'esterno
Essere un'isola è un limite al contesto l'organizzazione perché ci costringe a avere tempi che non sono quelli normali se si rompe qualsiasi cosa non siamo attrezzati dobbiamo aspettava da fuori
Se c'è il mare brutto non arriva
Arrivano i generi per mangiare anche a botte successo d'inverno domini l'organizzazione interna diversa la pensata tenendo conto che ci troviamo in un posto
Particolare dove la nostra volontà poi
è fortemente condizionate limitata
E anche l'esterno può sembrare veramente
Ancora più lontano
Riuscire a organizzare le attività
Di scambio e di relazione con la società esterne quindi con tutti quegli enti che ci propongono e a cui chiediamo del di collaborare con noi e fortemente limitato dal mare spesso il gruppo le scuole o involontario non può venire
Perché c'è il mare mosso spesso è difficile riuscire ad avere i volontari che vengono sull'isola perché significa impegnare parecchio il proprio tempo significa sacrificare tra virgolette un aggiornato mezza giornata
Ma si tratta di andare un carcere in città che ti impegna il tempo strettamente necessario significa invece
E se fortemente motivati
Però tutto questo può essere letto anche come
Grande possibilità di sviluppo
Come dell'opportunità dicevo poco fa appunto che coloro che vivono sull'isola possono
Vivere un'esperienza professionale o detentiva utile
Formativa e per molti
Importante
Perché il rapporto per esempio per il per gli operatori per le gli agenti presidenziali a
Superato il primo momento
Comincia a essere vissuta come attività professionalmente
Particolare del rapporto con il convenuti e quotidiano
E importante non non si limitano a chiudere il cancello ma bensì a trovarsi insieme a loro a portare avanti l'attività che poi riguardano tutti
E quindi questa condivisione del dei progetti cioè se si deve sistemare il pozzo per l'acqua l'acqua poi servirà a tutti se si deve produrre poi ne beneficiamo tutti quindi necessariamente e professionalmente un rapporto diverso e questo è e una
Una situazione che poi può portare una crescita professionale
Anche queste sì tenuti ovviamente e sentirsi partecipe partecipe di un'attività di una di un gruppo di una collettività significa spostare l'ottica dell'intervento trattamentale in un carcere
Soprattutto quando parliamo di persone che sono state sempre escluse o si sono sentite sempre scuse
Per la prima volta forse molte di loro si vedono investiti di una opportunità e di una responsabilità nell'attività che fanno e questo
E una
Grazie alla natura grazie al posto in cui ci troviamo e al modo in cui lo vogliamo vivere e far vivere
Anche l'organizzazione può essere diciamo avvantaggiata dal fatto che ci troviamo in un'isola
Perché ci porta a migliorare e sviluppare l'organizzazione interna che è estremamente dobbiamo avere devo sapere e pensare che molte cose dobbiamo fare da noi
Dal pane esempio semplice ma dalla luce dall'acqua cioè gesti che solitamente sono ormai quotidiani nella nostra vita però per noi presuppongono un lavoro
Che è fatto di uomini
Che hanno posizioni giuridiche diverse ma che vivono insieme che condividono
A volte sullo stesso piano questi problemi
A me è capitato spesso di
Così distaccarmi di vedere dall'esterno al gruppo che sta lavorando su una linea elettrica su su cose molto pratiche ammonta
E vedo gli agenti l'ispettore i detenuti
Ognuno dice la sua ognuno si impegna e viste da fuori è molto bello tutto questo che significa in quel momento il ruolo che è sempre molto forte che è sempre molto predominante in un carcere in qualche modo si attenua e permette di incontrarsi anche se si parte l'occasione
Come riparo la pompa o come sistemare un tubo per dire però si va oltre questo
Se non è un aspetto che va valorizzato perché poi
Fa crescere un senso di appartenenza e di responsabilità che ognuno di noi dovrebbe sforzarsi di di accrescersi
E anche
I rapporti con l'esterno possono essere sviluppati grazie alla questa forza costante della natura perché chi viene Gorgone appunto non lo fa e viene per lavorare per portare un contributo non lo fa
Così per passare il tempo fa perché ci crede lo fa perché deve prende una barca deve fare un'ora di mare deve stare quattro cinque ore da noi deve tornare indietro e quindi e fortemente motivato
Volontari ne abbia avuti pochi per questi motivi appunti però quelli che sono venuti hanno lavorato con noi e
I tempi un po'più lunga che ci hanno permesso anche di conoscerci meglio
Finito il momento proprio della della lezione o della del momento sportivo musicale che fosse o culturale anche poi rimangono questi tempi che vanno sfruttati perché poi chi viene da fuori ogni immagine diversa lontana da quello che il mondo penitenziarie quindi superata così tracce coi
Invece la voglia di
E stare anche loro per qualche modo partecipi e quello che facciamo
E infatti
Ci siamo sforzati
Di dare una sistemazione organica questo di fare un progetto che avesse una
Impronta diversa dall'estemporaneità che spesso caratterizzava l'interventi dei volontari
Negli studi in generale ma in particolare Gorgona
Cioè abbiamo detto è inutile fare lo spettacolino dalla parte di calcio non serve a nulla
Se non a far passare momento così un po'diverso ma non non ci interessa molto
Abbiamo iniziato con le scuole un lavoro che secondo me è un investimento importante investimento sociale ovviamente cioè vengono dei ragazzi che
Di scuole superiori che approfondiscono aspetti
Propri del loro indirizzo di studi insieme a noi sull'isola di conseguenza non so su per geometri viene a fare dei lavori di rilievo con anche entrati da qualche detenuto istituto nautico fa altre cose
L'istituto
Industriale ci Falena e se le acque ecco sono modi per vivere per avere un contatto costante per far conoscere agli atti una realtà che fa parte di attività in cui stanno entrando
E anche spazientire venuti
Dico utili però in qualche modo a attenere il contatto con l'esterno importo vivo
Perché la tentazione di chiudersi di considerare l'Isola nostra è molto forte
E va proprio combattute in tutti modi perché perché intanto nel nostra ma poi è una realtà che invece va valorizzate allora
Ben vengano
Persone gruppi che lavorano con noi
Con il giusto spirito indico in punta di piedi ma sapendo che il carcere una realtà che ha un equilibrio abbastanza fragile e che quindi presuppone impegno suppone chiarezza presuppone uno stretto rapporto con gli operatori
Perché poi la critica che si sente molto spesso dire quella da parte gli operatori vengono rinvenuti no
Questo è vero però
Se nel frattempo conoscono anche il modo
E la figura insomma il modi a varare la figura del della polizia pensiamo in particolare dagli operatori significa poi costruire progetti che vanno un po'più avanti
No io spesso mi chiedo
Se ha ancora un senso
Una società così dalla comunicazione così i veloce da quel mondo cresce velocemente
Un carcere sull'isola
Ovviamente mi rispondo di sì
Non perché amo l'isola ma perché tutto quello che vedo ogni giorno trovo ancora
Motivo per crederlo
Certamente però
Bisognerebbe
Organizzarsi in maniera un po'diversa per valorizzare l'aspetto dello sviluppo che la natura e il mare ci può dare no
Con delle attività
Più particolare più precise meglio organizzate parte insieme ad altri perché questo poi permette di vedere le cose anche da un punto di vesti vista Esterno e siamo molto coinvolti come operatori vivendo ogni giorno con la realtà e spesso non riusciamo proprio non perché non vogliamo molte anche però proprio entriamo in un ambiente che molto purtroppo chiuso necessariamente chiuso quindi l'aiuto esterno volte
è utile perché ci fa riflettere ci fa pensare
In maniera diversa su su quello che facciamo
E alla potrebbe essere un posto un carcere che punta su un vero coinvolgimento delle persone che ci lavorano dove gli spazi Boy materiali venduti vivono che sono maggiori di quelli che hanno gli altri istituti nel seriamente perché Gorgoni doti si muovono per lavoro
Senza avere una guardia dietro hanno materialmente degli spazi che rispetto forse nati a quegli istituti sono finiti
Però dovrebbero avere o dovremmo cominciare a dare loro uno spazio anche mentale diverso di di di di gestione diversa perché
Altrimenti serve a poco se siamo noi soltanto a gestire tutto
Io credo che il l'amministrazione densi aria direzione deve chiaramente
Raccoglie dare l'input attività e tenere ovviamente
Le fila la l'organizzazione ma
Tenendo presente che una parte importante
Da parte della detenuti e quindi sviluppare questo senso di appartenenza alla vita dell'isola quello che succede sull'isola puntando sull'organizzazione e sulla responsabilizzazione di loro
Non ha senso
Controllare i lavori divenuti che lavorano perché ci vorrebbe un sacco di guardia senso responsabilizzare le controllarli
Attacca momenti del lavoro che fanno
Dare un po'anche di fiducia
Perché poi una struttura aperta ci permette una conoscenza anche più immediata delle persone
Che noi conosciamo in tanti momenti in tante occasioni e non semplicemente nei colloqui o le momenti che si possono vivere in questo senso nelle carceri chiuse per cui
Questo anche per
Per
Farli uscire da una posizione di comodo anche che spesso il venuti vivono anche se questo questa un'espressione forte però molto spesso di delegare agli altri sentirsi un po'vittime sentirsi deresponsabilizzati fa comodo impedisce comunque la crescita e per cui crede questo sforzo Gorgona si possa e si debba fare
E che giustifica poi un'isola
Che costa anche che preclusa ai cittadini
Se si punta in questo in questa direzione
E bisognerebbe
Avere dei progetti sulle persone che non siano soltanto dei progetti professionale lavorativi perché questa è una parte importante del lavoro che dobbiamo fare io mi devo sforzare di offrire delle opportunità vere e concrete ai detenuti
E di lavoro di di crescita di lavoro nel senso che
Devo fare in modo che quell'in quegli anni imparino a lavorare imparino il valore del lavoro perché questo me lo diamo per scontato ma non ce l'hanno
Imparino saper lavorare perché poi fuori si scontrò con la realtà di mercato che è molto
Dura e non non non accetta giustificazioni
E che
Dicevano anche delle pianificazioni che siano giustamente poi ricompensati per quello che fanno
Però ecco la mente la la l'organizzazione va un po'spostata no da dal carcere di strisce tutto invece acché si allarga e che vede
Nei detenuti lavoratori un ruolo molto
Presente
Anche per superare un po'quelle dinamiche tipiche delle carceri no per cui
Certe regole valgono sempre e comunque e che molto spesso poiché escono fuori anche dietro questa facciata che Gorgona di di di di positiva poi se uno va dietro scava un po'
Trova quelle dinamiche degli istituti
Credo che si debba lavorare su queste
Creando appunto dei momenti di di collettività cioè dove i detenuti si sentono parte del gruppo si responsabilizzino
E questo basta poco io ho iniziato ha provato a farlo incontrano grosse difficoltà di capacità mie anche nostre ma anche da parte di Nuti
Per cui quello che noi chiediamo che lo Stato gli dà allora non appartiene no questo è un concetto che almeno mi mi manda in bestia però ogni giorno Mickey sconto
Non abbiamo i refettori dove loro possono mangiare è una situazione diciamo che in pochissimi altri istituti si verifica però nessuno li vuole punire nessuno lettere vuole prendere cura e quando gli si propone a turno di farlo è una guerra nessuno vuole fare
E però queste cose poi significa che dell'attrezzatura che noi chiediamo per far qualcosa che va un po'oltre il Regolamento anche ben chiare non lo sanno
Entrare in lizza per mantenere non non puoi
Fregata insomma non è giusto e non è un cattivo insomma
E anche
Cominciare a
A cambiare un po'le regole all'interno de la sezione
Dove
Vengono meno certi muri certe diffidenze certe ipocrisie che ci sono e difficile però credo che a Gorgona si possa cominciare a a fare
Perché poi le persone vengono fuori per quello che allo scoperto in maniera molto più
Più immediata rispetto a un carcere chiuso
Molti devo risoluta Gorgona convinti che poi sarebbe l'Inter messo presto perché si comportavano bene
E io credo che comportarsi bene Gorgona non basta
Perché non basti comunque ma a maggior ragione Gorgona devi sforzarsi di di di di di
Rimuovere certe
Dinamiche che hai dentro di te e che nascono dal modo in cui hai vissuto sempre il carcere nel modo in cui il carcere si è proposto molto spesso
E quindi si richiede qualcosa di più lo sforzo maggiore
Allora se si riesce a fare un progetto veramente organico completo di gestione dell'isola di attività anche produttive
Dove
L'obiettivo di un ritorno economico non è quello principale ma è da tener presente perché il lavoro non ha un carattere così assistenzialistico ma noi ci impegniamo in attività che poi devono produce un un reddito quindi significa per me amministrazione
Fare il massimo per
Operativamente praticamente organizzativamente ma anche a chi ci lavora coi di avere il massimo impegno di pretendere il massimo impegno perché fuori funzioni in questo modo se se se io faccio attività e poi il risultato finale passivo ti ho anche dato un messaggio negativo quindi mi devo sforzare di organizzare le cose
Quanto meno per ripagare i costi
Quanto meno per vedere risultati soddisfacenti per la qualità del prodotto che ne facciamo non possiamo permetterci di di di di sprecare soldi perché oltre a un danno per l'erario è un un messaggio negativo che diamo proprio che annulla qualsiasi altra cosa che ci sforziamo di fare dal punto di vista trattamentali siamo così
E poi una custodia un po'attenuata cioè attenuata nel senso non permissiva non di apertura intenso materiale ma proprio di
In cui
Quelle regole e quelle regole sì che attengono all'invenzione siano un po'sfumate non perché ritenuti sono più bravi ma perché si deve puntare si può puntare
A una crescita verde delle persone
A sviluppare un senso di appartenenza di di di di responsabilità come dicevo prima da tutto questo se poi viene
Legato con le sterno in cui l'esterno le scuole
Volontari chiunque viene per lavorare con noi
Dalle cose pratiche alla scuola alla alle attività anche culturali ricreative ecco dalla musicato e facciamo diverse cose dal anche dalla dall'insegnare all'uso della tv della cinepresa noi siamo forse uno dei pochi cattivi sono l'unico che ha fatto un corso di
Di di video operatore perché l'abbiamo fatto
Perché diventa uno strumento per farsi sentire a sentire tenuti non oggetto di informazione cosa che avviene sempre ma per i soggetti di informazione cioè sono loro che devono parlare devono organizzare intanto l'attività perché le attività culturali non possono essere secondo me organizzare da noi
In tutti i sensi
Perché altrimenti poi ritorniamo in una dinamica per cui
Insomma
Va bene
Si sentono forse per non riesce con l'amministrazione che a soli non sa organizzare non non ci fanno fare perché questi danni che lo sentite molto
Quindi
Anche la previsione che abbia organizzato era un uno strumento per farci conoscere fuori per far conoscere a chi sta di fronte a noi e quindi a Livorno cosa significa
Trascorre la detenzione a Gorgona e perché quell'isola gli è vietato da un lato perso tempo
Crescesse e si evolve questo ha avuto un effetto veramente molto positivo
Allora se si va in questa direzione appunto all'esterno con i limiti che dicevo prima viene da noi
E lavora con noi cioè il lavoro
No materiale pezzo però
Come motivo di confronto passione di confronto e di discussione di apporto ognuno
Proprie capacità
Allora si può giustificare un un carcere su un'isola nel due mila
Non punitiva perché se punitiva allora il discorso è diverso ma se vogliamo fare
Un carcere trattamentale aperto su un'isola significa
Spostare un po'l'ottica nostre gestione significa collegarci molto con l'esterno con i giovani e con con le varie realtà positive
Della città dell'esterno che che che vogliono collabora con noi significa in poche parole cambiare un po'l'ottica che
In tanti anni ha un po'caratterizzato le isole no cioè l'isola
Gli uomini erano a tutela dell'isola si è sempre detto grazie al carcere l'isola si è mantenuta invece secondo me bisognerebbe ora spostare un po'cedere se l'isola servizio degli uomini deve essere l'isola che deve offrire delle opportunità di crescita chi lavora e chi sconta perché effettivamente ha delle potenzialità uniche
Ecco se ne cambiamo questo tipo di intervento e sfruttiamo tra virgolette utilizziamo il valorizziamo quello che l'isola ci offre
Per fare un lavoro sulle persone
Che spesso richiede molti soldi ma richiede molta
Convinzione molta presenze molta Costanza pure perché poi nel giorno affrontare queste cose non è facile
Allora e l'apriamo nello stesso tempo non non turismo così tanto per ma di pure mera curiosità ma un turismo tra virgolette sociale se si può dire se esiste un un turismo del genere cioè di chi viene sapendo che un carcere sapendo che che può fare se gli ho messo la regola perché viene Gorgona se quello che Stefano devi mette a disposizione dell'isola sei suonare lo strumento loro
Lo suoni e lo insegna gli altri sei un esperto di Idraulica vide una mano in questo Sei un agricoltore oppure anche un l'allevatore un potatore quello che sai fare vieni e quindi dai il tuo contributo e spesso ed arricchimento reciproco ha molto spesso tanti se ne vanno convinti
Venute erano venuti convinti di
Ritrovare chissà che cosa e poi invece sono andati via avendo imparato molto da questa realtà da questi uomini che ci vivono Guardie e ladri compresi hanno tutto in due categorie
Di una realtà che
Che spesso insegna molto
Per questo si è puntato sulle scuole
Ecco questo sarebbe un modo per dar senso a lavoro che ne facciamo ogni giorno con risultati spesso molto incoraggianti molto positivi
Che veramente giustifica no non so i sacrifici nostri ma di tutti quelli che ci stanno intorno perché per me la miglior difesa sociale che possiamo auspica CIE deceduto che esce e che poi ti scrive il telefono si fa sentire da fuori avendo essi rientrato lavora vennero ricostruito una famiglia avendo cambiato anche certi valori da progredite ecco questa
E proprio la migliore sicurezza sociale che possiamo
Garantire a cui dobbiamo puntare certo non è facile che queste s'abbiamo deduzioni veramente cocenti però indubbiamente
Certi momenti che ritenuti hanno vissuto rappresentano per loro delle cose indimenticabili che non pensavano mai di vivere andando in un carcere
E che spesso diventa un'occasione uno spunto per poi costruire un percorso diverso stanno ai riuscire a
A farlo crescere questo questo momento
Credendoci ovviamente in questo lì sola è proprio una
Un'occasione formidabile
Che dobbiamo sforzarci di di cogliere amandola innanzitutto e quindi
Far sì che chi viene sull'isola per lavorare non viva poi una selezione di costrizione deve essere condizioni di di serenità
Di di di voler fare e poi
Riuscendo a a mettere l'uomo in primo piano non non l'isola non il lavoro in senso tecnico ma l'uomo
Per quello che rappresenta che superiore all'isola superiore lavori che fa un percorso che spesso poi alla fine e più gratificante di vedere
Non lo so l'allevamento di orata che facciamo nuova edificio costruito
Vi assicuro che che con molti operatori io ne parlo spesso di questo purtroppo sono pochi quelli che hanno fatto una scelta di lavorare su un'isola momentaneamente credendo ciclistici però questo vi assicuro ci gratifica veramente
Grazie Carlo Mazzi serbo
Adesso darei la parola Franco Scarpa direttore medico Montelupo Fiorentino
Va bene
Non sapevo prima
Buona sera a tutti io come presentato sono il direttore
Direttore medico dell'ospedale psichiatrico giudiziario il tema che mi è stato assegnato è quello dell'incompatibilità tra lo completo allegata al regime di sicurezza e sistemi di cura chiaramente
Si intende tra misure di sicurezza sistemi di cura di trattamento questo lo dico molta onestà perché io
Diciamo non mi occupo in senso stretto di carcere anche se dopo nel parlare vi renderete conto che in realtà mi occupo anche di carceri lealtà mi occupo di ospedale psichiatrico giudiziario di Psichiatria giudiziaria di Psichiatria in quel particolare settore che la il trattamento dei pazienti psichiatrici delle persone che commettono reati in uno stato di incapacità di intendere e di volere e che causa l'infermità psichica chiaramente o anche altre tipi di equivalenti
E che vengono secondo la nostra legislazione condannati io o meglio dire
Vengono diviene applicata una cosiddetta misura di sicurezza
Come dicevo prima quindi mi occupo di un qualcosa di diverso dove però questo tema del contrasto tra una parato un sistema organizzato per garantire la sicurezza in questo caso il controllo sociale
Il la sicurezza della società rispetto a persone che sono percepite ritenute pericolose
Va di pari passo in un certo senso diventa strettamente connesso ma anche contraddittorio o conflittuale come dicevamo prima rispetto al al bisogno al mandato di cura che queste stesse persone esprimono
Chiaramente ho detto prima
Mi occupo di questo però non dobbiamo dimenticare che l'ospedale psichiatrico giudiziario una struttura penitenziaria un istituto del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria un istituto penitenziario a tutti gli affetti di conseguenza come i miei colleghi direttori
Di istituti penitenziari io faccio anche la parte del direttore penitenziario oltre quella del che mi è più propria del direttore medico del direttore sanitario della struttura con tutto il carico di
L'impegno
Credo che allora il tema della ciò premesso che il tema della o
Incompatibilità o comunque della conflittualità tra misura di sicurezza il regime di cura può essere esaminato molto brevemente io prendo un credo assolutamente pretendo di fare delle analisi profondissimo di di trovare dei punti di contraddizione che non siano già evidenti
Nella stesso nello stesso termine perché credetemi ogni volta che si parla di questo problema nell'ospedale psichiatrico giudiziario anche noi ma soprattutto forse noi che siamo nella struttura che vi lavoriamo e che ci diciamo professionalmente diamo il nostro contributo
Abbiamo il nostro impegno abbiamo un certo imbarazzo perché spendiamo conto di trattare e di presentare un argomento un'istituzione uno
Un pezzo del sistema sociale che comunque e apertamente
Diciamo norme strano contraddittorio che anche ad un profano o da immediatamente l'idea di qualcosa che non che non è molto chiaro e molto corrette ambiguo e contraddittorio e bivalente questo perché credo che
Io voglio fonte fare un po'l'avvocato del diavolo quello che dal di dentro
Lo forze critiche a se stesso critiche al sistema ma questo non perché vogliamo come dire dimenticare che di questo sistema di questo di questo particolare tipo di seduzione siamo noi poi alle persone che di di lavoro né che la gestiscono però forse è giusto che piuttosto che raccontare che cosa si fa di buono
Raccontiamo le sono i limiti che ci impediscono di fare forse qualcosa di meglio credo che questo problema si posso affrontare su tre livelli che
Gli hanno che danno l'impressione o comunque il il concetto del limite quando inadeguatezza come della conflittualità
Tra questo sistema di sicurezza diciamo che è un istituto penitenziario
Un sistema di cura che è quello di doverne fare un trattamento sanitario comunque di organizzare delle attività psichiatriche riabilitative trattamentali sanitarie per persone che hanno ho avuto riconosciuta una infermità di mente
Dunque in tre temi tre punti diviso solo quello etico quello giuridico e quello strutturale o scientifico se volete accoppiata quello strutturale quello etico sembra
Cominciamo da questo direi che forse vedete in carcere
Lo cura
è abbastanza conflittuale Min accettabile se volete su un piano etico il pensiero che si affida al carcere ciò che è un problema di carattere sanitario i caratteri psichiatrico di trattamento di cura ciò non perché non perché nel carcere non si possa curare ma perché la condizione di base che determina in questo caso o il reato il la comportamento antisociale è una condizione che viziata dalla mancanza della libera capacità di intendere volere a causa di un'amante la malattia psichiatrica fatto sta che quasi tutti i codici penali i nostri dei sistemi europei dell'Organizzazione europea dei paesi
Non prevedono una misura detentiva per chi commette reati in uno stato di incapacità di intendere e volere anzi direi ancora di più ci sono alcuni codici che prevedono espressamente che qualsiasi disturbo psichiatrico non debba assolutamente essere curato ho trattato in una struttura penitenziale ma solo ed esclusivamente
Nelle strutture del servizio pubblico
Da questo punto di vista è anche interessante notare come
Rispetto alla applicazione anche abbastanza larga che viene data all'il cosiddetto differimento pena l'incompatibilità col regime carcerario per persone che sono
Malate nel caso psichiatrico nel caso di di presenza di malattie psichiatriche è una è bravissima l'applicazione molto spesso anzi quasi sempre frequentemente ed è previsto nel Codice Penale subito dopo l'articolo centoquarantasette
Il detenuto che ha problemi psichiatrici non trova il sistema di cura del servizio sanitario pubblico per motivi
Forse che è abbastanza complicato lo sarebbe lungo affrontare ma trova invece il ricovero d'internamento nell'ospedale psichiatrico giudiziario e sarebbe l'articolo centoquarantotto
Quindi in un certo senso sul piano etico sia un po'una una una sorta di contrapposizione non solo tra l'aspetto curativo e l'aspetto di sicurezza ma anche tra due punti
Cioè l'aspetto etico in senso stretto inteso etico come valori che valgono che hanno valore annuo ho sono estese a tutta la il il gruppo sociale e gli aspetti morali individuali della persona cioè in questo caso l'interesse generale del gruppo sociale che si difende da una singola persona che è percepito ritenuto etichettato come pericoloso socialmente
Oltrepassa quella diciamo quella
Diritto forse anche individuale di ricevere la giusta cura ingiusto trattamento
Passiamo al piano giuridico sempre premendo perché non sono un esperto dicevo prima né di carcere ma anche venti problemi giuridici però anche a un profano
Risulta evidente che la condizione di non imputabilità che determinano l'applicazione della misura di sicurezza e la conditio sine qua non per cui
Per Cuper per cui viene applicata questa misura in mancanza c'è la persona capace di intendere e volere riceva una condanna e solo se esiste questa imputabilità e di conseguenza la capacità di percepire il reato commesso il significato della pena può essere applicato uno appena di conseguenza la misura di sicurezza che viene applicata dal codice per un chiamiamolo per un gioco di parole deve essere è penale perché proviene de prevista nel codice penale ma non è strettamente una pena bensì una misura che o deve tendere invece molto più della pena alla
Recupera la cura al trattamento
Il codice penale italiano tra l'altro è quello in vigore che risale al mille novecentotrenta anche frutto di una sorta di di
Compromesso tra le scuole positivista e classiche
Del di fine Ottocento dei primi del Novecento con quello che la scuola eclettiche che ha inteso forse con questa misura di sicurezza
Creare una specificità cioè il problema di chi commette reato in uno stato di capacità di intendere e volere per infermità psichica e comunque specifico e richiede specifico che significa che non è solo psichiatrico non è solo delinquenza ma è anche un problema a sé stante richiede una struttura specifica che appunto
è l'ospedale psichiatrico giudiziario
Terzo punto e credo che questo sia poi il punto più dolente perché mentre sui primi due possiamo dire diciamo accettare uno stato giuridico che così o almeno modificarlo per modificarlo ci vogliono tempie e impostazione più prolungate o i valori etici sono valori comuni che bisogna ridiscutere su un piano etico teniamo al terzo livello da quelle è strutturale scientifico
Di conseguenza questo questa contraddizione questa conflittualità tra i due termini si traduce in realtà in una struttura che un ibrido indefinito inadeguato perché carcere ma è anche luogo di di cura è un luogo dove c'è personale
Penitenziario e c'è personale sanitario sono evidenziare intendo più propriamente la polizia presenziare personale di custodia oltre il personale sempre penitenziaria appartenente all'amministrazione penitenziaria ma comunque dei ruoli tecnici sanitari un Regolamento che comunque quello penitenziario a fronte di un'esigenza di trattamento che e di tipo sanitario categorie ruoli come ho detto prima incompleti e sovrapposti cioè personale di custodia agenti di polizia penitenziaria infermieri
Di come dicevo prima incompleto perché non c'è un organico adeguato a quelle che sono i parametri di una struttura effettivamente ospedaliero risorse anche in questo senso
Non coerenti a quelle che sono le necessità di cura e di trattamento
Ancora più importante credo che o la questo sistema questo luogo di internamento di accoglienza di persone infermi di mente è un luogo separato distaccato da quello che il percorso
Tra virgolette normale ordinario di cura di un paziente psichiatri c'è chi si paziente psichiatrico c'è un paziente chinato che finisce in ospedale psichiatrico giudiziario perde ogni legame con o almeno ogni legame normativo
Come obbligo di cura da parte dei servizi del territorio viene assunto in un certo senso incarico dal servizio sanitario penitenziario e l'operazione opposta direi
Ricollocarlo e integrarlo
O di creare dei collegamenti e dei
E di legami percorso di integrazione del servizio sanitario nazionale estremamente complicato proprio da questa separazione da questa distanza in mancanza
Di Aspem di normative che determinino questo passaggio a posteriori
E con questo in
Intervento del futuro ritengo di dunque
Possibili soluzioni che sono state prospettate ma di Sutton sono in una situazione di di continuo dibattito di di perenne dibattito otite rende necessità di trovare una soluzione
Evidentemente credo che da parte di tutti
Vuole essere polemica ma anche recentemente settimanale sia messo proprio su Montelupo Fiorentino un trafiletto un curiosissimo in cui nel descrivere lei dieci
Perle del sistema penitenziario italiano e per per le sentendo quelle i chiari e oscuri Ducci ed ombre ha citato tra le ombre anche Montelupo Fiorentino dicendo che la direzione penitenziaria non so che si intende in senso lato forse l'amministrazione Gennaro insiste attenersi chiusi
I i pazienti internati in una struttura inadeguata all'antica vecchia ora credo che questo lo lo cito solo per dire che e apertamente riconosciuto da parte di tutti da parte degli operatori stessi e da parte dell'opinione pubblica che questo è un sistema che va cambiato
Però la soluzione del del cambiamento deve passare attraverso anche qui credo su tre livelli
In parte sovrapponibili a quelle che ho citato prima cioè come cambiare le norme come cambiare le strutture ma soprattutto come cambiare le prassi operative le metodologie di lavoro il rapporto con con
Con il con il destino le altre strutture di cura cambiare le norme abbastanza se volete semplice dinanzi a una dicotomia evidentissima
Tra imputabilità o non imputabilità o si sceglie la via del tutti imputabili come alcuna una proposta di legge anche nel passato sono siamo è una linea di tendenza e anche quell'idea di di scuola psichiatrica di scuola di pensiero che alla spia il suo peso
Lei dare l'imputabilità tutti questa non c'è nessuno anche infermo di mente può aver riconosciuto un un non diritto anche alla condanna per cui la soluzione abbastanza semplice
Significa pena e carcere il per chiunque anche se ad compiuto un reato in uno stato di incapacità di intendere e volere il mantenimento invece della non imputabilità
A a sotto a sua volta una divaricazione o si mantiene la misura di sicurezza e di conseguenza la struttura che verrà fuori e comunque di nuovo questo ibrido che l'ospedale psichiatrico giudiziario
O si elimina la misura di sicurezza mi siedo sicurezza si misura di sicurezza no se si elimina la misura di sicurezza alla soluzione incapace intendere di volere prosciolto affidato al sistema sanitario nazionale ai servizi di cura ordinario
Il cambiamento di norma stavolta porta il problema delle strutture perché evidente che come ho detto prima una soluzione che richiede che dei dalla il riconoscimento dell'imputabilità tutti automaticamente porta con sé la soluzione carcere
Mentre la una soluzione un mantenimento della non imputabilità del regime di procedimento prevede una diversa collocazione della struttura diversa organizzazione della struttura però avremo sempre questo
Questo peso diverso di lei in una in un arco di di prevalenza dei fattori sicurezza e cura avremo quattro possibile soluzione il massimo della sicurezza significa struttura se non prevalentemente tipicamente penitenziaria un po'come oggi nell'ospedale psichiatrico giudiziario
Se avrà la prevalenza dell'aspetto per il terziario comunque gli aspetti penitenziarie e di curarsi e qui varranno in una cornice comunque
Penitenziaria perché si tratterà di ancora di misura di sicurezza cioè di mantenimento della misura penale
Avremo una struttura ibrida
Con una più o meno prevalenza degli aspetti sanitari e trattamentali in base credo dire veramente al momento storico perché negli occhi e ci si è passati da un vuoto assoluto di personale
Sanitario infermieristico e non lo dico perché c'è il precedente se il dottor Malgara ma a un recente come dire una recente lotteria che abbiamo vinto con un discreto di numero di infermieri che c'è stata fila che c'è stato dato però devo dire che a distanza di due anni e mezzo siamo di nuovo in un trend di di riduzione del personale infermieristico specifico che ci porterà nel giro di qualche anno ha numeri sta di nuovo come i vecchi come i vecchi tempi cioè pochissimi infermieri carenza di assistenza quindi questa prevalenza sanitaria o meno della struttura è un po'frutto di quella che il momento storico le risorse che si impegnano la politica penitenziaria le linee di politica penitenziaria quindi estremamente fragile è fatta e labile ultima ipotesi la struttura decisamente e direttamente ed esclusivamente sanitaria c'è una struttura che abbia in sé le caratteristiche del luogo di cura con una questi o con un esigenza di sicurezza di controllo che è limitata solo agli aspetti esteriori perimetrali e non interni
Ecco queste sono le soluzioni strutturali però credo che in ognuna di queste soluzioni c'è un punto debole che rischia di mantenere quella logica se volete perversa dell'istituzionalizzazione della che era un po'tipica del manicomio che se volete Ingo dei problemi grossi di questa struttura è che se rimane in carcere e comunque una struttura che confligge tra sistemi di cura e sicurezza c'è conflittualità sistemi pure sicurezza
Se diventa struttura sanitaria rischia di diventare manicomio e come tale essere anacronistica perseguire un modello di trattamento superato che assolutamente nessuno di voi vuole e pensa di
Così inutile dire far risorgere
Allora credo che il punto forte e magari dopo se posso cercherò di dare anima forse un po'chiarire meglio questo aspetto della del della Lidia su cui deve lavorare questo istituto e il la modifica delle prassi la modifica delle metodologie di lavoro la modifica dei rapporti tra questo questa struttura o quello che ne quella che ne farà le funzioni e i sistemi di cura diciamo ordinari del territorio
Perché credo che al di là delle
Degli aspetti strutturali estremamente importanti
L'ospedale sia riduzione fatto in questo momento di mille duecento persone son mille duecento nomi e cognomi mille duecento persone che hanno bisogno di soluzioni individuali studiate con di risorse chiare e specifiche quindi vuol dire lavorare su questo sulle prassi sulle metodologie sui progetti sui programmi individuale significa dare una risposta ognuno di queste mille duecento persona ognuno di questi mille duecento nomi e cognome
Dargli un destino un progetto un luogo un sistema di garanzia per il loro futuro
E questo credo sia importante modificare le prassi significa creare dei collegamenti tra questo sistema il territorio dargli delle risorse
E qua vengo a quello che dicevo volevo chiarire prima io credo che la soluzione in questo
In questo momento a legislazione ferma perché credo che siamo a legislazione firma eh
Con delle ipotesi di modifica che andranno verificate nel tempo a legislazione ferma non possiamo stare fermi noi dobbiamo noi modificare la parte modificabile del sistema e che iddio identifica nelle prassi e nelle operazioni nel nel rapporto e nelle metodologie di intervento che attuiamo perché credo che l'obiettivo il modello non sia quello né di far diventare
Manicomio lo PG l'ospedale psichiatrico giudiziario e come ho detto prima sarebbe ricercare un modello anacronistico è inutile eh comunque foriero e di cronicizzazione della patologia
Né tanto meno come può essere paventato esportare l'ospedale psichiatrico giudiziario nel territorio diciamo
Restituendo o o Hume intanto quelle responsabilità di controllo sociale che il territorio la psichiatria territoriale tende
Anche qui preferisco non aprire il dibattito ma forse sarebbe interessante poi affrontarlo meglio la psichiatria del reale tende a rimandare ad un diverso sistema c'è la il controllo sociale che è un tema comunque importante
Credo invece che
Io se volete lo slogan o l'obiettivo di questa struttura o può essere quello di assimilare o comunque ricalcare lì recuperare le prassi operative
Del territorio e esportarlo e con le strutture con le risorse attuabili nell'ospedale psichiatrico giudiziario in sintesi significa e se li posso brevemente descrive il modello di lavoro che abbiamo in un trucco Ferentino significa non ragionare più in termini di misura di sicurezza c'è questo periodo questa parentesi che attraversa uno
Tagli alla vita all'esistenza di un paziente psichiatrico commette reato in questo Ente una parentesi di distacco completo cioè di Marino PG legato all'istituzione quindi superare questo modello comunque istituzionale cioè di misura di sicurezza ancorata alla struttura e ancorata e limitata dalle sue mura ma aprire sul territorio
Degli spazi dei luoghi dove la misura di sicurezza viene eseguita non solo dentro la struttura amanti nuovi Esterni e mi riferisco a quelle che abbiamo creato nel tempo
Strutture di c'è diamo gruppi di riabilitazione all'esterno dell'istituto recentemente con un progetto del Comunità europea un progetto Horizon se costituito una cooperativa sociale di tipo B che sta dando che darà noi auspichiamo che darà ancora lavoro nel futuro
Ma gli internati cioè fare in modo che la misura di sicurezza non sia trascorsa nell'istituto ma India stretto collegamento in un percorso che o si svolga anche all'esterno dell'istituto in strutture adeguate
Questo credo perché la misura di sicurezza che si basa sulla pericolosità sociale anzi direi la pericolosità sociale che è alla base della misura di sicurezza ad una una
Non è oggi come oggi è vista come un una condizione dicotomica c'è non c'è se c'è sei dentro se non c'è sei libero credo invece che se ed è una se volete un concetto multifattoriale
In cui va vista la situazione la la patologia gli aspetti di personalità e tanti altri fattori
Da misure diverse va qualificata sul piano quantitativo ed ha creato per una via pesto di smontare questo concetto a rimettere
La persona nel territorio nel sociali nel suo
Tessuto vacche reato un percorso cioè il modello di trattamento della misura di sicurezza non è una staticità legato a un'istituzione mai un percorso che attraversa più luoghi istituzionali e Nonda
Ecco io l'ultima cosa che volevo dire che proprio mi riferivo quando dicevo prima legislazione afferma non possiamo stare fermi e credo che in questo momento però ci siano delle opportunità
La domanda che mi faccio che fine ha fatto il decreto legislativo duecentotrenta
E
Io a suo tempo identificato sapete il decreto legislativo duecentotrenta è quella
Quella normativa che prevede che il sistema sanitario penitenziario l'assistenza sanitaria evidenziare venga presa in carico dallo sistema sanitario pubblico dal servizio sanitario nazionale
Io credo che questo l'ho sempre detto può essere un'opportunità un'occasione per l'ospedale psichiatrico giudiziario Popper modificare radicalmente le prassi non tanto le norme perché ci vorrà un passaggio successivo
E in questa situazione di legislazione comunque ferma credo che porti rischi di diventare invece un ennesimo rimando ha un futuro
Ma un un futuro di lividi di altro percorso di di di di di momento favorevole che ahimè credo che rischia di allontanarsi sempre più
Grazie
Il richiamo gli ultimi interventi nell'ordine
Francesco Piccioni
Francesco Franco Corleone
Vittorio Cerri Maurizio Mistretta Lionello Massobrio
Presenti
Frattanto prometto di essere brevissimo penso di fare causa che riuscirà gradi se non altro che dovrà parlare dopo
Francesco Piccioni
Condannata all'ergastolo ha fatto finora vent'anni e sei giorni di galera
Per il tema lo conosce quindi oggetto ma siccome lavora nella comunicazione anche nella strana posizione di commentatore di quello che sente che vede nel mondo
Ho sentito parlare molto oggi delle modalità di esecuzione della pena
Vorrei parlare un attimo anche dell'entità
Perché siamo entrati in Europa da una moneta unica forse tra un anno e ma
Andremo alla rapida unificazione soprattutto delle forme monetari e fiscali finanziarie del diritto relativo
Ci sarebbe forse bisogno anche di cominciare a indagare
Sui sistemi giuridici europei e sull'entità delle pene Europa
Riportare anche quelle italiane a livello della civiltà europea
Quindi oggi volevo parlare soltanto di due casi emblematici
Abnormi sembra vicino perché siano la normalità ma poi perché sono abnormi di detenzione
E molto brevemente soltanto sono paradigma alici sarde è facilissimo inquadrati in un attimo
Ed un terzo episodio è successo questa settimana che mi costringe a parlare a nome di altri detenuti nelle stesse condizioni cioè semiliberi
I due casi uno riguarda Paolo Maurizio Ferrari
Non me lo dice pignatta nessuno è stato il primo brigatista arrestato in Italia il ventisette maggio cioè domani però del mille novecentosettantaquattro
Vi sono ventisei anni
La condanna massima da subito Paolo Maurizio Ferrari del sequestro del giudice Sossi di quattordici anni quattordici e mezzo non ricordo esattamente perché data l'entità delle condanne che abbiamo preso coi brigatisti
Normalmente cioè dall'ergastolo in su quattordicenne mezzo erano spiccioli che stessa cura preoccupare dei senesi differenza
A questa condanna Maurizio Ferrari aggiunto semplicemente
Diciamo condanne ulteriori per un reato tipico dei brigatisti del primo periodo
E cioè insulti alla corte nel corso dei processi Apologia del reatino nel corso dei processi stessi perché i vari relatori spesso un comunicato di rivendicazione indie
Azioni che l'organizzazione svolgeva fuori
Ah per questi reati di parola
Di pura parola
Fabrizio Ferrari ha totalizzato un altro
Credo sei sette condanne
Di entità pari a due tre e cinque sei anni a secondo della corte a secondo del del post del momento
E in virtù di questa
Come dire
Stranissima moderno senso stranissimo modo di computare la piena dopo ventisei anni Maurizio Ferrari sta ancora dentro
Ancora dentro con una condanna che è stata la fine cumulata
Dalla Corte d'Appello di Sassari
In ventidue anni tre mesi e nove giorni di reclusione
Ora mille novecentosettantaquattro più ventidue dovrebbe fare mille novecentonovantasei
E invece no fa due mila quattro
Perché perché la corte di Sassari
Benissimo inciso perché non lo sapesse lei
Le corti sarde seguono una
Un Codice Penale tutt'affatto diverso da quell'italiano
Quindi se per esempio Maurizio Ferrari avesse commesso il suo ultimo reato di parola facciamo conto a Torino
I ventidue anni di cumulo sarebbero probabilmente stati gli stessi o ventuno qualcosa del genere ma sarebbero stati fatti decorrere dal momento dell'arresto cioè dal ventisette maggio del settantaquattro
La corte di Sassari invece ha deciso questo cumulo dalla data dell'ultimo reato di parola e quindi al mille novecentottantadue per cui Maurizio Ferrari che dopo aver fatto i primi otto anni di carcere inutilmente e assommare e accordo e cominciare a scontare i suoi ventidue
Solo a partire dopo otto anni di galera così arriva a trenta
Mi chiedo che fine ha fatto in questo computo gli indulti precedenti perché tre anni di indulto avrebbe dovuto comunque averli mi riferisco a quelle novanta credo quello dell'ottantasei se non vado errato
E quindi che ordinò in caso avrebbe dovuto essere una pena totale che finirà nel due mila uno comunque sia Paolo Maurizio Ferrari è ancora lì
Piccolo particolare senza reati di sangue
Pensare ad esaudire Paolo Rizzo Ferrari non ha ferito nessuno non ho ucciso nessuno
Non perché fosse per più buono la media dei brigatisti semplicemente perché al momento dell'arresto dello Stato avevano ferito o ucciso nessuno
Secondo caso invece un detenuto comune
Che si chiama Antonio forestieri
Antonio forestieri
Ma figura abbastanza atipica di emigrato italiano in Germania
Lavoratore dal mille novecentosessantatré in Germania farà si costruisce la famiglia
Cattivo giorno del mille novecentonovantatré rientrando in casa trova la moglie con un'amante siccome c'aveva già dei problemi siccome la situazione economica non era Floriana Secondi Figli erano tossicodipendenti deciderà ragionarci sopra prende la pistola e spara
Siccome le tragedie vere succede sempre che ci sia qualcosa in più invece di uccidere la moglie come presentazione o l'amante
Nel parapiglia uccide la figlia
Che probabilmente da quanto viene raccontato era anche l'unica persona dalla famiglia a cui era più legato
Siccome siamo in Germania quindi un Paese sicuramente non lassista
Prestieri viene condannato all'ergastolo
Cosa succede
In Germania l'ergastolo viene calcolato anch'quindici anni
Cioè equivale a Terni quindici anni
Dal punto di vista pratico non dal punto di vista formale punto esame ma è una condanna di dal punto di vista pratico al momento stesso di scrivere il certificato di detenzione fine pena
Automaticamente la corte scrive la data per quindici anni a partire da oggi
Perché perché esiste l'istituto nel codice penale tedesco che
A scattare allo scattare del quindicesimo anno
La pena può essere trasformata
E quindi sospesa condizionalmente cioè a condizione che non venga commesso alcun reato
Unica condizione la condotta regolare
E così normale che almeno Antonio forestieri a nel suo fine pena indicato il due mila otto
Siccome delle se come italiano sta in Germania
La famiglia ovviamente dopo questo episodio si distrugge
I suoi unici parenti stanno in Italia che fa pensa di appellarsi alla Convenzione europea e quindi chiede di scontare la pena nel suo Paese
Io sto
Forestieri viene accontentato viene portato in Italia sottile vena non è più il due mila otto è mai
C'è da ridere
Ma questo è normale
Allora entrambi casi secondo me quello di Ferrari questo difference fieri
Impongono il problema di ripensare anche l'entità della più negativi in Italia
Perché è vero che la legge Gozzini ha di fatto riconosciuto Lino limita di alcune
Di alcune pene per i alcune pene edittali previste nel codice per cui il reato tal dei tali
Viene punito con una pena da a
La Gozzini esattamente la legge che dice
Questa Conquest dare queste condanne che ne diamo regolarmente sono insensate
Perché trent'anni di vita quarant'anni di vita del gastro arriva dalla quarant'anni sono una cosa
Che è difficile da pensare
Io quando devo spiegare
Cosa significa vent'anni di carcere
E cosa succedeva quando io son tra dal carcere siccome spesso però io avevo ragazzi prova a dirle
Ancora doveva esordire in nazionale uno che si chiama Bruno Conti
Ancora dove ha esordito in nazionale e cioè ha cominciato dopo
Capito elastico
Oppure ha appena esordito Cabrini
Perché lo sport è un modo per
Rendere più evidenti le date
Quindi c'è un problema di quantità
In Europa queste condanne non esistono di fatto
In Spagna l'ergastolo con durata vent'anni in Germania abbiamo visto a quindici facciamo il caso dell'Olanda della Svezia dieci perché non vogliamo nemmeno esagerare
In Svizzera comunque sono quindici anni
Però con la semilibertà obbligatoria dieci tant'è vero che Alvaro Loiacono condannato per di affanni condannato su sentenza italiana con Paul per gli affanni arrestato dopo perché anche cittadino svizzero oltre che italiano Alvaro Loiacono
Arrestato Nell ottantatré ottantaquattro in Svizzera ha scontato la sua pena in Svizzera faccia fatto dieci anni di carcere cinque di semilibertà adesso nuovo libero a tutti gli effetti
In Italia abbiamo ancora Paolo Maurizio Ferrari in carcere altre
Duecento persone che viaggiano tra i dodici e i ventiquattro venticinque anni di carcere sulle spalle
E lo si vedrà fine perché siamo a legislazione ferma come diceva giustamente il direttore sanitario Montelupo e quindi non abbiamo nessunissima illusione che questa situazione cambi però mettiamo intanto un elemento è in discussione la durata delle pene in questo Paese in generale perché non sono pene europee questo è chiarissimo
L'ultimo dato invece di questa settimana
E riguarda i semiliberi di Roma che sono stati spostati
Dalla terza casa al penale di Roma o di vere che differenza c'è nessunissima dal punto di vista formale sono due posti contigui c'è un muro di che li separa e basta
Solo che la terza casa di Roma era un carcere è un carcere che era stato costruito esattamente per la gente che la mattina devo uscire
E quindi presuppone un sistema una struttura anche del personale che fa quel mestiere lì cioè fare entrare detenuti li fa uscire la mattina si occupa
Delle loro pratiche
E basta sostanzialmente c'era anche una sezione per tossicodipendenti a sorveglianza attenuata
E che funziona in modo simile non escono però sono a sorveglianza attenuare quindi è un carcere ma non
Particolarmente restrittivo
Siamo siamo stati spostati al penale cosa succede tornare in carcere vero
In carcere che si occupa di tenere i detenuti dentro Vanni mandarli fuori
Le strutture sono quelle di M carcere penale
Il personale
è abituato a tempi e ritmi che c'è da sorridere ma se uno dice guarda che sto facendo tardi devo andare riguarderà dice che fretta c'è c'è tanto tempo Simona io veramente donna lavoraccio famiglia cioè non è uguale
No non è uguale ma per loro è uguale sono abituati così non è nemmeno colpa loro la struttura costruita in quel modo
Stamattina c'era un movimento c'erano dei pentiti da una sezione Cina speciale che devono uscire per essere portati a qualche processo qualche riconoscimento a qualche cosa che nessuno sa per questo motivo il carcere è stato fermo un'ora settanta ottanta persone vedono andare a lavorare stavano ferme lì
Voi dite ma che problema esce un'ora dopo sì ma nella posizione semi libertà in Italia c'è gente che ci sta da sette otto nove di anni sette otto nove anni la gente mette su famiglia oltre ad avere lavoro
è normalissimo che un'ora famiglia debba stare a casa una certa ora perché la moglie va a lavorare di Porta a scuola i bambini quelle cose normalissime che fate voi tutti i giorni e che si bloccano un'ora sono un problema
Se vi bloccano per motivi per un incidente stradale normale che voi alzate la voce magari mezza Star che dicesse vediamo ci spostiamo le macchine andiamo a casa in carcere però c'è una guardia
Che è l'ostacolo
Se si alza la voce alza la voce che l'UE normale che si crei tensione
Perché quello è il posto sbagliato per quel tipo di detenuti
Anche facendo che siano tutti buoni e non è mai così
No
Quello è il posto sbagliato per quel tipo di Toni perché è un posto che non funziona
Cioè non è strutturato per far uscire la gente ma per farla rimanere dentro e quindi meccanismi sono il contrario
Tutto qui per quanto riguarda l'episodio specifico allevamento invece spero che
Possa ottenere un minimo d'attenzione è quello dell'entità perché questo pone un problema dell'entità della pena di questo qua il problema non riguarda i detenuti in questo momento riguarda avete il rapporto del Paese con se stesso e rapporto di questo Paese con l'insieme che l'Europa
Perché ho un'unità di civiltà o se è soltanto economica non regge
Dottor Franco Corleone sottosegretario ministro ragazze giusti
Ha fatto un errore una buona riserva perché sto sostituendo Maurizio Iacono dimenticato nell'Elenco che ho fatto prima che troppo Franco Corleone c'è l'intervento di Maria Grazia che
Cercherò
Di essere sufficientemente breve
Anche se
Le sollecitazioni che che ha avuto modo di ascoltare questa mattina oggi pomeriggio richiederebbero
Un tempo
Cospicuo per
Qualche modo rispondere
Io
Aveva avuto come tema
E avevo in realtà capito
Che si trattasse di un convegno
Soglio PG gli ospedali psichiatrici giudiziari
Però mi parrebbe
Quasi una sorta di fuga
Rimanere fedele al titolo della mio intervento e non affrontare i temi del complessivamente del carcere come si sono dipanate io oggi nella discussione anche per carattere originale
Come sono stati posti
Devo dire che
I convegni sul carcere costituiscono un po'
Il risultato è il prodotto di un gruppo
Che si ritrova
Continuamente gli stessi a dire non le stesse cose ma quasi
Quindi i il fatto che in questo convegno invece si sono dette cose
Originali come riflessione
è da rimarcare ed è importante perché sul carcere non c'è da ripetere le stesse cose c'è da elaborare continuamente cosa non facile
Comunque inizio dallo PG
Insomma userò l'accetta così ci si capisce meglio
Io sono per
La soppressione degli ospiti
Così come
Comma
Se lecito insomma paragonare cose grandi e cose piccole così come si è lottato per la chiusura di altre istituzioni totali
Che riguardassero gli animali
O le persone
Per usare una formula meno drastica
Mi acconcio anche a dire sono per il superamento degli o PG
Che bisogna essere prudenti realistici ma però bisogna intendersi sulla sostanza
Dottor Scarpa con lucidità ha delineato le diverse alternative
Il problema è che non riusciamo a percorrere nessuna delle alternative
Io penso che questo non accade proprio perché
Gli ho PG reclutò non solo mille persone
E si ritiene quindi che sia uno scarto minimo
Problema è che Ilio PG sono rimasti indenni da tutte le riforme che si sono fatte nel nostro Paese perché poi non è che le riforme non si sono fatte
Il nome di Basaglia
Ormai
Quasi universalmente celebrato
C'è ancora qualcuno ma insomma quasi universalmente celebrato
Questo ha portato al superamento alla chiusura dei manicomi
C'è il residuo manicomiale ma l'istituzione manicomio si è chiusa
Una riforma penitenziaria buona o cattiva c'è stata
In realtà lo PG
Ed è rimasto indenne da tutto ed è rimasto contemporaneamente carcere in manicomio
Poi i noi abbiamo la fortuna di avere NI cinque o PG cinque bravi direttori che cercano di renderlo meno carcere meno manicomio
Però fa sostanza giuridica politica culturale pietra e questa
Giuridica di legge e questo
Io penso che questo ossia un istituto un'istituzione totale chiusa da chiudere
I problemi nascono quando bisogna trovare la soluzione
Io ho sostenuto da anni
Una soluzione drastica che è quella di rimetterei in gioco l'imputabilità
E dare a tutti gli individui
La responsabilità degli atti compiuti
E la responsabilità vuol dire anche
Il diritto al giudizio
Il diritto al processo
Non
Il diritto al carcere
Come automatica conclusione ma il diritto attraverso l'esercizio e l'attribuzione della responsabilità il diritto
Al giudizio
Al processo
Questa è una credo che se non sono cambiati gli orientamenti nel dibattito scientifico nella psichiatria
E ancora una soluzione che
E condivisa ampiamente
Non è condivisa invece ad altre branche in particolare dalla da quella giuridico penalistica
Allora come se ne esce
Vi è un'altra proposta in campo
Che è quella presentata con una proposta alla alle Camere al Senato della Regione Toscana della Regione Emilia-Romagna elaborata dalla Fondazione Michelucci che è invece una via
Che diversa da quella del superamento del io PG come sono
Delle me delle cinque grandi strutture tradizionali e storiche
E invece individuare un una serie di
Individuare fondare costruire una serie di realtà a livello regionale
Per un'attività terapeutica
Io penso che con alcune correzioni doverose
Questa soluzione
Si può anche pratica e anche se non affronta il nodo teorico che ho ricordato
L'unico problema e
Superare
Una difficoltà che io rappresento sempre e che è quella che queste realtà regionale non diventino
Una riedizione del manicomio
Che la centottanta abolito
E che un fu un noto teoricamente non facile
Perché non è il
Il fatto del reato e della giudizio e della condanna non a risolvere questo questo problema semplicemente
Quindi
Quella soluzione che io penso possano essere più praticabile di quella radicale che io rappresento
Penso che personalmente non come come governo ovviamente
Penso che possa essere però una via praticabile
Cercando di risolvere però
Come l'estrema attenzione il fatto che queste strutture regionali non costituiscano una riapertura di piccoli manicomi
Che con la legge centottanta abbiamo abolito
Questo è il punto di delicatezza della della questione
Perché il problema della
Fra virgolette intanto comunque qui a un pubblico che mi capisce insomma il problema della malattia e della cura della malattia mentale
E ha a che fare con
L'esercizio della coercizione della libertà terapeutiche quindi che qui saremmo di fronte a un obbligo
Allora certo possiamo usare quegli strumenti del trattamento sanitario obbligatorio ma questo è sufficiente per quanto tempo eccome ecco sono dei problemi che
Meritano un'attenta considerazione e dobbiamo assolutamente evitare che
Una soluzione di maggiore civiltà di maggiore umanità
Non riproponga quello che è una conquista io penso fra le più alte del nostro Paese
Credo di poter dire che
Nella prassi e quello a cui che in bocca dottor scarpe colui gli altri direttori
Credo che fanno bene credo che se avessi mo'un Basaglia anche per gli ho PG forse
Non sarebbe male
Perché la via del riformismo
Spesso rallenta le riforme più che la radicalità ma insomma
Rispetto alle prassi qualcosa può essere ottenuto sul piano del decreto
Duecentotrenta che è stato ricordato quello del riordino del dipartimento
In più nel Regolamento di cui parlerò fra breve Regolamento di esecuzione delle pene vi sono delle parti che possono aiutare delle
A consolidare quelle prassi a rischio che ricordava il dottor Scarpa
Però devo dire che sono fiducioso che
Entro l'estate il governo presenti il disegno di legge
Sul superamento degli o PG su una linea quella Fondazione Michelucci riveduto e corretto per quanto e possibile e in relazione a quelle preoccupazioni che ho manifestato
Ho ricevuto il consenso del ministro Fassino a questo spero che questo sia fatto non so se questo vorrà dire
Un'approvazione prima della fine della legislatura però e comunque finalmente sarebbe un punto fermo per un'indicazione più precisa
Detto questo comma un po'di brutalità ma insomma per rispondere all'invito
Vengo invece ai problemi scottanti del carcere se il Presidente Mita qualche minuto per rispondere anche al dibattito che vi è stato questa mattina
E questo pomeriggio
Il carcere è in grande sofferenza
è un momento difficile io ieri sono stato l'altro ieri sono stato a Regina Coeli ieri sono stato a Rebibbia ho toccato con mano
Una situazione di esasperazione molto forte
Di sofferenza di esasperazione di tensione molto forte
Il carcere è un luogo in cui gli equilibri sono delicati
In cui per cui
Io sono anche preoccupato che
La situazione
Si tenga
E non ne non è affatto detto che questo accada
Una situazione difficile perché per molti motivi perché
Noi contemporaneamente abbiamo
Delle difficoltà che sono radicate nel tempo
E abbiamo delle difficoltà dell'ultimo periodo
Le difficoltà del radicate nel tempo sono evidenti a chiunque conosca il carcere
Sono
Una situazione
Dell'architettura del carcere degli edifici
Che assommano
La fatiscenza dei vecchi istituti e la modernità dei nuovi
E assieme
Contraddicono una vivibilità
Accettabile
Abbiamo una situazione del personale carente nelle figure trattamentali
Abbiamo un problema di formazione di tutto il personale per rispondere
Alle esigenze di popolazione detenuta molto complessa e che negli ultimi anni si è modificata e con difficoltà particolare
Di tossicodipendenti e stranieri per dire e malati per dire le più grandi
Abbiamo
Le lacune
Enormi sulla sanità e sul lavoro
Tutto questo derivato da una concezione del carcere che era quella di un luogo di puro contenimento
La filosofia del carcere da quella del puro contenimento che poteva essere contenimento della criminalità ordinaria
Questo tradizionalmente aveva degli equilibri nel carcere comunque
Oppure
Contenimento delle emergenze
Quelle
Terrorismo
Ho criminalità mafiosa eccetera quel
Non vi è stato sufficientemente
Approfondito
Il tema in questi anni
Il tema del carcere
Come il luogo
Di scommessa
Della risocializzazione
Cioè questo tema è stato sempre evocato come un
Un tributo formale a un principio della Costituzione
Si fa non ne è diventato
Un
Processo di sviluppo teorico ragionato e quindi da tradurre nella pratica su come realmente il carcere
Del trattamento deve essere e quindi molto spesso ci si scivola facilmente dal trattamento al maltrattamento
Perché se non ne approfondito e
Pieno di consapevolezza teorica come deve essere il carcere della risocializzazione
Si scivola fatalmente nelle abitudini corride
Il l'esperienza nel carcere italiano per esempio se
Uno per avere poi prima con cover e poi con Malgara la riproposizione di un disegno
Di un disegno
Che c'è che c'è che in campo
Ma che per essere forte ha bisogno di essere esplicitato con più forza di quanto non sia oggi
E allora questo disegno riformatore
E basato su alcuni pilastri
Il riordino del dipartimento
Che vuol dire una professionalità di tutte le figure del carcere
Diverso tutta puntata verso l'alto ma dando più
Responsabilità e richiedendo di più
Richiedendo di più a tutti
Dai Provveditore ai direttori e agli educatori agli assistenti sociali al personale tecnico amministrativo via via alla polizia penitenziaria
Cioè uno sviluppo verso l'alto della carriera del riconoscimento sociale ma chiedendo anche molto di più
E d'altronde se si dà allo sviluppo della carriera dirigenziale occorre
è giusto pretendere anche di più
L'altro caposaldo è il Regolamento che aumenta la qualità della vita quotidiana dei cittadini detenuti
In centotrentacinque articoli si modella un sistema che è fatto non di concessioni ma di garanzie e diritti
Sempre garanzie e diritti in un carcere e quindi non in in una struttura
Libertaria essendo in carcere ma un sistema di diritti di garanzia
Adesso non non mi elenco tutti i punti ma insomma questo il riordino è stato finalmente approvato
Il Regolamento
è passato al Consiglio di Stato è stato diramato la settimana prossima viene approvato definitivamente dal Consiglio dei ministri
Terzo pilastro la riforma sanitaria
Per garantire la salute dei cittadini detenuti che ha portato già cose straordinarie se ci pensate
Perché garantire l'esenzione dal ticket per tutti i detenuti
Assicurare l'assistenza sanitaria senza ticket a tutti i detenuti stranieri anch'io regolari
è una cosa incredibile in contraddizione se volete con quello che accade fuori dal carcere la carta sanitaria dei diritti alla salute per tutti e via via tutto il resto
Questa c'è e da realizzare
Io so bene quanto Olivier fra una riforma scritta e la realizzazione
Quarto punto per il lavoro vi è un embrione
Di segnalazione del problema non dico di più con la cosiddetta legge Smuraglia che approvata dalla Camera fra pochi giorni avrà credo il via libera definitivo del Senato
Ha una copertura finanziaria
Che fa sì che si possa parlare solo di sperimentazione non di risoluzione del problema però epoca anche questo il problema fondamentale
Quindi riordino per il personale Regolamento per la vita
Dei detenuti
Salute lavoro
Questo credo che
Sta a indicare un progetto
Problema e come realizzarlo come far fronte alle resistenze ai frenatori
Ai cerchiobottista i e insomma tutte le cose che sono punto il modo di dire sì ma
Io penso che
Dobbiamo accelerare
Penso che la vicenda di Sassari debba costituire uno spartiacque
Penso che quella vicenda deve poteva essere da una parte funzionale all'arroccamento burocratico corporativo
O dall'altra invece può essere la spinta per accelerare il processo riformatore
Io gioco meste esso
La mia storia
Su questa seconda ipotesi
Che quella vicenda drammatica ci possa però aiutare ad accelerare a chiarire il processo riformatore
Che se non va in porto fa scoppiare il carcere così non regge
E allora veniamo al problema del sovraffollamento ha ragione Margaret
Qui il problema del sovraffollamento
Non è che è risolvibile
Dicendo va be abbiamo il problema
C'è il sovraffollamento dobbiamo risolverlo facendo più posti
Perché il problema
E che noi dobbiamo capire qual è la linea di tendenza del sistema penale
Se la linea e quella
Verso un diritto penale minimo
Verso il carcere come ultima soluzione
Se la via deve essere quella delle pene alternative
Della depenalizzazione di una serie di misure
Il sovraffollamento è in contrasto con questa politica
Quindi il problema e ha ragione marcare a dire ma allora il sovraffollamento è un segno di fallimento
Perché vuol dire che quello che si dice
Su quindi il processo penale
Le alternative
Le pene non necessariamente
Detentive
Ma forse più efficaci
Perché a contenuto risarcitorio riparatorio
Devono essere la via è chiaro che il sovraffollamento è una contraddizione con questo quindi dobbiamo io credo che le forze politiche tutte si devono interrogare rispondere a questo quesito il sovraffollamento da che cosa nasce
Da quale linea
Perché
Io penso che la soluzione non debba essere quella di pensare che noi dobbiamo fare ottanta mila posti letto
Perché ottanta mila posti letto in cella singola possono essere una soluzione Linda
E decorosa
Alla ospiti per garantire un'ospitalità non bestiale
Ma ottanta mila posti letto civili sono in contraddizione con un'idea
Allora
Questo non vuol dire che non dobbiamo costruire secondo modelli di architettura diversa nuovi carceri
Che sono però lo voglio chiarire in sostituzione di edifici fatiscenti
Noi dobbiamo sostituire gli edifici fatiscenti perché e pazzesco è pazzesco che noi si abbia istituti come quello di Savona
In cui le celle sono sottoterra senza finestre
Allora questi sono istituti che vanno chiusi
Se ne deve fare uno nuovo quindi io non vedo la polemica quando si dice facciamo un carcere nuovo a Savona si deve fare un carcere nuovo perché quello che c'è va chiuso
Il problema è che dobbiamo fare un carcere nuovo che non richieda quell'eccesso di personale
Che Icaro le carceri degli anni settanta ottanta hanno modellato
Dobbiamo fare quindi un modello architettonico di carcere in linea con il Regolamento con la politica di riforma con la politica che noi vogliamo sulla giustizia
Cioè questa deve essere l'occasione e io adesso e noi stiamo lavorando perché quei nuovi istituti che fanno tutti in sostituzione di petti istituti fatiscenti da chiudere siano con un modello di istituto che non sia
Quello Vecchio
Degli anni settanta ottanta che richiede un numero di personale estremamente alto e che non me rispondente al nostro modello quello del Regolamento altro
Questo
Certo occorre una linea se invece noi oscilliamo insomma fra le spinte alla tolleranza zero a richieste di che sono quelle che si sono sollevate noi abbiamo un aumento in questo anno di tre quattro cinque mila detenuti senza aver cambiato le leggi
E vi è anche un bel problema
Enorme
E che va detto che noi non risolveremmo nulla
Se primo poi non ci sarà il coraggio di affrontare quello che il problema cioè la legge attuale sulla droga in Italia
La legge sulla droga oggi è stato richiamato stamattina
Porta in carcere la metà dei detenuti attuali
O per violazione della legge ed è una legge che è andata nella linea dell'aumento delle pene perché quella è una legge che ha un delle pene da otto a vent'anni
Questo quindi è un sistema che a cascata provocato conseguenze
Negative
Metà dei detenuti fra sopra dei nostri cinquantadue cinquantatré ormai cinquantaquattro mila solo per violazione della legge o per reati connessi alla necessità di procurarsi il denaro per la sostanza
Allora o c'è una politica diversa
Di riduzione del danno una politica di sperimentazione sociale sul tema delle droghe della tossicodipendenza diversa nella società oppure noi avremo il carcere pieno se non avessimo questo noi avremmo un carcere già dimezzato
Nelle presenze
Io mi rendo conto che in Italia l'ideologia cioè sono cadute le ideologie
è rimasta in piedi solo l'ideologia sulla droga
Per cui il dibattito sulla droga è solo fatto di fa bene fa male un bene o un male tutte cose che negli altri paesi sono lasciate alla speculazione di qualcuno che ha molto tempo a disposizione ma nella pratica sociale si affronta in termini diversi il tema e quindi come ho detto con le politiche di riduzione del danno con la sperimentazione con la somministrazione
Controllata delle sostanze via via un ventaglio ampio in tutta Europa in tutta Europa noi abbiamo l'ultimo
L'ultimo brandello di ideologia rimaste su questo tema e quindi è difficilissimo ragionare affrontare questo tema in termini che non siano appunto quelli
Moralistici
Quindi non abbiamo solo il problema della concezione del carcere della concezione del sistema penale abbiamo anche poi questo tema drammatico non affronto il tema degli stranieri in carcere richiederebbe insomma troppo tempo però questo per
Dire che il
Noi siamo arrivati a un punto in cui abbiamo
Tutte le difficoltà
Oggi si gioca una partita insomma anche rischiosa perché la partita del carcere deve richiedere la capacità di rischio
Come la libertà insomma rischio bisogna rischiare
Certo e difficile a rischiare se
Poi
Chi lavora nel carcere sente il fiato sul collo
Che se c'è un'evasione
Tutto deve essere richiuso
La politica sul carcere richiede una dose di rischio appunto come la libertà
Questo è il punto e qui ha ragione ma zeppo l'isola come limite o come opportunità e che fare certo il carcere
Finché le ferite sociali sono demandate al carcere
Noi abbiamo due alternative o scegliere la via di accettare che questa è una discarica sociale
E quindi boh farci i conti
Oppure pigliarmi do atto che siccome non si può mettere un carcere un un cartello tutto esaurito chiuso eccetera e comunque poi le persone ci sono
E allora bisogna forse fare una scommessa che è quella che ha Gorgona viene fatta
E quella di dire facciamo che questo luogo sia un un laboratorio di sperimentazione sociale
Certo senza pensare senza avere la presunzione che possa essere
Una comunità chiusa
Non ha una il carcere non è una comunità come no
Deve però può essere un laboratorio sociale di sperimentazione
Un pezzo di un welfare rinnovato
Certo per funzionare come un pezzo di Stato sociale deve esserci poi lo stato sociale vero
Cosa difficile nel nostro Paese oggi
Però penso che sia questa insomma la sfida che c'è
Se si sceglie questa
Io penso che bisogna che chi lavora nel carcere ne abbia consapevolezza non è non è semplice non è facile però l'ha detto oggi il detenuto da Volterra
Che ha parlato
Insomma il carcere
Certa tutte le difficoltà e quello che però è anche il luogo che in questi anni ha fatto molto
Di sperimentazione
Perché altrimenti non si spiegherebbe quello che si riesce a fare
A San Vittore
A Borgonato a Volterra
A Empoli alla Sollicciano il vino e via via Padova e potrei fare l'elenco certo dice ma questi sono quanti sono che è vero
Non è tutto così però sono molti luoghi dove si fanno cose straordinarie allora questo mi conferma nell'idea che se noi riusciamo con le motivazioni giuste avere il personale ai livelli di responsabilità mettere i più capaci
E non quelli per
Motivi
Anagrafico burocratici ma mettere i più capaci
A livelli di responsabilità complessive forse questa scommessa
Del carcere trasparente e del carcere come luogo di scommessa sociale e forse può essere giocata
Non c'è alcuna garanzia che sia vinta ma insomma io credo che vale la pena di di giocarla questa scommessa
E le cose che ho sentito oggi mi dà mi confermano che se superiamo questo momento di difficoltà non rinchiudendolo cinque ma aprendoci forse ce la si può fare grazie
Maria Grazia grazioso
Direttrice dell'istituto di pena aguzzini di Firenze che anche viceministra chiama sotto gli occhiali quindi
Di prendere il posto di titolare Maurizio Iacono
Beh io vedevo sicuramente scusare con tutti voi perché sono arrivata in con estremo ritardo rispetto al
Al previsto ma ero a Roma per motivi di lavoro e nonostante che abbia cercato di fare il prima possibile non non ho potuto fare il marito quindi sono certamente deficitaria perché non ho potuto ascoltare
Ciò che è stato detto stamani ciò che è stato detto nel primo pomeriggio e quindi probabilmente rischio anche di di dire cose già già sentite e già dette da da altri fra l'altro l'orario è già abbastanza avanzato quindi mi immagino che seria ferite sicuramente stanchi cercherò di essere brevissima
è poi difficile parlare dopo l'intervento dell'onorevole Corleone che ha così ben analizzato la situazione del del carcere
Verificando direi tutti i punti nevralgici anche tutti i punti di crisi
Io devo dire che comunque sono contenta tutte le volte che ci sono occasioni di di parlare di questo mondo
Perché comunque vada nonostante che sia spesso al centro dell'attenzione
Sia oggetto di continui i riflettori accesi io credo che non se ne parli mai
A sufficienza ma soprattutto non si riesca mai accogliere realmente poi quanto sia Complesso questo questo mondo e quanti siano i problemi ancora irrisolti
Sono lieta di sentire dall'onorevole Corleone che ci sono Progetti di di riforma di risistemazione di dare organicità a questo sistema
Io devo dire che sono in amministrazione dall'indomani della grande riforma quella del settantacinque
E ho scelto proprio di fare questo mestiere sul sull'impulso e sulla scia di questa grande riforma
Con la voglia di dare un senso reale a quello che il mandato costituzionale rispetto alla all'esecuzione penale
Devo dire che mette in questi vent'anni questa grande voglia però è rimasta spesso tale si parla di di riforme si parla di nuova cultura del carcere peccato che spesso e volentieri ci si dimentica di come poi renderla concreta
Di come attuare le riforme di come far sì che effettivamente una nuova cultura emerga all'interno delle strutture penitenziarie e questo credo che sia il grande problema del del nostro sistema e fino a quando non riusciremo a risolvere questo problema continueremo a parlare delle grandi riforme delle grandi ideologia delle grandi intenzioni che certamente animano
Noi operatori penitenziari in primo luogo animano ciò che coloro che ci circonda
Ma che poi rischiano di di rimanere soltanto buone intenzioni
Io fra l'altro credo di potermi ritenere anche
Una una eletta
Nel senso che nella nella mia esperienza professionale
Ho avuto anche l'opportunità di cercare di realizzare appunto questa questo mandato istituzionale cercare di realizzare ciò che la nostra Costituzione vuole che la pena la pena sia l'esecuzione penale debba debba determinare e lo ha fatto affrontando quello che Corleone si diceva prima tutti i rischi annessi e connessi tutte le situazioni che certamente non non consentono di vivere anche le esperienze il pilota anche le esperienze più più belle gratificanti con la necessaria serenità perché sappiamo tutti e lo sappiamo molto bene
Alla al primo pelo torto alla prima situazione io ombra
Noi siamo un un coccio di di di vetro in mezzo a macigni veniamo triturati immediatamente
Fino a quando continueremo
A non sapere noi per primi che cosa dobbiamo fare di questa popolazione detenuta cosa vogliamo farne
Crediamo che effettivamente sia possibile
Orientarci in un'attività di trattamento in un'attività di risocializzazione un'attività di recupero bene creiamo le risorse per farlo creiamo le opportunità reali concrete perché ciò stride eterni
Crediamo che non serve a niente crediamo che le persone debbano essere murate vive là dentro lo dobbiamo dire con estrema franchezza
E attueremo quindi tutte le politiche necessarie perché ciò avvenga arrivi risparmio di Borromini risparmio dinanzi risparmio di tutto ciò che è necessario risparmiare s'è inutile
Non vedo per quale motivo bisogna continuare anche a fare degli sprechi in una situazione in cui la nazione risente ormai da danni noti mancanza di di risorse economiche e quant'altro però lo dobbiamo fare con chiarezza
Io sono ventun'anni che oscillò in questo pendolo a momenti il povero detenuto va aiutato un secondo dopo il povero detenuto bah messo al muro ditemi che cosa devo fare di questo soggetto e se non lo so io per prima credo che dietro a me tutti coloro che commenti devono collaborare
Ma questa chiarezza ce la dobbiamo fare prima a livello di opinione pubblica a livello politico a livello di chi ci deve dare la strada da perseguire io personalmente se la tendenza a Poste altra rispetto a quella stabilita dalla Costituzione mi troverei di fronte a una scelta se penso di potere fare una cosa che non reputo per me
In in sintonia con con ciò che penso con ciò che credo dovrei anche avere il buongusto di dire signori vi saluto bando a fare un altro un altro mestiere però ripeto quello che assolutamente manca ed è mancato in questi venti anni
Di riforma penitenziaria è stata la chiarezza
La chiarezza dell'orientamento la chiarezza dell'orientamento diciamo che è necessario diciamo che occorre per poter perseguire dei risultati piccoli grandi medi che siano ma ci dobbiamo interrogare sul perché noi questi risultati non li produce
E questo credo che purtroppo venga fatto assai assai di
Per toccare velocemente
Il il tema a me assegnato vale a dire
Il rapporto tra carcere eccita
Credo che affrontiamo un altro grande aspetto di quella complessità della del mondo al penitenziario
è un è ovvio è evidente che in un processo di rinnovamento culturale
Di voglia di dare un senso alla alla parola recupero e risocializzazione non possiamo pensare che il carcere posta attivarsi con le proprie forze con le proprie risorse e solo ed esclusivamente con quelle e tra l'altro non sarebbe neanche giusto noi amministriamo dei soggetti che appartengono Paoli
Ha un territorio
Noi trattiamo delle persone che dovranno tornare ad essere dei cittadini come tutti gli altri e perché mai ci dovremmo fare carico soltanto uno
In virtù di quale di quale principio in virtù di quale di quale situazione
E un cittadino si devono fare carico tutte quelle istituzioni tutte quelle quegli enti che sono delegate a farsi carico dei problemi dei cittadini
Quindi il rapporto della città del territorio non deve essere inteso come l'eccezione
Alla regola come attività di persone particolarmente sensibili particolarmente predisposte e ringraziando il cielo ce ne sono tante
Il grande vetro è sicuramente una una di queste
Ma la concezione è ancora quella di andare a fare un qualche cosa di più un qualche cosa di di particolare rispetto alla quale l'amministrazione penitenziaria deve ringraziare e deve essere riconoscente tutte le volte che si determinano queste situazioni io dico invece che del tutto da ribaltare questo concetto non dobbiamo essere riconoscenti perché questo compito spetta
Al contesto territoriale
Non ce ne dobbiamo fare carico soltanto noi e poi oltretutto è incongruo pensare che alla al termine di un percorso penitenziario l'amministrazione si si possa far carico di che cosa
Una volta che cessano le sue competenze e certa la sua possibilità di operare poi concretamente nel territorio
Bisogna creare una sinergia che nasce già dall'interno del carcere che nasce già dall'esecuzione penale che possa proseguire poi al di fuori del carcere quando io prima ho sentito
Ripeto mi rammarico perché ho sentito poco di questo di questo convegno ma quel poco che ho sentito ho cercato di memorizzarlo servito che il carcere certamente non favorisce l'uscita dal carcere e il reinserimento nel contesto territoriale è il vero
E non lo fa anche perché dal carcere non si crea non si dà una proiezione verso verso l'esterno o per lo meno lo si fa in maniera del tutto ipotetica spesso e volentieri anche senza senta grosse basi reali e io dico se si riuscisse ancora una volta
A concretizzare
E non soltanto ripeto
Parlare di quanto sarebbe bello e quanto sarebbe utile poter fare bene se si riuscisse a lavorare concretamente insieme a operatori del territorio volontari operatore del del settore sociale
Si creerebbe un questi presupposti si creerebbe un percorso che sarebbe orientato anche fuori dal carcere ecco che andrebbe grazie
Il fatto che in questo modo il soggetto che esce e che continua ad avere punti di di riferimento validi positivi
Sicuramente avrebbe meno non dico lamentiamo ma meno possibilità di ritornare a ripercorrere le strade che lo hanno poi condotto in in galera
Io non non voglio annoiare soprattutto perché mi immagino sono molto stanchi quindi vorrei terminare qua dicendo che sarei veramente felice se al termine della nella mia carriera e ahimè ancora qualche anno di fronte a me eccellono
Potessi finalmente dire beh ho visto qualche cosa che si è realizzato e non continuiamo a parlarci delle favole
Grazie per Franco Cerri direttore del carcere Don Bosco di Pisa
Buona sera
Vorrei dire due parole brevemente data allora il caldo la stanchezza di tutti
E il due parole anche molto concreta in quanto sono il direttore di questa del carcere di questa città
Le cose che ho sentito da stamani mattina
Quella che mi ha colpito più di tutti in maniera positiva sono stati i ragazzi della scuola
Recito canto
Ciò che hanno letto significa che gli insegnanti stanno lavorando veramente bene
Altrimenti i ragazzi da soli per l'amor di Dio leggono i giornali e dalla televisione però si vede dietro la mano degli insegnanti che li hanno condotti a questo tipo di riflessione
Come si vede la mano anche dei volontari mi riferisco al l'intervento di stamani metti
Velocemente quindi vorrei dare alcuni dati la nostra città un carcere costruito nel mille novecentotrentatré
Conigli schermi di quegli anni
Che può contenere
Con un
Certo insomma voglio dire con una certa umanità
Circa duecentocinquanta detenuti stamani ce ne trecento la dice lunga perché Pisa non ha mai subito grandissimi sovraffollamento in
Ieri erano trecentotré
Questo significa che le celle del Don Bosco che possono contenere alcuni solo una persona altre un massimo di due ne contengono tre e anche quattro
Queste pesante come data di inizio diciamo come dato oggettivo
Il personale che vi lavora è carente di diciannove unità nei ruoli civili si dice così
Questo significa che io devo prendere personale della polizia penitenziaria metterla fare quello che il non mi fanno i civili che non ci sono perché alla fine del mese alla fine dell'anno gli organi di controllo c'è una circolare dove proprio scritto che la carenza del personale non costituisce una scusa per il dirigente dell'ufficio
E allora stretto tra
Le giuste rivendicazioni di una magistratura che vuole che il nostro istituto e se quello per cui è preposto
Gli organi di controllo parlo degli organi amministrativo contabili soprattutto che vogliono alcune
Competenze
Compiute perfettamente compiuta dentro le date prescritte
I superiori gerarchici che vogliono gli adempimenti che prescrivono la popolazione detenuta che ha diritto
Ad a vere
Alcuni
Adempimenti di fondo ecco io dico queste la vita istituzioni vengo che raccontare insomma il carcere in modo particolare credo che anche l'ospedale abbia di queste necessità alle scuole abbiano di queste necessità ma non ho fatto questo esempio per niente
Nella nostra concezione il carcere è un ente pubblico come allora l'ospedale
Come lo sono le scuole
E sottendono una società che li vuole così come sono
Credo che molti anni fa esistevano i collegi per i ragazzi discoli oppure per i figli che non avevano dei genitori disponibile non li avevano affatto
Esistevano le caserme per contenere una realtà militare
Esistevano gli ospedali per contenere delle realtà di malattie esistevano i manicomi per contenere delle realtà di disagio psichico
Perché la società doveva essere ripulita di tutte queste cose diverse dalla vita quotidiana
Oggi la società mi sembrerebbe di verza convegni come questi ce ne sono molti e spero che ce ne siano tanti ancora dal mio punto di vista perché dirigo un carcere ma altri che dirigono altri enti pubblici diranno la stessa cosa e fanno benissimo
Perché quello che ha detto Maria Grazia cinque minuti fa la dottoressa graziose verissimo cioè il carcere della città che che ce l'ha si può pretendere che a Pisa
La gente che dà fastidio che si metta nel carcere l'altra nei collegi l'altra da da altre parti ancora
Perché e così magari chiudendo un conto e dicendo ma il problema c'è chi se la deve vedere questo problema noi prendiamo pure a spasso ne facciamo le nostre cose
è giusto lo sullo stato paga i nostri stipendi quindi la comunità paga le tasse affinché lo Stato paghi i nostri stipendi non ci si occupi di questo così altri fanno altro benissimo nessuno dice di no nel patto diciamo del contratto di lavoro
Però
Voglio dire che il fine istituzionale dell'ente e quello di contenere i detenuti e di offrire loro
Un'azione trattamentale che porti alla Rete riga educazione Dirty questo lo dice l'articolo ventisette della Costituzione quindi noi dobbiamo uniformarci fino a quando la Costituzione non sarà cambiata come diceva prima direttrice di Firenze
Quindi al carcere di Pisa si organizza con quello che ha nel carcere di Pisa quindi ci sono duecentoquaranta agenti di polizia penitenziaria purtroppo però di questi duecentoquaranta mi fanno servizio una quarantina in mente
Una parte fa servizio altrove mi risulta sulla carta ma non c'era e così via
I fondi necessari
A pagare tutte le spese di gestione di questo istituto sono molto alti si va in all'incirca sugli undici miliardi l'anno compreso gli stipendi ovviamente che sono una parte fondamentale
Perché circa sei partono distinte ci sono
Poi inoltre quaranta medici che ruotano nell'ambito del carcere di Pisa
Di cui sei sono medici incaricati altri sono medici a convenzione perché il carcere di Pisa una specialità
Si potrebbe dire che in esso vi sono due istituti
Un ordinario che la casa circondariale che per definizione dovrebbe contenere detenuti in attesa di giudizio
E detenuti fino con una pena da scontare fino a tre anni poi in realtà avendo una sezione penale si può ospitare anche detenuti con pene più lunghe
L'altro fra virgolette chiamiamoli istituto del centro clinico
Perché ha una funzione di passaggio è un ospedale penitenziario che viene ospitato nelle mura del carcere della nostra città
E quello a una gestione particolare perché di un detenuto viene da qualunque carcere dell'Italia
Viene curato e poi ritorna nel suo carcere di provenienza
Ecco questi sono alcuni dati che io vi volevo dare mi sembrava più opportuno visto che si è il carcere della vostra città
E che
Per quanto riguarda la sua trasparenza sono pienamente d'accordo in questi giorni si parla qualcuno ha scritto su dei giornali
Che sarebbe opportuno che anche le carceri fossero visitate
Dai Parenti dai familiari dei detenuti così come lo sono le caserme anche sono d'accordo su questo basterebbe trovarsi d'accordo su alcuni punti fondamentali rispetto al nostro mestiere
Perché il primo dei nostri doveri e garantire la sicurezza degli istituti
Voi sapete benissimo che quando si rinviene del sostanze stupefacenti in un carcere
Si grida allo scandalo
Si grida più allo scandalo rispetto a quando questa sostanza stupefacente la si rinviene magari in un altro ente pubblico giusto però perché si pensa e giustamente si pensa a questo che il carcere come il luogo
Di massima sicurezza Ring sociale rispetto al resto
Preveda degli situazioni delle delle condizioni per l'ingresso in esso che escluda
Maggiormente rispetto ad altri luoghi
L'ingresso di queste sostanze di armi e di quant'altro possa mettere in discussione la sicurezza dell'istituto
Bene se si rivede un attimino questa posizione prima perché se no come quando si scherzava da ragazzi si diceva il tuo sicari affinché mi stramazza a terra ecco questo è un po'il concerto che si mettono a punto alcune cose se poi
Si creano i presupposti per poterlo fare io sarei veramente d'accordo che l'istituto un carcere
Quanto più è frequentato non soltanto da chi vi lavora quotidianamente
Più possa essere trasparente e più ci possa essere un ricambio all'interno di esso io di questo ne sono veramente convinto in carcere i disagi ruotano quarantadue volontari
Numero grosso certamente non tutti entrano tutti naturalmente
E insieme perché questo non sarebbe possibile via chi entra più spesso perché ha delle funzioni quotidiane ha delle funzioni più ravvicinate vi sono persone che entrano molto meno ma che fanno molto dall'esterno che se non ci fossero quelli quelli che entrano in tutto io gli farebbero può quarantadue da un buon numero è molto alto però io ripeto ecco ultimamente abbiamo fatto degli esperimenti con diciamo con la protezione di Don Bosco sono andati tutti bene
Sono entrati anche i parenti dei detenuti al degli spettacoli musicali all'interno abbiamo avuto fino a cento centocinquanta invitati non è successo niente
Fortunatamente son stati bravi hanno avuto pazienza compreso l'autorità compreso il vescovo mi ricordo che aspetto mezz'ora perché si fece rientrare prima tutti i detenuti si fece la conta in modo che nessuno scappasse
Insieme ai parenti
Però tutto il tempo dello spettacolo i ragazzi potettero stare insieme ai loro familiari in questi momenti io basta sennò forse vado troppo avanti ci sono altre cose lascio la parola invece a quelli che hanno che hanno aspettato più di me di parlare
Se ci saranno altre occasioni sarebbero molto contento di venire a confrontarmi con voi
Con la città tra l'altro anche la mia e circa tutte queste cose che stanno facendo grazie ai ripeto alle persone che danno la loro professionalità alla loro vita come volontari teme che vengono in istituto alle istituzioni pisane che hanno sempre risposto
Ebbene anche dandoci quello che stamani se ne parlava da fattoria di altre cose
Quindi io ringrazio questa città che risponde bene a questi a questi input e spero che l'istituto sia sempre più vivibile sempre più umano grazie
Ci sono due iscritti a parlare
Il primo è Maurizio Mistretta operatore carcerario attore regista
Salve
Io sono Maurizio Mistretta sono il fondatore della nastro adesivo quarantatré Teatro compagnia di attori detenuti del carcere Don Bosco di Pisa
E vi lo stelo brevemente qual è stato il nostro percorso anti all'interno del carcere
Agli altri l'attività alle tre del carcere nata nel novantadue novantadue novantatré
Con una convenzione di tre milioni è nata avanti per sette otto anni con convenzioni dai tre cinque sette
Dodici quattordici fino a diciotto milioni del del novantotto fino a che è diventata compagnia riconosciuta dalla Regione Toscana
E quindi di fatto da da quest'anno riceve un contributo importante non studio importante da un punto di vista di immagino dal punto di vista naturalmente economico perché siamo sempre sotto i venti milioni
Allora
Noi e otto anni che lavoriamo dentro il carcere
Abbiamo lavorato dalle cinque alle seicento ore annue
Abbiamo formato un gruppo di attori molto molto molto forte molto tutti molto bravi molto motivati il problema sicuramente è stato
Avere da una parte
Scontrarsi con il quotidiano dell'istituzione carceraria che un quotidiano
Terribile quello che mi ricamate di solito l'andazzo carceraria per cui
Mancano le le le chiavi le io penso che questa sia una cosa che non riguardi soltanto il calcio di vita anzi forse nel carcere di Pisa ha saputo fare delle cose
Anche importanti rispetto a quelle che sono state fatte in atto il carcere il problema è che
Non vedi non non veda all'interno del carcere non vedi la possibilità di fare
Questa la cosa alla cosa secondo me importante per quest'anno secondo me
è stato molto molto importante perché avendo lavorato quasi esclusivamente fuori esclusivamente fuori e con un gruppo di attori che si sono formati in questi anni
Che hanno fatto una grande gavetta all'interno del carcere da un po'tutto veramente gettare le basi per fare un lavoro molto importante abbiamo fatto una una produzione Pescara Pinocchi Lucini oli
Abbiamo già deputato a Carrara a Torino a Roma a Lucca e
Dopo una breve pausa nella quale una parte della compagnia si trasferirà all'estero per fare un lavoro all'interno delle carceri minorili thailandesi
Ritorneremo e e tutti naturalmente siete invitati il sette
Di di ottobre alla prima in Pisa di questo di questo evento
Perché non lavoriamo più all'interno del carcere non lavoriamo più all'interno del carcere per tutta una serie di di motivi che era
Lungo voglio sfruttarlo voglia affrontare nel
Alcuni anche un po'codici devo dire la verità
Perché il carcere il carcere è un posto dove dove dove circolano voci dove che è un continuo tam-tam di illazioni è un continuo e proliferare
Per il massimo d'istruzione dalla
Fuori voci per cui non so ero stato detenuta a Sollicciano che avevo avevo portato qualche chilo di eroina dalla Thailandia eccetera eccetera e cioè ma ma molte altre ancora
Per cui diciamo che per evitare stiamo là così per evitare che ci fossero ulteriori ulteriori conseguenze abbiamo pensato quest'anno forse era meglio dedicarci a lavorare con i ragazzi delle sterno perché erano ugualmente anzi
Fortemente meritevole M avevano atteso moltissimo
In questi anni
Prendendo forse le briciole del mio lavoro perché perché poi i essendo all'interno del carcere quotidianamente tutta l'attività tutta la mia energia tutta la mia forza era destinata all'intera
Il prossimo anno chiederemo anche uno spazio a Pisa chiederemo anche uno spazio perché non può essere quella compagnia riconosciuta dalla Regione Toscana non abbiamo spazio
I ragazzi che abbiamo in compagnia sono gioco numero sono sono dieci undici
Hanno al alcuni sono in semilibertà un affinamento alcuni sospensione pena alcuni sono hanno finalmente finito
Però hanno una matrice che quella carceraria
Che che giusto rivendicare rivendicare come percorso perché qui si parla di rieducazione si farà di reinserimento noi non abbiamo gli strumenti per reinserire
Però di fatto resta una comunità ce l'ha perso ritornavano al noi girai girano venti venticinque persone che più o meno hanno avuto rapporti con il carcere in passato e che sanno che intorno a noi ci girano soltanto se sono in una certa determinata maniera ma senza che questo debba essere debba avere dei controlli delle leggi delle regole no per un semplice motivo di così di di autocontrollo interno diciamo
Perché ci crediamo perché gli amori di spettacoli nelle produzioni che facciamo perché crediamo nell'arte che vogliamo produrre
è stata importante uscir fuori anche per un'altra ragione perché il carcere per ora distrugge l'arte
Il film e spettacoli sono nati con un'idea e sono morti o sono stati fatti con un'altra per tante ragioni che veramente non voglio andare a realizzare perché non non ha nemmeno senza e poi perché veramente richiederebbe un'altra un altro modo di intendere le cose che però e culturalmente in importante perché perché non è vero che c'è la cosa più importante di un'altra in carcere cioè è assurdo pensare che il le prospettive il Co cioè
Il lavoro sì ma fuori non c'è nulla uguale pezzetto certe difficoltà di trovare lavoro e trova casa et le difficoltà sono per tutti le stesse e quindi è importante lavorare entro del carcere dal punto di vista culturale innalzare il grado e culturali di tutto quello che si fa
Perché in carcere la cultura purtroppo
è scarsa e poca è sotto
E su
Io direi che finisco qua perché tanto insomma non è che io di ripeto di Vito alla nostra alla al nostro lavoro questa la parte importante perché ci sono loro perché loro si sono guadagnati sul campo grandi recinzioni grandi promesse grandi discorsi ma poi soprattutto sono guadagnati la possibilità di fare spero che da ottobre si possa far ricominciare a parlare di un teatro dentro il carcere quest'anno è stato portata avanti in tono minore anche se con grande professionalità da nostra allievo Federico però il tono minore sia come presidenza che come scansione che come idea può etica rispetto a questo
Sicuramente l'aspetto del che del teatro all'esterno sarà sempre l'aspetto privilegiato e privilegiando perché comunque il teatro deve essere fatto in libertà
Può produrre spazi di libertà e spero che il dottor Cervi
Abbia compresi in questi anni quanto sia importante teatro perché attualmente da teatro che è nato otto anni fa che poi sono nate tante altre cose
Nonostante questa cosa poveretti non abbia niente non abbia nemmeno la la giusta considerazione
Io però andando via inviterei se è possibile se me lo consente c'erano due miei attori che volevano dire due piccolissime cose dei frammenti di un minuto un minuto e mezzo di salute vi ringrazio
Opera
A lei il sette ottobre alla Chiesa di Santandrea Pisa decimata trovi
Sesso
Buongiorno io sono Carlo sono una detenuta in affidamento pure Mauro siamo procuratore dalla compagnia nastro adesivo abbiamo portato avanti questa nostra storia situato all'interno e abbiamo proseguito alle star e siamo contenti vogliono fare
Ci sono delle piccole cose però riallacciarmi all'intervento di questa mattina il dottor Ceraudo
Purtroppo
Ci sono alcune cose non
Foto
Si muore dalla tendenza dei medici tutta la popolazione detenuta forse Conte e quindi quando ci si scontra con delle cose diverse non si dà la giusta importanza allo studio della sintomatologia queste cose
E quindi si muore si muore dopo essere scambiato tossicodipendente tossicodipendenza una meningite batterica
Ora io
Penso che tutti sappiate
Chi vive in ambienti chiusi e sovraffollato molto molto a rischio
Questa cosa
E quindi mi domando
Con un altro cinque giorni
Che era una meningite batterica
Come mai
Prima di ogni altra cosa se acquistato
Forse
Proprio con un autonomo
Come ha detto oggi formata ci sono tante cose da fare l'altra cosa metterà
Io spero che queste cose vengano fatte anch'essa la lungaggine burocratica che sistemi pagliaccio sarebbe veramente il Paese dalla complicazione delle cose serie
Io devo molto al distretto avevo molto alla nastro adesivo quarantatré perché io con loro mi sono inserito perché non ho avuto da
Se lo sono conquistato come tutti i miei compagni con le unghie e con i perché qualcuno ci ha dato la voglia di fare
E non è così soltanto per noi così per molti
Ora come Roberto rimarcato con la può latitante
In questo momento
Speriamo che possa ritornare vivo come quando sono mono perché possa motivare e tanti altri Como motivo alcuno
L'ultimo intervento Giancarlo Palizzi Arci toscana
Sì sia ci Toscana infatti io sono qui per per il tipo di lavoro che da parecchi anni faccio
Per l'Associazione per l'Arci dentro dentro le carceri fuori dal carcere comunque rispetto all'argomento di cui per tutta la giornata si è si è parlato devo dire che dopo le cose che ha detto la signora che ha parlato prima di
La scaletta che mi ero preparato un attimino forse risulta senza senso comunque
Mi ero comunque è iscritto a parlare
Provare a capire
E a
Individuare un po'uno dei nodi perché da stamani mattina io un pochino
Anche distraendo Cogne tanto ho seguito un pochino tutti gli interventi
Mi sono confermato in un'idea e cioè che anzitutto se parliamo di carcere bisogna definitivamente riuscire a
Fare una differenza sa che cosa vuol dire il dentro del carcere e che cosa vuol dire
Interessarsi di carcere fuori dal carcere
Il dentro del carcere intendo gli istituti penitenziari
Il fuori dal carcere intendo la capacità la permeabilità di un territorio a riaccogliere in qualche modo nella maniera migliore possibile quelli che sono passati dal carcere
Abbiamo uno sentito parecchi interventi tutti autorevoli devo dire rispetto ad ambedue gli aspetti della questione
Personalmente non ovviamente solo rispetto agli interventi e sono stati fatti sono portato definitivamente a provare a trarre alcune conclusioni non di questa giornata che non spetta a me ma comunque di Filosofia generale sulla questione di chi non essendo in carcere si occupa di carcere
Allora all'interno del carcere
L'interno del carcere è impraticabile
è impraticabile da chi ci viene portato dai carabinieri perché arrestato
E indipendentemente dai numeri
Che vengono dati dai vari direttori che si possono succedere ai microfoni quaranta volontari ottanta volontari centoventi volontari che entrano dentro le carceri tutto quello che segue
Il carcere è un luogo impraticabile
Nel senso che chi lo pratica
è costretto a regolarsi su delle abitudini carcerarie che a volte sono leggi a volte sono imposizioni a volte sono prepotenze
Quello che siano quello che sono di fatto io credo che chi si occupa di carcere chi pensa di entrare dentro il carcere per migliorare la condizione di vita dei detenuti
Chi pensa di entrare dentro il carcere per fare un discorso che porti a un uno incerto obiettivo eccetera io credo che sia il momento di cominciare a dire
Che dentro le carceri dentro
Gli istituti penitenziari
Alla fine dei conti è inutile imputati
Perché tutto quello che puoi ottenere tutto quello che puoi ottenere se sei bravo se hai fortuna
Sì sei capace di rapportarsi con la direzione con gli agenti di custodia con tutto quello che ti viene in qualche maniera robusto eccetera è una tua presenza
Che forse qualche detenuto ricorderà che forse qualche detenuto utilizzerà
Utilizzerà nel senso che chiederà di portare un saluto che pure chiederà di occuparsi della sua pratica o che pure a casa
Ma tutto sommato io dall'ottantanove
Che in qualche maniera frequento gli istituti di pena di questo Paese non solo della Toscana e non solo dell'Italia sono arrivato a questa conclusione che riporto qui ma la riporto come conclusione
Assolutamente personale però inviterei a riflettere sul fatto che indipendentemente dal numero dei volontari
Che possono entrare dentro un carcere forse entrare dentro gli istituti non serve
Perché
O entrare dentro un istituto serve a stabilire rapporti con chi c'è dentro e chi c'è dentro non sono solo i detenuti
Sono la direzione sono gli agenti di custodia sono gli psicologi sono gli educatori sono rare abbatta mentale sono tutto quello che c'è dentro un istituto ma tutto quello che succede dentro un istituto per chi ci entra da civile da cittadino
Finisce nel momento in cui esce dall'istituto
Io questo questo equivoco
Se se se se può servire vorrei contribuire a romperlo cioè bisogna smettere di continuare a dire che se la Società Civile entra dentro il club
Cere allora il carcere gestito in maniera democratica e allora abbiamo fatto un passo avanti per capire la situazione i carceri sono impraticabili dentro il carcere
Di positivo per le persone che ci stanno dentro detenute e per le persone che ci stanno dentro a lavorare e per le persone che ci vanno dentro a lavorare perché vengono da fuori
In undici anni di esperienza non succede niente
Perché poi alla fine quando vai a tirare le fila scoprì che quello che te hai costruito in otto ore il giorno in quattro ore il giorno in tre ore la settimana dipende dal ruolo che reciti lì dentro risulta poi alla fine assolutamente insignificante
Rispetto ai risultati e quello che tu hai fatto che tutti hanno fatto rispetto alle persone per cui lo hai fatto rispetto alle persone per cui sei andato lì dentro
Il carcere è un luogo impraticabile questa è una mia conclusione secondo me cominciare a dirlo serve ad aprire un altro discorso
è inutile continuare a dire che il carcere deve essere trasparente può risentire direttori che vengono a parlare in tutti i convegni che dicono che il loro carcere trasparente
Perché non è mai vero
Perché può essere trasparente in una certa fase perché in una certa fase può far comodo
Che il carcere in qualche amare in qualche maniera vada sui giornali abbia abbiamo una sua una sua trasparenza ufficiale ma questa trasparenza effettivamente non esiste e allora
Siccome il carcere il fatto di persone che ci stanno dentro che poi escono fuori la conclusione ovvia sempre secondo me
è che se si vuol lavorare sul carcere bisogna lavorarci fuori e cioè bisogna lavorare sulla capacità del territorio di recepire le persone o temporaneamente o definitivamente fortunatamente per loro rientrano nel territorio
E su questo volevo esprimere un'altra un'altra osservazioni
Sempre per l'esperienza mia diversi anni eccetera io
Qualcuno stamani ha detto che questo è un un Paese conservatore
Ed è un Paese dove appunto è difficile fare affermare
Principi per cui il detenuto Lester venuto si deve reinserire io sinceramente devo dire che nel mio lavoro di questi anni ho incontrato un sacco di gente che non era conservatore
Ho incontrato assessori ho incontrato direttore di carcere che se il fuori dal carcere di diventano normali
E allora parlano come persone normali ho incontrato educatori ho incontrato un sacco di gente che io non considero conservatori perché le cose che mi hanno detto non erano cose
Di conservazione
Si parla dell'inserimento si parla di lavoro si parla di cosa si parla delle cose che abbiamo sentito oggi durante tutta la giornata allora
Il nodo se si parla del fuori perché ripeto sul dentro molto pessimisti amente mi rendo conto sono anche disposto a ridiscuterne se qualcuno ne ha voglia non c'è nulla da fare
Sul fuori non è vero che questo Paese conservatore o meglio questo Paese conservatore ma le cose che si occupano le persone spazzate che si occupano di questo argomento non è vero che sono tutte
Dei conservatori
Allora il nodo sta da un'altra parte cioè perché se e quando ci si siede da questa parte del tavolo si parla in un certo modo dell'inserimento e del carcere si affermano principi fondamentali che discendono dalla Costituzione eccetera eccetera eccetera e poi e poi quando andiamo ad applicare quello che si dice la cosa non funziona in questo caso secondo me la colpa non è più del carcere
Ma è colpa di una società civile che organizzata come organizzata ed è organizzata per amministrazioni per politici per assessorati per tutto quello che sappiamo che organizza e come mai
Quando la politica amministrativa si deve occupare di applicare regole che non sono conservatrici
Diventa conservatrice forse
Insomma bisognerebbe cominciare a riflettere diamoci tempo per riflettere io non credo che ne quindi nei prossimi venti convegni si possa risolvere questa cosa però in qualche maniera se vogliamo continuare a parlare di carcere se Malgara stamani quando ha fatto l'intervento che ha fatto ricevere cinque minuti d'applausi
Vuol dire che questo sa è un Paese conservatore non c'è dubbio e lo dicono i risultati elettorali tributati non punta cioè però è vero che Malgara dice delle cose
Secondo me è piuttosto decisive rispetto a tutto l'ambiente riceve cinque minuti di applausi peccato che domani di dentro non ne parlo ma anche fuori l'amministratore i l'onorevole chiunque poi a da rispondere alle ragioni della politica che se fatte scendere
Sulle necessità della quotidianità del reinserimento di chi è stato in carcere non funzionò e non funzionano ovviamente perché non pagano politicamente
Perché non hanno un riscontro nella Società di un certo tipo io dico questa cosa solo in termini problematici e solo per i per dire
Che forse
Non è vero che quando facciamo i convegni sul carcere noi bisogna continuare per i prossimi anni e riflettere su e propongo due temi di riflessione due soli uno che dentro il carcere inutile entrarci
Perché tanto è una Repubblica se perché è un impero e quando c'è un intero è un governatorato chiamatelo come vi pare dipende dall'imperatore o dal governatore
Volete che vi faccia degli esempi per cui se il direttore buono le cose funzionano se il direttore cattivo le cose non funzionano già per cui la gente sta dentro due anni poi dopo debba ricominciare daccapo perché cambia il direttore eccetera no dentro il carcere bisogna smettere d'andarci il volontariato deve smettere d'andarci
Dopo Sassari
Lo sanno tutti che anche il volontariato deve smettere d'andare in carcere se noi ci prendiamo in giro
E Sassari guardate bene che è una cosa che giornalisticamente no al fatto che la ma è tutti quelli che credo che a quest'ora sono rimasti qui lo sanno benissimo
Sassari e è una cosa è uscita fuori ma che rappresenta ciò che quotidianamente giacché si danno gli schiaffoni ai detenuti stranieri perché non hanno l'avvocato
In tutto i carceri d'Italia e lo sanno tutti
Lo sa anche Margana naturalmente molto meglio di tutti noi e infatti Marghera traduce il tutto nei discorsi affatto stamani però esclusa questa volta lo sanno tutti
Che si dicano gli schiaffi ai detenuti stranieri continuamente
Dalla mattina alla sera perché tanto non c'hanno l'avvocato e allora che cosa ci andiamo a fare dentro il carcere io mi sono stufato anche risentire che silicio Monte dei problemi però fortunatamente ci sono i volontari
Che vanno dentro il carcere così qualche situazione insomma e basta ad andare dentro il carcere comunque
Scusate mi un attimino di sfogo per rimanere ai due i punti su cui secondo me bisogna cominciare a riflettere ma seriamente dentro gli istituti sicché stantibus rebus
Non è assolutamente utile andare non è assolutamente utile e le associazioni del volontariato non di volontariato devono smettere secondo me di sopportare le Cogne che supportano per entrare dentro le carceri per ottenere magari delle belle relazioni con i detenuti in appello nono ottenere niente se non vessazioni
Verso di sé verso magari il detenuto che ha rapporti con loro basta diciamolo proviamo a metterci d'accordo e dentro gli istituti che non sono trasparenti
Non c'è verso non sono trasparenti e non lo sono con i governi di destra un i governi di sinistra di centro di mezzo e mezzo mondo so
Primo elemento di riflessione che mi sembra forse se ne può parlare no perché non sono trasparenti è impossibile siano trasparenti accettiamo però partiamo da quello non facciamo finta
Che ci sono quarantadue volontari dentro il carcere di crisi allora tutto va bene perché si fa anche il teatro intanto perché non è così
Prima cosa sull'esterno
Proviamo a l'altro elemento di riflessione che critiche non eccetto che non è certo una novità evidentemente dipende dalla politica per politica intendo che dipende da chi amministra di situazioni i civili di cittadinanza in cui carceri sono e che probabilmente
Nel momento in cui fa politica dato che fare politica sul carcere non è che rappresenti poi una grande
Come si dice resa elettorale non rappresenta resa elettorale allora bene da questo punto di vista però allora parliamone e diciamo che io trovo assurdo
Assurdo dal punto di vista di cittadino e non dal punto di vista di persona che si occupa di Kaji cittadino normale che lente comune Dietrich all'Ente Provincia di Pisa l'ente Regione Toscana l'ente Provincia tutto quanto paghi paghi fior di quattrini
Per avere fare delle attività per rimanere in tema dentro il carcere da parte dell'associazione che poi non abbia il minimo potere
Per intervenire a verificare come queste attività si svolgono per intervenire da rappresentante dei cittadini a regolare quello che dovrebbe essere un attività che siccome è pagata
Ed è pacata dall'ente come mai lente e poi non va in carcere insieme agli operatori delle associazioni a verificare quello che davvero succede dentro le carceri nell'espletazione né nel fare le attività se un ente spende quaranta milioni in un anno butto lì una cifra caso per fare teatro o venti o trenta o per fare qualsiasi altra cosa avete mai visto poi un ente che va a chiedere al direttore di carcere come è andato il teatro avete mai chiesto avete mai visto un ente che va dentro il carcere
A a vedere la situazione ad essere il rappresentante dei cittadini della cittadinanza ad essere città dato i soldi per gestire un posto non c'è intromissione del Civile
Della cittadinanza riconosciuta dell'amministrazione dentro il carcere il carcere è un castello medievale dentro cui secondo me non bisogna più entrare lo dico come provocazione ma sono disponibile a firmare un protocollo con tutte le associazioni e la Toscana per non entrare dentro Arcieri basta fine perché siamo diventati un paravento
Siamo diventati un paravento e per il carcere e per le istituzioni che si lavano la coscienza con quattro lire l'anno oppure un quattro mila lire l'anno cioè con tanto ed è ancora più grave perché sono soldi pubblici che non vengono controllati allora
Scusatemi perché c'ho messo un attimino dispongo personale perché
Poi alla fine o chi frequenta questo tipo di convegni penso che c'abbiamo un attimo di di conoscenza della situazione allora il prossimo convegno avesse una proposta
Plateau approfitto per ringraziare il grande vetro
E gli organizzatori perché per aver messo insieme
Non per la prima volta ma insomma aver messo insieme alcune competenze su questo argomento che Secondo me parecchio significative
E di e di questo gli ha ecco il prossimo convegno secondo me propongo al grande vetro che ha dimostrato una bella capacità di organizzare di mettere insieme delle delle esperienze significative su questi due argomenti dentro non ci si va più parlo come società civile
E non ci si fa più fino a che qualcuno non ci dice cosa ci si va a fare se non i tappabuchi
Però davvero si smette
E fuori un rapporto con i politici che pretenda dai politici che vengono a parificare quanto loro pagano
Che pretenda dall'amministrazioni che entrino dentro le carceri ma tutti i giorni tutti i giorni perché io capisco che un Comune ad a verificare come funziona il suo ufficio ragioneria
Ma spiegatemi perché lo stesso Comune non deve entrare in carcere a verificare come funziona quell'altro cosa
E da lì
A Pisa Don Bosco Firenze Sollicciano una speciale e cui il mio invito al grande vetro che ha dimostrato buone capacità ottime capacità è su questi due argomenti molto esplicitamente ricchi ce lo vieta
Bene naturalmente non non ci sono conclusioni semplicemente volevo dire questo intanto grazie al Grande Rete Gas Antonietta la via che ha voluto fortemente questo convegno
Io la cogliere l'invito di Parisse
Per continuare la discussione me lo sento un po'come delle conclusioni con due piccolissime osservazioni uno io non ho esperienza di carceri
Però sento un senso di irrealtà fortissimo quando mi interessa molto quello che è stato detto circa mi son trovato interessante le parti che ho potuto seguire non ho potuto dire quelle perché c'era un altro convento sul silenzio in agenda l'altra parte
Viviamo una situazione un po'strana però sento un senso di realtà quando poi rispetto a moltissime cose interessanti dette leggo i numeri quarantatré mila
Guardie penitenziarie
Poco più di cinquecento educatori tre psicologi voglio dire e non vorrei che noi facessimo il solito ero all'italiana l'idealismo cioè che facciamo che sia discussione poi non teniamo conto della realtà re che questi numeri ci dicono che c'è dominante e presente una visione del carcere
Che non ha niente a che vedere con rapporti col territorio con le soprattutto con il problema della dignità e con altri temi di cui si può discutere come il reinserimento non dico l'educazione che non credo a questa parola ma insomma possibilità di il reinserimento
L'altra cosa brevissima connotazione
E cadono le corna non è andato via
Io non capisco perché si debba porre come alternativa agli ottanta mila posti letto da quello che ho sentito
Singoli la possibilità di far uscire dal carcere tuta sei detenuti perché un'alternativa dietro le scelte numeriche c'è sembra dizione o implicita delle corse perché tutte e due le cose non si possono fare cioè spingere per il letto singolo questa piccola ma così importante corsa e nello stesso tempo adoperarsi per svuotare le carceri
E lo dico perché dietro il realismo di proposte di questo genere che sono legate naturalmente ai soldi alle scelte l'efficienza eccetera anche Alice probabilmente una visione delle carceri e di quello che bisogna spendere rispetto a questo tipo di situazione niente semplicemente questo ringrazio tutti dalla partecipazione alla prossima