Il Comitato Internazionale "Non c'è pace senza giustizia" (NPWJ) fa il punto sullo stato delle ratifiche dello Statuto di Roma e sulle imminenti adesioni che daranno ufficialmente il via alla Corte Penale Internazionale (ICC) - (salone del Partito Radicale, III piano, Via di Torre Argentina n. 76)

Questa conferenza di non c'è pace senza giustizia abbiamo ombre nere ritenuto necessario di indicarla in quanto ci troviamo lei alla vigilia
Di una con Julio seconda conclusione
Che bene a impegnato fin dal mille novecentonovantaquattro
Su iniziativa di Emma ed Partito Radicale
La nostra associazione legge prima
L'approvazione dello statuto della Corte penale internazionale permanente
Voi
L'entrata in funzione
Dalla Corte Penale
Per
O consentire
L'entrata in funzione della corte penale
Internazionale permanente
è necessaria la ratifica dello Statuto da parte di sessanta paesi di sessanta Stati
Beh come
Un po'venivamo quasi derisi
All'epoca
Dallo Statuto quando venne c'eravamo posti il problema
Di ottenere proprio entro il mille novecentonovantotto se non ricordo male l'approvazione dello statuto
è così invece successe ecco tra direi un po'la sorpresa e anche in parte lo sbalordimento di molti così è avvenuto anche per quanto riguarda le ratifiche
Sembrava impossibile perché indubbiamente i problemi sono stati tanti per ottenere le ratifiche di sessanta Paesi
Tenera e poi Zevi che sessanta Paesi perché intanto notizie diciamo è che il sette
Di marzo noi abbiamo pubblicato sul foglio una pagina appunto sul percorso sul cammino
Fare entrare in funzione Lacorte e allora erano cinquantadue paesi
Oggi sono già cinquantacinque perché in questi ultimissimi giorni han ora dedicato alla Macedonia Cipro elisione Maurizio
Quindi arrivare a sessanta che sembrava una cosa folle
Ormai direi e se sono esatte certe indiscrezioni che c'è la fila Nazioni Unite che non di Paesi che non depositano
La i gli strumenti diversi tipica unicamente perché fa una gara che ha il sessantesimo va be
E quindi è con ogni probabilità se non fra pochi giorni in fra poche settimane
Le sessanta ratifiche ci saranno e probabilmente si andrà ancora oltre
E questo è un successo straordinario eccezionale
Che in parte significativa io ho l'orgoglio noi abbiamo l'orgoglio di affermare
è stato anche frutto dell'opera dell'intensa attività
Della dedizione che questa associazione promossa come ho detto prima da Emma da Marco Pannella dal Partito Radicale ha svolto ininterrottamente dal novantaquattro oggi attraverso tanto per vorrei venti ventisette conferenze internazionali a livello governativo che hanno coinvolto più di cento paia ecco quindi noi di questo siamo
Orgogliosi perché riteniamo e questo verrà bene ampiamente per sì precisato da Emma da Gianfranco perché noi siamo fermamente convinti che la costituzione della Corte penale
Internazionale
Cioè con costituisce una tappa che anche se oggi può apparire parziale bene eccetera eccetera bene perché molti evidentemente sono
Hanno interesse a
Sottacere nell'importanza invece noi siamo convinti che è il primo passo per conseguire quello che a mio avviso è un'esigenza e per l'affermarsi
Non è del trinomio libertà giustizia e democrazia e cioè per l'affermazione dello non tanto e solo del diritto internazionale Madia la giurisdizione universale
Calma sì
Grazie grazie di esserci a questa conferenza stampa senza stampa con le mirabili eccezioni che appunto per quello le sito di radio radicale
Dell'ANSA e del TG due
Questo solo per dire e come se fosse ancora bisogno in fondo sottolinearlo
Che non è una questione di lamento radicale ma di una constatazione che qualunque cosa si faccia se non rientra nel
Il cicaleccio o nel pettegolezzo nazionale e se non si fa parte di una qualche etnia di potere di potere dal Governo e di potere dall'opposizione in fondo qualunque cosa si faccia
Come si dice non è notiziabilità non è notizia abile neppure annunciare sostanzialmente perché è il messaggio di oggi che il mondo avrà una Corte penale internazionale la comunità internazionale si darà si dà è esiste
Una Corte penale internazionale e l'impunità rispetto a genocidio crimini di guerra crimini contro l'umanità non sarà più tollerato oggi non è una chimera non è una fantasia è una realtà che sarà annunciata io penso nei prossimi giorni durante il comitato preparatorio che apre i suoi lavori l'otto aprile al io io anch'e che dà quindi il via a tutta una serie di procedure già stabilite dallo Statuto che porteranno la corte senza entrare troppo nei dettagli una volta raggiunte alle sessanta ratifiche sono cinquanta cinque l'Elenco e nella cartellina ma ma siccome stiamo a continuando a lavorare sappiamo che molti Paesi sono in dirittura d'arrivo per esempio la Grecia che dovrebbe ratificare nei prossimi giorni la Roma mia finito tutto il percorso parlamentare molti altri Paesi dal Brasile a moltissimi Paesi arabi Carmen rientrata giusto adesso da una ma conferenza a L'Aja dove appunto c'è stato tutto una serie di agitazioni ma uno tutta una serie di prese di posizione di annuncio di ratifica da parte di Paesi sino insperati e su questo voglio dire che noi eravamo infatti molto lavorato con la conferenza di Siviglia perché i Paesi arabi o alcuni perlomeno che non risultano trae ratificatori accede passerà invece le loro le loro ratifiche e ci pare di poter constatare un certo un certo risultato molto positivo dico questo perché è chiaro che le sessanta ratifiche danno inizio ad una serie
I percorsi mi sessanta Paesi si devono convocare entro tra i sessanta e novanta giorni dopo aver raggiunto il numero di sessanta ratifiche
Nella prima Assemblea degli Stati parte così come viene chiamata dovranno stabilire le procedure di nomina dei giudici nonché del procuratore stabilire anche i meccanismi di finanziamento di questa corte insomma se leggiamo bene lo statuto e se continueremo ad avere la forza di lavorarci e di preme io credo che in questa data l'anno prossimo potremmo partecipare alla cerimonia d'apertura all'insediamento e alla cerimonia da per Tura della Corte penale internazionale all'Aja è un risultato che molti dicono insperato e devo dire che abbiamo lavorato moltissimo Sergio ricordava le conferenze ma sono conferenze siamo riuscite a organizzare a Manila piuttosto che più recentemente a Città del Messico coinvolgendo più di cento Paesi e questo io spero che il governo italiano e l'Italia non se lo scorda l'Italia è stata in tutti i suoi governi un paese di punta in questa iniziativa in ricordo che nel novantaquattro e il Governo Berlusconi mi de leggo a rappresentare a offrire alle Nazioni Unite la sede per la conferenza diplomatica che infatti poi ebbe luogo luglio del mille novecentonovantotto a Roma abbiamo celebrato questo anniversario io ogni anno avevamo lanciato l'idea del diciassette luglio come giorno internazionale del giustizia internazionale della giurisdizione internazionale e noi già davvero ci auguriamo che il governo italiano no un sottovaluti questa che invece è una grande vittoria non solo della diplomazia ma credo di tutti coloro che come noi pensano che lottare per la democrazia per i diritti umani significa anche darsi degli strumenti
Sanzionatori e degli strumenti di verifica e di sanzione quindi il diciassette luglio potrà è il quarto anniversario della conferenza diplomatica di Roma noi ci auguriamo che diventi una grande giorno non dice le Bratz Ivone ma di conferma di di un impegno la corte tanto più avrà giurisdizione tanto più numerosi saranno i Paesi che ratificheranno per cui è chiaro coprono incessante fondamentale perché inizia il percorso di applicazione ma che è fondamentale continuare a lì a lavorare perché nel frattempo i Paesi aderenti ratificatori diventino settanta ottanta novanta e sor concludo
è chiaro e un elemento è un passo di grandissima rilevanza
A proprio per questo grande avversario che non voglio sottacere che vanno da grandi paesi di gran democrazia dagli Stati Uniti a Paesi su tutt'altra sponda come la Cina piuttosto che ma questo non ci ha mai come dire tolto l'impegno sicuri come siamo che
Un bel giorno anche gli amici americani li ritroveremo in questa iniziativa e con ritardo solito se pensate gli Stati Uniti hanno ratificato la convenzione contro la discriminazione sulle donne dopo trent'anni essendo poi un Paese dove tutto si potrà dire ma certamente l'espressione dei diritti civili e politici della parte della popolazione femminile sono tra i più aperti più evidenti
Quindi in questa in via gatto in questa impostazione unilateralista sostanzialmente degli Stati Uniti noi siamo convinti che anche loro un bel giorno saranno dei nostri grazie grazie
Gianfranco Dell'Alba segretario di io non c'è pace senza giustizia oltre il parlamentare europeo questo lo sanno tutti
Grazie Sergio poche parole per dire che fu nel novantatré e nel luglio del novantatré che il congresso del Partito radicale di Sofia lancio
Tra le altre la campagna per l'istituzione di una
La giustizia penale internazionale e di cui non c'è pace fatta carico di condurre diciamolo spazialmente la campagna nel novantatré e negli anni precedenti
Ti sì balbettava appena si pensava a eventuali strumenti come i tribunali ad hoc per la ex Jugoslavia cosa che abbiamo sostenuto e incoraggiato promosso già allora competizioni con con Pellin con raccolte di firme ecco vedere o essere oggi alla vigilia della a della entrata in vigore effettiva dello statuto che istituisce la Corte è motivo di grande orgoglio e de di grande orgoglio anche la il Bilancio fino ad oggi di questa campagna che ne abbiamo con otto che ha già portato appunto in ventisette paese fare leggete conferenza raccogliere sotto nostre conferenze sempre rigorosamente rivolte ai governi oltre che i parlamentari per la ratifica perché questi erano i nostri interlocutori e quindi lo abbiamo intenzionalmente fatto a questo livello abbiamo coinvolto centonove governi facendo un calcolo dei cinquantacinque Paesi quarantatré hanno partecipato dei cinquantacinque Paesi che hanno ratificato quarantatré hanno partecipato ai le nostre riunioni nostra campagna e continua vogliamo siamo stati appunto in queste conferenze le abbiamo fatte in Africa in Asia e in America latina in Europa evidentemente sia dei quindici che nei nell'Europa centrale dell'esterno le abbiamo fatte negli Stati Uniti
Ne abbiamo fatta una recentemente Città del Messico vorremmo fare ancora una prima della fine
Prima del diciassette luglio quando appunto vorremmo celebrare l'entrata in vigore della dello statuto con
Appunto la cerimonia italiana ne vorremmo fare ancora una in Asia che il il continente che presenta come avete visto dalla cartellina il minor numero di
Di adesioni con una forte resistenza cinese che influenza un po'tutta l'area ed è uno scopo specifico nostro invece quella di superare questa inizialmente questa resistenza così come quella dei Paesi arabi hanno fatto non più tardi del mese scorso una conferenza indirizzata proprio ai alla legare Paesi arabi perché vi sia quella universalità che che è insita nel nel concetto della giurisdizione della Corte la Corte potrà agire anche Suppa e easy che non è riconoscono lo Statuto per decisione diciamo del Consiglio di sicurezza quello che noi vorremmo tenere invece un'adesione piena del maggior numero di paesi e non abbiamo fatto solo questo abbiamo fatto anche iniziative significative che vorrei propriamente in un flash ricordare abbiamo in questi anni assistito alle Nazioni Unite oltre dieci
Presi con i nostri esperti giuridici proprio nelle nei negoziati per per la la istituzione della corte e continuiamo a farlo è una richiesta che ci viene da questi Paesi che noi riusciamo a sostenere grazie a una struttura di Esperti giuridici in questo settore e abbiamo operato in due altri campi in cui la giustizia internazionale a si è già concretamente manifestata abbiamo sono stati i primi a denunciare politicamente con il partito radicale e attraverso strumenti giuridici con Non c'è pace senza giustizia e le responsabilità di Milosevic e della gerarchia militare politica serba nei massacri nella operazione di pulizia etnica in Kosovo con due missioni che hanno potuto contribuire all'atto d'accusa che oggi è portato contro Milosevic cioè i principali dirigenti serbi India Sierra leone col governo di quel Paese un Paese come sapete distrutto da anni di guerra civile abbiamo con il governo lo legittimo abbiamo ha avuto un stiamo avendo un una sorta di appalto per una la ricostruzione almeno per contribuire alla ricostruzione del sistema giuridico che ha portato il mese scorso all'istituzione di un altro tribunale in tribunale il cosiddetto speciale per la Sierra leone che anche in quel caso creerà un nuovo un nuovo sistema di giustizia nel quale si fondono elementi nazionali elementi internazionale insomma nel nostro piccolo riteniamo di aver contribuito e di sta contribuendo in modo
Determinante a questa nuova concezione del diritto internazionale che vede per la prima volta superate le sovranità degli Stati attrarre
Su queste giurisdizioni che possono toccare possono andare a colpire gli individui anche i capi di Stato responsabili dei crimini più odiosi contro l'umanità grazie
Volevo solo ricordare una cosa
Il governo italiano l'Italia è stata sotto il secondo Paese che ha a ratificato lo Statuto il primo è stato San Marino se ricordo bene però e questo lo ha fatto nel novantanove però ancora la normativa che può rendere necessaria che venga approvata
Compatibile lo statuto con le leggi italiane ancora il Parlamento italiano non ha provveduto a approvare queste leggi per cui corriamo il rischio di essendo stati con tutti grezzo ma anche il governo italiano è stato attivo quando si è trattato di approvare lo Statuto eccetera eccetera vale quindi è esserne stati prim'Paesi è ancora corre il rischio che egli il tribunale entra in funzione e noi non saremmo in grado bene di un farne parte nelle nelle nei termini bene previsti e statuiti
Ci sono domande
No tutto chiaro tutto chiaro grazie grazie