Piemonte: i problemi della sanità. La proposta di legge di iniziativa popolare promossa dai Radicali Italiani per un'effettiva concorrenza tra il settore pubblico e quello privato nel settore della sanità - Conferenza stampa del gruppo consiliare "Radicali - Lista Bonino" della Regione Piemonte (presso la sede del gruppo, Via Alfieri n. 19)

Va bene abbiamo questa conferenza stampa che si tiene a Torino presso la sede del gruppo regionale Radicali Lista Emma Bonino in via Alfieri diciannove
Conferenza stampa sui i problemi della sanità partono dalle note vicende
Che hanno travolto sano travolgendo la politica regionale piemontese al nostro idea era anche di allargare e di inserire il problema sanità regionale all'interno di una proposta complessiva
Che i radicali radicali italiani hanno sul campo in questo momento
Dicevo prima a un un giornalista qua presente io sono qui avendo lasciato aperto un tavolo di raccolta firme in piazza Castello angolo via Roma dove danese stiamo come radicali cercando di raccoglie le firme su venticinque proposte di legge di iniziativa popolare una forma di partecipazione politica prevista dalla Costituzione su cui i radicali stanno cercando di raccogliere cinquanta mila firme necessarie per porre all'attenzione della agenda politica italiana alcune questioni
Una di queste questioni e la proposta di legge sulla sanità su cui appunto raccogliamo le firme vere
Intitolata apertura del servizio sanitario nazionale alla concorrenza tra pubblico e privato nel finanziamento e nella produzione di servizi ai cittadini
è una proposta molto significativa è una proposta che dovrebbe far discutere
Che noi speriamo ma poi faccia discutere la classe politica italiana proprio perché occorre prendere atto che sia dal centrosinistra sia dal centrodestra si finisce per fare delle principi quello dell'esistente senza avere la forza di aprire davvero una finestra su una realtà come quella sanitaria che almeno dalla procedura federalista in coso potrebbe aver la visione nuova un campo una nuova realizzazione di di servizi ai cittadini cercando di introduca appunto una qualche forma di concorrenza fra pubblico e privato cercando di garantire ai cittadini il servizio ma dare ai ai cittadini dei servizi nuovi rispetto a quello che il sistema in questo momento sta garantendo
Sono qui con me Carmelo Palma capogruppo del gruppo ragionare in Consiglio regionale membro della quarta Commissione sanità in Consiglio e Silvio viale medico
E presidente dell'associazione radicale del degli Ent do la parola a Carmelo Palma
Molto brevemente oggi a Torino si tengono
Due iniziative sulla sanità una l'impressione che sarà un pochino più partecipate la manifestazione nazionale dell'Ulivo Di Pietro ed altri gruppi di opposizione che proprio a partire dal caso
Della mala sanità torinese intendono rilanciare l'opposizione del centrosinistra anche al governo Berlusconi l'altra più modestamente questa che pone dei quesiti molto specifici che ci vengo fra un momento tanto alle forze del centrosinistra dell'opposizione quanto i responsabili della politica
Sanitaria regionale nella convinzione che il caso Odasso è da una parte un caso evidente di corruzione privata ma è anche significativo dell'assetto e dei meccanismi di funzionamento del sistema sanitario piemontese ed i suoi difetti di fondo
Uno ricordava la proposta di legge di iniziativa popolare di radicali che raccoglie sistematizzato sul piano nazionale una serie di proposte che noi abbiamo prima enunciato poi riformulato e presentato in Consiglio regionale
Con dei pacchetti di proposta diversa la proposta di legge nazionale chiede sostanzialmente di liberalizzare
Il sistema delle assicurazioni sanitarie mantenendo l'obbligo dell'assicurazione sanitaria
Per tutti i cittadini ma consentendo loro di scegliere fra assicurazioni sanitarie pubbliche assicurazioni sanitarie private
E di liberalizzare il sistema delle prestazioni sanitarie consentendo a tutti i fornitori autorizzati di sanità di di vent'tale fornitori della domanda sanitaria pubblica quindi sostanzialmente riconoscendo ciascun cittadino
Un buono di spesa sanitaria ovviamente commisurato al costo delle diverse patologie indifferentemente spendibile
Sia all'interno della struttura della sanità pubblica sia all'interno delle strutture della sanità privata è una proposta di riforma
Complessiva del sistema sanitario nazionale
Che modifica sostanzialmente non solo i decreti legislativi cinquecentodue e cinquecentodiciassette cioè la riforma di Lorenzo ma anche l'impianto della legge foto intraprende la legge istitutiva del Servizio sanitario nazionale
Per comprendeva vendiamo al dettaglio delle proposte che abbiamo presentato in Piemonte che ripeto opponiamo come quesiti gli interrogativi tanto il centrodestra quanto al centrosinistra il primo punto riguarda la rete ospedaliera regionale
Ci sono due scuole sulla sanità regionale in in Italia una scuola il cosiddetto modello lombardo
Che ha risposto alle difficoltà di corruzione di servizi sanitari da parte del sistema pubblico attraverso la liberalizzazione delle delle convenzioni del sistema di accreditamento e quello che in un ciao prima della proposta di legge qualunque fornitore di sanità
E automaticamente accreditato con il servizio sanitario nazionale esiste una seconda scuola quella delle cosiddette regioni rosse che passata attraverso la razionalizzazione draconiana della sistema sanitario regionale in particolare della rete ospedaliera pubblica
In questo mondo rispondendo molto meglio di alcune ragioni del Norditalia ai problemi del deficit sanitario in Piemonte non si fa né l'una nell'altra cosa
In Piemonte il centro destra e centro sinistra difendono nella sostanza una rete su ospedaliera arretrata in cui moltissimi ospedali più di dieci ospedali non rientrano nei parametri previsti
Dei decreti legislativi cinquecentodue e cinquecentodiciassette cioè sul numero di posti letto di degenza numero di divisioni
Specialistiche attivate e sono ospedali che stanno aperti unicamente per ragioni di mercato politico
Sono ospedali che non si chiudono perché il centro destra centro sinistra non vogliono pagare il prezzo politico della chiusura di questi ospedali
In Toscana si sono chiusi mi pare ventotto ospedali convinti una trentina di ospedali lo ha fatto una maggioranza del centrosinistra
In Piemonte l'intero centrosinistra d'accordo di fatto con il centrodestra non vuole sfoltire e razionalizzare la rete ospedaliera pubblica
Perché questo è un problema è un problema non solo dal punto di vista finanziario è un problema anche dal punto di vista della sicurezza delle prestazioni e questo lo sanno benissimo i cittadini i piccoli ospedali fanno deficit non solo perché non hanno la massa critica e non realizzano particolari economie di scala ma perché non hanno clienti cioè gli stessi cittadini delle città in cui ci sono piccoli ospedali scelgono strutture di eccellenza
Non si ricorderanno nei piccoli ospedali con e concorrono in questo modo a determinare un deficit sanitario che in valori assoluti ovviamente per i piccoli ospiti varie
Relativamente più basso di quello dei grandi ospedali ma rispetto al sistema sanitario piemontesi incide in maniera particolarmente rilevante quindi la prima proposta è in maniera secca se centro destra e centro sinistra vogliono finalmente applicare a distanza di otto anni la riforma dello penso sulla sanità vogliono chiudere e trasformare magari in residenze sanitarie assistenziali
O residenze sanitarie flessibili quella parte dello spread della rete ospedaliera piemontese che piena di rami secchi ed improduttive la seconda proposta
Che richiama più il così detto modello lombardo riguarda la liberalizzazione degli accreditamenti e delle convenzioni come tutti sanno le misure di razionalizzazione della sanità piemontese sono misure esclusivamente finanziaria sono un un aspetto della politica di bilancio l'illusione di potere assicurare lo stesso volume di attività attraverso una riduzione degli stanziamenti è stato è stato sostanzialmente fallimentare per razionalizzare dal punto di vista finanziario
Il sistema sanitario e necessario apparire alla fornitura privata
Innanzi tutto in quelle prestazioni ed in prospettiva a regime ma innanzitutto in quelle prestazioni in cui esistono le liste di attesa più lunghe
Significa passare da un sistema di accreditamento sostanzialmente discrezionale per cui si accreditano alcune strutture non altre lo si accreditano per alcune prestazioni e non per altre prestazioni
Ad un sistema completamente liberalizzato tutte le strutture sanitarie che la Regione Piemonte autorizzare l'esercizio
Di funzioni sanitarie devono considerarsi automaticamente accreditate con il Servizio sanitario nazionale le prestazioni che questi erogano rispetto alla domanda sanitaria pubblica
Devono essere finanziata attraverso la corresponsione delle stesse tariffe che vengono riconosciute
Agli ospedali pubblici in questo modo si introduce come dicevo in maniera apparentemente ma solo apparentemente surrettizia un buono sanitario
Disponibile per tutti i cittadini dal punto di vista finanziario non si crea nessuna di radio né per le casse regionali né per le casse
Delle famiglie si introduce un meccanismo di flessibilità in più nel momento in cui un cittadino ma direttamente disponibile spendibile
Un buono sanitario può scegliere di spenderlo anche con partecipando in parte ad una Spesal che una struttura sanitaria privata
Prevede in misura più alta rispetto ad una struttura sanitaria pubblica se rispetto ad alcuni interventi cittadino avesse disposizioni buono
Spesa di una certa entità potrebbe concorrere in maniera più agevole la spesa di una prestazione sanitaria magari più onerosa
Il terzo punto riguarda la riorganizzazione del sistema sanitario piemontese su due versanti diversi
Dal punto di vista propriamente organizzativo con una politica del personale più aggressiva che attraverso la chiusura delle strutture sanitarie improduttive consenta di recuperare visto che c'è il blocco delle assunzioni
Quel personale necessario a far funzionare a pieno regime le strutture sanitarie di eccellenza una delle ragioni per cui ci sono le liste d'attese che esistono posti liberi laddove nessuno vuole farsi ricoverare e là dove nessuno accetta interventi sanitari di nessun tipo ed esistono liste d'attesa lunghissime né i poli e nei centri di eccellenza
Non è credibile che esistano centri di eccellenza non solo chirurgici che funzione hanno sostanzialmente per quattro cinque ore al giorno
E possibile implementare l'organizzazione di queste strutture attraverso ripeto una politica del personale
Non più coraggiosa ed aggressiva il secondo versante della riorganizzazione dei servizi sanitari attiene alle funzioni dei direttori generali da questo punto di vista la previsione normativa
Della riforma dello Renzo e più ancora quella della legge di ordinamento sanitario regionale
E folle ancora più folle si rivela dopo il caso Odasso dal punto di vista organizzativo i direttori generali hanno tutti i poteri di gestione e insieme hanno la responsabilità nel controllo di gestione e quindi devono controllare gli apparati amministrativi
Delle strutture sanitarie nello stesso tempo possono sovrapporsi operativamente all'attività degli apparati amministrativi
Come è noto la vicenda Odasso non è solo una vicenda di furto ma è una vicenda di di corruzione
Ma è innanzitutto una vicenda di mancato funzionamento del sistema dei controlli interni cioè c'era un direttore generale che scavalcando l'ufficio acquisti
Scavalcando l'economato trattava direttamente con i fornitori e poteva ovviamente condizioni particolarmente agevole rivedere il pizzo
Su alcune forniture quindi rimodulare il sistema dei controlli amministrativi interni nelle aziende sanitarie
Svincolandola poteri del controllo di gestione
Dal potere del direttore generale nella sostanza bisogna istituire non tanto sedi di controllo politico che non sono in grado ovviamente
Di controllare l'attività amministrativa ma servizi di o dipingere e quindi di verifica
Procedura lenta amministrativa
Degli apparati delle aziende sanitarie chi siano indipendenti
Sia in via gerarchica sia in figlia funzionale e dal potere e del direttore generale dell'azienda in caso contrario il direttore generale sarà insieme controllo e controllato
E di problemi organizzativi continueranno ad emergere
Con grande chiarezza chiudo su questo l'illusione del controllo politico sulle aziende sanitarie è un'illusione perniciosa non solo perché potrebbe portare e ci ha ci sono alcune voci
Alla riedizione dei vecchi comitati di gestione delle ASL per cui vedevo anche la proposta dell'università che da questo punto di vista non promette troppo bene la garanzia assicurata da comitati di gestione da consigli di amministrazioni che vengano presenze diverse
E pluraliste la politica deve fare rispetto alle aziende sanitarie il cosiddetto controllo strategico quello che così classificato
In anche nella normativa sanità nella normativa nazionale
Sui controlli amministrativi cioè il controllo relativo al raggiungimento degli obiettivi aziendali
Ma non può fare evidentemente nel controllo di regolarità amministrativa nel controllo procedurale nel controllo di regolarità contabile cioè quel complesso
Di controlli che attengono al controllo di gestione così detto e che devono essere funzioni interne dell'organizzazione
E non sono esercizio di un potere o di una responsabilità politica queste in Breve sono le nostre proposte
Noi sperma o che oggi pomeriggio al di là della polemica politica sue alcune di queste proposte anche il centro sinistra
Decidesse di convergere riconoscendo che alcune di queste sono la politica ordinaria che il centrosinistra realizza nelle regioni che amministra ma da considerazioni di carattere più politico generale labbra una seggiovia
Sì prima di Dalla Costa però di una cosa l'altro giorno in Consiglio io ho avuto occasione di ricordare un incontro avuto come Enzo Ghigo su una questo è un ospedale in particolare uno degli ospedali diciamo a rischio per il Piano sanitario
In quell'occasione con grande onestà l'avevo riconosciuto sin da subito dico aveva detto che per obiettivi di economicità e di bilancio dello obiettivi di qualità avrebbe dovuto chiudere dei dieci ai quindici ospedali in Piemonte
Che però non avrebbe avuto la forza di farlo
Allora rispetto alle cose che diceva Carmelo rispetto a l'indicazione tassativa per esempio anche dei sindacati sanità che non ci sono ospedali da chiudere
Noi Chico ci domandiamo se il modello salita del centrodestra modello piemontese vuol semplicemente dire non muovere le acque per evitare di avere ulteriori problemi nella nella gestione noi la nostra sfida è
Capire che cosa cosa succede di quei dieci quindici ospedali che sarebbero da chiudere per obiettivi
Di qualità anche ho visto che alcuni giornali dei mesi scorsi hanno avuto con coraggio
Posso anche la questione
Della mortalità negli ospedali ci sono ospedali in cui si muore di più in atto in cui si muore di meno è è importante ragione anche di questo nel Piano sanitario
Grazie Bruno io partirei da da considerazioni proposte paradossale ma credo che oggi qui noi tutti dobbiamo ringraziare Odasso
Perché Odasso ci ha permesso di scoperchiare il caso Piemonte
Non ci fosse stato Dassogno avremmo avuto con le stanche discussioni che ogni tanto sarebbero affiorate sui giornali con qualche curiosità ma nessuno seppe mai venuto a fare una manifestazione nazionale sulla sanità a Torino il caso Odasso ha anche un'implicazione politica discorsi Tangentopoli non è oggetto di questa conferenza stampa anche perché la nostra posizione sia come partito radicale e movimento sia personale di chi vi partecipa e chiara
Ma è chiaro che quell'un filone diverso e io ricordo soltanto che questa comunque la città da cui Pino Greganti parti
A Tangentopoli un pezzo di Tangentopoli che ebbe un certo FIAT dopodiché a distanza di anni fa piacere che alcuni filoni Tangentopoli hanno avuto di cui sapevo tutto
Sappiamo tutto derby o nel male altri sono ci sono stati per cui io non parlo della questione politica non parlo delle Tessa e non parlo di queste questioni che stanno emergendo primo perché stanno emergendo
E andare a mettere il dito nell'occhio a chi viene preso in qualche modo si pensa venga preso
In fallo senza preoccuparsi che quello stesso dito potrebbe tornare
Moltiplicato per cento dei propri partiti sui topi meccanismi tesseramento sui propri meccanismi di selezione della classe dirigente mi sembrerebbe quanto meno sprovveduto
Tornando alla sanità non ci sfidiamo il centro sinistra in primis perché fa questa manifestazione
Perché oggi c'è un caso Piemonte che di assoluto immobilismo da dieci anni io parto da un riferimento personale ma molte volte i fermenti personali sono utili perché fan capire io ho lavorato in una divisione di ostetricia e ginecologia che è stata chiusa
La divisa di valenza fu chiusa insieme ad altri divisioni quattro cinque del novantadue novantatré dovesse chiuse dappertutto durò quattro cinque anni vita di chiusura io ringrazio con l'ospedale perché ricomincia la mia carriera vinse il primo posto e e quindi sono anche legata affettivamente
Ma oggi a nove il giorno nove anni di distanza nessuno può dire che le donne Valenzana e che andavano a partorire a valenza o in altri ospedali della zona
Le donne che da altri ospedali della zona avvenivano appalto io a valenza siano trattate peggio oggi partoriscono peggio o che la sanità nei loro confronti quindi delle nascite nell'Alessandrina sia peggiorata perché lo la divisione di valenza è stata chiusa anzi questa permesso non ancora a sufficienza
Di concentrare risorse e situazioni nel
Nell'ospedale rimanenti
Ma da qui lo spunto è uno spunto veramente politico
Perché noi oggi ha detto che almeno giustamente molti ospedale molte strutture sanitarie sono mantenuti in piedi semplicemente per mercato politico
Semplicemente perché questo vuol dire mantenere dipendenti
Ma non il numero perché nessuno vuol ridurre il numero dipendenti ma dipendenti distribuiti in posti in cui lavorano meno e guadagnano di più
Ed è chiaro che il sindacato non tocca mai questi posti perché oggi paradossalmente i dipendenti che lavori in piccolo ospedale di provincia dove di notte dormono
Dove l'attività è minore guadagno di più dei dipendenti che agoni grossi centri come le Molinette e questo occorre dirlo lo scandalo del sindacalismo della sanità piemontese sta nel coprire il fatto che ci sono sacche di dipendenti in posti in cui lavorano meno rischiano meno e guadagnano di più questo è un piccolo punto
Problema che non è legato anche a mobilità
Perché oggi abbia verificato che oltre o non sorvolo sul fatto che più strutture si mantengano più ceto politiche posti che già si distribuiscono a questo mi pare che almeno l'ha già detto in modo esplicito
Ma oggi esiste una mobilità dell'utenza cioè uno quando ha un problema e ma ma non è il problema è serio ma anche banalmente serio si sposta fa trenta quaranta venti chilometri vari posti che ritiene siano milioni che giusto o sbagliato
E scavalca quindi le strutture fatte apposta per loro in nome loro che invece non mantenga in questo modo Mavilla dimmi addirittura mobilità dei dipendenti oggi i dipendenti
E con gli ospiti per l'etica voi questi piccola Spedali molte volte no abitato no in quello spin quel Paese
In quel posto in cui lo dice ok poverino ma italici chilometri perché c'è una moda ormai e in tutti i modi in questi ultimi dieci anni questo fenomeno che ha già presente anni fa si è moltiplicato quindi oggi
Ristrutturare vuol dire spostare
Dipendenti che già si spostano in strutture in cui l'ottimizzi al meglio e permettendo tenta di scegliere meglio le strutture allargando il raggio di Pd di di distanza allora congegnare che possa permette quel tipo di struttura che è un'ipocrisia che oppone denuncia io parto da sentendo non mi piace parlare a vanvera e quindi faccia nomi e cognomi diciamo la Sperlari Giaveno
Lo stanziamento è uno di questi ospedali ne sappiano che Osvaldo Napoli peraltro casualmente o di Forza Italia quindi oggi rivolgendo al centrosinistra faccio l'esempio di Forza Italia ma potrei fa facilmente fare fai Brenva ubicate piuttosto di limitare o ridurre in qualche modo ospedali già a meno che non sparirebbe
Ma servirebbe del contesto la salita per altri tipi di patologie quelle che nessuno vuole già risicati
I sfigati che soli anziani sono quelli cronici che ormai non sono più utili coi malati perché poi mentre non guariscono milione qui nessuno li vuole e l'assistenza anche a basso costo per cui chiaramente ognuno vuole l'altro ma è chiaro che oggi Osvaldo Napoli io dubito che noi quando ha un problema lo dico con nome e cognome ma prendo Louis simbolo dei politici piemontesi
Dubito che lo si fermino al primo ospedale che lo sotto casa a Padova contro la riposta
O quando vanno ad analisi otto prima chirurgico e non manda consultava sentire qualcheduno venti i venti chilometri qui la dieci chilometri più in là nella stessa azienda sanitaria in ospedale come in questo caso potrebbe essere
Il servizio passano che un'altra azienda oppure rivoli che un ospedale vicinissimo è lo dico per ascoltatori americani visto che la conferenza stampa registrata sono proprio poche decine di minuti di
Da da da da da Torino ecco ma questo è emblematico di come in questa regione il centro destra non ha fatto quelle scelte coraggiose che ci si aspetta dal centrodestra diciamo alla lombarda
Ma paralizzato danno quel con la paglia il piede ed una parte di AN
Che è rappresentata anche da gerarchia all'interno della Giunta regionale all'interno della struttura regionale
Vorrebbe mantenere un discorso di sinistra o comunque più simile a quello toscano romagnolo ma sente avendo il coraggio e il centro sinistra non ha mai sollecitato nulla
Il centrosinistra e mi riferisco a un tal salita
Che ormai da anni si occupa di sanità e sembra sia mode che spetti ad alta l'ho capito mai di così esperto salita
Ho senta non ha mai fatto un piano serio non sta all'opposizione sta la maggioranza ma se candidato per governare questa Regione alla sanità
In questi anni non ha mai fatto un piano serio di ristrutturazione o ridimensionamento di alcuni ospedali distributori posti letto
L'esempio di Venaria recente su cui si è arrivati a congelarlo ben capito quasi come se fosse delle migliori e quindi usata deformate posso dare delle divisioni ma quel Giuseppe crisi per esempio ed ho finito
In questi anni le liste d'attesa nei nostri ospedali sono raddoppiate
Mi smentiscano e non mi vengano a raccontare queste esempio quell'esempio fammi vedere il solito sa Rizzoni che bravissimo fa il suo lavoro le liste da tesa per interventi chirurgici in molti ospedali e in quasi tutti sono raddoppiate l'ultimo tre anni
Ho a me risulta che siano pochissimi episodi che proprio sporadiche lealtà in cui le sale operatorie funzionano pomeriggio
è il motivo quale certo ai medici può dar fastidio lavora al pomeriggio ma non è così guardate conosco un sacco di Colle di Giovanni o comunque disponibile alla al pomeriggio operare perché non li fa da operare
Quindi in ospedale abbiamo medici che non non li fanno penale per cui potessero par condicio fallito ma la resistenza che una volta sindacale
è un po'una volta al fatto che non si riesce a trovare una modalità per compilare i turni per cui il personale paramedico e infermieristica non è disposta fallito nel pomeriggio nelle stesse dimensioni o in quel fatto al mattino non mi riferisco ovviamente al personale di corsia
Che ovviamente la corsia funziona ma visite tutta per sistema di ambulatori sala operatoria eccetera che è tutta concentrata al mattino allora
I sindacati come in questi anni e che recentemente ancor prima stare hanno una forte impronte influenza al centrosinistra
Che dal centro sinistra controlli ancora comunque condizioni e anche un solista invito il sindacato ecco perché oggi va detto è inetto ai quesiti
Che poniamo al a Rutelli e Fassino perché tutte le falsità vengono qui a discutere il caso Piemonte non fosse avvenuti non l'avremmo fatto questo pezzo è stato avremmo fatto ordinaria attività
Forse Comino risonanza ma vengano vuole discutere caso Piemonte
La nostra fortuna che in Piemonte siamo una forza presente con due consiglieri regionali con se ricordo bene il sette e l'otto per cento dei voti che gli elettori ci ha dato o comunque giù di lì alla un po'meno singole quattro e mezzo tra l'otto l'otto per cento e dove europei con quel quattro volte e mezzo comunque
Una significativa forza nel senso che non siamo in maggioranza quindi la smetta centrosinistra Iliesi tanto così di destra perché non siamo in maggioranza altrimenti le saremmo dalla Giunta ma non siamo eh
Di fronte alle proposte cito si spiega in parte studiamo d'accordo molte volte di quella un po'più di quattro ora Fassino e Rutelli ci dicano dicano ai all'ulivi all'ulivisti più ad ulivisti piemontesi sette il modello Toscana e modelle mila sono un modello da imitare o dopo perché se sono da evitare occorra almeno popolare quelle scelte che in Toscana ed Emilia a un fatto da dieci anni così buoni risultati
Presente comunque il deficit ridotto le strutture settantatré date oggi il sistema funziona due ci dicano se il sistema dei direttori generali quello che viene formati questo modo è da cambiare la proposta di legge firmata da Carmelo Palma e Bruno Mellano perché altrimenti beh è ovvio guardate ci metto poco a fare il patentino politica la storia politica dei direttori generali e vedere dove il contentino dato perché in effetti c'è un contentino dato o comunque un sistema di questo tipo oggi permette a Dino di fare quel che vuole domani lo permette al saetta di turno di fare quel che vuole e qui non cambia sicuramente la cosa la terza cosa questo è l'atteggiamento noi oggi abbiamo in questa regione e qui forse centrosinistra e facilita anche d'accordo ogni attività mento selvaggio più detto calmato sull'attività che la Regione dice noi facciamo queste e altri invece non sembra di fallo ma così
A secondo di chi chiede di chi fa il capitolo è chiaro che un accreditamento in che permette di rivolgersi al privato dove il pubblico non in grado di disomogenee deve essere ovviamente una situazione di forza maggiore quando il pubblico non è in grado
Perché lo dice lo stesso ragionamento ma soprattutto delle IPO impone alla Regione di scegliere quali sono le attività che ritiene sia in grado di svolge quel pubblico completamente e quindi non accredita e quelle che invece ritiene di dover attività
E allora quel punto accredita ma qual è così intermedie lasciate così al caso
Agli amici agli amici e poi gli amici e gli amici e quelle comunque con liste d'attesa negli ospedali previste piogge gonfiate non mai verificate e concludo davvero la sfida alta sui da ultimo
E l'ultima sfida che l'angioletto contro gli amministratori
Facciamo commissioni mediche indipendenti che controllino
La realtà previsto pretendo sto ospedali perché le stesse cautele serviti un anno diciannove anni
Lando dopo sei mesi poi otto mesi a seconda se l'ordine faccia bella figura stringiamo politraumatizzato pala piste a Prato e son fatte da decine centinaia al massimo di persone le quali si scrivono più alto il più ospedali non è Istrice verificare che davvero ci sia persone che ha bisogno di sale giochi Socrate perché altrimenti il gonfiare Istat attuale tra un prima di di non attese intervento di delusione che porta poi al privato ma non al privato che lo diciamo concorrenziale con il pubblico ma al privato appassita del pubblico che quello che attualmente abbiamo in questa regione
Quindi oggi noi in questa conferenza stampa sfidiamo cento si desta lo spieghiamo anche fisicamente
Perché il nostro banchetto sarà presente oggi in via Roma angolo piazza Castello dove io segretario mezzo della Mario mezzo dell'estrazione Saracco tesoriere sarà con me nostro banchetto Torchio ci passa accanto per cui sarei Monica nostre bandiere che nostri striscioni
Eravamo già lì programmati prima del corteo per cui nessuno può tornare alla provocazione con lo scandalo
Sì sì sono se ci son domande si grazie Panerai nella stampa
Andrea Costa voi se poi presentati selezionati chiamate della linea Crossley possono capire un po'meglio a questo buona sanitario per rendere più flessibile la struttura che cosa significa
Carmelo
Significa nella sostanza questo il funzionamento del sistema sanitario prevede da una parte che l'azienda sanitaria locale
In cui è iscritto un cittadino agisca come agenzie rifinanziamento come agenzia assicurativa delle prestazioni
E dall'altra parte che esista un erogatore sanitario che a regime dovrebbe essere nell'attuale assetto un erogatore sanitario pubblico che fornitore della prestazione sanitaria
Con il sistema degli accreditamenti non sistematici e generalizzati come noi chiediamo ma casuali come di chi scriveva viale esistono ulteriori strutture che sono accreditate come fornitori del servizio sanitario
Nel momento in cui si liberalizza assieme agli accreditamenti e rispetto alle patologie per cui e possibile l'accreditamento tutte le strutture sanitarie autorizzate fossero automaticamente accreditate
Automaticamente il cittadino disporrebbe di un buono sanitario spendibile in tutte le strutture sanitarie l'esempio classico devo fare la TAC
Vado alla mia ASL la mia ASL o una lista d'attesa a lungo non erogatori mi rivolgo ad un'altra ASL o un'azienda sanitaria ospedaliera c'è una lista troppo lunga o il mio buono che posso spendere all'interno di tutta la regione in prospettiva si può dire anche all'interno di tutto sì il territorio nazionale
Per quella particolare prestazione e questa è la spiegazione buono sanità è un meccanismo apparentemente surrettizio perché non è l'istituzione del buono in quanto tale ma nell'allargamento della spendibilità
Della tariffa prevista dalla Regione però nella sostanza nella sostanza è un buono sanitarie non è e quindi la Regione dovrebbe rimborsare anche in queste strutture la stessa nello stesso costo che altri varchi alle pubblico egli mi pure il privato in integra in questo caso
Prego no giungendo secondo me nella stragrande maggioranza dei casi a situazioni nelle quali la Regione spende ovviamente quanto spenderebbe in una struttura sanitaria
Pubblica neanche il cittadino privato spende sostanzialmente la stessa cifra che non penso che per la stragrande maggioranza delle prestazioni l'aggravio per le casse private sarebbe particolare e sarebbe un meccanismo che riconoscerebbe la libertà di scelta del cittadino oggi se uno sceglie la sanità privata paga per intero il costo della prestazione non dispone
Di una quota assicurata dal Servizio sanitario regionale
Questo anche per spiegare che tutte queste polemiche sulla privatizzazione della sanità come riduzione di un diritto del cittadino sono tutte polemiche del strumentali nel senso che i questo è un meccanismo a saldo zero
L'unico che paga l'apertura del mercato sanitario e la struttura sanitaria pubblica inefficiente che perde clienti ma vince la seconda tappa proposta già le proposte le strutture sanitarie pubbliche
Che perdono cliente sono di per sé delle strutture insicura che vanno chiuse
Andrea qual è la ragione per la quale voi oggi non si nel corteo assieme all'Ulivo tutelate spiegarlo
Andrea Costa del giornale meno
è emerso abbastanza ben questa conferenza stampa
L'Ulivo e contro dico l'Ulivo e contro gli scandali della sanità piemontese ma non propone un modello alternativo di sanità
E può più su di un modello alternativo noi studiamo insieme l'Ulivo il centrosinistra la maggioranza regionale essere contro i Dico perché la sua combatto troppo semplice anche politicamente inutile
E più utile capire su quali proposte concretamente il centrosinistra disponibile a convergere permutare riformare complessivamente la sanità piemontese sui meccanismi di nomina dei direttori generali che la proposta che abbiamo formulato nelle scorse settimane
Dopo una prima fase in cui Forza Italia e DS portarono nello stesso modo in aula contro la nostra proposta
Il centrosinistra è tornato indietro una parte di Forza Italia
Ha finito per convergere sulla nostra proposta e quindi su quello possiamo probabilmente trovare un accordo su tutto il resto mi pare che non ci siano differenze sostanziali fra la politica proposta dal centrodestra e quella del centrosinistra
Il tentativo nostro di gruppo radicale in Regione è quello di rappresentare un'opposizione liberale che Ina Consiglio regionale manca mancava noi siamo in due però sui temi salienti cerchiamo ogni volta di portare una voce che sia una voce
Di opposizione perché la maggioranza non ha il coraggio di dare risposte ricordava bene Silvio viale l'Elenco facendo parlando di Giaveno degli ospedali ma io conosco bene la realtà della provincia di Cuneo è uguale non non c'è il coraggio e andare di andare davanti ai sindaci di andare davanti hai presente provincia per illustrare un piano vero alternativo al disastro attuale avendo la forza di difendere un modello allora occorre sicuramente se l'opposizione di questa maggioranza ma occorre sicuramente essere opposizioni questo centrosinistra che si lascia dire dal sindacato che non c'è nulla da cambiare non c'è nulla da toccare forse bisogna reintrodurre i partiti nella gestione delle ASL
Questa è la sostanza della proposta politica che è emersa in aula speriamo che nei prossimi giorni forse settimane magari già da oggi arrivino qualche risposta
Alle nostre domande
Sì ricordiamo anche che c'è un sito della il gruppo consiliare che abbiamo attivato da pochi giorni all'interno del del sito del della Regione Piemonte che prevede uno spazio di ricatto ai ai gruppi ai gruppi regionali noi forse tra i primi gruppi abbiamo attivato un sito www Consiglio regionale Gruppo Consiliare radicale
Punto it
Radicali punto it e di lì si può ricavare tutte i testi delle nostre proposte le nostre mozioni degli ostruire l'ordine del giorno e rientra nell'attività il Sale del gruppo con un'attenzione particolare allo strumento comunicazione di internet su cui radicali sono Stati all'avanguardia in in questi anni e quindi nel nostro piccolo anche Noemi han cercato di dare il nostro contributo
In consiglio
Grazie a tutti grazie a radio radicale