XIII Congresso Federale della UIL (presso il Centro Congressi Lingotto, 4 - 5 - 6 marzo 2002)

Apriamo i lavori
Della sessione della sessione moderna del congresso
Che sarà caratterizzata da una serie di iniziative
La
L'iniziativa sul cinquantaduesimo anniversario della fondazione della nostra confederazione che prevederà due aspetti due testimonianze questo pomeriggio
Di
Due
Amici e compagni già segretario generale della nostra organizzazione Raffaele Vanni e Giorgio Benvenuto
Sempre nel pomeriggio si svolgerà una tavola rotonda dedicata alla tema la tematica delle pari opportunità
Se
Ci riusciremo
è previsto anche un collegamento con i nostri militari
Presenti in Afghanistan
Ci riusciremo ovviamente per motivi tecnici e la cosa non è semplice fra l'altro proprio in queste ore
Stiamo assistendo a un riaccendersi
Del conflitto in quell'area del mondo e quindi una situazione anche di grave pericolo di grave rischio
Per i nostri militari presenti a Kabul
E sono previsti nella mattinata
Gli interventi
Dei segretari generali del CISL e della CGIL
Pezzotta e Cofferati
Non che l'atteso intervento del presidente del CNEL Pietro Larizza
Una giornata quindi che si presenta carica di impegni
In cui cercheremo anche e soprattutto direi
Di dare la parola al massimo dei delegati che hanno richiesto di parlare già nella giornata odierna
è chiaro che questa possibilità è legata anche al fatto che ciascuno che interviene mantenga l'intervento nell'ambito dei dieci minuti come abbiamo assieme deciso più si rispettano le regole più saranno le possibilità di esprimere le nostre idee e le nostre proposte
Abbiamo già ricevuto ulteriori telegrammi di saluto di
Partecipazione al nostro congresso
Il primo e del senatore Nicola Mancino del Senato della Repubblica
Vi è poi un telegramma gradito
Del presidente della Regione Calabria Giuseppe Chiaravallotti
Un telegramma
Dell'onorevole europeo
Gianni Pittella
Un saluto d'un augurio di buon lavoro
Dell'onorevole Valdo Spini
Ringraziamo
Tutti questi saluti che ci hanno dato
Abbiamo alcuni adempimenti ci abbiamo
Verso le conclusioni del congresso gli adempimenti vanno evidentemente assunti
E sono quindi convocata immediatamente
Nelle sale che sono state all'uopo predisposte fuori di qui troverete i cartelli e troverete le indicazioni
E quindi si riuniscono da subito
Le Commissioni verifica poteri la commissione elettorale e la Commissione documento finale in maniera tale da poter svolgere gli adempimenti necessari
E quindi
Verificare sia la regolarità dello svolgimento del congresso sia l'ipotesi di organismi sia il documento finale che appunto dovrà alla fine essere approva
Iniziamo i lavori di questa sessione
La presidenza di questa fase passa all'amica e compagna Donatella Vercesi
Che vi saluta
Dalla parola Pacetti si preparava poi troviamo
L'accetti non è in linea in sala diamo la parola però che
I ritardatari verranno depennati dall'elenco
Braga
Mo'tentare dato espressivi di Home grappe contesta il lemma io punto iniziato adesso questo saluto in lingua tedesca proprio perché provengo da una provincia misti lingue alla provincia di Bolzano nel nord del nostro Paese
Grazie
Sulla sono contento appunto deve poter partecipare a questo congresso Parken affetti è un'occasione poi in questo periodo storico molto importante dove c'è la tendenza che tutte le nostre sicurezze le garanzie sociali che fino adesso insomma si è si sono state conquistate anche con il forte impegno di lavoratori e lavoratrici e anche del movimento sindacale in Italia in Italia
Se proprio messo a dura prova
Considerando poi anche lì c'è la nuova compagine governativa
Che di fatto tende sempre più a ritirarsi da impegni socialmente fino adesso garantiti basta pensare alla questione del previdenza
La questione appunto anche del rischio di essere ulteriore previa precarizzazione del mondo del lavoro no anche il libro bianco di Maroni
Sono grandi Rita molto negative sorprese che appunto ci attendono pertanto necessario proprio una approfondita riflessione
Sulle ripercussioni spesso molto negative appunto su tutto sul mercato lavoro sulle condizioni dei lavoratori e lavoratrici in questo Paese che di fatto hanno già assorbito con anche l'intervento contrattuale
Sempre più forma diciamo di lavoro temporaneo
L'inserimento anche del nel dei giovani il mondo lavorò con specie orientamento formativi per esempio in in provincia di Bolzano abbiamo avuto esperienza molto negativa anche per questo a livello unitario ci siamo ritirati da questo accordo che è stato fatto perché abbiamo visto che di fatto questi giovani sono stati solo sfruttati non sono stati formati e di fatto però hanno sostituito altre forze lavoro
Per cui insomma in questa situazione necessarie io faccio un appello è un una richiesta anche alla Confederazione nazionale
Di fare uno sforzo grande proprio diffuso di coinvolgimento di tutte le strutture territoriali in questa grande partita diciamo di modifiche dell'attuale assetto diciamo di stato sociale che siamo di fronte perché di fatto se c'è diciamo maggiore comunicazione maggiore condivisione anche sul procedere si rischia appunto di fare di essere sconfitti chiare è chiaro il fatto anche che purtroppo adesso diciamo la nostra iniziativa di mobilitazione che era anche molto positiva fatte in dicembre ma poi anche in gennaio del due mila due
Anche a Bolzano abbiamo portato sulle strade oltre cinque mila lavoratori lavoratrici dipendenti insomma era una mobilitazione importante
è importante che comunque cerchiamo di di diciamo di citare le nostre con Comune di Comuni visioni anche riguardo diciamo l'articolo diciotto ma anche tutte le altre questioni riguardo lo stato sociale perché vogliamo che questo sistema previdenziale e pensionistico che in Europa ci differenzia positivamente da altri stati altre situazioni come Stati Uniti d'America che diciamo vinte un impianto che ha un impianto solidaristico
Che ha un impianto intergenerazionale no perché se oggi noi lavoriamo appunto paghiamo le pensioni per quelli che ha lavorato ieri e vogliamo che questo rapporto intergenerazionale non venga di interrotto
In questo sistema pensionistico è tra l'altro anche contemplato un equilibrio tra assetto settori e zone economicamente più forti più deboli
E vogliamo che questo sia venga garantito anche in futuro non accettiamo e rifiuti rifiutiamo anche in toto certe affermazioni anche per esempio del governatore della Banca d'Italia De Fazio che continua insomma a a mettere in discussione questo impianto
Il sistema pensionistico non parlarlo naturalmente niente di tutti i privilegi che tuttora sono anche annidati anche nel nostro sistema italiano per quel che riguarda incompatibilità insomma tra pensione e lavoro che per i lavoratori dipendenti è esistente invece per persone che hanno cariche cariche politiche di fatto insomma è garantito mi riferisco anche all'interessante studio fatto qualche tempo fa dalla UIL però a livello nazionale e penso che questo per esempio potrebbe essere un'intera l'interessante piattaforma che nelle discussioni sul riassetto diciamo previdenziale in Italia deve assolutamente essere considerato per cui chiedo che la Confederazione farsi faccia proprio proprio questa
Proposta quest'analisi che purtroppo a suo tempo dalla stampa è stato secondo me molto sottovalutato in quanto insomma conteneva interessanti spunti proprio per il mantenimento diciamo delle garanzie fin qui acquisite noi in provincia di Bolzano siccome siamo appunto provincia di frontiera
Una specie di ponte tra diverse culture no del levare a latina e quella diciamo mitteleuropee hanno e siamo anche disponibili come struttura di prenderci anche carico magari la possibilità di un potenziamento è uno sviluppo anche dea dela dielettrica tradì Chamorro il mondo sindacale italiano con quello europeo
E anche magari quello internazionale proprio perché viviamo in una situazione multiculturale
Dove di fatto insomma una realtà misti lingue con questa esperienza di convivenza positiva di fatto avremo senz'altro la possibilità di dare alcune indicazioni importanti per quel che riguarda invece la questione formativa
Perché le questioni insomma che sono state poste da altri interventi non è necessario poi ripetersi cento mila volte sulle stesse questioni ora voglio parlare sulla questione fedeltà della formazione anche a livello europeo è stato proprio inserito questo sconcerto delle trailer life long learning
Questa proposta diciamo no che si passa da un breve periodo formativo nell'arco della vita lavorativa ad un periodo sempre più lungo
Questo però deve farsi garantire anche nella contrattazione la possibilità di avere permessi formativi proprio per riuscire così
Che le forze lavoro si possano a qualificare aggiornarsi appunto le nelle loro qualifiche proprio considerando come base anche la legge sui congedi parentali che di fatto però appunto nella contrattazione ancora da inserire
Per cui sul questo la questione anche formazione che in provincia di Bolzano ha una forte aspetto anche di formazione duale apprendistato noi diamo in provincia di Bolzano
Circa sei mila apprendisti che ogni anno vengono formati nei delle circa centotrenta professione che esistono in provincia di Bolzano per cui esso ma anche da questo punto di vista non è senz'altro potremo dare un po'di input anche di contenuto per quel che riguarda lo sviluppo anche di questa possibilità e l'estensione anche delle possibilità di permessi formativi e proprio per riuscire così a un adattamento delle forze lavoro a questo cambiamento semper più repentino del forze lavoro Allo sviluppo sempre più veloce
Non solo qui da noi ma però appunto considerando anche la globalizzazione economica che di fatto sempre più ci avvicina come Paesi insomma i territori regionali sempre più sono messe anche a rischio da questo processo di globalizzazione liberista che di fatto tende ad abbattere il più possibile anche tutte le norme di garanzie
Noi naturalmente dobbiamo a questo punto anche cercare di investire di più penso anche nei sindacati nel sindacato europeo nell'accesso ma anche appunto nel sindacato internazionale per garantire e le clausole sociali e anch'ambientali anche in questi accordi diciamo dei commercio internazionale perché altrimenti diciamo rischiamo proprio di essere sempre più al margine di dover sempre più subire al posto diciamo di intervenire
Con nostre proposte per garantire perché di fatto insomma il le garanzie del lavoro e garanzie sociali ed ambientali sono di fatto dei diritti diciamo umani che noi dobbiamo comunque cercare di garantire di difendere il meglio possibile
Grazie
Grazie a te no diarchia è rimasto puntualmente entri in dieci minuti dando il buon esempio per i prossimi che parleranno diamola parolacce Dini si prepari Lazzarini
Non c'è dubbio che questo nostro congresso
Almeno qualche elemento
Di dibattito
Di un certo interesse lo crea aerea e lo ha creato
Voglio iniziare subito con i temi di in discussione
In questi giorni
Riprendendo poi alcuni Pezzi della relazione
Voglio iniziare subito con l'intervento del ministro Maroni
Che
Ho voluto fare uno sforzo
Per riuscire a stare nel dibattito io possono tra quelli che però non mi ha convinto
Perché sentendo la relazione di Angeletti
Dicendo che se l'articolo diciotto
Dovesse essere in qualche modo toccato la UIL proclamerà lo sciopero generale
L'ho fatto
Non ha detto molto
Io sentivo anche interpretazioni di amici e compagni
Mi pare non ha detto ha detto
C'è se non ci sono
Con
Confindustria
Alcune connessioni
Il governo deciderà
è la domanda che mi sono posto corsa decidere
Così a decide di operare in modo autonomo
Era molto meglio se avesse detto se non c'è accordo tra le parti
L'articolo diciotto rimane
Così come
E questo non l'ha detto
Ed è
Ancora secondo me un tema che deve essere in qualche maniera
Pressato bisogna far capire a governo che non può pensare
Che facendo l'accordo con Confindustria di mettere nell'angolo il sindacato
Il dibattito di questi giorni è un dibattito e decisioni che potrebbero in qualche modo compromettere i rapporti tra noi e le istituzioni
Questo è l'aspetto anche ieri ripari il ministro ribadiva il dialogo sociale
E in qualche maniera nord ha detto non accennato
A un ripristino della concertazione
E siccome l'abbiamo vista analizzate ha riguardato questo mollo questo duplice atteggiamento
Di abolire la concertazione per cui tentando di far di non far contare il sindacato nel Paese sulle scelte economiche
Soprattutto cercando di abolire l'articolo diciotto per licenziare e poi viene detto ma per quanto riguarda i nuovi assunti
Le cose che ci siamo detti in questi giorni che ribadiamo con forza
Quale quel giovane sì in qualche modo si dovrebbe interessare all'attività sindacale sapendo di un aspetto e un capestro di questo tipo
E allora va ribadito con forza bisogna ribadire con forza che in questo Paese il ruolo dei dell'organizzazione sindacale come veniva detto ribadito gli impegni assunti per entrare nella moneta unica ma soprattutto per tenere il Paese in equilibrio in una condizione
Che
Questo Paese possa rimanere tra i primi
E non vada a un degrado di natura economica con grossi problemi poi per l'occupazione per i lavoratori
E c'è di più
Questo aspetto quest'accordo con Confindustria
Una Confindustria è un'imprenditoria di questo Paese che non ha fatto il salto di qualità
E voglio ricordare qui proprio perché non ha fatto il salto di qualità e continua a non farlo
Perché l'aspetto dell'imprenditoria almeno di una gran parte se non tutta di questo Paese
Non è che si è
Adeguata a la qualità del prodotto ma la grande competitività è sempre stata
Il prezzo la diminuzione del prezzo tante
Che il governo Amato non l'ultimo ma il penultimo quando entrammo nello SME allora nel Sistema monetario europeo
Ci tocca uscire perché la banda di oscillazione
Della moneta italiana della lira non consentiva
A l'esportazione
Di potere in qualche modo riuscire a vendere a prezzi inferiori rispetto al resto dell'euro
E questa cultura dell'imprenditoria italiana è una cultura che tende ancora oggi
A essere presente il prodotto italiano deve essere collocato all'estero perché costa meno e non perché migliore e qui le prime difficoltà
E allora il tema
Del nostro congresso il valore del lavoro qui io credo c'è molto da discutere per vedere di riuscire un lavoro di qualità
Perché come veniva ribadito dalla relazione di Angeletti noi avremmo la capacità
Di riuscire a essere competitivi nel momento in cui diamo prodotti di qualità a lavori amo per la qualità e non perché imprenditori
Del Nord Est se ne vanno nei Paesi dell'Est perché la manodopera costa meno su lavori
Che sono sicuramente non professionalizzato
E c'è tutta un atteggiamento tutta una aspetto deve essere ripresi
Il problema del fisco ma non convince proprio nessuno le due quote
Il ventitré per cento per redditi fino a duecento milioni e il trentatré per cento
Per quelli superiori la prima cosa che balza agli occhi è poi vedendo la è che i redditi più bassi e pensionati saranno quelli che ne fanno le spese ne farebbero le spesso ne potrebbero fare le spese
Io non voglio dire che il Presidente del Consiglio e come lo sceriffo di Nottingham
Che toglie ai poveri per dare ai ricchi ma certamente c'è una tendenza in questo senso come c'è una tendenza alla dequalificazione di alcuni servizi importanti noi abbiamo detto abbiamo ribadito dallo diciamo ancora che siamo per la privatizzazione
Ma siamo per la privatizzazione
Di aziende e di produzioni non possiamo essere per la privatizzazione del servizio e mi riferisca trasporti mese mi riferisco alla scuola mi riferisco alla sanità mi riferisco alle pensioni
Quelli sono costi che in qualche modo la società per mantenere lo stato sociale deve in qualche maniera mantenere
Mi raccontava da sempre che la privatizzazione delle ferrovie inglesi era un fiore all'occhiello di quel Paese che bisognava di copiarlo come avete potuto vedere giorni fa quel sistema è fallito
Il governo inglese gli è toccato riprendersi le ferrovie
E allora
Noi diciamo che c'è bisogno di trattativa c'è bisogno con le parti di punti fermi
C'è bisogno altresì di per poter affrontare questi problemi mi avvio alle conclusioni per affrontare questi problemi c'è bisogno
Di alleanze alleanze forti
C'è bisogno di alleanze
Con la CISL e con la CGIL
Tutto quello che è stato detto dalla relazione dagli interventi è tutto vero
Io vorrei fare una raccomandazione soprattutto alla CGIL
Che rispetta le cose che abbiamo detto e che sono state dette
Mi riferisco alla dichiarazioni dell'articolo diciotto se viene in qualche modo compromesso la UIL dichiara lo sciopero generale disposta lo sciopero generale
Io chiedo ufficialmente a Sergio Cofferati dalla CGIL di ritirare lo sciopero del cinque aprile perché comprometterebbe notevolmente il tipo dei rapporti
Anche perché
Ci possano essere le condizioni per un sindacato come il nostro
Di riannodare le fila per richiede la consapevolezza sui temi che abbiamo di fronte sia con il governo concludo sia con il governo
E sia soprattutto con gli imprenditori
Ne la UIL nella CISL e nemmeno alla grande CGIL da soli possano essere quelli che risolvano il problema
E allora c'è consapevolezza e serietà da parte nostra di creare quelle condizioni condizioni perché le are non l'ha unita
Lo dice uno che nasce viene da quelle esperienze
Ma la condizione per lavorare insieme per potere difendere il mondo del lavoro per creare in questo Paese
Condizioni economiche e sociali perché ci siano le risposte sia i pensionati sia i giovani e sia a quelli che in qualche modo hanno bisogno
Il giorno sedici abbiamo questa iniziativa credo che in qualche modo bisogna portarla avanti perché il rapporto del dialogo al rapporto del confronto Colli i parlamentari tutti per fare capire sempre meglio le nostre posizioni Pierre riteniamo siano le più corrette le più giuste per affrontare momenti come questi grazie
Grazie signor Dini
La parola Lazzarini Clara si prepara a Mara Bottini
Un quanti siete
Ecco io voglio portarvi via solo pochi minuti anche perché mi rendo conto che siamo nel congresso della UIL e più di tanto non bisognerebbe parlare di quello che ha detto il ministro Maroni però mi viene in mente quanto ha affermato Miniati subito dopo che ha avuto quasi una preveggenza alla sera come tanti di voi sono andati in albergo e ho ascoltato le dichiarazioni di Maroni in tv che erano di qualità e di tono completamente diverso e la cosa mi preoccupa
Non è solo perché il ministro lavoro e affari sociali ai me
è inaffidabile ma proprio perché è venuto qui ovviamente io rispetto il suo coraggio per cercare di prendere la benevolenza dei presenti
Forse Maroni pensava di avere più accoglienza
Ed è evidente che i da una parte ha ragione
Ha ragione perché tutti coloro che sono iscritti né alla UIL sono tolleranti hanno voglia di ascoltare di giudicare i fatti e mai e poi mai hanno pregiudizi ma ha torto perché nessuno che si è iscritto a un sindacato in particolar modo la UIL agli interessi della controparte Peace piuttosto che dei suoi rappresentati
E allora
Quello che mi ha dato fastidio dell'intervento anche perché presumeva faceva presumere un giudizio di ignoranza da parte dei i convenuti
Era il fatto che Maroni desse per scontato che noi non conoscessimo la situazione del lavoro e degli Affari sociali del resto dell'autore d'Europa ha vantato l'accordo con i laburisti inglesi
Orbene nonostante i tanti anni di Thatcher
La struttura sociale dell'Inghilterra è molto molto diversa da quella dell'Italia per cui se in Inghilterra si cambiano gli ammortizzatori sociali e perché gli ammortizzatori sociali precedenti e anche quelli attuali danno una sicurezza tale a tutta la popolazione da non poter nemmeno vere dalle preoccupazioni dove davvero la preoccupazione deve essere quella della spesa
Non parla poi dell'Olanda è ovvio che esistono Paesi come la Spagna e la Grecia che come l'Italia hanno la sindrome del Mediterraneo
Che non ha mai creato con la struttura sociale per delle ragioni storiche che non sto a dirvi perché dopo è scontato che li sappiate io non parto dal preconcetto che siete ignoranti ma che sia siate consapevoli e sapienti
E allora quando Maroni mi dice che deciderà il governo io un brivido di paura
Perché non è che questo governo media delle certezze ho un brivido di paura anche perché nella relazione di Angeletti si è fatto riferimento spesso il ruolo del sindacato al fatto che bisogna riprendere in mano in maniera forte rinnovata la concertazione ma sei prende in mano tutto il Governo cosa succede è concertazione boh spiegate vano
E allora
Io volevo che mi si dicesse qui ritirò la delega allora forse avrei capito che magari si assiste andava su qualcosa di mi è stato detto che ci sarebbero stati o ad altre volte gli ammortizzatori sociali ma quali
Quale accompagnamento per chi non ha il lavoro per chi perde il lavoro
Quali cosa e per chi ha cinquant'anni e non è più interessante per il mercato del lavoro anche di queste cose ci si dimentica nella lunga relazione che il ministro ha fatto le agevolazioni sociali che io ho compreso capito se per caso sbagliato ditemelo sono agevolazioni quasi esclusivamente per le imprese
E allora questo non mi va bene perché non c'è non è stato detto cosa si farà per coloro che perdono il lavoro cosa si farà per coloro che cambiano lavoro cosa si farà per la parità nel lavoro
Quando si parla di disoccupazione non si dice quali effetti negativi alla disoccupazione nella coesione sociale
Sappiamo tutti che disoccupazione significa perdita di identità depressione e quant'altro cosa si fa per aiutare le persone che hanno questo stato assolutamente Lina infelice
Non è stato detto niente per quel che riguarda l'incoraggiamento a una cosa
Sconvolgente per l'Italia che ha detto Angeletti nella sua relazione quella di rivedere le dinamiche salariali ma suvvia possiamo pensare a pensioni integrative a quant'altro se abbiamo i salari che abbiamo è una cosa che assolutamente non è data da pensare
Allora io sarei stata molto felice lo so che è un'utopia ma siccome non ho grandi potere mi prendo il potere di avere un'utopia
Sarei stata felice se un rappresentante del governo avesse detto subito va bene forse le dinamiche salariali son difficile perché dove sono relative ad accordi e quant'altro però noi che abbiamo promesso l'abbattimento delle tasse che non l'abbiamo fatto
Adesso diciamo chiaro e tondo che raddoppiamo tripli chiamo il la la quantità di salario sente dalle tasse sarebbe stata una cosa carina avrebbe senz'altro a perché è dovere non dovrebbe essere esente da tasse un salario controllabile dato che tutti parlano si riempiono la bocca di Germania andiamo a vedere quello che succede in Germania e qual è il livello del salario assolutamente esente dalle tasse
Andiamo a vedere quali sono i buoni i benefici per le famiglie
Ecco vedete l'impressione che io sulla quale noi dovremmo anche politicamente fare una pressione fortissima è che ci sia
Un complesso di superiorità per carità è dovuto anche alle leggi il felici elettorali che anche noi io no per la verità ma anche noi abbiamo caldeggiato
Prevedete secondo me bisogna dire molto chiaramente dato che noi crediamo nella società dopo i poteri sono diffusi e dove la gente che non ha potere a potere attraverso le stile organizzazione che la rappresentano
Che è un conto è vincere le elezioni per governare e un conto è vincere le elezioni per comandare e noi a questo diciamo no
Grazie Lazzarini che ha risparmiato due minuti del tempo diamo la parola Mara Bottini mentre si prepara Mara Bottini vi leggo un fax che è arrivato ieri
è andato a finire in mezzo ad altre carte
E lo ve lo presentiamo oggi
Desidero rivolgere un cordiale saluto a tutti i delegati presenti al congresso nazionale della Unione italiana del lavoro sono oggetto per vostro congresso sarà una prezioso così occasione
Di costruttivo dibattito sui temi del lavoro e dei diritti sociali e sulle prospettive di sviluppo del nostro Paese
L'Italia vive oggi una fase cruciale della sua modernizzazione che si lega all'avvio della moneta unica europea e delle riforme istituzionali dell'Unione
In questo momento il contributo di idee proposte del vostro sindacato è di particolare importanza ed è con questo spirito che ricordo a tutti voi un sentito augurio di buon lavoro Pier Ferdinando Casini Presidente della Camera dei deputati
Diamo la parola ma Rabottini dopo farà Bottini parlerà Di Menna
Ma io uscirò scontrato con grande attenzione come tutti la relazione di Luigi Angeletti debbo dire che un relazione completa indubbiamente ci sono un'infinità di spunti per il nostro lavoro
Ma ovviamente la cosa più rilevante dalla relazione
Una cosa importante che ha fatto in questa relazione è quella di richiamare riscoprire con forza l'anima riformista laica Caro Guido questo contratto abbiamo ci caratterizza dica
E deve deve questo tratto guidare il nostro percorso sindacale
Ovviamente io non mi sottraggo o una serie di temi che sono stati trattati da questo congresso
O io dico che importante e fondamentale
Dopo aver riscoperto le nostre radici ripercorre un tracciato che cosa significa essere laici riformisti indubbiamente essere laici riformisti significa avere il dubbio non le certezze
Per cui dico che questa con il che deve diciamo contrattare ma non deve contrattare a scatola chiusa perché il ruolo del sindacato è quello di contrattare guai però contrattare lo ripeto a scatola chiusa
Ovviamente per contrattare le basi e Angeletti nella sua relazione c'è con e diciamo è all'interno
Al tema la proposta è quello che il governo deve ritirare la l'articolo diciotto la discussione sull'articolo diciotto ovviamente ieri Maroni ha dato le prime segnali o io spero che il governo spero che Berlusconi riesca a fare lo stralcio dell'articolo diciotto se fa questo indubbiamente alla strada
Più diciamo percorribili per il sindacato il sindacato in questo caso si deve si può sedere a un tavolo e deve contrattare perché materie ne abbia mi Mutti non solo l'articolo diciotto
Ma abbiamo per esempio tutta la questione degli ammortizzatori sociali
Della sua difesa dello stato sociale in generale della salute della sicurezza dalla scuola della formazione del dei grandi e delle grandi opere che si debbano realizzare in questo Paese
Certamente però se l'articolo diciotto non verrà ritirato io spero proprio lo faccia il governo la UIL dopo deve intervenire deve realizzare lo sciopero generale non è pensabile senza questo diciamo ritiro dall'articolo diciotto andare al tavolo delle trattative diventa tutto più difficile
Perché cosa e perché è importante perché l'articolo diciotto è un articolo significativo significa la garanzia dei diritti dei lavoratori e questo è il messaggio perché oltretutto se questo avviene lo dobbiamo anche pensare pensare ad ampliare i diritti i lavoratori non è pensabile
Che noi ci fermiamo solo l'articolo diciotto mai abbiamo ovviamente io parlo come dire l'articolo diciotto per voi interviene poco all'interno del nostro modo di lavorare
Però noi bisogna che interveniamo per garantire tutti i cui lavori tutte quelle professionalità che sono precari che appartengono al precariato che oggi l'articolo diciotto da solo non li difende per cui bisogna fare un ragionamento un ragionamento complessivo questo è secondo me la base la base di tutto e ovviamente bisogna difendere la concertazione la corte certa azione che è stata la base dello sviluppo italiano e la base per l'entrata in Europa in Europa del dell'Italia e la concertazione Enza concertazione tutto è più difficile sia elemento dò lotte e si alimenta da ovviamente contrasti duri
E questo e questo bisogna dirlo con chiarezza con chiarezza al governo per cui per cui diciamo questo è il nostro schieramento però io mi auguro mi auguro che questo viene ben venga compreso venga compreso da tutti se questa viene io mi auguro anche che la CGIL
E anche reciso insieme ritrovano con noi un percorso per realizzare una piattaforma concreta da presentare da presentare al governo intanto mi sembra importante per voi
Mobilitare la UIL per la manifestazione del sedici che diventa un un momento importante per la UIL e durante questa manifestazione dovremo presentare
Le nostre richieste dovremo presentare la proposta della UIL una proposta che può diventare imitare che si può fondere all'interno di un processo unitario
Per cui noi non possiamo rinunciare a un processo unitario del settore nelle nel nel tendenza indagato questo diventa una base importante ma attenzione io con questo governo noi abbiamo e dobbiamo affrontare anche altri problemi
E mi preoccupa questo governo questo sì non solo alla questione dei diritti ma anche la questione delle grandi opere la questione elegante Aubry va affrontata perché questo governo e Berlusconi
Nigro occupa perché fece un grande una grande sceneggiata in televisione vicenda tutti
Come si sono realizzate grandi opere ad oggi noi non abbiamo visto come il settore edili la realizzazione o l'ha messo in cantiere in nuove opere
Abbiamo solo visto ha messo in cantiere di vecchie opere e attualmente del Bilancio del governo
Gli interventi per l'edilizia e per il settore che riguardano la ristrutturazione alle grandi Oprah addirittura sono inferiori a quelle che ha dato il Governo precedente per cui lavoriamo su vecchi progetti per cui il governo Berlusconi
Diciamoci però occupato bisogna affrontare anche questi questi problemi questi problemi con il Governo per cui non ci dà certezza oltretutto la cosa grave che il questo governo Berlusconi può fare anche RAI Buoni vedere anche la legge Merloni e quest'anno ci procura perché le leggi Merloni
Dava delle garanzie per lavori di edilizia perché comunque ramo dei livelli di responsabilità dell'impresa e madre per cui non solo avevamo la garanzia dell'opera ma amo anche le garanzie per la sicurezza per la qualità dell'opera cosa fondamentale importante
E con la storia della semplificazione qua si vogliono abbattere si vogliono togliere i diritti dei lavoratori e del sindacato nel controllare la qualità del delle opere
La qualità del lavoro che sta realizzando interno le opere
Per Cunego su queste su queste questioni non siamo per occupate per cui siamo preoccupati per le questioni del lavoro per cui sono questi i temi da affiancare e modi da affiancare all'articolo diciotto
Questo diventa diventa dato importante cui bisogna stare attenti l'ultimo argomento quella questione europea qua Gabba che ha parlato ha parlato in Europa e anche nella relazione si parla di Europa e questo è un dato importante rilevante voi come sindacato
Come ha suggerito la relazione come ha suggerito che abbaglio bisogna che intraprendiamo un percorso di contrattazione
E europea dobbiamo cominciare ad aprire noi siamo ovviamente
Ci siamo già come categoria confrontando con nei nostri diciamo colleghi europei
Per cui già siamo analizzando che come si realizza un contratto per renderli omogenei noi ovviamente siamo Bruna contrattazione nazionale che sia diciamo simile almeno nera normativa in termini europei e una contrattazione che si analizza nel territorio e questo vogliamo una contraccezione che strizza
Nel territorio che riesce a recuperare i governare i lei li vantaggi della produzione per cui la maggior produttività a favore a favore dei lavoratori
E ovviamente questa però la contrattazione nazionale va pensata va pensato in termini in termini europei su questo ma già ci siamo
Muovendo tant'è che noi stiamo operando giacconi Cai i comitati aziendali europei e questo mi sembra un dato importante perché il nostro ragionamento non passa attraverso solo le strutture sindacali ma passa anche attraverso il rapporto che che riusciamo a creare e gli interessi che curare riusciamo a creare tra i vari lavoratori che opera in Europa
Per cui per cui noi diciamo come Federal siamo per contrattare per aprire un tavolo con il governo a una condizione che venga ovviamente stralciato l'articolo diciotto e se questo però avviene sta lanciando questo diventa un elemento per andare a sedersi al tavolo e per trattare tutti gli argomenti che ho sottolineato grazie
Grazie ma Rabottini c'è un brusio nella sala che dà molto fastidio a chi deve parlare e a chi vuole ascoltare diamo ora la parola a Di Menna si prepara degni
Ma io desidero ricordare che alla conclusione di un dibattito congressuale che ha visto tanti iscritti tante iscritti alla UIL
Partecipare alla nostra discussione
Siamo ora nelle condizioni di Gioele stabilire
Approfondire precisare
Quelle che saranno le priorità dell'azione del nostro sindacato pensiamo di poter dire del movimento sindacale
Per i prossimi quattro anni
E il tema
Valore al lavoro
Pone a noi
Tanti cittadini italiani tante cittadine tante famiglie
Hanno fatto del lavoro
La cosa più importante della loro vita
La unica certezza
Per le proprie famiglie per i propri figli
Nei prossimi anni
Avremo una discussione molto difficile
Cioè ci saranno molti che diranno che cercheranno di convincere
Che non c'è bisogno di avere tali certezze
E che la modernità
E lo sviluppo
Richiedono
Scelte di natura diverso
Ecco il nostro compito cercare di costruire un grande consenso
Delle forze politiche
Del mondo della cultura
Della gente comune dei cittadini degli elettori
Per fare in modo che la scelta del liberismo
Non sia la scelta del governo
Dei prossimi anni dal nostro Paese
E non sia la scelta del governo dei prossimi anni dell'Europa
L'altra grande novità con cui dovremo fare i conti
E che dovremo affrontare queste tematiche in una dimensione decisamente europea
Le nostre discussioni di oggi
Molto importanti l'attualità di queste ore
In un qualche modo
Saranno affrontate noi auspichiamo risolte positivamente
Ma le scelte di governo
E la capacità di poter parlare con tanti giovani al nostro Paese
Intorno ad una nuova dimensione che riguarderà i prossimi anni credo debba essere un elemento di forte impegno del nostro congresso
I valori della UIL
I valori a cui abbiamo fondato le nostre radici della nostra attività che sono quelli della libertà
Della solidarietà della tolleranza e della giustizia sociale
De Prodi riunire valori condivisi da tanti giovani da tanti cittadini dal mostro continente europeo
La seconda grande novità dei prossimi quattro anni veniva ricordato nella relazione di Luigi perché andiamo incontro ad un mondo in cui le conoscenze
Diventeranno sempre più importanti e sempre più complesse
Chi sarà privato
Della possibilità di accedere a tali conoscenze
Sarà privato di una condizione sociale importante
Sarà privato di un potere decisionale
Sarà sottoposto ad una serie di frustrazioni
E di incertezze
Per poter affrontare le modifiche del lavoro le nuove dimensione la globalizzazione l'importanza della informatica
Noi avremo bisogno di cittadini e di giovani
Con un alto livello di capacità di acquisire le conoscenze di un'ottima istruzione di base
E così come è stata realizzata in Italia nel nostro Paese
Una straordinaria svolta sociale ed economica
Che io voglio ricordarlo perché oggi si parla molto della scuola
In termini oserei dire impropriamente bipolari
Cioè da una parte dirige che c'è una scuola vecchia quella dei privilegi che vada superate risolta
E dall'altra c'è una scuola del futuro che dovrà risolvere i problemi di tutti io voglio ricordare che noi abbiamo realizzato
Negli inizi degli anni sessanta nel momento in cui si stava sviluppando l'Italia una nuova stagione politica che era quella del centrosinistra
Una straordinaria riforma che fu la riforma della scuola media unica
Che ha consentito a tante famiglia tanto i cittadini a tanti giovani di acquisire per quel momento quei livelli di conoscenza importanti
C'è stata una crescita sociale di diritti di cittadinanza
Oggi siamo di fronte allo stesso problema
In quel momento quando il Parlamento approvò a quella riforma
Che era stata discussa molto nel Paese
In fu approvata con i voti del centrosinistra
E l'allora Partito comunista che pure aveva apprezzato questi elementi di novità che si introduce però che poi della storia Rota di grande importanza sociale
Le fece una dichiarazione di voto allora la fece Alicata che era anche una persona importante autorevole nella struttura del di quel partito
Che pur votando contro
Affermava che riconosceva grandi passi in avanti e grande positività che nel linguaggio di allora voleva significare una grande attenzione a un percorso che si iniziava oggi siamo di fronte rispetto alla novità del due mila agli stessi problemi cioè all'esigenza
Di costruire un sistema di istruzione
Che non sia soltanto una separazione dura scuola valida per chi può di una formazione finalizzato a un lavoro anche precoce per chi non può occorre garantire un'istruzione di qualità per tutti serve al Paese serve anche a un lavoro che richiede competente sempre maggiori
Abbiamo un terzo argomento nei prossimi quattro anni
Cioè come il mondo del lavoro su questi temi potrà pesare per quella che sarà la vera discussione cioè la distribuzione delle risorse finanziarie di quelle pubbliche
Verso direzioni di favorire il lavoro la tutela sociale lo sviluppo dell'istruzione o verso altre direzioni
Oggi questo non appare molto nei dibattiti e nelle discussioni abbiamo un interlocutore che ha il controllo della economia del paese cioè il controllo della gestione delle risorse
La trattativa importante che si apre
Sulle questioni del lavoro e dello sviluppo
Ha senso positivo
Proprio perché dovrà stabilire nel confronto la destinazione delle risorse il peso che il mondo del lavoro può avere in questa direzione è sola con un grande a ma grande azione compatta e unitaria del sindacato
Non siamo all'ordine del giorno del sindacato unitario ma possiamo stabilire delle regole certe in cui insieme CGIL CISL e UIL decidono come affrontare questi problemi
Ci sono gli elementi del settore pubblico della rappresentatività che lo consentono
E ci sono due argomenti che lo richiedono
Gli accordi le firme per i contratti e le dichiarazioni degli scioperi perché ciascuna organizzazione
La UIL per parte nostra la CGIL per sua la CISL per sua non decidono su questi due argomenti di delegare ad una decisione insieme unitaria con le regole anche della rappresentatività
Questi elementi di decisione e dare quindi certezza
Per il futuro ai lavoratori alle famiglie e cittadini che possono avere e CGIL CISL e UIL un riferimento certi permanente e no non contino elemento di discussione e di difficoltà questo è possibile a ospitarlo per i prossimi quattro anni
Non è un'utopia dipende da noi
Noi molti titoli il governo vuole dividere il sindacato il problema è dobbiamo dircelo con molta onestà e chiarezza è tutto nostro è il sindacato e la UIL e la Cina e la CGIL che devono decidere e di agire insieme non sono possibilità decisi dagli altri nessuno eh
A scorrere ordini o suggerimenti da forze politiche di maggioranza o di opposizione un'ultima considerazione
Che anche questa
Non riguarda l'attualità del momento dopo io non mi voglio soffermare è stato detto veramente tutto
E molto
Una domanda una domanda che io faccio formulo rendono ascoltata in tante assemblee cui ho partecipato
Noi Domenica
Il giorno di eccidi
Questo mese e abbiamo scelto una domenica insieme la CGIL scuole alla CISL a scuola per fare una manifestazione nazionale
Fu tra i temi su cui siamo tutti e tre d'accordo
Pur avendo idee diverso ed ho molti altri cose della scuola abbiamo addirittura avuta a dicembre la CGIL che ha fatto uno sciopero da sola perché aveva opinioni diverso rispetto alle nostre nei confronti di ciò abbiamo tenuto nella finanziaria
E pure sui temi del principio di una scuola nazionale uguale per tutti una scuola laica e libera in cui tutti possano riconoscersi
Una scuola pubblica dove tutti i cittadini hanno dei diritti e tutti possono affidare per i propri figli ad un'emancipazione sociale
Per avere un buon contratto per chi lavora nella scuola su questi tre problemi domenica mattina saremo tutti insieme
Bene abbiano scelto la giornata di domenica che non è tra le migliori perché ci siamo accorti che lei in questo mese attraendo questo argomento urgente e non potendo rinviare tutti i sabato erano occupati
Il sedici il nove c'era Gilla che è un impegno di organizzazione il sericeo la guida che ha un impegno di organizzazione il venti regge la CGIL che ha un impegno di organizzazione noi vorremmo evitare di dover ragionare in questi termini volti lavoratore molte lavoratrici ci fanno questa domanda
Lo segnala con precisione proprio indispensabile
è proprio inevitabile consumare le decisioni già prese
Non è meglio pensare non al merito Macciotta e questo significa per tante lavoratrici per tanti lavoratori pertanto i cittadini e pertanto per famiglia la vostra discussione
Si ripresenta nei posti di lavoro ci saranno colore polemizzando con i loro colleghi che diranno che è più giusta una scelta piuttosto che è un'altra non è meglio stabilire un'azione invece compatta unitaria e riprendere iniziative concordate da tutti
Per dare forza nessuno può pensare di rappresentare da solo l'insieme dei lavoratori ti darà una grande manifestazione sicuramente con tante persone Matri daranno lavoratori e lavoratrici che non ci daranno e hanno gli stessi diritti dobbiamo rappresentarli sicuramente tutti insieme se non faremo queste forze non verrà fatto questo
Il sedici nove il ventitré passeranno
Ma queste inserite resteranno nel sindacato nella capacità di contare dei lavoratori il mondo del lavoro sarà tutto più debole e questo i nostri lavoratori non ce lo chiedono io sono convinto cioè se faremo questo se ci sarà questa scelta noi possiamo anche costruire
Meglio quello di cui il nostro Paese ha bisogno un movimento sindacale forte
Che agisca in modo compatto e che possa essere anche un riferimento per una sinistra moderna
Cioè abbiamo soprattutto la capacità di governo riformista e che deve affondare le sue radici sul mondo del lavoro
Grazie a Dio Menna la parola
Va ora a Sandro degni si prepara a Bosco
Cari compagni care compagne stiamo celebrando un congresso
Che comunque il negativo in positivo si caricherà di grosse responsabilità sia nei confronti dei lavoratori sia nei confronti del sindacato in quanto tale voglio entrare subito nel merito
Per dire che Mai come in questo momento si avverte la certezza specialmente tra i lavoratori che senza unità tra i sindacati
Tra UIL e CISL e CGIL non si va da nessuna parte
Sia chiaro
E non sono tanto ingenuo
Non sto parlando dell'Unità mitica
Di un'aspirazione cioè che si è rilevata per molti aspetti impraticabile parlo della semplice unità di azione che deve impermeabile qualsiasi nostro comportamento se vogliamo che le nostre iniziative abbiano successo
E purtroppo assistiamo ad un progressivo allontanamento da una condotta unitaria
Che pure ha rappresentato tanta storia e tanti successi per il movimento sindacale italiano
Io noto con rammarico
Che tra di noi non vi è più serenità di giudizio rispetto ai comportamenti e dalle scelte che si fanno
Stiamo diventando reciprocamente intolleranti e diffidenti
Ma questa nostra assise che conclude la stagione congressuale delle tre grandi centrali sindacali
Deve proporsi come elemento di riaggregazione di tutte le forze del lavoro
Io so bene
So bene che non è un'impresa facile ma so anche che è un'impresa possibile
Essa può essere realizzata soltanto se decidiamo tutti insieme
Dimetterci a ragionare concretamente sui fatti senza farci irretire da suggestioni che non ci appartengono
Io non riuscirò mai a capire lo voglio confessare sinceramente
Come ci si possa dividere sulle iniziative di lotta quando invece si è in presenza di un importante in grado di unità
Sugli obiettivi che il sindacato vuole raggiungere e soprattutto sulle conquiste alle quali non vuole rinunciare
Ma se questo accade
Come purtroppo sta accadendo una ragione probabilmente c'è
E per quanto mi riguarda io lo attribuisco certe o come dicevo prima ad una pratica unitaria che è venuta meno tra le organizzazioni e sindacati
Ma attribuisco soprattutto ad un deficit di democrazia che interessa badate interessa la condizione unitaria di tutte e tre le confederazioni
Vedete compagni ed amici
Una volta in verità non tanto tempo fa
Quando emergevano problemi importanti tra i sindacati
Si facevano riunioni dei direttivi unitari dei consigli generali e di altri organismi unitari e spesso le differenze derivano ricomposte
Oggi
Tutto è più complicato e difficile
Perché è una spaccatura livello delle tre segreterie confederali non è ricompone inibire attraverso riunioni separate degli organismi
Che al contrario diventano addirittura la sede ed è naturale che sia così dove le radicalizzazione di si accentuano e non si eliminano
E allora ritorniamo dunque a quella vecchia pratica unitaria e facciamo essere noi come lui il in questo momento in quest'occasione del congresso promotori nei confronti di CISL e CGIL io credo che siamo ancora in tempo per farlo
Del resto
Un gruppo dirigente
Quale noi siamo non può sottovalutare il disagio al quale verrebbero sottoposti i nostri iscritti i nostri rappresentanti sui posti di lavoro i nostri quadri intermedi per scelte sulle quali non siamo stati noi capaci di realizzare il più ampio consenso possibile tra le tre organizzazioni sindacati
E a titolo di esempio io considererei una sconfessione grave del gruppo dirigente
Se è una parte più o meno cospicua della nostra gente aderisse domani ad iniziative di lotta Noli indette dalla nostra organizzazione e questo purtroppo io credo che possa cadere
Ma poiché sono convinto che le nostre difficoltà
Il nostro disagio non sono soltanto il risultato di una interlocuzione insufficiente tra di noi
Io penso che la questione dei contenuti e degli indirizzi politico sindacali delle nostre scelte debba ritornare ad essere patrimonio di tutti
Di tutto il sindacato
Deve tornare in sostanza al centro di un dibattito vasto dove tutte le strutture del sindacato debbano e possano esprimere le loro valutazioni
Non come semplice testimonianza ma come momento imprescindibile per la costruzione di un livello unitario del sindacato
Noi avevamo ed abbiamo tuttora bisogno di una nostra piattaforma unitaria una piattaforma certamente autonoma
Però non vergogniamo non abbiamo timore di dirlo una piattaforma che può essere anche alternativa
Qualora gli orientamenti del governo dovessero essere in netto contrasto con le posizioni del sindacato
E che il Progetto del Governo per quanto attiene il pre problematiche del lavoro
Sia in evidente contrapposizione con le idee del sindacato lo si evince molto chiaramente dagli interi sì contenuti del Libro Bianco
E mi limito guardati al libro bianco per ragioni ovviamente di tempo ma dobbiamo essere consapevoli che il campo essa è più vasto
E implica temi cruciali
Come il governo della globalizzazione
I processi di liberalizzazione e privatizzazione la scuola la sanità ed ora di recente anche la sicurezza nei posti di lavoro perché anche quella legge si vuole ritoccare per far pagare di meno a qualcuno
Bene dal libro bianco viene fuori un modello di società
Chi è decisamente indigesto
Per il sindacato in quanto tali per un sindacato che ha fatto dell'equità della solidarietà dei diritti e dei doveri della tutela delle fasce più deboli
Il terreno sul quale esercitare tutte le sue potenzialità e tutto il suo ruolo sia incominciato come tutti sappiamo con la cancellazione della concertazione io personalmente probabilmente non mi sento orfano della concertazione però chi avverte
Della mancanza della concertazione oggi è il Paese non il sindacato
Di cui e soprattutto il Paese che ne avverte la mancanza si è poi proseguito con la provocazione sull'articolo diciotto ma poi sappiamo né certi amici e compagni
Si proseguirà sulla contrattazione
Sul Collocamento sulle pensioni sulla formazione sulla condizione delle donne del circuito produttivo sulle ristrutturazioni da dove emergerà
Con molta chiarezza che l'efficienza e la competitività del sistema Paese bardati obiettivi indusse è sacro Santi
Continueranno tutti questi obiettivi a rimanere un onere e un'incombenza soltanto per le fasce più deboli della società
E allora altro che sfida Caro Luigi altro che sfida basata sulla innovazione la sfida loro
Ma continueranno a fare soltanto attraverso il contenimento del costo del lavoro perché alla scorciatoia per loro più facile solo questi cari amici e compagni e per Nino sono questi i temi che costituiscono il banco di prova sul piano della nostra capacità di porsi come forza certamente non isolata non sono il solo
Come forza importante però come forza autonoma in un confronto sociale che è inutile nascondercelo e questo lo dico al di là dei gli ottimismi di maniera un confronto sociale che sfiora sempre più difficile e più complicato per noi grazie
Grazie degni la parola a Bosco si preparasse era
Desidero innanzitutto complimentarmi per la sovente relazione del segretario generale
Che ha affrontato tutte le importanti tematiche come i quali oggi il nostro sindacato deve confrontarsi in questi ultimi quattro anni abbiamo assistito a grandi cambiamenti era trasformazioni epocali
Nel bene e nel male ogni evento che si verifica anche nel punto più sperduto del pianeta ormai ci ha portato a conoscenza in tempo reale ci coinvolge trasforma il nostro modo di essere e di pensare di operare ne è tragico esempio il conflitto contro il terrorismo che ci sta purtroppo accompagnando da qualche tempo
Noi tutti avevamo sperato che con l'avvento del terzo millennio dopo la caduta dei blocchi e la fine della guerra fredda vi sarebbe stato un periodo di pace
Di stabilità di progresso la realtà invece a seguire un percorso diverso e ancora oggi mentre celebriamo questo congresso i rumori di guerra in diverse parti del mondo non si sono spenti
Queste guerre come tutte le guerre oltre ai gruppi stanno comportando costi enormi che si scaricano come sempre efficiente i più deboli
Rallentando interrompendo i processi di pace e di progresso mantenendo inalterate le cause di crisi e le tremende disuguaglianze che rappresento nel serbatoio da cui si era aumenta il terrorismo internazionale
Un circolo vizioso che si deve contrastare con forza e che va interrotto ad ogni costo
La mondializzazione dell'economia dei mercati finanziari siano la parte limita o riduce l'isolamento del Terzo e Quarto mondo dei processi produttivi
Non contiene purtroppo in sei meccanismi automatici a breve e medio termine per un'equa ripartizione della ricchezza anzi come avvenuto nella prima fase dello sviluppo capitalistico accentua le differenze tra i ricchi e la massa dei diseredati con la ripartizione ineguale del benessere aggiuntivo prodotto
E necessario pertanto il riequilibrio nella distribuzione dei benefici legati alla ricchezza prodotta che avrebbe effetti positivi a catena
Tra le quali una mobilità fisiologica della mano d'opera all'interno del mercato globale
In sostituzione delle migrazioni di massa
Incontrollate e incontrollabili stronca strumentalizzate dal nuovo razzismo ed è che ha interesse a motivare i conflitti che comunque c'erano ragioni economiche come scontri di religione e tra culture diverse
Il sindacato deve sentirsi parte attiva di questo approccio Processo
E diventare protagonista del cambiamento evitando che prevalga l'individualismo più sfrenato attraverso l'affermazione dei principi di solidarietà di partecipazione edema democrazia
Su questo fronte è importante valorizzare lo spazio di confronto con quella vasta parte del movimento giovanile
Che contestando il mercato globale è tornato alla ribalta dopo un'assenza che durava da troppi anni
Quindi il sindacato Deva pensieri più alle stanze che provengono dal mondo dei giovani
Da parte nostra siamo convinti che il male nonostante la mondializzazione dell'economia la quale anzi può rappresentare un'occasione propizia per il Terzo Mondo
A condizione che essa sia accompagnata da interventi delle nazioni ricche per non equa ripartizione delle risorse prodotte sostituendo all'egoismo dei pochi la cultura della solidarietà
L'Europa deve essere protagonista di questa politica di solidarietà
A patto che il processo di integrazione Contini e venga accelerato con la creazione di una carta costituzionale e gli organismi di governo con forte potere decisionale
Quanto all'Italia è fuori dubbio che il cambiamento hai investito tutti i settori da quello economico finanziaria quello sociale da quello politico istituzionale è quello della pubblica amministrazione
Un processo tanto rapido ed intenso impone al movimento sindacale un rinnovamento della propria cultura ed è la propria capacità di analisi e di proposta
Nel settore economico produttivo i processi rigonfiamento sono stati enormi il concetto di azienda ha subito radicali trasformazioni
Oggi di norma i settori trainanti si basano su una miriade di piccole e medie aziende il cui legame con le ristretto ma spesso qualificato numero di operatori
è completamente diverso rispetto al classico rapporto di lavoro subordinato
Certo il tradizionale mondo del lavoro non è scomparso ma essa destinata a diventare sempre più minoranza e per un sindacato che intendesse aggrapparsi esclusivamente a questa realtà sarebbe una lenta agonia
I sindacati infatti deve essere in grado di adeguarsi alle esigenze della nuova realtà richiede una realtà che spesso ha già travolto nei fatti i limiti posti dalle norme e dalle regole del gioco correnti
Ma questa capacità di adeguamento non significa per noi abbassare la guardia nella difesa dei diritti fondamentali dei lavoratori
Primo fra tutto il diritto di essere garantiti da licenziamenti illegittimi sanciti dall'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori
Bene ha fatto il movimento sindacale ad opporsi alle iniziative governative sostenuta dalla Confindustria di rimettere in discussione i principi di tutela dei diritti dei lavoratori contenuti della legge trecento non possiamo che esprimere il nostro rammarico per gli ultimi avvenimenti che hanno comportato una divisione del movimento sindacale sulle modalità con cui proseguire l'azione di lotta
Però bisogna evitare nei processi unitari e il prevalere di ogni forma di protagonismo e di egemonia
Occorre riprendere il cammino unitario bene ha fatto il segretario generale della UIL ribadire nella sua relazione
Che non siamo disposti a patteggiare alcuna modifica dell'articolo diciotto
E qualora il governo dovesse trasformare queste iniziative in una norma di legge la umile pronta a indire lo sciopero generale e a sostenere nel Paese una richiesta di referendum abrogativo
Da parte nostra
Come pubblica amministrazione ribadiamo il nostro impegno di lotta all'interno del movimento sindacale
Perché riteniamo la proposta governativa sui licenziamenti senza giusta causa inutile ingiusta e lesiva dei diritti dei lavoratori
Nessuno si illuda
Che l'impegno del Pubblico impiego postate noir si per effetto dell'accordo che abbiamo concluso il quattro febbraio scorso
Certo
Quell'intesa è importante perché il governo non solo si è impegnato a reperire le risorse necessarie per rinnovi contrattuali come richiesti dal movimento sindacale
Ma anche riconosciuto la validità dello strumento della concertazione del metodo della verifica del confronto
Su tutti gli aspetti del rapporto di lavoro e sui processi di riforma nella pubblica amministrazione
Un accordo programmatico che tuttavia dovrà essere tradotto in atti concreti noi non abbasseremo la guardia fino a che non sarà data attuazione a tutte le intese raggiunte con il governo
Sia ben chiaro
Questo accordo si è potuto realizzare
Sia per la forte determinazione dimostrata dal movimento sindacale del Pubblico impiego con le azioni di lotta
Sia perché le controparti pubbliche hanno dovuto prendere atto dei risultati delle elezioni delle RSU che hanno rafforzato la presenza del sindacato confederale nella pubblica amministrazione
Ecco noi orgoglio
Che vogliamo ricordare insuccesso elettorale della UIL pubblica amministrazione
Nei comparti dei ministeri degli enti pubblici dell'università della ricerca dei vigili del fuoco delle agenzie della Presidenza del Consiglio tutto lo abbiamo superato la percentuale del venti per cento
Un risultato clamoroso che ha confermato innanzitutto il forte radicamento della UIL dei posti di lavoro
Ma anche la credibilità delle nostre linee di politica sindacale sia confederali che dico di gloria
Intendo esprimere il nostro ringraziamento a Luigi ad Adriano ad Antonio Foccillo a tutta la segreteria confederale e a tutti voi strutture nazionale territoriali
Alle lavoratrici e lavoratori che grazie al lavoro svolto all'impegno profuso
Hanno consentito oggi al no qui dove di essere più forte e più rappresentativa in tutto il pubblico impiego
Questi quattro anni trascorsi dall'ultimo congresso
Hanno interessato trasformazioni in tutta la pubblica amministrazione
Noi abbiamo sempre sostenuto la necessità di modificare l'apparato pubblico per adeguarlo a ai cambiamenti istituzionali alle mutate condizioni economiche sociali del nostro Paese
E ci siamo sempre battuti per costruire una pubblica amministrazione in grado di dare servizi efficienti ed efficaci alla collettività
Ecco il perché nel corso degli ultimi anni abbiamo sostanzialmente condiviso lo spirito e gli obiettivi di fondo della riforma Bassanini pur senza mai rinunciare ad esprimere le nostre riserve su alcuni aspetti di merito del Progetto
Abbiamo tra l'altro ho sempre denunciato la scarsità di investimenti che hanno accompagnato la riforma della pubblica amministrazione
E abbiamo predicato la logica secondo cui le riforme devono rappresentare una forma di risparmio per le casse dello Stato
E non come sarebbe logico uno strumento per migliorare la produttività dei servizi e Barozzi rare le professionalità dei lavoratori
Ma oggi ci troviamo di fronte ad una situazione grave oggi il nuovo spirito di riforma del potere politico sembra essere quello di un forte ridimensionamento se non addirittura dello smantellamento della pubblica amministrazione attraverso le previdenza azioni e le esternalizzazioni
Applicare in maniera indiscriminata
Le leggi di mercato ai servizi erogati dalla pubblica amministrazione
Significa secondo noi non garantire i principi di equità sociale solidarietà pari possibilità di accesso e di opposizione per tutti i cittadini
Assoggettare i servizi della collettività come ad esempio la sanità la scuola la sicurezza la prevenzione e la previdenza e l'assistenza
Alla cultura del profitto significa escluderebbe deficit i ceti meno abbienti e quanti non sono in grado di pagare le aumenti dei prezzi che ne deriverebbero
E se
E se qualcuno pensa di svendere
Pezzi dello Stato per fare cassa o peggio per favorire interessi ed i privati a danno della collettività bene questo qualcuno deve sapere che troverà sempre la vostra ferma opposizione
Noi siamo d'accordo con chi intende creare un modello di pubblica amministrazione che ponga l'efficienza e l'efficacia quale obiettivo principale del suo operare
In una logica ovviamente di tutela della collettività ed onde nella vita di questo o di quel gruppo di questa di quella famiglia di questa o di quell'azienda che oggi ci vogliono impossessare della pubblica amministrazione
L'efficienza dei servizi resta un obiettivo strategico da conseguire ad ogni costo
Perché riteniamo utile il ruolo della pubblica amministrazione come strumento di equità sociale come risorsa del Paese come mezzo di sviluppo della nostra società
Grazie a posto la parola a sera si prepara Nicotra
Se c'è se c'è una metodo
Con cui descrivere la relazione di Luigi
La lebbra dolce l'ha portato
La ministra svedese
Cioè la relazione di Angeletti è stata un po'come le domande
Che Einstein dava ai suoi allievi
La relazione di Angeletti
è stata
Il punto di partenza il punto di ripartenza del riformismo sindacale
La sua relazione apposto
Tutte quelle che sono le domande e i principi su cui noi dobbiamo svolgere la nostra iniziativa nei posti di lavoro e sui territori
Ma se le domande sono le stesse le domande di Sempre le domande
Del riformismo le domande di valori che non finiscono mai e che non vengono mai cancellati le risposte probabilmente che avremo nei prossimi anni sui territori e nelle categorie saranno risposte diverse
Non perché ce le ha cambiate Angeletti io ce le cambia
Qualchedun altro ma perché questa sarà la storia dei prossimi quattro anni e allora il prossimo anno il prossimo congresso non potrà essere un congresso di livello nazionale fatto come sempre dovrà essere un congresso
Del federalismo sindacale in cui si portano a sintesi le esperienze che ne faremo nei nei prossimi quattro anni per attuare questo riformismo
Quindi le tesi le relazioni lo stesso Statuto dovrà tener conto di questo lavoro che faremo nei prossimi anni
Sarà un periodo di scritte senz'altro quindi un periodo di sfide che ci deve trovare nel campo altrui non possiamo farci vestite da soli le sfide sono quelle che ci porta il la società il mondo del lavoro ma anche il governo la prima sfida il governo delle regioni e degli enti locali
Questa una concertazione difficile addirittura da impostare
Sono passati ormai quattro anni quasi dal patto
Di Natale in cui si poneva le basi della concertazione locale ecco diciamo che siamo ancora al punto di partenza perché perché le controparti istituzionali che non sono solo il governo Berlusconi ma sono i governi dei vari governatori e dei vari sindaci dei destra e di sinistra di centro destra di centro sinistra aprirono una loro un loro tipo di di trattativa che ci vede spiazzati alle volte ci vede attoniti
Una controparte istituzionale
Che agisce facendo l'elenco dopodiché abbiamo visto ieri il ministro Maroni seguire il percorso che seguono tutti i governatori e tutti i sindaci dell'immagine cioè fare un elenco di quello che si potrebbe fare lo si dovrebbe fare o è già posto è già stato fatto ma che nessuno può controllare
Sono controparti istituzionali che penso solo ad annunciò apolidi ci fanno dieci venti trenta volte l'annuncio delle cose che si fanno e poi non si fanno mai sono controparti che sono sono impegnate nella nello in un altro atteggiamento che è quello di sogno o pochi ci presentano delle dei Progetti tipo quelli del del dei piani sanitari regionali ai piani sociosanitari che sono perfetti non gli si può dire nulla e rischio nostra quello che appunto di rimanere attoniti
Di rimanere impietriti di rimanere inutilizzabili ecco perché voi dobbiamo reagire reagire creando delle alleanze devo dire
Seguendo quello che spesso Luigi Pardo balla datati dalle battaglia di Canne cioè noi dobbiamo fare il Genio pontieri non solo con CGIL preciso ma con la società
Innanzitutto con gli imprenditori va bene rilanciamo l'imprenditore La bilateralità ma diamogli gambe siamo già fuori tempo continuiamo su quella strada
Ideale ma cerchiamo di realizzare cose concrete con le associazioni non possiamo rimanere così impietriti di fronte al dilemma
Global Social Forum si o Global Social Forum o possiamo anche noi dire la cosa no le nostre cose su questa partita sulla globalizzazione
Alla diamoci con altre associazioni devo fare creiamo la base del riformismo vero perché senza truppe riformismo non si va verso da nessuna parte
Facciamolo noi quindi un altro social forum
Stiamo attenti a quello che si muove nella società
Tutto quello che si muove i girotondi e non possiamo guardarli da radical chic che sono movimenti in cui ci sono cittadini iscritti alla UIL
Io sono convinto di quello che che o Luigi dice a Sam pre ci ha portato anche dei dati di dati da Ilvo Diamanti veri nelle passate riunioni di comitato centrale in cui c'è tra i nostri iscritti il quaranta per cento che ha votato il centrodestra ricordiamoci dal sessanta per cento Caporale il centrosinistra però
La seconda sfida
La sfida della comunicazione
No perché dobbiamo diventare tutti foto genici eloquenti e ama gli attori
Ma per trovare azzeccare i nostri argomenti per parlare alla nostra gente
Noi abbiamo passato l'ultimo anno e mezzo a parlare di una cosa complicatissima del dobbiamo dire grazie a chi ha seguito tutta la partita ma di cui la gente non non siamo riusciti a trasmettere nulla che era quello dell'abisso sul contratto a tempo e derby determinato
Devo dire su questa cosa sono due penso imputa confederazione l'hanno capito fino in fondo
So calava che si è dedicato alla trattativa Boco che ovviamente la vive tutti i giorni dal commercio manda a che cosa per un anno e mezzo abbiamo potuto dire ai lavoratori nulla
Come pure
Sui servizi per l'occupazione e soci sarà questa trattativa sapete come la risolviamo l'abbiamo risolta anche unitariamente della sulla penso l'abbiamo risolta un po'dappertutto questo dilemma
Che cosa facciamo con i conti con i collocamenti no
La cosa più semplice sarebbe che noi dobbiamo trovare lavoro
Ai cittadini disoccupati invece noi troviamo tutte le cose tutte le degli éscamotage anche unitari che non sono mezzi di comunicazione i servizi per l'occupazione non ti trovano lavoro
Ci aiutano a cercarlo
Che in sindacalese una cosa perfetta ma che alla cittadino disoccupato che vuole trovare il lavoro interessa ben poco riuscire a capire come trovarlo perché non può essere un'occupazione quella di trovare di riuscire a cercare lavoro
E poi la devolution
Io non so tra le Bassanini
Il titolo quinto e gli annunci non si sa se poi sono divento nuove leggi o disegni di legge o che cosa sul lavoro specie sul lavoro non si capisce più nulla
Non si capisce chi fa che cosa
Nel bar siamo molto contenti di dire che ha ormai le la formazione professionale è la cosa fondamentale la formazione anzi la formazione deve diventare uno stile di vita per i lavoratori e per i cittadini
Però poi il rischio qual è di parlare ai giovani di parlargli di competenze sai
La formazione professionale è una competenza regionale che però ancora non l'ha trasmessa alla
Alle province e così via dicendo che l'anti passività la sfida della retorica
Produce Bugie da chi governa e indifferenza dei cittadini quindi e anche della negli statuti
Negli statuti regionali tentiamo di portare proposte concrete noi ne facciamo qualcuna qualcuna la presenteremo alla al Congresso le dico una sola perché io ho travalicato i miei tempi ormai siamo diventati tutti bipartisan da sull'immigrazione al di là di alcune
Cioè per sé si sa sono d'accordo il irregolari
I devono avere gli stessi diritti dei cittadini caverne noi diciamo cominciamo a concretizzarlo questa cosa dando ai cittadini immigrati il diritto di voto amministrativo questo ci fa la differenza tra noi e gli altri grazie
La parola Giovanni Nicotra segretario generale della UIL pubblica sicurezza si prepari Carlo Fiordaliso
Io ringrazio il tavolo della presidenza per avermi dato l'onore
Di intervenire in un momento così importante e così vissuto dei lavori di questo congresso
Sarò molto breve sono aiutato in questo dal fatto che ho chiesto la parola per esprimere un concetto soltanto
E farà una premessa per esprimere questo concetto
Io frequento la UIL dal mille novecentottantacinque quindi ormai sono
Tantissimi anni
Ebbene ieri
Ho avuto il piacere insieme a tutti voi di ascoltare le parole di Giuseppe Tiani segretario del sia
Nuovo sindacato che ha aderito all'unanimità nei propri lavori congressuali ai valori della UIL
Questo è un fatto importante ed è un fatto importante che L'Aquila saputo mantenere anche attraverso chi vi parla la sua presenza in questo delicatissimo comparto
L'ultimo io provengo dalla scissione del sito quando la UIL chiamato la scissione è stata fatta subito
Io non ho avuto difficoltà nel nel momento in cui mi sono iscritto al SIULP né nel momento in cui o costituito la UIL Polizia di Stato ed è il motivo è molto semplice
Noi abbiamo giurato noi della polizia abbiamo giurato fedeltà ai valori della costituzione tra i valori della costituzione sono espressi benissimo quelli di sintesi
Tra libertà e socialismo era consequenziale iscriversi alla guida
Ora questo
Ora questo ancora non è possibile cari amici non è ancora possibile iscriversi direttamente alla guida
E guardate non basta che io e Giuseppe Piani siamo d'accordo non basta che siamo d'accordo neanche condotte sei segretario della UIL penitenziari io faccio un lavoro difficile
Io ho tra i miei compiti rientra anche quello di dare la carica
In piazza
Voglio esprimere adesso un concetto difficile lo voglio esprimere con una battuta con un esempio spero non sia sgradito
Ieri il ministro Maroni
è intervenuto
Con non grande brusio e c'è stato chi ha tentato di interromperlo
Io ero in platea avevo sentito invocare il servizio d'ordine
Poi qualcuno mi ha detto che forse anche qualcuno del servizio d'ordine
Si era lanciato a dire qualcosa
Ebbene il problema sta tutto qui
Consentitemi l'analogia
La polizia di Stato svolge un servizio d'ordine nella società
E qualcuno ritiene che questo sia un fatto pericoloso
Io credo che se il ministro Maroni ieri ha parlato non ha parlato perché ha funzionato il servizio d'ordine per il ministro Maroni ha potuto parlare perché qui dentro ci sono dei democratici delle persone che lo hanno voluto far parlare che hanno voluto ascoltare le sue ragioni le ragioni del governo e allora io vi dico cari amici
Che il problema della anomalia nel comparto sicurezza della impossibilità a tutt'oggi dei poliziotti per i poliziotti di iscriversi al sindacato non dipendere poliziotti
Dipende dal livello di democrazia che c'è nel nostro Paese
Dal livello di partecipazione di Maga dalla maturità democratica del nostro Paese
E questo processo di maturazione democratica attiene non soltanto ai poliziotti
Non soltanto alle organizzazioni sindacali
Attiene al paese tutto
Soprattutto al Parlamento soprattutto al governo e qui c'è il punto più delicato
Perché esercitare la funzione di governo non può certamente significare pensare di poter mercificare il lavoratore il lavoratore ha i suoi diritti
E questi diritti debbono essere tutelati non emerge
Governare pensando di mercificare i lavoratori significa rischiare di compromettere la stabilità sociale di questo Paese e rischiosissimo io chiedo alla UIL
Che mantenga fermo con tutte le organizzazioni sindacali con L'Unità delle organizzazioni sindacali l'impegno a di finte a difendere i lavoratori i lavoratori della polizia nel rispetto della Costituzione delle leggi dello Stato saranno coloro
Rizzo si prepari Lotito
Credo che
La relazione di Luigi
Abbia colto il senso
Delle relazioni
Che nella UIL abbiamo sentito in questi mesi di congressi di categoria e confederali
E devo dire
Per me per me oltre ad altri significati
Il valore forte di quella relazione
E che semmai qualcuno Desio punto dei tubi
Ha recitato a tutti noi
Non raccogliendo vero di appartenere a questa organizzazione sindacale
C'entrare
Il problema
Del valore del lavoro
Collegato alla qualità
Dei beni e dei servizi
Questa è una scommessa Vera che il Paese non solo i lavoratori
Ma il governatore gli industriali
Tutti coloro che hanno delle responsabilità nel nostro Paese tu vorranno fare proprio ieri
Perché se no al villaggio quello che dicono vuol dire che non amano questo Paese
E allora io mi sento fortemente impegnato come la mia categoria a lavorare sulla qualità del servizio
Attraverso un impegno
Che noi vogliamo
Rappresentare
Indice conferenze di servizio in tutti i posti di lavoro
Per fare
Non mila critica a quello che hanno o non hanno fatto l'Italia ma per fare le nostre proposte sul fondo azionamento dei servizi che debbono essere
Tu
E
Credibili per tutti accettati benevolmente i tattoo
Questo deve essere il Tirreno della caratterizzazione della nostra organizzazione sindacale
Insieme a questo non può essere disgiunta
Un altrettanto forte attenzione di valorizzazione delle professionalità che operano nel mondo del lavoro
E allora
Qualità di servizi vuol dire qualità di prestazioni ma tutto ciò significa valorizzazione delle professioni
Della capacità
Di rispondere alle domande dei cittadini e tutto questo non può che tradursi
In un rapporto economico diverso da quello che in questi anni
Visse Anna il Paese il movimento sindacale
Determinato
Noi dobbiamo e genere orgogliosi che che l'Italia è entrata in Europa con l'Euro
Che il paese è riuscito a mantenere quelli che erano i vincoli internazionali
è perché no voi il mondo del lavoro ha accettato e i testi verrà presentato la politica dei carretti
E di cielo dovranno riconoscere dobbiamo pretendere che ce lo riconoscano ma adesso dobbiamo avere la capacità di recuperare dignità salariale
Dobbiamo recuperare potere d'acquisto dei nostri salari e certo non tutto in una volta non nella nostra cultura
Ma il cammino sul quale avviarci non può che essere qual è questo
La seconda questione vedete
Mi sembra ovvio
Per me
Che noi si sia d'accordo sulle affermazioni
Fatte anche nella relazione di Luigi ma anche in tutti i nostri congressi e nei nostri interventi
Che la UIL
è un sindacato laico socialista riformista siamo tutti d'accordo
Qual è il problema
Che io continuo a dire anche a me stesso
Che non basta a dircelo
Dobbiamo comportarci e agire sociali
Perché la
Vedete
Non so il perché non so darmi una risposta compiuta
Una cosa è certa
Che pare
Che in questo Paese
Affermare questi valori dia fastidio Sacco dicendo
Io
Ho letto
Con distrazione perché non mi appassionano
Anche alcune notizie giornalistiche di questi giorni
Nelle quali
Molti giornalisti lavoratori ma sulla qualità si potrebbe discutere
Si sono affannati
Ad inventarsi
Problemi
Nel congresso della UIL
Io non so se il loro hanno dei problemi
Ma di certo
Per quanto ne so io
Questa organizzazione code o ottima salute Tabellini sta crescendo e non ha problemi
Semmai
Si ha paura
Dà fastidio
Preoccupato
Che possa riprendersi un cammino nel quale si eserciteremo
A fare le nostre proposte
Che non sono per la nostra tradizione
Quelle della criminalizzazione di chi non la pensa come noi
Ma è quella magari di offrirsi alle critiche
Ai Lazzi alle contumelie ma aveva il coraggio Sempre di fare delle proposte che io riceve soluzioni alternative immaginare percorsi che modernizza fino e che efficienti tipo il Paese e dicano dignità nuova ai lavoratori che rappresentiamo
Vesto forse
Modifica concezioni di rapporti credo che anche nel rapporto unitario fra CGIL CISL e UIL
Sì sì è un grande spazzino per ricercare proprio attraverso l'affermazione con forza con infinita con e verità delle nostre proposte laiche e riformiste ex socialiste falliscano fare Fiemme la follia degli scostamenti
Magari di ricercare magari di avere di nuovo la passione per tante nottate passate in discussione ma alla fine trovare quel ponte oggi un'unione che non è la vittoria pigliavo di biro dici
Ma è la costruzione ragionata
La costruzione consapevole distratti cinghie che coinvolgono l'intero movimento sindacale io credo
Che non esista la possibilità di una rottura ATP Tour
Ci sono sempre stati momenti
In cui
Qualcuno da qualsiasi parte
Ha avuto bisogno
Di fare sentire più alta la sua voce
O il vero
Quei momenti devono rapidamente bassa
E non per pubblicizzare la voce bassa
Con toni più calmi più Packard
Ragionare
Qui dette noi tutti
Abbiamo costruito la nostra esperienza sindacale
Con la CISL con gli amici della gelosia e quei compagni della Sicilia io non riesco
A ricostruire anche la mia storia seminuda con l'eco a questa storia
E allora vuol dire che il patrimonio di tutte le terre
Le organizzazioni sindacali un patrimonio di cultura comune
Comune l'importante
Stabilire
Per i sindacalisti prevalente
Prevalente il lavoro nel e per il sindacato Corsair prevalente qualcos'altro
Qua è la
Concludo
Intanto
Dicendo
Che ci sono
Io mi sento
In parte
Responsabile
Di alcune questioni legate al rapporto tra la mia categoria e la categoria dei pensionati
Io vorrei e anche qui non si raccontassero
Storie Metropolitan
Perché non solo se a qualcuno di voi può far piacere uno
Ma i miei rapporti e devo dirlo reciprocamente
Con Silvana
Sono rapporti da vera antica e fraterna amicizia
Il problema che noi abbiamo posto è un'altra
Ed è che noi riteniamo nella mia categoria
E quando si diventa
Pensi dovrà
Non bisogna
Finire nell'oblio
Ho una categoria tiene oppure e
Io credo ma ci credo veramente
E un compagno un amico
Che ha lavorato marcare il trenta il quaranta quarant'anni nel sindacato
Non debba
Avere sono questa opzione
Di essere considerato se è possibile ancora utile nella sua categoria
Oppure non ha vere chance
Sono contento
Perché vuol dire che esistono
E allora
Io Caretto che si debba anche qui ragionare fra di noi sul meccanismi sulle regole attraverso le quali sia un sacco di esperienza sindacale pianti mostrato
Che ha dimostrato
Di essere legato all'organizzazione
Qualcuno mi deve dire se deve fare un concorso
Ammesso che ci siano o quali sono le soluzioni per poter continuare
Trasferendo nella categoria nuova nella quale va ad aderire tutto ciò di esperienze di conoscenze di maturità
Ti cultura sindacale
E acquisito nella sua categoria per arricchire il dibattito e per aumentare le possibilità di espansione della UILM non è quindici una questione il potere comizi e compagni ma è una questione che frati minori deve garantire a tutti di poter lavorare in questa organizzazione finché ne alle forze grazie
Grazie Fiordaliso
La farà l'altra con lo spirito dopo Franco Lotito parlerà Stefano Mantegazza
Dico subito
Ho intanto un abbraccio a Carlo Fiordaliso
Ed è un invito
Un invito
A ragionare
Ad ascoltare qui a discutere
Questo siamo noi siamo sempre stati e questo dobbiamo continuare ad essere anche quando vi sono motivi di discussione intorno
Dico subito che aerei compagnie cari compagni
Che ieri
Luigi affatto una bella relazione
Vi vedo e il materiale sufficiente per dare corpo e fiato
Ad un dibattito politico che deve proseguire ben oltre i quattro giorni di questo nostro congresso
E che deve necessariamente deve andare oltre gli stessi temi che in questi giorni in queste ore ci consegna la vicenda dello scontro in atto col Governo
E che l'intervento del ministro Maroni ieri non ha disinnescato
Parlare dell'articolo diciotto naturalmente essi dei
Mi avverto tutta la drammatica portata tutti quanti va avvertiamo e al tempo stesso però ne avverto
La limitatezza l'angustia degli spazi politici in cui questo sconto Rossi può
Questa storia care compagne e cari compagni non può durare due mesi
Non se lo può permettere il Paese
E non ce lo possiamo più permettere noi
Ieri il ministro Maroni ha annunciato
Di ritirare il tema della delega sull'articolo diciotto dal tavolo del confronto
Un gesto significativo politicamente significativo che però
Rende ancora più diretta la responsabilità e le responsabilità politiche del governo al quale noi abbiamo chiesto ancora ieri e attraverso la relazione di Luigi chiarissima chiarissima su questo punto
Abbiamo chiesto lo stralcio della delega dell'articolo diciotto
Se su questo punto
La risposta è continua ad essere quella che lo stesso Maroni ha dato ieri sera alla stampa e cioè che per il governo la dei lega sull'articolo diciotto rimane
La nostra determinazione rimane
Rimane la stessa e cioè che la risposta del movimento sindacale sarà la proclamazione dello sciopero generale
Per questo dobbiamo stringere i tempi della nostra iniziativa e dobbiamo farlo già nei prossimi giorni non dobbiamo stare fermi a o aspettare chissà che cosa
Dobbiamo rendere incalzante il nostro incedere convocando subito io dico già la prossima settimana il nostro Comitato centrale
Per varare le nostre proposte politiche
Poiché partecipare ad uno scontro politico e sociale di questa portata senza una nostra piattaforma senza un nostro progetto politico
E un po'come guidare con i fari spenti nella notte diceva una canzone
E poi dobbiamo mettere in campo tutte le nostre energie perché il sedici marzo sia la giornata della UIL e sia una grande giornata di mobilitazione
Vi chiedo uno sforzo straordinario vi chiediamo uno sforzo davvero straordinario dobbiamo uscire da qui convinti
Che dobbiamo rimboccarci le maniche dobbiamo vincere questa battaglia
Mobilitiamo tutti i nostri quadri attivi i direttivi tutti i delegati che ci hanno votato
Speed facciamo in modo che partecipino anche gli iscritti alle nostre iniziative perché davvero troppo importante la sfida che noi dobbiamo
Affrontare in questo momento
Dobbiamo vincere questa battaglia non per stare fermi
Ma per andare avanti
E per ricostruire io dico al più presto
Una nuova prospettiva unitaria e riformista
Per il movimento sindacale confederale del nostro Paese
Il tredicesimo congresso della UIL dunque sarà un grande congresso se saprà farsi carico della crisi in atto
Nel sindacato se saprà indicare le vie per sconfiggere sul piano politico
Sul piano morale sul piano organizzativo ogni forma di fatalismo regressivo
Che è in noi non è presente
Ma di cui vedo tracce cospicue guardandomi intorno care compagne e cari compagni sto pensando
A chi ritiene che sia giunto ormai il momento di ripiegare le bandiere del sindacalismo confederale ed organizzare la ritirata nelle casematte del minimalismo rivendicativo dell'aziendalismo del corporativismo
Ma sto pensando anche l'altra parte a chi immagina la fuga nell'ebbrezza e di un ribellismo movimentista
A chi pensa al carattere risoluto Orio del gesto di piazza sono pochi
Non ci portano da nessuna parte
La verità è che troveremo le risposte giuste sia andremo al cuore delle ragioni della crisi del sindacato
E le ragioni a mio modo di vedere stanno tutte nell'esaurirsi del progetto politico che ha reso protagonista della vita sociale e politica del Paese questo sindacato negli anni passati
Ed è dunque da qui che dobbiamo ripartire
Dalla capacità di ripensare un modello di società
Per la quale valga la pena di battersi la recupero
Di una nostra autonoma ed originale capacità di leggere le immense trasformazioni della società dell'economia e del lavoro
Siamo dunque ad un passaggio di fase
E dobbiamo esserne consapevoli
Non è certo qui il momento il luogo e il tempo e non ce n'è il tempo sufficiente per esaminare a fondo questo passaggio di fase pure lo vediamo
Dalla sovranità nazionale stiamo passando alla sovranità europea
Dal dominio della produzione alla Due mio del mercato
Dalla manifattura alla finanza Dalma chimismo l'informatica dei soggetti collettivi agli individui dalle classi alle etnie dalle ideologie alle religioni
In questo passaggio di fase il sindacato confederale appare tuttora come una solidissima costruzione sociale
Saldamente impiantata nel mondo del lavoro sorretto da un consenso che va ben oltre i milioni di iscritti che non gli abbia
Come mostrano il voto delle RSU
E come hanno mostrato io dico dei manifestazioni unitaria delle scorse settimane eppure
Di fronte a questo passaggio di fase e noi non possiamo
Care compagne e cari compagni non possiamo sfuggire ad una domanda cruciale
Nel ventunesimo secolo noi chi vogliamo rappresentare questa è la vera domani
Dobbiamo chiederci perché ormai è chiaro per noi che rappresentare il mondo del lavoro dipendente dei pensionati non è più sufficiente a rappresentare l'intero universo del mondo del lavoro così come oggi
Troppo grande ormai
Io la quota di lavoro che si muove fuori da ogni giurisdizione contrattuale
Sono milioni di lavoratori e lavoratrici
Per lo più sono giovani e sono extracomunitari sono meridionali che la mobilità la fanno non da posto a posto di lavoro ma dal sud al nord per intercettare che cosa un contratto a termine magari o un'occupazione interinale
è il nomadismo di cui parla il professor Gambino
E che sarebbe ora che non riconosce si oppone un po'meglio vi faccio una proposta facciamoci una proposta forse arrivato il momento di lanciare l'idea di varare una grande indagine nazionale sul lavoro che cambia
Dove sono quanti sono quanto guadagnano quanti diritti hanno quante sono le loro condizioni quali orari fanno
Ma noi dobbiamo chiederci cosa accadrà il giorno in cui la somma dei lavoratori flessibili metterà in minoranza le forme di lavoro stabile
Questo il nostro problema
Se il mercato il luogo dove si affermano le nuove forme di sfruttamento del lavoro e sul mercato che noi dobbiamo collocare la nostra azione
La prospettiva del sindacalismo confederale del nostro Paese dipende per intero
Dalla soluzione che metteremo a questo proprio e qui sto parlando di qualcosa di molto concreto
Ciò parlando di come riorganizzare la rappresentanza contrattuale di come ripensare i modelli di come ripristinare i diritti e le tutele per tutti i lavoratori
Penso anche ad una politica di contenuti rivendica tigli e più precisamente ad una politica salariale è arrivato il momento di parlarne con franchezza
Di una politica salariale che rovesci il rapporto così caro alla Confindustria
Massima flessibilità minima retribuzione
Vedete
La flessibilità del lavoro altro non è che il trasferimento del rischio d'impresa dalle spalle degli imprenditori a quelle del lavoratore
E allora
Proviamo a dire una cosa molto molto semplici
E cioè che il rischio OPA pagato
E va pagato bene
Cominciamo col dire una cosa semplice cioè che per esempio la soglia minima retributiva per tutte le forme di lavoro a termine venga fissata a due milioni e mezzo
E se l'imprenditore la trova troppo cara allora io dico assuma a tempo indeterminato
Mi scuso così possiamo intervenire sul mercato
Così possiamo dire a milioni di giovani che abbiamo qualcosa da dire qualcosa da fare Perlo
Ma la questione salariale naturalmente non è l'unica questione c'è la questione dei diritti che va a tutta quanta aria affronta io dico che non solo i milioni di lavoratori che hanno scioperato nelle scorse settimane ma anche i giovani e ve ne erano tanti nelle nostre manifestazioni hanno capito la portata della posta in gioco in questo momento noi dobbiamo rintracciare un nostro progetto politico per ripensare appunto una nuova struttura di diritti
Un nuovo patto di alleanza tra lavoratori stabili e precari tra giovani e gli anziani tra nord e Mezzogiorno ed è questo
Una l'ultima cosa che voglio dire ed è questo necessariamente questo vedete care compagne e cari compagni il terreno su cui occorre ripensare una nuova stagione unitaria di CGIL CISL è lui
Considero seria
E forse anche gravi
Le divisioni in atto in questo momento
So
Che io non sono un capriccio
So che nascono da una lettura diversa dei problemi che abbiamo di fronte della realtà appunto di questo passaggio di Fazzi e tuttavia il problema è qual è la domanda che noi ci poniamo io mi pongo questa domanda mi chiedo se non possiamo fare subito qualcosa
Per verificare se esistono le condizioni di una valutazione comune su come affrontare la FAS mi chiedo se non possiamo fare qualche cosa d'una valutazione comune sul quadro delle lotte che abbiamo tutti quanti insieme allestito e qui voglio dire che noi dobbiamo fare molta attenzione
Vedete il ventotto gennaio
Ventotto febbraio scusate
La CISL di Parma
Ha scritto
Howe il e CGIL proponendo di stare insieme nel mese di marzo quattro ore di sciopero per sostenere l'iniziativa del governo
L'iniziativa del sindacato contro letizia le decisioni del governo naturalmente
No se nomine Savino Letizia
La UIL ha prontamente risposto sì
La CGIL ha inviato una lettera e dice no grazie
Ci facciamo le nostre quattro ore di sciopero io considero questo un errore ed un errore molto grazie
Un errore un errore che Gronda
Gronda supponenza dei miopia politica
E allora noi dobbiamo lavorare perché questa situazione si rovesci e quindi lavorare
E impiantare le condizioni per allestire una prospettiva di unità sindacale nuove ma per noi questa prospettiva ha senso soltanto se sarà possibile realizzare rilanciare una piattaforma chiaramente riformista
Capace dunque di un progetto politico di iniziativa politica di movimento
Là dove appunto c'è bisogno anche di movimento perché si un sindacato riformista e il pensiero riformista non è un pensiero da educande
Sta dunque qui il compito della UIL e del suo gruppo dirigente che esce da questo congresso rilanciare questa piattaforma è fare in modo che il riformismo
Non sia percepito come un residuo delle culture politiche del ventesimo secolo
Come una Nostalgia socialdemocratica occorre una procedura di sopravvivenza politica in un mondo dominato dal trionfo del mercato il riformismo un pensiero forte
Talmente forte da essere oggi l'unica alternativa credibile al pensiero liberista
E così noi lo dobbiamo vive il compito del riformismo deve essere dunque è quello di creare nuovi diritti
Nuova cittadinanza giustizia sociale giustizia distributiva questo il compito della UIL care compagne e cari compagni
Forti della nostra identità
Della nostra cultura politica
Una cultura che non si sa ed un una cultura che non si fa manipola
E che non fa manipolare il suo pluralismo dalle ricostruzioni fantasiose e bizzarre che qua e là si possono rintracciare nelle cronache dei giornali
La UIL care compagne e cari compagni non è disponibile per questi giochi la UIL non si tocca diciamolo tutto insieme e tutti insieme noi non lo consentiremo Perin grazie
Grazie all'attività diamo la parola Mantegazza mentre Mantegazza raggiunge il podio vi informo che domani avremmo un ospite sia pure ospite limitato ai nostri schermi molto importante avremo collegamento con il comandante delle truppe italiane a Kabul
Saremmo Vietti di portare il saluto di tutta l'organizzazione ed altri nazionali pediatrica Arkan
Dopo Mantegazza Parker rabbocco
Un'altra iniziativa importante che contraddistingue il nostro modo di essere UIL care delegate cari delegati abbiamo svolto questa stagione congressuale ricca di successo è intensa per la partecipazione e in particolare noi come lui la abbiamo svolto undici convegni tematici nazionali che si sono aggiunti ai rituali momenti congressuali e in questi convegni tematici abbiamo potuto raccogliere
Da tante centinaia di delegati
Gli stessi dati gli stessi umori che io ritrovo qui a Torino
La stessa partecipazione lo stesso orgoglio di essere UIL
E in questi sei mesi che in cui abbiamo girato l'Italia abbiamo anche avuto la consapevolezza credo tutti quanti insieme che questo Paese sia di fronte a un bivio
Che ci sono due progetti che si contrappongono
Uno e quello di cui noi siamo portatori quello che è riassunto dallo slogan alle mie Spal quello che parla di qualità quello che parla di buona occupazione di professionalità di salari adeguati che mette al centro
Della nostra strategia il lavoro e i cittadini l'altro è quello dei bassi prezzi
è quello della precarietà e quello della poca formazione della formazione come un'opzionale che porta contuse i bassi Sala noi siamo portatori del Progetto che prima dicevo siamo portatori di questo modello di società e su questo progetto su questo modello di società abbiamo registrato in questi mesi e in queste settimane un grande consenso un grande entusiasmo
Abbiamo visto tanti giovani tante donne tante delegate tante delegati impegnarsi con entusiasmo per sostenere queste scelte la relazione di Luigi Angeletti ieri ha confermato
Ampliato approfondito questa nostra proposta la resa più forte la resa più chiara ieri confermato il nostro ruolo e le nostre tradizioni ha ribadito e credo che sia il valore più importante
Che contraddistingue l'essere il fare sindacato dentro la UIL ha ribadito la nostra autonomia
Le Ancelle del Governo né stampelle dell'opposizione mi pare uno slogan da forte che racchiude con grande trasparenza i nostri valori
Ha sottolineato la relazione ma l'abbiamo sottolineato anche nei nostri congressi e dei nostri convegni
Che la UIL i dirigenti quadri i delegati della UIL hanno un unico ed esclusivo padrone sono i lavoratori
Ora noi abbiamo una opportunità una opportunità grande di verificare questo nostro Progetto di far sì che questo Progetto per una moderna società per una società migliore diventi il progetto del paese si è aperto il confronto con il governo
Grazie alle lotte che abbiamo fatto in questi mesi
Ed è un confronto importante su temi fondamentali per il futuro di questo paese ed è un confronto da fare tutto
Per smascherare le bugie se Bugie ci sono per far vincere le nostre proposte
E per farlo incamminare quindi l'Italia nella giusta direzione noi dobbiamo sfidare il governo
Perché sul nuovo modello di stato sociale vengano stanziate le risorse necessario lo dobbiamo sfidare su questo versante vogliamo vedere i soldi per fare le riforme perché se i soldi non ci fossero allora questo progetto non starebbe in piedi
Vogliamo sfidare e andare al confronto con il governo sul versante del fisco come è stato detto ieri sulla riforma del Welfare
Vogliamo convincere il Governo che ha sbagliato quando fa la scelta della decontribuzione
Vogliamo che la formazione
Dei lavoratori
Sia la strategia lungo la quale si sviluppa il futuro lavorativo di questo paese
E per quanto riguarda la scuola
Diciamo al governo
Che prima di costruire tanti piccoli lavoratori noi vogliamo formare tanti grandi cittadini
E vogliamo con il governo discutere anche di enti bilaterali
Di un sistema nel quale il sindacato
Posta controllare se le le se le imprese rispetta l'effettiva dente
Le scelte contrattuali che assumono con noi le leggi sociali un sistema attraverso il quale il sindacato possa controllare l'effettivo pagamento della contribuzione
Un sistema attraverso il quale il sindacato possa incidere sulla formazione e sulle politiche attive
Prodi buona società in un progetto di salari adeguati in un progetto di qualità non c'è spazio per nessuna modifica all'articolo diciotto
L'abbiamo detto da quando si è posto questo problema l'abbiamo detto con grande chiarezza
è stato rispiegato ieri io credo in maniera ancora più forte e più precisa l'abbiamo detto l'abbiamo scritto l'abbiamo gridato nelle piazze
Forse l'unica cosa che ci manca è quella di tradurlo in francese in inglese in spagnolo in modo che lo capisca tutto il mondo io credo che su questo versante non ci sia la posizione più chiara
Di quella che noi abbiamo Espresso
Quindi non c'è l'articolo diciotto va c'è la voglia c'è la necessità di andare ad esplorare con il governo
Tutti gli spazi utili sulle materie che oggi sono in discussione per capire se il nostro modello di società è un modello su cui possiamo portare anche il Governo per segnare di eventuali dissensi le differenze
Gli ostacoli anche insormontabili che dovessimo trovare va quindi consumata tutta la trattativa
Noi dobbiamo convincere per vincere
Convincere il Governo convincere l'opinione pubblica che siamo una forza moderna che produce proposte per lo sviluppo di questo Paese e stanare il governo
Se dietro le proposte ci sono ci sono le Bugia
Per questo motivo perché va consumata tutta la trattativa perché per vincere dobbiamo convincere io ritengo sbagliata
La scelta di proclamare qualche giorno fa da parte dei compagni della CGIL lo sciopero generale
Sbagliata perché è una scelta unilaterale che divide i lavoratori come è stato detto ma sbagliata perché rischia di ricompattare la maggioranza
Ieri abbiamo sentito ieri pomeriggio l'intervento del capogruppo dei CCD Volontè che è d'accordo o le nostre impostazioni incontro quiche operiamo contro di lui io credo che si debba invece cercare di continuare nel percorso che con pazienza abbiamo intrapreso convincere la maggioranza e da questo punto di vista la manifestazione della UIL del sedici marzo è estremamente importante evitare di ricompattare le associazioni imprenditoriali sulle posizioni più intransigenti farà vincere quella parte
Della società che insieme a noi ha in mente una società che abbia al centro il lavoro come valore essenziale
Quindi va proseguito il confronto
Bisogna trattare trattare fino alla fine
Fare come siamo abituati a fare noi una trattativa senza sconti una trattativa
Senza mollare mai ma anche una trattativa che metta al nudo quelle che sono le effettive opportunità
Di consenso di raccordo o eventualmente le l'impossibilità ad andare ad un'intesa con tutte le conseguenze che allora in quel momento stava decide necessario assumere respingiamo quindi oggi la scorciatoia dello scontro frontale
Noi noi come UIL per la nostra storia per la nostra cultura per il nostro modo di fare di essere sindacato noi giochiamo un'altra partita
Noi vogliamo e cercheremo fino alla fine di costruire accordi che uniscano il Paese
Dice trovare soluzioni in cui tutti si riconoscano a volte è una strada più difficile di altre l'esperienza ci ha insegnato però e questo è l'unico modo per vincere
Brunetto Boco si prepari Romano bellissima
Una relazione quella di Angeletti ampia responsabile
Che colloca la UIL in una dimensione il sindacato protagonista
Sulla scena mondiale per un mondo globale
Dove non solo le merci e la finanza progredisca norma progredisca mi popoli i loro diritti alla libertà e alla democrazia
Il diritto all'associazione
Alla lotta al conflitto per conquistare
Nella società
Nuovi livelli di vita la speranza di migliorare
Una quindi che si batte nel mondo perché sia la politica a regolare questo grande processo che è in atto
E perché istituzioni sempre più forti
Sovrasti no il governo
Dei grandi poteri delle grandi multinazionali una guida che in Europa
Si batte per un'Europa politica
E per un'Europa che deve dotarsi di una politica sociale
Una quindi che si batte con tutti i sindacati dell'Italia e dell'Europa
Per la difesa anche nella riforma di un modello sociale che fa la differenza dell'Europa verso un mondo che non ci appartiene che è il mondo degli Stati Uniti e dell'America dove la povertà la precarietà i diritti di cittadinanza in questi grandi paesi sono molto più arretrati che la nostra realtà
Noi non perseguiamo quei modelli noi siamo consapevoli conoscenti della necessità di aprirci al nuovo e di cambiare ma nella difesa dei diritti fondamentali e delle grandi conquiste
Che abbia che ci rispetto alle quali siamo stati protagonisti anche noi in questo secolo
Una UIL che persegue un modello di società
Che ha come presupposto la scuola per tutti una scuola laica
E che quindi si scontrano con il disegno
Di questa maggioranza e di questo governo
Una UIL che persegue una politica fiscale equilibrata che conferma anche nel cambiamento e nella necessità di ridurre la pressione fiscale di andare a perseguire quelli che le tasse non le pagano ma che fa della progressività un fatto di civiltà e la difende
E non aderisce a proposte che hanno come presupposto quello di fare più ricchi Chierico e più povero chi è povero
Un modello una UIL che persegue un vero decentramento
Delle autonomie e dei poteri per un'Italia federale
Ma che fa del presupposto dei diritti di cittadinanza un punto di forza e di identità nazionale e che quindi si batte per sconfiggere le spinte dell'egoismo e della difesa
Dei livelli di vita di raggiunti e anche di benessere raggiunto i contro la possibilità di fare emancipare evolvere l'insieme della nostra costernazione anche le aree più deboli
Quindi una UIL che persegue propri valori ed un modello di società che ne rafforza l'autonomia e la capacità di stare nella politica con la propria forza con le proprie idee con la propria autonomia
Ma una UIL non neutrale
Capace di scegliere
Nei sistemi bipolari è vero che il sindacato deve essere fortemente associata autonomo ma è anche altrettanto vero che deve avere la capacità di scegliere e lo deve fare prima e dopo anche quando sceglie chi sceglie viene sconfitto
Si tende nel nostro Paese ad esaurire la libertà la democrazia il concetto di democrazia con il voto questa è una falsità se c'è un fatto vero di una democrazia moderna e matura e che questa sa offrire sempre un'altra occasione
Sempre un'altra occasione
Non solo nel voto ma anche nella possibilità di far crescere nella libertà il consenso a disegni che sono diverso rispetto a coloro che vincono
La possibilità di difendere di interesse da parte delle grandi e delle organizzazioni sociali questo democrazia
Tutto non si esaurisce con l'appuntamento del voto che è un fatto importante e determinante per la libertà e per la democrazia
La nostra è un'organizzazione che non ha mai impedito ai governi di governare sia sempre confrontata in modo costruttivo e aperto noi siamo l'organizzazione della responsabilità
E così abbiamo fatto anche questa volta
Ma quando un governo sceglie la strada della delega
E in questa strada sceglie i contenuti e si sbilancia su una parte sociale quale quella della Confindustria e governo sceglie esso stesso di essere contro parte del sindacato
Allora qualsiasi iniziativa qualsiasi lotta diventa legittima e proponibile
E proponibile
Noi abbiamo ascoltato ieri con attenzione il ministro Maroni
E abbiamo anche letto nei giorni scorsi con molta attenzione
Le cose sui giornali che vedevano dette dal Governo dai vari ministri
Noi dobbiamo sgomberare il campo da una cosa
è vero
Noi siamo sempre per la via del dialogo
La nostra organizzazione ma non credo solo la nostra un sindacato è il sindacato che per sua natura tratta sui problemi di affrontare e cerca di risolverli con chiunque
Ma una cosa è certa noi non faremo una trattativa da pesci che lascia il governo la possibilità di decidere quando vuole sull'articolo diciotto
Per poi magari alla fine di un percorso che è già difficile di per sé proporre mediazioni che noi non accetteremmo non accettiamo e non accetteremo
Quindi noi siamo per chiarire questa cosa apprezziamo lo sforzo che è stato fatto dal ministro ma è uno sforzo sicuramente insufficiente
E ancora troppo pericoloso rispetto ad una strada
Che si presenta difficile anch'io sono tra quelli che pensano
Che la più grande delle organizzazioni sindacali ha scelto una strada che rischia di portarla ad una chiusura
Che rompe definitivamente l'unità sindacale
Dobbiamo però dire con forza
Che noi non accettiamo di dividersi fra Dinoi
Attraverso iniziative di altri lo dobbiamo di questo governo ha lavorato e ha lavorato tanto per dividerci
Certo che noi ognuno nell'ambito delle proprie responsabilità qualcosa abbiamo fatto per ascoltarlo
C'è un problema
Noi abbiamo l'interesse
Ad affrontare i temi che sono contenuti nella pelle
E abbiamo l'interesse a riportarli sulla strada del dialogo ed è negoziato
I temi relativi agli ammortizzatori sociali non possono essere riformati attraverso colpi di forza da parte di una maggioranza sbilanciata verso il mondo della Confindustria
Su questi temi noi abbiamo molto da dire e molta parte del futuro dei lavoratori delle loro condizioni e dei loro interessi sono legati ci sono temi importanti quali quelli nel mercato del lavoro dove si scontrano questione di principio di libertà dei singoli lavoratori
E si scontrano anche possibilità di introdurre nuovi rapporti di lavoro che sono in netto contrasto con quella che è la storia del sindacato di privilegiare la contrattazione collettiva i diritti collettivi rispetto a quelli individuali
Ci sono temi legati alla previdenza che sono determinanti per il futuro dei lavoratori da quella integrativa da quella pubblica
Attenzione è una trattativa che tratta e che affronta problemi di diritti e i diritti si trattano insieme non è possibile trattare i diritti in modo separato
Ma per fare questo
Non dipende solo da noi e dalla nostra buona volontà dipende anche dalla buona volontà di tutti compresa la CGIL e l'accesso noi però dobbiamo fare in modo di mettercela tutta
Noi siamo un'organizzazione che ha nel corso della sua storia ha lottato però affermare le proprie idee ed è arrivata anche contrasti duri nei confronti degli altri sindacati
Ma la nostra politica è sempre stata quella della mano tesa e della capacità di ricostruire di muoversi per ricostruire il tessuto unitario non per paura perché consideriamo questo un valore noi abbiamo l'orgoglio delle nostre idee per la nostra organizzazione ma sappiamo che da soli non ce la possiamo fare
Ed è per questo non solo per un fatto d'interesse ma di valore che noi oggi proprio oggi in questo momento dobbiamo lavorare per ricostruire un tessuto unitario credibile certamente nel merito delle cose e nella difesa di quello che noi abbiamo portato avanti sino ad oggi Signori cari colleghi care colleghe
Abbiamo vissuto nel passato nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro la divisione il filo rosso che marcava i buoni dai cattivi
E ognuno metteva i cattivi dall'altra parte
Ma quali sono le ragioni oggi per dividerci così
Certo l'unità è un'unità che non può essere predicata deve affrontare i problemi è meglio contarsi attraverso delle regole democratiche che nelle piazze
è giusto darsi delle regole che abbiano la possibilità di chiamare i lavoratori quando ci sono delle differenze fra di noi e la UIL non ha mai avuto paura del voto e del confronto con i lavoratori perché noi non ci nascondiamo mai e sappiamo anche sottoporsi al giudizio dei lavoratori quindi dobbiamo ricercare una nuova strada
Che permetta di mettere insieme le organizzazioni sindacali per davvero nell'unità possibile e nell'unità d'azione
E spesso però tutt'oggi che noi dobbiamo recuperare questo terreno bravo Angeletti finalmente la UIL ha una posizione chiara
Ho stralcio o sciopero generale e prima o poi indicheremo agli altri anche noi una data per lo sciopero generale
Romano bellissima
Care delegate e cari delegati
Diciamo tutti
E in tutti i sindacati
Che i congressi sono il momento più alto nella vita di un'organizzazione
Perché e nel congresso
Che si definiscono gli obiettivi la linea politica la strategia che dovrà orientare l'azione del sindacato
Accade spesso però che il particolare
La situazione Emmer gente prendono il sopravvento
E finiscono con il monopolizzare i dibattiti
Sacrificando la prospettiva e la visione strategica
Della nostra azione
Ciò disorienta i lavoratori
I cittadini che finiscono col dare giudizi sommari e contraddittori sul sindacato indebolendo né il ruolo nella sua azione
La UIL a oggi l'opportunità di colmare il deficit di analisi e di proposta che c'è nel movimento sindacale italiano
Proponendo al dibattito collettivo un modello di società più avanzata ove sia una cresciute riconosciuti i diritti e la partecipazione dei lavoratori
Mi pare senza ombra di dubbi che la relazione di Angeletti abbia dato un contributo fondamentale
A questo a questa analisi a questa proposta
E io mi auguro che possa contribuire ad allargare il dibattito nell'intero movimento sindacale non solo in casa nostra importante
Ma certamente se questo riesce in qualche misura ad entrare in tutto il movimento sindacale il sindacato si trova di fronte una fase storica difficile complessa
è stato detto da tutti anche da personalità molto a un autorevoli la globalizzazione dell'economia dei mercati chi avrebbe dovuto assicurare alla diffusione dello sviluppo delle conoscenze delle tecnologie della democrazia
In assenza di regole si sta rivelando un sistema iniquo ove gli inviti aumentarla o le loro ricchezze e i poveri diventano ancora più poveri
Oggi in parte un modesto numero di società multinazionali detiene il monopolio delle tecnologia avanzati ed è in grado di controllare la maggior parte del sistema produttivo mondiale
Dalle loro scelte dipende spesso il destino
Economico e sociale di intere nazioni
Il nostro Paese si sta trasformando in un grande supermercato
Ove le multe nazionale arrivano compra un acquisiscono le quote di mercato e spesso chiudono le attività produttive e vanno via
Lasciando a noi i costi sociali della loro speculazioni
Si potrebbe fare un lungo elenco di esempi
Che vanno dalla V di una multinazionale che detiene il venticinque per cento del mercato del pneumatico italiano e ha chiuso l'unico stabilimento che c'era alla Pina
In nel Lazio Einaudi dopo me i costi che è una tale operazione possono restare esclusivamente sul Paese
E di questi giorni l'iniziativa di un'altra grande multinazionale la Daut a a una multinazionale americana che nei mesi scorsi ha comprato gli impianti dell'ENI per l'approdo Simone di poliuretani viale un gelato la chiusura degli impianti di Brindisi ancora lasciando a noi il costo sociale sulle spalle e acquisendo invece il mercato
E si potrebbe e si potrebbe continuare
Ciò rompe inevitabilmente l'equilibrio degli interesse genera conflitti
Non solo nelle società ma anche tra i popoli
Se il sindacato non saprà reagire
Con una sua capacità di proposta con una sua capacità vincolo appare additivi pretendere regole sulla globalizzazione c'è il rischio che dovrà cedere alla rappresentanza su questi temi al movimentismo ai non Global
A ma non solo sul sulla politica ambientale ormai lo sviluppo industriale la compatibilità sta prendendo il sopravvento una linea politica tesa
A dimostrare l'impossibilità di conciliare attività produttive e difesa dell'ambiente anche qui è mancata un'azione una prova Posta forte un'iniziativa forte del sindacato è invece abbiamo ceduto ai mobili al movimentismo ai Verdi
Una posizione non sempre razionale perché noi non rinunciamo alla difesa dell'ambiente ma siamo consapevole che ho già esistono le tecnologie le risorse necessarie per rendere compatibile lo sviluppo industriale
è la difesa delle attività produttive
Anche l'Europa
Stava Anzani
Vengono prodotte centinaia di direttive che incidono profondamente sulla vita dei singoli Paesi è dove l'azione del sindacato ma anche alti all'azione porta di un sindacato europeo che è riesca a confrontarsi comporta con le istituzioni europee ci sono ritardi paurosi prevalgono le divisioni agli egoismi nazionalistici che non permettono di dar vita ad un forte grande sindacato europeo che possano contrattare con l'Europa quali sono i bisogni ai quali sono i modelli di società che debbono essere portata avanti
Mi rendo conto che c'è un problema di tempi e noi stiamo forse è occupando nel troppo io voglio avviarmi a concludere questo mio breve intervento
Con una riflessione sui rapporti con il governo
Ha fatto bene Angeletti della relazione a togliere di mezzo ogni equivoco sull'articolo diciotto
La UIL da una posizione chiara inequivocabile
Non c'è stata e non c'è alcuna disponibilità a trattare sull'articolo diciotto quaestor toglie dai piedi ogni equivoco e ogni e ogni contenzioso chiarito questo rimane tutto il resto
Il governo di centro destra e la Confindustria perseguono un modello di società
Di stampo neoliberista che noi non potremmo mai condividere accettare
Però
Una tale strategia non si sconfigge mettendosi sull'Aventino
Nel rifiutando il confronto
Né tantomeno utilizzando vecchi metodi del sindacato
Dobbiamo avere la consapevolezza che tutto sta cambiando
Che stanno cambiando e sono cambiati i rapporti di forza nella società
Abbiamo bisogno di ricreare le condizioni di consenso attorno alle posizione del sindacato e questo si può ottenere solo quando siamo in grado di dimostrare qual è la linea giusta che il sindacato proprio pone e quindi anche a quando si contratta e quando la trattativa non produce accordi produce comunque chiarezza fa vedere re la differenza delle posizione rende chiare le posizione convince l'opinione pubblica schierarsi col sindacato
L'unico modo per battere le politica neoliberista portati avanti dalla Confindustria da questo governo e sfidare sul piano del consenso il consenso che è la parte fondamentale per risolvere per risolvere questa questione
Io concludo la grande tradizione del sindacato disse mo'italiani del sindacalismo confederale
Ha il potenziale per una risposta forte
Che riesca appunto ad aggregare il consenso
Solo due su questo piano si sconfiggono le politiche neoliberista sarebbe triste per questo Paese dopo una lunga storia e tradizione di unità sindacale digradante lotte unitarie che il sindacato si divinità ed esperta rompa l'unità sulla data di uno sciopero sulla data di un'azione del lotta non sarebbe responsabile
Cari amici compagni e compagne
Siamo giunti alla conclusione di questa giornata
Attraversata da un dibattito intenso vivace partecipato
Dopo la relazione di ieri di Luigi l'intervento del ministro del lavoro tutti i vostri interventi
Oggi
Questa giornata questa mattinata sarà caratterizzata dagli interventi di tre amici di tre compagni
Le cui vicende
Hanno attraversato e attraversa no
Le nostre vicende
Beh i cui interventi e dalle cui scelte assieme alle scelte l'interventi che faremo noi dipenderà
Lo sviluppo
Dell'azione del movimento sindacale le sue prospettive
La sua capacità di portare a casa i risultati che ci proponiamo in difesa dei diritti e per maggiori conquiste dei lavoratori dei pensionati
Abbiamo qui con noi e li diamo la parola di amici e compagni Savino Pezzotta segretario regionale della Cisl Sergio Cofferati
Segretario generale della CGIL
L'amico e compagno Pietro Larizza presidente del CNEL
La parola Savino Pezzotta
Basta
Sanità devono poi si illude di essere bello
Care amiche cari amici
Partecipo a questo vostro congresso
Con simpatia attenzione
E viva amicizia
Ho seguito compartecipazione
Pertanto non con indifferenza la relazione di Luigi
Rilevando vede molti punti di convergenza
Non poteva che essere così
Le storie delle nostre organizzazioni ci sono molte volte intrecciate
E tante volte ci siamo trovati a fare insieme delle scelte significative
Come nell'ottantaquattro
Nel novantadue e ultimamente sui contratti a termine sul contratto dei metalmeccanici
Pur avendo radici culturali diverso
Nel corso di questi cinquant'anni
Abbiamo condiviso un idea partecipativa riformatrice dall'azione sindacale
Insieme
Abbiamo sempre affermato il valore del pluralismo sindacale e ricercato strade unitaria che non negassero il valore delle nostre differenze
Differenze e abbiamo sempre cercato di interpretare e fare agire come arricchimento gommone ecco questi sono gli elementi io mi consentono di intervenire in questo congresso con piena libertà
Chiedo pertanto l'itinerario indicato dalla relazione di anziani
Ora riflettendo sugli avvenimenti
Che stanno succedendo
Mi viene molte volte da domandarmi
Da dove nascono le difficoltà del sindacato
Io credo che
Ne sono convinto che queste originano da una incompiutezza
Della proposta sindacale
Rispetto ai cambiamenti che stiamo attraversando
Il più delle volte
Ci siamo adagiati sul conosciuto sul tradizionale su ciò che facciamo e su ciò che siamo
Facciamo fatica a dire ciò che vogliamo essere nel futuro
Di fronte ai grandi cambiamenti che stanno investendo l'economia la politica la società e lo stesso sentire delle persone
Io credo che avvertiamo tutti l'urgenza di una proposta sindacale capaci di mobilitare i cuori elementi delle persone
Ora le sfide che stanno di fronte al sindacalismo sono tanti
E sappiamo che le risposte
Non possono essere univoche
Ogni organizzazione risponde sulla base della propria esperienza sarà proprio storniamo della propria cultura e della propria sindaco propria prassi sindacale
Tutto questo
Può creare tensioni strappi incomprensioni
Ma non deve dare vita
A sospetti
Perché ognuno di noi
Che da sempre di rispondere ai problemi con onestà
No non c'è qualcuno che ha una verità in figlio
Ma noi umilmente quotidianamente sulla base delle differenze nostro della nostra storia cerchiamo di dare delle risposte
Ecco perché la cultura del sospetto dell'insinuazione
Deve uscire dal nostro dibattito
Io dico che quando uno non è d'accordo con me non è d'accordo con me non significa che è d'accordo con altri
Il sindacalismo
In primo luogo è chiamato a fare i conti con i cambiamenti che stanno modificando la situazione internazionale
Sia sul piano economico e politico lo diceva bene nella relazione Angeletti
La globalizzazione il crescere dell'interdipendenza economica ci pongono una serie di problemi molte delle quali inedite
Allora la scelta che dobbiamo fare non è tra globalizzazione o no globalizzazione
Ma prendere atto delle ricadute che queste proteste hanno sulla vita del delle persone dei paesi qui cosa determina quali emarginazioni quale povertà quali nuovi poteri
E vedere come noi impone il sindacalismo può ancora rappresentare una speranza per milioni di persone nel mondo e nel nostro Paese in Europa
Ecco perché io credo
Così come diceva la relazione che è importante
Ne discutiamo troppo poco
Un rafforzamento dalla CISL Internazionale
Cioè sindacalismo internazionale deve ritornare ad essere un luogo vero
Di confronto di contrattazione di negoziazione un potere contropoteri
Perché se questo non avverrà
Sicuramente non cambieremo grandi cose
Ma occorre anche che noi ci assumiamo delle responsabilità in proprio come sindacato italiano
Per rafforzare e sostenere
E sindacalismo ai Paesi poveri
Perseguire organizzativamente la delocalizzazione delle imprese italiane nel mondo
Ed aprire una interlocuzione vera con il Governo sui temi della politica estera della cooperazione della parte dello sviluppo dei diritti dei lavoratori
Dei Paesi dove noi il nostro Paese mantiene relazioni commerciale
Occorre rilanciare il tema delle clausole sociali e della lotta al lavoro minorile questo è il nostro modo vistare nella globalizzazione
Ma stare nella globalizzazione occorre anche cominciare a ragionare in termini nuovi diverse sulla questione del lavoro
La relazione di Angeletti ha messo bene in evidenza come ormai l'Europa sia una realtà
Noi non possiamo sprecare i sacrifici che abbiamo fatto
E che abbiamo chiesto i lavoratori di fare per raggiungere quell'obiettivo
Noi non possiamo essere rimanere indifferenti come il sindacato e vedo una certa debolezza anche nella Confederazione europea dei sindacati su questo tema
Rispetto alla convenzione che dovrà scrivere la Costituzione europea il sindacato deve entrare in campo con forza e dire che noi vogliamo un'Europa federale e solidale sociale attenta al lavoro e alla persona perché le regole che verranno scritte ti interessano occorre serto rafforzare la cooperazione europea ma occorre anche essere su questo terreno interlocutori con coloro che la convenzione rappresenterà nel nostro Paese
Occorre mettere in campo una legislazione europea europeista sono in troppi le pensioni contro l'Europa
Che dipingono l'Europa in un modo strano in un modo che non appartiene nella nostra storia né alla nostra cultura questo modo va respinto perché l Europa è il nostro futuro
E non abbiamo futuro onorata futuro questo Paese non ha potuto il lavoro la sua valorizzazione se non si partiamo perché l'idea europea diventi un'idea comune per tutte le lavoratrici e i lavoratori e pensionati del nostro Paese
Ma l'attenzione alle sfide internazionali non deve distogliere sì dal valutare attentamente i cambiamenti che investono il nostro Paese
Noi dobbiamo attese attenti a come cambia il nostro capitalismo ragioniamo troppo poco
Sui mutamenti del capitalismo italiano sul come si articola sulle nuove dimensioni dal potere sul come si sta organizzando alla fine si non ci ragioniamo non capiremo quello che sta succedendo
Dobbiamo essere attenti a come mutano i modelli produttivi ha come crescono i processi da la terziarizzazione a come si articolano le forme del lavoro e ha come crescono le flessibilità
Ma dobbiamo anche essere attenti
Non solo queste ragioni di tipo strutturale ma anche a quelle politiche a come si trasforma la forma-Stato a come viene avanti l'idea del federalismo cioè non di un federalismo liberista ma di quel federalismo solidale e cooperativo per il quale noi la nostra storia Avraham fatto tanti tanti discorsi e tanti passi in avanti
Ma occorre anche confrontarsi lo diceva bene la relazione conico siluramento di una forma politica basata sul bipolarismo
Ma abbiamo anche un'urgenza profonda
Di vedere come cambiano le culture i valori i punti di riferimento delle persone
Perché lì c'è un cambiamento profondo io alle volte sfugge alla nostra ripetizione al nostro dire al nostro sentire
E noi dobbiamo cercare di capire che cosa muta nella società ma nei modi di essere e di pensare e di agire nei riferimenti morali etici che le persone stanno riassumendo oggi sui quali forse i nostri fanno fatica a penetrare
Con questi cambiamenti io credo occorra fare i conti e incominciare a pensare non solo al quotidiano alloggi al presente ma quale futuro per il sindacalismo per il lavoro per il paese occorre investire sul futuro più che sul presente
Questo significa anche assumersi dei rischi
Non si crea un futuro se non si rischia se oggi si rinnova se non ci si mette in campo noi siamo ancora troppo chiusi e parlo per me
Il noi stessi
Aveva mi amo troppo le nostre inizia le nostre tranquillità difendiamo il conosciuto siamo poco sul nuovo
Ma scusi l'idea del sindacalismo rischia di piegarsi su se stessa di confidarsi
Allora cari amici io credo che serva oggi in questa fase nuova del Paese in questa fase nuova dell'Europa in questa fase dei grandi e profondi cambiamenti Lunar ripensamento è una nuova proposta sindacale
Noi abbiamo bisogno di elaborare una proposta sindacale capace di riaggregare i lavoratori che stanno fuori dalla nostra rappresentanza di assumere la sfida della modernizzazione dell'innovazione del Paese della sua economia della sua competitività terzo
La competitività è un problema anche nostro
E non riguarda solo le imprese riguarda la qualità dello sviluppo la valorizzazione del lavoro l'equità e la giustizia sociale
Allora dobbiamo avere dei temi per un nuovo modello di sviluppo per il nostro Paese
Occorre affrontare il rapporto nord-sud
Il sister
Su un tavolo quadri laterale che veda noi governo la Confindustria le regioni a discutere su quali interventi per il Mezzogiorno sviluppando in avanti quel poco di cammino che abbiamo appena iniziato
E io sono d'accordo caro Angeletti bisogna veramente incidere per fare un patto per il Mezzogiorno perché da lì passa il livello dalla competitività del nostro Paese
Occorre
Io ragioniamo di più che siamo molto più presente sul terreno dell'innovazione della ricerca sugli investimenti sui terreni nuovi il nostro Paese sta perdendo quote rispetto alle innovazioni tecnologiche rispetto ai nuovi settori che riguardano il futuro con i quali noi non possiamo non esserci se vogliamo competere con i Paesi più avanzati
Noi non possiamo essere un Paese che compete solo sui costi pertanto competiamo con coloro che stanno dietro a voi nella scala
Dello sviluppo
Ma occorre anche affermare una cosa nuova
Il diritto alla formazione permanente per tutte le persone per tutti i lavoratori in modo che sia la ricchezza umana di cui questo Paese possieda sia sempre di più valorizzata rilanciata portata avanti
Occorre avere una idea di quale politiche per il lavoro dei nuovi lavori delle nuove articolazioni non basta più
La nostra vecchia idea di lavoro
Che sostanzialmente si rifaceva al lavoro industriale
Oggi dobbiamo avere la capacità di interpretare di vedere di organizzare tutti quei nuovi lavori che sfuggono alla solidarietà sindacale
Perché se non usciremo dalle nostre nicchie dalla nostra riserva nella prateria varrà solo il mercato e il mercato porterà emarginazioni porterà debolezze porterà le sconfitte
E se è su questo che noi dobbiamo costruire
Una proposta sindacale
La nostra proposta
Un'idea del sindacato per la Società italiana per il lavoro e per lo sviluppo perché è questo che ci è mancato in questi ultimi tempi
Ecco perché non Marzano alcune cose perché non abbiamo avuto il coraggio di andare su questi terreni perché ognuno di noi si è chiuso dentro le sue certezze le sue sicurezze
Mentre una delle tre dovremmo accarezzare in modo nuovo in modo diverso anche il tema dell'insicurezza per cui affrontare rischiare di essere in campo
è chiaro però che quando parliamo di un nuovo modello di sviluppo sappiamo che dobbiamo fare i conti con la politica
E fare i conti con la politica oggi significa fare i conti con i suoi cambiamenti e con i cambiamenti che ne segnano la politica in particolare col bipolarismo
Mi può la risma era stato voluto per garantire la stabilità
Anche se io dico abbiamo avuto cinquant'anni di governi che cambiavano poco e non sempre quelli
Cioè
Abbiamo voluto il bipolarismo e questa sia la verità
Per garantire l'alternanza
Che prima non c'era
Ed è questa la differenza vera sulla quale bisogna ragionare qualcosa significa per noi l'alternanza come ci collochiamo come la favoriamo come la facciamo funzionare
Oggi però il bipolarismo si sta spingendo oltre questo terreno tende a semplificare tutto a mettere a rischio le Autonomie sociale
Più che verso l'alternanza mi sembra si stia dando spazio alla rissa alla polemica all'arroganza e alle varie forme di radicalismo il rischio è che dentro questa eccessiva vi polarizzazione della politica il sindacato sia ho schiacciato o inibito nel suo fare
A questo processo
Cari amici dobbiamo reagire
Evitando che la società e le forme dirette dalla sua rappresentanza vengano vi polarizzate
La Società forme di rappresentanza primaria io non possono essere assi
Ne
E se devono potere esprimere compiutamente la loro naturale pulite città dobbiamo continuare insieme a rivendicare il valore del pluralismo sociale della sua autonomia ma farlo con grande chiarezza
Guardate è stato un lungo dibattito nella riorganizzazione e durato molti anni proprio su questo tema
Agli inizi noi avevamo pensato come si che sarebbe stato necessario che l'affermarsi di una logica dell'alternanza di colorismo un forte e innovativo sindacato unitario dando vita a una costituente per il sindacato nuovo autonomo pluralista
Eravamo convinti
Che solo corsi il sindacato avrebbe potuto essere il vero interlocutore con qualsiasi governo
Era questo
Il contributo che noi volevamo dare alla democrazia dell'alternanza
Non ce l'abbiamo fatta
Questo percorso è stato negato
è un errore
E abbiamo fatto tutti
Di cui oggi avvertiamo fino in fondo la portata è il perché di tanti no
E dopo questo lungo dibattito la CISL è pervenuto alla convinzione profonda
Nell'ultimo congresso che anche nell'era del bipolarismo l'unica strada del rapporto tra sindacato e politica e quella dell'autonomia non ci sono scorciatoie
Schierare il sindacato
Sarebbe oggi un grave errore
Allora noi dobbiamo fare i conti con questo governo attento che non è facile fare i conti con questo governo
Sappiamo bene quali sono le propensioni diciamo maggioritaria che stando al suo interno e qual è la sua tendenza verso un liberismo la sua attenzione maggiore verso le folla che verso la cultura dell'impresa
Non li giorno voi siamo costretti nel nostro lavoro quotidiano a fare i conti con le difficoltà
Ma non credo
Che noi abbiamo altre alternative se non quello del confronto continuo e permanente
Sono d'accordo con Angeletti
Quando dice che non sono le spallate o le piazze che cambiano il governo ma il voto
Ma questo non ci inibisce però l'uso dalla mobilitazione delle manifestazioni dello sciopero
Ma deve sempre essere chiaro il merito sindacale solo questo deve fare la differenza certo che il merito è anche politico
Ma deve essere chiaro che questo merito politico ha un legame stretto con la rappresentanza che cosa dobbiamo fare
Allora dobbiamo aggiornare i nostri mezzi le nostre politiche le forme con cui esercitiamo le nostre politiche
Noi dobbiamo rifare una battaglia lo diceva bene la relazione sulla concertazione perché abbandonare la concertazione è un errore perché abbandonare la concertazione significa mettere via la politica dei redditi significa non può favorire quella coesione sociale di cui il Paese ha bisogno per stare dentro i grandi processi in cui è coinvolto
Bisogna farlo da cambiare le forme della concertazione incerto
Serve un modello di concertazione a livello nazionale per i due grandi variabili economiche per la politica dei redditi ma occorre decentrare la contrattazione seguendo l'evolversi il formarsi del federalismo serve a tendere momenti di Bill tale bilateralità nei confronti delle nostre corde delle nostre controparti serve un uso ragionato e concordato del dialogo sociale
Ma se cambiamo la concertazione dobbiamo anche incominciare a ragionare come cambiare la contrattazione
Io credo che il nostro modello contrattuale
Quello che di questi dieci anni ci ha consentito di ottenere risultati di tutelare il potere d'acquisto dei salari sia in difficoltà
Noi abbiamo bisogno di ritornare a essere un'autorità salariale
Noi indichiamo giustamente quando qualcuno ci propone
Si propone dei contratti individuali ma no ma andiamoci
Quanti sono oggi i contratti individuali che vengono fatte a discrezionalità del padrone perché noi non riusciamo ad esercitare la contrattazione lane i luoghi di lavoro perché ne siamo in eviti perché non abbiamo la possibilità allora se ne vogliamo che i contratti individuali non vali va avanti abbiamo la necessità l'urgenza di modificare il nostro modello contrattuale
Decentrando lo di più certa su due livelli uno che garantisca i livelli essenziali a livello nazionale ma un grande forte decentramento a livello di ordinando di territorio
Io non ho la ricetta
Perché io sono disponibile la mia organizzazione disponibile da subito a discutere
Su quale modello contrattuale mettere in campo per far tornare il sindacato a essere veramente un'autorità salariale cosa che ultimamente stiamo perdendo
E qui e torna in campo la questione della rappresentanza
Voi conoscete la posizione dalla mia organizzazione
Il parere della CISL è chiaro
Noi siamo contrari a una rappresentanza definita per legge ma non ci leghiamo
Ha ora definizione per via negoziale
Perché riteniamo che non sia la legge chiede finisce in modi con cui io e il petto e formò la rappresentanza
Ma sia la negoziazione il rapporto tra noi e le nostre controparti allora sì e la legge può essere solo dopo un supporto a questa indicazione
Ma occorre anche affrontare
Il tema di come dare diritti a chi non ne ha
Questo tema dello Statuto dei lavori
Occorre che diventi un problema sindacale
Ci sono troppi lavoratori che non hanno tutele minime che non hanno il minimo di garanzia
Che devono avere questa tutela pallavolo e lasciamo che siano altri a fare la proposta
Oppure ci impegniamo perché questa proposta di un nuovo Statuto dei lavori sia anche la nostra proposta
Noi non possiamo lasciare che siano sempre altri al alla a definire l'azienda del dibattito nel confronto delle sue modalità ma nello stesso tempo dico che anche sul sommerso
Valgono possiamo lasciare tutto in mano alla Confindustria
Ecco perché allora io credo che vi sia veramente bisogno di una proposta sindacale di riprendere in mano i ragionamenti sullo Stato sociale sul modello fiscale cioè il problema è che dobbiamo risolvere se noi continuiamo a giocare in difesa
Oppure se costruiamo una proposta per andare all'attacco non solo dire no
Ma dire una proposta dire quali sono i livelli della nostra sfida dire quali sono le cose che noi vogliamo in una situazione che è profondamente cambiata che è profondamente mutata in grado di togliere di saldare in esigenze nuove e vecchie
Nel mondo del lavoro
E pervenire all'attualità
Ma io rimango ritengo che sia questa la nostra strada
Tetto
Dico producono il governo
Sulle deleghe lavoro e previdenza è stato ed è un un confronto duro
Abbiamo espresso
Un giudizio articolato su diversi punti
Ma abbiamo espresso
Un giudizio comune
Su articolo diciotto arbitrato e decontribuzione
Su questo terreno abbiamo chiamato i lavoratori alla lotta e alla mobilitazione
E io credo che abbiamo anche ottenuti alcuni risultati
Abbiamo tenuto il risultato da raccordo sul pubblico impiego
è un risultato unitario importante decisivo per quel settore ve lo ricordate cosa ci proponevano che non c'erano i soldi che invece intervenivano sulla negoziazione che modificavano l'ordinamento non è passato abbiamo ottenuto la sospensione cento per un breve periodo di tempo l'approvazione delle deleghe
Cioè la lotta non è stata sterile
Occorre capitalizzare al
Il governo cambia opinione
Facciamo cambiare opinione al governo a un governo che gode di un'ampia maggioranza parlamentare vi ricordate
Quante volte ci hanno detto ascoltiamo sentiamo e poi decidiamo
Quante volte saranno Veneto ce l'hanno ripetuto in migliaia di modi neppure
Abbiamo dimostrato
Che ci sono questioni sulle quali anche le maggioranze le maggioranze ampie fanno fatica a decidere
E così il tema del consenso sociale magari ancora in modo molto abbozzato non ancora perfetto è tornato nell'agenda politica
Abbiamo dimostrato che agendo contro di noi è possibile ma che i costi di un'azione contro il sindacato sono costi politici molto alti
Questo è il segno che noi abbiamo dato in questi mesi
Terzo Non tutto è risolto
è solo un primo passo ancora tutta da sperimentare fino in fondo
Noi come voi abbiamo accettato la sfida
Del negoziato una sfida senza equivoci
Noi siamo contrari alle modifiche all'articolo diciotto
E siamo convinti che in caso di una esistenza del Governo su questo terreno non vi sia altra alternativa che la lotta la lotta generale continuo costante e permanente
La nostra contrarietà
Alle modifiche prospettate non è ideologica ma pratica
E riguarda il diritto del lavoratore a essere reintegrato al suo posto quando il giudice riconosce la violazione della giusta causa non è possibile monetizzare tutto
Inoltre siamo convinte che la posizione di questo diritto non fa crescere le aziende non incrementa l'occupazione non fa emergere il sommerso e in un inutile azione Controne elemento di deterrenza che oggi tutela le lavoratrici e i lavoratori
Ecco noi abbiamo scelto di andare al confronto
Con il bagaglio delle nostre posizioni
Anche perché la delega
Deve essere cambiato su tanti altri fronti perché bisogna veramente aprire un discorso nuovo sugli ammortizzatori sociali sul Collocamento sull'orario suo part-time sul diritto alla formazione
Bisogna andare al confronto per aprire a verificare la possibilità di discutere sull'arbitrato decontribuzione fisco
Questo è il perché abbiamo accettato la sfida di sederci a un tavolo perché questo è il nostro mestiere perché noi vogliamo fare i sindacalisti e i sindacalisti si siedono contrattano e poi decidono quali sono le azioni da mettere in campo
Il ministro Maroni a comunichi agonica nato ieri
E a quel tavolo
Vista l'indisponibilità del sindacato
A concordare modifiche sull'articolo diciotto
Quel tema verrà accolto e che il governo si riserva di avanzare una sua autonoma proposta
In pratica
Ci dice che vuole mantenere le mani libere per agire da solo
A questo punto occorre essere molto chiari e capire alcune cose
La prima il Governo riscrive l'articolo dieci della delega
E pertanto quell'articolo non esiste più nella sua formulazione originaria o no
Io questo lo recita per
Sì è così
Che si riscrive l'articolo di ieri
Della delega quello che parla dell'articolo diciotto
Deve essere chiaro
Che non si deve fare menzione in qualsiasi modo dell'articolo diciotto perché se così fosse saremmo a capo
Ma cosa dire una cosa deve essere comunque chiariamo che la mia organizzazione
Sarà contraria a qualsiasi riscrittura che riproponga di modificare l'articolo diciotto nel classe questo si riproponesse la risposta non potrà che essere quella dallo sciopero generale
Do
Andremo al tavolo
Con questi punti fermi
Ma io credo che questa situazione ruolo che si è determinata da ieri esita un accelerazione del confronto
è una verifica dei come intende il Governo esercitare la sua autonomia
E come la Confindustria vuole comportarsi
Non ci sono ambiguità da parte nostra
La chiarezza della nostra posizione
Che può essere condivisa o meno
Dovrebbe meritare rispetto
Ma ispettor tanti
Tutti abbiamo bisogno di consigli per carità di segnalazioni per Dio
Ma attenti attenti a tutti noi ce lo rivolgiamo anche noi perché ogni tanto nel momento dalla vis polemica si lasciava trascinare i attenti a generare sospetti perché è un giorno o l'altro e io questo lo spero fortemente dovremo ancora ricominciare insieme
Guai a noi se in questa fase di tensione Missiroli amo i sospetti gli uni contro gli altri no recupereremo più nulla
Ma c'è cari amici e care amiche
Qualcosa in tutto quello che sta succedendo che non mi torna
Siamo tutti contrari alle modifiche all'articolo diciotto all'abitato proposto alla decontribuzione
Non siamo mai stati così divisi
Che cosa è
Dobbiamo chiederci perché
Sono le forme di lotta non lo credo
Non lo credo ci sono altre ragioni
E ce ne dobbiamo dire con chiarezza con rispetto no con tolleranza con rispetto perché rispetta e qualcosa in più dalla tolleranza
Allora io credo che le scelte fatte dalla CGIL di indire una manifestazione e di proclamare in modo unilaterale lo sciopero generale
Sono una ferita profonda
Che non sarà facile rimarginate
Di queste iniziative mi scuso
Non comprendo le ragioni sindacali
Forse le ragioni sono altri altrove e sono di natura politica ma non c'è nulla di scandaloso purché si sappia
Mio da Prisco
Comprendo e sono attento
Al travaglio che sta attraversando di una sinistra
Perché il nostro Paese ha bisogno di quest'area riformista forte capace di incidere di agire
E capisco anche che il problema di questa parte del paese di di questa parte della politica può interessare in maniera diverso da noi una parte del sindacato
Per la sua storia la sua tradizione che continua nonostante tutto a rispettare
Ma non può coinvolgere tutti noi
Perché allora non ce la facciamo allora noi la reggiamo
Bisogna essere chiari
Allora ci si dica con chiarezza qual è la questione perché noi comprenderemo
Credo però che l'aveva assunto posizione di questa natura non aiuti i rapporti tra noi
Non serva al sindacato crea difficoltà anche a tutte le aree del riformismo del Paese
Noi avremmo potuto andare al tavolo con altre maggiore forza
Se ce ne fossimo andati tutti insieme
E alla fine avremmo potuto assumere decisioni comuni anche di lotta
Decisione
Io mai nessuno aveva negato
Ma ha chiesto solo di valutarne l'opportunità
So che confrontarsi con le controparti che oggi abbiamo è difficile
Ma le controparti non li scegliamo noi
Almeno almeno che si pensi
Che ci sono certi governi con i quali si può contrattare altri no
E che in un certo periodo di tempo il sindacato della metà sinistra hanno ma sarebbe un errore
Azzaretti ha chiesto alla CGIL di non fare troppi danni
Io credo quei questi purtroppo siano già stati fatti
E che ora sia il tempo di vedere se
E come si possono riparare
è un percorso difficile lungo
Al quale nessuno
Vorrà passata la fase sottrarsi grazie
La parola a Sergio Cofferati
Care
Care delegate e cari delegati
Siete chiamati in queste ore alla svolge ore
Una funzione importante per la vostra organizzazione
Quello che vi aspetta un compito difficile faticoso
Ma per molti versi esaltante
Quello di contribuire a dare alla propria organizzazione un carattere è un profilo che sia pari alla storia che la UIL alle sue spalle e all'altezza della sfida che sta davanti a noi
Tutte diverse organizzazioni confederali
Una sfida data dalle nuove dimensioni sovrannazionali
Quelle che sono state opportunamente e ripetutamente richiamata anche nella relazione di Luigi l'accelerazione degli effetti dell'interdipendenza tra le economie oggi pone alle donne e agli uomini del mondo
L'esigenza di decidere quali sono i comportamenti più utili le scelte più efficaci
Per poter fronteggiare queste travolgenti novità dei comportamenti di ogni giorno nel carattere anche più banale della nostra comune attività
Come ben sapete è mutata la percezione del tempo e dello spazio le nuove tecnologie hanno cambiato il modo di percepire la realtà oltre che spesso cambiato anche le condizioni di lavorare e di vivere di milioni di persone
E noi dobbiamo fare i conti con queste trasformazioni
Perché siamo organizzazioni che rappresentano persone deboli in questo sistema
Dobbiamo fare i conti con gli squilibri di un mercato non regola e di un modello competitivo che rischia di distruggere tutto
Dobbiamo sapere che queste preoccupazioni sono non soltanto le nostre non casualmente sono quelle che hanno condizionato in maniera così esplicita di comportamenti di tantissimi giovani
Che temono questo mondo futuro un mondo che gli può negare serenità certezze
E che invece noi dobbiamo svolgere al positivo
Per questa ragione abbiamo dedicato molta dalla nostra comune attenzione anche in tempi recenti a discutere di regole
Perché la globalizzazione
Potrà dare i suoi vantaggi positivi soltanto se il mercato al quale si riferisce è un mercato regolato
è un mercato nel quale i soggetti che vi operano sono rispettosi
Delle soglie che insieme e liberamente hanno tracciato
Soglie per la crescita
Occorre nei comportamenti dei grandi aggregati politici istituzionali ed economici introdurre il concetto di limite
Il mondo nel quale viviamo non è un mondo destinato a preservare se e le sue condizioni è astrattamente se gli uomini commetteranno errori se gli uomini non saranno in grado di programmare i loro comportamenti molte delle condizioni date
Verranno messe drammaticamente in discussione
Far crescere le economie realizzare maggiore equilibrio tra le aree più forte quelle più deboli è indispensabile
Ma non può avvenire a discapito di tutto e di tutti io credo sia per questa ragione importante
Spingere premere perché le nostre organizzazioni sovrannazionali a cominciare dalla CISL mondiale
Siano in grado di fissare i loro comportamenti non volgendosi soltanto al pur importante processo di solidarietà tra diverso
Ma diventino veri interlocutori di quei soggetti sovrannazionali che devono essere riformati che devono sovrintendere alle modifiche che la globalizzazione comporta
E se sono indispensabili soglie come quella ambientale da rispettare per dare serenità e certezza al futuro di tutte noi e altrettanto importante che ciò avvenga per tutti i meccanismi che regolano la competizione
Quando parliamo di soglie per le tutele per i diritti pensiamo
Ai meccanismi che si sono attivati nella globalizzazione quelli che hanno portato tanti Paesi a competere mettendo in discussione tutto ciò che ha
Un costo
E dunque mettendo a repentaglio a rischio la vita di tantissime persone
Sì la vita le condizioni elementari e rispetto la dignità ai loro diritti e qualche volta anzi spesso le stesse condizioni materiali
Perché
Quello che nella storia delle organizzazioni confederali
Nella tradizione del riformismo al quale giustamente
Vi riferite è importante che il mondo cresca ma cresca superando le disuguaglianze dando a ciascuno la possibilità di un avvenire di una prospettiva migliore
Nel mondo deve crescere deve crescere in pace
I processi di globalizzazione devono essere regolati così come è importante che le organizzazioni sovrannazionali siano in grado di risolvere preventivamente ogni e qualsiasi ragione di conflitto quella che nasce dagli atti violenti e devastante di un terrorismo mai sopito alla quale non si può rispondere con la riproposizione di meccanismi che portano a tradizionali guerre destinata a creare l'ultimo così come quelle che servono per avere vicino a noi conati preventivi che non ci sono stati la pace in Medioriente affinché sia riconosciuto lo Stato di Palestina e sia garantito lo Stato di Israele
Pace
Pelle regolati
Secondo la più antica e solida tradizione dalla nostra esperienza sindacale sono questi per noi valori di riferimento valori comuni di tutte e tre le organizzazioni confederali italiano perché sono i valori della confederali tra di chi sa di rappresentare interessi complesse e li sa mediare e non si è mai abbandonato alla rappresentanza di piccola dimensione
Quella inevitabilmente autonoma perché corporativa
E nel mentre dobbiamo insistere perché il mondo assuma questi tratti
Bisogna guardare con l'attenzione che merita all'Europa
All'Europa del dopo la moneta
A un'Europa che si appresta attraverso la convenzione a definire i suoi assetti istituzionali
A un'Europa che si deve allargare e l'allargamento indispensabile esattamente come era importante la costruzione
Dell'euro attraverso il rispetto dei parametri di Maastricht
Lo dico qui convinto di avere svolto insieme
Ai compagni e colleghi dagli amici dell'epoca una funzione non marginale
Nell'orientare queste organizzazioni confederali a considerare l'Europa come un'opportunità un'occasione non un pericolo
E senza le confederazioni difficilmente quel processo di risanamento che ci ha portato a Maastricht si sarebbe potuto realizzare abbiamo insieme indicato una strada e assunto comportamenti coerenti
Differentemente da tanti altri
I comportamenti di chi sapeva che non esisteva un'alternativa credibile tra rinunciare ad alcune aspettative legittime alla loro soluzione ed entrare anche con
Questi sacrifici del sistema delle ore dunque poi di essere in campo per spendere la propria opinione al momento della costruzione delle nuove regole dell'Unione
Per definire non soltanto le forme della democrazia futura dell'Europa ma anche il suo profilo sociale
Un modello sociale in grado di battere il dumping un modello sociale che otterrà questo risultato soltanto se nel contempo l'Europa si allarga e se chi entra in Europa
E messo in condizioni di poter utilizzare tutte le risorse e le potenzialità dell'euro
A partire dalla Carta dei diritti che Nizza approvato
Per arrivare ad un'idea profonda di Wells Fargo
Che ha caratterizzato la storia europea
E perché poi l'Europa sulla base di questo modello sociale sia in grado di sostenere la competizione nel mondo globale e possa diventare un riferimento positivo
Per tanti aggregati sovrannazionali più deboli che oggettivamente il maggior difficoltà del nostro in questa Europa vive l'Italia di oggi
Un'Italia
Ha visto bruscamente rallentare il processo di crescita
Il percorso virtuoso che era stato stimolato anche con l'ingresso in Europa
Si è improvvisamente per ragioni che sono in larga parte esterna al Paese raggelante
L'interruzione di questa crescita crea nuovi problemi ad organizzazioni come le nostre che tanto si sono spesi
Nel mentre questo Paese ha cambiato le sue regole istituzionali ha definito attraverso una legge elettorale il carattere sostanzialmente bipolare della sua rappresentanza politica
Ecco anche con questo cambiamento noi dobbiamo fare i conti
Certo il bipolarismo che si è determinato per quanto imperfetto produce effettui conseguenze nella gestione di un Paese
Può dare stabilità a questa gestione
Ma apre immediatamente problemi nuovi inediti anche a noi perché ci costringe a ridefinire quello che per noi è un valore fondante la nostra autonomia
è vero in un sistema bipolare l'autonomia ugualmente importante si potrebbe dire ancor più importante di quanto non lo fosse prima
Va definita sulla base di un progetto non si è astrattamente autonomi bisogna avere un riferimento un'idea di società
Di radicamento di priorità nella rappresentanza ma l'autonomia non può determinare comportamenti atteggiamenti e scelte di neutralità
Autonomia non è mio specifico
Autonomia vere in se la capacità del Progetto e di misurarlo prima e dopo le elezioni
Con le forze politiche con quelle che si contendono il consenso dei cittadini e con quelle che hanno ricevuto il consenso dei cittadini e dunque sono chiamata a governare
E bisogna sapere che qui oggi a noi e dato l'obbligo di un giudizio di merito non astratto sui comportamenti di quel governo che è stato eletto
A governare il Paese dai cittadini e dagli elettori
Non dunque un esercizio astratto di autonomia
E nemmeno una caduta della stessa
Ma un esercizio impegnativo difficile di valutazione
Non della coerenza di quelle scelte con un programma compete ad altri questo ma della coerenza di quelle scelte che il governo fa con gli interessi e i diritti che noi rappresentiamo
Come non vedere che abbiamo di fronte a voi un governo che ha deciso in coerenza con il suo programma
Ma in contrasto con gli interessi che noi rappresentiamo di dare corpo a politiche neoliberiste qualche volta attenuate o confuse da comportamenti populisti
Come non vedere che siamo davanti ad un esecutivo che ha un'ostilità per l'Europa
E l'esecutivo composto da chi si è battuto contro la Carta dei diritti di Nizza è un esecutivo che vuole arrivare a Barcellona non per confermare l'idea alta dell'Europa della conoscenza
Della società del sapere ma l'idea passa e per noi distruttiva della precarizzazione dei rapporti di lavoro della flessibilità assunta come unico riferimento della sua politica
Dunque un governo che non ha a cuore la costruzione e il rafforzamento del modello sociale ma la frantumazione dello stesso
E lo fa sostenendo qui ora la privatizzazione di funzioni primarie dello Stato sono d'accordo con quello che ha detto Luigi a proposito del valore della scuola in una società della conoscenza e del sapere anche la dimensione democratica il tasso di democrazia di un Paese si misura da quanto a quel paese è in grado di offrire ai giovani l'accesso alla scuola e al sapere
Di quante capace di formarli di renderli contemporaneamente cittadini consapevole forte in un sistema sempre più articolato ma si sia l'idea che abbiamo insieme
Di scuola pubblica del suo valore della laicità dell'insegnamento come evitare i bijou di Care per quel che una controriforma quella facciata dal ministro Moratti
C'è un'idea che alla fine porta
Verso forme di privatizzazione di condizioni che sono primarie per uno stato laico
Era una democrazia fondata su una Costituzione come la nostra
Ci sarà qualche ragione se siamo in grado di di promuovere iniziative unitarie
Se in questa regione Siscia opererà insieme contro l'idea del buono scuola che sostiene quel processo anzi è l'altra faccia quella che dà a vantaggio
Alle famiglie più abbienti e altera il rapporto è l'equilibrio che la Costituzione ha definito tra le funzioni primarie rinunciabile alla scuola pubblica e quelle della scuola privata
Come non vedere che tutto ciò rientra
In questo processo che non è fatto di un solo provvedimenti ma di tanti atti già compiuti da parte del governo e hanno quel profilo per noi insopportabile un sindacato confederale non può guardare solo l'albero
Ha il dovere di affrontare sempre
Con una visione complessa i temi che sono in campo dunque il bosco che a noi interessa
I cento giorni sono stati caratterizzati da provvedimenti utili per le imprese da trasferimenti verso le imprese
Senza che ci fosse in alcun modo un sostegno ai consumi
è una risposta positiva ai bisogni delle tante persone alle quali quello schieramento si era rivolto lo dico da sindacalista al di là della mia passione politica
è dimostrabile sì a tal punto che insieme così lo commentammo
E oggi per tornare ad un argomento che ha volutamente opportunamente sottolineato Luigi nella sua relazione il governo è costretto a prolungare un provvedimento inutile inefficace come quello sull'emersione
Il provvedimento con il quale aveva fatto saltare un lavoro faticoso fatto insieme in precedenza tra il sindacato
E i governi per a vere e dall'Unione Europea l'attivazione di quegli strumenti che insieme ai contratti di gradualità potevano fare emergere
Il nero
I cento giorni sono stati questo una scelta esplicita dal governo di corrispondere ad una parte del Paese non all'insieme e la finanziaria la finanziaria ha prodotto scelte che non sono in grado di sostenere lo sviluppo e senza crescita e sviluppo anzi con il rallentamento che poi la crisi internazionale ha determinato è evidente che i nostri problemi aumento hanno
Non c'è un sindacalista che si può bere are del fatto che lo sviluppo interiore a quell'aspetto aspettato
Anzi
Diffidate di un sindacalista se lo trovate con queste idee in testa
Per noi le condizioni migliori sono quello dello sviluppo ricco quando la redistribuzione anche attraverso il conflitto è possibile
Ma qui siamo davanti a tante scelte che non hanno efficacia e non sono in grado di compensare quello
Che viene meno attraverso la crisi internazionale si prende a riferimento sempre
Gli Stati Uniti a proposito e a sproposito ebbene la culla del liberismo in un arco di tempo breve ha deciso di utilizzare la spesa pubblica
Ha riscoperto pence e così contiene gli effetti della crisi noi no qualcuno ha detto dopo l'undici di settembre nulla rimasto come prima
Ha sbagliato la legge finanziaria del governo italiano è rimasta esattamente come prima
Senta un'idea di come mettere in campo risorse per evitare che si allarghi questa forbice tra il nord e il sud
Vi siete accorti del vuoto che riguarda il Mezzogiorno in quella legge finanziaria si la domanda retorica
Ce ne siamo accorti insieme l'abbiamo detto a Palermo
E abbiamo chiesto un confronto perché quel vuoto va riempito sono stati sottratti dalla legge finanziaria le risorse per sostenere gli strumenti della programmazione negoziata
E possiamo fingere di non vedere come uno strumento pur legittimo come quello della delega quando riguarda temi che coinvolgono milioni di persone
Le pensioni le tasse
La scuola
I diritti
Finisca col
Naturale la sua ragione originaria non sto discutendo la legittimità della delega
Sto dicendo che quando l'esercizio delle deleghe è così ripetuto e sovrapposto si creano degli evidenti problemi che coinvolgono noi in primo luogo perché viene sottratto al naturale confronto tra le parti sociali
Gran parte del merito
Il governo poteva scegliere una strada diversa ci sarà una qualche ragione se ha preferito questa la strada diverso era scritta nell'accordo che insieme facemmo nel mille novecentonovantotto
Pietro se lo ricorda
Bastava consegnare quei temi alle parti sociali chiederà alle parti sociali un confronto
E successivamente
Agire in Parlamento
In un modo se su quei temi l'accordo
Nel frattempo si fosse realizzata in un altro se invece l'accordo non fosse stato possibile
Con l'autonomia che nessuno ha mai negato nei al governo e né men che meno al Parlamento che è sovrano
No prima hanno consegnato i testi delle deleghe hanno aggiunto quello che sapevano non essere condiviso da noi
E poi dicono di volere interloquire con noi attraverso la riproposizione di quello che hanno già cambiato
è evidente che questa scelta corrisponde a delle esigenze
Sono le esigenze prospettate da Confindustria sia sull'articolo diciotto e l'arbitrato sia sulla decontribuzione le modifiche al sistema previdenziale
Una Confindustria che rappresenta ormai un sistema di impresa
Molte delle quali sono incapaci di reggere un impatto con il mercato attraverso forme di competizione alta quelle legate alla qualità
A quella qualità che ha bisogno come diceva Luigi di innovazione di ricerca di valorizzazione delle risorse umane
E dunque si aggrappano sistematicamente a tutto ciò che ha un costo compresa l'efficacia della contrattazione collettiva
E quel che è capitato in questi giorni è il frutto di questa logica che procede
Ora
Figuratevi se un'organizzazione come la mia
Non è interessata come la UIL lo come la CISL a predisporre
Un nostro Progetto comune
Su quelle materie
Non è mai stato possibile
In quel progetto andrebbero individuate delle priorità
Le priorità che vorrei poter discutere con il governo non sono quelle indicate dal governo
Si parla molto di articolo diciotto dei diritti come giusto che sia
Vi pregherei di non sottovalutare
Il disastro per noi contenuto nei provvedimenti delle altre deleghe
Quella sulla previdenza
Badate non solo decontribuzione pensate a come hanno cambiato la sostanza delle nostre comuni proposte
Abbiamo detto tante volte si dia la possibilità ad una persona che raggiunge i requisiti per andare in pensione se vuole restare di restare a lavorare cos'hanno scritto che lo può chiedere alla sua azienda
è l'azienda che decide se resti Omo e se resti ti devi licenziare Barbieri assumere vi pare libertà questa
Abbiamo insieme polemizzato qualche volta anche tra di noi ma poi proposto l'utilizzo dei trattamenti di fine rapporto per la previdenza integrativa
Alla fine ha risposto di sì con una clausola che è utile solo per Confindustria perché c'è l'obbligo non c'è più la scelta della persona
E il sequestro della nostra liberazione prima fatto dalle riprese diventerebbe poi fatto allo stesso modo senza possibilità di scelta da un qualsiasi fondo
E lo snaturamento delle nostre richieste
E lì si presenta come atti di libertà
Quando invece la libertà della persona lì viene negata
E la decontribuzione non è un pericolo per i giovani soltanto
è evidente che se calano i contributi versati un ragazzo o una ragazza assoggettato al nuovo regime tra quarant'anni avrà una pensione che non gli servirà a garantirsi una
Serena vecchiaia
Dopo quarant'anni di lavoro
Ma guardate che il problema più drammatico ed è per questo che si irritano
è quello che riguarda le persone che oggi lavoro né i pensionati quelli che sono assoggettate ad un altro regime e per i quali verrebbero meno le risorse per poter pagare le loro pensioni in un arco di tempo Breve come ha detto senza che nessuno fosse in grado di smentirlo il presidente dell'INPS
Quel tema è un tema che può aprire ferite devastanti nel corpo sociale di questo Paese
In un arco di tempo breve e non si può dire come ha detto il ministro del Welfare ma di che cosa si preoccupano se il problema per questi ragazzi ci sarà tra quarant'anni tra quarant'anni non si risolve più a noi tocca un esercizio di responsabilità oggi
E che dire
E che dire nella delega sul fisco
Luigi affacciato un'idea che mi piace molto poiché ruberò ancora qualche secondo sul tema ma se vogliamo diventare
Più di quanto siamo oggi un'autorità salariale sappiamo insieme che l'obiettivo si raggiunge non soltanto tra verso le politiche contrattuali
Una quota di redistribuzione consistente è data dalle politiche fiscali cosa dice la delega
Mette in discussione la progressività la fa saltare oggettivamente altera la redistribuzione perché i vantaggi sono soltanto per i riti e le persone a reddito medio che rappresentiamo noi verrebbero penalizzate
Fatte
Fate se ne avete voglia l'esercizio di vedere quanta contrattazione in più bisognerebbe esercitare per recuperare quello che attraverso il fisco ci verrebbe tolto
Con elementi redistributivi che alterano
Anche i rapporti sociali perché tolgono i deboli per dare ai ricchi
E noi possiamo accettare e queste due deleghe siano in Parlamento possono procedere come se nulla fosse
Non c'è nessun arresto di queste deleghe
Non c'è nessun impegno a fermarle
E dall'altra parte
Si riaffaccia
L'idea
Con questi balletti in verità un po'stucchevoli soprattutto quelli delle ultime ore
Di
Intervenire diversamente da quanto ipotizzato coi cambiamenti si sono succeduti sul tema della
Di noi sono assolutamente d'accordo
Io non ho consigli da dare a nessuno
Vorrei però che non venisse né banalizzata dei tradotto in caricatura la posizione della mia organizzazione
Alla richiesta per il governo di aprire un confronto di merito la CGIL a posto una condizione
Si stralci dal decreto presente
In Senato la parte che riguarda l'arbitrato e l'articolo diciotto il Governo ha risposto no come ieri ha riconfermato
Uscendo da qui non l'ha detto qui
L'ha detto fuori di qui
Che non avrebbe stralciato
Che non avrebbe stralciato alcunché
A quel punto di fronte al diniego del Governo
La mia organizzazione ha formalizzato la sua indisponibilità ad un negoziato che secondo noi lo dico sommessamente
Senza voler convincere nessuno
Sarebbe profondamente alterato
Dal permanere di una condizione
Che produce effetti sulle stesse parti che negoziano
Non è possibile svolgerà un negoziato efficace per noi per il sindacato
In una condizione alterata
Con un governo che come ha ripetuto può decidere quando come e se intervenire sul punto controverso quello che noi vediamo tutti insieme allora
è indispensabile per noi
Per la mia organizzazione senza dubbio alcuno
Per avere un negoziato sui temi che ci stanno a cuore che questo negoziato si svolga in condizioni di normalità la normalità passa dallo stralcio della parte che riguarda l'arbitrato e l'articolo diciotto
E
Credetemi
Mi sta a cuore come tutti
L'estensione dei diritti verso le persone che non ne hanno il nostro futuro comune di sindacati confederali è dato dalla capacità di mantenere profonda la nostra radice nel lavoro tradizionale ma nel contempo di parlare alle ragazze e ragazzi che hanno attività precarie che hanno rapporti di collaborazione e che non hanno nessun diritto i diritti vanno estesi modulati ma vi chiedo è credibile un sindacato che afferma questa priorità se nel mentre accetta di negoziare con una spada che pende sulla modifica dei diritti di coloro che ne hanno
Io penso di no ed è per questa ragione che considero pur rispettandola l'ipotesi di un negoziato che si fa su quei temi
In presenza del condizionamento di quella delega un'ipotesi pericolosa per tutti
Figuratevi se mi sfugge l'importanza del consenso intorno alle nostre proposte anche di chi sta fuori di noi
Di chi non ha direttamente
Gli interessi che rappresentiamo noi
Più consenso c'è più forti siamo
Ma voi davvero pensate
Che ieri il ministro si sia fatto impressionare dagli argomenti di merito che sono stati sollevati durante la discussione
Io ho avuto la sensazione che sia rimasto molto più impressionato guardandolo da lì dalla reazione che questa sala avuto quando Luigi con determinazione ha detto noi quell'argomento non lo trattiamo e faremo lo sciopero generale se interverrete
La mobilitazione la lotta per noi non sono un esercizio sono sempre
Una scelta impegnativa difficile comporta sacrifici
Ma un sindacato che vuole arrivare a degli obiettivi
Alti deve essere in grado di creare consenso intorno a sé e contemporaneamente di determinare condizioni efficace di lotta
Quando la mia organizzazione ha deciso le sue iniziative per il ventitré di marzo e il cinque di aprile non lo ha fatto certo con l'intenzione di rompere i rapporti con nessuno
Lo ha fatto
Lo ha fatto dopo aver verificato
Lo ha fatto dopo aver verificato che non esistevano in quel momento le condizioni per decidere insieme il da farsi
Io sono
Io sono
Io sono rispettoso della scelta che altri hanno fatto di
Affrontare il merito
Secondo un percorso che non condivido
La mia organizzazione si è assunta una responsabilità
E non si sottrae a questa responsabilità
Ma la mia organizzazione come sempre è pronta a ricercare ipotesi unitarie se
E soltanto quando ci saranno su questi punti delle novità io non le ho intraviste nel comportamento nelle esplicitazioni
Del governo
Poi dice Luigi
Usiamo il pensiero lungo per guardare all'Unità futura bene sono d'accordo ci sono cose nella sua relazione che possono rappresentare
Senza alcun dubbio un terreno impegnativo di ricerca
Le regole comuni quelle che si possono evitare la scelta tra il nulla e la separazione
Regole democratiche da decidere insieme insisto per offrirle al legislatore
Perché è soltanto un atto legislativo da certezza anche agli atti pattizi in questa materia
Ed evita quelle incursioni che prima della legge sul pubblico impiego come sapete in tutti i settori pubblici erano frequenti dannose per i sindacati confederali
Abbiamo tenuto insieme risultati importanti quando siamo stati in grado di presentarci con delle regole
Condivise con una legge
Che ha portato le persone a votare a scegliere e le ha portate a premiare il sindacato confederale
Bisogna rafforzare gli strumenti contrattuali disponibile a ragionarne
Ma se vogliamo diventare autorità salariale
è evidente che non si ottiene questo risultato
Se dall'altra parte
Non c'è
La crescita della nostra capacità di incidenza sui meccanismi redistributivi con quel modello fiscale non ci sarà aumento dalla nostra autorità salariale
E se si volesse l'autorità bisogna contrattare più salario per il non meno e il contratto nazionale in un modello così fatto ha una funzione decisiva
Per difendere Allo stesso modo le condizioni di reddito soprattutto dei più deboli di quelli che in un altro livello sono oggettivamente più esposti
Si è detto nel rispetto tra di noi deve valere anche il superamento della politica del sospetto
Sono d'accordo ma non capisco caro Sorvino come si possono sostenere questa tesi e un minuto dopo falciare l'idea che le scelte di un'organizzazione hanno solo la ragione politica
Non c'è nessuna ragione politica ci sono ragioni sindacali possono non essere condivise
Ma abbiamo indicato un percorso sindacale
Non vorrei scandalizzare
Ma l'obiettivo della CGIL è quello di fare un accordo
è quello di fare un accordo che dia risultati consistenti alle persone che rappresenta
Un accordo che faccia cambiare radicalmente
Le scelte del governo in materia di diritti di fisco e di pensioni
Che non ho dubbi
Non ho dubbi che anche questa sia la vostra intenzione
Ne sono così convinto che non ho giudicato un percorso che non condivido
Come una scelta favorevole ad altri chiedo lo stesso rispetto
Il rispetto
Il rispetto a chi ha peraltro nel proprio passato
Tanti elementi di condivisione
Luigi ha rivendicato compassione come giusto in queste circostanze il valore del riformismo
Io penso che il riformismo sia un albero comune delle grandi organizzazioni confederali italiana
Quello cattolico quello socialista come quello di estrazione marxista
E che il riferimento al riformismo alle sue pratiche alle sue regole
Sia la condizione che ci può aiutare
Per guardare insieme serenamente ad un percorso unitario
Utilizzando il pensiero lungo dell'unità
E cercando
Nel mentre di consolidare
Una prassi nella quale la dialettica ossa e debba essere considerata come un valore
Le opinioni diverse come una parte di un processo
E non come la condizione di una divisione
Esattamente come voi sarete in campo con le vostre iniziative
La CGIL starà con le sue
Rispetteremo le vostre
Così come chiediamo la stessa attenzione e lo stesso rispetto alle nostre e siamo pronti
Se ci sono novità come è sempre stato a discuterne insieme per ricercare la condizione per un futuro migliore per le nostre reciproche organizzazioni
Vedete
Mi sono spesso sentito rivolgere
L'accusa
Di guardare poco L'Unità
Si dice lo si è detto ancora qui qualche minuto fa per ragioni politiche
Non commento questa affermazione
Voglio soltanto dirvi
Che ahimè
Ho letta dici è passato in un luogo di lavoro quando eravamo divisi
E ha conosciuto quei momenti esattamente come ha conosciuto poi quelli belli ed esaltanti dell'unità
Ma chi di voi almeno alla mia età gli altri sono possono far raccontare
Sa che quell'unità non è mai stata costruita in astratto ha sempre avuto una discussione appassionata di merito così come di volta in volta la scelta di uno strumento di iniziativa o un'altra scelta di lotta non è mai astratta
Non è mai collegata per i sindacati confederali ad esigenze di altri parliamo delle donne e degli uomini che vogliamo rappresentare e per questo siamo titolati dal loro consenso ad un confronto nel quale il
Evito sia sempre il centro della nostra fatica quotidiana e dunque abbiamo insieme una dura condanna
Ma bella
Quella di ricercare compassione le ragioni dell'unità
Partendo dalle ragioni del rispetto ho voluto qui senza infingimenti
Non ero alla ricerca
Di un facile consenso per poi comportarmi diversamente domani
Lo può fare un ministro
Non capiterà mai al segretario della CGIL per questo gli ho voluto rappresentare
L'opinione della mia organizzazione considerate la franchezza come il più alto segno di rispetto vesto rosso all'organizzazione
La parola
Acquieta l'amarezza
Io amo Carmelo siamo concludere positivamente i lavori di oggi
Anche perché per ragioni pratiche dovendo prendere un aereo fra poco
Diciamo la navicelle considerazione che avevo preparato che lascerò da parte
E cercherò di esprimere in tempi abbastanza rapidi mio punto di vista
Visto il tempo modestissimo che ho a disposizione
Io prima di fare alcuna riflessione cento come subire non ed avere il piacere
De trasmettermi un mio sentimenti io sono Conte
Terzo Congresso sono contento sono contento quanto e più dei congressi a cui partecipavo da protagonista
Sono
Sono contento perché
Abbiamo dovuta ascoltato una relazione che oltre a essere Benedetta ben scritta del raccontata e pieno di contenuti c'ha un pregio
Per me fondamentale
In questa
Fase di dibattito del nostro Paese ha il pregio dell'estrema chiarezza
Il guardate
C'è un punto che forse io sopra Baudo
Ma non vorrei che altri lo sottovalutasse o che tutte assieme lo sottovalutassimo
In ogni congresso è naturale ci si arriva chi arriva col mal di pancia che col mal di testa chi sorridendo via o fuori che chi è incavolato
Poi si arriva al Congresso che il momento dalla verità
Il momento è la verità novantanove volte su cento all'interno
Perché c'è una verità esterna che conosciuta
Questo è stato un momento della verità anche esterno
Perché solo chi non ha ascoltato
La relazione
O peggio chi non la vuole sentire
Può permettersi il lusso
Di continuare in quello che è avvenuto in questi giorni
Perché nella relazione ha fatto una smentita pubblica
Inequivocabile
Dei tanti soggetti che in giro per le stanze del potere pure del pater
Raccontano del sindacato compresa la UIL senza essere stato autorizzato da nessuno
Voi pensate
Voi pensate che una volta non molto tempo fa ho conosciuto una persona che spiegava meno a cui bisogna contava with
Io veramente non sapevo se era un matto o un provocatore
Non essendo in condizione di decifrare il tema ha preferito non rispondere far finta di non sentire
Dopo questa relazione in nessuna stanza
Dentro e fuori Italia
Qualcuno può andare a raccontare alla UIL
Uno legge la relazione vedete battezza esattamente corse aumenta
Che risponde anche all'altro quesito
Vedete nel discorso di Luigi e negli interventi Patti da Pezzotta e Cofferati è venuto fuori con forza il discorso del bipolarismo
Si va consolidando è una condizione reale del nostro Paese tutto vero tutto perfetto poi sullo sfondo compare l'ipotesi
Che io considererei un pericolo mortale per il sindacalismo italiano
Del bipolarismo sociale
Ecco nella storia della UIL
Nella storia della UIL e non ci debbono essere equivoci
Non ci sono stati in passato non ci sono nel presente non ci debbano essere in futuro nella storia della UIL
Il lumicino numeriche contano sono i numeri dispari
O uno oltre
Non esiste
Non esiste
Non esiste un numero intermedi io
E lo dico anche per egoismo di organizzazione visto che sono un militante inguaribili e noccioli innamorato a voi
Lo dico per egoismo di organizzazione perché nel caso di un falso montato inaccettabile vivo realismo
Solo per questione di numeri e non per questioni di cultura politica noi saremo sempre seconda un altro
E voi sapete che l'ammissione da voi che rispetta i numeri
E stato è sempre quella di non essere seconda a nessuno nella progettazione politica
Quindi il depurare lirismo ENAS strada attraverso la quale
Soggetti si vogliono contare
Fare l'esibizione muscolare
Cioè l'esatto contrario
Di quella che è la storia
Ed è la realtà vela cui del sindacato del riformismo italiano
E questo è stato ribadito
E esplicitamente
Per noi
I numeri che contano solo i numeri dieci
C'abbiamo una situazione che è veramente
Per le persona normale non è che sia così facile capire questo dibattito riceve cioè una persona a meno che non sia come dire
Che riesce a leggere tra le pieghe diedri muri non è che si capisca esattamente il dibattito che c'è in questo momento il nostro Paese e si capisce poco per la semplice ragione terrà premesse comune a tutte e tre
Cioè non è che dice ecco per restare di valore del merito a cui si faceva riferimento Sergio Savino Pezzotta che è l'elemento chiave
Dico merito e per cortesia voi mi conoscete tutti
Sapete come la penso che la vede come a dire che a volte cedo pure nella chiarezza
Io sono contrario a parlare di politica
Di uso sindacale dalla politica guardate esportiamo parlano sì di tanta argomenta Sergio ne ha fatto un elenco infinito
Che è realizzato in termini lega dovrebbe portare la rivoluzione
Per me oggi appunto vero
E riguarda la delega il punto vero Provera era quello il più doloroso quel numero infausto
Il numero diciotto si dice va be'l'azione e politica ho sentito Polo compagni amici che hanno protestato attenzione
La mettiamo leggo sul piano giusto
Sindacale guardate che sta questi ormoni nata oggi
La CGIL con l'attuale segretario generale
Attaccato D'Alema quando fece una proposta modesta sull'articolo diciotto
Attaccato sulla
Attaccato la UIL ma che la fine del mondo sbagliando tre volte cinque volte sulla nostra proposta
Che aveva il merito di non toccare l'articolo diciotto
Di non toccare nessuno dei diritti nursery anzi anzi preparava la prospettiva dall'allargamento di questi diritti
A qualcuno poteva pensare che Cambiasso opinione ora
è una storia lunga ed allora ed allora attacca del centrosinistra
Attaccato la UIL
Attacca il centrodestra
Se la categoria è quella della lettura politica
Savona mettiamo accinge
Tra destra e sinistra guardate Testore Busse Antigua vitale s'impone lo volevano sempre la democrazia cristiana
Dicendo guarda a destra c'è visse rispondevano noi guardiamo in alto
E è
Il che
Il che il che
E e può essere un'esercitazione interessante la cosa molto interessante per gli esercizi spirituali forse sarebbe bene che li facessero anche qualcuno nel sindacato ma non è una categoria politica
Non c'è e un'accusa di politicità che abbia sostanza
C'è un problema concreto di ordine sindacale
Che è di merito
Ma riguarda anche i comportamenti di merito
Io come è successo tante volte in passato
Poi ormai ho indossato sto vestito di predicatore pacifista
Quindi
Figuratevi che violenza faccia a me stesso che parla di pace decide va
Avrebbe indossato questo vestito
E mi rivolgo all'unica persona la quale sulla qua non posso avere influenza ma amichevolmente posso chiedere qualcosa mi riferisco al nostro segretario generale
Perché è una cosa semplice caro Luigi
Ancora una volta tu devi collocare la UIL lume traguardo
Deve metterlo metodo davanti
Mettendo non dica le spalle di silenzio perché impossibile mettendo Bramante sulla strada
Della ricerca di un rapporto unitario che non è una varietà eventuale
Non è una marea di eventuali è una cosa complicata
è una cosa obbligata
E siccome avendo seguito il dibattito personalmente sono convinto
E vi giuro che non lo dico per tipo seria
Che noi abbiamo qualche ragione in più rispetto a CISL e UIL
Per rimetterle a CISL e CGIL beh carriera tali da abbiamo qualche ragione in più
Per esercitare non per rivendicare questo ruolo
No dobbiamo
Condurlo fino in fondo
Perché altrimenti arriviamo
A situazione veramente indigeribile per un'organizzazione l'Alice laica riformista socialista
Cioè la condizione di affidare ad altri il nostro destino questo non è possibile
Perché vedete anche qua
Fra chi vuole trattare
Avendo termini ponti invalicabili
E chi prende atto che i punti di dolore c'erano e resta né quindi bisogna lottare bisogna scioperare
C'è una questione che non possiamo delegare a nessun altro a nessuno
Cosa facciamo fra di noi
Ecco se si dice ad esempio
Che ce l'hanno disponibilità alla ripresa militare a condizione che
Cambiano le situazioni esterne
Dare al governo la responsabilità di aver provocato una tensione e la cosa
Dare al governo un potere improprio di decide il nostro listino e Dario nervoso un poco diversa
E allora ed allora
Ed allora queste ENAM materia che non possiamo delegare a nessuno
Fino al punto di dire che si per caso dovessimo registrare
Dei dissensi insuperabili
Allora abbiamo il dovere avete il dovere io chiedo al mio segretario generale di assumersi questo onere di cercare almeno un accordo sul disaccordo
Come si gestisce il disaccordo come si arriva al giorno dopo
Chiedo al mio segretario generale di imporre oggi un problema che domani non sarà più risolvibile se si arriva al cinque aprile che succede in Italia
Che succede nel sindacato che succede nei luoghi di lavoro che succede nei rapporti politici che succede anche nei rapporti interpersonali cioè si arriva a quella data
No non è
Non è una materia non è una materia che si possa affrontare
Dice lasciamo scorrere il tempo
Il tempo è contro di noi
Non posso correre
A voi
Il segretario generale Powell aveva da tempo assunto l'iniziativa per dire vediamoci
Riconfermati ferma ad un giorno un jobber ma per il Parma
Perché si è ci arriva da certa appuntamenti
Con i punti interrogativi del che succede
Il giorno dopo la malattia non la guarisce più nessuno
E guardate male siamo un Paese che di firme ne ha fatti tanti io ne ho visti tanti per la verità qualcuno pure girato
E so so
Cosa avviene
E siccome
Il problema del giorno dopo
è stato un problema che ha interessato
I grandi dirigente del nostro recente passato unirla CGIL la CISL
Io ho vissuto nei particolari
La rottura dell'ottantaquattro
Il referendum ottantacinque
Quindi i suoi punti di asprezza
Solo i punti di accordo formale sui punti di accordo reale
Sempre pensando al dono dopo e senza mai delegare ad altri
Responsabilità che sono proprio
Se noi dobbiamo chiedere qualcosa al governo
E io mi sentirei di chiedere una cosa molto semplice
Il governo alla già dal sindacato una sfida modesta come quelle modeste
Il governo deve essere più ambizioso
Se vuole
Le riforme che servono
Allora il terreno è un altro c'è un grande blocco
Di atti che riguardano il sostegno
Alla produzione lo sviluppo
C'è un grande blocco per le mani del problema il mercato lavoro dei gol conosce animali che dobbiamo modificare
E in questo c'è un piccolo particolare di cui nessuno parla stranamente forse perché considerato
Così una questione marginale
L'Europa ha fatto una raccomandazione sul valore
Del lavoro stabile
La poi se la più grande rivoluzione
Politico culturale del nostro continente rispetto ad altri modelli che esistono nel mondo
Ma siccome non possono garantirlo le aziende perché altrimenti non ci sarebbe più libero mercato
Vuol dire che noi dobbiamo pensare a un modello di società in cui
Il diritto di cittadinanza sociale
Deve essere il fulcro di questo sistema
Che garantisce alle persone la dignità del lavoro anche nell'interruzione fra un lavoro e l'altro
Queste queste sono materie
Che si parla di cui si parla la lontana come se fossero non sono materie già di oggi e questi nel suo blog il secondo blocco Paul c'è il terzo
Del disegno non lo stato sociale
Non fin quando non sapremo o se doveri e responsabilità di solida lieta verso chi ha bisogno
E diritti
Di chi ha prodotto e produce fin quando non sapremo esattamente così e lune cos'è l'atto
Non risponderemo ai lavoratori a coloro che lavorano
Non rispondiamo a quelli che hanno smesso di lavorare sono titolari diritti non rispondiamo ai giovani
Che tenta né spero di lavorare anche loro titolari di diritti di questa cittadinanza sociale
Quindi sono tre blocchi
Se sì
Se vuole cambiare l'Italia in profondità
Io dico che il governo il governo ha la forza l'autorità non non perde né dignità deve onore
Non c'è bisogno di dire io stralcio quella cosa che sembra è un po'il mega ma anche ministro la stessa parola già in passato
Basta
Come sto dicendo da tempo naturalmente inascoltato
E faccio un incontro con le parti sociali e metta sul tavolo le riforme vere che pesanti per il sindacato e
Più di corpose del sindacato
Però diverso da quello che ci sta
Metta sul campo il progetto di riforma vera a cominciare dal Mezzogiorno come ricordava Pezzotta
E dicendo che le deleghe del contenzioso siccome rendono impossibile le riforme con la coesione sociale vengo mandati via non sospensione eliminate
Ma non per un atto di debolezza
Battere un atto di forza
Un riformista del governo italiano
Cambia tavolo
Questa e la strada in cui non deve essere chiesto rinunce
Deve essere chieste ciascuno di misurarsi con se stesse cose le proprie responsabilità
Guardate
Possibilità di mettere bandierine nelle collinette magari con spargimento di sangue le conosciamo
Parlo San Brizio metaforico le conosciamo fa parte anche verso la storia ma son Manderino e con in mente
Qua non sappiamo che le cose vere vede vero è quello che pensano che Carmen si fanno in cordata
Si scalano le montagne in cordata noi dal novantadue anno mandarlo dell'ex mia personale esperienza novantadue novantanove ogni anno
C'era una montagna da scalare
In alcuni periodi erano montagne pieni di insidie ed anche di pericolo
Eppure
La UIL la CGIL la CISL
Litigando lottando e spesso concertando con il Governo ripresi
Ogni anno queste spontanea l'abbiamo scalate
E se oggi abbiamo in tutti in tasca come lei euro
Nessuno si deve dimenticare non lo dico anche qua per paggio nessuno si deve dimenticare che senza la UIL e la CGIL la CISL lei euro in Italia non ci sarebbe stato non ci sarebbe stato nel mille novecentonovantotto
è questi Doyen avvenuto
Litigando fra noi
Contrastando ci sui contenuti
Ma realizzando l'unità
Di cui la concertazione è stato uno dei punti di forza
Ed allora
Se il governo voleva cambiare Alitalia io sono d'accordo sono convinto che il sindacato sarà schierato per il cambiamento
Se vuole cambiare in meglio siamo tutti schierati per l'unico problema deve stare attento soprattutto il rapporto fra il sindacato impresa ed il meglio di uno non sa il peggio dell'altro perché questo non riforma non cambia e non c'è nemmeno unità ma detto questo
Se questa è la sfida
All'articolo diciotto è un centro del
C'era appunto la Baldini abbia alcuno ma non è il cambiamento ecco se il governo e io ci credo
Io ci credo
Vuole realizzare il cambiamento
Le condizioni del cambiamento ci stanno passando da una grande sfida
Verso il riformismo sindacale italiano rappresentato da quella CGIL e CISL
Di cui hanno dato ampia prova
Lui CGIL Cil debbano essere spirati
Su un terreno meno conflittuale
Ma più impegnativo di quello che oggi cioè
E io mi auguro che il Governo invece di sospendere
L'esecuzione uso un termine in chiaro
Cambi la materia della discussione
Locande per qualcosa di più importante
Più importante per l'Italia è più impegnativo
Per il sindacato
Dopodiché
Va detto all'inizio che sono contento e concludo dicendo che sono contento anche per un'altra ragione
C'è pure qualche pizzico
Personale in queste cose
Fino a ieri
Luigi
Era spesso chiamato ingiustamente il candidato di Larizza
Anzi prima del pubblico dopo un giornale stessa tuta dette ex pupillo non è mai stato pupillo prima non so come dentata ex dopo però però era anche all'interno da quindici il candidato di Larizza
Io pure sosta determina del bel mondo
E caricato di Larizza
Parlo di eventi e congressi è il momento della verità
è il momento è valida dà la risposta più giusta
Io non so se Luigi entrando qua dentro come candidato di Larizza
So che sta uscendo
Come il segretario generale vostro il mio di tutta la UE
I lavori riprenderanno alle tre
Colpiva alle spalle sta arrivando
Tra lo sbigottimento
Significa che per questa apertura difficile vediamo un minuto in più di tempo
Si prepari Castagna
Da questo punto del dibattito congressuale credo che di grandi novità si è un po'difficile introdurre nella nella discussione però ritengo doveroso portare un contributo diciamo di di esperienza di valutazione di sensibilità in questa fase così delicata
Io devo prima di tutto confessare un dato e cioè che sono soddisfatto della piega che sta prendendo questo congresso
Per la qualità del dibattito della della relazione degli interventi della franchezza che ha caratterizzato questo nostro dibattito non soltanto da parte dei nostri ospiti ma anche da parte dei delegati
Mi aspettavo da questo congresso ciò che sta emergendo
E cioè la Consegna diciamo della chiave di lettura dei fenomeni di trasformazione che abbia minato
Personalmente io non mi aspettavo da questo congresso la risoluzione o una proposta di risoluzione di delle tante questioni che noi abbiamo sul tappeto
Mi aspettavo punto questa chiave di lettura
Una nuova gerarchia di valori la riscoperta dei principi di fondo che hanno caratterizzato la nostra azione sindacale nel corso di questi anni
Il Paese sta davvero cambiando
E assieme al paese ci piaccia o meno stiamo cambiando anche noi
Forse non ce ne accorgiamo ma questo credo sia un dato di fatto stiamo cambiando un pochettino tutti
Quando attorno a noi aumentano i personalismi
Quando attorno a noi diminuiscono le certezze da un mentono i timori quando attorno a noi diminuisce la socialità in omaggio ad un mercato sempre più sfrenato
Siamo di fronte ad una nuova gerarchia di valori quindi che alla stessa gerarchia di valore che ha determinato l'esito elettorale
Noi dobbiamo riscoprire il dibattito di questi giorni
E sono certo le conclusione che riusciremo a trarre ci daranno una chiave di lettura che ci permetterà di affrontare il futuro e questa chiave di lettura questa nuova gerarchia dei valori la legittimazione più forte alla nostra funzione
E su ogni questione noi abbiamo bisogno di avere chiara la nostra missione e la nostra funzione
L'abbiamo detto esiste una flessibilità buona che è quella contrattata che è quella che può aumentare le opportunità che è quella negoziata che è quella che sa corrispondere all'interno di questo schema le stesse esigenze produttive
C'è poi una flessibilità cattiva che è quella che ci vogliono proporre quella che aumenta lo sfruttamento che vuole la disarticolazione del mercato del lavoro che vuole il contenimento del costo del lavoro
E anche sulla grande questione della riforma del mercato del lavoro non sappiamo che sono grandi l'opportunità ma ci sono anche grandi grandi rischi
Guardate può sembrare una banalità ma la voglio dire lo stesso
Io sono fermamente convinto che c'è Errani sei e ci sarà sempre una grande differenza fra destra e sinistra
Non tanto nella semplice individuazione dei problemi ma sulla capacità di Rispoli di risolvere quei problemi
Noi abbiamo ci siamo dati un bello slogan più valore al lavoro
Qualcuno ci ha risposto proponendo C ventiquattro mesi di salario per pagare un licenziamento senza giusta causa
è evidente che siamo su due piani Diversi nell'affrontare le questioni che abbiamo sul tappeto
Da una parte i valori alti della coesione sociale dall'altra l'omaggio sempre e comunque al mercato
Però questa nuova fase si apre anche delle grandi responsabilità noi dovremmo avere la capacità di coprire tutti gli spazi contrattuale che abbiamo di fronte a tutti i livelli
Questa chiave di lettura che dicevo sta emergendo che vedo sta emergendo dal nostro congresso ci consegna quindi delle grande responsabilità la dovremo saper usare a tutti i livelli
E faccio solo un esempio nella mia regione in Emilia Romagna
Il Consiglio regionale con una maggioranza del novantacinque per cento tre anni fa aveva proposto una legge sul diritto allo studio che dava più soldi ai ragazzi che andavano nelle scuole private rispetto a quelle che andavano nelle scuole pubbliche
Noi come UIL udite udite assieme a Rifondazione comunista un comitato scuole costituzione abbiamo iniziato la raccolta delle firme per la modifica di quella legge
E prima che il referendum fosse indetto perché sapevamo che comunque avremmo vinto la nostra regione ha modificato quella legge
E da quest'anno con quest'anno scolastico nella nostra regione gli allievi che ne hanno diritto avranno una un assegno di studio di mille euro pari sia coloro che vanno nelle scuole private sia che vanno nelle scuole pubbliche come legge sul diritto allo studio
Questa battaglia l'abbiamo fatta da soli la CGIL pensava ad altro in quell'occasione
Voglio dire ho fatto questo esempio porti soltanto per richiamare l'esigenza appunto di ricoprire di cogliere tutte le occasioni di azione che noi abbiamo davanti abbiamo anche proposto un nuovo rapporto più intenso all'interno dei luoghi di lavoro fra CGIL CISL e UIL noi pensiamo che nei luoghi di lavoro sia possibile creare una serie di opportunità di rappresentanza per i lavoratori l'RSV
Lerna Ls ma anche generalizzare il delegato sociale ma anche del generalizzare delegato alla formazione professionale noi pensiamo che queste siano opportunità la nostra portata c'è poi il grande la grande questione della riforma costituzionale del Titolo quinto dalla Costituzione
Noi intendiamo leggere il federalismo come una grande occasione per tutti
Si è aperta una fase complessa sotto certi punti di vista anche confusa ma noi dobbiamo essere in grado di presidiare quella frontiera della trasformazione istituzionale noi se riusciremo a presidiarla con le nostre proposte i nostri contenuti noi potremmo evitare lo sfondamento sui grandi temi che più ci stanno a cuore quello dello stato sociale dei diritti del mercato del lavoro
E se saremo capaci se saremo bravi noi potremmo anche evitare
Che le scelte che si profilano a livello nazionale creino dei gravi danni sempre su queste questioni
E noi potremo correggere con un buon utilizzo di quegli strumenti i tentativi che ci sono da parte del Governo nazionale dalla sanità mercato dal lavoro la scuola la formazione professionale e sull'articolo diciotto
Io sono soddisfatto anche del fatto che il dibattito che ha caratterizzato questi due giorni non ci ha consegnato una disputa esclusiva su questo tema
No no
Posso garantire che sono enormi c'è un super attivismo dalla CGIL su tutto il fronte
Ma guardate la domanda vera alla quale noi dobbiamo rispondere questa condividiamo o no le posizioni che autonomamente e ci siamo dati su tutte le grandi questioni compresa questa
E io le condivido le posizioni dalla nostra organizzazione
E non mi preoccupa di quanto sia difficile sostenerle anche nel rapporto diretto se vogliamo forse soprattutto nel rapporto diretto con con i lavoratori
Noi sappiamo bene che la nostra posizione non può essere dettata Ned al governo né dall'opposizione né dalla CGIL né dalla CISL
E non dobbiamo avere nessuna paura nel sostenere fino in fondo le nostre posizioni
Perché abbiamo buoni argomenti li abbiamo avuti in passato li stiamo ridefinendo in questa fase proprio per sostenere le nostre posizione
E come Saint poi alla fine si riduce a questo
Come sempre sappiamo bene che è in atto una grande battaglia
La ricollocazione del potere e sempre riferito all'articolo diciotto io penso che noi abbiamo avuto la capacità rilanciando ufficialmente da questa sede il referendum nel caso il governo intendesse andare avanti di guardare oltre il cinque aprile
Dico una cosa in più
Io penso che nell'ambito delle opportunità offerte dalla modifica del Titolo quinto della Costituzione noi avremo l'opportunità e vi garantisco che nella mia regione faremo l'impossibile perché ciò avvenga affinché nell'ambito delle possibilità delle potestà offerta la legislazione regionale nelle regioni dove possibile i Consigli regionali reintroduca no reintroducono quello che a livello nazionale intendono togliere
Intendo noto
Ed è una battaglia che dovremmo fare a tutti i livelli e mettere ognuno tutte le forze politiche sociali ed istituzionali di fronte alle proprie responsabilità queste il contributo che noi diamo al dopo cinque di aprire dicevo ed ho finito come sempre è in atto una grande e democratica battaglia per ricollocare il potere noi ci siamo abituati a queste grandi battaglie noi le affrontiamo con le nostre idee e con la nostra voglia di fare e noi abbiamo la convinzione che nell'ambito di questa battaglia di questa redistribuzione del potere il nostro unico punto di riferimento non può che essere quello che una fetta crescente di potere di rappresentare i rappresentanti tra e di diritti deve deve essere riservata ai lavoratori vi ringrazio
Castagna sempre
Cambio
Sì Street augurandosi la più ampia convergenza di opinioni ci scrivono ci si deve associazione dipendenti laici vaticani
Si scrive il collega mo'Mucciarelli al quale facciamo gli auguri perché un improvviso contrattempo di salute non ha potuto partecipare Mastella la parola Castelli
Ma compagne e compagni
Credo
Condivido anche le corse
Detto in premessa da Denis che intervenire in questo momento del congresso
Chiaramente non si può tener conto non tener conto di tutta una serie di questioni importanti che sono state poste anch'io sono fortemente motivato
Dal modo di come la UIL attraverso la relazione dal segretario Angeletti e questo dibattito congressuale si pone al centro dell'attenzione del nostro paese e ritengo che le questioni problemi che sono stati messi al centro dell'attenzione dalla relazione dal dibattito siano i veri problemi che una grande organizzazione di massa deve porsi relativamente al presente e al futuro
Di questo nostro paese argomenti quali il terrorismo la globalizzazione
Il modello di società giusta il rapporto con CGIL CISL UIL e ruolo del sindacato in questa società che è stato sottolineato cambia rapidamente
Sono state al centro anche nei nostri dibattiti congressuali delle Camere sindacale del dei congressi di categoria e delle unioni regionali io credo che ci sia bisogno ebbene è stato fatto nella attenta e interessante anche riflessione
Che tutto ieri è interessato autorevoli esponenti anche di livello internazionale su quello che deve essere il ruolo dell'Europa all'interno
Di questi grandi problemi che affliggono da una parte del Paese pensiamo ai problemi
Derivanti dalla dalle guerre e dalla miseria dalla fame nel mondo dai problemi dell'ambiente questioni di grande rilevanza che necessitano
Di un salto qualitativo anche da parte del nostro paese non è possibile più rinchiudersi all'interno del ristretto ambito nazionali anche se c'è ahimè da sottolineare che siamo ancora lontani dal CIO cioè siamo ancora lontani da quel sentimento europeo che dovrebbe invece guidare il nostro paese io penso che l'Italia rischia di apparire uno dei paesi più lontani dal sentimento europeo stante nei fallimenti che dichiarazione del ministro alla devolution Bossi credo che invece in questa situazione internazionale
Europea più che di parole roboanti e farneticante ci sia bisogno di ingaggiare una vera itinerante lotta per la pace
E la democrazia è in uno scenario quindi europeo così complesso
è importante il ruolo che il nostro Paese dovrebbe svolgerle per la verità è stato benedetto dalla relazione degli interventi che le iniziative del governo in materia sia di giustizia
Anche nel campo dell'economia non sembrano andare nella direzione giusta per non parlare poi del libro bianco del ministro Maroni dove non ricordo nulla perché è stato ben delineato nell'argomentazione dal nostro segretario generale Luigi Angeletti certo che quelle proposte
Le proposte più solo ancora sul tappeto perché fanno parte di quelle contenute nel sul piano non sul giornale
Rappresenta uno forme regressive delle conquiste dei diritti del mondo del lavoro rispetto alle quali il sindacato affatto bene a proclamare scioperi iniziative di carattere generale così come è stato giusto e sacrosanto dichiara dell'inviolabilità dell'articolo diciotto e l'indisponibilità totale a discutere su questo tema lo abbiamo seguito il ministro Maroni i giornali
Oggi tutti i quotidiani nazionali
Hanno riportato di questo piccolo passo indietro però staremo a vedere povero la bontà anche della volontà del ministro e complessivamente dal Governo su questa delicata materia io sono la medicato
Mi dispiace
Che questo argomento comunque dove è stato benedetto e ben chiarito che non esistono abbiamo sentito Pezzotta Cofferati dove non esistono differenze tra noi della UIL la CGIL la CISL tutto per diventato comunque un elemento di divisione aggiungerei di carattere tattico io prendo penso
Che un sindacato che tutela gli interessi dei lavoratori nel momento in cui senza mezzi termini
Dichiara così come ha fatto lance letti di disponibilità di soltanto io a discutere dell'articolo diciotto e l'attivazione automatica
Dello sciopero generale qualora il governo intenda procedere o sulla modifiche quest'articolo altresì anche il diritto alzando il tiro così come Angeletti ha ricordato la sua relazione di dover affrontate il resto degli importanti argomenti che sono aperti nel confronto col Governo è un problema è un argomento importante che è stato anche ricamato all'attenzione congressuale che io voglio riprendere quello del Mezzogiorno
E problemi del cambiamento
Problemi quali nuovi mestieri del mondo del lavoro che cambia incalzato come dalle tecnologie ai nuovi bisogni delle nuove generazioni nuovi saperi che sempre più si affacciano prepotentemente le questioni dello sviluppo del Sud richiedono un sindacato forte che contratta e vince
Sul Mezzogiorno il sindacato così come la politica dei governi a mio avviso si gioca una partita importante decisiva
Nel mezzogiorno di oggi non è quello di tanti anni fa
In questi ultimi anni il Sud ha registrato notevoli passi in avanti
Ma nonostante il miglioramento avvenuto la distanza tra il sud e il centro dal nodo rimane elevata con trentatré punti percentuale di ritardo pro-capite
Anche il tasso di occupazione resta di circa dodici punti inferiore al resto del Paese mentre il tasso di disoccupazione e quadro poco seppur sia diminuito nell'ultimo anno di solo due punti il problema allora è quello di accelerare i processi già in atto puntando all'attrazione degli investimenti dall'esterno verbali a Lulli cinque possono in tempi relativamente brevi porta dagli interventi di reddito e di occupazione
Ma in tale direzione non è certamente favole
Non è certamente favorevole alla Tremonti bis
E uniformando la convenienza fiscale a reinvestire gli utili di impresa ed hanno due parti del Paese
Irrealtà incentiva le aziende italiane a rimanere della realtà in cui opera non favorendo quel sano spostamento che ha portato grandi soddisfazioni a chi lo ha effettuato per la disponibilità di spazi di personale formato oltre che di un clima favorevole io credo che particolarmente su questo punto la UIL debba caratterizzarsi in quando più di altri ha dimostrato di avere idee progetti programmi
L'iniziativa di Napoli sui problemi del Mezzogiorno ha rappresentato un momento di alta qualità di analisi e di proposta
E necessario ripartire da quei contenuti per predisporre una forte iniziativa possibilmente unitaria nei confronti del governo
L'idea di legare lo sviluppo del Mezzogiorno al sistema Paese per dare a questo Paese un ruolo importante e strategico nell'Europa e del mondo depresso il filo conduttore della nostra politica sindacale
Sul resto delle questioni e mi avvio a concludere
La relazione di Angeletti ha tracciato percorse impostazioni di indubbia qualità e di grande respiro culturale
Ha ragione il segretario generale quando sul valore del lavoro lancia una vera e propria sfida culturale in un Paese attraversato da profonde lacerazioni da un sistema politico ed elettorale imperfetto da una profonda crisi di identità della sinistra
Il sindacato la quello non può e non deve farsi coinvolgere da processi e fenomeni involutivo
Il sindacato e la guida in particolare ha il dovere di rafforzare la sua strategia edili adeguare il suo modello organizzativo
Per meglio comprendere rispondere alle attese presenti nel mondo del lavoro e più complessivamente della società
Un sindacato che preferisce rinchiudersi nel recinto del lavoro pubblico e delle grandi aziende un sindacato destinato nel medio nel lungo termine ha declinato in termini di rappresentanza e di rappresentatività ci sono milioni di lavoratori che noi non rappresentiamo e verso il quale è necessario offrire una politica sindacale adeguata alle loro esigenze
Mettendo in campo nuove tutele e nuove garanzia questa quelli che negli anni assai umbre saputo dimostrare di essere un'organizzazione attenda i cambiamenti della società
E che spesse volte anticipato i processi evolutivi anche questa volta saprà dare un grande contributo per la costruzione di un modello di società capace di strapparlo di saper coniugare bisogni di tipo tradizionale con esigenze nuove e meglio rispondenti alla qualità della domanda che proviene dal mondo dei nuovi lavori e dal sistema Paese nel suo complesso
Angeletti che è uomo di grande qualità e di grande spessore culturale
Ha dimostrato in questi circa due anni di essere una guida assicura e autorevole di una grande organizzazione di massa
Che rimane l'unica vera grande forza riformista
In un paese dove il riformismo e diventato per molte forze politiche una sorta di luogo molto frequentato ma poco praticato viva la cui
Grazie Castagna la parola pugliese
Ma compagni ed amici
Io ritengo che la relazione di Angeletti che condivido abbia il merito di essere puntuale e chiara
Sotto tutti i punti di vista e soprattutto nelle inquadrare nel fotografare in maniera precisa corse oggi la UIL e quali sono le strategie
E i problemi che intende portare avanti
Quindi oggi la nostra è un'organizzazione che guarda in faccia la realtà e la realtà
Che dice che con il tredici maggio si è affermato il bipolarismo e che in Italia c'è una maggioranza e un governo che dureranno per l'intera legislatura e quindi la UIL di fronte a questo problema
Realizza una propria strategia per affrontare questo governo per l'intera legislatura un Governo ed una maggioranza che vogliono cambiare il modello di società
Il libro bianco del ministro Maroni va ricordato praticamente ci da l'esatta immagine di un altro modello di società che vogliono realizzare del nostro Paese
Dallo stato sociale alla scuola alla sanità sono corse completamente diverse da come sono viste nella relazione di Luigi quindi e giusto pertanto realizzare una strategia di largo lungo respiro perché praticamente ci sono molte battaglie che noi dobbiamo affrontare e che dobbiamo vincere dobbiamo portare avanti una nostra piattaforma una piattaforma di proposte che ci faccia uscire dalla difensiva nella quale oggi noi ci troviamo è il tema di questo congresso
Più valore alla lavoro praticamente è un tema che già praticamente segna in maniera chiara e completa il programma della nostra organizzazione del lavoro
Ma più valore al lavoro l'ossida innanzitutto se si dà lavoro a chi non c'era
E in Italia noi abbiamo quasi due milioni e mezzo di disoccupati
Disoccupati che ancora sono tanti e sono troppi quando questi sono tutti quasi tutti concentrati del Mezzogiorno d'Italia
Non si crea certamente occupazione modificando l'articolo diciotto l'ha detto lo stesso Ministro Maroni
Che ci sono cento casi all'anno che interessano l'articolo diciotto
Mentre voglio ricordare dall'altro lato che in Italia ci sono due milioni di lavoratori impala subordinati che lavorano nelle fabbriche e senza alcun retroterra senza poter ricorrere all'articolo diciotto motivo per cui è proprio vero che l'articolo diciotto
Non tolto o ma deve essere esteso anche a questa platea di lavoratori che in qualsiasi momento possono essere licenziati dai padroni
E allora noi dobbiamo operare in tale direzione altroché flessibilità di le sensibilità il suo ed è troppa nel nostro Paese
E a questi lavoratori noi dobbiamo dare anche a loro le garanzie che essi non hanno non è tollerabile che ai giovani Sipri vino dell'articolo diciotto
Che con la decontribuzione previdenziale prevista dalla delega sul lavoro gli si tolga radicalmente la previdenza
è un futuro pensionistico non si può operare in tale direzione
Generare insicurezza sociale nei giovani è grave non soltanto per le nuove generazioni ma per l'intera collettività del Paese
Ciò provoca disperazione frustrazione
Esasperazione
Quando ai giovani si lega Nord diritti elementari certezze per il loro futuro essi non trovano poi il riferimento non è nei partiti bene al sindacato
è il pericolo vero a quel punto si è terrorismo è il terrorismo quindi è qui credo si può creare il governo deve stare attento non sono i girotondi che approvano il terrorismo nel nostro Paese questo lo devono sapere tutti e in maniera molto chiara
Immaginare poiché si crei nuova occupazione con l'emersione del lavoro nero e sommerso
Che interessa un terzo delle attività nelle regioni meridionali e pura illusione
I provvedimenti che sono stati assunti dal Governo di concerto con la Confindustria per quanto riguarda l'emersione del lavoro nero
Noi non risolvono niente aggravano la situazione
Lo ha detto anche Luigi dalla sua erede relazione si deve eliminare impedire alla Confindustria agli associati dalla Confindustria ai Valentino agli Armani ai bersagli
Di fare Prezzi ITA strozzo agli imprenditori del Sud perno che è così praticamente non si può che operare a lavoro nero diversamente non possono operare questi cui inoltre si debbono creare le infrastrutture necessarie nel e i servizi all'impresa che non ci sono nel Mezzogiorno strade ferrovie porti e aeroporti acqua energia elettrica servizi all'impresa
Solo per i trasporti le imprese del Sud sopportano rispetto a quelle del Nord o un costo aggiuntivo del dieci per cento se poi aggiungiamo che ancora oggi il esiste il potere di firma e che per avere una licenza è un'autorizzazione passano mesi ed anni il quadro è completo
Inoltre c'è il problema che chi opera nel sommerso non la accesso al credito
E senza accesso al credito le aziende non possono andare avanti quindi c'è quest'altro grosso problema allora un governo che non affronta alla fonte che non affronta il nodo questi problemi non potrà mai e poi mai dare soluzione al problema del lavoro sommerso & ero e così facendo sessi invece si affrontano questi problemi si dà soluzione a lavoro nero e sommerso ma si dà anche è una risposta per attrarre nuovi investimenti nel Mezzogiorno
Siamo all'ultimo posto ormai in Europa come investimenti internazionali in Italia e in particolare nel Mezzogiorno e allora è qui che bisogna dare praticamente disposta è qui che io condivido pienamente la proposta di Luigi nella sua relazione di un patto per il lavoro e di un patto per lo sviluppo del Mezzogiorno soltanto così praticamente noi potremo andare avanti
Però non dobbiamo commettere l'errore di aver di Sempre si parte con le mezzogiorno e si conclude negli accordi senza trovare più la parola a mezzogiorno unitariamente dobbiamo portare avanti quel pacchetto di lotte che partendo dal dodici di gennaio da Palermo abbiamo realizzato poi tutti gli scioperi regionali nel mese di gennaio è che poi abbiamo vinto con l'accordo sulla pubblica amministrazione
Dobbiamo riprendere questo percorso per quanto riguarda le problematiche che dobbiamo portare avanti grazie alla lotta unitaria abbiamo realizzato un grande accordo nella pubblica amministrazione
Riprendiamo l'iniziativa unitaria riscriviamo certamente alle regole unitarie perché senza regole praticamente poi ognuno va per i fatti suoi
Riprendiamo il percorso interrotto perché abbiamo molta strada ancora da percorrere c'è un'intera legislatura che dobbiamo affrontare
C'è un governo ad una maggioranza che andrà avanti per quattro anni
Noi dobbiamo andare avanti o oltre quattro anni
Per entrare in Europa a testa alta con un forte movimento sindacale nel quale UIL CGIL CISL esercitino unitariamente un ruolo determinante come lo hanno fatto nel passato
Dobbiamo fare entrare in Europa e dobbiamo farcene carico noi anche al governo Berlusconi che non vuole entrare in Europa
Spiegando loro che quando parlano di dialogo sociale l'Unione Europea per dialogo sociale fa riferimento alla politica di concertazione italiana non grava altre cose
Dobbiamo riscoprire la capacità di proposta accompagnata da una strategia di lotta e chi faccia durare ancora una volta un minuto in più questa volta dal Governo
Noi ringraziamo insieme con Chiamparino
Che ha voluto partecipare ai nostri lavori nonostante gli impegni ha preferito spostare la sua presenza furbi pur di partecipare in termini le gli diamo la parola per per un saluto lo
Vi saluto tutti sono io che mi scuso per avendo ormai una lunga frequentazione di congressi anche sindacali so benissimo che il giorno degli dei saluti istituzionali era apertura perché poi so come funzionano i congressi e so benissimo che intervenire diciamo così il secondo dal come se si è si rischia di creare più problemi SDI del contributo che si porta perché si obbliga ad organizzare l'assale insomma conosco tutto quindi
Però ci tenevo ad essere presente
E ieri non potevo perché come avete visto dai giornali il Presidente del Consiglio è venuto a inaugurare la tratta ad alta capacità Torino-Milano e a me sembrava doveroso oltre che politicamente necessario essere lì
Anche perché ma adesso non ho tempo diciamo la scena che si presentava già non era una scena diciamo politicamente molto tranquillizzante quindi almeno esserci per poter scambiare qualche battuta con i giornalisti e da e cercare di dare qualche segnale io ci tenevo ad essere cui perché intanto volevo ringraziare il segretario regionale della UIL loro sette il segretario nazionale Angeletti e tutta la segreteria nazionale per avere scelto Torino per questo vostro congresso nazionale
Che un credo anche una con e setto
E in ogni caso io
Voglio pensare che lo sia sono sicuro che lo secchiello eh di un rapporto forte che se fra la UIL e la nostra città di un rapporto forte storico che c'è fra la UIL e Torino
Un rapporto travagliato
Perché ormai chi come me non è più un ragazzino e si ricorda anche anni difficili
E però e acque RAI è il rapporto travagliato chi è tipico e che non può che essere tale chiesto è sempre stato del riformismo
Con una realtà sociale e sindacale in cui l'organizzazione del lavoro ed i comportamenti collettivi e individuali che il fordismo determinava ha reso inevitabile
Cioè il travaglio del rapporto fra la guida tu e Torino è il travaglio del rapporto fra il fordismo e il riformismo che non è un qualcosa che sta nel fatto che c'è qualcuno buono che c'è qualcuno che attivò sta nel fatto che c'è una rapporto travagliato il contraddittorio che andava affrontato che è stato affrontato e che ha portato a me risulta e che ha portato le risulta
è un rapporto quello fra la Weaver Torino vero che è testimoniato dal fatto che la Wind ha lasciato e lascia dei segni concreti
Nella se formazione delle classi dirigenti di questa città e non penso solo a chi
Possiamo credo a scrivere come uno dei padri del sindacalismo riformista italiano penso a Bruno Buozzi
Non penso solo su un versante completamente diverso come tanti compagni che sono militanti attivi della UIL oggi e che quindi sono come dei reggenti sindacale ha cominciato a Giorgio Rossetto insomma
Dirigenti e quindi parte della classe dirigente torinese a pieno titolo ma penso ad altri compagni che mi fa piacere ricordare da Corrado ferro Amedeo Croce Giorgio Benvenuto con cui ho avuto un lavoro non lunghissimo ma intenso come parlamentare che per fortuna Giorgio continua
E credo che queste questi compagni siano a pieno titolo parte organica della classe dirigente di questa città a segnalare il fatto che c'è un rapporto che con il passare degli anni e con il i la gestione era che il superamento delle difficoltà delle contraddizioni che c'erano sono state diventato un rapporto vero un rapporto vero
Il tema quindi per queste insomma mi faceva
Faccia piacere portare personalmente il saluto e non delegare a nessuno il saluto mio personale della città di Torino alla UIL per queste ragioni voglio affrontare un secondo tema che è quello su cui dalla relazione di Angeletti che ho scorso perché mi è stata data che non ho potuto sentire alle lettura come al dibattito che ho potuto vedere sui giornali
E e dallo stesso slogan che al centro dei vostri congresso mi pare sia al centro appunto del vostro del vostro dibattito che è un tema su quale a dir la verità
Da tempo è in corso una ricerca di tutto il sindacato in Italia e cioè come il sindacato riesce
Ed è sempre che riesce sempre di più ad essere un soggetto politico autonomo capace di portare nel Paese non soltanto la tutela necessario e imprescindibile come c'è ancora ricordato il compagno piatte intervenuto adesso dei diritti e delle condizioni di lavoro dei ceti più deboli dei settori più deboli dei lavoratori
Ma anche ma di fare questo inserendolo in un progetto che sia un progetto di valorizzazione e di sviluppo dell'intero Paese
Questa ricerca una ricerca che non è compiuta è una ricerca che forse poi Giorgio cui può darmi reazione
Affonda le sue radici diciamo nella storia almeno degli anni Ottanta degli anni novanta del sindacalismo del sindacalismo italiano
E a me pare ripeto che
Lo stesso slogan i pochi questo cioè come partendo dal lavoro
Si riesce a costruire un progetto di sviluppo misurando secondo hip come dire con le condizioni oggettive nel momento che sono quelle se vogliamo dirlo con una pacca con due parole della modernizzazione della globalizzazione perché questi sono per chiunque
Di destra o di sinistra che faccia il sindaco che faccio il sindacalista dei problemi contro con con i quali bisogna misurare i propri valori e le proprie politiche
A me pare che
Diciamo in questa direzione per quello ripeto che ho potuto vedere e senti ebbe leggere nella relazione di Angeletti eleggere dai giornali questo congresso stia dando dei delle indicazioni importanti e io qui non so
Valutare e voglio anche aggiungere un'altra cosa mi pare anche di poter dire che il vostro sindacato la UIL è forse il sindacato
E forse il sindacato che in questi ultimi anni di più ha saputo
Portare avanti queste elaborazione e questa concezione di un sindacalismo
Capace di essere al tempo stesso soggetto tutte l'attore dei diritti e delle condizioni di lavoro dei più deboli e soggetto portatore di un progetto di sviluppo complessivo
Non lo dico per piaggeria nei vostri confronti lo dico e l'ho l'ho detto perché mi è venuto in mente
Per e torno al punto su cui mi sono interrotto perché la cosa di cui più si parla sui giornali sulle agenzie in questi giorni c'è la questione dell'articolo diciotto io non so valutarlo valuterete voi con gli altri
Espone le con i compagni della CGIL con gli esponenti della CISL se la posizione del governo a un passo avanti un passo in e e non vi è nulla non lo so
A me pare che comunque negativa non sia se posso da negativa non è e io penso non sia casuale che sia venuta comunque dopo che Angeletti ha preso una posizione molto netta e dopo che questa platea ha fatto sapere al ministro che quella posizione molto netta e raccolto
Io penso e mi avvio a terminare penso e credo sia giusto soprattutto qui nei confronti di Giorgio Rossetto e dei compagni della UIL Dora piemontese concludere questo mio intervento cercando anche di dirvi perché io ritengo importante per la nostra città e credo per il nostro territorio ma per la nostra città
Questo ruolo che la UIL sta assumendo di un soggetto capace di coniugare la tutela con la valorizzazione la difesa dei degli interessi e delle condizioni di lavoro dei più deboli come un progetto di sviluppo Torino ha davanti e cito le due cose su cui siamo Giorgio Rossetto mi richiamava la discussione dalle colonne di un quotidiano delle pagine di Repubblica di oggi
Noi abbiamo davanti le Olimpiadi
Che sono una cosa molto grande
Lasciate diretto in io non l'avevo mai vista e devo dire per quelle di Roma ero troppo piccolo poi comunque non l'avevo vista non ho mai avuto occasione sono stato in questi giorni con
Con con un giochino Cuntrò assolve i siti abbiamo visto che cosa sono le Olimpiadi invernali che sono ebbe è un evento compresso e importante per una città
Ora
Io penso che in nell'organizzare non voglio parlare dell'Olimpia di voglio parlare del tema chiede riguarda più da vicino il lavoro per le Olimpiadi
Allora
No i noi io penso che noi dovremmo fare in modo che le Olimpiadi due mila sei a Torino siano un modello dal punto di vista della legalità e della trasparenza della sicurezza del mondo del lavoro dell'accoglienza con cui sapremo organizzare i lavoratori che verranno a lavorare qui
Deve essere un modello anche per questo non basta che sia come dovrà essere importante per lo sviluppo per ciò che si farà dopo con ciò che costruiremo pareggio pioli impicci dovremmo far sì che sia un modello per questo non so
Se lo dico senza nessuna polemica verso chi fa i girotondi naturalmente ma forse non so se è necessario fare dei girotondi però io penso che il tema della legalità
E della trasparenza dei processi con cui del che riguardano il la il collocamento al lavoro di migliaia di persone che verranno qui soprattutto nel settore pubblico a lavorare
Questo sarà una delle questione determinanti per per determinante perché se non c'è legalità e trasparenza nel colloca vento al lavoro difficilmente garantiamo la sicurezza sul lavoro e altrettanto difficilmente riusciamo a garantire quella giusta quelle giuste condizioni di accoglienza che dovranno avere chi da altre regioni d'Italia o da altri Paesi verranno qui e io qui non posso non apprezzare il fatto che la UIL è stata sulla
Del dibattito
Torinese il sindacato che per primo ha recepito in modo da una critico perché qui non si tratta di prendere ciò che dice il sindaco la giunta e dire va bene non in modo acritico ma che ha colto nella proposta che io avevo avanzato
Di un'agenzia che insieme alle parti sociali gestisse questo processo
Di diciamo di collocamento al mercato del lavoro specifico finalizzato ai Giochi di Torino due mila sei in modo positivo poi arricchendolo contribuendo naturalmente a perfezionarlo e a renderlo praticabile
L'altra seconda e ultima questione quella de la sberla io non l'ho mica esitazione definirla così l'ho definita così ieri in consiglio comunale Giorgio della Salone dell'auto che non si è fatto a Torino non voglio entrare nel merito delle dei problemi che questo tipo di manifestazioni hanno ormai dal punto di vista spesso della commercializzazione del prodotto automobilistico perché son sicuro che qui in sala ci sono tanti che me lo possono insegnare
Dico solo che da almeno non so quanti anni ma più di dieci anni il Salone dell'auto di Torino non mi è mai visti non era più un momento alto dal punto di vista delle manifestazioni fieristiche internazionali
E tuttavia nessuna somma sottovalutazione del fatto più che in sé per i valori simbolici che reca con sé nessuna sottovalutazione
Perché indubbiamente questo segna io penso prima di tutto prima ancora o forse insieme con dei limiti io mica difficoltà ad ammetterlo dei limiti che ci sono stati in questi anni in questi diciamo pure in questi ultimi dieci anni nelle politiche fieristiche espositive o meglio nella gestione complessiva non accuso nessuno in particolare nel privato nel pubblico complessivo nella nel nel ruolo che sia assegnato alle politiche espositive per la valorizzazione e la promozione la promozione di una città come Torino quindi insieme a questi limiti indubbiamente sanno il fatto che non si facessero dell'auto Torino via non nascondiamoci dietro un dito
Nasconde anche la debolezza di del principale produttore otto di automobili in Italia che guarda caso ha sede a Torino non tanto neanche distante da qui dove siamo noi insomma perché se non fosse così prova in altra fase in altra epoca con ogni probabilità non ci sarebbe questo non sarebbe non sarebbe avvenuto
Allora io non sottovaluto Giorgio questo fatto come non lo sottovaluto ictu però dobbiamo posizionarlo nel modo giusto e secondo me io mi permetto di dire quando l'altro giorno ho portato la bandiera in Sala Rossa in consiglio comunale eccetera tutta la Torino tutta Torino che ascoltava e io credo mi permettimi questo piccolo peccato di narcisismo credo di aver lanciato al senatore Giovanni Agnelli il messaggio giusto
Quando gli ho detto
Senatore
Il futuro di Torino non può nascere se c'è una rottura traumatica col passato se dovessi dirla in un altro modo
Quasi con un gioco di parole direi che il problema del futuro di questa nostra città e quello di liberarsi dalla FIAT insieme alla Fia
è quello di riuscire a liberarsi dalla dipendenza
Verso una monocultura industriale insieme al protagonista di questa monocultura industriale perché chi si illude che per Torino possa esservi un futuro
Soltanto nel turismo soltanto nel commercio soltanto in altre attività anche industriali si illude
Si illude se pensa che il nuovo a Torino possa nascere precedendo semplicemente le radici ma altrettanto dobbiamo sapere che il nuovo non può nascere se noi ci limitiamo soltanto a difendere ciò che diciamo appartiene a una storia passato che in parte è giusto difendere in parte dobbiamo mantenere riconquistare ma in parte inesorabile che cambia e che qui e che trovi una sua nuova ragione d'essere
Ecco io ho terminato tra l'altro è casuale ma credo che questo tema di un futuro
Che non si costruisce rescinde endo le radici ma anche anzi partendo dalle radici questo tema di un futuro che non è tale se non affonda profondamente se non si pratica profondamente nei valori
Anche antichi del passato sì è un tema che si attaglia molto lo slogan del vostro congresso perché cosa c'è che al tempo stesso di più antico e che parla di più al futuro de lavoro e che quindi dare valore al lavoro che cosa vuol dire se non vedere come partendo dai valori e dalla materialità
Di ciò che da sempre costituisce l'essenza Intini Dima
Dell'individuo e della persona come partendo da ciò è possibile costruire un futuro più moderno e migliore per tutti io credo che in questo il vostro sindacato ha dato e sta dando e darà un contributo sempre più significativo e determinante grazie buon lavoro e scusate ancora se io ho rubato un pezzo del bosco dibattito congressuale
Evidenziato come le ragioni di questo vostro congresso ufficioso
Molto notate fornito alla parola Walter Galbusera e sarà l'ultimo intervento prima di quel momento di autocompiacimento che abbiamo programmato per celebrare questo posto cinquantaduesimo anniversario eterno e colgo l'occasione di questo anticipo storico per tiepida la presenza nello momenti di storia da qui il l'amico il compagno mattina che adesso fa altre cose anche se si ricorda bene di essere stato dalla UIL
Compagno Maurilio Salomone segretario nazionale della categoria che non c'è più contabile
Ringraziamo della sua presenza vivamente
Sembra doveroso che chi ha catturato lumbard vada a salutare Salomone
La parola a Walter Galbusera
Io voglio rivolgere
Un apprezzamento non formale
Alla relazione
Di Luigi Angeletti
Perché ha
A mio parere ha avuto il merito di sottrarre la UIL
Alla collega alla collocazioni
Obbligatoria o addirittura costrittiva
Certi casi d'ufficio che si vuole fare
In uno degli schieramenti de la politique
Ha restituito centralità la nostra organizzazione
Ma ha restituito centralità
Al ruolo bensì
Di un equilibrio questo è fondamentale in un momento buio per la politica
E muli o per molte ragioni bulino
Non solo
Come interpretazione
Facile e scontata
Da parte di una di coloro che sono stati sconfitti non è questo il punto centrale dell'oscurità politica italiana
Lo scopo l'oscurità e purtroppo bipolare
La natura di queste aggregazioni
Fa emergere gravi contraddizioni all'interno di questi schieramenti all'interno di questi popoli gravi al punto tale da rendere precaria
La caratteristica più positiva
Di un sistema bipolare di alternanza
E cioè la sua stabilità politica non la sua stabilità numerica
Abbiamo due schieramenti
Che hanno al proprio interno contraddizioni profonde la cui principale contraddizione è quella di avere
Collocato imposizioni condizionanti dominante proprio quelle forze e venti
Di una concezione radicale massimalista estrema comunque dell'uno o dell'altro schieramento che per definizione non possono garantire quello che la caratteristica più importante del bipolarismo l'alternanza l'alternanza Elisa proprio difficile e resa proprio drammatica
Dalla K dall'incapacità di un equilibrio politico diverso Ripoli e da un rapporto tra i poli di normalità è stato osservato che in termini verbali
Ci pare quasi di assistere ad una guerra civile e così è e questo è un punto particolarmente drammatico della nostra vita politica ed è un tema che il sindacato non può ignorare Ida in cui pericoli si deve guardare con grande con grande attenzione
Io voglio osservare anche che al di là delle differenze nel Polo delle libertà che sono abbastanza evidenti picchiano un nero
Direi un interesse in questo caso relativo in questa occasione relativo si colgono delle differenze significative le problematiche nello schieramento dell'Ulivo
E questo prescinde
Prescinde diciamo da anche dal dal fatto che uno chiunque qualunque dirigente sindacale o politico possa collocarsi nell'uno o nell'altro sotto componente quello che io osservo e che all'interno dell'Ulivo le grandi manifestazioni che sono state fatte le iniziative che sono state promosse sono caratterizzate incerto da una marcata polemica contro i propri avversari
Ma sono caratterizzate profondamente anche da una durissima polemica interno e questo sarebbe di per sé e magari una contraddizione marginale
Seno che questa durissima polemica interna viene diretta contro quegli esponenti
Di questo schieramento che più di altri si sono adoperati per restituire alla politica italiana elementi di normalità
I viventi di tranquillità
E questo ci sottolinea un altro aspetto che in realtà all'interno di questo schieramento in corso una durissima battaglia contro le forze riformiste
Questo è un punto essenziale è essenziale saperlo è essenziale saperlo perché ciò che accadrà nei prossimi giorni e abbastanza facilmente prevedibile
Non ci sono iniziative organizzazioni separate vi sarà no un'organizzazione complessiva un legame di insieme il principio dei vasi comunicanti diventerà una realtà e noi proveremo sullo stesso piano e sullo stesso terreno non solo coloro che hanno promosso il Palavobis coloro che sono stati in piazza Roma ma sicuramente a coagulare in termini essenzialmente
Massimalisti anche pre molto presumibilmente la stessa CGIL questo il pericolo che noi corriamo
Questo è il punto che lo ricordiamo che nasca un coagulo di forze massimaliste e giustizialiste che Possa mettere in discussione un equilibrio sano della politica italiana in questo senso in questo senso
La rivendicazione la rivendicazione di un confronto di merito
Da parte della UE
è una attestazione ferma e assolutamente positiva
E non è
E lo è
Anche perché ha dato i suoi primi frutti e non c'è dubbio che la posizione lineare che era lineare prima e che è rimasta lineare e dopo del compagno Angeletti accelerato il processo di chiarimento sull'articolo diciotto
Ora noi sappiamo che l'articolo diciotto potrà muoversi verso due direzioni
La prima
Quella di un accantonamento definitivo da parte del governo che ci auguriamo la seconda quella di una braccio di ferro o di una comunque voto in sede parlamentare mantenendo gli emendamenti introdotti io mi auguro che sia la prima che sia la prima la soluzione che passa che il Governo si renda conto della opportunità di accantonare definitivamente questo argomento perché se passasse la seconda saremmo tutti sconfitti sconfitta del governo che vedrebbe sicuramente cedere perdere una parte Della sua popolarità del suo consenso sconfitta la Confindustria che vince avrebbe registrerebbe una vittoria di Pirro sconfitto anche il sindacato che certamente non sarebbe rafforzato da un voto parlamentare negativo
Ma proprio per questa ragione io credo che debba essere sottolineata la validità della nostra scelta di continuare a discutere
Di tenere aperto il confronto di continuare a discutere finché è possibile e da questo punto di vista mi auguro che il la giornata del lavoro sia un'occasione vera di confronto
Non solo con i nostri delegati ma anche con i soggetti istituzionali e politici che dobbiamo convincere
Se mi è consentito di
Usare un delle parole d'ordine abbiamo sentito in queste settimane parecchie
Locuzioni
Da resistere resistere resistere a sconfiggere sconfiggere sconfiggere mi sembra che noi abbiamo adottato una parola d'ordine poco aggressiva ma molto più efficace convincere convincere convincere io credo
E concludo
Non voglio rubare tempo come sempre noi non riusciamo mai a governava i nostri interventi ma voglio solo concludere con questa un considerazione che il nostro contributo il contributo della UIL al dibattito nel sindacato
è un contributo fondamentale perché senza nessuna pretesa di considerarci i migliori i più bravi abbiamo però come dire la volontà di favorire un dibattito il più approfondito possibile di cercare di realizzare analisi ampie
Di individuare la gerarchia degli obiettivi la chiarezza delle proposte
Digimon ricercare la coerenza di essere fermi anche quando siamo di fronte a realtà scomode
E pretendiamo un confronto nel rispetto delle posizioni questo mi sembra il contributo di qualità che noi possiamo dare al dibattito quello di non avere posizioni pregiudiziali quello di essere aperti al confronto e ciò che è stato fatto in questi giorni mi sembra che vada in questa in questa direzione non appartengono non appartengono al nostro modo di pensare quello di essere Diversi geneticamente dagli altri quello di essere certamente più bravi quello di a vere sempre ragione
Da questo punto di vista credo che se ci si renderà conto che le decisioni di questi giorni sono state sbagliate e si ritornerà indietro credo che i rapporti unitari potranno fare un passo in avanti e il nostro contributo sarà sicuramente importante in questa direzione
Grazie al
Passiamo qualche minuto a farci gli auguri e allora l'augurio più bello la fatto forse ieri Angeletti concludendo
La relazione quando ci ha parlato del nostro futuro
Che è un bell'augurio
Ma io credo che se ce la facciamo su questo su questo futuro su questo futuro nel mondo come doveroso ci rendiamo conto di come del nostro futuro ci sia un mestiere in cui il tutti i metodi e tutti gli strumenti non saranno quelli di ieri e quelli di oggi
Cambieranno è cambiati continueranno a cambiare in un parallelo all'evoluzione sempre più veloce del complesso dei rapporti umani in tutto il mondo a cominciare da quelli tra produzione e lavoro
Un cambiamento che poi è una vera e propria mutazione che sarà la misura dalla nostra capacità di comprendere e di reagire dalla nostra capacità di vivere da protagonisti il susseguirsi variabile
Per i prossimi successivi presenti
Una capacità che fortemente connessa con il nostro modo di essere con la nostra storia con la nostra cultura
La cultura della UIL che da sempre si è offerta come laboratorio politico previdente delle varie mutazioni
Il nostro futuro dunque viene da lontano
E la via retta anche se come sempre nei media nella dialettica la via retta che prosegue quella che dal passato ci ha portato al presente
Per tutto questo per questi motivi abbiamo pensato di affidare la celebrazione di questo nostro anniversario odierno
A chi del passato è stato protagonista Raffaele Vanni Giorgio Benvenuto uomini dalla UIL
Innanzitutto
Dirigenti che ci possono consegnare oggi una riflessione ulteriore sulla loro esperienza nella entrante proiezioni che problematica mente si riflettono in questo nostro presente per esempio per Vanni penso alla qualità particolare del contesto politico che è stato lo sfondo dalla nascita della UIL e che ora con il maggioritario si ripropone addirittura in termini strutturali
Come pervenuto penso al protagonismo sindacale che ci ha permesso di uscire dalla fabbrica per vincere nella società
Che ci ha permesso di uscire dalla fabbrica per vince nella società e che ora in troppi pensano di dover abbandonare per ritornare ad un più modesto antagonismo
Uno scenario che rifiutiamo
E che non ha mai caratterizzato il nostro orizzonte come Giorgio certamente ci ricorderà
La parola in sequenza storica a Bagni poi ad
Presidente
Delegate delegati
Siamo chiamati a ricordare
Il cinquantanovesimo anniversario della fondazione della UIL
In un momento particolarmente difficile poi il movimento sindacale italiano
Un momento di frantumazione corporativa i sindacati i cosiddetti autonomi e di grave scadimento l'abbiamo visto anche questa mattina
Dei rapporti tra CGIL CISL e UIL
Le tre organizzazioni sindacali
Che hanno maggiormente contribuito alla costruzione del modello sociale del nostro Paese e che insieme rappresentano la grande maggioranza dei lavoratori italiani almeno di quelli organizzati
Ciò avviene mentre è in atto un preciso di indicativo di svuotamento del nostro ruolo non solo da parte della Confindustria
Il sindacato e l'avversario del neoliberismo
Come Thatcher Enrica ci insegnano
Abbiamo avuto nella storia dei cinquantatré anni che ci separano dalla scissione del mille novecentoquarantanove
E dalla rottura del patto di Roma
Che aveva dato vita all'unità organizzativa quel momento sindacali italiano
Altri momenti di gravi divisioni
Sul piano politico come sul piano contrattuale
Ma essi a ben vedere era uno tutti riconducibili alle ragioni di fondo della rottura del patto di Roma
Negli anni settanta
Sia pure tra tante polemiche e scontri che voi ricorderete
Un passo in avanti verso la costruzione di una unità di intenti ed obiettivi
Fu realizzato con la costruzione della Federazione CGIL CISL UIL
Ma da giorni partitiche prevalsero dopo l'accordo di Santa Valentino
E questa è una lezione che non dobbiamo dimenticare
Negli anni novanta abbiamo sperato che gli avvenimenti internazionali intervenuti
La caduta delle ideologie fini che ci contrapponevano prendendoci diversi
Potessero darci la base per un anno unità
Anche questa grande occasione appare oggi sfumata
Si è aperta una fase solo dedicata all'esasperazione delle identità d'organizzazione
In un disegno puramente egemonico tra CGIL CISL UIL che non può non che non può interessarci
Siamo chiamati dunque ancora una volta
Ad affrontare forte le nostre radici
Il discorso sul ruolo del sindacato discorso che ci ha sempre distinti in questi cinquantadue anni di vita della UIL
L'atto costitutivo della nostra organizzazione
Ho dato il cinque marzo mille novecentocinquanta
Fissava per la definizione del nostro ruolo due punti guida precisi e intimamente collegati
Indipendenza nel sindacato
Ricerca dell'unità d'azione come processo verso una nuova unità organizzativa
Solo sembra di questi negli anni settanta come dicevamo valori raggiungibili mentre la sola ricerca dell'unità d'azione ha rappresentato negli anni cinquanta e negli anni Sessanta l'unico mezzo possibile per superare almeno la pratica delle piattaforme separate e spesse contrapposte che costante con strass distingueva la nostra azione contrattuale
La formula di Pastore allora segretario generale della UIL
Apparve rappresentare dopo anni di Dias opera di diaspora un punto di approdo
Ed era marciamo separati colpiamo uniti
Oggi
Dichiariamo tutti di avere gli stessi obiettivi
Ma saremo costretti forse a presentarci con piattaforme separate al confronto con il Governo è con le nostre controparti
La nostra unità d'azione
Rischia di dipendere solo da fatto ingiusto altrui
In questo contesto dire d'obbligo verificare il valore dell'espressione indipendenza nel sindacato
Più o meno attualizzato con l'espressione autonomia
Non si tratta di un dibattito che appartiene al passato
Superato con la dichiarata incompatibilità del dirigente sindacale con le cariche di partito o con il mandato parlamentare
Molta acqua è passata sotto i ponti sia sul piano politico che sul piano del ruolo del sindacato
Il sindacato in Italia con il Patto di Roma
è nato unitario per accordo tra i partiti
Le correnti erano l'espressione con la quale veniva coperto il collateralismo
Nella stessa Europa e se è stato per lungo tempo e legittimamente valido strumento della battaglia politica di partito
In Inghilterra il più sì ha generato il labor Party
L'evoluzione della società civile
Il superamento del modello fordista e della lotta di classe collocano il sindacato come i partiti della sinistra in una nuova dimensione
L'han confederali da
Almeno come la quella sempre concepita non è solo sintesi degli interessi diversi dei lavoratori secondo i settori nei quali operano e secondo le professionalità che li distinguono
La Confederazione da e certamente solidarietà con i ceti più deboli e con minore potere contrattuale ma è anche composizione dell'interesse generale con l'interesse del mondo del lavoro attraverso lo strumento della partecipazione
Il contratto e la concertazione delle scelte economiche sociali sono di strumenti di partecipazione alla costruzione di un modello di società
Dove l'efficienza produttiva sia correlata con la giustizia sociale e il valore del lavoro con la funzione dell'impresa
La cultura della UIL con l'espressione indipendenza nel sindacato come con l'espressione sindacato dei cittadini ha configurato il sindacato confederale
Come soggetto politico autonomo che persegue l'obiettivo di un modello di società che non solo salvaguardi i diritti dei lavoratori e prezzi segua l'inclusione sociale
Ma che sappia associare la democrazia sociale alla democrazia politica ed economica per realizzare la coesione sociale
Non è certo il Pansini realismo il nostro obiettivo
Non lo è stato neppure quando abbiamo fatto supplenza
Non è certamente autosufficienza
Il sindacato
Soggetto politico autonomo genera una domanda sociale e tale domanda non può che confrontarsi con i partiti come con i governi
Nessuno o mette in dubbio che la concertazione come la politica dei redditi di cui la UIL è stata certamente attore non secondario
Sono la vive di visibili d'azione rivisitazione del vecchio romanzo indagato
Mai vista contemporaneamente ha come conseguenza peraltro già evidente l'assunzione di un diverso ruolo per gli stessi partiti soprattutto quando prevale il maggioritario e il bipolarismo
Una visione fondamentalismo parte del neoliberismo
Vorrebbe ricondurci nell'azienda e nella corporazione a valle delle scelte di sviluppo e fuori dallo stesso modello sociale europeo che faticosamente stiamo costruendo
Non solo sulla base della chi comunitario
Ma con i diritti d'informazione di consultazione commenti con i comitati aziendali europei con la Società anonima europea con la Carta dei diritti
In Europa oggi si parla allagano di intesa triangolare per lo sviluppo dell'occupazione in Europa si parla dunque di partenariato e di democrazia economica
Anche se ancora timidamente
Il dialogo sociale e solo dialogo tra le parti
In questo contesto amici delegati
L'accusa
Che ci viene mossa
Di perseguire l'obiettivo obiettivi politici non ha senso
Avrebbe senso solo se l'accusa di partecipazione il solo l'accusa di parte di partitici Zazie ore del sindacato
Il collateralismo per l'avvio l'organizzazione ce l'hanno chiesta mente error nulla vista ieri
E tanto più oggi
E definitivamente sepolto
Se si accetta questa visione del nostro ruolo politico autonomo
Diviene ineludibile il confronto con ogni non nuovo Governo come con ogni partito sul modello di società che vogliamo costruire
Le nostre alleanze però i nostri accordi non possono essere eletti da una sola pinna che dei preti che da una sola finalità il modello di società cui aspiriamo
Era amici
Sappiamo tutti che la globalizzazione dell'economia
Il superamento del fordismo e della concezione dell'operaio massa la diminuzione dell'occupazione del primario e nel secondario ha ragione del processo tecnologico
Il diverso uso della forza del lavoro lavoro non solo nel terziario di servizio hanno cambiato la composizione del mercato del lavoro
Il lavoro dipendente delle forme tradizionali perde peso essi mascara con nuove forme quali precariato dipendente a partita IVA la collaborazione coordinata e continuativa di lavoro interinale
Ma in nome della concorrenzialità e della flessibilità
Il lavoro non può divenire l'unica merce a costo variabile
Per combattere questa logica sempre presente nel mondo imprenditoriale italiano e che oggi è saltata la competizione globale dobbiamo affrontare una battaglia che non si combatte con la sola resistenza al nuovo
Non siamo dei conservatori come qualcuno cerca di dipingere scene non consideriamo l'Italia un'isola internazionalità
è sempre presente nella nostra azione
Come l'europeismo ci ha sempre contraddistinti
Queste sono le armi
Che abbiamo a nostra disposizione sul fronte della globalizzazione
Nessun Paese
Ha oggi la possibilità di resistere al governo occulto della globalizzazione
Che è nelle mani delle multinazionali e di un governo egemone
Il no alla globalizzazione viziato e di Genova ha significato solo si è riferito ad una visione meramente neoliberista dello sviluppo dell'economia mondiale che noi respingiamo
La Köbler globalizzazione in se stessa può offrire al contrario come ricordava lo stesso Angeletti nella sua relazione grandi opportunità
Sia per i Paesi sottosviluppati o in via di sviluppo che per gli stessi Paesi industrializzati
Se siamo capaci di superare la concezione secondo cui gli automatismi di mercato sono gli unici strumenti del progresso economico
La globalizzazione è oggi priva di istituzioni in grado di affrontare le conseguenze del processo in corso
La nostra fiducia sull'azione politica economica
La Banca mondiale del Fondo monetario l'organizzazione mondiale del commercio
Oggi raggiunge i livelli più bassi
Dobbiamo ottenere nuove regole veramente più democratiche e più trasparenti che battano il Governo implicito è improprio delle multinazionali e degli Stati Uniti
Anche quindi sul terreno mondiale il tema della democrazia della democrazia economica è il tema ineludibile dell'era della globalizzazione
E su questo terreno che dobbiamo mobilitare la nostra azione a livello europeo
Aver dato una moneta unica trecento milioni di cittadini europei e certamente
Un risultato esaltante
Al quale abbiamo contribuito fortemente come sindacati italiani con gli accordi del novantadue e del novantatré come Rocco con l'accordo del novantotto
Ma la moneta unica è solo una tappa
Verso quell'Europa politica che solo può garantirci un governo europeo che sappia difendere sul piano ma nel macro economico come sul piano sociale la giustizia nella libertà
L'Europa deve assumersi la propria responsabilità
Anche nella gestione della globalizzazione
Ero lo proprio di una potenza questi scali ha risolutamente contro ogni forma di violenza di terrorismo di fanatismo senza chiudere gli occhi di fronte alle ingiustizie stridenti ovunque nel mondo
Una potenza che vuole iscrivere la mondializzazione in un contesto etico di solidarietà e di sviluppo
Speriamo per l'avvenire dell'Europa
Oggi a quindici domani a ventisette
Che l'insediamento della convenzione che dovrà riscrivere la Carta europea avvenuto nella passata settimana
Segni l'inizio di un vero superamento degli egoismi nazionali destinati a divenire sempre più marginali e impotenti
I lavoratori tramite le loro rappresentanze sindacali europee
Sono rappresentati
Per la prima volta in un disegno costituente
Dobbiamo mobilitare la partecipazione dei lavoratori per sostenere il compimento di questo atto storico
Senza di esso l'Europa rischia di recedere a zona di libero scambio
Il Consiglio di Nizza auspicato che la Costituzione europea non appartenga al dibattito di lite
Politiche o culturali
Ma
Che muova dal basso da un dibattito nella società civile che sia un valore dei popoli
Lord europa è per noi la fortezza dalla quale combattere il modello di società che nel no combattere per il modello di società per i nostri voti
E dal basso dal territorio
Come per la costruzione dell'Europa dobbiamo oggi per rimuovere gli squilibri economici e sociali che caratterizzano il nostro Paese
La riforma del titolo quinto della Costituzione
All'articolo centoquattordici
Dispone che la Repubblica
è costituita dai Comuni dalle Province dalle città metropolitane dalle regioni e dallo Stato
Lo stato contribuisce al pari degli altri livelli a costituire la Repubblica l'articolo cinque della Costituzione dispone che la Repubblica è una e indivisibile forse dovremmo ricordarlo a Bossi in questi giorni
Il quarto
Il quarto comma dell'articolo centodiciotto pone il principio di sussidiarietà orizzontale
Che conferma il ruolo di partecipazione delle forze sociali ad ogni livello
La programmazione regionale subregionale ben consigliata divengono il vero strumento di sviluppo del nostro sistema produttivo
Sia pur l'utilizzo dei fondi comunitari dell'Obiettivo uno due tre come per l'utilizzo dei fondi propri o trasferiti a dalle alle regioni
Gli statuti regionali
Dovranno solo meglio precisate rispetto alle procedure il ruolo di partecipi di partecipazione del partenariato sociale
Ma non c'è dubbio che la nostra azione sui processi di programmazione negoziata
Dovrà divenire di particolare vigore
La stessa politica dei redditi dovrà avere un nuovo punto di riferimento
Nella potestà decentrata sul mercato del lavoro sui servizi come sul regime fiscale
Il diritto al lavoro rientra certamente nell'ordinazione ritorna nella uno nozione di ordinamento civile rimesso alla potestà legislativa esclusiva dello Stato
Ma alcuni istituti più propriamente di natura amministrativa sono soggetto di legislazione concorrente in termini di tutela e di sicurezza del lavoro
Quindi il livello territoriale quello nazionale e quello europeo internazionale si intera sinceri che vanno oggi con la nostra azione aziendale di posto di lavoro di categoria
Ma è possibile solo immaginare che possiamo vincere la nostra battaglia senza riconquistare l'unità d'azione e ruolo politico autonomo
Non è un interrogativo da porre noi stessi
Ma la CGIL la CISL
E sappiamo bene che ha una sulla risposta possibile e sappiamo bene che dovremo combattere la stessa battaglia che ci caratterizzano nel mille novecentocinquanta
Nessuno deve poter pensare però e concludo
Di averci alleati nella strategia della divisione
Sbaglia chi crede possibile confondere gli episodi di un disco di un percorso anche tortuoso per un processo concluso grazie
Siamo Vanni la parola Giorgio Benvenuto
Ha ragione Fabio
Si può a vere una consistenza moderna modernissima in un'anima antica e mi dovete consentire
Iniziando questo mio breve intervento di rivolgermi al drappello i sindacalisti Liberi e libertari che tentarono nel cinquanta l'avventura di una forza sindacale nuova
Sottratta alle ipoteche del Forum Sismondi e de il fu sionismo ma anche alla morsa di un confessionale Isma'politicamente schierato
Sono io ne vedo alcuni qui presenti ha parlato Vanni cioè Gatti Salomone Benevento ce ne sono tanti io l'incontro questi compagni dell'incontro
Quando
Partecipò a quella che è la mia categoria la categoria dei pensionati perché questi vecchi compagni sono ancora lì
Nonostante gli anni a portare avanti la battaglia della UIL rivoglio ringraziare
Dicevo di questo drappello di sindacalisti liberi e libertarie qualcosa dobbiamo dirla questo ricordo
Perché noi non dobbiamo invocare
La dea greca della giustizia riparatrice Nemesis per restituire a quegli uomini ciò che l'asprezza della polemica politica per non dire della calunnia loro tolte
Ci basta leggere e capire gli avvenimenti più recenti della storia europea e mondiale
Per regalare alla disadorna Sala degli aviatori dove venne fatta a Roma la UIL il condono di luce che finalmente si merita
I nostri padri fondatori che certe si richiamavano Bruno Buozzi
Pensavo ad uno spazio di dialogo e di speranza
Forse anche di mediazione
All'interno di un movimento sindacale spaccato in due dai traumi politici del mille novecentoquarantotto
La fondazione della UIL si inquadra a pieno titolo nel clima e nello spirito della ricostruzione
è radicalmente estranea la nascita della UIL alle logiche politiche da guerra fredda che governavano le vicende di quegli anni
Nella UIL
Compagni ed amici confluirono i socialisti unitari oggi richiameremo riformisti
Che avevano rifiutato il Fulvio Nismo ed esponenti repubblicani ed azionisti
Che si erano schierati contro il Fronte Sismondi ma non intendevano essere omologati dal confessionali Isma'democristiano poi vennero i socialdemocratici ma c'è qualcosa di più significativo negli avvenimenti che portarono alla nascita della UIL mentre sia il Patto di Roma lo ricordava ora Vanni che la sua rottura erano stati eventi strettamente dominati da logiche partitiche i dirigenti sindacali che fondarono la UIL
La Confederazione laica erano soli con la loro passione e le loro speranza forse anche con le loro paura
Essi non avevano alle spalle i vertici dei partiti
Né sostegni internazionali di alcun genere
Una terza confederazione come lo ricordano i vecchi compagni era allora vissuta come una non desiderata dei di azione del comodo schema della contrapposizione ideologica
La UIL non dimentichiamolo mai non fu quindi il prodotto della scissione ma semmai del rifiuto di accettare di alimentare il clima devastante della contrapposizione
A questa impostazione
Le vele
Negli anni è restata la UIL sei anche se ad essa tocco ben presto prendere atto della irreversibilità della rottura del Patto di Roma e dell'unità sindacale
I suoi natali anche questo lo voglio ricordare
Furono poveri e dignitosi
Ai limiti quasi della clandestinità
Ma la sua infanzia fu ancora più difficile e per molti anni la UIL dovette lottare duramente per la sua sopravvivenza
L'area intermedia tra i due grandi schieramenti era terreno costante di divisioni e di scissioni persino una forza come il Partito d'Azione
Che espresse un nugolo di dirigenti di straordinario livello ne rimase schiacciato
Ma noi troveremo presto la UIL in prima fila nei processi di distensione sociale
Certo debole sul piano organizzativo ma sempre più caratterizzata nelle sue impostazioni di politica sindacale
Nel clima di apertura di ricerca che porterà alla nascita del centro sinistra le tematiche della programmazione e della rielaborazione di una politica riformatrice cominceranno ad essere il cuore delle proposte della cui negli anni Sessanta su questi temi essa imposterà una lunga importante battaglia di coerenza che verrà ripresa e rilanciata su basi nuove rigenerate
Dopo lo scossone delle lotte sociali della fine degli anni sessanta
La politica delle riforme la scelta unitaria nel pluralismo delle identità la lotta per i diritti civili e per l'autonomia della politica sociale saranno da allora una costante di una strategia che viene ponendo sempre più in primo piano
Il ruolo del sindacato come soggetto attivo e come espressione della più avanzata un
Pura di governo
E questo percorso avrà la sua naturale estensione di sviluppo negli anni ottanta nel sindacato dei cittadini la risposta più avanzata alla crisi della vecchia cultura sindacale
Oscillante tra rivendicazione e radicalismo politico
Permettetemi di fare ancora qualche altra considerazione
Io non accetto il discorso che spesso noi sentiamo dirle che sentiamo ripetere
Della Willard come la più piccola delle tre organizzazioni sindacali
Non si tratta di esibire gli scritti io penso che la UIL
Come le altre organizzazioni sindacali e che UIL CISL e e CGIL hanno una pari identità e una pari dignità
Sì è più deboli cari compagni
No anzi essi hanno meno iscritti masse ed è pone la nostra proposta politica e noi tante volte la proposta politica l'abbiamo avuto più forte del numero dei nostri iscritti
Ancora io sono convinto che la UIL a cinquantadue anni sono tanti nella storia di un'organizzazione sindacale di un'organizzazione politica non ho mai avuto angosciato di bipolarismo del sociale mai ne abbiamo passate di traversine lo voglio spiegare per non credo non credo non solo ci sono le ragioni della nascita perché sempre il ruolo era quello non è stato mai
Il ruolo del vaso di coccio in mezzo ai vasi di ferro spesso è stato un ago della bilancia nella politica sindacale e perché so che la UIL
Diversa dalla CISNAL e dalla CGIL
Ci sono delle differenze e queste sono le ragioni della nostra durata della nostra forza della nostra caratterizzazione
E quali sono rispetto agli altri primo noi abbiamo a differenza di CISL UIL e di CGIL un forte radicamento laico e ne sono testimonianza lei bastargli e straordinarie che abbiamo Patto per i diritti civili
In secondo luogo il nostro bagaglio
La nostra storia
è solo tenente legata al sindacalismo europeo e non è così
Per la CISL UIL che guardava al sindacalismo americano o per la CGIL che aveva altri modelli di sindacalismo e perché
A differenza della CISL e della CGIL
Dentro di noi dentro la UIL cessato un pluralismo e c'è tra culture distinte
Tra culture distinte non dimentichiamolo mai la forza della UIL
E queste culture distinte l'anima azionista repubblicana l'anima socialista radicale che si è misurata ed è una grande ricchezza della nostra organizzazione e perché
Noi non abbiamo sempre avuto o una collocazione governativa o una collocazione anti governativa la nostra collocazione come dimostra la storia
è sempre avvenuta nel merito sulle questioni siamo l'organizzazione sindacale che sulle questioni ha saputo costruire le sue posizioni ecco perché il bipolarismo non lo vivo con angoscia Piero diceva stamani noi pensiamo uno oltre io so benissimo che la UIL tanti di quei vaccini
Che non c'è nessun rischio della UIL lombarda da una parte o dall'altra la cui Lella
Vaso di ferro in mezzo ai vasi di ferro
E ancora
Permettetemi ancora qualche altra
Considerazione poche anche qui
Sul bipolarismo
E il bipolarismo c'è certamente nel nostro Paese
Io porto qualche elemento di riflessione
Ulteriore
Cosa è avvenuto una prima questione che non dobbiamo dimenticare
E che per la prima volta non c'è più appartenenza ad un partito e automaticamente appartenenza ad un sindacato questo era nella primaria
E il sinistro questo automatismo tra il fatto di essere di un partito ed essere all'interno di un sindacato e questo pone il problema di un sindacato che sappia essere sul merito che non sappia che non parli solo astrattamente di destra e di sinistra ma parli delle questioni dei problemi che riguardano il mondo del lavoro
Che riguardano il mondo della politica che sappia costruire perché l'autonomia
E nella sua capacità di proposta e nella sua capacità di volta in volta di saper scegliere di saper proporre di saper decidere di saper essere nel dibattito che esiste nel mondo nel mondo politico e qui è la proposta è la proposta
E la proposta che importante e qui la riflessione che io faccio e che se c'è questo cambiamento c'è anche un altro cambiamento che è intervenuto e su cui noi dobbiamo riflettere il potere della Confindustria è oggi molto più forte di quello che era il potere della Confindustria o del mondo imprenditoriale negli anni passati
Innanzitutto hanno una loro unità
Noi quando facevamo sindacato avevamo l'Inter sembra avevamo l'altra app avevamo le ferrovie avevamo le Poste
Avevamo come dire una disarticolazione oggi la Confindustria e compatta e unita e la Confindustria non sottovalutiamo lo capace di stabilire lei l'agenda di quello che si deve discutere
Il fisco la previdenza le tasse la flessibilità la mobilità ci troviamo in una situazione politica dove nel nel bipolarismo c'è una forza aggressiva
Università che ha alle sue proposte che alla sua capacità di mobilitazione che ha i suoi legami a livello internazionale
Ecco perché il problema che si pone è un problema di una sfida è il problema di un sindacato che sappia venire le idee chiare su quello che beve respingere su quelle che sono i semafori rossi che devono essere indicati
Ma di un sindacato che deve dire la forza e che la sua autonomia c'è la crea una capacità di proposta se c'è una sua proposta che e in grado di avanzare
è un problema è un problema per il sindacato ma è una grande opportunità una grande occasione perché io non sono pessimista
Perché noi abbiamo avuto tante degli anni abbiamo avuto gli anni degli imprenditori del nostro Paese li abbiamo ancora oggi gli anni degli imprenditori Hiroki indicano che dicono che spiegano
Ma non vedo la forza delle loro proposte la validità delle loro proposte
Dal punto di vista della soluzione dei problemi che sono dinanzi a noi sindacato a la possibilità di far crescere una sua proposta
Quella proposta che è difficile che è difficile che è difficile oggi nel centro sinistra certo a delle valutazioni che deve fare dal punto di vista politica che fa fatica a fare dal punto di vista politico ma che nella sua autonomia
Il sindacato deve essere in grado di fare io
Ho assistito a questi due giorni di congresso mi è sembrato di rivivere di ringiovanire
Non è così se voi partecipate a un dibattito di qualunque partito della maggioranza o della opposizione vi assicuro che non c'è la passione non c'è la qualità del dibattito delle proposte non c'è la Bolivia di discutere di fare che c'è qui
E quindi è importante
Che
Questo avvenga che ci sia questa capacità
E questa capacità di riprendere l'iniziativa sull'Europa sui problemi di politica internazionale
Sulla democrazia sulla democrazia nelle aziende vi voglio rileggere il cui quello che diceva Bruno Buozzi Bruno Buozzi diceva
La prima forma di democrazia deve essere nella fabbrica l'operaio è stato ottenuto all'oscuro
Della importanza dell'industria dei suoi progressi dei suoi problemi
Gli industriali hanno sempre avuto un sacro terrore di rivelare agli operai i segreti delle loro aziende e aggiungeva Bruno Buozzi
E tempo che l'organizzazione operaia dica la sua parola
Anche sui maggiori problemi industriali il compito dell'organizzazione sindacale non può essere quello solo di ottenere i soliti centesimi di aumento dei salari ma di vedere sfottò quali forme può esercitarsi il controllo e la partecipazione alla gestione dell'impresa io sono convinto che noi dobbiamo esplorare questi
Terreni
La Will ala grande possibilità ripeto vaso di ferro tra i vasi di ferro
Di caratterizzarsi con le sue proposte accanto ai no ci devono essere le indicazioni con agilità con intelligenza con quanta sia della UIL deve portare in questo frangente di carattere unitario
Difficile ma ne abbiamo passati
Di momenti più difficili nel passato momenti più drammatici la rottura della scala mobile
Fu terribile perché non avvenne sulle forme di lotta avvenne nel merito eravamo in disaccordo sulle cose da fare
Fu il momento più difficile
Se è stato ricordato ricordavano anche Pezzotta
Ma mai venne meno in quella occasione
Un rapporto di grande fiducia di grande lealtà
Tra le organizzazioni sindacali io ricordo che l'arma
Prima di parlare in piazza San Giovanni alla grande manifestazione che fece che si fecero gli autoconvocati non la fece la CGIL fecero gli autoconvocati fece avere a me e a Carniti il testo dell'intervento che avrebbe fatto che era un intervento nel quale
Indicava la necessità di Nick operare la strada dell'unità e ricordo che immediatamente dopo il referendum sulla scala mobile
Ci ritrovammo assieme perché sapevamo che la nostra forza
Era dalla ritrovata unità perché avevamo vinto con il cinquantasei per cento ma c'era un quarantacinque per cento che era di lì è
Era fondamentale che fossimo tutti assieme
Io
So e ho le idee chiare e non posso suggerire al sindacato che cosa fare
Su cose l'articolo diciotto quindi
Condivido quello che è stato la sto qui e so come devo battere in Parlamento su questa occasione come ho le idee chiare sui problemi della previdenza o sui problemi del fisco
So che è fondamentale la UIL qui ha ragione Ravizza
Deve non assistere atti le cose si consumano e questo è un onere che ha Luigi Angeletti
Ma
Deve porsi il problema la UIL di ritrovare di far ragionare
Di trovare il modo con il quale sia possibile
Quanto meno evitare i danni e perché sappiamo benissimo che se le cose vanno fino in fondo
Poi anche noi poi nuovi della Uilca siamo laici se citando uno schiaffo mica offriamo l'altra guancia sono quindi è il fondamentale che da questo punto di vista ci sia una iniziativa questo congresso e molto importante
è uno dei più bei congressi dei lavori e sulle prime pagine di tutti i giornali è un grande successo di Angeletti del gruppo dirigente e di tutti voi perché
è cambiata un'impostazione
Non tanto di Maroni perché prima Maroni cambiava idea e lunedì nei giorni pari diceva una cosa nei giorni dispari e diceva un'altra adesso cambia idea magari ma è cambiata perché abbiamo visto che si sono aperte delle contraddizioni
E qui si ripropone il problema che abbiamo sempre avuto di una iniziativa che ci sia per vedere di tenere conto di questi problemi che si sono aperti nella maggioranza di questo consenso che cresce nel Paese cresce
Cioè il sindacato non è all'angolo perché non s'è mai visto
Che si danno dei diritti ad alcuni togliendoli agli altri non si è mai visto non s'è mai visto che per assumere delle persone bisogna poi licenziare e quindi una iniziativa forte e occorre che si ragione io qui ricordo e veramente arrivo alla fine una cosa bellissima
Che racconta Vittorio Foa
Vittorio Foa racconta dei problemi delle difficoltà che c'erano nella vecchia CGIL quindi facciamo un paragone del passato
E racconta come lui era molto di pace molto battagliero molto impaziente di Vittorio era tutti sappiamo più prudente
Voleva Vittorio Foa che ogni volta ci fosse la decisione che dal punto di vista quantitativo fosse la più valida quella che piaceva di più quella che accontentava di più le avanguardie
Foa racconta che di Vittorio cercava di convincere poiché di Vittorio era una persona abituata a parlare con i braccianti con i contadini con i cafoni
E quindi aveva tutto un suo modo di parlare dove cercava di parlare per parabole oppure per racconti oppure del per fatti ricordava a Vittorio Foa
La storia del vento e del settore
Che litigavano tra di loro bisognava togliere il mantello al viandante
Il vento voleva togliere il mantello per
Cercare di avere ragione e lo faceva con tutta la sua forza con tutto la sua possanza
Ma il viandante di fronte al vento riusciva ad evitare che il mantello andasse via e il sole aveva una tattica diversa e la pratica come racconta Esopo era la tattica
Riscaldava aumentava il calore e il viandante doveva togliere in tante bene
Il mantello l'articolo diciotto lo dobbiamo togliere ma troviamo la strada migliore perché questo avvenga e avvenga con L'Unità da parte di tutti da parte di tutti e tre sindacati e quindi ricordandosi quello che è stata la nostra storia non rinunciamo mai
Fino all'ultimo momento noi siamo d'accordo sulle cose da fare
Lavoriamo perché
Queste cose si facciano assieme lavoriamo fino all'ultimo minuto perché il dato fondamentale è che la UIL non si può schierare da una parte o dall'altra
La UIL deve essere in grado di fare in modo che L'Unità che si ricostituisca porta non ha delle rotture ma porta a dei risultati e un Filisto
A Parisi a Sacconi
Dagli amici veramente ci guardi Iddio perché il meglio dai nemici
Io gli voglio dire semplicemente una cosa ogni tanto leggo delle dichiarazioni mi dovete permettere questo sfogo beh perché gliel'ho detto anche a voce perché non capisce Luís non conosce i lavori né Parisi né Sacconi
Vi voglio ricordare una cosa gliela devo proprio ricordare lui dice ieri queste dichiarazioni le ripete continuamente Sacconi Sacconi per la verità non se la prende con Angeletti se la prende con Paolo Pirani
Invece Parisi se la prende con Angeletti e dice
Ma questo Angeletti oppure questo Sacconi dicono le stesse cose dico ferrati
Ma sull'articolo diciotto io gli faccio osservare Checco ferrati che dice le stesse cose lui Angeletti e di Pezzotta ma che cavolo di ragionamento è quello di pensare che sia Cofferati che indica la cosa anche Angeletti e anche Pezzotta sull'articolo diciotto dicono le stesse cose quindi
Se deve fare una osservazione
Faccia un'osservazione che rispetti le organizzazioni sindacali rispetti la UIL rispetti la CISL e rispetti la CGIL via un giudizio sul merito delle proposte e non punti alla divisione del sindacato la divisione del sindacato non assicura la governabilità la divisione del sindacato
Crea problemi alla governati governabilità
E apre la strada anche all'avventura allo spontaneismo e al radicalismo nel nostro Paese auguri e buon lavoro
Grazie georgiano prego i delegati di rimanere perché abbiamo una cosina bella
Fuori protocollo
E poi naturalmente la tavola rotonda successiva
Sulle pari opportunità
Invito il delegato dell'Emilia-Romagna Giorgio Giorgi
Che vuole fare un tono un omaggio al Congresso Attraverso il segretario generale
Nel ricordo di un altro anniversario che giustamente viene ricordato oggi dei cinquantadue anni della UIL
Centodieci anni fa Molinella veniva costituita la lega di resistenza
Ne ha assunto la presidenza Giuseppe Massarenti che credo tutti coloro che amano la storia del movimento operaio italiano conoscono nella documento di costituzione Massarenti e dice
Nel frazionamento dell'organizzazione di classe i lavoratori perdono scusate per cortesia
I lavoratori perdono quelle forze morali e politiche attraverso le quali unicamente possono valorizzare la loro funzione sociale
Uniti sono tutto e rispettati divisi sono niente e disprezzati
Su queste parole di unità come quelle sull'autonomia e sulla partecipazione si fondano quelle radici che la Huila oggi vuole ricordare riconfermare Giorgio
Solo un minuto
Proprio per ricordare accusa Giorgio a per cortesia se è possibile un attimo di attenzione grazie ai cari amici e i colleghi congressisti per capire le ragioni di questo omaggio di questa ricorrenza di questo segnale del dell'anno dei nostri centodieci anni
Nel mille ottocentonovantadue come diceva il presidente Giuseppe Massarenti fondò la lega via di resistenza che all'origine delle nostre organizzazioni operaie di Molinella Terenzio lavori
Per fargli capire chi era vi leggo cinque righe
Che il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi espressive pur essendo di nemico politicamente quando volle nel mille novecentocinquanta venire a Molinella per i funerali
Dalla sua di partito
Noi non dimentichiamo i suoi insegnamenti così com'è non dimentichiamo un'altra grande figura che l'Argentina Altobelli che collaborò in quelle terre altro figuro straordinaria di sindacalismo socialista
Diceva il presidente Inaudi proprio venti secondi
Attraverso le terre che mi hanno condotto fino qui ho avuto la sensazione del valore dell'opera di Giuseppe Massarenti occorre un poeta che potesse vedere questi e qui Trinity trasformarsi in cambio per Tosi
Occorreva un apostolo di bontà perché sapesse trasfondere la fiamma che ardevano il suo cuore e in quello dei suoi concittadini occorreva un costruttore quale fu Massarenti
Perché le idee si trasformassero e al posto dei servi della gleba sorgessero migliaia di lavoratori consapevoli del loro diritto da far valere e dei doveri da compiere
All'apostolo al poeta al costruttore invio in assoluto mio e di tutti gli italiani questo era il presidente Luigi nautico i suoi insegnamenti come quella dell'Argentina Altobelli
Noi cerchiamo tuttora di seguirli rappresentiamo ancora l'ottantacinque per cento e oltre dei lavoratori del nostro Comune solo orgoglioso
A nome del nostro consiglio generale delle leghe di consegnare alla UIL e al suo segretario generale questa targa ricordo e commemorativa
Grazie adesso il Presidente fa una cosa maleducati Sima
Usare lo strapotere che mi è stato dato per ricordare un un mio piccolo un pezzo della mia vita sindacale
Volevo ricordare una amico e compagno che cinquantadue ne fa ha contribuito nel suo piccolo alla fondazione della UIL e che poi non solo da cinquantadue anni iscritta la UIL ma costituito la attività sindacale in un'azienda di Roma se come sua romano approfitto dalla presidenza volevo salutare Remo Felicetti gli mando un bacio
A nome di tutte coloro che età cinquantadue anni contribuiscono alla vita
Della nostra organizzazione come sapete
Adesso ci sarà a tavola rotonda programmata quindi naturalmente vediamo
Tutte le partecipanti
A venire al tavolo della Presidenza perché naturalmente tutta loro la lo spazio da utilizzare per questo dibattito quindi dalla dottoressa setta alle altre partecipanti sono invitate al tavolo faccio notare che siamo di una puntualità incredibile e quindi credo che tutti i delegati possano rispettare questa puntualità Attraverso le delegate naturalmente attraverso una partecipazione attiva
All'ulteriore momento di di partecipazione e di crescita collegiale comune attraverso il nostro congresso
Tre donne
Sono in grado
Allora cari
Cari amici e compagni
Mi permetto di prendere la parola
In questa occasione
Per presentare una tavola rotonda che abbiamo organizzato in occasione del nostro tredicesimo congresso
Una tavola rotonda che parla
Del lavoro delle donne
Però abbiamo voluto fare una cosa innovativa
Parlare
Anzi far parlare
Delle donne che
Lavorano
E che fanno dei lavori
Non tradizionale
Non quelli che noi normalmente conosciamo
E rappresentiamo
Che possono apparire addirittura
Dei lavori dell'attività privilegiate
Fuori dal Comune
Perché abbiamo voluto fare questa tavola rotonda così inusuale non fa non chiamando a parlare dei loro problemi dei loro gravi problemi
Le delegate
Che fanno l'impiegata alle Poste piuttosto che lavorare sulla catena di montaggio della FIAT
Perché noi conosciamo molto bene
Quali sono i problemi le ansie e preoccupazioni
Di queste nostre compagne
E molto spesso Doi e quelli come noi
Pensano che ci sono degli uomini o delle donne che svolgono delle attività
Più fortunate sicuramente ma io ho pagato nostre
Che
Appaiono essere delle attività di successo
Ci sono due considerazioni che io volevo fare il per spiegare un po'il senso di questa iniziativa
La prima che quando noi parliamo di lavoro
Della valorizzazione del lavoro dello cast del lavoro come risorsa fondamentale del nostro Paese della e delle società sviluppate
Intendiamo parlare del lavoro in ogni sua forma
La seconda perché anche alcuni lavori
Così diversi da quelli che noi conosciamo bene
E apparentemente molto migliori in realtà rappresentano un impegno hanno dietro di sé
Delli dell'impegno dei sacrifici
Delle difficoltà
Ecco i motivi per i quali abbiamo voluto organizzare questa tavola rotonda che viene che abbiamo in maniera un po'immaginifica titolato oltre le pari opportunità
Cioè apparentemente delle persone delle donne che sono antiche hanno raggiunto il
La pari opportunità con gli uomini e sono andare addirittura oltre
E ovviamente adesso nelle presentabile
E nel ringraziare le in primo luogo di aver partecipato a questa tavola rotonda comprenderete il mio dire chi coordina e che anche preparato questa tavola rotonda è una giornalista si chiama Monica Setta
Che non vedo che però spero che ci sia la prego di ecco armoniche per favore salì perché lo puoi fare tali
Non so se hanno messo dei
No vedi se hanno messo i nomi dell'altra parte a di quali qua Monica scusi
Monica scusa
è una giornalista del Corriere la sera che coordinerà
Poi c'era una signora che fa un lavoro chiosco di confesso che non non ne avevo mai conosciuta una che facesse quel lavoro
E si chiama Rosanna o Rossana secchio che era responsabile
Del coordinamento della UIL piloti cioè lei guida un ieri di linea
E anche scritte alla UIL e per questo è doppi spedite la ringraziamo doppiamente
Poi c'è un la signora o signorina chiedo scusa per se sbaglierò lo Stato civile Todini che è un'imprenditrice
Nell'attività delle costruzioni
Federica Guidi che è una anche se ha una imprenditrice che di si occupa di un'azienda di elettronica metalmeccanica che noi i metalmeccanici conoscono bene a Bologna
Anna Maria Artoni
Che ringraziamo ha un'attività nei trasporti
Ed Evelina
A l'ultima Evelina cristallini che è vicepresidente del Comitato olimpico di Torino cioè una delle persone che incaricata di organizzare meglio le olimpiadi a Torino nel due mila e sei adesso io
Finite il mio compito di presentazione tolgo il disturbo passo la parola vuole restare no grazie vengono a Monica anche
Ci farà assistere a questa tavola rotonda credo molto bene alle sante sicuramente
Allora grazie Luigi Angeletti che un senegalese ha dimostrato di avere una grande sensibilità nei confronti delle donne perché questa è una cosa innovativa ancor grezzo di un sindacato una tavola rotonda che parla di donne credo che sia la prima volta allora io volevo cominciare questo nostro dibattito che attraverserà vari temi parleremo comincerà a parlare di pari opportunità
Per passare poi alla competitività al femminile alla leadership
Al famoso soffitto di cristallo che poiché il problema con cui si scontrano le donne manager nel nostro Paese
Ma soprattutto noi ascolteremo le storie oh io vorrei cominciare visto che è stata ultima essere presentata proprio da Evelina Christillin ma anche vicepresidente del Comitato Ottorino due mila e sei membro di giunta del Coni quindi a parte voglio dire torinese importante anche una imprenditrice sotto i riflettori allora signora che se le io volevo chiederle
E secondo lei parlare di pari opportunità nel terzo millennio ancora senso
Entrò buonasera a tutti
Sì cena se la soprattutto credo in un ambiente come il mia
Che è un ambiente non direi maschilista ma sicuramente molto maschile io sono un dirigente sportivo
Vi posso dire che non mi è costato moltissimo diventarlo però se devo guardare ai numeri e poi alla fine quello che conta sono l'unica donna dirigente sportiva in Italia
Sono stata la prima donna nella storia ma non per tirar mela è andata così gli voglio dire eletta nella nella Giunta del Coni come dirigente
Posso dire che a livello di sport internazionale nelle federazioni internazionali non c'è neanche una donna presidente
Che
Nel Comitato olimpico internazionale che ha sede a Losanna insomma e poi l'ente che decide di rime un po'le sorti dello sport mondiale la percentuale delle donne è inferiore tre donne membri
Del CIO home inferiore al dieci per cento
Mentre posso dire che a livello di atleti non c'è più assolutamente nessun tipo di discriminazione in questo senso tra l'altro mi piace ricordare io sono appena stata un mese negli Stati Uniti
Per le Olimpiadi di Salt Lake City lo saprete non dico tutti ma sicuramente in molti che la percentuale di medaglie per lo meno per l'Italia è stata di otto a quattro a favore delle donne quindi se lo sport praticato sia a livelli amatoriale che ha livelli agonistici è sicuramente uno sport almeno per quanto riguarda l'Italia a livelli di eccellenza più improntato al femminile che al maschile altrettanto non si può dire per quello che riguarda un po'al mio mestiere che poi ripeto è un mestiere improvvisato perché io non ho fatto una carriera da sportiva sono stata un'ex atleta anch'io ma sono un docente versi Tariko quindi arriva da esperienze completamente diverse
Forse è stata anche la casualità che mi ha aiutata a venirne fuori in qualche modo forse perché nessuno mi vedeva come una pericolosa concorrente poi alla fine lo sono diventata però ecco sì in qualche modo se dobbiamo guardare alle cifre nude e crude effettivamente le pari opportunità o per lo meno per quello che riguarda la dirigenza sportiva non ci sono con questo non è detto che non ci saranno bisogna sicuramente considerare che siamo assolutamente a livello di di di poter raggiungere non dico delle forse delle parità assoluta a livello di cifre ma sicuramente dei livelli migliori adesso che sono molto bassi però ecco io posso parlare per il mio campo
Finisco qua
Rari coinvolgiamo subito
Allora lui santo Dini è stata europarlamentare per Forza Italia poi ha scelto di abbandonare la politica per tornare in azienda adesso presidente della Todini Costruzioni
Io volevo subito aprire una polemica con Luisa Todini perché mentre ci preparavamo prima e facevamo quattro chiacchiere
Lei mi ha detto una cosa ma ha detto sai dice
Finora c'è stata una rincorsa da parte delle donne ad a vere i ruoli a conquistare i ruoli che erano prerogativa degli uomini e quindi congedi parentali né normative eccetera ci io credo che la vera conquista sia invece quando uomo donna hanno una normativa che consenta loro di a vere identici ruoli e di scegliersi esattamente quello che vogliono fare all'interno della famiglia
Allora parliamo di di queste pari opportunità alla maniera tutti sì intanto anch'io dal buonasera a tutti voi vi ringrazio
Per la possibilità forse abbastanza tipica in un congresso sindacale di dare spazio ad una tavola rotonda di questo tipo e quindi grazie sicuramente al dottor Angelo
Sì e stavamo dicendo che giustamente ci sono ancora molti uomini in sala questo si fa ancora più piacere quindi grazie sicuramente a tutti voi
Un applauso ai signori uomini soprattutto
Monica Setta diceva non le pari opportunità la Todini ma soltanto una considerazione che io ho fatto sia in quei cinque anni in cui ha dedicato la mia vita attività politiche sia soprattutto quando ho scelto di tornare e nell'attività imprenditoriale è vero come si diceva prima che ancora purtroppo si deve parlare di pari opportunità perché le cifre ci dicono questa e vi do due dati prima di entrare
Nel discorso che invocava Monica Setta
Le donne oggi per il trentasei virgola due per cento hanno come media una retribuzione decisamente inferiore a quella degli uomini non soltanto in Italia
Anche in Paesi che sono sempre stati Pernorio modello per esempio uno dei paesi in cui c'è questa maggiore discrepanza e il Regno Unito alla Gran Bretagna
Questo tipo di disparità comincia a verificarsi dati alla mano anche negli Stati Uniti soprattutto nell'ultimo biennio i dati degli Stati Uniti ci dicono che le donne che lavorano fino ai circa il i trentatré anni di vita questa la statistica hanno più o meno una parità di trattamento salariale e di trattamento occupazionale poi inizia progressivamente una disparità di trattamento e tra l'altro il sessanta per cento delle donne che lavorano e hanno raggiunto livelli importanti all'interno della loro attività professionali non hanno figli in età scolare questo che cosa vuol dire che o hanno deciso di non avere i figli in assoluto oppure decidono di entrare nel mondo del lavoro
Nel momento in cui e i figli hanno già superato l'età scolare quindi questi sono dati che vengono dagli Stati Uniti hanno sono dati che vengono dall'Italia dal sud dell'Italia quindi è un problema ormai ancora purtroppo
Generalizzato tra l'altro proprio sono stata parlamentare fino al novantanove mi riparo proprio nel novantanove si dibatteva ancora in aula l'importante
Direttiva comunitaria proprio sulla parità di trattamento retributivo quindi sono problemi assolutamente reali
Ciò che io dicevo prima con con Monica prima di iniziare la nostra discussione e che a mio parere fino ad oggi si è cercato di rincorrere una parità tra uomo e donna ponendo i presupposti che la donna dovesse poter fare lo stesso lavoro dell'uomo con le stesse premura però ragazzi ve lo me quindi io rincorrere quello che era il modello maschile
Bisogna cominciare a a ragionare un po'fino al contrario è la normativa introdotta dei congedi parentali ci dai la a questo nuovo salto culturale nel senso che l'erede cominciare a dare la possibilità all'uomo di poter scegliere di fare cose che si sente state considerate tipiche delle donne i congedi parentali appunto a cui ci facevamo ah facevamo riferimento prima cominciano a fare o fare un salto culturale da questo punto di vista perché la normativa sul congedo che cosa dice che non esiste più
Il cosiddetto periodo di aspettative di maternità quindi non è più soltanto la donna che può decide di dedicare magari primo biennio della vita del bambino ad una per una una maggiore attenzione per ore ma può farlo anche l'uomo
Indubbiamente qui ritorno sull'ambito culturale è un è un problema un salto di qualità da questo punto di vista che ripicche di chi è richiesto culturalmente in Italia forse dovremo vedere o con un cursori di dieci anni che cosa accadrà e quali tipi di normative ci saranno però ecco l'attività governativa è sicuramente la spinta anche da parte voi del sindacato dovrebbe venire dopo il suo punto di vista cioè cominciare a dare degli strumenti e delle regole e normative legislative in per cui all'interno della famiglia autonomamente l'uomo e la donna possano decidere di scegliere se dedicare la propria dita e la propria attività ad un'attività professionale dedicarsi maggiormente alla famiglia quindi è proprio questo il lo scatto culturale che bisognerebbe fare
E proprio parlando di pari opportunità e di famiglia io volevo aprire immediatamente il dibattito con Rossana spicchio Rossana Fei che ho è una delle poche anzi sono praticamente solo tre donne comandanti ventisette donne pilot in Alitalia su un totale di due mila piloti Rossana molto brava estratta hostess per tanti anni poi ha studiato diventata pilota responsabile femminile della UIL Piloti
Ed è una signora che fa ogni giorno polli molto lunghi a una bambina di quattro anni vedono è bellissimo Pernilla lo sarà io volevo dire
Come si fa ad avere le stesse pari opportunità tra uomini e donne conciliando lavoro famiglia
Per il momento con la società come è impostata ora è impossibile
Io sono mamma di una bambina di quattro anni separata quindi oltre al lavoro alla res responsabilità completa della mia famiglia
E ci riuscirà pensare oltre al mio lavoro a fare carriera in non è
Togliere del tempo prezioso a mia figlia quindi alla mia famiglia
Un uomo non so se avrebbe fatto altrettanto per il momento
Mi raccontava di che quando sei rimasta inattesa questa doveva stare a bella da raccontare sposa rimasta in attesa di Pernilla e ai smesso mediatamente di lavorare perché la normativa di Alitalia per per questioni di salute implica immediatamente l'astensione dal lavoro però tu hai hai avuto una perdita un mancato guadagno sì noi abbiamo in una azienda non la perdita completa dell'idoneità al volo
Come ci al nostro l'accertamento dello stato di gravidanza e abbiamo all'incirca una perdita del venti per cento sullo stipendio fino al settimo mese dell'età del bambino
Dopodiché fino all'anno del bambino noi rimaniamo a terra proteico non possiamo garantire le sei ore di allattamento dato il lavoro
E la perdiamo ancora di più all'incirca il quaranta per cento dello stipendio
Anna Maria Artoni imprenditrice amministratore delegato di Artoni Trasporti e candidata alla presidenza e giovani imprenditori la candidatura ufficiale quindi probabilmente con tutta probabilità succederà ad Edoardo Garrone che il diciassette aprile lascia la sua carica
Allora la Maria pari opportunità e e soffitto di cristallo come fa una donna man ager imprenditrice a sfondare questo famoso soffitto di vetro che impedisce la carriera di molte donne non solo in Italia ma nel mondo
La ricetta non c'è
Credo
Io sono partita lavorando l'intero della mia azienda
Bene ormai dieci anzi quindici anni fa tantissimo tempo fa
Il percorso non è stato semplice
Ma non lo sarebbe stato per nessuno voglio dire momento in cui si comincia a lavorare in un'azienda seppur di famiglia credo che e il percorso sia sempre comunque estremamente complesso
Non ho mai ceduto quindi questo è stato una una delle una caratteristica che mia personale è una e quindi questo credo che sia stato la molla che ha consentito a me di rompere questo questo famoso soffitto di cristallo che in tanti purtroppo trovano se pur lavorando anche con l'azienda prevalentemente di carattere maschile perché io lavoro che lo l'azienda mia famiglia un agente di trasporti e quindi assolutamente maschile
Però io credo che la determinazione lo spirito comunque di di volontà la passione nel fare l'ENEL fra le cose aiuti sicuramente ognuno di voi e ognuna anzi Dinoi ad andare avanti a fare carriera questo credo che sia una ricetta che per quanto mi riguarda funzionato ma credo che potrebbe funzionare la stessa cosa lo ritrovata anche in Confindustria
Quando lì credo che qualcun altro abbia sto rotto questo soffitto di cristallo non sono sicuramente stata io nel momento in cui io cominciai a frequentare il movimento dei giovani eroga veramente una delle poche eravamo io Federica tra l'altro ha cominciato circa negli stessi anni in cui comincia io ma erano veramente pochissime ragazze
Oggi Confindustria è frequentato da donne e quindi anche questo secondo me una un aspetto assolutamente positivo che ha fatto sì che anche dal punto di vista la rappresentanza gli astri la cultura della nostra società in qualche modo comunque si sta modificando e credo che le donne
Abbiano consentito questo ma anche il modo di approcciare proprio il il lavoro voi e gli incarichi abbia fatto sia anche che siamo riusciti a fare di di grossi passi in avanti
Federica Guidi emergere nella Ducati Energia che l'azienda di famiglia esista una differenza tra leadership al femminile e leadership al maschile
Ma io credo sì che si possa dire che esiste una una differenza nel senso che io credo che proprio mentalmente un uomo una donna siano diversi
E io tutto sommato ritengo che questo sia anche dal mio punto di vista positivo nel senso che non credo alle donne che nel lavoro per proporsi per diciamo così avere soddisfazioni Successo debbano per forza imitare un uomo io credo che esistono delle differenze che vanno tutto sommato anche rispettate perché sono positive
Secondo me la una delle caratteristiche femminili sicuramente quella dato che come dicevano prima le le altre colleghe che mi hanno preceduto sicuramente una donna nel mondo del lavoro beve almeno all'inizio dimostrare un pizzico di più rispetto a un uomo
Viene richiesto forse più spirito di sacrificio più dedizione al lavoro più più impegno
E quindi questo secondo me comporta poi anche da parte di una donna una disponibilità diversa nel proporsi una volta che magari si è arrivati anche certe posizioni cioè io trovo che una donna abbia caratteristiche differenti nel senso che normalmente io ho trovato donne che sono molto più collaborative Petersen indica anche anche fra donne stesse
Credo che normalmente è una donna abbia tipo di leadership che è più partecipativa rispetto all'uomo anche se io personalmente sono abituata molto spesso a prendere alla fine
Anche le esigenze delle persone che lavorano con me e che mi stanno fianco e e secondo me questo normalmente si nota nei nel rispetto a quello che invece la un approccio che tipicamente maschile
Quindi in questo credo di sì e credo che sia anche una differenza positiva allora facciamo un piccolo gioco non per alleggerire una per fare così un gioco di libera associazione Evelina Christillin se io le dico competitività che cosa le viene in mente cioè che cos'è per lei competitività la prima cosa che viene in mente
Ma è fair-play in realtà cioè forse perché io vengo dal mondo dello sport praticato quindi la competitività l'ho imparata da bambina cominciando a far le prime gare però erano gare
Pulita perché non c'era doping operavamo piccoli e poi lei poi gare dove ci si misurava con se stessi e con gli altri ma ripeto col fair play quindi in qualche modo cresca
Credo fermamente ad almeno per quello che mi riguarda ma posso parlare di me evidentemente
Credo che che questo si sia poi tradotto nella vita nelle varie cose che ho fatto dai concorsi universitari poi alla competitività vera e propria compiuto anche con competizioni come quelle per vincere una candidatura olimpica che voglio dire non è non è impresa facile
Però ecco credo che la forma mentis e anche l'educazione che ne è derivata dall'aver fatto tanto sport da ragazzina
Mi faccia veramente pensare al fair play il che non vuol dire non vuol dire mollare o non vuol dire essere fin troppo gentile arrendevoli però il fair play prima di tutto io credo che sia comunque una buona regola perché non farsi odiare gli aperta agli avversari è il modo migliore per vincere credo
Luisa Babini è vero come dice Carli Fiorina che meglio un sorriso sul lavoro si ottiene di più con un sorriso che non con un pizzico di aggressività in più rispetto agli uomini anche in un mondo maschile
Ma il sorriso ci vuole sempre ma indubbiamente nella vita professionale come nel resto della proprio giornate quotidianità
Io più che di aggressività parlerei di solidità interna di di competenza di certezza di quello che si sta affrontando a volte questo deve anche essere Espresso con un pugno di ferro che alcuni chiamano aggressività ma io non amo molto
Questa parola gli dire appunto fermezza determinazione certezza dell'obiettivo e nel momento in cui questo obiettivo si esprime con un sorriso certamente si raggiunge più facilmente più velocemente
Quindi questa scuola mi dichiarai le donne non devono essere questo diceva anche la signora che Céline cioè non devono essere esplicitamente gres sive o più tre sia degli uomini per essere più brave per affermarsi possono anche mistificare la loro capacità con un modo di fare più quindi rendendo una io io non parlerei di mistificazione ho avuto la fortuna di conoscere proprio circa un mese e mezzo fa durante il World Economic Forum di New York Carlo Fiorino durante un pannello cui ho partecipato e devo dire che mi ha colpito l'estrema fermezza determinazione competenza dimostrata da Carli Fiorina unita ad una grande eleganza un grande charme innata probabilmente ER molti sorrisi ma non sorrisi complimento usi o insomma anche stavano cercando di mistificare ma sorrisi veri di retti
E devo dire appunto la capacità di interloquire in maniera diretta ma allo stesso modo estremamente cordiale convincente quindi effettivamente se Carly Fiorina ad aver detto questo lei riesce
A a persone ficcare questa a questa situazione appunto direi che fondamentalmente nel momento in cui la persona ritieni di sapere ciò che sta dicendo di conoscere esattamente l'obiettivo di avere un obiettivo misurato misurabile e raggiungibile ecco a quel punto ripeto come dicevo prima se questo lo si può fare con un sorriso
Ben venga si raggiunge più facilmente la Maria Artoni a che cosa le donne che fanno carriera comunque devono rinunciare ma qualche cosa d'un giorno più facilmente per fare carriera ed è una domanda anche diretta che cosa rinuncerei Stiftung
Se dovessi comunque a qualcosa per raggiungere l'obiettivo
Allora e difficile dirlo perché quando sono determinato a raggiungere un obiettivo nonno e quello che voglio e quindi non faccio rinunce perché e tale la la la la la la forza la la la determinazione con il quale e la passione con la quale mi butto verso una una nuova avventura che non devo rinunciare a nulla poi è chiaro che magari il tempo libero si riduce però lo spazio per la vita privata cerco sempre di mantenere lo quindi cerco sempre di considerare qual è il centro del delle del delle mie possibilità di tempo e di forze e poi Modular lei in base a quello che quello che devo fare
Credo che sia importante mantenere un equilibrio liquido è importante perché sia anche un pochino più sereni può e nelle nell'affrontare nel raggiungere le mete e credo che questa sia anche una una molla che ci consenta di vivere anche un pochino meglio e di essere assolutamente più determinati nel nel raggiungere alle cose che che che si vuole
Federica Guidi una imprenditrice che eredità come nel tuo caso perché tu comunque sei figlia figlia d'arte a un cammino più semplice una gavetta più semplice oppure invece paradossalmente più difficile
Ma entrambe le cose credo nel senso che è innegabile che delle facilitazioni ci sono nel senso che bene o male insomma quello che possono provare tanti giovani insomma che cercano di fare lavoro magari preparandosi e avendo sicuramente davanti delle difficoltà un'incertezza ecco per chi ha la fortuna di poter in qualche modo beneficiare di qualcosa che che c'è già e quindi naturalmente questa questa queste preoccupazioni questa angoscia anche iniziali sicuramente non non ci sono d'altra parte però penso che si ci sia anche un rovescio della medaglia nel senso che sicuramente se uno affronti lavora in maniera seria sia caricate anche di una responsabilità in più
La mia prima preoccupazione parlando dell'esperienza personale quando sono entrati in azienda è stata quella di
Diciamo farmi accettare solo per quello che via via di mostravo non per il fatto che ci dovesse essere qualcosa di che mi doveva essere per forza dovuto e quindi la scuola un po'che ho avuto io quindi quello che io ho cercato di fare proprio questo cioè preparati al meglio
Cercare di imparare da dalle persone che in quel momento mi dovevano insegnare praticamente tutto farlo con la massima umiltà e
Consapevole del fatto che io avevo una grossa opportunità che mi era stata data e che però non per questo io mi potevo sedere sugli allori uno
A sedere sugli allori oppure così prender la in maniera tranquilla quindi io penso che sì ci siano entrambe le cose sicuramente ci sono delle facilitazioni ma ci sono anche delle mi grossi grosso impegno che deve essere profuso proprio perché se anche investiti di una grossa responsabilità
Io volevo coinvolgere anche voi c'è qualcuno che ha delle domande da fare le nostre ospiti io potrei nostra le protagoniste della sua tavola rotonda allora prego
Così
Allora intanto non siamo molto contente di avere questa opportunità credo che Luigi Angeletti effettivamente cioè gli ha permesso di metterci a confronto con un mondo che non è il nostro ma che interagisce in gran parte certamente con il nostro
Io mi pare davvero un dato positivo non succede spesso che non è sindacalista de e donne imprenditrici e mi scuso se mi rivolgo specificatamente a loro ma naturalmente sono come posso dire l'altra parte del Dinoi no in qualche misura io credo che per il mondo dell'imprenditoria certamente avere dall'imprenditrice rappresenta un valore aggiunto
Rappresento valore aggiunto perché sono convinta che qualunque donna che vince dovunque vinca vinta per le donne e quindi in ogni caso anche per noi può essere una fortuna
Ma appunto può esserlo cosa intendo dire
Spesso e volentieri vi sono donne con potenzialità e capacità
Che non riescono a realizzare a tradurre in atti concreti in un percorso di carriera le loro potenzialità le loro capacità
Perché l'organizzazione del lavoro l'accessibilità o non accessibilità la formazione il non poter conciliare
Non consentono loro di fare quei percorsi che la loro intelligenza e le loro potenzialità permetterebbero loro
Una donna imprenditrice
Una donna manager una donna amministratore delegato può rappresentare un valore aggiunto per le donne
In che misura una donna imprenditrice eh consapevole e quanto è consapevole
Del disagio delle donne che lavorano per lei e in che modo
Sente di potersi impegnare per spostare questi disagi grazie
Anna Maria Artoni
Bene mi piaceva molto la frase la signora chiunque donna vinca lo fa per le donne bello Anna Maria Artoni
Non è facile io parlo ovviamente per esperienza personale non posso parlare di altro
Io mi mi sto muovendo l'intero dalla mia azienda i tra l'altro fino a ieri in un ruolo in un in un'area dove c'erano al novanta per cento donne perché ignare amministrazione prevalentemente ci sono ci sono donne
E devo devo dire la verità probabilmente grazie al fatto che giovani oltretutto grazie al fatto che io sono entrata e in punta di piedi all'interno di di di questa realtà si comunque all'interno della della mia azienda
Sono stata da una parte viene accettata ma dall'altra ho trovato l'ottimo ambiente
Quello che è un pallino mio ed è un pallino che che ho da da da quando sono entrato in azienda è proprio quello di cui parlava lei prima c'è il discorso e la formazione secondo me importante che all'interno di un'impresa ci sia lo spazio per le persone per aggiornarsi formarsi sia in modo ordinario Pd routinario quindi imparare a fare il mestiere dell'impresa ma anche ad accrescere le proprie competenze personali e quindi a a avere comunque la possibilità di riprendersi un domani anche da altre parti questo vale per le donne vale per gli uomini cioè io credo che sia estremamente importante per ciascuno di voi lavorare in un contesto nel quale ci sia assoluta
Possibilità di di crescere di crescere altro aspetto però che secondo me è forse più specifico delle donne invece il la possibilità di avere più flessibilità questo è in particolar modo per l'orario per esempio le donne hanno se come possono lavorare lo stesso tempo degli uomini magari in orari diversi
Facendolo in orario continuato quindi non avendo facendo la pausa
Perché no perché no e quindi basta semplicemente modulare l'organizzazione dell'ufficio in modo tale che il tutto funzioni
Ugualmente e secondo me questo consente di agevolare in qualunque momento
Come ha già non ho capito
Agevolare in qualunque momento
Anche la la possibilità appunto dicevo prima di lavorare inventarsi anche la propria vita personale e quindi avere una famiglia e riuscire ad avere le le lo spazio e il tempo per fare appunto altre cose quindi questo secondo me è un valore aggiunto una sensibilità che un Donna arrestato è legato comunque responsabile di un'azienda
Sente secolo e di più rispetto a un uomo questo sì questo io credo che il il valore aggiunto che può dare una donne proprio questo qual la sensibilità maggiore accoglierà determinati aspetti Luisa Todini
Io scottato molto attentamente e l'intervento della signora di cui non so se non ho colto il nome o forse non ha detto il nome non lo ha detto ok allora chiedo chiedo scusa ma non è colpa mia
Però io le chiedo scusa signora io non sono molto d'accordo sull'impostazione che lei ha dato nel momento in cui lei ha premesso voi siete l'altra parte da medaglioni o insomma dall'altra parte della barricata una cosa del genere ha intuito no
Ma io non la vedo così
Non vedo adesso forse qualche fischio qualche anno lo prenderò ma insomma
Non vedo neanche che nel due mila e due si debba continuare per forza a scindere l'imprenditore da una parte il sindacato i lavoratori dall'altra che per forza ci sia una battaglia tra i due voglio dire gli obiettivi
Dell'imprenditore che ha responsabilità e e nella fortunata perché la ritengo una fortunata condizione di dare lavoro
Vede non per forza coincidere con gli obiettivi di chi alla fortunata condizione di ricevere il lavoro cerco di spiegarmi meglio a maggior ragione quando si parla di donne dato che stasera parliamo di donne lei è una signora che lavora con responsabilità
Corresponsabilità anche sindacali quindi anche responsabilità di altri
Per lo meno a livello di portare avanti determinate prospettive avrà una famiglia immagino avrà una sua vita privata io sono una signora
Chi si considera fortunata perché ho avuto il privilegio di avere un'azienda da Porta para avanti se Monica Setta avesse fatto prima me la la domanda che ha fatto
A Federica Guidi io non avrei saputo rispondere perché di fatto non mi sono mai trovata nella situazioni di non vere un lavoro già preparato quindi effettivamente non ho mai provato che cosa vuol dire dover andare a cercare lavoro
Ho provato e provo la difficoltà e la complessità di dover portare avanti mi un'azienda costruita faticosamente in cinquant'anni di attività familiare e quindi di dover una dimostrare prima di tutto a me stessa quello che posso valere e due certamente dover dimostrare le tre mila persone che lavorano con noi che l'azienda andrà avanti come più forte di prima
Ecco fatta questa premessa era per dire che anche io sono una donna che ha una famiglia ha delle responsabilità private le responsabilità professionali quindi io mi sento in tutto e per tutto
Simile a lei e a tante altre donne che sono qui e che svolgono un'attività lavorativa quindi il valore aggiunto che lei chiedeva signora che tutti noi ci chiediamo lo dobbiamo dare insieme non una contro l'altra una contrapposto all'altra o d'una sorta di dicotomia che si continua sempre a creare tra chi svolge attività sindacale chi svolge attività imprenditoriale il lavoratore in mezzo perché tutti noi siamo Lapo ori tutti noi abbiamo lo stesso tipo di Obiettivo io credo che sia una anche qui un salto culturale molto importante da fare soprattutto a oggi in cui si sta parlando in questo momento di fuoco e mi sembra che la UIL da questo punto di vista possa veramente fare da ago
Della bilancia in questa delicatissima fase di proposizione governativa e di proposizione
Sindacale quindi cercare veramente di Asso non voglio tirare i mezzi pubblici sì il discorso dell'articolo diciotto ma anche questa sera forse se ne potrebbe parlare voglio dire cerchiamo di superare quella che viene da sempre considerata una battaglia in cui in cui si vede il sindacato contro l'imprenditore e alla fine mezzo c'è il lavoratore che che debba per forza perire ecco questa era la mia riflessione
Io non sono un imprenditore io sono un caso anomalo perché nel due mila sei saremo licenziati tutti dava a a all'ultima che quindi come posso dire mi trovo nella situazione diverso è evidentemente in una sezione diversa saremo tutti licenziati lo sappiamo benissimo l'unica cosa che ci unisce
è importantissima però è l'entusiasmo e la per un progetto comune
Quindi davvero posso dire evidentemente che la nostra è un'azienda normale come se stessimo facendo una gigantesca campagna elettorale che dura sei anni e quattro da quando è cominciato comitato organizzatore sei dapprima che ci vede esattamente tutti nella stessa barca quindi probabilmente io non le sto dando una risposta posso solo dire come stiamo lavorando noi
E posso solo dire che nel nostro caso al di là di quello che ho premesso quando è cominciata questa tavola rotonda sulla percentuale di donne nel Coni sulla percentuale di donne nelle federazioni cet del mio comitato del nostro comitato organizzatore di Torino due mila sei
Non abbiamo i sindacati perché ci difendiamo da soli danno gli stessi ma in qualche modo l'unica difesa che abbiamo per noi stessi è quella di lavorare bene di lavorare in tempo e la percentuale di donne da noi è uguale a quella degli uomini come personale quindi io davvero no no interlocuzione se non quella di dire che finiremo tutti nel due mila sei bene o male tutti esattamente nello stesso modo l'unica cosa che possiamo trasmetterci a vicende non c'entra niente
L'essere uomini o donne o avere posizioni diverse perché ripeto siamo tutti nella stessa barca poter fornire delle buone Olimpiadi una buona organizzazione tutta insieme davvero da noi non non c'è questo tipo di come dire non c'entra niente il fatto che io sia il vice presidente di questo comitato perché le donne ci lavorino meglio tutto lì
Ci sono altre domande al ecco prego
Mi chiamo Luciana Gravina e sarà qui per il Sindacato nazionale scrittori anzi scaduto Unione Nazionale scrittori affiliata fa la alla UIL
E io sono rimasta bloccata su una frase che ha detto una di voi all'inizio però adesso neanche contro chi comunque non è importante questo
E che a un certo punto la donna intese scegliere o fare la carriera oppure dedicarsi alla famiglia
Io mi chiedo è possibile che non si non si pensi
Ad una normativa forte di forte supporto alla maternità articolata in ogni modo cosicché la donna possa ci sono solo che c'erano partiva per la donna però a quanto pare non basta noto che la donna non debba necessariamente scegliere mi chiedo cioè se mi chiedo anche se è un problema di carenza normativa oppure è un blocco culturale concettuale
Mentale che ancora noi donne ci portiamo appresso per cui pensiamo che o ci dedichiamo alla famiglia oppure facciamo la cartiera grazie Federica Guidi allora e poi i ridiamo la parola
Io adesso non so assessore non ricordo esattamente che sia stato detto appunto che le donne debbano scegliere io penso che voglio dire è chiaro che per una donna da un certo punto di vista conciliare la famiglia e lavoro
è difficile questo è vero è obiettivamente vero
Ed è anche vero che probabilmente come diceva prima Luisa ci sono ancora pochi strumenti per aiutare le donne e più che altro a varia psicologiche io credo cioè il fatto che necessariamente
La donna debba essere l'unica a occuparsi della famiglia occuparsi di certe cose mentre l'uomo l'uomo no
Al di fuori di questo io credo che una per una donna che lavora sia obiettivamente difficile conciliare il lavoro e la famiglia
E lo è anche in funzione del tipo di lavoro perché obiettivamente esistono dei lavori che consentono di organizzarsi meglio consentono di avere più tempo anche per la famiglia io credo però che comunque si è insito nel la mentalità femminile quella di essere
Molto
Polito molto multitasking diciamo c'è quindi io credo che una donna alla fine nasca con qualcosa nel proprio DNA che le consenta comunque sempre di saper conciliare tante situazioni diverso e molto più di un uomo questo sicuramente
Al di là di questo sì io penso che sia difficile
Che è giusto cercare di avere degli strumenti che aiutino le donne in questo ma anche che si abbatta un po'questa
Sorta di barriera psicologica culturale per cui deve essere comunque sempre necessariamente una donna non è detto che debba essere solo una donna occuparsi eventualmente dei figli della famiglia può essere può essere benissimo un compito che viene suddiviso equamente fra uomini e donne a seconda delle necessità e a seconda delle situazioni
Rossana se ci vuole aggiungere qualcosa su questo
Volevo infatti dire che proprio per la mia esperienza di lavoratrice e devo dire che grazie alla la legge della tutela delle pale potuta
Io non spaccio o i ruoli come i miei colleghi uomini ma faccio soltanto voli in giornata quindi io tutte le sere torna a casa da mia figlia la stessa opportunità
L'hanno anche molti miei colleghi maschi e nessuno di loro ne usufruisce
Questo è il problema
Preferiscono volare più che stare con i figli ok allora ancora una domanda prego certo scusi signora c'era prima Luís o lei e non vedo
Lui o è lui che dopo
Natale Antonio Rossi Unione Nazionale scrittori
Nell'ambito degli scrittori ovviamente le scrittrici ci hanno insegnato e l'abbiamo dovuto apprendere
Che questa distinzione tra uomo e donna
Non può esistere
Io infatti intervengo adesso perché non vorrei che una tavola rotonda su problemi femminili fosse e tutta portata avanti con voce femminile
Qualche voce maschile è bene che ci sia
Quindi le scrittrici ci hanno insegnato a questo
Evidentemente è stata dura all'inizio accettare che non ci fosse differenza
Però alla fine se noi pensiamo un attimo a chi sono gli scrittrice chi sono gli artisti e cioè con loro che creeranno arte coloro che producono cultura
E che quindi esprimono al massimo la loro capacità di pensare e di produrre pensiero
Evidentemente la distinzione tra uomo e donna tra maschio e femmina ha poco valore se non dovesse riguardare la qualità
è fuor di dubbio che per esempio nel campo degli husky della scrittura e dell'arte la distinzione può avvenire nella misura in cui il prodotto che viene presentato sia il prodotto letterario quel prodotto artistico presenta delle caratteristiche in qualche modo differenti perché appartengono a una diversa concezione del mondo
Però nonostante che poi ci siano delle donne che Annino la loro distinzioni al femminile
E nonostante ci siano degli uomini che hanno il mio la loro distinzione al maschile
è fuor di dubbio che nega nei campi alti della produzione del pensiero della creazione dell'arte e della produzione e della cultura la distinzione tra un uomo e di Tolla norme assolutamente inaccettabile
Grazie signora c'era
Sì ma l'assegno e poi la signora
Grazie io una domanda breve però credo molto ricca di significato
Nel senso che noi da questa lato come ha detto prima la signora non siamo qua in competizione fra voi donne sedute a quel tavolo
Anzi ci aiutate anche all'interno della UIL dalla nostra organizzazione
A riconoscere che andare oltre le pari opportunità vuol dire riconoscere la cultura il valore El ma in streaming e quindi anche dare un potere alle donne anche all'interno di un'identità sindacato perché le donne rappresentano anche le lavoratrici ed i lavoratori è un concetto grazie Ricci è un concetto di genere ma che va a toccare un concetto di generale
Che vuol dire creare una complementarietà tra uomo e donna tra chi lavora e vuole lo sviluppo il valore del lavoro
Le donne della UIL con gli uomini della UIL oggi per l'otto marzo chiedono più lavoro più diritti più servizi
E chi è e credo che anche per voi donne lavoratrici
Sia delegate ad un amministrative sia imprenditrici e anche la lavoratrice perché la donna pilota che ti ringrazio tanto che finalmente gli otto un tetto di cristallo
Un tetto di cristallo che per tutte le donne che lavorano che finalmente un lavoro molto importante che dimostra che anche la donna sa portare un concordo che non vuol dire che ci vuole la forza che ci vuole
Cosa come dire un una identità di genere maschile un'abilità maschile ma è una competenza e una capacità una serie tarda crete creatività e io io applaudo ti ringrazio tantissimo
E questo è un aspetto l'altro aspetto che mi chiede rigidi esce come delegata sindacale come lavoratrice trent'anni alla figlia
Vedi cara compagna e cara amica e Caradonna
Le differenze sono molte anche fra le donne
Tu dici hai risposto prima Stefania i nove stiamo anche un valore aggiunto
Stefania voleva intendere credo un valore aggiunto di ricchezza per uomini e donne martedì le donne imprenditrici spesso possono scegliere anche la carriera perché hanno quattro domestiche o hanno diverse domestiche le operaie impiegate o anche le dirigenti di azienda spesso invece devono conciliare
Diversamente la loro attività la loro concetto di cura il loro concetto di lavoro e di lavoro retribuito come retribuito
E l'ha detto molto bene la nostra pilota qui la difficoltà deve conciliare diverse difficoltà di madre
Di lavoratori c'è e anche di una mansione Chiappa otto un tetto di cristallo ma che ancora pesa tanto il tetto di cristallo sulla testa delle donne e allora nato manda tutte fuori
Non indignate che il governo attuale abbia varato un libro bianco del lavoro e non entro su tutti concetti perché non è la tavola di una trattativa ma che il lavoro delle donne venga definito e riconosciuto o note conosciuto come lavoro aggiuntivo le donne della Ubi sanno molto bene che cosa vuol dire lavoro aggiuntivo e non sono d'accordo con questa definizione
E ci siamo già confrontati anche qui gli uomini della Wind e allora non vi sentite un po'offeso e umiliato e di considerare di essere considerati imprenditrice aggiuntive grazie
Luisa Todini
Dunque io non faccio parte del governo e probabilmente non ho letto così attentamente il libro bianco acquisti ferisce signora ma
Non mi sembra che il lavoro femminile sia stato definito in generale lavoro aggiuntivo ci sono dei lavori considerati aggiuntivi
Che cosa esso chiedo scusa se sbaglia ma insomma e non faccio parte del governo quindi non ho l'oblio conosce il libro bianco
Ci sono sicuramente dei lavori considerati forse tipici femminili e qui forse possiamo aprire la discussione che possono e che sono stati definiti
Lavori aggiuntivi ma che lavoro femminile sia stato definito come lavoro di genere aggiuntivo questo io mi sento di escluderlo
No no no ma allora se vogliamo andare a considerare come si è sempre detto dei lavori che sono che favoriscono il genere femminile quindi se per andare a vedere alcuni tipi di lavori Attilio considerati atipici il telelavoro
Determinati part-time e possono essere usati i lavori aggiuntivi ma parte che sono lavori che possono è stata essere consonanti sia per uomini che per donne Macchi lavoro simile sia stato definito in toto lavora aggiuntivo io sinceramente mi sento di di di escluderlo insomma non so adesso se se qualcuno mi può avvalorare questa
Questa mi ha considerazione
Mamma
Su quanto lei
Diceva prima
è una considerazione che si fa spesso l'imprenditrice che sta da questa parte le diciamo quattro domestica case quindi si può permettere di far tutto io non voglio entrare in in questo tipo di differenza vorrei invece che nel momento in cui ci si di ci si chiede
La donna imprenditrice che ha determinate possibilità può permettersi di lavorare e di avere qualcuno che bara la famiglia la donna che non ha queste possibilità non può farlo ecco vorrei che questo tipo di discorso allora perché qui ma è inutile che stiamo a discutere del fatto di chi ha più possibilità o meno possibilità non è questo il tema il problema è uomo-donna mi piacerebbe che la nostra cultura le nostre norme le nostre regole
Ci permettessero di arrivare ne a pensare non la differenza tra una donna e l'altra ma la possibilità che anche l'uomo possa valutare opportunità di svolgere quello che oggi sembra essere un obbligo
Della donne qui mi rifaccio al discorso che facevo
Ma inizialmente e quindi questi invoco il governo è anche la pressione sindacale perché le normative che sono state finora portati sono sicuramente poche ritorna ancora per esempio
All'esempio dei congedi parentali qui si ritorno sul fatto che le regole devono essere più numerose e più precise più determinate per far sì che all'interno di una famiglia tra l'uomo e la donna ci possa essere
Una scelta a assolutamente libera ed adeguata il problema è l'abbiamo detto prima un problema culturale se in America fare io
Mammo tra virgolette e per me è una potrebbe essere una bellissima parola è una cosa normale ed è una scelta divinità che avviene negli Stati Uniti
In Italia nonostante ci siano delle regole che oggi lo permettano non ci sarà mai nessun uomo ancora purtroppo fino ad oggi che dica chi decide di dedicare emivite bambini lo diceva prima la nostra amica
Ma pilota nessun uomo torna a casa la sera lei se lo ha imposto perché perché ha una coscienza
Di donna e ancora ardite in un ambito culturale che tutto sommato glielo fa scegliere ma glielo impone anche probabilmente suo marito pilota non farebbe questo tipo di scelte e quindi Elisa è un problema che riguarda tutti noi e di un salto culturale che deve riguardare tutti
Allora
Scusi
Amichevoli
Buonasera io mi chiamo Carmen
Sono della UIL finanza e ho ascoltato i vostri discorsi
C'è una domanda che ha fatto
La signora al imprenditrice Artini orti Miotto scusi ma non ci vedo niente di qua
Artoni la quale alla domanda che cosa sarebbe disposta a lei a rinunciare
Perseguire la carriera se era disposta comunque a rinunciare a qualcosa questa domanda sinceramente la potuta porgere solo a lei perché se la porge a un lavoratore normale o un operaio FIAT ho una donna che magari per quarant'anni fa l'operaia non fa nessunissima carriera e fa una fatica enorme per arrivare all'età pensionabile
Quindi credo che questa donna rinunce a tante cose già solo per i turni aberranti che ci sono rinuncia certamente ad essere una donna bella magari a curarsi di più
Quindi ad essere un po'scialba perché certo le possibilità finanziarie economiche non le possono permettere di avere una baby sitter per farle gli accudire i bambini nel caso riabbia
Quindi diciamo che il grosso problema deriva solo dal fatto che purtroppo sarà sempre la donna a dover portare i nove mesi di gravidanza quindi finché non ci sarà
Qualcosa di speciale che farà delegare all'uomo questo io credo che la donna dovrà sempre comunque combattere
Con questa mentalità di uomini che non vogliono assolutamente accettare che la donna possa in un certo senso prendere il loro posto
Usufruendo delle pari opportunità quindi secondo me voi imprenditrici avete un grosso spessore di differenza che c'è tra voi e chi lavora per voi
Parlare di flessibilità una persona che ha dei bambini in casa come per dire Vieri tre ore la mattina e tre ore di pomeriggio costringendola magari a recarsi al lavoro quattro volte al giorno
Non mi sembra una flessibilità quindi non mi trovo per niente d'accordo sul fatto anche che l'altra signora l'altra imprenditrice Guidi che pare che abbia una famiglia che comunque ha ereditato questa diciamo impresa struttura industria fabbrica non so bene cosa ci trova certamente molto avvantaggiata ma assolutamente tanto oserei dire tantissimo quindi secondo me siete state fortunate perché siete nate nel letto giusto se invece nasce varate in un letto sbagliato come tanti noialtri della UIL
Sicuramente non sareste lì a parlare
Che tra voi imprenditori messi e noi lavoratori dobbiamo avere diciamo così un quadro è normale che ci sarà ha sempre il sindacato in mezzo se ci sarà sempre un sindacato capace di tutelare i diritti che abbiamo nuovi lavoratori nei confronti di poi imprenditrici o di voi imprenditori
Che ci fate lavorare essi ma ce l'ho fatta e veramente sudare tanto grazie signora nulla ci è dato gratuito grazie signora
Allora
Ma io sono avevano inizia vengo dal settore pubblico lavorò nel settore del pubblico
Io sono perfettamente convinto che al giorno d'oggi parlare di lavori maschili e di lavori femminili e superato cioè le donne sono in tutti i campi c'è una dimostrazione c'è una pubblicazione dell'INAIL
Di una raccolta di foto chiamato i mestieri delle donne dove le donne risultano comunque e quindi le donne diciamo nel due mila nel nell'anno tre mila né le millennio tre mila sono presenti quello che difficile invece di dire che i compiti
Io sono perfettamente convinta che non dovrebbe esserci compiti maschili e compiti femminili così non è nella realtà la cultura forse ancora ci insegna che è difficile assegnare dei compiti anche all'interno della famiglia
Uomini rifiutano questi compiti tant'è vero che poi anche se lo leggi lo consentono non usufruiscono delle leggi per cui abbiamo delle difficoltà delle donne a fare carriera
Perché la donna di fronte ad una scelta
è logico che la famiglia ha un valore perché siamo state toccate in questa maniera ringraziando il cielo del giunco
E quindi c'è questo valore da tutelare e la maternità è un valore che non lascia a nessuno non delega a nessuno
Però la collaborazione si chiede la scorporazione spesso non c'è questo comporta poi quello che è stato detto cioè che il salario delle donne purtroppo ad una doppietta
E te adatti all'età della riproduzione care enormemente ed è naturale perché la donna impegnata non da tutto all'azienda allora io chiedo le donne imprenditrici
Che cosa le donne imprenditrice perché io ho sentito certo la sensibilità micio me lo auguro so perfettamente convinta che c'è una particolare sensibilità delle donne nei confronti dei problemi delle donne però io io chiedo questo che cosa fanno le donne imprenditrici per superare questo cioè per agevolare le donne nella carriera perché essi finché non arriviamo ha un grado culturale tale per cui i compiti sono equamente divisi nella famiglia
Per cui la famiglia a carico di tutti e non solo e non parlo solo dei bambini anche degli anziani e non esce noti il carico non ricade solo ed esclusivamente sulla donna io credo che gli non solo la parità salariale non avremo ma non avremo neanche quella parità ai temi artici che ci auguriamo tutti grazie
Allora chi risponde
Rossana corrispondere oggi no Angeli pacchetti venuto del gruppo opposte allora Luigi rispondi più no
No
Più
No
Ruolo
Adesso gli uomini ad avere i figli
Il l'aborto sarebbe un sacramento
Allora lo facciamo così c'è qualcuno De vivo che vuole rispondere rapidamente poi abbiamo una signora e poi chiudiamo allora Federica aveva Evelina Christillin vuole rispondere
Inviti cioè può sognare i carri imprenditrice faccio servizi anch'io quindi no posso dire una cosa da storica però perché poi quello il mio mestiere e che stiamo continuando a girare intorno a una cosa che come dire da un'interpretazione più sociologica e e storiografica storica evidente la storia delle mentalità
E la cosa è più lenta da cambiare in qualunque società questo lo dico facendo un passo indietro rispetto al mio presidente di sportiva e di non imprenditrice
La storia della mentalità è la più lenta da cambiare quindi possiamo lamentarci del ma il vero problema qual è almeno io parlo per me stessa ma credo che sia una buona regola che colpa ci sentiamo noi se non andiamo a casa del figli
Non è che possiamo dire l'uomo non fa il mammo resto il fatto stesso di usare una parola femminile ma sterilizzata ce la dice lunga sul fatto che siamo ancora noi
A sentirci in colpa se non andiamo a casa se non c'è e non c'entra niente o poco un postino Rispetto assolutamente il fatto
Di avere magari anche una baby sitter una cameriera casa che comunque ha ragione la signora solleva da una serie di problemi il fatto è che comunque uno si sente in colpa ecco esto prima che riusciremo a superarlo mi ci metto io in prima persona
Altro che storie non è questione di convincere gli uomini a farlo e convincere noi stessi e non sentirci in colpa questo
Ripeto non voglio insegnare dare lezioni di vita nessuno posso parlare per me e non sono un'imprenditrice però è una qualche tipo di risposta che suggerisco al pensiero di tutti con molta umiltà
Velocissimamente chiedo scusa alla signora io prima ho letto una serie di dati che anche verso riportava avvalorate da tutto uno studio fatto dalla Fondazione Bellisario monitorato per anni quindi però quando lei dice voi donne imprenditrici che cosa fate per le donne che lavorano con voi
Io purtroppo già purtroppo insomma tra virgolette purtroppo lavora in un settore anch'io come
La mia collega Artoni
Delle opere pubbliche le costruzioni quindi a un mondo un po'di uomini o quindi poche donne nonostante io noi siamo in continua offerta di lavoro però son poche le donne che si piante possono affacciarsi determinati lavori tecnici e questo è un altro è indicato un altro che è perché abbiamo in Italia e le poche donne che lavorano con noi sono molte nel nell'ambito segretaria lacune gli ambiti amministrativi abbiamo un unico solo ingegnere
Che lavora in un cantiere in Bulgaria gestisce un criterio Bulgaria difficilissimo con una bellissimo viso occhi azzurri capelli biondi che fortunatamente esperte di kickboxing perché lì effettivamente ce n'è bisogno ed è e in gambissima ecco io quando parlo con le poche donne ripeto che purtroppo lavorano astratti e renda
Non è che cerco di farlo dirle perché o fare un torto alla mia azienda fare un torto alle competenze di tutte le altre persone che lavorano o nel gruppo e farei un torto al loro stessi e quindi non è che cerco di favorire le loro professionalità cerco di far capire che importante non rinunciare a quelli che sono i propri desideri familiari le proprie aspirazioni cerca di far capire che è importante poter utilizzare tutte quelle poche forze normative come dicevamo prima
Che esistono una cosa che sto cercando di fare nella mia azienda è poter costituire uno di quei famosi anni asili aziendali di cui si sta parlando che sono stati istituiti per volontà e il ministro Prestigiacomo anche grazie del ministro Tremonti che ha dato una parte l'offerta del bilancio con la così serie D Atena devo dire e qui quindi è un po'un un'autocritica una critica che muovo soprattutto i livelli regionali che le difficoltà è proprio l'accesso ai finanziamenti per poter poi utilizzare quelli che sono gli strumenti e le prefinanziamento e arriva a livello regionale e non sempre purtroppo si riesce a tutti e grazie al questo quindi in sintesi non bisogna favorire le donne a scapito degli uomini si favoriscono le competenze perché questo è il bene
E dell'azienda e bisogna aiutare donne uomini o potere utilizzare al meglio gli strumenti che ci sono
C'era un'altra domanda l'ultima
La signora
Però domande molto veloce perché dobbiamo chiudere molto breve questa domanda semplicissima all'inizio alla signora Todini ha aperto il suo intervento dicendo che c'è ancora un grosso divario di retribuzione tra uomini e donne lo sappiamo benissimo per in Europa si stanno facendo continuamente delle analisi relativamente a questa a questa a detta di retribuzione retributivo per rispetto gli uomini e le donne e io chiedo semplicemente cosa intendono fare le imprenditrici a questo tavolo per eliminare questa dette tenendo presente che l'articolo nove della legge centoventicinque ci fa notare che anche le donne dirigenti rispetto agli uomini hanno una retribuzione notevolmente più bassa grazie Anna Maria Artoni
L'importante e mi riallaccio alla all'intervento che ha appena fatto la signora Tosolini l'importante è che do che nelle aziende si effettivamente valorizzare quelle che sono le competenze delle persone e quindi è sempre più importante Ri e rivalorizzare e valorizzare appunto gli aspetti e quindi anche le donne che lavorano in azienda evidentemente questa è un aspetto questo l'aspetto culturale che in in un certo qual è in in un certo qual modo comunque dice mo'coinvolge un po'più in tutta la società e quindi tutti gli aspetti del mondo del mondo femminile ma credo che si stiano facendo passi in avanti quindi sicuramente il secondo me questo gap sì colmerà sempre sempre sempre più velocemente in sostanza e chiaro che per esempio alle all'intramoenia azienda questa differenza non esiste ma non lo so se è un caso se o se boh forse è anche una questione di Area per esempio nelle nella dall'arredo provengo la l'occupazione femminile è una delle più elevati in Italia anzi forse la più elevata siamo addirittura il quarantacinque per tutto nel nel nel mio territorio quindi credo che forse le donne
In una città come Reggio Emilia sono riuscite a prende gli spazi che gli spettavano quindi credo che questo è quello che se necessario fare però credo che non sia un sicuramente un'operazione da fare dal giorno dall'oggi al domani
C'è un'ultimissima domanda o no sì prego ma
Chiedo scusa molto velocemente UIL Polizia la domanda è questa più valore al lavoro sullo stesso piano c'è la famiglia per le donne alle donne imprenditrici la signora ruota denuncia
Dato il diritti no della natalità no durante il parto prima del parto dopo il parto a sostegno di questo per la larga i diritti delle donne le imprenditrici sono disposte a caricarsi insieme alla pubblica amministrazione
Il costo
Dopo il costo dell'allargamento dei diritti
Dopo il parto per una donna perché le mie colleghe polizia no delle difficoltà rispetto a queste che i diritti sono compressi lì poi il discorso uomo-donna per la cura dei figli dopo ma nei primi mesi del bambino nel primo anno del bambino la donna valore aggiunto per natura questo lo possiamo stravolgere i costi no i costi di questi diritti chi li paga gratuiti
L'ultimo appello
Ma io guardi sinceramente non non non so darle ve lo dico francamente una risposta
No no sul fatto di saperle dire i costi cioè volevo capire meglio che cosa intende lei costi
Guardi allora io parlo per me nel senso non non non posso parlare per per altri no no nessun titolo per farlo quello che ritengo io cioè e e vero nel senso sicuramente le difficoltà a cui accennava prima Rossana per una donna nel il periodo e la maternità effettivamente è chiaro che esiste un periodo in cui c'è una allontanamento diciamo così dalla dal dal lavoro
Che voglio dire a volte può anche essere io lavora in un'azienda dove abbiamo moltissime donne anche non solo a livello impiegatizio ma un po'in tutti in tutti i settori
Io che parlo io sono spesso anche giù in produzione quindi io parlo anche con le donne che lavorano in produzione io fortunatamente vedo ancora delle donne che comunque a fronte del trio della maternità e anche diciamo l'allontanamento da lavoro come una cosa come diceva prima la signora insomma che è un po'nella nostra natura quindi lo affrontano anche con serenità diciamo
Poi è chiaro che esistono però dei problemi concreti per quello che riguarda eventualmente un discorso di retribuzione quindi sicuramente questo può incida senso un problema reale
Io quanto credo che sì insomma voglio dire chiaro che una donna che lavora in un'azienda anche perché insomma poi la la Doni imprenditrice poi ci fu tutto sommato è una donna che lavora al cioè una donna che fa un lavoro come tanti altri lavori in un azienda ecco per me essere imprenditrici vuol dire questo se vuol dire lavorare in azienda
Sicuramente si comprendono meglio in quanto donna quelle che sono del delle problematiche che sono tipiche del mondo femminile e quindi io adesso non so dirle non posso parlare non avendo titolo per farlo in generale che cosa gli imprenditori o comunque si sono disposti a fare dico che io personalmente certamente tra l'altro se mi dovessi mi devo relazionare con dei problemi come questo probabilmente o livello di sensibilità di attenzione
Che è superiore rispetto a quello che probabilmente potrebbe aver un uomo questo indubbiamente perché può essere un'esperienza che ho io nuovo ho posso aver già vissuto potrò vivere quindi sicuramente è un livello di attenzione superiore per il resto prendere degli intrighi qualcun altro sinceramente non credo di poterlo fare lo nel mio conto
Luisa voleva dire emozionato mi concedo una volta tutto quello che potremmo risparmiare quell'articolo diciotto coprirebbe ampiamente quelli che sono i costi per le donne in maternità su questo non c'è dubbio quindi da questo punto di vista grande disponibilità devo dire che lui sa fin da prima la devo tenere calma delle ore a parlare di articolo diciotto e invece se Luigi Angeletti perché quindi soprattutto di tutto quando onde articolo diciotto allo l'ultima domanda
Fioravante Bosco della UIL se PL di bere do credo che per le donne è una questione di bravura e non di quote quindi assolutamente non c'entra il letto dove Sienna nato o la la famiglia dove sia nato basta pensare alle alle regine no
Se le regine sono brava lo dimostrò sul campo come quella dell'Inghilterra non basta essere nato in una casa reale per diventare brave Regina e quindi questo la dice lunga rispetto a questo ma io volevo approfittare dell'occasione perché la signora Chris Lilli in diceva sempre che nelle sue risposte che non è una sportiva allora la domanda sportiva la fa allora la voglio fare io perché sono stato arbitro per quindici anni e quindi ecco in tutta e ove anche in qualche altra nazione le donne sono diventate arbitro di serie A è anche arbitro internazionale io credo che se una donna in Italia riuscisse a diventare arbitro di serie A né scatenerebbe un una popolarità che sarebbe superiore a quella della Carrà o di chiunque altra donna adesso la più nota in Italia nel mondo dello dello dello spettacolo è proprio perché lei è sta nella Giunta del Coni da quello che ho capito credo che su questo ci sia e Mimmo impegnare un poco in più per cercare di realizzarlo a breve a breve termine anche perché con tutte le cose che succedono domenica al mente extra in pere Rebbe gli animi e farebbe sì che ci sarebbe Forsyth ci sarebbero meno sospetti di aiuto al
Cosiddette squadre grandi grazie io non devo rispondere niente perché in realtà il suo è un suggerimento però le ricordo soltanto visto che adesso siamo sul terreno a nostro che cosa è successo quando Carolina Morace allenava gli uomini una squadre in serie C le hanno prese in giro a sangue per cui attenzione perché anche lì la storia delle mentalità
è fuori eccetera eccetera io per carità sarei favorevolissimo ai nostri corsi sono aperti anche alle donne quindi non è che ci sia nessun tipo di preclusione all'origine corsi intendo quelli che facciamo per arbitri sia Di Serio promozione che dopo scusate forse questa accanto al ora anche un modo per scioglierla tesi
Però effettivamente lei di Orazio c'è una abbia il coraggio di mettersi in pantaloncini neri a farsi insultare da tutto uno stadio credo che ci voglia ancora
Qualche minimo avanzamenti o culturale però come no lo so che in Spagna c'è una che arbitra in serie A tra l'altro qui ci si può fare troviamo la ma alla capro espiatorio al Paese veterana o gli dirà ricordatevi della Morace che è una mia amica le aree le andato anche un articolo sul Time magazine quindi voglio dire certe operare ha sempre vista come una specie di fenotipo di eccezione eccetera eccetera cioè il passo più lungo della gamba e molto divertente ve lo dice lei ma generalmente provoca l'effetto contrario quello da bestiario medievale insomma
Lo dico con con la consapevolezza di come in qualche modo son guardata anch'io che faccio sport tutto il grazie comunque divertente
Allora nell'attesa dell'arbitro di serie A noi possiamo contare su una sola certezza solida che è la presenza di una pilota essa perché questa ormai abbiamo già raggiunto allora lo sarà io ti chiedo te un applauso a te perché voglio dire tu ormai già ci sei
Enti io ti volevo fare una domanda
Ha un poco sì più leggera tra virgolette cioè c'è un'invidia maschile nei confronti di una donna che ha raggiunto un traguardo così alto
A livello di colleghi no perché il mio lavoro è proprio basato sulla collaborazione quindi io sempre volato con comandanti uomini quindi mi sono sempre trovata bene non c'è mai stato nessun problema
Noi lavoriamo anche con gli assistenti volo io sono un ex assistente di volo devo dire che con le ragazze mi trovo
Benissimo perché mi accettano anzi mi vogliono molto bene
Con gli uomini
C'è un po'
Diciamo un po'di invidia sì
Perché c'è una donna che sì sì
Però le cose stanno molto cambiando
Però anche nel mio lavoro le non abbiamo tre comandanti donne
Però sono tutte e tre senza famiglia e senza figli
Sono no siamo soltanto copilota i confini e siamo soltanto sei in questo momento
La rinuncia alla famiglia per io non penso che sia una questione meramente del mio lavoro
è comunque in qualsiasi lavoro per fare carriera c'è una una scelta ma sociale non è una questione soltanto personale io non potrei mai lasciare mia figlia per andare per esempio a fare il corso comando cosa che il mio ex marito ha fatto ma anche perché è lecito però un uomo lasciare la famiglia anche per quattro cinque mesi per lavoro
Una donna non lo fa e infatti mi riallaccio un aiuto proprio dall'imprenditrice sarebbe questo di aiutare noi donne proprio con gli asili nido con l'aiuto proprio nella nell'azienda
Per poter migliorarci e anche crescere nel nostro ruolo
Se non ci sono altre domande io lascio la parola al padrone di casa no l'ultima però l'ultima veramente ce ne sono ancora due da un po'di tempo va bene o no le ultime due e basta ok
Intanto mi sia concesso un secondo per ringraziare direttamente la dottoressa Kristel
Che credo di nominare per primo come come si deve nominare suo cognome vera Kristel lei non Kristel link
E per quanto ha fatto per per noi per tenere in piedi per Torino io da quanta riminese la ringrazio colgo questa occasione
Detto ciò volevo puntualizzare una cosa in questo dibattito molto pacato forse
Un po'troppo magari doveva esserci anche un po'più di pepe ma comunque va bene così Uni land entro che non è emerso e che difficilmente emerge e
Il modo in cui gli è data la donna nella nostra società mi spiego meglio parto dalla televisione parto dalla comunicazione non è sicuramente una riflessione nuova perché l'hanno fatta molti altri prima di me perché e qui mi rivolgo sia alle signore ospiti sia alle compagna le amiche del sindacato non vi ribellate rispetta la strumentalizzazione della pubblicità alla io ne Contini dovrei usare una parola forte per farmi capire me la lasciate dire DQ lì nelle televisioni di donne che sono il più delle volte resti e non c'è una donna che prenda posizione ufficiale rispetto a questo band
Detto che tutti gli uomini siano favorevoli a guardare queste in
Le donne non devono solo a farla io ho fatto questo intervento perché avete chiamato in causa più di un uomo l'uomo può essere anche molto più seria di quanto si immagini e molto più disponibile a fare sacrifici
Tare le donne ma dateci una mano anche voi attraverso una rivalutazione
Dell'immagine della donna in senso lato ovviamente grazie allora devo dire che lei ha voluto alzare veramente la tensione se io sono d'accordo con lei sulla pronuncia esatta del nome della signora Evelina e ci s'usiamo non sono assolutamente d'accordo con lei con l'uso del termine volgare da cui mi dissocio va bene perché suo figlio mantenere il tono di pacatezza che abbiamo dato a questa tavola rotonda che era più di dibattito di tematiche e non di colore
Domanda
E poi chiediamo io dopo questo intervento forte Cordevole vorrei dire una cosa molto semplice
Una riflessione diciamo che mi mi viene mi viene spontaneo dire i valori di cui è portatore il genere femminile secondo me male si conciliano o perlomeno si continua molto difficilmente con le i i modelli portanti di questo tipo di società
Oggi tutto il giorno praticamente abbiamo parlato nella di come una parte del del genere umano si è ritrovata in grande difficoltà pur essendo maschio io voglio dire la società che si basa sulla competizione esclude per tende a escludere per definizione diciamo tende a addirittura a strutturarsi a a qualificarsi per produrre per produrre dell'e business secondo questa tipo di configurazione c'è gente che critiche che ci costruisce le le le teorie della del mantenimento e rapporti sociali eccetera io dico è una e una condizione purtroppo quindi mi mi fa ritenere che la la società anche non dà la possibilità alla donna di di i di di di emergere in quanto tale uno societario dalla sempre risposte a tutti coloro i quali non arrivi no ma certe competizioni perché qualcuno dirà sempre quali sono i costi come copriamo quel corti il discorso che faceva qualcuno negli interventi in un attimino fa
Grazie va bene allora quel sarà veramente l'ultima e io volevo dare la parola Luigi Angeletti padrone di casa per le conclusioni
Io
Prima di ringraziare le nostre gentili ospiti volevo fare solo due brevissime considerazioni da prima che abbiamo per un certo numero di domande superate rilievo pari opportunità perché abbiamo interloquito come se fossero un colloquio tra sindacalisti e imprenditori a prescindere dal genere
E quindi siamo andati effettivamente oltre al di là di questa battuta credo che sia stata una cosa veramente interessante nella riscoprire
Ho io sono un maschietto quindi per me è una cosa che avverto ogni tanto
Che in realtà la quella che viene chiamata una contraddizione tra i generi esiste ad ogni livello
Il che anche le differenze di reddito che ovviamente influiscono non poco nella condizione materiale quali le persone vivono non è di per sé risolutiva rispetto alla diverso rapporto che esiste dentro questa società tra gli uomini e le donne
Aggiungo per rispondere alla domanda grazie alla considerazione che ha fatto l'ultimo che è intervenuto che io non sono un professore di storia ma cerco di leggere comunque normalmente non esiste nessuna società dalla storia che l'umanità venire in qua
Nella quale il rapporto tra gli uomini e le donne sia meno di sparo di quella coesistere le società occidentali nei quali lo rinviamo
In tutta la nostra storia dell'umanità dal dieci mila anni a questa parte le condizioni degli uomini e le donne sono sempre state molto più sfavorevole alle donne di quanto lo siano state nella società attuale la democrazia
La concezione della società democratica aperta ha avuto anche questo grande vantaggio
Di ridurre non eliminare ma di ridurre le disuguaglianze per genere il che non farebbe male di mentire non dimenticarlo mai
Io ringrazio di nuovo le nostre gentili ospiti spero che anche loro abbiano trovato interessante questa conversazione come l'abbiamo trovata noi altrimenti non sarebbero neanche rimasti
Spero che questa esperienza gli abbia arricchito come arricchito noi