Consiglio Nazionale dell'ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani (presso la Sala Giulio Cesare del Campidoglio)

Possiamo dare inizio ai lavori della seduta
Come
Ringraziamo innanzitutto il sindaco di Roma
Onorevole Veltroni per la cortese
Ospitalità pelli ci consente di svolgere i nostri lavori nella prestigiosa a Olanda
Giulio Cesare
Noi ci auguriamo che da Roma
Posso già venire un dal dibattito possa discendere un contributo costruttivo per una corretta applicazione del Titolo quinto la Costituzione
Per
Sollecitare risposte
Alle istanze delle Autonomie locali
Sul versante del corretto fin qui funzionamento parliamo dell'equilibrio responsabilità responsabilità risorse
Nove del Consiglio nazionale
Nel salutare ovviamente
Nel ringraziare il presidente dell'ANCI Leonardo Domenici per avere voluto questo incontro unitamente ai colleghi dell'operativo
E per avere desiderato che alla all'incontro partecipassero unitamente ovviamente a chi parla
Le rappresentanze delle organizzazioni operanti sul versante specifico
Della rappresentanza delle Autonomie
Io ho saluto
Il Giovannelli Oriano Giovannelli presidente nazionale della lega delle autonomia
Lucio Cangini vicepresidente Uncem
Ha preannunciato
La sua partecipazione il Presidente
Ria dell'UPI
I presidenti delle Anci regionali
E di componenti delle Anci regionali che hanno aderito all'invito sono qui a testimoniare l'interesse per gli argomenti che dovranno essere trattati e discussi tutti i partecipanti al consiglio al consiglio nazionale
Noi dovremo discutere oggi
Tra gli altri argomenti
Delle riforme costituzionali con particolare riferimento ovviamente al Titolo quinto che quello che più ci interessa
E dovremmo riflettere
Realizzare delle riflessioni delle considerazioni sulla legge finanziaria
Gli altri argomenti sono riguardano l'assetto organizzativo della associazioni voluto sottolineare due dati
Politici
Che credo siano di notevole importanza
Cari colleghi
Con un documento sottoscritto dal presidente dell'ANCI da presidente dell'UPI da Presidente dell'Uncem da presidente la lega delle autonomie
Sì è sollecitato l'intervento necessario ed opportuno da parte dei livelli apicali
Ad hoc delegati
Portatori di specifiche competenze d'intervento per l'attuazione delle nuove disposizioni del titolo quinto della Costituzione
Si è anche rilevata la necessità di procedere con sollecitudine
Perché evidentemente non si può più operare secondo i parametri che sono evidentemente superati
Dalla normativa costituzionale da un dettato che e chiaro
Non equivoco
Perché va calato nelle realtà operative
Con questo documento
Le associazioni
Realizzando una convergenza estremamente importante che mi auguro sia la premessa per realizzare anche istituzionalmente delle sinergie
Hanno auspicato il varo dei nuovi statuti regionali
Con il recepimento di quanto previsto dal dettato costituzionale
Le problematiche della finanziaria sulle quali si soffermeranno
Bisogna fare Meredith evidentemente
Potranno dar luogo da parte di chi parla delle riflessioni nel corso della della discussione ma dai documenti che sono stati sono stati distribuiti voi potete rilevare quali sono definiamoli i punti i punti critici che credo debbano dare luogo dare luogo al confronto
Dal ristoro dell'IVA per i servizi esternalizzati
Al fondo nazionale per gli investimenti
All'assunzione del personale alla finanza decentrata al patto di stabilità vi sono delle questioni aperte vi sono state delle dopo l'Assemblea di Parma
Mi sono stati incontri discussioni ma già l'Assemblea sono emerse delle aperture così come abbiamo rilevato
Su alcuni argomenti la esigenza di dovere ancora discutere approfondire realizzare per realizzare delle delle pressioni
Sulle altre questioni esule a queste questioni ci soffermeremo
Quindi un Consiglio nazionale particolarmente particolarmente importante
Un consiglio nazionale che si svolge in un momento
Nel momento giusto nel momento in cui doveva svolgersi e deve svolgersi
Auguro buon lavoro credo che
Prima del Presidente del dell'ANCI il saluto del sindaco di Roma
Allora abbreviamo con l'intervento del viene dopo e dal presidente dell'ANCI il sindaco di Roma interverrà nel corso dei lavori
Un saluto a tutti un grazie per essere qui un grazie alle ai rappresentanti delle associazioni che abbiamo invitato a questo Consiglio nazionale aperto
Per fare il punto su tre importanti questioni io vorrei cercare di essere abbastanza schematico e sintetico concentrando l'attenzione su tre punti l'iter della legge finanziaria i risultati ottenuti e i problemi che rimangono aperti nel momento del passaggio del testo della legge dal Senato alla Camera
Secondo punto l'attuazione del titolo quinto della costituzione
Terzo punto il problema del vincolo di mandato per l'elezione dei sindaci e dei presidenti di provincia la cosiddetta questione del detto male del terzo mandato comunque del superamento del vincolo di mandato
Devo chiedervi scusa anche per il fatto che ci sono stati è stata un po'di confusione nella convocazione di questo Consiglio nazionale
Perché avevamo pensato in un primo momento di tenerlo ad Arezzo in concomitanza con l'apertura
Della manifestazione dire fare organizzata dall'Anci toscana poi successivamente
E di questo mi scuso in particolare con gli amici e colleghi dell'Anci Toscana abbiamo ritenuto opportuno per ottenere questo incontro a Roma oggi proprio per la scadenza particolare che abbiamo davanti cioè l'apertura dell'iter alla camera della finanziaria e anche perché oggi pomeriggio alle ore diciassette è stata convocata una conferenza unificata straordinaria con la partecipazione del Presidente del Consiglio
Credo di poter dire che la questione riguarderà in particolare il tema dell'attuazione del Titolo quinto
Ma a maggior ragione quindi io credo che sia opportuno avere un momento di riflessione di discussione di dibattito fra di noi proprio per presentarci a questo incontro preparati
Con un dibattito nostro alle spalle e anche per proporre nuovi appuntamenti allo stesso presidente del Consiglio voi
Ricorderete che ci siamo lasciati
A Parma proprio con l'impegno visto che il Presidente del Consiglio Berlusconi non poté essere con noi in occasione dell'Assemblea annuale
Proprio con l'invito
Partito modo pressante dall'Assemblea di Parma di poter avere un incontro come ANCI cui si è poi aggiunta un'altra richiesta
Pervenuta alla Presidenza del Consiglio da parte del coordinamento dei sindaci delle città metropolitane per potere avere anche per le città metropolitane un confronto diretto con il Presidente Berlusconi e poter quindi esaminare i problemi specifici delle realtà metropolitane noi oggi pomeriggio riproporremo ci è stato detto dai sottosegretari alla presidenza del consiglio Letta e Bonaiuti che questo dovrebbe essere possibile
Di vederci almeno entro la prossima settimana con il Presidente Berlusconi
Cominciamo quindi entrare nel merito anzitutto sulla questione della legge finanziaria
Noi abbiamo assunto a Parma una posizione forte decisa per far sentire la nostra voce
E abbiamo anche ottenuto alcune aperture
E alcuni risultati
Grazie al rapporto diretto con il governo e con il Parlamento nel caso specifico col Senato su alcuni aspetti fondamentali importanti della legge finanziaria
I cito alcuni più significativi la revoca del blocco delle assunzioni per i Comuni cosiddetti virtuosi ciò che hanno rispettato il patto di stabilità
Il ritorno della compartecipazione all'IRPEF che parta non dall'uno virgola cinque per cento come era stato proposto nella versione
Originaria della finanziaria ma nella misura del quattro virgola cinque per cento del l'effettivamente riscosso come noi avevamo richiesto e proposto l'eliminazione sostanziale della centralizzazione
Degli acquisti e di beni e servizi punti
Certamente importanti ma non sufficienti per eliminare lo voglio dire chiaramente
Il rischio il rischio che non riusciamo non si riesca a chiudere i nostri bilanci
Il Senato infatti non ha raccolto alcuni emendamenti da noi proposti in alcuni passaggi normativi
Di particolare importanza sui quali adesso terrò nel merito
Vorrei dire però
Con molta chiarezza perché non vorrei che su questo si creasse un equivoco dal punto di vista
Della comunicazione Esterna con l'opinione pubblica oltre che con le istituzioni governo e Parlamento
Che da parte dei comuni Italia c'è sempre stata e sempre ci sarà una piena assunzione di responsabilità di fronte ai gravi problemi internazionali e di fronte agli obiettivi che ci poniamo come Paese
Questo è avvenuto negli anni scorsi in occasione del processo di risanamento assai faticoso della finanza pubblica cui comuni italiani hanno dato un contributo importante questo a maggior ragione
Avviene e avverrà oggi
Dopo il tragico undici settembre con una guerra che ha avuto una svolta importante nel corso degli ultimi giorni
Anche se come vedete non mancano
Gli episodi tragici drammatici e gravissimi io proporrei che da questo Consiglio nazionale dell'Anci partisse un messaggio di forte solidarietà a le vittime del tragico agguato e soprattutto al Corriere della Sera il giornale per cui lavorava l'inviata
Nostra concittadina italiana Maria Grazia Cutuli
Ma comunque una guerra che appunto è ancora in corso e che vede un impegno diretto anche del nostro Paese che implica dei costi delle spezie
Che naturalmente noi non sottovalutiamo come comuni italiano noi ci sentiamo parte
Di questa situazione né ci sentiamo responsabili
Ma naturalmente questo non significa che rinunciamo a far valere le nostre proposte e le nostre posizioni anche e soprattutto in occasione di passaggi così importanti come la discussione e l'approvazione in Parlamento della legge finanziaria
Senza che questo abbia delle conseguenze di appesantimento o di aggravamento del bilancio dello Stato
Non è che i Comuni sono spendaccioni o propongono di per riaprire
In modo incondizionato i cordoni della borsa della spesa pubblica no il problema è un altro
E che i Comuni italiani devono essere messi nella condizione di poter gestire e continuare a gestire il sistema dei servizi a livello locale che si tratti di un piccolo che si tratti di un grande comune
In una situazione nella quale non soltanto passano hanno voi nuove tele che nuovi compiti nuove funzioni
Ma in una situazione nella quale oggettivamente aumentano i bisogni e la domanda sociale
Perché i nostri comuni invecchiano perché la popolazione diminuisce perché aumentano problemi legati per esempio all'immigrazione legati alla condizione giovanile e noi
Non possiamo non rispondere a queste esigenze a queste domande noi non possiamo tagliare servizi per rispondere a queste problematiche affrontarle e risolvere questo deve essere il messaggio che devi uscire dalla nostra riunione di oggi io credo un messaggio che al tempo stesso di responsabilità ma è anche di fermezza rispetto al ruolo importante che noi
Dobbiamo svolge e d'altra parte è già pesante in una situazione nella quale
Non aumentano o comunque diminuiscono sarebbe più giusto dire i trasferimenti ai comuni
Dobbiamo anche considerare il fatto che particolarmente gravoso per noi dover comunque affrontare questa situazione con l'obbligo di aumentare il prelievo e l'imposizione fiscale a livello locali e anche questo vorrei che fosse chiaro non certo per una situazione distesa incontrollata dei comuni perché lo abbiamo detto e ridetto ma giova ripeterlo
Se guardiamo per esempio ai dati dell'anno scorso
Numerosissimi sono stati i comuni che non solo hanno rispettato il vincolo del patto di stabilità ma addirittura hanno fatto meglio di quello che era loro richiesto ottenendo risultati ancor più positivi di quelli programmati
Quindi non è evidentemente questo il
Problema che abbiamo davanti il problema che abbiamo davanti
Lo ripeto è quello di dovere affrontare
Le nuove incombenze dover affrontare le nuove contraddizioni che si presentano nella nostra azione di governo quotidiana
E di conseguenza di dovere in taluni casi anche essere obbligati ad aumentare l'imposizione o il prelievo fiscale
Veniamo quindi ai punti fondamentali che sono rimasti aperti dopo l'approvazione della legge finanziaria al Senato
Ci sono molte questioni importanti ma sulle quali io per il momento non vorrei soffermarmi a lungo e vorrei invece concentrare l'attenzione su due noti rispetto alla finanziaria
Per fare in modo che il nostro messaggio sia forte e chiaro poi naturalmente discuteremo e vedremo
Se si condivide questa mia impostazione se vogliamo spostare l'accento su altre questioni oppure ma io penso che il primo punto il quello che riguarda l'inasprimento del patto di stabilità interno che prevede un incremento soltanto del quattro virgola cinque per cento secondo la finanziaria delle spese correnti dell'anno due mila e due rispetto all'anno due mila
E rappresenta per i comuni un tetto oggettivamente impraticabile e inaccettabile
Io vorrei che su questo punto fosse assolutamente chiaro che si tratta di una posizione che nasce da una constatazione di fatto del rischio che un numero enorme di comuni con questo vincolo del tetto agli impegni distesa del quattro virgola cinque per cento
Rischiano questi comuni di non chiudere i propri bilanci o di dover selvaggiamente tagliare i servizi io non voglio parlare in astratto ognuno di noi è amministratore ognuno di noi che sta qui e sindaco e assessore è consigliere comunale
Parlo per l'esperienza diretta perché il presidente dell'ANCI è anche sindaco ma se io vado a vedere per il mio comune un dato di questo genere significa che l'aumento di spesa due mila e due sul due mila se tenuto con gli impegni e che ci tutto l'impegno di spesa proposto dalla finanziaria con il tetto proposto dalla finanziaria al quattro virgola cinque per cento viene presso che integralmente mangiato dai maggiori oneri contrattuali derivante dal rinnovo
Del contratto dei dipendenti
Ad esempio ma anche se così non fosse
Noi ci troviamo in moltissimi comuni a dovere affrontare il problema delle stese di carattere sociale proprio questa mattina mi è arrivato un fax da Gabriele Albertini che non può partecipare ma mi ha mandato
Un appunto elaborato da Mario Talamona assessore alla bilancio alla programmazione
Del comune di fine di di Milano scusate
In cui si legge per quanto riguarda il patto di stabilità
Per l'anno due mila e due si considera che i vincoli del Patto di stabilità per l'anno due mila e due sono inaccettabili per Milano significherebbe tagliare la spesa per acquisto di beni e servizi o altro già prevista nel due mila uno dell'otto per cento circa
Questo è un punto sul quale è necessario aprire rapidamente da subito un confronto con il Governo e con il parlamento
Per far capire
Che non c'è da questo punto di vista nessuna
Volontà contrapposizioni IVA
Preconcetto pregiudiziale che non abbiamo mai avuto ma c'è un problema obiettivo reale sul quale noi chiamiamo al confronto perché siamo in grado con gli emendamenti che del resto abbiamo già presentato al Senato di avanzare più d'una proposta alternativa rispetto alla quale non veniamo meno agli impegni per il patto di stabilità
Ma chiediamo di non avere un vincolo così forte che rischia di trasformarsi in un cappio attorno al nostro collo per la formazione e per l'approvazione dei bilanci
Due mila e due
Fra l'altro c'è anche una considerazione di metodo io credo che non possiamo prescindere dal fatto che noi abbiamo formato elaborato e approvato i bilanci due mila uno
In confronto al due mila sulla base di un determinata norma e sulla base di certi principi che riguardavano il patto di stabilita
Se noi cambiamo questo patto assumendo come riferimento sempre l'anno due mila è evidente che viene cambiato il metodo stesso di valutazione che però noi avevamo già approntato con i bilanci precedenti sull'anno due mila spesso si crea quindi così una contraddizione dalla quale è molto difficile uscire se non introduciamo una modifica di questa norma lo ripeto
Noi abbiamo proposte che ripropongono di prendere in considerazione il disavanzo o l'avanzo in termini di saldo finale delle entrate e delle estese effettive
Che propongono di
Escludere una serie di voci che riguardano la spesa
Che tengono conto delle esigenze stesse del governo di formare questa legge finanziaria non vogliono costituire un aggravio per il bilancio dello Stato ma noi vogliamo avanzare queste proposte perché altrimenti ci ritroviamo in una situazione obiettivamente ingestibile e ingovernabile
L'altro punto che voglio sottolineare che è molto importante quello che riguarda i piccoli comuni e soprattutto le Unioni comunali
Noi abbiamo da questo punto di vista dei risultati estremamente importanti che dimostrano come con i Comuni funzioni non il meccanismo in positivo e limitativo
Non la logica dei reti o dei divieti ma funziona soprattutto la logica incentivante funzionano gli stimoli gli indirizzi
Noi abbiamo un risultato a favore molto favorevole dal punto di vista delle processo di costituzione di unioni comunali
Nel biennio due mila due mila uno sono centotrentaquattro le unioni di Comuni questo non è un dato puramente istituzionale
è un dato che anche degli effetti positivi dal punto di vista della razionalizzazione dell'organizzazione della spesa ad esempio della gestione dei servizi
E allora da questo punto di vista noi dobbiamo riproporre
Il meccanismo
Del rifinanziamento del fondo incentivante per le Unioni dei comuni così come il rifinanziamento già previsto nella finanziaria dell'anno scorso del fondo Perre i piccoli comuni sotto i tre mila abitanti
Queste quindi sono le due questioni fondamentali su cui io propongo di concentrare la nostra attenzione
Il superamento del vincolo
Agli di del tetto per gli impegni di spesa del quattro virgola cinque per cento con le proposte che già abbiamo avanzato al Senato da riproporre alla Camera la questione dei piccoli comuni e del rifinanziamento dei fondi per le Unioni dei comuni e per i comuni di minore dimensione demografica
Insieme a questo poi vi sono altre questioni le ritrovate in cartellina sono tutte molto importanti ma io voglio essere breve non voglio dilungarmi
Riguardano per esempio il Fondo Investimenti per il quale occorre prevedere un meccanismo per cui le economie di spesa assegnate ai Comuni per il due mila e due
Siano attribuite anche per gli anni successivi sono punti che riguardano ancora lo ricordava in apertura il presidente del consiglio nazionale
L'amico e collega Paolo Agostinacchio la questione del ristoro dell'IVA della restituzione del taglio Dini la questione della TAR su scuola che non può ormai sulla base di sentenze che già si sono avute allora a questo punto di passare ai fatti
Essere imputata
Ai comuni
Ecco io credo che tutti questi siano punti molto importanti ma vorrei anche non dico fare una scala di priorità ma semplicemente mettere sotto i riflettori quei due punti che dicevo all'inizio rispetto ai quali occorre una particolare
Determinazione a portarli avanti
Vorrei anche dire però da questo punto di vista che noi dobbiamo continuare anche come già abbiamo fatto l'anno scorso e come abbiamo di riproposto nella nostra Assemblea di Parma a guardare al futuro anche qui io non mi stancherò di ripete
Un punto fondamentale
Questo punto fondamentale non possiamo sottovalutarlo
Come è stato sottovalutato purtroppo spesso dai governi che si sono succeduti di qualsiasi colore politico essi fossero
Il problema è che
Se non vengono introdotti
Dei meccanismi di modifica
Sostanziali
Al sistema della finanza e della fiscalità comunale noi rischiamo concretamente e non solo nel due mila e due ma ogni anno di ripetere questa discussione e ogni anno di ritrovarci di fronte a degli squilibri strutturali utilizziamo
E così cominciamo a passare anche al secondo punto di cui voglio parlare utilizziamo anche la stessa riforma del titolo quinto della Costituzione l'articoli nuovo articolo centodiciannove approviamolo effettivamente
Per poter cominciare a pensare in modo concreto a cosa significhi autonomia delle entrate fiscale tributarie per gli enti locali
Cominciamo a vedere concretamente come andrà avanti per gli anni prossimi il processo positivo certo ma che non può durare un'eternità
Della compartecipazione all'IRPEF fino alla totale copertura dei trasferimenti collegato al reddito del territorio e con la previsione di un fondo perequativo nazionale a questo proposito
Continuiamo a lavorare
Sulla possibilità di individuare dei contributi di scopo finalizzati specifici a seconda di quelle che sono le diverse realtà e le diverse condizioni dei nostri comuni
In modo tale che ci sia la possibilità di sostenere Investimenti estese che naturalmente tengano conto sulla base dei contributi finalizzati delle differenti contraddizioni e problematiche che si hanno comune per comune
Continuiamo a lavorare sul fatto che il controllo del catasto deve passare integralmente nelle mani dei Comuni
Continuiamo a pensare a come gestire anche ripensando lo alle modalità di applicazioni di applicazione del sistema delle addizionali a cominciare dall'addizionale IRPEF per quantità per qualità
Se noi non rimettiamo le mani su questo processo noi lo ripeto per l'ennesima volta dobbiamo essere ascoltati su questo rischiamo
Che i nostri bilanci vadano al collasso nel giro di pochi anni
Ecco quindi che da questa nostra discussione deve partire certo un'iniziativa specifica che riguarda la legge finanziaria di quest'anno ma ed ecco l'importanza su cui noi abbiamo battuto molto su questo punto della
L'avvio della meccanismo di campo compartecipazione all'IRPEF di avere delle entrate strutturali certe dinamiche
Perché con lisci con le tariffe con la Tarsu che poi si trasforma in tariffa i nostri bilanci non li potremo fare più
E non potremo affrontare tutti quei problemi
Che dicevo prima non potremo favorire una fase di sviluppo del nostro Paese perché deve essere chiaro gli investimenti che fanno i Comuni sono investimenti che servono allo sviluppo del Paese
Basta leggere i giornali economici per capire quanta importanza ogni giorno viene attribuita al fatto che ci siano dei bandi pubblici per la realizzazione di importanti opere infrastrutturali
Tutto questo quindi vuol dire che noi a mio parere dobbiamo uscire dalla giornata di oggi con questo fermo invito al confronto riproponendo le nostre posizioni
Ho letto ieri una dichiarazione del Presidente della Commissione bilancio della Camera che ha dato i tempi che sono un po'più lunghi diciamo che slitta tutto di una settimana per la discussione della Finanziaria alla Camera
Per cui la scadenza della presentazione degli emendamenti sarai il trenta novembre
E credo che il dibattito in aula comincerà fra il quattro e il cinque dicembre per finire fra il diciannove e il venti dello stesso mese veramente di dicembre
Io credo che noi dobbiamo valutare attenta mente che cosa succede in sede di Commissione bilancio alla Camera
E eventualmente sulla base di questa valutazione considerare la possibilità
Di una forte mobilitazione degli amministratori nel caso che di fronte alle nostre richieste
Non ci siano risposte positive o comunque sufficienti per poter approvare i nostri bilanci
Lasciamoci questa valutazione ma lasciamo cioè la perché in parlamento stanno anche succedendo cose strane faccio un solo esempio
Era passato in commissione Bilancio del Senato
Un nostro emendamento
Che riportava la coincidenza dell'approvazione delle addizionali IRPEF alla scadenza dei bilanci prevista per il ventotto febbraio credo di poter dire anche se ancora non è ufficiale
INA una è stato riproposto un emendamento da parte del governo che in un primo momento aveva accettato il nostro emendamento per cui di nuovo le addizionali IRPEF vanno approvate entro il trentuno dicembre anche se
La scadenza dei bilanci e alla fine di febbraio
Quindi bisogna stare molto attenti perché ho l'impressione che anche forse talvolta per un po'di confusione che c'è
L'iter parlamentare è particolarmente accidentato e quindi noi dobbiamo darci un altro appuntamento
Alla verso la fine del dibattito in sede di Commissione Bilancio alla Camera per decidere poi che cosa fare sulla base delle nostre proposte se ascoltate se accettate in parte completamente per niente depositi
Il secondo punto che voglio più rapidamente trattare
è quello che riguarda l'attuazione del nuovo Titolo quinto della Costituzione oggi pomeriggio io credo che questo sarà l'oggetto l'argomento principale del dibattito in sede di Conferenza unificata con il Presidente Silvio Berlusconi
Si apre per i Comuni una fase io credo importante di inedito protagonismo e noi ci siamo già mossi come associazione come tutti voi sapete
Il nove novembre entrato in vigore il nuovo Titolo quinto per la parte concernente il rapporto tra stato e regioni ed autonomie locali
Ieri il Presidente della Repubblica a Torino ha fatto delle affermazioni importanti credo di poter dire Sergio Chiamparino era lì presente insieme Enzo Ghigo presidente della conferenza delle regioni
Che vanno in direzione della necessità di attuare
Il titolo quinto se poi naturalmente come ci saranno dovremo valutare altre proposte che verranno dal Governo e dal Parlamento nella direzione della cosiddetta devoluzione va benissimo
Ma io mi auguro vivamente che l'apertura di un processo più ampio non blocchi il processo attuativo di una riforma costituzionale che è stata confermata con voto popolare il sette di ottobre scorso
Noi ci siamo già mossi
Nel senso di sviluppare un rapporto con le altre associazioni delle autonomia con a con UPI con un chairman con la lega delle autonomie
Abbiamo costituito un coordinamento
Che segua con particolare attenzione anche attraverso un continuo molto monitoraggio le varie problematiche che attengono all'attuazione di questo di questa riforma per i Comuni le Province e le comunità montane
Noi non siamo ovviamente così ingenui da non capire che ci sono molti problemi e molte difficoltà per armonizzare la normativa di attuazione della riforma del titolo quinto con le leggi e le norme vigenti
E siamo perfettamente d'accordo da questo punto di vista con il Ministro La Loggia con il quale abbiamo avuto insieme alle Regioni alle Province un incontro l'otto di novembre
Che in questo momento bisogna scegliere la strada di governare assieme
Governo Parlamento Autonomie locali questo processo e di non favorire né frenate brusche né tuttavia fughe in avanti incontrollate che possono creare una situazione di notevole difficoltà e di notevole confusione
Abbiamo poi proposto alle regioni di stabilire anche un tavolo bilaterale fra enti locali e regioni
Per seguire il processo attuativo anche in rapporto all'elaborazione degli Statuti regionali di questa riforma e questo ha già portato a dei risultati per esempio
Il primo risultato come voi sapete è stato il superamento del sistema dei controlli anche se pure su questo non manca qualche passo avanti e qualche passo indietro però l'accordo con le regioni su con la Conferenza delle Regioni da questo punto di vista è stato è stato raggiunto praticamente dal nove novembre gli enti locali non sono più soggetti a inviare i propri atti all'organo di controllo anzi teoricamente questo deve rimettere agli enti locali gli atti eventualmente in suo possesso
Abbiamo poi raggiunto con le regioni un accordo per l'integrazione della commissione bicamerale sugli affari regionali prevista dalla norma transitoria
Ora in Costituzione
Voi sapete che questa Commissione bicamerale
è composta da quaranta parlamentari deputati e senatori la nostra proposta e che l'integrazione avvenga con altrettanti rappresentanti del sistema delle Autonomie
Siamo tutti ben consapevoli delle difficoltà inerenti il fatto che questa rappresentanza deve rispecchiare anche i rapporti politici esistenti in Parlamento siamo tutti consapevoli delle problematiche relative all'individuazione di una base legittimante coloro che verranno nominati
Ma tuttavia è importante muoverci insieme come intero sistema delle Autonomie perché questo processo di costituzione di formazione e poi di funzionamento della commissione bicamerale sia
In grado di andare avanti di progredire anche perché la mia opinione è che questo processo di istituzione della commissione bicamerale può rappresentare in embrione il primo esempio concreto di quella che noi abbiamo sempre chiamato
La seconda camera delle Autonomie delle regioni e delle autonomia
E quindi in questo senso è importante che il processo vada avanti
In sostanza accordo fra associazioni degli enti locali rapporto con le regioni e insieme alle regioni confronto con il Governo e con il Parlamento questa la linea su cui andare avanti cercando appunto di governare questa complessa fase vedremo comunque oggi che cosa ci verrà detto in sede di conferenza unificate
Infine l'ultimo punto e vado rapidamente alla conclusione ultimo ma non per questo meno importante
Il problema del vincolo del mandato abbiamo portato questo problema insieme a quello di una complessiva rivisitazione del sistema delle incompatibilità e delle in mente ineleggibilità
Nella conferenza stato città discutendone con il ministro Scajola che ha affrontato molto seriamente con noi questo argomento
Su questo punto a esposto le nostre posizioni la collega sindaco di Verona e vice presidente vicario dell'Anci Michela Sironi
Che poi se vorrà potrà anche intervenire integrando in modo più specifico le nostre proposti
Noi abbiamo avevamo fra l'altro fissato su questo punto un incontro con il Presidente della Camera
Che purtroppo non si è potuto tenere per
L'improvvisa scomparsa del l'ex Presidente della Repubblica Giovanni Leone
Ma riteniamo di dover fissare subito
Rapidamente un nuovo incontro per poter mandare avanti anche questo confronto ma soprattutto io lo voglio dire
L'obiettivo fondamentale deve essere che in Parlamento si deve esprimere su questo punto sappiamo che ci sono posizioni diverse e trasversali differenti Centrodestra Centrosinistra
Ma noi ed è questo io credo il messaggio fondamentale che dobbiamo portare al Presidente della Camera vogliamo che su questo punto il parlamento si esprime la nostra posizione come ANCI rimane quella di avanzare la proposta di un superamento del vincolo di mandato per tutti i Comuni
Noi non possiamo siamo l'associazione di tutti i comuni e non possiamo introdurre delle distinzioni sarà poi il Parlamento a discutere a prendere le sue decisioni a decidere cosa fare come intervenire
Se approvare se respingere se modificare
Sappiamo che per il momento alla Camera sono stati presentati alcuni disegni di legge che vanno nel senso da noi richiesto per esempio ma noi chiediamo prima di tutto che il Parlamento sì esprima
Io credo che agli amici che
L'altro punto importante su cui è necessario che ci impegniamo di più è quello relativo al rilancio al potenziamento delle conferenze la conferenza unificata in particolarmente importante in particolar modo la Conferenza Stato-città
Io ritengo positivo che si sia tenuta una decina di giorni fa una Conferenza Stato Città in cui col ministro Scajola abbiamo cominciato a entrare nel merito nel vivo di molti argomenti ma se il confronto con il ministro Scajola è stato ampio e positivo noi abbiamo la necessità di sottolineare che questo punto nodale del rapporto del confronto fra Autonomie rappresentanze degli enti locali e governo
Sì
Rafforzi e Possa verificare attenta mente e seguire passo passo i problemi più grossi i problemi maggiori che di volta in volta si pongono davanti ai nostri comuni
E soprattutto questo vale per la Finanziaria questo vale per
Lo stesso problema che ricordavo ora del vincolo di mandato della
Sistema diede ineleggibilità e di incompatibilità dobbiamo
Forse noi stessi nelle nostre teste cominciare a renderci conto che tutto questo va confrontato e rapportato ad una nuova cornice costituzionale che è cambiato
Io mi chiedo se molte delle norme che il Parlamento continua a discutere in materia di rapporto con gli enti locali
Siano effettivamente pensate viste concepite anche per quanto riguarda la stessa legge finanziaria tenendo conto che la cornice costituzionale che il dettato costituzionale
Cambiato non vogliamo ingolfare
Non vorremmo che single Fasser la Corte Costituzionale con ricorsi e contenziosi ma allora è necessario che il legislatore tutte le volte che mette mano alla sistema di leggi e di norme che riguardano le Autonomie locali nel nostro Paese tenga conto effettivamente di questua condizione nuova che il mutato quadro costituzionale anche qui per non essere astratto vedete bene che cosa succede noi
Eravamo una decina di giorni fa discutere con il ministro Scajola di queste ed altre cose e a un certo punto è venuto in discussione
In sede di conferenza un decreto che riguardava la dimensione dei pannelli dei pubblicità e di informazione sui servizi di trasporto pubblico nei nostri Comuni
Questi sono i paradossi nei quali forse comprensibilmente ci si può trovare nel momento in cui un certo processo parte
Però bisognerà che fra un po'di tempo questi paradossi non ci siano più e che non si discuta dei grandi sistemi costituzionali e poi ci si debba per poi trovarci a un confronto sui centimetri quadrati normative decisi da decreti ministeriali queste quindi sono un po'le cose che volevo dirvi alla fine del la nostra discussione sarà presentato un ordine del giorno sulle questioni specifiche della finanziaria ma naturalmente questo ordine del giorno dovrà tenere conto della nostra discussione
Che io mi auguro sia utile efficace aperta dialettica ma ci porterà individuare delle linee chiare su cui muoverci per quanto riguarda i tre punti fondamentali che ho richiamato la finanziaria l'attuazione del titolo quinto il superamento del
Vincolo di mandato e credo che possiamo porci l'obiettivo poi dirà il presidente di svolgere questi
Considero il pomeriggio grazie
Ringrazio il presidente Domenici quale si soffermato sulla sui punti tre quattro dell'ordine del giorno
Volgendo un ampio sorridente relazione sulla quale io credo posso aprirsi il dibattito sono argomenti importanti io mi permetto soltanto di DTT rilevare che siamo in un momento in cui credo ci debba dimostrare di credere
Nella nella in ciò che il costituente ha scritto il popolo approvato cioè una verifica generale della compatibilità costituzionale delle normative regionali o statali però in questo su questa strada bisogna procedere ma il prossimo nel prossimo futuro per questo non si può fare immediatamente considerando censo allora allora gettato della Costituzione superando le preoccupazioni che sono state giustamente rappresentate dall'amico precedente Leonardo Domenici nuovamente l'intralcio la parola su Michela Sironi Mariotti vicepresidente dell'ANCI sindaco di Verona
Trae colleghi io entrerò sono in alcuni aspetti tecnici perché come avete presente Domenici mi sta occupando in prima persona dei superamento dei limiti previsti per i mandati dei sindaci
è inutile che stiamo qui a discutere ce lo siamo detti molte volte che ci sembra assolutamente inopportuna l'esistenza di questo di questo vincolo sembra che i Comuni a questo punto non siano pezzi di stato ma siano semplicemente degli organi meramente esecutivi visto il l'alta considerazione in cui proprio con l'esistenza di questo limite
Previsto l'articolo cinquantuno del Testo Unico viene viene descritto
Sappiamo tutti che questo vincolo vale solo per i sindaci e i presidenti di Provincia non vale per i presidenti di Regione non non è previsto per deputati senatori
Per i parlamentari europei viene detto e strumentalizzato il fatto è perché i sindaci hanno grande vi si Vita e quindi molti parlamentari vedono in malo modo e la loro non visibilità perché i sindaci sono più presenti sul territorio sappiamo che anche loro potrebbero esserlo di più se lo volessero lei sappiamo quanto ci tengono la nostra presenza quando sono vicini alle campagne elettorali per cui siamo sempre molto utili però qua ma poi si chiede di intervenire là c'è una mano in Parlamento per a superare questo questo è indicato che c'è l'articolo cinquantuno li vediamo tutti sparsi dispersi
Devo dire però che facciamo alcune considerazioni tecniche voi avete ricevuto tutti tramite il meno fotocopia un documento che è questo che trovate anche in cartella
è stato firmato al momento attuale e circa mille ottocento sindaci quindi circa mille ottocento nostri colleghi hanno firmato questo documento io chiedo però che chi non la firmato lo faccia perché evidentemente dobbiamo andare con una base contrattuale per far vedere che siamo una forza e una potenza e non siamo semplicemente dei meri esecutori di un'attività legislativa che molto spesso ci viene imposto quindi chi non ha firmato questo documento ritengo che sia utile che lo faccia i sindaci poi dovrebbero cercare di coinvolgere tutti i deputati e senatori della propria regione per far sì che venga firmata quell'altro documento che voi trovate in cartella che bassotto bozza di proposta di legge
Articolo uno in cui si stabilisce che è questo dove trovate in cartella nel dossier che gli è stato consegnato
E che ha il titolo dossier mandato dei sindaci firmare e far firmare questo dai nostri e parlamentari in cui appunto si tolgono il commi due tre dell'articolo cinquantuno cioè i commi due e tre vengono abrogato
I coordinatori regionali di questo si era fatto carico il coordinatore della campagna d'Antonio
Dovrebbero appunto fare anche questa opera di insistenza con i sindaci della loro regione con i parlamentari della loro regione affinché si arrivi alla firma di questi documenti
Devo anche dire che sono stata informata che un nostro collega sindaco ha deciso di adire la Corte di giustizia dell'Aja perché ritiene che questo articolo sia assolutamente incostituzionale e violi il principio di parità e di elettorato attivo e passivo e mi sembra molto corretto
Alla fine della giornata di lavoro potremmo approvare un un ordine del giorno che ricalca quello che era stato presentato all'Aquila nel dicembre del due mila quindi vedete che è passato un anno siamo esattamente la situazione dell'anno scorso
In cui il Consiglio nazionale dell'ANCI riunitosi a Roma in data odierna eccetera
Invita preso atto della normativa in materia di mandati considerata l'iniquità di tale limitazione del diritto di elettorato passivo dei sindaci eccetera eccetera
Tutto ciò premesso invita il Parlamento a procedere all'approvazione in tempi brevi della proposta di abrogazione dei limiti previsti per il mandato dei sindaci dall'attuale normativa
Io credo che sia figlia dei nostri lavori approveremo questo potremmo anche questa aggiungerlo al dossier di tutte le firme dei nostri e di nostre firme che avremmo che avremmo ricevuto in modo da fare pressione nei confronti dei nostri parlamentari o comunque del governo ed
Devo dire che viene molta attenzione da parte dei colleghi dei nostri colleghi sia di coloro che vanno in scadenza prossimamente ma anche di coloro che si che ritengono che questa legge sia iniqua
Io ricevo moltissime telefonate se punto per punto seguo in prima persona questo problema
Moltissime telefonate decine di telefonate al giorno di colleghi che vogliono sapere a che punto siamo quindi è un problema che da noi è veramente molto sentite perché certamente si basa su una iniquità non non corretta
Quindi richiede di prestare la massima attenzione perché o noi riusciamo fare finché questa modifica venga fa oppure veramente saremmo semper coloro che saranno utilizzati quando serviamo e quando poi dopo non siamo vicini a campagne elettorali ne serviamo più a niente io ritengo che il Parlamento dovrebbe veramente pare
Prendere coscienza di questa situazione e di discutere con serietà della modifica dell'articolo cinquantuno
A conclusione devo dire che io sono a disposizione di tutti voi di tutti gli altri colleghi che volesse davvero ulteriori informazioni perché stiamo seguendo
La vita di tutti i progetti direi che sono stati presentati devo dirette alcuni vanno nel senso indicato dall'ANCI vale a dire superano intatta tale nei limiti l'andata altri
E purtroppo riguardano solo limiti di abitanti per cui sotto un certo numero di abitanti possibile sopra la non rendendosi conto che
è a parte dov'è una costituzionali sarebbe incostituzionali prevedere devo una discriminazione di questa genera non si capisce perché vi possano essere dei chiamiamo sintesi di Sanjay sindaci di serie B a seconda del numero di abitanti ecco quindi ripeto sono a disposizione lo stiamo seguendo con gli uffici dell'ANCI e quindi qualsiasi chiarimento siamo tutti pronti a
Come dicevo dicevo in apertura sono presenti i nostri amici c'è un dell'America delle Autonomie
Cangini denuncia
La questione dell'autonomia locale i problemi finanziari potete ben capire che per i piccoli comuni montani e per le comunità montane vengono moltiplicati
E allora credo sia giusto che i rappresentanti dei territori montani
Allorquando ci debba rimodulare La sette o istituzionale di governo alla luce della legge tre faccio una proposta
La proposta che noi facciamo ANCI UPI e lega e quella di farci promotori di un processo di governo sia del territorio che delle aree metropolitane insieme questo ci deriva dalla grande necessità
Se prima si discuteva di Stato Regioni e autonomie locali oggi con la legge tre si discute anche di comunità locali
Che sovrintendono al territorio alla società in modo diffuso su tutto il territorio
E di territorio
L'asta salita montagna di territorio ne ha tanto cinquantaquattro per cento del suolo nazionale
Che deve essere interdipendenti in una visione di Governo con le aree metropolitane
Dieci milioni di abitanti quattro mila duecento comuni trecentocinquanta comunità montane
Quindi credo che un governo della montagna passi attraverso un sodalizio stretto comuni comunità montane
E allora è qui che dobbiamo sciogliere il nodo
In un raccordo continuo che dobbiamo temere la Comunità montana
Unione montana dei comuni
E direi che l'esempio più chiaro da questo punto di vista e la legge regionale dell'Emilia Romagna del ventisette aprile due mila e uno quando parla di forme associative
Siamo d'accordo anche sull'acqua che la commissione interparlamentare per le questioni regionali abbia una composizione similare alla conferenza unificata
Però io credo per passare all'ultimo punto che aveva trattato Domenici che non ci dobbiamo dare
Una norma c'è quella che questi incontri sia uno metodi cinque
Non episodi disarticolati ma momenti evolutivi di un processo politico che ci porti forse sono un illuso alla Confederazione delle autonomie locali
Perché se noi non andiamo gli incontri con il Governo e con le regioni
Con una voce se non dico uniti a concertata
Siamo molto ma molto molto deboli grandi e piccoli aree metropolitane e territori montani
Penso anche che dobbiamo affrontare la statua la stagione degli Statuti regionali
E nella elaborazione degli Statuti regionali occorre che le autonomie locali mettano la loro determinazione soprattutto quando si parla di Camera delle Autonomie locali a livello nazionale ma si deve parlare anche di Camera delle autonomie locali a livello regionale
Per ciò che riguarda invece i parametri per la finanza locale derivata e l'autonomia fiscale come comuni montani e comunità montane
Chiediamo cioè non fosse possibile adottare anche il parametro dell'estensione del suolo a fianco di quello del numero degli abitanti e degli elettori chiediamo l'ordinarietà di bilancio della difesa del suolo e delle manutenzioni forestali questo primo ebbe un grande cantiere che permetterebbe
In compagnia ai Comuni montani di sopravvivere di lanciarsi in un futuro postmoderno dove le comunità locali abbiano uno spazio c'è mercato globale
L'altra questione che dovremo trattare è quello della gestione del catasto in questo senso un accordo Anci un insieme UPI lega fondamentale
Giovannelli dell'olio dell'autonomia
Grazie Presidente buongiorno a tutti
Pensate un po'sia no
Fatto significativo anche da segnalare questa o queste incontro che facciamo
Assieme
E credo che possa essere
Considerato un buon
Viatico verso davvero al un lavoro comune più intenso e
Una costruzione più convinta del
Processo di confederazione che dobbiamo fare al quale ripetutamente abbiamo fatto riferimento senza però ancora essere giunti un approdo soddisfacente
Credo che sia molto importante questo questo abbinamento che facciamo oggi tra al dibattito sulla legge finanziaria e la corretta applicazione del Titolo quinto della Costituzione
E voglio anch'io sottolineare
Il fatto non assolutamente marginale riterrei fondamentale che ho la sensazione che abbiamo un Presidente della Repubblica che ci amico
E che ieri ha fatto secondo me è un richiamo molto importante insomma rispetto alla coerenza con la quale va portato avanti il processo di applicazione del nuovo Titolo quinto della Costituzione
Lo dico perché evidente che anche la legge finanziaria
Può e deve essere letta in quel in quel senso
Può e deve essere raffrontata alla impostazione di principio che è contenuta nel nel titolo quinto della nel nuovo Titolo quinto della Costituzione
Perché noi credo possiamo farci carico come è giusto come le due ricordava Leonardo
Delle difficoltà del momento possiamo chiedere ulteriori sacrifici ai nostri concittadini come abbiamo fatto negli anni passati e come se necessario dobbiamo continuare a fare
Ma io credo che noi non possiamo abbassare la guardia rispetto a un percorso riformatore che è fatto anche di principi e sui quali bisogna che non arretriamo di un passo perché questi sono un patrimonio comune un patrimonio comune del sistema delle Autonomie degli amministratori di qualsiasi parte politica e si siano e quindi da questo punto di vista credo che il nostro lavoro debba non solo prendere le mosse mai essere sviluppato con grande coerenza
Per questo io ritengo che la piattaforma che c'è stata presentata nella relazione da da Leonardo sia una piattaforma
Condivisibile
Nelle priorità che di finisce per la seconda fase della lettura della legge finanziaria
Sia condivisibile per
Il modo
Responsabile con il quale viene proposta
E credo che nel momento in cui andiamo al confronto con il governo questo atteggiamento di responsabilità ma fatto pesare
Cioè non siamo nella situazione a me sembra nella quale il governo il Parlamento è chiamato a fare concessioni
Stravolgenti rispetto ai suoi ai suoi programmi ai suoi indirizzi
Siamo noi sistema delle Autonomie che mi sembra ci stiamo limitando rispetto ad un elemento rivendichi che ad rivendicativo molto più consistente e non sa non sicuramente privo di motivazioni ci stiamo limitando ad alcune questioni essenziali
Con un atteggiamento ripeto di grande responsabilità che bisogna che sia apprezzato
Bisogna che sia fatto pesare e che sia apprezzato
Perché a nessuno può sfuggire il fatto che lui lavoriamo con un taglio dei trasferimenti irreale previsto nella legge finanziaria
Che lavoriamo comunque con un tasso di inflazione che è il doppio di quello programmato lavoriamo con un costo del denaro tutti i giorni che è molto più alto di quello medio corrente degli istituti di credito e questo è un è un un elemento che tutti i giorni incide sul nostro sul nostro lavoro sull'attività che facciamo sui servizi chiediamo ai cittadini chiese quindi limitiamo le nostre rivendicazioni ai punti sui cui con particolare attenzione si è soffermato Leonardo e proprio un gesto di grande responsabilità
Per la comprensione che abbiamo del momento difficile che sta attraversando il Paese perché c'è una congiuntura in Europa dal punto di vista economico che sicuramente non era quella prevedibile e prevista perché c'è una situazione internazionale nella quale siamo coinvolti e che ovviamente comporta degli oneri però detto questo ripeto sulle questioni almeno che hanno un fondamento di principio non possiamo assolutamente arretrare
Io credo che le novità che si che dopo l'assemblea di Parma gli impegni che sono erano stati assunti dal governo ci sono stati possono essere in qualche modo salutate con con un fatto comunque fatto nuovo però se non vengono legate alle rivendicazioni che oggi facciamo e ad altre magari sottolineature secondo me perdono anche un po'di senso voglio dire
Se è vero che abbiamo alle eliminato il blocco delle assunzioni
Ed è vero
Ma se rimane quel patto di stabilità interno così come è scritto cioè voglio dire non abbiamo eliminato nulla ecco quindi abbiamo fatto un'eliminazione di facciata
E quindi quella misura che ha un significato dal punto di vista il principio un risultato che abbiamo ottenuto è contraddetta da un altro da un altro fattore che quello che oggi sottoposto al nostro tensione cioè la base la battaglia per superare le i contenuti dell'articolo diciassette relativo al patto di stabilità
Interno
Il
Processo diciamo così processo di
Compartecipazione all'IRPEF
Che è stato previsto riproposto nella nuova stesura
Della legge finanziaria così come uscita Al Saud al Senato se non in se non vi saranno delle indicazioni rispetto all'entrata a regime della compartecipazione all'IRPEF rimarrà un fatto eccezionale
Provvisorio legato al due mila e due e anche questo un elemento privo di sostanza cioè un risultato che abbiamo ottenuto ma che è vuoto
Perché la compartecipazione all'IRPEF ha un significato proprio perché introduce un elemento di progressività all'interno delle delle nostre entrate la progressività sta nella sua validità nel tempo ora è importante che abbiamo ribadito il questo principio che è rientrato nella legge finanziaria per il due mila e due mai assolutamente
Non dobbiamo essere falsi tra di noi è assolutamente privo di significato se non a una una una previsione per un suo ingresso a regime
Quindi secondo me facciamo bene a concentrare la nostra attenzione su alcuni este su alcuni aspetti ma dobbiamo a mantenere diciamo così una certa coerenza dice Mario ecco dobbiamo riuscire a mantenere una coerenza
Di scenario in questa coerenza di scenario secondo me ci sta anche l'attenzione che è stata rivolta da Leonardo che io confermo per quanto riguarda legautonomie per i piccoli comuni
Penso che come lavoriamo per la modifica dell'articolo diciassette dobbiamo concentrare la nostra attenzione sul fatto che il processo di unificazione
Dei servizi delle Unioni dei comuni deve andare avanti e quindi deve essere incentivato e questa è una misura assolutamente rilevantissima che dobbiamo riproporre alla camera e che i fondi per gli investimenti dei piccoli comuni sono spesso sono stati e sono anche in questo caso la testimonianza che il disegno del Parlamento non è strangolare i piccoli comuni per farli arrivare ad un'oggettiva chiusura
Ma è quello di mantenere un pluralismo in questo paese che è fatto di piccoli comuni di medie città in città metropolitane
E che il discorso non è quello di strangolare i piccoli ma di incentivarle appunto ad un percorso leggi unione questo sta nella chiarezza del dello scenario che vogliamo che vogliamo perseguite
Detto questo
Io credo che vada raccolta
E possibilmente rilanciata con forza l'idea di una mobilitazione di una mobilitazione durante la lettura alla Camera
Noi abbiamo colto come è un fatto importante
E nuovo la riunione odierna
Abbiamo accolto questo invito
Anche se avremmo preferito magari forme diverse più diciamo così più più esplicitamente rappresentative del di tutto il sistema delle Autonomie però riteniamo questo un passo importante ma il passo successivo secondo me
Una multa Born una mobilitazione effettiva da farsi io credo comunque a Roma una Parma due promossa diciamo così una Parma due promossa da tutte le associazioni delle Autonomie legautonomie ANCI UPI e Uncem una Parma due che abbia gli stessi effetti di sollecitazione di dialogo di confronto con il governo che ha avuto Parma nel senso che li abbiamo sentito abbiam fatto sentire il nostro peso del governo è venuto a dialogare ha espresso dei punti di vista parzialmente diversi rispetto a quelli da cui era partito dobbiamo dare la seconda
Fare la seconda iniziativa secondo me fa sentire di nuovo il peso del sistema di una manifestazione che non può essere la riunione di un organismo ma che deve avere approvata se il senso di una mobilitazione effettiva delle autonomia dico questo e lo voglio dire consapevole
Del pluralismo forte che sul piano politico caratterizza lanci
Dico questo nella consapevolezza che L'Unità l'unità dell'ANCI l'unità dell'ANCI è un patrimonio di tutto il sistema delle Autonomie
Che non ci sono che non c'è da parte di nessuno il tentativo di forzare la mano per mettere in difficoltà chicchessia
Che riteniamo che muoviamo da una piattaforma di cultura istituzionale comune muoviamo da una piattaforma di cultura istituzionale comune e che questo è il patrimonio sul quale dobbiamo fondare i passi successivi anche relative alla battaglia su questa legge finanziaria quindi nessuna forzatura nessuna volontà di mettere in difficoltà un imbarazzo i colleghi sindaci amministratori delle province delle comunità montane che te
Aderiscono politicamente alle ai partiti di governo ma io credo il richiamo ad una davvero cultura comune che in questi anni abbiamo costruito e sulla quale dobbiamo fondare la mobilitazione rispetto ai punti che erano contenuti nella relazione che io condivido e che secondo me sono ripeto una piattaforma molto responsabile su cui
Basare il confronto con il governo
Grazie sindaco Giovannelli c'è l'intervento di pericolo e poi di Tecce
Sì
Allora
Desidero innanzitutto ringraziare tutto il lavoro che ha fatto anzi
Durante il dibattito al Senato
Cercare di introdurre quelle modificazioni della finanziaria
Che sono state più volte oggetto di dibattito tra noi
E complimentarmi anche per i successi parziali contenuti ma pur sempre successi difficili
Il giudizio
Per alcuni versi positivo di quello che ha fatto anzi
Nell'ambito del dibattito al Senato
Non deve però farci nascondere quella che è la valutazione negativa che a mio giudizio resta inalterata dell'attuale finanziaria
Soprattutto mentre
Interviene la nuova normativa costituzionale sul Titolo quinto della Costituzione
Noi siamo nella situazione
In quelle amministrazioni comunali vedo no
Da un lato aumentare necessariamente il loro i costi operativi per affetto dalla contrattazione collettiva e per effetto di un tassello e di altri elementi a tutti quanti noi notti
Vedono aggravarsi
Con i propri bilanci con l'attribuzione di nuove gestioni di nuove funzioni in alcuni casi particolarmente onerose
E contemporaneamente sono ancora impegnati in processi di modernizzazione attraverso procedure di esternalizzazione o quant'altro assai difficoltosa e e assolutamente onerose
In questa situazione in cui da un lato i nostri costi aumentano
Contemporaneamente la quantità di risorse che viene a essere sostanzialmente riconosciuta resta inalterata se non diminuisce sono risorse che sono insufficienti e sono risorse che restano sempre derivate dalla finanza centrale
Questo assolutamente inaccettabile cioè è l'elemento che porta a far ritenere che siamo in presenza di una finanziaria che continua a essere una finanziare non autonomistica Fontolan fortemente centralisti espressione di uno Stato fortemente centralizzato
E non può soddisfare sì come è stato detto poc'anzi alcuni parziali successi ad esempio la compartecipazione all'IRPEF
La convalida la lista sarebbe significativa se in realtà fosse stata l'apertura effettiva della compartecipazione ma tale non è
Perché resta pur sempre il limite del trasferimento dell'anno precedente per cui in realtà è soltanto nominalistica e non solo le termine anche una disparità di trattamento tra Comuni
Perché per alcuni sarebbero comuni in partenza altri invece sarebbero comuni che devono continuare a star fermi anche sul futuro questo determina che anche il sistema della l'intervento della dizionari l'IRPEF venga essere utilizzato dalle amministrazioni comunali una funzione diversa rispetto alla quale i nove generalmente era stato pensato
E ciò recentemente era stato pensato per consentire un reperimento di risorse per far sì che alcuni comuni e al che lo ritenessero opportuno potessero svolgere altre ulteriori diverse funzioni rispetta quelle che necessariamente devono affrontare
Mentre invece noi lo stiamo utilizzando in questo momento essere discutere tra di noi provvedono tra molte di noi per supplire alla mancanza di trasferimento che ci vengano pagate dallo Stato
Secondo me questo profilo non può restare inascoltato io non conosco l'ordine del giorno che verrà approvato
Ma nel se in questo ordine del giorno non c'è un riferimento al fatto che siamo ancora in presenza di una finanziaria che conferma il precedente lentamente che nulla modifica in termini di riconoscimento dell'autonomia comunali che nulla modifica in termini di superamento della limitatezza delle risorse
E della natura derivata delle risorse stesse secondo me questo sarebbe totalmente inaccettabile perché è inutile
Discutere di attuazioni di titolo quinto di costituzione
è inutile affermarsi i principi fondamentali o ha dei valori che riteniamo assolutamente eliminabili se non c'è una sufficiente capacità economiche a finanziare da parte delle nostre amministrazioni comunale e questo è il punto chiave
Di riconoscimento di una situazione autonomia
L'autonomia finanzia l'attuazione dell'articolo centodiciannove della Costituzione che resta norma programmatica perché di per se stessa
Non è immediatamente operativa richiederà delle discipline legislative che potranno consentirci questa autonomia ma era già possibile
Già in questa Finanziaria darci un iniziale riconoscimento di quella che è l'obiettivo finale che attraversa l'attuazione del centodiciannove del fuso già ne vogliamo sostanzialmente ottenere questo profilo per me resta determinante
E c'è il tema della compartecipazione all'IRPEF c'è il tema del riconoscimento degli oneri viva ci sono gli altri temi tutti quanti noi ben conosciamo e che questa Finanziaria non affronta anzi nega
Secondo punto brevemente riguarda l'attuazione del Titolo quinto della Costituzione la riforma costituzionale ha determinato sostanzialmente un spostamento di ruoli da un ruolo del parlamento ha un ruolo dei consigli regionali questo spostamento Paroli per noi può essere altamente pericoloso
Perché di fatto come amministrazioni comunali poteva ma vere nell'ambito del Parlamento forse maggiori elementi di tutela che forse possiamo avere dell'ambito dei consigli regionali
L'attuazione del Titolo quinto della Costituzione ha come suo elemento centrale
Da un lato l'effettivo riconoscimento di una diminuzione della capacità legislativa del Parlamento a vantaggio delle regioni ma dall'altro lato il riconoscimento effettivo dell'autonomia comunale questo è il banco di prova effettivo
Nella riunione di oggi pomeriggio della conferenza unificata noi non possiamo non sottolineare come la riforma del Titolo quinto se venisse a essere gestita con le logiche presentano presiederà certe formazioni in termini di riconoscimento di competenza dell'amministrazione regionale potrebbe essere profondamente lesiva dell'effettivo patrimonio autonomistico del nostro stato che è rappresentato soprattutto dalle amministrazioni comunali grazie
Cinque allora certezze poi Cicchetti
Io credo che il dibattito si stia già sviluppando in maniera chiara configurando questa finanziaria comune attacco Grosso autonomia dei comuni sia sul piano normativo il problema delle assunzioni del patto di stabilità sia sul tema dei trasferimenti su cui venivano dette cose molto importanti gli ultimi due interventi
Domenici azione usava un'espressione che è un fatto molto grave
è impossibile in queste condizioni per i Comuni costruire i bilanci due mila due credo che sia un'affermazione riflettuta contenuta nei nostri documenti alla quale come diceva anche per i cui Giovannelli bisogna trovare conseguenti iniziative e conseguenti mobilitazioni io sono d'accordo d'altronde su quello che emergeva dal telegramma di Albertini a Milano questa manovra comporterà un taglio dell'otto per cento
A Napoli i nostri uffici hanno fatto un calcolo non so farlo in percentuale ma sono cento miliardi in meno
Ora tutto il bilancio le politiche sociali cui Napoli e di trecento miliardi quindi un terzo inoltre politiche sociali perché poi ai a vedere sempre Livaja parare
Il taglio di trasferimenti dal D'altronde non è solo quest'anno ma e nel triennio
La dizionari Jaspers separata dalla manovra di bilancio e molto grave il tema della scissione delle reti e da riforma dell'articolo tredici del testo unico riguarda i servizi industriali io non mi soffermerò analiticamente su singoli punti ma è chiaro il giudizio di fondo
Se non si apre un vero conflitto una vera vertenza
Noi come ANCI con tutte le altre associazioni dobbiamo aprirla l'autonomia finanziaria di programmazione dei comuni e messa seriamente in discussione e credetemi qui davvero c'è un'unificazione fra piccoli e grandi comuni
Io credo che non ci sia sufficiente consapevolezza di ciò
Anche fra di voi e cioè che nei prossimi mesi home interi ma in maniera indiscriminata le imposte ho in qualche misura taglieremo i servizi oppure potremmo tentare di vendere qualche gioiello di famiglia i Comuni che ce l'hanno ancora ma non risolve i problemi strutturali
E dico di più lo dico questo a bassa voce se non facciamo qualcosa che inverta la tendenza
Io credo che rischiamo anche di mettere in discussione L'Unità Della stessa Anci l'Associazione autonomiste e lo dico questo parte nostra esperienza della Giunta ed a maggioranza in cui Napoli altro giorno sull'addizionale IRPEF sia per la discussione fra di voi serrata
Che è stata proprio generata dalla separazione della decisione dell'aumento che abbiamo preso l'altro giorno da parte mia con qualche dissenso
Dal bilancio
Che voteremo e discuteremo qui non c'è neanche una bustina di finalizzare l'aumento del gettito ad alcune iniziative questo di farlo comprendere anche i cittadini
Io dico che in queste condizioni anche la discussione sull'attuazione del Titolo quinto diventerà delicata allora cercando di arrivato alcune proposte operative
Io trovo che sulla legge finanziaria c'è uno stato un'azione insufficiente dell'ANCI e lo dico senza una polemica
Col gruppo dirigente con lui tutti ma semplicemente per una riflessione nuova dobbiamo avere la consapevolezza che su questa manovra è difficile incidere sull'emendamento sulla questione singola e se noi non affrontiamo il tema dei trasferimenti che a mio avviso il tema insieme a quello dei servizi sociali principale non ce la facciamo e quindi io aderisco la proposta vada giovani bisogna costruire se questa consiglio lo vorrà
Un momento di mobilitazione dei sindaci e amministratori
Una cosa non può tradizionale sotto Montecitorio
Su alcuni obiettivi prioritari non possiamo a mio avviso far passare sotto silenzio il fatto che le nostre proposte non sono sui punti strategici state prese in considerazione seconda questione sui servizi industriali
Io non mi soffermo nell'aspetto la ritiro la commissione dell'ANCI presentato antichi ha fatto un buon lavoro sia arrivata anche a una forma se mi dà più volte di sintesi fra Dinoi tenendo conto dell'indirizzo che sin da Verona e nel Consiglio nazionale si era dato a tutela della libertà di scelta dei comuni
E e la salvaguardia delle nostre esperienze costruite su questo campo in questi anni è bene
L'abbiamo due sconfitti a mio avviso prima che non siamo riusciti a far stralciare dalla Finanziaria quello che ieri si chiamava articolo ventitré che oggi si chiama l'articolo ventisei
Perché francamente che un tema di era stato discusso al Parlamento la scorsa legislatura Maria così ampia The Best insidiano a finanziare come noto è prendere o lasciare mi sembra ma dopo di che non passata la battaglia per lo stralcio
Di fatto si è tornato un testo che non tiene in poco conto in quasi nessun conto la nostra elaborazione io chiedo al presidente e al Consiglio di vedere se possibile riproporre la battaglia per lo straccio infine volevo sottolineare mi su un aspetto apparentemente banale lo accennava anche Domenici emblematica di questo pasticcio questa vicenda delle insegne di esercizio ma vedete un pochino da una parte come dire c'è un meccanismo che vuole trasferire sui comuni una serie di oneri qui per una questione puramente demagogica
Così toglie la tassa sulle insegne
Video un dato economico c'è un ipotetico ristorno di duecento miliardi il solo come Napoli dai calcoli che abbiamo fatto e mi occupo di questa questione ne perde otto quindi questi duecento miliardi solo per Napoli ne servirebbero otto non credo possono bastare a tutto il Paese
Si modifica la cinquecentosette
Che chiedeva ai Comuni e molti lo hanno fatto
Sopra fa tuonava l'ha fatto Genova autori ha fatto penso di fare un piano per l'impiantistica pubblicitaria che molti abbiamo collegato all'arredo urbano
Altre norme ci chiediamo di passare da imposti a canoni e pene che cosa avviene avviene un meccanismo rispetto al quale c'è un pasticcio
C'è la separazione dalla partita le insegne va più complessiva questione
Sia pubblicitarie di affissione alle non ci danno strumenti veri contro l'abusivismo che in alcune città come Napoli lume significativo ebbene anche qui io credo che lanci potrebbe chiedere proprio a salvaguardia dell'autonomia dei comuni per evitare questo sì l'azione fra l'entrata nel merito delle questioni di tributi e addirittura invece i centimetri quadrati di cui parlava Leonardo Domenici
Di stralciare questa materia dalla finanziaria tra l'altro risparmierebbero duecento miliardi e potrebbero spostare su partite più importanti e di chiedere un confronto serrato come giusto
Con gli enti locali in quanto voglio dire problema sia delle insegne
Della pubblicità
E di quant'altro come è noto è sì un problema tributario ma permette di toglierlo soprattutto nei centri storici è un problema legato alla qualità e all'arredo e avremo credo qualche motivo forte per chiedere lo stralcio è una discussione non in un regime di finanziaria di prendere o lasciare
E senza demagogie di sorta ma nel merito e con la nostra responsabilità
Mi sembra opportuno il taglio che il presidente ha dato a quel suo intervento quando ha ricordato che la battaglia per la reale autonomia dei comuni italiani l'abbiamo condotta contro tutti i governi
Perché mi sembrerebbe veramente
Inopportuno
Caricare a questo governo che presenta in termini di finanziaria difetti antichi come tutti gli altri
Le intere responsabilità di una situazione che ci vede protagonisti i danni e teniamo pure presente
In particolare non insignificante che questo governo è un errato anche da una guerra voluta dalla maggioranza del Parlamento e che costerà cento miliardi al mese non dimentichiamo mai questi particolari
Ma io so che c'è disponibilità
A discutere
Ci sono significative aperture
Sulle quali dobbiamo inserirci naturalmente
Per cercare di a vere
Il più di quello che vogliamo ma anche per cercare di cominciare a cambiare strutturalmente alcune situazioni
Che poi sono quelle che ci strangola no
Dico per esempio ci sono alcune cose che non hanno più significato in termini di concorsi noi possiamo utilizzare la graduatoria triennale
Ma non la possiamo utilizzare per l'ampliamento delle piante organiche qualora ci servissero
Però possiamo andare ad attingere alle graduatorie di altri comuni
Ma non alle nostre in caso in cui ci servisse qualcosa
Per l'ampliamento della pianta organica
Abbiamo la facoltà
Di pensare gravemente sui cittadini
In virtù di altre leggi che non solo la finanziaria e parlo per esempio della legge quarantasette ottantacinque sul condono edilizio
Il secondo comma dell'articolo tre della legge
Quarantasette ottantacinque commina sanzioni che vanno dal venti per cento per un ritardo di centoventi giorni al cento per cento per un ritardo di trecento giorni
Si configura una sorta di tasso usuraio applicato per legge
A fronte non dei palazzi costruiti sul greto dei fiumi o degli alberghi costruiti in riva al mare ma a fronte di quell'abusivismo di necessità
Che ha dettato prevalentemente dal cronico ritardo dei comuni italiani nell'aggiornamento degli strumenti urbanistici
Io credo Presidente che su questo si possa intervenire in questo momento che nel momento più favorevole nell'ambito di una trattativa oltre tutto questo non altera gli equilibri della finanziaria
Perché sono denari che vanno comunque ai Comuni e i Comuni sicuramente possono rinunciare a esercitare un'attività che dovrebbe essere qualificata penalisticamente in maniera ben diverso
Dobbiamo anche dare uno sguardo al discorso della contrattazione collettiva
Io dico e questo è un discorso che dobbiamo fare anche col governo
Che non è possibile che si scarichino sui Comuni oneri così pesanti
Perché nella trattativa si deve cedere
Nel mio comune ho dovuto fare una variazione di bilancio di un miliardo
E dobbiamo richiamare al senso del dovere anche i sindacati perché con un miliardo avrei assunto venticinque unità
Dando sollievo a quella occupazione per la quale ci spendiamo tanto in chiacchiere in tutte le occasioni comizi Ali
Sono venticinque unità quaranta milioni ciascuna o venti unità per i livelli intermedi dobbiamo richiamare un po'tutti al senso di responsabilità ed ecco quindi il discorso dei nodi strutturali sui quali dobbiamo tentare di incidere vi faccio un altro esempio gli asili nido il costo di un bambino all'asilo nido
è un costo pesantissimo a fronte del quale si prende soltanto una percentuale infima e sono costi destinati ad aumentare
Ma anche lì siamo ingabbiati
Da alcune normative il rapporto di uno a sei tra la persona che assiste e i bambini e deve essere costante anche nei giorni in cui c'è qualche assistente malato
Non mi sembra una follia un altro nodo sul quale incidere cominciare ad intervenire il problema dei vantaggi ISMU che porta i comuni alla lotta per vedere dove debbono essere verso quale Lido debbono essere allontanati i cani che costano centinaia di milioni l'anno ai comuni perché non possono essere abbattuti e poi magari dobbiamo lesinare o
Voi avviliamo il discorso
Noi non possiamo essere mercanti
Ne sindacalisti di noi stessi dobbiamo dare la parola a chi la devi aprire cioè al popolo dobbiamo uscire da queste strettoie anche perché siamo perdenti
Perché il Parlamento che deve legiferare
E noi saremo perdenti nei confronti di un Parlamento che forse marcerà verso una sola direzione
Quella dell'abolizione delle incompatibilità
Così diventeranno sindaci e parlamentari assommando le prebende gli stipendi gradevoli per carità dei parlamentari alla visibilità dei sindaci attenzione questa può essere la trappola farò io faccio una proposta
Ma anziché sottoscrivere noi per noi stessi granchio avvilente consentirebbero
Ma chiediamo alla gente di sottoscrivere una proposta di legge di iniziativa popolare con la quale accompagnare delle nostre richieste calore strade solo due
O siamo vincenti come io ritengo e lo facciamo pensare o non interessa alla gente allora è inutile che facciamo questa battaglia perché sarebbe soltanto una battaglia miserabile al servizio di noi stessi
E siccome noi siamo sindaci che portano la fascia e che rappresentano lo Stato non possiamo inserirci
In battaglie che interessano soltanto ora gli stessi
Bene io penso che tutti colgano l'importanza di questa riunione del consiglio nazionale per le questioni che sono state dette per la posta in gioco io condivido pienamente quanto contenuto nella relazione del di Dominici quanto poi è stato apportato nel dibattito in ordine a quelle che sono le priorità la nostra azione nei confronti del governo con lo spirito già stato detto non voglio dilungarmi su questo di autonomia e di unità di autonomia dal governo e di Autun ITA
Che ha sempre caratterizzato la nostra associazione qualsiasi è stata la fase che si è attraversata lo ricordo bene avendo alle spalle diversi anni di militanza negli organismi dirigenti di questa associazione
Quindi io ritengo che sia importante cogliere le aperture che abbiamo avuto anche grazie le nostre azioni
Però giustamente come Giovannelli in particolare evidenziava queste aperture poi di fatto si contraddicono con alcuni vincoli e uno per tutti il vincolo sul patto del di stabilità che poi di fatto e cancellano o dissolvono le aperture che abbiamo ricevuto ma io sono un su questo mi voglio soffermare chiaro che su questo ritengo doveroso che si risponda a questo tipo di situazione con un'adeguata mobilitazione sono state fatte varie proposte
Io mi sento di raccogliere di rilanciarle perché altrimenti si finirebbe in una stanca riunione del consiglio nazionale poi tutti a casa a guardare come va a finire ma questo non penso che sia assolutamente il nostro intento la questione su cui io invece voglio soffermarmi e sarebbe importante che ci fosse un minimo di attenzione su questo perché io penso che ci non ci stiamo accorgendo già accorgendo di quello che sta succedendo è su un altro aspetto che io ritengo altrettanto prioritario per noi
Che è quello dei servizi pubblici locali è stato accennato nell'intervento precedente al mio del consigliere Tecce
E allora come tutti sapete c'è un articolo che prima del ventitré adesso è diventato il ventisei nella finanziaria che riguarda questa materia ora come cosa sono per noi i servizi pubblici locali inutile farla lunga lo sappiamo tutti sono al nostro principale canale relazionali con i cittadini il giudizio dei cittadini nei confronti l'amministrazione non dipende molto spesso d'altro che se non dalla qualità e il costo dei servizi che ne eroghiamo
Quindi cogliamo tutti l'importanza di questa partita io
A fronte di questa consapevolezza ritengo che ci sia stato un attimo di torpore o di distrazione
Su questa materia che invece si rischia di giocare in un articolo che la Finanziaria prima questione giustamente non si poteva non si doveva giocare in un articolo di finanziare una materia che trova le sue radici normative un secolo fa per esempio e che quindi andava trattata giustamente in una discussione parlamentare questo non l'abbiamo neanche sostenuto nelle sedi appropriate qui una critica un'autocritica la nostra associazione
Ne abbiamo parlato nelle riunioni pre preliminari e poi di fronte si dice ha un atteggiamento del governo di chiusura come poteva esserci su altre questioni non vedo perché anche su questo non si poteva comunque
Con forza a chiedere uno straccio di questa materia
Andiamo avanti qual è la situazione di servizi pubblici locali in questo momento nel Paese e abbiamo una situazione molto diversificata
Ricordiamoci le dimensioni demografici dei comuni italiani noi abbiamo il settantatré per cento dei comuni italiani che non raggiungono i cinque mila abitanti il novantadue per cento dei comuni italiani che non raggiungono i quindici mila abitanti
è inutile che vi dico quello che succede succede una situazione molto diversa legata alle specificità locali
Molti comuni chiudono i bilanci con i servizi peraltro raggiungendo anche dei buoni standard di qualità altri hanno delle pecche altri ancora hanno dato in appalto i servizi altri hanno fatto le società miste ed è giusto che sia così vivaddio
Ed è giusto che sia così
Se qualcuno pensa che bisogna fare diversamente di imporre qualche soluzione è legittimo che lo sostenga però come è legittimo è assolutamente necessario che la nostra associazione in coerenza con quello che abbiamo fatto fino a oggi rivendichi l'autonomia di decisione
Ci hanno provato con le fusione dei Comuni c'hanno provato con lei e unioni di imporsi qualcosa
Noi ci siamo resi conto che è necessario superi are le dimensioni critiche in cui viviamo e a raggiungere delle dimensioni critiche per erogare i servizi di maggiore qualità
Raggiungendo economie di scala però che cosa ha fatto l'ANCI ha detto no noi non ci stiamo le imposizioni vogliamo scegliere noi quando eccome unirci e quindi anche su questo io ritengo che non ci possa essere
Una posizione di apertura noi dobbiamo avere una posizione di chiusura nei confronti del governo rispetto alle imposizioni
Questo mi sembra doveroso o io sono diventato matto scusatemi oppure qui qualcosa sta cambiando o qualcuno vuole sostenere una posizione ideologica che io giustifico per carità metto ci mancherebbe altro
Che non può essere però la posizione nostra associazione perché dico questo perché basta leggere quello che è il prodotto di una mediazione difficoltosa parlamentare
Che è quello l'articolo che uscito dal Senato allora questo articolo sebbene contraddittorio noi siamo stati lì a cincischiare a fare melina intorno alle varie stesure che sono arrivate alcune drammatiche questa che è uscita fuori piena di contraddizioni pratici alcune cose
Ci sono un cumulo di vincoli di imposizioni e di obblighi c'è l'obbligo alla separazione delle reti dalla gestione di servizi che può essere una cosa anche buona per carità chi ha detto che non è buona l'unione dei Comuni però aggiustamenti comuni ricito vogliono deciderlo da soli e quindi prima questione si dice sì perseguono non possono perseguire come si diceva prima
Primo imposizione poi c'è la messa sul mercato e tutti i servizi cioè se io lo voglio se gestire direttamente
Piccolo comune poi vedremo che anche per i piccoli comuni non a caso nella schiera ci ha proposto un emendamento ma anche i Comuni di media grandezza io Comune di venticinque mila abitanti quale Giustino direttamente perché mi sono organizzato i battenti il mio consiglio comunale i cittadini che mi hanno eletto
Ah sul mio programma avevano trovato scritto quella cosa mi hanno votato no io debbo mettere sul mercato il mio servizio perché qualcuno la pensa così io capisco che questo qualcuno che la pensa così possa incentivare si ritiene questo giusto opporsi incentivare è giusto sta nelle cose è un Governo a tutte le possibili ma non imporre perlomeno questo dobbiamo dire noi
Poi di fatto è questa la Perla la novità che non era contenuta neanche nella legge del precedente governo di fatto l'obbligo non solo la mia alla liberalizzazione ma alla privatizzazione perché perché eventuali le nostre società quelle che abbiamo fatto ad hoc
A maggioranza pubblica le quali abbiamo affidato direttamente i servizi ovviamente perché abbiamo fatto delle procedure per scegliere il partner gli abbiamo avviato i servizi non potranno partecipare alle gare
Una volta che scadranno entro cinque anni e le e le convenzioni forse anche prima perché lì si farà un regolamento non potranno partecipare alle gare perché hanno avuto un affidamento diretto
A quel punto la legge dice che se tu cedi la quota di controllo e diventi quindi società a maggioranza privata o da venti in tutto e diventa privata a quel punto possono partecipare legare io dico che questa è veramente qualcosa è una a una sciabolata sulla nostra autonomia
E allora ecco no io dico io dico che assolutamente Cuesta diventa una partita che noi non possiamo assolutamente guardare noi dobbiamo giocare
Ed è veramente incredibile atteggiamento che abbiamo avuto fino a oggi scusate ma abbiamo fatto melina abbiamo parlato sottovoce abbiamo orecchiato se c'è la disponibilità ad ascoltarci
E quindi andiamo avanti in questa direzione io ritengo che quindi noi dobbiamo essere coerenti non con quello che io sostengo per carità io sono diventato anche fastidioso su questo argomento
Lo ammette e me ne vergogno però io ritengo e tutti lo ricordano che in Consiglio nazionale che mi sembra l'organo dirigente di questa associazione poi dopo c'è il Presidente ci sono le commissioni
Però mi pare e qui io me lo ricordo il bollettino il sei aprile del due mila uno abbiamo votato all'unanimità una mozione dove si diceva che che ritenevamo un'eventuale imposizione ope legis di un modello unico di trasformazione delle aziende
E di gestione dei servizi e che escludesse aprioristicamente un possibile ruolo a riguardo degli enti locali lo ritenevamo mortificante del principio stesso dell'autonomia non solo invitiamo il Governo
E scusate in cui invitavamo il nuovo parlamento perché siano fatte prime tre elettorali e che si inizierà all'indomani delle elezioni a salvaguardare nell'ambito della necessaria produzione legislativa
In materia di servizi pubblici locali
L'autonomia di scelta da parte degli enti locali in relazione alle forme di gestione non solo impegnavamo la nostra Commissione a elaborare una proposta organica riguardo che tenendo conto del quadro normativo vigente Sisti dei principi di autonomia e non già di promesse
Siamo completamente fuori strada
Siamo completamente in una signora di rotta su tutto il fronte io ritengo scusatemi la foga
Che questa è l'ultima battaglia e la battaglia finale sui servizi pubblici locali o passa un concetto di autonomia in cui il governo può mettere in campo delle risorse degli incentivi per sostenere incentivare le privatizzazioni e le liberalizzazioni come lui ritiene cosa peraltro legittima lo stiamo qui a fare ideologia oh oh oh sta o di o scambiarci le nostre opinioni perché lancia un'altra idea unitaria oppure siamo qui a difendere l'autonomia di scelta queste la questione prioritaria che va aggiunta tutte le altre
Cari colleghi io
Ho apprezzato il tono
E il contenuto della relazione del presidente Domenici e quindi potrei
Esaurire il mio intervento rimettendomi per quanto in essa contenuto
Però credo che nessuno di noi sia qui a titolo personale
Nel senso che portiamo dentro l'associazione nostro impegno amministrativo
Ma anche una certa dose di rappresentatività politica che quindi mediamo con tutti gli altri all'interno dell'associazione con loro col doppio file di mantenerne l'unità intesa come capacità di affrontare i problemi dal punto di vista dei comuni e non dal punto di vista dei partiti
La sua capacità di essere lobby in senso pieno ma anche nobile del termine
Cioè di capacità di essere soggetto che fa pressioni per il proprio interesse
Ma ci sono momenti in cui è bene che l'intervento di qualcuno faccia capire se le adesione a questi principi di unità di forte capacità di pressione in modo unitario sono davvero condivisi oppure no
E per quella parte di responsabilità che mi appartiene come vice presidente dell'ANCI credo che oggi si debba intervenire credo che lo debbano fare
Tutti coloro che hanno delle responsabilità interne all'ANCI e sono anche rappresentative di quell'equilibrio complessivo che la nostra associazione rappresenta con questo spirito io voglio dire qualche cosa
Anche quelle cose che giustamente il Presidente non dice le le attribuisco a me stesso ovviamente lo attribuisce Luís
Non le attribuisco lui
Perché credo che questo sforzo di unità intorno Presidente debba essere come alcuni interventi hanno già chiarito penso quello di pericolo ulteriormente confermato e con la specificità di ciascuno sottolineato vedete io va beh francamente interessa poco chi c'è al Governo io ricordo l'anno scorso di aver fatto delle dichiarazioni contro il ministro il ministro Visco a un certo punto quando fece un passaggio infelice una sua frase estremamente duro non mi occupavo
Direttamente alla finanza locale se ne occupava Castellani ma voglio richiamare i documenti che Castellani scrisse e le interviste che fece e che furono di una durezza assoluta nei confronti della finanziaria predisposta dal Governo dal governo Amato
Oppure quelle di due anni fa nei confronti del governo D'Alema che si trovava la guerra in Kosovo se non la trova in Afghanistan ma credo che non ci sia differenza tra kosovari Afghanistan
Afgani il problema vero è quale il principio conduttore di scelte politiche che si fanno e su questo credo che questa mattina la chiarezza del presidente sia stata molto efficace è interamente condivisibile a me sembra che pervade che permanga una visione degli enti locali nel più che è quella del centro di costo del capitolo di bilancio di quello che deve essere ricondotto all'interno di uno schema in virtù del quale non l'azione nel concreto della vita quotidiana va considerata ma invece l'incidenza su alcuni parametri che in realtà nascondono una visione
In queste ore Rete ci sono anche cose che non abbiamo citato questioni come che lo ricordiamo neanche più tanto che siamo stufi di ricordare quelle essenziali come la questione della tesoreria unica ad esempio
Che è una vergogna sul piano istituzionale e costituzionale
O altri principi a me arrivato l'altro giorno
Una richiesta come a tanti credo no di decurtazione dai trasferimenti delle quote dell'ex personale Ata per il due mila e del due mila uno
Che equivale al costo del personale Ata peccato che il Comune di Biella
Il novanta per cento delle risorse siano risorse messe da i cittadini di Biella e non dallo Stato italiano
E quindi decurtando il costo di quelle persone dai trasferimenti quintessenza un confronto ma con un bureau crolla burocratica comunicazione
Evidentemente ma inciderà sull'altro novanta tant'è che io ho dato mandato ai legali di impugnare quel provvedimento davanti altare solleverò eccezione di incostituzionalità rispetto al Titolo quinto della Costituzione
Perché questa questo sistema deve definire nonché prima non fosse applicato ma il confronto sulla finanziaria del due mila uno sviluppato l'anno scorso col Governo che c'era allora per carità
Aveva introdotto elementi di modifica strutturale almeno a livello concettuale nel rapporto tra le autonomie e il Governo quindi questa questione non può essere semplicemente by passata
Non può essere bypassati dall'insofferenza con cui la parte del governo anche contro l'atteggiamento di un'altra parte del governo molto più sensibile alle nostre istanze mantiene nei confronti delle Autonomie delle autonomie locali
E anche la stessa compartecipazione sulle per dobbiamo stare molto attenti a considerarlo una conquista perché bisogna capire che cosa succederà nel due mila tre con quella formulazione perché quello che oggi può sembrare una conquista
Se rimane così nel due mila tre diventerà un'ulteriore punizione a fronte dei maggiori costi
Perché io sarei un comune di quelle che ci ha ci guadagnavano uno fosse quei tre quattrocento e ci avrei guadagnato circa l'otto per cento sulla spesa corrente ringhiera va be purtroppo siamo siamo in una realtà ricca lo dico purtroppo per quelli che non sono stati considerati in questa in questa situazione però credo che chi concorre
Al PIL del Paese
E al gettito delle tasse con un reddito pro capite del trenta per cento dei trenta milioni all'anno
E quindi in base al principio di progressività dell'imposta sicuramente più di altri e non debba scandalizzare se dall'altra parte nella differenza tra compartecipazione trasferimenti ci guadagna perché in realtà non è un guadagnarci
E uscire dal sistema dei trasferimenti e vedere se la cui cittadini
E credo che su questo dobbiamo dobbiamo evitare anche al nostro interno di fare della della demagogia
Perché forse è meglio che invece che dare trasferimenti a Biella si continui a dare altrove ma è altrettanto vero che lasciamo i cittadini di Biella quello che dei cittadini di Biella che già con coro sul sistema Paese in un altro modo pagando impronte almeno il progresso dell'imposta sicuramente più di altri
C'è un'altra questione che ho sentito evocare non c'è dubbio che noi dobbiamo fare l'esame di coscienza abbiamo anche le nostre colpe lo diceva Cicchetti per carità abbiamo delle esigenze di riorganizzazione abbiamo peraltro delle esigenze di sostenere le ragioni della riorganizzazione io ero solo assunta a Parma la responsabilità
Delle scelte in materia di contrattazione collettiva nel momento in cui andiamo a vedere quanto aumenta il costo del personale rispetto all'anno precedente
Non dimentichiamo mai che il sistema degli orde di enti locali ha visto diminuire la presenza di personale di oltre il trenta per cento attraverso le riorganizzazioni che abbiamo fatto
E quando chiediamo di più a quel lavoratore che resta al lavoro e dobbiamo anche compensarlo di più
Perché questo è stato il processo di riconversione capelluto nelle grandi aziende di questo Paese e che ha fatto sì che la piccola media impresa rimanesse alla colonna portante del nostro del nostro sistema economico produttivo a me francamente di assumere venticinque in più non interessa
Ma mi interessa che il rapporto tra la spesa corrente il posto del personale scenda pronte di una maggiore produttività dei servizi
Io credo quindi che quello che ci lo scontro su questa Finanziaria è uno scontro filosofico
C'è già stato in passato perché il tarlo del centralismo un tarlo che è trasversale alle forze politiche affonda le sue radici nella storia di questo Paese
Dove lo stesso principio liberale si scontrava tradizione anglosassone la visione centralista dello Stato unitario tutta giacobina e niente anglosassone quindi ce l'abbiamo dentro il mondo cattolico ce l'abbiamo dentro alla sinistra questo tarlo qua
E questo si riflette nel dibattito questa non è una buona ragione per fare più sconti a qualcuno rispetto a qualcun'altro è questo coinvolge il problema dell'atteggiamento dell'ANCI
In quanto organizzazione dei comuni quindi pezzo dello Stato in quanto l'OP
Se solo il nostro atteggiamento cambia a secondo di chi governa io credo che quello è il tarlo più grande per l'unità dell'associazione non c'è dubbio
L'associazione muore per la paralisi in nome dell'unità dell'associazione muore se non ha la capacità di portare a casa dei risultati
Tra questi due Scilla e Cariddi della nostra del del nostro agire bisogna trovare la saggezza di una posizione che faccia capire all'interno e all'esterno dell'associazione che in questo modo si compromette un pezzo dello Stato non la forza di una loro ecco allora che anche sulle altre questioni noi dobbiamo noi dobbiamo ricordare qua come che cosa fare sulla questione del Titolo quinto vedete
Tutti leggiamo sul giornale e tutti de il Giornale tutti andiamo in conferenza unificata
Io mi sento di dire che sono disposto a concedere personalmente come piccolo pezzo di questo pezzo dallo Stato
Tutto il tempo che ci vuole per attuare il Titolo quinto della Costituzione qualcuno in queste settimane si è reso conto che non era quella quella cosetta da poco che si era dipinto durante la campagna elettorale referendaria
Ma francamente non vorrei che altri tavoli magari di mediazione politica all'interno della maggioranza quali quelle che abbiamo letto in questi giorni venissero prima del tavolo di attuazione di questo titolo quinto e che magari le questioni su quale cosa dare sulla scuola la polizia locale e poi tanto suggerirei su questo su questa questione di leggere dal disegno di legge della Giunta veneto in materia di polizia municipale
E venissero prima delle questioni di attuazione del Titolo quinto della Costituzione deve essere chiaro
Io non so che cosa dirà oggi il Presidente Berlusconi in conferenza Region Stato-Regioni in conferenza unificata
Ma certamente il nostro atteggiamento non può essere tranquillo rispetto a quello che leggiamo in termini di rapporti all'interno della maggioranza di fronte ai diktat del ministro delle riforme istituzionali
Quindi io credo che con forza debba essere sostenuta la lira del presidente indicato
Di rafforzamento del discorso con federativo del rapporto con l'organizzazione dell'autonomia e del tavolo bilaterale sapendo che abbiamo anche qua una trasversalità positiva tra persone che appartengono a culture diverse forze politiche diverso
C'è poi un'esigenza da chiarire in questa materia all'interno di questo tavolo anche con le Regioni sulla questione sanitaria una questione che non può sfuggire al confronto con l'autonomia locali la questione sanitaria non può essere competenza solo della Stato-Regioni
Queste politiche si traducono in disservizi sul territorio in alcuni casi come nella mia regione in altri casi sempre come nel mio territorio ma anche in altri l'aumento di costi sui bilanci
Perché quello che si riduce in termini di spesa sanitaria si aumentar sulle sulle quote socio assistenziale dei servizi istituzionali presso le case di riposo ai gli handicappati eccetera la terza questione
E chiudo la questione
Del mandato vedete noi dobbiamo evitare rispetto anche a quello che diceva Cicchetti
Di dare la sensazione dividere questo problema come lauto perpetuazione di una classe dirigente
Ma nello stesso tempo noi dobbiamo difendere un principio
Sapendo che abbiamo dall'altra parte delle rappresentanze politiche che ragionano in termini di auto per per tua azione della classe dirigente che quindi mettono in discussione il principio non è facile uscirne
Ma siccome io sono cresciuto frequentando la Camilluccia e quindi quello che conta una filiera risultato la capacità di mediazione e chiedo scusa al questi peccati di origine e non me ne pento
E io credo che dobbiamo uscirne io ritengo debole la questione delle della proposta di legge iniziativa popolare vedo che il Parlamento non schioda questa questione
Vedo che le regioni non sono interessate a sostenere la nostra azione perché intanto loro problema non ce l'hanno
Beh io mi chiedo
Se non sia meglio se ne ha c'è nato in conferenza unificata un po'a margine del dibattito principale interessante col ministro Scajola
Se non sia possibile chiedere
La modifica del secondo del terzo comma dell'articolo cinquantuno rimettendo gli statuti comunali la definizione del problema perché vedete accerto che rischia di creare un'Italia a macchia di leopardo
Ma le alternative quali sono che la demandiamo la legislazione regionale
Ma di fronte all'impasse che è tutto politico qui bisogna far scattare una sorta di meccanismo da Ponzio Pilato nel parlamentari altrimenti prevale l'atteggiamento dell'auto
Conservazione dalla classe dirigente loro perché hanno paura della sfida di sindaci dal basso poco
E quindi mi chiedo se il meno peggio non sia questo con il rischio di avere un'Italia a macchia di leopardo ma con il rischio di togliere dal Parlamento in questo particolare momento
Il la questione e quindi lasciando il secondo il terzo comma mettendo una virgola in fondo e scrivendo salvo diversa disposizione dello Statuto comunale
Mi rendo conto che è un meno peggio ma credo che possa essere un modo tangibile nei prossimi mesi per verificare una disponibilità politica al di là delle parole dei generici dibattiti concreta per far uscire il dibattito dal pantano in cui sie trovato grazie
Membro
Sono componente dell'Anci di Puglia presidente condividiamo tutta l'azione svolta che si sta svolgendo in questi giorni di fronte all'impostazione data dal governo sulla legge finanziaria
Tuttavia vogliamo portare un elemento di novità a questa azione
Problema problematiche lavori socialmente utili
Regione Puglia
Come tutte le ragioni meridionale ma in particolare la nostra
A questo problema gravissimo
Noi abbiamo appreso dalla stampa dal Sole ventiquattro Ore di qualche giorno fa che il viceministro Gianfranco Miccichè
Confermava un emendamento da centodieci miliardi per il solo i lavoratori socialmente utili della Sicilia e forse credo solo quelle di Palermo
Per il resto della regione non c'era traccia di nere alcun provvedimento
Quindi l'invito che facciamo all'Ance di tenere presente anche questo gravissimo problema
Non abbiamo anche elaborato elaborato delle proposte che mirano a una allungamento dei tempi della stabilizzazione atteso che questa adesso ha quasi carico degli enti locali che come tutti sappiamo ed è stato detto hanno una colonia
Molto debole
L'altra questione
Sullo
Sullo terminato il mandato
Anche qui possiamo portare un elemento di novità rispetto alle proposte fatte invitiamo il Consiglio nazionale a a valutare in un continuo temporeggiamento del Parlamento questi tempi lunghissimi questi tatticismi
Potremmo pensare
Di ricordava pazzo un referendum mo'abrogativo
Dalla norma oggi vigenti grazie
Milan
Buongiorno grazie presidente non faccio parte del consiglio nazionale faccio parte della finanza nazionale cui Chiamparino al mio Presidente due rapide riflessioni
Mi sono posto questa domanda attorno la finanziaria dicendo ai miei uffici preparate mi il bilancio per il due mila e due su queste indicazione della Giunta
Allora
Rispetto dell'articolo quindici adesso diventato diciassette io sono arrivato questo paradosso
Che se dovessi applicare questo articolo mi trovo settecento mila euro quindi un miliardo e quattro da dover detrarre
Però il ragionamento del quattro in Belgio partendo dalle delle spese del due mila e mi troverei seicentottanta mila euro come avanzo di amministrazione
Cioè non posso investire
Spendere i miei seicentottanta mila euro quindi quasi un miliardo e ora e mezzo che quel miliardo e quattro
Perché quell'articolo mi dieta di fare nuove specie devo fare investimenti ma devo tagliare tutti i servizi che ho provato all'anno prima
Quindi sono arrivato a questo tipo di paradosso
Quindi bisogna insiste su questo aspetto
Perché tra l'altro il mio è uno dei Comuni virtuosi dove ci sono i famosi dieci parametri da rispettare rispettiamo tutti abbiamo sempre stata al Patto di Maastricht dall'anno scorso nel cosa bilancio del due mila e uno abbiamo applicato
Addizionale dello zero due abbiamo meritato altre tasse bio meta di servizi ovviamente
Facendo questa retromarcia anni tra poco il paradosso che gli ho detto prima
Quindi avere un avanzo non poterlo spende se non facendo investimenti perché non posso fare nuovi servizi ma devo tagliare per lo stesso importo grosso modo i servizi che l'anno prima ho realizzato seconda considerazione ci è stato detto su suggerimento anche con l'avvento dell'euro
Come tutti gli anni grosso modo all'interno dell'Anci Lombardia la stragrande maggioranza dei comuni a Prodi lancia prima di Natale meno adesso che lo facciamo sto Bilancio che è pronto
Con l'articolo diciassette senza gli ho fatto fare i due schemi con lettera d'osso che vi dicevo prima per cui non mi ripeto più però quello che mi preoccupa oltretutto è che sostanzialmente questa finanziaria viene avanti in che modo
Più spese perché al di là del le spese dell'anno precedente diamo est del personale in più su questo non ci piove
Meno trasferimenti e questo ha indicato del quattro e cinque era portato al Duemila
La seconda considerazione che faccio e queste
Forse il momento di ripensare non so borse voglio provate la stessa sensazione che ho io la sensazione personale quindi umana se volete non tanto politica
Ma questo a gesti questo comportamenti umilianti per cui tutti gli anni siamo qui a Porzia chiederci le stesse domande
Tutti gli anni siamo qui ad attendere che arrivi un qualche cosa dall'alto come se fosse elemosina perciò chi eccedo punto naturalmente
Io la ritengo una cosa umiliante che tutti gli anni bisogna fare il bilancio di previsione attorno una Finanziaria senza poter programmare come prospettiva
Ritengo che questo sia l'errore di fondo dal punto di vista politico non avere in mano le carte all'inizio di un mandato eventualmente nei rinnovi e sono secondo Marasco del due mila quattro
Non poter fare una programmazione per quattro adesso cinque anni
è veramente assurdo che degli anni siamo qui a fare questa liturgia tutti gli anni siamo qui a perdere un mare di tempo tutti
Perché al tempo nostro e quello che è a spendere anche dei soldi tutti gli anni sia ludiche pendiamo dalle labbra di un governo qualunque esso sia
Perché non riesce a darsi le linee di fondo come programmazione amministrativa io ritengo la cosa umiliante da questo punto di vista ecco vuole quindi chiude soltanto semplicemente dicendo questo
Il Paese rimane bloccato sei mesi all'anno da quando si parte dal DPEF
Del Governo tutti fermi inattesa fino dicembre che cosa diavolo succede credo che siamo a questo punto arrivati a un paradosso di un Paese che non è all'altezza di prevedere più mila del suo naso tornando alle cose nostre
Ripeto se non salta questo meccanismo dell'articolo diciassette adesso la stragrande maggioranza dei comuni anche quelli virtuosi
Perché l'assurdo è anche questo anche quelli virtuosi si troveranno nella in di inghippo che dicevo prima di dover ridurre le di non poter spendere pur avendo quattrini credo che sia veramente assurdo grazie
Io voglio fare alcune considerazioni brevemente sulle questioni del titolo quinto
Perché sugli altri due punti che ha trattato il presidente concordò con la sua introduzione con le ulteriori io ulteriori apporti del dibattito vorrei sottolineare ora però per quanto riguarda la Finanziaria un aspetto che può sembrare minore ma non lo è la questione del ristoro dell'IVA
Teniamo conto di quanto soprattutto i piccoli comuni e soprattutto i Comuni nelle regioni meridionali è sicuramente la mia isola hanno servizi esternalizzati in quanto per esempio per quanto riguarda il settore socioassistenziale e sono e interventi da parte dei Comuni
Relativamente recenti negli ultimi dieci quindici anni allora quindi pensiamo invece all'importanza e la ricaduta che ha sulle sulle sui bilanci comunali questo punto per quanto riguarda poi il limite di mandato concordo ugualmente io sono profondamente convinta della incostituzionalità di questa norma
Ricordo quando la Corte Costituzionale caso quella norma nella legge
Elettorale che prevedeva una quota nelle liste nelle candidare di candidate donne nelle liste e quindi ancor di più questa è incostituzionale per quanto riguarda il Titolo quinto io credo che sia necessario in questa fase che noi si dica parole chiare su questo punto
A iniziare alla Conferenza unificata di stasera perché ci sono molti problemi nelle Regioni noi avvertiamo questi problemi
Allora la questione va detto a in ogni sede ma detto fa un documento va detto in queste sedi ufficiali da lei nidiata operatività nella vigenza delle norme
Perché è vero quello che diceva il presidente Agostinacchio a Parma che il il centralismo è una patologia antidemocratica ma il centralismo regionale dovrà morire spesso è in pensione di quella centrale allora
Io sono d'accordo e direi che lei Anci regionale devono farsi promotrici di tavoli
A livello regionale per la verifica della compatibilità costituzionale delle legge regionale alla luce del nuovo Titolo quinto
Ma c'è un problema
Soprattutto nelle regioni a statuto speciale
Un problema per quanto riguarda i controlli
Nella mia regione ma anche nelle altre regioni a statuto speciale e non in tutte ma nella maggior parte si verifica alle Regioni su questo punto
Continuano
Ad a si trattengono ancora nell'argomentazione delle loro della loro competenza esclusiva in alcune materie
Faccio l'esempio e la materia urbanistica rispetta la quale in virtù di una competenza esclusiva hanno leggi organiche leggi regionali organiche è controlli che discendono da quelle leggi si attardano ancora quando la differenza tra potestà esclusiva delle regioni a statuto speciale o potestà delle Regioni a statuto ordinario non ha più senso perché con il Titolo quinto questo viene assolutamente mena allora mentre nelle regioni a statuto ordinario
Le Regioni hanno chiarito con circolari esplicative che i controlli non si fanno più non era già sotto speciale questo ancora non è stato fatto ma Betta siccome l'articolo dieci della legge che ha modificato il titolo quinto preme espressamente che le norme sono immediatamente operanti anche nelle regioni a statuto speciale laddove sono migliorative sommare le competenze che questo deve essere fatto subito questo è un elemento di chiarezza
L'ANCI nella coma la conferenza unificata deve essere da le parole del Presidente della Repubblica a Torino sono per noi un incoraggiamento al sequestro a procedere la immediata quindi operatività e quindi l'eliminazione di ogni e qualunque forma di controllo ancorché dissennata emergenza uno speciale da competenze esclusive esercitate appunto con lei sì
Poi naturalmente questo è un campo aperto per noi
è certamente lance qui deve dare il suo contributo resta aperto il campo della potestà comunale cioè i Comuni nella loro autonomia
Possono stabilire emetterà mettere a punto dei meccanismi di controllo interno ma questo rientra nella potestà dei comuni
E rientra nella nel nuovo aspetto ordinamentale degli enti e delle istituzioni locali previsti dal Titolo quinto grazie
Cesena interviene antichi
Intervengo sulla sull'articolo ventisei della Finanziaria sulla questione del dei servizi pubblici locali e dico
In in cima ciò che forse dovrei dire alla fine del mio intervento ma lo dico proprio per dar conto di una prospettiva un po'diversa di cui si parla
Dell'articolo ventisei rispetto al resto della finanziaria
Rispetto alla formulazione di cui all'articolo ventisei sie realizzata una singolare convergenza il Senato per l'attuale formulazione l'articolo ventisei abbiamo un'ampia maggioranza che
Comprende sia la maggioranza di governo che significative parti dell'opposizione con apprezzamenti anche espressi da
Esponenti significativi del mondo della politica penso al senatore Bassanini
Con questo articolo ventisei inoltre si realizza la composizione di una frattura evidente tra l'ordinamento italiano e la prospettiva europea che impone come obbligo inderogabile la liberalizzazione dei servizi
E di ciò non ci possiamo dimenticare se vogliamo essere protagonista in Europa e rimanere un'Europa
Con questo articolo ventisei questo è il terzo elemento di considerazione viene sostanzialmente ampiamente data soddisfazione alle istanze e alle alle alle prese di posizioni che lanci ha più volte in questa materia sia rispetto ai disegni di legge della sedicesima legislatura sia di rispetto all'attuale formulato in particolare sul principio di autonomia
Sottolineato questo dico che il fatto che l'articolo ventisei sia compreso all'interno della Finanziaria è senza dubbio una limitazione del dibattito circa la tematica dei servizi pubblici locali
L'ANCI aveva chiesto lo stralcio la discussione su servizi pubblici per poter affrontare
Più compiutamente il tema sotto ogni punto di vista e non soltanto dal punto di vista della regolamentazione e disciplina della liberalizzazione e parzialmente la privatizzazione come dirò tra poco per quanto riguarda i servizi di carattere Levanzo industriale
Ma il parlamento del senato del Governo hanno fatto una scelta diversa
E questa scelta non solo deve essere rispettata ma per un certo aspetto deve anche essere apprezzata
Perché ha comportato una valutazione relativamente anche al riparto di competenze circa la materia dei servizi pubblici tra stato e regioni
Ora voi sapete che
Da più parti sia in dottrina che anche dal punto di vista politico si era sollevata la questione circa la formulazione dell'articolo centodiciassette della Costituzione vigente
Sulla pertinenza della materia a una delle tre ripartizioni la competenza esclusiva dello Stato quella esclusiva delle Regioni o quella occorrente
La tesi che voleva questa materia tratta alla competenza esclusiva o forse concorrente tra Stato e regioni esclusiva delle Regioni o forse non corre tra Stato e regioni sarebbe stata per noi comuni esiziale
Perché quella sì avrebbe rappresentavo la morte dell'autonomia rappresentando di fatto la regionalizzazione della materia di servizi pubblici e la creazione di un vero e proprio centralismo regionale per quanto riguarda la disciplina normativa ai servizi pubblici avremmo avuto di fatto venti discipline diverse ciascuna per ogni regione discipline che avrebbero rispecchiato necessariamente l'orientamento politico e amministrativo di ciascuna regione che avrebbero comportato anche problemi seri per lo sviluppo economico e la trasformazione in senso industriale dei servizi che è uno degli obiettivi che la appartenenza europea ci impone invece con l'affermazione della competenza
Statale la competenza alla legislazione nazionale noi abbiamo avuto e avremo la possibilità di operare nella materia i servizi pubblici conservando quell'autonomia che abbiamo invocato le funzioni fondamentali di Comuni la tutela del coro della concorrenza e dei consumatori giustificano questa attrazione
Nel merito
La prima e più importante delle cose da sottolineare il risultato che credo debba essere ascritto anche all'azione dell'ANCI principalmente l'azione dell'Anci
Il fatto che questa riforma si va a integrare nel sistema delle leggi vigenti e in particolare nel sistema portato dal Testo unico e non lo va a sostituire integralmente
Esiste viene confermata con gli adattamenti del caso la disciplina dell'attuale articolo centotredici
Che disciplina le forme di gestione che la cui scelta rimane nel capo in capo all'autonomia comunale e pertanto il principio di autonomia nella scelta delle forme di organizzazione viene non solo preservato ma enfatizzato
La
Posizione di una disciplina speciale
Per i servizi pubblici locale di rilevanza industriale battuta nel senso del favore verso la liberalizzazione che ripeto un principio inderogabile imposto dall'Europa rispetto al quale purtroppo o per fortuna non possiamo fare ammette ulteriori discussioni la liberalizzazione è un dovere
è una oggetto
Che dall'Europa ci viene chiesto proprio per la tutela dei consumatori non certo per la tutela delle aziende che erano servizi pubblici la liberalizzazione è un obiettivo risultato di una disciplina che pur con il necessari aggiustamenti che credo potranno essere fatti anche
In sede
Di lettura di seconda lettura potrà certamente raggiungere questo obiettivo
Un nostro ulteriore rivendico al nostro la nostra attività questo risultato è la individuazione della privatizzazione come possibile obiettivo come facoltà per gli enti e non come obbligo rispetto ai quali gli enti debbono assoggettarsi
Abbiamo chiesto con forza che l'originaria lezione del de della della norma che veniva espressa con un deve potesse essere sostituita da una può che indica appunto una facoltà e non un obbligo oggi abbiamo
Una
Modello normativo che certamente favorisce la privatizzazione e quindi l'apertura al mercato privato
Nei servizi pubblici locali anche essa di aiuto a un processo più spinto di liberalizzazione ma questo rimesso alla scelta di ciascun sindaco di ciascun consiglio comunale non rappresenta affatto un obbligo normativo non rappresenta affatto una preclusione
Obbligatoria rispetto alle scelte dell'ente
La gradualità che il Parlamento ha voluto inserire rispetto all'ordine all'originaria lettera del dell'articolo ventitré allora proposto dal governo è anche se ha apprezzabile perché consente agli enti e alle aziende di quegli enti sono in in parte o in tutto proprietario di adeguarsi meglio la nuova normativa
Io quindi proprio sulla scorta di questi elementi che ho sottolineato brevemente
Sotto sottolineo ancora una volta il fatto su questo testo si sia formata un'ampia maggioranza in Senato che presumibilmente si ripeterà anche la Camera sottolineo che l'adeguamento alla normativa europea era imprescindibile per evitare non soltanto fastidiose procedure d'infrazione ma soprattutto l'etichetta di soliti non ha letto
Ricordo qui che questa disciplina non si applica ai Comuni sotto i cinque mila abitanti che quindi fa salve le forme di gestione attuali per quei comuni proprio queste notazioni io ritengo di potere manifestare la soddisfazione
Nostra come associazione per quanto il Parlamento operatori spetta un'originaria
Stesura dell'articolo ventitré allora da parte del Governo ritengo che qui si fosse davvero registrare un successo della nostra azione associativa
Essendo un accordo sulla relazione di Leonardo e
Su tutti i tre punti che ha toccato io mi limito per e per essere rapido mi limito a intervenire sui a sottolineare a rimarcare i due punti
Politici sia riguardano
La legge finanziaria e che a mio parere meritano qualche considerazione
I due punti politici sui quali noi credo dobbiamo uscire di qua con una assoluta nettezza di posizioni sono quelli che ha detto Leonardo la questione del quattro del tetto alla spesa corrente del quattro e mezzo per cento la questione dei piccoli comuni
Poi ci son tutte le altre questioni che sono tutti importanti adesso ma il ristoro dell'IVA e a Signa questione assolutamente rilevanti gli altri temi dovranno essere oggetti di emendamenti però mi diciamo credo che occorra dare un rilievo politico diverso a questi due temi
Affronto il primo la questione del tetto
Prima di farlo voglio parlare un attimo perché qui sono stati alcuni interventi a cominciare da quello di di Beppe Pericu sul scusa sull'altro quattro e mezzo cioè quello delle compartecipazioni
Perché è assolutamente vero che sul due mila e due
Quella norma nona nessuna ricaduta
Però è anche assolutamente vero che non è affatto irrilevante che la partenza della compartecipazione avvenga al livello dell'uno e mezzo come era originariamente o al livello del quattro e mezzo
Perché noi dobbiamo ragionare dal anche oltre il due mila e due nel senso che nel due mila e due se non sbaglio noi siamo giunti a proporre questa mediazione che non comporta oneri per il bilancio dello Stato
Mossi dal fatto che avevamo deciso tutti insieme di accettare diciamo così i vincoli della contingenza finanziaria determinati da ciò che era successo a settembre
Perché è chiaro che se non fosse così allora andrebbe rivisto noi avevamo fatto ed abbiamo e siamo riusciti ad ottenere questa che è una proposta di mediazione consapevole che fosse una proposta di mediazione per il due mila e due
Che secondo me non è comunque rilevante ma io ho fatto due conti per il mio comune
Se ragioniamo sul fatto voglio essere realista che dal due mila e tre non sia non si arrivi di colpo al quattro e mezzo
Ma chi ci sia una certa gradualità e io faccio il conto per come Torino
è un conto era partire come sarebbe stato all'una e mezza con trecentoventi miliardi circa e cinquecento i trasferimenti per cui in un'ipotesi graduale io nel due mila e tre potevo qua avvicinarmi al massimo
Agli lei trasferimento un conto è partire adesso compra cinquecento miliardi grosso modo non Mauro sono
Cinquecento miliardi e potere anche con il massimo di realismo fare comunque un salto che sono io a settecentocinquanta il prossimo anno due mila e tre e in progressione a rimanere avvicinare quei mille cento circa cui grosso modo corrisponde quattro e mezzo nelle il perché
è un'altra cosa
Se ragioniamo ripeto da un lato accettando dei vincoli oggettivi dal punto di vista finanziario per il due mila due dall'altra parte guardando però alla propria agli altri anni quindi io credo dico questo perché dobbiamo anche apprezzare fino in fondo nella loro concretezza dei risultati di una mediazione cerco di una mediazione per la quale però ci siamo battute che abbiamo ottenuto
Questa considerazione mi porta ad essere altrettanto netto nel dire che noi dobbiamo fare di tutto
Nel limite della legalità ovviamente
Per ottenere che cambi la norma sul tetto alle spese del quattro e mezzo e per sostituirla Como la norma che abbiamo proposto che lega con il tetto di il il tetto al disavanzo sul fabbisogno complessivo dello Stato
Perché questo perché attenzione qui io vorrei dire una cosa con questa questione del tetto di spesa è un tema carsico
Cioè che riaffiora perché è un tema che caro alle burocrazie del ministero del Tesoro
Perché certamente molto più facile ed anche molto più comodo
Molto più facile è molto più comodo da tutti i punti di vista avere un tetto che è un parametro rigido
A cui alla fine dell'anno prendi e contro
Dico che è carsico perché è un tema che era fine affiorava anche in passato
Allora io penso che sia interesse anche del governo non vorrei muovere qualsiasi idea di Patto di stabilità ma affermare un'idea di patto di stabilità chiede dato a una responsabilizzazione all'autonomia del sistema dei comuni che appunto quello che ti dice che tu comune
Non puoi produrre una lira in più di spesa corrente oltre il tetto che stabilisce che noi posta era del tre per cento sul diciamo sul novantanove
Di aumento per il due mila uno che possiamo decidere di portare al cinque e poi al sette per il due mila e tre al nove per il due mila il due mila quattro ad esempio ma su questo si può discutere ma questo mi sembra un'idea seria di patto di stabilità ripeto che conviene ai comuni perché hai responsabilizza in una logica che è già tutta dentro l'approvazione dell'articolo
Del titolo quinto e conviene al Governo perché come dire investe sulla responsabilizzazione dei comuni e non lascia a ripeto le burocrazie ministeriali il potere di decidere sul disavanzo e sull'andamento del della finanza pubblica dello Stato quindi io penso che aggiungo anche che questa modifica
Mi corregga nei tecnici ma nella sostanza non implica alcuna modificazione sull'articolo uno cioè sui saldi di finanza pubblica cioè vale a dire è del tutto possibile prevedere che gli stesse quantità che sono previste colpetto sulla spesa corrente del quattro e mezzo vengano mantenuti tali cambiando un parametro perché è un parametro qualitativo ecco io penso che questo sia una l'obiettivo un obiettivo per il quale dobbiamo fare ogni cosa quindi io penso ad esempio Lonardo parlava di forme di mobilitazione io credo dobbiamo
Intanto vedere se oggi in sede di conferenza unificata su questo c'è una risposta io penso che chi intervenga su questo deve intervenire con molta nettezza
Ponendolo davvero come una questione di vita o di morte per la larga parte dei sistemi dei comuni italiani per il pro nella componeva composita del prossimo bilancio
E credo che dovremmo mettere in conto una iniziativa che potrebbe essere un'Assemblea dei spiega e dei sindaci delle Autonomie locali da vere
A fianco della discussione che si farà in commissione Bilancio della Camera nella prossima settimana in maniera tale da far sentire anche sul Parlamento diciamo la pressione su questo punto specifico l'altra questione sono molto più valere è quella che riguarda i piccoli comuni i temi sono quelli che ha detto Leonardo io non ho bisogno di aggiungere nulla dico solo che è un problema di rilevanza politica grande perché come sapete tutti meglio di me
Il senso stesso della vita della nostra associazione legato al fatto che vi sia la possibilità di continuare insieme per un comune come il mio come quello di Walter Veltroni o chi altri medi e la le migliaia e migliaia di piccoli comuni allora le due proposte che noi abbiamo avanzato mi paiono le proposte minime perché questa stessa possibilità di tessuto comune della nostra associazione viva e perché insieme ad essa naturalmente viva anche quella rete di piccoli comuni che risponde alle domande ai bisogni di migliaia milioni di cittadini italiani
L'ultima cosa che voglio dire lo dico qui come presidente dell'ANCI Piemonte sul terzo mandato abbiamo anche noi una sollecitazione diciamo
Forte intervenire io voglio solo non ho nulla da due aspetti possente un'esigenza che è un po'quella che diceva il sindaco di Rieti che hanno detto anche altri cioè di evitare che questo tema cada un po'in una ripetitiva logica da sindacalismo istituzionale
Cioè bisogna inventare qualcosa non so poi se la proposta ed è popolare che permettimi rischia anche quella di essere un po'una cosa che non so che impatto poi vero possa avere sul Parlamento però bisogna che inventiamo qualcosa che insieme con il discorso della degli statuti regionali insieme con la tua attività volo per l'attuazione dell'Artide Titolo quinto ridia questo diciamo faccia diventare questo uno dei punti di ridefinizione di un atto dell'intero assetto perlomeno di una lui si fa serietà di questo un modo per rivisitare
Diciamo l'insieme dell'assetto delle Autonomie locali cioè bisogna alzare il tiro insomma perché se non alziamo il tiro il rischio è che sia una questione che certo dipende dal Parlamento ma poi rischia di essere accantonata e di miseri te invece è giusto che non sia né accantonata nei miseri
Grazie Giambellino
Interviene Sturani
A questo punto sarebbe da dire che ovviamente condivisibile sia la relazione tutti Dominici sia il percorso
Ma sia soprattutto una unità vera sostanziale non solo dell'ANCI ma anche di tutte le altre Autonomie locali del sistema delle autonomie locali sul sul senso e il significato del nostro iniziativa politica nei confronti della legge finanziaria
Io credo che dovremmo essere un tantino più come dire più forti nella rivendicazione del ruolo che le autonomie locali il sistema delle autonomie locali in questi anni ha avuto nel risanamento del bilancio dello Stato nella come dire ci siamo fatti carico in prima persona e per primi e più di altri rispetto a questo problema
Così come dall'altro lato dei una modifica anche dei pontieri dei ruoli delle competenze
Del sistema del Whale fare che è passato da un sistema centrale a legato a un sistema legato proprio sulla realtà dei comuni e continuerà ancora di più anche in attuazione della legge trecentoventotto
Allora i due punti che qui venivano ride annunciati dalla relazione di Domenici sono i due punti oserei dire irrinunciabili su quali noi dovremmo andare avanti ma non per rivendicare una sorta di di lobby
Tra l'altro non ci sarebbe niente di male rispetto anche al ruolo che svolgiamo ma proprio per capire quelle che sono le condizioni di agibilità di lavoro quotidiano all'interno del realtà
Comunali vedete qui c'è una difficoltà diceva Domenici di fare quadrare i conti ed è vero
E soprattutto c'è io credo un altro punto sul quale non costa molto al Governo e al Parlamento ma è un chiare segnale quello cioè di una visione neo centralistica anche sui controlli e sulle modalità di finanziamento delle Autonomie locali allora su questo noi dovremmo puntare ad un'iniziativa forte
Per cercare di modificare questo
Quello che sono le previsioni all'interno del del legge finanziaria
Ora il quattro e mezzo del Patto di stabilità sulla spesa vale ovviamente solo sulle spinse
Sulla spesa e questo produce due due elementi uno una riduzione oggettiva dei servizi non possiamo far quadrare i nostri bilanci anche a fronte di nuove entrate o di possibilità autonoma che i Comuni possono fare o possono autonomamente decidere
Il punto reale questo sul quale io credo che dovremmo ritornare
E visto che alcune specie sono obbligatorie cioè io non è che dico
C'è un nuovo contratto dei dipendenti poi su questo ci torno brevemente affine del mese dobbiamo pagare quindi è una vincolo una spesa fissa seguano possiamo ovviamente discutere oppure le spese generali che sono spesi imprescindibili spetta al funzionamento ordinario
Allora il rischio che noi avvertiamo e quello da un lato e di una riduzione
E servizi
Che è oggettivo dall'altro non basta più nemmeno la possibilità di andare ad una aumento della pressione fiscale cioè per aumentare le entrate
Ed è paradossale rispetto a questo ragionamento difatti con rischiamo di essere nei fatti la controparte dei cittadini io credo che questo nodo politico vada risolto
E vada anche verificato io porto un caso emblematico sull'apertura di nuovi servizi
Che per esempio i Comuni possono possono avere magari programmato penso impianti sportivi e servizi asilo nido comune di ancora aprirà finalmente il nuovo teatro comunale abbiamo fatto il conto
Che il quattro e mezzo per cento di variazioni in più del tetto dalla speso dal due mila al due mila e due se lo mangia solo questo nuovo servizio
Ed è impossibile rispetto alle scelte alle programmazioni di un'amministrazione pubblica che ha fatto nel corso degli anni poi dare attuazione rispetto a questo vincolo
Io
Non ho fatto per i conti adesso ascoltavo con interesse quello che diceva Chiamparino non so nemmeno se basta che dal quattro e mezzo ci sia il tetto del cinque per cento io non ho fatti i conti
Però io ritengo che il punto fondamentale politico sia quello di ragionare di spetta la situazione
Che abbiamo già nel due mila e uno cioè dal partire da quella situazione della legge finanziaria anche per quanto riguarda il rispetto
Del patto di stabilità cioè di essere consapevoli e responsabili e di trovare il meccanismo per cui non sia penalizzante rispetto a questa spesa perché noi non possiamo pensare e ne possiamo accettare qui dobbiamo essere abbastanza chiari che
A Roma
Il governo qualunque sia non è un problema e le parti sociali definiscono per esempio il nuovo contratto di lavoro dei dipendenti che poi venga scaricato integralmente il come incremento sui gli enti locali
Come no è così perché rispetto al momento all'aumento del nuovo contratto di lavoro che c'è e questo è la situazione che abbiamo lei adesso dopo i bilanci li facciamo tutti e quindi vediamo rispetto a queste su
No no no il problema è sulle sui dipendenti comunali e che abbiamo già e sui quali siamo già intervenuti nel corso di questo Bilancio due mila e uno con gli assestamenti di bilancio e che prevediamo nel nel prossimo bilancio lo su questo io credo che ci sia una modalità che sicuramente va rivista
E dall'altro lato io qui non è stato accennato ma c'è un'altra preoccupazione per il governo degli enti locali la forte
Preoccupazione sulla quadratura dei bilanci regionali che sarà un altro problema che ci riguarderà o da un lato con l'aumento delle tasse perché questo è la manovra obbligata da parte già e dall'alto con la riduzione dei trasferimenti rispetto anche alle politiche che le regioni
Hanno nei confronti del sistema delle autonomie locali allora io voglio porre un altro punto
L'altra questione è quello dell'assurdità o della non condivisione mettiamola così
Delle meccanismi di controllo e della certificazione
Per quanto riguarda il ministero delle Finanze dell'economia sia per quanto riguarda attiene agli incassi sia sui pagamenti effettuati se c'è un tetto che riguarda il patto di stabilità stalli interno di quel ragionamento
Ma quanto costa in termini anche di risorse umane sia centrali sia negli enti locali riuscire a mandare ogni mese mensilmente tutta la verifica di questi del sistema del del controllo sia sulle entrate presso sia sui pagamenti
E perché limitare anche l'accesso la possibilità di accesso al mercato dei capitali io credo che questo rientri su quel ragionamento sulle autonomie locali sul sistema proprio dei Comuni che credo che vada vada affrontato qui è stato sollevato prima l'altra questione sull'autonomia finanziaria anche io dico sulla gestione della res sottotono ma al di fuori del vincolo dalla Tesoreria unica e io credo che sia un altro tema sul quale dobbiamo cominciare e continuare la nostra iniziativa allora se è vero che questo sistema dei controlli è complicato e farraginoso come c'è scritto su un documento dell'ANCI
Macchi e produce solo oneri aggiuntivi e come dire un sistema sicuramente più difficile ma non è non produce costi in più
Perché non possiamo fare una battaglia nei confronti del Parlamento per togliere questa queste queste norme
E io credo che tra l'altro sono dal punto di vista politico sono vincoli assurdi
E in forte contrasto con il Titolo quinto della Costituzione che recentemente entrato in vigore
Anzi io credo che forse la legge finanziaria e su questo ha sicuramente in alcuni suoi aspetti in difformità quanto scritto penso l'articolo centodiciannove della della Costituzione
E allora su queste non vorrei aprire un conflitto ma credo che dobbiamo aprire un confronto politico serio
Con il Governo e con il Parlamento
Su questo punto perché se no rischiamo veramente di essere non compresi
Dall'altro lato sono stati aboliti i comitati di controllo il Coreco non vorrei che oggi rischiamo di avere di nuovo un altro forma di controllo che è quella del Ministero dell'economia delle finanze c'è un è un controsenso è un paradosso rispetto a questo io credo che noi dovremmo lavorare
Allora c'è un'impressione che ancora non ci sia da parte del Parlamento parlo del Parlamento e non solo del governo la consapevolezza di quanto è stato ottenuto del previsto con il nuovo titolo quinto della Costituzione allora su questo io ritengo che dobbiamo lavorare
E il confronto il documento che chiuderà verrà presentato se si condivide ovviamente la relazione del presidente
Io credo che debba essere fatto anche da parte lanci nella Commissione parlamentare della Camera che dovrà verificare prossime settimane il il percorso legge finanziaria
E poi le manifestazioni l'iniziativa la mobilitazione dei sindaci l'abbiamo fatto anche con altri governi NATO situazioni quindi non credo che scandalizzi nessuno se non sui contenuti reali della manovra che sugli obiettivi sui quali vogliamo lavorare chiudo concludo su questa storia del vincolo di mandato io sono d'accordo con l'opposizione dell'ANCI
No alle divisioni sul numero degli abitanti è inaccettabile
Non mi pare nemmeno corretto adesso così abbattuta questa storia che ogni Comune nello Statuto se lo metta insomma normi come Cocco come ritiene più opportuno poi ci sarebbe da discutere su questo
Il principio è uno solo ovale per tutti o non vale per nessuno credo che questo sia la forza sul quale noi dobbiamo continuare a battere all'interno del Parlamento su questo punto
Grazie sovrano Mercatale
Ma pochissime cose perché condividendo l'impostazione che messe fuori dalla relazione del presidente tra i vari interventi
Dico sottolineo solo due questioni una
Che l'associazione deve dare un segnale forte in questo momento ce ne va della tenuta dell'associazione io ho una situazione in Emilia Romagna dove la stragrande maggioranza dei comuni non riesce a chiudere i bilanci e la cosa che sta succedendo è quella classica si stanno trovando tutti gli artifizi contabili per far quadrare i conti dopodiché ritorniamo alla situazione del passato ritorniamo lo noi non possiamo permettere in questa situazione
Di rappresentare l'insieme dei comuni e non è un problema di comuni di sinistra o di destra di centro sinistra di centro destra che siamo messi tutti nelle stesse condizioni siamo messe e siamo lì che
Troviamo dei Macchiavelli ismi per far quadrare i bilanci e allora questa questione qui
è una questione che o viene posta in maniera forte ma non diciamo così come il ecco come ogni anno siamo abituati a fare un po'di questua no noi dobbiamo porla come una questione che fa riferimento oltre tutto a un principio costituzionale a un principio e insistere e batterci fino in fondo su quello e su questa questione qui non indietreggiare per nulla non indietreggiare perché è una questione che dove altrimenti ne va
Della compattezza e della unitarietà dell'associazione Nava
Noi io non dico che noi dobbiamo qui decidere che se non vengono accolte alcune questioni dobbiamo impugnare dal punto di vista costituzionale di finanziare noi in Emilia Romagna siamo orientati in questo modo e noi su questa questione qui abbiamo fatto l'assemblea dei Comuni all'orientamento
è in questa direzione l'orientamento per cui perché se una situazione vuole interpretare il senso comune e vuole farsi carico di ciò che i sindaci
Deve stanno discutendo devono fare nei loro comuni deve prendere una decisione di questo tipo qui allora noi dobbiamo secondo me assumere una Fo con forte responsabilità una decisione che fa riferimento anche ad una mobilitazione io non vedo perché notazioni cioè qui non è un problema siamo tutti nelle stesse condizioni è le abbiamo fatte le mobilitazioni coi governi di centrosinistra dobbiamo fare con quelli di centrodestra perché dobbiamo ne cioè l'unità dell'associazione si salvaguardi in questo modo ecco che quando ci sono questioni come quelle che stiamo discutendo in questo momento si chi si mobilita come abbiamo fatto sempre in maniera molto seria e molto responsabile non è che dobbiamo fare i barricadero
Quando l'abbiamo hai fatto abbiamo quindi
Aggiungo solo la questione sul fatto sul patto di stabilità insomma io nel novantanove nel due mila nel due mila uno i Comuni si sono fatti carico del Patto di stabilità si sono fatti carico
Non vedo perché si debba cambiare una metodologia che alla fine stava bene è che rispetto alla quale noi potevamo continuare ad andare avanti no non capisco questa questa questione se non quella se non quella di ridare poteri ai ministeri per un controllo che poi lo troviamo lo troviamo e lo lei sentiamo legge la Finanziaria è una cosa che adesso noi stiamo parlando delle cose più più più più più grosse stiam parlando ma se le mettiamo in fila tutte se le mettiamo in fila nessun dossier nessun dossier di controlli e e cose che erano di altri tempi e cose che erano di altri tempi
Mi fermo qui perché altrimenti dopo lo faccio dopo lungo la seconda cosa che voglio dire riguarda l'articolo ventisei io ventitré quello sui servizi pubblici locali
Cioè io non vorrei che dopo il fatto che siamo considerati in un qualche modo sindaci di serie B siamo anche considerati imprenditori di serie B
Per una questione molto semplice e pura questione molto semplici io non sono contrario alla liberalizzazione non sono contrario acché di il privato
Prenda in parte in quota parte
Entri che i cittadini entrano che prendono azioni accetta io non sono contrario a questo non sono contrario a questo però se devo vedere il controllo non devo avere il controllo lo decido io se devo avere il controllo
Perché questa è una questione è una questione perché qua fa il paio con tutte le altre fa il paio con tutte le altre noi non siamo sindaci di serie B io imprenditore di serie B decidiamo noi se vogliamo mettere sul mercato il trentacinque
E che il Codice civile ci sono tutta una serie di cose a cui dobbiamo far riferimento quando abbiamo delle società per azioni
E decidiamo noi se mettiamo sul mercato il trenta il trentacinque e il quaranta per cento se dobbiamo trovare un partner strategico col di questo tipo non ci può essere imposto da qualcuno l'ora va bene la liberalizzazione
Va bene che le aziende per poter partecipare alle gare aprono i privati però decidiamo noi in che percentuale devono entrare devono entrare i privati insomma anche su questa questione qui non sottovalutiamo la perché fa parte di una lettura che ho mai eh univoca univoca di questa di questa legge finanziaria lo è io per chiudere credo che noi dobbiamo dare un segnale forte anche che il segnale forte anche quello di convocare un'Assemblea
L'assemblea generale dei comuni
Naturalmente per mettendo a fuoco le due o tre questioni due o tre questioni fondamentali io non sono per mettere cinquanta cose ma due tre questioni che sono quelli che sono usciti dal divano
Ringrazio Mercatali io sarei un po'attento però nel dire che da certi atteggiamenti ne discende la compattezza della della dell'ANCI noi tutti vogliamo che lanciò sia compatta per questo ci preoccupiamo di evitare che i nostri atteggiamenti possa possano essere riconducibili ad una politica di opposizione al governo
Questo è un discorso chi parla votato sì
In occasione del referendum ecco quindi discutiamo confrontiamoci vogliamo mantenere la compattezza dell'associazione tutti ma non poniamo condizioni essenziali per il mantenimento di una compattezza
Detto questo pur apprezzando le valutazioni le considerazioni che sono state rappresentato che non possono essere spunti di riflessione estremamente attenti
Prodi io
Stesso
Grazie presidente l'amico mio brevissimo contributo
E finalizzato a puntualizzare alcuni argomenti alcune riflessioni
Sulle quali mi pare che già il dibattito allargamento e convenuto e concordato
Tanto io trovo assai importante la giornata di stamane di oggi di questa seduta del consiglio
Nazionale importante per il fatto che c'è questa compartecipazione anche delle associazioni questo Consiglio l'altro la le allargato dà maggiore forza e vigore a quella che la rappresentazione delle dei problemi che abbiamo davanti
Poi l'altro è la tematica che è stata sviluppata in una relazione precisa attenta completa responsabile dignitose ferma di Domenici sulla quale io concordo pienamente che sottoscrivo
Certo i problemi sono tanti
Non parlo della problema per il terzo mandato che io ritengo un problema
Sicuramente non è il problema dei comuni italiani
è uno dei problemi su cui ci dobbiamo intraprendente
Ma il problema vero su cui noi dobbiamo impegnare tutta l'associazione attraverso questa unità di visione e di impegno comune
E la realizzazione reale delle autonomie è dell'autonomia
E poi il superamento di questa difficoltà che si protrae nel tempo questa di blocco difficoltà economico-finanziarie sulla quale una volta per tutte dobbiamo cercare di mettere il punto quindi io ribadisco questo concetto e questa esigenza di nuove Ricci tutti insieme senza far prevalere le appartenenze perché non servono non sono serviti in passato non servono in questo momento
C'è il problema vero di rappresentare che i Comuni così
Non possono andare avanti come giustamente diceva il presidente c'è il rischio del collasso e allora sul primo problema io convengo anche con loro quando diceva
Sussista che il Tarlok ronde che corrode la situazione e il tarlo del centralismo
Un tarlo che abbiamo visto in tanti momenti che io ritengo che non è il solo quando è scritto negli ordinamenti o nella strutturazione statuale
Ma anche quando pur non essendo scritto negli ordinamenti c'è una mentalità un modo di essere un modo di agire
Che riguarda entità che riguarda persone
Che riguarda strutture burocratiche le quali nel tempo operano perché il centralismo continue si realizzi
Chi vi parla alcuni di voi lo sanno è stato presidente di Regione e quindi ho potuto verificare che a tutti i livelli questo comportamento centralistico
Si è realizzata si realizzi allora noi dobbiamo rivendicare l'applicazione compresi completa della riforma costituzionale non solo in modo formale ma in modo concreto e poi c'è questo problema grosso della servizio e dei servizi che dobbiamo rendere ai cittadini
E questo ci porta a tutto a quella problematica che riguarda l'autonomia reale non l'autonomia formale
Ma non ci serve l'etichetta dell'autonomia se accanto al problema dell'autonomia non ci sia un autonomia economico finanziaria che la realizzi
Sappiamo che autonomia e libertà
Ma la prima libertà la libertà dal bisogno se non si è sempre dipendenti e dipendente di chi è più forte quindi sia dipendenti dalla Regione sia dipendenti dello Stato
Il sindaco di Genova con grande competenze d'attenzione
Parlando del Titolo quinto ha detto che c'è uno spostamento di ruoli io lo condivido pienamente torno a dire lo condivido anche come ex presidente dell'Egeo
Il problema delle difficoltà secondo me aumento sono in questa fase e quindi deve aumentare anche la sensibilità e anche il modo comincia apprezziamo
Perché rispetto anche al passato per esempio al tempo in cui io sono stato Presidente della Regione io noto e voi notate certamente che ci sono strutturazioni comportamentali a partire in differenze insensibilità complessive che riguardano le maggioranze riguardo le minoranze quindi non è nemmeno un problema politico ma è un problema di sensibilità istituzionale che porta alla non colloquio della regione o delle regioni con le Autonomie talora qua bisogna stare attenti e bisogna trovare metodi e può ormai che siano adeguate alla situazione attuale
Per quanto riguarda questo problema del bisogno dei bisogni e delle dei servizi io ho sentito tanti colleghi parlare con lucidità con competenza con Energia con vigore con proposte serie con preoccupazioni serie lo sottoscrivo tutte però non posso non notare con grande umiltà
E con grande spirito di amicizia
Che gran parte di questi colleghi che hanno rappresentato e rappresenta uno territori forti economicamente forti dove la qualità della vita e quella che e quindi la libertà del bisogno e più che realizzata e quindi se si trovano loro in difficoltà e certamente si trovano loro in difficoltà io dico che c'è un problema che non solo riguarda i piccoli comuni che pure sono molti per la mia regione la Calabria
Su quattrocento e otto comuni trecentottanta sono tutti i piccoli comuni quindi il collasso dei Comuni in Calabria significa il bit collasso della Calabria di tutto il territorio di tutta la popolazione questo significa e allora se la difficoltà riguarda comuni che hanno bene o male qualità di vita e possibilità di risorse anche alternative per garantire questa qualità della vita io dico beh allora
I comuni che sono a basso reddito
I Comuni che hanno punte altissime di disoccupazione che arrivano al cinquanta per cento la la mia Calabria al trenta per cento come di cui dato generale al cinquanta per cento per lo sblocco e l'occupazione giovanile
Napoli capite che tipo di difficoltà e che tipo di disparità
Si realizza e allora ecco al di là delle proposte che sono venute tocco fu fuori sia dalla relazione attenta dei di Domenici che torno a dire condivido e sottoscrivo pienamente
Ma anche dall'ampio e articolato dibattito io mi fermo solamente sull'esigenza e mi pare anche Dominici abbia rappresentato il problema della mobilitazione
Se noi rispetto a questi elementi a queste preoccupazioni a queste esigenze
A questa necessità
Di resistere ad un atteggiamento centralistico che non è assolutamente accettabile e tollerabile noi dobbiamo muoverci non Conso non solo con un documento del Consiglio nazionale
Non possiamo restare solo al fatto interno cioè a parlarci noi stessi con un bel documento un autorevole e prestigioso documento o con un'azione nella sede istituzionale competente ci vuole anche una band con mobilitazione sterzo
Io su questo insisto
Su questo sollecito la dirigenza dell'ANCI perché si trovino forma di coinvolgimento qualcuno parlava di assemblea
Di tutti i Comuni io direi utilizzazione dei mass media al massimo livello a tutti i livelli non solo dalla carta stampata ma della televisione della televisione regionali della televisione nazionale credo che possiamo chiedere o sollecitare
E dal dottor Vespa che insieme ai tanti argomenti che porta così egregiamente la sera in televisione porte anche questo
Cioè che i cittadini italiani di tutti i comuni italiani capiscono rischio ma non a bere i servizi adeguati perché sia garantito un minimo di qualità della vita
Il problema che io nel mio comune
Quello che mi angoscia dei più e quando sento i cittadini del mio comune
Dirmi
Ho degli amici
Che nel negli anni trenta negli anni quaranta l'asilo-nido c'era e punzonata
Che le raccoglitrici di olive potevano mandare i loro bambini i loro piccoli all'asilo nido e che negli anni del progresso del benessere questo non è poi più possibile ecco io su questo chiudo raccomandando e pregando la dirigenza dell'Anci il Presidente del Consiglio
Direttivo perché ecco si trovino quelle forme adeguate opportuna perché l'opinione pubblica generale a livello nazionale e locale si è mobilitata su questi temi grazie
Ringrazio i loro che io anche per aver posto il problema dalla comunicazione
Certo non possiamo non notare la distrazione della RAI rispetto alle nostre manifestazioni Rai regolarmente invitata
Che ci auguriamo in prosieguo possa
Recepire la sollecitazione dell'amico Rodio certo io le però una formale protesta per questa disattenzione per i lavori nei confronti del consiglio nazionale
Ultimo intervento più tracce
Potrei come si dice fare il giro intorno al alla tribù una e tornare al mio posto
In quanto le cose che ascoltando la relazione del presidente
Mi erano venuti alla mente
Sono state ampiamente e debbo dire in maniera molto più efficace di quanto non sarò capace io già dette
E quindi nella
Dichiarare
Così la sostanziale accordo con la relazione
Del presidente Domenici
E soprattutto per quanto riguarda le questioni della finanza locale
Della questione della finanziaria due mila due scusate ma degli aspetti connessi ovviamente conseguenti della finanza locale mi pare di condividere pienamente quanto detto dal dal sindaco di Torino
Mi preme soffermarmi su un aspetto già peraltro toccato
Non nello specifico il patto i patti di stabilità alle assunzioni del personale il blocco di assunzioni la finanza decentrata eccetera eccetera tutte le materie sulle quali l'ANCI ha fatto sentire con proprio proposte la
La sua posizione nel confronto delle settimane scorse con il governo e con il Parlamento
Ma la domanda è questa
E peraltro è stata presidente già ripetutamente fatta
La riunione odierna che vede certamente una partecipazione qualificata più ampia l'apertura del Consiglio Nazionale all'apporto dei rappresentanti delle componenti locali e delle altre e delle altre componenti del mondo delle Autonomie
è sufficiente
Per far sentire all'esterno la voce dei comuni
Si riesce a superare questa disattenzione come mi pare l'abbia garbatamente definita il presidente
Del nostro Consiglio nazionale
Per sensibilizzare il governo sulle proprio sulle proposte dell'ANCI
è forse necessario a questo punto o fin da ora pensare ad una manifestazione forte determinata certamente composta e certamente istituzionale
Quale compete ai rappresentanti di una parte del della nostra del nostro ordinamento quale compete ai sindaci ricordo essendo la riunione di oggi
Proprio qui in Campidoglio ricordo che forse nel novantacinque
Forse nel novantasei o nel novantaquattro adesso mi sfugge ma certamente non molti anni fa i sindaci come allora i giornali di Satoshi siero in piazza
Attraverso quel raduno
Delle fasce tricolori chi lo ricorda
Proprio qui nella piazza del Campidoglio per richiamare l'attenzione sui temi che evidentemente il governo allora
Appoggiato dal centrosinistra con una maggioranza una stragrande maggioranza forse una totalità allora una quasi totalità di sindaci del centro sinistra
Si fece questo confronto vivo
Assolutamente autorevole io mi associo a quanti hanno già richiamato
Da necessità di pensare di pensare di non escludere questo strumento
Pensandoci prima di incassare un bilancio dello Stato che rischia di mettere i comuni non dico come qualcuno ha detto
Al collasso ma certamente in condizione di forte difficoltà per gestire i propri bilanci e la propria della propria su condizione l'altro tema
Che brevemente richiamo è quello del nuovo testo relativo al nuovo testo del titolo quinto della seconda parte della Costituzione
La documentazione che ci è stata consegnata debbo dire esemplare dal punto di vista dello così della proposta dello strumento di lavoro che viene fornita
Ma
Richiamo l'attenzione dei colleghi sul fatto che le funzioni le competenze gli spazi operativi che i comuni vengono ad aprire con la nuova
Con il nuovo ordinamento
Fanno sì che finalmente il ruolo dei Comuni è un ruolo assolutamente centrale rispetto a quelli che in passato venivano chiamati i rami più alti e che oggi credo possano essere definiti rami della stessa struttura statuale
Allora in questa nuova fase della vita alle Autonomie locali
Che passa attraverso un'attuazione dei principi di cui abbiamo parlato io credo che si imponga una capacità forte di iniziativa di proposta di coordinamento della rappresentanza delle autonomie locali l'odierna Unione riunione credo che abbia anche questo significato con la presenza delle altre associazioni rappresentative
Ma siccome è necessario che a livello locale a livello essenzialmente regionali dell'ANCI regionali una azione così ma la rivolta ai livelli referenti io credo che da parte dell'Anci nazionale sia necessario al di là del lavoro
Io confermo quanto dicevo prima ottimo esemplare dal punto di vista della produzione e dello lo studio di proposte
Credo che al di là di questo esista la necessità di un di rendere strategico questo questo settore quello del le delle politiche istituzionali
E se c'è già una commissione per le politiche istituzionali
Non è dubito che ci sia
Credo che Cuesta ma
E nuovi di studio e di proposta consentano ai comuni di affrontare ognuno per la propria parte questa stagione della delle innovazioni
Questa questo nuovo avvio questa nuova fase della vita delle Autonomie locali da questo punto di vista mi premeva richiamare l'attenzione del presidente e dei colleghi del consiglio
Grazie allora il dibattito per ribadire conclusosi con curve con
Come
Ecco l'intervento di più merci
Uno degli ordini del giorno
Ordine del giorno sul foglio di presenza
Ora l'ordine del giorno viene illustrata dal presidente Dominici
Avevamo un presentato una bozza di ordine del giorno sulla quale poi sono che ci sono stati anche ci sono state anche delle aggiunte che stava lavorando adesso anche Chiamparino che ha specificamente per oggetto
La legge finanziaria ora il punto e questi noi
L'ho già detto nel mia relazione introduttiva
Secondo me dobbiamo
Avvenire uscire da questa riunione con un indirizzo
Molto preciso che metta in evidenza le priorità su cui noi ci misuriamo il dittico visto non significa sottovalutare altri aspetti perché naturalmente poi noi saremo il solito lavoro che facciamo sempre di
Considerare
Tutti i problemi
Della finanziaria e presentare i relativi emendamenti quindi
Questo è del tutto evidenti
Casomai si può credo che Chiamparino lavorasse in questo senso poi magari poi do la parola Luís per integrare e affinare alcuni aspetti di questo documento sempre mettendo in evidenza i punti fondamentali a cominciare dal problema che io non vorrei passasse in secondo piano che è quello del tetto sugli impegni di spesa famoso quattro e mezzo per cento come è stato ricordato ben più di un intervento secondo problema che abbiamo come gestiamo la questione del la delle nostre iniziative
Allora qui ci possono essere
Alcune variabili
Io l'ho già detto nell'introduzione lo ripeto a mio parere noi dobbiamo tenere conto dell'andamento della discussione alla Camera sulla legge finanziaria
Per cui
La prima ipotesi può essere quella di considerare e di dare mandato risente al Comitato operativo dell'ANCI
Di valutare sulla base dell'andamento della discussione parlamentare ulteriori iniziative perché qui parliamoci chiaro io spero che anche sulla base delle pressioni che noi faremo sulla base io mi auguro degli incontri con il presidente del Consiglio con i gruppi parlamentari si riesca a sbloccare qualcosa
In questo caso noi possiamo lo stesso fare qualcosa ma quel punto possiamo fare
Un'assemblea a una riunione simile a queste in cui rifacciamo il punto possiamo anche
Vedere di invitare qualcuno
O esponenti del Governo stesse o esponenti delle dei gruppi parlamentari a discutere con noi su questo punto e potrebbe grosso modo collocarsi
Nei primi entro la prima settimana di dicembre perché immagino che i lavori della commissione Bilancio alla Camera si concludano in quel periodo lì fra il quattro e il cinque il sei dicembre
Poi c'è il tempo anche per presentare altri emendamenti
Se dico se lo fa il Governo si attraverso il relatore alla in aula per il dibattito in aula
Questa è una prima ipotesi le cose possono andare molto male mi auguro di no e allora a quel punto forse avremmo bisogno di iniziative ancora più incisive
E quindi avremo bisogno di valutarle però io dico solo questo prendere oggi qui una decisione già di che cosa fare un nuovo consiglio nazionale un'Assemblea una manifestazione pubblica
Tipo quella che ricordava adesso che tracci accorsi qui ecco non lo so io sinceramente ora non me la sentirei di prendere questa decisione o di dare un'indicazione già molto cogente
Quindi se vogliamo mettere una qualche indicazione possiamo metterla nel senso di dire
Che si dà mandato comitato operativo di valutare le ulteriori iniziative da assumere questa potrebbe essere un'ipotesi
Il terzo problema è quello posto da una mozione firmata da Rossi Bagnasco e Tecce che riguarda la questo il punto relativo ai servizi pubblici locali
In cui si ripropone il lo stralcio
Oppure una radicale modifica dell'attuale articolo
Ventisei
Io qui non lo so facciamo io proporrei questo di discuterlo comunque un momento a parte e di non integrarlo con
La finanziaria cioè anche questa in realtà è finanziaria però rappresenta un problema a parte
Sì ho capito però
Cioè io l'ho già detto prima il punto è questo se noi decidiamo che c'è un problema prioritario che secondo me c'è e due problemi prioritari io l'ho detto nella relazione lo ripeto è la questione dell'indebitamento delle degli impegni di spesa la questione dei piccoli comuni dell'Unione comune io
Sinceramente vorrei fare un documento che mette in evidenza questo punto qua
Dopodiché discutiamo anche un documento che attere oggetto il
L'articolo ventisei però altrimenti dopo noi dobbiamo metterci tutta un'altra serie di cose
Chili diventano tutto cioè dobbiamo rimetterci Italia Dini dobbiamo metterci le centrali Elettriche dobbiamo metterci lisci dobbiamo metterci
L'IVA cioè non lo so è poi si può fare tutto ma discutiamo un momento anche questa questioni qui
Io proporrei comunque io darei momento momento momento andiamo con calma
Adesso prendo momento la parola Chiamparino e ci illustra in qualità di responsabile della commissione Finanza le proposte
No oppure si sente no perché mi pare che non so se il conoscono il testo base quindi faccio che leggere tutto come verrebbe mi sembra la cosa più semplice
E allora
Lorraine giorno direbbe queste no
L'impegno dell'ansia consentito fino ad ora di riottenere un ripensamento del governo io qua sarei per fare una cosa più netta che evitarmi
Ottenere cioè di modificare l'impostazione originale della legge finanziaria
Ottetto recependo alcune proposte avanzate dall'Anci quali ad esempio la revoca del blocco delle assunzioni per i Comuni virtuosi
La compartecipazione all'IRPEF nella misura del quattro e mezzo per cento che dovrà entrare pienamente a regime a partire dal due mila e tre e questo per recepire una parte dell'osservazione che state fatte
L'eliminazione della centralizzazione degli acquisti di beni e servizi mi sarebbe bene aggiungere l'iniezione dell'obbligo alla centralizzazione scusate perché non siamo mai nessuno mentre il Parma
Sì
Dunque stanno dicendo ecco direi eliminazione la eliminazione dell'obbligo alla centralizzazione perché in realtà la facoltà punti certamente importanti ma non sufficienti per permettere ai Comuni la predisposizione dei bilanci di previsione due mila e due
Nel passaggio parlamentare fra il Senato e la camera di consiglio nazionale dell'ANCI allargato alla rappresentanza di Ubi un seme legautonomie venuta a Roma il ventuno e nel due mila uno sottolinea che l'inasprimento del patto di stabilità interno che prevede un medico del quattro e mezzo per cento gli impegni di spesa per l'anno due mila e due rispetto al due mila rappresenta per i Comuni un tetto inaccettabile
Se questo vincolo dovesse permanere i Comuni sarebbero nella condizione di non poter chiudere i loro bilanci il vincolo d'impegno è considerato dal sistema delle Autonomie un vulnus costituzionale
Che addirittura rende molto SIU stringente il patto di stabilità per i Comuni rispetto a quanto non lo sia per le finanze nazionali rispetto all'euro
L'unica strada possibile sarebbe quella del drastico taglio dei servizi a fronte dell'aumento dei bisogni e domande sociali tenuto conto che la contrazione dei trasferimenti obblighi comune ad aumentare la pressione fiscale locale
Chiede chi per no io qui farei la modifica la leggo perno ledere l'autonomia dei Comuni nella fase di formazione approvazione dei bilanci venga eliminato il tetto del quattro e mezzo per cento la spese corrente sostituendo con un tetto massimo all'aumento del disavanzo complessivo
Sì e non fa primo secondo siano previsti finanziamenti più consistenti per i piccoli comuni e per l'Unione dei Comuni che ha bisogno di risorse più adeguati all'impegno loro richiesto per mantenere servizi altrimenti non più erogabili
Terzo il Fondo Investimenti prevede un meccanismo per cui le economie di spesa segnati comuni per il due mila e due siano attribuite anche per gli anni successive
Quarto l'addizionale facoltativa all'IRPEF sia deliberate dai Comuni alla data stabilita per la predisposizione dei bilanci e previsioni posticipata al ventotto febbraio in aumento il trentun dicembre Quinto sia prevista l'effettivo ristoro dell'onere sopportato in conseguenza dell'applicazione dell'Iva i servizi esternalizzati
Infine una frase che stavo scrivendo che potrebbe essere recependo un po'le cose che diceva Leonardo il Consiglio nazionale dà mandato Comit cooperative di mettere in campo tutte le iniziative necessarie in relazione all'andamento la discussione parlamentare per l'ottenimento degli obiettivi proposti
Questo più o meno qualche
L'arciere medio che voleva mentre per la
Prego regole forse potrebbe chiedere di parlare
Credo chiamati i servizi pubblici presunto facciamo documenti tenendo presente che tra poco dovremo vederci a Palazzo Chigi non sono stati brevissimo prima lo sono altrettanto adesso dicevo ci rendiamo conto che il problema dello show non è un problema del Piemonte della Lombardia dalla Toscana eccetera
Ma per noi è un problema drammatico la Provincia di Venezia lo dico subito quello che come scuse
Non è un problema
Io sto parlando di un problema che ho denunciato non c'è ho portato l'elemento di novità mi sembra doveroso da parte nostra la finanziaria non ha fatto cenno assolutamente ha parlato prima di me la Calabria e persona come noi sette Milo lavoratori
Oggetto della del piano di stabilizzazione nella finanziaria non c'era traccia di come si può aiutare comune a fare questa stabilizzazione tranne dicevo prima Palermo che con quell'emendamento prenda centodieci mediante per cui ore consiglio nazionale come me come metodo cioè se una persona sana questo problema altrimenti vedremo pure noi che fate avrebbero grazie
Ma stiamo intervenendo quel percorso per dichiarazione di voto
Sulle consenso però ecco devo dire ai colleghi molto brevemente per cortesia proprio due minuti
Mi scusino tutti ma insomma Michele Greco mentre il diritto il ragionamento diciamo rispetto ai poi giustamente però l'ordine giorni Chiamparino
Ma su alcuni punti
Mi sembra che quello posto sui servizi industriali abbia sui servizi industriali l'articolo ventisei ex ITT abbia almeno la stessa dignità degli altri siti
Inutile girarci intorno evidentemente qui c'è mentre su altri punti su una maggiore unità in questo Consiglio nazionale sto facendo questo
Al contrario scusa punto c'è una opinione
Differente si può votare prima l'ordine del giorno proposto Amir ossia Bagnasco e poi ci può tra l'altro così semplice
Avventure ultime diciamo allora scusa ventuno proposte Colombo
Antichi prego sul sull'ordine del giorno sulla mozione presentata da da Rossi Bagnasco tutti ma molto molto brevemente il problema dello stralcio è già stato affrontato e discusso in conferenza unificata il Governo non ha ritenuto di recepirlo con considerazioni né io personalmente ritengo condivisibile ovvero la necessità di adeguare la normativa italiana a quella europea
Il problema del contenuto dell'articolo ventisei anche qui credo che dia adito a discussioni limitate non abbiamo già esaminato in Commissione e il giudizio chiesta Vodafone rispetto a formulazione precedenti può essere formato anche rispetto a questa che addirittura è maggiormente aperta alle esigenze erano state espresse in Commissione a ricevuto questo articolo e che c'è una larga maggioranza parlamentare
Addirittura unico articolo della Finanziaria che vede il voto anche l'opposizione e quindi credo abbia anche un consenso trasversale all'interno dell'ANCI francamente ritengo che non sia il caso adesso è andare a che stralcio o una radicale modifica
Piuttosto propongo poiché l'argomento effettivamente di grande rilevanza che a questo si dediti un apposito comitato operativo da convocare compatibilmente con gli impegni
Del presidente degli altri componenti entro breve termine dal quale possa emerge una posizione unitaria rispetto all'articolo ventisei
Chiedo scusa c'è una proposta di antichi
Di demandare al Comitato operativo una valutazione su questo argomento
Questo è il problema al buio naturalmente della sua alla sua proposta o chi vuole parlare contro parli contro
Contro la proposta
Non siamo parlando la proposta di sì io francamente non leggo nell'articolo così come formulato le stesse cose che legge antichi evidentemente quando gli articoli sono confusi e contraddittori si possono dare letture diverse
Però mi sembra che dà una lettura attenta tecnica di questo articolo
Prevalgono le opinioni sul fatto che questo articolo contiene tutta una serie di imposizioni non voglio qui ripeterlo perché perderemmo tempo ora però al di là di questo io voglio soltanto dire una cosa noi amo deliberato in questo Consiglio nazionale due cose per questo non riesco a capire questa delega al Comitato operativo uno che lanci avrebbe dovuto farsi carico di una proposta organica e per poterlo fare da seguita questo bisogna chiede lo stralcio
Uno e questo già l'avevamo deciso
Secondo che comunque noi avremmo chiesto al Parlamento e al governo una formulazione che consenta la autonomia di scelta del e degli enti locali sì approfittare delle opzioni che stanno sul mercato oppure decidere liberamente di privatizzare e liberalizzare io capisco che siamo stanchi
Ci sono tante altre materie però io penso fra venti giorni questa questione sarà chiusa e penso che non è il caso dei tre ci assumiamo la responsabilità di non dare seguito alla decisione già assunta da questo organismo dirigente quindi io chiedo sommessamente
Di poter mettere ai voti questo ordine del giorno perché capisco che ci sono posizioni diverse dalle mie Inter all'interno del nostro organismo io ci tengo all'unità dell'ANCI però ci tengo anche a rispetto di quelle che sono le regole democratiche all'interno di questo organismo e quando purtroppo come in questa occasione
Io sono costretto ad imboccarli ben poco perché è soltanto una questione di coerenza con l'atteggiamento quindi io ribadisco che bisogna assolutamente che abbiamo messo nell'elenco di basta una sola abbiamo messo nelle regole Chiamparino giustamente la questione dell'IVA la questione
Non vedo perché non dobbiamo far dobbiamo essere omertosi su questa questione de siano o meno ci siamo di aprire però la questione Aldo io adesso rispetto la posizione diversa la mia però ritengo che
Nega rigorose colossi nostra come fare polemiche che no non faccio polemica però voi fare polemica polemizziamo allo siamo oggi quando unica dobbiamo a Cortina io voglio solo nel mare non mi parli o soltanto ottica rispettiamo la tua posizione certe facciamo votare il tuo emendamento all'ordine del giorno chi è favorevole alzi dall'autosalone va benissimo io vi ringrazio vi ringrazio nella consueta correttezza anche in questa occasione per carità non stavo polemizzando
Siamo però dicendo so che nei nostri documenti questo è un dato che va riconosciuto l'ultima cosa voglio dire anche ritira la proposta di rinvenirsi e si buttò io dico soltanto una cosa orecchie comunissimo presidente ti ringrazio per la consigliera correttezza non l'unica cosa che voglio dire che purtroppo in nessun documento della nostra associazione
Nessun documento né del direttivo né quello presentato al governo né nel parere nel parere noi abbiamo chiesto lo stralcio quindi mi sembra doveroso visto che l'abbiamo sostenuto e tutti la Rossi il presidente dell'ANCI in con competenza unificata ha posto il problema
Il problema è di natura politico non possiamo mettere in discussione ciò che dice il presidente precedenti
Tutti noi gli antichi me lo ha confermato ha posto il problema quindi non è che non sia stato mai posto il problema motivo per cui si chiedeva alla cortesia del collega Rossi di ritirare l'emendamento e di discuterne in comitato operativo era una cortesia che io è una cosa e chi io chiedo a fronte di un indirizzo unitario
Su un documento essenziale ed importante novantuno abbiamo questa armonia complessiva con un voto che deve vederci divisi
Se il motivo per il quale io chiedo al collega Rossi la cortesia di discuterne la prossima settimana in comitato operativo
Non ci dividiamo su questo argomento sofferta queste alla corte di io credo che lo siglarlo non è che ritiri l'emendamento tre ma c'è disagio suggerimenti notte mi ricordava adesso Solaroli se un problema di procedure parlamentari
A meno che non ci sia un'ampia convergenza non si può procedere in seconda lettura lo strato quindi la richiesta è che noi facciamo da questo punto di vista richiesta dello stralcio sarebbe difficilmente va be comunque io sono per votarlo cioè non non è questo temeva bene non allora lo votiamo
Qual è il problema
Ma io quale su questo dei servizi pubblici io
No no ore stiamo parlando dei sì e dei servizi pubblici allora lo mantiene
Va be allora lo pongo in votazione chi è favorevole
Quanti voti quasi uno due tre quattro contrari
è respinto respingo astenuti
Va be
Allora poniamo in votazione l'ordine del giorno
Così come letto
Prego
Brevemente non so se a me sfugge da me
Nell'ordine del giorno che è stato lo Stato mi pare che manca un una parte importante quella delle rifiuto o dalla richiesta di cancellazione la parte della finanziaria che riguarda la taglio del delle sementi
Perché mi pare che però non c'è ferme svolge da me non lo so ma se no io credo che va inserito altamente
O no dice una parola una se vuole cancellarle tributato Tangled seriamente del degente locale previsto articoli Cassetti e via via la seconda questione che io ritengo che giusto ribadire
Che l'aveva già avanzata e dei il collega della Puglia scusi
E anch'io sono meridionale e so che quando quanto incide nella nostra realtà sociale il problema
Della presa pensate ai lavoratori socialmente utili e poi e che pubblico a verità spiccatamente qua trovate sarebbero oltre lo prescrive oggi è una discriminazione quando vediamo
Peccato la notifica se per quale la decise sia si mette chi decide qui stanziare centodieci miliardi e per quanto riguarda niente allora io credo che dobbiamo proporre e su questo ci avesse anche un impegno dell'Ance
Che ci sia un impegno per quanto riguarda la sistemazione dei precari
Del nel Mezzogiorno che riguardano i lavoratori socialmente utili e i predicatori come dovute e pacchetti recupero delle aree precisazione del presidente io vorrei ora a parte quella osservazione avevo fatto rispetto alla all'emendamento diciamo la mozione Rossi fece eccetera
Noi dobbiamo essere consapevoli che il procedimento della Finanziaria implica una doppia lettura va bene
Tutti gli emendamenti che noi abbiamo presentato al Senato e non sono passati compreso quello per eliminare in Italia è chiaro che lì vi presenteremo cioè
Questo è il punto dai stiamo facendo un documento nel quale non è che dobbiamo rimettere tutto quanto qui necessariamente perché abbiamo già un percorso e quindi è chiaro che quindi come
Con non ho capito i
Sì ma noi scusate noi ripresentiamo tutti gli emendamenti sui tagli sul due mila due due mila tre due mila e quattro no o benissimo questo noi lo facciamo
Io dico semplicemente non siccome questo lo faremo comunque
Vediamo sì
Va be'e allora rimettiamo dietro alle io adesso presente emendamento perché penso che sia giusto per mettere il contributo di scopo ai turisti per le città d'arte e cioè allora chiedo che sia messo in smentiamo facciamo dura da non lo so perfettamente io penso che sia quanto riguarda anche gli LSU possiamo fare un ordine del giorno apposito che venga poi tradotto in emendamento io dico questo perché poi
Noi possiamo anche perché vai siamo qui in altre non ci diciamo le cose tutto questo così traduce in emendamento pure perfettamente inutile che stiamo qui a perdere tempo facciamo dal e noi
Quindi cerchiamo di capire quali sono le cose importanti su cui vogliamo concentrare il fuoco o peste aiutatemi presidente io
Io credo che
Si possa
Tenere nettamente quell'emendamento
No io credo che il documento possa essere votato così come tutte le argomentazioni di mi sono state rappresentate verranno valutate
In operativo gli emendamenti saranno saranno ripresentati tutti questo ordine del giorno c'è la cosa migliore allora sempre nel novembre era un falso il taglio delle gravi perché allora immagino tuttora favore ricordiamo
Non leggo io se non puoi non gli agenti schierati valori glielo ha usato presidente c'era una questione che mi apposte mia breve no
Risolta almeno bene allora io leggerei lentamente per cortesia allora
L'impegno dell'ANCI ha consentito di ottenere alcune modifiche all'impianto originario della legge finanziaria per il due mila e due quali la revoca del blocco delle assunzioni per i Comuni virtuosi
La compartecipazione all'IRPEF nella misura del quattro e mezzo percento che dovrà entrare pienamente a regime a partire dal due mila e tre
L'eliminazione della centralizzazione degli acquisti di beni la l'eliminazione della dell'obbligo
Scusate dell'obbligo
Allora
Senta l'esazione di acquisti di beni e servizi punti certamente importanti ma non sufficienti per permettere ai Comuni la predisposizione dei bilanci di previsione due mila e due
Nel passaggio parlamentare fra il Senato la Camera il Consiglio nazionale dell'ANCI allargato sia COMU più insieme lega riunito a Roma sottolinea che l'inasprimento del patto di stabilità interno che prevede un vincolo del quattro e mezzo percento degli impegni di spesa per l'anno due mila due rispetto al due mila rappresenta per i Comuni un tetto inaccettabile
Se questo vincolo dovesse permanere i Comuni sarebbero nella condizione di non poter chiudere i loro bilanci
Il vincolo agli impegni è considerato dal sistema delle Autonomie un vulnus costituzionale che addirittura rende molto più STET ingente il patto di stabilità per i Comuni rispetti a quattro rispetto a quanto non lo sia per le finanze nazionali rispetto all'Europa
L'unica strada possibile sarebbe quella del trustee contabile dei servizi a fronte di un adegua di un aumento dei bisogni delle domande sociali tenuto conto che la contrazione dei trasferimenti obbliga i Comuni ad aumentare la pressione fiscale locale
Chiede in particolare si
Perno il per non ledere l'autonomia dei Comuni nella fase di formazione approvazione dei bilanci venga eliminato il tetto del quattro e mezzo per cento alla spesa corrente sostituendolo con un tetto massimo all'aumento del disavanzo complessivo
Chiede inoltre che siano previsti finanziamenti più consistenti stabili per i piccoli comuni per le unioni dei SerT e per l'Unione dei Comuni che abbisognano di risorse più
Chiesto per mantenere servizi altrimenti non più derogabile
Secondo il Fondo Investimenti prevede che un fondo Investimenti preveda un meccanismo per cui le economie di spesa assegnate ai Comuni per il due mila due si attribuite anche per gli anni successivi
Che sia prevista chi l'addizionale facoltativa leader per sia deliberata dai Comuni la data stabilita per la predisposizione di bilanci e previsioni posticipata al ventotto febbraio non morde il e non entro il trentun dicembre che sia prevista l'effettivo ristoro dell'onere sopportato in conseguenza dell'applicazione dell'Iva i servizi esternalizzati
Il Consiglio nazionale infine dà mandato al Comitato operativo di mettere in campo tutte le iniziative necessarie in relazione all'andamento la discussione parlamentare per l'ottenimento degli obiettivi proposti
Votazione chi è favorevole
Contrari
Astenuti
All'unanimità
Lei ora