"Milano, città d'Europa?" - organizzato dalla Cgil nell'ambito dell'assemblea programmatica (presso la Camera del Lavoro, corso di Porta Vittoria 43)

Siamo a posto che noi abbiamo discusso questa mattina
Attraverso la vostra assemblea programmatica
Lei ipotesi di lavoro la CGIL di Milano
Ha inteso mettere in campo
Per da avanzare queste proposte alla città e a tutti i soggetti che animano questa città
E abbiamo ritenuto importante e utile
Dopo il confronto che abbiamo avuto al nostro interno questa mattina mettere sul tavolo a queste proposte
Con una serie di interlocutori
Che ringrazio per la loro per la loro presenza
Tra l'altro i nostri interlocutori hanno avuto anzitempo
Il documento la traccia di documento che noi abbiamo
Discusso questa mattina io voglio solo riassumere molto brevemente
In cinque minuti e forse anche meno
Il senso delle cose per poi passare la parola a loro
La prima cosa che abbiamo che vogliamo mettere al centro dalla discussione dalla tavola rotonda di oggi è questa
Noi abbiamo detto che Milano ha
Le qualità strutturale queste qualità sono sono evidenti e sono una risorsa da utilizzare
Però abbiamo detto nello stesso tempo che
Per quanto ci riguarda a noi risulta che manca ancora un c'è ancora un grande deficit da colmare che fa esitare un po'questa citata da assumere effettivamente un ruolo
Metropolitana ovvero nello svolgimento dalla propria funzione e abbiamo detto che questo impone una collocazione di campo dalla città soprattutto in una fase così acceso di globalizzazione che proietta Milano potrebbe proiettare Milano in una dimensione non solo italiani
Il secondo aspetto che abbiamo sottolineato e che pensiamo che questo processo non possa essere lasciato allo spontaneo libero gioco del mercato
C'è bisogno di un in pieno convergente di diverse forze ed è la strada migliore da perseguire per raggiungere gli obiettivi di una Milano città d'Europa
Il terzo elemento che avevo posto nella nostra discussione è che se come dicevo le qualità strutturali sono evidenti le risorse anche per rendere spendibili queste risorse servono alcune precondizioni che allo stato attuale noi pare ancora mancano soprattutto se ci riferiamo ad altre città europee e ci riferiamo in particolar modo al problema del di un adeguato livello infrastrutturale di un uso il governo diversi del territorio per favorire politiche di sviluppo
E infine la formazione come elemento centrale per una rivalutazione delle risorse umane
Il quarto aspetto che abbiamo posto la discussione
Anche un po'in termini polemici e che in questa città per diverso tempo si è discusso che uno dei problemi che bisognava mettere sul tavolo per raggiungere gli obiettivi erano quelli relativi alla flessibilità e il sindacato in qualche modo era un ostacolo evidente nel raggiungimento di questo obiettivo la domanda che pongo è se davvero questo sembravo il problema o se invece siamo di fronte al fatto che sono soprattutto le rigidità delle infrastrutture e dei servizi all'impresa edile le rigidità della mobilità che non permettono oggettivamente uno sviluppo equilibrato e duraturo della stessa città
Infine abbiamo posto come Camera del lavoro
Il fatto che a nostro modo di vedere la città deve assumersi il rischio di progettare
E di libera succo dalla carta
Di provincialismo che rischia di bloccarla e di e di soffocarla
E questa capacità di progettazione significa per noi due cose da una parte innovazione e modernizzazione e dall'altra il fatto che questa crescita deve favorire le opportunità per gli strati più deboli della società
E cioè l'idea che abbiamo detto di una modernizzazione responsabile della città
Infine davvero c'è
L'idea della confronto come ci si può confrontare intorno ai problemi
Che assillano questa città
Come sapete ci ha aperto una discussione anche aspra intorno al fatto che il sindaco di questa città
Propone continuamente poteri speciali se per poter governarla almeno io noi siamo dell'opinione
Che la democrazia costa ma è un passaggio ineludibile quindi processi democratici debbano essere posti al centro dalla nostra riflessione e discussione
Nessuno nasconde che alcuni problemi devono essere assolutamente risolti ma le modalità con le quali si raggiungono questi obiettivi sono Terna importanti
Da questo punto di vista abbiamo posto gli assi fondamentali sui quali la CGIL intende a Milano intende cimentarsi proprio per avere
Questo sviluppo della città i punti sono la qualità dello sviluppo come ho detto prima il tema tra formazione poi quello dei diritti
Abbiamo deciso di titolare questa tavola rotonda Milano città d'Europa con un punto di domanda perché
è utile fornito una risposta a questa domanda noi vogliamo vorremmo che davvero Milano fosse una città dell'Europa e non invece una città provincia
E quindi abbiamo chiamato i soggetti che se vedete qui al tavolo
Comincerei capitale
Questa tavola rotonda grazie
Grazie per l'invito anche se mi dai l'onere
Uso giudiziario
Iniziare un tema molto compresso io ho letto con attenzione questo documento non si può commentarlo tutto quindi credo che ognuno di noi prenderà quei temi che sente più congeniali alla sua esperienza alla sua professionalità questo è quello che farò io
E quindi prima di tutto io sento il rancore nelle vostre parole una lettura
Molto molto legata all'industria ed è logico che sia così
Quando sento come tema centrale il processo di deindustrializzazione editti essenzializzazione lecco quella lettura negativa del processo di terziarizzazione quasi un indebolimento del tessuto economico
Di una città di un'area perché perché la giusti era bella Russia forte poi non c'è più ecco non c'è più ed è stata sostituita da che cosa
Dalla terziarizzazione che sembra quasi dei servizi in subordine a qualcun altro
Ecco io credo che questa lettura sia insufficiente per la comprensione di Milano e delle altre città che hanno vissuto questi grandi fenomeni l'esempio più eclatante Boston dove c'era tanta meccanica tanto Tersite non c'è più cosa c'è la terziarizzazione di no ci sono delle grandi nuove fabbriche che hanno natura e contenuti diversi quindi più che terziarizzazione che sembra servizi al servizio di qualcosa
Noi assistiamo e grazie al cielo assistiamo anche nella nostra città perché altrimenti si sarebbe rivolto a quella che più opportunamente si chiama dematerializzazione dell'economia
Ceti produttivi tradizionali interessi di siderurgici meccanici si spostano dove la convenienza del mercato di Porta o diminuiscono diminuiscono perché diminuiscono i consumi di quel tipo di prodotti diminuisce la struttura dell'economia e nascono altre cose
Che non sono terziarizzazione sono produttori improprio di qualcosa di nuovo di diverso di valore aggiunto
Io ho fatto una Prevert riflessione sulle cose su cui sto lavorando in questi giorni sto lavorando insieme a una grande società israeliana americana e italiana tre società sul progetto di un grande centro di telemedicina
Cos'è questa terziarizzazione deindustrializzazione
Creazione di valore aggiunto di cose di cui pensiamo noi ci sia bisogno
Per la società
Operando con alcune università milanesi per rafforzare creare e rendere finanziariamente autonomi o più autonomia o meno dipendenti dallo Stato certi centri di ricerca
Dove si produce si produce si producono idee e progetti
Si producono beni dematerializzati
Sono presidente di una grande società che gestisce il risparmio della gente trenta mila miliardi cos'è questa terziarizzazione di chi dico sa la verità è che queste sono le nuove grandi fabbriche di una società moderna
Un ospedale è una grande fabbrica una università una grande fabbrica
Un centro di ricerca una gestione del risparmio se per fare che intendiamo luogo dove si creano valore aggiunto e valori
Discipline professionalità come io continuo a pensare
A questo antico concetto di fatica
Ora questa lettura secondo me molto importante perché
Si fa capire che la cosiddetta dell'industrializzazione è un fenomeno che non deriva da da dal pensiero di acché genio del male ma è un fenomeno molto profondo molto spontaneo
Chi fa sosti che è legato al livello di sviluppo economico che abbiamo in questo momento
E che va sostituito con cose nuove che sono la nuova società produttiva
E qui apriamo il capezzolo mi ha colpito per esempio nel vostro documento che non si parla del commercio c'è una grande vocazione danno e che dalla Bei politica più potente questa città non se ne parla
Vogliamo prenderlo per le corna io quando ha sostato nel nucleo di valutazione del Comune ha sofferto enormemente perché vedevo che il problema del traffico non veniva affrontato
Ma non è che non venisse affrontata o perché non sapevano che era importante perché non volevano score Marsico e commercianti finito è un'altra ragione per cui a un certo punto lasciato in vetta
Quando era uno dei candidati e non se ne poteva parlare
Allora questa realtà nuova dobbiamo affrontarla seriamente conoscerla profondamente la chiave desse soddisfazione terziarizzazione è troppo parziale secondo me
Il secondo punto quando leggo invece voi dite Milano capitale finanziaria
In Italia
Piccola centrale finanziaria d'Europa prendiamole Rizzo le giuste
Terrà è vero che a Milano sul fronte finanziario
Degli ultimi dieci quindici anni ha fatto dei grandi passi avanti
Ma non nell'unica chiave di lettura che date voi il processo di riorganizzazione del sistema creditizio italiano
Io personalmente penso che questo processo fosse indispensabile ma che sia stata fatta con dei passaggi distruttivi io non sono mica contento che essa è stata demolita la classe dirigente la storia la tradizione della Cassa di Risparmio del cellulare
Non penso che fosse necessario e penso che forse sta che sia stato una perdita Grand la nostra città
Quindi questo grande processo di concentrazione bancaria in parte indispensabile e che ha toccato la nostra città a a vuoto e aderì svolti profondamente negativo
Noi siamo il Paese dove cinque istituti di credito oggi rappresentano l'ottanta per cento dell'attivo bancario
Nessun altro Paese del mondo occidentale allo stessa concentrazione di potere bancario è un bene o un male secondo me
Quindi da una lettura
è un po'diversa da quello che dite voi invece la modernizzazione c'è stato col fatto che abbiamo una borsa dettata regole decente
C'è stato dal fatto che abbiamo sviluppato invece ho capito che anche l'Italia è molto radicato molto interessante per le nuove iniziative per gli startupper eccetera
Che abbiamo creato una classe di gestori del risparmio seria
E che sono tutti nuovi posti di lavoro nuove professionalità nuove competenze Lovino a ed è una grande ricchezza della nostra città
Sotto questo profilo io vorrei richiamare la vostra attenzione proprio a questi aspetti il nostro ordinamento in generale
E i nostri meccanismi finanziari in particolare continuano sì continuamente a privilegiare chi è già forte e qualunque nuovo sviluppo viene
Amputato bloccato reso difficile
Vi faccio un esempio di stamattina stamattina ho ricevuto copia di una lettera che alcuni dei più prestigiosi istituti universitari
Italiani hanno mandato al governatore della Banca d'Italia
Chiedendo la possibilità di creare quei fondi di investimento chiusi che sviluppano le nuove imprese hi-tech start-up eccetera che sono
La ricchezza dal nuovo ciclo economico
E le nostre università non possono farlo perché per creare una società di gestione che gestisca queste cose da noi ci vuole un capitale di due miliardi
Che va bene per un fondo di cento miliardi ma per un fondo di dieci miliardi diventa un onere proibitivo allora voi leggete qui fiordi rettori di università che scrivono al dottor Vincenzo Desario per favore cambiate il Regolamento perché questi limiti di capitale così alti impediscono il nuovo rendono difficile creare le cose piccole
Ma finalizzate ad oggi per fare una battuta a me sembra che questi nostri ordinamenti finanziari siano un po'come la sinistra milanese o sei ricco o non aveva scorto sono i ricchi venga alta estraneo mettersi
Cioè questo premio parecchie volte morte nel nostro ordinamento nella nostra cultura che è contrario a quello di cui ha bisogno una città come Milano che deve favorire le cose nuove che nascono di spin-off i piccoli gruppi
Questo banca e noi non troviamo mai la sinistra quanto si trattati aiutare su queste cose
Mai
Cercate di esserci su queste cose ogni tanto accanto ai grandi concerti grandi disegni perché questo è l'anno nuovo dinamismo le nuove professioni nuovo che cresce che va aiutato
Chiudo rapidamente dicendo che io non sono d'accordo con il vostro documento quando voi dite c'è una tendenza all'impoverimento della capacità innovativa del sistema economico milanese
Dice è necessario invertire questa tendenza
Io non trovo questa tendenza io trovo con grande gioia e soddisfazione una grande vivacità innovativa
Del sistema economico milanese
Che ha saputo
Senza grandi piani e senza grande strategie
Affrontare una crisi
Il cambiamento profondissima
Gestirla con ammirevole disinvoltura e creare tantissime cose nuove
Tantissimi posti di lavoro nuovo che certo sono diversi da quelli antichi
Ma che sono prova di quella duttilità di quella capacità anche di attrarre talenti dall'esterno che è tipica dalla Società milanese
E vero invece e qui concordo con voi
Che su questa capacità creativa del nuovo
Ci vogliono idee strategiche
Di significato sociale di significato amministrativo del significato politico
Che ci siano ordine guida di flessione e anche soluzioni organizzative nuove
A questo tessuto economico e sociale profondamente diverso che sta cambiando sotto i nostri occhi
Quindi sono d'accordo progettare progettare non solo individualmente ma progettare come collettività
Progettare come insieme di enti che nel loro insieme formano la città sono molto d'accordo su questo appello alla modernizzazione responsabile
Sono molto d'accordo una società
è una città socialmente attenta
Che non è in contrasto con la modernizzazione anzi si autoalimenta hanno queste due forze sono contrarissimo ai poteri discrezionali del sindaco il sindaco leggiamo uno dei pochi istituti italiani sia veramente atti tutti sono invece da molto d'accordo sul concerto
Sul fatto che
Il processo democratico
Abbia dei dei tempi e dei costi ma debba essere molto aperto per fare un esempio concreto e chiudo nessun Paese evoluto del mondo sarebbe passata un'operazione come quella che ha fatto la colla le varie società leader cablaggio con il tipo di informazione che è stata data all'azionista al consiglio comunale
Io me ne sono fatto mandare espressamente che cosa avete dato il consiglio c'era ancora Parisi me l'ha mandato comunque paese del mondo sarebbe stato uno scandalo cioè ci si muove a un livello di oscurità
Su cose grosse
Che non è tollerabile non dico in una città democratica
Ma in una città che voglia essere sono moderna economicamente
Va da sé che anche illecita democratica questo oscurità sulle cose grosse molto pericoloso io
Ho scritto mano mano ha pubblicato che ho paura che Milano stia andando verso la signoria anche i tempi della signoria Milano era molto vitale c'era Leonardo da venti c'eran tante delle cose
Ma c'era la signorina che a me non piace grazie su questo fronte credo che possiamo incontrarci
Grazie per il contributo anche per come dire le il tentativo di destrutturare una parte del documento che abbiamo perché perché credo che sia di una certa utilità il confronto anche su opinioni diverse per raggiungere un l'obiettivo che speriamo comune che è quello di assicurare uno sviluppo equilibrato questa città
Di tale chiamava in campo un tema delicatissimo che è quello del commercio tra le altre cose al all'ordine del giorno al fronte
Di un dibattito che si è aperto sulla città sede verso la città turistica o meno
Abbiamo la presenza di segue Buongiardino che può
Che sostituisce Sangalli trattenuto a Roma dell'Unione del Commercio io credo che da questo punto di vista si possa già fornire una prima risposta è soprattutto fornire una risposta
Sul terreno di una presunta e forse veritiera rigidità che gli stessi commercianti di Milano hanno rispetto ad una possibilità di sviluppo dalla città stessa
Siete una categoria molto importante e potente
Forse al pari del sindacato avete l'esigenza anche voi riverificare questa rappresentanza sulla città c'è so che c'è una resistenza molto forte da parte soprattutto dei piccoli commercianti all'apertura di una nuova stagione bene questa è l'occasione anche per confrontarsi per così dire
Sì grazie
Grazie di questa opportunità questa domanda diretta può sconvolgere un consenso di ecco il senso di di quanto avevo preparato
Per per intervenire a questo incontro ma a allora preferisco entrare subito su questo tema e poi vediamo come l'accordarci sul resto
In questi giorni beh
Abbiamo un fatto recentissimo che
Ha visto l'amministrazione comunale scegliere una linea che è quella di interpretare l'avvocato la vocazione di questa città come prevalentemente turistica
Attraverso un un atto di liberalizzazione molto non totale ma comunque molto importante dei tempi
Di apertura dei negozi voi se voi conoscete insomma ci stata polemica in questi giorni ne sono anche stato personalmente interprete
La giunta comunale ha deciso di
Consentire per tutto il centro storico definito all'interno delle mura spagnole la possibilità di tenere aperti i negozi trecentosessantacinque giorni all'anno a piacimento di orario
E congiuntamente la possibilità ritenere limitatamente a centoventi giorni all'anno aperti con lo stesso criterio di libertà
Tutto il resto di Milano
Ecco noi abbiamo immediatamente espresso la nostra contrarietà a questo fatto non per una questione di chiusura rispetto a una evoluzione del sistema milanese siamo ben felici che questa citava acquisisca e acquisito una vocazione turistica questa però va coniugata con i bisogni della città dei cittadini e dei commercianti che sono cittadini di questa città
E i commercianti non possono da solo sostenere l'onere e i costi sacrifici di esseri promotori della città turistica la città turistica non nasce perché i commercianti si metta apro i negozi quando
Tutti vogliono o quando il turista lo decidere
La città turistica diventa tale perché si creano le occasioni
Di turismo nella città allora
Non può essere solo il sistema come cera farsene carico non vorremmo mai vedere i negozi aperti musei chiusi la domenica per esempio
O un sistema di comunicazione largamente insufficiente di mezzi pubblici largamente insufficiente durante il le giornate festive e poi insomma chi l'ha detto e cittadino milanese di serie B
E non può avere la sua giornata di riposo e pensiamo agli esercizi come Ciani che sono vissuti da famiglie quindi a conduzione prevalentemente familiare come possano coniugare lavoro la loro vita
Con l'apertura sette giorni su sette dice sì ma è facoltativo va bene ma sento un'onda apri qualcun altro apre più strutturato ti toglie il mercato e tu esci dal sistema e poi voglio capire
Le madri le mogli le donne e non solo loro come comporta potranno mai coniugare questa presenza sette giorni su sette con il resto dei problemi della famiglia
Quindi non si tratta di una situazione di chiusura un desideri chiusura tutto il contrario se esiste un mercato e il turismo lo portano e lo vogliamo cogliere ma lo vogliamo accogliere non facendo un atto di liberalizzazione totale vogliamo accoglierlo
Coordinando le iniziative questo abbiamo chiesto e questo ancora
Non abbiamo ottenuto
Ma ecco poi il commercio certamente o io confesso che non ho letto come varato ha fatto il dottor vitale il documento e che fin qui è arrivato apprendo con rammarico che non ci sia il commercio
Fra questi temi così come non c'è stato l'intervento dell'Unione come recente gli stati generali del Comune di Milano
Io credo che sia una grossa dimenticanza lo era quella e lo è quest'altra perché il commercio è il motore oramai di questa di questa città è il motore dell'economia di questa città mio vicino a me il presidente Benedini
E questo va riconosciuto
Ma non è solo un motore
Quantitativo lo è anche qualitativo noi abbiamo zone della città ad alta vocazione commerciale pensiamo al centro pensiamo al Quadrilatero della moda la moda la moda è uno dei motori dell'economia di questa città e la moda passa attraverso gli esercizi commerciali non solamente attraverso l'ideazione degli stilisti e i parti bellissimi di fantasia degli stilisti passa tra essi negozi
Ma non è solo questo pensiamo al sistema spesso sconosciuto al sistema commerciale di distribuzione delle delle derrate alimentari Milano a il più grosso centro agroalimentare integrato d'Italia secondo a Parigi
E questo e terziario commercio
Dove si muove un milione di tonnellate di prodotti all'anno
Ecco io credo che quindi a buon diritto il commercio di Milano debba rientrare in questa in questo nella nella ceduto di oggi
Ovunque si si discuta del futuro di questa città perché il futuro di questa città appartiene al commercio il commercio appartiene al futuro di questa città ecco adesso mi risulta difficile andare a raccordare mi con con quanto era stato preparato ma credo
Ecco che
Si debba a ampliando un ampliando un po'l'orizzonte
Ecco forse uno sguardo sulla Milano
Città europea
Perché questo credo che faccia parte era nei titoli dell'incontro di oggi
Ecco per essere tale questa città
Ha bisogno di una serie di cose
Ha bisogno di servizi pubblici e privati efficienti ha bisogno di infatti infrastrutture moderne
Ma ha bisogno anche che cambino i comportamenti quotidiani gli aspetti quotidiani di ordinaria amministrazione connessi con la vita quotidiana
Dei milanesi che a scuola sembrano lontani dagli standard di una città europea pensiamo alla burocrazia al traffico l'inquinamento alla qualità delle periferie alla qualità della vita più in generale perché una città europea si riconosce prima di tutto dalla sua quotidianità
S recita europea è questione di stile di clima civile di qualità che caratterizza appunto gli aspetti correnti della vita
Quotidiano ai suoi abitanti pensate che in un clima di Lecco il di delocalizzazione delle attività che oramai coinvolge tutta l'Europa gli stand tra gli standard che
Le multinazionali considerano importanti nella individuazione della localizzazione Sutti su territori diversi da quello proprio nazionale
Ci stava qualità della vita perché la qualità della vita è un aspetto completamente connesso al lavoro cioè alla alla capacità di lavoro a come si esprime la capacità di lavoro poi degli addetti a queste aziende stesse quindi pensiamo quanto importante sia
La qualità della vita
E quindi affrontare il tema della qualità della vita certamente per questa città vuol dire alle avviarsi ad essere considerata una città europea una una capitale una città capitale d'Europa
Dobbiamo quindi concentrarci sulla marketing interno sui progetti concreti le privatizzazioni la cablatura la biblioteca la Biblioteca Ambrosiana l'impegno costante nel mondo del commercio del turismo e dei servizi
Di tante cose positive che accadono
E vanno fatte conoscere con assiduità con puntiglio dobbiamo rafforzare le infrastrutture fisiche dei servizi e della conoscenza importante quindi
Il processo di formazione da qui il recuperato rapporto con le università con la scuola col mondo della scuola e il rapporto tra la scuola e l'impresa è l'altra la scuola il lavoro
Occorre investire nella società civile Milano deve essere capace di attenzione di rinnovata attenzione nei confronti delle persone come cittadini come lavoratori come imprenditori
Che sono capaci di creatività di senso civico e di orgoglio cittadino
La qualità della vita quindi è alla fine cartina di tornasole della politica e delle istituzioni questo deve essere l'obiettivo e il nostro obiettivo come istituzione e come cittadini grazie
Grazie Buongiardino io a chiamare in causa adesso
Professor De Maio Rettore del Politecnico in questi giorni sui giornali ho visto che sei intervenuto per porre alcuni problemi di una certa rilevanza che credo sia di una certa utilità venissero portati anche in questa tavola rotonda partire anche dalla discussione che abbiamo aperto con questa assemblea programmatica grazie
Grazie grazie per l'occasione
E mi fa molto piacere essere qui
Perché
E ritengo che con l'invito che è stato fatto alla Politecnico non si sia voluto dichiarare una
Particolare attenzione e interesse
A un problema che
Il Politecnico deve curare per proprio ruolo
E cerco di entrare subito nella
Nel vivo del discorso e della domanda Milano Milano in Europa a Milano
Nella mondo globalizzato
Ecco allora
Io penso che sia opportuno parlare cominciando a dire che cosa
Si vuol fare lo si fa per l'istituzione che
Sia il privilegio di di condurre
E quindi vedere se questa prospettiva e coerente con altri disegni ed eventualmente modificarlo meno
Io amo sempre parlare
A partire dalle proprie responsabilità perché si fa in fretta a dire che gli altri devono fare è opportuno partire dicendo io devo fare
Allora
Primo problema il ruolo di una università
Il ruolo di una università tecnologica
Allora i confini di una città a un'università stanno strettissimi non esista
Si chiama Politecnico di Milano perché Milano ha avuto l'intelligenza la come
Proprio come collettività
Di crearla
Scusate se molti di voi o alcuni di voi mi hanno sentito altre volte ma è uno degli elementi più interessanti i più significativi e di grande orgoglio di Milano ritengo
Perché
Centro cinquant'anni fa circa
Ci si trovava in una situazione a mio avviso abbastanza simile simile con tutti i problemi che impongono le similitudini passati centocinquant'anni
C'è una statua una grande svolta una grande svolta legata a che cosa voleva dire competere cosa voleva dire primeggiare cosa voleva dire svilupparsi
C'è stata un'intuizione
Incredibilmente lungimirante da parte della comunità milanese
Nel senso di avere intuito
Che uno degli elementi fondamentali su cui si sarebbe potuta sviluppare l'economia
E in senso lato lo sviluppo di una collettività era basato su la ricerca e la formazione tecnologica
Milano non aveva università
Nel mille ottocentosessanta
L'unica università della Lombardia era Pavia
Ebbene Milano decise che
L'università su cui puntare
Era una università tecnologica
Era un istituto superiore
Di scienza e tecnologia
E andarono in giro anche per l'Europa quello che stiamo proponendo adesso Adele cosa ce e allora si scoprì che in Europa in quasi tutta l'Europa continentale
Aveva appuntato su questo tipo di formazione e di ricerca
E allora
Milano e dico perché Milano a Milano in tutte le sue espressioni
Diede origine al Politecnico Politecnico non fu creato dallo Stato
Non fu creato dal re
Non fu creato da un ministro
Venne creato da Milano
Infatti i fondatori furono il Comune di Milano
La Provincia di Milano la Camera di commercio di Milano
La Cariplo
La Società d'incoraggiamento d'arti e mestieri
La messa per ultimo perché sempre last but not least dicono in inglese ma si usa soltanto l'inglese no
Ecco quindi ultimo ma non da ultimo la Società d'incoraggiamento d'arti e mestieri voluta da Catania
Da cui il nome Politecnico deriva gran parte dall'origine di Catania
Ecco allora se voi andate a vedere e sono andato a vedere prima però bisogna vedere vedere un po'le radici allora mi sono accorto che era esattamente quello che la richiesta a me come lettore di fare riprendere e rivalutare il ruolo sociale dell'università
Politecnico è stato voluto come elemento fondamentale di sviluppo culturale economico produttivo di allora allora il problema adesso è uguale
E allora sono quattro le missioni fondamentali creare o dare origine originale dei grandi professionisti
Resiste di alto livello
Ricercare
Trasferire i risultati della ricerca nelle attività produttiva e Dario origine incredibile questo c'è nello statuto del mille ottocentosessantatré dare origine a nuove intraprese basate sull'innovazione
Ecco allora non devo fare nient'altro che questo
La missione e il Politecnico e per chi lo dirige pro tempore
è esattamente solo questo allora primo elemento e e vado in giro per l'Europa a fare quello che ha fatto centocinquant'anni fa e ai miei predecessori
E allora perché perché se si è in Europa bisogna vedere diamo per scontato che siamo i migliori in Italia alcuni contesta mai più per modo di dire ma lo sanno tutto
Allora è inutile che io vada in Italia vederla devo andare in Europa vedere cosa fanno giusto
Allora si va nell'acqua
Si va in Europa e si scoprono alcuni fatti che uno degli elementi fondamentali per la qualità e per giocare un ruolo molto forte e quello che l'università deve attrarre
Il meglio possibile senza frontiere quindi dall'universo mondo
Studenti
Ricercatori professori
Allora ci guardiamo
E diciamo faccia bene che
Noi abbiamo un virgolette mercato
Quindi un bacino di attrazione degli studenti italiana
Una percentuale notevole
Oltre il trenta per cento di più del trenta per cento dei nostri studenti vien fuori da fuori Lombardia
Il problema che abbiamo cifre ridicole di ragazzi e ragazze che vengono da fuori Italia
Allora noi non siamo in Europa se ripensate se pensate che
L'obiettivo delle grandi università tecniche europee con cui mi confronto quasi quotidianamente
Perché c'è una rete l'università di eccellenza
Hanno gli obiettivi sono raggiunti
Di avere il trenta per cento di studenti provenienti da altri Paesi
Perché è soltanto da una forte diversità di culture provenienze nasce la ricchezza nell'ambito della ricerca
Se voi andate negli Stati Uniti in ambito di ricerche tecnologiche
Mediamente oltre l'ottanta per cento i ricercatori delle grandi università non sono statunitense
Sono europee di tutti i Paesi molti italiani
Sono cinesi sui giapponesi sono indiani
Sono di provenienza dell'America Latina suo dell'est Europa
Ed è una delle grandi ricchezze
Noi abbiamo praticamente zero
Allora la domanda è come si fa
è inutile stare girare attorno al dito signora
Non son poco dal punto di vista e poi vi dirò usciamo rapidamente fuori dall'Europa ma non fuori dall'Europa dopo fisicamente ci siamo fuori dalla possibilità di essere uno degli elementi di leadership in questo campo poi magari abbiamo il turismo la modo benissimo
Nessun problema
Vuol dire che il Politecnico si sposta
Si sposta tutti ci spostiamo che no
C'è la delocalizzazione si delocalizza ci mette su probe
Allora il problema è che
Non ci siamo
E perché non ci siamo non ci siamo perché l'elemento di attrattività di una università scientifico tecnologiche la ricerca
Non c'è nessuno dei giovani che voglia andare alle mai ti
Di Boston
Anzi di Cambridge uno piuttosto che all'Imperial College a Londra piuttosto i castelli
Piuttosto che al Caltech
Che sappia come si svolgono le lezioni
E che si informi dei servizi didattici
I migliori fanno perché vi è un punto che ricerca
E in cui ci sono
Fotografie dei primi no per
Ci sa che lì c'è l'innovazione si sa che se c'è qualcuno che ha un'idea sviluppa poi dipende che la società continua a fare il ricercatore investire in una nuova azienda farò intrapresa entrare in un'impresa a certi livelli saranno poi scelte individuali occasioni opportunità
Ma quello è un ambiente allora il problema è ricerca allora
E mi faccio soltanto alcuni esempi perché mi servono come esempi per generalizzare problema
Vai a vedere la ricerca
Che accorgi che abbiamo punte eccellenti
Poco note forse comunicazione nulla eccellenti ma in alcuni campi
Allora sembrano passati
Non quarant'anni
Ma duecento anni da quando c'era stato un premio Nobel al Politecnico di Milano perché ha inventato la plastica
Unico premio Nobel totalmente italiano in campo scientifico
Sembrano passati mille anni
E perché allora ci si accorge che ci si accorge che non ci sono più o non c'eran più era ridotto il rimanevano per fortuna sommato i calcolatori e quindi c'erano tutti i laboratori tutta la ricerca non è un caso che siamo come centro di ricerca nell'ambito della cosiddetta information technology numero uno
Fuori dagli Stati Uniti
Sono classifiche statunitense
Non in Italia fuori dagli Stati Uniti come centro di ricerca nell'ambito dell'informatica ma negli altri ambiti allora il problema è lanciamo anche ci concentriamo soltanto su uno beh è difficile perché non si fa mai un unico grandi università tecnologica concentrata su un'unica disciplina muore
Non c'è fermento culturale attorno non c'è la possibilità di allora ci si accorge che non c'erano più laboratori
E allora ecco qui è un discorso che mi riaggancio anche al documento che io ho letto
Ecco qui bisogna decidere le priorità
Se posso fare una critica al documento e che non vedo priorità
E le priorità bisogna definire quali sono le priorità dico che cosa benissimo ne abbiamo una situazione avevamo la situazione tragica dal punto di vista di tutti i servizi
Tanto per dare un'indicazione di numeri
Quando mi sono laureato io nel sessantaquattro c'erano circa quindici metri quadri studente e per uno studio per uno che sta tecnologica il
Dato metro quadro sull'ente significativo perché lo studente deve frequentare e perché ci sono appunto laboratori ci sono aule sull'attrezzatura
Sei anni fa c'erano quasi tre metri quadri studente
Allora vedete che mancava tutto
Allora la scelta la scelta secondo polo Milano la Bovisa
Poi rientro su questo
E che cosa farci Bovisa avrei potuto fare soltanto Aule
Andate in Bovisa
Trovata dei grandissimi laboratori
Certo
Amore sono ancora in sofferenza
Ma se uno
Sbagliando perché ciascuno poi si prenda le proprie responsabilità io mi son preso questa responsabilità
Punta sul futuro
Non sull'immediato e avendo risorse limitate
Appunto sui lavoratori
Allora voi andate trote lavoratori
Trovate una ripresa di tutta l'attività sperimentale
Quanto tempo ci vorrà non so
E ora reattività sperimentare su tutto il partito il panorama dal energetica la meccanica futuro in futuro immediato alla chimica alla ripresa la chimica ci credo ci crediamo una grande paese non può fare a meno che la chimica
è un alimento base saranno le nuove mi creano strutture saranno quello che si vuol essere una chimica diversa dalla chimica che ne so vent'anni fa sarà la meccanica diversa
Non c'è più la grande carpenteria non ha più senso non è più innovativa sono le altre sono lì nanostrutture sono i nanomateriali nuovi materiali
Sono i bio chips
Ecco allora il problema è su che cosa si punta e quali sono le priorità
Iter come università devo attrarre e devo capire il collegamento e allora la scelta ad esempio che non è banale del sito
Sito è stato scelto per la sede di motivi
Di cui mi piace qui ricordare un evento due in particolare
Uno perché è un punto fondamentale
Legato alla traffico al trasporto non traffico in questo caso ma trasporto se voi prendete la cartina
Non di Milano e della Lombardia o dell'Alta Italia trovate che Busi isola è un nodo importantissimo per il trasporto su ferro
Se riusciremo è uno degli obiettivi ma spero che sia condiviso perché da solo io sicuramente come Politecnico non riuscirò temere niente soltanto se condiviso
è una possibilità di far passare da Bovisa l'alta capacità adesso non si chiama più alta velocità ma stessa cosa
Alta capacità
Nord sud
Est-Ovest
Passa da lì vicino basta c'è il Passante ferroviaria c'è il Malpensa express c'è lo Stato stato interi Ferrovie dello Stato e Ferrovie Nord Milano
Allora idea ma se una università di questo tipo serve anche il Politecnico seguito storicamente per ridisegnare anche la città perché non ridisegniamo la città
Ma perché a questo punto non diventa Bovisa la porta di Milano
C'è bisogno cioè niente
E la porta via perché non trasportiamo scusate ma perché cosa diavolo ci sta a fare l'Autostradale a piazza Castello
Non ci sta a fare
Se non se non a trasporti hanno e diventa Bovisa il punto il nodo rispetto ai cui arrivano tutti quanti su gomma e da lì si riparte in termini metropolitana passante Malpensa ci precedono la barba
Perché era
Perché no
E allora il problema è capire che cosa vuol dire in una nuova città nuova città l'elemento di rapporto col mondo esterno l'Europa vuol dire anche avere collegamenti e l'arrivo che renda immediato questo serve poi per il turismo per la moda per per quanto
Perché no
Allora vuol dire inventarsi anche una nuova città
Voi sapete che il castello di cui si parla tanto adesso fu un'invenzione dell'inizio secolo di del Politecnico no Torre del Filarete non esisteva di vecchia di cent'anni mica di cinquecento anni
Ecco e perché l'ipotesi l'ipotesi viceversa riavere il grande quale sarà distrutta la parte medievale di Mila no
In in in una ottico balistica di Osman quindi grandi viali francesi Parigi sempre imitando no ecco allora l'ipotesi era partire dal Cordusio distruggendo da parte
Medievale e avere il grande viale che arrivati all'Arco della Pace
Con tutte le costruzioni costruzioni di stile di cinque piani lungo questo grande viale e se voi vedete la piantina ho guardate
C'è in mezzo una piccola cosa tra il Cordusio e la colata Acicastello
E di fatti nei piani era l'abbattimento del Castello
C'era era già definita già votato
Comune ha già deciso ecco il politica dice no ma perché il castello un elemento aggregante un elemento importante addirittura ci inventiamo stella perché non era così pro e facciamo finta che sia un bel castello antico
E Milano lo fece ebbe la
Fogliardi intelligenza in tutto di rifare un Castello finto
Per allora ormai può a cent'anni è un castello vecchio Bello Colfer comunque la faremo senza Castello
Ecco allora il discorso di dire scusate ma ce lo metto in termini molto
Uso discorsivi ma il concetto è ragioniamo allora diventa anche il fatto vada in Bovisa perché c'è una potenzialità enorme di ricreare un vecchissimo quartiere importantissimo culturalmente per la città il vecchio quartiere delle fabbriche
E facendolo diventare i quartiere delle nuove fabbriche
Il quartiere delle nuove fabbriche dove si lavora dove si fa i nuovi materiale ci saranno il nuovo sviluppo della della delle nuove tecnologie dove ci sarà la produzione annuo e qualora l'elemento basilare questo
Ho voluto fare soltanto pochissimi esempi due due cose se mi permetti proprio un minuto un minuto ancora
Allora
Un problema è allora andiamo in giro
Andiamo in giro per l'Europa
E come dico io vado in giro per l'Europa
Abbiamo una rete di trentacinque università europee
Che ci auto definiamo le migliori
Giusto o sbagliato che sia siccome ci siamo tutte finite ci facciamo i complimenti un con l'altro diciamo sono proprio i numeri uno
Italiane ci sono i due poli che che sopravvive sta tecniche e quindi non voglio denigrare minimamente le altre università vista tecniche
Cioè i due poli tecnici storici Torino Mila no un po'di altre università e quindi vado spesso perché di questa di questa associazione e il Politecnico non io e il Policlinico il vicepresidente
E allora tutte le volte mi arrabbio
Ho mille primo secondo dello stato d'animo
Nato a Brussel dopo un anno caspita quanto è stato fatto
Nato a Barcellona dopo sei mesi porca miseria
Vado a Londra mi trovo delle cose incredibili
Stato perfino Haken piccolissima cita qui sgrana piccolissima citando Sant'tutta una serie di cose pullula vediamo in aspro spesso
E allora
Cioè facciamoci un'analisi e vediamo che cosa e il motivo perché i motivi sono molteplici
I motivi sono molteplici
Perché quando io impiego con la massima buona volontà cinque anni o sei anni
Per finire alcune operazioni perché ad esempio sono obbligato
A appaltare i lavori
In cui con tutta la buona volontà perché facciamo le gare d'appalto in maniera più credibile ma alla fine su alcune cose e il prezzo di offerta che conta e siccome noi non facciamo varianti cioè l'offerta che sotto costo e per cui come in un caso mi son saudita nel frattempo due aziende che lavorano perché
Dovevano stare dentro i costi che non offerto
Cosa faccio
Dove sta l'inghippo
Allora forse dobbiamo rivedere tutte quante le normative le leggi o una parte
Senza pietà
Perché se
Le norme e le leggi sono tali da
Ostacolare
Anziché facilitare e allora le cose non vanno
Allora è proprio da questo punto di vista che a mio avviso va fatta un'analisi che non sto qui a fare ma in altri momenti quando vorrete lo potremmo fare tranquillamente
E allora non occorrono a mio avviso delle leggi speciali
Non occorrono a mio avviso poteri speciali occorre analizzare con molta tranquillità con molta serietà e serenità
Il sistema normativo e legislativo esistente
E andare a vedere se come alcuni elementi sono favoriscono un il bene pubblico o negano il bene pubblico facendo finta di favorirlo
Ci sono un sacco di esempi di questo genere
Basta andare a vedere la voglia
L'umiltà l'onestà senza pregiudizi
Fare questa valutazione e si troverebbero tantissime cose allora delegificazione a mio avviso e questo
Non è fare delle altre leggi sulla delegificazione
Poi fra l'altro finché non ho visto scusate la battuta ma finché non l'ho visto ridurre al dieci per cento al dieci per cento del dieci per cento al dieci per cento gli impiegati dei ministeri ad Angel delegificazione ci sarà mai
Perché se esistono gli uffici si inventano le norme per poter a vere e proprie sopravvivenza ignoti
C'è un caffè e torna solo l'ho detto una volta ma forse non è piaciuto
Ultimissima questione
Il ruolo di una università tecnica
E tanto più fattibile se non si pensa di lavorare da soli non si deve aver la presunzione
Io penso che
Ormai non sia più possibile non c'è mai stato secondo me ma ormai non è più possibile
Pensare di essere isolati
E di avere non delirio d'onnipotenza di poter pensa di far da solo
Ne possiamo procedere soltanto se ci sono dei forti legami
Allora io sono in parziale disaccordo con quanto scritto nel documento dicendo che le forze culturali industriali giacciono università sono andate ciascuno per la sua faccio un brevissimo accenno abbiamo la fortuna viceversa di dire che qui non è vero non è vero
Allora alcune volte evitiamo di fare le frasi fatte non è vero
Noi abbiamo la fortuna di vivere un momento dico io lo dico con molta contentezza in cui divertiamo non vuol dire che lavorare assieme vuol dire se ad accordo sempre su tutto
Vuol dire che però lavoriamo insieme ci sentiamo ci confrontiamo cerchiamo di trovare le soluzioni rispetto ecco allora e qui chiudo sul serio abbiamo in questo momento una
Prospettiva meravigliosa
Qui poi bisognerebbe parlare come investe sulle cave ma parlerò con Antonio Panzeri successivamente
Il
E passata nella
Nella legge finanziaria
Passato un emendamento e adesso il comma tre dell'articolo cinquantanove
Che in gergo del Parlamento era ho saputo dopo che era noto come emendamento Milano
Semplicemente perché
Non credo che siano dati molto da fare per spingere su questo
Su questo comma
E qui bisogna dirle anche queste cose perché non sempre e non tutto è brutto e legati in qualche modo parliamo anche di cose belle e positive
Questo è stato un emendamento
Che è stato preservi iniziativa parlamentare che è stato presentato con la firma di parlamentari di tutti i gruppi politici
E questo permette la creazione di fondazioni strumentali all'attività universitaria
A cui possono partecipare Enti locali e privati
Allora qui siamo alla esattamente all'anno mille ottocentosessantatré c'è la possibilità che la comunità
Milano e dintorni
Partecipi ricrei l'Università del due mila se crede ancora che ancora oggi la ricerca base tecnologica
La formazione di alta professionalità la capacità di fare nuove intraprese c'è un elemento di forte sviluppo che mi auguro e questo son felice di questo invito perché feci di poterlo dire qui in questa sede perché è uno sviluppo di tutta la comunità milanese grazie
Ringrazio professor De Maio per il contributo che ci ha portato a questa tavola rotonda
Lo ritengo importante anche in ragione
Per un pezzo del lavoro in comune che avendo fatto con la Bocconi rispetto bisogna insistere
Ho partecipato alcuni
Da alcune settimane fa ad una discussione che ho considerato molto interessante e uno sforzo apprezzabile da parte di una carezza sarà ambrosiana
Qui rappresentata da da un decennio
Che ha presentato un documento sulla città scomposta
Dico apprezzabile perché
L'ho detto anche lì per la prima volta mi è parso di comprendere che i guai sociale di questa città che sono stati messi sotto analisi per la prima volta non sono stati presi a sé stante cioè se ci sono per i guai vuol dire che qualcosa cioè che di causa riguardo e quindi il complesso sistema di come questa città non parlo adesso dal punto di vista suo dall'amministrazione ma viene governata nelle sue dinamiche ecco
L'ho ritenuto un
L'importante contributo
Credo che possa tranquillamente confrontarsi con il contributo che abbiamo cominciato a fare noi
Con l'assemblea programmatica di di quest'oggi e quindi dare la parola ad un decennio
Sì io ringrazio anche perché
Come già diceva
Poniamo questa riflessione l'abbiamo compiuto anche per alcuni ragionamenti molto concreti che cercherò di
Di riportare qui e che tra l'altro ho ritrovato almeno nel anche nel documento come nodi decisivi io credo rispetta una riflessione sulla città che vuol dire che è una città abitata e quindi bisogna parlare degli abitanti anche di quelli che vi abitano in questa città che i che incontrarono evidentemente tutte le difficoltà e quindi vi è una connessione molto forte
Che io ritengo tra politiche sociali e politiche di sviluppo tra modo col quale pensare una città dal punto di vista sociale di chi vi abita
Soprattutto anche a partire dalle dalle crisi tale situazione dei nodi critici
Le politiche di sviluppo perché vi è anche un'infrastruttura sociale che decisiva per lo sviluppo economico
Saba sui legami se si interrompono una serie di comunicazioni proprio in questa società evidentemente voi ci sono dei ritardi enormi
E di politiche culturali
Il paradosso è che potremmo avere una città estremamente sviluppata almeno dal punto di vista anche della dimensione oche dalla domanda di sviluppo che però in termini di capacità di affrontare le complessità sociali e culturali che sono dentro le istituzioni non solo di marginalità
Ma anche di abitare diffuso che vieta persone vi è un grande gravissimo ritardo
L'ipotesi che noi formuliamo che abbiamo formato lì è solo una strategia delle connessioni
Dove però il motore della solidarietà della capacità di pensare non a solidarietà aggiuntiva
Ma la solidarietà strutturale in termini di capacità e decisi
Questo è l'altro elemento sul quale evidentemente noi siamo abituati a confrontarci e dobbiamo confrontarci
Cioè il fenomeno solidarietà che vi è un grande ritardo
Perché è questa temi tema della solidarietà
Rischia di essere raccolto nella dimensione o dell'emergenza delle emergenze a vita
O dall'altra semplicemente dal punto di vista dell'assistenza
E dall'altra invece dalle politiche di sicurezza e quindi di intervento di sicurezza
Ed allora il motore dello sviluppo che poi fa coesione sociale che che è decisivo proprio anche per lo sviluppo di natura economico dello sviluppo urbanistico si trova impoverito a questo livello
E allora l'ipotesi che formulava mordente noi diciamo degli ultimi della fila quelli che apparentemente contano di meno ma dopo diciamo che questi sono gli ultimi che
Dal punto di vista diffuso sono tanti
La condizione dell'invecchiamento degli anziani dei non autosufficienti dei quelli che hanno sofferenze psichiche dalla debolezza dalle relazioni della precarietà
Fa sì che in ogni contesto di vita questo problema ed a confrontare non solo all'esterno come relazione di aiuto ad affrontare anche all'Inter
Questo è uno degli elementi fondamentali che noi abbiamo posto e che vorremmo porre continuamente sui quali c'è una grosso ritardo una grossa confusione
La rappresentazione sociale della Caritas qualche volta dico cari permesse esser vendettero è più ampia è la rappresentazione buonista
E viene assunta quasi come immagine buonista di quelli che erano dentro dolci ficcare i rapporti tra le persone quindi a fare la Giunta di bontà
Quando proprio in nome delle relazioni quotidiane vissute noi ci accorgiamo che abbiamo bisogno oggi più che mai
Di un intervento certo che riqualifichi la qualità di relazione di aiuto e di gratuita in un sistema di relazioni umane di cittadinanza
Però sappia evidentemente in termine anche molto profondi indicare dei livelli di compatibilità e di risorse
Il problema delle periferie problema della casa
E certo che se li sentivo prima Politehnica i grandi ritardi che ci sono ma pensare a progetti di sviluppo di investimento urbanistico per riqualificare le periferie
è un problema di grandi desideri di grandi affermazione però siamo costretti in una grande distanza
A ragionare ogni giorno sugli strati sulle divisioni sulle crisi sui comitati di difesa quindi siamo in una politica estremamente in ritardo rispetto ai bisogni che hanno bisogno di incrociarsi con le dinamiche grandi di sviluppo anche e di abitabilità
Da qui è nata
L'idea che però è dentro di trovare sempre di più tavoli di concertazione di riflessione di partecipazione non separati
In termini di politica anche culturali che siamo molto preoccupati dente mente che si evince una cultura dell'intolleranza
Una cultura semplificata rispetto a questo non è ma di mezzo solo alcune visioni ne va di mezzo lo sviluppo economico le compatibilità sociale la qualità di vita di una città
Se si diminuiscono i livelli di cittadinanza o comunque si affronta alcuni problemi che sono estesi cito il problema dell'immigrazione solo dal punto di vista dalla forza lavoro e quanto ce n'è di bisogno rispetto a questo
Ma non si incrocia con un problema di opportunità in ritardo culturale con il quale si affronta questo enorme
è evidente si crea una distanza dove chi ne va di mezzo è l'abitare complessivo le politiche di sviluppo
Se non si affronta il problema delle stazioni le undici stazioni che ci sono a Milano
E da lì si innesta un sistema dove non c'è solo il problema della marginalità ma c'è il problema dello sviluppo evidentemente tra l'altro lì c'è un visto usando anche quello che gli ha detto un esempio emblematico
Di come attorno alle stazioni sia sempre creato un polo sociale che adesso è diventato invece polo di marginalità
E questo è il segno emblematiche c'è qualcosa che non funziona anche nello sviluppo a tutti i livelli
L'abbiamo posto questa riflessione la poniamo con molta forza proprio perché crediamo anche che il tema del lavoro
Dai lavori della ricomposizione anche dei lavori a tutti i livelli il tema dell'innesto con la formazione professionale è un tema che ha a che fare con la prevenzione con la cura e con la la dimensione di una città tra l'altro ora c'è un problema della riconnessione dei legami dei nessi
Questa è una città che non può essere occupata semplicemente le intenzioni produttive non solo legittima ma doverose indispensabili ma che deve anche scoprire i legami le reti di solidarietà
E quindi il rapportare l'esperienza di lavoro dei lavori con il territorio con l'abitare estremamente importante
Allora ecco che siamo preoccupati evidentemente e l'abbia un posto sul documento dove provocatoriamente dicevamo vogliamo l'assessorato alla partecipazione ma era una provocazione lentamente
Per dire che proprio in questo momento
Nel quale c'è una lacerazione molto forte
E i vegani la diffusa anche precarietà mobilita i cambiamenti anche di lavoro portano una ricomposizione della propria vita e del proprio futuro interni di famiglia atti in termini assolutamente diversi da prima
Noi abbiamo più bisogno adesso che in altri periodi di una capacità di partecipazione di concezione del proprio territorio occupato anche la la qualità di vita dal tempo
Ed allora le politiche culturali la politica il tempo libero vanno spostate non solo al centro ma anche in periferia
Vanno ricollocati in termini di abitazioni non solo di assistenza
Ed allora la ricomposizione partecipativa non può essere fatta semplicemente sui modi di rappresentanza degli interessi particolari e e
Corporativi che qualche volta mi
Qui il tema dalla partecipazione pone il tema dalla rappresentanza
Chi come cioè cogliere che alcuni interessi devono essere condivisi aperti e per e il tema anche dalla mediazione
è evidente che è una città che non può essere contenta semplicemente perché la partecipazione fatta sul tema Dalla dotiamo la città sul tema dei comitati sul problema di una di una partecipato su un problema singolo queste sono espressione di una domanda di partecipazione che va interpretata in termini anche complessi
Se noi non abbiamo né i luoghi del decentramento e di dove si vive una capacità di mediare gli interessi singoli e di ricostruirli attraverso un'ottica partecipativa di mediazione anche dei conflitti
Noi avremo invece una città che si scontrerà con tutti i problemi ogni giorno e apparentemente sarà cita che non ha alcun e sedi parla di sviluppo
Nell'altra parla di sicurezza e poi c'è Clint
La dimensione della paura come modo di vivere sociale che lo interpretiamo quindi questa città che la città dello sviluppo dello ottimismo rischia sancita impaurito
E questo non è possibile risolverlo delegando ad altri questo compito
Allora le politiche sociali e le politiche culturali si innestano profondamente queste uno delle riflessioni che evidentemente chiede ricostruzione di legami chiede che anche la frammentazione di cui siamo testimoni non assuma carattere distruttivi e questo è possibile solo se coordinate in un quadro di responsabilità diffuse
Istituzionalmente e strategicamente coordinate qui è la strategia sociale che ha bisogno di dente mente di coordinarsi con le altre quando chiediamo tavoli non è però mentale un'altra impresa che quella dalla falegnameria
E quale evidentemente di creare dei luoghi dove si progetta però si dà potere a questa progettazione di riorganizzazione
Noi siamo i denti emette in paradossi questa città a obiettivamente alcuni nodi che non sono legati semplicemente a chi amministra ma sono legati alla distanza culturale che sia su alcuni nodi di opportunità da mettere a disposizione di area strategica metropolitana
Con i problemi di nomadismo di arrivo di immigrazione si affronta in un ottica metropolitana in ottica europea
Non si affrontano più un ottica chiusa particolaristica questo chiamato a grande distanza culturale in questo momento
Allora la responsabilità anche di chi ha il motore di sviluppo economico deve assolutamente non essere neutro rispetto le culture sociali e partecipative che ci sono perché altrimenti si creerà evidentemente un divario molto forte
E non possiamo accettare semplicemente che vi sia la consegna di questo il tema del volontariato e del no profit come il percorso certamente decisi
La città di Milano complessivamente l'area metropolitana
Ha portato un tema di volontariato che è un'esperienza certamente tra le più significative che ci sono dove non c'è nessun modello da imitare
Che il volontariato dalla partecipazione volontariato dalla cittadinanza
Questa è una dimensione ricca che ha generato esperienze grosse di cooperazione ha generato esperienze troppe di mutualità dentro anche nelle tradizioni sociali forti articolate culturalmente che ci sono questo tipo di volontariato non è semplicemente un volontariato di risposta ai bisogni concreti e di supplenza al sistema sociale nel quale viviamo dove scarseggiano le risposte quindi diventa utile socialmente
è un volontariato che dentro a domande innovativa di essere protagonista del suo modo di abitare d'incontrarsi anche con gli altri
Questo poi ci si riarticolino ha magari anche sulle collocazioni ma avere dei canali partecipative molto forti evidentemente questa non può essere una città dove il tema dei cittadini viene chiamato in termini soltanto di consenso su problemi ad effetto e viene richiamato sul tema della paura della sollecitazione della sicurezza
Tra l'altro l'unica maniera per affrontare il tema dalla sicurezza che un problema reale
è quello di aumentare i livelli di efficienza di qualità della solidarietà dell'opportunità di a cui si risponde
Il giorno che abbassiamo questo livello loro esentiamo emergenziale il giorno che siamo costretti come stamattina con le scarpe infangate se era ancora in via Barzaghi dove c'è tutti i nodi per ragionare sulla luce acqua come fare in questa favelas che c'è perché Milano questa con le mille persone che sono la senza luce acqua il giorno che siamo costretti in questo paradosso enorme
E non ci si china insieme anche Intermite attività produttiva ragionare su questo certo che è un'emergenza
Non è gente che poi diffuso sul territorio senza creare opportunità creerà i comitati contro queste persone
Si terrà alta la conflittualità magari si recupera consenso ma il problema rimane tale e quale perché la nostra città una città di mobilità che ha bisogno di un'ottica molto più alte in termini di partecipazione diffusa
Ecco allora che il tema del territorio
Il tema anche di una lettura del no profit
Che è estremamente importante perché le politiche sociali sono politiche di welfare quindi dobbiamo discutere sulla qualità di welfare che vogliamo ricostruire all'interno di una città e il tema di risposta non soltanto in una logica privatistica ma enologica di bene comune divenne socia
Allora qual è la riforma rispetto al noto il no profit non è
E lo dico provate chiarezza video dove non c'è profitto quasi che questo è il regno della bontà e della giustizia dalla trasparenza il profit Avenue invece
Della dell'eticità scomposta e non corretta e questo che avremo un falso
è un problema di ragionare in termini di traduzione di gestione di servizi alla persona in un'ottica di compatibilità
Dove evidentemente il bene relazionale viene qualificato come significativa ci arricchisce la dimensione di propri di impresa di capacità di trasparenza produttive allora questo innesto va fatto non vendendo il no profit volontariato
Questo è l'equivoco grosso che sta succedendo sempre rispetto a questo
Ed allora non possiamo tradurre il no profit e qui lo dico anche tutta una cultura che qualche volta in ritardo rispetto a questo tipo di comprensione
Il no prove si qualifica dentro le esperienze di carattere produttivo di produzione sociale di orientamento
Che deve avere i regimi di verifica di trasparenza di controllo come tutte le altre sistemi chiede evidentemente un regime di defiscalizzazioni di tassazione agevolato perché il bene relazionale è significativo
E quindi accelera una serie di risposte di opportunità ma poi si colloca all'interno del tessuto produttivo mentre il volontariato che starà dentro anche in questa esperienza come sta là dentro anche nelle altre esperienze abitative io penso cosa significa
Pensare all'abitazione come abitazione anche sociale
Pensare i quartieri nei quali abbiamo dissociato questi problemi
Abbiam detto che dare la casa al dieci per cento delle fasce deboli le mettiamo nelle case popolari e poi non c'è più l'accompagnamento sociale questo creato dei quartieri dove il tasso di preoccupazione estremamente elevato e l'incrocio di politiche sociali estremamente difficile
Potremmo andare avanti a ripensare il volontariato però una risorsa io addirittura abbandonerei questa parola questo livello per lasciare poi il tema della partecipazione
Dalla dimensione fondamentale io auspico
Che poi anche
Faccia sorgere e chiudo con questo passaggio
Fazio sorge anche la voglio guardo molto il futuro perché faccia sorgere però non la pesantezza dei problemi ma la capacità di affrontarli
Perché noi stiamo andando avanti su alcuni problemi elencati qui potremmo elencare tutta la situazione dei mali di questa città pro diventiamo i descrittori dei problemi
E su questo li elenchiamo tutti e ne aggiungiamo anche altri
La K e troppo improvvisamente poi troviamo la ricchezza straordinaria delle ONG delle risposte volontariato della partecipazione dalla solidarietà diffusa che troviamo
è evidente che vi è un modo diverso di concepire perché le cause vanno individuate io credo che allora porsi il problema del territorio dalla partecipazione riconnettere politiche sociali politiche culturali riapre anche la questione ideale una gita evitata quando si vuole viverci incita
Come si è anche felici di abitare in questa città quando c'è una storia di appartenenza a questa città
Non è una città solo occupata dall'esigenza di carattere produttivo questo lungo cammino da fare non è semplicemente una città dove dobbiamo vedere quanto si guadagna
Allora io l'incrocio per dare senso all'attività economica ha bisogno che quando ci si sente abito a Milano
E abitare in una città abito in questo quartiere
Abito nel quartiere Ponte Lambro di Calvairate di Quarto Oggiaro
Del Gratosoglio e gli altri si dica non semplicemente l'immaginario dalla distruzione ma la ricchezza e la risorsa di vita che c'è di gente che poi ha contribuito dentro il mondo del lavoro a costruire questo
Queste l'ottica che credo abbia bisogno di grandi prospettive di grande serietà ma anche di incrocio tra le varie dimensioni che poi devono costruire e qui ha la debolezza che non abbiamo perché vi è una frammentazione molto grossa ciascuno fa il suo intervento
E sembra quasi che venga a dire legato lì ogni intervento adesso ha bisogno di connessioni proprio che la situazione è complessa
Grazie
Don Virginio
Io darei la parola adesso a Benito Benedini presidente di Assolombarda che ovviamente ringrazio dalla sua presenza ci sono come
Potete sapere cose che ci dividono data
Già da Confindustria che ultimamente ma non ne vogliamo discutere qui
Ci sono cose che rendono possibile anche una sinergia per tentare di dare come dicevamo
Uno sviluppo equilibrato a questa città sia per il sistema delle imprese sia per quanto riguarda i diritti delle persone che lavorano
Detto questo la parola avvenuto venerdì
Bene io ringrazio
Antonio Panzeri per avermi invitato a partecipare a questa tavola rotonda non è la prima volta che in questo posto
Ma oggi molto particolare perché stiamo trattando un argomento che mi sta molto a cuore
Perché questo argomento di Milano il Milan in un ottico europea ci pone sicuramente
Dei problemi
Che sono che possono essere condivisi
Con un confronto tra tutti i soggetti
Che operano sul territorio milanese
Con un obiettivo comune che non è tanto quello di portare Milano e il territorio in Europa per me ci siamo già
Quanto di portare Milano e il nostro territorio a livello europeo dove non ci siamo ancora
E qui quando dico condivisi obiettivo condiviso intendo tutti
Intendo gli imprenditori industriali i commercianti
Gli artigiani
Il terziario le parti sociali
E i cittadini
Io penso che è un obiettivo che si può raggiungere soltanto se noi condividiamo veramente anche i metodi per poterlo raggiungere tutti insieme
Quindi è un'ottica necessaria
Perché la complessità crescente dei problemi erano loro grado crescente di col correlazione impongono appunto
Un confronto aperto
Per l'elaborazione di strategie complessive
In poche parole
All'atto pratico perché quello dopo quello che conta bisogna fare massa critica
Bisogna unire gli sforzi
Che per Milano è una scelta obbligata altrimenti Faglia tutti
è un'esigenza ineludibile
Che ormai assunto per parecchie spetti
Una valenza completamente diverso dal passato
Una valenza che ormai coinvolge
Direttamente anche ambiti don Colmegna non collegati storicamente alla sfera economica produttiva come lei appena accennato
Perché vedete se oggi
Le barriere spaziali fisiche
Non rappresentano più un vincolo localizzativo per le imprese siamo in un mercato globale
Altri fattori determinano il grado di competitività e di leadership di un territorio
Quali sono sono quelli che guidano lo sviluppo in grado di offrire in quelle aree l'opportunità qualificate sul piano ambientale
Infrastrutturale culturale
E delle risorse umane
Soprattutto vincono la sfida quelle aree in cui sono forti chiari e condivisi fra tutti i soggetti politici
Economici sociali
I grandi progetti gli obiettivi strategici
Solo se esistono queste condizioni una città come Milano ad esempio
Può vedere per esempio realizzati progetti urbanistici di grande scala
Perché Milano il suo territorio è un grande vantaggio
La grande disponibilità di aree dismesse per esempio
Un'occasione unica per riorganizzare valorizzare le diverse funzioni urbane
Mi riferisco per esempio alare che tutti conosciamo di cui si parla molto di questi tempi alla all'area Garibaldi Repubblica
Che è una vergogna così come ha lasciato in questo momento
Che dovrebbe tra l'altro spettare a Cittadella dalla moda ma non vada a vedere cosa devo ospitare deve essere sicuramente urbanizzata ed è su un momento di attrattività e non quel quel quel posto di retaggio e di e di e diciamo che oggi che oggi è
O ancora l'area dismessa delle Ferrovie dello Stato a Porta vittoria presente
Dove dovrebbe sorgere la biblioteca europea che faceva cenno prima con giardino
Perché vedete cita come li ore perché noi italiani uno dei nostri dei nostri metodi e quello sempre di reinventare la ruota
Non vogliamo mai andare in giro dovranno fare un pochino come i giapponesi
Andare in Cina vedere cosa hanno fatto gli altri
Se noi andiamo in città come Lione Barcellona Barcellona
Sono sicuro che il cinquanta per cento di voi è andato a Barcellona bene vent'anni fa Barcellona era una città quasi invivibile oggi è un gioiello la Spagna ha fatto passi da gigante Blasco
Perché hanno saputo dotarsi di piani strategici di lunga durata
Attorno a queste a questi piani tutte le forze in campo sia pubbliche che private
Sono riuscita a superare le barriere ideologiche
E a far convergere gli sforzi su obiettivi condivisi
E poi è bene non capisco perché non riusciamo riuscirci anche noi Antonio
Perché quando obiettivi volontà e impegno sono condivisi io penso che i risultati psicologo
Un obiettivo che abbiamo condiviso insieme la pressione che abbiamo fatto per la direttissima Milano Brescia è stato un grande pressing
Una legge del settantacinque vecchi e quindi di venticinque ormai ventisei anni fa impediva di costruire autostrade private
Il pubblico non impiegava denaro e quindi non si faceva nulla
Abbiamo fatto un progetto cosiddetto project financing due mila duecento miliardi
Di denaro privato disponibile ebbene l'auto di Stato stata non si può fare perché c'è la legge del settantacinque
Qualcuno avrebbe abbassato le braccia i soldi sarebbero stati utilizzati per fare altre cose tutti insieme abbiamo fatto un pressing notevole
Sul governo e siamo riusciti a far passare nel collegato alla Finanziaria
Un diciamo così un emendamento che autorizzato la costruzione della direttissima Milano Brescia che per tutti quelli Dinoi che fanno al mattino la Bergamo Milano o anche Baghdad sanno sanno sanno cosa vuol dire
Questo è stato un lavoro fatto insieme
E questo è un metodo da applicare subito a fatti concreti ai tanti progetti infrastrutturali che interessano l'area milanese mi riferisco per esempio il polo esterno della Fiera tutti vediamo ogni giorno quella vergogna che il Portello
Non tanto come ma il fatto della del di tutto quello che ha creato per la viabilità e quant'altro bene il polo esterno è un qualcosa di Cesare è stato approvato dovrebbe essere pronto nel due mila e quattro
Bene noi stiamo facendo pressione perché non ve non salti fuori un'altra Malpensa
Che era pronta ma non c'erano le tutti i collegamenti mancavano persino i binari per collegarle con la ferrovia
Ecco non vorrei che per la filiera importantissima per l'attrattività di Milano importantissima perché Monaco per esempio ormai si di dice di essere la fiera della del sud Europa ed importantissima per gli scambi commerciali
Questa che era potrebbe nascere tronca c'è un bellissimo la la dove hanno deciso di fare ultimamente nel a Pero Rho una bella isola senza collegamenti naturalmente di natura sia ferroviaria che stradale e questo sarebbe un disastro premendo ma devono cominciare oggi a pensarci è pari progetti non aspettare fra quattro anni
E questo è con lavoro di invece nel lavoro di pressione perché vedete per noi oggi essere in Europa
Per nostra fortuna
E bisogna ringraziare il Governo che ci ha messo in Europa significa anche realizzare tutte quelle infrastrutture fisiche che ci permettono di rimanere agganciati ai grandi flussi economici e sociali che attraverso il continente
Mi riferisco per esempio l'alta capacità ferroviaria
Anche qua non un Paese non si sviluppa con l'aria fritta
Un paese si sviluppasse capace di attrarre investimenti
Per attrarre investimenti bisogna avere collegamenti diciamo ferroviari e autostradale
Che a noi mancano la Lombardia
A con il quaranta per cento del trasporto di merci ha soltanto il nove virgola cinque per cento di ferrovia e il nove virgola uno diretto autostradale estradato
Rispetto al quaranta per cento di merci che vi passa queste sono i grandi sono i grandi temi su cui dobbiamo combattere tutti insieme
Perché poi questi queste queste situazioni si riversano si riversano sul Paese sulle industrie e sulla gente che lavora nelle
Perché sono d'accordo con bugiardino che il commercio è sicuramente un fattore molto importante ma ricordatevi Totti
Che solo l'industria produce ricchezza tutto il resto indotto
Al Fattori veramente che in questo Paese
Mentre in il Portogallo ha costruito a tempo di record un fiume sul un ponte scusate sul fiume Tago mentre la Danimarca e la Svezia in cinque anni hanno costruito un ponte sullo Stretto di ore assunti sedici chilometri
In Italia per costruire uno svincolo autostradale abbiamo impiegato quindici anni dica sì quindici cani
E a Milano lettere Alisa attivo del passante ferroviario è cominciato negli anni ottanta e l'opera forse sarà completata nel due mila cinque
Ecco quindi queste sono le vere ragioni che questo Paese ma anche questa città questo territorio sono sono i pesi Mancini immagini che fermano il nostro sviluppo
Ma non bastano e non basteranno le infrastrutture fisiche
Perché Milano il territorio posso competere in Europa
Già oggi viviamo in quella che viene definita
L'economia dalla conoscenza
Magnifico Rettore
La competitività Anna il capitale umano cioè né la voglia né la capacità e nella possibilità delle persone di esprimere il proprio potenziale il suo fattore chiave
Su questo fronte il posizionamento di Mila no e molto interessante
La nostra regione la nostra città
A partire appunto dall'area milanese ma non solo ANEI centri di formazione quelli che richiamava prima Antonio Panzeri
E nelle proprie
Prestigiose sette università un elemento di forza talvolta di eccellenze
E nel nostro territorio una parola che non ho ancora sentito oggi la net economy cioè l'economia della rete della connessione il futuro cioè
A favore dell'impresa e di ogni settore
Ma anche naturalmente dei cittadini
Rappresento un punto di forza e di eccellenza rispetto agli altri contesti europei basta pensare per esempio l'estensione da cablatura a Milano
Ecco perché io sento dire molte volte da gente sprovveduta e non a conoscenza
Che Stati Uniti perché altri Paesi sulla sulla questione dell'information technology sono molto più avanti di noi sono
Non sono sono falsità Plateau Rosa un'espressione maschile che non era il caso sono falsità
Nel senso che la information technology in in Italia e soprattutto nella nostra città e molto molto sviluppate dell'altezza e dell'altezza degli altri paesi europei e internazionale
Perché conoscenza e connessione devono essere veramente i pilastri
Di una politica per l'innovazione nella città in tutta la Lombardia una politica che potrà arrivare a risultati concreti se saprà praticare
Meglio di quanto non abbia fatto finora il metodo della collaborazione
Ed è la sinergia tra formazione ricerca produzione e concertazione tra le parti sociali e qui ho detto una bestemmia concertazione
Bene io non ho vergogna a dire che sono l'uomo della concertazione e del dialogo qui c'è vicino Sergio Cofferati
Eravamo uno di fronte all'ATO su tavoli molto lontani molto però molto più giovani trattavamo rinnovo del contratto dei chimici
Il contratto che rappresentato novità eccellenti e sicuramente ha rappresentato diciamo importanti traguardi raggiunti per le imprese per i lavoratori e questo è avvenuto solo ed unicamente attraverso il dialogo la concertazione
Poi la parola diventata chissà perché una bestemmia
E non per colpa né mia né di Cofferati evidentemente
Quindi essere competitivi vuol dire anche poter contare su una burocrazia snella
Che permetta all'impresa di far fronte alle proprie esigenze con i tempi sempre più rapidi che mercati impone perché vedete e oggi
In presenza di internet
Noi siamo di fronte a un'equazione
Ordine consegna produzione dire produzione consegne scusa
L'ordine arrivi nanosecondi
La produzione la si fa interesse dell'imprenditore di produrla in tempi brevi
Poi ci troviamo alla consegna
Dove appunto la carenza di questo tour e quant'altro andiamo a tempi biblici
Per cui i miei clienti esteri
Ecco che allora non so non è soltanto necessario leggi adeguate
Ma è necessario quella semplificazione amministrativa che dicevo prima e deve fare questa semplificazione passi avanti ma non soltanto per le prese per tutti noi cittadini quando ci rivolgiamo lo sbarco uno sportello pubblico dove dobbiamo essere dei clienti non considerati degli utenti
Parlare di competitività significa parlare di qualità dell'ambiente urbano
Lo citava prima don Colmegna fattore che incide in misura crescente sulle scelte localizzative anche dell'impresa e naturalmente e Milano su questo punto a luci e ombre
Luci perché c'è un'offerta culturale per esempio dove la città in questi anni ha dimostrato una grande vitalità
Milano ha valorizzato dei complessi monumentali museali importanti Castello Sforzesco è stato richiamato musa lo Museo della scienza tecnologia ma ci sono tante ombre
Soprattutto che riguardano una viabilità che ha raggiunto livelli di congestione del traffico vergognoso inaccettabile i piani parcheggi rimasti nel cassetto
E nel centro una disponibilità troppo esigua inviare pedonalizzato
è un serio disagio per i cittadini è una macchia sull'immagine complessiva di questa città che incide negativamente anche in termini di attrattività per gli investitori
Quindi
Ecco che
Io non sono per i poteri speciali poteri speciali hanno hanno su hanno consulenze storiche piuttosto
Ambigue però non sono nemmeno
Per il fatto che in Italia per qualsiasi cosa ha bisogno del consenso di tutti
Che per fare un aut la la ferrovia alta capacità Torino-Milano che poi si dovrebbe congiungere con Lione andare fino a Lubiana
Ci sono voluti sei anni per chiudere la conferenza dei servizi
Sapete cosa un patto Germania Francia e Spagna hanno costruito nel frattempo due mila chilometri di ferrovie e questi sono dati che abbiamo certifica e due mila sono in progetto e noi per ottenere consenso di tutti
Per ottenere consensi tutti abbia mediato sei anni per la conferenza dei servizi bene io non parlo di poteri speciali ma qui per le grandi opere può dopodiché ci vuole un'autorità che possa alla fine decidere
Se non c'è il consenso non ci vuole l'unanimità basta avere la maggioranza come in tutte le società civile
E dobbiamo poter portare a compimento questo opere pubbliche oggi abbiamo opere importanti come la Pedemontana che è il collegamento tra Dalmine e Legnano che tirerebbe via tutto quel traffico che passa per dal lo svincolo di Fiorenza ebbene non si può aspettare il consenso di ottantotto comuni per con uno vuole un pezzo di scuola un pezzo i gol ognuno vuole le sue cose no bisogna che questo Pedemontana si faccia punto
Ho citato alcune aree di intervento infrastrutture urbanistica conoscenza e collettività pubblica amministrazione privatizza zioni di cui Milano ha bisogno per diventare un punto di riferimento in Europa così come lo è certamente oggi all'interno del Paese
Vedete
E concludo su tutti questi piani
Come anche per esempio per la cultura
Per l'ambiente urbano
E per tanto altro ancora
è possibile definire e attuare politiche efficaci solo se alla loro base c'è nel rispetto dei ruoli e delle posizioni di ciascuno
Una volontà comune di risolvere i problemi e una disponibilità concreta raggiungimento di questo obiettivo
Perché io lo ribadisco
Riuscire sarà più facile se tutti quelli che condividono la visione di una Milano davvero europea faranno la loro parte e quindi devo dire che con molto dispiacere
E nonostante l'ho cercato di fare di tutto credetemi
Ho dovuto fa il rosso ho fallito sul fatto di coinvolgere la CGIL be'grande forza sindacale di questo Paese ma di questa città soprattutto nella firma del Patto del lavoro per Milano
Io lo ritengo tuttora uno strumento che può sicuramente portare un tassello
Anche nella lotta alla criminalità nel cercare di portar via dalle strade tanti immigrati quelli naturalmente non clandestini ma non ci sono non ci sono riuscito mi auguro che nel prossimo futuro magari chissà un convegno finirà contro la Corea possibili e quindi ora sia che riesca a convincere Antonio Panzeri ha firmato
Bene
Vedo che anche no collega però ha qualche dubbio vale
Va be'naturalmente quando parlo scusate ho finito veramente quando parlo di fare tutto il possibile
Intendo cominciare da noi dallo imprenditore dalle imprese milanesi chi oggi rappresento che sono sicuramente consapevoli della priorità da affrontare dell'urgenza dei relativi interventi
Noi siamo e ne avvertiamo la responsabilità parte della classe dirigente di questa città e per questo
Città siamo nell'affrontare un ruolo attivo nella sua promozione
E chiediamo di farlo naturalmente perché da soli non si riesce a fare nulla prego chiediamo di farlo nell'ambito di una collaborazione di una rete dove ciascuno governo autorità locali impresa il sindacato e lavoratori impegna il proprio ruolo della propria capacità se noi riusciamo in questo credetemi forse io lo dico con un certo entusiasmo noi veramente riusciremo a portare Milano ai livelli europei ruolo che Milano e dei nervi rappresentare
Grazie
Grazie davvero al presidente di Assolombarda Benito Benedini io darei la parola persona saggio profeta
Senta Presidente stavo pensando prima ma devo parlare di questo Patto di Milano non
C'è questa c'ho pensato no
Noi ci diamo del tu da tanti anni ma dato dell'ESU Padova
Poi ho chiesto ad Antonio Maggio vale la pena
Da la la domanda me la sono fatta per una ragione che mi aveva confortato
Se non se ne parla vuol dire che poi in fondo come è stato così importante
Al di là che la CGIL l'abbia firmato o meno le ragioni per le quali la CGIL ha deciso di non firmarla sono note non sono venute meno nel frattempo per cui non
Conveniva anche don Colmegna è uno di quei miracoli che non si possono nemmeno immaginare
Però il il il tornare a quella
Non al patto in sei ma diciamo alla discussione che l'aveva preceduto può essere di qualche utilità
Perché ci permette di dire
Azzardare qualche risposta ai ai tanti quesiti di oggi prima sempre
Per scherzare un po'chiedevo da Antonio ma visto che il titolo della tavola rotonda di oggi pomeriggio non compare questo punto di domanda dove è stato poi dopo dopo Milano
Cioè il dubbio che dobbiamo cercare di fugare e che Milano faccia parte dell'Europa o che Milano sia ancora Milano
Io come molti di voi non sono nato qui sono venuto ad abitare a Milano con la mia famiglia
Tanti anni fa era il mille novecentocinquantotto
E ho trovato una città ragazzino che mi piaceva se dovessi dire la stessa cosa di Milano di oggi direi una bugia
Badate non sono di quelli
Affascinato dall'Arcadia per cui tutto quello che un tempo c'era era bello
è un vizio che prendono le persone quando il vecchio non sapete non foss'altro perché i ricordi lontani sono più nitidi quelli dici capiterà anche a me probabilmente ne sta già capitando però la ragione non è questa
Anche perché non sono tra quelli affascinati moda che e diffusa
Da tutto ciò che viene presentato come nuovo
Sono come i cacciatori che sparano tutto quello che si muove nel bosco non è scontato che ciò che si presenta come nuovo lo sia davvero
E soprattutto ciò che si presenta come nuovo sia apprezzabile indenne da da pecche da limiti o da contraddizioni semplicemente perché si affaccia per la prima volta sulla scena
Quella città aveva alcuni aspetti non a caso sono rimbalzati dalla decisione di oggi pomeriggio
Che a me ragazzo prima persona adulta poi sono sempre parsi importanti
Milano era una città produttiva come era la produzione di quel tempo poi nell'immaginario collettivo no Milano veniva descritta con Torino con Genova come come vertice del triangolo industriale certo l'industria che c'era Piero l'industria importante però diciamolo senza tema di essere smentiti un'industria Milano
C'era una struttura commerciale importante
C'era un assetto del terziario nel senso largo compresi i servizi alle imprese significativo che poi l'industria perché qui erano presenti le grandi famiglie
E la struttura dell'industria manifatturiera che era particolarmente ramificata fosse un punto che valeva nazionalmente in Europa e cosa senza dubbio vera se voi accostate il valore oltre che la dimensione delle imprese
Allocate a Milano oggi
E le paragonate a quelle europee vedete che tra quegli anni e oggi mentre all'epoca le aziende che qui erano vive erano tra le più consistenti in Europa oggi la dimensione media di fatturato e e strutture d'impresa scesa molto
Tant'è che ci viene rimproverato di non avere più strutture produttive
Che abbiano una dimensione di scala come quella di un tempo e dunque abbiamo un peso in un sistema integrato come quello europeo
Ma quella Milano era una città importante in Europa perché la sua struttura economica era una struttura dove
Le connessioni erano strette e gli equilibri erano positivi quella che gli economisti chiamano la buona riceva l'attività produttiva in senso stretto i servizi collegati all'impresa è un'area di terzi e
Mario non di quello avanzato che poi non si è mai capito esattamente che cosa si intenda con con questo termine ma di un terziario anch'esso attività economica sufficientemente diffuso importante
Io non ho Nostalgia di quelle fabbriche
Anche se ho passato una parte della mia vita
Territorio debba passare dalla riproposizione di strutture che la tecnologia prima ancora che la storia hanno cambiato radicalmente
Varrebbe la pena però di interrogarsi per un attimo non non molto lungo su che cosa possiamo oggi definire di comune intesa per attività produttiva non la produzione materiale di beni in senso stretto
O in senso classico
Peraltro credo che sia giusto come ci ricordava che il dottor vitale guardare dove il valore aggiunto viene creato
E guardare se quel valore aggiunto è connesso
Ad una filiera produttiva che gli dà consistenza e gli permette di vivere nel tempo
Milano deve tornare ad essere un centro produttivo importante di attività tradizionali rinnovate e di attività nuove e in parte lo è più di quanto magari Milano se ne renda conto
Però
O si ricrea si ricostruisce un profilo alto di questa capacità di produrre
O diversamente
Anche l'economia la ricchezza che una città povere non dura in eterno anzi e chiamati inevitabilmente ad un declino magari connesso anticipato dalle fasi del ciclo del ciclo economico
Io credo che il futuro di Milano debba dunque spendersi su una struttura produttiva non più nell'accezione possibile di quarant'anni fa articolata
Dove c'è il vecchio che cambiasse il nove e dove c'è l'economia dirette che assume valore non semplicemente perché
Esiste ma perché si connette alle attività più tradizionali e le rende più economicamente appetibili più
Efficienti quando erogano servizi
E si ricrea così un equilibrio che secondo me questa città ha perso
Vuol dire però avere una struttura produttiva articolata e diversificata dove la qualità è indubbia
Diceva il professor De Maio da dove partire quali sono le priorità secondo me c'è una priorità se dovessi spendere un'opinione come sto provando a fare il sapere
Perché quella Milano come una parte consistente della del del nord del Paese aveva una struttura economica molto ricca e anche molto dinamica per delle ragioni evidenti semplice indagarlo
Esistevano qui dei centri di eccellenza nella scuola il Politecnico e la Bocconi per un verso l'Università statale per l'altro certo con funzioni e compiti nettamente distinti gli uni
Davano sapere al al sistema produttivo gli altri creavano le condizioni perché il sapere venisse utilizzato anche per una coesione sociale che oggi non c'è più almeno quelli veri
E non non è un caso che alcuni fenomeni che pure questa città ha vissuto all'epoca siano stati oggettivamente gestiti assorbiti senza i tram che invece si creano oggi
La colpa non ha mai astratta e delle scelte che si fanno delle condizioni che queste determina dunque ripartire da lì perché non ci sarà più una struttura produttiva di profilo alto
Penso alla qualità se le risorse in materiali e quelle materiali che erano disponibili in quegli anni non vengono ricreate la scuola
I centri di eccellenza che per fortuna permangono ma hanno bisogno come è stato detto di essere rinnovati e rilanciati e poi l'infrastrutturazione
Il
Noi
Eravamo
Uno dei punti meglio connessi con il sistema delle infrastrutture europee per strada
Aero porti
Rete ferroviaria
E quel tanto di connessione più immateriale che all'epoca era la banale struttura della comunicazione telefonica adesso siamo a parlare di profili ben diverso
Io credo che questi siano i due punti con il sapere in in premessa che devono essere considerati come il centro
Operativo dell'attenzione di tutti
La mia critica all'accordo di Milano prima che diventasse tale era proprio questa
Scrissi in risposta ad un articolo del Corriere della Sera
Due cartelle che vengono poi pubblicato dal giornale polemiche proprio su questo punto specifico
L'idea di rilanciare Milano attraverso un patto contratto dalle forze sociali
Poteva partire da un problema pur delicato che nessuno ignorava come quello dell'intervento verso un'area debole del mercato del lavoro o non doveva partire dalla testa
Cioè dai come Milano rende disponibile o poteva rendere disponibile con il contributo di tutti percorsi che avessero attraverso la valorizzazione di un'antica cultura e di punti di eccellenza che permangono quella rete
Di servizi di attività che possono fare forte un sistema produttivo che un sistema economico
Io sono rimasto lì non ho cambiato idea penso che il problema sia di nuovo quello e che sia indispensabile
Cercare di dare risposta ad ognuno dei segmenti che lo compongono
Ho detto innovazione ricerca
è un altro nata non nasce se la quantità di risorse che viene destinata alla ricerca che alla sua prima fase di applicazione è quella che sta davanti agli occhi di tutti e badate quando si polemizza sulla ricerca
Il gioco diventa a volte facile soprattutto sono sono alcuni settori imprenditoriali non tutti non Assolombarda devo dire perché devo darà atto al presidente e anche nella relazione che ha fatto
Per la sua Assemblea affrontato il tema dell'innovazione la ricerca in modo convincente ma non si può quando si parla di ricerca come invece fanno a Roma pensare sempre alla quota insufficiente
Che lo Stato spende e ignorare il fatto che le grandi imprese italiane
Quelle piccole mediano qualche giustificazione la grande non ne ha destino non ama oramai alla ricerca una quota irrisoria del loro fatturato
Nata lavorava per la Montedison e la Montedison nel sistema moda i cattivi addirittura era ancora prima dalla fusione della Montecatini nel sistema industriale italiano era una cosa importante
E un'azienda di quelle dimensioni al di là di come si chiamava
Così come tante altre aziende milanesi avevano nella ricerca il il loro fiore all'occhiello
Una delle ragioni non semplicemente economiche ma addirittura di identità dell'impresa
Oggi non è così
Citate mi sedi viene un brevetto che sia
Stato costruito elaborato e e e lanciato dalla fase di ricerca a quello di progettazione da un'impresa milanese
Non ce n'è
L'ingegnere Manuele ha fatto importante un'azienda che produce cavi a Milano
Per per decenni così come è nata a ha lasciato un riconoscimento anche internazionale prestigioso come il Nobel
Da lì in avanti cominciano storie diverse
Io credo che sia in qualche modo utile ripartire proprio da lì fare questo sforzo innovazione delle infrastrutture
Quota rilevante di sapere strutture e
Progetti da mettere a disposizione del sistema
E e poi progressivamente connettere allora il resto viene in viene di conseguenza la formazione e una conseguenza
Risolutiva perché un sistema che deve valorizzare il contributo delle persone non ci arriverà mai se non la una struttura di formazione adeguata
Dunque non solo la scuola ma quella parte di attività dis sì nata alle persone parallela alla scuola nella squadra la scuola ha una funzione ma non esaustiva dove si incrocia anche l'attività dell'impresa insieme a quella della dalla mano pubblica per dare la possibilità a delle persone di conoscere aggiornare le loro conoscenze
Perché le tecnologie linguaggi oramai hanno un tasso di sostituzione così rapido che obbligano chi un in quel
Ad aggiornare questi essa inizialmente con una rapidità che prima non aveva non aveva ragion d'essere
Si può far convergere degli sforzi in quella direzione presumo di sì a patto che si facciano delle scelte precise appunto di priorità che il problema quando si parla di competitività non diventi la dinamica dei costi come problema prevalente e qualche volta addirittura esaustivo per il sistema delle imprese e che invece il tema della qualità venga affrontato in tutte le sue sfaccettature che pure sono molteplici
E si concentri anche la richiesta dell'intervento dello Stato non in vantaggi general generici per il sistema produttivo e sistema economico ma in vantaggi finalizzati
Selettivi che danno la possibilità di un sistema che produce beni o servizi di crescere e di mantenere questa capacità nel corso del tempo
Questo vale per
L'industria di oggi
Quella parte di economie che connette la Rete con le attività tradizionali vale per la struttura commerciale
Che non è soltanto una struttura che genera ricchezza ma una struttura nella quale i meccanismi innovativi qualche volta sono stati ancor più consistenti sconvolgenti finché non nel sistema produttivo tradizionale
Vale per il sistema delle banche io continua ad assistere potente a ad una fatica enorme delle banche italiane ad acquistare anche attraverso fusioni tra di loro quella dimensione di massa critica che è indispensabile per stare sul mercato che non è più domestico eh
Qui il problema non è
Il mercato la privatizzazione
Qui è una volta acquisito il mercato e favoriti i processi di privatizzazione che dovevano essere favoriti e operare perché il SIS
Tema del credito sia innovato ma abbia anche una massa critica è una dimensione discariche molte di scala che a volte banche italiane non hanno
Diversamente si divise si rischia la marginalizzazione c'è una funzione di sorveglianza e mi pare in più d'una circostanza di ostacolo che viene da chi invece dovrebbe essere preposto la Banca d'Italia a favorire processi
Di segno è di natura opposto
Poi quella città era una città colta
E non soltanto per la scuola
Era una città che aveva un amore visibile per le attività culturali aveva centri di eccellenza li difendeva li valorizzava
In in forma volte anche anche singolari
Sapete che questa sala che ci ospita è stata la sala dalla quale un premio Nobel è stato accolto e ha ripreso la sua attività dopo il circuito normale lo aveva lo aveva allontanato
Che era un po'meno accogliente di adesso
Se guardate sotto i vetri vi rendete conto di come era ma la cultura la produzione culturale di Milano no era contemporaneamente un vanto e anche un'occasione economica perché non dirlo
Io non ho la sensazione che oggi tutte le istituzioni culturali milanesi
Siano adeguatamente valorizzate e protette
Si dice a Milano può diventare una città anzi già in parte una città turistica
Uno dei grandi pregi di un Paese bello come il nostro e quello che avendo dei giacimenti culturali straordinari può favorire un turismo che non è semplicemente legato all'uso del tempo libero il sole il mare la montagna no ci sono città d'arte
Che hanno avuto dal turismo date
Un'occasione di rivitalizzazione straordinaria molte città medio piccole italiane son così anche Milano ovviamente a dei giacimenti che possono essere valorizzati
Purché lo si voglia e si mettano queste attività in Rete in connessione tra di loro
E non li si lasci in ragione del mercato libere sono di confliggere e mai di utilizzare positivamente le sinergie che hanno
Poi quella una città solidale
Le classi sociali erano molto più nette distinte di quelle di adesso
E confliggenti
Ancora una volta per non generare dubbi non è che sono attratto dal conflitto o che considero la distinzione tra le classi un vantaggio per una società no
Penso che il conflitto abbia una dimensione fisiologica inevitabile in qualsiasi società c'è da preoccuparsi se diventa patologia
Penso che classi così distinte come quelle che c'erano non ci saranno più
Penso purtuttavia che il cambiamento del mercato del lavoro della struttura che di produzione e di conseguenza dei rapporti crede le figure che non hanno meno bisogno figure di lavoratrici e lavoratori
Di percettori di reddito sarebbe forse più corretto dire che non sono sempre forme di reddito da lavoro che non hanno meno bisogno di quel tempo di un'idea forte di assetto associativo
Che cosa si contrappone a quel modello dove le associazioni economiche erano precise
L'idea di una società ad ognuno sta per conto suo
Badate che una società senza forme associative è una società che introita potenziali conflitti distruttivi perché le mediazioni sociali sono possibili quando ci sono le associazioni che rappresentano
Certo devono essere rappresentative e non possono immaginare di essere rappresentati
Però la distinzione dei ruoli la funzione riconosciuta il Rispetto una comune idea riformatrice
Erano presenti
Garantivano per un verso anche in una società che confliggeva dei confini delle regole che non venivano superati oggi non sempre ci sono
E permettevano per quanto possa apparire paradossale addirittura un esercizio dalla solidarietà
Ma se si comincia la danza come è capitato in tempi recenti
Mettendo in discussione la funzione del proprio interlocutore pensando che senza interlocutori si vive meglio non si va da nessuna parte men che meno in una città articolata complessa e per sua natura oggettivamente difficile da gestire
I processi migratori hanno interessato all'inizio degli anni Cinquanta questa città e misura quantitativa non meno consistente di quelli odierni certo non erano persone che venivano da altri Paesi era una migrazione interna
Il problema di ricostruire degli equilibri qui però si è posto io non sono nato a Milano non ho trovato una città ostile quando sono arrivato qui con la mia famiglia non sto dicendo che non ci fossero problemi
Proprio perché non sono ancora
In una fase nella quale si dimentica tutto ce n'erano come compreso una certa quota di di di
Chi repulsione verso i meridionali ma non ha mai raggiunto quelle quel anche quel carattere dalla tensione non hanno mai raggiunto i problemi di oggi
E guardate che quella è una società più povera dunque i processi
Necessari per garantire
Presenze tra culture abitudini adesso siamo anche ha detto niente alle
Ma non era così diverse sono sempre processi socialmente costosi le disponibilità dell'epoca non inferiore a quelle di oggi e purtuttavia Milanoli reggeva
Perché non c'era il tentativo di nessuno di strumentalizzare in forma così vistosa come oggi delle difficoltà che erano comuni
Non li voglio infliggere la ripetizione l'argomento dopo ne parlammo secondo dei diritti collettivi quelli che sono tipici della rappresentanza collettiva di quella dimensione che consente la gestione di una società complessa e dunque anche la mediazione dei conflitti
Ma se si comincia sarà aggiornare di Stein programmi elettorali
Presentati di contratti individuali a parte il fatto che
A quel punto saremmo inutili io e Benedini e la cosa ci dispiace perché non c'è un problema soltanto del sindacato
Se un imprenditore che si candida a in politica sostiene che e il meglio è il contratto individuale sì evidente che attacca il sindacato attacca anche Assolombarda e Confindustria ma questo come si dice non è non è un problema nostro perché mette in discussione l'utilità della rappresentanza collettiva e della strumentazione attraverso i diritti collettivi che sono quelli sostanzialmente contrattuali di mediare
Le esigenze di sogni che qualche volta sono contrapposti qualche volta sono semplicemente diversi nella sfera nella sfera del lavoro
Questa città che è cambiata lo dico per inciso però non è è cambiata colpo di bacchetta magica i processi sociali sono stati rilevanti profondi
Il sindacato
Permettetemi di dire la CGIL in primo luogo li ha favoriti
Li ha favoriti i processi di questi campi questi cambiamenti
Noi non ci siamo mai battuti contro l'innovazione
Contro i mutamenti
Se insieme ad alcuni di voi lavoravo in una fabbrica che da tredici mila dipendenti che oggi a qualche centinaio di persone per non è che è successo come a Liverpool o a Cardiff dove sono cambiate le strutture produttive e sociali con l'impresa che ha cancellato il sindacato no sono cambiate in virtù di accordi sindacali riconosciuti come utili per tutti impresa e lavoratori dunque figli di una cultura dove il rispetto reciproco era il fondamento e che hanno consentito che grandi trasformazioni sociali sono cambiate parti intere
Di questa città perché le fabbriche che c'era in città non ci son più o sono un'altra cosa avvenissero con il consenso delle parti e con un conflitto fisiologico che non ha mai distrutto alcunché
C'è il nostro amico Gad Lerner che non perde occasione di per scrivere che la Camera del lavoro di Milano è la più grande d'Europa però un fortino assediato
La prima occasione che ho vorrei fargli notare che per essere assediati
è l'unico
Fortino che assediato cresce
Di solito gli assedi stremo lo fanno diminuire rotti
Per vostra e per mia fortuna per il mestiere che faccio che la Camera del lavoro di Milano aumenti scritti tra gli attivi pensionati è un segno confortante
Però ci sarebbe da interrogarsi su come è possibile che in una città esistita
Quello che lui chiama un fortino assediato che ha queste dimensioni
La ragione sta secondo me banalmente nelle cose che un po'sinteticamente e rozzamente le ho detto prima se il sindacato a Milano avesse ostacolato i cambiamenti e le trasformazioni
Sarebbe rimasto stritolato dai cambiamenti dalle trasformazioni
Un sindacato che ha negoziato si è legittimato è un sindacato che ha continuato a crescere che oggi era la dimensione che voi vedete dunque è un soggetto vitale e positivo di questi territori
Qui come altro perché si parla tanto di noi a volte anche con toni molto critici però Claudio siamo delle organizzazioni che da qualche anno crescono non soltanto in virtù del fatto che per
Sono atti son più degli attivi perché son tornate a crescere a Milano in Lombardia e in Italia iscritti alla CGIL sia tra gli attivi che tra i pensionati
Vi do una notizia banale poi le quantità delle delle daremo successivamente capita anche quest'anno per cui al di là della soddisfazione che ognuno legittimamente della vera del proprio lavoro lo segnalo come un fenomeno non proprio da trascurare
Specie in una società nella quale altre forme associative
Invece penso alla rappresentanza politica non hanno la stessa tendenza non hanno la stessa la la stessa
Consistenza nel nel nella loro dimensione nel nel loro movimento
Da ultimo
Milano è stato nel corso degli anni passati per citarne dove la democrazia sostanziale era molto forte
La democrazia formale non è mai stata in discussione qui neanche in momenti difficili
Però c'era un livello di partecipazione delle persone
In varie forme molto consistente adesso
Non scomodiamo Gaber
Poi ha cambiato idea lungo
Ma
Che i cittadini
Che abitavano in decenni sono a Milano
Fossero coinvolti
In varie forme
Ad una partecipazione in una partecipazione democratica è vero
Io quando sento parlare di
Poteri nuovi per il sindaco poi quando si usa la parola speciale insomma scricchiolii sinistri anche a me preoccupano
No io credo che già la figura del sindaco per come viene investita per i poteri che oggi siano la figura istituzionale che ha più poteri di tutti
Non vedo cosa ci sia da aggiungere c'è semmai da trovare un equilibrio conforme di partecipazione che coinvolgano
Lei categorie economiche cioè le forme di associazione collettiva
E poi il varia natura i singoli cittadini quando i cittadini sono partecipi della vita di una città per quanto questa vita possa essere tumultuose in alcuni momenti difficili in altri in ogni caso se ne fanno una ragione che sono in grado spesso di dare un contributo importante
Ecco io se dovessi
Dire di una mia opinione sommessamente a chi a Milano poi con si contenderà il il voto dei dei
E dei cittadini
E lo dico soprattutto la sinistra
Visto che lì sono sempre stato
Degli altri m'interessa poco quest'idea del come si dà sostanza
In una democrazia formale alla partecipazione
Delle associazioni e dei cittadini la riproporrei comunque il tema di campagna elettorale
A fronte di chi pensa invece di acquisire Poteri che chissà perché poi dovrebbero consentire con atti miracoli spicci di dirigere meglio una città
Salvo poi affermare una cosa ed essere sfidato il giorno dopo e di conseguenza cambiare immediatamente opinione perché più si va verso forme sempre
Indicate
Della rappresentanza e più si corrono pericoli di questa natura perché tu pensi sempre di essere quello che ha titolarità potere ma se ce n'è uno che viene riconosciuto della stessa funzione un gradino più in alto di te hai finito Eric cade la tua idea di efficienza quello che sorprende è che queste dis tutte capitino tra imprenditori se guardassero come sono organizzate le imprese probabilmente non avrebbero anche la ragione
Di discutere tra di loro di quali sono le forme e le modalità perché le imprese sono organizzate oggi dicono i sociologi che dicono gli imprenditori avveduti in modo diverso da quello che loro invece vorrebbero utilizzare per organizzare una
Dunque vedono un po'esempi per guardare lontano ne hanno anche in casa loro se non si fanno affascinare dall'orto di casa
Grazie a tutti i nostri interlocutori è grazie a tutti voi e noi abbiamo
Portato le nostre proposte lavoreremo nei prossimi giorni