"Le istituzioni sovranazionali del riformismo: l'Internazionale socialista e il Partito del socialismo europeo" incontro con Massimo D'Alema, promosso nell'ambito del corso di formazione politica "I riformismi al passaggio di secolo: Italia,Europa, America", organizzato dallaFondazione Italianieuropei e dalla Casa della Cultura di Milano, presso la sede della casa della Cultura, in via Borgogna, 3

Dove buona sera che possiamo avviare anche nel nostro ultimo incontro di questo ciclo sui riformismi non la lezione
Come previsto
L'intervento conclusivo la lezione conclusiva è svolta da Massimo D'Alema e da come argomento prima ci è sembrato giusto proporre proprio a conclusione di tutto questo ragionamento
Vale a dire le istituzioni sovrannazionali del riformismo Internazionale socialista e il Partito del socialismo europeo
Io non aggiungo altro fine Conti migliore commenta ce lo siamo costruiti passo passo tutti assieme nel corso di questi incontri quello che mi sento di dire che abbiamo avuto da parte vostra il conforto di una attenzione continua i anche come che segnali molto vividi apprezzamento per questo lavoro
Abbia avuto solo una richiesta né richiesta di poter avere a disposizione in materiali di questo lavoro ecco su questo posso anticipare che noi stiamo lavorando per andare va pubblicazione di questo spera sbobinare Togni tutte le lezioni fatte
E quindi avremo modo di informarmi tramite il nostro consueto Canale e-mail del quando saranno pronte per potere cedere vengono aggiungo altro usiamo direttamente la parola
A Massimo D'Alema per incominciare in questo
Buona sera ah volevo anche informarvi prima di di dare inizio alla mia
Introduzione
Che l'editore Donzelli sta per pubblicare
Volume
Il ciclo delle conferenze dal titolo la politica perché
Che è stato il precedente corso che abbiamo tenuto ricchi egli ha ritenuto meritasse potesse divenire un volume voi mi scuserete questa
Interruzione commerciale composto all'inizio diciamo per
Però è anche un'informazione perché fosse interessato alla cosa
Con questo incontro si chiude il ciclo di di lezioni di conferenze che la Fondazione Italianieuropei a dedicato al riformismo
E alle diverse esperienze del riformismo
In alcuni grandi Paesi europei e in differenti contesti storici e geografici America Latina Stati Uniti
Evidentemente
Dato il successo del di questo corso
Abbiamo colto una esigenza sentita forse anche perché si parla molto del riformismo delle culture riformiste
Ma spesso con un grado elevato di approssimazione
Lo dico senza spirito polemico ma credo che negli ultimi anni la sinistra italiana da Chiesa e generalmente approdata al riformismo perché questa parola è stata per molti anni una parola
Che ha avuto scarso successo nel nostro Paese
Ma da che la sinistra è generalmente approdata riformismo
Ha dedicato forse più tempo a immaginare il riformismo che non c'è
Che non
A studiare il riformismo che c'è o i riformismi che ci sono e cioè le diverse esperienze progressiste e riformiste in atto
In diverse parti del mondo
Resta il fatto che questa parola che a lungo è stato un elemento di divisione
Per ragioni che adesso non sono oggetto di questa nostra conversazione
Ma soprattutto è bene ricordarlo perché una parte importante della sinistra italiana è stata a lungo riformista in modo anomalo rispetto a ciò che riformismo ere rappresentava nel resto dell'Europa
Altrove ho parlato riferendomi alla complessa vicenda storica del PC di un riformismo comunista
Diciamo per quella parte della sinistra italiana che proviene dall'esperienza del partito comunista
Il cui collegarsi alla sinistra europea
è stato un percorso di avvicinamento lento e progressivo
Un avvicinamento che cominciato prima del mille novecentottantanove certamente
Ma che anche dopo il mille novecentottantanove tuttavia è proseguito in modo faticoso e più incerto di quanto non si potesse pensare
Anche perché
Dopo la grande crisi del mille novecentottantanove
è rimasta comunque assai faticoso e complesso per la sinistra italiana di origine comunista
Una piena identificazione con l'esperienza socialista e socialdemocratica
Questo per molte ragioni anche legati alla concreta vicenda storica del nostro Paese
Per il fatto che nel nostro Paese il riformismo socialista è stato a lungo un elemento anch'esso di divisione della sinistra
Storicamente alleato delle forze conservatrici l'altra grande anomalia italiana
Mentre in tutta Europa il riformismo socialista era alternativo alle forze conservatrici
Forse anche perché la crisi del Partito comunista italiano avviene contemporaneamente alla grande crisi del sistema politico del partito socialista
Vi sono dunque ragioni assai rilevante il cui esito è tuttavia che ha giocato con molta forza in questi anni la suggestione dell'andare oltre le tradizioni e culture politiche del Novecento
Con la ricerca di un nuovo riformismo che è rimasto però in gran parte politicamente e culturalmente indefinita storicamente irrisolta
Ha dunque continuato a pesare sul destino del riformismo italiano
Il passato le divisioni del passato
Teatro canto sopravvivono anche in un ceto politico intellettuale che tuttora largamente protagonista
Il rischio
E che tutto questo rappresenti anzi ha senza dubbio rappresentato sin qui
Un ostacolo non al collegamento fra la sinistra italiana
E il riformismo europeo internazionale perché questo collegamento si è realizzato
Ma certamente un ostacolo a dispiegare nel nostro Paese pienamente le potenzialità
Che da questo legame esistono derivano
Ed è tanto vero che oggi a dodici anni dalla svolta dell'ottantanove il maggior partito della sinistra ha sentito il bisogno di fare un congresso il cui tema centrale
è stato quello
Della creazione in Italia di una grande forza riformista e socialista
Che possano svolgere un ruolo paragonabile a quello che il riformismo socialista svolge negli altri paesi europei
E se questo avviene ancora oggi prospettato come un obiettivo per il quale vale la pena nemmeno di fare un congresso evidentemente c'è la coscienza che tale obiettivo non è stato ancora raggiunto
Ora
Io cercherò di dimostrare nel corso di questa mia
Distrutti conferenza
Che non solo il collegamento con
La cultura e con le istituzioni internazionali del socialismo
Non solo non è un atto inutile ma costituisce
La risposta necessaria insufficiente ma necessaria
Alle sfide che oggi la sinistra di fronte a sé
E sono convinto che la sinistra italiana debba liberarsi
Di quegli elementi
E di orgoglio di presunzione che ci hanno portato spesso nel passato
Alla convincimento che l'anomalia italiana
Ci collochino una sorta di nuova avanguardia
E non rappresenti invece come io penso sia un un ritardo del nostro Paese e della sinistra del nostro Paese
Vedete il riferimento che questa si erano e vogliamo fare alla dimensione sovranazionale del riformismo che certamente un riferimento non solo non banale ma che rappresenta una sfida per molti aspetti
E alle sue istituzioni
Partito socialista europeo Internazionale socialista sottolinea in modo ancora più evidente
Come sia irriducibile
Non sostituibile per una grande forza di sinistra
L'impegno a rafforzare i suoi legami con una dimensione europea e mondiale
E questo per ragioni che appaiono persino banali la prima ragione e che noi viviamo oggi problema dei e sfide
Nel mondo segnato dal processo di globalizzazione
Chi richiedono attori politici culture politiche istituzioni sovranazionali
E cioè se la politica resta confinata nella dimensione nazionale
Nel momento in cui l'economia la comunicazione l'immagine e la cultura sono oramai
Sovranazionali la politica è destinata a non incidere più sulla realtà sulla condizione delle persone
In secondo luogo perché la tradizione socialista in Europa nel campo internazionale
Ha avuto la forza di proiettare nel nuovo secolo la propria identità i propri valori cioè di sopravvivere
Alla crisi di quei di quel modello socialdemocratico
Che certamente appare oggi superato
Che ha tuttavia caratterizzato il secolo socialdemocratico come lo ha chiamato Ralph Dahrendorf che abbiamo alle nostre spalle
Ora il declino di quel modello cioè di quel particolare compromesso sociale
Che ha caratterizzato l'esperienza soprattutto europea del secolo scorso
Un modello che declina esattamente con l'avvento della globalizzazione con l'avvento delle nuove tecnologie della telecomunicazione
E con la fine di quel modello sociale fordista
Che ha caratterizzato le nostre società
La fine di quel modello non assegnato la fine del movimento politico socialista
Che è apparso in grado di proiettare il suo impegno i suoi valori la sua identità oltre la fine di quel modello
Direi anche come poi cercherò di dimostrare allargando i suoi confini
Nel rapporto certamente
Ancora largamente incompiuto ma promettente di conforto sei e culture di carattere progressista
Che tuttavia sono nate fuori dalla tradizione socialista
Solo per anticipare un esempio diciamo sia Yasser Arafat che Nelson Mandela sono membri dell'Internazionale socialista
Pur essendo evidentemente due personalità pur rappresentando movimenti e storie che ben poco hanno a che fare con la tradizione del socialismo
Anche per tornerò poi anche se ovviamente
Per tratteggiare brevemente diciamo ruolo funzioni degli organismi
Che sono citati nel titolo della mia conferenza mi soffermerò più a lungo sullo scenario le ragioni gli obiettivi internazionali perché se no sarebbe stato sufficiente diffondere delle Schede diceva
Ma
E quindi certamente
Credo che dobbiamo innanzitutto cercare di vedere i problemi gli interrogativi gli obiettivi per i quali è necessaria ed
Una nuova stagione del riformismo
Di un riformismo globale in grado di misurarsi con i problemi del mondo di oggi
Circa un mese fa dopo
Gli attentati alle Twin l'attentato alle Twin Towers
Mi è capitato di incontrare Roma il l'ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton
E mi ha colpito la definizione che di dette
Della drammatica crisi internazionale dell'attacco terroristico
Di ciò che improvvisamente si era mostrato sulla scena del mondo
Mi disse semplicemente questo è il volto oscuro della globalizzazione
Questo è uno dei risultati della globalizzazione
E
Noi ci siamo illusi che la globalizzazione portasse al mondo capitalistico al mondo sviluppato
Soltanto i suoi vantaggi e non le sue drammatiche contraddizioni
Abbiamo vissuto di cui abbiamo dico innanzitutto le classi dirigenti dei Paesi più avanzati del mondo
Per oltre un decennio una sottovalutazione grave e colpevole
Il mondo usciva dall'equilibrio della guerra fredda
Si avviavano forme nuove inedite di interdipendenza
Sul piano economico culturale
Viene il grande problema di dare a tutto ciò un ordine
Istituzioni regole
Tutto questo non è accaduto
L'economia è divenuta globale senza che la politica e le sue istituzioni fossero in grado di guidare o anche soltanto di accompagnare questo processo
In sintesi possiamo dire che la distinzione tra globalizzazione è una forma più antica e tradizionale di internazionalizzazione dell'attività economica si può riassumere così
La globalizzazione con la mobilizzazione il capitalismo moderno per la prima volta
Si sottrae alla protezione e al condizionamento degli Stati nazionali
Diciamo così è in grado di muoversi autonomamente come prima non aveva mai fatto
In fondo le grandi scuole di pensiero dell'economia classica da Smith Ricardo arrivano associato la libera circolazione internazionale delle merci
Alla naturale riluttanza dei capitalisti ad avventurare i loro capitali sotto governi stranieri e nuova legge cioè erano convinti che mentre era un bene far circolare liberamente le merci per il mondo era altrettanto positivo se non necessario che lavoro e capitali restassero in patria
Questa impostazione è stata particolarmente solida nelle sue diverse articolazioni sia prolungata a lungo nel tempo lo stesso Udine economico internazionale fissato nel quarantaquattro a Bretton Woods fondato sulla centralità delle funzioni economiche degli Stati nazionali
La grande novità della globalizzazione e in questo il nuovo capitalismo globalizzato si sottrae al controllo delle comunità nazionali
è stato scritto che viene meno il vincolo stretto tra Stato territorio popolazione e ricchezza tanto da coniare la formula di una ricchezza senza nazione
Senza approfondire oltre guardiamo due conseguenze fondamentali di questo processo primo le istituzioni nazionali quelle che detengono il potere l'autorità all'interno degli Stati nazionali
Vedono ridursi progressivamente gli spazi di decisione che controllavano in precedenza
E sono sempre più vincolante alle nuove forme di interdipendenza
Il vincolo sulla politica si rovescia il rapporto tra economia e politica
Non è più la politica che regola l'economia ma viceversa
Un
Un intellettuale e uomo politico coreano ha detto che la sconfitta del comunismo può essere descritta anche come la vittoria delle forze del mercato sulle forze della politica
La politica esaurisce il suo ruolo e egli scrive non le resta altro compito che inseguire i compiti che l'economia ne dette
Per esempio nei nostri Paesi smantellare welfare e diritti sociali che rappresentano un ostacolo allo sviluppo della competitività
Il punto è quindi che in assenza di istituzioni politiche sovranazionali forti questa cessione di sovranità degli Stati nazionali
Produce appunto il ridursi della sfera della politica
E il formarsi di oligarchie di carattere economico e finanziario sottratte ad ogni controllo politico
La nuova libertà di cui godono i capitali e la possibilità di decentrare attività produttive industriali laddove le convenienze lo impongono costo del lavoro pressione fiscale
Ha favorito un'internazionalizzazione non solo dei capitali ma del lavoro e delle produzioni
Con la nascita conseguente di un mercato del lavoro globale un mercato nel quale dopo la caduta del muro di Berlino sono entrati all'incirca un miliardo di lavoratori a basso costo
Con le conseguenze sociali che questo enorme processo ha prodotto
Diciamo che un processo di questo genere
Come è noto non privo di forme di sfruttamento intollerabili
Insieme ad una forte ora offensiva occidentale sul piano dell'offerta culturale della comunicazione di stili di vita apparentemente persuasivi
Tutto ciò ha creato in assenza di una convincente regolazione in mediazione politica nuove forme di conflittualità e di rigetto
Fino ai casi più estremi di una reazione di tipo radicale e fondamentalista in questo senso il terrorismo è soltanto il volto oscuro della globalizzazione
Di fronte alla globalizzazione hanno preso campo culture radicali
C'è una cultura radicale
Apologetica della globalizzazione
Appunto l'esaltazione del mercato
Dell'economia
Di un liberismo tutta nei che si sottrae alle regole oppressive della politica e della regolazione
Ma vi sono dall'altra parte risposte radicali a questa sfida
A destra e a sinistra
A destra io colloco i nazionalismi i fondamentalismi
Non c'è solo il fondamentalismo islamico
C'è il rigurgito di nazionalismi di localismi nel mondo occidentale nel cuore dell'Europa
A Milano ad esempio
Venendo visto su sui muri di manifesti diciamo pure
Fra spade con gli scudi
Sono i simboli
Simboli di un localismo esasperato
Che guarda come ha scritto un intelligente studioso italiano la globalizzazione come se essa fosse una specie di porta girevole come quelle dei Grand Hotel che lascia entrare i vantaggi
E tiene fuori i problemi e le contraddizioni
Dunque
Nella globalizzazione ci sono due destre
C'è certamente una destra liberista
Kimi cavalca gli affetti
E c'è una destra
Neo nazionalista localista fondamentalista
Il fondamentalismo islamico è una forza di destra
Che per molti anni si è contrapposta innanzitutto ai gruppi progressisti del mondo arabo del mondo islamico
Anche internazionalmente collocata a destra tutti sanno di quanto fu forte legami fra gli Stati Uniti d'America e il movimento di Bin Laden che fu avanguardia della lotta anti-sovietica e anti progressista in Afghanistan
Gli ha chiesto fondamentalismo islamico nasce come un movimento di destra
Che ha una forte connotazione ha avuto storicamente
Anti progressista anti laica
Anche in Algeria guerriglia e la guerriglia contro il Fronte di liberazione nazionale contro l'esercito algerino contro le forze che hanno guidato la rivoluzione nazionale Algeri
Ma anche a sinistra si è espressa una cultura radicale
Che influenza non poco il movimento no-global
E che contrappone alla globalizzazione
La logica di un rifiuto
Non sostenibile
Rispetto
Ad una ragionevole visione
Della storia del processo storico e tuttavia espressivo io credo di un bisogno fondamentale di democrazia che di politica
Una sinistra moderna non può penso io accodarsi al corteo dei no global
E tuttavia deve cercare di dare una risposta
Ad una domanda razionale che quel movimento contiene che è innanzitutto a mio giudizio non sono in polemica con Pizzorno che ha definito quel movimento come il primo movimento che si batte per i diritti degli altri
è una definizione suggestiva ma forse non è il primo movimento che si batte per i diritti degli altri perché noi abbiamo in Occidente una forte tradizione di movimenti di carattere internazionalista insomma
Quand'ero ragazzo facendo corte dei telegiornali
Non era non ero io diciamo insomma molti di noi hanno partecipato a movimenti di questo tipo io a volte credo che sociologi e anche i più bravi hanno delle scoperte di
Cose che spesso sono già accadute Chuck
Non è il primo movimento che si batte per i diritti degli altri
Anche se certamente è un movimento che si batte per i diritti degli altri paesi più poveri degli esclusi
Ma ciò che a mio giudizio fondamentalmente lo connota eh
La critica radicale di un processo oligarchico
E cioè di sottrazione di potere di democrazia di controllo
è significativamente emblematico per esempio che il movimento sia per densa intorno alle grandi ai grandi appuntamenti mondiali
Il vertice
La riunione delle organizzazioni mondiali
Quasi a voler dire a chi si riunisce per decidere in una dimensione che a differenza dagli strumenti tradizionali del Governo non è controllabile
Perché
I governi nazionali sono controllati dai Parlamenti nazionali
E i Parlamenti si formano attraverso le libere elezioni e nei Paesi operano partiti sindacati la democrazia è innanzitutto accountability cioè necessità di rendere conto ai cittadini
Il potere sovranazionale non rende conto a nessuno
Ed è ragionevole si capisce quindi il senso di quell'esserci
Il giorno del G otto il giorno del vertice
Quasi a voler dire noi vogliamo esercitare una critica è un conto
Io credo che questo movimento sia innanzitutto vorrei dire rivelatore di una nuova drammatica questione democratica
Cioè di un vuoto che si apre tra un potere reale che si allontana sempre di più
Dalla possibilità di essere controllato e una opinione pubblica soprattutto giovanile che vuole tornare ad essere padrona del proprio destino
In questo senso a questo bisogno la sinistra deve dare una risposta
L'undici settembre a paradossalmente riportato sulla scena nella forma più dura più aspra il bisogno della politica
Anche la guerra a Baghdad
è una forma estrema della politica
è la prosecuzione della politica con altri mezzi
Diceva Von Clausewitz
Anche il bisogno dell'uso della forza
Dimostra che la globalizzazione non può essere affidata soltanto al mercato che ha le sue regole
E l'undici settembre ha rivelato con brutalità
Oltre a una nozione di sicurezza come valori indivisibile
La sicurezza è di tutti o non è
è un conflitto che avviene anche a mille miglia da casa nostra poi improvvisamente esplodere a casa nostra
Nella forma dell'aggressione terroristica ma anche nella forma di un'aggressione mediatica
Pensiamo a come la tragedia del terrorismo della guerra multato la nostra vita gran parte e nostre abitudini nostri rapporti familiari
Ha turbato la sensibilità e la coscienza dei nostri bambini
Ha mutato profondamente il modo di essere della nostra società
Non sono dunque la sicurezza è un valore indivisibile
Ma nello stesso tempo si è compreso che occorre giungere in tempi brevi ad un nuovo ordine globale
Di cui il mondo è orfano da oltre un decennio
Quello di prima non ci piaceva quello fondato sulla guerra fredda sull'equilibrio del terrore tuttavia era un ordine
Che a modo suo ha garantito
Una stabilità per molto tempo
Diciamo pure che
E questa l'altra grande rivelazione diciamo
Gli Stati Uniti d'America
Hanno scoperto la loro vulnerabilità
E hanno compreso che da soli non sono in grado di sopportare il peso di essere l'unico attore globale
Noi non sappiamo se le classi dirigenti americane
Sapranno portare avanti con coerenza la consapevolezza che esse hanno tratto in queste settimane
Ma non c'è dubbio che paradossalmente un presidente degli Stati Uniti che aveva vinto le elezioni all'insegna di una riduzione dell'impegno globale americano
Che avevo vissuto le sue prime settimane all'insegna di una separazione del mondo disimpegno dall'Europa scudo spaziale tensione con la Cina disimpegno dal Medio Oriente
Ha dovuto improvvisamente correggere la rotta di centottanta gradi
Si è trovato ad essere
Fianco a fianco con l'Europa
In Medio Oriente alla ricerca di una soluzione anche con formulazioni proposte festeggeremo se saranno coerenti che sono estremamente avanzata
Si è trovato dovessi riunire a Shanghai
Con la Russia con la Cina
In un vertice di grande de
Impatto anche simbolico dice
Perché insomma lì era da una parte gli eredi dell'impero del male e quelli che dovrebbero esserne diciamo i continuatori
Shanghai messaggio di grande impatto simbolico anche per l'Europa perché sta a dire che la Russia la Cina e
L'America possono incontrarsi anche dall'altra parte del mondo tre possono fare a meno di noi
Se noi non ci mettiamo in grado di essere poi ne parlerò un attore globale anche noi
Nella costruzione di un nuovo ordine internazionale
Dunque io credo che noi siamo di fronte
Al venire in primo piano
Di esigenze a lungo neglette e scartate
Di riorganizzazione del mondo
Essendo evidente che se tutto questo prende soltanto la piega di una strategia militare e di sicurezza
Non avremo sicurezza e avremo un mondo meno democratico è meno libero
Uscito interessantissimo libretto che un grande scrittore americano decide sugli Stati Uniti d'America
E su quali sono le tendenze al restringimento della libertà individuale
In un Paese che senza dubbio è stato a lungo diciamo uno dei paesi più liberi per l'individuo
Se noi non vogliamo vivere in un mondo che perennemente sia dominato dalla guerra dalla paura del terrorismo
Fa la mancanza quindi di sicurezza e dal restringimento delle libertà e necessario dispiegare i una strategia coraggiosa
Quello che appunto
Inizio accenni accennando il tema
Io credo sarebbe giusto proporre nei termini di un riformismo globale
In definitiva vedete
La sinistra in Europa
Nel corso dell'ultimo secolo
La sinistra democratica
è riuscita a realizzare un compromesso
Tra le ragioni dello sviluppo capitalistico
Le ragioni della democrazia
E le ragioni della giustizia sociale
Le nostre società sono le società le nostre dico l'Italia la Francia la Germania la Gran Bretagna
Sono le società nelle quali questo equilibrio tra sviluppo
Crescita della ricchezza crescita dell'economia
Istituzioni democratiche
E giustizia sociale si è realizzata nella forma più alta
Questo compromesso sia realizzato nella forma più alto
Ralf Dahrendorf ha definito tutto questo la quadratura del cerchio
E questo ha creato quadratura del cerchio ha avuto come grande protagonista del movimento operaio la sinistra
Il problema del riformismo del nuovo secolo è quello di riuscire a compiere la stessa operazione
In una dimensione globale
Perché non c'è il minimo dubbio che l'idea di difendere
Le conquiste sociali nazionali senza un nuovo ordine mondiale è una prospettiva mio prego
Alla lunga perdente
E persino conservatrice nel senso che finisce per contrapporsi
Alla volontà di emancipazione di grandi masse umane che nessuno escluso
Come ci difenderemo dalla concorrenza dei Paesi più poveri
Impedendo ai loro prodotti divenire sul nostro mercato
Perché in quei Paesi non ce lo stesso grado di diritti sociali
In questa risposta può apparire molto elegantemente di sinistra la in definitiva
è la chiusura egoistica di un Paese ricco
Le stesse conquiste sociali che noi abbiamo realizzato possono essere difese soltanto nel quadro di un nuovo ordine internazionale
E per quanto ci riguarda più da vicino nel quadro di un processo di unità dell'Europa
Al di fuori di questa dimensione noi rischiamo di avere una sinistra vecchia conservatrice e destinata ad essere sconfitta
Gli obiettivi di un riformismo globale sono necessariamente obiettivi assai ambiziosi prevenire i conflitti e promuovere la sicurezza
Sulla base di una idea di pace giusta
Che riconosca cioè i diritti dei popoli e degli individui ridurre la povertà
Così come abbiamo fatto nei nostri Paesi
Offrire a tutti l'opportunità di progresso di affermazione della propria personalità e di libertà
Il che oggi significa soprattutto diffondere la conoscenza
Espandere la democrazia
Il che può non voler dire un determinato modello di democrazia
Quello che si è affermato in Occidente e tuttavia la democrazia è un valore universale
E ogni qual volta la sinistra ha pensato che la causa del progresso della giustizia sociale potesse separarsi dalla causa democratica ha prodotto dei guasti
Io qui macerie continuano a ingombrare il nostro cammino
Difendere i diritti umani
I diritti umani civili sociali
I diritti della persona sono indivisibili
E
La destra una cultura liberali divide
Contrapponendo i diritti di libertà ai diritti sociali compito della sinistra di concepirlo i Comuni insieme non divisibile
Promuovere la convivenza etnica religiosa culturale
Sfida questa la cui complessità credo non sfugga su
Valorizzare la differenza di genere
Che è un'idea
Rispetto alla quale la sinistra ha avuto molte resistenze diciamo
Ma che si impone sempre di più come uno dei valori costitutivi
Di una società pluralistica
Difendere la natura l'ecosistema e quindi promuovere uno sviluppo sostenibile
Si tratta di un complesso di obiettivi di grande portata
Che non sono più impensabili se non in una dimensione globale
Nel senso che
In un mondo interdipendenti
Non è difficile non è possibile difendere l'ambiente in un Paese solo e molto problematico difendere i diritti sociali in un Paese solo perché la competizione globale
Dà un vantaggio competitivo ai Paesi dove i diritti sociali sono negati
E quindi io non imponiamo a tutti progressivamente oppure questo diventerà un terreno della lotta per la competizione
E paradossalmente i Paesi socialmente più avanzati diventeranno economicamente più poveri
E addio quadratura del cerchio
Nessuno di questi obiettivi oggi difendibile
Difendibile sì ma concretamente afferma abile in prospettiva diciamo fuori da una logica difensiva
Dentro una dimensione nazionale
Neppure quello della sicurezza appunto come ci ha dimostrato l'undici sette
Quali possono essere le risposte a questa sfida
Certamente è possibile che il bisogno di un governo globale sia affidato l'impegno di una o più superpotenza
Una risposta di questo tipo non sarebbe compatibile con gli ideali con l'utopia concreta di una grande forza della sinistra
Anche se è del tutto evidente che c'è una responsabilità delle grandi potenze
E tuttavia
Un grande obiettivo di una forza di sinistra è che questa responsabilità delle grandi potenze sia regolata
Da più robuste istituzioni sovranazionali
Uno dei primi grandi compiti del riformismo globale innanzitutto e riformare le istituzioni
Riformare le istituzioni per dare ad esse Poteri
Per renderle in grado di intervenire
Per farne divenire sede di decisione
A cominciare dalla principale istituzione globale che resta l'Organizzazione delle Nazioni Unite
Che vive una crisi profonda
E che tuttavia vedete in tutti i momenti di grande tensione internazionale ritrova un suo ruolo
A conferma della sua insostituibilità
Così fu con la guerra del Golfo eccetto fu voluta dagli Stati Uniti e ma fu possibile nel quadro di una decisione delle Nazioni Unite
Così fu nel Kosovo dove alla fine la soluzione della crisi fu trovata nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite altrimenti non vi sarebbe stata la soluzione
Così è oggi nel momento in cui la lotta al terrorismo internazionale
Ha trovato nella sede delle Nazioni Unite non soltanto la sua legittimità ma anche la sua organica definizione di obiettivi e di mezzi
L'ONU ha bisogno di una riforma profonda e coraggiosa non a caso questo è uno degli strumenti degli obiettivi che si pongono oggi esplicitamente le forze del progressiste democratiche sinistra
Vi è
Io ho potuto consultare nella preparazione di questa conferenza non soltanto i documenti dell'Internazionale socialista ma anche le analisi compiute in modo molto significativo avanzato nel Parlamento europeo
E devo dire per la verità che uno dei paesi che ha proposto una delle riforme più coraggiose radicale delle nazioni intestata all'Italia degli anni scorsi
Una riforma dell'ONU passa attraverso una riforma del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Il Consiglio di sicurezza è quanto la sua composizione quanto i suoi meccanismi di funzionamento
Silvio della seconda guerra mondiale
E dell'equilibrio post bellico
Cioè e l'espressione di un equilibrio mondiale che non esiste più
Tali sono i criteri della sua composizione attraverso la presenza dei come membri permanenti delle potenze vincitrici della guerra
E l'esclusione delle potenze sconfitte che oggi non corrisponde più ad un criterio di ragionevolezza
Tale il potere di veto affidato a ciascuna di queste potenze vincitrici
Che costituisce una limitazione enorme del potere delle Nazioni Unite e del suo effettivo funzionamento democratico
Fare un piccolo esempio diciamo l'ultima risoluzione dell'Assemblea delle Nazioni Unite a proposito della crisi del Medioriente è stata approvata con il voto contrario degli Stati Uniti Israele
Poi mi pare non mi ricordo bene di quali
Isola i del Pacifico
E con il voto favorevole di tutti gli altri Paesi salvo l'astensione della Gran Bretagna
E tuttavia non vale
Perché gli Stati Uniti dispongono della possibilità di impedire ma così come badate nel Kosovo non era possibile un intervento in sotto legge alle Nazioni Unite perché in quel caso la Cina disponeva della possibilità di impedirlo con un tetto
Ora un organismo regolato
Dal potere di veto
è un organismo impotente
è un forum internazionale ma difficilmente può essere la sede di decisioni se non di decisioni che maturano attraverso processi lunghe e complesse drammatici o di decisioni banali lascia principio dell'unanimità è stato superato con l'avvento delle democrazie moderne diciamo
C'era tacita di Novgorod viene citata dagli studiosi come l'esempio di un modello fondato sul principio dell'unanimità
Però quelli che non erano d'accordo li buttavano nell'albo allo scopo poi di potere adottare delle decisioni unanimi diciamo
Ma siccome non è pensabile a livello mondiale qualcuno venga buttato nel lago
Il potere di veto paralizza
Si deve pensare ad un Consiglio di sicurezza costituito sulla base di criteri diverso
Più democratici
Di rappresentanza più equilibrata tra diverse aree del mondo
Noi noi l'Italia abbiamo proposto per esempio che nel Consiglio di Sicurezza ci sia un seggio affidato all'Europa
L'ONU non tiene conto nella sua organizzazione di quel grande processo che è in corso in cui l'Europa e certamente l'esempio più avanzato ma non unico
Di riorganizzazione su base sovrannazionale
Della sovranità degli Stati
Ed è paradossale che mentre l'Europa cerca di darsi una politica estera e di sicurezza comune
Nella sede delle Nazioni Unite l'Europa torni ad essere la somma delle potenze europee
Dell'inizio del secolo
Ed è importante che in sede europea si sia
Tuttavia anche questa soluzione come dire un pezza
Rispetto alla soluzione più avanzati e matura di un'Europa che sia una anche nella sede del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Noi siamo anche convinti
Dicono perché questa è una proposta antica
L'Internazionale socialista che le Nazioni Unite debbano dotarsi di un Consiglio di Sicurezza economico
E cioè di un organo in grado di intervenire
Nelle crisi economiche con gli stessi punti che oggi ha il Consiglio di sicurezza in relazione alle crisi di carattere politico militare
Poiché siamo anche persuasi che il Consiglio di Sicurezza economico delle Nazioni Unite dovrebbe avere un ruolo di coordinamento nei confronti delle altre istituzioni sovranazionali che operano sul terreno dell'economia
A cominciare dal Fondo monetario internazionale della Banca mondiale
Che sono istituzioni largamente svincolato diciamo un controllo politico
Io non credo che debbano essere sottoposto ad un controllo politico nel senso deteriore del termine tuttavia non c'è il minimo dubbio
Che le decisioni del Fondo monetario internazionale sono decisioni che hanno un enorme effetto politico sociale
E non è ragionevole che siano sottratti ad una valutazione di questo tipo queste ore il Consiglio di Sicurezza ricco il Fondo monetario internazionale sta decidendo se concedere o no all'Argentina un grande presto internazionale
Se questo non non avverrà le conseguenze saranno non soltanto economica ma significa la destabilizzazione di un grande Paese
Con rischi per la stabilità
Dell'America Latina per la democrazia
Oltre che per le condizioni di vita di milioni di persone
Si tratta quindi di enormi decisioni politiche
Sottratti ad ogni controllo politico
Un punto di particolare importante riguarda il funzionamento la riforma della Organizzazione mondiale per il commercio
Che proprio in relazione alla liberalizzazione la circolazione delle merci e dei capitali delle persone
Che è venuto assumendo un ruolo di grandissimo rilievo nella costruzione di un ordine internazionale
Si tratta qui
Soprattutto di indicare gli obiettivi e le priorità i criteri delle decisioni che devono essere presi
L'organizzazione mondiale per il commercio può fare moltissimo in termini di lotta alla povertà
Oltre i confini di una politica di solidarietà che pure è necessario
Intendo per solidarietà alle azioni positive riduzione del debito
I programmi di cooperazione e di investimento
I programmi di lotta alla fame di lotta alle malattie
Voi sapete che nell'ultima il G otto si è avviato per esempio un programma di una qualche consistenza di lotta alle malattie di lotta all'AIDS
Ma il tema della lotta alla povertà comporta nuove regole
Del commercio internazionale
In modo particolare comporta una apertura dei mercati dei paesi più ricchi ai prodotti agricoli dei Paesi più poveri
Questo è uno degli dei punti cruciali
In secondo luogo comporta che la libertà commerciale sia condizionata dall'accettazione
Da parte di tutti della Convenzione mondiale sulla biodiversità
E cioè la tutela
Del patrimonio
Naturale e biologico dei Paesi più poveri
Che non può essere loro sottratto dalle grandi compagnie multinazionali
In quella sede si sono cominciate a condurre battaglie importa
Penso per esempio è quella taglia che ha stabilito con l'apporto determinante della posizione europea
Il diritto dei Paesi africani innanzitutto e Sudafrica produrre i farmaci anti AIDS senza pagare le Royal che le grandi società farmaceutiche multinazionali
Questo vale solo per fare un esempio diciamo se volete piccolo ma significativo di quanto la regolazione internazionale e oggi decisi e fare in modo che la globalizzazione caduca effetti di giustizia non di iniquità
Un punto di cruciali
Riguarda il rapporto tra organizzazione mondiale per il commercio e l'organizzazione mondiale del lavoro
Internazionale del lavoro
Anche per questo sarebbe utile che esistesse un Consiglio di Sicurezza economica delle Nazioni Unite
Vedete qui si pone un problema di delicatissima attualità
Vi sono in molti Paesi del mondo non esiste lo stesso standard dei diritti sociali che sistema
Non solo in termini di orari di lavoro tutela della sicurezza del lavoro ma neppure in termini di tutela del lavoro dei fanciulli dei minori
O di proibizione del lavoro dei micro
è evidente che noi siamo di fronte ad una grave disparità sotto il profilo dei diritti sociali
Ma anche ad un grande problema di competitività
Esiste un dumping sociale possibile cioè i Paesi dove è più intenso lo sfruttamento del lavoro lavoro e meno tutelato sono paesi a più basso costo del lavoro
E sono quindi paesi che possono competere con i paesi a più alta tutela del lavoro da posizioni vantaggiose
Ora naturalmente questo è vero fino a un certo punto
Perché in realtà c'è i Paesi poveri
Incidono sul commercio per esempio l'Unione europea sullo scambio con i Paesi poveri se si toglie la Cina da questo nove euro è pari all'uno e mezzo per cento del commercio europeo
In verità se si va a vedere bene
Questo tipo di dumping sociale usato soprattutto per le grandi compagnie multinazionali le quali del centro hanno le loro produzioni anche in Paesi a bassissimo costo e tutela del lavoro
Ma naturalmente queste produzioni non sono produzioni di quei Paesi sono esportati come produzione di quei Paesi
Le fabbriche di jeans del Veneto
Nel Veneto è stata una bellissima modernissima nel Veneto lo disegna l'urgenza poi lo producono in diciassette Paesi del mondo e non si sa neanche il quali sono diciamo
Ma quello è un prodotto made in Italy
Dunque
E quindi diventa una componente di riduzione del costo cresce
E non una forma di concorrenza dei paesi poco
E tuttavia in quei Paesi si attirano capitali e investimenti anche grazie ad un regime fortemente concorrenziale in termini di costo del lavoro e di tutela del lavoro
Io non credo che una questione così complessa possa essere affrontata attraverso nuove barriere di carattere tu Canale
Una questione così complessa e richiede regole
Incentivi
Trasparenza
Pensiamo a quanto ha pesato diciamo tutta la campagna contro il lavoro dei minori e la denuncia di alcune grandi compagnie multinazionali anche nella riduzione della del fatturato di queste società
Ma in modo particolare la Organizzazione internazionale del lavoro ha proposto un meccanismo di incentivi a favore dei Paesi che introducono e tutte erano i diritti sociali
Un meccanismo internazionale che favorisce le esportazioni di questi Paesi nei Paesi più ricchi
E che quindi promuove l'espansione dei diritti sociali e della tutela del lavoro
Sarebbe di fondamentale importanza che questa piattaforma fosse acquisita dall'Organizzazione mondiale per il commercio divenisse parte integrale del nuovo negoziato globale
Come vedete dunque
E discorso potrebbe continuare a lungo affrontando problemi di altre istituzioni e del loro funzionamento Banca mondiale e Fondo monetario fatto un cenno come vedete dunque una battaglia riformista che si muova su questo terreno
E che vada oltre la protesta antiglobalizzazione
Si misura con sfide molto molto complesse
Propone l'esigenza di incidere su meccanismi di funzionamento gli accordi internazionali
Di rivitalizzare strumenti che allungo sono stati puramente e semplicemente dei forum internazionali i due Paesi si incontravano discutevano tra loro diciamo
E che oggi devono diventare invece istituzioni volte a consolidare elementi di un governo globale
è passato molto tempo da quando parlare di governo mondiale sembrava una grande utopia un'utopia lontane eppure invece era una grande intuizione
Di una necessità che oggi sembra imporsi sempre di più come una necessità imprescindibile
In questo quadro io credo che terreno più immediato di un impegno nostro
Del riformismo socialista in Europa è quello volto a dare forza ad una Europa unità che possa incidere in modo significativo significativo
Nel quadro dei nuovi equilibri mondiali
Che possa diventare il soggetto di una riforma delle stesse istituzioni sovranazionali
Che possa affiancare gli Stati Uniti ed altri Paesi
Nell'assolvimento di una responsabilità globale
Il che comporta non soltanto un Europa più unita dal punto di vista politico ma anche un'Europa in grado di avere una politica estera una politica militare comune
Non esiste lo dico perché a sinistra che è stata a lungo una riluttanza rispetto a questo tema
Non esiste oggi una grande potenza globale che non sia anche una potenza militare
E la rinuncia dell'Europa esercitare un ruolo militare significa semplicemente accettare che lo eserciti soltanto gli Stati Uniti d'America
Con tutte le conseguenze che questo ha sul piano dei rapporti di forza globali e non vi assicuro non sono piccole conseguenti
Sono alquanto enorme dice
L'Europa è esattamente di fronte a questa sfida fra l'altro soltanto in questa dimensione europea
Il tema della difesa ma dell'aggiornamento del innovazione del modello sociale europeo appare un un tema concreto concretamente percorribile
Vedete che la globalizzazione
Mette in forse molte tutele sociali
E richiede uno stato sociale più moderni più flessibile
Intanto perché è cambiata l'organizzazione del lavoro all'interno dei nostri pagine
Noi abbiamo un sistema di regole di protezioni che sono figlie di un'altra organizzazione del lavoro
Noi discutiamo molto in questi giorni per esempio di fronte alle iniziative del governo di destra nel nostro Paese della giusta difesa dello Statuto dei diritti dei lavoratori
Io credo che debba essere portata avanti in modo intransigente e tuttavia
Lo Statuto dei diritti dei lavoratori è un insieme di regole che oggi tutte la una quota
Quanta del mondo del lavoro
Poco trenta per cento forse
Il che ci fa comprende
Quanto serio sia il problema che si pone dice
E cioè noi abbiamo un sistema di regole di garanzia e che sono nate in un'altra stagione epoca fordista quando quando stabilire i diritti delle fabbriche con più di quindici dipendenti è un certo significato oggi nell'epoca della individualità il lavoro diventa sempre più lavoro individuale sì nel lavoro di fabbrica dicevo distinti individuali
Cresce il lavoro parasubordinato forme nuove di lavoro autonomo Pseudo autonomo cioè noi ci rendiamo conto che abbiamo un sistema di regole di garanzie
è stato disegnato su un'altra società
E che noi dobbiamo costruire un welfare più aperto più flessibile
In grado di interpretare quel bisogno di protezione che è legato tuttavia alla nascita molto più mobile che la competizione internazionale determina una più forte mobilità economiche sociali
Innovazione tecnologica determina continuamente crisi
Nuovi inizi è una società molto più mobile quella di oggi
E noi non abbiamo non disponiamo di uno stato sociale in grado di accompagnare questa mobilità della nostra società di cui c'è bisogno ai fini di garantire più progresso e più competitività anche questo grande problema legato alla globalizzazione
E richiede risposte che vanno oltre l'orizzonte nazionale
Abbiamo dunque bisogno di Europa ne abbiamo bisogno per la sicurezza
Ne abbiamo bisogno per poter giocare un ruolo nella costruzione di un ordine mondiale
Nel quale nessuno dei Paesi europei neppure quelli più forti dell'Italia sono in grado di giocare un ruolo di primo piano da soli
Ne abbiamo bisogno per costruire le condizioni di una forte crescita economica dell'Europa
Crescita dell'economia dell'occupazione innovazione penso agli obiettivi del Consiglio europeo di Lisbona
Ne abbiamo bisogno per creare uno spazio sociale europeo che
Difendendo i valori costitutivi della nostra civiltà
Io non credo dobbiamo lasciare sradicato
E cioè appunto quella idea del rapporto fra sviluppo democrazia e diritti della persona compresi i diritti sociali tuttavia sappia aggiornare gli strumenti
Di tutela
E di protezione sociale
Che vanno piuttosto di pensati come strumenti di promozione sociale
Attraverso la promozione della conoscenza e l'accrescimento delle facoltà individuale
In fondo oggi un lavoratore che disponga di una forte professionalità di una forte cultura
E di un'adeguata capacità di aggiornamento delle sue conoscenze tecnologiche e in grado di scegliersi il padrone
E può
Vivere la mobilità sociale come una opportunità un lavoratore che non abbia questi strumenti lo vive come una tragedia come un rischio di esclusione
E
Nella società dell'informazione la differenza tra
Differenza di forza sul mercato del lavoro è sempre di più una differenza di conoscenza il che comporta un ripensamento di tutto il sistema delle protezioni sociali
In chiave più attività di formazione e di formazione permanente
Io non credo che questa Europa c'è un'Europa in grado di intervenire in questi settori in modo efficace
Possa essere l'Europa che ha le istituzioni che a oggi
Che questa Europa come è stata definita in un in un bel libro di Tommaso Padoa Schioppa forza Jenni cioè in cui ci sono i due elementi la forza ma anche una forza che e nutrita di grandi valori
Di cui è più che mai dobbiamo essere orgogliosi
Io penso che il fatto che nella Carta dei diritti fondamentali dei cittadini europeo ci sia il rifiuto della pena di morte
E riconoscimento che tutti quelli che vengono in Europa
Indipendentemente dalla loro nascita
Godono degli stessi diritti fondamentali
In un mondo nel quale non so alcuni stati americani fanno il referendum per negare i figli degli immigrati il diritto a frequentare la scuola pubblica
Io credo che questi siano tratti di civiltà
Che dobbiamo difendere
E che anche qui difenderemo soltanto in una dimensione continentale
E non all'interno di ciascun paese isolatamente
Ma questa Europa ha bisogno di un salto di qualità sotto il profilo istituzionale e politico
La stessa vicenda dell'euro
Impone
Che si vada a forme più stringente di coordinamento delle politiche economiche e di accrescimento del potere politico europeo
La strategia dell'allargamento dell'Europa che si potrebbe definire anche come riunificazione dell'Europa
Che è una strategia necessaria mette tuttavia radicalmente in crisi
Le istituzioni e i meccanismi di funzionamento dell'Europa ristretta che abbiamo conosciuto
Il diritto di veto in Europa o a quindici o persino la banalità di un sistema nel quale ogni paese ha il suo commissario e quelli grandi mi hanno due io in Europa trenta diventano insostenibili
Del tutto evidenti diciamo che
L'Europa trenta o avrà più forti istituzioni comuni oppure diventerà una sorta di Assemblea generale dove ci si incontra una volta ogni tanto e al massimo una grande area di libero scambio
Quale modello di evoluzione questo è un tema attualissimo si va verso il Consiglio europeo di lacche
Verso decisioni importanti che riguardano che toccano il modo Cruciani il futuro delle istituzioni europee
La capacità dell'Europa appunto di essere un grande soggetto
Qui diciamo
L'Europa ha giocato un ruolo sia pure tardivo una tragedia balcanica ma alla fine determinante
L'Europa sta giocando un ruolo nella costruzione di un rapporto con l'estero e con la Russia
L'Europa cerca di giocare un ruolo anche nel Medio Oriente
Affermando una propria funzione nella ricerca di una soluzione pacifica di quella crisi
Una funzione che può essere di grandissima importanza per il futuro
Perché forse dobbiamo pensare ad una Unione Europea che non sia soltanto l'Europa d'altro canto abbiamo riconosciuto anche la Turchia ha diritto di essere il Paese candidato
E forse non è assurdo pensare che domani
La prospettiva della pace possa aprire anche a Israele ad uno Stato palestinese la possibilità di un rapporto più stretto anche istituzionale con l'Europa
C'è ma dobbiamo pensare l'Europa come un grande soggetto in questa parte del mondo
Di un'azione politica di un compito di stabilizzazione di allargamento dei confini democratici anche oltre i confini geografici dell'Europa
Ma questa Europa lo ripeto ha bisogno di istituzioni più forti
Che soprattutto accresca
Il ruolo delle istituzioni comuni l'Europa è una complessa architettura dice
Esistono riusciamo tre tipi di istituzione
Esistere il Parlamento
Parlamento europeo non ha il compito di formare governi o di dare la fiducia al governo
Però ha compiti importanti di controllo di rappresentanza
Di decisione su alcune questioni di Indirizzo soprattutto
Esiste la commissione che è una sorta di governo europeo
Che opera su tutte le materie che sono comunitarie sono comuni
Esiste poi il Consiglio che la riunione dei governi europei
Ora non c'è dubbio che lasse di politica istituzionale dell'Europa
Debba puntare molto di più diciamo sul rafforzamento del rapporto Parlamento Commissione parlamento eletto dai cittadini europei
Commissione sempre di più governo dell'Europa
Attraverso una cessione di sovranità da parte dei governi nazionali
E io credo che si debba sostenere coraggiosamente l'idea di un'Europa federazione di Stati
Che somigli in prospettiva ad un grande Stato federale
Moneta unica difesa unica politica estera unica
Sono elementi costitutivi di una visione federalista del futuro dell'Europa che è l'unica condizione
Perché l'Europa possa giocare fino in fondo il suo ruolo della costruzione di un nuovo ordine mondiale
Certo dire questo diciamo nel momento in cui
Abbiamo un governo che
Diciamo
Sembra allontanarci dall'Europa ragioni così meschine sì diciamo diciamo qui in altre sedi lo diciamo ma che prima di entrare sì sì alla conferenza può sembrare un obiettivo utopistico ma non lo credo anch'io credo che questa è una necessità
Dell'Europa del nostro Paese
E certamente una delle massime responsabilità diciamo della classe dirigente che oggi c'è nel nostro Paese è quella di
Mettere liberali mente nell'Italia ai margini dell'euro laddove la politica degli anni scorsi
Con la scelta coraggiosa di essere nell'euro col risanamento che fu necessario per questo ma anche con le responsabilità che ci assumemmo in Albania nel Kosovo insomma l'Italia era tornato ad essere un Paese protagonista di questo processo
Al punto che dopo moltissimi anni aveva avuto il riconoscimento della guida della Commissione europea
Oggi l'Italia appare come un peso diciamo
Sono costretti quei poveretti diciamo che non invidio che oggi hanno il compito di presiedere il Consiglio europeo estenuanti negoziati tra il ministro Castelli altri improbabili soggetti di questo genere
Che vogliono sottrarre diciamo il nostro Paese agli accordi in materia di giustizia e di lotta alla criminalità altre cose di questo genere per ragioni difficilmente commentati sa se non
Ricorrendo a parole che non è garbato dire in questa sede
Comunque questo è il grande problema vita di questo nostro Paese che è al tempo stesso diciamo fondatore dell'Europa anche
Che ancora una parte non piccola della sua opinione pubblica della sua classe dirigente che ha
Per la retorica europeista e perfetta dice Carla coerenza europeista molto
Anche perché
Arroccata a difesa di interessi ristretti di natura corporativa
O addirittura condizionata da interessi non confessabili
Ma
Torniamo al tema diciamo
L'obiettivo nostro nostro del socialismo europeo
è o dovrebbe essere quello di essere forza guida di un processo coraggioso di unificazione politica superando con maggiore determinazione anche il peso che pure
Lo stesso socialismo europeo vive diciamo del condizionamento delle diverse tradizioni nazionali
Anche nella sede del Partito socialista europeo naturalmente diciamo
Gli inglesi sono
Un po'meno determinati sul terreno di unificazione politica dell'Europa altri sono sono un po'di più riflesso delle diverse tradizioni politiche nazionali agisce anche se però il Partito del socialismo europeo rappresenta indubbiamente l'esperienza più avanzata di costruzione di un grande partito sovranazionale
Che ha oramai una sua tradizione che ha delle sedi politiche periodiche di discussione di consultazione decisione congressuale ecco
E che a mio giudizio ha contribuito non poco ad una evoluzione in senso di un operista delle classi dirigenti europee
Ora non c'è dubbio per esempio che gruppo dirigente oggi della Gran Bretagna che si riunisce intorno a Toni Blair è senza alcun dubbio
Il gruppo dirigente più europeista che abbia mai avuto la Gran Bretagna
Anche se naturalmente anche loro vivono di condizionamento di un'opinione pubblica ancora in parte euroscettica e tuttavia vedete difficile pensare
Ad un primo ministro britannico che dice dobbiamo andare nell'Euro
Senza tenere conto che alle spalle di questi uccelli esperienza oramai lunga di un partito socialista europeo che discute elabora
Che che fa vivere insieme una classe dirigente
Anche in questa abitudine a discutere insieme
E a funzionare come un unico organismo politico
è una straordinaria scuola di una nuova classe dirigente Partito socialista europeo ventuno partiti membri quattordici partiti associati che sono i partiti dei paesi che sono candidati ad entrare nell'Unione
I quali già fanno parte da tempo di fatto del lavoro del Partito socialista europeo
Ed è oggi indubbiamente
Uno dei più grandi movimenti politici dell'Europa il più grande partito per numero di iscritti
Il Partito Popolare Europeo che è diventato altro ascolto una specie di confederazione delle forze di centro destra
Ha avuto più voti nelle ultime elezioni europee però mia considerare che a questa somma appunto si raggiunge giungendo vita i conservatori inglesi a Forza Italia partiti che hanno hanno ben poco a che fare con la tradizione del popolarismo europeo è stata fatta una operazione
Di allargamento dei confini e di trasformazione del Partito Popolare Europeo in una sorta di confederazione delle forze di centrodestra
Io non penso che i socialisti europei debbono fare la stessa cosa però senza dubbio esiste il problema di un allargamento dei confini
Del socialismo europeo e del socialismo internazionale
Anche l'Internazionale socialista
Che è una grande organizzazione raccoglie cioè partiti e movimenti di cento trenta Paesi al mondo e che da questo punto di vista di gran lunga la più grande organizzazione internazionale dice
Che esista
E che ha visto nel corso degli ultimi anni allargarsi considerevolmente i suoi confini
Sia perché tanti paesi sono stati di conquistati alla democrazia sono nati i partiti che si spiegano gli ideali del socialismo
Sia perché si sono aperti i confini delle porte dell'Internazionale socialista anche partiti e movimenti come io ricordavo che non hanno
Una materici socialista
Tra i partner tra i membri consultivo i membri osservatori noi ormai andiamo all'MPA del della Mingolla tutto African National Congress
Al partito già nata dal dell'India che detto così sembra poco diciamo ma è uno dei più grandi partiti che l'ingaggio di un Paese che ha circa un miliardo di abitanti
E nello stesso tempo non c'è dubbio che l'Internazionale socialista viene sviluppando un proprio dialogo
Assai intenso in due direzioni fondamentali uno e il dialogo con i democratici americani
Che ha avuto negli anni scorsi una forte accelerazione
Anche per l'impulso che vi ha dato quello che rimane secondo me una delle più grandi personalità politiche che negli Stati Uniti negli ultimi trent'anni vi siano stati CeBIT finto
Il quale indubbiamente è stato il primo grande leader democratico americano che ha avviato un dialogo con la sinistra
Un dialogo non soltanto di tipo statale tipo politico-culturale
Noi stessi abbiamo partecipato a questo dialogo i ricordi che io promossi l'incontro di Firenze dal titolo global governance che era uno degli appuntamenti di questo dialogo diciamo
Che ebbe tuttavia un merito perché mentre gli appuntamenti precedenti erano avvenuti tra i democratici americani e alcuni partiti socialisti europei
In particolare i laburisti inglesi diciamo
Io chiesi che a questo dialogo partecipassero i principali partiti socialisti europei
Anche per sottrarlo a tutti gli equivoci circa la terza via
Che finivano per dividere il socialismo europeo
Io non credo che l'obiettivo debba essere quella di dividere il socialismo semmai di portare il socialismo europeo a discutere con altri
E così fu perché all'incontro di Firenze parteciparono cioè sospetto
Cioè anche diciamo quelle forze socialiste dell'asse franco tedesco che si cercava di contrapporre diciamo socialismo continentale più conservatori ad un socialismo britannico più innovativo
Io credo che questo tipo di distinzione sia abbastanza artificiosa che credo che sia stato importante avviare un dialogo che comprendesse queste forze
Su un altro versante socialismo europeo aperto un canale di comunicazione con l'ultimo grande partito comunista che c'è nel mondo
Partito comunista cinese
Che è un partito impegnato in un grande processo di trasformazione della Cina
Certamente è un partito che è ancora fortemente condizionato da una visione centralistica e autoritaria diciamo
Che in Cina esistono seri problemi dal punto di vista della democrazia e dei diritti umani anche se sarebbe sbagliato considerare la realtà ferma anche sotto questo profilo e tuttavia un processo di evoluzione deve essere accompagnato e incalzato diciamo da da una sinistra democratica che sappiamo essere esigente sotto il profilo della democrazia e dei diritti umani ma anche tenga conto che quella quella grande forza è un interlocutore fondamentale difficile pensare diciamo ad un nuovo equilibrio mondiale senza dialogare con la città
Poi lo fa Bush quindi siamo alla fine la sinistra rischia semplicemente di perdere il treno ma per la verità noi ci siamo arrivati prima ecco
E debbo dire anche appunto cercando di di interpretare una realtà grande tumultuosa e suggestiva persino trasformazione sono stato recentemente in Cina ho avuto l'occasione diciamo di
Tornare ad essere in contatto con una realtà che sicuramente uno dei dei grandi laboratori del mondo che cambia insomma forse non tutti in Europa si rendono conto che cosa sta accadendo ragioni diciamo
Alla periferia di Shanghai e con è sorta una città diciamo che conta insomma venticinque grattacieli più alti di quelli più alti che sono gli Stati Uniti
Cosa che è abbastanza trascinante come segno di una modernizzazione impetuosa
Ecco
Io credo quindi che
Sia sbagliato lo dico francamente
Guardare al movimento socialista come a qualcosa di invecchiato di oramai inutile
Tutti noi vediamo anche i limiti di questo movimento
In modo particolare il limite maggiore di questo movimento il mio giudizio è
Nell'essere ancora largamente punto d'incontro
Più che organizzazione
Di non essere in grado di entrare in rapporto con l'opinione pubblica internazionale
Cosa di cui mi sarebbe enormemente bisogno lo so qualche giorno fa nel vivo di questa crisi drammatica l'Internazionale socialista si era unita a Santo Domingo e anche approvato dei documenti indubbiamente interessanti ma chi se n'è accorto
Ecco questa ancora questo limite il limite di visibilità di un'azione politica internazionale
Perché ancora la politica fatica enormemente a forzare i confini degli Stati nazionali
E molto la dimensione globale è vissuta come dimensione di dialogo di confronto culturale
Più che come dimensione di azione politica di decisione di organizzazione di una battaglia e di un movimento che vada oltre i confini nazionali
E questo io penso è il vero terreno su cui si dovrà lavorare negli anni che verrà
E cioè fare in modo che
Questi movimenti politici internazionali siano in grado di porsi obiettivi comuni
Non soltanto nei documenti
Ma obiettivi in grado di condizionare le scelte dei singoli governi nazionali almeno quelli dove ci siamo noi dice c'è la sinistra
E obiettivi in grado di essere sostenuti da forti movimenti di opinione
E di lotta di carattere internazionale
Ancora è troppo limitata adesso l'esperienza di uno sciopero europeo
Con l'esperienza di una giornata di mobilitazione che sia internazionale non esclusivamente all'interno di un singolo Paese
Anche se in questo tanti movimenti giovanili ci sono avanguardia dice
Noi oramai viviamo alle prese con una generazione che è abituata ad andare al di là dei confini nazionali
Eletto io trovo sbagliato che si vada si venga dalla Germania a Genova per per per tirare bombe molotov Fo per mettere a soqquadro la città c'
Ma il fatto che si sente il bisogno di venire dalla Germania a Genova fare una manifestazione un fatto positivo
Spetta a noi fare in modo che queste manifestazioni siano utili si svolgano pacificamente
Ma io credo che il fatto in un mondo in cui i capitali le merci e i lavoratori
Superano i confini anche la politica deve abituarsi a superare i confini
E deve vivere grandi esperienze comuni
E allora a questo movimento di giovani noi dobbiamo dare la risposta di una politica matura in grado di farsi carico dei bisogni reali che essi esprimo non rifiutato
Ma di collocarli dentro una prospettiva ambizioso e coraggioso
Vedete io ho finito di chiedo scusa sono stato anche lungo perché volte non è facile diciamo muoversi però volevo dire
Credo di avere comunicato almeno la convinzione non so se se questa convinzione si trasmette diciamo ma la mia convinzione che è esattamente su questo piano che noi ci giochiamo anche l'attualità della sinistra nel rapporto con una nuova generazione e che noi abbiamo vissuto in questi anni un grande paradosso cioè che la sinistra che ha predicato l'internazionalismo come sua bandiera
Nel momento in cui il capitale ha realizzato l'internazionalismo
Si è trovata spiazzata
Senza strumenti e senza parole
è un grande paradosso
Perché in realtà noi viviamo in quel mondo senza confini questo sarà uno che e noi di cui cantavamo nei nostri inni e nelle nostre canzoni
Adesso il problema della sinistra è quello di superare questo effetto di spaesamento e di sapere interpretare il suo nuovo ruolo in questo mondo senza confini
Perché per quanto diciamo le cose siano radicalmente cambiate quello che vediamo ogni giorno dimostra che mondo sarà senza confini
Ma sempre bisogno di quei valori di libertà di uguaglianza di solidarietà
Di cui la sinistra è portatrice e senza i quali la globalizzazione produce ingiustizie che tragedia
Penso che la cronaca di questi giorni ha riportato
Su nel terreno dell'attualità
Questi i nostri valori che spetta a noi costruire risposte che sappiano essere appunto convincenti appassionante grazie
Grazie piazze Massimo penso che possiamo come adesso cerca di approfittare della disponibilità di Massimo attenersi ancora un poco ci approfittare e quindi è giusto che sia e che colpisce quindi possiamo procedere con il nostro metodo di una domanda comando solo a rapidità Cynthia che domande in modo tale da dar la possibilità poi la replica da parte ma prego
Questo
Ma
Sì buona sera
A proposito di riformismi in Italia diciamo esiste
Un riformismo antecedente a questo sul quale diciamo alcuni tendono a voler mettere cappello alti invece vogliono parlarne anche il segretario nuovo segretario diessino ha parlato in un'intervista al foglio due settimane fa sto parlando del e del primo riformismo che craxiano e sto parlando diciamo del de uno dei problemi di del riformismo italiano
Degli errori che al tale altalenanti hanno percorso la sinistra italiana che sia fatta tutto il male possibile io lo sto oggi a dire
Chi aveva ragione o che aveva torto ma dico anche che è giusto discuterne perché ad esempio mi è capitato di parlare con gli esponenti politici nazionali anche dell'attuale partito dei DS
Diciamo si tende a non voler discutere sul passato invece secondo me
Sul a chi come me non ha mai trovato in quei due partiti una esposte esaustiva perché condivideva la politica italiana di uno e la politica estera dell'altro
Vorrei invece che oggi si desse si desse una risposta poi dico volevo di un'altra cosa velocemente sui movimenti perché penso che sia uno dei dei fa dei fattori nuovi della politica italiana questi momenti iniziano a Seattle
Grazie io voglio ripetere le parole che disse Giuliano Amato in questa sede e al primo convegno Dio benedica i movimenti però i movimenti sono la cosa la politica un'altra però è anche grazie a questi movimenti se è stato possibile
Dare queste medicine che IG o grazie anche a questi movimenti che al G otto sono stati affrontati alcuni problemi o se questi movimenti non ci fossero stati magari la sinistra tradizionale noi sinistra tradizionale diciamo non avremmo voluto o dare risposte esaustive e poi io direi che in tutta la sinistra tradizionale di oggi io appartengo ai Verdi siano identiche nei DS che
Dice Sydney vede dei DS in tutta Rifondazione Comunista c'è una parte che ancora oggi c'ha un anti americanismo viscerale che è preoccupante secondo me perché io non condivido il modello di sviluppo americano
E lo combatto però incontro condividerlo un conto e avere un antipatico realismo viscerale che si disperde ispirava in alcune frange la marcia della pace
E Perugia Assisi dico solo in alcune frange insomma
Basta grazie prego
Buonasera a tutti mi presenti sano Giuliana in pace se non architetta ha meno di trent'anni
Dico tutto il testo perché ho preso appunti da una sentenza non sono ancora e non è giusto chiedere due cose perché mi manca un passaggio
Nell'analisi Ricci per stiam parlando per il quale le tirano ferito Gabanelli canali che tre nazioni italiani degli Stati vicini ridotte nella coltura pone genetica globali
E parliamo di due veste una liberista l'integralista e Papania nella sinistra italiana la sinistra radicale e i riferimenti a no global magia ottanta ci siamo caduti in mano
Siccome la ventinove anni siccome tutti i nemici erano Angelina ma siccome le manganellate io no staccano altrove però come si Annona mi manca secondo nato c'è una destra inanellate prenderai prenderle non è come se fosse no capitano dove l'altra cosa dire no connesse per niente però insomma racconti vissuti
Cale e ha chiuso a questa sera per la ringrazio una sintesi sono anche Chiarante a me è servito a molto
Ma dare una risposta ai giovani ma forse i giovani qualche risposta già non ce l'hanno puntano in Olanda
E e ritornando all'ultimo problema di visibilità della sovranazionale nella politica mi sembra che ci sia un problema di comunicazione un po'a tutti i livelli
Boh punto di domanda io sono cattolica frequentò il prime che se ne missionari ben dieci anni tutti questi discorsi nel terzo è un Mundo tenda nel Nordest und nel di tutto questo viene chiamato a cultura della mondanità
E penso che queste tra binomio cultura demanialità sia una in modo molto bello che superi il termine inglobano globali dalle globalizzazione
E parla di intercultura ed è una cultura che ascolta prima di tutto l'altro e si pone in confronto per cercare risposte comuni
Massa grazie
Primo
E c'era
è in buona sera volevo chiederle il mento alle a
E dunque l'articolo diciotto dello stop dei lavoratori
è qui da un po'di tempo chi sta parlando di una revisione per i censimenti giusta causa ecco volevo sapere come cosa ne pensa e poi per quanto riguarda la creazione di strutture sovrannazionali
Volevo chiederle se secondo lei in prospettiva si poteva arrivare a una riduzione del potere diciamo così dei partiti nazionali
Prego signora
Ma io collegandomi al discorso che ha fatto la ventinovenne primetime
Io dichiaro subito che ho settantasei anni e il mio intervento può essere considerato forse un po'provocatorio ma giuro che non vuole essere questo vuole proprio parlare fra noi ecco vuole parlare tra noi e stare delle critiche fra noi allora quello che mi pareva di poter dire alla fine di questa bellissimo intervento perché Chiappetta degli orizzonti straordinari sulla globalizzazione
Di di tutte queste varie opportunità che ci sono ad ampio respiro AN
Però io mi domando a livello nostro piccolino ma che possiamo capire noi direttamente
Solo se si è mancato un po'di spiegare
E la stessa cosa più che sta persino giovedì scorso cioè
Quel discorso che Blair ha saputo fare ai suoi dicendo io per voi posso fare questo queste queste questo
Voi non si stati capaci di passare questa comunicazione agli altri perché ancora adesso noi non siamo molto sicuri di quel o che è il il partito riformista i DS di adesso collegati con gli altri o non collegati non si sa
Riusciranno veramente a darci perché nel nostro piccolo di tutti i giorni noi abbiamo un enorme bisogno di comunicazione e questa comunicazione secondo me è abbastanza Carrey carente scusate
Grazie conosceva
Io vorrei chiedere
Moscova ascoltato con moltissima attenzione
Approvo molti temi che sono stati affrontati
Non non si è parlato della giustizia
Mi chiedevo questo se la giustizia la legalità può essere una componente importante del riformismo
Perché
Mille mi collego un attimo al discorso un discorso economico il mercato
Di riformismo accetta l'economia di mercato
L'accetta in quanto il mercato fornisce indubbiamente delle risposte tempestive ed importanti
Formulate da consumato il mercato consente anche un efficiente allocazione delle risorse missione
Però la illegalità
La corruzione non è che in un certo modo bloccano il sistema di mercato cioè quando l'imprenditore cioè quando c'è una gara d'appalto e l'imprenditore che si aggiudica l'appalto non è il più bravo a produrre quello che il più efficiente ma colui che ha le amicizie giuste le conoscenze giuste
Ecco che allora il meccanismo di mercato si inceppa non realizza l'allocazione efficiente delle risorse
Allora
Penso che
Un contenuto nuovo del riformismo posso anche essere questo cioè la diffusione della legalità
Che è nell'interesse di tutti del consumatore che ottiene beni e servizi
Pagandoli meno
Pagando meno tasse perché poi se lo Stato e inefficiente nel nel momento in cui affida l'appalto evidentemente poi questi inefficienza la paga il contribuente
Infatti lo slogan una mi notasse
Non l'ho neanche tanto così divulgato dalle destre fa pagare meno tasse ma modo migliore ridurre la corruzione ecco quindi la mia domanda era questa cioè se nella riformismo
Può a vere una momento importante la ricerca della legalità la diffusione della legalità grazie
Sì innanzitutto la ringrazio per il quadro molto chiaro che ci ha fornito questa sera
E in questo quadro emerge che il punto centrale per alla gestione del processo di globalizzazione e la riforma delle istituzioni internazionali una riforma diciamo dall'alto che pur necessaria appare molto lunga e complessa
Ma in attesa di istituzioni più efficienti e più efficaci come possibile stimolare ed ottenere una riforma dal basso in quei Paesi dove oggi non c'è la giustizia sociale non c'è la democrazia e non c'è quindi lo sviluppo economico grazie
Prego signora
Questo termine globalizzazione infine di sentirlo da quando è nato mi sembra il vello d'oro
Almeno mi fa pensare dell'odore o perché nasce all'interno di una competizione appunto globale che io non credo di aggiungere enfasi dicendo planetaria perché in origine dovevano partecipare a questo processo economico dove di culturale non c'era assolutamente niente le grandi potenze ed icastica ed il teste grandi potenze le multinazionali
Ora il discorso non è cambiato per niente in fondo la presentazione e l'articolazione di questa dinamica globalizzare anche è la stessa si è che la faccia la destra che la faccia la sinistra
Bisogna accettare una allora chi è che potrà sopravvivere per quanto riguarda noi Paesi occidentali sviluppati super meccanici quelli che sono molto bravi quindi come nella storia del degli argonauti alla conquista del vello Toro gli Argonauti radon certamente ero i migliori gli altri soccombere hanno
E per quanto riguarda le altre popolazioni beh insomma si devono adattare devono fare i lavori sottopagati perché in Veneto per esempio
Cito l'esempio che ha fatto lei producevano già abbastanza devono pronte per di più se tu non rientrano nella competizione a costo poi magari di accantonare la produzione perché non si sa dove diavolo mandare la e quindi il discorso non cambia ma non si potrebbe chiedo io progettare un qualcosa che sia un pochino più umano
Dove effettivamente si fa un discorso di cultura globale tenendo conto delle popolazioni che ne fruiscono
C'è un discorso umano perché il disumani gli azionisti sembra quasi scontata io ne sono sgomenta grazie
Buona sera volevo chiederle cosa ne pensa della Tobin tax
Chiarissimo
Prego
Si poteva essere molto vorrei anch'io la questione è questa ad un livello teorico dal suo discorso emerge anche una cosa che potremmo chiamare una crisi dell'idea del relativismo culturale
In qualche modo litiga cioè che certi valori
Debbano essere in qualche modo considerati universale al di là delle differenze
Perché i presidenti nuovo ordine mondiale mi sembra che il punto critico sia proprio questo
Fermo restando che credo che i temi affrontati sono
Essenziali perché si possa rileggere un po'quella che la situazione politica non solo a livello nazionale ma quello mondiale per la sinistra diciamo io ho solo delle perplessità di questo tipo
Cioè se tutta l'operazione che si sta facendo anche attraverso questa organizzazione Italianieuropei
Non tenga conto di una necessità sicuramente importante che è quella di fare in modo che Lessico
Fondamentale ed è fondamentale di ciò che deve essere difformi ISMU del futuro
E non si tenga conto invece delle gambe perché poi quindi il partito sostanzialmente perché io ho partecipato a l'ultimo congresso
E ed effettivamente ho trovato situazioni raccapriccianti dal punto di vista della cosiddetta cultura del riformismo all'interno dell'intero partito le poiché il corpo vitale fondamentale su cui poter costruire questo nuovo Lessico
E lo spazio entro cui far passare questo lessico quindi questa operazione potrebbe essere un'operazione utile importante
Ma tanto per capirsi un'operazione che parte dall'alto e che non tiene conto invece che o questo discorso passo a livello capillare alle all'interno dei luoghi
Reali della sinistra quindi le sezioni o altrimenti rischiamo di fare un'operazione di tipo elitaria intellettualmente interessante che sicuramente porterà ad un discorso con la signora che mi precedeva poneva come problema non solo di comunicazione
Ma un problema di ride edificazione di quella che la storia
Delle persone reali che rappresento la sinistra riformista italiana
Grazie non vedo altri iscritto prego allora
Se però avevo un paio di questioni da porre ho seguito abbastanza attenta mentre l'intervento è una prima questione dubbio prego preventivamente mi è sorto nel suo durante il discorso si parla di una di una diversificazione appunto tra il Partito Popolare Europeo e quello Partito socialista europeo noi in Italia vediamo un caso che teoricamente potrebbe essere un po'anomalo il caso dell'Ulivo e che comunque politicamente lo dobbiamo portare avanti
Una piccola dello citazione appunto in prospettiva futura Vannucci l'azione politica su come agire appunto
E non contesto europeo così dove ci sono appunto la sinistra abbastanza radicata nel Partito socialista europeo il Partito popolare europeo che difendere Francia
Conservatrici
Un altro discorso riguardo in generale anche al riformismo a quello che ho potuto leggere anche sulla rivista del suo intervento
Come portare questo messaggio a livello proprio di messaggio alla base del partito io vengo da una realtà tetti verso da quella cittadina vengo dalla realtà del Sud del centro Italia comunque
In cui si vive ma sezione di paese di una città di trenta mila abitanti in cui si vive suddivisi suddivisione dei prettamente personalistica
E non politiche etiche e in cui comunque la politica ha difficoltà ad entrare nelle sezioni negli organi dirigenti
Come avvicinare queste due realtà eccome comunque far capire che bisogna iniziare a fare politica davvero riportare la politica tra la gente al tridente la destra se continuiamo tutti quanti a guardare le commedie le telenovelas della televisione F la società continua a vedere di queste cose penso che questa destra continuerà sempre a vincere grazie
Comunque potessero ancora due Pro allora siamo d'accordo gli ultimi due iscritti poi chiudiamo con una preghiera dell'estrema rapidità da parte vostra prego gli altro per cortesia si avvicini
Sì rapidissimo
Approfittavo nella presenza l'onorevole D'Alema per esprimere diciamo un un disagio chiedere un parere a proposito sono anch'io
Gli altri trent'anni con una ragazza che ha parlato in precedenza e mi vedo molto pochi di questa età in sala oggi questa zona prima fonte di disagio nel senso che
Si coglie una mancanza totale per lo meno nel mio settore negli ambienti in generale di una cultura politica forse a livello anche i ragazzi
Piuttosto giovani manca proprio la passione politica e poi quello che porta penso nel tempo a creare i presupposti per cambiare ha di fatto la scelta dalle basi
Questo il disagio che sento quello che chiedo come parere se esistono i presupposti perché questo possa cambiare e se sì come magari con un modello tipo quello francese in cui la politica diventa appunto qualcosa che può essere insegnata
All'università o poco dopo insomma qualcosa crei conoscenza storia della politica in Italia
La partecipazione dei lavoratori a livello di imprecisioni sia mi sembra che sia previsto anche all'articolo quarantasei della Costituzione italiana
Su questo tema in maniera sintomatica rilievi arrivano i governi di centrodestra e poi scompare dall'agenda è successo anche adesso nel dibattito del libro bianco di Maroni
Può essere un tema
Proprio del riformismo italiano
Sì
Grazie io cercherò di dare delle risposte puntuali
In qualche caso diciamo rinviando sottraendomi perché io io non sono affatto contrario ad una riflessione anche storiche sulle la sinistra italiana diverse momenti l'abbiamo anche avviata
Sono ho dei dubbi su una riflessione storica nei termini di chi aveva torto di che aveva ragione Sondrio
Anche perché credo che ci dobbiamo incontrare
Ciascuno mantenendo con l'orgoglio di ciò che è stato io personalmente credo di avere dato un contributo a creare lo spirito dell'incontrarsi perché
Quando ebbe l'incarico di costituire il governo del Paese chiamati a farne parte Giuliano Amato
Però adesso non c'è il minimo dubbio che Giuliano Amato sia stato il più stretto collaboratore di Bettino Craxi in un'epoca in cui io ero segretario nazionale della FGCI al fianco di Enrico Berlinguer
La mia decisione di chiamare Amato a far parte del governo vorrei precisare non era un atto autocritico
Cioè io penso che a quell'epoca la diciamo non non mi vergogno delle mie ragioni diciamo mi è chiaro oggi anche quali erano i limiti della nostra esperienza politica anche gli errori che abbiamo compiuto ne è stato chiesto ad Amato di farsi l'autocritica
Ecco io credo che se noi concepiamo la ricostruzione della sinistra come
L'attribuzione dei torti e delle ragioni degli anni Settanta degli anni ottanta e gli anni Novanta credo che non ne verremmo capo penso che ognuno debba potervi partecipare contro l'orgoglio di ciò che è stato né a sperare che partecipino molti che non sono stati nulla che altrimenti diciamo che sarà una che che è la condizione anche perché quelli che non sono stati nulla sono Giovanni diciamo è la condizione perché questa operazione abbia successo
Che naturalmente non significa che non si debba anche fare una riflessione sulla storia sul sugli errori sui difetti su su
Questa riflessione certamente necessario noi vogliamo promuovere un grande convegno sulle trasformazione societaria negli anni novanta
Che può anche essere l'occasione per avviare con serietà scientifica diciamo questa riflessione
Proseguo nell'ordine grosso modo ma io ho parlato della sinistra radicale c'ho parlato del del movimento dei giovani no global dal punto di vista di di un'altra sinistra cioè di una sinistra punto riformista come dice il titolo questa nostra conversazione
Per dire io parato del movimento dei giovani che non confondo perché io penso che è sbagliato fare l'errore di confondere il movimento dei giovani con Casarini Agnoletto
Anche perché quelli sono miei coetanei penso francamente
Onestamente
All'interno di un fatto eh
Beh no Agnoletto cioè all'età mia proprio anziché uno di più Agnoletto Casarini forse due di meno
No
Comunque avalliamo ci chiaro dal punto di vista della generazione politica
So
è un simpatico esponente di di Rifondazione Comunista col quale discuto diciamo ma non non lo posso confondere con movimento bijou
Poi discutere abbiamo diversi punti di vista noi lo rispettiamo aspettiamo talmente che l'abbiamo anche nominato consulente del governo quando c'eravamo noi verso gli altri hanno tolto diceva massimo di Rispetto però
Io credo che questo movimento abbia ho cercato di spiegarlo porti con sé un nocciolo forte di di verità di di problema il compito della sinistra e dare una risposta se ci riesce a questi problemi poi mi è stato detto ma i giovani hanno anche le risposte sì
Alcuni diciamo alcuni hanno le loro risposte adesso non entro nel merito del io dico che siccome questo movimento è a mio giudizio l'emergere di un grandissimo problema di democrazia di padronanza del proprio destino di fronte alla globalizzazione
Noi dobbiamo cercare di dare delle risposte
Che non non sono soltanto le risposte del volontariato perché quelle risposte ci sono io so benissimo che questo movimento per esempio si compone almeno in parte di ragazze e ragazzi che attraverso le organizzazioni non governative danno le loro risposte senso che costruiscono la solidarietà verso i Paesi più poveri
Costruiscono sono stati protagonisti anche in circostanze difficilissime drammatiche penso
Al contributo che il volontariato italiano ha dato nei Balcani
Anche un contributo
Purtroppo
Comportato il prezzo della vita breve ricordo quel gruppo di ragazze e ragazzi qualcuno lo conoscevo diciamo che caddero con l'aereo
E che rappresentavano proprio il fior fiore di questo movimento della solidarietà qui ci sono certamente sono le domande sono le risposte ma la politica deve dare delle risposte più impegnative diciamo che vanno oltre
L'esperienza pure significativa della solidarietà eccetera risposta delle della politica e istituzioni in grado di garantire uno sviluppo più equilibrato è quello di costruire delle molto capacità di governare la globalizzazione di governare il mondo secondo obiettivi di giustizia e di solidarietà così come siamo riusciti a fare non sempre ma in qualche caso all'interno dei singoli stati nazionali
Io
è stato posto un problema relativo
Alle riforme dall'alto dal basso sì è giusto
Io non credo che il lo scenario che io ho descritto se uno scenario così lontano utopistico son tutti i temi all'ordine del giorno del
Nel dibattito internazionale
I temi della costruzione europea sono all'ordine del giorno del prossimo Consiglio europeo Lucky non è un tema futuribile diciamo
Il tema della riforma dell'ONU è anche su un tema all'ordine del giorno anche se assai contrastato diciamo
Quindi no non ho parlato di di cose che siano fuori dall'agenda politica certo sono obiettivi non semplice da raggiungere ma sono
Obiettivi concreti diciamo parliamo di utopie concrete cioè raggiungibili di questioni che sono al centro del dibattito del confronto su cui manca che lo dico autocriticamente una informazione è una spinta dell'opinione pubblica
Ma queste questioni sono lì non sono campate in aria
Non c'è dubbio che questo non toglie che noi dobbiamo sostenere incoraggiare quei movimenti che dal basso si battono per affermare giustizia sociale per combattere lo sfruttamento in fondo la globalizzazione
Porta con sé non voglio essere ottimista come Carlo Marx Federico Engels pensavo che hanno scritto la più appassionata esaltazione della globalizzazione capitalistica che la letteratura di tutti i tempi conservi rispetto
Ma non c'è dubbio che è vero
è vero che con la globalizzazione si espande la produzione industriale anche in Paesi che erano Paesi agricoli e questo avviene attraverso forme di sfruttamento bestiale persino del lavoro dei bambini tu questo è vero
Ma è anche vero che attraverso questo processo con innanzitutto
Aumenta l'impoverimento relativo cioè la distanza tra ricchi e poveri ma non l'impoverimento assoluto
Io questo vorrei che ci fosse chiaro
Cioè non è che nei paesi dove è adesso i bambini lavorano per fare i jeans o per cucire i palloni prima
Stavano bene diciamo e adesso stanno male perché era arrivato alla fabbrica ecco vorrei che questo ci fosse chiaro ecco
E sia pure
In fondo anche lo sviluppo del capitalismo d'Europa si accompagnò a fenomeni bestiale di sfruttamento del lavoro minorile del lavoro delle donne diciamo tutti ricordiamo le descrizioni diciamo di del capitalismo nei suoi albori
Però è anche vero che attraverso questo poi nacquero i sindacati partiti le lotte dei diritti
E progressivamente
Questo capitalismo fu umanizzato attraverso la lotta ecco quindi lo sviluppo capitalistico produce anche il suo antagonista storico fra i lavoratori
Ora io non credo che questo significa che ci si deve affidare in modo deterministico al fatto che la globalizzazione produrrà anche suo gli anticorpi
Però penso che noi dobbiamo lavorare per fare in modo che questo accada per sostenere quei movimenti
Abbiamo anche fatto lo abbiamo fatto anche con ho fatto una grande campagna mondiale contro lo sfruttamento del lavoro dei dei fanciulli diceva che ha avuto anche un effetto non è stato soltanto un fatto di propaganda
Accentuato le forme di controllo al sviluppato forme di boicottaggio verso le grandi multinazionali che era stato accertato che sfruttavano questo tipo di di lavoro insomma
Questa lotta avuto persino i suoi eroi tutti ricorderete del bambino pachistano che fu ucciso ha conosciuto verso i grandi momenti di mobilitazione cioè anche qui qualcosa è cominciato anche dal basso
Non è soltanto la descrizione di un pacchetto di riforme da fare dall'alto ci sono anche dei movimenti che dal basso
Hanno cominciato a porre questi problemi e ripeto non sono soltanto i movimenti di contestazione della globalizzazione sono anche movimenti che via via si sono posti obiettivi concreti
E che hanno anche ottenuto qualche risultato uno di questi obiettivi concreti e la Tobin tax
Tobin tax è una forma di tassazione dei movimenti di capitali a Brenno
Oggi noi siamo però è tecnicamente anche assai complesso che ci sono diversi economisti che ritengono che sia abbastanza illusorio realizzare questa forma di controllo di tassazione nel modo in cui il la si propone quindi è un tema noi abbiamo proposto questo abbiamo presentato proposte di legge perché l'Italia si faccia promotrice di questo in sede internazionale nostra posizione favorevole
Poi però si discute molto circa le modalità tecniche in cui realizzare questo perché siccome è molto difficile esercitare un controllo sui movimenti di capitali a livello internazionale
Il rischio è che la Tobin tax si eserciti soltanto sull'attività degli investitori istituzionali cioè quelli più controllate
Che sono poi quelli che respinge 'sti scorre risparmio della povera gente
Il rischio cioè che diventi una nuova iniquità questo rischio esiste dobbiamo sapere chi siamo cioè in definitiva poi si applichi soltanto alle attività dei fondi pensione delle banche del risparmio gestito controllabile
Mentre una grande parte di questo movimento di capitali sfugge ad una possibilità di controllo e quindi di tassazione però insomma adesso il problema alle soldi la delle modalità tecniche in cui si può esercitare
Io credo che questa è un esigenza fondamentalmente giusta cioè noi non possiamo consentirci un mondo nel quale siccome l'unico fattore controllabile il lavoro la tassazione si esercita solo sul lavoro
Perché sempre di più e il lavoro l'oggetto quasi unico della tassazione che il capitale oramai un bene immateriale incontrollabile si sposta schiacciando con tasto di un computer arrivederci diciamo
Perché è chiaro che in questo modo si produce una iniquità enorme
Insostenibile perché peso della fiscalità si scarica sul solo fattore della produzione perché le imprese impresa devono essere tassate sempre meno perché se no se ne vanno
All'estero i capitali non si possono detassare gli unici che possono essere tassati siamo noi cioè i lavoratori dipendenti su cui si esercita
O comunque i lavoratori anche autonomia ormai nel nostro Paese su cui si esercita tutto il peso della fiscalità
Quindi la Tobin tax è un obiettivo giusto
Ripeto lo dicono la sua non è non sono un tecnico non voglio pur sapendo che c'è un discussione a livello tecnico sul modo migliore di esercitare questo questa pressione fiscale sui movimenti di capitali però l'obiettivo che giusto
Sull'articolo diciotto non dirò nulla io credo che noi non possiamo cancellare l'articolo diciotto
L'articolo diciotto cioè intanto non è vero che in Italia siano proibiti licenziamenti dei lavorato
Sì so licenziamenti collettivi anche individuali
Siamo uno dei pochi uno dei paesi in cui la la mobilità mobile la mobilità in uscita la grande industria un dato costante hanno per anni non è che tutto è bloccato
Io trovo che il problema più serio della disparità del quadro giuridico
Ho accennato al fatto che noi siamo in una situazione in cui il diritti esigibili dei lavoratori sono molto molto diversi
Secondo il fatto che lavoro nella pubblica amministrazione della grande azienda nella piccola azienda o che abbiano un contratto libero professionale magari per fare le pulizie ecco
Noi oramai viviamo una giungla dei rapporti di lavoro è una giungla dei diritti che divide il mondo del lavoro e questo mi preoccupa
Ma non credo che questo problema non si risolve cancellando
Il diritto alla giusta causa che fu pensato non per irrigidire il mercato del lavoro ma per impedire il licenziamento per rappresaglia politica e sindacale parliamoci chiaro perché poi questa era la ragione copie ex
è un diritto di libertà è un diritto democratico
Non è un elemento di rigidità del mercato del lavoro è un diritto di libertà individuale quello a non essere licenziati per ragioni politiche o sindacali cosa che avveniva nel nostro Paese
Che ed è stato a lungo uno strumento di pressione sui lavoratori
Io credo che una sinistra moderna dovrebbe porsi il problema di scrivere
Un nuovo statuto di tutti i lavoratori
Sapendo naturalmente la organizzazione cioè la tutela dei i diritti del lavoro oggi devono tenere conto
Di una realtà molto più articolata e complessa rispetto al passato ma credo che questo dovrebbe essere un grande obiettivo ma non credo che
Una nuova Carta dei diritti di tutti i lavoratori la si possa cominciare a scrivere consentendo il licenziamento politico diciamo perché questo non mi sembrerebbe francamente un buon inizio
I partiti nazionali si io credo che il destino dei partiti sia quello di diventare i partiti transnazionali
E di ritrovare in questa chiave anche il loro senso cercato di dirlo
Io non credo che i partiti nazionali abbiano un grandissimo potere per lo meno non ce l'hanno non non ne hanno molto nel nostro Paese Shockwave
Nostro Paese i partiti escono da una drammatica crisi hanno visto ridursi notevolmente il loro potere c'erano dopo avere liquidato il potere dei partiti siamo trovati con Berlusconi qualcuno comincia avere un po'di nostalgica diciamo comunque sono
Volle proseguendo diciamo seguendo il filo delle domande che io ho annotato dice
Sono del tutto d'accordo sul fatto che la legalità
è un valore
Fondamentale della convivenza non solo al fine del funzionamento del mercato anche diciamo
Ci sono molti paesi in cui la legalità è un valore condiviso
C'era un divide la destra e la sinistra
Noi ci troviamo nella disgraziata situazione per cui in Italia non è così però vorrei precisare questa è una disgrazia italiana diciamo
Molti paesi la legalità è un valore condiviso
Francamente di viene è un valore che è presidiato dall'insieme delle forze politiche di un Paese
Da noi non è così
Questo è un problema non è così ma non da ora e non è soltanto pure riguarda Berlusconi tremanti antico che richiederebbe forse una riflessione su cos'è l'Italia su che cos'è una parte della borghesia italiana sarebbe lungo e non lo possiamo fare
Però condivido che il tema della legalità è un tema cruciale io di colla legalità
Poi
Starei attento a fare coincidere il valore della legalità con la difesa di un determinato potere dello Stato e un grande rispetto per la magistratura però di fronte ai temi della giustizia ho sempre cercato di mettermi dal punto di vista del cittadino
Cioè il il pur
Cittadino noi abbiamo un dibattito sulla giustizia che molto spesso dominato invece da tre grandi categorie i giudici gli avvocati degli imputati
Tanzi sono al governo ha descritti diciamo hanno un peso particolare però credo che
Credo credo tuttavia che il dibattito sulla giustizia dovrebbe Venere più presente il punto di vista del cittadino
Che è diverso spetta a quello del giudice dell'avvocato dell'imputato
Per il cittadino la giustizia anzitutto è una garanzia una tutte è un grande servizio che dovrebbe funzionare
Dobbiamo stare attenti perché se la sinistra non tiene fermo questo punto di vista rischia di regalare dei consensi a Berlusconi
Perché quando lui attacca i giudici Luís pensa a certi giudici e a determinate ragioni ma c'è anche quel cittadino che attende magari da un tribunale da sei anni che li diano una carta perché deve fare un'adozione eccetera
Che finisce per simpatizzare per ragioni del tutto diverse
Con Berlusconi
Quindi stiamo attenti perché la sinistra deve guardare ai temi della giustizia dal punto di vista dei cittadini massimo rispetto verso i giudici
Verso gli avvocati che anche verso gli imputati che hanno diritti e le loro garanzie e tutele però il punto di vista di una grande forza avessero del cittadino che è diverso rispetto a questi tre
Io ho trovato molto suggestivo l'idea ma non si potrebbe progettare qualcosa di più umano rispetto ad una competizione che disumani sa se
Ma appunto questo comporta che si possa progetta
Il problema è che
Se il mondo è dominato dalle regole del mercato non si può progettare nulla
Ci si deve soltanto adeguarsi
Per potere progettare bisogna che ci siano delle istituzioni delle regole dei valori condivisi loro si può cominciare a progettare
E
Io a me non piace l'espressione il relativismo culturale
Io credo alla moltiplicità delle culture
E al fatto che le culture debbano convivere in modo creativo in modo positivo
Ma non mi piace il relativismo culturale perché confine con il relativismo etico la molteplicità delle culture derive secondo me portare enucleare dei valori universale
In un mondo diciamo in cui appunto l'economia globale la comunicazione globale ne abbiamo bisogno di valori universale
Perché che il
Il relativismo culturale
Significa che per esempio per tornare a un esempio di cui si è parlato in un grande Paese come la Cina vedono MTV come da noi
Hanno la classifica asiatica diciamo dei telai pareti ma vedono la la stessa televisione che abbiamo noi
E però il relativismo culturale dice che non hanno libere elezioni dice alla fine
Il relativismo culturale non è la difesa delle culture descrizioni e la difesa nel senso peggiore dei particolarismi
Allora io dico in un mondo nel quale oramai la comunicazione tra le culture sempre più aperto aperta noi abbiamo bisogno di alcuni valori universali la libertà e i diritti umani sono valori universali
Non è più accettabile che ci si nasconda dietro una particolarità culturale per opprimere per esempio i diritti della donna
Non è accettabile
E questo credo che debba essere uno dei principi intorno a cui si unifica il mondo del riconoscimento che esistono dei valori universali che vanno difesi ovunque
E che la comunità internazionale deve difendere e che sono persino più forti della sovranità degli Stati entro limiti ovviamente ragionevoli ecco
E cioè che quando ci si trova di fronte ad una sistematica violazione di questi valori per esempio dei diritti umani bisogna intervenire
E si devono creare istituzioni che prestino questi valori come per esempio il Tribunale penale internazionale un modo di
Affermare l'universalità di un valore la persona i suoi diritti la vita umana e anche di creare un'istituzione che diciamo e volta punire la violazione di questi principi di questi diritti
Insomma questo il mio punto di vista e credo che sia importante appunto
Battersi per questo se no noi rischiamo di prenderci il peggio della omologazione e di difendere invece i particolarismi nel senso più negativo
Lei ci sono state delle domande più squisitamente politiche diciamo io penso io non credo la politica si insegna la politica si insegna anche però la passione politica non si se diciamo io sono meno pessimista sui giovani
Sui giovani più giovani diciamo convissuto in questi giorni come tanti genitori diciamo l'esperienza del solo molta diffidenza naturalmente
Come tutti i cento delle autogestioni delle occupazioni su devo dire la verità che sono rimasto piuttosto colpito ma quelli sono i sedicenni lo solitamente sono rimasto colpito non soltanto dal fatto che abbiano fatto l'autogestione all'occupazione sto era loro diritto anche una certa simpatia verso le parole d'ordine in questo caso
Ma direi per la serietà con cui l'hanno fatto
Per la
Fatto che insomma
Hanno discusso di cose importanti hanno invitato anche delle persone serie dentro questo sasso scuola mia figlia l'ho vista in curiosità di libri che se gli avessi detto io di leggere quei libri avrebbe
Mi avrebbe giustamente mandata a quel paese ma siccome gliele ha detto il di capetto dell'assemblea studentesca diciamo che però che io è un ragazzo informa corso
Curioso
Almeno se suggerisce di leggere quei libri
Ecco devo dire la verità io ho avuto indirettamente il con il contatto con un Faenza sassate attraverso i figli poi sono i contatti che toccano di più
Con un mondo di ragazzi che mi è sembrato in movimento
Con delle idee e non banalmente impegnato nella ginnastica dell'agitazione dell'occupazione
Dopodiché la passione politica appunto non non si insegna e contagiosa però fortunatamente
Poi su questa base nascono le curiosità ed è bene leggere i libri diciamo
Poi una volta c'erano i partiti e vengono ultima cosa io naturalmente qui è stato detto ma il partito ma l'Ulivo no
L'Ulivo è la forma originale in cui si organizzato il centrosinistra in Italia
D'altro canto la sinistra del centrosinistra in ogni paese d'Europa è organizzato in un modo originale
Cioè francesi sono i socialisti però non è che sono al governo da soli cioè la gauche plurielle ha cioè un'alleanza di partiti comunisti e cioè
Salvo l'esperienza inglese dove c'è un un su cioè il bipartitismo sostanzialmente anche in Inghilterra non è proprio bipartitismo tanto è vero che Blair cerca di di mettersi in relazione con i liberal democratici
Ma insomma in generale in tutti i Paesi la sinistra è dentro coalizione
Di centro sinistra qui l'Ulivo è la forma italiana di questa coalizione cioè tre abbastanza anomala perché l'Ulivo si è creato un po'tra le le macerie di un vecchio sistema politico per cui noi abbiamo sono
Due partiti che sono tutti e due del socialismo europeo abbiamo due o tre partiti che sono nel Partito Popolare di cui uno Forza Italia e l'altro sono i popolari quindi quanto di più diverso si possa immaginare quindi
Non c'è dubbio che tutta la realtà politica italiana è una realtà
Abbastanza anomala
Che è il frutto di una lunga e drammatica crisi di una realtà che si deve pensare ancora in movimento
Però io penso che l'Ulivo debba continuare ad essere un protagonista di questo movimento
Protagonista non transeunte cioè perché intorno al simbolo dell'Ulivo si è costruita una convergenza di forze riformiste di forze democratiche che ha rappresentato un valore molto importante
In un momento difficile della storia del nostro Paese
L'importante è che l'Ulivo abbia un rapporto con il socialismo europeo questo rapporto tra Ulivo cioè meno però siamo noi quindi io credo che sia importante che questo rapporto si un rapporto solido e robusto
Anche perché appunto siccome come ho spiegato molto difficile un riformismo non paese solo è importante che il riformismo italiano si mantenga in contatto con le forze riformiste europee tanto più oggi che siamo all'opposizione e siamo all'opposizione di un governo che rischia di metterci ai margini dell'Europa
Sull'Ulivo voglio dire solo questo sul partito partito sentito nono non ho creato la Fondazione Italianieuropei insieme ad altri innanzitutto generato per sostituirla al partito
Nella mia attività si esaurisce faccio anche i comizi e manifestazioni su questo
Però io sento il bisogno di affiancare al lavoro del partito un lavoro di ricerca di elaborazione dei vivi la rivista i liberi Lele
Di cui si avverte bisogno e che il partito nel suo seno non riesce più fare e forse anche ragionevole che non faccia più
Tutto questo che noi facciamo è utile se ci sono molti giovani che compra nostra rivista ne traggono stimoli
No no ma non è un fatto commerciale
Per andare nel partito ma badate parliamoci chiaro diciamo no è qual è lo scopo più alto che noi ci proponiamo non è quello di organizzare dei temi pomeridiani
è quello di fornire argomenti idee sollecitazioni a molte persone perché poi si impegnino nella lotta politica
Perché siamo convinti che più la sinistra si alimenta di idee di stimoli e meno si divide per ragioni
Posti e più invece si impegna intorno a obiettivi elevati solo questo è il nostro obiettivo ecco
Che quindi ripeto questo non è alternativo alla costruzione di un partito però il supporto
Come avviene in diversi Paesi europei dove e anche negli Stati Uniti d'America dove l'attività politica a alle spalle istituzioni culturali
Molto più robuste perché noi siamo ancora gracili ma io spero che cresca e poi noi abbiamo possono attivare una rete di istituzioni culturali della sinistra questa Casa della cultura per esempio per l'esempio di una collaborazione
Come noi collaboriamo con la casa cerchiamo di estendere una rete di cooperazioni
Per dare vita ad una rete di centri di cultura politica che possa sostenere alimentare rimotivare l'azione della sinistra italiana che ha bisogno non solo della pratica
Che è essenziale diciamo ma ha bisogno anche di qualche idea di qualche finestra sul mondo noi nel nostro piccolo cerchiamo di aprirne grazie
Grazie a voi