Un'analisi del conflitto tra Israeliani e Palestinesi. Il dibattito giornalistico, sviluppato sul Corrire della Sera, tra Piero Ostellino e Sergio Romano relativo alle origini della guerra in Israele. La politica di Sharon e le manifestazioni di antisemitismo che si sono verificate in Europa

Radio radicale il Corriere della Sera è stato protagonista è stato teatro di un lo Go e articolato dibattito tra due editorialisti dello quotidiano l'ambasciatore Sergio Romano e Piero Ostellino già direttore del Corriere della Sera attualmente appunto come dicevamo opinionista dello stesso quotidiano abbiamo i nostri microfoni proprio Piero Ostellino Piero netto articolo non tu hai mai detto hai fatto notare che tracciando un ponte scrivendo un po'la storia di questo conflitto ormai storico tra israeliani palestinesi come fossero stati sempre gli arabi palestinesi al mondo i momenti decisivi in qualche modo a non accettare la presenza di uno sta
Il vicino Oriente l'ambasciatore Romano nel suo lungo e altrettanto lunga articolato intervento qualche giorno dopo due giorni dopo il lo ha però detto però Israele non ha mai i saputo comprendere appieno che da quelle guerre scontro tra israeliani palestinesi è nato un anno
La nazione la Palestina tu che cosa rispondi anzitutto l'argomentazione dall'ambasciatore Romano ma innanzitutto mi pare che Romano abbia perfettamente ragione cioè nei campi profughi soprattutto da parte di coloro i quali avevano lasciato allora quindi cinque anni fa
Territorio dove poi è nato lo Stato di Israele che volano stantia di ritornare sui territori che hanno abbandonato
E poi i giovani che sono nati e cresciuti io a loro volta si sono forgiati ad un'ideologia di tipo allestimenti appunto tra virgolette cioè prendendo coscienza della necessità e dell'esistenza di essere un popolo di avere uno stato
Quindi l'ambasciatore Romano a semplicemente per iscritto
La situazione chi
Avevo descritto in termini molto generali dalla parte ma non dalla parte nel senso che si è schierato da quella parte ma guardandola da dentro il campo profughi e quindi di e che sotto questo profilo l'articolo dell'ambasciatore la Malossini integra totalmente con il mio senza essere peraltro in contraddizione come sottolinea lo stesso ambasciatore
Io ero tu hai detto nel tuo articolo
Sono degli arabi e palestinesi hanno sempre rifiutato la presenza
Ebraica presente densa dello Stato di Israele cioè spiegaci e cioè allora non hanno accettato la spartizione della Palestina allora non erano ancora un popolo erano dei signori che vivevano lì Marsotto prima l'Impero ottomano e sotto il mandato inglese poi
E quindi non era un uno Stato non osano nemmeno coscienza di essere un popolo
Non hanno accettato perché in realtà non sono stati loro i palestinesi e non accettare ma sono stati i Paesi arabi non gettare
Che hanno aggredito Israele perché fino a che tutto perché hanno considerato Israele un corpo estraneo dal punto di vista diciamo così religioso
In mezzo ad un mare di musulmani in secondo luogo perché non hanno accettato Israele in quanto una democrazia
Tre loro in grande maggioranza operano totalità non sono paesi democratici in terzo luogo infine perché i tre era in qualche modo l'avanguardia della cultura occidentale perché i premi che sono andati a fondare i tre erano prevalentemente degli ebrei che arrivavano dall'Europa e quindi queste tre componenti hanno fatto sì che i Paesi arabi non volessero accettare questo ma c'è una ragione invece anche interno ai Paesi arabi e cioè i Paesi arabi non accettavano Israele perché era una minoranza che rivendicava il diritto di avere un proprio Stato e contemporaneamente hanno fatto di tutto per evitare che nascesse lo Stato palestinese
Anche perché i palestinesi erano una minoranza che rivendicava un proprio Stato che ad un certo punto avrebbe rivendicato proprio stato nazionale a questo punto se i Paesi arabi avessero accettato sia Israele che la prospettiva della nascita di un paese di uno Stato paletti avrebbero dovuto rispondere alle altre minoranze che stanno al loro interno che avrebbero potuto rivendicare ugualmente una propria autonomia una propria indipendenza cioè in altri termini il rifiuto di Israele è stato speculare al fatto che hanno fatto di tutto perché non nascesse lo Stato palestinese e hanno mantenuto i cosiddetti profughi nei campi profughi proprio perché alimentassero l'animosità nei confronti di bene ma non potessero diventare Stato perché è dal mille novecentoquarantasette quando c'è stata la spartizione el quarantotto quando è nato Israele che è stata la prima guerra
Mille novecento sessantasette quei territori dove doveva nascere lo Stato palestinese sono stati umano della Giordania e dell'Egitto perché la Giordania ed Egitto non hanno fatto nulla per costruire lo Stato di Israele ai palestinesi corda impostano i palestinesi lo Stato di Palestina scusa allo Stato palestinese lo Stato palestinese in Palestina della parte di Palestina divisa perché perché fatta che avevano confiscato a quel territorio l'avevano confiscato per te ne sono loro tanto è vero che nel settembre
Nel novecentosettanta quando i paletti nei
Ci sono in qualche modo ribellati a questa situazione Hussein con il suo esercito chiamata qui molti ecco Piero ci queste ragioni che in qualche modo sano spinto storicamente gli arabi a rifiutare la presenza dello Stato di Israele ci sono tutte
Campo quando tuttora ma in qualche misura da parte dei Paesi arabi esistano attenuando perché nel frattempo c'è stato un processo di secolarizzazione di modernizzazione dei Paesi arabi che capiscono di avere tutto l'Inter
Dei rapporti pacifici
Che tutto con il mondo occidentale che potrebbero al di
Forti anche dal punto di vista economico commerciale
Non logico eccetera Inter proficui anche con Israele cioè è cambiata anche la situazione nel frattempo però che cosa è successo
è successo che i palestinesi come dice Romano hanno preso coscienza di essere un popolo
Loro stato
Meritano questa conflittualità dei palestinesi nei confronti veneta ragioni antioccidentali
Penso alla Siria penso all'Iran penso all'Iraq cioè Paesi che fondamentalmente continuano avere un atteggiamento fortemente anti occidentale quindi fortemente anche delle il regalo che riforniscono di armi e fomentano la conflittualità dei palestinesi nei confronti di Israele
Però la stragrande maggioranza dei paesi a radio per lo meno quelli che hanno già avuto una posizione un Governo fondamentalmente moderati come la Giordania let it ed altri
Probabilmente favorevoli ad una composizione del conflitto anti sono senz'altro favorevoli
Ad una composizione del conflitto ma sono anche loro prudenti perché ho con questa quindi sorgente del terrorismo temono di essere da per stabilizzati all'Oriente ecco si potrebbe dire però ti dà Ulla
Il mondo arabo c'est c'è questa tendenza sviluppata questa tendenza più moderata e contemporaneamente però se anche sviluppata una preoccupante tendenza fondamentalista estremista e nel campo Israele
Lì non si accetta molto facilmente l'esistenza dello Stato palestinese sì su questo non ci sono dubbi perché se vogliamo essere
E lei ha commesso degli errori almeno dal mio punto di la politica degli insediamenti cioè a mio avviso è una politica sbagliata perché in
Dei coloni israeliani sul territorio dove dovrebbe in lo Stato palestinese evidentemente complica la vita
Crea
Che comprenda anche una parte di questi territori sulla par Bibbia e quindi per motivi per legge religioso a cui esce ulteriormente il conflitto di civiltà chiamiamolo così dei confronti dei palestinesi cioè rende difficile perché in questa posizione si sono resi interprete Sharon nella terrorizzati
Palestinese lui
Esclusa Iva ed
Esclude che in questo momento Israele non abbia il diritto di lievi differenze di fronte allo stillicidio di attentati che l'hanno percorsa cioè non è la guerra di Sharon la guerra
E le di fronte ad una insorgenza ed una violenza terroristica che poi Sharon utilizzi questa guerra anche per negare
Le possibilità delle gerarchie di uno Stato palestinese se questo fa parte della politica di Sharon che io personalmente non condivido ecco quindi mi pare di capire da un lato questo dall'altro lato però appunto come dicevamo c'è che nel campo
Rabbo si è sviluppata quella tendenza moderata se sul parla però anche una pericolosissima e forte tendenza fondamentalista estremiste e tutto ciò complica maledettamente l'intera questione e tutto ciò complica maledettamente la la questione per il semplice fatto che
Come dire sul tavolo per adesso ci sono solo le di se non ci sono le cose che possono dire cioè questi Paesi di fondamentalismo islamico e l'insorgenza del terrorismo islamico un po'in tutto il mondo ha fatto sì che si è radicalizzato e una situazione che poteva e composta individuando quelli che potevano e le cose che uniscono
Tenersi piuttosto che sottolineare le cose che dividono
E sono tante anche le cose che li uniscono come sono tante anche le cose che uniscono i due popoli due storie sono tante anche perché entrambi sono come dire palestinesi tra virgolette anche gli ebrei sono palestinesi e poi non solo ci sono delle possibilità
Tra le due comunità nell'interesse dei tiepido che pure si tratta di individuare
Aree di trasformare una sorta come dire di contratto fra le due comunità si potrebbe dire che la vecchia utopia la vecchia politica di un certo distacco Rabin peraltro che alla quale io aggiungerei appunto questo che io l'ho scritto oggi su un fondo sul così
Che si tratta di col dire costituire una sorta di confederazione leggera insomma che si fondi su uno Statuto non solo della convive che è quello che auspica tutto il mondo ma anche uno Statuto della cooperazione allora le due parti palestinesi israeliani dovrebbero individuare quali sono gli interessi comuni lasciando da parte gli aspetti religiosi strategici politici e via di seguito
Ti chiedono e che continueranno a dividerli però secondo me ci sono degli interessi di carattere economico e sociale sui quali si può trovare un'intesa è sulla base di questo intento a costituire una sorta appunto di Confederazione leggera
O di patto di cooperazione chiamiamolo come lo vogliamo di un contratto se mi privatistico che consenta ai due popoli dicono di
Sue le cose che sono a vantaggio di entrambi cioè si tratta di sottolineare
Ma le cose non sono come detto The uno scarto di fantasia da parte
Matica diplomazia americana
E invece si continua anche da parte nostra a proporre conta se internazionali mettendo attorno al tavolo
Chiede di persone facendo del marketing politico invece che fare una un lavoro diplomatico serve ma questo è un difetto della nostra diplomazia
Se quella europea ma anche quelle italiana che sogna sempre
Che in Italia ci si chiede ad un tavolo della pace e dica la sua parola non si è mai seduto al tavolo della pace si facesse il sedersi su sei seduta dopo aver fatto delle guerre sbagliate
Ha mai avuto la parola perché non ce l'ha mai avuta Zanchi Piero
Rapidamente e però anche l'altro lato del dilemma e gli effetti del conflitto tra israeliani e palestinesi diciamo così sulla nostra culture innanzitutto c'è un pericolo di antisemitismo
Con i nostri Paesi di democrazia europee si sta nascendo sta facendo magari per delle ragioni nobili perché si pensi percepiscono i palestinesi come la parte debole rispetto a una parte forte e io
Questo momento sta facendo un'operazione di carattere militare però queste ragioni nobili vengono immediatamente sconfessate
Dall'insorgenza di una forma di antisemitismo che non significa
Diritto di criticare la politica di Israele questo mi sembra una cosa scontata più è abbiamo tutti il diritto di criticare la politica di Israele ma un conto è criticare la politica di Israele è un conto
Dire che sono gli ebrei
Circondano la Chiesa della Natività che sono gli ebrei che fanno la guerra interna tratto questo continuo uso del concetto Stato ebraico anche questo è un pochino discutibile diciamo una
è una enorme lo Stato ebraico c'è un milione e mezzo di arabi che sono arabi israeliani su quattro ci sono sei milioni di abitanti quattro milioni e mezzo sono ebrei un milione e mezzo sono arabi
Appunto che è una democrazia che sono integrati questa democrazia e che fanno di questo Paese non un paese ebraico cioè lo Stato degli ebrei
Ma fanno gli umori di un Paese in cui ci sono anche degli altri delle altre religioni che convivono pacificamente non solo ma ci sono delle forze politiche dialettica tra di loro chi è favorevole all'interessamento che conserva visto nell'ultima seduta della Knesset il Parlamento il durissimo confronto tra le posizioni Ceroni quelle del Meretz partito io con la sinistra laica io vorrei che la stessa cosa cadesse dalla parte palestinese o dalla parte dei paesi a ecco perché
Israele ovviamente l'osservanza di tutti i diritti umani sacrosanto sarebbe altrettanto sacrosanto richiedere
Ebbene palestinese altrettanto laddove dove i diritti umani sono infinitamente più sacrificati talento in uno stato di guerra nel quale si trova perennemente
Da cinquant'anni a questa parte è inevitabile purtroppo anche se non è ovviamente giustificabile
Che vi siano anche i diritti umani però al all'interno di una cornice democratica dove ci sono migliaia milioni di persone che condannano questo queste violazioni quando ci sono dall'altra parte invece ci sono le violazioni nessuno che alza
Denunciarle condannarle quindi la differente a Porta a Porta ecco ti volevo chiedere Illy insorgenza
L'antisemitismo e c'è anche un grosso pericolo che in qualche modo le polarizzazioni ore lentamente notificazioni sul conflitto israelo palestinese a no la cosiddetta questione dello scontro fra le civiltà una sorta di fondamentali
Età su questo mondo mi rifiuto di pensarlo anche perché come dire quello che accade nel nostro Paese
Cioè queste manifestazioni in cui emergono appunto delle forti tendenze antisemite sono il frutto più della stupidità che di altro cioè pare di scontro di civiltà vorrebbe riconoscere a questa gente un carattere di civiltà e invece non ce l'hanno cioè non sono una civiltà alternativa sono la stupidità contro una situazione deprecabile condannabile che addolora tutti e che tutti pensiamo che debba essere risolta quindi come dire contrapporsi agli stupidi diventa difficile perché gli argomenti anzi
La la come dire la saggezza dice di non litigare mai con uno stupido se non si finisce con l'apparire stupidi
E quindi cerchiamo di evitare di ripiegare con gli stupidi lasciamo che siano stupidi validi ringraziamo ringraziamo Piero Ostellino già direttore del Corriere Della Sera pone ascolto come sempre da Radio radicale