"La difesa dei diritti civili" - organizzato dall'Associazione Giustizia e Libertà (presso la Sala Regione Lazio)

Io intanto
Voglio ringraziare tutti
Partecipanti che ha raccolto l'invito dell'associazione Giustizia e Libertà organizzare quest'incontro odierno su sulla difesa dei diritti civili
Titolo che abbiamo dato prima e dopo l'undici settembre
Nel ringraziare tutti in particolare voglio ringraziare
La nostra cara amica madame
Sì benzedrina e che
Ciò lavorato della sua presenza insieme con lei affronteremo questo
Tema fondamentali questo tema così importante qual è quella oggi della difesa dei diritti umani dei diritti fondamentali come la base delle del vivere civile che è la base anche dello sviluppo anche della democrazia nei nostri i nostri Paesi occidentali
E più in generale nel mondo
Madame è qui presente perché è stata
Candidata anche al Premio Sakharov due mila e uno e soprattutto è impegnata su questo tema fondamentale dei diritti pagando in prima persona
Queste sue battaglie non sappiamo che vediamo registriamo in questo periodo che spesso sono le donne
Principalmente sono impegnate su questo fronte sono un po'l'avanguardia questo è un fatto che ci deve far riflettere
Nel momento in cui spesso sono le donne ancora oggi che
Vivono in condizione
Di emarginazione vivono vediamo
Adesso questo momento guardiamo siamo a guardare anche le condizioni in cui si trovano le donne in Afghanistan ma più in generale con il mondo dove c'è una mancanza di diritti poi sono le donne che pagheranno in prima persona questa situazione di disagio quindi ecco ringraziamo e per noi è un onore a vere
Qui in questa giornata
La nostra amica SIPEM benzedrina eh riconfermiamo il nostro impegno a fare in modo che nelle sue battaglie lo possiamo essere al suo fianco anche nel prossimo futuro in modo che possiamo essere di aiuto
Noi questa abbiamo organizzato questa giornata qui alla sede del Consiglio regionale del Lazio
Doveva essere presente il Vicepresidente annunciata la sua bene speriamo che arriverà qui l'onorevole Renzo Carella ma è in viaggio speriamo che il traffico non gli impedisca di venire
Inoltre questa giornata ricordavo è stato promosso dall'associazione Giustizia e Libertà il nome è tutto un programma
è un'associazione formata da giovani principalmente da ragazzi e ragazze ma anche da meno giovani vedo qui sia diciamo anziani vero affianca anche l'onorevole Imposimato eccolo io lo chiamo giovane ma insomma
Non è più giovane
E soprattutto questa associazione deve fare un po'onora questo titolo così
Così importante così prestigioso che rappresenta una parte importante diciamo democrazia diciamo italiana
è un'associazione che si prefigge di dare una risposta ai diritti fondamentali delle persone che più soffrono di più sono in difficoltà quindi a partire dai bambini che sono soli abbandonati a partire dalle donne che vi è una situazione di emarginazione a partire dagli immigrati
Che vivono ancora una condizione forte di di emarginazione e per questo promuove iniziative sul piano culturale sul piano dell'educazione sul piano dell'informazione
E soprattutto aperto degli sportelli gratuiti in cui si dà assistenza sia legale amministrativa
Adesso ne ha aperto uno qui al centro di Roma un altro a Tor Bella Monaca un altro e a Bagni di Tivoli un altro si avvita spinaci insomma si cerca come si dice di passare dalle parole ai fatti perché molto spesso nel nostro Paese
Si enunciano i problemi però poi c'è una difficoltà di mettere in campo iniziative concrete io mi auguro appunto questa associazione come sta cercando di fare corsi di passare poi via ha un lavoro concreto fatto di di un lavoro giornaliero
Quindi ecco questo è un po'
Il senso di questa nostra iniziativa
A cui partecipano anche c'è Anna Bozzo qui la dottoressa Anna Bozzo che è docente di storia della civiltà arabo
Islamica della terza Università di Roma poi alla mia sinistra come ricordavo prima l'onorevole Ferdinando Imposimato che oltre il sessanta senatori è stato anche giudice della corte costituzionale e poi corte di cassazione poi
Abbiamo l'onorevole De Poli che deputato del Parlamento europeo conosciamo tutti le battaglie che ho portato avanti in questi anni su questo tema fondamentale sui diritti umani
Viene proprio da questa ultima sua battaglia che lo ha visto
Impegnato anche su altri fronti internazionali e poi l'UE avrà modo
Di
Presentarci un po'il lavoro e l'impegno che sta approfondendo su questi temi
Inoltre dovrà venire Emanuele Macaluso ma credo poi vedremo chiude c'ho avuto un problema poi ci racconterà meglio tutta l'onorevole Ferdinando Imposimato
E poi c'è Mariella Gramaglia che deve anche lei impegnata su un'altra iniziativa dell'Unicef o altro è però anche lei ha detto che ci avrebbe raggiunta
Ecco io mi fermo qui al do subito la parola alla dottoressa la professoressa
Grazie
Ringraziamo
Senz'altro Matteo Amati dell'associazione giustizia libertà per aver ringrazio per aver raccolto l'idea che io e il giudice Imposimato abbiamo avuto di approfittare della presenza in Europa dissi MS Brindisi per invitarla a Roma a un incontro con
Almeno virtualmente con i rappresentanti della società civile italiana e conigli alcuni membri
Le associazioni dei
In difesa dei diritti umani fra l'altro qui presente c'è anche una presentante del di Amnesty International che saluto e che
Spero appunto
Punto sia
Non sa rendere conto di quanto Amnesty a seguito negli ultimi anni anche se in tono piuttosto
Piuttosto dimesso ha seguito però fondamentalmente e sostanzialmente la situazione
In Tunisia
Dico voglio subito rettificare fa una piccola rettifica rispetto all'invito che voi avete sotto gli occhi Madame Sylvian benzedrina non è la presidente della lega tunisina per i diritti dell'uomo
è invece la portavoce di un'altra associazione di difesa dei diritti umani che si chiama con sei nationale pour les Liberté anticrisi
E nota con la sigla CNL di un'associazione che di cui lei stessa e cofondatrice nata nel mille novecentonovantotto
A appunto il compito di
Di vigilare su
Sulle situazioni di violazioni dei diritti umani che vengono a prodursi soprattutto anche nell'ambito del della giustizia dell'esercizio della della giustizia
Non a caso diciamo l'incontro tra la sua attività e le sue battaglie e il giudice Imposimato è stato molto immediato e risale al
Al momento in cui si MS Brenna si trovava si trovava in carcere
Nelle carceri del
Del regime tunisino Alì Ben Ali nell'estate scorsa voglio fare subito un piccolo flash back perché questo è un fatto importante da ricordare settembre Sebring è una giornalista tunisina anche editrice titolare di una in una casa editrice che purtroppo ha è stata impedita poi di funzionare
Già vicepresidente della lega tunisina per i diritti umani quindi si può anche capire il piccolo lapsus che è stato fatto comunque è
Oggi portavoce di questa associazione che non è stata riconosciuta dalle autorità tunisine questa associazione è stata dichiarata regolarmente ha ricevuto una una un rifiuto
Dal ministero dell'Interno tunisino rifiuto non motivato
Acque alla se al seguito di queste rifiutò l'associazione a ha ha deposto un ricorso
Ingiustizia che non è assolutamente finora Stato
Diciamo espletata nel senso non è stato dato alcun seguito a questa
Questa
Questa lenta della dell'associazione siamo quindi nella situazione di un di un organismo che pur essendo estremamente vitale
E
E attivo nella nell'ambito appunto della Società su civile tunisina nonna non gode dicono oggi di questo riconoscimento oltre dirigere appunto la casa editrice allo Es
Sì benzedrina a anche tentato di rompere il muro della
Dell'autocensura dei giornalisti tunisini cercando appunto uno spazio di libertà con un giornale on line e il il suo giornale alcalina è stato comunque
Ugualmente censurato in Tunisia
E anche ricordiamolo segretaria generale dell'Osservatorio per la difesa delle libertà della stampa dell'edizione e della creazione delle arti
Nota con la sigla oltre associata alla rete internazionale di Reporters sans frontières
Proprio ieri a Ginevra sin mandando in Saint Germain benzedrina tenuto un incontro promosso proprio dalla sezione locale ginevrina di reporter sans frontières
E diciamo subito appunto che lei si trova in questo momento in Europa in una maniera del per noi del tutto inattesa
E salutata con molta gioia dal da tutte le organizzazioni da tutte le istanze che in Europa sono solidali con la lotta dei democratici tunisini Sinan benzedrina io ho ricordato era stata
Diciamo arrestata
E si trovava in carcere
Fino all'undici agosto scorso era stata arrestata al suo rientro a Tunisi il ventisei giugno scorso
Dopo che c'est ci fu un
Una sua partecipazione alla ad una trasmissione
Fuori del territorio nazionale a Londra per l'esattezza
Presso il canale televisivo Almost acché illa che significa l'indipendente
E che viene visto regolarmente in Tunisia
Nel corso di questa trasmissione
Ambigue aveva avuto modo appunto di
Denunciare situazioni di di tortura nelle carceri tunisine e anche aveva aveva indicato
Il nome di di un giudice
Indegno della sua della sua professione della sua funzione
In seguito a queste a questi
A questi delitti di opinione nel senso che
Il giudice intende in questione ha ha fatto ricorso contro di lei per diffamazione è stata quindi
Arrestata e rinchiusa nella casa nel carcere femminile di lama Nuba
E per sei settimane è stata in carcere sempre in attesa di processa ricordiamo anche che nel nel collegio di difesa di settembre Severin
Sono stati quasi duecento agli avvocati tunisini
E non soltanto tunisini che si sono poi costituiti si sono presentati per fa parte appunto del di questo collegio questo è un fatto importante Fini
La sua la sua detenzione è stata anche da noi
Nottata per fortuna da da un'agenzia di stampa che la Misna
Che periodicamente Ciappi tenuto informati
Di questa vicenda giudiziaria che ancora dura non gambe Sedrina è attestata liberata in maniera piuttosto
Clamorosa anche inattesa l'undici agosto scorso in occasione della giornata della donna un modo anche per in regime di di fare un gesto
Che potesse venire apprezzato dai suoi
Dai suoi amici europei in realtà sulla sulla testa di Madame de Severin pende sul tuttora questo processo in attesa di ancora di di istruzione
E la sua quindi è una libertà non condizionale ma provvisoria
Il il fatto
Che lei era si sia recata all'aeroporto per con l'intenzione di partire
Era senza per noi senza alcuna speranza era stata invitata alla a partecipare dal cinque all'otto novembre a un convegno anzi a un seminario delle reso è uno Méditerranéen vedova dell'ombra
Di cui la sua organizzazione fa parte con convegno dedicato all'esame dei programmi Meda per la democrazia dell'i programmi della Comunità europea che incoraggiano punta la democrazia questi programmi
Non sappiamo lasciano molto a desiderare quanto appunto alla nuova efficacia per una difesa dei diritti umani questo era il tema del convegno
Madame Sebring recandosi all'aeroporto a avuto la sorpresa di essere quindi tipo di essere
Quindi non essere interdetta di di uscita come
Come noi temevamo e quindi questa occasione di averla qui o in Europa e in particolare in Italia fosse un'occasione unica che dovevamo accogliere anche se diciamo il
Il tempi molto stretti e ci hanno impedito appunto di fare una
Una mobilitazione più importante quella che sarebbe stata appunto il desiderio degli organizzatori
E anche nostro
In questo a questo punto io no senz'altro la parola a ma sembra Semprini
Sì parlerà appunto della situazione
Del suo Paese come appunto come una
Punto dolente
Dove
Le la difesa dei diritti umani assolutamente tuttora
Estremamente
Precaria
Nella quale appunto la la congiuntura dell'undici settembre ha rappresentato ancor più un giro di vite
Un giro di vite
Rende ancora più difficile con la motivazione della lotta al terrorismo rende ancora più difficile la situazione
Dei difensori dei diritti umani
Chiude Apache occludere i Knicks crisi o prete fu delle tasse a guardarle in faccia bella o anche Michiru provvede fare deve fare urlarmi
E ricevute
Poi si fuggire bomboniere decretare mi fu e Cafu perfette e che il calcio Eschine Padova tocca Starsky e si era premier Foa credo vitelli
Combattano tra vitelli militano teli termici che diversifichi
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Poi
Doc
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L'ESA europea
Agli pretesto
Continui Asciutti a regalare si vede se più inizino incisero chiari polista ossia il compreso e lascia Paratore OPA anarchica Fish
Ma l'eroismo consista anzi Anci per tossici o altro
Sì diktat archi se presa come lo sciopero della Lilt quanti terroristi estese europeo chi contrordini Accept in regressione delle Democracy Accept Demetra applaudirlo agli decisive pur sua disse no liti contro Lenzi crediti controllarli e non scontro ritiratisi e saltino alcuna credo che i terroristi Sirkis
Benelli Sinoussi titoli viste e ieri ha difatti nonché politico in Italia CTU esile terroristi Imu o nel Fazzino ci stiamo decrepito occhi esce che seconda così Simod Nenni pure la democrazia dalla DC chiedesse Angarano
Contro il le le le terrorismo sua ha un di Capri uno della lite antiterrorista e sì sì sì self service secchi di che cresce il seguente se era ottavo del così taglia e gioco chiuderemo Boccuzzi fu pur penosi e dei a Tre notti al porto qua ogni Calì e c'era un sarto
Sette litri opliti realismo il sedere tradisca par da Gottardo ripesiamo da adottare derby tre e in regressione democratica
E giudice bulimici
Vorrei a questo punto chiedere al giudice Imposimato di intervenire
Sapendo che le parole che insegna in Cina ci ha detto ci impegnano molto
Nel sette diciamo la la lotta dei democratici tunisini non può farsi senza una sostegno anche dall'esterno
Noi sappiamo che ci sono in Europa associazioni e lega dei diritti umani che sono molto vicine alla
Alla lotta dei di questi
Di questi IST strenui difensori tunisini
Ricordo Reporters sans frontières
Ma anche appunto
Al tutte le associazioni che si trovano con abbinata viene reso euromediterranea vedova dell'Om una sorta di coordinamento nato quasi spontaneamente is al a latere del partenariato euromediterraneo di Barcellona
In cui dal Forum civil cosiddetta cioè l'incontro delle istanze della società civile europea
Mentre si incontravano contemporaneamente i capi di Stato e di governo delle dei paesi del partenariato avevano in qualche modo tentato di far sentire la loro voce e ed è stata abbia apparso subito chiaro che questa voce e queste voci che spesso sono impedite di espressione nei Paesi della riva sud
Hanno un solo modo per raggiungere in modo significativo i loro governanti attraverso un by pass
Che
Diciamo percorre un un narco un po'più lungo quello di raggiungere in primis la società civile europea le associazioni omologhe di queste leghe dei diritti umani che sono nei paesi del Sud
Indi
La nostra responsabilità diventa quella di fare delle pressioni molto precise e di far sentire di poter riprodurre diffondere queste voci che che ci vengono
Dai nostri amici dei nostri colleghi dei paesi vicini
Il senatore giudice Imposimato ha subito è stato subito molto sensibile a questa a istanza ricorderò che tra l'altro
è stato
Felice prefatore del di un volume
Pubblicata dalla De Coubertin riguardante la situazione algerina la salga
E subito dopo questa questa importante
L'impresa che ha dato tra l'altro una notevole credibilità questa testimonianza di un di un militare
Chiaro che ha denunciato crimini che si sarebbero
Che si sarebbero compiuti anche attraverso delle forze dell'ordine incaricati appunto proprio di reprimere
I crimini del terrorismo islamico ed ho nello stesso tempo il giudice Imposimato a cominciato a seguire nei mesi che hanno seguito questa vicenda algerina
Della salga ha cominciato a seguire alla situazione della Tunisia
Proprio nel corso del mese del mese di luglio
Si era anche cominciato ad una domanda in quale modo noi potevamo esserle di aiuto alla
La situazione dei dei tunisini in particolare come avremmo potuto in qualche modo
Insistere
Per ottenere la liberazione di si è messa in Brindisi
E ricordo anziché dei primi Marilyn primi giorni di agosto un suo messaggio
è apparso sulla Rete ed è stato recepito tra l'altro anche da un comunicato
Di
Diciamo riportato danni da un gruppo di tunisini
Nelle nelle famose news di diffusione con cui i tunisini si ci raggiungono
E questo comunicato diceva testualmente in nome dell'associazione Giustizia e Libertà e nel mio nome e a mio nome per personale io ribadisco la mia protesta afferma per la detenzione illegittima che si M. Sebring
In violazione dei principi del giusto processo e della libertà di opinione
E noi non dobbiamo interrompere la nostra battaglia neppure per un istante se vogliamo evitare che non metta il Silenzio possano venire in aiuto agli autori degli abusi
A Madame de Sebring va tutto il mio la mia ammirazione per il suo coraggio firmato Ferdinando Imposimato io sono persuasa che questo questa presa di posizione pubblica da un italiano è una voce italiana
Comunque autorevole ha in qualche modo senz'altro forse accelerato la la sua liberazione comunque Pastore o molto volentieri la parola a Ferdinando Imposimato
Io volevo confermare in questa occasione e sentimenti di solidarietà e di amicizia verso Madame insieme bensì drink per le sue battaglie
Devo anche dire che permane come molti italiani non ero e non sono molto ben informato della situazione
In Tunisia perché purtroppo la stampa occidentale
Trascura diciamo di di affrontare in profondità il problema delle libertà e della giustizia in Tunisia e questo è un errore molto grave
Ma ovviamente che non riguarda soltanto la Tunisia ma riguarda anche l'Algeria riguarda gli altri Paesi del del Nordafrica
Ora io credo che noi dobbiamo cercare di colmare queste questa lacuna di conoscenze perché non solo è un dovere
Ma è anche una necessità
Per l'Europa e per tutto il mondo di o preoccuparsi del rispetto delle libertà civili nei paesi del del del del Mediterraneo del Sud del Mediterraneo
Evitando di semplificare e di ridurre tutto al problema di islamismo fondamentalismo islamico lotta al terrorismo
Lanciando dei messaggi che sono dei che sono pericolosi e depista anti
Nel senso che
Mi rifaccio alle ultime cose che ha detto Madame benzedrina e dopo l'undici settembre c'è il rischio che dei regimi liberticide possano trarre spunto cogliere l'occasione per per dire che le loro diciamo le le o le loro azioni contro contro i terroristi islamici s'erano giustificate e quindi per dire che loro hanno necessità di di approvare leggi liberticide e per sacrificare i diritti di libertà per questo problema si è sempre posto in tutti i paesi anche in Italia io voglio ricordarlo negli anni settanta
Quando il terrorismo esplose nella sua fase più più lenta con la l'assassinio
Di molti magistrati miei amici e colleghi anche di molti esponenti delle forze dell'ordine anche di molti operai ricordo Guido Rossa e anche giornalisti anche parlamentari
Si pose il problema di come affrontare la lotta al terrorismo e ci furono molti che invocarono o addirittura la la la pena di morte voglio ricordare tra gli altri anche un un parlamentare molto autorevole che Ugo la Malfa che in Parlamento disse che bisognava approvare la legge alla legge marziale così ci furono altri che magari in buona fede pensavano che si potesse e si dovesse percorrere la strada
Del della repressione più dura
Che avrebbe portato alla vittoria contro il terrorismo quelli che si opposero
In maniera netta e decisa a questa linea della repressione e della della legislazione liberticida furono proprio e i magistrati
Tra cui la mia modestissima persona perché noi avevamo ben consapevoli noi eravamo ben consapevoli del fatto che i terroristi cercavano
Questa che cercavano questa questa reazione cioè il terrorismo voleva provocare
Il diciamo la la la repressione e la la la fine delle libertà civili
E così noi siamo riusciti a frenare questa ondata
Diciamo di di di di questa linea del della fermezza della fermezza ottusa
E questo ci ha secondo me è consentito anche di uscire dalla dall'emergenza del terrorismo senza senza diciamo senza
Abusi
Senza compiere cui quelle quelle e quelli quegli errori che in molte democrazie occidentali sono stati purtroppo devo dire con molta amarezza lo devo dire compromessi
Io voglio ricordare che in Inghilterra a in quel periodo ma anche dopo venivano arrestati migliaia di di persone sospettate e internate de nei campi di concentramento
Semplicemente sulla base di sospetti
Questo non ha fatto altro che inasprire lo scontro e di accentuare
Ovviamente un'azione repressiva cosina molti altri in molti altri Paesi c'è stata la tortura io ho voluto ricordare questi questi episodi questi avvenimenti perché sono sicuro che la storia del passato ci deve insegnare anche diciamo ci deve essere di Hamdi e di insegnamento per il presente
Quindi l'Europa secondo me non può continuare a far ma fa finta di niente a ignorare qual è la situazione delle libertà civile dei diritti umani sia in Algeria che in Tunisia
E la stampa e io qui colgo l'occasione per ringraziare i radicali che come sempre sono molto attenti e molto precisi molto aperti deve deve cercare di approfondire e di informare correttamente la pubblica opinione su come funziona la giustizia la democrazia in questi Paesi
Si dice che pur nella civiltà di un Paese si misura dal modo in cui funziona la giustizia lo diceva Carnelutti io sono perfettamente d'accordo
Così come diceva Adam Smith che non non può esserci un la democrazia se non se non c'è giustizia che è il fondamento della della della giusti però la giustizia deve garantire soprattutto i più deboli
Perché i forti si sanno garantire il senza bisogno della giustizia sono i deboli che quando la Food giustizia non funziona pagano le conseguenze diciamo maggiori e questo l'abbiamo visto anche recentemente in Belgio
Dove purtroppo la giustizia non funzione a pagare le conseguenze di questa disfunzione della giustizia sono i più deboli perché c'è l'impunità dei per i potenti e c'è invece una una grande forza repressiva nei confronti dei cittadini più deboli che non sono in grado di difendersi io io credo che il quindi il problema della giustizia è un problema universale
Che dobbiamo cercare di affrontare globalmente
Perché se non funziona la giustizia un paese c'è c'è responsabilità anche da parte di di di di quelle di quelle democrazie occidentali che debbono preoccuparsi delle del funzionamento della giustizia anche lei parte deve in tutti i Paesi del mondo io qui voglio ricordare un un ultimo episodio che mi ha colpito e mi ha segnato profondamente nel mille novecentonovantadue le Nazioni Unite lui pesce non l'onore di chiedermi di partecipare
A una commissione d'inchiesta in Perù
Che all'epoca era governato da si fa per dire governato da Fujimori per stabilire il rispetto dei diritti umani nella lotta al terrorismo
Di questa Commissione facevano parte tre persone c'ero io un professore della Washington University che si ama Robert gol domani e poi c'era un argentino un generale argentino che aveva processato Videla
Il negli Stati Uniti presso subordinare hanno il finanziamento
Al al Perù per alcune decine di milioni di dollari al rispetto dei diritti umani questa Commissione verificò che non c'era rispetto dei diritti umani
E questi finanziamenti non furono erogati non furono dati i finanziamenti noi fummo espulsi belli e più di essere stati espulsi e non siamo stufi tornati in Perù fino a quando Fujimori non è stato riconosciuto per quello che era cioè un dittatore
Quell'esempio secondo me deve essere seguito dappertutto perché io ho letto in alcuni documenti BC & benzedrina
Che l'Europa finanzia questi regimi senza preoccuparsi di verificare do che fine fanno questi finanziamenti e quindi io credo io credo che invece dobbiamo pretendere senza interferire nell'autonomia nella libertà e ovviamente di di e nell'indipendenza di questi Paesi ma con il consenso di tutte di dei dei governanti di questi Paesi dobbiamo consentire a organizzazioni riconosciute come Amnesty International che io ringrazio pure
Con diciamo a Commissioni di di giuristi di rappresentante dei diritti dell'uomo delle Nazioni Unite di poter verificare che in questi paesi vengono rispettati i principi minimi del giusto processo
Che sono l'imparzialità del giudice
L'indipendenza della magistratura rispetto al potere politico
Che sono la diciamo le quell'esistenza di leggi che siano rispettoso dei diritti dell'uomo e e tutti principio universali del del giusto processo quindi io credo che e che questa occasione deve essere lo spunto per dire a a Medan bensì perché l'associazione Giustizia e Libertà di Chiusi di cui mi onoro di far parte
Non solo continuerà a sostenere la sua battaglia ma a diciamo cercare di informare correttamente e diffusamente gli italiani molto spesso le posizioni che vengono assunte dipendono dall'ignoranza dei problemi non c'è malafede
E e e io l'ho visto proprio attraverso quella prefazione che un mandato a molti parlamentari mi hanno ringraziato perché mi hanno detto che il loro non conoscevano
Quello che accadeva in Algeria quindi c'è stato il presidente del Senato il Presidente della Camera c'è stato il anche anche il Presidente della Repubblica mi ha fatto giungere un messaggio in cui mi mi ringraziava per aver informato correttamente
Diciamo la Presidenza della Repubblica di una situazione più complessa di quella che appariva attraverso i mass media quindi noi con molta umiltà senza arroganza nel rispetto anche delle dei dei dei diritti e delle libertà dei popoli Serena cioè voglio dire non con questo non vogliamo fare i giudici dei dei giudici però vogliamo dire che il problema la giustizia è un problema
Che riguarda tutti i Paesi del dell'Europa del Mediterraneo recentemente cinque sei giorni fa ho partecipato a un seminario di giudici francesi americani i francesi spagnoli portoghesi italiani quindi c'è sempre più questa tendenza a uscire dall'isolamento a preoccuparsi che che la giustizia funzione non solo nel nostro Paese ma anche nei Paesi negli altri paesi perché altrimenti c'è qualche cosa che non va diceva diceva Dostoevskij che che non ognuno di noi è responsabile di quello che accade anche negli altri paesi quindi non possiamo sta e ritenerci soddisfatti se riusciamo per la verità perché c'è molto da ridire anche sul modo in cui funziona la giustizia in Italia
Nel senso che ci sono certamente dei gravi problemi ci sono dei problemi che riguardano anche gli attacchi alla magistratura e ma ci sono anche problemi che riguardano il rispetto dei diritti umani
E qui ci sono dei dei rappresentanti dei dei alcune associazioni che si occupano delle del dei detenuti e dello stato di disagio in cui vivono i detenuti nelle carceri basta dire che c'è un sovraffollamento perché veramente disumano perché c'è
Cantabile detenuti ne abbiamo quasi abbiamo superato di gran lunga questo questo questo limite questo livello quindi dei io credo io credo che questa nostra questo nostro incontro è solo l'inizio e l'inizio di una collaborazione che deve deve continuare
Dobbiamo dire che l'undici settembre non può essere l'ABB per le libertà per le le leggi liberticide perché sarebbe una cosa eticamente diciamo inaccettabile ma anche politicamente
E stupida
Anche non conveniente
Perché c'è questo sicuramente non potrebbe che avvantaggiare avvantaggiare i terroristi cioè quelli che sono per la radicalizzazione della vostro e siamo per il dialogo
E questa nostra Filosofia del dialogo e della della laicità e della e della possibilità della comprensione tra i popoli credo che questa filosofia debba debba prevalere perché ispida la nostra associazione di Giustizia e Libertà ma deve ispirare tutte le persone civili di questo mondo
Prima sì se essi banchettano ANAS protesta in questa occasione la salutiamo assente non sappiamo che naturalmente centralmente
Si tasta spiacevoli ma che comunque fa si iscrive infatti il suo impegno
I difensori dei diritti umani
Sentiamo quindi praticante Casarin grazie alla ripresa nelle sue attività fino a ieri era a Bruxelles siano assai esplicitamente pervenire ad accadere Senne Sentinel
Qui in Italia sapendo Panza importante è questa questa punta Amenta
Caterina aggirare appena novanta capannoni
Grazie io ringrazio intanto Ferdinando Imposimato
E degli amici di Giustizia e Libertà ringrazio la professionale la professoressa Anna Bozzo con la quale abbiamo credo sviluppato negli ultimi mesi una bellissima complicità a partire da un viaggio che abbiamo fatto nel luglio scorso giugno scorso con Harlem Désir un collega del Parlamento europeo proprio perché insieme era stata incarcerata siamo andati con Anna nella prigione ma noi siamo
Davanti e dentro ma non fino a poter incontrare sia Emma perché questo c'è stato impedito nel frattempo questo credo come episodio è anche importante
Sua figlia i suoi figli fuori erano malmenati dalla polizia di pena di questo per dare anche un po'un indice del clima che regna in questo in questo Paese io vorrei intanto dire che io sono molto sempre molto molto felice di incontrare sia M la incontro spesso in modo indiretto attraverso i suoi scritti attraverso una lettera che che ha fatto qualche mese fa al ministro degli interni a proposito anche questo di un fatto apparentemente minore i servizi segreti tunisini avevano Ubaldo una serie di cose nel suo appartamento
E alcuni giorni dopo era arrivato era stato ritornato in particolare se mi ricordo bene in su un suo telefonino era stato
Ma insieme aveva trovato davanti alla sua porta a questo telefonino in una busta
Busta che aveva all'intestazione ufficiale per i servizi di sicurezza dello Stato questo fermo sono anche l'arroganza di questo poterne poi oggi leggo questa bellissima lettera radici Emma al presidente Ciampi nel quale come diceva il giudice Imposimato a proposito delle reazione a proposito del suo libro sull'Algeria io credo che sarebbe molto utile e questo lo faremo credo nelle prossime ore tra due questa bellissima lettera dicembre inserendo al Presidente Ciampi perché credo che questo e un'altra visione un'altra lettura di una situazione perché sarà pur complessa però che non è sicuramente quella che è stata presentata al presidente Ciampi durante la sua visita a Tunisi la sua recente visita io vorrei
Un po'partire da una critica che a me mi viene spesso rivolta da amici che quella perché sei così duro
Così intransigente e credo che su questo su molto vicino azienda rispetto alla Tunisia tutto sommato la Tunisia non nel peggio paese nel mondo nel mondo arabo
è indubbio che la situazione in Tunisia non la peggiore di tutto il mondo arabo questo è fuori dubbio ma sappiamo quanto grave la situazione l'insieme del mondo a e io credo che non sappiamo abbastanza quanto sia grave anche la situazione in Tunisia però c'è un'altra ragione per la quale io credo che il nostro impegno se lo sono molto felice di essere qua perché
Credo che questo è un segno di un allargamento di una presa di coscienza e anche di una volontà di impegnarsi
Io credo che la Tunisia importante per molti fattori sia nella sua lettera al presidente Ciampi ricorda
Del conquiste
In particolare nel settore della laicità dei diritti delle donne conquiste che non devono non dobbiamo al presidente Ben Ali ma che risalgono al Presidente Bourguiba al cinquantasei quindi molti anni fa
Quindi alcuni e delle conquiste di cui si vanta venali non c'entrano assolutamente niente con i suoi dieci anni di potere quindi
C'è questo c'è una classe intellettuale politica notevole dovuta anche a un'altra conquista dovuta Bourguiba che quella del sistema educativo quindi la Tunisia a questo questo al tuo vantaggio a un altro vantaggio che è una situazione economica in crescita ma anche questo non dico che Ben Ali affatto solo cose dannose sicuramente non ha impedito la continuazione di questo processo di crescita economica ma anche questa precedente alla sua al suo arrivo a al potere quindi questi sono elementi estremamente positivi
E questo il paradosso la cosa che a me mi fa diventare intransigente perché avesse la Tunisia oggi a così tanti
Fattori positivi il fatto di avere un regime politico
Così negativo
Il cui processo di involuzione continua a lo svilupparsi allora lei ha ragione
Per appoggiare questo regime sono veramente ragioni suicida cioè noi abbiamo nella Tunisia
Su questo mi aggancio anch'che quello che diceva lei Imposimato
La Puglia potrebbe essere dopo l'undici settembre il primo Paese abbiamo due eccezioni parziale ma importante del Marocco della Giordania ma la Tunisia potrebbe veramente ha tutte le carte in regola per diventare per passare perché assale questa logica dei regimi totalitario autoritari e diventare il primo paese democratico su l'altra sponda del Mediterraneo
E quindi è un è un Paese relativamente piccolo come indetto un parco paese colto un Paese che ha una classe politica ci oggi abbiamo con insieme ma ci sono tanti altri leader politici c'è monsignor quando su chi dice che mai sfilati ma insieme a lui ci sono tante donne ce c'è un Coppo di persone che hanno una consapevolezza del dei problemi e della deriva anche che Domani del regime in coso della necessità di costruire un sistema di alternanza che noi non abbiamo noi in particolare noi in Francia in Italia mio papà dell'Unione o per non abbiamo nessuna ragione poi ci sono anche una delle aggravanti la Tunisia ha fatto ha concluso un accordo di associazione con l'Unione europea che è stato concepito
Con la Tunisia comuni esempio poi da seguire per tutti gli altri paesi quindi anche dall'Unione europea in quanto istituzione la Tunisia è stata tesa a modello quindi questo è un'aggravante
Poi se si guarda la all'Algeria l'Algeria che in una situazione molto peggiore della Tunisia a una stampa non dico libera ma sicuramente infinitamente più libera di quella tunisina
Ci sono tanti tante ragioni di questo tipo ce il Senegal il Senegal ha compiuto l'alternanza
Il Senegal un Paese infinitamente più povero con più problemi della Tunisia quindi questi alibi
I dirigenti politici Italianieuropei si danno rispetto alla Tunisia non non esistono quindi anche come risposta all'undici settembre
Sia me lo dice molto bene Elena dice del terrorismo sono nei Paesi autoritari paesi totalitari però noi vogliamo costruire veramente un'alternativa a questo vogliamo andare a tagliare queste radici al terrorismo allora
Noi come intanto come Europa in particolare abbiamo un dovere fondamentale che quello di sostenere i nostri amici Democratici di sostenere sia sostenere tutti quelli che patiscono e sono migliaia oggi in galera c'è Mohamed manda una pena di otto anni per una cosa assolutamente di vincolare una cosa che non antiche da noi non avrebbe nessuna ragione di portarlo in prigione ci sono centinaia di altri eccessi camp
Come è stato ricordato Palma
Ma il suo caso risolto lei
E così via hanno fatto così ha fatto Benali appositamente l'ha fatto rispetto al semplice venga fatto rispetto a Monserrato su chi lo fa rispetto a tutti
Fa gioca con delle penne
Sospese in modo che domani sia non si potrebbe candidare alle elezioni
Domani oggi Moncef Marzouki non si capisce se lo potrà fare quindi sono tutti tutta una serie di strumenti che sono utilizzati in modo apparentemente sospira
Per neutralizzare chi a intelligenza politica chi alle capacità politica chi ha la volontà Enrico Carmelo anche di lottare per essere localizzato quindi io credo che questa lotta intorno a assieme intorno ai suoi amici che lottano in condizione veramente difficile non non entro nei dettagli ma lacca balla che è stata fatta nei confronti di che mai sfila
è una cosa con
è una cosa veramente indegna con l'utilizzo di testimoni per molestie sessuali inventate cioè si distrugge anche poi nel profondo un essere umano e questo è solo un esempio
Sono tanti gli esempi credo che sia un ci potrebbe parlare ore e ore di queste questi metodi medievali del presidente prima allora io concludo dicendo io credo che no sto problema nel nostro aiuto Asian benzedrina nostro aiuto ai democratici tunisini non è soltanto una questione di difesa dei diritti umani
è un problema di aiutare di sostegno assieme ai suoi amici alle o lotte per la democrazia in Turchia la Tunisia può essere il primo Paese quell'altra parte del mediterraneo che diventa un esempio un modello di nel allora noi dobbiamo sostenere anche nelle nella loro lotta c'è il presidente Ben Alì che sta trafficando
Per la la Costituzione nuovamente per concorrere per la quarta volta a la presidenza delle della Repubblica questo cosa Ignazio in ci ha in inaccettabile
E invece e noi questo lo dobbiamo sottolineare
E
E dobbiamo anche sostegno il raggruppamento le notizie che ci arrivano però ti voglio solo buone da questo punto di vista io credo che c'è una consapevolezza crescente nelle opposizione della la necessita di un finti ordigni Rossi prego fronteggiare questo questo regime io credo che dobbiamo anche mettervi in guardia come può alcune derive possibile di tentare di non riprodurre alcuni sistemi ho posto una rivisti ma di tentare di creare un grande partito di opposizione non ideologico un partito che abbia come scopo il radicamento della democrazia perché è questo il problema centrale oggi in Tunisia
Al di là delle delle delle del distingui su su su cose che poi alla fine non solo così tanto importante il problema le dicevano una giustizia indipendente il problema sono le elezioni
Solo qui le cose di Monte schiude con gli alberi per il bel venivano questo può credo sta diventando un po'l'obiettivo di di questi amici tunisini mondi dobbiamo aiutare in questo senso perché ci sia l'alternanza
Non vuole alternativo al regime attuale morti si dà un altro sulla poi il l'inizio di un cammino verso il radicamento per la democrazia in Tunisia grazie
Penso che non è veramente dobbiamo adesso porsi l'interrogativo
Del perché nel nostro Paese noi non abbiamo assolutamente un'idea di cosa sta succedendo in Tunisia oggi vecchie continua a esserci questa diaframma tra univa la Tunisia reale e la i nostri media
E che noi abbiamo della Tunisia con questa immagine di cartolina postale o di
Di progredite pianto rivisti con dove tutto è sereno tutto è è facile tutto è bello perché continuiamo a parlare della Tunisia come finalmente un Paese moderato
Rispetto ad altri o altrove ove spetta delle prospettive di
Ma lì
Préval mi del prevalere di regimi più
In qualche modo estremistiche colorati di estremismo islamico questa poi in realtà e credo la la grossa difficoltà che il non detto militante prese di posizioni proprio che cercano in qualche modo di di salvare la faccia anche sulla Tunisia ignorare
Di quello che succede perché è più comodo ignorare allora rispetto a delle a delle paure occidentali che sono in realtà abbastanza concrete che andrebbero comunque anche
Viene affrontate con lucidità per capire veramente
Quale poi che noi stiamo facendo in realtà una politica che va tutt'altro senso rispetto a quello a quel l'obiettivo dichiarato di raggiungerà una sicurezza collettiva di lottare contro il terrorismo è in mezzo a dei violenti di certe frange estreme che scelgono questa forma di lotta per per imporsi
E quindi per negare poi il dibattito democratico io penso che insieme a Sigonella avendo questa possibilità una dovremmo cercare di capire qualcosa di più e penso che lei ci potrebbe dire anche veri elementi importanti da non trascurare poi nella nostra azione di in qualche modo di sensibilizzazione nel nelle realtà della società civile italiana intorno a noi io certe volte mi vergogno di essere italiana quando frequento questi questi amici della riva sud est del Mediterraneo
Proprio no non solo anche questa notte mi sono vergognata di essere italiana ma spesso quando quando sento dire ma l'italiano non fa nulla l'Italia non prende posizione in Italia
Sì in realtà è facile
Rispondere che l'Italia è un soggetto collettivo molto Complesso che non significa soltanto i governi nostri non significa soltanto alla classe politica non significa soltanto alle scelte che magari la metà del Paese non approva non condivide significa anche l'Italia una società civile molto articolata complessa che in realtà a molte idee penso per esempio alla presenza capillare del nostro paese di un'associazione internazionale come Amnesty International
Vorrei anzi nel dare la parola rappresentante di Amnesty qui presente poi invitare gli altri presenti a fare qualche
Breve domanda visto che abbiamo questa possibilità che non ci capiterà tanto spesso in futuro direttamente alla nostra amica si intendesse
Solamente dire che qui abbiamo anche Giovanni Matteoli che il redattore del di una rivista importante per le ragioni del socialismo che viene in sostituzione al produttore non sul sostituzione della chiudono personale ma anche per dire che il Emanuele Macaluso Nunzio presentato perché semplicemente purtroppo subito un incidente
Al una frattura al piede e quindi ha mandato mio tramite un messaggio di solidarietà di di amicizia sia impensabile impegna tutti quanti noi
Dunque
Io sono Italo De Bernardis sono vice responsabile regionale di Amnesty International
E o prima un dovere da compiere quello di portare i saluti la partecipazione la testimonianza del nostro presidente che era purtroppo impegnato in un'altra iniziativa contemporaneamente
Già preventivato ragione
Devo dire poi leggerò un un comunicato un saluto ufficiale del presidente della sezione italiana di Amnesty International
Però vorrei dire prima personalmente una cosa che son contento che non si è potuto venire
Sono contento perché perché così ho avuto l'occasione di conoscerla pensano veramente felice di di poter la conosce vede noi diamo il suo International quando vediamo
Crisi una persona
Che si batte chi quindi che per il motivo principale per cui ammessi è sorta la libertà di espressione siamo veramente felici a questo titolo
E le porto i saluti e e la vicinanza di settanta mila soci della sezione italiana di Amnesty International
Noi seguiamo dunque tra le altre cose per esempio a me piace ricordare sempre una frase di Martin Luther King che diceva l'uomo di oggi dovrà dolersi
Della malvagità di tanti cattivi
Ma soprattutto dovrà dolersi del silenzio dei buoni
Ecco noi cerchiamo di di protestare di fare qualcosa
Però mi accorgo ecco e qui son d'accordo con la professoressa quando diceva ma che cosa facciamo perché non si fa abbastanza
Ed è vero noi facciamo quello che possiamo come Amnesty International però c'è da capire anche se mi consentite un po'i motori lavorare di ammissione
E noi in Italia indubbiamente non abbiamo dato un grande risalto alla situazione Tunisia
Ma anche perché noi siamo chiamati ad occuparci di volta in volta secondo una pianificazione che viene fatta a livello internazionale di problemi di vari paesi per esempio era l'attenzione nostra quest'anno in particolare il problema per esempio dalla Giamaica il problema dello Zimbabwe questo non significa che la Tunisia non è un problema o non esisti io parlo della sezione italiana
Noi anni fa abbiamo fatto invece la campagna per esempio per l'Algeria e allora abbiamo detto
Che alcune stragi pensavamo che potessero essere compiute da organizzazioni se non governative ma paramilitari
Diciamo quasi coperte da dal dalle istituzioni
E siamo stati presi per delle Cassandre dici ma voi cosa dite una cosa poi invece ecco si ricordava prima dell'ufficiale che ha invece rivelato alcune cose
Quindi la Tunisia se non è stata alla particolare attenzione dalla sezione italiana però lo è stata da parte del Segretariato internazionale di Londra perché
Recentemente per esempio sono stati mandati degli osservatori ad assistere ad un procedimento penale in in corso a carico adesso mi sfugge il nome ma questo e del cosa di qualche mese fa
E questi osservatori di Amnesty International sono stati boicottati malmenati fermati e gli è stato impedito loro questo che diceva prima
Il
L'onorevole Imposimato dice assistere ai procedimenti e assistere
Ecco
Tante volte dipende nonché ammise internazionale sia diciamo disattenta per quello che può con le forze che abbiamo ha problemi di alcuni Paesi ma dipende dall'attenzione che
La
Sezione italiana mi riferisco
Da queste su questo quell'episodio è stato fatto a ricordo un comunicato stampa
Da parte della sezione italiana
Io leggo
La la stampa tutti i giorni non ho visto un risalto particolare non anche il comunicato stampa di ambiti finisce o in un trafiletto a volte in piccoli ho raccolto solo da alcuni giornali
Democratici così e altri
Anche altri devo dire sono per me tutti democratici però insomma viene raccolto solo da una determinata stampa questo ripeto per cercare di rispondere
Alle ad alcuni quesiti che erano stati posti
Con questo se consente adesso devo dare lettura
Del
Del saluto che le rivolge la sezione italiana di Amnesty International
La sezione italiana di Amnesty International desidera porre il suo saluto ufficiale alla donna coraggiosa e tenace
Un attivista per i diritti umani
Che purtroppo conosciuta del continuo a provare per sua esperienza personale
Quello che da sempre il motivo del lavoro di Amnesty International la violazione del diritto della persona alla libertà di espressione e di opinione
Tutti i presenti credo conoscono la storia di SIEM verso drink
Il suo arresto il ventisei giugno del due mila uno la sua detenzione fino all'undici agosto
I continui attacchi e le continue minacce i soprusi da lei e da suo marito subiti in questi ultimi anni sono episodi ben noti a chi si occupa di diritti umani intimi sia non è perciò il caso di ritornare su questi tristi ricordi quanto piuttosto di ribadire che nonostante tutto sia ben Sebring oggi e qui a portare la sua testimonianza tutti noi
Questo significa una cosa sola una cosa che tutti conosciamo
Che il desiderio di libertà è duro a morire le autorità tunisine in questi anni sembrano dimostrare di voler fare tutto il possibile per reprimere quello che il diritto alla libera espressione
E mentre fioriscono gli uffici e le commissioni governative
Che si occupano di diritti umani membri della società civile tunisina non possono vedersi concessa la libertà di dire la loro opinione liberamente in materia di diritti
Tentano pertanto di zittire un'intera società e di punire chi combatte per la difesa dei diritti umani privando le vittime di violazioni di qualsiasi difesa
Le associazioni indipendenti come il Comitato nazionale per le libertà in Tunisia sembrano essere il bersaglio preferito di questa politica
Omar mestieri nei bisogni e la qui presente SIEM benzedrina sono un esempio lampante di questa politica
Ma sono anche un esempio di come questa politica è destinata a fallire
Se si riuniscono come in questa occasione gli sporti del movimento internazionale per la difesa dei diritti dell'uomo e si riesce a mandare un messaggio chiaro che le autorità tunisine non possono mai fa finta di non sentire
Che cioè dietro le parole e le azioni di SIEM
Come dei suoi colleghi c'è un movimento di opinione molto forte un movimento di solidarietà internazionale che vede in prima linea Amnesty International Marrai che vuoi a Bokassa un frontier e tante altre associazioni
Pronti a schierarsi a favore di chi lotta per i diritti umani nel proprio Paese
Le minacce e gli attacchi personali come quello subito da due delegati di Amnesty International in visita ufficiale in Tunisia dal ventisette settembre al cinque ottobre
Da parte di agenti in borghese come abbiamo già detto in un comunicato stampa internazionale non fanno altro che rafforzare la nostra intenzione
Di essere in prima linea nella difesa del diritto alla libertà di opinione che la società civile tunisina porta avanti sì è un ben Sebring non è solo nella sua lotta nel suo lavoro le persone e le associazioni presenti oggi tra cui Amnesty International sono con lei e non abbandoneranno il campo e intanto devono assieme un profondo ringraziamento per l'esempio che porta avanti
Grazie di cuore per quello che fa
Un'ultima cosa vorrei dire a proposito ecco quello si è accennato del
La situazione dopo l'undici settembre siamo d'accordo con quanto è stato detto finora e temiamo
Temiamo che possano alcuni eventi servire di pretesto per reprimere ancora delle libertà Amnesty International a questo riguardo non prende posizione
Quando ci sono dei conflitti armati non è un movimento che ha avuto il premio Nobel per la pace
Perché si è ritenuto che il rispetto dei diritti umani e porti la pace come conseguenza
E quindi e servirebbe a prevenire le guerre però non è un movimento pacifista non dice che mai non si debba far ricorso alla violenza se serve per reprimere una situazione illegale illegittima eccetera però
Con la costante attenzione
Sempre agli standard internazionali al rispetto dei diritti umani dei civili sempre e comunque non vogliamo associarci a dei diciamo delinquenti per compatta né altri
Questa nel rispetta sempre dei diritti umani grazie
è interamente in
Io porto il saluto e la solidarietà gli e personali della nostra rivista
Del nostro direttore Macaluso che non potuto partecipare per
Non non per una conseguenza di uno scontro politico al congresso DS ma di uno scontro più materiale che gli ha provocato la frattura la frattura di un di un piede la nostra solidarietà sia in ben sei venne alla
Battaglia per la libertà di opinione e di informazione e per la democrazia
In
In Tunisia
è stato posto un problema reale c'è una difficoltà di conoscenza e di informazione su questo terreno
Io ho l'impressione che su questo fatto e anche su una difficoltà dell'informazione in Italia
A muoversi più liberamente
Su questo punto
Giocano dei gioca un impaccio reale
C'è una lontana eredità del colonialismo
Che porta
In qualche modo a sottovalutare
Per la coscienza sporca che c'è delle nostre colpe
I problemi attuali
E questo è un impaccio che va rimosso
Poi dobbiamo sapere che c'è un impaccio anche più reale
Perché questo colonialismo ha creato sia legami e interessi reali con paesi a noi vicini
Dell'Europa tanto per non fare nomi di con la Francia
Che
In qualche modo crea una corsia preferenziale e limita il grado di confronto e di discussione
E in terzo luogo io non escludo che anche la presenza di una numerosa comunità italiana in Tunisia
E
Tunisina in Italia crei ulteriori vincoli
Io sono perché favorevole quindi perché sappiamo di avere di fronte una difficoltà reale
E che lo sforzo per superare limiti di informazione di conoscenza e di posizione non sarà uno sforzo semplici
Nel nostro Paese
In secondo luogo le vuol dire che
L'impressione è che io ho che dovremmo portare avanti
Una battaglia anche più
Mette più forte
Non solo in Italia
Ma nel campo europea
In quella comunità europea che ha tali e tanti rapporti commerciali ed economici
E di confronto politico con la sponda sud del Mediterraneo
Ma che non sempre fa giocare
Il problema della democrazia
In terzo luogo credo che noi dobbiamo
Essere più decisi e qui io posso assumere un impegno per quanto riguarda la nostra rivista
La battaglia che noi facciamo e che faremo
Per me
Il valore generale indivisibile della libertà di
Opinione di informazione
Le recenti vicende con la morte dei colleghi e compagni giornalisti in Afghanistan
E precedentemente di altri giornalisti nelle guerre del mondo con
Nostro amico
Compagno italiano che è morto in Cecenia ma ce ne sono tanti altri
Hanno riportato questo argomento all'attenzione ma io vorrei notare che non ci sono solo le guerre aperte e lontani
Ci sono anche i conflitti più vicini e meno aperti nascosti che percorrono tanti e tanti Paesi del nostro mondo
E su questo e su questi conflitti
Su questi contrasti
Su queste dittature che spesso non sono tanto aperte il mette da provocare l'insorgenza e la ribellione dell'indignazione ma che sono sempre forme di dispotismo
In cui si conculcare la libertà
Bene
Su queste su questi conflitti vicini e meno aperti c'è
Una battaglia di conoscenza e di mobilitazione da portare avanti e noi cercheremo il nostro piccolo di dare il nostro contributo grazie
Ministero esegeta del fatto che
Mi occupo danni
Come
Mi chiamo dettagli
Sarà delle università di Roma Tre Facoltà di Scienze della formazione nell'ambito di questa attività da anni mi occupo di immigrazione
Occupando dimmi di immigrazione
Ha sviluppato una sensibilità che dovrebbe essere naturale invece mi sono accorta che va sviluppata
A cercare di vedere gli stessi con gli occhi degli antichi
E questa sensibilità e sta cercando di educare innesti essa un
Alcune cose che a detta la nostra ospite
Mi spingono a sottolineare che quello che qui va
Richiesto sostenuto non è tanto e non è solo la vigilanza e l'appoggio perché in Tunisia per esempio non sono in Tunisia
Sia salvaguardato in ogni modo la democrazia in ogni modo possibile quanto la vigilanza perché sia salvaguardato in ogni modo la democrazia nei Paesi cosiddetti democratici cosiddetti accidentali
Cioè quello che mi ha colpito molto delle sue parole è stato il fatto di dire che vi resta al molto attenti perché leggi liberticide in questo momento con
A a motivo aveva per al terrorismo o talvolta forse con l'alibi della lotta al terrorismo no nelle partoriamo noi Paesi occidentali
E in modo liberticide di applicare leggi già esistenti non le applichiamo noi ogni con a a motivo della lotta al terrorismo perché mi ha colpito molto poi il fatto che vi siete detti per esempio in Tunisia poi i terroristi insomma siamo noi
Allora non vorrei che anche nei Paesi occidentali poi i terroristi fossero coloro che invece difende i diritti umani
E quindi questo fatto che noi siamo visti così mi ha molto stimolata questo aspetto volevo sottolinearlo e ringraziarla per aver sottolineato tre stavolta questa stai
Grazie
Novità importante quella che era sembrata la collega perché in realtà
Siamo impegnati
Sempre a
A vedere le cose concrete con forse due pesi e due misure e bisogna proprio invece
Una prima nella battaglia di Sinan benzedrina possiamo identificare un aspetto molto importante che è quello appunto
Di voler affermare come la difesa della dignità della persona la del suo e della sua libertà irrinunciabile lesi i suoi diritti sono e devono essere applicati senza
Senza discriminazioni senza distinzioni ed è questo che fa la forza anche della posizione del Po della posizione di questo piccolo gruppo di difensori dei diritti umani
Che è molto facile certe volte chiudere un occhio quando vediamo che certi diritti sono violati
Di gruppi o tendenze che riteniamo
Sbagliate oppure i cui speriamo che possano in qualche modo sparirà dalla scena politica ma questo sarà un un risultato soltanto possibile se ci sarà un dibattito uno spazio di espressione un dibattito che metta fuorigioco con delle argomentazioni con delle ragioni
C'era derive che possono prendere gruppi Ovo
Componenti politiche in queste società così complesse come sono le nostre oggi sia nella riva nord che nella riva sud del Mediterraneo io questa nel momento che mi sento di propria di sottolineare e che che fa che io mi senta veramente sulla stessa lunghezza d'onda di questi nostri amici
Spesso non hanno voce abbastanza e soprattutto non ce l'hanno
In un Paese come il nostro
Che invece vicinissimo alla Tunisia per una serie di ragioni siamo sempre in mezzo alle loro case e alle loro cene serali con i nostri telegiornali e mai una volta che si passa ai sentir parlare della Tunisia
Come sapete RAI uno e RAI due vengono sentiti abitualmente dai nostri vicini
Tant'è vero che tutti lo o quasi tutti sono italofoni almeno passivamente tutti capiscono l'italiano anche insieme una di loro anche se poi magari non non parlano in questa
Vorrei fare una piccola proposta concreto
Noi con abbiamo constatato durante uno sul lo Tunisi che
Al processo al quale noi abbiamo assistito ce l'ho presente l'ambasciatore svizzero l'ambasciata americana
Fosse
Fosse svedese
Del processo di Moncef Marzouki
Allora abbiamo saputo che aveva costume dell'ambasciata il periodo di non essere mai presente durante questi processi importanti anche in quello con di Sion ci sono poi purtroppo ce ne sono molti qualora fosse un incentivo che potremo prendere insieme
E di scrivere allora mini disco un genero
Degli esteri per chi è veramente un consigliere politico almeno dell'ambasciata assisto al tutti questi concessi importanti come primo millimetro come la la direzione diverso dell'hotel gioventù prioritario legno tu dici ovviamente questo non è risolutivo però farebbe già un piccolo piccolo cambiamento
Bello buona direzione più consentirebbe forse anche al Presidente Ciampi polio vere uno alcun tipo di informazione
Fai Kornilov comandante
La
Non va bene
Pubblico odioso Antonino Armini dell'associazione Giustizia e Libertà che insieme a Matteo Amati cui poi parlerà della stessa associazione giudice Imposimato ed altri amici abbiamo dato vita a questo incontro a questo dibattito
Dibattito molto interessanti ne seguiranno altri quattro dell'associazione di proprio perché il proprio fondata su l'diritti e rispetto dei diritti umani la nel nostro S è stato ribadito che non si deve farsi che dopo l'undici settembre proprio i si prenda a pretesto da parte di alcuni regimi del del fatto che la lotta al terrorismo non inasprì Isca
Delle non inasprì ska
Dei dei risentimenti
Dei sentimenti e delle azioni repressive pro nei confronti di coloro che si battono per la libertà del nel proprio nel proprio Paese
E abbiamo visto che gli Stati Uniti di cui noi almeno alcuni di noi hanno approvato la l'azione di guerra nei confronti del regime talebano in Afghanistan e abbiano creato un largo consenso e che molte nazioni e fanno parte di questo largo consenso
Alcune cose ci danno motivo di sospettare di questa al di là del fatto che è giusto per esempio Putin che ha fa parte di questo che questa corpo di questo fronte
Credo che metterà in in azione ancora di più e poi qui Olivier ce lo potrà dire ma anche gli altri
Delle azioni repressive nei confronti del popolo ceceno e della Cecenia proprio per inasprire ancore più dicendo che i terroristi ceceni sono terroristi e per cui bisogna far sì che e queste azioni vantano un pochettino brevettate anche nella Cina
Anche il fronte di una Cina sessanta fa parte di questa larga associazione e tenderà in qualche maniera ma anche lei altri gli altri paesi la stessa Tunisia credo l'Algeria anche tutti quanti cercheranno di farsi che le voci libere
La delle poi delle azioni criminose criminogene messe in atto le voci libere tendono ad essere soppresse tu parlavi prima del per undici quando gli è stato incaricato dall'ONU di fare un'indagine sul rispetto dei diritti umani lì nel Perù Olivier viene adesso dall'Auser dopo con due settimane di detenzione per aver soltanto distribuito dei volantini
E e facendo riferimento alla alla distribuzione di volantini di due anni fa di alcuni studenti lì laotiani scomparsi proprio e è stato è stato in galera insieme ad altri e quattro altre quattro compagni per quindici giorni fino a che non è intervenuto in maniera pesante diciamo la nostra il nostro ministero degli esteri attraverso Margherita Boniver attraverso anche il presidente Prodi e i ecco e i dicevi che era stato bloccato un finanziamento da parte dell'ONU proprio perché mi sembra che ne Hill House seppure stesso sia abbastanza finanziato dall'Unione Europea
E nel suo bilancio è una voce attiva molto importante ecco dovremmo far sì che in qualche maniera tutte queste cose perché la notizia sull'Austria sulla tua
Per i incriminazione
All'inizio sia sano un pochettino sottodimensionata dal punto di vista della della stampa nostra soprattutto italiana elementi quella straniera qualche cosa di più aveva aveva dato se non sono soprattutto dopo la tua liberazione è stata messa in evidenza che senza
E ma ancora di più dovremmo far sì che adesso tre quarti di territorio afgano liberato con i primi movimenti soprattutto di quelle persone che anche loro erano scomparse magari non erano scomparse fatte scomparire direttamente Mario scomparse sotto un vero sotto un burqa ci se sanno muovendo per la prima volta ieri essa cessano la manifestazione a Kabul di alcune donne e quindi Italia ieri invece al Parlamento italiano c'è stata una manifestazione che ha visto la presenza sa di tutte le le donne di tutti i partiti e movimenti politici che faranno sì che il ventiquattro credo proprio questo fine settimana ci sarà una giornata di digiuno a favore delle donne in Afghanistan e a favore della delle deve a una folta rappresentanza di donne proprio nel Parlamento afgano ecco non ci dovremo occupare incredulo su questo bisogna aggiungere che il Sion ventidue in partecipa anche a questa ecco ecco per cui credo che sia molto importante mettere in evidenza queste cose e che noi almeno come giustizia e libertà lo porteremo avanti insieme ad Amnesty International
Ragioni per il socialismo tante altre cose si possono una piccola cosa sulle cose importanti di Valtur la Commissione europea nei fondi attribuiti alla tutti
Nel quadro del programma Meda
Questi fondi dovrebbero essere gestiti da ONG invece ci sono
O è un po'se senza il no oggi organizzazione governa cioè la cominciavano
I potenti mezzi che ha a sua disposizione
Riesce a imporre
Le autorità tunisine che questi progetti dell'obbligazione vadano fatte direttamente dalla commissione con
Liberi della società civile questo per per
La subito della situazione qui
Da un po'di democratizzazione che vengono gestiti di fatto dal regime antidemocratico
Palazzine mensa e da lì
Cinque mesi Tours ci sfideremo lesioni scrive Nesta asceso a passi e Onna Tusculum Cygnus curdi irrigidirsi sitting temono saltino Croazia che il calcio sa fare
Abborda ovviamente la formazione Sighetu sette
Ne Sirsi Kiss passò chiusi di anche i fichi non San a
Il prossimo frequenta l'Histoire e sinuose arrivo ammettono Plas e dei Maya purché l'affermazione si chiude e sir tu crea lo compra pur la libertà è ottimista visibile
E si schiera libro media italiani sono fermi ottonari incisione più avvenenti arrossire appunti che il che il Brescia ottavo Palmintelli sì siederemo ex c'è nel club cinici i figli da una cacciaviti nani accise dati deve malgrado doc sì Mousavi Ruocco insomma ha scudato alla firma la formazione si chiude indù otto cadendo trucco e te
In un sondaggio AV Follini del gli effetti formazione sinta avercela Moshe si pessima e dei che i gli APA in armi destabilizzanti risse chiuse la Farmer siamo che le creerà nasce chi porti circ le discussioni mossi risiedi ignota
Chi è pure diktat più se Chimienti prosciutti si si si si servì doc Moshe si creano scrive così Sicilia afferma e cisterne Chester primo credo dote Cremona daughter esami disse Breton cinesi Criss etico avessi ricevuto e Cristina Pucci inglese travail come siamo ma siamo a San i suoi processi Primorje connessa al porto scocca
Nati per la conclusione
No nessuna conclusione ma un ringraziamento intanto assieme mi ha avuto il piacere e l'onore di incontrarla e è un impegno
Da parte nostra ci sarà quell'azione diciamo che prima ricordavamo cioè faremo certamente le denunce ma vogliamo essere al suo fianco in questa azione sta portando avanti
Per la salvaguardia dei diritti umani nel suo Paese ma più in generale di questo nostro mondo quindi un impegno come quello ecco di raccoglie anche la proposta che veniva per cui che è quello di insieme mandare questa lettera al ministro perché su queste questioni ci sia una presenza anche del governo della nostra ambasciata fare in modo che le persone impegnato questo fronte non siano lasciate sole quindi un grazie a tutti e
Però mi preoccupo che la nostra azione abbiamo una una ricaduta concreta è stato detto che era prima
La prima
Necessità e quella dell'informazione allora dobbiamo intanto sapere che i nostri amici tunisini comunicano con estrema difficoltà attraverso la Rete
Proprio perché è una delle un regime tunisino ha recentemente acquisito dei software molto sofisticati con cui blocca caselle di posta elettronica delle delle degli oppositori la spesa si hanno costretta visto che la sua linea telefonica è stata a il suo il suo telefonino è fuori uso ha dovuto appunto ricorrere alla solidarietà degli amici francesi che mi hanno quindi procurato una linea telefonica
Francese con la quale comunica verso l'esterno anche se non è estremamente certo che non sia
Controllata dovete sapere che lei è costretta a spostarsi fisicamente a uno di questi pois internet caffè o pubbliche netto perché dal suo computer Alicata non può comunicare
Tutte le volte che si sposta c'ha al suo fino al suo seguito una quindicina di di poliziotti in borghese che la seguono che seguono i suoi movimenti mezz'ora dopo che lei è in un in un internet pure cioè occupò pubblica e
Subito vengono prese provvedimenti alla sua la sua nuova casella elettronica viene resa inservibile lei non ha più accesso insomma c'è una uno stillicidio quotidiano di di soprusi e di difficoltà a cui questi questi nostri amici devono fare costantemente fonte pensate che anche per resistere nel quotidiano per semplicemente Prem'bene degli appuntamenti non è possibile farlo per telefono uno deve spostarsi andare a cercare la persona con cui vorrebbe combinare un incontro per per un'intera mattinata del traffico tornare la casa senza Vertova do la persona con cui era necessario comunicare cioè sono situazioni estremamente pesanti ma non ce ne rendiamo conto ma tutte le volte che noi riceviamo una mail Dassin manda in Sebring sappiamo che dietro c'è una fatica in ma necessario spesso pomeriggi o giornate intere di tentativi di connessione che poi vanno a monte ci sono io di lei almeno un sei o sette indirizzi perché ogni volta ecco necessario che i ricambi e crea ne crea un nuovo account sperando che che questo possa funzionare alcuni giorni di seguito
Allora quello che noi intanto possiamo fare eh comunque di ripercuotere intorno a noi attraverso i nostri Circuiti le nostre reti tutte le notizie che ci arrivano da da questi siti tunisini e soprattutto dal
Diciamo dalle dalla diaspora tunisina che in vari Paesi europei sinché dalla Germania dalla Svizzera dalla Francia si incarica di raccogliere le notizie e di farle circolare attraverso un delle new roots quindi per esempio questa sarebbe una delle cose che ci possiamo incaricare di fare io e Olivier di poter comuni di poter fare una lista di indirizzi di tutte queste istanze nella città e della società civile che oggi erano qui ricordo ci sono elementi dell'università di una rivista prestigiosa
Una radio molto ascoltata di un'associazione per i diritti umani che a settanta mila membri cioè ciascuno di noi a sicuramente un indirizzario molto importante molto fornì ito ed è la prima cosa che noi dobbiamo fare costituirsi in una in un gruppo di se non di pressione almeno di osservazione
In Italia su quello che accade in Tunisia poi sono anche annunciarvi che comunque
Mezzo euro medi per niente dovrà del nome non ha in Italia nessuno il corrispondente dentro a questo dentro a questo punto non è non esiste un'associazione che che passa partecipare a questa a questo coordina mente o degli sforzi di difesa dei diritti umani che si fanno dei paesi nel Mediterraneo a latere del partenariato di Barcellona buone questo sarebbe una cosa facilissima da realizzate e ricorda o anche che nel mese di gennaio prossimo il Rizzo sarà in Italia per la prima volta con un importante incontro a Trieste il dodici e il tredici gennaio se non a mia memoria non mi inganna sul prima dei rifugiati politici e
Della loro insomma della loro difesa
E questo è un appuntamento che forse non cercheremo di non mancare anche perché sicuramente ci saranno dei rappresentanti della società civile tunisina in questa in questa occasione
Per