"Salto nel Sud" presentazione del libro di Gianfranco Nappi (Ed. Liguori), organizzato nell'ambito della rassegna "Sinistra e Net Economy" (presso Galassia Gutenberg, Sala Mediterraneo, Mostra d'Oltremare, piazzale Tecchio, Fuorigrotta)

Non
Non non ce l'ha prima valenza
Metri prima
Facciamo una cosa almeno fra la vita sì
Ma io reale ma regionale
Spaventosa
Adesso alloggi
E allora
Venga offre allora preoccupata indossa dopodiché
Claudio
Osserva leggendo sul giornale visto che finirà io sono uno economico
Candidato avvolgerlo
Se non sapessimo verticale basta che non mi fa
Porte
Web ma Elio Sgreccia
Vai tranquillo popolare subisce CSI sindaco vai otto
Grazie dello spazio
Arriviamo
Allora se per cortesia acceleriamo questa falsi
Credit cerimoniale rende inevitabile Marsella conteniamo in modo che riusciamo a rispettare dei tempi che sono
Straniera necessariamente ristretti
E vorremmo partire subito no vediamo un esemplare il libro poi vediamo
Allora favore
Qui offre
Poi c'è un nemico
Cina and day vediamo sforzo
Ma distinti
Sì allora perdiamo buonasera a tutti capiamo
Questo incontro di iniziativa solido Io sono Michele Mezza o collaborato al libro dopo una primo il senso di questa formula che abbiamo adottato che ribalta un po'allo schema tradizionale per cui gli autori di solito parlano in fondo dopo aver raccolto alcune considerazioni dei vari ospiti questa volta anche tra l'altro il tipo il profilo degli ospiti che sono intervenuti vorremmo dare una dinamica diversa questo è un libro che figlio di un riflessione tutta politica
E come tale vuole essere in qualche modo vissuto per cui l'autore diciamo Gianfranco Nappi cercherà nell'introduzione di dare un'esemplificazione un po'di quello che il libro vuole dire quello che il libro vuole dire
Alla alla politica in particolare alla sinistra in particolare al modo di essere partito
In questa nuova dimensione dell'immateriale della economia digitale e quello che il libro vuole vive al governo del territorio e vuole dire a chi il territorio governa governerà
Nella fattispecie qui a Napoli per cui come interlocutori Massimo D'Alema
Rosa Russo Jervolino avranno poi la possibilità di rispondere in indiretta immediatamente a queste esemplificazioni
Partendo soprattutto da un dato e così Dos subito la palla Gianfranco Nappi a uno dei nodi che il libro buone
In particolare questo di una nuova dinamica economica che è tutta contrassegnata da una individualismo competitivo un individuo un individualismo che sta mettendo alla sinistra di fronte a nuovi gradini da scalare e sta mettendo soprattutto chi il territorio vuole governare in termini non di disgregazione ma anzi di un riaccorpamento di questo individualismo con compiti e problemi assolutamente inediti ecco da questo punto
è partita e parte la riflessione di Gianfranco Nappi
Sì grazie Michele grazie
A voi che state qui grazie in modo particolare se mi consentite a Rosa Russo Jervolino e a Massimo D'Alema
Che hanno accettato l'invito a ad animare sostanzialmente questo questo momento di confronto e di discussione
Questo saggio che discutiamo oggi qui e che è il frutto anche di un lavoro collettivo che negli ultimi anni un gruppo di compagni di compagni di uomini e di donne della sinistra hanno affrontato un po'hanno qui hanno dato vita del Paese sui temi della comunicazione
Mi piace immaginarlo molto prima ancora che come un tentativo di dare soluzioni come un un tentativo di fare le domande giuste cioè di porre le domande gli interrogativi giusto
Perché ritengo che siamo in presenza abbiamo un grande problema che è quello di indirli uscire a individuare quali sono le esigenze fondamentali e poi affidare a un lavoro di ricerca d'impegno
Di di di di di che non sarà breve il compito poi di costruire le risposte a queste esigenze a queste a queste domande
E la prima esigenza che io ravvedo che vorrei sottolineare o sulla quale vorrei tornare
Sollecitando su questo in modo particolare Massimo D'Alema
L'esigenza di una radicale innovazione che di fronte alla sinistra
Potremmo dire di fronte alla politica più complessivamente ma intanto per quanto ci riguarda
Di fronte alla sinistra io non sono un economista nel né uno specialista ma in questi anni sono inciampato come tanti di noi mille volte nella difficoltà a riuscire ad elaborare le conseguenze
Gli affetti dei fenomeni sconvolgenti che hanno investito economia e società
La difficoltà a riassumerne gli elementi di sintesi gli elementi generali di comprensione critica insomma volendola di rimanere un po'secca con il bagaglio della nostra cultura politica noi arranchiamo
Ed è da questa considerazione che nasce l'esigenza di una innovazione radicale
Io vorrei fare un esempio concreto tra l'altro nei saggi raccolti nella seconda parte del del del testo via un contributo molto interessante di Fabio Terragni che ricostruisce la storia di Sesto San Giovanni
Sesto San Giovanni vede oggi una realtà di sei mila aziende
Ci sono oggi tre mila occupati in più rispetti a quelli che c'erano all'epoca della preda della della Magneti Marelli
Eppure allora la sinistra era forte oggi la sinistra in difficoltà
Eppure lavoro Shelley non c'è un problema di mancanza di lavoro
Cioè esattamente un problema di una straordinaria trasformazione della qualità
Della del del del lavoro
Porre il tema della innovazione dunque non vuol dire perdere qualcosa
Se non fare i conti con qualcosa che si è perso dentro questa trasformazione che non sarà possibile in ogni caso recuperare
Ma senza compiere con nettezza questa scelta di ricollocazione della Sea della sinistra e della politica
Volendola riprendere con la battuta di di un dibattito che fu anche drammatico quello che portò poi alla al al passaggio dal pc al PDS senza compiere questa scelta di inserirsi nel gorgo del cambiamento
Non mi si andrebbe molto avanti
Questo borgo si chiama rivoluzione digita poca interessi conflitti opportunità
Delinea una nuova mappa dell'inclusione dell'esclusione sociale
Ed è esattamente qui che la sinistra deve riuscire a rimettere radici solide misurandosi esattamente con queste questioni di fondo e qui che la RAI sinistra ritrova se stessa
E questo deve spingere a misurarsi con che cosa determinò per la sinistra e per la politica elementi fondamentali nelle dinamiche di oggi
Come velocità come competitività come individualità io credo che c'è una categoria nostra che può ancora aiutarci nostra dico della tradizione della sinistra
Ed è esattamente quella di sistema
Anzi torna in qualche modo come un esige l'esigenza di una riflessione sui problemi
Sistema locale sistema Paese anzi oggi abbiamo stiamo individuando o il processo di costruzione europea addirittura l'idea di un sistema continentale
La dimensione del sistema per stare nella globalizzazione
Per far valere le ragioni di una finalità sociale dello sviluppo anzi in qualche modo per recuperare queste ragioni per difendere e promuovere gli interessi che voi rappresentate
E questo fa ecco incidere quello che fa alla politica quello che fa la sinistra quello che hanno fatto i nostri governi in questi cinque anni con quella che un tempo avremmo definito funzione nazionale
Questo mi sembra l'altro punto di fondo
Cioè misurarsi
Pienamente con questo gorgo per legare di nuovo la politica e la sinistra allo sviluppo della società
Ricostruire la dimensione della politica come indicazione di una promozione nuova per settori estesi di società
Tangentopoli non è la causa della rottura di credibilità tra politica tra società e politica
Nella manifestazione superficiale la ragione profonda risiede nella difficoltà dentro la trasformazione radicale che stiamo vivendo
Di delineare un nuovo punto di intersezione tra politica e società
Serve di più dunque
Elementi forti di cultura politica
Servono partiti rinnovati serve una grande forza della sinistra che veda nella dimensione europea non il limite ma il suo punto di forza per riprendere un percorso di lungo per di di lungo respiro se è così serve una dimensione della politica della sinistra questa l'altro interrogativo che interrogativo che vorrei porre che recuperi un rapporto con una nuova dimensione dello spazio e del tempo
Il mondo come spazio di questo rapporto e il futuro come dimensione di questo rapporto col tempo
Noi stiamo vivendo un paradosso
Apparteniamo a una storia della sinistra europea
Perché è nata come storia internazionalista
E ha e questa storiaccia si è posta sempre il problema di gettare un ponte verso il futuro
Di immaginare l'impegno la passione politica civile dell'oggi molto proiettata sul futuro su quello che verrà
Per rispondere meglio a problemi del presente
Oggi nell'epoca della più decantata globalizzazione della più spinta proiezione verso il futuro in qualche modo noi corriamo il rischio di apparire afoni
Senza parole rispetto a queste due grandi dimensioni quelle della dimensione mondo e della dimensione di un futuro che entra nelle nostre case nelle nostre vite
Io penso ad un partito ad una sinistra che con queste due dimensioni spazio temporali tornino muoversi a proprio agio
A far vivere anche una moderna militanza politica
Che il ricongiunta quello ciò che è già vero per tanti giovani
Ciò che è già nero per tanti lavoratori del nostro Paese
Che già oggi quotidianamente si misurano con una dimensione più ampia con la Rete con internet con l'accesso ai sa assolvere che sono molto lontani dal luogo fisico in cui essi si trovò ne costruiscono relazione
è prima in
Ricostruzione di un nesso forte tra politica e società esplicitazione di una funzione che ricostruisca una capacità di rappresentanza e qui c'è anche il tema del Mezzogiorno
Che sono noi come centrosinistra possiamo rappresentare e qui c'è la suggestione la la la la la la provocazione del salto per il Mezzogiorno
Anche qui rispetto alla realtà al tema la questione del Mezzogiorno c'è bisogno di una capacità di lettura nuova anche qui di una innovazione
Che porti a vedere il Mezzogiorno come una risorsa
La rivoluzione digitale come una straordinaria occasione per il Mezzogiorno
Per rispondere ai problemi del suo futuro del suo sviluppo e porti a individuare nel capitale umano e nella formazione il volano
Per mettere insieme risorse e opportunità
Il salto dunque
Ripeto ripensare il futuro del Mezzogiorno vuol dire anche qui
Porsi e guidare l'obiettivo di fare di questa realtà del Paese un'aria che si misuri con i punti forti dello sviluppo
Che qui crei lavoro qualificato ricco c'è anche per il Mezzogiorno non solo per la sinistra e per la politica dunque il tema dello stare nel pubblico e quanto importanti sono alcune scelte che già si delineano nell'azione del nuovo governo regionale della Campania da questo punto di vista e qui viene Napoli e finisco e qui vorrei invece rivolgermi in modo particolare a Rosa Russo Jervolino
Che ha sulle sue spalle condividendolo con l'impegno di tutti quanti noi
Il compito di delineare di dare corso di rappresentare
Quella nuova tappa del futuro del ruolo della città
Io penso che un punto forte di questa nuova tappa sul ruolo e sul futuro della città lo sa la si ritrovi collocando pienamente Napoli come grande metropoli nello scenario euromediterraneo
In questi anni si sono affacciati alla ribalta dell'Europa e del Mediterraneo grandi metropoli grandi città
Che hanno recuperato il loro tempo perduto e si sono candidate ad assolvere oggi ad una funzione centrale nel campo della cultura della produzione del sapere del commercio dell'economia più generale
Barcellona Marsiglia in Italia a Genova sta compiendo una riflessione di questo tipo la nuova tappa credo debba essere anche questo
Napoli riflette riferimento forte di questo con testo nuovo che si va delineando a livello europeo a livello mediterraneo lo si può fare questo sulla scorta degli anni straordinari che abbiamo alle nostre spalle di ciò che ha rappresentato l'esperienza di governo della città di Napoli di Antonio Bassolino partire da questo per andare oltre per andare più avanti
Bagnoli da questo punto di vista può diventare c'è un pezzo un saggio del tra i vari dedicato curato proprio da mezza tabù Pigeon
Legato proprio al tema di Bagnoli che intorno al tema della formazione della ricerca delle imprese innovative all'attrazione di nuovi investimenti ha un tessuto ricco già forte presente in questo territorio
Favorito anche da quei processi di liberalizzazione delle telecomunicazioni di cui i nostri governi del centrosinistra sono stati protagonisti rappresenta già una realtà
Lo snodo di una Rete
Con Salerno con l'esperienza
Di Finmatica che è in corso con l'esperienza del manifatturiero delle TLC di Caserta con la ricerca l'università di Benevento un grande snodo quindi da questa da questo punto di vista e perché non pensare anche a una nuova strumentazione istituzionale
Perché non pensare anche per esempio ad un assessore al futuro
Che mentre la città è impegnata a governare a costruire e a cambiare il presente lavora dentro questo sforzo per gettare sempre oltre lo sguardo di nuovi programmi di nuovi di nuovi progetti
Ricostruire e finisco un punto più alto e più lungo
Quindi non come fuga dal presente
Ma come condizione per stare di più con i piedi per terra del quotidiano
Noi la sinistra il centrosinistra con la ricchezza delle sue culture possiamo coltivare nutrire questa ambizione
Non è credibile da questo punto di vista agli occhi della società napoletana meridionale italiana il Polo non è credibile il presidente e tuttofare che un giorno operaio un giorno imprenditore un giorno e scienziato liscia una vecchia Italia
Assistenzialismo paternalismo corporativismi competizione di costo e non di qualità però attenzione lisce anche una pulsione della modernità intesa non come libertà ma come arbitrio
Non come libertà di tutti ma come e maggiori opportunità per tutti ma come libertà del più forte come costrizione del più debole solo calandoci completamente dentro questo sforzo solo con il salto forse più di un salto noi potremo compiutamente di svelare rilanciare e ce n'è bisogno anche per parlare meglio tra di noi
Anche oggi i giornalisti erano fondamentalmente interessati al tema del rapporto e dei rapporti dentro il centrosinistra
Anche dentro i Democratici di sinistra
Ieri abbiamo vissuto un'esperienza su questo voglio voglio chiudere esempi sintomatica paradigmatica di come di quello che vorrei dire ieri abbiamo fatto una bella Sembler
Qui a Napoli sui problemi delle biotecnologie
In un confronto con scienziati e ricercatori
Appena arrivato
L'onorevole Pietro Folena ovviamente
A affrontati giornalisticamente gli hanno fatto in primo luogo le domande
Sul genoma sulle biotecnologie sul rapporto tra scienza etica politica e così via dopodiché fatta la domanda su questo si è passati subito la domanda va be'ma con Mastella come va
Come vanno le cose quali sono i rapporti tra tra di voi ecco la scissione tra la politica e la realtà
E la riduzione della politica scontro tra persone
è un fatto che ci va stretto
Ovviamente il primo punto riguarda nudi riguarda chi fa politica riguarda la sinistra riquadri centro sinistra io penso che parliamo meglio alla società
E anche tra di noi se riusciamo appunto a riuscire ad alzare il livello di questo sguardo di questo orizzonte grazie
Ma io vorrei adesso così magari spero di poter essere utile ai due relatori sintetizzare il il nodo che pone e Gianfranco Nappi passando iniziando con
Insomma direi non solo per questioni ma politiche con Rosa Russo Jervolino cioè il nodo del territorio
Ci sono varie questioni tematiche però o Gianfranco pone una questione di metodo la la questione del salto
Cioè se siamo in una fase segnata dalla discontinuità la politica come si misura su decisioni in velocità
E decisioni come dire non evolutive
In grado di cogliere gli obiettivi che si vogliono raggiungere e di individuare le scorciatoie per raggiungere questo obiettivo uno dei obiettivi è il marketing territoriale come si colloca a Napoli
In su questo nuovo mercato
Globale lo so io Russo Jervolino
Credo
Devo dire senza mezzi termini che il saggio di Gianfranco e dei suoi amici un saggio che fa pensare almeno che per quanto riguarda mi mi ha fatto profondamente riflette
Perché
Perché non soltanto la mia formazione culturale mio bagaglio di esperienza sono abbastanza lontani dalla rivoluzione tecnologica dal digitale da tutto questo mondo
Ma perché appartengo ancora e quindi c'è bisogno di riflettere e di cambiare rapidamente anche approccio
A quelle il tipo di mondo che guarda
Alla rivoluzione tecnologica come ha qualcosa che in qualche modo è altro dal nostro impegno politico quotidiano che quello dell'amministrare del far leggi
Dell'immaginare appunto equilibri di bilancio dell'immaginare equilibri fra forze ok anche se non guarda alla rivoluzione tecnologica al digitale
Come altro lo guarda adesso come se fosse una esperienza in qualche modo parziale
Invece in questo Gianfranco e senza misericordia perché appunto prende il politico e locale daino un array Altan nuova bloccarla facendogli capire
Almeno a me ha fatto riflettere molto su questa linea
Che appunto non è possibile immaginare il nuovo per il proprio territorio
Non è possibile fare una programmazione per il futuro non per nulla Luís addirittura istituzionalizzare l'assessorato al futuro non vorrei che gli amici giornalisti presidente fra tre minuti
Mi domandano se vinci per Giasone elezioni tiene l'assessore al futuro dicono gelati appunto non c'è nulla di concordato fra me e Gianfranco in questo senso
No Bacci e pone di fronte ad una realtà che pervasiva no del nostro nuovo deve essere pervasiva del nostro nuovo modo di fare politica
E Gianfranco devo dirti qual è stato il Processo dentro di me processo dentro di me è stato in primo momento quasi un processo di
Preoccupazione di fronte a questo tipo di approccio perché chi viene da formazioni umanistiche
Tende a guardare la rivoluzione tecnologica come qualcosa che in qualche modo sono abiti che disumani Izzy che condanni alla solitudine
Allora se posso dirti è uno delle meriti delle cose che io ho apprezzato di più
è stato questo dare la chiave una chiave di lettura della rivoluzione tecnologica e delle possibilità per il Mezzogiorno per la Campania e per Napoli
Come appunto un processo che porti no Lazzaro radicarsi dalle proprie radici ma sia recuperarle e pienamente a valorizzare le come patrimonio che porti per esempio alle guardie alla rivoluzione tecnologica come ad un fenomeno che non isola no la singola persona amarsi in qualche modo penso per esempio alle tue notazioni sulla Rete civica e così costruisce incentiva nuove forme di partecipazione e questo a me sembra un fatto di enorme importanza
Poi c'è un altro fatto che dal punto di vista politico e dal punto di vista di chi appunto a in programma di fare questa corsa sperando di vincerla è di estrema importanza perché è chiarissimo una cosa nel tuo saggio
Come è a un certo punto o sì accetta fino in fondo questa sfida no oppure si rischia di essere tagliati fuori da una possibilità di sviluppo
E siccome sono ancora dell'altro ieri discorsi sulle gabbie salariali o su altre appunto forme che dovrebbero in base ad una logica veramente conto superata trent'anni fa garantire lo sviluppo dal saggio di Gianfranco è chiarissimo come la strada dello sviluppo da altera
Così come chiarissimo un altro tipo di discorso per me molto importante
Come lo sviluppo della Campania del sud del Mezzogiorno di Napoli
E interesse questo per la verità insomma dovrebbe essere un approccio chiaro a qualsiasi persona che fa politica al Savoy capendo qualcosa anche di economia
è un interesse non soltanto della nostra città ma è un interesse di tutto il territorio nazionale
Malaparte Gianfranco che mi ha in qualche modo coinvolta di più
E quella nella quale tu riesci a dare un una lettura di alcune caratteristiche no del nostro modo di essere
Che normalmente sono viste come caratteristiche che appesantiscono
La realtà di Napoli e del Mezzogiorno penso per esempio all'appunto abbondanza
Al numero molto alto di di giovani disoccupati con alta qualificazione culturale
Nella prospettiva che tu Ray no e che tu fai intravedere
Questi solo a loro possono essere visti come fattori di difficoltà diventano invece potenzialità positive diventa non fortissime potenzialità
Di sviluppo
Devo dire un'altra cosa che mi ha molto colpito e che nel disegno che è nata Pia appunto traccia
Lui parla dice delle cose molto belle anche per un napoletano napoletano che cioè qui c'è del vero un mito servi ambiente patrimonio
Archeologico di cultura di capacità imprenditoriale di gusto del rischio eccetera che è fra i più alti d'Europa
Beh è appunto nel tipo di sviluppo che tu costruisci messo uno di questi settori BN trascurato ma vengono tutti portati a sistema
In una logica nella quale
La produzione dei saperi e la trasmissione dei saperi non è un lusso no delle società ricche
Ma è una precondizione necessaria per lo sviluppo
Della della anche del benessere e della qualità della vita e questo mi sembra proprio un rovesciare completamente sulle prospettive
Devo dire che mi ha fatto molto pensare anche quello che tu hai scritto e che riprendeva anche adesso mezza cerca la vorrei alta di Napoli com'è possibile punto di riferimento forte non soltanto per l'Europa ma per tutto il bacino del Mediterraneo
C'è
Nella nostra realtà nella nostra appunto capacità di organizzare saperi patrimonio archeologico
Duttilità comprensione nei confronti delle altre culture noi non siamo terra di fondamentalismi e forse è proprio per questo
Riusciamo finì in fondo ad a vere la possibilità se ben organizzati di dimostrare il limite dello svedese fondamentalismi
Mi ha fatto molta impressione un tuo passaggio
Dove parli dello sviluppo come un processo che non è il processo perché porta a prevalere alcuni su altri un paese su un altro ma è un processo di crescita
Comune chiedo scusa se faccio un riferimento lo faccio in piena convinzione a qualche documento che appartiene alla mia cultura
Quindi non ne chiedo neanche scusami è venuto in mente la Populorum Progressio laddove si definisce lo sviluppo come sviluppo di tutto nuovo e di tutti uomini no quindi questa punto
Capacità di porsi come il motore di crescita anche all'interno del bacino del Mediterraneo
E mi ha fatto molta impressione anche un'altra cosa
Questa se è possibile dire questo approccio
Non dei termini aprono una questo approccio
Allora realtà tecnologica come il fenomeno che certamente alle sue leggi Mattel politico puoi deve governare no
Cioè anche qui
Vorrei richiamare
Un documento che a me carissimo la familiari sponsor zio qui non siamo più con Paolo sesto ma siamo con
Giovanni ventitreesimo la storia come evento di libertà cioè la il Governo no
Dei processi anche a tecnologia avanzata perché ci sia uno sviluppo comunitario e all'interno di questo sviluppo una crescita di tutto l'uomo e di tutti gli uomini beh vi devo dire che il tema del Governo dello sviluppo
Porta immediatamente almeno nella mia riflessione rapportata anche alla società napoletana al tema del ruolo della politica
E anche qui tu dici nelle cose che io mi sento di condividere fino in fondo
Cioè noi anche in questi giorni presidente D'Alema nel quale stiamo facendo uno sforzo al quale tanti degli amici presenti giornalisti operatori sociali
Ed economici hanno partecipato e stanno partecipando di costruzione del programma costruzione collettiva del programma per il futuro quinquennio dell'amministrazione comunale
Noi misuriamo una realtà nella quale lo strumento partito che io nel quale io credo profondamente che indubbiamente ha subito un momento di forte crisi e qui sono anche d'accordo nel dire che appunto Tangentopoli non è stata la causa o almeno l'unica causa è stato l'epifenomeno di qualcosa di molto più profondo e di molto più Complesso
Lo strumento partito va recuperato e rilanciato ormai in una forma dialogante non totalizzante no ed è quello che credo che vada fatto anche a Napoli perché dopo e molto bene in rilievo il valore della nuova soggettività politica dei CD
Degli amministratori locali però fai anche un'affermazione della quale ammesso che io riesca ad essere sindaco di sono grata ad esso per allora se per caso ci riesco qua ci riuscirò quando tu dici
Che non è possibile scaricare soltanto sugli amministratori locali
Per bravi che essi siano e noi cui a Napoli ne abbiamo avuto di bravissimi
Tutto il processo di crescita della città ma che essi devono essere sostenuti Dartford sei sociali organizzate capaci di produrre programmi capaci di a vere questa annotazione è per me importantissima e insieme una forte capacità di governo
Ma anche una forte capacità di mantenere alta l'attenzione e la passione civile
E ti devo dire dieci anche un'altra cosa che io condivido fino in fondo per necessario quindi creare dei partiti che essi hanno nuovamente popolari
Sottolineando però che quando si parla di partiti nuovamente popolari non si parla di ritornare indietro ma si parla di andare avanti no qui leggo anche
Ha qualche dibattito che c'è stato in questi giorni
E qui devo dire che questa parte delle due riflessioni mi ha profondamente coinvolto perché in fondo è quello che da presidente dell'Assemblea costituente del novantatré che ha dato vieta poi al Partito Popolare
Noi abbiamo proprio cercato di fare e che certamente deve rifare dobbiamo rifare tutti insieme idonea sinergia che all'interno del centro sinistra va sempre più consolidata
Qual è il Lula penultima annotazione che vorrei fare è che mi sembra molto giusto
Il rapporto che tu costruisci e da un suo aggancio anche in quella che io store riscontrando come in realtà di Napoli
Sarà punto il rilancio dei partiti e la funzione non totalizzante dei partiti
Perché appunto tutte le forme organizzate della società civile dell'associazionismo al volontariato i sindacati eccetera
Sono del resto il disegno costituzionale questo
Monumenti no di una dialettica che deve poi trovare la propria sintesi nelle istituzioni quindi c'è un disegno di
Sviluppo tecnologico
Sorretto da un disegno di profonda mutazione culturale e di democrazia sostanziale questo a me pare il fatto più appunto interessante
Devo dire poi lo dico a mezza e mi ha fatto Ho letto con grande attenzione naturalmente fra i vari casi specifici prima tu hai citato Sesto San Giovanni può immaginare come io sia andata immediatamente a guardarmi Bagnoli e l'ipotesi di Bagnoli
E mo'anche apprezzato molto l'artificio letterario reo dell'anonimo del due mila cinque
Che dà uno spaccato sulla Bagnoli del futuro che appunto insieme come dicevo prima tecnologia avanzata
Però anche peggio pagine gente che ambiente umano gente che corre gente che vive sul mare etc
E senza polemica con nessuno perché io le polemiche semmai subiscono non lei però poco
Vorrei appunto dire come la filiera che tu immagini
Di una Bagnoli che
Finalmente dopo tanto soffrire non solo dei caschi gialli ma appunto dei cittadini di Bagnoli vede il suo sviluppo futuro
In questa logica di tecnologie avanzate per le quali appunto danni lievi issare nuove univa alla alle facoltà universitarie eccetera lettere immesse ci sono già
Sia profondamente diversa da una Bagnoli del casinò che qualcuno ha disegnato in questo momento questi giorni
L'ultima annotazione e qui viene fuori anche la passione del vecchio ministero della pubblica istruzione
Evidente tu buoni il momento della ricerca come prodromico è necessario e altrove tanto necessario eccetera lei il momento della formazione arriva il presidente della Regione proprio nel momento in cui
Vuole ricorrere cosa glieli fa orrore ma anche quello Leon aree Gia fatta insieme al momento della formazione ed allora il secondo caso concreto sul quale io mi sono soffermata oltre che è quella di Bagnoli è stata o quello dell'accredito carte no della carta di credito PRI i ragazzi e mi ha fatto impressione è una cosa proprio perché il presidente D'Alema noi eravamo abituati
Ad una staticità dell'amministrazione regionale
Nell'io no noi libro ora abbozzati libero ma immagino di avere qualche cosa da dir recentissimo perché non mi avrebbe mai dato una bozza
Diversa da quella del libero
Beh la carta di credito regionale ancora una ipotesi nella bozza ma dal dodici gennaio è una realtà
Già operante pone la Campania come prima regione all'avanguardia finalmente di fronte alle altre regioni
Insomma cui Chai costruito un programma ricco di spunti e il problema aree di toglierli tutti insieme nell'interesse della città quindi grazie a Gianfranco
Allora salutando ancora il presidente Bassolino che Prato come prefatore venuto ad accogliere la sua quota di applausi di tributi il il libro
Passiamo a Massimo D'Alema la riflessione di Rosa Russo Jervolino sui nuovi partiti polari aperto un'autostrada
A D'Alema io non vorrei limitarla minimamente anzi ci aggiungo una piccola corsia cioè con un forse domanda che può aiutare nella riflessione che avanzava
All'onorevole Jervolino cioè se ci vogliono i nuovi partiti popolari qual è oggi il nuovo popolo un nuovo Popolo segnato appunto da questo individualismo competitivo diceva Nappi che pone grossi problemi proprio come dire di cultura una sinistra figlia di un secolo di dimensione collettiva e se proprio Massimo D'Alema che con il suo governo ha accorciato le distanze alcune distanze fra l'Italia e lo sviluppo digitale però come dire c'è la necessità di qualcosa di più di una semplice evoluzione cioè la politica e la sinistra deve giocare una scommessa forse più audace proprio su un individualismo competitivo su cui ecco diciamo permettetemi la battuta anche sulle cronache di questi giorni
Un individualismo competitivo su cui la sinistra meridionale forse lo deve praticare di meno e ci deve riflettere di più su questo su questa nuova a dimensione allora D'Alema
Ma io
Io non mi sottrarrò a qualche considerazione sulla sinistra ma
Vorrei
Prima parlare un po'del Mezzogiorno e dell'Italia
Credo che
Sì lo stimolo che viene da questo volume
Più che a riflettere su noi stessi anche se
Naturalmente c'è il saggio di in atti una parte dedicata alla sinistra di fronte alla sfida del grande rivoluzione
Sociale che si accompagna all'affermarsi di un'economia basata sulla conoscenza ma
Io credo che da parte di gran lunga dominante tanto quantitativamente del volume
Dedicato al Mezzogiorno
E alla opportunità per il Mezzogiorno di un salto di qualità nel suo sviluppo
In relazione alle nuove opportunità problemi anche opportunità
Che la rivoluzione digitale l'affermarsi di una economia basata sulla conoscenza of
Ora io credo che questo sia appunto uno delle grandi sfide
Vorrei sottolineare che nell'affrontare questa sfida noi parliamo dei risultati importanti ripristinare
Il libro lo dice e dice che l'opera dei governi di centrosinistra creato un con testo che le condizioni nelle quali questi problemi possono essere proposti hanno un come una sfida positiva
Proprio oggi noi abbiamo o i dati sulla produzione industriale sul PIL del Duemila
Sono dati importante
Perché indicano una crescita del nostro Paese che non si registrava da molti anni
In realtà un tasso di crescita così significativo non si registrava dal mille novecentonovantacinque ma con una differenza che non è di
E cioè che nel novantacinque la spinta fu all'in
Sono i siamo parte delle e la crescita del nostro Paese la crescita di un Paese lei non gioca più sulla debolezza della sua moneta per esportare ma che si misura per la qualità dei suoi prodotti
Crescita del Paese crescita della produzione industriale crescita dell'occupazione
Sono risultati importante
Si dice
Da parte di chi fino a ieri aveva sostenuto che l'entrata
Sacrifici affrontati per entrare nell'euro
Avrebbero fiaccato l'economia italiana
Lo hanno sostenuto centri di potere economico non soltanto forze politiche lo hanno sostenuto grandi giornali
Quanto campagne ma la memoria e corte
Soprattutto quando si dovrebbe fare qualche riflessione autocritica
Ora si dice e
Al contrario disinvoltura
E beh e naturale che ci sia la ripida c'è in tutta Europa
Ma è appunto
Questo grande sforzo per legarci all'Europa
Che è stato il risultato della politica del centro città
E per
Impostare su basi nuove lo Sviluppo Italia
Non più sulla base della sparuta azione sulla base di un uso dissennato delle risorse pubbliche
Non uno sviluppo fondato sui debiti da pagare per le generazioni future
Ma uno sviluppo sanno solido in grado di creare lavoro
E di offrire a tutti una opportunità
Ora il tema vero della competitività
Che certamente si impone all'attenzione di tutti
E che costituisce il terreno di un confronto
Il tema vero della competitività del Paese non delle singole imprese
E il tema del completamento dell'ammodernamento dello Stato
Ho letto un libro di critica della classe dirigente Italia lo sguardo corto della classe dirigente italiana un volume che ha pubblicato la
Promuoviamo libri o io questo terribile difetto di leggerli quindi praticabile
E a conclusione di questo volume severo sull'esperienza di questi anni si dice che bisognerà ricominciare dalla riforma delle istituzioni
Mi ha fatto piacere perché io nessuno che ci sono talmente convinto che ciò persino provato
E c'è la sfida della competitività deve ricominciare dal funzionamento delle istituzioni
Qui c'è un grande problema
Nappi affronta questo tema federalismo federalismo delle regioni italiane dei comuni delle città nel quadro di un federalismo europeo
Io sento molto l'esigenza di un potere centrale forte
Non c'è federalismo
Senza un interlocutore forte una garanzia forte di coesione del Paese
Oggi noi rischiamo in un processo di crescita delle funzioni delle istituzioni europee
E di nuovo protagonismo delle istituzioni comunali regionali anche grazie alle riforme vedete che non è vero che le riforme istituzionali riguardano la politica riguardano i cittadini
Perché i cittadini hanno avuto città migliori perché hanno potuto eleggere il sindaco grazie ad una riforma istituzionale
E hanno regioni più forti perché hanno potuto eleggere i presidenti delle Regioni io credo che noi abbiamo bisogno di istituzioni più forti
Anche a livello nazionale
E abbiamo bisogno di un Paese che affronti pienamente la sfida dell'innovazione
Il problema della competitività è solo dei dati che sono impressionanti che dimostrano che c'è una perdita di competitività del Paese nel senso che la crescita delle esportazioni italiane non tiene il ritmo della crescita del commercio mondiale
Ma se noi andiamo a vedere questo dato nel dettaglio ci rendiamo conto che in realtà nei settori nei quali noi siamo tradizionalmente forti
Noi cresciamo
Non perdiamo quote di mercato
Il problema è che la crescita del commercio mondiale avviene in settori nei quali noi siamo deboli
N i quali nessuna flessibilità salariale me flessibilità in entrata o in uscita ci consentirà di riguadagnare competitività
Non è con la libertà di licenziamento che venderemo fiscale
Il problema vero è che nel mondo non cresce il commercio tedesca
Cresce il commercio dei computer
Nel software
E se noi non ci siamo nei settori in cui cresce il commercio mondiale non sarà la flessibilità a farci guadagnare quote
Grande problema italiano e quindi quello del modello di specializzazione del Paese
E quello della capacità di crescere nei nuovi settori
Stiamo crescendo però anche qui vorrei attirare l'attenzione su un elemento interessante di analisi su più di cinquanta società quotate della cosiddetta new economy in Italia
Solo quattro
Sono società che sono nate intorno ad un nuovo prodotto
Tutte le altre sono società di servizi
Il che dimostra c'è poco da fare
Che siamo indietro
Nuovi prodotti
Capacità di mettere sul mercato nuovi prodotti e quindi di conquistare nuove fette di mercato
Significa mettere in relazione università ricerca
Innovazione produzione
Significa guardare
Come si fa in questo volume
Alle esperienze più avanzate degli Stati Uniti
Al rapporto che lì si è costruito tra Università ricerca e nuova produzione
Significa considerare la cosiddetta new economy non soltanto come un settore di prodotti e di servizi nuovi c'è anche questo
Ma come un nuovo modo di organizzare la produzione la società nuovo modo di organizzare la produzione anche tra più tradizionale di organizzare la logistica di organizzare la vendita dei prodotti pensiamo a che cosa può significare per un Paese come il nostro impatto tra i nuovi servizi e la Rete delle piccole e medie imprese
Fondo le piccole e medie imprese hanno loro grande problema è l'accesso al credito l'accesso al mercato l'accesso alle informazioni ma la Rete in grado di affrontare e di aiutare a risolvere tutti e tre questi problemi
Perché la Rete può portare nella piccola azienda i servizi finanziari senza bisogno di dovere andare a bussare alla porta del direttore di filiale della banca perché la banca Rivera
Nell'azienda con i suoi prodotti
La Rete porta informazioni la Rete è uno strumento per promuovere e commercializzare i prodotti
Allora se noi guardiamo al futuro futuro a portata di mano perché ne abbiamo creato le condizioni almeno che il treno non esca dai binari c'è allora
Ma noi lavoriamo perché questo non accada
Se noi guardiamo al futuro del Paese e guardiamo al futuro del Paese in questa
Allora noi ci rendiamo conto che ed è questo il il grande tema che questo libro ci propone che in questa ottica cioè nell'ottica di una competitività basata sull'innovazione che sul mutamento del modello produttivo del Paese il modello di specializzazione il Mezzogiorno è una risorsa e non è un pesce
Mentre in un'ottica tradizionale
Che fonda la competitività del Paese soltanto sull'efficienza dell'apparato esistenti magari su una competitività sui costumi sulla possibilità di avere salari più bassi e costi minori dell'attuale apparato industriale
Il Mezzogiorno è soltanto una sacca di disoccupazione di riserva
Nell'ottica di un mutamento del modello di specializzazione il Mezzogiorno diventa una risorsa perché la nuova economia
A meno bisogno
Di capitale fisso
E ha più bisogno di risorse umane e un tema sul quale si riflette poco e che il più grande giacimento di risorse umane cioè di giovani
Che hanno studiato è il Mezzogiorno d'Italia che è uno dei più grandi giacimenti di risorse umane ed è uno a Hopa non soltanto di tali dato che l'Europa è vecchia
Questo è uno dei difetti del nostro continente
E l'Italia è fra i Paesi europei è uno di quelli che hanno più basso tasso di natalità ma il Mezzogiorno d'Italia da questo punto di vista è una delle aree più giovani d'Europa
L'Italia è radicalmente divisa in due anche da questo punto di vista e le ragazze e i ragazzi del Mezzogiorno sono la più grande risorsa di cui dispone il Paese non soltanto il Mezzogiorno
Basta vedere
Il successo straordinari
Che hanno avuto e stanno avendo le iniziative gli investimenti nel Mezzogiorno nei settori più avanzati
Basta vedere che cosa è questa sorta di piccola Silicon Valley nei pressi di Catania
Dove lavorano migliaia e migliaia di giovani ingegneri
Con risultati straordinari quindi sono grandi gruppi multinazionali non sono imprese locali
Sono grandi gruppi che misurano la produttività e la competitività delle loro aziende collocate in varie parti del mondo
E se si parla con gli amministratori se si parla con Pistorius Cutolo il piacere di avere Pistorio ospite ad un convegno di imprenditori del mezzogiorno
Dove fra l'altro uno dei più agguerriti diciamo o presidente di Confindustria un amico o simpatico vita convegno che si tenne a Napoli e
In cui naturalmente si protestava col Governo ladro sindacati la flessibilità interventi gli aiuti eccetera
E questo signore che dirige un'impresa il cui fatturato era pari alla somma dei fatturati per tutti quelli che stavano in sala diciamo
Sto parlando
E
Disse ma scusate innanzitutto io vorrei ringraziare il governo italiano per tutti i soldi che ci
Dato
Sereni è difficile trovare in giro per il mondo governo che di attaccanti soldi fece i conti
Di tutti i soldi che tra credito di imposta quattro otto otto che aveva ricevuto le ringrazio non avevo mai sentito l'imprenditore ringraziare il Governo e la prima volta rimasi colpito diciamo
Questa cortesia
Per tanti che avrebbero di che ringraziare uno fa
E poi disse e voi dite il offre vedete noi abbiamo imprese in ogni parte del mondo
Un ingegnere ci costa negli Stati Uniti di cento mila dollari tra ottanta e cento mila donne
A Catania ci costa trenta mila donne e lasciatemelo dire con orgoglio di un vecchio emigrante siciliano sono anche i più bravi quindi
Di Italia uno dei Paesi dove conviene investire di più
Parlava con l'esperienza di un grande gruppo multinazionale
Ma se io vedo a Bari
Cosa sta crescendo nel campo dei servizi dell'informatica
Visitato questo centro dei DS che hanno nei pressi di Bari Bitritto
O se vedo che cosa sta Crespina scendo a Lecce per parlare ancora della mia regione intorno a questo centro di eccellenza vedete non è un caso
Che
A Catania e alle esce
Queste esperienze di nuova economia nascono intorno a università particolarmente avanzate
E a scuole di eccellenza io considero tra le cose più importanti che ha fatto il centrosinistra
In questi anni e di a vere esteso la Rete delle scuole di eccellenza che erano quella tradizionale Pisa Trieste il Pavia
Nord
A lei c'è a Catania cioè di a vere messo due avamposti nel Mezzogiorno poi sappiamo che le università qualificata nel Mezzogiorno sono ben più di due fortunatamente
Allora si delinea vedete qui queste sono le condizioni del salto
Buon governo locale regionale
Qualità
Della classe dirigente
Università e centri di ricerca avanzata
Investimenti
Anche dalle possibilità di attirare investimenti dall'estero qualificati e nuovo ceto imprenditoriale del Mezzogiorno
Più attento
Alla capacità di costruire opportunità
E meno attento alla dimensione dell'aiuto statale dice che pure deve esserci
è una politica dello Stato centrale in grado come giustamente sottolinea Anna
Non di fare cadere interventi a pioggia
Ma di valorizzare la capacità dei sistemi locali di fare in Rete di fare sistema di mettere in campo Progetto
Naturalmente facendo questo
Riducendo i tempi della decisione burocratica
Grande questione diciamo del nostro Paese
La velocità la velocità non solo della decisione
Perché la verità è che
E il meccanismo della decisione
Non è soltanto l'incertezza della politica che a volte pesa anche l'incertezza della politica ma anche quando la politica è tempestiva dice
Anche quando la politica decise come le decidemmo con il patto sociale alla fine del novantotto di
Di
Puntare sulla formazione di promuovere il fondo nazionale per la formazione permanente non siamo in un Paese in cui tra Consiglio di Stato corti dei conti eccetera una decisione impresa di questo genere può rimanere appesa per due anni
E magari alla fine decide umiltà
Per questo io dico il tema del funzionamento delle istituzioni non è un tema secondario perché il problema è che la politica opera anche con una strumentazione istituito istituzionali che è una strumentazione totalmente superate inefficaci
E con la quale certamente molto difficile dirigere una società postindustriale
Allora io credo che
Io ci credo molto al fatto che noi che questo incontro fra mezzogiorno e rivoluzione digitale economia fondata sulla conoscenza può consentire al mezzogiorno di elaborare una propria strategia originale di sviluppo
Che non ripercorra la via dello sviluppo del Nord dita
Che
Ci consenta di battere una idea del Mezzogiorno per me il Mezzogiorno deve essere l'area dei bassi salari della precarietà patate a bassi salari corrisponde bassa qualità del lavoro
E siccome com'è ovvio che sia così difficile aveva ottenere acquistare la l'alta professionalità pagandola poco anche perché se noi siamo in un mercato globale dove le le persone si possono muovere
E
Se c'è bassa qualità del lavoro non c'è futuro e non c'è competizione nella competizione avviene sulla qualità oggi soprattutto per un Paese come il nostro voto che noi non competiamo con il Marocco con l'Albania
Perché cento se noi dovessimo competere con il Marocco con l'Albania dovremmo ridurre i salari
Ma non come pensa qualcuno in Confindustria dovremmo ridurre al dieci per cento dei salari attuali e credo che ci vorrebbe né su il governo democratico potrebbe garantire una cosa noi competiamo con la Gran Bretagna con gli Stati Uniti con la Germania
Con la Francia
Che sono tutti paesi dove si pagano mediamente salari più alti che da noi
E competiamo sulla quali da del lavoro
Sulla quantità di intelligenza
Che c'è nel lavoro
Allora io credo davvero che
Queste opportunità per il Mezzogiorno sono molto importanti
Che su questo banco di prova si misura una nuova classe dirigente del Mezzogiorno della sinistra del centrosinistra
Evidente che a me sta a cuore la capacità della sinistra di
Governare questi processi
Ma cerco di vedere questo tema in una dimensione più ampia ho detto e mi avvio alla conclusione che la rivoluzione tecnologica e anche una grande rivoluzione sociale
Non c'è dubbio che la fine del fordismo
Avverto una stagione nella quale la creatività del lavoro la dimensione individuale il peso della cultura della formazione
Nella organizzazione sociale hanno assunto una rilevanza straordinaria
Le vie dell'esclusione sono sempre di meno diciamo legati a processi di
La differenza è sempre meno a differenza di proprietà o di c'è sono diventa fondamentale la differenza di e di cultura
Chissà
è in grado di riconvertirsi
Quando dico Chissano mi riferisco soltanto alla conoscenza tecnico-scientifica attenzione
In realtà il livello la velocità dell'innovazione e tale che le conoscenze specialistiche invecchiano molto rapidamente
E quello che diventa determinante è una cultura che metta in grado di
Impara
Essa aprire impara saper ed è l'abitudine a leggere
E più importante di ciò che si è letto
Perché appunto è quella capacità di continuare a leggere a studiare
Ed è per questo vedete che per certi aspetti io credo che l'impianto umanistico della nostra scuola non non vada buttato via permette di dire che è un patrimonio
E credo che questo impianto di cultura di base fondamentale vada difesa che il momento dell'ASP dello specialismo deve venire quando un giovane a acquisito gli elementi fondamentali della della cultura di pace
Mi diceva un dirigente di una società multinazionale americana recluta in ogni parte del mondo
Che
Per le mansioni medie il personale che loro assume in America è più bravo
Ma per inquadri alti assumono gli italiani noi che siccome ci vogliamo sempre male diciamo
Segnalo che la nostra scuola e la nostra università sono considerati e sul mercato globale come una risorsa da non buttare
Voglio dire
Penso che noi dobbiamo investire di più su questa risorsa e devo dire che lo dico anche proprio qui da ex Presidente del Consiglio che avvio questa trattativa
E che mise i soldi da parte e che il fatto che finalmente si ha firmato il contratto degli insegnanti
è importante non soltanto perché era giusto che gli insegnanti italiani avessero uno stipendio più simile più vicino a quello del dei loro colleghi europei non è solo un fatto di quantità monetarie
Se mi consentite anche un fatto di rispetto
è un Paese che non ha rispetto verso i suoi insegnanti non ha rispetto verso il suo futuro questa
E anche il fatto di riconoscimento di uno status degli insegnanti e non è cosa di poco conto se noi pensiamo che la formazione e il banco di prova della Costituzione fu io io credo ad una sinistra che sia in grado di misurarsi con questi problemi
Io non credo affatto che la fine del fordismo critiche la fine di una solidarietà di classe che nasce nella organizzazione della produzione di massa diciamo sia la fine della sinistra del foglio
Lo dico molto sinceramente che
No una questa visione catastrofica che vede nella globalizzazione e nella fine del fordismo la fine della sinistra penso sono certe cose che ha scritto Marco Revelli ecco
Per citare un intellettuale di valore ecco
è una visione che non mi ha mai per sua su ecco
Fra l'altro credo che per chi come noi ha sempre avuto una visione mondiale dei processi e pentiti pensa che nel lavoro possa realizzarsi la personalità
Una organizzazione del lavoro meno oppressivo
Che valorizza di più l'intelligenza la personalità umana che offre maggiori opportunità di libertà deve essere vista dalla sinistra come un successo e non come il segnale della fine spinse la sua necessità
Certo
Pensare ad una sinistra che sia in grado di essere un centro di organizzazione di nuove relazioni sociali
Anziché di rispecchiamento diciamo della società
Il problema vero che i percorsi della solidarietà sono per così dire meno spontanei
Ma non meno necessaria non meno necessari
E bisogna pensare ad una organizzazione della soggettività che certamente non può essere quella dei partiti tradizionali
Che
Era non molto rappresentanza di blocchi sociali da
Ma dobbiamo pensare a partiti che riconquistò no loro funzione dirigente sapendo si muove in una rete di di forme di di di organizzazione e di partecipazione io per esempio
Concludo diciamo con una notazione sul mio lavoro
Quando sono stato da quando sono stato meno impegnato diciamo compiti istituzionali che erano assorbenti
Mi sono messo a organizzare una fondazione culturale
Poi anche un'associazione culturale
Ed è nato un qualche dibattito pettegolo per capire se questo era l'embrione del partito di D'Alema cioè
Poi chiamo fugato ogni dubbio perché io poi sono diventato Presidente del partito di D'Alema unico al quale sono stati iscritti diciamo
Ma
La verità è un'altra e la verità è che chi come me come Rosa Russo Iervolino che lo ha confessato e
Più legato all'esperienza dei partiti democratici
Ed è più convinto che i i partiti democratici sono strumenti che vanno reinventati ma non buttarti via
Altrimenti nascono i partiti non democratici
E tuttavia io credo che
A venire creato avere sviluppato insieme a Giuliano Amato che aveva iniziato questo lavoro
Una fondazione culturale che possa essere un pensatoio del centrosinistra avere creato un'associazione culturale non è soltanto qualcosa che non fa contro i partiti
Ma è una risorsa in più
Perché io penso a partiti che siano in grado di muoversi e di mettere in comunicazione tra di loro forme diverse di organizzazione della cultura della Società della volontà dei cittadini
Partiti che non hanno la pretesa di fare al loro interno come in un'economia curtense certo io sono cresciuto in un partito che faceva tutto faceva la selezione dei quali la scuola
Il training e tutto
Si accompagnava branco alla bara ed è stata una grande scuola cioè uno fra l'altro sapeva che non ha non spettava a Luís
Era un'organizzazione che ti selezionava
Pieni di cooptato
Ti facevano la scuola
Ti mandavano a fare esperienza
Si chiamava oggi diceva adesso devi andare in Puglia uno faceva la valigia e nuove caso nome a caso
Ti seguivano sapevi che se facevi bene il tuo lavoro un giorno all'altro saresti stato chiamato
Funzionava diciamo ecco ma cento io non credo che noi possiamo pensare che tornino partiti di quelli gente erano era un'altra epoca
Noi dobbiamo pensare che ci sono ci devono essere partiti in grado di cogliere nella società
Le qualità perché non sono più in grado di formarle da soli queste qualità qui partiti corrispondevano alla grande fabbrica fordista ecco
Con la sua linea i suoi sta noi oggi dobbiamo pensare a partiti che si muovono nella società che sanno valorizzare gli individui che sanno anche gestire la competizione tra gli individui
E che sanno selezionare le qualità che nella società nelle nelle professioni nella cultura si forma
Ma partiti di questo genere hanno bisogno di una società viva
E devono promuoverla e non devono temere una
Io credo che la sinistra in grado di fare questo salto
Noi
Noi siamo parte di una sinistra che ragione di questo che allargato i suoi confini che si è venuta riorganizzando anche in Europa un poco mi centro sinistra o addirittura come dice Blair
Soprattutto in campagna elettorale centro centro sinistra attacca per questo
Veri no no inglese si center center molesti
Insomma io non sono stato testimone una volta anche di una discussione familiare su questa perché il moglie di Tony Blair una donna molto
Partecipe in modo appassionato alla vita politica
E una volta che io scherzavo voluto prendevo in giro per questo dire due volte il centro credere sinistra lei ha detto sì ma se si dimentica sinistra ci penso io
Una vecchia famiglia laburisti la necessità di lei è una garanzia di questo legame con la sinistra e con la sua tradizione però io credo adesso al di là del numero delle volte
Io credo che l'espressione centro sinistra
Dica in termini di gergo politico qualcosa di importante
E e qualcosa che non è affatto estraneo al tema della grande trasformazione sociale di cui parla
In fondo questa grande trasformazione sociale rende anche più difficile classificare la società
In termini di vecchie di vecchie classificazioni politiche
E quando si parla di un'area di centro sinistra all'interno della quale i confini non sono così netti come nel passato si parla anche di un pezzo di società
Che vada la cultura l'impresa più moderna le professioni al lavoro all'interno della quale le gerarchie non sono più così rigide come erano in passato
In realtà la forza del centrosinistra sta nell'essere prima ancora che non un'alleanza tra partiti
Un incontro fra culture e un impatto tra
Intelligenza intelligenza sociale lavoro e impresa moderna
Che è l'unico un mix che può governare questo paese che può condurlo sulla strada della modernizzazione
Perché se si spezza questa alleanza noi avremo soltanto il caos e l'ingovernabilità
Di questo io sono convinto
Ed è altro il dibattito sulla concertazione l'accettazione una parola
Che può suonare anche ma sociale ma il senso profondo di cui la concertazione una visione del modo di governare il Paese
Che nasce dall'idea che soltanto tenendo insieme le forze della cultura dell'impresa e del lavoro si garantisce un processo di modernizzazione di questo Paese
Queste è stata la forza del centro sinistra
Questo è stato il segreto che ci ha consentito di portare l'Italia in Europa e non ci credeva nessuno
Io credo che se si interrompe quei sto modo di governare questo Paese
Torna invidie
E in particolare il Mezzogiorno rischia
Perché se non c'è una guida dello sviluppo
Le aree più forti
Saranno in grado di sopravvivere da sole diciamo ma il Mezzogiorno non coglierà le sue opportunità grazie
Certo per continuare nel ragionamento di prima sulla banalizzazione giornalistica avrebbe la pena di chiederle con quanti trattini cento centro sinistra uno due perché sarebbe il seguito del dibattito a quel problema è che loro hanno soltanto due partite
è un altro due fratelli riempie trattino come un sistema politico ogni paese è figlio della sua storia non si può
Non può prescinderne nel bene e nel male cioè noi siamo un Paese come molti tratti poi secondo me dubito e a fare in modo che questi trattini non divengano dei dei dei valloni invalicabile sia una linea dritta e non spetta all'assalto insomma poi questo sta noi abbiamo dimostrato in questi anni che tra di noi c'è stata una solidarietà senza tratti no questo è più che sufficiente
Allora chiudiamo allora il dibattito mantenendo lo schema del libro che c'ha un saggio centrale e due appendici con due brevissimi
Appendice in realtà una una domanda che viene dall'ultimo coautore che Alfredo Budion che oltre che S otto e sul ATO specifico è stata parte della movimento bella scienza dei premi Nobel che l'altro giorno a Roma ha creato l'evento che sapete
E credo che una domanda specifica che venga dal mondo o del sapere per Rosa Russo Jervolino e Massimo D'Alema che completa e arrotonda il i ragionamenti che sono fin qua venuti
Meglio brevissimamente le suggestioni sono molte anche questa sulla sullo sfruttamento anche dei dei saperi ed italiani per esempio negli Stati Uniti ho passato gli Stati Uniti sei anni
Facendo ricerca poi ho trovato anche per fortuna ma con enorme difficoltà rispetto molti miei coetanei
La possibilità di tornare in Italia no io ho partecipato a questa iniziativa
A San Macuto sono stato uno dei firmatari dell'appello per la del Manifesto per la libertà di scienza e la riflessione che poi abbiamo fatto abbiamo fatto anche ieri in questo convegno e da cui partivamo era e che in qualche maniera diciamo e vissuta anche nella discussione era in ritardo e le difficoltà della politica di ed è la politica della sinistra anche in particolare di confrontarsi con i saperi
Non umanistici con i saperi di scientifici e difficoltà di esercitare fino in fondo politiche di governo della ricerca e le conseguenze quello abbiamo letto sui giornali sulla bassissima percentuale del PIL dedicato al ricerca parlo chiaro rispetto ai Paesi di oltre oceano ma anche altri paesi europei e finendo questo ha avuto anche come conseguenza
Quello che il Censis nell'ultimo rapporto sulla ricerca indicava anche come difficoltà dei cittadini a differenza che in altri Paesi di orientare la politica verso la ricerca proprio per una mancanza anche di fiducia rispetto a questa capacità della politica di decidere e di scegliere questo poi ha una conseguenza immediata anche rispetto al locale veniva ricordato durante questa a San Macuto come proprio a Napoli la politica ha esercitato il proprio ruolo di indirizzo ad esempio con la Fondazione la Stazione zoologica Anton Dohrn o con la Fondazione di studi di genetica e biofisica del CNR
E più recentemente in realtà anche colto sperimento DPCM di Telethon a Napoli quindi intorno a questo a questi centri d'eccellenza lo dicevamo anche nel dibattito prima
Si può anche partire per una politica di sviluppo di settore
Specifica
Ecco allora proprio due brevissimi imbatte legami uno Massimo D'Alema la politica e una cultura non umanistica che impone come dicevi già Tuna velocità
Ma anche come dire un valore molto azzardato perché lì il crinale stretto e non si può sbagliare
Io credo che il Paese debba investire di più nella ricerca scientifica vorrei fare osservare perché le statistiche possono ingannare
Che la quota di risorse pubbliche investite nelle ricerche in Italia non è molto inferiore a quella degli altri Paesi
Ma che la spesa per la ricerca negli altri Paesi in tutti i Paesi avanzati è composto per il settantacinque per cento di investimenti privati pone in Italia mancano il che pone qualche interrogativo sulla lungimiranza diciamo
E anche sulla struttura dell'industria italiana quindi detto questo io penso che noi dobbiamo investire di più sulla ricerca
Non voglio entrare nel perché è un altro libro questo nel dibattito di questi giorni del rapporto tra libertà della ricerca responsabilità eccetera io credo che
Chiarimenti sono stati dati adesso proprio nel nei panni di un oscurantista non non non nomi sentimenti daccapo visite
E tuttavia ribadisco già detto non voglio ripetere ciò che ho detto che questo per il Mezzogiorno e il volano decisi nuova imprenditoria nascerà intorno alle università e dei centri di ricerca
Portato due esempi quello di Catania di legge che dimostrano che questo non è soltanto un progetto per il futuro ma è un'esperienza in corso almeno in una parte del Mezzogiorno
Rosa Russo Jervolino al futuro sindaco si giocherà questa partita a Napoli sul sapere come punto d'eccellenza mai senza dubbio
Senza dubbio che il futuro sindaco ammesso che per volontà dei cittadini lo difende lo diventi si giocherà questa partita e mi pare che tutto il ragionamento del è libero di in atti
Ci parti a concludere che questa non è Lunardelli ai partiti è che il sindaco può giocare se lo ritiene opportuno ma che è la partita fondamentale e diventa poi il volano di tutto lo sviluppo se non Larderel se non avessi questo tipo di approccio negli aerei completamente
Quanto ho detto prima e quanto appunto a Napoli in qualche modo ci ha spinto a far maturare come con sapori e dolenzia ancora più piena dentro di noi Stand entra negli stessi quindi senza dubbio si
La chiudiamo l'iniziativa grazie a chi ha partecipato il kitsch al seguito
Vogliamo e Anna Marchesini pagina chiamata
No
No