"Il filo spezzato: crisi della politica e nodo delle riforme" - presentazione del libro di Nicola Mancino (Ed. Il Mulino) (presso la Sede della Banca Popolare dell'Irpinia, Auditorium)

Proprio
Alla
Furono
Scusi Emerson una comuni
Unanimi
Propongono sotto
Proprio quindi
E
Su
Vorrà
La
Se le
Quando
Va be'ma
O
O
O
No
Allora
No
Ci accomodiamo
Ora si sente
Va bene va bene
Per favore se troviamo una sistemazione migliore da quella parte se non arriva il brusio
Buonasera
A fronte di una sala
Come questa
Viene voglia vero Presidente scrive libri
In genere
In genere quando si presentano i libri
Si ha sempre la sensazione di parlare a pochi
E qualche volta anche svogliati
Il mio compito ovviamente
è un compito
E non potrebbe essere altrimenti visto chi abbiamo al tavolo quello di introdurre l'argomento introdurre dare degli spunti di discussione
Però vorrei prima
Farvi una raccomandazione
Io non so quanti hanno già letto
Il libro del Presidente pagine
In genere quando si presentano i libri
Il minimo che si possa dire leggitelo però questa volta e non per la passione
Civile e politica
Che chi fa questo mestiere mestiere il giornalista deve avere ma proprio perché
Credo che sia una sorta di testimonianza
Degli ultimi cinque anni della vita italiana che vale la pena
Raccogliere sulla quale vale la pena soffermarsi
Poi si può condividere o non condividere
Le conclusioni che non sono delle conclusioni
Del libro perché il libro
Ha una sua logica una sua filosofia ma non non trae delle conclusioni le conclusioni ognuno di noi lungo questo alla fine di questo percorso
Dovrebbe saperle trarre
Dico che vale la pena veramente leggerlo perché
Ognuno di noi e soprattutto quelli che sono sentono la passione civile di partecipare
Partecipare alla vita pubblica a vario titolo
Troverà molti motivi di riflessione
Le cose che ci siamo detti
Leggendo i giornali quotidianamente le cose che ci siamo detti che abbiamo detto hanno gli stessi riflettendo
Sulle la condizioni questo Paese le difficoltà di questo Paese
L'ora
Io credo
Ma ovviamente
Poi i relatori spazieranno ma io vorrei individuare tre filoni
E libero
Che sono presenti anche quando si tracciano i profili
Dei singoli protagonisti della vita italiana
Il problema essenziale
Delle riforme istituzionali
Il secondo problema dell'ammodernamento di questo Paese
La lotta alla burocrazia
La lotta ai lacci e lacciuoli
Che legano questo Paese
L'impegno ecco perché dicevo che ognuno di noi forse ritroverà qualcosa
L'impegno però della gente termine
A volte contestato ma diciamo l'impegno di tutti noi ognuno singolarmente
Per quello
Che deve fare per il ruolo che ha nella società
Queste tre cose
Questi tre indirizzi questi treni notti della vita italiano sono collegati strettamente tra di loro
è impensabile che si possano fare delle riforme se non viene anche dal basso la richiesta se non si fanno delle scelte politiche conseguenti
Se non si sceglie una soluzione piuttosto che un'altra e ognuno di noi lo deve fare
Non si può pensare a una riforma delle istituzioni se non si pensa a quale Paese
Verso quale Paese vogliamo andare
Perché non tutte
Le modernizzazione sono uguale tra di loro
Si può scegliere una modernizzazione che passa per il libero mercato selvaggio
E si può scegliere invece
Un mercato come dire con una forte componente il rispetto solidale
Si possono scegliere delle regole se ne possono scegliere altre
Non sono indifferenti ecco tutto questo cioè in questo libro
E allora io credo di dover cominciare a dare la parola cominciamo col senatore però se ne facciamo in ordine così facciamo un primo giro di interventi e poi vediamo che cosa nasce da questo dibattito
Vediamo
Se ci troviamo d'accordo almeno su alcuni elementi cardine
O se come farebbe anche bene sarebbe anche bene ci sono idee diverse sulle quali confrontarsi perché questa è un'altra delle lezioni del libero il confronto
Essenziale in ogni democrazia allora
Sì grazie
Direttore comincio con una considerazione può sembrare ovvia mobile non è il ringraziamento presidente Mancino per essere stasera con altri colleghi esponenti
Delle formazioni politiche e governative presenti in Parlamento in un'occasione che quella della presentazione discutendo con voi dell'ultimo lavoro del presidente Mancino perché credo che gli amici suoi avellinese non soltanto le vedi sanno che non si tratta di un caso raro Mancino ha costantemente affiancato la sua attività politica non Breve con la riflessione scritta
E questo non è un fatto
Normalmente diffuso dell'esperienza politica italiana
Non sempre i protagonisti della vita politica italiana usano lasciare tracce scritte di discorsi interventi dibattiti Dell'Oro riflettere sulle istituzioni
Nelle quali sono chiamati ad esprimere la loro capacità di governo di rappresentanza quello di oggi io lo vedo come un contributo caratterizzato da un fatto lo dico quindi come mia prima sensazione
Un contributo caratterizzato un nucleo il lavoro di Mancino
E che appunto solleciterei i molti dei presenti a vedere direttamente caratterizzato dal fatto che questa volta tutti gli iscritti
Brevi brevissimi meno Brevi sono segnatamente caratterizzanti dal fatto che sono gli iscritti del Presidente del Senato
E non è il presidente del Senato neutro che dice cose volutamente e generiche e neutre è il presidente del Senato che nel corso degli anni in cui esercita questa funzione altissima riflette ragione est
Parlo del novantanove due mila
La riflessione che fa Mancino io me ne assumerei in questi termini parte dalla constatazione della necessità per il Paese per l'Italia
Ai fini di una sua corretta partecipazione alla competizione europea di modificare almeno le parti della Costituzione che riguardano il sistema di governo è la forma dello Stato il regionalismo e federalismo e termina con la esplosione uso di proposito questa parola
Della questione sovrannazionale che in qualche misura è la vera grande novità della riflessione sulle istituzioni
Questione sovranazionale che riguarda le immigrazioni che riguarda l'Unione europea che riguarda la fame nel mondo che riguarda la pena di morte che riguarda le Nazioni Unite
E come se fosse stata un'esplosione di che riflettendo sulla inadeguatezza delle istituzioni interne comuni province regioni stando Parlamento
Progressivamente prende coscienza del fatto che viviamo in un mondo non più caratterizzando dalla fra tradizionale autarchia nazionale
Questa è la prima considerazione nella lettura di questi interventi molto di solito Brevi e anche dei medaglioni di ricordo delle singole persone
E ed è un punto sul quale avrei piacere che anche i colleghi in qualche misura se lo ritengono potessero aggiungere considerazione perché lo dico perché il punto centrale
Di queste riflessioni l'insoddisfazione per il risultato riformatore di questa legislatura
Esprime mente Mancino una insoddisfazione perché le forze politiche sono venute meno agli obiettivi che avevano indicato agli elettori del novantasei le riforme istituzionali nel loro complesso se non sono fatte poche disordinate e non la cordata un grande disegno questa è l'accusa maggiore che viene nel testo
Non solo che sono poche ma che sono stato un po'casuali che manca un grande disegno mi sembra che la domanda da fare sia questa quando Mancini lo dice
E lo dice in un passaggio molto preciso io non sono stato sempre favore Evans usato prevalentemente contrario ad un'assemblea costituente
Però mi rendo conto che se anche questa legislatura fallisce alla fine può darsi
Che un'Assemblea costituente ossia l'unico modo per fare riforme che coinvolgendo la natura del Parlamento l'organizzazione del Parlamento i poteri del governo i rapporti tra centro e periferia forse nessun Parlamento può modificare fino in fondo se stesso quindi può darsi che si debba far ricorso a un soggetto esterno la prima domanda è
Possiamo ancora parlare di un'Assemblea costituente in qualche misura nel momento storico in cui stiamo andando verso il Trattato costituente europeo
Cioè il momento della Rifondazione delle istituzioni che per molti anni è caratterizzato l'Italia
Oggi è ancora l'Italia ricostituire caratterizzata da una possibilità di riforma dentro il sistema italiano o l'integrazione europea ha già modificato radicalmente parti della Costituzione scritte in un altro tempo in un altro modo mi riferisco come certamente Vangi Rosa a quell'opinione del collega illustre maestro Giuseppe Guarino che ha affermato più volte che che i trattati europei da Maastricht ad Amsterdam avanzano a me poi hanno modificato la sostanza della Costituzione economica dalla nostra parte costituzionale se così è noi probabilmente non possiamo limitare le riforme costituzionale a governo Parlamento e regioni ma dobbiamo capire che una parte della prima parte della Costituzione non è più una parte e intangibile questo è un punto nodale politico oggi
Lo è stato in questa legislatura
è stato il motivo di scontro maggiore all'interno del Parlamento italiano rischia di essere lo il motivo di contrasto maggiore dopo le prossime elezioni politiche
Sì che mentre l'affermazione dell'Assemblea Costituente per molti anni è stato soltanto l'affermazione di una necessità
Di ricorrere ad un soggetto esterno al Parlamento oggi il problema è dobbiamo limitarci alla parte organizzativa
Parlamento Governo Regione o dobbiamo affrontare anche la parte economica o sociale alla luce dell'integrazione europea questa è una questione di fondo
Sulla quale il libro di Mancino non dà la risposta ma pone seriamente il problema e io credo che questo sia oggi il tema di maggiore modernità di questo di pressione e qui essi rispondo quindi alla al primo dei tre punti indicati al direttore le riforme istituzionali che Mancino indica come necessarie
Che ha visto come necessari in un ottica italiana che le ha viste le vede necessarie per rendere il Paese competitivo con l'Europa
Probabilmente non possono più essere viste in un'ottica tutta italiana ma vanno viste nel contesto europeo integrato nuovo parlo delle cose negli ultimi due tre quattro anni dell'Europa dove dove l'ultimo impianti
Secondo punto l'ammodernamento del Paese
L'ammodernamento del Paese e certo la questione burocratica
Ma vedete che la questione burocratica non è mai vista a prescindere dalla questione
Dell'unità nazionale non c'è ma è una questione burocratica che riguarda per così dire pezzi di Santo
Mentre altre parti dello Stato funzionano bene è in questo l'elemento mi permetto di dire nuovo lo dico da meridionale anch'io della questione meridionale
Noi abbiamo la forza di capire che non possiamo più porre
Problemi di recupero della unità nazionale dal Sud
Senza essere contemporaneamente disposti ad abbandonare le ragioni per le quali la burocrazia il Nord le vede la vede come un ostacolo sviluppo e il sud la vede o l'ha vista ancora a lungo come l'occasione della promozione della propria capacità di occupare posti di lavoro
Questi la questione meridionale oggi prevalentemente questione burocratica e la questione burocratica è prevalentemente una questione meridionale intero dell'ammodernamento dello Stato è la questione meridionale
Vista in senso non lo sono diventata la stessa cosa non era così vent'anni fa con Mancino credo che lo potrà dire la fine lo diventa nel corso di questi ultimi anni perché il timore che senso d'non è capace di affrontare la questione burocratica può passare la linea separatista dal nord
La questione della secessione può diventare una questione che il Nord che Mancino contesta ovviamente ma può diventare la risposta alla mancata risposta meridionale alla questione burocrati questo è un problema serio non è un problema banale
Terzo punto la gente su questo vorrei dire che c'è
Non credo che sia una cosa in un certo senso impropria
Mi auguro che gli amici non di tradizione cattolico democratica capiscono quello che sto per dire c'è una grande Nostalgia democratica del senso della centralità so che il tema è tema di politiche Merlo voglio lasciar da parte c'è un modo con il quale Mancino lui nega che aver posto al centro dalla riforma istituzionale la questione elettorale dal novantadue Boy sia stata la questione centrale
Quando dice l'attaccapanni diventato la legge elettorale novantadue novantaquattro su quell'attaccapanni abbiamo appeso tutte le speranze di cambiamento del Paese c'è un errore la legge elettorale da sola non basta quella che è passata con referendum
Ha creato l'illusione che il cambiamento della rappresentanza diventasse la risposta così non è
Non ricordo non in voga soltanto il ricordo generico del proporzionale mitico ma vuole combinare il proporzionale con la stabilità dei governi però c'è questo problema di fondo
è il libro di una persona che non ritiene che l'abbandono delle grandi idealità del passato abbia rappresentato per il Paese un fatto sempre positivo
Questo è un problema delicato
Il tra tra memoria e futuro tra passato e futuro tra Nostalgia novità l'equilibrio che nel libro si trova essermi proprio all'equilibrio di che un Porrini piange il mondo antico che non c'è più un po'si rende conto che è giusto che non ci sia più un po'non vede dal mondo nuovo che si avanza per così dire il mondo che realizza i problemi di tutti
E lo dice soprattutto quando ricorda dei medaglioni delle persone Aldo Moro
Quando della Aldo Moro cita pochissime parole eccitano Aldo Moro del sessantanove
Quando dice cose nuove straordinarie si avanzano come non mai cioè e il Moro che vede la novità nel sessantanove in un certo senso quella novità che non siamo stati più in grado di vedere negli ultimi tempi se non ci pieghiamo sui fatti della società perché avviene parte alla società questo è un po'il senso delle cose che ho per così dire imparato leggendo il libro ma io non ci sto molto a questo punto e con questo concludo
Mi sembra che il libro esprima la tensione riformatrice di un esponente di rango della nostra Repubblica
Che non vede nella sola questione elettorale la soluzione dei nostri problemi
Che non vede l'abbandono della questione meridionale no il nome di una nostra inidoneità ad affrontare il futuro ma che cerca di frustare in qualche misura il Mezzogiorno per essere all'altezza delle sfide che il Paese pone si può non essere d'accordo come normale su molte delle o delle analisi e molte delle delle proposte non si può secondo me non essere raccordo con Mancino su questo senso di un necessità urgente che questo cambiamento o si fa e forse non si può fare in un Parlamento eletto regolarmente per fare il governo o si fa o il Paese va a fondo questo consenso con lui non usa
Linguaggio drammatico non è un un oratore politico che usa parole brutali ma sostanzialmente non specie di grido di dolore drammatico
O c'è questo cambiamento o l'Italia va a fondo la competizione Dorazio d'Europa non la può vincere solo l'economia italiana
Solo la cultura italiana o la vince anche il sistema istituzionale italiano o la competizione dopo vincere questo è quello che ho imparato dal mio presidente voglio soltanto ricordarvi l'unica secondo probabilmente può può ovviamente non deve quando Mancino diventò Presidente ragione Campari settantadue
Perché ormai siamo a vent'a trent'anni fa
E il tema dell'adeguamento della vita regionale che stava nascendo
E lo sentiva nel momento in cui molti altri presidenti delle Regioni ritenevano soddisfacente quel tipo di avvento delle regioni Sire secondo che una Regione che era contemporaneamente vista come nemica dei comuni e delle province era una regione sbagliata
è questa linea è rimasta una linea costante il fatto che allego poca mi chiedesse di dargli una mano come esperto delle istituzioni e che oggi siamo sul fronte non sempre coincidenti ma culturalmente concedenti mi rende particolarmente grave Frigo questa sera
Bene
Prima di passare la parola al ministro Salvi
Io avevo fatto una raccomandazione capisco che quando si è in tanti
Però voi forse non vi rendete sufficientemente conto di che cosa arriva qui del brusio capisco che è un po'difficile insomma proviamoci
Tutti
Ministro
Grazie desidero anch'io ringraziare
Nicola Mancino per l'opportunità che mi dà di partecipare nella sua città alla presentazione di un libro che rappresenta un po'l'insieme
Del pensiero delle considerazioni che ha svolto in questi cinque anni in cui ha coperto con grande
Non dobbiamo allarmando il nuovo sistema del Senato che toglie la parola immediatamente perché
Io
Ecco
Dicevo mi dà l'opportunità di partecipare alla presentazione di un libro che raccoglie considerazioni e riflessioni
Che il presidente del Senato ha svolto nei cinque anni Cola Mancino in cui ha coperto con tanta autorevolezza la seconda carica dello Stato
Grazie per e
Per questo e per le conclusioni considerazioni conclusive che un po'trae da questo suo osservatorio filo spezzato e il filo delle riforme era una legislatura che si è aperta all'insegna di grandi speranze e da questo punto di vista soprattutto per la scelta che fu adottata fin dall'inizio
Di seguire nel percorso delle riforme il metodo che non può non essere seguito in questo campo quello cede la ricerca di intese ampie tra gli schieramenti politici contrapposti
Il testo costituzionale e in una certa misura anche la legge elettorale che formalmente non è legge costituzionale ma che certamente il concorre
A disegnare l'assetto costituzionale complessivo di un Paese non sono e non devono essere patrimonio di una parte
Ma patrimonio condiviso io direi prima ancora che dal maggior numero possibile di partiti dal maggior numero possibile di cittadini che sono poi quelli che ai partiti danno il mandato per procedere alla riforma
E del resto perché l'Italia a un testo costituzionale solido che vammi avviso comincio introdurre qualche argomento di riflessione rispetto alle questioni che poneva a il collega D'Onofrio Vanni avviso non riscritto ma aggiornato
A questo testo avanzato è valido perché in anni pur difficili della storia italiana
Quelli subito dopo la seconda alla fine della seconda guerra mondiale quando al tempo stesso si usciva appunto da una fase difficile e controversa e si entrava in una fase altrettanto difficile controversa
Furono gli anni di passaggio
Dai governi espressione dei partiti antifascisti alla centrismo all'avvio della vita repubblicana e durante i lavori dell'Assemblea costituente si svolse la rottura l'uscita dalla sinistra dal governo il monocolore De Gasperi
E nonostante queste vicende politiche ben più aspra e conflittuali di quelle che vive l'Italia di oggi le grandi forze politiche di allora ebbero la saggezza di mantenere questo metodo
La rottura avvenne mentre si lavorava a procedere alla stesura della Costituzione
Lo storico lo studioso che rilegge gli atti dell'Assemblea costituente troverai certamente nelle pagine di verbali in cui si discute di politica lecco profondo di questi conflitti ma rimarrà profondamente colpito dal fatto che invece il lavoro della costruzione del testo proseguì lungo questa strada e lungo questo percorso
E quella Costituzione fu infatti approvata con il voto della larghissima maggioranza delle forze presenti nell'Assemblea costituente che fu ed è sentita come propria ancora oggi da i cittadini italiani quindi il metodo non è soltanto una questione metodologica lavoriamo insieme perché ci sono certi quorum da raggiungere o perché se non si fa ostruzionismo e qualcosa di più profondo
Le regole costitutive fondative del patto di civile convivenza
E non solo di una parte e soprattutto non sono di una parte dei cittadini e quindi il cambiamento deve essere condiviso dal maggior numero possibile di cittadini eppure cambiamento serve
E allora come conciliare questi due dati che cosa ci consegna l'esperienza di questa legislatura e qui credo che le riflessioni che fa Nicola Mancino ci indicano con chiarezza che la via che più volte si è tentata in Italia quella cioè di una procedura di riforma costituzionale
Che non è quella ordinaria ma non è nemmeno quella radicale che mette in gioco un soggetto istituzionale esterno al Parlamento quella che siamo abituati a chiamare la via delle commissione bicamerale sostanzialmente non ha prodotto i suoi effetti
Perché non sufficientemente distaccata dall'attività ordinaria del Parlamento dal contrasto ordinario dell'attività parlamentare da consentire quel distacco di cui si parlava ma nemmeno sufficientemente abbassare sa interna all'ordinario procedere parlamentare da evitare quegli aspetti di drammatizzazione che ci sono ossa di ogni volta che le varie commissioni bicamerali previsti a questo fine hanno avviato il loro il loro campo di attività ed è in questa chiave
Che il presidente del Senato ripropone ed è importante e significativo che lo riproponga
Una personalità sempre estremamente attenta ruolo al valore del Parlamento e delle procedure un tema come quello dell'Assemblea costituente
Io qui operò una riflessione da fare sollecitata da quello che diceva Donofrio il collega D'Onofrio perché è evidente che questa come quella della via ordinaria dell'articolo centotrentotto sono tutte strade percorribili e certamente occorre riflettere su quale sia la scelta più adeguata bisogna però a vere una chiarezza preliminare
Quale parte li ha chiesti linee del nostro testo costituzionale va modificata e va aggiornata
E che del tutto legittimamente doroteo ritiene in sostanza se non ho inteso male partendo da una questione che esiste sulla quale Delvecchio farò qualche rapidissima riflessione quella dell'Unione Europea che sia l'intera Costituzione che debba essere riscritta
Dando per tale via un giudizio di inadeguatezza della normativa contenuta nella prima parte della Costituzione che è quella che riguarda i rapporti economici e sociali questo e questo ripeto è una posizione come è ovvio che e non solo a una sua legittimità ma anche una sua ragionevolezza
Io sono convinto del contrario
Sono convinto cioè del fatto che certamente ci possono essere anche singole disposizioni su qualcuna si è già intervenuta
Intervenuti della prima parte del nostro testo costituzionale che meritino aggiornamenti che modifiche ma che l'impianto dei principi fondativi ed è la prima parte della nostra Costituzione abbia oggi più che mai nella società chi si affaccia al Duemila perdurante validità
E che rischierebbe di diventare occasione di conflitto e di dissidio profondo rimettere mano a quei principi che a quei valori
E voglio dire che proprio l'emergere delle questioni sovrannazionali alle quali fa riferimento Mancino nel suo libro ci confermano in questo dato
In fondo di fronte a un processi come quelli della globalizzazione
Il richiamo che ci viene autorevolmente da più parti non è proprio quello di essi a di evitare ci poneva anche questa questione il direttore Gambescia né sui quesiti
Che tutto ciò questi cambiamenti profondi queste trasformazioni profonde che portano certamente con sé anche potenziale di benessere e di ricchezza di evitare però che siano affidati ai liberi gioco delle forze di mercato
Non ci stanno dimostrando i fatti che su scala planetaria la globalizzazione aggrava le differenze fra Paesi ricchi e Paesi poveri del mondo e chiede le stesse nazioni industrializzate
Una globalizzazione affidata a un liberismo senza regole aggrava anche qui
Vecchie ingiustizie rischia di crearne di nuove nuove aree di povertà rischia di mettere in discussione fondamenti dello Stato sociale che sono tradotti in diritti nella prima parte della nostra Costituzione
E qualora quel testo che viene non da un compromesso di basso profilo ma da una intesa alta fra culture avanzate che sono quella della sinistra
Sono quella cristiana cattolica cristiano sociale sono quella del pensiero liberaldemocratico esprimesse i principi e valori che oggi sono di grande attualità
E non è un caso che anche uscendo dallo scenario nazionale
Da dove sono proprio da queste fonti che avvengono i richiami ai evitare una globalizzazione senza limiti
Da dove vengono se non è questo può apparire più scontato e più ovvio dalla sinistra ma anche da forze liberali avvertite moderne
E il magistero ecclesiale e pontificale non ha richiamato l'attenzione Sky continua a richiamare l'attenzione sulla necessità che il liberismo il libero gioco delle forze economiche non sia affidato a se stesso che subentri l'elemento solida della solidarietà e della socialità
Sono le stesse culture che concorsero a scrivere quei principi Vassilis Ivar rileggere quelle regole si vede che esse hanno una perdurante attualità
Dall'affermazione del diritto della persona umana sia singolo che nelle formazioni sociali Hans come fondamento del sistema al diritto al lavoro
Ai diritti economici e sociali alla necessità che l'utilità se chalet temi impedì la libertà dell'iniziativa economica privata quindi alla via dell'economia sociale di mercato
Alla via di uno ruolo della politica e dello Stato che non si sostituisca al mercato ma che intervenga per regolamentarlo a fini sociali io credo da una parte che non richiedano modifiche anzi
Conservino una perdurante validità e Kjaer rimetterle in discussione aprire un conflitto un confronto su questo rischierebbe di diventare conflittuale rispetto a quello che è un patrimonio invece profondamente acquisito
Della coscienza e del senso comune
E del resto la stessa Carta europea dei diritti approvata recentemente nell'Unione
Contiene qualcosa di meno nella nostra Costituzione ma certamente nulla che sia in contrasto con la nostra Costituzione infatti il Governo italiano l'ha approvata in quanto ci fosse la clausola specifica di salvezza di norme migliori da parte dei testi costituzionali
Dove invece c'è la falla che va colmata e nella parte organizzativa della Repubblica
Il tema del federalismo e appassionante ma per non sottrarre troppo tempo mi fermerò sia pure rapidamente sulla forma di governo ecco quel complesso di garanzie di cui il costituente circondarono il funzionamento della vita istituzionale democratica del Paese
Mostra oggi i suoi limiti
In termini di democraticità e di efficienza quel testo costituzionale era pensato anche se non fu costituzionalizzato a la la la la sistema per una legge elettorale di tipo proporzionale
E allora che cosa manca
Perché è evidente e chiaro ok a tutti noi che il percorso riformatore
Che ha avuto poi non il suoi momenti esclusivi
Ma il suo momento certamente prevalente nei referendum elettorali dicono un suo momento esclusivo perché le scelte sulla forma di governo dei Comuni delle Province e delle Regioni sono venute dalla valutazione del Parlamento
Ecco io credo che sia mancata
Soprattutto l'individuazione di un punto quale
Il bipolarismo giusto e possibile in una realtà pluralista come quella italiana
Io non credo che sia il bipolarismo che debba essere messo in discussione
Il fatto chi che al momento del voto il cittadino sceglie la coalizione lo schieramento il partito le persone che dovranno governare il Paese sulla base dell'alternativa classica destra sinistra è un fatto di moderna democrazia e questo accade in tutte le nazioni europee
Ma accade con meccanismi istituzionali ed elettorali diversi fra di loro
In Italia in base all'idea che i fatti hanno dimostrato essere insana
Che le indicazioni di quel referendum dovessero essere recepite alla lettera invece che nello spirito e nella sostanza si è realizzata una legge elettorale che certamente inidonea allo scopo
E del resto sì leggiamo momento la cronaca di questi giorni non possiamo non restare colpiti dal fatto che le coalizioni siano discutendo la distribuzione quantitativa dei seggi al proprio interno
Io mi domando in quale sistema al mondo gli seggi si assegnano prima
Che i cittadini abbiano votato e non dopo
Questo è un fenomeno francamente singolare vuol dire che qualcosa non torna qualcosa non funziona c'è stata una retorica del nuovismo
Che ha preteso
Sia il lusso di importare in Italia con quel meccanismo del collegio uninominale a un turno pregi di altri sistemi che erano frutto di una storia lunga e faticosa
In Inghilterra il collegio uninominale è stata una conseguenza dopo una premessa del bipartitismo perché a lungo la formazione della Camera dei Comuni fino a metà dell'Ottocento non avveniva in quel modo
O il sistema oltretutto con alcuni aspetti bizzarri
Perché poi per un ramo del Parlamento a questo meccanismo uninominale si aggiungono liste proporzionali e allora ci sono gli eletti prima del voto
Perché si sa già prima diverrà designato deputato
Diciamo per effetto del voto comunque e ed è singolare notare che alcuni dei più appassionati sostenitori
Dei sistemi referendari uninominali non rifuggono affatto anzi tutt'altro nell'assicurarsi quella posizione di capolista nelle liste proporzionali che dovrebbero io credo per coerenza con sdegno rifiutare allora è evidente che questo meccanismo è un meccanismo che non funzioni però attenzione perché questo piano funzione Borin bipolarismo che ripeto è un fatto di democrazia che è diffuso in tutte le nazioni europee
Ma il bipolarismo si può assicurare con strumenti ben diverso nell'Europa continentale non c'è alcuna nazione al mondo
Al mondo nell'Europa continentale non c'è alcuna nazione la giunta al vostro evidentemente pleonastica che usi una legge elettorale di questo tipo perché in Italia come nell'Europa continentale di Polaris mo'non è il bipartitismo
E quella dialettica alla quale tu facevi riferimento fra nuovo il futuro non si può cancellare con un tratto di penna non si può immaginare che perché c'è una legge che prevede collegi uninominali d'incanto sorgeranno due partiti
Questo non è possibile perché la storia le tradizioni le idealità sono ben più articolate di queste in tutta Europa e così il bipolarismo e bipolarismo di coalizione appunto non è il bipartitismo
E i meccanismi
Diversi Paesi d'Europa delle grandi nazioni d'Europa prevalentemente con meccanismi di proporzionale corretta in modo tale da incentivare il bipolarismo
E la soluzione tedesca valida ed efficace e la soluzione spagnola che va nella stessa direzione con una tecnica diversa
Il che non vuol dire affatto
Terzi poli o quarti poli
Vuol dire un pluralismo di posizioni che però nella chiarezza indicano prima del voto le alleanze alle quali facevano riferimento e che chiedano il voto per il partito in quanto
Fa parte di quell'alleanza e di conseguenza per uno schieramento e di conseguenza per una persona
Senza invertire la logica nella guaraní dagli adulti gli schieramenti sembrano a volte a a sembrano avvolti adeguarsi per il quale prima si sceglie la versione poi si sceglierà schieramento e poi arrivano i partiti veri o presunti che sia quindi queste
Questo tema che esiste che è rilevante per evitare i rischi di grande peso ha ragione Mancino essere preoccupato nel suo libro perché se andremo su questa strada il rischio vero è la disaffezione per tutti
La Roma partecipazione al voto che un indebolimento della democrazia richiede che il filo spezzato sia riannodato si riprenda che riparta il percorso riformatore
E allora discutere fin d'ora di queste cose e importante e Nicola Mancino avrà sicuramente anche nei prossimi anni molte cose importanti da dire e da fare per concorrere a questi risultati grazie grazie
Terzo
Facciamo questo primo chiudiamo questa prima serie interventi
Ritengo anch'io cari amici che sia stata un'idea felice quella del presidente Mancino
Di raccogliere in volume
I principali interventi fatti nel corso della tredicesima legislatura della sua qualità non si sente
Papà papà da vicino no
Diceva ori anch'io ritengo che sia stato Medea felice quello del presidente Mancino di raccogliere i i suoi interventi fatti nella qualità di presidente del Senato nel corso di questo la tredicesima legislatura
Idea felice perché in questo modo egli ha offerto una documentazione storica di particolare valore
Una specie di l'occhio mensa alito direbbero gli inglesi di sguardo dal di dentro
Sulle vicende di una fase particolarmente importante della nostra vita politica istituzionale
Felice anche perché in certo senso
Il presidente Mancini in questo libro Siri svela
Ci fa conoscere meglio le sue idee le sue convinzione i suoi giudizi
Che sono idee e convinzioni giochi sì di una personalità eminente della vita politica italiana di questo periodo
Che una personalità di spicco al di là della carica altissima che ricopre
Confesso che sono un ammiratore di Nicola Mancino
E credo che non sia un caso
Se in questi anni di Roncà transizione di travaglio politico e morale
Di trasformazioni epocali
Di traumatiche evoluzioni
Ma anche di crescita
Economica e sociale Nicola Mancino sia emerso come un punto di riferimento sicuro
Come una guida autorevole come fonte di esperienza dice Zezza ed equilibrio nella vita politica nazionale
L'esperienza di Mancino e noto Mancini era stato sia uomo di partito
Ma è cresciuto soprattutto come uomo delle istituzioni il suo noviziato politico lo ha fatto dal basso ma i consigli comunali
Ai consigli regionali alla presidenza del gruppo parlamentare del Senato perciò gli ha conferito grande sensibilità istituzionale
Io lo ricordo in particolare come ministro o del governo Ciampi in un momento drammatico della vita nazionale
Ero sottosegretario alla presidenza del Consiglio io ho potuto ammirare la sua serenità il suo sangue freddo la sua fermezza il Monte dei momenti difficile
Detto questo passiamo altri pro il libro
Si divide in tre parti ben distinte
La prima
Riguardo alle riforme e s'intitola un disegno incompiuto
La seconda è destinata ha ricordi da alcune personalità
Della vita repubblicana ed altre personalità che hanno preceduto la e si chiama le radici del nostro futuro la terza le sfide dell'uomo di sì millennio cioè il guardo me lo sguardo verso il futuro
La prima parte è certamente quella che dà il maggior senso al libro
Perché è una parte nella quale danno dei primi tre avvertire discorsi
Che sono dall'inizio della legislatura Mancino indica quale sono le prospettive di riforma istituzionale che si che ecco che il Parlamento deve affrontare mette a fuoco i problemi la questione del del regionalismo e del federalismo mette fu che per il problema della forma di Governo e della legge elettorale
Metto a fuoco i problemi della stabilità di governo
Nella seconda parte di questa prima parte
Che sono tutti discorsi che vengono dal due mila in poi c'è una sorta di consuntivo della giusto tu un preconsuntivo di quello che la legislatura fa
E qui naturalmente l'accento mentre la prima parte tutto pieno di speranza e progettuale nella seconda parte c'è una un senso di delusione per tutto quello che è stato fatto nel corso di questa legislatura
Ora io
Vorrei ex
Chiarire un punto certamente questa legislatura non ha mantenuto tutte le promesse che se erano state fatte all'inizio
Non c'è dubbio che è una sento di seduzione
è evidente evidente delle forze politiche è evidente che tutti
Però io credo che noi non possiamo dire che questa legislatura sia stata una legislatura sprecata
Che questa l'agire dei debiti Bilancio sia interamente negativo io questo non lo
Non lo credo
Prendiamo il capitolo della riforma
Della revisione della forma di Stato del federalismo del regionalismo della trasformazione dell'amministrazione pubblica
Beh qui noi non possiamo trascurare che in realtà vale inizio di questa legislatura ci siamo mossi in un certo senso su un doppio binario
Da una parte le iniziative a
Costituzione invariata e dall'altra il compito affidato prima la Bicamerale per la revisione costituzionale poi attraverso la procedura del centotrentotto
Beh per quanto riguarda la parte fatta a Costituzione invariata io non direi che sia una cosa trascurabile
Leggi tele che che sono state fatte quella della la legge numero cinquantanove con i decreti che hanno che sono sono venuti successivamente soprattutto il centododici hanno operato ora a Costituzione invariata Pentagono Sandor provento lo strumento di delega che considerano consente la la la Costituzione attuale un trasferimento di funzioni dal centro alle regioni imponente imponente in materia di sviluppo produttivo di industria di di di commercio di era di coltura e questo processo è stato un processo che ha accompagnato tutti gli anni della legge dovesse in un certo senso a Costituzione invariata si è chiuso
Alla fine del del due mila
Con trasferimenti imponenti anche di risorse trenta mila miliardi sosta trasferite alle Regioni
Venti mila dipendenti sono passati dallo Stato alle Regioni
Non possiamo dire che questo sia qualche cosa di più di inutile
La costruzione di un nuovo Stato cioè passare da uno Stato accentrato ricordiamoci che cos'era l'Italia del novantasei passare alla ha un nuovo stato di tipo di tipo federale o di tipo di forte autonomia non è una cosa facile e bisogna farlo attraverso questa via spesso di operare sul settore nel settore della legislazione ordinaria e poi della cornice costituzionale
Lo stesso dico per quanto riguarda ecco la riforma dell'ordinamento fiscale non abbiamo avuto una riforma fiscale di un'importanza enorme questo Paese
Tutto l'ordinamento tributario dottor ordinamento finanziario delle delle Joon è cambiato radicalmente
Mentre il principio utenti locale il Tevere latitante poteri propri quote di tributi erariali e fonti di fondi perequativi sono stati creati sono stati realizzati si tratta di trasferimenti di fondi
Che ammontano a a più di centocinquanta mila miliardi per la Regione per gli enti locali PD non è una cosa da poco
Io questo ritengo che bisogna metterlo in b in del rilievo proprio per dire che in questa terra il visitatore nulla che sia stato il con le mani in mano certo ebbero a sei venuto il fallimento della Bicamerale abbiamo del fallimento della Bicamerale perché nel disegno originale era fare questa riforma a Costituzione invariata e poi fare in modo che secondo lui solo in un quadro costituzionale nuovo
Però noi non ci siamo arresi quando è che io non voglio fare la polemica su quale ragione
Fallita la Bicamerale questo
Però non ci siamo arresi abbiamo usato l'unico strumento che avevamo a che la centotrentotto ecco il centotrentotto qualche cosa si è fatto per esempio la riforma che ha portato all'elezione diretta dei presidenti delle Regioni
La riforma che ha portato all'emissione di articoli importanti della Costituzione che riguardano l'autonomia statutaria delle regioni è una riforma di un'importanza enorme credo che su questo anche l'amico Pluto volto Onofrio sia Rocco
è una cosa non da poco
E l'abbiamo fatto insieme dal fatto maggioranza ed opposizione
Anche quella riforma del titolo quinto della Costituzione
Che e passato in prima lettura è un fatto estremamente importante e io mi auguro che sia approvato anche in seconda lettura
è un capovolgimento abbastanza Ford agli quadro costituzionale nuova quella quella quelle riforme che abbiamo fatto a Costituzione invariata
Se non riuscissimo alla fine di questa legislatura ad avere anche questa riforma del Titolo quinto la potremmo dire dal fatto un grosso passo avanti nella riorganizzazione dello Stato certo non avremmo esaurito il problema è in questo io sono assolutamente d'accordo con il presidente Mancino
Perché uno dei problemi fondamentali alla riforma del bicameralismo
E questo in questa legislatura non siamo riusciti a farlo
Però noi avremmo posto una una
Pietra in miliare importante nella trasformazione radicale per la nostra organizzazione di Stato se riusciremo a far passare anche questa
Questa riforma e devo dire che la mia speranze sono fondate perché io ho avuto un recente colloquio col Presidente delle è la Conferenza delle Regioni il presidente Ghigo della del Piemonte e quale mi
Mi esprimeva le sue preoccupazioni
Perché questa riforma non Fossa non andasse avanti fino se se la questa riforma non dovesse andare avanti
La nuova autonomia statutaria delle regioni sarebbe paralizzata
Il quattro di nuove competenze passare a Costituzione invariata non avrebbe un ancoraggio costituzionale i presidente regioni di qualsiasi parte centrosinistra adesso sono preoccupati di questo io spero che questa cosa veramente si riesca ad ottenerlo
Anche col composti con con con il concorso dell'opposizione
Per quanto riguarda la forma di per favore
Per quanto riguarda la revisione della forma di Stato
Ha ragione il presidente ma
Mancino quando dice noi ci siamo illusi che con la riforma elettorale avessimo risolto tutti i problemi
E io ricordo bene quel periodo nel quale c'era ancora in piedi la commissione bicamerale
De Mita Iotti
Era quel parlamento che cosiddetto Parlamento degli inquisiti e c'era una pressione fortissima perché quel parlamento venisse sciolto subito dopo la legge elettorale non lo consideravano un errore anche Nicola era d'accordo
Ma quella fu imposta un po'anche dall'opinione pubblica anche da tanti aderì editorialisti che poi se la prendono col giustizialismo ma in quel momento vollero al forno lo scioglimento delle Camere
E questo fungo
Suo errore
Però per quanto riguarda anche per quanto riguarda la legge elettorale mi pare che alcune cose importanti debbano essere dei
Nel corso di questa legislatura sulla riforma elettorale
Si è creato una spaccatura nei due poli
Dobbiamo riconoscere che la maggioranza è stata divisa su questo punto
Mentre una parte della maggioranza voleva eliminare la quota proporzionale
Un'altra parte della maggioranza voleva invece che la quota promosso dal non solo rimanesse ma possibilmente fosse ampliata
è stato nella maggioranza ma lo stesso è avvenuto all'opposizione
Nella posizione mentre l'onorevole Fini
Andava a cercare le firme per il resto è per il referendum che doveva abolire la quota proporzionale il primo e il secondo referendum Forza Italia presentata al disegno di legge
Tremonti urbani che è un segno di legge proporzionale cioè i due schieramenti su questo tema erano assolutamente divisi
Tutto questo però è avvenuto fino a che non si sono svolti i referendum con loro fallimento quanto ai cifre ferendo mezzogiorno svolti
A questo punto devo dire che la maggioranza ha fatto una riflessione va riflessone molto seria
Una riflessione molto seria che ha portato a questa conclusione e cioè che siccome i sistemi elettorali non cadono dal cielo i sistemi elettorali sono fatte dalle forze politiche ma i soggetti politici che sia che si muovono sulla vicenda politica
La prima conclusione lapidaria che era impossibile abbandonare sistemi misti proporzionale e maggioritario che ne era impossibile cioè se si fosse tentato di fare un governo undici luglio il disegno di legge
Di riforma totalmente maggioritaria come del resto fu tentato con l'alba dal Governo dalla D'Alema Amato con un punti segno di legge che era maggioritario al doppio turno di collegio
Non ci saremmo riusciti
Così se si volesse fare gossip si tentasse di fare un sistema proporzionale non avremmo trovato i consensi
Interamente proporzionale come fiore non avremmo trovato i consensi i consensi nel in Parlamento questa era la realtà da questo la maggioranza dei voti
E questo mi pare che gli osservatori politici non l'abbiamo messo in un'evidenza è venuto fuori un sistema anche con l'apporto dell'opposizione perché fino a un certo punto c'è stata la collaborazione dell'opposizione un sistema che
è sostanzialmente proporzionale ti coalizione di quali signore di partito di quale edizione comprendo di maggioranza su quale tutte le componenti della maggioranza si sono trovate d'accordo tutte le componenti della maggioranza
E tutte le componenti dalla maggioranza hanno preso anche un'altra iniziativa importante
Cioè hanno preso l'iniziativa di riforma agli articoli novantadue e novantaquattro della Costituzione per dare alla formula forma di governo di tipo tedesco cioè del ti stringo del cancellierato e dare quindi una forma di stabilità ora questo è avvenuto nel corso di questa legislatura
Perché non si è andata avanti qual è la ragione perché che ha impedito per questo Améris
Beh io devo dire che
Ho maturato una una
Una convinzione noi con l'opposizione siamo riusciti a collaborare fino alle elezioni elezioni regionali
Fino alle zone del giornale abbiamo fatto delle cose anche importanti per esempio la modifica del centoundici
C'è cade il giusto processo che era uno dei temi su quale naufragata la Bicamerale siamo riusciti a farlo core collaborazione perché allora a un certo punto questo si è arrestata ben io credo che ci sia una ragione politica precisa
Il Paolo dopo le elezioni
Regionali per il successo che a vuoto ha pensato che l'obiettivo dovesse essere quella di arrivare al più presto lo scioglimento delle Camere e tornano a nuove elezioni
E quindi ha rifiutato qualsiasi collaborazione nella precisione questo è stata la scelta certo politica legittima io non ho non voglio ma questa è stata la vera ragione
Che ha portato al blocco di questa attività attività di riforme del resto il capogruppo della presidente lo ricorderà il capogruppo della di Alleanza nazionale al Senato in certo senso lo ha lo ha confessato perché ha detto dopo quell'elezione
Non è che mancassero i tempi cronologici per la riforma sia della legge elettorale sia
Del forma di governo mancavano i tempi politici che significa mancavano i tempi politici
Che significava questo cioè che la prospettiva politica di arrivare presto all'elezione non consentiva che essi parlamento si impegnasse ancora in quest'attività di riforma
Ora noi non arriviamo alla scadenza della legislatura ormai e purtroppo dobbiamo
Constatare questa
Questa occasione mancata di una completamento di queste riforme anche sul sul piano della della della forma
Di come
Metodo qual è il metodo più giusto per andare avanti
Io
Devo dire che
Presidente Mancino se lo ricorderà io
Ho sempre mi sono sempre opposto all'idea dell'Assemblea costituente
Mi sono impostati dall'assemblea costituente ho detto assemblee l'Assemblea costituente si fanno quanto i regimi crollano quando c'è una guerra un ordinamento Jacko giuridico è sconvolto ma noi abbiamo una costituzione non è che non abbia
è stupendo è quel discorso di Mancino fatto nel cinquantenario della costituzione che è bellissimo che io farei leggere a tutti in cui
è saltato
I meriti della nostra Costituzione
Ora che cosa è che mi induce a dire ad essere dubbioso sull'Assemblea costituente l'Assemblea costituente c'è un'insegna
E l'insidia quella di rompere il continuum fra antifascismo Resistenza guerra di liberazione Costituzione questo è il punto naturalmente
Nicola ha capito questa è o ci si batta per un'assemblea di revisione costituzionale che è cosa diversa cioè che riguarda invece non la parte dei principi la prima parte della Costituzione dei principi fondamentali che in un certo senso della carta d'identità della Repubblica alla quale non ci si può non si può rinunciare al centro si può integra
Indubbiamente l'adesione all'Unione europea apportata un'integrazione di principi di quella carta costituzionale fatta nel quarantotto e potremmo sempre col metodo né centotrentotto inserire nuovi principi in materia di sussidiarietà in materia di dimmi di mercato
Però quella parte veramente sento la carta d'identità della Repubblica non si può toccare
Assemblea di revisione sempre ieri sera non mi trovo invece contro non mi trovo
L'unico problema che io dico
Che il problema non è della procedura
A monte della procedura potremmo scegliere tutte le procedure che vorremmo centotrentotto l'assemblea di revisione costituzionale che però comporta una legge costituzionale una legge elettorale parte
Il problema vero è che noi non andiamo avanti per una ragione perché non c'è la piena legittimazione reciproca dei due delle due schieramenti
Questo è il punto
Non c'è c'è una una riapparse c'è una riserva mentale e questo è uno dei punti fondamentali politici sui quale noi dobbiamo basso abbiamo assolutamente superare questo la legittimazione dei due schieramenti deve essere piena altrimenti quello spirito Conte costituente quell'idem sentire della Repubblica per poter rifondare la nostra il nostro Stato non lo troveremo mai
Ed io sotto questo aspetto sono molto preoccupato
Sono molto preoccupato perché il comportamento del del Poro nell'ultima fase della legislatura può indurre può indurre il
Il centro sinistra L'Ulivo
Nel caso che dovesse prevalere l'altro schieramento a usare lo stesso metodo nei confronti uno ergo ostruzionistico io spero che nella campagna elettorale noi avremo modo di dire che noi mai faremo
Cioè occorrerà
Lavorare perché si metterei questo spire questo idem sentire Repubblica queste punto fondamentale il giorno che questo avremmo allora potremmo seguire tutti ne proseguire centotrentotto quello che l'assemblea di revisione costituzionale io seguendo i problemi saranno facilmente facilmente risolvibile ma questo è il punto fondamentale
Su quale dobbiamo proprio
Voglio fare polacchi Channels solamente a
Molto bella la parte finale del libro dei
Del presidente Mancini che riguarda il futuro i problemi del futuro
Che sono tutti messi e sulla globalizzazione
Vorrei dire all'amico salve che proprio nei giorni scorsi
Il parlamento inglese
Ha pubblicato uno di quei prestigiosi White pittore per
Libri bianchi
Il libro però ancora è centrato proprio su la globalizzazione i rapporti fra i Paesi ricchi e Paesi poveri
Credo che sia un documento di straordinaria importanza perché
L'ultima questione analizzata molto in profondità
Vietato che hai o no tratto da un un sommario che ho letto
è che si soltanto otto chiaramente
Che i Paesi del Terzo Mondo i paesi in via di sviluppo
Che hanno aderito alla moto di globalizzazione cioè hanno aperto il mercato hanno avuto tassi di sviluppo più alti molto più alti di quelli dei paesi che sono rimasti chiusi nella loro nell'horror autarchiche
Questo che cosa significa significa secondo me che non si può pregiudizialmente
Essere contrari all'apertura dei mercati
La globalizzazione va governata questo sì va governato occorre che ci siano autorità che riescono a a creare delle regole e a farle osservare questo sì
Ma essere pregiudizialmente contro l'apertura dei mercati è una posizione a mio avviso del tutto antistorico
Un altro punto vorrei toccare questo
Giustamente il presidente Mancino ha detto non illudiamoci che con una legge elettorale diamo stabilità e governabilità noto governo io credo che non esista un sistema elettorale che di perseguirlo governabilità e stabilità
Però mi mi
Mi induce ad avere qualche dubbio una espressione cosiddetto bipolarismo coatto Beta avrebbe qua Piron conosco bipolarismo e che non siano in qualche misura Alcoa
Io non credo che la Spagna sarebbe avviata
Alla al bipolarismo se non avesse avuto una legge elettorale sia pure proporzionale no Ko collegi talmente limitati per cui una forza politica per potere arrivare su ad essere rappresentata in campo nazionale deve avere nel dieci per cento dei dei e che dei dei voti
Così per esempio non è certo che doppio turno di collegio in Francia
è una forma di colazione
Per arrivare al bipolarismo bipolarismo che anche quello vorremmo pluralistico perché a sinistra c'è la gauche plurielle adesso c'era una destra che che campa stanza religiosa fra Chirac e Balladur Pasqua
Così in
In Germania non è sicura si può dire che senza quella legge elettorale se cercate segue la legge elettorale hippie parallelismo si si si conserverebbe e poi un'altra mutazione vorrei padre parliamo di bipartitismo non dobbiamo illuderci che i partiti di cui parliamo siano partiti monolitici
Il partito laborista inglese non è un partito motori
è fatto di varie componenti una specie di federazione tant'è vero che voi avete visto recentemente alla lezione di Londra è stato è stato letto il signor Livingstone perché era un avversario diretto dei più diretti quindi di Blair
E così via
Quindi io ritengo che è giusto che il bipolarismo diventi un processo politico reale delle forze politiche questo è indispensabile
Però i meccanismi costituzionali i meccanismi elettorale servono ad aiutare anche questo processo comunque io vorrei concludere dicendo la sono convinto che
L'opera di persone come Nicola Mancino il prestigio che ha anche nella prossima legislatura
Saranno certamente una
Un faro
Al quale attingere
Per poter il dominare il cammino futuro del nostro Paese grazie
Grazie
Quasi quasi abbiamo mantenuto i temi pochino tra è un pochino con pochi
Ma recuperiamo adesso perché ci sono due o tre risposte secondo me
Vanno date perché lei come dire le proposizioni e le idee non sono del tutto collimanti come giusto
Che sia io volevo sottolineare due o tre argomenti senza addentrarmi ulteriormente in modo che guadagniamo un po'di tempo
Dal primo tema
In parte affrontato e sviscerato in parte rimasto con degli interrogativi
Assemblea costituente che cosa devo farebbe che cosa della Costituzione dove dovremmo prima parte tutta cambiare
Assemblea di revisione
Invece che l'Assemblea costituente in che termini in che modi
Secondo tema
Però non è vero è il tema che a posto il primo era stato posto la D'Onofrio
Questo tema questo del ma non è vero che non si è fatto nulla
Posto da Maccanico
Quello che si è fatto è già qualcosa ma va nella direzione giusta
Se è vero quello che dice il presidente ma in giro nel libro un po'tutto slegato
Abbiamo fatto delle cose qui e lì a macchia di leopardo però il progetto non si vede ancora
Bipolarismo coatto bipolarismo il bipolarismo coatto terzo tema
Non siamo al bipartitismo nessuno vuole il bipartitismo il bipolarismo si io ho un'impressione che in realtà visto come stanno andando le cose in questi giorni
C'abbiamo come dire un bip presidenzialismo di facciata e sotto c'è di tutto
L'ipotesi del terzo polo che contraddice il bipolarismo
La collocazione dentro e fuori
Che non si capisce bene dove finisce l'ipotesi di stare dentro la coalizione che ruolo dovrebbe avere invece un terzo polo una terza forza messa lì in mezzo a galleggiare se non vuole fare la politica dei due forni
Ultima
Mia sollecitazione se me lo permettete io a volte sento per il lavoro che faccio e perché i giovani ruotano un po'intorno
A questi temi al loro modo
Senza avere a volte neanche la consapevolezza di stare a a proporre politicamente
Delle soluzioni
Sempre più spesso sento e questo fa il paio con libero mercato ognuno fa quello che gli pare poi vediamo chi è più forte che senza regole forse meglio meno regole e ci sono e meglio è
Io ho la sensazione o un un grande timore che passi questa idea
Che se non ci sono le regole poi ognuno può fare di più e meglio
Sappiamo ma forse
Io sono di una generazione precedente ormai cioè i figli grandi
Credo ancora che le regole siano essenziali d'epoca
Ma c'è una strana equazione che fanno i giovani
Seconda qual è la massima espressione della democrazia e di non avere le regole
O averne pochissime
E io credo che questo sia un tema se vogliamo sentire doveva questo Paese
Che dovremo affrontare e capire come dobbiamo spiegare loro
Che le regole sono l'unica possibilità perché non sia il più forte di qualunque tipo dal violento al più ricco a sopraffare il più povero
Ora mi permettevo di sottoporre questa piccola annotazione perché questa delle regole secondo me i il tema fondamentale di tutta la discussione anche di tutta la riflessione che fa il presidente Mancino
Brevissimamente però dobbiamo recuperare il tempo
Spero di non essere stato anche io diciamo
Corresponsabile del fatto che peraltro non abbiamo credo abusato di nessun tempo fino ad ora
Sono ancora le sei quindi mi sembra che sei completiamo il tutto in un in mezz'ora abbiamo fatto una una una riunione molto molto seria molto concreta
Belli direttore le quattro questione che tu poni io le vedo contemporaneamente intorno a un problema di fondo
Assemblea costituente che cosa deve avere ad oggetto quello che si è fatto Sir slegato no opinione del presidente Mancino questo bipolarismo e quattro non è coatto che cosa e c'è uno spazio per un terzo polo il più forni e le regole perché le quattro questioni sono sostanzialmente quattro modo di vedere il problema la domanda di fondo è questa a mio dal mio punto di vista e il collega Salvi ricorda che l'ho detto ripetutamente in Bicamerale
Cioè se noi veramente crediamo veramente crediamo
Che si deve modificare la sostanza dalla struttura del nostro Stato
Attraverso quello che si è chiamato il federalismo e so che è una parola che ha molte significanti ma se veramente dovessimo immaginare
Comunque la vogliamo chiamare che il risultato dovrebbe essere quello che il presidente Mancino indica in uno dei calzanti
Quando dice che ritiene che allo Stato centrale
Debbano essere conservate le funzioni della giustizia della politica estera della cultura della difesa dell'ordine pubblico della morente a tutto il resto le ragioni beh se le cose stanno veramente così noi dovremmo andare di fronte ad uno Stato che non ha più nulla in comune
Con quello che noi abbiamo conosciuto io che ho nel corso degli ultimi anni manifestato
Desideri di tipo federalistico per così dire sfinito devo dire che quello che dice il presidente Mancino e persino troppo ma se anche volessimo dire che questo è l'oggetto dello stato noi dovremmo smantellare quattro quinti dello Stato italiano le ragioni di un'Assemblea costituente o sono tutte lì
Se non veramente crediamo
Che le regole vanno riscritte per definire cosa deve fare questo stato all'interno dalla Unione europea che si va costruendo come modello federale se dobbiamo dire che questo è l'oggetto di una grande depressione è evidente che non occorre vero la caduta di un regime né una guerra è un altro Stato
è un'altra cosa
E quello che abbiamo conosciuto per centoquaranta ne chiama cambiato
Se l'obiettivo è questo un'assemblea costituente comunque la vogliamo chiamare ci vuole
Perché evidentemente lo dovremmo cambiare radicalmente i compiti delle due assemblee parlamentare legislative
Ragionevolmente potrebbe serve una sola ma capisco che se ce ne sono due come degli esattori di solo una cosa totalmente diversa da quello che a me che abbiamo oggi
Dovremo avere ragionevolmente un sistema delle venti regioni molto diverso dal punto di vista della qualità della vita perché ovviamente la sostanza delle questioni economico sociale sarebbero tutte o quasi novanta di competenza regionale e locale
E quando regole d'azione economico sociale è ovvio come Mancino dice voglio evitare che si avveri pressione che nel libro si dice di buttar via tutto quello che c'è avrei piacere dice Mancino che rimanesse competenza statale le leggi di indirizzo è ovvio con le reti di indirizzo si può recuperare il massimo di uniformità o di unità nazionale ma se l'oggetto è questo l'assemblea costituente assenso
Perché vuol dire che la Costituzione repubblicana vigente non aveva per niente l'idea di un altro Stato
L'abbiamo constatato quando abbiamo visto in Bicamerale che se volevamo fare il passaggio modello federale avevamo grande difficoltà a ritenere che tutto questo potesse essere contenuto cambiando la seconda parte dalla Costituzione perché nella prima parte c'è l'idea di Stato
Delle Autonomie ma sostanzialmente gli è stato ancora centralizzato che ha un compito culturale economico-sociale non soltanto le libertà fondamentali ma il modello economico riforme il modello sociale e uniforme il modello culturale uniforme
è l'idea di un grande Stato centralizzando per l'essenza decentrato dell'amministrazione se ne volevo fare un cambiamento modesto non abbiamo bisogno dell'Assemblea costituente
Se vogliamo fare un cambiamento radicale dello Stato questo Parlamento non può farlo questo è il problema
Le regole ma è ovvio che se noi dobbiamo prendere atto che l'Italia è all'ultimo posto dalla scala del mese europea in quanto a regole esistenti per la vita economica
Beh il problema è dire se siamo d'accordo che ci vuole la regola è ovvio che siamo raccordo delle regole ci vogliono ma la quantità di regola che devono essere affrontate la qualunque italiano voglia dar vita ad un'attività imprenditoriale e mostruosa
Vogliamo ma modificare quelle regole vogliamo ridurle a livello che so io della media europea abbiamo un'altra idea di economia un'altra idea di società
Se vogliamo far testo si può fare anche con le leggi ordinarie perché arredarlo con l'Assemblea costituente proprio del sapere se vogliamo le regolano se le vogliamo mille o ne vogliamo cento
Oggi ne abbiamo mille siamo Della Schiava europea all'ultimo gradino sott'dopo di noi c'è soltanto la Spagna e quando a quantità di regole che riguardano la vita economico sociale del Paese
Se questo è il modello che riteniamo giusto lo teniamo non c'è problema non abbiamo la cambia niente
Il bipolarismo è ovvio che il bipolarismo se lo pensiamo in uno Stato centralizzato
Uno stato di tipo francese napoleonico è una cosa ma se lo pensabile osato modello federale però perché abbiamo il bipolarismo molto differenziato per ragioni non sta scritto da nessuna parte che lo stesso schieramento politico che vince le elezioni nazionali debba indicare i contenuti dell'azione della Sicilia come del Piemonte e della Lombardia come della Campania dei contenuti
Se noi vogliamo che così stiano le cose bipolarismo è nazionale e locale allo stesso tempo dire hanno fatto puramente banale
Quello che noi stiamo vivendo è un passaggio complicatissimo
Da un bipolarismo che abbiamo vissuto dal quarantacinque al novantadue che è stato il bipolarismo del rapporto Est Ovest del mondo era un bipolarismo imposto dalla politica internazionale
Coatto quel bipolarismo oggi siamo in una fase complicata in cui andiamo alla ricerca di altri punti di distinzione Edipo bipolare
è l'incertezza di questo ha provato che è la ragione per la quale molti tentativi di far nascere altri popoli nascono perché mentre prima era semplice essere da una parte o dall'altra degli schieramenti mondiale complicato della vita interno
Ringrazio il Padreterno che i due poli evitare hanno consentito la convivenza civile e che non sono giunte la guerra civile ma di questo si tratta oggi fermi restando i rapporti internazionali che non sono di quel bipolarismo è faticosa costruirlo
Ed è la ragione per la quale da questo punto di vista quello che si è fatto un angelo non ha torto quando dice si son fatte molte cose anche importanti mai mancato il disegno e il disegno proprio questo è o è il disegno di un altro santo
O è di un altro tipo di governo o di un altro tipo di rapporto economico sociale non c'è stato accordo sul nessuna di queste tre cose
Quelle cose che si sono fatte importanti ciascuna non sono state figlia di un disegno complessivo lo dico che ora la mancanza del disegno
Mi dispiace di per sé dal punto vista teorico è una constatazione di fatto
è la ragione per la quale il bipolarismo che viviamo nulla bipolarismo faticoso
Che stenta ad assorbire le frange notevoli di chi contesta questo bipolarismo
E ci sono adesso al centro sinistra da tutte le parti quelli più sereni capire come questo bipolarismo per deve vincere una partita che ancora non ha vinto
Quella di assorbire
Le diffidenze strategiche a questo tipo di bipolarismo non è una questione banale e sudando e questo del quattro per cento la legge elettorale la questione molto più profonda
Quindi direttore concludendo se la domanda è
Dobbiamo dar vita ad un modello di stato radicalmente diverso da quello che conosciamo le sposteremo assemblea costituente ci vuole ed è ovvio anche la prima parte un momento
Vorrei che fosse chiaro una cosa quando Nicola prematuro dice un attimo ma parlando col collega Salvi
Io penso soprattutto a quei due articoli della Costituzione italiana l'articolo cinque l'articolo quarantuno che sono il primo un limite all'ipotesi federalista il secondo il limite all'ipotesi della integrazione liberiste europee non liberista sfoderando
Io non ho nessuna intenzione per quanto mi riguarda il lo modifica della parte della prima parte riguarda le libertà fondamentali le libertà civile libertà politiche anzi sono quelle dovrebbero averle anche altri ancora
Ecco perché capisco che il disco dello della prima parte in modo generico può far sorgere il dubbio che si voglia buttar via la sostanza della ragione democratico la guerra però se fosse questo no
E allora può darsi produciamo bastardi che poteva essere persino preferibile combinare un'assemblea di revisione con taluni puntuali aspetti di politica della prima parte
Per far capire che non si vuol cambiare
Cambiare la ragione per la quale libera posso dal fascismo alla democrazia chi vuol questo è fuori non solo da questa Costituzione ma anche per quanto riguarda delle costituzioni in futuro questo punto è molto importante perché non vorrei che lascia belliche lascia solo dubbi
Da questo punto di vista e per il resto la domanda era e rimane
Vogliamo atout modificare aggiustare completare l'edificio che c'è o vogliamo fare un'altra cosa io sono per fare un'altra cosa ma non perché il nuovismo l'altra cosa di per sé ben ritengo che l'Italia non riesca a reggere
Il conclave competizione europea che oggi è sempre più sfrenata con un modello tutto di tipo autarchico dentro questa Costituzione questo è l'insieme delle tre cose
Il bipolarismo politico il modello economico sociale l'assetto istituzionale il modello di governo
Vado viste come figlio di un disegno complessivo in questa legislatura non ce l'abbiamo fatta credo anche per difficoltà reali per divergenze di fondo la prossima non lo so Novacco ma ce lo dice se lo si fa il perdeva foto questo il senso
Le l'allarme che lancia mi sembra che sull'allarme sull'asse d'accordo
Sulle sulle ricette però sappiamo come sulle terapie le opinioni sono state sono diverse mi auguro che il suo contributo aiuti a trovare un punto di intesa più forte ricordano trovato in questi anni passati grazie
Grazie a
Caldo
Ma seguendo un po'brevemente la traccia che citava il direttore Gambescia per questo un secondo giro di interventi quale parte della costituzione di cambiare io l'ho già detto i cambiamenti vanno limitati a mio avviso ha la forma di governo con connessa legge elettorale e alla organizzazione territoriale dello Stato
Quella che viene chiamato il tema del federalismo sul quale io andando controcorrente forse invito a maggiori cautele
Nel senso che noi stiamo assistendo a una singolare avvio di federalismo all'italiana e dieci deve mettere in guardia rispetto al seguito in questo senso come ha ragione
Antonio Maccanico a dire non dimentichiamo quello che si è fatto ha anche ragione Mancino quando dice e forse il filo è mancato abbiamo introdotto l'elezione diretta dei presidenti delle Regioni
Che è una cosa che può combinarsi col federalismo può anche non combinarsi velista giuridici esigano governatori in Germania hanno ma non hanno meno autorevolezza e non sono meno federalisti per questo
Ma vi pare che questi presidenti di regione diciamo ancora
In alcuni casi anche a prescindere dagli schieramenti abbiano interpretato questa elezione diretta con una sorta di attribuzione di onnipotenza e di clima di conflittualità continua e permanente in particolare rivolgendo un particolare con il governo centrale
Ma questo è federalismo ma le risatine in America qualcuna mai visto che si riuniscono tutti i governatori per attaccare il presidente degli Stati Uniti
Ma in Germania qualcuno ha mai visto i prezzi minimi ministri per i presidenti dei dei lender Rad era una polemica continua il Governo centrale
E attenzione ripeto sia a fare le cose collegate fra di loro perché forse si sia andati molto in là con quella elezione diretta dei presidenti delle Regioni senza avere adeguato
Il resto del sistema attenzione a questo federalismo io questa idea è che in una non non di che non si debba fare diciamo attenzione hanno nei cieli io questi chiede bisogna rifare una sala completamente nuovo
Mi inquieta non lo so perché io vedo tutti i limiti e le carenze
Che lo Stato che abbiamo della democrazia e li abbiamo ma non so perché ho una spinta più al riformismo a riformare per migliorare che a fare tutte le cose completamente nuova
Non lo so forse infatti dovrebbe esserci magari Umberto Bossi fra quelli che fanno tutto questo Salo completamente nuovo mi crea qualche perplessità però può darsi che diciamo sbagli in questo
E con questo credo di avere vinto risposto anche alla seconda domanda Laterza il bipolarismo più o meno quatto ma certamente ha ragione Maccanico più che quatto coazione
Sembra una cosa di costei costringa ma i sistemi devono essere organizzati per spingere il più possibile al bipolarismo
No perché il bipolarismo in sede che vorrei gente diciamo medie si mangia il napoletano perché così importante fra parola che è importante quello che c'è dietro di voyeurismo vuol dire che quando si va a votare gli elettori votano il loro partito il loro candidato mai che lo schieramento di governo qui altrimenti c'è un di meno di democrazia se manca qualcuno di questi pezzi
E questi lo schieramento di governo come in Europa come nel mondo fa venir fuori le alternative destra sinistra conservatori progressi
Allora intanto perché questo funzioni bisogna che questi schieramenti contrapposti dicano con chiarezza dove sono queste alternative
Perché se l'alternativa è chi inventa l'insulto più raffinato la battuta più arguta forse il senso di cui rispetto diciamo alla controparte forse il senso di questo bipolarismo sfugge
Se invece ci si differenzia con chiarezza nei programmi
Se vinco io accadrà questa le pensioni questo a lavoro questo alla giustizia e così via se vinco io invece accade quest'altro allora si capisce perché il bipolarismo è un di più di democrazia
Quando vado a votare ricordo il partito mi vuole parlamentare mio voto anche uno schieramento per un programma mentre in Italia tutto questo e ben poco chiaro e io spero che la competizione elettorale possa indurlo a renderlo più chiaro
Perché c'è uno sforzo politico chianche va oltre la legge per far questo la legge come dicevo e infelice
Perché il proprio partito non si riesce più a votarlo perché c'è questa cosa dell'uninominale
è rimasta la lista proporzionale ma come dicevo prima sembra che più venga considerato come un modo per fare leggere se stessi e i propri amici più che come il luogo in cui si chiarisce
E diciamo la collocazione del partito
Il candidato si elegge perché c'è il collegio uninominale e questo è un fatto positivo
Che si capisca che si reggono gli schieramenti dipende molto dagli schieramenti medesimi richiesero Renon è evidente che è appunto quello che faranno quando saranno chiamati a governare da forno popolare chi li differenzia
E le differenze poi
Vanno indicate ma grosso modo si sa quali sono e quali temi riguardano in Europa se aggredita meglio e così via che sono più o meno quelli che ricordavo prima
Quindi la questione
Infine delle regole e questa è una questione importante in generale
Nel senso di rendere chiaro evidente delle regole loro
Un fatto di quotazione su a qualcosa che
Fondamentale nella vita civile
Meno regole ci sono inutili e così via certamente giusto ma alcune regole ci vogliono io accolgo in pieno l'invito di Antonio Maccanico a non sottovalutare i benefici dell'apertura dei mercati mi pare però che siamo in un clima culturale politico in cui dei benefici dell'apertura dei mercati son convinti tutti forse qualcuno che faccia vedere anche diciamo i problemi che ne derivano da questa apertura dei mercati fatto certamente positivo e la necessità di porre regole
Perché non abbiamo avuto negli scorsi anni delle crisi finanziarie internazionali che hanno colpito da un luogo all'altro del globo in modo diciamo puramente speculativo io ricordo un incontro a Roma cui assiduo assistito con il presidente brasiliano Cardoso gli ultimi dunque non non è un un estremista diciamo enuncio induista che diceva ma per due volte in Brasile è stato colpito dalla speculazione internazionale
Per fatti che non lo riguardavano assolutamente prima la crisi asiatica può la crisi russa aveva messo in ordine i suoi conti ha fatto sacrifici aveva contenuto il bello per la volta si è trovata la la balia dalla speculazione finanza internazione o ricominciare daccapo non sono in grado di dare la scuola i bambini e così via
Questi sono problemi che derivano non da un eccesso di regole ma una mancanza di regole le regole giuste che controllano per esempio per dirne una controllare questi movimenti speculativi di capitale
Quella che viene chiamata Livia della Tobin tax che ho visto di recente il premier svedese Persson ha detto è un tema che l'Unione europea può e deve assumere perché nessuno Stato da solo in grado di farlo richiede una regolazione internazionale
Questo anche per dire al collega D'Onofrio che l'Europa non è un'Europa liberista rispetto alla quale l'Italia a un elemento di arretratezza che derivi dal sul tipo di Sadowa sul tipo di costituzione arretratezza non abbiamo la burocrazia dell'inefficienza dei ritardi non nei principi e nelle regole fondamentali
Ciò che costituisce l'Unione europea il modello sociale europeo
Che lo rende differente da altri modelli sociali come quello statunitense o come quello giapponese
E esattamente questo contemperamento fra l'efficienza di mercato e la solidarietà sociale
Questo lo hanno costruito nelle grandi nazioni dell'Europa
Due grandi culture quella socialista e quella cristiano sociale e quindi abbiamo avuto il capitalismo renano l'economia sociale di mercato lo stato sociale Beveridge e Keynes e così via sono fattibili
Che
Pongono l'Europa avanti non indietro rispetto al resto del mondo
E se pur con tutte le ingiustizie che ci sono ancora e ce ne sono troppe pur con tutte le i limiti e le difficoltà e in questa parte del mondo che ci sono complessivamente le migliori condizioni di vita
Perché noi siamo abituati agli indici di efficienza di sviluppo economico e di di di prodotto interno lordo e così via ma se andiamo a vedere gli indici di sviluppo umano
Come quelli che le Nazioni Unite
Hanno elaborato sulla base del progetto del premio Nobel per l'economia l'economista indiano Amartya Sen
E andiamo a vedere il tasso di analfabetismo andiamo a vedere le speranze la durata di vita dalla popolazione e andiamo a vedere le diseguaglianze sociali vediamo che gli indici dell'Europa sono indici molto avanzati
E la parte del mondo dove questi risultati sono stati raggiunti di più e sono stati raggiunti perché si è costruito un sistema di valori un sistema di modelli in cui la pura logica del potere
Dell'individualismo del puro risultato economico non è stata assunta è stata contemperata con questi altri valori comuni e io credo che ci sia bisogno di richiamare queste cose
Anche per i giovani per esempio
Perché ancora oggi c'è certamente un grave problema di mancanza di lavoro c'è anche un problema di qualità del lavoro di precariato del lavoro di assenza di regole nel lavoro
Dà lavoro nero alla teorizzazione di una flessibilità intesa come mancanza di tutela e di mancanza di sicurezza
Anche questi dati anche questi principi noi i criteri ai quali fare riferimento per rispondere a questa domanda noi ritroviamo nella parte fondativa nei principi fondamentali della nostra Costituzione
Quindi essenziale riformare innovare ammodernare stiamo bene attenti a evitare però quello che negli anni passati forse è accaduto troppo spesso di non distinguere
Ciò che va cambiato da ciò che va mantenuto
Allora per concludere con una formula va cambiata la parte organizzativa della nostra Costituzione
Non perché siano sbagliati i valori e i principi che ne sono alla base ma perché per rendere effettivi quei valori e quei principi occorre uno Stato più moderno più agile più efficiente ed una democrazia più avanzata
Grazie
Grazie
Maccanico
Ma che cosa cambiare se avremo una assemblea dei revisione costituzionale la prossima legislatura
Ma intanto è mo'è molto difficile dirlo fin da adesso perché c'è ancora un appuntamento come ho detto nel mio primo intervento
Che riguarda il NARS seconda lettura della riforma del titolo quinto della Costituzione
è chiaro che se questa seconda lettura avrà un esito positivo cioè strappa approvato
E il compito secondo me per quanto riguarda la forma di Stato fondamentale sarà quello della revisione del di come realismo rivedere bicameralismo sarà il punto centrale per poter completare la riforma la riforma di tipo federale
E a questo riguardo vorrei dire che
In un certo senso e il disegno di revisione della forma di Stato è in atto
E questo parte da un principio fondamentale della Costituzione cioè noi non vogliamo uno s'un'organizzazione federale che metta in discussione
Un principio cioè che la Repubblica è una e indivisibile questo è fondamentale
La Repubblica è una è indivisibile
E noi stiamo faticosamente costruendo il nostro federalismo guardate che il federalismo è un genus un genere che a molti che molte specie
Non esiste i federalismi che esistono al mondo sono diversi l'uno dall'altro quell'Austria qua diverso da quello americano da quello inglese da quella quello tedesco
Da quello canadese
Noi stiamo costruendo il nostro tipo di federalismo ripeto nel presupposto di salvare la Repubblica una e indivisibile
Questo è il punto fondamentale
Giustamente per dei discorsi del presidente Mancino
I caratteri distintivi del nostro regionalismo sono messi in rilievo
Il le regioni italiane non solo ai lender tedeschi cioè esche xe Stati
Le regioni italiane hanno ce l'hanno
Quarant'anni di vita non è che si erano
Sono nate come ente di programmazione dei e direzione d'azione non sono enti aventi
Amministrazione infatti nella riforma del Titolo quinto cioè il principio secondo il quale l'amministrazione riservata agli enti locali questo è uno dei punti fondamentali sui quali presidente Mancini insiste giustamente è una caratterizzazione del nostro ordinamento cioè voglio dire
Per quanto l'altra forma di Stato un disegno lo stiamo costruendo
Lo stiamo costruendo ed è giusto che si faccia gradualmente
Per quanto riguarda la forma di governo lo stesso io stesso gli ho parlato dalla riforma elettorale alla quale tutta la maggioranza è arrivato
Ho parlato della riforma degli articoli novantadue e novantaquattro della è un modello sia stato sposato dalla maggioranza
è il modello tipo
Di cancellierato tedesco
Ora questo modello che la maggioranza a nei fatti sia pure faticosamente elaborato io non so che cosa contrappone il porto perché quando sento discorsi del presidente Berlusconi sento che lui riporli evoca il semipresidenzialismo francese
Forse non sapendo che semipresidenzialismo francese in crisi gravissima che la Repubblica gollista quasi non esiste più perché c'è la riduzione del mandato significa un'altra cosa significa uno una uno tipo di un avvicinamento non assegni presenza del male presidenzialismo non sappiamo esattamente
L'altra parte che cosa propone quale tipo di legge elettorale propone quale tipo di forma di governo propone questo è il punto fondamentale
Cioè un disegno faticosamente la maggioranza è riuscito a portarlo avanti lo sta portando avanti
L'opposizione non si sa
Che cosa pur questa è una delle regole
Non c'è dubbio che
L'assenza di regole cosiddetto Stato minimo non è una cosa che augurabile per il nostro Paese coccola sfoltire l'evento ma anche qui non siamo all'anno zero
E questa in questa legislatura si è fatto molto per farmi arrivare testi unici si è creato un nucleo della semplificazione
Si sta stanno facendo segreti uno dietro l'altro per semplificare le procedure
Teniamoci conto di che cos'erano state vere allo Stato italiano
L'organizzazione centralistica e burocratica dello Stato italiano
Tutto si sta facendo lo stiamo all'anno zero
Certo che le regole ci vuole e anche per quanto riguarda la globalizzazione io ho detto che la globalizzazione
Non ci deve essere un pregiudizio contro la proporzionale quella deve essere governata deve essere governata significa che occorre cominciare a pensare a strumenti di governo mondiale il Fondo monetario internazionale va riformato
Inoltre ed organizzazione cioè l'organizzazione mondiale del contro come potevamo va riformato l'ONU deve avere Poggioli poteri e questo lo dice anche il rettore e presidente Mancino cioè occorre cominciare a pensare a queste forme di
Non solo di regole che si va che valgono per tutti i Paesi ma di autorità capace di farle osserva ecco questa in questo modo veramente avremo avremmo in corso salto
Salto di qualità
Quindi io ritengo di non dover aggiungere altro visto che abbiamo appunto ho abusato del mio primo turno ma mi pare che ripeto che queste siano le questioni sulle quali per i beni single grazie
Allora
Presidente Mancino
Le hanno messo molta carne al fuoco no
Ma io il mito
Il mio intervento come e di routine secondo una prassi
Cioè
Cioè se c'è un po'di silenzio in fondo poi sapeva di favore la mia voce non è bassa e quindi
Abbiate abbiate fiducia
Io ringrazio il direttore del Mattino
Per
A venire coordinato una tavola rotonda che non è stata
Piatta come molte
Non è stata piazze da come spesso può anche a cadere
Ha stimolato ha provocato ha focalizzato molti argomenti
E
Certo ci sono stati interventi
Di grande pregio
Ringrazio per ciò il senatore D'Onofrio
Il ministro Salvi ministro Maccanico
E ringrazio perché ho chiesto loro
In un periodo ancora leggero gli impegni premi elettorali
Un sacrificio di sabato sera
E come ringrazio tutti voi siete
Benvenuti sottoponendo i anche al sacrificio di un fine settimana che avreste potuto utilizzare anche in maniera diversa anche più diciamo a lei
Personalmente spiegò perché una
Un volume
Che raccoglie
Quelli che sono apparsi ammenda dura al mentre
Gli interventi più significativi nel corso di una legislatura normanne dico normale perché dopo
Tanti anni
Finalmente siamo arrivati a normalizzare almeno la durata del parlamento
E solo interventi che io ho scelto sotto
Tre aspetti uno
Di carattere istituzionale che forse quello siamo meno lungo meno abbondante
Quello relativo
Alla ricordo di molte personalità non soltanto
Della
Democrazia repubblicana ma prevalentemente
Della Rutter democrazia repubblicana
Per l'impegno che hanno assunto sul piano istituzionale come sul piano politico sindacale
E una terza parte dedicata ad una riflessione sulle condizioni del mondo
Rispetto a un problema che a me sembra di estremo interesse anche di grande attualità
I diritti umani
è io parto da quest'ultima parte per dire
Che il mondo
Ha avuto nell'immediato dopoguerra
Un assestamento di fatto nel rapporto fra due sistemi antagonisti tra di loro
Ma uno dei due sistemi è caduto
Mentre un tempo c'era
Conservazione all'interno del Consiglio di sicurezza
Perché il diritto di veto veniva fatto valere molto più che non oggi
Però abbiamo avuto una
Una pace mondiale
Che è dovuta anche alla capacità degli Stati
Vito sapere corrispondere
Ad una
Visione del dei rapporti internazionali che era presente nella stragrande maggioranza del
Della popolazione mondiale
Ma abbiamo avuto anche un perielio immediatamente dopo la caduta del muro di Berlino in cui una sola potenza
Ha dominato la scena politica internazionale
E loro
Si è trovato in una
Certa difficoltà
Noi abbiamo regole antiche
Che dovevano
Far coesistere le potenze vincitrici della seconda guerra mondiale
Regole quindi molto rigide
E il diritto di veto
Se è stato da un lato negativo da un altro lato è stato positivo perché è stato utilizzato proprio per realizzare un equilibrio mondiale che si è conservato
Diciamo intorno
Un tempo lungo di quasi cinquant'anni
Ma
Il governo
Dell'ONU corrisponde alle esigenze di oggi
E sul piano dei diritti umani
Molti Paesi
Non lo riconoscono
Il diritto di libertà
Il fondamentale diritto politico
Molti paesi sono
In condizione di grande bisogno
Il debito dei Paesi sottosviluppati non è un problema
Di solidarietà astratta
Ma è il principale problema di Governo dei Paesi più avanzati
Per evitare che
Ormai siamo
Nella nel nuovo millennio
E intere popolazioni soffrendo la fame muoiono soprattutto bambini e anziani
Persone che non hanno nessuna nessuna difesa
Io ho trattato questa questione con uno sguardo alla condizione dell'Assemblea delle Nazioni Unite
E al ruolo del Consiglio di sicurezza dell'ONU
è non mi fa velo io ho avuto sempre una scelta
Diciamo Prix
Che fuori di qualunque dubbio qualunque discussione
Io ho accettato il sistema occidentale ho sempre apprezzato il ruolo del
Degli Stati Uniti
Però non credo che noi possiamo condividere tutt'intera la politica degli Stati Uniti nel rapporto internazionale
E come si è stati solleciti nella guerra del Golfo Bergolo focosi possiamo dire non siamo stati solleciti quando si è trattato
Di guerre di religione
Di rappresaglie
E di violenze nei confronti di una popolazione inerme che era responsabile o soltanto perché apparteneva ad altra religione ad altra etnia pensate alla guerra
Nei Balcani e tutta la tragedia che quella quelle popolazioni hanno dovuto vivere ho sottolineato l'esigenza di una trasformazione di ruoli di potere delle nazioni unite
E parlandone direttamente sia negli incontri internazionali diciamo di tipo parlamentare ma sia negli incontri con autorità di governo o di Stato io mi sono principalmente incuriosito di conoscere la evoluzione del sistema politico all'interno dei Paesi che facevano parte diciamo dell'orbita sovietica
Guardandole la evoluzione ma anche
Preoccupando mi dei limiti che i sistemi stessi andavano assumendo nella configurazione del rapporto internazionale
Ecco su questo
Io ho pensato più al domani che alloggi
E ho trovato molta sensibilità anche a livello della diplomazia italiana avendo io l'ha svolto una relazione nell'istituto
Diplomatico
A quelli Mellon riscontrato delle attenzioni anzi
Poi che
Avevo dato alle stampe anche il discorso più avuto tante di quelle richieste quante non è non è immaginarsi perché si trattava della riflessione di un politico rispetto a un'esperienza
Diciamo piuttosto elevata della diplomazia della diplomazia italiana
E proprio di le grosse questioni che sono aperti nello scenario internazionale
Mi ha spinto a corrispondere a una serie di sollecitazioni che io ho avuto in occasione di grandi manifestazioni che si sono svolti all'interno del nostro Paese
Il ventennale della morte
Di Aldo Moro
Mi è stato chiesto l'ho svolta anche
Con grande disponibilità la mia prima esperienza di presidente del senato si è avuta quando è morto il compianto Luciano lama
Ma per dire di due aree culturali diverso e tra di loro
E tuttavia
Convergenti su alcuni temi di fondo che hanno riguardato lo sviluppo della democrazia della società all'interno del dal nostro Paese
Per non trascurare Vannoni non trascurare La Pira ma io sono andato anche
Ad un periodo più lontano
è stato celebrato il bicentenario della mancata rivoluzione
Napoletana io sono andato a Brienza
E belliche
Ho fatto una rievocazione
Li pagano
Che è stato fu un grande
Del periodo illuministico Napolitano
Come giurista e come costituzionalista
E l'ho fatto anche con l'intento di spiegare perché
Mentre in Francia la rivoluzione francese aveva dato grandi risultati e a Napoli questa rivoluzione non è
Non dette risultati risveglio le coscienze
Sensibilizzo l'opinione pubblica però una rivoluzione illuministica
Pensata
E
Trasportata all'interno del nostro Paese senza la mobilitazione della società pre-civile soprattutto del popolo
Non ha avuto successo
Questo anche per
Tentare di costruire
Una identità interna al nostro Paese anche nell'immediato dopoguerra
Noi non abbiamo avuto tendenze rivoluzionarie
Dopo il referendum del mille novecentoquarantasei abbiamo avuto scontri
Forti duri
Contrasti
Che ha hanno anche diviso lacerato il Paese
Però il Paese ha costruito
La sua democrazia
Più attraverso il confronto diretto che non attraverso colpi di maggioranza
E qui lo diceva il ministro Salvi
Nel mille novecento quarantasei quarantasette
E dopo il referendum l'Assemblea costituente registrò fece registrare una grande adesione
Delle maggiori correnti di pensiero presenti sul piano parlamentare
Ma non era soltanto
Perché bisognava costruire la Carta costituzionale
E perché
Con l'esperienza dell'oggi potremmo dire ma perché sono stati così disinteressati
Nonostante fosse loro usciti dal governo non per libera scelta ma per una determinazione della maggioranza socialisti e comunisti continuarono
A collaborare nella elaborazione della carta costituzionale
E petto ero una prova di disinteresse e di altruismo perché le regole erano le regole del Paese
Qui queste cose non bisogna mai dimenticare le soprattutto quando poi si rende più attuale la riflessione politica
è io
Io qualche volta l'ho detto anche da queste parti
Io appartengo a quella categoria
Di persone che vedono il bicchiere
Più un vuoto che pieno
Maccanico per sua fortuna appartiene a un'altra categoria che vede il bicchiere no mezzo pieno ma non mezzo vuoto come lo vedo come lo vedo io
Ma sul piano più generale questa è anche una delle riflessioni che io ho fatto
Di recente questa legislatura
Ha dato risultati che altre legislature non hanno dato noi potremmo
Dividere in tre periodi
Quello dell'immediato
Quarantotto
Fu una legislatura di positiva produttività dal punto di vista del rinnovamento sociale economico istituzionale
E durò poco
E poi vedremo sulla legge sulla legge elettorale
Poi vi è stata una legislatura di attuazione del disegno costituzionale
Che si è avuto
Con l'attuazione delle regioni
Con la legge finanziaria regionale con lo Statuto dei lavoratori fu un'altra epoca che a Contra segnato la storia della democrazia repubblicana dal centrismo al centrosinistra
E questa in questa legislatura che diciamo ha potuto utilizzare quasi cinque anni
E i risultati sono notevoli si possono discutere nel merito
Cioè uno poco non condividere
Ma se uno pensa alla riforma
Dell'amministrazione
E alle processo bis spoliazione fatemi passare l'espressione lo dico diciamo ai più moderati di mettere
Processo di spoliazione di competenze e funzioni dallo Stato centrale alle Regioni ai Comuni
E questa è stata una grande riforma cioè Bassanini
Va ricordato sarà ricordato come quello che ha fatto
Una riforma straordinaria che avrebbe avuto bisogno di un cesello costituzionale che io mi auguro possa intervenire in questo mese perché si tratta di discutere in seconda lettura
Della cosiddetta riforma di riforma federale
Però riforma della scuola riforma dell'università
Riforma della giustizia amministrativa si può non condividere per intero
L'articolo cento e undici modificato della Costituzione
Però queste è una legislatura piena dei risultati
Poi ciascuna forza politica guarda i risultati dal suo punto di vista perché è un diritto delle forze politiche non condividere tutto quello che è avvenuto
Però io dico
Ad un operatore nelle istituzioni attento e bravo come
Tonino Maccanico
Noi in questa legislatura abbiamo avuto un ribaltamento totale del ruolo del Parlamento può darsi che questo sarà
La vicenda dei prossimi anni
Ma il numero delle leggi è di gran lunga inferiore al numero dei decreti legislativi che sono stati approvati dal governo
Cioè
Poiché cavità una prima volta
A parte il presidente Amato nel mille novecentonovantadue quando presentò le quattro vele che e in un periodo turbolento nella vita politica anche parlamentare era difficile ottenere le deleghe
Ma le quattro tele che che ebbe il governo Amato
E furono un'eccezione rispetto al mancato uso del ricorso alle
Al decreto legislativo qualche volta ci ha avuto non sembra ma su cose sempre minori
Bassanini invece ha presentato per la prima volta
E poi tutti i ministri si sono uniformati perché voi capitale l'effetto imitativo cioè e quando
Sul piano parlamentare
Non riuscendo a sbloccare la legge quadro sull'assistenza che si richiamava
Al mille e ottocentonovantacinque governo Crispi
è io tentai un'operazione con la conferenza delle Regioni
E sapendo che cosa chiede chiedevo anche io tantissimi anni fa dissi ma perché non dovete dare un fondo unico alle regioni senza vincolo di destinazione può darsi che possono cadere
I mille ottocento emendamenti che erano stati presentati dalla dall'opposizione facemmo quest'operazione caddero tutti gli emendamenti prego in pochissime ore pochissime sedute approvammo poi c'è stata la maniglia di qualche altro esibito la pesantezza del rapporto parlamentare con la minoranza slovena c'è un ostruzionismo parlamentare però detto
Credo che il corretto rapporto parlamentare sia quello di far funzionare le commissioni che devono decidere devono risolvere devono proporre all'Aurel Laura
Diciamo è alleggerita da compiti di enorme fatica quale quella di sopportare mille cinquecento mille ottocento emendamenti rispetto all'IG alleggerirsi anziani
Però veniamo
Diciamo perché io
Obbligato i i medaglioni che riguardano personalità perché sono andato alla ricerca di una radice culturale che si è inaridito si sta in a ridere
Qui
Le correnti di pensiero non avendo
Una in Steinway istituzionale all'interno del nostro Paese
E le correnti di pensiero sono essenzialmente tre le principali e lo diceva anche il il ministro Salvi
La liberaldemocratica la cattolica democratica la la la riformista socialista riformista
Ha poi possono esserci anche
Delle disaggregazioni ma ne potremmo avere una uno più spostato a destra uno più spostato verso sinistra si fa per dire sì parlo di sinistra all'interno di una formazione di destra
No
E così una più spostata sulla destra e una più spostata sulla sinistra da parte dei cattolici democratici e un'altra che chiaramente orientata sul versante della sinistra riformista
Ma noi non abbiamo più tutto questo chi è il partito liberale oggi in Italia
Sono tutti i liberali perché si possono richiamare al liberalismo anche personalità politiche eminenti
Del mondo socialista
E del resto
Se la cultura politica si è indebolita
Noi non possiamo pretendere che partiti politici siano forti
Corrispondentemente i partiti politici vivono la debolezza della cultura politica generale
E noi siamo in una fase di
Debolezza culturale
Nei partiti convivono
Valutazioni liberaldemocratiche valutazioni solidaristiche cattoliche valutazioni riformiste socialiste
E se uno pensa alle formazioni io io non entro nell'agone politico perché mi riservo di farlo quando saranno sciolte le Camere io ho il dovere ancora di rappresentare
In maniera possibilmente imparziale il ruolo di presidente del senato
Ma forza Italia
Prende elettorato
Poste democristiano possiamo dire come Poste socialista anche liberale anche repubblicano
Anche senza l'attuale passaggio di la Malfa ma c'aveva un elettorato che votava repubblicano che non si sentiva di essere rappresentato dal centrosinistra
E perché avviene tutto questo perché i nel nostro Paese
Il tentativo di dare vita a formazione di centro anziché focalizzarsi sulla
Radice culturale si focalizza sulla topografica io sono di centro un altro è di centro e qui io ricordo che cosa
Ha comportato anche affermazioni a mio avviso
Diciamo più trionfalistica e che non meditate avvince esce Lerner in Germania
E prima la prima dichiarazione che rende e io devo rappresentare il centro io mi sposto verso il centro vince Blair fa la stessa cosa e in Italia con l'Ulivo di cui pure faccio parte
Abbiamo avuto gli ulivisti europea degli ulivisti mondiali
Cioè che cos'è tutto questo se non l'annullamento del radicamento culturale di ciascuno di noi perché ciascuno di noi deve e non può non fare riferimento alla sua radice culturale se vuole superare la difficoltà della politica se vuole farsi superare alla politica le difficoltà in cui vive
Vive la politica naturalmente
Noi ci troviamo di fronte a problemi
Notevoli
Ecco io ho tentato di descrivere Moro di descrivere la Pira ma sensibilità anche diverse
Pur appartenendo allo stessa
Allo stesso partito
Le sensibilità di Dossetti io ho avuto lettere dalle
Da don Dossetti
Che mi raccomandavano stai attento difende la Costituzione perché c'è un attentato alla Costituzione ed erano gli ultimi mesi della vita di un grande della costituente italiana
Ci sono queste preoccupazioni e naturalmente ci dobbiamo far carico perché è facile con uno slogan è
Affermare un principio però poi il principio dovrebbe essere sostanziato da una sono lì da molti motivazione culturale che è quella che a mio avviso ma anche all'interno del nostro Paese purtroppo manca
La politologi a e debole
E peraltro e abbiamo perduto anche quell'accompagnamento diciamo nei necessario che della cultura istituzionale
E i professori d'università
Vivono anche loro il
Diciamo la pesante condizione della debolezza della della politica in Geri in generale della cultura politica in generale ma si sono racchiusi in se stessi
Potremmo fare degli esempi ma io non voglio non voglio dilungarmi io non voglio abusare della vostra pazienza ma non voglio abusare neppure della pazienza autorevoli personalità che sono attorno a questo a questo tavolo
Io credo che al di là degli strumenti
La politica abbia bisogno di un ritorno alle sue origini culturali
Che non è un ritorno indietro
Semmai può essere
Diciamo un guardare al futuro in maniera meno approssimativa di quella che stiamo vivendo in questi ultimi tempi
è perché molti tabù sono caduti ma anche molti trionfalismi
Questa descrizione di un
Di un mondo politico che pure avuto
Un ruolo essenziale nella difesa degli istituti i repubblicani questo a mio avviso può essere un contributo per comprendere
Che cos'è una radio un radicamento cattolico democratico un radicamento liberaldemocratico un radicamento diciamo socialista riformista
Ma sul piano più generale che cosa manca al nostro Paese
Io
Io sono io sono amico da antica data di di Francesco D'Onofrio
E porre
Diciamo dislocati in aree diverse spesso
Non tanto io che non posso parlare
Quando presidiato
Ma spesso quando parla Lujo condivido molte delle valutazioni che lui vende sul piano parlamentare a proposito del rapporto istituzionale
Lui è uno di quelli che forse ha mantenuto più stretto un legame ideale senza averlo mai realizzato in materia in maniera materiale
Con le istanze della lega quelle diciamo più propriamente federaliste e ma è frutto di una scuola diciamo di pensiero
Istituzionale
Che ci ha visto accomunati bel tantissimo per tantissimi anni
E nel nostro Paese è mancata una stabilità di governo
Come anche di stabili stabilità di legislatura per un certo periodo per un lungo arco di tempo dal mille novecentosettantadue
Da quando cioè fu sciolto il
Furono sciolte le Camere
Noi abbiamo avuto sempre elezioni anticipate nel settantasei nel settantanove Nell ottantatré
E non nell'ottantasette che è stata a mio avviso una
Diciamo una legislatura che ha poi portato lo scombussolamento del sistema politico sul piano generale proprio a forza di durare a forza di di ritenere che Turandot
Si potessero realizzare un tanto vantaggi complessivi per
La popolazione ma vantaggi di carattere personale erano in gioco la presidenza della repubblica la presidenza la Presidenza del Consiglio che poi è la parte diciamo debole delle politiche che sono state svolte negli ultimi negli ultimi tempi ma noi abbiamo avuto poi novantadue novantaquattro e novantaquattro novantasei queste sono legislature che hanno hanno scoperto
Il nervo della debolezza del sistema politico italiano
Perché non si possono ripetere le elezioni a distanza di due anni
E la democrazia si logora
La democrazia ha bisogno di
Grandi solidarietà soprattutto dai protagonisti dalla politica parole novantadue novantaquattro c'è stato uno scombussolamento il sistema diciamo si è indebolito fino a frammentarsi
Nel novantaquattro sia pure attraverso la diciamo una
Valutazione molto geniale dell'onorevole Berlusconi ovviamente pensare che Berlusconi scendesse in politica non avendo nessuna esperienza nei diciamo di cultura politica né di di sistemi politici o di sistemi istituzionali parole Billa novecentonovantaquattro la vicenda politica la crisi del sistema ha portato alla vittoria del centrodestra per il centrodestra è durato cinque mesi sei mesi
Qualcuno mi potrebbe dire tanto coatto il bipolarismo che non regge neppure lo spazio di cinque sei mesi e che è vero perché ci fu lo spostamento della lega all'area del centrodestra l'aria del centrosinistra
Ma nel mille novecentonovantasei
Questa legislatura beh c'è stato un sommovimento di segno diverso non c'è stata la disaggregazione
Diciamo più nel movimento della
Per la forza della lega ma c'è stata una presa di distanza del di Rifondazione Comunista che poi ha portato un sommovimento all'interno del Parlamento Cornet diciamo quella
Variopinta espressione il ribaltone come vedete il sistema politico quello retto dall'attuale sistema elettorale non è un sistema stabile non va nessuna certezza di stabilità
Ma che cosa
Mi induce a ritenere che un sistema come questo
Costringendo le forze politiche a
Sta a un altro posto poi si può anche spostare
Be
Non è il sistema elettorale insieme io ritengo che il sistema elettorale aiuta come è stato detto da tutti
Aiuta il sistema politico ma non risolve la crisi del sistema politico
E un sistema elettorale deve essere funzionale al raggiungimento di un obiettivo due obiettivi la stabilità del Parlamento la stabilità del governo
Invece
Non è stato così e non è così io
Ritenendo che il movimento intervenuto dopo la caduta del Muro abbia posto un problema anche all'interno del nostro Paese
E uno che viene da una formazione politica come la mia
Se prima
Preferiva il rapporto politico con il Partito socialista italiano non può non preferire anche oggi rapporto politico con
Di Democratici di sinistra
Che riassumono la tradizione del riformismo Suazo socialista all'interno del nostro Paese può piacere non può piacere
Ma questa è la realtà
Che politica nella quale noi oggi noi oggi siamo siamo inseriti però io voglia allearmi con loro in maniera libera
Beh non voglio essere costretto perché io lo sdoganamento vorrei dire Antonino Maccaddino lo sdoganamento è avvenuto per convenienze reciproche
D'Alema Berlusconi Veltroni Fini ma è avvenuto terre valutazioni di opportunità politica perché conveniva
Arrivare a un allo sdoganamento reciproco lo svolga lamento è la liberazione del sistema dalla gabbia se no perché ci siamo battuti per la proporzionale
E questo è il punto proporzionale clausola di sbarramento premio di governo
E io so perché non sia fatta qualcuno potrebbe dire perché voglio il Polo non ha collaborato ma io dico pure un'altra cosa ma lo dico dal punto di vista politologico
Ma perché i non era possibile trasferire nel campo dei proporzionalisti quelli che erano stati maggioritari fino al giorno prima
Come si faceva immaginare che ci fosse un'adesione così convinta ma così forte così determinata da parte di coloro i quali si erano battuti perché il referendum no
Poiché se la quota proporzionale
E poi c'è stato il cappio certo Forza Italia che prima era proporzionalista voi ha detto non mi sta bene quest'altro sistema ma la legge elettorale
Con le convenienze degli schieramenti politici tutte interessate a ingabbiare che io il CCD che la formazione minore rispetto al centrodestra
P popolari che è la formazione minore immediatamente dopo il i Democratici di sinistra questa è stata la ragione vera per la quale non essendoci un convincimento
Diciamo maturato nelle sedi di partito noi non siamo arrivati all'approvazione della legge elettorale poi storicamente i verbali della Camera del Senato soprattutto diranno di chi è stata la responsabilità principale
Ma se noi non miglioriamo
Il contenuto culturale della nostra appartenenza no
E noi non faremo mai dei progressi io non vai condiviso
Diciamo alcuni miei colleghi anche una volta della stessa area
Parlo ad esempio di Orlando Orlando è stato uno dei protagonisti dalla caduta delle appartenenze e perché mi dovrei col vergognare della via appartenenza o perché salvi
Dovrebbe vergognarsi della sua proprio per la sua Maccanico della sua se
I mondi culturali ai quali ci ispiriamo solo in grado di potere dare un messaggio
Autor rivuole per lo sviluppo civile e della comunità nazionale perché non fare questo ora dentro questo ragionamento c'è la mia la mia valutazione io nel mille novecentottanta ero Vicepresidente composti complotti
Dalla commissione bicamerale facemmo un lavoro lavorando ma poi non concludendo sul piano parlamentare nel mille novecentonovantatré con De Mita Iotti si fece la stessa cosa
Peraltro anche articolo anche le proposte di riforma della Costituzione e così è avvenuto anche con D'Alema che Gaby Forenza delle altre due commissione e si è presentato in aula con una proposta che aveva le sue contraddizioni
Va elezione diretta del Presidente alla Repubblica l'elezione diretta o quasi diretta del Presidente del Consiglio ecco io sono un parlamentarista e credo che siamo tutti parlamentari institute quattro
Insomma rilevato non so non so ecco anche il direttore vi fa cenno mi fa cenno di sì ma il Parlamento con la elezione diretta del Presidente del Consiglio
Sam Mendes si registra il rafforzamento dell'esecutivo non può non lamentare l'indebolimento del ruolo centrale del Parlamento che pur non servire
Tutti i giorni ma serve nelle grandi occasioni in cui bisogna salvaguardare i principi e valori propri della nostra democrazia
E allora
Quella che a quella Commissione non poteva non andare incontro ad un infortunio perché se in Francia come tu giustamente dici
C'è la crisi del sistema gollista
E sei un po'per calcolo un po'perché la gente si è
Diciamo
Non ha non conserva lo stesso entusiasmo di partenza nei confronti del presidente Chirac se la gente va a votare dice che non ci non si non si resta in carica sette anni ma soltanto cinque anni
Facendo corrispondere la elezione aveva durata della Presidenza della Repubblica con la durata della legislatura
E abbia vissuto ai facciamo una operazione diversa che ha messo in crisi quel sistema
Perché il capo dello Stato deve essa deve avere un ruolo di garanzia negli equilibri di potere fra potere legislativo e potere di governo potere poco potere giudiziario e quando il capo dello Stato perde questa
Caratteristica il sistema va Vagni va in crisi e probabilmente
è durato molto più a lungo grazie ad una abilità che ha avuto e a una
Uno spessore di statista che ha avuto Mitterand in quel sistema perché sennò sarebbe scoppiato probabilmente probabilmente anche prima allora io mi avvio
Mi avvio a concludere cioè
Io vorrei essere
Valutato diversamente dalla estrapolazione di una parte
E che cosa vien fuori Mancino propone l'assemblea costituente ma io ci arriva attraverso un ragionamento
Eventualmente all'Assemblea e non ho nessuna difficoltà a dire che si deve creare delle preoccupazioni perché ci sia cioè la prima parte della Costituzione
Intorno a valori e principi che a mio avviso non solo negoziabili
Che si presentano nella scena internazionale
Di uno spessore
In termini di validità che non ha bisogno di essere sottoposto a ulteriori fibrillazioni poi
Naturalmente comprendo quello che dice
Il senatore D'Onofrio e se noi diamo vita alla spoliazione dello Stato centrale
E attribuiamo alle Regioni competenze di carattere generale
E allo stato invece riserviamo specifiche competenze l'articolo cinque va modificato
è inevitabile perché mentre si riconosce
Ciò che c'è soprattutto in termini di comuni e dall'altra parte dobbiamo vedere che la Regione è una parte essenziale dell'ordinamento repubblicano
E nella
Nella proposta che pende dinanzi alla Camera dei deputati si dice
Che la Repubblica si riparte in stato regioni comuni Province Province e Comuni
Lo stato diventa parte cioè D'Onofrio
Che un professore di diritto costituzionale deve cambiare il testo del suo libro perché deve dire che lo Stato non è più l'insieme dell'ordinamento
E lo Stato è una parte della Repubblica è una parte della nazione ma se andiamo in quella direzione è chiaro che noi dobbiamo fare un ragionamento di di Bossi istituzionale che ci consenta di vedere
Qual è la forma migliore per assestare complessivamente l'ordinamento
Io sono sfiduciato
Sulla resa delle Commissioni bicamerali
Pronto a prendere atto che c'è una rivoluzione
Diciamo culturale nel nostro Paese che tutti sono d'accordo a mettersi i quindici giorni quindici mesi fare rifare la Costituzione nella seconda parte
Cioè io sono d'accordo con Salvi quando dice noi la parte organizzatoria
Dello stato dell'ordinamento
E dobbiamo modificarlo perché fu trasferito nella impossibilità di mettersi d'accordo su questo punto durante i lavori della Assemblea Costituente fu trasferita all'esperienza pre fascista
Questo Roy abbiamo nel titolo
Quinto nella nostra Costituzione modificare tutto
Titolo quinto e peraltro incidere sulla forma di governo corrispondente a esigenze anche di stabilità
E alla forma e alla forma di Stato se vogliamo lo Stato vede federale
Gradualmente come tu dici ma ci dobbiamo arrivare sapendo però che non ci sono delle smagliature
Lo Stato attraverso il suo governo
E il suo Parlamento beve potere dettare dei vincoli
E perché se non detta dei vincoli lo stato diventa impotente e poi andiamo a raccogliere quelle esigenze diffuse nella società che lo Stato deve essere uno è indivisibile
E la sovranità si recupera soltanto attraverso un uomo esponenziale dello Stato visto come l'insieme del Governo del Parlamento della magistratura eccetera
Ecco io
Dico vogliamo fare un'Assemblea di Polo minore
Per incidere su questo piano
E io non ho nessuna difficoltà a dirlo dico soltanto che dobbiamo dire al corpo elettorale con tranquillità siamo venuti cinque anni fa promettendo vile riforme costituzionali non le istituzionale
Se il Parlamento avrà non lo so proprio questo dipende molto dalla dal tuo dal tuo gruppo alla Camera o dal tuo gruppo allagata se il Parlamento approverà in seconda lettura
La il rafforzamento del ruolo delle regioni e l'allocazione delle funzioni amministrative in testa ai Comuni e alle Province
Certo boia a possiamo dire di avere anche imboccato una buona strada anche io ho parlato col presidente Grillo
Ma il presidente Ghigo diciamo e figlio della condizione politica del nostro Paese fa parte di uno schieramento e qui voglio chiudere per dire
Le elezioni dirette a dei presidenti delle giunte regionali
Mentre hanno esaltato il ruolo dei presidenti perché gli hanno ingigantiti al punto che essendo stato inventato in Campania
Diciamo
Il nome governatore no sono tutte governatori con Rastrelli nelle passate elezioni si disse
Io farò il governatore dal Governatore al governatore con la stampa che sembra diciamo attenta ai neologismi noi abbiamo il governatore in Italia
Ma senza ulteriori competenze cioè le raggi le regioni hanno le stesse gli stessi voterei le stesse funzioni le stesse competenze le stesse funzioni di avevano
Ai tempi in cui venivano esprime venivano
Elette direttamente come espressione dei Consigli dei consigli regionali
E poiché non possiamo neppure non tener conto che lo spostamento e chiudo lo spostamento di competenza di funzioni il ruolo ingigantito a mio avviso questa è stata la scelta inutile lamentarsi della scelta dei presidenti delle giunte regionali
E portano a una a una riconsiderazione della del rapporto istituzionale le regioni non possono rimanere estranee rispetto al Parlamento è questa la grande operazione
Ma siamo noi in grado di ridurre il numero dei parlamentari alla Camera e al Senato siamo in grado di dire
Che una parte del Senato non può non avere la rappresentanza dei comuni e delle regioni questo mi induce a ritenere più dal punto di vista pragmatico che non dal punto di vista teorico che si può anche di dimostrare il contrario
Induce a ritenere che un'Assemblea per la riforma di questa parte della Costituzione può diventare anche un punto di snodo rispetto alla sì due
Azioni difficoltà che noi registriamo e abbiamo registrato anche nel corso di questa di questa legislatura certo questi sono temi
Che noi riteniamo
Per addetti ai lavori è invece io sono convinto anche per la mia esperienza nelle scuole che le domande che fanno i ragazzi sono soprattutto la stabilità del governo
Il ruolo del parlamento
La rafforzamento degli istituti vicini al cittadino quindi i comuni e le province e le e le regioni sono sono domande che maturano all'interno delle famiglie all'interno della comunità scolastica non parse né carico alla vigilia di questa campagna elettorale ciascuno dicendo che cosa vuol fare che non basta solo una enunciazione voglio riformare lo Stato no io voglio sapere in che modo
Voi riformare lo Stato poiché voi il mio consenso e su questo piano mi auguro che la campagna elettorale piuttosto che diciamo risolversi in uno scontro tra persone
Se uno sa l'inglese o non o o c'ha un titolo di studio superiore io mi auguro che possa sviluppare invece una tematica e stimoli tutti a confrontarsi con la gente sui contenuti riformatori dell'ordinamento repubblicano io vi ringrazio
E abbiamo chiuso questo incontro che mi sembra
Assolutamente proficuo