"Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di centro" - 1ª assemblea Nazionale dell'UDC (CCD-CDU-Democrazia europea) (presso l'Hotel Ergife, via Aurelia 619, 20 - 21 aprile 2002)

Delle foto
Iniziamo i lavori di questa seconda giornata
Sì o no
Una serie di interventi
Pregherei intanto di prendere la parola a Tupparello i
Pensava
Lucarelli
Sentiamo questo grande privilegio e a prendere
Di aprire i nostri lavori
Va pregherei di gli amici di prendere posto in sala che iniziamo immediatamente ci sono diversi interventi
Iscritti per parlare prego i fratelli grazie
Grazie Maria
E ti ricaccia anche per la vettura che è è l'intervento
Poco più sgradevole la chiusura perché tutt'al più devi svegliare la platea e non addormentarmi e che è già una cosa
Allora io volevo soltanto dare atto all'Assemblea dare notizia all'assemblea che ieri contemporaneamente all'inizio dei nostri lavori
Si sono si è svolta una affollata assemblea dei dei gioielli da dell'UDC e si è costituito un coordinamento
Quindi che è composto adora dei tre segretari nazionali e che si svolgerà la prima Assemblea a giugno di quest'anno
Su
Gli altri amici presenteranno quali diverse iniziative quello che volevo dare io come come saggia i tre messaggi che erano usciti dalla nostra Assemblea il primo è un impegno forte
Dei giovani ma anche del partito per l'università e a futura e a favore delle scuole
Il secondo
Era un impegno definito dei ragazzi all'interno dell'amministrazioni locali non abbiamo fatto un manifesto
Dedicato ai giovani che si candideranno delle amministrazioni locali a tutti quelli che nei consigli comunali dei consigli provinciali dei Consigli regionali saranno candidati ed è il manifesto che avete visto all'entrata
Il terzo è un monito che sa uscendo in questi giorni
Voi tutti dovete sapere molti di voi non lo sanno perché
Cometa
Sono fuori da questa fascia generazionale
Che nelle nostre scuole nelle nostre università nelle nostre assemblee
C'è qualche cretino che evoca gli anni settanta e gli anni ottanta come anni formidabili come anni fortissimi come anni in cui ci si contrapponeva
Alla polizia ecco questa è una deriva che noi abbiamo denunciato come pericolosissima e a nostra Assemblea è uscito il messaggio che quelli non erano anni
Formidabili quelli erano anni di guerra Mario Rocco Mario Baccini Mario Tassone ricorderanno che vent'anni fa in questa epoca Aldo Moro era prigioniero delle Brigate Rosse e mandava messaggi
Prigioniero di una guerra che non era mai stata dichiarata questo non si può dimenticare dopo dieci dopo quindici e dopo neanche vent'anni
I giovani che l'UDC chiedo un impegno forte contro il terrorismo chiedono le ragazze di occuparsi dell'università contro questa tendenza
Comunque a omologare gli anni settanta e gli anni ottanta colpi anni questi Jordi
Noi siamo non siamo quelli che bruciamo le cassonetti non siamo quelli che attacchiamo la polizia non siamo quelli che abbiamo bisogno di occupare i treni per fare politica
Forse non andremo mai sui giornali
Andando alla manifestazione Dior vergata oppure contribuendo approvare gli statuti universitari o assicurandoci che lei ci sono diversità procedono forse non guarderemo giornali
Forse non guarderemo agenzie di stampa forse non guarderemo i telegiornali però probabilmente ci alzeremo sempre la mattina
Orgogliosi di guardarci allo specchio e senza il problema di dover distruggere quello che fanno gli altri ma di fare ciò quello che lavoriamo noi e adora questo non è poco buon lavoro e grazie
Grazie
Lucarelli sono anche per aver aperto i nostri lavori capisco che
Vento scomodo solo i grandi leader
Ha chiesto di parlare
L'onorevole Manzoni ma non è in aula
Maxi
C'è
Lorenzo Marazzi
è presente ma anzi
Allora io dare la parola al l'onorevole Cristofori
Presente grazie onorevole
Care amiche ed amici ieri abbiamo sentito
E ascoltato un dibattito molto nutrito
Alcuni
Hanno avanzato anche
Perplessità
Preoccupazioni incertezze io credo che
Queste vadano rispettate
Perché in un movimento come il nostro
Che di fatto ha tracciato le sue Dini lo scorso anno
E azione delle forze voi sapete che
Distruggere molto facile col ricostruire è molto più difficile
E credo che dovremo comprendere
Con adeguatezza i i momenti che ci sono stati di passaggio
Certo che se avessimo proceduto più rapidamente
Alla dopo l'autunno nell'autunno dello scorso anno probabilmente quelle preoccupazioni quelle incertezze che abbiamo sentito nel dibattito non ci sarebbero stati questo non è stato possibile ma credo che siano molto importante
Tener presente quelle che sono state le due relazioni
La relazione di Sergio soltanto di quella di Marco Follini e sono certo lo sarà anche quella di Buttiglione che ha il compito di concludere credo che le loro relazioni siano esaustive
Di quelle che sono le preoccupazioni che noi abbiamo
La linea politica
E mi sembra che ci sia una è stata una perfetta coincidenza tra quello che è stato esposto dal Sergio D'Antoni e quello che ha chiarito in modi diversi naturalmente per con stile diverso Marco Follini
La posizione la convenzione di fare un partito profondamente e democratico e io credo mi rivolgo a Follini e Buttiglione che vedo qui presenti
Dovremmo vedere quale passaggio occorre fare attraverso quali strumenti per garantire l'approvazione di un regolamento congressuale
Che sia quelle certezze
Che qui sono state già espresse da due dei segretari sulla democraticità sul dialogo sul dibattito sulla certezza del confronto all'interno del nuovo partito che andiamo a costituire
Devo dire che alcune riserve che qui sono state fatte
Durante il dibattito sulla
Scarsa presenza culturale che sostenga chi sostiene il nostro movimento beh questo non mi sembra di poterle condividere vorrei dire che ci sono stati dei fatti anche recenti dopo il manifesto che è stato approvato dalla dai Consigli nazionali
E che credo sia stato di un estremo significato politico un gruppo di cattolici democratici appartenenti alla il Cato cattolico
Tra i quali abbiamo sentito ieri anche alcuni degli oratori che avrei speso documento hanno fatto un appello un appello che prende l'orso lo spunto dalle parole del Papa
Prendiamo il largo sono le parole del Papa
Prendere il largo e di impegnarsi nella società
Queste parole del Papa sono state riprese dal movimento di cattolici impegnati nel sindacato nell'associazionismo
Non so se tutti abbiamo avuto modo di leggerlo perché non ha avuto una grande pubblicità tranne i giornali settimanali cattolici questo appello questo appello
Sottoscritto tanto militanti impegnati dandogli un incitamento
Da un a noi un incitamento in quanto prendendo piena coscienza dei valori dei quali siamo eredi e portatori riparte dai contenuti della dottrina sociale della Chiesa
Per rilanciare messi efficaci tra magistero sociale e certe politiche
Stanno a voi
Che operiamo nella politica con i programmi e con la testimonianza dei comportamenti e dei fatti
In un momento così rilevante come quello stop dare la testimonianza dalla nostra volontà
E soprattutto in un momento in cui noi assistiamo alla sudici io del Partito Popolare Italiano e a una dichiarazione dell'onorevole
Non ci sono più le condizioni per l'esistenza nell'articolo di fondo del diciannove febbraio sul popolo per l'esistenza di un partito sociale di ispirazione cristiana
La forma dice Castagnetti di partito di ispirazione cristiana scusi onorevole se non lo so no no no no pregherei tutti gli amici di accomodarsi perché è difficilissimo parlare quindi
Ecco
Prego
Dice Castagnetti lo ha dichiarato nel Consiglio nazionale che ha preceduto la costituzione della Margherita e lo ha scritto il nell'articolo di fondo del quotidiano del suo partito
La forma di partito di ispirazione cristiana
E esaurita o comunque se ancora una storia nelle attuali condizioni storiche questa partito non serve
Evidentemente Castagnetti tiene conto del fallimento a Julia ha portato il suo partito nera dell'alleanza con la sinistra postcomunista
Oggi noi a richiamare alla porta un grande centro saldamente radicato nell'insegnamento di Sturzo e di De Gasperi
Per dare nuove risposte alle sfide nuove che noi abbiamo perché la sfida della globalizzazione del ma modificato panorama internazionale
Della crisi della nostra Democrazia e del sistema dei partiti
Sotto le spinte delle plebiscitarie Isma'del populismo impongono a noi una reazione ad una cultura che nega strisce di valori fondamentali
In altri contesti storici
E con motivazioni diverse
I cattolici democratici ci sono riuniti insieme per darsi una espressione elettorale
Questo è avvenuto
Dopo un lavorìo notevole Dal Molin cuore Toniolo nel momento in cui Sturzo lancia il suo manifesto del mille novecentodiciannove
E almeno la natura onorevole deroghiamo il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini
E lo ringraziamo per la sua presenza grazie presidente
Dicevo che
Quell'operazione avvenne in un momento in cui occupa occorreva rilanciare la presenza politica dei cattolici
Con De Gasperi noi rilanciamo una nuova posizione perché il partito
Della Democrazia Cristiana è certamente diverso dal Partito Popolare Italiano anche se la radice della spesa nella grande battaglia per la libertà
La grande battaglia per l'Occidente contro in Comuni Isma'oggi Ali a all'alba
Del del nuovo millennio noi lanciamo un partito nuovo che ha diversità rispetto alle altre due esperienze
E chiedere conforto confrontarsi
In un viaggio un piano di nuovo rispetto ai grandi problemi internazionali
Rispetto alla alle questioni che nascono dall'economia rispetto alle conseguenze che derivano alle politiche sociali dal dalla dalle questioni economiche
E io credo che sta rilanciando lo e avendo la convinzione che non solo ci possiamo fare riconoscere pareva nostro simbolo ma ci possiamo far riconoscere per quello che siamo non solo perché aderiamo all'Internazionale democratico cristiana e di centro e qui anch'io mi unisco all'applauso che avete fatto l'inizio
Abbasso la vicepresidente dell'Internazionale l'onorevole Casini
E credo che con grande dignità e con grande fermezza oggi nelle istituzioni rappresenti con forza i i i valori e ha il senso profondo del ruolo che stiamo esercitare ma è soprattutto cari amici
Ma i fatti dai comportamenti di tale riserva io ho avvertito in alcune dichiarazione di Follini e di D'Antoni mi permetto mi permetterei di aggiungere anche di Mannino
Questi richiami forti ai valori che noi rappresentiamo sui quali possiamo costruire un partito forte
Sono preoccupato certamente ed è la nostra difficoltà rispetto alle elezioni amministrative ma sono consapevole che vanno che mano a mano noi lavoreremo
Messaggi e contenuti forti e questo è possibile solo inevitabilmente in un congresso
Perché è un programma vero lo possiamo fare solo in un congresso la mano deve costruiremo questa realtà
Potremmo ridiventare un grande partito un partito di popolo un partito di gente di un partito che ha un rapporto pone forze sociali come forza economica del paese
Con le quali dialogare sulle quali costruisce concretamente le prove
Ecco perché cari amici io esprimo una piena fiducia all'iniziativa stiamo dal alla quale stiamo dando corso e sono certo che potremo ottenere dei risultati ad una condizione però cari amici
Che abbiate voi lei Tusian ex novo la fede perché senza entusiasmo F. eletto non si possono accendere gli animi deve essere lo stesso entusiasmo era stesa vere che animarono a loro tempo
Luigi Sturzo e Alcide De Gasperi
Grazie
Barbuto
Cari amici io ritengo che questa sia
Una giornata per tanti giovani italiani una giornata ricca di speranze la speranza di chi sa che da oggi esisteva un nuovo soggetto politico che saprà rappresentare le istanze di un mondo in evoluzione
è una sfida che ciascuno di noi dovrà saper cogliere e sicuramente ne sono certo lo faranno i giovani con il loro entusiasmo con le loro aspettative le loro speranze la loro voglia di esserci
è una sfida che dovrete coglie soprattutto voi classe dirigente dell'UDC attraverso un importante responsabilità quella di non deludere quelle attese e di non deludere quelle speranze è vero potrebbero essere speranze deluse
Qualora a questo progetto politico venisse data una semplicistica impostazione di retroguardia così facendo non sapremo dialogare con il mondo giovanile e questo secondo me sarà una sconfitta in partenza
L'appuntamento più imminente con cui sicuramente dovremo fare i conti sarà quello delle elezioni amministrative del ventisei di maggio
Per dare in questa occasione più forza all'UDC noi giovani abbiamo scelto di scendere in campo provincia per provincia città per città quartiere per quartiere e presentare la nostra opinione
Riteniamo che l'impegno dei giovani in politica non debba essere considerato diversamente da quello degli adulti bensì come lo speciale punto di vista per questo abbiamo deciso di sci di stendere una carta sottoscritta da tutti i candidati giovani all'UDC delle prossime elezioni amministrative
Si tratta di sei punti qualificanti sei punti che rappresentano il nostro apporto l'apporto dei giovani dell'UDC al governo delle città dalla creazione di gruppi di lavoro finalizzati al coordinamento di tutte le iniziative che riguardano i giovani al l'istituzione di un Assessorato per l'infanzia e l'adolescenza che Possa interpretare esigenze difficoltà
Del complesso universo dei bambini e degli adolescenti
Alla promozione di incentivazione dell'imprenditoria giovanile attraverso sgravi fiscali detassazioni previsti dalle Narciso dalle nascenti amministrazioni comunali
Ebbene lo faremo presentando questi sei punti su attraverso diverse manifestazioni intensissime città interessate al voto insieme cambiati i giovani ai consigli comunali e provinciali e insieme ai candidati sindaco Presidente della Provincia tutto ciò corredato da una massiccia campagna di affissioni di manifesti
Che già avete visto in questi due giorni
Questo è il primo apporto concreto e intendiamo dare alla nuova formazione politica il primo dei tanti che vedranno protagonisti
Ci che ci vedranno protagonisti ad esempio in una battaglia forte sulla scuola per un sistema formativo che ci mette in condizione di poter competere per cultura e professionalità con i nostri coetanei europei
Questa è la filosofia di fondo che credo ispiri il nostro sostegno leale e convinto dalla proposta Moratti pur ritenendola solo un primo passo verso una scuola effettivamente un modello di scuola adeguato
Protagonisti inoltre la riforma del mercato del lavoro che non si conclude con il solo articolo diciotto ma protagonisti soprattutto dal nostro futuro e dei nostri sogni
Mi piace ricordare che il Presidente Ciampi dell'intervento inaugurare inaugurale di fine anno
Si è rivolto ai giovani chiedendo di continuano a sognare perché spesso il coraggio di perseguire i propri sogni ci consente di trasformarli in realtà ebbene questo coraggio ne vogliamo coglierlo in pieno continuando a sognare certi come siamo della necessità e della voglia che potremmo essere sì protagonisti ma del nostro futuro auguri a tutti
Grazie
Onorevole Mazzone prego
Buon giorno e buona domenica
Non c'è vorrei placare gli animi perché c'è stato un po'di movimentismo ieri sera non c'è nessun tentativo di aggressione da parte delle donne e vorrei anche ridimensionare quello che è accaduto ieri mattina
Se poi in realtà è stato notato perché al di là di qualcuno che portano in prima fila quello che hanno fatto le donne ieri mattina
Non ha avuto questo rilievo così esasperato come qualcuno ha voluto ribadire dopo le donne ieri mattina si sono schierate cui sotto questo palco
Solo per sottolineare anche con una simbologia che ricorda altre donne che soffrono le donne di Kabul
Per ricordare una presenza che esiste una presenza silenziosa una presenza però sempre produttiva sempre efficace
Sono anni che i nostri partiti vanno avanti anche con l'aiuto e con il contributo delle donne era ancora una volta una evidenza di una presenza silenziosa ma credo irrinunciabile per i nostri partiti e per il costituendo UDC
Così come questo silenzioso apporto è stato testimoniato ancora una volta ieri e lo devo dire perché ringrazio le amiche
Di tutte e tre i partiti che confluiranno in questo UDC e che stanno partecipando a questo importantissimo processo di aver rinunciato all'intervento ieri pomeriggio
Perché erano iscritti a parlare oltre quaranta persone oltre quaranta donne che volevano manifestare il loro pensiero volevano rappresentare anche fisicamente una volta tanto anche dal palco la loro esistenza hanno rinunciato a parlare
Il nome di una celerità dei lavori affidando il contributo del loro pensiero ad alcune amiche alle cinque o sei che sono intervenute nel dibattito di ieri
Per cui anche io oggi non ho intenzione di fare recriminazioni io vorrei solo celebrare partecipare alla celebrazione di oggi oggi forse anche noi dobbiamo raccogliere questa data importante la data del ventuno aprile Natale di Roma
Per considerarla la data del Natale di questo soggetto di centro
Questo soggetto moderato che andrà a rappresentare un momento importante della coalizione di centrodestra di una coalizione che non è solamente una coalizione politica una coalizione di governo oggi e ha delle responsabilità molto ma molto serie
E allora rispetto a questo grande progetto io vorrei dire che questa platea ieri affatto ha dato grandi applausi ha tributato
Grandi riconoscimenti a tutti quelli che hanno parlato da questo palco ai nostri leader ha infiammato il loro discorsi i loro interventi
E allora io credo che oggi questo palco questa presidenza le prime file delle cosiddette autorità debbano tributare un applauso a questa platea
A questa platea che rappresenta la forza quotidiana la linfa vitale dei partiti CCD CDU e viene e che rappresenterà la linfa vitale dell'UDC
Senza questa sala senza quelle persone che oggi sono qui e che oggi rappresentano una platea plaudente
Ma che tutti i giorni rappresentano il lavoro che porterà alla nostra crescita noi non potremmo essere su questo palco quindi è un grazie a questo lavoro quotidiano
Ed è un grazie soprattutto perché ho verificato nella giornata di ieri i grandi passaggi che abbiamo fatto in due mesi progressi dal due febbraio l'atmosfera è cambiata siamo cresciuti urrà ancora con qualche momento di sofferenza in sofferenza
C'è la consapevolezza di un processo che dobbiamo portare a compimento
Di un impegno di una sfida altissima che noi dobbiamo vincere ma non perché siamo contro qualcuno ma perché siamo a favore di un Progetto di un'idea perché vogliamo riconfermare dei valori alti elevati
E io rispetto a questo dico non lamentazioni non recriminazioni
Non soprattutto momenti emula Trivi rispetto ad altre donne di altri partiti non voglio lanciare la sfida percentualistiche non voglio dare numeri voglio dire altro voglio dire non ci stiamo e vogliamo esserci con il nostro lavoro vogliamo allora oggi chiedere un'unica cosa
Stiamo riscrivendo le regole di un nuovo soggetto politico riscriviamo né in maniera democratica realmente democratica realmente rappresentativa della base degli eletti dei militanti
Perché gli organi che decidono siano la reale rappresentazione di chi è sul territorio
Di chi fa crescere questi soggetti perché attraverso le regole democratiche sicuramente ci sarà un maggiore riconoscimento dell'impegno di tutti e quindi anche delle donne
Tutto quello che è contenuto nella bozza di programma per la quale ringrazio gli amici del comitato che hanno collaborato gli amici del gruppo senatoriale che hanno dato un'ulteriore spunto programmatico
è ineccepibile ci sono dei principi c'è la riconferma di valori che non possono essere composte contestati ma sono dei valori che trovano dei momenti di caduta di stile mi permetto di dire
Qualcuno l'ha già detto ieri
C'è un punto quarantatré della programma della gruppo senatoriale che va cancellato oggi guasto UDC non deve impegnarsi ad offrire alle donne il diritto di scegliere deve di essere madre lavoratrice moglie
La donna deve essere una parte del nostro sociale e mi permetto di dire come donna anche nel Mezzogiorno
Mi sta bene il discorso che abbiamo fatto come coalizione di centro destra
Non menzioniamo il sud del Mezzogiorno nel programma perché fa parte di un tutto inscindibile e allora io vi dico non menzioniamo dei programmi la donna
Non facciamo delle citazioni sterili consideriamo una parte di un tutto lavoriamo fissiamo delle linee programmatiche che siano linee programmatiche di tutti non di una parte disgiunta dall'altra
E voglio
Chiudere dicendo che questi documenti programmatici che poi verranno mi auguro completati e definiti con il contributo anche delle donne che nei comitati forse per una questione di pratica celerità non hanno visto il contributo delle donne e professionalità
Competenza e disponibilità ce ne sono sul territorio nazionale
Per lavorare nei comitati sia per lo statuto che per il programma ma se è vero come è vero che capiamo quello che c'è scritto in questi libretti programmatici dove si parla di cambiamento
Diverbi città di cultura della modernizzazione di principio democratico di sistema dei partiti democratici di diritti della persona di diritti tema dei diritti dell'uomo e della donna
Allora a questo punto se è vero se comprendiamo cosa significa tutto questo
Allora a questo punto diamo un secondo occhio e al gruppo una pratica i giovani un altro punto di vista che completi a questo UDC
Anche Polifemo fu sconfitto da un piccolissimo nessuno era grande era un ciclope ma aveva un occhio solo noi vogliamo offrire un secondo ottimo non vogliamo essere un recinto all'interno di un gruppo che va avanti da solo quel secondo occhio che ci consentirà di guardare il mondo
E di lavorare per quel mondo per il quale riteniamo di avere il diritto dovere di essere su questo palco grazie
Grazie onorevole Mazzoni
Onorevole Drago
Onorevole Drago
Care amiche cari amici
Questa era l'Assemblea nazionale
E quindi non potevamo pensare che in quest'occasione potevano chiarirsi tutte le problematiche che attengono e atterranno all'UDC alla costruzione del nuovo partito alcuni argomenti li rinviamo al congresso di luglio
E però vorrei
Sottolineare
Quattro punti in pochissimi minuti
La prima questione è una volta per sempre dobbiamo che arriva tra di noi noi andiamo a realizzare a costruire l'UDC che non è la sommatoria del CCD del CDU e di democrazia europea
Ci ci dice Yuri e dire si sciolgono per realizzare un nuovo soggetto politico che naviga in mare aperto per potere
Portare avanti iniziative politiche sulla base dei nostri valori di riferimento
La seconda questione cari amici è il rapporto
Tra l'undici e Forza Italia
Su questo
Alcuni interventi di ieri
Hanno destato in me alcune preoccupazione io non sono entrato in Forza Italia e penso molti di voi
Noi non siamo entrati in Forza Italia e vogliamo costruire
L'UDC
Ma così come non siamo entrati in Forza Italia non stiamo lavorando e non vogliamo lavorare per sostituire Forza Italia
Noi semmai dobbiamo creare quel partito il partito democratico così come ieri diceva Baccini D'Amico Mario Baccini quel partito della dalle regole certe dove gli iscritti
Si contano e contano
Determinano la linea democraticamente la linea del partito
E che possa essere da esempio a Forza Italia nel momento in cui fra tre quattro cinque anni non sappiamo quando in anche in Italia dovremo andare a realizzare il Partito popolare europeo partito al quale a livello europeo sia Forza Italia che noi già
Partecipiamo e aderiamo
Così come
La terza questione
Il problema della identità del nuovo partito
Il rapporto laico cattolico
Io vedete cari amici pur non essendo mai stato democristiano
Applaudo come voi
Ogni qual volta dal dal dal podio da qualunque
Da qualunque
Da qualunque pulpito da qualunque scrivania
Sir rivendica l'orgoglio della storia democristiana pur non essendo mai stato il sottoscritto democristiano
Perché ritengo che chi non ha orgoglio della propria storia non ha futuro ritengo che la democrazia cristiana
Abbiamo avuto un ruolo eccezionale un grande ruolo nella costruzione della democrazia in Italia
Ma quando si rivendica il ruolo della DC
Io ritengo che assieme al ruolo della DC dobbiamo rivendicare il ruolo delle forze democratiche nel nostro Paese in Italia il ruolo del pentapartito la DC era grande perché pensava
Come De Gasperi di non governare da sola ma di aprire anche alle forze laiche
Voi potete immagina non possiamo immaginare la storia d'Italia senza la Democrazia Cristiana senza De Gasperi ma non possiamo immaginare la storia d'Italia senza Einaudi senza la Malfa senza Spadolini senza Craxi diciamo no non estrema franchezza
Noi non possiamo ipotizzare di lasciare l'eredità del pentapartito a Forza Italia
Forza Italia l'erede del pentapartito e noi un residuato bellico non è possibile non è così
Noi dobbiamo essere un partito cristiano cristiano sì ognuno la intende lo intende come vuole ma certamente al proprio interno dobbiamo navigare dobbiamo aprire in mare avverto aprire culturalmente alle altre esperienze del Paese
Alle altre non so le esperienze del passato ma anche dobbiamo guardare al futuro con il valori con la storia con la nostra tradizione ma certamente guardando al futuro in un modo aperto
Nuovo la quarta questione e concludo per restare nei tempi è il problema che certamente il congresso dovrà definire e il rapporto centro periferia
Noi siamo un partito che vogliamo l'unità d'Italia l'unità della nazione ci crediamo fortemente ma l'unità d'Italia si realizza pienamente solo se si dà spazio ai territori solo se c'è riusciamo a realizzare un'Italia federale vera questo ci pone il problema dimettere tutti i territori d'Italia
Nello stesso punto di partenza per poter realizzare pienamente il proprio sviluppò il proprio benessere da una parte e dall'altra parte ci pone il problema di un'organizzazione federale del partito
Allora un partito che certamente dà spazio alla periferia alle regioni autonomia ai partiti a livello regionale ma certamente il congresso dovrà definire in che modo avviene questo rapporto questa sinergia tra periferia e centro anche perché rispetto agli obiettivi che ci siamo dati e io condivido noi sfidiamo gli altri anche nel all'interno della Casa delle Libertà non solo sul piano della realizzazione di un partito democratico ma sul piano della realizzazione di alcuni obiettivi
L'obiettivo dell'eliminazione delle Italia a due velocità fare in modo che si realizzi il realmente all'Unità d'Italia
Che finalmente la questione meridionale come è stato detto venga lui portata questione nazionale ed europea e questo è ciò che dobbiamo verificare anche con gli altri partiti della Casa delle Libertà con Forza Italia in prima istanza nel momento in cui verifichiamo giorno dopo giorno
Che certamente non è identica alla nostra la visione alla nostra visione l'idea d Italia l'idea dell'unità d'Italia a cui fa riferimento in questo momento Forza Italia che flirta più con Bossi più con la lega che con le ragioni del Mezzogiorno e dell'unità d'Italia ecco allora queste questioni
Dovranno essere al centro del dibattito congressuale per far sì che il nostro partito non sia la sommatoria dei tre partiti che confluiscono nel nell'UDC va posta realmente a rappresentare per la maggior parte degli italiani un punto di riferimento scelto la speranza di un obiettivo di un futuro migliore
Grazie a Beppe
Sono presenti in sala don Antonio Mazzi che salutiamo
Il dottor Antonio Patrono presidente dell'Associazione nazionale magistrati ringraziamo per la presenza
Chiederei al presidente dei casi di riprendere la parola grazie
Grazie
Grazie amici allora anzitutto
Grazie al Presidente Baccini chiamato la parola grazie alla presidenza
E voglio dirvi che sono
Basta un bicchiere
La bottiglia forse una volta
Sono particolarmente lieto
Di poter intervenire a questa Assemblea
Che raccoglie i primi importanti frutti tun intenso lavoro politico iniziato assieme alcuni anni fa
Vorrei fare come naturale tanti ringraziamenti
Agli amici che mi seguirono e coi quali costruimmo da D'Onofrio Giovanardi a Fontana
La nostra
Prima esperienza del CCD
Ma mi sembra
Giusto
Ringraziare soprattutto un amico con cui pure abbiamo avuto momenti di incomprensione
Ma che con generosità e altruismo ha assecondato favorito questo processo politico cioè voglio ringraziare Rocco Buttiglione e credo che sia un ringraziamento
Che gli dobbiamo più
è un lavoro
Questo politico che mi manca
E che seguo con grande interesse anche oggi che da presidente della Camera non mi è possibile viverlo in prima persona
Ho sentito importanti interventi nella giornata di ieri
Quello di Sergio D'Antoni quello di Marco Follini e credo che ci sia una profonda sintonia in questa sala oggi è il tempo di far convergere in un'unica struttura
In un'unica forza politica le ricchezze di queste diverse esperienza
è tempo di abbandonare ogni timidezza
E lavorare perché questa unione democratica cristiana e dei democratici di cento lo dico per vararlo possa essere molto più che la sommatoria dei partiti che la compongono
Occorre valorizzare il Progetto
Da cui nasce l'idea dell'Unione
Che guarda al futuro ma che è consapevole
Di rappresentare la sintesi Tuna comune storia politica
A me pare che il processo di consolidamento dell'Unione democratica cristiana
Sia un segnale positivo rispetto all'accesso all'eccessiva ed inutile frammentazione del sistema politico italiano
Un segnale che conferma il cammino già compiuto
Verso l'affermazione di un bipolarismo più maturo in cui prendano forma coalizioni sempre più caratterizzate da una pluralità di voci e contributi
Ma anche più coese e omogenei rispetto al passato
La Costituzione dell'Unione Democratica Cristiana
E soprattutto un debito di chiarezza verso i cittadini italiani
Quando gli elementi che accomunano sono talmente forti quando le care adatte visti che identitarie talmente simili
Restare divisi diventa un fattore di debolezza una scelta politica perdenti
C'è il rischio di non essere compresi tra i cittadini dai propri elettori da chi chiede di far prevalere le ragioni dello stare assieme per essere più forti e compare di più
Il nostro denominatore comune
Lo ha detto ieri Sergio D'Antoni con forza
è l'appartenenza alla storia della Democrazia Cristiana
Non ci vergogniamo
Non ci vergogniamo
Di quella stagione
Io la considero come ho già detto molte volte
Anche da presidente della Camera non solo da presidente del CCD la considero una stagione nobile
Fu soprattutto grazie alla Democrazia cristiana e i partiti di centro
Che il dopoguerra italiano divenne un periodo di libertà di pace e di prosperità
Fu negli anni di governo della Democrazia Cristiana che l'Italia repubblicana visse una straordinaria stagione di espansione dei diritti civili e delle libertà fu infine grazie alle grandi personalità politiche che lo Scudocrociato i suoi alleati riuscirono ad esprimere alle intuizioni originali di Alcide De Gasperi che l'Italia divenne uno dei Paesi guida del Processo di unificazione europee
Oggi tutti lamentano il ruolo limitato che l'Europa esercita nelle grandi questioni internazionali
Oggi tutti speriamo Marco
In questa convenzione in cui i nostri rappresentanti operano ma tutti constatano la nostra grande impotenza davanti alle tragedie come quelle del Medioriente
Tutti lamentano l'assenza ad una politica di difesa comune europea
Tutti oggi a posteriori
Ma già cinquant'anni fa Alcide De Gasperi con grande lungimiranza e lucidità comprese che senza una sicurezza comune l'Europa non avrebbe mai potuto dire la sua
Avendo la certezza di essere ascoltato
è troppo facile
Quindi oltre che ingiusto
Appiattire la storia della Democrazia Cristiana sugli anni di Tangentopoli
è un giudizio fazioso
Di parte ed è anche un giudizio sbagliato
Sbagliato perché non considera che la Democrazia Cristiana non è stata sconfitta da Tangentopoli
Piuttosto avvedute esaurire con il venir meno delle grandi contrapposizioni ideologiche del Novecento una delle ragioni forse la spia solida della sua esistenza così particolare
Il crollo dell'Unione Sovietica la fine fallimentare del comunismo ha fatto venir meno le motivazioni per cui tanta parte della classe dirigente italiana preferiva accantonare diversità pure rilevanti
Che infatti poi sono emersi dalla diaspora della DC per mantenersi unita in un partito che rappresentava latita contro il comunismo
Le motivazioni
Per cui tanti italiani pur non essendo intimamente legati da scelte di fede ad un partito di ispirazione cristiana davano il proprio voto alla Democrazia Cristiana
Tangentopoli ha solo accelerato un percorso segnato un destino storico che le legava il partito di De Gasperi di Fanfani dimoro di Cossiga di Forlani entro i confini temporali del Novecento
Ma le destino storico della DC
Tangentopoli è la corruzione hanno un permise lo spazio e la storia quando si potrà finalmente dare un giudizio non frettoloso e non fazioso sulla DC
Riconoscerà che i meriti legati a quegli anni furono di gran lunga superiori ai demeriti
E io credo che questa Assemblea Deva rendere i dovuti onori a quelle personalità democratiche cristiane da Andreotti a Mannino che si è cercato ingiustamente di liquidare
Nel Periodo
Delle grandi contrapposizioni ideologiche la DC sette proporrà la sua classe dirigente all'intero Paese la cultura politica della moderazione
Il dialogo come fattore della coesione sociale il rifiuto della faziosità come strumento di lotta politica un vera e propria una vera e propria religione delle istituzioni
Io credo che nel condurre questo nuovo partito nelle acque agitate dell'attuale contesa politica
Vada tenuto fermo il timone sulla rotta tracciata da questi insegnamenti ed a queste tradizioni
Per chi come noi
Ha sulle spalle una lunga intensa storia politica
C'è il rischio di fare fatica nel cogliere di interpretare le novità che ci vengono proposte da una società in rapida e continua trasformazione
C'è il pericolo questo lo dobbiamo constatare lo dobbiamo riconoscere c'è il pericolo di guardare troppo alle nostre spalle
Rinunciando così ad espandere l'orizzonte del nostro futuro
Il punto eh che siamo a un bivio
Possiamo imboccare la strada che conduce ad essere partito residuale di una stagione politica del passato
Una stagione nobile
Di cui come ho appena detto nessuno di noi si vergogna ma una stagione del passato
Ovvero l'altra strada quella che edifica una forza protagonista della nuova stagione della politica
Possiamo decidere di amministrare una rendita di posizione
Acquisita in ragione della nostra storia rivolgendoci a quelle classi a quei ceti che furono interlocutori primi della Democrazia Cristiana
Ovvero possiamo cercare di coinvolgere nel nostro progetto politico i giovani i nuovi ceti produttivi le élite intellettuali scientifica di questo Paese
Possiamo infine cullarci della nostra storia nel nostro vecchio glorioso simbolo nelle grandi figure storiche della DC
Ovvero riappropriarci delle grandi battaglie politiche del nostro tempo
Io credo che se parliamo i nostri figli solo di De Gasperi o della tradizione democratica cristiana rischiamo di evocare drammaticamente qualcosa che essi non conosce
Affrontiamo invece le grandi sfide dell'oggi
Le grandi sfide ideali perché la politica non può ridursi ad un pragmatismo senza ideali anche nella stagione del crepuscolo delle contrapposizioni ideologiche
La battaglia per la pace
Per la pace in Palestina in Israele
Da condurre anche attraverso una più stretta sinergia con i partiti fratelli dell'Internazionale democratica cristiana
Le battaglie controlla povertà
E le grandi diseguaglianze sociali
In un mondo della globalizzazione che può essere un'opportunità ma che può essere anche una tragico elemento di involuzione per i più deboli
La battaglia contro la liberalizzazione della droga la battaglia contro lo sfruttamento delle donne o dei minori la battaglia che si deve fare
è quella di portare avanti fino in fondo le nostre convinzioni sulla scuola libera sulla formazione delle giovani generazioni sui diritti dei consumatori
Nuove frontiere questi su cui si misurerà la capacità dell'Unione Democratica Cristiana di raccogliere il consenso della gente
E io voglio dire per esperienza diretta
Che è uno straordinario e grande lavoro è stato fatto
Dai gruppi parlamentari della Democrazia Cristiana io conosco in particolare quello che Volonté e i suoi collaboratori hanno fatto alla Camera dei deputati con grande intelligenza e voglio veramente darne atto anche come presidente
Oggi oggi
Oggi più che mai
C'è bisogno
Di un supplemento di moderazione
Lo ha detto ieri Marco Follini io mi ritrovo pienamente questa ne
C'è bisogno del rispetto reciproco fra avversari politici Della necessità d'una piena legittimazione dell'avversario
C'è bisogno che si raffreddi nei toni del confronto politico
Io non credo che un sistema maggioritario anche se fortemente bipolare debba necessariamente essere caratterizzato da uno scontro politico ed istituzionale permanente mi sono anzi battuto in questo anno di presidenza della Camera perché le decisioni adottate dall'istituzione che presiedo fossero ispirate a principi di ragionevolezza di moderazione
E tenessero conto delle legittime aspettative delle diverse parti politiche
Francesco Donà offrire ha detto una cosa che mi ha veramente fatto pensare molto e che pienamente condivido
Sono convinto che le istituzioni debbano essere la casa di tutte le forze politiche
Il luogo dove ogni forza politica anche se di minoranza di opposizione
Deve essere messa in condizione di poter dare il suo contributo di riflessione di proposta per il bene comune della nazione
Ah bene un'opposizione seria motivata nelle sedi istituzionali in particolare in Parlamento serve anche alla maggioranza che governa il Paese
Rafforza il dialogo politico e la qualità delle scelte legislative induce la stessa opposizione a limitare la tentazione di ricorrere alla protesta di piazza lo scontro sociale
Il metodo della dei della moderazione
Che non è debolezza delle proprie convinzioni ma rispetto per quelli altrui mi sembra ancora oggi il modo migliore per adempiere la propria vocazione Poli
Questo ruolo può benessere wappen essere interpretato da chi
In entrambe le coalizioni che si confrontano nell'attuale sistema bipolare si riconosce nella storia democratica cristiani
L'unificazione del CCD del CDU di Democrazia europea
Rilancia il ruolo di una politica centrista moderata di ispirazione cristiana e sociale ma fortemente impegnata nella modernizzazione del Paese nella realizzazione di una rete di riforme che diano l'Italia più libertà e meno vincoli
è certamente vero che il centro come spazio di autonoma aggregazione politica è morto nel nostro sistema bipolare tuttavia amici vince
Chi riesce ad occupare il centro
è successo nel mille novecentonovantasei quando questo obiettivo fu conseguito da Romano Prodi è successo ancora il tredici maggio dello scorso anno quando fu Silvio Berlusconi ad essere più convincente per gli elettori di centro quelli che fecero la differenza essere un partito moderato non vuol dire essere conservatori ed oggi tutti coloro che affrontano la politica con la mente aperta non possono non riconoscere la necessità di portare a compimento la perenne transizione italiana il cammino infinito verso un sistema istituzionale economico sociale finalmente riforma
E credo che questo lo abbia detto non solo Sergio D'Antoni Chioggia una responsabilità politica ma anche l'amico Pezzotta ieri
Lungo questo cammino no Varotto il dialogo sociale
Va rispettato profondamente il ruolo del sindacato
Ma anche allo stesso modo il diritto di chi governa legittimamente al Paese di lavorare per realizzare il proprio programma di governo
I sindacati hanno organizzato con lo sciopero generale dello scorso sedici aprile
Una grande giornata di legittima e pacifica proteste
Una classe dirigente seria ne prende atto e non si stanca di intessere quel dialogo sociale che è un elemento di forza non di debolezza per chi la esercita
Se dialogo sociale
Ci deve essere io credo che non meno debba esserci il dialogo istituzionali
Il dialogo sociale va di pari passo col dialogo istituzionale
A tal proposito esprimo rammarico
Per l'indizione dello sciopero dei magistrati
Le esprimo con la stessa forza
Le esprimo con la stessa forza con cui chiedo al governo di dialogare
Nel riformare l'ordinamento giudiziario
Con gli operatori del settore
D'altra parte uno sciopero indetto dai magistrati con più di quaranta giorni di anticipo
Dal Governo almeno quaranta opportunità per farlo di stile
Mi auguro che si operi da ambo le parti in questa direzione
Essere un partito di ispirazione cristiana significa richiamarsi ad un impegno politico rigorosamente laico
Eppure diretto a difendere i principi e i valori dell'umanesimo cristiano
Significa non aver timore di proporre di difendere quelle politiche sociali che promuovono la persona umana
Che sostengono le famiglie che tutelano i più deboli i minori i diseredati
Amici non dimentichiamoci del Mezzogiorno perché rischia di essere la grande questione dimenticata della politica italiana
Noi non possiamo dimenticare queste nostre ragioni ideali anche quando ci pronunciamo su temi di grande delicatezza
Come quello dell'immigrazione
Noi dobbiamo batterci e lo hanno fatto Giovanardi e Buttiglione in Consiglio dei ministri per una politica severa contro la clandestinità
Ma non vogliamo fare passi indietro
Su alcuni diritti elementari
Soprattutto in materia di ricongiungimenti dei nuclei familiari
Perché la politica deve essere aperta anche e sempre ai le esigenze della umanità e consentire a chi lavora in casa nostra di ricongiungersi coi propri figli o coi propri mariti o mogli è una cosa che a mio parere
è assolutamente necessario
Non riesco a sentirmi coinvolto già avuto modo di dirlo pubblicamente
In un progetto politico che persegua un conservatorismo compassionevole
Io credo alla politica come strumento per far crescere i diritti per assicurare tutele giuridiche per delineare i doveri pubblici
La carità è una categoria dell'animo e dello spirito la tutela dei diritti è una categoria della politica
Questi sono i punti fermi
Di un partito che vuole difendere una tradizione politica che si colloca lealmente nella coalizione di centrodestra e che sul piano europeo rivendica la centralità del suo contributo ai principi ideali e i programmi del Partito Popolare Europeo
Senza guardare indietro
Senza alcuna Nostalgia consapevoli che oggi in questo nostro tempo c'è uno spazio politico ampio per un partito moderato e di ispirazione cristiana
Alcuni osservatori poco attenti
Hanno visto in questa unificazione la rinascita una riedizione della Democrazia Cristiana
Non è così
Non si possono riportare indietro le lancette della storia
Tutti noi sappiamo amici che sarebbe illusorio anche solo pensare
La vicenda della Democrazia cristiana i
Ripetitive perché la sua stagione ha coinciso con una unità politica dei cattolici che dopo la sua fine andati in frantumi
Non solo sul piano pratico ma concettualmente talché oggi sarebbe inconcepibile persino un semplice richiamo all'unità politica dei cattolici
La diaspora della DC è stata così ampia articolata da non essere più di componibile
Essa non si è infatti limitata ai partiti della tradizione democratica cristiana
Molti di coloro che furono con noi nella DC oggi ritroviamo transitati impartiti del tutto diverso da Forza Italia ad Alleanza Nazionale ma alcuni persino sono stabilmente collocati dei Democratici di sinistra
Si tranquillizzi dunque chi scorge dietro ad ogni ombra il fantasma della DC
Qualunque cosa si riuscirà a costruire insieme non potrà mai essere una riedizione della Democrazia Cristiana
Certa stampa non rinuncia al tentativo di trasformare un serio progetto politico in una sorta di caricatura
Quando non ci sono valide ragioni per attaccarci
Spunta sempre fuori la storia della Rinascita della DC si vede che questi commentatori sono davvero a corto di argomenti
Cari amici
Io vi ringrazio
Per l'affetto per l'amicizia per la solidarietà che non mi avete mai fatto mancare anche nello svolgimento del mio incarico istituzionale
Vorrei in particolare ringraziare gli amici Follini Buttiglione ed Antonio che ricevono da tutti noi la responsabilità di guidare questo processo Polito
Per quanto mi riguarda il dovere istituzionale di seguire con interesse il percorso intrapreso ma lo farò anche con il cuore con il sentimento e con l'affetto che provo per tanti di voi grazie
Grazie presidente Chiasserini
La parola all'onorevole Galati
Pregherei gli interventi
Sottosegretario
Cari amici
Cioè di fronte dandogli un interrogativo immediato quale partito
La conseguenza di una sommatoria fra tre leader politici fra deputati e senatori o qualcosa di più di una linea politica di un Progetto di un programma
Nel primo caso saremo destinati a rimanere ignoti
Nel secondo caso dovremmo tentare di farci capire
Di farci capire per la diversità dagli altri per la diversa visione di un Progetto che è quello di una società democratica dell'equilibrato ancora al centro gli interessi dell'uomo
Si è discusso di grandi cose
Ha parlato poco fa il nostro Presidente della Camera è giusto ma di fronte a noi c'è il tema del partito
Solo con un partito politico che trova la linfa nella politica e non nell'autoreferenzialità noi impediremo di far cadere la politica nelle braccia della mediocrità
Allora la nostra unità deve essere qualche cosa di più profondo non deve essere una sommatoria di virtù e difetti di alleanze trasversale di lotte sotterranee anche fra di noi abbiamo il dovere quindi parlarci chiaro
Di lavorare per un nuovo che anche fra Dinoi avvolte con difficoltà tenta di avanzare
Questa possibilità diciamolo subito è data dalla decisione di andare subito al congresso dimetterci tutti in discussione senza posizioni di privilegio per ciò che eravamo o per ciò che siamo
Se il Congresso al di là delle dichiarazioni di principio ci sarà dovrà essere quello di mettere in grado di militanti di scegliere nono per i diritti acquisiti e allora il nuovo partito sarebbe qualcosa che non serve
Sarebbe soltanto un vestire di roba vecchia
Il partito che dobbiamo costruire deve rispondere ad una visione fortemente democratica
Che trovi nella linea prolifica prima che negli uomini la capacità di obbligarci a L'Unità vale anche questo per il nostro ruolo della collezione
A giustificazione del Bobbio la Polaris boh c'è stata la garanzia della stabilità politica
Ma se noi siamo obbligati oggi a percorrenza onorevole Galati pregherei pregherei tutti coloro che sono in sala di sedersi perché archetti è difficilissimo parlare
Grazie presidente mare inevitabile dopo l'intervento del presidente Daga se si è obbligati oggi a percorrere la strada del bipolarismo senza scorciatoie
O della collezione PRI a che impone uno spazio ridotto di partecipazione nel confronto parlamentare noi abbiamo allora di più un'esigenza morale di costruire un partito alternativo
Un partito nel quale siano separate le responsabilità di chi sta nelle istituzioni e di chi deve controllarle
Diciamoci la verità fino in fondo diventa difficile perché come noi rappresenta la coalizione a livello questi seduzione Ale posso deputati senatori membri del governo liberarci dalla super tarda età verso la coalizione
Noi dobbiamo avere più coraggio perché se la nostra difesa dal nostro pentita de dei progetti posso avere un risultato ma per fare questo ci sarà bisogno di un partito che faccia da sfondo non vedo sopra vedremo se lo avremo strumenti non istituzionalizzati di analisi critica di dialettica di battaglia politica questo ci deve portare a fare un partito che non sia la risultante di un partito di alle ma di elettori che Giordano la possibilità attraverso gli spazi democratici di confrontarsi lo ha detto ieri con molta chiarezza Marco Follini attraverso questo passaggio si forma si cresce classe politica nuova
Noi abbiamo bisogno di uno strumento alternativo all'oligarchia anche a quella degli eletti che viene dal sistema elettorale e dalla cultura che color voglio rivendichiamo
Per farlo occorre che ad eccezione del segretario nazionale la maggioranza degli organi sia costituita dagli dai militanti dagli elettori
Non ci possono essere posizioni per la quale ci siano sindaci che siano i segretari di sezione consiglieri regionali che siano segretari regionali
Se faremo così saremo costretti a cercare i migliori esterni che costruiscono la politica dal basso senza avere paura noi paura se faranno concorrenza gli eletti pecche questi saranno costretti ad alzare il tono della qualità a moltiplicare il lavoro la capacità di rispondenza
è questa la sfida che accetti pronte a noi
Non c'è nelle critiche a un qualche principio che facciamo la politica di tradimento d'alleanza
Noi siamo un punto di forza dell'alleanza perché ragioniamo di politica non per ricatti amo a ogni piè sospinto nordica chiamo neanche quando chiediamo a parità di condizione politica diciamolo subito non si può chiedere al nostro movimento
Nelle regioni dove esso ha raggiunge percentuali dal quindici per cento di accettare sostenere solamente le candidature agli alleati il tentativo è chiaro è quello di ridurre il nostro ruolo politico nei territori
Come difenderci se non con la scelta a volte mi chiedo di una posizione autonoma che mette in luce la nostra identità il nostro progetto la nostra forza
Non abbiamo da ricattare nessuno però abbiamo da rinnovare la dichiarazione della nostra autonomia nell'analisi dei problemi reali da dimostrare della società con i consensi elettorali
Se volete la provocazione lo possiamo soltanto lasciare anche se la posa regione diversa al presidente della Camera perché è che ringraziamo per il coraggio da formazioni di principio nella vicenda istituzionale
Però ci ha insegnato che la collezione vive a porte se riesce a portare avanti nel confronto anche mediando le ragioni della nostra indicazione e delle nostre battaglie
Vede cari amici c'è di fronte a noi questa scelta di fondo profondo se la costituzione di questo soggetto sia una sommatoria deputati consiglieri regionali o di semplici comitati ossia la scelta di una linea politica di un Progetto in cui ci sia la nuova unità la nuova dirigenza senza che esse siano prefabbricate
C'è la necessità senza grande
Con grande sincerità di non mediare sempre e comunque di saper scegliere
E questo lo potremo fare solo con un congresso aperto senza privilegi senza prevaricatore in termini politici potremmo anche arrivare alla divisione ma per fare tutto questo bisogno soltanto non avere paura del nuovo grazie
Grazie onorevole Galati
Chiederei a don Mazzi riportare un saluto grazie
Buona domenica a tutti
Non so se la mia curiosità
Se è la disperazione o c'è la speranza che mi portano a stare qui con voi
Dopo il discorso del presidente
Nella camera credo che
Un grande Progetto di speranza ci sia e quindi passo dalla curiosità alla
Voglia di rischiare
Insieme con voi qualche cosa di nuovo
Per chi come me
Do Mazzini non è non è un secondo pregherei il servizio d'ordine di chiudere per favore la porta e di accomodarsi fuori chiunque voglia parlare non di questo convegno grazie
Sono abituati da don Mazzi prego
Io sono abituato alle assemblee rumorose quindi non preoccupatevi
Per chi come me non è mai stato di destra e non è mai stato di sinistra
E perché come me
Sa che non si può fare un lavoro nel sociale
Se non c'è un politico serio al quale col quale collaborare e chiara che non può star fuori dalle porte dei dibattiti
E non può nemmeno far finta che tutto si possa risolvere i un sociale e politico o in un sociali mitico
Che da troppo tempo si sta sostituendo o pensa di sostituirsi al politico
Per cui
Vorrei invitare non solo
Ma esteso ma anche molti che lavorano con me
Alt con fiale un po'questi ideologia che abbiamo del sociale autonomo del sociale in qualche maniera che dà risposte complete ai problemi della società e tentare di rinnovare di credere di rivitalizzare questo politico perché è su questo che noi dobbiamo giocarci le nuove
Le speranze dei nostri giovani e no
Mi domando però
Se
Ho bisogno di cercare case
Oh sì ho bisogno di cercare mette io credo che noi dobbiamo insieme cercare delle mete
Delle mete che siano di speranza di fatica
Ma siamo ancora una volta un popolo in cerca di liberazioni
E forse ancora una volta come il popolo ebraico anche se attraverseremo il deserto dobbiamo credere comunque che liberazioni sono possibili
E quando parlo di liberazioni di libertà
Vorrei parlare di una scuola diverso una famiglia diversa
Una gioventù riversa una comunicazione diversa cioè un modo di comunicare diverso
E anche una fede diversa io credo che dentro alla parola di libertà ci devono stare tutti questi grandi contenuti che sono i contenuti dei nostri giovani
E poi che sono qui soprattutto per loro per i giovani vorrei che finalmente questa società arrivasse prima del disagio dei giovani
Le politiche che arrivano solo dopo il disagio dei giovani sono politiche miopi politica poco intelligenti e Politecnico politiche certamente che non fanno parte della vecchia
Della grande cultura dei cristiani e dei cattolici mi pare che anche anche anche in questo governo preannunciato delle grandi cose e Giovanardi se ci sei batti un colpo
Ecco ho mandato ho mandato una letterina a Giovanardi e ci perché rispetto al problema del disagio non possiamo continuamente fare idee politiche che arrivano quando la disperazione in casa quando la disperazione e sulle strade e quanti i nostri ragazzi sono più dei ragazzi senza meta e senza speranze che noi di ragazzi che
Che la che credo nella vita
Oggi il disagio accoglie i giovani normali il disagio non coglie più i giovani disperati oggi sono gli adolescenti ad altissimo rischio ma non perché vogliono drogarsi
Ma perché hanno un concetto di libertà un concetto di felicità un concetto di divertimento che è fuori dalle norme che non fa parte della liberazione ma fa parte del capriccio
Allora io sono qui
Per invocare vipera farmi capire che io ci sarò perché non non è possibile a gente come me
Star fuori dalle porte della politica
Però vorrei essere anche una coscienza critica come sempre lo sono stato vedo qui alcuni amici coi quali abbiamo condiviso fino a poco tempo fa alcune strade
E poi
Queste strade hanno diversi divaricato ora è di nuovo tornare ma vorrei che finalmente ecco che la politica dei giovani fossi al centro
Ma non al centro quando tutto è disperazione Mai centro soprattutto quando tutto è progettazione speranza grazie
Grazie
Don Mazzi
Pregherei al presidente patrono dell'Associazione nazionale magistrati di portare un saluto grazie presidente
Vi ringrazio per avermi invitato
Vi ringrazio per averne invitato a oggi
è un grande onore per me parlare dinanzi a voi ma e anche un impegno difficile
Per il presidente dell'Associazione nazionale magistrati
Ovvero sia per il presidente i chi ha appena ieri
Proclamato uno sciopero contro una iniziativa legislativa proposta dal governo
Affronto questo impegno
Senza imbarazzo
E lo servono in poche parole perché conosco me
E se mi consentite conosco alcuni dei presenti
Meglio di tutti i sottosegretari alla Giustizia onorevole Vietti
Ma ho anche soprattutto conosciute il presidente della Camera l'onorevole Casini
Che ha ricevuto la giunta la mia presieduta pochi giorni fa con l'amabilità che gli è propria rivolgendoci Perrone che testimoniano suo altissimo senso dello Stato il suo altissimo senso dell'Est
Ho parlato e conosco il pensiero dell'onorevole Buttiglione
E per tutte queste ragioni che sono quindi sicuro di potermi rivolgere a voi con fiducia
Per una ragione specifica
Perché io so di parlare a chi viene da lontano
A quanto vedo vuole andare lontano
A chi quindi proprio per questo sa che i rapporti tra coloro che hanno a cuore il bene dello Stato si impronta hanno al rispetto e al confronto non vi è Accio alternativa
Rispetto nei limiti
Delle diverse competenze perché io so di parlare a chi e consapevole che le soluzioni migliori per il bene di tutti sono quelle condivise da tutti
E vi dico subito che io non voglio approfittare di questo palco e di questa platea
Per fare un comizio
Le ragioni della protesta del malessere eccezionale dei magistrati sono state più che diffusamente spiegate ieri e nei giorni passati in tutti i modi possibili e immaginabili ritengo che ormai siano chiare a tutti
Io però voglio approfittare di questa platea
Voglio approfittare di questo palco
Voglio approfittare di voi in un modo soltanto e lo dico con molta chiarezza
Perché non possano esserci equivoci e dubbi su ciò che il mio pensiero
Chiedendo aiuto
Chiedendo aiuto a chiunque sia disposto a darlo e sono convinto che su di voi si possa contare per aiutare i magistrati a dialogare a confrontarsi a farsi capire
A lavorare per ottenere qualcosa di particolare di specifico che dovrebbe essere la regola in un Paese democratico
E che invece oggi sembra incredibilmente essere qualcosa di un altro mondo
Qui confrontarsi e non scontrarsi lavorare insieme non combattersi
Fra tutti coloro che lavorano che operano all'interno delle istituzioni dell'interesse dello Stato e dei cittadini
Ci sono mille questioni sulla giustizia tutte gravi tutte difficili
Ed è un dialogo quello sulle questioni della giustizia che io già so che non verrà interrotto
Dalla forte denuncia di malessere che arrivata ieri re tutti i magistrati italiani
è un confronto e un dialogo per trovare le soluzioni quello che per quanto mi riguarda però di tutto tutto quello che sarò capace di fare
Per portare avanti sempre in ogni modo per in ogni sede possibile
Vi chiedo aiuto
Perché questo confronto posta continuare e possano arrivare ai risultati migliori
E devo dire che concludo il mio intervento con un motivo di grande soddisfazione e di grande ottimismo ancora una volta ho sentito parlare il presidente della Camera onorevole che si
Io ho fiducia che con quel senso delle istituzioni se condiviso da tutti
Il momento difficile dei rapporti tra istituzioni tra servitori dello Stato possa presto essere su grazie
Grazie
Onorevole Vietti
Anche per onorevoli diretti brevissimamente sappiamo che lei in pochissimi minuti sa dire tutto
Grazie onorevole Baccini cercavo di non deluderla
Cari amici grazie
Al Presidente patron opere essere venuto qui oggi
Perché se è venuto a parlarci perché credo che parlarsi
Sia la premessa per capirsi
E capirsi sia la premessa per riuscire a fare
Delle cose insieme
Presidente Casini prima ha rivendicato alla nostra tradizione alla nostra storia
Questo metodo il metodo del dialogo
Il metodo del consenso il metodo del parlarsi
Poi anche di decidere ma cercando di far maturare le decisioni con il massimo di coinvolgimento
Lei sa Presidente
Patrono quanto sia difficile
Parlarsi
Sul tema della giustizia
Perché la giustizia purtroppo e in questo Paese un nervo scoperte
La giustizia evoca
Riflessi condizionati da traumi
In un Paese in cui le iniziative giudiziarie si sono oggettivamente ovviamente non faccio non do nessun giudizio soggettivo ma ci sono oggettivamente intrecciate con la politica condizionandola con delle ricadute sul sistema istituzionale sul sistema politico
Glielo dice
Chi come noi chi come i democratici cristiani
Ha pagato un prezzo alto
Alla sostituzione della classe politica per via giudiziaria
Lo ha ricordato l'onorevole Casini poco fa
Ma nello stesso tempo glielo dice chi pur avendo
Subito questo sacrificio
A e lo rivendichiamo e lei ce ne ha dato atto e la ringraziamo un forte senso istituzionale
Per cui non collaborerà mai alla delegittimazione della magistratura perché è convinto che la magistratura sia il presidio insostituibile dello stato di diritto
Ma tutto questo
Non deve impedirci di avviare concretamente la riflessione sul cambiamento
Occorre cambiare
Ce lo chiede l'Europa che ci condanna per la irragionevole durata dei nostri processi
Ce lo chiedono i i cittadini che alla fine sono i padroni di casa del sistema giustizia perché sono quelli che ne debbono fluire hanno diritto di fruirne in tempi certi e ragione
E allora cambia
Non per punire i giudici
Noi siamo sempre tutti d'accordo quando ci troviamo al capezzale di questo malato che è la giustizia nel diagnosticare la crisi
Tutti magistrati avvocati uomini politici
Però poi quando si deve cominciare a parlare di terapia
Cominciano i distinguo e nessuno è più d'accordo su niente
Tutti diciamo che il malato è grave
Ma non siamo mai d'accordo neanche a somministrargli un placebo
L'associazione magistrati conviene spesso con il Governo con la maggioranza che bisogna mettere mano alle riforme
Ma ad ogni proposta di riforma chi si dice di no
Non diciamo che siano necessariamente tutte buone le nostre ma
Questo mi fa un po'pensare
Alla storiella di Bertoldo
Il quale si dichiarò d'accordo di essere impiccato ma chiede di scegliere l'albero
A cui fare eseguire la sentenza
Ma girando girando
Un albero adatto non lo trovava mai
Salvo alla fine indicare poi un albero di fragole
Allora io non vorrei che anche sul tema delle riforme si finisse così
Convenendo che bisogna cambiare ma sfuggendo Sempre ad ogni proposta concreta di cambiamenti
La proposta del governo e chiara nei suoi obiettivi noi chiediamo una riforma che va valorizzi nella magistratura
Professionalità
Produttività
Responsabilità
Noi sappiamo che queste caratteristiche i magistrati le hanno ma noi sappiamo anche che queste caratteristiche sono affogate in un sistema che non le valorizza e che quindi alla fine penalizza il funzionamento della giustizia
Allora noi abbiamo chiesto una delega
In cui cerchiamo di affermare questi principi attraverso la riforma di alcuni istituti
Se ne può parlare
Io raccolgo molto volentieri la disponibilità del presidente Patrono a parlarne il ministero del resto ha avviato un tavolo tecnico per cui martedì già ci si incontrerà e si discuterà nel merito
La scuola della magistratura
La si ipotizza presso la Cassazione
L'Anm obietta che questa è una soluzione non idonea se ne può parlare
Credo che
Si possa pensare a dare a questa scuola una autonomia di stampo universitario che possa garantire tutti
Si contesta l'introduzione dei concorsi per andare in Cassazione
Si può discutere sulle percentuali
La linea che volevamo indicare era questa
Non condividiamo un sistema di carriere automatiche fatte solo per anzianità
Abbiamo fatto la riforma del Consiglio superiore
Ci si accusa di averla fatta anche qui in funzione punitiva non credo sia obiettivamente sostenibile abbiamo mantenuto un sistema proporzionale abbiamo fatto un collegio unico nazionale
Abbiamo semplicemente identificato le quote di rappresentanti del Pubblico ministero e dei giudici per evitare una sproporzione ingiustificata della prevalenza dei pubblici ministeri
Ci si dice avete ridotto il numero e questo sarebbe in qualche modo una forma di delegittimazione non crede
Il Consiglio superiore è stato di ventuno componenti dal cinquantotto fino agli anni settanta non credo che possiamo anni in cui si delegittima ava la magistratura averlo ridotto a ventiquattro non mi sembra francamente un attentato
Ma di tutto questo si può parlare si deve parlare è legittimo avere opinioni diverse e legittimo che chi ha la responsabilità di governo faccia le sue proposte e si confronti
Con la componente interessate i magistrati
Chiudo con una notazione
Io sono convinto presidente Patrono che nel momento in cui noi ci applichiamo alla riforma della giustizia e lo vogliamo fare con voi
Dobbiamo impegnarci contestualmente
Alla riforma della politica
Perché io sono convinto che la riforma migliore della giustizia viene dalla riforma della politica cioè viene dalla capacità della politica di riappropriarsi delle proprie competenze
Perché c'è una giustizia
Che non è la giustizia dei magistrati
Magistrato si occupa della giustizia che riguarda i diritti e i rapporti tra i singoli
Ma c'è una giustizia più grande
Che la giustizia sociale
Che attiene al bene comune che attiene alla produzione e alla distribuzione del bene comune quella è la giustizia di competenza della politica
E la politica per troppo tempo abdicato o a questa sua responsabilità nella giustizia e ha giustificato forme di supplenza che alla fine hanno squilibrato i rapporti tra i poteri
E allora io credo che se vogliamo davvero a vera e una giustizia forte noi operiamo riappropriarci di una politica forte di una politica che non deleghi alla magistratura la soluzione dei conflitti sociali la soluzione dei nodi di sviluppo la soluzione dei fenomeni la magistratura non è fatta per occuparsi dei fenomeno la gestione dei fenomeni spetta alla politica
E allora amici miei credo che noi sia improprio parlare di giustizia in un convegno di partito
Perché questo partito l'Unione dei democratici cristiani può con il suo senso delle istituzioni con il suo metodo del dialogo dare un grande contributo a rilegittimare la politica
Ari far fare alla politica il suo lavoro
E così facendo vi assicuro rilegittimare Emo anche la giustizia anche la magistratura vi ringrazio
Grazie onorevole Vietti io pregherei gli amici che devono intervenire perché il presidente Buttiglione parlerà intorno alle ore dodici
Di
Organizzare gli interventi in maniera operativa in quanto Vorrei far parlare tutti tutti gli iscritti che ci sono hanno chiesto di parlare ovviamente le iscrizioni sono chiuse chiederei a brocca di prendere la parola grazie
Vale anche vertebra Ottaviani
Amiche ed amici
è convinzione comune a tutti noi penso
Che Dio abbia dato all'uomo
Tre doni indicibile mente grandi la libertà di pensiero
La libertà di parola e la prudenza di non usare nell'una e nell'altra
Oggi mi riprometto di smentire questo assunto e vorrei
Introdurre un pensiero e una parola
Un solo pensiero una sola parola
In maniera imprudente
Su una questione
Che costituisce per tutti noi una sfida
Che può diventare un tassello importante del mosaico del nostro programma
Che sta dentro la tradizione dei cattolici democratici
Un pensiero è una parola
Imprudenti
Riguardo
Allo sviluppo del sistema di istruzione e di formazione nel nostro Paese
Per dare un'anima
Alla educazione ha quindi alla istruzione e alla formazione credo sia necessario
Innanzitutto affermare ciò che noi siamo
Ricordare ciò che noi abbiamo
E non dimenticare mai ciò che noi rappresentiamo
è stato più volte detto e spiegato in maniera compiuta
Che noi siamo una forza moderata anche nel campo della istruzione e della formazione
E quindi non temiamo l'accusa di passatismo che ci viene da alcuni lobbisti della sinistra come non temiamo l'accusa
In moderazione
Conservatrice che ci viene da alcuni giacobini pochi per la verità del centro destra
Noi pensiamo e lavoriamo autenticamente per riformare il sistema di istruzione e di formazione perché siamo convinti che le più grandi rivoluzioni
Quelle più proprio
Tradisce la sua tradizione
Chi non
Recide le sue radici
E sappiamo anche che i successi che possiamo ottenere in questo campo come accaduto nel passato
Quelli più duraturi possono essere ottenuti da chi sa quel che la lagna e che quindi fa degli innesti che sono compatibile con la tradizione
Noi proponiamo un cambiamento siamo riformatori pur nella nostra moderazione perché consideriamo i bisogni e le attese della gente
Perché concediamo
Un'attenzione per il progresso civile culturale del nostro Paese perché
Operiamo in un quadro di valori
La seconda condizione che ci riguarda e ci tocca da vicino è l'affermazione di ciò che noi abbiamo abbiamo la cognizione esatta della crisi in cui oggi si trova la scuola
Abbiamo la cognizione esatta della domanda cresciuta distruzione di formazione abbiamo la cognizione esatta della cooperazione politica che ci vincola con gli ultimi accordi
Di Barcellona le tre grandi strategie e poi tredici obiettivi che devono essere raggiunti e che sono stati da noi sottoscritti abbiamo la cognizione esatta dell'impegni che stiamo assumendo attraverso il cambiamento del titolo quinto della Costituzione sono tutti elementi che ci invitano a rinnovare il sistema di istruzione è di formazione ma dobbiamo anche non dimenticare
Una sensazione di confusione che dentro alla realtà scolastica
Che è fatta di disorientamento di sbarramento di turbamento dei genitori degli alunni e dei docenti e dei dirigenti
Ed è soprattutto frutto di una confusione che si è creata in questo periodo tra la proposta che è contenuta nella legge trentadue mila di Berlinguer è un modello che è stato elaborato da un comitato ristretto e che poi è stato presentato agli stati generali che in molti punti combacia
Con la proposta di Berlinguer tutto questo ha creato paura e sconcerto nella realtà scolastica e soprattutto tra i moderati
Abbiamo inoltre il dovere della coerenza con le promesse che abbiamo fatto in campagna elettorale e con le battaglie che sono state sostenute dei gruppi parlamentari contro la politica scolastica dei Berlinguer nella passata legislatura abbiamo fra l'altro una proposta ricca è stata elaborata in una conferenza nazionale due anni fa a cui fare ricorso dove si afferma il primato del la dimensione pedagogica sulla costruzione del Meccano
Dove c'è l'attenzione per la finalità educativa di istruzione e di formazione dove si pensa di valorizzare la persona dove si accentua la pratica della libertà dove c'è la tutela della flessibilità dove c'è un riconoscimento
Delle domande precise che gli uomini della scuola gli insegnanti ai dirigenti soprattutto rivolgono alla classe politica
E infine dobbiamo affermare anche ciò che rappresentiamo per dare un'anima alla politica di istruzione e di formazione nel nostro Paese
C'è un patrimonio questo noi rappresentiamo di scienza ed esperienza che ha le sue radici nella storia
Che molti non hanno oggi
E nella società civile nelle sue molteplici espressioni ed organizzazioni che sono assai vicine non dico collaterali ma assai vicine alla nostro modo di pensare e di agire
Noi rappresentiamo anche un patrimonio di idee di progetti e di proposte
E i due nostri ministri
Giovanardi e Buttiglione hanno fatto presente nel Consiglio dei ministri quando hanno chiesto una rettifica
Del disegno di legge della Moratti e lo hanno fermato per un approfondimento giusto
Hanno dimostrato intelligenza e determinazione indispensabili in quel momento è soprattutto indispensabili oggi in cui questo progetto si discute al Senato
Ed è questa la nostra maniera di far politica collaborare per migliorare le proposte del governo perché non condividiamo i progetti bloccati non condividiamo oli
La forma solitaria di procedere ignorando che anche altri hanno diritto di dare un loro contributo
Lo abbiamo sempre sostenuto da voi nel passato quando facevamo opposizione soprattutto contro la politica dei Berlinguer che era una politica blindata sulle proposte che erano congelate non consentivano alcun emendamento non possiamo ripetere questo errore
Concludo dicendo che nella intenzione
Di perfezionare il progetto che è depositato al Senato e che è in discussione
Noi apprezziamo di quel Progetto alcuni aspetti che sono anche il frutto delle modifiche introdotte però quella di Giovanardi e di Buttiglione apprezziamo cioè il mantenimento della scuola elementare che deve avere come sua base fondante la legge cento e quarantotto e non deve essere questa legge messa in discussione come fa qualcuno che oggi come fantasma gira nelle stanze del palazzo della pubblica istruzione inventando l'insegnante prevalente combinando tutto l'assetto che è stato dato è che risulta essere oggi il fiore all'occhiello della politica scolastica
Del nostro Paese
Noi apprezziamo la distinzione tra scuola elementare e media noi apprezziamo la rivisitazione radicale anche della scuola media al suo miglioramento
La riforma della scuola secondaria superiore la costruzione di un secondo canale della formazione accanto a quello della istruzione
Tele costituito dal sistema dei licei
Ma noi anche vediamo la necessità di perfezionare quindi di discutere senza che nessuno
Ci metta il bavaglio alla bocca alcuni punti di criticità e lo stanno facendo i nostri amici senatori nella Commissione con grande difficoltà e con tanta tensione
E mi riferisco all'anticipo della scolarità a cinque anni e mezzo una scelta che noi abbiamo sempre combattuto nella passata legislatura che è pure altri di Forza Italia hanno combattuto ed oggi ci troviamo a dover rimangiarci
Quella linea politica e a dover rinunciare ha un valore nel quale crediamo noi ma credono tante altre associazioni che sono accanto a noi che stanno nel nostro terra cristianamente ispirate noi abbiamo la necessità di perfezionare
Anche la indeterminatezza del secondo canale perché non si riduca ad un mero trasferimento di indirizzi
Alla e di istituti alle Regioni ma sia veramente una novità seria che si pone accanto al sistema dei licei e che recupera nostra tradizione di istruzione tecnica ed istruzione professionale
Noi riteniamo che si debba perfezionare la preparazione dei docenti e soprattutto che si debba essere molto attenti alla redazione dei piani di studio e dei decreti legislativi
Qualcuno ha scritto che un mondo finisce quando sull'orizzonte della storia appaiono uomini che ne raccolgono l'eredità
Mi pare che si possa veramente dire
Che oggi è finito il mondo della democrazia cristiana perché c'è un nuovo soggetto politico un partito l'UDC che ne raccoglie l'eredità anche nel campo della istruzione e della formazione grazie
Io pregherei veramente
E di essere ebrea di per dare modo a tutti di parlare poi aspettare l'intervento di Tassone Giovanardi e Buttiglione
Sì
Il giovane Sepe
Se vi
Grazie sono Vittorio sarebbe rappresento in questo momento i giovani democrazia europea sarò breve
Innanzitutto voglio ringraziare Sergio D'Antoni per averci dato la possibilità dopo il dieci febbraio per averci però è potuto costituire il Movimento giovani democrazie europee che da oggi anzi meglio dire da ieri confluisce all'interno del movimento giovanile dell'UDC come voi tutti ormai avete potuto constatare anche da qualche manifesto che è stato affisso alle pareti
Di qui sono sale
Io ritengo di dover dire due cose volo per essere brevi non voglio ripetermi rispetto a quello che già detto barbuto rispetto ai temi dell'oscura della giustizia che già sono stati in questo momento meglio di me Ida patrono dei da le l'onorevole Vietti voglio puntare su due temi in quello dei giovani in politica perché purtroppo oggi vediamo sempre più un allontanamento sempre costante regioni dalla politica
E l'avvicinamento invece dei giovani alla politica rispetto alle posizioni estreme il G otto si insegna qualche cosa
Probabilmente noi non siamo un movimento simile a quello del G otto certamente siamo movimento solidale moderato sicuramente europeista momento che appartiene allo Ieo e quel momento giovanile del partito popolare europeo
Non a caso ieri abbiamo avuto un incontro abbastanza piacevole con l'onorevole Cuffaro e con Erminia Mazzoni e con l'amico Stefano Graziano che c'ha aiutato in questo ultimo periodo costituire movimento giovanile dell'UDC e così di cui ringrazio fortemente diciamo che i giovani in Green Park in politica soprattutto in un partito moderato come questo qui è sempre molto difficile
Però mi insegna l'onorevole Casini e anche l'onorevole Volontè in che vengono da quell'estrazione il movimento giovanile della Democrazia cristiana che è stato sicuramente un pensiero nobile
Importante è che noi che rappresenta meno per noi giovani dell'UDC la memoria in questo momento noi dobbiamo rappresentare il futuro
Il futuro che deve essere rappresentato come diceva poco prima l'intervento Erminia Mazzoni noi puntiamo ad essere quel secondo occhio di cui l'onorevole Mazzoni vicino nel un occhio in cui volevo dare linfa vitale a questo movimento dell'UDC a questo congresso grande partito ci auguriamo alle prossime amministrative del ventisei maggio anche in una presenza massiccia di molti persone soggetti di giovani all'interno delle liste alle amministrative
Puntiamo soprattutto ad essere presenti all'interno del partito però lo dico all'onorevole D'Antoni a Buttiglione dico né queste cose le vogliamo conquistare non le vogliamo per cooptazione siamo pronti ad essere a qualificarsi come momento giovanile e siamo pronti a qualificarci come classe dirigente per il futuro
Non siamo pronti come in qualche altro partito che non ha classe dirigente non ha una movimento giovanile come il nostro che deve essere fucina per la preparazione per la politica italiana
Una cosa voglio dire ai parlamentari in questi momenti abbiamo visto in questi ultimi giorni in questi ultimi mesi anche che dopo il delitto Biagi
Sì i toni si sono sempre più inaspriti il mio invito l'invito che pone i giovani democrazia europea i parlamentari e quello di abbassare i toni è quello di riuscire a trovare evitare lo scontro sociale che si ritorce nei confronti soprattutto di noi giovani e mi riferisco soprattutto al mondo sindacale io faccio parte sicuramente di quella categoria di giovani che in cerca di prima occupazione
E come mi sono tanti non è possibile vedere da parte nostra uno scontro sociale costante mentre noi siamo sempre coerentemente da una parte quello della moderazione quello di dialogo è quello del dialogo soprattutto con le parti sociali
Io mi rivolgo a Sergio D'Antoni in qualità di ex sindacalista e in qualità in questo momento di responsabile dell'UDC per dire cerchiamo di abbassare i toni e di fare in modo che nei giovani in politica ossia avere un futuro soprattutto nel campo del lavoro io volevo terminare la frase con una con un pensiero a la guerra nella pare in Palestina noi non siamo favorevoli o contrari ai palestinesi e gli israeliani siamo favorevoli alla pace
Dopo l'undici settembre è stato quella guerra che è stata denominata in Durin Freedom io dico che è cominciato il momento per cominciare a fare Lindley inteso la pace duratura grazie grazie Sepe
La parola onorevole Grillo
Cari amici io credo che oggi un primo grande risultato l'abbiamo ottenuto
Che è quello di ritrovarci qui dopo alcuni anni tutti insieme in una grande famiglia tanti amici da tutto il Paese
Che sono venuti con una grande forza ideale immutata negli anni per ritrovarci democratici cristiani forti di esperienze
Di tante esperienze che nel passato si sono spesse per il Paese ma forti consentitemi di dire anche di una nuova classe dirigente
Di un gruppo dirigente anche fatto di giovani
Chi è quel gruppo dirigente che è riuscito a resistere
E che è maturato mentre tutto crollava mentre tutto crollava a seguito di Tangentopoli a seguito del difficoltà del partito storico dalla Democrazia cristiana un partito che siamo riusciti grazie alla grande forza di resistenza dei nostri principali dirigenti di Casini e di Buttiglione di Follini di D'Antoni e tutti insieme per potere tentare di trovare oggi unno risultato il risultato di un partito che si riorganizza io ricordo in Sicilia
Eravamo arrivati al momento in cui in un momento in cui era già finito il partito non esisteva più un'organizzazione
I democratici cristiani oggi siamo qui con l'orgoglio di potere presentare l'unico Presidente della Regione realmente democratico cristiano che il presidente Cuffaro
Ci ritroviamo in una casa comune in un partito che però ha bisogno di diventare veramente un partito un partito che deve riappropriarsi di un ruolo di un ruolo che gli scherzi i nostri padri costituenti hanno voluto nel raccordo fra la società e le istituzioni certamente però tenendo conto che ci ritroviamo in uno scenario in uno scenario politico nuovo in uno scenario fatto da un sistema elettorale nuovo
In uno scenario della casa della libertà dove il nostro principale partito il partito di Forza Italia non lo possiamo considerare affatto se pur nella dialettica un nostro quasi avversario noi credo che dobbiamo essere i principali e più fedeli alleati di Forza Italia guardando insieme al grande traguardo negli anni a medio termine del Partito Popolare Europeo un partito questo che ci deve indurre però a ragionare su alcuni argomenti principali che caratterizzano e devono caratterizzare la politica del nostro tempo
E cioè che la differenza fra noi e Forza Italia non sta soltanto nello spirito nella concezione l'elemento della democrazia interna
Ma sta su tutto ciò che deriva da questo concetto di democrazia interna sulle regole di rappresentanza sulla partecipazione
Su quella che deve essere la domanda sociale da far coincidere con la domanda del partito una domanda che dobbiamo sapere interpretare con i bisogni della gente ritornando alla politica vera e al ruolo alle funzioni vere
Del partito tutto questo sapendo intendere che cosa significa per noi
Partecipazione democrazia è e quindi di conseguenza libertà io credo che la nostra concezione di libertà ha un riflesso diverso rispetto ad altri partiti seppure hanno e alleati della rispetto alla concezione della politica si riflette voglio dire sulla concezione della politica del governo e dello stato in un Secondo una luce diversa che noi dobbiamo saper portare nella prospettiva dei popolari europei e allora dobbiamo chiederci che tipo di Stato vogliamo organizzare proprio a partire da questo concetto di libertà che oggi ci caratterizza e ci differenzia anche da parte dei nostri alleati tutto questo nelle concetto di libertà ci deve portare a capire cosa vogliamo fare
Delle governo nelle riforme che tipo di modello organizzativo vogliamo portare che tipo di riequilibrio con i poteri dello Stato vogliamo creare ma soprattutto oggi nel nostro ruolo di governo che cosa immaginiamo fare per esempio nell'ambito dalla casa libertà per quello che riguarda il nostro concetto di economia io credo che noi da questo punto di vista abbiamo un ruolo importante nella casa libertà
E nel governo che rappresentiamo
Noi non siamo per una economia liberale noi noi siamo sicuramente contro un'idea assistenziale dello Stato
Stiamo a favore della necessità di liberare risorse per creare maggiori investimenti ma è nostro e dobbiamo riprenderlo come nostro nella testimonianza e nell'azione politica parlamentare e di governo quel concetto della solidarietà che dobbiamo far proprio attraverso una netta è più marcata distinzione
Non solo nei confronti della sinistra ma anche nella stessa Casa della Libertà nel momento in cui viviamo condizioni di squilibri fra povertà e ricchezza io credo che la nostra caratteristica la nostra identità
Sulla quale dobbiamo pure cominciare a ragionare per rappresentarci per spiegare perché
Da gente deve guardare all'UDC con maggiore attenzione rispetto all'arte fuori al da altre forze politiche io credo che dobbiamo saperlo fare proprio attraverso la nostra capacità di saper presentare la nostra connotazione politico culturale che ci deve per questo caratterizzare io credo che l'aspetto più importante
Per quello che mi riguarda è proprio questo noi siamo differenti dalla stessa sinistra cattolica dai dossettiani se volete per intenderci che tendono a spostare
Il polo dell'impegno civile dei cattolici sulla giustizia sociale intesa come primo mo'come priorità assoluta su su tutto questo apparentemente giusto caro don Mazzi Maroni
Abbiamo bisogno noi cattolici struzzi anni se ci vogliamo intendere dobbiamo anteporre la categoria della Libertas su quella della giustizia perché la libertà e la condizione prima per arrivare alla giustizia sociale
Compromessa la prima compromessa cioè la libertà non possiamo assolutamente a parlare di giustizia sociale ecco perché è importantissimo questo concetto questo connubio fra libertà e solidarietà che ci deve caratterizzare anche nelle politiche a favore del Meridione è per quello che riguarda anche l'attenzione dell'Unione Europea
Sulle politiche del mediterraneo
Da lì da questa concezione
Fra l'uomo e il mercato fa questo rapporto fra l'uomo e mercato fa la libertà la giustizia sociale
Deriva anche un altro aspetto che è stato poco considerato in questa importantissima due giorni che è quella del rapporto fra etica e politica io credo che nella Terzo Millennio Noemi più di tanti altri abbiamo il dovere per la nostra ispirazione cristiana di chiederci ma a quali principi
Etici dobbiamo ispirare la nostra politica dobbiamo guardare così come spesso accade soltanto la politica delle benessere
A giorni
Abbiamo presidente Volonté abbiamo all'ordine del giorno della Camera un provvedimento molto importante che quello sulla fecondazione assistita io credo che rispetto all'idea che noi daremo della vita del modo di intendere la persona umana e la vita noi
Stabiliremo che tipo di Stato vogliamo noi stabiliremo che tipo di politica vorremo noi stabiliremo le politiche sulla famiglia
E non è un fatto per questa ragione secondario l'appuntamento dei prossimi giorni deve vedere una particolare visibilità e testimonianza dei gli amici dell'UDC
Ecco perché io credo che concludendo noi dobbiamo fare molta attenzione a stabilire un nostro ruolo dentro la casa della libertà un ruolo fatto di libertà che punti sicuramente alla uguaglianza
è che non ha bisogno del vecchio concetto di fraternità ma ha bisogno di un concetto dell'ha umanizzata Silone
Della politica della società che probabilmente noi più di altri possiamo portare con la nostra identità con la nostra tradizione
E allora per concludere veramente io credo che noi abbiamo bisogno di riportare nella politica non solo l'emozione o l'immagine ma di riportare il ragionamento
Di riportare il ragionamento secondo una logica che è quella della storia che quella della tradizione e quella è la cultura politica che ci appartiene e che dobbiamo saper testimoniare in una politica fatta di impegno e di testimonianza io cari amici concludendo veramente dico una cosa rivolgendomi al tavolo della Presidenza l'onorevole Tassone amore Buttiglione a D'Antoni a Follini a tutti gli amici
Io credo che noi non possiamo permetterci di scrivere questa giornata come volendo la scrivere nell'acqua io credo che abbiamo bisogno
Di dare una forte risposta secondo quel discorso di democrazia e di libertà
Attraverso questa manifestazione potendo dire che vogliamo un vero partito con queste premesse a cui ho fatto riferimento
Ma che sia un partito realmente fondato sulla democrazia
Un partito che assicuri la partecipazione la libertà a cui ho fatto insistentemente riferimento un partito che pare essere vero partito
Ha bisogno di già da oggi di stabilire una data per il congresso dell'UDC che ci consenta appunto pay di poter essere un partito che vuole
Caratterizzarsi per uno spirito di democrazia interna di partecipazione
Che ci permetta di essere veramente non solo a parole ma nei fatti un partito democratico un partito che ripristini le condizioni elementari del rapporto fra governo e istituzione società di cui la gente ha bisogno consentendoci di conseguenza di ritornare al primato della politica
E di conseguenza quindi alla politica vera che noi e vogliamo sicuramente a riprendere non soltanto attraverso buone dichiarazioni ma attraverso una vera reale Fort Tel logica un partito democratico un partito che mi auguro entro l'anno possa nascere con la partecipazione forte di tutti gli scritti
Grazie
Onorevole Grillo io
Ringrazio che ci sono moltissimi interventi molti dei quali hanno rinunciato quindi volevo ringraziare la rinuncia del senatore Ronconi
Delle l'onorevole Brienza del sottosegretario Delfino
Di di Stefano Dionisi Ciocchetti che hanno rinunciato ad intervenire
Chiederei altrettanto di fare a Lucia Nocera Ancisi e Gravina perché dobbiamo dare la parola ai nostri ministri al presidente Buttiglione altrimenti non facciamo in tempo
Io quindi se
Siamo i tempi i tempi sono sono molto relativi quindi non riusciamo se devono parlare tutti
Lucia se devono parlare tutti devo dare la parola agli altri e lei quindi parla domani mattina
Prego
No vuole parlare vuole
Un minuto guardi proprio per un saluto perché Caccia regolare allora
Dottor Lucia
Si presenti pure lei Lucia
Però veramente premi sono costretto a togliere la parola al nonna Carema a lei cari amici
Anche colui che adesso vi parla atteso da tanto tempo quello che oggi tocchiamo con mano questo oggetto del desiderio del cuore di tanti e tanti nostri amici e frutto di sopraffini menti politiche che si mantengono ferme e lucide anche quando il cuore sobbalza
Grazie caro Buttiglione caro Follini e caro D'Antoni che ci avete portato dopo tanti giorni tristi e bui acquisto estroso e promettenti giorno di primavera
Che vede ritornare nella vita politica di tutti noi che aspiriamo all'unità e che riteniamo che unire è infinitamente meglio che dividere grazie anche a tutti coloro che qui mi ascoltano e che hanno non poco penato per ricostituire
Ciò che si era disperso e a cui è affidato in definitiva il peso non leggero di far vincere l'UDC e i valori che essa rappresenta ho letto con interesse le linee di programma a cura del gruppo UDC del Senato che complimento e ringrazio sentitamente nella persona del coordinatore selezionatore D'Onofrio
Prontissimo assolti scriverle e ad impegnarmi personalmente per ogni cosa che voi i tempi ritengo soltanto che qualcosa di più vada precisato a proposito di quelle barriere contro i poveri del mondo che voi giustamente vorreste esorcizzare
Da quarant'anni la politica che io ho fatto è stata quella di lavorare in Italia e in giro per il mondo per quelli che stanno peggio di noi
Adesso questi fratelli ce li abbiamo già in casa
Il programma dell'UDC non può non contemplare un riferimento preciso a quella sua città multietnica multiculturale che è già una realtà tra noi
Io sono impegnato a favore dell'attenzione degli extracomunitari per il nostro partito
Ma bisognerà pensare che chi si interessa di politica prima o dopo ci chiederà di votare
Perché allora dobbiamo lasciare ad altri di batterci per questo essenziale diritto questo è quello che io mi volevo dire e in due minuti grazie
Grazie grazie scia ringraziamo Nucera del Consiglio nazionale studenti universitari dell'UDC che ha rinunciato grazie
Chiederei di fare altrettanto a Gravina in città che sono d'accordo
Grazie grazie grazie la parola al viceministro Tassone
Grazie presidente
Credo che siamo ormai alle ultime battute di queste
Due giorni intensi
Ed importanti
Vi è stato un forte contributo
E questo è un momento particolare vedete amici ci sono
Dei momenti importanti
Nella vita politica come nella vita
Civile alla vita sociale
E questo è un po'un momento importante
Ma tutti i momenti come questi devono essere vissuti non soltanto
Nel tempo in cui essi si svolgono e si realizzano
Il momento importante
è un riferimento anche per il futuro e deve essere
Un riferimento per il futuro
Quello che stiamo costruendo quindi è un soggetto politico
E noi sempre di più
Anche attraverso una serie forte ricerca
Dobbiamo capire dobbiamo comprendere qual è il ruolo di questo soggetto politico
Lo abbiamo già indicato lo hanno i già indicato alcuni amici
Perché il soggetto politico che nasce non è
Una sommatoria di sigle
Non è una Giunta
Di partito
Rispetto ad altri partiti già presenti nella cena del nostro Paese
Un questo partito ritengo Tepa vere
Una ambizione
Debba avere una esigenza da manifestare da realizzare
Questo partito che se realizza
Non pare semplicemente perno voi
Non male semplicemente per gli aderenti ai tre partiti
E ad altre formazioni che si aggiungono
Ma reale deviazione di questo partito ritengo che valga e debba valere per tutta la vicenda dalla storia politica ventotto Paesi
Ritengo ci sia necessità
Di capire cosa significa politica
Corse significherà per noi portare la politica
O il partito che nasce
Riesci a guidare i processi anche visto paramento
Di questa fase di transizione o di emergenza
Oppure sfida di questo partito
Sarà ritenuta e sarà risultata perdente
E amici noi viviamo una fase di transizione è una frase di emergenza
Noi viviamo in una fase di grande difficoltà
Dove a volte gli spazi di libertà e di democrazia si restringono
E anche il prodotto legislativo di questi anni
è risultato non di una vicenda di una situazione di normalità
Ma è risultato questo processo è questo procedimento legislativo
Da una situazione di emergenza
E di una situazione di anormalità
E allora non c'è dubbio che noi dobbiamo porre
Con molta attenzione la questione della riforma istituzionale ha nel nostro Paese
Noi non ci stiamo rispetto a quello che un assetto che si sta definendo
E che sta prendendo corpo e dimensione
E quando parlo di riforme istituzionali
Io parlo di riforma elettorale
Noi dobbiamo recuperare
Quella che la storia del proporzionale se noi vogliamo ridare forza
Al partito politico
Nel momento in cui un partito politico si forma
Nel momento in cui noi diciamo che dobbiamo uscire dall'emergenza e dobbiamo recuperare la politica la politica dovrà andare definire quella che è l'identità della società rispetta i rapporti e rispetto ai Poteri
Se noi non restituiamo primato alla politica
Essendo Ino difendiamo gli spazi di libertà
Un gruppo di pressione di potere estranea all'istituzione ed estranea alla democrazia prenderanno il sopravvento rispetto al bambino che noi vogliamo percorrere
C'è una situazione di mare essere certamente
Allora per il proporzionale importante
Va be'dobbiamo coniugare certamente la stabilità
Dell'esecutivo alla ruolo dell'effettiva rappresentanza anche elettiva il prodotto elettorale amici e prodotto delle leggi il sistema elettorale per le regioni per i Comuni per le Province va certamente rivisto
Non è possibile che in assemblee elettive sia a livello regionale sia a livello provinciale sia a livello comunale i consigli comunali e i consigli regionali
E i consigli provinciali siano semplicemente un fatto aggiuntivo rispetto al ruolo assorbente del capo dell'esecutivo
Perché se noi non partiamo
Dalla equilibrio dalla distribuzione del potere dei centri decisionali se noi non riusciamo a garantire la partecipazione della gente alla vita politica del nostro Paese aver detto che però dobbiamo difendere il primato della politica non significa nulla
E i partiti che si ristrutturano
Se vorrà queste
I partiti attraverso i loro organismi democratici
Attraverso quindi la ricerca attraverso la ricerca certamente del consenso
E la
Ente
Grazie a te
Per la società
Proviamo una classe dirigente
Una classe che varia restituzioni dai partiti dalla ricerca dalla formazione dall'impegno noi saremo costretti ad andare detta gettare classe dirigente nel mondo della società civile tra virgolette
Dove ero ai avremo Teki Ricci che saranno rappresentanti certamente non degli interessi legittimi della comunità sociale e civile baseranno espressione di parte dei gruppi di pressione
E allora come vedete amici
Non è un fatto
Che può essere passato sotto tono
Ecco perché il nostro impegno certo
è un impegno che vale e che deve trasferirsi all'interno della società in termini forti
E far capire
Che i movimenti sono una cosa i partiti politici sono un'altra cosa
Cioè le vicende personali sono una cosa e invece i movimenti i movimenti che traggono forte alimento dalla storia dal cammino e l'affermazione dell'uomo per la ricerca dell'impegno dell'uomo sono un'altra cosa
Allora se questo è il dato certo noi non vogliamo
Nel costruire il terzo il Parco Happy dopo non significa nulla mi
Noi vogliamo ricostruire la politica del nostro Paese
Noi vogliamo uscire fuori da questa fase di transizione emergenza
Per ridare forza
E soprattutto una voce
Alla gente chi vuole operare c'è molto tecnicismo in giro
C'è una visione della politica
Ora la Perseo la politica svincolata dei sentimenti
Se la politica perde la sua dimensione umana
Il suo caro Romano
La sua forza umana di attuazione certamente tutto sarà per tutti
La politica si fa per l'uomo
Gli strumenti i servizi si fanno per l'uomo non strumenti e servizi fine a se stesse ma devono avere ben presente la centralità dell'uomo la sua affermazione e il suo primato
E allora noi viviamo certo da una storia lontana che cosa siamo
Lo diceva ieri Follini D'Antoni certamente noi abbiamo l'orgoglio di essere stati democratici cristiani
Però se vogliamo fare tutto questo
La storia della democrazia cristiana è stata varia
Noi non penseremo minimamente anche qui amici
Che la democrazia cristiana ed altre formazioni politiche
Sono finite perché c'è stato un Di Pietro il gruppo o il pool di Mani pulite che ha dato la spallata
I partiti si erano già consumati
I partiti si erano già distinti
I palpiti avevano perso l'aggancio ai grandi valori ai grandi ideali la gestione del consenso veniva fuori attraverso semplicemente la gestione del potere
E noi non vogliamo rifare un partito
Stiamoci attenti amici
Che recupererà l'ultima storia
Della democrazia cristiana che non è stato una storia esaltante
Perché esistevano le correnti e non sistemo i valori e gli ideali a cui avevano previsto origine l'informazione e l'impegno quindi l'impegno dei cattolici democratici nella politica italiana
Stiamo attenti amici
A non creare un un partito e questa è la mia preoccupazione
Che si interrompa che interrompa quello che è stata la grande idealità la grande passione politica
E soprattutto di grande fermento dalla prima fase
Della storia della Repubblica italiana
Se noi dovessimo
Assumere
La vicenda di tranquillanti Tangentopoli come una parentesi
E poi riprendere il percorso dove Center lottò per la storia
Io ritengo che avremo sbagliato
Se qualcuno pensa anche che in questo partito possono sopravvivere
Correnti gestioni assurde o e alterazione assurde
Che bloccano ogni possibilità di movimento
Certamente avremmo fatto non uno
Non avremmo dato un risultato positivo
A quella che invece erano stati chiari
E se fallisce questo esperimento
E se fallisce questo soggetto politico tutto diventerà difficile
E tutto sarà ovviamente complicato certamente per noi ma sarà difficile e sarà complicato per la storia del nostro Paese
Ecco amici
Se qualcuno pensa
Che ci possono essere ancora arrembaggi
Senza dare testimonianza di un volto umano della politica per riagganciare laggiù la fiducia
Il pezzo filone questo filo di fiducia con la gente ovviamente questo pensiero sarà errato e se l'accertamento foriere di soluzioni pericolose
Non vogliamo dare robustezza la nostra iniziativa politica
Scendere con autorevolezza
Difendere la nostra dignità certo nella maggioranza e nel governo
I fischi Allocca Volonté
Da parte della lega sono evidenziazione di due culture dei due visioni della società pieno e certamente non possiamo con maggiore porta con tutti gli sforzi che noi possiamo fare conciliare
E noi siamo certo in questa maggioranza dalla casa deserta
Ma lo diceva agli amici
Senza considerarsi né subalterni e senza essere appendice ma con la nostra autorevolezza crosta dignità
E noi restiamo in questo governo
Non per prenderci gli schiaffi
Ma stiamo in questo governo in questa maggioranza e se nel caso staremo in questa maggioranza senta sarà al governo dimostrando ovviamente una grande forza una grande capacità di la presentazione delle nostre idee
Amici dobbiamo anche avere il coraggio di rare conseguenza e forse corpo alle nostre idee
L'osso
Che le cose che sto dicendo
Possono sembrava forti e possono precorrere i tempi
Ma lei vogliamo ah bene questa nostra dignità
Questa nostra forza
Perché il nostro ruolo si difende sentendo l'orgoglio di essere partito politico ma di essere portatore di idee e portatore di prospettive e di progetti politici ambiziosi ecco amici
Ritengo che questa sia oggi e vado alla conclusione
Un metodo da perseguire
Certo noi andiamo a congresso nazionale
Certo noi dobbiamo andare a congresso nazionale
Lo dobbiamo andare a congresso nazionale
Recuperando anche nel nostro interno
Difficoltà che si possono manifestare
Perché dovremmo andare a congresso nazionale
Con non grande forza con grande capacità con grande serenità con grande serietà anche di comportamenti noi andremo al congresso nazionale
E stabiliremo anche i tempi e i termini di questo congresso nazionale
Perché questo congresso nazionale dovrà essere un grande appuntamento non soltanto per un partito che nasce
Ma per vecchie vicende che muoiono e per una prospettiva di rinascita civile e democratica all'interno del nostro Paese
E quando qualcuno dice e conferma ancora
Che siamo per il dialogo per il confronto cento
La democrazia cristiana
Alcide De Gasperi
Che costruiti Italia attorno la collaborazione con altre formazioni cattoliche e laiche
è stato il grande miracolo di questa storia di questa storia repubblicana dei consigli nazionali per la democrazia cristiana
C'erano operai e imprenditori
Agricoltori e ha coltivatori c'era tutta una realtà detenere creerà tenuti in piena attraverso il dialogo attraverso il confronto
Queste era la nostra pratica della nostra storia che vogliamo trasportare all'interno della nostra società
E noi abbiamo detto quante volte caro Rocco
Che noi siamo contro
Almeno io questa concezione di Pola
Ma c'è un'altra cosa
C'è un Parlamento che vive
E ci sono più i colleghi oltre e presidente del gruppo parlamentare
Ma c'è Gustavo Selva e la presidente del gruppo parlamentare di Alleanza Nazionale nell'altra legislatura
L'altra battaglia abbiamo fatto caro Gustavo
Per difendere la dignità del Parlamento per difendere la dignità della la presentazione della rappresentanza del popolo italiano vampe battaglia abbiamo fatto conto i decreti legislativi e controllerà i chiederei che le stesse battaglie nove o fare ma anche in questo momento
Ecco amici
Io finisco
Con un riferimento se volete
Che non saccheggi
Un po'la storia del passato pure con riferimenti a grandi scrittori
Non riferimento che ci riguarda
La scissione del mille novecentonovantacinque proprio all'Ergife
Quando qualcuno ci diceva
Rocco Buttiglione a molti di noi
Che noi ritenevamo affossato la storia
Dei cattolici democratici
Bene noi stiamo facendo un partito
Questa storia dei cattolici democratici attraverso di noi continua
Questo scudo crociato Hatchet
E il Partito popolare oggi non esiste più feticci accusava oggi e confinato dalla scuola
Siamo qui a invito
Tentando
Di guardare in alto
Cerco a tutti i mondi il mondo del lavoro caro Sergio D'Antoni
Non è qualcosa estranea alla nostra visione al nostro orizzonte ideale
Fa parte di noi
Come fa parte di noi l'ultima battuta questa concezione o quest'idea del Mezzogiorno
Non c'è vediamo
Se non si risolvono i problemi del Mezzogiorno
Non ci sarà l'Europa
Noi se un Mezzogiorno piagnone
Che c'era e che il piccolo di grande contributo
Le sfide si fanno in Europa non soltanto nel centro dell'Europa ma si fanno nel Mediterraneo e c'è bisogno del Mezzogiorno
Ecco amici
Guardiamo in alto
Di un partito che si ricompone
Che si forma che si realizza per ricomporre la storia politica del nostro Paese
E vogliamo che sia la storia civile di questo nostro Paese
Del dispetto certamente delle alleanze
Ma del rispetto soprattutto di questa nostra storia e di questo nostro patrimonio che non possiamo ovviamente condizionare e quindi annullare
Grazie Mario
Grazie
Onorevole Tassone
Volevo salutare e ringraziare della presenza il presidente della Commissione esteri alla Camera dei deputati onorevole Selva che qui con noi lo ringraziamo
Mi perviene un ordine del giorno circa l'autonomia dello sport del Coni a firma dell'onorevole Ciocchetti Troia Barbieri Eufemi
E lascerei a disposizione di chiunque voglia prendere visione perché successivamente all'intervento del ministro Giovanardi lo metterei in votazione ministro la prego ne ha facoltà
Cari amici cerchiamo di andare subito al cuore del problema il bipolarismo
Ci siamo trovati qua tutti anche se provenienti da strade diverse perché abbiamo dovuto fare una certa in un sistema elettorale politico e si è mosso in questa direzione perché ci siamo dati tutti appuntamento qua oggi perché ci siamo collocati nel bipolarismo all'interno del centrodestra
Credo per due ragioni principali
Perché in questo schieramento a cominciare dal programma avremo trovato il modo di sviluppare e fare fruttare
Quei valori
Quei principi
Una tradizione quella storia quelle convinzioni che in questa parte dello schieramento possono trovare collocazione e che dall'altra parte lo dirò dopo certamente fanno fatica ad attecchire
Ma non solo
In questa parte dello schieramento noi stiamo con la nostra gente
C'è una sterminata prateria elettorale
Che dal novantaquattro in avanti è stata occupata da altre forze politiche
Ma se ciascuno dei voi pensa la sua città suo paese alla sua provincia
E vale assemblee dei nuovi soggetti politici si accorgerà che larga parte della base di quei partiti erano qua della democrazia cristiana e molto di più che intere famiglie quartiere Zone che una volta votavano democrazia cristiana non hanno seguito una parte minoritaria di quel partito a sinistra ma sono rimasti nell'aria politica elettorale che da quarantotto in avanti era stata presidiata da democrazia cristiana sono rimasti nel centrodestra
E il sessanta per cento degli elettori italiani sta in quella posizione
E lui che noi possiamo recuperare la nostra azione
Certo ci sono state anche questioni di principio fondanti per la scelta di ciascuno di noi
Non sono state scelte indolori mi è stato insegnato nelle sezioni da Democrazia Cristiana il culto per la libertà per la democrazia l'orrore per il totalitarismo
I paletti da mettere quando si fanno alleanze
Ebbene nella nostra alleanza
Questi nodi sono stati sciolti
Alleanza nazionale a ripudiato il fascismo ha condannato il totalitarismo ha accettato i valori dell'antifascismo Rauti è fuori per fortuna da questa coalizione pratiche fascisti che non mi alle Ray mai è una coalizione democratica
Dall'altra parte c'è stata un'involuzione tale per cui è stato notato in questi giorni la sinistra ha dovuto allargare fino a i comunisti di Cossutta a Rifondazione comunista a Casarini ad Agnoletto che fanno parte determinante di uno schieramento nel quale sono collocati anche gli ex democristiani dalla Margherita qui c'è un dramma storico
Perché o le cose a cui siamo stati educati erano vere
Rispetto alla democrazia alla libertà all'orrore che nazismo fascismo comunismo sono stati nello scorso secolo o c'era solo strumentalismo
Perché io vorrei chiedere al mio amico Castagnetti come fa a stare in uno schieramento nel quale ci sono anche personaggi che usano della piazza non in maniera pacifica
Ci sono personaggi che hanno dato prova disse
A Genova in maniera negativa
Il rapporto con la piazza
Se mi dicono se la politica è solo istituzioni
Anch'io credo che la politica sia partecipazione ci sono straordinarie manifestazioni di piazza io le ricordo una per marcare la differenza per cosa pretendiamo la piazza e come intende la sinistra Genova io sono stato lo scorso anno nel mese di maggio da presentare alla Camera a una sfilata di trecento mila alpini la situazione sarà l'Alpina
Centinaia di migliaia di uomini che hanno invaso pacificamente quella città per una settimana una grande festa popolare una grande gioia se ne sono andati senza lasciare un pezzo di carta per terra
Venti giorni dopo sono arrivati i no global un'altra concezione della piazza un'altra concezione della prestazione negativa ebbene quella città si ricorderà per molto tempo che cosa vuole dire questa differenza
Ieri ha osservato benissimo Mannino
Questa terribili metamorfosi che quel gruppo dirigente ha subito spostandosi a sinistra compreso quella specie di serial killer del mio amico Castagnetti specialista nell'affossare l'impresa a cui si dedica
Noi
Noi siamo noi noi siamo noi Follini D'Antoni Buttiglione Baccini da solo degli amici in platea può se eravamo più giovani dieci anni fa
Ma le mamme l'interno di un movimento in quel ramo dei capi avevamo dei miti da De Gasperi in avanti
E continuiamo ad essere Lori questo movimento questa speranza questa presenza è garantita dalla continuità della nostra vocazione ma quando vedo che non come alleanza politica
Ma come se dadi confusione all'interno della Margherita
De vita la Jervolino Oscar Luigi Scalfaro secondo Rutelli come loro capo allora lui non è uno di noi allora vuol dire proprio deragliare completamente
La possibilità di essere protagonisti come vogliamo essere della nostra storia passata e del nostro destino futuro noi siamo la nostra classe dirigente
E dobbiamo dimostrarlo
Noi siamo al governo con Buttiglione
Non è facile regolate che sempre che all'elezione di ha preso il tre per cento dei voti se lo fanno pesare lo fanno pesare ai deputati lo fanno pesare e senatori erogato neanche che lo dobbiamo fare delle rivendicazioni
Orgogliose
Rispetto a una nostra maggiore presenza
Perché questo in una situazione di debolezza sarebbe soltanto controproducente
Aspettiamo il ventisei maggio vediamo che decolli questo simbolo questa unità confrontiamoci dei comuni delle province in cui si vota poi magari dopo come democrazia e giusto sulla base d'un maggiore consenso si potrà anche pretendere maggiore Spar però alcune cose le devo dire nel merito perché tutto quello che ho detto che cosa serve cos'era un partito che cosa serve essere stati due giorni a Roma per fare politica per incidere sulla realtà
Ora vado dirà Pezzotta
Io seguo tutte suo ragionamento
Sulla concertazione ci credo va sviluppato
Suo confronto sociale bisogna riprenderlo
Però ha fatto un passaggio sottile che pure un attimo rettifica
Perché il governo a un certo punto sull'articolo diciotto aveva addirittura delegato le parti sociali e trovare la soluzione del modesto articolo dieci lo scriviamo così come le parti sociali ce lo proporranno
Purtroppo questo non è stato possibile
Abbiamo dovuto preso atto del fallimento dell'incontro le parti sociali fare una proposta al Parlamento la nostra proposta lo devo dire qua
Di costa dirlo quella di portare soltanto al Sud in cinque regioni del sud la possibilità di trasformare lavoro determinato a tempo determinato
Con l'esperimento di un anno era la proposta di Marco Biagi
Io non posso accettare
Che
Guardate una proposta di un uomo che l'amico dei lavoratori
Che ha suggerito al governo questa soluzione
è stato ucciso dalle Brigate Rosse
Contemporaneamente sedimentate giorno dopo un'icona al congresso della Margherita
E per quanto riguarda me con Buttiglione al governo ti ho fatto la sua proposta indicati in tutte le piazze d'Italia come nemico dei lavoratori c'è qualcosa che tocca profondamente una mistificazione profonda
Quasi come la stato di Moro a Maglie rassicurato brunita in tasca questi stravolgono la storia del nostro Paese anche previa che via nostra e non so perché quella statua che mistifica il passato sia ancora collocata con questa falsificazione della storia del nostro Paese
Quindi riconfermo
Trattativa sì ma dico a Pezzotta noi diamo detto state attenti la sottigliezza che vogliamo discutere di tutto compreso dall'articolo diciotto per modificarlo o non o per non modificarlo per modificato in parte il sindacato ci ha detto stralciate perché di quello non vogliamo discutere
Allora noi siamo aperti al dialogo siamo aperti al dialogo su tutto anche sull'articolo diciotto
Ma le chiusure immotivate
L'umiliazione che Cofferati può dare al governo inaccettabile
Perché se dovesse passare il principio che è valso per D'Alema che qualunque cosa dice Cofferati divento un veto impeditivo con il governo sarebbe stato inutile vinse le elezioni e portare il sito detta governo del paese
Questo deve essere molto chiaro
Voi qualcuno mi spiegherà perché il quattordicesimo dipendente in un artigiano non è protetto l'articolo diciotto se l'artigiano assume sedicesimo con la stessa posizione del quattordicesimo questa dovrebbe essere una cosa per la quale bloccare l'Italia però sta per
Venti la CGIL mi ha spiegato la stessa cosa quando si parlò di part-time questa Pietro per nostro giuramento Patrizia le mie Specola stessa cosa quando si parlava di lavoro interinale questa Pietro otto nel nostro ordinamento la CGIL mi spiegò la stessa cosa
Vero D'Antoni con la scala mobile e referendum ci diede ragione
E vinse il veto della CGIL
Di qualche magistrati sarò brevissimo alcune cose ma
Vietti davvero torinese è stato felicissimo valutati sulla presidente io stamattina conosci pratese dello sciopero sono stato un po'meno paludato perché fatemi capire
Il governo ha fatto una proposta al Parlamento il presidente Casini ha detto io ciò la religione un senso religioso dell'istituzione anch'io
Il Parlamento è sopra allora mi hanno insegnato fin dalla scuola elementare che nella tripartizione dei poteri
I magistrati potere giudiziario grandissimo sono d'accordo con piatti sacrale con la toga sono i servitori della legge
Ma ci sono anche quelli devono fare la legge
Le gambe invece risulta che la legge deve fare il Parlamento perché se i magistrati goderseli servitori della legge e voglio anche fare la legge e non sono milioni di lavoratori milioni di lavoratori sono ottomila magistrati
Allora si può dialogare però devo dire perché
Ma nella dette persino io ho detto fosse sconvolgente ma credo che anche per dopo l'età del capo dello Stato forse se si ripetesse all'idea dello sciopero per un rapporto più corretto delle situazioni il rapporto anche davanti ai cittadini sarebbe certamente più corre
Ma poi vedete dico anche a Bossi come sia come nello stare noi nel governo che rapporto ci deve essere fra i partiti gruppi parlamentari di lealtà sicuramente
Ma anche alcuni paletti ci sono dei qualora quello possiamo rinunciare io quasi otto milioni di volte ogni uomo e mio fratello
No al razzismo no alla xenofobia sì
Alla lotta senza quartiere delinquenti ho fatto i carabinieri lo sapete noi Casini io abbia fermato Follini due anni fa un problema di legge per sparare chi scafisti fra le spese non voleva dire
Colpire persone innocenti voleva dire che gli scafisti che buttano a mare assassino le donne i bambini li fanno annegare polizia e carabinieri nel momento che scappano possano avere essere autorizzati anche usare la forza per fermarli la forza contro i delinquenti
Non la forza contro le donne e bambini innocenti
Non la forza contro le colf e le badanti perché se noi sbagliamo politica ho detto a Bossi finirà in un Paese strano come l'Italia che la repressione verrà usata ad accertare le settanta ottanta mila novanta mila badanti
Che sono indispensabili per l'equilibrio delle nostre famiglie per assistere gli anziani identica Pati malati manderemo a casa la trentacinquenne polacca affidate affidabile che la famiglia golose
E magari perché è più difficile citeremo prostrati vacche da costruzione il borseggiatore e gli spacciatori di droga dovrò fare esattamente il rovescio dobbiamo essere inflessibili con i delinquenti
Ma quando vado nel Veneto e gli artigiani gli imprenditori mi dicono che il turismo è fermo che l'agricoltura è ferma per la raccolta della frutta che le case di cura e gli ospiti o
I adesso USA usare un termine diverso insomma le case di riposo per anziani non hanno inservienti
Noi che risposta diamo a quella societaria quello diciamo agli imprenditori cosa richiamo rispetto a uno sviluppo economico che se non riparte in maniera soddisfacente non ci sono neanche le risorse poi per pagare le riforme
Allora cento persone Polito difficile Hero tradotto con questo slogan finché boss
Parla male
Era sola vene l'equilibrio sostenibile accetto che se fossi cominciasse a parlare bene nei comizi era solare male in Consiglio dei ministri ora sarebbero guai ma finora
Finora Rocco con qualche sacrificio un po'di urla
E quante confronto duro
Le nostre posizioni sono state salvaguardate e mi sembra di capire che per quanto riguarda l'Europa altro grande tema alla fine in Parlamento la lega ha votato il per la polizza le nostre indicazioni europeiste e la nostra vocazione europeista è stata perfettamente salvaguardata
Cui altre due cose le dico per visivamente alla Moratti ha già parlato Brocca
Non facciamo la fine di Berlinguer
La riforma della scuola decolla se c'è il consenso degli operatori se c'è
Le famiglie che capiscono lo sforzo riformista non pensiamo di calare dall'alto una riforma ci sono moltissime cose giuste in questa riforma ci sono alcune cose da rivedere ma non pensiamo a di farla contro gli operatori dalla scuola noi pensiamo di farla contro le famiglie
Ad oggi almeno a don Mazzi droga volontariato ci stiamo impegnando con un documento parlamentare che dà le indicazioni giuste
Con l'idea di riportare i ragazzi fuori dal carcere delle comunità per potere continuare i loro lettere difformi sì per la droga con gli esperimenti innovativi nel carcere perché uno alla fine deve scontare la pena
Ma quando ha finito di scontare la pena deve essere inserito non deve continuare a delinquere patronato speranza di reinserirsi nella società
Queste cose le stavo facendo lo stiamo facendo le volontariato stiamo facendo con Marino con le cooperative un discorso che salvaguardi la cooperazione vera rispetto alla popolazione monopolistiche dalle regioni Rossi ma la lega delle cooperative che non è cooperazione è monopolio nelle quella sociale abbiamo messo noi
Con un emendamento firmato da me e da Buttiglione il concetto che l'impresa sociale che lo deve essere la ripetizione della cooperazione falsa ma una grande realtà di tipo sociale che debba
Né all'interno de la sua attività coinvolgere i soci e anche gli utenti dell'impresa sociale per evitare che attraversa l'impresa sociale entri la Fineldo produce quella porta l'ultima cosa Tremonti le fondazioni sezione
Settanta per cento agli Enti locali delle fondazioni
Una percentuale troppo alta
Non vorrei che qualcuno pensasse
E dando agli enti locali le fondazioni del Nord
E riducendo quei trasferimenti ai comuni del Nord
Nel centro nord con le fondazioni presentazioni quando supplenza questi organismi per mantenere il livello dei servizi Oliva l'ottimale
Ma nel centro sud dove le fondazioni non ci sono se le risorse vedrà mancare che cosa succede per la condivido il documento presentato da alcuni parlamentare
La scorsa settimana
Che per una questione di solidità dice che se le fondazioni devono essere gestite a livello locale un trenta per cento degli utili delle fondazioni deve andare verso il meridione d'Italia per fare una politica meridionalistica vera e dell'equilibrio sul territorio
Ho fatto solo alcuni esempi di temi sui quali sono impegnati perché per cosa
Ricci non abbiamo vinto di molto sto concludendo l'abbiamo visto di molto andate a vedere i risultati dello scorso anno variamo vinto le elezioni grazie al Meridione d'Italia è vero ha detto Drago e così
Una ondata se volete emotiva straordinaria c'ha provato a fare il pieno in Sicilia in Calabria nelle regioni meridionali non abbiamo perso di brutto Torino
Volevamo fare diciotto eletti su diciotto vedevo fatti uno e diciassette la fattrice così visto abbiamo perso l'accento di Padova nelle regioni rosse che solo quattro regioni importanti abbiamo perso sessanta quaranta sessanta il sito stilista quaranta la Casa delle Libertà
Ci manca qualcosa in questo quadro perché se il sud che un vuoto abbastanza emotivo dovesse cambiare direzione magari deluso da qualche setta governativa rito di rosse invece hanno con un po'più inchiodato sul centro sinistra
E il Nordest e Nordovest sono voti problematici allora che cosa ma anche nelle regioni rosse te cosa manca a Torino e cosa mancava in Molise te cosa magari in Sicilia
Rispetto a regioni dove ha comandato Orlando per otto anni comune di Palermo dove ha vinto il centrosinistra in Molise due anni fa
Ma poi sono state annullate le lezioni che cosa è successo in quella realtà
è successo e voi lo sapete ed è la speranza per il ventisei maggio che la nascita di una proposta politica dei cento di ispirazione cristiana in quelle due regioni ha portato a casa il venticinque per cento dei voti in Sicilia e venticinque per cento dei voti in Molise
Abbiamo danneggiato i nostri concorrenti nel centro destra Alleanza Nazionale e Forza Italia non l'abbiamo da Nizza perché il Molise non la volta precedente l'ho perso avevamo perso quarantotto cinquantadue
La volta successiva abbiamo vinto cinquantotto a quarantadue abbiamo preso il dieci per cento di voti in più allora quel dieci per cento di voti in più non l'abbiamo preso i nostri alleati
L'abbiamo preso da coloro che hanno votato per l'Ulivo da quelli che erano scontenti da Prodi da quelle colorate votare dal mondo cattolico dal volontariato da un'attenzione che don Gelmini e don Mazzi non so Silvia sfuggito a meno
Sono venuti qua testimoniare dicendo dei loro valori e il loro lavoro si sentono rappresentati
Dalla nostra forza politica
Allora ci siamo riusciti con le due Regioni
Undici milioni di elettori il ventisei maggio voteranno il Piemonte in Veneto in Emilia in Calabria ipocrita
Certo è l'ultima spiaggia o l'inizio di una grande apertura
Perché da quanto risulta
Sarà segnato il nostro futuro lo faccio un appello e parametro con cui
Ovunque
Presentiamo liste con questo simbolo
Con questo un suo siamo un solo partito
Io sono iscritto al gruppo parlamentare dell'Unione cristiano democratica di centro
Solisti da questo nuovo partito
Non mi interessa da dove vengo
Mi interessa proprio di andare
Certo sono riconosce da tutti quelli che insieme a me
Hanno fatto tanta cominciare da presiederà Carra
Da quel passato
Io vi invito a costruire assieme al futuro superiamo
Le piccole divisioni locali
Guardate che il giorno dopo le elezioni Berlusconi ha più volte moltissimo bene
E credo che un applauso lo meriti perché ma non dobbiamo dimenticare di essere al governo del Paese
Nel momento in cui è salito in questo di questa realtà italiana secondo contrastare una sella che sembrava inarrestabile dalla sinistra ma Berlusconi Forza Italia Alleanza Nazionale non si misureranno
Dalla somma della lista civica X che magari ha quasi il venti per cento dei voti
Della somma se da qualche parte fossimo così folli da presentarsi divisi i sette nani inoltre per cento più quattro per cento
Andare a vedere il fixing Adrano a vedere che cosa l'Unione democratica i piani di centro appurata casa su undici milioni di voti allora lo dico subito
Ci porteremo a casa il tre per cento dei voti sarà uno unno molto triste per noi ma siccome sperano le venticinque pagine della Sicilia
Ma la nostra presenza il vecchio nazionale si avvicinerà alle due cifre allora questa Assemblea
Quel congresso futuro che celebreremo non sarà un congresso di rimpianto di nostalgie
Ma sarà una grande tappa per ricostruire una grande forza cristiano-democratica rigetto nel nostro Paese che ne ha bisogno Marinotti de per il nostro concorso per i nostri uomini però alta capacità di equilibrio di fare politica
Grazie
Giovanardi
Ci sono
E i documenti
Che sono pervenuti alla Presidenza
Delle mozioni degli ordini del giorno non avendo questa assemblea nazionale Paulette poteri deliberativi
La mozione Erminia Mazzoni Calcagni sulla condizione delle donne sul ruolo Polito delle donne insieme
Alla
Ordine del giorno di Olimpia Tarzia
Su la fecondazione
La discussione della fecondazione artificiale ed altro
Le pari opportunità politiche proposto da Associazione Nazionale donne italiane
L'ordine del giorno autonomia dello sport
E e autonomia finanziaria del Coni la presidenza li dà per acquisiti agli atti di questo convegno
Grazie
Volevo salutare la presenza anche del l'onorevole Bobo Craxi del Partito socialista italiano che salutiamo
Con noi
La parola al presidente Buttiglione
Cari amici grazie a tutti voi
Grazie di esserci da grazie di essere venuti qui così numerosi convenuti dal Monte dal piano cittadini di Centocittà diceva per cioè qui siamo cittadini di più
Il centro città dalla Sicilia
Alla Lombardia dal nord al sud passando per il centro tanti e dietro ogni volto c'è un pezzo di storia un pezzo di cultura un pezzo di consenso un pezzo di classe dirigente del Paese
La vostra presenza mostra che ci sono le idee e gli uomini per fare un grande partito
Anche le donne le donne e gli uomini per dire meglio per fare un grande partito
Il partito della vecchia Democrazia cristiana
No
Nulla torna nella storia ma un partito i democratici cristiani di oggi
Che Segni una terza fase nella storia dell'impegno politico dei cattolici democratici laicamente aperto a quanti condividono la concezione cristiana della persona umana
Bene questo sì
Sarà il partito del quaranta per cento probabilmente no anche quello di Sturzo non era il partito del quaranta per cento sarà un partito forte capace di incidere con le idee capace di incidere con l'azione di governo capace di incidere anche con il consenso perché noi non ci sottraiamo alla prova del consenso che la prova della democrazia
Siamo qui tutti insieme per costruire l'Unione dei democratici cristiani ed è democratici di centro
Perché
Perché vogliamo fare l'UDC
Per assicurare una scialuppa di salvataggio a spezzoni di vecchia classe dirigente democristiana no
Jean Loup di salvataggio già ce ne sono e sono tante
Non ci mettiamo concorrenza
Su queste
Credo che la nostra ambizione sia diversa più nobile effettua io vorrei formularla così noi vogliamo riportare la politica al suo ruolo per il Governo del paese
Siamo il partito della politica e il nostro primo avversario ideale
Il nostro primo avversario ideare il partito dell'antipolitica che passando a trarre a trasversalmente attraverso tutte le forze e tutte le coalizioni
Ha dominato e domina ancora oggi nella cultura di questo Paese
E in questo senso la nostra è una grande battaglia questo tema il ritorno della politica è un tema che noi abbiamo fortemente affermato io ricordo due anni fa un discorso di Mario Tassone che nel Citiulo poneva con grande energia questo tema è cresciuto l'ho sentito con grande soddisfazione al congresso
Di Alleanza Nazionale affermato dal presidente Fini
Questo Paese ha bisogno di politica deve tornare là fuori
Dopo il crollo del muro di Berlino molti hanno pensato che la politica fosse finita
Che la risposta a tutti i problemi forse il mercato oppure l'amministrazione oppure la comunicazione e allora tutto il potere ai capitalisti
Tutto il potere ai giudici tutto il potere alla televisione
E i cittadini i cittadini sono consumatori sono imputati e sono telespettatori
Democrazia significa invece potere del popolo potere dei cittadini quaestor e la democrazia
E il potere dei cittadini risponde alle domande dei cittadini cosa chiedono i cittadini
Qual è la domanda che sale dal paese e su questa domanda noi dobbiamo cercare i legami vero con la democrazia cristiana non quello nostalgico o fa sul
I cittadini oggi come nel mille novecentoquarantacinque chiedono prima di tutto la pace
L'undici settembre ha rimesso al centro della politica la questione della pace con me il centro nella storia italiana il centro è stato la politica della pace
Contro il fascismo che aveva fatto la guerra esterna contro il comunismo che voleva la guerra civile la democrazia cristiana conquistò il cuore degli italiani perché fu il partito nella pace
è questo riporta la politica perché la politica come ha detto una volta Carl Schmitt
E prima di tutto la scelta fra la guerra e la pace bene la nostra politica la politica dei democristiani è la politica della costruzione della pace
Pace prima di tutto per noi significa Europa e significa mediterraneo
La pace non è qualcosa che si può dare per scontato
La pace di cui l'Italia ha goduto nella seconda metà del secolo ventesimo è il risultato di giuste scelte politiche computer dai democratici cristiani
Il mercato comune europeo
Ha permesso ai Paesi dell'Europa di competere non sul terreno delle armi ma sul terreno pacifico dei commerci dell'industria
Del lavoro e in questo modo siamo cresciuti tutti e l'Italia più di tutti gli altri
Non dimenticate la grande gloria della Democrazia Cristiana un Paese che era il quaranta per cento della Gran Bretagna oggi pare il cento per cento dalla Gran Bretagna e non perché sono andati giù loro che sono cresciuti fa perché noi siamo cresciuti
Più di loro
Oggi noi dobbiamo costruire il progetto concreto della pace nel secolo che è appena iniziato dobbiamo rafforzare l'Unione europea
E firmare alla fine del due mila e tre nel semestre di presidenza italiano i secondi i Trattati di Roma che facciano passare dall'unione economica alla unione politica
Dobbiamo allargare attorno all'Unione un'area di cooperazione e di sviluppo coinvolgendo la Russia e l'altra metà dell'Europa da un lato e i Paesi del Mediterraneo il mondo arabo dall'altro
La lotta al terrorismo deve essere lotta per la pace e per lo sviluppo perché non ci siano disperati
Che nella loro disperazione si precipitano su di un sentiero di morte trascinando con sé i loro nemici o quelli che loro immaginano essere i loro quindici
Il governo Berlusconi con il nostro contributo
Con il nostro contributo determinante ha preso l'iniziativa del riavvicinamento fra la NATO e l'Unione europea da un lato e la Russia dall'altro
Vogliamo lanciare da questa Assemblea la proposta di un patto per la pace e lo sviluppo del Mediterraneo
Per riprendere il processo interrotto delle politiche al euromediterranee e prolungare ed ampliare la proposta di Berlusconi per un Piano Marshall in Palestina
La pace
La pace in Palestina e possibile solo attraverso il dialogo il perdono reciproco il riconoscimento della dignità e dei diritti di ogni singola persona umana
Questo è l'obiettivo primo e la condizione per bloccare il cammino dello sviluppo nel Mediterraneo due popoli e due Stati devono imparare a condividere la terra di Palestina
Dividendo la equamente fra di loro
Noi comprendiamo l'angoscia e la paura del popolo di Israele
Che si sente perseguitato da un odio implacabile
Che vede morire i propri figli vittime di un terrorismo disumano
Siamo solidali con la comunità ebraica italiana e con le comunità ebraiche ed europee in particolar modo con la comunità ebraica francese oggetto più odiosi attentati
Diciamo con chiarezza
Che non contestiamo il diritto di Israele a difendersi dal terrorismo ma con altrettanta chiarezza diciamo che esiste un limite
Oltre il quale la difesa del proprio diritto può diventare e diventa offesa e negazione dei diritti del popolo palestinese
E approfondisce oggi e rancori
Che producono sempre nuovi lutti e nuove rovine
I morti di Jenin interpellano la nostra coscienza esattamente come i morti degli attentati compiuti in terra di Israele
Bisogna a uscire dal circolo vizioso attentato rappresaglia trovare il coraggio di un nuovo inizio che parta dalla compassione e dalla solidarietà con tutte le vittime innocenti
Sia israeliane che palestinesi e dalla preoccupazione per una generazione di giovani a cui l'odio e la guerra rubano la speranza e di futuro
Chiediamo al Governo italiano
Alla Commissione europea e al Consiglio europeo di non arrendersi ad un pur legittimo sentimento di frustrazione e di impotenza
E di continuare ad esplorare con saggezza e prudenza la via della pace
Per fare la guerra l'Europa non è necessaria
Ma per fare la pace il contributo dell'Europa e indispensabile e decisivo
Insieme con gli Stati Uniti all'interno di una comunità atlantica e di una solidarietà atlantica che rimane il pilastro fondamentale della politica di pace
Dell'Italia e dell'Europa nel mondo dobbiamo costruire una nuova proposta ostinati e testardi nella speranza oggi più che mai per costruire la pace è necessaria la fede in Dio nell'uomo che induce a sperare contro ogni speranza come ci ammonisce San Paolo
E necessario tornare all'utopia di Giorgio la Pira che tanta parte della sua vita ha speso per la pace dei figli di Abramo
Perché questo avvenga e necessario il contributo e l'impegno dei cristiani e te democratici cristiani
La pace e il risultato d'una giusta politica e noi vogliamo essere noi siamo il partito della pace
Vogliamo costruire la pace nella politica estera e della comunità internazionale ma vogliamo egualmente costruire la pace nella politica interna e nella politica sociale
Per questo guardiamo con piena partecipazione sostegno all'azione del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi
Chi ha i suoi moniti ripetuti per il rispetto per il metodo del dialogo del confronto sereno e pacifico nella piena legittimazione reciproca fra maggioranza ed opposizione
Guardiamo pure all'insegnamento istituzionale del presidente del Senato Marcello Pera e del presidente della Camera Pier Ferdinando Casini
Riconosciamo in particolare nell'opera di Pier Ferdinando Casini
La nostra cultura venne istituzioni la nostra cultura del primato dei valori umani
Costruire la pace nella vita interna di un Paese significa avere cultura delle istituzioni e cultura delle regole
Che devono essere fatte valere a tutela e garanzia di tutti
Siamo orgogliosi lo ripeto del modo in cui Pier Ferdinando Casini che viene dalle nostre fila e che ha messo in moto il disegno politico che noi proseguiamo
Ha svolto con equilibrio e coraggio il proprio ruolo e la propria funzione istituzionale
Affrontando anche a volte attacchi sconsiderati e critiche ingiustificate anche da parte di alcuni settori della maggioranza di governo
Equilibrio istituzionale significa rispetto della centralità del Parlamento che non è semplicemente il luogo in cui si vota per approvare i provvedimenti del governo
Se il Parlamento fosse solo questo non sarebbe necessario riempirlo gli uomini di carne e di sangue
Basterebbe assegnare ad ogni partito un certo numero di azioni di quote di decisione che corrispondono al voto che ha ricevuto invece il Parlamento deve discutere
Realizzare il confronto di maggioranza ed opposizione emendare e migliorare i provvedimenti del governo proporre ed approvare disegni di legge di iniziativa parlamentare
Il governo deve continuamente tornare nel Parlamento per spiegarsi per convincere
Per trarre nuova forza dal confronto con l'opposizione e anche e soprattutto dal confronto e dal sostegno della propria maggioranza
Carlo Giovanardi affatto molto per assicurare questo corretto rapporto fra le istituzioni lo ringraziamo sentitamente
Diciamo che è molto di più ancora va fatto perché non sempre da parte del governo c'è stato il pieno rispetto e la piena simili assimilazione di questa cultura delle istituzioni
I nostri gruppi parlamentari hanno svolto un'azione forte ed incisiva per affermare questa cultura difendendo il ruolo e la dignità di tutto il parlamento
La coesione del Paese inizia dal confronto corretto di maggioranza ed opposizione in parlamento
Per questo abbiamo affrontato difficoltà ed incomprensioni fra i nostri alleati
Non solo i fischi di Volonté al congresso della lega ma molte volte incomprensioni ed attacchi ingiustificato
Talvolta ai nostri alleati
Almeno in una parte di essi sia fermata una cultura della decisione senza rappresentanza
Il Parlamento invece luogo della rappresentanza di tutte le voci perché si possa arrivare ad una decisione saggia e serena che tenga conto di tutti i fattori in gioco
Difficoltà incomprensioni ancora di molto più grandi abbiamo incontrato nelle forze dell'opposizione
Esiste nella sinistra un ostinato residuo ideologico che nega la legittimazione a governare di una maggioranza liberamente eletta dal popolo
Questo governo non è andato al potere con i manganelli
Non si tiene al potere con i carri armati non ha mandato in galera nessuno in galera se mai ci è finito qualcuno che veniva dalle nostre fila incriminato
Talvolta non senza il sospetto di forti manipolazioni politiche e per lo più puri assolto dai tribunali
Questo governo
Questo governo
Ha diritto
Allora il sospetto bella opposizione nella sinistra appare prevalere invece la cultura onirica dei girotondi dell'odio e del disprezzo dell'avversario della delegittimazione del governo e della maggioranza esistono nostalgie e di cambiamenti di governo prodotti dalla piazza o dallo sconfinamento indebito di iniziative giudiziario
Diciamo con chiarezza che uno sciopero generale è una realtà democratica che rispettiamo e certo ci impone una riflessione
Ma non lo sostituisce elezioni generali e in cui il popolo determina chi deve governare e stabilisce sia il diritto ed il dovere di decide non è corretto utilizzati
Per non avere compreso che il progetto politico di Cofferati è contrario all'autonomia del sindacato
Mira a creare un corto circuito partito e sindacato in cui la CGIL insieme forza egemone per il sindacato e del partito principale ed in prospettiva unico della sinistra
Rivolgiamo un appello alle forze dell'opposizione
A quelle fra esse che più hanno cultura istituzionale e a tutto il sindacato perché ognuno torni nei limiti del proprio ruolo
Non si acquista autorevolezza attraverso la prevaricazione in una democrazia ma attraverso l'esercizio prudente rigoroso delle proprie competenze e delle proprie responsabilità
La cultura della mediazione di cui Aldo Moro è stato maestro non è sinonimo di inciucio e di compromesso
E perfettamente compatibile con un bipolarismo europeo ed è sinonimo di una politica in senso alto come capacità di assicurare la tenuta complessiva del Paese
Conducendolo dinamicamente verso il futuro
E passata l'idea che il bipolarismo sia lo scontro a morte si è detto questo Paese ormai così solido che può reggere una politica che è una guerra civile permanente che si ferma un attimo prima di ricorrere alle armi
Questo non è vero non è vero di questo Paese non è vero di nessun Paese del mondo e c'è sempre il rischio che qualcuno non si fermi un attimo prima ma prendendo sul serio
Parole fuori da ogni controllo razionale le armi le prenda davvero senza accusare nessuno
Lo invitiamo tutti a capire che la lotta al terrorismo passa anche
E forse soprattutto attraverso il senso del limite ed esercizio rigoroso della propria responsabilità che implica la legittimazione piena del proprio avversario e il rispetto dei suoi diritti
Il diritto dell'opposizione di controllare criticare il dovere del governo di ascoltare ma poi il diritto del Governo tipici
Per questo aderiamo all'appello ripetuto del Capo dello Stato perché ciascuno rientri nei limiti del ruolo e delle funzioni che gli ha assegnato dal popolo sovrano
Anche qui per affermare e difendere la cultura della mediazione e del rigore istituzionale c'è bisogno del nostro impegno dell'impegno de democratici cristiani
Abbiamo detto che la nostra politica e la politica della costruzione della pace
E la pace all'interno della società fra imprenditori e lavoratori dipendenti fra le diverse categorie sociali e professionali che compongono la nazione italiana
Oggi viviamo un momento di crisi acuta
Cultura della moderazione significa capacità di dire la verità senza gridare ma con decisione
Dobbiamo dire francamente ai magistrati che il compito di fare le leggi appartiene al Parlamento
L'idea che esista un partito dei giudici
Che ha un diritto diretto di controllo
Sull'attività politica
è un'idea che non appartiene a nessun Paese
Democratico
Le leggi le fa il Parlamento e ci spiace vedere uno sciopero che dichiarato con l'intenzione di influire sulla decisione del Parlamento facendo in qualche modo della magistratura una parte del confronto politico
La magistratura
Abbiamo un senso troppo alto della funzione della magistratura per non ritenere che essa debba essere essere e sembrare non solo essere ma anche sembrare al di fuori e al di sopra del confronto politico
Con altrettanta serenità diciamo che qualche errore forse è stato commesso anche al Governo
Qualche dichiarazione
Eccessiva
Il governo dovrebbe parlare di più con atti concreti di riforma e di buona amministrazione e meno con dichiarazioni che lasciano a volte trasparire l'intenzione più di comandare che di governare
Diciamo questo senza nessuna intenzione di polemica
Lasciatemi solo precisare che in questo caso parlando del governo non parlo certamente del sottosegretario Vietti
Dobbiamo riprendere il dialogo sociale
Il tentativo riuscirà
Se torneremo si riusciremo a portare tutti al tavolo del dialogo e della trattativa senza pregiudiziali da parte di nessuno
E se avremo chiarezza di idee e precisa definizione degli obiettivi
Noi pensiamo che la prima difesa dei lavoratori è il lavoro stesso
Finché c'è in Italia tanta gente che ha bisogno di lavorare e non può lavorare
Tanta gente che non si iscrive nemmeno alle liste di collocamento perché il lavoro non ha la speranza di trovarlo la questione del lavoro non può non essere la questione fondamentale del Paese
è una domanda che sale con forza dal Mezzogiorno ma viene anche dal nord del Paese dove è vero che la disoccupazione bassa ma rimane vero che i tassi di attività sono inferiori a quelli di altri Paesi
Tante persone che in Inghilterra il lavoro lo cercherebbero perché c'è lavoro flessibile perché c'è il part-time e che avrebbero bisogno di lavorare in Italia sanno di non poter
Lavora
La questione del lavoro e la questione fondamentale
Abbiamo bisogno di flessibilità del lavoro
Ma non ha speso dei lavoratori
Abbiamo bisogno di ammortizzatori sociali che accompagnino i lavoratori da posto a posto di lavoro dando loro formazione professionale qualificata orientamento professionale e sussidio di disoccupazione
Abbiamo bisogno di dare sicurezza chi andrebbe a chi deve andare in pensione mobilitando il TFR costruendo la seconda gamba di un sistema pensionistico moderno è stabile
Abbiamo bisogno di riformare il sistema della contrattazione per portare il lavoro laddove più ce n'è bisogno e quindi nel Mezzogiorno
E per mettere il lavoro alla portata dei giovani delle donne di coloro che dal mercato del lavoro sono sostanzialmente esclusi
Sediamoci ad un tavolo governo e parti sociali parliamo di tutte queste cose che sono le cose importanti per il futuro del Paese
E l'articolo diciotto
Premesso che noi abbiamo ragione sull'articolo diciotto e non spiegherò i motivi perché l'abbiamo fatto abbondantemente in altra occasione però adesso dirò un'altra cosa
Se per conseguire questi obiettivi c'è bisogno di intervenire sull'articolo diciotto allora dobbiamo intervenire sull'articolo diciotto
Se non serve non c'è motivo di toccare l'articolo diciamo
Se è chiara la finalità di portare il lavoro sediamoci e discutiamo
Mettiamo questa questione in fondo all'ordine del giorno quando via rimetteremo forse il sindacato si alzerà e se ne andrà lasciandoci soli con la responsabilità di decidere ma intanto avremmo affrontato risolto problemi di molto più importante
Forse il sindacato vorrà parlarle
E alla luce del quadro complessivo che vi sarà delineato forse loro convinceranno noi forse noi convinceremo loro forse troveremo ancora un'altra soluzione a cui non ha pensato nessuno
Questo è trattare senza pregiudiziali
C'è bisogno di tornare al metodo della concertazione del dialogo sociale per unire il Paese su grandi obiettivi di crescita morale e civile economica e politica
L'Italia che noi amiamo non è fatta solo di Confindustria e sindacati
è fatta di coltivatori indipendenti
Di commercianti e di artigiani
è fatta di cooperative e di piccole e piccolissime imprese
Dove i valori della imprenditorialità si incrociano e si fondono naturalmente con i valori del lavoro e con i valori della famiglia si tratta infatti molto spesso imprese familiari
Lavorare qui non è solo e non è tanto lavorare per il profitto
Ma lavorare per la vita per guadagnarsi da vivere e permettere ad altri di guadagnarsi da vivere
L'Italia che noi vogliamo e l'Italia dei nuovi mestieri e letali a dei quadri caro Rossitto elitaria di quelli che con il loro lavoro danno un contributo forte al benessere di questo Paese
E oggi sono i meno tutelati di meno riconosciuti di ignorati da tutte le politiche sociali
E l'Italia della cooperazione e io rivendico il merito insieme con Luca Volonté con Giovanardi con tutto il partito dei gruppi parlamentari di avere avviato una riforma della cooperazione
Che la proietta nel secolo che viene che la libera
Dalle incrostazioni
Quando alcune cooperative
Erano grandi società per azioni travestite da cooperative per non pagare le tasse e per fare concorrenza sleale agli imprenditori onesti
Abbiamo eliminato queste storture ma abbiamo anche resistito una pressione forte
Di forze sociali importante
Dominanti con forti agganci del Governo
Che miravano a
Spianare il sistema della cooperazione
Non riconoscendone il ruolo costituzionalmente garantito lo invece questo coro riconosciamo e crediamo che la cooperazione sia il modo in cui chi non ha tanti soldi può partecipare nella libertà l'impresa
Il patto per lo sviluppo del Paese che noi vogliamo deve coinvolgere il mondo grande e vitale dei ceti metri
Le riforme che vogliamo non devono dividere il Paese ma rafforzarne la coesione sociale e L'Unità nazionale
Tutto questo non è accaduto per la parte in cui è accaduto e non accadrà per la parte in cui deve accadere senza l'impegno forte ostinato e convinto te democratici cristiani
Anche per questo facciamo l'Unione dei democratici Cristina
La politica per costruire la pace
Deve comporre le contraddizioni che attraversano il tessuto territoriale del paese
Non esiste una questione meridionale mai viste la questione di un modello di sviluppo nazionale che ha penalizzato e penalizza una gran parte del Paese assegnandone il ruolo di una specie di Colonia interno
Non dobbiamo e non vogliamo permettere Galati che venga abolita la contrattazione programmata che comincia a dare risultati positivi e altri noi crediamo le possa portare chiediamo che il piano di infrastrutturazione del Paese sia realizzato senza privare penalizzare Manzi privilegiando le aree del paese in cui il deficit strutturale più forte e quindi il Mezzogiorno
Non ci è piaciuto e non ci piace il libro bianco europeo dei trasporti dove sembra che l'Italia sotto Napoli non esista
Noi riteniamo che debba essere rivisto e io nella mia funzione di ministro per gli Affari europei di impegno perché questo piano venga rivista
Seguiamo con preoccupazione lo smantellamento del sistema bancario meridionale
Giusti e necessari processi di concentrazione di razionalizzazione minacciano di fare scomparire un patrimonio di professionalità e di presenza sul territorio
Che consente di utilizzare gli impieghi per il finanziamento delle piccole imprese che operano nelle regioni meridionali
Abbiamo seguito la battaglia della regione Sicilia il cui risultato è stato solo parzialmente
Positivo per difendere l'autonomia il ruolo e la funzione del Banco difficile
Le imprese meridionali hanno bisogno di credito informazione ed infrastrutture diamo loro queste cose e le imprese meridionali cresceranno che procurerà hanno sviluppo e lavoro
Vogliamo una riforma federalista ma siamo preoccupati da una riforma Bassanini che rischia di sfasciare il Paese o perlomeno di dividerlo stabilmente in due aree con diverse velocità che sviluppo perché non assicura di elementi di coesione istituzionale
E di raccordo delle competenze oltre che la solidarietà di cui c'è bisogno per realizzare un nuovo patto di unità nazionale che unisca il nord e distrutte
Nord e Sud che lo sono più nord e sud dell'euro dell'Italia ma nord e sud dell'Europa
Non vogliamo che le regioni del Meridione vengono progettate fuori dall'Obiettivo uno con la riforma del sistema delle politiche di coesione vogliamo che ne escano per una crescita organica
Ma non che ne vengano buttate fuori con tutti argomentazioni statistica
Ma il Mezzogiorno non crescerà né sulla politica di coesione territoriale avrà successo se non nascerà una nuova classe dirigente meridionale
Noi vogliamo dare un contributo decisivo alla formazione e alla crescita di questa classe dirigente meridionale c'è un nuovo Mezzogiorno che solleva la testa e noi in questo mezzogiorno ci siamo gli ultimi dati sull'occupazione a Palermo sono strani straordinariamente dire anche stranamente confortanti eravamo abituati al contrario
Sarà solo un caso che il presidente della Regione Sicilia e Totò Cuffaro che un democratico cristiano
Fortemente attaccato da tutti i giornali del Nord credo che questi dati comincino a dare una risposta come quella che le istituzioni devono dare non scendendo sul terreno della rissa
Sopportando pazientemente critiche anche ingiuste ma rispondendo con i fatti
La rinascita del Mezzogiorno però non avverrà il nuovo patto di solidarietà e di unità nazionale non si stringerà senza l'impegno dei democratici cristiani
La pace anche pace fra uomini e donne fra giovani e anziani fra Chiesa lutto e che ha bisogno di assistenza
Per questo noi lottiamo per la vita
Lottiamo per una legge sulla bioetica che garantisca
Che venga preservata la sacralità di quel dato originario che la generazione umana il rapporto fra un uomo una donna e il bambino che essi hanno generale
Per questo le chiedo chiediamo che al centro di questa conciliazione al centro delle politiche sociali venga mossi venga messa la famiglia e la società civile
Un uomo e una donna che si vincolano per generare dei figli svolgono una funzione sociale che va riconosciuta sostenuta appoggiata dalle istituzioni e da tutta la società civile
Il governo ha dato un segnale non simbolico offrendo significativi sgravi fiscali per le famiglie moltissimo però il più rimane da fare
Ricorderò che in Germania le politiche di sostegno alle famiglie costano quaranta miliardi di euro all'anno
E il nostro partito fratello propone di elevare questa cifra a cinquantatré miliardi di euro all'anno in Italia abbiamo saccheggiato la casta degli assegni familiari per far fronte ad altre emergenze rispettabilissime
Ma che nulla hanno a che fare con la politica della famiglia abbiamo saccheggiato non questo governo è altri governi
Precedente
Vogliamo anche rivalutare la funzione educativa della famiglia nel sistema dei media e nella scuola vogliamo una scuola libera è una famiglia centrale nel sistema scolastico
Per questo insistiamo sulla riforma della libertà scolastica che fa parte del programma della Casa delle Libertà e di cui da qualche tempo non parla più nessuno
Per riformare stato sociale il sistema dell'assistenza senza ridurre il livello dei servizi all'utenza bisogna coniugare intelligentemente secondo il principio di sussidiarietà
L'intervento dello Stato e l'iniziativa libera e spontanea della società civile abbiamo iniziato con il progetto di legge sulla impresa sociale
Ma è necessario rivedere come dice Pier Paolo Donati tutte le politiche sociali facendo delle famiglie del sistema delle famiglie l'interlocutore naturale dell'intervento pubblico
Anche queste riforme però non cammineranno se non saranno forti mi democratici cristiani
Vogliamo essere fattore di stabilità e di coesione all'interno della coalizione
Anche qui c'è bisogno di moderazione e di cultura della moderazione e la funzione dei moderati
Diremo agli alleati che hanno ragione quando hanno ragione e che hanno torto quando Nesta mentre ci sembra che abbiano torto
Non c'è contraddizione fra dire che vogliamo una legge severa sull'immigrazione e dire che vogliamo una legge umana con gli immigrati rispettosa della dignità di tutti gli uomini
E che noi non permetteremo mai che della gente affoghi davanti alle nostre coste se abbiamo la possibilità di soccorrerlo il soccorso in mare è una cosa e l'immigrazione è una
Non c'è contraddizione fra il dire che vogliamo le riforme e dire che vogliamo salvaguardare la coesione sociale perché se il Paese si sfascia le riforme non si fanno
Quando noi abbiamo delle obiezioni qualcuno a volte ci dice ma voi frenate le riforme no
Noi non freni amore riforme lo vogliamo fare
Le riforme ma se il Paese si sfascia le riforme non si fanno
Questo è il centro la spinta in avanti e la comprensione che bisogna portare in avanti tutto il Paese tra la lasciare dietro nessuno e bisogna farlo col metodo del convincimento col metodo del dialogo col metodo della coesione sociale
Non c'è contraddizione tra l'essere alleati leali e reclamare il rispetto della propria dignità politica e il diritto di dare il proprio contributo alla elaborazione di un programma e di governo ed anche alla sua realizzazione
I nostri voti sul proporzionale sono stati pochi
Certi contiamo che siano di più in queste elezioni per poter dire che ogni nostro parlamentari ha dietro un seguito più ampio di quello degli altri parlamentari della coalizione ma anche se pochi sono stati i voti decisivi
E come ha avuto modo di ricordare in un Consiglio dei ministri alquanto agitato che il collega Giovanardi probabilmente ricorda senza quei nostri voti attorno a quel tavolo non ci sarebbe stato nessuno dei ministri presente
Dobbiamo essere partito di ideali e di contenuti e cercare di essere anche partito di consenso e di voto
Voglio dire una cosa con chiarezza
Noi siamo alleati infedeli di Silvio Berlusconi abbiamo contribuito ad eleggerlo presidente del Consiglio gli auguriamo lunga vita è molto successi
L'UDC non è un'operazione politica strumentale per giocare la partita del dopo Berlusconi che noi danni ci ci auguriamo che sia molto lontani
Facciamo l'UDC per unire il centro per completare in modo organico la formula politica della Casa delle Libertà per far vivere in una fase nuova della vita del Paese i valori del cattolicesimo politico di Sturzo rilegato
Per ottenere questi pur risultati dobbiamo fare il partito dei democratici cristiani
La Ica mente cristiano per quanto riguarda il riferimento ai valori democratico per quanto riguarda le forme nella sua organizzazione interno un partito in cui ci siano dirigenti veri
Ed iscritti veri che partecipano e che votano quando è opportuno votare collega Rienzi è che assicurano l'autenticità della partecipazione e del voto
Non si può fare politica sottraendosi alla prova del consenso
Non è possibile nella politica nazionale e qui il primo grande appuntamento sono le elezioni del ventisei maggio e non è possibile nella politica di partito e qui la prova è quella di un congresso democratico
La classe dirigente lo ripeto si seleziona attraverso il mettono del consenso
Io mi auguro un consenso unitario che nasca da un confronto libero in cui ci sia effettivamente misurati sul terreno del consenso discutendo non di personalismi ma di tesi programmatiche di valori
E raggiungendo una sintesi efficace e da tutti riconosciuta
Attenti a non offrire pretesti per calunnia Erchie a quelli che vogliono appiccicarcisi cliché dei democristiani che invece di discutere sulle idee sui valori sono capaci soltanto di ripiegare per le poltrone
La nostra forza è stata
Fino ad ora e deve continuare ad essere nel futuro
Il fatto che abbiamo fatto politica
Abbiamo parlato di politica abbiamo mobilitato un consenso politico non abbiamo rinchiuso questa operazione con accordi di vertice centrati su questo o quell'organo Ingram
E così dobbiamo andare avanti
è risuonato forte
Il richiamo alla funzione del partito alla sua distinzione del Governo è stata per me una grande gioia mostra che siamo un partito con l'orgoglio della propria funzione e la convinzione di poter e dover incidere nella storia
Questo non deve farci dimenticare che siamo un partito fermamente inserito in una coalizione di governo che sta operando bene complessivamente bene con le smagliature
E io mi sono permesso di ricordare
E quindi pienamente partecipi del Successo e corresponsabili in qualche modo anche delle dei limiti che devono essere rimediati con una nostra azione più incisiva e più forte
Dobbiamo recuperare la funzione del partito democratico in questo siamo diversi dai nostri alleati
Noi non siamo presidenzialisti
Qual è la forza di Forza Italia Silvio Berlusconi
Qual è la nostra forza il Partito Democratico
La possibilità per tanti di partecipare
Discutere
Di contribuire di porre la propria candidatura a rappresentare
Non siamo presidenzialisti
Non possiamo tuttavia ignorare il contesto in cui oggi ci troviamo ad operare
Dobbiamo inventare una forma partito sulla base dell'eredità democratico cristiana
Che preservi la nostra identità anche organizzativa permettendoci al tempo stesso di interagire in modo rapido ed efficace con le altre forze politiche diversamente struttura al congresso dunque
Nei tempi più brevi possibili
Ed io propongo la data più prossima che mi sembra tecnicamente possibile dal venticinque al ventotto di luglio so di dare
So di dare
Un piccolo dispiacere a tutti perché significa sacrificare un pezzetto di vacanze
Ma credo che questo sia il modo migliore per lanciare il segnale chiaro che questa operazione politica continua e si avvicina al porto al quale e destinata al congresso
Per presentarci nella vita politica con la nostra identità ideale ed organizzativa
Con la forza che spero e credo grande che le elezioni del ventisei maggio ci avranno dato per dare d'impronta forte dei valori democratico cristiani alla politica del Governo
La nostra scommessa si vince
Sulla qualità della classe dirigente selezionata con metodo democratico
Sulla forza dei valori sulla nettezza della identità soprattutto sulla chiarezza della identità non vogliamo rifare la Democrazia Cristiana ma siamo i democratici cristiani
Non quelli di ieri quelli di oggi
Però con l'orgoglio di quanto hanno fatto per il bene del Paese i democratici cristiani di ieri
Sottende
La nostra azione politica un giudizio sulla storia contemporanea
Non abbiamo motivo di vergognarsi della storia democristiana che ha dato all'Italia il periodo più lungo di pace di benessere di ordinato sviluppo della sua storia
Gli anni della democrazia cristiana non sono stati gli anni del malgoverno
Non sono stati gli anni della democrazia deviata non sono stati gli anni della collusione con la mafia
I democristiani non hanno tradito la loro patria
Malanno servita con sacrificio e con onore
Una intera classe dirigente è stata messa al bando come se fosse un'associazione a delinquere
Noi questo non possiamo dimenticarlo
Un governo si è liquefatto sotto la pressione degli avvisi di garanzia che arrivavano ogni giorno come una pioggia mattutina
I processi ci hanno detto che Andreotti era innocente che cava era innocente che Mannino era innocente
L'agente però ha votato per anni nella convinzione che sui democratici cristiani gravasse una presunzione di indennità morale ed è a questo punto che voglio inserire il mio saluto a Bobo Craxi che qui fra di noi perché
Rivendicare la verità della storia rivendicare la verità di tutta la storia in cui altri insieme democratici cristiani sono stati colpiti
E se Craxi ha avuto delle colpe taxi padre non è stato colpito per le sue colpe è stato colpito per i suoi meriti per aver cercato militare all'Italia una finestra non egemonizzata dai comunisti
Altri veramente colpevoli delle deviazioni della democrazia italiana
Altri che hanno preso i denari del KGB per loro esplicita confessione per fare una politica al servizio degli interessi della potenza sovietica
Altri hanno ostentato Mani pulite che non avevano e hanno deviato una giusta domanda di pulizia morale della politica verso la distruzione delle forze del centro democratico Italia
Contro tutto questo noi crediamo che la nostra proteste
E da quella rottura ai limiti della legalità costituzionale
Oltre i limiti della legalità costituzionale che si origina la morte della politica il potere d'una classe dominante che cerca di svincolarsi dal controllo democratico
Il prevalere per la faziosità e dell'odio
Rivendicare la verità sulla storia italiana
Rivendicare la verità sulla democrazia cristiana e parte integrante del compito di rilegittimare la politica democratica in Italia non è una questione solo nostra ripartito è una questione di democrazia del nostro Paese
Per battere il terrorismo per rafforzare la coesione sociale per realizzare il cambiamento senza sfasciare il Paese
Per sostenere la necessaria riforma morale e civile
Per un nuovo patto di solidarietà fra le classi e di gruppi sociali fra le Regioni e le aree territoriali fra le generazioni per dare infine il nostro contributo alla lotta per la pace in Europa e nel mondo
Vi leggo adesso
Una mozione conclusiva che vi chiedo di approvare che riassume in qualche modo il senso del lavoro che abbiamo fatto in questi giorni
La prima Assemblea nazionale UDC
Conferma a Rocco Buttiglione Sergio D'Antoni e Marco Follini il mandato a guidare l'UDC attraverso una stagione congressuale
Che si aprirà a giugno e si concluderà con il congresso nazionale dal venticinque al ventotto di luglio del due mila e due