L'adesione dei detenuti nelle carceri italiane al satyagraha promosso da Radicali Italiani per protestare contro la mancata elezione da parte del Parlamento dei due giudici della Corte Costituzionale

E mentre sta per riprendere lo sciopero della fame nell'ambito del Satyagraha lo ricordiamo mai sospese solo e sappiamo che nella prima parte appunto di questo Satyagraha c'è stata una notevolissima adesione da parte di cittadini e cittadine detenuti cioè che si trovano attualmente ristretti in carcere storie ne sono affiorate tante alcune assai interessanti ecco ne vorremmo dedicare questo piccolo spazio di programmazione a scavare meglio tra queste storie CIPE lo facciamo tramite appunto
Rita Bernardini presidente di radicali italiani che a seguire evidentemente tutte queste vicende passo a passo giorno dopo giorno Rita ecco che come si potrebbe fatto definire questa
Ordinario partecipazione di terreno ma guerra noi proprio il quattro maggio scorso quindi l'altro ieri abbiamo scritto al vice capo dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e abbiamo segnalato che proprio grazie anche al l'apporto dei mille ottocento detenuti che hanno partecipato allo sciopero della fame a fianco a quello della sete di Marco Pannella
Grazie ai detenuti è stato raggiunto un obiettivo illegalità molto importante cioè quello della nomina dei due giudici della Corte costituzionale quindi noi abbiamo adesso il massimo organo di i giurisdizione la Corte Suprema italiana che nel suo plenum saranno bravi saranno meno bravi i giudici della Corte costituzionale questo lo verificheremo poi dall'agire quotidiano otto ma che la corte costituzionale adesso è nel suo plenum l'argomento il tema che e approntiamo nelle prossime ore è invece la legalità e il plenum della Camera dei deputati e riteniamo che anche in quest'occasione
L'apporto dei detenuti che scelgono la lotta non violenta per ripristinare la legalità sia determinante e dalle lettere che abbiamo ricevuto in in tutto questo periodo chiediamo di comprendere che i detenuti abbiano messo molto bene a fuoco questo discorso quello che chiediamo noi alla vice capo dipartimento dell'amministrazione penitenziaria dottore Emilio Dillon ma è i Dari concretamente la possibilità ai detenuti che lo vogliano chiaramente di partecipare a questo sciopero della fame a questo patti agrari noi siamo convinti e che le pare che situazioni potrebbero essere molto molte molte molte di più dei mille e ottocento che hanno partecipato e che hanno dato vita alla prima parte il problema è che e hanno difficoltà per comunicarcelo quello che chiediamo al tatto centrale e di poter entrare nelle carceri come radicale sottoporre questa proposta e e verificare poi quali e quanti detenuti intendano aderirvi e a proposito di testimonianze che ci sono arrivate qui andartene di radicali italiani voglio partire proprio da una delle ultime lettere ch'io ho ricevuto e che proviene dalle carceri e di Biella questa lettera che cosa pone in evidenza
Pogrom la paura e la difficoltà di aderire spontaneamente tanta temere ritorsioni a questa azione non violenta
Ci scrive questo detenuto nel carcere di Biella siamo tutti vicini a Marco Pannella e al partito tutto molti detenuti vorrebbero ieri dallo sciopero ma sono resti in quanto potrebbero subire un provvedimento disciplinare per auto un revisionismo e quindi perderebbero i benefici anche se pochi che la legge prevede questi sono i ricatti che i detenuti subiscono vorrei che tu ne prendesse atto e che non tutti aderiscono allo sciopero di Mark quel motivo per cui no
E poi l'invito che mi proviene da questo detenuta di parlarne propria radio radicale ed è quello che pop facendo l'abbiamo fatto sorprendente al dato è proprio questa situa rione sottolineando il fatto che moltissimi detenute non hanno perso i loro diritti civili e politici e e come stato riconosciuto
Il loro diritto di poter sottoscrivere ferendo di potere a sottoscrivere le proposte di legge di iniziativa popolare credo che nell'ambito dell'organizzazione
Delle varie carceri italiane chi posta prevedere e aderendo perfettamente al dettato costituzionale che i detenuti
Spontaneamente decidano di aderire a questa iniziativa non Galan parlava altre testimonianze ci sono arrivate questo periodo da Pavia abbiamo ricevuto senz'altro
La testimonianza Necchi conosce molto bene la legge e di chi e cita dei suggerimenti che sicuramente torneranno utili alla battaglia radicale per la legalità
E credo alla fine torneranno utili che non solo i detenuti ma tutto il paese chi ci scrive dal carcere d'Italia ci dice Marco passa criticando parte della sua vita
Per noi tutti preziosa in un Satyagraha di amore e di verità che Sempre lo distinto impegnato in questi ultimi trent'anni di buio e illegalità
è giusto è un dovere sacrosanto ed io come già tanti detenuti
Lo abbiamo dimostrato io sono con voi e da ieri sera per tre giorni rifiuterò la terapia medica e quanto ritenuto che ci scrive da Pavia poi far rilevare come alcune sentenze della della corte costituzionale
Che hanno dichiarato l'illegittimità costituzionale di alcune norme soprattutto relative all'ordinamento penitenziario in tutti questi anni
Non siano state rispettate nel senso che il legislatore e questo è descritto nei minimi particolari il legislatore non ha e attuato le modifiche legislative
Proprio di quegli articoli che sono stati dichiarati incostituzionali credo che questa suggerita è un'altra battaglia importante per la legalità
E che dobbiamo portare avanti come cittadini radicali comunque consapevoli e che il problema più importante proprio quello di ripristinare le regole e la regola fondamentale che ci proviene dalla Carta costituzionale un altro detenuto di Rebibbia
Ci scrive che dopo aver ricevuto la visita di Sergio D'Elia si è adoperato per raccogliere ottantuno firme per aderire allo sciopero della fame in solidarietà con Marco Pannella questa lettera invitava proprio a Pannella detenuto si scrive che appare tre creduto nelle battaglie politiche di Pannella letto scrivendo poi che mi ha molto commosso nel vederla
Alla trasmissione di Buona domenica del dottor Costanzo dove telefonicamente anche intervenuto il nostro presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il quale le dava delle assicurazioni
Cosicché in diretta tv ha preso la decisione di ridimensionare almeno in parte lo sciopero
Non credo che potrà immaginare la gioia che ho provato nel vederla bere un sorso d'acqua la informo che seduta stante ha ricevuto un grande approva so da tutti noi è comunque ritenuto di Rebibbia pone il problema che fa parte pienamente di questo nostro
Satyagraha
E che è quello del la posizione che deve assumere il Presidente della Repubblica in quella occasione della trasmissione
Buona domenica il Presidente della Repubblica proprio di fronte a quella testimonianza grandissima di non violenza portata avanti da Marco Pannella
A parlato di un messaggio alle Camere il messaggio alle Camere da parte del presidente della Repubblica dovrebbe essere il modo consueto ordinario di comunicare con il Paese comunitari con il Paese attraversa su ville messaggio alle Camere perché il Presidente della Repubblica è proprio dalla camera dal Parlamento che è stato eletto e su questo otto mi amo evidentemente proprio con questa azione non violenta con questa seconda fase delle pagherà altri e detenuti col volo o l'occasione anche dell'ascolto continuo di radio radicale per farci sapere e come sono le condizioni delle carceri in cui siamo costretti a vivere e ci arriva una lettera che contiene tantissime firme una lettera per conoscenza noi che è stata inviata al provveditorato regionale delle carceri sarde viene da Oristano e in questi detenuti ci dicono del del ci parlano del fatto che ancora le finestre siano a bocca di lupo che i servizi igienici non preveda non lo sciacquone e non vi sia alcun dispositivo Chini bisca i rigurgiti di gradevoli odori
Le docce sono carenti sia di numero che di funzionalità tanto che ci si può lavare secondo le turnazioni imposte dall'amministrazione un giorno sì e un giorno no in totale disattenzione di quanto invece Trevi visto dalle norme vigenti può e parlano questi detenuti dell'illuminazione delle celle che quali inesistente della in possibilità di svolgere attività ricreativi e né qualsiasi attività sportiva che con tanta un minimo di movimento ai detenuti parlano della situazione del diritto e della mancanza di igiene nel somministrarlo ai detenuti
E poi per quel che riguarda il sopraddetto cioè l'accesso dei detenuti al dallo spaccio interno dove possono comperare alcuni articoli ecco quello che viene sottolineato in sono i prezzi altissimi e la mancanza di scontrini fiscali e certificazioni del teso
E poi questa lettera si conclude con quello che forse è il problema è fondamentale di questi detenuti i quali non hanno potuto a vere accesso al regolamento interno del carcere che è stato più volte richiesto ma di cui non hanno mai potuto prendere visione
Questo è quello che ci scrivo questa lettera chi conclude nulla chiediamo di più di quanto ci spetti però vorremmo essere trattati nel rispetto dati come persone stando anche il fatto che l'essere detenuti non significa doveva essere privati della dignità di esteri umani
E poi sott'occhio qui a un'altra lettera che ci è arrivata
Da Brescia una parte una sezione di questo carcere ha deciso di partecipare alla precedente fatta fatela con uno sciopero della fame di quarantotto ore e si scrivono con questa nostra visione pacifica vogliamo esprimere la nostra completa solidarietà alle lotte libertarie sempre portata avanti con spirito gandhiano dei radicali nella figura di Marco Pannella
Cogliamo l'occasione per invitare lo stesso Pannella farci visita non appena gli sarà possibile
E da Bollate un gruppo folto i detenuti che hanno aderito e partecipato allo sciopero della fame ci scrivono consapevoli della di tale importanza della corte costituzionale
E del suo corretto funzionamento chiudiamo con orgoglio l'iniziativa radicale augurandoci immediato ritorno legalità e ha lo Stato di diritto senza ulteriore indugio da chi di dovere superando le ipocrisie partitocratiche
E i giochi di palazzo agendo nel rispetto delle regole sancite dalla Costituzione come legge fondamentale
Della repubblica sono parole che divengono quasi commoventi se pensiamo che trova angolano da chi è costretto a rimanere rinchiuso nelle carceri
E ancora spetta a Regina Coeli il carcere di Roma esprimiamo la nostra solidarietà a favore di Marco Giacinto Pannella e delle sue lotte in particolare aderiamo allo sciopero della fame da lui indetto
Che sta effettuando a me lo sciopero della sete da cinque giorni consapevoli della sensibilità alle nostre problematiche che il suo movimento rappresenta in toto auspichiamo la soluzione della questione consultai che con Air però sia possibile accelerare il processo di riforme penitenziarie creare i presupposti di una detenzione costruttive scevra da tutti Prini ed intoppi Bureau i cinque sempre da Regina Coeli ritenuti che partecipano allo sciopero della fame della terza sezione e ci scrivono perché vogliamo uno Stato forte giusto
In grado non solo di fare le leggi ma anche di applicarle
E ancora una lettera cingolata che ci proviene dal carcere di Udine di una detenuta
Voglio esprimere tutto il mio sostegno morale stilistico a Marco mi piacerebbe che l'Energia che i partecipanti al Satyagraha perdono potesse essergli donata
E così posta a continuare
Così che possa continuare senza soffrire tanto erano i giorni dello sciopero della sete di Marco Pannella dunque c'è una lettera che abbiamo più volte eletto da radio radicale che si riferisce alle detenute del carcere un'opera di Milano
E chi a come prima firmataria Marina
In cui poi ci sono tantissime altre firme di detenute straniere di extracomunitari
In questa queste detenute scrivono a Marco Pannella l'aver pensato annulli l'ultima ruota del carro che porta in giro questa Italia così chiamata in così amara è più che un fatto è impegno concreto e tangibile che con ferma la nostra esistenti che ci restituisce speranza e dignità ridà fiducia ai tentativi di affidare allo Stato alla legge la soluzione dei conflitti e la riduzione degli ingaggi non solo i nostri ma di tutti e tutte le istituzioni mostrano scricchiolando idolo tarli noi mostreremo la nostra solidarietà Hakkinen tante
Viaggia controcorrente attraverso le istituzioni con la coerenza e la fedeltà che da troppo tempo in molti abbiamo dimenticato appiattiti dall'indifferenza di questo mondo Sempre più uguale grazie Marco per aver tentato a noi per aver scosso la nostra Intel senta per averci ridato la porta di non avere paura di rompere il silenzio complice grazie per averci reso attori di questa lotta per noi pirandelliana
Noi i fuorilegge che combattiamo per il rispetto della legalità ma per favore lascia continuare noi perché abbiamo ancora bisogno come ti diceva Pier Paolo Pasolini del tuo candore
Questa la lettera delle detenute nel carcere di Milano opera e vorrei concludere questa breve rassegna con una lettera recentissima che non si riferisce al Satyagraha
Ma c'è parla perché era prima della disobbedienza civile che abbiamo fatto qui presso la sede del partito radicale sulla marijuana terapeutica e quindi delle giornate che abbiamo voluto dedicare all'antiproibizionismo e questo detenuto che ci scrive mi trovo presso la casa circondariale delle Pagliarelli di Palermo ho deciso di scrivere per raccontare un po'la condizione di chi tossicodipendente
Vive nel più totale vergognoso abbandono io era inserito benissimo nel SerT della mia città di Catania da circa un anno
Da circa un anno e mezzo e tutto andava bene al punto che non ricorrevano più a nessun tipo di farmaco
Ma e poi che la legge madre prevede che quando un definitivo supera i quattro anni deve essere combattuto in carcere
Non tenendo conto quali traumi posta questo causare mi ritrovo oggi nel carcere di Palermo ed essere nel carcere di Palermo dimostra questo questo è quello che ci scrive quanto detenuto che praticamente è imbottito dalla mattina alla sera di psicofarmaci che e non può avere quell'assistenza psicologica che pure riusciva ad ottenere dal verte insomma la disperazione più totale disperazione che abbiamo verificato in moltissime carte italiane ricordo senz'altro Poggioreale
E che non prevede alcun tipo di misura anche se si era parlato ad un certo punto di mettere questi detenuti tossicodipendenti in appositi reparti dove potessero essere seguiti più da vicino che il mio avvocato se la prende comoda ci scrive ancora questo detenuto e io io ho fatto sapere che che mi avessero dato la liberazione anticipata che ricordo questo ricordo io è oggetto di una nostra proposta di legge di iniziativa popolare quella che abbiamo depositato in parlamento probabilmente farei fra i miei cari e mi troverei bene e reinserito nella vita normale
E quindi un altro problema credo molto serio molto importante e che ci viene fatto presente dai detenuti
Adesso per concludere questa carrellata parliamo della ripresa del Satyagraha noi per il momento inattesa che ci porta arrivare
L'autorizzazione da parte del da per Centrale di poter entrare nelle carceri diciamo a tutti coloro che seguono radio radicale sappiamo so che sono tantissimi che con le radioline ci debbono e e stanno quanto bene può fare anche a loro non solo noi non solo al Paese la partecipazione a iniziative non violente ecco diciamo che devono trovare il sistema per farci arrivare nel loro adesioni inviandoci una lettera prioritaria indirizzata radicali italiani magari direttamente a Marco Pannella
Via di Torre Argentina settantasei zero zero uno otto sei Roma oppure possono nel caso in cui piano in buoni rapporti con il direttore del carcere inviarci un fax al numero zero sei sei otto otto zero cinque tre nome fai e per concludere volevo dire una parola per tutti coloro che sono fuori dalle galere che ci seguono che seguono da Radio radicale queste battaglie l'impegno di Marco Pannella di tantissimi radicali da per loro è più facile aderire
Intanto uno sciopero della fame ce lo diceva Adriano Sofri fatto dentro il carcere e ciò che avevano anche alcune detenute è veramente molto molto pesante
Fatto fuori è altrettanto pesante ma forte anzi sono convinta sicuramente un po'di meno dai loro hanno a portata di mano il telefono possono chiamarci hanno zero sei sei otto nove sette nove uno e oppure che sono una diga e tori di internet possono collegarsi con il sito www punto radicali punto it e scrivere lì tutti i loro dati io mi auguro che questo avvenga per questa battaglia che sta crescendo perché unisce sempre di più e aggiunge altri elementi ed illegalità che dobbiamo assolutamente conquistare e acquistare per la nostra democrazia
Grazie a Rita Bernardini