"L'Europa presa sul serio. La Carta dei diritti dopo Nizza" - org. dalla Fondazione Lelio e Lisli Basso Issoco (c/o sala conferenze Fondazione Basso - via della Dogana Vecchia, 5)

Buongiorno a tutti
Ti ringrazio di essere presenti va soprattutto ringrazio vivamente i nostri ospiti in particolare il Presidente del Consiglio
Giuliano Amato Sergio Cofferati e Stefano Rodotà che hanno voluto accogliere il nostro invito di di Giacomo Marramao che come sapete fra l'altro è il direttore scientifico della Fondazione Emilio
Per partecipare primo incontro un primo scambio di vedute
Sul sull'Europa presa sul serio questo è il titolo che abbiamo voluto dare speriamo che questo sia soltanto l'inizio di una serie di incontri dibattiti che vorremmo venissero svolti anche al di fuori del nostro Paese
Di dico brevemente come sorta questa questa iniziativa è questa idea la Fondazione da qualche tempo sta conducendo una riflessione
Che ha avuto eco come spunto il dibattito che si è svolto qualche alla fine Germania in particolare fra Dieter Green me Jürgen Habermas in particolare sul tema della costituzione europea se potesse esservi una Costituzione europea una Costituzione
Senza Stato una Costituzione sento un popolo che parlasse la stessa lingua
Ecco da questo spunto di riflessione eseguito una serie di dibattiti di interventi che hanno avuto il loro conclusione prima conclusione nel convegno che si è svolto nel dicembre scorso sullo spazio pubblico europeo
Con una in insperato successo di pubblico di solito queste sono discussioni che si fanno fra studiosi appassionati invece essendo capitato
Dopo Nizza per fortuna ha avuto una partecipazione più ampia di quella dei soli studiosi non non c'è una una unica linea che sia venuta fuori da questa discussione naturalmente le opinioni sono disparate tuttavia una qualche l'indicazione che noi abbiamo pensato di di poter raccogliere c'è sembrato di individuarla la riconosciuta come dire inadeguatezza semantica del repertorio classico
Dei costituzionalisti tradizionali e cioè la concezione monolitica della sovranità noi pensiamo che si possa delineare una dimensione costituzionale europea che sfugge all'alternativa o c'è uno Stato sovrano
E allora ci sono soltanto accordi fra gli stati o c'è una dimensione di Stato sovranazionale che assorbe come propri organi
Gli Stati attuali ecco questa unica dimensione della sovranità probabilmente una cosa che ampiamente superata
Dobbiamo pensare una coesistenza di ordinamenti diversi e tuttavia
Tutti dovrebbero essere
Ispirati all'asta condivisione del lo stesso modello costituzionale europeo che è proprio quello di una democrazia costituzionale
Vale a dire che vede una Diretta eradicazione dei diritti nelle costituzioni
Cioè l'aspetto significa la inviolabilità di questi con la conseguente ruolo di garanzia delle delle giurisdizioni dei giudici
Questo comporta una necessità di equilibrio fra le ragioni della politica e le ragioni del tipo
Le e sovranità sono tutte limitate da un patto costituzionale
Anche quando ci sono poteri condivisi a un livello sopranazionale
Ecco questa pluralismo anche istituzionale
Sottintende un'idea che noi non vorremmo fosse una utopia
Ma che sembra potersi realizzare la carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea sembra essere indicativa di questo l'idea di affidare la comune identità europea principi condivisi
Principi e valori condivisi che significano la garanzia della eguali dignità di ogni singola persona
Questo rende possibile la convivenza fra diversi fra diversi popoli diverse culture diverse tradizioni diverse lingue diverse religioni
Ecco
Dare una dimensione costituzionale a una unione di popoli e distratti sopra
Questa è un po'la l'idea conduttrice
E in qualche modo appunto l'approvazione della Carta dei diritti cambia un po'il volto l'immagine almeno dell'Europa dei quindici si è detto significa simboleggia il passaggio dall'Europa del mercato e l'Europa politica dell'Europa degli Stati all'Europa dei cittadini
E vero c'è questa immagine che la carta da ma e non vorremmo che fosse anche una sostanza vorremmo che venisse presa sul serio
In una recente audizione di parlamentari di diversi paesi dei diversi quindici paesi europei alla commissione Libertà pubbliche del Parlamento europeo una deputato
Britannico ha detto ma la carta per noi a il valore giuridico del Corrierino dei Piccoli questa è stata la traduzione dell'interprete riferita all'italiano dà atto della battaglia ecco per noi non è così e io credo che non sia vero in realtà che a questo valore perché la carta già cominciato a vivere abbia cominciato a vivere nella pratica
Non solo è stata utilizzata incassato ricordato dai tre saggi del che hanno valutato la situazione ostriche H non solo è stata citata dal gruppo di di bioetica della comuni del Unione Europea ma ci sono dichiarazioni impegnative della Commissione europea
Del parlamento europeo la Presidente del Parlamento europeo ha già dichiarato questa è la nostra Carta fondamentale il la Commissione europea sta programmando la valutazione la previa valutazione di tutte le politiche quando la commissione europea propone una un un intervento legislativo ne valuta naturalmente la compatibilità sulla base dei trattati nel possibilità di bilancio etc ha deciso di valutarlo anche sulla base della rispondenza alla Carta dei diritti fondamentali
Ma noi abbiamo già avuto proprio nel in una causa di lavoro
Nella davanti alla corte di giustizia è stata utilizzata dall'avvocato generale della a corte
La Carta dei diritti fondamentali e ha motivato molto correttamente sul fatto che questo rappresenta io posso atteso avere qui da la la citazione esatta
Dice
Un ancor più significativa di fare il fatto che questo diritto il diritto che veniva ricavato in quel caso che era il diritto alle ferie annuali retribuite che veniva contestato in quella sede
Il significativo che questo diritto trovi oggi una solenne conferma nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea proclamata dal Parlamento eccetera
Certo al pari di alcuni degli atti precedentemente citati anche la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea non si è vista riconoscere autentica portata normativa rimasta cioè priva dal punto di vista formale di autonomia valore vincolante tuttavia anche a non voler entrare qui nell'ampio dibattito già in corso circa gli effetti che in altre forme per altre vie la carta dovrebbe comunque produrre
Resta il fatto che essa racchiude enunciazioni che appaiono in gran parte come ricognitive di di litigi altrove sanciti credo quindi che in un giudizio che verte sulla natura sulla portata di un diritto fondamentale non si possono ignorare le pertinenti enunciazione della carta né soprattutto se ne posso ignorare l'evidente vocazione a fungere quando le sue disposizioni lo consentano
Da sostanziale parametro di riferimento per tutti gli attori Stati membri istituzioni persone fisiche e giuridiche della scena comunitari in questo senso quindi ritengo che la carta
Ci fornisca più qualificate definitiva conferma della natura di diritto fondamentale che riveste il diritto a ferie annuali retribuite
Ora io credo che appunto noi dobbiamo prendere sul serio la carta non è il Corrierino dei Piccoli a dice è stata firmata quasi un po'difetta quasi un po'di nascosto ma dopo Nizza comincia a vivere
Il trattato di Nizza è stato per molti versi molti lo hanno detto insoddisfacente ma gli stessi autori se ne sono accorti hanno avviato un processo che da da ora in avanti fino una speriamo alla fine del due mila e tre
E non solo fino al due mila quattro quanto per il momento previsto che insomma nei prossimi anni dovrà portare a una nuova
Conferenza intergovernativa a una nuova un nuovo trattato che possiamo sperare il confidare che sia un trattato costituzionale che cioè precisi l'autonomia delle delle istituzioni europee né e consolidi il carattere democratico precisi la divisione dei poteri e soprattutto in carpini nei trattati la Carta dei diritti fondamentali
Io credo che ci siano davvero possibilità in questo senso
Pensiamo perché il settore di cui di cui mi occupo
La politica dell'immigrazione può essere fatta oggi razionalmente soltanto dall'Unione Europea i nostri confini sono mai comuni abbiamo abbattuto le frontiere interni
Questa politica può essere fatta soltanto efficacemente e con forza soltanto a livello dell'Unione Europea con un partenariato con i paesi di provenienza con la integrazione dei residenti che sono qui da tempo con il concorde il concordare dei flussi che siano adeguati sia al al rispetto dei diritti delle persone sia alle esigenze economiche insomma io credo che questo modello sociale europeo che prevede la uniformità dei diritti fondamentali indivisibili che prevede una universalità di protezioni sociali
Possa e che vede che è incardinato oggi dalla carta possa essere perseguito e attuato in fondo
è questo modello sociale europeo a decenni di vita la la Carta Atlantica del mille novecentoquarantuno che firmata non da da due estremisti ma da Roosevelt e da Cerci
Dice che il progetto è quello di far sì che ci siano diritti universali che liberino le persone dalla timore e dal bisogno e dal bisogno
E si riconosce che c'è la necessità di una protezione sociale uniforme universale per assicurare anche la partecipazione politica anche la possibilità di esercitare i diritti classici di libertà
Bene questo io credo che sia una una discussione che deve investire non solo gli studiosi ma deve assicura essere affrontata nell'ambito della società nell'ambito della politica sarebbe Bello vedere che nei dibattiti elettorali di questo sita si parli
Del nostro futuro perché il nostro futuro e l'Europa il nostro destino in Europa siamo in presenza della più grande operazione politica di questo inizio di secolo la allargamento ai Paesi dell'Est la ricomposizione dell'intera Europa
Davvero
Sarebbe bene che se ne discutesse si confrontassero le opinioni su questo futuro
Cominciamo a farlo in mancanza di meglio in questa stanza grazie ai nostri
Relatori e io comincerei a dare la parola Sergio Cofferati che davvero come esponente degli sindacata si era interessa credo al futuro dell'affare
Grazie non abbiamo preso sul serio terribilmente sul serio la carta
Per tante ragioni provo ha sintetizzato alcune facendo un piccolo passo a lato
In tempi di globalizzazione
Appare evidente come
I processi economici che sono condizionati da
Mercati sempre più vasti abbiano
Prodotto già dei primi effetti
Che
Da un lato hanno portato all'evidenziazione del del valore dell'importanza degli aggregati sovranazionali
E dall'altra parte hanno reso più visibile di prima una dimensione micro che è quella del territorio ora l'idea e la dimensione del territorio va misurata di volta in volta non è uniforme
Però visibile in ogni processo economico
Questa nuova dislocazione di efficacia delle politiche di decisione
E di gestione delle politiche che
Oggettivamente porta un superamento della dimensione degli Stati nazionali così come erano stati conosciuti
La globalizzazione però anche accelerato ho reso più evidente la crisi di molte istituzioni sovrannazionali
Chicco accelerato reso evidente perché alcune di queste istituzioni avevano stato degli stati di afasia o oppure
Crisi crisi latenti già già da tempo
In non credo che si possa attribuire la globalizzazione l'accentuarsi delle difficoltà dell'organizzazione delle Nazioni Unite di prevenire conflitti
Mentre invece senza dubbio alcuno la globalizzazione rende oggi
Una struttura incompleta inefficace l'organizzazione mondiale del commercio la sola esclusione di grandi paesi da quell'organizzazione grandi Paesi che pure rappresentano la parte più rilevante dei mercati futuri
Ne rende poco credibile la funzione l'attività dunque
Il riconoscimento da parte di molti
Quello che mi ha sorpreso non positivamente che non ci sia
In molti Stati una riflessione adeguata sul come porre rimedio a questo stato di difficoltà
So benissimo che la costruzione di istituzioni sovrannazionali
Trascina con sé problemi delicatissimi
Si tratta da parte degli stati di cedere quote di sovranità si tratta a volte di ripensare addirittura a modelli di organizzazione sociale se non addirittura della democrazia formale e sostanziale con la quale sono cresciuti
Pur tuttavia di fronte a fenomeni che mediaticamente sono stati resi così vistosi come la crisi di Seattle
Quelle immediatamente successive mia sorprese non positivamente una sorta di arresto nella riflessione sul come porre rimedio quelle difficoltà
Nell'idea che ci possa essere una soluzione spontanea o che i processi possono restare là dove sono collocati oggi
Ecco io credo che la globalizzazione senza regole non possa
Esplicitare
Le dinamiche positive che pure può contenere le orecchie addirittura lasciata come fenomeno spontaneo possa produrre
Rilevanti o rotture con tutte le conseguenze anche drammatiche che queste possono determinare credo che senza regole
Gli stati finiranno col negarne l'utilità e addirittura di tornare a politiche protezionistiche
Negli elementi di contestazione
Di Seattle
La doppia visione la preoccupazione di chi legittimamente vede in una globalizzazione senza regole
Un pericolo per le sue condizioni era presente era visibile ma era presente visibile anche sia pure in quota minoritaria un'idea di protezionismo
Forte soprattutto negli Stati Uniti
Però la globalizzazione accentua anche il conflitto nei mercati e la ricerca da parte dei singoli Paesi e degli aggregati che nascono
Di modelli per competere
I modelli della competizione non sono
Cosa che si può scindere separare
Dalle politiche di sviluppo dalle politiche di coesione sociale
Devono avere un'acqua il che connessione con le stesse dovrebbero avere qualche elemento di coerenza
E hanno bisogno di riferimenti concreti negli impianti che gli Stati si danno
Nelle regole interne ai singoli Stati dei singoli aggregati sovranazionale che nasca
è evidente che l'Europa è stata pensata immaginata per ragioni ideali ma credo sia altrettanto evidente che gli effetti della globalizzazione sui singoli stati membri abbia prodotto una ricerca complessa ma di miglior costruzione dell'Europa e forse anche di qualche accelerazione nella definizione dai confini delle regole delle modalità con le quali poi gli Stati dell'Unione
Tra di loro collaborano e danno vita a questa nuova dimensione
Qual è l'interesse del sindacato in questi processi
L'interesse è quello di cogliere i vantaggi potenziali cercando di ridurre i danni potenziali
Ho detto del sistema di regole
Regole nei rapporti commerciali tra i grandi Paesi del mondo
Regole in ogni singolo aggregato
Regole anche
Implicitamente nella scelta delle forme di competizione tra i sistemi tra le imprese e dei modelli di competizione
Se i modelli di competizione non rispettano delle soglie
Che vanno considerate invalicabili
Penso agli effetti sullo sviluppo quando lo sviluppo non è rispettoso dell'ambiente
Penso a soglie che devono riguardare le tutele delle persone dei cittadini e i loro diritti sia quelle individuali che quelli collettivi
Se la competizione non ha limiti sì arretra e si possono paradossalmente entro evitare elementi distruttivi di culture antiche come quella
Che in Europa portato nel corso
Di
Decenni secoli alla fissazione di uno schema di Welfare e all'individuazione di quello che viene chiamato forse un po'impropriamente il modello sociale europeo
Dunque nella costruzione dell'Europa sono importantissime
Le conferme culturali sulle quali l'Europa è nata
E dall'altra parte l'aggiornamento di queste conferme culturali insisto in regole normative
Non esiste un'alternativa
Micro a questo bisogno di allargamento del
Dimensione anche statuale
Dei Paesi e di conseguenza dell'economia
Può apparire sorprendente in verità non lo è ma i sindacati italiani sono sempre stati
Sindacati esplicitamente schierati per l'Europa e per la moneta unica a differenza di tanti miei colleghi dei Paesi europei
è singolare se mai ma neanche tanto anche questo che le imprese italiane abbiano avuto e ripetano sistematicamente atti di ostilità verso l'Europa e le sue regole
Le polemiche passate vi sono note ma mi pare che molte delle cose più recenti riportino di un sistema di impresa e che non è in grado di competere nei mercati domestici e nei mercati e nel mercato globale
Affidandosi a l'innovazione e alla qualità del prodotto del processo
Sceglie la via bassa dalla competizione
Riducendo i costi e immaginando di poter intervenire
Senza vincoli anche sul sistema delle protezioni e sui diritti delle persone
Non voglio riprodurre qui una polemica che ho ho aperto in altra sede ma mi pare che sia trasparente nei comportamenti soprattutto di Confindustria il tentativo di allontanarsi sistematicamente dei vincoli europei da quelli che già sono operanti con lo stesso spirito alla stessa logica con la quale tentarono di convincere i governi e l'opinione pubblica che non era opportuno entrare tra i primi nella moneta unica
Io sono di opinione diversa credo che sia stato giusto alla scelta fatta certe
Faticosa con costi anche sociali che sono stati sopportati in cambio di qualche elemento di equità ma che l'alternativa a quel percorso accidentato e difficile sarebbe stata soprattutto per la parte più debole del Paese un'alternativa disastrosa
Perché
Una moneta fuori dalla dalla protezione dell'euro sarebbe stata sistematicamente svalutata il che
Avrebbe potuto dare vantaggio competitivo a delle imprese che non si erano i Novate ma avrebbe penalizzato duramente pensionati e lavoratori dipendenti percettori insomma di reddito
Contenuto e non sempre dinamico
Una volta però realizzata l'unione dalla moneta occorre rapidamente passare l'arresto per dare
Al modello sociale europeo elementi fondati e solidi e poi garantire all'interno dell'Unione
Politiche di sviluppo e politiche di coesione
E in questo modo cercare di influenzare positivamente la scelta di un modello competitivo che si fa riferimento alla cultura europea non può trascurare ovviamente il welfare e i diritti delle persone
Ancora una volta insisto sia quelli individuale che quelli collettivi
Per questo penso che la discussione di Nizza per quanto la conclusione non sia stato esaltante abbia in ogni caso ha rappresentato un passo in avanti importante
E penso anche che al momento della revisione del trattato
Si renderà
Necessario completare quello che Nizza non ha completato non ha concluso positivamente
L'Europa per diventare un aggregato sovrannazionale
Che abbia l'identità pensata
Da chi
Avviò il processo dell'Unione ha bisogno di una Costituzione
Una costituzione per essere tale ha bisogno di una carta dei diritti che sia integrata alla costituzione la carta dei diritti e la scelta fatta di considerare i diritti come indivisibili
Tra i diritti della persona i diritti del cittadino i diritti che nascono anche nella sfera economica è una scelta opportuna o prezzato non ho difficoltà a ripeterlo il lavoro fatto soprattutto perché era un lavoro
Difficile
Non semplicemente per
Per la banale fisiologica difficoltà
Che a chi parte da una cultura diffusa ma da effetti difformi di questa cultura nei singoli Paesi costruito una carta legislazione invariata non era cosa semplice e qualche forzatura che pure si è prodotto nel lavoro
Di scrittore la carta è stata opportuna anzi io credo che su alcuni temi sarà necessario ritornare e allargare di nuovo i confini delle legislazioni operanti
La carta rappresenta dunque non soltanto un elemento di identità dei cittadini europei
Ma anche un elemento per chi fa il mio mestiere importantissimo è solido
Nella ricerca di modelli di competizione che non finiscano collo scaricare le dinamiche di costo sulle persone che lavoro no
E da lì successivamente sulle persone che vivono in una società
In Europa una parte dei diritti di cittadinanza a una radice lavoristica evidente
La distruzione dei diritti nel lavoro porterebbe anche ad un declino di una quota non marginale dei diritti di cittadinanza e di questo sono particolarmente convinto e poi un'Europa che si deve rapidamente allargare ha bisogno di una soglia che riduca i potenziali elementi di dumping
L'ostilità l'allargamento dell'Unione Europea
Che pure è presente
In tanti Paesi è un'ostilità che va battuta ancora una volta se i Paesi dell'Unione
Cercassero di restano da soli inatteso di aver realizzato gli elementi di compromesso che riguardano le regole ma contemporaneamente anche le politiche da quelle sociali da quelle economiche
Finirebbero col commettere un errore grave
Perché la parte più debole dell'Europa escluso dall'unione diventa oggettivamente Area
Che atterrare informa impropria irrituale e pericolosa
Capitali occasioni produttive e dunque il dumping diventerebbe
Più forte almeno il rischio potenziale di Dante
Un'Europa che invece allarga i suoi confini e lo fa sulla base di criteri condivisi come devono essere quelli dalla Costituzione quelle la Carta dei diritti ed Europa che
Offre ai suoi cittadini
Elementi di identità ma anche una di quelle soglie che non devono essere barricate se non si vuole dare alla competizione un carattere distrutti
Ecco perché tanta attenzione della convenzione che la carta sia e importantissimo
Per i cittadini europei ma anche per le persone che lavorano che verranno a lavorare dicono
Diceva prima Elena uno dei problemi più delicati che l'Unione dovrà affrontare per la verità già affrontato anche con regole efficaci e quello del governo dei processi migratoria
è un problema che vale per l'Unione è un problema che vale ancor di più per un Paese come il nostro
Se si vuole mantenere l'attuale livello di ricchezza in Italia se si vuole mantenere l'attuale livello di occupazione occorre la incrementare i flussi migratori
E dunque avere politiche di accoglienza efficaci ma avere anche un sistema ancora una volta di regole condivise e di diritti che non vengono valicare atti
Pena la rottura di uno degli elementi più delicati nel futuro di coesione sociale quale quello della capacità e dà la possibilità di far convivere delle etnie delle culture e delle religioni diverso
La via indicata dall'unione la via giusta
è una via che deve trovare in esplicito il consenso il sostegno del sindacato anche laddove lo stesso sindacato indica pur delle esigenze
Spero nessuno vorrà sottovalutare come quelle di avere proprio per dare consistenza al modello sociale europeo anche un'idea dello sviluppo dell'Unione oltre che dei singoli paesi
La definizione di scelte specifiche che possono rafforzare la struttura produttiva di beni e servizi che in Europa si è andata consolidando nel corso nel corso dei decenni le esigenze che rimangono non sono esigenze contraddette da questi obiettivi e credo che sia necessario procedere parallelamente ma senza negare non l'opportunità ma il bisogno appunto di allargare l'Unione europea
Lavorare per la costituzione al momento della revisione del Trattato e considerarla carta dei diritti come una parte importante e integrante della stessa costituzione
So che in corso d'opera si potranno anche incontrare difficoltà contraddizioni perché quando si agisce a legislazione invariata con
Sa bene Stefano
Le differenze tra i singoli Paesi sono difficili da mediare non è improbabile che in qualche circostanza ci siano soglie per nuove che si attestano ad un livello più basso
Di quello intorno al quale abbiamo costruito una parte della nostra identità
Però rifiutare un posizionamento diverso dell'idea di mantenere assurde perdente la condizione data rappresenterebbe un errore perché poi gli elementi di sofferenza prodotti da presenze Esterne
Molto più attrattive
Di quanto non siano le condizioni economiche sociali nostre al dunque porterebbero a degli arretramenti ben maggiore
So che poi è più facile
Esplicitare l'esistenza di contraddizioni e dire della volontà di affrontarle che non affrontarle in concreto però di questo io sono
Assai convinto credo che queste siano le ragioni che hanno portato forse fiato gli osservatori superficiali ad apparire un po'paradossale
A differenza del resto dell'Europa qui le cose si sono rovesciate il nostro mondo capovolto
Gli imprenditori non vogliono l'Europa il sindacato se
Se voi ci pensate provate proprio la ragione facile da comprendere
Il segreto Penati adesso la parola Stefano Rodotà vediamo se altri questi indicatori
Ma io ho l'impressione che sulla strada del dopo Nizza
E che contiene alcune promesse importanti forse seri bilanciare una certa modestia dei risultati si sia già materializzata la trappola del falso realismo
Si dice la Costituzione la carta europea è poca cosa non si useranno espressioni spregio se come il Corrierino dei Piccoli ma molti dicono servirà poco comunque
Anche perché a Nizza la firma si è voluta molto sottotono
è qualcosa che non ha grande rilevanza la Costituzione europea ma oggetti c'è o e improponibile
Lo dicono non solo persone culturalmente becere lo dicono anche persone che hanno solido
Aggancio danni alla costruzione europea ho detto falso realismo credo che invece l'unica vera realistica prospettiva per chi crede all'Europa
Come un'entità politicamente significativa
Come un fatto
Di grande raccordo tra identità e anche come fatto di paragone a livello globale
Perché crede a questo tipo d'Europa
Questa prospettiva realistica
Esattamente ciò che noi dobbiamo contrastare altrimenti avremmo un'Europa mollare un Europa sempre più dipendente
Incapace di realizzare no le promesse ma di portare a compimento il cammino che è già stato avviato
Io credo che molti degli elementi costitutivi del processo
Di costruzione europea abbiano esaurito la loro funzione
L'integrazione attraverso i mercati alla moneta ha dato tutto ciò che poteva dare
E in lizza è la testimonianza che quel tipo di integrazione ha oggi bisogno di un rafforzamento della dimensione politico istituzionale
La politica dei piccoli passi così utile negli anni passati per diventata di passi troppo piccoli per esempio rispetto al problema dell'allargamento da quindici a ventisette Paesi nel giro di pochi anni
La Costituzione leggo io la chiamo così costruita ciascuno di noi si è costruita la sua costruzione europea
Secondo il punto di vista secondo la propria cultura secondo anche alle sollecitazioni del momento
è ormai un fattore di instabilità e di incertezza
Le regole istituzionali a livello europeo sono incerte o non ci sono
Una costituzione e anche indicazione dei limiti dei poteri che si possono esercitare e dei rapporti tra i diversi poteri e dei rapporti tra le istituzioni e i cittadini tutto questo non c'è botte affidato a dinamiche che io ritengo rischiano di accentuare non di diminuire quello che il modo sbrigativo ma efficace è stato definito il deficit di democrazia
Il mandato
Per la carta dei diritti avendo un punto che io non mi stanco di sottolineare il Consiglio
Europeo di Colonia disse che la carta serviva per fondare la legittimazione democratica dell'euro questa è una vecchia idea perché se voi leggete il le dichiarazioni e le costituzioni immediatamente successive alla rivoluzione francese trovate una formula celebre che un Paese che non ha separazione dei poteri e riconoscimento dei diritti fondamentali non ha costituzione cioè non è un paese democraticamente legittimato questa era la consapevolezza che dettava la via della carie
E infine
Le conferenze intergovernative
Lo scacco di Nizza ce lo dice hanno anche se a mio giudizio fatto il loro tempo se non altro per il modo in cui vengono preparati questi sherpa governativi che lavorano per un anno e mezzo due anni
In assoluta
Mancanza di trasparenza senza ogni controllo
E portano alla fine proposte Sberbank alle riunioni decisivo
Dobbiamo entrare
Anche perché Nizza ce lo ha detto nella prospettiva costituzionale i vecchi schemi non servono io sento miei amici che rispetto molto capacissimi studiosi di diritto costituzionale che ci ripetono che una costituzione senza Stato senza popolo non è possibile
Ma questo è uno schema che può proporre soltanto chi alla testa rivolta verso il passato secolo nel quale hanno scritto le costituzioni dal Settecento in poi
E avessero avuto questo tipo di mentalità non avremmo avuto nelle coste nella dichiarazione dei diritti dell'ottantanove nelle costituzioni del Novecento che sono stata una invenzione
Oggi noi siamo di fronte a una sfida molto più impegnativa certo oggi non c'è un popolo europeo non c'è uno Stato europeo
Ma questo processo costituzionale e ciò che darà che costruirà il popolo europeo questo è il dato nuovo cioè contemporaneamente
Questa procedura farà nascere il soggetto che alla fine alla dovrà pienamente legittima
Quando si fa l'obiezione ma non c'è un mandato popolare a scrivere una Costituzione europea a proclamare diritti è vero ma questa volta noi abbiamo un processo di legittimazione diverso da quelli del passato
Il soggetto nasce con il farsi di questi strumenti
E allora la Carta dei diritti cerco io solo parziale come Helen abbiamo lavorato a questa carta dei diritti
Credo che come italiani insieme a Piero Melograni ad Andrea Manzella abbiamo fatto un lavoro riconoscibile molti tratti di questa casa
E quindi non sono ovviamente neutrale né distaccata
Però io credo che questa carta oggi sia un fatto rilevante per quattro motivi è uno strumento efficiente
Rappresenta un impegno istituzionale è un modello politico culturale tonde domande alle forze politiche anche in questa campagna elettorale brevemente su questi quattro punti
In soli nove mesi quasi nove mezzi è stato realizzato un lavoro che
Quantitativamente almeno non voglio entrare nel merito qualitativo perché ognuno da le proprie valutazioni come è giusto
Quantitativamente supera di gran lunga ciò che viene fatto in anni e anni e anni di conferenze intergovernative
Tant'è che in questo momento
Ben diversi
Anche in diversi ambienti europei basta avere seguito il dibattito che c'è stata in particolare su due giornali sulle ronde sulla Frankfurter Allgemeine e poi ci sono stati significative dichiarazioni
Della Presidente del Parlamento europeo Nicole Fontaine in un articolo che è stato anche tradotto su Repubblica che ha detto senza mezzi termini per il futuro dobbiamo adoperare lo stesso metodo che è stato sedili seguito per la carta dei diritti
Io non dico che quel quello strumento la cosiddetta Convenzione possa essere replicato in situazioni diverse certo è che aveva una sua forza che nasceva dal fatto che nello stesso luogo dovevano lavorare la commissione il rappresentanti dei Parlamenti nazionali i rappresentanti dei Parlamenti del del Parlamento europeo e i rappresentanti dei governi nazionali
Per la prima volta di era un'unica sede nella quale lavoravano e si confrontavano le quattro realtà che fanno un euro
In più la trasparenza si è molto discusso se ci fosse un processo sufficientemente controllato io non voglio fare l'apologia di questo processo lo sto ne conosco benissimo di ma rispetto al modo in cui vengono e sono state preparate le conferenze intergovernative che non dimentichiamo hanno portato ai trattati cioè il pezzi di costituzione
Europea assolutamente fuori da ogni trasparenza e controllo tutto il lavoro della convenzione Stato pubblico nel senso fisico tutto poteva tutti potevano quasi entrare
Nella sede dove ci riunivamo tutto stava su internet i documenti addirittura prima di essere portati alla discussione nella convenzione erano già
Liberamente disponibili per i cittadini europei in molti casi sono intervenuti con loro critiche e suggerimenti indicazioni sono state fatte quasi all'audizione di quasi cento organizzazioni della società civile sono stati sentiti i paesi candidati all'entrata dell'Unione questa in questione un arco di tempo molto breve
Dunque uno strumento efficiente quello che ha preparato la convenzione che deve essere tenuto presente per il futuro di questo lavoro di ora getta azione costituzionale della nuova fase dell'euro un impegno istituzionale ormai la Carta dei diritti stalli chiamatela pure Corrierino dei Piccoli ma noi sapevamo tutti a meno di non essere imbecilli scusate non trova altro termine che alla prima occasione la corte di giustizia avrebbe impugnato la Carta dei diritti impugnato nel senso come arma non impugnato come contestazione
è avvenuto
Io
Va bene questo è un dato
Il valore politico indubbio ci tornerò
La rilevanza giuridica ineliminabile noi sappiamo già che i quattro angoli dell'Europa gli avvocati che discuteranno cause davanti alla corte di giustizia d'Europa si trovano in una condizione straordinariamente più felice rispetto al passato perché l'articolo sei del trattato che rinviava
Ai principi e alle tradizioni nazionali oggi ha una sua interpretazione nella carta per cui fino a ieri dovranno dimostrare che talune figure di diritti erano ritenute comunemente presenti nella tradizione nel quadro istituzionale europeo oggi ce l'hanno già scritto e così si compie si comporterà
E in più laccata stalli il processo di costruzione europea ci ha un macigno che non può aggirare
Deve necessariamente fare i conti con questa realtà sarà la prima parte di una nuova costituzione diventerà nel breve un protocollo annessa ai trattati la cosa non mi interessa la questione ed lì
Terzo puntura Otello politico-culturale
Questo non è particolarmente importante
Nel momento in cui lo ricordava bene Sergio Cofferati uno dei temi è quello quali sono le regole del mondo globale questa carta viene
Non mi dà un soggetto circoscritto
Viene da una delle grandi aree avanzate è una grande teoricamente potremmo dire e la prima carta dei diritti del nuovo millennio
Copre riguarda una grande area regionale
Con grande forza di attrazione in questo momento ci tornerò per facendo due esempi concreti alla fine con grande forza di attrazione magari dialettica polemica nei confronti di altre aree del mondo ne indico tre
L'area dell'Estremo Oriente l'aria dell'America latina l'area del
Degli Stati Uniti
Infine pone una domanda alle forze politiche
Forze politiche europee alle forze politiche italiana perché anche se si dice
Che la Carta dei diritti è solo un documento politico non dimentichiamo che nel Parlamento italiano nel momento in cui si dava mandato al Presidente del Consiglio qui presente
Di chiudere la discussa
Coerenza hanno detto già tutte si a questa carta potranno in futuro disconoscere questo loro impegno assunto non solo verso i cittadini europei ma verso l'Europa
Non dimentichiamo lo ricordava Elena Paciotti che il dodici di dicembre parlando davanti al Parlamento europeo il patto il presidente Prodi ha detto che la carta rappresentava già l'impegno politico al quale si sarebbero
Ieri si sarebbero adeguate alle istituzioni europee in una recentissima comuni comunicazione
Della commissione al consiglio al Parlamento europeo del Presidente Prodi e del commissario Vitorino compra competente per Giustizia libertà pubbliche questo punto è stato ribadito è un teste di coerenza
Lo dico l'avete sentito anche la citazione dal discorso dell'avvocato generale alla corte di giustizia per l'istituzione europea per gli stati nazionali per le singole forze politiche e questa carta interrogante per quelli che debbono essere le questioni
Che riguardano questa campagna elettorale due questioni e due esempio
Il problema del modello
E in questo momento
Le regole sovranazionali sono difficili da scrivere
L'inadeguatezza di istituzioni globali
Sergio Cofferati ha ricordato l'organizzazione mondiale del commercio sono evidenti
E tuttavia una dinamica è già visibile
Non è solo la dinamica che deriva dal fatto che la sovranità nazionale non ce la fa perché i confini degli Stati sono superati io dico sempre finito il territorio giacobino
Chiuso da confini certi governati da un un governato da un unico punto e da un unico potere il territorio giacobino è finito
I signori del mondo chi sono
Oggi sono coloro i quali hanno la possibilità di dettare regole anche in luoghi in maniera informale il problema della democrazia non è quello generico di prevedere forme di partecipazione che pure è un punto chiave
Ma avere un aggancio per ricostruire il sistema delle regole globali
Partendo anch'punto di vista diverso non necessariamente alternativo ma in molti casi seriamente alternativo alla pura regola di mercato
La domanda che c'è interna nel grande dibattito planetario e se le regole devono come dicono i più aggressivi tra gli americani Mimì di Marchetti mimare il mercato o se ci sono altri punti di riferimento
L'altro punto di riferimento rappresentato dai diritti fondamentali di cui la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea è un precipitato storico e regionali questo è il dato
Quello che sta accadendo in questo momento
Per quanto riguarda il tema dell'ambiente in questo senso straordinariamente eloquente
Due logiche una che affida unicamente alle regole del mercato
Anche la dinamica del tutela planetaria dell'ambiente un'altra che vuole inserire facendo riferimento a quelli che sono diritti fondamentali che trovate anche scritti in modo molto eloquente diretto in questa carta
Tutela dell'ambiente sviluppo sostenibile diritti delle generazioni future che sono non proclamazioni astratte ma limiti anche alla libertà di mercato
E quindi regole che devono essere rispettate dai soggetti economici questa la dimensione nella quale ci troviamo
E il modello europeo non è soltanto il modello nostalgico come qualcuno lo vuole presentare di uno stato sociale che ha fatto il suo tempo
Il modello europeo e quello che in questo momento
Tenta quest'acqua carta dei diritti non è tutto questo noi due credo Elena io che ha che abbiamo smontato il meccanismo dall'interno ne conosciamo i limiti meglio di molti altri ma questo è il dato del futuro cioè in questo momento oppone la questione dei diritti fondamentali
Io sono stato una ventina di giorni fa a testimoniare davanti al Congresso degli Stati Uniti in una materia molto vicina questo e cioè quella della tutela dei dati personali
Che è un grande affare economico perché il trasferimento dei dati dall'Europa agli Stati Uniti è una questione rispetto come ha detto uno dei senatori presenti la guerra delle né l'allarme una bazzecola di fronte alle dimensioni economiche gigantesche di questo fattore ma il fatto economico
E accompagnato e attraversa la discussione negli Stati Uniti in perché diventa sempre più evidente il dato tutela di diritti fondamentali che sono diritti di cittadinanza cioè il poter governare il sette le proprie informazioni non essere discriminati
E quindi dietro c'è una grande questione di eguaglianza
In questi giorni
Prima qualche giornale straniero poi qualche commentatore italiano ha ripreso dicendo serve un'alleanza dell'Europa con il Giappone altri Paesi in questa virgolette guerra che si ex aperta con gli Stati Uniti
Non siamo metafore belliche diciamo però che in questo momento noi ci troviamo di fronte a una realtà e cioè c'è una serie di aree del mondo e in questo senso chi ha occhi per vedere sa che questa carta non è il Corrierino dei Piccoli se avesse capacità di leggere perfino qualche tratto dell'Economist ma sicuramente quello che è stato scritto di questa carta in Paesi fuori dall'area dell'Unione Europea vede una forza attrattiva di questo modello che Monti
Stati tendono già non sono stati a vivere
Come un modello alternativo rispetto a quello proposto da chi invece dentro e fuori gli Stati Uniti a lo sguardo rivolto soltanto alla pura logica di mercato
Su questo torno tra un momento chiudendo dicendo però una cosa di passaggio perché questi temi sono fuori dalla nostra campagna eletta
Me ne dispiace perché questi sono temi con i quali bisogna fare i conti e sarebbe il caso che qualcosa venisse detto
Ma per esempio io faccio un solo riferimento
Si discute molto in questo momento del tema ritorna ante flessibilità e io leggo richieste in sostanza di eliminare le tutele legate al licenziamento senza giusta causa
L'articolo trenta della Carta dei diritti per la prima volta per la prima volta afferma perché non c'è nessuna delle Costituzioni nazionali non c'è nessuna delle Costituzioni nazionali
E questo è un indubbio passo avanti proclama il diritto del lavoratore a non essere licenziato senza giusta causa Como diritto fondamentale di chi si trova in Europa
Questo è un dato che credo debba essere in qualche modo tenuto presente anche nella discussione da ogni giorno potrei fare molti esempi ma voglio concludere con una considerazione
Dicevo all'inizio che l'integrazione attraverso il mercato è la moneta ha dato tutto ciò che poteva dare
Oggi sia il progresso della costruzione europea sia la costruzione dell'identità europea richiede un'integrazione attraverso i tipi
Guardate che se noi passiamo da una dimensione europea alla dimensione globale
Uno dei temi polemici esattamente lo stesso globalizzazione affermata
Attraverso la logica di mercato o anche globalizzazione theory e attraverso i diritti
Questo è il tema posto su un tappeto da quello che noi chiamiamo il popolo di Seattle che si manifesta nei vari luoghi ancora qualche settimana fa a Napoli
C'è in questo senso lasciamo da parte ciò che manifestazione di violenza gioco di azioni e reazioni intorno alle manifestazioni ma guardiamo alla sostanza del problema l'Europa conto questo punto che l'integrazione passa attraverso i dipinti
I movimenti darsi atto alla porta allegria Napoli hanno colto quest'altro punto globalizzazione attraverso i diritti questa è una delle loro parole d'ordine ecco perché io ritengo che ci sia in questo momento la possibilità anzi linee nuda linee l'utilità di un dialogo tra questi vari soggetti
E questo è il terreno terreno dei diritti è quello che rende possibile questo dialogo costruttivo di una dimensione europea più ricca e capaci di danni anche alla dimensione globale regole appropriati
Grazie meno estesa dovremo cercare delle voci più critiche col questo entusiasmo avverrà costituzione europea
Cercano di allora
La parola adesso professor Giuliano
Il punto di partenza secondo me è qui sotto
Il piede in due domande semplici se l'Europa serve se non si può fare senza e coesione sociale
Ora non non c'è bisogno di molti argomenti
Per dimostrare che l'Europa se ormai questo ma abbiamo capito tutti
L'Europa
La dimensione minima
Ormai per esercitare influenza su processi che ci riguarda gli effetti arrivano in casa di
Anche i più così appassionati sostenitori degli Stati nazionali
Si rendono conto di cui
Hanno una difficoltà di adattamento a volte va se ne rendono conto
Gli Stati Uniti sono un esempio forse in fin troppo elevato della influenza che si può esercitare sul mondo avendo una dimensione ragguardevole
è di tutta evidenza che per creare un mondo più equilibrato non possiamo pensare che questo equilibrio dei libri dal rafforzamento dell'Italia della Grecia o della stessa Francia
Ho questo sarebbe un quesito interessante dal rafforzamento della Renania della Lombardia e del Veneto e per essere meridionalisti e della Basilicata naturalmente
Ma occorre un rafforzamento di questa creatura che alla quale da anni lavoriamo che l Europa
Ora l'Europa
Quando nacque e nei suoi primi decenni visse di uno straordinario sostegno collettivo è in realtà anche se era un'invenzione elitaria come è stato detto tutte le invenzioni istituzionali sono in realtà elitario
Però ebbe un grande sostegno e tutti i passi avanti che fece differisce sulla base di questo sostegno c'erano posizioni ideologiche in una parte della sinistra l'Europa del capitale eccetera eccetera però insomma questo non non intacca va lo dimostravano i sondaggi dibattiti un complessivo sostegno collettivo alla costruzione europea
Questo sostegno collettivo sta venendo meno
Punto questo è un dato di fatto
Ce ne accorgiamo
Ed è è da tempo che in diversi lo dicono gli italiani se ne accorgono di meno badando a se stessi
Perché in Italia l'Europa continua ad essere una creatura favorita ed una prospettiva largamente accettata ma l'Europa è un'eccezione
Le opinioni pubbliche nazionali si stanno sempre più distaccando dà l'idea di Europa si oggi noi dovessimo far sopravvivere quelle che abbiamo di Europa affidando la sopravvivenza dei referendum nazionali che si svolgesse Lido
In questo momento io non so se questi darebbero un risultato positivo trattamento noi ci troviamo davanti ad un dilemma non piccolo da al di là della retorica siamo tutti come
Enti dell'Europa se
Tutti tutti
Sì mondana è vero che siamo tutti sconfitti Cantona fortemente argomentata immotivata la ragion d'essere per il presente e per il futuro dell'Europa
E a questa affrontata ragion d'essere dell'Europa si contrappone un disamore crescente per l'Europa nelle opinioni pubbliche europee quindi qui qui qui c'è un dilemma vero se qui questo è un gigantesco dire un gigantesco dilemma che fra l'altro sotto l'usbergo della sussidiarietà che è un elemento che entra in questa costruzione
Può fare scivolare sempre più sul capo opposto del costruzione europea il peso delle rivendicazioni e delle aspettative appunto e quindi e quindi l'ipotesi che facevo prima
Che punto l'equilibrio multipolare del mondo possa opporre opporre che poi non è un porre possa bilanciare
Stati Uniti Cina India Brasile del futuro con Lombardia Veneto Renania e disco sì
Questo per gli europei è un problema sul quale davvero c'è da meditare come sui problemi di vita o di morte rispetto al proprio futuro insomma senza pensare di poter procedere con tranquillità perché è business as usual non il business si usurano nel business fra l'altro appunto in un clima come questo dove peraltro i processi che abbiamo attivato comunque andranno a trovare uno sbocco
L'arrivo dei Paesi dell'allargamento può significare paradossalmente
Il completamento dell'Europa e la sua distruzione insieme ci sono
Bisogna usare queste per io sia chiaro sono tra i più favorevoli in Europa all'allargamento sono tra tra quelli che più ne difendono le ragioni discutono quei Paesi candidati ma insomma non posso che non vedere d'insieme dei processi quelli voluti e quelli non voluti a quali possibili conseguenze possono portare perché c'è questo dilemma appunto c'è questo dilemma dei necessità di Europa e di e assottigliamento delle basi di consenso per l'euro
Da dove viene questo assottigliamento ecco perché
Viene probabilmente dalla percezione che per un numero crescente dei nostri cittadini l'Europa non è più interessante non è più vista come fonte di aspettative positive ma vista soltanto come fonte di rischi e di pericoli
Mentre presumibilmente in passato l'aspettativa europea era un'aspettativa positiva alla quale si legavano aspettative di vita positivo
Ci dobbiamo riflettere perché questo è successo
Perché ha potuto accadere questo
Voi dite va be'ma non ti fare influenzare dalla Danimarca in Danimarca hanno poi è un piccolo paese ha un suo sistema di welfare
Ai ultimo ha sempre avuto il timore che l'Europa significasse perdere qualcosa non è solo una questione danese non sto parlando di un'epidemia della malattia da me insomma sto parlando
Di un modo in cui è cresciuta in questi anni l'Europa che forse per che c'è stata la cui incidenza come altre tendenze altri processi di cambiamento non tutti necessariamente legati all'Europa
Hanno portato ha scommette punto il futuro positivo di Monti dal futuro ipotizzabile in ragione dell'euro
Noi io sono un fautore delle liberalizzazioni lo sapete ci
C'ho dedicato una parte della mia vita
Ma e difficile convincere della bontà delle liberalizzazioni migliaia di lavoratori che in ragione di SL impresa ex monopoliste licenzi
Dal loro punto di vista la liberalizzazione semplicemente una fregatura perdono il posto
Occorre non di un un non la vedono come non la vedono come una prospettiva positiva naturalmente
Si tratta dico è un argomento che usiamo ridere ma tu non sei solo lavoratore dipendente se gli anche consumatore e quindi come consumatore la tua bolletta si ridurrà
Interamente in questo mi si può quello mi può rispondere la bolletta mi si riduce ma non c'è più lo stipendio e quindi non posso usufruire del del vantaggio della bolletta apprezza il Mitrotta perché non sappiamo come pagarla
Non so più come lasciamo perdere che poi si possa ridurre a non ridurre questo no va be'non quanto mai qui ci sono altre altre cose ora sono no no no non dobbiamo essere così elementare insieme voglio dire no sì sì sì o no no come si facciamo demagogia sono più bravo in genere quindi sono pronto sono pronto a farla ma non posso
Dimenticare che sull'andamento delle bollette dei servizi pubblici in questo ultimo anno al Nord pesato fattori esogeni come dicono gli economisti insomma cioè non derivanti dal processo di liberalizzazione
Ma derivanti dall'andamento del prezzo del petrolio ed altro insomma che si è avesse
Beccato tariffe monopolistiche probabilmente avrebbe determinato aumenti anche superiori a meno che non vogliamo
Vivere come abbiamo vissuto in passato nel felice mondo creato dalla pianificazione degli anni Trenta
Che far sì che in questo momento nessuno in Russia voglia andare ad investire per innovare quel Paese che ha un grande bisogno di innovazione perché l'abitudine che l'energia elettrica non costa perché scaricata sul bilancio pubblico
Ecco questo dobbiamo anche tenerlo presente
Ma non voglio entrare in questo tipo in questo tipo di discussione meravigliosa dipenda anni sessanta su Pubblico e privato nei servizi pubblici
Volevo affrontare una questo altro profilo cioè delle ragioni di disaffezione determinate da processi
Dini integrazione europea assegnati proprio darla Libè in parte dalla liberalizzazione del mercato
A fronte dell'acqua della quale non si sono visti per molti benefici ma si sono visti per molti soltanto degli svantaggi insomma questo è è un processo che che è accaduto ed è uno insomma l'altro
Mai parte di presto e non è soltanto la liberalizzazione rispetto ai morti mercanti prima monopolistici l'apertura dei mercati
L'Europa a comportato da una parte forte protezione
Ma dall'altra apertura dei mercati ad a ai prodotti dei concorrenti su mercati già già priva già privati diciamo non quindi ciò che è accaduto nelle telecomunicazioni non è l'energia elettrica o nel gas
E qui evidentemente sono venute meno delle pareti che proteggevano protezione proteggevano produzioni sono arrivati altri
Qui c'è c'è un dilemma enorme c'è un dilemma enorme qui
Dobbiamo metter mettere tutto insieme queste cose per capire noi ora
Tra le azioni più forti che intendiamo portare a tutela
Jibril dei processi di sviluppo nei Paesi deboli del mondo c'è quella che già azione comunitaria del presentata a se
Importiamo tutti i prodotti dei Paesi non solo i piccoli ma probabilmente
Di insomma quelli che rientrano nella classifica degli abissi s'
In modo da consentire lo però insomma di crescere di crescita ed avere un ritmo di sviluppo minimamente favorevole che possano Oro permettere il permettersi oltre che delle bare anche dei sistemi sanitari in cui curare i bambini prima che muoiano
Per questo crea creare grossi problemi a noi sia chiaro perché ci sarà la legge in particolare gli italiani hanno un problema riso che non è più
Ma ci sono anche produzioni quelle tipiche del made in Italy che pongo alcune tipiche di made in Italy non particolarmente fortificato che di questo risentiranno risparmi parte stanno già ora di Saint che arriveranno produzioni fortemente competitive vedete questo è un effetto globalizzazione che non è figlio
Così della facilmente o di abile multinazionale americana macchie figlio del
Necessaria assunti del necessario profilo di solidarietà internazionale che implicato da un capitolo di liberalizzazioni
Liberalizzazione anche rinunciare a proteggere con quote di tariffe i propri mercati ai propri produttori e aprire ad altri che non possono entrare finché ci sono queste questo è un effetto assolutamente pentito
Cioè non
No non
Mette in difficoltà anche sinistre esempio maiuscolo queste cose qui no non mette in perché il punto non è non è dovuto al passaggio da pubblico a privato
Quindi la cultura tradizione
Non è dovuto alla multinazionale americana ed è dovuto a un'altra cosa però crea un effetto che per cento per certe persone analogo per certe persone analogo
O o di perdita di lavoro obiter dicta di reddito
Tutte queste cose fanno capo
In un modo o nell'altro all'Europa
Fanno capo in un modo o nell'altro all'Europa perché è comunque una decisione europea all'ebbrezza impatto Hans è una decisione europea noi l'abbiamo sostenuta se l'Italia è stato tra i paesi che più lo hanno sostenuto
Ora ecco senza valori cui visivi questa del pool
Si può reggere tutto questo senza pur valori e politiche cui visive si può reggere tutto questo
No
Non si vuole
Perché se io perdo il lavoro vedo il rischio di perdere il lavoro ammette l'Europa non me ne frega assolutamente niente io chiedo a qualcuno che mi difenda contro la perdita del lavoro
Mi difenda contro la multinazionale americana mi difenda contro l'NL che mi difenda anche contro Bangladesh
Perché insomma la la vita degli esseri umani è fatta accusa e quindi abbiamo voglia noi
Nei nostri circoli intellettuali di dire di ragionare eccetera il consenso mi scivola via diceva euro è una grandissima cosa è una bellissima cosa insomma dice ma ora con co.co.co. con questo euro-americana e poi pur insomma mi servono delle cose che mi costano di più di prima importa sei ammette il ecco eccetera cioè questo sfilacciamento stanno intervenendo
Allora è evidente che se non si passa a politiche Elia Valori tunisini questa costruzione lungi dal trovare il suo bell'mosse trovano posto e trova crescenti
Orientamenti ostili che porteranno come diceva giustamente Sergio alla ricerca di politiche protezionistiche che non che lascino le cose come stanno ma che tornino indietro che mi permettano di di di tornare assolutamente indietro quello che mi colpisce è che buona parte del cosiddetto federalismo italiano a questa ispirazione in effettive
Lasciatemi quello che io non mi mettete d'intorno ad altra gente in effetti questa del poi finisce per ed è addirittura di ad un livello sotto statale
Nomi infastidite con fondi perequativi col Mezzogiorno film figuriamoci se mi consiglio voglio essere infastidito con fondi perequativi per gente che richiesta addirittura fuori dal mio Paese ecco che
Ecco la la necessità la assoluta necessità che l'Europa a di collocare sì su trascina di politica
E di assetto proprio di valori che le permettano di ricostituire intorno a sé un consenso di cui ha bisogno in primo luogo per sopravvivere e quindi anche per problemi di fermo restando il fatto che sopravvivere per l'Europa di questi anni significa progredire perché in uno stato talmente instabile che appunto è la classica bicicletta
Che che ferma non costa
Questo significa diversi
Punto significa intanto praticare delle politiche praticare del
Delle politiche che non siano protezionistiche ma che assicurino forme di protezione per i tanti
Che riescano in questo modo a credere positivamente nei processi europei io
Se io non vedo venir fuori dall'Europa un sistema di protezione sociale che se non è in grado necessariamente di garantirmi la stabilità di un posto di lavoro che oggi alcuni hanno altri non più
Ma almeno Formenti assicurazione di vita chi mi garantisca hanno un reddito nel per niente io di in cui io non sono in condizione di lavorare
E che mi garantiscano che se mi devo muovere dovunque vada io abbia un livello ragionevole di protezione ma io divento un nemico
Ma più di questo è un punto a assolutamente essenziale insomma se io mi sono affannato
A a produrre qualcosa sono no non lavoratore dico dipendente da ex dipendente ma un piccolo imprenditore e vengo assaltato da tutte le parti insomma io devo sapere che grazie all'Europa
Se ho un mio prodotto la cosa che abbiamo cercato di fare non ci siamo ancora riusciti a Stoccolma lo posso brevettare in un punto qualunque questo brevetto vale in tutta Europa altrimenti io mi sento come un San Sebastiano
Che possono essere trafitto dai miei concorrenti da tutte le parti senza poter difendere me stesso e se l'Europa non mi da questo a me non me ne frega assolutamente niente
Do
Quindi io
Da questo punto di vista vado al di là della Carta cioè nel senso che ovviamente c'è un urgente bisogno di politiche che dimostrino
Che quelle domande che ci sono che sono reazioni negative verso l'Europa e domande e di risposte di protezione che in questo momento
Non vedendo le la uno ha indotto a chiederne al suo stato addirittura alla sua Regione questa l'Europa si mette in condizioni di darle o di promuoverle perché può e non deve fare tutto lei ma di darle o dei o di promuoverle di renderle possibili anche attraverso consigli
Gli apparati nazionale ecco questo un punto forte assolutamente fondato
Fondamentale peraltro il il tema carta in quanto tale perché dicevo qui noi dobbiamo a attrezzarci a
A dare un senso appunto cui visivo all'Europa quindi politiche e valori cui visibili i coesione sociale e cultura
I Paesi dell'allargamento ne hanno uno straordinario bisogno
Il paradosso è che meno male che abbiamo fatto almeno la card
Meno male che abbiamo fatto almeno la carta perché quando questi Paesi hanno cominciato il loro processo di avvicinamento all'Europa
Lo hanno fatto in funzione di un ritorno ad una famiglia che condivideva una lessi dei valori una tradizione e una cultura il ritorno in Europa
Era il ritorno in primo luogo appunto ad una famiglia culturale a valori spirituali condivisi da da del foro in certi casi da sé curiali abilmente come alimentarsi da sei titoli
Che così le vicende del secolo avevano in parte cancellato allora si torna all'euro
E meno male che abbiamo fatto la carta che estrinseca
Questi valori e dice voi cui istante bene
State venendo appunto in posti dove gli esseri umani vengono visti in questo modo ai quali vengono attribuiti questi diritti di ciascuno verso gli altri e dell'insieme
Nei confronti nei confronti di ciascuno perché
Altrimenti
La sensazione di essere finiti o di stare per finire in uno spazio economico comune e nulla di più poteva essere prevalente e devastante
Prevalente ente vasta perché ciò che è un po'agghiacciante di quello che abbiamo fatto fino a ora
In passato negli anni scorsi nei paesi del centro Europa
Di a vere esportato no nel mercato del quale io forse o una nozione meno ostile
Di altri ma in meccanismi del profitto dell'arrangiarsi per guadagnar soldi che insomma ecco
Conto Boudin barocchi analmente Monnet
Proprio l'opposto
Su un capitalismo senza etica senza la propria etica ma esclusivamente come si fa a far soldi vendendo i capelli di tua madre ecco questo
Ma chi mai essere più che non butto imbrocca appunto che una versione punto
E questo è e ciò che voi atti ha ha creato in quei Paesi una forma di sconcerto diciamo ad un bisogno proprio un bisogno di qualcos'altro la carta
E ciò che dal mio punto di vista in primo luogo riscattato il senso dell'Europa agli occhi di coloro che sono tuttora aperti ad entrarci l'anche queste sono cose importanti perché vedete io ho imparato una cosa nella storia che tutti non tutti hanno imparato anche se la più elementare che un errore non rimane mai chiuso nel fatto che ha ha sbagliato una cosa su quella cosa lì ma e poi concorre a generare delle dei degli altri fatti che accadono delle tendenze che emergono in vere e mi ha corresponsabile
Ma che e davanti
Era il rischio che si andasse avanti così è chiaro che in quei Paesi avrebbero finito per prevalere come uniti unici approdi possibili di valori sentimenti di nazionalismo fornite
Nel nazionalismo anche ostile ad altri cioè il recupero in nazionalismi tradizionali magari anche etnici perché c'è spesso non soltanto nei Balcani una forte componente mica nell'Europa centro orientale che poi avrebbe messo in discussione addirittura la propensione all'al lamenta cioè questo questo portiere
Le l'insieme delle interazioni
Che si possono determinare quindi una Lucia circolo vizioso
Anche nella direzione dell'allargamento un'Europa inaridito e un'Europa sullo spazio economico un bisogno di valori che si va ad appagare sul ricerca di un tradizionale nazionalismo a un allontanamento dall'Europa un indebolimento complessivo dell'insieme ecco
Insomma non sono apocalittico perché poi hanno la tendenza ad essere apocalittico ma occorre avere una realistica percezione dei processi positivi e dei processi negativi che si possono aprire e chiudere smorzare o quant'altro per questo il punto ora bisogna andare avanti ora bisogna andare avanti rafforzando la carta rafforzando le politiche cui si vede che la canotta
In in parte contiene in parte vanno al di là di esso
Dare a tutto questo il senso come qui è stato detto di un modello politico culturale e di un programma di azioni specifiche
Dove modernizzazione e andare di pari passo con economie sempre più integrate
Ma sempre più intrise del tutela di diritti essenziali per la coesione guardate che queste cose
Sono sempre state così è inutile che ci critichiamo fra l'altro francamente non vale proprio neanche la pena di litigare ci perché
Io poi sapete sono ormai un vecchio socialista vedo un mondo con questa ottica
Ma i miei bisnonni fecero esattamente questo all'inizio del secolo diciannovesimo e se non ci fossero stati loro guardate che il capitalismo non ce l'avrebbe fatta non ce l'avrebbe proprio fatta perché
E
Nel non mi non mi laterali trattiene propria appunto bella forza creatrice e distruttrice che sta nell'impresa per usare i riferimenti a undici e scontati insomma se se non riesce a a a bilanciarsi con quelle che ormai chiamiamo politiche coesive che furono imposte
Dal movimento socialista della fine del disciolte del diciannovesimo e dell'inizio del ventesimo secolo
A avrebbe semplice si sarebbe semplicemente avvitata in una conflittualità che non avrebbe consentito lo sviluppo in effetti si incolla dette cioè
E qui siamo di fronte esattamente allo stesso tipo di di questione in un contesto totalmente diverso soltanto che
Compito nostro avesse voluto non è soltanto quello di consolidare i necessari polmoni dico io annullato a sviluppo nazionale quindi a dei mercati nazionali
Ma di darlo ad uno sviluppo che europeo e che che è globale ma il tipo di problema è esattamente questo
Un sintomo interessante
è tornato un punto dietro Carlo prima io non frequento mai d'Abruzzo non mi piacciono questi posti dove invito si incontrano va be'non non li ha mai amati non sono mai andato in vita mia trambusto
Ma me mi luogo ogni tanto me lo raccontano quei modelli succede
Mi diceva Domenico Siniscalco che è un ragazzo curioso significa da tutte le parti
Che è di due anni che a Davos per e è cresciuta un'enorme sensibilità sociale perché si sono resi conto
Che appunto si privatizzazione è vuol dire esclusivamente licenziamento ebbene non farla perché i i i i i costi sono superiori ai benefici
Per hanno scoperto i miei bisnonni insomma fondamentalmente non è che hanno fatto un ottimo molto altro
E torno a dire il che non significa che l'economia non debba procedere secondo le regole di un mercato globale che ha enormi benefici ma che
Va a sbattere nel mondo grosse non tiene conto in in realtà di questo e quindi e questo tipo di processo oggi significa cose totalmente diverse non significa fare l'INPS
Ma significa rendere portabilità e pensione per in nei territori i più ampi possibili insomma ecco
Non significa fare l'INAIL ma significa consentire delle forme di sicurezza sociale che possano elasticamente proteggere contro Occidente contro una vestiario contro controlla contro la disoccupazione ecco
Che rimonte contesta come quello europeo e fra l'altro molto molto facile molto facile da fare insomma non significa essere necessariamente statalisti ma significa convogliare risorse
Verso questo questo genere di istituzioni e e e tant'altro un'ultima parola ecco sul fatto che questo lo si fa costruendo un'Europa io voglio riprenderlo presto punto perché poi nei mesi scorsi mi ha fatto soffrire grazie alla scarsa dimestichezza che hanno diverse persone che si occupano di queste cose con i problemi come ENI della materia
E e quindi ecco m'ha fatto piacere che tu sia abbia esordito ricordando che il futuro non si costruisce usando del quel una nozione monolitica di sovranità che aveva inventato lo statalismo Peruzzi non si può ipotizzare
Che il la futura Europa risulti compiuta il giorno che avrà lo stesso tipo di sovranità che Bodei mia Botero avevano inventato per lo Stato tendenzialmente assoluto del Seicento
Perché quello era un anno era una nozione esclusiva di esercizio del potere chi era proprio di quella creatura lì
E che ha già fatto abbastanza danni anche quando si entra basata paritariamente nei sistemi e diciamo elettivi e non ancora democratici dell'ottocento quando è stata la stessa pretesa di esclusivi Isma'nella titolarità del potere
Che si è fatta passare dal soprano vorrei al sovrano Assemblea
Ha già già combinato Prosperetti pasticci perché il tipo di passaggio il futuro non è fatto di testo qui fu un proprio non una costruzione poste statuale non si fa sui pilastri della cultura statalista investe questo è il punto chiave
E io ho provato a dirlo eh sì avesse insultato Garibaldi avrei commesso un delitto fortunatamente in quei giorni usciva umili proprio era già uscito libero tuo poi mi mi mi mandaste insomma gli spiegava
Le origini delle via Ottaviano
Sono d'accordo con Stefano che in questi casi la
E la procedura che fa nascerebbe mosse ma appunto il tema Oss no non avrà monopolio del Demos neanche lui abbiamo fatto mi spiace perché odia le liberalizzazioni abbiamo fatto la liberalizzazione pure del bene
No nel senso nel senso che il temo sia europeo è un thermos che impasta nazionali più uno strato europeo
Nel senso che la Costituzione europea sarà un mi sempre di un di un di una costituzione del livello europeo e delle Costituzioni nazionali che dovranno condividere principi e pilastri comunque
E questo esercizio della Carta è stato il primo straordinario esercizio di condivisione di questi valori comuni
Che qualche volta in nome dei valori comuni come ha ricordato giustamente Cofferati
Ha portato taluni Paesi ad accettare anche un qualcosa di meno rispetto al livello di protezione interna che peraltro sull'interno rimane tale
Perché nessuno tocca furetti a vere
Beh questa condivisione ecco questa è la strada sulla quale dovremo camminare ma appunto sapendo che non è una passeggiata ecco che influisce o si va avanti verso la costruzione di un'Europa solitamente coesiva uno davvero è un punto di gravissimo
Grazie vivissime progresso Amato che ci ha messo di fronte ai veri problemi c'è da domandarsi se non ci sia una qualche responsabilità della politica
Eventualmente non ci sia anche un qualche ruolo della cultura di fronte a questa disaffezione l'Europa che forse dovuta anche alla mancanza della percezione di un disegno di un progetto di un'idea collettiva perché purtroppo forse ci occupiamo troppo spesso di di tante altre piccole cose ma questo disegno e questo perché ci manca molto e potrebbe aiutare a superare tante di la parola d'esser Giacomo Marramao
Ma vorrei fare un intervento almeno effettivo di rigenerare un altro ciclo magari più breve interventi degli amici piano ha parlato quindi qua che qualche osservazione anche qualche domanda
Anche perché
Il temperamento che tutt'altro che Ecumenico quindi non riuscirei a tirare le fila concludere poi magari lo farà molto meglio di me Elena
Allora durante l'intervento l'intervento di Giuliano adesso è stato un intervento come al solito spiazzante diciamo io non mi sento particolarmente spiazzato
Per una ragione elementare perché nella mia relazione quella che ho fatto al nostro convegno della basso
Sfera pubbliche costituzione europea all'indomani del vertice di Nizza io ricordo peraltro lo stesso codice binario che può ricondursi alla formula di quel tale ben famosa punto
Attuazione non è francamente eccellente perché vi sono delle condizioni invece che minacciano fortemente l'Europa e paradossalmente la minaccia non proprio nel momento in cui l'Europa si allarga ai Paesi dell'Est il con una serie di problemi
E allora e diciamo il tema il tema Paciotti Rodotà diciamo il e il tema del presidente Amato sono a mio parere non alternativa ma sono forse i due lati della medaglia della questione dell'Europa oggi che Giuliano si chiedeva quali sono nemmeno ragioni per cui viene questa sorta di tendenza alla diaspora rispetto all'Europa
Questa disaffezione nei confronti del loro per diceva uno in primo luogo non sia più la sensazione che l'Europa costituisca un valore aggiunto e quindi il punto fondamentale è il tema del valore aggiunto che non c'è il rispetto
Alle situazioni degli Stati nazionali che sia ben chiaro
Non sono affatto scomparsi viene non sono affatto scomparsi è vero che la sovranità io sono d'accordissimo chiusa è vero che la sovranità un concetto ormai inservibile ma gli stati versione ancora persistono resistono
In qualche modo sono anche i referenti familiari delle del del nostro agire
E e quindi prima giunto alla questione del valore aggiunto che è un fatto diciamo che che condiziona fortemente i comportamenti individuali e collettivi rispetto alle occupa il secondo luogo
Diceva Giuliano l'apertura dei mercati e qui io proprio volevo riprendere una un tema che era presente nel intervento di Cofferati parimenti importante Ivo ho la sensazione può darsi che mi sbagli perché non sono altrettanto litica ma nella società civile che curioso lo sdoppiamento che si è creato negli ultimi due decenni nel nostro Paese si parla di società civile come qualcosa di altro dalla politica ma comunque io sto nella società civile nella politica e allora con la sensazione che
Che noi stiamo vivendo
Sottovalutando lo percependo lo in maniera molto molto secondo me incompleta
è insoddisfacente stiamo vivendo un conflitto culturale non nel senso della belletto mistica ma della cultura fonda un conflitto culturale molto più profondo
E il dei conflitti che affiorano sul terreno della politica la classe non legati secondo me ha dei fenomeni che erano evocati nell'intervento di Cofferati e cioè l'Europa in tempi di globalizzazione con tutto ciò che divago fino al termine
Si trova a fronteggiare due problemi due ordini di problemi intanto dato elementare si trova con la sua cultura con il suo modello sociale europeo o si trova stretta stretta costretto a nella tenaglia in una Tenaglia
Che è spaventosa che e la sperimentiamo giorno per giorno dei due veri colossi due colossi veri che dominano il mondo questo il colosso americano e il colosso asiatico
In prospettiva il colosso cinese tra quindici anni ho vent'anni probabilmente sarà la principale economia del pianeta
Do anche un modo in beni di competizione che prevalgono solo nuoce richiedono
Un supplemento di indagine e gli strumenti culturali rispetto a quelli che nel passato sono stati approntati tanto dalla tradizione liberale quanto dalla tradizione del socialismo del marxismo nel movimento operaio perché sono strumenti di indagine che Amartya Sen definisce nel punto di sutura tra etica ed economia ma comunque sono
Dei problemi che richiedono una comparazione circa il rapporto che sia nelle aree geo economiche c'è una jam condomini Rocco proprio cercare Egeo con nomi che certi comportamenti stili comportamenti
Cioè nel senso che l'economia cinese probabilmente sta assumendo con tutte le contraddizioni una fisionomia ben diversa dal tuo io ottimismo giapponese
Perché prevale lì lunari un'eretica produttivistica molto produttivistica ma non disegno individualistico ma disegno collettivo disegno collettivo con tale in America invece il modello di competizione un altro e anche Sovana i suoi vantaggi solo svantaggi ma di altro segno ma io credo che se non affrontiamo in maniera molto serio radicale
Prima dell'ingresso etica economia nelle diverse aree Genco nomi che del pianeta
E cominciava a declinare il capitalismo anche al plurale e il mercato anche al plurale
A Taranto un tale parlava di mercato determinato anni fa decenni fra va be'sommando apriranno il mercato in questo senso credo che difficilmente riusciremo a a capire come vanno le cose
Il mercato e la questi e non certezze determinate l'apertura dei mercati
Si dice il mercato oggi è l'unica e l'unico modo per regolare i rapporti sociali che entrato in crisi lo Stato nazione questa secondo me è una è una sciocchezza nel senso che il mercato moderno è stato determinato dal sistema di relazioni tra gli Stati
Non è non c'entra nulla con il mercato degli antichi imperio ci sono sempre stati i mercati il mercato che è entrato in crisi del mercato moderno ed è entrato in crisi esattamente in contemporanea con la crisi del sistema internazionale fondato sugli Stati e quindi il problema è che il mercato oggi in una terra di nessuno si trova in una infatti punto una fase di passaggio
O forse una terra di nessuno tra le vecchie regole che non funzionano più e non avere e nuove regole che ancora si devono dare
è per questo che si determinano questi processi spaventosi non soltanto come dice Soros
Di una stabilità dei delle borse finte appunto dei mercati finanziari colui che ha contribuito a destabilizzare le anche personalmente naturalmente dice solo
E che dovute all'autonomizzazione capitale finanziario debba fra ma qui c'è un problema molto serio secondo me che è legato proprio al fatto che
Del tutti del pianeta dove avvengono diciamo degli arricchimenti spropositati e rapidissimi
E al tempo stesso altre zone del pianeta in cui erano appunto si producono
Delle foraggi negli improperi vento e di degrado insomma altrettanto rapido e spaventoso questo un problema molto serio con la globalizzazione allegato secondo al fatto
Tu se non affrontiamo il problema di una nuova Bretton Woods
E quindi di regole del mercato internazionale ho l'impressione che difficilmente potremmo parlare di Europa
Sono retoricamente con quello europeo stretta tra queste due tematiche tenuto la tenaglia tra questa questo è il primo aspetto l'Europa si trova poi davanti nelle tempo della globalizzazione del dentro un altro problema che Giuliano avrebbe evocato ore mi pare anche Stefano nel suo intervento aveva revocato con approcci diversi ma in maniera mi pare abbastanza convergente cioè che poi ed è la questione dei diritti è legata anche a questo
Però il famoso Glocal quest'acqua questo corto circuito tra globale e locale di cui
Dove c'è una sicuramente una mondializzazione dei processi di integrazione economica
Monetaria
Del capitale finanziario
è ma abbiamo al tempo stesso una mole un moltiplicarsi dei fenomeni di localizzazione
Dei processi identitari processi identitari si localizza al sempre di più
E patti accidenti tali sono una componente importante non soltanto per la politica ma anche della delle forme del conflitto
E qui il problema naturalmente che è ovvio per favorire diciamo una serie di atteggiamenti che noi abbiamo anche nei confronti dell'Europa sono legati proprio a questo fenomeno di fortissima localizzazione dei processi di identificazione simbolica anche dei soggetti
Ho Europa può rispondere la Fondazione posso dire la Fondazione Basso ma anche nuovi singolarmente sia cioè ci siamo collocati in una sì in una su una posizione molto vicina molto prossima a quella
A quella di a quella di Giuliano Amato del multilevel sistemo globalmente Londra dell'idea dell'Europa come superstato e quindi e qui grazie la posizione
Non è neanche quella di Habermas che pure è stato il mentore il primo proponente del gruppo di lavoro che abbiamo formato nel mille novecentonovantotto
Perché la posizione di Habermas è vero non è quella di Grimm è vero che rifiuta l'equazione
Stato costituzione popolo dove va detto a difesa di Grimm che non si tratta del popolo del popolo omogeneo etnicamente inteso bensì del popolo in qualche modo giuridicamente intenso è cogente
è un è un giudice costituzionale un grande giurista che Alletto profondamente non solo Smith ma anche che il sei quindi sa che il popolo nel senso dell'omogeneità e è una pura mascherato di di cotto tecnica cioè non è un totem non
Non ha alcun rapporto con la realtà il popolo e differenziate però Faber masso che giustamente contesta Grimm però alla fine non propone menu nulla di molto diverso
Della posizione del ministro Joschka Fischer cioè l'estensione all'Europa del modello dello Stato dello dello stato federale tedesco
Mi è sembrata molto più interessante dicevo prima nell'orecchio Giuliano l'apposito il confronto per né sulla sai te sulle nel mondo uscito mi pare il fine gennaio non mi ricordo più comunque ce l'ho a casa
Tra de loro e a bella dove Moro in modo molto interessante mentre dei loro sosteneva la posizione posizione simile a quella di Habermas Stato federale avvenga che in qualche modo uno dei beneficiari di allargamento dell'Europa sosteneva invece in maniera molto chiara l'Europa non può essere concepita come un superstato
Ma deve essere invece concepita inventando una nuova forma una forma politico costruito nel nuovo la volta in un convegno che abbiamo organizzato Giuliano l'ha definita proprio un UFO
Unico oggetto volante non identificato che però purtuttavia vola dice valori quindi finora ha funzionato allora il fatto che finora abbia funzionato comunque che abbia permesso
Al continente delle guerre di non avere guerre per più di mezzo secolo
Il fondo questo mi pare un fatto molto importante allora io credo che l'idea di una Costituzione senza Stato possa essere la prospettiva nella quale noi ci muoviamo al di là della tradizione del diritto pubblico moderno incentrato imperniata sul concetto di sovranità ma qui punto formalmente
E vengo al discorso di Stefano che mi pare importante
Dobbiamo avere il coraggio di dichiarare che il messaggio che viene dalla Carta dei diritti europeo
è un messaggio cui diciamo devono in qualche modo che de appunto che deve essere tenuto in conto
Da tutti i Paesi né da tutti gli Stati membri
E che la democrazia non solo non coincide più con il concetto di sovranità perché quelle detto chiaramente anche la carta dei diritti
Ma neanche con il concetto di sovranità popolare
E neanche dunque con con con l'implicita tirannide della maggioranza che e inclusa implicata nel concetto di tonalità popolare perché altrimenti qui il quindi allora la la democrazia coincide invece con la tutela dei diritti fondamentali questa è la democrazia
E come dice l'ultimo articolo della della Carta dei diritti col divieto dell'abuso di diritto
Cioè non si può adoperare usare il diritto perché ovviamente perché non dall'autoritarismo oggi può venire il pericolo in senso classico ma ma da uno da una utilizzazione degli spazi del diritto ai fini dell'abuso di diritto cioè Fini dunque del restringimento di altre aree del diritto questo per un punto molto importante quindi tutela diritti fondamentali garanzia delle minoranze garanzia
Del dissenso un rifiuto di qualunque revisione che implichi un restringimento dell'orizzonte dei diritti per il punto fondamentale sia revisioni che li amplino che a un primo lo spettro dei diritti perché il diritto è è un prodotto storico naturalmente storicamente si modifica e si amplia ma rifiuto di ogni previsione che che limiti che appunto che di restrittiva quindi
Questo avviene all'interno di una di una di un di un modello che un modello plurale sin dal preambolo lo diceva prima molto bene Giuliani pro appunto non il popolo europeo i popoli europei
Nel creare tra loro un'unione sempre più stretta hanno deciso di condividere un futuro di pace fondato su valori comuni
Questo mi pare già molto importante perché il soggetto della carta e un soggetto già plurale già plurale naturalmente rimane il problema e qui chiudo perché voglio farla breve dell'implementazione che Giuliano Poletti cioè la carta c'è ma come la implementiamo come che lei la rendiamo un fatto operante incisivo per cui si può e qui o o due provocazioni in qualche modo rivolte a tutti insomma ma in particolare ampi Giuliano e anche a Cofferati e ci sono io credo ecco mi pare ci siano due notti due nodi cruciali
Per un sindacato ma anche per una sinistra che
Sia
Come dire sia adeguata alla sfida posta dalla cultura dei diritti da cultura dei diritti al plurale quindi mi pare che Stefano Rodotà è stato forse uno dei primi in Italia di introdurre c'è l'idea del passaggio dalla cultura
Del diritto della legalità della partecipazione fatti importantissimo per la quale il movimento operaio ha dato un contributo importantissimo indubbiamente sinta
Sin dalle sin dai primi del Novecento ma nel senso partecipazioni stinco
Beh c'è una cultura dei diritti al plurale dei soggetti del diritto ancora questa cultura diritti al plurale
Come può entrare a far parte fino in fondo perché io credo che non sia accaduto ancora fino in fondo
E basta basta ascoltare il linguaggio non di Cofferati che mi sembra invece un linguaggio estremamente sobrio e diciamo anche aderente a alle modifiche che avvengono nella realtà ma linguaggio del ceto politico della sinistra ecco come è possibile che appunto che che la cultura delle sua sia permeata da questa cultura dei diritti
Ebbene sono due nodi che indizi insomma che io credo siano anche due sorgenti di ostilità all'Europa il primo lotto
E
Credo occorra affrontare in maniera urgentissima
Ma questo sia a livello di cultura sindacale che di cultura politica
Il problema dello iato che si determina nelle nostre società in particolare in quello europeo tra gli insider e gli outsider
Questo è il problema che spiazza fondamentalmente le nuove generazioni che ha prodotto H prodotto
Una frattura proprio nella nella nella trasmissione intergenerazionale delle esperienze
E allora si ha la sensazione che anche i sindacati europei
Siano fondamentalmente variamente difesa degli insider delle dei sacrosanti diritti degli insider però e quindi in qualche modo che abbiamo meno considerato probabile però questo problema de della della frattura che c'è tra chi è dentro e chi sta fuori processo è una frattura che e dette inutile proprio determina le forme di vita e di esperienza Giovanni questo prova molto serio perché poi il problema che viene usato sia contro l'Europa da coloro che sono gli outsider sia dalla cultura dalla dalla cosiddetta cultura del Polo delle cosiddette libertà
No proprio per proprio contro contro la sinistra contro la cultura dell'esposto
Secondo punto
Il problema del lavoro autonomo che la cultura della sinistra del socialismo del movimento operaio a partire da Marx ha sottovalutato enormemente e che componente fondamentale della costituzione di capitale
Capitale non è fatto soltanto di lavoro salariato
Ma anche di quello lavoro salariato indiretto che lavoro autonomo dei piccoli lavoratori autonomi ora questi da questo lavoro autonomo appare oggi prolifera ante ed è ed è anch'esso uno dei fattori fondamentali dentro il processo di localizzazione identitarie fattori fondamentali
Sia dello scetticismo nei confronti dell'Europa sia della del anche del consenso del consenso al popolo e del consenso sia ai vari leghismi sia alla alla diciamo alla cultura di destra nell'Europa sono due due esempi in qualche modo in cui la corto circuito punto globale locale in qualche modo produce
Delle fratture molto seria all'interno
Della dinamica sociale e dunque anche condizione direttamente
Il processo dei diritti del processo della politica
E ancora potremmo ascoltare gli altri interlocutori se Stefàno tale fuori
Ma io volevo dire una cosa soltanto che è molto legata poi alla situazione in cui ci troviamo è ovvio che io sono del tutto d'accordo con quello
Che diceva Giuliano Amato quando sottolineava la disaffezione rispetto all'Europa dopo una lunga stagione di attenzione e questo è un dato obiettivo dei noi credo ci siamo molto preoccupati quando dico noi parlo Elena io quelli che hanno seguito questa vicenda quando all'orizzonte spunta spuntavano ipotesi di referendum modi voti parlamentari sulla carta perché e questo avrebbe potuto provocare quelle conseguenze alle quali GERD Giuliano alludeva e cioè il addirittura il coagularsi contro la Carta dei malesseri esistenti in Europa
Che il sonno dei malesseri non lo sappiamo il paradosso è che alla questi sul tema dei diritti sociali a parte la posizione inglese che ha una sua particolare spiegazione ma quando si discusse di diritti sociali non riscontrammo l'ostilità dei rappresentanti dei paesi scandinavi che partiranno dal timore di vedere insidiato un livello di protezione sociale o meglio di cittadinanza ben più elevato di quello che la carta poteva garantire che è stato poi salvaguardato attraverso quelle cosiddette clausole orizzontali che sono già state ricordate nessuno scende al di sotto di una determinata soglia ma non c'è dubbio che in all'interno di questa carta si potessero contro questa carta potessero coalizzarsi
Molti dei malesseri che l'Europa prova vecchi e nuovi non dimentichiamo che in questo momento è entrata nella discussione europea non solo europea
Un tratto di particolare nove registriamo con particolare acutezza mai perché presente in altri paesi europei quello legato al conflitto politico
Su questioni e Fini che prima ne erano rimasti fuori quelli che vanno sotto l'etichetta della bioetica qui noi ci troviamo di fronte a Fini non negoziabili e che quindi introducono un elemento di forte di forte conflitto difficile un civilmente media mobile con le forme giuridiche tradizionali anche qui o ripensiamo l'uso dello strumento giuridico lo strumento giuridico che serviva a risolvere i conflitti li rende perfino più acuti in questa questione per esempio
La carta e non non rivelò nulla le Riserve o le esplicite critiche che sono venute dal mondo cattolico pensante a quanto avrebbe pensato oggi una un fattore di questo genere su un eventuale voto popolare un parlamentare questa è una carta lo dico con convinzione ma poi i dati ci sono una carta di carattere straordinariamente laico come impostazione e in questo senso rispettoso anche dei valori profondi della religiosità
Europea una norma come quella sulla rispetto delle diversità mi pare molto significativo quinte questo problema
Di delle politiche cui si vive in una situazione in cui la coesione i già stata
Messa radicalmente in discussione nominata da tutti quei fattori che tu ricorda naturalmente il problema oggi è chi la promuove queste politiche di coesione è chiaro che la dimensione europea del sindacato diventa fondamentale tutto questo nell'Europa a molti livelli io insisto nella riflessione che qui abbiamo fatto
Sulla nel nostro convegno e credo che ci siano dei contributi che sono molto più avanti io ne segnalo uno di una persona il cui nome non va sui giornali ma quella di nuovo al primo quello che Maurizio Fioravanti che è uno studioso del pensiero e delle istituzioni giuridiche
Ha prospettato qui proprio come insieme di riferimenti da tener presenti non possiamo anche qui costo anche all'ANPAS del federalismo se volete Spinelli hanno di fronte a questa nuova realtà dell'Europa chi promuove all'Empoli
E questo è un problema che riguarda quindi proprio per questa molteplicità di livelli della costruzione europea che evoca una molteplicità di attori
E naturalmente l'assenza nella campagna elettorale del tema dell'Europa oltre a riflettere una tradizione per cui fino a un certo punto si è vissuti di rendita abbiamo anche fatto un referendum con quota di consensi all'Europa con la legge costituzionale
I veramente è una volta si diceva con percentuali bulgare di adesione all'Europa oggi l'ipotesi non è neanche spendibile come elemento della discussione è invece mentre in passato questa assenza poteva in qualche modo essere giustificata dal grado di identificazione
O dal grado di retorica nel senso buono di discorso persuasivo che trovava facile accesso rispetto a tutti oggi questa assenza diventa un fattore a mio giudizio di debolezza della posizione italiana nel concerto europeo questo è un punto ci sono questi due elementi e allora io vedo un rischio è un paradosso
Il rischio legato proprio al fatto che i temi non ci sono e questo significa cosa che mi preoccupa molto anche tenersi le mani libere sui temi europei
In secondo luogo c'è abbiamo assistito pochi Venice a un completo rovesciamento della prospettiva coloro i quali in sostanza volevano attenuare il senso della carta dicevano è un documento puramente politico
Mentre in questi mesi la carta comincia a radicarsi nei processi e nei Circuiti giuridico istituzionali potrei fare un elenco lunghissimo di documenti nei quali ormai la carta e il punto di riferimento il punto di partenza per arrivare poi a conclusioni
Giuridicamente vincolanti
Proprio nel circuito politico la carta fatica perché ma proprio perché ha un incarico di grande impegno e attività e il passo politico quello che deve essere fatta come documento pennette era nelle procedure nei processi giuridico istituzionale
Nel processo politico ancora punto io
Il Corriere più
Questo Lins o il silenzio la partita chi IATA abbiamo parlato un giorno in Parlamento di questa carta abbiamo detta Giuliano Amato che andasse abbia Rizzo e poi soprattutto a Nizza Colaninno disteso e con un grande sostegni a e ce ne siamo liberati
Questo è ciocche
A mio giudizio pericolosissimo non ce ne siamo liberati fosse di veniamo che ce ne siamo liberati avrei contraccolpi certi all'interno dal momento che poi gli inglesi parlano del Corriere dei Piccoli ma attenzione
Quando poi cominciano a fare i conti con un dato istituzionale lo fanno con molto più in impegno di quanto facciamo noi
In Inghilterra e in corso una rivoluzione culturale determinata dall'entrata in vigore dello Human Rights a che è nient'altro che a cinquant'anni di distanza
Finalmente
Le ingresso in Inghilterra della Convenzione europea dei diritti dell'uomo del cinquanta sta provocando la nascita di un circuito istituzionale di tutela dei diritti che noi neppure ci immaginiamo e neppure gli inglesi immagino
Quindi questi stanno facendo come Mussi esordendo
Promossa cioè tutela dei diritti molto più intensa è contraddittoria con la loro stessa tradizione di quanto loro non immagino si troveranno treppiedi questa carta dei diritti questa carta dei diritti
Molto prima e molto più intensamente di quanto loro stessi non se l'indagine ora c'è questo problema
Se invece noi pensiamo che ce ne siamo liberati e magari ce ne sia pensiamo che ce ne siamo liberati intenzionalmente perché ci sono articoli scomodi per la politica italiana e ho citato l'articolo trenta
C'è una ce ne sono molti altri di articolisti scomodi e politicamente impegnativi ripeto il teste chi chi chiamerà le forze politiche al rispetto del teste di coerenza
Rispetto alla Carta dei diritti questo mi pare l'interrogativo politico e questo mi pare un tema che io mi augurerei posso entrare nella campagna elettorale e devo dire che qui e discutendo
E pensando a questa iniziativa avevamo anche questa minima intenzionalità politica
Tra gli effetti sono tutti da da valutare
Io penso che poi interverranno questi argomenti nella campagna elettorale soprattutto nei comportamenti successivi perché sono portati dagli accadimenti delle cose che succeduto quotidianamente che costringono non soltanto la politica ma poi anche il legislatore a volte a qualche rapido ripensamento addii e ritorni
De ritorni repentine bruschi
Che ci sia stata una qualche sottovalutazione del del dell'importanza del tema da parte della politica italiana lo conferma la conclusione della legislatura
Il Parlamento dopo aver votato all'unanimità il mandato Giuliano Amato
Non è stato in grado delle responsabilità visibile del centrodestra ma anche per qualche afasia del centrosinistra
Di concludere la discussione su leggi nazionali che avevano un'attinenza diretta con con i diritti se ne possono citare due o tre di qualche di qualche peso
Se guardo a
Alle mie
Difficoltà quotidiane penso la legge sulla rappresentanza
Penso alla legge sui lavori atipici
E penso alla legge sulle molestie sessuali nei luoghi di lavoro tipologie diverse ma esplicite di diritti connessi con la sfera della cittadinanza con quella lavoristica che sono rimaste poi lì
A conferma che l'orientamento assunto aveva per molte forze politiche in Parlamento il centrodestra dossier ha mostrato in esplicito valore esclusivamente tattico legato alle vicende politiche italiane
Senza nessuna connessione con con il merito e le dinamiche europee
Vorrei aggiungere due cose rapide
Non connesse tra di loro dunque
Senza coerenza la prima c'è
Si chiedeva adesso
Rodotà chi chi promuove le politiche di coesione in Europa
Domando che meriterebbe una risposta un po'più articolata di quella che posso dare a quest'ora io sento molto la difficoltà della rappresentanza sociale che in Europa nella sua dimensione sovrannazionale
Oggettivamente più arretrata della rappresentanza politica
Sia la la rappresentanza dei lavoratori che quella dell'impresa
Se non apparisse l'ennesimo elemento politico nei confronti delle imprese direi che poi le associazioni delle imprese stanno un passo ancora indietro rispetto al sindacato la difficoltà nel costruire una dimensione europea del sindacalismo
E e datata da tante cose diverse non vogliono Eyadéma
Il limite visibile la difficoltà è legata anche all'esistenza di modelli di rappresentanza sindacale diversissimi tra di loro
Sono culture secolari oramai che sono difficili da portare a sintesi insomma
Un argomento affascinante per la discussione
Tre sindacalisti e quale sindacato in Europa
Dove si va ad dalla rappresentanza professionale a quella di di categoria a quella confederale come modelli prevalenti in Paesi importanti non in Paesi marginale
Invece per
Rispondere ama la mano chiedo
Porto un po'la pena di chi continuamente chiede al sindacato dunque anche a me Mattara gli insider e outsider chi chi difende dette
Anche questo non è un argomento che meriterebbe più tempo di quello che che che vi si può dedicare anche perché spesso i i i proponenti
Dell'interrogativo hanno
Non mi rivolgo tra penso ad una adottato un signore con il quale oltre ho discusso anima niente più volte nei mesi passati hanno un'idea che non condivido di di di insider outsider
Ci sono delle semplificazioni che insopportabili io penso che la ragazza che ha quattordici anni del mitico Nordest va a lavorare non posso essere considerato un insider
Semplicemente perché ha un lavoro e un reddito è un soggetto debolissimo
Su di lui si scateneranno gli affetti devastante di di qualsiasi andamento del ciclo economico
Non è outsider una persona che si è laureata e che in in inattesa della soluzione adeguata alla sua aspettativa sta sul mercato di valori
Cercando non un lavoro qualsiasi ma un lavoro che risponda ad una parte almeno delle sue propensione delle sue aspettative
Lo dico perché i criteri possente semplificati di interpretazione sono sono spesso devianti
Poi credo che il sindacato abbia imparato nella sua storia che deve rappresentare gli insider
Ma che questa rappresentanza efficace soltanto se la politica per gli insider è coerente con i bisogni degli outsider
Non chiedete però al sindacato di farle le cose insieme e la politica come deve fare
Chiedete coerenza sindacato ma non di non non sollecitato la debordare nei suoi confini cosa che ogni tanto d'affari su
Poi quando quando penso per tutti dunque a ai diritti penso ad un sistema uniforme
I diritti di tutele
Un sistema uniforme che viene negato nella discussione anche più recente Eda alcune tesi sono in campo che vorrebbero
Per i cittadini per i lavoratori
Un sistema di tutele e di diritti a geometria variabile
Io considero queste ipotesi un'ipotesi pericolosissima
E tanto care al centrodestra
Ho scoperto che piace molto anche a Confindustria e che la scritta nel suo manifesto io penso sia
Inevitabilmente se scelte attuata destinata a portarci nella zona del conflitto che provavo
A indicare in precedenza perché senza soglie uniformi è evidente che si considera la tutela ho il diritto come un costo disponibile
Per la costruzione di un modello di competizione per questa ragione non mi piace
No rapidamente volevo dire mi riprendendo i punti di Giacomo e con lui ha detto una cosa molto giusta
Cioè attenzione perché i i mercati stanno attraversando una fase di passaggio
Sarà una capacità ormai intervenuta delle attività economiche di svolgersi quotidiana tutte al di là dei confini nazionali
E una difficoltà dei regolatori di uscire dai confini nazionali entro i quali il rapporto operato economici regole aveva creato squilibri che chiamiamo mercante ecco io io io questo ci tengo perché appunto a volte la la parola mercato viene utilizzata
Identificando i Nissa i gli imprenditori che fanno i propri interessi punto ora questo non è il mercato questo è una delle parti che operano su un mercato che è una renna nella quale ci sono una pluralità di operatori
Che operano sulla base di Reggio ecco queste queste erano azione di mercato altrimenti
Perché sarebbe come dire che una partita di calcio una partita nella quale dice io ne sarei contento che il Torino che fa quel che gli pare
Questa non è una partita di calcio saltarci appendere oratori mandarci appendendo in questo largamente a avanti realizzare una
Va be'la sapete poi a volte ci sono le partite
Laica ci sono leggi insomma ci sono i fallimenti del mercato netta trascorrerò aveva ecco in via Terni ci sarà stato un fallimento del mercato che va be'
No e quindi ecco il smettetela di parlare di calcio l'ho fatto come fatto nel regno rispettato però gli arrivava attenzione appunto Avenia però sembra no quindi è importantissimo rendersi conto proprio di questa fase che attraversiamo e quindi grado queste ribadisce sia la necessità d'Europa sia la necessità di sovranazionali in senso più ampio perché il mercato in tutte le sue componenti riesce a ricostituirsi se ha un sistema di regole coerente con la dimensione delle attività economiche non del merito delle attività economiche
E in questo pronto per chi ama la storia si accorgeva che è un processo plurisecolare che è sempre stato così che le attività economiche sono la lepre e che gli altri soggetti Lane seguono in realtà in fondo lo Stato è nato in parte anche no io non sono tranquilli elementare ottica dicono che lo Stato è nato vedete proprio un errore insomma per assecondare le esigenze del capitalismo che manco c'era il nato perché questi marpioni volevano farsi fare dei soldi avere delle burocrazie di espandere i loro territori questo però insomma
C'è un po'un processo di convergenza che poi ha apportato le attività economiche ad attestarsi sui confini statuali e ora sono molto al di là e qui è il problema del tabù diventino vi è il problema
Al punto che per Enforcement sul piano internazionale di regole che a volte ci sono ma non hanno diciamo colui che ha il potere di farle valere l'istituzione bottiglie vinto tutto è una vicenda che si sta svolgendo e che secondo me è molto bella fra l'altro storicamente che qui vediamo che questo processo è in atto cioè questo inseguimento
Delle attività economiche da parte delle regole dei regolatori in qualche modo in atto e questo è pacificamente nell'interesse anche delle attività economiche è questo
Deve essere chiaro chi chi non lo capisce perché giocare partite senza regole pericolosissimo per tutti
Anche per il Torino questo devo ammettere
O che poi pensa Amato dai vecchi lo stinco dell'altro ma poi i tuoi istinti sono assolutamente esposti ed è questo ciò che i miei bisnonni socialisti spiegarono all'inizio del secolo scorso state attenti perché poi si finisce in una spirale di violenza di questo poi
Rendendosi secondo punto
Ora tu puoi avere sconcertato qualcuno Giacomo no alla sovranità popolare nel senso che è sbagliato pensare che una democrazia sia tale sì qualunque decisione pubblica impresa dalla maggioranza
Ecco questo è il senso di quello che tu dici
Ma rimane egualmente era raccomandabile che una Costituzione abbia il consenso popolare questo lo considererei tuttora raccomandabile e e le raccomandate vile che quella Costituzione preveda che non tutte le decisioni pubbliche sono sottoposte al consenso popolare
Ma che possibilmente i giudici adottino le loro senza preoccuparsi se hanno la maggioranza o meno
Che lo stesso possiamo fare nei loro ambiti altre autorità pubbliche che se vi sono dei diritti delle minoranze i loro rispetto non dipendono voto quotidiano delle maggioranze sennò che diritti di minoranze sarebbe venuta a galla ma giusto per ricapitolare della serie baci Perugina
Se ormai vedere sembra qui alle rischiamo rischiamo di brutto
E infine ecco e quindi i punti che tu toccavi che si recano alla domanda chi promuove le politiche di coesione in Europa secondo me chi le promuove debbono essere il proprio deve essere proprio l'Europa cioè gli organi e gli organi euro e gli organi che l'Europa si è data a tutti insomma tocca tocca a loro
Il tentativo che l'anno scorso fu fatto buona sotto la splendida presidenza di Antonio Guterres fu proprio questo in effetti poi ecco dobbiamo alla alla distorsione economicistica della cultura quotidiana
Che per esempio il profilo sociale di del dell'impegno di Lisbona stia sempre dietro il numero del PIL il tasso di interesse ora lungi da me le figuratevi proprio io
Ignorare le interrelazioni che ci sono tra il il numero del PIL e le prospettive occupazionali od altro ci mancherebbe altro se non c'è il PIL non c'è proprio niente in realtà però ecco e i numeri che riguardano l'occupazione finiscono sempre dietro queste proprio in fatto di deformazione il vecchio Gramsci avrebbe detto c'è un'egemonia dei giornali finanziari che si è impadronito di tutti noi perché in effetti per esempio l'altro giorno a Stoccolma lo sforzo di perso mi era stato proprio quello di dire
Facciamo emergere i risultati e le prospettive sociali del nostro lavoro post Lisbona che su entrambi i fronti può no prova a dire che in fondo in Italia in Francia fatti in questi anni abbiamo fatto oltre un milione di posti di lavoro in più e che la prospettiva di andare in questa direzione non i conobbero che interessa due sei due sette la BCE aumenterà abbasserà il tasso d'interesse che è importantissimo ripeto ma
Sì però
Detto questo degli organi europei debbono lavorare sulla prospettiva della promozione del delle politiche sociali ma è in fondo lo stanno facendo questo bisogna dire che
Lo stanno facendo perché imposte Lisbona è caratterizzato caratterizzato d'acquisto la questione insider sa Outsiders in C ha bisogno di essere sviluppata insomma io sono molto d'accordo con Sergio quando dice
Non pretendete da un sindacato di rappresentare al di là di sì insomma lui è fedele alla ciascuno il suo mestiere non sono mai chiare le conseguenze che ne trarremmo insomma che su un altro problema
La questa è un'altra arrivare a attenta dice
Gradini io di obietta in linea di principio dica una bellissima idea mai probabilmente irrealizzabile perché tu non puoi stare da entrambe le parti ed è una non è possibile il tentativo di essere quello che rappresenta i gli infermieri
E gli utenti del servizio sanitario è un tentativo destinato a fallire ovviamente un sindacato deve rendersi conto degli interessi di tutti ci mancherebbe altro ma non può pretendere di rappresentanti delle ci troviamo a volte in posizione dialettica ecco ma non da Lotta di classe per l'amor di Dio ma ma dialettica dialettica diverse ecco de detto questo
Che esiste il problema
Di migliaia e migliaia di lavoratori che oggi non si sentono rappresentati dai sindacati
Questo è un problema che effettivamente serio e grave insomma ecco quale come si fa a raggiungerli perché io dico questo perché questo guardate stiamo attenti a volte c'è un modernismo che diventa moda
Ed è pericolosissimo
Unico mi volete far dire dieci errori che fa il sindacato nel nel in ragione di questa sua ridotta rappresentatività sono pronti a dir vero in un altro momento non ora perché se no poi sui giornali dice sono qui tra ma ecco state attenti la conclusione non è che ormai il lavoro in ragione della flessibilità che ha raggiunto da parte dei lavoratori particolarmente qualificati
Delle forme organizzative dell'impresa ci avete tra non ha più bisogno del sindacato quindi alla fin fine se questo accade
Meglio far fare tutto attraverso il contratto individuale e buonanotte
Questo è un modernismo pericolosissimo e al modernismo pericolosissimo meglio continuare a discutere col sindacato si fa degli errori nel il Nord Kilkenny handicappato una sua capacità rappresentativa che pensare
Così ci chiudiamo questo capitolo ma ora si apre un mondo meraviglioso senza più sindacati insomma
Gli Stati Uniti che hanno tanti lati positivi niente hanno però neonatale debolezza di salari
Di e cadute quando la congiuntura è bassa quando la congiuntura è bassa con espulsioni immediate
E e la mancanza di sindacato che determina questo cioè nelle una società anche flessibile
Anche modernizzata eccetera non può facilmente fare a meno del sindacato e per questo stiamo attenti quindi il problema che il sindacato ci impone di non riuscire a rappresentare abbastanza
Cerchi al molo di affrontarlo vedendo in qual modo prendere anche a sberle Cofferati perché il sindacato sia in grado di rappresentare meglio Giannone dicendo guardate ormai ciascuno può fare da solo perché non è così perché non è così e né in particolare nelle situazione di debolezza dell'economia i guai che l'individualizzazione contrattuale può creare sono veramente gravi e lui la coesione sociale e torna a saltare sino al punto di parte