"Fra Casa Bianca e Botteghe Oscure: fatti e retroscena di una stagione alla Farnesina" - presentazione del libro intervista di Maurizio Molinari a Lamberto Dini (Ed. Guerini e Associati) - (presso l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Palazzo Serra di Cassano, via Monte di Dio 14)

La
Violazione della legge sulla par condicio e l'autorità come ha già fatto nel passato è intervenuta dare degli spazi aggiuntivi come dire di
Questa
Via la base mettendo avvenuta quella
Senza ma introdurre degli elementi più raffinato riduzione
Del
Ricorrendo
Da una domanda che per legge Luchino mi pare l'attenzione vostra proiettata sulla qualità del dieci marzo siamo entrati
Allora questo modello che vi abbiamo descritto più modella ripercorre tutto l'anno proprio il mondo dell'informazione prevalentemente incentrato su
Franco
Dicevo una connotazione particolare come lei sa valgono sono tre canali
Espressione
Elettorali i programmi Outdoor ma volevo
Ricordiamo
Pure dubbi dottor a degli elementi di rischio qui qui
Che accompagna e
Tre
Ma
E
Questa legge
Concludo ieri e dentro
Subito trovino quindi lei
Ha
Dobbiamo
Prima
Di più
Peggio collocazione apparirà spesso
Occorre
Questa è una scelta dentro dentro
Dura bisogna equilibrare le forze intorno
Tutte le Risorgimento
Ma
Niente Mario insomma
Di questo istituto Parma
Costituzionale
Alzi Kassim
Ora tutti quanti questa giustizia Sergio Dressi Citroen risulta
Notevole specifica inizialmente innanzitutto
Abbiamo
Suoi scelta sebbene la abbiamo si può
Cioè
C'è
Già
Cassano
Relazioni
Esatto
Variabile
Se la sua recepire
Attraverso
Signor giudice
Certo
Scelta
Spiega
Rapidamente nell'investitore grave esaminano
Nella
Nella
Così
Allora
Serve
Sì
Questa uno marzo come
Massime
No
Per favore
Per favore Marina in fondo grazie un po'di silenzio perché è la prima volta che viene in questa sala deve sapere che se si parla lì in fondo qui arriva come se fosse se fossimo tutti vicino quindi anche un sussurro diventa un rimbombo
Allora saluto e c'è ci mancherebbe altro
Signor ministro
Noi gli siamo grati
Perché
Nell'occasione della presentazione del suo libro
E la riunisce qui
Tutto un ambiente
E tante memorie
In questi istituto fondato
Da Elena Croce
Dal Presidente dell'Accademia dei Lincei Enrico Cerulli
Da Pugliese Carratelli e da Pietro Piovani
E le siamo grati anche perché
La presentazione di questo libro è un'occasione
Che vede qui tra noi
Ma io non lo so
Figlio dell'indimenticabile Sandro Musto D'Urso che ha appoggiato l'istituto fin dall'inizio
A fianco una croce
E così
Il figlio di una Serra di Cassano
Torna nel palazzo da cui sua madre uscì sposa
Signor ministro noi
Ricordiamo
Con gratitudine il messaggio che lei in via o al convegno internazionale che si tenne qui
Il trentuno ottobre il primo novembre novantasette sulla politica estera e di sicurezza comune dell'Unione Europea in vista della realizzazione dell'unità politica dell'Europa
Quando ancora sembrava incerto l'orientamento
Se fare
Un'Europa dell'Europa una federazione una confederazione
L'unità politica europea era affermata con vigore Dalmi dal nostro ministro degli esteri nella stessa giornata si svolgeva qui a Palazzo Serra di Cassano
Un convegno con il Consiglio d'Europa su questi stessi temi ma dobbiamo esprimere la nostra gratitudine
Al ministro Susanna Agnelli la quale volle patrocinare
E sostenere con i mezzi del ministero degli esteri un grande convegno a Genova organizzato dal nostro Istituto sui compiti degli intellettuali nell'Europa di oggi
Il ministro
Volle allora
Sostenere questo convegno e fece molta attenzione
Alle parole di Voltaire
Sul suo nel suo libro sul Secolo di Luigi quattordici
Si è vista una repubblica letteraria stabilite in sensibilmente nell'Europa malgrado le guerre e malgrado le religioni diverse
Tutte le scienze tutte le arti hanno ricevuto così dei sicuro dei soccorsi reciproci
Le accademie hanno costituito questa Repubblica l'Italia e la Russia sono stato unite dalle lettere l'inglese il tedesco e francese andavano a studiare all'ente
I veri scienziati in ogni ramo hanno stretti legami di questa grande società degli spiriti ovunque diffusa è sempre indipendente
Questi ha legami durano ancora e si sono uno dalle consolazioni e Mali che ha l'ambizione la politica spargono sulla terra
Ora ci fece molto piacere
Che la signora Susanna Agnelli ministro degli Esteri sostenne con vigore questo convegno un ultimo ricordo di tutti gli amici Enrico Cerulli Giuseppe Montale enti Francesco Gabrielli Buzzati Traverso
Caianiello del grande scienziato che non poteva rassegnarsi alla circostanza che il mezzo perché il Mezzogiorno e in particolare la Lucania fossero preda di dighe che sono catastrofe ecologiche
Ora
Devo ancora ringraziare il direttore del Mattino
Perché il mattino è stato sempre vicino all'istituto
E infatti sulle pagine mattino sono usciti articoli di Kristel di Gadamer di Poldi bon estratti dalla repubblica letteraria
Dalla Lower della Repubblica da lettere che è la rivista che gli ori abbiamo riportato alla luce dopo secoli quel mattino che ha sostenuto sempre
Le attività dell'Istituto Italiano per gli Studi filosofici
E non da ultimo l'onorevole Giorgio Napolitano
Che ha inaugurato uno degli anni accademici dell'istituto insieme al professor Pugliese Carratelli
è
Vorremmo rivolgere una preghiera
Al Ministro degli esteri
Dalla nostra repubblica
In questi giorni
L'Istituto Italiano per gli Studi filosofici ha ricevuto il massimo dei riconoscimenti culturale dalla Germania la medaglia diete
Il ministro dalla cultura dalla Repubblica tedesca
Ha espresso il desiderio
Di venire a Napoli
Perché concrete istituto si intende organizzare una grande manifestazione a Napoli per ricordare
Il legame profondo che c'è stato tra all'Istituto di Napoli e il Goethe Institut in particolare il riconoscimento dell'istituto diete di Monaco
All'Istituto Italiano per gli Studi filosofici che si oppose alla chiusura dalla sede del Goethe a Napoli
Noi vorremmo una grande manifestazione culturale
Sotto il patrocinio del Ministero degli Esteri italiano
Perché in questo momento
In cui la politica
Sembra e sarà la sola protagonista una grande manifestazione culturale qui a Napoli col ministro dalla cultura tedesco e col presidente dal Parlamento tedesco
Una manifestazione patrocinata
Dal ministro
Italiano che ha promosso sempre l'unità politica dell'Europa
Faccia ricordare che esiste una repubblica delle lettere
Esiste un'Europa dalla cultura che sia posta sempre alle guerre tesi opposta Sempre
Agli Holocaust qui
E si è opposta sempre ai bombardamenti delle città civili come ci ha insegnato la Pira durante la sua vita La Pira Dossetti e furono sempre a fianco di questo istituto e allora noi speriamo che il ministro possa realizzare questo grande evento culturale a Napoli noi gli saremo profondamente grati
è cedo la parola a Mario D'Urso
Perché faccia anche lui un saluto da queste sale che sono dalla sua famiglia
Avvocato Marotta caro Gennaro bentornato a Napoli da da Berlino dove ricevuto un un ennesimo importante riconoscimento ti ringrazio per la per la tua ospitalità mi fa piacere che sei qui
Vi racconterò un aneddoto fosse perché Marotta in questo Palazzo il perché non è più non c'è più mio zio e la mia famiglia
A un dato momento negli anni negli anni Settanta Francesco Serra preoccupato dell'avvento di comunisti decise di espatriare andare in Venezuela
Vendette alcuni appartamenti a mio a a Napoli e e andò a investire in Venezuela ritorno indi perse tutto quello che aveva ritorno indietro è una delle ultime cose che fece fu la campagna elettorale per meglio il centrosinistra
A fianco a Bertinotti
Quindi sembrano al sei fortunato perché se fosse rimasto qua saremmo stati qui noi e non ti ma ci fa molto piacere che sei qui mi fa molto piacere tutte le persone che sono qui presenti e parlando di di di Sudamerica in primis Donatella Dini che è qui con noi
Nando Gentile
Ah scusa Donatella Dini che qui con noi Donatella è stata molto più in gamba di mio zio Francesco perché ci rappresenta benissimo in America Latina dove lutto grandissimi successi fosse la persona Nelli dell'India e dell'industria italiana che più successi in quel Paese son felicissimo che anche Suni Agnelli
Sia qui con noi oggi l'ho l'ho catturata qui comunque un tranello gli ho solo chiesto di venire e solo in un secondo momento ha saputo che avrebbe dovuto intervenire Napoli e molto grato a alla signora Agnelli
Recentemente ha trasferito a Napoli i centri di ricerca finanziati dalla Telethon il TG
Sotto la direzione del posso ballabile ci aspettiamo delle grandi scoperte nei prossimi tempi si chiama se manco più piatti assunti perché spesso qui rischiando la vita ieri sera attraversando via Caracciolo tornando a casa stavamo quasi
Messi sotto da un da un motorino
Ma siamo felicissimi anche di rivedere un'altra volta il presidente Dini qui qui tra noi e il presidente Napolitano e il dottor Gambescia che parleranno a quest'incontro da grazie
Allora
Con calma per favore Secci
Allora
Io prima di con parlare del libro
Vorrei dire che
Questa sala ovviamente ne nella sua storia ne ha viste tante
E non si è mai stupita di niente
Ognuno ha il diritto
Di esprimere come vuole la proprio opinione non c'è problema
Però è bella che la sala sia così
Come dire piena
Perché in genere quando si parla di politica se ne parla molto fuori ma quando si parla di politica vera delle cose che si sono fatte delle cose che si vogliono fare dei problemi
Poi il dibattito è sempre
Fatto alla presenza di pochissime persone che sembrano gli appassionati
E poi invece si scopre ovviamente che la politica del nostro quotidiano sono le scelte di un Paese
Sono gli indirizzi che un Paese Cida e questo libro e vengo al libro
è da questo punto di vista
Assolutamente
Coerente con il proposito
Con l'idea originaria perché veramente un bilancio
Un bilancio che pone una seria però di
Proposte
E diviso idealmente anzi non solo idealmente perché diviso in quattro capitoli grandi capitoli lo dico perché non ho avuto ancora modo di leggerlo
Per favore però Silenzio
Tutto bene basta che riusciamo a fare questo dibattito
E diviso non solo idealmente ma anche come scansione in quattro parti
La parte che forse riuscirà
Se mi permette il ministro Dini di dirlo la parte che riuscirà più gustosa per il lettore sono i profili sono gli incontri
La parte che a me e interessate di più
è la parte iniziale perché lì ci sono alcune indicazioni
Alcune proposte vere e proprie proposte che riguardano le Nazioni Unite che riguardano l'Europa
E sono delle proposte sulle quali vale la pena discutere
Ovviamente
Aprono degli scenari nuovi anche rispetto alle posizioni tradizionali italiane
E quindi sarà probabilmente materia del di discussione nel nuovo Parlamento almeno ce lo auguriamo
Perché la posizione
Dell'Italia è una posizione centrale gli ultimi cinque anni
In modo particolare ma lo è stato anche in passato per altri versi e più di una volta è stata uno snodo la posizione italiana per esempio rispetto alla politica nel Mediterraneo
I rapporti tra arabi israeliani con delle discussioni avvolti accessi nessun ruolo che l'Italia ha avuto con fratture anche però dicevo che questo libro è diviso in quattro parti una prima parte che rappresenta rappresenta un po'il quadro della situazione e le proposte
Appunto sulla posizione italiana per nei prossimi anni su quello che può fare l'Italia
La seconda è che cosa estroverso è stato fatto in questi cinque anni il capitolo si intitola per l'interesse nazionale
Alleggerirlo ci sono alcuni passaggi della vita di questo Paese che forse abbiamo dimenticato
Perché
Se non ricordiamo che cosa è stato la vicenda o Challant
Se non ricordiamo che cosa è stata la nostra partecipazione
Alle varie missioni nell'ex Jugoslavia
Se non ricordiamo il ruolo che abbiamo cercato e qualche volta siamo riusciti ad a vere ma quello non dipendeva solo da noi
Nel Medioriente
Se non ricordiamo che cosa è stato che cosa uno state le nostre battaglie e le nostre iniziative qualcuno andata a buon fine qualcuna no all'ultimo momento come quello sulla pena di morte nella all'ONU
Forse non ci rendiamo conto che questo bilancio compilato un bilancio tutto da discutere da analizzare perché un bilancio ricco sono cinque anni ricchi ricchi di avvenimenti che hanno richiesto un grandissimo impegno
Non sono stati anni facili perché sono stati anni di guerra per esempio
Quale nessuno Dinoi voleva partecipare ma alle quali abbiamo per dovere dovuto partecipare poi si può discutere se come
Se era giusto non era giusto
Ma se la comunità internazionale si pone il problema di una sorta di ordine al quale i paesi civili debbono
Contribuire
Beh certe l'Italia non se poteva chiamare fuori i termini della partecipazione sono stati discussi e sono discutibili
Però certamente il problema esistente e purtroppo non si esaurisce
Perché il problema ce lo ritroveremo il dibattito appunto che nel libro è molto presente a proposito del ruolo dell'Europa
In rapporto con la NATO
E il ruolo degli Stati Uniti è un problema fondamentale per esempio per dobbiamo sciogliere la nascita dell'esercito europeo
è una degli avvenimenti di questi cinque anni che può cambiare che cambia anzi sicuramente lo scenario internazionale la
Abbiamo discusso a lungo
Sulla incapacità dell'ONU
Di essere gendarme vero di ordine e legalità
Abbiamo discusso sulla sostituzione che gli Stati Uniti esercitavano continuamente in questo ruolo continuano a esercitare per molti versi però ci siamo anche detti l'Europa
Si mantiene fuori non riesce ad esprimere una linea unitaria siamo negli anni del crinale
Poi c'è l'altro capitolo che riguarda
Gli incontri del ministro Dini con una serie di personaggi
Del dello scenario dello scacchiere mondiali
E infine una riflessione
Che anche per i tempi che viviamo elettorali
Non non è male proporre e sul quale tema sarebbe come dire augurabile
Che ci si esprimesse prima
Delle elezioni
Il tema della politica estera e della collocazione dell'Italia
Il tema delle
Come dire le linee di sviluppo dell'Europa
Sono temi bipartisan
O dovrebbero essere temi bipartisan
Ma siamo tutti convinti che una volta fatte queste elezioni perché adesso
Cioè un sostanziale accordo sul fatto che su alcuni temi
Si deve lavorare insieme ma siamo veramente sicuri e mi piacerebbe che si riprendessero impegno in questo senso ora ora quando il risultato elettorale non è ancora noto ma siamo poi sicuri che dopo le elezioni
Non ci saranno fughe
Non ci saranno tentativi
Come dire di dividere composizioni che essi mostrano alternative
Ora è del tutto legittimo che su determinate questioni si abbiano posizioni alternative
Non è legittimo non discutere non decidere insieme sullo col sulla collocazione dell'Italia rispetto ai grandi temi rispetto alle riforme rispetto al ruolo dell'Europa per esempio
Ho rispetto al ruolo della riforma
Il Consiglio di sicurezza
Dello
Io credo che questi sono temi questa è la politica
Questo dovrebbe essere la pole
Allora io credo che sia un libro come dice anche Molina che devo dire ha fatto bellissimo lavoro di
Come dire volgarizzazione se mi
Passa se mi si passa il termine per cui è un libro che vi assicuro si legge tranquillamente in un giorno come se fosse il romanzo di cinque anni come dire no
Pieno di ricordi aneddoti indicazioni riferimenti
Ecco io penso che
La lettura di questo libro sia consigliabile per chi crede ancora che la politica sia una cosa seria
Che la politica sia una questione di scelte che sia alla riflessione su come un Paese deve affrontare non solo le emergenze che pure quelle deve affrontare ma come dire deve affrontare la sua collocazione in uno scenario che è molto più ampio
Nei processi nei i momenti come questi nei quali ci riempiamo la bocca del termine globalizzazione
E sembra che la globalizzazione sia solamente un fatto di internet e di qualche collegamento e non abbiamo la visione vera che i problemi che sono lontani sono problemi di casa nostra
Diventano problemi di casa nostra un esempio per tutti se quando crolla e lo dico in presenza di uno straordinario economista oltre che ministro degli esteri se crolla
Le Borse secondo le borse in Giappone non è che noi dici ma il Giappone lontano lo viviamo tutti i giorni no
Allora nei nei momenti di passaggio
E questo è un momento di passaggio epocale a mio avviso proprio perché dobbiamo ancora abituarci a questa dimensione che trascende perfino i continenti
Le soluzioni proposte dal ministro Dini le indicazioni che del ministro Dini possono anzi sicuramente dividono
Ma vivaddio queste la politica
Il problema è che bisogna discutere confrontarsi
Questo è un libro che serve per confrontarsi
Per dire sia d'accordo non si è d'accordo
Per dire essenzialmente non solo da che parte si sta ma che cosa si vuole essere si vuole essere come individuo si vuole essere come forza politica si volesse come Paese
Che idea abbiamo dell'Italia
Che Italia vogliamo costruire che ruolo l'Italia deve avere nel mondo Piccolo grande a seconda delle circostanze
Ma nel libro troverete una serie di episodi in quasi dimostra che poi non è la potenza militare o la forza come dire
Del ricatto economico spesso che incide ma la fantasia la capacità di mediare la capacità di cucire
Qualche volta ci si riesce qualche volta non ci si riesce
Ma anche questo fa parte del Grande gioco
Ecco io queste l'impressione che ho avuto ricevendo leggendo il libro allora io credo che se alcune delle cose che mi sono sembrate di poter leggere nel libro sono giuste
Lo sentiremo da chi l'ha scritto il libro
Però una cosa la volevo dire subito come
Domanda se mi permette
Lei
Alcuni passaggi del libro
Insiste sulle prospettive europee questo dell'Europa è uno dei temi centrali quelli e sulle difficoltà anche di comprensione
Che si possono avere nel momento in cui ci avviamo a un allargamento dell'Europa
Un nucleo centrale che non regge più così come è strutturato
Con una sfida nuova da affrontare questo dell'Europa è la il primo tema
Che le vorrei boh proporre lei è convinto che l'Italia
Ma anche altri Paesi europei
Siano consapevoli e siano fino in fondo decisi
La discussione a inseguire l'allargamento dell'Europa il problema per esempio
Dei del detrimento che sicuramente
Viene a Paesi che finora hanno goduto di alcuna agevolazione ne parlo apposta perché noi siamo in una di quelle regioni che ha goduto di un trattamento di favore per la situazione dalla quale partiva
Il fatto che si debbano poi questi paesi del nucleo centrale porre il problema di come contribuire allo sviluppo degli altri paesi e dei mercati sia nella consapevolezza non tanto dei governi quanto della gente la gente normale
Questa idea dell'Europa secondo lei è così forte che e passata ormai
Nella società io otto continuamente ridurli
E lei alcuni interrogativi se li pone nel libero e
Allora ecco queste è una prima sollecitazione che io le vorrei fare
Credo che
No facciamo io non lo immaginava io direi che va facciamo
Una missione ossia ecco perché no e poi e allora facciamo
Quindi ho pensato
Risponde
Se apriamo il clima
La domanda che il direttore Gambescia pone
Certamente e di grande interesse
Cioè in primo luogo quello che
La classe dirigente la classe politica italiana si deve porre come obiettivo e c'è quello che quello che può essere il sentimento della gente
Io credo che ci sia un riconoscimento nella nostra classe politica dei vari partiti
Che l'Italia per appartenere all'Europa sia parte dell'interesse nazionale
Questa è la mozione che io lo sviluppo anche nel libro
Quindi non è
Perché siamo deboli e quindi vogliamo aggrapparci a un qualcosa no ma perché se risaliamo alla nostra storia voglio dire ai tempi di Mazzini ma in poi l'idea dell'Europa è sempre stata viva
Nella nostra società
Oggi ancora di più
Credo che l'Italia abbia solo da guadagnare per lo sviluppo della sua società
Da un'appartenenza quindi all'Europa e quindi anche alla sua costruzione
E questo che i governi in questi anni hanno fatto di partecipare attivamente con proposte tutti i tipi sulla costruzione dell'euro
Poi ci sono c'è la nostra gente cosa pensa dell'Europa
Io credo tocca a Brescia che se guardiamo ai giovani
I nostri giovani si sentono già parte dell'Europa si sentano italiani e si sentano europei basta vedere come si integrano la possibilità dei viaggi la possibilità di studiare anche coloro che hanno la possibilità in altre in altri Paesi questi questo processo di integrazione avviene non soltanto a livello politico ma avviene anche attraverso la gente
Per non parlare delle nostre imprese
E nostre imprese sono perfettamente integrata nell'Europa non credo che ce ne sia una che vorrebbe pensare di tornare indietro di tornare agli anni del protezionismo gli anni dell'inefficienza
Abbiamo Guagua Daniele appartenendo a una grande area un grande mercato
In cui dopo il risanamento che abbiamo fatto della finanza pubblica entrare nella moneta unica
Abbiamo da guadagnare perché ci spinge verso essere più efficienti per restare in Europa dobbiamo essere efficiente di quella sfida di chi lo stimolo questi l'importanza da soli forse progredire morti in meno l'Italia proprietà di più se integrata nell'Europa
Il problema dell'allargamento è una grande questione una grande questione politica come del resto l'appartenere all'Europa la moneta unica non è una questione puramente economica è una scelta politica
Che noi facciamo la moneta unica è un fatto politico prima di essere ancora un fatto economico
La questione dell'allargamento naturalmente investe il Parlamento europeo qui siamo fortunati di avere con noi il Presidente Napolitano
Che ci può dire quali siano sentimenti che ci sono nel Parlamento europeo quindi la sintesi di tutta l'Europa
Lì ci dirà quali sono ma di nuovo l'allargamento dall'allargamento potremmo avere anche diciamo dei costi perché dobbiamo integrare un'area che ancora a un livello economico molto più basso di quello che sono il nucleo centrale di quelli che sono oggi Paesi
Dell'unione europea della moneta unica quindi potremmo anche in questa avere dei costi ma in primo luogo anche quello un grande disegno politico
Della unione di tutta l'Europa che va non spera nei disegni originali ma che poi naturalmente la guerra fredda e lo sviluppo e hanno hanno ritardato credo che ci siano anche delle preoccupazioni io credo che dal disegno dell'allargamento potremmo in avvenire trovare tutto una grande Europa
Non potrà che avere infetti positivi anche per la gente
Perché in termini d'influenza in termini di quello che sarà domani l'Europa sia molto sia molto positivo
Ci sono anche delle preoccupazioni in Europa unita all'allargamento cosa vuol dire vuol dire primo luogo accettare i principi dell'Unione Europea la libertà di circolazione delle persone non soltanto delle merci e dei capitali
La libera la libertà di circolazione delle persone
E certamente
L'Italia come la Germania o gli altri Paesi non è che siano pronti
Ad accettare questo fu questo concetto la libera circolazione cioè a dire che tutti non so bene della Polonia dell'Ungheria degli altri Paesi che saranno i primi a diventare membri dell'Europa dell'Est
Che possono liberamente entrare e lavorare e gli altri Paesi dell'Unione europea
C'è evidentemente da spaventarsi un po'sopra questa nozione tant'è che ci vorranno dei periodi forse di transizione a questo riguardo però se con l'entrata di questi Paesi nell'Europa li possiamo sostenere il loro sviluppo economico io credo che anche questo timore potrebbe rivelarsi inferiore a quello che oggi si possa pensare
Ricordo che quando si trattò di fare entrare nell'Unione europea la Spagna il Portogallo
C'era il grande timore che spagnoli e portoghesi avrebbero invaso il nostro mercato del lavoro non è stato così
Sì c'è stato un qualche movimento mai assolutamente fisiologico perché perché questi Paesi sono cresciuti col entrare nell'il quindi posti di lavoro si sono creati
In questi Paesi grande avanzamento della Spagna grande avanzamento economico sociale della Spagna del Portogallo non avrebbe avuto luogo probabilmente Comi fritti ma la velocità con il quale si è prodotto
Se questi Paesi non fossero entrati nell'Unione Europea io credo che questa è la prospettiva nella quale dobbiamo guardare anche per i paesi dell'Europa dell'Est che nel giro di pochi anni perlomeno alcuni di loro entreranno nell'Unione Europea
Torniamo al di quasi tutti voi non avete il libro
E il direttore Gambescia accennava la divisione del libro in quattro parti nella seconda parte che si chiama nell'interesse nazionale vi è un capitolo fra Casa Bianca e Botteghe Oscure che prende poi il titolo il il libro intervista
Da questo capitolo apprendiamo una conoscenza e una frequentazione venticinquennale tra Giorgio Napolitano e Lamberto Dini
Alla domanda dell'intervistatore a Dini perché era convinto dell'affidabilità tremanti cadde leader dell'ex PC
Si parlava di D'Alema
E Dini risponde ho seguito l'avvicinamento del Partito comunista italiano alla media sin dai primi passi
Da quando l'Unità mando Alberto Iacoviello assalì corrispondenti agli Stati Uniti da quando Giorgio Napolitano a metà degli anni Settanta venne a Washington
Prima prima di dare la parola
Al Presidente Napolitano voglio ricordare anche per lui a monte tornare a monte di dire come tornare a casa essendo lui nato insieme al numero quarantanove di Monte di Dio vissuto consiglio per trentacinque anni ringrazia di essere tornato a casa
Quando Mario D'Urso mi ha parlato
Dell'idea di questo dibattito e mi ha proposto di parteciparvi
Io ha colto subito con la grande piacere il suo invito e lo ha colto anche come occasione
Per esprimere il mio riconoscimento e apprezzamento esso Lamberto Dini verso la sua opera di ministro degli Esteri
Lo esprimo se si vuole anche da persona che per lungo tempo ha seguito problemi e vicende di politica internazionale
Lo esprimo naturalmente da collega
Perché per due anni e mezzo nel governo Prodi sedevamo esattamente l'uno accanto all'altro nel Consiglio dei ministri
E naturalmente lo esprimo anche alla luce del mio impegno più recente in Parlamento europeo
è un apprezzamento che si estende
Ai suoi collaboratori che Lamberto Dini citava il libro intervista mi piace ricordare in particolare il napoletano sottosegretario agli Esteri
Umberto Ranieri
è un libro come ha detto Gambescia
Ricco di riferimenti ricco di fatti non solo di questioni che sono affrontate con grande sottigliezza di analisti e accortezza ma anche di fatti per questo altamente
Interessa interessante anche per qualche non so se sia esagerato il termine rivelazione che contiene certamente un libro che ci racconta anche passaggi nomi noti in qualche modo finora rimasti riservati
E avrò occasione di fare qualche accenno qualche accenno naturalmente anche all'episodio or ora ricordato di Mario D'Urso
Ma in sostanza in questi cinque anni che hanno visto Lamberto Dini titolare senza soluzione di continuità
Della Farnesina del ministero degli affari esteri l'Italia
In ogni caso preciso una politica estera riconoscibile e incisiva e per un Paese come il nostro a vere una politica estera significa a vere e proprie posizioni
E una propria capacità di iniziativa
Ecco io vorrò toccare due temi che sono essenziali
Nel libro intervista Maurizio Molinari che intervista Lamberto Dini e cioè il tema dell'interesse nazionale e il tema di una politica estera dai partenza ma appunto io intendo in primo luogo per politica estera attenta all'interesse nazionale del Paese una linea di intervento
Sulle questioni internazionali che si caratterizzi che si caratterizzi in modo autonomo e che Spring giovani presenza e iniziativa del Paese
Direi che questa definizione vale in modo assolutamente inoppugnabile per le posizioni e le iniziative chi elitaria il governo di centro sinistra
Lamberto Dini come ministro degli esteri hanno espresso di fronte alla crisi del Kosovo
Veramente vale la pena di leggere con attenzione quelle pagine
Quelle pagine danno conto in modo assai preciso rivelando ripeto passaggi non noti
Come che ci si sia mossi anche per cercare di evitare il conflitto e come si sia arrivati anche molto vicino ad un'intesa
E come l'Italia abbia tenuto i propri punti di vista e abbia dato il proprio contributo naturalmente mai mettendo in questione poi il proprio impegno la propria scelta in sede del TAR
All'alleanza atlantica è stato davvero un banco di prova che in qualche modo pur riassumere per tanti aspetti la politica estera italiana di questi anni e anche di impegno e l'approccio personale di Lamberto Dini da trasmettere quando io dico avere una politica estera significa vere e proprie posizioni o la propria capacità di iniziativa
Aggiungo e non sarebbe nemmeno necessario farlo dentro il sistema dell'alleanza atlantica e dentro il quadro dell'unione europea due cose peraltro diverse
E perché naturalmente un'alleanza come quella di cui l'Italia fa parte dal mille novecentoquarantanove imperniata sulla NATO ma direi anche in senso più ampio il sistema delle relazioni transatlantiche e il sistema dei rapporti con gli Stati Uniti e molto impegnativo
E contiene i vincoli e obblighi
Ma certamente cosa diversa e l'essere membro dell'Unione europea perché noi con la comunità e poi con l'unione abbiamo costruito e siamo impegnati a costruire
Un sistema sopranazionale
Un sistema basato su istituzioni alle quali ciascun Paese membro ieri della comunità oggi dell'unione tra i sì certamente d'Italia che fu uno dei sei Paesi fondatori c'è ed è parte della propria sovranità nazionale in questa in una distinzione molto forte rispetto all'essere dentro un sistema di alleanze qui si è dentro un processo di integrazione perché sempre di più cit impegna a comportamenti
Concertati
E convergenti
Ora
Per interesse nazionale
Lamberto Dini mostra di intendere anche più cose non è un concetto semplice un concetto complesso
Egli parla ad esempio di interessi specifici di sicurezza dell'Italia
Accenna ha un interesse a un interesse
Nazionale di sicurezza strategico per quello che riguarda il rapporto con la Libia per ragioni anche evidenti
Collocazione
Geografica
Parla e parla in modo molto eloquente della necessità del rapporto dell'Unione europea con la Russia e dell'impegno dell'Italia a costruire a rinsaldare questo rapporto e anche a questo proposito città
Interessi nazionali italiani che solo molteplici che sono molteplici sono anche interessi economici come d'altronde e sarebbe ingenuo dimenticarsene tutti i nostri partner europei hanno propri interessi economici egli coltiva lo sia pure nel quadro delle coordinate e degli impegni comuni
Dell'unione
Europea ecco ma a mia particolarmente interessato non so se Lamberto concorderà mi ha particolarmente interessato un certo versante di questo discorso
Sull'interesse nazionale sulla politica estera italiana che quello definito dallo stesso intervistatore Maurizio Molinari
Rafforzamento della presenza italiana né i grandi organismi multilaterali primo fra tutti Longo
Bene
Questo è qualcosa di di molto rilevante di molto rivela si godeva in questi organismi ci sono
L'Italia tanti altri paesi
Ci sono sicuramente tutti i paesi europei ci siamo siamo delle Nazioni Unite e siamo in organismi come
Debbo degli utili OLAF organizzazione mondiale del commercio ci siamo in tutte le istituzioni di Bretton Woods
Ci siamo ci sono gli altri
Io credo che noi dobbiamo dire che le questioni sono primo credere fino in fondo nel ruolo
Di questi organismi multinazionali e non è affatto e non è affatto
Così tranquillamente condiviso
Il convincimento circa il ruolo che spetta alle Nazioni Unite ne parla sai efficacemente Lamberto Dini non entro
Nel merito degli argomenti ma innanzitutto bisogna credere in questo ruolo in un mondo come quello di oggi ancor più rispetto a qualche decennio fa nel mondo della globalizzazione
Secondo e bisogna sapere contribuire ciascun singolo Paese e dunque per quel che ci riguarda l'Italia sapere contribuire alla definizione e all'affermazione di volta in volta concretamente di quell'uomo
E in terzo luogo e bisogna sa per rafforzare la voce il peso
Nel paese che si rappresenta
Sa per rafforzare dunque
La voce il peso dell'Italia in seguito a questi organismi ed è quello che si è cercato di fare tenacemente anche tra difficoltà anche tra alti e bassi
Parla schiettamente non sfugge al tema Lamberto Dini di una certa nostra sconfitta per quello che riguarda
L'Assemblea delle Nazioni Unite la la la la la nostra la nostra candidatura ha un ruolo e nello stesso tempo non drammatizza questa sconfitta perché queste battaglie sono battaglie si vincono e si perdono l'essenziale e venire fermo l'obiettivo che e appunto quello di un rafforzamento della voce del peso
Dell'Italia che implica ovviamente una capacità di contributo e anche una forte capacità di azione diplomatica e allora ecco
Che cosa significa
Coltivare l'interesse nazionale rafforzando la vostra presenza
Nel sistema delle istituzioni internazionali e anche nel sistema dell'alleanza
Di cui siamo parte integrante io ricordo che già negli anni ottanta ed era ma tornerò subito rapidamente sul punto parlando della politica by partenza era un segno dei tempi
Era un segno cioè di un rafforzamento dell'autorevolezza e credibilità all'Italia perché si andava realizzando una larga convergenza di forze politiche sull'indirizzo di politica estera
Si parlò negli anni ottanta e se ne parlo da parte di uno studioso americano assai qualificato e studioso e conoscitore di cose italiane
Dell'Italia
Come Paese che si poteva proporre rispetto ad un periodo precedente di maggiore difficoltà a sua anche in seno alla NATO e nel rapporto con gli Stati Uniti
Come di uno Morossi al Pippa
Quindi dentro fino in fondo l'alleanza parte nuove affidabile e nello stesso tempo più assertivo cioè
Meglio capace di farsi valere
Ecco io credo che che che questo sia un punto molto delicato guai
A a a uscir fuori dal seminato uguali a fare della demagogia ecco ma anche qui si guardino le pagine che Lamberto Dini la cui conoscenza degli Stati Uniti la cui amicizia
Col mondo americano sono fuori discussione Nuzzi provavo facilmente nel nella nostra realtà politica italiana guardate le pagine che è Lamberto Dini dedica al tema del rapporto al tema del rapporto con gli Stati Uniti quello che oggi ci può dividere quello che di fondamentale ci unisce e sempre continuerà al Miceli e anche il modo in cui attorno sulla vicenda della crisi del Kosovo anche il modo in cui l'Ulivieri bocca quello che c'è stato di complicato nel rapporto con l'uno o l'altro interlocutore americano a quel tavolo così così difficile e vogliamo essere un partner
Fortemente determinato vi assertivo anche dentro l'Unione
Già Lamberto Dini ha risposto
Ad una sollecitazione dell'amico Gambescia
Su sull'importanza del nostro impegno dell'Unione Europea io vorrei dire solo questo sì mi consenti
Io ci metterei un pizzico di preoccupazione in più
Nel parlare delle prospettive
Del processo di integrazione
Perché l'allargamento rappresenta un cambiamento radicale
Nella fisionomia
Dell'Unione Europea quale noi l'abbiamo conosciuta
Teme aldilà di ciò che hanno rappresentato l'ingresso di Spagna e Portogallo poi l'ingresso di altri paesi passaggio dal sei al nove e poi dal nove al dodici Stati
Qui cambia radicalmente il profilo dell'Unione europea sono candidati con i quali si sta negoziando l'ingresso nell'Unione europea già a partire dal primo gennaio due mila ettari per quelli che saranno più pronti ai quali si aggiunge un tredicesimo candidato con cui non è ancora aperto il negoziato e che si chiama Turchia
I dodici Paesi mi abbracciano uno Grande
Di grande rilievo per tanti aspetti che la Polonia poi c'è
Una curo una di piccoli paesi anche diversi tra loro dell'Europa centrale
E orientale fino al Baltico ci sono pure i Paesi dell'area mediterranea una Unione a ventisette non dico ancora ventotto
Insomma sarà qualcosa di profondamente diverso e poi con l'allargamento vengono a coincidere esigenze di riforma
Dell'Unione Europea ed esigenze di scioglimento dei nodi essenziali mai affrontati fino in fondo
Relativi all'avvenire dell'unione
Beh che rendono molto ardua questa fase esposto a rischi esaltante
Ricca di potenzialità storiche senza precedenti ma assai ardua e io credo che nel Parlamento europeo noi abbiamo avuto la scorsa settimana un incontro molto significativo sul nostro invito su invito della Commissione costituzionale che presiedo con l'intervento della Presidente del Parlamento anche del presidente della Commissione Prodi ed è la ministra degli Esteri svedese abbiamo incontrato in un'Assemblea che è durata molte ore come dibattito assai interessanti i rappresentanti dei Parlamenti nazionali di ventisei Paesi
I quindici paesi membri e undici dei tredici Paesi candidati hanno accolto il nostro invito e io credo che si possa dire che
Solo ovviamente da parte dei Paesi candidati sia accolto con grande soddisfazione il Trattato di Nizza perché apre le porte dell'unione ma anche la parte
Dei Paesi membri dell'unione e e dei rappresentanti dei rispettivi parlamenti nazionali non c'è esitazione non c'è dubbio sul fatto che si debba realizzare questa scelta così impegnativa
Senza
Poter pensare
A rimetterla in questione e però c'è anche consapevolezza del carico di difficoltà e di novità di e la questione della politica estera e di sicurezza europea è soltanto una faccia molto importante ma soltanto una faccia della problematica da affrontare in questa fase nuova
Possiamo Ossuccio avvenire
Nel nostro Paese
Anche nel prossimo futuro
Una politica by pattista
Cioè una politica che abbracci gli opposti schieramenti noi i partiti non ne abbiamo due come suggerisce la parola diamo un po'di più ma pensiamo ad una politica che Possa impegnare insieme i due popoli i due schieramenti
Antagonistiche Garigliano per il governo del Paese
Ma io c'ho creduto
Sempre da molto tempo a questa possibilità e a queste esigenze nazionali
E bisogna solo dire
Che non è una cosa scontata né facile come potrebbe sembrare non lo è stata
E non lo sarà
Bisogna riuscire in questa impresa che però e un'impresa molto impegnativa e complessa
Certo
Era più complessa è stata più complessa in un'Europa in un mondo diviso in blocchi contrapposti
Perché quella divisione quella contrapposizione si percuotevano all'interno della politica italiana
Il Partito comunista italiano il Partito socialista italiano del mille novecentoquarantanove votarono contro
L'adesione dell'Italia al Patto Atlantico
Nel mille novecento cinquantotto al momento della ratifica dei Trattati di Roma il Partito Comunista Italiano voto contro il Partito Socialista Italiano si astenne si partiva da questi dati poi anche con
Si chiude essi di nuove
Prospettive sul piano internazionale e grazie all'evoluzione dei partiti già di opposizione poi il Partito Socialista Italiano divenne a metà degli anni Sessanta partito di governo comunque dei partiti della sinistra
Via via si realizzò un processo di avvicinamento
E sì
Perseguiremo sì ricercano intese
Mille novecento settantasette autunno del mille novecentosettantasette lo ha ricordato tante volte Giulio Andreotti e sicuramente col suo contributo era presidente del Consiglio
Del governo di solidarietà nazionale vennero votate al Senato della Repubblica alla Camera dei deputati
Risoluzioni a firma di tutti i partiti dell'arco costituzionale che si riconoscevano
Dopo tante polemiche e divisioni nella duplice scelta dell'appartenenza all'Alleanza atlantica e dell'impegno nella costruzione della comunità europea
Dalla fine degli anni Sessanta accadde una preclusione per cui la rappresentanza italiana nel Parlamento europeo
Non era designata dal Parlamento italiano con la rappresentanza quindi di tutti i suoi gruppi ma
Era fatta di esponenti designati dei soli partiti della maggioranza e tra i primi che si impegnarono
Per i il maggior partito di opposizione nel Parlamento europeo ci furono Nilde Iotti e Giorgio Amendola
Poi nel mille novecentottantaquattro si dovette aspettare un bel po'di tempo ma nel gennaio del mille novecentottantaquattro anche i rappresentanti del PC
Entrarono a far parte dell'Assemblea del Nord Atlantico cioè dell'Assemblea parlamentare della NATO io
Cui in quel primo gruppo e poi rimasi per dieci anni
In cui l'Assemblea parlamentare della NATO
In cui si sono formate tante personalità tra le quali ci conoscemmo all'ora lavorammo insieme all'ora l'attuale segretario generale della NATO Giorgio l'operazione
Quindi è stato un cammino lungo e stato un cammino difficile verso una politica by partisan quando ancora si chiamava così ecco perché
Il termine e diventato di moda o accessibile e più di recente anche il rapporto con gli Stati Uniti
Sì venne evolvendo lentamente e a fatica ma ho avuto piacere lo voglio dire che a Lamberto Dini abbia ricordato il nostro incontro per la precisione primavera del mille novecentosettantotto a Washington quando avendo avuto il visto di ingresso
Grazie al passaggio dall'amministrazione Nixon perché me l'aveva negato nel settantacinque all'amministrazione Carter potetti fare mia prima visita che alcune settimane di incontri conferenze negli Stati Uniti Lamberto Dini
Allora dirigente di primo piano nel Fondo monetario internazionale essendo al corrente della mia presenza mi invitò a cena a casa sua
Ci conoscemmo all'ora teste non mi inganno
A casa tua c'era mister un guitto
Uno dei dirigenti del Fondo monetario internazionale che seguivano le vicende italiane che ci venne a fare un po'di ispezioni ecco
Per assicurarsi che questo governo sorretto da questa strana maggioranza di solidarietà nazionale e insomma seguisse una linea già allora di Risanamento finanziario
Ecco io credo che noi dobbiamo lavorare a questo obiettivo di una politica bipartisan avrà ragione Lamberto Dini
Ha ragione Lamberto Dini
Nel ricordare alcuni episodi e momenti recenti c'è stato un concorso c'è stato un sostegno
Dell'opposizione di centrodestra alla politica estera del Governo italiano per l'operazione Alba per l'allargamento a Est della NATO per la guerra in Kosovo
E c'è stato anche un voto alla vigilia del Consiglio europeo di Nizza sugli indirizzi del governo per quello che riguarda lo sviluppo dell'Unione Europea io tuttavia ritengo che ci si debba ancora molto da lavorare
Perché in particolare un impegno comune su un terreno dalla costruzione europea non richiede soltanto Mussi
Una volta tanto a una risoluzione
Richiede cultura europeista richiede convinzione europeista richiede conoscenza di problematiche complesse e dei termini di un difficile dibattito richiede insomma qualcosa di più e e nostro compito anche in quelli che ritengono di avere più convinzione europeista
Di favorire questa prospettiva che rafforzando l'intesa chiunque sia alla maggioranza e chiunque sia un'opposizione nel prossimo futuro
Sulla politica estera in particolare sulla politica europea dell'Italia non potrà che rafforzare
Ancora la nostra voce e il nostro peso grazie
Grazie a ottimi auspici
Io sono molto grato a a Lamberto Dini per tantissime cose
L'invito a insieme all'UE a fondare il partito
Mi propose come senatore ma sono soprattutto grato a a Dini quando mi nomino sottosegretario al Commercio estero
E la gratitudine di in gran parte dovuta al fatto che abbiamo lavorato insieme in quel governo e io ho passato lunghi mesi anche in stretta collaborazione con il ministero degli Esteri e con il ministro Susanna Agnelli
Ho molto viaggiato con il ministro Agnelli ho imparato molte cose di cui io sono molto grato
Interessante vedere l'indice del libro di Dini e credo che una delle persone che avrà letto questo libro con maggiore interesse e proprio la signora Agnelli perché il ministro Dini come ricorderete è succeduto alla signora Agnelli alla carica di ministro mia
D'entrata in quella bellissima sala della Farnesina che la signora Agnelli aveva rimesso apposto adesso facciamo viaggi più locali con la signora Dini non andiamo in India non mi ha mi América Latina
Non andiamo in Africa ma ogni tanto veniamo con molta gioia da Roma a Napoli la signora Susanna Agnelli
Io sarò come d'altronde mi abitudine brevissima
Nella
Vedi che anche Dini mi ha fatto su questo libro è scritto a Susanna Agnelli Milio ministro degli Esteri
Questa dedica mi ha fatto enormemente piacere
Ho letto questo libro con interesse anche perché mi sono resa conto di una cosa
Che la politica estera di Dini non è stata in alcun modo diversa dalla mia
Mi sembra di capire che ci sono alcune cose come ci siamo comportati nello stesso modo
Prima di tutto cercare di parlare con tutti
Non avete l'impressione che sia sbagliato parlare con una persona quando c'è la possibilità attraverso il colloquio
Di ottenere un risultato che altrimenti sarebbe impossibile
Un'altra è quella che la conoscenza personale dei propri collegi
è un fatto importantissimo in politica estera
Il fatto di potere a metà della notte chiamare al telefono un ministro degli esteri di un altro Paese
E chiede reti in favore o un consiglio un mettersi d'accordo su un qualche cosa del futuro
è un qualche cosa che forse le persone che non hanno fatto questo mestiere non possono nemmeno immaginare
Quest'oggi quando ero ai laboratori d'intesa tra mi ha molto colpito che una delle ricercatrici
Una grande ricercatrice italiana che veniva da Milano
Mi ha raccontato che anche nei loro studi e nella loro ricerca
Il fatto di avere riconosciuto un ricercatore negli Stati Uniti a cui potersi rivolgere con una telefonata facilita enormemente il risultato di una ricerca il contatto personale e sempre estremamente importante ma credo che in nessun posto è così importante come nella politica estera
Ho notato nel libro di Dini anche alcune similitudini
Una certa noia
Anche se Dini che è molto più diplomatico di mente non lo dice con questa parola
Nei confronti di queste riunioni dei ministri compresi
Ho notato anche
Il fatto
Che si può dire di no e che si può dire di no anche agli Stati Uniti d'America
Avevamo insieme una volta ha detto di no
E credo che questo non è stato assolutamente a svantaggio dell'Italia
Credo che gli Stati Uniti quando hanno capito che l'Italia era anche capace di dire di no c'hanno rispettato molto di più e che così deve essere stato anche per il ministro Dini
Quando ho lasciato la Farnesina
No anche perché nessuno può pensare che io non sia a favore dell'America russo
Quando ho lasciato la Farnesina con grande tristezza la devo dire
Ho detto al ministro Dini non c'è nessuno a cui mi farebbe più piacere annunciare la mia poltrona che non alle presidente è oggi glielo ripeto
Lamberto Dini
Io credo che veramente molto sia stato detto sul contenuto del mio libro
E anche diciamo sulla sua impostazione tant'è che credo che si sta facendo tardi non entrerò io stesso nell'illustrare troppi aspetti della nostra politica estera
Ma in primo luogo vorrei esprimere veramente gratitudine
All'avvocato Gerardo Marotta presidente dell'Istituto Italiano per gli Studi filosofici
Che ci ospita in questa magnifica sede esprimere ugualmente
Il grande gratitudine al Presidente Napolitano la signora Susanna Agnelli
E al direttore Gambescia per aver accettato di essere presenti in questo incontro in cui si è parlato ampiamente giustamente della Val della politica estera
Io dirò che
Giudicare una politica estera in un periodo di tempo non è una cosa facile
Ma credo che possa una politica possa essere giudicata sull'eredità che essa lascia in termini di coerenza di continuità e anche di proiezione verso il futuro
Anche la capacità di aggregare consensi
Io credo che se esaminata in questi termini possiamo dire che in questi cinque anni lasciamo un bilancio positivo a volte abbiamo percorso itinerari
Che potevano sembrare tortuosi per le incertezze di una scena internazionale in mutamento
Ma nella vostra strategia e questo è stato colto mi pare molto bene sia dal Presidente Napolitano e anche dalla signora Agnelli
Costante è stata la ricerca della difesa dell'interesse
Nazionale
Che non sempre corrisponde all'utile immediato può comportare temporanei arretramenti costringere a rivedere i giudizi imporre verifiche costanti
E anche prendere posizioni che a volte possono sembrare scomoda che possono essere controverse
Se però abile teniamo la barra dritta non dobbiamo semplicemente aver paura
Signor Ranieri ha indicato degli episodi in cui lei stessa ha vissuto non è entrata nei dettagli e in altri in cui sono io stato partecipe
Ma certo non non si possono giudicare le scelte fatte soltanto a posteriori
Alla luce dei fatti che non erano conosciuti al momento delle decisioni dobbiamo fare un bilancio
Nel suo insieme di profitti e di perdite io credo che i profitti siano stati maggiori delle perdite se ce ne sono state
Durante un periodo ragionevole io ho avuto il grande privilegio devo dire di essere stato ministro degli esteri dopo
Il grande privilegio di palazzo Chigi
Essere stato ministro degli esteri per tutto una legislatura per cinque anni
Questo credo che indipendentemente dalla mia persona sia stato un fatto molto positivo nel non posso esprimere diciamo soddisfazione rallentamenti per le scelte che sono state fatte nella solo con i governi che si sono succeduti di mantenere Costanza al ministero degli Esteri la signora Agnelli diceva quanto importanti siano i rapporti personali nella condotta della politica estera che si costruiscano attraverso il tempo
Si costruiscono rapporti di fiducia rapporti di stima e quelli permettono effettivamente di essere franchi di esprimere le nostre opinioni ma anche di ma anche di essere maggiormente efficaci
E quindi credo che governi di centro sinistra in questa legislatura
Quindi abbiano fatto una scelta di mantenere in cambia tra la la persona che ha diretto la politica estera sia stato un fattore positivo
Ma ammette Piero insultati alla luce alla luce dei settori specifici dell'azione esterna
Credo che per quanto riguarda la costruzione dell'Europa l'Italia ha dato un grande contributo vari
Ricordato il ministro Napolitano con le nostre proposte quindi che sono state avanzate siamo un Paese dire all'avanguardia di Ray sono stati espressi giudizi molto favorevole sull'azione che l'Italia di propulsione che l'Italia ha prodotto e credo che non ci siano
Veramente indici un indice nello stare in Europa nel quale l'Italia oggi si può dire sia carente stata capace
Di fare lo sforzo gigantesco per risanamento della finanza pubblica entrare nella moneta unica è stato veramente un grandissimo successo dei governi di questa di questa legislatura
E credo che effettivamente qui Presidente Napolitano boh
Dire confermare o dissentire
Ma io non credo che il prestigio dell'Italia in Europa sia stato mai così alto
Come lo è stato come lo è oggi a seguito di tutto questi sforzi che sono stati condotti non mi riferisco al ministro degli Esteri mi riferisco al sistema Italia
Quello come forze politiche forze economiche siamo stati siamo stati capaci di fare
Vorrei e parlare brevemente una parola sulla costruzione dell'Europa riprendere
Una preoccupazione espressa anche dal presidente dal presidente
Napolitano cioè a dire che questa allargamento sarà la grande Europa una grande scelta politica ma che certamente comporterà anche
Non solo dei costi come dicevo prima ma anche a una a un'Europa diversa da quella che era probabilmente stata nella concezione dei padri fondatori
Che che voleva un'Europa piccola ma è uno nuovo coesa che un'Europa molto unita e ci siamo trovati di fronte al grande problema un approfondimento
Dell'Europa per i Paesi che l'hanno costruita poi anche con il primo allargamento rispetto alla prospettiva di un grande allargamento come si è cercato di Contemporary a queste a queste due opzioni queste due visioni attraverso il meccanismo che abbiamo sancito nel con nel nel trattato di Nizza quello che chiamiamo le cooperazioni rafforzate cosa vuol dire
O dire che attraverso il Trattato dell'Unione Europea a quei Paesi che hanno la vocazione la volontà di andare più avanti degli altri nell'integrazione lo possono fare nell'ambito del trattato
Quindi credo che questo sia un aspetto che forse permetterà
Da un lato di abbracciare tutti questi altri Paesi e di integrarli del quale il loro avanzamento economico
E sociale da quello trarremo anche noi dei vantaggi e non solo loro i ma anche a permettere all'Italia paesi perché sono il nucleo portante diciamo dell'Unione europea
Di andare più avanti perché non possiamo pensare che i paesi di nuova adesione
Possono seguire necessariamente miratamente il passo dei paesi che sono maggiormente avanzati lo sono economicamente lo sono socialmente lo sono
Lo sono quindi politicamente speriamo quindi che attraverso questi meccanismi si possa andare avanti bene
Io vorrei parlare un momento soltanto della di quello che abbiamo fatto sette napoletano ricordava i Balcani quello che abbiamo fatto
Partendo da una considerazione che era stata fatta una dichiarazione che era stata fatta
A un sottosegretario del ministero degli Esteri l'onorevole Fassino
Che ora sarà il vicepresidente del Consiglio se il come io mi auguro alle forze del centrosinistra vinceranno le elezioni del tredici maggio
La prima volta che si è recato negli Stati Uniti esponenti del governo le hanno detto
L'Italia è un Paese che consuma la sicurezza che producono gli altri
Beh
Un'affermazione abbastanza devastante perché in fondo l'Italia era sempre stata un Paese
Facendo parte della NATO che ha sempre fatto la sua parte
Certamente abbiamo sempre avuto un Bilancio della difesa molto piccolo e quindi non è che si sia costruito nel noi in Italia né in Germania per ragioni della guerra ma anche negli altri Paesi un sistema di sicurezza e di difesa spendendo risorse importanti no le risorse che abbiamo dedicato grazie alla NATO naturalmente alla difesa sono state molto limitati
Ma io credo che oggi
Dopo l'operazione Alba
Che alcuni io credo che molti di voi sappiate cosa
Sa dire che è la prima volta l'Italia è andata da sola con alcuni Paesi amici in Albania
Per cercare di mettere fine o prevenire una guerra civile dalla quale credo che tutti noi l'Italia avrebbe sofferto e del quale c'è stato credo un grande riconoscimento
Tale operazione Alba e dal nostro comportamento impegno nel Kosovo credo che oggi nessuno
Negli Stati Uniti possa dire che l'Italia è consumatrice di sicurezza prodotta dagli altri
Credo che abbiamo i più grandi riconoscimenti della nostra correttezza delle nostre realtà in fondo l'Italia il Paese
Che ha pagato i prezzi più alti durante la la crisi del Kosovo e la guerra del Kosovo alla quale siamo arrivati anche contro la nostra volontà ma una volta che sono list la strada della triplo Mazzia arriva alla fine non rimane che lo strumento purtroppo eventualmente della guerra per mettere Fini fine a mali
Ammali Dino Risi
Riprendo brevemente perché è tardi soltanto la mozione della
L'interesse nazionale e della by partisan ceppi di cui che chiaramente io parlo ma sul quale si è soffermato molto a lungo anche il presidente il Presidente Napolitano
Non è facile
Però abbiamo fatto abbiamo avuto un inizio
Parlavo di Operazione Alba non tutte le forze politiche presenti nel nostro Parlamento comprese quelle della maggioranza durante il governo Prodi approvarono
Che l'Italia si impegnasse militarmente in quell'occasione
Beneficiamo anche del sostegno dello forze di opposizione o di alcune di esse questo significa by partisan termine trovare un largo consenso quando si tratta dell'interesse nazionale io credo che se il nostro Paese le sue forze politiche non si divideranno sulla politica estera se potrà prevalere questo spirito di cui parlo
Credo che allora checché se che è così importante quando è in gioco la credibilità del Paese allora io credo che daremo un grande senso di maturità ti maggiore maturità
Alla nostra azione e aumentare la nostra la nostra credibilità io sono molto fiducioso il fondo
Tutti questi anni per l'età che ho per l'esperienza che ho vissuto e qui ci sono altre due grandi esponenti della società italiana e della politica Presidente Napolitano che la signora Agnelli credo che possiamo guardare
Con fiducia all'avvenire al di là delle vicende del momento che possono spostare a preoccupazioni come ci preoccupa oggi preoccupare un po'il cambiamento
Lei riorientamento della politica estera americana ha seguito a seguito dell'avvento della nuova amministrazione però nel più lungo periodo abbiamo visto che il succedersi di amministrazione democratiche o repubblicane non è che abbia portato ai più grandi stravolgimenti certo ci saranno differenze di accenti
Certo ci saranno assunzioni i maggiori o di minori responsabilità e anche Craig penso oggi maggiori spazi
Anche per l'Europa nella sua proiezione nella sua proiezione internazionale quindi io mi auguro che sono molto fiducioso
Sull'avvenire del nostro Paese al di là delle vicende di più breve periodo possano prevalere un tipo di forze o altri tipi di forze questa è una nostra nazione ha mostrato mostra grande vitalità
Dobbiamo essere capaci di portare avanti quelle riforme che avrà che danno maggiore stabilità i nostri governi e poi le riforme economiche
Che rafforzino la capacità competitiva del Paese che una volta che siamo nella moneta unica abbiamo le mani legate dobbiamo essere virtuosi e qui dove abbiamo ancora da fare
Io mi auguro che nella prossima legislatura si possano affrontare questi problemi con successo e quindi guardare all'avvenire anche per i nostri giovani con fiducia dell'Italia come
Come una grande nazione grazie
Grazie a tutti e buona lettura del libro di Lamberto Dini
Fare
Va