Un'analisi degli effetti della globalizzazione sull'andamento dell'economia internazionale

Radio radicale abbiamo i nostri microfoni il professor Mario Deaglio economista professore di economia internazionale all'Università di Torino proprio di economia internazionale di economia globale vogliamo parlare con il professor Deaglio professore ma quali sono le condizioni reali dell'economia internazionale dell'economia mondiale anche proprio stamattina secondo le notizie di stampa la ripresa è debole e incerta insomma qual è la condizione vera dell'economia globale
Ma guardi noi facciamo tutti gli anni questo studio questo giro d'orizzonte dell'economia globale settimo anno che lo facciamo
Abbiamo registrato un peggioramento di prospettive già nei due anni precedenti e quest'anno arriviamo alla conclusione che il processo di globalizzazione
Sicuramente bloccato che potrebbe essere arrivato alla fine che cosa vuol dire bloccato è addirittura arrivato alla fine innanzitutto che cosa potrebbe voler dire che si rischia una regressione della globalizzazione
In qualche misura si questo perché sulla situazione internazionale pesa l'incertezza incertezza e non il rischio c'è l'incertezza è qualcosa di non misurabile
Il capitalismo ha bisogno di misurare
Quindi può decidere di scommettere sulle cose solo se sa quanto vale la scommessa invece l'interprete paralizzante un esempio d'incertezza è stato mucca pazza
C'è una malattia che non si sa come si prende e si sa appena vagamente dove si prende eccetera e i consumi di carne scendono della metà anche se non ci sono molti morti morti sono pochissimi va la paura fa questo allora queste situazioni si sono diffuse
Nell'economia mondiale in parte fenomeni economici grande crollo dei titoli tecnologici questa così questa modernità che poi alla
Non ha dato i risultati sperati almeno in termini di profitti e
Dall'altra parte su questo si è aggiunta naturalmente la situazione politica gli attentati terrorismo e altre cose del genere ecco ma ci sono degli indicatori di questa nel rischio di regressione della globalizzazione degli indicatori che i miei economici indicatori insomma quantitativi diciamo chiarissimo se noi guardiamo le statistiche
Dalla netta
Due mila addirittura dall'economia americana comincia a rallentare poi questo rallentamento diventa più vistoso sulla sua praticità si avvicina a zero ma soprattutto cambia la qualità di questa crescita prima trainata
Dagli investimenti tecnologici insomma da tutta una serie di cose virtuose adesso è trainata dalla spesa pubblica e dall'inerzia dei consumi
Professor Deaglio che cosa potrebbe voler dire questa regressione della globalizzazione che se non vado errato gli storici gli storici dell'economia mano qualche volta a dire che in realtà già agli inizi del Novecento ci fu un accenno o un certo tempo pretendente alla globalizzazione che poi si spezzò
Vorrebbe dire che rischiano di ritornare a qualche periodo di autarchia ma guardi intanto non fu un accenno ma alla fine
L'Ottocento avevamo un'economia perfettamente globalizzata capitali uomini si spostavano liberamente praticamente tutto il mondo
E c'erano investimenti stranieri all'estero eccetera fino alla prima guerra mondiale
Poi la la prima guerra mondiale gelò tutto questo e diede come lei ricordava un lungo periodo di Outer chi è disposizioni di vario tipo quello che noi ipotizziamo in questo studio che si passi Almeyda chiamiamo una globalizzazione arcipelago cioè si fa Romano delle masse continentali se vuole di dei gruppi di Paesi che commercio liberamente tra di loro per esempio l'Unione europea il Nord America eccetera ma invece di compenetrare si integrarsi sempre di più in un'unica economia globale mantengono dei ponti l'uno con l'altro ma solo per i ponti questi poi ci sono internet i trasporti aerei e il mercato finanziario ma non c'è così questo abbattimento generalizzato di per
Ieri Frontiere
Che sembrava possibile soltanto tre quattro anni fa professor Gaglio questa prova però potrebbe essere quello che sono sì soldi
Insomma in qualche modo una una è nata prima di prendere magari fra qualche anno tre quattro cinque anni una nuova rincorsa nella rubrica insomma una riorganizzazione della globalizzazione
Ma noi pensiamo che non sarà così che
Alta quello che emerge sono delle differenze culturali quindi più grosso
Che non mi semplice fatto economico per cui
Questi gruppi di Paesi visceralmente rifiutano un'integrazione totale IVA abbastanza bene credo che i livelli dello raggiunto cioè certe libertà Viscardi
Per esempio noi lo verifichiamo in questi giorni quando si parla di libertà di movimento delle persone quindi di immigrazione dell'esistente diventano sempre più forti è
Cose quando lei questo però potrebbe comportare appunto ritorni ai protezionismo i tre diversi nella chiamati arcipelaghi di Paesi tra le diverse regioni del mondo oppure in questo senso non ci sono non si corrono gravi pericoli portando meglio
In parte sì
Alta
Noi non siamo per esempio disposti più di tanto posti di lavoro lo grazie alla concorrenza di bambini del Terzo Mondo quindi quando mai vediamo che pagare i bambini in mezzo dollaro al giorno portano sui nostri mercati dei prodotti che portano via lavoro le nostre fabbriche
Ecco che scatta un movimento di così Lillie mano fermiamo questa cosa e questo movimento ha ottenuto già adesso una serie i successi in quanto io non sono più venuto giù anche il recente incontro internazionale di Donadoni la WTO aveva riunito tutti per parlare di globalizzazione si conclude do con l'idea rivediamoci tra tre anni ma non si è più andati avanti sulla strada di un ulteriore abbassamento di tariffe così cioè quindi lei dice che sulla
Da da beauty o dell'Organizzazione mondiale del commercio in questo senso non rischia di non favorire un ulteriore all'apertura dei mercati
Da quell'ultimo si trova da un lato appare il giudizio del poliziotto di quello che c'è quindi a gestire i contrasti che ci sono proprio istituzionalmente deve decidere quando ci sono dei problemi tra Paesi
E invece il suo ruolo propulsivo in questo momento è fermo tenga poi presente che si sono manifestate proprio nel corso degli ultimi negli delle forti correnti professionisti insomma quando io vedo gli Stati Uniti che sono il Paese che proclama di edicole
Liberismo che mettono dei forti dazi sull'acciaio
Non so più cosa pensare cioè questa non è sicuramente un comportamento liberista e poi di l'Unione europea risponde con una serie di altri dati ed ecco che la libertà dei commerci cominciare se
Soggetta a tutto unitario però si dice in realtà l'economia mondiale così legata alla Commercio internazionale che ben difficilmente si può ritornare indietro da questo livello di integrazione dei commerci lei dice non si può ritornare indietro mai ma che non si può neanche andare a
E questa quando io dico che vedo una globalizzazione bloccata
Penso francamente alla convalida l'arresto se non fosse in alcune aree sensibili
Ma francamente mi rimane altrettanto difficile pensare ad un progresso
Quindi lei dice non tanto ai parchi a quanto comunque signor rischiano in mezzo al guado almeno per ora non vedo che al guado quello che è stato fatto è stato fatto ulteriori
Holy avanzamenti su questa linea saranno molto più lenti molto più difficile e solo se ci sarà qualche piccolo regresso professor Deaglio e come la mettiamo
La redistribuzione della ricchezza del della ricchezza internazionali insomma in questi anni di globalizzazione sicuramente ci sarà una forte accumulazione di ricchezza e numerose aree del mondo in alcune aree sociali però vi sono sono aumentate probabilmente a quello che si riesce a capire anche fortissimamente le disuguaglianze a livello globale possibile che una redistribuzione della ricchezza possa in qualche modo far ripartire la globalizzazione o tutto questo a anzi rafforzerà quella che lei chiama la globalizzazione arcipelago ma guerre
La redistribuzione della ricchezza da un lato indispensabile dall'altro difficilissima dare
In pratica
Ammettiamo di diventare tutti i buonisti di decidere che bisogna
I più poveri come facciamo ci sono no il primo prendiamo delle navi le carichiamo di programma Farina benefattore quel che vuole li riportiamo giù malissimo perché in questo modo creiamo un'economia di dipendenza
Questi qui dicono di aiuti e non si tirano mai fuori non innescano nessun processo aveva anzi abbiamo distruggere perché regaliamo quel po'di attività produttiva che c'è da quelle parti
Se diamo i soldi ai governanti abbiamo avuto in genere
Per i gravi scontri piuttosto disastrosi governanti o se li spendono in armi o in beni di lusso oppure rilasciano alle nostre banche
Il bando con il dittatore nigeriano qualche anno fa siccome morì improvvisamente non fecero in tempo a spostare i conti
Si ritrovavano diversi miliardi di dollari allora se è così di nuovo non va bene quindi rimanga in qualche modo saltar questi i governi e aiutare con iniziative mirate quindi dando del credito soprattutto
Dove questi Paesi mostrano iniziative quindi a livello proprio locale quello che fa un po'il volontariato in qualche misura però il volontariato è un'attività che richiede molta gente e molto impegno quindi non basta dargli i soldi bisogna aiutarli sosteneva lui in quanto vogliono essere sostenuti insomma quindi avere questo coinvolgimento su migliaia o decine di migliaia di progetti e allora si hanno anche dei buoni risultati non li vedi a
Mo'che una parte delle iniziative del commercio equo e solidale sono buone scudiero dice questa sarebbe la strada da intraprendere magari a livello di grandi regioni del mondo i famosi dolci della gli e magari dopo a livello più Gore
La mente ma è questo vuol anche dire una cosa che non è che una iniziativa di riduzione di disuguaglianze si fa a tavolino si lascia ai governi è una cosa che dà coinvolge
Moltissima gente anche perché il solo in questo modo probabilmente si può può avere il consenso dell'opinione pubblica tra lavoro in questo modo si può avere il consenso avete oltre che un'operazione economica anche un'operazione culturale cioè noi dobbiamo accettare
La delle diversità dobbiamo cercare di capirlo e dobbiamo aiutarle senza necessariamente imporre il nostro modello magari consigliando in quanto noi pensiamo che il nostro modello sia più efficiente ma devono essere all'
Dall'altra sulla destra possono possiamo andare ad aria o si fa così professor Rea Deaglio e come la mettiamo con la crisi del Welfare e nei singoli Paesi
Sviluppare isolato in un articolo recente sulla stampa lei ha parlato proprio di proposte di riforma di questo tipo di cui il frigo prima di tornare rapidamente diventando il nostro grande problema esistenziale no e abbiamo una popolazione che invecchia come sappiamo
La parte anziana della popolazione comunque per il solo fatto di vivere più a lungo si prende una fetta molto grande della ricchezza
Ai giovani non resta molto in particolare in maniera molto cruda si può dire questo che un giovane penta cinquant'anni fa ereditava dai suoi intorno ai trent'anni trenta trentacinque qualcosa del genere
Oggi eredità intorno ai sessanta e allora cosa fa nel frattempo cosa con con l'arrivo del con cosa alimenta insomma la sua il suo bilancio anche perché poi i lavori sul sta diventando precari e quindi da un lato non ha più la certezza del posto dall'altro quello che è il capitale familiare gli viene dato quando è già lui abbastanza vecchio quindi non va bene
Allora su questa base
Nelle università americane hanno cominciato a pensare in grande cioè grandi progetti di come si fa a modificare questa situazione un un dei progetti più interessanti è quello che vi chiediamo a tutti i giovani quando arrivava questa è un se vogliamo a livello di provocazione ma mica tanto quando arrivano a diciotto anni
Una quota dell'allora dalle dita nazionale fra chiamare verità sociale no quello che evita che gli simile a quello di capitale una quota di capitale che rispetta per il fatto di essere cittadini
è stata in questo esempio
Quantificata ed una bella cifra cioè ottanta mila dollari diciamo centosessanta centottanta milioni di vecchie lire
E come si finanzia questo risposta con un'imposta patrimoniale proprio perché è una parte di eredità
Sul venti per cento più ricco della popolazione
Hanno fatto i conti insomma squadra in America si fa pagare dell'imposta che non è fortissima mai sensibile pontone quattro
Non sta al gioco come è una proposta per ora assolutamente una proposta però la proposta che sta andando avanti e non solo ma ha trovato in qualche misura unico è una modesta applicazione
La Gran Bretagna di Blair
E come è andata ma lo sta istituendo adesso sostanzialmente non dico che ha vinto le elezioni recenti con questa
Ho posto ma è stato una delle cose che ha fatto a vincere e la sua variazione che condurre tutti i cittadini quando nascono richiedevano a un conto corrente su cui avvengono dei versamenti pubblici
Invece questo conto corrente viene a essere disponibile liberamente dal cittadino quando Riva diciotto anni non serve agli ma mi vuole chiarire una cosa come
Normalmente noi abbiamo sempre ritenuto che la sinistra europea fosse più avanzate che i liberal americani ma anglosassone fossero insomma una versione un po'ammorbidita della sinistra europea qui va a finire che la sinistra anglosassone di Brahms anglosassoni sono molto più progressiste della si
Questo
Sono in linea generale ad un modo diverso di pensare di affrontare i problemi cioè al momento buono una delle caratteristiche la cultura anglosassone la sua pragmaticità quindi
Che poi noi possiamo vederla dall'altra parte la medaglia a dire che a fronte di queste pragmaticità c'è una certa costretto a però ecco l'idea c'è un problema concreto vediamo di affrontarlo concretamente quindi cosa abbiamo la disuguaglianza prendiamo i capitali distribuiamo li vediamo cosa succede e quanto meno ad
Io io penso che faremmo tutti bene a a fare questi esercizi c'è no ci ci tanto amiamo nell'articolo diciotto setoloso Deaglio ma queste si tiene in qualche modo faccio solo un'osservazione più
Naturalmente da assoluto profano con la proposta di lecco non mi sta peruviano Hernando de Soto in qualche modo di redistribuire i titoli di proprietà dei paesi emergenti della proprietà immobiliare
E in qualche modo si perché più o meno il concetto sempre quello cioè un trasferimento di ricchezza e non dirà Egitto
Tra esce di popolazione ad altre fasce in modo da ridurre dirà tenga presente che questo è stato anche fatto in parte in maniera confusa ma comunque complessivamente con risultato modesto ma buono in un Paese europeo giovane la Cecoslovacchia i comandanti
La Cecoslovacchia aveva tutte queste industrie ricitato il presidente ha Havel
Dato a tutti i cittadini dei buoni con cui con una piccola quota aggiuntiva si compravano una fetta per l'industria di Stato cioè quell'industria hanno privatizzate e questi diventavano azionisti
La cosa è andata abbastanza bene cioè non è che abbia cambiato la vita dei perché Colacchi che poi si sono divisi in due stabilimenti lettera però se io guardo alle varietà
Io non è che ci sono stata nei pachidermi
Niente cioè il modo in cui questi Paesi hanno diciamo ha risolto il problema della privatizzazione che non è un problema tanto facile mi sembra che quello della Repubblica Ceca possiamo dire poi quelli che l'hanno continuato sono stati soprattutto quelli dalla parte della Repubblica Ceca
Sono è stato il più equilibrato mediamente più efficienti quindi per concludere questa nostra conversazione questa nostra intervista cerchiamo un po'di capire magari di applicare le ricette della cultura anglosassone ecco arrivare soprattutto nel momento in cui
Mondo questa globalizzazione tende a formare delle isole economiche con dei ponti speriamo che la cultura
E la circolazione delle idee rimanga che si rafforza bene la ringraziamo degli esami professor Mario Deaglio economista con l'ascolto come sempre da Radio radicale