"Commercio: fiducia, qualita',sicurezza" - org. dai Democratici di Sinistra (c/o l'Auditorium della Fiera di Roma)

Inizio dei lavori di questo convegno
Il cui tema mentre nata viene ampiamente diffusa divulgato trattamento niente delle espressioni nel settore del commercio per tutte le sue sfaccettature
Da quella riforma diciamo che si è aperto un processo nel Paese
Affinché queste attività potesse non solo riorganizzarsi ristrettezza ristrutturarsi ma passa a diventare e aumentare quelli di bello e di sistema paese nel settore commerciale che come noi tutti sappiamo è stato perno dell'economia e molto ha potuto come dire rappresentare
Nello sviluppo del paese
L'altro punto che a noi interessa è un grande dibattito aperto sorti in questi ultimi vicende circa la qualità e la sicurezza dei prodotti alimentari senta per capirci ogni giorno e siamo assillati da a annunci su la qualità dei prodotti venduti non voglio parlare come ben sapete delle del ruolo delle carni ma in generale c'è un allarme e una come dire un la sarta di attenzione da parte dei consumatori sui prodotti
Venduti
Potranno ai sappiamo che questa categoria è una categoria che col tempo per tradizione o per Scelta a smalto ha scelto di fare questo questa attività e chiede il rapporto e la fiducia con il cliente se non la base fondamentale per poter essere come dire a rimanere nei mercati e così via
Insieme a loro ci sono altre figure e dobbiamo dirlo che spesso anche da parte del nostro partito nel tempo non è stata come dire fortemente attenta a certe categorie che pur lavorando nel settore e che sono a mio giudizio personale
Convinta che se non lo strumento fondamentale per la qualità dei prodotti venduti cioè sono da strumenti a sostegno del sistema commerciale paese mi riferisco in particolare agli agenti di commercio e rappresentanti di questa categoria
Che in silenzio svolgono il loro lavoro e non sempre hanno avuto la fortuna di essere oggetto di un dibattito politico sulle loro problematiche spesso conosce sconosciute ma molto ristrette nell'ambito degli addetti
Noi invece abbiamo voluto affrontare in commercio sotto a tutto campo parlando dall'attività tradizionale a anche queste come dire al contributo che queste figure danno e noi riteniamo uno dei perni nello sviluppo di questo sistema
Approfitto per dare subito la parola mi scuso per alcune assenze in questa fase avete visto poi a Roma come conciata in questo periodo man mano che arriveranno gli altri narratori
Io alcuni sono presenti altri arriveranno e darei in questo caso subito la parola al senatore Morando responsabile del dipartimento economia del nostro partito per la una relazione introduttiva e Panis seguito altri interventi che sono previsti grazie grazie
Ma io penso che possiamo utilizzare questa mattinata di lavoro
Per cercare di offrire un nostro contributo siamo ancora in tempo non sa dire per fortuna o purtroppo ma in ogni caso siamo ancora in tempo
Alla elaborazione
Del programma elettorale del centrosinistra
Voi sapete che il gruppo di lavoro del dell'Ulivo per l'elaborazione programmatica giunto nelle scorse settimane all'elaborazione di una bozza di un primo testo che adesso è sottoposto ad una consultazione ampia del Paese
Penso che questa mattina si potrebbe fare uno sforzo per vedere qual è il contributo che i DS sul versante specifico delle riforme nel campo dei servizi commerciali possono offrire per diciamo portare a compimento questo lavoro in maniera tale che risulti efficace sotto il profilo della proposta
Riformista per l'Italia
Ora in questa relazione io non mi propongo un'analisi dell'intero settore dei servizi commerciali
Della sua evoluzione prevedibile e auspicata io il vorrei esplicitamente lo dico restringere il campo di interesse della nostra Assemblea
Ai problemi del piccolo e medio commerciante
Al dettaglio e degli agenti di commercio come è già stato detto anche al fine di prospettare qui con nettezza alcune pochissime proposte di intervento volte alla soluzione di questi problemi
Vediamo dunque quelli che io considero naturalmente molti parleranno dopo di me diciamo è probabile che non condivideranno questa selezione estrema delle questioni oggetto della mia attenzione che io ho cercato di operare vediamo quali sono quelli che io considero i problemi essenziali
Sono sostanzialmente quattro il primo molti troppi commercianti hanno paura
Temono l'aggressività di una criminalità diffusa chi ha di mira in particolare i loro negozi le statistiche in tema per esempio di rapine ai tabaccaio agli esercizi
Più vendono tabacchi sono davvero impressionanti
Temono
Per diciamo una criminalità che ha che ha di mira i loro negozi ha di mira le loro case soprattutto nei centri minori
Case che spesso sono adiacenti al loro spesso al loro stesso negozio e che vengono lasciate incustodite quando il negozio aperto questa è il primo tema il problema della sicurezza ecco arrivato adesso brutti ne parlerà naturalmente luglio in particolare di questo tema ma io credo che questo sia il primo problema che io voglio affrontare il problema della sicurezza
Secondo molti troppi commercianti ritengono talvolta a ragione qualche volta a torto di essere vittime di un fisco troppo aggressivo vuoi sotto la forma
Del numero eccessivo degli adempimenti anche se gli adempimenti nel corso di questi fiscali nel corso di questi anni sono stati seccamente ridimensionati
Vuoi per l'onerosità del prelievo fiscale
Una risposta nostra che neghi l'esistenza del problema e a mio avviso altrettanto immotivata ingiusta di quella di chi sposa a criticamente atteggiamenti al limite della rivolta fiscale
Terza questione molti troppi piccoli commercianti avvertono la micidiale pressione competitiva della grande distribuzione ma non riescono da soli
A ben vedere nelle nuove tecnologie informatiche nel loro uso da parte di una struttura così capillare di negozi sparsi sul territorio
L'arma per riproporsi come protagonisti nella distribuzione del due mila qui il tema è quello delle reti informatiche sul territorio
Della formazione della infrastrutturazione dei centri storici i più bei centri commerciali del mondo è stato detto diciamo se sono adeguatamente serviti
Quello su cui lavorare per offrire agli operatori commerciali le risposte che essi attendono da una politica beninteso
Quarta e ultima questione molti troppi commercianti guardano con indifferenza e qualche volta con ostilità ad uno Stato sociale non sufficientemente inclusivo
E sembrano invece affascinati da un'idea che vorrò riprendere successivamente lo stato sociale di tipo fiscale è vero
Che li vedrebbe tra le principali vittime in realtà ove davvero chi la propone questa idea cioè la Casa delle Libertà venisse messa tra qualche settimana in grado di attuarlo ecco
Questi sono i quattro problemi che io intendo brevemente affrontare in una relazione che per molti aspetti affida gli interventi che verranno dopo di me
Gran parte dell'approfondimento necessario
Prima di venire a questi quattro temi voglio tuttavia premettere quale il punto di vista da cui noi della sinistra riformista ci collochiamo nell'affrontare questi che sono parte dei problemi più generali della piccola impresa
è vado ad una definizione molto rapida è il punto di vista di chi sente di chi vuole essere rappresentante del lavoro di tutto il lavoro delle sue molteplici forme di quello dipendente naturalmente ma anche di quello autonomo tradizionale e non tradizionale e che per questo pensa che la vitalità economica dell'Italia crescerà assieme o deteriora con la vitalità delle sue innumerevoli piccole impresa
Tutta l'attività di governo di questa legislatura è stata segnata da questa consapevolezza
E la vitalità della piccola e media impresa italiana che ha potuto straordinariamente giovarsi guai a dimenticarcene adesso che il risultato è conseguito
Dello spettacolare abbassamento dei tassi di interesse realizzatosi nel corso dell'operazione euro è alla piccola impresa che si è guardato preliminarmente prioritariamente nell'affrontare i temi della riforma delle norme per le successioni
A proposito
Delle quali vorrei dire che qualcuno si deve incaricare formalmente diciamo di informare il il leader del Polo che la riforma l'abbiamo già fatta perché continua
A promettere la quasi che essa non fosse già stata regolarmente approvata dal Parlamento e pubblicato e pubblicata sulla Gazzetta ufficiale
Quando si sono affrontati i temi della riforma fiscale del rapporto tra piccole imprese e pubblica amministrazione nessuno di questi grandi temi è stato affrontato e risolto una volta per tutte ma si è guardato nel corso della legislatura alle iniziative riformiste in questi campi avendo come punto di vista quello di chi afferma il valore dell'impresa in particolare della piccola impresa come viene sociale abbiamo fatto molto non abbiamo certamente fatto tutto quello che si sarebbe potuto e in ogni caso non tutto il necessario
è un disegno quindi che vogliamo completare nei prossimi anni sia con nuove riforme a livello nazionale sia con la decisiva attività a questo proposito a livello regionale e locale
Poi che non mi pare che ci sia in giro sufficiente consapevolezza del fatto che tutto cambierà nella prossima legislatura
Quando la riforma federale dello Stato che stata approvata dal Parlamento proverà concreta attuazione
Ma è un disegno
Questo mi interessa mettere ora il rilievo che non nasce da una vecchia visione della politica delle alleanze e della sinistra tradizionale noi il Partito del lavoro dipendente definiamo una piattaforma che è la base per l'alleanza col piccolo imprenditore artigiano commerciante piccolo industriale che esso che esso sia
è un disegno tutta al contrario
è un disegno riformista che nasce dalla nostra proposta profonda convinzione che l'impresa sia un bene sociale
La cui dinamicità la cui crescita il cui successo definisce un interesse generale
Questo è il punto di vista della sinistra riformista
Sulla questione della piccola impresa e in fondo affrontare i problemi della piccola impresa commerciale non è che diciamo un tassello di questa iniziativa che io chiamerei di revisione della nostra cultura politica e programmatica più in generale
E questa visione
Dell'impresa nel campo specifico del commercio che ha ispirato la legge Bersani
Ad ho sbagliato
Adesso possiamo dirlo con una certa tranquillità hanno sbagliato
Quelli che di fronte a questa legge hanno guardato piuttosto alla ratifica che essa conteneva accerto esplicitamente alla ratifica della crisi di molte imprese ormai obiettivamente fuori mercato
Piuttosto che alla sua capacità di far nascere di aprire lo spazio per far nascere nuova impresa
Di animare nuove iniziative di dare coraggio e spazio sul mercato
A giovani desiderosi di intraprendere oggi lo possiamo dire anche perché non tutto il mondo del commercio dell'associazionismo nel campo del commercio si è atteggiato in maniera identica di fronte a quella legge
Oggi possiamo dire che avevano ragione non solo noi che abbiamo approvato quella legge come centro sinistra ma anche quelle associazioni di categoria che si sono mosse vedendo piuttosto le potenzialità che quella innovazione riformatrice apriva e non diciamo la la sua naturale tendenza ratificare l'esistenza di imprese commerciali che non erano in grado di stare sul mercato e anzi il suo tentativo di diciamo consentire una fu un'uscita dal mercato diciamo in qualche misura la più soft possibile
I critici di ieri
Si arrampicano oggi sugli specchi per spiegare come mai nel due mila le nascite nel settore di cui ci stiamo occupando chiamiamole così hanno superato i decessi
Dopo anni e anni in cui succedeva il contrario noi
Possiamo invece compiacerci di avere puntato sulla voglia di fare sul desiderio di intrapresa che c'è tra gli italiani
Ho fatto questo riferimento all'atteggiamento in termini di cultura politica sulla legge di riforma Bersani perché si tratta di un esempio chiaro di quella svolta in termini di cultura politica della sinistra riformista sui problemi della piccola impresa che ho cercato di definire in termini più generali prima
Vengo dunque alla prima questione la paura l'insicurezza di molti commerciante di fronte alla minaccia della criminalità
Ne parlerà brutti con una competenza è una messa di informazione di proposte ben più significative di quella che io posseggo
Io voglio solo far rilevare che se la politica si mostrasse sorda
Alle invocazioni di tanti ad un intervento per un intervento su questo tema beh Essa condannerebbe all'insuccesso anche altri suoi interventi
Nel campo del fiscalità nel campo della formazione in generale nel campo della politica economica volti alla promozione dello sviluppo delle imprese Chi ha paura non lavora bene
Chi ha paura non ha fiducia nel futuro Chi ha paura in ultima analisi non può operare per la crescita del Paese
Il centrodestra punta molte delle sue carte delle sue chance sul tema della sicurezza ma non ha le carte in regola per farlo
Non ne abbiamo a sufficienza sottolineato la gravità del suo voto sulla sospensione delle attenuanti per i recidivi che apriva i doppi che ha privato il pacchetto sicurezza recentemente approvato dal Parlamento
Di una delle sue componenti fondamentali proprio nella repressione nella prevenzione di atti criminosi a danno dei negozi e degli appartamenti
Compiuti prevalentemente da quelli che potremmo chiamare criminali specialisti nel campo e siccome sono specialisti spesso sono esattamente recidivi cioè hanno compiuto più volte questo questo reato
Così come il centrodestra nel novantaquattro oggi c'è un grande tentativo di fare dimenticare questa data ma il centrodestra nel novantaquattro ha avuto una chance di governo ebbene conosciamo tutti non mi voglio qui diffondere immesso che nell'opinione pubblica si stabilisce
Nella testa dell'ordine del cittadino ma non soltanto la la anche nella oggettività dei dati tra diciamo immigrazione clandestina e diciamo criminalità diffusa ebbene
Nel novantaquattro quando governò l'Italia al Polo non solo non seppe realizzare ma non seppe nemmeno impostare una riforma della legge sull'immigrazione che avesse quei caratteri di umana solidarietà con chi viene da noi per lavorare
E di intransigente severità verso chi viene da noi per delinquere
Che invece possiede la legge Turco-Napolitano una riforma del centrosinistra
Con l'ultima Finanziaria l'Ulivo
Sì è poco sottolineato questo aspetto con l'ultima Finanziaria l'Ulivo ha creato le condizioni economiche per un gigantesco investimento in sicurezza da parte di tutti i commercianti italiani
Che si sentono insicuri
Un credito di imposta pari al venti per cento di quanto ogni commerciante investirà in telecamere in strumenti di sicurezza e quant'altro
Migliori la sicurezza del suo negozio le Regioni potrebbero e qui si misurerà ebbe la loro coerenza di impegno in in questo campo nel campo della lotta alla criminalità
Potrebbero aggiungere un loro intervento a quello già realizzato dallo Stato centrale mentre i Comuni potrebbero mettere ingrediente questi strumenti collegandoli alle sale operative dei vigili urbani
A loro volta in cooperazione con la polizia la Guardia di Finanza i carabinieri no ogni in ogni realtà
Attraverso la cooperazione tra l'investimento privato l'iniziativa dei privati in questo caso i commercianti per esempio di una stessa via
E tra questi ultimi è lo Stato per esempio i comuni le regioni lo Stato centrale prende dice prenderebbe così corpo uno strumento formidabile di controllo del territorio che darebbe sicurezza
Questo è un punto su cui riflettere darebbe sicurezza tanto ai commercianti che realizzerebbero l'intervento quanto attraverso il coordinamento di via e il più generale coordinamento
Diciamo di quartiere di Comune e così via di città
Quanto ai cittadini che in quelle vie si muovono per accedere a quei negozi noi dunque da questa Assemblea rivolgiamo ai commercianti dovremo farlo nel corso di questa campagna elettorale con più insistenza
Un appello ai a tutti i commercianti italiani usate appieno queste norme contenute nella Finanziaria sul versante degli investimenti nella sicurezza dei vostri negozi pretendete dai Comuni
Un'attività di coordinamento in questo tipo di sforzo e noi noi centro sinistra noi l'Ulivo ci impegna impegnamo ad investire di più
Quando come io spero già a metà anno si dovrà registrare un esaurimento dei fondi destinati a questo scopo dalla legge finanziaria ci impegniamo visto che io sono convinto alla fine l'assestamento di bilancio lo faremo noi e non lo farà il il centrodestra del prossimo del prossimo giugno luglio bene io sono convinto noi ci impegnamo già nell'assestamento di Bilancio se i fondi saranno esauriti come io spero per questi investimenti in sicurezza a metterne a metterne altri
Sul fisco
Noi invitiamo i commercianti a guardare alla strada percorsa sono stati varati gli studi di settore con l'accordo delle categorie interessate qui
Assieme alla soddisfazione per un risultato raggiunto io segnalo esplicitamente so che a sinistra voi sapete c'è stato una grande discussione su questo punto alla fine nel caos della legge finanziaria
Non non siamo stati in grado di procedere nella direzione per la verità pattuita con i rappresentanti dei commercianti italiani ma io penso che realizzati pienamente andati a regime gli studi di settore
Adesso diciamo noi dobbiamo superare il limite che abbiamo manifestato in occasione dell'ultima finanziaria quando non abbiamo proceduto a quel superamento del valore fiscale dello scontrino
Che era stato pattuito in sede di definizione in sede di definizione diciamo dell'accordo per l'applicazione degli studi degli studi di settore
Ma date io sono convinto che nessun commerciante italiano sarebbe stato così sciocco da mettere in discussione l'uso di strumenti come diciamo il registratore di cassa per la gestione del suo rapporto con il cliente
E diciamo per la gestione del proprio magazzino in generale della propria azienda per la tenuta della sua contabilità ma sul valore fiscale dello scontrino non c'è dubbio che l'introduzione degli studi di settore introduce una possibilità
Di superamento di uno strumento che nella categoria dei commercianti non è mai stato diciamo la verità particolarmente popolare e che oggi non ha più quella funzione di deterrente che un tempo avuto oltre alla Visco per gli investimenti ma so che e se è stata assai poco utilizzabile per le ditte individuali di cui stiamo parlando la finanziaria due mila uno
Consentirà di scegliere
Su questo si è riflettuto poco sulla sulla enormità di questo intervento consentirà di scegliere tra regime IRPEF e il regime IRPEG qualora il regime
Io perde diciamo sia più vantaggioso per il contribuente così separando i conti di impresa dai conti personali
Le imprese marginali
Godranno del sistema a forte
è stata realizzata nel corso di questi cinque anni la compensazione tra debiti e crediti
Un sogno fino a poco tempo fa che tra l'altro rende possibile per l'impresa anche quella piccola accedere ove ve ne siano a qualsiasi tipo di agevolazione con il meccanismo del credito d'imposta e così via
So naturalmente quel che dicono i commercianti moltissimi commercianti benissimo sì queste cose sono state di un certo valore avete fatto tutto sommato bene ad operare in questo senso però c'è l'IRAP e quella in generale non ci piace
Lira
è un'imposta regionale
Da quest'anno lo dicono in pochi le Regioni potranno esercitare lo ricordano in pochi la loro autonomia sul tributo in primo luogo potranno fissare autonomamente l'aliquota e differenziarla per categorie di contribuenti
Aver dotato le regioni di un'imposta propria forte gettito prostituisce assieme all'intervento sull'IRPEF all'imposta di fabbricazione sulla benzina la compartecipazione al gettito dell'IVA il fulcro dell'autonomia di bilancio delle regioni
Questo significa che qualsiasi riforma dell'IRAP deve essere concordata con le regioni rispettare i principi del federalismo
Nel merito nessuno nemmeno l'opposizione ne propone propone oggi l'abolizione dell'IRAP
Ho visto addirittura che domenica scorsa sul Sole ventiquattro Ore
Il professor Tremonti
Che aveva tuonato al momento dell'applicazione dell'approvazione della riforma istitutiva dell'IRAP aveva tuonato noi la aboliremmo
Tout-court puramente e semplicemente ho visto che domenica scorsa in una intervista sul Sole ventiquattro Ore ha detto che loro intendono anche noi modificare modificare significativamente l'IRAP
Se prosegue con questo ritmo prima del tredici maggio proporrà un aumento dell'aliquota dell'ira del professor Tremonti perché diciamo sta conoscendo la proposta fiscale del Polo un'evoluzione così rapida
Nel senso della responsabilità erano partiti con trecento mila miliardi e adesso avete visto il manifesto mentre venivo qui ho notato una variazione importante sui grandi manifesti sulle tasse prima era meno tasse per tutti
Adesso siamo a voliamo tasse più giuste
Diciamo si vede che man mano che provano a uscire dai confini nazionali ad andare a parlare con qualche leader europeo
Quello lì dice scusa sta Inter caso decidendo in Italia diciamo di distruggere definitivamente la stabilità che abbiamo costruito in Europa non in Italia badate perché ormai siamo dentro un sistema più ampia la stabilità finanziaria del nostro Paese è condizione per la stabilità finanziaria
Di tutta l'Europa quando in Europa guardano con preoccupazione a questa proposta che si riferiscono ai nostri interessi nazionali
Guardano con preoccupazione a queste proposte del Polo sul piano fiscale perché si riferiscono ai loro interessi nazionali che quelle proposte minacciano ma ripeto
Ho visto che ormai diciamo c'è un'evoluzione che fa sì che noi possiamo tranquillamente registrare il fatto che l'abolizione dell'IRAP naturalmente non la propone l'Ulivo ma non la propone nemmeno ma non la propone nemmeno il centrodestra che infatti con Tremonti propone delle modifiche
Ancora non ho capito quali discuteremo quando le quando queste proposte verranno avanzate
L'opposizione obietta anche che l'IRAP non è un vero tributo regionale ma un'imposta statale
Per dare coerenza a questo suo obiezione bisognerebbe che ed è l'opposizione ma non mi risulta non mi risulta che lo stia facendo proponesse
L'istituzione di nuovi una nuova proposta diciamo in posizione di carattere regionale
Non credo che lo farà ed questo dimostra la scarsa consistenza della loro valutazione critica sull'IRAP e sul suo carattere di imposta statale e non
E non regionale noi
In tema di IRAP
Questa mattina vogliamo avanzare due ipotesi precise di intervento la prima lo dico molto rapidamente l'eliminazione dei contributi sociali dalla base imponibile
Che va nella direzione di ridurre il carico sul costo del lavoro
Eliminerebbe le possibili interferenze tra le decisioni sulle aliquote dei contributi sociali e il gettito dell'IRAP interferenza non positiva a mio avviso perché incrocia imposizione regionale
Con contribuzione di carattere nazionale sul versante in particolare della previdenza
Sul piano economico questa proposta si giustifica con l'obiettivo di migliorare la neutralità dell'imposta rispetto all'utilizzo dei fattori produttivi così come per quanto riguarda il capitale
Così come gli ammortamenti sono deducibili per quanto riguarda il capitale così sul versante del lavoro sarebbe deducibile il quello che possiamo intendere
Come il il costo della sua riproduzione di cui sono specchio di cui sono segno i contributi i contributi per la previdenza
Seconda proposta
L'ipotesi di differenziare le aliquote per scaglioni di base imponibile
Naturalmente in astratto questa proposta non può che essere alternativa all'attuale deduzione della base imponibile quell'operata dalla legge finanziaria dieci milioni fino a trecentocinquanta milioni siccome però questa iniziativa è stata molto apprezzata interessa milioni di operatori particolare di operatori commerciali
Piccolissimi che si troverebbero diciamo a avere un'aliquota più bassa di quella di prima ma verrebbero reimmessi del sistema bisognerebbe rendere compatibile il mantenimento della norma introdotto attualmente in finanziaria con
Diciamo la differenziazione per per cui due scaglioni
La differenziazione per scaglioni ha un obiettivo io la propongo come ipotesi diciamo dopo una lunga meditazione per quello che mi riguarda perché io colgo
Nella valutazione sull'IRAP presso le piccole imprese una valutazione di massa diffusissima è stata un'imposizione che ha privilegiato nel determinare una riduzione che c'è stata
Del volume globale del gettito ha privilegiato le grandi imprese rispetto alle piccole
Entro certi limiti questa questa valutazione è infondata per la verità perché ci sono molte piccole imprese che si sono avvantaggiate
Rispetto a quanto pagavano prima per le imposizioni di tributi che sono stati unificati dall'IRAP ma bisogna la politica deve fare i conti con le percezioni diciamo che nella società si manifestano delle sue iniziative
E io penso diciamo che in quella percezione ci sia un elemento di verità in buona sostanza diciamo l'idea che ci sia una qualche diciamo specializzazione dell'IRAP per la piccola impresa è a mio giudizio un'idea fondata che vale la pena di approfondire al fine di
Diciamo determinare un intervento che tenga conto di questa diffusa percezione la la mattinata è utile per discutere anche di questa ipotesi come vedete vado a delle cose precise in maniera tale che si possa diciamo vivacizzare un dibattito dunque l'anno la mia opinione questa no all'abolizione dell'IRAP sì ad una significativa riforma che corregga l'IRAP a favore della piccola impresa
Perché appunto c'è quella sensazione di cui ho parlato
I commercianti si sa per quello che riguarda il fisco sono interessati al tema della riduzione della pressione fiscale non solo in quanto contribuenti
Ma in quanto operatori economici il cui volume da fare strettamente dipendente dalla capacità di consumo degli altri cittadini
Diciamo quindi l'interesse del commerciante per diciamo la riduzione della pressione fiscale è
Diciamo da considerare sotto dopo sotto un duplice punto di vista ovviamente no in quanto cittadino contribuente in quanto imprenditore contribuente e in quanto diciamo operatore economico la cui il cui volume d'affari dipende dalla capacità di consumo
Delle delle famiglie in particolare oltre che in qualche caso anche delle imprese
Ora su questo punto su questo punto
Nel due mila nell'impostazione della legge finanziaria si è combattuta una durissima battaglia politica
Voi vi ricordate l'estate scorsa voglio richiamare esplicitamente questo punto perché tende a riproporsi questa questione
Quando c'era qualcuno che diceva tutto il bonus deve andare alle in prese
E quando c'era qualcuno che mi che rispondeva a mio avviso anche in quel caso sbagliando no tutto il bonus deve andare alle famiglie
La soluzione contenuta nella legge finanziaria per il due mila uno è una soluzione di equilibrio che assume esplicitamente una priorità
Ipotizzare che attraverso un equilibrato intervento di riduzione della pressione fiscale
Che privilegi le famiglie per quello in particolare quelle di reddito medio-basso che hanno una più elevata propensione al consumo
E un intervento di riduzione della pressione fiscale sulle imprese che privilegi quelle che investono e occupano di più
Noi abbiamo perseguito l'obiettivo di aumentare la domanda Interna ritenendo che le cono la crescita economica del Paese la ripresa che è in atto e che nel due mila è stata significativa
Sia trainata dalla domanda estera noi non ce le possiamo lamentare ma dobbiamo affiancare alla vivacità della domanda estera un elemento di più forte dinamici trazione della domanda interno ebbene il centrodestra nel corso di questa campagna elettorale spende a riproporsi questa alternativa
Perché a riflettere bene cosa è l'insistenza diciamo unilaterale
Del centrodestra nella utilizzazione di tutte le risorse immediatamente disponibili per riduzione della pressione fiscale nella riproposizione della Tremonti tout-court senza alcuna variazione
Che cosa è la proposta di riduzione della pressione fiscale sui redditi alti altissimi
Evidente nella proposta di unificare verso il centro le aliquote no
De le aliquote dell'IRPEF c'è l'idea di non privilegiare le le le famiglie con più alta propensione al consumo perché per ragioni strutturali voi sapete le famiglie con più alta propensione al consumo sono quelle con reddito medio-basso
E c'è l'idea diciamo di una incentivazione verso fiscale verso le imprese che non le selezioni in rapporto diciamo alla capacità di investimento e soprattutto alla capacità di occupazione d'altra parte non è vero che la legge Tremonti non costa niente
La legge Tremonti Costa e quindi l'intervento per realizzarla secondo il il vecchio modello costa all'erario è diciamo alternativo ad altre forme di riduzione della pressione fiscale
Noi intendiamo insistere con un mix equilibrato di riduzione sul versante delle imprese ho parlato dell'IRAP prima e sul sul versante della riduzione della pressione fiscale verso le famiglie
Su questo punto si gioca una parte rilevante della battaglia politica che è aperta tra le ipotesi del centrosinistra e le ipotesi del centrodestra in termini
Non solo di intervento nel settore ma di politica economica del Paese più in generale
Vengo e vado rapidamente alla fine al tema della formazione dell'uso delle nuove tecnologie in sostanza al tema del futuro del piccolo commercio nella fase della rivoluzione informatica è stato detto in generale
Per il sistema della piccola e media impresa italiana ma vale anche per la impresa commerciale le nuove tecnologie informatiche e della Rete possono distruggere lo spazio economico della piccola impresa ma possono anche e saltarlo
Dipende alla fine da due fattori fondamentalmente
Dalla capillarità delle reti e dalla capacità del piccolo imprenditore di usare i linguaggi che gli consentono di utilizzare a proprio vantaggio le potenzialità delle reti
Sul primo punto voi sapete bene l'Italia a molto tardato a muovere i primi passi la liberalizzazione soprattutto nel campo diciamo delle telecomunicazioni è venuta dopo rispetto ad altri Paesi adesso però possiamo bruciare i tempi è un peccato che diciamo qui e decisivo ruolo dei Comuni ed è certamente un peccato che la legislatura si sia conclusa senza l'approvazione della legge di riforma dei servizi pubblici locali che ha un valore strategico in questo quadro evidente e tuttavia io intendo riproporre questo obiettivo per la prossima legislatura come uno degli obiettivi prioritari
Ma quando avremo le città cablate e dobbiamo averle al più presto e c'è un un ruolo evidente dei comuni e soprattutto diciamo delle aziende che operano nel campo delle utilities per i Comuni
E qui c'è il tema della riforma
Ma quando avremo le città cablate avremo degli operatori commerciali capaci di operare sulla Rete e quindi di utilizzare il cablaggio delle città affine di promozione di crescita della propria
Diciamo attività economica avremo imprendibile imprenditori capaci di associarsi per stare sulla Rete
Badate questi non sono problemi che verranno tra dieci anni questi sono problemi che mi che si sono già di fronte a noi e tanto di più diciamo fanno parte faranno parte del nostro presente
Alla fine
Naturalmente diciamo bisogna dire che non è vero che il piccolo commerciante in partenza tagliato fuori secondo me è vero il contrario paradossalmente alla fine qualcuno la borsa della spesa per la deve portare a casa
Perché se vuoi mangiare la pasta non lo puoi mangiare quella virtuale che hai comperato attraverso il computer
Puoi fare tutte le operazioni attraverso il computer diciamo meno quella di mangiare la pasta allora per essere in grado di mangiare la pasta ci vuole qualcuno che ce l'abbia
Ne disponga e a un certo punto sulla paghi e Luís diciamo la rende perché disponibile questo è il ruolo del
Diciamo laicista il ruolo del commerciante piccolo-grande dipende dalle capacità di innovazione che i due sistemi avranno per la verità su questo versante la capillarità la diffusione sul territorio
C'è un punto di partenza non necessariamente a vantaggio della grande distribuzione che potrebbe essere utilizzato il nodo e dunque la formazione degli operatori
Ma per scioglierlo bisogna risolutamente puntare a mio giudizio sulla formazione a distanza per una ragione elementare spesso non si riflette a mio avviso sulle cose più semplici
La formazione all'uso dei linguaggi delle de informatici e delle nuove tecnologie per un commerciante non può venire riunendo i commercianti in un'aula perché se si riuniscono nell'aula al negozio chi lo tiene aperto
Allora fatta un un altro EP alfabetizzazione di base bisogna che il corso sia a distanza perché la in particolare il sistema
Del piccolo commercio potrebbe essere un fruitore di questa formazione straordinariamente efficace
Ecco la legge finanziaria che abbiamo approvato per il due mila uno apre importanti possibilità su questo versante la carta di credito formativa per i diciottenni
E anche e per i diciottenni che vogliano fare il commerciante che opera in una famiglia di commercianti naturalmente ma soprattutto il credito di imposta per gli investimenti la quattrocentottantotto per il settore commerciale
Ne parleranno altri io spero dopo di me ma insomma ho voluto fare questo riferimento
Soltanto per rendere chiaro
Diciamo di che cosa sto parlando questo nuovo piccolo commerciante può dunque sfidare la competizione della grande impresa commerciale esattamente usando quelle nuove tecnologie che sembrano a prima vista favorire quest'ultima
Certo
Questo non basta naturalmente qui ci sono diciamo e Sperti del settore io non lo sono è del tutto evidente che ci sono altre risorse su cui far leva del processo di modernizzazione da parte dei piccoli operatori commerciali la specializzazione la localizzazione diciamo in distretti commerciali in particolare i centri storici a clientela specifica
Il franchising l'associazionismo la conversione dell'esercizio
In punti di servizio anche diversi da quelli strettamente commerciali la ristorazione eccetera
Qui la politica non decide cosa deve fare l'operatore l'operatore che decide cosa fare in termini di modernizzazione di ricollocazione di sé spesso nella nuova situazione economica la politica può al massimo assecondare questo processo di modernizzazione sul versante fiscale soprattutto sul versante delle politiche urbanistiche e di servizio della città
E qui c'è tutto il tema c'è tutto il tema è vero delle politiche urbane
Sul quale sul sulle quali
Prato nelle le le prossime elezioni sono anche in larga misura proprio qui a Roma e altrove elezioni comunali qui
Sì ci dovrebbe essere un grande confronto tra centrosinistra e centrodestra tra i candidati sindaci e vero dell'una parte dell'altra per vedere come intendono partecipare
Da protagonisti alla strutturazione dei centri storici come nuovi moderni centri commerciale
Su questo versante della formazione io penso che ci sia diciamo da fare un riferimento alle agli agenti di commercio
Perché diciamo in questa grande messe diciamo i numeri sono impressionanti quando si legge il numero degli agenti di commercio formalmente del diciamo presenti i nel nostro Paese si leggono i numeri
Enormi io penso che ci sia un problema di qualificazione di selezione del vero agente di commercio
Ma il vero agente di commercio diciamo quello che diciamo è davvero collocato sul mercato con una funzione specifica e autonoma e non è un finto dipendente di un'azienda
Questo è il vero diciamo operatore
Su questo versante un vero agente di commercio de ma diciamo come si come si differenzia dagli altri come si seleziona la formazione assolutamente strategica la qualificazione
E qui si ripropone il nodo diciamo del dell'utilizzo delle tecnologie informatiche perché
Non è vero che la rete superi diciamo la figura dell'agente di commercio ne reclama una grande innovazione e una capacità è vero di padroneggiare i linguaggi
Delle nuove tecnologie assolutamente straordinaria ma sollecita questa innovazione non in non chiude gli spazi per operare infine io ho terminato come vedete diciamo non sono stato brevissimo ma nemmeno esageratamente lungo spero infine lo stato sociale dei e per i piccoli commercianti
Ora anche a questo proposito badate cerchiamo di selezionare nella grande il grande chiacchiericcio
è vero della della campagna elettorale che rende tutti uguali e tutto indistinto badate a questo proposito si sta profilando un'alternativa molto netta da una parte
Uno Stato sociale profondamente riformata
Più inclusivo
Il che significa meno ritagliato sulle esigenze del lavoratore dipendente maschio con contratto a tempo indeterminato della fase fordista
Ma diciamo uno stato sociale più inclusivo che conserva però il suo carattere di stato sociale di tipo universale
Volto all'affermazione dei diritti di cittadinanza quindi per tutti i cittadini indipendentemente dalla loro attività economica
E questa è la proposta di cui noi siamo portatori di cui è portatore l'Ulivo
Riforma qualificazione ma mantenendo il carattere universale dello stato sociale dall'altro la rivoluzione conservatrice dello stato sociale cosiddetto fiscale
Tu cittadino ti assicuri
Privatamente contro i rischi della vita la malattia la vecchiaia all'ignoranza per citare i tre grandi settori dello Stato sociale
I tre grandi rischi a cui lo Stato sociale che noi conosciamo vuole dare una risposta e io stato ti consento di detrarre ciò che tu spendi per comperarmi quei servizi è un'alternativa drammatica molto netta altro che diciamo tutti la stessa cosa e guardate non non bisogna avere a riferimento i manifesti
I manifesti sono buonisti diciamo così non c'è dicono tutti le stesse cose ma le gente di questo documento la relazione di minoranza questo un atto parlamentare la relazione di minoranza
Al DPEF due mila uno due mila quattro presentata dalla Casa delle Libertà non da questo o quel partito della Casa delle Libertà dalla Casa delle Libertà ebbene vediamo
Per previdenza sanità e istruzione si propone un sistema che può essere individuato sto leggendo in quello che consiste nel passaggio dalla spesa pubblica
Diretta la cosiddetta spesa fiscale in sostanza e spiega quello che io ho appena detto tu cittadino ti compri i servizi io stato ti consento di detrarre fiscalmente
Ora naturalmente si tratta di un modello che in molti Paesi applicato gli Stati Uniti d'America sono diciamo l'emblema dell'applicazione dello stato sociale cosiddetto fiscale chi dice
Che degli Stati Uniti d'America non c'è stato sociale sbaglia degli Stati Uniti d'America c'è uno stato sociale profondamente diverso da quello europeo
Dell'intervento dello Stato sotto la forma della detrazione fiscale a fronte dell'acquisto dei servizi da parte del privato del privato cittadino ma ora
Le proposte sono chiare volete leggere un altro documento per dire di cose serie non diciamo i manifesti buonisti che quelli sono tutti uguali per tutti
Beh andate a vedervi l'articolo di Berlusconi sul numero di ideazione di settembre ottobre la rivista della destra assai seria approfondita
Quello che l'Italia si aspetta ebbene dice Berlusconi una ricca che propone una rivoluzione nel sistema previdenziale italiano
Per quanto riguarda la riforma previdenziale la base attenti alle parole la base del nostro intervento si trovano i fondi pensione privati la base non l'integrazione della base pubblica la base del nostro intervento dei fondi privati significa passare dal metodo della ripartizione al metodo della capitalizzazione allora
Io credo che diciamo boh potrei continuare citando vi la legge la proposta di legge primo firmatario Silvio Berlusconi sull'istituzione del bonus scolastico sento anche molti dirigenti del centrosinistra
Ripetere sciocchezze su questo punto per esempio dire che il bonus scolastico che propongono a livello nazionale è uguale a quello che propongono nelle regioni del Nord in questo momento i cosiddetti governatori del centrodestra non signori
Perché il bordo scolastico delle regioni è integrativo del sistema pubblico il bonus scolastico proposta a livello nazionale
Nella proposta di legge tre mila quattrocentoquattordici depositata alla Camera dei deputati primo sì firmatario Silvio Berlusconi è alternativo al sistema pubblico introduce un'alternativa al sistema di istruzione pubblico netta chiara fondata sempre sul principio dello stato sociale di tipo fiscale allora
Io mi limito a fare in ultimo quindi una domanda ma noi siamo davvero convinti perché si dice che questa questo stato sociale di tipo fiscale piaccia molto agli operatori economici agli imprenditori tutti che sono abituati a far da sé e quindi vogliono far da sé anche in questo campo attenzione io francamente dubito che sia vero che c'è tutto questo consenso
Penso che ci sia un grande consenso alla suggestione culturale al sogno berlusconiano in questo campo ma penso che ci sia diffusa la non conoscenza delle specifiche conseguenze delle specifiche proposte avanzata in questo campo ma voglio dire
Io mi rivolgo anche alle associazioni dei commercianti imprenditori commerciale
Confcommercio Confesercenti ma veramente pensate che passare dalla ripartizione c'è qualcuno che pensa tra voi sono sicuro che la risposta sentiremo quella di Venturi che qui naturalmente ma sono sicuro che anche altri sarebbero assai imbarazzati a dire sì io propongo nel settore per i commercianti il passaggio dalla ripartizione alla capitalizzazione
Domani mattina perché c'è un problema elementare le pensioni in essere chi le paga se realizzo questo passaggio visto che i contributi di oggi dei commercianti servono per pagare le pensioni di oggi dei commercianti
In un meccanismo di solidarietà tra le generazioni garantito dal sistema pubblico se tu fai il passaggio sistema privato come garantisci questa continuità io sono convinto che se si colgono le conseguenze vere
Le implicazioni reali le conseguenze sociali a mio avviso drammatica di questa ipotesi di stato sociale di tipo fiscale di cui è portatore il centrodestra allora anche del mondo della piccola imprenditoria commerciale e non ci sarà una relazione favorevole alla riforma accerto alla riforma dello Stato sociale di tipo universale di cui il centrosinistra e portatore e e difensore ma non alla sua diciamo liquidazione per passare ad un sistema completamente alternativo perché le prime vittime
Di questo passaggio sarebbero esattamente quegli operatori piccoli che oggi del sistema dello stato sociale di tipo universale con mille contraddizioni hanno tuttavia ha trovato una piena tutela mai il problema è anche a questo proposito passare ad una fase di migliore qualificazione dello stato sociale di capacità per esempio
Nel campo della tutela dai rischi economici che derivano dalla malattia di tutelare tutti i cittadini e non soltanto i lavoratori dipendenti per esempio di fronte al rischio della malattia
Non con il servizio sanitario ma con le indennità economiche che compensano la mancata attività derivante dalla malattia ecco qualificazione
Riforma anche radicale dello stato sociale di tipo universale volto all'affermazione di diritti di cittadinanza
No ad un'alternativa che viene proposta con grandi suggestioni di tipo culturale ma avrebbe conseguenze sociali anche nel mondo della piccola imprenditoria che io considero drammatiche ben grazie
Non è un centro sinistra limite nasce accompagnato solo della riforma del sistema commerciali
Ma in particolare si è occupato di una questione molto delicata che riguarda tutta la materia di sicurezza
Negli ambienti
Io da subito la parola il senatore Massimo Brutti sottosegretario agli Interni
Che questo è un tema che di queste faccende come si chiama se ne occupa quotidianamente
Ma la distribuzione commerciale non è soltanto una componente fondamentale del sistema economico
Ma è anche un elemento costitutivo del territorio urbano sia la distribuzione commerciale all'ingrosso sia a maggior ragione quell'al dettaglio
Quando parliamo di distribuzione commerciale all'ingrosso intendiamo rapporti commerciali tra imprese ed in prese quando parliamo di distribuzione al dettaglio intendiamo il rapporto commerciale tra imprese e consumatori noi abbiamo in Italia trecentosessantasette mila in prese ha dette al commercio all'ingrosso ne abbiamo settecento due mila e che si occupano di commercio al dettaglio
Con settecentosessantasei mila punti vendita
Più di seicento mila di questi sono in sede fissa dei circa cento mila sono fuori dai negozi riguardano il commercio per corrispondenza o le forme di commercio elettronico questo significa che più di seicento Milla sei di fisicamente individuate nell'ambito di un tessuto urbano delle città grandi e piccole sono luoghi di vendite di commercio
Nei quali i commercianti entrano a diretto contatto con i consumatori questo rapporto tra commercio al consumo scandisce
La nostra vita quotidiana che si può dire
Che laddove c'è una vitalità del tessuto commerciale questa si traduce in vitalità della vita metropolitana vitalità nella città
E ci sono aspetti anche concreti che dimostrano questo pensiamo soltanto a qual è il contributo che le insegne luminose di illuminazione dei negozi stando alla vivibilità nelle nostre città
Tanto che non si capisce perché in alcune situazioni e in alcuni comuni
Non vi sia una incentivazioni alle insegne luminose ma anzi al contrario vi sia un regime fiscale che tale da scoraggiare la illuminazione che invece un bene collettivo perché giova alla sicurezza dei cittadini
Se è così se la distribuzione elemento costitutivo della vita urbana
è evidente che l'attività di protezione delle sedi in cui si svolge il commercio e soprattutto il commercio al dettaglio e a sua volta un elemento portante del controllo del territorio dare protezione visibile ai commercianti agli operatori commerciali significa anche proteggere i cittadini rendere e più sicure le vie scoraggiare e prevenire i reati
I commercianti sono soprattutto vittima di un reato che che che è la rapina e uno dei dati che contribuiscono in questi anni ad innalzare la percezione dell'insicurezza è e di fronte ad una diminuzione del numero delle rapine nel due mila in tutto il Paese le rapine sono diminuite del tre per cento rispetto al mille novecentonovantanove ed anche nel mille novecentonovantanove di era la stessa tendenza rispetto all'anno precedente quindi di fronte ad una diminuzione del numero delle rapine noi abbiamo un allarme costante incerte aree del paese un allarme in crescita che deriva fondamentalmente da due elementi
Primo queste rapine sono più fare uscire c'è una eccesso di violenza diciamo ed una sproporzione anche dalla violenza e viene messa in campo rispetto al profitto che viene ottenuto
Secondo le rapine come altri reati che colpiscono vita quotidiana dei cittadini dai furti in appartamento i frutti delle autovetture
Ai furti con strappo stendono a spostarsi verso aree più deboli o meno protette
E quindi noi abbiamo lo spostamento di reati predatori verso aree del centro nord tutta che tradizionalmente conoscevano
Una minor numero di reati e nell'ambito delle città abbiamo una tendenza lo spostamento verso le periferie e ad un aumento delle rapine per quello che riguarda il campo specifico di cui ci stiamo occupando nei confronti di piccoli esercizi commerciali
Rapine o furti a danno di commercianti che sono meno difesi e anche che si aspettano di meno di essere bersaglio di attività criminali se noi guardiamo la distribuzione delle rapine
Nel nostro paese vediamo che il numero è molto più alto in rapporto al numero degli abitanti nel Mezzogiorno rispetto al Centro-Nord noi abbiamo sessantacinque rapine
Su cento mila abitanti al Centro-Nord mentre ne abbiamo centoquaranta su cento mila abitanti nelle regioni del Mezzogiorno e non a caso la città che a un maggior numero di rapine
In percentuale sul totale delle rapine in Italia
Che la città di Napoli con il venti virgola sei del complesso delle rapine commesse negli enti nel Paese
Subito dopo viene a Roma contro undici virgola due Milano con il dieci virgola quattro Palermo con il sette virgola tre queste sono le prime città
E è singolare fare il confronto diciamo tra la percentuale sul totale delle rapine che c'è a Napoli venti virgola sei
Per cento rispetto alle rapine in tutta Italia e la percentuale della popolazione rispetto alla popolazione complessiva del Paese che è del cinque virgola quattro per cento questo significa concentrazione di questi reati
Nelle città nelle città del Mezzogiorno verso lei periferie delle città e poi un elemento di novità reati predatori che si spostano in regioni e in aree
Finora non toccate otto carte minimamente qui anche se il numero è basso è evidente che l'allarme sociale che viene generato e più alto
Come abbiamo risposto e come il programma dell'Ulivo fissa gli obiettivi rispondere a questa offensiva della criminalità diffusa contro la vita quotidiana ed in particolare contro il commercio al dettaglio che è una delle aree più esposte ma il primo obiettivo è stato ed è quello di rafforzare il controllo del territorio
Questo è un modo concreto per difendere gli esercizi commerciali per difende la vita quotidiana dei cittadini
E questo rafforzamento del controllo del territorio avviene attraverso un piano
Complessivo e poi una serie di programmazioni specifiche a livello
Delle singole Province
Per portare più forze di polizia sul territorio
Nelle strade nei luoghi di maggiore densità della vita urbana ed anche quindi nei luoghi ove i più si svolge il commercio al dettaglio e si trovano quei punti di vendita di cui prima gli davo il numero
Noi abbiamo in questi ultimi mesi portato sulle strade vicine ai cittadini nel pieno della vita urbana tre mila ottocento uomini che abbiamo recuperato dal lavoro di ufficio
Ho da attività di vigilanza fissa scarsamente utili al controllo del territorio
Ora all'inizio dalla primavera né stiamo recuperando altri mille duecento quindi nello spazio di pochi mesi noi abbiamo portato all'insegna di questo
Obiettivo programmatico dalla cosiddetta polizia di prossimità cioè la polizia è vicina alla vita quotidiana dei cittadini noi abbiamo portato cinque mila nuovi operatori all'attività di il controllo del territorio e
Questa
Attività di controllo del territorio in verità è cresciuta fortemente nell'ultimo anno se è vero che noi abbiamo un dato del
Mille novecentonovantanove rispetto al mille novecentonovantotto che di trentaquattro milioni centonovantaquattro mila cinquecentosessantadue controlli alle persone
Nel novantanove mentre erano trentadue milioni quindi più di due milioni in meno nel mille novecentonovantotto
Mi c'è una crescita progressiva di questo controllo capillare del territorio che a nostro avviso è uno strumento di legalità è uno strumento mediante il quale si restringono gli spazi dove vale la prepotenza e non la legge del più forte si respingono il si restringono gli spazi e sono molto spesso proprio gli spazi
Della periferia o delle aree economiche più deboli nei quali non si riesce a prevenire di ai titolare e i reati e non si riesce a dare la sicurezza
Quotidiana ai cittadini
Il potenziamento del controllo del territorio anche uno dei punti chiave del pacchetto sicurezza della legge che noi abbiamo approvato alla fine della
Legislatura
Nel pacchetto sicurezza sì prevede infatti
Che vengano determinati provincia per provincia sulla base del lavoro che si svolge nei Comitati provinciali per l'ordine e la sicurezza pubblica dei piani integrati di controllo del territorio
L'indicazione che noi diamo anche io vorrei riproporre qui nelle forme di collaborazione che si creano tra autorità provinciali di pubblica sicurezza forze di polizia e
Rappresentanti democratici eletti a livello comunale e provinciale i sindaci e le associazioni
L'indicazione che noi diamo è che si sviluppino si organizzino riunioni dei comitati provinciali per l'ordine e la sicurezza pubblica o comunque incontri
Ai quali partecipino le associazioni dei commercianti
Perché esse possano fornire un contributo alla identificazione delle aree a rischio dei luoghi ove necessario concentrare gli interventi delle situazioni in cui c'è
Più bisogno di controllo da parte delle forze di polizia
A volte può essere utile il controllo diurno realizzato dalle pattuglie di quartiere che noi in questi mesi abbiamo creato in molte città d'Italia
O dalle volanti di quartiere ma a volte invece è necessario per il controllo non si svolga nelle solite ore diurne ma si svolga invece di notte
E naturalmente il richiamo ai punti che sono i punti più dedicati a meno difesi deve nascere sulla base di un'esperienza concreta e diretta per questo l'autorganizzazione della domanda di sicurezza
Da parte delle associazioni e segnatamente da parte dell'associazione dei commercianti molto importante e l'indicazione che noi diamo ai prefetti
E quella di raccoglierla ed anzi i fari di essa uno dei momenti della elaborazione delle linee di intervento che si svolge nell'ambito dei Comitati provinciali per l'ordine e la sicurezza pubblica
Altra indicazione tassativa che noi abbiamo dato alle questure è quella di creare in ogni questura un punto di contatto con i commercianti e con le loro associazioni ed è di solito il capo di gabinetto del questore il referente delle associazioni
Dei commercianti
Ma nel pacchetto sicurezza noi abbiamo previsto in via legislativa e quindi con una certezza diciamo delle norme a tale proposito noi abbiamo previsto varie forme di potenziamento delle indagini e del controllo
Per quello che riguarda
Le indagini noi abbiamo potenziato i poteri autonomi e della polizia giudiziaria e poteri di sviluppare autonome attività di indagine che non discendano meccanicamente
Dalle direttive del Pubblico ministero abbiamo cercato di liberare la polizia giudiziaria da una serie di incombenze che la distoglie vanno dalle attività d'indagine come la incombenza delle notifiche
Come in certi casi la vigilanza agli obiettivi fissi ma poi abbiamo introdotto una norma sulla quale io voglio richiamare la vostra attenzione perché rafforza poteri di controllo anzi crea un nuovo potere di controllo per le forze di polizia
Poteri di controllo che riguarda determinate attività artigianali commerciali e industriali che devono essere una tassativamente indicate per Regolamento il Regolamento e in via di scrittura
Ma intanto io posso farvi due esempi che sono più vistosi degli altri e sono quelli sui quali abbiamo lavorato nel momento in cui abbiamo scritto questa norma
Siamo partiti da quelli insomma è l'abbiamo anche fatto approvare in Parlamento nonostante una serie di obiezioni si tratta di due attività
Che sono a rischio di ricettazione diciamo e sono l'attività degli sfasciacarrozze e quella dei laboratori degli orafi
Noi prevediamo attraverso questa norma del pacchetto sicurezza che si possano svolgere controlli accedendo in qualunque ora
Nei locali per assicurarsi delle prescrizioni imposte
Dalla legge dalle autorità recuperando così un potere di controllo che era prima previsto nel testo unico delle leggi di pubblica sicurezza e che deve è che è stato danni abolito
La premessa diciamo un presupposto di questa norma è che è più difficile correre dietro al singolo ladro negli appartamenti o al singolo ladro
Delle autovetture o al singolo rapinatore del piccolo negozio
E invece è più utile bloccare sterilizzare il circuito del ricettazione bloccare fermare lei attività che hanno come loro lo scopo fondamentale quella del riciclaggio del reinvestimento della vendita della immissione in un circuito di distribuzione irregolare diciamo dei proventi dei reati commessi nell'ambito delle attività che chiamiamo di criminalità diffusa
Nel pacchetto sicurezza ne abbiamo introdotto anche alcune norme che
Contribuiscono diciamo alla effettività delle pene sono norme che hanno un certo rilievo anche per la protezione della sicurezza del commercio perché quante volte ci siamo sentiti dire ed ai negozianti che hanno denunciato
Vittime di reati che hanno denunciato gli autori di questi reati e poi li hanno visti un mese dopo poche settimane dopo di nuovo girare per la strada davanti al negozio quindi quello che rafforza l'effettività delle pene che accelera lo svolgimento dei processi e nel pacchetto sicurezza ci sono norme in questo senso tra l'altro limitando i ricorsi in Cassazione naturalmente contribuisce a dare
Maggiore
Maggiore sicurezza
Il contribuisce a dare maggiore sicurezza proprio a quelle migliaia e migliaia di
Negozi di punti di vendita che sono il più esposti naturalmente alla criminalità diffusa ceppo voi una norma della ultima legge finanziaria alla quale faceva riferimento
Morando qualche minuto fa la quale
Offre uno strumento indica una via per rafforzare la difesa passiva il protezione delle attività commerciali
La legge finanziaria ultima assimila alle spese per interventi di ristrutturazione del patrimonio immobiliare le spesse per l'adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di altre persone diciamo da parte di persone estranee naturalmente all'attività commerciale che viene svolta
Si tratta delle opere di difesa passiva che possono andare dalla blindatura fino alla installazione di telecamere il meccanismo il seguente il limite di spesa e fino a centocinquanta milioni vi è una detrazione dall'imposta lorda e la detrazione
Come diceva come diceva Morando può arrivare al trentasei per cento in al al netto niente paura al trentasei per cento
Comprendendo l'Iva diciamo il credito d'imposta può essere fatto valere ai fini dell'Iva dell'IRPEF e dell'IRPEG anche in compensazione sono le camere di commercio a gestire questa operazione perché il commerciante
Invia una dichiarazione alla Camera di Commercio per l'accesso a questo credito d'imposta noi pensiamo che un meccanismo di questo genere possa essere valorizzato e potenziato se si giunge a una serie di accordi nell'ambito dei protocolli per la sicurezza dei contratti per la sicurezza come richiamiamo
Ad una serie di accordi tra comuni regioni e istituti autorità centrali diciamo e autorità di pubblica sicurezza
Per innalzare il credito d'imposta ma soprattutto per elaborare innalza il credito d'imposta mettendo sul più risorse diciamo attraverso il concorso di questi diversi soggetti istituzionali ma soprattutto per elaborare dei progetti integrati sul territorio in tutti i negozi di una certa strada
Certa
Di un certo quartiere si dotano fruendo di questa agevolazione di strumenti di difesa ma soprattutto gli strumenti di controllo
è chiaro che la installazione di telecamere contribuisce non solo a tutelare commercianti ma contribuisce anche al controllo del territorio più complessivo
Rappresenta uno strumento parziale naturalmente ma rappresenta uno strumento che può anche contribuire
Alla lotta contro letti estorsioni ecco il continente sommerso delle estorsioni e dell'usura rappresenta un altro problema assai rilevante per la sicurezza del commercio
E chiaro che l'estorsione e l'usura non si combattono soltanto attraverso una presenza ed una
L'azione di contrasto puntuale nei confronti del singolo storture del singolo usuraio anche se questa è necessaria e bisogna che le forze di polizia siano presenti accanto ai commercianti per dare fiducia ad essi
Ma
Questo meccanismo criminale che è inserito in Circuiti di in organizzazioni più ampia e complessa che non sono soltanto la semplice criminalità di strada si combatte rafforzando le indagini rafforzando il circuito complessivo
Della azione di contrasto antimafia poiché molto spesso questo tipo di attività criminali rientra nell'ambito delle organizzazioni mafiose noi abbiamo anche scelto un una via che ci aiuta a combattere questo fenomeno anche se non è risolutiva
Ed è quella del sostegno dell'aiuto alle vittime bisogna convincere i commercianti che denunciare chiusi da gli usurai e denunciare gli estortori conviene da un lato dimostrando che le indagini si svolgono che i processi si fanno che le pene sono effettive e dall'altro risarcendo i commercianti aiutandoli a rimettere in piedi la loro attività commissario antiracket e antiusura come voi sapete in questi ultimi mesi a
Spesso circa venticinque miliardi per l'aiuto e il sostegno e il risarcimento delle vittime di questi
Reati e anche l'istituzione di un numero verde si è tradotta in un grande numero di segnalazioni e di richieste di aiuto qui le statistiche non corrispondono alla realtà come noi sappiamo c'è un numero occulto di
Reati di usura che vengono commessi di reati di estorsione che vengono commessi
Anche con l'intelligenza da parte delle organizzazioni criminali in molte situazioni di non forzare troppo la mano e quindi di poco di mettersi in condizione diciamo così di convivere con la distribuzione commerciale senza strangolarla
Ma noi sappiamo tuttavia che questo anche quando
Si determina questo autocontrollo criminale questo è un elemento fortemente distorsivo del meccanismo economico
E poi l'autocontrollo criminale come la storia dimostra è soltanto un espediente per mettere radici
Per realizzare un maggiore controllo del territorio arriva sempre il momento nell'ambito delle strategie e delle convenienze dell'organizzazione criminale in cui si passa dall'autocontrollo alla forzatura
Alla sopraffazione alla prevaricazione e questo serve quando l'organizzazione criminale decide si tratta di una scelta conveniente
Serve ad espellere l'operatore commerciale dal mercato e a sostituirsi ad esso è chiaro che le organizzazioni commerciali che le organizzazioni criminali non si sostituiscono a tutti gli operatori commerciali di una zona di un quartiere di una città ma quando arriva il momento scelgono la vittima e nei confronti della vittima non c'è più nessun autocontrollo non c'è più nessuna moderazione l'usura e l'estorsione rappresentano quindi una bomba ad orologeria per la distribuzione commerciale
E il rafforzamento del controllo del territorio il rafforzamento delle indagini
E dell'azione di contrasto antimafia e un elemento strategico necessario per dare sicurezza e soprattutto per dare futuro all'attività dei commercianti
Soprattutto nelle città più a rischio io penso a Palermo a Napoli ad alcune città
Del Mezzogiorno
Questo il quadro programmatico diciamo degli interventi per la sicurezza nella distribuzione commerciale
Controllo del territorio le norme del pacchetto sicurezza che rafforzano i poteri di polizia e di controllo effettività delle pene accorciamento dei processi lotta contro la distorsione e contro l'usura queste dette molto rapidamente sono anche le cose che il Governo di centrosinistra compiuto
I processi di
Cambiamento che sono stati avviati il nostro proposito è
Continuare nella via che abbiamo aperto ed accelerare su tutti i versanti diciamo io penso anche alla politica alle linee della politica in materia di immigrazione che sono fissate dalla legge Napolitano turco e se rappresentano uno degli elementi della strategia ed anche la il problema l'obiettivo per noi è quello di accelerare di rendere più forte più puntuale l'applicazione di quelle regole soprattutto per quello che riguarda il rigore contro l'immigrazione clandestina di gruppi della organizzano ma su questo vorrei concludere con un dato noi abbiamo espulso nel due mila circa sessantasei mila immigrati clandestini facendo il rapporto in percentuale
Il numero degli immigrati espulsi durante il periodo del governo Berlusconi e di un sesto rispetto a quello degli immigrati clandestini espulsi
Nel due mila e del resto non poteva essere altrimenti
Dal momento che allora mancava una legge che potesse fare funzionare
Per favorire garantire all'immigrazione regolare nei limiti fissati anno per anno da un lato e scoraggiare e combattere l'immigrazione clandestina e di gruppi criminali
Che la guidano
Grazie
Lei ha messo la parola segretario generale della Filcams Silvano ancora i limiti per un contributo alla discussione
Perché anche dal punto di vista sindacale si rifletta diciamo su questo importante settore
Sì diceva Morando la sua introduzione che l'interventi successivi avrebbero diciamo così contributo Inter contribuito a integrare quella che è stata la sua introduzione io vorrei mettere al centro due o tre questioni
Importanti secondo secondo me
Dal punto di vista del dagli osservatori del mondo del lavoro di lavoratori dipendenti del settore del terziario
Che come sappiamo sono pochi su più di un migliaio
La nuova disciplina legislativa
In materia di commercio è stata colta dai lavoratori del terziario della distribuzione con giudizio sostanzialmente positivo
Giudizio positivo sotto quel complesso di norme che riformano la vecchia legge
Sul commercio perché sono state considerate adeguata e anche all'altezza di un necessario governo del processo di cambiamento la rete distributiva
Settore questi anni
Stiamo assistendo una trasformazione molto forte
C'è un processo di trasformazione consistente perché c'è un processo di concentrazione rilevante fra le imprese commerciali
Soprattutto però per aver imprese straniere soprattutto francesi renziano giornale oggi che anche inglesi americani stanno entrando nel mercato si propongono di entrare nel mercato
Cambiando in questo modo in maniera molto forte quella che è la rette della distribuzione italiana
A tutto questo si accompagna uno sviluppo anche importante del franchisee che si riorganizza esso stesso
C'è un processo di fertirrigazione delle aziende commerciali dell'attività supporta l'attività commerciale come la logistica anche questo molto consistente
Quindi questo comporterà senz'altro un cambiamento notevole ha già comportato un cambiamento notevole della
The sistema della distribuzione nel nostro Paese
Quindi a nostro parere l'obiettivo di governare questi processi anche per realizzare un equilibrio diverso dall'attuale fra le varie tipologie commerciale dei centri commerciali e ipermercati negozi tradizionali
Alla stessa valorizzazione dei centri storici delle città vedo che la Confesercenti è impegnata in prima fila in questa direzione trovando come ha trovato la stessa strobo tutt'tormentata diverge anche delle iniziative a sostegno
C'ha fatto dire
Siamo ancora convinti di dover dire di poter dire che la scelta fatta con questa legge di riforma è stata una scelta corretta condivisi d'altronde anche alcune indicazioni di come dire così di riforma
Introdotti
Da questa legge tre anni fa in cui il problema occupazionale
La salvaguardia delle attività commerciale piccole-medie come punto di vista come indicatore
Per scegliere fa un investimento è un altro anche questa è una scelta che abbiamo condiviso e contiamo contigui
Però vedete
Per i lavoratori dipendenti
Un punto centrale però della riforma era e rimane problematico
E riguarda tutta la tematica della regolamentazione dell'apertura
Dagli orari commerciali
Questo per riflessi che hanno la convenzione di lavoro nella contabilità non nascondono sarebbe sbagliato da parte nostra
La regolamentazione che è stata prevista è stata vissuta sostanzialmente come una liberalizzazione indiscriminata delle aperture cosa che non è ma che rischia di diventarlo nella gestione soprattutto nella individuazione delle città d'arte e turistiche e le relative deroghe che rispetto a questo vengono introdotte sono possibile si trovò
Il problema è complesso davvero
Non c'è dubbio che sia un esigenza riconosciuta quella di un allargamento degli orari di apertura dei servizi commerciali
Come interesse dei consumatori avere più occasioni per gli acquisti ed è un'esigenza e per l'impresa e utilizzare al meglio impianti e potenzialità i stessi gli stessi centri città senza il coprifuoco serale diventa più vivibile e meno pericoloso
Lo stesso la stessa evoluzione del sistema commerciale ha come indicatore di efficacia
Orari commerciali più adeguati alle esigenze di consumatori in linea con una società che ha orari plurimi di lavoro di servizi e di svago
Di socialità ma non c'è dubbio che per i lavoratori dipendenti questo rappresenta un problema per quanto riguarda le loro condizioni di lavoro oltre che di vite
L'ostilità c'è e c'è tuttora
Però vedete l'ostilità al cambiamento premesso che nessuno fa piacere lavorare la domenica
Derivano sostanzialmente a due questioni di cui una di valenza generale che riguarda tutti i cittadini
La prima questione riguarda l'esigenza per i lavoratori del commercio di avere certezze
Certezze rispetto al proprio ora di lavoro deve poter regolare di conseguenza
La gestione la propria vita la propria socialità
Più che e diminuzione dell'orario
Le incertezze e le improvvisazioni
Il cambio estemporanee dei programmi dell'apertura e soprattutto domenicali operate dall'amministrazioni comunali creano un problema
Un problema grave e credo anche per le stesse imprese l'incertezza di indeterminazione
Quel che serve
E che tutte le amministrazioni comunali
In queste sedi a corso a quanto è previsto dalla legge
Realizzando un tavolo di concertazione con le parti sociali interessate per la definizione un calendario annuo delle aperture domenicali e serali
Risultante dal confronto anche degli interessi Diversity inventavo ci stanno
Quelle dei consumatori dei cittadini quelli delle imprese tutte e non solamente quelle che fanno la voce grossa chiaramente così tra l'altro i dipendenti
Un tavolo di confronto e di concertazione su cui si misurasse i diversi interessi contribuirebbe ad evitare anche l'uso improprio di una sorta di liberalizzazione degli orari commerciali come strumento di conquista di mercati
Il cui imprese rispetto ad altre
Tutto questo in alcune città è stato fatto
Il tavolo di concertazione intento
Roma è una di quelle città
Però molta strada ce la farà ancora in questa direzione in campo in campo nazionale
Io credo che questo rappresenterebbe un quadro di certezze per l'impresa e tra loro programmazione dell'attività come rappresenterebbe
Un quadro di certezze per i lavoratori e il sindacato che rappresenta per poter sviluppare su questo la contrattazione sulle condizioni di lavoro eviti
La seconda questione
Per la quale
I lavoratori sono restii al cambiamento e dicevo prima di valenza generale riguarda non solo l'atto non solamente loro dipendenti ma riguarda l'insieme dei cittadini
Si tratta
L'han detto altri io riprendo perché un nuovo centrale si tratta della necessaria e indispensabile correlazione che deve intervenire tra le modifiche degli orari commerciali e la riforma degli orari e dei servizi
Di tutti gli altri servizi della città da quelli trasporti e la scuola le porte agli uffici pubblici
Al problema generale della sicurezza venete lavorare fino alle ventidue e ventitré di sera in un ipermercato di periferia e pesante dei gravoso per un lavoratore
Ma se non c'è un servizio di trasporto e lo riporta a casa la sera e nessun c'è un sistema di sicurezza adatto per garantirgli l'incolumità e ho oltremodo più gravoso
Modificare la distribuzione degli orari di lavoro della settimana e gravoso per il lavoratore ma diventa molto di più se non ci sono i servizi e sostegno per quanto riguarda la sua attività di cura
Noi non possiamo dimenticare che la maggior parte dei lavoratori addetti per scomparsa distribuzione sono sono donne ottanta per cento seguiti sino ad oggi è un fatto che va tenuto presente rispetto i nostri ragionamenti
Quindi la questione che rispunta con forza l'ordine del giorno e quella del coordinamento degli orari commerciale dei servizi pubblici al fine di come dice la legge che citavo armonizzare l'espletamento dei servizi
Alle esigenze complessive degli utenti
Questo è un compito assegnato i sindaci
Che devono per questo sentire tutte le forze sociali in campo
E anche un compito molto impegnativo e credo che sia una prova molto impegnativa per quelle che si proporranno di governare recita nelle prossime due prossime elezioni
Dicevo prima che
C'era una questione che volevo una terza questione che volevo sollevare
Vedete la gestione del tempo è un problema sempre più rilevanti nelle grandi città
Molti cittadini non riescono a far tutto quello che vorrebbero
Il lavoro il tempo di cura la sua socialità tempo per se stessi
E questo perché di tempo ce n'è poco
E quello che c'è spesso viene sprecato
Nelle code nel traffico le code negli uffici
Nel cercare una pazzia aperto quando non si lavora
I lavoratori avanza non genera una richiesta di una qualche libertà per il proprio tempo rispetto l'organizzazione dell'impresa rate non tanto per avere tante ti ore libere
Ma per avere tempo libero quando ha bisogno quando c'è il bisogno linee le chiese la flessibilità del proprio orario di lavoro in rapporto agli orari dell'impresa
Di contro c'è anche da parte delle imprese commerciale se cresce da parte di queste di queste una richiesta di maggior flessibilità
Della propria organizzazione del lavoro risponde l'incertezza del mercato l'incertezza del la struttura produttiva
Questo per stare come dire adeguatamente sul mercato misurarsi con la concorrenza offre anche un servizio adeguato cogliendo tutte le opportunità che la legge sugli orari offre a questa impresa
Son due bisogni flessibilità questi
Che a mio parere possono essere ricomposti un'adeguata contrattazione se ci sono volontà politiche delle parti atte ad affrontare
Che al che la prima condizione ciò che dicevo prima
E quella del tavolo di concertazione fra le parti sociali l'amministrazione locale predeterminare un calendario delle aperture gradita commerciali come quadro di certezze di riferimento per la contrattazione
L'altra è convenire fra sindacato esortazione imprenditoriale convenire di utilizzare tutta la strumentazione che la contrattazione già realizzata ha messo a disposizione delle parti
Oggi si parla molto a sproposito
Di liberare il lavoro dei regimi rigidi vincoli dei contratti di maggiore flessibilità di quel sindacato e in particolare la CGIL non sarebbe disponibile
Di liberalizzare i contratti a termine il part-time e così via
Ma io registro con piacere che
Per esempio dottor Bill ecco che giorni fa ha cantato fuori dal coro nell'intervista al Corriere della Sera
Credo che l'otto aprile avrà certamente ricordato che le parti sociali nella negoziazione del contratto nazionale al terziario non definito regole per la gestione delle flessibilità molto innovative
Con soddisfazione delle parti dalla contrattazione di orari e turni settimanali ad un utilizzo il più adeguato ma controllato di contratto contratti a termine
Ai novanta eventi pulizie speciali part-time come parta in otto ore di lavoro settimanale che lavoratori e studenti solo per citarne alcune
Io credo proprio che con utilizzo concordato di queste forme di flessibilità che sono a nostra disposizione è senz'altro possibile rispondere alle due dirigenti di flessibilità che prima dicevo che i lavoratori dell'impresa realizzando risultati consistenti nella direzione voluta
Credo che si possa dire che se si resta al merito delle questioni concrete in effetti risulta evidente che l'attacco alle presunte rigidità del sindacato è un attacco politico ai contratti Viaro negoziale del sindacato in breve al sindacato
Di contro
Come credo di poter dire di aver tentato dimostrare per risolvere questioni importanti precisa Dine i lavoratori e le stesse impresa e quale questione che prima dicevo
Il confronto fra le parti sociali e la concertazione con le amministrazioni di fatto è a mio parere un passaggio obbligato grazie
Acquerelli io basterebbe essere la parola al senatore
Stefano Pessina
Vero diciamo che ha una e commercio che in particolare si in va tratterà sull'argomento e commercio elettronico
Una legislazione innovativa che è stata approvata dal governo di centrosinistra e penso che meglio di lui non c'è altre spiegare che cosa potrà dare a questo settore grazie
Grazie io spero abbastanza breve perché il quadro generale Morando da un lato sugli aspetti diciamo
Ma come economici
E sugli aspetti fiscali
E dall'altro lato il quadro che brutti affatto
Dei problemi della sicurezza mi esimono dall'entrare
Nel quadro generale ricordo solo che il problema di cui l'impari lotta la Breva e cioè l'introduzione di nuove norme per incrementare il commercio elettronico
E va visto comunque nel quadro generale dell'andamento del fenomeno commercio che è stato ciò per la prima volta nel due mila mi sembra da qualche anno a questa parte ha registrato
Una ripresa dei consumi questo è dovuto chiaramente a certe scelte di politica economica compiuto soprattutto
Come ripartire il bonus fiscale
Non c'è dubbio che se avessimo
Ripartito il bonus fiscale interamente a favore delle imprese piuttosto delle famiglie non vi sarebbe stato a quell'impennata di consumo nella seconda metà del semestre che è stato uno dei fattori positivi e che comunque si in qua sì si innestava no su un andamento sicuramente di ripresa dei consumi testimoniato anche dalla inversione
Del fenomeno relativo al numero degli esercizi commerciali come voi sapete nel registrarla registrato negli ultimi dodici mesi una ripresa che ha portato a una a un incremento del numero dei punti di vendita degli esercizi di circa dodici mila
Esercizi qui diciamo circa mille il mese
In questo quadro generale va
Esaminato che cosa il commercio elettronico può significare va credo detto innanzitutto che il fenomeno è ben più limitato di quanto si potesse pensare
Al un anno fa
E di quanto sia stato diciamo non dico propagandato ma di quanto sia stato alimentato dall'attenzione che il fenomeno ha provocato nella stampa sia specialistica che generalisti
Idazio tutto il fenomeno è soprattutto un fenomeno che riguarda le imprese novantacinque per cento del fenomeno di Stati Uniti e business to business impresa impresa
Concerne più la e-procurement cioè la acquisizione da parte dell'impresa e di semilavorati o di materie prime
Creazione di pool di acquisto piuttosto che vendita di prodotti finiti al consumatore finale
E quindi già questo dovrebbe dire molto al mondo del commercio e non verrà rivoluzionato dal commercio elettronico
Ne dobbiamo sfruttare tutte le potenzialità ma ricordiamoci sempre che sono potenzialità marginale almeno per quanto riguarda il business to consumer questo si attesterà dipende da Paese a Paese negli Stati Uniti sembra essere torna il cinque per cento al momento con leggeri ritmi di crescita
Da Noè data la genera la la presenza di molti prodotti di nicchia che possono essere favorevolmente influenza dal commercio elettronico può darsi che raggiunga al massimo del suo sviluppo il dieci per cento
Del volume complessivo concentrandosi però in certe aree e già quando dico dieci non ci credo io stesso penso piuttosto cinque che dieci dico questo perché a un certo momento del commercio elettronico aveva creato delle aspettative eccessive da un lato e dei timori eccessivi dall'altro non di persone che pensavano che rapidamente si sarebbe alterato notevolmente la filiera dalla produzione al consumatore insomma tutte la modalità della distribuzione in questo Paese
Ricordiamoci sempre che il commercio elettronico
Influisce pesantemente solo nel settore dei beni immateriali Cetto prodotti assicurativi prodotti finanziari questi sono pesantemente influenza
Dalla l'esistenza della Rete dà la possibilità cioè di se non altro informare direttamente il consumatore finale sull'esistenza di questi prodotti
E molto spesso anche a giungere a una conclusione di un contratto in Rete
Proprio perché si tratta di beni materiale che sfuggono poi al problema principale che incontra appunto il commercio elettronico cioè la logistica la polverizzazione dei prodotti quindi un Commercio elettronico che si limitasse alla fase di acquisizione dell'ordine di chiusura dell'ordine ma che non poi i Novas la filiera per quanto concerne la logistica la bollettazione della merce l'esistenza di un diffuso sistema di magazzini periferie cd giacenze di magazzino presso il dettagliante finale evidentemente è un commercio elettronico che non riuscirebbe ad avere successo quindi è solo nel settore dei beni materiali che effettivamente c'è stata continuerà ad essere ci sarà
Una sfogo un forte cambiamento delle modalità con cui si sono commerciati servizi soprattutto e beni materiali in passato
Ecco detto questo per definire il tutto non è che il l'entità del fenomeno poi sia seconda è concentrata in questi settori però il fenomeno nel Duemila le stime sono che abbia interessato circa cinque mila miliardi di transazioni limitarci quindi è comunque un po'anomalo consiste cosa affatto il a il Governo cosa sta facendo cosa ha fatto il Governo di centrosinistra
Massimizzare e il i benefici fare decollare laddove doveva decollare il dissero
Beh innanzitutto a varato e questo è giunta in porto questa misura con l'approvazione della finanziaria varato una misura specifica a favore della creazione di portali di settore di portali verticali di marketplace
Era stata prevista inizialmente con una misure di sostegno generico alle intese si è preferito invece poi dargli un carattere specifico lasciando alla quattro otto otto estesa al settore del commercio una funzione di sostegno generalizzato
Agli investimenti delle imprese so che in questo settore ci sono dei problemi per esempio per quanto riguarda gli agenti di commercio
Ne possiamo poi in altra sede parlare per vedere se le
Applichi delle direttive applicative cioè il circolari poli del ministero possono ovviare ad alcuni problemi che si sono determinati soprattutto nei contatti poi con le gli istituti di credito che gestiscono la quattro otto
Le misure specifiche invece sono andate nella direzione di creare portali di settore diventeranno operative
Con questa diciamo con la prossima settimana nove annunceremo i criteri a cui si respireranno il Brandi
Perché si apriranno il primo di maggio fine aprile primi di maggio ci saranno novanta giorni per le imprese per associarsi presentare Progetti
Per la creazione di portarli di settore questi portale verranno finanziate sotto forma del di un credito di imposta che verrà riconosciuta alle imprese che si associa un minimo di venti impresa e saranno necessarie anche imprese individuali e quindi tutti i settori può interessare effettivamente anche molti settori del commercio
Per esempio so già che esistano settori tipo persino all'antiquariato
Ci sono c'è un in in questo momento in un un gruppo di numeroso di antiquari che si sono uniti tanto per dirvi un esercizio a cui normalmente uno non pensa sapienza Roberto esercizio tipico
Molto specifico si uniscono per creare che cosa una un marketplace in cui i prodotti presenti i beni presenti in quelle botteghe antiquarie vengano commercializzati in Rete
Tutto questo anche un aspetto di trasparenza sui valori soprattutto in settori come questo soggetti a fortissime variazioni di prezzo da un'area all'altra del territorio nazionale
E dovrebbe portare quindi a una razionalizzazione complessiva del mercato allora per partecipare occorrono almeno venti imprese che si associano
Da venti in su che quindi presentano un progetto di portarla che viene poi ripeto finanziato sotto forma di elargizione di un pezzo di imposta per complessivi duecentoquaranta miliardi
Un portale costa da poche centinaia di milioni qualche miliardo
Quindi sostanzialmente duecentoquaranta miliardi che rende permettano la nostra valutazione di pensare alla creazione di circa centocinquanta portare più o meno se prendiamo un prezzo medio che potrebbero coprire un'area molto vasta di un quadro di comportare intendo
Non motore di ricerca Complesso portali verticali e quindi portali settoriali o portali geografici per esempio più attività che in una certa specificare geografica del territorio magari a forte vocazione turistica si possono unire
Per appunto a presentarsi sul mercato con un pacchetto di beni e di servizi relativi a quel territorio tutto questo avverrà abbastanza rapidamente cioè con un bando consueti novanta giorni per la presentazione delle domande possiamo dire che con prima dell'estate il gestore che nel frattempo si sta aspettando una gara per la selezione se del gestore e gestore che verrà scelto sarà in condizione prima della della fine dell'anno quindi nell'autunno di indicare una graduatoria per cui i portali diventeranno realtà e quindi il commercio elettronico avrà un effettivo impulso
Un una naturalmente perché questo avvenga occorre anche che gli operatori commerciali
Si abituino a utilizzare di strumenti dell'informatica e quindi occorrerà una opera anche di formazione degli operatori il per la formazione la Finanziaria stanziato a a vari progetti affidati a vari ministeri non solo nell'ambito della legge sul commercio elettronico vi sono dei fondi per la formazione ma altri fondi sono stati affidati al ministero del lavoro per cui
Una diciamo sarà
è pensabile che le varie associazioni di categoria possano rivolgersi a questi programmi per finanziare le loro attività di formazione nei confronti
Dei loro aderenti cosa peraltro assolutamente indispensabile perché se no l'esercizio commerciale tipico nome accede per mancanza non di strumenti perché l'hardware e il software sono abbastanza stando al costo d'abbastanza poco ma per mancanza di formazione da parte degli esercenti
Quindi questa è uno degli aspetti su cui le credo le varie associazioni sono già molto attive nel nel pensare a iniziative in questo settore
Il diciamo il ter la terza linea di azione su cui
Il Governo si è mosso è quella di dare certezza di regole e sicurezza alle transazioni
Vi è una percentuale all'inizio per una percentuale molto elevata di insicurezza nelle transazioni in rete l'introduzione della firma elettronica della firma digitale delle cartelle delle smart cards va nella direzione di aumentare notevolmente la sicurezza tutte le società che gestiscono per esempio carte di credito eccetera hanno investito notevolmente in sicurezza da percentuali di di diciamo transazioni frodi nelle transazioni in rete molto elevate all'inizio del commercio elettronico stimate addirittura in Inghilterra all'inizio nel quaranta per cento ed è qualcosa che ovviamente teneva tutti lontani dalla transazione avete se adesso arrivate a percentuale
Infinitamente più basse e quindi anche questo è un problema che credo possa
Essere in via dichiarato in via di soluzione al problema che se no avrebbe significato evidentemente l'impossibilità di sviluppo di questo di questo campo
Una delle regole
Fondamentali è quella di identificare quali sono le modalità di definizione di eventuali controversie
E queste dovranno essere inevitabilmente stragiudiziali non possiamo certo pensare delle controversie in materia di commercio elettronico vengano affidate alle corte alla giustizia ordinaria questo renderebbe impossibile qualsiasi tutela delle parti
Nella transazione quindi è evidente che il sistema ad esempio delle camere di commercio e poi dovrà essere probabilmente il sistema che attraverso delle commissioni ad hoc
Gestisca la conflittualità che si determini in questo campo questa è una delle raccomandazioni dell'Unione europea ad esempio
E l'altro punto è vedere quale per le transazioni transfrontaliere quale con Paesi della comunità o con Paesi terzi quando il diritto applicare lì vi è una direttiva sul commercio elettronico del Commissione europea che noi dobbiamo recepire su questa direttiva non vi è completa dei vari Paesi completa adesione
Comunque la direttiva ormai esiste quindi una dovremo applicare la direttiva dice che si deve applicare il Paese la la normativa del paese di origine cioè del Paese dell'offerente il prodotto
Questo all'interno della comunità all'interno della comunità considerata come un mercato appunto unico
Mentre alle sedi nei rapporti con i Paesi terzi la questione ancora ampiamente definite e io ritengo che un paese come il nostro dove il sistema giuridico è un sistema così molto
Formalizzato non possano accettare il principio del paese d'origine
Laddove per esempio nel Paese di origine in molti casi si sta sistemi di diritto di diritto comune non di diritto romano si sta addirittura la decisione giurisprudenziale delle corti e non a sistemi di leggi codificate e quindi con anche notevoli incertezza da parte di un operatore che non sia
Particolarmente versato nella della giurisprudenza di quel Paese quindi ancora esistono problemi che non non voglio minimamente nascondere che sono notevoli nel Complesso però possiamo dire che si tratta qui a siamo in presenza in alcuni settori di un'opportunità
E in altri di un fenomeno che non intacca la sostanza di funzionamento di quei settori quindi credo che non si debba essere nessun timore nei confronti dello sviluppo del commercio elettronico invece molta consapevolezza che in alcuni campi questo può fornire notevoli occasioni di sviluppo
Quali sono b non solo di sviluppo di vendite cioè di raggiungimento di consumatori lontani fisicamente lontani da certe aree peggio appunto ai prodotti tipici il commercio dei prodotti tipici tutto l'agro alimentare
è un caso classico che beneficia notevolmente dalla commercio elettronico perché permette di raggiungere altri mercati con prodotti che hanno essendo tipici una volume di produzione limitato e quindi con una Possa e potendo raggiungere mercati più vasti riescano a spuntare prezzi superiori
Con vantaggi per tutti il coloro che operano nella filiera dal produttore al distributore al dettagliante che molto spesso è quello che fa
L'ordine perché il consumatore finale conoscitore per esempio un dettagliante famoso piuttosto in un certo campo piuttosto che il produttore mi diceva ultimamente per esempio Peck a Milano Tiga milanese conosce benissimo che che cosa e perché
Il mi diceva che riceve ordine da tutte le comunità italiane all'estero esempio dagli Stati Uniti e e ha sviluppato dal nulla una un sistema il commercio elettronico che ormai conta per circa un terzo delle sue vendite complessive almeno credo che questa sia la protezione di quest'anno
E di Arcuti insomma di svariati miliardi all'anno dicendo che si rivolgano all'UE perché dicano io noi vorremmo comprerei il pecorino calabrese quello che noi comunità calabrese non so negli Stati Uniti c'è però non sappiamo a chi rivolgersi
Quali sono i produttori quindi non è che necessariamente commercio elettronico anche dei prodotti tipici
Distrugga la tradizionale filiera distributiva anzi è più facile rivolgersi direttamente atti appare sul mercato e piazzare sul mercato molto spesso è appunto il anzi il distributore finale il dettagliante non non il produttore
Quindi e non vi è una possibilità allora di aumento di vendite o comunque a vendite costanti di aumento dei ricavi attraverso un maggior prezzo vi è comunque una diminuzione nella necessità delle scorte perché il commercio elettronico velocizzare anche il rifornimento da parte del prodotto del del dettagliante quindi una diminuzione delle scorte naturalmente vi è un forte problema di logistica che in un Paese come il nostro è particolarmente vivace per le condizioni
Del trasporto
Quindi diciamo il commercio elettronico da un lato presenta le opportunità dall'altro fa emergere dei problemi ma sono problemi che già esistono non solo creati dal commercio elettronico sono evidenziate dal commercio elettronico quindi siamo all'inizio
Per concludere di una di un cammino che sicuramente rafforzerà certi settori e e solo in alcuni attorno concetti inizialmente Espresso prodotti assicurativi prodotti prodotti finanziari solo in taluni significherà una profondo mutamento nella struttura
Del business come è stato condotto fino ad oggi grazie
Grazie a lei senatore nero essi però subito la parola a dottor Marco Venturi presidente della Confesercenti e dal suo osservatorio ci
Caro quanto su questa discussione appena
Ma io credo che sia sempre importante discutere di settori come il commercio
Credo che questo Possa immutare a riflettersi su quello che è successo in questa legislatura e capire quello che bisogna fare nella prossima legislatura
Tenendo conto che stiamo parlando di un settore economico molto rilevante che a ventuno milioni di addetti in Europa oltre tre milioni in Italia
Quindi stiamo parlando non solo di diciamo un settore che svolge un ruolo importante sul piano sociale credo che Confesercenti su questo
Non si è mai stancata di di lavorare quindi sottolineare questo questo aspetto ma stiamo parlando anche di un settore appunta economico di grande rilievo ne stiamo parlando anche dopo un periodo dopo un lungo periodo un decennio in cui le imprese commerciali chiudevano a decine di migliaia fino ad arrivare a trecentottanta mila imprese che hanno chiuso nel corso degli anni novanta
Questo vuol dire che è appunto le conseguenze di queste chiusure sui sui centri urbani in particolare sulla città sono state
Drammatiche spesso drammatico con non lo spopolamento quindi di attività comma Re mercenari dei centri storici che pare Ceva paio anche con lo spopolamento della dei centri storici nel senso che la gente andava via per i centri storici
Quindi questo è un problema di tutto
Che qui di tutti quindi dobbiamo conti a chiare tutti quanti di contrastarlo con una certa energia se vogliamo cioè se vogliamo farci carico di questo problema e siamo convinti che questo è uno dei nodi che vanno affrontati quindi un ruolo sociale importante del commercio come veniva detto anche nella relazione di Morando
Ma anche impresse e noi vogliamo ragionare anche delle imprese quindi oltre che del ruolo sociale che svolgiamo all'interno dei centri urbani
E proprio perché siamo delle imprese dobbiamo essere messi poi nelle condizioni di poterci affermare crescere
Competere quindi sul mercato perché non è che possiamo sfuggire a queste regole non vogliamo la protezione
Che ci porti fuori dal mercato noi vogliamo stare dentro il mercato e per fare questo non ci sono dubbi che c'è bisogno di più tecnologica di più flessibilità
Di meno costo del lavoro e di meno fisco io cito quattro delle cose più importanti su cui abbiamo avuto modo di parlare
Tante e tante volte
Nel due mila l'economia è cresciuta rispetto agli anni precedenti abbiamo avuto sicuramente una crescita un contesto che è stato positivo per alcuni vedersi per altri versi abbiamo avuto ha problemi anche nel corso di dell'anno precedente
Abbiamo o però ne registriamo alcune diciamo novità alcuni elementi di provocazione anche nuovi nell'economia del Paese
C'è un frenata ma questo è un dato credo mondiale una frenata della crescita dei dei Paesi dal cominciare dagli Stati Uniti
A di diciamo nuove tensioni sullo fronte del petrolio
Lo stesso euro è sceso sotto i novanta lo zero novanta quindi insomma credo che dobbiamo stare molto attenti perché da questi indicatori potrebbero poi conseguire
Altri affetti presente sull'inflazione che è uno degli elementi giustamente più temuti e quindi dobbiamo
Vigilare e prendere delle contromisure in questa direzione perché anche i commercianti sono molto preoccupati di una crescita dell'inflazione
D'altronde negli anni Novanta proprio abbiamo fatto tutti un grande sforzo proprio con la concertazione per contenere l'inflazione ci siamo in qualche modo riusciti
Adesso i pericoli vengono dall'esterno non vengono dai prezzi del commercio quelli praticati dal commercio al dettaglio
Vengono da altri fattori anche di carattere internazionale quindi ci vuole una politica economica complessiva del nostro Paese in grado di rendere più competitivo il sistema credo che questo sia la prima cosa che le anche le piccole imprese chiedono le chiedono realmente insieme ad altre garanzie altre forme di garanzia e per mantenere quindi un ambiente sociale come dicevamo pesi positiva
è vero che c'è è stata alla fine dell'anno del due mila una crescita dei consumi ma
Direi
La cosa rischia di rimanere molto confinata al mese di dicembre
Il dato generale dei consumi è positivo ma se leggiamo i dati delle vendite vediamo che i dati delle vendite sono negativi soprattutto per le piccole e medie imprese del settore commerciale
La grande distribuzione cresce le vendite per la grande distribuzione crescono per i piccoli la gara e la le vendite si riducono perché anche quando leggiamo zero zero uno zero due più vuol dire negativo perché se leviamo l'inflazione
Perché quei dati incorporano le vendite dei prezzi tutte e due quindi insomma se leviamo l'infrazione siamo sempre meno ormai da molti molto tempo con un dato negativo e questo fa registrare una crisi
Sicuramente di questo settore le difficoltà che questo settore hanno la stessa finanziaria la legge finanziaria proposto diciamo delle cose anche abbastanza interessanti positive lo stesso Bonzo di dicembre ha favorito diciamo una crescita
Dei consumi natalizi però poiché appunto siamo tornati al punto di partenza mi delle ricette evidentemente devono essere più decisive e noi abbiamo registrato un'attenzione
Particolare sulle grandi prese quando è stata varata la Dual income tax diciamo era una iniziativa finalizzata di fatto alle grandi imprese perché le piccole imprese sono escluse
L'ex imprese individuali sono escluse anche dalla Visco e quindi questo è uno dei problemi
Che io pongo cioè quello di recuperare la capacità di investimento delle piccole e medie imprese attraverso un'estensione di questa legislazione
Che consenta investimenti anche alle piccole imprese tenendo conto però dell'effetto peculiarità perché se si estendesse ma anche le imprese
Che possono applicare la Dit la Dual formalmente applicare la Dual income tax poi nei fatti con quel tasso di rendimento
Che va bene alla grande impresa non va bene alla piccola e media impresa quindi dobbiamo pensare a qualche intervento che sia mirato a favore della piccola e media impresa
Ma è proprio in questi giorni abbiamo avanzato una proposta
Ci siamo esercitati diciamo anche noi su questa parte fiscale ovviamente mente l'abbiamo fatto con un occhio anche anche alle nostre alle nostre imprese abbiamo proposto tre aliquote IRPEF non due ne è una dodici ventidue trentadue con l'esclusione pietre i redditi fino a quindici milioni abbiamo proposto una taglio dell'IRPEG al trentadue per cento ovviamente anche noi parliamo dei legislatura siamo abituati a parlare in termini di cinque anni così come abbiamo proposto il taglio di cinque punti di contributi
Alcuni come di questi elementi coincidono
Con loro o la proposta avanzata da soprattutto quella che sia letta avanzata dal candidato premier Rutelli altri elementi sono diverso insomma da quelli che sono stati avanzati sia dall'uno che dall'altro Polo insomma quindi con una nostra
Elaborazione originale su questo però bisogna tenere conto poi non mi dilungo bisogna tenere conto di una serie di altri di altri fattori ovviamente noi proponiamo dei tagli di spesa perché proposte fiscali senza tagli di spesa non sembrano poco obiettivamente poco credibile
Quindi abbiamo cercato di tenere conto anche di questi di questi fattori oltre che tenere conto della grande contributo che gli studi di settore stanno dando e che daranno ancora
Alla le entrate
Fiscali
Sulla questione dell'Iraq fa io credo che si la proposta di riforma sia un fatto di per sé positivo devo dire che non è uno dei nodi che mi entusiasma ecco di quelli prioritari perché credo che il centro sinistra sull'IRAP abbia fatto un passo molto importante
Quello di appunto come diceva Morando nella relazione
Di esentare quindi una fascia fino a dieci milioni per la impresa e fino a trecentocinquanta milioni di base imponibile che non è poco cioè se la produce si morse arriviamo intorno ai quattro tre quattro miliardi di di volume d'affari insomma quindi insomma parliamo di dire una cosa piuttosto consistente non vorremmo che quindi una riforma dell'IRAP appunto guardi ad altre fasce d'imprese nei fatti che sono fuori due milioni Peppo appunto perciò non mi scaldo
Rispetta questo cioè noi riteniamo che ci sono altre priorità in particolare quelle che dicevo prima perché su questo lo ripeto quindi in maniera positiva in questo caso il centrosinistra ha fatto un passo molto importante semmai bisogna riprendere per esempio la questione dello scontrino fiscale
Adesso non voglio entrare nel merito di una vicenda parlamentare che non no non me n'molto piaciuta però credo che questa sia una questione che vada ripresa anche perché nel protocollo d'intesa con il governo era è previsto che col varo degli studi di settore vengano superati
La fuga in Ca'superata la funzione fiscale dello scontrino anche perché ripeto i commercianti il registratore di cassa se lo ottengono
Se lo tengono se ci fosse unno provvedimento che dicessi perché dicesse è obbligatorio abolire il registratore di cassa ci sarebbe una rivolta
Perché serve per
Il rapporto con il consumatore serve per la gestione del magazzino serve per la contabilità
Quindi non abbiamo fatto tutto fatto fare un'indagine da cui risultava che insomma è come se l'esclusione Kune marginalità tutti hanno detto no il registratore ce lo teniamo
Ma non c'era bisogno dell'indagine ma e corsi
Poi poniamo un'altra questione
Ha avuto modo di di dirla questa cosa di recente mi pare che l'intervento di brutti raccoglieva questa è Conall apposta come la pongo io però insomma c'era questa sensibilità c'è un intervento sull'imposta sulle insegne
Io credo che vada abolita
Parliamo intanto duecento miliardi nazionali
E in parte possono essere compensate con l'imposta sulla pubblicità perché tutto uno di fatto
E il secondo me molti Comuni non riscuotono quello che devono riscuotere da quell'altra parte e per esempio basta pensare al comune di Roma dove abbiamo il cinquanta per cento di imposta dell'insegna cinquanta per cento imposto di pubblicità e l'unico comune italiano che c'era questo rapporto vuol dire che non riceve scuote tutta l'altra imposta quindi duecento milioni potrebbero essere i duecento miliardi potrebbero essere facilmente reperite anche con altre forme non non credo che sia
Questo il problema i commercianti soprattutto nelle periferie non solo spengono le insegne ne girano ottica esperiti va in giro vede le insegne girate e molti si chiedono ma perché girano con le insegne
Perché è un costo per imprese marginali che devono sopportare tanti costi poi diventa un problema
E quindi è la spengono la girano allora io credo che noi proprio per quella funzione che le insegne hanno anche di arredo urbano anche di arredo urbano ma soprattutto di qualità della vita perché danno più sicurezza nelle strade
Io credo che questo vada fatto ecco quindi questa è una cosa molto importante su cui un impegno non sarebbe male
Diciamo troverebbe una un'attenzione molto molto positiva da parte di questa categoria
Sulle pensioni e qui rispondo un preciso quesito diciamo che noi siamo sulla linea della riforma
Di quella riforma che abbiamo avviato nel novantacinque che dobbiamo portare a termine non siamo terra i ribaltamenti ricordo che Maccianti sono pensionati anche quindi hanno un diritto alla pensione ci sono i veri quelli che sono già andati in pensione ci sono quelli che andranno e vogliono stare in un contesto di sicurezza sociale anche per il loro futuro ovviamente noi siamo molto attenti anche ai conti pubblici agli equilibri quindi vogliamo che questi temi
Non si evitano e si affrontino però che si affrontino con lo forte senso di i responsabili di responsabilità
E poi c'è tutta la partita vado maniera un po'veloce diciamo della qualità urbana
Noi dobbiamo riuscire a garantire presente il il commercio il turismo sono settori molto condizionati in maniera negativa o positiva presenta dalle infrastrutture
Quindi c'è bisogno di fare uno sforzo soprattutto nel Sud o per far superare il divario che c'è verso il Nord ma della stessa Italia verso gli altri
Paesi europei in questo è uno dei nodi e noi tra questi nodi delle infrastrutture mettiamo la qualità urbana secondo noi è uno di quei fattori importanti anche in termini economici anche dello sviluppo dell'economia molto importanti basta pensare per esempio al turismo e quindi alla riqualificazione delle periferie al rilancio dei centri storici della città questo dà molta forza alle diciamo al commercio al piccolo e medio commercio quindi città vivibile con servizi adeguati e penso per esempio anche a questa storia della pedonalizzazione domani poi ci sarà un incontro con il ministro dell'ambiente
E ma io credo che noi questi questi nodi vanno affrontati con il giusto equilibrio l'idea per la
Chiusura dei centri storici delle città anche il sabato sinceramente ci piace poco non è una un'idea che ci entusiasma quello della domenica è un conto quello del sabato metterebbe in forte difficoltà
Molte attività commerciali
E credo che metterebbe in difficoltà anche le intere città quindi non solo il
Il commercio puro mantenendo la convinzione anche noi che c'è bisogno di un'azione sull'ambiente perché credo che problemi più complessi dell'ambiente sono drammatici e sono sotto gli occhi di tutti poi c'è un'altra questione che bisogna affrontare e quello delle locazioni commerciante e questo è uno dei nodi se vogliamo il commercio nei centri storici se vogliamo il commercio nelle città questo va in qualche modo affrontato perché se non si affronta questo nodo non il rischio rischiamo l'espulsione per questa via
Ogni volta che scadono i contratti e c'è il rinnovo del contratto le richieste di locazione sono tali che nessuna piccola vedi attività può reggere ci sono attività che stanno sparendo come le librerie
Nei centri storici tanto per citarne alcuni degli stessi alimentare altre attività
Quindi se delegheremo poi tutto alla grande distribuzione la grande distribuzione venderà i libri di successo il resto insomma sparirà dalla circolazione io credo che questo vada in qualche modo affrontato
Con decisione quindi dobbiamo affrontare il tema della grande distribuzione
Confesercenti ormai credo che sia storica
Nella nell'affrontare questo questo nodo oggi leggiamo per esempio Il Sole ventiquattro Ore il lamento legato al fatto che cento circa cento centri commerciali sono bloccati
E noi abbiamo insistito atto una battaglia sul blocco per tre anni dalla grande distribuzione per mettere in linea diciamo il piccolo e medio commercio
Ci siamo riusciti in parquet modo in parte ad ottenere questo per questo risultato però io credo che noi dobbiamo porre molta attenzione e al di là delle regole poi la volontà politica possa essere uno strumento più efficace per affrontare questo questo tema per esempio le Regioni a cui deputato quindi la programmazione devono affrontarlo tenendo conto della necessità di recupero rafforzare radicare ancora meglio il piccolo e medio commercio che va sicuramente deve passare attraverso unno processo di modernizzazione di questo settore che in parte sta già avvenendo perché i dati di crescita del del commercio del due mila sono legati non tanto ai giovani che aprono nuove attività noi siamo stati sempre molto prudenti su questo
Mi ricollego alle cose che diceva brutti prima ce ne abbiamo detto state attenti non dite che si possono aprire facilmente attività commerciali con venti milioni con trenta milioni con quattro lire perché poi se non rischia rischiano questi giorni di finire in mano agli usurai
Quindi ci vuole molto senso di responsabilità non a caso la crescita è legata ma consistentemente
Moltissimo all'apertura di seconde attività da parte chi è già in commercio
Cioè parlo di unità locali che aprono che stanno aprendo quindi è un fatto importante perché vuol dire che il commercio che c'è sta operando sul piano della modernizzazione sviluppando il franchising
Aumentando la superficie media quindi ci sono una serie di processi così come incomincia a svilupparsi tutta la parte relativa alla all'informatica al proprio il commercio elettronico
Anche se su questo
Io dico sia i portali è importante però dobbiamo cercare di spingere di più
Sulla base necessaria per fare questo passaggio cioè sulla dotazione di strumenti informatici per le categorie perché questo li spinge intanto a prendere confidenza ad avere un approccio con uno
Lo stesso computer prima di fare il salto sullo stesso commercio elettronico quindi seguo io questo l'ho detto tante volte secondo me un impulso necessario che noi dobbiamo dare terra accelerare questo questo processo sulla riforma
Morando citava già non ha detto Confesercenti pazzo mandare abbastanza noto della Confesercenti ha assunto una posizione
Come dire critica di merito
Ma non ha detto no alla riforma Bersani e noi eravamo quelli che facevano la guerra dal novantacinque in poi dai referendum impone insomma ecco per capirci sulla grande distribuzione il blocco etc
Ma abbiamo visto la riforma come un'opportunità un'opportunità di discutere di merito per bloccare quel flusso che dicevo prima trecentottanta mila imprese hanno chiuso
Cioè il vecchio era e ormai avevamo la prova lampante che vecchio non funzionava che c'era bisogno di qualcosa di nuovo
Quindi i calcoli risultati come sottocosto come le società finanziarie come i centri di assistenza tecnica la programmazione urbanistica il fatto stesso che le aperture della grande distribuzione non fossero comunque non ci fossero più gli automatismi noi l'abbiamo giudicati come positivi tra parentesi alcuni di questi punti sono stati quelli posti come condizione
Da Confesercenti per dire sì alla riforma e il ministro Bersani venne proprio alla nostra assemblea annuale a dire
Forse questa richiesta è fondata uso questa espressione è stata fondata quest'altra fondata e quindi lì ci fu l'apertura
Da parte nostra ci sono cose che altre cose che sono rimaste chiama
Non diciamo abbiamo mantenuto un dubbio non c'hanno entusiasmato come la rottamazione insomma ecco non è che c'era
Posto portato entusiasmo così come la fascia oraria veniva qui posta da Corraini
Credo questa questione dell'orario eccessivo voglio dire sempre stato una battaglia di Confesercenti nel novantacinque e su questo c'è stata una guerra con i club Pannella sulla la liberalizzazione degli orari ma con un ragionamento molto semplice
La CGIL lo fa dal punto di vista dei lavoratori dipendenti noi l'abbiamo fatto da un punto di vista chiaramente delle imprese cioè con un orario insostenibile le piccole imprese rischiano la chiusura perché si sposta la clientela sulla base del servizio che viene dato e quindi anche della fascia oraria e l'impresa familiare non è in grado di reggere
Di reggere l'idea di di apparire quindi di apertura infinita insomma ecco quindi questo la le lei aperture domenicali le vero che la gestione che viene fatto di questo la liberalizzazione delle vendite proprio promozionale insomma ci sono fattori su cui invece bisognerebbe invece intervenire con uno Cosimo più diciamo incisività ecco non più decisione e poi c'è tutta la partita appunto che dicevo prima della qualità urbana e del rischio criminalità io su questo non credo che Confesercenti ha parlato tante volte quindi non voglio
Dire molte
Molte cose insomma ecco i dati li dava già brutti nella suo intervento ma credo che non ci sono dubbi che c'è un allarme sociale un allarme sociale che io mi spingerei di di andare oltre diciamo la psicosi che può prendere il fattore psicologico perché se noi diamo una lettura dei dati
Un po'attenta
Vediamo che troviamo anche delle ragioni presenze noi leggiamo i dati dal novanta al novantanove allora ci accorgiamo che abbiamo aumenti anche delle rapine presenti o dal novantacinque al novantanove ancora di più insomma abbiamo aumenti delle rapine
Abbiamo un aumento dei furti nei negozi dei borseggi cioè questa fattore che è cresciuto negli anni quindi nonno in uno in due anni cioè se lo leggiamo in uno in due anni non troviamo la risposta se lo leggiamo in un certo numero di anni
Affiancando questo al fatto che questi fenomeni si sono sviluppati nel Nord ore giorni come il Veneto insomma perché sono state più colpite
Proprio nel rapporto del ministero all'interno se vediamo il grafico vediamo nel Veneto che va a tutto il Sud tutto improvviso
Ci rendiamo conto che in quelle zone dove non erano abituati dove non c'era il racket e invece si è sviluppato il racket anche lì l'usura
E sono questi fenomeni nuovi e la presenza delle mafie straniere che si radicano soprattutto al Nord del Paese per quello del Sud già abbondantemente occupato quindi tendono a occupare le fasce del Nord ci rendiamo conto come l'allarme sociale si crei proprio in quelle zone del del padre
E che quindi dobbiamo dare delle risposte alcune risposte
Brutti lo diceva sono state già date sono anche importanti il pacchetto sicurezza
Confesercenti spingeva
Moltissimo su questo su questo piano venticinque mila uomini in più per le strade e sistemi d'allarme sicuramente ci sono una serie di cose importanti così come il tavolo credo che sia importante la partecipazione delle associazioni
Che possono portare la loro esperienza dei Comitati per l'ordine e la sicurezza ma io mi ricordo nella alla fine del novantotto
Ho fatto e giri delle città e delle grandi città e ho proposto a tutti i sindaci di aprire un tavolo delle città sicure con i sindaci e loro semmai portare poi nel comitato provinciale portare quindi le nostre riflessione le noi i nostri suggerimenti già ci sembrava un contributo importante un peccato perdere diciamo delle esperienze che possono aiutare così come molto importante sarebbe la costituzione di banche dati a livello locale banche dati che ci consentono di leggere attraverso le denunce attraverso le segnalazioni attraverso tutto leggere i fenomeni quello che succede quartiere per quartiere
In modo da avere bene in mente chiara la composizione anche della criminalità perché non tutta la criminalità
Non tutte le bande criminali praticano lo stesso tipo di delitto quindi so questo ci aiuterebbe moltissimo una lettura io credo che se noi facciamo tutti questi tassi possiamo arrivare
A risultati importanti e quindi assicurare concluso assicurare quindi uno sviluppo dello sviluppo di un settore che sta dando un grandissimo contributo
Anche alla crescita del Paese cito un dato per capirci
In tre anni dal novantotto al due mila nel commercio abbiamo avuto centoquarantatré mila addetti in più nel commercio eh sto parlando dei lavoratori dipendenti perché lavoro autonomo gli indipendenti abbiamo avuto un dato negativo meno ottantasei mila allora centootto mila cioè il settantasei per cento sono dovuti alle piccole e medie imprese è solo trentaquattro mila settecentoventi alla grande distribuzione io credo che questo dato ci deve far riflettere ci debba far riflettere e ci debba far scommettere sulla piccola e media impresa commerciale quindi una scommessa che può portare sicuramente a un maggiore sviluppo a una maggiore crescita
Della stessa economia attraverso questi settori che sono molto
Di legislatura proprio per e consentire a questo settore
Di dare un contributo ancora più forte
Aree annesse da Parallax Anna senatore Besostri
Chi affronterà
Apporta il ruolo degli agenti di commercio nell'ambito di questa discussione aperta stamattina
Avendo consegnato la relazione per iscritto ve ne risparmiano la parte descrittiva delle modifiche legislativo fatte in questa in questa legislatura soltanto però ricordare che è una delle categorie e vedendo la difficoltà del processo legislativo la quale obiettivamente si è dedicata maggiore attenzione
Perché in questa legislatura abbiamo avuto tre provvedimenti il decreto legislativo quindici due mille novecentonovantanove numero sessantacinque
E poi due articoli di legge comunitaria l'articolo ventotto della cinquecentoventisei del novantanove e l'articolo ventitré della quattrocentoventidue del del Duemila
Un intervento tratto tanto più significativo perché se dovuto incidere sulle norme del codice civile cioè non è un intervento di settore ma proprio una modifica
Di una regolamentazione di un contratto quello di agenzia che avevo una una certo suo consolidamento
Due sono le modifiche più importanti fatte appunto con le leggi di comunitarie e tra l'altro Giana Scelta di questo strumento era una scelta non certo senso decisiva sia in sede di merito perché si trattava di armonizzare attraverso questi due interventi
Una norma di una direttiva europea sul contratto di agenzia e l'altro diciamo procedurale
La legge comunitaria è una delle poche leggi che per la sua cadenza annuale diventa uno strumento per poter introdurre con una certa rapidità le modifiche che si ritengono necessarie
E anzi a questo proposito mi corre l'obbligo di ricordare che stata la sensibilità del nostro compagno presidente della della prima Commissione affari costituzionali il senatore Massimo Villone che ha consentito di poter utilizzare questo questo strumento
Tra l'altro è stata una battaglia non facile adesso ha partecipato a qualche convegno sui problemi degli agenti di commercio dove sono presenti anche esponenti della Casa delle Libertà
Ma chi avesse la voglia di seguire i lavori parlamentari diciamo che queste modifiche sono avvenute contro i voti degli esponenti della Casa
Delle libertà che hanno presentato emendamenti modificativi o o soppressivi in modo particolare per quanto riguarda la questione dell'abolizione dello star per credere
Il parlamento tra l'altro è stato costretto a intervenire stante la decennale Stasi al rinnovo del contratto collettivo di lavoro nelle premesse della direttiva tra i considerando dirà quello che impone il ravvicinamento qui sistemi giuridici degli stati membri attraverso la loro armonizzazione
La libertà di circolazione il ristabilimento consente ad agenti commerciali cittadini dell'Unione di svolge la loro attività in Italia
L'esistenza dello star per credere obbligava l'agente italiano a tenerne conto e pertanto la sua attività avrebbe un costo superiore proprio per doverci tutelare di fronte all'evento
L'abolizione o sta per credere è una rivendicazione trentennale della categoria che dovette perciò apprezzare i risultati raggiunti
La soluzione normativa peraltro consente un intervento della contrattazione collettiva
Per definire per esempio in materia puntuale le possibili deroghe per affari di particolari importo natura articolo mille settecentoquarantasei comma terzo come modificato
La vicenda del patto di concorrenza si è svolto in modo analogo a quello dello star per credere ma aggravato dal fatto che il Governo in una prima fase era restio a modifiche che allargasse il tema direttive già recepite nomi scadenza
Ma poi le buone ragioni del gruppo dei Democratici di sinistra sono state accolte con convinzione
Nel caso del patto di non concorrenza non era possibile l'obiezione della non ottima Enza la legge comunitaria obiezione che fu fatta invece per quanto riguardava l'abolizione dello star per credere
Come già ricordato l'articolo mille settecentocinquantuno bis del Codice civile era stato introdotto proprio con il decreto legislativo trecentotré del novantuno emanato in attuazione di direttiva comunitaria qui di passaggio
Si può dire che questa fu una delle poche modifiche
Che in un certo senso peggiorativa
Del risultato cui si raggiunti per via giurisprudenziale con diverse sentenze che ritenevano che il patto di non concorrenza dovesse avere un'indennità per poter essere opposto e poter essere fatto valere
La struttura peraltro della di modifica dell'articolo mille cinquecento cinquantuno bis è diverso da quello dello star per credere
Da un'ipotesi iniziale di puntuali intervento normativo che fissasse per legge l'ammontare dell'indennizzo per il patto di non concorrenza si è passata una normativa di principio
Il primo principe era quello per rivendicare il patto di non concorrenza che occorre sempre vedere in occasione della cessazione del rapporto la corresponsione di un'indennità di natura non provvigionale
Proprio la natura non provvigionale dell'indie dell'indennità né caratterizza la natura risarcitoria
Gli altri principe previsti sono quelli di fissare i parametri per la determinazione dell'indennità che va commisurata alla durata del patto
Non superiore comunque due anni come richiesto dal comma terzo dall'articolo venti della direttiva ottantasei seicentocinquantatré alla sua natura monomandatario oppure il mandatario e all'indennità di fine rapporto
Tale ultimo parametro è molto importante poi che lega l'ammontare dell'indennità all'ammontare delle provvigioni ricevute dal proponente
Con le modifiche introdotte all'articolo mille settecentocinquantuno bis si valorizza la contrattazione collettiva cui spetta di determinare la misura dell'indennità peraltro la contrattazione collettiva conosce dei limiti impliciti che sono quelli ricavabili dai numeri da uno a quattro dell'ultimo comma dell'articolo mille settecento cinquantuno bis come novellato dalla legge comunitaria due mila infatti in mancanza di accordo l'indennità determinata dal giudice in via equitativa anche con riferimento alla media dei corrispettivi riscossi dalla gente in pendenza di contratto e alla loro incidenza sul volume d'affari complessivo nello stesso periodo
Alle cause di cessazione del contratto di agenzia all'ampiezza della zona assegnata alla gente all'esistenza o meno del vincolo di esclusiva per un solo proponendo si tratta di principi chiari e perseguirli perfettamente in linea con la direttiva comunitaria nella parte relativa al patto di non concorrenza all'articolo venti
A questo punto è molto importante sgombrare il campo da un orco mente azione capziosa che in relazione all'indennità di fine rapporto cerca di far ricomprendere l'indennità per il patto di non concorrenza per il fatto che l'articolo diciassette della direttiva stabilisce gli Stati membri possono prevedere che tali circostanze quelle che dando origine all'indennità di fine rapporto comprendano anche l'applicazione o no di un patto di non concorrenza ai sensi dell'articolo venti
Poiché l'indennità di fine rapporto per il paragrafo due vide l'articolo diciassette
Non può superare una cifra equivalente a un'indennità annua calcolata sulla base della media annuale
Delle retribuzioni riscosse dall'agente commerciale secondo questa tesi l'ammontare dell'indennità per il patto di non concorrenza andrebbe in un certo senso defalcata dalle indennità di fine rapporto cioè se questa tesi passasse non ci sarebbe Sal nessun vantaggio di aver ottenuto a questo titolo
La tesi prospettata non ha fondamento per due ragioni
La prima e principale che la direttiva rimette agli stati membri di prevedere che le circostanze che danno diritto a un'indennità comprendono anche l'applicazione o no di un patto di non concorrenza ai sensi dell'articolo venti
Ebbene il legislatore italiano ha escluso tale circostanza perché autonomamente regolato il patto di non concorrenza
L'articolo mille settecentocinquantuno bis del Codice civile
Nello stabilire che l'indennità vada commisurata all'indennità di fine rapporto oltre che ai parametri della durata del patto alla natura del contratto di agenzia ha escluso che si tratti della stessa indennità perché altrimenti avrebbe dovuto regolare ma come una voce e una parte dell'indennità di fine rapporto
Dall'articolo venti della direttiva si desuma altresì il disfavore del legislatore comunitario per il patto di non concorrenza
Basta il rinvio al paragrafo quattro dell'articolo venti per rendersene conto
Paragrafo quattro recita infatti il presente articolo lascia impregiudicate le disposizioni di diritto nazionale che apportano altre restrizioni alla validità o all'applicabilità del patti di non concorrenza
Ho prevedono che i tribunali possono attenuare le obbligazioni delle parti risultanti da tali accordi il legislatore nazionale potrebbe ai sensi dell'articolo venti comma quattro escludere una legittime aspettative la legittimità stessa di un patto di non concorrenza intervenendo addirittura su in contratti in corso la natura vessatoria del patto e abbia l'orata dall'inciso che i tribunali possono attenuare
Le obbligazioni delle parti risultanti da tali accordi con un intervento equitativo questo è nella logica comunque del legislatore comunitario il patto di non concorrenza e comunque un'eccezione la regola e quello che uno finito di avere un rapporto con un suo mandatario se ne può cercare altri senza nessuno tipo di limitazione
Il legislatore nazionale con la previsione di un'indennità per il patto di non concorrenza vuole disincentivare tale clausola contrattuale e perciò indigna con legislatore comunitario
Le nuove disposizioni sul patto di non concorrenza entrano in vigore dal primo giugno di quest'anno e rappresentano una sfida le parti della contrattazione nazionale che devono assumersi chiare responsabilità per una rapida e positiva conclusione
L'impegno dei gruppi parlamentari DS del partito per gli agenti di commercio non è un fatto episodico ma significativo di un mutamento di atteggiamento della sinistra nei confronti dei lavoratori indipendenti
Per troppo tempo la sinistra concepito lavoro tutelare limitato al lavoro dipendente pubblico o privato che sia ora al centro vi è il lavoro i lavori in tutte le loro forme da qui per esempio l'attenzione per la riforma degli ordini professionali
In particolare la sinistra deve tutelare il lavoro svolto prevalentemente in forma autonoma con grande impegno personale è questo il caso degli agenti di commercio
In particolare occorre tutelare i lavoratori indipendenti quando le relazioni di forza alterano l'autonomia e l'equilibrio contrattuale
Questo in effetti è stata una delle obiezioni fatte che intervenendo per legge su queste due clausole si potesse intervenire nel limitazione dell'autonomia contrattuale direi il contrario
Perché quando vi è una sproporzione tra i due contraenti uno in posizione di forza e l'altro in posizione di debolezza e proprio l'intervento legislativo che consente di poter avere un intervento che rispetti l'autonomia contrattuale perché quale autonomia contrattuale cioè quando una delle partite era costretta ad accettare le clausole poste unilateralmente dall'altra
Per troppo tempo si è ritenuto che il settore dell'intermediazione rappresentasse una forma di parassitismo la realtà esattamente l'opposto senza mediazioni tra la produzione e il consumatore non vi è un mercato funzionante
Tramite gli agenti dell'impresa e non soltanto cercò di promuovere i loro prodotti
Ma ricevono in busta e destinatari in grado di orientare le loro scelte e la loro produzione i problemi della categoria non sono risultati risolti con le innovazioni nuova di questa legislatura di un ampio con rinchiuso fiscale e previdenziale da affrontare e risolvere ma il metodo di collaborazione e confronto come ha dato importanti e significativi risultati
Potrà proseguire nella prossima legislatura sempre che non vincono le forze collegate o subordinate alla Confindustria e alla grande distribuzione
Io R&S sarà farà la professor Gustavo Ghidini sulla l'ultimo intervento l'ultimo intervento iniziano in chiusura
Su fiducie veneta dei consumatori
E è una grave responsabilità frapporre fra voi e la colazione quindi cercherò
Destare è molto sul sull'essenziale
Il titolo del convegno e fiducia qualità sicurezza e poi dice commercio tutte queste cose sono legate in sequenza oggi soprattutto che con la riforma
Il mondo del commercio ha perso alcune reti di protezione normativa
E che è esposto al fuoco della concorrenza molto più di prima
Si apre una possibile crisi ma che cos'è la crisi
La parola cinese per dire crisi dice medici è fatta di due ideogrammi uno vuol dire pericolo le altre opportunità
Il pericolo e che senza un adeguato intervento che non fu può far capo alla buona volontà dei singoli e ma esige sforzi associativi e
In parte anche un intervento ambientale di sostegno politico entrambi politici ma uno più diciamo sociale la dire di associazionismo e l'altro
Istituzionale io credo che su quella
Triad fiducia qualità sicurezza il commercio possa non solo non perder cima guadagnarci
Perché vedete il commercio ha un asso nella manica rispetto al rapporto col produttore il produttore per il consumatore qualcuno diverso
Talmente remoto e lontano ormai sì c'è un marchio c'è la pubblicità ma il produttore che lamenta manda dei messaggi ma nella bottiglia dei dei prodotti
Il commerciante è il soggetto della catena che a contatto con il consumatore se su questo rapporto che può diventare e deve diventare spesso è un rapporto di fiducia
Si costruisce con anche usando gli strumenti che oggi la tecnologia della comunicazione offre e si costruisce utilizzando anche grazie a quegli strumenti di comunicazione ma non solo quelli l'associazionismo
Anche del piccolo commercio quello che è un rapporto di fiducia che spesse volte affidato semplicemente alla simpatia la frequentazione dei singoli al bar restaurant
E cioè può diventare un fattore di grande modernizzazione del commercio e di sviluppo anche ma nell'interesse di tutti e due anche del consumatore
Vi faccio un solo esempio l'informazione che fornisce il produttore è un'informazione ovviamente standardizzata
Che è fatta di alcune informazioni buttate lì alla massa
Non solo non è flessibile ma non è neanche interattiva
Ora pensate viceversa al flusso di informazioni che può dare e modulare l'esercizio come tale rispetto ai suoi clienti e a quello che può anche rispondere in termini di
Richiesta di informazione di chiarimenti di consigli di guida
Lo stesso lo stesso consumatori in alcuni mercati e supermercati ma neanche tanto grandi inglesi c'è una funzione che si chiama di aiuto all'acquisto shopping felpa
La quale e più facile farla perché più economico in termini di economia di scala su grosse superfici ma in realtà sia oggi uno utilizzasse anche strumenti come quelli evocati anche dal senatore Morando della telematica e costituisse in relazione usasse come esercizio anche piccolo medio delle basi di dati COMU uni raccolte associativa mente in modo da mettersi in grado non meglio di fornire informazioni sui prodotti che vende farsi una tipologia di domande e arricchire anche con quello che poi fisicamente gli chiedono questa banca dati mai vedremo che il commerciante
Che nella prospettiva puramente concorrenziale industriale edile e destinato quasi a sparire come un automatico come lo sportellista bancario di una volta che per tante punizioni viene supplito dal bancomat ma Lorraine se sta zitto lo essendo un'altra funzione che consegnare Uffizi una scatoletta ecco ma se diventa se diventa un un un consigliere in un qualche modo di con consulente ma un un un fornitore di informazioni che dà un servizio aggiuntivo e questo servizio di informazioni si inserisce anche in una sua specializzazione professionale il crearsi la nicchia non è solo un fatto di ricerca di mercato del del singolo ma è un fatto anche di una ricerca di mercato un po'più
Scientifica fatta anche col sondaggio dei consumatori rispetto al quale queste tecniche di circolazione di captazione e interna dire di comunicazione soprattutto se usate da da da commercianti associati possono fare una grande differenza l'idea è come e ormai tanta parte del piccolo commercio fa
Il gruppo d'acquisto collettivo perché non fa anche il gruppo di informazione collettivo
E lo usa come strumento di comunicazione ma anche l'addirittura come strumento di promozione perché mentre il produttore avvantaggia
Atto che può comperare spazi manifesti dopo le elezioni ricoveri occuperà un po'di manifesti e sono tutti occupati
Ma la la informazione on line la quale è in esponenziale crescita la quale vista da tutti ragazzi ragazzi poi portano che poi sono
Molto curiosi questi problemi alla sicurezza alimentare e non alimentare portano poi in famiglia anche il genitore più anziano che non naviga ma dirla passa alla porta
Ecco questa diventa perché non fare questi pacchetti che poi ciascuno modula modula in relazione alla sua esperienza dal gruppo collettivo di acquisto delle merci anche all'acquisto dei pacchetti e la formazione e l'aggiornamento dei PAC che ti di informazioni così pure come queste altre queste altre diciamo tecnologie possono razionalizzare delle funzioni che la grande distribuzione tende a a supplire perché si va alla si compra tutto si carica su un carrello che non c'è non c'è più la fatica di girare ogni negozio portando a casa ma anche lì probabilmente Conan associandosi in un gruppo non
Un gruppo d'acquisto monogruppo in questo caso di acquisto ma anche poi economie con una coordinazione di consegna
Possono potrebbero essere serviti quindi
Io credo che queste tecnologie viste nel loro insieme ma viste anche con l'ausilio potentemente di quelle proprio dell'informazione in senso ampio possano aiutare chili commercio anche minuto non s'non s'sono sopravvivere ma a darsi una nuova pelle e a prosperare a prosperare non solo nell'interesse diciamo che già tanto basterebbe di tante categorie di lavoratori e anche con una maggio
Per comodità per i consumatori ma perché anche il piccolo commercio specializzato e da un lato un elemento di vivificazione direi delle città e un elemento anche di presidio della sicurezza in un certo senso
è un elemento che se non c'è la città e più povera il quartiere più povero e più e più anche meno sicuri e anche me meno sicuro io che do che quindi laddove sicuramente le leggi ormai abolendo i meccanismi di ripartizione dei licenze la discrezionalità questo fa parte di un mondo corporativo diciamo pure che che è finito
Ma non credo che sarebbe corporativo se in una logica di impostazione dei piani regolatori si prevedesse che
I quartieri le città i centri storici devono ospitare una quota di di
I di di di bar di di di salumerie di di artigiani e non fosse tutto e soltanto banche uffici finanziarie Oscar per
Boutique guardate quello che avviene e non vedo io che faccio il pendolare un po'tra tra Milano e Roma per ragioni di lavoro di studio
Come sono meglio e più più belli certi quartieri romani in cui è rimasto il il segno del piccolo esercizio specializzato magari vecchio antico trans tra asma andato popolare incardinato
Che svolge funzioni che altrimenti bisogna andare circonvallazione disperante i oppure prestarsi a dei ricatti di quelle telefonate anonimi nomine per dire di di gente che viene a casa che che nel che non sa fare nulla di disservizi alla alla casa di di di luoghi di incontro mai e questo dovrebbe essere così come oggi non si può progettare una una casa di appartamenti per senza i box non si dà ebbero neanche progettare quartieri senza una quota destinata agli esercizi e questo non sa non avrebbe nulla di dirigistico perché poi dopo un essere distribuisce non diventa il mercato delle licenze ma semplicemente funds
Sì ogni che la città a non solo di vivere come dormitorio e come mai centro di trasporto per andare a lavorare ma per farla vivere anche in condizioni di sicurezza io credo che
Quindi non sia affatto questa crisi vorrei recuperare l'ideogramma positivo ideogramma dell'opportunità certo che questo non può essere fatto ripeto senza da un lato l'house Silvio di queste tecnologie e il loro uso associato e poi naturalmente l'impulso forte da un lato delle associazioni
Da un lato delle associazioni questo lo fanno già in parte e da un lato anche l'ausilio della di di chi ha la responsabilità normativa per predisporre la cornice ambientali giusta ma io credo che se ci sarà questa questa questa sinergia come oggi noi qui credo stiamo dimostrando ciascuno nella propria nel proprio ruolo e funzione io credo che il commercio possa sfruttare questa marcia in più che ha rispetto alla produzione il rapporto personale con il consumo attore questo il grande asso nella manica che si tratta di tirar fuori
E far viaggiare anche con East
Come indica la tecnologia finalmente ci offre e con intelligenza di essere più associati e meno individualisti grazie
Avete partecipate è stata un'utile secondo me riunione di addetti ai lavori diciamo forse nelle intenzioni voleva e poteva essere una cosa diversa però io credo che e da questo punto di vista la riunione si è risultata efficace ora utilizzeremo le cose che sono state dette soprattutto da coloro che hanno parlato dopo di me per carità
Per un contributo al centro sinistra candidato presidente del Consiglio nella definizione del programma e poi le metteremo usando le nuove tecnologie in Rete diciamo sulla nel sito del del partito perché possono essere utilizzate le cose che sono state dette di questa mattina nel corso della competizione elettorale che aperta volevo in questo quadro invitare coloro che non hanno su dopo interventi scritti diciamo a se lo ritengono facce di avere perché possano essere collocati in questo sito del partito che ne farà degli strumenti diciamo per il lavoro politico delle prossime settimane
Del nostro partito sempre che naturalmente chi ha parlato abbia intenzione di aiutarlo ma chi ha parlato certamente Sofia ha intenzione di aiutarlo grazie
Come
Entriamo per corrispondenti