"La comunità competitiva: l'Italia, le libertà economiche e il modello sociale europeo" - presentazione del libro di Enrico Letta (c/o sala del Cenacolo, vicolo Valdina)

Provinciale pure
Una sera e grazie di essere qui con noi questa sera
Io sono Carmine Donzelli la vostra casa editrice a pubblicato da qualche settimana
Il libero di Nicoletta che questa sera è sottoposto alla discussione di questo tavolo importante
Mi compete soltanto dire
Una parola di ringraziamento per tutti presente in particolare per i relatori che hanno accettato
Di far parte della nostra discussione
Di ricordare che in questo libro
Anche se cade in un momento cauto in campagna elettorale
è un libro che questo mi con l'obbligo di ricordarlo Bennato parecchio tempo fa nella nella mente di Hannibal venne ai contatti anche che abbiamo ottenuto col non si tratta in altri termini di un libro elettoralistico anche se è evidente a tutti
Il il fatto che poi riguardi una serie di temi assai attuali inerenti alla polemica politica
Come fa poi a noi abbiamo deciso di dottor libero alla discussione i due interlocutori di benissimo piano di grande livello
Li ringraziamo in modo particolare per avere accettato il nostro invito sappiamo
Non ci nascondiamo che ci sono momenti di tensione che hanno caratterizzato anche delle relazioni tra nei due grandi organizzazione dannato Cofferati rappresentano e proprio per questo motivo ci sembra particolarmente importante che abbiano voluto aderire al nostro invito ultimissima qui presenti naturalmente mi corre l'obbligo nel ringraziare anche Bruno Vespa che ha accettato di essere qui con noi da usare la sua parte da par suo grazie se buon lavoro a tutti
Fu buona sera beh intanto bisogna fare i complimenti Enrico Letta deposito ma libero sia perché è riuscita a portare a un tavolo due persone che insomma non amano molto stare allo stesso tavolo
E quindi questo incontro farà un po'notizia comincerei con un paio di domande all'autore per poi estendere le altre partecipanti allora nelle prime pagine libero
L'Alto Adige l'Italia perde o guadagna competitività echeggia qual è la coperta insomma diciamo da che lato Raciti produzione grafica generale
Ci metto al malinconico quattordicesimo posto dietro la Spagna i dati riferiti alle tendenze degli ultimi cinque anni spingono a rovesciare il giudizio da quando lato ne attiriamo variabile a seconda ma io credo che bisogna essere molto molto onesti intellettualmente in questa fase l'Italia è un Paese che aveva e i punti di competitività molto importanti ma li aveva in una situazione di economie diverse da quella di oggi oggi siamo in una situazione di mercati aperti siamo in una situazione in cui c'è l'euro
Siamo in una situazione in cui tutte le politiche della presenza pubblica dell'economia sono completamente diverse da quelle di prima
Soprattutto Italia ha avuto una situazione in cui duro confrontarsi con gli altri in modo molto secco molto forte su parametri su quali prima non ci si confrontava il parametro del debito pubblico
Prima ognuno poteva fare cosa gli pareva non era un parametro di competitività
In fondo la la la globalizzazione e di conseguenza la corsa all'Euro hanno obbligato a fare delle cose allora la mia valutazione che noi abbiamo recuperato competitività su alcuni criteri
Che sono i criteri dei fondamentali dell'economia oggi il Paese è un Paese più sano
Perché è un Paese che ha riportato l'inflazione è sotto la media europea dati di settembre ottobre dell'anno scorso mai successo nella storia italiana abbiamo ridotto la disoccupazione sotto il dieci per cento abbiamo il costo del denaro che è un terzo di quando questa legislatura è cominciata abbiamo entrate uscite che sono oggi in ordine il punto è che oggi la competitività si deve misurare su parametri che non sono quelli con i quali da sempre si è guardato al concetto di di competitività oggi parametri sono altri sono quelli legati a un ambiente favorevole allo sviluppo sono sue legati secondo me almeno questa è la tesi che le tesi che cerco di esprimere che sono legati per esempio alla gestione di fenomeni complessi come quelli della integrazione multirazziale
Legati al fenomeno della sostenibilità del welfare legate alla stabilità politica tutti i fenomeni che possono sembrare poco legati alla competitività e che invece oggi a mio avviso sono condizioni di competitività quindi se posso dirla con una battuta non abbiamo dimostrato che sui fondamentali dell'economia del nostro Paese siamo riusciti a rimetterli in sesto con un aiuto di tutto il Paese e non azione in cui la concertazione ha giocato la sua parte
Dobbiamo però sfatare una cosa e cioè il fatto che
Normalmente Dino italiani si dice che siamo punto
Poco incline alle discipline alla disciplina economica finanziaria Rigone a rigore monetario
Agli equilibri di questo genere però normalmente siamo anche quelli a cui sita la possibilità o si dice che è possibile che quando siamo a un metro dal burrone tiriamo fuori le energie più insperate
E facciamo il miracolo che siamo a un metro dal burrone no eravamo un metro dal burrone e l'ingresso nell'Euro è stato questo tirar fuori tutte le energie più nascoste e ce l'abbiamo fatta ora il problema è che dobbiamo fare la vera rivoluzione oggi e cioè dimostrare che non c'è bisogno di essere a un metro dal burrone non c'è bisogno di essere con l'acqua alla gola per rendere strutturale
La capacità del nostro Paese di essere forte e competitivo e coeso e credo che questa riflessione che
Che qui si propone e cioè che la i valori comunitari sono condizione di competitività e non svincolo alla competitività è una riflessione di un nuovo modo di intendere la competitività oggi che mi sembra forse essere un contributo
Importante la discussione di crescita intendo Albert tradurre in concreto competitività secondo tese all'investitore americano a mille lire da investire poi mestiere dell'Italia oggi sono preferibili altri Paesi europei
Io son convinto che
Per quello che ho ho visto in questi mesi che quando gli si propone di investire in Italia da una proposta interessante che viene presa con attenzione
E che anche viene sviluppata non abbastanza come si potrebbe però la mia impressione è che se ne faccio il paragone con altri paesi che molto spesso vengono essere messi a confronto con l'Italia come Paesi modello come Paese che attraggono investimenti esteri tutto il nostro eccetera
Io credo che sia importante fare un paragone che sia un paragone bene equilibrato il nostro Paese ampio articolato da differenze geografiche complesse
Da una storia complessa che ci ha lasciato debiti
Complessi e quindi credo che sia molto importante che noi oggi presente a un Paese in equilibrio e in cui soprattutto questa idea di una crescita equilibrata è un'idea che è stata abbastanza vincente io
Insisto su questo punto una crescita equilibrata spiegano in questi anni abbiamo fatto una crescita equilibrata senza strappi
Abbiamo visto che ci sono altri Paesi europei che hanno fatto tassi di crescita maggiore del nostro che sono più aggressivi del nostro ma sono anche paesi in cui immediatamente queste politiche sono state seguite da altri aspetti l'inflazione che è raddoppiata la Banca centrale europea che alzato cartellini gialli non è un caso non è un caso che proprio il Paese che ci viene proposto di più come modello
Irlanda ai il primo paese che ha preso il cartello la sanzione da parte dell'Unione Europea noi oggi siamo un Paese che non ha avuto né avvertimenti verbali né
Cartellini gialli da parte dell'Unione grato pensiero domani dovesse governare per caso il Cavaliere si priverebbe secondari cartellino giallo ancora della vicenda
Beh le le politiche le proposte che vengono fatte sulla modello di crescita sono politiche che mettono a mio avviso fortemente in discussione l'idea di concertazione è stata una delle condizioni che ci ha consentito di raggiungere risultati che son stati raggiunti fino a oggi l'inflazione si è raggiunto quel risultato
Ripeto per la prima volta nella storia repubblicana l'inflazione è sotto la media europea
Si è raggiunto questo risultato perché si è fatto una politica che ha consentito di evitare di scaricare sulle dinamiche salariali un colpo come l'ago del prezzo del petrolio che noi pagavamo più degli altri perfidia della nostra
Del modello col quale le politiche energetiche nel nostro Paese sono state s'secondo me in modo abbastanza dissennato fatte
Nel passato quindi credo che da questo punto di vista di poter dire sì quel tipo di modello di crescita che viene proposto un modello di crescita a strappi è un modello di crescita in cui la concertazione ha un valore diverso da quella con la quale l'abbiamo pensata noi
è un modello di crescita che non mi sembra essere quello giusto per un Paese come come l'Italia ecco il per introdurre il discorso alla concertazione tra Stato l'intervista ha ritrovato la sua intervista all'Avvenire del venti marzo
Dalla quale tu dici D'Amato e Cofferati si preparano al dopo il conflitto sociale perché entrambi dando per scontata la vittoria del Polo vogliono chiudere entrambi la porta alla concertazione canone consociazione nel conflitto
Sì io son convinto di questo fatto sono convinto del fatto che la concertazione che non è consociativismo e non è conflitto
è un modello di rapporti sociali che è stato una delle grandi delle grandi risorse di questi anni non a caso il momento forse più alto è stato proprio quello durante il governo Ciampi che ha da questo punto di vista iniziato un percorso virtuoso credo molto molto importanti citavo prima il caso dell'inflazione ne potrei citare altri ieri sui giornali di oggi tutti osa amiamo i risultati che fanno sì che per la prima volta dopo tanti anni il tasso di disoccupazione scenda sotto il dieci per cento
Questo si è raggiunto perché si è avuto un approccio secondo me abbastanza pragmatico si è fatta la giusta flessibilità nella concertazione aveva ragione si è dimostrato che aveva ragione chi chiedeva flessibilità ma si è anche dimostrato che questa flessibilità la si è fatta non astratti non in una logica di conflitto ma in una logica di concertazione e io credo che sono fermamente convinto che noi forse abbiamo perso un'occasione perché in questi mesi in particolare durante il periodo della legge finanziaria
Forse potevamo lavorare per mettere le diverse parti al tavolo in modo tale che alcune questioni importanti che ci trasciniamo ancora non risolte
Potessero risolversi non è stato possibile questo
Penso e sono dal mio punto di vista può ovviamente sono di parte che difficilmente un governo del Polo riuscirebbe a creare queste condizioni di concerto significa se non ci sono riuscito io goffo Cofferati fidiamoci gli altri no significa che questo questo Governo ha un governo che questi governi su tutto con l'ultima Finanziaria hanno cercato di creare condizioni di redistribuzione di ripartenza della dell'economia del Paese fatto in modo equilibrato ecco così come il il lo stringere la cinghia di questi anni noi rivendichiamo di averlo fatto in modo equo anche se in modo molto duro
Io credo che anche il ragionamento sulla futuro debba essere oggetto fatto fatto in quel modo lì la mia impressione è che ci siano le condizioni perché nei primi
NI prima prima settimana nei primi giorni della prossima legislatura quello che non si è fatto in nelle conclusioni di questa si possa lo si possa continuare a fare in modo più efficace però evidentemente su questo c'è bisogno
Di una e di un'azione di volontà che devono vedere tutti impegnati e non solamente una parte impegnate
Allora Cofferati due punti letta dice che la CGIL si è si prepara il conflitto dopo dato per scontata la vittoria di Berlusconi due letta dice peccato se fosse ci fosse stata minore rigidità
Si sarebbero potuti ottenere dalla finestra della legislatura dei risultati maggiori
Ma io do per scontato nulla rispetto alla consultazione elettorale spero che anche il ministro letta sia della stessa opinione insomma troverei sorprendente
L'opposto
Poi qualunque sia l'interlocutore che troverò a Palazzo Chigi cercherò di ieri riproporre con un po'di testardaggine alcune delle ipotesi che non sono state considerate praticabili nel corso di questi ultimi di questi ultimi mesi
Per togliere da da da
Tre dalla discussione qualsiasi equivoco io non ho mai frapposto un personalmente e a nome della mia organizzazione detti ostilità discussione di qualsiasi natura
Anzi io credo per tornare ad uno dei temi che nel libro letta affronta che una discussione sull'utilizzo del trattamento di fine rapporto
Per orientarne le risorse verso la previdenza complementare sia indispensabile
L'Europa ac stimola costruire secondo pilastro del sistema previdenziale io sono convinto che la previdenza pubblica sia stata riformata efficacemente nel novantacinque con le correzioni del novantasette
E che i risparmi nel medio periodo saranno ancor più consistente di quello che in verità si stima oggi
Anche per ragioni banali l'economia cresce più di quanto avevamo previsto al momento della riforma e dunque il vantaggio dall'aumento di posti di lavoro che si sta registrando dall'aumento di
Persone che contribuiranno a formare
E che il monte previdenziale nella diminuzione di uscite spontaneo forzate dovuta ai processi di crisi
L'ingresso di quote maggiori di quelle stimate di lavoratori immigrati porteranno benefici ulteriori aggiuntivi
Che sono frutto della riforma e dei suoi meccanismi quello che ma anche il secondo pilastro il secondo pilastro cioè la previdenza complementare non è disponibile per una parte consistente di persone che lavoro cioè io credo debba essere questa possibilità data a tutti stante le norme che le possibilità concrete bisogna utilizzare il trattamento di fine rapporto istituto peraltro oramai obsoleto che potrebbe essere serenamente
Usato con il consenso anche delle stesse impresa e per una finalità che non ha soltanto un vantaggio per le persone che lavorano
Ma aprirebbe finalmente i mercati finanziari italiani con la presenza investitori istituzionali quali sono i fondi tra ad una ad una vita meno asfittica di quella che hanno avuto nel corso di questi anni
Per tornare ad un altro
Tema caro letta nella liberalizzazione nelle privatizzazioni si ritaglia fossero stati operativi dei fondi di previdenza complementare come quelli di altri Paesi forse da parte del sistema produttivo italiano non sarebbe stato ceduto ad altre dunque
Io credo che quel tema prima della verifica sull'andamento della spesa previdenziale previsto dalla legge per l'anno in corso
Bisognerà affrontarlo perché una verifica senza pari condizioni tra tutte le persone
Destinatari degli effetti del sistema previdenziale sarebbe una verifica viziata difficile da fare oggettivamente dopo dico l'argomento voglio discutere quando ci sarà un Governo riproporrò le di opinioni di merito
Sul tema se la discussione non si è fatta non è per responsabilità della CGIL insomma
Almeno questo
La disponibilità anzi la richiesta discutere noi l'abbiamo sempre affacciata e poi il confronto non è mai decollato per una ragione che riguarda le imprese non il sindacato Confindustria dopo aver ipotizzato un collegamento tra la costruzione del secondo pilastro e la riforma anticipata del sistema pubblico abbandonato quella posizione ha dato una disponibilità fa il governo
Per affrontare il tema appena nominato a patto che fosse accompagnato da una discussione su altri argomenti
Tra questi altri argomenti c'era la modifica dell'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori lo ha detto il presidente del Consiglio non è mai stato smentito non lo sto dicendo io
Il governo ha valutato che un'ipotesi quella natura non fosse utile
Io penso che il governo abbia valutato bene
Ma non sono io che mi sono rifiutato di affrontare la discussione se l'avessero convocato in merito all'articolo diciotto avrei detto quello che ho ripetuto in cento altre occasioni
Per me quella norma intangibile dieci milioni di lavoratori lavoratrice cittadini italiani si sono pronunciati perché l'articolo diciotto rimanga così come non è un'ostilità è una rigidità ad una forma estrema di flessibilità perché non stiamo parlando di licenziamenti ma dei licenziamenti senza giusta causa
Io credo che quello sia un tratto della civiltà nei rapporti
Che un Paese deve mantenere che non vorrei in alcun modo né adesso né dopo qualunque sia
Il governo che che i cittadini italiani sceglieranno a partecipare alla messa in mora di quello che considera un elemento importante per la dignità delle persone
Di questo si è trattato dunque io non do per scontato nulla rispetto alla consultazione elettorale poi diranno le forze politiche
La mia passione nota non credo di di svelare alcunché di di sconvolgente farò il mio mestiere nel nell'autonomia e col sindacato deve sempre avere qualunque sia l'interlocutore
Ma per me le cose sono chiare fin da adesso sono rammaricato come il ministro letta del non ha vere a disposizione per tante persone che rappresenta uno strumento importante
Ma insisto sono rammaricato anche perché senza fondi di previdenza integrativa
Anche il mercato finanziario italiano oggettivamente resta asfittico mancano investitori istituzionali che avrebbero potuto fare
E svolge una funzione importante soprattutto in una fase di trasformazione come quella della liberalizzazione della privatizzazione
Scusa ma per capire nel caso andasse al governo del Polo tu riprendo resti trattativa negli stessi termini con i quali l'hai lasciata con il governo del centrosinistra senza ulteriori inasprimenti almeno all'inizio cioè riproporre stile posizioni degli ultimi mesi
Io riproporrei quello che alla anche per logica coerenza insomma
Quello che ho detto al Governo di centrosinistra ritira il pari pare un governo di centrodestra una discussione sull'utilizzo del TFR per la previdenza complementare la considero indispensabile per arrivare il modo corretto ed efficace la verifica dell'andamento della spesa previdenziale
Una discussione sul TFR accompagnata da altri argomenti la considererei un errore poi se mi convocano ad un incontro mi presento e ripeto all'incontro con le sto dicendo qui non no no no no no
Retropensieri né né né né
Penso di dover costruire chissà quale condizione particolare per gestire meglio i rapporti tra il sindacato che un governo tra il sindacato e le associazioni imprenditoriali dovrebbe essere poi norma quando ci sono differenze di merito
Valutarle come tali perché quest'idea che ci sia un'organizzazione indisponibile a discutere
Che è un marchingegno dialettico che serve qualche volta cercare di non prendere in considerazione
Le opinioni difformi da quelle dei suoi interlocutori di una grande organizzazione sindacale è un gioco che non dura a lungo
Perché poi si arriva alla sostanza e qualche volta la sostanza e cruda i dissensi possono anche provocare conflitto lo considero del tutto naturale l'obiettivo di uno che fa di mestiere il sindacalista l'accordo non è il conflitto il conflitto che lo strumento io penso poiché in relazioni
In relazioni
Sindacali anche volute il confronto d'anticipo la pratica della concertazione serve a riportare il conflitto in una dimensione fisiologica non farlo diventare patologia ma come ho fatto notare anche che
Più volte nel corso delle ultime settimane se c'è dall'altra parte il rifiuto pregiudiziale della considerazione di opinioni non gradite
Chi diventa inevitabile la rottura e si può innescare il conflitto per una ragione banale
Sì un'organizzazione non è legittimata da un comportamento lineare delle sue controparti nell'esercizio della sua funzione la prima cosa che fa difende l'organizzazione in quanto tale vorrei che non si ritornasse a qualche decina d'anni or sono
E la pratica della concertazione la pratica che ha permesso di discutere prima di cose importanti e delicate qualche volta siamo stati in grado di convergere su degli obiettivi comuni in qualche altra circostanza non è stato così
Poi a volte il mondo si rovescia sono stato accusato per un certo Franco Rossi anni di dare poca importanza la concertazione addirittura i miei colleghi sostenevano che io non avevo una particolare passione per la concertazione
Io non credo che un sindacato sia legittimato da un metodo il sindacato legittimato dai suoi rappresentante dal consenso che ottiene intorno a quel che fa
Poi la concertazione è uno strumento un metodo importante perché quando ci si parla prima si può verificare convergenza o dissenso quando c'è dissenso il conflitto che ne segue e comunque un conflitto più responsabile
Se si sono rinnovati è l'uovo di Colombo ma in questo Paese per un periodo lungo si sono ritrovati tanti contratti c'è un'eccezione che però conferma la regola per il contratto dei meccanici senza bisogno di conflitto perché mentre in precedenza nelle stagioni precedenti spesso il conflitto era aspro
Ma perché c'è una regola introdotta all'inizio degli anni Novanta che prevede la discussione sul rinnovo di un contratto prima che lo stesso scada
E succede pensate un po'che spesso si mettono d'accordo senza bisogno di arrivare a contendersi la legittimità della presentazione di una richiesta rivendicativo di una funzione e dunque ci sono stati risultati importanti per tutti quelli che hanno aiutato a ridurre l'inflazione a ridimensionare il debito a rispettare i parametri di Maastricht
è una regola di ancora una volta di civiltà nelle relazioni
Ma è un metodo non è una politica quella che abbiamo praticato
Poi quando i soggetti che concerto hanno hanno opinioni diverse occorre rispettare delle procedure non c'è nessuno che si può arrogare il diritto di impedire che si prosegua se c'è un dissenso anzi il governo che il soggetto della triangolazione che ha compiti e funzioni precise di fronte ad un dissenso tra le parti sociali
Scaduto un tempo che bene predeterminare e non improvvisare in corso d'opera deve decidere
Sopportando il conflitto chi potrà venire dal dissenso degli imprenditori o da quello dei sindacati dei lavoratori o da tutti e due se nessuno condividerà
Un'ipotesi attuativa che il Governo su quella singola materia dovrà mettere in campo scusa nessuno ha mai detto scusa sono malizioso ma stai già immaginando un accordo del Governo con la CISL e con la UIL
Preparandosi a conflitto coi di piazza della CGIL no io non immagino niente ma
Faccio fatica a stare alloggi figurati se riesco a guardare al domani a fare previsioni no penso a quello che è stato nel passato recente nel mille novecentonovantaquattro la discussione sulla riforma delle pensioni comincio a tre
Sindacati imprenditori e Governo ad un certo punto Lane prese considerarono l'ipotesi che si andava costruendo come un'ipotesi non utile
Che il presidente del Consiglio dell'epoca interruppe il confronto ci fu un conflitto che portò poi dopo ad una serie di conseguenze quell'operativa fu la modifica del testo della legge finanziaria
Che nel frattempo era stata presentata in Parlamento
Le vicende del novantaquattro con il governo di centrodestra finiscono con un accordo bilaterale governo e sindacato nel quale il governo si impegna a ritirare il testo presentato in Parlamento a correggerlo
Nel novantacinque si ripete la stessa procedura si comincia a tre poi Confindustria giudica non inutile lo schema che il governo Dini propone non si presenta più gli incontri considerando per l'esaurito la la la la la procedura concertativa prosegue la trattativa bilaterale si arriva ad un accordo l'accordo viene trasformato dal governo in una serie di articoli di legge che il parlamento discute e poi modifica
Metto tra parentesi peggiora un po'dal punto di vista del rigore Max questa è una piccolissima polemica che non vale la pena neanche di di di riprendere così sono andate le cose dunque nulla di particolare e nessun esercizio
Di stravaganti poteri di veto non ho mai pensato al veto anzi insistito molto perché nell'accordo del novantotto non c'era ancora D'Amato c'era ancora Fossa le procedure venissero fissate con precisione
L'idea di una concertazione che non finisce mai assegna un diritto di veto in proprio o alle imprese o al sindacato ma l'idea di una concertazione che esaustiva
Di ogni e qualsiasi rapporto un'idea neo corporativa che non mi appartiene
Io riconosco le funzioni e le prerogative del governo e la sovranità del Parlamento guai se non fosse così siccome si parlava prima di occupazione e di soluzioni di mercato del lavoro flessibile alcune di quelle che sono utilizzate oggi comunemente fanno parte dell'accordo che facemmo con Prodi nel mille novecentonovantasei
Il parlamento poi intervenne su quella materia e legittimamente modificò alcuni degli elementi d'intesa io non ho protestato chi ha protestato celato in relazioni sindacali non mi appartiene l'idea di Patti neo corporativi con chicchessia
Aggiungo anche di fronte agli accordi separati di questi giorni li considero legittime
Se un'organizzazione imprenditoriale ritiene di dover fare un accordo senza un'organizzazione lo può fare
Deve sapere che quell'organizzazione come ho detto
Da quel punto in avanti nostrane zitelle ferma
E con gli strumenti disponibili cercherà di ricreare le condizioni non per un conflitto salvifico là per un conflitto che riporta ad un accordo ci sono esempi di una qualche consistenza
In una grande fabbrica come la Zanussi hanno fatto un accordo separato senza la CGIL
I lavoratori l'hanno bocciato
I sindacati si sono rimessi a discutere tra di loro hanno rifatto la piattaforme hanno fatto poi un successivo accordo
Che è stato apprezzato e votato dai lavoratori che prima avevano respinto l'intesa separata
Il problema dunque non è per me della legittimità
E la scelta politica che un'organizzazione un'impresa Bono redazione imprenditoriale può fare ma deve sapere quali sono le conseguenze soprattutto se esclude una grande organizzazione
Io credo che questo problema ci porti in verità ad un
Una questione irrisolta il profitto
Così mi libero il cuore ancora una volta che in questo Paese non c'è un meccanismo che misura la rappresentatività delle organizzazioni sindacali né quelle imprenditoriali e quelle dei lavoratori tre una forma di democrazia debole
Perché chi è legittimato a fare un accordo escludendo un altro chi lo decide
E arbitraria questa decisione perché non ci sono strumenti di
Pratica
Endo sindacale che risolvono la questione alla radice
Il parere dei destinatari di quell'accordo c'è un paradosso se non troviamo l'accordo in applicato a tutti i lavoratori però non è sancito in nessun luogo che tutti i lavoratori si pronuncino su quell'accordo spesso lo si fa ma non è un obbligo
è una scelta discrezionale dell'organizzazione io vorrei che fosse invece un obbligo poi chi è legittimato a contrattare nel pubblico esiste una legge lo si sa nel privato non si sa
Io non voglio rappresentare delle persone che non mi danno la delega in esplicito
Però per poter avere questa delega ed esplicito devo avere un metro di misurazione il metro di misurazione secondo me un solo un fondamento che ci sia una legge che lo rende obbligatorio
Ed esigibile e chi siano le persone destinatario della contrattazione a votare sennò si creano i sindacati di comodo che si fanno gli accordi con i sindacati di comodo in alcuni settori del terziario accade
Stai dicendo e chiudo con te questo primo giro è che la CISL e la UIL Milano una voce di baritono in un corpo molto esile o addirittura in un corpo di una netta no no no la CISL e la UIL sono grandi organizzazioni riconosciute
Così come la CGIL però quanto pesa la CGIL non voglio parlare degli altri e quanto pesa la CGIL in ogni singolo settore oggi non è verificabile
Hillary il rischio di una sorta di mancata legittimazione di un accordo non c'è solo per gli altri anche se firma la mia organizzazione se non c'è uno strumento di misurazione uno strumento democratico
Non si arriva ad avere certezze sul piano della rappresentanza
C'era una legge in Parlamento
è stata bloccata con un'ostruzione del centrodestra che non si è verificata nemmeno sui temi istituzionali
è una legge fatta di tredici articoli è stata bloccata al nodo articolo per un dissenso relativo al primo che era già stato votato dalla Camera
La legge poteva andare alla alla al Senato e poteva subire tutte le modifiche anche concordate con le parti sociali Confindustria fatto operazione di lobby esplicita contro la legge
Il Parlamento non è stato in grado di completare l'iter legislativo io penso che questo sia con una lesione ha dei meccanismi democratici che dovrebbero stare a cuore a tutti
Io non sto dicendo che il merito di quella legge possa essere tranquillamente considerato come esaustivo da tutti
Capisco anche le ragioni di dissenso di contrarietà su alcuni punti mi chiedo però serve la legge
Siccome l'obbligo a fare una legge dov'era contenuto dell'accordo del luglio del mille novecentonovantatré firmato con il governo Ciampi accordo di cui si parla spesso faccio notare che da quel dì ancora la legge non c'è
Io non voglio essere messo in condizioni di esercitare funzioni improprie di rappresentanza
E non voglio imporre lo piega la ci sia la nessuno non voglio nemmeno che succeda l'opposto sennò siamo nell'arbitrio donne la democrazia vorrei sapere esattamente cosa appeso
Cosa pensa la mia organizzazione per poter esercitare correttamente nel rapporto con le persone e chi era presente una funzione delicata questo vale adesso per me barra in futuro
E se non si arriva a definire un rimando della Costituzione
Si resta in una dimensione arbitraria che può tornare comodo a molti io no non mi riferivo a CISL e UIL ma alcuni dei presenti conoscono il fenomeno in alcuni settori dei servizi sono nate delle organizzazioni
Diciamolo pure finte organizzazioni sindacali inesistenti hanno firmato con alcune imprese
Cioè degli accordi nazionali senza che ci fosse nessuna forma di legittimazione né delle finte in prese lei deve finti i sindacati quello è diventato un punto di riferimento ovviamente più basso dei valori dei contratti degli altri che poi ha fatto qualche danno qua e là
è stato contrastato in larghissima parte rientrato però questo rischio potenziale di lesione di un aspetto delicatissimo della rappresentanza sociale c'è
Io non vorrei correre questi rischi allora Nicola D'Amato che se la concentrazione in una premessa sembrava curiosamente d'accordo per quanto sentito visto ieri a un altro convegno con Cofferati quando tu dici la crociera cioè non può essere un la certificazione corporativa per non fare passi passi in avanti bisogna avere il coraggio di rompere i vecchi tabù di dimenticare le vacche sacre di un'Italia che non c'è più
Per la domanda con rispetto parlando Cofferati una vacca sacra
Seconda domanda volete voi sindacati gialli per fare il comodo vostre quindi fate la lobby bloccata che un Parlamento
Mi pare di
Mi pare che con tutto il rispetto per Cofferati
Noi non lo considerano fatto una vacca sacra mi pare anche di poter dire che gli si tolga di questo fatto
Abituato forse essere considerato come tale negli ultimi anni dalla politica ed ai rapporti sociali
In verità
Vorrei con
Grande semplicità senza fare nessun tipo di
Indulgenza polemica
Sottolineare che mentre noi ci sforziamo di capire Cofferati esigente si sforza di continuare a non capire negli Confindustria le altre sedici organizzazioni datoriali dalla Confartigianato alla Confesercenti
Dalla Coldiretti alla Confagricoltura né le altre due grandi rappresentanze sindacali CISL e UIL che in questo momento continua ad essere sedute intorno a un tavolo e dialogare e confrontarsi responsabilmente
Su questioni che riguardano la modernizzazione del rapporto di lavoro del mercato del lavoro
Tavolo questo che solamente nella visione per del ministro Salvi del segretario della CGIL Cofferati non essendo più la CGIL seduta
Non esiste non resta al tavolo cioè esistano dobbiamo andare avanti e a confrontarci
Apre la visione che la concertazione non debba essere una certificazione consociativa della impossibilità di fare dei passi in avanti far presente piuttosto una metodo con il quale responsabilmente costruttivamente le parti sociali e il Governo devono cercare di promuovere un'accelerazione competitiva
E di un Paese che oggi ha bisogno sicuramente di fare più sviluppo per realizzare più benessere sociale e soprattutto più posizione più equità perché se è vero come diceva prima il ministro letta
Che noi non siamo più di fronte ad un baratro
Che era stato rappresentato dalla grave crisi finanziaria
Che prevedeva l'Italia quasi in posizione di default all'inizio degli anni novanta è vero anche che lei oggi ci troviamo usciti da quella durissima crisi con sacrificio e con il contributo di tutti per carità
Dell'impresa in una delle famiglie dei lavoratori vedi tutti i ceti professionali insomma di tutto il paese si è impegnato duramente in questo sforzo oggi l'albero ci troviamo su un piano inclinato sketch sempre più incrinata e che sempre più scivoloso di Zappa nato
Usciti dalla crisi finanziaria degli anni Novanta correva i rischi rientra in una crisi competitiva durissima
E quindi oggi ci troviamo di fronte al necessità di fare una scelta chiara fondamentale Pozzi fanno rapidamente incisivamente
In maniera determinata quelle riforme sociali economiche istituzionali che avremmo già dovuto fare una quindicina d'anni fa che non avemmo il coraggio e la forza di fare allora
E il cui costo abbiamo il costo di quelle non riforme abbiamo pagato con la crisi finanziaria degli anni novanta
E quindi se non li facciamo oggi corriamo il rischio di trovarci di fronte a situazioni in cui il Paese continua a perdere peso competitivo le imprese continua a essere sempre più marginali la capacità di produzione di ricchezza diventa sempre più modesta i livelli di povertà e di come dire disuguaglianza aumentano questo Paese che uscito da questa crisi finanziaria sicuramente con un tessuto sociale più provato sicuramente con una distanza cresciuta fra nord e sud sicuramente per un'Italia più povera di quella che meno una
Potevamo rappresentare l'inizio degli anni novanta e allora avendo fatto oggi questo grande sforzo appare francamente francamente assolutamente improponibile non solo per l'impresa ma io credo per tutti i cittadini italiani correre il rischio di mettere a repentaglio questo importante successo
Senza aver il coraggio o per non aver il coraggio di fare questo salto di qualità scusate guarda è alla nostra portata la concertazione può rappresentare un modo utile per affrontarlo non è certamente l'unico modo è sicuramente il modo più intelligente seppero ci sono parti sociali che hanno la responsabilità di confrontarsi su un progetto di paese
Poi su prospettive fra virgolette più strategiche senza bloccarsi su tatticismi o piccoli scambi corporativi richiede d'altra parte un governo che abbia anche la stabilità
La visione e la prospettiva soprattutto quando sia l'inizio di legislatura questo è più facile ma sarebbe stato opportuno e possibile anche alla fine di questa legislatura che oggi si sta chiudendo di fare o il suo ruolo fino in fondo
Fatta salva l'autonomia assolutamente legittima intoccabile delle parti sociali decidere
Non ci siamo trovati purtroppo in questa condizione quindi per tornare all'articolo diciotto sui licenziamenti voi andrete avanti cercherete un accordo separato con gli altri sindacati o con il governo comunque un punto irrinunciabile questo per voi no guardi
La prima cosa che ne abbiamo fatto è stata quella di aprire subito noi stessi una disponibilità che in precedenza Confindustria aveva sempre vincolato strettamente alla scadenza della verifica
Della riforma delle pensioni al due mila e uno di mettere sul tavolo il TFR legandolo ed insieme ad una politica forte strutturale di emersione dal sommerso
E di revisione del mercato del lavoro perché l'unico modo con il quale noi oggi possiamo seriamente
Lavorare per ridurre il cuneo fiscale e contributivo che rappresenta la più grave iniquità del nostro Paese quella cioè che da ai lavoratori salari reali bassi all'impresa costi del lavoro alti
Creando una situazione per cui ci troviamo continuamente nella impossibilità di governare la variabile salario nel modo in cui essa dovrebbe essere governata e quella di intervenire sulla struttura del costo del lavoro lavorando sul quel gettito enorme di quantità fiscali e contributive che sono oltre centoventi mila miliardi di economia sommersa che noi oggi continuava ad avere patologicamente pari al doppio degli altri paesi con i quali ci confrontiamo l'articolo diciotto le questioni della flessibilità del mercato del lavoro e quant'altro rappresentano uno dei tanti argomenti che io credo correttamente
Le parti sociali dovrebbero avere la responsabilità la forza di discutere e di come dire
Sul quale confrontarsi io non credo che sia proprio di un dialogo sociale responsabile e costruttivo
Il porre delle pregiudiziali sulle agende da affrontare
Noi abbiamo detto fin dall'inizio senza ombra di dubbi e quindi chi non lo capisce o continua a ripetere il contrario o non vuole sentire o mente sapendo di mentire che noi non poniamo pregiudiziali e non accettiamo pregiudiziali
Questo mi sembra il minimo di un discorso serio e responsabile
E quindi lei fin dall'inizio abbiamo fatto della lotta al sommerso uno dei capitoli fondamentali dell'impegno di Confindustria perché riteniamo che sia la questione fondamentale non solo di competitività ci sono lì tanti soldi che sommersi che potrebbero e sono gli unici che potrebbero abbassare il prelievo fiscale sulle famiglie e sulle imprese lo stock di debito pubblico il peso contributivo sul costo del lavoro
Ma insomma sa che la questione fondamentale di civiltà e di legalità
Sommerse l'aria la quale c'è vero sfruttamento dei lavoratori che non hanno nessun tipo di protezione i più elementari diritti di cittadinanza vengono negati
Donare fondamentale di mancanza di legalità perché il nel sommerso che oggi c'è l'intreccio forte sempre più stringente fra malavita e ma l'economia e civiltà e legalità sono due capitoli fondamentali non solo della competitività del Paese ma della qualità della vita
Di un Paese che oggi può diventare sicuramente più forte e più ricco e più equo solamente se fa un salto di qualità in questa direzione e io non penso che francamente sia tollerabile
Che noi accettiamo nel nostro Paese una tasso di economia sommersa pari al trenta per cento ventotto trenta per cento quando Gran Bretagna Inghilterra Francia e tutti gli altri Paesi europei sono fra il dodici e quattordici per cento
E non penso soprattutto che sia dignitoso e tanto meno accettabile il fatto che gran parte della cultura dominante di questo Paese e di chi ha responsabilità di governo e di classe dirigente di questo Paese continua direbbe meglio sommersi che disoccupati gira lo sguardo altrove si lavano la coscienza con un po'di sperimentazioni e fanno finta che il problema non è solito nel sommerso a nell'agenda un posto prioritario rispetto alla flessibilità assolutamente perché il sommerso insomma sopra affrontato scoprire non solo attraverso politiche di repressione ma anche attraverso politiche di emersione e quindi al tempo stesso bisogna recuperare più legalità controllo e repressione
Ma bisogna anche strutturalmente ritenere costi per regole di un sistema che molto spesso essendo troppo costoso iper regolamentato consente al tempo stesso a chi oggi lavori in emersione di sopportare i costi sempre meno facilmente sopporta degli e tutti gli altri di continuare a competere essendo come dire sommersi e quindi evadendo per questo andrà bene il la proposta di condono tombale sul sommerso avanzata da Berlusconi a Parma
Guardi io penso che noi per
Portare quel pezzo di economia che può emergere e che oggi alla luce del sole e che oggi opera in sommerso in sommersione perché l'unico modo per rimanere competitivi abbiamo bisogno da un lato di abbassare progressivamente nel tempo
Il carico fiscale la struttura dei costi le rigidità del mercato del lavoro e dall'altro lato abbiamo bisogno anche di accompagnarle lungo questo percorso di emersione
Danno la finestra di tempo molto limitata
Entro la quale queste imprese come dire dichiarano di voleva emergere accompagnandole anche evitando sanzioni cosa questa sulla quale sono d'accordo tutti e sono d'accordo sindacati governo tutti quanti gli altri perché ovvio che nessuno poi a questo punto si auto denuncia avrebbe quindi chiudendo in maniera più o meno generosa il passato ma essendo da quel momento rigorosissimi con tutti e non consentendo più nessuno chiesta Summers
E il fatto che io ancora oggi si continui a pensare di mantenere un doppio binario di legalità un doppio binario di convenienze di competitività
Ad essere ho fatto assolutamente inaccettabile e la verità è che il sommerso rappresenta oggi quello che la corruzione rappresentava nel nostro Paese vent'anni fa
La corruzione nostro paese era diventato il modo con il quale istituzionalmente si organizzava i rapporti tra potere politico ed economia
Oggi insomma esser modo con il quale istituzionalmente si organizzi i rapporti fra stato sociale
E come dire società civile ci ha lasciati largo il grande ammortizzatore sociale di questo Paese si continua a dire meglio sommersi che disoccupati si condanna così il Paese ad un tasso di inciviltà che assolutamente insopportabile
Queste sono le questioni fondamentali sulle quali a nostro modo di vedere al di là della norma del comma dello Statuto della virgola ed è il punto le parti sociali e il governo in un Paese che ha grandi risorse grandi potenzialità
Devono sapersi confrontare
I tre obiettivi che gli imprenditori hanno proposto a Parma
Non sono sconti giungla e favori sono piuttosto far crescere l'occupazione il tasso di attività del Paese
A livelli convergenti con quello che accade negli altri Paesi europei negli Stati Uniti siamo settantadue per cento di tasso di occupazione
In Europa siamo al sessantadue per cento Lisbona dato a tutti i paesi europei l'obiettivo di aumentare i dieci punti dieci anni tre-cinque anni presumibilmente i Paesi europei saranno fra il sessantacinque sessantasette per cento di tasso di attività
Nel nostro Paese siamo una media del cinquantadue per cento
Di cui il Mezzogiorno rappresenta il quarantadue per cento noi abbiamo porta Osto all'attenzione di chi governerà questo Paese chiunque egli sarà o chiunque sarà nello schieramento di governo futuro un obiettivo minimo di portare il tasso di occupazione del Paese al sessantacinque per cento abbiamo pagato un secondo obiettivo proposto un secondo obiettivo di ridurre l'economia sommersa dal ventotto per cento al quattordici per cento
è un terzo obiettivo fondamentale di ridurre il divario fra Nord e Sud che oggi è di quarantatré punti di PIL pro
Annullare questo dico posso chiedere al ministro letta se ha ragione Cofferati vado dice la Confindustria fatto lobby per bloccare la legge sulle rappresentanze sindacali
Lo dico io sì sì sicuramente ha certamente perché mi sembra francamente il civile il fatto che in un paese non si debba addirittura istituzionalizzare scusa ministro si è bassissima assicura istituzionalizzare per legge la rappresentanza sindacale sarebbe come dire facciamo una legge che garantisca tutti l'iscrizione all'ordine dei giornalisti alla Confindustria questo e quello ritorniamo all'Italia delle corporazioni
Fermiamo il meglio la repressione contare voglio dire ma lui fa bene a contarsi faremo bene soprattutto a contare quanti sono i lavoratori attivi rispetto ai pensionati quanti sono gli iscritti che divengono iscritti grazie patronati perché vanno a fare le pratiche dell'INPS e quanti sono quelli là che rappresentano veramente il lavoro
E mi pare giusto vi cominciano a contarsi mi pare soprattutto giusto deve ricordarsi che quando in questo momento intorno al tavolo della concertazione sono sedute due organizzazioni sindacali che rappresentano comunque
I due terzi dei sindacati lavoratori iscritti
E don si possa dei de jure e de facto dell'Egitto evitare quello da che cosa olive strumenti da che cosa si desume come fare questi calcoli dice Cofferati prego come fai a dire che sono i due terzi lavoratori Sky siamo sentire quello che dicono loro e gli altri facciamo d'uso ma vediamo come stanno
Quindi ognuno dice la solo quello che rappresenta praticamente insomma passiamo all'Out all'autogestione vengono sono è una sola la qualità l'allora non c'è più grazie a me sembrava suo discreto sul sommerso e quello sul Mezzogiorno ragionamento che
Trova forte condivisione tra me una un un passaggio io ritengo importante e il passaggio è questo attenzione a non siamo all'anno zero
Le politiche fatte negli ultimi mesi attraverso alcuni strumenti fondamentali hanno portato a un'emersione che è molto importante dalla quale bisogna partire
Perché quando si dice che ci sono cento l'anno scorso centoventidue mila nuove imprese che sono nate di cui la stragrande maggioranza sono nate nel Mezzogiorno tutti sappiamo che non è che sono imprese nate nuove molte di queste sono imprese emerse così come nel momento nel quale vediamo neanche lo stesso dividendo fiscale dell'anno scorso esiste una buon legame con la vicenda della dell'emersione quindi io credo che si questa pole questa questo tema vada affrontato in modo molto forte e netto però partendo dalla considerazione del fatto che molte politiche di riequilibrio di crescita del Mezzogiorno di questi ultimi Nesi compreso il fatto per esempio che abbiamo delle cifre di export
Valorizzano il Mezzogiorno rispetto al resto
Al resto d'Italia abbiamo le isole che hanno un più cinquantacinque per cento del due mila sull'anno precedente sull'export questi sono segni che a mio avviso una parte di politica di emersione ha cominciato a dare i suoi frutti e quindi su questo
è necessario andare avanti ma sicuramente però non siamo all'anno zero posso posso integrare un numero non per corregge il ministro letta che è stato in questi dieci mesi un eccellente interlocutore quindi un uomo molto preciso
Però per stare sui numeri puntuali quando parliamo di nuove imprese nel Mezzogiorno sulle nuove iscrizioni pensioni prese affatto nuove veramente nuove
I contratti di emersione che quella sperimentazione che questo Governo ha voluto continuare a portare avanti e che ha rappresentato per anni la frontiera dell'impegno comune fra sindacati e Confindustria
Hanno purtroppo prodotto risultati di gran lunga inferiori alle aspettative e al e i desideri di entrambe le parti negli ultimi tre anni
I contratti di emersione nei settori tutti i settori produttivi con l'eccezione dell'agricoltura che segue logiche e come dire dinamiche diverse hanno portato a dieci mila soli nuovi emersi abbiamo dall'altro lato una dimensione dell'economia sommersa che superiore ai settecentocinquanta mila miliardi di PIL sommerso
C'è tanta strada da fare voglio dire allora sentiamo sul sommerso Cofferati
Ma intanto i dati relativi agli effetti dei contratti d'emersione non sono quelle ricordate adesso per fortuna di tutti sono molto più consistenti ma
Siccome abbiamo appreso che chiede quali sono a differenza mia ma guarda solo dalla provincia di Lecce soltanto per il settore tessile nel corso d'una sperimentazione durata quattro anni poi dico anche quali sono le condizioni alla sperimentazione
Siamo al di sopra dei quindici mila unità in una sola provincia per un solo settore dunque
Però abbiamo capito che mentre io voglio misurare il peso dei sindacati attraverso il voto il presidente di Confindustria preferisce valutare Luís approssimativamente chi conta o non conta e probabilmente lo stesso criterio lo utilizza per gli effetti delle politiche di contrasto del del del lavoro nero sì come no
Abbiamo anche capito che finalmente una confessione vi pubblico attività di lobby per fermare una legge è stata fatta con un rispetto del Parlamento straordinario
E abbiamo anche capito che l'articolo diciotto è una sorta di un punto una virgola in un sistema di regole perché vale appunto come una qualsiasi forma
Di di di interiezione o di o di separazione tra tra tra una parola e l'altra bene
Ciò detto per quanto riguarda l'emersione
Io credo che insomma se vogliamo evitare le le ripetizioni le banalità occorra prendere atto di un dato il dato oggettivo è quello che tutti conoscono che un effetto a rilevantissimo
Dell'economia informale sul totale delle attività economiche di questo Paese e dunque l'esigenza di contrastare il sommerso c'è un'esigenza
Più volte ripetuta e difformemente praticata nelle terapie da parte delle delle parti sociali insisto nel dire che quando si parla di sommerso serve fare almeno una prima distinzione
Io credo che il lavoro nero del Mezzogiorno debba essere regolarizzato e debbano essere messi in campo politiche in grado di stimolare la regolarizzazione penso che il lavoro nero del Nord debba essere contrastato
Perché in realtà al mercato del lavoro saturo il doppio lavoro di una persona che ha già un altro reddito non ha lo stesso
Valore la stessa efficacia di chi invece ha soltanto in quell'attività la ragione di sostentamento della famiglia ma vedo che è una distinzione che sembra appassionare solo il sottoscritto insisto perché sono sono testardo
La quota di lavoro informale del nord non è irrilevante
Ed è diventato spesso una forma di integrazione di modelli organizzativi sui quali le imprese hanno basato la loro fortuna che cosa abbiamo fatto per il Mezzogiorno
Abbiamo fatto delle sperimentazioni che andato risultati apprezzabili e poi devo fatto accordi per rendere queste sperimentazioni più organiche
Le sperimentazioni erano basate sostanzialmente sui contratti di riallineamento resi disponibili da sindacato e Confindustria le associazioni territoriali che a chi emerge
Dando la possibilità di arrivare alla soglia del contratto nazionale in un arco di tempo determinato di norma sono quattro anni e i risultati sono stati di qualche interesse
Non sono stati risultati più consistenti per una ragione
Il solo vantaggio in diminuzione di costi dato da un'applicazione graduale delle soglie contrattuali non era sufficiente a stimolare l'emersione abbiamo a quel punto ho chiesto al Governo abbiamo cominciato a parlarne organicamente con il governo Prodi di rendere disponibili
Vantaggi anche di carattere fiscale e contributivo perché l'azienda che emerge e ha il vantaggio contrattuale ma si trova nelle condizioni di dover pagare tutto il pregresso fiscale e contributivo può non essere in grado di reggere l'impatto la discussione è stata lunga
Ha prodotto alla fine ogni intesa che nell'accordo che abbiamo firmato il primo di febbraio del mille novecentonovantanove
L'accordo non l'ho firmato da solo raccordo che porta la firma di tutte le associazioni imprenditoriali di quelle sindacali
Che cosa prevede quell'intesa che si gradino i vantaggi fiscali e contributivi in aggiunta a quelli contrattuali
La soluzione legislativa è stata sottoposta ad un lunghissimo Palio dell'Unione Europea
Perché poteva prefigurare aiuti impropri alle imprese
L'Unione Europea l'afa all'Ata con qualche aggiustamento dopo un anno quella norma è operativa nella sua interezza dal primo di gennaio del due mila e uno dunque parliamo di una cosa che si sta applicando da qualche mese
Io non so quali saranno i risultati
Beh e l'efficacia della somma delle tre soluzioni
Vorrei a bere un arco di tempo sufficiente per valutarne gli effetti e poi serenamente dire funziona oppure ha bisogno di qualche aggiustamento
Confindustria firmato quell'accordo nel febbraio del novantanove il giorno dopo ha deciso che l'intesa da lei firmata non andava bene
Io
Stante l'avanzamento dell'età ogni tanto ho dei vuoti di memoria però mi pare di ricordare che
Alcuni autorevoli rappresentanti del sistema delle imprese e poi l'intera associazione delle grandi imprese italiane ad un certo punto ha chiesto al governo durante la discussione della legge finanziaria nel mese di settembre una diminuzione drastica dell'IRPEG che sostenendo che rappresentava un vantaggio straordinario per il Mezzogiorno perché doveva entrare in vigore prima
Nel Mezzogiorno e dopo un anno in tutto il Paese e che avrebbe dato un impulso altrettanto straordinario all'emersione mi sono permesso di contrastare questa tesi ma d'altro canto non ci vuole molto voi sapete che le aziende sono distribuite in maniera non uniforme sul territorio nazionale l'IRPEG l'imposta sui profitti che premia le aziende nella situazione data lì dove sono dunque quattro quinti del percettore di quel vantaggio sta al nord come questa possa essere considerata una politica meridionalista io non ve lo so dire ma non avendo sostenuto la tesi non obblighi di coerenza
Così come chi lavora in nero lo fa perché vuole lucrare una posizione competitiva che non ha e dunque se tu diminuisci trasversalmente le condizioni fiscali non gli dai nessun incentivo
Per lui lo stimolo non viene lo stimolo vero viene da quelle normative che l'Unione apprezzato considerando invece l'ipotesi di diminuzione dell'IRPEG come l'ipotesi che viola i criteri della concorrenza abbiamo anzi hanno perché non ho partecipato a questa disputa fatto una pessima figura in Europa chiedendo formalmente il parere per il commissario
Il commissario non ha fatto mancare il suo parere dunque relativamente alle politiche di contrasto del sommerso lo stato delle cose questo
Io vorrei vedere applicato correttamente per un arco di tempo dato quello che insieme abbiamo convenuto che l'Europa ha utilizzato poi dico alle imprese che ci sono delle cose molto semplici che si possono fare anche senza accordo
Voi sapete che una quota del sommerso è data da da un processo di te sistematica esternalizzazione
Ci sono aziende che appaltano poi c'è un subappalto processo appalto del subappalto ad un certo punto quel lavoro si immerge
Per ragioni che sono facili da comprendere ecco io troverei
Forse simbolico ma significativo un codice di comportamento delle riprese che si inibiscono
Di chiedere attività ad aziende che lavorano in nero non c'è traccia di un'intenzione similare ma se c'è questa volontà di contrasto del sommerso vivaddio le condizioni autonome per le associazioni imprenditoriali ci sono c'è una cosa in più e anche odiosa parlo del lavoro minorile
Io resto inattesa di un codice di comportamento delle imprese italiane che
Separino
Che codice che prevede la separazione del dell'attività di imprese che lavorano rispettando le leggi i contratti e non utilizzano in alcun modo un fenomeno terribile come quello del lavoro dei minori da altre che invece sempre in appalto il subappalto non rispettano questa elementare norma non sto parlando di una cosa astratta
Sto parlando di ipotesi che sono contenute anche qui in un accordo che abbiamo fatto fermato con il governo D'Alema e con il ministro il ministro Turco di contrasto del lavoro minorile l'ipotesi di Codice di comportamento delle imprese italiane non hai preso la luce
Non aggiungo che poi parla
Entro il disegno di legge presentato dei Verdi sul marchio sociale è stato contrastato ma le attività di lobby di Confindustria come è noto avete sentito sono abbastanza diffuse dall'associazione degli imprenditori
Non chiedo molto tre cose chiedo la prima è che sia perché insieme per un periodo tatto lealmente quello che abbiamo convenuto e che l'Unione Europea autorizzato
La stessa Unione che ha negato altre politiche
Relative sia al Mezzogiorno che al sommerso
Le altre due che ci siano atti
Poi non sono soltanto simbolici autonomi da parte delle associazioni delle imprese
Uno fa parte di un'intesa e dunque vedere rispettato l'intesa è sempre sempre cosa gradita e l'altro invece potrebbe essere un bel segno di disponibilità del quale fin qui non c'è stata nessuna traccia perché quando la catena del decentramento arriva fino a quei livelli è inevitabile che poi ci siano fenomeni deteriori
Tutto qui non solidarietà per favore che c'è qualcuno io non so con chi fonte ce l'abbia il presidente di Confindustria per quanto riguarda chi chi chi chi vi parla e la sua organizzazione io credo che il lavoro nero e sommerso sia un fenomeno con la distinzione che ho detto sul come affrontarlo comunque che un Paese civile deve contrastare con tutti gli strumenti provoca un'alterazione anche nelle dinamiche di mercato tra le imprese
Perché non mi sfugge e poi c'è una regola
Che al dunque la moneta cattiva se non è contrastata rischia di scacciare quella buona
E io ho il massimo di rispetto per le aziende che rispettano la legge il contratto che gli accordi dunque figuratevi se non voglio che ci sia un contrasto più efficace ma non abbiamo perso un anno di discussione per niente per sentirmi dire il giorno dopo
No grazie quello non mi serve e utilizzare strumentalmente il tema del sommerso per rilanciare l'idea della diminuzione dell'IRPEF nella misura adatta
Cos'è sognava diverso no è vero che voi non non volete
Fare un un patto che con non consente all'impresa di a un certo punto di fare immergere verso francamente questo pubblico avvertito cinquanta per cento forse più dei presenti in sala sono giornalisti l'altro cinquanta per cento e gente che si il cinquanta per cento della gente in sala Guzzon giornalisti professionisti l'altro cinquanta per cento soppressore avvertite colte che leggono più di un giornale e che sanno le cose come stanno abbiano trova anche a mettere sull'interesse a fare una polemica di questo tipo
La gente sa
Cosa ha proposto blu Confindustria
Qual è l'impegno di Confindustria cosa Confindustria sta facendo l'abbiamo detto al Paese l'abbiamo documentato con dati con proposte con fatti con progetti concreti
Ci siamo assunti la responsabilità su quelle che riteniamo le scelte fondamentali in tema di riforme sociali ed economiche di questo Paese di fare delle proposte precise e specifiche puntuali
Documentate che sono su un bel sito pubblico che credo che si chiami Confindustria www punto it una roba di questo genere
E comunque quando volete Confindustria hanno tutte le proposte i documenti abbiamo rifiutato la logica dei veti incrociati o peggio imposti e abbiamo rifiutato la logica delle polemiche o delle critiche siamo scesi sul piano delle proposte correndo un rischio e assumendosi una responsabilità la responsabilità è quella di scendere in campo e di dire come la pensiamo su queste cose e di dare un contributo al Paese in termini di come dire progetti e proposte di una parte non solo sociale e di una o una parte della classe dirigente del Paese ma di un ceto che si confronta sui mercati vede in tempo reale cosa succede altrove e quando sbaglia paga col fallimento
D'altro lato ci siamo assunti anche il rischio
Di essere poi attaccati smontati presi da coloro i quali fanno finta di non leggere quello che noi abbiamo scritto o preferiscono attaccasse alcuni pezzettini del Progetto piuttosto che non vederne
Nella sua interezza la complessità allora io francamente a rispondere a questo tipo di polemiche o di proposte che gli hanno consumato le pagine delle agenzie in questi mesi non sono affatto interessato a b allora nelle nostre scusa le nostre proposte sono note
Allora c'è una piccola differenza di fondo
E vorrei Solto non solamente sottolineare quella Cofferati
O chi poi come Luís si accontenta di quanto il governo ha messo in campo sul piano dell'emersione si ritiene soddisfatto di questa strumentazione
Io francamente essendo l'uomo del Sud
Essendo l'imprenditore che vive non solo con la ragione ma anche con la passione il tema della coesione e dell'equità sociale di questo Paese oltre che della competitività naturalmente
Sono insoddisfatto di questo tipo di sperimentazione ma quel c'è poco da polemizzare ogni anno con foedus preso l'impegno di non fare i numeri così vedrà i dati dell'Istat i disciplinari dicevo prima su quelli dell'Istat non subire altri numeri
Prendiamo ogni ogni anno i numeri dell'emersione e li pubblichiamo io dico solamente che in tre anni con quegli strumenti che abbiamo insieme messo in campo e di cui mi dichiaro ex post insoddisfatto noi abbiamo prodotto ai dogmi sono nati dieci mila versi in tutti i settori produttivi per la cessione dell'agricoltura
Vediamo l'anno prossimo quadri produrre mi auguro di sbagliarmi cervicale dato da polemizzare su questa cosa qui si tratta soprattutto di vedere quello che mi sembra strano e francamente
Pensare che attraverso le polemiche si possa rispondere a quelle che sono le aspettative del Paese
A quelle che sono le esigenze come dire del sistema Paese complessivamente quello che sono aspettative dei giovani e dei cittadini cui sono gravi problemi sociali quali ne saranno disposte ma ci sono gravissimi problemi di competitività e quali no e stavo rispondendo ne siamo qui oggi venuti per ragionare della comunità competitiva allora il ministro letta qui propone
Libertà economica modello sociale europeo e l'Italia ci dice in buona sostanza se capisco bene attenzione cui sono facendo più sviluppo
Si creano le risorse con le quali si può fare più benessere e c'è qualcuno che domani mattina con ridistribuire la ricchezza che si crea allora con il lavoro che noi abbiamo fatto in questi mesi
Potrà poi non piacere ma è stato questo il nostro impegno questa è la nostra responsabilità ma mi pare di sentire molte assonanze in alcuni pezzi altresì indagativa alcuni pezzi della politica non sono di destra ma anche di sinistra soprattutto in questo libretto di cui siamo giunti qui a parlare
E mi pare di capire che qui si è chiarissimo una questione questo Paese oggi può fare molto di più
Noi diciamo se ci fate per cortesia a fare il nostro mestiere così come lo fanno le io altri concorrenti degli altri paesi possiamo drasticamente accelerare la quantità di occupazione e la quantità di ricchezza
Non lo stiamo nega dicendo che siamo noi voi doveva distribuire questa ricchezza
Noi diciamo con grande chiarezza
C'è un primato dalla politica che noi non solo non discutiamo Marche invitiamo a ridare al Paese
Rotta direzioni e capacità redistributive perché io pongo come Confindustria questione fondamentale questo Paese deve affrontare le sue contraddizioni non solo in termini di competitività ma anche i termini di legalità e in termini di equità che sono per noi tre cose strettamente legate se poi qualcheduno fa finta di non sentire perché gli dà fastidio che la Confindustria parli di equità sociale e di legalità magari perché era abituato ai vecchi padroni ma non ci somma colpire che operai vorrei dire
E e allora si sbaglia perché noi oggi siamo in una direzione non solo competitiva ma anche sociale che richiede grande responsabilità poche polemiche tanti fatti l'agente dei fatti
Ne vuole tanti di polemiche e stanca ecco però scusate questo è stato sempre tra voi un dialogo tra sordi dopo Palisades piena di di leggo due titoli due interviste nostra repubblica Cofferati questa Confindustria contro bisogna il Paese
D'Amato sempre il pubblico Cofferati e solo un nostalgico l'Assitalia non esiste più allora siccome questi titoli possono essere ripetuti per anni eccetera quale una cosa si può oggi dovessi chiedere a Cofferati una cosa col al di là del disegno che vi divide gli cosa richiede rischi
Per aprire una è una trattativa per ragionare insieme nello sviluppo di questo ha parlato io credo
Che e l'ho detto proprio in quell'intervista poi i titoli sa di farli giornalistiche quindi
Nessuno è perfetto Apruzzi perché eviterei di eviterei di aprire un ragionamento su questo tema ma insomma io io dico questo in questo ha detto lei che i contenuti erano peggio del titolo insomma trattandosi di Repubblica eclatante intervistate ad ho cercato di arginare i danni seconde allora
Insomma io penso che il sindacato abbia scritto pagine importanti nella storia anche civile di questo Paese non solo economica abbiamo chiesto una commemorazione no no no
Io credo che il sindacato duecento delle pagine importanti la carta sul tavolo l'hai vediamo se la raccoglie così valido io credo io credo che se
Se si abbandonasse
Una logica strettamente come dire ideologica da un lato ma soprattutto politica dall'altro lato essi venisse davvero al tavolo seduti
Con voglio di affrontare i problemi di confrontarsi magari con tutte le differenze e anche con la libertà di uscirne poi dopo il confronto con divergenze in piena autonomia in piena come dire responsabile divergenza
Io son convinto che il Paese e soprattutto le dinamiche e le relazioni industriali avrebbe avvenute la carta la carta dedicate le abbiamo messe Dalia e una piccola la più importante questa scusa l'abbiamo messo sul tavolo la carta del TFR abbiamo messo sul tavolo la carta del lavoro sommerso abbiamo messo al sul tavolo la carta la flessibilità del del mercato del lavoro abbiamo messo sul tavolo la carta di
Di impegnare non solo Confindustria ma al sistema delle imprese ad una politica di forte crescita di forte espansione
Se il Paese finalmente mette in moto di capacità di crescita so che al suo mazzo di basta basta sì che cosa è successo che a furia di far proposte in assenza di proposte altrui
L'esercizio migliore è stato quello di fare il tiro al piccione quinta del solitario praticamente e quelle ma secondo tetto ferrati sta mettendo a parte così viveri per andare in montagna farà la resistenza no no
Io credo che Cofferati Corradi e rischi varati ricordiamo tutti questi due rischi
Il primo e che rallentando le dinamiche di cambiamento del Paese vediamo grandi opportunità che sono alla nostra portata ma il rischio non è di rimaner fermi viene all'indietro
E secondo rischio grande e quello di usare oggi un linguaggio e mi rendo conto che questo vada sicuramente al di là delle intenzioni di Cofferati ma sta diventando una dinamica troppo comune
Nel tono anche politico e polemico di questi giorni
Un linguaggio che troppo spesso corre il rischio di creare un clima che del passato è sfuggito di mano e che non vorresti disse di no
Di qua si sta parlando con toni sempre più esasperati semper più polemici sempre più demonizzati e io credo che francamente questo non aiuti affatto
Non solo il confronto civile del Paese
Ma non aiuti affatto quel clima disteso responsabile che deve essere l'ingrediente fondamentale con il quale si confrontano le parti ma soprattutto il Paese affitto come dire alle prospettive dall'artista e assumendo responsabilità di tornare indietro vecchi conflitti
Sì responsabilità grande tra l'altro a proposito del linguaggio vorrei vorrei tranquillizzare chi mi sta a sentire
No no no no no
Cerco di non essere mai distratto poi può capitare per carità e di pesare le parole perché a differenza del mio interlocutore ad esempio non personalizzato
Ed è già un una buona pratica veramente sì
Il titolo come era venga Confindustria artistico all'altra cosa dice Cofferati però il titolo che fa del giornalista da qualche difetto di travisare i giornali qualche differenza nel dubbio se la Corte giornalisti Trevor come insisto mazzetto di aggettivi insistito della il contenuto dell'intervista era peggio del titolo una volta tanto il titolo
Hai tu Dicorato
Secondo provo a stare al merito
Se poi gli elementi di merito non condivisi vengono bollati
E buttati dal tavolo come polemiche ne prendo atto ma credo anche oggi di aver detto cose di merito non pretendo da aver convinto nessuno ma ho indicato delle cose concrete non non non non paghi non ce n'è ricche
Che certamente non esaustive ma di una qualche consistenza
Poi cerco di rispettare una deontologia professionale per me gli accordi si applicano non si mettono in discussione il giorno dopo
Aggiungo se non me l'hai fatta faccio tende che torna l'abbia fatta la domanda nei giorni se dovessimo riprendere una discussione ravvicinata io degli argomenti demerito neo e non ho difficoltà a dirle siccome sono convinto che come descrive bene nel suo libro il ministro
Sì sì ha determinato una situazione apparentemente paradossale ma in verità facile da comprendere mentre i fondamentali dell'economia italiana miglioravano
Rapidamente e in maniera rilevante e le condizioni di ambiente venivano finalmente aggredite dalla dai governi in carica restano aperti problemi di assetto istituzionale che valgono dalla competizione almeno quanto le politiche mentre c'era questo miglioramento visibile vistoso che produce risultati di queste ore
Che sono stati negati da tesi catastrofiste ma che oggi sono disponibili per per per ognuno è vero che si è determinato dall'altra parte una sorta di arretramento della capacità competitiva di una parte del sistema delle imprese la ragione per me e chiara le imprese italiane per tanti anni hanno vissuto sulla base di un fondamentale competitivo
I cambi flessibili e la saluta azione
Hanno fatto profitti e rilevanti
Hanno destinato gran parte di questi profitti alla rendita queste cose scusate ma queste cose sono legate data lunedì scusato anomala anch'esso ma non è così scusa vorrei vorrei finire avrebbero guadagna il triplo però no no no no no no no che fermi reclusi Aurora in una sala a
Il moderatore nacque sempre telefonare durante la trasmissione
Chi c'è il
Allora nell'innovazione l'innovazione del sistema delle imprese italiane è insufficiente ma non lo dico io lo dicono i numeri che sono stati pubblicati dalle tabelline di di Confindustria a Parma basta prendere quella stupenda tabellina
Sull'innovazione sulla ricerca e lo sviluppo e l'innovazione da riferita al mille novecentonovantanove
Dalla quale nella quale si evidenzia un problema di tutti il rapporto tra la spesa per la ricerca e l'innovazione e lo sviluppo italiano che il prodotto interno lordo è tra i più bassi d'Europa
Ed è un problema
Anche di chi non porta colpe
Poi sì sì disaggregato il dato si scopre una cosa simpatica
La spesa pubblica per ricerca e sviluppo è sostanzialmente in linea con quella degli altri paesi europei e poca ma in linea la spesa privata è drammaticamente più bassa
E lo zero cinque USA scusa per me è lo zero cinquantacinque perché gli manca la pagina si dovesse sequestrati cita scusa se Cofferati vorrei finire però cresce lei Fini e tutte le informazioni è lo zero cinquantacinque sul prodotto interno lordo la spesa dei privati
Negli Stati Uniti è di quattro volte tanto in Giappone pure che in Inghilterra è una volta e mezzo la spesa italiana
Siccome il problema vero è questo deficit innovazione che rende debole una parte del sistema produttivi tagliano ci sono delle eccezioni importanti ma non siamo più in grado di avere dei premi Nobel nella ricerca e nei settori produttivi le aziende quelle grandi soprattutto si sono impoverite enormemente io vorrei ripartire da lì
Quali sono dei temi invece di parlare di interventi fiscali generalizzati e a selettivi per definizione io sarei disposta a fare una discussione che coinvolga anche un governo qualunque esso sia
Per avere incentivi più forti di quelli che ci sono oggi di carattere fiscale relativi alla ricerca allo sviluppo e alla formazione
Perché la valorizzazione delle risorse umane è ugualmente importante io vorrei partire da lì
Se dall'altra parte mi sento sempre per ripetere dividiamo l'IRPEF ne prendo atto e poi deciderà il Governo secondo lei mi pare uno strumento innovativo e condotte D'Amato si è messo d'accordo con il Cavaliere
Io li mi sono limitato a registrare una cosa ancora una volta non non non personalizzando il cavaliere Berlusconi linciare il presidente di Confindustria si è messo d'accordo con il leader della Casa delle Libertà no abbiamo voi però voi giornalisti eravate a Parma io ho visto la televisione ho letto i giornali mi pare davvero capito questo che quando tutte il cavaliere Berlusconi
Ha iniziato il suo discorso ha fatto una considerazione per il Co Oppo pesato per quello che ha detto rivolto al presidente di Confindustria avete copiato il mio programma oppure sono io che ho copiato il vostro che si è appassionato di lirica di se ha perso un duetto d'amore guarda che era una roba allora io questo registrato che poi il cavaliere Berlusconi lo dica
Può esser nell'ordine delle cose come si dice cucina politica dopo che mi ha sorpreso un'altra cosa che nessun imprenditore l'abbia smentito che dunque che ci siano elementi notevolmente l'hanno applaudito che ci siano elementi di comunanza nei programmi è stato affermato lì non da chi vi parla e lì non è mai stato smentito né lì né altrove ho registrato questo nulla di più ben registriamo invece se ne verrà registriamo invece che
Quando anche occupando anche il candidato il candidato dell'Ulivo Rutelli in due occasioni prima sul sommerso qualche mese fa e poi a Parma sul nostro programma ha dato non solo aperture ma pezzi interi di condivisione
Al programma di Confindustria lui sì che è stato smentito immediatamente da Cofferati anzi in anticipo prima ancora che parlasse con Cofferati che lanciava agenzia De Stradis esista diciannove Confindustria policy che sto gran bugiardi alla faccia di chi personalizza scusate
Occorre dire caro Cofferati è pagina centocinquantasei e seguenti del nostro Patto per la competitività
è scritto chiaramente quali sono le proposte in termini di come dire politica fiscale per chi fa innovazione ricerca e sviluppo ti ringrazio per aver sostenuto in questo momento
Quello che ne stiamo proponendo mi dispiace però ma mi rendo conto perché il documento è corposo c'abbiamo lavorato molto forse non eletto
Ma forse le prime diciotto pagine varrebbe la pena di legge perché la si spiega che progetto d'Italia che avremo in testa dal punto di vista del contributo che le imprese possono dare allo sviluppo di questo Paese
Vi si spiega per esempio chiaramente quale la Cambogia sull'innovazione e quale la Gran Loggia sulla sulla profittabilità delle imprese allora dovete sapere
Che
Per anni in questo Paese c'è stata la cultura di fare il confronto sullo storico allora improvvisamente i giornali apro le dicono quest'anno le imprese hanno fatto un sacco di soldi
Perché rispetto all'anno precedente che dovete ardevano magari tanti soldi
Hanno guadagnato l'un per cento sulle vendite ma in questo Paese non si è mai fatto fino a qualche mese fa
Il confronto fra quanto guadagni il sistema delle imprese in Italia per settori produttivi rispetto a quanto guadagna il sistema delle imprese in altri Paesi per settori produttivi
Confindustria insieme con la Ernest Yang insieme con altre grandi banche dati mondiali hanno incominciato a fare confronti di questo tipo
Ed è emerso in maniera abbastanza chiara
Se l'avessi tre dati significativi la stampa la pubblicati qualche mese fa ma ripeto chi li voglia Confindustria sarà ben disponibile che fu nuovamente con ampia documentazione uno
Le imprese italiane hanno un livello di profittabilità assolutamente più basso di tutte le altre imprese di tutti gli altri Paesi del G7 con i quali noi ci confrontiamo
Per doppie ragioni la prima perché il prelievo fiscale in Italia sul reddito d'impresa e pari quasi al doppio degli altri paesi con i quali non ci misuriamo seconda ragione perché i costi di sistema nel nostro Paese sono di gran lunga più elevati
Quindi noi andiamo su una redditività risparmi sulle vendite nel nostro Paese che va dal due al due e mezzo per cento rispetto al sei sette per cento dei paesi dell'Europa continentale nove per cento dalla Gran Bretagna oltre il dodici per cento degli Stati Uniti
Se poi andiamo a leggere questo dato non come rosso risultato sulle vendite al ritorno in senso ma andiamo a leggere non voglio fare l'inglese come Rutelli ma insomma parliamo in italiano vogliamo andare a leggere invece su un ritorno sul capitale investito
Si scopre che in Italia la quantità di capitale investito
Per unità di lira fatturata e addirittura più alta di tutti gli altri paesi europei e non solo europea anche degli stessi Stati Uniti con i quali noi ci confrontiamo e sapete perché perché da circa trent'anni in questo Paese
Quelle
Come dire quei risultati economici che il sistema delle imprese produce e che sono più bassi rispetto agli altri e che quindi diminuiscono anno dopo anno la nostra capacità di finanziamento vengono investiti prevalentemente per fare innovazione di processo e non per fare innovazione di prodotto
Quell'innovazione di processo che rende l'Italia un Paese assolutamente efficiente automatizzato che insiste in come dire produzioni labour saving
Perché in questo modo che si riduce la rigidità e il costo del fattore lavoro che in Italia da trent'anni a questa parte rappresenta uno dei vincoli più forti
Questo Straße dis mostrate Gico che costringe le imprese a investire sempre di più quei pochi soldi che hanno da investire innovazioni di processo
Determina un doppio effetto negativo il primo che lamenta la capo la quantità di capitale investito nel processo produttivo e quindi riduce la redditività
Il secondo elemento e che impedisce di di destinare queste risorse che sono limitate evidentemente a fare innovazione di prodotto creando il paradosso di cui è spiegato molto chiaramente Cofferati insultano leggibile dovesse utile
Che noi produciamo sempre più efficientemente prodotti sempre più vecchi
Ora se voi vedete presepi firma della Microsoft quando è stata fatta la sentenza
Dell'antitrust americana Quero vedere dei ragazzi brillanti intelligenti in un campus super tecnologico che dietro un computer fanno lui pacchetti software vedere tante grasse donne ispaniche che infila lungo un vecchio nastro trasportatore mettono a mano dei pacchetti dentro delle scatole
Non esiste una fabbrica in Italia per quanto piccole scalcagnato e obsoleta che abbia un sistema di automazione così preistorico
Non esiste imitare trovate sempre grandissimi processi di automazione nel fare queste cose perché l'impiego del lavoro nel nostro Paese è talmente rigido
E per unità di prodotto talmente caro che si è sempre investiti prevalentemente per evitare queste rigidità piuttosto che per fare nuovi prodotti
E allora negli Stati Uniti si saltella da un prodotto nuovo l'altro prodotto nuovo senza necessità di investire in innovazione di processo e questo rende il sistema non sono più flessibile ma crea anche più opportunità e posti di lavoro
Ed è questo elemento che fa sì che la rigidità del mercato del lavoro
Sia non solo un elemento di debolezza dei costi e nel governo delle fabbriche
Ma soprattutto un elemento di rigidità nella società e nella stessa capacità di innovazione strategica del Paese alle allora e su questi usano i minimo di par condicio si debba verso abbi pazienza è vero che siamo fuori RAI però insomma
Abbiamo però visto che certifica ha perché la RAI l'ha applicata no non lo so perbacco dicono di sì farò il sorbo padrino
E allora da questo punto di vista e dobbiamo dobbiamo per questo chiamali problemi per nove per cognome perché non fabbrica piacere a nessuno
Continuare a dover fare tante innovazione di processo e non avere la libertà di fare innovazione di prodotto perché a innovazione di processo rappresenta per il Paese
Innervazione di prodotto per chi fa automazione l'Italia è leader nel mondo nelle innovazioni per automazione le poste americane sono automatizzate con tecnologia italiana i le macchine negli Stati Uniti e Giappone sono prodotti con robot italiani il sistema d'imballaggio per alimenti del mondo l'Italia è leader su queste cose siamo i più bravi del mondo ma è una nicchia così piccola
Tutto il resto del Paese produce sì prodotti sempre più maturi con l'automazione sempre più sofisticate diventa sempre più vecchio allora noi scusate siamo in mezzo al guado e chiudo siamo in mezzo al guado noi siamo un Paese che non è il leader per differenziazione come si dice in gergo tecnico cioè per innovazione
Perché ormai innovazione la fanno gli Stati Uniti mali degli Stati Uniti lo sappiamo tutti molto bene c'è stato prima lo scudo stellare poi la difesa poi le biotecnologie con i soli grandi drivers dell'innovazione
E non siamo leader di costo perché ci sono altri Paesi che sono più competitivi di noi sui costi ma sono più competitivi Roy sui costi
O perché hanno costi sociali più bassi o perché hanno costi di sistema più bassi allora l'opzione strategica di Confindustria a chiare lettere assumendosene la responsabilità quindi lo facciamo finta di non capire o di consentire
Chiede in questo Progetto alla prossimo governo non è quello di abbassare gli standard sociali o di aumentare la competitività riducendo i costi sociali del Paese
Noi vogliamo ridurre i costi di sistema del Paese
Vogliamo generare quelle risorse combattendo le diseconomie le mancanze di competitività di sistema per poter investire e per poter riposizionare tutto il Paese il sostegno produttivo nella fascia più alta di chi crea valore perché l'unico modo per competere in un Paese che ha giovani di qualità intelligenza il più grande talento imprenditoriale del mondo come il nostro Paese
è quello di diventare più veloci più dinamici più flessibili più competitivi degli altri se facciamo questo noi siamo in grado come sistema industriale italiano dice le aree più ricchezza
Più occupazione che il sistema politico e chi governerà avrà poi la responsabilità di redistribuire la dopodiché se farà bene sarà rieletto se farà male non sarà rieletto
Ma è una responsabilità della politica l'unica cosa sulla quale noi chiediamo con grande chiarezza con la fermezza anche al governo e proponiamo le parti sociali e finalmente di affrontare questo capitolo la completa
Noi siamo molto contenti che finalmente ad oggi la con verità sia diventata al centro del dibattito politico italiano uno degli argomenti più topici più importante quello che adesso dobbiamo farlo
E farla diventare al centro dell'agenda delle cose da fare uscire nel libero segnando efferatezze Cofferati avesse fatto come Pezzotta
Cioè ci avesse dato il piacere di venire a Parma ascoltarci in presa diretta avrebbe ascoltato in presa diretta così come Pezzotta due cose importanti la prima è che non abbiamo cercato di confrontarci sui fatti e sui numeri
E la seconda che al di là di quello che poi sono sono state delle azioni fra virgolette imbottite
Della Sala la linea di Confindustria è stata e e vi garantisco sarà una linea di assoluto rigore sui fatti
Sui progetti e soprattutto sulla capacità di fare sviluppo e completa perché noi ci giochiamo le nostre fabbriche cito che alle nostre imprese per gli imprenditori vuol dire che non hanno la cassa integrazione e non agli ammortizzatori sociali vuol dire la possibilità di far dire
Ma il Paese si gioca moltissimo questo è un Paese nel quale cioè un'intera generazione di lavoratori che sta lavorando senza sapere se la pensione per la quale lavora gli sarà pagata e senza sapere se i figli che stanno crescendo avranno un lavoro io penso come cittadino e come imprenditore che ne ha questa gente dobbiamo dare una risposta positiva di fatti e di risultati e non di polemiche di proposte o di provocazioni
Allora la conclusione all'autore del libro che per inciso è anche ministro dell'industria credo che parlare che momento evitarla ma insomma dico
Se dovessi esser tu poi nella prossima legge Datura doverli metter d'accordo ma credo che cominci
Ma secondo me il dibattito di questa sera dimostra una cosa importante lo dico ovviamente pro domo mea
Dimostra che il fossato pericolosamente
Molto ampio de dimostra anche che se ci fosse un governo che lavorasse a ampliare i fossati credo che il Paese non avrebbe conterrebbe nessun vantaggio questo parte gli spot autogestiti e credo invece credo invece come io cerco di dire qui che invece un un governo che nei primi cento giorni della prossima legislatura e io credo di poter dire che il governo Rutelli potrebbe fare questa proposta provasse a mettere sullo stesso tavolo tre cose che possono anche sembrare diverse tra di loro ma che per vari motivi non si sono risolte fino adesso
E che invece potrebbero trovare una soluzione
In parte comune e che sono la verifica previdenziale del due mila uno che non vuol dire una nuova riforma delle pensioni
Vuol dire un'applicazione rigorosa delle riforme fatte fino a oggi e una verifica dei dati e della necessità di eventuale anticipazione rispetto a quelle riforme la riforma del TFR con tutto quello che questo comporta e ulteriori non voglio dire l'inizio perché si è già fatto moltissimo ma ulteriori passi in materia di flessibilità del lavoro fatto salvo l'articolo diciotto
Che ha avuto un referendum e quindi da questo punto di vista secondo come la vedo io per il rispetto dei cittadini non può essere toccato
Se queste tre elementi che sono elementi diversi tra di loro me ne rendo conto ma son tutti e tre elementi che se sono un po'incancreniti il TFR da tempo che dovremmo cambiarlo io mi ricordo
Andreatta a metà degli anni novanta proponeva di fare la riforma del TFR fu da tutti
Criticato e credo invece che su questo tema il ritardo sonorità orientali sono scesi così possono assume sul tema la flessibilità passi avanti si potevano fare si possono fare a me sembra che questi tre pilastri possono essere i pilastri sui quali nei primi cento giorni di un governo di centrosinistra cioè un governo che vuole cercare di evitare che i fossati si allarghino
Perché sa che i fossati troppo larghi non risolvono i problemi che in questo campo
Il fossato deve restringersi al massimo per provare a rendere il Paese competitivo qui il messaggio io prova a dire esattamente questo i valori comunitari oggi non sono alternativi alla competitività
I valori comunitari sono condizione di competitività e non vincolo è evidente che però questo necessita di uno sforzo di tutti la comunità deve voler competere se la comunità si accontenta delle garanzie
Quindi uno a questa una comunità che non riuscirà a raggiungere risultati io personalmente esco convinto ancora di più da oggi che è necessario su questo non avere atteggiamenti passivi da parte del Governo e mi auguro da parte del nostro governo che ci sia invece un atteggiamento attivo che cerchi di pilotare
Verso intese che possono avere quei tre pilastri essenziali
Intese che siano essenziali per un ulteriore recupero di competitività del Paese allora mentre facciano al ministro letta gli auguri di rito e anche qualche cosa di più ci sono i personaggi simpatica intelligente debbo devo chiudere con un anatema il canoro
Che sottovoce Cofferati ha lanciato ad Amato e allora Cavaliere ha proposto di duetti dice ma quei due erano Alfredo e Mimì Near Traviata
Oppure erano Alfredo scusami si violetta del tagliato pure era Mimì e Rodolfo nell'acqua perché in entrambi i casi la cosa per uno è finita male se poi viene a norma Andrico Eleonora del Trovatore è finita male per tutti e due tocca ferro
Ma
Citate cioè
Non
Relazione
Grazie sollecitano
Champions ancora
Ogni
Grazie
Classico
Passano
Ringrazio venivano
Dovremmo
Avvocato stimabile