"I risultati delle amministrative, il "successo" del Partito dei Sindaci, le critiche del passato di Massimo D'Alema e Giuliano Amato, l'Ulivo..." servizio di ricostruzione realizzato con documentazione tratta dall'archivio di Radio Radicale

L'odierno programma realizzato con documenti d'archivio questa volta vi farà riascoltare due registrazioni dal luglio novantotto dalla febbraio novantanove due interventi pronunciati da Massimo D'Alema
Nel corso di una direzione dei DS da Giuliano Amato durante un convegno promosso da radicale
E durante i quali gli esponenti della sinistra
Espressero tra l'altro pareri non certamente lusinghieri
Sulle scelte
E l'operato di quella partito dei sindaci quelli delle cento città che secondo gli osservatori uscirebbe rivalutato dalla tornata elettorale appena conclusasi
Amato in quell'occasione parlò addirittura del partito trecento Patella
Mario escutiamo innanzitutto quanto disse Massimo D'Alema il ventisette luglio mille novecento novantotto
Io penso che
Vi sono certamente nella situazione problemi reali
Tensioni sociali che si manifestano in modo preoccupante
E rispetto alle quali credo si debbano ricercare le risposte
In parte queste tensioni sono anche il frutto io credo di scelte obbligate di natura assistenziale in parte l'agitazione e la citazione di quei lavoratori socialmente utili
I quali hanno concepito il loro ingaggio come la premessa di un posto fisso e non come una forma di assistenza
Ed era proprio la preoccupazione che aveva
Ritenendo che quella forma di assistenza avrebbe potuto determinare una disparità di trattamento fra i disoccupati creare e aspettative e persino e duro dirlo si tratta di aree socialmente disagiate ma qualche zona di privilegio corporativo
In realtà noi abbiamo dico noi governo ma subito come imposizione
è innescato una qualche dinamica da liste di lotta
Con tutti i rischi sociali che questo dette
Paghiamo il prezzo di un compromesso che fu necessario ma non fu felice
Ma il tema sociale si impone in termini assai più ampi più bassi
C'è un malessere nel rapporto con il movimento sindacale
Che
E con altre forze produttive essenziali che deve trovare una composizione in un rinnovato patto per il lavoro e per lo sviluppo
E torna prepotentemente il problema del rapporto con Rifondazione Comunista io condivido il richiamo a Rifondazione
Che quello
Anche anche ad una qualche disciplina di maggioranza
Ad un impegno che abbia un'impronta positiva in un minacciosa
Vorrei dire qui che anche noi dobbiamo controllare il tenore delle dichiarazioni
è giusto essere preoccupati
Ma non credo che possiamo partecipare noi esponenti del nostro partito è una specie di tiro al bersaglio nei confronti del governo
Anche perché noi alla fine siamo chiamati a rispondere di ciò che si fa non di ciò che abbiamo detto in questo in quell'intervista
Giustamente
è un passaggio molto delicato
Che richiede senso di coesione
Anche nella impostazione di un discorso più chiaro con Rifondazione
Fondazione in parte all'origine delle tensioni che Elia
E non c'è dubbio che la difficoltà nel rapporto con i sindacati e con mondo imprenditoriale in parte legato alle posizioni di Rifondazione comunista e certamente paradossale come qualcuno ha osservato che si pretenda di cavalcare agitazioni che si concorre a determinare creando motivi di tensione con quelle organizzazioni sindacale a cui poi si chiede di promuovere lo sciopero badate perché qui siamo di fronte ad una produzione di agitazione a mezzo di agitazione che è una forma di keynesismo inquietante perché non produce occupazione dice
Ma rischia di produrre parecchi disoccupati anche nell'ambito della maggioranza di governo
Allora è il momento di un più generale senso di responsabilità
è il momento di tentare la via di risposte
è il momento di un impegno per far decollare quella nuova fase di cui si è parlato che ha costituito l'oggetto la base su cui si è conclusa la verifica
E che nasce proprio dalla consapevolezza
Che la illusione a mio giudizio coltivata anche all'interno del centrosinistra secondo cui il risanamento avrebbe generato automaticamente lo sviluppo e l'occupazione
Si scontra con una duplice difficoltà
Primo con il fatto che il nostro Paese appare particolarmente debole impreparato di fronte agli effetti della crisi asiatica
E
Quindi ad una più aspra competizione internazionale nella quale siamo particolarmente esposti in quei segmenti produttivi maturi
E quali la svalutazione delle monete del lontano Oriente rende i nostri prodotti meno competitive
In secondo luogo il rapporto risanamento sviluppo occupazione
Nel nostro Paese deve misurarsi con quella grande questione che il Mezzogiorno c'è un'area nella quale non esistono i prerequisiti dello sviluppo
Le condizioni fondamentali di sicurezza di infrastrutturazione
E incoraggiano e rendano convenienti gli investimenti
Un'area nella quale scontiamo in modo drammatico cosa che forse si era calcolata poco
Gli affetti di quelle imposizioni Europee che hanno via via eliminato tutti i vantaggi relativi per gli investimenti nel Mezzogiorno
Con un aumento medio del costo del lavoro per le imprese meridionali che va tra i quindici e i venticinque per cento
Con effetti sull'esistente
E certamente noi possiamo attraverso contratti dare a patti territoriali cercare di incrementare Nuovi Investimenti ma nel frattempo noi abbiamo una drammatica crisi del tessuto imprenditoriale esistente Mezzogiorno che secondo me e una delle reti da ragioni della crescente tensione sociale
è evidente che il punto su cui ci siamo arrabatta ho cercato di delineare una risposta è
Quale il nuovo tipo di azione pubblica posto che ricette tradizionali non sono proponibili o appaiono addirittura controproducenti io credo che l'agitazione dei lavoratori socialmente utili e una delle testimonianze diciamo del del modo come il vecchie ricette appaiono alla fine produttive non di soluzioni ma di nuove tensioni sociali ma posto a che che un'idea liberista di sinistra che affidi esclusivamente diciamo alla liberalizzazione all'apertura di nuovi mercati
Estimi dello sviluppo di un'occupazione appare un'idea insufficiente ad affrontare la questione italiana io penso che il punto vero da cui ripartire è questo
Ho la sensazione che tutto un dibattito su cui poi mi cimenterà ho anch'io diciamo appare come un di cui che noi contribuiamo largamente a promuovere appare come un modo di eludere i problemi spiccare paurosi fughe in avanti diciamo non credo affatto che la difficoltà del governo dei vivi dalla rissosità partitocratica vorrei capire come quando i partiti hanno posto un solo problema al governo
In quale momento della sua attività
Amo rapporto diciamo da questo punto di vista di esemplare correttezza istituzionale
Non penso proprio diciamo che se noi eliminiamo i partiti la sostituiamo con la democrazia degli uomini dei comitati altre stravaganze di questo genere
Noi diamo maggiore forza al centrosinistra che se mai paga il prezzo di un'insufficiente radicamento nel Paese cioè di Uni indebolimento dei partiti Dimas sa che dovrebbero sostenerlo e dovrebbero mantenere un rapporto vivo con la società e con i suoi problema quindi io trovo che c'è una discussione largamente inusitati i problemi veri e penso che questa sia la cosa più preoccupante per un grande partito che sembra diciamo chiacchierare di questioni marginali
Anziché cercare di misurarsi come pure avevamo cercato di fare durante la verifica attraverso il seminario programmatico attraverso uno sforzo di proposta di elaborazione diciamo con i problemi veri
Con i quali peraltro si misura tutta la sinistra in Europa se è vero come è vero che i segnali di recessione difficoltà e sono presenti non soltanto nel nostro Paese Laura Pennacchi che mi sembra con l'intervento molto stimolante si è avvicinata a mio giudizio al al nodo d'ematico
Indicando la necessità di una combinazione di politiche di coraggiose politiche di liberalizzazione quindi apertura ai nuovi mercati
Di introduzione nel nostro sistema di elementi di competizione di selezione di qualità e di modernizzazione con nuove politiche pubbliche
E anche politiche volte a sostenere la domanda mi sembra abbia posto un problema reale io non credo che l'Europa uscirà dalle sue difficoltà senza anche un grande sforzo europeo per sostenere il mercato interno europea
Certe orientando verso nuovi bisogni nuovi consumi e non secondo modelli di tipo tradizionale e qui viene in campo diciamo tutto il tema del rapporto sviluppo ambiente e qualità della vita rinnovamento dello stato sociale
Su cui credo bisognerebbe cercare di passare dalle interessanti riflessioni seminariali ad una più stringente Agenda di governo un'agenda di governo che tenga insieme l'azione nazionale l'azione locale dell'unico
Badate io penso che c'è nella
Nervoso dibattito di questi giorni illusione che si possono scartare delle diffide riff di difficoltà
E di fronte alle difficoltà del governo locale si pensi di fare il partito dei sindaci come se questo risolvo di sommare le popola Rita secondo mese poi non si risolvono meglio i cittadini definiranno anche le popolarità dei singoli e non soltanto quelle dei partiti
E certamente sono meno trendy in Italia dice ma questo appartiene ad una cultura qualunquista arcaica non moderno
E che tutto sommato il riaprirsi di un furioso dibattito sulla questione di come si organizza in campo diciamo progressista
Appare più come una scorciatoia di ceto politico modo di come si regolano i rapporti all'interno di un ceto politico
Perché non invece come il tentativo di dare una risposta alle difficoltà reali
Con cui si misura oggi l'esperienza di governo riformista nel nostro Paese
E a rischio di una erosione delle basi di consenso
Di mobilitazione di partecipazione attiva
Vista in questa prospettiva l'idea di una democrazia degli eletti appare come un arretramento dice
Dato che non riusciamo più a organizzare gli elettori cerchiamo di mettere meglio insieme gli eletti ecco e a mio giudizio si tratta proprio di questo
Di un arretramento non di un avanzamento
Però il ventisette luglio mille novecentonovantotto e così Massimo D'Alema interveniva alla direzione dei Democratici di sinistra
E voi Scotti Amadeus invece a quanto disse Giuliano Amato
Durante un convegno organizzato per Erika in occasione delle europee sull'anomalia italiana
Era il primo febbraio mille novecento novantanove
L'anomalia italiana ecco l'anomalia italiana è il primo che queste cose interessano alcuni dei presenti qua dentro e pochissimi altri al di fuori che poi ne subiscono le conseguenze
Cioè non siamo forse è colpa nostra non siamo riusciti a colpa di tutti perché insomma anche coloro che vanno in Europa o che aspirano ad andare l'Europa poi magari giocano tre quarti del proprio destino in vicende interne quindi è difficile che convincano gli italiani che l'Europa è più importante no
E pure di questo c'è uno straordinario bisogno perché la la mia tesi
E che il futuro politico europeo ci serve non per sacrificare ancora i nostri interessi ma perché è ancora vero come lo fu in passato e forse ancora più che in passato
Che buona parte dei grossi problemi che ci attanagliano non hanno più una soluzione tra le pareti domestiche e che quindi contare di più in Europa in
Interessarsi di più dell'Europa serve ai nostri interessi egoistici non serve quindi è una visione ben Tammy Anna che bisognerebbe riuscire
A far prevalere purtroppo questo è il ruolo politico al quale manca largamente il ceto dirigente il quale come disse beh G otto e se ha un potere almeno il potere dell'ordine del giorno
Se l'ordine del giorno è ossessivamente domestico sarà difficile che gli italiani
Percepiscano che vi sono soluzioni ultra domestiche ai loro problemi quindi questo è un dramma della nostra classe dirigente così radicata
E che io l'ho imparato ancora di più nei mesi Brevi della mia esperienza nel mestiere che ora sto facendo perché
Io mi sono chiesto che qualcuno mi ha chiesto se era più difficile fare
Una manovra da novanta mila centoventi mila miliardi o cambiare una legge elettorale la mia risposta è chi è infinitamente più difficile la seconda cosa
Ma per una ragione per due ragioni la più cinica potrebbe essere va be'perché quando passi gli italiani non gli ha intorno al tavolo a decidere contese vogliono essere tassati
Mentre se cambia la legge elettorale a intorno al tavolo a cui deciderlo contee coloro che subiranno eventualmente dei danni con con la nuova legge elettorale ma non è solo questo
C'è anche questo naturalmente ma questo è troppo cinico
è in realtà davvero che io me lo ricordo
Perché anche se a distanza di alcuni anni dalla mia presidenza del Consiglio ogni tanto mi divertiva vedere persone che passavano dall'altro lato della strada che mi facevano questa mossa ma
E questa mossa era era chiarissima insomma era un ricordo del settecentoquaranta pagato ai miei tempi
Ma anche se alcuni facevano così sono stati moltissimi gli italiani che mi hanno parlato e scritto per ringraziarmi per aver fatto quella parte che gli è costata ma hanno capito che serviva che bisognava farlo che era una medicina amara Borba anche dura ma all'opposto da da da da da da da da da da trangugiare ma bene ci voleva qualcuno che Chicco cominciasse a fare così
Ed è questa consapevolezza non c'è né i nostri partiti
Le ragioni lo short term Nismo insomma ecco lo short term Nismo trionfa nel modo più gigantesco noi stiamo andando verso
Una terrificante deriva di populismo che aspira ad essere di sinistra eppure troppi all'interno della sinistra continuano a pensare che
La sopravvivenza del proprio piccolo gruppo va comunque salvaguardata tanto da qui all'eternità c'è tempo io ne ho già vissute di vicende nelle quali il tempo era misurato da qui all'eternità
E il giorno dopo era già finito
Il
E vedo vedo che non c'è questa consapevolezza ti vedo che non c'è questa consapevolezza e vedo che il disegno di un medio termine nel quale io mi debbo collocare insieme ad altri non ce
E e trovo non è ammissibile eticamente non ammissibile eticamente
Che si dica agli italiani stiamo convergendo verso l'Europa perché verso l'Europa convergono le cifre del nostro bilancio
Lasciando la parte dell'Italia incarnata da noi stessi cioè la politica la più divergente di tutte
Ma questa immorale questa immorale perché è troppo comodo dire agli italiani tu devi pagare le matassa per l'Europa
Tu devi pagare l'Iva come l'Europa tu devi pagare la carbon tax come l'Europa tu devi avere i benefici che vengono dall'Europa io lo devo pagare niente
Io sono già partiti da me lo tengo non mi soddisfano i partiti che ci sono e me ne faccio uno
Dice che come si chiama in in non italiano non lo so come si chiama in non italiano si chiama così
Ingresso insomma cento patente si chiama cento padre faccio il partito cento Paderno e tutti quelli che sono stati eletti direttamente in cucina a gestire la padella fanno il loro partito in Europa luce che importanza
Era allora non chiedere a me di essere europeo se non lo sei tu
Cioè questo insomma questa è una divergenza gravissima questa questa è una divergenza gravissima cioè c'è un ceto politico che sia impegnato in una seria scommesse
Per far contento dell'Italia verso l'Europa chi mantiene se stesso in condizione di assoluta divergenza
E che continua a scavare in questa divergenza tanto per l'ordine del giorno che impone alla politica
Che ossessivamente interno e ossessivamente interno meno male che è freddo perché almeno i telegiornali con un assurdo totale dedicano un quarto d'ora al fatto che ci sono otto gradi sotto zero
Così poi si passa almeno allo sport
Ma se non fosse così se non fosse così saremmo ossessionati da tutte queste cose ed ecco io non voglio fare il Pierino ma insomma ecco persone che conosco
Che vivono nel mondo della ricerca sociale
Mi dicono che Hitch etico corteggiati dalla politica più corteggiati dalla politica che si sciacqua la bocca quei ceti nuovi quei ceti emergenti coi nuovi tecnologico gli informatici con gli analisti eccetera
Questi nel nel nel centro nord dove prevalentemente abitano per perché l'Iran hanno il lavoro
Non è vero che non comprano il giornale lo comprano ma cominciano a leggerlo dalla sesta settima pagine la le prime ne esaltano assolutamente in blocco
Perché ci sono tutte cose che non gli interessano assolutamente niente che e che non capisco e poi ecco ecco un'altra ragione Fabio per cui c'è l'astensionismo elettorale tu mi fai una campagna elettorale parlandomi di cose che assolutamente non mi interessa per di più siete in cinquanta parlarmene dicendo loro di ragione all'altra il minimo che posso fare lo zapping Alla faccia vostra e non vi vedo più
Mia compresa no sto facendo la parte di quello alla ecco non mi sto mettendo mettendo finalmente non mi sto mettendo vilmente fuori viene
Questo è è è è un drammatico problema la ragione per la quale
Ho ritenuto di impegnarmi punto in questa cosa per della legge elettorale de che poi insomma personalmente non ci guadagno proprio niente perché è venuto il dubbio che se un ambiente urlante
Al se c'è un ministro per la riforma istituzionale hanno trovato uno contro il quale urlare figurati viene sono sono più bravo io se mi metto fuori a urlare no è facilissimo urlare
Protestare ma la ragione per la quale mi ci sono impegnato perché percepisco che a questo punto dell'anomalia italiana il nodo non è più i conti pubblici
Ma in queste ore
E allora fedele al mio motto
Che era al motto di Modigliani
Qualcuno se lo ricorderà io iniziai questa azione di risanamento ricordando una famosa battuta di Modigliani che davanti al nostro sistema pensionistico agli invalidi alle tasse risse italiani rientrate nella razza umana
Io dissi sì ero dobbiamo fare queste il percorso
Ora italiani di entrate nella razza umana significa italiani politici rientrate nella razza europea
Perché avete portato gli italiani e l'avete fatto bene potevate far tutto si può fare meglio ma l'avete fatto anche con equilibrio salvando con la concertazione
E dal rischio che vi fossero dissenti sociali laceranti come avete portato verso la parte economico-finanziaria verso l'Europa ora ci dovete portare voi stessi politici italiani siete fuori dalla razza europea
Cercate di rientrarci e di non fare di peggio per allontanarne né sempre di più perché se ne allontana
Voi fate il danno del Paese
Perché l'Italia ha bisogno di far parte del concerto l'Italia non è necessariamente tra gli anelli forti della costruzione europea punto davanti a rischio di shock asimmetrici noi siamo tra quelli che ci si domanda come come potremmo reagire
Abbiamo bisogno che la nostra classe dirigente nazionale sia integrata il più possibile nelle famiglie di classe dirigente euro
Pena parlando lo stesso linguaggio condividendo nei valori dialettiche contrapposizioni punti di riferimento culturali e politici
Questo è unica il nostro interesse nazionale quindi non la politica italiana non si può permettere di seguire percorsi diversi di suonare partiti troppo diversi di dividersi in squadre che non hanno patria in Europa ma hanno patria soltanto nella nostra
Nella nostra provincia
Regole che siano le stesse famiglie che siano le stesse regole che siano le stesse e quindi la questione della legge elettorale europea ora è vero che
è accaduto che questa legge
è stata interrotta dalla crisi politica alle l'itinerario di questa legge è stato interrotto dalla crisi politica ma appunto è stato detto troppe volte che quindi mi limito aria accennarlo che è una e evidente ipocrisia
Quella di opporsi ad essa perché le regole non si cambiano quando il gioco è già cominciato abbiamo capito perfettamente che sotto la ripetuta ossessiva inversione di questo argomento che vale solo per questa legge ma appena in Commissione si passa all'argomento successivo
Si cambiano allegramente regole di giochi che sono cominciati già da prima lo ha ricordato giustamente Fabio Mussi ed è la pura verità
Sotto questa obiezioni così
Di principio si nasconde da parte dei piccoli partiti la la paura della clausola di sbarramento da parte di una serie di riverso personaggi in tranne io estranei al Parlamento
La contrarietà al il alle incompatibilità su ce ne sono queste sono queste le due ragioni in realtà sono fondamentalmente queste le due ragioni noi
Stiamo lottando contro questi ostacoli in Parlamento abbiamo fatto pochi giorni fa una riunione di maggioranza devo dire io lo sollecitata proprio con l'animo straziato perché io appartengo al centrosinistra
Vorrei che il centro sinistra fosse era meglio per Colosseo come è legittimo che sia degli chiunque è parte di una parte
Lo spettacolo che dalla mia maggioranza davanti all'opposizione è uno spettacolo che offende chi la perché davanti all'opposizione che chiede l'opposizione e strutturata meglio è così l'opposizione è riuscita a consolidarsi
Ha ha ormai un suo ubi consistam con numeri ragionevoli in realtà con numeri ragionevoli e davanti all'opposizione che dice vogliamo trattarla questa questione della legge elettorale
E così si vede che ad uno ad uno una serie di esponenti della maggioranza e ciascuno di essi rappresenta un frammento diverso della maggioranza
Comincia a bordo il dottor Vergine la tiritera del perché e del per come non se ne deve parlare ecco tutto ti senti proprio fortemente dispiaciuto fondatrici ma guarda critico cosa può pensare
Quale enorme vantaggio competitivo viene offerto ad una opposizione che è giusto che se ne avvalga che è giusto che se ne a va fa bene ad a Valencia
E l'opposizione dice ma guardate io avrò tanti difetti ma almeno io sono vivo loro chi sono quanti sono e quante lingue parlano insomma ecco
Allora ho detto facciamo una riunione di maggioranza su queste cerchiamo di non tornare più in un luogo dove si fanno resoconti di ciò che viene detto con questo veramente poco gradevole spetta
E dalla riunione di maggioranza
Sono uscite alcune prospettive di farcela a fare questa legge ecco sulla questione delle incompatibilità che quella che bolle di più
Ha ci stiamo prospettando l'ipotesi di fare una norma che richiama e proprio in questo momento si aggiunge
Una norma che richiama esplicitamente il testo dello statuto del Parlamento europeo così come approvato il tre dicembre dal Parlamento europeo
Come nella data di vigenza che esso avrà in base alle norme dell'ordinamento europeo punto
Questo non è un è chiaramente un punto di compromesso
Questo è chiaramente un punto di compromesso ma nessuno che abbia dei problemi in nome della grande ipocrisia che siamo tutti europei e quello che l'Europa fa
Certo che il pubblico
Beh insomma e questo questo aprirebbe un attento Giorgio quel questo potrebbe aprire una disputa perché non vorrei siccome la nostra è la patria del diritto e dato il nostro numero è la patria dei diritti
Che poi si può togliere anche un ai e diventa la patria dei diritti
Che è un modo risorgimentale per definire i diritti soggettivi peraltro fa
Non lo so non lo so no ma intendo dire che in un domani potrebbe anche sorgere il problema della legittimità rispetto alle a ciò che dovrebbe essere rimasto nelle giurisdizioni nazionali
Di una estensione dello statuto del parlamentare alle regole della incompatibilità perché nella parte via del diritto
Si può sostenere che questo rientra nella legge elettorale non lo statuto e quindi vi è rimasto nella giurisdizione nazionale
Nel momento in cui lo bisbiglia un poco di più va be'che tanto queste idee figuriamoci siamo pieni di giuristi non è che sto scoprendo nulla di pericolo
Insomma se noi abbiamo una norma nel nostro ordinamento che dice questo comunque quella quella ipotesi di la esclude la
La eliminare previene previene quel tipo di controversia insomma ecco
Ci sono poi le altre questioni
Che dovremo risolvere con dei compromessi ora è molto importante l'atteggiamento dei veri
Che in più d'una occasione devo dire hanno dimostrato con questo lo dico senza piaggeria verso un mio vecchio amico che è qui presente
Hanno dimostrato che sono piccoli ma sanno ragionare in grande probabilmente per una ragione perché in fondo loro appartengono ad una delle famiglie politiche che hanno un radicamento non sono un'azione
Le ma europeo e quindi al di là dei numeri sanno di esprimere una cultura collettiva che si è ormai radicata nel nostro continente io apprezzai molto
Pochi giorni fa durante la riunione della Commissione prima del Senato in cui ci accingevamo a costituire il comitato ristretto sulla legge elettorale
Nazionale che fu il capogruppo dei Verdi a dire beh ora che dobbiamo lavorando sulla base comune che ci siamo dati così cercare di fare dei passi avanti
Mi domando se è proprio necessario visto che noi non abbiamo il vincolo che hanno i referendari noi possiamo fare di meglio perché usiamo parole libere non parole già scritte
Se proprio è necessario che la quota di proporzionale sia il venticinque per cento e se non la pole se non la possiamo portare al dieci per cento è stato il capogruppo dei Verdi a dire questo
E io non ti ho sentito ma
Ravetto Pistelli che tu stamani hai manifestato un atteggiamento aperto verso questa ipotesi di di di di ripresa del lavoro
Ecco in quanto questo accada questo può avere un effetto decisivo insomma perché può avere un effetto dimostrativo su tutti
E può permetterci di ripresentarci al più presto in Commissione rendendo comunque operativa questa legge solo che comunque deluderemo Giorgio Napolitano per quanto riguarda la clausola di sbarramento
Lo denunceremo nel senso che ritengo che sia possibile mettere se vogliamo fare la cosa una clausola di sbarramento significativa soltanto per le elezioni il successivo
Presso intanto se scriviamo una scaletta
No ma possiamo fare anche di più del donante guarda possiamo fare una scaletta per vedere che c'è un passo fatto per le elezioni imminenti quattro passi fatti per le elezioni successive
Riterrei utile a fare il passo per queste elezioni pesi che scrivere una norma magari robusta che però riguarda esclusivamente le lezioni sul
Scrive suona un po'avveniristico diciamo anche se anche se può essere utile quindi usare la formula della scaletta può può servire
Possiamo per le incompatibilità fare quello che si è detto possiamo porre il limite alle spese elettorali individuali guardate che questa è una cosa molto importante perché queste sono elezioni nelle quali i candidati hanno ampi territori
E quindi la differenza di potenziale economico finanziario tra i singoli candidati può essere di per sé è un fattore decisivo del successo e dell'insuccesso
Possiamo risolvere altre questioni possiamo insomma arrivare a queste elezioni europee
Avendo dato un piccolo contributo alla RAI riduzione di quel che rimane dell'anomalia italiana il ceto politico italiano e le regole che né conformano scelte comportamenti e battaglie
Se riusciremo poi anche con la legge elettorale nazionale credo oggettivamente con la sferza del referendum che da questo punto di vista non guasta
Ecco dopo aver sistemato i conti pubblici sistemeremo anche noi stessi e questa seconda sistemazione e non meno importante della prima
Grazie
Grazie al ministro Amato quale ricordava che probabilmente siamo in pochi
Ad occuparci delle questioni ex domestico sicuramente tra i cuochi ci stanno i radicali e non è un caso che chinare arrestato
Lunare radicale sia nata questa iniziativa che peraltro sta potrebbe avvenire anche degli aspetti masochisti su un fronte strettamente elettoralistico e quindi credo che questo confermi confermi quanto dicevo
Era il primo febbraio mille novecentonovantanove con questo intervento pronunciato tal Giuliano Amato alla convegno dalla Lista Pannella sull'anomalia italiana Comegna svoltosi in occasione della tornata elettorale europea
Si conclude qui l'odierno programma realizzato con documenti d'archivio
Qui
Intorno alle
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Tra
Qui
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