"Crescere. Il futuro della piccola e media impresa" - organizzato nell'ambito dell'assemblea generale dell'Associazione Industriali di Vicenza (presso la Fiera, Centro Congressi)

Autorità gentili ospiti cari colleghi
Desidero darvi il benvenuto e ringraziarvi di aver accettato l'invito a partecipare all'assemblea generale della nostra associazione
Un ringraziamento particolare va i protagonisti dell'incontro di oggi
Agli amici Ivano Beggio e Giovanni Rana
Che ci racconteranno la loro esperienza di imprenditori di successo a Giorgio Cirla dal professor Mario Deaglio a Mariano Maugeri del Sole ventiquattro Ore dal professor pull anni autore della ricerca che verrà discusso nella seconda parte
Per per permettetemi poi di rivolgere un caloroso saluto deve ancora arrivare mai questione di qualche minuto ad Antonio D'Amato per la prima volta Vincenzo nella sua veste ufficiale il presidente di Confindustria
Dopo una campagna elettorale lunga durata oltre un anno e mezzo il tredici maggio scorso si è votato per il rinnovo delle Camere
Il responso delle urne e di grande interesse c'è una maggioranza chiara e stabile che ci sono perciò tutti i presupposti per realizzare le riforme di cui il Paese ha bisogno
Auspichiamo che il prossimo governo sappia cogliere questa opportunità e che gli lui scarta apprezzare anche parroco sì sul con Regione Provincia Comuni
Se le aspettative sullo scenario politico sembrano buone meno confortanti sono quelle sullo scenario economico e su quello sindacale
Gli ultimi dati sull'andamento congiunturale dell'Italia e dei principali paesi europei indicano una tendenza verso il rallentamento secondo il Fondo monetario internazionale nel due mila uno il PIL mondiale crescerà di soli due punti di più di due punti in meno dell'anno precedente e passerà da cinque al tre per cento
C'è l'economia cala l'inflazione cresce per effetto soprattutto delle dinamiche del prezzo del greggio e della debolezza dell'euro nei confronti del dollaro
In Italia nel corso dell'anno dovrebbe superare il tre per cento un punto sopra il tetto fissato dall'Unione Europea
è ancora presto per capire quale sarà l'impatto sull'economia locale sebbene ci siano già i sintomi di un rallentamento ci preoccupa anche lo stato delle relazioni sindacali in particolare il differente atteggiamento di CISL e UIL da una parte e CGIL dall'altra mentre i primi due sindacati hanno scelto la strada del dialogo la CGIL sembra aver imboccato quello della rottura
Lo scorso diciannove aprile i sindacati hanno interrotto le trattative per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici queste tensioni avranno dei riflessi anche sulle nostre aziende
Non ci sono valide ragioni per giustificare simili comportamenti
Le ideologia sono stati ormai archiviate dalla storia il confronto è rimasto l'unico strumento che abbiamo per cercare di risolvere i problemi
Pochi giorni fa nel corso dell'assemblea generale a Roma
Il nostro presidente Antonio D'Amato ci ha ricordato che il miglioramento della competitività relativa dell'Italia rispetto agli altri Paesi europei e l'obiettivo principale di Confindustria
In miglioramento della competitività relativa del territorio vicentino è è netto rispetto alle altre regioni europee e l'obiettivo principale della nostra associazione
Come imprenditori siamo fieri dei risultati raggiunti per il contributo dato al benessere della società vicentina in cinquant'anni abbiamo concorso a trasformare il volto di quest'area del Paese tuttavia oggi siamo consapevoli che dobbiamo fare un salto culturale e modificare il nostro modello di sviluppo
La crescita spontanea orientata la quantità deve fare posto ad una crescita equilibrata orientata alla qualità
è così
Che deve essere letto il titolo dall'Assemblea crescere in qualità
Nelle aziende nel territorio nella società
Una sfida difficile ed anche portata che richiede lo sforzo congiunto di istituzioni università organizzazioni imprenditoriali sindacato e parlamentari
Qualsiasi ragionamento sulla competitività deve cominciare dall'analisi delle carenze critiche del nostro territorio da quello che ci manca per considerarci una società ricca e avanzata
Ho provato a stendere un sommario elenco dei punti deboli della nostra provincia
Scusate non abbiamo una visione alta ed unitaria del ruolo del Veneto e del Nordeste su temi come la rappresentatività politica l'informazione le energie le telecomunicazioni
L'uso intenso degli spazi ha prodotto una penuria di aree disponibile per ampliamenti o nuovi insediamenti e per rispondere a esigenze di riqualificazione le politiche ambientali sono inadeguate
C'è una cronica carenza di infrastrutture materiali e di materiali
Risorse umane sono scarse sia in quantità sia in qualità
Flussi migratori incontrollati stanno causando difficoltà di integrazione e sei tensioni sociali
Le imprese sono in media troppo piccole di fronte ai grandi cambiamenti dello scenario economico
Se ci sta veramente a cuore il futuro della comunità nella quale viviamo come classe dirigente abbiamo il dovere di sederci attorno ad un tavolo e di individuare tutti insieme le risposte da dare ad ognuno di questi problemi
La nostra è una regione ormai completamente urbanizzata dalla fascia pedemontana fino a Venezia
Sebbene noi continuiamo a considerarci ancora gli abitanti di piccoli comuni o di città di provincia nella realtà siamo i cittadini di un'unica grande metropoli e soffriamo degli stessi problemi delle grandi metropoli
Traffico inquinamento criminalità integrazione razziale
è impensabile risolvere i nodi critici guardando il mondo
All'altezza del proprio campanile
Occorre adottare un punto di vista più ampio prestare attenzione al rapporto fra le proprie scelte e quelli dei e quello degli a e quelle degli altri
Sfruttare le possibili se ne sinergie verificare la compatibilità fra interessi particolari e di interessi generali
Il processo di globalizzazione suscita timori in diversi strati della società
Preoccupa l'idea di trovarsi di fronte a novità di portata storica a fenomeni di ampiezza tale da influire da influenzare profondamente la nostra vita e che tuttavia sembrano incontrollabili
Ci si sente disperso in un contesto troppo vasto complesso intrecciato e con il pericolo di perdere la propria identità
La propria Papini Inter identità individuale e sociale di essere assorbiti nell'oceano del globale
Preoccupa il divario di potere fra enti locali ai quali è assegnato il compito di governare un territorio e grandi conglomerate multinazionali ingrato con le loro scelte
Di condizionare il futuro di quello stesso territorio guardate con la cosa è successo in questi giorni in un settore strategico come quello dell'energia
è essenziale e il nostro territorio decida se vuole partecipare alla sfida della globalizzazione e di quali strumenti deve attrezzarsi importante il ruolo della Regione come centro intelligente di guida e di indirizzo per gli enti locali punto di raccordo delle decisioni e riferimento per buone pratiche amministrative per attività di benchmarking
Il presupposto perché la Regione posso esercitare questo ruolo e che sia completato il processo di decentramento verso un federalismo federalismo vero fatto di competenze chiare di strutture e di risorse economiche
Toccheranno Parlamento pensarci
Purché non ci si dimentichi che dalla qualità del federalismo dipende la competitività delle regioni
Purché sia d'accordo su due principi base da seguire
Decentrare per razionalizzare senza moltiplicare persone costi recente rispetto decentrare per facilitare le decisioni e non per paralizzare mantenendo al livello più opportuno nazionale regionale o provinciale le scelte strategiche su infrastrutture ambiente assetti territoriali
L'area infrastrutture Territorio Ambiente e la prima che intende esaminare perché quella considerata più critica
Il nostro obiettivo è di contribuire concretamente a correggere gli attuali squilibri del territorio
Migliorare l'ambiente e la qualità della vita dei nostri concittadini Ciro pare reti materiali e di materiali di valenza nazionale ed internazionale
Non è mia intenzione ripetere le solite lamentele sulle opere annunciate e mai realizzate
Ho tuttora incompiuta dalla Pedemontana al passante di Mestre la Valdastico alla linea ferroviaria ad alta capacità
Prima di addossare le colpe dei ritardi allo Stato
Ebbene che ci si chiarisca le idee fra noi veneti e noi vicentini
Non mi sembra infatti che ci sia molto accordo fra i diversi livelli istituzionali locali
C'è un appuntamento al quale non possiamo però mancare
Il leader della nuova maggioranza hanno già dichiarato che nei primi cento giorni di governo il governo approverà l'elenco delle infrastrutture prioritarie spetta a noi
Ai nostri rappresentanti parlamentari far sentire la voce della nostra regione
Se per le grandi opere dobbiamo ancora aspettare ci sono comunque altre possibilità più facilmente realizzabili
Che richiedono interventi magari minimi di portata limitata ma di potenziale largo impatto sull'opinione pubblica e in grado di migliorare sensibilmente la qualità e la sicurezza delle infrastrutture
Ad esempio risolvere i nodi della viabilità attuale soprattutto incroci pericolosi fra strade statali e provinciali o comunali
E quanto stiamo facendo
In collaborazione con la Provincia e la Camera di Commercio ed alcuni comuni
Abbiamo deciso di ampliare l'esperienza e a fronte dello stanziamento delle risorse necessarie per eseguire i lavori siamo pronti a coprire gli oneri progettuali per interventi di sistemazione dei cosiddetti punti neri della rete stradale
Una struttura alla quale guardiamo con interesse il centro di interscambio merci e servizio di Montebello
Ci sono tutte le condizioni perché il Cis diventi il fulcro del sistema logistico vicentino gli imprenditori del settore sono disponibile ad investire direttamente nella sua realizzazione un altro obiettivo che l'associazione si è posta e di favorire una migliore pianificazione territoriale
Ed il passaggio da un approccio comunale ad uno sovracomunale
Solo così sarà possibile coniugare i bisogni di ampliamento o di espansione dell'impresa e con le esigenze di riordinare le zone industriali
Dotandole dei servizi dei necessari servizi di garantire un giusto equilibrio con le aree residenziali
Che sia urgente adeguare gli strumenti di programmazione urbanistica lo dimostrano i risultati dello studio da noi promosso sul comprensorio di Bassano anche su questi temi siamo disponibili ad aprire un dialogo con le amministrazioni locali
Crescita urbana impresa diffusa livelli di benessere di consumo elevati implicano inoltre il ripensamento delle politiche ambientali
La sensibilità verso la risorsa ambiente deve essere accompagnata dalla capacità di dare risposte concrete ai problemi a partire dallo smaltimento dei rifiuti
Ciò richiede sul piano politico e amministrativo norme idonee soprattutto il coraggio di decidere da questo punto di vista la strada da fare ancora molto lunga
Ne è un esempio il destino che ha avuto la nostra proposta di costruire un impianto di smaltimento basato sulla tecnologia della torcia al plasma
Un progetto innovativo autofinanziato utilizzabile per produrre rilevanti quantità di energia elettrica coperto da complete garanzie tecniche
Tuttavia il solito gioco dei comitati contro l'opposizione a qualsiasi confronto razionale il no a priori a qualsiasi localizzazione alternativa dell'impianto hanno fatto sì che la proposta fosse accantonato
I Comuni interessati hanno approfittato della protesta o per cavalcare la o per evitare di scegliere gli altri enti pubblici locali se ne sono stati tutti bravi
Non c'è dubbio il tema rifiuti e delicato va affrontato discutendo con i cittadini le soluzioni possibili rispondendo i loro timori dando informazioni chiare complete precise
Ma bisogna essere messi nelle condizioni di poterlo fare
E alla fine a decidere
Che si tratti di un inceneritore di una discarica di un impianto la torcia al plasma
O di altro ancora per evitare la paralisi e fondamentale cambiare le regole
Sicuramente non si risolve il problema esportando i rifiuti in Germania come avvenuto nei giorni scorsi per non aver per una regione del Sud Italia
Il tema dell'energia richiama un'altra iniziativa di largo respiro che si propone di assegnare un ruolo importante al territorio nello scenario competitivo globale
Stiamo lavorando insieme ai comuni di Padova e Vicenza alle aziende Munzi municipalizzate delle due città
Ed a Unindustria Padova prego per creare un'unica struttura multiutility capace di mettere insieme un volume di consumi tale da permetterle di partecipare alle aste internazionali
Fare delle alleanze con i fornitori di elettricità o gas produrre direttamente energie magari con risorse rinnovabili utilizzando tecnologie compatibili con l'ambiente
E possibilità di ridurre i costi e di recuperare efficienza sono notevoli
Nel solo Duemila il consorzio energetico sostenuto dalla nostra associazione energia industria
Chi ha partecipato in precedenza quella privata ne ha sentito data dal suo presidente i vantaggi ottenuti e il più grande d'Italia
Ha consentito alle circa trecento imprese consorziate di risparmiare venti miliardi di lire sulla loro bolletta
Spero che la Regione decida di dare il suo appoggio politico a questa operazione che permetterebbe al Veneto coinvolgendo le altre Province di giocare un ruolo importante in un settore strategico come governativa
Per competere sono necessarie anche adeguate reti di comunicazione digitale la nostra associazione segue con attenzione i progetti di cablatura in corso in vari comuni della zona
Si è dichiarata altresì disponibile a partecipare ad un progetto di comunicazione satellitare l'esistenza di queste infrastrutture è un presupposto necessario per evitare per avviare iniziative con lo sportello unico telematico e Nordest impresa
Iniziative nelle quali siamo direttamente coinvolti
Lo sportello unico a regime permetterà di eliminare la carta nelle fare di richiesta di autorizzazione per costruire un nuovo impianto o quant'voto o per ampliarne uno già esistente
Consentendo di seguire tutte le fasi del procedimento senza muoversi dal proprio ufficio
Il sistema al quale hanno finora aderito sono centoquattro comuni su centoventuno potrà diventare uno strumento di benchmarking e di confronto sulla validità delle procedure adottate una specie di circolo della qualità
Le principali difficoltà operative sono dovute alla numerosità degli enti da coinvolgere e alle resistenze che si incontrano nel modificare procedure o strutture organizzative per una regione come la nostra in prima fila nel chiedere più competenze e responsabilità questa è una prova da non perdere
Nord Est impresa invece una società partecipata dalle organizzazioni dell'industriale del Triveneto
Con il compito di mettere in rete le nostre strutture professionali e di fornire servizi di informazione e consulenza e formazione on line alle imprese associate
Nel cast nel capitale di Nordest impresa del presente con un ruolo rilevante infra con la società creata dall'autostrada Brescia Padova ed altri importanti soggetti economici locali e nazionali
Competere vuol dire anche poter contare sull'isola su risorse molto eccellenti
Il sistema economico vicentina soffre di un doppio limite quantitativo che qualitativo
Contare sulle isole ma dove il sistema economico ripensato il ma mancano persone disposte a lavorare nelle aziende mancano persone con profili professionali elevati
Fra poco il professor nulla né ci ricorderà che per stare sul mercato le imprese manifatturiere vicentine dovranno spostare il loro baricentro dalle attività meramente produttive a quelle a maggiore valore aggiunto
Ricerca innovazione Marchetti internazionale Bersani saranno fattori determinanti
Le nostre aziende dovranno entrare in settori più avanzati legati all'uso delle nuove tecnologie
L'associazione industriale sta lavorando alla costruzione di un sistema formativo costruito su misura per rispondere ai bisogni attuali e fuori delle piccole e medie imprese e futuri delle piccole e medie imprese
Università qua Fondazione qua impresa sono i componenti di questo sistema
Il principio al quale ci ispiriamo e di creare centri di eccellenza complementari e non alternativi a quelli già esistenza impreviste anche nel Veneto per l'università significa non fare un inutile concorrenza agli atenei di Padova Verona o Venezia per puntare invece su corsi di alta specializzazione o master indirizzi innovativi
Con i docenti migliori italiani e stranieri e completando l'attività didattica con l'esperienza sul campo all'interno delle nostre aziende
Noi siamo pronti a investire risorse economiche importanti a collaborare in modo aperto con chi è disponibile a seguirci su questa linea e a valorizzare l'esperienza di qua Fondazione
Come ho già sottolineato ci sono anche delle carenze quantitative
Per risolverle è stata costituita una società di selezione d'avviamento al lavoro
Condivisa a livello regionale questa società allo scopo di rilevare i fabbisogni locali ricercare il personale sul piano nazionale o internazionale selezionarlo e formarlo nel luogo d'origine o a nel Veneto
Nessun governo è stato finora capace di creare le premesse giuste economiche e normative per facilitare il trasferimento al Nord dei disoccupati dei sottoccupati e dei lavoratori in nero nelle regioni del Sud
Ci sono preferite soluzioni fittizie con i lavori socialmente utili ciò ha favorito l'afflusso di lavoratori di lavoratori stranieri nella nostra regione
Sono circa dieci mila oggi gli immigrati legali impiegati nelle aziende industriali e artigianali del vicentino otto mila quelli che lavorano nei servizi e nel commercio e nelle attività domestiche è una minima parte nell'agricoltura
Come si vede e tutta l'economia trarre vantaggio dalla loro presenza
Credo sia perciò giusto in un'assemblea di imprenditori ringraziarli pubblicamente dei loro sacrifici
Sappiamo quanto sia doloroso abbandonare la propria casa e la terra d'origine alla ricerca di un futuro migliore
Alcuni di noi prima di diventare imprenditori hanno lavorato come emigranti all'estero
Detto questo devo essere molto deciso nel riaffermare la nostra contrarietà ad ogni forma spontanea e non regolata di gestione dei flussi in entrata
Quando si parla di questi temi spesso si è accusati di essere insensibili di avere uno scarso senso della solidarietà
Io penso che prima di accogliere qualcuno ci deve poterli garantire un livello minimo della qualità della vita
Questo vuol dire essere solidali
Non è giusto alimentare delle false speranze o fare entrare delle persone straniere nel nostro Paese per poi non procurare non preoccuparsi ci hanno una casa un lavoro e come è stato fatto lasciare che siano le imprese o le associazioni di volontariato
Ad interessarsi dell'alloggio a risolvere i problemi di integrazione
Anche su questo terreno abbiamo avviato e appoggiato una serie di attività sperimentali per valutare l'efficacia delle diverse ipotesi dai corsi per insegnare la lingua italiana ai telegiornali gestiti da immigrati
Dagli interventi anche in collaborazione con la permuta risolva il problema abitativo all'iniziativa avviata con la Banca Popolare di vicenza che ringraziamo per la sua consueta disponibilità
Per favorire l'apertura del conto corrente e linee di credito a condizioni di favore
Anche per col supporto i sindacati il problema dell'immigrazione richiamo a non a torto quello della sicurezza gli imprenditori nella loro vita familiare e professionale sono uno dei bersagli preferiti preferiti della criminalità
è inaccettabile vedere i propri colleghi rapinati sequestrati picchiati nelle loro case
E i responsabili di questi violenti delitti muoversi liberamente per le strade
Sentirsi meno sicuri ha un'influenza sulla competitività di un'area si riflette sulla propensione a consumare e ad investire non favorisce la nascita di nuove imprese
O la crescita di quelle esistenti diventa un ulteriore stimolo a trasferirsi all'estero peggiorano al qualità della nostra vita
Per questo come associazione siamo intervenuti per sottolineare alle autorità centrali le difficoltà e la delicatezza della situazione
Contiamo di riprendere al più presto il dialogo con il nuovo governo e di riorganizzare dei organizzare un convegno a vicenza dove portare nuovi dati sullo stato della criminalità nel territorio ed anali ed un'analisi comparativa con altre province italiane
Gli organici delle forze dell'ordine sono numericamente gli stessi dieci anni fa
Nello stesso periodo il fatturato dell'industria vicentina e più che raddoppiata
Ho lasciato volutamente per ultimo il problema della competitività di andare e i prelievi centine sono in media troppo piccole per Rossi per riuscire da sole
A rispondere alle sfide e per cogliere le opportune le opportunità del mercato globale devono quindi a diventare più grandi per farlo no per farlo possono crescere
Per linee interne oppure seguire strade alternative
Come acquisire fondersi allearsi con altri impegni
La prima quella che passa per l'acquisizione richiede notevoli risorse economiche oltre alle competenze manageriali per gestire strutture più grandi e complessi processi d'integrazione
La seconda fonderci con altre aziende non garantisce il controllo e l'autonomia
La terza via sembra più coerente con la nostra cultura imprenditoriale
In fin dei conti già oggi la nostra impresa hanno stretti rapporti di fornitura e subfornitura con altre imprese si tratta però di reti chiuse e locali il problema
E far sì che questa rete diventino globali internazionali e nello stesso tempo estendere la collaborazione ad altre attività
Mettere in comune strutture servizi reti commerciali unità produttive
Con l'obiettivo di ridurre i costi essere più efficienti soddisfare clienti in ogni parte del mondo
Rispondere meglio la concorrenza degli altri paesi
Faccio un esempio che mi riguarda nell'area dove si trova uno dei miei stabilimenti stiamo insieme ad altre aziende progettando un impianto di cogenerazione
Unendo i bisogni di tutti siamo riusciti a raggiungere un volume di consumi tale da rendere conveniente l'investimento e ammortizzarlo in pochi anni impianto ci fornirà energia elettrica vaporetti acqua calda
Ad un prezzo più basso di quello attuale
La resistenza degli imprenditori a collaborare però fortissima c'è un'enorme riluttanza mettersi insieme ad unire le proprie forze
Qui entra in gioco l'associazione il nostro compito e fare da garante creare uno spazio nel quale gli imprenditori percepiscono i vantaggi della collaborazione senza perdere la loro autonomia
Il nostro compito è anche di mettere a disposizione servizi di consulenza adeguati di elevato livello professionale e personalizzati
In sintesi il messaggio è restate pure piccoli mai entrati a far parte di una grande rete globale solo così potrete avere gli stessi vantaggi di scala della grande impresa
Pur continuando ad essere flessibili veloci e adattabile
I nuovi mezzi di comunicazione digitale possono dare un aiuto importante le piccole e medie imprese non a caso internet occupa un ruolo centrale nelle strategie della nostra associazione
Internet sta veramente cambiando il modo di comunicare studiare informare vendere
Pensate solo all'utilizzo della posta elettronica
Appena un anno fa il novanta per cento di noi non aveva un proprio indirizzo di posta elettronica
Oggi solo il dieci non c'era
Attualmente oltre due mila aziende associate su due mila trecentottanta ricevono le informazioni dell'associazione unicamente via internet
Un anno fa erano la metà
Applicate questi trent'di crescita la vostra azienda e poi ditemi se la rete digitale è importante o no per il nostro futuro
Sono mai giunto alla fine della mia relazione prima di cedere la parola in nome dell'imprenditore vicentino e desidero rivolgere un saluto al nostro presidente di Confindustria Antonio D'Amato che mi sembra sia arrivato
Vicenza è stata una delle più convinte sostenitrici della tua candidatura al vertice di Confindustria
Ad un anno dalla nomina mi sento di poter confermare quella scelta
Caro Antonio l'autonomia che stai dimostrando l'orgoglio d'essere imprenditore e la passione che metti nello svolgere il tuo incarico la determinazione con la quale stai portando avanti questo questioni strategiche per il sistema industriali
Hanno finora incontrato il nostro pieno sostegno
Continua così e vicenza ti sarà sempre vicina
A questo punto ho veramente finito e non mi resta che invitare sul palco Mariano Maugeri
L'inviato del Sole ventiquattro Ore al quale spetta il compito di coordinare moderare la seconda parte dell'Assemblea a tutti grazie dell'attenzione
Grazie presidente Ziege è il caso di dirlo repetita iuvant perché negli anni passati anche se con modalità diverse lei chi l'ha preceduto ha sempre sottolineato questa necessità di fare retta
Prima la rete a livello provinciale regionale nazionale adesso una rete globale il problema è che bisogna cominciare da qui dal territorio cosa che come ha ricordato nella relazione non sembra sempre così facile anzi ci sono difficoltà oggi come c'erano tre quattro cinque anni fa ricordo che il professor Orlandi sottolineava l'importanza di fare in uno studio del novantadue siamo quasi al due mila e due
E battiamo sempre sugli stessi argomenti anche se adesso punto ripeto il quadro si è allargato comunque di questo ne discuteremo tra un po'io intanto chiamo i protagonisti da tavola rotonda Ivano Beggio patron dell'Aprilia
Non tutti ancora
Ha detto che
Ha fatto come dire radio di successo prego zero
Giorgio Cirla amministratore delegato di Interbanca
Mario Deaglio docente di economia internazionale all'Università di Torino
Giovanni Rana presidente del pastificio Rana celeberrimo
Testimonial è un modello di sostanza poi quello che ci dà Rouhani e questo seguito il modello di Tirana e di Belgio non fino ad arrivare a fare gli spot pubblicitari perché non tutti se la sentono di giustamente e anche perché costa molto ce lo dirà poi
Il presidente Errani ha quanti miliardi costa andare in tv e adesso il professor Enzo null'anni che docente di
Strategie di impresa a Ca'Foscari
L'anno scorso era qui con noi
Leggerà la sua relazione introduttiva hanno spaventato di perché abbia critica di anno scorso critica era ancora pesante mentre quest'anno ma voi siete uomini spirito sono nudi formalizzato prego professore
Il presidente di Sea che ha mostrato come per mille fili la piccola impresa sia legata al territorio faccia parte nella sua vita dell'evoluzione che il territorio le consegne
E quindi le imprese vicentine hanno necessariamente sviluppato nel loro DNA nella loro storia
Qualcosa che potremmo chiamare la vicentini ITA cioè la contiguità con tutti i fenomeni con tutte le specialità con tutti gli eventi che qui accadono perché non accadano da altre parti
Tuttavia possiamo anche dire
Che vicenza è qualcosa di più che una provincia qualsiasi vicenza è una provincia emblematico la Provincia dove più che in altri posti si è sviluppato l'economia dell'imprenditoria diffusa
La provincia che in qualche modo ci presenta questa nuova faccia dell'Italia
Che aspira non solo a contare di più
Ma portare avanti il Paese con metodologie verso obiettivi che non sono quelli consueti che non sono quelli a cui siamo abituati e che nemmeno ci rimbalzano ad altri paesi ma nascono nella storia delle nostre aziende
Né i problemi che tutti i giorni cerchiamo di affrontare e di risolvere
Ecco perché è una ricerca
Su qual è lo stato delle dell'industria vicentina quali sono gli obiettivi quali sono i soggetti che la popolano l'abito
Non è solo una ricerca su una provincia è una ricerca su un modo di essere
Dell'industria italiana su un certo una certa filosofia un approccio un insieme di problemi e di ostacoli che valgono anche per l'economia italiana in generale
Noi abbiamo
Ecco qua abbiamo condotto una ricerca
Che è stata promossa dall'abuso industria di vicenza e dalla Banca Popolare di vicenza
Quest'anno su venti casi aziendali che specificava però quattrocento interviste computer lo scorso anno per via del questionario
E che permettevano di andare un po'in profondità su alcuni temi che ci avevano
Il che ci avevano incuriosito l'anno scorso la Fondazione Cuoa a organizzato questa riflessione ulteriore che adesso vi propongo
La ricerca
Si è occupata di quattro settori vedete i settori tessile abbigliamento acconcia ora con meccanica o che sono poi un po'elementi assi portanti dell'economia
Vicentina noi non abbiamo studiato i settori ma abbiamo studiato quelle che abbia che si chiamano le formule imprenditoriali
Ovvero sia quel sistema di vantaggi che permette all'industria vicentina e ciascuna impresa al suo interno perché le formule sono diverse da caso a caso
Di compete nel nel segmento in cui operano queste formule imprenditoriale ne abbiamo studiato un po'la storia e passaggi critici
E soprattutto ci siamo domandati oggi dove vanno che problemi hanno in questo abbiamo specificato quindi tutta una serie di curiosità e di affermazioni che provenivano dalla ricerca più vasta dell'anno scorso
L'abbiamo soprattutto come dire a focalizzata su certi problemi primo problema
C'è qualcosa che al fondo di questo sistema un po'in tutte le aziende certo non il cento per cento ma nella prevalenza delle aziende ci spiega la ragione della sua competitività ci spiega come faccia come dire nonostante l'alternarsi delle congiunture nonostante i risanamenti dell'economia che si fanno
Rivalutando la la moneta nonostante certe strette monetarie che riducono domanda interna nonostante insomma il vai e vieni di questi elementi ma per con aumenti se c'è qualcosa che non cambia mai è il fatto che l'economia vicentina
Pur con qualche piccolo stop and go va avanti ormai da diversi anni direi da qualche decennio sempre col vento in poppa
E allora dove sta il segreto di questa cosa
Che cosa ci sta dietro
Che cosa spinge avanti questo sistema in circostanze che poi mutano di anno in anno pensiamo solo al fatto che questo è un sistema fortemente sport attivo e quindi fortemente soggetto a tutte le perturbazioni che possono interessare le esportazioni la crisi asiatica qui si è sentita
Le valuta le variazioni tra l'euro al dollaro si sentono nel bene e nel male a seconda di come vanno
E quindi è un sistema come dire molto sensibile ma che pur facendo di anno in anno a quello che succede in fondo mantiene la rotta
Ha una sua velocità di crociera insomma che non si lascia turbare dalle dalle variazioni congiunturali cosa ci sta dietro qual è il motore di questo sistema
Ecco già la ricerca dell'anno scorso ce l'aveva suggerito a questa era una curiosità che abbiamo cercato poi di sviluppare primo avete approfondito
Il motore di questo sistema è un trinomio fatto di tre cose
La prima cosa è il prodotto le imprese competono sulla base del prodotto e la hanno la cultura del prodotto per non dire la religione del prodotto
Il prodotto diventa l'elemento di confronto competitivo più sentito vedete il quarantacinque per cento degli imprenditori se mi domandate qual è la variabile che conta nel suo settore della concorrenza mi dice ai proprio
E poi dopo abbiamo le altre due variabili che insieme al prodotto hanno fatto la cultura della vicentini ITA o anche del Nordeste in generale perché queste caratteristiche troviamo un po'in tutto il Nord Est
Il prodotto non fatto come dire di alta qualità o di alto pregio ma fatto dall'azienda per conto suo ma ha fatto in aderenza ai bisogni del cliente quindi il PG il prodotto flessibile
Il prodotto che si rinvenuta caso per caso il prodotto che si fa seguendo le nicchie di mercato che nascono avendo in mente i vari possibili clienti
Ecco in servizio al cliente la flessibilità è ricordato al ventotto per cento
Di questo di questo campione
Le risposte non fanno cento perché si potevano indicare più più caratteristiche ma ci danno nell'ordine il peso che viene attribuito
Quindi il prodotto quarantacinque flessibilità infelice piante ventotto e poi però la terza cosa
Perché sì bisogna fare un prodotto buono sì bisogna essere flessibili e servire bene il cliente personalizzabili la risposta in funzione delle necessità ma attenzione queste un sistema che compete sul prezzo
Questo è un sistema che cerca di avere una fascia di prezzo favorevole una fascia di prezzo che in qualche misura crea la convenienza a servizi di quel prodotto buono a utilizzare quella flessibilità in più che si dà perché non costa di più
E questo quindi va visto insieme alle altre queste cose il ventotto per cento richiama questo rapporto costo prezzo ma poi se andiamo a domandare qual è
La preoccupazione il lato in cui l'imprenditore sentori più esposti
Qual è il lato debole insomma di questo trinomio
Più quasi metà del campione ci dice che è preoccupato della tenuta dal lato dei costi prezzi
Cioè che c'è un'eruzione che percepiscono che proprio nasce dal fatto che l'evoluzione del loro settore dell'evoluzione anziana comincia a consegnargli dei costi che è difficile a tener giù
E quindi comincia a spingermi verso una fascia di pezzi in cui la qualità e la flessibilità si fanno fatica a vendere
E quindi si sentono scoperti dal lato dei costi allora questo trinomio ripeto prodotto di qualità
Modo flessibile di farlo di venderlo al cliente ma contemporaneamente una grande attenzione ai costi all'efficienza al produrre a costi ragionevoli
Questo è il trinomio su cui si basa
Gran parte del successo delle percepisce infine a detta e a giudizio degli stessi imprenditori che abbiamo interrogato
Ebbene questo trinomio
Vedete non c'è niente di travolgente anzi Coutinho mio assolutamente tradizionale
è un trinomio in cui il successo che sta dietro le imprese vicentine si spiega attraverso un motore ben collaudato che funziona bene ma un motore dove non c'è niente di avveniristico
Dove c'è diciamo la cura per il proprio lavoro il far bene il proprio lavoro ma non ci sono come dire delle varianti impreviste non ci sono delle sperimentazione azzardate anzi c'è una cura una prudenza
Del del proprio comportamento una prudenza dei propri conti una prudenza dello stare sul mercato con le cose essenziali quelle che poi il cliente paga davvero
è questa la il segreto dell'economia dell'impresa diffusa un'economia dove non ci sono delle innovazioni mirabolanti
Dove non ci sono
Delle cose che rompono la continuità dove anzi trionfa la continuità
Ma dove ci sono tutti i giorni delle innovazioni che cambiano il modo di lavorare tutti i giorni c'è qualcosa che non è uguale a ieri c'è quella filosofia del miglioramento continuo che gli americani hanno scoperto presso i giapponesi ma che forse
Più facilmente potevano scoprire
Venendo in Italia a vedere come lavora un sistema di piccole imprese che fa della continuità del miglioramento il suo assetto e principale nella concorrenza
Ebbene
La continuità
Vale ancora oggi se voi demandate l'impeto dei vicentini come vedono il futuro vi ricorderanno che sì ci sono stati cambiamenti sono tante sfide
Ci sono qualcosa che ti fa percepire il rischio la necessità di cambiare però che fondamentalmente insomma c'è un ottimismo diffuso
La parte ottimista di questo sistema supera il quarto arrivarci recettive accesi dalla metà delle imprese intervistate la parte che invece sente
La fatica del procedere si sente il vaso di coccio tra i vasi di ferro è una parte molto limitata diciamo che meno di un quarto di questo sistema
Quindi la continuità ieri ma la continua anche oggi
La continuità dire diciamo
In fondo figlia del successo
Squadra che vince non si cambia
è una saggezza fin troppo ovvia
E quindi ci fa sentire dentro la continuità anche il senso di aver fatto le cose giuste
Se noi guardiamo
Le altre risposte alla domanda che cosa conta nel suo settore su cosa basa insomma la la competitività o le differenze tra le imprese
Noi vediamo che tutte le altre variabili
Quelle di cui si discute tutti i giorni sui giornali non hanno un grande spazio non hanno uno spazio pari al prodotto alla flessibilità al prezzo
Sono in qualche modo variabile di nicchia che interessa un gruppo ristretto di imprenditori sebbene abbiano i loro affezionato
L'unica che risponde ancora
Ha un grosso gruppo di P due e la tecnologia però se noi poi pensiamo che tecnologia vuol dire in gran parte vuol dire costi o vuol dire qualità del prodotto
Alla fine la tecnologia una variabile
Per quello che qui voglio dire per quel tipo di azienda per quel tipo di fabbrica per quel tipo di cultura imprenditoriale in gran parte quel ventiquattro per cento e a un voto ancora dato al prodotto ancora dato al costone alla concorrenza sul costruttore
Ma quello che in fondo ci ha meravigliato
E che richiede un supplemento di ragionamento sono alleate risposta
Variabili su cui così sulla carta ci sembrava di poter scommettere come variabili interessanti come qualcosa che già oggi morde sulla concorrenza hanno riscosso un un riconoscimento abbastanza limitato alle risorse umane l'otto per cento delle imprese
è interessata a ricordarle l'internazionalizzazione il sei per cento la ricerca di nuovi mercati cinque per cento gli investimenti in comunicazione nella marcare investimenti risorse immateriali il quattro per cento
Investimenti per specializzarsi ulteriormente il tre per cento la famosa internet e dintorni il mondo virtuale prima il presidente Ziche faceva riferimento a questa frontiera che ci attende
Per adesso è considerato importante decisivo dal quattro per cento delle imprese ma la stessa dimensione aziendale
Viene ricordata in questo campo sono dall'un per cento di più il Comune elemento decisivo nella concorre
Le aggregazioni d'impresa di accordi hanno un gruppo ristretto di estimatori tre e mezzo per cento
Ebbene può era come è fatta la domanda che incentivate risposte come dire luoghi ha prodotto precipita apprezzo lasciava un po'immagini queste qui però io credo che questa risposta non sia senza significa questa risposta ci deve dire che c'è un rischio nella continuità
Ed è il rischio di immaginare che il mondo Candy nei tempi e nei modi che in qualche misura le imprese hanno già scontato nella loro evoluzione normale cioè che il mondo cambia senza salti senza discontinuità
E questo non è vero questo può essere come dire
La morale di una storia di successo che dura da tanti anni ma non è qualcosa di confortante su cui avvicinarsi la continuità ai suoi costi la continuità ai suoi rischi
Vediamoli questi rischi
Io credo che si debba fare una riflessione a partire da questo
Anche se la congiuntura va bene anche se le aziende tengono anche se non c'è domattina lo spauracchio di un cambiamento che sconvolge tutto però dobbiamo riflettere su qualcosa
Che questori pulsare su vantaggi competitivi sviluppati ormai da anni e consolidati e su cui in fondo il successo
Ha portato i riflettori l'attenzione trascurando forse altre cose e crediamo e sette sul fatto che questo è un atteggiamento come dire che può creare delle chiusure può creare delle delle smagliature nell'interiorizzare il nuovo
Vediamoli i rischi della continuità c'è un primo rischio importante l'autoreferente
Se noi partiamo dal principio che quello che abbiamo sperimentato va bene perché il mercato tira perché il cliente ce lo chiede perché non ci sono minacce immediate
Ma ieri
Tendiamo anche a pensare poi per conseguenza che in fondo quello che serve lo sappiamo già
Ed ecco allora due elementi che invece mi mi sembra Debora S. sottolineati
Un prevalere assoluto delle carriere interne all'azienda per i quadri che hanno funzioni direttive e di responsabilità
Il settantotto per cento dei quadri che comandano diciamo che hanno insomma funzioni imprenditoriali o direttive il settantotto per cento proviene dalla carie antenato la gavetta diremmo
è una cifra
Importante il settantotto per cento
Certo ci sta l'esperienza accumulata ci stanno delle ragioni insomma sette per questa città
Ma ci sta anche un premio alla fedeltà all'azienda cita un prenda la continuità ci sta una scarso ricambio di idee con mondi esterni con persone che possono provenire da altre esperienze
E che questo questa chiusura in fondo si rischi lo dice anche il secondo indicazione il novanta per cento di queste persone ad ha origine vicentina
Ora le aziende sì ma con tutto il mondo però il novanta per cento dei loro quadri del loro in della loro intellighenzia è nata qua
E quindi fa tutt'uno si fa tutt'uno con la continuità fa tutt'uno con l'esperienza passata
Fu
Ronaldo circuito
E poi c'è un secondo elemento importante su cui dobbiamo riflettere
Il possibile invecchiamento delle formule imprenditoriali anche di quelle che oggi vengono anche di quelle che oggi vanno che non hanno sfide immediate
Perché queste formule
Sono state concepite diversi anni fa in qualche azienda hanno anche dieci vent'anni la struttura che regge su cui si regge il vantaggio competitivo mentre il mondo è molto cambiato il mondo di vent'anni fa oggi non c'è più
Il mondo in venti anni si è trasformata radicalmente e abbiamo tre grandissime sfide a cui dobbiamo rispondere
E che ci pongono punto il problema di come cambiare le formule imprenditoriali eredità
La prima sfida quella di cui si parla sempre ma che io credo che non c'è stata ancora interiorizzata fino in fondo
E spero che i nostri ospiti potranno poi in qualche misura portare Galati di esperienza diretta su cosa vuol dire globalizzazione
è qualcosa di cui molto si parla ma che si fa poco ancora
Questo è un sistema in cui si pensa ancora molto ad esportare
Ma la globalizzazione non esporta azioni sono due cose molto diverso
Cominciamo a vedere per esempio la globalizzazione dei mercati globalizzazione vuol dire avere dei concorrenti internazionali misurarsi con qualcuno che opera su scala globale che quindi di regola non è italiano ebbene il settantaquattro per cento le nostre aziende identifica i propri concorrenti in concorrenti nazionali italiani
Come dire io sposo un mercato in cui il principale antagonista quello con cui misure vanto italiano
Questo non è ancora un mercato globale però diventerà ci sono tutte le premesse perché diventi e quindi bisogna in qualche modo preparati
E poi anche dal punto di vista delle esportazioni
L'esportazione sono sì una caratteristica formidabile di questo sistema però attenzione il sessantotto per cento delle aziende esporta soprattutto in Europa
E l'Europa non è la globalizzazione la globalizzazione l'America ai propri insieme e la Cina
La globalizzazione questa dimensione più ampia
Dove entrano in campo altre dimensioni l'Europa al mercato domestico dobbiamo cominciare a Trani così con l'euro l'Europa diventa mercato domestico
Non è essere internazionalizzati perché si si riesce a lavorare in Francia bisogna fare passi ulteriori oltre la Francia o la Germania trovare la nuova frontiera dalla globalizzazione fuori
E poi la globalizzazione non è esportare
E fare degli investimenti in altri Paesi
Ora è vero le aziende sono piccole in qualche misura hanno fatto miracoli come dire vista la dimensione però rendiamoci conto del fatto che sugli investimenti siamo veramente agli inizi sono il quattordici per cento delle aziende a investimenti in altri Paesi
E questi investimenti sono diciamo così per due terzi investimenti commerciali cioè agenti quotidiani
Ma solo il cinque per cento sono investimenti produttivi quindi abbiamo un'azienda su venti praticamente che a qualche esperienza di un investimento produttivo nel mondo naturalmente questo vale per la media le grandi aziende non sono così nelle grandi aziende l'investimento all'estero ma il cinquanta per cento dei casi ma certo c'è il problema di far passare questa nuova cultura della globalizzazione della grande azienda che già la respira alla media e alla piccola e quindi portare le filiere tutte a ad operare a questo livello di ragionamento
Quindi la globalizzazione è una grande rivoluzione bisogna interiorizzare la e bisogna in qualche modo capire che la continuità
Non non non va bene insieme la globalizzare la convenzione è un fatto di discontinuità bisogna metabolizzano nella propria storia come un cambiamento che implica degli adattamenti in qualche modo di sostanza
E poi c'è una seconda grande cambiamento
Che abbiamo rilevato un po'in tutte le interviste fatte la smaterializzazione della produzione
Che vuol dire una cosa molto semplice vuol dire che nella manifattura i margini sono destinati a essere sempre più rispetti
Perché la manifattura è in gran parte compressa
Dall'intervento di nuovi Paesi di nuovi produttori di costi più bassi soprattutto la manifattura diciamo di grandi lotti immatricolati standardizzata
E quindi la manifattura non è più la polpa sta diventando l'osso dell'economia
La polpa è invece legata alle fasi che sono nella a valle nella filiera produttiva sono la commercializzazione sono i marchi da pubblicità
Sono la capacità di seguire la moda sono la capacità di fare un design accattivante sono la capacità di interagire col consumatore pensate lei e straordinari possibilità di interazione che si avranno quando i consumatori cominceranno a lavorare in modo normale attraverso internet
Internet è come viene dichiarato dalla maggior parte dell'intervista non è una tecnologia finalizzata principalmente al commercio elettronico questa voglio dire è un è un'idea che
Troppo per azionisti Carlo del processo di cambiamento internet è una triplice interazione
è inutile che serve per entrano in un rapporto più diretto più interattivo più variato più personalizzato colto intermediario colto cliente finale
Con le comunità di consumo di esperienza che stanno sviluppando del nel mercato in mercati lontani mercati che oggi sarebbe costosissimo intercettare e che non c'è la convenienza differenziale mentre domani sarà possibile differenziare quindi la smaterializzazione
Portare i propri investimenti su queste pagine dove si crei valore aggiunto quello prezioso quello difficile
E questo vale anche per le aziende manifatturiere l'ex marito hanno un grosso impegno da spirituale sul campo dell'Asm della produzione immateriale di ciò che si aggiunge al Pronto fisico
Di quello che è il suo significato di quello che la sua qualità percepita dal consumo del di quello che è il servizio al cliente che si parte verso il prodotto quindi questa è una seconda grande trasformazione pensiamo che le nostre aziende hanno ancora il sessantadue per cento degli abietti
Invece in impiegati in mansioni manifatturieri
E quindi hanno diciamo così una sproporzione della manifattura nel peso tra le varie funzioni aziendali pensiamo che questa è una regione dove i servizi
Servizi di qualità non sono molto sviluppati dove le aziende per avere questi tipi di servizi si rivolgono specie a Milano
E quindi in qualche modo vanno fuori delegano all'esterno un circuito di intelligenza che invece è sempre più importante portare nel territorio portare vicino viene portare dentro l'azienda
Seconda grande discontinuità e poi c'è la terza discontinui
Scusi
Cioè la terza discontinuità
La discontinuità dovuta all'esaurimento dei fattori della crescita estensiva fino adesso le aziende si sono moltiplicate
E hanno ha cresciuto la loro
La loro Scala complessiva i distretti il territorio loro numero loro fatturato totale perché potevano contare su due fattori fondamentali come il lavoro lavoro abbondante
Che un territorio gli spazi ebbene questi due variabili ormai non giocano più per partecipa gente anzi le aziende quello che dice non le trovano più non ci sono più lavoratori occupabili non ci sono più spazi occupabili facilmente
E allora ecco che queste questo cambiamento tende a rendere più difficile competere
Su quei livelli e con quegli strumenti che avevo detto prima col trinomio prodotto flessibilità costo perché non consente facilmente di moltiplicare le idee buone di trasformarli in molti occupati in molte aziende in molti spin-off in molti neo imprenditori il meccanismo tenne incepparsi
Bisogna in qualche modo sbloccarlo
E quindi dobbiamo per sbloccarlo
Domandarci come questi tre discontinuità reagiscono sul modello di business vicentina
Il sistema vicentino dalle interviste
Che abbiamo fatto
Il sistema vicentino
Si caratterizza per queste quattro variabili su cui voglio andare molto rapidamente perché
In fondo fanno parte la storia di tutti voi e forse li conoscete molto meglio di quello che posso conosce i ricercatori
Prima di tutto c'è una fortissima sovrapposizione tra famiglia e impresa la famiglia la famiglia si trova all'origine e negli snodi cruciali della storia di molte imprese
I quali tutte le
E poi c'è una fortissima ruolo delle persone grazie le aziende sono aziende personali le persone hanno un ruolo fondamentale le persone non possono distaccarsi dall'azienda
E in più
Quando cercano di farlo
Non non trovano affatto facile questo distacco non trovano una via semplice questo non vale solo per le successioni ma vale anche per tutti gli approdi di accordo di cooperazione dove più persone entrano l'azienda di manager lezione dell'azienda
C'è un passaggio difficile che è quello di legare
La personalità del fondatore o dell'imprenditore che manda avanti l'azienda con la storia dell'azienda che magari abbiano di più persone ha bisogno di chiamare altri ad aiutare a portare nuove competenze
Il pezzo forte radicamento territoriale dell'impresa l'apice utilità prima che intrattenuto su questo il presidente l'assalto il terzo è l'apprendimento on the job
Il quarto scusa all'apprendimento on the job cioè qui c'è una forma speciale di apprendimento di sapere il sapere che si fa
Sul lavoro che si va sperimentalmente che si fa in pub ricca o negli uffici gestendo giorno per giorno non intellettualmente con la ricerca con la scienza
Con il management formale con le strutture che quindi reggono l'impresa moderna intesa nel senso fordista intesa nel senso astratto l'impresa vicentina è un'impresa che nasce dal lavoro delle mani dall'applicazione a molti casi concreti a molti
E quindi l'impresa vicentina fondamentalmente ad questi due asset da mobilitare nel cambiamento ha un capitale relazionale che deve essere valorizzato
In queste nuove dimensioni è un capitale intellettuale formato nel learning by doing e formato sia apparentemente gratis orbene
Salto perché tempi non ci consentono di
Andare anche
Ci sono tele esposte le concedetemi Sordi
Di esaminare queste tre risposte
Il primo elemento per far fronte a queste tre sfide le aziende devono più tutto cresce
Cresce non vuol dire crescere in quantità vuol dire
Trovare tutte quelle vie che permetta un'azienda di far parte i sistemi più grandi pur rimanendo essa piccola allora questa crescita implica una trovare accordi con altri fare entrare in azienda altre persone una una struttura societaria che viene messa in movimento e questa struttura ha bisogno anche della sua finanza ha bisogno anche dei suoi mediatori abituati cioè gara secondo elemento per far fronte alla globalizzazione smaterializzazione differenziare investire in qualcosa che ti renda riconoscibile diverso dagli altri concorrenti e portarla a livello interno a livello internazionale livello globale arrivare quindi alle fasi a valle della catena del valore con queste con i marchi con la capacità di farsi riconosciuta al consumatore con un investimento che si deve fare in questa fase la catena
Ultimo investire risorse umane servizi territoriali di qualità
Bisogna che quest'investimento che fino adesso è stata affidato a meccanismi abbastanza spontanei
Venga intensificata perché molte aziende ci hanno detto noi non possiamo investire seriamente sui nostri dipendenti se non abbiamo una qualche garanzia che poi rimane una con noi
Non è che possiamo investire in asset che poi vanno sul mercato posso anche andare al nostro concorrente allora dobbiamo creare un sistema complesso della formazione dobbiamo incentivare le persone investire su se stesse e dobbiamo quindi in qualche modo recuperai dal lato degli uomini
La qualità di questo sistema e anche gli elementi di discontinuità di investimento che dicevo prima servono per far fronte a queste nuove sfide a queste nuove dimensioni grazie
Grazie al professor Gianni
Ivano Beggio come si fa a chiudere la filiera lei come dire è iniziato in tempi non sospetti questo ragionamento l'ha portato alle estreme conseguenze
Procedendo per tentativi ed errori così come fanno tutti gli imprenditori un po'come gli scienziati questo paragone mi sembra forse azzardato però è così che si procede nel suo alla verità in mano
Ecco come ha fatto e poi se è soddisfatto penso suppongo per
Dissi di risultati che mi paiono esaltanti fino a questo momento
Piatto mettere parlava il professor Bollea nidi spiegava quest'indagine fatta nelle imprese vicentine mentre scorreva
Tutti gli argomenti
Pensavo la mia impresa presso la mia storia e idea analoga ossia
Negli stessi pregi difetti ha riscontrato fluida diffusione dei presidenti diversi perché si rispetti gli aerei bensì mi riconosco imprevisto
Ma ci terrà avrebbe prodotto evidente che per riprese nascono se c'è un concetto di prodotto prodotto innovativo
Io ricordo che a questo devo la nascita della mia c'era il sogno il San Giovanni con un sogno di sogna meglio di me perché sogna mari nelle di volo io sognavo prendendo atto a quattro diamole botto perderà peso tovaglie Treviglio chiude il sogno ritengo esami più bello sogniamo
Assegnavo le le moto signori tipo viali però ragazza con grandi ambizioni grandi sogni
Naturalmente la cosa prioritaria del prodotto
Come sono riuscito io parlo per la mia esperienza di impresa
Facendo le cose convenire con le competizioni quelle cose sollecito a fammi conoscere e capire come fare prodotto leggo da una piccola cittadina in provincia di Venezia dove si può fare regole ma quasi può fare certo leprotto
E attraverso le convenzioni io ho fatto il prodotto qui di solito a capire cosa vuol dire moto cosa vuol dire
L'innovazione quindi quando fossero problemi eccitava la storia delle nostre imprese recenti e naturalmente prodotto ma all'interno di questo l'innovazione è un elemento costante fondamentali eretti sarà quindi poi all'interno di questo sentivo flessibilità che sono de domande degli imprenditori flessibilità anche in questo io sognavo flessibilità flessibilità di produzione ma come si evita che di impresa
Come dire piccoli pretore che parte che inizia flessibile vuol dire fare cose essenziali fondamentali delegare all'esterno e cose meno fondamentali si incita a crescere più velocemente con costi certi
E quindi questo è un modello merito è un modello vicentino assolutamente la flessibilità devi fare io mi sento di dire che è un elemento ancora strategico fondamentali
Nove si fermi qui presidente peggio perché l'elemento chiave Parella competizione cioè nel momento in cui andava in piste si confrontava con giganti per l'epoca Raja marca Kawasaki piuttosto che altri leader in quel momento giapponesi lei ha capito come fare Volver il prodotto e via via c'è riuscito
Ecco e quello che professor Deaglio accadrà con la globalizzazione che sta accadendo con la globalizzazione c'è confrontarsi a tutto campo anche con chi appunto sta dall'altra parte del pianeta
Per me è già stato semplice perché voglio dire che c'è una pista di quei concorrenti per chi produce prodotti meccanici e pare che più complicato soprattutto se non sono prodotti finalizzati al consumatore finale ma fanno parte di una catena e con la globalizzazione perché l'anno scorso che abbiamo detto attenzione internet datevi una mossa perché se no rimarrete tagliati fuori qua invece questa globalizzazione auto come di lo stop and go e partita al contrario Boris top e si è fermata
Ripartirà perché voglio dire l'information technology ormai è una realtà ma cosa suggerisce agli impegni come ci si misura con questa parola che significa tutto e niente
Globalizzazione e che poi può fare anche paura anche se ovviamente ci sono delle grosse opportunità
Ma io dico soltanto questo che non sappiamo se la globalizzazione ci porterà sia la bacchetta magica saltata per avere un po'di anni è una bella cosa eccetera sicuramente ci porterà maggiore concorrenza dall'altro
E su un numero maggiore rispetto a venire su prodotti sempre più tecnologicamente avanzati
E non sarà tanto una concorrenza con i guanti sarà una concorrenza dura in cui ricordiamo il prodotto non venivano meno grazie cercate di i brevetti protetti non ci riuscite quindi è una cosa piuttosto scomoda è un po'come tante ma non una motocicletta insomma bisogna essere molto saldi e purtroppo non c'è modo di tornare indietro piacevole che pare gli imprenditori di qui in avanti bisogna correre in questa maniera
Le cose del passato che possono esserci piaciute facevano a tutti ma quando quando ci si espandeva senza questi problemi bastava lavorare sodo sostanzialmente i mercati si pagavano quasi per incanto sono purtroppo cosa del passato
Quindi queste imprese da leader di nicchia perché poi voglio sono state anche a riparo ma hanno conquistato dei mercati conquista i mercati non è facile però perché nella loro nicchia sono sempre stati dell'idea devono trasformarsi in multinazionali tascabili come diciamo come devono espressione sintetica che però mi pare l'unica che traduca questo passaggio
Da impresa appunto di nicchia a multinazionali confrontarsi per centosessanta gradi ma se la nicchia è un posto protetto dove posso stare tranquillo scordate nell'oppure certamente dovete diventare multinazionali qualcuno di voi lo chiama diventato anche lo stanno diventando che vuol dire decentrare vuol dire tante cose vuol dire per esempio pensare che tutto quello che sta succedendo in Cina in Turchia in Algeria eccetera è roba vostra
Non è una cosa che potete dimenticare perché li avete i mercati e gli avete anche i concorrenti
Giorgio cifra quindi la soluzione affrontare il mercato in questo mi pare come dire banale ovvio per affrontarlo visto che parliamo di piccoli imprenditori piccole imprese e necessario allearsi con altri imprenditori oppure o contemporaneamente come dire entrare e con una banca cioè avere una liaison con una banca che porti le sue competenze
Proprio per competere su tutti i mercati una partecipazione azionaria di minoranza
Non parlo di quotazione in Borsa perché l'impresa del Nordest giustamente hanno sottolinea mancheranno poco fa non non non sentono questa necessità e e i numeri stanno lì a testimoniarlo
Ecco c'è ancora questa diffidenza tra voi uomini banca e le imprese oppure si può dire che con la globalizzazione questa diffidenza finalmente è venuta meno
Va canto direi che
Per l'impresa e medie il mercato rappresenta effettivamente una soluzione riguarda pochi non tutti
Andranno in Borsa e forse è anche giusto che sia così mentre più frequente sta diventando più frequente è la possibilità di avere un rapporto più stretto fra la dà anche l'impresa con l'impresa che aprì il suo capitale alla banca quindi questo nettare
Il cambiamento che intervenuto negli ultimi anni per cui oggi per l'impresa che ha un progetto di sviluppo che pone Cobra globalizzati se vuole crescere che ha
Voglia di sfidare la competizione e quindi di diventare più più grande di acquisire altre aziende
La possibilità di avere una banca commentarle nel capitale è una realtà
Per testi oggi abbiamo circa quarantacinque partecipazione cioè vuol dire che siamo soci in quarantacinque Paesi
Che un qualcosa abbastanza di recente che sta crescendo con la presenza di investitori italiani per la presenza degli investitori internazionali
Che accompagna quindi che sono dai compagni di viaggio per questo processo di crescita dell'azienda di maggiore solidità di quell'azienda ha bisogno per affrontare il
Giovanni Rana all'epoca mi raccontava la sua il suo esordio nel mondo della pubblicità
Cioè che non è quello che vediamo noi quando assisti come gli spot pubblicitari ma naturalmente fu preparato per tempo in un colloquio che lei ebbe con i pubblicitari in cui propose ma perché non posso essere io il testimonial del mio prodotto meglio di così mentre Bruno boccone
E dimostrò cosa so fare sono io la garanzia per i consumatori cosa le rispose
Ma ha detto che
Ma miliardi sempliciotto vivono entri un sempliciotto vivibili scusi fatti è stato Furst
Servizio di Milano naturalmente
Milano nell'ambito città non vengono giù sono tutti
E allora studio di mano noi veneti se arriviamo e vi si guarda dentro hanno presentato i suoi progetti io non l'ho fatto ho detto più o meno campagna sitar la muffa
E ci ha portato lì o di soluzioni detto guardate per conto mio ho fatto una azzardato dire una una soluzione abbiamo mi presento io dico dito un banco davanti i miei consumatori
Naturalmente il tutto io da sempre abito magari carne macinata quel cosa che può essere non troppo
Invece dico metto dietro io questo banco e ha fatto questa proposta Wagner ho guardato un po'male Agrimar sguardo dirlo pulito che dopo mio figlio quelli dei titoli sono incassati
Fa
Farli quando hanno dato una mano Munichia proprio la
Da allora
è vedo ci vediamo fra quindici giorni un mese ho capito Vauro combinata rosso vetusti vale nove mila virgola ora è successo che dopo quindici giorni mi telefono
Vengono giungono esercito di di di tecnici si fa oggi o sono stato talmente choccato riguardo a questa gente di Obama mio la mia proposta
è stata accettata comprando ingiuriarmi farvi
Non si può più Corselli nella storia giovanile all'apicoltura in altre trenta giovani gran dopo seguito è venuto fuori il mio arrivo è stato proprio una una cosa bella diremo perché spedizioni sui ma un discorso che è andato molto molto profondo e insomma
Ecco questo era un un esigenza non è che io volessi comparire a tutti i costi ma qui gli anni il nostro col voto persegue venticinque facendola naturalmente c'era le multinazionali mi sono venuti solo solo perché c'ero guarita voleva accompagnati
Pietro barile baritono volta ma perché noi venderle vendi la tua azienda che allora facevo una ventina di miliardi sommano aziendina sono abbastanza vivace
Dico ma uditori ma dottor Pietro ma perché lei non venderanno espletando Barilla era Anna Mestre voi la hanno dice io un cavallo masturbare ripulito un musetto
E io io e mio figlio rito ci divertiamo l'Amati guarda i giovani non sia mai detto che mi domando dall'azienda e così è stato e era l'esigenza proprio di poter dire qualcosa perché in quel momento entrava mio figlio
Ha così concluso possiamo dire meglio del nove di queste grandi colossi diano delle possibilità enorme un mercato Pécresse noi siamo piccoli così e rito ma che può dire meglio di me giovani Ranaldo barricandosi Bulova in televisione
La Nestlé dicono improrogabile nove Giovanni o Buitoni operativo o Giovanni Rana e così è stato una idea vincente che ci ha portato in pochi anni prima duecento giovani Rana lo pulitura Marilyn Monroe Rita evacuato
Queste abbiamo cambiato Gizzi anche nel frattempo ha portato questo
Grande ruoli da noi attualmente abbiamo il novantatré novantaquattro preceduto notorietà comunque
Altissima come noto di tale nome che cubi tempi guarda il passato dei soldi è stato un po'di burrasca costi storie che recenti queste è venuto ci siamo tirati fuori bene perché la marca dà fiducia da già garanzia infatti questo è stato molto utile questo grazie ai giovani
Mi pare un caso esemplare un'intuizione che fu accolta insomma male diciamolo pure e che poi invece come dimostrò ripartendo grande successo
Presidente Beggio lei ha vissuto il passaggio dalla piccola impresa alla grande impresa quindi piccole imprese in cui decideva tutto lei le assunzioni gli uomini che devono collaborare la a un certo punto però ha dovuto delegare
E soprattutto dovuto allegare anche la scelta degli uomini dei collaboratori anche voli di primo piano ecco questo passaggio è stato traumatico
Per uno tronco la sua formazione oppure poi appunto superato il primo mento difficoltà si abituato via via e oggi è soddisfatto perché so che si concede anche qualche settimana di vacanza in giro per il mondo cosa che prima insomma non poteva fare
Ma il grande legale è stato un elemento chiusa
Soprattutto per me che vengo con esperienza di partigiano
Politico l'impresa e quindi la dedicate la proprietà un dirigente è una cosa delicatissimi difficilissima lo leggevo che faceva parte dei problemi
Poi a un certo punto decisione detto sapevo che delegando potevo creare clonare nuovi concorrenti ho deciso che il rischio ne valeva la pena quindi volevo crescere volevo dire aviere un'azienda grande questo era il sogno e a un certo punto ha deciso che la delega faceva parte del rischio quindi ho cercato di mantenere sempre saldo quello che era l'aspetto il cuore che significa strategia il prodotto e poi cercare gli uomini giusti nei posti giusti devo dire che sono come tutti i vicentini io il novanta per cento ancora di dirigenti di
Che sono nati come cosa ho fatto li ho fatti crescere Yuma perché così li ho mandati a
Visitare a stare con delle imprese non concorrenti perché non me lo consentivano ma nelle grandi imprese ho cercato di svecchiare una situazione che poteva
Arrivare l'impresa quando uno rimane tanti anni nella stessa impresa la fa invecchiare quindi per cercare di rendono sempre
Fresca giovane gli mando in giro giro sempre continua dagli sempre spostabile bandierina sempre più in alto in modo che creolo lo degli delle sfide degli stimoli
Questa è stata la scelta tattico artigiano o a diventare l'impresa nel delegare nel delegare c'è questo rischio io tutti i colleghi pretori sanno che esiste questo bisogna accertato importante poi cercare di mantenere informandoli facendoli crescere motivando di e quindi questo è stato il mio percorso ben
Professor Deaglio eleggono i gemelli dati sull'internazionalizzazione l'export è un dato assodato insomma il perito del Nordest sono dei maestri
Si stupiva in positivo a differenza del professor Mariuccia me ma questi non sono risulta sì numeri piccoli ma comunque significativi di una tendenza
E vero e così c'è questo processo comunque cominciato sta muovendo i primi passi e nulla impedisce che prosegua anzi mi pare che sia ben avviata e poi lei è ottimista o o pessimista delle cose che ho letto che lei scrive sulla Stampa editoriali pare che lei sia
Ottimista sia sul ruolo che Italia potrà giocare sul mercato globale sia quello europeo così padrone di sé in poi quando uno vede
Ma una concentrazione di imprenditori comunque è stata non se ne vedono tanti al mondo non può tutto sommato che resero ottimista
Io penso che l'industria vicentina abbia complessivamente bisogna cercano di trovare una formula no una formula pubblicitari pretende di Tabacci
Il primo e il trenta non credito nel senso di semplicemente soldi finanziamenti a ma il tipo giusto di soldi andate a tornare
Con quel signore lì o con gli altri come lui per vedere le potenzialità che alla vostra azienda che sono sicuramente moltissimi siete stupiti da come è possibile
Integrare fare eccetera delle risorse
Secondo e cultura
Non cultura in senso generico ma cultura nel senso di conoscenza industria
Insomma io so che molte volte gli imprenditori non amano i professori però vi posso dire che dalle università qualcosa di buono esce se poi questo qualcosa di buono lo prendete lo mettete nelle vostre aziende lo fate funzionare vedrete che l'investimento in cultura punk
Il terzo è commercio commercio anche qui in senso generale come ce l'hanno illustrato questi due signori insomma commercio vuol dire il proprio nome avere il coraggio di mettere in macchina sul mercato aveva il coraggio di riappropriarsi della della catena delle vendite non semplicemente evitare un prodotto così
Insomma quindi tutte queste precise assume una quarta che coraggio se voi siete qui vorrei volete cresce perché avete coraggio e secondo me dovete andare avanti così
Ragionamento fondamentale per gli imprenditori vitale direi dottor Cirla lei poco fa cita questo dato quarantacinque partnership diciamo così io ribaltato una domanda che ho fatto al professor Deaglio non le sembrano poche anche se ammetto è un numero significativo per una banca di casa perché quando a un giro qui anni fa
Nel Nord Est e quindi diciamo be'arrivano questione della Mercia benché milanesi doppiopetto gessati io non parlavo in un modo che nessuno di noi capisce voi invece siete di qui siete radicati ecco non dovreste crescere a ritmi Diversi ben superiori ma noi vorremmo tanto
Devo dire che la decisione di aprire il capitale di un'impresa a a una banca non ero incisione semplice decisione complessa spesso sofferta
Perché bisogna intanto rompere un poco il diaframma di diffidenza che comunque c'è quasi sempre nell'impresa familiare
Quando si prende un socio esterno al nucleo familiare
Perché avere un socio vuol dire in parte cambiare le regole che governo Zenda non vuol dire cambiarle radicalmente soprattutto se il socio non è una grande banca internazionale quindi con una spersonalizzazione del rapporto ma è un partner che ben conosciuto che vive il territorio che ha con me suo intendimento quello non di essere un partner finanziario ma qualcuno che intanto e a fianco dell'azienda lo è stato e non sarà quindi con un concetto se volete
Di per invitare il rapporto e non di casuale operazione finanziaria destinata sperabilmente chiudersi con un vantaggio reciproco ma poi ognuno si lascerà l'approccio che ne abbiamo che pensiamo sia giusto e necessario a vedere quello invece di una visione a medio termine che poco e vedere una presenza nel capitale che prevede la consulenza perché come abbiamo visto la necessità per l'impresa nella crescita e anche quella di mettersi con nuovi soci diffondersi di fare acquisizioni o anche dimettersi perché no senza non sempre tutti possono sperare di essere nella competizione e avere successo e quindi se l'imprenditore il nostro modo di vedere vede che il valore della sua azienda così come non cresce più tanto vale cercare una partnership industriale mettersi con altri quindi cercare di fare un salto per cui realisticamente il numero dell'operazione con le quali noi oggi al quale noi siamo arrivati è un punto di partenza
Quello che noi pensiamo sia necessario è che molti più imprenditori che hanno la voglia di crescere quindi il piano oggetto perché se poi l'impresa il progetto non ce l'ha il suo obiettivo e quello magari continuare a Gadda guadagnare ma più in un'ottica di galleggiamento che di sfide del futuro se l'impresa H questa volontà io penso che oggi l'offerta di capitale superi di molto la domanda e quindi non c'è più questo aspetto avevamo molto spesso considerato e anche per le quali per il quale le banche sono state criticate cioè che poi al momento del bisogno
Non c'era il credito non ce la capitale io oggi sono convinto che per chi lo merita il capitale o il credito supera offre e quindi siamo finalmente dalla fase del cambiamento e sono certo che questi numeri che sono piccoli fra qualche anno saranno di molto più grandi
Giovanni Rana e adesso cioè lei qua ha portato a compimento un processo non non così semplice ma penso che la società perché le multinazionali sono sempre lì le offerte continueranno ad arrivare nuovo di acquisizione
Come fa crescere con chi si allea visto che non andrà in Borsa oppure a mezzi sufficienti per affrontare un mercato che sempre più grande
Ma di multinazionali sono sparite fortunatamente profilo competizioni però stiamo crescendo da soli da soli ecco cerchiamo desse dentro una nicchia c'è un dottore che si salvò in questa nicchia che possiamo portare avanti abbiamo portato in tutto Oropa e se abbiamo contato addirittura nelle Americhe e stiamo guardando temo guardando anche la Borsa perché continuamente un'intervista mi domando Roma rana la borsa novanta io dico ma poca sicché entriamo dico in questa in questa fase che di questa perché ingiusto pensarci perché ormai ma l'unico vantaggio dicono che la Borsa dei soldi siglato un dietro perché gli uffici delle banche bisogna sempre più influente retail istituirle però stiamo atterrata
Una una delle porte ma oggi abbiamo tutti abbiamo le banche si agevolano eccetera naturalmente ci vi siano anche un po'diverso che le note di un tante cose molti una volta erano molto più rigide come portò parlare in tempi chiediamo partiti ormeggio insomma rilievi di tempi che erano molto più adesso sono molto più a competitive ai vertici esperto siano dei guasti intelligenze non indicavano si è quotato nessuno però no dei ma erroneamente ma perché ti noti quotidiani dire ma Vicovaro Alghero non c'è nessuno nonché c'è solo la banca e votata quelli che non c'è forse sarà la nostra origine di artigianato degli allievi
Dirigente dice voglio dire niente noi passando queste grandi e queste grandi idee che portarsi su su su idee molto molto più ampio di quello che le nostre capacità forse anche di capire di adattarsi
Dentro si dico Tanzi sono quotate sono contenti ma dipende dal tipo di di di di lavoro qualcuno
Nel nostro caso
Tanto finché vado Currie sono Noè però stiamo guardando siamo sempre all'erta lei in Belgio come la penso così ma perché lei ha dimezzato l'Italia per cui credo che dipenda
Un danno a Gaza l'aspetto del della famiglia della continuità quando una impresa aggiunge certe dimensioni rettore sentire come obbligo la continuazione come sogna la continuazione aldilà liguri ripresa
Quindi io credo che sia giusto piano piano io sono favorevole attualmente a una brano partecipazione ad alzare la posta all'interno della pessimo sogno volevo però non si decide come dire come diceva a Giovanni feste scegliere il momento giusto più che vede dicendo di così di prima generazione c'è un po'di difficoltà
Perché spettante oppure chi doveva pagare il pizzo
Ma perché avete paura che nuove erogazioni allora più controllabile difficile dare una spiegazione vinceva devono esenzioni
Sì io guardo verso Venezia
Non è quasi mai cosa analoga
C'è una forte attaccamento all'impresa molto forte molto sentito e quindi vendere una parte perché di questo si tratta è sempre umor nero ma autonoma quindi per questo io faccio un distinguo tra ogni situazione e le diversità
Per un'impresa che ha dimensioni grandi io ritengo giusto e logico che ci sia sia sia aperta al mercato quindi questo però la difficoltà che ricopre dato territorio essendo imprese molto giovani fino di prima generazione o di seconda evidentemente stiamo così dell'impresa l'amiamo così tanto
Però come dice il presidente D'Amato finché le imprese hanno i mezzi perché andare in Borsa cioè il problema è se hanno hanno i quattrini con cui finanzia la crescita autoriparatori c'è l'esempio americano Keynes solo borsa
L'esempio italiano o tedesco che sulle famiglie entrambi i modelli funzionano per avere soldi famiglie funzionano una battuta sull'innovazione visto che le compete poi con appunto questi dovrà editore di primo piano
Le università italiane danno una mano oppure anche in questo caso lei si rivolge all'estero dove ci sono come dire migliori centri di ricerca
Io praticamente un'area molto fortunato perché vicino all'università o l'ingegneria di Padova o l'economia commercio di Venezia un architettura quindi per il mio lavoro sollecito a ad avere un bacino di agganciati pagate uomini e donne straordinariamente preparati quindi l'università vicino alla mia impresa fatto Declan vere certo se devo dire qual è la distanza fra l'impresa università ancora molto ma molto molto lontana ma l'innovazione sul prodotto per questo prodotto che poi a pupa in pista quindi non si può bluffare mandino forte
No per
Innovazione sul prodotto c'è una scampagnata tutto
E quindi di calendario fuori dall'Italia
In Italia vediamo dei tecnici fantastici poi sarà all'insegna noi abbiamo finito Ducati vince quindi ci sono delle professionalità nel nostro Paese straordinari qui come per la Ferrari e la meccanica italiana come dire da questo punto di vista prima dubbi vanno sopra
Beh questo sarebbe anche che una lancia spezzata perché spesso noi critichiamo università e centri di ricerca qui ci dicono che invece come dire siamo ancora competitivi
Secondo lei così è d'accordo oppure bisogna recuperare in fretta perché magari sono nelle isole competitive poi il resto invece si attarda attraversa entrare in una fase di transizione tra
Circa cinque anni abbiamo autonomia nel decidere dei nostri soldi nostri programmi di ricerca
E credo che complessivamente la stiamo usando bene in alcuni casi parlo di Politecnico di Torino Politecnico di Milano le università sono diventate delle culle gli imprenditori
E cioè hanno tenuto a battesimo impresa laureati che con un sostegno bancario si sono permessi proprio in altri casi hanno attirato in Italia per le imprese straniere tecnologicamente avanzate
Mi capita sempre più frequente di avere degli studenti che prima di fare la tesi anzi facendo la tesi fanno uno stage presso un'impresa e poi l'imprenditore viene a discutere la tesi insieme con la Corea quindi sono dei rapporti che si stanno creando che richiedono flessibilità da parte del di un mondo universitario che non era abituato ma forse anche aperture da parte vostra recepito ci troveremo bene tutti e due
Bene io vi ringrazio senza devoto gentili grazie anche agli imprenditori di vicenza esso chiamò sul palco il presidente anziché
Grazie
Bene ritorniamo a noi prima di dare la parola al nostro amico Antonio volevo ricordarvi lo di non lasciare lasciala alla fine del suo intervento perché ci sarà la premiazione di tre nostri colleghi
Che hanno compiuto cinquant'anni di iscrizione all'associazione quindi con la fine dell'intervento di D'Amato
Qui raccomando di rimane poi chi si è prenotato per la cena c'è poi la cena che seguirà
Credo che la tavola rotonda sia stata
Indovinata
Centrata sull'argomento che l'associazione oggi ha preparato per questa Assemblea cioè cresce
Cirla per il credito ha dato la metta inquina messo in netta evidenza e non per l'istituto che rappresenta ma in senso generalizzata per tutto il mondo del credito che non è più il credito di una volta legato alle strette richieste di garanzia
Ma è disponibile a studiare vedere
E a valutare i progetti di ognuno se questi sono interessanti che semplice questi sono credibili le risorse si trovano
Indovina chi Shima
L'intervento di aglio docente di economia internazionale che ringrazia
E indovina chi siano anche la scelta dei due colleghi
Due colleghi insuccesso che hanno dimostrato che si può crescere per linee interne senza acquisizioni
E immuni basta avere la voglia di avere un obiettivo ben ferma e dell'ufficio da colpire loro celava dimostrando
Perché i numeri lo dimostrano
Ma oggi ieri è stato il solito primi brillante conduttore della tavola rotonda ringrazio anche lui assieme a tutti i partecipanti trattavano tonante Antonio che aspettiamo per la conclusione finale
Cari colleghi e con grande piacere che sono qui con voi
L'anno scorso Valentino
Voleva che partecipasse a questa Assemblea ma che si vedeva credo giusto qualche ora prima del mio insediamento in Confindustria e non era quindi possibile
Quest'anno invece sono lieto di essere qui perché vicenza è stata fin dal primo momento
Un'associazione insieme con il Veneto il Triveneto vicina
Alla mia al mio impegno confederale qui c'è stato un appoggio non solo appassionato ma soprattutto intelligente
Che non ha fatto mai mancare nel corso di questo anno di presidenza spunti suggerimenti iniziative quello che cioè serve a chi come me
Vuole contribuire a rendere Confindustria veramente capace di interpretare quello che imprenditori come voi vogliono fare nel Paese nelle proprie impresa soprattutto perché dare un Paese più forte più solido più ricco più competitivo
Quindi vi ringrazio per il lavoro che avete fatto vi ringrazio per il lavoro che continuerete a fare e sono sicuro che questa associazione questo territorio sapranno continuare a dare a Confindustria tutto il sostegno necessario perché davvero si possa fare un grande passo in avanti
L'assemblea di oggi pomeriggio è stato l'assemblea bella
Che introduce due tipi di problematiche sul tappeto per tutti e due molto appassionanti
E che mi riportano direttamente al pensiero di quello che abbiamo sviluppato a Parma con il tema del convegno la piccola industria saper crescere e poter crescere
Due temi che sono secondo me assolutamente centrali nel ripensamento del contributo stesso che l'impresa oggi può offrire al Paese la tavola rotonda di oggi pomeriggio diceva prima Ziege è stato una tavola rotonda molto buona
I temi affrontati sulla base anche la ricerca fatta sono stati i temi puntuali
E abbiamo avuto la possibilità di toccare con mano due campioni dell'impresa nazionale che hanno saputo ciascuno nel proprio campo affrontare concorrenti difficili fare bene e segnare l'impronta della propria azienda su un mercato complesso
Giovanni Rana affrontato concorrenti temibili in un mercato che io conosco bene e so quanto difficile e competitivo sia a scompiglia do tutte le regole del mercato e ha saputo creare un marchio un'impresa una qualità un'immagine che dimostra come anche nella sfida con
Reggenza si possono fare cose di grande significato così come Ivano Beggio che ha saputo competere con concorrenti dimensione internazionale in un mercato difficilissimo che aveva cancellato d'Italia la mappa di chi faceva motociclette che oggi prepotentemente ci mette i primissimi posti il mondo qualità innovazione intelligenza e marchi due campioni nazionali che dimostrano come gli imprenditori italiani possono e sanno far bene e soprattutto possono e devono sapere fare di più e allora è questa la grande partita sulla quale ci dobbiamo tutti quindi dobbiamo tutti recuperare quella grande forza quella grande spinta al miglioramento continuo al cambiamento alla capacità di far crescere le nostre imprese sfilando anche quell'Ughi comuni quelle convenienze quelle in quell'India gessatura e nel corso degli ultimi anni dire negli ultimi decenni hanno quasi convinto un'intera generazione di imprenditori che tutto sommato era meglio era più opportuno era più sicuro rimanere piccoli perché così si poteva essere più flessibili aggirare le rigidità continuo di un mercato di un sistema per i sette che crea un doppio binario di convenienza una convenienza maggiore per chi rimaneva di dimensioni piccole e una convenienza progressivamente inferiore per chi invece aveva il coraggio di crescere
Indebitarsi di sfidare i mercati e di affrontare sul piano internazionale come dire la grande sfida della crescita una sfida che porta al tempo stesso opportunità e angoscia
Che porta al tempo stesso grandi rischi ma anche grandi possibilità di crescita è una sfida che ognuno di noi deve saper affrontare ma dovremmo poterlo affrontare con alle spalle se tema paese con alle spalle un sistema di convenienze che ci metta quanto meno nelle pari opportunità per i nostri competitors internazionali per fare bene il nostro lavoro
E allora su questo noi dobbiamo con imprenditori fare di più dobbiamo sapere superare una dimensione strettamente familiare dell'impresa dobbiamo saper ha come dire ricorrere al credito in maniera più intelligente ed essendo anche più trasparenti dobbiamo saper puntare di più sull'innovazione dobbiamo saper puntare di più sulle risorse umane dovevamo saper mettere in discussione il nostro stesso modo di fare impresa perché abbiamo nel nostro patrimonio di imprenditorialità tutte le risorse più valide più forti più intelligenti per poter far bene
E abbiamo bisogno di affrontare questo grande salto di qualità con quella tradizionale fiducia nelle nostre capacità che ha bagnato tutta la crescita lo sviluppo dell'industria italiana e che rappresenta con il grande patrimonio di testimonianza che l'industria veneta ha dato al Paese nel corso degli ultimi decenni
Dimostrando che
Nel corso di pochi anni si poteva davvero e conquistare una posizione di primo piano nell'economia europea lavorando sodo lavorando bene facendo compassione il proprio lavoro e facendolo ogni giorno sempre per via ed è quindi su questi valori su queste capacità che de possiamo guardare con grande fiducia al nostro lo possiamo fare perché noi abbiamo credo quello che altri non hanno cui o che non si compra sul mercato i soldi si compra le tecnologie si comprano in una certa misura i mercati si comprano ma l'imprenditorialità
La passione per il proprio lavoro
L'intensità con la quale ne facciamo il nostro mestiere una cosa che non c'è che non si compra o ce l'hai oppure non te la puoi aumentare questo il grande patrimonio del nostro Paese e questa la ragione per la quale noi facciamo questo mestiere con tanta passione con tanto amore con tanto orgoglio
Ed in questo modo che dobbiamo andare avanti allora è su questi valori che noi possiamo costruire anche un m'
Do più forte e più incisivo per far crescere i nostri interessi lo dobbiamo fare anche superando alcuni luoghi comuni anche alcuni tabù che fanno parte anche dalla nostra stessa cultura siamo tutti imprenditori chi di prima che di seconda difficilmente di terza generazione io sono uno del Sud o sono di prima barra seconda l'azienda l'ha fatta a valle ci sono nato dentro son flash l'ho detto l'ho lavorato in azienda da quand'ero piccolino Ivano e di prima generazione Giovanni Rana di prima generazione qui dentro moltissimi sono credo fra la prima e la seconda generazione
E soprattutto
Siamo innamorati del nostro mestiere e quindi è normale che guardiamo anche con un certo di
Di come dire difficoltà di complessità il primo dei grandi scogli che l'industria italiana davanti a sé superare una visione strettamente famiglia le riprese diceva Malgieri il presidente di Confindustria continua a ripetere che fino a quando ci sono i mezzi d'impresa può e deve andare avanti sulle sue gambe io un approccio molto pragmatico rispetto alla quotazione in Borsa come molti di voi ognuno di noi credo ha il dovere di verificare ogni anno se convenga o meno se sia necessario o meno io credo che fino a quando un'impresa possano fare affidamento sulle proprie risorse scelga di non andare in Borsa può farlo ma credo anche che un'impresa nel momento in cui si rende conto che andando in Borsa può davvero garantire più future più crescita la sua impresa debba farlo io no no particolare religione rispetto a questa questione son convinto che dobbiamo rispetto alla quotazione in Borsa avere un atteggiamento molto pragmatico molto freddo molto razionale
Non credo che sia stupido chi non ci vada non crede in queste mode dove se non va in Borsa non vale niente non credo neanche che solamente andando in Borsa si possano fare grandi cose ma non credo anche che la Borsa sia un inferno voglio dire che una delle grandi opportunità che deve essere valutata con grande razionalità che ne l'intelligenza soprattutto tenendo conto che quello che conta è riuscire sempre a come dire puntare su una crescita solida sana forte dell'impresa in un momento in cui i mercati veramente si integrano la concorrenza diventa sempre più forte e come correttamente è stato detto nel corso della tavola rotonda oggi fattori sui quali si gioca il successo sono sempre più dinamici sono sempre più come dire sofisticati sono sempre tali da mettere come dire in discussione le ragioni del successo di ieri ma ora costante resta ed è quella nella quale io ho grande fiducia la nostra voglia la nostra passione di fare impresa e allora è su questo che noi ripeto dobbiamo costruire il futuro ma lo dobbiamo fare anche in un Paese che consente alle imprese di crescere che questo coi e l'altro lato della medaglia e l'impegno di Confindustria impegno delle industriale l'impegno di noi come imprenditori collettivi dobbiamo continuare a lavorare perché il nostro Paese consente alle nostre imprese di crescere perché se molto spetta a noi come imprenditori molto spetta anche al Paese in termini di condizioni per la crescita questo sistema nel quale da oggi la cultura industriale la cultura che aiutati permea come dire i valori e i comportamenti delle autorità delle amministrazioni locali dei governi centrali delle stesse controparti sindacali e una cultura che estende da a riconoscere quelle che sono oggi le nuove dinamiche in gioco le nuove complessità le nuove sfide che noi come impresa dobbiamo affrontare il giorno dopo giorno dicevano le relazione all'assemblea qualche qualche ora fa qualche giorno fa gli imprenditori italiani sanno di non potersi adagiare sugli allori non è mai stato così e tanto meno lo è ora abbiamo veramente bisogno oggi di mettere il meglio di noi stessi le nostre aziende perché la partita dei mercati e della competizione sta diventando veramente s'sempre più dura i margini si erodono continuamente i prezzi delle materie prime delle commodities continuano a salire i prezzi al consumo continuano a scendere perché c'è una forte spinta comunque le frazioni istiga ci troviamo di fronte a una situazione molto complessa dal punto di vista della profit
Abilità della competitività la soglia degli investimenti cresce dobbiamo diventare più bravi nel fare il nostro mestiere ma la dobbiamo fare in un Paese che ci metta in uguali condizioni di competere rispetto agli altri di prelievo fiscale sul reddito di impresa resta doppio checché dicano
Resta doppio rispetto a quello che si paga degli altri paesi con i quali noi competiamo non si può sommare l'IRPEG con l'IRAP
Dimenticando che i dimenticando che la base di riferimento è diversa
Le agenzie che il ministero del Tesoro rilasciata subito con l'assemblea di Confindustria diceva che abbiamo fatto un errore perché loro continuano addizionale la percentuale dell'IRPEG a quello dell'IRAP e fanno alla fine una somma che impropri alle basi di riferimento sono diverse io alla fine Unali sì compiuta dal Centro Studi Confindustria in maniera molto documentato insieme con Ernesto Bianco facendo una comparazione dei bilanci a livello internazionale di società che operano in settori produttivi dimostra chiaramente che la quantità di reddito del nostro di di prelievo sul reddito in e se nel nostro Paese va dal cinquanta a quasi il cinquantotto per cento secondo del mix fra Investimenti capitale quota lavoro eccetera questo ci toglie autofinanziamento ci toglie che ciclo che può essere investito anno dopo anno in più innovazione migliore ricerca la migliore crescita più penetrazione nei mercati internazionali abbiamo bisogno anche di un sistema che ci consente di avere quelle flessibilità nel mercato del lavoro che ci fanno essere più reattivi più capaci di cogliere davvero tutti i cicli spazi di della domanda ma ci consenta anche di valorizzare opportunamente le risorse umane
Portandoci a degli standard di regolamentazione che tutelino davvero i lavoratori e i loro diritti ma ci pongono anche in condizioni di essere equivalenti a quello che c'è negli altri Paesi dell'Europa occidentale continentale nessuno di noi vuole abbassare qui gli standard sociali hanno la vera sfida la vera opzione che Confindustria proposto al Paese di alzare gli standard sociali e il benessere e il livello di coesione che guida sociale di tutto il Paese ma questo si fa solo creando più ricchezza creando più benessere perché voglio essere severi distribuito e perché Voss essere dati più rapidi per famiglia e più redditi emersi perché questa è un'altra grande partita che il nostro Paese deve saper affrontare Non è un paese civile il Paese che ha più della metà più del doppio di economia sommersa rispetto agli altri Paesi europei con i quali nei compiti a
Ma come è possibile la Gran Bretagna la Francia la Germania il quattordici per cento di prodotto interno lordo sommerso e noi dobbiamo avere il trenta per cento e solo Confindustria si lamenta di questa questione è assolutamente inaccettabile
è assolutamente inaccettabile gli alle soglie del Duemila ancora oggi ci siano lavoratori i cui diritti sono del tutto negati
Ci sia concorrenza sleale per le imprese emerse ci sia una congrua fetta di evasione fiscale e contributiva ci sia molto spesso la violazione dei più elementari requisiti di illegalità
Consentendo in molti posti anche molti intrecci impropri fra malavita e ma l'economia avere il quindici per cento di Pilo sommerso in più rispetto agli altri Paesi vuol dire avere oltre trecentocinquanta mila miliardi di ricchezza nazionale Sommers sa al quarantadue quarantatré per cento di prelievo fiscale e contributivo partiamo di un getto di oltre centoventi centotrenta mila miliardi l'anno di fisco sommerso con questi soldi si abbassa la pressione fiscale per le imprese
La pressione contributiva sul costo del lavoro
La pressione fiscale sulle famiglie seduce un po'di stock di debito pubblico e si creano anche risorse per fare investimenti infrastrutture che il nostro Paese che francamente questa territorio lo dimostra chiaramente mi ha francamente bisogna siamo negli ultimi dieci anni al minimo storico di investì
Ti su noi stessi dalla storia repubblicana abbiamo quindi bisogno di fare molti passi davanti pensano di fare riforme abbiamo bisogno di modernizzare il Paese abbiamo bisogno soprattutto di rimettere al centro delle cose da fare la competitività perché senza rimettere in moto lo
Potente motore di crescita di sviluppo di competitività delle nostre imprese per il nostro Paese non si generano con le risorse di cui tutto il Paese e anche i suoi cittadini hanno bisogno perché poi dall'altro lato abbiamo ancora un sistema sanità
Rio che zoppica abbiamo un sistema dello stato sociale che protegge molto anche troppo alcuni e non protegge ha fatto altri quindi che spreca neanche anche iniquo e abbiamo bisogno soprattutto di investire innesti si somigliano essere più competitivi rispetto agli altri
Non è come dire un fatto irrilevante
Che la quantità e la qualità delle infrastrutture che ne abbiamo sul nostro territorio e assolutamente inadeguata che si parta dal nord si finisca al sud siamo comunque sempre meno rispetto ai nostri concorrenti europei e siamo i margini di un mercato
Dove sempre di più i nostri le nostre imprese sono costrette ad importare materie prime erri asportare prodotti finiti
E dove quindi la qualità dei collegamenti della logistica e delle infrastrutture assolutamente indispensabile dobbiamo poter investire sul nostro Paese così come noi dobbiamo saper investire le nostre imprese
Però questa è la grande partita che abbiamo davanti una partita che io credo ne possiamo affrontare anche con una adeguata quantità di fiducia e di ottimismo sia perché il Paese a una ricchezza formidabile di risorse umane di primo ordine
Qualità del lavoro qualità dei giovani qualità degli imprenditori non difettano anzi sono a mio modesto avviso fra le migliori d'Europa
Abbiamo anche oggi una nuova legislatura che si apre con un governo che ha sulla carta abbastanza
Vantaggio in termini di governabilità e stabilità per poter affrontare finalmente una stagione di riforme seria e rigorosa come quella che il Paese ha davanti a sé
Bisogno di fare
Credo che la qualità del governo che andrà a costituirsi debba essere all'altezza delle aspettative che tutti quanti noi riponiamo e dimostrando coesione
Nella formazione del governo e attenzione per le riforme e per la modernizzazione
Sì risponderà adeguatamente anche alle aspettative che i cittadini hanno espresso nel corso delle recenti elezioni dove mi pare di poter dire è stato molto chiaro il messaggio di premiare di favorire quella delle
Come dire contro OPA delle dei contendenti in gioco che dimostrava più capacità di coesione e più come dire focalizzazione sul progetto riformista abbiamo bisogno di fare queste riforme ho detto nel corso all'Assemblea anche se sarà l'impopolare bisogna saperlo fare subito
L'Agenzia di stampa si sono scatenate dicendo Confindustria diventata masochista che sa cosa vuole fare niente niente di particolare non abbiamo però nessun tempo da perdere sulla strada delle riforme e abbiamo sogno di un Governo che sappia fare anche se queste riforme come dire non saranno sempre semplici popolari o gradite questo non vuol dire voler imporre ai cittadini italiani e tanto meno come dire
Alle fasce più deboli del Paese misure come dire
Poco gradite ma bisogna avere il coraggio di sfidare anche i facili consensi perché oggi il Paese ha bisogno di riforme non solo l'impresa il paese tutto abbisogna diventare più moderno e più competitivo gli obiettivi che Confindustria proposto a chi avrebbe assunto
La responsabilità per la prossima legislatura non sono obiettivi di misura strettamente economico aziendalistica o che vanno esclusivamente nel favore nell'interesse delle imprese sono tre obiettivi
Misurati anche nei numeri che hanno una grande valenza credo di tipo non solo economico ma soprattutto sociale aumentare il tasso di occupazione del Paese
Cioè far crescere la quantità di gente che lavora non ridurre solo il tasso di un disoccupazione Nomentano il tasso di popolazione attiva che lavora in Europa siamo sessantatré per cento
Lisbona pone il target a tutti i Paesi europei di aumentare i dieci punti entro dieci anni per attestarsi fra quel settantadue settantatré per cento che l'attuale livello di occupazione degli Stati Uniti Italia una media del cinquantatré per cento
Il mezzogiorno e in questa Italia il quarantadue per cento quindi abbiamo molta strada da fare e abbiamo un grande salto di qualità da fare nella capacità di
Aumentare la quantità di popolazione attiva che lavori l'unico modo per affrontare anche seriamente il problema delle risorse della riforma delle pensioni e dell'invecchiamento della società italiana
Abbiamo poi un secondo grande obiettivo quello appunto di riportare il livello di economia sommersa ad un tasso più fisiologico più simile a quello dei nostri altri paesi europei i quali ci misuriamo che come dicevo prima l'unica strada vera però aumentare il gettito fiscale contributivo e quindi ridurre la pressione sulle imprese e sulle famiglie
E il terzo obiettivo è quello di ridurre la distanza fra nord e sud perché credo che questo rappresenti una grande opportunità per lo sviluppo per la crescita di tutto il Paese e non lo dico solo perché sono uno del Sud lo dico perché sono davvero commi do che una più forte integrazione tra mezzogiorno il resto del Paese rappresenti un turbo in più che il motore Italia può mettere a disposizione per far crescere il prodotto interno lordo di tutto sistemica
Quindi queste sono le cose da fare sono cose importanti sono cose complesse sono cose nelle quali Confindustria le Unioni industriali sul territorio dovranno saper svolgere il loro ruolo con grande attenzione come nel responsabilità noi abbiamo fatto una scelta una scelta molto precisa la scelta di essere molto Autonomie distaccati rispetto allo schieramento dei partiti non vogliamo essere filogovernativi del partito preso perché qui che questo sia un errore dobbiamo mantenere la nostra autonomia e capacità di giudizio nei riguardi dei Governi qualunque essi siano nostro interesse di difendere e tutelare e rappresentare i punti di vista le opinioni del mondo industriale italiano e quindi su questo che dobbiamo essere molto precisi e molto diretti non vogliamo neanche essere inutilmente come dire polemicamente antigovernativi anche questo sarebbe un grande errore noi dobbiamo essere nei riguardi del sistema
Come dire politico istituzionale molto come dire distaccati banche molto presenti e puntuali presenti con proposte presenti comprò
Detti presenti nel sostenere le riforme delle quali crediamo presenti anche nel contestare le riforme che
Non riteniamo utile o che tanto meno devono essere fatte in questo senso noi dovremo gestire con grande tensione con grande responsabilità in rapporto con le controparti politico istituzionali sia sul territorio che siano amministrazioni come dire
Territoriali e regionali sia a livello nazionale che sia il Governo lo dovremmo fare anche con un confronto serio esserino con le controparti sindacali come avete visto nel corso di tutto quest'anno Confindustria tenuto fede alla sua promessa noi
Vogliamo fare una concertazione strettamente consociativa o che si basi su piccoli scambi di tipo corporativo il paese non è bisogno le nostre imprese non sanno che cosa farsene più un modo per tenere tutti fermi gli ingessati
E lo vogliamo neanche fare una conflittualità anche questa sterile che non serve a niente perché anche questa è una cosa che costa costa le imprese costa al Paese costo tutti abbia bisogno di un dialogo franco sereno responsabile con la controparte sindacale concertare vuol dire
Mettersi insieme per accelerare la quantità di riforme di modernizzazione del Paese discutere delle grandi strategie dei grande le grandi opzioni di modernizzazione ricordandosi però due cose molto precise e molto importanti la prima che il dialogo sociale non può per sulla ragione essere mai utilizzato per diluire dilazionare tanto più impedire l'assunzione di responsabilità da parte del governo chiunque voglia utilizza
Era il dialogo sociale come un modo perché il governo non faccia le sue scelte non prenda le sue decisioni non si assuma le sue responsabilità fa una cosa grave e di responsabile
Così come il dialogo sociale non può mai essere come dire strumentalizzato perché il terreno dell'autonomia sociale divenga terreno dello scontro politico dobbiamo sempre con grande nettezza
Distinguere quello che il gioco dalla politica da quelle che sono le normali dinamiche tra le controparti sindacali questo il senso è questo il lavoro con il quale Confindustria andata avanti quest'anno queste il significato anche dell'accordo che abbiamo fatto quattro quinti delle forze datoriali oltre
I terzi delle forze sindacali suo contratto a tempo determinato da con grande attenzione abbiamo evitato di cadere nelle polemiche politiche abbiamo evitato di cadere le strumentalizzazioni dico parte dico ci siamo concentrati con grande responsabilità insieme complici stamane in un confronto per portare avanti le riforme riforme significative
Ci auguriamo che questo sia la strada sulla quale il dialogo sociale si muova nel corso del prossimo futuro ci auguriamo che qualcheduno si renda conto che ama le campagne elettorali sono finite e chiarirà del di lavorare sul serio di confrontarsi e soprattutto a voi di consentire al governo di fare le riforme delle quali è stato letto e in questo senso io credo che
Ci sia e ci debba essere oggi da parte nostra come Confindustria
Sempre maggiore attenzione e responsabilità io sono molto contento sono molto orgoglioso del lavoro che abbiamo fatto nel corso in questi ultimi mesi perché
Il la qualità delle proposte che noi abbiamo formulato a Parma
Rappresenta una chiara assunzione di responsabilità da parte del mondo industriale né non ci siamo voluti associare a quanti continuavano a lamentarsi non ci siamo tanto meno associate quanti pensavano di poter imporre diritti più o meno come dire arroganti al governo agli altri sulle cose da non fare o su come farle abbiamo scelto il terreno che la proposta ci siamo assunti la responsabilità
Di fare delle scelte concrete poi potranno crescere potranno non piacere sono scelte assolutamente avverte per ogni confronto e discussione ma solo una chiara assunzione di responsabilità così come deve fare quella parte sociale che ritiene di avere un ruolo di ceto dirigente del Paese
E una responsabilità di fare delle scelte di dire dove si sta dire quello che si vuole realizzare dirlo con grande franchezza senza doppi sensi non abbiamo nessuna paura dire che la flessibilità sedimentati in uscita che vogliamo poter fare più profitti perché solo così l'economia ma anche che la società italiana cresce e che se ci mettono per favore in condizione di fare il nostro mestiere fatto bene tutto il Paese ne avrà di che godere perché mettendo le imprese in condizioni veramente di crescere e diventare più competitive di fare più reddito ci sarà appunti avendo nel
Istituzione della responsabilità dovrà saper distribuire questo maggiore dico che ne creiamo aumentando i livelli di benessere per tutte le famiglie italiane di questione per tutto il Paese se non sono qui
Idealmente senza false ipocrisie messe in condizione di fare il nostro mestiere fatto bene ma chi mai potrà aumentare la quantità di ricchezza delle famiglie il numero di salari per famiglie il numero di gente che lavora
Veramente in questo Paese questo credo che la grande partita sulla quale ci dobbiamo muovere su questa partita io vi chiedo di essere presenti vicino a Confindustria come lo siete stati nel passato e come sempre più sarà necessario chiosa del sicuro nel futuro sicuro che da questa parte in Italia ci sono grandi energie imprenditoriali grande voglia di fare e quella passione che contagiosa e che serve proprio davvero contagiare il resto del Paese perché le imprenditori sappiamo come si chiamano le nostre imprese dobbiamo fare in modo che tutti quanti gli altri di parola parla come no
Grazie mille buono
Grazie Antonio d'aver portato il saluto e assieme a questo quello che sarà lo stimolo e proprie le proposte in un momento particolare il ma partita particolarmente in tanto del nostro Paese nel momento in cui si sta insediando questo nuovo governo certamente le proposte che ai e che hai messo ancorché ai portate messo al corrente i colleghi di Vicenza ci crediamo e le facciamo nostre tutt'cerca di incidere e di farle anche di portarle a beneficio non solo della nostra categoria ma di tutto il Paese adesso io inviterei ti racconti pregherei di rimanere qua perché assieme premieremo tre aziende che ancor più cinquant'anni di associazionismo
E intanto inviterei si tenta di Palermo che oggi abbiamo ospite per un brevissimo saluto Giuseppe Costanzo se vuoi venire
Grazie all'invito grazie al Presidente Ziege Tassotti che durante una cena a Palermo e ho pensato di fare questo sono da testimoniare
Da imprenditori impegnati in più settori da presidente all'associazione indossare di Palermo e da cittadino che oggi le cose al subito sono cambiate saluta a testimoniare che la cultura d'impresa entrata nella mentalità retino ai meridionali
Oggi sappiamo che lo sviluppo passa dall'impresa che lo sviluppo passa dal lavoro gente attenta alle nuove opportunità come voi non può non sapere che con la Conferenza di Barcellona nel due mila dieci il Mediterraneo diventerà un'area di libero scambio e la Sicilia in questo
Da una situazione via di estrema eccellenza sono trecento milioni di abitanti che stanno cominciando a consumare che hanno bisogno dei nostri prodotti e allora oggi ho sentito echeggiare dai vari interventi che sono venuti la vostra nei
C'è sita di differenziarsi la vostra necessità e trovare lavoro ebbene noi abbiamo luoghi dove fare lavoro noi abbiamo la possibilità di intermediari ci con voi abbiamo una spiegazione viva una situazione pronta abbiamo censito metro quadro per me quattro quattro
I luoghi dove fare impresa abbiamo rilevato tutti gli immobili che sono nelle mani della curatela fallimentare per metterle attorno al sistema abbiamo la collaborazione istituti finanziari che finalmente tra guardano le garanzie per parlare
Più di progetti industriali la vostra Banca Nuova sta facendo un'eccellenza opera sul territorio ci sta collaborando in questo questa testimonianza sono trattare oggi l'elezione diretta del presidente alla Regione in Sicilia per la prima volta come esperienza siciliana porte da quella stabilita politica che ci permetterà di lavorare sul territorio abbiamo aperto un ufficio a Tunisi per avere la possibilità di avere un osservatorio privilegiato chiunque di voi ha la possibilità di andare in quei Paesi vedrà un grande crogiolo di inizio ti dico è un cantiere aperto le grandi compagnie di distribuzione sono arrivati in quelle zone a testimoniare che i consumi stanno aumentando e Consob maglietta e aumentando i consumi con aumentano la nostra possibilità di fare business questa testimonianza sono da dare ad imprenditori ai quali noi guardiamo come esempio per potere è emulare perché ricordatevi che in Sicilia il novantacinque per cento alle imprese sono imprese con meno di venti dipendenti imprese che nascono il numero maggiore che nel resto dei
Oggi queste la realtà siciliana se volete siamo a vostra disposizione dir ringrazio dall'accoglienza che ci avete dato buon lavoro grazie a tutti cartellette
Passiamo alle premiazioni
Centinaia ornitina natalità insegna anch'pur guardano