Tra gli argomenti discussi: Calogero, Cultura, Decessi, Filosofia.
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Rubrica
Dibattito
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Ieri a Roma il filosofo Guido Calogero
Aveva ottantadue anni radio radicale si unisce al cordoglio
Per la scomparsa di questo pensatore e uomo politico che tanta parte ha avuto
Nella storia del nostro Paese
Nella storia del pensiero liberale del nostro secolo e anche nella storia del movimento radicale
E dello stesso partito radicale la star ma questa mattina nelle prime certo ancora affrettate commemorazione
Ricorda alcuni
Dei momenti essenziali salienti della tua vita l'uomo di cultura
E di politico
Si ricorda ad esempio
Il suo precoce debutto a ventitré nel mondo della cultura con i suoi studi
Di logica greca e di logica aristotelica si ricorda a anche diffusamente per l'importanza che ha avuto nella
Pensiero nella storia del pensiero variano il suo discepolato con Giovanni Gentile e i suoi rapporti
Non sempre facili con Benedetto Croce
Si ricorda poi in particolare e giustamente
Che il suo sodalizio politico
Con
Capitini
La Fondazione del movimento liberal socialista
Anni del fascismo declinante la seconda metà degli anni trenta e due giovani studiosi Capitini da una parte e Calogero dall'altra si incontrarono e diedero vita a un originale movimento
Appunto intitolato al nuovo liberal socialismo cioè un nuovo liberalismo è un nuovo socialismo che fu poi tra i gruppi che confluirono informa determinante
Nel Partito d'Azione
Si ricorda appunto in questi termini il partendo da questa da questa battaglia tutte le sue battaglie antifasciste quelle che costarono poi a Guido Calogero il suo confino in qualche sperduto paese mi pare d Abruzzo
Si è poi ricordato sulla stampa il suo lungo insegnamento universitario
Nel dopoguerra la sua collaborazione con il Mondo di Pannunzio la sua partecipazione ai convegni del mondo ai convegni sulla scuola e così via un ritratto certamente ampio di una vita culturale e politica varia e estremamente ricca
Ma
Viene ricordato però affondo il suo impegno e l'importanza della tua battaglia delle flotte laiche radicali
E quella che
Mi pare ci fu cioè la sua adesione al partito radicale
E soltanto nun articolo mi pare di Bobbio
In un'intervista per lo meno a Bobbio questa mattina sul Messaggero si ricorda la sua partecipazione alla campagna per il divorzio nel mille novecento settantaquattro
Personalmente credo di ricordare esattamente
Un episodio mi pare importante e fu quando Guido Calogero ti scrisse nel mille novecentosettantadue al partito radicale
In un momento in cui questo partito
In uno dei suoi delle situazioni più drammatiche
E più difficili
Aprirà un ciò una campagna per il raggiungimento di mille iscritti senza eguali
Venne annunciato in un congresso straordinario è tenuto a Roma il partito radicale avrebbe dovuto chiudere Guido Calogero fu tra coloro che risposero a questo appello e appunto si iscrisse e la sua iscrizione fu una debole determinanti
Nel dare il senso del superamento almeno momentaneo di difficoltà che sembravano altrimenti insormontabile ma vorrei qui ricordare
E leggerò adesso
Alcuni brani
Nel suo articolo scritto su Panorama nella primavera del mille novecentosettantaquattro in appoggio a Marco Pannella che allora stava conducendo uno dei suoi più drammatici di Giunti giù uno che durò novanta giorni
E uno dei più importanti tra le battaglie condotte da quel partito radicale
Era in corso la campagna per il referendum sul divorzio
E insieme era in corso la campagna per la raccolta delle firme per otto referendum lanciata allora Partito radicale quella campagna d'Iraq tutta fallì furono
Registrate soltanto centocinquanta mila firme circa intorno
Al pacchetto gli otto referendum ma la campagna fu importante politicamente perché durante il digiuno dei novanta giorni Pannella pose alcuni problemi accusi alcuni temi che erano allora importante sono ancora oggi di grande attualità chiese ad esempio maggiore informazione dalla televisione di Stato chiese addirittura che queste televisioni di Stato
La tv allora di Bernabei concedesse un uno spazio adeguato alla Lega italiana per il divorzio e altre
Indicazioni di battaglie di quel di quel digiuno furono poi richiesta
Per una maggiore libertà di stampa perché il Messaggero passata da Perrone ai nuovi proprietari mantenesse la sua linea
Laica e poi la campagna
Per il voto ai diciott'anni scrive Calogero in questa
In questo articolo scritto su Panorama tra poco andrò anch'io a sentire quel che Marco Pannella avrà da comunicarci nella sua conferenza stampa
Ma intanto vorrei provarmi a dire quel che in generale penso di lui il discorso che ne nasce dalle sue singole prese di posizione può fare infatti più o meno notizia e in genere proprio per un difetto intrinseco un certo aspetto del sostrato dottrinale della nostra cultura ne fa poca
Ma ciò che fa o dovrebbe fare notizia suo generale atteggiamento di fronte alla vita il quale ha ormai dietro l'ISEE un quarto di secolo da quando era ragazzo ad oggi
Per dire la cosa in modo brutale continua Calogero in un Paese di preti come l'Italia Marco Pannella il più conseguente degli eretici nel suo liceo offesa per tutti coloro i quali hanno sincero spirito di religione appartengono all'una o all'altra delle tante chiese esistenti s'intende solo constatare il fatto che nel nostro Paese al di sopra di ogni divergenza di ideologia e di filosofia di fedi un'idea soprattutto dominante qui la che il singolo individuo nulla o quasi può fare contro il corso delle cose qualunque sia il supremo potere che lo governa e poi qui Calogero uscita ed è impossibile leggerlo tutto quanto articolo cita i gruppi o i
Le diciamo così di ambienti culturali i quali sono in qualche modo ostili a quest'
Da
Rivalutazione delle battaglie laiche e libertaria ricorda Calogero di cattolici ricorda poi i marxisti dico da i superstiti di allestisce i dell'idealismo crociano e gentili hanno e infine i devoti della De la scienza quelli convinti che le nozioni scientifiche
Sole
Debbano governare l'uomo
Anzi per prima cosa dirci che cosa l'uomo sia
Prosegue poi Calogero e qui vediamo integralmente in mezzo a questo esercito di marmotte ogni una ferma in attività che qualcun altro faccia qualcosa o dico a loro di far qualcosa quale sorpresa se a un certo punto un impaziente si alza in piedi e grida basta preferisco magari sbagliare ma fare subito a
Meno qualcosa da me tale
E oggi in questo nostro sonnolento paese primo fra tutti Marco Pannella degno continuatore di Aldo Capitini e di Danilo Dolci e se talora sbaglia ci sono poi anche le volte in cui non sbaglia affatto quanto all'introduzione al mantenimento della possibilità di divorzi in Italia egli ha dimostrato più fiuto politico di tutti Barbastro della politica italiana
Sono troppe
Le battaglie quando tra Pannella continua poi Calogero sono troppe perché possiamo qui ricordarle anche solo coi loro titoli d'altra parte è sperabile che almeno questa volta a radio e tv e giorni varie riviste politiche italiane si siano vergognate dei loro silenti ed Edolo delle loro censure e ne abbiano già dato notizia loro pubblico Margarita end perciò coraggio dall'avvenuto ricevimento dei radicali pannelliani al Quirinale
Parnell avendo ricevuto al Quirinale dal Presidente leone proprio era
In seguito a una delle richieste che gli aveva formulate perché venisse dato riconoscimento in questo modo alle battaglie radicali nella sede più alta costituzionalmente per lo Stato
Qui in fondo conclude poi Calogero torna sempre il problema Pannella a benissimo definito l'insieme delle sue proposte un Occhetto di richieste di restaurazione della legalità che non comporta vittorie di nessuno contro nessuno e conclude proprio Calogero ecco una splendida forma più organica e solida per quella costituzionalità democratica di tumori di cui tutti gli Stati del mondo hanno bisogno se non vogliono finire prima o poi sotto il tallone o di Generali fascisti o di Generali comunisti ecco queste parole di Calogero sono molto interessanti
E le ho volute ricordare proprio perché già Calogero individuano in conseguenza e conseguentemente a tutta la sua battaglia culturale al suo modo di pensare
Va be'di fare politica individua una serie di di di temi di fondo della battaglia radicale che già allora nel settantaquattro apparivano essenziale dominanti come sono essenziale e dominanti anche oggi dunque questa continuità di indicazioni
Appare lampante in queste parole che pone dei problemi che sono ancora oggi problemi di grande rilievo perché appunto una figura di Calogero come in alcune
Altre figure della storia culturale politica italiana sì riassume un percorso di problemi che vanno
Ancora oggi probabilmente affrontate
Che cosa ha rappresentato in sostanza la lunga vita
Di Guido Calogero
E soprattutto quella che fu la sua ricerca teorica per un nuovo liberalismo negli anni trenta perché qui nasce il problema che qui nasce il punto centrale il punto di partenza
Di questa ricerca e dei problemi che né vengono fuori e che ancora oggi dobbiamo affrontare Guido Calogero insieme sicuramente a Guido De Ruggiero
A Benedetto Croce ad altri in questo momento non mi vengono in mente non venga in mente ricorda ore rappresenta appunto negli anni Trenta il tentativo importante della cultura italiana di definire un nuovo liberalismo
Che nascesse sulle ore
Ceneri della vecchia scuola liberale del vecchio mondo liberale che il fascismo aveva distrutto aveva
Liquidato
E che aveva dimostrato proprio facendosi liquidare plinti era sua impotenza e incapacità a capire il mondo il mondo nuovo il mondo degli Stati totalitari mondo del totalità benissimo e delle ideologico delle utopie trionfante Guido De Ruggiero per primo credo e poi Guido Calogero e Benedetto Croce con quel libro fondamentale che
La storia come pensiero e come azione
Si pongono questo problema probabilmente con armi insufficienti probabilmente
Così scarsezza anche di mezzi e di possibilità per poter affrontare questo tema
E
Definiscono comunque arrivano comunque a definire una serie di posizioni che vanno
Dal riconoscimento
Dello stato come qualcosa di diverso da quello spuntato
Né il cui culto molto nazional liberalismo
Aveva ecceduto diventando così complici oggettivamente te non soggettivamente del fascismo quindi ricerca
Di una diversa concezione dello Stato da una parte fino all'altra al barlume
Di tentativi di individuazione di quei temi che sono oggi quelli al centro delle battaglie della formazione di coscienza l'
Temo di essere considerato eccessivo quando vedo in un libro come Doria come pensiero e come azione di Benedetto Croce appunto probabilmente uno dei più alti momenti di
Di individuazione del tema dell'affermazione di coscienza in questo libro Croce scopre drammaticamente che che la politica è negativo che la politica totalitaria che la politica qualcosa sul cui sentiamo sul piano dalla quale egli è il mondo liberale sono sconfitti e
Si rifugia si dice
In quella religione la libertà che lo pone al di sopra
Dell'hotel concrete ma in realtà attraverso quella regionale la libertà conosce scopre il momento ineliminabile dell'affermazione di coscienza di fronte alle prevaricazioni e della politica
E dello stato che
Identificandolo sì completamente con la politica diventa totalitario momento dilemma deve drammatico del pensiero liberale moderno
In cui Croce assume la posizione dello sconfitto lasciando però un'eredità estremamente importante di riflessione che ancora non è stata probabilmente sufficientemente elaborata
Nascono qui alcuni dei momenti della ricerca di una filosofia della distinzione dei distinti
E andrebbe ancora più approfondita ma noi crediamo che questo approfondimento non sia stato possibile in questi anni non tanto e non solo per la sconfitta subita attraverso il fascismo ma quanto per la sconfitta che questo pensiero liberale per l'isola me entro che questo pensiero liberale ha subito soprattutto ad opera di altre scuole di altri per forme di pensiero di altre storiografi penso al grandissimo genio carente
I quali hanno cercato di tracciare una linea unitaria di ricerca dal Croce di prima maniera allo stesso Gentile fino a Gramsci e poi al Partito Comunista nella nella cui cultura nel cui marxismo si dovrebbe concluderei compendiare la storia del pensiero liberale della formazione alla storia dalla formazione delle classi dirigenti di questo Paese in questa linea che viene portare avanti
Da questi settori cisti
Come prende
E gli altri possono extra poste accanto a lui in questa linea c'è l'abbandono completo della la linea di pensiero liberale
Che va appunto da De Ruggiero a Calogero la croce perché no Ernesto Rossi così quelli come lui che
Individuano sul piano teorico che la primo confronto con lo Stato moderno Queen dico lo Stato fascista il primo confronto sia nel rifiuto quindi dell'obiezione di coscienza e nell'affermazione di coscienza che sia soltanto nelle carceri quando sì
Ci si confronta con la iniquità totale della legge e si pone il problema morale di fronte alla legge questi sono i temi di fondo do che distinta in te un meno compiutamente o meno consapevolmente o meno si agitavano in quei ricercatori liberali che negli anni Trenta anche apparentemente stando all'Inter no
Del fascismo cercano dire nuove in un momento estremamente difficile certamente non avendo nell'intera cultura europea del tempo appoggi e poi tutti di riferimento che potessero
Essere adeguati alla drammaticità del problema l'intero pensiero liberale sconfitte in quegli anni in Europa non a caso sono gli anni in cui trionfa il pensiero progressista che viene portata avanti marxista progressista portano avanti da intellettuali anche di grande valore che negli anni Trenta aggiunge ho suonato un e che è il responsabile della crisi
Culturale del neo nazionalismo di certa un modo di intendere lo stato sociale assistenziale da cui è bloccata il diciamo la stessa rinascita attuale del pensiero liberale
Del pensiero radicale e quindi della politica di una possibilità d'una politica radicale di affermazione di coscienza come momento fondante dell'etica della morale dello stesso Stato moderno sono questi
Il no di che diciamo così attraverso il pensiero di Guido Calogero vengono sollevati per cui mi pare riduttivo oggi in questo momento che di ricordo doloroso della sua scomparsa mi pare il motivo limitare la sua figura quella d'un Socrate solitario che guarda dall'alto o dal profondo della sua coscienza e dei suoi studi il resto del mondo Guido Calogero
Resta un solitario perché nel nostro tempo la difficoltà di creare una cultura una politica solida male e capaci di creare ex solidarietà per l'iniziativa il problema è tutto aperto le difficoltà di questo tema sono profonde e questa quindi l'eredità di ricerca
Che crediamo di poter ritrovare in luglio in questo momento in cui noi ci inchiniamo di fronte alla sua scomparso e alla perdita certamente di uno dei nostri maestri
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