Centenario della Unione delle Camere di Commercio - organizzato dall'Unioncamere (presso Palazzo Colonna, Piazza SS. Apostoli 66)

Alla
L'azione e centinaia nelle scale
E meta desiderata egiziane esiterei pochi campi ghiacciati e la sua presenza e segno che riconferma la sua accessibili ecco tracciati a chi esce allo sviluppo dell'economia Granata azione in particolare questo grande interesse MP tre piani quasi faziose non è è americane ciò che lavorano e lo sviluppo e a nostra economia il tema e ad affrontare ora e quella delle imprese italiane non e era per introdurlo che sia giusta pensare a quel momento storicamente diversi
Sì prima deriva dal passato
Ed è i Siano quello caratterizzato Nanda le imprese nate agli italiani nel mondo ma lento pionieristico
Per i quali ad avere sicuramente grande gratitudine perché hanno portato nel mondo la capacità creative e di lavoro
Degli italiani e l'Italia secondo metta è un passato più prossimo ed è anche il presidente e va sotto il nome di export
Un fenomeno importante a dati due mila rispetto al prodotto interno lordo il nostro export significa il ventuno per cento in termini di merci e il ventotto e quattro per cento se si aggiungono i servizi cioè parliamo in termini di valori assoluti di cifre che vanno dai cinquecento ai seicentoquaranta mila miliardi e se consideriamo la sola industria manifatturiera rispetto alla produzione l'export significa un terzo di questa per oltre il cinquanta per cento diretto verso i paesi europei e quindi un fenomeno di dimensioni rilevanti direi sostanzialmente che ci mette sostanzialmente alla pari con gli altri partner della moneta unica perché in termini ovviamente proporzionale rispetto al PIL
I dati sono molto omogenei e il terzo momento è sicuramente quello in parte già del presente ma sicuramente il futuro
Quello che va sotto il nome di globalizzazione perché naturalmente la globalizzazione cambia i termini direi che l'export assume un significato diverso
Entrano in gioco nomi e definizioni nuove con le quali dobbiamo cominciare a fare l'abitudine in particolare la delocalizzazione cioè non più la produzione in casa e l'esportazione fuori bene nostri prodotti ma la produzione fuori dai nostri confini dei nostri prodotti e la loro distribuzione in loco cioè un nuovo profilo di internazionalizzazione delle imprese ma di questi temi ci parleranno
Tre esponenti importanti del mondo economico e del Governo il dottor Umberto Agnelli presidente dell'Ifil Carlo Sangalli presidente di Unioncamere e Antonio Marzano ministro delle attività produttive chiedo al dottor Umberto Agnelli che è anche presidente del Comitato Italia Giappone
Di fare il suo intervento dal titolo l'Italia l'economia italiana nel contesto della globalizzazione prego
Signor presidente pubblica autorità signore e signori buongiorno
Paella c'è prima di tutto Carlo Sangalli indi avermi dato questa opportunità di esprimermi di fronte al Capo dello Stato
E ricordare quanto Unioncamere faccia di positivo l'internazionalizzazione delle impresa italiana
L'Italia e le impresa godono generalmente di una reputazione buona nel mondo
Si possono sollevare riguardo mille obiezioni mille distinguo e anche qualche ironia ma questa è una realtà un dato positivo di cui dobbiamo essere consapevoli e tuttavia un patrimonio che va consolidato continuamente e che la globalizzazione
Modifiche anche essa continuamente lo scenario
La globalizzazione ne siamo mai tutti consapevoli deve cambiare ed avere delle regole
Ma governa esenzione globalizzazione governata significa sempre maggiore concorrenza
E le rendite di posizione sono sempre meno possibili
Anche la buona reputazione delle nostre aziende potrebbe appassire
Quando si constata da cinque o sei anni
Che la nostra quota di Oxford sul totale delle esportazioni mondiali perde terreno e si rimpicciolisce sia pure in misura contenuta non possiamo non essere preoccupati
Così come preoccupa constatare che dal novantacinque ad oggi la nostra crescita economica estate mediamente inferiore di un quinto a quella dei nostri partner europei più importanti
E la produttività nei loro confronti è cresciuta ancora meno
Alla performance
Internazionale meno brillante delle intese
Negli anni recenti ha tuttavia ha fatto da contrappeso impositivo un rafforzamento della struttura del sistema economico italiano
Non soltanto attraverso l'eccezionale exploit del risanamento finanziario che ha positivamente stupito la comunità internazionale a cominciare dall'Abs sconveniente
Ma anche tramite il relativo consolidamento strutturale del sistema produttivo sia nell'industria sia dei servizi
Nel due mila uno vi sono trenta in prese che figurano nella lista delle mille più importanti del mondo
Nei primi anni novanta erano meno della metà
Nel campo del credito e finanza mi sono stati accordi accorpamenti che consentono all'Italia di presentare almeno tre o quattro banche di dimensioni internazionalmente ragguardevoli
Per una competitività bancari ed elevato standard in sede internazionale vi è ancora numerosi passi da fare
Ma ormai siamo distanti anni luce dalla foresta pietrificata come fu allora definita del sistema bancario italiano anni settanta ottanta
Alcuni consolidamenti ma importanti sono avvenuti anche nelle assicurazioni
Dove si trattava non di una foresta ma di una giungla da disboscare
Di rilievo la crescita dei mercati azionari ed obbligazionari progressivamente più ampi e più diversificati
Una posizione più solida lei individua anche nel commercio
Questa grande galassia così importante e al tempo stesso così poco studiata nel nostro sistema economico il settore dei servizi in particolare il commercio e la distribuzione mi pare stia acquisendo gradualmente la consapevolezza che qualità della vita è uguale a qualità dei servizi
O quanto meno che lo scopo cui tende sia insieme alla redditività quella di aiutare i cittadini ad avere una migliore qualità della vita
Eliminando grazie ad una maggiore efficienza specchi di tempo evitarlo
Aiutando a superare preoccupazioni diffuse
Con un più rigoroso controllo della qualità dei prodotti e una migliore attenzione all'ambiente e ai rapporti con i consumatori
Anticipando anche esigenze etiche che si stanno facendo strada per i consumatori come il commercio buono prodotti che non coinvolgano lavoro minorile
Hostess sua anima
In qualche caso il commercio comincia anche a diventare partner privilegiato delle amministrazioni cittadine per imprimere una svolta di vitalità vivibilità e gradevolezza
In alcune aree difficili dei nostri centri di Breton delle nostre città
Attraverso la progettazione di intesa con le amministrazioni iniziative che vedono coinvolte la grande la piccola e la media distribuzione
Si aggiunga che è un settore più di altri nei prossimi anni che sarà in grado di generali e sviluppo e lavoro
In tema di imprese italiane nel mondo ritengo possibile che la grande distribuzione di casa nostra grazie ad intese raggiunte con parte internazionali comincia adesso in grado anche di essere presente fuori dal nostro Paese
Restano le zone critiche
La privatizzazione dei monopoli pubblici è stata robustamente avviata
Ma molto resta da fare e innanzitutto rendere la prima fase del dopo privatizzazioni meno incerta e meno fluida
Una criticità e la riduzione ai minimi termini dei nostri interi settori produttivi quali la chimica e più recentemente l'informatica
Criticità e la relativa marginalità del sistema italiano nel comparto della alta intensità dice
Anche se non mancano eccezioni nell'avionica aerospaziale ed era prospezione petrolifera
Per certi aspetti e anche una criticità la qualità media la qualità media di non pochi prodotti e servizi italiani
Sulla qualità occorre una distinzione
Il made in Italy eccelle in qualità di quello mondiale si pensi alla moda l'auto da corsa all'agroalimentare in primis ai prodotti tipici e ai grandi vini
Ma al tempo stesso vi sono troppi importanti prodotti servizi in cui la qualità media lascia ancora a desiderare è un esempio estremamente importante per il nostro Paese lo individua nel turismo
La sfida dell'Italia che produce si chiama qualità
Una sfida non ancora vinta o vinta soltanto a metà
Criticità parte una delle domande che dobbiamo porre
E se il consolidamento del sistema economico italiano cui prima accennavo
E che effettivamente si è verificato sia la premessa per un rilancio dell'impresa italiana nel mondo
Mi pare si possono intravedere alcune opportunità
La prima ha come attori le sole imperiese imprese industriali medie insieme a banche o intermediari finanziari che possano accompagnatore
E guarda al fenomeno interessante nella nascita di una sorta di spazio economico al di fuori dell'Italia
Consiste nell'esportazione del modello dei nostri distretti industriali in alcune aree europee centro orientali e poi mosso per ora soprattutto dalle piccole e medie imprese del Nord del nord est che si insediano nella ex Jugoslavia o in Romania
E i guard riguarda principalmente la produzione di mobili abbigliamento e calzature ma si sta rapidamente allargando anche ad altri settori quali la meccanica e le piastrelle comporta investimenti diretti all'estero terreno su cui le piccole e medie imprese italiane fino a ieri sono rimaste estremamente esitanti
In linea di principio distretti industriali italiani
Per meglio dire lo sviluppo di una piccola o media industrializzazione diffusa potrebbero essere implicati in molti Paesi emergenti che abbiano raggiunto lo stadio dello sviluppo intermedio
Dal Mediterraneo all'Europa dell'Est
Ed è la prima opportunità
Altre opportunità riguardano le infrastrutture
Le grandi infrastrutture in Italia in Europa e nei Paesi dell'allargamento
La infrastrutturazione basi dare dei paesi in via di sviluppo a cominciare dalla sponda sud del Mediterraneo infrastrutture fisiche ma anche immateriali come formazione e introduzione delle tecnologie nella comunicazione e dalla rete
In entrambi i casi le imprese da sole non bastano
Per inciso dovremmo anche chiederci per quanto riguarda le infrastrutture fisiche se abbiamo ancora in Italia l'impresa di grandi lavori che possano partecipare da protagonisti ad associazioni temporanee che dovranno essere ricostituite
A parte ciò delle grandi operazioni infrastrutturali occorre fare sistema
Da impresa politica economica nazionale istituzioni europee ed internazionale
Non sto assolutamente dicendo come alcuni affermano che occorre tornare a più Stato e meno mercato no assolutamente non ci vuole più Stato bensì più sistema e più Europa
Sistemate le imprese tra di loro dall'impresa e le istituzioni tra il pubblico e il privato
Le camere di commercio in questo processo possono essere una comporta una componente di rilievo notevole
E questo è un discorso che non riguarda solo le infrastrutture
Se vogliamo rafforzare la presenza imprenditoriale italiana in aree lontane e difficili penso all'aria asiatica per esempio Magnum domani spero prossimo anche all'Africa occorre fare sistema paese sistema Europa
Dieci anni fa avrebbe potuto soltanto essere un questo sentimento
Oggi
Quando alcuni valori della cultura d'impresa
Cioè l'attenzione al cliente
La ricerca dell'efficienza
L'attenzione ai costi la responsabilità sociale verso i diversi stakeholders sono diventati i valori condivisi anche dalle istituzioni fare sistema diventa un obiettivo possibile
Italia in Giappone due mila uno che probabilmente il più importante programma realizzato dal nostro Paese iniziative di promozione economica culturale
Artistica dell'Italia e frutto di un esemplare sinergia tra diversi nostri ministeri grandi agenzie
E alta pubbliche per la griglia degli uffici dice e a molti molti privati la Fondazione Italia Giappone che ha organizzato e promosso e nata dalla partnership dal governo italiano e priva
Potrà sembrare un futuro in cui viene ed effettivamente lo è l'esempio che sto per citare di un'opportunità che potrebbe scaturire per fare sistema
Oggi di taglio mai fortemente impegnata nel peacekeeping
Questo paese qua cioè e quarto Paese a livello mondiale in questa operazione di peacekeeping
E doppie ed eventualmente lo sarà ancora di più nel prossimo futuro
Per ragioni di pace di giusta solidarietà internazionale
Analogamente l'Italia è impegnata nella cooperazione internazionale specie in Africa con interventi sia nazionali sia delle Regioni degli enti locali più attivi e con tanto tanto volontariato privato
Perché non fare in modo che la nostra presenza solidale disinteressata in quelle aree diventi anche un'introduzione per accordo che per rapporti economici duraturi
Sacrifici e costi di oggi possono diventare anch'essi un investimento e un'opportunità per il futuro
Per i Paesi in difficoltà anzitutto ma anche per il nostro sistema imperiese
Più sistemi e più Europa
Concludo sull'Europa
Siamo oggi alla vigilia importanti direi ma soprattutto perché questa è la vera prospettiva per le nostre imprese e il loro sviluppo
Negli anni ottanta gli imprenditori hanno avuto un ruolo decisivo nel fare avanzare la costruzione comunitaria
Per certi versi simile a quello che i politici coperte da De Gasperi Schuman e Monnet avevano avuto trent'anni prima nel concepire da avviare il processo di integrazione europea in particolare un ruolo importante hanno avuto gli imprenditori italiani
Avremo oggi l'euro il mercato comune se negli anni Ottanta d'intesa con l'impresa di banche italiane il nostro governo non avesse consentito per primo le transazioni in ECU
Seguito poco dopo anche da Francia e Germania
Se non si fosse creata allora l'associazione monetaria europea di cui imprenditori italiani aveva un ruolo importante e di una grande influenza ha avuto sul rilancio del sistema monetario europeo dopo l'insuccesso del serpente monetario del mille novecentosettantatré
E se la componente imprenditoriale europea non si fosse battuto a favore del mercato unico e se non avesse sostenuto fortemente il trattato di Milano dell'ottantacinque ed Europa novantadue
Avremmo avuto il piano dello una piattaforma da cui si doveva partire
Se non ci fosse stata la round table degli industriali europei
Da cui sono scaturiti i Grandi Progetti delle reti interrotte di trasporti e di comunicazione
Auspico che il mondo dell'impresa a cominciare dall'Italia riprenda oggi quest'impegno forte per essere protagonista dell'evoluzione politica ed economica dell'unione europea è stato varato da qualche mese lo statuto europeo dell'impresa
Dobbiamo richiedere che funzioni e cioè sia corredato da quelle disposizioni fiscale regolamentari che ci consentano di far nascere davvero le imprese europee auspico inoltre che si accede io ne ho i provvedimenti necessari per l'unificazione dei mercati dei capitali nell'Unione Europea
Ai quali le imprese attendono servizi finanziari più efficienti e meno costosi
Un sistema europeo di fondi di Punzi pensione costituiva il polmone è necessario per lo sviluppo la ristrutturazione e la concentrazione delle imprese europee
Devono essere richieste forti perché la nascita di imprese europea fa nascere fa crescere l'Europa risponde in usi legittimi interessi aziendali
Il vertice di Laeken verosimilmente va era la convenzione che dovrà coinvolgere nei prossimi due anni la Società civile europea sui grandi temi di riforma dell'Unione Europea
Come imprenditori dobbiamo dire da subito che vogliamo partecipare vogliamo essere ascoltati vogliamo essere in condizioni di fare proposte
Dobbiamo avere il coraggio di riprendere un ruolo trainante
Per fare questo ultimo secondo passo dell'Europa
Oggi che l'impresa Eco si è conquistata anche nell'opinione pubblica una legittimazione piena abbiamo il diritto e il dovere di proporre un cammino di crescita per l'Europa
Per l'Europa fondamentale e il rafforzamento delle istituzioni con le radici a livello costituzionale il governo della globalizzazione passa in primo luogo attraverso la costruzione dell'Unione europea è un'esigenza vocale politica ed economica grazie
Grazie
Grazie al dottor Umberto Agnelli descrive sulla qualità l'indicazione delle opportunità l'auspicio di maggio loro potrebbero siano elementi molto interessanti di riflessione passo ora alla parola a Carlo Sangalli presidente dell'Unioncamere che tratta il tema Unioncamere cent'anni di storia al servizio del predetto abbia
Signor Presidente della Repubblica
Onorevole Selva rappresentante della Camera deputati e caro ministro Marzano onorevole parlamentari gentili ospiti e cari amici
Nel giugno del mille novecentouno nella sala Alessi del municipio di Milano
Nasceva all'Unione italiana delle camere di commercio
Nasceva grazie all'opera anticipatrice di leopoldo Sabbatini segretario generale della Camera di commercio di Milano e che proprio in quello stesso anno fondava l'Università Bocconi
La nascita di queste due istituzioni Unioncamere e Bocconi non è una coincidenza ed oggi riveste una sorprendente attualità
La Camera di Commercio l'universitas Mercatorum e l'universitas studiorum si trovano dopo cento anni a condividere lo stesso destino istituzionale
Sono entrambe Autonomie funzionali istituzioni cioè che debbono la loro autonomia non tanto al territorio nel quale sono insediate quanto alla funzione che svolgono la promozione dell'economia per le camere lo sviluppo della formazione e della ricerca per le università
E proprio l'impresa e l'innovazione sono oggi gli elementi decisivi della trasformazione della nostra società
Ricordo solo a qualche dato
Dagli anni Trenta ad oggi il numero delle impresa industriali e dei servizi è passato da un milione a circa quattro milioni che diventano cinque con le imprese agricole
Questa vera e propria popolazione di impresa rappresenta il venti per cento del totale europeo con un tasso di crescita davvero rilevante soprattutto nel Sud
Ogni giorno in Italia nascono oltre mille impresa
è il nuovo ceto medio con una identità sempre più riconoscibile che esprime nuove richieste e nuove aspirazioni nei confronti delle istituzioni e della politica
Quello che chiede questo ceto medio è un cammino di modernità all'interno si sta all'intero sistema paese
Ammodernare significa investire nella qualità nel capitale sociale nella formazione come peraltro molto bene ha espresso poco fa Umberto Agnelli significa saldare nei territori lo spirito d'intrapresa con la ricerca e l'innovazione significa quindi investire nelle Autonomie funzionali abbiamo insistito sulla esigenza di una riorganizzazione dello Stato che salvaguardasse L'Unità valorizzando al tempo stesso le diversità
Le tante Autonomie di cui è ricco il Paese
Signor presidente noi siamo sede realisti credenti e praticanti anche perché siamo gli unici enti locali provvisti di federalismo fiscale
I nostri bilanci dipendono esclusivamente dal diritto annuale che le imprese versano alla propria Camera di Commercio
La riforma costituzionale approvata ha scelto un'idea statica del decentramento tutta focalizzata sul territorio e sulla rappresentanza politica
Dimenticando il servizio pubblico il contributo al bene comune che le Autonomie della società svolgono giorno per giorno
Nei tempi della globalizzazione pensare al territorio dentro i confini amministrativi e ad una democrazia che si chiude dentro i palazzi della politica è un limite e non una risorsa
Per questo siamo convinti che con noi
Lo sono
In un documento condiviso tutte le confederazioni imprenditoriali che il Parlamento nel rivedere la riforma costituzionale debba tener conto dello ruolo
Delle Autonomie funzionali come istituzioni che riassumono da sempre l'apertura globale con il radicamento profondo nel locale
In ogni capoluogo di provincia accanto al municipio e al Duomo trovate sempre il Palazzo della Camera di Commercio la casa dell'economia del territorio
E le Camere di commercio hanno sempre pensato che l'economia locale non è mai localistica perché le imprese hanno i piedi piantati sul territorio
Ma la testa aperta al mondo
E non a caso cento anni fa l'Unioncamere nasceva mettendo insieme le Camere italiane con le Camere di commercio italiane all'estero
La storia delle camere di commercio è la storia di un impegno fattivo concreto quotidiano
Diffuso di donne e due uomini che con profonda dignità e spirito di servizio hanno interpretato il ruolo di veri e propri costruttori di istituzioni una storia di una classe dirigente di origine imprenditoriale
Che attraverso le camere è stata sfidata passare dall'interesse particolare talvolta corporativo all'interesse generale dello sviluppo del territorio
In questi ultimi anni
Anche grazie alla legge di riforma approvata nel mille novecentonovantatré quando era presidente del consiglio Carlo Azeglio Ciampi
Le camere di commercio hanno rafforzato la loro autonomia e il loro profilo istituzionale
Sono ritornate ad avere il valore aggiunto del coinvolgimento diretto dei rappresentanti dell'impresa dei lavoratori e dei consumatori
E caro presidente io sono all'Unioncamere da poco tempo
E mi sento come lo staff nettista dell'ultima frazione che ha appena ricevuto un testimone prezioso e che lo sta maneggiando con cura per paura di perderlo prima di raggiungere il traguardo ho ricevuto il testimone da presidenti capaci ed appassionati
A partire dal mio predecessore
Danilo Longhi al quale noi tutti dobbiamo l'approvazione della legge di riforma e la fatica della sua applicazione in otto anni di straordinaria tenacia ed equilibrio
Ci sono qui con noi anche gli altri presidenti di Unioncamere
Ernesto Stagni che ha salvaguardato il patrimonio degli enti camerale tra gli anni sessanta e settanta quando il rischio di estinzione era concreto
E Dario Mengozzi che all'inizio degli anni ottanta ha dato il via all'autoriforma e al rilancio dell'ente camerale
E c'è Piero Bassetti
Al quale l'immagine dello staff nettista calza solo per i suoi olimpionici trascorsi sportivi
Piero Bassetti è stato un protagonista vero
Ha inventato il sistema delle camere di commercio moderne sono sue le intuizioni e le realizzazioni che oggi ci accompagnano e che aprono la strada per il futuro
Le camere
Oggi sono istituzioni forti credibili innovative e lo sono in maniera originale se volete è coraggiosa senza rendite di posizione
Hanno coltivato la loro natura ibrida di ente locale a tutti gli affetti ma al tempo stesso ponte sulla società viva
Luogo dove le dimensioni del pubblico e del privato del locale delle globale essi integrarlo in modo naturale
Ecco perché ad esempio i soldi toccare un tema di attualità
Voglio toccarlo con grande delicatezza e mi auguro anche con equilibrio
Ecco perché nel nuovo progetto che interessa le fondazioni bancarie anche tenendo conto della loro funzione rivolta allo sviluppo economico del territorio
Le camere di commercio possono continuare ad offrire il contributo di un pezzo di società civile che è contenuta in un abito istituzionale
Proprio
In questi mesi si sta chiudendo la prima tornata delle camere di commercio rinnovati
E certamente un bilancio positivo sia di metodo che di contenuti
Il metodo è stata la vera sfida nel realizzare concretamente un'idea di democrazia economica diffusa
Dobbiamo dare atto soprattutto al senso di responsabilità e alla maturità del mondo associativo sia nazionale che locale se tutto questo si è potuto realizzare
La forza delle camere di commercio
è stata quella di avere costruito una rete fatta di unioni regionali ed aziende strumentali non limitata all'Italia
Ma legata a livello europeo e soprattutto collegata con il mondo grazie anche alle sessantasei camere di commercio italiane all'estero
L'impegno dalle nuove camere di commercio è iniziato sulla rete telematica che dalla metà degli anni ottanta C collegava insieme quando internet era solo uno strumento militare
Oggi le camere di commercio hanno un registro delle imprese che in tempo reale permette di conoscere i dati di ogni impresa
E che da qualche mese si è arricchito di un registro europeo e di un portale per la promozione di tutte le imprese italiane
Ma stiamo cercando di fare di più
Stiamo cioè realizzando quello che un nostro grande obiettivo non è più l'imprenditore che deve venire alla Camera di Commercio ma è la Camera di Commercio che va a casa dell'imprenditore in questi giorni infatti abbiamo avviato uno dei più ingenti progetti telematici ma realizzato da una pubblica amministrazione
Stiamo distribuendo gratuitamente a tutte le società italiane la smart card
La carta d'identità telematica dell'imprenditore che contiene i dati anagrafici e la firma digitale
Attraverso la quale direttamente da casa l'imprenditore dei professionisti possono trasmettere il documento in Camera di commercio
Ma anche concludere tutte quelle operazioni on line che richiedono una firma con valore legale
Ma le camere di commercio sono oggi impegnate sul territorio
Dall'internazionalizzazione alla formazione dalle infrastrutture alla conciliazione quale contributo concreto ad una giustizia più rapida e meno costosa
Il grande tema di oggi è quello di uno sviluppo equilibrato
In grado di ridurre le distanze che oggi rischiano di diventare conflitti di civiltà tra un Nord del pianeta sempre più ricco e un Sud sempre più povero
A noi italiani ed europei richiesto un supplemento di responsabilità perché proprio sul Mediterraneo si giocano le grandi contraddizioni di questa nostra epoca non c'è pace vera se non c'è sviluppo ricorda la dottrina sociale della Chiesa e canta scriveva che lo spirito commerciale e incompatibile con la guerra
Sono i riferimenti profondi della nostra identità europea
Ecco perché siamo convinti che l'impresa tutta l'impresa la piccole e medie imprese in modo particolare è veramente agente di pace e diffusore di benessere duraturo
Ecco perché oggi sono utili le camere di commercio
Cento anni fa
Nel documento programmatico dell'Unioncamere leopoldo Sabbatini scriveva
Leggo testualmente le energie produttive oggi si sono fermate
Le relazioni commerciali all'interno e fuori si sono fatte più rapide
Più sicure più potenti in una parola continuava Sabattini la vita economica e divenuta incomparabilmente più complessa più estesa più difficile
Tanto maggiore è il bisogno per lo stato della cooperazione assidua disinteressata intelligente gli organismi idonei che gli agevolino l'esame e la risoluzione dei problemi economici
Questi organismi non possono essere che le Camere di commercio
è per essere un preciso dovere prestare Allo stato in questioni economiche l'ausilio della loro competenza e della loro opera
Così Sabattini cento anni fa
Signor Presidente della Repubblica grazie grazie di cuore per la sua presenza
La sua partecipazione alla celebrazione del nostro centenario onora la storia e l'impegno delle Camere di commercio ci incoraggia
E ci stimola a dirle con semplicità ma con grande convinzione e determinazione che oggi come ieri le camere di commercio sono a disposizione del paese e dei suoi imprenditori
Grazie grazie presidente Sangalli
La memoria storica faccia
Sollecitato ora la parola spetta al governo quello presentato dall'allora ministro delle Attività Produttive Antonio Marzano prima del suo intervento è l'impegno del Governo per la competitivi competitività delle imprese prego
Signor presidente della Repubblica autorità
Signore e signori
Intendo questa mattina esporvi anche se per sommi capi
L'azione del nuovo governo
Prima vorrei ricordare le coordinate
Lungo le quali dobbiamo muoverci
Si possono riassumere nella globalizzazione noi governiamo nella globalizzazione e la globalizzazione significa in buona sostanza
Una fenomeno di progressiva caduta degli steccati che proteggevano in passato le nostre economie e che quindi in qualche modo consentivano alle inefficienze
L'Inter dura
Inefficienza e delle imprese inefficienze dei governi oggi non è più dato essere protetti
E conservare le inefficienze globalizzazione in altre parole significa concorrenza più concorrenza per le imprese ma anche più concorrenza fra il governo
Se è così ci sono due missioni fondamentali che i governi che operano nell'epoca della globalizzazione noi pensiamo debbano esercitare svolge la prima è quella di realizzare politiche per la competitività
Competitività del sistema perché se globalizzazione concorrenza bisogna che i governi si impegnino per realizzare le condizioni affinché il sistema produttivo nazionale
Possa competere evincere la conferma
E c'è un'altra ammissione altrettanto importante
La concorrenza in gara
La gara c'è chi la vince
Ma c'è anche chi la perde
Non si possono lasciare indietro non si possono trascurare coloro che perdono la gara occorrono che partecipano alla gara con condizioni di partenza di inferiorità
Quindi competitività ma anche politiche sociali queste sono le due missioni fondamentali dei governi oggi al nostro modo di vedere e naturalmente difficile realizzare l'equilibrio fra i due obiettivi se si esagera nella ricerca della competitività si possono rompere equilibri sociali importanti
Se si esibisce esagera interventi di tipo sociale può ricerche nella competitività dell'economia bisogna quindi l'arte del governo che soprattutto il mio modo di vedere
La capacità di realizzare l'equilibrio fra questi due tipi di politica
Naturalmente io sono un ministero che si occupa di economia e quindi mi soffermerò soprattutto sulla prima delle due missioni la competitività ma questo non significa che l'altra non sia ai miei occhi altrettanto importante
Il Governo si sta muovendo lungo quattro linee di azione
Un primo importante programma di governo già realizzato è rappresentato dai così detti provvedimenti dei primi cento giorni sono stati centoquattro ma insomma quattro in più non fa molta differenza
Che erano tutti i provvedimenti mirati a sostenere il tasso di sviluppo all'economia quelli sono i provvedimenti per lo sviluppo
Ne ricordo alcuni da detassazione degli investimenti
La legge obiettivo per realizzare infrastrutture che mancavano in questo Paese tra decenni e decenni abbiamo avuto in questi giorni l'elenco delle prime quindici priorità che un intendiamo realizzare e importanti provvedimenti di deregolamentazione cisterna
Noi sappiamo che l'impresa e ciò offrono non solo per la pressione fiscale
Ma anche in qualche cosa in qualche caso soprattutto per l'eccesso di vincoli di regolamentazioni che opprime la nuova intrapreso lo svolgimento di una intrapresa precedente
I provvedimenti dei primi cento giorni sono stati provvedimenti per lo sviluppo
Ciò che sono stati sempre molto ben accolti dal mondo delle imprese
La seconda linea di azione è stata la finanziaria alla legge finanziaria che si sta svolgendo in questi giorni
Nel parlamento
Così come i provvedimenti per lo sviluppo erano soprattutto mirati appunto alla crescita dell'economia a sostegno della crescita economica la finanziaria ha avuto soprattutto un altro tipo di finalizzazione sociale
E come sapete attraverso i provvedimenti che hanno che comportano l'aumento delle pensioni minime
E attraverso i provvedimenti che prevedono una forte detraibilità per ogni figlio a carico
Questa finanziaria secondo i calcoli della Università di Tor Vergata e sono stati pubblicizzati dei pro nei giorni scorsi un milione di poveri in più
Saranno posizionando il risultato di questa azione sociale
La Finanziaria purtroppo ha dovuto assumere anche un altro obiettivo
Come
Meno almeno
Ci mancherebbe
Purtroppo la Finanziaria dovuto anche per seguire un altro obiettivo
Perché ci siamo trovati tra capo e collo quasi una guerra da fronteggiare e l'altro obiettivo è stato quello di destinare maggiori risorse Palma questo settore
Quercia del secondo piano di azione
Provvedimenti dei cento giorni la finanziaria a scopo sociale
Ma poi ci sono altre due importanti piani di azione che sono le politiche per il mercato
E le riforme
Le riforme saranno contenute nelle deleghe di cui si tratta il più solido
La delega per il mercato del lavoro una delega per la riforma previdenziale una delega per la riforma fiscale
Ma non meno importanti e vorrei qui segnalare delle sono le politiche per i mercati che sono in gran parte competenza devo dire del ministero che mi è stato affidato
Qui ci stiamo muovendo anche qui in varie di neve direzioni simultaneamente
Primo
Le dimensioni dell'intreccio
Questo è un Paese di piccole e medie imprese
Ma ci stiamo quelli chiede norma sono piccole le imprese italiane perché la piccola dimensione quella economicamente ottimale molte volte sì
Ma molte volte sono piccole perché ci sono dei disincentivi a crescere che sono di varia natura spesso finanziari
Ma anche ci sono alcune rigidità che scattano e che diventano più dure quando si supera una certa dimensione d'impresa
Mercato del lavoro per le sue
Noi ci stiamo muovendo nel senso di consentire alle imprese di scegliersi la propria dimensione
Se conviene rimanere piccole rimangono piccole ma
Che della competitività è l'introduzione della net economy me ne ha un programma molto importante per incauto nella net economy nella pubblica amministrazione Napoleone se ce n'è molta indietro su questa piana ma anche per introdurre la lei che cosa mi nei rapporti fra le imprese o abbiamo un progetto importante che chiamano e-commerce cioè introduzione della netta economica
Nei centri commerciali anche nei piccoli centri commerciali che diventino dice attraverso cui acquistare i prodotti commerciali prodotti colosso amento della nuova meramente economici sempre che è più importante che pagano portare avanti e che intende soddisfare le esigenze dei tetti è gli adulti hanno molto attento per navigare nella net economy ma non sanare hanno maggiori difficoltà a prendere i giovani
A uno facilità nell'apprendere la tecnica della net economy ma non hanno il tempo di navigare devono lavorare
Se nei le unità negli esercizi commerciali sotto casa queste due esigenze diverse possono essere soddisfatte con l'e-commerce faceva fare un passo avanti importante sia al settore distributivo commerciale ma anche alla qualità della vita
Le camere di commercio nel settore appunto di cui stiamo parlando ci stanno dando un grande contributo con la loro Rete che dai servizi a cinque milioni impresa con le loro smart card che hanno distribuito a settecento mila o forse anche più imperiese che consente di dialogare fra l'impresa e la Camera di Commercio e anche di fare contratti digitali come ormai sta diventando di uso comune
E per il blocco collegamento che vi è fra le stesse camere di commercio e per esempio il ministero delle attività produttive che un ministero che ha un'importante relazione con la sistemare camere di commercio
Andremo avanti in questa direzione
Introdurremo la net economy sempre di più nel nostro Paese
Bisogna migliorare marito del commercio
Bisogna
Che si modernizzi questo settore lo abbiamo già fatto con un provvedimento che ha riformato la Rete per esempio di distribuzione dei carburanti un provvedimento che una volta attuato pienamente considera un risparmio di tre mila miliardi alle famiglia gli utenti italiani
Dobbiamo muoverci nel senso della internazionalizzazione e la quarta linea di azione
Siamo riformando l'istituto dice
Non è vero che il vice funzioni sempre male
Dipende da situazione a situazione vi sono per sono molto valide come ho avuto modo di constatare direttamente a Tokyo dove mi sono recato per l'iter di Anna ER in Japan dove ho trovato delle persone eccellenti bisogna però riformare la Rete c'è una sproporzione troppi Belice sono in Italia troppo poche relativamente sono all'estero bisogna riformare questo
E bisogna utilizzare sia lisce sia le camere di commercio per internazionalizzare sempre più ricavi abbiamo in questo momento un progetto importante
Per la Russia cui serviva subito dopo un progetto per la Cina grazie alle buone relazioni che si sono stabilite nei giorni scorsi si può dire fra il governo italiano il governo russo due pensiamo che la Russia sia un importante teatro di operazioni economiche per i nostri imprenditori e sappiamo già prevediamo che anche la Cina lo sarà presto
Il quinto punto che volevo segnalarvi in questa politica complessiva di aumento della complessità della competitività e la politica degli incentivi noi abbiamo chiesto una delega per il riordino degli incentivi che oggi sono una moltitudine vorremmo selezionarne vorremmo siamo convinti che alcuni sono più efficace degli altri vorremmo quindi spostare risorse verso quelli più efficaci soprattutto finalizzandoli alla ammodernamento tecnologico delle imprese alla loro nascita
E alla loro crescita dimensionale come dicevo prima
Ancora sul mercato dell'energia bisogna operare il corso G è troppo alto in Italia rispetto alle imprese estere e i nostri obiettivi sono più capacità produttiva bisogna accresce la capacità produttiva del sistema Italia
Più concorrenza naturalmente
Meno dipendenza dall'estero
E più diversificazione delle fonti di energia sono i quattro obiettivi che sto perseguendo e che sono in parte anche puntata anche realizzato voi siete al corrente del accelerazione che il nostro governo ha impresso alla vendita delle Genco
Il mio Ministero ha varato un decreto sblocca centrali e consentirebbe se passasse l'ultimo vaglio di cui dirò tra un momento di costruire in tempi più rapidi di quanto prima potesse cadere e in tempi certi nuove centrali di produzione dell'energia elettrica
Anche qui bisogna superare alcuni ostacoli del passato perché si ha la sensazione delle volte che gli italiani vogliono la luce ma non gradiscono le centrali necessarie per produrla
Ci siamo occupati nel mercato delle assicurazioni un'altra politica per il mercato in particolare della RC auto un problema che si trascina nel tempo che è stato affrontato in passato con il blocco delle tariffe tipi di interventi questi che non risolvono i problemi che anzi li inaspriscono
Sì varato un disegno di legge in questo senso
Uno degli obiettivi di questo disegno di legge è quello di evitare che le persone perbene io non torni devono pagare tariffe assicurative più alte a causa del comportamento di alcune persone che proprio per bene non solo c'è poi il turismo questo grande patrimonio del nostro Paese
Qui abbiamo varato le linee guida per il turismo e l'altro ieri è stato varato un bando per mille miliardi mille miliardi per le imprese del settore turistico
è poco e molto io ho l'impressione che è difficile ricordare
Scusate un momento di presunzione altri governi che in pochi permessi si siano mossi lungo tutte queste direzioni di marcia e già con questi risultati
Qual è il problema che io sento più oggi
Devo essere franco
In questo momento sento di più il problema
Della redistribuzione dei paperi
Nel nostro Paese fra governo centrale
E regioni enti locali
L'idea federalista è fondamentalmente un'idea liberista ed io sono liberista
Vorrei che questo passaggio di potere avvenisse senza discontinuità
Senza analisi e che insomma quello che viene fuori sia una devoluzione un federalismo che spero funzioni
Né mi interessa la nostra società avevamo sull'economia non è una questione di difesa del potere qui si tratta di fare gli interessi del Paese assicurare al Paese più funzionalità di quanto finora si sia
Presidente Ciampi se me lo consenta un problema anche di mantenimento dell'unità
Del Paese in certi settori importanti come per esempio le energie perché immaginare che la Rete
Di trasmissione nazionale dell'energia si chiama così possa essere spezzettate in tante reti regionali mi sembra un po'difficile da pensare
Dunque facciamo queste cose perché sentiamo una grande responsabilità sentiamo una grande responsabilità che quella
Di governare uno straordinario Paese
Uno straordinario
Un Paese in cui abbiamo le famiglie che hanno una delle più alte propensione al risparmio al mondo
Le famiglie italiane
In cui abbiamo una diffusione della iniziativa d'impresa un numero di imprenditori che non ha le quali negli altri Paesi i cinque milioni di imprenditori italiani
Che hanno oltretutto un significato sociale straordinario perché molti di questi piccoli imprenditori sono ex operai che hanno imparato il mestiere
E questo è un fatto di democrazia economica perché voi potete anche avere un'economia di mercato vanno per questo stesso motivo avrete una democrazia economica annotazione trame qualcosa in più
E l'operaio che diventa imprenditore è un passo molto importante verso quella circolazione delle élite che propria della democrazia economica
Abbiamo la straordinaria
Qualità dei nostri lavoratori
Dovunque vanno producono ricchezza pieni di talento
Versatili
Abbiamo un patrimonio
Di cui anche questo solo una testimonianza
E del quale non abbiamo avuto merito perché l'abbiamo ereditato anzi forse abbiamo qualche volta qualche piccolo demerito nel gestirlo nessun Paese al mondo a l'arte i monumenti la cultura le tradizioni che Alitalia abbiamo tutto propensione al risparmio imprenditori che traducono i risparmi in investimenti lavoratori che si impegno e abbiamo una cosa che gli altri non hanno
Questo capitale questo patrimonio che ci viene dal passato quindi sentiamo la responsabilità di governare
Un Paese
Così
Straordinario
Che non ha le guardie del mondo
E lo governiamo
Consapevole che tutte le sfide che ha affrontato questo Paese ne ha sempre vinto mi ha sempre via
Quando si firmò il trattato di Roma predica sia di Confederazione degli imprenditori sia le confederazioni sindacali erano preoccupatissimi ma come poteva Alitalia che era ancora un Paese notevolmente agricolo reggere il confronto con la Germania con la Francia lo abbiamo retto e siamo diventati la quinta economia industriale del mondo
E poi c'è stato lo sfida la sfida del Trattato di Maastricht la sfida dell'euro che abbiamo vinto grazie al suo impegno soprattutto con lo lasci dire Presidente
Io ora abbiamo la sfida della globalizzazione
Di cui una parte la nuova Costituzione dell'Europa
Io vi dico che non tanto grazie al Governo
Ma grazie a tutti gli imprenditori italiani ai lavoratori italiani alle famiglie italiane questa sfida noi la vinceremo
Grazie grazie ministro Marzano
Voglio nuovamente ringraziare il Capo dello Stato per la sua presenza e voglio ringraziare in modo non convenzionale tre relatori Umberto Agnelli Carlo Sangalli il ministro Antonio Marzano perché credo che le loro relazioni abbiano contribuito a seppellire spera in modo definitivo quel vetro vecchio dibattito un po'tutto ideologico
Sulla quantità di Stato e sulla quantità di mercato che occorre la nostra economia io credo che la realtà aveva in realtà la vera questione sia quale Stato e quale mercato
E credo che questa mattina si è stati capaci di affrontare in modo pragmatico
Il tema del processo di modernizzazione del nostro sistema economico portando piccolo-grande contributo così come è piccolo e grande nello stesso tempo il contributo che danno ogni giorno le camere di commercio ed hanno dato in questo centro questo Centi e qui centenario
In quest'occasione ringrazio tutti c'è una pausa di quindici minuti poi ci sarà la seconda sessione grazie
Pasquale che essa vicedirettore i Panorama
Che precederà la terza sessione del convegno
Il mondo ci guarda invito sul palco professor Martinotti e il dottor Ponzellini e Marcello Veneziani grazie
Inizio nella terza sessione
Il Presidente Danilo Longhi presidente delle camere di commercio all'estero consegnerà al presidente Sangalli
Una targa
La targa della Camera di commercio italiano all'estero di Montevideo che la Camera di Commercio voi sapete più antica
Tra tutte mille ottocentottantatré
Prego presidente Longhi
Di avvicinarsi e ovviamente anche il presidente Sangalli
Presidente all'atto costitutivo dell'Unioncamere nel mille novecentouno oltre alle Camere di commercio italiane
Erano presenti le Camere di commercio italiane e nel mondo
Per ricordare questo la sensibilità del presidente della Camera di Montevideo Usher
Avvocato mi ha pregato di consegnati una targa ricordo del centenario di questa data
Ho desiderato che mi accompagnasse in questo
Il presidente morbidi che presidente della Camera di Bruxelles ma presidente anche delle Ca'
Nere dell'Europa
E il dottor Giordano Presidente della Camera del Cairo e delle camere del Mediterraneo
Insieme ti consigliamo questa targa ricordo del centenario dell'unione
Ringraziando Tipper le antiche citazione che il fatto circa il ruolo delle Camere di commercio italiane nel mondo che insieme con il sistema italiano costituisse obiettivamente una rete preziosissima per il nostro Paese per le nostre imprese grazie presidente
Grazie mille
I lavori inizino terza sessione dottor Pasquale che essa chairman signore e signori buongiorno
Il mondo ci guarda il titolo del questa piazza sessione
Evidentemente ad alzare gli occhi per tutta la gente che ci sta guardando in questa straordinaria pensava colonne
Affrescato
Da quelli grandi pittori toscani la Battaglia di Lepanto sono le storie di Marcantonio secondo colonna ecco forse è uno dei motivi questo palazzo questo merito dei più straordinari Musei leggi del mondo perché già essere prestati ai musei italiani credo sia più importante privato
Le del mondo significa è uno dei motivi per cui ci guarda c'è questo è già uno dei motivi d'Italia viene guardata con una particolare attenzione particolare occhio dal mondo intero il mondo ci guarda e quindi Wanda ci guarda e noi comici guardiamo negli ultimi tempi l'ultimo intervento credo che proprio di Silvio Berlusconi sulla rivista ideazione la riflessione sulle serie italiani no
Era e continua c'è quasi una una si potrebbe fare una storia anzi c'è qualcuno che l'ha fatta in corso la liberta di scienze politiche dell'Università di Roma intitolato dopo la resa di Cavour sul modo con cui
Ci guardiamo negli States
Non tanto con i nostri stereotipi che sono quello dell'italo fobia per esempio gli italiani sono l'unico popolo che si disistima profondamente
Non solo come dire per i nostri vizi per i nostri difetti per guardare sempre dalla parte contro la nostra storia
Oppure anche per qualche volta non retoricamente vantarci dei nostri successi che spesso sono superiori ma si vedono male ben su questo c'è una c'è una una una una lunga storia che vada Sismondi ma per far dire lui famose Bioparco appunto non parliamo di Manzoni fino a Malaparte fascismo cioè fino a oggi fino al saggio di Bollati fino a Sofri che a parlare del caso Moro ma in realtà dedica questo proprio l'idea dell'essere italiani
C'è una una una cosa che mi che mi ricoprono molto che su come ci guardano gli altri fu la cronaca
Di del del del dell'assassinio della scorta dal rapimento di Moro fatta da le Monde
Chuck nudo e crudo storico corrispondente del giornale francese in Italia conoscevo molto bene il mondo politico culturale
In questo Paese
Scrisse gli italiani stanno cercando dei tedeschi sì perché pensano che si tratti di un comando tedesco in quanto gli sfugge completamente l'idea che ci sia la possibilità che una cosa così ben fatta allora si pensava così si è fatta fatta da italiani
Ecco questo è un po'diciamo il sostrato del nostro tema che oggi rispetto alle notizie di cronaca agli articoli editoriali di ieri a agli argomenti che che vengono che sono entrati di peso nel dibattito politico con gli appaiono di nuovo vivi
L'essere anti italiani il pregiudizio dell'essere nostri confronti
Il il considerarsi il peggio deve Rocco o il meglio del mondo
Le nostre contraddizioni una capitale come quella Roma appunto che non è considerata sulla capitale di un Paese anzi esprima stata capita nel mondo intero e lo è ancora come capitale dove Tel cristianità che quindi c'è dentro tutto cioè tutte le contraddizioni del mondo non solo dell'Italia un po'di Gangi un po'di New York un po'di Stoccolma
E un po'di Abidjan ecco questo questi temi sono diventati nuovo di pressante attualità
Rispetto al dibattito politico in questi giorni
Sì e non so se i nostri relatori vorranno avventurarsi nelle infinite fruitori di questo dibattito ma io credo che ogni discorso culturale fatto su questi argomenti debba essere rapportato sì al momento politico generale che al momento politico particolare c'è c'è una c'è una storia sempre in fieri del come gli altri ci guardano di come noi stessi ci guardiamo lo stereotipo diranno adesso di la restituzione Martinotti che
Se ne intende
San Giorgio grande sociologo
E qualche cosa che come dire certo ha in sé porta in sé la stabile il male dell'essere dell'essere un un una sintesi ma come di al fondo c'è qualche cosa poi di vero che lo riguarda c'è un'elaborazione c'è una una una idea Cereti ha di sé è un'idea che gli altri hanno Dino io perciò comincerei i lavori in questo momento lo cominciando dal professor Martinotti dopo aver presentato
Massimo Ponzellini fece presente mi sempre negato e la banca europea per gli investimenti
E Marcello Veneziani
Editorialista studioso scrittore di libri
Opinionista come si dice sì uno degli opinionisti di destra che viene direttamente da destra cosa rara anche questa in Italia
Perciò do la parola al professor Martinotti poi riprendiamo e e quelli cercherò di di guidare quanto non abbiano bisogno certamente essere guidati ma anche per per cercare di aggiungere se c'è qualcosa da aggiungere
Ciò che che lordi l'anno l'argomento come voi potete immaginare è un mare in questo mare magnum esso cominciamo navigare posa Martinotti
Grazie
Ovviamente anch'io mi sento un po'sopraffatto dalla difficoltà di affrontare un tema così complicato è pieno di trappole è stato citato lo stereotipo e ovviamente di stereotipi non si può non parlare perché i giudizi che non emettiamo sono non sono giudizi scientifici si parla di immagini di rapporti e su questo tornerò ma io avevo pensato
Di svolgerà un tema da un punto di vista molto specifico che ha basato sulla mia esperienza di persona che vive molto all'estero che ha lavorato per un certo per il tempo in campo di politica scientifica con la Commissione europea
Cioè vorrei parlare di come non ci vedo no cioè questo perché da qui poi dare vorrei dare anche qualche indicazione operativa se no ci fermiamo alla critica tema mio è
Come non ci vede non è perché quali sono le ragioni per cui il mondo non ci vede
Almeno un particolare mondo che quello che conosco io ma che non è irrilevante
Faccio anche la premessa che in essendo stato in questi ultimi due settimane molto in altri Paesi
Sono stato ovviamente esposto come credo tutti noi in una situazione un po'drammatica dal punto di vista dell'immagine dell'immagine dell'Italia
Non voglio ma avevo anche pensato di fare una raccolta di da ma poi ho pensato che è un materia troppo incandescente quindi non era utile non sarà c.t. trattarla bene c'è un punto però che mi interessa sottolineare mo'al di là della teoria della cospirazione eccetera che fa un po'parte di quel fenomeno di puri Lizza azione dei mass media cui siamo tutti più o meno vittime compartecipi c'è un punto interessante che ha sollevato Panebianco l'ho letto in aereo sul sito del Corriere di ieri che non avevo che non avevo visto in cui dice sostiene che esisteva un grande pregiudizio da parte dell'opinione pubblica dei grandi paesi europei nei confronti dell'Italia
Ecco io vorrei fermarmi su quest'idea di pregiudizio perché ci sono detta così seminuda articolo di giornale lo si può andare a fondo ma un po'troppo superficiale secondo me ci sono varie forme di pregiudizio se io per esempio dico che gli indiani che conosco pochissimo mi stanno antipatici e non so nulla degli indiani che ha una grande cultura molto forte che suscita diciamo a morire e anche
Rifiuti nel mondo occidentale dico qualcosa che è un vero pregiudizio senso che non so niente prima ancora di entrare nell'argomento non c'entra neppure invece c'è un altro pregiudizio che è molto importante di cui dobbiamo tener conto non possiamo scartare la così rapidamente
E che è il giudizio che uno si fa nell'anticipazione del comportamento altrui avendone una certa esperienza allora le cose sono un po'diverso e lì è chiaro che spesso si tratta di un pregiudizio diciamo brutalmente fra coniugi è tipico ci siano di queste anticipazioni del comportamento
Basate su degli stereotipi però sono anche basato sull'esperienza e questo non lo possiamo tanto accantonare io penso che dobbiamo renderci conto
Che ecco anche umilmente insomma che certi giudizi che ci arrivano dal di fuori
Noi dobbiamo valutarli criticamente
Brutali criticamente ma critica mette in senso duplice senso non dobbiamo prendere valore facciale non dobbiamo farcelo umiliare ma dobbiamo anche cercare di capire se per caso non ci sia dietro qualche esperienza che le altre nazioni hanno avuto
Nei nostri confronti così come noi abbiamo avuto continuamente mettiamo giudizi stereotipi nei confronti positivi o negativi
Nei confronti di tutte le altre nazioni basta pensare agli Stati Uniti quanto complicata l'immagine che esiste in questo Paese ma del resto in tutto il mondo di una società come quella americana che è quello in cui io passo molto tempo della mia vita e che apprezzo moltissimo che conosco me
Detto questo un punto metodologico che un po'anche governa le cose che dirò in seguito allora cosa vuol dire che non ci vedo hanno perché non ci vedono gli altri
Faccio raccolto un piccolissimo Nedo tra la prima volta che io ho fatto un viaggio in Europa nel lontano cinquantasei è un grande autostop comportarvi Volvo appena fatto maturità sotto settembre ottobre in giro prima di cominciare l'università
Quel giorno sono capitato al mio amico compagno di viaggio in un posso si chiama Tournée che è un posto in Belgio nella Vallonia e c'era un vuoti
L'albergo della gioventù un po'sperduto eravamo solo noi pezzi di età avanzata la stagione e c'era il il padrone diciamo l'uomo ha bisogno di questo
Otello giocatore era una classica personalità autoritarie c'ha incastrato c'ha fatto lavare i piatti quella fine di questa cosa qua c'è seduto su un tavolino e ha tirato fuori un quadernetto e ci ha spiegato essendo lui fiammingo in Vallonia
Quanto importante era conoscere per vivere nel mondo la lingua fiamminga e va ed era stata un'esperienza un po'l'Inter molto interessante perché è chiaro che Luís vedeva che con la lingua fiamminga si andava finì in Danimarca e tutto il suo mondo girava attorno a questa
Lingua ecco io voglio dire ovviamente che l'italiano è come la lingua fiamminga però stiamo attenti perché l'italiano è una lingua di minoranza è una delle ragioni per cui gli altri non ci credono
è che noi ci esprimiamo in italiano questo è un problema grosso sapete non è un problema in rilevante non è
Un fatto di auto umiliazione è una constatazione all'asta una bellissima lingua
In tutto il mondo è riconosciuta come una bellissima lingua pensate che in Korea tutti i bambini che vanno alle mentale imparano le canzoni italiane Correa
Ci sono moltissimi altri esempi eccetera però sono è una lingua un po'specializzata insomma è specializzata in certi settori e molto collegata ai settori artistici la musica come sappiamo è in italiano eccetera eccetera quindi ha una sua nicchia
Ma quando noi scriviamo ci esprimiamo pubblichiamo in italiano siamo fuori fuori dalla proprio dalla visuale
Della gran parte della pubblicistica mondiale che conta è un fatto importante di cui bisogna tener conto che se no non non capiamo perché alcune cose proprio non passano
E questo
Vuol dire tante cose positivamente vuol dire da un lato che bisogna imparare a scrivere e a leggere in inglese poi dirò perché questo è importante anche per altre ragioni ma dall'altro bisogna anche avere un atteggiamento io spero che qualcuno prima o poi ci pensi
Di
Cambiamento del ruolo dei nostri istituti di cultura all'estero che è un punto dolente nella mia esperienza molto dolente della nostra attività perché la grande maggioranza con pochissime esclusioni
Degli istituti di cultura all'estero Italia servono per si rivolgono agli italiani che abitano in quella città ed è secondo me assolutamente sbaglia si devono rivolgere non agli italiani che abitano a Parigi
Ma si devono rivolgere parigini e poi ovviamente anche l'Italia
Come fa l'istituto il centro francese centro di cultura francese o come fa il Goethe Institut che sono veramente dei modelli da imitare quindi una prima proposta che io faccio concreta per migliorare la sua immagine di lavorare su quel
Su quel piano secondo appunto dove non si vedono
Questo un punto secondo me è abbastanza triste è in tutte le attività di ricerca e di produzione di conoscenze collettive io sono stato per cinque anni presidente della European Science Foundation comitato per le scienze sociali uno dei cinque comitati è un posto aspersorio quindi non rappresentavo l'Italia
In cinque anni praticamente il rappresentante italiano se mai visto
Littell Italia è in genere fortemente assente da tutti i luoghi elaborazione collettiva a livello europeo se senza dubbio nel mondo della ricerca è senza dubbio nel mondo della ricerca una volta che è riuscito a far venire il rappresentante italiano a fuoco una riunione con un mio amico l'ha convinta a venire
La prima cosa che appena seduto ha chiesto la quando partiva l'aereo perché è un è un topos nel nostro piccolo mondo sappiamo che gli italiani hanno soprattutto queste idee
Di ritornare presto a casa
L'altra ragione per cui sono poco attivi è che sono scadenti i miei colleghi e parlo di professore dell'università sono scadenti dal punto di vista linguistico e allora qui bisogna un po'a capirsi
Per andare in una Commissione dove si vicino delle cose non è sufficiente
Sapere qualche parolina di inglese bisogna avere una padronanza della lingua sufficiente da garantire una capacità di negoziazione cioè di capire che cosa gli altri vogliono e farsi capire
E qui c'è proprio l'atteggiamento che io ho notato spessissimo soprattutto nelle commissioni europee quelle che ripeto quelle che conosco io quindi della politica scientifica italiani spesso hanno
Siamo un atteggiamento di solo quindi tocca a qualche cosa
Ed è un atteggiamento sbagliato perché in una gran
Prego ottieni qualcosa perché sei amico di quello quello letterario dai libici sono gomito invalida e non c'è discussione
L'altro è quello di protestare
Della protesta cosiddetta opzione voice famosa e allora protesta entità delle cose per farti sta zitto il terzo modo che è quello più sofisticato che funzione nell'Unione europea soprattutto è la lobby la lobby non è la clientela
è un esercizio in una capacità di pressione particolaristica sui miei interessi ma documentato appoggiato dalla grande capacità tecnica i lobbisti sono bravi perché vanno e si fanno forza delle loro conoscenze quindi bisogna capire che se vogliamo ottenere delle cose sul piano europeo nostro il sito politico passa anche attraverso delle strumentazioni che a me sembra
Noi non abbiamo
L'ultimo punto per cui non ci vedo non è che ha oggi a seguito di tutte queste
Come dire carenze di presenza cosa succede succede che quando vengono parte trovate delle pubblicazioni faccio un esempio quelle dell'OCSE sono tipiche pubblicazioni in cui ci sono tutti i casi dei membri dei paesi membri oppure l'Eurostar oppure i rapporti dell'UNESCO
Molto spesso quando c'è la riga del dato italiano è stato italiano manca oppure c'è lo studio del caso perché spesso queste pubblicazioni non sono solo il prodotto di dati ufficiali ma sono anche il prodotto di ricerche che stanno a monte prima si farà ricerca poi viene pubblicato il caso è uscito ultimo uno importantissimo sul governo delle città dell'OCSE come al solito l'Italia non manca io non ho avuto il tempo di fare un'analisi sistematica verso anziché in consiglierei veramente qualcuno per ci vuole un certo lavoro di fare un un analisi questo purché allora questa vuol dire che non ci credono già chi prende i rapporti dell'OCSE spesso non vede cosa qual è il la posizione dell'Italia
Allora e concludo è un'altra indicazione che a me sembra molto importante questa è una cosa che si può rimediare e Young l'Unioncamere un attore che può contribuire a questo limite rimediare a questi c'è una molto maggiore attenzione
Alla presenza della riga italiana la vittoria per semplificare nella matrice delle informazioni perché questo è un modo per farsi conoscere su questo avviso naturalmente impostare una politica non è così facile bisogna stare attenti nel momento delle lavorazioni di questi rapporti vi potrei raccontarvi io un'aneddotica molto molto ricca ma qui non c'è il tempo di come non funzionano queste cose di come gli anni sono assenti quindi c'è un veramente un investimento da fare nel momento dell'elaborazione è una grande attenzione nel momento della pubblicazione questo non è un'operazione al di là delle forze di chiunque
Se ci sono i greci ci sono i portoghesi e ci sono gli spagnoli ci sono sempre in questi tipi di rapporti non vedo perché non si debbano essere gli italiani quindi io penso che ci sia tutto un complesse una sindrome che contribuisce poi la nostra immagine che è dovuta al fatto che per tutta una serie di ragioni a partire da quella linguistica che ripeto è tutt'altro che irrilevante alla nostra disorganizzazione soprattutto disattenzione nell'attività come dire di secondo piano delle politiche comunitarie Minnie minimi mi mi riferisco a questo ma vale anche su altri su altri piani ecco penso che ci che ci sia un grande spazio perché ci si possa innanzitutto far vedere e dopo che ci si è fatti vedere si riceve un giudizio
Grazie al professor Martinotti che ci ha in qualche modo anche in senso pratico
Portato a considerare come dire il il il il pregiudizio non come una colpa di chi lo pensa ma poligono a colpo di chi lo subisce cioè la colpa pregiudizio come solamente di chi lo formula ma anche del soggetto per il quale viene formula non se li
Va be'in piedi consolidato infine
Signor presidente la ringrazio per avermi invitato perché
Al di là della bellezza dei luoghi per importanza l'istituzione che oggi compie cent'anni
è bello parlare Dinoi e di quello che pensiamo debba essere l'immagine che vogliamo dare all'estero
Sentendo le parole
Dell'industria sociologo che mi ha preceduto ho capito che viaggia molto all'estero ma non abbastanza da provare quella strana Nostalgia che si prova chi vive all'estero per cui è vero tutto quello che ha detto è assolutamente vero sottoscrivere però è anche vero che quando parlano del nostro Paese l'orgoglio ciabatta e sentiamo che alla fine di tutti
E quello di cui più spesso si parla male perché quello che più viene invidiato da tutti perché ricordate sempre che si parla male di chi si inviti
Di chi non a duello de del Lussemburgo del Belgio non vale la pena parlar male di parlar bene sono Paesi rilevando nessuno li invidia nessuno
Detto questo non voglio dire che bisogna adagiarsi sul fatto di essere invidiati qui di potere che si parli male di doveva cercare che la gente quando ci guardi ci guarda meglio
E allora
Ci sono alcune ricorrenze che fanno parte
Dello stereotipo italiano e che sono all'estero
Messe in luce
Come
Difetti che stanno diventando simpatica abitudine
E qui eccedente una pletora la più ricorrente sulle promesse dei politici
Cioè non esiste partito politico da un lato ho promesso politica dall'altro che non ci sia di in qualche modo incontrati né loro vita da loro evolversi
Non esiste ministro dei lavori pubblici che non abbia promosso e promesso campagne di di di rifacimento del Paese i libri bianchi verdi gialli si sprecano
Le riforme delle leggi si accavallano incitamenti all'imprenditoria si cavalcano le mode una volta il project finance una volta la privatizzazione una volta era lì modello di Stato industriale
In realtà la gente può tutti giorni va nella sua bottega lavora
E le cose vanno avanti
Con ritmi che sono paragonabili grosso modo a quelli della media europea e i tanti casi migliori
Quindi una prima cosa prosegue l'Atb egli o magari di fare un po'venivo uscì come dicono a Milano
E di dire semplicemente ricordo pochi sono fatte perché ne facciamo tante tante fate bene per cui
Non c'è da preoccuparsi
Quello che invece ritengo
Posso a caratterizzare
E siccome qui
Vedo che la tavola rotonda di oggi
è improntata tradire il tema perché io protegge solo detto vediamo come non ci guardavano come si guarda e lo dirò vediamo
Come spero che ci guarda
E come spero che ci guardino è basato a mio modo di vedere su un ruolo che l'Italia ha sempre parte giocato che può giocare in questo momento
In maggior misura ed è quello di rappresentare
Siamo così
L'indirizzo a livello europeo degli investimenti
Nell'area mediterranea
A scapito del
Paesi che stanno raggiungendo l'Europa
Quindi ha dentro in un terreno minato credo mi costa al posto perché
Parliamo italiane come dice professore prima non lo traducono e quindi a Bruxelles lo vengono a sapere
Però mi sembra quanto meno stupito
Investire quelle risorse che si sono detti che si vestiranno nei paesi dell'est europeo
Paesi che ricordo tutti insieme oggi hanno in Prodotto interno lordo del
Lombardia e del Veneto messi insieme o del Belgio
E in cui non esiste discorso di economista di uomo politico di pianificatore che lo dica ma l'Europa allargata ci porterà porterà degli altri debiti tante disgrazie
Invece di pagarle quote dell'atto perché ne vuole quattro delle patate e polacchi non so cosa faremo questo genere di cose
E non aprirci invece Almerita avanza
Dove dico solo i dati che conosco io forse sono
Forgiato dalla mio mestiere di banchiere ma la nostra banca ha ricevuto mandati gli inviti per pagare
Nei paesi pecco dell'adesione che ripeto sono grande quel Belgio
Nei prossimi tre anni diciassette miliardi di euro
Che sia una cifra immensa lentissimo Lombardia il Veneto faremo dei mostri addirittura
E hanno ricevuto ordini
Mandati per pagare circa un miliardo all'anno invece e i Paesi mediterranei ordine che noi abbiamo un pochino
Visita al trattato investe due miliardi e sette miliardi e otto ospiti spingendo un po'di più ma niente in confronto dall'altra parte
E dall'altra parte cosa dobbiamo fare dobbiamo vedere vediamo della gente come noi
Che hanno mi perito del che hanno sostanzialmente USA disprezzo per la pigrizia europea loro costi menti che hanno che quando c'erano i carrarmati
A Budapest o quando c'erano
Delle professioni Repubblica Ceca paga
I regimi che allora si dichiaravano di sinistra in Italia
E che si chiarisce dichiaravano di di sostenere la democrazia non sono intervenuti
E qui diciamo sostanziale disprezzo ci prendono comunque Obodo autobus per avere dei soldi per sviluppare
Era pienamente hanno assunto i difetti perché capitalismo
Senza assumerne i pregi
La Polonia è un Paese meno cattolico di quater sotto il regime di sinistra
E quindi voglio dire abbiamo portato l'aveva portato i soldi dei McDonald siamo stati Botto strumentalizzate degli americani
E poco di più
I Paesi del Mediterraneo un discorso diverso perché i Paesi mediterranei sono paesi che a differenza dei paesi dell'Est non hanno avuto chi cinquanta settanta chili ottant'anni di lavaggio del cervello politico di norme di giorno e di distruzione dei valori morali per il il materialismo ma l'ha avuto sempre grandi tradizioni culturali grandi tradizioni di di di di morale di religione l'Islam religione al limite più raffinata di quella cattoliche certi aspetti da grandissimo monotelismo di grandissimo livello
E invece proprio questi non li trattiamo come selvaggi come quelli col
Ci troviamo di fronte a questo problema secoli di assumere due o tre cifre
Nel dopoguerra erano centoventi milioni nel bacino il Mitterrand gli abitanti delle zone cosiddette ricche ricche mette dieci mila dollari di reddito pro-capite cioè la sopravvivenza
Ed erano settanta milioni poco
Oggi sono centotrentacinque milioni richiesto duecentoquaranta milioni di poveri del due mila e trentacinque due mila e quaranta dopo ricordo il dato saranno centoquindici milioni ricchi quattrocentoventi milioni di poveri
E allora come quando quel signore ha mandato gli aerei sulle due torri che ha preso la Bastiglia al suo la rilevanza di questo cosa va presa la pastiglia ha osato libero usabile ha colpito il simbolo vero come la Bastiglia
Era l'epoca del capitalismo ecco che nello stesso modo
Oggi
Ci troviamo di fronte con internet che come l'enciclopedia di loro diffonde la cultura la gente capisce che sta subendo un'ingiustizia
Che non può sopportarlo
Che non può andare avanti
E allora ecco che è necessario assolutamente promuove gli investimenti resterà
Fargli capire che lo modello di sviluppo è loro che noi l'unica cosa che abbiamo è molto ma non è sufficiente sono i soldi
Dobbiamo promuovere le grandi opere pubbliche da loro dobbiamo creare i loro ingegneri che utilizzi do alle visto levarsi aziende poi farne partnership con loro
Dobbiamo dare istruzioni dobbiamo aprirci al Mediterraneo
Dobbiamo fare del Mediterraneo per l'Italia la Spagna la Grecia ma tra questi l'Italia rilevante quello che l'America Latina è stata per gli Stati Uniti
Una risorsa di grandissime dimensioni un vaccino anche di nuove intelligenze di fertilità salvaguardate risultati della California Silicon Valley l'emigrazione di livello messicano è stato uno dei grandi motivi di successo
Ecco allora che questa posizione mediterranea e quello che io vorrei spererei che fosse dato caratteristico dell'Italia al di là delle solite barzellette
Che si dicono sul fatto che siamo Balzani inattendibili che abbiamo il Papa ma siamo i più trasgressori tutte queste cose che alla fine non è che ci fanno piacere ma non ci toccano ripeto sono frutto di invidia qual è che vedessero un'intelligente su solidarietà
Vorremmo che come tutto sommato lo ius romano che l'unica cosa che è rimasta dell'attività che ha portato avanti quell'idea di Europa oggi si proiettasse con una specie di diritto alla solidarietà per il Paese mediterraneo
Intelligente che caratterizzi l'operato del nostro Paese e qui le camere di commercio soprattutto quelle internazionali possono fare molto per promuovere questa idea per promuovere gli imprenditori
Col dottor costituto produzioni mediterranee e quello che spero alla fine e ti quando si parla di tagli anticipo il marchio il Palazzo ittiosi distinti che però allo Totus i più mediterraneo fosse ancora una volta il Mare Nostrum signori grazie
Grazie Massimo Ponzellini
Senta un banchiere quindi si aggancia tra i dati anzi da pure lui travalicato il tema come Giusto
Lo dello scopo forse questo nostro incontro lo scopo più importante quanto meno già praticato il tema quindi facendoci vedere non solo come noi siamo guardati come qualcuno dobbiamo guardare gli altri e creando una una relazione diretta tra guardi ho già ce l'ha spiegato cioè relazione diretta fra come noi ci sentiamo come noi guardiamo gli altri come veniamo guarda
Quindi è sotto capire
Non sui banchi
Forse il sociologo e quindi
Voglio partendo da un'idea di faccio un nei due discorsi precedenti ma in generale nella saggistica sull'Italia anche quello straniera perché accende
Credo che il gioco è scritta in inglese forse qualche notte
C'è un atteggiamento gli ho fatto anche una piccola statistica non voglio farle critica Martinotti preferita ma lui ha usato quasi sempre la terza persona
Usato dire agli italiani Soro perché quando si parla di varia soprattutto da parte di un italiano il quale all'estremo risulta sempre molto simpatico perché parlava dell'Italia quando si parla italiani e le italiane sono sempre gli altri
Mai la persona questo oggetto parla Marcello Veneziani
Sì Ponzellini ha parlato in piedi Martinotti seduto io per la varietà del dibattito avrei dovuto parlare disteso
E invece ecco
Invece ecco tenterò di parlare in veste di inesperto come giustamente ricordava prima Pasquale che essa essendomi occupato del sistema Italia dal punto di vista culturale politico e civile ma avendo ovviamente competenza da profani in campo Economic e partirei da una considerazione che diventa ormai il filo conduttore dei nostri incontri di tutti gli incontri su tutti i temi di cui si parla c'è quella parola magica a cui facciamo tutti riferimento che la globalizzazione
Globalizzazione è vista come una sorta di fenomeno atmosferico rispetto a cui noi dobbiamo semplicemente aprire l'ombrello accettare che sia così
Senza alcuna possibilità di pensare la globalizzazione orientarmi ma di capire che nesso che intreccia ci può essere tra il nostro caso italiano il nostro sistema economico culturale e civile italiano e sistema mondiale la mondializzazione del commercio ecco io credo che uno dei primi atti per poter meglio incontrare il tema sul mondo che ci guarda sia proprio quello di far interagire criticamente il nostro essere italiani con il nostro stare al mondo
E non semplicemente attraverso la logica dell'imitazione ci dobbiamo adeguare a parametri dobbiamo normalizzarsi dobbiamo in qualche modo seguire un trend una tendenza che altri hanno indicato ecco credo che sia già una giusta e sana attitudine deve fare i conti con le proprie risorse con le proprie specificità e cercare poi di vedere come sono compatibili nel sistema in secondo luogo io credo che un altro atteggiamento importante cogliere più attivamente l'idea di globalizzazione sia quella di capire che visione globale non vuol dire soltanto che le merci non hanno più frontiere e che la globalizzazione è un processo economico e tecnologico che ci tocca
Significa anche capire che mai come oggi
Un pensare globale implica la necessità di pensare il commercio insieme alla politica alla cultura ai modelli di civiltà ovvero non si può prescindere dai fatturati
Come dire politici e culturali
Non si può prescindere dall'immagine che l'Italia nel mondo cioè non possiamo credere di poter isolare uno aspetto
L'aspetto economico l'aspetto commerciale e porci solo il problema della efficacia da un punto di vista economico mercantile dobbiamo necessariamente capire che la efficacia del nostro sistema efficacia dalla nostra offerta e del nostro ruolo internazionale è inscindibilmente legato un processo che culturale politico economico e civile e quindi non è possibile prescindere da questo quadro
Io devo dire noto da qualche tempo una sorta di passività e persino di sottile terrorismo nei confronti della idea di Europa stiamo vivendo in questi giorni l'Europa con una specie di tribunale permanente di Santa Inquisizione che ci chiede in qualche modo mettere in linea
E vi diamo tutte le diversità nazionali come anomalia come patologia come cose di cui dobbiamo di starci ecco io credo che questo non sia il modo per fare l'Europa e non sia il modo per dare un ruolo un'identità e una specifica
Capacità di rappresentare gli interessi nazionali Alitalia
Ecco credo che noi dobbiamo liberarci da una griglia che ho visto prima citare a un passante ai miei predecessori e giustamente cioè questa griglia che parte da una parte che da un verso insiste sull'idea di anomalia cioè l'Italia come sistemasse anormale rispetto all'Europa e dall'altra parte invece come controparte di questa tendenza l'idea del complotto l'idea che tutti ce l'hanno contro l'Italia e allora noi giochiamo sempre su questa altalena tra vittimismo e mimetismo cioè o ci adeguiamo agli altri possiamo le vittime di tutto
Mondo che cospira contro di noi ecco questa idea del complotto internazionale è un comodissimo abita le nostre debolezze per i nostri
Difetti ma anche l'idea di doverci in qualche modo sempre a priori adeguare a un trend internazionale è un altro dei limiti della nostra capacità di stare al mondo ecco noi per stare al mondo dobbiamo
Capire che l'unico modo per far sorgere l'Europa e quella di valorizzare le nostre specificità
Quindi piuttosto che diventare limitazione è scadente è scaduta di sistemi economici del nord Europa forse è più giusto come ricordava prima Massimo Ponzellini
Valorizzare la nostra specificità CEO economica di paese che nel Mediterraneo che vive nel Mediterraneo che prospera che culturalmente il figlio del Mediterraneo
Ritenendo che qui possiamo avere un ruolo importante
Anche nella concezione di un'Europa che non è necessariamente Europa del nord ma è un'OPA che ha due volti quello mediterraneo a quello del Nord economi dovremmo sia dal profilo commerciale dal profilo politico e culturale
Capire la potenzialità che noi abbiamo in quanto Paese mediterraneo
E questa metà che mediterranei tan non possiamo trascurare è una fortissima risorsa del nostro Paese
Noi viviamo anche un'altra tendenza che purtroppo ci caratterizza e non da oggi ed è la tendenza che di fronte ai processi internazionale di fronte alla globalizzazione la mondializzazione dell'economia
Riteniamo che l'unico modo per salvarci sia quello di salvarci individualmente cioè come un'azienda un soggetto che riesce a farla franca dal disfacimento del sistema Paese e che riesce in qualche modo a da acquistare una sua forza una sua ricchezza suo prestigio internazionale grazie a un'iniziativa individuale
Io credo che noi non riusciremo ad acquisire un peso internazionale se non passeremo prima dalla necessità di ripensare e rifondare il sistema Italia il sistema paese e necessario
E se vogliamo davvero avere un commercio florido dobbiamo comunque ritenere che questo commercio si debba basare
Sul sistema omogeneo coerente vitale che sa esprimere cultura che sa esprimere capacità progettuale che sa essere unito pur nella diversità dei sui soggetti ecco invece ho l'impressione che noi riteniamo che per meglio aderire ai dogmi della globalizzazione si debba disfare il sistema Paese il sistema Italia
Quando dico sistema Italia non faccio alcun riferimento nostalgico allo statalismo degli anni passati
Lo statalismo è stata una palla al piede del nostro Paese ma il senso dello Stato e al contrario una risorsa straordinaria nel momento in cui andiamo andiamo in un contesto internazionale
Perché se andiamo a ranghi sparsi ci entriamo da extra comunitari andiamo da vu'cumprà
E già questa idea di andare in Europa come si è detto per molti anni
Indicata psicologicamente la nostra idea dell'Europa come una realtà da costruire ex novo o Comuna realtà estranei al tessuto italiano cioè noi dovevamo andare in Europa come se prima fossimo in Australia
Dovevamo in qualche modo entrare in un contesto che era estraneo al nostro Paese
Ecco questo è stato un forte limite non solo culturale perché ha avuto poi una ricaduta in termini economici termini commerciali termini politici estremamente forte e quindi pensare a un sistema Italia significa innanzitutto pensare anche a un progetto italiano
Per esempio si sostiene molto che la nostra economia non può essere competitiva a livello internazionale perché è un'economia non fondata sul grande soggetti che riescono in qualche modo a egemonizzare il commercio europeo colombiane
Io noto una paradosso nel nostro paese che può avere anche implicazioni positive e cioè le grandi aziende del nostro Paese sono in effetti troppo piccole nella competizione internazionale
Ma le piccole e medie aziende del nostro Paese costituiscono un reticolo inespugnabile
Perché costituiscono innanzitutto un reticolo che non può essere in qualche modo fagocitato dalla globalizzazione ma può dar vita a quel virtuoso localismo di cui si parla spesso nella sociologia cioè questa sintesi tra processi globali
E riscoperta di identità risorse ed economia locale
E quindi la riscoperta del locale può essere davvero una nostra capacità imprenditoriale di vivere una nostra Risorsa indubbiamente deficitaria quella di non avere grandi imprese come una virtù come un fatto positivo come un fatto creativo
Quindi la stessa struttura reticolare del nostro Paese è una struttura profondamente omogenea all'epoca di internet
Perché è una struttura fondata proprio su un reticolo di vitalità in cui conta non solo l'intrapresa non solo la capacità imprenditoriale ma conta anche il tessuto storico culturale e civile del nostro Paese che diventa anche questa una forte a risorsa economiche quindi io credo che questi elementi non possano essere trascurati in una valutazione del nostro ruolo commerciale a livello internazionale
Credo anzi che la nostra valutazione si debba fondare su questi su questi elementi su questa capacità in qualche modo di interagire con un sistema che ripeto è per noi un sistema reticolari il sistema estremamente diversificato un sistema fondato sulla creatività
Io prima ascoltavo il ministro Marzano e ho ascoltato anche i riferimenti analoghi in questa tavola rotonda in cui si faceva riferimento proprio a questa sana questo palazzo a questa grande risorsa che è rappresentata dalla nostra
Tradizione dalla nostra cultura dei nostri beni artistici
Ecco noi finora abbiamo ritenuto che queste risorse fossero una specie di cornice del nostro Paese una specie di abbellimento del nostro Paese e anche qui viviamo in fondo questo palazzo come una sorta di cornice di quello che stiamo dicendo ecco io vorrei invece che da cornice divenisse al contrario la pittura del nostro Paese
Cioè vorrei che quella che noi vediamo come una straordinaria reliquia del nostro passato diventi una straordinaria risorsa del nostro presente anzi del nostro futuro
Ci sono delle implicazioni commerciali artigianali turistiche inerenti al nostro essere così straordinariamente DiVersi che non abbiamo ancora saputo valutare fino in fondo
Noi viviamo sempre questa patologia del caso italiano l'anomalia del caso italiano
Ci sono delle anomalie del nostro Paese che sono al contrario positive
Ecco noi non possiamo competere a livello internazionale
Riguardo agli apparati militari o alla ricerca tecnologica ma possiamo avere un primato mondiale che è rappresentato proprio per i beni artistici culturali del nostro Paese ma non ne abbiamo ancora colto la valenza commerciale mercantile imprenditoriale
Di questa grande forza quindi io credo che
L'unico modo per andare in questo mondo globale a testa alta per poter rappresentare in qualche modo l'identità di un Paese ma anche le ricchezze del Paese non sia quella di dismettere il nostro Paese di sentirci sempre meno italiani e sempre più abitanti di quest'angolo Volandia che diventa il nostro unico destino ma se al contrario quello di portare il nostro patrimonio di ricchezza e fanno interagire con altri campi finora questo non è accaduto cioè sinora le bellezze artistiche erano in passato e quindi noi vivevamo il passato come una specie
Di gioioso necrologio
Per cui dovevamo in qualche modo Giovine per quello che c'era stato ma non ritenere che questo potesse avere dell'implicazione nel presente invece mai come oggi questa forza questa ricchezza della nostra tradizione che non vuol dire culto del passato ma senso della continuità e credo che mai come oggi possa diventare una risorsa importante anche a livello commerciale quindi l'altri termini o quello che chiederei come dire e un nuovo matrimonio tra commercio e cultura un nuovo matrimonio tra commercio e arte e tra commercio identità italiana cioè non è vero che si debba andare in un sistema mondo o in un sistema Europa penalizzando ciò che ci caratterizza al contrario credo che si possa andare sistema mondo
Con una ricchezza e una visibilità tutta italiana vivendo anche le anomalie come risorse straordinarie di un paese che può in effetti segnare la globalizzazione come assegnato per certi versi la archeologia dalla globalizzazione
Perché se noi vediamo le grandi scoperte scientifiche hanno un marchio italiano
L'ecumenismo a nasce Kumar tradizione profondamente radicata in Roma le grandi culture che hanno in qualche modo contaminato il mondo non solo artistiche
E architettoniche hanno un'impronta italiana quindi avendo in qualche modo i titoli per poter navigare nel mare aperto tra navi della globalizzazione credo che sia giusto caricarci di questa responsabilità di essere ereditò un Paese importante
Cercando di mettere a frutto commercializzando in altri termini questa grande risorsa ringrazio
Grazie
Laveneziana a utile svolto in positivo
Il tema forse influenzato dal anzi sicuramente influenzato dal luogo dove ci troviamo appunto straordinario consiglio di fare un giro poi in uscita andarsi a vedere che verso Annibale Carracci e qui a destra famoso Mangia fagioli bene che tutti conoscete
Vale la pena però soffermarsi ecco perché la particolarità di questi beni e la loro sono beni durevoli
Ci attraversano fanno parte della nostra storia ci portiamo appresso qualche volta uno vale di più qualche volta uno vale di meno basta vedere nelle aste bastoni delle come vengono gestiti i depositi dei musei ma questo è proprio forse la forza non in senso negativo non tanto nell'idea del commercializzare come dire brutalmente il bello ma non è proprio dell'investire su questo io volevo fare una piccola chiosa
A quello che ha detto che nel senso che se veneziano per metà me lo permette
Che è quello di aggiungere che questa cosa in Italia già succede già
La Mondadori
Ha investito investe produce addirittura mostre autonome che con cinquecento mila visitatori che producono fatturati
Da grandi impresa impensabili fino a qualche anno fa e la stessa proliferazione che molti di noi vedono in termini negativi
Anzi Sgarbi ha coniato il termine dimostra istmo c'è eccome
Ideologia negativa del fare mostre quando a queste non corrispondono per ragioni scientifiche e culturali ecco questo è il punto non si tratta solamente della parte di commercio che ci manca ma forse siamo in un crinale
Come appunto anche a che posso Nicetto prima bisogna anche investire su ciò che noi crediamo cioè non si possono promuovere delle cose senza sapere che dietro c'è una ricerca c'è una cultura c'è un Paese che deve funzionare nelle sue istituzioni c'è un Paese che ci deve credere
E teme cioè talvolta ed è questo quello quello quello quello quello quella cosa negativa che indicavo dell'italianissimo sempre gli altri noi abbiamo questo atteggiamento di pensare che noi sì che siamo in Europa ma tutti gli altri
Milioni cinquanta anni quando tre milioni quanti siamo adesso non mi ricordo no invece no e che era quella cui si riferiva appunto c'era un po'perché ma io l'ho notato
Persino uomini intelligenti per esempio come Federico Zeri o ti detesto nel nel mondo dell'arte dei grandi specialiste latte c'è questa idea tienilo siccome lui funziona un po'meglio della galleria
Nazionale di arte moderna di Palazzo Barberini ditte di Palazzo Corsini due straordinari palazzina già ed è che sia separata sono perché serve a un circolo ufficiali
è che nessun ministro nemmeno i più potenti della cultura è riuscito a riappropriarsi mangiare un termine negativo per lo dicevo lo diceva
Cercavate centri sudditanza psicologica e ho notato che essi ripeto gente intelligente come serie come tanti altri che una onorificenze medie normali no dello Stato francese vengono esibite
In Italia come dei grandi manti nessun tutti noi chi due chi non lo è si vergogni Nebrodi e mostrare qualsiasi onoreficenza anche quelle normali insomma
Noi le vediamo sul fatto che uno e Cavaliere però che un titolo che ha la legione d'onore sta sulla sull'occhiello di tutti i nostri
Intellettuale
E questi se non l'efficienza appunto francese inglese straniera viene come dire doc viene viene esibita come se fosse qualche cosa come fosse un in più
Ecco questo è un po'un atteggiamento dopo da una parte l'asta di dimostrarsi come dice regala prima Martinotti nel modo migliore cioè di fare lobbying intelligente se ne stessi luoghi che non è un ottimo non è un'attività negativa è un'attività positiva quando è rappresenta per gli interessi reali ma soprattutto di sapere
Ha chiesto e corrisponde
Da una parte
Dall'altra invece come dire sistemare ciò che non funziona perché ciò che non funziona invece esiste io farei adesso un breve perché non è non è questo il luogo ma i motivi per cui alcune cose non funzioni non siamo capaci proprio di reagire alla alla alla alla realtà che ci circonda forse proprio nasce proprio la quelle cose che riguardano Schiavone appunto scuola si chiama sistema di assistenza che si chiamano sistema sociale stiamo tutto tutto ciò di cui sappiamo ma non è questo quello che spetta a noi oggi volevi rifare un piccolo velocissimo perché abbiamo ancora qualche minuto sei segnano vogliose Martinotti ne ha voglia di fare
Qualche chiosa visto che abbiamo anche
No ma io non lo credo che nessuno mette in dubbio le qualità dell'Italia perché cioè italiani sono ben note al mondo per e beh questo stereotipo positivo coincide perfettamente con le nostre qualità se nessuno non è che gli italiani siano straordinariamente simpatici che abbiano uno straordinario gusto che siano di classe come la mamma solo sentito dire una volta hanno applicato anche è va applicato
Agli italiani e che siano straordinariamente vitale questo allora è riconosciuto assolutamente da tutti
Il problema che io mi ero opposto è di come ci si comporta
In attività a che sono necessariamente attività di partnership noi viviamo in un mondo in cui non siamo più soli stato detto mi sembra molto bene da Veneziani o possiamo illuderci che siamo soli
E noi siamo obbligati per una serie di ragioni a fare i conti con gli altri
A fare il del lavoro Cogliati a condividere appunto le banche condivide gli investimenti a condividere le politiche questo non l'abbiamo scelto noi ci piaccia o non ci piace le cose sono così quindi io mi ponevo questo problema
In questa situazione cosa facciamo
Sono perfettamente d'accordo sulla questione del Mediterraneo è sempre stato un grande sogno d'Italia però dall'auspicio alla realizzazione io penso che sulla questione Mitterrand ne abbiamo una grande possibilità
Cioè abbiamo una una carta da visita se la possiamo esibire perché essendo l'Italia un Paese che è contemporaneamente settentrionale del Mediterraneo
Se noi potessimo esibire la ricetta per far funzionare bene una società mediterranea allora avremmo veramente qualcosa da vendere come dire agli altri Paesi mediterranei quindi abbiamo una sfida di fronte noi abbiamo questa cultura fa parte della nostra fa parte integrante perché può renderci vediamo divisi ma poi siamo molto più simili di quanto non si abbiamo un'occasione straordinaria diciamo abbiamo delle zone del nostro Paese che hanno dei problemi ancora economici facciamo vedere come si fa a sviluppare questo tipo di società e poi andiamo a proporre questo modello quindi è una veramente una sfida civile se ci riusciamo abbiamo fatto qualora essi che l'auspicio che c'è può tradursi in una politica reale se no viene secondo me questa della Mediterraneo rimane una cosa importantissima ma più un problema irrisolto che non una reale carta da giocare questa è la mia personale impressione
Forse viene mediterraneo
Così parla in piedi quindi nel fascicolo di faccio non per non la domanda ma io vorrei riflettere un attimo su niente quello che ha detto veneziani che importantissimo sulla globalizzazione
E siccome siamo all'Unioncamere dovrei vedere come sono prodromo della globalizzazione per le camere di commercio
Secondo è molto importante
Sicuramente comunismo inteso come sistema di sviluppo economico come dottrina politica definito
E così come si chiudesse sindacato chiuderebbe la Confindustria avendo chiuso il comunismo e finiti capitalismo sicuramente
Bin Laden è una dimostrazione ma ne potrei da tante altre che cosa c'è c'è l'economia di mercato
Cioè non è più il mercato nelle mani di quattro cinque fra grandi famiglie della finanza dei salotti buoni dei salotti cattivi ma e ma nel mercato e le dimostrazioni sono tante un nome tra tutti Colaninno no nel momento in cui si discuteva per il Fondo monetario internazionale mandava missioni su missioni per dare sei miliardi di dollari alla russo il più grande Paese del mondo il più ricco paese del mondo un paese da cui dipendono le pagine più mondiali il fondo vuole danze come si fa un ragioniere di Mantova con la D dopo due buoni detesta pigiamo cinque volte questo ciclo sbarcate tre giorni allora dire questo una mercato e uno dalla vecchia economia nelle mani dei Soloni
Qui l'economia va nelle mani di questi club monete spariranno sono ormai un un accessorio propagare possiamo gli ultimi che ci battiamo in questa follia dell'euro più generale consumi dal punto di vista fisico Lerna grandissima col riformista monetarie punita distribuzione fisica è una simpatica seccatura con una una una Titti Dante tasche di spiccioli che pregiudizio che aveva problemi genera poi così ma se la procura transitorio in realtà alla circolazione monetaria da qui a quindici anni la volete più diffusa dalla polizia cinese la seconda sala vaporetti indiano la terza riparo al dollaro la quarta solo ieri l'intera Europa vacuità rublo il sesto l'euro
Parliamo di diffusione cash circolazione
Quello che conterà sarà le transazioni monetarie qual è la valuta in cui si parla di transazioni monetarie
Queste sicuramente rimarrà il dollaro perché tutti i prodotti le materie prime soltanto Rosati dollari
Allora andiamo a vedere che cosa c'è dietro al dollaro di abbandono dolce quasi niente perché voglio dire le di fisico di bollettario quindi più debole interisti possono vedere i libri fa un altro mestiere perché le riserve in oro del Fort Knox rappresentano il tre per cento delle transazioni di dollaro il giorno PD Del Noce nutriente dietro al dolce
Ci sono le tecnologie americane c'è un sistema Paese c'è ride democrazia c'è un esercito soprattutto ci sono le si emenda NBC le grandi reti di di di trasmissioni la capacità di creare opinione e poi c'è il fatto che il dollaro si compra dappertutto si vede dappertutto si Trust dappertutto ovunque tu vai settori in tasca te la scordi ma è questo quello che conta non loro che c'è dietro
Quindi la globalizzazione porta alla fine di queste cose
E adesso vediamo le camere di commercio
Sei tre e dieci il io sulla commissione dell'asse per la sicurezza
Le transazioni on line sono più adesso un attimo tecnico val la pena di studiarlo per tre decimi di secondo non influenzano il corso del titolo per cui seguite le decimi di secondo
Mille milioni di persone comprato
Un una tale azione della General Motors l'azione del moto ondoso tocca il corso del cambio
Naturalmente le traslazioni on line sono limitati alla commissione o non può comprare on line il ventitresimo emergerà una moto occuparci guidatore consolidato alle venti mila dollari secondo il flottante i titoli
Però se io sono un cinesino un indiano con un po'di esperienza informatica fatto un programmino che miliardi cinesi riguardi dico ma ad un certo segnale spiazza
Su
Bottone suddito Chico porgere la moto sul Garda decidersi dopo bisogna trovare uccidono per farle assemblee annuali ma però voglio dire intanto bilanci tecnici dei diversi presente dall'amministratore delegato della General Motors dice
Sergio Polese ricevuto diceva avrebbe segretamente nostro il padrone non ha capito perché io lo stesso bottoni guidarci Desy voto come dico io leva casa domani mattina
Io non dico che la banda di camere di commercio devono fare come i cinesi di però spesso sento che gli imprenditori soste Cau ricoperto si lamenta ma ad esempio spesso la ragione della miopia del sistema bancario su certi problemi dice ma le banche non ci segue l'editore di Tolentino troppe garanzie farlo qui fanno la queste tra l'altro ma se loro picchiano la lista dei loro associati va bene e vedono può ogni associato quante azioni
Della banca di cui si parla ha nel suo portafoglio elemento di sci Malika politico gli associati delle camere di commercio
Sono sicuramente i proprietari tese a Banca d'italiano perché tra commercianti agricoltori EP piccole degli industriali i soldi ci diano loro e quando le banche lo sbarcato di diventano a loro
E gli stessi con una specie di auto masochismo vanno a comprare le azioni falle codici litigano le azioni di questi monumenti di marmo programmarle le banche italiane
Per voi quindici giorni dopo andava verso di categoria se bastano insomma ci chiedono se per le garanzie i tassi di Crusoe attraverso procede ci fa pagare il sei
Ma voglio dire creato da finanziaria fatevi dare del porto le azioni dei soci ce lo facciamo una battaglia a favore dei nostri associati
Dato presidente Sangalli si presenta all'Assemblea eviti di fare tubetti disturbatore di assemblee dice sono Bertusi portatore di una azione della cornice sullo Sangalli portatore di cinque miliardi quattrocentottantasette milioni Rusco detta sessantatré progetto sull'istituzione caro Presidente
Vorrei che facesse così la ringrazio molto si siede della fragoroso applauso queste son le possibilità che la globalizzazione da e quindi su questo invito dalla parte
Grazie Ponzellini ci stiamo avviando verso la fine grazie finiamo perché siamo alla facciamo la percezione che la recinzione vera quadretti con Grazia Pozzoli nelle vediamo che ne facciamo discorsi culture c'è poi impropriamente arriva spiega allora siete riusciti a fare queste ce li ho gli avrebbe colto dalla in banca questo vale questo posso interrompere un attimo il presidente più c'era un presagio di ossa per dire avrebbero dato un certo un certo viavai il generale tempo ci sta dando delle noie quindi se che essa mi permette avremo deciso di anticipare siccome i componenti di una quarta sessione sono chi a Milano io lo porto chi in trazione sono dispersi nel nulla
Prego abbiamo pregato pro solo Bruzzese dottor prossimi che sono gli unici membri della sessione successiva i presenti in sala gli unici che verranno
Di intervenire immediatamente dopo la fine di questa di questa sessione così concluderemo con i loro due interventi faremo un breve lancio di una el torneremo poi a Zevio vuole tutte le nostre case con qualche treno speciale quel carro speciale scuse questua dalla più ad avviso di questa o dicendo
Qualche volta capita
E un cameriere promosso questo dibattito presso qui finisce proprio perché abbiamo visto che qualche dice voglio dire un'ultima cosa è una breve cosa va innanzitutto credo che siamo molto utile questo incontro di piani diverso vuole attenzione
Ecco
Sì
è quello che ti diceva Ponzellini in qualche modo da come dire una
Applicazione in termini pratici in termini concreti al discorso che abbiamo tentato di fare a livello di linee generali ma io torno solo brevemente sul tema da cui siamo partiti il mondo ci guarda
Ecco io ho l'impressione che il mondo guardi in Italia ma non guardi di italiani
Cioè guarda l'Italia come Paese pieno di ricchezze come sistema di bellezze tramandati eccetera però non riesce a cogliere la specificità degli italiani a ditte del ruolo internazionale
Un po'perché noi facciamo appunto questo sporta rappresentato dalla mimetizzazione Cerci
Iniziamo bene salvo poi a vere come giustamente ricordava prima Martinotti grandi difficoltà in termini linguistici Chennai facciamo più di tutti gli altri gli americani ma siamo quelli che magari parlano l'inglese molto peggio di tutti gli altri
Quindi ci sono dei limiti reali ma credo che mai come in questo momento in cui quello che conta e il valore aggiunto dell'immagine della cultura della comunicazione
Un Paese come il nostro possa diventare espressione di quello che si chiama Italia stai made in Italy e possa diventare davvero un punto di riferimento a livello internazionale quindi io credo che il discorso è la scommessa dei prossimi anni sia davvero questa c'è quella di mettere insieme in fondo
Queste nostre risorse che vengono da lontano con le nostre reali possibili concrete azioni del nostro presente a cui prima faceva giustamente riferimento pozzi
Grazie a
Marcello Veneziani
Qui e sul così come avete visto appunto desiderato a stesso sta
Il dibattito è cambiato
Poi se ne ha ceduto il posto
A Matteo Passini
Si chiede che che di Lecce direttore generale la Banca Etica di Padova
A destra
Truppe di grazie salutiamo veneziani che sta andando via che c'è un appuntamento
E ricominciamo adesso ricominciamo congedi cominciano con un altro grande socio dopo dopo dopo ecco un altro banchiere cioè si ripete il modello di questi o quelli che non hanno l'avevo riflettuto su questo aspetto
Cioè praticamente adesso i discorsi immediatamente hanno la loro controprova
Cioè si dice che se ciò che appunto hanno riescono a a raccontare il mondo così come tanto da sembrare ci diverso costo rete invece
Ce lo racconta semplicemente così come queste loro il loro grande compito però contemporaneamente vediamo adesso come i loro discorsi traducono in azioni in azioni reali
Ci sono quelle appunto che qualcosa sulla misura un'altra misura della nostra vita che il denaro
Oltre che quelle dei
Allora cominciamo adesso questo nuovo su quest'ultima sessione con
Che forse l'Apruzzese con Alberto Abruzzese
E qui in questo momento non mi ricordo che tutti i titoli che nella Santissima non li voglio dire sociologo Monza
Allora ma io mi ero preparato una scaletta un ragionamento per soprattutto ascoltare diciamo le posizioni dei relatori che dovevano essere presenti partendo naturalmente da un primo punto cioè etica cultura mercato se era imbarazzante riuscire a parlare in tempi stretti diciamo
Su il Mondo che ci guarda parlare di etica cultura e mercato in effetti è un problema molto serio
Darei una mendica azione di fondo forse che mi sembra interessante o comunque esprimo un mio giudizio anche perché questa sequenza etica cultura mercato
Sì Valletta
Nella cornice di queste iniziative e cioè la celebrazione di un centenario e quindi dal mille novecentouno al due mila e uno diventa ancora più interessante potere ragionare se questi tre termini si coniugano nello stesso modo in un arco di tempo di un secolo ossei invece non si stia vivendo in questa fase un punto di rottura molto forte molto forte
Della sequenza un ribaltamento dei rapporti di forza tra queste tre diverse tre diverse sforzi sfere
Dato che la nonostante questo titolo molto esteso però poi come dire
Lo scenario dalla su cui ragionare
Mi pare dovesse essere un poco quello e credo che questo motivi anche o molto bene la presenza di Pazzini dovesse essere un po'quello di una vocazione filantropica che sembra emergere oggi
In più settori dell'economia tanto da coniare anche proprio termini e strani molto spesso non come impresa filantropica o comunicazione marketing filantropico eccetera
La prima considerazione da fare e curiosamente per quanto questo ci sembri questo termine questo termine ci sembri
Come dire a un un elemento di novità il forse un'indicazione di quella senso di ormai
Come dire crisi profonda dei grandi valori della sfera economica storici
è invece tutto sommato quell'orizzonte filantropico esattamente quello che ha caratterizzato l'inizio no i primi del Novecento simbolicamente il Novecento sia prima esattamente con la speranza chele forse le magnifiche forze produttive
Del capitalismo industriale potessero avere appunto un la vocazione e manifestasse Famagosta vocazione altamente filantropica
Se diciamo nella lunga storia del Novecento
Evidentemente questo punto di partenza ha avuto dei concreti fallimenti ci sarà da domandarsi molto attentamente eh su quali basi noi oggi pensiamo che sia accoglibile diciamo
Questa dimensione questa vocazione
Filantropica
Della sfera economica
Va detto altresì che questo forse apparentemente in contraddizione con il problema che mi sembra di sollevare che a mio a mio pari re io nel sistema italiano mi spiace che sia andato via veneziani perché erano molto interessanti gli spunti che dava è anche il no
Il materiale diciamo di discussione che poteva essere affrontato sulla sua traccia però ecco direi che se c'è un elemento a mio parere negativo
Nel non soltanto nel dibattito e nella discussione ma anche poi negativo nei confronti veramente della costruzione del nostro sistema Italia della qualità di questo sistema è a mio parere il fatto che
Di questo trick di questi tre termini etica cultura e mercato
Si è messa in scena una egemonia della cultura dico messa in scena perché non è reale naturalmente è una messa in scena però come tutti i grandi cerimoniali rispecchia poi i rapporti di potere
E quindi diciamo il sistema ha orchestrato
I rapporti tra queste tre sfere costruendo dei modelli di interpretazione della società per cui in termini del tutto apparenti la cultura corrente
Ha deprezzato sempre il mercato e invece si è affidata sempre a come dire principi di natura etica
Io credo che nella nostra tradizione la svalutazione nei confronti del mercato sia stato uno degli elementi più gravi e quelli che hanno progressivamente corroso sempre di più la natura stesse la qualità delle nostre delle nostre istituzioni
Allora noi come possiamo ragionare oggi su appunto
Lo scenario che ci si pone di fronte al suo un senso ormai di compimento diciamo della prima grande vicenda del capitalismo industriale in una fase ampiamente riconosciuta come posto industriale e in una fase quindi in cui gli aspetti qualitativi diciamo diventano diventano essenziali
Ecco il problema che a mio modo di vedere sento con più drammaticità sottolinea drammaticità e lo dico proprio nei termini istituzionali cioè io insegno all'università faccio parte
Di uno dei tanti segmenti dell'università credo che in questo momento se si deve riconoscere universitari il fatto di appartenere diciamo alla cultura ci sia un momento di crisi
Enorme straordinario persino a volte inimmaginabile ecco che segna che segna il fatto che in questo Paese in questo sistema da circa almeno venti trenta anni
La struttura a cui dovrebbe essere affidata la ricerca e la formazione e quindi la garanzia di processi qualitativi e andata detenere avendo in modo assolutamente drammatico e sostanzialmente sempre più il riversi vile ecco allora ogni qual volta in no contesti di questo genere
O appunto leggendo diciamo a questo proposito mi si presentano appunto scenari di impegno da parte dell'impresa nei confronti appunto di una maggiore attenzione al sociale quasi che in qualche modo si dicesse beh fino ad oggi abbiamo pensato al mercato dei vincitori adesso cominciamo a pensare al mercato dei clienti no cominciamo a pensare bisogno dei vinti ecco tutte le volte che osservo queste posizioni
Nasce un sospetto mi nasce un sospetto cioè sei
Diciamo il sistema Italia nel suo insieme
E gli elementi che dentro questo sistema AST spesso molto poco collegati e qui ci sarebbe da fare il discorso sulla politica
Appunto si muovono in questo orizzonte più avanzato ecco sì questo sistema i sedimenti di questo sistema non lo scelgano ahimè purtroppo sarebbe drammatico questa strada
Senza dire come dire
No seriamente
Pensato a che cos'è che ancora manca alla situazione perché essa possa fare un salto avanti
Molto spesso lo dico ridendo con i miei colleghi ma poi Michel ci credo profondamente ogni qual volta vengono individuate come dire azioni filantropiche di largo raggio ma all'interno dei confini nazionali o all'esterno dei confini nazionali io ritengo per esempio che uno di soggetti che avrebbe bisogno di soccorso no in termini drammatici è appunto la scuola e l'università
E e è inutile in un bar come dire non restare impasto ideati nei dibattiti politico istituzionali di questi di questi mesi o se volete anche di questi anni
Perché il vero elemento drammatico dell'istituzione della scuola dell'università è quello di aprire abbandonato a se i processi formativi
Ed è quindi evidentemente un fatto molto semplice nessuno ha avuto voglia di investire su questi processi nessuno ha identificato anco di entro i parametri classici dell'impresa
Ha identificato il mercato della formazione con un mercato necessario mercato della ricerca come un mercato sostanziale se lo ha fatto lo ha fatto dentro diciamo come dire no a un'economia classica però c'è una domanda grandi corsi di formazione costituiscono un mercato se ne fanno tanti ma dal punto di vista dei contenuti non c'è nessuna novità anzi a mio modo di vedere in questi dieci anni tutti i processi formativi innestati
Hanno creato risorse vanno progressivamente ancora di più indebolito invece impoverito il piano dei contenuti grazie
Grazie all'abruzzese che
Cioè non voleva essere così perentorio ma è una sola era interclusione dai anche perché diete come vedete poi dal sonno solo perché sono io prima si collegano in quel tiro a collegarsi scorsi facendo Agata nell'appunto rappresentata può essere l'università perché se tu non è prodotto professore di storia all'arte tanto per dirne una
Servono anche non foss'altro per accompagnare ho detto degli ottime guide
No competenti capaci colto perché c'erano per accompagnare turista che fa soprattutto se non è ripensato l'arte perché il proprietario di gender la questa cosa cioè non è non è è un giacimento come dire non bene
E quindi passiamo al vada a di nuovo un banchiere ma chiare nel quale come la storia del capitalismo ha ha creato una specie di contrapposizione sempre fra l'idea del denaro dell'idea del
è questa la domanda che verranno sempre infatti io le faccio
Dipende dalla definizione che si dà di etica comunque crea della e anche di denaro ma denaro un po'più materiale dell'etica
Comunque prima di cominciare volevo fargli auguri naturalmente a Unioncamere i suoi cento anni sperando che si moltiplicano sempre di più anche perché il ruolo delle camere di commercio noi lo vediamo dal nostro piccolo osservatorio è un ruolo sempre più importante soprattutto quando si a nostro avviso si comincia parla di temi tipo la responsabilità di impresa che cercherò di di trattare
E poi grazie dell'invito vivamente perché questo anche un riconoscimento a un lavoro che stiamo facendo con tanta fatica ma che sta dando degli degli ottimi risultati forse un po'arriviamo anche nel momento giusto e questo non è merito nostro
Per affrontare il tema veri collegherei velocemente a quello che il discorso della globalizzazione che avete già trattato io non è che sto starò qui a definirla naturalmente ci ha già pensato chiunque mi ha preceduto credo in ogni caso si tratta di una parola molto utilizzata è un processo che ci coinvolge tutti ed è irreversibile
Ma è proprio da qui che partono i discorsi relativi all'etica alla responsabilità allo sviluppo sostenibile queste definizioni che sentiamo fare
E dire ed è ricordare sempre più spesso non solo per addetti ai lavori ma anche nel nel patrimonio della gente comune e non solo nel nel movimento di Seattle ma anche in tanti comuni cittadini e famiglie quando vanno a far la spesa e quando risparmino tutti i giorni
Oggi la globalizzazione ha portato lo sapevano tutti una fenomeno di finanziarizzazione dell'economia io qualche lavoro in una banca dovrei essere contento di questo in realtà dove e voi probabilmente anche come camere di commercio ve ne rendete conto si si lascia un po'in secondo piano l'aspetto dell'economia reale dello sviluppo
Dell'impresa e di chi produce beni e servizi a favore della finanza forse allora a questo punto conviene un attimino rallentare cominciare a porsi dei perché perché si parla di di etica di sviluppo sostenibile di responsabilità sociale ambientale dell'impresa
Ma innanzitutto perché è una reazione è una reazione a tutto quello che sta succedendo non solo in economia ma anche in molti altri campi è una reazione che viene innestata e la gente è ovvio ovviamente
Ragionare sempre più informata perché è uno dei vantaggi positivi della globalizzazione proprio quello di avere informazioni in tempo reale su tutto quello che succede nel mondo quindi questo sicuramente ci aiuta un confronto su quello che succede in tutti i mercati
Poi ci sono delle conseguenze negative che toccano non solo a livello macroeconomico grandi aree ma ormai essendo un mercato unico alla fine toccano anche noi ma anche a livello microeconomico ci sono
Molto spesso anche nei processi di fusione di aggregazione nel mondo bancario ma non solo soggetti che magari come piccoli risparmiatori piccoli azionisti rischiano tante volte di come si dice a rimanere col cerino acceso in mano
Noi pensiamo che oggi ma non siamo i soli a pensare a pensarlo le vere sfide le vere esigenze siano quelle di riuscire a conciliare la crescita economica
Con la coesione sociale e con la tutela dell'ambiente sono le famose tre gambe che anche un'impresa dovrebbe sempre tener d'occhio quando fa la sua attività di business quotidiano
Cercando di produrre recuperando anche la qualità della vita per tutti noi
Cercano di garantire un migliore equilibrio rispetto a quello attuale tra lavoro famiglia e tempo libero perché dove si parla di sviluppo sostenibile quindi di un qualcosa che può dare si crescita economica ma una crescita che duri nel tempo
Niente ci sono anche altri fattori molto importanti
Per evitare che non solo le risorse del pianeta si esauriscano ma anche noi come risorse umane come persone rischiamo di esaurirsi se veniamo a a un certo punto anche sopra utilizzati
Questa questo concetto per avvicinarmi al discorso dell'etica è un concetto che implica responsabilità
Quindi io dico sempre nostro punto di vista non è quello che essere etici non significa essere più buoni
Significa essere più attenti più responsabili quindi anche nelle scelte economiche di tutti i giorni e cercare di capire quali sono le conseguenze per il mondo che ci circonda ma soprattutto per quelli che ormai vengono considerati sempre più dalle riprese che sono gli stakeholders non solo quindi gli azionisti ma anche il territorio in cui si lavora ai vari interlocutori clienti dipendenti tutti i soggetti che hanno qualcosa
Da dire all'azienda e che si aspettano in cambio qualcosa naturalmente il valore aggiunto dovrebbe essere prodotto a favore di tutti questi soggetti con attenzione ovviamente unisco niente azienda un'impresa stabilisce con quale criterio ripartire un valore aggiunto maggiore agli azionisti piuttosto che ad altri soggetti però credo che chi vuol vedere al futuro e qui le grandi multinazionali le più illuminate hanno già cominciato non si può ragionare solo degli interessi esclusivi dell'azionista
è una responsabilità che parte dei singoli perché poi si parla di mercato non si parla solo di etica scenderà e di responsabilità ma si parla di mercato e il mercato che guida poi le aziende il mercato comincia essere popolato sempre più da soggetti consumatori e risparmiatori che vogliono sapere come prodotto un bene da dove viene
Se facendo lo sia inquinato piuttosto che invece a approntato dei processi che tengono maggiormente considerazione l'ambiente circostante e tutta gente assetata di informazioni gli stessi giornali sì ai periodici che i quotidiani ma anche la televisione parlano sempre di più di questi argomenti proprio perché si sono resi conto che questo questo trinomio di etica cultura economia alla fine in qualche modo si deve sposare se si vuole a vere una un valore nel tempo anche grandi banche anche grandi banchieri italiani pochissime uno solo che non cito ma che comunque ha già intrapreso un cammino verso la responsabilità sociale è significativo probabilmente anche significativo il fatto che non sia nato in banca questa persona che non venga dalla banca ma che sia è arrivato da altri settori produttivi però lui ha capito che se nel lungo termine vogliamo far coincidere idee gli interessi degli azionisti con gli interessi di tutti gli altri stakeholders questa è la via unica via possibile altrimenti rimaniamo a ragionamenti di breve termine in cui possiamo soddisfare gli interessi degli azionisti di oggi che non è detto che siano quelli di domani dimenticandoci però di tutto il resto
Quindi la domanda sarà sempre più esso inutile tirar fuori percentuali anche perché come dice qualcuno la la strada dalla testa la tasca sempre lunga no ci sono
Decine decine in percentuale quindi settanta addirittura per cento di italiani che dicono che son disponibile a pagare di più un prodotto purché sia fatto in un certo modo purché abbia anche altri contenuti come per il risparmio può se ne va a vedere le cifre presente sui fondi etici in Italia siamo allo zero virgola otto per cento del risparmio mentre negli Stati Uniti negli Stati Uniti siamo già al tredici quindi vedete che i buoni propositi ci sono ma c'è ancora molta strada da fare soprattutto anche da parte nostra come banche e di e impresa ne cerca di offrire quello che la gente veramente chiede però c'è la domanda che continua a crescere da questo punto di vista e questo penso sia un aspetto di cui non si può non tener conto soprattutto ragionano come impresa
La responsabilità dell'impresa
In quest'ottica qui è molto importante quindi un cammino che ne abbiamo cominciato anche con qualche camera di commercio fondamentale da questo punto di vista perché la Camera di Commercio ha un ruolo a nostro avviso anche di motore di volano culturale non solo economico e questo questo mondo imprenditoriale ovviamente ha un impatto molto grosso sull'economia un conto è un singolo consumatore
Un gruppetto di consumatori che decide di prendono un prodotto perché certe caratteristiche un conto è una grande banca una grande impresa che decide di seguire una certa strada perché è convinta che quella possano essere quella ideale per la responsabilità sociale
E chi lo fa non considera mai
Qui volevo anche a Lanza allacciarmi al concetto filantropico e il professore introdotto prima chi lavora per la responsabilità sociale o ambientale dell'impresa non considera mai la sostenibilità come un concetto parallelo al business
Non la considera come una politica di marketing calata dall'alto ma ritiene che sia un valore fondamentale della sua cultura e qui anche allora incrociamo il discorso della responsabilità e quindi dell'etica con quello della cultura
Cultura il sistema di valori di un'impresa se nell'identità quindi non solo nella comunicazione ma nell'identità nel modo di essere di un'impresa c'è questa attenzione per la responsabilità sicuramente vuol dire che si affronta al mondo economico e ma anche la cultura interna in un modo diverso è un processo lungo perché ovviamente la cultura di un'azienda non si cambia in poco tempo però ci sono tante aziende che questo l'hanno sempre avuto dentro la loro cultura
Non è una novità per loro si tratta di tirarlo fuori
Di stakeholders concetto di cui abbiamo parlato prima sono sempre più numerosi sono sempre più attenti son sempre più affamati tra virgolette di obiettivi anche sociali ci sono tante aziende soprattutto all'estero in Europa in Germania in Olanda in Danimarca che lavorano anche a contatto con le organizzazioni non governative con le associazioni ambientaliste che sentono anche il loro parere ovvio che quando poi c'è uno scambio di questo tipo anche un prodotto che viene offerto sul mercato può incontrare tutto un altro tipo di gradimento quindi c'è la convenienza a ragionare in questi termini per questo dico che essere imprese etiche non significa essere imprese buone assolutamente perché ovviamente le imprese sono nate per garantire un determinato tipo di sviluppo e per farmi interessi di tutti gli stakeholders
C'è il bilancio sociale su cui mi sembra che anche le camere di commercio per i loro associati stiano cominciando dal servizio ora giornale per lo meno da qualche parte in Italia
è questo un discorso molto importante perché il bilancio sociale ovviamente in questa funzione non deve essere visto come un costo ma come un investimento che l'imprenditore fa dandosi degli obiettivi per poi verificarli nel tempo la responsabilità sociale dell'impresa e questo è un concetto molto importante non è un qualcosa di teorico è un qualcosa che si misura oggi ci sono dei metodi per misurare la responsabilità sociale
Alcune aziende alcune in prese sopra programmi sono molto interessati a questo perché essere responsabili significa non solo forse riuscirà a vedere ma dei propri prodotti ma significa anche attrarrebbe di più di investitori istituzionali all'estero sta già succedendo
La Glaxo ha dovuto cambiare alcune politiche perché Frentzen provi Venturin grosso investitore istituzionale
Mosso da esso risparmiatori di fondi etici a condizionato andando in Assemblea ma anche con incontri successivi le politiche di questa grande multinazionale
Quindi anche soprattutto per le aziende quotate un interesse in questa direzione può essere anche più conveniente ci sono dei metodi che prendono in considerazione oltre sessanta indicatori per misurare la responsabilità sociale dell'impresa quindi vedete sono cose tangibili non è solo teoria un approccio certo di andare rapito perché mi rendo conto che sì sì sì sì sì quasi benissimo
Allora ovviamente l'obiettivo non era quello di parlare di Banca Etica ma è quello di cercare di illustrare quello che secondo noi elettricità soprattutto la responsabilità nell'affrontare il mercato oggi un valore quindi fa parte della cultura ci vuole tempo ma noi pensiamo che sulla mente affrontando il mercato in questo modo guardando avanti guardando al futuro ci possa essere un vero Successo non solo per l'impresa ma anche per tutti quelli che gli stanno intorno grazie
Ho fatto un'ora eroica
E questo vuol dire che come dice il
Abbiamo un po'messe insieme due cose abruzzese se voleva parlare ma apertamente una battuta solo una una martellata proprio riprendendo i temi che sono state dato che abbiamo usato il termine etica Ponzellini diceva è finita
è finito il capitalismo dal momento che è finito il comunismo
Forse sicuramente si ricomincia a parlare di etica del capitalismo in una curiosa versione ultimamente si è coniato questo termine di etica degli per voi sapete che gli hacker sono quelli che sono all'avanguardia signora le tabaccherie e sono della non proprietari dell'attacco alla proprietà eppure lì dentro c'è un nucleo che riprende esattamente la vicenda dell'etica della capitalismo e anzi somiglia in qualche modo a la riproduzione del proto clientelismo storico cioè come se queste figure fossero come dire non gli anticipatori del nuovo capitalismo e occidentale
Però loro teorizzò alcuni elementi di questo tipo
Passione grande passione
Quasi al limite del delirante non l'individuo appassionato nel lavoro condivisione del sapere e grandissima versatilità nelle un nel lavoro creativo ecco io temo che queste precondizioni in questo momento nel sistema Italia siano forte niente pregiudicate quindi invito chi è sensibile a uno snodo di questa genera a trovare i modi per chi invece si creano le condizioni in termini strumenti edita risorse
Grazie ad Abruzzese naturalmente grazie a voi che avete resistito Riva per sempre grazie metto principale vista anche l'ora è grazie alle Unioncamere al suo presidente che sta che qui che qui forte e a Carlo Sangalli perché con l'augurio come si deve fare ci potrebbe anche esagerare come si può fare un altro centenario Cento di questi anni oppure cento di questi centri agli Stati Elia
Grazie grazie orchestra adesso pregherei tutti anche quelli in fondo di avvicinarsi per il saluto finale del presidente Sangalli grazie per essere così cortesi per fare corona al nostro presidente grazie
Onorevole Sangalli per il chiusura del convegno
Grazie grazie
Ma lasciamo sola grazie grazie una grazie grazie
Mamma
Di solito quando
Si chiudono
I lavori di una sessione così importante
Significativa come quella che abbiamo vissuto in questi due giorni
Si inizia sempre
Con formulare dei ringraziamenti anch'io non mi sottraggo a questa regola di bon ton perché ritengo
E che sia doveroso
Ringraziare innanzi tutto
I presidenti i membri di giunta ai consiglieri camerali della loro presenza alla celebrazione di questo importante avvenimento
Ringraziare tutti gli illustri relatori
Che hanno
Contribuito
Attraverso le loro relazioni
A fare in modo che ci sia un argomento in più per far sì che le Camere di commercio possono andare avanti
Accelerando il passo e facendo in modo di potere essere sempre di più e sempre meglio il riferimento dei cittadini che le camere di commercio rappresentano il cioè gli imprenditori
E lei impresa e vorrei anche fare un ultimo ringraziamento
Alla nostra struttura e che ha lavorato veramente in maniera molto intensa dal segretario generale
All'ultima nostra dattilografa che certamente è stata preziosa in questa circostanza
Noi raccoglieremo in una pubblicazione tutto quello che è avvenuto
In questi due giorni che sarà per voi motivo costante di approfondimento e di meditazione
C'è stato una turbolenza atmosferica che a accelerato alcune partenze a impedito ad altri di venire peraltro fai quando ci sono queste
E così fenomeni atmosferici portano sempre un lato positivo e qualche squadra dicano il CEO non esce perdente dallo stadio di San Siro quindi anche questo è stato un riferimento positivo
Chiaro
Guardate io vorrei chiudere anche per alleggerire il tema
Mi Amici di Milano saranno e che uno dei miei così i pallini è quello di guardare sempre il santo del giorno e oggi è
Santa Giovanna Lamberti Camp una santa che per cercare di andare in Paradiso anzi ha cercato di andare in paradiso infatti è diventata sessanta e a inventato gli istituti di e perfezione noi
Non abbiamo necessità di diventare santi però vogliamo guadagnarsi il Paradiso come camere di commercio e allora
L'avere celebrato questi Centanni ricordando che cosa sono state che cosa hanno determinato i segnato anche il non riferimento storico sociale economico culturale e le Camere di commercio
Cercando di fare in modo che le nostre camere di commercio stia hanno sempre al passo anche determinando
Do le scelte che questa società che vive la sua quotidianità in termini velocissimi non cercando quindi di essere buttati in coda alla società per registrare soltanto i passaggi che la Società fama per cercare di stare alla testa della sua
Città e per determinarne anche le scelte io penso di poter dire mi auguro che anche voi siate d'accordo che questi due giorni e sono certamente servite
Per far crescere sempre di più le nostre e camere di commercio noi crediamo fortemente nelle camere di con me
Perciò ci auguriamo che l'attenzione che il mondo politico in questi due giorni dalla Presidente del Consiglio al il ministro suffragati anche dalla presenza molto importante che ripeto CIA onorato del campo dello Stato tengano conto delle cose che noi abbiamo dette e consentono alle Camere di Commercio di potere svolge quel loro ruolo istituzionale a servizio delle impresa a servizio degli imprenditori ma soprattutto al servizio o del Paese che vogliono fare con grande spirito di servizio di abnegazione e di profonda convinzione grazie
Qui
Naturalmente in fondo a destra un veloce lanci grazie a tutti e buongiorno