"Partecipare per competere. La risposta europea alla sfida della globalizzazione" - organizzato da Alleanza Nazionale (presso la sala conferenze di Palazzo Marini, Via del Pozzetto 158)

Allora buongiorno a tutti
Tutto quello che è accaduto le misure di sicurezza sono prese nell'interesse di tutti purtroppo comportano qualche piccolo inconveniente
Il settore nazionale del partito lavoro e previdenza
Come primo atto politico della propria attività
Ha deciso di presentare una delega al governo per l'adozione di uno Statuto partecipativo delle imprese finalizzato alla partecipazione dei lavoratori alla gestione risultati d'impresa
è un tema che ha una storia alle spalle non soltanto una storia politica ma anche una storia culturale che affonda un pochino in tutti i filoni della nostra cultura sia quello liberaldemocratico sia della destra politica sia della cultura cattolica
Ma il motivo principale al di là di questi aspetti seppure importanti
E che la nostra Costituzione repubblicana l'articolo quarantasei
Sancisce ha recepito appieno questo valore
L'articolo quarantasei recita che ai fini della redazione economica e sociale del lavoro
In armonia ovviamente con le esigenze della produzione la Repubblica riconosce i diritti dei lavoratori
A collaborare nei modi nei limiti stabiliti dalle leggi attuative appunto questa che noi presentiamo la vegetativa alla gestione dell'azienda
Questo articolo è divenuto tanto più attuale
In un mondo pervaso da questo noi o meccanismo economico
E anche culturale allo stesso tempo politico della globalizzazione
Meccanismo che spinge i sistemi avanzati industrializzati a confrontarsi con realtà
Di mercato sempre più complesse dove la competitività i costi l'efficienza la produttività sono scossi sin dalla radice dall'esigenza di aggiornamento e di modernità
Evidente che il fattore umano
Diviene centrale e il sistema il vecchio sistema del prodotti Rismondo fondato unicamente sul capitale o semplicemente sul confronto tra il capitale e lavoro
Ha fallito lo dimostra
Lo sviluppo economico che pure si raggiunge senza crescita occupazionale
Lo dimostra
La grande disoccupazione che comunque pervade gli stati membri dell'Unione Europea in genere tutti i Paesi fortemente industrializzate ci hanno in questi anni peraltro sperimentato varie forme
Di collaborazione economica varie forme di confronto anche di concertazione tra le parti sociali i risultati non sono stati quelli
Sperata
D'altro canto la sesta Comunità economica UPEA ma l'Unione europea poi anche in questi anni hanno affrontato con decisione il problema
Il punto otto della carta sociale
Europea ribadisce
La centralità del fattore umano ribadisce il diritto dei lavoratori all'informazione alla consultazione e in qualche maniera anche la partecipazione sia della gestione delle aziende sia aiuti di questo la famosa quinta direttiva della Comunità economica europea che per oltre vent'anni ha avuto vari rimaneggiamenti e varie
Vari ritocchi ha confermato quanto sia importante nel mondo dell'impresa inserire la partecipazione dei lavoratori
Le relazioni dell'Unione europea d'altro canto hanno dimostrato ampiamente che le imprese che hanno un fondamento partecipativo in quanto creano una comune a una comunità di destino tra il capitale e lavoro
Hanno dove sono state realizzate soprattutto in Germania in Francia hanno sempre prodotto maggiore produttività
E maggiore occupazione
Infine sia nel due mila il Consiglio europeo di Nizza sia nel due mila uno a Göteborg è stato ribadito ancora una volta quanto sia importante il ruolo dei lavoratori nelle decisioni strategiche dell'impresa perché questo a lungo andare rafforza l'attività rafforza la produttività dell'azienda
D'altro canto il processo di Lussemburgo ma tutti gli atti ultimi Dorotea confermano il fattore centrale rappresentato dalle risorse umane infine il consiglio dei ministri italiano da metà novembre affrontato per la prima volta in maniera decisa il tema grazie il ministro Alemanno per l'apporto decisivo ovviamente
Nella coralità del Consiglio dei ministri a inserire nell'agenda del Governo
L'idea della partecipazione dei lavoratori alla gestione alla collaborazione le scelte strategiche dell'impresa ma ribadisco al di là del quadro storico culturale al di là scusate se sia giusto rivendicare al di là della storia politica della nostra nazione e dell'impegno che la partecipazione ha rappresentato da sempre per la destra politica noi crediamo che i tempi siano maturi per affrontare questa nuova via per trasformare finalmente in una società post fordista una società dove la coesione sociale dove il dialogo sociale devono rappresentare l'aspetto centrale
Di trasformare definitivamente questo rapporto tra il lavoro il capitale nel senso appunto di un'unità
E di un qualcosa che vada al di là delle vuote declamazioni di concertazione che finiscono semplicemente attaccare la mano su aspetti prettamente materiali che poi non hanno dato quei risultati dubbi
La proposta di legge in questione presentata dal settore lavoro di AN
Prevede innanzitutto come giusto che sia una delega al governo
A emanare uno o più decreti legislativi entro centottanta giorni ovviamente sentito il parere delle commissioni parlamentari
Alla del lavoro
Ma soprattutto il sistema della delega e importante in questo caso proprio per consentire alle parti sociali dei lavoratori degli imprenditori
Di fornire quell'apporto necessario affinché questa norma che non deve essere punitiva per nessuno non deve avere una portata ideologico ma non deve essere combattuta con pregiudizi ideologici abbia sicuramente il ruolo e il valore di quello che noi vogliamo Gardeccia quello di un'opportunità nuova per gli imprenditori per il capitale e per i lavoratori
Ovviamente nella convinzione di quello che ho detto prima che un nuovo modello di economia se Bure su queste seppure de su base volontaria possa scuotere alle radici il nostro mercato del lavoro che sicuramente in questo momento
A è gravato di lacci e laccioli aggravato di problemi ma noi crediamo che non basta semplicemente cambiare un tipo di contratto di lavoro o semplicemente intervenire su delle regole sul meccanismo alcuni meccanismi che pure vanno liberati ma crediamo che questo Governo
Debba fare di più debba fare qualcosa di più concreto
In concreto ovviamente la legge fissa dei principi e dei criteri direttivi per stabilire quali siano i requisiti minimi per adottare uno statuto partecipativo da parte dell'impresa ovviamente previo parere favorevole da parte della base dei lavoratori con una un'approvazione palese
Di questo strumento che voi capite incide fortemente sicuramente sulla vita dall'impresa ma anche sulla vita dei lavoratori
Successivamente e viene individuato la costituzione di una commissione centrale con scopi certificati ivi e soprattutto il Governo è delegato a determinare quali siano i benefici che possono essere fiscali contributivi o entrambi o un genere agevole agevolativi di altra natura tecnico produttiva affinché ci sia un ente una spinta forte con un incentivo perché questa legge posta di vent'divenire non semplicemente un pezzo di carta una norma vuota priva di un'adeguata corrispondenza la realtà ma abbia quelle senza che spinga poi gli imprenditori ma i lavoratori
Ad affrontarlo
Questa legge di fatto fissa anche una sorta di tipologie indica al governo una strada maestra
Su quattro tipologie di imprese a statuto partecipativo
Ovviamente che possono agire in maniera cumulativa o in maniera alternativa rispetto ai quali poi vi saranno questi benefici più estesi
Assecondò proprio della portata e della forza di questo Statuto partecipativo
Si va da organismi congiunti che debbano di lavoratori di datore di lavoro o dei loro rappresentanti che addirittura possono avere funzioni di indirizzo di controllo di gestione
A procedure formali di informazione di consultazione e di controllo di questa attività
Alla distribuzione ai lavoratori dipendenti di una quota di profitto ha una quota di reddito anche mediante azioni
E infine un accesso disciplinare un accesso collettivo al capitale d'impresa mediante associazione d'impresa o i loro rappresentanti gli oneri di della presente legge
Sono riteniamo modici circa cento miliardi per il rimettere annualità
Graveranno sul fondo per l'occupazione
In effetti non riteniamo ancora che questi rappresenti una una grande opportunità per il capitale e uno scambio vero e proprio con i quali lavoratori in cambio di una flessibilità chiedono partecipazione
La legge riserva al sindacato come giusto che sia ancora un ruolo importante un ruolo d'iniziativa nell'adozione degli statuti partecipativi
Ma soprattutto un ruolo di rappresentanza qualora lo Statuto lo preveda
Chiaramente sento sempre su base contrattuale contrattuale locale
Sia nelle varie tipologie proposte sia negli organismi congiunti sia nell'individuazione delle procedure formali informazione consultazione controllo sia per l'accesso collettivo al capitale d'impresa nel momento in cui c'è una rappresentanza devo prima di lasciare di chiudere nelle scorso ringraziare in maniera color rosa dottor Castro Maurizio Castro che poi farà la sua relazione al quale il partito grato per aver dato un contributo un apporto determinante per la legge e all'ufficio legislativo del settore lavoro nella persona dall'avvocato Marco Galdi che ha dato una mano sulla redazione dal punto di vista della tecnica legislativa
E per a controllare tutte le opportunità e le conseguenze che possono discendere giuridicamente dall'adozione grazie
Passo la parola al ministro Alemanno per la relazione
Dunque
Questo credo che questo convegno sì trovi si sia trovato casualmente in un momento critico della ragionamento complessivo del governo sta compiendo sui temi del lavoro
E di ieri la notizia della dell'ultima rottura del dialogo fra governo e sindacati
Devo sinceramente dire che al di là delle posizioni che ognuno di noi ha sul tema caldo dall'articolo diciotto
Mi pare che in quest'ultima rottura da parte dei sindacati prevalga un certo atteggiamento strumentale
Nel senso che anche ieri poi ce lo dirà meglio il ministro Maroni è stata ribadita la disponibilità da parte del governo di trattare nell'iter legislativo del disegno di legge delega e questa disponibilità a trattare a definire un testo di attuazione della delega con uno incrocio forte da parte da parte con una trattativa forte da parte dei fatti sociali è una disponibilità un impegno politico che non può essere trascurato d'altra parte una disegno di delega è un disegno che deve passare ai due rami del parlamento e quindi prevede un tempo di attuazione abbastanza lungo e quindi ci sarebbe lo spazio per un agente questo genere l'improvvisa rottura dello ieri sera segna proponente una forzatura strumentale che speriamo sia recuperata tra oggi e domani nei prossimi giorni
In questo contesto al consiglio dei ministri ho proposto al ministro Maroni con il consenso del vice presidente Fini di inserire un articolo che possa recepire la sostanza della proposta di legge presentata dall'onorevole Cirielli che quindi inserire una articolo seicento e dedicato alla partecipazione dei lavoratori
E da mettere nella delega al lavoro qual è lo spirito e qual è il meccanismo entro cui si può lavorare su questo terreno
La delle deleghe hanno un significato un valore particolare quando si tratta di entrare in materie complesse che hanno più necessità attuative a cominciare dalle disposizioni di legge per poi andare a regolamenti attuativi
Quindi la possibilità di creare una dei lega al governo sulla materia partecipativa e sicuramente un meccanismo corretto è accettabile Tare sostanzialmente di inserire il tema partecipativo a pieno titolo nella dialettica sul mercato del lavoro che oggi si sta costruendo e bisogna riuscire a realizzare toccando tutti gli aspetti diversi della nuova del nuovo meccanismo dei rapporti sociali e delle relazioni industriali
Questa mia richiesta fatta con sionisti in serie questo articolo sulla partecipazione a questa richiesta
Il ministro Maroni ha dato una disponibilità rinviando però la l'inserimento effettivo all'articolo al dibattito parlamentare
Perché anche su questo è necessario andare a realizzare un confronto le parti sociali che in qualche modo sono rimaste spiazzate rispetto a questo tipo di proposta che non era stata in qualche modo inclusa nel dibattito originario del libro bianco sul lavoro predisposto al ministero del lavoro
Detto questo titolo informativa per dire lo stato dell'arte la situazione io voglio sottolineare il seguente punto
Noi siamo di fronte a una possibile grande evoluzione del sistema delle relazioni industriali e della garanzie dei lavoratori
Dentro le imprese questa evoluzione si può sintetizzare in questi termini
Il direttore lavoro storicamente è sempre stato un diritto rigido
Che
Offre le proprie garanzie lavoratori proprio in base alla propria rigidità cioè dare dei punti di riferimento certi da cui poi le parti sociali possono incontrarsi avendo però dietro le spalle dei punti di riferimento legislativi tali da esseri garantisti
Questo meccanismo rigido
Manolo che evolve la dimensione dell'economia globale e dei processi Pons post industriali se sa sempre più liberando di difficile sostenimento difficile difficile
Sostenibilità perché
E una e in contraddizione con l'ha chiesto crescente richiesta che il CIPE autonomia sta facendo rispetto alla adattabilità dell'impresa è alla mutabilità del mercato la mutabilità dei cicli economici e così via
Di fronte a questo problema le vie di uscita sono di due tipi diversi o c'è una via di uscita di tipo
Genericamente delle curativo per cui si dice le rigidità sono incompatibili con la vita l'impresa soluto di quelle medie e piccole allora ci si muove
Verso un terreno
Di
Generica abolizione di ogni dico ogni riferimento il il lavoratore si presenta con la propria professionalità sul mercato singolarmente direttamente il l'imprenditore lo valuta e
E lo leggo ossia sul terreno la pura e semplice professionalità questa è la filosofia della volatilità
L'altra possibile filosofia e quella di carattere partecipativo
Cioè sì riconosce la dimensione collettiva delle relazioni sociali delle relazioni industriali però questa dimensione collettiva invece di essere attestata su delle rigidità che poi creano un determinismo di contro attualità un determinismo di conflittualità si cerca di dare degli spazi di garanzia ai lavoratori all'interno della gestione de meccanismi produttivi quella seconda filosofia che ha il precedente storico nella cogestione tedesca oggi può essere immessa
Nelle relazioni industriali nei modelli di impresa
Non come un modello rigido ma come una possibilità di evoluzione de vari modi con cui si realizzano le sto tu dell'impresa cioè oggi noi chi vuole fare impresa di fronte a sé il modello di chi tipo classico
Se fare una S.p.A. Aule S.r.l. oppure fa una cooperativa oppure domani se riusciamo a realizzare Adele assunta sociale c'avrà il meccanismo per sociale oppure se va avanti questo discorso è se questa della viene attuata dal governo avrà un altro strumento per relazionarsi con il mondo del lavoro e per costruire impresa che è l'impresa partecipativa in cui sostanzialmente si dice lavoratore rinuncia alle a una parte le rigidità delle tue difese i tuoi diritti
Precostituiti in cambio enti in una dimensione in cui sei coinvolto non solo per quanto riguarda il meccanismo la partecipazione agli utili quindi sei coinvolto in quella che è la possibilità dell'impresa di vince di affermarsi sul mercato
Ma anche devi vedere puoi vedere poi partecipare quelle sono le striscette strategica dell'impresa questo tipo di scambio minore rigidità più partecipazione è uno scambio fondamentale che deve essere aperto e a mio avviso deve essere incentivato dalle forze politiche perché genera un meccanismo di inclusione sociale di grande valore di grande capacità
Di Presa era forza sostanzialmente la capacità dell'impresa di stare sul mercato questo è il punto centrale
Quando noi ragioniamo di gabbie salariali di rigidità salariali e così via questi meccanismi sono arretrati rispetto la possibilità di tirare un salario flessibile agganciato rendimento l'impresa immediata è che se un'impresa va bene
Coinvolgere il proprio successo lavoratori sono impresa va male
Beh può sostanzialmente ridurre il costo del lavoro e aumenta le sue possibilità di stare sul mercato
Questo il meccanismo questo certo non a caso il tiro di questo convegno è partecipare per competere la partecipazione quindi vista non solo come un modo di concepire diritti sociali lavoratori ma con uno strumento in più per la competizione delle imprese sul mercato globale
Allora io credo che proprio nel momento stesso in cui e concludo
Stiamo ci stiamo scontrando su un tema classico di difesa rigida e detti lavoratori qual è l'articolo diciotto cioè il fai da il principio della rigida reintegrazione lavoratori qua non c'è giusta causa per un licenziamento variamente cui c'è questo confronto che mi ha bisogno è un confronto principalmente simbolico perché in realtà le i casi di ricorso all'articolo diciotto sono molto più ridotti e molto meno incidente azioni industriali quello che si può pensare di quello che sembrano pensare la almeno i commentatori i commentatori politici ma comunque quasi stabilmente questa discutendo di questa questione con una richiesta folta di Confindustria a favore la modifica articolo diciotto è una richiesta forte si magari non modificarlo introdurre il tema della partecipazione significa allargare l'orizzonte dell'evoluzione del mercato del mercato del lavoro delle relazioni sindacali verso nuove prospettive e nuove possibilità e sottolinea questa evoluzione non si muove secondo lo schema precostituito perché
Nella nel decreto nella nella nell'articolo te la devi legale governativa
Le possibilità di attuazione di questa di questa della possono essere sia sul versante l'azionariato dei lavoratori sia sul versante la partecipazione agli utili sia sul versante la presenza dei lavoratori
Dentro gli organi decisionali dell'impresa sia ancora sul versante di meccanismi di consultazione molto stringenti e coinvolgono le rappresentanze sindacali nelle scelte
L'impresa e di e di gestione dell'impresa quindi sostanzialmente si apre un nuovo versante una nuova dimensione
In quei sindacati vera presenze lavori non perdono valore ma si vanno a confrontare nel contesto la singola impresa
E nel contesto di una valutazione effettiva reale la propria capacità di rappresentanza nei confronti di lavoratori bruciato senza i sindacati diventano lo strumento attraverso cui si è si può andare a verificare
La rappresentanze lavoratori per ogni singola impresa per ogni singola realtà
Ecco questa è la sfida che noi poniamo con questo convegno è l'elemento nuovo che noi aggiungiamo perché sarebbe drammatico se in questa fase il profonda transizione Speciale Economia
Globale in questo momento in cui l'Italia deve essere messo in condizione di competere sarebbe drammatico
Se il sistema Paese se le parti sociali se andassero a scontrarsi andassero a bloccare alla cerare socialmente su un tema di terribile retroguardia come l'articolo diciotto e come questi aspetti rigidi lo Stura lavoratori
Questo sarebbe drammatico perché poi quello che si può guadagnare rendendo magari più flessibile il disco sull'articolo diciotto poi si rischia di pelle drammaticamente con una conflittualità sociale diffusa qual è quella che oggi pare i sindacati vogliono andare a realizzare tutto questo è qualcosa che complessivamente il sistema Paese Italia non si può permettere sia sul versante l'impresa suoi sia sul versante lavoratori anzi dico perché dire ancora parlare ancora di versante l'impresa versante lavoratori è ancora una logica vecchia le impresa e sono chi fa l'impresa ma chi ci lavora dentro questo concetto partecipativo a quello che si può affermare e farci vincere l'economia globale grazie
Porter adesso il saluto il presidente della commissione lavoro dalla camorra deputati l'onorevole Domenico Benedetti Valentini
Caro Presidente e cari ministri carissime amiche ed amici
Saluto convinto cordiale
Poi con il ministro Maroni
Purtroppo non potremo seguire tutti i passaggi conclusivi del convegno perché ci chiama già la Commissione lavoro per le votazioni attinenti al percorso della finanziaria
Posso dire però che la Commissione lavoro della Camera dei deputati pronta a recepire ed esaminare
In tempi rapidi e con massimo interesse questo testo di legge proposto ed altri ancora che dovessero essere portati alla competenza della nostra Commissione perché si tratta sicuramente di uno dei temi nevralgici
Riduzione della attualità
Dispone che vuole disciplinare lo sviluppo economico la vicenda produttiva e i rapporti di lavoro
Il principio della partecipazione è presente così com'è presente la nostra vigente carta costituzionale
Il retaggio di una filosofia
E viene da prima della nostra carta costituzionale ed è stata Inessa recepita a testimonianza del fatto che il principio della partecipazione
è sentito da ogni regime moderno che intenda porre non soltanto nella epigrafe ma nella sostanza il lavoro fra i propri elementi caratterizzanti e fondanti
Si tratta del problema formidabile delle interrelazioni tra democrazia politica e democrazia economica
E quando dico questo dico
Che il dibattito che spesso si intreccia tra la sovranità del mercato tra il principio della libertà di impresa il principio della giustizia sociale del coinvolgimento dei fattori della produzione sono parole d'ordine sono principi sono valori che non possono in una moderna democrazia politica che si sostanzia ed è condizionata dalla democrazia economica che sposarsi sintetizzarci
Penso che questo sia grazie all'iniziativa oggi dell'onorevole Cirielli ma sul Sorgo di tante energie intellettuali e militanti danno vita a tanti di noi spesi
Nel tempo è il contributo più caratterizzante che la destra italiana può portare al dibattito sociale politico economico contemporaneo e all'attuazione del programma di governo molto si discute sui vari tipi di destra sulle varie sensibilità che nel grande ormai ampio e grande complesso mondo della destra si intrecciano si confrontano discutono talvolta anche polemicamente credo di poter dire senza spirito di parte anche all'interno di questa dialettica che se non è questo il contributo più fisionomico zampe della destra che la destra può portare all'attuazione
Stella programma di governo in questa contingenza storica mi chiedo quale piuttosto che non questo dovrebbe essere e quindi un patrimonio di tutta intera la destra una fisionomia che tutta intera la destra
Del resto come a Napoli nella nostra importante conferenza programmatica Gianfranco Fini ha delineato con assoluta incisività e chiarezza ma mi pare recepita anche dal presidente Berlusconi in quella stessa importante pubblica sette
Debba essere la peculiarità del nostro contributo
Concludo con il dire che la formula della partecipazione la sua modernità perché naturalmente la partecipazione formula che a seconda delle stagioni storiche
Iniziato ormai il terzo millennio non poche coniugarsi con le forme con le varie modalità attuative che ci sono state anche accennate proprio adesso in maniera assai pertinente è non c'è dubbio almeno questo è il mio convinto sentire
La parola formula che sintetizza le possibilità reali di attuare il principio di libertà con quello di giustizia sociale in maniera equilibrata coniugate sinergiche quello della rigidità e della flessibilità
Così come poco fa il ministro Alemanno ha sottolineato quello del lavoro che nel tempo stesso formazione professionale
E molto spesso anche attraverso il coinvolgimento nelle responsabilità gestionali anche la preparazione a forme autonome di lavoro che poi il lavoratore dipendente nelle sue varie forme posso intraprendere
Ed infine la grande sintesi tra quello che forse andiamo più o meno consapevolmente o inconsapevolmente
Tutti cercandone i nuovi equilibri sociali anche e soprattutto per coloro che come lavoratori dipendenti concorrono al destino dell'impresa
L'equilibrio tra il potere e la responsabilità avere maggior potere
Perché il proprio destino non sia soltanto subito ma sia anche in qualche misura Prota agonisticamente code terminato
A tutto questo che debba e tende trovare in corrispettivo nella maggiore responsabilità nel coinvolgimento di coloro che non vedono la propria partecipazione alla vicenda produttiva aziendale solo la prestazione d'opera in cambio sinallagmatico di una retribuzione salariale ma sia invece un coinvolgimento nel destino dell'impresa che vede dunque aumentare la responsabilità dell'uomo produttore lavoratore conferitore delle proprie migliori energie a fronte di un maggior potere
Che si spoglia nelle condizioni anche giuridiche di esercitare questo ci sembra il clima
Culturale ed anche la prospettiva attuale allora si muove questa problematica e come commissione saremo pronti a fare la nostra parte
Perché questi auspici nell'ambito della grande coalizione che rinnova il governo dell'Italia siano presto strumenti giuridici e conquiste sociali reali
Grazie buon lavoro
La parola adesso dal ministro Maroni che deve anche andare in Aula con una certa urgenza quindi
Subito la parola grazie
Io sono lieto di partecipare
A questo dibattito perché ritrovo qui i temi il metodo che ha ispirato sin dall'inizio l'esperienza di questo governo
Cioè affrontare
I nodi del mercato del lavoro in termini di modernizzazione guardando al futuro
Guardando soprattutto
Al non solo e non più alla tutela degli occupati ma a quelli che non hanno lavoro a cercando di offrire opportunità a chi non ha lavoro e cercando di migliorare le condizioni in termini generali di chi il lavoro ce l'ha
Quello che l'Unione europea
Ci spinge a fare quando parla di non solo di Morgia Hopps ma di better jobs cioè la qualità e per qualità del lavoro non si deve intendere solo la sicurezza le norme di igiene e sicurezza del lavoro quelle sono importanti certamente
Ma la qualità in tema di partecipazione del lavoratore alle vicende al destino dell'azienda in cui lavora
Questi sono i temi importanti su cui discutere perché sono i temi del futuro
E
Su questo il governo si è impegnato nel libro bianco che non è abbiamo preparato si parla di queste cose
Si fanno delle proposte ora è il momento mi pare
Di metter mano
Alla modernizzazione complessiva del mercato del lavoro e quello che il governo ha iniziato a fare con la delega sul mercato del lavoro che una prima tappa
Aperta ovviamente al contributo di tutti coloro che hanno intenzione di dare un contributo e non solo di mettersi di traverso
Delega che contiene dieci articoli con numerose norme che vanno nel senso della modernizzazione
Che vanno nel senso della creazione di opportunità a chi non ha lavoro ai giovani
Che parlano di riforma del Collocamento paga il collocamento pubblico così come soddisfa meno del quattro per cento delle richieste dei datori di lavoro
Che parla di
Modifica del regime del part-time che è una norma che va a sostegno dell'imprenditoria il della dell'occupazione femminile oggi l'Italia è l'ultimo Paese in Europa per l'utilizzo del part-time
E questa innovazione questa che fu un'innovazione quando venne introdotto il part-time venne ancora una volta bloccata
Dalla veti incrociati delle parti sociali per cui formalmente abbiamo una normativa che consente part-time di fatto il part-time me
Praticamente inutilizzato
Introduciamo nuove forme contrattuali con lo spirito non di precarizzato il lavoro che è già precario
In molti casi ma di consentire ai giovani nuove opportunità
Tenendo presente sottolineando ciò che dice l'Unione europea che il contratto di lavoro a tempo indeterminato
è il contratto tipico che deve essere sostenuto dalle legislazioni nazionali ma che non può essere l'unico contratto
Perché l'economia oggi richiede forme più flessibili e diversificate che non vuol dire minore tutela per i lavoratori
Vuol dire maggiori opportunità di impiego
Se la differenza è tra
Un lavoro a tempo parziale un lavoro a progetto un lavoro a chiamata
Ho nessun lavoro io credo che sia meglio mettere a disposizione di chi non ha lavoro opportunità e possibilità di trovare impiego
La riforma di tutto il mondo del parasubordinato è compresa nella delega
Che è un mondo di massima flessibilità
Spesso in violazione delle norme di legge
Su cui datore di lavoro e in parte i sindacati hanno costruito un sistema
Che rende questo rapporto di lavoro molto flessibile molto precario
Sul quale nessuno ha mai avuto da dire
Granché perché serve alle imprese perché è utile e stiamo parlando di circa due milioni di lavoratori non di venti mila o trenta mena
Ma soprattutto e dello spirito con cui il governo si è mosso quando ha toccato il tema dell'articolo diciotto
Ma soprattutto
L'intenzione del governo è stata ed è
Al di là delle strumentalizzazioni inevitabili che sono state fatte quando si tocca un nervo così delicato
Stabilizzazione dei rapporti di lavoro lotta al lavoro nero
Incentivi alla crescita della impresa queste di questo parliamo quando parliamo dell'articolo diciotto nella versione che il Governo ha fatto noi prevediamo tre casi in cui
L'articolo diciotto possedesse modificato
Quando una impresa emerge dal sommerso e in questo caso i lavoratori non hanno alcun diritto i lavoratori sommersi
Assunti in nero non hanno diritto alle ferie non hanno diritto i minimi contrattuali non hanno diritto la giusta causa non hanno diritto a nulla
Noi con questa norma consentiamo alle aziende di emergere e consente e diamo a questi lavoratori dei diritti che finora non avevano
La stabilizzazione del rapporto di lavoro diciamo se è un contratto di lavoro a tempo determinato viene trasformato in un contratto di lavoro a tempo indeterminato
Non si applica l'articolo diciotto
Aiutiamo la stabilizzazione dei rapporti di lavoro che altrimenti comunque sarebbero precari
Lavorano potermene sia mento cioè senza giusta causa
E consentiamo alle imprese con meno di quindici dipendenti di aumentar di passare oltre la fatidica soglia dei quindici dipendenti
Cosa che spesso non fanno assumendo in nero con i contratti di collaborazione coordinata e continuativa o creando ma un'altra impresa perché se si supera la soglia dei quindici scattano certe procedure di rigidità
Che il datore di lavoro non può consentirsi o non vuole consentirsi
Tutto questi sto è il nostro articolo diciotto
Non c'entra niente
La i diritti dei lavoratori è riguarda una fetta marginale di lavoratori
Tutti coloro a tutti i lavoratori che sono assunti a tempo indeterminato sono esclusi dalla nostra previsione che ripeto va nel senso di stabilizzare i contratti atipici instabili a tempo determinato di fare emergere il sommerso dando lavoratori che non avevano alcun diritto dei diritti certi e di consentire alle imprese di crescere
Peraltro noi non diciamo come qualcuno ha detto
Cancelliamo la giusta causa rimane la giusta causa
Il lavoratore anche nei casi che noi prevediamo non può esser licenziato senza giusta causa semplicemente diciamo sostituiamo all'obbligo del reintegro un equo indennizzo che può essere anche molto equo che può essere anche molto conveniente se ora se consideriamo che ha questi casi negli ultimi dieci anni sono stati casi marginali quelli dell'articolo diciotto B che nel novanta oltre il novanta per cento dei casi a seguito della condanna
Del datore di lavoro da parte del giudice
La controverse sia risolta con un equo indennizzo e non con il reintegro
Vediamo davvero quanto strumentale ideologica sia la posizione sull'articolo diciotto
Allora se io dovessi dire al presidente Fini
Questa norma nel complesso delle norme del provvedimento di delega che peso ha in termini di modernizzazione direi molto poco rispetto a e i nove articoli precedenti
Diventa una battaglia simbolica
Ideologici Zatta da qualcuno e allora io dico se il termine la distinzione tra modernizzazione e conservazione è la battaglia su questo articolo diciotto noi dobbiamo farla
Se questo è il confine tra chi vuole conservare lo status quo e chi vuole innovare
Ma questo è solo il primo passo
L'articolo diciotto la modernizzazione del mercato del lavoro mancano nella delega
Due temi importanti uno è quello che di cui si discute oggi la partecipazione dei lavoratori
Partecipazione finanziaria partecipazione comunque la gente in qualche modo la gestione dell'impresa e l'altro è quello della responsabilità sociale delle imprese
Noi siamo e l'abbiamo detto ai sindacati aperti al dialogo noi abbiamo detto ieri i sindacati questa delega prima di febbraio a gennaio o febbraio non sarà discussa dal Parlamento forniteci se a voi se per voi è così ostico questo testo che ne abbiamo scritto forniteci delle proposte alternative concordate con le parti sociali mettetevi d'accordo col metodo dell'avviso comune
Sindacati e parti datori di lavoro si mettano d'accordo scrivono
Il nuovo testo e noi ci impegniamo formalmente a sostituire il nostro testo con questo questa è una posizione che nonostante ieri sera i sindacati abbiano preso una posizione molto dura noi manteniamo e confermiamo
Il Governo è disposto anzi si impegna nel caso che le parti sociali
Si accordino su questo argomento
In tempo per recepire questo emendamento
Nel testo presentato al Senato sì il governo si impegna a recepire questo testo così come ha fatto con la direttiva sui contratti a termine
Frutto di un avviso comune tra le parti sociali esclusa la CGIL e Confcommercio che non sottoscrissero quell'impegno questa proposta che il governo ha fatto ieri sera alle parti sociali e rimane valida rimane ferma
Ma guardare al futuro significa appunto parlare di partecipazione dei lavoratori e significa parlare di responsabilità sociale dell'impresa
L'Unione europea la Commissione europea meglio in un recente rapporto sulle relazioni industriali a registrato che negli ultimi dieci anni
I rapporti tra datori di lavoro i lavoratori sono migliorati dal punto di vista della partecipazione e questo ha comportato anche un minor ricorso
Agli scioperi alla conflittualità
Il ad aziendale e sociale
La carta dei diritti approvata a Nizza delinea
La ricerca di soluzioni partecipative spinge gli Stati membri in questa direzione
Da ultimo ce proprio recentissimo del luglio di quest'anno una raccomandazione dell'Unione Europea Financial partissi pesce nove Floris in di io lo pio Union che sollecita gli stati membri a prendere
Provvedimenti per facilitare e sostenere la partecipazione finanziaria dei lavoratori nelle impresa
Sono tutti temi estremamente interessanti
Sono tutti temi che guardano al futuro delle relazioni industriali sono tutti temi su cui il governo è molto attento
La proposta di legge che è stata illustrata oggi mi trova assolutamente e totalmente d'accordo
Noi abbiamo la disponibilità come Governo e l'abbiamo già espresso in Consiglio dei ministri di recepire queste proposte che vanno nel senso della
Definizione dei criteri di partecipazione dei lavoratori nelle imprese
Nella legge-delega che abbiamo presentato sul mercato del lavoro questa è una delega che viene data al governo
Mi pare compatibile con i temi del mercato del lavoro o delle relazioni industriali in genere mi pare che ci sia tecnicamente la possibilità di accomunarli la
O di aggiungerla alla delega ma questa è una decisione che poi dovrà prendere chi l'ha presentata unitamente alla Camera o al Senato
Da parte del governo c'è la disponibilità anzi c'è la sollecitazione alle parti sociali a definire
Reciprocamente questi temi la verifica che io ho fatto dimostrarmi mi dice che spazio c'è per un accordo c'è qualche resistenza da parte di qualche associazione dei datori di lavoro ma sono resistenze dovute alla timore che succeda chissà che cosa piuttosto che ad un effettiva
Contrapposizione rispetto a questo tema quindi lo spazio per lavorare c'è il tempo per lavorare c'è
E credo che se ci impegniamo davvero e se la parte responsabile del sindacato evita di farsi strumentalizzare o condizionare dalla posizioni ideologiche assunte dalla CGIL
Noi potremmo concordemente comunemente il governo e parti sociali lasciando da parte l'ideologia che non esiste più
Nel mondo salvo che in una fetta in Italia lasciando da parte l'ideologia lasciato da parte le strumentalizzazioni lasciando da parte i tabù o
Noi potremmo davvero in nel corso di questa legislatura costruire un sistema di relazioni industriali e un sistema di mercato del mercato del lavoro che rende Alitalia competitiva non più flessibile o meno flessibile
Un mercato del lavoro più efficiente che rende Alitalia competitiva se ci arrocchiamo supposizioni ideologiche di retroguardia guardando al passato o cercando di difendere solo gli interessi
Di chi ha già i diritti dimenticando la massa enorme di coloro che non hanno diritti e non hanno lavoro noi rischiamo di
Infilarci in una spirale che ci porta allo scontro ma soprattutto rende ricco porta l'Italia fuori dal sistema di competitività degli altri Paesi europei
La mia personale disponibilità come ministro competente
Anche se questa è una questione
Del governo a studiare tutte le forme per fare in modo che questo importante vagone della riforma
Del mercato del lavoro e delle relazioni industriali venga attaccato alla locomotiva che già è stata presa approvata dal governo ha presentato al Senato sulla riforma del mercato del lavoro
Grazie
Ringrazio il ministro per la disponibilità che AN registra lo ringrazio nell'impegno personale per la riuscita di questo convegno
Voleva fare la parola alla professor Castro dottor Castro responsabile delle risorse umane per la lecco trousse loggionisti che una delle aziende più importanti forze dell'esperimento
Più riuscito del settore e che lo ricordo ancora una volta ci ha dato un contributo intellettuale insostituibile determinante per la presentazione di questa legge
Grazie grazie assolutamente schietto un grazie assolutamente sincero per l'invito non posso accettare in realtà i meriti che mi vengono riconosciuti in realtà sono stato chiamato non a dare un contributo intellettuale di esso non essendo capace la molto più banalmente sono stato chiamato per testimoniare una militanza
Essendo un vecchio reduce della sparuti Issime la guardia partecipativa che ancora frequenta questo Paese riconoscimento di oggi un riconoscimento alla tenacia un riconoscimento alla testardaggine anche un po'rientrò nata non certamente a merito e che invece appartengono a chi ha effettivamente presentato questo bell'il disegno di legge
Ho dovuto fare la premessa per poterlo squalificare bellezze che io di legge altrimenti sarei sembrato vanitoso con un giudice di Milano e quindi come dire
No no dico la battuta non è casuale perché come dire mi mi spavento sempre un po'quando sento parlare di articolo diciotto
Va be'la dico subito cioè tra la autentica assolute piena e compiuta rilevanza del tema della partecipazione per proveremo anche vedere perché e quello che sta diventando un massacro per una Bagatella se mi consentite questa questo gioco di parole che quello sull'articolo diciotto B
Perché in realtà la cosa che non è stata detta che il problema dell'articolo diciotto nell'articolo diciotto in sé
Io credo che chiunque a cominciare da Guidalberto Guidi
Non può che essere fiero di abitare in un Paese nel quale si apre Di Turi centrare qualcuno senza giusta causa e senza giustificato motivo e se viene accertato che il giustificato motivo non ce l'avrebbe di fatto perdere il posto di lavoro quel posto di lavoro gli sia restituito
Problema è un altro come è stata applicata da una matita articolo diciotto da una magistratura che memore dei miei antichi trascorsi penalistici con le parole per rimanere sul confine del non vilipendio stato applicato da una magistratura come dire autoreferenziale stravagante
Il grano pigra forse già su oltre il confine del dipende quindi soltanto queste idee non sono mille settecentodiciassette fannulloni in Italia costituire un limite alla crescita competitiva di questo Paese
Ed è davvero bizzarro che si corre il rischio di aprire uno scontro sociale su questo su questo tema tuttavia siccome qualcuno lo scontro sociale lo sta cercando
Credo che la proposta che oggi viene presentata abbia una sua come dire fortuna di collocazione tattica proprio che perché bisogna anche costruire terreni territori zone sui quali riaprire il dialogo e il confronto con le forze del sindacato
Orientate a riconoscere l'autentica dispiega verità di un confronto positivo con il governo
E mi dispiace di non vedere ancora l'amico Pier Paolo Baretta ma credo che il compito proprio tatticamente da affidare a questa proposta c'è quella di ricostituire un legame vero forte ed effettivo con la CISL e la UIL chiamandole
Ad una distinzione dalla CGIL perché ti mento sulle posizioni della quali rappresenterebbe un suicidio per le organizzazioni riformiste e moderate è un pericolo per un'azione di governo in materia di riforma del lavoro che invece esemplare che potrebbe consentire all'Italia tassi di recupero competitivo tanto straordinario a farne davvero nel prossimo decennio una vera locomotiva d'Europa
Quindi credo che anche in questa prospettiva questa proposta sia straordinariamente importante bisogna sparigliare le carte bisogna cambiare il gioco
Il tema della partecipazione al di là della radicalità della sua importanza è un tema sul quale bisogna da questa mattina incominciare a in tessere i fili del dialogo e di una rinnovata collaborazione con la CISL e con lui
Credo che questo vada detto con una schiettezza chi mi vorrete per venerare se
è stata persino eccessiva
Ma tornando come dire al tema più vero quello della partecipazione io credo che noi tutti condividiamo l'assunto secondo il quale la globalizzazione non si combatte
La globalizzazione pronunci subisce ci potrebbe persino aggiungere sommessamente che in una prospettiva tutta Italia nemmeno signora magari ricostituendo anche labbra di extraterritorialità oligopolisti chiama certamente la globalizzazione si governa
Sotto questo profilo ben richiamava il ministro Maroni libro verde dell'Unione Europea sulla responsabilità sociale dell'impresa
Documento sia pur timido nel quale però si riconosce con limpidezza che non può essere disattesa
La assoluta pienezza del collegamento tra l'efficacia competitiva dell'agire dell'impresa e l'intensità delle forme di partecipazione che si adottano il governo di sé medesime
è un nesso quello tra partecipazione qualità competitiva che va assolutamente ribadito tanto più quanto più nell'attuale configurazione della competizione globale in realtà si scopre che le imprese che vincono sono all'impresa e che più autenticamente fortemente sono radicate
In quel grumo di intelligenza di esperienza di competenza che data dalla gente che lei abita le costituisce le fa verifiche in qualche modo si potrebbe dire che oggi vincono non a caso Spal di Glocal quell'impresa che sono più profondamente radicate propone la loro storia nella pro Terra
Che più autenticamente sanno esprimere liberare affrancare il sapere i saperi della loro gente
Sotto questo profilo si potrebbe dire che vincono impresa che sono tanto più competitiva mente innovative quanto più culturalmente tradizionali
Vari coperta la autentica dimensione comunitaria dell'impresa e se lo dice il rappresentante di una multinazionale credo che la cosa possano avere un qualche che come dire minimo una qualche minima traccia di plausibilità
Le stesse multinazionali vincola non quindi tanto più astratte diventano tanto più virtuali diventano ma invece quanto più coniugare sanno la generalità del loro approccio competitivo con l'intensità radicate radicale del loro essere presenti qui ed ora in questo posto con questa gente con questa storia
In questa prospettiva diventa decisiva la valenza della partecipazione che va evidentemente in Italia declinata con più intensità di in quanto non sia accaduto in Europa da un lato e dall'altro anche in forme originali
Non si tratta tanto di recuperare le mitologie della terza via ma di prendere atto che l'Italia più bisogno di partecipazioni quanto non abbiano i sistemi industriali agli altri paesi proprio perché più strutturale
La partecipazione deve diventare un elemento di Buster competitivo per le imprese italiane
Sotto questo profilo tra l'altro credo vada detta una cosa importante mente sottolineata dal disegno di legge quando si parla di partecipazione lo dico anche qui in qualche modo un po'sguaiata mente
è decisivo che nel disegno di legge si è ricordata la centralità di forme di partecipazione non confinate nell'angustia della partecipazione azionaria o della partecipazione finanziaria
Bisogna stare attenti perché se da un lato va evitato il pericolo della degenerazione burocratica che ha conosciuto l'ambito questi monti ed esca questa degenerazione a mi pare amministrativa della partecipazione
Dall'altro occhio le scorciatoie italiota travestite da anglosassoni facciamo un esempio un po'ruvido le internet company
Il suono impresa democratiche quanto democratica potrebbe essere definita per la signoria ucraine a dire Serino da Romano
Eppure sono quelle che più dispiegata mente praticano forme di partecipazione azionaria per dipendenti ma diciamolo
Sono forme funzionali esclusivamente alla fidelizzazione dei loro dipendenti alla remunerazione più alta dei loro dipendenti con significativi sconti fiscali contributi
Se questa è la partecipazione della quale pure troppi
Ci sono occupati come dell'unica forma di partecipazione possibile e dove in qualche misura struttura persino l'altrimenti eccellente libro bianco
Perché in qualche modo la forma di partecipazione che sembra di poter leggere una forma di partecipazione limitata alla partecipazione azionaria limitata tra l'altro alla fascia alta dei dipendenti ecco si tratta di una partecipazione non autentica
La partecipazione autentica e decisiva anche se coniugabile insieme con le altre e quella che o chiamarsi istituzionale organizzative che non a caso la proposta di legge di AN mette al primo posto
Vera è quella partecipazione che consente davvero ai lavoratori di essere parte del ménage mentre il governo dell'impresa o parte della proprietà nel governo dell'impresa qualificata radicalmente radicata mente come bene comune
Un altro punto poi spero di non annoiarvi più
Va detto fino in fondo la contrattazione dal libro bianco esce significativamente rafforzata assolutamente falso
O strumentale l'assunto che taluni sindacati vanno rilanciando in giro per il Paese secondo il quale libro bianco rappresenterebbe un attacco alla contrattazione alla gente fondamentale della contrattazione che il sindacato come organizzazione anzi
Abbiamo come dire una intensificazione un rafforzamento della contrattazione semplicemente la contrattazione si sposta si sposta dal momento centrale della contrattazione interconfederale della contrattazione la tradì categoria al momento e ha luogo della contrattazione aziendale della contrattazione distrettuale della contrattazione territoriale ma proprio perché più vicina al cuore vivo del fare economico è persino più come dire
Alboni Spica amente pericolosa una contrattazione siffatta nel momento nel quale non si conclude più nelle schermaglie nazionali
Per cui il settantaquattro per cento dipendenti metalmeccanici sono indifferenti a quel che accade nei pura corrusca i combattimenti del contratto nazionale
Be
Nel momento nel quale non è il contratto nazionale il padre tutte le contrattazioni ma la contrattazione quella che davvero quotidianamente si dispiega in azienda sui luoghi di lavoro B quella una contrattazione ad alto tasso di pericolosità perché ad alto tasso di conflittualità potenziale quindi in realtà questo spostamento potrebbe se non orientato se non governato da una linea di senso potrebbe tradursi in qualche cosa di contrario rispetto alle intenzioni di pacificazione sociale che certamente sono proprio nei guai dell'ipotesi governativa quindi in realtà la partecipazione soltanto può garantire un ancoraggio di valore di senso la contrattazione componendo la in unità armoniosa in unità organica di intenti in quella che è l'industria come bene comune l'impresa come bene comune voglio dire la contrattazione nel vecchio sistema era retta
Era sostenuta dall'alto dalla concertazione
Oggi la concertazione non c'è ma quella contrattazione perderebbe ripeto di senso di valore se non venisse non più trattenute sostenuto dall'alto ma alimentate sospinta dal basso dalla partecipazione
In qualche misura la concertazione come Reggimento della contrattazione nel protocollo Ciampi giugno del mille novecentonovantatré determinava un modello che era tipicamente fedele alla tradizione italiana
Centrale
Prescrittivo
E sostanzialmente produttivo di una gestione amministrativa
Attraverso invece la partecipazione che diventa momento rinunziabile nell'architettura complessiva della riforma delle Nazioni transennata libro bianco per essere invece un elemento non più centrale
Ma periferico diffuso
Non più
Di tipo prescrittivo
Ma di tipo induttivo
Di tipo educativo di tipo paritetico
E non più generatore di una gestione amministrativa maggiore la storia di una gestione creativa di una gestione vitale dinamicamente atteggiata questa è la differenza il passaggio dalla rigidità burocratica della concertazione
Della quale nessuno può negare i meriti storici
Italia nata in Europa grazie alla concertazione
Molto più che grazie ai cani dei governi di allora grazie alla concertazione ci andate pipa esaurito la sua il suo ruolo storico la sua fase storica prendiamone atto onoriamo la è caduto sul campo dell'onore ma e difficile di le con Pier Paolo che sta e cose di cinema quindi io l'abbraccio non per affetto ma solo per impedire come dire reazioni scomposte
La concertazione House alito scuro lo storico va sostituita oggi dalla partecipazione ecco se vogliamo far contenti i marxisti chiamiamo la partecipazione come l'alimento però chiaramente dal di sotto
Della contrattazione non ha senso oggi il disegno riformatore del libro bianco se non c'è come componente essenziale come componente rinunziabile la partecipazione che è l'ancoraggio di orientamento di senso della contrattazione medesima
Altrimenti avremo generato un sistema molto più anarchicamente confuso di quanto prima non avessimo perché in realtà le imprese italiane il sistema Italia ha bisogno di regole ripeto non regole burocratiche non regole coattive non Rebora i regali o regole per di regole dinamiche e flessibili create dall'autonomia fertili stima delle parti sociali ma di regole l'Italia vince con le regole non con il far West le giungle o con o con quant'altro
Io credo che questo elemento debba essere considerato dal governo perché il governo faccia propria nella sua complessività la proposta che oggi AN presente
Questo disegno di legge consentirà libro bianco di essere non soltanto un momento grande
E forte di modernizzazione ma anche un momento di modernizzazione altamente qualificato e le sue prospettive di complessivo destino economico del Paese sotto questo profilo e giusto che intervenga un ruolo anche da parte di AN persino anche da parte della lega anche se mi pare che il ministro non ci sia più
Gli autori del libro bianco sono amici carissimi intelligenze limpidissima e c'è ancora
Però come dire sono figli di una cultura riformista con forti venature illuministiche
La partecipazione è un bene che non può essere declinato nella sola versione laico illuminista
Riformista classica di cui gli autori il libro bianco sono portatori di interpreti vanificata con altre esperienze con altre tradizioni
Per quell'invito che ci fa il Governo che ne in questo disegno della partecipazione schizzato un po'pigramente dal libro bianco intervenga quella radicalità appassionata che solo N per certo verso i persino la lega possono garantire
Pera precipuo anche il contributo di altre forze
Al contributo e riguardo Pier Paolo Baretta del pensiero cattolico
Al contributo persino di certa sinistra Morandi Anna
E davvero quella partecipazione una partita nella quale si potrà misurare chi è davvero interessato al di là degli schieramenti
Alla riforma di questo Paese alla modernizzazione di questo Paese e chi invece va soltanto cacciando pretesti per creare impossibilità di governo ad un governo che dalla legittimazione democratica tratto la fondati vita del suo agire in questo è una partita alla quale si capisce
Dove vuole stare la CGIL lo sono già ma soprattutto che vogliono stare la CISL e UIL ma la CISL e la UIL chiedo scusa
Non si possono in qualche modo chiamare alla responsabilità del governo della modernizzazione
In qualche misura costringendolo ad appiattirsi sulla CGIL già non sono coraggiosissimo e di natura loro e quindi in qualche modo potrà essere in una qualche vocazione come dire a farsi schiacciare sulla CGIL ma se anche come dire gli diamo una spinta ulteriore noi e credo che la cosa sia bisogna aprire un tavolo il momento elemento la partecipazione decisivo per richiamare al Governo del paese della riforma della sua dimensione sociale la CISL la UIL deve capirlo anche Confindustria questo
Fu l'industria deve capire che lo scambio deve essere uno scambio vero
Il trade-off partecipazione flessibilità è decisivo una flessibilità senza partecipazione è un regalo all'impresa e le imprese devono guadagnarsi la vittoria competitiva sul terreno della responsabilità non sul terreno dei favori grazie
Ringrazio il dottor Castro ancora per tutto quello che ha fatto dopo aver sentito dei politici e adesso un tecnico
Penso che sia importante sentire il parere di un sindacalista il dottor Pier Paolo Baretta segretario confederale della CISL
Vi ringrazio mi corre l'obbligo di chiedervi scusa di essere arrivato in ritardo ma come sapete siamo reduci da un delicato incontro ieri sera tardi con il Governo questa mattina
Avevamo avuto bisogno di fare alcune riflessioni interne alla CISL per misurare il nostro coraggio
E prepararci all'incontro tornerà con la CGIL
Che faremo tra tra poco né in mattinata e per decidere le nostre iniziative
Quelle che noi riteniamo essere amministrative necessarie per il movimento sindacale di fronte alla conferma che che è stata fatta ieri sera dal dal governo della propria posizione relativa all'articolo diciotto
Non posso esimermi dal partito da questo punto perché per certi versi ha un'attinenza ma lo farò solo in pochi secondi con il tema di merito
Di oggi al quale non mi voglio assolutamente sottrarre miele conserve straordinario interesse
Tema peraltro sul quale esiste pur nell'autonomia dei dei ruoli un un percorso che ha già incontrato la Cisal e AN in un convegno dell'anno scorso
Che la CISL organizzo presidente Fini partecipo e fece un un ragionamento che considerammo
E qui librato equilibrato è un apprezzamento importante in quella sì in questa situazione
Nel quale capimmo che c'era possibile nell'autonomia dei ruoli un percorso sul contenuto partecipativo molto ampio di alleanza tra l'impostazione che noi abbiamo storicamente portato avanti è quella che poteva essere poi realizzata anche sul quadro politico
Purtroppo la decisione del governo è una decisione grave
Su diciotto ovviamente sbagliata
E politicamente ambigua
Grave perché è stata fatta senza di noi
Non ha bisogno di Lungarni sul punto qualsiasi riforma deve vederci protagonisti dall'inizio durante e alla fine noi abbiamo un'idea aperta anzi noi pensiamo che dopo vent'anni abbondanti trenta si può guardare con laicità lo Statuto dei lavoratori
Per vederne le modificazioni c'è bisogno forse di ripensare complessivamente al sistema di tutele
Per lasciare come dire andare in archivio quelle che sono superate per costruirne altre che hanno bisogno di essere ripensate in un in una società che è tecnologicamente cambiata qui c'è Maurizio Castro lui sa che non può mettere le telecamere
Appare per controllare i lavoratori che lavorano in linea alla Zanussi ma sa bene che con un normale server ormai si possono operare
Sistemi di controllo informatici molto più raffinati di quelli delle telecamere difende le telecamere è difendere non un tabù e difendere un ferrovecchio
Ma ciò non significa che allora è possibile mettere telecamere dappertutto per contro quindi è una discussione che va fatta tutta ma va fatta con noi e l'ha fatta avendo il coraggio di un'ipotesi strategica che veda in campo un insieme di questioni la seconda ragionamento quindi è grave e per questo noi non ci siamo non siamo stati protagonisti della costruzione non tanto della delega a quanto della proposta
La seconda perché è sbagliata nel merito credo che quindi d'il la vera discussione potrebbe anche essere capire se sul merito ci sono dei punti di di di di possibilità di dialogo io penso che abbiano ragione all'impresa su un punto
E cioè che non si può aspettare tre anni per sapere se un lavoratore
A torto o a ragione quando viene licenziato giustamente o ingiustamente
Probabilmente è un problema anche per il lavoratore ma sicuramente lo è per l'impresa quindi discutere della tempistica de assolutamente necessario lo si può fare intervenendo conforme arbitrali lo si può fare intervenendo assimilando l'articolo diciotto al Settecento lo si può fare chiedendo al ministro di grazia e giustizia di ragionare su questo punto e quindi rendere e la procedura del del licenziamento una procedura che si esaurisce in un arco di tempo come quello dell'articolo settecento e quindi in quindici giorni venti giorni un mese l'impresa sa se ha ragione e se ha ragione il lavoratore stacca Asa
Senza neanche nessuna remunerazione alternativa se ha torto il lavoratore può decidere se farsi reintegrare o se prendere i soldi ma in un mese è possibile che questo sia un danno per l'Est che non sia un danno per nessuno
La terza è politicamente ambigua e voglio sottolineare questo aspetto e approfitto della sede ringrazio
Perché noi pensiamo che in una società politica bipolare
Il sindacato non sia bipolare
Cioè noi pensiamo che se la CGIL ha deciso di fare il sindacato di sinistra noi non faremo il sindacato di sinistra non faremo il sindacato di centro non faremo sindaca cresca faremo il sindacato autonomo fare il sindacato autonomo significa avere il coraggio politico di assumersi delle responsabilità non essere neutrali non significa essere neutrali irrigare un ipotesi strategica sul Paese e noi ad esempio abbiamo detto che il libro bianco interessante
L'abbiamo detto esplicitamente
E noi non abbiamo chiesto al governo che rinunciasse a tutta la delega sul mercato del lavoro abbiamo chiesto che ci consentisse che sul punto articolo diciotto
Ritirando sospendendo congelando non applicando mettendosi all'intasca la terminologia si può trovare consentisse un dialogo vero e aperto tra le parti
In questo quadro la discussione sulla partecipazione a mio avviso assume addirittura un significato ancora più importante
Vi sono tre ragioni per le quali la
La partecipazione non solo il Polito e giusta
Ma è
Diciamo attuale ed è politicamente possibile oggi realizzare un salto di qualità
Che sono tre ragioni che trovano la presenza all'interno del governo di forze sensibili a questo come dire accomuna quarta ragione ma non ma la voglio mettere apposta come quarta perché credo che essendoci tre ragioni oggettive l'azione del governo possa essere facilitata
La prima è lo scenario europeo
Ben descritto ben affrontato sul libro bianco
Lo scenario europeo è uno scenario dinamico attenzione qui non c'è il ministro Maroni che un cultore del dialogo sociale il dialogo sociale in Europa e molte cose
Informazione
è concertazione vedi Olanda è partecipazione cogestione vedi Germania
Noi non siamo per per applicare in automatico il punto più alto siamo per darci un modello nazionale siamo per dire che l'applicazione tout court della Germania
Non va be'non fa bene neanche il sindacalismo italiano ma non significa che quindi dobbiamo prendere necessariamente il punto più basso che è quello di limitarci esclusivamente all'informazione
Però lo scenario europeo avanti
Vi è in atto una discussione sulla direttiva ma della Società europea che ormai è arrivata
Che va bisogna farla trasposizione in Italia nello statuto della società europea grande cosa
E grande problema perché vuol dire che le imprese potranno nel giro di un qualche anno assumere non più un diritto nazionale ma il diritto europeo come il luogo nel quale esercitare la loro azione e quando le l'Europa Rivara ventiquattro
Questo sarà un vantaggio ma anche un problema ma in ogni caso noi siamo per assumere positivamente la sfida a Cetraro pena dentro la Società europea vi è un capitolo che prevede la possibilità della partecipazione dei lavoratori
La la la la Spagna ha denunciato questo chiedendo una sorta di di di di neutralità per quel Paese il governo italiano libro bianco dice no vogliamo trasposto trasporti apriamo negoziato su come si trasferisce la la la Società europea in Italia e a e faremo un un servizio alla partecipazione ma in Europa si sta discutendo anche della riforma
Del del diritto
Della direttiva sulla consultazione l'informazione che ha a che fare con il Cai che sono i comitati europei d'impresa ma in Europa si sta discutendo e oggi proprio oggi è in atto Brussel una conferenza sulla responsabilità sociale dell'impresa in presente anch'essa nel libro bianco che un tema di straordinario interesse fatto con intelligenza ovviamente non consenso
Però passivo no de del di altri di altri scopi ma in Europa si sta discutendo di una ipotesi si sta consultando i nipoti direttiva sull'azionariato dei dipendenti
Quindi lo scenario europeo è uno scenario che ci costringe e ci consente una discussione politica attuale sulla partecipazione in Italia in secondo lo scenario italiano il libro bianco è stato detto sentito il finale del ragionamento dimori vizio il libro bianco è un tutt'uno
E noi siamo per affrontarlo un tutt'uno per la verità nel dibattito non ce l'ho scritto il diciotto ma comunque questo Papa di un'altra discussione nel libro bianco c'è scritto che il capitolo partecipazione è un punto da assumere come programma politico assumiamo lo e mettiamoci a discutere
Al di a Alleanza nazionale ha stimolato questo dibattito anche nei giorni scorsi alle almeno leggendo i giornali non di limitare informazioni ufficiali
Su anche in previsione della delega sostenendo una tesi sulla quale si può discutere nel merito ma era una tesi che comunque faceva fare un passo in avanti in mediato alla partecipazione
Si è scelto una linea di apertura di un tavolo apriamo a questo tavolo mettiamoci a discutere e cominciamo a capire che cosa si può tradurre ricordo per la scorsa legislatura ben sette provvedimenti di legge ad esempio sull'azionariato dei dipendenti
Erano all'ordine del giorno poi sono caduti per molte ragioni credo che ci sia una congiuntura interna che ci consente di farlo peraltro senza farla lunga anche la stessa discussione sul rilancio della previdenza complementare
Può a vere non nel lungo periodo
Uno sbocco anche rispetto a un'ipotesi di tipo di tipo partecipativo come avviene in altri Paesi d'Europa
Ma vi è una terza ragione consentitemi che rende dal punto di vista sindacale la partita della partecipazione dei lavoratori assolutamente stringente
E a che fare con un tema del quale poco si discute
è che la nuova organizzazione del lavoro se ne discute poco ma varrebbe la pena affrontarlo
Molti parlano di post fordismo il posto fordismo a due volti e non solo per l'industria fordista ma ormai dappertutto il primo a volte la esternalizzazione
Dei processi produttivi negli ospedali nelle Poste
Nell'industria classiche nella pubblica amministrazione cioè si fa si va verso una scomposizione del ciclo
E il secondo volto è che mentre avviene questo tema delicato perché si allunga la catena del valore talvolta si interrompe a quella dei diritti ma tema sul quale voi dobbiamo discutere che ha a che fare
Con la pluralità del mercato del lavoro vi è un secondo volto
E cioè che tutte le imprese grandi e piccole e medie
Chiedono per competere e il titolo economia di oggi è straordinariamente convincente per competere
Non come una variabile riduttiva della capacità competitiva chiedono ai lavoratori di farsi carico
Di sentirsi protagonisti di partecipare ride a a alla missione dell'impresa di di farsi idea di farsi impresa
Se mi consentite la battuta le impresa e chiedono ai lavoratori di parte di di lavorare come se fossero dei soci
Ma continuano a trattarli come se fossero dei salariati questa visione marxista che ha la Confindustria e altri va superata
Noi siamo per accogliere la sfida siamo per finire
E qui la differenza con la CGIL esplicita perché a questo punto la CGIL si ferma e dice l'impresa non è roba mia l'impresa è roba tua impresa
In quel padrone imprenditore e quindi io mi fermo al classico rapporto di forza noi siamo per assume una sfida ben più UDACE ma bisogna avere come della comprensione del del senso che a questa sfida e Vito e di e di quanto espone chi la considera una sfida da giocare vincente noi siamo per dire no l'impresa è anche nostra noi l'impresa è una comunità non c'entra niente il conflitto in conflitto resta aperta Pantera dinamiche normali se c'è un conflitto salariale lo facciamo se l'impresa deve ridurre il personale discutiamo cioè fra ma c'è è l'idea d'impresa l'idea è anche nostra ma tua questo punto devi accettare che non mi tratti più come un salariato di tipo classico devi metterli nelle condizioni di un sistema partecipativo globale nel quale il lavoratore
Il lavoratore e le organizzazioni sociali che lo rappresentano liberamente scelte dal lavoratore ovvero i sindacati
Sono protagonisti del gioco collettivo della dimensione di impresa questa è una sfida culturale politica e strategica
Dentro questa sfida si vincono anche le battaglie della modernizzazione e si ricolloca anche una discussione sui diritti
Io personalmente ho una tesi Audace che più partecipo più considero i diritti come una variabile disponibile
Al grado della mia partecipazione
Ma meno partecipò meno i sono disponibile a di mettere in discussione una struttura di diritti giusti sbagliati tabù non tabù non c'entra niente
Se partecipò lavoro di più se partecipo stop oltre le otto ore se i partecipo
Non ho discuto anche della mia collocazione nel sistema produttivo questa è una sfida che la modernità
Deve affrontare dentro questa sfida si può collocare anche uno scenario che può avere delle ricadute di quadro culturale e anche di quadro strategico
è una sfida che va oltre il come dire il confine stretto della politica tradizionale ma è una sfida alla quale troverete la CISL atto all'appuntamento anzi per la verità noi stiamo battendo cinque e spesso come si sa inascoltati per questa prospettiva
Ma è chiaro che questa è una prospettiva diversa da una prospettiva distratto un aggio ed è una prospettiva diversa dalla quale non emerge ai lavoratori
Ai cittadini uno scenario generale di cambiamento questa è diciamo il bisogno che noi abbiamo di far vedere alla gente che al di là delle opinioni politiche al di là del di come ciascuno si esprime nelle proprie idee sindacali qui si sta compiendo un salto forte verso una idea di paese e verso un'idea di Paesi in Europa secondo me in questa prospettiva potremmo avere anche delle inedite come dire respiro di un quadro sociale che si emanciparsi INAIL mente ma mi pare un disegno sinceramente chiedo scusa
Sicuramente più ambizioso e do atto ad Alleanza nazionale io fatto di tutto per essere presente questo convegno ringrazio ancora
Ma sinceramente meritevole di un respiro ben più ampio che è quello di ridurci tutto ad una battaglia come dire su un punto specifico sul quale peraltro non faremo lo sciopero generale
Perché lo sciopero generale
è una è una cosa seria
Lo sciopero generale è una cosa seria e checché ne dica pane bianco
Che pesche dice che lo sciopero generale un'arma politica noi che siamo sindacalisti proprio perché sappiamo quanto può essere ancora un problema lo sciopero generale ce lo teniamo in tasca se il governo si tenesse in tasca l'articolo diciotto potremmo dar corso a una scenari e nel interessante per le prospettive grazie
Ringrazio moltissimo il dottor Baretta per la qualità dell'intervento per la responsabilità con cui lo affrettare l'ho affrontato e di essere venuto qui
Passerei la parola professor Accame giornalista scrittore l'uomo che da sempre segue da una certa prospettiva questo problema così importante per il mondo del lavoro
Per mezzo secolo
Il mondo dal lavoro nei paesi più sviluppati ha potuto esprimere vedere soddisfatte delle attese crescente
Questo
Questo clima sì ormai
Questo clima si è ormai bloccato se arrestato
Le prospettive per il mondo del lavoro nei prossimi anni non sono di veder migliorata la sua posizione ma tutto al più di riuscire a difendere e le conquiste che ha realizzato in un secolo e mezzo di lotta
Ed è o un fatto paradossale ma noto che più i lavoratori stanno male e più e il mondo dei sindacati si indebolisce
Il sindacalismo e forte nei periodi di economia espansiva e diventa debole nei periodi di recessione cioè più occorrerebbe la forza del sindacato
E meno questa forza si manifesta
E tuttavia sarebbe un errore gravissimo approfittare troppo
Sì questo scompenso perché lì dove non giunge la forza organizzata del sindacato si creano poi dopo delle sacche dei rancori di odio di risentimento
Di scarsa disponibilità alla collaborazione che poi dopo che lei e hanno problemi molto Serri alla coesione sociale
Questo è il motivo per cui Alleanza Nazionale particolarmente sensibile ai problemi dell'armonia
Del lavoro o dalla socialità nell'ambito della nazione si porrà in questi problemi
E se li pone come ha sempre fatto con una proposta quella della partecipazione
Che negli anni discorsi negli scorsi decenni sempre presentata dal Movimento Sociale dalla CISNAL
Poteva rappresentare soltanto una proposta di bandiera perché non esistevano i presupposti
Per raccogliere intorno ad essa dei consensi maggioritari adesso questo siamo arrivati e allora conviene ricordare che nella tradizione italiana
L'idea partecipativa nasce in ambito imprenditoriale da destra la prima grande proposta la prima seria proposta dei partecipazione fu in un saggio di Filippo Carli il padre di quello che sarebbe poi stato
Il governatore della Banca d'Italia Ilona delle più note rugbista imprenditoriale italiana e le industrie italiane associate di Umberto Notari un saggio che apparve nel mille novecentodiciotto
Che attivò un grande dibattito proprio dal mondo dell'impresa è un dibattito prolungato sì per un anno
E che nel diciannove raccolse il consenso di un industriale d'avanguardia Alessandro Rossi delle la la nel Rose di stiro
è strano che un Progetto partecipativo che raccoglieva questo tipo di consenso nel mondo dell'impresa e ottant'anni fa abbia poi dopo ho avuto un percorso così lungo e così difficile
E tuttavia proprio nel momento in cui si crea hanno dei seri problemi di coesione sociale l'Attilio all'attualità del Progetto partecipativo e crescente
Non mi dilungherò
In molte dimostrazioni possibili della sua attualità ed ha la sua importanza ma accennerò soltanto a due elementi
In America l'America che anticipa sempre di qualche decennio i problemi che poi si realizza non si pongono in Europa
Tutti i teorici
Della situazione aziendale i teorici dell'impresa
Sono preoccupati per la visione sempre più o meno per che imposta alle in prese dalla pressione del piccolo azionariato organizzato attraverso i fondi d'investimento in fondi pensione
Che giudicano addirittura sulla base dei bollettini semestrali e trimestrali
Le prestazione Iddio né impresa spostano l'investimento se non vedono risultate immediati questa perversione del piccolo azionariato
Rende sempre più difficile negli Stati Uniti una programmazione a medio lungo termine della strategia imprenditoriale e sempre più mini opere l'attività del manager che deve portare risultati immediati ecco
L'immissione dei rappresentanti dei lavoratori negli organi societari è destinata a restituire una visione di medio lungo periodo perché proprio il primo degli obiettivi che si pone il lavoratore
E la lunga durata del fluoro rapporto insomma nessuno a piacere di trovarsi in mezzo a una strada
Nessuno al piacere di vedere che l'azienda nella quale profonde delle energie della sua vita per anni
Va a fondo e non ha una visione di lungo periodo insomma
L'altro elemento è quello che segna proprio lo slogan che segna questo convegno partecipare per competere in Europa
Sono stati sperimentati nel secolo scorso
Vari immobili di di progresso sociale cioè è stata la sperimentazione di tipo marxista comunista sovietica
Da cui è uscito una sconfitta drammatica non bellica ma il sistema si è seduto su se stesso per per la sua stupidità per la sua incapacità di programmare per la sua incapacità di esprimere in Prezzi aziende vitali c'è stato un altra esperienza innovativa ed è quella dalla Germania quella dalla Germania democratica dalla Germania di bon che da decenni ormai con la mi beige per il mondo applica esperimenti partecipativi su larga scala
E sono stati uno degli elementi che hanno creato non indebolito al sistema dell'impresa in Germania ma rafforzato attraverso una sensibile riduzione della conflittualità attraverso un sensibile aumento dalla collaborazione dei due elementi dalla produzione capitale e lavoro la capacità delle imprese tedesche di competere a livello mondiale affermarsi il modello tedesco insieme a quello giapponese
E anche esso ha forti connotati partecipativi sono i due modelli e che hanno trionfato che si sono affermati nel mondo nell'ultimo mezzo secolo
Ecco
Se anche l'Italia attraverso un governo che puntava alla e innovazione
Si allinea a quello che è stato il successo imprenditoriale tedesco questo significa appunto
Voler partecipare per competere voler partecipare per andare avanti per essere più forte il no una palla al piede del sistema imprenditoriale ma una marcia in più
Per consentirgli di avanzare
Di avanzare nella nella pace sociale nella coesione sociale in una visione nazionale e sociale armonica e l'uniforme
è un saluto dottor Guidalberto Guidi vicepresidente di Confindustria che ci ha raggiunto
Un'altra tanto salutò dall'onorevole Pasquale Viespoli sottosegretario di Stato al Ministero lavoro Politiche sociali che arrivato anche di
Passerei la parola adottò Stefano Cetica segretario generale dell'UGL
Sì grazie io vorrei riniziare prove ringraziando onorevole Cirielli che come già detto all'inizio
All'esordio come responsabile di Alleanza nazionale delle politiche e sindacali e del lavoro con questo primo atto politico credo compie un gesto molto significativo
Che dimostra cioè che per la destra la partecipazione
E non soltanto quello che Benedetti Valentini prima definiva un retaggio di una filosofia ma è un po'quello che Platone definiva la favola della motrice cioè qualcosa che si assorbe con il latte moderno che sta all'interno del DNA che fa parte del percorso politico della destra
Italiana e che è ben individuabile anche senza i sofisticati sistemi che sta studiando ministro Alemanno per la tracciabilità
Degli alimenti e dei prodotti
Questo che il ministro Alemanno a definito con un organismo momento momento critico
Noi siamo convinti che il governo con il libro bianco presentato dal ministro Maroni
A
Scardinato un sistema che più che concertativo era consociativo ma non solo anche introdotto degli elementi sui quali le parti sociali potranno lavorare per molto tempo ebbene per ribaltare qui gli elementi di precarietà che erano stati introdotti
E di estrema flessibilità nel mondo del lavoro
Dalla precedente legislatura con il pacchetto Treu e così via però fa io ho qualche difficoltà a considerare come invece fa il ministro Maroni preannuncio spiega meglio lo comprendiamo di più
Che l'abrogazione dell'articolo diciotto va verso la stabilizzazione
Dei rapporti di il lavoro e anche che la sostituzione della tutela reale con l'equo indennizzo possano essere qualcosa che accontenti e tuteli
Il lavoratore primo restando che tornando alla seicentoquattro del novantasei cioè la legge precedente a quella che si vuole abrogare o sospenderò l'articolo del Secolo Braga sospendere
Sì ritorna a una indeterminazione nella quantificazione del dell'indennizzo
Va invece crediamo che la risposta ai problemi del lavoro e dell'occupazione non sta nella compressione dei diritti dei lavoratori e anzi vanno estesi alle nuove alle nuove figure e nemmeno nella deregolazione dei rapporti che tra l'altro non conviene non viene richiesta neanche agli imprenditori ma sta invece nel trovare un punto di equilibrio di incontro tra il capitale e lavoro
E questo punto di equilibrio di incontro è rappresentato proprio a nostro avviso dalla dalla partecipazione e da qui bisogna partire
Ecco le chiediamo al governo che questo sia il primo passo non la sospensione delle tutte le previste dall'articolo dell'articolo diciotto ma sia proprio quello dell'introduzione di un meccanismo di un ribaltamento di questo di questo rapporto
Che deve essere sicuramente può essere fatto attraverso questo questo strumento e anche l'altro passo che indicava il ministro quello della responsabilità sociale delle delle imprese
Io vedo poca responsabilità sociale dell'impresa nel momento in cui l'Unione industriali di Treviso va a inaugurare l'anno diciamo così accademico in in Romania
E credo invece come diceva Castro che va riscoperta la dimensione comunitaria dell'impresa ma anche il lavoro il valore del del lavoro che ormai dei tempi dei comuni delle delle corporazioni identifica l'uomo
No delle date cavalieri e sono diventati siamo diventati
Avvocati e oggi alla domanda ontologica chi sei si risponde sono sono un fabbro sono un operaio sono un bancario sono sono un avvocato quindi riscoprire questo rimettere l'uomo al al centro
Del dell'economia dare spazio a questa proposta importantissima
Di legge che oggi viene viene presentata io credo che sia importante che per la prima volta in più di mezzo secolo cioè da quando all'inizio il quarantotto entrata in vigore la Costituzione da la Repubblica italiana
Che l'articolo quarantasei prevede la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese il tema partecipativo entrato in un documento ufficiale del governo italiano
Il documento in questione è il Libro bianco sul mercato del lavoro presentato al ministro
Maroni appunto che contiene anche punti spinosi e discutibili sicuramente ma che proprio la sua parte finale sia pure in una formulazione ancora molto prudente attualizza i temi della democrazia economica e della partecipazione
Richiamandosi anche l'articolo ventisette la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea programmata nel dicembre due mila
Come è già stato ricordato a Nizza
L'articolo ventisette anch'esso con eccessiva cautela ma indicando comunque un preciso indirizzo lo sviluppo delle relazioni industriali
Sancisce che lavoratori e loro rappresentanti devono essere garantite ai livelli appropriati l'informazione e la consultazione in tempo utile negarsi alle condizioni previsti
Dal diritto comunitario e dalla legislazione dalle prassi nazionali
Il semplice diritto d'informazione introdotto una contrattazione diciamo sì degli anni settanta e della consultazione che è arrivato poi con gli anni Ottanta
Può sembrare ed è un passo indietro rispetto alla quinta direttiva comunitaria che suggeriva in modo molto più esplicito per il nuovo dello Società europea
La soluzione partecipativa già applicato da tanti anni in Germania Cola mi destini mondiali ma qui almeno si tratta di un punto fermo cioè qualcosa di più di una raccomandazione
A metà novembre tema partecipativo è stato portato esplicitamente in Consiglio dei ministri dall'aveva Alemanno
Con l'altrettanto esplicito durevole avvallo del vicepresidente del Consiglio Fini nella forma facoltativa che pur senza rendere obbligatoria la partecipazione come in Germania la incoraggia attraverso facilitazioni fiscali alle società che l'adotta un proprio statuto
Sì al Corriere della Sera con due servizi del quindici e del sedici novembre scorso che la stampa con servizio Roberto Giovannini hanno riferito il deciso impegno con cui il ministro Alemanno ha ottenuto che la partecipazione fosse quanto prima sottoposto dal Governo all'esame delle parti sociali
Si tratta di dare applicazione a un impegno
Che Alleanza nazionale aveva assunto nel gennaio novantacinque a Fiuggi approvando a larghissima maggioranza insieme al suo atto di nascita una mozione in cui si affermava che Alleanza Nazionale ritiene che la partecipazione delle categorie dei lavoratori alla gestione dei processi economici
Non si esaurisca solo e con voi cimento di queste categorie
Nella proprietà azionaria attraverso i fondi pensione gli investitori istituzionali e l'azionariato diffuso
Per AN leggo ancora dalla mozione
Di Fiuggi il lavoro è soggetto e non oggetto dell'economia quindi al lavoro in quanto tale anche senza passare attraverso l'acquisizione di quote di capitale deve essere riconosciuto il diritto di intervenire sulle scelte economiche
Il principe di partecipazione può essere realizzato richiamandosi agli accordi agli articoli novantanove e quarantasei della Costituzione
Rimasti inattuati durante la Prima Repubblica dall'articolo novantanove che prevede di realizzare nel CNEL
Una sorta di terza gamba delle categorie delle competenze con funzione di consulenza per il Parlamento e il governo è uscito un cimitero degli elefanti avulso dalla realtà politica ma il principio era giusto
Rappresentando riconoscimento del libertà reali che non si esauriscono i diritti e le libertà dell'individuo isolato ma si estendono alle dimensioni comunitarie negate a partire dalla rivoluzione francese
La presentazione di proposte di legge per la partecipazione è stato un impegno costante della CISNAL oggi UGL
Nel corso di varie legislature in particolare attraverso Gianni Roberti che era anche maturità scientifica in questo campo ricoprire il doppio incarico di esponente del sindacato al capogruppo parlamentare dell'allora Movimento Sociale Italiano ma non esistevano in quegli anni incivile isolamento politico le condizioni più elementari per raccogliere seppure un progetto attuativo della Costituzione le convergenze in dispensa
Ne l'approvazione da qualche anno fortunatamente la situazione è diversa e lo vediamo già nella scorsa legislatura il Progetto partecipativo messo a punto da un gruppo di studio sotto l'impulso di Alemanno Storace con dello stesso presidente Fini
E tanti altri che è stato studiato e motivato in modo da poter raccogliere il maggior numero di consensi del Comune rispetto del magistero sociale della Chiesa
Ricorderò a questo proposito le tappe fondamentali segnalati undicesimo con la quale Gezi mo'anno del trentuno ove sostenne che stimiamo sia cosa più importi prudente e fin dove possibile il contratto del lavoro venga temperato alquanto col contratto di società come si è cominciato a fare in diverse maniere con non poco vantaggio degli operai stessi e dei padroni
Così gli operai diventano quinte lessati o nella proprietà un nell'amministrazione o compartecipi in certa misura agli utili ricavati
Poi da Giovanni ventitreesimo e nel sessantuno la madre magistrato fermava riteniamo che sia legittima
Dei lavoratori l'aspirazione a partecipare attivamente alla vita dell'impresa nelle quali sono inseriti è opera da Giovanni Paolo secondo nella la bora Mercer centro del del mille novecentottantuno ove ha rammentato che numerose proposte avanzate dagli esperti la dottrina sociale cattolica ma anche del suo ministro della Chiesa
Queste però queste sono le proposte riguardanti la comproprietà
Dei mezzi di lavoro la partecipazione dei lavoratori alla gestione come profitti delle imprese il cosiddetto azionariato del lavoro e simile infine la centesimo anno del primo maggio del novantuno ove ancora Giovanni Paolo secondo al paragrafo trentacinque ammonito
Che si può giustamente parlare di lotta contro un sistema economico inteso come metodo che assicura l'assoluta prevalenza del capitale del possesso degli strumenti di produzione e della terra rispetto alla libera soggettività del lavoro
Dell'uomo
A questa lotta contro un tale sistema non si pone come modello alternativo il sistema socialista che di fatto risulta essere un capitalismo di Stato ma una società del lavoro libero
Dell'impresa e della partecipazione
E se non si oppone al mercato ma chiede che sia opportunamente controllato dalle forze sociali e dallo Stato in modo da garantire la soddisfazione delle esigenze fondamentali di tutta la società dall'undici settembre insieme ai talebani dell'Afghanistan sono usciti corso anche i talebani dell'Iper liberismo nessuno non è che il mercato come luogo di incontro
Pacifico dal quale ciascuno torna arricchito perché mi ha lasciato qualcosa a cui teneva di meno in cambio di qualcosa che che lui serve di più e quindi per lui vale di più
Ma il rispetto del mercato comprende anche quello dei correttivi socio economici a quel mondo libero proprio dopo il crollo delle due Torri sta facendo ritorno per sostenere le compagnie aeree minacciate di fallimento soprattutto per allentare con interventi pubblici né veneziani
I morsi della recessione
In questo recupero e concludo di socialità il rafforzamento nazionale Cristiano della libera impresa attraverso responsabile coinvolgimento dei lavoratori negli organi societari la programmazione strategica del Comune avvenire si impone tre più efficaci strumenti competitivi nella gara sempre più serrata impostaci dalla globalizzazione
Una gara non dimentichiamolo che può mettere a dura prova la coesione sociale proprio all'interno delle società più avanzate
E dove il fattore lavoro più protetto da oltre un secolo di progressi pollice sindacali
è più esposto alla concorrenza sbotta con dumping sociale da parte di chi non pratica protezioni previdenziali sanitarie di sicurezza sul lavoro né politico sindacali in tempi così difficili la partecipazione si presenta quale irrinunciabile contributo
Alla mediazione
Alla collaborazione e alla pace sociale
Una pace sociale che si conquista anche con la capacità delle forze sociali di capire il nuovo per poter guidare domani e cambiamento senza ritorno a logiche passate superate né da parte dell'associazione degli imprenditori né da parte dei sindacati
Mi riferisco al tirare per la giacchetta liberiste del governo o alla vecchia concertazione diventato il luogo dei veti incrociati e dell'immobilismo
Intransigenti quindi sui valori la difesa dei diritti dei lavoratori parafrasando il binomio caro alla Casa della Libertà e Alleanza Nazionale moderati nelle forme il dialogo sociale la collaborazione a patto però che tutti si assumano le proprie responsabilità la posta storica in palio è alta e ambiziosa costruire tutti insieme la Seconda Repubblica del lavoro grazie
Ringrazio il dottor Cetica prenderà la parola il dottor Guidalberto Guidi vicepresidente di Confindustria seguirà poi l'intervento del sottosegretario Viespoli concluderà il presidente Fini ha parola al dottor Guidi
Grazie grazie a tutti mi scuso per il ritardo ma avevamo un'audizione al Senato quindi questo mea impedito di seguire i lavori fino all'inizio
Ma debbo confessarvi che io sono venuto oggi soprattutto per ascoltare per ascoltare per capire il senso vero di questa proposta che io sono sempre dell'idea che sia bene partire dicendo io voto per questi io la penso così e vi dirò il mio parere
Noi nutriamo molte perplessità su questa proposta non è che ci si trovi
Completamente raccordato però che la regola della casa direi proprio in Confindustria è quella di non avere fantasmi di non avere Domino siamo pronti a valutare e discutere anche di questa proposta
C'è già una parte che ho visto nel testo che è stato presentato che mi tranquillizza si parla di volontarietà ecco la volontarietà e già un passaggio importante nella nell'approccio a questo tipo di problematiche
Ma io credo che quando si accenna a a questo tema
Si debba tenere molto presente di che cosa stiamo parlando cioè qual è il tessuto industriale nel quale questo tipo di normative potrebbero poiché andarsi ad inserire stiamo parlando di un sistema industriale che è fatto da piccole o per la gran parte piccolissima impresa
Medie imprese dalla maggior nei casi più diciamo un mese frequenti ma come massima espressione qualitativa e quantitativa è chiaro che tutti noi credo il dottor Castro l'abbia detto prima cioè io
Chi ha lavorato in gruppi multinazionali magari dello che Turi localizzati in Germania in Francia io mi ricordo ancora il Comitato Hunter preciso in Francia trent'anni fa avuto esperienze
Più o meno positive ma esperienze di queste problematiche
Ecco io devo confessarvi che pensare
A quei due o tre colleghi che ho vicino alla Ducati a Bologna e che hanno la casa dentro
Allo stabilimento con la moglie che segue l'amministrazione e il figlio che fa lo spostamento dei materiali pensare di avere il sindacato o la partecipazione dei lavoratori che partecipa alle scelte aziendali ecco debole e dire che il lo considererei un po'bizzarro allo stato delle cose però ci si abitua a tutto
Quindi diciamo grandi perplessità grande perplessità su questa proposta disponibilità a discuterne noi non abbiamo ripeto tabù
Una forte attenzione al contesto industriale che noi abbiamo nel nostro Paese
Un ulteriore accentuazione di una particolarità ecco io ho un po'a volte la sensazione quando tocchiamo questi temi che ci sia in Europa un tentativo debbo dire generoso di trovare una via europea al capitalismo
Siamo entrati nella fase di globalizzazione viviamo tutti una padre globalizzazione imprenditori tecnici dipendenti collaboratori in genere
Stiamo tentando di coniugare quello che era un mondo capitalistico a parole ma non nei fatti con invece una realtà che oggi è capitalistica dove la concorrenza si misurarsi nella qualità ma soprattutto prezzo prezzo prezzo il prezzo dove paesi con costi del lavoro che sono invece uno dei nostri stanno crescendo come capacità di diventare competitore sui mercati dove l'azienda si sta polli realizzando in un insieme di aziende che sono tante e collegate solamente magari da un network
Virtuale magari da internet dove non ci sono più i disegnatori ma si fa tutto collegati con un sistema caldaie col fornitore col cliente lo quindi su questa realtà
Impostare un sistema che indubbiamente per quanto ossa consentire risultanti eccellenti crea farraginosità creiamo diciamo formule burocrazia in più ecco perdonatemi questo termine ecco io credo che vada approcciato con molta attenzione
Vorrei anche aggiungere che se vogliamo scendere nel concreto nell'ultimo periodo hanno e abbiamo notato con molta preoccupazione un tentativo più o meno espliciti in alcune parti d'Italia
Di Hunt ancor Vial tra ad esempio tra una grande organizzazione come la FIOM-CGIL e movimenti come i no global
Che noi viviamo con difficoltà eventualmente coinvolti in un'ottica di gestione aziendale ecco perlomeno di comprendere fino a appieno occhielli interessi dell'azienda sono gli interessi di chi ci lavora
Ed è ricchezza del Paese su questo dico credo che anche questo possa creare un ulteriore per circa comunque noi siamo pronti a discutere anche di questo a valutarlo a valutarlo con spirito costruttivo
Credo che da parte di tutti occorra fare tesoro dell'esperienza passata perché non è una cosa nuova questa
E tentare di coniugarlo appunto con questa mutazione epocale che è intervenuta nell'ultimo periodo nel sistema di fare impresa nell'impresa stessa e devo dire anche nella proprietà
Quindi attenzione ma estrema prudenza poi per non andare
Con un tentativo diciamo forse ingeneroso trovare una soluzione quella che è stata poi diciamo circa tanto tempo
Una cogestione conflittuale
Qualche cosa che poi invece che migliorare le cose avete ragione grazie
Ringrazio molto il dottor Guidi passare la parola l'onorevole Pasquale Viespoli sottosegretario di Stato del ministero del lavoro salute e politiche sociale grazie io chiedo scusa se ho partecipato solo con ritardo
A questo importantissimo convegno cercherò di recuperare questo ritardo attraverso un intervento sintetico incentrato su tre questioni
La prima
Sottolineare notare che quella che poteva apparire soltanto un vicende estive c'è l'estrapolazione rispetto alla riflessione complessiva sulla riforma del mercato del lavoro del sull'articolo diciotto rischia di diventare un
Elemento invece caratterizzante del confronto tra il governo e le parti sociali
Con il rischio appunto
Senza entrare nel merito delle responsabilità né nel merito della proposta
Che questo impedisca invece di confrontarsi più complessivamente sull'intera questione dentro la quale c'è anche un eventuale riflessione sull'articolo diciotto
La seconda considerazione brevissime queste guardate io credo che il merito di aver recuperato attenzione sulla partecipazione
E non solo attraverso il libro bianco che pur se timidamente in ogni caso rappresenta un punto di partenza il fatto stesso che in un documento del governo per la prima volta come stesso Cetica sottolineava
Si fa riferimento al tema della partecipazione alle cui alla questione della democrazia dalla democrazia economica io credo che al di là della timidezza diciamo espositiva
Ci sia un fortissimo elemento simbolico e la stessa iniziativa di stamattina oltre che un elemento pratico di confronto in relazione a percorsi a prospettive
Credo di assuma un grande rilievo simbolico io su questo mi vorrei brevissimamente soffermare per dire che cosa
Perché tutti quanti siamo presi dal dibattito politico dal dibattito sui temi dal dibattito sulle questioni poi nel profondo molte volte cammina
Un tentativo che passa attraverso la cultura attraverso i convegni attraverso le iniziative attraverso quella che è la sistemazione diciamo di carattere culturale
A quella che potrà essere magari poi politicamente l'Italia di domani
Allora porre il tema della partecipazione sul piano culturale prima ancora che dei riflessi sociali ed operativi significa determinare le condizioni perché si sappia con chiarezza
Che dentro la prospettiva della nuova via
C'è anche la cultura che fa riferimento alla partecipazione c'è anche la cultura che fa riferimento ad una tradizione nazionale importante è significativa perché altrimenti c'è il rischio
Giunti dibattito culturale
Che marginalizzare recupera per via culturale quello che è stato sconfitto per via politiche per via di consenso una sorta di conventio ad excludendum di alcuni filoni della cultura italiana
Problema che non riguarda soltanto la destra ma che riguarda tutti coloro i quali immaginano che la nuova via non sia soltanto nel segno del utilitarismo e non sia soltanto nel segno di una modernizzazione senza tradizione e mi fermo a questa considera
La terza questione è quella diciamo che riguarda il confronto che riguarda il dibattito che si pone sulla scia della riflessione europea che impone una serie di riflessioni al nostro Paese al sistema delle relazioni di questo di questo Paese ed allora credo poiché condivido io ho ascoltato l'intervento
Soltanto l'intervento di Beretta le condivido in gran parte il tono dissenso il contenuto e per essere sintetico rinvio a quella riflessione
Però io dico che qualche tentativo per dimostrare che questo tema non è soltanto oggetto di un convegno ma anche di un'iniziativa politica e di governo si possa e si debba fare alimentando il dibattito e il confronto con le forze sociali e con le parti sociali
In generale cercando di insediarono comunque questo tavolo del del confronto prima ancora dei provvedimenti che eventualmente si potranno porre in essere sul piano legislativo per avviare questo lavoro di studio di approfondimento per cercare di essere pronti rispetto agli appuntamenti europea la trasposizione delle delle direttive e lanciando magari qualche piccola provocazione
Perché il sistema delle piccole e piccolissime imprese italiane
Certo pure qualche
Difficoltà dal punto di vista organizzativo ad immaginare alcuni processi partecipativi ma in fondo la piccola e piccolissima impresa
E insieme culturalmente un'impresa partecipativa non lo è operativamente non lo è dal punto di vista del regime giuridico malore di fatto perché dentro c'è la cultura della comunità che si innerva di una tradizione familiare che si allarga man mano che fidelizzati
Che in un qualche modo esprime comunque questo portato partecipativo dal punto di vista dal punto di vista culturale
Poi rispetto alla dimensione aziendale cresce il la possibilità di forme di partecipazione che hanno come contropartita la scelta terrà una capacità di affrontare il conflitto sempre attraverso la negoziazione
O di ammortizzare preventivamente il conflitto attraverso forme di partecipazione e di intervento più spinto diciamo così da parte dei lavoratori nessuno chiede Casarini entri in qualche consiglio d'amministrazione questo mi pare un un elemento paradossale sostanzialmente della riflessione ma credo credo che Casarini abbia poco a che vedere con una cultura della partecipazione anzi credo abbia poco a che vedere con la cultura del lavoro che è stata invece
Poco a che vedere con una cultura io credo che abbia vedere no no no no io invece credo che abbia vedere con una cultura che non ha alimentato la dinamica del conflitto in maniera corretta ma come dire ha scelto di animare sempre il il il rapporto il raccordo immaginando che ci fosse soltanto la strada da sinistra diciamo la via sinistra alla a rapporto allora per fare una provocazione
Bisogna trovare risorse per sperimentare alcune iniziative
C'è parte delle forze sociali del sindacato che timidamente vuole sperimentare
Ci sono organizzazioni del mondo del lavoro da Confindustria le piccole imprese che timidamente vogliono tentare di affrontare il problema beh insomma il dialogo con il sindacato si fa gli enti bilaterali si costituiscono
Anche quando il dialogo sociale si interrompe il dialogo operativo e pratico diciamo così continua costantemente nella quotidianità per esempio rispetto ai fondi interprofessionali per esempio rispetto allo zero trenta per fare gli interventi all'interno delle aziende all'interno dei lavoratori perché non tentiamo di pensare se c'è questa disponibilità delle parti
A utilizzare parzialmente queste risorse
Per sperimentare in sede di iniziative all'interno delle aziende anche piccole forme di partecipazione a una provocazione per dire che prima ancora della norma del delegato alla finanziaria o di quant'altro
Poiché c'è un Rispetto forte della cultura dell'autonomia delle parti e poi che stiamo comunque sulla scia europea che con questi temi ci dobbiamo misurare se le parti anticipiamo pezzi diciamo di sperimentazione
Forse questo serve a dare prove concrete
E ad eliminare le reciproche diffidenze che a volte anche giustamente rispetto a questo tema magari si frappongono è servono anche a fare una buona operazione culturale
Ed una buona operazione sociale per riportare al centro dell'attenzione del confronto non soltanto un articolo ma l'esigenza complessiva di modernizzare le relazioni sociale del mercato del lavoro ingente
Ringrazio per l'intervento il sottosegretario di Stato Pasquale Viespoli passare la parola l'onorevole Gianfranco Fini per le conclusioni
Vicepresidente del Consiglio i ministri e il presidente di Alleanza Nazionale
In quale veste devo parlare nella prima secondario
Perché visto il convegno no a cinquant'anni ho trovato un doppio lavoro perché vuol dire che ci sono sempre delle possibilità e delle opportunità di crescita insomma no
Inizierei con una considerazione relativa al circostanza gli scherzi che a volte fa al calendario perché
Per una circostanza del tutto casuale ma sicuramente per una circostanza fortunata il convegno di quest'oggi
Si svolge poche ore dopo l'esito dell'incontro di ieri sera tra il Governo le parti sociali
è talmente evidente la circostanza da far sì che numerosi
Degli autorevoli esponenti che sono intervenuti quest'oggi
Hanno sviluppato come era doveroso fare il tema oggetto del convegno vale a dire la partecipazione per competere ma al tempo stesso sono partiti da quel che è accaduto ieri sera
Non poteva che essere così
Direi che è un dato in qualche modo di partenza e voglio anch'io muovere i primi passi del mio ragionamento va ripetendo perché non potrebbe essere altrimenti alcune delle considerazioni che i ministri Alemanno e Maroni all'unisono a dire il vero hanno fatto
Circa
La giusta lettura che occorre dare di quel che è avvenuto ieri sera
Si è trattato per certi aspetti o per lo meno a mio modo di vedere di una a conclusione ampiamente prevedibile
Direi un po'nella logica delle cose
Perché nello stesso momento in cui il governo dice
Di voler dar corso a delle riforme di carattere più o meno strutturale secondo dal punto di vista ma comunque di voler dar corso a degli interventi attraverso il collegato alla Finanziaria tali da determinare delle autentiche riforme su tre grandi questioni che sono oggetto del dibattito lei da diverso tempo
La riforma del sistema previdenziale la riforma del mercato del lavoro la riforma del sistema fiscale
è evidente che nello stesso momento in cui il governo ribadisce la volontà di dar corso a queste riforme attraverso quello strumento perché tale che si chiama delega che il governo chiede al Parlamento per poter
Inserire nel collegato alla Finanziaria le linee guida delle medesime riforme be
Si mette in conto la
Attivazione di un momento fortemente dialettico si sarebbe detto un tempo no competitivo con le parti sociali
Al tempo stesso
Era evidente che quello che è stato detto quest'oggi dalla professor Baretta a nome della CISL ed è stato come era naturale salutato con
Particolare colo calore da questa platea era
Anch'esso ampiamente prevedibile
Che cosa intendo dire
Intendo dire che se il governo dice come abbiamo detto noi crediamo al dialogo sociale noi vogliamo attivare tutti i momenti di confronto ma al tempo stesso abbiamo il diritto dovere di andare avanti lungo la strada che abbiamo presentato agli elettori
Perché in questi in qualche modo è
La legittimazione che il Governo mette nella a confronto non solo con le parti sociali ma nel confronto con la società civile con il Parlamento perché vogliamo andare avanti perché questo abbiamo detto di voler fare agli elettori e quindi nel momento in cui chiediamo di dar corso a quella delega che è sempre stato lo strumento con cui i governi cercano di affrontare nodi strutturali
Non voglio fare il pedante anche perché qui non ci sono gli interlocutori lo faremo in Parlamento ma ci sono
Decine di dichiarazioni di esponenti autorevolissimi del centrosinistra
Che con il tono un po'saputo che qualche volta li caratterizzava si rivolgevano a noi
O si rivolgevano alle parti sociali insieme ma pensate per davvero che si possa fare la riforma del sistema fiscale senza la delega o pensate per davvero che si possa fare adesso la riforma del sistema previdenziale senza la delega la delega era dello strumento
Naturale
Abbiamo deciso di seguire quella via abbiamo messo in conto che vi fosse una obiezione
Che è al tempo stesso di metodo e di merito da parte del sindacali ma era prevedibile che si determinasse quel che ieri è accaduto vale a dire un raffreddamento chiamiamolo così perché non mi sembra che poi si tratti di una grande rottura
Della clima e del rapporto e al tempo stesso era prevedibile che il sindacato per lo meno i sindacati maggiormente responsabili annunciassero che
La rottura
Nella discussione non porta alla proclamazione dello sciopero generale
Perché la proclamazione dello sciopero generale è al di là del giudizio che si può dare sul medesimo sia strumento politico sia strumento di carattere soltanto sindacale è comunque un momento che presuppone un forte sconto
Oggi non c'è diciamolo francamente un forte sconto
C'è da parte del governo la ripetizione di una precisa volontà attraverso la delega vogliamo dar corso a riforme strutturali c'è da parte delle organizzazioni sindacali la preoccupazione per il fatto che la delega in qualche modo porta ad un rapporto che il Governo chiede al Parlamento e che una volta acquisito quel rapporto quella delega
Dà vita ad una potestà di intervento in qualche modo autonoma in questo Barretta è stato chiarissimo quando ha detto noi siamo contrari perché in qualche modo ci escludente perché in qualche modo ve la volete far da soli perché in qualche modo non ci volete più considerare interlocutori era prevedibile che ci fosse questa logica conclusione
Era però altrettanto prevedibile che non si desse corso ad uno sciopero generale
Che è la conseguenza di uno scontro più duro scontro oggi c'è una direi naturale scansione di e venti e quindi delle altrettanto naturale considerazioni
Dico anche che i governi non si devono preoccupare degli scioperi generali
Va da sé che non devono essere responsabili e quindi non devono favorirli al tempo stesso i sindacati a meno che non siano sindacati conflittuali nel senso ideologico del termine nel senso in qualche modo politico partitico del termine non possono dar corso a scioperi generali se non in presenza di elementi che siano tali da determinare non solo il consenso che come sempre è opinabile
Ma dar seguito ad una capacità di comprensione della società
Per la ragione della ragione per la quale si arriva allo sciopero generale
E in questa vicenda secondo me non ci sono nelle ragioni per il metodo né le ragioni per il merito perché sulla metodo non credo che sia agevole spiegare alla pubblica opinione se la delega rappresenta o meno una limitazione del ruolo che le parti sociali hanno nel rapporto con il Governo ancor di più nel merito perché da questo punto di vista quello che ha detto il ministro Maroni sulla reale portata delle modifiche che il governo si accinge a fare l'articolo diciotto
è a mio modo di vedere talmente chiaro da rendere abbastanza arduo una mobilitazione per sostenere ciò che non può essere sostenuto
Non c'è la volontà di cambiare l'articolo diciotto in modo tale da limitare il diritto del lavoratore
Occupato c'è la volontà di intervenire con misure che sono ridotte a tre categorie ben precise in quella logica di modernizzazione di uno strumento lo Statuto dei lavoratori che come tutti riconoscono è ormai datato
E allora era naturale che si arrivasse
Alla confronto ieri sera con le conclusioni notte era secondo me altrettanto naturali che da quel confronto che si è fermato con quella che oggi viene definita la rottura non vi fossero le conseguenze
Discontrollo che magari qualcuno spiccava e che probabilmente qualcuno tenterà di attivare perché così come non tutti i partiti possono essere giudicato allo stesso modo non tutti i sindacati vanno giudicate allo stesso modo è evidente che c'è
Chi
Al sindacato con la volontà di dar corso anche ad un progetto politico e c'è chi fa sindacato con la volontà al contrario di dar corso ad una tutela che è tipica del mondo sindacale vale a dire a quelle degli interessi e dei diritti dei lavoratori
Per cui ci saranno forme più o meno articolate e diverse
Di protesta di Gullotta di manifestazioni mi sembra che sia tutto molto fisiologico ecco
La drammatizzazione con cui anche leggendo i quotidiani stamattina
Si tendeva a presentare quel che è accaduto ieri sera a mio modo di vedere non corrisponde alla realtà e allora significativo che questo convegno casualmente sia la sede in cui Hospital contemporaneamente
Il parere esplicito del ministro del lavoro con il pieno consenso di tutto il governo circa la volontà di proseguire lungo la strada che avevamo indicato e al tempo stesso regista questo convegno la responsabile dichiarazione
Di un autorevole esponente
Della CISL autorevoli suo esponente della sinistra che dice secondo noi voi avete sbagliato ma non per questo daremo corso lo sciopero generale
Perché sarebbe come sganciare una bomba atomica nel tentativo di uccidere una mosca perché lo sciopero generale su questioni di metodo e su questioni talmente marginali di merito da rendere difficile la comprensione persino molti degli addetti ai lavori perché qui fattemi togliere un sassolino dalla scarpa
Qualche volta ho sentito parlare della modifica dell'articolo diciotto sto due lavoratori come se si trattasse di un intervento epocale si tratta in realtà
Di un intervento e qui in questo hanno ragione
Alemanno e Maroni tutt'al più di carattere simbolico
E allora è evidente che i simboli diventano sempre in qualche modo come le icone come i totem come quelle immagini di fronte alle quali si deve necessariamente essere rispettosi
Mi rendo conto di questo ci rendiamo conto di questo ma se mettiamo da parte la simbologia
E andiamo alla valutazione nuda e cruda del merito beh non credo proprio che valga la pena di scatenare conflitti sociali per interventi che sono estremamente marginali
Ma ciò detto cogliamo l'aspetto come dire positivo di quel che si è registrato questa mattina vale a dire che pure in presenza di una per me è naturale conclusione momentanea della vicenda
Vi sono da parte di molti dei soggetti se non da parte di tutti dei soggetti di tutti i soggetti vi sono le condizioni per continuare ad approfondire per continuare a discutere di un tema che e mi riferisco a uno degli oggetti della delega vale a dire il mercato del lavoro esattamente il tema che viene da tempo indicato come centrale per garantire al nostro sistema una maggior capacità di competizione
è il tema per l'appunto di quali forme di flessibilità per usare un'espressione che è diventata ormai omnicomprensiva al tempo stesso garantendo però la tutela di quelli che sono i diritti dei lavoratori
Ecco perché diventa importante che si introduca non solo nel dibattito culturale ma come Maroni ha detto e del resto è la conseguenza di un dibattito in Consiglio dei ministri lo introdurremo nel collegato alla Finanziaria introdurremo quindi nello strumento legislativo che il Parlamento dovrà approvare si introduca il concetto della partecipazione perché
Io uso pari pari l'espressione che ha usato il ministro Alemanno che mi sembra efficace perché estremamente sintetica è un disarmo bilaterale in qualche modo un nobile compromesso non al ribasso mare gli altri
è la volontà di dar corso a interventi che garantiscano un minor rigidità
Aumentando però le forme di partecipazione
Meno rigidità più partecipazione
Dice ed è una preoccupazione legittima il vicepresidente di Confindustria abbiamo delle perplessità ma certamente ci consola il fatto che espressamente previsto
Che si tratti di statuti partecipativi su base volontaria
Come pensare il contrario
Saremmo in un evidente contro senso logico se non lo stesso momento in cui mettiamo in evidenza la necessità di garantire maggiore flessibilità e tutti quelli che hanno letto il libro bianco si sono resi conto che lo sforzo da questo punto di vista è stato fatto ed è stato fatto direi seriamente dal Governo
Abbiamo registrato molte e positive parole di apprezzamento da parte delle parti sociali beh tutto quello sforzo il libro bianco è garantire contemporaneamente flessibilità ma anche tutela
Di quello che il diritto dell'occupato con un occhio però di riguardo a colui che dovrà essere occupato al disoccupato di oggi è il tema di altri convegni
Circa la necessità di avere un occhio di riguardo alla occupazione
Avendo però ben chiaro che il problema è la occupabilità sembra un gioco di parole ma vista la platea so bene di dire cosa che è nota a chi segue queste questioni orbene come si può pensare dottor Guidi che da parte di chi è convinto nel libro bianco
Direi nella elaborazione
Politico culturale degli ultimi anni che sia necessario dare flessibilità ma al tempo stesso determinare una politica di garanzia come si può pensare che arrivi hope legis in modo coercitivo con un atto d'imperio una qualsivoglia forma
Di imposizione che determinerebbe davvero tutte quelle conseguenze di cui aveva parlato anche il dottor Castro vale a dire la burocratizzazione dell'esperimento
La ripetizione per molti aspetti in salsa italiana di quel modello tedesco sulle cui effettive capacità di determinare oltre che forme partecipative una ripresa dell'economia o comunque l'aumento dell'economia bensì sono scritta pagine per lo meno controverse la logica lungo la quale non ci muoviamo è e non può essere che quella dello Statuto partecipativo su base facoltativa
Con ovviamente dei criteri che sono ben definiti
Al fine di mettere in campo attraverso l'accordo con le parti sociali perché se si parte dal presupposto che facoltà e quindi c'è una volontà reciprocamente riconosciuto dalle parti evidente che in assenza di quell'accordo non si dà corso ad uno Statuto partecipativo
Ma il semplice fatto che si espliciti in modo così evidente questa strada a nostro modo di vedere e lo dico con soddisfazione ha modo di vedere del governo perché non è più in questo caso la pur legittima posizione di una grande forza politica è una posizione e Maroni
Ha avuto l'amabilità di confermarlo questa mattina che e fatta propria dal governo proprio perché il Governo nella sua interessa ritiene
Che
Nella ragionamento minor rigidità maggior partecipazione vi possa essere un elemento aggiuntivo per dar vita a quella riforma del mercato del lavoro in senso moderno in senso competitivo
Di cui nostro sistema a tremendamente bisogno
E ciò detto se mi permettete una considerazione
Spero innovativo comunque nonna riecheggiato a questa mattina sul tema vale a dire su che cosa per davvero debba intendersi per partecipazione perché vi è a tale riguardo o qualche volta col rischio che proprio a rischio non tanto della confusione quanto della ideologizzazione
La partecipazione ma nulla a che vedere con la terza via
Io voglio leggervi quattro frasi non di più di una economista che non è certamente sospettabile di simpatie per il centrodestra
Albini che partendo da un ha dato pubblicato dal Corriere della Sera dato interessante significativo perché
è un dato attraverso il quale risulta evidente che l'Italia non è più statisticamente un paese fondato sul lavoro ma un paese chiaramente provocatoria ma si capisce bene andando avanti fondato sui patrimoni perché
Perché la quota di reddito nazionale lordo che va ai salari netti è scesa dal cinquantasei per cento dell'ottanta al quarantasette per cento del novanta al quaranta per cento del novantanove
In parallelo la quota di rendite e pensioni è aumentata dal ventidue al trentuno per cento
E in particolare dalla seconda metà degli anni novanta la quota dei profitti netti passati dal ventiquattro per cento del novantaquattro al ventotto per sei per cento dello scorso anno
Partendo da questo dato al vi dice un'economia di patrimoni fatta di pensioni e redditi da patrimonio come quelle italiana somiglia ad una lotteria assistita e mi sembra che sia difficilmente contestabile
Alla lunga annienta le migliori virtù economiche
Spegne le laboriosità disincentiva risparmio crea attitudini parassitaria
Aggiunge l'economista gran male di cui liberista Adamo Smith era ben cosciente di cui dovremmo tornare cosciente al più presto ma aggiunge bontà sua senza ricorrere alle teorie di Marx e al pernicioso statalismo dei suoi seguaci
Allora qualcuno immediatamente dice eccola e la terza via un qualche modo una impostazione ideologica signori siamo fuori strada
è un altro elemento da cui bisogna partire l'elemento quale è che siamo in presenza di una situazione per la quale nel sistema economico il lavoro rischia di pesare sempre di meno
E non è che è responsabilità di questo o di quello è la conseguenza di una situazione tra l'altro ovviamente non solo di carattere nazionale anche di carattere internazionale allora se
Il lavoro rischia di pesare sempre di meno a tal punto che cito un economista in questo caso per davvero liberaldemocratico perché qui Cetica diciamolo francamente e fuor di dubbio che bisogna cancellare i talebani
Talebani dell'Iper dirigismo perché altrimenti si rischia di fare molta confusione
E se Docks primo citato altri sito a questo proposito Brunetta esattamente altro rispetto ad altri da qual è la conseguenza se nel sistema economico il lavoro rischia di pesare sempre di meno si dice Brunetti possiamo essere in presenza di un conflitto freddo tra capitale e lavoro di piazze di da conflitto freddo no
Completo prego tra capitale e lavoro non è che qualcuno dei due contraenti alla fine vince la partita
Conflitto freddo tra capitale e lavoro che cosa sta a significare che ci può essere certamente l'interesse ad alimentarlo per chi ha una visione in qualche modo conflittuale ecco perché quando da parte di di Baretta si dice ma noi non possiamo essere la CGIL perché là ci si era fatto una scelta che quelle in qualche modo di un sindacalismo ha usato un'espressione efficace che al momento non ricordo bipolare vale a dire di tipo politico noi siamo un sindacalismo
Che in qualche modo ha una sua visione del tutto autonoma rispetta la dinamica politica si mette in evidenza un dato che al di là dell'articolo diciotto Algida
Del rapporto con le parti sociali sulla intesa col governo meno sulle deleghe a a mio modo di vedere le radici un po'più profonde della DC quali sono nella può sembrare strano nel due mila e uno ma poi ancora così a ben vedere nella concessione o meno del conflitto sociale come dinamica che determina la crescita dell'economia il sindacato che ha delle impostazioni di carattere ideologiche di una certa collocazione nel conflitto più o meno freddo beh non soltanto ci si ritrova a suo agio ma finisce per alimentarlo forme di sindacato che abbiano al contrario in una visione certamente più moderna
Di
Superamento del conflitto o comunque di tutela e del capitale e del lavoro beh ci si ritrovano assai meno e nel momento in cui vengono meno certe gabbie di tipo partitico poi le differenze si vedono eccome
E allora il problema qual è il problema è come si fa a reinserire nella contesto economico il lavoro a dare più peso al lavoro anche qui proprio per dimostrare che non è una lettura ideologica quella che diamo ma è una lira lettura se volete connessa all'interesse reale dell'economia in tutte le sue complesse forme cito ancora una volta un economista che non è sospettabile di poter simpatizzare per la partecipazione che è sempre al dì che dice testualmente se il problema è come Re inserire nel gioco il lavoro allora le risposte possono essere plurime
Senza aumentare la spesa anzi riducendola perché anche questo è un altro degli elementi che dobbiamo avere ben chiaro perché noi possiamo tranquillamente pensare se dobbiamo ridare alla lavoro il peso che il lavoro deve avere nella rapporto col capitale né allarghiamo la spesa pubblica non lo si può più fare dire che questo è evidente a tutti è stato fatto nello stesso momento in cui si è cercato di raggiungere il parametro di Maastricht con un aumento della spesa assai più che con una riduzione di quella che la ed è una con aumento dell'entrata assai più che con una riduzione della spesa quindi come reinserire il gioco il lavoro senza aumentare la spesa anzi riducendola
Senza ovviamente aumentare tasse le risposte che vengono dati sono tre sono può essere detassazione certamente può essere partecipazione certamente può essere ridimensionamento usa questa espressione in proprio non mi piace delle pensioni certamente allora così impostata la questione vogliamo renderci conto che non è una scelta di carattere ideologico è una disponibilità che le parti devono saper cogliere per fare in modo che vi sia nel mercato del lavoro più moderno una sostanziale Harry valorizzazione del mondo del lavoro
Nel rapporto tra capitale e lavoro io credo che potenziare tutto quello che può essere volto a rimettere i lavori in una posizione centrale sia uno degli strumenti per garantire la competitività avendolo citato tre volte
In modo forse un po'strumentale questo baretto comunque in modo corrispondente funzionale ecco quello che era il mio ragionamento
Permettetemi una citazione
Non strumentale una situazione che secondo me è il suggello poi di tutto il ragionamento in un altro convegno che si è svolto a Venezia il dottor Beretta sa quale mi riferisco ha detto testualmente tanto va ricordato che è responsabile di un settore si chiama democrazia economica nessun sindacato e mi sembra che ci sia una evidente valore in questo doppio no vino ha detto testualmente
Se oggi nella produzione i criteri di velocità e precisione marciano insieme sotto la spinta della competizione mondiale come presupposti della qualità le aziende sono costretti a chiedere ai lavoratori di lavorare sempre più come se fossero soci
Assumendo una parte dei rischi di impresa
E allora l'interesse non è soltanto un interesse del lavoratore
è un interesse di chi ci mette il capitale è un interesse del lavoro e dell'impresa
Ed è questa la ragione per la quale io sono convinto che se con lo stesso calore con cui ci siamo confrontati su tre marginali modifiche dell'articolo diciotto perché da questo punto di vista credo che vada sempre ricordato di che cosa effettivamente si tratti se con lo stesso calore ci confrontiamo ovviamente con un ruolo importante importantissimo che è quello dei datori di lavoro perché se non valesse il punto di partenza cioè che nessuno impone qualcuno o qualcosa
Vale a dire quindi con la piena disponibilità che c'è stata anche da parte di Carlo Alberto quindi di discuterne pure in presenza delle loro in qualche modo più che prevedibili
Prevenzioni originaria ecco se ci confrontiamo su queste materie ma non ne fa un oggettivo
Non è un oggettivo vantaggio non solo il livello del dibattito ma anche se riusciamo ad arrivare ad un'intesa in questo caso di merito non è un oggettivo vantaggio la nostra società non è un oggettivo vantaggio il mondo del lavoro in tutte le sue componenti
Perché
Da questo punto di vista io credo che si possano com'è accaduto ieri sera come accadrà tante altre volte trovarsi anche su posizioni diverse ma quando si è portatori non di presupposti ideologici ma del legittimo
Tentativo di difendere interessi reali
E quegli interessi reali sono gli interessi del mondo dell'economia ma necessariamente alla fine poi se c'è la buona volontà e se c'è la reciproca disponibilità si può e si deve arrivare ad un'intesa
E allora l'auspicio
In questo caso torno a parlare come presidente di AN più che del governo anche se poi le due cose tutto sommato
Ci stanno insieme anche da questo punto di vista l'auspicio
è quello di dar vita confronti anche molto serrati ma su questioni sostanziali
Questa è una questione sostanziale
Non è soltanto uno dei tanti aspetti
Del libro bianco perché spero che il convegno lo abbia dimostrato si tratta certamente di un grande salto in avanti si tratta di chiudere in qualche modo una pagina di aprirne un'altra
Nel libro bianco ci sono molte cose importanti ma ci sono anche tante questioni che in qualche modo sono meno sostanziali un po'più marginale un po'più periferiche ribadisco tutto questo cancan che s'è fatto sul diciotto secondo me
Ha un significato solo se ci si riferisce ai simboli no perché è chiaro che le icone sono appunto meritevoli sempre comunque di essere guardate con rispetto allora lasciamo da parte la simbologia lasciamo da parte ciò che marginale cerchiamo di essere impegnati ognuno in ragione della propria responsabilità su una discussione su ciò che è sostanziale
E se abbiamo questa volontà e se si giunge come io credo si possa giungere ad un'intesa non solo di metodo ma di merito beh io credo che il vantaggio sia un vantaggio di cui i protagonisti potranno in qualche modo attribuirsi il merito sia un vantaggio che si riflette positivamente su tutta l'economia
Perché non si tratta di una misura volta a garantire il capitale contro il lavoro non si tratta di una misura volta a penalizzare il capitale mettendo il lavoro in prima fila si tratta al contrario di una proposta
Che nel quadro di un disegno globale che quello
Attorno al quale lavora il governo tende a far crescere l'economia della società e se cresce l'economia se cresce la produzione di ricchezza beh tutti quanti sanno meglio di me che poi diventa tutto più facile
Perché lo dico ai sindacalisti tutta la vicenda adesso relativa al pubblico impiego al rinnovo dei contratti non c'è ombra di dubbio che abbiamo difficoltà nel reperimento delle risorse ma da che mondo è mondo le risorse come si reperiscono o aumentando le tasse e non lo faremo
O riducendo le spese e stiamo cercando di farlo nei limiti ovviamente delle condizioni date
Tagliando spese improduttive e non tagliando ciò che è vitale o e direi che in Italia da qualche tempo a questa parte molti se lo sono scordato tentando di aumentare la produzione di ricchezza per aumentare la produzione di ricchezza
Dal determinare riforme strutturali e determinare soprattutto la possibilità e per il capitale per il lavoro di avere un reciproco interesse
Nella trovare forme partecipative
è secondo noi una delle vie che va per davvero seguita non fosse altro che per onorare con i fatti quello che tutti si dice
Vale a dire che siccome siamo entrati nel terzo millennio da qualche cosa occorrerà pur cambiare rispetto non dai millenni mai decenni che abbiamo alle spalle
Piazze presente finì per l'importante contributo ringrazio tutti per la partecipazione