"Tommaso Buscetta: La mafia ha vinto" - presentazione del libro di Saverio Lodato (Ed. Mondadori), organizzato dalla Sinistra Giovanile nell'ambito della Festa Nazionale della Sinistra Giovanile (presso l'Area Piscine)

In cui lui
Proponiamo di occuparsi di un tema per capire sui proprio il Nord approfittando della presentazione di un libro molto bello e questo tema la mafia
Rete parlare su ogni tanto di questi ultimi tempi
E a volte in maniera disperata
E ne parliamo qui stasera al termine della festa dal nazionale della Sinistra giovanile che è stata un grande successo avuto tanti appuntamenti e tanti incontri voluti dai giovani restato significativo che fa dopo che l'attività giovanile a chiedere
Non si sente
Presente
Tempo di parlare un po'più forte
Dicevo non a caso stati pochi giovani della finta giovanile a chiedere all'organizzazione della festa ai DS e a noi
Di parlare di questo tema approfittando della presentazione di un libro molto bello
Che ha un titolo e poi approfondiremo perché è un titolo un po'impressionista per certi versi come dire è un titolo che fa male e della mafia avvinto
Ed è un'intervista a Tommaso Buscetta che non c'è più ma sicuramente voi tutti lo ricordate bene è stato il primo grande pentito di mafia
Per l'uomo le cui dichiarazioni hanno consentito per la prima volta che poi è una brezza può fonda dentro l'organizzazione criminale mafioso
A presentarlo qui con noi questa sera
Cioè l'autore di questo libro
Che qui accanto a me Saverio lodato
Che è giornalista di un giornale un po'speciale questo giornale L'Unità
è uno dei posso dire lo conosco ed è uno dei come lo conoscete sicuramente anche voi uno dei giornalisti
Più esperto in questa materia e questo a riprova anche che l'unità è ancora oggi una inestimabile risorsa di intelligenza e di esperienza
Assieme a Luís a presentare questo questo libro cioè credo una figura che non ha bisogno di molte presentazioni Giancarlo Caselli
Direttore nazionali istituti di di pena ma sopra in questo caso ex procuratore di Palermo
E con lui e assieme a Saverio cercheremo di affrontare attraverso questo libro ci narra di una figura simbolica nella storia la lotta ai poteri criminali di ricostruire uno scenario
Per quanto ci sarà possibile dal dal io vorrei subito con con Saverio affrontare un tema che è quello del titolo
Una domanda che in realtà ne contiene due
Intanto nove io monetari assunto chi era Buscetta però probabilmente
Richiede qualche qualche passaggio qualche passaggio in più io non credo che sia una cosa che a noi sapere conoscere chi era questa c'è stata questa figura
E perché questa figura che è stato nelle diciamo la bellezza la vera poetessa la prima potenza come dicevamo dentro i poteri criminali le cui dichiarazioni hanno permesso di smontare un intero castello poi è arrivato a dire dopo tutto quello che ha fatto tutte le dichiarazioni al giudice Falcone
E compagnia bella per fosse il lavoro è stato per certi versi vale ecco io ti chiedo
Saverio intanto di dirci perché scelto Buscetta un personaggio possiamo dire anche lui ormai fuori moda per sapere se ogni tanto qualcuno Fineco per criticarlo e dire che tutto quello che si è costruito sulla base no e nato il teorema Buscetta
Tutto quello che si è costruito in termini di indagini sulla base delle dichiarazioni di Buscetta realtà erano quasi fandonie
E poi però questo grossa personaggio è scivolato via tu lo hai
In un certo modo ripescato voyeur riletto con occhi nuovi
Che cosa hai scoperto e perché questo giudizio da cui vorremmo poi partire poi per nostra repressione di queste questo giudizio così tranciato di netto sull'esito di tanti anni di lotta ai poteri criminali
Vorrei ringraziarvi per l'applauso all'unità
Perché come tutti sapete in questo momento abbiamo molto bisogno di solidarietà abbiamo molto bisogno di sapere che i nostri lettori anche coloro i quali forse non ci hanno mai letti
Ci sono vicini e avvertono in questo momento la drammaticità la preoccupazione
Per il rischio che una testata come questa che ha oltre settanta anni di storia gloriosa alle sue spalle politica giornalistica
E penso che questo sia più che sufficiente corre il rischio in questo momento di attraversare una fase davvero difficile
E devo dire ahimè le avvisaglie in questo momento non sono delle migliori ma credo che se intorno all'unità si riuscirà a creare un clima di solidarietà che già in queste ultime settimane si è venuto creando esser venuto manifestando forse possiamo anche dire che ci sono le condizioni per risolvere in maniera positiva la crisi di questo giornale
Paestum
Tentando di rispondere un po'alle domande di Orlando che sostanzialmente sono due perché questo titolo del libro e perché Tommaso Buscetta
Vorrei premettere subito che il titolo di questo libro la mafia ha vinto non è un per il titolo è un titolo duro è un titolo aspro
è un titolo però del quale sia io che Buscetta quando scrivemmo questo libro è quando ci incontrammo la prima volta per iniziare i nostri colloqui e questo accadeva esattamente l'estate scorsa tra luglio e agosto eravamo fortemente convinti
E potremmo dire che forse io oggi sono altrettanto convinto analogamente non può dirlo Tommaso Buscetta che come sappiamo non c'è più
Questo titolo dicevo però è un titolo brutto è un titolo che fa male come diceva Orlando è un titolo che non piace
Ma è un titolo che va spiegato va precisato affermare la mafia ha vinto non significa assolutamente ritenere che la mafia sia invincibile
Non significa cioè ritenere come immensi Cilia per decenni tutti erano convinti che la mafia appunto fosse invincibile e che la risposta dello Stato non ci sarebbe mai stata significa semplicemente dire che stiamo attraversando uno dei momenti più bui dalla lotta contro il fenomeno mafioso
Quindi questo è un titolo brutto ma è contemporaneamente un titolo polemico
è un titolo che vuole contenere un appello che vuole rivolgersi alle forze politiche che vuole rivolgersi all'opinione pubblica che vuole rivolgersi alle istituzioni
Tentando in maniera prepotente appunto con questa affermazione perentoria di ricordare che con il fenomeno mafioso non si può convivere
La mafia quindi non è invincibile
E nello stesso tempo potremmo anche dire che la mafia potrebbe essere sconfitta con relativa facilità in tempi relativamente brevi
Se si ripetessero alcune condizioni che nel passato intorno al fenomeno dalla mafia si erano registrate e si erano verificata
Noi abbiamo avuto nell'aria negli ultimi vent'anni due momenti alti di lotta contro la mafia
La prima volta cade a metà degli anni ottanta quando per la prima volta un un gruppo di giudici palermitani
Pensiamo a Giovanni Falcone a Paolo Borsellino
Diedero vita ad un pool antimafia composto dicevo da magistrati
Quasi tutti siciliani che per la prima volta si rendevano conto che non era scritto da nessuna parte che la giustizia italiana non potesse perseguire i mafiosi in Sicilia
Questo accadde a metà degli anni ottanta e Tommaso Buscetta appartiene a quella storia appartiene a quell'epoca
Tommaso Buscetta per rispondere velocissimamente all'interrogativo su chi era Tommaso Buscetta qualcuno probabilmente più giovane non lo ricorderà
è stato il primo pentito appunto che nel mille novecentottantaquattro cioè esattamente sedici anni fa rompe ruppe per la prima volta il totem dell'omertà
Sapendo che rompere il totem dello Wertheim un'organizzazione criminale che aveva fatto della segretezza la propria regola di vita significava scegliere quanto meno di vivere una vita piena di guai
Tommaso Buscetta con il suo pentimento nel mille novecentottantaquattro reso per la prima volta al giudice Giovanni Falcone diede inizio chieda la sutura al fenomeno poiché il pentitismo che sarebbe giunto sino ai nostri giorni con me
Aspetti positivi e negativi che tutti conosciamo perché sono vicende delle quali negli ultimi anni si è parlato molto ma diciamo comunque che Tommaso Buscetta o il primo che scardina il criterio dalla segretezza dall'organizzazione
Dell'organizzazione criminale quello è un momento forte d'iniziativa dello Stato in Sicilia nella lotta contro la mafia perché lo Stato per la prima volta si presenta con il volto di magistrati puliti abbiamo ricordato Falcone abbiamo ricordato Paolo Borsellino potremmo ricordare Antonino Caponnetto che veniva da Firenze a cui dare quel pull e ma era nato a Caltanissetta
Potremmo ricordare che poliziotti carabinieri anche si siciliani
Ninni Cassarà Boris Giuliano capitano dei carabinieri Mario Valerio il capitano dei carabinieri Emanuele Basile il giudice procuratore capo di Palermo Gaetano Costa Cesare Terranova giudice istruttore una lista che sarebbe troppo lunga
E non vogliamo farla questa sera
Per dire soltanto che per la prima volta a metà degli anni ottanta dei siciliani magistrati poliziotti carabinieri uomini politici pensiamo a Pio la Torre
Segretario del Partito comunista siciliano in quegli anni decisero che con la mafia non era obbligatorio convivere tutto questo porto all'istruzione del maxiprocesso del porto grazie anche alle rivelazioni di Tommaso Buscetta
A una condanna
Pesante che venne inflitta a cinquecento rappresentanti delle famiglie siciliane che in quel momento trafficavano in trafficavano in droga e commettevano delitti
L'altro grande momento dell'iniziativa alla lotta dello Stato contro la mafia è rappresentato dal novantatré dal novantatré cioè all'indomani di una sconfitta dello Stato e cioè le uccisioni dei giudici Falcone e Paolo Borsellino dalle stragi di Capaci e di via D'Amelio
E il mille novecentonovantatré il quindici gennaio e il giorno che vede a Palermo l'insediamento
Del procuratore capo Giancarlo Caselli che questa sera e quel con
Dal quindici gennaio del novantatré inizia una seconda giovinezza dello Stato italiano nella lotta contro la mafia
Vengono arrestati nell'ordine Totò Riina e Nitto Santapaola Leoluca Bagarella e Giovanni Brusca
Vengono arrestati cioè i rappresentanti più alti di quella cupola mafiosa e criminale che aveva organizzato la guerra di mafia e portato avanti le stragi negli anni ottanta e novanta
Tutto questo porta per la prima volta a ottenere un risultato dimostrare che le latitanza mafiose nel momento in cui si voleva che queste latitanza e fossero interrotte potevano essere interrotte e qui veniamo al titolo del libro anche di questa sera
Dire che la mafia ha vinto non significa affermare che la mafia sia invincibile quando dopo le stragi di Capaci
E di via D'Amelio
Sulla base di un enorme spinta dell'opinione pubblica che attraverso tutto il Paese che non riguardava naturalmente soltanto la Sicilia ci si rese conto che era giunto finalmente il momento il momento
In cui anche le istituzioni dessero un colpo contro il fenomeno mafioso
E si vede allora che chi era latitante in Sicilia a Palermo da dieci da quindici da vent'anni nel giro di sei mesi poteva essere finalmente arrestato
Nel novantatré
Inizia questa forte repressione che va a colpire il braccio militare
Di cosa nostra ma ci si rende anche conto ormai che Cosa Nostra non è soltanto un'organizzazione criminale rappresentata appunto
Da feroci uomini d'arme ma è anche un'organizzazione che deve la sua specificità la sua forza il suo collegamento col territorio grazie ai rapporti che ha con la politica e con le istituzioni
E la metà degli anni novanta diciamolo sono gli anni in cui vengono arrestati grandi latitanti mafiosi ma sono anche gli anni in cui a Palermo per la prima volta si istruiscono grandi processi contro i cosiddetti colletti bianchi
Contro gli insospettabili
Contro coloro i quali non appartengono o non si pensava appartenessero in maniera stretta all'organizzazione criminale ma adesso lo però ruoli importanti di fiancheggiamento di copertura di sostegno spesso anche in sede politica in sede istituzionale in sede legislativa e sono quelli gli anni che vedono a Palermo le istruzioni dei grandi processi
Uno per tutti Giulio Andreotti ma pensiamo a Marcello Dell'Utri pensiamo a Calogero Mannino segretario regionale in quegli anni dalla democrazia cristiana pensiamo alle rappresentante di Forza Italia e capo della Provincia
Musotto sono anni in cui si tenta di salire di livello cioè ci si rende conto che non è più sufficiente a restare gli assassini arrestare i criminali se contemporaneamente non si tenta anche di perseguire altre facce meno note
Meno appariscenti meno visibili ma per questo
Ben più insidiose e più pericolose dell'organizzazione criminale non voglio farla lunga
Sono gli anni questi in cui iniziano per la seconda volta come era già accaduto negli anni ottanta a metà degli anni ottanta a Falcone e a Borsellino ai giudici del pool antimafia le grandi stagioni dei veleni
Le grandi stagioni delle polemiche le grandi stagioni deleghe legittimazioni dei giudici antimafia di Palermo
Sono anni recenti che tutti ricordiamo benissimo non siamo più negli anni ottanta di Buscetta e di Falcone e parliamo di tempi a noi molto vicini sono gli anni in cui ogni giorno a fare notizia in questo Paese non sono più i mafiosi e loro fiancheggiatori ma diventano invece i giudici della Procura di Palermo nella fattispecie in quel momento il capo dalla Procura di Palermo Giancarlo Caselli che vorrei ricordare questa sera
Non è più in rappresentanza dalla Procura di Palermo perché è andato a dirigere il dipartimento di amministrazione penitenziario
Sono quindi gli anni in cui una Commissione parlamentare antimafia che fino a qualche anno prima con altri presidenti e con altri rappresentanti aveva giustamente fatto del rapporto mafia-politica uno dei punti alti della sua iniziativa parlamentare
Questa Commissione antimafia dicevo diventa invece la casa-madre di tutte le polemiche che contemporaneamente devono colpire giudici da una parte e collaboratori di giustizia dall'altro Tommaso Buscetta e finisco che io incontro nell'estate scorso nell'estate scorsa assistito a questo grande film
Della vicenda italiana sul fenomeno mafia
Nell'ottantaquattro inizia a collaborare trascorre diversi anni in isolamento trascorre diversi anni
Insieme alla famiglia prima blindato in Italia poi brindato blindato per diversi anni negli Stati Uniti d'America segue quotidianamente quello che accade
Dalle parti di casa nostra e quando ci incontriamo la prima cosa che mi chiede ma che cosa sta succedendo in Italia come è possibile che il mondo sul tema dalla mafia ed alla lotta alla mafia stia andando oggi alla rovescia ai miei tempi
La volontà comune di combattere il fenomeno mafioso attraversava in maniera trasversale istituzioni collaboratori di giustizia rappresentanti delle forze politiche opinione pubblica oggi assistiamo invece ad un tiro al massacro che non risparmia più nessuno ed è questo quindi il titolo amaro di cui abbiamo parlato la mafia avvinto
Tommaso Buscetta se n'è andato ci ha lasciato questo testamento certamente non
Non penso di non denso di speranza ma ritengo che gli anni due mila dovranno essere anni in cui in questo Paese si dovrà avere la forza di tornare a mettere al centro dell'agenda politica il problema dalla lotta alla mafia
Oggi siamo in una situazione in cui la mafia non commette più le stragi che commetteva sino ad alcuni anni fa ricorre al delitto soltanto quando è costretta per ragioni sue interne interessi o di regolamenti di conti
Qualcuno su questa nuova fase ha voluto creare il nuovo comune che la mafia non esista più però badate bene nessuno ha oggi la forza in Italia di dire la mafia non c'è più
Si polemizza con i titoli quando dicono la mafia ha vinto ma affermare il contrario affermare cioè che se la mafia oggi non sparare non commette più i delitti questo accade perché la mafia è stata sconfitta c'è ancora il pudore che porta molti a non dirlo ma contemporaneamente c'è strisciante la convinzione che una società con una mafia che non commette delitti che non alza il tiro contro i rappresentanti delle istituzioni si possa in qualche modo convivere qui età non muovere dicevano i latini ma Gian Carlo Caselli che qui questa sera e che ha come dire ben altra conoscenza
E ben altra esperienza del fenomeno mafioso che posso avere io dal giornalista e quindi da esternò la materia potrà forse raccontarci e spiegarci come in certi momenti paradossalmente proprio una marcia silenziosa
Perché la storia ce lo dice sia più insidiosa sia più pericolosa
E possa come dire rappresentare una costante pesante un invitato di pietra anche nel momento in cui come diceva Buscetta la mafia è riuscita a fare il miracolo
Di rendersi invisibile senza per questo essere scomparsi
Devo dire che Saverio lodato mi mi mi semplifica moltissimo compito perché ha posto alcune già alcune questioni e alle mie intenzione sottoporre all'attenzione di Giancarlo Caselli
E è la domanda che che che che faccio io è la stessa che fa che ha fatto lui in termini generali premendo a da Buscetta come possibile che il mondo vada l'adolescente che si sia passati da una stagione in cui la società civile era raccolta attorno all'idea che non si potesse convivere con Cosa Nostra e con i poteri criminali
Ad un momento ad una ad una fase in cui invece sotto tiro siete voi ci metto anche lei magistrato rimane tale
E Buscetta nell'Ivo dà una risposta
E dice il contrario cioè Cosa Nostra può convivere con lo Stato
Ma non deve strafare esattamente come dicevamo dato un attimo fa
Se accetta questa regola non scritta lo Stato accetterà la presenza di Cosa Nostra
Felice Buscetta lo stato disposto ad accettare una presenza cominciano Dust silenziosa dei poteri criminali io lo è un
Un giudizio su questi
Possiamo allora convivere con Cosa Nostra e per i fatti di oggi ci dicono questo
Io vorrei cominciare
Non è la solita cosa che è obbligatorio dire di fronte a tanta gente
Perché la sento davvero con un Grassi
E si dice che i magistrati non devono
Voce però due giorni
Si dice
Si dice che i magistrati non devono cercare il consenso
E si dice una cosa profondamente giuste
Magistrati devono fare il loro dovere
E beccarsi tutte le critiche che sono giuste se facendo il loro dovere sbagliano
O non sono compresi
Ma se capita come capita questa sera
Di sentire della cordialità se mi permettete ritiro dell'affetto ed è fa decisamente piacere e allora il ringraziamento vi prego di credere non è per cominciare nel modo migliore ma proprio per dire una cosa che ho dentro
Per andare alla domanda
Cominciamo col dire che li rovino dato che davvero libero
Libro prezioso libro da leggere
Perché
Contiene una serie di dati di notizie importanti anche per fare memoria
Di quel che è accaduto e al tempo stesso avere elementi di valutazione
Di quel che sta accadendo di quel che potrebbe accadere
Libro double-face
Per questo motivo importanti sul versante sulla
Il protagonista di questo libro Buscetta
Ce lo ha ricordato Orlando
Personaggio almeno secondo una certa pubblicistica secondo una certa avvenga individuabile pubblicistica controverso
Avrebbe inventato dei teoremi gira e rigira la fine sarebbe risultato scarsamente credibile
E non è vero
Buscetta che tutt'altra cosa
C'è una sentenza di cui molto si è parlato di cui proprio in questi giorni ancora si parla perché sono stati presentati i motivi d'appello
Parlare di un libro come quello di lodato
E poi citare altri libri e di un cattivo gusto semplicemente terrificante io stasera mi faccio un nemico si chiama Saverio lodato perché il suo libro Theater libro tale leggere
E allora mi permetto una licenza di citare anche qualche altra pubblicazione bene c'è un libro
Micromega numero tre del due mila
Che a pagina centoventidue seguenti
Riporta pezzi di questa sentenza dopo l'altro
L'articolo si intitola assoluzione per sufficienza di prove ma responsabilità naturalmente di chi ha scritto il titolo
Di Buscetta
Nella sentenza di assoluzione si legge
Il Buscetta
Prima del novantadue si era rifiutato noi potremmo aggiungere perché riteneva che lo Stato italiano fosse ancora maturo
Non fosse ancora pronto per ricevere queste rivelazioni perché lo disse avrebbero preso per pazzo lunghe Falcone che quel momento lo interrogava
Il Buscetta prima del novantadue si era rifiutato di riferire compiutamente all'autorità giudiziaria
Quanto a sua conoscenza sui rapporti tra mafia e politica
Pur avendo lasciato intendere già nel mille novecentottantacinque
Al Pubblico ministero statunitense Richard Martin di essere in possesso di informazioni relative all'imputato sappiamo chi è
Nell'ambito della tematica delle relazioni instaurate da Cosa Nostra a livello politico
Sentite per favore parole della sentenza di assoluzione
Nel caso di specie le dichiarazioni del Buscetta sono caratterizzate da un elevato grado di attendibilità intrinseca
Allora chi dice che Buscetta non è credibile chi dice che Buscetta a il giocatore quote
E dice delle cose che sono smentite anche da questa sentenza di assoluzione
Consentitemi di aprire una parentesi
Io di questo argomento non posso parlare per obbligo istituzionale di riservatezza
Parlo soltanto di quello che ho letto sui giornali in questi giorni ho letto per esempio che l'appello presentato ai magistrati di Palermo io non faccio più parte della Procura di Palermo rappresenterebbe un atto di persecuzione scusami Saverio devo utilizzarlo ancora grazie mentre stiamo parlando Thuram però
Stessa all'esterno
Dunque
Sempre
Nella motivazione di questa sentenza di assoluzione si ricorda
Una deposizione
Del dottor Borsellino
Nell'ambito dei processi riguardanti l'omicidio Chinnici
Virgolette
Tra la fine del mille novecentottantadue
E la prima parte del mille novecentottantatré
Il consigliere Chinnici mi confidò riservatamente
Di essere stato invitato a casa di una certa persona
E di aver trovato lì l'onorevole Lima
Aggiunse Borsellino
Dopodomani l'anniversario dalla strage di via D'Amelio dalla morte di Borsellino
Aggiunse Borsellino che Lima in quell'occasione
Si era con lui lamentato di recenti iniziative dell'ufficio istruzione e precisamente il mandato di cattura e messo da Borsellino contro Carmelo Costanzo uno dei cavalieri di Catania
E quello emesso dal collega barile contro Ernesto di fresco
Lima diceva che potevano essere interpretati come una forma di persecuzione nei confronti della Democrazia Cristiana
Non è cambiato molto da allora ad oggi
Vediamo il libro di lodato il titolo è la mafia ha vinto
In realtà ce l'ho detto l'ho dato un attimo fa
Il titolo è una provocazione
Bisogna che ci chiediamo se davvero ha vinto
E se avesse vinto perché e se non ha vinto che cosa si può fare che dice
Di nuovo chiedendo scusa lodato
Vorrei citare un altro libro a quello di lo Stato sono sicuro che lo leggerete perché un libro
Che si impone anche per la facilità di lettura del romanzo onesto
Una cosa come dire paludata
Neppure le altre cose sono paludate ma lodato è bravissimo sa scrivere molto bene si fa davvero legge
Qui è un altro libro
Editori Riuniti Umberto Santino
Storia del movimento antimafia
Per questo libro è scritto
Per demolire una certezza che abbiamo in molti e cioè che l'antimafia sia un fatto recente
Che sia cominciata dopo l'omicidio Dalla Chiesa se non addirittura dopo gli omicidi di Falcone e Borsellino
Bene
Non è vero
L'Antimafia soprattutto l'antimafia sociale
Ed è che a più di un secolo
Comincia con i fasci siciliani della fine dell'Ottocento
Va avanti va avanti fino ad oggi non è finita
Ebbene
Un movimento
Di un'imponenza impressionante
Centinaia di migliaia di persone impegnate in una lotta durissima
Per il rinnovamento di una società dominata da forti interessi è presidiata dalla violenza mafiosa
Una vera e propria guerra cito dal libro di Santino in cui Grandi Masse armate dalla loro volontà di riscatto forti della loro organizzazione sindacale dei programmi che erano riuscite a darsi si scontravano con la più feroce delle violenze quella mafiosa
Una guerra persa
Sconfitte che hanno determinato esodi ben più consistenti di quelli biblici
Che hanno messo in ginocchio dissanguato la Sicilia migliore
E lasciato libero campo agli agrari e ai mafiosi
Bene
Perché è successo tutto questo
Ed è un qualche cosa che ricordarlo ci aiuta magari a trovare degli inizi di risposta anche l'interrogativo di oggi perché
Quest'acqua che va verso l'alto questo capovolgimento di fronti di di di rapporti di
Di modo di pensare
Perché
Tra le tante considerazioni che si possono fare una fondamentale e queste
E la fa Santino Di nuovo
Lo Stato
Le istituzioni nel loro complesso
Dal governo centrale agli enti locali
Dalla magistratura le forze dell'ordine alla burocrazia
Hanno avuto un ruolo decisivo
Nella sconfitta e nella dissoluzione dei movimenti che hanno lottato contro la mafia e per un assetto politico diverso da quello che ha prodotto la mafia e mi ha consentito lo sviluppo
All'interno di questo quadro istituzionale si sono incrociate rafforzate le ragioni per cui la mafia
Per un lungo periodo dalla sua storia sia dimostrata invincibile dei gli affetti là non invincibilità dalla mafia comincerà soltanto col pool di Falcone bisogna arrivare a metà degli anni
Ecco allora
L'Antimafia vecchia più di cent'anni
Ha subito delle pesanti sconfitte che hanno comportato anche il dissanguamento de la parte più nobile che la parte più coraggiosa della parte
Da ricordare con orgoglio della Sicilia
Ma di tutto questo noi non troviamo letteralmente traccia nei libri di storia
Lo troviamo nei libri per specialisti
Ma nei libri di storia non c'è niente
Io stesso sarò ignorante sono ignorante ma prima di andare lavorare in Sicilia sapevo di portarla dalla Celeste
Ma non sapevo nient'altro
Di questo massacro sistematico di sindacalisti di siciliani onesti
Che con la forza soltanto delle loro idee quindi a mani nude avevano lottato per gli ideali una riforma agraria in senso democratico scontrandosi oltre con gli orari con certa politica con la macchina
Perché non c'è niente di tutto questo nei libri
Perché tutto questo è stato dimenticato ignorato cancellate
Forse perché la storia la scrive chi la vince
Ma anche perché la mafia ha potuto potere allungo sistematicamente di tutte quelle complicità che Santino ha descritto come una ragion d'essere della mafia nella sua persistente forza
La cancellazione della storia la cancellazione della verità
è un altro connotato di forza dalla mafia far dimenticare
Cancellare quel che è stato anche in termini di lotta eroica contro la mafia
Se questo è un connotato sicuro per il passato anche se sconosciuto allora la domanda per arrivare
Al libro di l'ho dato
E al
L'azione da la verità questa cancellazione dalla storia che è una caratteristica del dipanarsi lungo gli anni della mafia e dell'antimafia
Se valeva ieri vale ancora oggi
Certamente no
Ma è un o con qualche ma
Dal novantadue ad oggi
Lo ha ricordato lodato
Basta avere un po'di memoria
Si sono ottenuti sul versante dell'antimafia dei risultati importanti
Molto importanti
Latitanti arrestati
Delitti a partire dalle stragi del novantadue e poi del novantatré ricostruiti con individuazione degli esecutori materiali
Arsenale i sequestrati patrimoni c'è ancora moltissimo quasi tutto da fare ma purtuttavia così importanti sono già state fatte
Indagini sul versante mafia politica senza rapporto con la politica pezzi della politica attenzione
Più una torre faceva politica Piersanti Mattarella faceva politica capo del partito
Di maggioranza Piersanti Mattarella capo del partito posizione Pio la Torre erano politici facevano politica l'ho pagato con la vita il loro fare politico onestamente quello parliamo di intrecci tra mafia politica doverose per specificare pezzi della polizia
Di politica delicata rispetto alla politica come servizio pubblico
Bene
Questi sette anni
Oramai otto anni
Che sono stati anni di riscatto di ripristino
Di un po'di legalità nei confronti del costante tradizionale strapotere mafioso oggi basta leggere i giornali anche in questi giorni
C'è una corrente di pensiero chiamiamola così che li presenta come anno in cui si è perso tempo
Si è speso denaro inutilmente si arretrati sul fronte della Galizia allo stato di diritto è stato messo a dura prova
Questo è sterminio di nuovo della verità teologica per fortuna
è un qualche cosa che non è ancora passato anche se
Robustamente sostenuto e altrettanto robustamente intrecciato
Il mio mestiere quello di magistrato non posso non parlare di questo
Con un teorema
Ci accusano tanto i magistrati di fare dei teoremi
Bene chi accusa i magistrati di fare dei teoremi ha costruito uno
Che ormai è difficile scalfire
Quello secondo cui i pubblici ministeri sono stati e sono così forti e prepotenti
Che chi cosa dargli ragione condannando qualcuno
Fa una giustizia ingiusta
Giustizia giusta soltanto più quella di chi va contro le richieste del Pubblico ministero
Questo è un sovvertimento delle regole più elementari dello stato di diritto degli equilibri tra le varie componenti della giurisdizione è pericolosissimo
Per la democrazia pure dire sostenuto robustamente e fortemente
Ecco
Io voglio
Questa sera c'è un po'polemico
Nei confronti di una persona che ha sicuramente tanti meriti
Ma che quando si tratta di parlare di giustizia in particolare di un certo processo
Si vede che basta soltanto evocare le queste cose succedono disonesti
Succedono questi disastri parlando di Berlusconi va be'allora si deve
Per dire che c'è una tendenza ancora oggi a cancellare la verità lo dico con rispetto
Torniamo sì sì
Federica ancora
Sì che non viene non riesce ancora a largo Sacconi
Vieta lo ricorderanno i Cavalieri del lavoro di Catania i Costanzo
Erano stati assolti dal giudice istruttore di Catania dicendo che non si poteva fare a meno di pagare il pizzo
E questa sentenza era stata durissima avente criticata a suo tempo perché veniva considerata dai critici la legittimazione giuridica dei rapporti di convivenza connivenza tra imprenditoria e mafia
Bene
Insieme a dei critici questa sentenza aveva avuto anche degli estimatori uno di questi aveva scritto
Non si possono applicare teoremi
Siamo una ventina siamo nel novantuno marzo mille novecentonovantuno vaccinata anni fa
Non si possono applicare timori sin dagli caso per caso
Qui c'è un colpevole lì non c'è qui c'è un colluso di una vittima per fortuna pare che stia finendo il periodo dell'aritmetica giudiziaria teoremi ed equazioni appunto e si stia affacciando lo Stato di diritto come vedete cambia poco
Nell'arco di una decina di anni i temi polemici sono sempre gli stessi
Sì ma in appello perché una sentenza
Si ritiene dal punto di vista tecnico giuridico che meriti di essere ridiscussa
Puramente e semplicemente per questo motivo
Non si può come fa Macaluso dire che si va in appello per altri motivi non è tanto giusto secondo me
Ancora meno giusto e citare come spesso fa ma Caluso Falcone
Soprattutto se Macaluso è
Un grande estimatore non ne fa mistero ha recensito assai positivamente il suo libro sull'Unità
Di un altro
Protagonista i nostri giorni delle polemiche sulla mafia di nome Iannuzzi
Nuzzi ce l'ha molto spesso con i magistrati tutti che possono sbagliare ma fino a prova contraria fanno il loro dovere
Ce l'ha avuta diceva molto spesso con la Procura di Palermo e col sottoscritto
Quindi è chiaro che come dire io sono parte in causa
Però io di Iannuzzi vorrei ricordare la coerenza
La straordinaria coerenza come dato positivo
C'è
In un altro libro cito un terzo libro un libro di Marco Travaglio intitolato il manuale del perfetto impunito di Garzanti anche questo è un libro come quello di Lograto che val la pena di leggere
Che ricorda una cosa scritta da Iannuzzi
Il ventotto ottobre mille novecentonovantuno che era già stata scritta da Giampaolo Pansa nel suo libro i bugiardi
Bene
Iannuzzi nel novantuno scriveva testualmente che devo proprio leggere testualmente quanto ora
Vi espongo
Giovanni Falcone
E De Gennaro
E Gianni De Gennaro sono candidati sono i candidati favoriti
Per la nomina alla direzione della distrettuale antimafia
Della Aldo della della dalla procura nazionale antimafia sbagliato
E nella direzione investigativa antimafia la DIA
Prosegue
è una copia
La cui strategia passati i primi momenti di ubriacatura per il pentitismo e per i maxi processi
è approdata al più completo fallimento
Falcone De Gennaro sono i maggiori responsabili della débâcle dello Stato di fronte alla mafia
Se i politici sono disposti ad affidare agli sconfitti di Palermo la gestione nazionale della più grande emergenza
Della nostra vita e a fare almeno un po'per certi versi loro ma l'affare comincia a diventare pericoloso per noi tutti
Da oggi o da domani quando si arrivasse a queste nomine dovremmo guardarci da due Cosa Nostra sta parlando di Falcone di Falcone di De Gennaro
La Cosa Nostra che alla cupola Palermo e quella che sta per insediarsi a Roma
Sarà prudente tenere il passaporto a portata di mano
Bene lo stesso Jannuzzi che con coerenza le stesse cose dice da qualche tempo a questa parte ancora oggi costantemente ripete con riferimento al pool di Palermo con riferimento al sottoscritto allora io chiuso
Io non credo che la mafia della finta
Io sono convinto che questo sia un momento difficile
Di transizione
Pieno di ombre ma anche con ancora una ricchezza straordinaria di luci
Poliziotti carabinieri magistrati continuano a far seriamente il loro lavoro
Le potenzialità per andare avanti ci sono ma bisogna assicurare continuità non si assicura continuità con queste bugie
Non si assicura continuità se queste bugie non sono contrastate dialetticamente con forza
Troppe volte in questi anni e questo è stato un limite dell'Antimafia militante dell'antimafia
Diciamo onesta responsabile corretta senza collocazione al centro destra o sinistra perché dappertutto ci sono persone che la pensano nel modo giusto
Un limite di questa di mafia è stato accettare passivamente in maniera rassegnata queste campagne di insulti di aggressioni di denigrazione di delegittimazione i basate sul niente
Quando addirittura basate sull'insulto sulla calunnia come è successo al tempo di Falco
Ecco
La mafia
Non vince
Se l'attenzione su questi problemi è forte non soltanto discutendo ma non soltanto pensando gli strumenti più adeguati per fronteggiarla
Ma anche se chi
Secondo una tradizione
Di questi anni più di un secolo
A una certa tendenza
A fare sterminio della verità e della logica a cancellare quello che è accaduto stravolgendo lo che cerca di fare questo viene dialetticamente contrastato senza lasciarvi delle praterie sconfinate da percorrere grazie
Ma il mio compito adesso si fa più difficile per abbiamo messo i piedi nel piatto di una questione che è stata agli onori della cronaca fino ad oggi lo è ancora
E cioè il processo a Giulio Andreotti
Nel limbo di lodato Buscetta parla diverse volte
In particolare ne parla
Parlando di un altro personaggio molto importante di questo tipo e Badalamenti lo ricorderete sicuramente mafioso americano che ha sempre taciuto
In tutto e per tutto sui poteri sulle poche conoscenze sulle correlazioni sia con altri mafiosi che cunicoli
E dice Buscetta
Se va dalle menti si pentisse
Potrebbe raccontare anzitutto i suoi incontri con il senatore Giulio Andreotti
Quando andò a trovarlo a Roma nel suo studio ringraziavo del suo interessamento per il processo avvincente Filippo questa storia me la raccontò lui
è strano
Perché volendo potrebbe parlare anche dei suoi rapporti con altri politici ma tutte le volte che lo dico lui mi smentisce
è questo sono cose che ha detto anche ai giudici
Buscetta e dice lui stesso anche nata Cacciani in un sacco di guai
Però il mio compito un compito ingrato qui ci sono due sentenze almeno di cui vorrei parlare
La prima grande ottima verrà ricordata
Giudice
Che secondo l'accusa
Aveva aggiustato alcuni processi per conto di Cosa Nostra e poi Giulio Andreotti come dire l'apice di questo rapporto tra politica e mafia
Di cui cominciò del riluttante a parlare Buscetta proprio
E c'è un giornale qualche tempo fa proprio in relazione alla alla sentendo chiedo giorno dopo la sentenza che riportava questo titolo
La domanda è questa insomma allora il teorema di Buscetta ad avere un teorema e quindi nonostante con quello
I giudici hanno messo la parola
Fine su questi su questo su questo rapporto tra mafia e politica ecco io dato che i giornali
Televisione ci investo di notizie su questa io non è che già aiutati a fare un po'di chiarezza
è stata Vasco sia
Poi si può pensare che sia un passaggio che prelude ad un'altra battaglia
Ma io credo che lui
Non dobbiamo considerare i diversi passaggi processuali che per il tipo di organizzazione che abbiamo noi dalla giustizia sono parecchio compresi
E parecchio mundi come altrettanti momenti di battaglie che si possono vincere o che si possono fare
Cioè io credo che noi dobbiamo avere con me
Estrema chiarezza ma consapevolezza del fatto che la giustizia segue un suo corso
Che parte dal presupposto che si perseguono delle persone quando si ipotizza che queste persone abbiano commesso dei reati
Poi c'è il piano che riguarda la politica c'è il piano che riguarda la mobilitazione delle coscienze
C'è il piano che riguarda la libera convinzione di ciascuno di noi rispetto a questa o a quella sentenza che i giudici la loro
Lavoro possono via via prendere
Ora io non voglio avventurarmi in questo
In una discussione
Sulla vicenda di Giulio Andreotti partendo va la domanda iniziale che poi sarebbe anche la domanda finale siamo tutti convinti che Giulio Andreotti s'sia innocente o siamo tutti convinti che Giulio Andreotti sia colpevole
Perché secondo me su questo ciascuno di noi autonomamente a gli strumenti sufficienti e la coscienza come dire critica per potere dare una risposta senza violare quelle che sono delle decisioni che la magistratura potrà prendere in questo senso naturalmente questo non lo può fare Caselli questa sera per il suo duplice ruolo di magistrato in generale di magistrato in particolare che partecipo a tutta la fase iniziale poi diciamo a tutto lo sviluppo del processo ma credo che non dovremmo farlo neanche noi perché il fatto di non essere magistrati come dire non ci ha autorizzato avventurarci in discussioni
Che probabilmente non ci porterebbero lontano io lavoro in Sicilia lavoro e l'unità ma l'unità in Sicilia esattamente da vent'anni
Ho seguito questo sì professionalmente da giornalista il processo Andreotti
L'ho visto nascere ho seguito le udienze ne ho visto la conclusione
La conclusione diremmo oggi di una parte alla luce del fatto che qualche giorno fa la Procura di Palermo ha presentato appello che nei prossimi giorni anche la procura generale si unirà alla richiesta di appello
Della procura con altre motivazioni autonome e quindi rilevando anche lei ufficio diverso alla procura stiamo parlando la procura generale
Difformità contraddizioni note stridenti all'interno di quella motivazione del tribunale che ormai pubblica e quindi tutti abbiamo il dovere e il diritto di conoscere e di commentare e quindi dicevo questa storia con ogni probabilità non si è ancora conclusa è una storia che andrà avanti
Allora io più che cercare di almanaccare su quello che sarà l'esito di questa storia che certamente conoscerà ancora passaggi delicati e difficili mi limito a voltarmi indietro
E a cercare di sintetizzare
Il più rapidamente possibile quello al quale in questi sette anni
Da giornalista stando in Sicilia occupandomi di mafia e quindi un mandolini anche di processi a uomini politici eccellenti ho avuto la possibilità di Costantina
E qui colpiscono dei fatti colpiscono dei fatti e possono colpire solo ed esclusivamente se non si è prevenuti rispetto a questo argomento e soprattutto se non si prevenuti rispetto all'importanza all'eccellenza del nove dell'imputato
Per dirla semplicemente questa sentenza di assoluzione del tribunale di Palermo che è stata alla fine se non ricordo male di ottobre del mille novecento novantanove e giunta anch'al culmine di un settennato potremmo di che comprende una lunga fase di istruzione del processo una fase iniziale di richiesta di autorizzazione a procedere
Al Senato da parte della procura diretta in quel momento da Giancarlo Caselli autorizzazione non dimentichiamolo che venne concessa al Senato sulla base di quelle che erano i documenti di quelli che erano i documenti che la Procura di Palermo metteva a conoscenza delle del Senato
Si è sviluppato tutto il processo ma questi sette anni sono stati scanditi
Da io dico alcune decine centinaia migliaia di processi paralleli che in Italia sono stati fatti
Processi che hanno riguardato la politica che hanno riguardato i giornali e che hanno riguardato le televisioni
Quando dico processi che hanno riguardato la politica mi riferisco a una costatazione molto semplice e questo si può dire perché sotto gli occhi di tutti è un fatto notorio è un fatto pubblico quindi non si fa
Nessun torto all'imputato nel caso specifico
Processi dicevo che sono stati segnati per esempio
Da una dichiarazione quasi preliminare diciamo ciascun nuovo presidente del Consiglio in Italia andava a fare rispetto al fatto che Giulio Andreotti era sotto processo a Palermo
Io ricordo da cronista che stava in Sicilia la pesantezza di una dichiarazione il Presidente in quel momento al Consiglio Dini
Il quale disse che secondo lui era insensato tentare di portare a Palermo Giulio Andreotti per mafia
Ricordo una dichiarazione di un altro Presidente del Consiglio
Tutti noi più vicino probabilmente
Visto siamo Festival dell'Unità
Romano Prodi quando intervistato da un giornale tedesco disse io non dormo la notte perché ritengo che non sia assolutamente pensabile che il rappresentante più importante più noto più conosciuti in Italia all'estero
E la politica italiane negli ultimi cinquant'anni sia stato portato il processo per mafia a Palermo
Ricordo analoghe dichiarazione di cardinali
Teste Bendicenti in diverse occasioni
Che videro l'intervento autorevole del Santo Padre
Questo cosa voglio dire
Che non c'è libertà in Italia di esprimere giudizi sulla colpevolezza o meno di Giulio Andreotti no
Era giusto che tutti coloro i quali fossero convinti dell'innocenza di Andreotti soprattutto a quei livelli non prendessero l'occasione di dirlo e di manifestare
Ma c'era un processo aperto a Palermo che ancora di svolgimento non si conosceva con le sarebbe stato messo abbiamo avuto e qua siamo già in un campo diverso
Perché faceva difetto il diritto all'informazione un coinvolgimento massiccio pesante
Dei telegiornali senza fare nessuna eccezione telefona telegiornali RAI e telegiornali Mediaset
Che
Puntavamo alla a un'opera apertamente demolitoria del lavoro che in quel momento veniva portato avanti dai giudici di pace
Questo ha riguardato i giornali parecchio giornali dal nostro Paese
Cinquanta a un certo punto
Si è creato un nuovo senso comune
Il senso comune cioè che Giulio Andreotti era stato portato sotto processo ingiustamente
Io a distanza di otto anni di sette anni mi sono convinto dal fatto che non è un caso che nel mille novecentonovantatré all'inizio del mille novecento novantatré
Giulio Andreotti
Divenga un nome chiacchierato sul fronte del fenomeno mafioso e che sette anni dopo ci sia la soluzione
Si è verificato con ogni probabilità che all'indomani della strage di Capaci e di via D'Amelio tutti ci eravamo resi conto del fatto
Che questo organizzazione criminale ne parlavamo prima
Non poteva reggersi da solo ed esclusivamente sulla base del fatto che aveva dei fucili mitragliatori particolarmente o reati o particolarmente moderni
Non poteva reggersi solo sul fatto che aveva delle disponibilità finanziarie illimitate
Perché sia le disponibilità finanziarie illimitate sia l'arsenale bellico e di conseguenza poi il controllo del territorio quotidiano
A Palermo e in tutta la Sicilia occidentale dovevano inevitabilmente passare da altre camere di compensazione
Il nome di Andreotti finisce finisce in quella storia proprio perché in quel momento la politica in Italia io dico nel suo complesso all'unanimità si rende conto che Cosa Nostra questa volta ha esagerato
Difatti oggi cosa dice Buscetta Cosa Nostra se saprà stare al suo posto potrà rinegoziare un nuovo patto con lo Stato
Senza per questo dire che Buscetta abbia torto abbia ragione ma come dire vorrei limitarmi semplicemente a cogliere una linea nel novantadue con le stragi di Capaci e di via D'Amelio Cosa Nostra deborda
Cosa nostra crea un problema a tutto lo Stato italiano e lo crea complessivamente perché ricorderemo I giorni dell'ira dell'indignazione che non furono soltanto a Palermo in Sicilia ma furono in tutt'Italia io ricordo anche in occasione di parecchie feste
Dell'unità proprio tra il novantadue e il novanta per
Giulio Andreotti finisce sotto processo
Perché perché all'unanimità la politica decide che sono giuste
Le richieste dei giudici di Palermo perché fondata quella richiesta di autorizzazione a procedere al Senato
E perché quindi era giusto che i giudici andassero a vedere
Se la storia fosse rimasta questi dati
E noi avessimo saputo se tieni in Italia di bocce ferme
In cui la politica aspettava che i magistrati facessero il loro lavoro
In cui gli avvocati difensori potessero continuare a fare al meglio il loro lavoro e l'imputato Giulio Andreotti recitasse al meglio come onore al merito ha recitato in questi sette anni
La soluzione oggi sarebbe l'assoluzione normale
Di un Paese normale con una giustizia normale
Purtroppo per noi dobbiamo renderci conto che al di là delle nostre richieste dalle nostre aspettative noi non riusciamo a essere un Paese normale non riusciamo a essere un Paese normale perché forse non portiamo memoria del fatto che questi sette anni come dicevo prima sono stati scanditi da vicine centinaia di processi paralleli a Giulio Andreotti
Che si erano conclusi abbondantemente e preventivamente con una soluzione
La sentenza del tribunale di Palermo e arrivata buon'ultima dopo un'assoluzione che aveva creato ormai nel Paese la convinzione che i giudici di Palermo ovviamente fossero dei persecutori
E che i pentiti fossero dei visionari ricorderete almeno le polemiche sul bacio sul fatto che l'IVA potesse avere incontrato Andreotti se si fossero baciati se non si fossero incontrati
I conti ricorderete leghe che televisive i comici gli umoristi i barzellettieri sull'argomento perché in quel momento si voleva ridurre un intero processo di un milione di pagine o bacio
Negando quel bacio rendendo ridicolo quel bacio sarebbe si sarebbe afflosciato comunque estinto vuoto l'intero processo Andreotti e naturalmente a quel punto non aveva più importanza tutto quello che poteva essere documentato provato o non documentate non provato dai giudici di Palermo perché non avevano più importanza agli incontri dimostra non aveva più importanza il rapporto di conoscenza di Giulio Andreotti con i cugini s'
Albo che in Sicilia conoscevano e conoscono pure le pietre non aveva più importanza il rapporto tra Salvo Lima e Andreotti Salvo Lima ucciso prima del dopo l'uccisione scusate le prima delle di Giovanni Falcone a Mondello in ora di punta
Quindi forse forse almeno Salvo Lima era mafioso
I rapporti con sin d'ora cioè interi pezzi dalla storia criminale a volte politica Gabon pieno di questo Paese che si andavano guarda caso spesso troppo spesso ad intrecciare con una biografia quanto meno ambigua qualche quanto meno quanto meno ambivalente tutto questo veniva triturato perché tutto questo veniva ridotto al funk
Tutti
Quel bacio era insostenibile non poteva esserci stato e da qui poi le campagne contro il pentitismo
Abbiamo quindi assistiti in questi sette anni a a tali e tanti capovolgimenti della verità interventi pesanti e violenti
All'interno dalla materia processuale che oggi io francamente non mi meraviglio della soluzione così come con ogni probabilità non mi sarei meravigliato dalla condanna ma forse la perché conosco un po'di più quello che c'è all'interno di questo processo ma un solo esempio vi vorrei fare
Il giornale che ha titolato come ricordava prima Fulvio è finita
Era lo stesso giornale
Che il giorno in cui doveva uscire il tribunale per legge la sentenza
Dedicò l'intera prima pagina dal suo giornale ha un signore che si chiama Tano Badalamenti che si trova detenuto negli Stati Uniti gli americani lo hanno condannato a quarantacinque anni di carcere
Perché gli americani come sapete sono un po'più grossi di noi probabilmente non hanno una cultura molto raffinata del diritto per cui una volta che piglio una decisione e quella Gaetano Badalamenti mafioso mafioso riconosciuto chiamato in causa da decine a centinaia di pentiti
Da vent'anni è detenuto dall'inizio degli anni ottanta non ha mai ammesso la sua partecipazione a Cosa Nostra non ha mai ammesso di essere un mafioso ha sempre negato sia l'esistenza della mafia sia la sua affiliazione a cosa
Ma quella mattina la mattina del giorno in cui doveva uscire il tribunale e quindi si era quasi fuori tempo massimo
Nella celebrazione di quei processi paralleli di cui vi parlavo prima che erano andati avanti per sette anni intervista Gaetano Badalamenti dall'America due punti Andreotti e innocente con Cosa Nostra non c'è
Ora io voglio dire tutto ha un limite tutto ha un limite
Io capisco che chi era convinto dell'innocenza di Andreotti potesse fare il possibile per vedere affermata anche da un documento di tribunale quella sua innocenza ma pensare di utilizzare fuori tempo massimo
Un campione di mafiosità
E che se noi con presunzione di innocenza dobbiamo credere davvero innocente anche lui Badalamenti e vittima dalla giustizia italiana
E delle persecuzioni ma delle due l'una cosa ne può sapere della partecipazione o dalla non partecipazione di Giulio Andreotti a Cosa Nostra
è un soggetto che viene infilato in maniera impropria in quel dibattito ora io ho preso quest'esempio perché come dire e quello più semplice da fare ed è quello che rende meglio l'idea
Ma così come di contro tutti coloro i quali hanno teorizzato la normalità dalla giustizia cosa hanno detto di fronte a sentenze di primo grado di colpevolezza fino al terzo grado fino alla Cassazione
L'imputato è innocente giusto anche questo normale regolare in un Paese normale
Però guarda caso nel momento in cui si presenta appello sull'innocenza di Andreotti ce la levata di scudi per dire come anche un secondo grado di giudizio in Italia
Non poteva fermarsi tutto qui
Ma allora davvero le sentenze dei giudici vengono prese a piacimento a secondo dell'innocenza o della colpevolezza
E ricorderemo che a Perugia per analoga soluzione per il delitto Pecorelli il commento di Silvio Berlusconi perché non dobbiamo dimenticarlo stasera
Continuiamo sempre a parlare di Andreotti e poi rischiamo di dimenticare Berlusconi
Berlusconi Berlusconi disse per fortuna c'è un giudice a Perugia
E ancora adesso i giudici sono due abbiamo un giudice a Perugia abbiamo un giudice a Palermo
è possibile che ci sia in Italia degli altri giudici che la pensino differentemente da questo giudice di Perugia ed a questo giudice di Palermo e intendano portare avanti con gli strumenti che gli vengono riconosciuti compresa un'impugnazione di una sentenza
Intendiamo portare avanti il lavoro che hanno che hanno portato avanti nel quale hanno creduto io credo che sia legittimo
Anche perché credetemi per quel minimo che conosco e per quel minimo che ho sentito del processo Andreotti io credo che una cosa è la soluzione
Altra cosa è la beatificazione alla quale molti si sono avventurati senza rendersi conto che una volta una soluzione del genere la si sarebbe definita una soluzione per amor di patria
Dotto caseario Sordi non poterle chiedere nulla sulle sentenze quindi non glielo chiedano
Però mi alleno inviterei a fare questo un piccolo gioco
Chiodi fianco popoli oggi ha rivolto ha fatto un'intervista con alcune domande avvocato magistrato questo magistrato del procuratore capo della Repubblica di Palermo
Piero Grasso
E gli ha fatto alcune domande che io adesso chiederei a lei
Queste domande sono fatte con le dichiarazioni di una serie di personaggi
Se ha risposto più grasso io è magistrato io chiedo anche a lei di fare qualche riflessione il tema è sempre il processo
Enrico la Loggia
Presidente dei senatori di Forza Italia
Avete tentato di portare sotto processo tutta la classe dirigente della Prima Repubblica
Pietro Millo senatore della Lista Pannella voi della Procura di Palermo siete senza speranza
Tiziana Maiolo Forza Italia è stato un processo troppo costoso
Giulio Andreotti
Ah no non sarebbe stata già arrivata a Rio
Spero di averle Salute e mezzi per poco fronteggiare anche questo noioso appello penso che perseverare sia via Volta
E chiudo con Buttiglione perché in effetti quella più naïf
Dottor Grasso
E quindi dottor Caselli
Aveva deciso di colare a picco Andreotti entro il due mila e uno è stato perché si vuole con colare a picco la Nuova Democrazia Cristiana che nascerà nel due mila
Ecco io le chiedo un commento
Esattamente come il collega lodato ha chiesto dopo quattro ore gas
Ma io mi debbo scusare licenziate di pure subito male
Non posso parlare del merito del processo ho fatto alcune osservazioni molto marginali
Riguardanti alcune modalità di lettura di alcune vicende del processo
Posso soltanto dire che abbiamo ritenuto che ricorressero i presupposti per l'esercizio dell'azione penale l'abbiamo esercitata poi una cosa sono le prove per rinviare a giudizio altra cosa possono essere proprio per condannare lo scarto
Rientra dei meccanismi processuali
E le sentenze vanno accettate e rispettate possono essere appellate anche questo fa parte dei meccanismi processuali
Di più non posso assolutamente dire lo ha detto l'ho dato perché me ne sono occupato e perché
Continuo a fare il magistrato meno che mai posso
Provare a rispondere ad argomentazioni che sono politiche
Che riguardano un lavoro che se volete purtroppo ecco perché la nostra jihad per Palermo e tanta non è più il mio e allora Viterbo fermare qui
Siccome la risposta è troppo breve o proprio dire qualcos'altro no non cambiando tema oppure aspetta la prossima domanda
Un tema che sarebbe stata la domanda subito successiva è emersa dai processi di questi mezzi il tema dei pentiti
Di cui io volevo parlare con lei
I pentiti sono oggettivamente sotto accusa soprattutto in questo periodo
Dalla da parte di molti commentatori
Bianche che dice che i pentiti facciamo una bella vita
Meglio di della vita di tanti poliziotti o di chi combatte l'amante
Un dato lo ricordo io riguardante Buscetta così lo togliamo di mezzo parlando con la giustizia raccontando della mafia buffet buste Buscetta ha perso ucciso per questa la mafia due figli un fratello un giovane nero e otto nippo
Quindi c'è Buscetta che ha messo in in gioco tutta la sua vita a terra
Parlando di Cosa Nostra
Però io faccio la parte ovviamente di chi contesta lo strumento dei pentiti che ci sono anche pentiti che fanno esattamente contraria a titolo di maggio che prima palla con la magistratura e poi però fare la fine
E c'è chi mette in dubbio anche la capacità di costruire processi attorno ai pentiti e si dice Noè dei pentiti potevamo fare a meno e formalmente lo Stato di diritto avrebbe avuto più solidità e sarebbe stata una giustizia più giudice Caselli si può fare a meno dei pentiti e combattere la mafia
Io professionalmente parlando
Mi sono occupato di pentiti di collaboratori di giustizia
Prima per una decina d'anni tondi
Quando facevo il giudice istruttore a Torino in occupavo inchieste per fatti di terrorismo
E poi
Facendo domanda per andare a lavorare a Palermo dal novantatré fino all'estate dell'anno scorso
Terrorismo e mafia sono cose Stella realmente diversissime
Non si può fare nessuna comparazione se nomina
Per l'uso della violenza anche per fini diversi da quelli immediatamente
Proclamati l'uccisione di questo di quello la compensazione
Con l'estorsione contro c'è anche un uso
A fini politici della violenza un uso a fini di potere e quindi politico tra ma siamo perde
C'è un connotato che hanno in comune il terrorismo
Organizzazioni segrete sia pure diversamente strutturate ma sempre segrete in un caso
E le organizzazioni segrete
Piaccia o non piaccia e prego di credere ai magistrati non piace
Perché i pentiti sono
Materiale difficile da maneggiare
Le insidie errori
Di
Qualcosa che può andare storto sono costantemente in agguato
Molto più comodo fare un altro mestiere che coi pentiti non comporti di avere mai assolutamente mai nulla a che fare
Piaccia o non piaccia i magistrati non piace
Quando si tratta di organizzazioni segrete queste operazioni segrete si combattono seriamente davvero efficacemente se si conoscono questi segreti
Se non si conoscono questi segreti in Sicilia si dice si va via
Si continua a girare intorno alle cose non c'entra mai dentro mai dentro
Io voglio fare un esempio
Per non farla troppo lunga per andare un po'sul concreto
Che qualcuno magari
Ne ha già sentito fare chiedo scusa se mi ripeto
Degli anni che mi occupavo di terrorismo giudice istruttore a Torino
Per anni e anni anni abbiamo pestato a quello mortale
Facevamo le perizie più sofisticate di questo conto avevamo negli
Nostre
A nostro fianco come collaboratori i poliziotti e i carabinieri più specializzati il nucleo di dalla Chiesa il nucleo di Santillo
Gente che sapeva lavorare come nessun altro sa lavorare
Così bene al mondo e tuttavia gira gira gira eravamo sempre intorno sapevamo tutto conche armi sparavano
Perizie Pilotto logiche che ci dicevano persino dove poteva essere in atto che scuola aveva fatto che poi si riveleranno abbastanza giuste per non dire che aveva fatto questa o quell'altra Tel telefonata dell'indicazione sapevamo tutto ma
Stringi stringi non riuscivamo
Avere un nome un cognome indirizzo una persona da
Imputare di questo o quel fra
Le cose cambiano radicalmente quando decide di collaborare signore di nome Patrizio Peci
Questo signore di nome Patrizio Peci era stato capo colonna delle Brigate Rosse a Torino
E come Capo Colonna aveva visto o saputo top un po'tutto ciò che le Brigate Rosse avevano
Realizzato a Torino
E ci ha raccontato quello che sa
Prima di venire a Torino era stato di passaggio come militanti irregolare un clandestino a tempo pieno a mezzo servizio per così dire a Milano
E ci racconta anche quello che ha intravisto a Mila
Raccolte le sue dichiarazioni cominciamo sviluppo la ricerca di riscontri
Non è un collega
Si chiamava Mario Cristiani tocca di andare a Milano di curarci di questa partita
La Milano tra militanti irregolare ed un clandestino che lo ha conosciuto soltanto militanti privatistica al suo livello quindi gente
Vicini alla porta accanto
Insegnanti operai impiegati sindacalisti molti sindacalisti era quella stagione concordia
Quando noi convochiamo queste persone a piede libero si presentano con i loro avvocati molto i suoi avvocati delle camere del lavoro
Assolutamente contenti gli avvocati per primi che non stessimo prendendo una cantonata clamorosa ci guardavano come dei collisioni che non capivano niente che facevano perdere del tempo che che che che ma ma come si permettevano non lo dicevano ma ce lo facevano chiaramente capire
Noi cominciavamo nostro interrogatorio in atteggiamento continuava ad essere queste stare a farci perdere tempo ma date
Ad aprire
Finché secondo la scaletta dell'interrogatorio arrivava il momento di chiedere al signor Giancarlo Caselli in quel momento indiziato interrogato scusi
Per caso c'è qualcuno che la chiama Luciano
Dove Luciano era il nome di battaglia delle Brigate Rosse conosciuto soltanto debilitati di militanti di Brigate Rosse uno dei segreti di Brigate
Bene ve lo giuro vi prego di credere cambiava da così a così
L'atteggiamento dell'indiziato immediatamente dei suoi avvocati
Perché capivano che eravamo tinta
Che non stavamo girando intorno che conoscevamo i segreti
E che quindi avevamo in mano delle piste investigative robuste capaci partendo da dentro se sviluppate di disarticolare l'organizzazione così è avvenuto per pregate Ross
E così è avvenuto per la mafia
Nel momento in cui si sono potuti utilizzare i segreti di mafia
Che in quanto segreti riconoscono soltanto i mafiosi allora è brutto dal punto di vista morale persino orribile
Avvalersi della collaborazione di chi ammazzato decine di persone trafficato quintali di droga fatto estorsioni per villa miliardi truccato appalti per altrettanti miglia
Ma facendo questo faceva il lavoro di mafioso lavoro per intendersi
Compiendo il lavoro del mafioso conosceva il segreto di collaboratori rivelava gli offriva un vantaggio insostituibile a Livorno domanda
Per qualunque investigatore in qualunque parte del mondo non c'è Paese al mondo che ha che fare con prove di carità organizzata quindi con problemi
Di segretezza che copre l'organizzazione che non cerchi il pentito corre ossigeno indispensabile per avere delle indagini incisive ficcante
Certe Casini sono tanti
Perché quando parlo pentito discorso è appena cominciata
Si tratta di vedere se dice o non dice la verità e soltanto se si riscontra che ha detto la verità le sue dichiarazioni diventano utilizzabili a volte è facile a volte difficilissimo difficilissimo perché siamo di nuovo qui col segreto
Ci sono alcune cose che sanno soltanto un mafioso due mafiosi tre mafiosi al massimo
E allora il riscontro che normalmente può essere un'attività intellettuale e professionale investigativo giudiziaria la relativa difficoltà che diventa di assoluta difficoltà
Ma che siano insostituibili ce lo dimostrano
Proprio queste organizzazioni io ho vissuto
Lo esperienze quasi sovrapponibili
Che è un atto corrispondono momenti professionalmente per me molto positive
Ma che presto si sono trasformati in tragedia che ho vissuto cupamente con tristezza
Patrizio Peci ci consente smantellare le Brigate Rosse
Senza di lui non ci sarebbe stata la slavina di pentiti che poi ha portato anche lo smantellamento di prima linea eccetera
Le Brigate Rosse lo sanno
Come tutte le organizzazioni segrete che cosa significa in termini di pericolo per la loro compattezza per la loro esistenza un pentimento serio pentimento panico
E sequestrano il fratello
Di Peci Roberto Pessi lo costringono a rendere una falsa confessione Puccini dove in una discarica
Silvano il processo cosiddetto ed esecuzione distribuiscono videoteca
Capite che
La soddisfazione professionale di aver contribuito diceva da polizia e carabinieri mantenimento delle Brigate Rosse piomba
Nella tristezza più cupa con questo prezzo umano
Che è stato pagato al fratello di perizie
Una cosa molto simile per non dire identica mi capita a Palermo quando
Ci sono come procuratore
Voi sapete che richiesta di Capaci richiesta di via D'Amelio sono di competenza di Caltanissetta privato c'è un magistrato di mezzo non può occuparsene un altro magistrato dello stesso distretto di corte d'appello
Falcone lavorava a Roma come è morta sua moglie che era giudice minorile a Palermo per la moglie di Falcone il processo va a Caltanissetta
Borsellino lavorano a Palermo il processo va a Caltanissetta immediatamente
Per questo motivo
Il caso l'avventura alle vicende umane vogliono
Che capiti a me
Che pure non sono competente
Raccogliere la prima confessione
Di uno degli esecutori materiali di via capaci è un signore arrestato
Dall'autorità
Di pubblica sicurezza e autorità giudiziarie di Palermo si chiama Santino Di Matteo
Per due volte più vera
Fatto andare
Negli uffici della DIA dicendomi che voleva parlare e sia la prima e la seconda volta m'aveva detto un bel niente e non riuscivo a capire che cosa volesse da me e vi hanno detto
La terza volta che mi chiama non ci vado perché secondo me sta cercando di studiando i movimenti volete accettarmi avevo pensato questo francamente
Poi mi chiama la terza volta tramite
Gli ufficiali della DIA decido di andarci lo stesso mi siedo sono convinto che quanto dice voglio collaborare parli
Dei tanti tantissimi omicidi che aveva commesso a Palermo per i quali noi di Palermo avevamo catturato e invece comincia a raccontarmi
Via capaci capaci
L'interrogatorio davanti dalle due di notte alle sei del mattino le sette conseguito dalla Caltanissetta da professionalmente per me è un momento importante la prima confessione vera risulterà ovvero al millimetro attendibile riscontrata precisa sicura
è un fatto che sconvolgente per la storia del nostro Paese sconvolgente in particolare
Per chi ha riconosciuto Falcone
E se volete uno dei frutti che avevano spinto e ad andare a lavorare a Palermo
Fatto di raccogliere questa confessione professionalmente un momento
Per voi sapete
Destino crudele triste feroce che è stato inflitto al figlio di Santino Di Matteo il piccolo Giuseppe Di Matteo tredici anni sequestrato tenuto prigioniero per diciotto mesi poi ucciso mentre la televisione dà la notizia di una condanna all'ergastolo
Il suo cadavere sciolto nell'acido perché figlio di suo padre essendo suo padre un pentito
Allora i pentiti sono il pool sostituibile dal punto di vista tecnico investigativo la ma dimostrazione di questo c'era dalla mafia
L'elenco dei boati
I pentiti quando si possono colpire
I loro familiari o amici quando non potendo colpire direttamente il pentito si fanno le vendette trasversali e interminabile infinito prova da solo come la mafia consideri il pentimento un siluro sotto la sua linea di galleggiamento
Quindi chi dice che dei pentiti possiamo fare a meno o non conosce queste cose o parla d'altro o peggio
Non più se ne può purtroppo fare almeno finché ci saranno queste organizzazioni segrete
Strutturate con una segretezza a volte persino maniacale se le vogliamo combattere efficacemente il problema è
Lo stesso Di Maggio
E vero di nazionale pagine più nere della storia investigativo e giudiziario che la mafia di questi anni si pente consente di fare delle operazioni importanti
Poi torna a delinquere non fa soltanto le rapine purtroppo fa anche degli omicidi la Procura di Palermo d'ufficio con iniziativa autonoma scopre questi delitti ricatturare signor Di Marzio
Mi chiede la condanna a trent'anni sono ventotto quelli che gli sono stati inflitti per i fatti che aveva confessato prima tornare a delinquere per il quale avrebbe avuto una pena bassissima se non fosse tornato delinque bene lo stesso Di Maggio quando viene arrestato la seconda volta
Si vede uccidere un fratello
Questo non parla quasi mai nessuno ecco nessuno lo sa anche Di Maggio il pentito che ci hanno provato a delinquere
Se non svaluta alto sicuramente molto molto molto appannato ecco la sua credibilità fortemente scorsa messa in discussione si deve uccidere il fratello pentito ma
Punito colpito in quanto tale perché esiziale
Per la compattezza l'esistenza di queste organizzazioni
Ora chiediamo ci però una cosa soltanto di nuovo senza polemiche come dato storico
Perché
In tutti i Paesi del mondo ci sono i pentiti totali del mondo di questi fondi si discute in tutti i Paesi del mondo provengono risolti
Come gli strumenti tecnico-giuridici più adeguati adattando le leggi modificando le vie Colin Marshall con i programmi di protezione eccoli qui nel se cesserà e quant'altro
E da noi invece sono guerre di religione
No problemi tecnico-giuridici da risolvere con freddezza
Sono oggetto di conflitto tra tifoserie da stadio perché questa una delle risposte potrebbe essere questa finché i pentiti parlano
Anche di Riina
Le polemiche non ci sono
Quando i pentiti parla di qualcos'altro le polemiche scoppiate è proprio giusto che sia così
Non lo so chiediamocelo
A ormai si abbiamo al termine della iniziativa io voglio chiedere a a Saverio lodato che continua al ha svolto il suo mestiere anche dopo questo
Continuano a svolgerlo dire a Palermo di
Di tratteggiati un po'lo stato dell'arte insomma che aria tira Palermo cioè cioè una concreta speranza che si possa aprire una nuova stagione antimafia e quali sono secondo te le condizioni per l'estate passata
Lo stato che cioè a Palermo per ora è uno stato di di calma di di quiete lo dicevamo prima
Ma qui tracce è visibile
La mafia non ha alzato il tiro come dicevamo prima contro i rappresentanti dello Stato
Le stragi sono state
Accantonate
Cosa nostra si è resa conto che continuare in questo braccio di ferro in questa contrapposizione affrontano lo Stato rischiava di diventare per lei davvero controproducente
Però di contro a questa calma apparente
Gira a Palermo la voce
Confermata da tutti
Perché la dicono i magistrati la veicolano i poliziotti carabinieri la dice anche la gente comune
Che bei come in questo momento il controllo mafioso sul territorio il racket il cosiddetto pizzo
Del commercio il commercio delle attività di quelle poche attività imprenditoriali che ci sono in una città come Palermo non è stato mai così florido
Allora questo significa perché questo lo ammettono anche i diretti interessati lo mettono le vittime
Questo significa che la mafia
Se da un lato è riuscita a rendersi invisibile
Dal punto di vista Esterno dal punto di vista cioè del suo alto profilo criminale è riuscita però nel contempo a essere ancora più ramificata di quanto non accadesse nel passato sul territorio
Questo loro ci fornisce un primo elemento
Ci dice che la mafia certamente non è scomparsa
La mafia torna ad esercitare pesantemente un suo controllo sul territorio e questo a Palermo oserei dire è acclarato
E probabilmente è una voce che anche Giancarlo Caselli potrà confermare perché già si sentiva proprio nell'ultimo periodo in cui
Era a
A Palermo
Quindi questo dicevo ci conferma che la mafia sul territorio continua ad essere organizzata
Posso però che la mafia appunto è un'organizzazione criminale di un'organizzazione segreta
E posto anche che il flusso del pentimento in questi ultimi anni si è fortemente inaridito
Proprio perché queste campagne di delegittimazione di denigrazione nei confronti dei collaboratori di giustizia non hanno invogliato altri pentimenti
Oggi noi rischiamo di trovarci in una situazione simile a quella degli anni Cinquanta degli anni sessanta
Quando anche gli investigatori più volenterosi sapevano che esisteva la mafia
Ma come diceva Caselli prima non sapevano che tizio si chiamasse Luciano piuttosto che Giovanni non avevano cioè
Quel passepartout interno per potere capire quello che realmente allora stava accadendo e con ogni probabilità oggi è già accaduto
Beh dobbiamo cioè tenere sempre presente che la mafia una capacità di metamorfosi infinita
Perché se noi pensiamo a quante centinaia di miglia quante centinaia migliaia di persone negli ultimi venti anni sono stati arrestati in Sicilia per mafia e pensiamo che nonostante questo l'organizzazione criminale ancora una sua vitalità una sua presenza
Un suo controllo del territorio al punto che oggi voce di popolo dice essere più forte persino rispetto a quella di dieci anni fa quando essendoci una guerra di mafia in corso quindi regolamenti di conti tra le cosche il controllo del territorio era più difficile era più rischioso ed era più limitato questo dicevo ci dà la misura del fatto che noi oggi potremmo trovarci di fronte ad un'organizzazione che noi continuiamo a chiamare Cosa Nostra ma che è diventata un nuovo contenitori di altre realtà criminali
Sappiamo per certo però perché questo lo hanno detto tutti gli ultimi collaboratore di giustizia di una certa autorevolezza e di un certo prestigio
Che alla grande mattanza
Della quale sono stati vittime i corleonesi negli ultimi dieci anni pensiamo appunto ai nomi che abbiamo fatto Rina prova Bagarella di Brusca ed altri
Mattanza che ha colpito i corleonesi c'è quel tranne vincente che aveva vinto la guerra di mafia degli anni ottanta si è sottratto soltanto un signore anche lui nato a Corleone che oggi va per la settantina che si chiama Bernardo Provenzano e che latitante da trentasei anni e la cui ultima foto segnaletica risale a quarant'anni fa
Quindi abbiamo un primo punto certo investigativo ecco potremmo dire
L'equivalente del Luciano che Peci disse a Caselli sappiamo che c'è qualcosa che rovina la finzione della mafia di basso profilo dalla mafia scomparsa della mafia che ha scelto
Il buonismo come si dice per ora che ha scelto cioè la buona condotta il fatto cioè che colui il quale viene indicato come l'erede
Del potere rappresentato fino a qualche anno fa da Totò Riina continua ancora è oggi ad essere latitante c'è un passaggio devo dire scusate mila autocitazione molto bello di Buscetta quando parlando di Provenzano dice
Ma la mia terra la Sicilia non è un oceano sconfinato non è l'Australia
Non sono gli Stati Uniti d'America o il Canada
La Sicilia è una Regione dove per forza di cose e per calcolo statistico
Dopo trentasei anni una latitanza potrebbe persino essere interrotta per caso a un posto di blocco ma tutto questo avviene oggi complicato dal fatto che di questo signore non si conoscono più le fattezze non si conoscono foto movimenti recenti
Comportamenti abitudini
E allora questo ci solleva l'interrogativo costante
Esiste ancora un apparato di coperture un apparato di appoggio
Io qui sono molto d'accordo con un passaggio che credo avere anche colto sette giustamente perché lo Stato come dire dalla foga dalla discussione eccessivamente superficiale
Quando diciamo questo diciamo sempre certi pezzi dalla politica certi pezzi delle istituzioni certi pezzi
Di una certa economia nel nostro Paese non diciamo la politica le istituzioni in economia diciamo una certa parte di questo Paese che non ha mai rinunciato
Alla chance di utilizzare dei poteri criminali per finalità che sono illecite allora è legittimo chiedersi se è una latitanza come questa oggi ancora delle coperture io credo di sì
Però detto questo forse non abbiamo detto granché perché dobbiamo anche chiederci sotto Bernardo Provenzano in questo momento qual è la nuova pianta organica di Cosa Nostra
Visto e considerato che gli arresti sono stati migliaia visto e considerato che tutti i rappresentanti dalla cupola o quasi tutti i rappresentanti tranne qualcuno che diedero vita alle stragi di Capaci e via
Di una ventina di giorni fa e dibattito ancora aperto ed è materia su cui c'è stato un forte scontro tra la magistratura e la politica in questo caso in questo caso dobbiamo dire dall'insieme dalla magistratura ed insieme della politica
Perché non diremmo tutta la verità se noi dicessimo che ha la campagna denigratoria nei confronti dei pentiti e dei collaboratori di giustizia è proseguita di pari passo parallelamente te anche se in maniera apparentemente disgiunta separatamente una curiosa campagna che poi non è stata una campagna su stato un dispositivo legge
Un decreto legge che ha consentito ai mafiosi distesi di cui parliamo stasera cioè quelli condannati all'ergastolo le stragi di Capaci e di via D'Amelio di accedere al rito abbreviato avendo così la possibile va di patteggiare dal Castoro con ventiquattro anni di penna con vent'anni che poi come sappiamo con i benefici di legge nel corso degli anni vengono pesantemente ridotti ora io non voglio
Francamente non ci porterebbe a stanza giusta pezzo ovvero dell'ergastolo io non ho
Torno a essere come dire provvista e quindi o il diritto di rilevare l'anomalia che con lui uguali arrivano quando in prima persona la campagna contro il pentitismo adoperando l'argomento che era scandaloso e chi aveva commesso stragi e delitti avesse degli sconti di pena da uno stato in forza della collaborazione e delle verità che andava a raccontare ai giudici sono gli stessi che oggi difendono per i capimafia ma poi si evita
Di eludere l'ergastolo
E badate bene senza dir nulla con una banalissima forma di dissociazione
Che porterebbe Nergal stonano non a dire io ho commesso questore delitto insieme a Tizio a Caio o Sempronio no io mi disse
Trova un organizzazione chiamata Cosa Nostra riconosco l'autorità dello Stato ergo mi dovete abbassare la pena allora io mi chiede anche qui ritorniamo al mondo che va alla rovescia o come diceva Caselli all'acqua che sale verso l'alto
Come è possibile che non ci si accorga che contemporaneamente stiamo croci fingendo la figura del collaboratore di giustizia che è quella che ha consentito e Caselli ce lo ha spiegato bene dall'interno sia per le ha chiesto di terrorismo sia per la mafia di scardinare Lorenzo le organizzazioni terroristiche le organizzazioni mafiose e contemporaneamente beatifica l'ergastolano mafioso che non ha mai ammesso la sua partecipazione Alberto che non ha mai svelati i suoi segreti concedendogli di fatto in questo momento benefici maggiori di quelli che avvengono rigor
Scettica al collaboratore di giustizia allora questo fa parte di quel clima che noi potremmo semplicisticamente definì direi i cosiddetti desiderata di Cosa Nostra quelli che erano i desideri dei boss
Che vennero avanzati proprio a cavallo tra la strage di Capaci e di via D'Amelio nel mille novecentonovantadue un famoso elenco di richieste Anhalt un rappresentante di alcune istituzioni certamente non di tutte in cui cosa chiedevano questi mafiosi sostanzialmente tre cose l'eliminazione del carcere duro il qua Alto uno bis perché stare in isolamento non gliela ma con la possibilità di continuare dall'interno del carcere a dirigere la propria famiglia di appartenenza le organizzazioni mafiose Sterne quindi l'abolizione il carcere duro di conseguenza la chiusura delle super carcere di Pianosa e l'Asinara l'eliminazione dell'ergastolo
E la campagna denigratoria contro i pentiti ora qui vorrei cito Ale e Giulio Andreotti e in questo è maestro quando dice spesso pensando male spesso sospettando si pensa male e si commette peccato ma ci si azzecca è un fatto che oggi quando si parla di lotta alla mafia si discute di questi ormai si discutendo pulimento dal carcere duro si discute di quanto sono brutti e cattivi i pentiti e contemporaneamente si discute della possibilità per i mafiosi di accedere al rito ad e di alto si discute appunto in quelle che erano quelle richieste che otto anni fa avrebbero provocato una risposta negative un rifiuto innanzitutto da parte dell'intera opinione pubblica ma le cose sono state palme The capovolte che oggi è difficile sviscerare la materia la conclusione fa conto così non è certo è che la mafia non ha vinto e mi auguro che non abbia vinto e mi auguro che il titolo sia esclusivamente un titolo provocatorio ma non pure io e anche l'augurio che chi ha la possibilità di farlo e quindi non soltanto noi che ci vediamo questa sera parlarne a discuterne ma coloro i quali detta nuove i punti importanti dalla Genda politica in questo Paese si rendano conto e devo dire anche con un pizzo pizzico di autocritica che in questo momento forse non farebbe male
Che si è eccessivamente abbassata la guardia negli ultimi anni rispetto al fenomeno mafioso e nessuno pretende che la lotta alla mafia sia vinta nel giro delle prossime ventiquattro ore ma
Parecchi di noi trovano stucchevole trovano fastidioso questo silenzio questa cappa di piombo che si è abbattuta su un argomento rispetto alla quale però non c'è la coerenza di andare sino in fondo e dire l'Amati in Italia non c'è più perché se trovassimo nei nostri dibattiti qualcuno che avesse la fa forza di venirci ad argomentare e spiegare che non è finita non esiste più ed è un problema che riguardava il ventesimo secolo non riguarderà più il ventunesimo secolo potremmo probabilmente prendere per buona questa affermazione
Ma siccome questa affermazione non viene fatta si ha la sensazione che ci sia un retrogusto sgradevole e c'è la convinzione che proprio con una mafia che non spara che non mette commette delitti si può ottenere si possono tenere forme di collaborazione forme di reciproca tolleranza nessuno crede a tavoli istituzionali o a rappresentazioni come Beati Paoli con il cappuccio che si incontra
Ma è certo che in questi ultimi anni sull'argomento il silenziatore è stato troppo forte ed è stato inversamente proporzionale all'allarme sociale che avrebbe dovuto sollevare proprio in considerazione del fatto che comunque ancora il capo di Cosa Nostra e un signore che gira indisturbato con ogni probabilità per la Sicilia continua di vigevano realizzazione che
Indipendentemente dal fatto che in questo momento stia commettendo Ono stia commettendo delitti
L'ultima domanda a Giancarlo Caselli intanto ringrazio tutti per aver partecipa toh questa sera questa iniziativa
Appena parlato Saverio lodato di complicità e connivenze e diciamo a acceso una luce su un aspetto inquietante io però vorrei come dire chiederle se non vi sia poi più generalmente una atteggiamento diverso che non arriva certo la connivenza e nemmeno alla complicità che però e più diffuso forse fosse rischia di fare anche danni
Che è quella sostanzialmente di una generalizzata anche nelle istituzioni atteggiamento che vuole appunto tornando all'inizio che la mafia in realtà non sia un po'più un problema ecco non crediamo vischio davvero che ormai anche le istituzioni lei è una figura delle istituzioni non pensino che la comunque sia la battaglia e estinta e in ogni caso la mafia non è più una mia
Il rischio
Di sottovalutazione di semplificazioni con riferimento ad un problema che ancora vivo vitale nel complesso e che comporterà ancora una lunga strada in salita
Per poter venire a capo a rischio di sottovalutazione dice
Ed è il discorso che
Da sempre e ancora questa sera si fa sulla necessità di don abbassare la guardia lo specifico della mafia sono la sua organizzazione le complicità o connivenza
Ma
Un frammento di verità di spiegazione del perché tanta mafia per tanti anni
Si può ottenere anche ragionando
Sugli atteggiamenti in buona fede non c'è dubbio
Ma che sono stati o possono essere ancora oggi di ritardo diciotto Polo attrazione di ambiguità qualche volta persino di ammiccamento senza fare nulla
E discutibile di riprovevole che possono essere definito complicità connivenza convivenza anche soltanto buona fede
Ma in quanto ritardo in quanto sottovalutazione in quanto ambiguità
Come dire
Sicuramente non la cosa migliore per
è alta la tensione tenere alto il livello di guardia assicurare con la continuità
Bello anche nella risposta alla mia io su questo
Argomento nel calo di tensione viola naturalmente preparato
Non sono più fresco di studi come qualcuno a Palermo mi devo preparare un po'rileggere alcune cose studiare
Torno a dire che quello da leggere è il libro di Saverio lodato ancora una volta ha sperato che mi perdoni quello che cito con riferimento a questo specifico argomento il libro vicentino a moltissime indicazioni in questa direzione si possono trovare anche e dico più leggera e più facili da leggere ma non per questo meno pregnanti per significative valido utile notato che ha il pregio di essere un libro di alta divulgazione aveva sottolineato soprattutto l'aggettivo alta
Sono liberi di grande spessore contenutistico sono sì della nostra storia anche sulla storia naturalmente sul versante criminale sul versante
Di quel fenomeno tutta fatto particolare che la mafia ma scritti in maniera alta
E ci sono certificare che sa di contenuti d'informazione di dati ma con una forma letteraria di divulgazione che non è affatto diminuente va DTT nobilitazione addirittura scrivere di cose difficili in maniera tale da farsi leggere maniera di a divulgare queste cose credo ci sono e rimangono alte non è facile
Allora quindi con il santino c'è una serie di esempi di questi ritardi di queste sottovalutazioni in perfetta buona fede per tutti io ne voglio citare soltanto alcune per esempio è partita in questi anni e si è sviluppata una campagna per l'educazione alla legalità nelle scuole di tutt'Italia ma siciliani modo particolare che ha ottenuto risultati importanti ma quante difficoltà ha dovuto l'avvio dello svolgimento poi di questa campagna superare
Incolto incontrando quelli che ci credevano tanti tantissimi colleghi e presìdi costantemente trincerati dietro la frase la scuola non c'entra con la mafia a Chiesa io sono riconoscente alla Chiesa per come in questi anni
Ha sostenuto la nostra azione potrei portare molti esempi concreti di vicinanza della Chiesa in tutte le sue articolazioni sia quello di base sia quelle diverso dice e quindi cito queste cose con rispetto per amore di completezza ma quando
Una parte della Chiesa siamo nel mille novecentottantadue si rende conto che
Con queste intese
Vita di violenza ma fu mafiosa con questi omicidi uno dopo l'altro ogni giorno per strada non si può andare avanti viene scritta una lettera al cardinale di Palermo chiedendo una riunione dei parroci delle riunioni delle zone interessate
Per discutere programmare una linea pastorale di insieme che sia di sprone incoraggiamento ai parroci dando seguito agli interventi del Papa e dell'OCCAR dello stesso cardinale
Perché la riunione si fa
A questa riunione si presentano il vicario
Visco pale e due parroci per tutta la città di Palermo e quando la Chiesa fa qualcosa di positivo c'è sempre qualcuno che sta dice che sta sbagliando cardinale Pappalardo ONU sia
La famosa omelia dopo l'omicidio di dalla Chiesa dunque consulto colora
Sagunto viene espugnata e questo ha un impatto brusco su tutta l'opinione pubblica siciliane nazionale
Il più grande giornale di Palermo regionale Sicilia mille novecentottantatré per bocca di un suo autorevolissimo esponente in un'intervista a la Domenica del Corriere dice
Le iniziative di Pappalardo contro la mafia avuto indubbiamente un grande seguito
Nell'assetto istituzionale ci sono aperte come delle crepe vuoti di potere
La chiesa è stata la prima a riempirli normale che si verifichino queste azioni supplenza
Ma francamente devo dire che pur avendo agito nell'interesse di Palermo Pappalardo avrebbe fatto meglio a limitarsi al suo ruolo di pastore di anime e non interferire in compiti che non gli competono sempre la solita storia
Per non parlare di cose tragiche Grassi imprenditore Libero Grassi non vuole pagare il pizzo denunzia pubblicamente la situazione di assoggettamento alla prepotenza mafiosa quei commercianti imprenditori palermitani tutti debbono sottostare bene viene accusato di mania di persecuzione minacciato di querela Anco una volta viene detto che gli imprenditori non hanno tra i loro compiti istituzionali quello di occuparsi di queste cose quanto meno l'associazione di imprenditori e tutte queste cose le dice il presidente di Assindustria
Per non parlare
Delle deviazioni delle indagini omicidio Impastato adesso c'è un processo aperto contro quel Badalamenti che ha citato prima Saverio lodato
Bene quando impastato muore o suicidio o gesto terroristico risorto sì per un incidente di percorso contro suo motore mafia neanche a parlarne lo stesso Fava
Oggi unanimemente riconosciuto come esempio di martirio per
Coscienza civica rispetto del proprio ruolo del proprio dovere
Personale di giornalista libero bene le indagini le prime indagini anche questo classico della mafia non imboccano la pista mafiosa può torno su quella degli affari personali anche con accertamenti patrimoniali sulla famiglia Fava
Un tentativo di trasformazione della vittima i colpevoli per finire come ora
Il pool di Falcone e Borsellino Falcone e Borsellino sono stati uccisi dalla mafia otto anni fa da qualche anno prima erano stati professionalmente spazzati via col maxiprocesso avevano dimostrato che l'Anas la si può sconfiggere che la mafia non è invincibile
Invece di essere sostenuti e aiutati andare avanti nell'interesse di tutti con vantaggio di tutti grinta essere la democrazia delle nostre libertà
Falcone e Borsellino ricorderete molti lo ricorderanno di polemica in polemica sono stati cacciati via dal pool
Professionisti dell'antimafia uso spregiudicato dei pentiti ci siamo ritorna
è un ritornello un fiume carsico come preferite
Pur trasformato in centro di potere uso affini politici della funzione giudiziaria Falcone un giorno sì e l'altro anche gli davano del comunista Falcone tutto era però che i comunisti per ecco di polemica in polemica Falcone e Borsellino da molte persone in buona fede e io ero al Consiglio superiore in quel periodo lì euro per fortuna lo posso rivendicare adesso minorati essa sono sempre stato minoranza votato per Falcone e Borsellino sono sempre andato sotto quanti colleghi in buona fede per sottovalutazione per incomprensione del fenomeno la pensavano diversamente hanno contribuito a formare una maggioranza che ha destrutturato quel pure lo ha cancellato professionalmente dalla scena
Investigativo giudiziari Italia allora ecco
Anche di questo amici io credo
Ci si deve preoccupare
Non c'è mai abbastanza attenzione su questi problemi non è sufficiente l'approfondimento di questi problemi
Diffidiamo di chi ci dice che è finito tutto diffidiamo dici chi dice che oramai possiamo pensare ad altro certo ci sono tantissime altre cose dobbiamo pensare ma c'è anche queste
E ci deve pensare naturalmente chi ha il potere la competenza per farlo a livello investigativo e giudiziario ma anche a livello di dotazione degli uomini dell'investigazione di Rivoli della giustizia degli strumenti che sono necessarie sono passati otto anni
Alcune di queste leggi la legge sui pentiti che sta per arrivare al traguardo come revisione anche il quarantuno bis
Per non parlare poi delle modifiche recentemente intervenute abbreviato che consente di hanno bisogno di una revisione hanno bisogno di un aggiornamento avrà bisogno di un adattamento questi otto anni sono stati pesantissimi anche per quanto riguarda gli accampamenti registrati
Sono otto anni che possono valere molti più di quanto di quanto è la cronologia pura e semplice
Dopo otto di questi anni e rivedere queste norme non pensare che si possa andare avanti sempre per forza d'inerzia con quello che ha funzionato proclami ma poi deve essere Agius dato revisionato sistemato può essere un'altra sottovalutazione e non possiamo concedere questi lussi alla mafia che non sottovaluta niente
Che attentissima alle fasi attentissima delle volare strategie io con un'immagine che non so neanche fino a che punto possa essere vera ma che serve per intenderci sostengo che la superiorità alla mafia rispetto a noi e che loro anche perché hanno tanti soldi sicuramente annulla Buratto
Io di gente che pensa studia cosa sta accadendo cerca di organizzare le risposte più adeguate alla fase
Noi questo laboratorio raramente l'abbiamo avuto di solito interveniamo dopo
Tutta la legislazione antimafia se ci fate caso è un bistrot con l'altro quattrocentosedici bis bisogna arrivare al mille novecentottantatré lavati esisterà più di un secolo per avere finalmente nel nostro codice una norma che dice la mafia esiste prima non c'era
Quarantuno bis no norma che impone un regime carcerario degno di questo nome anche ai mafiosi che prima vivevano l'Ucciardone come d'un grand hotel di nuovo un bis dopo le stragi soltanto dopo le stragi
Eccolo interveniamo prevalentemente se non quasi sempre dopo sull'onda di un fattaccio appena successo che ci impone di intervenire perché non possiamo farne a meno ci manca un laboratorio di studio in prevenzione distrugge di questi fenomeni mentre si stanno evolvendo sviluppando che consente ad intervenire anche in prevenzione è un'altra faccia di quella sottovalutazione di quella carenza di Costanza nello stare sul chiodo incisivamente sul chiodo che sono invece per fronteggiare adeguatamente con continuità un livello continuativamente alto la mafia che sono invece assolutamente necessari grazie a tutti anche da parte mia per la vostra
Avevano dato