"Quale mafia ha ucciso Paolo Borsellino?" - organizzato dalla rivista "Antimafia" (presso Palazzo Steri, Aula Magna, piazza Marina 61)

Un attimo si richiama un attimo d'attenzione
Buonasera a tutti gli prego di prendere posto
Anche quest'altro i relatori fischio
Prego dottor ecco io sono ben lieto di porgere un saluto cordiale grato a tutti i partecipanti a quest'incontro un incontro e che ha direi per sua figura predominante appunto quella figura dei del magistrato Paolo Borsellino
Che entrato nel nostro cuore e nella nostra mente come il simbolo della nostra vita associata come ed esempio vorrei dire per andare avanti
Io ecco mi rivolgo a tutti voi ma mi rivolgo ai colleghi ecco e di quei colleghi perché io ancor prima di essere commissario straordinario comune temporaneamente e ancor prima di essere un magistrato amministrativo sono stato per circa vent'anni magistrato ordinario
E quando si fa parte dell'ordine giudiziario io credo che non si esca più l'ordine giudiziario rimane per sempre e ciascuno rimane nell'ordine per tutta la vita quindi anche ancora oggi io mi sento di far parte del l'ordine giudiziario
E posso dire e dopo io ieri ho seguito le giuste belle celebrazioni importanti celebrazioni che si sono svolte
Per Paolo Borsellino io non ho preso la parola e la prima volta che prendo la parola parlando di Paolo Borsellino e posso dire che io Paolo Borsellino l'ho conosciuto e l'ho conosciuto da vicino
In un momento della mia vita giudiziaria in cui ecco i magistrati ordinari tante volte abbiamo fatto un'attività collaterale quella di assessori
Agli usi civici una materia piuttosto arida direi ma una materia che mi consentì di frequentare allora il commissariato e gli usi civici allora presieduto dal Presidente Marino
E in tre D quella di quella compagine facevo parte io così come faceva parte Paolo Borsellino che ero un magistrato molto meno anziano di me io già avevo un certo percorso di vita giudiziari
E proprio quell'occasione mi diede la possibilità di dialogare con Paolo Borsellino e dialogare con lui il ricordo ancora oggi lo ricordo questo particolare
Proprio direi prevalentemente in dialetto siciliano
Perché noi siciliani quando parliamo col nostro dialetto
Ci mettiamo tutto il nostro cuore tutte diciamo delle cose vere quelle che provengono dalla nostra mente e quelle che provengono dal nostro cuore con grande sincerità
E in quel momento io apprezzai veramente il giovane magistrato o non magistrato che fin d'allora avevo un grande impegno professionale
E non parlammo tanto devo dire degli usi civici perché come dicevo prima è una materia piuttosto arida però parlammo di giustizia allora vi erano dei dei fermenti per quanto riguardava le correnti
Ricordo che parlammo con dell'ordine giudiziario dell'organizzazione giudiziaria
E avvertivo proprio questo grande sentimento del giudice oggi non esiterei a definire Paolo Borsellino comprarsi aristotelica il giusto vivente
E io ecco che ebbi occasione di apprezzare in Paolo Borsellino quel giovane che sarebbe tanto impegnato nella vita
Giudiziarie del domani che sarebbe e impegnato nella vita sociale perché no proprio giuridico sociale della nostra tra la nostra Palermo dalla nostra Isola Rossa Sicilia
E quindi di questa grande avventura io non ho mai portato questa mia alla conoscenza di tutti questa mia testimonianza ma questa sera sento di farlo per quasi delle per un dovere
E per quell'apprezzamento sentito ovvero autentico che ho sentito allora per quel giovane moglie magistrato
Che io ho molto apprezzato che è stato il simbolo ed è il simbolo della nostra vita di ciò che dobbiamo fare del di ciò che promette ci proiettiamo per combattere appunto questo grande male che purtroppo investa la nostra Sicilia quale la mafia
Io mi vorrei fermare qui e non vorrei dire altro su tutto perché rischierei altrimenti di dire parole di circostanza e io credo che per Paolo Borsellino parole di circostanza non vadano assolutamente dette
Io quindi o questo vivo ricordo e ripeto ancora una volta il nostro simbolo un simbolo che ci proietta verso il il nostro futuro e che ci impegna ogni giorno sempre di più
Quindi io lascio la parola ai lavatori che certamente diranno delle cose più interessante di quanto non posso dirle io soprattutto perché credo che questa serata
Sia dedicata come ieri è stata dedicata appunto alla figura la celebrazione
Giusta corretta
Sentita apprezzata da tutti oggi credo che stasera credo che il tema sia del perché è avvenuto tutto questo e credo che questo sia l'oggetto principale della discussione che si farà credo questa sera il perché
Via D'Amelio perché che cosa è avvenuto che cosa si potrà fare giustamente ieri diceva padre Bucaro Brucato diceva perché cosa si può fare ecco io credo che questa sia la serata dedicata al perché e a cosa si può fare in futuro perché queste tragedie perché questi grandi mali possono essere eliminati vi ringrazio con tutto il cuore
E quindi ascolterò con vivo interesse i relatori che si succederanno tra grazie
Grazie alle
Allora
Iniziamo ringrazio le autorità che ci hanno dato questa possibilità
Soprattutto ringrazio voi scusatemi se mi vedete un po'al buio perché abbiamo preparato stasera una piccola sorpresina
Per voi si tratta di un documento importante su Paolo Borsellino vedremo Luís Remo quelle immagini
Che hanno sconvolto il nostro Paese nel mille novecentonovantadue
Se manca qualche appostamento in mente qualcuno si siede in prima fila
Altra cosa è la prova
Allora io sono geloso con Giovanni sono il direttore della rivista antimafia per la rivista che vedete lì in quel tavolo
E da circa un anno amico brasiliano anche qualcosa in più insieme ai miei collaboratori i ragazzi di che vivono nelle Marche io vivo nella parte abbia intrapreso questa iniziativa fare un giornale perché io sono un piccolo editore la mia provenienza
La provenienza cristiana spirituale io
Ho avuto una storia del tutto personale tanti anni fa e quindi per me fare questo giornale antimafia
Una opera sociale cristiana lo faccio con questo con questa motivazione
E quindi io ho iniziato a studiare questo tema profondamente da nove anni anche se non l'avevo mai trattato pubblicamente ed è nata questa realistica
Questa lista che ha il proponimento di far conoscere
Il fenomeno della mafia e tutto ciò che sta intorno a Cosa Nostra
E stasera avevamo pensato di organizzare questo convegno voglio ringraziare di tutto cuore veramente i magistrati che hanno accettato il nostro invito
E ovviamente ringraziare voi che siete qui venuti ad ascoltarlo
O a suo modo assistito in questi giorni a tutte le manifestazioni
Manifestazioni emotive
Profonde
Io personalmente ho partecipato anche la messa di don Luigi Ciotti
E qui una messa molto molto veramente per noi credenti
Mi ha fatto sentire vivo dentro la mia coscienza
Però al di là di queste manifestazioni importantissimi ieri c'era stata un'altra sulla libertà di stampa noi abbiamo aderito a questa iniziativa pensavamo che ogni anno quando si ricorda Falcone Borsellino
Dobbiamo cercare di capire perché solamente cercando la verità
Soprattutto scoprendo questa verità cercando di capire la verità profonda di questi di queste stragi non possiamo mai sapere non possiamo mai avere giustizia
E quindi il titolo forse è un po'una provocazione
Per qualcuno quale mafia ucciso Paolo Borsellino
Qualcuno può dire a come con le marce la mafia Cosa Nostra e tutor Rina
Sono i corleonesi i mafiosi secondo me la mafia si ovviamente Cosa Nostra certamente Cosa Nostra ma Cosa nostra non non è stata e non è ancora oggi non sarebbe così forte se
A fianco di essa
Altre entità altrettanto potenti
La sorreggono la saggezza
Questa mafia che continua a vivere essere forte malgrado le stragi malgrado i successi
Questa mafia silenziosa come dicono i magistrati in trincea che più potente di primo forse
Alla stessa potenza dell'epoca delle stragi continua a essere sostenuta da certi potere noi vogliamo sapere se
Questi poteri possiamo smascherare la faccia questi poteri che sostengono Cosa Nostra l'hanno sostenuta nel passato oggi cercheranno di parlarne ascolterà i magistrati ma prima
Vorrei fare vedere un documento e ringraziare intanto Rita Borsellino che è avvenuta magari dopo se possano votare
Dopo questo piccolo rilievo che
Non è tutto il video
Che ha preparato un noto giornalista Pippo Ardini grazie all'appoggio della regione
E comunque chiunque vuole occorre chiedere questo video lo può fare che chiedendolo direttamente alla presidenza dalla Regione all'Assessorato alla cultura della Regione quindi stasera faremo vedere solo alcuni minuti poi dopo
Dirò qualche altro minuto qualche altra cosa io passerò la parola a pretendono Henze che sarà il moderatore tutti voi conoscete per tre Gomez
Lavora L'Espresso Jonah è stata espressa di MicroMega e lui modererà il dibattito di stasera penso che sarà molto interessante soltanto una piccola preghiera di tappeti arredi
Siccome siamo in tanti di dare IMI di mantenersi allentando la scaletta e kolossal dieci minuti ciascuno dieci dodici minuti ciascuno perché i relatori sono molti allora inizieremo Nelli sì micro
Grazie
Comunque col
Comunque un attimo
Mormone
Concordò con
Uno
Ma
No
Non
Parola l'appartamento è pronto alla guerra data la bassa
A fare fronte appunto è stata subito ad alta affinità alla provinciale certamente dovuto provato anche antimafia avvocato e non poteva essere però quella dei giudici e dei consorzi che venivano ammassati alla frontiera un problema coscienza era un problema di informazione era un problema di legalità e illegalità diffusa e io ho sentito che doveva fare l'abbia fatta era un bel décolleté intorno a pagare tutto il suo staff
Ma proprio anche va be'ormai ed in altre località
Non è un attentato alle ma quanto appreso dalla un'altra in quanto il quadro fatta naturalmente torna poi sulla base di tale proprio tutto a mia madre varia varia lo rivela la fuga pur ringraziando per il sacrificio dei loro figli Pioltello sopravvissuto al Baltico va va be'ragionato trovato battuta alpino Palazzo il Pavia io qui ho dato una mano comunitario e quant'altro appare il privato
Va bene
Milioni
Dal danno toccare gli altri nel soffio di comunicare con gli altri perché volevo che fretta esperienza straordinaria attività statale ad aspettare i saldi puntato il suo lavoro professione non con la sua forza
Nella allora
Credo che i passi avanti fatti Graffeo a favore invito l'effettiva di contrattazione costituisce l'obiettivo uguale rispetto a quei giorni c'è una presa di coscienza
Generalizzata e credo che questo grande contributo per costituire principalmente affettivo il venne i riunirli
Venere in genere il documentato ha cominciato ad andare dal notaio
Ma nei con la mia vita è cambiata profondamente profondamente davvero dirette quella è stata una tragedia terribile
Raccomandare una
Esperienza di una questa veramente o
Euro
Che muovendo le colline
Comunque nel media
Della comunità autonomo
Che costituiscono
Traduzione e di volevo dire ma
Perché ventidue
Soprattutto
La quindi
Paventa
Traiettoria la battaglia
Qualcuno paga i lavori
Insofferente autentico
Apparente
Paventa
Di tale da
Per
Perché
Garanti una vittoria
Gli atti finito legittimare racconta provvedimenti legislativi
Condannato
Devono la prima volta inutile
Eliminabile l'oggetto dentro di me e storico anch'perdute dare un patrimonio straordinario impatto lettori pregna di tutti i giorni tante persone che in tutta Italia in un altro Italia hanno altre
Battaglia
Prima
Il oggi
Una garbati ma lettura Richard perché era il più giovane
Più più virgola per
Del
Ritenuta che rifiutare bisogna compromesso ora
La
Furono
Ringrazio ha scritto al termine alla regione siciliana che hanno potuto realizzare questo video che non è la versione integrale di una molto di più
Sono immagini straordinarie molto commoventi fra stasera
Per ricordare la figura di Paolo Borsellino abbiamo fatto vedere qualche minuto grazie tipo voglio ringraziare anche gli avvocati spero avvocato classe anche se riesce a venire l'avvocato risotti non so se è già arrivata
Allora se volevo chiamare Rita Borsellino se vuole dare un saluto
Va bene
Grazie
Un saluto volentieri a tutti tutti e due
Ma questa sera ressero seduta dei perché ho bisogno anch'io di capire ma bisogna inchino di cercare questa verità questa verità che tarda a farsi strada sì è vero
Una parte della verità è venuta fuori e ringrazio chi ha lavorato con tante un sentimento anche con tanto con tanta Nena
In questi anni per arrivare a scoprire la verità ma è una parte della verità io credo che questa sera quello che si è voluto che si vuole fare con questo dibattito e di cercare tutta la verità di cercare anche quell'altra quella che difficilmente io credo verrà a galla perché c'è un un certo punto a cui semplici si fece c'è una barriera che e difficile da superare
O almeno che non c'entra spesso la voglia di superare quando si va oltre i Toto Riina oltre i Brusca oltre il Bagarella diventa complicato
Diventa complicato e la verità si nasconde si nasconde perché è difficile trovarla o si nasconde perché difficile dichiarati io questa sera qui voglia ascoltare voglio ascoltare tante persone che
Stimo che apprezzo
Di cui io imparato a conoscere la la sensibilità voglio capire da loro a che punto siamo ma soprattutto se c'è speranza
Di continuare di andare avanti e di arrivare finalmente a scoprirla tutta questa verità perché soltanto così avremo giustizia perché soltanto così potremmo dire che Paolo Borsellino non è morto invano
Allora molto velocemente grazie a Rita Borsellino io due messaggi che si sono arrivati per fax da poco
Il primo è questo io non so quale mafia abbia ucciso Paolo Borsellino solo che è stato un groviglio mostruoso quasi inestricabile di potere mafioso
Per interessi personali ricordo ancora una domanda angosciosa che è un altro funzionario di polizia si poneva non appena ci vedemmo dopo la strage di via D'Amelio perché lo hanno ucciso così presto
Riferendosi al fatto che erano trascorsi meno di due mesi dal feroce agguato di capaci non so
Sì a questa domanda sarà mai data risposta
Sono grato comunque a tutti coloro magistrati giornalisti avvocati molti di di loro sono qui presenti stasera
Che profondo no tutto il loro impegno nella ricerca della verità so anche per aver me ne più volte fatto cenno lo stesso Paolo nelle nostre ultime telefonate che a queste verità egli si stava avvicinando
E che confidava molto in talune indagini che aveva in corso e che avrebbero dovuto portarlo in Germania a partire dal venti luglio novantadue novantadue
Come riferisce anche Paolo Lucentini nel suo libro sulla vita di Paolo non gliene dettero il tempo e forse qui la risposta a quella tomentosa domanda che si poneva il funzionario di polizia
Spero di poter vivere abbastanza per arrivare a saperlo non Nonino Nino Caponnetto
E velocemente anche un altro messaggio
Dal dottor Luca Tescaroli che come molti di voi sanno è stato pubblico ministero nel processo per la strage di Capaci anche pubblico procuratore generale nel processo d'appello
Per la strage di Capaci cioè gli dice non potrò essere presente all'incontro che si terrà questa sera per impegni professionali insuperabili e per questo chiedo venia desidero comunque manifestare sentimenti di vivo apprezzamento per l'iniziativa in questione
Ritengo che il tema del simposio sia di speciale importanza una riflessione collettiva nove anni di distanza dalla strage di via Mariano D'Amelio
Può essere l'occasione per effettuare Bilanci soppesare i risultati verificare ed analizzare i mutamenti intervenuti nella società civile
E per stimolare un rinnovato impegno corale nell'accertamento della verità soprattutto con riferimento all'individuazione delle cosiddette convergenze parallele
Nelle direzione del delitto di cui per ora si è solo intravista la probabilità
Ma è soprattutto l'occasione per non dimenticare rinsaldare alla memoria sul nostro tragico passato che non può e non deve divenire il retaggio di un'epoca che fu la prego si rivolge a noi a me di voler porgere i miei saluti a tutti il relatore Luca Tescaroli
Ecco io adesso darò tra un minuto la parola per Gomez e così inizia il dibattito vere e proprie voglio solo solamente partire da questa notizia non l'ho letta in questi giorni nessun giornale forse abbiamo avuto noi della relazione di antimafia la possibilità di averla per primi no o comunque forse perché si vuole aspettare prima che si divulghi non lo so fatto sta che un è stata depositata la motivazione della sentenza d'appello per la strage di Capaci
Ecco io da dalle Marche fino a Palermo fatto un viaggio di dieci ore mi sono letto circa ottocento pagine
Forse in maniera abbastanza veloce però mi sono fermato sui moventi delle strage bene il giudice estensore
E il Presidente del Tribunale di quel processo e credo si chiama Trizzino
Ha scritto delle cose inquietanti
Dice che Giovanni Falcone è stato ucciso dicono i giudici perché con le sue indagini primo perché per vendetta era il il nemico numero uno di Cosa Nostra
Ma vi è un movente inquietante scrivono i giudici nella motivazione della sentenza io l'ho pubblicato una piccola parte in ultima pagina del numero dell'ultimo numero di antimafia Falcone viene ucciso
E successivamente anche Borsellino viene spiegato nella motivazione della sentenza perché con le loro indagini
Avrebbero scoperto il nodo la collusione soprattutto per quanto riguarda gli appalti
Che c'entra la mafia Cosa Nostra l'imprenditoria l'alta finanza e la politica ecco questo lo scrivano forse per la prima volta non solo comunque nella motivazione della sentenza d'appello per la strage di Capaci i giudici
Quindi non so se queste la prima risposta stasera fatto sta io sono molto contento di questa sentenza perché adesso se prima e ancora oggi continuano certe forze a perseguitare a cercare di delegittimare i pubblici ministeri perché sono di parte adesso io vorrei sfidare questa gente a delegittimare anche i giudici che scrivono una sentenza
La parola per terrone buonasera
Questa sera siamo per prima siamo qui per parlare di uno dei tratti dolorosi verrà storia italiana degli ultimi a quindici anni
Un fatto che purtroppo non cito ancora certamente prove processuali re come sapete terrà la strage di via D'Amelio abbiamo un'unica condanna definitiva
Forse è questa sera la discussione ci servirà per capire qualcosa di più e per capire soprattutto se ci siamo ancora
Credo che villa Niscemi è piena ma non è piena quanto dovrebbe cosa sta succedendo vorrà chiederlo giudice Koh ha un minor Pubblico ministero come Roberto Scarpinato
Pochi giorni orsono in occasione della presentazione di un libro di travagliati Gomez
Rita Borsellino
Ha svolto un intervento accorati
Registrando il clima di scoramento che in questi tempi attanaglia tutti coloro che dopo le stragi del novantadue novantatré
Avevano creduto alla possibilità di aprire una nuova stagione di verità e di giustizia
Rita si interrogava su quanto era accaduto
Si chiedeva
Perché dopo i primi anni si era verificata una brusca battuta di arresto
E poi un progressivo lento arretramento ai limiti della smobilitazione
Concludeva sottolineando che se si voleva riprende il cammino occorre avere la forza e il coraggio di interrogarsi sino in fondo sulle cause profonde e strutturali di questa caduta verticale della memoria della cultura della legalità
Pochi giorni dopo Ignazio De Franceschi procuratore della Repubblica di Agrigento è amico di Giovanni di Paolo la domanda di un giornalista che gli chiedeva quale fosse la sua opinione sulle polemiche che riguarda un recente se quella di assoluzione di colletti bianchi in relazione all'articolo centodieci e quattrocentosedici PS
Dichiarava che non esistevano le condizioni sociopolitiche per affrontare serenamente l'argomento e quinti sì asteneva risponde
Io credo che sia scritta che Ignazio abbiano ragione
Esiste ed è forte come dice Rita l'esigenza di capire perché per agire proficuamente occorre conoscere correttamente
L'attore conoscitivo nella diagnosi della realtà porta alla sterilità dell'azione Po reazioni controproducenti
Nello stesso tempo
Però è anche vero come osserva Ignazio De Francisci che non esistono le condizioni per un dibattito pubblico sereno tutti
Allora la prima domanda è perché non esistono queste condizioni
Perché siamo condannati all'autocensura al silenzio alla rimozione oppure allo scontro
Il mio parere
E che affrontare questi argomenti al di là della retorica ufficiale
Significa realtà interrogarsi su un tema scabroso rovente quale essenzialmente il rapporto tra settori delle classi dirigenti di questo Paese e la violenza
O se preferite
Interrogarsi sul lusso politico della violenza mafiosa e stragista da parte di alcuni settori delle classi dirigenti
Tutti i problemi che sono sul tappeto
La cronica impotenza dello Stato nell'individuare i mandanti di tutte le stragi dal dopoguerra ad oggi Tatort della Ginestra Piazza Fontana Bologna
E così via sino al novantadue novantatré il sistematico e ciclico arretramento dello stante la lotta alla mafia ogni volta che dalla repressione della mafia militare si tenta di passare a quello della borghesia mafiosa su
La storica impunità dei potenti dall'Unità d'Italia sino ad oggi attraverso amnistie prescrizione trasferimenti processa Bonizzoni Führer reati intimidazioni magistrati ed altri mezzi tutti questi problemi dicevo
Non solo l'altro il mio parere che faccia della medaglia germinazione declinazioni particolari della Grande Madre di tutti i problemi
Quello che ho appena definito il rapporto tra le classi dirigenti questo Paese e la violenza
Tutto il resto è un girare intorno al problema un ragionare a valle una diversione argomentativa una rimozione
Ma questo tema è questo un argomento tabù effettato parlarle persino in Parlamento e piantato parlantina come vedremo e lo stesso motivo secondo me per cui oggi in Cile
Per esempio dove non è stato possibile come sapete perché processare che nasce
Non è neppure possibile aprire un dibattito sereno sulle responsabilità collettive della stagione di violenza e di morte che segnò l'avvento della giunta militare al potere perché nonostante il tempo trascorso le ferite sono aperte perché una parte consistente del Paese cileno ancora oggi considera Piroscia un salvatore della patria
Perché al di là delle semplificazione che tendono addossare le responsabilità solo alcuni individui la verità storica e che la Giunta militare fu il braccio politico armamento di una parte consistente della borghesia cilena
Che non accettava le regole del gioco democratico e che non ne sito fare uso della violenza di massa pur di mantenere il proprio sistema di privilegi
Dibattere pubblicamente di questi temi in quel Paese
Significa quindi accendere la miccia di gravi tensioni sociali rischiare di destabilizzare il quadro politico e quindi la strada e quella della soluzione politica mediante la rimozione
Per ritornare all'Italia
Io credo che non sia casuale il fatto che qui da noi si sia creato prima un clima di fibrillazione
Che poi si va spegnendo nella rimozione collettiva su tre terreni
Quello della corruzione pubblica quello dello stragismo dell'estrema destra degli anni settanta quello del rapporti tra mafia e politica
Che cos'hanno in comune
Questi tre settori della criminalità apparentemente così eterogenei
Qual è il loro unico è segreto comun denominatore l'unico comun denominatore che per motivi diversi si tratta di forme criminali che coinvolgono settori della classe dirigente
Che si tratta di forme criminali
Che attengono a quello che Giovanni Falcone chiamava il gioco grande il gioco del potere
Per la corruzione il fatto evidente
I personaggi coinvolti sono politici imprenditori colletti bianchi
Per lo stragismo degli anni settanta sentenze anche definitive hanno accertato che gli esecutori materiali delle stragi hanno agito con la copertura di esponenti della classe dirigente
Copertura che a volte si è concretizzata in accertato operazione di depistaggio come in altre forme di sostegno
Per quanto riguardo per quanto riguarda infine la mafia
Nonostante decisionismo culturale imperante che a me unisce
All'opinione pubblica l'immagine riduttive mistificare ante di una storia della mafia fatta di bassa macelleria criminale di cui sarebbero esclusi dei protagonisti Tozzi contadini di semi letterati
E consegnato alla storia sin dai tempi di nell'inchiesta
I traghetti Sonnino che una delle architravi
Del sistema di potere mafioso fu prima l'aristocrazia terriera e poi la borghesia che ne prese il posto
Una storica uno storico della mafia
Ha sintetizzato questa drammatica storica verità scrivendo che due della componente essenziale del genoma mafioso sono cervello borghese lupara proletaria
Del resto
Numerose sentenze definitive di condanna Anna tarato quanti capimafia e quanti uomini d'onore vengono dal mondo la borghesia medici avvocati imprenditori proprietari terrieri con per Centi eccetera
Ho riscontro del fatto
Che in questi tre settori criminale corruzione pubblica stragismo degli anni Settanta mafia politica esiste l'unico comun denominatore del coinvolgimento di settori della classe dirigente viene da una circostanza
Sono in questi tre settori della criminalità si parla ricorrentemente in questi tempi più o meno apertamente dell'esigenza di chiudere la partita con una pacificazione nazionale
Per quanto riguarda Tangentopoli sapete tutti
Delle ricorrenti proposta di amnistia motivato appunto con la necessità di una pacificazione
Per quanto riguarda lo stragismo degli anni settanta il senatore Pellegrino presidente alla Commissione stragi e la passata legislatura ha più volte dichiarato che occorre aggiungere una soluzione politica per chiudere definitivamente una stagione di sangue che appartiene a un passato al tempo in cui il mondo era diviso in blocco occidentale orientale
Ma neppure questo è stato possibile
Perché come aveva previsto lo stesso senatore Pellegrino dopo tanti anni di lavori parlamentari la legislatura si è chiusa senza che fosse possibile presentare una relazione conclusiva a causa del veto incrociato che tutte le parti politiche
Segno questo che le ferite sono ancora aperte che il problema e politico che coinvolge interessi ancora attuali
Non è un caso forse che alcuni abbiano proposto di non rinnovare in questa legislatura la Commissione stragi
Come dire ci dispiace ma per ragion di Stato per ragioni di ordine superiore non si può fare Rita giustizia sulle responsabilità politiche che stanno dietro restarci
Per quanto riguarda la mafia
è superfluo ricordare che le varie commissioni parlamentari antimafia non hanno mai prodotto nulla di significativo sul terreno dei rapporti mafia-politica tranne qualche caso marginale perché pure su questo terreno è sempre scattato il veto incrociato le parti politiche
Ancora oggi alcuni ritengono un fatto scandaloso e non Vito che nel mille novecentonovantadue la commissione parlamentare Antimafia presieduta dall'onorevole Violante o so per la prima volta affrontare di petto quest'argomento
Assumendo l'audizione di alcuni collaboratori di giustizia infine e a proposito di pacificazione persino gli uomini della struttura militare di Cosa Nostra hanno tentato al loro modo di iscriversi nell'elenco di coloro che vogliono pacifica arsi
Se è vero come ha riportato la stampa alcuni mesi orsono che alcune di loro si sarebbero fatti avanti proponente una dissociazione di massa
Dissociazione che nella sostanza evitando di accusare terzi offriva una soluzione per chiudere una saracinesca sul capitolo spinoso delle responsabilità ultima delle stragi The delitti eccellenti
Accollandone definitivamente l'esclusiva responsabilità alla struttura militare
Ora tornando al tema della pacificazione evidente che a nessuno verrebbe in mente di proporre una pacificazione nazionale con i ladri di appartamento occluso applicatori che pure sono reati di massa che riguardano migliaia e migliaia di persone
Dunque non è il numero dei soggetti coinvolti quello che determina una necessità di pacificazione ma piuttosto alla loro qualità e loro rango sociale
Le proposte di pacificazione sui terreni che ho detto sono quinti l'implicita ammissione che ci troviamo di fronte all'agire criminale di settori di classi dirigenti
Classi dirigenti che non accetta di essere sottoposto a processi penali e che quindi non toccano una soluzione politica
Ritornando quindi al tema principale possiamo concludere che di questi temi e difficile
E scabroso parlare perché equivale a parlare di noi stessi
Equivale a parlare del rapporto con la violenza
Da parte di soggetti che appartengono alla nostra stessa classe sociale che hanno fatto i nostri stessi studi che frequentano forse non se stessi salotti
Significa dire che il re è nudo
E smascherare la tacita radicata convinzione culturale secondo cui i criminali non possono che essere brutti sporchi e cattivi quelle che da sempre dall'Unità d'Italia a fondo patrie galere quelli che appartenga alla nostra classe sociale invece sono per definizione sempre innocenti vittime di calunnie e di complotti e comunque seppure hanno commesso qualche reato lo hanno fatto senza dover o per il bene della nazione della democrazia
Persino le sentenze definitive di condanna nei loro confronti secondo molti valgono meno di zero
Interrogarci su questi temi significa quindi interrogarci su noi stessi sulla nostra storia
E sulla natura ultima del potere
Ma interrogarsi su se stessi e fare i conti con la propria parte violente
Non è facile neppure a livello individuale
Immaginiamoci a livello collettivo
X che analisti dicono che il paziente nevrotico psicotico non è in grado di capire l'esperienza da cui Egitto sino a quando ne è uscito dall'esperienza
Sino a quando è dentro l'esperienza per evitare di implodere o di esplodere il paziente usa delle tecniche diversive per negare o di lottare all'esterno le proprie parte oscura
La categoria principe della rimozione
Che poi prenderà il via del negazionismo del giustificazionismo e della ricerca di un capro espiatorio
Non diversamente forse avviene a livello collettivo
Quanto un popolo non la forza e la maturità democratica di fare i conti con se stesso con la propria storia rimuovere
Si rimuove attraverso il negazionismo per esempio la collusione tra colletti bianchi la mafia e un'invenzione politica strumentale
E realtà tranne poche mele marce non è mai esistito questo rapporto conclusivo tra le classe dirigente la mafia e del resto le sentenza di assoluzione lo testimonierebbero
Si rinnova attraverso il giustificazionismo la corruzione era offerta un modo per finanziare la politica e per garantire quinti la democrazia
Si rimuove attraverso la ricerca di un capro espiatorio proiettando su gli altri male siamo vittime di un mega complotto politico-giudiziario
Ma la rimozione non rimuove Problemi
Anzi li perpetua e le aggrada
Perché nell'acqua che ristagna si forma il veleno e il veleno corpo della psiche dell'individuo e il veleno corpo della democrazia di un Paese
E perché poiché ho parlato del collettivo voglio concludere
Questo mio intervento tentando di dare a mio modo una risposta o no
Alla domanda per convegno quale mafia ucciso Paolo Borsellino ricordando una storia antica ma sempre attuale avvenuta circa due mila anni or sono
Si tratta della condanna a morte di Gesù Cristo
Ho provato a chiedere in questi giorni a degli amici se condotte
Chi fu responsabile della morte di Gesù Cristo
Alcune mi hanno risposto Khalifa i sacerdoti della simmetria
Altri Ponzio Pilato
Altri giunta
Tutti hanno dimenticato che il vero e ultimo responsabile della morte di Cristo fu il popolo
Pilato perché in occasione della Pasqua aveva la possibilità di graziare un condannato si rivolse al popolo e chiese di scegliere tra la trova e Barabba e Gesù Cristo
E il popolo Guido all'unisono crucifige Cristo è salva parata
Gli storici si sono interrogati su questo comportamento del popolo
E quindi sul rapporto tra giustizia democrazia
E ci ho tenuto conto che in mezzo al popolo c'erano anche molte persone che sino a qualche giorno prima avevano osannato Cristo quando Cristo facendo miracoli
Alcuni dicono che i sacerdoti del sinedrio avevano pagato vari sobillatori confuso in mezzo al popolo che avevano il compito di orientarne gli umori
Altri dicono che in mezzo alla folla di Roma anche degli estimatori di Cristo che tuttavia ebbero paura di chiedere la sua salvezza temendo ritorsioni personale quindi si accordarono a quelli che votarono per Baratta
Altri dico che molti dotarono per Barabba invece che per Cristo perché la salvezza di Cristo
Avrebbe determinato la delegittimazione del sacerdote del sinedrio che ne avevano voluto una morte forzando la mano a Pilato e quindi una grave crisi politica dello Stato di Israele
Che avrebbe favorito il potere dell'invasore assommano
Altri dicono che alcuni notarono Barabba delusi dal fatto che il Cristo dei media dei miracoli si era rivelato un uomo impotente che poteva essere deriso e quindi diventano le spalle
Altri sostengono che una parte del popolo foto per Barabba perché Barabba era sì un ladro ma era anche un capopopolo che distribuiva parte dei proventi alle masse quindi ne guadagnano il consenso
Forse tutte queste ragioni ed altre ancora sono vere
Un impasto inestricabile di ragion di Stato il potere il problema di interesse di classe i sacerdoti del simmetria di piccole viltà di opportunismo individuale di ingenuità
Dando un volto e un nome
è sacerdoti del sinedrio appellato aggiunge
E i tanti e troppi che in questi anni si sono dileguati sono state la finestra o si sono accodati al coro dei crucci Frigerio tutte per mero opportunismo pop per esplicita porta corra per calcolo politico
E allora rispondo alla domanda al convegno quale mafia ucciso Borsellino
Ci porterebbe molto lontano lontanissima fin dentro le stesse tento la nostra storia e il male oscuro di un'intera società
Perché dietro gli esecutori materiali ci sono i capi di Cosa Nostra
E dietro i capi dico sotto ci sono i mandanti a volto coperto e dietro costoro via del gioco grande del potere che oggi come ieri non può permettersi la verità e dietro il gioco grande al potere ci siamo noi e persona come noi oggi come ieri la maggioranza di Baratta
Forse qualcuno penserà che sia eccessiva
Accostare alla memoria nella condanna a morte di Cristo alle vicende di oggi
Ma ricordando Paolo penso che ciò sia dovuto non solo perché talora credente ma anche per un altro motivo
Ricordo rompi sodio che più volte ho raccontato che mi è rimasto impresso nella memoria
Dopo la strage di Capaci le opere di Giovanni Falcone di Francesca Morvillo furono esposto nell'atrio del palazzo di giustizia
Un fiume di gente di tutte le tasche tutto l'estrazione sociale sfido dinanzi a quell'ebreo molti erano commossi ma altri piangevano
Paolo io ed altri magistrati del pool antimafia eravamo in un angolo eravamo scoraggianti alcuni pensano di andar via
A un certo punto Paolo
Vedendo cinque lo stato d'animo ci disse ragazzi vi parlo con padre confratello maggiore
Ho il dovere di dirvi
E non possiamo farci illusioni
Se restiamo il futuro di alcuni di noi sarà quello è identico con una mano le bare Giovanni Falcone bilance scurrile
Poi aggiunse
Io ho chiesto
E se al resto questo solo per loro è critico con una mano la folla disse non posso lasciarli soli
Il diciannove luglio quando in via D'Amelio
Vede il corpo di tavolo quelle parole mi ossessiona
Quell'uomo aveva scelto di morire per amore perché era innamorato del destino degli altri c'era molto di più del senso del dovere di cui si parla molto e storico ufficiale
C'era qualcosa di grande si chiama da Mosca
Allora io credo che oggi vi è un solo modo per onorare la sua memoria quelle ragazzi che con lui furono uccisi
Non tradiamo questo atto d'amore
E ricambiamo restando sempre e comunque al nostro posto non molliamo qualunque cosa sia accaduta qualunque cosa dovesse accadere
Non ci abbiamo mai alla tentazione per calcolo per viltà o per stanchezza di accodarci alla maggioranza riparata
A Guido Lo Forte allora vorrei chiedere se così stanno le cose come possibile oggi ancora indagare sui rapporti tra mafia e politica è possibile farlo dopo una serie di assoluta Heredia eccellenti e dopo una serie di critiche brucianti che spesso presentano l'insulto è possibile farlo in un momento in cui la maggioranza del Paese sembra non credere che ci siano stati i rapporti tra mafia politica e ci siano tuttora
Io credo che
Oggi non soltanto è possibile
Ma in assoluto assolutamente un obbligo prima che giuridico morale e civile continuare su questa strada
Nell'ordinanza
Del maxi ter
Del mille novecentottantasei per proprio Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
Che avevano rinviato a giudizio identificato per la prima volta nella storia la struttura dell'organizzazione criminale Cosa Nostra il vertice i quadri
L'esercito
La struttura militare i fiancheggiatori
Si erano posti il problema
Di ciò che rendendo cosa nostra
E rende altre reso nella storia rende altre organizzazioni criminali nel mondo di particolare pericolosità
Che cosa rendesse Cosa Nostra
Apparentemente invincibile così radicata da decenni nella realtà siciliana italiana posero il problema del concorso Esterno
Nel reato di associazione mafiosa
Indicarono
Con molta precisione le varie figure
Della contiguità
Della connivenza della tolleranza della coesistenza
Della convivenza è un termine che abbiamo sentito poco fa nell'intervista registrata della complicità
Si resero conto della difficoltà tecnica per i magistrati di selezionare il penalmente rilevante
Dal moralmente e politicamente e civilmente rilevanti
In una serie di rapporti
Che si erano instaurati nel costume da molti decenni e tuttavia scrissero
In quella ordinanza del mille novecentottantasette che soltanto individuando erano decidendo
Questi rapporti sarebbe stato possibile avviare alla soluzione finale la lotta a Cosa Nostra
Tutto quel che è avvenuto dopo
Le polemiche sul concorso esterno che giuridicamente sono state prospettata in vari modi in maniera assolutamente legittima il fine non è quello di abolire
Di abrogare
La realtà storica dei rapporti tra mafia e politica ma semmai di creare delle figure giuridiche più efficaci e più incisive
Tutto il resto
Appartiene
Al variare declini politici del momento
Quando nel mille novecentonovantadue
Sono stati massacrati i colleghi insieme a tanti uomini ottanta e don delle scorte della polizia dei carabinieri
Tutti noi
Almeno quelli che stavano a Palermo a lavorare in quel periodo
Abbiamo se non l'avevamo compreso prima
Non potevamo non comprenderlo in quel momento qual era il problema fondamentale continuare quel lavoro
E continuarlo nella direzione giusta
Quindi compassi Enza con umiltà con con tutto quello che le nostre cognizioni che la nostra professione ci consentiva individuare la struttura militare
E in qualche misura l'abbiamo fatto
Che vuoi ricordare inutile che ricordi che fra il mille novecentonovantatré nel mille novecentonovantotto sono stati rinviati a giudizio e condannati centinaia e centinaia di mafiosi appartenenti alla struttura militare
In questo periodo sono stati inflitti più di cento ergastoli per delitti gravissimi dalle corti palermitane in questo periodo sono stati catturati
Campi dell'organizzazione mafiosa che erano latitanti da anni
Da quinquennio da decenni
Ma questo non basta perché l'organizzazione mafiosa non ha nessuna difficoltà nel reclutare nel rinnovarsi nella sua struttura di Bach quello che contava quello che importava e quello che pensavamo di dover fare era colpire da un lato il cervello
E dall'altro il cuore dell'organizzazione
Il cervello dell'organizzazione quindi la struttura di vertice la commissione provinciale di Cosa Nostra che è una cosa che è esistita
Che che si dica adesso
Si trattava di recidere quella che abbiamo definito le relazioni Esterne
Dell'organizzazione mafiosa quelle relazioni con settori parti Pezzi
Inquinati della politica della società nell'economia della finanza
Che da ora che rendevano Cosa Nostra un unicum
Nel panorama criminale mondiale io ho sempre pensato sempre detto molto semplicemente che qual sia sì Stato moderno anche senza particolari attrezzature strutture è in grado di sconfiggere
Con facilità qualsiasi fenomeno criminale organizzato sol che lo voglia
Perché in Italia questo non è stato possibile perché qui in Italia questo è così difficile perché in Italia si discute ancora oggi della legittimità del reato associativo
Dopo il sacrificio di Rocco Chinnici
Dopo il sacrificio di Pio la Torre che hanno determinato l'introduzione della legge sul reato di associazione mafiosa perché in Italia si vuole l'abrogazione del reato associativo
Si delegittimano i pentiti
Quando negli Stati Uniti d'America
Già negli anni sessanta è stato introdotto alla legge del ricco sul crimine organizzato e la corruzione
Perché in Italia si contesta duramente
E con una sequenza di affermazioni false che a forza di essere ripetute ossessivamente desta non l'apparenza della verità
Si contestano strumenti come il reato associativo il lavoro dei pull il contributo dei collaboratori di giustizia
Che inveisce ancora da ultimo nel dicembre dell'anno scorso sono stati riconosciuti uno strumento validissimo ed efficacissimo dalla comunità internazionale
Che proprio a fatto so propri e raccomandato
Agli Stati
Membri di recepire questi strumenti e questi metodi
La domanda retorica noi tutti possiamo comprendere perché attrarre perché si è creata questa reazione e d'altra parte era basta
Prevedibile che ci fosse probabilmente noi che abbiamo lavorato nel novantadue e nel novantatré e nel novantaquattro e nel novantacinque che abbiamo assistito e partecipato
Seconda dei ruoli di ciascuno dei diversi momenti alla cattura di Riina alla cattura di Bagarella la cattura di Brusca alla cattura degli autori materiali delle stragi
Abbiamo peccato di ingenuità
Abbiamo pensato per un momento
E parlo di anni molto precisi novantacinque novantasei di essere ad un passo
Dalla soluzione del problema
C'è stata una cosa che ha creato innovi questa ingenua
E prematura
Convinzione
Subito dopo la cattura di Leoluca Bagarella
Abbiamo visto che i mafiosi appena catturati
Dopo uno ora mezz'ora
Venti minuti
Di riflessione
Decidevano di collaborare con la giustizia
Io Penon non voglio fare nessuna valutazione sul problema di quel che hanno detto quel che non hanno detto se fosse vero se fosse riscontrato se fosse una prova o forse qualcos'altro
Ma questo era quello che stava avvenendo era chiarissimo
Questi killer questi Resource soli questi stragisti perché l'hanno fatto tutti quelli che hanno partecipato alle fasi preparatorie ed esecutive delle stragi
Di Firenze
Questi appena catturati erano convinti
Che la mafia
Stava perdendo e che lo Stato stava Vincenzo
Questo fatto
C'era determinato a quella convinzione un po'prematura
Di essere a un passo dalla soluzione
Oggi
I pentiti non sono sono molto di meno anzi non ci sono quasi più
E c'è qualcosa di più
Non soltanto
Quelli che vengono arrestati anche con prove schiaccianti
Talmente schiaccianti da scegliere il rito abbreviato e quindi ad una sicura condanna in tempi brevi pur di usufruire dello sconto di legge del terzo della pena
Non soltanto a questi non collaborano con la giustizia
Ma anche quelli
Che tanti anni fa hanno deciso di collaborare con la giustizia
Cominciano a pentirsi di averlo fatto
Io vorrei citare un caso
Che conosce molto bene il mio collega Massimo Russo qui alla mia sinistra che da tanti anni
Si occupa di queste indagini
Di Vincenzo sino a colori
Collaboratore di giustizia ex capo mandamento di Mazara del Vallo
Uno di coloro che hanno partecipato alla preparazione all'ideazione all'esecuzione delle stragi
E Vincenzo Sina Coria cominciato rendere le sue dichiarazioni
Si è avvicinato
Ad una certa soglia
Tutti quelli che hanno studiato le sue dichiarazioni e c'hanno lavorato cercando riscontri hanno capito
Che forse si poteva essere vicini al punto di oltrepassare quella soglia poi improvvisamente in una situazione politica generale
Di attacco virulento ai pentiti
Di attacco virulento alla magistratura che gestiva questi processi
Ad una serie di riforme legislative
Magari poco conosciute o percepite dall'opinione pubblica il generale hanno progressivamente disarticolato e smontato non cosa nostra ma l'organizzazione statale che si muoveva contro Cosa Nostra questi campi dico sarò costretta a Rodi Vincenzo signore colori e parlo di Giovanni Brusca
Questi hanno capito
E questi hanno capito che
Quella soglia
Non doveva
Essere oltrepassa
Questo è anche giusto
Troppo ingenuo troppo comodo troppo prematuro pensare noi
Di risolvere così facilmente un problema storico come quello della mafia e dei rapporti tra mafia e politica quindi un atto di umiltà
Una riflessione sulla nostra ingenuità
La necessità di rivedere i nostri strumenti
Il nostro modo di operare dal punto di vista professionale
Ma tutto questo
In una all'interno di quella che per me e per i colleghi che ci sono qui rimane una chiarissima
Convinzione è un chiarissimo obiettivi
Oggi sia pure tra le difficoltà sia pure tenendo conto delle nostre ingenuità e magari dei nostri errori
Oggi dobbiamo continuare
Non sappiamo quali saranno i risultati
Ma questa è la condizione non soltanto per la soluzione di un problema antico di civiltà della società siciliana
Ma è un problema che riguarda la nostra democrazia
Non so se diciamo in questa
Dichiarazione di intenti
Ci sia e forse scema gare maggiore che in quella del passato una punta di ingenuità certamente credetemi non c'è nessuna velleità no nessuna punta di presunzione
Ciascuno deve fare il suo mestiere
Noi
Come giustamente scrivevano Falcone Borsellino in quell'ordinanza del mille novecentottantasette e noi siamo competenti
Per giudicare e forse prima di giudicare di per capire le sfere della convivenza della coesistenza della tolleranza
Questi sono problemi gravissimi
Di ordine politico storico e morale sarebbe bene che se ne occupasse la politica
Di questi problemi
Noi dobbiamo fare il nostro mestiere dobbiamo individuare dei reati dobbiamo trovare delle prove
Se non troviamo tutte le prove magari qualche difetto nel nostro agire ci sarà stato
Ma dobbiamo
Procedere su questo cammino questo è
Un impegno
Che noi pensiamo
Di Porter affermare
è un impegno senza il quale non ci sentiremmo
Non riterremmo giusto fare questo mestiere
Tracce Guido Lo Forte
Prima sappiamo poco sullo stato del Pirata meglio
Io vorrei chiedere al dottor Emilio De Marchi o perché sappiamo così poco condotti i processi se non sbaglio Ciano concessi dalla consegnato poco ci hanno consegnato alla frutta in secondo grado lo sappiamo per esempio ancora da dove fu premuto il telecomando cucire Paolo Borsellino
Perché l'indagine su Paolo Borsellino è più difficile delle altre
Come immaginavo la domande più scabrose rivolta
Cercherò di arrivare al risposta prima
Volevo premettere
Ringrazio chi ha ideato ed organizzato quest'incontro
E pensato di invitarmi tra i relatori io sono convinto che queste occasioni
Sono diventano degli utili necessari momenti di riflessione per fermarsi un attimo e cercare di capire soprattutto noi che siamo immersi nella routine quotidiana dei processi delle udienze degli interrogatori
Per cercare di capire quello che stiamo facendo se il nostro quotidiano agire giudiziario
Abbia un senso ed uno scopo compiuti o sia solo dettato dalle contingenze del momento
Il tema dell'incontro di oggi alle mafie ha ucciso Paolo Borsellino
è un tema oltremodo stimolante che ci consente in questa riflessione di prendere le mosse da un punto di partenza preciso
Non sono d'accordo o pienamente d'accordo con quello che appresso il moderatore Peter Gomez
E cioè che sulla strage di via D'Amelio si sa si sa poco
Sono d'accordo
In parte perché sulla strage di via D'Amelio probabilmente anzi
Forse leverei anche probabilmente non si sa tutto
è ormai
Sempre più probabile che Paolo Borsellino come dimostrato ci tengo a dirlo da una mole considerevole di indizi e di prove non è stato ucciso solo da Cosa Nostra
Risulta in maniera sempre più evidente nel tempo
Che la strage di via D'Amelio è stata il frutto di convergenti volontà
Quella propria dell'apparato militare di Cosa Nostra
E quella di soggetti appartenenti al mondo della politica dell'imprenditoria
Che hanno quanto meno quantomeno assecondato
Garantito
Se non addirittura indotto i mafiosi a perpetrare quella terribile strage a distanza di soli cinquantasei giorni
Da quella di Capaci
Quello che vi ho detto
Chi conosce le carte dei processi lo sa
Non è frutto di fantasiose ipotesi precostituite
Ma è il risultato dello sviluppo di concreti elementi di prova
Eppure
E in questo comincia a dare anche una risposta
A quello che mi sollecitava il moderatore
Sull'argomento
Paradossalmente proprio quando questo scenario si è andato arricchendo di concretezza probatoria
Fino a quando si chiacchierava a livello di ipotesi sembrava che ci fosse un certo interesse quando le ipotesi si sono riempite di concretezza di dichiarazioni di collaboratori non solo di collaboratori di elementi investigativi sull'argomento è calato il silenzio più assoluto
Sembra che tutti
Anche gli organi di informazione hanno dimenticato che proprio questo è il momento
In cui si dovrebbe porre in essere lo sforzo decisivo per dare finalmente un nome e cognome
A quei personaggi ai quali facevo riferimento
Per porli finalmente ove ne sussistono
I presupposti
Di fronte alle loro responsabilità penali di fronte alle loro responsabilità
Politiche di fronte alle loro responsabilità morali
Come diceva poc'anzi Roberto Scarpinato un paese democratico autenticamente democratico non può avere paura
Di procedere in tal senso non può affermarsi come invece da qualche tempo a questa parte non può fermarsi come invece sta da qualche tempo a questa parte sta accadendo per timore di di svelare scenari troppo inquietanti
Io credo che chi ha veramente a cuore la memoria di Paolo Borsellino
Di Francesco morbido di Giovanni Falcone questo lo dovrebbe tenere ben presente sempre
Ed allora io ritengo che se il nodo fondamentale da sciogliere per la compiuta ricostruzione delle stragi
E quello del rapporto mafia-politica
è altrettanto vero
Che tale rapporto purtroppo continua a sussistere a costituire la vera forza di Cosa Nostra
Anche in una fase come questa che sembra radicalmente diverse per certi versi lo è da quella dei primi anni novanta
La storia di Cosa Nostra ci dimostra come la migliore qualità
Tra virgolette qualità
Dell'organizzazione è sempre stata la flessibilità cioè il sapere cambiare le proprie scelte operative le proprie strategie le proprie opzioni
A seconda dei momenti
Io credo che la Cosa nostra di oggi quella
Comunemente
Si dice la Cosa Nostra di Provenzano
Non è tanto diversa nella composizione nella struttura negli uomini da quella del novantadue solo che oggi
Ha constatato il fallimento dell'uso della violenza verso l'alto per così dire cioè la violenza rivolta con all'uccisione di magistrati di politici di funzionari
Ed è ritornata a tessere la politica delle alleanze e del rilancio dei grandi affari
Non che Cosa Nostra abbia rinunciato alla violenza io credo che non vi rinuncerà mai è nel DNA di Cosa Nostra utilizzare la violenza e l'intimidazione solo che oggi per così dire la esercita verso il basso
E lo fa perché non deve imporre mutamenti nei quadri di potere
Ma lo fa in maniera mai eclatante qualche volta neppure percepibile all'esterno attraverso le Luparelli anche per mantenere perpetrare un potere che già purtroppo possiede nella gestione degli affari degli appalti di delicate scelte amministrative e politiche
Ecco perché la mafia di oggi contrariamente a quanto
Può pensare qualcuno
Io ritengo che sia addirittura più pericolosa più subdola più difficile da contrastare rispetto a quella dell'epoca Riina
Perché vuole farsi dimenticare perché sta riuscendo nel momento in cui è riuscita a consolidare le nuove alleanze politiche ed imprenditoriali sta riuscendo ad insinuare il dubbio purtroppo anche in una fetta
Della magistratura delle forze dell'ordine degli operatori politici
Il dubbio di un consistente ridimensionamento e di una sostanziale rinuncia al condizionamento della politica il che none
Certo oggi noi magistrati del pubblico ministero siamo costretti a fare i conti con una congerie di leggi che hanno ridimensionato e di molto l'incisività delle nostre indagini
Oggi entrare in vigore una legge sui collaboratori di giustizia che ha di fatto definitivamente inaridito il fenomeno delle dissociazioni degli uomini di Cosa Nostra
Oggi ci troviamo di fronte
A delle polemiche troppe volte strumentali successive all'esito assolutorio di alcuni processi relativi alle connivenze mafia politica istituzioni
Ci si dimentica di dire che altri processi hanno avuto un esito diverso e che riguardavano anche quei processi
I rapporti tra la mafia e la politica tra la mafia e le istituzioni tra la mafia e la magistratura tra la mafia e le forze dell'ordine
Quegli esiti passano in assoluto nell'assoluto silenzio
Di tutti si ricordano sempre e soltanto le sentenze assolutori
Io credo però credo di interpretare
Veramente il pensiero de dei colleghi che con i quali condivido giornalmente
Il lavoro
I pensieri le preoccupazioni io credo però che noi dobbiamo evitare di cadere nel in questo momento nella tentazione del vittimismo e della rassegnazione
Io credo che proprio in questa fase di difficoltà abbiamo il dove
Di intensificare con i mezzi che ci sono concessi in questo momento e gridando quello che gridiamo da tempo cioè che c'è stato un ridimensionamento di questi mezzi ma abbiamo il dovere di intensificare per continuare
Anche a costo della definitiva impopolarità
Ad indagare sui rapporti che la mafia continua ad avere con soggetti estranei al proprio apparato militare
Dobbiamo avere il coraggio di continuare a perseguire quando ne sussistono i presupposti di legge
Quella che definirei
Borghesia mafiosa che purtroppo continua a popolare
Per utilizzare l'espressione di Roberto Scarpinato i salotti buoni di questa città che quel tipo di borghesia mafiosa che non ha tollerato e non sopporterà mai che il controllo di legalità della magistratura la riguardi direttamente
Io credo che come diceva Guido Lo Forte continuare nella strada in tal senso intrapresa il modo migliore per evitare il rischio che invece stiamo correndo
E cioè il rischio che la magistratura si trasformi come vorrebbero tanti nel nostro Paese
In una sorta di spietata sentinella soltanto degli interessi dei poteri forti
Il magistrato come colui che deve reprimere duramente ed esclusivamente quei fenomeni di delinquenza di massa le rapine e i furti quelli che riguardano i ceti economicamente e socialmente più deboli
Ma se noi CIR assegnassimo a questa visione del nostro ruolo
Che pure ripeto in questo momento può sembrare quasi
Comodo
Se noi agissimo in questo modo
Perderemo di vista quello che credo che sia il ruolo fondamentale della magistratura cioè il ruolo di principale garante della eguaglianza di tutti i cittadini innanzi alla legge di tutti i cittadini
Io credo che
Forse questo costituiva un'utopia ma se noi non tendesse uno il nostro agire quotidiano a questo risultato credo che faremmo meglio a spogliarci delle nostre storie
Tornando
Al perché fu ucciso Paolo Borsellino
Io credo che in questo momento
Il
Chi e deputato alle indagini abbia anche la necessità di capire di sentire che attorno al tema c'è un interesse da parte non soltanto dell'opinione pubblica ma anche della politica del delle istituzioni
Io non non posso dimenticare quello che ho vissuto nella lunga esperienza nissena
Nel corso degli anni in cui mi sono occupato di questi processi
Lo ripeto all'inizio grande attenzione all'inizio grande spiegamento di forze e di uomini
Che arrivavano a Caltanissetta da tutti Italia parlo di investigatori parlo di personale che procedeva all'informatizzazione dei processi
Poi poco alla volta il nulla abbiamo concluso i processi al nella sostanziale nel sostanziale disinteresse di tutti
E quando sono venuti fuori determinati spunti di indagine che andavano perseguiti è vanno perseguiti doverosamente
è calato il disinteresse totale soltanto polemiche soltanto polemiche nei confronti dei collaboratori nei confronti dei magistrati che avevano osato interrogare i collaboratori su quei punti
Ricordo ancora oggi le polemiche perché ad un soggetto imputato reo confesso della strage capo mandamento reo confesso non solo come esecutore ma come organizzatore della strage si domandava in dibattimento secondo me doverosamente lo rifarei a trecento volte
Se quella decisione lui e gli altri capi mandamento l'avessero ideata da solo da soli
O se l'avessero concordata o in qualche modo ne avessero parlato con altri
Io
Boh io conclusivamente dire dire questo
Veramente mi hanno colpito le
Le parole della signora Rita Borsellino
Io credo che ci si possa arrivare alla verità completa probabilmente il percorso è ancora lungo ma le basi sono buone
C'è bisogno di
Capire e far capire che è importante che il capitolo stragi non è un capitolo chiuso perché
Ora come ora il capitolo strage di via D'Amelio il capitolo stragi di Capaci
è un capitolo
Che viene ritenuto come definitivamente chiuso non ci sono più
Sforzi da parte delle
Istituzioni se non dei pochi magistrati investigatori che continuano a lavorarci
Non c'è più nessun tipo di attenzione nell'opinione pubblica non c'è più nessun tipo di attenzione da parte dei mass media credo che questi siano condizioni
Necessarie perché si possa completare l'operato già intrapreso
Grazie al dottor Di Matteo Marco Travaglio cosa sappiamo
Con l'accesso dei processi cosa sappiamo cosa ci dicono i processi
A sulle stragi su questa strage
Io sono sicuramente il più ignorante da questa parte del tavolo e probabilmente rispetto a molti che stanno nell'uditorio parlo anche di molti colleghi che vedo e che ne sanno più di me
Per farmi un'idea mi sono letto un po'di carte e un po'di sentenze l'ultima è quella che citava Bongiovanni prima che è stata appena depositata
Di cui naturalmente nessuno ha parlato
Se uno la legge forse si rende conto anche del perché
Stabiliamo che ormai quello che dicono i pubblici ministeri non vale più nulla
Quello che dicono i pentiti men che meno tante che li hanno politica appositamente e accontentiamoci di leggere quello che dicono i giudici quelli buoni quelli che condannano i boss e killer
E non e lasciano perdere i i colletti bianchi politici che notoriamente non c'entrano
La sentenza riguarda appunto i boss
E la sentenza di appello per la strage di Capaci sono tutti mafiosi con coppola e lupara quindi non c'è nessun colletto bianco infastidito e quindi magari
Diamo udienza almeno questi giudici
Questi giudici dicono delle cose terrificanti
Cioè intanto viene fuori che queste farneticazioni dei pubblici ministeri dei pentiti
Sui mandanti a volto coperto farneticazioni non sono perché ci credono pure questi giudici qua e quindi bisognerà cominciare a farsene una ragione magari
Per esempio scrivono che prende corpo l'ipotesi di un unico filo conduttore che accompagnerebbe i tre episodi stragisti dell'Addaura di Capaci e di via Mariano D'Amelio incidere sulle dichiarazioni di accusa nei confronti di Bruno Contrada
Si sono domandati che cosa stava facendo Borsellino in quel periodo si sono risposte che stava ricevendo le dichiarazioni di Mutolo che Mutolo aveva prova preannunciato di pre di voler parlare di Contrada
Questi giudici
Così un po'malpensanti evidentemente scrivono
Che possono ipotizzarsi ulteriori forme di concorso da parte di soggetti diversi rispetto agli odierni imputati cioè i boss
Portatori di interessi convergenti a quelli preminenti di Cosa Nostra e poi cominciano a raccontare quello che dice Di Carlo quello che dice Siino
Sempre a proposito dei boss quindi quando i pentiti dicono la verità cioè quando parlano dei loro pari
Parlano delle ragioni per cui fu facilitato il trasferimento di Falcone a Roma
Ricordano la parola di un collaboratore
Che sino
E cioè che c'era un'iniziativa di Bernardo Provenzano per agganciare Craxi tramite la Fininvest
Riguarda guardate che io sto citando solo quello che dicono i giudici e non mi sognerei mai di fare delle illazioni personali quindi questa è la sentenza
è quella querela se ero i giudici no tanto per mettere le mani avanti
Perché qua nemmeno più le sentenze si possono citare come è noto ma questa è una sentenza io spero che si possa ancora citare almeno quella
Che sentenzia naturalmente vanno sempre lette contengono un sacco di cose interessanti soprattutto contengono anche qualche nome perché poi uno continua a parlare mandanti a volto coperto mandanti a volto coperto per ogni tanto qualche nome
Lo cacciano fuori anche i giudici buoni
E allora
Per esempio questi giudici
Citano una testimonianza di Brusca alcuni imprenditori milanesi pagavano a titolo di estorsione o di contributo una somma di denaro da partente l'organizzazione in particolare l'onorevole Berlusconi mandava qualcosa giù come regalo come contributo come estorsione
A suo cugino Ignazio Pullarà eccetera
Poi parlano di Mangano
E del suo ruolo nell'incasso di questi Graziosi contributi dei rapporti tra Berlusconi Mangano
A un certo punto dichiarano addirittura che da certe dichiarazioni si evince come Cosa Nostra non fosse insensibile ai mutamenti del quadro politico istituzionale che in quel tempo si andava maturando che cercava di di tessere dei rapporti privilegiati al fine di poterli sfruttare al meglio per ottenere quei benefici
Oggetto del cosiddetto papello presentato da Salvatore Riina e i suoi interlocutori
Durante il periodo in cui Cosa Nostra coltivo una strategia di attacco nei riguardi dello Stato
Fare la guerra per poi fare la pace
Si dice una cosa terrificante
Le dichiarazioni rese da Salvatore Cancemi si sono saldate con quelle provenienti da Giovanni Brusca nel leggere la richiesta di archiviazione della Procura di Caltanissetta e l'indagine sui mandanti a volto coperto avevamo appreso che erano molto divergenti invece questi giudici dicono che c'è una sostanziale convergenza tra le dichiarazioni di questi due collaboratori
E quindi prima leggerla questa sentenza che interessa
Quelli Caltanissetta sono solo pm e questi sono gli UDC
Voi
Dico non certo punto citando sempre Cancemi Cancemi ha ribadito che le persone che avevano girato le spalle a Cosa nostra erano l'onorevole Martelli e senatore Andreotti cioè le persone che lui intendeva cacciare dalla sella
Le parole che dice valuta perché non avevano mantenuto l'impegno preso per il maxiprocesso in quanto c'era stato un accordo con Lima Andreotti che lo dovevano fare annullare che maxiprocesso e non ci sono riusciti quindi per lui era una girata di spalle
Sempre a dire del Rina proseguono i giudici al posto dei predetti uomini politici le persone che costituivano un bene per tutta Cosa Nostra erano Berlusconi e Dell'Utri dicono sempre i giudici
Richiesto di spiegare in che termini la strategia stragista in particolare la strage di Capaci rappresentava un interesse da parte di tali soggetti che all'epoca non rivestivano cariche istituzionali Cancemi ha riferito
Rina diceva che noi li dovevamo sostenere di più nel futuro diceva che li dovevamo curare nel futuro appunto perché lui già aveva programmato diciamo queste cose lui almeno questo quello che diceva
Che STET persone per Cosa Nostra sono un bene nel futuro e dobbiamo avere un po'di pazienza proprio usava sta parola dobbiamo avere un po'di pazienza di coltivarli si era soltanto nel mille novecento e novantadue diciamo doveva ancora succedere qualcosa che sarebbe poi successo nel mille novecentonovantaquattro
E poi dice addirittura che Rina
Diciamo che era guidato per la manina
No che aveva avuto sicuramente qualche suggerimento di colpire alcune cose in particolare io quello che a me mi ha fatto più impressione di tutto con sincerità una premura che lui aveva per la strage del dottore Borsellino come sapete
Che nei programmi di Cosa Nostra c'erano altri obiettivi poi certo punto cambiarono
E furono Taranto lati dalla fretta di eliminare Borsellino è anche questo è un fatto interessante che i giudici ritengono evidentemente degno di nota
I giudici parlano poi della sicurezza palesata dalla linea che derivava dalla copertura di importanti personaggi Cerina era molto sicuro di quello che andava facendo c'è una strage dopo l'altra in rapida sequenza
Perché dicono i giudici
Citando appunto questi collaboratori Caterina aveva avuto aveva riferito genericamente Raffaele Ganci che il collaborante ha indicato appunto tra le persone che li avevano rassicurato gli avevo dato copertura
Dell'Utri e Berlusconi
Poi citano varie altre cose tra le quali vi voglio solo più citare una frase perché non poi la sentenza va letta tutti e tutta intera e non a spizzichi e bocconi non è una sentenza che di chi dice di avere scoperti i mandanti a volto coperto tutt'altro
Indica però delle piste investigative che sono due
Uno è
Il caso Contrada cioè il fatto che stavano nascendo le prime accuse nei confronti di Contrada
Ma dell'esecuzione della strage di via D'Amelio dicono alcune cose i giudici ciò non toglie che quanto riferito da Cancemi possa essere oggetto di ulteriori approfondimenti di esclusiva competenza dell'ufficio di procura non può escludersi che Rina a cagione dei rapporti che con Dell'Utri e Berlusconi aveva intessuto Vittorio Mangano
Puntini puntini avesse in mente di coltivare questo rapporto che sino ad allora si era rivelato fruttuoso cioè i giudici usando l'indicativo dicono che c'era un rapporto che si era rivelato fruttuoso tra questi due signori no
Erika
Quanto meno sotto il profilo economico aggiungono i giudici se è vero che da Milano Cosa Nostra riceveva delle consistenti somme di denaro quali regali ieri al fine di evitare addirittura Silvia il impianti televisivi le antenne delle emittenti facenti capo al gruppo economico riconducibile al predetto onorevole Berlusconi questo lo scrivono sempre i giudici e non i pentiti non i pubblici ministeri
Parlano ancora un po'dei rapporti di Cusco Mangano e concludono
Concludono dicendo che la stagione delle stragi era finalizzata a indurre alla trattativa lo Stato ovvero a consentire un ricambio sul piano pur Cocche attraverso nuovi rapporti potesse assicurare come per il passato le necessari complicità di cui Cosa Nostra aveva beneficiato
Ricordano che cosa succedeva in quel novantadue l'ingorgo istituzionale gennaio l'annullamento il la conferma del maxiprocesso febbraio l'inizio di Tangentopoli marzo il delitto Lima
Aprile la tornata elettorale delle elezioni generali politiche
Maggio la strage di Capaci elezione del Presidente della Repubblica la formazione del nuovo governo a giugno e a luglio
Il delitto Borsellino
E concludono dicendo che sono fatti tutti ricollegabili e diritti tutti ricollegabili
Concludendo che il progetto politico perseguito da Cosa Nostra sul versante istituzionale mirava alla realizzazione di nuovi equilibri ed alleanze con nuovi referenti nei settori della politica e dell'economia ricordano la stagione delle leghe meridionali
Di quelle tentazioni separatiste che poi furono abbandonati quando nacque Forza Italia
E le ultime parole nelle conclusioni di questi magistrati sono abbastanza significative
Perché dopo aver essere ritornati su quelle strane dazioni di denaro che arrivavano da Milano
E su quelle strane trattative che avvenivano
A base di capelli e di ufficiali carabinieri che avevano addirittura deciso di rimettere in piedi Tangentopoli insieme Ciancimino per non si sa bene quali scopi
I giudici lanciano quasi un appello l'hanno lanciato venti giorni fa quindi diciamo che piuttosto attuale questo appello
Dicono l'esistenza di eventuali quanto non improbabili mandanti occulti che restano sullo sfondo di questa vicenda costituisce il principale enigma a cui questo processo non ha dato una convincente ed esaustiva risposta
Tuttavia appare necessario indagare nelle opportune direzioni per individuare gli eventuali convergenti interessi di chi a quell'epoca era in rapporto di reciproco scambio con i vertici di Cosa Nostra
E approfondire se e in che misura sussista un collegamento tra le indagini Tangentopoli e la campagna stragista e infine per meglio sviscerare i collegamenti e le reciproche influenze con gli eventuali con gli eventi politico istituzionali che si verificarono in questi a quindi questi giudici dicono
Indagate indagati ancora
Qui non c'è da rifare la storia d'Italia ma ci fa capire che cosa è successo in un anno cruciale della storia d'Italia
Gli spunti sono tutti molto interessanti
Ci sono dei dati di fatto questi rapporti economici che questi giudici ritengono addirittura provati tra questi due Inc allora imprenditori e poi politici milanesi e e soggetti siciliani ma ci sono anche infatti che ruotano intorno alla vicenda contrada che riservano ancora oggi sorprese davvero mirabolanti perché scoprire
Che Bruno Contrada un minuto e venti secondi dopo la detonazione di via D'Amelio dalla sua barca già telefonava al centro SISDE
Miracolosamente aperto in quella domenica di luglio quando notoriamente la domenica il centro SISDE racchiuse sbarrato
Venter quel giorno brulicava di personaggi che telefonavano perché insomma interessante no sapere se era dotato di doti divinatorie o se magari qualcuno l'aveva magari avvertito in tempo reale e non so difficile riuscire fare una telefonata per chiedere informazioni un minuto e venti secondi dopo no quando c'è ancora il fumo non si capisce niente lui generalisti telefona interessante no eppure risulta dai tabulati quindi non mica dalla detto un pentito l'ha detto un tabulato almeno i tabulati indicano un orario abbastanza preciso quindi a meno che pure i tabulati si mettano complottare ai tabulati dovremmo dare una risposta
Dovremmo spiegare perché è un collaboratore di Contrada in di riffa o di Raffa c'entrava sempre sui luoghi delle perché in un posto in via Paolo abitava è lì rischiato di saltare in aria Costanzo c'era la sua macchina che subito pure dei danni
Nella strage di capaci c'era un bigliettino col suo numero del telefonino che doveva essere portato ad aggiustare però poi ha continuato a funzionare quindi significa che non l'hanno mica lasciato lì il giorno della strage evidentemente
L'avevano lasciato lì qualche settimana prima perché se poi funzionava benissimo dal giorno della strage perché non l'hanno portato subito la giusta e nella terza strage abbiamo la famosa telefonata diciamo in tempo reale la telefonata di Nostradamus
Sono interessanti queste cose da approfondire
Quando ci raccontano che è tutto chiaro forse ci dovremmo mettere a sorridere
E c'è da domandarsi quanto queste cose oggi gli interessi
C'è chi si fa delle domande fa delle constatazioni si becca richieste di danni di venti trenta miliardi dal presidente del consiglio però poi bisognerebbe comunque cercare di rispondere a queste cose
La Commissione antimafia non si sa bene se la ripristinerà hanno se la faranno presiedere da qualcuno di quelli che ieri portavano le corone di fiori o da chi altri
La commissione stragi non è il caso di ripristinarla perché
C'è il rischio che appunto si occupi di qualche straniero
Strutture investigative mi pare che invece di essere potenziate vengono smantellate
E siamo molto interessati a scoprire
Il dossier Mitrokhin cioè infatti vi è un cinquantina d'anni fa quindi immagino che dopo la commissione su dossier Mitrokhin apriremo anche
La Commissione parlamentare d'inchiesta sulla battaglia di Lissa nel mille ottocentosessantasei e magari anche una sulle guerre puniche perché ci sono ancora dei casi da chiarire mentre su questi punti su questi punti che citavo prima non c'è più nulla da capire
E su Piazza Fontana si è stabilito che sì forse erano quelli lì ma sono passati troppi anni invece sul dossier Mitrokhin siamo nella piena nella piena attualità e contemporaneità ecco io
Spero soltanto che non vorremmo digerire anche questa grazie
Va anche in Bergamo e allora il futuro come se così stanno le cose
Grazie strada mandarini fanatica ed anzi non è facile da affrontare brutte novantacinque sto momento per un magistrato ma penso neanche per un cittadino
Mi ero chiesta stamattina parlando con Marco Travaglio l'ho visto gli uffici procura questa già quasi una notizia di reato
Che cosa potessimo dire in questa in questa incontrammo tanti siamo tanti ognuno proprio bagaglio di esperienze tanti magistrati io non proverò a ripercorrere il Filoni e discorsi che hanno sviscerato
Brillantemente i colleghi che mi hanno che mi hanno preceduto proverò a dare una risposta a metà fra il magistrato il cittadino perché un senso di averle trovarsi ancora qui non siamo molti
Però ci siamo e credo che abbiamo bisogno però di cominciare a riflettere seriamente su quello che è successo invidio molto Rita questa capacità di stare lì ad ascoltare l'ho fatto anche qualche altra occasione
Dobbiamo trovare uno spiraglio per il futuro se non lo tutto quello che abbiamo fatto tutto quello che è successo alle stragi il sangue le bare indignazione la rabbia la rete frustrazione che oggi invece gli diamo saranno state tutte cose inutili e nessuno di noi può permettersi buttare gli anni di esperienze
E storie personali è una storia collettiva come quella che ha vissuto Palermo la Sicilia in questi anni
Io a modo mio un rimedio personale l'ho trovato andando in giro quando è stato possibile per l'Italia in condanno colleghi di e che lavora in altre regioni incontrando altre persone guardando la Sicilia guardando a Palermo da lontano ma si riesce a capire anche un po'meglio quello che succede
Rotolano anche sotto la lotta è una lotta dura e non è una lotta da queste una vecchia maniera non è una lotta che si può distinguere tutta con il bianco il nero non è una lotta dei duri e puri da una parte dei tre e dei fanghi come dire di indiani cattivi dall'altra
Dobbiamo avere il coraggio di capire anche lo diceva bene anche Guido quali sono stati i nostri errori quali e nostre ingenuità ma dobbiamo anche avere chiarissimo davanti che non stiamo pagando no stiamo tornando indietro per i nostri errori no
Perché altrimenti Kant proprio non avremmo già risolto
Stiamo pagando stiamo tornando indietro per quello che di buono stavamo facendo per questo sporto immane di sollevare il coperchio del vaso di Pandora e rapporti tra mafia e politica ma con un cucchiaino di latta comincio sempre
Anche qui Guido lo sto citando non non me ne vorrà
Dobbiamo avere la capacità allora di agganciarci a qualcos'altro e guardandosi CIO allontana una sera di di qualche mese fa la guardavo da un paesino dell'Emilia
Dell'Emilia Romagna e vicino a Bologna Anzola assieme ad alcuni vecchi partigiani era che raccontava la storia della Resistenza si parlava e la resistenza si parlava di questa resistenza siciliana si parlava di Peppino Impastato e di tutti gli altri Falcone e Borsellino
I nomi della scorta Francesca Morvillo e gli altri colleghi trucidati che sono stati esempi di una resistenza Granarolo allora avere il coraggio di agganciarci a un movimento più grande
A un movimento che sta lottando per l'affermazione dei diritti in ogni angolo della terra non son discorsi che vogliono portare fuori dobbiamo cercare di trasformare un progetto
Di dignità democratica di capacità di andare avanti anche la nostra esperienza permettetemi un inciso
Prima Nino accennava a una magistratura che non vuole tornare se la sentinella i poteri forti nei confronti dei più deboli nei confronti delle frange che che manifestano io vorrei Stasera ricordare lo promesse Letizia Battaglia credo qui in prima fila anche quel ragazzo che molto a Genova
Non entro nel merito della vicenda ma credo che la è opportuno opportuna in questo momento a ricordare e c'è un movimento
E ci sono persone che stanno cominciando a indignare coi loro limiti con loro a qualche ingenuità con gli strumenti violenti che non possiamo condividere dobbiamo condannare
Ma c'è un movimento che sta cominciando a chiedere democrazia e in fondo anche questo è successo nostra Sicilia il movimento autori momento antimafia sto anche una grande potente richiesta di eguaglianza
Che non si limita il movimento sorto dopo le stragi di Capaci e penalmente ma che viene da lontano
Che vieta la storia di questa terra per questo a Palermo la Sicilia sono affascinanti perché sono stati sembra nel nell'arco dei secoli l'arco del del dei decenni laboratori di esperienze politiche anche negative anche nei ghetti ma sono un ottimo osservatorio allora io penso che se vogliamo superare perché mi piace andare al concreto
I momenti di stanchezza di scoramento di indignazione che tutti quanti viviamo e come magistrati come cittadino ognuno per il proprio proprio ruolo dobbiamo non esser capaci fare qualcosa e questo qualcosa potrebbe essere ad esempio cominciare a incalzare
Il potere politico il potere legislativo in questo momento preciso succosa e precise concrete mi piace questa domanda la devo fare la tu Peter l'abbiam fatta una donna e sono ancora di quel vecchio femminismo che pensa che le donne abbiano un approccio diverso alle cose
Queste pratiche
Al ministro degli interni Scajola che è venuto a commemorare
Paolo Borsellino gli uomini della sua scorta chiede impegno concreto ha parlato di controllo del territorio non sono d'accordo con lui nel ridurre il problema alla prima età organizzata un problema di ordine pubblico ma non lo vogliamo più uomini
Vogliamo più risorse qualcuno accennava alle indagini credo Marco non abbiamo gli strumenti per fare così indagini classica
I pentiti i collaboratori di giustizia
C'è stata questa legge non l'abbiamo condivisa stiamo criticando proviamo proviamo a inventarci a disegnare una riforma non è non è presto i risultati nefasti si sono già visti il crollo delle collaborazioni e lo sa lo scoramento lo sbandamento l'incertezza di quelli che ancora continuano a collaborare con la giustizia io rappresento lo Stato quando mi metto dinanzi alle loro quando l'interno e provo imbarazzo quando qualcuno
Quindici giorni fa mi chiede che cosa succederà dottoressa questa campagna di odio di delegittimazione di intimidazione nei loro confronti ha ha ottenuto i risultati
Che si
Volevano raggiungere noi non possiamo permetterci il lusso di continuare su questa strada e allora fuori dalla dalla retorica dalla dall'analisi distruttiva cose concrete disegno di legge addio di riforme questa di questa riforma
Ci voleva una riforma da per l'abbiamo fatta l'avete fatta
Non funziona non funziona non lo dicono solo i magistrati di Palermo con gli esagitati della Procura di Palermo dicono la gran parte degli inquirenti unitaria
Abbiamo bisogno di fare indagini classiche abbiamo bisogno di conservare tracce le prove tu accennavi tabulati Marco ma i tabulati non si possono più prendere oltre cinque anni vengono distrutti a demo problemi
Io mi rendo conto che ci sono dinanzi problemi enormi abbiamo detto più volte che la privacy o altro ma Caprai sì probabilmente dovrebbe anche il giudizio di varie
Gli studiosi del problema a fare un passo indietro dinanzi a problemi molto più grandi
Ma i contatti telefonici quelli che parlano noi non possiamo più come dire individuando è trascorso un un certo periodo di tempo
Io credo che ci sia stata e non glielo conclusione una forma di grande mistificazione anche da parte della magistratura troppi i colleghi si sono accodati alla voce che diceva
Pentiti sono troppe le le indagini come si faceva una volta no non è così
Non è così
Ci sono stati gli errori e gli errori sono stati individuati nella stragrande maggioranza dei casi a questi si è posto rimedio ma lo strumento è assolutamente necessario perché come abbiamo già detto una volta Cosa nostra associazione che vive nel segreto
E un collaboratore di giustizia con tutti i riscontri possibili e immaginabili da cercare dal scrupolosamente
Equivale ad avere una videocamera all'interno di una stanza segreta la non ci sono verbali che raccontino dei contatti tra i capimafia e il da politica e istituzioni l'economia per finire il discorso dell'economia
Discorsi che oggi agitano il mondo politico la riforma del diritto penale societario riforma del falso in bilancio
La necessità di assicurare maggiore libertà ai mercati non sono discorsi che devono spaventarci non sono discorsi che dobbiamo ritenere avulsi dal problema mafioso la maglia essenzialmente il governo degli investimenti economici e dobbiamo uscire una volta per tutte nessuna responsabilità di quello che dico chiaramente un'opinione personale forse non solo personale
Dall'equazione la mafia c'è dove c'è il sottosviluppo e basta allora però non diamo questa terra di ricchezze non importa con quali criteri vengano amministrate diamo soldi denaro la prima età storia non ha funzionato non è così non è così anzi anzi
Questa terra santa ricchissima di proventi economici
Che son venuti da diverse istituzioni alle circa saper invece nel soggiorno alle né dalla Comunità europea e quant'altro il problema non l'abbiamo risolto perché questi rivoli di denaro sono stati intercettati e utilizzati in un'altra maniera
Allora non è più possibile ragionare in questi termini e credo che un senso a ancora ritrovarci pochi o tanti in queste
Occasioni
Che sono veramente tristi
Solo se riusciamo a uscire da qua dentro con una proposta concreta io vorrei domani legge da qualche parte che da Palermo da questa serata abita a Niscemi non sono uscite solo commemorazioni
Non cito soltanto l'oscuro scoramento giusto vero
Chi corna se di magistratura e continuano stante gli insulti quotidiani a fare questo mestiere in questa terra ma una proposta concreta chiedo che ci sia una concreta riforma della legge sui collaboratori ancorché da poco varata
Chiedo che ci siano veramente strumenti per aggredire le dei ricchezze mafiose che non credo che su questa terra vengano potenziati gli strumenti investigativi di indagine classica anche rafforzando
La presenza di alcuni investigatori sul territorio io credo che soltanto così può avere un senso solo così possiamo riuscire domani ma dopodomani o doma l'altra andare ancora avanti o a partecipare ancora questi incontri altrimenti tra un po'
Diventeremo vestali
Di un passato che è stato diventeremo persone frustrate fino in fondo forse qualcuno di noi deciderà di cambiare attività né da un'altra parte e tutto quello che è successo non avrà avuto un senso grazie
Grazie ma anche in Bergamo la politica dunque a cosa dobbiamo chiedere a politiche cosa deve fare la politica ma cosa fa la politica io vorrei chiedere lo Adriana Musella
La responsabile del coordinerà dell'Osservatorio antimafia calabrese che vive rassicurazione particolare anche forse ci dice cosa sta facendo la politica che alcune regioni speriamo in tutto il Paese
Una sera
Quando con Alfredo Galasso Letizia Battaglia
E tanti altri amici qui a Palermo Peppe Lumia
Nei primi anni novanta
Facevamo per le cordate che avete visto prima nel firmato fiaccolate e cortei
Eravamo pieni di rabbia in quel momento però c'era anche tanta speranza
E credevamo
Fermamente di poter vincere
Io penso che nessuno di noi
Immaginava di potersi ritrovare poi dopo anni così come oggi
Con questa
Direi delusione ma anche con tanta
Tanta rabbia
E consapevolezza però io dico
Che non è vero che tutto è stato perso che non è servito a nulla quello che abbiamo fatto è servito servito intrecciando abbiamo creato o almeno abbiamo cercato abbiamo contribuito a creare una coscienza critica nella gente nella Società Civile
E vero il popolo e buoni come si dice Italia a memoria corta questo Paese non ha molta memoria e dimentica troppo facilmente però non è mano tutto quello che abbiamo fatto
Non è stato umano perché altrimenti non saremmo a questa sera
Questi incontri sono necessari sono necessari perché in questo momento più che mai è necessario ritrovarci essere uniti
Da Torino a Palermo
Ritrovarci tenerci per mano
è importantissimo
Crede lei
Che
Possiamo farcela Ancona
Almeno penso che ognuno di noi debba dare una giustificazione a se stesso e per questo il convinto ad andare avanti per questo continua a lottare a combattere
Magari
Fidando nelle proprie capacità di resistenza fidando in pochi amici forse non siamo tantissimi questa sera però ci siamo e quello l'importante
Vedete Giovan Battista Vico diceva corsi e ricorsi storici non corsi e ricorsi storici non stiamo rivivendo un periodo buio che già che abbiamo attraversato
Ma io penso oggi c'è qualcosa in più
Sia nel senso positivo che negativo qualcosa in più in senso positivo perché abbiamo la coscienza critica la capacità di riconoscere alcuni atteggiamenti riconosce di perché ne abbiamo già vissuti
Negativa perché come si diceva prima la mafia
Non ha bisogno più di
Sparare di fare stragi e perché non ne ha bisogno non perché appunto ha rinunciato alla violenza assolutamente ma perché alla a una strada si piena perché a tutto facile perché non ne ha bisogno perché purtroppo siede in Parlamento si ebbe nelle istituzioni nelle regioni Nenni negli enti locali
E tornata a comandare in prima persona
E allora
Mi si chiedeva l'esperienza della Calabria io penso di poter parlare
Sulla mia pelle
E Titano proprio personale
Ero responsabile dell'Osservatorio antimafia della regione Calabria lo sono ancora sulla carta osservatorio
Che nel novantanove la giunta di sinistra a istituito in una regione che diciamo non si è mai contraddistinta per Roma una impegno antimafia assolutamente se la 'ndrangheta oggi è diventata così forte
E lo è diventata proprio perché su questa criminalità organizzata c'è stata sempre il silenzio assoluto
E è
Diciamo perché si disatteso
Questo fenomeno ma con grande coscienza c'è stata questa disattenzione non è stata involontario
Allora la abbiamo salutato con piacere questa iniziativa istituzionale perché finalmente abbiamo detto bene
La politica istituzione vuole impegnarsi sul fronte antimafia lo fa concretamente bene
Per cui abbiamo accettato questo incarico
Che abbiamo assunto con grande coscienza
Perché per nove l'antimafia è una cosa seria perché noi l'Antimafia
Sì pacco nel cuore prima e poi con la mente perché abbiamo sulle spalle provato cos'è la mafia
E quindi andiamo avanti andiamo avanti andiamo avanti nonostante tutto
Cosa succede succede che
Ci sono le elezioni cambia la giunta
Certamente non si può dire ad Adriana Musella vattene via all'indomani perché si creerebbe troppo trambusto
E allora si cerca una soluzione alternativa per farla breve
L'osservatorio si decide di spostarlo
Dalla presidenza prima di tutto alla pubblica istruzione perché deve fare soltanto educazione alla legalità chiamiamola così
Massimo soprattutto si decide di spostare questo organismo dalla sua sede originaria che era a Reggio Calabria a Catanzaro per far sì che chi diciamo sembra occupava fosse messo in difficoltà
E quindi a questo punto non accettasse più l'incarico
Abbiamo ma tutto questo è avvenuto nell'assoluto silenzio
Tutto questo non è stato reso pubblico dal giorno è stato adesso diciamo neanche che notiziato alla sottoscritta che era responsabile del di questa struttura
Per cui l'abbiamo appreso per vie traverse abbiamo quindi ritenuto necessario informare l'opinione pubblica io ringrazio tutti gli amici che mi sono stati vicini prima il tutto Giorgio Bongiovanni con la sua rivista Peppe Lumia che è venuto a trovarmi Finint
In Calabria e tanti tanti amici anche qui a Palermo da tutte le parti
Che
Mi sono vicini in questa battaglia
Ma voglio dire che quale la Giunta regionale della Calabria e chi è che ha deciso tutto questo tutto questo è stato deciso da un assessore esterno
Che oggi assessore alla Pubblica istruzione che ha diciamo chiamato che assi l'Osservatorio antimafia nel suo assessorato
Un assessore è un personaggio alquanto discusso negli anni passati
Uno di quei tanti personaggi che oggi rivediamo riaffacciano anti come zombie da un passato molto lontano e che pensavamo Alfredo fosse stato sepolto per sempre e invece ci ritroviamo treppiedi ancora tanti zombi
Resuscita avanti all'improvviso
E al posto di comando a governare allora l'assessore in carica è uno di questi vecchi politici vecchi socialisti tornati dalla dalla passato sulla quel persona oggi appunto leggevo su antimafia due riportato anche antipatici a due mila in passato diciamo che ci sono stati diverse attenzioni della magistratura perché soggetto è stato per tutto il soggetto è imparentato con una nota famiglia mafiosa della Calabria ma diciamo assistito personalmente ad un omicidio mentre era a cena con il boss di Locri tale Cordini
Un solo soggetto a indagato a discutere e la East Cordova perché accusato di voto di scambio con la famiglia Pesce di Rosarno
Faceva parte di un comitato uno d'affari coinvolto nella Tangentopoli di Reggio Calabria benissimo questo soggetto è stato chiamato a far parte della giunta della Regione Calabria come assessore esterno e oggi chiude l'assessorato alla l'Osservatorio regionale antimafia
Non mi sto a dilungare vi dovrei raccontare tante altre cose ma non posso perché siamo appunto in tanti
E
Diciamo chiude Louilt dice che non lo chiude che ma se ne appropria se ne appropria perché per parecchi perché sarà lui a dirigere l'azione antimafia e l'educazione a decidere dell'educazione alla legalità nelle scuole della Calabria
Ecco succede succede anche questo che cosa dirvi sto attraversando stoppa attendo una lotta alla persona
Cioè sono proprio male combinata per dirvi io sono venuta qui a Palermo per
Per gli amici
Sono arrivata oggi non ce l'ho fatta ad arrivare ieri come di solito faccio per anniversari di Paolo Borsellino proprio perché non è in condizioni più neanche psico fisiche generali molto buoni
In questo momento sto mi stanno facendo di tutto cioè si sta annegando anche il posto di lavoro
Di tutto questo io sta formando l'opinione pubblica perché grazie a Dio o amici giornalisti che mi sono vicini penso che non bisogna guarda passare la guardia ecco io lo dico da parte società civile io prego voi di continuare
Voi dovete continuare
Come noi dobbiamo fare la nostra parte voi continuate a fare la vostra non la nostra la facciamo noi andiamo avanti continuiamo nonostante tutto però voi dovete continua
Perché mafia politica non è soltanto quel libro bellissimo prescritto Petrobras mafia politica oggi è una realtà più che mai
E se noi andiamo avanti andiamo perché speriamo che voi facciate lo stesso per l'altra parte noi dobbiamo darci la mano in questo momento
Dobbiamo ritornare per strada come facevamo tanti anni fa come abbiamo fatto nei primi anni novanta dobbiamo farlo con tutta la forza possibile
Ci vuole questa forza non so che ce la dia
Non so che c'era sia però dobbiamo Averna e questo deve avere deve essere per noi una consapevolezza andare avanti guardare avanti e guardare al di là e pensare di potercela fare ancora grazie
Cosa nostra le mafie buttano ma restano sempre se stessi e quindi anche in Calabria
Ai siciliani cosa sta succedendo in Cosa Nostra che cosa succederà dovrei c'era Massimo Russo che si occupa dell'azione entrambe
Abbiamo ascoltato tutti credo con
Emozione le le parole di Paolo Borsellino
Che dopo la strage di capaci
Analizzava un po'il momento triste e pesante in cui viveva lui viveva la Sicilia
Parlare la stanchezza della della gente l'insofferenza della gente perle per le indagini contro la mafia parlava di un garantismo di ritorno ecco
Credo che Paolo Borsellino in quel momento ha fotografato esattamente
La situazione sentimenti che sì avverto anche oggi che siamo nel due mila uno che abbiamo vissuto due stragi enormi abbiamo vissuto la fibrillazione alla nostra democrazia con gli attentati del
Novantatré
E allora è giusto riflettere su questa breve storia appena dieci anni
Per tentare di capire
Se davvero la storia si ripete se davvero dico che di corsi e ricorsi è un maestro aveva ragione
E credo che purtroppo avesse ragione
Siamo qui nel collo stesso sentimento a chiederci
Che cosa abbiamo sbagliato MOI
A chiederci se siamo
In grado di affrontare di ripartire nella lotta alla criminalità organizzata se siamo in grado di
Sciogliere un groviglio di interessi forti che
Accomunano l'organizzazione criminosa
Cosa Nostra ad altri potenti
E allora domanda difficile la risposta ancor più difficile
Cosa nostra
Non è cambiata Cosa Nostra ha modulato le
Proprie strategie che in relazione agli avvenimenti di questi anni
Sì è apparentemente
Inabissata
Accettato
In silenzio si fa per dire i colpi che lo Stato
Con forza ha dato dopo le stragi del novantadue sta riemergendo con una politica nuova apparentemente nuova ma è
La politica di sempre il linguaggio di sempre e linguaggio della violenza della sopraffazione e il linguaggio della mediazione con il potere costituito io sono molto preoccupato però
Nel tempo nel
In questo tentativo che si è fatto di minimizzare
La il ruolo di Cosa Nostra e l'organizzazione
Militare
Paolo Borsellino quando eravamo a Salam
Ci diceva da noi sollecitato proprio su questi temi e rapporti dall'organizzazione mafiosa e altri Poteri poteri del anche potere politico Paolo Borsellino ci diceva che
Ho Cosa Nostra entra in conflitto con lo Stato oppure scende a patti
E analizzando la storia siciliana probabilmente cogliamo siamo in grado di definire esattamente questi momenti momenti dei patti e momenti dei conflitti
Nel novantadue nel novantatré il conflitto
è stato Massimo
Oggi dobbiamo chiederci
Qual è
La dimensione che meglio fotografa la realtà di rapporti
Che probabilmente ci sono stati ci sono e ci saranno perché quando si parla di groviglio
Di interessi
Bisogna essere poi un po'più precisi
Ci sono sentenze di condanna
Qualcuno ha passato in giudicato qualche altra ancora no
Che attestano l'esistenza organiche addirittura tra Cosa nostra e la politica parlamentari sono stati condannati per il reato di quattrocentosedici bis
Ci sono soggetti che sono vicini all'organizzazione che fu costituiscono una sorta di trading on the quindi nulla di nuovo
E allora
Dobbiamo ragionare
Su su come è possibile fare fino in fondo il nostro dovere di magistrati
è stata fatta una
Diagnosi
Da Kimi è preceduta chi mi ha preceduto e il problema è la terapia
Con quali strumenti noi oggi siamo in grado di
Tentare di riprendere la via della speranza come diceva a Rita Borsellino
E la diagnosi sulla terapia cioè sui mezzi che abbiamo disposizione non
Non è delle migliori
In questi due anni abbiamo assistito a un a un depotenziamento
Di degli strumenti che avevamo a disposizione che ce l'ha consentito di
Colpire
L'organizzazione
La legge sui collaboratori di giustizia è una legge che non consente non incentiva la collaborazione
La legge sulle indagini difensive pone forti perplessità
Lei le leggi che hanno
Modificato l'apparato processuale hanno
Arresto impossibile dilatando i tempi in modo incredibile la celebrazione dei processi si discute molto per esempio del del della ragionevole durata del processo ed è bene
Dire denunciare che
Con la normativa attuale
I processi sono destinati a durare
Ancor più di quanto durasse o prima
Questo e un dato da cui dobbiamo partire la griglia di strumenti che abbiamo a disposizione non ci consente di incidere c'è stato quello che diceva Paolo nel novantadue quel garantismo di rito di ritorno quel quel cieco garantismo che ha spezzato alcuni strumenti strumenti di accertamento di verità difficili
Strumenti che avevano consentito alla magistratura finalmente di aprire alcuni marchi sono preoccupato quando però si sottovaluta
La a l'importanza dell'organizzazione Cosa Nostra
Calatrava agli io credo che dieci anni fa Paolo Borsellino Falcone avrebbero insultato al pensiero di poter catturare Riina Bagarella Brusca e di vederli finalmente condannati all'ergastolo
Quindi qualcosa si è fatto e curve qualcosa di molto importante
Se vogliamo fare un bilancio che non sia soltanto
Negativo oppure se non c'era non si non ci vogliamo lasciare prendere da lo scoramento dal vittimismo possiamo sicuramente dire che in questi anni sono stati raggiunti
Risultati che appena dieci anni fa sembravano inimmaginabili
Tanti imputati
Sono stati processati e sono stati condannati e questi passaggi il processo e la condanna sono dei risultati
Fondamentali decisivi
Oggi si oggi si discute molto del
Rapporto tra mafie m'politiche dunque degli strumenti legislativi per colpire
Quello che la storia in fondo ci consegna la mafia e un'istituzione storica un pezzo del sistema essa stessa una forza politica
E dal come magistrato non posso che porre l'accento su qual è la fattispecie che poi consente di svolgere un'azione nazione di contrasto e dunque avviare un indagine
Che può sbucare in un processo
In questi ultimi giorni in quest'ultimo mese si è discusso molto
Del concorso esterno del problema della fattispecie penale però si discute pochissimo anzi non si discute affatto su un dato che io trovo fondamentale proprio nell'azione di contrasto a Cosa Nostra
Le pene previste per il reato di cui all'articolo quattrocentosedici bis
è bello parlare di mafia poi dobbiamo
Come dire farà scendere questi discorsi sul piano della a realtà giudiziaria ebbene e qui do la risposta la domanda di Peter Gomez
Tra il novantadue e il novantacinque novantasei sono state avviate moltissime indagini per
Il reato di mafia il quattrocentosedici bis
Ci sono state tantissime condanne di cui ovviamente la stampa non parla perché probabilmente non sollecitano l'interesse ma è pure eppure colpiscono una parte importante dell'organizzazione che non è soltanto l'organizzazione militare e Cosa Nostra nelle sue articolazioni militari politiche economiche imprenditoriali
Nel due mila e uno ci ritroviamo con gli stessi soggetti in campo e ci ritroviamo con una veste di verginità hanno scontato la loro pena
Nessuno si è mai occupato di fare un'indagine statistica di analizzare
Un dato
Decisivo
Quali qual è la media della pena irrogata per il reato di quell'articolo ottocentosedici Biffi ve lo dico io quattro cinque sei anni
Quando un mafioso viene condannato a sei sette anni e un grandissimo successo e per arrivare a quella condanna occorrono almeno cinque sei anni di processo così che accade è accaduto e accadrà se le cose non cambiano
Che prima che la sentenza passi in giudicato
Il mafioso ha già scontato la pena
Nel corso della custodia cautelare
La il passaggio in giudicato della sentenza
Sancisce la sua libertà
Afferma la responsabilità ma di fatto il soggetto e libero ha pagato il suo debito con lo Stato e dunque può ritornare in azione perché uomo d'onore si nasce e uomo d'onore si muore
E una pia illusione pensare che la pena questa pena abbia un efficace nel film funzioni come deterrente
Vi posso citare decine e decine di episodi di soggetti e scarcerati
Subito dopo all'opera compiere estorsioni a programmare delitti e quant'altro però questo è un dato che va consegnato che va denunciato
Possiamo discutere quanto vogliamo di mafia ma se noi i mafiosi non lette non li tratteniamo nelle patrie galere noi staremo qui a commemorare a parlare interrogarci ma non avremo ottenuto alcun risultato
Eppure risultati positivi ci sono stati
Anzi
Lo stesso maxiprocesso ha condannato centinaia di persone per il reato quattrocentosedici bis sì pochissime persone
Tredici appena tredici all'ergastolo
Maxiprocesso ha rappresentato un momento importante nella storia giudiziaria ma sul piano dei risultati
Non poteva allora
Raggiungere quei risultati che poi sono o si sono raggiunti successivamente quando quando c'è stato lo strumento i collaboratori di giustizia che dal di dentro hanno svelato
Le responsabilità per fatti per i quali lo Stato prevede determinate pene l'ergastolo oppure traffici di stupefacenti e quindi venti trent'anni di di di di pena detentiva e questa è l'altro dato fondamentale
Oggi e di questo non si parla la Procura della Repubblica di Palermo non ha fatto i sei processi di cui si è occupata la stampa affatto centinaia e centinaia di processi che si sono conclusi anche con
Con l'ergastolo e questo ha consentito di tratteneva e nelle patrie galere i mafiosi riconosciuti come tali
E allora
Dobbiamo ragionare sul quattrocentosedici bis ma anche in questi termini
Dobbiamo ragionare sul le attività investigative dirette a consolidare responsabilità per le quali poi ci sono delle pene che consentono davvero di trattenere nelle patrie galere i mafiosi
E su questo forse dobbiamo Point
A ragionare guardando al futuro e necessaria per la magistratura Contini serenamente il suo lavoro io mi sento di poter
Dire a Rita Borsellino che continueremo a fare il nostro dovere su questo non ci piove quali che siano le condizioni noi andiamo avanti questo il nocciolo vero nostro precipuo dovere quindi lo faremo
Abbiamo soltanto l'obbligo di denunciare l'insufficienza di mezzi di condizioni quello sì
E lo facciamo
Qualche anno fa
L'ergastolo
Era stato cancellato
Con una norma che consentiva
A gli imputati di sceglie la via del giudizio abbreviato e di passare quindi dall'ergastolo a una pena detentiva
Il legislatore si è reso conto dell'errore è ritornato sui suoi passi è abrogato la norma che aveva di fatto cancellato l'ergastolo
Io credo che
Ci sono due punti
Nodali nella lotta alla mafia
Nel futuro
Il mantenimento dell'ergastolo
E il fatto che i ai mafiosi non possa essere e non debba essere applicata la disciplina della legge Gozzini
Questa è la cartina al tornasole
Che misura la volontà politica di continuare la lotta alla mafia
Se poi come diceva Paolo Borsellino lo Stato
Ho all'abbazia o entra in conflitto con lo Stato
O scende a patti
In questa transazione ci sono due soggetti
Cioè Cosa Nostra e ci sono le istituzioni io non credo non non non credo personalmente non credo e credo che possiamo essere tutti d'accordo che esista un terzo livello mi sembrano discussioni su cui Giovanni Falcone credo abbia dato già degli insegnamenti
Credo e sono convinto che esista un tavolo
Di transazione di accordo
Che può essere d'accordo di scontro
Noi attualmente
Possiamo
Continuare a fare il nostro lavoro ma abbiamo bisogno degli strumenti questi strumenti si sono in parte sono stati in parte depotenziati
è in questo momento del momento e la commemorazione di piace Bricolo dare quello diceva Paolo Borsellino questo garantismo di ritorno
Che provoca una in Fiacchi mento una non mafiosi mento del dell'azione di contrasto su queste cose dobbiamo misurarci
I tempi del processo
Un processo che diventato burocratico
Un processo che non risponde più all'esigenza di verità è diventato un gioco formale delle parti in cui l'esigenza di ricostruire la verità sembra
Un'opzione può esserci o non può esserci e non questo non credo che
Sia accettabile
Ma chi deve decidere
Diceva Guido Lo Forte il legame tra la mafia e la politica
Ma siamo sicuri che sono i magistrato doverlo decidere
Spetta ai magistrati il recidere il legame
Magistrati spetta unico un dovere
Avere prendere notizie reati
Fare bene le indagini con grande umiltà con sacrificio spirito abbi negazione magari silenziosamente fare i processi
La dimensione del magistrato del giudice è quella individuale
Dell'imputato dei suoi comportamenti
E sotto questo profilo
Può contribuire il magistrato a recidere nel momento in cui consacra nel responsabilità penali
Io credo che siano i cittadini a dover recidere questo legame
E questo legame non recidono non si recide nelle aule di giustizia
Si recide nelle urne
Con la matita
è tutto un sistema il sei e il gioco della democrazia
Oggi si chiede a noi ciò che i cittadini
Non fanno
Che cosa si pretende
Bisogna crescere
Politicamente e culturalmente bisogna maturare una forza una forte coscienza civile democratica
E bisogna accettare la democrazia
Paolo e concludo insegnato una cosa fondamentale
Quando da giovane magistrato sì lo sollecitava a Marsala lo solo sulle ci trovammo a Marsala su questi temi avere massimo rispetto delle istituzioni
Massimo
Prescindendo dalle persone che quelle istituzioni in un determinato momento
Rappresenta perché se si mette in crisi il senso delle istituzioni
E la democrazia che va alla deriva grazie
A la politica la politica cittadini italiani che nel novantasei avevano votato l'Ulivo
Avevano mette un programma sulla giustizia dell'Ulivo a che poi non è stato applicato anzi è stato applicato il programma che era stato deciso dal centrodestra cioè da Cesare Previti
Anche in fatti di mafia
Mi pare che le cose possono essere andate in un certo senso così
Abbiamo visto il quarantuno bis è stato di fatto attenuato abbiamo visto che si è arrivati a un pelo col governo di centrosinistra la polizia Castro
Abbiamo visto che la commissione Antimafia presieduta esponente del centrosinistra note variato occupata di mafie politico
Al credo che Alassio non è che anche per questo il centrosinistra perde
Ma io vorrei
Rispondere subito sì
Tuttavia riprendere alcun momento il discorso
Dalla domanda di Rita Borsellino cui credo per del dobbiamo una risposta io dico subito con convinzione che
La morte di Paolo Borsellino non è stata una morte inutile
Perché quello che è accaduto in questi anni
è stato molto importante
Intanto posso dirlo io che non sono magistrato
Molti suoi colleghi
Non soltanto palermitani ma soprattutto palermitani
Hanno proseguito con grande convinzione è competenza il suo lavoro
Sono state svolte indagini che non erano mai state svolte prima con tanta determinazione
Sono stati fatti processi che si sono conclusi in un modo o nell'altro tornerò un momento alla fine su questa questione della conclusione dei processi
Ma che hanno rappresentato una novità assoluta che è stata compresa nel nostro Paese
Interamente compresa nel nostro Paese quantomeno nel senso che non c'erano più santuari le cui porte era impossibile aprire e questo credo che sia un risultato anche se allo stato attuale attenuato affusto offuscato
Un risultato irreversibile
A cui proprio le intuizioni di Paolo Borsellino e contemporaneamente di Giovanni Falcone e di tanti altri magistrati e investigatori di prima hanno dato un contributo decisivo
Hanno pagato per questo
La risposta politica che si attendeva
è stata una risposta politica immediata dopo le stragi
Con alcuni risultati di una certa importanza con qualche colpo di coda come quello del ministro Martelli a proposito del voto di scambio
In sede elettorale politico-mafioso in sede elettorale se fosse passato secondo la formulazione originaria forse qualche cosa in più si sarebbe potuto fare ma comunque non c'è dubbio che lo Stato ha dato sul versante legislativo sul versante amministrativo in generale quindi sul versante organizzativo una risposta importante poi
è venuta un'altra stagione
Ma perché
Io credo che la risposta alla domanda sia che la mafia che ucciso Paolo Borsellino è stata la mafia politica nel senso che provai descrivere spiegare insomma proprio all'indomani delle delle stragi del mille novecento
Novantadue è se la
Mafia-politica
E la risposta alla domanda chi ha ucciso Paolo Borsellino
Vuol dire che l'uccisione di Paolo Borsellino
Era un obiettivo politico intanto un obiettivo politico di Cosa Nostra
Non dimentichiamo Paolo Borsellino era lì in quel libricino nero e sapeva di esserlo
Perché era comunque un nemico mortale di Cosa nostra e dei suoi campi
Ma è un obiettivo politico perché l'uccisione di Paolo Borsellino avrebbe quantomeno ritardato ecco il tempismo la necessità di farlo in quel momento che per gli interessi specifici contingenti di Cosa Nostra non era un momento favorevole propizia utile
Ma bisogna farlo subito
Perché lo sviluppo delle indagini in quel momento
Che Paolo Borsellino avrebbe potuto portare avanti rappresentavano una deviazione rispetto a quell'obiettivo politico che era di Cosa Nostra ma non soltanto di Cosa Nostra
Qui sono state ricordate alcune passaggi importanti di questa recente sentenza che anch'io ho grande desiderio di leggere
Per intero ma il quadro di riferimento abbastanza chiara
Ma quando e accaduto tutto ciò
C'è stata una
Reazione di interessi e personaggi
Che rispetto a quell'obiettivo politico assumevano un
Penso notevole
C'è stato una preoccupazione trasversale e diffusa
Questo è ciò che va detto sul versante politico trasversale e diffusa
Che andando fino in fondo e spezzando o provando a spezza intanto sul versante giudizi
Gli antichi messi
E gli attuali interessi nei rapporti tra Cosa Nostra
L'ala militare perfino l'ala militare di Cosa nostra gli affari
La finanza
Alcune
Sedi istituzionali
E alcuni personaggi annidati dentro le sedi istituzionali magistratura compresa
Potesse determinano una rottura di un sistema
Questa è stata la preoccupazione trasversale
La politica in senso ampio ma intendendo per politica anche in senso concreto i personaggi che rappresentavano funzioni pubbliche e istituzionali
Dalla Camera dei deputati al Governo alle Regioni ai Comuni
Hanno avuto la preoccupazione vivissima
Che andando a fondo si rompesse un sistema un equilibrio
Hanno avuto preoccupazione che dentro alcuni rivoli di alcuni partiti ci fossero scheletri negli armadi e questo trasversalmente forse c'erano per davvero
E dunque marcia indietro
E dunque non è poi così sorprendente come passo a me a me e a tanti altri io sono un uomo di sinistra con una storia di sinistra indiscutibile almeno per quanto mi riguarda
Che tutto poteva immaginarsi meno che un governo di centrosinistra realizzasse un Progetto di smantellamento di quella griglia di strumenti importante della magistratura le forze dell'ordine hanno da fare con una diciamo determinazione
Assolutamente insensibile alle decine e decine di e centinaia di voci di protesta che non solo dalla magistratura si leva
Io personalmente sono stato testimone diverso diretto di colloqui durissimi da quali ho compreso che c'era una determinazione
Bisognava precedere anticipare ciò che l'opposizione interessata l'opposizione dell'epoca interessata propone anticiparla scavalcarla fare qualche cosa di più
Ed è venuta fuori questa vergognosa legge per esempio sui collaboratori di giustizia
Ma da che cosa nasce ma vivaddio non siamo nati ieri nasce da una preoccupazione trasversale che i collaboratori di giustizia potessero raccontare in termini reali qual erano gli interessi e legami
Nel mondo degli affari in particolare
Tra funzioni sedi istituzionali pezzi del mondo politico e nessuno si è sentito tranquillo
Questa è la verità e va bene i magistrati non lo possono di lo dico io con convinzione questa è la ragione profonda e allora c'è un problema di responsabilità politica ma enorme
Enorme
Forse si può con una battuta ironica dire
Adesso che una certa maggioranza diventata minoranza almeno in Parlamento forse possiamo sperare che a questi strumenti vengono riconquista
Perché se si continuava ad andare avanti in quella direzione vi rendete conto sopra Rolando di un paradosso
Ma un paradosso che è sotto gli occhi di tutti
Ciò che è accaduto in questi anni a proposito della giustizia è veramente uno scandalo impressiona
Impressionante proprio per non solo per il contenuto ma anche per i i soggetti la ma la maggioranza che ha portato avanti tutto tutto questo
Collaboratori di giustizia sono stati praticamente cancellati
Questo è il dato di fondo quando erano diventati perché prima naturalmente c'ero un un come dire uno Sanna continuo quando si trattava naturalmente di di Totò Riina dei Provenzano e via dicendo di moltiplicare gli ergastoli nei confronti di questi personaggi andava benissimo
Quando si Como si si entrava diciamo in linea diretta in presa diretta
Con il il sistema di potere mafioso e non soltanto con i capi di Cosa Nostra evidentemente la preoccupazione è stata vivissimo allora addosso ai collaboratori e siccome ho letto ho letto
Gli atti parlamentari dico di come questa legge nata ed è stata modificata rispetto alla tesi o l'altro l'impostazione originaria di Napolitano e di Flick vi assicuro che il contributo che è stato dato a sinistra è stato del determina
E allora diciamo le queste cose c'erano Dieter responsabilità parliamo leone responsabilità politica ingenerano parliamo di questa responsabili che ci compete almeno a molti di noi direttamente e immediatamente
Ma io voglio dire soltanto altre due cose perché molto tardi
Io ricomincio LA ripartire
Proprio perché sono convinto che non è stato inutile quello che è successo dalla responsabilità individuale
Una stagione politica nuova si può sicuramente aprire ma ma secondo me bisogna ripartire dalla responsabilità individuale
Da una responsabilità politica politica nel senso che ciascuno si assuma la sua responsabilità sono sicuro che Peppe Lumia qui presente si assumerà domani la responsabilità che finora peraltro se sempre assunto e non aspetterà certamente una decisione di partito per muoversi in questa direzione di cessione di partito che per il momento non credo che avverrà visto per il suo partito corre impegnato in altri discorsi
C'è una responsabilità individuale
Ciascuno ha qualche cosa da fare qui c'abbiamo il nostro commissario
Al comune di Palermo che ha un poteri pieni
Di azione in questa direzione si muoverà secondo una responsabilità individuale che è anche una responsabilità istituzionale sono sicuro che anche questo sarà fatto
C'è una responsabilità professionale disciplina
Che ha un senso
E io mi domando come è potuto succedere che
Leggendo le pagine della sentenza di assoluzione
Di alcuni personaggi tra cui Vitalone
A Perugia
Gallone l'aveva fatto suo ritorno trionfale in Cassazione e chi ci ha mandato
Cioè una responsabilità scritto giudici no Giodice hanno scritto secco se no
Lo sto diciassette Marzia appunto
Che hanno una responsabilità individua qui cioè quello che abbastanza significativo in questa
C'è una responsabilità
Vogliamo dire pure all'interno della stessa magistratura e non soltanto per la vicenda del Consiglio superiore della magistratura e dei diciassette Marzia
Ma insomma diciamolo pure con molta franchezza quando parliamo di magistratura impegnata nelle indagini dei processi antimafia ed esposto stiamo parlando di un numero ridottissimo di Magis
No non di diciamo le cose come fa fatto lo dirà meno no è così
Cioè diciamo pure che in questi anni che in questi anni il movimento democratico antimafia in condizioni difficili difficilissime si è trovato momento una tenaglia perché per difendere
Una cinquantina
E sono e sono molto ottimista e benevola di magistrati veramente capaci coraggiosi e impegnati in questa direzione abbiamo dovuto difendere l'intera magistratura e lì dentro pure pigri meditò se qualche volta corrotti
Perché se non si faceva così si diceva immediatamente di ritrovarvi risucchiato dall'altra parte
C'ha ecco ossa e accusando quel magistrato di pigrizia quel Maggi avete visto la magistratura questo ecco e quindi Silenzio forse è venuto il tempo di aprire una discussione ampia anche all'interno stesso della magistratura delle sue correnti
C'è una cultura giudiziaria che sta arretrando paurosamente rispetta queste questioni diciamolo pure
Non non non si riesce più a come dire a fare un un ragionamento che abbia un senso e si è sviluppato Consiglio Superiore della Magistratura molti anni fa l'ho ricordato recentemente aprì un dibattito a tutto campo su o la cultura giudiziaria
Quel primo secondo o terzo livello che ha ricordato adesso Massimo Russo che è stato poi deformato nel nell'immaginario collettivo e nella stampa era nient'altro che è uno sviluppo di tecniche di indagine di estrema di estremo rigore che Falcone e Turone avevano prospettato V e che dettero frutti secondi ma ci fu un'iniziativa dentro il Consiglio superiore della magistratura per affrontare un problema per un problema di cultura giudiziaria
E dunque c'è una questione anche qui di di responsabilità
Individuale di riapertura di un dibattito è e ne abbiamo responsabilità ancora molti di noi o loro confesso ci sono momenti di stanchezza
In cui sembra che ciò che si fa è assolutamente inutile
Non c'è dubbio che come dire un abbraccio di folla come quello che ci Furet la biblioteca comunale nell'ultimo intervento pubblico di Paolo Borsellino difficile immaginarlo
Ma forse è quella rabbia dolorosa si può anche riprodurre
Si può ricominciare anche a livello individuale per creare quella griglia di strumenti di cui qui si è parlato
Io sono assolutamente d'accordo chiederei come prima cosa al Consiglio Superiore della Magistratura ce qui Gioacchino Natoli di mettere all'ordine del giorno un seminario in cui si discute
Sugli strumenti attuale legislativi e non anche cultura per riaprire una discussione chiamare i magistrati anche magistrati giudicanti non soltanto i pubblici ministeri a discutere di chiederanno della mafia dei reati di mafia oggi
Abbiamo deciso ieri nel nella riunione del del comitato scientifico di questo centro internazionale che ha sede a a Corleone
Inaugurato da da da Ciampi a dicembre scorso durante la conferenza mondiale che faremo una convegno all'anno in cui chiediamo a molti esperti di dirci a che punto siamo nelle indagini
Faremo una banca dati delle banche dati per avere un punto di riferimento certo mi dispiace ma anche questo fa parte della responsabilità politica che Giuseppe Cipriani
Non è stato rieletto all'Assemblea regionale siciliana sono stati rieletti altri hanno sgomitato tra di loro ma vivaddio perché invece non si rilanciava proprio perché si sapeva che segnò leve che stimola la Giuseppe ti Cipriani
La sua elezione
No sì che sgomita per vedere chi ci può arrivare prima che importanza tanto ormai non è che ce ne importa nulla e allora anche queste sono responsabilità e ci sono appunto venendo a questo
Delle iniziative da svolgere un'azione culturale sicuramente da portare avanti ricominciare a girare Adriana
Ricominciare a girare muoverci come si faceva ricominciare da quelle esperienze già fatte iniziativa giudiziaria iniziativa politica almeno sollecitazione al tempo stesso un coinvolgimento di mazze ai è inutile come dire dobbiamo saperlo i inutile immaginare che una memoria storica si può perpetuare oggi
Semplicemente così perché perché riteniamo che non si debbano dimenticare queste cose no bisogna andare nelle scuole io sono stato di questi tempi molto meno di prima ma Rita Borsellino c'è stata molto più frequentemente nelle scuole si raccontano le cose l'attenzione la curiosità permane
Cioè dobbiamo ricominciare
A fare tutto questo perché la prima delle responsabilità
Che ho voluto richiamare perché io so per esperienza diretta
Essere stata la prima responsabilità avvertita
Da Rocco Chinnici in primo luogo e poi da magistrati che abbiamo ricordato ai particolarmente voglio dirlo da Paolo Borsellino è stata la responsabilità morale ed è alla responsabilità alla coscienza morale io credo che dobbiamo in questo momento
Fare ricorso comma la prima fondamentale risorsa nell'azione antimafia
Mi pare trattato Galasso abbia lanciato la palla troppi donatori il CSM ai la magistratura è in grado è stata in grado realmente perché anzi perché non è stata in grado realmente
Infine vaccinare in qualche modo il dividend giardino di corrotti perché è questo lo quattro devono stabilire indagine i pavidi quelli che non erano in grado di affrontare questi problemi
Raccolgo molto volentieri l'invito di Peter Gomez e soprattutto di Alfredo Galasso e vorrei partire da una cosa che ricordava franche in Bergamo anche guardare la Sicilia lontano e meglio
Io sono un inviato al fronte su questo fronte si chiama CSM c'è già stato nei primi anni Ottanta Alfredo Galasso meglio di chiunque altro lo può capire
Sono non vedo la realtà siciliana da uno dei palazzi romani
Che ha una caratteristica
Particolarissima la ricordavo già l'altra volta in occasione della presentazione del libro di Marco Travaglio e un termometro precisissimo degli umori generali di questo Paese perché la magistratura e e uno specchio di questa nostra società con tutti i suoi pregi con tutti i suoi difetti
Ed allora proprio da questa da questo palazzo
Vi voglio raccontare qual è stato ieri il termometro attraverso il quale abbiamo ricordato l'anniversario di via da medio io ho dovuto rinunciare ad essere presente alle commemorazioni e niente costato molto perché si doveva concludere la relazione la discussione sulla relazione che finalmente dopo quattro anni il CSM tirava fuori da un armadio sullo stato del sistema dei collaboratori di giustizia
O o colto o questa occasione perché finalmente dopo tre anni sono stato ritenuto meritevole di entrare a far parte della Commissione che si interessa istituzionalmente di questi problemi al CSM in precedenza c'erano tassati civilisti evidentemente i risultati sono sotto gli occhi di tutti
Probabilmente
La mia inclusione
Non è stata estranea ad un intervento dell'allora Presidente della Commissione Antimafia Beppe Lumia
Che ritenne di dover incontrare il vicepresidente del CSM per ricordargli che forse c'erano delle
Professionalità bontà sua inespressa in quella Commissione ho tirato fuori questa relazione
Ci abbiamo lavorato dal mese di settembre
Fino a i primi di aprile abbiamo ascoltato tutti coloro che ritenevamo utile ascoltare cioè il meglio della magistratura italiana attenzione non soltanto requirente ma anche giudicante abbiamo raccolto tutti i documenti che in materia esistevano abbiamo intrattenuto per la prima volta e anche questo non è stato digerito però caro dette però voglio dire ora un rapporto istituzionale tra CSM e ad esempio Commissione parlamentare antimafia per la prima volta e credo anche per l'ultima siamo stati ricevuti
Dal presidente della commissione antimafia da dai componenti della Commissione antimafia
Questo ha creato grandi tensioni perché non si capiva se ci dovevamo andare noi se non ci dovevano andare noi
Noi intendo come componenti della Commissione se potevano partecipare anche altri componenti del CSM ma insomma vi risparmio questi dettagli che però sono il sale quotidiano del dei palazzi romani se non si conoscono questi condimenti
Evidentemente non si capisce poi perché la pietanza che ci viene quotidianamente servita e quella pietanza in mangia dire che tutti dovremmo rifiutare
Ed allora
Ad aprile cominciamo la discussione in commissione di questa prelazione che era una relazione giustamente
Da un punto di vista tecnico
Critica nei confronti di una legge che tra i tanti difetti
Ha avuto a mio avviso e non solo a mio avviso quello di non sapere scegliere tra alcuna opzione che sullo al problema dei collaboratori di giustizia si può prendere perché dico
Sempre che ogni opzione al proprio interno un sistema di pesi e di contrappesi scegliere due opzioni rischia di sommare solo ed esclusivamente i difetti senza poterli Bilancia
Nessuno si è
Ha manifestato nel corso di due mesi di approfondimenti in Commissione alcun problema sul taglio che alla relazione era stata data
Era stato dato sono stati proposti soltanto degli emendamenti di carattere formale che chiaramente o accolto perché miglioravano obiettivamente la stesura della relazione arriviamo al plenum Marco giovedì scorso non siamo riusciti a concludere la discussione viene rinviata a ieri
Già alcuni interventi avevano fatto capire che il clima era montato perché ad esempio due dei componenti della Commissione che avevamo discusso avevano approvato la relazione avevano contribuito a migliorarla
Avevano presentato una altra sfilza lunghissima di emendamenti il novanta per cento dei quali formali due sostanziali che sostanzialmente cioè che in pratica
Facevano venir meno non
Alcune affermazioni perché su questo avrei potuto pure convenire ma la dimostrazione di quelle affermazioni per cui le affermazioni stesse
Private del motivazioni rischiavano di apparire dogmatiche e apodittiche
Che cosa era successo nel frattempo lo avremmo capito soltanto alla fine che dopo con la messa all'ordine del giorno della relazione che come sapete è fa diventare pubblico il lavoro che le Commissioni fanno i giornali nella settimana precedente avevano ritenuto di prestare attenzione soprattutto all'indagine statistica che era stata fatta dalla Commissione
Solo ed esclusivamente sui dati provenienti dalle direzioni distrettuali antimafia era la prima volta che lo facevamo perché in precedenza tutte le altre statistiche
Trovano fonte nel ministero dell'interno noi avevamo voluto praticare invece anche la via della ricognizione diretta dei dati presso le procure le procure antimafia chiedendo in dettaglio che cosa era accaduto nell'ultimo quinquennio quindi tra il novantasei e il trentuno dicembre del due mila e facendoci spiegare ad esempio perché le proposte venivano rigettate quali erano i motivi più frequenti delle revoche dei programmi quali erano di reati per i quali maggiormente nascevano le collaborazioni di giustizia i giornali ricorderete la scorsa settimana hanno dato ampio risalto
Al dato terribile della la diminuzione del collaborazioni nella misura del settantasette per cento
E questo evidentemente a risvegliato
Quel ventre molle che alberga nella magistratura ma alberga nella magistratura perché la magistratura è lo specchio della società civile e quindi il ventre molle purtroppo siamo noi in quanto cittadini
è ha fatto partire la parola d'ordine assolutamente trasversale che ha messo insieme
Persone che per tutto il loro vissuto e soprattutto per quello che quotidianamente manifestano in maniera assolutamente accettabile per carità anche se non condivisibile almeno da parte mia
Una opposizione acché si dicesse quali erano le reali cause dell'inaridimento di questo strumento che e giudicato da tutti l'unico ma se non l'unico certamente il più efficace per conoscere dall'interno una organizzazione segreta come Cosa Nostra
E a questi
Ripeto a questi
Interessi che io considero tutto sommato legittimi anche quelli dei due colleghi che nel giro di sette giorni hanno cambiato opinione su una su un voto che avevano dato in perfetta libertà e con tutto il tempo per studiare approfondire proporre modifiche si sono aggiunti
Garantisti che non riescono a distinguere le garanzie individuali dalla libertà della società e soprattutto di quattro regioni di questo nostro Stato
Dalla oppressione quotidiana del organizzazioni mafiose
E studiosi insospettabili come il professore resta che nomino perché ritengo oltre che per il fatto che è un mio carissimo amico perché reputo al di sopra di ogni sospetto il quale Guido ciò ha detto che un punto che non condivideva era la nostra presa di distanza dal fenomeno delle dissociazioni
Abbiamo ascoltato stasera dall'intervento di uno degli amici che mi ha preceduto qual è il pericolo delle dissociazioni di massa avevano semplicemente riportato questo dato che peraltro c'era stato riversato dal procuratore Grasso
Ebbene se è una persona come Eligio Resta
Nutre dei dubbi
Su un punto come questo il problema è che dobbiamo rilanciare e qui ha ragione Alfredo Galasso una grande campagna di impegno di promozione culturale come quella che venne fatta
Nei primi anni ottanta per guardarci in faccia per confrontarci su questi temi che prematuramente è un'altra delle nostre ingenuità Guido
Avevamo ritenuto come un risultato irreversibile bisogna ricominciare a parlare di questo così come bisogna ricominciare a parlare
Con i nostri amici e colleghi giudici su quelli che sono gli elementi costitutivi del reato di partecipazione a Cosa Nostra ma soprattutto di concorso esterno in Cosa Nostra
Perché
Ritengo che si continui in perfetta buona fede a scambiare lucciole per lanterne a non distinguere un paracarro da un mafioso
E questo se viene fatto con buona fede e una cosa probabilmente più grave che se venisse fatta da un colluso o da un corrotto
Quindi bisogna rilanciare questo grandissimo impegno forse mi sento di dire ma proprio come cittadino a voi cittadini
Che dovremmo prendere un impegno per il prossimo anno che segnerà il decennale delle stragi del novantadue questo di riuscire a ridare forza a quelle famose gambe che dovevano far camminare le idee di Paolo e di Giovanni
E rivederci
Il prossimo anno per decidere se siamo stati capaci di ridare forza a quelle gambe o per decidere dismetterla di pensare che quelle idee possano avere una speranza di andare avanti prima di concludere
Non posso sottrarmi alla richiesta ovviamente di Alfredo Galasso di un chiarimento su che cosa fa il CSM dal punto di vista disciplinare o dal punto di vista dell'assunzione delle proprie responsabilità
Nel momento in cui anche con trasferimenti perché in fondo quello di Claudio Vitalone era soltanto un trasferimento che però o viene recepito forse giustamente
Dai cittadini come una promozione perché i cittadini vedono ancora la progressione tra tribunale Corte d'Appello e Corte di Cassazione come un cursus honorum laddove si dimentica anche questo per colpa nostra
Che
I magistrati per il centouno della Costituzione sono tutti uguali e si distinguono soltanto per le funzioni che rivestono ma la distinzione e una distinzione appunto funzionale e non è una distinzione gerarchica
Ma non avevamo perlomeno una parte purtroppo minoritaria del consiglio superiore
Non aveva trascurato anche questo aspetto cioè di come sarebbe stata lette Baghdad di come sarebbe stato letto quel trasferimento da dai cittadini che poi sono i nostri giudici sono coloro i qua ai quali noi dobbiamo rendere conto e ragione del modo in cui ci auto-governo Chamot perché diversamente
Sarebbe giusto che invece benissimo direttive ENI Simo governati anche nel la progressione di carriera da un ministro e che quindi la responsabilità fosse politica
è io in particolare lo ricordavo già l'altra volta
Portai un documento quella che mi auguro diventi ormai la famosa pagina seicentodue della motivazione della sentenza di Perugia
Per motivi di ovvia opportunità perché è questione di pelle ed io quindi o questi sensi di opportunità non feci un intervento sulla questione pregai un collega però di farlo o no
Al mio posto è il collega lo fece in maniera mirabile
Cominciando un po'come fa Marco travaglio
A leggere solo ed esclusivamente alcuni passaggi di quella pagina seicentodue già l'altra volta ho detto è stasera ripeto che se quelle cose fossero state scritte da me
Probabilmente avrei deciso se sui fidarmi ma sicuramente mi sarei dimesso dalla magistratura
Ma anche questa è questione di pelle invece quella pagina non solo non è stata ritenuta disdicevole da alcuno ma è stata ritenuta tale da consentire quel trasferimento in un ufficio centrale ha giurisdizione nazionale come la corte di cassazione che evidentemente opera anche come realtà agiografiche territoriale in quella Città di Roma in quell'ambiente romano
Del quale quella pagina ricordava che il dottor Vitalone aveva avuto particolari rapporti quindi hai perfettamente ragione ma anche qua è un po'il problema che ai ricordato o come problema politico come problema che i cittadini non riescono a risolvere
Nel