"La fabbrica delle idee.Il mercato dei media in Italia" - presentazione del libro di Antonio Pilati e Giuseppe Richeri, edizione Baskerville (c/o sede Fondazione Einaudi)

Bellissima stupri ovviamente
Altre la ricaduta politica
Signori buongiorno
Io sono Franco Chiarenza sono il vicepresidente di questa Fondazione che ospita questa interessante dibattito sulla la presentazione di questo libero la fabbrica delle idee ritiene Antonio Pilati e Giuseppe ricche ieri
E innanzitutto mio dovere apportarvi le scuse del presidente Valerio Zanone che doveva essere qui
E che invece all'ultimo momento ha avuto degli impegni improrogabili che gli hanno impedito di partecipare alla nostra riunione
Anche dell'onorevole vita che doveva essere tra i presentatori ci ha fatto sapere che per improrogabili impegni di governo ma quando si è sottosegretari sono sempre improrogabili impegni di governo non potrà essere qui con noi e questo ci dispiace perché l'onorevole evitare persona che in questo settore delle comunicazioni per ragioni istituzionali ma anche per ragioni storiche per essersene sempre occupato in passato sarebbe stato credo un interlocutore valido e utile
Detto questo io debbo così non dico spiegare ma dire che la nostra fondazione è stata veramente lieta di ospitare questo dibattito questa discussione che stiamo che faremo sto in occasione della presentazione di questo libro perché il tema della comunicazione è un tema chiave per e gli sviluppi del liberalismo nel futuro secolo futuro millennio ormai Millennium forse un po'un po'eccessivo ma nel futuro secolo sicuramente sì
E una delle grandi sfide con cui il liberalismo e il pensiero liberale deve confrontarsi
In questo libero è un libro molto importante
Ma io lo definirei quasi un libro quadro perché è un libro al cui interno nelle sue diverse scomposizioni nel Po e dispiace che molti di voi
Non lo conoscano ovviamente non siano nemmeno in grado di acquistarlo perché c'è stato un un difetto di comunicazione tra noi e l'editore per cui non sono venuti a portare delle copie per poter l'eventualmente vendere atti interessati però naturalmente lo troverete penso in tutte le librerie ed editore Baskerville le insomma penso che non ci dovrebbero essere problemi dicevo un libro quadro perché un libero tra l'altro scandito molto bene nelle sue parti cioè nei diversi settori della comunicazione
E che da veramente un quadro aggiornato e preciso di quella che è la situazione della comunicazione in Italia e con riferimento agli altri Paesi europei
E Qualcomm volte in parte anche agli Stati Uniti anche se sappiamo che poi il modello comunicativo americano
Ha delle sue caratteristiche molto diverse da quello europeo
E all'interno di questo
C'è una linea di discorso su quello che si deve fare per fare uscire dall'Italia da una autentica condizioni di minorità nel campo della comunicazione perché quello che emerge di drammatico da questo libro che l'Italia quando poi si confronta con gli altri Paesi europei
è agli ultimi posti e agli ultimi posti dappertutto
Lo è nella diffusione della lettura dei libri lo è nella diffusione dei giornali e nella lettura dei giornali
Lo è nella diffusione delle nuove tecnologie sia per quanto riguarda la televisione sia per quanto riguarda l'uso di internet lo è perfino per quanto riguarda i consumi musicali
Un panorama abbastanza abbastanza allarmante e abbastanza che fa riflettere perché vien fuori con molta chiarezza dal libro che alla base di questo ritardo c'è anche un ordinamento vincolistico dirigista che ha sempre caratterizzato la il mondo della comunicazione nel nostro Paese
E che gradualmente sia andato trasformando in una sorta di camicia di forza in una in una in una rete di di Di Pietro vincoli di norme di di di di cose che non hanno favorito il processo di sviluppo della della liberalizzazione della comunicazione ma al contrario l'anno ingabbiata
Fino al punto di ritardare né tutti di sviluppi e tutte le potenzialità c'è stato uno scambio nel nostro Paese tra interessi non sempre chiari del mondo dell'editoria mondo della politica i grossi interessi economici
Che hanno trovato tutti un momento di convenienza nel lasciare le cose come erano
Questa Rete soffocante di vincoli e di protezioni di sovvenzioni oggi diventata insopportabile è incompatibile con un moderno sviluppo della comunicazione
Se noi vogliamo restare in Europa se noi va be'questo è un discorso che riguarda un po'tutta l'Europa nei confronti del modello americano
Poi riguarda l'Italia anche nei confronti del modello europeo perché poi all'interno del modello europeo appunto noi ci veniamo a trovare in questa situazione di grande arretratezza che non è giustificata
Da quelli che sono i livelli di reddito e di tenore di vita del nostro Paese che invece ci dovrebbero portare Harvey per livelli di il consumo vinti consumo parlo qui in questo caso di consumo culturale
Di ben altro di ben altro rilievo di quello che non non sia ecco
Ecco perché noi siamo stati molto interessati al questo libro perché noi crediamo che per i liberali questo è un capitolo importante che si deve affrontare nel nel nostro Paese
è una condizione essenziale per anche per sbloccare tutte le altre condizioni del processo economico del nostro Paese perché la comunicazione tutt'la comunicazione non è un settore non è una parte e la condizione perché tutto possano poiché funzionare muoversi noi adesso procederemo naturalmente
Dando la parola i nostri relatori e io vorrei cominciare usare la parola ad Angelo Maria Petroni
Sì
Peraltro adesso le faccio
Petroni
Grazie superamento grande libero albergo per ledere bello per i dati è bello come struttura come albergo per la completezza aziende
Riprova leggera questa
Qualcosa va detto alle presentazioni le riprese non ha senso diverse e tanto grande lì
è un libro che si legge molti livelli c'era un livello tecnico evidentemente riguarda coloro che si occupa di telecomunicazioni coloro che si occupano di media in generale coloro che si occupano settori più specifici
Proprio perché mostra quali sono le caratteristiche strutturali dei vari segmenti del mercato di media in Italia e anche in Europa perché in realtà si sono fatti dai dati anzi considerazioni sugli altri sistemi roba ma un libro soprattutto da una prospettiva teorica c'è un'anima forza che è raro trovare nei libri che si offrono di queste cose
è un'anima che oserei dire comasca in qualche modo c'è l'anima
Il filo rosso che che unisce poi tutti i vari capitoli
Uno cioè che il settore dei media va bene dove le regole sono regole che favoriscono la moltiplicazione dei soggetti e favoriscono mercato efficiente
Chi vorrei concentrarmi ricordare semplicemente perché la presentazione di un libro devastata presentazione di un libro credo Faccio entrambi su alcuni punti che il libero soffre in maniera particolare
E che sono significativi dal punto di vista
Intrinseco e dal punto di vista proprio del mercato dal punto di vista se vogliamo chiamarlo liberale senso generale evidentemente
Prima questione il la questione della dimensione del mercato televisivo a pagina centoquarantadue gli autori sottolineano come il mercato televisivo italiano che hanno ci sembra così enorme e così diffuso non ne possiamo più abbiamo troppe televisioni bisogna farle fuori basta con tutte queste previsioni vale la metà di quello tedesco e il quindici per cento in meno di quello Francesco
Questo polo vediamo dopo ecco questo criteri sulle date abbassarlo almeno mettendo canale avete uno dei due trasmissioni come se lo ricordavano ne viene notato sessantuno sono trenta ore di trasmissione a settimana in Italia sessantuno arriva voi secondo canale dal ministro un po'di più i vari dati son queste mi ricordo quindi è un mercato piccolo se è un mercato piccolo ciò dimostra che c'è qualcosa che non va è piccolo anche dal punto di vista pubblicitario
Cioè la dimensione della pubblicità raccolta dal sistema dei media in Italia sono dimensioni più piccole di quello di economia comparabili cioè la quota quindi anche qui evidentemente siccome ormai siamo un'economia capitalistica matura non si capisce perché la pubblicità che evidentemente è un fattore fondamentale
Dei sistemi dell'economia di mercato passa dai jazzisti il per esserne convinti basta leggersi alcune che dicono il contrario per esserne ancora più convinte
Evidentemente se poche risorse comparativamente a parità di condizioni vanno nel sistema pubblicitario
Ovviamente Emilia sono quasi per definizione non avete fatto una cosa sui cartelloni pubblicitari Maicon capitano ma a parte quello coprite evidentemente tutte le veliche ciò dimostra che c'è qualcosa che non va
Seconda questione che vorrei sottolineare che mi è piaciuta particolarmente son le considerazioni su sulla nascita delle televisioni pubbliche in Europa che la differenza tra l'Europa e gli Stati Uniti
Il libro sfata a pagina novantaquattro se ne occupano gli autori sfata un mito e il mito secondo il quale se abbiamo avuto prima secondo canale poi il personale dopo anzitempo poi poche televisioni e in Europa
L'alibi si fonde canali fine cinque quelli in chiaro mi par di capire
Di cui due pubblici e tre privati cioè se c'è questa ristrettezza dell'Offerta cioè dovuto a cause tecniche
Non è dovuto a cause tecniche gli Autori mostrano chiaramente che quella fu una precisa scelta di volontari di controllo da parte del potere politico sui mezzi di comunicazione di massa non lo era neanche negli anni trenta dagli Stati Uniti soffrite molto televisione
E non è che gli anni semplice possono questo grande Paese liberista che si dice specialmente negli anni Trenta prima regolamentazione risse molto pesantemente regolato ma un po'meno che da noi che gli autori sottolineano proprio quello che va riconosciuto e quello che deve essere detto ogni qual volta si sostiene che non si possono aprire nuovi canali televisivi non si possono aprire nuovi canali radiofonici non si può far questo non si può far quello perché il Padreterno ha deciso lo spettro elettromagnetico ha fatto in quel modo il Padreterno deciso queste quelle padreterno ha deriso nulla
In gran parte e quasi sempre sono decisioni di tipo politico tutte orientate a restringere l'offerta e a controllare soprattutto l'Offerta per scopi politici
Per un liberare questo ovviamente inaccettabile la libertà di comunicazione è una libertà fondamentale
Senza libertà di comunicazione evidentemente non tutte le altre libertà perdono gran parte del significato non ci dimentichiamo che il liberalismo nasce con due cose costituzionalismo vero restrizione dei poteri del sovrano governo due libertà di stampa
Sarebbe difficile immaginarsi il liberalismo senza la libertà di stampa l'agenzia di stampa dei dei prima libertà di stampa delle gazzette dopo anche che qui gli autori ricordano come nacquero le gazzette la differenza strappate molto bello del libro
La differenza che c'è tra il libero e il periodico Che cosa cambia quando nascono e la libertà di stampa è sempre stato uno dei punti fondamentali del liberalismo oggi la versione moderna la libertà di stampa era libertà di comunicazione in tutti i modi
Secondo regole evidentemente norme su questo siamo d'accordo ma le le regole soli due tipi diversi sono le regole dei dirigisti dei socialisti se possiamo fare ancora questo termine per cui le regole stabiliscono chi produce cosa produce in che proporzioni in quale modo
Ci sono le regole dei liberali che dicono bene
Si può produrre come si vuole purché non si danneggino i diritti di i diritti legittimi altrui e il problema si sposta nel sapere in ogni epoca storica in ogni settore quali sono i legittimi dediti mi diritti altrui son due tipi di regole molto diverso
O ricorderò un altro punto del libro e poi concluderò con una considerazione più generale che riguarda i giornali
Capitolo sui giornali è anch'esso particolarmente ben fatto A pagina duecentoquarantotto e otto
Sottolineano
Come
Il sistema dei giornali abbia visto una commissione drammatica tra interessi politici interessi corporativi istrici la legge quattrocentosedici che stanziava aiuti per l'editoria r'presentato un ottimo affare più di mille miliardi naturalmente degli editori su corto periodo sul lungo periodo come sempre capita
Mi dicevano gli antichi romani beneficium CIPE resta libertate da vendere
Fino ma detto ma molto chiaro gli editori hanno beccato il beneficio e poi ovviamente hanno dovuto vendere una parte della loro libertà
Primo punto quando si vende e si fa un prodotto che non è fatto per il mercato per gli acquirenti mai fatto
è fatto del sistema di potere o chi ti ha dato i soldi la gente non te lo compra e quindi le copie dei quotidiani
Invece di crescere sono cresciute poco per essere molto sorpreso del poco e sono quattro cinque anni che stanno scendendo inevitabilmente aver stordito
Se uno arriva su un marziano sulla terra con Frasson qualsiasi giornale quotidiano nazionale
E leggesse la prima pagina all'idea che si tratti di un bollettino interno dalla classe politica se riguarda vuole venti mila persone perverse come noi che campano di politica e si interessano ma non si vede perché una persona normale dovrebbe interessarsi di un titolo a otto colonne
Sul fatto che è un film Berlusconi Previti al manifesto di Rutelli o viceversa oppure e questioni di questo tipo se sono completamente autoreferenziali giornali rispetto alla politica e a una classe i giornalisti integrata con quella politica
Gli editori ne hanno tratto benefici ma come spesso capire benefici le sovvenzioni finiscono i difetti relative incapacità di cogliere i mercati spesso perdurano
E poi c'è ancora un punto che particolarmente interessante che è collegato a questo pagina duecentosessantanove nuova elegge il passo perché più preciso di quanto potrei dire il dato peculiare del mercato italiano è piuttosto un altro fra i primi dieci editori per diffusione compaiono solo due editori che non hanno altra attività economiche dei rilievo il Corriere dello Sport
Fossero si può anche togliere
E il secolo diciannovesimo entrambi sono collocati nella passa parte bassa della graduatoria detengono lo scarso peso sia economico sia influenza editoriale
La grandissima maggioranza delle società che in Italia è di Tano quotidiani appartengono a gruppi che traggono la parte di gran lunga prevalente del fatturato da altre attività si tratta di una caratteristica che risale all'anteguerra segnato il settore di quotidiani lungo tutto l'ultimo cinquantenni cinquantenne ed ha raggiunto proporzioni quasi totalitari nell'ultimo quindicennio con i casi Rizzoli Mondadori Caracciolo caccia ora
Sottolinea ancora gli autori negli altri Paesi occidentali il fenomeno appare marginale i quotidiani sono per lo più controllati da società il cui core business si situa nell'area di media
Bene in Italia non abbiamo una legge la legge Mammì che invece di preoccuparsi di far sì che esistano editori nel settore dei media ha messo la separazione non tra giornali
E attività economiche non avrebbe comunque ragione di esistere ha messo la separazione all'interno dello stesso mondo di media tra televisione e carta stampata
Evidentemente non è questa la strada da perseguire se per una democrazia tra virgolette funzionante il problema non so né tanto la concentrazione dei media che è una delle vecchie fobie dirigista e da sempre da cui sono nati i giornali e i mass media e le televisioni e adesso internet adesso tutte le cose che volete il problema è avere un mercato competitivo dei media considerati come tali
La distinzione tra la carta stampata la televisione la radio internet il tabellone pubblicitario è una distinzione quella sì puramente fittizia
La vera distinzione è quella tra chi ha giornali e divenne per soddisfare le preferenze del pubblico dichiara giornali e non li vende e li usa soltanto per accaparrarsi in un sistema corporativistico i benefici del Governo quindi io credo che tutto l'impianto tra legislazione delle telecomunicazioni l'impianto lo dicono i nomi particolari
Vada completamente cambia filo su un punto qualche giorno fa Piero Ostellino ha scritto un bel fondo sul Corriere della Sera commentando l'indice della libertà economica in Europa che è stato realizzato questi giorni fa dal centenario di Torino pubblicità
Il corretto scrittori Nese
E Piero Ostellino contestava alcune tesi sulla tesi secondo la quale questo Paese un Paese pervaso di pervaso di statalismo giacobino questa il Paese delle corporazioni
Il vero nemico Della libertà economica sono le corporazioni non lo statalismo
Ora che in questo Paese le corporazioni siano contro libertà economica
Indiscutibile palese
Ma non è vero che questo Paese non soffre di statalismo questo Paese soffro di statalismo perché le corporazioni senza una struttura legislativa statalista non riuscirebbero a vere il potere che hanno il controllo delle corporazioni sulla struttura del sui mercati tra virgolette perché tanto purtroppo mercati non sono di questo Paese passa attraverso gli strumenti di una li cito legislazione dirigista e centralizzato
In chiaro è chiaro
Che esistono dei gruppi
Coppola delle corporazioni economiche gruppi corporativi fece del mercato dei mass media ma la loro capacità di ma FITA Viazzi le quote di mercato di ottenere benefici e tutte le cose che conosciamo dipendono dal fatto che abbiamo una legislazione dirigista e centralista
Non è possibile pensare di togliere il potere delle corporazioni facendo provvedimenti ad hoc contro le corporazioni lasciando i poteri di regolamentazione così pesanti e di direzione dell'economia nelle mani dei governi centrali forse in futuro dei governi locali io federale
Io credo che io all'esempio dei mass media sia un esempio notevole da questo punto di vista la battaglia contro il corporativismo va fatta insieme alla battaglia contro il dirigismo e lo statalismo perché saranno due cose che i rivoluzionari francesi consideravano poste giacobinismo le corporazioni ma in questo Paese che riesce a riassorbire tutto li ha messi insieme perfettamente bene anche formano un sistema unico grazie
Grazie regione che non è importante in questo fatto anche di sottolineare che
Il nostro sistema deriva da una decisione da un compromesso politico lo vogliamo politico sociale perché era un compromesso che ovviamente ha coinvolto anche alcuni interessi economici ed alcune sociale
Però e un un imprinting è una una decisione uno schema di tipo politico
Tutte le ragioni tecniche che sono state addotte negli anni per giustificare queste decisioni che erano in realtà servivano a coprire erano spesso inesistenti comunque non tali da da nascondere quella che era la vera sostanza del problema che era quella di una scelta politica se politica è stata la scelta che ha portato a questo sistema politica dovrà essere in qualche modo anche la soluzione
Allora io che pregherei Franco Debenedetti quindi anche perché fragole benefici dovrà lasciare forse con un po'di anticipo
Grazie
Ma
Stamattina se sul Corriere
Un ma la pagina la pagina dedicata interamente
Sì
Qualcuno che dice Marco Varvello navigare con la banda larga tutto tutto assuma la facilità con la quale o calcolato dalla posso rapidamente eccetera
E questo mi faceva venire in mente che la mia prima iniziativa in campo da parlamentare
E cioè nel novantacinque quando fa presentato un disegno di legge
La orlatura delle città
Adotterà di soggetti non fa altri soggetti nuovi modo per chiamare soggetti nuovi entrare nel settore offrendo loro la possibilità di una da sogno la regolazione asimmetrica che consentisse
Di diffondere delle televisione e di fare telefonia in questo modo
Ricordiamoci von sono passati cinque anni alle novantacinque c'era ancora il monopolio della stette un sì che la Telecom non si chiamava ancora così come si chiamava stette e francamente sulla possibilità di rendere il la
Il monopolio di Stato dei telefoni e di concludere entro cinque anni a un pezzettino quello che oggi allieva e torna ancora sul giornale cioè la liberalizzazione dell'ultimo miglio non ci avrebbe scommesso su un soldo bucato nessuno cinque anni fa obiettivamente
è la ragione per la quale questo spinge mi sembrava che fosse un modo per rompere quel monopolio per incominciare a mettere in gioco degli altri interessi che riuscisse a raccontare quel monopolio e vedevo soprattutto il beneficio non tanto non solo dello sviluppo nel nell'agosto del monopolio
Non solo nella possibilità di lanciare dei nuovi soggetti imprenditoriali ma soprattutto di lanciare con la televisione via cavo di lanciare una grande sviluppo e rivoluzione dei consumi perché ritengo che questo della canali tematici e la pubblicità nuovi canali di pubblicità abile appena aprono una grande possibilità di sviluppo dei consumi che poi alla fine quello che Carella poi l'economia e quindi mi sembra cose più
Sullo sfondo c'era questo
A che dighe di questo livornese quale francamente otto un approccio un pochino o superficiale per il momento perché
Ho avuto
Distrazioni in questo momento mi intriga molto il titolo Fabbrica delle idee perché
Che il mezzo televisivo Olgiata Meale sia una fabbrica di idee beh insomma è una visione
Rigidamente duramente maresciallo ma Cluj Anna perfino un po'probabilmente un po'voluta come postazione
Ma indubbiamente fabbrica quindi
La raccolta la distribuzione e lamenti
E la vendita di quindi il problema non è solo più messaggio mezzo ma messaggio prodotto
E quindi come il come il mezzo può influenzare il prodotto e questo mi sembra che sia poi il tema più
Anche di cui ci aiuti abbiamo parlato
Petrone ha parlato un momento sta
Vorrei fare due ragionamenti a proposito di questo su due
Su due in due settore quello dei giornali e quello del e quello della della televisione
Ecco nel giornale sicuramente un'anomalia
Se viene rilevata sul fatto che ci sono dei
Questa anomalia per cui ci sono dei in Italia più che al tuo non dirà esclusivamente ma più in alto perché fa l'entrata infatti colpo Pierce d'acqua più uno che non fa nient'altro ecco
Con la differenza che ogni volta che c'è un qualche minimo riferimento c'è scritto ferendo sorta il cui Egitto che appartiene allo stesso così dove piroette seggiola italiani dovessero fare quella dovrebbero probabilmente stampavano pagine in più perché sono talmente tante le ramificazioni pensate solo quando la quando la stampa dice qualche cosa e difficile
O o al giornale perché alta è difficile che dicono delle cose senza avere degli addentellati che avevano un po'da tutte le parti
Allora però indubbiamente è vero che in Italia apparentemente Italia c'è questa questa anomalia per cui i giornali appartengono al compresi tra il gruppo industriale che fanno anche altre cose
Allora uno
Che abbia spirito liberale non è che può dire allora cosa cosa facciamo lo impediamo questo non è certo una soluzione ma è quello di capire per quale motivo questo sì è pronto
Allora se questa è una norma negli eccidi nessuno anomalie da qualche altra parte che ha potuto questa anomalia se vogliamo ritenere che
Il mercato in qualche modo naturaliter apprenda degli affetti in cui queste anomalie non ci sono
E che in realtà ci sono delle anomalie a Montevideo don lo so come sia perché poi
Magari magari questo è comunque l'esito ma
Certo non è poco comunque l'esito in futuro però non giustifica il tanto il fatto che lo sia stato negli anni passati
E questo il suo nome molto prima del quarantacinque perché questo qui io credo che non sorgano saluto secolo diciannovesimo prego non so mi sembra che ci sono tu lo sai meglio
Nel potere ma mi sembra che sia una roba che dapprima dalla guerra e dalle due guerre mi sembra se non vado errato
Allora qui ci sono delle delle anomalie intuizione disse un sulla quale forse vale la pena riflettere
La carta la carta un prezzo amministra quindi è già un'anomalia Merk Secondo il grigio i giornalisti licenziare i giornalisti lana roba andato a parlare in via dei due Macelli vedete cosa succede che cosa è successo
Perché questa è una e questo è di nuovo l'anomalia di mercato cioè licenziare i giornalisti è praticamente impossibile o perlomeno costosissimo credo che è più difficile licenziare un ferroviere no
Cap innamorati
E invece il dottor Galliani dai giornalisti assente va be'ma insomma e terzo c'è la distorsione della distribuzione perché la distribuzione fino a pochi mesi fa ho poco tempo fa era solo nelle edicole
Anche questo è un fatto abbastanza strana come mai e temi ne parlavamo prima ma come mai
I gli editori dei giornali spore sono così gruppi potenti erano
Prigionieri di una corporazione degli edicolanti Porsche passi per carità sembrano così una cosa così formidabile alcun ostacolo con riforme evidentemente ciò non lo interessa io non riesco bene a capire quale sia l'interesse
Di limitare la vendita questo modo perché indubbiamente se i canali di distribuzione sono pochi
Facilmente c'è una strozzatura del vento allora
Ora nel quale sarebbe mo'domanda quale sarebbe oggi domande inutile ma così si fanno alle esperimenti mentali
Quale sarebbe oggi la proprietà dei giornali se non ci fossero stati nel mercato
Tutte queste strozzatura è indubbio che questo tratturo hanno avuto degli effetti sulla redditività del giornale quindi sulla capacità del genoma di essere indipendenti quindi sulla
Necessità dei giornali
Diciamo un'utilità telegiornale di essere parte di un gruppo di un grande gruppo
Che è questo che dobbiamo vedere perché se non se tenuto un grande gruppo possa avere interesse ad avere dei giornali questa evidente al contrario per se i giornali a me interessa non essere di un grande gruppo allora in un libero mercato c'è qualcuno che a metà sul giornale forte tutti gli altri però un vantaggio competitivo perché questo semplificato ecco io francamente sindaco individuo che lì c'è qualche cosa però no no in delle cose che ho detto in queste scottatura il mercato delle però non sono completamente convinto che questa sia una spiegazione
Che da veramente ragione delle cose magari simpatia o qualche cosa
Vorrei dire che questa
Questa cosa imponente adesso è un po'tardi perché i giornali anche loro cambiano ci saranno i giornali on line regionali non so il fatto di Bloomberg Il Sole ventiquattro Ore per far che entra nelle che entra
Allargarla esce dal dal dalla ahimè purtroppo dalla carta stampata ma
E e quindi in qualche modo sì entra in settori industriali limitrofi anche questo mi sembrò Kamai una battaglia un pochino
Più che una battaglia da combattere mi sembra una riflessione storica da compiere perché francamente se noi siamo riteniamo che l'integrazione tra
Giornali televisione sia un fatto
Non solo inevitabile ma utile
Allora poi difficile che la televisione un fatto industriale larga convergenza per le fonti alla visione telefonino fatto industriale se la se c'è un fatto industriale e la telefonia vendere sotto come facciamo
Pone Monica ci sarà mica qualcuno che sostiene che la carta stampata è una rovina che deve stare per conto suo quindi anche questa cosa diventa oramai oggi superata dallo sviluppo
Tecnologico ed allo sviluppo e dalla integrazione
L'economia
Tutti i settori del coro
E e quindi mi ricollego porpora quelle integrazione tra telefonate al telefono cioè telefonia e televisione nella quale vedevo all'epoca il modo per rompere
Un una situazione di monopolio nel te nella telefonia allora era soprattutto la telefono il monopolio telefonico quello che mi sembrava interessante riuscire a smantellare
E adesso nella nella televisione nella televisione
Anche qui
Per quale motivo
Cioè in quel monopolio televisivo per quale motivo tutti i tentativi di fare di rompere questo duopolio sono andati sono falliti però
Questo credo che il lì mi l'inevitabilità dell'esito oligopolistico dipenda
Molto da dalla dimensione che è stato attratto al la dimensione economica non deve ripensare dipendente perché questo è un altro un altro fatto un'altra storia alla Loggia alla dimensione di risorse che frattanto ha consentito alla RAI di presentare
Due mila cinquecento miliardi di Cannone
Più altrettanti sostanzialmente ti raccolta pubblicitaria fanno della RAI una hanno un da mettono a disposizione di questa azienda una quantità di risorse veramente notevole ed è secondo me un fatto delittuoso fatto che pensionati ho quanto poco queste risorse siano messe a profitto di uno sviluppo
Del settore industria Jet Set dell'azienda propriamente detto
E invece quanto vanno in spreco quanto vanno ad alimentare la mando a pagare stipendi
Con un
Io ad esempio non siano dei generi arredare una cinquantina gigantismo che non è un genere fosse un gigantismo industriale purtroppo non è un gigantismo industriale un gigantismo burocratico sostanza
Rassicurato color nero noto autore questo affare del per questo questa cosa della convergenza tra
Carta stampata credo ritornare devono essere
Di gruppi che non a parte che non hanno altri altri che non fanno altri mestieri una cosa che qualche anno fa aveva sostenuto con grande rigore
Fu come uno dei capisaldi della rivoluzione liberale Massimo D'Alema ed io ero entrata in polemica con D'Alema sostenendo che sì ecco non è opportuno non si la convergenza era un fatto
Che c'era che quindi era inutile questa era una battaglia di retroguardia che non poteva che isolava mode artificioso un settore quindi era in fondo una atteggiamento secondo me illiberale dicevo che l'unica cosa possibile unica cosa è la trasparenza
Che sia chiaro
Di chi sono quali solo l'Inter che ci sono quando uno contro la stampa ed elevato al Soglio tour sull'automobile sa benissimo già della prima cedola dispiegano Salvatore una contro l'altra sta benissimo chi che tra l'ottanta e l'automobile cioè feeling particolare
Io credo che questo sia poi l'unico modo l'unico l'unico approccio liberale figlio seduto al problema
Allora la televisione alcuni questo esito del
Due oligopolistico quando c'è una uno così potente
O ci sono tanti nani intorno o c'è uno solo proprio per la per la dimensione del mercato o c'è uno solo che può nascere che li faccia concorrente è quello che accade quello che opera
Proroga questo
Ho avuto
Anche qui cioè un un rapporto tra
Chi ha una televisione e chi altre cose la RAI perché dello Stato fa tutto la Mediaset perché e Mediaset perché nel fa parte di un
Facciamo
Di un gruppo industriale che fa anche molte altre cose
Naturalmente qui c'è stato un salto logico un salto di non so quali tutte quante e quali quantitativo ma qualitativo e diverso dei giornali cioè quello che è venuto regionali con la famosa cosiddetta discesa in campo di Berlusconi ma quale io
Che questa sia un'anomalia
Difficile sostenere il contrario credo che soprattutto da un punto di vista liberale diciamo se ci
Se abbiamo qualcosa da dire sui giornali che appartengono alla
Affidi al trucco poche sono le stanno insieme con la fila o che stanno insieme Coluccio verso neanche più che cosa pronunce più molto insomma con cattedra con suo
Siccome condirettore del insomma non
Allora fatta perché insieme con con la politica mi sembra che sia un po'la pagliuzza la trave di note che nascondiamo dietro un dito quando questo è il problema è questo un problema che nel nel prossimo
Settimane diventerà particolarmente importa
Io da questo punto di vista
Devo dire che
Anche qui
All'origine di tutto cioè forse qualche cosa di illiberale perché io mi ricordo e gli ho fatto campagna tre volte al novantaquattro
Non posso dire che fosse giovanile ricordo perché non ero tanto giovane
Ma io stesso si pente riprendevo delle frasi che avevano autorevolmente affermate tutto ricordi benissimo per da Occhetto credo che diceva berluscones scende in campo per difendere le sue televisioni ora te lo dicevo è Occhetto vuol dire che sapeva che però staccava perché se no
Cioè non penso più doveva per qualche conoscenza di chi è attaccava Torchio lui stesso che si difende volte evidentemente c'è qualcuno che lo attacca e quindi questo comunque è un contrapporre su questo non c'è dubbio sì quattro
Però l'anomalia cioè ora io non credo che l'anomalia si risolva comunque le leggi io sono sempre stato in Parlamento sui giornali
Contro una legge sul incompatibilità perché ritengo che sia una legge che
O fa persona uno ora altra categoria non so come si dice nell'articolo contro la categoria Cirelli nemici tutti quelli che possono essere nelle stesse condizioni
Sì ad personam ma secondo me fa guadagnare voti la prima cosa che uno fa
Con quei vuoti va al governo e fa cambiare quella legge quindi mi sembrava una roba che si chiude molto rapidamente su se stesse e quindi mi sembra sostanzialmente inutile e controproducente
Ciò non toglie che l'anomalia ex io credo come se ne esce anche qui io credo che l'unico modo per uscirne figlio va via libera le Ceroli muovere gli ostacoli alla concorrenza
Nel questi ostacoli indubbiamente visto questa situazione dei popoli impedisce a chiunque di entrare sostanzialmente
Quindi delle fragole concorrente e quindi ci vuole una ci vuole un piccolo salto logico e cioè profondamente convinti tutti
La garanzia del pluralismo che garantito dalla Costituzione bene garantito dalla Costituzione
Il la garanzia del pool pluralismo è la concorrenza che solo la concorrenza garantisce il pluralismo
Dal momento che
La concorrenza permette di avere una molte tre città di attore sul mercato di operatore sul mercato i palchi rivolgono tutti atei avesse in mente poi soprattutto attraverso l'attuazione del consumo questo è quello che sta perché difficile che ci sia cioè chi comperava non so come si chiama
Mulino il mulino bianco
Attualmente ce n'è tanti che votano Polo e tante volte l'Ulivo se volete opposizione più o meno quindi è difficile fare una cosa tout-court il consumo ci salva da questo punto
E qui ce da questo punto di vista la cioè dal punto di vista di del del del rimuovere gli ostacoli alla concorrenza questi anni questa legislatura è stato magistratura persa
Perché mille centotrentotto che già elettrico tutt'altro che nelle centotré
Mille centotrentotto che già non è nato arie deve eliminare il monopolio poi finito come finito cioè finiti in niente
Che
Io credo che
Bisogna dare atto Arcelli
Che negli spazi quasi inesistenti mille fosse nelle piccole fessure ha cercato di fare qui ripiantare qualche Cuneo nelle minime fessure che nella travetti
Vicino al mito venir levigato fruiva evidentemente non c'è riuscito ecco però credo che credo che in qualche che ha approvato perlomeno a così questo disegno di societarizzazione dell'azienda di vendere Matrim borse un pezzo incominciare a rompere certi pregiudizi di avere se gli avessero consentito perlomeno di ammettere un po'di privati dentro qualcuna delle aziende qualche cosa qualche passettino avanti fissa del vasto
L'ultima per come era poi arrivato il mille centotrentotto per fortuna che non se n'è fatto niente perché trasformare la proprietà per finché la proprietà del del del tesoro osano consumo dello stato del tesoro
Può cambiare qualcosa se invece se ne fa una fondazione non cambia più niente e già viene scritto che avrei finito non non c'è più neanche lo strumento direttore una nuova che diventa anticostituzionale può andarci metter le mani perché aiuta
E quindi quindi credo che oggi quello che c'è da fare io avevamo scritto anche in un articolo insieme con con Antonio per dire ma è interesse è interesse di tutti sia della maggioranza che dell'opposizione vendere
Proprio perché tant'è che sia interesse dell'opposizione per non dover gestire un problema che sicuramente dove politico di prima che Dante se Berlusconi dovesse per il patetico del terzo tipo prendere vincere le elezioni sarebbe per voi un problema politico di notevole diventa notevole
Magnitudine
Se invece ebbe e per
E per la maggioranza è un problema che nel credito rappresenta un pericolo tale per cui farebbe bene ed evitare questo pericolo perché se no con se dal momento che il consiglio d'amministrazione dell'emblema tra i presidenti di Camera e Senato chi vince prende tutto
Prende anche
Quindi credo che ci fosse un interesse non è stato evidentemente non sono stati diffusi lungimiranti da prendere al nostro generoso consiglio fosse quindi un problema di che cosa si può fare due cose secondo esprimo fronteggia nel digitale dal contatto per evitare che il anche il digitale terrestre possa prendere apposta esser contagiato tra questa malattia da questo morbo che ha tenuto che c'ha condannato al allori Coppola
E poi si rispolverare un'idea che
Io credo
Sì è ancora valido eccellente referendum la RAI con i voucher da dei valzer a tutti i cittadini di un pezzetto di RAI e poi su questo si crea un mercato secondario dei voucher ci sarà qualcuno contratti informeranno dei gruppi di controllo sarà al mercato a dire quello che vuole Ursula lo o la scrivente a nessuno
Fino a sette mercato definisca luglio quale sono le
Lo scandalo della tirature delle vendite di copie dei quotidiani in Italia sta anche nel fatto che già nel mille novecentotrentanove
In condizioni economiche sociali e di gran lunga diverse da quelle di oggi si era arrivati ai cinque milioni di copie che è lo stesso diverso esattamente con piccole variazioni appare siamo siamo ok
Nelle altre condizioni il mondo della comunicazione che noi spero ci lasciamo alle spalle un mondo fatto di rigidità ha detto molto bene senatore De Benedetti l'allarme giornale tutto un mondo di rigidità rivisita il prezzo degli dalla distribuzione
Cioè Trance era fino a poco tempo fa era era stabilito dal CIPE
La rigidità della che ha delle cose da la carta era tutto un mondo di rigidità intorno al quale bisogna e governare e questo questo sistema
Per quanto riguarda poi la RAI è stata fatto questo accenno alla al mondo della RAI ai costi agli sprechi chiamiamoli pure per rendere nome Michele bisogna dare senza questo libro contiene un dato impressionante la RAI a mille seicentocinquantacinque giornalisti Mediaset né a duecentoventi
La RAI produce undici mila centotrentadue ore di trasmissioni giornalistiche la media sette sei mila settecentottanta che vuol dire che si si rispettasse la proposizione la Rai dovrebbe avere grosso modo cinquecento giornalisti ne ha mille seicento cinquantacinque allora c'è forse qualche cosa che non funzione a questo punto io tra l'altro colgo l'occasione per farmi un po'di pubblicità anch'io come fondazione visto che la patria troni lo faccio anch'io il dieci maggio nel faremo un dibattito con il presidente della rari Zaccaria
Se sarà ancora presente invece Mario Napoli se ancora si che mi pare un po'fareste operative una smobilitazione immediata e sarà proprio sul tema
Serve ancora un servizio pubblico radiotelevisivo punto interrogativo ne discuteremo con Zachary lei forse colleghi direttori di quotidiani
Io pregherei a questo punto Fernando Adornato di concludere questo primo giro di presentazione poi la parola andrà agli autori del libero sentiremo se qualcuno al pubblico come io mi auguro vuole intervenire fare delle domande fare delle osservazioni e poi concluderemo il nostro la nostra serata grazie adombra
Eccellenza
Io non oserei
Intanto la categoria del bello per definire questo libro ma la categoria dell'utile
è un libro anche
Così difficile dalle perché come difficile sempre
Affrontare i dati
è un libro di governo
Nel senso
Che in Audi dava al conoscere faceva conoscere per deliberare credo che
Sono abituati alle copie omaggio ma dovrebbero comprarsi sei membri di questo governo che il sottosegretario i parlamentari dalla Repubblica avessero
Conoscenza dei dati e della
Discreta interpretazione che gli autori danno della situazione italiana non sovrapponendo mai nessuna tesi
Preconcetta
Ai dati che espongono del resto credo non avessero bisogno di dati i dati parlano parlano molto chiaramente
è un libro di governo è una piccola enciclopedia di una storia di anomalie
E un
Summa
Dei segnali
Grandi segnali ripetuti nel tempo da molto tempo
Della
Di un pericolo di un rischio che corre la democrazia italiana io la leggo da lei con questa mattina
Il pericolo di una decadenza il pericolo di essere fuori dalla competitività culturale in una fase nella quale la competitività culturale
è il centro della competitività economica internazionale
I livelli
Di lettura
La composizione degli ascolti le strozzature del mercato dipingono un quadro quasi non occidentale
Quasi non occidentale
Più discretamente si può dire fanalini fanalino di coda dell'Occidente ma insomma Concetta cambia cambia di poco
Io condivido quasi tutte le affermazioni e persino i dubbi
Presenti negli interventi di niente Petroni di De Benedetti del resto più o meno su questi temi conoscendoci posso dire che la pensiamo quasi alla stessa maniera l'assenza di vita forse ci ha tolto un interlocutore più più dialettico diciamo
Quindi vorrei proporvi qualche ragionamento intorno a quello che gli autori che amano il mercato dei contenuti
Bisogna prendere un aspetto del del del loro lavoro
Che importante delegato importante quanto il contenuto del mercato
Ed è comunque ad esso collegato
Perché vorrei proporvi questo punto di vista perché è mia convinzione che non solo nel campo della comunicazione dell'editoria del giornalismo per i media
Alla Fabbrica delle idee ma in quasi tutti i campi del Paese
Nella vita del Paese
Il nodo di ogni questione rimanda
Fra i perché che Franco
Che Franco si poneva io una parziale risposta la trovo
Tornando con la mente alla fine degli anni sessanta
Io credo che il paese si sia bloccato inceppato
Non abbia saputo rispondere in nessun modo a quella che semplicemente e la trasformazione è stata la trasformazione di una società semplice diciamo stratificazione semplice una società complessa
La classe dirigente del Paese alla classe politica e la classe dirigente nel suo insieme io a mio modo di vedere da allora non sa più che pesci pigliare e non ha più saputo rispondere al fatto che il governo del Paese richiedeva un cambio di passo
Se più gente studia più gente legge più gente può far scelte nel consumo più gente pusher gliele diversi stili di vita opzioni culturali più variegate è evidente che anche il Paese deve cambiare passo dal resto
La prima metà del secolo negli anni Trenta già le democrazie
In occidentale si trovarono di fronte no il passaggio dalla società elitaria società di massa e negli Stati Uniti sia pure nel modo in cui Angelo ricordava detta una risposta democratica l'Europa voi ricordate che quella grande ondata di trasformazione della società in società di massa dopo la prima guerra mondiale invece trovano delle soluzioni dittatoriali
Stalin Hitler e Mussolini
Campeggiano in Europa non Roosevelt
Fortunatamente il tempo non consentiva più simili soluzioni ma purtuttavia io credo che l'intera Europa ma in modo particolare l'Italia e da allora che non non riesce a fare i conti con il passaggio proprio Società ma parliamo dell'Italia che è un caso specifico la società astratta semplice stratificazione sociale società complesse quindi alle alla nuova
Dimensione del consumo di massa la nuova società di massa la la seconda fase diciamo della società di massa
Questo e a Modena mio modo di vedere il problema
Ed è se io ho ragione
Un problema inquietante
Perché se questo fosse vero vorrebbe dire che almeno trentacinque anni trenta trent'anni per venticinque trent'anni che noi non abbiamo una né in una classe politica né una classe dirigente in grado di farci cambiare il passo e che quindi siccome il mondo non sta fermo siccome l'Italia
Non è un posto disgraziato anzi un bellissimo posto siccome anche un posto pieno di energie piena di risorse anche pieno di quattrini
Le contraddizioni si accumulano sempre producendo nuove contraddizione ma trovando soluzioni quindi c'è una specie di labirinto di contraddizioni che si sovrappongono all'altra senza che mai esista una soluzione
Trovò farvi un esempio che però secondo me è abbastanza simbolico metaforico vive l'insieme riguardo appunto alla al mercato dei contenuti
Come risponde l'Italia la classe dirigente italiana qui intendo classe dirigente non la classe politica la la l'insieme delle funzione di non di un'élite
Premetto una obiezione che si sente sempre quando si fa un rapporto tra
Classe dirigente del Popolo insomma siamo lo specchio quello che l'Italia
Non voglio discutere se sia vero probabile che sia vero non non mi interessa il punto è proprio questo
Nel caso una classe dirigente non può essere lo specchio di un Paese altrimenti tiriamo a sorte
La classe dirigente è un passo avanti o non è classe dirigente quindi la risposta ma noi siamo guardati essa esattamente la risposta esattamente la domanda ecco ecco cinque all'avanguardia ecco cinque no no io dico anche a largo io se vuoi in senso pedagogico Rousseau comunque qualcuno che dovrebbe aver delle antenne un pochino più avanti cercare di guidare cercare di riparare a quelli che siedono dietro fare incidenti insomma invece decide che sport moltiplicate
Sì ma questa vedevano discussione io molto prevede son d'accordo Coleman
Ah che dice questo io dico sempre non mi interessa il problema se tu dici che che la classe gente né niente altro è che lo specchio tra l'azione dico esattamente questo dovrebbe perché se anche fosse vero che la nazione così disgraziata come tutti i vizi ammesso e non concesso il problema che tu dovresti stare un passo avanti ripeto altrimenti estraiamo a sorte direttori dei giornali presidente che a Turro lo facciamo tutti sotto ciascuna Specchio specchio
La per l'esempio che voglio fare riguarda il mercato dei contenuti ma ripeto penso che sia abbastanza Serbariu come risponde la classe dirigente italiana
Alla
Al aumento enorme di domande sugli stili di vita sull'opzioni culturali sul sul sull'alfabetizzazione sulla lettura di e disse
Progressivamente nel tempo cos'è la risposta guardate è una risposta
Che io trovo eguale identica in tutti gli ambienti di una comunicazione rappresentati in questo nella televisione nell'editoria dei libri nei giornali secondo me la risposta è la stessa
è il rifiuto dalla complessità e il rifiuto della diversità culturale
Beh le varie zone del Paese delle varie fasce di pubblico è il rifiuto della della domanda che in fondo dall'inizio degli anni sessanta progressivamente fino agli anni Ottanta e poi oltre cresce nella società cioè il rifiuto di pensare che noi siamo dei
Io che leggiamo
Beh le cose uno la legge è diverso dall'altro che ciascuno ha delle domande diverso da quell'edizione sempre di più prima c'erano aggregate di domande politico culturali ideologiche che potevano corrisponda degli schermi più o meno di insieme aggregabile
Dagli anni sessanta in poi questi schermi sono sempre più difficilmente aggregabili e e comunque
Per lo meno si riempiono di sottoinsiemi che danno nuove domande la risposta deve chiudere questo
E la non mi cerca
Di un pubblico unico indistinta
Questo avviene la televisione nell'editoria e nella giornali
Non si cerca la differenziazione dei prodotti
Rispetto alle fasce differenti di domande di culture di stili di vita e di opzione
Che dovrebbe essere il mercato perché il mercato è quello che si determina quindi il l'editore chiamiamolo così in tutti questi anni dovrebbe inseguire e offrire dei prodotti adatti a quel che succede nel mercato in questo caso negli uomini e le donne concreti e cinque no
Io voglio che voi rimanete io
Vi voglio riconoscere come aggregato
Il che era impossibile comincia a diventare impossibile
E si sono arrampicati sugli specchi per corrispondere formare forgiare un pubblico unico indistinto
Al quale non dare la Repubblica che badate nasce
All'inizio di questa infatti ha successo perché corrisponde a un mutamento
Ma non dare la Repubblica come del mondo ogni Ortensio in cui scusate non è che io sia un grandissimo lettori cioè stranieri credo anche voi capiterà però di vederli non si parla di Valeria Marini
Non si parla di Pippo Baudo non in prima pagina
Non se ne parla proprio ma comunque comunque non è rimarrà il settimo a Binzago quelle norme da scusa una ci sono reclamare Franco è esattamente quello che sto dicendo ci sono sto parlando io de di le Monde vergognosa esistono dei quotidiani
Di intrattenimento popolare perde per esempio che non solo poi sanno in Inghilterra in tutti i paesi ci sono grandi quotidiani d'intrattenimento popolare ed esistono grandi quotidiani di informazione popolare
La mentre noi diciamo popolare il giornale tipo quello che dici te e invece di élite il giornale tipo no no lì sono grandi giornali popolari sia d'informazione che di intrattenimento mano parlano delle stesse cose ovvero certo quelli di intrattenimento venderanno un po'più di copie ma si rivolgono pubblici diversi
Dinanzi e gli offrono notizie diverse
Noi invece vogliamo che Prodi che il lettore di Prodi o di di Berlusconi o di cui quello che sia o delle code o dell'ambasciatore o della politica estera del nostro Paese e via dicendo ossia anche il lettore televisivo il lettore di Valeria Marini il lettore di Pippo Baudo
Per cui si rincorrono paginate di intervista però mi seguite dieci pagine dopo da paginata di intervista a Valeria Marini o Umberto Eco e indifferente basta che abbia un nome che posto a catturare l'attenzione cosa fa il giornalista
Di questi editori
Cercherà di rivolgere a Umberto Eco una domanda abbastanza banale perché la posso capire anche il pubblico di Valeria Marini
E a Valeria Marini una domanda abbastanza intellettuale perché la posso capire il pubblico di Umberto Eco così si finisce perché avremo inizia a letto di buon'vertenze bisogna che chi è
E a un Bertoldo cosa ne pensa del fatto che Valeria Marini abbia ecco ma non Ratzinger da ridere mai positivo e basta che aprite i giornali ogni c'è un pubblico unico indistinto allora la classe dirigente cioè il lettore alto
Deve essere sempre un po'compresso non può sapere i problemi veri quali sono deve essere indotto seguire un po'la demagogia un polo propagando po'comunque la semplificazione preferisco usare questo termine la semplificazione del problema
E neanche il pubblico medio basso postale in santa pace perché continuamente sollecitato invece a crescere a interessarsi di cose che non gliene può fregare di meno
Per cui noi inseguiamo o un modello di medietà
No che potrebbe anche essere secondo la vecchia teoria nazional-popolare spiegato badate bene come una grande funzione pedagogica
Perché io cercherò di mettere
Il livello alto della fascia culturale produrre un linguaggio che possa essere accessibili al popolo e cercherò invece di elevare il popolo
Stimolando lo ha occuparsi anche dei assolutamente il prolasso di gioco di Valeria Marini Vecchione ma è il motivo terziaria cupa
Ma io io mi metto a ridere
Sì Angelo insieme a te ovviamente poi lo facciamo anche quando ne parlano da soli ma
Vorrei qui segnalare seriamente la drammaticità di questa visione che il motivo per cui gli intellettuali come voglio un per lo stesso Umberto Eco la riconosciuto ormai insomma non è che si si arrendono disfatte di fronte al telecomando per cui anche la funzione
Intellettuale di una classe dirigente presa sotto questo aspetto Sivas Marra
Questo almeno è venuto la televisione
Identico i talk show il il contenitore che cose
O momento c'è un ministro che risponda alle domande di qualche d'uno John Paris balletto sempre più ignoti
Con volgarità di dire insomma è un problema anche per no non lo credo ma è un vantaggio nel privato quando non credo che questa definizione tra l'altro adesso mi interessa poi poco questo ma la la l'alternanza che lì si verifica nei talkshow appunto tra
Cose che dovrebbe sentire un ipotetico spettatore della Cnn perché magari ce li Prodi e cose che invece dovrebbero far parte appunto dalla Bild Zeitung oppure di il balletto la presentazione di un libro
E questo ha seguito anche l'editoria
Non pubblicano più un libro io lo so perché voi l'avete pubblicato da basket e siete talmente
Tecnici famosi importante che sicuramente avreste trovato un grande editore ma libri così difficilmente repubblicano grandi editori
E sempre di più sarà così perché tendono Alchemy o allora il libro
Serio diciamo anche di storia avesse fatto da Enzo Biagi o da Giampaolo Pansa il suo non è un nome e no altrimenti comunque lotto forte d'obbligo anche ma non viene lanciato
Non c'è più la funzione dell'editore che si mette le Giulivo dice questo io lo voglio imporre perché dice una cosa interessante poi si sbaglia
Oppure non pubblica il dottor Zivago poi succedono anche tante cose in altri mondi
Però sicuramente è una scelta che l'elettore deve fare per imporre una determinata no qui c'è la ricerca di un pubblico unico indistinto di certo vuol
E famoso nolano pubblichiamo
E di che ci sta a fare un giornale
I giornali editoria e invidia e le televisioni dovrebbero riempire il vuoto no
Invece riempiono il pieno
Si ripetono con le cose che già uno conosce
Non c'è più nessuna funzione con la classe dirigente di impostare cosa che una non conosce fatto sta che devono esserci sandinista perché invece
Le le circoli le comunità di persone che leggono magari in fotocopia delle cose che non vengono pubblicati i legami Circuiti sono tantissimi e ciascuno si va scoprendo poi il suo tutore lo trovavi piccole casette lì ci trova libri
Come fosse vuole servire seria punta e quindi comunque non c'è corrispondenza tra il villaggio che non è né nel caso italiano globale
Ma è molto legato Chicco
E si inserisce su bassi livelli di lettura che sono antichi in Italia questa anomalia che a mio modo di vedere non può aumentare i livelli di lettura perché potrebbe aumentarli solo andando a una differenziazione di prodotti per fasce
Forse la televisione qualcuno ci arriva si comincia a parlare di canali monotematici e forse la pay-tv può aiutarci ad andare in questa direzione sicuramente son convinto che non c'è soluzione a queste che il mercato
Sono il mercato può trovare soluzione come
E e credo che sempre di più la complessità della Società imporrà
Di andare a pubblica a riconoscere la diversità culturale delle fasce di pubblico e a non dare prodotti omogenei omogeneizzati per la verità mi piove per diversi tipi di fasce di pubblico cercando di imporre
Uno stesso meccanismo lo stesso linguaggio che peraltro peraltro ma non è il dato più importante finisce per determinare alcuni biologi Unes
è un'estetica chiedo scusa per la brutalità del termine premetto che è un po'esagerato un'estetica totalitaria
Perché se è vero
Che
La libertà
La base la libertà di scelta e la base di ogni vero sistema liberale
è vero che in un sistema ed è qui la sfida del pensiero liberale la difficoltà del pensiero liberale oggi
è vero che in un sistema dominato dei media in cui comunque la comunicazione assume livelli sempre più importanti e la cultura
Diventa vero secondo me come legge di un pensiero liberale all'altezza dei tempi che la pluralità dei gusti
E delle scelte culturali e quindi la possibilità di un mercato che lei Bill offerti di pluralità dei gusti delle scelte dell'opzioni di vita comincia a diventare ugualmente importante della libertà di opinione di associazione e di voto
Perché
L'est quella che io chiamo l'estetica totalitaria di questo pubblico unico indistinto nega
La pluralità delle opzioni dei gusti striscette diritto
Nega l'accesso al mercato
Di fasce che non corrispondono a questi criteri
Induce a modelli di giornalismo
Che devono fare
Devono rispondere a questi criteri esclude ogni cosa che non corrisponda questi criteri provate a chiedere a un giornalista italiano di un giornale di seguire una riunione e dirvi effettivamente cosa siete
Si dirà quello che si è detto fuori dalla riunione e sia trovato una battuta di polemica con questo o con quell'altro noi ci ridiamo sopra ci si è abituati non leggiamo sui giornali l'assestamento leggiamo prima ma questo ripeto ci sono vediamo un fatto grave
è un fatto drammatico perché esclude tutto ciò che non corrisponde a questa ideologia del pubblico unico indistinto e quindi tira fuori dal mercato idea
Tira fuori esclude dal mercato idee non fabbrica più alcune idee ne fabbrica solo
Alcuna che corrispondano a questi determinati Creek
Questo era un po'credo che l'esempio del mercato dei contenuti che ho fatto ovviamente un po'esagerato perché
Ma privo tirare la coperta da una parte per cercare di essere più chiaro però corrisponda poi come metafora a a quello che è avvenuto anche nella classe anche nella classe dirigente
Io vorrei da ultimo e non c'entra niente con l'intervento lo fare
Parlare del conflitto di interessi
Segnalare una questione che a mio modo di vedere non è mai stata apposta anche se credo sentita da più d'uno con la chiarezza io ritengo liberale
Che merita
Lo dico perché più volte alcuni di noi
Che hanno anche
Che non fanno il tifo per la sinistra pur magari avendo fatto parte della sinistra periodi passati sono sempre un po'provocati da qualcuno di Repubblica
Specie il suo fondatore
Faceva poi però su conflitti d'interesse state zitti perché gli fa comodo prima di parlare
Io invece otto scrittori in questo senso ma vorrei ripeto qui non ho alcuna difficoltà parla del conflitto di interessi da liberale
E dico il conflitto di interessi per un liberale come saresti Berlusconi non il concreto interesse generale
Conflitto di interessi è una anomalia
Pesante
Per un sistema liberale per qualsiasi persona abbia il liberali
Perché è un'anomalia sul concetto di trasparenza del potere
E un'anomalia intorno al possibile abuso di potere
Quindi è un'anomalia pesante intorno a questi due concetti chiave di ogni pensiero liberale
Se in assenza di questa chiarezza liberale che non c'era in nessun momento
Soprattutto degli ultimi anni della Prima Repubblica ma degli ultimi all'interno quelli che vanno dal dalla morte De Gasperi in poi quindi quasi tutti gli anni dalla prima Repubblica
Senta ma questo non c'è stata chiarezza e un giorno succede che un signore si presenta alle elezioni
E prende x per cento dei voti ma X dirette portate se anche x x x percento dei voti
Esiste nel caso si voglia impedire
Contestando l'abuso il possibile eventuale abuso di potere o la non trasparenza del potere
Si voglia questo signore impedire episodi di esercitare il potere
Si offende
Un pensiero liberale ancora più importante di quello della trasparenza del potere e del correzione dell'abuso di potere che la sovranità popolare
Per un liberale è importante la trasparenza e l'abuso del potere
è molto più importante perché un'altra dottore bisogna farla il rispetto della sovranità popolare presupponendo che il popolo sia a conoscenza di quello che fa che non sia un popolo Bove e di quello che può
Dunque una classe dirigente liberale di un paese che voglia esservi penale
Metterebbe sul tavolo
Di tutti ivi compreso dell'interessato e di tutti quelli che hanno a cuore questo problema entrambi gli aspetti e saprebbe che non c'è soluzione del primo che posso offendere il sentimento
Che se ci sia ci siamo trovati in un guaio perché il nostro sistema non prevedeva
Determinate situazioni che oggi si vuole la saggezza per non distruggere l'Italia di smetterla con la guerra civile e di risolvere l'uno l'altro problema contestualmente probabilmente non in un giorno ma neanche
Di dilatando ad libitum la questione
Posta così
è una questione affrontabile posta in termini di esclusione dell'esercizio del potere
è una questione che per ogni liberale non può che richiamare con l'appello al cielo di Locri prima di tutto la battaglia per la libertà di chiunque s'è votato di governare il Paese questa è la prima patata la prima battaglia e questo è il primo appello al centro
Il secondo è quello di fare in modo che un un esercizio di questo governo possa avvenire nella trasparenza ed evitando ogni eventuale abuso di potere questa è una spiegazione liberale non partigiana ma non si vuole tenere conto di questo
Finché non si tiene conto di questa cosa si lascia il Paese in Balla una guerra civile senza capo né coda alla quale non si può che rispondere l'una parte e l'altra per slogan e contro slogan senza che appunto ancora una volta
La classe dirigente del Paese dimostri la saggezza storica necessaria ma statisti non se ne rendono più neanche nel mercato della comunicazione la saggista storica di sapere che una contraddizione è un nodo
E che questo nodo però se si è liberale non può essere tagliato con l'accetta
Ma deve essere sciolto e perciò glielo ci vuole tolleranza e cortesia comprensione e probabilmente un esercizio etico politico che una gran parte del dei nostri libero oggi non hanno era un codicillo in chiusura ma perché il dibattito si si prevede influenzato
Per cortesia per cortesia
Per cortesia anasarca aggiornò la nomina non pretendo di avere ragione alla signora nuovi o meglio non voglio trasformare adesso il dibattito non vorrei trasformare il dibattito al dibattito sul conflitto di interessi
Io no l'unica cosa che vorrei limitarmi di ricordare all'amico Adornato è che non sei pare la volontà popolare coincide con con il liberalismo con le esigenze del liberalismo anche una volontà popolare consapevole qualche volta può essere profondamente illiberale
Lo è stato nella storia del passato e questo ci deve sempre un attimo fare riflettere va ripeto non
Questo no ma neanch'io intendevo era un di Bach come orgogliosi il mai aperti sono insomma invasione Parlamento stabiliscono emerge viene invece
Invece mi pare che l'analisi di l'amico Adornato sul problemi della comunicazione su come si è arrivati a questo sistema di comunicazione sia molto convincente per lo meno io l'ho trovata molto convincente
Vorrei dire che la classe dirigente che si è trovato ad affrontare quel problema il problema di una crescita della società civile che andava in qualche modo governata parliamo degli anni sessanta
Ma è lì che sono le radici tutti quindi tutto quello che è successo dopo non era una classe dirigente evidentemente all'altezza del compito non aveva capito bene non forse aveva capito troppo
E comunque dava l'impressione di essere una classe dirigente che era non soltanto non era un passo avanti e un passo indietro rispetto alla società tanto è vero che quando poi la società veniva chiamata direttamente ad esprimersi quelle rare volte in cui lo ha fatto si è scoperto che era un passo avanti rispetto alla classe dirigente che pretendeva di rappresentarlo
Pensa divorzio pensa l'altre questioni in grandi che hanno coinvolto la società civile e che hanno colto di sorpresa la classe dirigente non soltanto politica
Perché pensavano che invece non si fosse arrivati a certi livelli di maturazione
Ed è vero a quel punto per esempio la televisione è stato un fattore decisivo
Perché la televisione in Italia è arrivata alla fine degli anni Cinquanta
Quando questo processo di sviluppo della società civile è andata avanti egli è andato la domanda di maggiore informazione la domanda di maggiore cultura si è riversata sulla televisione
Chi in quel momento ha governato la televisione
E la governata sulla ideologia di tipo nazional popolare si ricordi che proprio si diceva
Latteria via dal verde ente ha ingabbiato e It diretto l'altra la crescita della società in una certa direzione proprio con quel tipo di parametro di una società indistinta che è stato quello che ha molto bene illustrato Adornato a questo punto noi sentiamo gli autori
Il del libero io comincerei da non so Pilati ori che eviti chili
Prego
Dagli autore per in queste situazioni sempre un po'imbarazzato ci sono le lodi di eccetera quindi non sa bene cosa fa
Cosa fare oltre oltre ai ringraziamenti
Poco
Detto questo forse la cosa che mi preme dire che forse più interessante in questa fase
E sottolineare come e noi oggi ci troviamo in una fase di profondo cambiamento sia
Un po'di tutto il sistema dei media la televisione in particolare ma anche credo della stampa che cinema dei mezzi degli altri mezzi che compongono il sistema delle comunicazioni
Non vorrei essere non vorrei passare per un motivo vista tecnologico pero un ottimista economico ma a me sembra che nella storia appunto degli ultimi quarant'anni grandi passaggi che hanno fatto una svolta e che hanno fatto crescere il sistema dei media e anche quindi attraverso riesce a perché quello che come dire mette in circolazione delle idee in fabbrica le idee probabilmente quanto la scuola in certi casi forse più della scuola ecco i grossi e passaggi grossi mutamenti non sono venuti
A partire dalle élites intellettuali che come dire fabbricavano le idee ma son venuti
Come dire dall'esterno o dall'evoluzione del sistema economico o dalla tecnologia tutti mi pare i precedenti interventi hanno ricordato che il punto di svolta sono stati gli anni sessanta credo che questo sia molto vero
Gli anni Sessanta napoletano punto di svolta presso i tratti gli anni in cui l'Italia ha fatto un salto di dimensione un salto di livello in campo economico i consumi hanno come dire fatto anch'essi creato una maggiore consapevolezza maggiore maturità nel Paese sono cresciuti hanno dato maggiori possibilità di scelte hanno innescato quella crescita della pubblicità che poi a sua volta innescato secondo me i come elemento fondante la la nascita della televisione commerciale che è stato la grande rivoluzione del sistema delle comunicazioni e credo che ci sia una linea diretta
Crescita dei consumi necessità del pubblico di a vere delle opzioni di scelta degli indirizzi di scelta all'interno di una crescita di offerte commerciali quindi necessita di una crescita della pubblicità sviluppo della televisione commerciale un processo che si compie nel giro di una decina d'anni tra la metà degli anni Sessanta
La metà degli anni Sessanta ed è quello che rompe la staticità non certo c'è anche un certa misura l'uniformità
Del sistema delle comunicazioni una crescita pubblicità via televisione commerciali modificare il rapporto con la produzione di contenuti con il cinema con la stampa c'è un fiorire di periodici c'è anche una ripresa dei quotidiani in conseguenza della pubblicità e quindi un'apertura e una crescita delle opzioni di scelta avvengono nel nel il diciamo nel ventennio che va dalla fine degli anni settanta fino a oggi attraverso la crescita della pubblicità e la crescita
Della televisione commerciale oggi credo siamo a un altro punto di svolta come è stato com'è stato il punto di svolta della metà degli anni Settanta che allarga il sistema e crea nuovi occasioni positive perché rompono dei meccanismi consolidati
Ed è un rottura che avviene trainata dalla tecnologia mentre prima era una rottura che era trainato dei consumi dello sviluppo economico questo io credo trainata in primo luogo dalla tecnologia internet
Lo prima lo sviluppo dei computer coi internet e lo sviluppo delle telecomunicazioni la diffusione del digitale
Il prossimo avvento del digitale terrestre sono tutti elementi che aggiungono ulteriori e forti possibilità di scelte che attraverso questi elementi rompono le rigidità duopolistico ieri rigidità nell'Offerte nella distribuzione dei prodotti che ancora vincolano il sistema dei media italiani credo che siamo veramente a un punto di svolta e di crescita perché la allora Odin Terna at mi sembra all'larga le opzioni
Da che sono nelle possibilità del pubblico la crescita delle reti di comunicazione rende disponibili un grande una grande quantità di prodotti a costi complessivamente decrescenti il digitale terrestre di cui ieri si è sostanzialmente approvato alla Camera alla alla data di partenza
A la reale data di partenza consentirà di aprire un numero molto maggiore di canali televisivi tutto questo crea la possibilità sia di maggiore offerto e da parte dell'impresa sia la possibilità di maggiori opzioni di scelta da parte del pubblico e quindi di conseguenza maggiori possibilità di differenziazioni se il strategia deve agire delle aziende saprà cogliere saprà cogliere l'occasione di differenziare i prodotti e l'offerta credo che cruciale sarà fu il ruolo in questo contesto di possibilità allargati e di chance crescenti sarà il ruolo della della politica della legislazione io ricordo che la precedente fase in un certo senso la rivoluzione della televisione commerciale si è fatta contro la politica che era legata a un modello di televisione sostanzialmente pubblica con libertà di scelta tutto ricondotto all'interno di un sistema controllato dal pubblico qual era alla televisione di Stato attrice come ce l'ha dovuto fermarsi contro politica
Io spero che questo nuovo passaggio non avvenga contro la politica contro una serie di regole contro una serie di norme che guardano passato invece che al futuro che io credo che ci sia una grossa occasione che deve essere accompagnata da una legislazione adeguata che guardi in avanti per far crescere la competitività la capacità di produrre di sviluppare idee di questo settore che diventerà sempre più confuciana alle dirà in una competizione internazionale
Grazie Giuseppe Ricci
No no
Ho sentito microfono nel suo settore
Ecco grazie
No molto rapidamente la ragione per cui con Antonio Pilati abbiamo deciso di fare questo libro è perché abbiamo colto questa fase storica come una fase di chiusura di un certo tipo ciclo e della presenza degli elementi per aprire un ciclo nuovo
Il vecchio circolo è quello che in parte è stato vagamente commentatore del ciclo in cui i contenuti del mese comunicare signora di massa e vanno valutati più bello valore culturale e politico che non per il loro valore economico sulla vediamo
La storia dei mass media italiani è stata influenzata dalla peso politico e non dalla reale capacità di produrre valore economico questo non è soltanto la storia dell'Italia ma è prevalentemente la storia dell'Italia
Oggi con le nuove opportunità offerte da aperte dalle reti dal digitale eccetera eccetera si crea una condizione in cui o si incomincia a considerare i contenuti per il loro valore economico
E quindi si riesce a sfruttare lo sviluppo delle reti per vendere contenuti a chi è in grado di pagare lo voglia di pagarmi
O se no il decollo delle reti sarà molto molto difficile per sicuramente cittadini non sia buona lette per interloquire col sindaco per avere gli orari dei negozi ove il gene il motore dello sviluppo delle reti e della penetrazione capillare e delle nuove reti di telecomunicazione
Ha limitato il reale trainato dei contenuti che questo è chiaro
Quindi questo è la prima ragione
La seconda ragione è che
Abbiamo tentato e questo mi sembra che sia stato colto molto bene
Di fare un libro senza nessun Chirvase ideologico ma cercando di dare tutti gli elementi per permette alle persone finalmente di orientarsi a partire dalla da I nodi dalla dal dai dati e dalla realtà e poi ognuno in base alla propria visione del mondo deciderà chi è colpa chi non ha colpa certezze e questo mi sembra sono molto contento l'estratto conto tra un po'lo spirito con cui abbiamo fatto questo la terza cosa che volevo dire è che appunto noi abbiamo cercato di trovare quegli elementi di sistema dei mass media e quindi abbiamo presenterò messo in evidenza la capacità di sperperi famiglie che uno dei primi elementi che unifica tutto il sistema è un fatto nuovo che normalmente non viene mai citato che la risorsa tempo se voi oggi notate tutta l'industria i contenuti
è un'industria che tende alla conquista non tanto del portafoglio delle delle delle famiglie era prese ma tende alla conquista del tempo delle persone perché il tempo per le persone che ho avuto consumano contenuti e sempre più scarso e il consumo di un medium esclude consumo dei alto un minor consumo d'un contenuto escludeva
E quindi abbiamo cercato di dare anche queste questi dati per far cogliere questo alimento è sistemico che governa i media e se non si tiene conto quindi di un mezzo non scese a capire anche l'alto
L'ultima cosa è che in base a questa analisi che abbiamo fatto abbiamo colto il fatto che oggi il sistema dei media con tutte le contromisure problemi ha raggiunto in Italia non solo in Italia il suo massimo livello di sviluppo non ci sono più margini di crescita
Sensibili per la televisione per la radio per la stampa quotidiana per la stampa libraia per il disco
E l'unica possibilità di ricreare un ciclo espansivo e polo quello di passare ai nuovi sistemi distributivi
Che permettono un accesso più flessibile più personalizzato questi mezzi ricorda un dato che non ci piove lì pochi pochi hanno presente
Le nome frammentazione della popolazione italiana sul territorio più di del cinquanta per cento delle famiglie terne vivono in comuni di trenta mila abitanti o più piccoli di trenta mila abitanti cosa significa questo significa che tutti i contenuti che necessariamente il viaggio su supporti fisici hanno delle difficoltà all'istruzione enorme perché voi andate in questo del comune di trenta mila venti mila disegni abitante non troverete mai
Una libreria con più di mille titoli non prete mai un negozio di sì con più di cinquecento titoli eccetera eccetera eccetera e quindi la grande prospettiva che le reti aprono è anche questa
Ma mano che letti saranno capillari che la larga banda ci vorranno dieci anni quindici anni non so quanto per arrivare a un grado di capillarità oltre settanta ottanta per cento ma man mano che questa cappelle Rita cresce questa elemento strutturale che ha
Giocato negativamente sul mercato di questi prodotti evidentemente sì risolve questo
è una cosa molto importante perché finalmente sarà la grande parte a popolazione che potrà accedere a questi strumenti cosa che oggetti ma mente oggi non succede
E poi va be'ci son tutte gli altri elementi strutturali che hanno inciso negativamente oltre agli elementi politici son già stati largamente citati che abbiamo cercato di mettere in evidenza per capire comunque
Quali sono i reali margini di aperture di sviluppo di questo
Grazie grazie
Hanno all'incirca lo diciamo adesso davanti a una vecchio perché sarebbe bellissimo iniziare una lunga discussione che andrebbe sicuramente avanti fino alle nove ma dovremmo rinunciare a un buffet a un rinfresco che è stato trovato un altro alle finestre che mi pare allora dal troviamo una via di compromesso se si fanno degli interventi e delle domande molto Brevi molto contenuti
In maniera che chiudiamo tassativamente per le sette e mezzo del nostro dibattito e accediamo al nostro Buffett
Possiamo dare la la parola Qualcomm e con il pare che lei l'avesse già chiesto sì