Manifestazione politica di chiusura della Festa Nazionale dell'Unità - organizzata dai Democratici di Sinistra (presso l'Arena, Zona Aeroporto)

I cavi energie positive per il futuro dell'Ulivo per il futuro dell'Italia per il futuro dal mondo
Grazie alle compagnie ai compagni di Reggio Emilia
Che con tanta intelligenza hanno lavorato per realizzare queste vento e per caratterizzarlo sin dalle parole
Europa futuro adesso quante volte sono ritornate queste parole nella nostra testa nell'ansia di questi giorni
Quale funzione quale peso può avere l'Europa come può contribuire a un futuro di pace nel mondo e come possiamo far pensare adesso tutta la nostra forza della sinistra dell'Ulivo delle forze democratiche italiane
Grazie ai parlamentari europei che tanto hanno collaborato
Per la riuscita politica di un programma che ha avuto tanti momenti di successo
Grazie innanzitutto agli oltre due mila volontari che hanno reso possibile questo risultato politico
Cancellando
L'interpretazione pessimistica
Che aleggiava nei giorni precedenti
All'apertura della festa
C'è qualcuno qualche commentatore malizioso che tenta ogni anno ricordate l'anno scorso abbiamo dovuto rispondere a una campagna maliziosa
Di alcuni commentatori che insistevano sull'argomento a che serve la festa dell'Unità se non avete più il vostro giornale
E abbiamo dovuto affrontare situazioni non certo facili ma oggi possiamo dire che ce l'abbiamo fatta L'Unità e di nuovo nelle edicole
E questa è la prima festa nazionale con L'Unità la prima festa nazionale con la nuova unità diciamo grazie
Agli editori al direttore
Al condirettore a tutti i giornalisti a tutti i tipografi per il loro sforzo il loro sacrificio il loro impegno su questo progetto editoriale che sta avendo successo e sta contribuendo a dare un profilo più caratterizzato alla comunicazione politica e culturale della sinistra e nella sinistra italiana
Quest'anno la campagna era cominciata con più insidie scrivevano alcuni non avete il segretario chiede divisi sarà certamente una festa di serie B ma così non è stato abbiamo dovuto certo affrontare tanti problemi e difficoltà dal maltempo frequente alla situazione gravissima che si è creata dopo l'attacco terroristico a New York e il rifugio nel privato dentro le proprie case di tanta gente
Ma quel martedì undici settembre ricordate compagne e compagni appena appresa la notizia degli attentati abbiamo subito trasformato il programma della festa annullando l'iniziativa prevista per la presentazione pubblica delle mozioni e trasformandola in una manifestazione contro il terrorismo e di solidarietà con il popolo americano lo abbiamo fatto perché eravamo e siamo uniti abbiamo saputo dare vita assieme alla prima manifestazione
Nazionale di massa tenuta in Italia a poche ore dall'attentato
E in tutte le città in tutte le feste dell'unità
E se si sono riproposte tempestivamente come il luogo di aggregazione per tanti cittadini che sentivano impellente il bisogno di manifestare il loro sgomento e la loro solidarietà
Ecco perché la manifestazione di oggi a Reggio Emilia e così calorosa
Ecco perché nonostante la pioggia siete qui in tanti compagne e compagni perché oggi questa manifestazione
E il punto di sintesi di un anno prima nuova capacità di mobilitazione su tutto il territorio nazionale di tante energie politiche sociali culturali di tanta passione politica
Non è un caso
Ma è il frutto di un lavoro tenace che abbiamo cominciato sin dalle settimane successive alla sconfitta elettorale di maggio affrontando il limite di un dibattito ristretto dentro il gruppo dirigente
Abbiamo ritenuto la direzione del partito ha ritenuto che fosse giusto promuovere quella campagna di ascolto che ha trovato nelle feste dell'Unità il luogo privilegiato di un confronto pubblico di massa
Una discussione vera e forte
Con tante critiche e tanti suggerimenti preziosi non solo nelle feste ma anche attraverso i collegamenti internet sul sito DS nei primi
Venti giorni di settembre oltre quattro mila e cinquecento visitatori ogni giorno si sono collegati con il sito della festa
Consultando in questo periodo oltre cinquecento venti mila pagine
E con emozione abbiamo raccolto i tanti collegamenti via internet arrivati danno gli orchi
Al sito dalla nostra festa di tanta gente che da New York ha scritto per dire grazie della solidarietà che voi avete saputo esprimere dalla festa nazionale dell'Unità e dalle fare tante feste dell'Unità in tutta Italia
Centinaia
Di dibattiti centocinquanta dibattiti politici e culturali su argomenti politici e culturali
Hanno dato vita a un programma molto intenso
Quaranta mila volumi venduti fino ad oggi nella libreria della festa
Tante mostre che hanno riproposto tutta la vitalità culturale del nostro circuito ho voluto ricordare questi dati per dimostrare con alcuni fatti concreti come i Democratici di sinistra stia un affrontando le difficoltà che hanno trovato con la sconfitta elettorale per superare quei limiti per cominciare a migliorare ed intensificare la comunicazione
Diretta con tanti cittadini
è una funzione insostituibile
Alla quale non possiamo e non vogliamo rinunciare se pensiamo a quanto sta avvenendo
Oggi in questa fase nel sistema dell'informazione in Italia
Ne abbiamo discusso proprio qui a Reggio Emilia con grande tempestività in più iniziative con diversi esponenti
Dal presidente della RAI Zaccaria Santoro Lerner ad altri esponenti della cultura e dell'informazione abbiamo riproposto qui a Reggio Emilia il tema della qualità della televisione della libertà dell'informazione
Questione decisiva di civiltà per il nostro Paese alla quale non rinunceremo mai noi vogliamo contribuire sempre di più
A difendere tutti gli spazi di libertà e vogliamo impegnarci per parte nostra a migliorare tutti i nostri strumenti di comunicazione
Sappiamo i meriti delle feste dell'Unità ma vogliamo anche riflettere sulla loro durata sulla qualità dei programmi sulla concentrazione dei più importanti eventi politici
Ci metteremo quindi al lavoro già da domani per avviare una riflessione un lavoro di sperimentazione di costruzione del nuovo grande appuntamento impegnativo pensiamo alla festa nazionale del due mila e due
Che abbiamo deciso assieme di tenere a Modena nel prossimo settembre
E contemporaneamente
Vogliamo delineare un progetto triennale del sistema nazionale delle feste
Teso a sperimentare ad innovare il il modello politico e organizzativo della festa nazionale tenendo conto di tutte le migliori esperienze accumulate a partire da Bologna
Abbiamo il dovere di una riflessione coraggiosa sul ruolo delle feste
Perché siamo l'unica formazione politica della sinistra europea capace di esprimere in soli tre mesi un circuito di comunicazione con milioni di donne di uomini e di giovani
è chiaro che una riflessione così impegnativa andrà fatta tenendo conto del congresso
E il contributo che da questa festa avviene al congresso e un grande contributo di spinta all'unità lo dico sulla base dell'esperienza concreta di questi venticinque giorni a Reggio Emilia
Il valore alto delle sollecitazioni che abbiamo avuto sia dai compagni più anziani sia dalla presenza di tanti tantissimi giovani che hanno affollato tutti i dibattiti promossi da noi
E promossi dalla Sinistra giovanile che io ringrazio questa nuova generazione di giovani
Pia scoperto la politica attorno al G otto
E al tema della globalizzazione
Non è necessariamente lontana da noi lo abbiamo visto qui
Tanti giovani ogni sera siamo felici di averli incontrati di aver dialogato con loro e possibile coinvolgere di nuovo tanti giovani con un messaggio alto è unitario sulla funzione del partito
Concludo così i compagni e compagne da stasera rientreremo nelle nostre città
Ognuno rientrerà nella propria sezione e affronterà certamente un dibattito delicato per il congresso esprimendo liberamente le proprie idee
Ma saprà certamente ricordare l'immagine bellissima di questa piazza di questa serata a Reggio Emilia che esprime la volontà di essere uniti
Unità per far pesare la sinistra unità per vincere il referendum del sette ottobre
Unità per contrastare con forza il governo Berlusconi unità per porre più slancio hanno libero unità per dare un contributo finito alla pace nel mondo Grazia compagne e compagni grati ai cittadini di Reggio Emilia arrivederci a Modena prima L'Unità prima i Democratici di sinistra
Allora la parola Maino Marchi segretario della federazione DS di Reggio Emilia
Compagne e compagni grazie per essere qui in tanti nonostante questa pioggia e davvero un'emozione forte
Portarvi il saluto dei Democratici di sinistra Reggiani a questa manifestazione conclusiva della festa nazionale dell'Unità
La vostra presenza dà il senso di una comune volontà
Per ridare vigore un'idea un progetto politico della sinistra che nella casa comune dell'Ulivo sia in grado di prospettare un'alternativa vincente al centro destra
Questa festa ha avuto di fronte a sé tante difficoltà
La prima è stata quella di realizzarla in un anno che ha visto la sconfitta del centro sinistra dopo cinque anni di governo e che ha segnato pesantemente lo stato d'animo di tutti noi
Poi abbiamo dovuto combattere con il maltempo fin dal primo giorno e a metà festa l'undici settembre
I fatti tragici che hanno sconvolto l'umanità che ci hanno fatto avvertire la fragilità del mondo in cui viviamo e che hanno determinato in tutti noi sentimenti di angoscia
Quei fatti sono stati al centro della nostra attenzione in tutti i giorni successivi
Con queste difficoltà siamo ugualmente riusciti a realizzare e a portare a termine la festa oggi con questa grande manifestazione ce l'abbiamo fatta grazie al lavoro instancabile e alla grande passione ogni giorno di migliaia di iscritti simpatizzanti cittadini che hanno voluto testimoniare anche in questo modo
Che la sinistra c'è è in campo ed è in grado di suscitare nuove entusiasmo e di costruire un nuovo progetto politico per il Paese dentro ambiti sempre più ampi l'Europa e il mondo
Non bastano le parole per ringraziare i tanti volontari
Ma credo che un vostro rinnovato e caloroso applauso possa essere per loro motivo di grande soddisfazione di orgoglio
L'undici settembre abbiamo tutti ho avuto la sensazione di essere di fronte a un fatto senza precedenti che cambia la storia
Perché modifica i punti di riferimento entro i quali eravamo abituati a ragionare io a valutare le vicende della nostra vita
Abbiamo scoperto la fragilità di sistemi che sembravano invulnerabili e ci siamo sentiti tutti meno sicuri
Ancora prima di Genova ma soprattutto dopo Genova
In tanti erano Presutti gli interrogativi le domande sulla globalizzazione
Su ciò che determina sulla necessità di costruire le condizioni per governarla verso traguardi di maggiore equità giustizia sociale opportunità per tutti i popoli
Giuliano Amato qui in una delle prime iniziative svolte con la collaborazione della delegazione dei Democratici di sinistra nel gruppo del Partito del socialismo europeo al Parlamento europeo
Che voglio ringraziare Giuliano Amato aveva parlato dell'obiettivo di civilizzare la globalizzazione
E dopo dieci giorni abbiamo visto immagini tremende che ci dicevano che il mondo può essere messo in pericolo da una nuova barbarie una barbarie organizzate capace di offendere in modi inimmaginabili fino a quel momento
Immediata è stata la nostra reazione la solidarietà piena con il popolo il governo del presidente americano la condanna totale di un terrorismo internazionale che compie atti simili ad atti di guerra
La convinzione che occorre individuare e colpire i colpevoli
E che per farlo deve esserci il concorso di tutta la comunità internazionale
E contestualmente abbiamo avvertito che se il mondo
è stato sempre più governato in questi anni dall'economia dai grandi centri finanziari
Ora non si può fare a meno della politica
Di rinnovate istituzioni internazionali di un maggior peso dei popoli delle comunità delle persone di una democrazia più forte ed estesa solo la politica può governare le grandi contraddizioni del mondo
Può non bastare avere bisogno in determinate circostanze dell'uso della forza ma è certo che l'uso della forza senza la politica produrrebbe solo macerie la divisione del mondo con effetti catastrofici
Lo diciamo anche perché ci è sembrato grave che proprio in questi giorni il governo abbia approvato il disegno di legge che vuole modificare la legge sull'immigrazione del centro sinistra la legge Turco-Napolitano
Oltre che odiose quelle modifiche non sono nemmeno utili per raggiungere gli obiettivi che il centrodestra dice di voler conseguire è solo un altro petto di propaganda politica che però può determinare nuove profonde tensioni
Non serve per governare una questione così complessa come l'immigrazione
Lo diciamo da Reggio Emilia una realtà dinamica sul piano produttivo e sociale con forte crescita dell'impresa e dell'occupazione della popolazione dell'immigrazione
Qui gli immigrati extracomunitari sono il quattro virgola sette per cento della popolazione in città e il tre virgola sette in per cento in provincia inadatti con almeno un genitore extracomunitario solo il quattordici per cento
Contro il quattro per cento in Italia
La sinistra e l'Ulivo qui sono protagonisti nelle sfida che la globalizzazione l'innovazione pongono alla coesione sociale
E qui la coesione sociale ha tenuto perché abbiamo sempre cercato di accompagnare all'immigrazione con politiche serie impegnate di accoglienza
E non è un caso che a Reggio Emilia la comunità araba abbia manifestato la sua condanna al terrorismo e la sua solidarietà al popolo americano
No non abbiamo bisogno di guerre di civiltà abbiamo bisogno di politica per la pace e la convivenza la politica una funzione sempre più grande da svolgere non più piccola
Questa festa Espresso la voglia di politica di partecipazione dei nostri cittadini e del popolo di sinistra in particolare
La sinistra ha bisogno di questo di questa voglia di essere protagonisti del proprio futuro e ha bisogno di nuovi strumenti per fare politica o di strumenti vecchi ma rinnovati
è stato per noi motivo di orgoglio e soddisfazione aver ospitato la prima festa nazionale dell'Unità con la nuova unità tornata con successo in edicola così come aver ospitato
La presentazione della nuova rivista della sinistra Italianieuropei
E abbiamo bisogno di un nuovo linguaggio per affermare valori di libertà democrazia uguaglianza giustizia sociale per parlare ai giovani per dire che ci vuole più solidarietà e più cooperazione
Più cooperazione internazionale più cooperazione nell'economia ed a Reggio Emilia la Provincia cooperativa per eccellenza ribadiamo la nostra contrarietà la nostra lotta contro provvedimenti che il centrodestra vuole imporre con l'obiettivo di abbattere la cooperazione
E occorre più cooperazione tra le istituzioni a Reggio Emilia in Emilia-Romagna gli enti locali sono stati fondamentali per promuovere lo sviluppo economico e sociale
Da tempo ci battiamo per una riforma dell'ordinamento da dello stato che dia più forza agli enti locali per il federalismo ma noi siamo per un federalismo solidale cooperativo che unisse
Però un federalismo che non si fermi alle regioni come quello di Bossi e dal centrodestra ma arrivi ai comuni introduca la sussidiarietà promuova l'assunzione di responsabilità da parte di città i cittadini
E l'autogoverno delle comunità locali e lo faccia mantenendo diritti di cittadinanza fondamentali la scuola la sanità per tutti i cittadini e ponga le condizioni per la solidarietà tra le Regioni
Altri modelli portano la divisione del Paese dalla Città del Tricolore
Invitiamo a partecipare
Il sette ottobre al referendum a votare sì alla riforma costituzionale approvata in Parlamento dal centro sinistra
Per rafforzare l'unità nazionale rendere efficiente più democratica la nostra Repubblica rinnovare nella seconda parte della Costituzione
Ho concluso
Voglio ringraziarvi ancora
Per essere qui ribadire la nostra soddisfazione
Per aver organizzato la festa nazionale dell'Unità in questa città in una provincia che ha dato un forte contributo alla nascita la crescita dell'Ulivo nell'anno del cinquantesimo anniversario della Lotta delle Reggiane
Ed è il centenario della nascita della camorra del lavoro in provincia
Forte del contributo che ha dato la democrazia con figure come Camillo Prampolini e Nilde Iotti con la Resistenza dico io sono simbolo I sette fratelli Cervi
E Toni Martiri del sette luglio mille novecentosessanta i cui familiari con il sindaco il prefetto i rappresentanti provinciali dalle forze dell'ordine delle organizzazioni sindacali
Proprio lunedì sono stati ricevuti dal Presidente della Repubblica a cui desidero rinnovare il nostro ringraziamento per un gesto apprezzato dalla nostra comunità
E che riconosce il ruolo e quei martiri hanno avuto per affermare la libertà e la democrazia nel nostro paese grazie ancora a tutti voi
Per viene ora la compagnia Pasqualina Napoletano capogruppo DS al Parlamento europeo
Cari compagni e cari compagni
Sono trascorsi dodici giorni dal tremendo attacco terroristico che ha colpito gli Stati Uniti più passano i giorni
E più appare chiaro che quel terrorismo che abbiamo visto all'opera l'undici settembre
Non ha alcuna giustificazione e tanto meno può ritenersi espressione della povertà
Delle ingiustizie del mondo dei dolorosi conflitti a cominciare da quello che oppone israeliane e palestinesi
D'altra parte uomini che sono arrivati Annona vere alcun senso morale alcun rispetto per la vita a cominciare dalla propria
Uomini che si sono nutriti di una cultura dell'odio e dell'intolleranza come potrebbero essere portatori di cause di pace di giustizia di libertà
Che diffonde l'idea che quanto è accaduto è il frutto di uno scontro di civiltà
Fatto di un Occidente contrapposto all'Islam o di un Impero del Bene opposto a quello del male si assume una grave responsabilità deforma la realtà
Nell'Islam infatti è da tempo aperto un conflitto sui temi dell'integralismo e del fondamentalismo ma identificare questo terrorismo tutto ideologico con l'integralismo ed il fondamentalismo islamico o peggio ancora con l'Islam
Come in forme più o in meno esplicite abbiamo sentito anche in questi giorni fare da fondi autorevole
è una mistificazione che rende molto più arduo l'obiettivo dell'isolamento e della sconfitta del terrore
Non occorre essere esperti per sapere che in Paesi di cultura è di religione musulmana si è consumato ed è tuttora in corso un conflitto drammatico
Si pensi al popolo algerino che ha resistito agli attacchi brutali del terrorismo degli islamisti con centinaia di migliaia diritti me
Si pensi all'Egitto alla Turchia
All'Iran l'epicentro della cosiddetta rivoluzione islamica
In cui con il consenso popolare alle ultime elezioni presidenziali è riuscita a prevalere la componente moderata rappresentata dal presidente Catani
Ed infine si pensi all'Afghanistan in cui da oltre dieci anni e all'opera
L'opposizione ai talebani da parte dell'Alleanza del Nord il cui comandante Massud è stato vigliaccamente assassinato proprio qualche giorno prima degli attentati alle alle stragi negli Stati Uniti
Da questo emerge invece l'inquietante realtà del mondo contemporaneo
E cioè che è sempre più difficile tenere entrambi lontani Danovi
Non dia il muro capace di contenerli non vi è disimpegno capace di assicurare a noi prosperità pace libertà mentre fuori di noi si accumulano pensioni drammi ingiustizia
Ma tutto ciò non risponde ancora ad un interrogativo e inquietante che da giorni penso sia nella testa di tutti noi come reagire a tutto questo
C'è un consenso pressoché generale nella comunità internazionale per una lotta comune al terrorismo tuttavia l'inquietudine più grande di queste ore riguarda la reazione militare
è per questo che siamo preoccupati dei preparativi che annunciano vere e proprie operazioni di guerra così come siamo un po'perplessi di quel comitato del consiglio straordinario europeo che è molto contraddittorio ma che da un sostanziale via libera alla guerra su questo dobbiamo essere chiari
Una cosa è porre in atto azione azioni volte a pulire
Anche in modo esemplare i colpevoli
Altra cosa sarebbe una guerra che coinvolgesse uno o più Paesi non solo per il prezzo in termine di vite umane eri distruzioni che le popolazioni dovrebbero sopportare ma anche perché questo sogni citerebbe
Andare proprio nella direzione voluta dai terroristi l'obiettivo principale di questo atto criminale senza precedenti
Hai fatto quello di provocare una reazione tale da creare le condizioni per quello scontro di civiltà che qualche politologo americano
Teorizzata quasi un decennio e che questo terrorismo internazionale persegue con cinismo e pervicacia
Occorre impedire in ogni modo che questo terrorismo sia facilitato non solo non è legittimata siccome rappresentanti di tutti gli integralismi e fondamentalismi islamici
Ma anche nel saldarsi con il sentire comune delle popolazioni arabe e musulmane
In questi giorni commentatori Esperti del mondo ora arabo hanno sollecitato la nostra attenzione su un dato vero e preoccupante
E cioè che nelle opinioni pubbliche di molti Paesi arabi e musulmani anche in quelli cosiddetti moderati vi è un sentimento diffuso
Dei rancore non verso gli americani in quanto tali ma verso la politica degli Stati Uniti nell'aria mediorientale
Mi riferisco all'incanto venirsi del conflitto israelo palestinese al sostegno Tacito e passivo dato dalla nuova amministrazione americana
Alla politica di Sharon
Che è arrivata fino alla rioccupazione militare dei territori palestinesi già ampiamente pregiudicati dagli insegnati insediamenti dei coloni e che ha avuto come Effetto
Quello di incoraggiare la parte più estremista del mondo palestinese fino a far temere una egemonia di Hamas
Mi riferisco all'embargo continuato ed indiscriminato all'Iraq che lungi dallo scalfire Saddam Hussein e il suo regime ha provocato indicibili sofferenze alla popolazione civile e a tutt'oggi la morte in mezzo milione di bambini
Per questo è importante che tutti i palesi sviluppati
A cominciare da noi e dagli Stati Uniti
Comprendano che oltre alle azioni punitive il modo più efficace per combattere i colleghi terrorismo
è quello di cambiare la percezione che dei nostri paesi hanno le collaborazioni arabe e musulmane
Dando concrete risposte alle loro aspirazioni in termini di dignità di giustizia e di sviluppo
Tutto questo tocca in parte anche l'Europa la nostra Europa che pur avendo una politica di partenariato con la maggior parte di questi Paesi è troppo vicina geograficamente perché siano sopportabili
Senza alcuna conseguenza i divari di reddito di consumi distruzioni di speranza diritta di fronte alla complessità di questa situazione trovo francamente scoraggiante la divisione tra duri
E morbidi che allude in modo subì Dolo ad una diversa volontà di colpire il terrorismo quando in discussione non c'è se colpire il terrorismo ma come colpirlo in modo efficace e definitivo
La prima cosa da fare a questo proposito e Ampollare il fronte dei Paesi coinvolti
Pretendere da tutti coerenza tra dichiarazioni di intenti e comportamenti non dare tregua al colmo va al terrorismo comporterà quindi più che la mobilitazione degli eserciti quella delle istituzioni anche di nuove come ad esempio il Tribunale per i crimini contro l'umanità
Della cultura della politica della di prolattina della diplomazia una cooperazione inedita tra polizie magistrature Intelligence ed ancora prosciugare le fonti economiche e di finanziamento fatte di speculazioni finanziarie del riciclaggio del denaro frutto di una produzione e del traffico della droga e delle armi
Dei legami tra il terrorismo e le grandi reti della criminalità internazionale e del controllo di risorse importanti come quella delle fonti energetiche
Siamo disposti ad essere conseguenze su tutto questo
Questo è l'interrogativo più stringente che sta di fronte alla comunità internazionale
E l'Europa che parte avrà in tutto questo
Cari compagni e compagni spesso l'Europa viene vissuta è rappresentata come un'architettura astratta Fausta di istituzioni di pilastri di procedure avulsa dalla realtà ed alla vita di tutti i giorni dei cittadini e forse per questo che i cittadini europei la mano sempre meno
Ed è il paradosso consiste nel fatto che questo distacco rischia di avvenire nel momento in cui è più urgente nel mondo il bisogno di un'Europa che sappia essere Filin sfondo soggetto politico
Eppure anche gli eventi drammatici di questi giorni stanno già producendo impegni da parte dei governi europei impegni che gli stessi non avevano voluto assumere su sollecitazione del Parlamento europeo come il mandato di cattura europeo
E la definizione del reato di terrorismo in tutti e quindici gli Stati membri ed è un fatto che nonostante le incertezze
Eletto latitanza di questi anni nella politica estera e di sicurezza l'Europa è intervenuta in Macedonia
Per la prima volta in prima persona
E senza dover ricorrere al ruolo degli Stati Uniti riuscendo a gestire positivamente una crisi drammatica e soprattutto evitando un ennesimo spargimento di sangue
Care compagni
Sappiamo che il centrosinistra ha investito molto nell'Europa e sappiamo che in questo momento ci sono gli uomini del centrosinistra come Romano Prodi Giorgio Napolitano
Giuliano Amato e Legnate sul fronte dalla riforma europea sappiamo anche che nel governo Berlusconi vi è molto euroscetticismo
E c'è un'ironia della sorte cari compagni perché alla fine del due mila e tre
Sarà proprio l'Italia a dover assumere la presidenza dell'Unione Europea una presidenza decisiva per portare a compimento addensamenti importantissime nel processo di riforma dell'Europa
Io voglio dire questo non mettiamo limiti alla Provvidenza è probabile che nella due mila e tre ci sia ancora il Governo Berlusconi ma proprio perché
Ma proprio perché nutriamo forti dubbi che esse non sarà all'altezza di quella situazione
è perché non possiamo permettere che per la prima volta i nostri partner si trovano si trovi in Europa
Un Paese quanto meno euro tiepido
Dalla storia di Altiero Spinelli ad oggi è che noi dobbiamo impegnarci qui da questa manifestazione affare Haddon dar tregua al governo Berlusconi su tutti i terreni politici a cominciare quello della prostituzione
Di un'Europa democratica libera e civile grazie a tutti
E ora conclude la manifestazione Massimo D'Alema presidente dal partito
Carissime compagne e compagni
Grazie grazie
Grazie a nome di tutti noi
Grazie
A chi
Non ha voluto mancare questo appuntamento
Grazie
Grazie
Per avere sfidato questo tempo in clemente questa pioggia incessante
Perché sappiamo bene
Che la vostra presenza
Così significativa
è un impegno
Per tutti noi che siamo qui
è la testimonianza di una passione politica
Di un amore ed anche di una preoccupazione verso la sinistra il suo destino
Di cui dobbiamo sentire tutta la responsabilità
Certo era anche difficile questa volta non venire
Non sentire il bisogno di esserci
Di ritrovarci
Come in altri momenti grammatici della nostra storia il mondo
Il mondo vive momenti di angoscia
Viviamo una tragedia difficile da descrivere
è stato detto che la morte nel cuore di Manhattan
è un evento che cambia la storia
è vero
Cambia la politica
Ma anche il senso comune in modo di pensare
Di tante persone
Persino il vocabolario
Fatica a trovare i termini adatti
Certo non ci convince l'idea che sia scoppiata la guerra
Ma neanche la parola terrorismo basta a spiegare e a capire
Noi il terrorismo l'abbiamo sofferto combattuto sconfitto
Ma era un'altra cosa
Le stragi di New York e di Washington non sono simili a nessun altro attentato terroristico del passato
è un terrorismo nuovo
Che usa i mezzi e i ricatti della guerra
Che non risparmia una folle violenza di massa
Comunque la si definisca
Ha preso corpo la più grande minaccia sull'avvenire del mondo
Dei nostri figli
Della convivenza pacifica fra i popoli
Ed è una prova che ci attende
Nei prossimi anni
Di fronte a questa sfida
La sinistra in Italia in Europa
Non può tentennare
Come ha scritto Gerhard Schroeder colpendo gli Stati Uniti
E assassinando migliaia di persone autori mandanti complici di quelle stragi
Hanno colpito tutti noi
Questo è forse ancora più vero
Per noi italiani
Scorrendo i nomi delle vittime e dei dispersi
è facile imbattersi in un cognome familiare
Sono i figli in ipotesi di quegli italiani che partirono in cerca di fortuna
C'è anche questo legame
A cementare la nostra amicizia e solidarietà verso l'America colpita
Come c'è ammirazione per la reazione del popolo americano
E per l'orgoglio mostrato nel momento più duro
Anche questo è un effetto della tragedia chi ogni residuo anti Marie americanismo è stato cancellato dalla forza
E dalla generosità di quelle persone che hanno dato la vita per salvarne altre
Tanto più
Siamo consapevoli
E in una situazione così drammatica
L'uso della forza non è un tabù
Individuare e colpire gli assassini è un dovere morale
è un principio di convivenza civile ed umana all'interno di uno stato e nella comunità internazionale
Non una rappresaglia cieca
Che provocherebbe nuove vittime innocenti tra i civili
Ma un'azione in grado di neutralizzare i nuovi terroristi e chi li protegge con i mezzi necessari per farlo
Allo stesso tempo
Non ci può essere alcuna indulgenza verso un regime come quello talebano
Un regime fanatico che nega diritti umani fondamentali
E che respinge le donne in una condizione di vita inaccettabile che non tollera alcuna forma di dissenso
Reagire dunque
è la condizione per combattere il terrore
Per difendere la democrazia e la convivenza civile
Ma il punto è che anche questo non basta
Perché dietro quelle morti c'è altro
C'è odio disprezzo della vita umana della propria stessa vita
C'è una profonda avversione c'è una rottura verso di noi verso l'Occidente verso la nostra cultura
E per questo
Non sono sufficienti i muscoli le armi
Per affrontare una crisi di questa natura
Che sarà lunga e difficile
Occorrono intelligenza politica impegno culturale una grande maturità
Quella stessa maturità che una larga parte dell'opinione pubblica in Italia e in Europa ha mostrato di possedere rifiutando l'idea di una rappresaglia Cecca
Vedete cari compagni
La tragedia di questi giorni impone di pensare all'Occidente come ad una parte del mondo
Non siamo tutti
La nostra cultura non è tutto
E l'errore più grande sarebbe considerare mimico tutto ciò che è diverso e distante da noi
Non c'è guerra tra Occidente e Islam
Lo scontro non è
Tra religioni e tra civiltà
Lo scontro è tra le ragioni dell'umanità e la barbarie che disprezza il valore della vita
E l'umanità non vincerà questa sfida se l'Occidente avrà così scarsa fantasia da identificare se stesso i suoi valori con il mondo
Vincerà
Noi tutti vinceremo
Se oltre a punire i colpevoli sapremo prosciugare il consenso cresciuto intorno a loro in tanti luoghi disperati e dimenticati della terra la vera sfida è bonificare i giacimenti dell'odio e della disperazione
Va bene questo non serve una nuova crociata
La verità è che pace tolleranza
Dialogo religioso sono i valori della democrazia dell'Europa dell'America ma non soltanto i valori nostri
Sono anche valori profondi della maggioranza dei musulmani valori condivisi oltre i confini storici e culturali
Dell'Occidente guai se chiudessimo questi principi dentro un fortino assediato
Faremmo il gioco dei barbari e degli assassini
Il punto è capire che il mondo islamico la sua più larga parte è la prima vittima del fanatismo
Le bombe e le stragi sono dirette anche a loro
Sono il tentativo di bloccare i paesi e i popoli dell'Islam nel cammino verso una politica per dai pacifica
Per questo è giusto rafforzare ora il dialogo con quella cultura
E con le forze moderne e di progresso che lottano in quei Paesi per consolidare una politica democratica spesso senza l'aiuto dell'Occidente
E bisogna farlo
Collaborando con chi proviene da un'altra storia con popoli arricchiti da una diversa spiritualità
Con chi è diverso da noi
Ma vuole vivere in pace insieme con noi
Qui è la forza all'altezza
Del messaggio di Giovanni Paolo secondo in queste ore messaggio di pace
E di dialogo tra le religioni
E di comprensione strade civiltà
Questa è l'unica strada possibile
E sorgerà a qualche isolato da casa nostra queste è anche l'unica via per la politica e la convivenza umana
Capire che non c'è
Un uovo intero nel male anzi bisogna placare e antiche ragioni di odio ed i disordini
L'Europa
Gli Stati Uniti
Devono misurarsi con questa dimensione dei problemi e fare i conti con i propri errori
Primo fra tutti aver lasciato che rabbia e violenza
Indebolì il ministero l'idea di una pace giusta in Medio Oriente
Rafforzando le frange più estreme tra gli arabi israeliani
E logorando il filo sottile nel dialogo
è un merito di Arafat
Che nessun fanatico può paragonare a Bin Laden
Essersi schierato
Senza esitazioni contro il terrorismo e a fianco degli Stati Uniti
Ed il suo dovere vigilare adesso
Sulla tregua che gli vuole imporre alla sua parte
Così come è stata decisione saggia quella del governo israeliano di bloccare ogni azione militare
Nei territori sottoposti al controllo dell'autorità nazionale palestinesi
Sono primi passi ma dovranno seguire
Perché si deve riprendere il dialogo la trattativa la convivenza
Ed è un percorso difficile
Ci sono e ci saranno ostacoli da superare
Come dimostra nella giornata di oggi il rinvio dell'atteso sperato incontro tra Shimon Peres e Yasser Arafat
E il veto imposto in queste ore dall'estrema destra israeliana
Rischia di compromettere le prospettive di pace
All'Europa gli Stati Uniti non possono rimanere a guardare
Si devono assumere decisioni tempestive sollecitare con ogni mezzo la ripresa stabile dei negoziati
Ebbene vedere insieme lasciato meno di dire abbiamo negli occhi anche lì le immagini delle distruzioni della disperazione
E prevedere insieme un programma speciale degli aiuti per le popolazioni palestinesi della Cisgiordania e di Gaza
Provate da mesi tensione e di guerra
Il futuro della Palestina del Medio Oriente e oggi più che mai riguarda tutti noi
Non possiamo lasciare soli i palestinesi nei sonante le forze che in Israele spingono verso la pace
Dobbiamo esprimere solidarietà ad un popolo che invoca la sua patria e alle ragioni di chi chiede sicurezza con una mobilitazione straordinaria pace in Palestina ora anche così si combatte il terrorismo
E trasformiamo
Questa parola d'ordine in una grande campagna di iniziative di impegnamo ogni città ogni sezione del partito
Ad impegnare allo spirito della collaborazione ed il dialogo a promuovere la solidarietà
A raccogliere come facevamo una volta anche i soldi gli aiuti di cui c'è bisogno per sostenere un ritorno alla normalità
Qualche anno fa
Per iniziativa del volontariato migliaia di italiani adottare una distanza i bambini palestinesi
Era il tempo della prima intifada
Anche adesso noi dobbiamo aiutare quei bambini a ritrovare la speranza
A non crescere nella disperazione e nell'odio
E così facendo non aiuteremo soltanto i palestinesi
Aiuteremo anche la causa legittima sacrosanta della sicurezza e della pace per Israele
Questa è la sola via da percorrere
E noi dobbiamo farlo essendo nei protagonisti e non solo Danton spettatori e tifosi
Il tempo a disposizione si riduce e deve tornare dunque in campo pure in questi giorni in cui tutti i tre EP diamo alla televisione vedendo le navi e gli aerei dobbiamo rimettere in campo la forza della politica la forza della solidarietà
Solo la politica può affrontare una crisi delle dimensioni attuali
Anche perché gli attentati alle Torri al Pentagono
Hanno rivelato una seconda drammatica verità
Suturare le ferite a partire dalle più antiche
Pacificare le aree di crisi
E prevenire nuovi e più aspri conflitti su scala regionale
Non è solo un dovere imposto dalla solidarietà verso i più deboli
Questo rimane un valore fondamentale della sinistra una delle sue ragioni d'essere
Ma insieme c'è la consapevolezza che la sicurezza è un bene indivisibile
Che non possiamo illuderci
Di essere lontani e al sicuro
Un'illusione fugata
Il giorno in cui la violenza esplode nel cuore di Manhattan e colpisce il Pentagono
Tutti ci sentiamo più indifesi
Tutti capiamo che la violenza la più cieca imprevedibile può colpire ovunque all'improvviso in casa nostra
E se qualcuno pensava che le guerre rispettassero i confini si è svegliato bruscamente
I conflitti sono cambiati insieme al mondo che rigenera
E questo Complesso di problemi
Ripropone in modo assai più drammatico la questione della globalizzazione
Come governare
Democraticamente
Conflitti contraddizioni opportunità
Torna con forza l'esigenza di un nuovo ordine di una nuova regolazione dei rapporti fra Stati religioni culture
Qualcosa che subentri al vuoto seguito alla fine del vecchio ordine certo non Lorin piangiamo la guerra fredda l'equilibrio del terrore ma era un ordine del mondo
E oggi
E oggi bisogna costruirne uno nuovo
Fondato su valori e su principi condivisi
Dobbiamo ripartire opportunità di vita di benessere e di lavoro e farlo insisto sulla base di un incontro di civiltà respingendo le sirene dell'omologazione
Ognuno ha il diritto di difendere le sue radici la sua tradizione ma insieme
Respingendo i richiami primitivi allo sconto
Prima della tragedia americana
Alla vigilia durante e dopo le drammatiche giornate di Genova del G otto
Questo tema affatto irruzione
Nel dibattito politico italiano
E nella coscienza della sinistra
Tutti abbiamo compreso meglio una realtà nuova abbiamo capito che di fronte alla globalizzazione
Si sono affermate due culture radicali
Da un lato il liberismo più estremo e privo di regole
Il primato assoluto del mercato del prestito della speculazione
Con la politica relegata al ruolo di annuncia il a rimuovere gli ostacoli esistenti
Al pieno dispiegarsi della logica della massimizzazione del profitto gli ostacoli
Siano essi la democrazia
I diritti degli Stati nazionali
I diritti sociali conquistati in tanta parte del mondo o i bisogni di grandi masse di diseredati
Sul fronte opposto
E venuto crescendo il variegato radicalismo degli antiglobalizzatori
Un arcipelago compresso composito
Dove convivono un'anima di sinistra
Insieme anche a pulsioni nazionalistiche ostili ostili
Alla unificazione del mondo
Sembra a volte e i protagonisti di questa protesta esprimano il disperato tentativo di arginare la storia
Ma c'è
In una parte larga di questi movimenti
Una rivolta etica sinceri qualcosa di sanno di puro
Ma noi sappiamo che un Etica svincolata dalla politica
Non genera speranza
è un atto di fede in una testimonianza non project
Ecco perché tra queste due visioni estreme
Va costruito lo spazio e il ruolo della politica e della sinistra
è un lavoro lungo da fare
C'è molto da fare
Dobbiamo anche chiederci perché non abbiamo saputo cogliere quella domanda di partecipazioni
Che migliaia di giovani hanno manifestato in tante parti d'Europa e del mondo
Come se non avessimo teso l'orecchio a sufficienza
Magari troppo concentrati su noi stessi per sentire ciò che accadeva fuori di noi
Fuori
Dove invece stava cambiando qualcosa
Nella percezione dei processi economici culturali del costo del consumo
Alcuni giorni fa in una delle nostre feste che ha fermato un ragazzo
Gli ho detto io sono un giovane che e appassionato la politica
Ma già contavo poco contavamo poco
Quando la politica si faceva a Roma
Adesso scopriamo che anche ai governi non contano più nulla
Che il potere si trasferisce altrove nel mondo
Le grandi finanziari multinazionali
Lontano da noi
Laddove noi non possiamo conoscere né controllare ciò che H e allora
Come pensate che possiamo stare zitti di fronte a tutto questo
Nasce anche da qui
Da questo sentimento legittimo
Il desiderio di farsi sentire
Il desiderio di esserci in piazza il giorno in cui si riuniscono i potenti della terra
è un modo per sentirsi di nuovo protagonisti e padroni della propria vita
Ecco perché quel vertice in quella riunione
Può diventare l'obiettivo di una protesta così sentita e diffuso
Perché in assenza di altri luoghi della politica della partecipazione della decisione
Quello diventa il simbolo di un potere che appare sempre più distante
Si dà voce
Al bisogno di non subire un esproprio
Questo appello va col
Perché è un appello positivo
E c'è una grande responsabilità della sinistra e del socialismo europeo di saper dare una risposta a questi giovani
è del tutto evidente
Che per misurarci con questi problemi bisogna rafforzare l'unità del riformismo del socialismo in Europa e nel mondo
Bisogna costruire una politica al livello delle grandi sfide non può esserci una economia globale
Senza una politica che abbia un respiro mondiale
Ma tutto questo non è affatto in contrasto con lo spirito di tanti giovani che si avvicinano alla politica percorrendo
Lo strato di nuove
Ce lo dicono le battaglie emblematiche di principio che riempiono l'agenda di un nuovo movimento
Sono temi che la politica deve accogliere perché sono i nostri temi e perché in questo modo anche si combattono le componenti più violente
Qualcosa del resto in questi anni abbiamo fatto
La sinistra al governo in gran parte d'Europa
La sinistra che è stata al Governo in Italia non è rimasta inerte come ha mostrato l'iniziativa per l'azzeramento del debito
Ma certo
Ma certo
Bisogna saper fare di più
La lotta alla fame
La battaglia per salvare milioni di vite dell'Amdo malattie che si possono sconfiggere
Sono altri terreni che fondono la politica con un'attenzione etiche
L'obiettivo ritenuto ciò e chiaro
Affermare un mondo più giusto più libero piuma
E allora bisogna dire che a fianco della coalizione mondiale contro il terrorismo
Compito della sinistra e indicare la priorità di una coalizione mondiale contro la fame contro la miseria contro lo sfruttamento dei lavoratori delle donne e dei bambini
è questa l'identità della politica che un ragazzo di oggi cerca di trovare in mezzo a noi
E se non la troverà qui la cercherà altrove
Dobbiamo saperlo
Ognuno di noi ha scelto la sinistra per una ragione
I più anziani
Perché era il modo di combattere contro il nazismo e il fascismo
Chi è venuto dopo
Per difendere la pace garantire ai propri figli il diritto a studiare in quelle università dove prima entravano solo i figli dei ricchi
Forse
Forse dieci anni fa c'è stato chi ha scelto la sinistra perché vedeva cambiare il mondo e sperava di poterlo cambiare in meglio
Oggi
Dobbiamo conquistare alla sinistra nuove generazioni che scoprono la politica perché temo no di vedersi sottratto il delitto a decidere sulla propria vita
Sta a noi
Dimostrare loro
Che nuovo non essere così
Tocca a noi creare i luoghi il vocabolario di una nuova militanza
Dobbiamo essere una sinistra ospitale generosa
Nessuno torna in una casa dove ti trattano male
Dove ti fanno stare in piedi dove non ti danno la parola noi dobbiamo rinnovare la casa e dire a questi giovani che la sinistra è casa loro
Ecco perché
Care compagne e cari compagni
La politica non può occuparsi dal
Vedete anche la follia di un terrorismo che scatena il suo anatema contro la civiltà occidentale è parte di un gigantesco rivolgimento del mondo
E l'espressione di un disordine di una fragilità delle istituzioni che riduce le sicurezze e le garanzie i diritti
Combattere il terrorismo anche questo valore
è una scelta vitale vedete innanzitutto per chi come noi si fonda sulla partecipazione
Sulla presenza di tante donne e tanti uomini nella vita politica perché badate
Se prevale la paura
L'insicurezza la militarizzazione la chiusura delle proprie residue certezze noi veniamo sconfitti vince la destra
Perde chi ha bisogno della partecipazione per cambiare le cose
Ecco perché badate che contro il terrorismo contro la violenza noi dobbiamo R. al genere come in altri momenti della nostra storia una barriera che è anche una barriera culturale
Oltre che politica
Che insegnare a combattere la violenza per difendere il diritto di ciascuno di noi alla politica a scendere in piazza senza avere accanto chi allo scudo il piccone
A non avere paura delle bombe a non vivere nell'angoscia della guerra
Nel solo una neutralità dunque nello scontro fra i terroristi alla democrazia una scelta di campo ancora una volta indiscutibile e decisiva
Cari compagni
L'economia
I maghi della finanza del libero commercio da soli non possono governare le contraddizioni che si sono aperti
E che senza una politica dotata di un respiro strategico sono destinate ad accrescersi
Si tratta di capire
Se questi valori valori nostri saranno in grado di recuperare il Tirreno ed imporsi come una necessità del futuro
Ma questa è la ragione per cui non possiamo accontentarci di quello che sia
Perché la trasformazione che ci investe non si capisce non si governa con le culture del secolo scorso
Ci viene chiesto di guardare avanti di ricercare nuove vie di non avere paura
Noi non possiamo avere paura del futuro questo deve essere il vero collante che ci tiene uniti
Possiamo avere opinioni diverse punti di vista differenti ma al fondo
La vera questione è che la grandezza dei processi in atto
Non poiché
Prima
Prima le cose importanti
Presidente dei processi in atto
Non chiama
La sinistra a volgersi verso il passato ma all'esplorazione dell'avvenire
Vedete
Questi sono i problemi che abbiamo davanti
Ed è legittimo chiedersi
Quale sarà di fronte a queste sfide il ruolo dell'Italia
Che cosa potrà fare il nostro Paese
Quale contributo potrà dare
Ad una vittoria delle ragioni della civiltà e della umanità
L'Italia in questi anni
Ha fatto dei passi in avanti importante
è diventato un Paese più credibile e più rispettato in Europa e nel mondo
La euro
La conquista del diritto ad essere nella moneta europea
Avviando il risanamento della nostra economia
La funzione svolta dall'Italia nei Balcani e durante il conflitto nel Kosovo
Hanno rappresentato momenti importante
Di recupero
Anche di un sentimento legittimo di orgoglio nazionale e di un ruolo dell'Italia
Siamo stati e siamo parte dell'Europa siamo alleati degli Stati Uniti
Ma danno anche con un profilo autonomo della nostra politica
Chi ha fatto dell'Italia un Paese credibile nello sforzo per costruire un rapporto nuovo Raffa Occidente e tanta parte del mondo a
Insomma dopo anni di silenzi di imbarazzo
Dopo l'onta di un Paese raffigurato nel mondo come il paese delle stragi mafiose di Tangentopoli abbiamo
Abbiamo siamo tornati ad essere un paese rispettato ora
E lo dico con sincera preoccupazione
Tutto questo rischia di venire appannato
Rischiamo un nuovo passo indietro
Tanto più dannoso perché coinciderebbe con il momento di maggiore tensione nella vicenda politica mondiale
Il G otto di Genova e l'incapacità drammatica del Governo a gestire eventi di tale rilievo sono una ferita
Che si cicatrizzare era forse soltanto con scelte e comportamenti diversi
Ma al di là di singoli episodi che hanno rivelato improvvisazione incapacità
C'è una preoccupazione più di fondo che riguarda il segno della politica estera del governo in questi mesi
L'Italia può esercitare un forte ruolo un tono Mossul la scena internazionale
Solo all'interno di un disegno di unità e di coesione dell'Europa
E non invece nella ricerca di un rapporto privilegiato con la nuova amministrazione americana un rapporto da primi della classe che non paga
Che appare per molti aspetti velleitario e che non aiuta a rafforzare il nostro prestigio
Lo diciamo con senso di responsabilità
Non per partito preso
Lo stesso senso di responsabilità che abbiamo dimostrato apprezzando quel comune sentire
Nei giorni della tragedia quando il governo ha mostrato anche attenzione verso l'opposizione e i suoi diritti
Un apprezzamento
Che tuttavia non ci esime
Dalla preoccupazione
Per la credibilità internazionale del Paese
Il ruolo dell'Italia il suo prestigio
Sono un patrimonio di tutti
Un interesse generale della nazione
E noi siamo pronti con le parole e i fatti
Ad assumerci fino in fondo le nostre responsabilità
Ci muove ancora una volta un alto senso dello Stato
La coscienza di essere una forza
Chi ha saputo esercitare appieno una funzione di guida nel Paese del Paese anche in momenti difficili
Ecco
Siamo qui
L'Italia il Parlamento il Governo i nostri alleati internazionali possono contare sull'Ulivo e su di noi ma attenzione
Perché la stessa chiarezza noi diciamo alla maggioranza con la stessa chiarezza e all'onorevole Berlusconi
Non approfittatene
Non approfittate
Non scambiata era nostra responsabilità verso le istituzioni e verso il Paese conto un cedimenti
Lo diciamo al governo che quando verrà in Parlamento troverà sostegno responsabili alle misure che in modo efficace e adeguato si attiveranno nella lotta al terrorismo
Noi faremo la nostra parte ma esigiamo il pieno rispetto delle regole democratiche
Proprio perché in cima a tutto mettiamo gli interessi dell'Italia ed è per questo
Che non metteremo la sordina sui danni che arrecati al futuro di un Paese
Che abbiamo contribuito a salvare dalla bancarotta governando lo contraddizione ed equità lo ripeto
Lo ripeto non approfittate mi non fate i furbi sentiamo balenare il messaggio di una finanziaria di guerra
Forse per coprire le mancate promesse della campagna elettorale
Sì hanno sei
Noi abbiamo affrontato una guerra che ha impegnato direttamente l'Italia senza chiedere una lira in più agli italiani anzi
Anzi anzi
Nell'anno della guerra del Kosovo la finanziaria del governo dell'Ulivo aumento certo di poco ma aumento le pensioni minime non si manifesti
E non pensi il presidente del Consiglio
Di approfittare anche della guerra per far dimenticare ciò che gli si era impegnato solennemente a risolvere
Ricordate
Il conflitto di interessi sarà risolto disse nella prima riunione del Consiglio dei ministri
Poi disse
Prima della pausa estiva
Poi disse entro i primi cento giorni
E già
Una escalation di bugie
Come non capire onorevole Berlusconi
Che questo non aiuta a considerare nel mondo l'Italia un paese come gli altri
Anzi Troqe disfattismo
Noi poniamo la questione decisiva dell'autonomia dell'Italia nel nuovo sistema delle relazioni internazionali
E chi non affronta e non risolve l'anomalia
Caso unico nel mondo occidentale a proposito di valori dell'Occidente
Di quel conflitto di interessi spinge la nazione verso una nuova marginalità il rischio è di essere di nuovo come l'Italietta di qualche anno fa osservati speciali
Ecco perché continueremo a incalzare il Governo perché siamo di fronte a questioni di fondo che investono il Paese il suo avvenire la sua credibilità
Allo stesso tempo
è fondamentale che l'Ulivo non smarrirsi Ca'la cultura di governo costruita nel corso degli anni
L'opposizione di chi ha guidato il paese
E di chi vuole tornare a governare l'Italia deve essere rigorosa e intelligente
Questo vuol dire rimanere sulla scena come una grande forza di governo
Mantenere ed estendere soprattutto in un momento come questo la Rete dei collegamenti internazionali dell'Ulivo e della sinistra
In modo da svolge neppure dall'opposizione in un ruolo attivo e propositi
Noi non solo noi
Abbiamo avvertito nei mesi successivi alla sconfitta la difficoltà a riprendere il filo di un'azione adeguata ed efficaci
C'è stata e problema di tutti noi
Incertezza e anche smarrimento
Ma bisogna superare ogni incertezza
Adesso bisogna risollevarsi bisogna ripartire
Una parte importante del Paese
Si attende questo
Nessuna resa dei conti ma un'opposizione forte e decisa che sappia presentarsi come un'alternativa di governo credibile
E questo obiettivo ci tiene innanzitutto di mantenere e di rafforzare l'unità dell'Ulivo
Dissi perde
Disperdere in una dissoluta
La ritrovata coesione della campagna elettorale sarebbe un errore gravi
Mai come oggi
Di fronte al governo di una destra iniqua socialmente la nostra forza è nell'Ulivo non nell'isolamento della sinistra
Fissare un quadro di regole certe
Dare forza all'Ulivo anche con un radicamento democratico
Rilanciare il coordinamento dei parlamentari del centrosinistra sono questi gli obiettivi
Che abbiamo definito l'altro giorno insieme a Francesco Rutelli in vista della convenzione dell'Ulivo della prossima primavera un grande appuntamento democratico dell'opposizione permetterà appunto idee proposte e strumenti per combattere
Senza titubanze
Evitando gli errori compiuti nel passato e di cui anch'io per la mia parte mi sento responsabile
In questo quadro
No i Democratici di sinistra guardiamo con favore
Alla gregari assi e al crescere della Margherita
E a noi spetta il compito di costruire una sinistra più forte più larga e più uniti
Ma la Margherita si rafforzerà e con essa si rafforzeranno la sinistra
E le altre componenti del centro sinistra sei l'Ulivo vivrà come un soggetto reale se sarà in grado di parlare al Paese
Diciamoci la verità
Dopo la sconfitta poteva spezzarsi potrebbe spezzarsi il nostro legame profondo con una parte importante dell'Italia
Ma appunto per questo
La nostra opposizione ha bisogno di recuperare un rapporto con le persone
Di restituire fiducia e speranze
Cari compagni
Fare l'opposizione
Richiede certamente dei no
Ma l'opposizione deve sapere anche misurarsi con un corpo di idee e di progetti pro
Deve indicare obiettivi e battersi uno di questi importante e davanti a noi
è la battaglia per il sì
Il sì al referendum della riforma federalista
Del prossimo sette ottobre
Sì per una vera grande riforma
Che vuole cambiare il Paese di fronte alla quale la maggioranza è divisa tra chi vota sì
Chi vota no
E chi dice stiamo a casa ecco la cui la classe dirigente che dovrebbe cambiare l'Italia
Noi lavoreremo perché non si stia a casa perché si voti il sì
Per rafforzare una riforma che avvicina il potere ai cittadini
Una riforma invocata dai Comuni dalle Province e dalle regioni italiane
E che nello stesso tempo
Difende l'unità del Paese e l'eguaglianza di diritti sociali fra tutti i cittadini altro che giuramenti padani
Anche da qui
Passa una buona opposizione
è un'illusione pensare che il nostro ruolo possano ridursi a ostacolare l'azione del governo in un Parlamento dove i numeri non sono dalla nostra parte
Ma se è vero che non si governa solo dai palazzi e non abbiamo capito sulla nostra pelle è tanto più vero che l'opposizione non può vivere solo in Parlamento
L'opposizione vive nel legame diretto con il Paese con la gente nel confronto quotidiano tra noi e loro
Sale buoni amministrazioni di tante città e regioni come queste ai guasti di cui sono capaci
L'opposizione e forte ogni qual volta convinciamo un lavoratore un pensionato un cittadino che si è fatto ingannare da Berlusconi a votare per l'Ulivo
Del resto
I primi passi del governo dimostrano quanto c'è bisogno di opposizione
Basta guardare allo scarto tra le promesse e le scelte concrete di questa destra
è vero che c'è un tempo per ogni cosa
Diciamo però che abbiamo già capito che ai pensionati e toccato il tempo dei comizi e della propaganda
Il problema e che in generale questa destra cerca di imbrogliare i conti
Il ministro Tremonti ha impiegato tre minuti di telegiornale
Per parlarci di un buco inesistente
Non mi pare
Non mi pare lo dico senza polemica non mi pare che i dati ufficiali dell'Istat pubblicati qualche giorno fa abbiano avuto lo stesso spazio e lo stesso rilievo nella informazione innanzitutto quella televisiva
I dati ufficiali
Parlano di un risanamento robusto
La spesa pubblica italiana è scesa più rapidamente dice l'Istat rispetto al resto d'Europa
La pressione fiscale dice l'Istat non è affatto tra le più elevate
Ma è di zero virgola sette punti percentuali inferiori alla media dei paesi dell'area dell'euro queste sono le cifre caro ministro Tremonti
E sarebbe il caso che lei andasse alla televisione per chiedere scusa agli italiani e all'Ulivo
La verità
E che le scelte compiute dal Governo in questi mesi Rivera non lo spirito di questa classe dirigente
Berlusconi aveva chiesto dieci anni per occuparsi dell'Italia
Ma non aveva detto nei primi sei mesi gli servivano per occuparsi degli affari stuoie di quelle dei suoi amici
Dalla riduzione delle tasse per i miliardari e alla modifica della legge sul falso in bilancio con la prescrizione di un reato
Glielo interessato
Fino alle regali Ye alle regalie per le grandi impresa no agli aiuti legittimi per un fine sociale le regali ieri
E vedete e vedete eredi
Che
Dai grandi imprenditori non è venuto neppure un grazie
Appena appena poi presi dall'entusiasmo alcuni imprenditori hanno rispolverato l'antica vocazione al licenziamento senza troppi vincoli
Ma vedete
Proprio qui c'è la differenza tra noi e la destra e una differenza di fondo vada la loro idea della competitività dell'Italia e chiara aiutare i ricchi e dare mano libera all'impresa
Noi sappiamo che un'idea moderna della competitività a al centro il grande tema del lavoro
Creare lavoro
Arricchirlo di nuovi contenuti renderlo sempre più qualifica
Quale lavoro insomma oltre a quanto lavoro educazione e cultura formazione e su questo che si gioca il nostro futuro
Vedete noi abbiamo dato prova di non temere le parole abbiamo discusso di flessibilità di come favorire l'ingresso sul mercato del lavoro di una nuova generazione mo'lo abbiamo sempre fatto avendo a cuore l'equilibrio e la cui visione sociale del Paese no contro le imprese al contrario
Siamo convinti che dalla qualità del lavoro dipendono anche il successo e lo sviluppo delle impressi
Noi abbiamo governato non per una parte contro l'altra mai
Neppure nei momenti più critici l'Ulivo è stata forza di l'accelerazione del Paese quello che colpisce oggi invece
è il disegno complessivo
L'idea che si possano azzerare le riforme negli ultimi anni cancellare tutto ciò che è stato fatto senza che emerga un quadro di proposte alternative e credibile
L'obiettivo non è più la modernizzazione dell'Italia in un contesto di equità e di pace sociale
Non ci si confronta neppure nel merito delle riforme che sono state introdotte la scuola l'assistenza ai diritti dell'infanzia delle donne delle famiglie innovazioni condotte sempre con l'occhio rivolto ai più deboli
No prevale solo un'ansia distruttrice verso provvedimenti che molto spesso hanno risposto a criteri di buonsenso e di efficienza di solidarietà
In questo senso
Le misure proposte per stravolgere la legge sull'immigrazione sono l'emblema di questo modo di procedere
Vedete
Noi lo sappiamo
Non è una sfida semplice quella dell'immigrazione
Sappiamo che ci vuole severità
Ci vuole efficienza nella lotta contro il crimine e l'immigrazione clandestina
E che nello stesso tempo ci vuole una politica dell'accoglienza e della integrazione
Sfide complesse
Ma non si risolvono queste sfide con leggi manifesto
Che senso ha stabilire che un clandestino è un criminale
Forse che la minaccia di sei mesi di carcere spaventerà chi viene in Italia per spacciare la droga per organizzare la prostituzione per rapinare nelle case non credo davvero
Mentre invece quaestor potrà spaventare quei poveretti che vengono scaricati sulle nostre spiagge dagli scafisti
E li spingerà a nascondersi e li renderà complicità ICREA iniziali che trafficano sulla loro la vita e avremo più clandestini più lavoro nero
Più mano d'opera per la criminalità
Questa è la verità
E queste leggi non sono soltanto inumane sono inique e le città più sicure onorevole Berlusconi
Aumentano i crimini anche i più odiosi come le rapine nelle case delle persone e il Governo non fa assolutamente nulla
Certo
Certo non si poteva pretendere che tutto fosse risolto in centodue
Ma non è stato compiuto un solo atto non c'è un solo gesto di attenzione rivolto al tema della sicurezza dei cittadini che tanto è stato strumentalizzato nella campagna elettorale
Anzi
Con i fatti di Genova è stato inferto un corpo alle forze dell'ordine
Seminando sconcerto e disorientamento negli stessi apparati di sicurezza dello Stato
E questo è il consuntivo dei cento giorni
Per amor del cielo prendetevi una pausa di riflessione e di riporta
Vedete
C'è tuttavia un dato preoccupante che di tutto questo si parla abbastanza poco
E l'impressione è che vi possano essere soprattutto in un sistema televisivo
Molto condizionato dagli interessi di un solo padrone
Una reticenza di fondo
Una paura disturbare il manovratore
Vedete quanto importante e torna ad essere il tema dell'autonomia del pluralismo dell'informazione
Una grande questione questa sì di democrazia e di libertà
E dovrebbe allarmare tanti sinceri liberali il fatto che ancora una volta il Progetto per spezzare il duopolio televisivo sia morto prima di vedere la luce
Sarà questo il terreno di un'iniziativa di una battaglia politica
Che dobbiamo condurre con uno schieramento più ampio e unitario possibile
L'Ulivo ma le forze della cultura le associazioni i cittadini
Una grande iniziativa per il pluralismo dell'informazione
Per la libertà di pensare in un modo diverso
Tutto questo va detto agli italiani
Va detto con l'orgoglio per ciò che abbiamo fatto oltre che con la serena coscienza dei nostri limiti e dei nostri errori
Ma anche con la preoccupazione verso una cultura che affiora in questa nuova maggioranza
Una cultura dello Stato delle regole
Che mescola in modo insopportabile affari privati e bene pubblico interessi personali e benessere generale sfera del diritto e convenienza momentanea
Preferenza vera
La paura che una discussione così logorante si traduca in una resa dei conti c'è una Bello che viene dal partito dai militanti dagli iscritti una
Allora che dice non litigate più
Che è
Hanno che va raccolto perché la vicenda della sinistra italiana il suo destino ci chiamano tutt'
Ti ad una alta responsabilità
Noi dobbiamo consegnare a chi verrà dopo una sinistra vitale forte con
Attiva
Una sinistra ricca di passioni non di rimpianti e allora confrontiamoci discutiamo
Amo votiamo perché la vita del
Fatica di un partito è la sua carta d'identità ma con il bensì
Ero rivolto al giorno dopo quando ci ritroveremo uniti per costruire
Sincerità del confronto sapremo anche rispettarci gli uni con gli altri e rispettare ciò che abbiamo fatto per l'Italia
Gli ha
E nelle sezioni partecipa
E a questo confronto siatene protagonisti se sarete
Sì tutto sarà più facile e anche i dirigenti sarà
No aiutare
Non sbagliare
Passioni unità
Tante donne e di tanti uomini che hanno a cuore il futuro della sinistra
C'è bisogno di rinnovamento di Mann
E le reazioni e io mi sento di dire che c'è posto c'è posto perché tanto tantissimo c'è da fare
E insisto noi abbiamo la responsabilità di guardare al giorno dopo il congresso da lì riprenderà il cammino di unità e di lotta
Dobbiamo fare in modo che molti giova
Mi e molte donne in quel momento siano con noi i ragazzi della Sinistra giovanile che abbiamo lasciato forse troppo soli
Da come ha
Relazione chiamai
Sì comprovi difficile
Donne di questo partito Capa
Era un contributo prezioso di idee valori di project
Che ci Ram
Di una identità comunque
La della legittima dialettica delle posizioni politiche da loro che
Saggio forte che unisce la lotta di decenni per eguali diritti e opportunità
Alla rivendicazione di
Pensa che prima di tutto una visione del mondo della libertà dell'autodeterminazione le donne hanno più diritti da rivendicare ed è per questo che corrono più rischi ma la storia ha dimostrato che una condizione di debolezza risorse Enza pensate alle giovani ragazzi afgani alle quali ha negato il diritto di studiare è divenuto
Pagni e cari compagni io non so dire se davvero ci attende una lunga traversata
Né so dire Juan tutto sarà tormentato certo i tempi non sono facili saremo chiamati a prove impegnative ma la sinistra italiana
Poco come sempre compassione e con spirito unitario più riuscì mica la sinistra ad allargarne i confini più saremo forti e in gran do di affrontare le sfide certo abbiamo perso c'è il segno della sconfitta demo perso le elezioni ma non la voglia di batterci per le nostre idee terzi
Un
Consap
Ancora bisogno di noi e grazie grazie a voi compagne e compagni
Tutti i protagonisti di queste giornate delle feste dell'Unità dove come non mai
E tese le nostre assemblee voi
Voi ci avete dato più forza voi ci avete dato Pato senso delle nostre responsabilità e con voi noi ci saremo noi sapremo tornare a vincere noi sapremo riportare la sinistra