"Sulla strada del federalismo: rischi eopportunita' per il sistema del welfare" - presentazione del X Rapporto promosso dallo Spi Cgil e realizzato dal CER (c/o CentroCongressi in via dei Frentani 4a)

Iniziare
Questa nostra conferenza che serve a presentare come facciamo ogni anno il rapporto che il Cerro su nostra commessa ormai da molti anni queste la decima edizione
Redige di solito come forse non è corretto lo dica io ma insomma è un'occasione importante la presentazione Rapporto per fare il punto sulle politiche sociali per individuare anche strategie di vendicative utili utili per il movimento confederale dei pensionati
Quest'anno il rapporto
Per alcuni aspetti forse meno o ha un aspetto divulgativo me meno importante del sette e è complicato leggerlo
è complicato leggerlo perché
Mette al centro un tema di grande attualità il federalismo e in particolare il rapporto che c'è tra federali federalismo e sistema di welfare
E quindi naturalmente all'interno ci sono dei capitoli che hanno bisogno come dire di di un apporto di una conoscenza scientifica di un certo rilievo ciò nonostante ci sono alcuni capitoli che servono a var comprendere quali sono i temi di fondo
E credo che quindi anche tutto il nostro gruppo dirigente apprezzerà di nuovo il lavoro che come ogni anno incerta
Dicevo quest'anno è di grande attualità
Basterebbe pensare al dibattito in corso in questi giorni
Relativo ai del al referendum della Lombardia
Ai referendum promossi dal centrosinistra al centrodestra a sostegno o a svantaggio della riforma del Capo quinto della Costituzione
Per capire come questo tema sia attuale
Oggi noi affronteremo quindi la presentazione non tanto per il solo per illustrarla ma anche per avere una prima importante occasione di confronto con testimoni importanti
Con protagonisti torna queste materie
Un partito che abbiamo il ministro impone istituzionale Antonio Maccanico
Massimo Villone dovrebbe garantire la presenza arriverà tra breve così ci ha detto
Vannino Chiti che il Sottosegretario sia esso il consiglio dei ministri e come sappiamo peraltro va una notevole esperienze in passato non soltanto alla guida di un'importante regione ma anche per il suo ruolo di protagonista nella Conferenza Stato-Regioni
E poi c'è il segretario generale della CGIL credo che questa possa essere un'occasione per dare una prima valutazione attorno a tematiche scottanti come lavoreremo lavoreremo con una breve presenterà una breve sento da presentazione del sicuramente sarà di grande interesse e servirà anche dimostrare lo studio che tirava non ha ancora avuto occasione di leggerlo da parte del professor Alessandro Aronica che il direttore del centro Europa ricerca al quale do immediatamente la parola
Sì io presento un lavoro non mio quindi la prima
Se non
In qualità di direttore del Centro di ricerca quindi mi corre l'obbligo in primo luogo di citare
Gli autori di questo questo rapporto c'era speaker sono Laura Dragosei Alessandro Pizalis Corrado Pollastri Giuseppe Ciccarone Claudio e Claudio De vincenti
è vero il il rapporto questa volta un qualche
Tasso forse di di tecnicità superiore a quello di negli scorsi anni
Tuttavia credo che già anche dalla
Introduzione del rapporto steso a cura mini Claudio De vincenti e sperano da questa mia presentazione non sia poi alla fine troppo difficile mettere in evidenza alcuni punti
Essenziali che emergono quest'anno dalle nostre dalle nostre analisi
Entro diciamo immediatamente nel merito perché sono già stato richiamato al rispetto dei tempi ancor prima di sedermi
Dico soltanto una cosa che riguarda poi il il tema del del rapporto dal punto di vista della sua collocazione generale che certamente nel nel dibattito sul federalismo
Quindi analisi strumentali a
Alimentare certamente quella dibattito però da un punto di vista se volete più limitato e forse per questo anche privilegiato che è il punto di vista diciamo così di politica economica delle istituzioni in cui in modelli istituzionali il
Modo in cui sono dislocate lei decisioni e le competenze su determinate materia all'interno
Delle delle delle varie articolazioni dell'organizzazione statale è visto come funzionale coerente o incoerente con un determinanti
Modelli di politica economica o di politica sociale da questo punto di vista si tratta certamente di un'ottica se volete più neutrale insomma che consente anche di dare contributi meno
I motivi insomma un dibattito che pure ha
Risvolti anche di anche di altra natura da questo punto di vista devo dire che il diciamo quadro teorico piuttosto impressionistico che sia quando ci si avvicina al tema del federalismo fiscale quello di così stabilire tendenzialmente una corrispondenza biunivoca tra modelli unitari fu
Fortemente accentrati di
Organizzazione statale e un ruolo molto intenso molto significativo
Dello Stato nella gestione del del sistema di welfare in particolare nella gestione dei flussi finanziari di finanziamento e quindi di di spesa sociale del sistema di welfare di vedere i modelli federalisti associati a una minore intensità di questo ruolo e di vedere poi quasi come se si trattasse di un caso limite di un estremo
Il modello del federalismo competitivo cioè del federalismo in cui ogni circoscrizione territoriale per così dire faccio che può e ciò che è meglio
Ritiene ecco come un estremo che si accompagna generalmente
Ad una intensità particolarmente bassa del ruolo dello Stato e quindi del ruolo dello Stato come intermediatore di risorse fra entrate fiscali e spesa sociale
Il primo
Capitolo del del rapporto che
Di cui vedo che quasi tutti voi disponente
è stato dedicato all'ora da questo punto di vista proprio a una ricognizione internazionale che consentisse di capire se questa visione
Per così dire corrente ma anche molto
Impressionistica anche un del tutto slegata da dal dibattito teorico sulla federalismo avesse o no un riscontro
Nella la realtà economica e
Istituzionale di alcuni Paesi qui troverete nel primo capitolo del rapporto
Più di una tavola che mette in evidenza
Alcuno
Alcune conclusioni
Alcune conclusioni cui siamo giunti attraverso questa ricognizione che non sono conclusioni
Per carità sconvolgenti ma per esempio mettono in discussione quella visione che dicevo
Che dicevo dianzi
Innanzitutto è vero che si se noi guardiamo
Gli estremi abbiamo un modello svedese quindi di una welfare estremamente pervasivo che si accompagna ad una struttura istituzionale
Unitaria e quindi un alto livello che emerge anche da questa da questa tavola ma anche assumendo altri indicatori
E
è confermato un livello particolarmente alto diciamo dell'intermediazione pubblica che si associa ad un modello unitario ed è anche vero che all'altro estremo troviamo
Un paese come gli Stati Uniti in cui il modello invece dal punto in più di vista istituzionale quello federale e l'intensità
Il rilievo delle risorse intermediario dallo Stato quello più basso tra i Paesi che abbiamo considerato i Paesi che abbiamo considerato sono otto
Tre a struttura federale la Germania gli Stati Uniti il Canada e gli altri cinque a struttura unitaria la Francia il Regno Unito
La Spagna in Italia e la Svezia appunto allora dicevo se tuttavia
Non guardiamo a questi due
Estremi ma guardiamo nel nel nel gruppo diciamo così intermedio e vediamo benissimo che Paesi
A struttura federale come la Germania hanno una intensità chiamiamola così grossolanamente di intervento pubblico di intermediazione statale che è paragonabile a quella di Paesi con strutture unitarie che al contrario la Gran Bretagna
Invece si colloca in questa
Graduatoria come un fanalino di coda pur non avendo certamente no una struttura
Una struttura federale quindi questa ci è sembrata la prima conclusione sul sul da mettere in evidenza certamente non è una conclusione
Diciamo così hanno concluso in cui ci si può facilmente appropriato tutti perché derivata statistiche internazionali di notte e tuttavia ci sembra che vada
Sottolineata perché ci dice di un quadro un pochino più articolato ecco di quello che attendiamo generalmente ad a vere
Ad aprire intende
C'è da dire cento che
Dove sembra invece
Rilevante una certa corrispondenza dove ci si può tracciare invece una linea di demarcazione
E sembra essere piuttosto sull'ammontare di risorse
Che è poi dislocato gestito dislocato come responsabilità e gestito come risorse sugli enti decentrati qui certamente vediamo che comincia a esserci grosso modo una distribuzione tale per cui si avvicina nuovi Paesi federalisti nel senso che in questi Paesi è più alta la quota naturalmente di risorse che ha gestita a livello
Decentrato e mentre invece negli Stati negli Stati unitari
Rileviamo invece è un un addensamento verso valori minori diciamo dell'arco ma anche in questo vediamo che una conclusione che poi dobbiamo tirare con una certa con una certa cautela di nuovo c'è il caso svedese che in questo caso contraddice perché uno Stato unitario però una struttura fortemente fortemente decentrata ed ecco che anche qui il ruolo naturalmente delle amministrazioni decentrate nell'intermediazione delle risorse e multato
è molto forte
Quello che sembra rilevarsi rispetto a quella visione impressionistica che dicevo dianzi certo è una distinzione è una distinzione tra diciamo un modello
Tedesco moderno statunitense cioè entrambi stati Stati federali ecco e vediamo che effettivamente
C'è una certa differenza e siamo portati allora a ad associare un modello di federalismo cooperativo come quello tedesco
Come associarlo diciamo considerarlo compatibile con un livello di welfare di intermediazione statale più intenso
Mentre invece sembra che da questo punto di vista il modello del federalismo competitivo effettivamente riduca ossia compatibile comunque con una riduzione dell'area di di incidenza della della intermediazione pubblica e questa ci sembra allora la seconda
La seconda conclusione di una qualche
Di una qualche importanza perché è pur vero che diciamo così da questi dati emerge
Una realtà molto articolate che cosa emerge sostanzialmente il dominio di una visione di politica economica su l'assetto istituzionale saremmo quasi portati a dire in primissima battuta
Che la visione di politica economica è determinante Rispetto all'assetto
Alla sette iscritti istituzionale è pur vero tuttavia che non possiamo più
Dopo tante analisi che sono state fatte anche dopo sul piano teorico considerare gli assetti istituzionali come buoni per tutti gli usi come ha fatto interferenti sulla possibilità di gestire una certa politica
Economica un'altra ecco allora che la distinzione che facevo da ultimo tra il caso statunitense che il caso tedesco
E qualche indicazione in questo senso
La la fornisce pure se non altro tra due possibili
Modelli di federalismo che non sembrano ecco in base a questa divaricazione del tutto compatibili con due modelli di
Di guelfe
E questo ci richiama ma lo richiamo molto
Molto in breve un po'a quelli che sono
E quindi
I punti di riferimento del dibattito economico sul sul federalismo perché come dire il modello federalista di là di altre
Suggestioni vieni considerato quindi parte della letteratura economica con un modello che assicura determinati vantaggi
Vantaggi sostanzialmente di due tipi primo vantaggio dal punto di vista della maggiore vicinanza ai governanti e quindi di una possibilità
Di conoscenza
Più puntuale meglio calibrata dei bisogni da
Da soddisfare e dall'altro lato
Della possibilità quando diciamo così il disegno si perfezionerà che vi è non solo la responsabilità della spinta ma anche la responsabilità di finanziarla attraverso attraverso tributi di cui si porta anche la responsabilità ai funzionamento di un incentivo all'efficienza perché naturalmente a questo punto tutto ciò che inefficienza viene
In qualche modo pagato
Con un prezzo politico per l'imposizione di maggiori tributi sulla comunità che peraltro verso sia chiamati a governare attraverso un processo elettorale
Democratico ecco questi sono diciamo così generalmente i vantaggi e che sembrerebbero certamente spingere verso questa soluzione come una soluzione
Di per sé auspicabile no naturalmente
Su che versante si incontrano le difficoltà le difficoltà si incontrano sul versante dei diversi punti di partenza
Che ineriscono alle diverse circoscrizioni territoriali chiamiamole così in modo del tutto del tutto neutro qualunque disse qualunque e se siano è chiaro che laddove per esempio ci sono c'è un problema di
Non lo chiamiamo piccoli numeri
Si concentrano abbastanza casualmente in una comunità taluni rischi piuttosto
Piuttosto che altri non si gode di quella
Possibilità che l'hanno i grandi numeri di avere una distribuzione del rischio molto omogenea ecco che su una comunità quindi possono gravare dei fabbisogni o può esposto noi essere espressi dei fabbisogni di welfare molto più intensi
A motivo soltanto di questa dimensione diciamo numeri e molto spesso questo fattore si associa ad un altro fattore che il livello
Di reddito i due fattori si parlano
Quasi in un
In un circolo vizioso perché talvolta gli stessi fabbisogni di welfare sono indotti dal dal basso livello
Dal basso livello di di reddito e certamente
La risposta che anche sul piano teorico si individua questa difficoltà a non convince non convince perché la risposta qual è una chiusura certamente elegante dal punto di vista formale che quella del voto con i clienti cioè della possibilità di trasmigrare da un'area circoscrizionale a un'altra e laddove l'area in difficoltà ha ragione delle condizioni che dicevo prima sia indotta a inasprire la pressione fiscale o a
Stabilire degli standard qualitativi del servizio inferiori ora però capite che anche qui quando si parla di voto con i piedi e si fa riferimento quindi
Di nuovo in qualche modo a un concetto di flessibilità
Delle persone in questo caso del lavoro flessibilità e accettazione della
Di una condizione di movimento tendenzialmente continuo da una circoscrizione
All'altra ed è si fa riferimento ad una flessibilità che si è vista in positivo come per esempio per i giovani è una grossa opportunità perfetta
Dall'abbassamento di tanti costi rispetto al passato di costi di trasporto eccetera ma certamente come
Radicale mutamento di insediamento patito per esempio e qui è il caso di dirlo dalla popolazione anziana
E questa cosa del votare con i piedi suona anche un po'pesca insomma non c'è bisogno di arrivare come dire alle condizioni in cui addirittura il fabbisogno di welfare deriva da un ente da un problema di autosufficienza Auddino mobilità ma voglio dire con riferimento alla popolazione anziana in generale e alla condizione l'anziano in qualche modo come paradigmatica di altre rigidità sociali diciamo che questa chiusura logica del
Del teorema del federalismo
Competitivo
Lascia certamente perplessi dove nel rapporto abbiamo
Fatto un esercizio che va preso semplicemente come una simulazione
Per
Come dire concretizzare contare
Corpo a al tipo di rischi a a cui ci ci riferiamo il secondo capitolo del rapporto è dedicato a una simulazione
Che riguarda qualcosa che ancora
Forse ho preso anche la tabella giusto sì qualcosa che riguarda che ancora deve come dire
Compiersi insomma a livello di
Di finanza di finanza comunale quindi ci siamo messi in un'ipotesi di abolizione
Di trasferimenti di sostituzione con
Con imposte
Locali e qui vedete
La prima riga eh la situazione attuale e cioè con i trasferimenti dello Stato e vedete che il i Comuni questo è il le le cifre che vedete sono la percentuale di comuni in avanzo quindi sono che so io sette mila su
Su otto mila per intenderci percentuale di comuni in avanzo o in disavanzo bene vedete che nella situazione attuale se si eccettua un dato più sensibile di comuni in disavanzo che riguarda soprattutto l'Italia
Insulare siamo in una situazione tendenzialmente di equilibrio che è garantita dal trasferimento statale l'esercizio di simulazione è consistito nell'ipotizzare
La sostituzione dei trasferimenti sulla base dei
Di quattro ipotesi differenti
In una nelle ultime tre ipotesi diciamo potete leggere una identificazione di quello che è il modello di federalismo competitivo cioè qui ognuno sulla base della base imponibile di quelle imposte specificate che somma volta lì perpetrate comunali ICI e Tarsu
Fa affidamento sulle risorse del proprio territorio
Punto senza nessun meccanismo di perequazione quindi diciamo identifica quello che prima chiamavo il modello del federalismo e qui vedete che immediatamente la situazione dei comuni che vanno in disavanzo diventa drammatica e secondo una funzione di drammaticità e che tanto per cambiare come dire crescente in funzione del
Del tasso di meridionali ITA vedete che la situazione proprio peggiorerà
Nelle ultime tre ipotesi in modo crescente mano mano che ci avviciniamo a Italia meridionale e Italia insulare
La seconda riga invece fa una ipotesi di una meccanismo perequativo
Basato sul pro capite
Cioè sulla ripartizione
Delle
Delle entrate qui sulla sulla sussistenza di un meccanismo perequativo per cui diciamo così tutt'per le circoscrizioni territoriali
Hanno la possibilità di contare sulla spessa entrata pro-capite questo significa che ci sono naturalmente dei trasferimenti orizzontali fra le circoscrizioni ma non maggiori di ciò che consente di integrare l'obiettivo di una parità pro-capite di entrata bene in questo caso come vediamo la situazione
Peggiore
E per così dire anche qui vediamo che peggiora in modo sensibile
Per esempio nelle nell'Italia insulare in modo ancora rilevante nell'Italia meridionale come dire che anche il meccanismo perequativo basato su questo criterio semplice di eguaglianza del pro capite
è probabilmente insufficiente perché permangono delle divaricazioni tra i fatta al fabbisogno
Delle aree e la loro capacità di catturare risorse sul loro stesso
Territorio ecco è un esercizio che abbiamo fatto su qualcosa che è ancora in corso di definizione certamente ma che secondo noi integrava bene
Forse anche per essere su su su sul materia ancora
Da venire l'obiettivo che avevamo di mettere in evidenza quali possono essere le incongruità le difficoltà che si presentano passando ad ipotesi se che diciamo così di federalismo competitivo
L'ultima parte del rapporto è invece dedicata alla
Alla riforma della finanza della finanza regionale
Qui siamo partiti da una situazione
Prego riforma
Ecco per mettere
In evidenza il riferimento in particolare alla spesa sanitaria che come sapete è la parte più importante della spesa regionale nella misura diciamo così che supera ampiamente i due pezzi insomma
E qui vediamo che prima di questa prima di questa riforma
Vi era
Un grado di indipendenza di tutte le regioni dall'affondo
Sanitario nazionale certamente in grado anche qui indipendenza più intenso per le regioni
Per le regioni ma meridionali in termini di quota di risorse coperta dal fondo sanitario nazionale ma come vedete una dipendenza che e sia pure in modo
In modo diviene be'riguardava anche per esempio la
La Regione Lombardia e le altre del Nord per non dire che vedeva per esempio la Liguria a motivo di una particolare dinamica democratica su tassi di dipendenza diciamo quasi paragonabile a quelli del
Del sud
Ora
Questa
Situazione
Era diciamo così
Una situazione precedente la riforma in cui non è che il fondo sanitario nazionale intervenisse
Per così dire a
Ricoprire un fabbisogno effettivo quale che fosse
Interveniva a soddisfare un fabbisogno la differenza fra quelle entrate e un fabbisogno programmato era una situazione che non mancava
Come dire in qualche modo di un suo Criterion e di un suo
Rigore certamente non è una situazione in cui vi è un particolare
Stimolo alla efficiente questo è un po'il punto di debolezza della situazione pregressa e da qui dicevo al di là di altre considerazioni lo studio di ipotesi
Di ipotesi diverse come sapete questa ipotesi diverse sono state poi introdotte con l'articolo con
Decreto legislativo
Cinquantasei con questo decreto legislativo quel trasferimento insieme poi progressivamente ad altri viene abolito e subentrano delle entrate e compartecipazioni Ahmad arte imperante
Che cambiano cambiano decisamente il le modalità di finanziamento nel senso che a questo punto le modalità di finanziamento sono più imperniate sulle risorse
Del
Del territorio
Allora il meccanismo che è stato previsto per
Introdurre questi questi cambiamenti a previsto insieme a questo principio di base dei correttivi perequativi molto consiste nel
E tuttavia lasciano un qualche margine cioè il correttivo perequativo per dirla in estrema sintesi eh non entrando troppo me la tecnicità delle cose
è tale da essere molto consistente ma non esaustivo questo significa che c'è uno stimolo comunque a gestire nel modo più efficiente
Possibile per risparmiare e e quindi per poter poi fornire
Più servizio per non dover ricorrere in in in prospettiva a
A tributi propri e
E tuttavia vi è un meccanismo perequativo che per l'Iva agisce
Al al cento per cento per altre imposte al novanta che lascia questo questo margine diciamo così del dieci per cento che funge
Da correttivo di efficienza alla solidarietà quindi il modello che si è disegnato diciamo così ha cercato di
In qualche modo profilare un equilibrio di
Solidarietà e tuttavia incentivi a migliorare a migliorare la gestione noi ci siamo limitati a a fare
Un esercizio che è quello di vedere
Ne abbiamo fatti Piotta più d'uno ma insomma
Questo è forse tra quelli che
Possono
Interessare
Di più ci siamo messi nella condizione mi
Capire
All'indomani del
Del decreto cinquantasei
Che cosa che cosa sarebbe successo se quel
Disegno che è stato profilato per attuarsi nell'arco di un decennio quindi con una fortissimo gradualismo
Fosse stato invece applicato il primo anno no quindi il primo anno in realtà si è previsto che il criterio di riferimento forse la spesa storica quindi sostanzialmente la situazione fosse garantita per quel che era ancora l'anno
L'anno precedente e abbiamo confrontato tendenzialmente due due situazioni quella pr integrava perfettamente la situazione precedente e quella che anticipava
L'applicazione della sostituzione effettiva attraverso
L'imposizione e la compartecipazione a
Appena riduttivo
Dello dello Stato come se fosse applicata da subito non con il processo graduale nell'arco di tredici anni
Siamo andati a vedere la differenza fra le due situazioni e per capire sei
Anche con un esercizio di anticipazione che quindi non sconta
Una serie di processi di aggiustamento o l'emersione anche di dinamiche sorprendenti sembra prese in considerazione
E siamo andati a vedere che cosa significa
Per le regioni e per ciascuna regione
L'applicazione della riforma
Qui siamo prima dell'accordo del del tre agosto fra lo Stato e la la conferenza
Le cifre quindi sono lievemente
E anche in modo consistente diverse da quelle del farò vedere nella tabella
Successiva dal momento che poi è stato riff filmato
L'introito IRAP e quindi
Agli stimato poi anche il fabbisogno delle regioni ma la cosa che è importante che emerge da questa tabella ed emerge anche da quella successiva che mi appresto a farvi vedere e quindi in realtà noi abbiamo delle variazioni in positivo o in negativo rispetto alla situazione attuale che non appaiono effettivamente molto rilevanti come dire che
Fermo restando che la situazione attuale sia un punto di riferimento attendibile
Rispetto a quella
Per la quale certamente ci si attende che si possa far meglio sotto il profilo dell'efficienza però rispetto a quella non sono indotti dal meccanismo in sé
Dei fenomeni che inizialmente solo per il dado diciamo così istituzionale nuovo producano delle divaricazioni molto molto forti lo stesso esercizio
Lo richiamo
Brevemente lo abbiamo ripetuto all'indomani dell'accordo del tre agosto con delle cifre come vedete più consistenti
E qui c'è solo un elemento che
Secondo me va rilevato anche con queste cifre più consistenti
Non si rilevano degli scostamenti in positivo o in negativo
Tali da considerare questo meccanismo perequativo applicato in questo modo artificioso anticipato in Congo quello che più che altro colpisce ecco che esse passate così rapidamente da una tabella l'altra vendette cambiare
Delle posizioni in un modo che appare un po'come dire anche a noi erratico cioè non
Spiegabile facilmente in base ad una serie di
Di fattori sostanziali allora questo ci fa riflettere su questo
Su questo elemento concludo
Ci fa riflettere un po'sulla prospettiva perché la prospettiva è certamente di un adeguamento lento la prospettiva e certamente anche di un monitoraggio di come andranno le cose
Soprattutto con i primi tre anni non c'è dubbio che però viene affermato tendenzialmente un principio che quello poiché la capacità della capacità fiscale insomma rispetto a quello del fabbisogno beh qui cioè un elemento di riflessione su cui occorrerà essere attenti e cioè che indubbiamente la dinamica del fabbisogno e la dinamica delle entrate rispondono delle variabili che in astratto non sembrano parlarci tra loro si dovrà vedere in concreto se ciò che effettivamente succede o no ritmo si dovrà vedere senza pregiudizi però sembra che in astratto ci siano ragioni per cui queste
Variabili convergano in modo tale che diciamo questo sistema di copertura tenga
Indefinitamente naturalmente però bisogna anche considerare che un il nuovo sistema ci saranno speriamo questa
Comunque una è uno degli obiettivi sottesi a riforme di questo tipo anche dei guadagni di efficienza però questo nostro dubbio che nel rapporto a veste
Assume come giusto una veste puramente tecnica quando diciamo insomma c'è una una certa dose di e praticità in quello che succede è un dubbio che sembrano Yacouba pennuto presente per l'evoluzione per l'evoluzione successiva grazie
Sì teniamo presente peraltro che anche un recente quaderno dello Svimez che ha fatto il primo rapporto sugli effetti del pericolo fiscale sul sistema delle autonomie locali per la verità con ferma
Questa lettura del Che vale a dire
Lo Svimez se in pratica su con la commissione attivata in campagna
Arriva praticamente alle stesse conclusioni cioè all'esigenza di stare particolarmente attenti e meccanismi perequativi
Ora da questo punto di vista
Il il monito porre all'attenzione quelle deriva da questa prima lettura
E di questo tipo sufficientemente presente tra i parametri previsti ad esempio nel decreto legislativo cinquantasei del due mila
Solo sufficientemente presenti i due parametri che qui in qualche misura vengono sottolineati
Vale a dire il la quota di persone anziane sul totale delle persone è presente come sappiamo è uno dei parametri viene ripreso in pratica lo stesso meccanismo
Atti presente nel
Piano sanitario nazionale
Ma non non siamo convinti che sia pensato nel nel giusto modo così come l'indice di povertà vale a dire il livello del reddito
E sufficientemente presente dei meccanismi del previsti per la perequazione ecco noi non siamo convinti che questo sia e naturalmente questo per noi è motivo di preoccupazione
Il tutto dovrebbe spingere dal punto di vista dell'impostazione teorica come oppio tenendo presente quali sono le nostre scelte strategiche di sempre ovviamente a scegliere tra i due federalismi che qui riportava anche il professor Aronica come modelli di riferimento quello cooperativo di tipo tedesco
Se non altro anche per un'altra
Per un'altra similitudine
Più facile tra noi e la Germania che non tra noi che gli stermini e non penso ovviamente tanto all'estensione geografica quanto alla dualismo che caratterizza oggi ad esempio la Germania dopo l'unificazione e il dualismo tipico del nostro Paese
Secondo e quindi è da favorire naturalmente per quello che ci riguarda visto che siamo particolarmente attenti al principio due gli Ansa e al criterio l'equità come scelte di fondo del decisore politico quel tipo di federalismo ecco credo che queste siano elementi che riguarderanno anche il nostro futuro dell'azione ora su questa prima questo primo giro diamo la parola subito al ministro riforme istituzionali ore Maccanico anche perché non potrà essere presente fino a fine dei nostri lavori per motivi che include tutti i compensi fece un Consiglio dei ministri la giornata di oggi prego Ministro
Grazie
Sono innanzitutto ha veramente grato al è l'invito che mi è stato fatto ad essere presente a questa
Questo incontro sulle di presentazione di questo rapporto c'era e questo rapporto di per sé significa che sia approfondisce quello che sta succedendo nel nostro Paese noi nella nel corso di questa legislatura
Forse i cittadini non se ne sono accorti ma stiamo costruendo una nuova forma di Stato
Una nuova forma di Stato
Dalle radici
E quindi analizzare che cosa questo significa in concreto per la vita di tutti i cittadini mi sembra una una esigenza vera e questo rapporto questo primo rapporto mi pare che si muova in questa in questa linea
Io vorrei credo che sia stato sono stato invitato perché come ministro per le riforme istituzionali sono quello che ha seguito passo passo questa costruzione di nuova forma pista
E io partirei proprio da quell'affermazione che ha fatto il professor Aronica quando ha confrontato i vari i vari sistemi federali
Germania e Stati Uniti beh e ha detto sembrerebbe da questo confronto che quella che è la linea politica di politica economica di fondo prevale sui problemi istituzionale
Ecco io devo dire che noi come maggioranza e come come Governo siamo partiti opposto
Cioè noi abbiamo ci siamo sforzati di costruire un sistema un sistema al nuovo nuova forma di governo
Tenendo conto di un quadro costituzionale che già noi abbiamo è che la prima parte della Costituzione
E nella prima parte della Costituzione c'è un articolo cinque
E quale dice che la Repubblica è una e indivisibile
Fondata sulle autonomie locali
Calamandrei diceva che in questo articolo c'era Mazzini e Cattaneo una e indivisibile era e che che erano
E allora noi ci siamo sforzati di fa creare una nuova un sistema di forte autonomia di federalismo che tenesse conto di questa di questa
Il finale molto fecondo quello di operare nel corso di questa legislatura
Con un metodo che io chiamerei del doppio binario
Cioè quello di operare a Costituzione invariata
Il cosiddetto federalismo amministrativo così detto federalismo fiscale cioè operare sull'assetto amministrativo dello Stato per cambiarlo
Mentre prima la Bicamerale poi fallita la Bicamerale ecco attraverso lo strumento dell'articolo centotrentotto della Costituzione rivedere il quadro quadro costituzionale
Io credo che questo sia stato un metodo un'impostazione giusto secondo della quale dobbiamo essere abbastanza orgoglioso
Questo che cosa comporta
Ha comportato che non c'è sono stati due due livelli decisionali cioè il livello costituzionale prima e poi le conseguenze dato da trarre supera ordinamento amministrativo si è proceduti parallelamente
E questi ci consente alla fine sottraendo il bilancio della legge datore di avere che vedere che abbiamo fatto un passo avanti veramente importante decisivo e io spero che
Con il referendum che faremo sulla riforma del titolo quinto della Costituzione veramente avremo stabilito una pietra miliare nella nuova forma organizzazione del nostro del nostro Stato
Mentre a Costituzione invariata mai procedevamo soprattutto con la legge cinquantanove e con quella col decreto legislativo cinquantasei del due mila a creare queste questo nuovo assetto assetto sul piano amministrativo
Assetto che ha importato ha portato dei cambiamenti molto serie sulla base per esempio del da legge cinquantanove del decreto centododici che ne è seguita non abbiamo avuto un trasferimento alle regioni di di risorse che vanno antica al di sopra dei trenta mila miliardi
Di personale mi pare più di venticinque mila miliardi
Venticinque mila unità e poi abbiamo cambiato il sistema avviato alla cambiamento del sistema dell'ordinamento dell'ordinamento finanziario della Regione
Fondato su tre
Pilastri
Tributi proprie quote per i tributi erariali fondo perequativo
Ora quale sono io le garanzie che noi abbiamo messo nella nuovo ordinamento costituzionale che un come voi sapete venuto in fondo in via incrementale in via graduale ci abbiamo fatto la legge
E la legge costituzionale numero uno del novantanove che ha creato la l'elezione diretta dei presidenti delle Regioni che ha rafforzato l'autonomia organizzativa delle regioni per via statutaria della regione poi però siamo siamo andati avanti con la riforma del Titolo quinto sempre però in collaborazione col sistema delle autonomie delle delle regioni quindi quando la destra ci dice che abbiamo operato in salute ma questo non è affatto vero
Erano abbiamo abbiamo avuto una procedura molto onerosa che però io è sempre stata sostenuta anche dalla dalla consultazione permanente con sistema delle autonomia delle regioni
E quali sono i punti fondamentali
Per cui noi abbiamo sposato il sistema del federalismo cooperativo e solidale abbiamo scelto come scelta istituzionale
Quando voi sapete che quando si tratta di cose passare da un ordinamento accentrato a un ordinamento di tipo autonomistico e federale che operazione molto molto complessa molto difficile essi corrono secondo me due rischi
Il primo rischio riguarda quando si tratta di paesi a struttura dualistica dell'economia come indubbiamente l'Italia abbiamo mezzogiorno e abbiamo il Nord
E il primo rischio che si corre e che attraverso l'ordinamento federale si possa avere un aggravamento della del divario esistente fra le varie zone
E se conto rischio che si corre e quello di creare delle disparità proprio sul sistema
Dei diritti sociali
Andrà avare le disparità i sistemi dei diritti sociali e noi nell'elaborare la la riforma del titolo quinto della costituzione di questi problemi ci siamo preoccupa
E quindi abbiamo per quanto riguarda la prima questione cioè di non aggravare la divario fra le zone l'avanzata le zone più arretrate
E non abbiamo fatto una norma della nuova articolo centodiciannove della Costituzione cioè quello che riguarda l'ordinamento l'ordinamento finanziario
Prevedendo due cose importanti
Il fondo perequativo
Perché accanto ai tributi propri quote di tributi alle quote di tributi erariali abbiamo messo in fondo perequativo
Ma una seconda causa la possibilità di stanziamenti Hassini di sviluppo di coesione di solidarietà sociale di interventi straordinari cioè non ebbero previsto anche interventi straordinari a questo io credo che questa sia stata un'ottima decisione
Che soprattutto se noi teniamo conto di come nel corso della discussione siccome si sono rivelate le posizioni del Polo soprattutto della lega
Io credo che dovremmo un po'esaminare gli emendamenti che col costoro hanno presentato per vedere qual era l'obiettivo che avevano di appunto di accentuazione della divaricazione fra nord e sud
E questo lo dovremo tener conto secondo me anche nella battaglia elettorale
Per quanto riguarda la il rischio l'altro rischio cioè di creare delle disparità sui diritti sociali e le due norme costituzionali che secondo me sono importanti sono
La norma che stabilisce che lo Stato determina i livelli essenziali delle prestazioni delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali dei cittadini
Eccolo lo Stato fissa
I livelli essenziale
Una seconda norma è importante cioè prevede la possibilità dei poteri sostitutivi dello Stato nel caso in cui nelle regioni si si violi questa questi sì questi standard che sono stendete essenziale che sono fissati fissati dallo staff ecco questo mi pare che siano elementi da mettere da mettere in rilievo cioè noi abbiamo voluto costruire bon un federalismo cooperativo e solidale abbiamo respinto il modello del federalismo competitiva
E credo che questo noi abbiamo fatto noi facciamo un federalismo non per indebolire l'unità del Paese noi facciamo ferree per rafforzarlo per rafforzarlo nera per rafforzarne le radici democratiche
Questo è l e ciò che caratterizza il nostro il federalismo che noi stiamo costruendo naturalmente non possiamo dire che tutto è risolto tipo abbiamo una una linea di marcia molto precisa abbiamo un modello che abbiamo anche che stiamo costruendo
Ci vorrà ancora molto
Dobbiamo rivedere il bicameralismo alla Camera delle Regioni questo lo faremo la prossima legislatura
Però io vorrei che fosse trasmesso al Paese questa idea che noi stiamo procedendo secondo un preciso progetto una certa idea dell'Italia federale Pecis
E io credo che se qui noi riusciamo trasmetterà paese questa idea noi potremo andare avanti con sicurezza
Mi pare mite arrivano estremamente confortanti le i dati del d'indagine che è stata fatta cioè sostituendo il fondo sanitario nazionale con con questa con le norme dell'articolo legge cinquantasei abbiamo visto c'è stato spiegato molto bene che
Che
Praticamente non si crea sperequazione gravi che non ci si allontana molto dal modello attorno perché il modello attuale sia quello giusto però certamente non si creano questo mi pare che una che è un dato importante conforta
Naturalmente sì
Bisogna tener presente che quando spalla dei diritti sociali si parla non solo di sanità assistenza si parla anche i sistemi pensionistici
E su questo io credo che su sistemi pensionistici
E
Sia che si parli del del filone del del perno lo scopo pubblico sia che si parli di quello quello privato e qui da norme nazionali sono quelle che devono che devono contare e quindi è difficile questo trasferite su questo piano punti poteri alle Regioni
Per quanto riguarda la sanità per quanto riguarda invece l'assistenza problema apre io ho voluto dare solo un quadro di certezze istituzionali alla nostra questa impostazione di certezze sociale alla quale noi non possiamo allontanarci
Io veramente mi auguro che questo capitolo si chiuda con con un referendum confermativo di quello che abbiamo fatto
Perché se questo avverrà
Certamente questa trasformazione dell'anno della forma di Stato questa radicale trasformazione che ne sarà veramente nell'interesse del del progresso del Paese e del suo sviluppo e soprattutto della giustizia e dell'equità che è uno dei punti cardine della nostra costituzione grazie
Grazie al ministro adesso lo diamo la parola Vannino Chiti che il sottozero senza il consiglio che tra l'altro anche l'autore della prefazione del rapporto
Sì ma io voglio dire dalla lettura di questo rapporto ha messo mano venute degli elementi degli elementi di conferma
Il primo è questo
Che diciamo lo chiamo così l'importanza della politica la non sostituzione della politica
Gli assetti istituzionali sono rilevanti e certamente se viene fatto una scelta di federalismo cooperativo di federalismo competitivo non è la stessa cosa gli assetti istituzionali hanno un'incidenza non influenza
E tuttavia non hanno un peso di per sé assoluto non hanno un peso di per sé esclusivo c'è dentro la politica la il primo capitolo del rapporto diciamo da questo punto di vista
Riempie riempie riempie bene sottolinea bene questo dato cioè se vedete sì vedrete prosegue visto lo ricordava ora professore Aronica
Il principale risultato che è stato raggiunto in questo primo capitolo di ricerca e che la relazione tra assetto istituzionale ruolo svolto dallo Stato almeno per il sistema di welfare di stato sociale non è univoca
Cioè l'estinzione dell'intervento pubblico la protezione sociale dipende anche da scelte politiche da scelte culturali danzatori di tradizioni che ci sono in ogni paese ogni popolo la Svezia non è un Paese federale
La Svezia un Paese che di recente ha dato più peso ancora già era un Paese che dava molta parte delle risorse alle regioni da spendere
Oggi ha dato ha fatto alcun operazione ulteriore ha unificato le regioni le Regioni Svezia hanno un peso ancora più grande tuttavia le regioni la Svezia non è un Paese federale eppure la Svezia e il paese che ha la maggiore quantità di risorse che sono investite nelle politiche nelle politiche sociali
E per altro verso gli Stati Uniti sono un Paese federale hanno relativamente una bassa quantità di risorse rispetta loro prodotto interno lordo per la protezione sociale in certi campi la Gran Bretagna che ora staccavano perché ha fatto un'altra scelta previdenziali la previdenza integrativa sta ancora più basso quindi dentro le scelte delle politiche sociali dello stato sociale c'è
Sempre la politica non è che si fa la riforma istituzionale
Si fa il federalismo e poi tutti a casa perché chiunque governi destra sinistra le politiche saranno le stesse non è per al io aggiungo non è per fortuna così è una pura illusione se si ritiene che sia così non è così
La seconda considerazione che voglio fare
E che io credo che per l'Italia e in Europa
E questo aspetto dell'Europa spesso non si tiene presente noi non stiamo costruendo il federalismo in Europa e non so quale assetto avrà l'Europa l'Europa
Per il momento l'unione politica europea diciamo dal punto di vista giuridico istituzionale non trova riscontro nei libri di testo i libri seguono la costruzione dell'Europa tuttavia il nostro orizzonte è quello dell'euro
L'Unione europea il superamento del deficit democratico nelle istituzioni europee il radicamento tra cittadini diritti di cittadinanza eccetera eccetera questo il primo scenario su cui bisogna pensare il cambiamento dello Stato
Dentro l'Europa io penso che per tutti i Paesi sinceramente ma ancora di più per l'Italia il modello da costruire di federalismo quello che come ricordava quel ministro Maccanico ha trovato una prima importante attuazione
Nelle riforme di questi anni prima anticipate in parte dai delle decreti cosiddetti Bassanini dal decentramento a Costituzione vigente poi ora con la riforma costituzionale che è stata approvata dalla Camera e dal Senato in senso federale federalismo di tipo cooperativo
Un federalismo
No ricopiato è ricalcato non abbiamo le questioni
Dei comuni del ruolo degli enti locali per esempio che introduce differenze non banali ma tuttavia il nostro modello di riferimento è quello della Germania federale
Io penso che questo sia un modello che è valido per molti Paesi certamente valido per l'Italia tra l'altro in Germania in questi anni è in atto con tante difficoltà anche di anche con tante contraddizioni malato una grande operazione solidaristico
Diciamo così quella dei Laender dell'Ovest e delle delle delle regioni per noi che erano più sviluppate più ricche a maggior benessere della costruzione dell'avvicinamento di una uguale benessere per quanto si riferisce a quelle dell'Est e tra l'altro sarebbe Lundgren nazione è stata anche a un certo punto c'è stata una discussione come aiutare le regioni delle steak c'era stato anche una scelta alcune regioni dell'Ovest e quelle più ricche non volevano che ci fosse un'accentuazione del fondo di perequazione
Quando però hanno visto che questo se non l'avessero fatto loro avrebbe voluto dire perché comunque l'obiettivo che il di quel Paese aveva bisogno
Ripresa di un ruolo più forte della gestione di alcune altre risorse in più da parte del governo federale l'accordo dal punto di vista di un equilibrio per cui una parte di risorse delle regioni più ricche vanno a quello meno sviluppate è stato trovato la nostra scelta è quella del federalismo cooperativo
Io penso che non sia una scelta non è stata una scelta scontata io posso portare qui la testimonianza di quando abbiamo discusso all'interno delle regioni
Ci sono c'erano e ci sono ancora delle regioni che ritengo invece che la posizione più giusta sia quella come si dice di un federalismo competitivo cioè nemmeno possibile di fondo di perequazione
Più possibile di libertà a ogni a ogni regione che ha più fa che ha più fiato corto insomma arriva primo questa è la posizione che c'è stata
Io credo come diceva il ministro Maccanico che dentro molti emendamenti che poi sono stati presentati in Parlamento dal Polo e dentro le posizioni che si stanno accentuando tipo leghista in settori della destra nel nostro Paese ci sia anche questa visione di
Di aree più ricche aree più forti che possono andare per conto loro dando il meno possibile facendosi meno carico possibile di un aspetto di coesione e di unità del Paese
Intendiamoci voglio dire anche un'altra cosa almeno di questo sono convinto noi comunque abbiamo fatto bene iniziare e a fare anche atti rilevanti
Per il cambiamento del nostro Paese perché il centralismo così come l'abbiamo il centralismo dello Stato non è l'unità e la coesione del Paese
è un'equazione che non corrisponde più neanche ai ai Paesi europei per le vicende in cui siamo meno che mai corrisponda l'Italia
Noi fino ad oggi la riforma costituzionale appena approvata non è in vigore ci dovrà essere ferendo confermativo ma non si può dire
Non si può dire
Senza arrossire che diritti degli anziani o diritti dei bambini sono i medesimi sulla carta si ma nella realtà nel nostro Paese io vivo in una regione dove i bambini a tre anni hanno il diritto alla scuola materna e ci sono regioni in cui ci sono i turni per fare la scuola dell'obbligo
Ci sono regioni in cui si spende sulla prevenzione e sulla riabilitazione del territorio più di quanto si spende negli ospedali perché gli ospedali ci nemmeno bisogno ci sono regioni che della prevenzione e della riabilitazione se ne disinteressa quindi il problema della coesione
è un obbligo e tutto aperto davanti a noi appunto anche perché anche gli stati centralistici come si diceva all'inizio non è che per questo diventano Stati a coesione
Sociale era stato sociale diffuso il federalismo cooperativo però nel nostro obiettivo della nostra visione deve servire acquisto ci debbono essere ora il referendum confermativo
Ci deve essere quelle riforme della nella nuova legislatura a cui ha fatto riferimento il ministro Maccanico anch'io voglio sottolinearne insomma oggi nel nostro Paese approvare il referendum confermativo quando si farà e auguri comunque sperano un giorno solo per non far ridere gli italiani con altri referendum regionali
E una volta che il referendum me sarà passato
Noi abbiamo bisogno anche di cambiare il sistema parlamentare e di rafforzare il governo centrale perché se non facciamo questi altri due pezzi di riforma l'Italia rischia ugualmente di essere a margine dell'Europa
E rischiano ugualmente in Italia di essere spinte centrifughe
Così come fu come oggi il nostro Parlamento non funziona
è troppo alto non lo dico per un fatto di qualunquismo dico per un fatto di qualità e di funzionamento è troppo alto il numero dei nostri parlamentari
è sufficiente una camera legislativa di quattrocento deputati
La seconda Camera deve essere una Camera federale
Che è eletta dai cittadini ma insieme alle elezioni regionali perché non deve avere il compito di controllare il governo ma deve fare il contabile il compito di occuparsi di Europa di Stato di regioni e di enti locali sulle questioni penultima considerazione sulle questioni del federalismo fiscale
Il decreto le misure che abbiamo preso
Ma diciamo lo studio del certi conferma mi pare che confermi che
Cioè
E mi pare che confermi che il punto di equilibrio che è stato raggiunto certo deve essere sottoposto a verifica poi tra l'altro di dirlo c'erano alcune cose di una indagine ventinove va fatto con il cerchi stamani non so come si inseriscono in questa vostra ricerca comunque
Abbiamo raggiunto un punto di equilibrio in cui si dice le risorse delle regioni e poi anche le risorse degli enti locali non debbono più essere andare a Roma dalle tasse pori trasferite alle regioni e territori una parte rimane sul territorio come con tributi propri con compartecipazione a grandi tributi erariali
Livelli prevede poi con il fondo di perequazione
Questo equilibrio che abbiamo aggiunto ecco a noi veniva questo calcolo non avevamo fatto quando abbiamo discusso come Conferenza delle Regioni del decreto cinquantasei appunto quello che regge questo e quest'questi aspetti federalismo fiscale su questi tre principi hanno i veniva fuori questo che sette regioni sarebbero state sostanzialmente autosufficienti subito
Sufficienti grosso modo per quanto riguarda ma la sostituzione delle risorse e il reddito che si produce
Cinque Regioni avrebbero potuto diventare autosufficienti entro dieci anni erano questo io posso dire la Liguria l'Umbria l'Abruzzo la moto Basilicata e il Molise laddove si vede che non è vero che tutte le regioni vicine ma non ancora autosufficienti sono regioni del sud perché dipende dall'ampiezza
Dipende da quanti anziani ci sono dalle questioni che sono stati eletti e tre regioni probabilmente avrebbero avuto bisogno di un foro del fondo di perequazione di solidarietà anche
Dopo questi tredici anni eterno appunto la Calabria la Campania e la Puglia
In ogni caso
Io credo che questo studio Cerci dimostra che sostanzialmente questo equilibrio tiene che certo andrà visto le riforme vanno soltanto approvate ma vanno gestite andrà visto nel corso degli anni una volta scelto il federalismo appunto cooperativo come i i due aspetti
Popolazione
Che si modifica e qui c'è un altro dato tra quello degli anziani che dobbiamo tener presente altrimenti velate paradossalmente il dato degli anziani può penalizzare alcune regioni del Sud perché la percentuale di anziani non è così rilevante sempre nel Sud rispetto alla popolazione come in alcune regioni del Centro-Nord c'è anche un altro dato Leprino dovremmo considerare lì l'inserimento e l'arrivo degli immigrati come si costruisce per gli immigrati che arrivano in modo legale una possibilità è una condizioni di vita da cittadini e da lavoratori così come sono quelli che in Italia sono arrivati allora evidente che alcune regioni possono su questo avere bisogno di una torsione presidente noi abbiamo segnato questo aspetto
Come uno degli aspetti che può fare ritoccare verificare il fondo di perequazione e comunque naturalmente
Questo degli anziani
Il fondo di perequazione l'ultima considerazione che voglio fare perché il fondo di perequazione deve tener conto secondo me di due elementi
Tutti e due questi elementi è stato detto al professor Aronica
Della solidarietà e degli incentivi a migliorare l'efficienza dei faccio
Vi faccio degli esempi
E però che non sono esempi astratti se in una regione ricca un cittadino che ha un tipo di reti paga cinque
E in una regione più povera un cittadino che ha lo stesso tipo di reddito pagasse tre anche se pagando tutte e due cinque quella regione più povera avrebbe bisogno del fondo di perequazione però alla lunga certo non si può dire
Cioè
Le situazioni storiche hanno un peso infatti ci sono se sono stati dati
Un periodo lungo per modificarle però questo aspetto bisogna che sia colto cioè il funzionamento di un fondo di perequazione di solidarietà che deve essere permanente in un federalismo di tipo cooperativo le situazioni si modificano però ha bisogno sempre di trasparenza
Quanto ogni regione mette a disposizione di quelle più povere quindi questo deve essere saputo dei cittadini
Quali sono le regioni più ricche e quelle più povere via via quali sono i traguardi che si raggiungono capire cosa viene finalizza per cosa viene finalizzato deve essere finalizzato come diceva Maccanico siccome noi riteniamo questo perché è stato uno dei Visconti che c'è stato sulla riforma sanitaria tra chi diceva la riforma sanitaria o che c'è oggi sulle vicende di attuazione del fondo sanitario noi diciamo diciamo la riforma sanitaria o l'istruzione o l'assistenza devono dire quali sono le prestazioni fondamentali a cui hanno diritto tutti i cittadini italiani
Poi se qualcuno riesce a fare meglio ma nessuno deve stare al di sotto
Le prestazioni fondamentali per poter per potere essere date hanno bisogno di fondo di perequazione in alcune regioni bisogna però che ci sia la trasparenza ripeto che il fondo di perequazione va a quello va davvero a quello e quindi il controllo che servono a dare questi diritti fondamentali che tutti i cittadini italiani ovunque
Comunque stiano e dico anche ovunque siano nati devono a vere questo è molto importante cioè bisogna insistere sulla solidarietà
E bisogna insistere su incentivi a migliorare la gestione non dico Stendhal astratti ma l'esempio rapporti pubblica amministrazione cittadini sia come quantità di personale ha detto sia come qualità delle prestazioni sono un punto che deve essere costantemente incentivato
Così come deve essere il petto costantemente conosciuto e incentivato quello di raggiungere il massimo di efficienza possibile cioè non è vero che il federalismo cooperativo
Per la differenza federalismo competitivo produce efficienza il federalismo
Solidaristico federalismo cooperativo no no al federalismo cooperativo deve avere insieme la solidarietà e degli incentivi all'efficienza noi abbiamo cercato di tenerli insieme in queste riforme che in questi anni ci sono state ora si tratta di verificare bene
Perché ogni riforma poi va attuata si tratta di verificare bene passo passo che cosa produce
Se ci sono elementi che si discosterà hanno o elementi di cambiamento nella popolazione cambiarli ma l'autonomia e la responsabilità finanziarie politica delle regioni e degli enti locali non può voleva dire che a livello di comunità paese non ci sono
Diritti fondamentali per tutti i cittadini prestazioni sociali fondamentali per tutti i cittadini e che quelli non devono essere controllate e che quelli non ci debba essere la sicurezza che tutti i cittadini italiani le avranno grazie
Sergio Cofferati che conclude questa presentazione poi lasceremo spazio per qualche domanda ai nostri ospiti
Ma intanto mi pare che la ricerca del genere conferma alcune delle nostra opinione che sullo sembra piacere
Perché
Sostenere delle delle ipotesi di lavoro o comunque degli elementi di valutazione prospettare le menti di valutazione avendo poi
Il conforto di analisi specifiche scientifiche sempre utile
E probabilmente utile però anche ritornare un attimo su alcuni aspetti di ordine generale perdonatemi se vi annoio so che l'avete già sentite queste cose ma
Qualche volta ripetere portante
Perché ci sono altri si distraggono voce attribuiscono
Intenzioni che non abbiamo
Noi abbiamo sostenuto l'utilità della riforma dell'assetto istituzionale del Paese
Verso un modello di federalismo che avesse però come fondamento
Una pratica visibile di solidarietà
Eravamo così convinti
Che
Nel mille novecentonovantasette dunque non moltissimo tempo fa
Abbiamo esplicitamente pubblicamente contrastato l'idea di rotture di separazione come quella prospettata da altri da soprattutto
Una parte delle forze politiche che oggi sono del Polo delle Libertà la lega era capofila di questa ipotesi
Con una grande manifestazione nazionale
Ma non abbiamo detto no semplicemente ad un'ipotesi che consideravamo pericolosa terribile ma abbiamo prospettato Lili un'idea alternativa
Quella cioè di un modello di federalismo che avesse ha radici solidali profonde e forti
Poi abbiamo cercato di esprimere qualche opinione
Qualche volta commentatori Sterne ci han detto ma di che cosa vi occupate non sono problemi che li riguardano voci riguardo né come e non semplicemente perché sono problemi che riguardano i cittadini che noi siamo anche cittadini ma perché nella definizione degli assetti istituzionali poi
Sì modificano concerto attraverso le politiche e le dinamiche economiche le dinamiche sociali essi rimodellato
Molte delle cose delle quali non ci occupiamo quotidianamente da Gwen farà il sistema dei diritti
Non abbiamo mai sottovalutato la difficoltà che un paese come il nostro ha fin dall'inizio ha avuto e ancora adesso
Nella nel promuovere un processo di questa natura perché
Passare da uno Stato nazionale ad un modello di Stato federale
Oggettivamente più difficile che costruire uno Stato federale assemblando cose diverso
Perché ci sono le condizioni preesistenti che rappresentano nel bene e nel male
Dei vincoli dei punti dei quali partire
Per il il legislatore che deve poi
Scegliere il modello più opportuno
Il modello non è risolutivo ha ragione Vannino Chiti quando dice poi contano molto le politiche
Io credo ci sia un in un intreccio inevitabile non non non si può sciogliere tra modelle politiche
Convengo con lui che si possono fare scelte sbagliate anche a Costituzione vigente ne abbiamo
Esempi clamorosi davanti agli occhi in poi
Un paio di questi vorrei anche commentare
E dunque le politiche sono sempre importanti
Il modello che si sceglie però può generare condizionamenti anche vistosi consistenti sulle politiche
La seconda osservazione ma
Trae spunto dal dalla dal primo capitolo del della ricerca del surf
E relativa ad un rapporto che viene spesso sottovalutato tra
Alcuni fondamentali dei processi redistributivi nello specifico il fisco e il sistema di protezione di cui godono oggi tutti i cittadini italiani quelli che lavorano e non solo loro
E non penso soltanto ai pensionati penso proprio sistema di welfare diffuso
In campagna elettorale sono state affacciate da
Dallo schieramento del centrodestra poi contraddette ipotesi mirabolanti di riduzione della pressione fiscale
Per la verità adesso la Giunta anche ipotesi
Non non precisate nelle loro dinamiche di vantaggi per i pensionati
A figuriamoci aumentarle pensioni
è un obiettivo condivisibile da tutti bisogna spiegare come
Non lo fanno
Così come non hanno speso una parola su quali possono essere
Le ricadute di una riduzione drastica della pressione fiscale dire ai cittadini d faremo pagare meno tasse
E dire cosa per un verso banale per l'altra ovviamente popolare
Ecco c'è un piccolo particolare che viene trascurato il sistema delle protezioni italiane ha bisogno di essere alimentato in quota rilevante attraverso
L'utilizzo delle risorse che si deve non ho con il fisco questo vale per lo Stato nazionale ma vale anche per i singoli territori in un'ipotesi successivo non lontana di maggior decentramento anche degli obblighi fiscali
Lo dico perché si rischia di apparire minimalisti io credo che sia importante prevedere anche la riduzione ulteriore della pressione fiscale
Ma che sia segno di responsabilità
Dire che la diminuzione intanto per quanto ci riguarda non deve riguardare soltanto le imprese ma ovviamente
Tutti i cittadini e crediamo di avere qualche ragione per avanzare anche delle priorità rispetto ad altri
Ma poi deve essere commisurata con uno degli elementi fondamentali della coesione sociale che il sistema delle protezioni
Perché se salta
La rete di protezioni che oggi paese offre ai cittadini
è evidente che si creano disparità terribili oltre che rotture sociali inevitabile
Disparità terribili perché altre forme di protezione individuale
Potrebbero essere praticato soltanto da chi ha quote di reddito rilevanti
Ed escludere ebbero una parte consistente
Della popolazione poi siccome la parte consistente la rappresentiamo in larga parte noi figuratevi se possiamo
Accondiscendere ad ipotesi fantasmagoriche strumentali come quelle che sono state indicate senza precisare nulla delle conseguenze o del come le si vorrebbe praticare
Dunque il problema poi delicato per un federalismo solidale non competitivo che nasce appunto da processi di decentramento successivi è quello di tenere le condizioni dalle quali si parte
Sono state descritte nella ricerca ma per adesso le riprendeva opportunamente anche Vannino le ragioni per le quali si è previsto Fondo di perequazione e quali sono le dinamiche profondamente diverse che riguardano le singole regioni
Ecco credo che sia sempre utile non
Scordare che nel costruire un modello bisogna far riferimento a delle condizioni materiali le tutele e le protezioni ma anche un sistema di diritti
Che hanno poi anch'essi dei costi ma al di là dei costi rappresentano l'altro elemento forte di civiltà e di possibile coesione di un Paese
Abbiamo dato atto allergico attore il governo di centro sinistra che ha proposto quel testo che poi il Parlamento avvocato ha votato
Di un'intenzione positiva e di un approccio organico al tema
Abbiamo però detto della nostra contrarietà ad un aspetto non marginale che la legge contiene perché l'ipotesi della legislazione concorrente
Su alcune materie che tengono assieme
Il lavoro i suoi diritti in particolare per la sicurezza e un'ipotesi pericolosa
Poi come diceva prima Vannino sono le politiche
A risolvere ma immaginando che ci saranno schieramenti diversi
A gestire le regioni italiane
Se l'assetto istituzionale
E i rimandi che l'assetto istituzionale prevede lasciano la possibilità di introdurre un'idea di competizione
Nel sistema legislativo si corre un pericolo grande
Proprio perché a quel punto la politica fa la differenza
Io non credo che sia accettabile in alcun modo un sistema di diritti disuguale tra una regione e l'altro
Soprattutto quando questi riguardano il lavoro e hanno un'incidenza sul mercato del lavoro
Peraltro bisognerebbe non scordare che in Europa si sta discutendo di ipotesi esattamente rovesciate perché la Carta dei diritti che inizia discusso e votato
è una carta che prevede un sistema di diritti indivisibili i diritti della persona i diritti del cittadino e diritti che nascono nella sfera economica che produttiva peraltro quel fondamento cioè quella quel quel pavimento uniforme
è indispensabile per un'Europa che allarga i suoi confini perché se si vuole evitare rischio anche quello rilevantissimo di avere dei Paesi europei fuori dall'Unione
E dunque i Paesi più deboli esclusi
A quel punto possono diventare un'alternativa
Alla capacità di attrarre risorse di investimenti e producono fenomeni di dumping bisogna vere immediatamente l'allargamento dei confini dell'Unione secondo criteri uniformi
I criteri dei quali l'Europa può e deve partire in virtù della sua storia della sua cultura e della sua tradizione son quelli appunto dei diritti
E successivamente ma non lontano delle tutele uniformi per tutti i cittadini europei questo evita dumping
Ora se si lavora per un'uniformità visibile consistente ed efficace in Europa non si può accettare che in Italia si possono creare elementi di disomogeneità
Questa la critica che noi abbiamo avanzato l'abbiamo detto in esplicito franchezza
Relativamente ad una legge della quale pure abbiamo apprezzato l'organicità le intenzioni positive
La preoccupazione poi ce li abbiamo reso visibile
Accentuata dare il come si sta procedendo non sulla base dell'applicazione con la lettura ma a Costituzione invariata da parte delle regioni del centrodestra
Con alcune che fanno esplicitamente da capofila
Poi i comportamenti sono diversi ma la sostanza mi pare abbastanza uniforme
Il presidente della Regione Lazio si è esercitato molto
Su sui valori
La connessione diritti valori ecco il punto che è stato preso a riferimento per smantellati da parte del presidente della regione Lazio
Perché
La polemica
Sulla storia e sui libri di scuola questo ha rappresentato altre regioni si sono invece e esercitate e voi sapete quanto sia stato difficile impegnativo il lavoro di contrasto che insieme l'ospite la confederazione hanno cercato di mettere in campo su altri temi penso alla Lombardia
Al Piemonte
Dal Veneto per fare degli esempi
Quando si utilizza il buono
Da destinare alle famiglie come
Rileva per scardinare
L'uniformità
E le riforme che sono state faticosamente varate dal Parlamento nazionale sì rende visibile
Un'idea che in campo di assetto federale competitivo non solidale
Si possono interpretare nel in tanti modi gli atti che sono stati annunciati quelli che si cercano di praticare ma alla sostanza e Rizzo
Quel tutto visibile
L'ipotesi del buono scuola
Lo strumento apparentemente lo stesso
In Emilia viene utilizzato come s'strumento per incrementare le occasioni di accesso all'istruzione
Anche per le famiglie più povere perché tiene insieme tutta la platea
Ed è destinato indistintamente sia alla scuola pubblica che la scuola privata in Lombardia non è così
I lombardi avviene l'esatto opposto dunque l'idea del buono scuola viene utilizzata per mettere in discussione un elemento di coesione nazionale che la riforma che è stata approvata e anche il rapporto che faticosamente ma alla fine efficacemente si è trovato tra la scuola pubblica che ha una funzione primaria insostituibile
E la scuola privata
Quella cosa lì è non altro
Ha lo stesso vale per quanto riguarda l'assistenza la sanità con ulteriori elementi di distorsione perché il riferimento sistematico alla famiglia
Che ha un valore che nessuno di noi disconosce però ripetuto in ogni circostanza
Cancella la persona io non credo che nelle politiche
Di quel farà si debba esclusivamente agire verso la famiglia
La famiglia un riferimento importante ma la persona lo è almeno impari me
E poi
Addirittura nel caso di alcune delle modalità tecniche utilizzate da dalle Regioni del Polo si introducono elementi che un tempo si sarebbero detti classisti il vantaggio del buono scuola in Lombardia
Per chi manda i figli alla scuola privata più consistente per i percettori di reddito più alto rispetto a quelli a quelle più povere
è una selezione darwiniana sul buon
Si accentua
Dunque
Ho richiamato questi aspetti non soltanto per dire che
Ci sono tentativi nel sistema dato dunque non con la legge
Già applicata che non cerchiamo di contrastare perché sono in esplicito
Pericolosi e mirati a mettere in discussione elementi di uniformità
Nelle politiche nazionali
Che devono essere rispettati diceva prima il ministro Maccanico che è senza dubbio così per la previdenza son d'accordo con lui ma io credo che anche per l'assistenza la sanità e la scuola ci siano funzioni dello Stato che non possono essere messe in discussione
E la sussidiarietà non può essere interpretata come una pratica nella quale lo Stato interviene quando il privato non ce la fa
Deve essere esattamente rovesciato l'approccio le funzioni dello Stato vanno riconfermate la funzione del privato e di integrazione e non di sostituzione
I compiti che sono assolvibili positivamente soltanto se riguardano tutti
Dicevo non stiamo soltanto contrastando queste politiche perché le consideriamo sbagliate dunque negative per le persone che rappresentiamo ma perché sono anche foriere di un'idea
Di federalismo
Che non è interamente sconfitta dalla legge che il Parlamento ha varato
Dunque è bene saperlo prima
In modo tale che poi anche l'applicazione della legge se preferendo come immagino la confermerà
Verrà successivamente rapidamente messe in campo
Ed è un problema che riguarda tutti io non so quali sono state le ragioni che hanno portato alla scelta nipote di legislazione concorrente
Possono essere anche tensioni positive intendiamoci perché l'idea è quella di concorrente dunque
Partecipare insieme ad un miglioramento c'è il rischio che si finisca nell'accezione invece negativo del termine concorrenza
La concorrenza che diventa competizione e sui diritti così come su alcuni livelli uniformi alcune soglie che riguardano direttamente le persone non è secondo me sopportabile peraltro in nessuno dei modelli ai quali si è fatto riferimento
Ci sono meccanismi che portano a far saltare le soglie di formiche in sistemi federali anche più accentuati di quelli che sono soli
Pare che
Il lavoro del Church abbia dato argomenti indicazioni
Che un da un lato confermano alcune valutazioni alcuni giudizi dall'alto ci rendono si lamenta un po'più attrezzati per affrontare
In un futuro non lontano questa somma di materia la nostra intenzione è quella
Di insistere molto perché le politiche evitino di mettere in moto in movimento processi che formalmente vengono negati perché chi parla più di separatismo
Ma a a delle rotture che poi producono gli stessi effetti ci si può arrivare per altra via dunque non non basta tacere di un'ipotesi se poi le pratiche finiscono con l'alcol
Col produrre alle stesse conseguenze non
Ore neanche commentare la discussione di questi giorni procedere fa
Se posso dire sommessamente di
Ecco in queste ricerche esasperata e del tutto strumentale di
Visibile la propria scelta come quella che è stata messa in campo
Ore
Della Lombardia
C'è ancora una volta potenzialmente questo rischio
Quando si fanno con tanta insistenza si avanzava con tanta insistenza ipotesi che Sissa in premessa
Un praticabile i
Beh se non si sa è grave
Ma sedersi sempre messo e non sono praticabili per
Che sono contrario
Al dettato costituzionale
E a delle normative di legge che sono state fin qui rispettate che cosa si ottiene certo l'effetto mediatico di accentuare la propria visibilità
Ma il rischio che poi questo effetto mediatico un po'sovraesposto produce quello che dicevo prima
Riprodurre un'idea di non siamo un'altra cosa
Questo
Non va proprio bene
No era soltanto Berardi
No la riferimento a quanto mi segnalava il presidente
Fino a circa
Possibile qua qualche possibile discrasia nostra fra stime e sincero e prodotte in
Tempi
Minelli avanza un'ipotesi ha tecnica e cioè che eccetera riduce le stime asseconda definisco tecnica ma insomma che ci ha ci rappresenta più vicini al mercato di quanto vorremmo Enzo e
Curato direttamente negli anni pareva di cogliere però le cose che lei dice la presidente mi scusi oppure buttò intanto chiede regioni che citavo
In qualche modo corrispondessero ad alcune che anche in base a queste esercizio appaiono come dire in difficoltà
E mi pareva di capire anche dal balcone che l'esercizio era sostanzialmente diverso mentre questa volta abbiamo propriamente simula ma anticipazione di quello che accadrà fra tredici anni diciamo mo'senza transizione in quel caso lì c'era invece il processo seguito passo passo anno per anno con il meccanismo di progressivo adeguamento credo che vengano dei risultati che nel loro senso complessivo sono sono più o meno conferme
Nati forse conferme
Nato anche quell'elemento
Di una qualche
Come dicevo prima errati cita nei risultati delle stime e dovuta al fatto che esse diffondono diciamo le entrate e ne spesi a dinamiche in parte in parte autonoma non me elemento che diciamo noi abbiamo inserito come elemento anche un po'di preoccupazione cioè il fatto che anche semplicemente alteram do dei valori assoluti si abbiano delle
Così discrasie è significativo del fatto che comunque occorrerà fare molta attenzione ecco sul modo in cui queste due due grandezze si si parlano invece visto che ho la la parola invece sempre Minelli avrà notato che o evitato di chiudere il mio intervento con un richiamo che pure nel nostro rapporto cioè e cioè ad utilizzare come
Base per pensare gli eventuali col correttivi degli indicatori di fabbisogno duramente il riferimento della popolazione anziana io direi che è un riferimento che secondo me è importante per un'altra ragione perché dal punto di vista oggettivo le cose stanno come le ha detto il presidente Chiti e cioè che probabilmente i riferimenti debbono essere ancora più articolate non mi scusi egualmente riferimento alla popolazione anziana la verità è che per noi invece l'attenzione diciamo così alla
Condizione Azzi Anna divenuta poi nel corso degli anni anche un modo
Per poter
Esemplificare con molta forza temi che si tende di cui non si si tende a non riconoscere la rilevanza se vengono trattati in riferimento all'insieme della popolazione come dicevo
Votare con i piedi a fare grottesco in riferimento alla popolazione anziana però qualche grado di rigidità anche nel resto della popolazione forse può essere non considerato proprio un dato drammatico invece accettato come segno di di civiltà
Grazie
Chiesto do la parola ma provato ma ancor prima di essere breve perché era una conferenza stampa e pensiamo di aprire la discussione Francesco Malfatti
Rendo conto mi rendo conto che è una conferenza stampa però io sono forse caduto in un allora ci sono venuto perché volevo porre alcune questioni c'è oppure no l'arco di tempo molto breve allora la prima questione mi sono letto sono scorse rapporto e vedo che la porta ed anche il sunto del rapporto il tutto sbilanciato sul federalismo fiscale l'avallo prima questione a queste Marchetti la prima questione è una questione semantica al federalismo fiscale non esista un termine improprio il federalismo è una riforma dell'ordinamento tocca non esiste non è una riforma del fisco il fisco è un derivato quindi il federalismo è una riforma dell'ordinamento continua usare il termine federalismo fiscale se lo si può fare e lo si fa ma è un meno impropria la seconda questione che vorrei
Le due ultime le due seconde persone che vorrei porre questo lo dico soprabiti spiace non Sacco ferrati lo vedo cioè hanno detto soprattutto alla CGIL il provvedimento Enough di referendum e contiene fra le tante cose un pericolo molto serio perché contiene con Ferran sì il gettito delle la compartecipazione delle Regioni al gettito al gettito con riferimento al gettito regionale io vedo qui invece nel Sutta pagina tre vedo che sta scritto occorrono meccanismi di perequazione colorati alle situazioni di effettivo bisogno e ad esempio si invoca il problema degli anziani ogni ma bada Cofferati nel testo non c'è questo nel testo c'è il riferimento al gettito nel territorio regionale e allora poi Kitinov Televis
UBS Gala vuole il cinquanta sessanta per cento del gettito ce l'avete messo voi dove e l'avete mutuato dal testo di D'Alema che c'era invece nel testo della Iotti De Mita della De Mita Iotti da seconda osservazione che vorrei fare che invece c'era nella dignità agli atti
Che io non pongo la questione di dimensione Chiti e altri pongo una questione di potere le regioni evidentemente riformate completamente ridotte di numero come dice la Fondazione Anna
Fasce di sostituì dalla Regione stato come l'ha chiamato D'Alema ripeta la Regione sistema come buone il terzo comma del centodiciotto e come vuole la legge centoquarantadue come vogliono tutte le Bassanini
Dovrebbe assolutamente essere il soggetto di gestione autonoma di tutte le risorse del comparto evidentemente qualcuno riderà ma non a questo punto i riferimenti quali sono
Ci dovrebbe dovrebbe essere abolito il ventuno di destinazione e dovrebbe essere assolutamente stabilito al vincolo di piano del resto non è difficile farlo basta ricorrere a
La legge centocinquantotto mille novecentonovanta per vedere come si realizzano i parametri del piano
E menta Bordin amento il provvedimento in attesa di referendum realismo al Pitti tutti la sinistra a te gli altri ben
Carnico che è andato via tolte contenere gli medio ne parliamo continuata chiamando federalismo è solo un ulteriore decentramento amministrativo
Katie il cinque otto tre intatto Came
Il provvedimento del governo allora Marco non era capo del governo Barak ministro delle riforme
Contiene Eva dosi di federalismo con gli articoli nove undici all'articolo nove perché i premi leva che gli statuti regionali fossero fatti insieme ai sindaci e per il presidente di provincia e all'articolo undici perché si costituzionali Zavala
Direttamente il Consiglio regionale delle autonomie locali che cosa ha fatto la prima Commissione alla prima Commissione Hakan c'è andato il provvedimento del governo
L'ha sostituito con un testo unificato fra l'altro la maggioranza crede evidentemente funziona a corrente alternata perché dà ragione Amato in sede di mille strade di Consiglio dei ministri e dà torto Amato in sede di Commissione affari costituzionali della Camera e il testo unificato fra l'altro ha cambiato anche Tito perché mentre Amato giustamente chiamava il suo provvedimento ordinamento federale e la Repubblica il provvedimento attuale non si chiama federalismo andatela leggere si chiama modifiche alla titolo quinto della seconda parte della Costituzione e le due cose di federalismo cadetto io sono state completamente cancellati e persino il consigliere regionale dell'autonomia e sono state cancellate a un certo momento ha il provvedimento è rimasta al palo il ventisei novembre novantanove è stato ripreso quasi una dopo il ventisei settembre del due mila alla vigilia al ventiquattro tu lo sai chi c'è stato un documento congiunto delle regioni dell'Ance ben Lupi hanno fatto un emendamento alla tonico lo statuto prevede con cui si e escursione afferisco cos'è successo è successo che i deputati della maggioranza hanno fatto un emendamento dove stabilivano composizione e funzioni
Si sono dileguate al momento della discussione è intervenuta la Commissione la maggioranza che lavora a quaranta altre e Chieti ha scritto tu lo sai meglio di me aspetto come avrebbe hanno di pura consultazione ma questa inutile e tu lo sai se è stato presidente dalla Toscana sa perfettamente che funziona da due tre anni è il migliore in consiglio regionale oppormi a caccia Iaia
Tutte le ragioni e l'anno con esiti fallimentari ma allora che cosa abbiamo messo ma perché queste cose non si dicono sul badate ci sono due
Viviamo finito duelli d'acqua sono venute fuori per capire che cosa è venuto fuori bisogna Arthur contro la prima linea dapprima le
Nell'articolo cinque il titolo quinto e l'ottava e nona nuova norma delle norme transitorie cioè possesso cioè se l'Italia è successo che abbiamo dato abbiamo rotto gli argini D'Amata abbiamo passato passare la la la l'ente la corrente Torrent Tiziana dell'elezione diretta dell'ampia autonomia statutaria dice Sartor un'avventura verso l'ignoto abbiamo avuto le elezioni del due mila non abbiamo più Kathy la Conferenza dei Presidenti Rio con quel galantuomo Diego che anche è però l'unica in modo alternato l'abbiamo il coordinamento delle regioni dal Nord e con quell'energumeno dimmi Formigoni
Ma siamo noi i responsabili di questo noi siamo responsabili di questo c'è ricordo che Berlusconi e nel novantasette per dirne una
Dava venti leggi concordava dieci legge concorrente noi con l'attuale provvedimento ne diamo venti IReF passeranno ma le leggi resteranno in cella accorgeremmo grazie
Grazie scusi Malfatti soltanto le oggi non volevamo assolutamente aprire un dibattito sulla complessità vale del processo di riforma istituzionale le rispetto a rispetto al quale per la verità le responsabilità dovrebbe essere indagate con molta attenzione e e a partire dal dai motivi che hanno portato al fallimento della Bicamerale dove dove in Pink in quel caso c'era un un progetto di riforma più complessivo oggi se la situazione per la mente diversa ma non era questo le volavo semplicemente mettere al centro lei lo sa perché è stato invitato per discutere di questo per sentire la conferenza stampa su questo quali sono gli affetti di un processo di riforme istituzionali tipo federa Ale Rispetto ai meccanismi di protezione sociale
Se non ci sono altri interventi io inviterei tutti coloro che hanno avuto la pazienza di ascoltarci di brindare insieme a noi di un così perché no per la buona Pasqua per la baracca scusate
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