:"Diritti di cittadinanza, federalismo fiscale e politica di bilancio" - organizzato dai Democratici di Sinistra (presso la Sala del Refettorio, via del Seminario 76)

Per mente che molte persone erano state invitate che avrebbero voluto partecipare ma non lo hanno potuto per impegni
Già presi in particolare per quanto riguarda Piero Giarda
Luigi quest'anno fa un corso universitario estremamente concentrato in tre soli mesi con un in insurrezioni ASP a loro volta concentrati in un solo giorno alla settimana che lunedì sfortunatamente quindi non ha potuto liberarsi
Ma che è chiaro che dato il ruolo che Piero Giarda avuto su tutte queste questioni
La nostra riflessione anche un'interlocuzione costante in primo luogo con Piero Giarda e poi con tanti altri che si sono occupati di questi temi
Partiamo dalla constatazione che l'attuazione della riforma presupposta dal titolo quinto della Costituzione per come è stato modificato questa attuazione
Non è ancora realizzata non poteva non reali ovviamente realizzarsi in tempi molto brevi ma a più di un anno dalla dal voto che ha barato la riforma del titolo quinto non ci sono nemmeno le condizioni preliminari che potrebbero portarci a dire che questa attuazione si verifica
Su questa situazione pesa innanzitutto l'inerzia e l'inazione governativa questo è un elemento che noi vogliamo sottolineare e questi nessi e questo in azione governativa come ricordava poc'anzi Enzo Visco a sua volta ha lasciato spazio alla continua riproposizione di ipotesi che non contempla ma in realtà modelli di federalismo ma di vera e propria cosiddetta devolution
Nel Consiglio dei ministri del diciannove aprile è stato varato un disegno di legge di attuazione
Questo disegno non appare però porre riparo alla lunga inerzia e acque e alla in azione di cui parlavo del governo
Per dare ragione di ciò basta ricordare che in questo disegno di legge ha introdotto il principio cosiddetto dice di cedevolezza e c'è una previsione di una delega ulteriore delega al governo per la definizione dei principi fondamentali che il passo primario
Per poter dare attuazione alla riforma del titolo quinto non a caso le regioni tutte le regioni a hanno espresso sulle disegno di legge
Del diciannove presentato in Consiglio dei ministri diciannove aprile
Nel migliore dei casi hanno espresso molta prudenza e molto cautela in generale hanno espresso molte critiche
E tuttavia come già anticipava Enzo Visco
Non dobbiamo sottacere che in questa ritardata attuazione per questa ritardata attuazione pesano anche un'indubbia complessità e una forte delicatezza delle materie che debbono essere trattate per la traduzione concreta del titolo quinto il formato
Il Titolo quinto investe l'intera organizzazione istituzionale della Repubblica
Noi oggi lo trattiamo qui in questo seminario soprattutto per il le implicazioni il profilo che riguarda le entrate quindi il federalismo fiscale
Ne valutiamo le implicazioni sul nuovo assetto delle autonomie
E sui principi cosiddetti di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario
La prima cosa che ci occorre in questa riflessione a venire consapevolezza dell'ampiezza della riforma che presupposto dal Titolo quinto
E dell'impatto sull'articolazione dei poteri pubblici centrali e periferici e dunque sull'intera vita economica e sociale del nostro Paese
Sottolineo questo aspetto lo farà credo anche Franco Gallo perché viceversa non abbiamo l'impressione che sia chiara questa consapevolezza
Non solo questa consapevolezza non appare dell'ampiezza e dell'impatto così forte ma assistiamo anche a molti approssimazioni viceversa che continuano con cui si Quintino ad affrontare questi questi temi un dibattito meditato sul federalismo e rimasto appannaggio di studiosi anche quando questi studiosi come nel caso di Piero Giarda hanno svolto importanti funzioni politiche di governo le forze politiche in generale hanno seguito in modo abbastanza improvvisato
Sulla più sulla pressione degli eventi
Per rispondere per motore attivo la presa alle agli all'evoluzione degli eventi che non sulla base di di vere e ponderate riflessioni
E spesso hanno risposto le forze politiche in un modo che definire dilettantesco e è un eufemismo
Dunque noi con questo seminario vogliamo anche proporre un'operazione di affinamento culturale di cui ancora c'è bisogno non possiamo peraltro dimenticare che per molti soprattutto nel centrodestra
Federalismo vuol dire soprattutto maggiore spazio al mercato maggiore spazio alle relazioni economiche e di mercato cosa che in sé ovviamente e assolutamente da condividere positiva ma quando diventa la linea esclusiva che viene proposta
Sia per quanto riguarda il federalismo sia per quanto riguarda in generale le politiche di Merk per le politiche economiche questo non può non essere molto preoccupante per il centrosinistra invece per noi Democratici di sinistra che abbiamo organizzato qui questa iniziativa con un altro la volontà però di essere molto aperti lo Negrini fa fede la numerosità delle presenza delle partecipazioni in questo seminario aperti all'intera coalizione
E e alle forze di opposizione che oggi comunque questi temi debbano trattare per noi Federalismo significa soprattutto innovazione istituzionale
Occasioni di riforma della pubblica amministrazione avvicinamento ai cittadini
Traduzione quindi gliela pratica della democrazia in forme più autenticamente partecipate
Potremmo dire che noi vogliamo il federalismo presupposto dal Titolo quinto riformato soprattutto per ragioni appunto che attengono alla possibilità di di dare di riformare la pubblica amministrazione e di dare impulsi di efficienza
Quando parlo di necessita anche di un affinamento culturale
Potrei trovare un'esemplificazione del di luoghi comuni che viceversa vengono colti in modo critico in relazione per esempio al fatto che si tende troppo facilmente a dire che federalismo consente una maggiore libertà e facoltà di scelta dei cittadini
Soprattutto un federalismo diciamo molto competitivo e e assi e e per niente solidale noi siamo per un federalismo solidale cooperativo
E abbiamo peraltro la comprò la consapevolezza motivata sulla base di analisi di riflessioni che vogliamo ulteriormente sottoporre al vaglio dell'esame critico la consapevolezza che il rapporto tra libertà di scelte decentralizzazione delle istituzioni e molto più complessa di quanto facciano pensare luoghi comuni appunto
Basterà citare tre ragioni
Il rischio che in letteratura viene molto sottolineato soprattutto da una letteratura che ha matrici nobili antichissime penso al costituzionalismo alla Madison americano
C'è il rischio che a livello locale ci sia in realtà un maggior potere delle fazioni di quanto non ci sia a livello centrale
Così a livello locale le scelte collettive possono primeggiare sulle preferenze individuali molto più di quanto i nuovi comuni lasciano pensare e inoltre la ripartizione delle funzioni fra livelli di governo oltre a rischi di inefficienza che possono derivare proprio davanti forme federaliste non corrette
Può prendere opache le responsabilità degli amministratori e quindi per questa via indebolire quello che invece si vorrebbe rafforzare cioè le possibilità di controllo da parte dei cittadini
Nel seminario di oggi non vogliamo mettere a fuoco soprattutto tre questioni la prima la più importante da cui derivano le altre due di cui poi dirò
è il rapporto tra titolo quinto della Costituzione il rimanente parte della Costituzione che la gran parte soprattutto la prima parte della Costituzione come dice il titolo di una delle relazioni
Dico subito che noi respingiamo l'ipotesi che sta prendendo invece corpo nelle centrodestra
Che tende ad interpretare la prima parte della Costituzione come un insieme di norme solo programmatiche
E se noi accettassimo questa interpretazione torneremmo agli anni cinquanta cancelleremo di fatto tutto il lavoro di specificazione costituzionale che ha avuto luogo nei decenni successive agli anni cinquanta quando la Corte Costituzionale diventata pienamente operativa
La linea d'interpretazione costituzionale appunto successiva all'effettiva istituzione della corte struttura i diritti della prima parte della Costituzione come diritti soggettivi sostanziali
E dunque se sono strutturati così questo è appunto uno dei temi che vogliamo discutere sono i poteri pubblici i garanti dei livelli essenziali che derivano dalla garanzia di quei diritti
Il decentramento dei poteri che un fatto intrinseco
Ai modelli di federalismo può condurre certo quindi e in qualche modo una sua finalità in tre implicita intrinseca
A un certo grado di differenziazioni tra i modelli di organizzazione e di gestione dei sistemi di diritti garantiti dalla prima parte della Costituzione che poi si traducono prevalentemente in sistemi di pret di prestazioni e di protezioni sociali ma questo grado di differenziazione deve risultare coerente con la prima parte della Costituzione che noi consideriamo sovraordinata e quindi anche come dire imperativa dal punto di vista di questo suo sull'ordinamento
In estrema sintesi quindi rispetto a questa prima questione
I diritti di cittadinanza sono universali
Debbono valere per tutti a prescindere da chi sia e da dove si è nati non possono questi diritti essere influenzati da una variabile geografica del tutto casuale come appunto quella il dove si è nati per questo noi pensiamo le e uno dei temi che su cui vorremmo sentire le vostre opinioni che vada affermata la centralità dello Stato meglio della Repubblica come dice come dicono gli articoli riformati del Titolo quinto nella tutela dei diritti di cittadinanza
Spetta alla legge statale come espressione dello Stato comunità lo stato portatore di un giù una visione di beni comuni
Articolare le modalità con con cui si garantiscono i livelli essenziali per i diritti sociali per resto sempre gli articoli riformati parlano di livelli essenziali e non dei livelli minimi
Un'implicazione che si è così
Mi implicazione di queste affermazioni molto generali che il sistema tributario allora deve essere conformato in modo idoneo rispetto a queste scelte di fondo quindi capace di garantire un nucleo essenziale di prestazioni su tutto il territorio nazionale
Ritornano anche da questo versante problemi che abbiamo discusso in queste settimane in questi giorni per esempio la scorsa settimana nella discussioni animata che c'è stata sulla delega fiscale alla Camera in relazione a problemi di entità del gettito di perdite di gettito in relazione al profilo anche della nella struttura fiscale specialmente in ordine alla tutela della progressività che lo sto uno degli strumenti fondamentali con cui si esprimono sì con cui si esprime si esprimono le grandi idealità affermato nell'articolo due nell'articolo tre della Costituzione
Una questione una seconda questione che nasce da questa prima generale riguarda la necessità di coordinare la finanza generale con la finanza pubblica più ampia su questo sarò molto più breve come avevo promesso
Qui emerge in particolare la necessità di rispettare l'articolo ottantuno della Costituzione
E di incorporare il rispetto di vincoli che derivano dalla stipula di accordi internazionali in particolare quelli europei che noi che come Paese abbiamo appunto stipulato
E qui c'è
Una preoccupazione che dobbiamo avere
Perché la l'osservazione empirica e l'analisi della letteratura ci dice che il decentramento dei sistemi di governo e il contenimento del disavanzo complessivo della pubblica amministrazione non sono cose che vanno insieme in modo automatico anzi rischiano di essere molto spesso contraddittorie
Qui c'è anche tutta la questione della specificazione del fondo perequativo
Previsto dalla l'Italia Titolo quinto riformato ci sono una serie di domande che ci si pongono per esempio come assicurare la tutela dei diritti
Al tempo stesso contrastando comportamenti opposto opportunistici che possono essere esserci di scaricamento dei costi su soggetti terzi in particolare sulla finanza pubblica complessiva
Dobbiamo sapere deve esserci presente anche la consapevolezza che questi comportamenti opportunistici possono continuare a prodursi anche in un contesto federale in realtà la motivazione
Di contrastare comportamenti opportunistici è una delle più importanti nel sostegno di contesti federali ma dobbiamo avere la consapevolezza di questi comportamenti opportunistici non sono automaticamente
Sotto mia soppressi il rischio non è automaticamente sopravanzato da un contesto federale
E a proposito di perequazione dobbiamo interrogarci
Su come si fa la perequazione
Dobbiamo perequare rispetto ai fabbisogni come a molti continua a sembrare auspicabile o rispetto alla capacità fiscale
E comunque in ogni caso come possiamo e dobbiamo tenere conto delle differenze nella dotazione di capitale esistenti fra diverse regioni che dà luogo a diverse poi capacità fiscale
Anche il decreto legislativo cinquantasei per la sanità
Che anticipato alcune delle problematiche che poi si su un poster con la riforma del titolo quinto fa riferimento a livelli essenziali che devono essere garantiti e che la concreta esperienza che c'è stata in questo
Periodo ci dice che c'è il rischio che non siano garantiti
E l'ultima questione che si lega alle due che ricordavo riguarda il meccanismo istituzionale attraverso il quale governare il federalismo
Il centrosinistra più volte affermato che la soluzione ideale
E la Camera delle Regioni
Io personalmente continuo a ritenere che sia questa la soluzione ideale da cercare di realizzare possono esserci evidentemente altre soluzioni ne parleremo
Ce ne parleremo anche oggi ci sarà una relazione che si occuperà anche di questo tema una cosa e certe possiamo posso dirla credo fin da ora
Procedere verso un modello di competenze e rigide rigidamente separati assegnate che la strada che sta intraprendendo
Il centrodestra rende meno necessario uno strumento autenticamente democratico come sarebbe la Camera delle Regioni ingrato al tempo stesso di dare voce alle Regioni anche di assicurare che però ci siano alla fine decisioni unitarie contro il rischio di ventuno regioni che contratti non ciascuno con lo Stato o che se ne vadano ognuna per la propria strada e quindi rischio che farebbe correre seri pericoli all'idea dell'unità nazionale
Oggi dunque e chiudo davvero noi vogliamo riprendere il filo di una riflessione che come diceva Enzo Visco
Eh già
E già avanzata ma vogliamo appunto riprendere questo figlio
Indicando innanzitutto l'inadeguatezza del Governo in termini soprattutto di inerzia ma anche di ciò che dopo la lunga inerzia viene prodotto ma anche cercando di ridare corpo non nostra capacità preoccupa propositiva
Che mostri concretamente la possibilità di indicare soluzioni concrete e di riaffermare anche rinnovando le grandi idealità come sono quelle che sono presupposta dalla riaffermazione dei diritti di cittadinanza
Bene allora cominciamo con la relazione andando nell'ordine che qui segnato e quindi cominciando dal professor Gallo
Se far leva del quadro istituzionale in seguito alla riforma del titolo quinto
Io ho provato a leggere le norme Titolo quinto
In un'ottica diciamo così non politica un po'sterilizzata cercando di mettermi così dall'e sterno di dare un giudizio per quanto possibile imparziale non non coinvolto e le scelte ideologiche che sono alla base di questo titolo quinto
Vengono fuori viene fuori una miriade di problemi su cui
Siamo soffermarci soltanto su alcuni aspetti non non su tutti i problemi che emergono attraverso una lettura delle norme Titolo quinto che riguardano la finanza pubblica
Quindi io penso che farò un tipo di relazione a flash cercando di fare emergere i problemi dare le risposte lì dove è possibile darle di rinviare
Ai miei
Compagni di Pannella e voi stessi le risposte o di proiettarlo nel futuro perché non è facile specialmente per quanto riguarda la privazione dare risposte immediate e urgenti
Primo Flash
Come è collocata la finanza pubblica con questo sistema nuovo Titolo quinto
Beh il fatto che ormai lo Stato
Quello persona non quell'ordinamento
E viene posto allo stesso livello delle regioni degli enti locali
E di lista metropolitane significa
Che è prevalso almeno Titolo quinto
La prevalsa la tesi
Che legge l'articolo ventitré la costituzione non in un'ottica di gerarchia delle fonti normative prima Costituzione quella legge ordinaria e così via un'ottica di di competenza l'ottica di e qui ordinazione
Il Pd stanza
Sia l'ordinamento dello Stato
Persona delle regioni e degli enti locali
Trovano legittimazione non nell'ordinamento dello Stato
Ordinamento
E quindi la linfa vitale viene dalla Repubblica che sarebbe appunto Stato-ordinamento
Questa la stanza ovvia constatazione
E ci porta
A certe conclusioni per quanto riguarda la finanza pubblica il sistema tributario
Da proprio conclusione che ne abbiamo ora differentemente da prima due sistemi tributari primari e uno secondario
Sistema tributario primario è quello dello Stato
Naturalmente parlo stato persona ormai quello del centodiciassette
E infatti centodiciassette
Mi pare primo secondo comma
Fa espressamente riferimento fra le competenze esclusive alle attribuzioni legislative esclusive dello Stato il sistema tributario riguardo ai tributi erariali
Prendiamo il sistema tributario regionale e il locale chi viene attribuito esclusivamente attraverso la nota norma residuale del quarto comma del centodiciassette alle regioni
Quindi sia ben chiaro nelle competenze ci duali delle regioni
Escludo esclusive rientra la competenza legislativa in tema di tributi regionali ovviamente ma anche locali
I comuni delle province
Per quanto riguarda la così detta competenza ripartita
I partigiani
Qui
Riemerge in parte lo Stato ordinamento
Nel senso che è previsto che in questi casi laddove è prevista una competenza ripartita e il coordinamento del sistema tributario è competenza ripartita rientra come sa di partite
Lo Stato
Ha potestà legislativa diciamo esclusiva soltanto per quanto riguarda il coordinamento per principi fondamentali
Ma per quanto riguarda il coordinamento che non attiene GP fondamentali che questo no e coordinamento quello tout-court quello vero quello politico quello che si fa nella dialettica
Tra trattata tra i livelli di governo
La competenza di partita ma l'iniziativa legislativa della Regione
Si è capovolto sistema precedente prima era lo Stato
Che aveva la legge quadro legge-cornice e la Regione completava integrava qualche l'ente locale ai diversi livelli ora è
La regione che anch'io legislativa e lo Stato poi intervenire
Soltanto via di rincalzo com'era prima alla Regione
Qui abbiamo un sistema in cui
Abbiamo dicevo
Due livelli paritari
Stato e Regione
E i livello secondario ente locale che
Opera l'ente locale
All'interno della competenza legislativa della Regione
Quindi è l'ente locale che ha potestà normativa secondaria vedremo poi in che senso nell'istituire tributi locali nell'ambito della legislazione regionale
Questo
Ha dei riflessi rispetto al principio
Diciamo
Forse più importanti nostra costituzione che tecniche legalità
Noi finora abbiamo sempre ragionato in termini riserva di legge relativa dello Stato per
Centodiciassette consente di aggiungere al
Alle parole sembra di legge
Su dello Stato anche della Regione identiche si legge ormai
Nel senso che rispetto alle competenze che ho detto se va di legge è o dello Stato o della regione
Vediamo
Approfondiamo secondo Flash
Come
Si pone l'autonomia tributaria finanziaria degli enti locali rispetto a questo problema
Il fatto che riserva di legge
Sia relativa
Secondo me ci consente di fare un discorso qui un po'più delicato e forse la prima volta che lo facciamo
E cioè
Di porsi il problema di autonomia tributaria degli enti locali non come sui posti finora
Rispetto ai rapporti ente locale è stato
Prima tutti sappiamo
Che nostra Cacudi costituzionale interpretazioni più corretta più ventitré portava a dire che l'autonomia degli enti locali si limitava a scegliere l'aliquota fra minimo e un massimo a regolamentare la parte procedimentale e così via
Lo Stato con legge fissava i presupposti dell'imposte soggetti passivi le basi imponibili l'aliquota Palmiro Massimo cosa che ormai
Abbastanza scontate no
Letteratura il nostro modo di sentire
Ecco ho l'impressione che il centodiciannove
Consente di fare un discorso leggermente diverso proprio partendo dal presupposto che prima non c'era una norma costituzionale che garantiva l'autonomia tributaria agli enti locali
C'era soltanto per le regioni centodiciannove
La si ammetteva perché era una finanza locale precedente alla costituzione
Proprio Orlando sul fatto che il ventitré parlati riserva di legge in relativa vi invita
La possibilità cioè ma gamma di intervento del soggetto equiordinato di intervenire
Ma in campo tributario
E proprio perché ora c'è un centodiciannove
Che forse eccedendo pugno sul suo piano le regioni e gli enti locali ma cioè nuove scritte murali che ci dice le Regioni gli enti locali hanno autonomia delle entrate e delle spese poi punto a capo
Le Regioni e gli enti locali insieme stabiliscono e istituiscono
Proprio ragionando in questi termini e confrontando il ventitré riserva di legge relativa col centodiciannove e viene spontaneo dare l'interpretazione
Di queste norme
Nel senso che la legge regionale non deve come la digitale prima stabilire
Tassativamente gli elementi tali del tributo
Ma si deve limitare garantendo autonomia all'ente locale a determinare gli ambiti i limiti in modo più generico entro il quale l'ente locale può fare la scelta istituire il tributo
In questo senso
Depone il fatto che
Il verbo stabilire che in fatto dal legislatore costituzionale
Significa semanticamente proprio determinare
Fissare
Indicare stabilmente quindi ha un significato ben più pregnante del termine istituire che quello che mi ha utilizzato del precedente sistema
E cioè
Insomma
è
Prima si deliberava e si decideva
L'applicazione di un tributo già stabilito dalla legge statale
Un tributo costituito e normalmente un tributo già in precedenza ha stabilito
Invece un tributo stabilito e qualcosa di più cioè un tributo determinato dallo stesso ente locale
E solo abbozzato dalla legge statale o dalla legge regionale
Insomma
Se autonomia tributaria vuol dire in termini generali
Potere di autodeterminare normativamente delle entrate tributarie in funzione dello svolgimento la politica libera di un indirizzo amministrativo dell'ente locale
è evidente che pur permanendo la riserva di legge relativa ex ventitré che il nuovo centodiciannove alle affetto da una parte di restringere l'ambito riserva di legge e dall'altra e simmetricamente di saltare l'autonomia tributaria degli enti locali
Insomma il problema sarà Paoli quello di esaminare e disciplinare
Di coordinare l'attività rispetto alle regioni per quanto riguarda l'ambito che essa deve individuare entro il quale l'ente locale istituirà tributo ad esempio
Se è un comune vuole stupire l'imposta di soggiorno perquisito abbastanza d'attualità
Non può certo farlo autonomamente se non c'è la Regione che motorizzata virgolette
Abbiamo detto prima
Però non è necessario che la Regione istituisca un tributo di soggiorno del comune di Venezia o di Firenze è sufficiente che indichi l'area la tassazione dei conti del delle attività presso i comuni avvocature turistica
Nel quale
Poi può ente locale fare o società tapiro imposta di soggiorno un'imposta corrispettiva un'imposta di scopo
All'interno di una rossa di una tipologia di un ambito stabili
Quindi rispettiamo il ventitré
Perché la base legislativa sta sempre nella legge regionale però ampliamo prima l'autonomia degli enti locali
Rispettando centodiciannove nuovo
Io credo che sia una soluzione questa da
Da verificare
Che però
David un senso
Al nuovo Titolo quinto in termini di autonomia tributaria
Il problema dedicato a questo riguardo e qui veniamo secondo me aspetti Pucci più politici
Di là Cuna del titolo quinto e sta poi esaminare quale può essere il contenuto dell'area riservata alla legge regionale
O forse è meglio di terminare la misura o i limiti della mia autonomia tributaria degli enti locali cioè non si può
Lasciare da una parte
La legge regionale
Lasciare la legge regionale
Di stabilire essa forzando la volontà dell'ente locale dei tributi locali
Né d'altra parte però si può lasciare una libertà di scelta discrezionalità assolute piena guarigione di raccogliere o meno di accettare o meno la richiesta chiedendo all'ente locale c'è il problema di fondo cioè un ente locale polisti è un tributo perché gli ha chiesto dal cittadinanza perché politicamente sente il sindaco e la giunta che può istituirlo
E fa la richiesta alla Regione e la Regione non fa una legge regionale per consentire capire tributo
A chi spetta
Di
Forzare la Regione a dare giustificazione del suo diniego
Questo è un problema delicatissimo ma che poi gli ha simmetricamente
Un'altra faccia e cioè quella
Se la regione invece esagera delegiferare nel campo dell'imposizione e gli enti locali
Prendo un'iniziativa e aumentar non la pressione fiscale a livello decentrato cosa che sta avvenendo già in parte come dire visto leggendo i giornali acquisendo le notizie
E chi pone un limite
Ecco che allora ponendo questi prestiti io non do delle risposte ma certo
La risposta che si può dare e si può dare dei che la costituzione a questo punto di vista è vuota consente di
Gli empi vuoto
Ex non ottica
Ho solidaristica o di federalismo cooperativo e solidale o di federalismo competitivo se si fa una scelta
Che sembra sempre fatta a suo tempo dal centrosinistra ma che poi non è che si trova molto nel testo
Nel senso di un atto di realismo solidale o cooperativo senza la Camera delle Regioni occupi Tucci taniche sonorità nere bicamerali e così via McRae si sono capiti insomma
Si fa una ottica il Buscetta nell'ottica diciamo cooperative solidale e chiaro che bisogna
Costruire un principio fondamentale
Applicando il quale lo Stato punte invivibile del coordinamento e può fissare i limiti alle pressioni fiscali e l'ambito del patto di stabilità interno ed esterno
E può quindi raccordare può raccordare può farlo direttamente o meglio se lo fa sì crea un'ottima struttura motoristi in cui sono rappresentati gli interessi delle regioni del Sud e anche il risultato
Questo può essere la soluzione che serve ovviare sia l'inconveniente dell'eccesso di pressione fiscale c'è conveniente opposto e cioè che il diniego della regione il titolare a favore dell'ente locale
Se invece si ragiona in termini di federalismo competitivo attenzione sono tanti gli elementi nostra costituzione in questo senso
Basta pensare al centosedici il non precedente alla proposta Bossi per la devoluzione
Ma proprio Skeeter centosedici cioè la cosiddetta federalismo regionalismo differenziato asimmetrico beh ci accorgiamo che dovremmo ragionare in termini di responsabilità piena delle regioni
Ma questo nulla significa che possono anche negare ma ti può anche darsi carico poi di problemi finanziari degli enti locali
Significa creare probabilmente pure
Linee distinte quella di della politica regionale della politica statale
Significa
Differenziazione competizione
Però ho l'impressione che per attuare un tale federalismo a parte ogni altro inconveniente senza creare scompensi sociali ed economici
Ci vorrebbe una condizione che in Italia non ha
Cioè la mobilità i fattori produttivi cioè una base produttiva molto ampia può immaginare un Paese che acquista squilibrio giù economico come la come la il nostro Paese in temi di infrastrutture i trasporti in termini di
Cultura della piana la pubblica amministrazione si può accettare un federalismo di questo tipo competitivo
Altro flash
Non parliamo dei principi fondamentali del
Dovremo poi restare a indagare se convenga alle regioni
Momento di legiferare estrapolare dall'ordinamento principi fondamentali senza che siano scritti dallo da leggi statali o se invece come io ritengo tutti riteniamo opportuno chiama legge statale che stabilisca principi fondamentali
Certo il facile lasciare come vuole la Corte costituzionale ha voluto nel passato ma non perché ha fatto scelte politiche perché l'ha costretta a fare i discussi del genere è più facile per lo Stato o per un governo occuparci principi fondamentali e lasciateli giocare queste scelte
Lasciando per legati alla corte costituzionali deciderà se quello è uno principio fondamentale e quindi ovviare
Ai movimenti derivante dei contrasti degli interessi
Però penso che sarebbe opportuno un cabina di regia uccide il parlamento in sede governativa tu cominciare a ragionare tutti i principi fondamentali in tema di finanza pubblica
E domandandosi cosa si intende per principio fondamentale
Cosa ho differenze da principio supremo la PC più generale
Tono c'è mai tiratura sterminata
Il nostro
Nostri scritti giuridici sui principi fondamentali
Io credo
Chi principio fondamentale tre su un principio molto pragmaticamente stabile
Univoco
E legato ha un'idea di tutela riunita dell'ordinamento
E quindi ricavabile anche da parametri costituzionali
Ecco un tale principio
Nel campo della finanza pubblica
Dovrebbe tanta no tali questi principi dovrebbero
Avere la funzione da una parte
Di
Consentire allo Stato di realizzare le politiche macroeconomiche l'interesse nazionale
Avendo di mira l'equità la progressività del sistema
E la non sovrapposizione delle basi imponibili locali regionali alle basi imponibili statali
Ma dovrebbe anche e mi riallaccio Buccico prima
Preservare lo svolgimento dell'OPA Olivetti per gli Enti locali rispetto allo strapotere delle regioni
E simmetricamente limitare l'eccessivo
Lo svolgimento il potere vittime posizioni da parte degli Enti locali fino
A momenti di input messa in crisi questa finanza pubblica insomma
Ora i principi possono essere
Molto dettagliati e o tutto o molto generali io propenderei pubblici poi generale fondamento quanto fondamentale per esempio
Dire che il principio fondamentale la razionalità e la coerenza dei singoli istituti tributari
E il sistema nel suo complesso
Il fondo significa
Fissare sia un pizzico di continenza subordinato cosa intendo per continenza che la Regione può legiferare in campo fiscale soltanto con riguardo a materie che appartengono sulla potenze scusi
Tempo fissare tributi riguardo materia e che su
Poi forse il principio di omogeneità
Che senso congenita nel senso
Di un principio armonizzatore che impone di istituire tributi regionali e locali i quali pur essendo diversi
Tuttavia devono essere conciliabili e non antitetici quanto alla natura
Devono essere i principi del principio di più essere rispettosi deputy progressività
E devono essere stipulato Sáenz su dello stesso gente e devono innestarsi armonicamente un tema complessivo
Questo è federalismo cooperativo solidale
Poi gli altri principi cioè sulla semplificazione la limitazione di trattamenti fiscali agevolativi certo che federalismo comporta la concorrenza
A quando la concorrenza quando in Europa e dannosa o eccessiva beh al Senato non si può mica dire un sistema
In cui la concorrenza
Supera la competition vi sono oggi che sono
Il Pim firmerei per la parte del costruttiva
Per la parte diciamo relativa
Come
Benissimo io posso anche finire su due fronti
Benissimo allora faccio un intervento dopo lascio la parola più Anna perché la parte relativa la perequazione ma dal potere
Va molto molto sinteticamente e io vado per flash da nessun'altra
Motori criticamente Cile resi conto che confusione interpretativa nasce leggendo il centodiciannove secondo terzo e quarto comma con tutto il rispetto con i colleghi piccoli amici con i parlamentari che hanno scritto queste norme
Si capisce che è una norma scritta in fretta limine legislazione
Con apporti sia richiesti sia centralisti sia di orientamento diverso cioè un un mix di di di di input politici diversi c'è la logica bossiana leghista di agevolare certe regioni rispetto ad altre di differenziare il sistema di perequazione c'è ma logica
Invece premete il quinto comma in cui lo Stato ma interviene quanto meno per integrare per completare certe politicamente livello di diritti i diritti essenziali
Molto rapidamente
Sistema come come leggendolo
Preoccupante però
Parte della Cuna che emergono su cui scriveremo scrive rottura importanza di lì adesso preoccupa perché c'è rispetto al vecchio centodiciannove cioè un cambiamento di formulazione
Traduce noia parlava di finanziamenti per far fronte alle spese necessarie a far fronte scusate la il bisticcio di parole ai bisogni
Delle regioni
Quindi funzioni normali legati ai bisogni il tema del personale era fabbisogno era di Sondrio il parametro nella avviso
Ora qui la perequazione unite temi più un ottica di far fronte ai bisogni
è pista intanto sganciando la dalle compartecipazioni prima il complesso dei tributi compartecipati entravano nel fondo di perequazione
Ora rimane fuori
Questo significa che le regioni più ricche
Avranno quella quota di tributi erariali quelle compartecipazioni
Guardi che riguardano imposte
Riscosse o forse prodotte o comunque carta in un'attività svolta nel territorio
Vuol dire che va alcune regioni come la Lombardia avranno Ghedini gettito rilevante che fosse perché esuberanti eccessivo rispetto ai bisogni e quindi da distribuito ma altre regioni avranno un gettito che sicuramente non sarà sufficiente
E pittoriche della perequazione una derivazione qui non è più vista in un'ottica di Pisu lo ripeto ma in un'ottica del minore capacità fiscale
E io qui attendo l'intervento gli amici comunisti
Perché se no non mi convincono che l'espressione in relazione alla mia voce fiscale equivalente al termine far fronte ai fabbisogni tranquillizzo
Ma se come io credo come io credo e poi parleremo perché l'abbiamo tempo farlo adesso
Il riferimento alla non fiscale e quindi alle basi imponibili differenziate e qualcosa di meno di Pino rassicurante ecco problema si pone obiettiva
Cioè ci pone il problema di il federalismo competitivo di differenziazione cioè si pone riguardo alle alle regioni meno ricche
Le quali potrebbero non avere più trasferimenti statali intenti perequazione perché il trasferimento il fatto all'insegna della capacità fiscale minore
La mia opinione e che invece di forzare il la interpretazione del secondo e terzo e quarto comma
Mettendoci dentro quello che finora certo cioè ma che la norma sui commi cambiata non consente più converrebbe ragionare sul quinto comma del centodiciannove
Che consente interventi aggiuntivi e speciali purtroppo dello Stato per far fronte a Spencer importi Badoni picchiato il su una il
Lo sviluppo economico e così via
Se si riuscisse a costruire un sistema in cui la perequazione è unica ma si frazione Prada quella del quarto comma terzo comma è quella del quinto comma quindi in cui quindi e secondo le esigenze e i diritti gli interessi da tutelare
Si fa ricorso al privazione del quarto comma terzo comma e a volte quella del quinto comma forse più tranquillizzante interpretazione sta di fatto che problema c'è lo lascio anche voi verificare
Bene io
Ringrazio Franco
Primaverile della parola
La De Ioanna per la seconda relazione che ricordo dovrebbe essere contenuta nel venti minuti
E e volevo devo fare fa una considerazione cioè dico è chiaro qui siamo all'inizio di un processo quindi e quindi uno sintetico che sul implicazioni cosa cosa al Parlamento ha voluto dire ma
Però
Bisogna seguire col però mi sembra che in nuce in quelle norme in qualche modo con la ci sia la possibilità di venire a capo
Delle delle varie questioni perché poiché quando si fanno le norme attuative Positano Faria intesa con le regioni eccetera bisogna torturare delle soluzioni
Praticabili
E quindi dato che questa voi anche in materia di qualche misura di interpretazione norma cosa la cosa può può può forse essere gestita fra l'altro io
O
Volevo volevo povertà due questioni la prima e che ci sono sistemi federali specificamente federali come quelli quello tedesco
Dove non c'è nessuna autonomia tributaria
Ma finanziamento avviene essenzialmente con compartecipazione non per questo il sistema e meno federale
Ora non abbiamo scelto un'altra linea ma l'abbiamo scelta già prima già con le riforme che abbiamo fatto fiscali fu fiscali
Nella scorsa legislatura però questo significa che noi possiamo benissimo non interpretare queste norme come un via libera qualsiasi demenziali applicazione del concetto dormire tributa
L'altra cosa che mi che non ho capito che fu Franco dice che no non bisogna consentire la sua posizione di basi imponibili
Questo sì significano che le Regioni possano mettere solo imposta di soggiorno e cose del genere non posso metto imposte sul reddito
E invece e invece appunto si torna quindi per questa via secondo me al fatto che lo non solo impongono non sovrappongono ma solo impongono
Cioè e quindi alla fine ho l'impressione che dei delle possibilità di soluzione questa roba ci sono compito nostro adesso esattamente questo
Di trovare la figlia conciliare questi aspetti o prima di dare la prova del governo avevo glielo devo i Giscard santa cioè a Fabio Mussi Enrico Letta e quindi penso che possiamo
Procedere con Mussi
Vieni qua
No no
Ho ascoltato attentamente e Franco Gallo chi ha sintetizzato
Suo scritto che avevo letto più esteso e
Mi pare linea generale di poter condividere i suoi apprezzamenti delle novità contenute nel Titolo quinto e anche l'indicazione di punti più incerti controvertibili
Dei quali dico la verità e vengo subito tra trenta secondi a toccare questo punto eravamo abbastanza consapevoli
Io però vorrei sollevare una questione politica perché ho l'impressione che in questa legislatura con il governo di centrodestra
Le probabilità
Che il titolo quinto abbia una sua
Ragionevole attuazione
Non non sono elevatissimi
Anzi la possibilità che venga apertamente
Disatteso
Era ribaltato nella prassi sono molto elevate e non solo nella prassi perché sbaglierò ma gli annunci che sono state fatti
All'inizio della legislatura giorno dopo il voto intenzioni di rimettere mano
All'insieme della Costituzione
E anche la prima parte
Naturalmente non stiamo parlando di bicamerali e questa volta
Stiamo parlando dell'articolo centotrentotto e del resto è stato il metodo con cui abbiamo approvato il titolo quinto tuttavia questi rischi politici vanno visti
E tra l'altro ci siamo già un po'tutti dimenticati
Che messi orsono
Il Consiglio dei ministri a approvato un disegno di legge costituzionale
E quello
Definita della devolution di Bossi che recita
Le regioni hanno Podestà legislativa esclusiva in materia di sanità
Scuola
Che polizia regionale
Parte l'incertezza su cosa possa essere questa polizia regionale Bema questa bella novità ed è una radicale rimaneggiamento del centodiciassette Novella
Cioè se oltre che un contentino a Bossi in Consiglio dei ministri poi l'uomo passerà all'incasso questa roba arriva legale
E tutto questo titolo quinto prende tutta un'altra piega perché
Scuola e sanità a parte
Gli aspetti di tipo diciamo le preoccupazioni relative alla tenuta all'unità nazionale di diritti universalmente esigibili su aspetti fondamentali da parte di tutti i cittadini italiani
Tuttavia in termini finanziari vuol dire duecentoquaranta mila
Miliardi scuola i
Sanità
Io vorrei per comodità dei presenti e ricordare brevissimamente come si è arrivati alla decisione di andare al voto sul Titolo quinto perché ci siamo arrivati attraverso una discussione complessa
Un voto in extrema legislatura come ricorderete dopo gli ultimi giorni
Per quattro voti passò la riforma del titolo quinto c'è stata una lunga discussione perché la Bicamerale
Era stata fatta saltare ma all'indomani
Dopo pochi mesi
Con il governo D'Alema in carica mi pare
A prime firme D'Alema e Amato che allora era ministro delle riforme venne ripresentato il titolo quinto
In primis perché si trattava
Dell'unica parte del testo della Bicamerale che era stata portata al voto e chi aveva ricevuto al primo voto alla Camera larghissimo consenso
Prima che Berlusconi si alzasse e con supplementari osservazioni esattamente a questa parte dichiarasse la fine dell'accordo
Particolare di osservazione che riguardavano la sussidiarietà orizzontale non solo verticale insomma ricorda
E si arrivò al voto su un testo che presentava poche varianti rispetto a quella dei camerale ma una delle significative nababbo centodiciannove
Che era uscito dalla Bicamerale presto più esteso e
E più complessa
Si trattò di una decisione assennata oggi un errore politico ragionammo
Intorno a questo
Primo che già una rilevante novità per quanto riguarda l'ordinamento dello Stato c'era stato l'elezione diretta del presidente della Regione
Sulla cui base già in una tornata elettorale regionale c'erano state le elezioni di quelli che impropriamente oggi vengono chiamati modo infatti eccone un po'pomposo governatore
E che
L'assenza di una parte rinnovata della Costituzione esattamente se il titolo quinto
Apriva la nota forbice tra
I per delega iper rappresentanza che viene data dal voto diretto l'elezione diretta e sostanziale impossibilità di andare ad una riformulazione degli statuti regionali e questo costituiva un serio rischio politico
Secondo
In elezioni molto aperte per il loro amore per il risultato poi si è visto che la bilancia
Ha inclinato dall'altra parte ma votare approvare Titolo quinto avrebbe potuto costituire un discreto Baluardo
Di fronte a progetti più pericolosi per la tenuta all'unità nazionale
Nel quadro di quella universalità dei diritti di cittadinanza garantita dalla parte prima della Costituzione che qui ricordava
Laura Pennacchi fu molto concorso giornate molto concorsi e poi eravamo già a ridosso della campagna elettorale
Anch'io come Franco Gallo penso che pochi siano resi conto pienamente della Ande dell'ampiezza delle novità introdotte con questa riforma
Nelle intenzioni si tratta di un federalismo solidale e cooperativo diceva anche questo Laura ma come tratti competitivi non marginali tanto è vero che c'è tutta una parte di materia rilevanti che entrano nel quadro dei poteri concorrenti
Tra Stato e regioni
E c'è quella clausola anche rispetta quel quadro definizione dei poteri della possibilità di accedere a ulteriori poteri
C'è anche una ipotesi sia pure temperata di federalismo a geometria dare variabile
Nel Complesso non c'è dubbio che il Titolo quinto porta ad un aumento dei poteri e regioni e gli enti locali ad un abbattimento dei controlli c'è centralizzata in
E a faccia questo è l'argomento di discussione di oggi un'ipotesi sulle risorse
Che però per diventare produttiva chiede una straordinaria implementazione definizione di legge qui dovrebbe esserci davvero
Durante tutta questa legislatura uno sforzo eccezionale anche perché
Se sfuma questo punto tre
Un'ipotesi sulle risorse
Anche l'uno e il due tra ballano
Rispetto alla nuova Costituzione formale che abbiamo approvato
Ho l'impressione che più che andare in quella direzione sia in corso una sorta di controriforma sostanziale
Tutta l'attività legislativa di questo governo poco porta ad una ricentralizzazione
Di poteri a prescindere dal centodiciassette a prescindere
Pensiamo solo la questione dei dei lavori pubblici
E si introducono nuove sostanziali forme centralistiche di contro
Da una strategia di Ripoli indicizzazione della pubblica amministrazione
Alle strategie che riguardano i sistemi giudiziari dell'informazione che hanno a che fare poi con l'esercizio sostanziale di potere li definì
Un minuto finito l'articolo diciannove afferma la l'autonomia finanziaria delle Regioni
Delle Province e dei Comuni
Qui pure ci pone un quesito Gallo se si tratta di tre o di due sistemi tributari principale
Io almeno questa è stata l'intenzione nel momento ma ho l'impressione che la salita no quello di Visco è uno e anche quello è troppo diciamo ma e comunque la risposta di Gallo dalla lettura del testo che si tratti di Duel sostanziale e uno secondario perché questo apre implicanze politica rilevantissimi
Credo che sia una risposta giusta
Anch'io penso che la questione del fondo perequativo sia un delicatissimo punto applicativo
E questo intreccio tra fabbisogno cioè tra collegamento del finanziamento con ai bisogni e il criterio di minore capacità fiscale
Bisogna andare ad una soluzione
Ragionevole come suggeriva Visco
A parte la legislazione ordinaria
Per confortare insomma la mia preoccupazione che possa trascorrere questa legislatura con un'acqua che porta in direzione opposta
A quella del fiume del titolo quinto
Nella finanziaria si è operato in modo tale per il quale ulteriori forti limiti ai trasferimenti hanno portato ad una spinta ad una sovrattassa azione delle regioni e degli enti locali anche in questa a prescindere
Dalle necessità applicativa del nuovo quattro e infine vorrei che non ce ne dimenticassimo Mark primo voto
Siamo andati al primo voto alla Camera di una delega fiscale
Che Dio sa che cosa diacono c'azzecchi
Con il titolo quinto la nostra eccezione di costituzionalità
Non era una solita pratica interdittiva era sostanziale
Cioè la dea legati abbiamo discusso e votato contrasta apertamente con il titolo quinto perché in essa non è contenuta alcuna ipotesi implementativa o applicativa di questo nuovo quadro costituzionale
Per questo è giusto come facciamo oggi che accendiamo il Fai riflettori perché
Questa è
Punto essenziale della battaglia politica della lotta contro questo governo e contro questa maggioranza
Bene do la parola vicoletto ricordando il il vincolo di tempo qui dieci minuti però invece conserve di una sola battuta poi lascio l'Atac residenza
Andare così nessun Paese
Unitario sui può permettere più di un sistema tributario
Questo perché è un super in testa qui cinque su un fatto di sussidiarietà
E quindi ci può essere un occorre un elemento Monti integrazione da parte delle regioni
Che deve essere comunque coerente con un quadro generale uniforme se lo Chievo che diventa un disastro quindi a quale che siano le cose abbiamo scritto questa secondo quell'interpretazione che dobbiamo cercare di dare so che oggi
No farò insomma
Ma io credo io credo che parto da dove Mussi ha finito
Credo che non stiamo a Fabiano discussa in settimana la delega fiscale la il fatto più grave della delega fiscale è il fatto che non soltanto si vada apertamente contro il nuovo Titolo quinto della Costituzione ma anche si inverta quello che a mio avviso deve essere oggi l'ordine di priorità
Nel campo del rapporto tra finanza pubblica e sistema fiscale e oggi a mio avviso l'elemento di priorità evitato soprattutto dal tema del coordinamento tra tributi tra imposizione di carattere nazionale in tre e in posizione di carattere locale
E questo lo dico addirittura a prescindere dal titolo quinta la riforma del titolo quinto nel senso che si che la situazione sia una situazione complicata non l'abbiamo vissuto già negli ultimi tempi dei governi dell'Ulivo nel senso che il fatto che il federalismo nella sostanza abbia cominciato a essere vissuto dalle Autonomie locali fa sì che oggi questo tema sia un tema di difficile soluzione e che ovviamente
A seguito della riforma del Titolo quinto comporti ancora maggiore attenzione a mio avviso il primo tema di un'agenda che vada a toccare la materia finanza pubblica sistema fiscale
Aver messo come primo punto dell'agenda la rimodulazione delle aliquote senza mentre nessuna copertura di carattere economico dimostra da questo punto di vista su una sostanziale irresponsabilità perché anche se il governo volesse prescindere dalla riforma del titolo quinto la materia rapporto tra imposizione locale in posizione nazionale sarebbe comunque una materia che crea sta già creando e creerà alla stesso allo stesso Governo la stessa maggioranza gravissimi problemi se non affrontato in modo efficaci
Che il fatto che la situazione sia la situazione difficile e che appunto l'applicazione del Titolo quinto sia in questo quadro di situazioni difficili un elemento di priorità lo dimostrano le cose che ci ha detto Franco Gallo qui in modo molto efficace
La riforma costituzionale come dimostra le cose che ha detto Franco va molto avanti
Io indico tre che a me sembrano essere i punti sui quali sicuramente la nostra riflessione delle soffermarsi e sono alcune delle cose che lui ha detto che sono scritte nel suo Pepper la prima anch'io
Sono convinto dalla sua tesi sul fondo perequativo anch'io su questo trovo che vi sia una potenziale difficoltà anzi più che una potenziale difficoltà e aggiungo che siccome questo è un tema che è chiaramente
è un tema consono ai valori che uniscono l'Ulivo il centro sinistra mi sembra che sia un punto sul quale stia a noi fare un'azione efficace credo anch'io che minore capacità fiscale non è sinonimo di fabbisogno di spesa reale
La seconda questione mi sembra che sia insufficiente
La questione legata al rapporto tra le Regioni e gli enti locali
Del territorio regionale stesso
è ovvio che faremo tutti a vedere come andrà con con con i Consigli delle autonomie locali ma ho l'impressione che in questo campo
Il le le le Paure che i timori che dalla dalla relazione di Gallo emergono sono timori che credo sono molto forti e che trovano almeno per parte mia dovrebbero trovare nella anche qui ne nella cultura istituzionale dell'Ulivo che non è una cultura che vede nelle regioni venti nuovi Stati
Ma che ha una culturali sussidiarietà vera e quindi parte dai Comuni innanzitutto
Un'attenzione non secondaria anzi assolutamente primaria
La terza e l'altra che è allegata alla alla questione dei principi fondamentali nazionali anch'io penso che sia sarebbe sbagliato lasciarli a un'astratta
Deduzione dei principi generali dell'ordinamento e anch'io credo che sia necessario invece una apposite specifica
Scelta enunciazione dentro una norma di legge
Queste mi sembrano alcune delle questioni chiave che quindi interpretò il ruolo di discusso ore della relazione di Gallo in questo senso voglio rilancia levo voglio di sottolineare come le menti utili per la nostra discussione soprattutto per la nostra azione così come fa da sfondo a tutto questo tema quello che diceva
Laura all'inizio che condivido in toto
E cioè che a maggior ragione dopo aver visto e analizzato le conseguenze contenuti della riforma anche in campo di federalismo fiscale il tema del senato delle regioni a mio avviso a nostro avviso insomma è una posizione che per l'Ulivo è abbastanza ampio ritorna come uno dei temi chiave è difficile molto difficile immaginare che la commissione parlamentare integrata posso avere una tale forza da riuscire a ricondurre a una omogeneità nazionale una materia che già oggi rischia invece di sfuggire correre in modo da fare poi in seguito tirare delle conseguenze certo non semplici
Che la situazione sia complessa lo dimostra quello che a prescindere dal Titolo quinto
Anche se parlo di una regione a statuto speciale è accaduto in campo
Di gas ecco io voglio sottolineare che già oggi siamo in emergenza perché la Regione Siciliana come è noto a tutti ha fatto una cosa età
Da secessione per certi aspetti perché a approvato due norme una nelle quali semplicemente dice che la il decreto di liberalizzazione del mercato del gas in Italia per la regione siciliana avrà tempi diversi di attuazione che sposta in là i tempi oltretutto andando anche contro le ultime decisioni del vertice di Barcellona che invece hanno omogeneizzato i tempi per tutta Europa quindi a una decisione che non soltanto deroga all'Italia ma a questo punto deroga anche all'Europa e da questo punto di vista è difficile dare torto all'Economist quando citava un quando parlando del governo siciliano in generale
Dicevo alcune cose ma la seconda cosa che è la più grave di tutte è il tributo sul passaggio del gas
Che la Assemblea regionale siciliana a emanato
Per quanto riguarda il passaggio del gas che dall'Algeria dalla Libia
Dovrebbe portare appunto il gas dalla Libia non dall'Algeria sbagliasse dovrei portare il gas nel resto del del continente è un è un è una dimostrazione concreta di come siamo in emergenza su questo punto
E di come da questo punto di vista il Governo a prescindere ripeto dalla questione riforma del titolo quinto sia su questi temi inadempiente perché la reazione non è una reazione efficace una reazione fino adesso inefficace io credo che invece rispetto a un tema come questo voluto focalizzare l'attenzione su questo punto non sembri una questione di carattere regionale
O non cerchiamo adesso PD di pensare che tutto quello che fa l'Assemblea regionale siciliana rientra in una caratteristica folcloristica
è una questione gravissima perché è un tema di questo genere oltretutto per le forme i modi in cui si sta gestendo indica una direzione di marcia rispetto alla quale a mio avviso o c'è immediatamente
Un polso fermo e una opposizione da appunto alcune diciamo da parte delle istituzioni nazionali oppure è evidente che vi è una facilità di aprire una falla molto molto complessa da gestire termina dicendo che
Fondo concordo con quanto diceva dicesse disco prima
Noi quest'annoia essere in condizione nei prossimi mesi di presentare un vero e proprio piano noi dico noi Ulivo
Un vero e proprio piano di attuazione della riforma del titolo quinto per sia normativa e per via regolamentare
Perché se noi diamo l'idea che le oggettive difficoltà così come anche dalla prima relazione di oggi emergono io potrei aggiungere per per lei
Conoscenze che ho potuto maturare nel tempo la norma sulle energie anche su una norma visti difficilissima di difficilissima attuazione
Noi dobbiamo trovare da subito un piano di attuazione per via legislativa e regolamentare che renda possibile l'applicazione del Titolo quinto a prescindere da ulteriori interventi costituzionale nel suo complesso per che credo che una cosa di questo genere sarebbe un'ottima è un ottimo motivo di confronto parlamentare un modo per spostare l'attenzione e quindi per dimostrare anche un elemento di cammino di questa riforma quindi ho l'impressione credo che questa iniziativa di oggi sia molto utile in questo senso che se cominciassimo a mettere a punto un piano di attuazione con gli interventi in termini di proposte di legge e con anche per quanto è possibile la parte di attività regolamentare a me sembra che faremo sicuramente fare un buon passo avanti e dimostreremo anche che quello della rapporto tra finanza locale finanza nazionale oggi è un tema sul quale l'attenzione deve essere molto forte in un momento nel quale la questione dei conti pubblici sta ridiventa andò una questione prioritaria e a mio avviso lo diventerà ancora di più mi sembra che ormai sia sotto gli occhi di tutti
Io ne ero convinto prima
Lo dico a mo'di battuta ma è un'amara battuta leggere
Che Pomicino da dello scassinatore dice bilanci a Tremonti mi ha confermato che questa situazione una situazione estremamente complessa e rispetto alla quale non credo che da parte nostra ci debba essere ci debba essere una tendenziale soddisfazione nel vedere che solo dopo un anno la gestione delle finanze pubbliche dei conti pubblici è già in una situazione così
Complicata perché io credo che non sia da parte nostra precise da parte nostra nessuna ambizione a dover mettersi di nuovo i panni della Protezione civile
E dover riprendere in mano una situazione scassata e rimetterla poi in sesto quindi dico mettiamoci con rimbocchiamoci le maniche su questo tema presentiamo da parte nostra un buon piano di attuazione della riforma perché mi sembra il modo migliore per dire per focalizzare per accendere l'attenzione su questo tema e per far sì che passo passo questo tema non sia un tema che poi sfugge al controllo e che rischia di dare quei risultati che leggi vicenda siciliana sono risultati assolutamente concreti e per niente virtuali
Grazie a letto a passiamo all'ora al secondo filone di approfondimento di questo pomeriggio che prevede una relazione del professor degli o Anna in questa seconda con cui discuteranno coi miei colleghi Renzo Innocenti ed Elena Montecchi in questo secondo questa seconda tornata dovremmo essere un po'più rigorosi
Con i tempi quindi non
Me ne scuseranno fin da ora i protagonisti la relazione di Paolo De Ioanna su Costituzione democratica diritti civili e sociali federalismo fiscale quale percorso ricostruttivo prego bene raccoglie oltre accolgo volentieri l'invito alla sinteticità anche perché c'è un testo scritto alcune delle cose
Che intendevo dire sono state in parte accennate in chi mi ha preceduto quindi svolgerò alcune considerazioni di carattere generale e due flash come diceva l'amico Franco Gallo su due punti specifici
Coordinamento finanziario articolo centodiciannove e perequazione sperando che possono aiutare a far fare un passettino avanti di forma quell'opera di definizione pratica concreta del processo di attuazione del Titolo quinto che probabilmente posto
Il compito che sta davanti alle sole forze che hanno
Contribuito a introdurre questa importante innovazione costituzionale ora a me pare che diciamo l'interpretazione costituzionale come tutte le forme di interpretazione di ermeneutica è una forma di lente che si avvicina
Un po'a un tutto quindi usando una lente come strumento di interpretazione in materia costituzionale si tratta di avvicinare un nesso un altro e di storicizzare Lodi interpretarlo la luce un po'di quelle che sono le i il pensiero prevalente quindi in essi costituzionali risentono evidentemente del contesto storico economico in cui sono degli anni sessanta settanta vi ricordate avevamo usato
La programmazione questa specie di parola magica che sembrava la tu di metodo che risolverà tutti i problemi di efficienza alla pubblica amministrazione
Negli anni novanta e due mila il federalismo e la sussidiarietà a me sembrò fanno un po'diciamo la funzione un po'magiche anche negli anni sessanta e la programmazione e che del tutto comprensibili la programmazione come mai lo era figlia in una visione regolativa dell'economia la sussidiarietà federalismo sono figlie di un'idea che più o meno il mercato
Se non del tutto una comunque genera ricchezza misurabile
Questo adesso non voglio entrare un ragionamento complicato ma è chiaro che tutto questo è il figlio di questa fase
Storica ora il punto qual è e che finché il mercato ha bisogno di di prassi pattizie negoziali
Queste prassi pattizie negoziali inverso Nuovi Investimenti il concorso pubblico e privato Investimenti la proprio questo va benissimo fa parte proprio della delocalizzazione sul territorio della vita atomistica degli interessi ma quando poi questa pare prassi pattizia può toccare quelli che sono i fondamenti i dati di un patto che c'è nel lo siamo già insieme fortunatamente
La nostra Costituzione già il patto di non dobbiamo metterci insieme siamo già insieme e vogliamo rimanere insieme il discorso diventa un pochino più complicato e soprattutto evoca quelle missioni distributive delle risorse che su cui c'era richiamato l'attenzione prima sia Laura Pennacchi sia
I scorci aggrovigliati
Ora a me pare quindi che lo sforzo che bisognerebbe fare quello di trovare uno una una via d'interpretazione al Titolo quinto che sfugga all'idea che si tratta di contrapporre vecchie nuove norme certamente una buona tecnica interpretativa i lavori così dice il parlamentare il pensiero di chi vi ha concorso le parole messe a confronto è un po'la tecnica che ha usato l'amico azzarda in un testo che considera la cosa più interessante anche se non sono d'accordo alcuni punti lo dirò poi
Chiaramente su quali punti nessuna consento con molte cose sulla grave non consente con alcune cose ma lo diciamo proprio in uno spirito diciamo di costruzione in progress di qualcosa che è abbastanza complessa
Non gode solo penso per Novartis a un'interpretazione che confronta il vecchio e nuovo testo
E tuttavia dobbiamo poi fare un un percorso diciamo ascendente e discendente cioè dal Titolo quinto se torniamo indietro troviamo i principi d'equilibrio finanziario generale l'articolo ottantuno non è un caso che si tratta di una norma che equilibrio che sta nel nella parte dalla costituzione che regola il processo di formazione della legge e la Corte costituzionale ci insegna che un principio d'equilibrio che si estende a tutti i procedimenti di formazione delle leggi cioè a tutte le fasi di innovazione normativa attraverso le quali si ricompongono gli interessi dei cittadini con effetti sulle proprie sul proprio patrimonio propri interessi finanziari e patrimoniali
E dunque salendo troviamo questo principio di di l'articolo ottantuno e interpretato che oggi fa un po'da ponte con i principi europea di convergenza economica quindi fa un po'da Ponte sia verso la rotta sia loro va verso l'ordinamento italiano ma andando ancora Enzo troviamo i principi dalla prima parte della Costituzione
Sui quali
Sentito appunto cose condivido in pieno allora qui il problema dell'interpretazione costituzionale io non sono dirlo specialisti sono spese quasi nulla insomma diciamo che provando a ragionare sui sacri testi insieme sia costituzionale mi pare che il percorso e ascendente e discendente ma deve fare i conti con questi elementi
E facendo i conti con questi elementi dunque principio da una parte che come diceva bene la Pennacchi sono principi nuove direttive programmatiche non dico le cose che ha detto lei perché e cioè chiaramente chiaro qui c'è un tentativo di ritornare a questa interpretazione ha programmatica dalla prima parte della Costituzione
Quasi allineandolo alle tutele sociali di diritti sociali che emergono in campo europeo ma in campo nove maggio un livello minimo di tutele verso cui devono convergere i paesi membri ogni Paese c'è un grande dibattito in Francia i francesi ma anche perché si sono ben guardati dal dire che sono disposti a rinunciare alle proprie tutele per abbassarla verso quelle robe Stato la di Bruno dei punti libri della della discussione in Francia per Chirac sarà su queste sia Chirac e Jospin erano assolutamente concordi su questo punto
Anzi di più deciso difensore dei diritti di cittadinanza direi proprio nel campo dello della della pubblicistica francese che non si è Sarkozy e oggi ministro del governo riuscirà dunque almeno su questo punto in Francia centrosinistra centrodestra sono totalmente d'accordo cioè che non si può ogni ma infame interpretare l'ordinamento costituzionale francese nel senso che le tutele sociali si abbassano del su un punto minore
Di tipo europeo il Gpl l'Europa è un minimo comun come dovrebbero mente la storia di ogni ordinamento invece
Ma difeso e salvaguardato
Questo credo dovremmo farlo anche noi lo fanno i tedeschi lo fanno invece sarebbe ben strano che in Italia come dire soprattutto con le forze che si richiamano una tradizione riformista e costituzionale non facessero quest'operazione culturale
Dunque la tesi che cerco di svolgere ma non vado per flash proprio
Che
Il questo percorso interpretativo e quindi deve passare attraverso queste qui queste questi questi passaggi ora facendo l'operazione che su questo dico un primo punto di diciamo di discussione con l'amico Carlo è vero che l'articolo ventitré
Equipara legge regionale e legge e legge statale legge regionale quali fonti ordinatrice del principio di legalità e possibile definizione dei presupposti di imposte e quant'altro e ma è anche vero però
Che
C'è una gerarchia implicita nel rapporto tra legge statale TG regionale che certamente non deriva che diciamo sì si lega in qualche modo direttamente alle diverse materie dove la competenza esclusiva dalla Regione concorrente ed esclusiva dello Stato
Non voglio dire allora che sia anche in linea teorica si può sostenere che non essere del tutto convinto diciamo che c'è una equiordinazione tra legge statale regione regionale
E dunque in un certo senso l'autonomia normativa di cui godono stato persone regioni ecco che sullo stesso piano diciamo possiamo anche accettare questo dal punto di vista di ermeneutica letteraria deve ecco le chiese mobile però dal punto di vista della ordinazione della del procedimento legislativo se il procedimento legislativo
E il punto dove si ordinano nel tempo gli interessi dei cittadini si attenuano le incertezze come dicevo umani
E si in qualche modo si elimina l'Effetto di incertezza e si ordinano le aspettative marcia dei cittadini e beh mi pare evidente che quella divisione di competenze competenza esclusiva dello Stato e tra le competenze vedremo cioè la perequazione e cioè i livelli essenziali di cittadinanza
L'articolo otto risaliamo l'articolo ottantuno equilibrio complessivo dei bilanci pubblici
Risaliamo ancora diritti di cittadinanza diritti a pressioni sociali prima parte della Costituzione
E queste materie sono scandite in modo netto nelle competenze del centodiciassette mi pare che nel poi dalla enunciazione teorica in equiordinazione un po'come dire formale ma caliamo in una solo in una gerarchia sostanziale che nasce dalla SEC la Costituzione
Allora se questo ragionamento a qualche base evidentemente
Possiamo trovare i principi ordinatori diciamo della del coordinamento finanziario ed i principi ordinatori il punto di soluzione questo la critica mi spiace che non voglio fare l'idea gli assenti ma insomma a quelli che in qualche modo
Confronto non è che il nuovo testo del del titolo quinto e si fermano lì e la il limite non lo vedo in questo perché non basta comunque confrontare vecchio codesto quali che siano diciamo le finezze
Come dire ermeneutica e bisogna far risalire quindi rimettono in in linea
La Costituzione
Faccio un'altra piccola digressione ma non prego feroce perdo il tempo però voglio dire qui c'è un altro punto delicato alcuni teorico di cui bisogna tenere ben chiaro una cosa e l'autonomia normativa una cosa l'autonomia impositiva non non è detto che l'autonomia impositiva coincida con l'autonomia normativa
I lender tedeschi hanno autonomia
Impositiva è garantita dalla legge fondamentale dal punto di vista dei tributi che vanno ai lender ma l'articolazione come dire la l'organizzazione le aliquote i presupposti vengono fissati con legge federale
Nel nella collaborazione a partecipa però la Camera delle regioni
Dunque non sarei del tutto convinto che ci può essere una sovrapposizione secca tra autonomia impositiva autonomia normativa
E il nostro sistema costituzionale lascia autonomia normativa solo alla legge dello Stato e alla legge regionale dunque il sistema diciamo e doppio è duplice nel senso che abbiamo un doppio sistema tributario
Formale fatto da la legge statale e legge regionale ma il modo con cui poi deve funzionare questo sistema deve essere come dire inserito dentro quei principi che dicevo prima coordinamento tra la finanza pubblica il cui libro decide i bilanci pubblici e Titolo primo
Dunque incrociando questi lamenti forse si può o trovare una una via di soluzione al la quantità di questioni qui concordo pienamente con con Franco Gallo che pone all'interno di questo titolo Comit
Il
Il senso un po'della mia relazione scritta e che i due diciamo Nessi da cui bisogna partire sono esattamente la perequazione e livelli essenziali
Non è un caso che la perequazione a livelli essenziali rimangono la competenza esclusiva dello Stato non è un caso che e lo Stato nazionale la Repubblica che che e responsabile nei confronti di una comunità della del mantenimento dei criteri di convergenza non è un caso che questi principi sono evocati anche nel titolo quinto non è un caso che la Repubblica deve proprio cittadini diritti sociali e individuali
Costruiti come diritti naturalmente azionabili
Sulla base poi entro della intermediazione del legislatore
Ma deve tener conto delle risorse disponibili risorse organizzative risorse finanziarie cucite nella Corte costituzionale qui però vorrei fare chiedo scusa nostro piccolissimo Flash
Il fatto che la Corte costituzionale
Come dire abbia in qualche modo agganciato facendo retrocedere alle sentenze additive insomma quindi chiaramente dicendo che non è possibile dare tutto a tutti al buio non significa affatto se si legge la difesa costituzionale
Che la corte retrocede i diritti individuali e sociali rispetto alle risorse economiche dice semplicemente che fa emergere un problema di visibilità responsabilità politica del decisore poi cioè la corte
E autocritica rispetto al solo intervento precedente nella parte in cui questo orientamento ributtava sulla sulla finanza pubblica delle degli oneri per i quali non era scattato il meccanismo ottantuno che fondamentalmente aumenteremo di responsabilità politica non è un caso che sta nel titolo sul processo di formazione dalla legge cadere consentire ad ogni maggioranza e non il governo di farsi carico completamente delle conseguenze dei propri atti
E qui en passant
Vedo come dire
Una un punto di connessione molto forte ma ho visto che c'è anche nelle posizioni
Che l'Ulivo ha preso una discussione fra delega fiscale l'articolo settantasei articolo ottantuno
Voglio tornarci un attimo perché non per una questione non di tipo politico non dico proprio come dire interpretativo perché si leggo l'articolo tanto con un con con il titolo quinto ora il problema diciamo dell'articolo ottantuno e quello della valutabilità
Misurabilità ragionevole nell'arco di tempo considerato dalla delega delle soluzioni delle innovazioni che il Governo e la sua maggioranza intendono introdurre un ordinamento dunque la bene GA
Per essere tale per funzionare con una vera avere un orizzonte di tempo non ha ricostruito ricostruibili da degli effetti finanziari la Corte costituzionale è un caso che chiede che l'attrice o di copertura sia assolto nella legge delega in una legge delega ora quando la tele che altro che le attese la ricostruibile a degli oneri finanziari non è un fatto del destino
E e di come si costruiscono le norme cioè il grado di prevedibilità e di effetti finanziari legati alle norme esattamente funziona del come si costruiscono le norme le posso costruire in modo del tutto programmatico le posso costruite in modo da prevederne ragionevolmente gli affetti
Voglio solo dire che sì o le costruisco in modo da non voler prevedere gli affetti o da non poterne ragionevolmente dagli affetti va benissimo sono fuori dalla vetrina fatto una legge programma leggendo rammarico faccio un'altra cosa
Questo principio vale per la legge dello Stato vale per la legge regionale cioè siamo esattamente dentro lo stesso criterio di individuazione analitica ragionevole naturalmente degli effetti che le innovazioni comportano in termini di oneri finanziari di copertura
Riprendo e vado alla conclusione il senso del mio ragionamento conducono
Con due osservazioni
Specifica e spero la quindi il
Perequazione
E livelli essenziali come elemento di interpretazione del Titolo quinto come ponte tra il Titolo quinto la restante parte della Costituzione
E qui vengo diciamo a due a due considerazioni specifiche
Ed è ovvio la conclusione chiedo scusa creato un po'disordinato io credo che
è vero che il nuovo Titolo quinto Bra una rilevanza specifica alle capacità fiscali di di dei cittadini sul territorio
E quindi è indubbio che tutti che c'è una rilievo specifico che va dato alla quantità di risorse che ciascun territorio regionale genere ma non d'altra parte però lo stesso titolo quinto dice con chiarezza
Che le tre fonti di finanziamento
Tributi propri compartecipazioni e perequazione
Che sono una specie di modello standard che vale come modulo di finanziamento delle regioni dei comuni di tutti gli enti considerati dal Titolo quinto
Questo modo di finanziamento dice sempre centodiciannove dei venti consentire il finanziamento integrale di tutte le funzioni assegnate alla Regione
Allora diciamo la stessa logica ermeneutica che porta alla conclusione che la perequazione
Come dire che i i il come l'azione combinata di queste le prime tre fonti
Deve essere organizzata in modo tale da
Consentire una rilevazione di quell'effetto di maggior progressività
Creato dal sistema dalla stessa progressività in quelle aree territoriali sul nelle quali si produce più ricchezza e qui sono redditi più alti però è anche vero che lo stesso sistema del centodiciannove porta il se la la risposta quando dice che tutte le funzioni attribuite e quindi sia le funzioni esclusive
Competenza esclusiva sia quella concorrenti
Devono essere tutte finanziate attraverso perequazione compartecipazione e tributi propri
Allora la conclusione qual è e che il
Lei
Competenze esclusive della regione
Dovrebbero tendenzialmente trovare finanziamento dei tributi propri
Che non c'è a mio modo di vedere nessuna appropriazioni a titolo originario delle regioni sui tributi compartecipate
Cioè
Il sistema di perequazione nessun'altro titolo quinto un mesto diciamo fra perequazione orizzontale e verticale
Ma fondamentalmente il quantum di tributi compartecipati che vale regioni lo decide la legge statale
Cioè l'idea che io ho sentito girare da qualche parte ma può darsi che abbia che ci sia una sorta di come di titolo costituzionale originario per cui le regioni hanno come dire si appropriano ex se senza passare per il fondo perequativo
Delle risorse
Prodotte sul territorio regionale è un una costruzione molto molto fantasiosa ma mia madre vera non ha nessuna base costituzionale
Perché perché il la compagna di in questo importante gioco un po'la differenza l'autonomia depositato nella normativa e l'autonomia normativa e il coordinamento dalla legge statale
Che deve farsi carico dei livelli essenziali di cittadinanza di più diritti sarebbe sorpreso eguali e per tutti i cittadini
E non è competenza esclusiva
E la competenza esclusiva in materia di perequazione che devono a monte
Fissare un livello di compartecipazione
Coerente con il conseguimento di questi questi due obiettivi livelli essenziale perequazione cioè voglio dire la compartecipazione
Dire dopo
Concettualmente giuridicamente che il sistema tributario in questo caso non è il sistema tributario lo Stato persona ma dello Stato ordinamento dalla Repubblica ha risolto prima i i problemi dei livelli essenziali e la perequazione
Dopodiché io costruisco la compartecipazione posso ben immaginare che la quota dei tributi compartecipati bypassa il fondo perequativo e va direttamente alle Regioni ma non va direttamente alle Regioni
In in ragione di un titolo di acquisizione originario quasi che fossimo come dire per per il per come
Per graziosa concessione dei cittadini della Calabria Lombardia il problema se si accetta questa idea
Si rompe esattamente quello che è il punto centrale che lega in una Repubblica unita e democratica cittadini imposte e tasse Parlamento
Cioè questo punto
E ma è la chiave di lettura a mio modo di vedere potrebbero naturalmente potrebbe farmi ombra diciamo una certa passione ma insomma voglio dire che che io credo invece dovrà già da giorni molto solide di cui almeno io dico
Per arrivare a questa conclusione è allora se questa ha un senso il comma quinto da centodiciannove qui mi permette di essere in leggero dissenso all'amico Franco Gallo
A esattamente alla stessa funzione che avevano i grandi trasferimenti specifici a mezzogiorno nella vecchio replicano
Cioè nelle querele situati nelle condizionale situazioni speciali alcune regioni lo Stato interviene ed ha qualcosa in più ma in via fisiologica in via ordinaria
I tributi propri la perequazione il la compartecipazione e la perequazione devono in modo fisiologico garantire il dire la garanzia dei livelli essenziali di cittadinanza e di pressioni sono a tutti i cittadini questo secondo me e il modo diciamo
Che che
Permette di dire che consente di uscire dalle contraddizione Titolo quinto perché se invece noi rimaniamo dentro questa logica diciamo
Che tende a costruire la perequazione
Quasi come un dato di cui si occupa soltanto lo Stato mentre le Regioni in quanto tali sono porta dell'interesse proprio e di Mario secondo me diciamo oltre che fare un'operazione mediaticamente dunque per quanto vale lo stesso titolo quinto rischiamo di fare un'operazione che a me sembrano del tutto coerente con i due Messico prima richiamato l'articolo trentuno abbiamo letto la Costituzione
Moltissimo tempo ancora un ultimo flash di un minuto in secondo
Per dire che se tutto questo ragionamento ha un senso
Ebbene allora le cose che io ascolto e qui vengo acquistino di cui mi occupo forse con maggiore professionalità a proposito della legge finanziaria che come gote bartitsu carpa ma diventa legge di stabilità
E per una specie di magia diventa il luogo del coordinamento dinamico dei conflitti tra Stato e regioni mi pare esattamente l'espressione come Vasco dove ad una sensibilità autonomista regionale pari a zero
Perché evidentemente il coordinamento di cui hanno bisogno
Gli enti ad un ad autonomia finanziaria costituzione tu protetta regioni comuni eccetera è innanzitutto un coordinamento statico non c'è dubbio che la Finanziaria senza cambiargli nome può svolgere questa funzione di coordinamento dinamico l'ha già fatto negli anni passati ne abbiamo utilizzato la finanziaria come luogo
Per introdurre norme sul patto di stabilità interno ma era evidentemente una situazione molto diverso la situazione
Di emergenze di Risanamento a tappe forzate non c'era il titolo quinto era una situazione alla quale tutti tutti gli enti territoriali in condizioni di grande equità e rispetto delle erano stati chiamati a fare la propria parte poi la a maggio maggior onere sulle presso lo Stato
Adesso siamo una situazione diversa quindi le Regioni hanno tutto il diritto di chiedere che la propria autonomia
Venga discesa più che difesa termine sbagliato venga garantita da un livello normativo che opera dove una legge-cornice può essere la quattro sei otto riformare idoli quarto e quinto può essere una nuova legge cornice ma certamente l'idea che il coordinamento si fa direttamente fra il DPEF e la finanziaria
Il luogo più esposto
A agli indirizzi di maggioranza il meno protetto il più disponibile nipote della maggioranza mi pare proprio una vettura capovolta del della situazione e che si è creata dopo il l'intrusione Titolo quinto
Dunque e concludo diciamo
Se
Le cose che ho detto hanno un senso probabilmente la perequazione e livelli essenziali sono lo strumento dentro il quale si dura una via di soluzione sopra c'è l'articolo ottantuno col principio di equilibrio
Di tutti i bilanci pubblici intesi come principio di responsabilità e aggiungo il fatto che per le regioni si sia prevista in modo esplicito la possibilità di indebitarsi per spese di investimento una specie di golden rule
Diciamo a maggior ragione approfondisce la necessità di un coordinamento centrale visti i livelli vincoli che abbiamo preso con l'Europa e dunque approfondisce sottolinea il compito di coordinamento del del diciamo dallo Stato persone in certo senso del bello del governo del Parlamento nazionale
Usando questi canali probabilmente è questo il senso di come si può trovare una via di soluzione a quello che sembra che se no diversamente
Può essere come dire un un padre interpretativo che ci può portare dal punto da dal dal dal dalla dalla Regione dal federalismo competitivo più come dire scombinato a formula ancora più pericolose Pignatelli
Proporrei di cercare di approfondire diciamo questi nessi questi punto interprete di vi ringrazio
Bene grazie al professor De Ioanna che intervenuto tra l'altro proprio su questioni diciamo discriminante della discussione di oggi pomeriggio quindi inserendo ulteriori elementi per per il dibattito quindi io farei
Partirei subito discusso ori che sono Renzo Innocenti che poi Elena Montecchi
Ma io credo che non non sfugga a nessuno
Una domanda che però dobbiamo
Cercare di mettere come base della nostra riflessione per quanto riguarda questioni relative all'attuazione di quanto disposto dal Titolo quinto cioè a cosa serve un'organizzazione dei poteri pubblici in senso federale
Una cosa sulla quale noi credo che dobbiamo cercare
Di approfondire così come era una delle domande sulle quali anche la discussione nella passata legislatura
Infine
Alla legislatura ci ponevamo necessità cioè di cambiare la Costituzione
Io credo che noi dobbiamo avere un approccio nella risposta che punta in due direzioni prima
Abbiamo a cuore
Come progetto complessivo quello di eliminare iniquità ictus uguaglianze settoriale e territoriale
Cioè far crescere un'idea di coesione e di uguaglianza e di cui sta
In una logica anche di corresponsabilizzazione territoriali delle autonomie territoriali
Ma la seconda risposta
E ancora più a mio parere nel cuore del patto costituzionale attualizzato
E cioè quello che nella relazione scritta ma richiamava professor devant ma anche nel suo intervento
Si pone eccome
Ricerca e come approccio e come partecipazione attiva
Nella
Nel progetto comunque
Nella possibilità di sentirsi una comunità che spinge in una direzione
C'è una Costituzione democratica nel momento in cui si riesce ad essere a dare sostanza
Alla riconoscimento di diritti civili e sociale
Questa premessa per dire cosa
Che io mi rendo conto che c'è un dibattito che ancora come abbiamo visto presentati complessa presenta
Noti
Difficili da sciogliere però credo che insomma ci dovrebbe essere una priorità nella nel riferimento una bussola di riferimento a guidarci rispetto a queste cose perché altrimenti credo che noi rischiamo un'operazione interpretativa priva però di quegli elementi di grande attualità di attualità politica se potete ma molto importanti
E che sono tanto più importanti oggi nel momento in cui vediamo una tendenza regressiva per quanto riguarda la questione della partecipazione attiva nella ricerca di un progetto comune che elimini iniquità e disuguaglianza
Per esempio un è datata ai processi dagli affetti dei processi di globalizzazione
Senza regole che riescano a gestirne gli elementi che possono essere di accentuazione delle differenze
Così come lo stesso dibattito all'interno della dell'unione europea rischia di avere una deriva di un attraverso una chiusura
Protezionistica che aumenta le differenze fra settori e territorio facendo leva
Suo egoismi che sappiamo essere molto prese
Allora credo che siccome noi siamo portatori e poniamo invece far leva e puntare ad un obiettivo far leva sulla questione della solidarietà
E puntare ad una coesione sociale credo che lasse del percorso
Ricostruttivo di questo rinnovato patto di cittadinanza con me veniva definito da chi mi ha preceduto
Non può che passare attraverso proprio questi due canali la questione della determinazione dei livelli essenziali dei diritti civili e sociali e l'altra
Una perequazione finanziaria che li garantisca
Attraverso questo modello che viene definito io voglio entrare altri lo hanno fatto altri cento verranno sulla questione delle perequazione questo modello cooperativo solidaristico
Voglio soffermarmi per il tempo che mi rimane sul mento relativo alla determinazione dei livelli essenziali che io ritengo essere anch'io come professor Dell'Anna la chiave di volta del sistema
Perché qui si tratta e questo lo ricordava Laura nella sua introduzione di garantire diritti a prescindere
Dalla propria territorialità
Di nascita o meno
Anche di residenza
Cioè significa che non ci devono essere differenziazioni di riconoscimento di tutela e di soddisfacente
Allora Primo
Occorre identificare questi diritti
Diritti di libertà e diritti economici
è un punto sul quale identificazione del diritto non è una questione secondaria in porta
E poi determinarne i livelli
Per alcuni può essere una cosa per alcuni di questi una cosa più facile quando c'è solo un elemento quantitativo per altri quando sorge un elemento di qualità ci sono maggiori difficoltà
Ricorda nella sua rete relazione sempre scritta
Il diritto alla privacy
Diritto alla libertà informazione al soddisfacimento influenti questioni che sono in qualche modo certo immateriali ma che sono diritti
Garantiti dalla prima parte della Costituzione siccome il Titolo quinto è un modo attraverso il quale oggi si attualizza il si interpreta la prima parte della Costituzione dobbiamo essere chiariamo anche che nella definizione nel lavoro di attuazione del Titolo quinto noi dobbiamo avere questa parte
Ma dobbiamo essere chiari anche per un'altra ragione perché da questa
Ne traggono poi
Cioè se ne trae altre indicazioni utili per farsi Cossa
Per individuare la competenza regionale concorre
E poi anche perché si esercita il potere sostitutivo in caso di violazione di questi diritti non possiamo essere genetici
Possono essere rigidi di principio di carattere generale altrimenti come che noi dopo riusciamo interventi
Per terminare riguarda una questione Stella definizione dei livelli essenziali
Come cioè il concetto di come questo possa essere oggi una grande opportunità
Una grande occasione
Non solo eliminare sperequazioni disuguaglianze
Ma anche per poter ridefinire il nostro sistema di protezione sociale
Partiamo oggi ancora questo essere connotato da storture disparità ingiustizie quindi c'è la necessità di intervenire intervenire garantendo non solo uniformità ma sconfiggendo una ben presente logica di privatizzazione crescente
Nella organizzazione del sistema di protezione sociale
E qui c'è la leva grossa e non sappiamo quale quello che veniva già indicato Mussi
Prima ricordava la questione della delega fiscale di quanto di fronte ad un effetto di una minore spesa pubblica vieni avanti quello di un maggior ricorso a provvederei in termini privatistici
Al soddisfacimento di alcuni episodi è indubbiamente la delega fiscale compromette un percorso Lollo lo è inutile alla radice può elimina
Però rimane comunque un problema molto importante quello relativo a vedere di contestualizzare la questione della determinazione dei livelli assiste essenziali con quella relativa alle perequazione automatica
Perché se non c'è questa connessione anche questa contestualità
Nella definizione di questo noi rischiamo di fare pure affermazioni verbali senza che ci siano supportate dall'elemento che garantisce poiché sosta
Il soddisfacimento non solo la tutela del tipo
Per Ultima cena no noi dobbiamo marcare la differenza tra la scelta fatta dal legislatore sui diritti essenze sui livelli essenziali rispetto a livelli minimi
C'è una scelta fatta
Che non è sfuggita penso mi auguro che non sfugga perché si rifugia rispetto all'individuazione di un sistema minimalisti con residua protezione sociale livelli essenziali e questo la dice lunga per quanto riguarda quindi la possibilità e la necessità di avere strumenti di te determinazione di quelli che possono essere definiti proprio dove ieri da mettere in capo alla competenza esclusiva del c'è stata
Proprio per evitare
Che avvengano un vulnus
Sulla questione della soddisfacimento
Credo che questi siano i punti sui quali
Aprire i cantieri
Purtroppo di cantieri vediamo veramente pochi
Professor delirante questo è uno dei pochi auguriamo che prosegua questo lavoro
Ma c'è la necessità di associare in questo percorso in modo molto forte quella che poi deve essere l'elemento di corresponsabilizzazione di coinvolgimento di partecipazione piena che il sistema delle autonomie
Se non riusciamo a far questo rimaniamo anche nella definizione della prima parte su cui poi ci sono le questioni della legge concorrente cella comparti le scelte sulla compartecipazione pagato ma noi dobbiamo aprire prima l'elemento di corresponsabilizzazione di partecipazione dei livelli dell'autonomia altrimenti
Credo che in serio demmo un una SEPA molto ma molto grossa pregiudizievole anche per quanto riguarda le altre cose
Vorrei solo fare anche farmi fare una domanda livelli essenziali non vuol dire il tutto e quindi ci sono
Anche la possibilità in tipi tua are
Competenze e nella determinazione vibrazione dei diritti anche altrove
Che va nella direzione di essere esaustiva dal punto di vista no la domanda
Il secondo il sistema di controllo
Quali sistemi di controllo per verificare
Che il decalogo come viene chiamato nella definizione dei diritti poi effettivamente trova un appagamento soddisfacimento sapendo che nella nostra tradizione nostra esperienza la nostra realtà il sistema di controllo e più fatto sulle procedure non elementi di qualità
E credo che questo sia comunque è un punto sul quale interrogarci per andare a definire anche passaggi successivi grazie
Grazie al Renzo Innocenti ora Elena Montecchi
Io farò soltanto
Una considerazione
E Porro alcuni temi alla nostra attenzione la nostra riflessione partendo dal fatto che sia Franco Gallo che Paolo De io Anna si sono giustamente preoccupati delle difficoltà che comporterà il nuovo sistema
L'impatto del nuovo Titolo quinto sul federalismo fiscale che fu già abbozzate parzialmente agli ATO col decreto legislativo cinquantasei del due mila
E io
Condivido moltissime delle valutazioni fatte su quelle difficoltà penso sempre ad una cosa
Che
Devo avere il senso del tempo
La creatività
E l'idea che e qui mi permetto di fare già una prima osservazione appaiono a Paolo De Ioanna
Che la questione del federalismo non sia soltanto anche se non non l'ha detto in questo modo
Un tema che pure c'è stato
Un tema connesso alla fase neoliberista talora KAT-TUN Now caricaturale di taluni movimenti politici
è un grande tema anche identitario molto problematico molto problematico
Che attraversa l'Europa
E attraverso l'Europa
Avete avere dicevo il senso del tempo perché
Io credo che su questa vicenda del titolo quinto si misuri la cultura delle classi dirigenti italiane
E per quanto ci riguarda la si misura rispetto al tentativo di rispondere in modo anche più concreto a questioni di equità di giustizia sociale avendo la responsabilità ai vincoli della spesa pubblica
Ecco perché faccio riferimento alla creatività
No
Come
Non ha tre volte a Tremonti e Magic meno cioè nel senso
Riesce a ad inventare
Ecco
Allora detto questo io altrettanto chiaro un altro aspetto
Che
Noi ragioniamo Laura diceva cose molto efficace noi ragioniamo
Dell'attuazione del Titolo quinto in un contesto politico e anche culturale
Che non è l'ha registrato anche un sociologo che fa l'opinionista su un quotidiano come repubbliche Ilvo Diamanti non è nella sua fase più
Forte
Spetta a noi credo
Partire da una riflessione certamente non è in una fase forte anche perché questa prima fase
è stato una fase che ha visto competizioni e conflitti molto forti tra le Autonomie locali e le Regioni
Che non sempre ma spesso convergono in conflitti nei confronti dello Stato a prescindere direbbe Totò dal colore politico
Cioè
Non si sta determinando ciò che è fondamentale per cominciare a mio parere ad avviare in modo rigoroso questo processo
Quel minimo di solidarietà interistituzionale né all'interno dei territori regionali
E una nuova cultura delle classi dirigenti regionali capaci
Di lavorare valorizzando le proprie risorse di sistema
Questo per quanto riguarda il centro sinistra è a mio parere mi piacerebbe sentire il parere dottor De Ioanna
E a mio parere una delle questioni che rende deboli governi regionali dei governi locali
Nella ipotizzare un terreno di confronto e di scontro con il governo centrale che non sia soltanto quello
Del procede la della dire nei confronti della Corte costituzionale
Questo per me il primo punto di impasse politica e culturale che c'è
Connessa a questo già ne parlava a lungo Renzi innocenti ma
Nel paper di De Ioanna si parte da una giusta osservazione che lo snodo del titolo quinto e l'atto e la clausola sui livelli essenziali di cui peraltro De Ioanna sottolinea giustamente la diversità rispetto al concetto di livelli minimi
Io ho una preoccupazione
Che se attorno a questo nodo
Non si presta la dovuta attenzione anche di merito che cosa sono per il centro sinistra i livelli essenziali
Cioè c'è un denominatore comune
è fondamentale questo
Perché la mia preoccupazione è che in questa definizione dei livelli essenziali legislatore nazionale abbia un'eccessiva modalità di scelta
Essendo peraltro quelle CISL attore
No sovrano nello stabilire il contenuto dell'espressione livelli essenziali
Che peraltro potrebbero oscillare su una banda molto larga
In alcuni casi potrebbero potrebbe trattarsi in realtà di livelli minimi in altri troppo uniformati rispetto alle differenze territoriali se vogliamo essere rigorosi e severi quando diciamo federalismo solidale
Allora
Per quale motivo noi non ci poniamo una questione noi non siamo in presenza e mi pare in questa fase francamente un tema un un pochino obliquo non siamo in presenza di una seconda Camera federale ma c'è uno una questione di codeterminazione dei livelli essenziali tra il legislatore nazionale i rappresentanti delle regioni e degli enti locali
Cioè c'è o no un terreno politico nel quale definiamo
Ciò di cui oggi si ritiene riteniamo
A vere bisogno rispetto appunto a questi livelli essenziali la cui valenza appunto il rapporto fra il titolo quinto e la prima parte della Costituzione
E qui si badi ci sono ruoli differenti fra la ricollocazione dei governi regionali ribadisco rispetto al legislatore nazionale al Governo centrale e le forze che sono all'opposizione
Anche se parliamo il mio caso ovviamente guardo con attenzione e interesse le riflessioni le elaborazioni i tentativi difficili di innovazione talora sporadici che si fanno perché
Quindi mi piaceva dialogare su questo su questo punto ma insomma casomai ci scambieremo delle opinioni ma persone ma
Ancora un'altra questione
Che ruota attorno alla questione della perequazione
Allora quesito anche rispetto al centodiciannove il finanziamento delle regioni potrà essere lo stesso sia per le materie che toccano appunto i livelli essenziali sia per le materie di competenza esclusiva regionale come il commercio il turismo
Anche perché
Dentro le regole dell'Unione per quanto riguarda ovviamente gli interventi che non possono essere distorsivi della della libertà di mercato noi abbiamo un mercato differenziato nell'ottobre
E per esempio non è possibile pensare a forme
Richiamo di perequazione all'ingrosso perché insomma voglio essere breve
Che consentano
Un certo tipo di sviluppo di turismo al sud
Ho fatto l'esempio più banale se si vuole ma volevo cercare di rendere evidente ciò che intendevo e ciò che intendo dire
Perché altrimenti si ragioni in una chiave esclusivamente procedurale burocratica
Letta ricordava la questione dell'Energia io la considero una questione drammatica così come noi l'abbiamo configurata nella riforma del Titolo quinto noi responsabilità collettiva che ho votato
La considero drammatica
Perché è un tema strategico sul piano internazionale di questa natura
Che ha le complessità ambientali e così via che sono a tutti noi notte
Tenerlo in un limbo di conflittualità burocratiche e non riuscire
Ad intravedere quelle che sono le le chance per il nostro Paese al tempo stesso
A me proceduto a processi di privatizzazione
Che rendono per taluni versi più selvaggio il mercato
E più e danno più spazio ad a contrattazioni da
Compresi assolutamente differenziati tra gli enti locali e grandi imprese che operano nel settore energetico stanno provocando molti guasti rispetto alla cittadinanza in questo Paese
Molti guasti rispetto alla cittadinanza ecco erano queste le osservazioni che io volevo fare gli interrogativi anche che volevo
Che volevo proporre perché io penso che
Queste occasioni che sono veramente molto importanti
Possano consentirci anche di tentare di mettere in circolo
Interrogativi e cercare appunto di vedere quelle che possono essere
Delle soluzioni che ci consenta un effettivamente di tenere insieme le competenze
Le riflessioni competenti che su queste materie complesse si fanno con
Delle scelte politiche che possano essere all'altezza
Di quelle competenze allo stato attuale io intravedo una grande lavorazione delle competenze e una difficoltà di elaborazione della politica
Grazie avvelena io mi vedo costretto a questo punto visto che la gestione del tempo
Il grande comunità comunicatore direbbe non per via mail per mia responsabilità ma perché Enzo Visco ma lasciato un extradeficit di tempo
Sono costretto ad una manovrina
La manovrina la manovrina consiste nell'unificare nell'unificare da un punto di vista dell'esposizione naturalmente passiamo subito a tre relazioni
E poi unifichiamo la discussione cercando di poter avvenire anche siccome abbiamo già qualche iscritto a parlare anche qualche contributo naturalmente non previsto nel nel pane alle quindi dalla platea Steps allora a questo punto siccome Elena Gramaglia per una ragione sopra sopravvenuta non può essere qui
Io darei la parola ad Adriano Giannola fare eseguire poi nel binario INVIM Giuseppe Pisauro e poi naturalmente la discussione con
Con le modalità che dicevo se Enzo Visco vuole tornare a presiedere io a questo punto fatta la manovrina di riconsegnò la gestione del tempo
Io
Discusso ho il privilegio di
Avere diciamo lo spazio appunto nel
Anzitutto devo dire che è quello
Mi concentrerò su due aspetti
Fortunatamente sono stati
Ampiamente l'emissione con molta chiarezza messi al centro del suo intervento al professor De Ioanna con il quale anticipo concordo assolutamente
E
Seconda cosa dico che io qui riporto sostanzialmente i risultati di un del lavoro della commissione che ormai da due anni lavora sul problema del federalismo fiscale e il Mezzogiorno qui un commissione istituita presso la regione Campania dalla Presidenza della Regione Campania che ha dato luogo già a un primo rapporto il diciamo l'occasione è stata una riflessione sul decreto legislativo sulla sanità
E questo secondo documento che non è un rapporto che fra l'altro è disponibile
Sul sito internet della Svimez
Proprio sui due aspetti perequazione
Perché
Livelli essenziali di assistenza e di servizio
Questa Commissione lavora
Appunto in collaborazione soprattutto con la Svimez che in qualche misura ha interpretato in modo ritengo efficace la sua natura istituzionale per intervenire su un pregevole assieme al professore epica professore Fausto professore storna il ruolo oltre che al direttore dello Svimez
E alla dottoressa Moro
Ora
Dico sono grato al posto degli hanno perché rispetto alle altre interventi estremamente per così dire prudenti o come si diceva
Si sono posti in modo terzo rispetto al problema
E quindi sollevando estremi con l'emissione dei compensi mi sembra che un'indicazione importante che ci viene e che era quella che poi ci aveva mosso nel leggere in questo secondo documento gli articoli della del titolo quinto e di guardare in positivo cioè avendo in mente un'ipotesi politica al quale vedere se in qualche misura il testo e quindi con tutta la
Tecnicalità giuridiche
E anche un po'con la coerenza economica che dovrebbe sostenere la tecnicalità giuridiche se il testo con ferma un'ipotesi politica impositivo del modello di federalismo attendiamo a realizzare un perlomeno prefigura e io concordo perfettamente credo di cioè io intendo in questo senso la con la Commissione il documento che segue avrete la pazienza di leggere in qualche misura affronta proprio questi problemi
Concordo perfettamente un poco anche con l'esortazione che mi sembrava e mi sembra il professor De Ioanna che trovava una coerenza tecnica rispetto a un'ipotesi però politica che deve stare dietro ad ogni tentativo di legge tecnicamente qualcosa
E credo che in questo caso sia estremamente importante che abbiamo chiara qual è l'opzione politica perché io temo che questo non sia molto chiaro assolutamente poco chiaro proprio in questa discussione
Allora dal punto di vista dell'economista diciamo così assistito questo caso
Anche dalle competenze
Diciamo un po'più
Diciamo giuridiche ma mi rendo conto quindi con la rozzezza che l'economista può vivere nel trattare
Gli articoli della Costituzione a me sembra che l'articolo centodiciannove ci dia un modello molto chiaro molto
Proprio come diciamo noi economisti estremamente chiaro e chiuso
Interpretativa niente anche perché viene a valle dell'articolo centodiciassette che giustamente dove ci sono tre elementi in cui lo Stato esclude Anna competenza esclusiva sulla perequazione
Sulla fissazione dei livelli essenziali di assistenza
E combinando diciamo il criterio di libertà uguaglianza
Centodiciannove
Dal punto di vista dell'economista quel modello quell'articolo centodiciannove esplicita in modo estremamente chiaro inequivocabile un meccanismo di finanziamento del Autonomie Comuni Province e Regioni
Città metropolitane poi ci potremo discutere se il termine della perequazione al delle capacità fiscali o del fabbisogno che ripeto tecnicamente non è il bisogno è un'altra cosa
E comunque se questi sono compatibili o non compatibili ma è chiaro che se abbiamo una lettura politica
Di un testo tecnico che va in una certa sequenza a mio avviso gli spazi per avere dubbi interpretativi a meno che non li vogliamo creare non ci sono particolarmente certo ci sarà chi quel quegli spazi li userà per dire che c'è un'altra interpretazione ma questa è un ragionamento di cui dobbiamo essere avvertiti e studiarci bene Agazio interpretazioni certo c'è sarà anche questo temo che sia il problema
Una esigenza di rinunciare a certi aneliti di differenza di concorrenza che ci sono nel formulare il così detto federalismo
Cooperativo e solidale
Termini che io vedo non molto entusiasticamente io credo che articolo centodiciannove così come centodiciassette non abbiano nulla a che fare con le solidarietà alla cooperazione
Abbiamo a che fare con i diritti minimi che una carta costituzionale di un sistema unitario deve garantire poiché sulla sulle del tale operazione
Forse il comma quinto dell'articolo diciannove centodiciannove ci dice qualcosa
E anche questo credo che sia un problema da discutere con molta attenzione se non si vuole da accertare il tessuto sociale verso il quale noi vogliamo portare questa discussione
Allora
Andando molto rapidamente l'articolo centodiciannove l'abbiamo a questo punto detto e ridetto
Ci dalle varie forme di finanziamento quello sono le forme e chiudere il modello con il comma quattro che dice queste forme definanziamento come è stato giustamente detto debbono essere adeguate finanziate le esigenze diciamo affidate le funzioni pubbliche affida loro attribuite ai vari livelli di autonomia locale chiarissimo cosa voglio dire questo
Trovate poi giuristi cadente si può trovare sempre un modo diverso che interpretare ma questo è il vincolo per un economista il vincolo è quello che chiude il modello e io in questo senso se può essere un apporto vi dico telaietto dal punto di vista di una qualsiasi razionalità economica quel sistema quel comma quelli articolo ha una sua nazionalità
Ora tutto questo
A valle appunto dell'articolo centodiciassette in cui si ricordano le competenze esclusive e serie in via al secondo me all'elemento molto importante della
Diciamo
Per la fondamentale esigenza di garantire i diritti civili diritti sociali quindi attraverso i livelli essenziali come sulla non minimi essenziali di assistenza
E di di e di servizi
Mi sembra che portino a confermare sostanzialmente che chiamiamolo pure il cosiddetto federalismo cooperativo e solidale è un modello
Sostanzialmente di federalismo verticale o per lo meno che la sua verticalità deve essere fino a quel punto realizzata fino al punto cioè di garantire quello che nell'articolo centodiciannove è chiuso con il comma quattro
Dopodiché ci può essere tutto l'orizzontalità e la contrattazione tra i territori I settori tra le autonomie
Ma al di sopra di quel vincolo che esplicitato nel comma quattro
Rileva questo punto che si passi dalla perequazione rispetto ai fabbisogni non ai bisogni
Alla perequazione rispetto alle capacità fiscali a mio avviso non rileva assolutamente perché il fabbisogno come viene soddisfatto attraverso le risorse che evidentemente sono recuperate attraverso l'azione fiscale
Quindi se c'è coerenza tra i fabbisogni è perché c'è coerenza tra le risorse e quindi una perequazione delle risorse fiscali equivale a perequare sostanzialmente i fabbisogni o i bisogni il problema a che punto si perde quando queste cose beh qui all'interno credo proprio delle dei riformatori ci sono abbastanza posizione abbastanza divergenti al novanta per cento al cento per cento e così via
Ripeto io rinvio al comma quattro dell'articolo centodiciannove che dice che comunque quel livello essenziale adesso è garantito
Le percentuali di perequazione se sono son sufficienti al novanta per cento saranno sufficienti ma a monte deve essere definito qual è questo livello essenziale da garantire
Se sono sufficienti all'ottanta per cento sono all'ottanta per cento vorrà dire che resto un venti per cento in surplus che sarà la libera la a soddisfare la domanda di differenza dei territori e delle realtà o delle collettività locali
Questo per dire che se c'è un vincolo di bilancio prima si soddisfa il vincolo se resta qualcosa si può qualcosa di diverso e questa la fretta come dire un po'terra terra Filosofia dell'Economist ma credo che dice al di là di questo possiamo giocare molto sui termini ma è bello ritornare alla sostanza dell'argomento
Una
Notazione
Che mi trova anche questo molto concorde che nel testo appunto è abbastanza
Rilevante
Anche io credo che da questo punto di vista la pretesa che ci sia un diritto a trattenere presso gli enti territoriali per una sorta di diritto divino che ora costituzionalmente riconosciuto le risorse diciamo atti riferibili al territorio è una stazione per così dire
Abbastanza
Stravagante
O per lo meno quel diritto c'è nella misura in cui ritorniamo ragionamento precedenza
Quindi attraverso premia le compartecipazioni la riforma costituzionale non credo che attribuisca alle a regioni più ricche un potere
Diciamo come invece sembra appunto questa impostazione un po'somme strumentale semplicistica
Attraverso il cui esercizio i cittadini delle regioni più ricche appunto puniscono o diciamo premiano cittadini di altre regioni sembrerebbe questo totalmente appunto stravagante e più poco irrilevante dal considerare quindi da questa punto di vista questa il problema delle compartecipazioni probabilmente pone allora un problema molto semplici come la compartecipazione o perlomeno la perequazione è una prerogativa esclusiva dello Stato basta una semplice cosa per risolvere alla dice questo problema
Ridurre la compartecipazione alle risorse erariale a di minimo indispensabile a garantire alla regione più ricca
L'autosufficienza
Tutto il resto diventa fondo perequativo quindi tutte le regioni allora quel conta cedere procure PD tecnicamente non ha nessuna rilevanza questo problema
Il problema prefetto al problema politico di cui dobbiamo avere chiarezza essere certi nei riferimenti ai quali si facciamo e vengo alla natura del comma quinto il comma quinto della costituzione dell'articolo centodiciannove della Costituzione
A mio avviso avviene a letto da molti anche qui mi sembra che qualche tentazione Cecilia come una sorta di ruota di scorta di fronte al problema che forse la perequazione messo come nel centodiciannove può creare come dire
Delle difficoltà
Ora comma quinto dice che per promuovere lo sviluppo economico la coesione e la solidarietà sociale per rimuovere gli squilibri
Economici sociali per favorire l'effettivo esercizio diritti della persona o per provvedere a scopi diversi dal normale esercizio delle loro funzioni cioè quei scoprì che il centodiciannove deve garantire lo Stato lo Stato destina risorse aggiuntive torniamo all'intervento straordinario
Dopo dieci anni di
Comunque risorse aggiuntive
Ed effettua interventi speciali in favore di terminati i Comuni Province Città metropolitane regioni quindi è lo Stato che effettua gli interventi non è una delega o un trasferimento di risorse che pone trasferisca perché queste regioni facciano ma su delega dello Stato
Quindi non c'è nessuna come dire possibilità di leggere o Gran Premio politicamente secondo me dobbiamo avere una posizione o si dovrebbe avere una posizione in cui il concetto dell'articolo quinto sia molto chiaro e molto preciso è un intervento straordinario aggiuntivo per affrontare problemi sociali
Che possono attenere ai diritti civili e sociali ma che dovrebbero essere assolutamente garantire all'articolo quattro
Ho a mio avviso in modo più coerente sensato che in un Paese dualistico le politiche di sviluppo sono senza sono essenziali sono essenziali e indipendentemente quindi la la garanzia dei diritti sociali
E civili di cui si parla e quindi questo articolo quinto caso mai è il discorso qui della cooperazione della solidarietà
Del finanziamento delle politiche di sviluppo che in una che era il vecchio poi il richiamo al Mezzogiorno come diciamo alla come dire al motivo costituzionale per cui il Mezzogiorno entrava nella costituzione un richiamo a mezzogiorno come esigenza di sviluppo e di recupero dei divari sociali ed economici quindi in qualche misura questo solo in questo senso mi sembra possa essere interpretato un ultima notazione molto concreta la commissione di cui parlavo ha fatto un solo esempio parlano allora identificando un'ipotesi molto banale molto corrente
Nell'eventualità vagante non centro per motivi di tempo sulla applicazione di un qualsiasi schema di devolution o di un trend di una attuazione di elementi contenuti come veniva giustamente ricordato dal professor Carlo dell'articolo centosedici della Costituzione e quello sì è abbastanza competitivo come federalismo
E questi esempi sono credo dovremmo stare attenti a l'impatto di diciamo opposizioni di questo genere
E
Io riporto semplicemente una indicazione per ogni punto di per esempio viva o IRPEF
Dato come
Come la Lombardia che nel settanta per cento ormai Correntone le regioni
Sulla devolution si sono abbastanza diviso in questo senso
Ogni punto percentuale in più dato a una regione per così dire in surplus
Implica per esempio una riduzione per regioni quali la Campania la Puglia la Calabria
De evidentemente delle risorse disponibili qui facciamo riferimento al modello all'esempio della finanziamento della sanità che il grosso in questo momento percorso per ogni punto percentuale in più
Il trentotto per cento di questo punto viene pagato dalla Campania viene sottratto diciamo disperare compagni venticinque per cento la Puglia
Quindici per cento alla Calabria fuori così via
In termini quantitativi applicare oggi lo schema al settanta per cento
Sto di autonomia sulle e imposte
Localmente IVA localmente dal punto percepite vuol dire una riduzione di tre mila duecento miglia una aumento di tre mila duecento miliardi posizionando che solo Lombardia abbia questo
Una diminuzione di mille duecentosette miliardi per la campagna di ottocentotrentadue miliardi per la Puglia di cinquecento
Trenta miliardi
Per la Calabria
Questo un un solo una applica fatta dell'un per cento di questo troverete qual è per ogni come dire avete Modular mente cosa vuol dire contrattare su questo tipo di strategia
Sul
Mi chiede appunto adesso tocca inerti quindi
L'allargamento
Buongiorno
Siccome sono senza voce siccome l'ora è tarda vorrei aiutarmi con qualche luce do chiedendo scusa la presidenza che forse è un po'più scomoda rispetto all'obitorio e in questo caso
Dunque ringrazio per l'invito il compito che mi è stato segnato è quello di descrivere l'esperienza della sanità che in questo caso a anticipato alcuni percorsi che devono essere fatti con riferimento ad altri settori dei diritti civili e sociali
Che lei chiama
In questo momento la salita viene spesso chiamata in causa appunto perché ha fatto un percorso che ormai ventennale non soltanto in Italia ma nel resto del mondo
Forse non molti sanno che c'è un movimento internazionale scientifico politico
Di definizione delle priorità all'interno del sistema del sistema sanitario che riguarda tutti i Paesi sia i Paesi che hanno un sistema sanitario nazionale un sistema pubblico universalistico sia i sistemi come gli Stati Uniti d'America ad esempio dove prevale il servizio il sistema privato le assicurazioni private
E esperienze significative sono state fatte da allora Eaton alla Nuova Zelanda all'Olanda all'Inghilterra
Io sono state in parte anche recepite nella recente normativa nel dibattito tecnico politico che riguarda la sanità quindi il tema sul sulla sanità italiana il tema delle priorità ed è la definizione dei livelli di assistenza
è un tema che è stato trattato nella letteratura giuridica economica della sanità a lungo e che qui ho riportato le tre principali riforme
Relative al settore sanitario italiano a partire dalla otto tre tre che come si vede all'articolo tre già diceva
Riferiva
I livelli delle prestazioni sanitarie che devono essere comunque garantiti a tutti i cittadini
In realtà l'auto tra tre semplicemente denunciava questo problema che non è mai stato preso seriamente in considerazione
Anche perché l'auto tre tre partiva da quella ipotesi che a posteriori abbiamo un po'tutti verificato estere velleitaria di garantire tutto a tutti grati se subito
La cinquecentodue che è dell'inizio del novantadue poi la cinquecentodiciassette cioè la prima riforma dopo il servizio sane l'istituzione del servizio sanitario nazionale riprende maniera tutta Roma il concetto di livelli di assistenza sanitaria
Sottolineando pulendo le in fasi sul problema dell'uniformità tutti gli anni Novanta sono anni in cui la parola chiave è uniformità dei livelli di assistenza proprio perché si veniva da un decennio precedente in cui nonostante la grande riduzione dei divari soprattutto in termini di spesa e qualche volta anche in termini di Offerta
Fra nord e sud del Paese si erano ridotti ma permanevano ancora grosse differenze e poi e l'ultima svolta è quella della riforma più recente dal novantanove del decreto legislativo due due due note
Che riprende il concetto dei livelli di assistenza
Ma pone l'enfasi sulla parola essenziali
L'uniformità discende dal fatto che i livelli di assistenza sanitaria in quanto essenziali devono essere garantiti in modo uniforme ma l'enfasi non è semplicemente sull'uniformità
In realtà soltanto a partire dalla seconda metà degli anni novanta in Italia viene recepito questo movimento scientifico e in buona parte anche politico di riflessioni su che cosa sono i livelli di assistenza e come possono essere specificati
E e se ne discute con grande enfasi
E anche se non sempre il dibattito scientifico ha portato e la normativa che in buona parte ha recepito queste riflessioni ha portato poi a grossi passi avanti nella concreta attuazione della normativa
Un quesito che ci si può porre
Come mai nell'ambito della sanità i livelli essenziali di assistenza hanno avuto come concetto una un successo così rilevante
E la risposta sta forse in questa frase di un collega il quale dice perché la definizione dei livelli essenziali di assistenza è uno strumento con può essere posto il servizio di politica sanitaria diverse e in parte forse addirittura contrapposte
E in particolare ed è la ragione per la quale in Italia si dibatte molto di livelli essenziali e non solo in Italia in particolare la specificazione
Di ciò che è il contenuto dei livelli essenziali di assistenza può Sr sintetizzata in maniera un po'semplificata e me ne scuso ma per dare
L'immagine dei due delle due posizioni estreme in queste due diverse posizioni la prima specificare i livelli essenziali di assistenza vuol dire
Cercare di realizzare obiettivi di inclusione sociale e di conciliare ciò che nella letteratura scientifica viene qualche volta indicato come
La quaterna inconciliabile incoerente cioè conciliare universalità globalità accessibilità e qualità dei servizi un problema che hanno tutti i Paesi
E quindi il il primo obiettivo è quello di garantire politiche sanitarie che includono tutti e garantiscono tutto ciò che è di qualità appropriata e indispensabile per la salute dei cittadini il secondo obiettivo un obiettivo completamente diverso questi due obiettivi coesistano sempre sono causa di difficoltà incomprensioni
Nel dibattito il secondo obiettivo è che specificare i livelli essenziali di assistenza sanitaria e la condizione pregiudiziale per per chi eventualmente lo desiderasse contenere l'intervento pubblico e sostenere lo sviluppo del mercato privato delle prestazioni sanitarie del mercato delle coperture assicurative
Queste sono le due ragioni che in parallelo hanno portato alla crescita del dibattito sui livelli essenziali di assistenza
E tutte e due free
Probabilmente in alcune fasi negli anni novanta ha ha prevaricato questa seconda ipotesi
In altri momenti nella seconda parte degli anni Novanta invece la prima ipotesi era quella perseguita tutte e due sono regioni che però portano ha degli obiettivi nettamente diverso
In realtà la sanità ha delle specificità abbastanza rilevanti io non sto a tediarvi con molte delle precisazioni che potrebbero essere fatte
Ma il percorso è stato anticipato abbiamo visto almeno da qualche decennio in sanità
Per una serie di ragioni che forse aiutano a capire anche le difficoltà che ci sono nel settore sanitario e le difficoltà a trasferire in altri settori le riflessioni il percorso che è stato fatto in sanità
La prima ragione è che nel settore sanitario molto spesso si state si tratta di diretti ai quali corrispondono direttamente delle prestazioni che individualmente il singolo cittadino può consumare richiedere ma molte in una piccola quota delle prestazioni che sono erogate dal Servizio sanitario si tratta di quelli che gli economisti chiamano beni pubblici puri e quindi di De di diritti non individuali non rivali
Che hanno una caratteristica diversa e questa corrispondenza ha fatto sì che la specificazione dei livelli essenziali fosse in qualche caso interpretabile come la specificazione di diritti individuali e soggettivi di fronte a specifiche esigenze
Ma poi c'è una serie di ragioni che hanno a che vedere col fatto che la domanda di prestazioni sanitarie con lo sviluppo economico è cresciuta
E i problemi del finanziamento a carico del terzo pagante a carico del servizio sanitario nazionale nostro caso e soprattutto il monumento di risanamento della finanza pubblica sono stati via via più rilevanti e dall'altra parte proprio negli anni novanta in coincidenza
Con le politiche rigorose di risanamento della finanza pubblica le legittime aspirazioni del mercato privato delle prestazioni sanitarie dell'interminabile intermediazione economico
Finanziaria assicurativa
Sono stati in qualche modo soffocate età citate da questa difficoltà a trovare finanziamenti pubblici
Di qui l'esigenza di specificare il confine fra pubblico e privato al fine di lasciare ai fondi integrativi sanitari sostitutivo integrativi rispetto
Al servizio sanitario nazionale un ambito di copertura che fosse sufficientemente
A la
Ci sono altri elementi che rendono la questione molto più complessa ne cito soltanto una che è quella che la specificazione in sanità dei livelli essenziali di assistenza impatta
Non solo col problema che ho appena detto dei fondi integrativi ma impatta fortemente con l'autonomia professionale dei prescrittori di prestazioni sanitarie
Infatti secondo alcune autorevoli studiosi si è passati anche nella realtà italiana da una definizione dei livelli essenziali di assistenza che in qualche modo potevano essere interpretati sono livelli di assistenza tutti i servizi tutte le prestazioni che i medici possono prescrivere
Una specificazione senza confini e a rischio di non essere sostenibile finanziariamente
Ha invece una definizione che tutto ciò che possiamo permetterci di pagare questa mozione dei primi anni novanta delle cinquecento e due cioè una specificazione dei livelli di assistenza che era condizionata dalle disponibilità finanziarie
A una successiva specificazione che è quello invece del duecentoventinove della fine degli anni novanta cioè dell'ultima riforma del servizio sanitario nazionale che specifica i livelli essenziali di assistenza
Come essenziali ovvero ciò che strettamente indispensabile per rispondere a reali bisogni di salute della popolazione
Che sono erogati in condizioni di appropriatezza rispetto alle specifiche esigenze e in quanto tali che devono essere garantite
A carico di risorse pubbliche e a tutta i cittadini
Dobbiamo dire che la normativa italiana quanto qua specificazione dei diritti e la tutela della salute soprattutto dopo le ultime precisazione della due due nove è riconosciuta
A a livello internazionale come avanzata sul piano della legislazione
In particolare un primo passo avanti che è quello di cui si è parlato anche oggi è stato fatto proprio nel duecento e ventinove perché qualche cosa che in qualche modo risponde all'esigenza di precisare i principi fondamentali che sono alla base del diritto alla tutela della salute
è contenuta nell'articolo uno del due due nove dove sono specificati questi cinque principi fondamentali e sono declinati in maniera puntuale e i documenti successivi di precisazione
Tant'è vero che
La necessità di
Rendere operativamente chiaro che cosa si intende per livelli essenziali di assistenza ha proceduto prima nel due due nove precisando a Randy Offerta che il Servizio sanitario nazionale deve essere tenuto a garantire
La specificazione delle aree di offerta estremamente fondamentale perché specificare che e in tutte e tre queste aree di Offerta quella della prevenzione quella del distretto dell'assistenza sul territorio quello ospedaliera
Devono essere comprese nei Livelli essenziali vuol dire chi la globalità del servizio viene mantenuta e nessuna aria di offerta viene esclusa e quindi nessuna regione alcune aree di offerto faccio un esempio della farmaceutica per molto spesso
Una vicina di base che molto spesso viene candidata ad essere esclusa
Possono essere escluse se in base alla normativa nazionale
Non solo ma la normativa nazionale prevede anche dei criteri di esclusione perché il vero problema della sanità anche lo differenzia dagli altri settori è che nel settore sanitario l'espansione della domanda di prestazioni porta in servizio a erogare prestazioni che non sono così meritevoli di attenzione e quindi di finanziamento carico di risorse pubbliche come sono altre prestazioni e quindi la necessità di individuare liste negative
Più che liste positive ovvero criteri di esclusione
E ci sono tra i criteri di esclusione e ciò che non è poco pertinente rispetta i principi del servizio sanitario nazionale ciò che non è efficace e non appropriato e ciò che non risponde a un criterio di costo efficacia quanto a modalità
Di erogazione dell'assistenza
Il decreto che è stato emanato alla fine del due mila e uno proprio di attuazione dei livelli essenziali di assistenza a seguito delle cinquecento e sei del federalismo fiscale proprio perché le regioni volevano in primo luogo una chiarezza negli obblighi che avevano nei confronti dei cittadini segue sostanzialmente questa logica
Prevede il decreto che specifica i livelli essenziali di assistenza sanitaria una lista generale positiva
Che specifica macro categorie di assistenza tipologie di assistenza che devono essere garantite da tutte le regioni e a tutti i cittadini
Poi precisa una piccola lista negativa di prestazioni che a livello nazionale prestazioni e servizi non dovrebbero essere garantite con risorse pubbliche ma sappiamo che alcune di queste è una piccola lista negativa perché ciò che può essere
Escluso al cento per cento in quanto non meritevole non pertinente rispetto al servizio sanitario nazionale
Ray è ricompreso in una lista molto piccola e quindi non fa risparmiare molto
Ma diciamolo chiaramente che così come dice ad esempio Klein un autorevole studioso inglese di sulle priorità in sanità
La definizione delle priorità dei livelli di assistenza non ha nulla a che fare col vincolo delle risorse
Ma risponde all'obiettivo non tanto di contenere la spesa
Quanto di specificare i confini dell'ambito delle garanzie che sono assicurati i cittadini e quindi la specificazione dei diritti di cittadinanza
Che poi questo sia strumentale per contenere la spesa o delimitare rallentare il tasso di crescita e una un'altra questione ma nulla a che vedere con il contenimento della spesa e con la scarsità
Delle risorse che in alcuni momenti è particolarmente stringente
Quindi c'è una piccola lista negativa che certamente in alcune regioni è già stata messa in discussione perché dietro a ogni aria di prestazioni sanitarie ci sta
Una pressione del mercato dei produttori di prestazioni sanitarie e questo è l'altro problema importante che nel settore sanitario deve essere tenuto in considerazione e che in molti casi vincola la possibilità di delimitare al meglio l'area delle dei livelli essenziali di assistenza secondo criteri oggettivi
E fine questo documento della fine del due mila uno
Sui livelli essenziali di assistenza sanitaria rinvia a dettagli a livello regionale nella logica che al di là del quadro nazionale il livello regionale può definire entro determinati i margini
Aree di intervento specifiche tenendo conto delle peculiarità della propria regione
Un punto ancora vorrei precisare prima di chiudere il federalismo fiscale il cinquantasei dell'anno il decreto legislativo cinquantasei del due mila
Avevamo con riguardo al settore sanitario oltre a precisare che doveva essere al meglio delineato ciò che sta dentro i livelli essenziali di assistenza avevamo
Previsto nell'articolo nove un intero articolo piuttosto articolato
E con la definizione di un sistema di garanzie di assistenza sanitaria superando la storica difficoltà a monitorare i livelli di spesa nelle regioni il decreto sul federalismo fiscale diceva
Le Regioni devono garantire effettivamente i livelli di assistenza sanitaria e non semplicemente si devono limitare a spendere la quota capitaria di finanziamento per la sanità
E proprio in vista della necessità di monitorare e ciò che effettivamente viene riconosciuto come i diritti dei cittadini
Aveva previsto una relativamente complesse o ma inevitabilmente complesso sistema che partendo da indicatori e parametri di riferimento
E da regole di rilevazione dei dati faceva leva sulla pubblicizzazione quindi sull'informazione perché la visibilità
Il fondo funzionale è indispensabile per rendere effettivamente esigibili i diritti
Passava attraverso le raccomandazioni alle regioni che si trovano a non rispettare i parametri di riferimento e prevedeva anche penalizzazioni in caso di inerzia fino a poteri sostitutivi così come erano stati previsti
In precedenza con riferimento all'articolo ventotto sul patto
Di stabilità interno questo meccanismo aveva un obiettivo fondamentale superare il vincolo di risorse alla sanità della quota capitaria definanziamento e sostituirlo
Con un monitoraggio quali-quantitativo dell'assistenza effettivamente erogata
Purtroppo questo meccanismo non è mai stato attuato
E semplicemente disegnato ed è rimasto sulla carta non solo ma la finanziaria del due mila e uno aveva previsto che venisse rimorso sin dal due mila e uno il vincolo di destinazione arrestati la sanità delle risorse destinate al finanziamento delle regioni per il servizio sanitario nazionale e che questa rimozione non venisse sostituita da nessun altro monitoraggio di tipo quali-quantitativo
Quindi siamo a partire dal due mila e uno in una situazione potremmo dire senza paracaduti perché le Regioni in questo momento non sono tenute
A garantire il finanziamento dei servizi se dei livelli essenziali di assistenza così come definiti ancora in modo indeterminato
Ma d'altra parte non abbiamo nessun strumento per monitorare confrontare ciò che le Regioni fanno e purtroppo è un'esigenza sempre più sentita
Anche alla luce degli interventi che le singole regioni stanno prendendo nel due mila e due con riferimento ai disavanzi che si sono accumulati nell'anno precedente
Questo vuol dire che oltre alle tre esigenze che chi mi ha preceduto ha più volte imprecisato con riguardo ai livelli essenziali diritti sociali e civili ovvero definire i principi fondamentali ma un piccolo passo avanti già stato fatto nella sanità
Definire la normativa per i poteri sostitutivi quando lo richiede la mancata tutela dei livelli essenziali e definire su quali basi viene distribuito il fondo perequativo per la sanità sono pregi e precisato il fabbisogno sanitario c'è un altro problema urgente nella sanità che è quello di definire un sistema di monitoraggio dell'assistenza dei livelli di copertura effettivamente garantiti ai cittadini un'ultima precisazione
Nella normativa sanitaria che come abbiamo visto è molto ampia riguardo ai livelli essenziali di assistenza non solo l'Italia ma anche negli altri Paesi
La parola minimi livelli minimi di assistenza non compare mai anche se nel dibattito ancora ora
Spesso corrente giornalistico si interpretano questi livelli essenziali come livelli minimi
Nella letteratura scientifica c'è una versione di livelli minimi quello che si chiama il minimo decente il minimo un package cioè quel livello al di sotto del quale si pensa che in nessun Paese civile debba andare
Ma la normativa nazionale
Non ha mai interpretato i livelli essenziali in questa maniera a interpretato essenziali come tutto ciò che serve a tutelare la salute ma nulla di più ma neanche nulla di meno e non semplicemente ciò che il sistema privato non è in grado di erogare i cittadini e quindi che richiede un intervento residuale dal parte dello Stato
Però questo è un equivoco del fondo estremamente importante soprattutto da tenere presente a mio giudizio alla luce di ciò che in
Per questo
Momento si sta riflettendo con riguardo alla salita e alle pressioni che ci sono nello spostare il confine fra pubblico e privato all'interno del settore sanitario soprattutto nelle regioni che
Se hanno disavanzi rilevanti nel settore sanitario non solo hanno interesse attenere i livelli essenziali molto bassi
Ma hanno un duplice interesse uno per evitare di avere dei disavanzi che si ripetano dura perché così si riduce l'onere in termini di solidarietà nei confronti delle regioni più povere che comunque hanno bisogno di un intervento perequativo
E questa precisazione di livelli essenziali che sono diversi dai minimi mi sembra che debba essere mantenuta e sottolineata con forza vi ringrazio
Bene
Grazie
Mi pare solare abbastanza chiaro che il problema della sanità
Sono
Uno
Centrale
Soprattutto per l'equivoco
Implicito nelle posizioni della della destra cioè la destra non è che si occupa appunto
Di livelli essenziali
Intesi come quello che sono cioè quello che uno si può permettere con le risorse date
Almeno per me questo significa livelli essenziali il massimo e ci si può permettere
E ma appunto come lei ha sottolineato come l'occasione per
Ridurre lo spazio pubblico a favore del di quello privato o meglio per aumentare la spesa sanitaria
Globale del paese che questo significa il passaggio dal sistema pubblico
Raduno
Privato
Su questo io chiedevo si fidi di intervenire subito dato che so dato che so che poi deve partire e quindi d'accordo con Giuseppe Pisauro pensiamo sia utile e dato che tu lei commentare commentare questa relazione
E quindi facciamo una cosa
Uniforme per come
Dico il Pdci
Io vorrei fare alcune sottolineature
Spero vivamente di carattere politico
Per quanto riguarda il passato
Alcune considerazioni per quanto riguarda il presente e futuro
Per quanto riguarda il passato
è chiaro che
L'excursus che
La professoressa di rinvii in ci ha fatto
Vorrei che fosse evidente a tutti noi che
Nei suoi risultati non è mai stato scontato
Cioè
è stata una scelta politica precisa
In particolare per quanto ci riguarda più direttamente dei governi dell'Ulivo
Quello che ha portato
Ai denti ficcare a individuare
Anche solo l'espressione livelli essenziali e uniformi
E appropriati di assistenza
Peraltro contestualmente alla individuazione delle risorse pubbliche
Disponibili
Alla stessa finalità
Perché l'impianto di fatto normativo ed evitato
Con la cinquecentodue prima delle modifiche del duecentoventinove
Per quanto avesse essa stessa ha coniato l'espressione livelli essenziali e uniformi di assistenza
Aveva stabilito
Il vincolo economico finanziario
Come di fatto insuperabile
O quanto meno
Determinante i contenuti dei livelli essenziali
Lo sforzo fatto è stato quello della della contestualità della individuazione della contestualità tra i bisogni di
Divenne il della individuazione dei livelli essenziali di assistenza intesi appunto come quelli che sono necessarie a tutelare la salute
Con la individuazione delle risorse pubbliche disponibili a questo destinati
Vorrei anche far notare che
La elaborazione del titolo quinto
Non è stata una lavorazione scontata essa stessa perché nella primissima versione
Si parlava di livelli minimi
Il termine essenziali è stato introdotto successivamente
E credo che è un caso che possiamo a un esempio
Da qui possiamo riferirci
Nel quale la legislazione ordinaria a in qualche modo rientrato il contenuto costituzionale
Perché nel frattempo appunto sia la legge sull'assistenza
Che la legge di riforma il decreto legislativo di riforma della sanità erano
Già in o approvate o in elaborazione
Avanzato
E credo quindi che questa su questo aspetto debba sempre e comunque essere tenuto presente
Perché appunto non è assi assolutamente non era assolutamente scontato che
Vi fosse questo tipo di impegno
Esplicito
Che peraltro è in qualche modo
Già scritto
Perché io vorrei che risultasse chiaro un elemento
Dell'oggi
L'attuale
Provvedimento che contiene nei la i cosiddetti LEA
Non ha
Formare giuridica di atto legislativo è un provvedimento amministrativo
La Costituzione prevede
Una legislazione esclusiva lo Stato per individuare i livelli essenziali di assistenza
Io ritengo che
Sarà molto difficile ottenerlo
Però ritengo anche che l'articolo uno del duecentoventinove contenga in qualche modo una delineazione
Sufficientemente valida per costituire il punto di riferimento affinché
Il dettaglio dei livelli essenziali di assistenza almeno in campo sanitario ma ritengo anche per quanto riguarda la legge sull'assistenza e la stessa anche se il la materia una
Configurazioni costituzionale diversa nel Titolo quinto
Ecco che possa costituire un punto di riferimento anche per il futuro
Perché io do un giudizio positivo delle attuali Lea che sono usciti dal come Daewoo obiettivamente dire che grazie anche al lavoro che hanno fatto le nostre regioni
Il contenuto dei livelli essenziali di assistenza è un contenuto che io ritengo non non avremmo fatto in maniera molto
Diverso
E e quindi credo che questo
Non posso non essere riconosciuto tuttavia è chiaro che come dire un risultato frutto
Dell'ondata
Positiva precedente
Perché il giorno dopo l'adozione di di questi proprio di questo provvedimento iniziata da subito sono iniziati gli effetti dell'ondata negativa del futuro sostanzialmente
In che senso anche qua mi limito a a pochissime considerazioni la prima è evidente che mancando l'attuazione del quella qual è il di Nerina Drin drin faceva riferimento e cioè
La possibilità di effettivo monitoraggio
Da parte della del Governo centrale del Ministero della salute in questo senso o di quello che sarebbe stato nella nella alla riorganizzazione della pubblica amministrazione fatta da noi il ministero dell'Uefa
Mancando di fatto il riconoscimento di un'autorevolezza politica nazionale
Cui spetta fotografare la effettiva situazione
Renderla pubblica
E intervenire fino ad esercitare i poteri sostitutivi per assicura
Di questo strumento
è chiaramente una carenza molto molto molto forte e io credo che di questo noi dovremmo in qualche modo farne una battaglia
Aver restituito il Ministero della Salute possiamo pensarla diversamente cosa buono cosa cattiva
Ma visto che c'è sarebbe cosa buona che facesse il suo mestiere
Nonché tornasse invece a comportarsi come oggi si sta comportando da amministrazione assolutamente centralista di dettaglio
Mentre manca appunto di questa autorevolezza politica e anche di questa strumentazione tecnica che è assolutamente indispensabile
Nessun sistema federale può fare a meno di un'autorità centrale garante
Di per i cittadini per i cittadini
Adesso che può veramente essere garante essendosi spogliata dovendosi spogliare di qualunque tipo di
E effettiva amministrazione attiva
Primo questo secondo è chiaro che
I contenuti del decreto dell'otto agosto di quest'anno
Sono di fatto contenuti da federalismo d'abbandono Endo dal federalismo solidale
Adair
Trasformato le regioni e i comuni in esattori per lo Stato
Per quanto riguarda l'aumento tradizionale
E la reintroduzione dei ticket
Fino a prevedere di fatto anche la razionalizzazione dei servizi
è evidente che fa da apripista verso la trasformazione attraverso i sistemi regionali del sistema nazionale
I fatti
I piani sanitari delle Regioni governate dal centrodestra
Usano trasformano il termine livelli essenziali di assistenza in livelli finanziariamente insostenibile
Questo significa di fatto che
Si è ritornati al cinquecentodue prima versione
La
Disponibilità finanziaria la sostenibilità finanziaria diventa di fatto il
L'indicatore principale forse l'unico elemento l'unico fattore davvero
Determinato e determinante
Io ritengo che questo non possono essere da noi condiviso
Anche perché e qui chiaramente so che al nostro interno si potrebbe anche aprire un lungo dibattito
Paradossalmente l'unico sistema sanitario sostenibile con le risorse pubbliche
Il servizio sanitario nazionale
E paradossalmente e anche l'unico effettivamente sostenibile finanziariamente dal paese nel suo insieme
Perché i sistemi misti quei sistemi assicurativi
Costano
Da un terzo al duo più in più e poco importa se questo è sostenuto da risorse pubbliche o è sostenuto da la cosiddetta classe media
Cioè noi dobbiamo avere questa consapevole che la riforma fiscale
Di Tremonti
Ha già messo a rischio
Di fatto il sistema dobbiamo essere altrettanto consapevoli che questo cambia
Il sistema Paese
Nel suo complesso perché
Il problema non sarà solo dei marginali
Il problema effettivo e più forte sarà dei cosiddetti ceti medi i quali dovranno incominciare arrivederci i loro modelli di vita in considerazione del fatto
Che l oro risorse private devono essere in larga parte destinate ad assicurare la tutela di quei diritti che ad oggi erano assicurati dalla fiscalità generale
Questa è la situazione verso la quale stiamo andando ed è chiaro che il centrodestra sta usando
Il grimaldello della sostenibilità del sistema per ricominciate progressivamente a partire dalle sue regioni a sottoporre a finanziamento attraverso assicurazioni segmenti sempre più consistenti del percorso sanitario
La risposta a questo
La risposta a questo non sta come dire nella ricerca di fantomatiche terze vie che non esistono
Sta nell'applicazione coerente del sistema così come in qualche modo abbiamo cercato di sostenere essere ritenuto da noi migliore porto solo un esempio
Per noi la sostenibilità la il servizio sanitario nazionale
E i livelli essenziali di assistenza sono finanziariamente sostenibile attraverso l'effettiva responsabilità della programmazione
E attraversa dell'interpretazione e l'evoluzione della programmazione attraverso l'appropriatezza del sistema nel suo complesso
Questo vuol dire che ci occorre una responsabilità e una coerenza di sistema dai livelli della politica fino a livelli professionali della ricerca che o si ha intenzione di giocarla o se non la si gioca e non ci si assume la responsabilità la via obbligata resta all'altra
Insomma è uno di quei temi nei quali o c'è un confronto culturale netto e forte tra i due schieramenti politici o altrimenti giocoforza senza bisogno di fare altri interventi le cose vanno verso le strade che loro hanno già scelto già individuato
Ma ringrazio ringrazio così me penso che in effetti se
Dovremmo dovremmo riprende la discussione perché c'è qualche elemento poco
Lo da chiarire peraltro c'è c'è c'è
Ci fu anche quando
Io venne ma favorì il decreto delegato
Famoso
Caro nono quello quello in cui rivolge cercava di tutelare il bilancio dello dove per
Al ministero della Sanità io partecipavo così corre
Diciamo interessato avuto
A lato
Comunque evidente io sono assolutamente d'accordo sul sulla sostanza cioè che il sistema pubblico quello che contiene spesso
Però penso che sia quelle io per privo di significato pensare parla di livelli essenziali senza storicizzare i livelli
Perché il genere significa significa no significa anche tener conto delle risorse
Gestualità sì sì ma appunto con fermarci contro il fuori dai vincoli di bilancio figlio dice appare allora se leggi si sieda al futuro purché sia i guaste
Penso che possiamo passare all'ultima l'ultimo dunque il il tema della mia relazione il rapporto tra il processo di riforma federale la disciplina di bilancio
Ma sono due non Souls due questioni che non tra i quali tra le quali c'è una contraddizione segni processo federale decentramento contenimento del disavanzo contenimento della spesa
E questo con riferimento al nostro Paese lo diceva anche uno studioso che non può essere sospettato di anti per antipatie anti federali come come Piero Giarda che dice che nel nostro Paese tradizionalmente avvenuto che il decentramento delle funzioni progettato inizialmente senza maggiori costi sia stato lo strumento per l'aumento delle spese pubbliche complessive
Questo vale il nell'esperienza italiana e ci sono anche diciamo buone ragioni teoriche per ritenere che possa valere in generale la ragione teorica diciamo di fondo è quella che sostiene che un processo di formazione del bilancio pubblico in cui ci sono programmi di spesa con con benefici concentrati geograficamente e costi diffusi su tutto il territorio quindi costi quindi Progetti di spesa finanziati dalle entrate generali
Quanto più è frammentato il processo di bilancio tanto maggiore sarà il livello di spesa tanto maggiore sarà il disavanzo perché i partecipanti al processo non interna Lizzano pienamente il costo delle loro decisioni
E questo è un po'può essere preso anche un po'come metafora della storia ad esempio della sanità italiana regioni irresponsabili perché non dovevano sostenere il finanziamento del della spesa
Ma il finanziamento avveniva solo attraverso trasferimenti dal bilancio dello Stato e quindi era finanziato con entrate generali
Non si ponevano problemi di compatibilità finanziarie è ciò portava disavanzi sommersi e tutta la storia che conosciamo e cos'è la Storia finisse qui la risposta sarebbe molto semplice sarebbe separiamo diamo autosufficienza finanziaria alle regioni
Non ci sarà più e quindi facciamo in maniera che finanzino con loro entrate le spese non ci sarà più il problema della divergenza tra
Costo
Percepito il costo effettivo dei programmi
E questo problema scompare in un certo senso avremmo una colf non non più un uno Stato unitario ma una collezione di Stati e quali possiamo applicare le categorie della che la finanza pubblica Lica ai problemi di tassazione internazionale
Ma in realtà non è una collezione di state rimane ancora a monte lo Stato federale
Va è sempre possibile anche se in teoria le c'è autosufficienza finanziaria per le singole regioni per i singoli enti decentrati
Utilizzare il pool di risorse comuni che per loro Costa e loro percepiscono costar meno del entrate nazionali questo è il problema che degli economisti pubblici definiscono problema del bilancio del vincolo di bilancio morbido
C'era il le regioni soft le regioni gli enti decentrati davanti alla hanno sempre la possibilità di ricorrere a finanziamenti aggiuntivi da parte del bilancio dello Stato da parte delle delle entrate generali
Allora la questione diciamo è come a Ford affrontare il problema
Dal punto di vista da un punto di vista che tenga conto di entrambi questi elementi
L'impressione che sia diciamo nel nel no quello che conta è essenzialmente
Se le entrate non tanto se il complesso delle entrate sono entrate proprie delle Regioni ma se le entrate che servono al margine a finanziare eventuali incrementi di spesa sono entrate proprie
Questo è l'elemento cruciale quindi è diciamo
Del tutto secondario porsi il problema del complesso delle entrate quello che conta è il livello di è l'entrata usata usata al margine
Qual è il modello italiano verso il quale stiamo andando una
Lì una lettura diciamo superficiale del dell'articolo centodiciannove può dare l'impressione che se che è la strada scelta sia proprio quella di eliminare il gatto
Verticale fiscale quindi dare autosufficienza finanziaria alle regioni lo si ritrova sia le leggendo diciamo
Anche la lettera no del le risorse derivanti da tributi entrati poi entrate proprie compartecipazioni al gettito di tributi erariali
Più il fondo perequativo che vale solo per coloro che hanno minore capacità fiscale dei non per tutti
Ci deve essere qualcuno che non utilizza il fondo perequativo consentono a Comuni Province eccetera di finanziare integralmente le funzioni pubbliche a loro attribuite
Qual è l'evidenza che abbiamo guardando anche all'esperienza internazionale
Tra gli Stati federali non ci sono
Esempi in cui ai Stati federali consolidati quelli che vediamo oggi esempi in cui è livelli inferiori di governo sia garantita autosufficienza finanziaria
In nessuno Stato federale di quelli che spesso vengono citati dalla Germania al Canada e così via Esiste una situazione del genere
L'autosufficienza esiste soltanto forse per una provincia del Canada
Il
E poi c'è un'evidenza empirica che comincia ad accumularsi uno studio Rachel secondo uno studio recente che ha provato a mettere in relazione per i Paesi OCSE livello diciamo di delle entrate tributarie proprie degli enti decentrati
E Gatto verticale quindi differenza tra entrate proprie spese degli enti decentrati c'è una relazione che
Va in questa direzione quanto più e ridotto di capirti cale quindi quanto più ci si avvicina all'autosufficienza finanziaria tanto più alto il disavanzo pubblico complessivo
La spiegazione di questo può essere e probabilmente questo il punto centrale nel fatto che un un determinato livello di gatto fiscale verticale da diventa diciamo così espediente ad al Governo centrale per avere una posizione di leadership
Nella
Nelle relazioni tra livelli di governo la leva dei trasferimenti può diventare uno strumento che dà un maggior potere nelle trattative nella formazione del bilancio pubblico al governo al governo centrale
Comunque i dati diciamo mostrano questo tornando un po'a una cosa a un punto che avevo toccavo prima dicevo che il punto centrale è la
Disponibilità per gli enti locali non tanto di autosufficienza ma di un grado sufficiente questo sì di un margine sufficiente di manovrabilità del loro bilancio dall'atto del delle entrate per poter rispondere a variazione della spesa che devono essere coperte con entrate proprie
Quindi il punto su cui occorre concentrarsi è quello delle entrate proprie qual è il quadro del nostro sistema oggi abbiamo essenzialmente due strumenti IRAP e IRPEF e addizionale IRPEF verso dove stiamo andando
Ho per quanto riguarda l'IRPEF e l'IRAP e probabilmente nel quadro attuale italiano lo stemma lo strumento più adatto a almeno in prospettiva a costituire tributo proprio delle regioni e lo strumento più adatto per una serie di motivi anche di tipo teorico l'idea del
Dell'IRAP come remunerazione dello Stato fattore della produzione anche alla luce dei compiti in tema in materia di politica delle infrastrutture che le che
La riforma del titolo quinto attribuisce attribuisce alle Regioni
Si può diciamo immagino
Assimilare l'IRAP è un'imposta sulla produzione cui commisurare i benefici dei servizi e delle infrastrutture garantite dalle regioni alle attività produttive diffuse sul territorio
No da questo punto di vista bisogna guardare con preoccupazione a quello che c'è nella delega fiscale che prevede un forte ridimensionamento la graduale abolizione dell'IRAP e la sostituzione con trasferimenti e compartecipazioni
Quindi toglie toglierebbe un elemento cruciale di manovrabilità dal lato delle entrate bilanci
Delle regioni e a scendere
E questo va chiaramente nella direzione opposta quella che prima abbiamo visto essere necessaria per garantire disciplina fiscale disciplina di bilancio al complesso delle relazioni tra tra livelli di governo d'altro canto l'idea di affidarsi ad altri strumenti l'altro strumento e l'addizionale IRPEF
L'aumento tradizionali e per quello che sta che è stato diciamo usato da alcune regioni per il due mila e due per coprire il disavanzo due mila e uno
Cinque regioni hanno coperto a nome intanto l'addizionale per coprire i disavanzi e alcune le ha l'anno ma intatto introduce introducendo strutture ad ha più aliquote si va dalla Lombardia tre aliquote da un ardente uno e quaranta il Veneto quattro aliquote da uno e venti una novanta le Marche ancora quattro da zero nove per cento a quattro per cento
Qui c'è chiaramente un problema di coordinamento
C'è la possibilità diciamo si prefigurano struttura dell'imposta progressiva qualcuno ha detto a macchia di leopardo su quale probabilmente vale la pena riflettere la strada dell'IRAP
Con sufficiente autonomia regionale autonomia
Per le regioni nella gestione del tributo era sicuramente una strada una strada preferibile
L'altra possibilità sono le compartecipazioni ad aliquota fissa tipo la compartecipazione IVA
Su questo diciamo la letteratura di economia pubblica su sottolineato ampiamente i pericoli di questa scelta e ci sono anche esperienze internazionali e di moda citare l'Argentina
L'argentino all'inizio degli anni Novanta in uno sforzo di grande diciamo risanamento finanziario aumento sia le aliquote sia la capacità amministrativa di raccogliere gettito
Ma dato in regime di compartecipazione il CIPE circa il sessanta per cento dell'aumento di gettito
Andò affluire alle province che si affrettarono a spenderlo tutto
Il c'è questo problema diciamo contare troppo sulla struttura di compartecipazioni crea questo problema poi ci sono problemi possibili di distorsione
Del prelievo quando le compartecipazioni riguardano riguardano singoli tributi in particolare
Naturalmente dovendo attuare uno sforzo di risanamento finanziare il Governo sarà in centrale sarà incentivato a usare quelle imposte per le quali la compartecipazione più bassa
Perché imposte al contrario se usasse imposte del concorde con elevata quota di compartecipazione i benefici affluirebbero in parte agli enti decentrati
D'altro canto ci sarà un incentivo a concedere sgravi per le imposte per i quali la compartecipazione bassa un poco qualcuno
Un piccolo esempio molto limitato nella finanziaria per il due mila e uno in cui secondo calcoli fatti dall'ispettore toscana
Il il il modesto alleggerimento della base imponibile io IRAP a al avrebbe prodotto una diminuzione di oltre quattro punti del gettito IRAP afferente alla Toscana
Quindi si tratta di problemi molto delicati
Ecco affidarsi a compartecipazioni
Per quanto riguarda la perequazione la perequazione perequazione verticale orizzontale ecco io farò riferimento sulla questione alla perequazione più che al al Titolo quinto
Al decreto legislativo cinquantasei perché il mio timore anche con riferimento al agli interventi prima di giorno le io Anna che ci possa essere un corto circuito tra la disposizione del gettito
Riferito al territorio è le disposizioni del del del cinquantasei mi spiego
Semplifico molto però
Non c'è moltissima differenza tra il sistema attuale quindi dopo il cinquantasei del due mila
Di finanziamento delle regioni e quello precedente in che senso socio grosso modo il percorso logico è questo
Per comodità consideriamo la situazione attuale in cui le regioni sostanzialmente quello che fanno è sanità
Si determina il fabbisogno sanitario nazionale
Lo sono sulla base di quello sì determina l'aliquota di compartecipazione IVA non è esattamente così sto semplificando molto però diciamo c'è un comunque una somma complessiva nazionale che serve a finanziare la sanità e le altre funzioni del del delle regioni dati
I tributi propri
Dato il gettito di tributi propri d'accordo
Questo a voi viene ripartito tra le regioni sulla base di una formula è qui la novità essenziale del cinquantasei la formula non tiene conto più soltanto dei fabbisogni finanziari
Ma tiene conto anche delle capacità della necessità di perequare ma non completamente le capacità fiscali le pere qua solo al novanta per cento
Ecco quella formula secondo me è un compromesso accettabile tra le due esigenze
Perequazione sul fabbisogno e perequazione Suri
Sui fabbisogni fette perequazione delle capacità fiscali
Quello che non non mi piace del della costruzione del cinquantasei è un passaggio intermedio che di per sé è inutile ma eppure c'è prima della del passaggio al al del calcolo della quota finale c'è un passaggio intermedio che dice il gettito dell'acqua la compartecipazione attribuita alle Regioni alle singole regioni sulla base dei consumi finali delle singole regioni
Fisicamente fisicamente questi denari non vanno alle Regioni c'è soltanto un passaggio intermedio che che attribuisce e qui ci può essere il corto circuito con il riferimento al territorio
Nel nel nell'articolo spinello articolo centodiciannove attribuisce diciamo una sorta di diritto di proprietà
Molto blando molto vago ma messo insieme col con la riforma del centodiciannove può diventare diciamo pericoloso
Una sorta di diritto di proprietà delle Regioni al gettito che badate bene non è il gettito riscosso dal territorio a una ripartizione
Comunque diciamo approssimativa
Sulla base dei consumi certo se fosse sulla base del gettito effettivo bisogna ammettere che sarebbe ancora peggio ancora più sperequata naturalmente a causa dell'evasione
Perché questo passaggio
La giustificazione che serve a dare trasparenza al sistema ad esplicitare i flussi interregionali e la perequazione orizzontale ecco anche senza questo da passaggio ci sarebbe
Trasparenza perché basterebbe confrontare le quote
Della compartecipazione Iva pro capite che affluiscono a ciascuna Regione si vedrebbe che naturalmente alla Lombardia affluisce una quota pro capite molto più bassa di quella che affluisce alla alla Calabria
Però non si prefigurerebbe quello che prima definivo una sorta di diritto di proprietà sulla su una quota di gettito
E che dire dicevo prima tanto più pericoloso in un Paese in cui in realtà il tema del federalismo nell'agenda politica non l'hanno portato nei giuristi negli economisti sulla base di considerazioni di efficienza e così via ma è stato portato
è un
In gran essenzialmente da un conflitto distributivo nord-sud
Così nasce diciamo l'importanza del tema del federalismo nell'agenda politica non l'abbiamo portato noi economisti che pure abbiamo diciamo delle buone motivazioni no io ho fatto
Faccio spesso l'esempio nella all'inizio degli anni Novanta ho fatto l'edizione ho curato l'edizione italiana di un libro fortunato l'economia del settore pubblico libro di Stiglitz nello scegliere quali capitoli non tradurre nell'ottantanove quindi tredici anni fa
Tutti furono d'accordo dopo aver fatto una consultazione tra i colleghi di scienza e finanza ad escludere i capi dei sul federalismo perché non interessavano nessuno interessano dopo negli anni novanta
E non per motivi economici Timothy economici ci sono sono importanti non non le nego
Ne sono convinto
Ma attenzione appunto a quali sono i motivi diciamo altri motivi il riferimento alla Germania sesso dice questo il sistema questo sistema di perequazione orizzontale che abbiamo in Germania
In realtà non è esattamente così e ci sono differenze importanti
La prima differenza e che in Germania i lender amministra i tributi l'amministrazione tributi e quindici Ana quindi dar loro compartecipazione ai tributi li corresponsabilità naturalmente nel successo all'amministrazione dei tributi cosa che invece in Italia nel caso ad esempio dell'IVA non c'è assolutamente quella compartecipazione
è un trasferimento
Si può dire ma è una compartecipazione fissa che dà garanzia alle regioni di Howl di lavorare in un in un ambiente diciamo così finanziario certo sul futuro
Questo è il vero fino a un certo punto sarebbe vero se noi potessimo ritenere che sempre rimanendo sempre rimanendo sulla sanità nel
Sempre rimanendo sulla sanità la dinamica della spesa sanitaria sarà simile alla dinamica
Analoga dell'amica della compartecipazione IVA ma se dobbiamo fare una previsione dobbiamo prendere Corsico che così non sarà la spesa sanitaria tende a crescere più rapidamente del PIL quindi quella quota che oggi ha trentotto cinquantacinque per cento è destinata in futuro a essere aumentata
Presumibilmente
Lo stesso meccanismo si potrebbe ottenere quindi quello è un trasferimento che comunque va periodicamente rinegoziato quella quota va periodicamente dei negozianti
Dicevo rimaniamo ancora sulla Germania in Germania la perequazione orizzontale cioè ma ha sempre svolto un ruolo comunque limitato perché la perequazione in Germania attraversa tre stadi il primo implicito riguarda proprio l'Italia leave in Germania non è distribuita secondo i consumi
Ho il reddito o qualche indicatore di capacità contributiva diciamo così delle delle singole dei singoli lender ed eseguita in base alla popolazione per il settantacinque per cento
L'altro venticinque per cento e esplicitamente perequativo
Questo è il primo stadio implicito poi c'è secondo stadio
Che è quello della perequazione orizzontale che assomiglia quindi al meccanismo diciamo prefigurato dal cinquantasei per l'Italia e il terzo stadio e di nuovo perequazione verticale attraverso i trasferimenti dal governo federale dal dal governo centrale
Poi certo aggiungere un'altra cosa quella lì perequazione orizzontale seppure limitata ha funzionato finché gli squilibri economici tra i vari lender non erano forti
Questa il PIL la questione la questione cruciale il sistema non regge alla prova dell'unificazione cosa è successo dopo l'unificazione inizialmente Laender orientali sono stati esclusi dal meccanismo di perequazione orizzontale
Il governo federale si è fatto carico di più di due terzi della predella
Perequazione che dovrà essere orizzontale e poi proprio per evitare che la perequazione reso tale fosse troppo importante sia aumentata la quota di compartecipazione dell'Iva dal trentasette al cinquanta al quarantanove virgola cinque per cento per essere più precisi
In maniera da dare più importanza la per al primo stadio di perequazione implicita quella che dice l'Iva distribuiamo secondo la popolazione
Che quindi una perequazione temo che chiamerei verticale nettamente no
Altri ho preso troppo tempo dalla prima parte altri cinque minuti dice l'OCSE
La seconda parte della delazione voleva voleva diciamo concentrarsi su cui voleva concentrarsi sugli assetti istituzionali no ecco cerco di essere modi essere molto molto veloce no
I modelli grosso modo i modelli grosso modo sono tre cioè quello americano delle regole regole costituzionale livello di Stati
Cioè quello c'è quello che potremmo dire canadese in cui non c'è coordinamento non ci sono regole ce la disciplina di mercato e basta
E c'è il modello cooperativo che quello dei paesi tipo Germania Austria e così via e Australia
Dove sta andando il sistema italiano allo stato attuale assomiglia al modello canadese non ci sono
Non ci sono meccanismi di coordinamento con la questione del del trovare forme di coordinamento istituzione di coordinamento è centrale
Senza diciamo una e non c'è bisogno di aspettare la Camera delle Regioni
Ad esempio l'ultimo articolo otto della riforma costituzionale l'undici prevedeva la partecipazione di rappresentanti delle regioni e degli enti locali a Lecco alla Commissione parlamentare per le questioni regionali non mi pare che di questo si sia ancora stato attuazione un passo timido
Ho ma senza aspettare diciamo anche andando oltre bisogna guardare esperienze come quella australiana in cui tutto il jet in cui tutto passa attraverso due commissioni
In cui ci sono rappresentanti del governo federale rappresentanti degli Stati
E queste commissioni si fanno carico degli enormi problemi con dei dei problemi tecnici che sono molto complesse della ripartizione del debito della perequazione e così via e in queste Commissioni il ruolo del governo centrale
Di leadership
Per tornare al punto da cui ero partito il a questa leadership concorre il fatto che l'Australia tra i Paesi federali e quello che ha forse il gatto fiscale verticale più ampio
Ma concludo
Diciamo avrei voluto insistere un po'di più su questa cosa la commissione ma mi fermo concludo dicendo appunto che l'impressione che a un osservatore esterno guardando diciamo il sistema italiano di relazioni tra livelli di governo è un po'quello di chi guarda l'esercizio di un trapezista che sta facendo il suo esercizio senza rete di sicurezza
Cruciale per non mettere in in pericolo i risultati ottenuti in dieci anni di politica di risanamento finanziario costruire questa rete grazie
Bene
Mi per
Dunque che adesso non dovremo della tavola
Ad alcuni de di scarso senso
Che non sono intervenuti alcuni poi hanno anche rinunciato e poi a ad alta Walter
Che hanno chiesto
D'intervenire quindi Buttiglione comincia luglio
Dunque io innanzitutto mi scuso se salto avanti qualcun altro ma o un aereo e quindi devo purtroppo chiesto di la cortesia di poter saltare avanti a qualcun'altra ringrazio e giocava benissimo sono contento
Allora innanzitutto io quello che devo fare oggi verrà chiesto semplicemente di fare una discussione o quindi una una come dire
Il disc Hassan delle relazioni Pisauro non intervento mio e quindi cercherò di limitarmi esclusivamente a discutere un po'i punti avanzati da Pisa
Devo dire come forse avete capito la posizione di
Pisa Auronzo ma questo tiene
Diciamo così cattura un poco nella nostra origine sia io che pigiava siamo membri della commissione tecnica presso il sulla spesa pubblica presso il ministero del Tesoro finché questa Commissione verrà mantenuto in piedi e quindi abbiamo un po'l'evidenza mode come fondamentale si pone sono quelli degli equilibri finanziari
Quindi questa un po'angolazione particolare che abbiamo che anche la reazione di Tesauro prende e io mi limito a discutere queste cose già disco io mi rendo conto che da un punto di vista politico forse più divertente più interessante parlare di sanità bisogni
Più di diritti eccetera eccetera ma guardiamo molto più sugli aspetti degli equilibri finanziari devo dire però insomma se non ci mettiamo una voce ho molto apprezzato l'intervento del l'onorevole letta in presidenza che appunto detto insomma
Grandi sforzi sono stati fatti per raggiungere un equilibrio finanziario io personalmente ma credo molti sono molto preoccupato delle sta facendo questo governo e di come e quello che succederà dipenderà molto da come verrà interpretata questa Costituzione quindi sostanzialmente secondo me discutere anche questo problema della stabilità finanziaria degli equilibri finanziari e non è un problema secondario neanche dal punto di vista diciamo così di un'opposizione
Alla per quanto riguarda Pesaro devo dire con beh insomma noi partiamo la posizione molto diverso e quindi devo dire che sorprendentemente sono abbastanza d'accordo le conclusioni venivano non facciano farò altre nove chirale quelle cose le ha detto sul piano delle conclusioni
Sono un po'meno d'accordo invece per quanto riguarda l'analisi allora volevo fare solo un paio di punti velocissimi su quanto riguarda l'analisi anche perché darvi informazioni magari che si servono anche nella discussione politico generale
Allora intarsi tutto questo riferimento ai modelli nella relazione di Pisa Oro questo riferimento a tre modelli un po'più specifica non è più generale tre modelli di federalismo forse Micarelli ferendolo ce ne sono un po'di più
Ma realmente un tentativo di dire quali sono i modelli siccome c'è un problema
Giuseppe l'ha accennato con la sua discussione
Tra assetti dunque con il federalismo per quanto riguarda gli equilibri finanziari quali sono i sistemi sono stati inventati nel mondo per cercare di tenere in piedi questa differenziazione con il rispetto di quelli bilance quelli erano i tre modelli a cui lei faceva riferimento
E nel Pepper lui discute meno pop dettagliata questo Pepe tra l'altro poi riprende altri lavori sul precedente io ho la fortuna di avere già letto e conoscere dice sostanzialmente che questi tre modelli sì si posiziona vantaggi qualcuno piuttosto che l'altro io mi devo di'la verità su questa cosa le modalità e nazionali non ci credo più di tanto c'è dovessi dire
Sulla base ormai di un'evidenza empirica abbastanza robusta c'è presenta un libro ora se qualcuno interessato faccia anche riferimenti biografici io credo veramente che l'espressione più corretta sarebbe anything Rosa cioè se voi prendete
Voi prendete opposti tutto quello che succede nei Paesi federali e scoprite presento Paesi federali di origine statunitense di di origine scusate anglosassone come gli Stati Uniti il Canada l'Australia
L'amo gelando eccetera eccetera hanno modelli completamente diversi ma guarda un po'questi Paesi tutto sommato modelli completamente diversi alternativi riescono a stare in piedi c'è una questione culturale tradizionale riescono comunque a controllare i problemi del tendenza l'eccesso di spesa da qua e più in generale credibile vincoli rilancio soffice mentre altri Paesi tradizione latina non ci riesco quindi questo è un po'il punto io ho l'impressione che se ne ne è un punto di vista da economisti le nostre riflessioni nettissimo una proxy in cui c'è scritto a Paesi anglosassoni spiegherebbe tutto quindi
Questo semplicemente per dire benissimo i riferimenti e modelli internazionali fa sempre piacere aiuto in una relazione ma insomma io ci andrei molto cauto
Secondo punto un punto fondamentale la relazione di Pesaro che qui non c'è un po'venuto fuori qui dentro ma in maniera non sufficientemente dettagliate che certamente non ho avuto tempo
è questo relazione tra problemi di bilancio e sistemi di finanziamento c'è un punto fondamentale del del punto di del delle relazioni Pisa orecchie
Avere le Regioni sono premetta Ottone come in qualche modo regioni gli enti locali confuso ma in generale le la Costituzione poco grandissimo errore è stato fatto uno scrive sostituzione
Ho detto in tutti i modi possibili non si distingue fra regioni comuni addirittura città metropolitane e non lo so condomini insomma tutti devono essere finanziate esattamente nello stesso modo
Ecco
Il punto di Pisa ore che non è vero è un livello di finanziamento con poco totale al cento per cento garantisca play finanziario su questo sono d'accordo anzi che in qualche misura la misura ottimale ma qualche forma intermedia perché ci vuole un intervento da parte del settore cioè c'è lo Stato deve avere in mano la capacità di intervenire quindi non bisogna rendere comportamento con gli enti locali perché se vogliamo garantire diritti di equità quello che vogliamo equilibri finanziari ci vuole un po'di strumenti siano in mano allo Stato centrale
E su questa posizione sinceramente non sono completamente d'accordo diciamo e sono d'accordo su questo punto il fatto che c'è un errore o con o meno una tendenza che viene catturato anche la Costituzione c'è un'idea scolpito questo questa parte sono d'accordo con Pisanu che se non rendiamo le Regioni e gli enti locali completamente autonomi sul piano finanziario abbiamo risolto tutti i problemi di bilancio questa è un'assurdità
Purtroppo c'è stata negli anni novanta perché partivamo da una situazione operante diverso una tendenza questa direzione quindi io su questo punto sono perfettamente d'accordo con Giuseppe
Cioè non è vero che
Certamente non è ad avere un accompagnatore mia finanzia non è condizione né necessaria né sufficiente per avere un buon comportamento da un punto di vista finanziario esistono comunque problemi
Così i potenziali problemi di vincolo di bilancio soffici e gli interventi ex post per finanziare disavanzi e debiti degli enti locali mi sembra il punto su cui magari fra rischio questo impero puntone realmente qual è come il sistema di finanziamento se totalmente finanziato dal dal centro trova metodo cupamente mano alle regioni
è più che altro è cosa fanno le stagioni cosa fanno enti locali se le regioni insomma diciamocelo francamente comuni eccetera offrisse un soltanto beni di interesse locale secondo me come sono finanziate anche se fosse una finanza al cento per cento non ce ne porterebbe nulla
E non darebbe probabilmente incentivi a problemi
Di finanza generale
Il problema è che molto spesso questi enti locali finanziano
Beni locali beni
Offro vocale macchiano l'interesse nazionale nel caso italiano dopo la riforma di questo diventa macroscopico perché già prima le Regioni finanziamo non la sanità adesso non gli daremo anche l'educazione ed altre cose quindi c'è ci sono chiaramente delle regioni che sono in che con che fino a offrono servizi locali ma questi hanno una forte rilevanza nazionale e quando c'è una forte rilevanza nazionale c'è naturalmente la proprietà che si creino
Per problemi di bilancio perché in qualche misura una regione un ente locale può immaginare se si dovesse trovare il in difficoltà finanziarie ci sarà qualcun altro che interverrà non solo ma nel caso italiano poiché c'è un un esperto un più c'è questa non chiare precise definizioni di responsabilità che deriva dal fatto e sarà ancora così
In futuro che la sanità come può disumani futuro sono legislazioni concorrenti quindi c'è qualcuno che dice qualcosa certo il qualcuno diceva Arconate e siccome la responsabilità non è ben definita non è chiara esattamente chi è responsabile sul piano politico del livello dei servizi
Vuol dire questo che noi dovremmo andare verso la direzione ma è quella di Bossi dice delle funzioni esclusive no io penso ha solamente di nuovo dove Bossi vi ricordo è stato detto stamattina progetto devoluzione promettono sapete tutti meglio di me
Le le sanità educazione polizia lo regionale dovrebbe diventare funzione esclusive
Da parte delle regioni io penso assolutamente di no non solo per motivi di equità ma vorrei aggiungere alcuna ragione di efficienza anche se qui la mia interpretazione esattamente opposta a quella di Giuseppe Pisauro cioè secondo me il punto fondamentale è questo qui
Se voi vi trovaste in una situazione in cui le regioni in cui la sanità e l'educazione istruzione fossero esclusivamente funzioni locali quindi affidate alle Regioni non è che per questo l'interesse dello Stato in queste funzioni scomparire
Ci sarebbe ancora e si interessa solo che siccome queste funzioni sarebbero completamente attribuite alle Regioni l'unico modo che lo Stato centrale avrebbe per far valere i suoi diritti attraversa comprandosi religione attraverso delle si dice lo spending Paola
Ecco perché in paesi come il Canada e l'Australia c'è un così disavanzo del forte disavanzo verticale come prima signora Mazzara perché questo è l'unico modo è lo Stato centrale a per cercare di convincere le Province a muoversi in quella direzione
In un certo senso noi abbiamo molto meno bisogno desta leva finanziaria per cui sono molto meno preoccupato da questo punto di vista poi perché perché è una funzione concorrente in quei principi generali rimangono saldamente in base sta quindi almeno da dalla formulazione può naturalmente come lo interpreterà il presente governo io non lo so ma almeno per quanto riguarda la struttura formale della nuova Costituzione sono negli spazi da questo punto ci sono
Perché sono spazi che richieda in misura molto minore anche quest'intervento di tipo finanziaria
Secondo l'ultimo punto cioè altra cosa differenzia forse dal mio punto is a quello di
Di Pisauro
Insomma l'altro punto perché questo da me molto importante perché non era un problema perequativa enorme c'è è inutile che noi ci nascondiamo visto come della questo è stato Ribot moltissime interventi sono stato su questo punto
Se noi fossimo la situazione in cui la distribuzione di forse forse uniforme tra Regioni non avremmo sto problema libero provava esisto prova perequativo il enorme quindi noi dobbiamo trovare un sistema che permetta di garantire la flessibilità e l'autonomia di azione a livello regionale con la garanzia di diritti fondamentale in Italia siamo alla situazione di
Molto diseguale delle risorse come possiamo far fronte a questo qui
Le coste io visto non voglio addentrarmi neanch'io in interpretazione delle costituzioni quello che ho imparato oggi e in molti siamo interventi studi per cui sono partecipato che forse grazie a Dio questa Costituzione può essere interpretata in maniera molto diversa
Quindi io penso a quella dobbiamo fare noi ma qualcuno l'aveva detto oggi credo forse letto forse Mussi non so qualcuno aveva detto io penso cioè non troviamo un bel sistema che ci sembra che funzioni che garantisca poi interpretiamo la Costituzione quella direzione io suggerirei ecco io suggerirei preso questo questa mi sembra un'ottima proposta cioè non vorrei mi dispiace forse il giuristi non apprezzano reso innocuo priva al come potremmo raggiungere questi obiettivi dando tributi propri a tutte le Regioni la mente non potremo dare tributi propri nella stessa misura tutte le regioni perché alcune regioni non ce l'hanno abbastanza risorse per le regioni del Sud presente la quindi questo non si può fare
Vorremmo dare per esempio delle compartecipazioni differenziate non so diamo facciamo tante piccole regioni a statuto speciale come abbiamo la Sicilia e come abbiamo il Trentino ce li diamo il novanta per cento alla Calabria il cinque per cento la Lombardia e così via io penso di no
Penso di no anche per motivi proprio tecnici economici presente un motivo di tipo assicurativo ci sono degli sciocchi per cui una regione ogni tanto va bene un'altra va male quindi ci sono ondata di questo tipo se voi avete le regioni sono totalmente finanziati con tributi propri no coniò se questi possono fare per venire incontro con necessità di spese o aumentare i propri tributi o chiedere soldi allo Stato
Se invece abbiamo sistema perequativo tra tutte le regioni o che fa felicemente un con settore di pool comune
Questo permette di trasferire le risorse da quelle sono più fortunata quello meno fortunato
Quindi io penso dobbiamo mantenere invece un sistema di compartecipazione ai tributi sostanzialmente unico riforme ma con delle soglie compartecipazione a meccanismi redistributivi che mantengono il sistema insieme allora qual è il sistema ottimale allora su questo io sono molto d'accordo con Pisano invece questa moto sirene sulla parte le proposte sarò molto veloce perché sono molto sono d'accordo
Io ho sentito oggi tutta una serie di interventi su come su come si potrebbe delineare questo sistema perequativo del futuro nelle altre sette costituzione c'è una cosa ci sono i punti in cui si parla della capacità fiscale quindi della distribuzione per garantire dunque l'avvicinamento l'uguaglianza e la capacità fiscale tra i territori e poi ci sono altri pezzi in cui si parla di un intervento specifico da parte dello Stato per garantire diritti fondamentali cittadinanza cose diverse stanno lì e molti degli interventi di oggi sono stati del tipo
Ma come facciamo a tenere in piedi questo nome allora io vorrei dire invece che con tutta la la più grave modestia ma invece i Teka inventarsi cose nuove tenete presente esiste già un sistema che in qualche modo fa esattamente questo che quello è contenuto nel decreto cinquantasei del due mila possiamo essere naturalmente
Qualcuno può essere d'accordo su punti o meno che ci sono
Apice la spesa complessiva tre regioni sanità e sta sanitaria
Con una correzione per i fabbisogni che tiene conto dei fabbisogni differenziale regione in questo in questo momento dovrebbe essere assegnata in mano al ministro della Sanità contraddittore regioni domani resterebbe comunque il pallino in mano allo Stato
E siamo dov'è questo sistema dovrebbe mantenersi esattamente in questo modo
Tornando poi su questo questo I e secondo me si potrebbe benissimo re interpretare la Costituzione esattamente al nuovo forma perequativa esattamente questa moto una sorta di fondo perequativo cinquantasei esteso nulla vieta di questi due forme di intervento da parte dello Stato
Degli previsto in un articolo in cui quell'altro debbono essere separati li potremo mettere insieme anche in una forma generale e l'effetto sarebbe esattamente questo
Tra l'altro decreto cinquantasei anche un aspetto interessante quello di una B di una formula automatica quindi agirebbe in maniera autonomas senza bisogno di interventi di tipo discrezionale da parte dello Stato Lecce
Un punto la prefazione orizzontale e verticale
Tra l'altro pigiava criticato l'articolo cinquantasei ma almeno se per quanto riguarda me ha sfondato la porta aperta ai ai miei tempi in cui a momenti questa va definito sto famoso hotel cinquantasei io mi ero battuto perché non venissero introduce introdotte compartecipazione fittizie all'IVA a me sembra che potrebbe andare benissimo mantenere una compartecipazione complessiva generale e tra l'altro con la distinzione sulla base dei consumi non ha alcun senso economico e usare quella semplicemente per i parti la delle diverse regioni quindi io andrei perfettamente in quella direzione
Il punto relativo alla perequazione orizzontale e verticale qui c'è capisco c'è anche un punto politico ma da un punto di vista tecnico
L'unica cosa importante da privazione orizzontale la cosa interessante semplicemente resiste il punto che questo che si mettono al conflitto gli interessi di diverse regioni e questo cerca di rendere prendere il vincolo di bilancio più stretto si è una regione che dà soldi un'altra la Regione verosimilmente per tutta una serie di ragioni storico-politica inutile incredule qui dentro e papà è probabile tenga il bilancio più duro di quanto faccia lo Stato se da lui le risorse però spesso si potere
Se non riusciamo a creare un meccanismo Südwest anni qui pre definiamo le risorse devono essere dalle regioni e poi le regioni invece una volta invece di mettersi d'accordo nei compie nei confronti dello Stato confliggono sostanzialmente tra di loro se la torta è data c'è comunque un conflitto d'interessi
Allora
Il Giuseppe stava troppo veloce quindi non c'è stato modo di con come si posso immaginare un meccanismo istituzioni io sono molto d'accordo con lui c'è un altro punto fondamentale un pezzo ne manca in questa in questa costituzione sicuramente le istituzioni chi dovrebbe in qualche modo definire questi regole perequativi perché non possiamo immaginare queste cose vadano avanti nel modo questo avanti adesso
Se no delle Regioni forse si può pensare anche un senatore John io sono diventava un pochino più freddo suzione regioni quando girando con la Germania rendendomi conto di sale regioni sta veramente boh strozzando
Il il sistema federale tedesco cioè non non consente nessuna flessibilità al sistema perché ci sono delle posizioni di questo fortissimo impediscono monco trasformazione lì c'è anche il problema sollevava Giuseppe che tutti i tributi vengono realtà
Amministrate determinati dalla dalle regioni perché il problema è che sostanzialmente il governo centrale non può far nulla senza in qualunque campo senza l'appoggio del Bundesrat cioè se non alle regioni questo dà un potere enorme alle regioni almeno a pezzi importanti quindi non lo so dove vogliamo andare ma certo abbiamo bisogno di qualche sistema
Qualche meccanismo qualche conferenza Stato-Regione che faccia una sorta di Barga in tre diversi livelli di governo per definire le regole della perequazione e quant'altro ma questi non possono essere le figure che abbiamo adesso cioè la Conferenza Stato-Regione quel presidenti perché questi mancano di rappresentanza
Non si capisce le regole quindi sono manca anche di regole decisionali precise
Questo secondo me è necessario andare per sostituzione un modello che potrebbe funzionare secondo me dovrebbe essere un modello di questo tipo Mizzi la queste né ha ragione
Ha ragione Giuseppe non si può immaginare di mantenere un meccanismo prometto pomate che avevo visto non funziona
Lasciamo e queste istituzioni determinano un contraddittorio Stato-Regione qual è l'entità complessiva delle risorse che devono essere attribuite alle regioni per esempio per un triennio e si determini le compartecipazione
Aglietti federale in maniera da garantire questo obiettivo
Dopo queste risorse verranno redistribuiti attraverso una formula comma questo simile o tipi a quello del decreto cinquantasei vanamente se si riesce a fare un meccanismo istotipo e si mette in conflitto le diverse regioni perché la in qualche modo la torta definita decide intanto e divenne anche più difficile fare l'ultimo pezzo quelle non siamo cd ancora mai a fare
Per garantire la stabilità di bilancio e quello poi di punire le regioni potessero essere deviante cioè secondo me è chiaro che l'unico meccanismo quella fine può siccome non è io non riesco a pensare a nessun mondo possibile in cui
Una regione si trovi nella situazione in cui non dice non posso pagare i medici ospedalieri in cui lo Stato non interviene sposta dobbiamo rendere il costo di questo molto elevato e l'unico costo possibile per dei
Per dei politici regionale è quello di una sospensione della sovranità almeno fino al momento in cui questo risolve 'ste cose non vengono questi problemi rilanciano Mengoli struttura esattamente così come succede per esempio al momento per i Comuni
Grazie
Bene
Grazie
Penso posso battaglia
Ma io vi riporterò un po'sul tema della sanità e dei livelli essenziali di assistenza
Che condivido quanto diceva la professoressa di rinvii la sanità i livelli essenziali si spezza costituiscono un po'un banco di prova perché sono un'anticipazione
In quanto questo strumento a differenza che in altri settori non si diceva radici molto profonde nella otto tre tre nella cinquecentodue nel duecentoventinove potremo parlare anche della riforma dell'assistenza che prevede anche la prego da tre due otto prevede anche dei livelli essenziali delle prestazioni sociali
Si è affermato diciamo un concetto di livelli essenziali non come intesi intesi come livelli minimi questo è un fatto positivo ma come uno strumento per garantire cure uniformi e appropriate
Che tengano conto Visco è andato via ma io lo dico lo stesso che sono dopo ci rimprovera anche naturalmente del problema dei costi del servizio sanitario
Sono strumenti che possono portare a una razionalizzazione della spesa regna un rapporto tra qualità e appropriazione guanto e che soprattutto devono garantire uguaglianza di opportunità nel territorio
Però possono essere anche diciamo uno strumento ambivalenti
Lo si diceva anche prima
Perché un uso distorto dei livelli essenziali di assistenza li può trasformare in uno strumento di controllo della spesa nonché la spesa sanitaria ripeto non debba essere controllata
La sanità è un settore la cui spesa è sempre in crescita perché le nuove tecnologie per nuovi sistemi di intervento nuovi modelli organizzativi i farmaci che tosta mo'perché richiedono un grosso sforzo sul piano della ricerca
Però sono altri gli strumenti che possono portare al controllo della spesa non certo i livelli essenziali di assistenza
E condivido anche il giudizio che dava prima Rosi Bindi quando diceva i LEA che sono stati approvati
Qualche mese fa non sono molto diversi da quelli che avremmo a probabile lato noi
Perché tracciano un quadro di prestazioni nel campo della prevenzione del servizio del sistema sanitario territoriale dell'assistenza ospedaliera
E hanno soltanto una molto limitata lista negativa quindi sono Lea aperti non sono a lei a che limitano che pongono diciamo dei confini oltre i quali non andare
Anche se in alcuni settori forse si poteva fare qualcosa di più per esempio un settore come quello della riabilitazione è stato molto danneggiato comunque è stato molto ridimensionato corsa al di là di quello che era lecito però non ci possiamo lamentare tutto bene allora io però voglio dire qui credo che dobbiamo cominciare già porre qualche problema proprio perché sui livelli essenziali della sanità siamo più avanti in altri settori e cominciamo a vederne i frutti
Allora la prima domanda che ci dobbiamo fare e cosa succede effettivamente nel territorio i LEA cosa producono sul territorio
Perché nel rapporto col cittadino né non possiamo cavarcela soltanto dicendo beh abbia provati i LEA che prevedono tutto quello di cui tu hai bisogno
Bisogna vedere effettivamente se questa uguaglianza di opportunità e uniformità di prestazioni nel territorio poi si determina effettivamente attraverso i LEA in tutto il territorio nazionale
E qui certamente il problema è complesso perché poi i soggetti chiamati a dare attuazione a questi livelli essenziali sono diversi
Ministero la sanità la Regione l'amministratore della azienda sanitaria l'operatore sanitario pensiamo al ruolo del medico soprattutto a Rho del medico prescrittore
E dalle scelte dai comportamenti più o meno virtuose di tutti questi soggetti dipende il fatto se poi questi livelli essenziali si trasformano effettivamente in ogni parte del territorio italiano in a reali opportunità di usufruire di servizi adeguati
E allora la prima questione che ci dobbiamo porre
E chi garantisce al cittadino
E io credo che qui ci sia ancora molto da lavorare
Per esempio nell'esame dei rapporti tra centro e periferia certo se passa la linea di Bossi della devolution il problema si risolve ognuno perse e e ognuno risponde delle proprie risorse
Se invece come mi auguro non si va verso quella direzione io credo che dobbiamo approfondire molto i rapporti per esempio tra Stato e Regione
Perché oggi siamo nella situazione oggi nella realtà per esempio nella situazione in cui per esempio le Regioni sono chiamante
A dare attuazione ai livelli essenziali di assistenza sapendo e questo non l'abbiamo denunciato Gialappi dello scorso anno che lo stanziamento delle risorse per il servizio sanitario nazionale inadeguato e che mancano circa sei mila miliardi
E questo indubbiamente un'incidenza sulla modalità con cui sulle condizioni in cui si realizzano i livelli essenziali di assistenza del territorio a un ha una conseguenza
Così come credo che lo strumento in individuato nel decreto sanitario prime poi nella Finanziaria
Sia uno strumento sul quale ci dobbiamo in qualche modo interrogare perché oggi il governo dice alle regioni
Voi dovete mantenere questi tetti di predisporre sa che sono stati definiti pur sapendo che non sono sufficienti se sfondate di penalizzi ulteriormente
Ma allora questo poi che cosa determina effettivamente sul territorio per il cittadino
Credo anche che dobbiamo capire meglio quali sono gli strumenti di intervento dello Stato nelle sue funzioni di Indirizzo di coordinamento e di controllo ad esempio andando a fondo sui poteri sostitutivi sono poteri reali
Oggi è pensabile realmente che il ministero della Sanità intervenga sulla determinata regione perché ad esempio non garantisce i servizi di assistenza psichiatrica i propri cittadini dico questo perché in molte parti del territorio questo non si determina così come nel campo della riabilitazione così come in altri in altri settori
E credo che questo sia un primo punto sul quale dobbiamo continuare a lavorare
La seconda questione
Noi parliamo di responsabilità regionali
Pensiamo che i sistemi regionali debbano muoversi anche con una forma in modo autonomo Attraverso pur mantenendo un quadro unitario in una virtuosa Conte e competizione tra loro
Anche nell'attuazione dei LEA
Però questo fino a che punto può arrivare
Oggi su repubblica era pubblicarsi mi pare oggi sulle pubblicazioni del quadro dei provvedimenti delle diverse regioni hanno assunto per garantire servizi sanitari
C'è chi ha messo il ticket sui farmaci di un tipo Chi l'ha messo di un altro tiramisù ricovero ospedaliero che ha messo l'addizionale IRPEF chi chi sta pensando altre misure
Ora tutto questo fino a che punto è sopportabile per il cittadino quando le condizioni
Che si prospettano al cittadino per usufruire e dei servizi sanitari sono così cominciano e
Essere così diverse così di vari garanti da una regione all'altra
Non andiamo diciamo all'etere diciamo un principio fondamentale dell'uguaglianza dei cittadini rispetto ai servizi è questo che comportamento può indurre né i cittadini che potrebbero dire ma se la Regione Lazio la regione siciliani garantisce servizi sanitari a questa i conti giorni ma mi conviene rivolgermi ancora al servizio sanitario dalla Sicilia non mi conviene rivolgermi per la stessa e magari per fare un intervento chirurgico
Al servizio sanitario della Toscana non soltanto per una questione di qualità ma anche per una questione di e di tipo di trattamento che io ho anche da un punto di vista fiscale e io credo questo sia una domanda che ci dobbiamo porre
E infine il cittadino ha diritto di vedersi garantiti quei livelli essenziali
Qualche volta spesso non trova queste risposte sul territorio o perché il servizio non c'è e c'è soltanto sulla carta o perché servizio c'è ma non lo soddisfa perché di qualità bassa o perché c'è ma non c'è né i tempi reali riservi qui serve l'esame
Perché credo che i livelli essenziali di assistenza non debba significare soltanto che io la la l'esame diagnostico che lo faccio ma te lo devo fare quando ti serve Montel posso prospettare l'esame diagnostico a tre mesi perché non sono in grado di parte lo subito
Allora i livelli essenziali di assistenza possono diventare anche uno strumento per il cittadino
Per rivendicare per vedersi garantiti per poter assumere anche un'azione nei confronti della direzione di un'ASL o di una regione che non gli garantisce le prestazioni nei termini e nei tempi in cui devono essere garantite
Io non credo che sia sufficiente dire va bene ma quel cittadino se la sua regione o gli garantisce servizi quando va a votare la prossima volta a volta per un altro partito e quindi i problemi si risolvono
Questo sì non lo possiamo dire anche oggi noi diciamo facciamo tutta la polemica nelle nostre regioni si fa in un modo nelle altre si mettono i ticket e così via però non credo che questa sia l'unica strada che noi possiamo prospettare al cittadino
Io credo che sia importante affrontare queste questioni ad altre naturalmente io non non nessuna ambizione vedi di dire che sono solo queste per perché perché il sistema federale può ottenere se soddisfa i bisogni dei cittadini essa garantisce uguali diritti di cittadinanza
Se non riesce a farlo
E se non cambia niente nella realtà quotidiana dei servizi di un territorio per il cittadino
Presto possono scattare delle reazioni che possono andare verso un richiesta di neocentralismo di uno a forma di centralismo oppure lui fa fuga dal servizio pubblico verso diciamo una prospettiva di servizio privato che nella mentalità ma che nella mente di chi non si vede garantito un servizio buono
Diciamo essere vista come una prospettiva più concrete e più efficace
Bene il professor Fausto
Dunque
Indi l'intervento viene
Dopo quello del professor Giannola che
A
Diciamo a esposto quali sono i contenuti di questo rapporto preparato dalla Commissione per la regione Campania
Quindi io mi limiterò essenzialmente a parlare di un non più un aspetto di questo rapporto che riguarda il finanziamento dei livelli
Essenziali di assistenza sanitaria e poi riprenderò brevemente diciamo alcune annotazioni riguardanti gli interventi precedenti
La professoressa di l'indignazione ascoltato bene ha detto che la definizione dei livelli di assistenza agli assistenza nulla a che vedere con la scarsità delle risorse
E mentre l'onorevole Bindi ha lamentato la sua introduzione dei ticket c'è queste due posizioni di trovano d'accordo però forse dobbiamo tener presente un aspetto che a mio giudizio possono essere in contrasto con alcuni esplode Amm con alcuni aspetti della legislazione vigente
Il decreto del presidente del Consiglio del ventinove novembre due mila uno che ha
Diciamo definiti nell'allegato uno i livelli essenziali di assistenza richiama un precedente accordo dell'agosto precedente
Tra il governo e le regioni ora al punto tre di questo accordo si dice che le postazioni comprese nei livelli essenziali di assistenza sanitaria sono carenti che a titolo gratuito o con la pappa compartecipazione alla spesa
E questa non è una novità perché assolta questo punto recepisce i contenuti del decreto legislativo diciannove giugno mille novecentonovantanove
Il questo decreta il commi due e tre dell'articolo uno ad una affermazione a mio giudizio un poco contrastanti in questo senso
Nel senso che il comma due stabilisce che il Servizio sanitario nazionale assicurazione sto risorse pubbliche i livelli essenziali e uniformi di assistenza
Mentre al successivo comma tre precisa che le prestazioni sanitarie comprese nei livelli asse sa essenziali di assistenza sono garantiti dal Servizio sanitario a titolo gratuito o con la compartecipazione alla spesa ora a mio giudizio è evidente
Che l'attuale legislazione non prevede che i livelli essenziali di assistenza sanitaria siano garantiti esclusivamente con risorse pubbliche vanificando lei di fatto infatti condizionare le prestazioni di la Thuile livelli essenziali di assistenza sanitaria alle all'eventuale pagamento di ticket o all'imposizione differenziale a livello regionale
Come sempre che già benché in alcune regioni significa infatti non garantirli garantire questi livelli di fatto tutti i cittadini in modo per in realtà i livelli essenziali di assistenza sanitaria per essere tale nel senso proprio del termine dovrebbero essere finanziati interamente attraverso i tributi propri delle regioni ovviamente commisurati al dono di quella standard
Le compartecipazioni ai tributi erariali non qui i trasferimenti perequativi da parte del governo centrale nulla osta secondo me a questa interpretazione l'articolo cento nuova articolo centodiciannove della Costituzione perché questo articolo è vero
Che dice che le funzioni pubbliche attribuita alle Regioni vengono finanziate anche mediante un frate pronte però bisogna considerate che la norma costituzionale parla del complesso delle funzioni pubbliche attribuite alle regioni e non può riguardare
A giudizio del di questa condizione di cui faccio parte in particolare la tutela della salute che non si può considerarla sta ricordiamo di altre funzioni e in quanto è un diritto costituzionale
Garantito dall'articolo trentadue della Costituzione che dice che la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto individui interesse la poi vengo brevemente alcuni punti sollevati mi rifaccio in particolare in primo luogo all'intervento di Bordignon
Cioè Bordignon è sembrato di capire che buon diciamo a sospira abbia sostenuto che gli interventi speciali di cui al comma cinque dell'articolo centodiciannove
Debbano essere diciamo impiegati per garantire i diritti di cittadinanza io mi sembra che questa introspezioni Bordignon si è un po'forzata perché questo articolo dice che questi interventi innanzitutto sostituiscono i vecchi i vecchi interventi del vecchio articolo diciannove che
Erano per vale zero valorizzare il Mezzogiorno e Lissone ma il nuovo articolo centodiciannove dice che questi interventi servono a promuovere lo sviluppo economico la coesione sociale e la solidarietà sociale e rimuovere gli squilibri economici e sociali un altro punto toccato da Bordignon
Torna in subordiniamo torna su questa storia della perequazione orizzontale che servirebbe a suo giudizio
Ah se va a guardare il vincolo di bilancio non mi pare innanzitutto la teoria economica dice che la perequazione è compito del governo centrale e a me sembra che anche la la la lettura
Degli articoli la nuova Costituzione salvaguardino questo principio
Poi Bordignon mi dispiace che non sia qui ma vi Sauro gli ha portato un esempio calzante della Germania dove si è visto che nel momento in cui sono entrate le regioni dell'esterno il reddito medio molto più basse
Il governo centrale e di fatto intervenuto
Un altro punto Breve in questo rapporto tra l'altro in questo rapporto che abbiamo curato ci siamo occupati un poco di tributi propri delle regioni
E facendo riferimento a uno studio pubblicato ferito informazioni Svimez a cura della Moro in campo
è emerso che
Per le
Per le addizionali IRPEF che come è noto sono stati stipite sia dalle regioni che deve dal chi dai Comuni ne verranno fuori getti di profondamente sperequati infatti questo studio prendete in esame i dati dell'imponibile IRPEF suddivisi per comune riferibile all'anno d'imposta mille novecento pronto
Che cosa emerge che loro come al solito e nel divario nord-sud il valore medio per contribuente dell'imponibile IRPEF nel Mezzogiorno è di ventitré milioni nel nord e Dino Antinori virgola sette milioni quando si passa poi a valori pro-capite
Questi divari si accentuano perché
Nessun tempestano i disoccupati le persone a reddito medio inferiore per cui ne viene fuori che in termini pro capite la base imponibile IRPEF a sud e di diciannove virgola due milioni
Hanno scusate il diciannove virgola due milioni mentre nel
Nel sotto di nove virgola sette milioni cioè nessun PIL pari ad appena il cinquantuno per cento del livello riscontrato nel retto del resto del Paese ciò significa ovviamente
Che a parità di all'imputazione si otterrebbero oggetti di profondamente diciamo getti profondamente sperequati poi un ultimo punto che ne fa
Mi fa piacere che l'abbia toccato Pisauro dice che l'esigenza del federalismo nasce nel nostro Paese dal conflitto distributivo nord su questo mi trova d'accordo
Io come prefazione mia personale qui parlo non a nome della condizione familia cioè io non ho nessuna simpatia per il federalismo
E penso che il partendo da uno Stato unitario qual è il nostro il federalismo sempre ad accentuare le differenze le disuguaglianze
Infatti non a caso nel nostro Paese il federalismo avrà stato usato secondo me in modo improprio perché il federalismo serve a unite
E attenuare le differenze e appieno e ridurre le distanze di conforto in questo io penso che molti di loro avranno avuto occasione di leggere un articolo che è apparso sull'Economist del ventitré febbraio scorso
Bene l'Economist fa una specie di bilancio a livello europeo chi sono i federalisti a livello europeo cioè quindi io mi annovero tra loro cioè sono quelli che noi definirmi centralinisti perché i federalisti a livello europeo che cosa vogliono vogliono abolire il potere di veto vogliono riduzione europea basato sui diritti vogliono politica estera della difesa comune vogliono un sistema di giustizia criminale comune
Anzi federalisti più spinti vogliono addirittura ampiamente del bilancio beh vorrebbero anche un'imposta un una forma di imposizione un a livello europeo una politica sociale europea ovviamente tutte queste istanze sono profondamente rigettate
Da da lì antifederaliste all'Europeo quindi molti di questi diciamo Problemi in cui ci dibattiamo anche in questa interpretazione della Costituzione secondo me nascono proprio dal fatto che il federalismo nel nostro Paese
Mio giudizio sia stato usato diciamo in modo improprio forse l'unica via di salvezza il proprio come anche ha detto Borghini onde ha detto già nuova però questa Costituzione
Diciamo proprio perché a presenta aspetti contrastanti non opposizione diciamo può aderire anche vendetta relazione che va nel senso delle big
Sì mi pare l'ultimo intervento Salvatore Biasco pieno
Rinunce
Bene a questo punto allora io dovrei la favola Luciano Violante società vuole concludere questa lunga giornata
Le discussioni
Ma io credo che i livelli massimi dell'esistenza sono stati ampiamente superati da tutti i presenti e quindi non concludono nulla voglio soltanto dire
Primo che il federalismo rischia di diventare un po'un caro estinto nel nostro ordinamento perché non è coltivato sostanzialmente ad a livello istituzionale nella livello cioè nelle loro non c'entrano nel dal governo regionale
Questo sia perché ci sono dissensi notevole nella maggioranza basse Bossi Tremonti da un lato e gli altri parlamentari della maggioranza e altri componenti ricoverato la maggioranza dall'altro
Sia perché il cattivo andamento dei conti pubblici credo che frena le possibilità reali di attuazione del federalismo c'è poi come sapete un braccio di ferro molto teso a livello di regione trascorsi regionale i governi regionali in ordine a competenze di statuti la sistema elettorale lo stesso presidente sapete la Regione Friuli
Ha cambiato il sistema insomma c'è una situazione di Burgos ma al livello regionale che impedisce di guardare aderire se si guarda in termini generale complessiva attuazione di questo processo
Aggiungete che le regioni non hanno nessuna regione a il nuovo necessario per affrontare il federalismo questo mi pare sia un punto nel livello di uffici di recitativi carichino di culture competenza specifica di un po'brutale ma credo che le cose stiano in questi termini
Però io un
Seminario di oggi io ringrazio
Laura Pennacchi tutti quanti voi che hanno organizzato ci dice che questo timore ha ripreso in mano primo perché volente o nolente e la forma moderna dell'unità nazionale
Secondo perché rimette in quanto il rapporto centro-periferia con la mente di chiarezza perché adesso avere delle norme che stabiliscono un sistema federale che son attuate e con un dipendo ambiguo tutto sommato di rapporti tra Stato e Regioni pare che sia
Il peggio che possa esserci e poi mi pare che sulla base dei così qui sono state dette al federalismo allegata la garanzia dei livelli essenziali dei servizi all'attuazione del federalismo e quindi
Mi pare che sia necessario lavorare in questa direzione
Voglio soltanto dire che quando si parla parere impostazione che è stata fatta nella prima parte di questo seminario quando si parla di federalismo è stato sociale si fa sostanza attiva prevalentemente riferimento alla prima parte della Costituzione mi pare che tu lavora cenere questo dato
Dove come tutti voi sapete si fa riferimento è compito della Repubblica
E nell'attuale conformazione stima Ferrari la Repubblica il complesso degli organismi da Stato Province Regioni Città metropolitane e così via
E quindi si fa riferimento quell'un limite che non è stato considerato un indirizzo sono stato considerato negli approfondimenti relativi al federalismo e che riguarda anche il ruolo di questo organismo cioè quelle garanzie che sono lì considerate all'interno
La prima parte della Costituzione non riguardano soltanto lo Stato centrale
Ma riguardando Repubblica riguarda il complesso degli organismi e anche in quel senso credo vanno indirizzati
Interventi sostitutivi che sono previste nel papiro successive
La frode questo che poi che la lettera così la lettera m credo se non ricordo male
Dell'articolo centodiciassette fa riferimento
A determinazione di vedersi iniziale delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali
Evidente che tutta la parte della Costituzione relativo agli articoli da tredici e trentaquattro cioè i diritti civili diritti sociali sono quelli che devono essere attuati in questo quadro quindi compito e abbastanza pesante e andrebbe riletto questo compito alla luce di tutto il sistema costituzionale non soltanto con riferimento alla alla prima parte della Costituzione ecco da questo seminario è l'ultima cosa che intendo dire in tale che nasce l'esigenza di lavorare lavorare per un piano di attuazione del titolo quinto che riguarda i tanto le questioni più che abbiamo Fontana To quanto alle questioni più generali del coordinamento del sostanziale dei giorni quindi della camera dei giorni per un verso e prima di quello là d'questioni che non sia uscita e risolve il pare tra cui della commissione per la le questioni regionale che non ancora uscito a trovare un punto se non ricordo male di equilibrio
Tra le domande dei Consigli regionali e domande dei presidenti e regioni e la richiesta di status che i soggetti diciamo estrema Parlamento fanno la volta che Teramo dovrebbero entrare in questo organismo mai pare insomma che dal seminario di oggi viene fuori ringrazio di nuovo tutti quelli che hanno partecipato l'esigenza di comincia a lavorare presentare alla alla coalizione di centrosinistra
Un dei punti di fondo l'attuazione della del titolo quinto della Costituzione quindi poi avviare un dibattito magari con documento parlamentare una mozione soluzioni che impegna il Governo ad attuarlo sulla base ad attuare federalismo sulla base di alcuni elementi o perlomeno di avviare una discussione che coinvolga anche altre parti politiche in questo lavoro vi ringrazio