"Governare il cambiamento: gli attori sociali per la costruzione del federalismo" - organizzato dalla Lega Autonomie Locali nell'ambito del Salone delle Autonomie Locali 2001 (presso la Fortezza da Basso, viale Filippo Strozzi 1)

E per consentire una puntura su vasta scala identico un mostro tradizionale appuntamento di distrazione come sapete il tema ufficiale blucelesti Trang alle mie spalle bolognese gli attori sono usati nella costruzione del federalismo
Mai mai siamo già in una fase credo molto particolare di questo dibattito abbiamo davanti a noi domenica all'interno del tende votazioni del referendum anche se qualcuno non gradisce che si chiami evocazioni luogotenenti ma
Rimane il referendum su quel tanto di federalismo che noi abbiamo costruito nel Parlamento e nel Paese se poi altri vorranno contribuiva realismo come qualcuno dice federalismo nell'edilizia ma sia il benvenuto saremo certamente come amministratori
Al loro fianco accetteremo certamente ben volentieri però ci sono altre come gli altri dubbio all'orizzonte quindi anche di questo parleremo stamattina
L'attenzione degli amministratori locali è tutta rivolta la questione alla legge finanziaria che badate non è soltanto il testo scritto adesso che già si preoccupa tantissimo
Perché facciamo una marcia indietro di di alcuni anni su alcune cose che pure avevamo riusciva a conquistare come comuni
Ma quello che l'esperienza mia personale del resto su questo fronte è inequivocabile che quando bolla finanziaria va in parlamento la legge materialmente scritta con una serie di emendamenti che vengono presentati all'ultimo momento dai parlamentari
Dove scena tutto io ricordo che molti amministratori hanno avuto sgradite sorprese italiano se a febbraio quando poi si sono trovati materialmente a dovere affidare i bilanci
Alcune cose non siamo neanche riusciti a digerire la capirle prima
Quindi poi che in Parlamento peraltro la democrazia voluto il sistema democratica consegnato maggioranza ampia al governo quindi è possibile che ci siano iniziativa abbastanza incisive e da questo punto di vista noi non vorremmo che l'opera ulteriore di Risanamento già avviate nel Paese dopo di vista finanziario ricadesse di fatto sul fronte della Pubblica economia
Quasi esclusivamente sugli enti locali le premesse per questo tipo di Indirizzo purtroppo ci sono tutte
Quindi avremo delle tantissime tantissimi problemi poi saremo noi a dover scaricare sui cittadini a spiegare perché per come dovremo aumentare il costo dei servizi perché non potremo avere quelle autonomie che pure avevamo tanto richiesto e reclamato
Io non voglio siamo tanti dove stamattina dover parlare vedo anche Gazala
è piena fortunatamente buon segno vuol dire che l'attenzione per questi problemi è davvero tanta ma voi sapete che la Lega delle Autonomie si è sempre battuto per un'autonomia vera e concreta delle istituzioni locali
Oggi dobbiamo uscire da questi equivoci la schermaglia politico-parlamentare la schermaglia se volete anche elettorale non deve far velo a una sostanza del problema
Cioè che cosa vuol dire autonomia c'è un progetto ulteriori di riforma che parla che esso della
Come si chiama la la la la non tocca Brida anche di alcuni amministratori regionali ad esempio la famosi immunità parlamentare allargata anche ai consiglieri regionali auguri per loro ma cosa c'entra questo con le nostre aspirazioni con il concetto dell'autonomia degli enti locali questa è la è la domanda vera una delle tante domande che ci poniamo
Da sindaco alle prese con un particolare problema in questo momento io mi chiedo
Tempo fa il senatore D'Onofrio del Polo fu l'unico a proporre a mettere nero su bianco e scrive su una legge su un foglio di carta
Secondo lui queste sono le attribuzioni belle da lasciare allo Stato
Tutto il resto va agli enti locali quindi c'era un discrimine chiaro finalmente è netto
Tra le funzioni delle istituzioni locali dello Stato si evitava questo equivoco per cui sentenze interpretazioni e dibattiti in Parlamento eccetera una semplificazione notevole uno di questi argomenti era il servizio diciamo chiamiamolo così della giustizia che apparteneva per intero lo Stato voglio supporre che il senatore D'Onofrio nel proporre questa iniziativa accettasse anche poi quello che ne derivava e cioè che gli oneri
Poi naturalmente delle sono a carico dello Stato voi sapete che i Comuni che hanno la fortuna chiamiamola così che ospitare gli uffici giudiziari devono sobbarcarsi anche l'onere della del costo degli uffici
E vi posso garantire che la cosa soprattutto nelle città capoluogo non è una cosa agevole una cosa semplice che incide pesantemente sulla stesura dei bilanci
Perché quando vi arriva la letterina peraltro quando in ufficio da un tecnico che tu hai demandato arriva la letterina
Che quel tal magistrato e si lamenta perché la sua stanza rinviando il riscaldamento non funziona perché la la veranda apre ha dei problemi eccetera quel funzionario viene danni
E io capisco che che non prende la cosa come una segnalazione normale allora
Siccome non abbiamo problemi per la manutenzione delle scuole ma chi viene prima secondo il concetto di di tutti è nostro viene prima la scuola quella mattina o viene prima la stanza del giudice
Allo qualcuno gli fa notare l'orecchio che forse quella mattina è meglio andare al palazzo di giustizia io di tutto questo francamente oramai insomma non sopporto più niente di tutta questa finzione che dobbiamo per forza costruirci attorno per dire che poi tutte le cose vanno bene le cose non vanno affatto bene
Questa era la strada del federalismo concreto reale liberare energie per gli enti locali liberare risorse per gli enti locali mettere gli amministratori in condizioni di andare all'appuntamento elettorale dicendo
Queste sono le risorse queste la a utilizzazione che io propongo questi sono i carichi sui cittadini e i cittadini votano su questo tipo di di impostazione
L'oggi continuava a fingere altre con la seguiamo altre strade è un errore micidiale che uccide proprio lo spirito che anima tutte le cose il nostro ragionamento il nostro impegno come lega delle autonomie ecco perché siamo alle prese con questo appuntamento anche di domenica
Se volete simbolico non c'è problema del raggiungimento del quorum è importante che tanti partecipino molti si preoccupano è il caso della mia provincia noi abbiamo un tasso di immigrati di emigrazione altissimo
Per cui stabilmente appare sempre provincia di Avellino è non solo Avellino province di Enna provincia così me alloggi Venchi legge da Milano da Sondrio ma guarda questi terroni non vanno mai a votare e il problema è che molti di questi vivono in Germania in Australia
Per la politica ancora ancora qualche porta rientro no ma ve l'immaginate se questi rientro per un referendum per per una cosa del genere naturalmente noi non le avremmo mai come corpo elettorale quindi avremo una percentuale bassissima
La nostra mobilitazione in questo momento come i sindaci è notevole proprio perché stiamo cercando di far capire ai cittadini che il referendum non è uno sfizio nostro
Di sindaci che vogliono più potere ma è un servizio è una battaglia che non stiamo svolgendo per loro conto perché l'autonomia degli enti locali significa migliore se migliori servizi per loro significa più democrazia per le comunità che noi amministriamo
Fatto questo doveroso Capello io passo subito a dare il via ai
Prego per i saluti a tutti quanti gli interventi che peraltro programmati sono anche molti qualcuno deve ancora arrivare ma sappiamo che è in arrivo io passerei immediatamente ai saluti perché so che sono già presenti inciampa
Allora il sindaco di Firenze Leonardo Dominici nonché presidente dell'Anci naturalmente
Naturalmente tante grazie alla città di Firenze per la cortese ospitalità ligure e per me un piacere
Anche ho motivo di orgoglio per la mia duplice veste di sindaco della città e di presidente dell'ANCI portare questo saluto
Però ecco permettetemi definirla qua con il saluto tanto fra di noi ci conosciamo bene
E di entrare invece subito nel vivo nel merito come ha fatto adesso Di Nunno con questa sua introduzione
Poi ovviamente sarà Oriano Giovanelli che affronterà nel merito una serie di problemi e di questioni che fanno parte del complesso panorama che abbiamo di fronte in questo momento ma dato che noi abbiamo avviato in quest'ultimo anno una fattive significativa collaborazione fra le varie associazioni delle Autonomie
Credo che il mio intervento sia giusto che riguardi alcune questioni concrete che abbiamo davanti
Naturalmente
Il primo obiettivo è quello come veniva ricordato adesso
Di assumere come straordinariamente rilevante l'appuntamento di domenica sette ottobre con il referendum confermativo per la riforma del titolo quinto della Costituzione
Si è parlato anche giustamente di riforma incompleta
Si è detto giustamente che molto ancora si deve si dovrà fare
Noi stessi come associazione delle Autonomie
Abbiamo già presentato
Una serie di proposte una vera e propria piattaforma per andare oltre
Questa riforma e per dare un
Compiuto senso
Di carattere federalista al nostro Stato
Cito prima di tutto la proposta
Di
Costituire
Una camera delle autonomia nel nostro Paese
Che rappresenta in tutti gli stati di ispirazione federalista un punto di riferimento importanti
Nelle quali cioè ci siano siano presenti le rappresentanze delle autonomie e permettetemi quindi dire
Che sottolineo tre volte
Questa parolina Autonomie alla quale tutti noi siamo particolarmente affezionati
La vostra associazione si chiama Lega delle Autonomie
Perché non vorrei che su questo si cominciasse subito a fare confusione
Di Camera delle Autonomie si dovrà parlare in prospettiva e non di Camera delle Regioni e basta
è un po'di confusione su questi temi ultimamente l'abbiamo avuta
Se mi consentite una piccola osservazione lessicale non ho capito perché con una strana evoluzione semantica i presidenti delle giunte regionali siano diventati governatori nel nostro Paese non ho capito questi sono ci sono da altre parti del mondo governato rettangoli sono presidente di giunta eletti direttamente noi abbiamo appoggia ma questo so
E io credo che in questo senso quindi noi dovremo andare avanti ma sarebbe un gravissimo errore se noi non incamminarsi mo'se noi non dicessimo sì a livello popolare
A questa prima importante riforma delle Autonomie di ispirazione federalista
Io devo dire la verità e qui lo dico proprio dal presidente dell'ANCI e quindi senza nessuna vis polemica o posizione di parte
Io avevo apprezzato molto che nel corso delle ultime settimane dall'interno del governo
Si fossero levate voci ci fossero stati e prese di posizioni che sottolineavano l'opportunità e l'importanza che il Governo del Paese restasse neutrale
Di fronte a questa scadenza elettorale come minimo un po'ogni ministro voterà come vuole naturalmente
Mi pare che nel corso delle ultime ore questa giusta posizione
Questa decisione o comunque diciamo questo Indirizzo sia stato clamorosamente rotto e dispiace davvero vedere che un ministro delle riforme invece abbia scatenato una sorta di campagna contro questo referendum
Io credo che questo sia profondamente sbagliato
Ma non lo dico da uomo di parte ludico da uomo delle istituzioni
Io credo invece che sia importante che domenica sette ottobre si vada a votare i cittadini italiani vadano a votare e credo che sia importante fare informazione da questo punto di vista come Anci a livello nazionale come Comitato operativo nazionale
Abbiamo inviato una lettera a tutti i sindaci invitandoli a inviare a loro volta una lettera i cittadini per ricordare che domenica sette ottobre si vota anche perché come sapete c'è un problema
Non arriverà il certificato elettorale a casa si dovrà utilizzare la tessera elettorale e quindi è molto importante secondo me che anzitutto si faccia informazione istituzionale
Questo è un nostro dovere e non ci può essere nessun ministro della Repubblica che ci possa far venire meno a questo nostro dovere a questo nostro compito istituzionale di una parte o dell'altra di uno schieramento politico o dell'altro
A questo aggiungo che io ritengo molto importante e voglio sottolineare da questo punto di vista e apprezzare il lavoro che è stato fatto da tutti i miei colleghi che si trovano nel comitato operativo nazionale dell'ANCI noi abbiamo auspicato
Che si voti sì per questa riforma
Lo abbiamo auspicato perché riteniamo che sia un primo passo importante
E lo abbiamo fatto sulla base di un principio per così dire di dei politicizzazione di questo voto del sette ottobre io lo voglio dire con la massima chiarezza il sette ottobre si deve votare per fare un passo avanti
Per la riforma delle nostre istituzioni non è la rivincita dell'uno o dell'altro schieramento politico non è l'affermazione di una volontà di uno schieramento politico che può fare meglio dell'altro
è un altro il presupposto da cui partiamo ed è per questo che abbiamo invitato a votare sì invitato naturalmente perché essendo un'associazione delle Autonomie nel concerto una forza organizzata
Politicamente non possiamo fare altro che esprimere un auspicio e un invito ma questo credo che sia un passo importante
Il secondo punto che voglio rapidamente sottolineare per concludere in breve tempo e sono sicuro che ne parlerà motori hanno e quello che riguarda la legge finanziaria
Io devo qui esprimere una forte fortissima preoccupazione
Abbiamo avuto più che altro alcune anticipazioni
Vedremo poi il testo della legge finanziaria che oggi credo dovrà essere formalmente consegnato comincerà a discuterne la commissione competente del Senato
Ma devo dire subito che anche sulla base degli incontri che abbiamo avuto con il sottosegretario Vegas che ha la delega per gli enti locali del ministero del Tesoro
Le preoccupazioni risultano conferma
C'è il rischio concreto che
Si parli di una riduzione netta dell'uno del due del tre per cento per gli anni due mila uno due due mila tre due mila quattro dei trasferimenti erariali
C'è il rischio concreto che quella compartecipazione all'IRPEF per cui noi ci siamo molto battuti
Non vada avanti non parta come noi avremmo voluto che partisse in questa legge finanziaria due mila due
C'è il rischio che si introducano ulteriori vincoli molto pesanti per quanto riguarda il patto di stabilità e per quanto riguarda per esempio o altre scelte che io credo
Sia giusto razionalizzare ma che non possono essere centralizzate come per esempio per quanto riguarda gli acquisti degli enti locali
C'è il problema di capire dove sono andati a finire gli impegni che erano stati presi con la Finanziaria precedente e qui vorrei sottolineare un altro punto a me capita di parlare alle volte
Con qualche ministro ovviamente anche con il ministro del Tesoro
Quando voi come sistema delle Autonomie come associazioni delle Autonomie facciamo riferimento alla legge finanziaria dell'anno scorso so facciamo riferimento a delle scelte che noi vogliamo che siano portati avanti no perché ci piacesse particolarmente la finanziaria dell'anno scorso
Perché l'aveva fatto un altro governo
Ma perché c'è un principio di continuità istituzionale da realizzare
Questo è il punto fondamentale e allora se abbiamo individuato per esempio nella compartecipazione all'IRPEF un presupposto fondamentale per quella riforma della finanza e della fiscalità locale di cui da tanti anni si parla la vogliamo portare avanti per rendere migliore il sistema di governo a livello locale e non certamente per un motivo di appartenenza
Questo io credo che vada compreso perché erano molti e molto importanti quegli impegni in direzione di questa riforma della finanza della fiscalità locale vanno portati avanti
Così come bisognerà andare a vedere che cosa succede Verre il fondo finanziamento investimenti per i piccoli comuni così come dovremo vedere
Che cosa succede che fine fa
Il ristoro la restituzione dell'IVA sulle esternalizzazioni e così via
Così come vorremmo avere molta chiarezza su alcune scelte che si dice siano contenute in questa Finanziaria penso per esempio tanto per fare un riferimento concreto alle insegne
Ma nessuno di noi ovviamente può pensare che siamo contenti che ci siano delle tasse sugli operatori economici se mi vengono a dire che si tolgono delle tasse agli operatori economici io personalmente sono il primo a dire che ebbene è positivo ma che a nessuno venga in mente che questi alleggerimenti poi vengano a gravare sui Comuni per cui è giusto togliere una tassa ma contemporaneamente bisogna garantire parità di risorse trasferite agli Enti locali ai comuni
Su questo bisogna che ci sia molta chiarezza
E fino a questo momento mi pare che molta chiarezza non ci sia stata
Ecco perché noi come ANCI abbiamo convocato per giovedì mattina il nostro Comitato operativo nazionale
Per discutere per analizzare per considerare anche le iniziative da portare avanti su questa legge finanziaria che rischia di dare un colpo pesanti al sistema degli enti locali soprattutto ai comuni
Ma naturalmente io parlo dei comuni non perché non consideri la rilevanza
Beh istituzionale delle province lo dico come presidente dell'Anci anzi io dico che è molto importante da questo punto di vista che vada avanti e su questo punto concludo
Il lavoro unitario che noi abbiamo avviato fra le associazioni Anci UPI Uncem Lega delle Autonomie locali
Questo è un momento difficile per le Autonomie locali e allora dato che è un momento difficile e molto importante che vada avanti un lavoro unitari
Che ci faccia pesare di più nelle sedi istituzionali e non dove noi dobbiamo fare sentire la nostra voce
Ripeto questo è un punto che io voglio sottolineare istituzionalmente io voglio dire solo questo in conclusione io alle volte una strana impressione quando partecipò alla Conferenza unificata o alla Conferenza Stato Città autonomia a Palazzo Chigi
Ho la sensazione che noi siamo visti con una specie di controparte
Che è un errore grave
Noi con tutto il rispetto vedo qui cogliendo Epifani no faccio un mestiere diverso non siamo una parte sociale che logicamente apre una trattativa siamo una parte dello Stato e delle istituzioni
C'è una normale dialettica fra le istituzioni ma non possiamo essere considerati come una sorta di controparte
Se andasse avanti questa logica
Altro che riforma federalista
Io vedo il rischio di un ritorno di centralismo che sia a livello statale o a livello regionale non lo so ma vedo un rischio grave ecco perché io mi auguro che si capisca da parte del governo da parte del Parlamento che le Autonomie locali i Comuni le Province sono fondamentali per assicurare un futuro migliore al nostro Paese per stare più vicini ai cittadini sono fondamentali per poter costruire un'Italia migliore per il domani grazie
Grazie presidente euro per un saluto la parola al presidente della provincia di Firenze Michele Gesualdi
Prego
Nel portare in salvo la provincia di Firenze
Mi preme sottolineare che riteniamo come provincia di Firenze significativo che quest'anno il Salone del aprire locali organizzata la Lega delle Autonomie si svolga nella nostra città
Con
Il tema principale quello che guiderà i lavori di questi giorni del del salone
L'Italia dei territori in Rete perché questo coincide con uno sforzo notevole
Che stiamo facendo come provincia ma che credo che tutte le Province stanno facendo di innovazione e di me dissi in condizione di rispondere alle esigenze nuove della costa in modo veloce e in modo innovativo
A me pare che lo strumento della comunicazione quindi l'utilizzo della Rete fra enti e nel rapporto con i cittadini e l'elemento il gruppo essenziale per dare risposte rapide e adeguate nell'attuale esigenza segreta io credo e questo è essenziale per tutti gli enti locali
Ma io credo in modo particolare delle province
Perché
Le Province
Che abbiamo oggi sono notevolmente diverse rispetto alle istituzioni che abbiamo incontrato
Ad esempio nel novantacinque quando per la prima volta turno eletti direttamente i presidenti delle province e i sindaci dei dei comuni
Le nuove funzioni che le Province hanno acquisito può decentramento e quindi con una parte concrete del federalismo
Quel decentramento che attuato Bassanini e che poi lo hanno radicato in modo forte alla Società portando sul terreno in merito a me per quanto i quadri le Province ma credo anche abbastanza entusiasmante dei servizi dirette alla collettività che la grande novità che ha investito le Province negli ultimi anni anni oggi io credo che con la modifica che può esulta introdotte nel Titolo quinto e la Costituzione con inoltrate alle regioni e agli enti locali la legge riconosce alle Province la rappresentanza della propria comunità rappresentante invece che fino a ieri era riconosciuto unicamente e giustamente ovviamente ai ai comuni
Cioè in sostanza mi pare che le Province
Hanno superato quel ruolo che le definiva ente intermedio
Ente di coordinamento e di indirizzo che tanti consideravano un ruolo indefinito che assume invece il carattere di ente di governo di Area Vasta e quindi un avanzamento sul processo del federalismo e decentramento
Io credo che questa ha fatto ormai debitamente uscire le Province da quel chiaroscuro che di volta in volta era aperta giudizi di inutilità con reiterati tentativi che mi pare ora siano debitamente
Finiti di abolizione oppure sull'altro versante di impegno di rilancio questo una fase ormai carote spalle
Il nuovo ruolo
è divisa in più conosciuto qualificate quale componente essenziale dello Stato non soltanto queste riconosciuta la nostra Costituzione ma è riconosciuto dalla un tale funzione che sono transitate alle Province
In questo ultimo periodo
Nuove competenze come il lavoro
Lo sviluppo del territorio
Il collocamento
La mobilità l'assetto del tetto alla pubblica istruzione stanno facendo le province un ente completamente nuovo e diverso
Che ci proietta su terreni ignari di per noi come quelli dare servizi diretti alla collettività oggi siamo tutti impegnati
Io credo non soltanto per acquisire statisticamente le nuove competenze e funzioni ma a condurre azioni cooperative culturali
In grado di accelerare e consolidare il trapasso decentramento e così contribuire a mutare l'assetto istituzionale del nostro Paese sulla base del principio di sussidiarietà processo io ritengo irreversibile a di là di quello che se ne dica e il giorno sette è una buona occasione per dimostrarla irreversibilità di questo processo che sta dando buoni risultati al nostro al nostro Paese
Un processo irreversibile se vogliamo per davvero cambiare il Paese
E tenerlo nei vagoni di testa nel viaggio che ormai è molto avanzato verso la unità d'Europa
Oggi mi pare che tutti comuni province regioni mi pare lo stesso
Rappresentante lo Stato sono interrogati alla profondità e dalla dello Stato avvolgente con cui sta cambiando la nostra società e non soltanto accesa anche quella europea e mondiale
E mi pare che proprio la globalizzazione note almeno sul quale si disegnano i resti delle persone i rapporti sociali e la sicurezza mi pare che la forza di questi fenomeni
Sta generando sicuramente opportunità però provoca anche anziché età a volte vere e proprie
Lacerazioni pare che il mondo per davvero oggi è un villaggio globale mi pare che drammatici
Fatti dell'undici settembre
Lo dimostrano con grande evidenza e hanno aperto fasi nuove incertezze in molti campi dall'economia ma lo soltanto l'economia tuttavia mi pare che è
Inimmaginabile
Pensare che la nostra società non disponga oggi perché lo dispone di risorse diverse enormi rispetto al passato dispone nuovi mezzi o tecnologie grosso ma distribuite
E non vengono sempre messe a frutto per combatte le disuguaglianze le ingiustizie la miseria la fame l'ignoranza del mondo che ancora colpiscono due terzi del mondo ma credo anche importanti pezzi del nostro del nostro territorio è questa come più volte abbiamo detto la palude nel quale nuotano le forti peggiori che sviluppano poiché prima del Mondiale e anche meccanismi mafiosi nostro Paese allora sono processi che vanno combattuti
Che vanno combattuti con scelte coraggiose
Il la prospettiva che non lascia proprio nessuno solo lascia Orania sta sfidando tutti non soltanto sul mercato sulla utilità
Sul risanamento dei conti pubblici mai esplicitamente sempre di più sui diritti della persona delle delle comunità e sul sistema di opportunità o di esclusione nelle quali e se sono inserite
Per questo io credo che ognuno
A partire dagli enti locali a chi la quelle rappresentiamo deve sentirsi responsabile agire come se tutto dipendesse dal proprio impegno e in ogni caso i nove enti locali disegnata processo di federalismo
A Costituzione invariata e per quanto ci riguarda le Province potranno camminare adeguatamente in Italia e in Europa
E nel sistema volato tanto se si snoderà completamente e rapidamente e mi pare che la questi tre giorni può essere uno Kahn una grande occasione per andare in queste azioni direzione e potrà avanzare tristemente una soltanto con un progetto
Che esatti e sviluppi per davvero in locazione locali e nazionali proiettando però nel sistema europeo
E
Da questo punto di vista io credo che ormai sia cara a tutti che scelte politiche
Scelte di innovazioni e scelte economiche tre alloggi dighe oppure squarcio di affanno in positivo per costruire una prospettiva per una società oppure per un'altra società io credo che se c'è un confine
E mi pare che questo lo dico anche legandomi alla legge finanziaria
Se c'è un confine tra un'economia di mercato
è una società di mercato e quindi un confine tra politiche schieramenti diversi e sosta proprio nella redazione di un modello sociale e popolare oppure di un altro moderno io credo che la riforma della pubblicazione
Nell'ambito del federalismo solidale è determinante per divenire sempre più risorsa o se è sempre meno vincolo per la società e quindi per lo sviluppo di un progetto anziché di un altro
Progetto
Noi sappiamo tutti che pochissimi anni fa
Quando
Avremo un governo i fasti di pochissimo tempo guidato da Prodi l'impegno per l'ingresso in Europa un il Paese
E così antipolitica difficile ma efficaci
In questo processo è stato affrontato e difficilissimo processo di risanamento dei conti pubblici traguardo sostanzialmente raggiunto grazie anche alla grande responsabilità delle autonomie locali e territoriali
Che sono impegnate in prima fila insieme a tutte le forze sociali anche imprenditoriali
Senza questo risanamento saremmo stati superati certamente da altri Paesi
Emarginati nel contesto europeo con costi pesanti non soltanto per l'immediato ma soprattutto per quanto riguarda le nuove generazioni
Lo sappiamo tutti che soltanto da tre mesi il nostro Paese insieme arresto Europa verrà Europ tuttavia l'impegno non è soltanto un impegno finanziario
Ma guarda oltre e siamo impegnati gli enti locali la fila che rappresentano un tassello determinante per quanto riguarda il futuro di ogni Paese ne sarà impegnata affinché nei prossimi mesi dalla moneta unica dalla finanza sì occorre anche si riesca anche visivamente a guardare oltre e costituirà parte sociale l'Europa dei diritti
Quella diritti mancati l'Europa dell'occupazione facendo crescere questo profilo dai Paesi e da territori che più ne soffrono e qui ritorna l'impegno forte anche degli enti locali progressisti e innovatori
Ed è qui
Il nodo di un processo interiore che dà federalismo abbracci nazionalismo l'Europa e il mondo intero
E anche all'interno di questi scenari che si calano la gestione delle competenze dirette delle province degli enti locali
Quelle storiche quelle nuove ed è sempre all'interno di questi scenari che occorre consolidare e non distruggere quanto abbiamo costruito col decentramento e le funzioni in attuazione della pratica del federalismo quel capitalismo soltanto annunciato ma praticato attraverso il decentramento i più parlato finora ed è evidente che il passaggio da enti locali
Tradizionali ad enti locali nuovi e per quanto ci riguarda contro gli incidenti di colpo di collegamenti indirizzo a enti di gestione cioè enti i testualmente completi comporta una riconversione culturale organizzativo e di rapporti diversi con la società e dobbiamo costruire giorno dopo che una poi pare che stiamo costruendo e per questo che la nostra provincia ma ritengo tutte le province italiane stanno lavorando e sta impegnando per chi Novak completamente rinnovati se sul piano culturale
Sia sul piano organizzativo sia sul piano gestionale che sul piano dei rapporti con la società nel suo insieme per rispondere ai nuovi compiti che la riforma legislativa ci ha assegnato sbattuto per rispondere alle nuove e diverse esigenze la società io credo una sfida che stiamo raccogliendo Monti lattari che abbiamo raccolto e anche una sfida che stiamo vincendo e progetti presentati in questo salone per quanto riguarda l'esempio nota provincia come la firma digitale con le modalità di selezione bolla così tardi rimettere le domande di partecipazione al concorso per via telematica o tutta l'operazione sulla protezione civile è un processo che va avanti insieme al processo di svuota di trazione delle dell'intera macchina amministrativa
L'obiettivo ovviamente ufficio fino a quello di favorire la pubblicazione e fa diventare Century Sorsa vitale l'apposita e sempre meno vincolo per tutto questo io ritengo che gli enti locali
Per il rapporto dirette stretto che hanno con la propria collettività e te la capacità che hanno di interpretare rappresentare le esigenze vere forti perché siamo sul fronte siamo sul fronte della gente le persone io credo che noi siamo condannati tra virgolette condannati ad essere in prima fila degli delle innovazioni e quindi a combattere ogni forma di arretramento
Di quanto può bloccare o comunque non fare avanzare a livello europeo il nostro Paese ecco in questo senso io credo che innovatori e progressisti significa anche valorizzare una delle più grandi conquiste che ha fatto il nostro Paese cioè quello della sovranità popolare attraverso il voto gli aumenti in cui non si valorizza sufficientemente questa sorta popolare che abbiamo quest'attraverso il voto e calci poniamo nota innovatori ma coloro che in qualche modo vanno a sacrificare una grande conquista in questo senso io credo che dovremmo impegnare sì in modo molto forte affinché la gente vada a votare Abbiati come voto appelli confermare e per consolidare questa grande conquista che insieme
Questo Paese a realizzata grazie grazie presidente
Tanto essere saluto ancora al sindaco di Firenze che ci ha lasciato un istante fa per essere presenti lombardi ad un'assemblea dell'Anci do la parola Carla Guidi assessore regionale della Toscana
Grazie il mio sarà veramente un saluto in quanto la mia presenza in sostituzione del Presidente Martini che impegnato in alto loco in modo inderogabile sì limiterà proprio al segno di
Presenza quando come assessore all'organizzazione allo studio alle strutture daremmo darò il mio contributo personale in un'altra sede in questo stesso conta testo
L'incontro annuale dei comuni delle province e delle regioni cade in un momento particolarmente penso di no di eventi e mondiali e nazionali che rendono quest'incontro particolarmente significativo importante
Un'occasione di confronto di riflessioni su temi che a tutto raggio toccano il modo di essere degli enti locali dentro e stuoli Sixties
Ultimato il decentramento amministrativo con l'attuazione delle leggi cosiddette Bassanini
E in a Costituzione invariata occorre affrontare il nuovo impatto con la riforme costituzionali che avviano l'intero processo pieno il federalismo
Superate
La la visione centralista del potere e delle sue istituzioni non più compatibile con le società complesse si sposta l'attenzione verso il territorio dal quale provengono le istanze le richieste
Sociali più importanti
Quindi il nuovo sistema tiene conto della domanda di allocazione sul territorio dei poteri delle funzioni delle risorse pubbliche in un quadro unitario e solidale necessario per il processo di integrazione dell'intero paese nelle
E l'architettura federalista dello Stato sinti e del nuovo Stato si esprime in principi che sostanzialmente sono la pari dignità costituzionale degli enti la potestà legislativa generale delle regioni
La soggettività internazionale delle regioni l'istituzione delle autonomie differenziate la centralità amministrativa dei Comuni il federalismo fiscale la sussidiarietà istituzionale e sociale e solo con queste enunciazioni che troppa finalmente il suo campo pieno
Governare il cambiamento ecco come
Importante il titolo di oggi e l'incontro di oggi governare il cambiamento in questo deve essere posto lo sforzo tutti i nomi direi impegno la la
Lo sforzo veramente unanime di attuare
Concretamente questi principi che vanno a toccare l'interno degli enti e dai dai dall'autorganizzazione e non solo quella telematica ma a tutto raggio nel rapporto nuovo che si pone col cittadino e
Con la società civile quindi in termini che il Congresso oppone sono tutti di grande attualità
Io non voglio appunto ripeto entrare più a dentro le le questioni che verranno trattate nei singoli convegni nelle e nei vari seminari
E di limito a appunto a portare nel saluto e l'augurio della Regione Toscana che partecipa con come inizio ore e con e senso pieno di consapevolezza dell'importanza del momento a questi incontri il
Grazie assessore
Adesso la parola d'Oriano Giovanelli presidente la lega nazionale autonomie locali per la relazione introduttiva al convegno
E ma questo
Buongiorno a tutti
Grazie di essere intervenuti a questo
Nostro salone annuale delle Autonomie
Che giunge a poco meno di un anno
Dal congresso che la lega ha svolto a Napoli con il quale abbiamo inteso rilanciare la nostra organizzazione e la presenza nel dibattito politico
A partire dalla peculiarità che ci caratterizza l'essere un'associazione con una storia importante alle spalle e con un preciso profilo culturale
Ma soprattutto un'associazione che intende dar voce all'intero sistema delle Autonomie Comuni Province regioni comunità montane
E che si trova nella condizione di poter dare quindi un contributo peculiare al lavoro peso riformare lo Stato e alla battaglia federalista
Un federalismo che cerchiamo di vivere a partire da noi stessi confermando cioè che la lega è un'associazione nazionale ma che soprattutto una forza attiva e presente in tutte le regioni con un grado di autonomia delle strutture che non ha pari in altre associazioni
Siamo così convinti di poter non solo parlare a tutto il mondo delle Autonomie a prescindere dalle posizioni politiche dei loro governi ma anche essere stimolo importante nel confronto con le altre associazioni
Con lanci con Lupi con l'Uncem con l'AICCRE anche in funzione di un'aggregazione delle stesse all'interno di un'unica confederazione
Per la quale abbiamo lavorato per la quale lavoreremo ancora che ha già oggi fatto significativi passi avanti
Anche per merito nostro infatti si è giunti a Totò a sottoscrivere una comune dichiarazione di intenti ed è già stata elaborata una bozza di Statuto
Una confederazione che parta da tutte le forze in campo che non mi annulli nessuna ma che esalti il contributo peculiare che ciascuna o dare questo lavoro ci ha portato ad essere presenti su tutte le Matic le tematiche politiche istituzionali che si sono presentate l'attenzione del dibattito ma anche di seguire alcuni canali di lavoro specifici come l'evoluzione del dibattito sui nuovi statuti delle regioni
E oggi Il Sole ventiquattro Ore dovrebbe dar conto di un nostro lavoro in tal senso
Il ruolo degli enti locali nella costruzione di un nuovo welfare in applicazione della legge Turco signorino la battaglia per l'eliminazione del vincolo dei due mandati per sindaci e presidenti di Provincia che riteniamo di dover continuare
Ma un impegno grande ha riguardato anche rinnovamento del nostro lavoro
Con la nascita del gruppo interparlamentare degli amici della lega delle Autonomie che conta già un centinaio di adesioni e che tornerà speriamo particolarmente utile per la discussione sulla Finanziaria
Il percorso in atto per rinnovare e potenziare la struttura di lega servizi e consulenze quello relativo alla costruzione di un portare delle Autonomie
E la decisione di sottoscrivere un accordo con la Fondazione Italianieuropei per portare avanti un progetto di formazione politica degli amministratori e tutti sappiamo quanto ce ne sia bisogno
E questa è un'idea vitale di novità
Che ci che ci ha anche spinto a rinnovare il nostro logo la nostra immagine che spero vi piaccia e che ci ha spinto a venire qui in una nuova sede a svolgevi nostro salone annuale che denso come non mai di occasioni di dibattito e di approfondimento
Per amministratori dirigenti funzionari della pubblica amministrazione
Consentitemi di salutare e ringraziare in primo luogo il ministero dell'Interno la Regione Toscana il comune e la provincia di Firenze che hanno portato qui saluti non formali per i quali vi ringrazio e che assieme all'ANCI all'Uppi all'Uncem e l'AICCRE hanno patrocinato questo nostro appuntamento nazionale
Che dopo essere stato ospitato ebbene per un decennio nella città di Modena approda qui in questo luogo prestigioso e in questa città una città così emblematica per il lavoro di chi è convinto che l'impegno politico e amministrativo nelle tante di sì diversificate realtà locali italiane sia fortemente connesso al progresso civile sociali culturali degli uomini e delle donne e sia nel contempo azione tesa a promuovere valori come la pace integrazione fra culture
La difesa della libertà della democrazia valore di valori di vita e di progresso e non valori di morte
Sono quei valori profondi cui sentiamo di doverci rivolgere in particolari momenti tragici come questo
Per i quali tanto questa città ha fatto e detto nel suo passato e continua a fare
Valori che abbiamo imparato difendere al tremendo prezzo di due guerre mondiali e che oggi ci fanno sentire in grado di svolgere un ruolo importante per trovare la risposta giusta nei confronti di chi si è macchiato dell'orrendo crimine che ha colpito recita di New York e di Washington
Non per una superiorità culturale che anzi pericolosissimo affermare ma per aver imparato sulla pelle di milioni di uomini e di donne il valore della pace della politica per governare le drammatiche contraddizioni del mondo
Alle due città colpite a tutto il popolo americano le loro istituzioni democratiche va la nostra piena solidarietà un crimine contro l'Inter contro l'umanità perpetrato da chi ha una visione disperata del mondo e della vita umana
Un crimine che ha colpito tutti i popoli che hanno in sei valori morali per poter pensare che il mondo può essere diverso che l'ingiustizia e l'odio che si è concentrato in quantità indescrivibili mi alcune aree del pianeta
Possono essere affrontate e risolte dalla politica e dalla cooperazione
Se soltanto pensassimo per un attimo che queste risorse morali non siano presenti ed in grande quantità anche nei popoli che però persino la la religione islamica saremmo già sconfitti saremmo già caduti nella logica dei terroristi
No la risposta che non può prescindere da un po'a prescindere dal trovare e punire i responsabili del crimine non può essere cieca e indiscriminata
Non può essere solo degli Stati Uniti d'America deve vedere all'opera una coalizione grande deve coinvolgere fino in fondo le Nazioni Unite deve essere guidata dalla politica del recupero della centralità della politica in modo che
In un mondo che vede sbaragliato l'equilibrio che si fondava sulle logiche di Polar bipolari sull'alleanze contrapposte tra singoli stati nazionali e che reclama oggi un nuovo ordine internazionale nuove istituzioni internazionali
Ed è l'Europa il luogo in cui il nostro Paese e gli altri che ne fanno parte debbono riversare le proprie proposte
E nella quale suo messo i propri impegni per fare in modo che proprio l'Europa posso svolgere in modo sempre più autorevole quel luogo che ruolo ormai indispensabile di grande protagonista delle scelte internazionali
E sono i comuni le autonomie locali a dover concorrere in modo consapevole continua a costruire una nuova idea di certo di cittadinanza che faccia accoglierà tutti la dimensione nuova in cui vivremo in questo ventunesimo secolo per far sì che anche in uno scenario così complesse apparentemente fuori dalla portata dell'azione dei singoli delle associazioni che animano la società civile ci sia invece un protagonismo democratico delle persone
Non è un caso che la risposta più significative e coinvolgente che si
Cerchiamo di proporre che ogni sindaco presidente di Provincia o di Regione vada nelle scuole sviluppi con i giovani un dibattito su queste questioni e che la marcia Perugia-Assisi sia fortemente caratterizzata dai gonfaloni delle città italiane
Ed è anche ed anche questo è nostro e tre giornate saranno chiuse emblematicamente dà un appuntamento che avrà al centro la politica delle autonomie per la pace per la cooperazione internazionale finalizzata a dare stabilità all'organicità alle politiche degli Enti locali in questo campo
Nuovo ordine internazionale Europa ruolo delle Autonomie locali federalismo sussidiarietà sono facce lo stesso processo
Il processo di globalizzazione che evidenzia la crisi dello Stato nazione e che se non viene guidata da un disegno politico forte poco dopo può produrre
Terribili degenerazioni nuove forme di di crisi economiche sociali e nuove povertà fenomeni di allontanamento dei cittadini dalle istituzioni
Suo tormento della funzione rappresentativa dei partiti dell'Associazioni conflitti chiusure etniche religiose spinte a separare politicamente ciò che invece la storia tende ad unire lacerando così la vita e i principi di milioni di persone
E in questo processo che negli ultimi anni siamo stati immersi nel tentativo di ridisegnare il nostro Stato le sue istituzioni
Magari ne abbiamo avuto una percezione parziale qualche volta abbiamo colto più lo stato di necessità che il disegno coerente consapevole
Ma è stato un impegno importante teso a mettere in grado le istituzioni democratiche del nostro Paese ad essere in linea con i processi economici e finanziari con i grandi movimenti epocali che vendono imponenti migrazioni in atto di uomini e di capitali
Per avere l'ambizione di governare questi processi e non di subirli
Il ritardo è evidente
Ne abbiamo avuto una chiara rappresentazione a Genova dove purtroppo l'azione violenta di pochi
è riuscita a mettere in ombra non solo la voce di decine di migliaia di persone riunite lì
Per esprimere pacificamente il loro punto di vista
Ma annullato anche la voce dei sindacati delle organizzazioni cattoliche delle stesse autonomie che unitariamente erano andate via di esprimere il loro parere le loro proposte iniziativa di cui siamo orgogliosi di aver posto le premesse come Lega delle Autonomie locali
è stata quella della riforma dello Stato una stagione lunga ed importante
Passata per successi e battute d'arresto ma è stata una pagina importante nella storia dell'Italia democratica scritta in gran parte dall'esperienza e dall'azione politica delle Autonomie locali e delle loro associazioni
Proprio per questo non possiamo nasconderci che quel percorso riformatore non è concluso e che per non rischiare battute d'arresto o peggio ritorni indietro l'appuntamento del sette ottobre è un appuntamento importante per questo la lega delle Autonomie Locali aderito al comitato nazionale per il sì
E per questo abbiamo chiesto le nostre leghe regionali di contattare tutti i sindaci di ogni parte politica affinché si facciano fino in fondo il loro dovere per informare i cittadini della scadenza elettorale e del suo contenuto
Questo anche per recuperare il ritardo con il quale il sistema informativo pubblico si è mosso
Per dare la possibilità agli elettori e e alle lettrici di sapere e dice
Cogliamo anche questo occasione per invitare non solo i rappresentanti delle Autonomie locali ma anche le forze sociali sindacati di associazioni dell'impresa il terzo settore a far sentire la loro voce e sensibilizzare le loro organizzazioni sappiamo benissimo che questi non sono temi che accendono passioni e scaldano i cuori ma le forze sane responsabili del nostro paese non può sfuggire che la riforma del titolo quinto della carta costituzionale
è il coronamento di un percorso che ha fatto fare progressi al nostro Paese
Per costruire un sistema istituzionale una pubblica amministrazione che ha contribuito a ridare credibilità all'Italia dopo la crisi di Tangentopoli ha evitato rischi di pericolose fratture nell'unità del paese
Ha favorito il risanamento del Paese il suo ingresso in Europa e ha posto la premessa per creare sistemi istituzionali locali
Più vicini ai cittadini e alle imprese e sistemi territoriali più efficaci sul piano dei servizi e più conti competitivi in uno scenario economico internazionale profondamente mutato
Il voto del sette ottobre deve essere un impulso chiaro perciò tre obiettivi
Completare la riforma rafforzare il processo costituente delle nuove Regioni che trovo una base inevitabile di indispensabile nella riforma costituzionale
Dare un segnale a chi ha in mente un'idea di federalismo che non ci convince e che vogliamo discutere a partire da un quadro di certezze quelle appunto contenute nella riforma del Titolo quinto votato dal Parlamento poco prima della fine della legislatura
Saremmo disonesti con noi stessi
In primo luogo se non ricordassimo anche che quel voto evidenzio nel suo essere voto di parte un limite serio
Che però non ne non ne inficia il contenuto significativo perché frutto del consenso delle associazioni rappresentative di tutti i comuni di tutte le Province di tutte le regioni un dato di fatto questo che non va mai dimenticato
Come non va dimenticato che in gran parte con la riforma riprende le conclusioni comuni cui gli schieramenti parlamentari erano giunti sulla base del lavoro della commissione bicamerale prima che la logica di parte prendesse il sopravvento decretando l'insuccesso di quella esperienze si voti dunque per la conferma della riforma e poi si avvia il confronto per il suo completamente
La lega delle Autonomie ritiene ad esempio che il numero di materie lasciata ed esclusiva competenza dello Stato ed anche l'elenco delle materie per le quali è prevista una potestà potestà legislativa concorrente può essere ridiscusso
A vantaggio di una maggiore coerenza federalista ed anche operativa
Cito aria ci riferiamo in particolare ad esempio ai valori alla valorizzazione dei beni culturali
All'ambiente all'istruzione universitaria questioni che vanno a toccare materie che sono un patrimonio fondamentale per le le strategie di crescita civile culturale ed economica delle comunità locali e che quindi non possono essere lasciate alla sua competenza dello Stato
Ma il superamento del bicameralismo perfetto
Per dare vita ad una Camera delle Regioni delle autonomie
Il passaggio chiave che la riforma deve affrontare
Superando un limite talmente evidente che se non riusciremo ad affrontarlo presto e bene non solo non saremo al riparo dal ritorno in grande stile di atteggiamenti centralisti
Ma rischieremmo di alimentare un conflitto continuo di competenze proprio per l'assenza di un momento fondamentale di raccordo e di interfaccia ravvicinato
Fra il potere di fra il potere legislativo centrale e il Governo centrale quello espresso dalle Regioni e dalle autonomie locali
Il rischio grave davvero quello di dare molto lavoro alla nuovo Corti costituzionali integrata dei come dai componenti indicati dalle regioni e introdurre un pericoloso momento di conflittualità fra locale e centrale fra Stato e regioni
All'interno di un processo che è stato già sufficientemente lungo e quindi che ha prestato anche troppo il fianco ai rischi connessi alla transitorietà e alla precarietà
Le istituzioni non possono stare troppo a lungo in una fase di transizione pena la loro impossibilità a rappresentare un punto certo nel quadro degli equilibri fra i poteri e nelle relazioni tra le istituzioni e la società civile
Riaccendendo così rischi di fughe in avanti di scarti improvvisi verso fratture nella concezione unitaria e solidale degli interessi del Paese
A questo fine secondo voi va rilanciato una visione bipartisan delle questioni istituzionali
Un Paese democratico non può non ricercare con grande determinazione questo equilibrio su una questione come questa
Pena un processo di logoramento serio di uno dei principi che in condizioni tanto diverse ha caratterizzato la cosiddetta Prima Repubblica
Fin dal suo sorgere e tanto più dovrebbe caratterizzare la situazione odierna contraddistinta da un bipolarismo ormai consolidato iniqui iniqui può Kabil mente anche dal voto popolare
Ai due candidati premier nelle recenti elezioni politiche la lega delle autonomie locali
Lancio l'idea di scegliere la strada di un'Assemblea elettiva con mandato vincolato a riformare il bicameralismo perfetto e a rivedere altre parti della Costituzione che si ritenessero utili fermo restando l'intangibilità dei principi contenuti nella prima parte della Costituzione
Oggi sembra proprio una proposta poco realistica eppure se le parole hanno un senso non sarebbe un modo emblematico attraverso il quale l'opposizione riconosce davvero la legittimità del vincente
E il vincente favorisce davvero che l'opposizione ha svolto un ruolo costruttivo ho sembra davvero possibile costruire qualcosa di buono continuando sulla strada della reciproca delegittimazione
Anche questo clima sulle questioni istituzionali contribuisce a mantenere a mantenerci in una delicata situazione di precarietà e rischia di allontanarci dall'euro
Precarietà cui concorre anche il fatto di non essere riusciti in questi anni a mettere da meno davvero mano al federalismo fiscale alla revisione profonda delle modalità di finanziamento delle politiche locali
Passi avanti sono stati fatti sono sotto gli occhi di tutti
Se proviamo un attimo a pensare qual era la percentuale di entrate proprie dei Comuni sul complesso delle entrate iscritte a bilancio e qual era la percentuale rappresentata dei trasferimenti ci rendiamo conto della strada che abbiamo compiuto ma gli strumenti attuali non consentono neanche agli enti più virtuosi la necessaria certezza per poter programmare le proprie scelte affrontare la crescenti responsabilità
Ossia la porta di approntare fino in fondo questo problema compresi i meccanismi di perequazione necessari
Per garantire una visione solidale ed unitario degli interessi del Paese
Oppure non ci sarà vera autonomia non ci sarà vera ristrutturazione dello stato e della spesa
Per la pubblica amministrazione compresi i necessari risparmi e non ci sarà nemmeno quella spinta al recupero la più adeguata autonomia
Finanziaria per quelle realtà che sono rimasti indietro ma che non possono pensare che il terrorismo il federalismo non sia anche competizione tra sistemi locali
La riforma del titolo quinto della Costituzione e anche lo strumento attraverso il quale trovi impulso e legittimità un percorso costituente delle nuove regioni
Che non può limitarsi ai nuovi statuti regionali e la presa d'atto delle conseguenze connesse all'elezione diretta dei presidenti delle Regioni
Ed è l'evoluzione di questa fase che si gioca la partita fra due idee di federalismo
Una che pensa ad uno smantellamento dello Stato in funzione di regioni fortemente accentratrici
è un federalismo il nostro che intende esaltare il ruolo della di legislazione e di programmazione delle regioni ma intende svuotare di ogni funzione gestionale amministrativa che come dice la riforma approvata compete ai comuni
è del tutto evidente che questa seconda impostazione effettivamente quella cosche costringerà le regioni a cambiare di più rispetto a ciò che sono diventate dal mille novecentosettanta ad oggi
Ed è la scelta che dà un senso pieno la sussidiarietà all'apertura verso il territorio e verso i soggetti sociali che vi operano
Ed è evidente che questa impostazione riesce a tenere in piedi efficacemente la scelta irreversibile ad una forte integrazione europea
La difesa di un'identità e unità nazionale un ruolo davvero nuovo ed importante delle regioni per fare dei ridire la legislazione alle diverse situazioni e potenzialità che il Paese rappresenta e nel contempo esaltare il ruolo dei comuni delle comunità montane e delle Province
Lungi da noi la volontà di strumentalizzare le parole del capo dello Stato ma devo dire che ci riconosciamo davvero pienamente nelle sue ripetute azioni tese a potenziare il percorso verso l'unità politica dell'Europa
I suoi continui richiami ai principi fondamentali cui si regge l'unità dell'Italia il suo incoraggiamento a proseguire nel percorso federalista e contro un nuovo centralismo regionali onestamente se guardiamo al lavoro che si sta facendo complessivamente nel Paese
Per sviluppare il dibattito su questo passaggio decisivo dobbiamo dirci che esso è scarso non di grande livello soprattutto non sta coinvolgendo come dovrebbe tutto il sistema delle Autonomie e soggetti sociali
Inoltre stanno emergendo distorsioni sull'interpretazione del ruolo dei presidenti di Regione
Che finiscono per creare conflitti con le assemblee e mortificano quello che dovrebbe essere non un percorso di una maggioranza ma un percorso comune degli organismi istituzionale
In questo contesto il rischio è che il ruolo dei Comuni delle province delle comunità montane sia marginali
Esatto reso del tutto formale
Noi non possiamo accertarci Tare impostazioni di questo genere
Ed anzi rilanciamo con forza la richiesta che ogni statuto regionale prevede la costituzione di un Consiglio regionale delle Autonomie locali
Come punto fondamentale per la costruzione delle leggi e degli strumenti di programmazione di confronto fra Regioni ed il resto del sistema
Inoltre non vediamo ed è la cartina di tornasole un lavoro teso a rimediare i mettere in discussione radicalmente
Le strutture organizzative delle regioni che come sappiamo sono state costruite per decenni in funzione in funzione di un lavoro di gestione e come tali vanno sostituite costruttore capaci
Di produrre buone leggi e programmazione qualificato
Non c'è bisogno di nuovi statuti per misurare quanto effettivamente si stiano decentrando funzioni sul welfare
Sulla programmazione del territorio sulla formazione eccetera o quanto coerentemente con il disegno riformatore si stiano incentivando forme di unioni dei comuni per la gestione dei servizi pubblici servizi ai cittadini
Il governo è intenzionato a proporre ulteriori modifiche alla Costituzione una scelta certo legittima con la quale noi all'intero sistema delle Autonomie dobbiamo attrezzarci al confronto ma secondo noi ci sono due condizioni affinché questa legittima volontà non diventi un'occasione lacerante di conflitto di scontro ideologico di ulteriore indebolimento del quadro istituzionale su cui si fonda la vita democratica del Paese
La prima è che il governo si impegna a ricreare un clima che riaffermi il valore istituzionale non di parte di queste scelte
La fretta di rispondere a promesse elettorali o ad equilibri interni alla maggioranza non è una buona consigliera
Mentre sarebbe un'ottima consigliera ed è la seconda condizione la scelta di un paziente confronto non solo tra i partiti presenti in Parlamento e dico partiti piuttosto che schieramenti a ragion veduta
Ma soprattutto con le associazioni delle Autonomie locali che si riconoscono nella proposta di competere azione e che in quanto espressione dei governi locali in quanto tali possono dare un contributo determinante a ricreare su questa materia
Un clima costruttivo e di confronto
Questo confronto fino ad oggi non c'è stato e ciò è molto grave
Non c'è stata sulla proposta di legge del ministro Bossi e non c'è stata se nessuno dei provvedimenti che nei primi cento giorni delle la predisposizione della legge finanziaria il governo ha messo in atto
Il vero rischio che questo governo contrariamente l'atteggiamento del primo governo Berlusconi del novantaquattro stia cancellando le problematiche delle Autonomie locali e quelle dei Comuni in primo luogo dalla sua agenda politica la proposta di legge di modifica costituzionale presentata dal ministro Bossi a noi non convince ci sembra che l'idea che lo Stato centrale posto di volta in volta trasferire poteri su attivazione delle varie regioni mette a repentaglio seriamente l'unità della Repubblica
L'assenza di ogni riferimento alla necessità di da parte dello Stato di garantire livelli s'è essenziale su materie concernenti i diritti civili e sociali fondamentali a vantaggio di una legislazione differenziata fra Regioni fra regione e regione ci preoccupa pensiamo solo al tema della sicurezza per la quale va esaltato il ruolo delle Autonomie locali ma che non può essere ridotta a questione regionale però di voti
L'idea che traspare è quella di un federalismo in cui lo Stato centrale debole
La regione è forte le amministrazioni locali sono deboli e subordinate le regioni è unico e un'idea di federalismo che non esiste da nessuna parte
Perché tutti gli anelli del sistema istituzionali soprattutto se queste federale debbono essere forti nelle loro competenze le quali secondo noi devono essere definite secondo il principio pieno della sussidiarietà
In particolare non si poi indietreggiare dal principio che agli enti locali vadano tutte le funzioni amministrative sulla base del principio di sussidiarietà differenziazione e adeguatezza altrimenti passeremmo dal centralismo statale a tanti centralismi regionali che già si stanno palesando come elemento degenerativo dello sport dello sforzo riformatore prodotto in questi anni
In questo senso la totale assenza della proposta del ministro Bossi di ogni riferimento ai comuni e alle altre Autonomie locali e l'assenza di proposte relative alla Camera delle Regioni
E delle Autonomie e davvero preoccupante
Non è la sola questione su cui il governo Berlusconi ha mostrato in questo questo orientamento disattento alle prerogative delle Autonomie locali sancite dalla riforma costituzionale
Ciferri ci riferiamo al disegno di legge in materia di infrastrutture rilancio delle attività produttive il cosiddetto disegno di legge Lunardi con il quale si passa sopra la titolarità delle Regioni delle Province e dei Comuni
A governare la pianificazione territoriale
Ci dà un colpo all'idea di programmazione si fanno porta pure sulle procedure di valutazione di impatto ambientale
Si dà uno strapotere assolutamente incomprensibile al CIPE si mette a rischio la trasparenza nella gestione di subappalti da parte del cosiddetto general contractor
Si annulla di fatto la legge Merloni per le grandi opere di interesse nazionale mentre paradossalmente rimane in piedi per le opere di minor valore
Si inserisce un un'estensione abnorme e pericolosa della dichiarazione di inizio di attività per le ristrutturazioni edilizio
Ma ciò che è davvero inaccettabile e che le autonomie locali
Vengano considerate dal Governo un impaccio alla realizzazione di opere infrastrutturali dimenticando che invece sono state le autonomie sono le autonomie che magari chiedono quelle stesse opere da decenni nell'interesse dei loro perché il territorio altri segnali inquietanti nel rapporto con le Autonomie
Riguardo l'applicazione di leggi di riforma che avevano sancito un ruolo nuovo dei Comuni delle Province la riforma della scuola quella dell'assistenza quella sanitaria
Sulle quali la tendenza sembra essere quella di rimettere tutto in discussione creando un'ulteriore occasione di precarietà e di difficoltà per gli enti locali
Lo stesso attacco alla cooperazione rappresenta un elemento preoccupante non solo per la lega delle autonomie per la sua storia
Ma per quanto il terzo settore la cooperazione sociale rappresenta in termini di partnership con le Autonomie locali sia in termini di nuove imprenditorialità nuova occupazione nuovo professionalità nata proprio a stretto contatto con le Autonomie locali
E da questo clima che traggono origine le proposte allarmanti che emergono dalla legge finanziaria approvato dal Consiglio dei ministri
Ci troviamo di fronte ad una vera e propria inversione di rotta rispetto ai passi avanti anche se del tutto insufficienti che erano stati fatti negli ultimi anni
Dopo i sacrifici fatti per stare nel patto di stabilità il contributo dato dai Comuni dalle Province al risanamento dei conti pubblici ci aspettavamo non certo una certa espansiva della spesa
Ma almeno un riordino ispirato all'impostazione federalista della riforma costituzionale
Le nostre popola le nostre proposte consistevano e consistono nella garanzia di compartecipazioni ai principali cespiti erariali e costituzione di un fondo nazionale perequativo
Nell'adeguamento dei trasferimenti al tasso d'inflazione reale
Nel potenziamento del fondo ordinario per lo sviluppo degli investimenti e per gli enti locali
Le misure di incentivazione a al dell'associazionismo dei piccoli comuni e l'unificazione del né Licci di tutte le imposte e tasse gravanti sugli immobili secondo criteri di semplificazione e giustizia mi all'aumento del fondo di ristoro dell'IVA
Sulle esternalizzazioni per giungere fino ad una sua completa neutralizzazione
Nel superamento della tesoreria unica per le entrate proprie degli enti locali
Nelle risorse per il recupero dei tagli Dini del novantacinque per le perdite del gettito ICI derivanti dalla revisione delle rendite catastali di di PG industriali e Perini i mutui del personale degli enti che hanno dichiarato di Sesto
Queste il pacchetto delle nostre proposte
Invece ci troviamo di fronte ad un testo che ad una prima lettura ci sembra davvero inaccettabile e che non potrà che incidere in modo profondamente negativo nel rapporto tra centro e Autonomie locali tra governo e associazioni delle Autonomie
Avevamo già criticato il governo dell'Ulivo
Che aveva scelto con la sua ultima legge finanziaria la strada gli sgravi per le famiglie e le imprese invece di investire il surplus derivante dal gettito fiscale in sostegno alle grandi riforme avviate la scuola ad esempio il rafforzamento dei sistemi locali a partire dai servizi per il Welfare nel Mezzogiorno
Innescando così il rischio di un conflitto fra un governo che taglia per i cittadini è un comune una provincia che è obbligata a documentare la pressione tributaria proprio per corrispondere alle nuove necessità derivate dal disimpegno statale e dai e dai nuovi bisogni
è una logica inaccettabile e pericolosa che che viene invece non solo riproposta ma potenziata con questa proposta di legge finanziaria
Noi non possiamo che gioire per l'incremento delle pensioni minime
Ma qualcuno sa o pensa a quanto costa per il comune di appartenenza quell'anziano quando si rivolge alle strutture sociali per i servizi domiciliari o residenziali
Vogliamo pace né carico come sistema nel suo complesso o vogliamo giungere al punto in cui noi diremo
Scusate la battuta bene Berlusconi che ho mancato la pensione ma siccome ha tagliato i trasferimenti ordinari comuni adesso tu caro anziano vai a bussare ad una delle sue ville per essere ospitato e curato e a questo che vogliamo arrivare a questa logica
Rabbia a parte
Il fatto è che la proposta di legge finanziaria
Prevede un taglio nei trasferimenti da ripetersi anche nei prossimi due anni una diminuzione della compartecipazione all'IRPEF all'uno per cento cioè ridicola le interferenze mi aspetto autonomi della vita degli enti locali come gli acquisti
Nessun cenno su un ristoro dell'IVA in seguito ai processi di esternalizzazione dei servizi che peraltro vengono spinti con forza sotto sottostima del padre sottostima del fabbisogno per quanto riguarda gli oneri derivanti dal rinnovo del contratto di lavoro del personale
E blocco delle assunzioni che può avere effetti molto seri per quegli enti che hanno già sto saputo rapportare la loro dotazione organica all'effettiva operatività dei servizi
Ecco questo è il quadro che ci che ci dice che è in atto un ritorno indietro su tutta la materia della finanza locale proprio nel momento in cui era diventata matura la scelta di un riordino vero di questa materia in coerenza con le leggi di riforma
Evidentemente dobbiamo attrezzarci in Parlamento
Sarà un bel banco di prova anche per il lavoro dell'intergruppo che ci sostiene
Nelle nostre sedi istituzionali a far sentire la nostra voce ricercando un auspicabile convergenza con le organizzazioni sindacali
Con le associazioni dell'impresa e dell'artigianato con il terzo settore con quei soggetti cioè che hanno capito quanto è importante il ruolo di l'autonomia locale
Ed è proprio a questi soggetti che vogliamo dedicare l'ultima voglio dedicare l'ultima parte della mia relazione ringraziando fin d'ora i graditi ospiti che su questo tema interverranno per la loro adesione a questo confronto
In dieci anni di intensa attività riformatrice ispirata al federalismo
E ad un ruolo decisamente nuovo che le Autonomie locali e delle Regioni nonché al rinnovamento della pubblica amministrazione è mancato il contributo secondo voi determinante dei soggetti sociali
Che non meno delle istituzioni in un sistema federale saranno chiamati a cambiare se stessi il loro ruolo nel territorio il loro rapporto con le istituzioni centrali regionali e locali
E se a questo aggiungiamo che il federalismo saranno chiamate a svolgere un ruolo completamente nuovo e di importante le cosiddette autonomie funzionali come le Camere di Commercio di università le condizioni le fondazioni a cominciare da quelle bancari gli Enti Parchi e così via
Ci rendiamo conto che alla riflessione attorno al federalismo è mancato il contributo di un corpo molto consistente di soggetti ed è forse una delle ragioni per le quali la strada verso il sistema federale non è stata particolarmente spedita anzi a volte è stata contraddittoria e soprattutto non è mai riuscita a diventare una questione popolare
Almeno quanto popolari saranno gli effetti della sua attuazione
Con questo non voglio assolutamente dire che ci sia stato disinteresse anzi ricordo benissimo il clima socialmente favorevoli
In cui si calarono le riforme del novantatré e poi le Bassanini le modifiche radicali e l'assetto della pubblica amministrazione locale i direttori generali
La storia la sostanziale privatizzazione del contratto di lavoro l'apertura la contrattazione integrativa la via delle prime esperienze di concertazione locale legate o meno all'attivazione di misure europea d'introduzione massicce dell'informatica e dei nuovi sistemi di comunicazione con i cittadini
Tutto questo lo ricordiamo bene ricordiamo l'attesa positiva per uno Stato più vicino ai cittadini per una pubblica amministrazione più efficiente ed efficace che in particolare esprimevano le in paese
L'idea che finalmente la pubblica amministrazione non fosse un limite della competitività del sistema Italia ma un po'attore determinante di questa competitività che nel suo sforzo innovativa poteva trascinare conservatorismi diffusi nella società e nelle sue espressioni maggiormente corporative
Ma appunto si è trattato più di un'aspettativa che di un ruolo da protagonista
Oggi dopo la conferma referendaria che torniamo ad auspicare con la fase costituente delle nuove regioni che si è aperta si entra nel concreto si apre una dialettica forte fra ipotesi diverse di federalismo e ipotesi e ipotesi diversi di sussidiarietà
E ruolo dei soggetti sociali per il federalismo non può limitarsi ad essere quello che è stato come è stato finora
Se prevarrà come noi ospitiamo un idea di federalismo che respinge un neo centralismo regionale ci dovrà passare la costruzione di sistemi istituzionali locali
Non conflittuali che affrontino il delicato tema della frammentazione istituzionale senza negare lei ebbe identità che evidenzi nel ruolo di raccordo che le Province possono svolgere senza cadere in un ulteriore sovrapposizione nell'amministrazione di re
Se l'idea di sussidiarietà che se a Parma affermerà non sarà solo quella verticale ma inevitabilmente anche quello orizzontale occorrerà evitare che questo significhi uno smantellamento della presenza pubblica
Nell'erogazione dei servizi ma una modalità diversa di preservare l'interesse pubblico e collettivo nella programmazione e nell'erogazione dei servizi coinvolgendo nuovi soggetti privati del privato sociale e del volontariato
Su entrambi questi processi dovrà esprimersi una capacità inedita rilettura di programmazione del territorio come sistema interconnesso capaci di valorizzare tutte le risorse in quel territorio di culto ritorna spesso dispone
Per responsabilizzare i suoi gruppi dirigenti di consentire la predisposizione di strategie capaci di sopperire ai limiti e cui rapportare una più una più efficace organizzazione istituzionale ed una più efficace politica dei servizi
In modo tale che le persone le famiglie e le imprese ne traggono vantaggi
Relativi al benessere all'economia all'economicità e alla competitività
In questo suo contesto i soggetti sociali prevalentemente orientati
Alla rivendicazioni di categoria professionale nei confronti del sistema pubblico generalmente orientate sottolineare le proprie distinzioni corporative strutturati su livelli centrali provinciali secondo schemi che seguivano proprio la logica organizzativa di uno Stato centralistico
Sono chiamate a riconciliarsi profondamente altrimenti saranno Pattoni di frammentazione in territori in cui invece la parola d'ordine sarà integrazione delle risorse per trovare la via la propria missione e i propri punti di forza
Io trovo una commissione fortissima
Paspardo centralistiche cultura corporativa e individua un'altra altrettanto forte fra Repubblica federale e cultura concertativa nel territorio
E a partire da questa convinzione che riteniamo indispensabile lavorare per individuare nuove forme di pianificazione
Che non si limitino alla sola pianificazione territoriale su cui le istituzioni locali ci sono impegnati per decenni con risultati alterni per affrontare invece il tema della pianificazione strategica
La città di un territorio
Il richiamo questo temo seminari di approfondimento capaci di tenere assieme tutti i fattori di crescita e che nel medio tempo che nel medio periodo possono qualificare un dato territorio con meno norme vincolistiche più linee strategiche condivise
Per i soggetti sociali per sviluppare assieme con azioni che integrano gli interessi dei diversi soggetti per interesse collettivo
Nuove forme di concertazione quindi che vanno al di là di quella triangolare fra istituzioni sindacati dei lavoratori associazione degli imprenditori
E che per lo più abbiamo visto abbiamo visto concentrarsi attorno alle grandi strutture dell'UE il pasto a tale pensioni sanità o sulle politiche dei redditi ma che ben poco riuscita a dare su quel complesso di politiche Conco che concorrono al benessere dei cittadini
Al reddito dei lavoratori alla competitività dell'impresa
Dei singoli territori e che si caratterizzano per la loro diversità
Nuove strategie di erogazione dei servizi di tutela dei dette dei diritti a partire da quelli delle persone più deboli si pensi alla definizione degli ambiti sociali cui si riferisce la legge Turco signorino al grande tema della riorganizzazione delle rete ospedaliera
Tutte scelte che possono incidere sulla condizione di vita di milioni di cittadini
Politiche di si vanno a connettere con quelle tese dei ad affrontare i nuovi bisogni a partire da quelle delle persone immigrati
In questa riflessione rientra anche la trasformazione delle aziende municipalizzate il processo di liberalizzazione dei servizi ha rilevanza imprenditoriale
Non ci troviamo di fronte solo ad un'operazione di apertura del mercato ad uno così un'occasione per liberare risorse importanti per gli investimenti a favore degli enti proprietari
Ma la necessità di individuare le strategie affinché i territori tutti i territori non arretri non nella possibilità di garantire pari opportunità di vita ai propri concittadini a prescindere che si tratti di città o di territori montani
Voglio dire che cambia il profilo di andare ma non cambia il bisogno sociale come i suoi servizi pubblici locali e a questo proposito una particolare attenzione va rivolta le nuove infrastrutture legate all'informato all'information communication technology
E non si può non menzionare il tema della sicurezza nel quadro delle politiche che richiedono nuovi strumenti di azione di programmazione
E a questa dimensione delle questioni che pensiamo quando richiamiamo un nuovo ruolo dei soggetti sociali nell'ambito della costruzione del federalismo superando i limiti di un dibattito tutto chiuso dentro le tematiche istituzionali quando invece si deve inevitabilmente entrare nel vivo delle politiche degli strumenti necessari per produrle con lo sguardo davvero rivolta ai cittadini e alle imprese
Ed è in questa nuova dimensione territoriale nei nuovi strumenti di governo che essa richiede che matura anche la necessità di nuove figure professionali da impegnare negli enti locali
Capaci di sostenere professionalmente quelle politiche di concertazione di pianificazione e che proiettano la possibilità di conseguire gli obiettivi dell'efficienza e dell'efficacia di un ente fuori dei confini tradizionali in cui si sono concentrati in questi anni le azioni più virtuose
Come emerge dall'analisi che qui abbiamo sviluppato le difficoltà ancora presenti addirittura i pericoli di ritorno indietro sulla strada del terribile del federalismo sono tanti
Il referendum del sette ottobre il rischio di un centralismo regionale che che si intravede nell'evoluzione del dibattito sulle nuove religioni l'assoluta insufficienza delle politiche tese a garantire una vera autonomia finanziaria degli enti locali
Il mantenimento del bicameralismo perfetto a livello centrale sono tutte situazioni che motivano la nostra preoccupazione e necessità di predisporsi alla battaglia politica
Ma con il porte raccordo con le varie tra le varie associazioni delle Autonomie e tra questi soggetti sociali di cui abbiamo parlato la Lega delle Autonomie Locali conta di continuare ed incentivare il proprio lavoro
Delle convinzione che questa sia la strada giusta per garantire ai cittadini loro pure in Europa
Per salvaguardare i valori di fondo dell'unità e della solidarietà fra gli italiani
Per valorizzare le virtù dei nostri territori e dei cittadini delle imprese che li animano rinnovando e non annullando il ruolo centrale dei comuni delle comunità montane delle province e delle regioni
Delle donne e degli uomini che nell'impegno politico e in quello amministrativo ad essi si dedicano grazie
Grazie presidente la parola densa professor Vincenzo Cerulli Irelli
Cari amici due tre considerazioni sul l'appuntamento di domenica ma strettamente connesso alle nostre esigenze qui insomma di assemblea rappresentativa del mondo delle autonomie locali
Innanzitutto il testo che noi abbiamo approvato viene incidere fortemente su tutte le problematiche che sono emerse che sono emerse questa mattina incidenti in senso di forte tutela al sistema delle Autonomie
Comincio
Ecco grazie
Innanzitutto il federalismo che noi stiamo costruendo a differenza ad esempio di quello tedesco al quale pure guardiamo
è un federalismo a pluralità di soggetti ce lo stato ci sono le regioni ma al di là delle regioni ci sia buono voi cioè i soggetti dell'autonomia locale
Che vengono equiparati nel testo posti sullo stesso piano rispetto alle regioni e addirittura lo stato questo cambia completamente il quadro rispetto agli altri sistemi federali nei quali come sapete
Regioni Province e Comuni sono soggetti al potere ordinamentale degli Stati federati dei lender o delle regioni ancora il testo badate bene questo è un punto fondamentale riserva all'amministrazione tutta l'amministrazione almeno tutta quella caratteristica duale
E salve specifiche deroghe stabilite dalla legge alle Autonomie locali cioè i Comuni in primis e successivamente alle Province
Questa norma una volta entrata in Costituzione che cosa comporta
Comporta badate bene lì costituzionalità e che quindi sono destinate a cadere
Di tutte quelle leggi statali e regionali che oggi operano in un'impostazione centralistica
Il primo risultato credo che sarà che non possa essere approvato se approvata cade immediatamente la cosiddetta Lunardi
Di cui si è già parlato
Cioè una legge che in pieno in pieno Trend autonomistico attribuisce al governo centrale addirittura il potere di collocare sul territorio
Le opere pubbliche inserite in un certo elenco approvato dal CIPE
Senza passare per alcuna deliberazione di livello locale
Anche ma ma colpisce anche questo principio tutte quelle impostazioni e regionali
Che oggi direi che sono maggioritarie di centralismo regionale cioè leggi che attribuiscono direttamente alle Regioni potere di amministrazione puntuale
Ancora sulla finanza stamattina il collega Domenici
Giustamente ha richiamato la nostra attenzione su un fatto molto importante cioè su quello che sta avvenendo in questi giorni in sede di preparazione della finanziaria
Ora tenete presente che rinnovi l'anno scorso insomma due anni fa nell'ultima fase della legislatura abbiamo avviato la riforma cosiddetta del federalismo fiscale
Che cosa significa questa riforma significa che tendenzialmente tendenzialmente tutti gli enti locali dalla Regione ai comuni
Devono vivere con mezzi propri
Salvo salvo l'intervento dello Stato della Regione affini perequativi cioè per far fronte alle situazioni meno avvantaggiate
Ora questo itinerario virtuoso avrebbe dovuto cominciare con un punto fondamentale cioè la il diritto stabilito dalla legge dei comuni di compartecipare per una certa quota al gettito dell'IRPEF
Apprendiamo adesso ce lo confermava stamattina l'amico Domenici che il Governo praticamente riduci all'uno per cento questa compartecipazione e cioè
Se non ricordo male porta il gettito complessivo di questa quota da undici mila miliardi quali quelli che non avevamo preventivato a circa due mila miliardi
Ora questo è un sedia è un segnale molto grave che significa tornare indietro rispetto a un'impostazione fortemente autonomistica
Badate bene noi nel PAS negli anni passati già abbiamo fatto grandi passi avanti in questo in questo itinerario
Per esempio mi diceva proprio stamattina Domenici adesso lì seduto al tavolino
Che il Comune di Firenze grossomodo viaggia sul settantacinque per cento di mezzi propri rispetta i trasferimenti erariali è un comune forte diciamo però intorno al settanta per cento
Siamo di fronte alla media nazionale e questo cambia molto il quadro rispetto al passato
Però appunto tentativi di centralismo in questo settore emergono ed emergono adesso nella finanziaria come viene ad incidere il testo del federalismo viene ad incidere in maniera pesantissima perché
Perché nel testo sul federalismo è scritto quindi con norma costituzionale che supera tutte le leggi e ha scritto quello che dicevo prima
Cioè il diritto di ogni ente locale non solo della Regione ma anche delle Province e dei Comuni di vivere con mezzi propri e i diritto che ne abbiamo chiamato alla territorialità dell'imposta
Che no questo principio un po'tedesco cioè
L'imposta è del territorio viene civil scossa prelevata dallo Stato ma poi restituita ai territori secondo determinate percentuali stabilite fermo restando
Il dovere dello Stato di intervenire sulle situazioni meno avvantaggiate con fondi perequativi vero ripete la collega Moroni che l'autrice
Di quella parte dell'articolo centodiciannove che appunto prevede il dovere dello Stato di intervenire sulle situazioni più svantaggiate ora questo che cosa comporta e comporta che tutte queste leggi che viceversa non seguono questi principi ma torna nome impostazione finanziaria
Centrali istiga divengono incostituzionale o comunque
Divengono di dubbia costituzionalità quindi ha un impatto immediato e decisivo su tutta l'impostazione della legislazione a favore l'altro cioè a favore delle Autonomie locali
Un'ultima cosa cari amici ricordate di un punto fondamentale cioè nella legge vorrei che anche quelli
Che hanno espresso parere contrario su questo riflettessero la legge fa cadere tutto il sistema dei controlli
Cioè noi vogliamo Libè Libè realizzare responsabilizzare in toto le amministrazioni locali cade il controllo preventivo di legittimità sugli atti dei Comuni e delle Province cadono i Coreco
Cade la commissione statale di controllo sugli atti delle Regioni cadono i commissari di governo
Cade il visto governativo sulle leggi regionali
Vi rendete conto io qua in Parlamento in continuazione ricevevo segnalazioni da parte degli amici di regioni che decidevano per piacere vai a parlare col dipartimento regioni
Per cercare di far passare questa legge le regioni erano costretti a venire a Roma col cappello in mano
Per negoziare le proprie leggi quale autonomia ne sono autonomia
Oggi si dà la possiamo fare la regione una volta approvata la legge questa entra in vigore salvo eventualmente il ricorso alla Corte che comunque non sospende
E che spetta anche alle Regioni nei confronti dello Stato e si dice non avete fatto il federalismo questo è un punto veramente federale
La Corte è l'unico arbitro dei rapporti tra Stato e Regione quindi il sistema si liberalizza completamente forse anche troppo da un certo punto di vista soltanto le persone oggi hanno il diritto a hanno il diritto e il dovere di votare no e di fare la propaganda per il no coloro che hanno un'impostazione giustamente centralistica ci sono
Io ricordo da tra tutti l'amico e collega autorevolissimo il senatore Fisichella vicepresidente del Senato
Il quale fin dal primo momento Espresso motivatamente una posizione centralistica darà giustamente vota contro
Ma tutti noi che siamo autonomisti
Necessariamente dobbiamo votare a favore perché in questi principi vediamo vediamo costruito tutta la trama delle nostre esigenze salvo poi a passare come bene è stato detto questa mattina a successivi passi avanti che certamente ci vogliono
Tanto sul versante costituzionale quanto Dole versante della legislazione ordinaria che sarà un itinerario non semplice anzi molto complicato quindi noi confidiamo che il mondo delle autonomie qui così autorevolmente rappresentato
In questi giorni si impegni
Fortemente per l'approvazione della legge appartenne dandoci appuntamento dal lunedì prossimo per iniziare l'itinerario di implementazione della legge che sarà complicatissimo e poi il successivo di completamento grazie
Il senatore
La parola Luciano Vandelli rappresentanza della conferenza dei presidenti delle Regioni
Subito dopo l'intervento di Guglielmo Epifani vicesegretario generale della CGIL
Grazie presidente nel portare il saluto e l'augurio di buon lavoro della conferenza dei presidenti delle Regioni
Vorrei entrare nel merito dei temi che affronterete in queste giornate che sono già stati così sostanzialmente affrontati dalla relazione introduttiva ai primi i saluti e interventi
Una primissima considerazione sull'importanza del percorso svolto in questi anni
Con un forte obiettivo comune di irrobustimento delle autonomie
Ed è stato un percorso svolto insieme
Da questo punto di vista voglio dire subito che le Regioni vedono con grande favore
Tutti i processi di aggregazione
E di concertazione di federazione tra le associazioni delle Autonomie
E quindi riteniamo che i processi di questo tipo a cui qui si è attribuito grande valenza anche per la prospettiva con forniscano un voce delle Autonomie utilissima nella sua unitarietà nell'esperienza concreta della ragione della regione in cui opero in Emilia-Romagna già da anni questo processo di federazione
è stato concretizzato realizzate ha raggiunto risultati che credo interessanti per tutti
Rileva dicevo
L'importanza di questa ottica
Con la Giunta di sistema
Cercando di ottenere processi che vedono le autonomie
In una posizione direte
Come espressione di una interrelazione forte tra i vari livelli di governo e in una posizione centrale tra le organizzazioni della società e le istituzioni proprio in questi momenti si sta discutendo con forte fermento in Europa il libro bianco sulla governance
E nel nel quale la commissione il presidente
Prodi hanno chiesto un forte contributo da parte delle Autonomie
Proprio in questa chiave per radicare la stessa idea di Governance europea in un tessuto forte di autonomia e che si pongono Arete nell'ambito delle rispettive società e dei rispettivi territori i risultati del lavoro che abbiamo svolto in questi anni sono stati dicevo importante nell'attuazione delle leggi Bassanini il confronto tra di noi
è stato serrato vivace
Ma importanti di merito sostanziale ha portato a risultati rilevanti sia a livello nazionale sia nel quadro di ciascuna delle nostre regioni ma credo che il risultato più significativo sia stato proprio quel lavoro svolto nell'ottobre del due mila
Che ha portato all'elaborazione comune delle proposte
Poi recepite dal Parlamento con la riforma del titolo quinto
L'uomo forte di legislazione delle regioni sul ruolo forte nei servizi e nelle funzioni amministrative del ventinove
Operazione e di integrazione
La prospettiva che si apre in questo momento non è priva di ombre
Dalla relazione di Giovanni Agnelli
Segnalato con forza
Al al spetti
Rinvieremo i segnali che provengono dal provvedimento sono infrastrutture ora dalla soppressione dell'Agenzia della Protezione civile tratta con un decreto legge che non è pervenuto in conferenza e che pure elimina una serie di di Angri di connessione tra il sistema del delle Autonomie
Lo Stato in un settore vitale di comune integrazione di comune esigenza di cooperazione
Credo non occorrerà polemizzare su singoli aspetti sui quali comunque non ci saremo molto attenti anche con avvalendoci pienamente della facoltà di ricorrere alla Corte costituzionale così come abbiamo fatto con il Governo precedente in casi in cui si violavano alcuni di questi principi di autonomia ma credo che il punto chiave sia stato sia quello della centralità dell'autonomia
Come valore essenziale nel tessuto istituzionale
L'autonomia non è un accessorio non è qualche cosa che si contrappone alla logica dei risultati
Difendiamo l'autonomia nel pieno convincimento che i risultati si ottengano un solo se gli interventi sono condivisi il pieno rispetto degli interessi delle nostre collettività
Le regioni ora si trovano in una fase di elaborazione degli Statuti
Una fase sino ad ora frenata dalle incertezze del quadro costituzionale
Credo che dopo il sette ottobre non ci siano più elementi
Ritardi
Dopo il sette ottobre si potrà dare concretezza a questi processi ed è importante
Procedersi le autonomie locali svolgano un ruolo da protagoniste
Il patrimonio comune mi abbiano elaborato in questi anni costituisce una parte fondamentale per il lavoro che ci aspetta ed è un lavoro non semplice i risultati sin qui conseguiti sono tutt'altro
Un elemento e consolidato
Pacific sono un risultato è un elemento da difendere giorno per giorni vorrei concludere
Soltanto con un auspicio
L'auspicio che quando ci ritroveremo per il dodicesimo salone delle Autonomie
Non
Ci siano più siano scomparsi quei timori di un centralismo nuovo vecchio da parte delle regioni di cui qui ecco e qui si è fatto più volte riferimenti
L'auspicio che la complementarietà dei nostri ruoli e l'esigenza di cooperazione
Entrata nel nostro funzionamento ordinario e nella nostra profonda cultura grazie
Parole a a Guglielmo Epifani vice segretario generale della CGIL
Si prepari forte eco un avviso nel frattempo il sindaco di Firenze invita tutti ad un ricevimento domani sera Palazzo mancamenti
I partecipanti sono pregati di ritirare l'invito presso il banco distribuzione in una prego
Torna saluto tutti i partecipanti al
Ho ascoltato con interesse la relazione del vostro presidente contiene molti spunti e d'altra parte anche questa nostra discussione avviene nel mezzo di di frasi molto importante per la vita del paese al referendum di domenica sette l'approvazione della legge finanziaria con quello che ne consegue in termini di problemi e di prospettive però io non li puoi anche perizie
Io voglio limitarmi rispetto alle molte cose toccate dai nostri termine argomento ad alcune considerazioni sul processo di riforma istituzionale
Sul ruolo che la concertazione con le parti sociali deve dal nostro punto di vista vere
E in modo particolare voglio fare per ultimo qualche osservazione sulla legge finanziaria e le conseguenze che ne possono derivare per il complesso delle rappresentanze che qui sono riunito
Non c'è dubbio l'abito Giovanelli bene Massimo ma sta dentro anche l'opinione di molti che uno dei motivi che segna il nostro Paese nelle sue difficoltà di essere
Un Paese all'altezza dei propri compiti della propria storia sta esattamente in questa transizione istituzionale della quale non si vede mai la fine
Troppo spesso si sottovaluta quando si parla di competitività del nostro sistema e si parla di molte cose
Si sottovaluta il fatto che un ordinamento mai completato mai organico sempre in un potenziale conflitto giurisdizionale interno è un Paese che allenta la propria capacità di competere
Riduce gli spazi della propria programmazione riduce l'idea e la convenzione della cittadinanza insieme con quella della responsabilità di chi governa e di chi deve essere ore governato
Nel trasciniamo questa transizione da un tempo lungo e non vediamo la fine di questo processo
Ora io penso che qui ci sia davvero un problema che riguarda tutti chi amministra chi svolge una funzione di rappresentanza sociale che ha funzioni di governo
Qui non è in discussione il problema
Diciamo di mettersi d'accordo su un punto definito di compromesso tra diverse opzioni e intanto la messa in discussione di una certezza dei processi che devono accompagnare questo
Quindi passiamo da né incertezze all'altra gran parte dei ritardi che si denunciano gli statuti la questione relativa alla finanza locale nasce esattamente dal fatto che questa convenzione non finisce mai non vediamo un punto di assestamento
Ora chi vi parla era convinta e resta convinto che l'approvazione della legge nella passata legislatura rappresentasse un buon punto di avvio di questa fase complessa di ricerca di un equilibrio tra forze politiche e poteri dello Stato
Non perché io non mi nasconda le nelle diciamo anche le carenze che quell'impianto aveva e di cui alcune sono state già ricordate anche dall'intervento di chi mi ha preceduto
Però non c'è dubbio che il processo federativo di per sé implica una mediazione di quadro
La parola federalismo ha dentro di sé lega del tatto l'idea del fatto che si stabilisce una relazione compiuta tra poteri funzioni responsabilità equilibri senza di che il processo di federalismo diventa una lotta continua fra Conte ieri galoppa
Diventa l'accantona la quale non c'è più incertezza per nessuno si trasferisce sul livello giurisdizionale il problema delle polemiche politiche e quando questo avviene siano l'unitarietà di qualsiasi disegno dell'ordinamento statale si evitino pensa in un modo sia ditino pensa nell'altro modo ora il referendum di domenica sette può aiutare e può complicare questa vicenda
Perché è una legge confermati ma che confermasse quell'impianto naturalmente darebbe stabilità un processo di ripartenza per una sistemazione migliore della questione
Di una definitiva e compiuta riforma della forma dello Stato del nostro Paese
Ma naturalmente non c'è chi non vede che se fossimo in presenza di un voto espresso da pochissime persone
Diciamo il dieci dicembre quindici diciamo il venti per cento del corpo elettorale si riaprirebbe una straordinaria questione di legittimità che non riguarderebbe quel testo
Riguarderebbe il rapporto tra i cittadini
E il senso e la coscienza del destino collettivo che deve riguardare la nostra comunità nazionale si allontanerebbe il rapporto tra l'urgenza del processo e quello che resta alla fine i depositari di qualsiasi processo di riforma
La migliore riforma dello Stato e sempre strumentale
Il miglior baricentro di rapporti tra centro e periferia serve sempre e soltanto in funzione del depositario delle funzioni e dei compiti dello Stato e cioè il cittadino
Se il cittadino non esprime col volto il suo parere si apre e si allarga un conflitto tra il depositario dei processi di riforma e tutti le volontà i meccanismi le mediazioni le capacità cioè attorno al disegno di riforma sono post c'è poi una seconda questione che voglio dire qua in chiaro perché anche di questo si parla poco anche se ho sentito che ne ha parlato Domenici nell'introduzione cui può anche la lega a dare un contributo anche noi io
Basta con questa questione che tra i nomi e i contenuti dei nomi non c'è mai un punto fare
Io penso che va detto con più forza un presidente di Regione è un presidente di Regione e non un governatore
Uno Statuto regionale uno Statuto regionale non è una Costituzione una regione una Regione e non è uno Stato un consiglio e un consiglio e non è un Parlamento un consigliere regionale in Consiglio regionale
E non è un deputato una concertazione una concertazione il dialogo sociale e il dialogo sociale
Non è vero
Che i nomi sono indifferenti ai contenuti che li contengono e non solo per ovvietà
Ma perché dentro i nomi c'è un carattere simbolico che se tende a prevalere rispetto alle funzioni effettivamente rappresentate o ai poteri effettivamente espressi allarga
Quelli con quell'anno iato tra il cittadino del complesso delle istituzioni rende la confusione più forte nella confusione non avanza
Un processo organico di riforma a me non mi scandalizza
Sono stupito Consiglio regionale si chiama Parlamento ma mi scandalizza che è un Consiglio regionale si chiama Parlamento non ha poteri fiscali
Quando i Parlamenti nascono per deliberare in materia fiscale
Non mi scandalizza che si usino no dal posto di un altro mi scandalizza il fatto che si usa un nome alcuno corrisponda un potere non corrisponde una funzione e determina una singolarità nell'eccesso dei valori simbolici spettri con tenuti che allarga rinforzato tra quello di cui si parla e quello di cui effettivamente sia in grado o si può determinare lo svolgimento i poteri le funzioni e le reciproche responsabilità
La seconda cosa volevo dire per quanto riguarda il rapporto tra sindacato e concertazione nel territorio
Voglio partire da una premessa che dal mio punto di vista arriva a una conclusione analoga a quella della vostra Intruder introduzione dei nostri lavori
Non ci può essere nessuna concertazione tra parti sociali e regioni se le Regioni mantengono ed esprimono sostanzialmente un potere di gestione
La concertazione regionale vivesse e soltanto in funzione del fatto che le Regioni mantengono accentuano o ritornano ha poteri di indirizzo di dette armi di di codeterminazione di controllo e di programmazione nel territorio
Se le Regioni diventano lo Stato nel territorio accentrando funzioni e poteri che non solo di competenza delle regioni la concertazione diventa impossibile una regione che gestisce per il sindacato una controparte
Una regione che fa Indirizzo con controllo programmazione del territorio è la sede naturale
Dico determinazione delle scelte che riguardano le grandi questioni territoriali e non c'è dubbio che se questo è vero la legge
Le fasi fondamentali di questa concertazioni sono il Documento di programmazione economica regionale la legge di bilancio regionale la legge finanziaria regionale perché bisogna partire dal Complesso
Nelle scelte che riguardano le responsabilità regionali nel territorio Italy far scaturire nelle forme possibili le sedi di concertazione e di confronto o di dialogo sociale
La differenza tra concertazione dialogo sociale sta nell'obbligo reciproco che si assume il dialogo sociale una forma attraverso cui tutti parlano e ognuno fa come poi Rizzi ritiene o alla libertà di fare è una forma presente nel loro unità concertazione qualcosa in più
Si assumono degli obiettivi condivisi per il merito per le regole e le parti si attengono a comportamenti coerenti che discendono da questa premessa
Si può seguire l'una strada si può seguire l'altra strada l'importante e la chiarezza del termine
Non si può avere concertazione sogno lo fa poi quello che vuole va bene il dialogo sociale se lo si assume insieme ma non ci si può poi pretendere che al dialogo sociale non segua poi la libertà di ogni soggetto istituzionale
Ho sociale di Avvenire la massima autonomia e libertà
Delle Cetti
Voglio aggiungere
Che rispetto a tutto il tema che tratta erette nella vostra conferenza sul welfare locale nei prossimi giorni
Come il sindacato Giovanelli non è stato uno dei tanti soggetti è stato forse il soggetto fondamentale che ha spinto perché attorno ai temi del welfare Total del welfare locale si operasse
Una forte decentramento di funzioni di responsabilità
Di politiche e come sindacato nel territorio interessato e può insieme anche alla Lega delle Autonomie locali svolge il ruolo fondamentale di superare la logica del Comune inteso come campanile chiuso
La funzione di integrazione voi lo sapete
Dei comuni soprattutto in quelle regioni in quelle realtà dove con cinquecento mila abitanti penso alla Basilicata ci son centoventi comune o una regione grande come il Piemonte che ha un numero enorme di comuni rispetto agli abitanti
Se non si supera questo principio in base al quale una comune e naturalmente una responsabilità amministrativa in un territorio chiuso
Ma deve assumere al pari degli altri comuni un'idea di spazio che si integra in situ Pera in relazione agli obiettivi che si assumono come priorità una integrazione socio sanitaria
Una costruzione ottimale della risorsa investite in un ospedale una politica che riabilitazione di inserimento una politica verso chi ha meno
Non può assumere il confine di un Comune come territorio chiuso perché ne va non della responsabilità di chi amministra ne va della minor capacità di chi ha titolo ad avere un servizio a un servizio meno efficiente meno di qualità o meno costoso
Qui può essere un ruolo forte per il sindacato confederale cioè per il sindacato che fa di questi diritti la sua bussola un terreno di lavoro e di aiuto a superare quello che non dappertutto per fortuna per molte aree
Ancora resta come un terreno difficile da affronta
Per ultimo la finanziaria anch'io molte delle preoccupazioni espresse ho sentito quando parlava Giovannelli dalla sala
Diciamo qualche osservazione critica io voglio dire le cose esattamente come le penso
Purtroppo questa Finanziaria capita in un momento di rallentamento dell'economia non previsto in queste direzioni e non prevedibile nei suoi Iezzi
Io sono tra coloro che non solo non vedeva a settembre lo sviluppo di cui pure si magnificata da parte di molti ma resto convinto che noi siamo in presenza davvero di un'incertezza forte
Il calo dei consumi è impressionante impressionante negli Stati Uniti d'America impressionante in Italia domandate a qualsiasi concessionario di un salone di macchine dall'undici settembre molti di loro non hanno visto entrare nessuna persone le famiglie hanno paura l'incertezza l'inquietudine pesa i consumi si contraggono essi contrarranno i consumi naturalmente quelli che si possono risparmiare o dilazionare nel tempo
La crisi delle Borse non riguarda solo un percorso astratto di riduzione delle risorse per molte famiglie vuol dire non avere più accantonate quelle risorse di cui si pensava di poter contare e chi non realizza le tiene per un futuro migliore
La possibilità di spendere si riduce l'incertezza va sulle aziende l'incertezza riguarda le persone
Noi non sappiamo se il Paese crescerà al due tre per cento come dice l'indicazione del governo
Ho una nove per cento come dice la Confindustria che pure ottimisti personalmente penso che non arriveremo né all'uno né all'altro perché le condizioni che sono di fronte a noi sono più difficili quelle che probabilmente voliamo giustamente o possiamo ammettere ma tra di noi è inutile nasconderci la verità se quel tasso di sviluppo sarà inferiore il modello econometrico ci dice che in quei trentatré mila miliardi della finanziaria non sono realistici non sono veri ma non perché ce ne andiamo
Perché chiunque avrebbe avuto in questa fase difficoltà a fare una Finanziaria compiuta e perché questo rallentamento può pesare molto di più
Se così sono le questioni bisogna allora stare attenti a saperlo e contemporaneamente a mettere in moto dei processi e delle scelte che non tocchino dei principi fondamentali che si assumono come importanti in questa fase per questo io penso che ci siano proprio errori invisibili in questa politica in questa scelta della della finanziaria
Uno di questi errori riguarda lo scarso l'intervento sulla domanda per consumi ci si può far poco perché ci sono le ristrettezze ma qualcosa andava fatta con più lungimiranza penso che bisognava fare di più sul terreno delle imprese con più attenzione
Sono convinto che una Tremonti bis non aiuta le imprese come l'avrebbe aiutato una riduzione dell'IRPEF e non parlo solo con il senno di dopo perché queste cose le avevo dette anche prima
Penso che se si opera una riduzione di tagli come quella che si sta operando questa finirà per riguardare visibile non il complesso delle Autonomie ma prevalentemente i comuni e se posso aggiungere prevalentemente i piccoli comuni
Si apre quindi un problema di gestione
Conseguenti a questa legge finanziaria che avrà ricadute nel territorio così come avrà ricadute il blocco delle assunzioni
Il blocco delle prestazioni straordinarie il blocco una centralizzazione di una politica degli acquisti non fatta con il consenso l'assenza di riduzione per i contratti dei dipendenti pubblici al centro e in periferia tutto questo apre un problema nella gestione di processi di riconversione di processi di riorganizzazione evidente cioè Comuni aziende che sono stati più responsabile in questi anni pagheranno di più degli altri chiaro di anice all'osso farà fatica a tener conto dell'i propri impegni nei confronti dei propri programmi
Si apre cioè un contesto nel quale il conflitto giurisdizionale questa volta avviene sul terreno delle risorse io penso che questo vada evitato
Vada evitato cioè un percorso nel quale il paese viene lasciato senza una certezza sui poteri e viene lasciato con un conflitto giurisdizionale in materia di ripartizione delle risorse non so se ci sono le condizioni la volontà di farlo
Ma questo credo che sia un grido d'allarme che giustamente qui voi oggi lanciate e che per quanto riguarda il sindacato abbiamo già fatto presente e continueremo a sostenere nelle prossime settimane a
Grazie parola forte ecco rappresentanza dell'Unione delle province
Ascoltando l'intervento di Franchini per la precisione
La cultura che sottende mi veniva in mente la sua relazione al convegno che la CGIL ha promosso Torino lo scorso anno sui temi del federalismo per una ripresa delle di temi di argomenti ma più in generale per il taglio che Epifani riprendeva qua
E che mi sembra sia assolutamente opportuno ed utile davvero in considerazione tanto se sia d'accordo quanto se non lo si è perché comunque sono gli argomenti con i quali occorre misurarsi
E poiché saggiamente ha cominciato con una riflessione
Di carattere lessicale
Molto stringente circa il significato delle parole è la conseguenza delle stesse sulle cose lo credo che valga la pena davvero partire da qua
Per una reputazione che ritengo Giovannelli scontando proprio la tua relazione particolarmente necessaria e utile per la stagione che ci attende indipendentemente dal modo con il quale ciascuno di noi guarda a questo governo
E lo dico pensando al fatto che lo stesso Domenici facendo riferimento alla fornitura semantica riprendeva il tema dei governatori
Io lo dico riprendendo invece una parola che a rischio del nostro comportamento
E che ci chiede caso mai di davvero fare un passo avanti anche nel modo di lavorare assieme perché io partecipò un quelli che pur essendo convinti del fatto che occorre arrivare rapidamente alla Confederazione
Sono anche convinto che non è sufficiente dirlo ma occorre praticarlo avendo intanto in animo di superare quei vizi corporativi che con una certa frequenza segnano i nostri mobili comportamentali
E parto per esempio dal fatto che mi va bene divampa bene le prese di posizione su domenica i referendum l'invito ad andare a votare a sostenere la riforma ma mi andava meglio se avessimo fatto quei documenti assieme
Sulla Finanziaria in va bene che ciascuno guardi in casa propria e valuti la ricaduta dalla finanziaria sul Bilancio dei comuni o sul bilancio delle Province o su altri bilanci ma mi interessa una valutazione d'insieme
Per fornire anche al governo
No nella dialettica necessaria un momento di confronto che eviti ricadute corporative come quelle che in qualche modo mi sembra di vedere seguite su alcuni versanti per esempio anche lì in una sorta di ipersensibilità politica da parte del governo ma anche nel quadro di un modo abbastanza discutibile di intendo intendere il modello concertativo
Perché a me sembrava stanco originale che se si concerta si concerti prevalentemente con Confindustria e con le regioni
Vandelli faceva riferimento a una delle cose non contestati neanche con le regioni penso alla storia della protezione civile no la dagli parlano tutti quanti dai giornali
Stato un una botta piantata lì no indipendentemente dal nome di chi la precedeva l'agenzia problema e l'altro la Rete la costruttori processi e quant'altro ma questo capita anche per altri fatti
Anche per altre questioni trovando il sistema degli enti locali in una sorta di situazione per la quale ha delle cose da dire ha delle cose da fermare e rischia di non essere ascoltato come si dovrebbe ho in mente situazioni che anche recentemente si sono poste ma ho in mente anche il fatto per esempio che sulle finanze degli enti locali comunque sembra dei tagli così almeno si legge
L'un per cento nel due mila e due il due per cento nel due mila tre il tre per cento nel due mila e quattro e guarda caso si va a colpire proprio coloro lutti di va ricordato che adesso che hanno fatto il diavolo a quattro per rispettare il patto di stabilità per starci dentro e per corrispondere a una scelta importante come quella che fu quella di Max
Allora c'è davvero il problema
Di stare sulle Lessico in termini molto forti per ridare anche un un un un senso più preciso e chiaro
Al confronto istituzionale perché io penso che non ci sia fra di noi adesso tanto un problema di centrodestra o di centrosinistra considerando la condizione nella quale l'ente locale che la maggioranza che i cittadini ambo lutto amministra no e si trova nelle condizioni che la legge finanziaria sta per produrre per questo a partire anche da alcuni altri fatti perché ne ha parlato Tirelli Cerulli più ovvio uno sempre il diminutivo Cirelli scritte Cerulli Irelli poco fa parlando della referendum degli affetti dal referendum ma la legge Lunardi
Che è passata quaglie senza colpo ferire salvo tentativi emendativi no che non mi risulta siano passati è qualcosa che spazza via la voce del sistema degli enti locali
Sul tema delle grandi infrastrutture che sicuramente vampate ma vampate senza ammazzare nessuno
Dentro un quadro per il quale ogni amministrazione abbia la propria voce in capitolo per essere parte propositiva e di sostegni alla redazione di quella grande infrastruttura allora varrà la pena di pensarci alle questioni così come se si presentano perché devo dire poi tutti quanti non abbiamo fatto molto per far capire ciò che si va a votare domenica il contenuto effettivo della legge che si va a votare domenica la legge l'alito del dell'affare non confermati
Bene ha fatto Cerulli Irelli a recuperare in tutti una parte di questioni che ci va indietro perché almeno come si dice nella mia terra sono emiliano con immagino si senta ragionando sulle cose si dice piuttosto che niente e meglio piuttosto nella fattispecie mi permetto di dire che è un piuttosto assai corposo
Rispetto alla situazione di partenza perché davvero importante che diventi un elemento dicono senza diffusa ma qui a proposito di semantica e a proposito di lessico mi piace il riferimento al tema del cittadino
E da qualche anno che quando ci troviamo a parlare nei nostri convegni dalle nostre assemblee
No il tema del cittadino la questione cittadino aleggia là in fondo un po'un po'lontana se non quando ci facciamo prendere da battute in qualche modo strumentali e qui sta il tema del corporativismo delle nostre associazioni tra virgolette di vita contenuto incerto e invece quello che siamo arrivati addirittura chiamare cliente
No io non so se li ricorda qualche anno fa nel nostro lessico definivano Egidio cliente delle nostra amministrazione
Quasi quasi fosse una sorta di esproprio per il quale si è vero vai a votare ogni tanto però la realtà dopo no vai lì e sei cliente forse è il caso di rifletterci perché se arriviamo alla vicenda del sette se arriviamo alla vicenda di piazza finanziaria se arriviamo insomma davanti alla possibilità effettiva di vedersi di veder avviato il processo federale in questo Paese processo federalista in questo Paese stiamo rischiando di farlo e domenica forse potrà essere un segnale preoccupante senza quel cittadino per il quale diciamo di lavorare ma che non sempre utilizziamo non sempre consideriamo come l'elemento di prova vero
Di ciò che andiamo produce
E su questo penso che valga la pena riflettere
Pensando alla Confederazione ma pensando per esempio le posizioni che assumeremo nei prossimi giorni spero insieme Uncem UPI ANCI lega e quant'altro ai tre Cantate mole di starci per dire la nostra d'altra parte a me sembra due battute conclusive su due altri argomenti sanno importante riprendere qui a proposito di cittadini il tema dei servizi pubblici locali
La finanziaria fa una battuta su questo versante no parlando della separazione fra governo e gestione fatto di per sé positivo
Io partecipo a un quelli che pensano che le abbiente delle nostre molti servizi debbono fare gestione e non governo dei processi a partire dal tema della legge Galli dalla sua Dell'Acqua arrivare rifiuti e quant'altro però mi sembra assai sbrigativo deplorare che approdati in finanziaria e non si faccia invece riprendere l'iter parlamentare alla legge ieri Napolitano modificata come la maggioranza riterrà come il Governo riparati presenta insomma nel dibattito parlamentare ma Repo rilanciando il tema di riforma Complesso del sistema delle multiutility locali
L'altro aspetto che voglio riprendere e lo dico con preoccupazione pensando che sono sì argomenti di particolare interesse delle Province nel senso che rientra nelle loro specifiche competenze ma sono temi d'interesse assolutamente generale
C'è un problema connesso alle politiche dello sviluppo
Dell'ente
Dell'ente Provincia e cioè il tema della scuola e il tema del lavoro qui c'è davvero una preoccupazione
Che riteniamo non debba essere solo delle Province l'edilizia scolastica l'adeguamento alle sei due sei no voglio dire già con il governo di centrosinistra avemmo una discussione abbastanza cruda perché noi non chiedevamo rinvio dei termini volevamo i soldi per adeguarle struttura la sei due sei perché abbastanza intollerabile
Che giustamente si dica gli imprenditori privati che debbono rispettare i termini e poi il Pubblico non tira fuori i soldi per vedere in regola scuole molto spesso fatiscenti e al di sotto di ridurre al di sotto di gran lunga dell'aspettativa
E così vale per il tema dell'impiego
Abbiamo avuto da lunga discussione Moffa e come testimone assieme agli altri colleghi delle Province per portare a casa i cento miliardi che la Finanziaria ci riconosceva per i centri per l'impiego in una discussione infinita con le regioni
E con un governo che non concludeva beh io esprimo qui una preoccupazione fortissima
Fortissima per la prospettiva di Brema e medio periodo perché temo si possa configurare in questa direzione un elemento di blocco di un importante versante delle politiche di sviluppo del sistema degli enti locali grazie molte ruolo
Grazie
Ed è ricorsa a Cardini presidente la provincia di Rovigo nonché dirigente nazionale della lega subito dopo il sindaco di Verona Michela Sironi devo dire che mi riconosco nella relazione di Giovannelli ne condivido l'impostazione e anche le preoccupazione che esso evidenzia e devo dire che il dibattito questa mattina
Ci porterebbe ecco ad affrontare più le questioni contingenti emergenti piuttosto che affrontare il tema che io ritengo veramente decisivo è strategico anche per la nostra responsabilità che viene che è stato posto in questa prima giornata di apertura
Io ho avvertito quando mi sono soffermato a riflettere che vi era un rischio perché ha una responsabilità istituzionale che è abituato affrontare questo problema dal punto di vista della propria responsabilità
E diciamo politica ed istituzionale dopo di non essere pronto di avere difficoltà ad affrontare l'analisi e la proposta del riordino dei poteri dello Stato dal versante del complesso mondo della dinamiche sociali
Gli attori che le caratterizzano delle Autonomie che alimentano questa delicatissima fase di transizione per quello
Ho tentato di rimanere in tema
Anche perché nella mia esperienza abbiamo le spalle è una tradizione consolidata di concertazione di rapporto con le forze sociali ed economiche
Che hanno consentito di realizzare ben due patti territoriali nella nostra realtà provinciale continuo rapporto di collaborazione rispetto a quella
Ai compiti e le istituzioni che competono alle Autonomie locali Province Comuni e quelle che sono le questioni che riguardano la risposta da dare ai cittadini
è stato detto che lo riprendo siamo alla vigilia della scadenza referendaria rispetto alla quale anche da questo salone a mio parere deve partire un messaggio forte perché nonostante un clima di scarsa attenzione
Vi sia una significativa parte si partecipa azione al voto e soprattutto la conferma con il voto popolare di una riforma che avvia il federalismo solidale
Un federalismo come risposta alla domanda sempre più forte il protagonismo degli attori sociali che sappia coinvolgere nella gestione delle istituzioni locali anche in protagonisti della società
Nel luogo in cui essi possono esprimere in modo forte un'azione di partecipazione e di controllo della vita pubblica e queste a mio parere la sfida più importante per la reazione di un federalismo solidale
Ha raggiunto alla fine di un ciclo purtroppo che ne ha raffreddato le motivazioni e inoltre non compiuto per l'assenza di precise disposizioni volte a trasformazione del Senato della Camera delle Autonomie
In un quadro del trasferimento in periferia di effettive responsabilità fiscale
Eppure l'idea che il federalismo non sia un modello astratto di ingegneria istituzionale ma una pratica della democrazia più vicino al territorio alla società civile e l'unica in grado di spiegare le difficoltà a concretizzarlo ed a legittimare né il pieno sviluppo
è a partire da questa considerazione un po'amara
Che però indica tutta la complessità del processo che si dovrà sviluppare con la conferma della legge di riforma del titolo quinto della Costituzione e sia pure sinteticamente micio informerò sui seguenti punti
Quali sono i soggetti sociali più interessati alla riforma in senso federalista
Quali sono gli elementi di prospettiva che si possono già trarre dall'imminente referendum confermativo e quale cultura istituzionale deve sorreggere la trasformazione in senso federalista dello Stato
Gli attori sociali a mio parere più interessati al federalismo sono quelli che vogliono padroneggiare il nuovo rapporto oggi esistente fra globale e locale senza naturale proprio radicamento territoriale
E si sono molteplici ma quelli che mi paiono più significativi sono in primo luogo le piccole e medie imprese con gli operatori dell'economia diffusa e sono quelle che costituiscono il loro valore aggiunto del territorio per il territorio
Le autonomie funzionali che costruiscono le cosiddette reti lunghe su cui viaggiano internazionale Ezio dell'economia il terzo settore e le reti rappresentanza sociale sindacati percezione il volontariato del mondo produttivo che lavorare con la guerra nel segno della territorializzazione
Si tratta di coloro che nell'attuale fase di transizione veniva ricordato anche prima hanno bisogno di strategie non vincolati ad un'idea dirigista di modernizzazione calata dall'alto e attuata con linee centralizzate di comando politico
è a queste realtà che anche chi ha una responsabilità istituzionale deve potersi rivolgere perché esse siano protagoniste nella realizzazione del federalismo fondato sull'autonomia e sulla responsabilità c'è il processo di modernizzazione inoltre partecipa tutto il territorio coinvolgendo con la responsabilizzazione diffusa un'ampia gamma di attori sociali lo sviluppo economico e con esso la crescita del benessere sociale beneficeranno di una più ampia è stabile coesione sociale
Io ricordava Epifani prima
Sì alla modernizzazione dovute ai processi di globalizzazione preside una vera Poli archi e istituzionale in cui contano i poteri locali allora si può sperare in un federalismo davvero utile
Per un nuovo più intenso ciclo di sviluppo coniugato con una nuova stagione di partecipazione e democrazia altrimenti
Come spesso accade nella vita del nostro Paese una riforma fatta a metà
Contribuisce pesanti arretramenti per una ingestibile polverizzazione delle funzioni delle competenze
O a fenomeni di nuovo accentramento a livello regionale che non risolvono la questione del rapporto cittadini istituzioni e del governo del cambiamento a cui tende il federalismo
Si tratta
Come dice lo studioso Bruno dente in una ricerca che ha svolto per la Fondazione Agnelli sul federalismo in Europa
Di riuscire coinvolgeranno i processi di trasformazione alle forze sociali
I sindacati dei lavoratori e dei datori di lavoro soggetti che sino ad oggi non hanno giocato non hanno potuto giocare nessun ruolo significativo nella dinamica istituzionale oppure sono stati alleati degli apparati centralizzati
E sulla costruzione della coalizione territoriale sul management dalla domanda di trasformazione istituzionale che si gioca la partita del federalismo molto più che una scena astratta di modello ideale è innegabile per le cose che sono state dette anche sino a questo momento del dibattito che lo scenario che ci si presentano le favorevole
Della speranza e lentezza con cui è proceduta questa riforma ha ridato fiato
Da un lato a spinte neo centralista e dall'altro a progetti che dietro il termine devolution nascondono un progetto di sostanziale divisione della nazione in realtà regionale in cui si concentra un po'nuovamente Poteri
Che devono essere decentrati dello Stato nazionale all'insieme delle Autonomie istituzionali e sociali infatti il nuovo Titolo quinto della Costituzione è uno strumento importante
Non solo per il riequilibrio dei poteri per le istituzioni ma afferma cambiamenti di particolare innovazione ad esempio proprio nella dimensione del lavoro dell'impresa della formazione del sistema della protezione sociale
In questo senso prende corpo in modo concreto il principio del sussidiarietà non solo tra le istituzioni ma anche tra esse per società civile e nell'ambito stesso della società della società
Ha infatti ripetuto in modo esasperante che il nostro è un Paese nel quale la diversificazione territoriale territoriale dello sviluppo
è talmente pronunciata che non si possono varare le stesse regole realtà caratterizzate da piena occupazione immigrazione di lavoratori extracomunitari in una chi e altre realtà in cui la disoccupazione giovanile sfiora i cinquanta perché insomma detto fa
Ebbene la nuovo articolo centodiciassette ad esempio come sapete da la possibilità di regolare territorialmente e mercato del lavoro fine immaginare un assetto territoriale ad esempio dei problemi della flessibilità
Così come ancora consente un'accentuazione fortissimo del decentramento del web far per le funzioni integrative come pure facilita lo sviluppo di relazioni cooperative orizzontali per tutte le competenze relative lo sviluppo economico i trasporti e le infrastrutture non si tratta quindi di questioni che riguardano solo il ruolo di rapporti tra i diversi livelli istituzionali peraltro importanti dal punto di vista dell'assetto dello Stato lo sviluppo di una democrazia matura capace di interpretare l'esigenza di corrispondere ai bisogni ed alle attese di diverse realtà mantenendo la solidarietà come cemento dell'unità del Paese
In questo senso il principio di pari dignità tra tutte le istituzioni presenti sia pure con competenze e ruoli diversi assolutamente non innovativo e costituisce l'essenza del pluralismo istituzionale essenziale quanto quello politico in sostanza per concludere questo intervento la cultura istituzionale più adatta a governare il cambiamento è proprio quella che tra enti pubblici agevola la costruzione di relazioni cooperative di tipo orizzontale
Consente di sviluppare forme di lavoro in Rete non solo tra amministratori ma anche con soggetti privati accompagna lo sviluppo degli attori sociali senza costringerlo dentro meccanismi burocratizzati elimina le istituzioni discendenti da una logica come strumenti di organizzazione piramidale gerarchica
E premia quelle che si costruiscono come strumenti flessibili e gli attori sociali
Per queste ragioni auspico che il prossimo sette ottobre italiani confermino questa importante riforma costituzionale dalla quale deve partire con coraggio un'azione per un completo processo federalista
E per il suo completamento un processo
Nel quale siamo più interessati alla devolution della devolution ovvero al fatto che le Regioni trasferiscano i poteri che ricevono dallo Stato ai livelli istituzionali locali e non ripropongono su scala regionale gli stessi difetti del centralismo statale
Grazie Michela Sironi il sindaco di Verona
Cari colleghi
Costruiamo di federalismo ma ma come ma a partire da quali esigenze reali da quali soggetti sociali politici istituzionali credo che questa massa di problemi di opportunità abbiano avuto finora molti più stimoli emotivi talora propagandistici che momenti di riflessione seri coinvolgono cittadini e istituzioni
Voglio dire che l'impressione è che il cittadino a è che giorno dopo giorno si scoprano elementi nuovi quasi sorprendenti
Elementi in non sempre e non tutti positivi e che alla guida del processo di cambiamento spesso non si sappia quale sia la tappa finale del percorso
Qualche esempio si sta procedendo nella redistribuzione dei poteri ieri
Non c'è dubbio mi pare che la direzione di marcia sia questa
Ma prima di avviare un movimento di questa importanza io ho l'impressione che non si sia proceduto a una seria disamina delle questioni che si sarebbero potute aprire che inevitabilmente si sono aperte
Il rapporto tra diversi soggetti istituzionali è ricaduto sulle spalle dei soggetti più deboli lasciatemi dire che ora devono avviare una faticosissima rimonta
Per far valere quelle che poi appariranno agli occhi dell'opinione pubblica prese di posizioni dettate da egoismo istituzionale
Ci sono più i protagonisti della vita politica nazionale che sanno con precisione di che cosa sto parlando e che credo non si stupiranno se ribadisco
Che un federalismo piramidale come quello che alcuni hanno in mente non porterebbe ad altro che a ulteriori perdite di credibilità nei confronti dei cittadini
Ci sono in questo campo tra tutti i sindaci italiani al di là di quelle che sono le sigle al di là delle associazioni al di là degli schieramenti di appartenenza dei temi forti che accomunano sensibilità e contenuti di riforma
Sto pensando ad esempio al problema dell'abolizione del vincolo di mandato su cui esistono segnali positivi importanti ma non ancora sufficienti per arrivare a una forte azione comune tra di noi e con le altre autonomia
Ho letto pochi giorni fa che giustamente il presidente della Regione Lombardia richiamava la necessità di procedere con maggiore decisione verso un più marcato federalismo fiscale
Ne stiamo parlando da una decina di anni eppure i nostri amministrati credo non sappiano nemmeno di che cosa si stia ancora discutendo
Forse perché noi che siamo gli attori principali di un movimento nazionale che ritiene di voler cambiare l'architettura che fonda il patto sociale
Siamo stati confusi nell'indicazione delle priorità anche ci si doveva dare nel corso di un cammino che aveva e ha molti oppositori
Vorrei aprire una parentesi su questo per anni e passa molti che il processo federalista quando era espresso in forme tanto Aulì che quanto virtuali non avessi oppositori
Ma quando si è poi passati a dettare termini e nomi di quanto si sarebbe dovuto cambiare sul serio allora sono spuntate resistenze muovere potenti soggetto a vita distinguo e morì assai spessi
E ancora si è disorientato il cittadino che alla fine e mi sembra più interessato al fatto che il gatto acchiappi il topo piuttosto che la rissa sul fatto che sia bianconero
Insomma forse non ce n'è bisogno ma di quando in quando vale la pena di ricordarci che il primo degli attori sociali cui ci dobbiamo riferire è un cittadino la cui identità in questi dieci anni si è fatta sempre più complessa come sa chiunque abbia la fortuna di essere suo servizio in forme dirette come accade appunto a chi lavora per una municipalità davanti attenti né in fila davanti allo sportello c'è insieme un elettore un fornitore di servizi un cittadino che paga le tasse e questo individuo si sta abituando al fatto che la macchina pubblica deve essere al sugo servizio
Proprio perché ha compreso che tra cittadino e suddito e c'è una gran bella differenza
Dico queste cose perché mi sto convincendo che se vogliamo arrivare a un sistema paese
Convinto che governando dal basso i processi istituzionali arrivino vantaggi concreti sul versante delle infrastrutture
Del lavoro della formazione della comunicazione del marketing territoriale dell'ambiente della gestione dei beni culturali
Ebbene saremo finalmente passati dal livello delle discussioni sui massimi sistemi all'elencazione arida ma certamente più produttiva Anita cari tessuto produttivo la cultura reali del nostro Paese
Per l'elenco delle cose fosse incompleto ma sicuramente basta per capire che cosa ci sia in gioco
In questi mesi la mia città dovuto ingaggiare con il ministero dei Beni culturali delle vere e proprie prove di forza per far comprendere che la gestione del festival areniano
Ci porta a qualche centinaio di miliardi di indotto alla città e la gestione del monumento Arena
Difficilmente potrebbero essere considerate se non come un unico problema che avrebbe necessitato di ben altre sensibilità per significare cittadini che il comune obiettivo
Era la tutela e lo sviluppo di quell'unico corpo che è la città e non la tutela dei poteri che compongono le singole istituzioni
Qualche giorno fa ho partecipato a un convegno sulla Transpadana una delle infrastrutture mancate del sistema del Nord
Io ho avvertito in chi ci stava a sentire una sorte di noia
Ma come tutti diciamo che è indispensabile che l'economia ne trarrebbe infinito giovamento che siamo insomma tutti d'accordo e poi allora perché tutto rimane così compostamente storicamente fermo
A cittadino poco importa se colpevoli sia governo centrale o quello regionale o il sistema dei comuni incapaci così spesso di uscire da egoismi o dal mio pile il fatto è che poi la ferrovia veloce non arriva
Se vogliamo arrivare a determinare gli attori dobbiamo sapere che copione si sta recitando e chi paga per la messa in scena
Vedo ancora che sul tema della formazione ci stiamo distraendo un'altra volta parlo per il territorio che conosco abbiamo troppo pochi laureati abbiamo ancora troppa confusione sulla gestione dell'intero sistema e sua dis
Ma anche loro effettivo controllo perché su questioni strategiche se esistono ritardi competenze è necessario che le istituzioni intervengano interagendo tra di loro
Perché questo mi pare un punto non chiarissimo nell'attuale disamina perché mi sembra che la tentazione sia quella di chiudersi dentro il confronto delle proprie certezze del proprio Hortus conclusus
Ma i cittadini ci stanno chiedendo altro non vorrei che aveste l'impressione che sta enfatizzando ma mi sembra che ci sia bisogno di uno sguardo profetico cioè insieme presso ditte generoso uno sguardo che ci consenta tutti insieme di lavorare attorno al cambiamento
Essendo consapevoli che è finito il tempo dell'autoreferenzialità nessuna istituzione insomma si giustifica voti dica mente per grazia ricevuta
Vorrei concludere questa riflessione offrendo tutta la mia disponibilità ma credo anche quella di tutti i sindaci italiani
Ad operare assieme con le altre istituzioni
Per arrivare a una serie di confronti con le altre associazioni e con le altre istituzioni province e regioni ma anche con le associazioni di categoria che potrebbero essere coinvolti in questo processo di cambiamento per arrivare a forme concrete di collaborazione grazie
Grazie Silvano Moffa presidente la Provincia di Roma
Ma nel ringraziare per l'invito mi limito soltanto a qualche considerazione data anche l'ora e la necessità di accelerare la chiusura dei nostri lavori la prima se riferita alla tema del referendum che è diventato evidentemente centrare anche dei lavori di stamane
E vorrei qui
In qualche misura sottolineare un aspetto che credo sia sfuggito
Nella impostazione che è stata data
Alla prospettiva che ci aspetta domenica prossima e al voto periti il sì che è stato sollecitato più volte da quaestio da questi microfoni beh io sono fra quelli che all'interno delle associazioni ha costruito insieme agli altri colleghi un percorso che incomincia se introdurre qualche elemento di decentramento certa più che di federalismo possibile
Nel nostro sistema costituzionale e quindi non ho difficoltà a dire che rispetto a questo referendum con la mia posizione molto chiare ma questo non mi impedisce di sottolineare un altro aspetto che è stato dimenticato è e che è esattamente quello che ci vide discutere qualche tempo fa quando c'era un altro governo nel Paese sulla opportunità di portare in approvazione a fine legislatura un disegno di riforma così importante
Perché sostenevamo all'umore sostengo anche adesso che una riforma costituzionale soprattutto una ricolma di questo livello e di questa profondità è una riforma che deve avvenire il massimo del consenso possibile
E si è dimenticato che nell'ultimo scorso di quella legislatura si andò in Parlamento e si varò questa riforma a colpi di maggioranza con appena quattro voti di differenza
Dico questo soltanto per sottolineare in termini anche di ricostruzione storica che in effetti ci troviamo rispetto ad una sorta di vizio di origine che poi sta portando anche a questo disinteresse complessivo
Che ci accompagna alle sette di ottobre mi si può rispondere
Che è un vizio può essere anche quello di una governo che in qualche misura ha dichiarato correttamente la sua neutralità e che attraverso qualche suo ministro invece tale neutralità interrotta
Ma con questo non significa che una somma di vizi costituisca una virtù
E il mondo delle autonomie credo abbia una grande responsabilità quello di dimostrare concretamente se crede in questo percorso di riforma federalista
Di superare qualunque tentativo di politicizzazione di un tema che non può essere assolutamente politicizzato
La sfida delle Autonomie
Per la costruzione di un federalismo possibile sta tutto all'interno di quella che è l'interrogativo anzi di quello che il tema che la Lega delle Autonomie oggi pone governare il cambiamento
Per comprendere quali sono le condizioni possibile che io auspico poter davvero riprendere all'indomani del sette di ottobre per aprire davvero un tavolo di confronto sul cambiamento possibile su un percorso di costruzione federalista nel nostro Paese dico questo con tono sommesso perché vorrei proporre due livelli di riflessione il primo attiene proprio alla al tema governare il cambiamento
Io vi vado interrogando da qualche tempo se non sia più giusto chiederci se noi stiamo governando il cambiamento
Io ho l'impressione che nel momento stesso in cui noi stiamo svolgendo questo convegno non ci sia ancora un'esatta percezione di che cosa sia il cambiamento
E di cosa potrà essere il cambiamento anche all'indomani
Dei nuovi scenari politici internazionale che si stanno dipanando innanzi a noi e quali faceva riferimento anche Giovannelli nella sua relazione di che cosa sia il cambiamento rispetto a quello che è accaduto a New York e al fatto stesso che forse per la prima volta il mercato
Come regolatore della vita fuori e anche a volte a prescindere dalla politica
Possa in qualche modo
Segnare un punto di arresto un punto di crisi
Gli stessi processi indotti dal globali istmo
Oggi richiedono gli ho una riflessione molto attenta il mercato unico come riflesso del pensiero unico
Sono tutti fattori che credo stiano preparando uno scenario assolutamente inedito forse per la prima volta dovremmo interrogarci se la nostra modernità non è in crisi e che cosa significa crisi della modernità
Ma c'è un cambiamento al di là di questo epocale sul quale torneremo evidentemente interrogarci
Anche nei prossimi giorni nelle prossimi mesi dei prossimi anni c'è un altro cambiamento che di fatto si è dipanato nel reticolo territoriale e mi fermo alla nostra realtà territoriale nazi e nazionale
Ed è il cambiamento
Che ha riguardato il tessuto sociale del tessuto economico il tessuto produttivo che ha riguardato anche i soggetti di rappresentanza nel nostro Paese
Che ha riguardato anche i livelli istituzionali che ha riguardato l'articolarsi dei poteri e delle funzioni anche attraverso un cambiamento radicale e profondo delle città dei modelli di città occidentale dei territori
Ma c'è un cambiamento ancora
Più importante rispetto al quale io non ho ascoltato nessuna riflessione stamane ma che dovrà costituire un elemento sul quale ritrovare un terreno di confronto all'interno del mondo delle autonomie locali che riguarda
I cambiamenti
Dei modelli gestionali
Che di fatto hanno incardinato come processi anche di natura economica e produttiva ma anche di natura di indirizzo politico sul territorio mi riferisco per esempio alle tante agenzie alle tante società per azioni
Ai tanti modelli di società mista pubblico-privata come viene di fatto del mandato non la gestione tecnica di un sistema ma anche la gestione politica di un sistema e allora mi chiedo se non ci troviamo forse oggi di fronte ad un problema ancora più vasto e profondo che va anche al di là dello stesso tema del federalismo sul quale ritornerò
Molto brevemente che una vero e proprio problema di destrutturazione del nostro sistema territoriale
Perché i processi di aziendalizzazione che hanno poi portato a nuove soggetti qualità di tipo gestionale di fatto hanno creato uno spostamento
Del livello dell'indirizzo politico ed un del Punzi a depotenziamento dei livelli istituzionali che sull'indirizzo politico invece dovevano far valere le loro ragioni di esserci
Questo è il tema centrale sul quale io credo vada aperto un grande dibattito al di là delle appartenenze
Per capire se non si è confuso
Il tentativo necessario di introdurre elementi di aziendalizzazione della sperimentazione nell'attività delle politica istituzionale con una finalizzazione dei modelli aziendalistici
Quello che voglio denunciare sostanzialmente mi fermo qui
E che noi abbiamo un vuoto di politica
Profondo vasto e lo abbiamo anche a livello di amministratori pubblici
Abbiamo immaginato troppo spesso di poter risolvere alcuni problemi soltanto attraverso una delega sostanziale
In termini gestionali a un apparato pubblico ad una apparato burocratico in termini di controllo territoriale attraverso le forme strutturate attraverso agenzie e società di vario tipo
Forse è arrivato il momento proprio perché Pulsano nuovi elementi nella società e nel mondo che cambia di recuperare questo grande senso della politica un suo indirizzo diffonde e lo si recupera anche attraverso un confronto aperto sui temi del federalismo anche qui con grande franchezza
Il federalismo è un percorso che deve unire non dividere
Un perseguiti federalismo più unite perché finisca un serialismo che sappia
Aprire la consapevolezza che non basta trasferire competenze semplicemente a livello regionale
Con il rischio di determinare anche squilibri tra arie del Paese
E con il rischio di creare conflittualità esasperate nell'epoca della competizione contrarie forti aree deboli
Né è pensabile
Che il tema del federalismo del decentramento amministrativo si possa esaurire
In questo passaggio dallo Stato alla Regione scaricando in termini anche di conflittualità il tema del decentramento dei rapporti tra regioni Province e Comuni
Una volta Pandeli lo sa nel novantaquattro quando iniziamo
A costruire un percorso possibile di riforma della centoquarantadue
Ci fu un grande dibattito in quella sede sulla necessità di evitare che le regioni che andavano ridefinite
E caricate di responsabilità e di poteri anche in ambiti è materia di pertinenza statuale
Ma con una precisa valenza che fosse quella di esaltarne la funzione di indirizzo politico e di legislazione e di politiche sulle aree
Di pertinenza ci fu il grande dibattito sul tentativo di non ricostruire un potere ordinamentale delle regioni che in qualche misura si riverbera se poi sui sistemi più bassi a livello territoriali non esaltando ma mortificando le autonomie locali
Io ho l'impressione che anche se formalmente questo potere ordinamentale non esista sostanzialmente venga praticato
E allora delle due l'una o si recupera una federalismo dove con chiarezza
Le Regioni comprendano che i poteri gestionali non appartengono al proprio livello di responsabilità o altrimenti
Creiamo soltanto confusione
E aggiungo che l'impressione che ricavo anche dal confronto serrato con questo tipo di problemi
E che questa resistenza a non trasferire quote di potere in termini gestionali a volte Risi dui molto più in una sorta di conservazione di mantenimento di poteri a livello burocratico piuttosto che a livello politico
Perché la verità è che questo è un Paese chi ha avuto il coraggio anche di fare riforme straordinarie come quella della relazione diretta ma non si è mai posto il problema di come disancorare
La burocrazia da un vecchio modello di pensiero ad una vecchia mentalità che residua e che non aiuta a crescere il sistema delle autonomie
Accanto a questo io trovo davvero singolare che in una in un confronto che dovrà aprirsi all'indomani del sette ottobre
Non si ritrovi anche una coerenza di impostazione anche molto molto semplice rispetto all'attribuzione ai livelli che debbono essere assolutamente percepiti chiari delle funzioni che ognuno deve svolgere nel pro
Più ampi io immagino un federalismo incardinato sulla sussidiarietà evidentemente
Ma dove la su sia diversi schiarita consenta
Di definire accanto e poteri legislativi e di politiche
Che appartengono alla Regione di definire una capacità di programmazione di pianificazione piena da parte della Provincia e poi una capacità di gestione i Progetti per dirla tutta vi debbono fare i comuni non le possono fare delle regioni nelle Province
Perché soltanto così definendo ambiti pertinenze chiarendo
E distinguendo le responsabilità possiamo semplificare la vita del cittadino e possiamo anche creare condizioni di sviluppo nel territorio vedete questa credo che sia che sia il tema importante sul quale bisogna ritrovarsi al di là della delle questioni pur rilevanti che attengono la finanza locale che riguardano la ristrutturazione del sistema territoriale e che riguardano anche la riscrittura degli Statuti regionali
Io mi chiedo se le Autonomie locali e loro espressioni territoriali Province e Comuni
Attraverso l'ANCI attraverso l'Uncem attraverso Lupi attraverso la stessa lega dell'autonomia se non debbano oggi costruire insieme una carta
Da presentare
Ai presidenti delle regioni
Nella quale chiedere che la costruzione di uno Statuto regionale non può essere evidentemente soltanto una passaggio formale
In una conferenza delle autonomie locali a livello regionale ma debba essere qualcosa di enormemente più partecipato anche al di là di quella sede che poi dovrà
Sostanzialmente approvare la riforma statutaria
Perché stiamo parlando appunto del cambiamento del territorio delle nuove soggetto a Rita politiche dei nuovi poteri che debbono essere attribuiti
E se quello diventa soltanto un passaggio di mera consultazione io credo che avremmo anche il fallito un altro obiettivo quella di una autonomia
Che per essere praticata deve essere anche incardinata in alcune regole certe
Che tutti debbono rispettare indipendentemente dal fatto che poi si possono chiamare governatori o anche con un termine diverso grazie
Michele legnaiolo i giovani imprenditori di Confindustria
Sì
Demi tutto grazie
Grazie per l'invito
Sul federalismo cercherò di essere anche molto schematico vista vista l'ora un'occasione preziosa sicuramente un federalismo ragionato non può che essere un'opportunità
Un nuovo patto di fiducia fra citare altri cittadini prese istituzione
Per un sistema di Stato
Più competente più flessibile più autorevole ma io credo che fondamentalmente più che altro più vicino questa è una dimensione importante quello che credo molto spesso si sente qui ovviamente parla come rappresentante
Di un'associazione di di impresa è la lontananza quindi se il federalismo può darci l'opportunità e la possibilità deve il rapporto più vicino
Più costante e più coerente con con le istituzioni sicuramente non può che
Può essere un elemento importante
Credo che infatti quello che diceva Saccardo imprime e del ruolo delle parti sociali ma mi sembra anche Epifani abbia accennato al sicuramente in questo processo
Uno degli elementi fondanti né riteniamo che effettivamente un federalismo al di là delle regole permettetemi le regole intendo ride al di là delle ingegneri istituzionali che sono assolutamente rilevanti
Debba tener conto effettivamente delle esigenze dell'esigenze finali degli atteggiamenti con cui affronteremo il processo il processo di il processo federale
Tanto per essere chiari è chiaro è evidente che la fiscalità territoriale
Non può essere Somma ma nemmeno sottrazione cosa vuol dire spiega sia stato spiegato stamattina abbastanza bene
Dall'intervento del sindaco Dominici cioè se si leva la capacità se si leva si le dalla dimensione nazionale una tassa che di fatto aveva un vantaggio locale questo non può crea ovviamente creare un elemento positivo la dimensione della fiscalità locale è uno degli elementi importanti perché è chiaro che deve liberare delle risorse sul sul territorio quindi questo Currà all'interno questo è ovvio ma è stato detto tante volte di quel principio di solidarietà nazionale che non può essere ovviamente abbandonato
Volevo però al di là della dimensione come dire a positiva e ottimistica nei confronti di un processo federalista apporre alcuni attenzione
Alcune sono già state evidenziate me fa piacere riprenderle
I piccoli egoismi territoriali territoriale cioè non si può stare non si può prescindere da una dimensione importante cioè nascondere dietro al federalismo piccoli egoismi territoriali piccoli interessi particolari
Sono dimensioni che stanno emergendo e io credo che questo sia difficile da superare per via non so come dire legislativa sono cose sulle quali le parti sociali le istituzioni si devono interrogare e eccole devono necessariamente collaborare d'altra parte anche vero e qui va detto che il federalismo porterà inevitabilmente a una competizione fra territori io credo che sia una cosa che successa altrove dove è stata fatta
Che non sia uno spauracchio non sia non ci debba impaurire a priori va saputa governare
Questo è molto più difficile prova saputo fare io credo che ci siano dei opportunità le possibilità per farlo e quindi come dire al di là della di una l'equazione che qualche volta potrebbe essere assolutamente incapace di liberare gli elementi positivi di un federalismo si deve imparare a governare questo nuova competizione che che inevitabilmente avremo fra territori del resto i rientri di credo
Inoltre che alcuni esempi francamente non particolarmente brillanti del del sistemi di sistemi regionali abbiano portato oggi a fare una seria riflessione sui corpi regionali mi riferisco proprio alle al all'organizzazione del delle delle regioni sono molto diverse fra loro alcune francamente hanno bisogno di essere sostanzialmente riviste mi dispiace non ci sia più Epifani ma io credo che anche col sindacato su questo debba fare una riflessione corretta mi spiego meglio ci sono non non non voglio tediarvi con i numeri ma se perché sicuramente meglio di me parlo di quantità di personale è stato in qualche modo passato alle regioni o comunque le regioni che si sono in ingrossate senza poi riuscire a come dire ad avvicinarsi realmente alla cittadino cittadino impresa e comunque offrire un servizio un Governo migliore del team sul territorio
Le ultime considerazioni
Mi è sembrato che oggi quando si è parlato di sussidiarietà verticale poco si sia parlato
Di quella di un assist di Dario sussidiarietà verticale che non si finisce all'inizio dello Stato nazionale ma che arriva obiettivamente anche in Europa cioè io credo che nel momento in cui si parla di di federalismo sia necessario di inquadrare questo processo nazionale in un contesto europeo mi sembra mi fa piacere sanità accennarle ricordarlo perché mi è sembrato un po'fuori dalla non non non molto presente oggi nel dibattito l'ultima dimensione è quella della sussidiarietà orizzontale anche questo è un altro elemento che credo che sia è stato accennata ma non così
Forse una percezione sbagliata ma così condiviso a livello della giornata di oggi la serietà orizzontale è un elemento fondamentale cioè un elemento in cui può aiutare il processo federalista non ci sono ricette queste vorrebbe esser vuole essere la conclusione cioè non ci sono ricette su un federalismo non ci sono modelli ai quali potesse Up potesse far riferimento senza tema di sbagliare credo che effettivamente il ruolo a questo punto dei singoli attori al di là delle AA dell'impostazione legislativi normativa
Ma il ruolo dei singoli attori possano effettivamente produrre un federalismo ragionevole quindi questo è la speranza che anche attraverso i referendum del sette ottobre
Speriamo possa possano arrivare grazie grazie alla mia io
La chiusura con gli ultimi due interventi Carlo la Latorre assessore dell'autonomia locale che la Regione Piemonte alla fine Carlo La Mantia residente del Formez
E ringrazio i pazienti
E i resistenti io per la verità ho contribuito no per quello che potevo al ritardo nell'inizio dei lavori perché il traffico stamattina era quello che era e quindi non potevamo raggiungere Firenze in tempo
Ringrazio la Lega delle Autonomie locali per questo incontro la prima volta che partecipò anche perché sono un assessore da poco nel senso che del tempo insomma ecco
E quindi non avevo avuto occasione di partecipare a questi incontri
Così completi così
Diversificati nella loro i loro programmi e anche nella loro presentazione equestri Stand eccetera è una cosa interessante cosa che non avevo mai avuto modo
Di osservare ringrazio la Lega delle Autonomie locale anche perché io presiedo la conferenza Regione Autonomie locali in Piemonte
La vostra associazione con la vostra come con le altre ma per la verità una vostra dottoressa però voglio che non vedo qui oggi si collabora attivamente nel senso che si costruiscono sempre
Le decisioni
Con gli accordi sostanzialmente o quasi sempre unanimi noi naturalmente c'è dialettica discussione
Anche accese vivace ma poi alla fine si trovano sempre degli accomodamenti che finora hanno soddisfatto tutti sostituisco indegnamente il Presidente della Regione Piemonte
Che si fa sempre ripetutamente dire che lui è il Presidente non si fa chiamare governatore così tolgo
Le tra l'altro è il presidente della conferenza stato regioni e quindi se lo dice lui vuol dire che l'espressione
Quella giusta quindi dopo tanto sentir parlar di Province parla anche la Regione e quindi per coprire controbilanciare vero che le Regioni sono molto di meno e quindi però insomma ecco possono anche dire perché ci siamo sentiti in poi io mi sono sentito forse anche mio collega vandali un po'contro parte non solo un timore che se noi crediamo di nuovo dei neo centralismi
Probabilmente non è nel nostro scopo salvo quello di essere efficaci nella gestione di questo cambiamento nei confronti dei cittadini e diversamente a volte
Sappiamo tutti che come eccessivo di decentramento di funzioni questo lo dico con convinzione qualche volta costa di più ed è più di più complicato nella gestione ciò
Detto se siamo riusciti a fare sempre le cose in accordo vuol dire che abbiamo comunque dato tutto quello che si era ritenuto opportuno assegnare alle Autonomie locali quando e dove laddove né e possibile che siccome sono più vicine ai cittadini può essere il servizio
Essere
Appunto
Prodotto dalla dalla dall'ente a cui è affidato il compito in modo più diretto ed efficace
I cambiamenti recenti e quelli che si stanno affacciando sulla scena aprono delicati problemi di governance ai diversi livelli e da qui discende la necessità che il dialogo con gli attori sociali e le forme di partnership siano impostate secondo schemi nuovi adottate questi cambiamenti in modo da sviluppare tutte le Pons potenzialità che il processo di federalismo e in grado di aprire evitando di farlo di Coco anche qui con estrema chiarezza il sindacalismo
Istituzionale che secondo me non non ne il nostro compito né delle regioni né delle autonomie locali in generale
Peraltro già il terzo decentramento quello attuato in base alla riforma Bassanini la riforma costituzionale sull'elezione diretta del Presidente hanno già deciso decisamente innovato il sistema precedente basti pensare alle innovazioni conseguente l'introduzione quello regionale della Conferenza Regione autonomie locale e alla nuova forma di governo regionale che fra l'altro ha aperto la strada la possibilità di emanare regolamenti dalla Giunta consentendo notevole incremento di efficace normativa quasi tutte le regioni e legge regionale di attuazione del del centododici inoltre hanno richiamato il principio di sussidiarietà non solo nella sua accezione verticale ma in quella orizzontale aprendo quindi noi finestra sulla alla possibilità di una cittadinanza attiva
E alla possibilità di ingresso la gestione dei servizi pubblici di soggetti diversi da quelli organizzati nella forma burocratica tradizionale l'incremento di poteri regionali che il terzo decentramento realizzato con la Tunisia l'attuazione della delega Bassanini si è configurato l'assetto di poteri più decentrato che lo Stato italiano abbia mai avuto e questo passaggio ha consentito anche una rottura del precedente
Regime dell'uniformità il regionalismo dell'uniformità praticato
Per oltre cinquant'anni nel nostro Paese con il quale varie realtà regionali sono state omologate verso il basso è stato un metro di Governo che non a fare favorito lo sviluppo il rischio dell'autonomia è stato misurato sulle situazioni più inefficienti in modo che anche i poteri che venivano concesse alle Regioni
Nei principi del nei principi dell'autonomia seguissero appunto le situazioni più difficili
Qui tutti siamo d'accordo sul federalismo solidale però che ci sia l'autonomismo regionale porta anche un certo confronto e anche a una certa emulazione e questo non è un male
Poi
La
Il confronto
Se volete un termine la concorrenza provoca anche energie
Voglia di fare
Noi l'abbiamo visto lo stiamo vedendo in Piemonte
Dove abbiamo una realtà comunale ricordava prima il segretario della CGIL di mille duecentosei Comuni su quattro milioni di abitanti con dei comuni che non la la maggior parte i nostri comuni a meno di mille abitanti una situazione difficilissima
Eppure noi stiamo lavorando per la la la fare
Opera di di convincimento culturale e anche di risorse per la gestione associata dei servizi
E vediamo finalmente che nelle varie iniziative che apprendono i Comuni c'è compartecipazione anche degli altri quindi questo vuol dire ho fatto positivo
Cercano laddove c'è stato qualcuno che ha fatto il primo dalla classe di copiare di copiare il meglio per le loro comunità locale questo quindi non è da per di per sé la molla secondo il nostro concetto per favorire il progresso generalizzato di tutte
Di tutte le comunità
Il terzo decentramento è stato rispetto a questo contesto
L'occasione per una virata di rotta non a caso i principi di differenziazione adeguatezza e sussidiarietà
Sono stati posti a capo del trasferimento delle nuove competenze peraltro l'esigenza della differenziazione aveva incominciato a trovare spazio negli anni novanta
All'interno di un panorama ancora fuori talmente orientato alla logica dell'uniformità più precisamente la legge centoquarantadue del novanta in una prospettiva di coordinamento garantito
Era diretto a garantire appunto la devoluzione di tutte le funzioni regionali non avente carattere unitario agli enti territoriali nello stesso tempo mettendo però in grado la regione di calibrarla assetto delle funzioni stesse in relazione alle caratteristiche delle popolazioni e dei territori in questo modo
La Regione poteva porsi come lente di riferimento del sistema delle Autonomie locali mentre l'uniformità dei provini dei principi previsti dalla legge centoquarantadue deriva modulate con una possibilità
Di deferenti stazione degli stessi l'occasione di un riordino differenziato degli enti locali rimase tuttavia in buona parte mancata a causa di una sostanziale inerzia regionale nel tempo
Tuttavia non devono essere trascurate alcune importanti eccezioni ed è quello che noi appunto stiamo facendo per quanto riguarda la gestione associata
Dei servizi
Per la verità qui c'è ancora una una un dualismo ne abbiamo un finanziamento nazionale caso specifico per le Unioni dei comuni poi le Regioni fanno dei finanziamenti loro per l'unione dei Comuni con criteri diversi
è una cosa che dovrebbe essere superata mi dispiace che non c'è non c'è più il il relatore della commissione al quale l'avevo già detto in una sede a Roma quando c'era presente anche il collega Vandelli indubbiamente è una situazione che va superata per avere un indirizzo unico
Che a nostro modesto parere dovrebbe essere gestito a livello regionale anche perché l'Italia Diversity o benissimo che
In questo caso fortunate
Le Regioni dal centro verso il sud hanno un assetto comunale molto più consistente che non quello che abbiamo noi in Piemonte vicine ai francesi la Francia trentasei mila comuni ci sono in Francia dei comuni che hanno zero abitanti non vengono cancellati dalla carta geografica
Perché si vuole mantenere la storia e noi piemontesi abbiamo qualche affinità non vogliamo fare altrettanto quando la la Bassanini diceva che dopo dieci anni era praticamente insomma invitata o la o la fusione o altrimenti si dovrà sciogliere l'Unione non lasciamoci da farmi sull'Unione perché coperto prospettiva passa davanti poi dopo adesso si è detto si può continuare con la unione allora le unioni partono
Perché questa concetto dei comuni che sono nati prima dello Stato e regioni eccetera è molto radicato nella nostra
Nella nostra società
Questo radicamento anche se in modo non del tutto lineare del principio di differenziazione quindi avvenuto con la legge del novantasette che ha collocato tra i principi fondamentali diretti a indirizzare i conferimenti di funzioni
Infatti in base a questa legge l'osservanza del principio di differenziazione allocazione delle funzioni considerazione del diretti caratteristica perché soggettive demografiche territoriali strutturale degli atti riceventi quando un Comune a cento abitanti sentivo sta dire prima come fa a fare i progetti ecco questo è un problema serio però non si può scavalcare il comune bisogna e gestire questi servizi in forma associata questa è la la grossa scommessa che in Piemonte parte anche Lombardia e nel Veneto abbiamo davanti per riuscire a mantenere in piedi i nostri piccoli comuni che altrimenti si trovano nel nella condizione di di
Di soccombere
I bisogna anche dire peraltro che la legislazione nella misura in cui dà spazio alla articolazione regionale permette di adeguare le situazioni ed è per questo che dicevo bisognerebbe che queste funzioni di gestione della della della nascita e dello sviluppo delle comunità locale fossero interamente dedicate e e lasciate allora alla spettanza delle Regioni noi abbiamo nel nostro Piemonte
La partecipazione quando qui si parla anche del sociale del dei volontari Min Piemonte credo un po'in tutt'Italia ma in Piemonte in modo particolare il mondo del volontariato ha avuto uno sviluppo consistente e quindi noi cerchiamo di inserirlo in questa attività di
Come dire di sussidiarietà appunto laddove laddove non è possibile
Riuscire a fare tutto con le le forze pubbliche ecco non
L'abuso della vostra pazienza
Continuando
Nella lettura
Del intervento che mi ero proposto perché il tempo de troppo breve a questo a quest'ora tarda
Desidero solo affermare in questo concetto
Non credo che ci sia da fare una guerra di religione per quanto riguarda la prossima data del sette di ottobre
Il sette di ottobre ci sarà un referendum personalmente sono sono favorevole che possa avere un risultato positivo io andrò a votare
Perché si però credo che le ragioni anche di coloro che pensano che e dicono che è opportuno fare quest'ulteriore passo avanti
Facciano anche il paio con la ragione di quelle che comunque ritengono che questa disposizione legislativa abbia ancora fortissime alcune in molti punti e quindi comunque bisogna andare avanti quindi vedremo quale sarà il risultato delle urne tenendo comunque presente che la legittimazione del cittadino è avvenuta e avviene nelle normali elezioni il quale qualche volta forse si stanca di essere richiamato troppo spesso
A elezioni referendarie abbiamo già visto in altre circostanze quindi una certa freddezza
Dell'opinione pubblica è scontata
Facendo appunto riferimento a questi aspetti io credo che comunque sia dopo il sette di ottobre
Si dovrà continuare a lavorare in sede di autonomie locali si possono avere quelle capacità di superare le diverse ispirazioni sensibilità politiche affinché questo
Passaggio che è sicuramente di difficile attuazione perché passare
Fare una una riforma federale partendo dall'opposto cioè dalla dal dal dal centro verso la periferia è certamente più difficile che non fare il processo inverso come sarebbe logico dal basso verso l'alto
è un compito difficile a noi è toccato questo speriamo di svolto nel migliore dei modi grazie
Grazie all'oratore
Allora per la chiusura sulla mancano Fram presidente del Formez
Io invece l'ho ritirò naturalmente di leggere l'intervento ha approfittato dato che siamo rimasti gli addetti ai lavori per lanciare qualche messaggio qualche flash
Su quello che più la competenza dirette di di un istituto quindi punto di vista dell'istituto che si dovrà occupare poi della implementazione del federalismo quindi io credo che giustamente quindi senza tralasciare il valore della discussione ampia approfondita che c'è stata oggi anche sul livello scorretto
Di federalismo sulla giusta ripartizione di compiti e di potere che è una discussione che è in corso nel Paese in modo approfondito
Ritengo che si trascuri molto purtroppo il come il con quali strumenti con quale efficienza e con quale efficacia
Noi avremo l'attuazione concreta del livello di federalismo che verrà deciso al termine
Della discussione e del come come sottolinea nazioni giustamente alla fine verrà misurata
La riuscita o meno di una riforma federalista dal fatto che migliori alla fine la pubblica amministrazione nei confronti del cittadino vista nel suo complesso nella sua integrazione ma da questo punto di vista voglio dare qualche contributo soprattutto alle associazioni
Nel riflettere su come
Anche in itinere mentre era in corso la discussione sul livello dei poteri sulla ripartizione ci si prepari uccisi si lavori nel nel far sì che nel complesso ne vediamo la pubblica amministrazione
In fase di cambiamento profondo come possiamo riuscire a far sì che questo cambiamento porti veramente ad efficienza efficacia e quindi che l'avvicinamento al territorio del decentramento non diventi poi un boomerang
Per faccio l'esempio oggi finalmente i cittadini si sono abituati a fare la dichiarazione dei redditi on line ha finalmente rimborso gli arriva entro un anno non dopo dodici anni l'anno scorso
E tutto questo se poi diventa nel momento in cui andiamo magari sulla fiscalità locale invece ci riporta indietro di molti anni diventerebbe un effetto negativo allora dobbiamo preparare le strutture
Comunali a far sì che nel momento in cui il prelievo la di lei riscossione della fiscalità locale non comporti una una nell'immagine collettiva un arretramento rispetto a questo e così via su tante cose è chiaro che la associazionismo dei Comuni sui servizi che dovranno gestire anche da questo punto di vista uno sforzo forte
Va messo in modo occorre lavorare già da oggi sui modelli e sugli strumenti della moderna pubblica amministrazione tenendo presente una cosa che mentre noi facciamo una rivoluzione federalista
Ce n'è un'altra in corso che è quella tecnologica che cambia il modo di essere il modo di esistere dei cittadini per cui tante cose che prima erano dovere della pubblica amministrazione oggi loro le hanno molto prima che la pubblica e della pubblica amministrazione oggi alcune informazioni aggiungono
Contestualmente allo stesso momento la provincia sperduta il Comune sperduto dalla provincia di Matera della Quinta Avenue di New York
Questo è il nuovo quadro in cui dobbiamo ragionare su una pubblica amministrazione del domani e perché se no rischiamo di correre
Sempre dietro a quindi con la pubblica amministrazione che mantiene un gatto invece nonostante si modernizzi si avvicini al territorio si riformi però mantiene un gatto
Forte fortissimo con la società civile con la società esterna allora da questo punto di vista per giungere al completo
Mi sembra molto importante il livello e l'accordo e l'intesa della Confederazione delle autonomie locali
Quindi che perché insieme si comincia a lavorare anche sui prodotti perché purtroppo nelle associazioni nonostante il ruolo importantissimo che svolgono
Le associazioni dell'autonomia facciamo tutti soci del Four for mezzo l'insieme un po'avventato
Nella compagine societaria cioè l'ANCI Lupini l'Uncem le regioni
E quindi abbiamo già all'interno un un meccanismo di questo tipo e quindi la conosciamo profondamente come le associazioni o per il ruolo sul più importantissimo che svolgono però è deficitario da questo punto di vista dal punto di vista della elaborazione degli strumenti della programmazione della progettazione della formazione intesa come riqualificazione di tutto il personale della pubblica amministrazione o pensiamo che si possa governare il cambiamento senza che i milioni di dipendenti pubbliche centinaia di migliaia delle autonomie locali ne siano profondamente convinti
Cioè se noi non riusciamo a far scattare il meccanismo che il cambiamento non è qualcosa contro di loro ma è qualcosa di cui sono protagonisti possiamo studiare qualunque tipo di federalismo e ci troveremo con le macchine impantanata nelle novità invece che a motore che gira in pieno allora questo avviene attraverso la comunicazione esterna molto attraverso la comunicazione interna
All'interno dei vari assessorati ancora non non solo fra assessorati e strappa Comune Provincia fra amministrazioni ma all'interno di uno stesso assessorato ancora gli uffici non sempre si parlano sanno quello che fa l'altro
E allora questo meccanismo è un qualcosa che deve essere messo in piedi al più presto per evitare poi che una riforma magari giusta o un decentramento sicuramente valido importante abbia poi invece la difficoltà di Paul di diventare vantaggi concreti per il cittadino e da questo punto di vista possiamo lavorare insieme
Da subito progettare e programmare nuovi percorsi nuovi di percorsi formativi ma non di formazione in tal senso Guasco un senso di trasformazione percorsi rivoluzionari del modo di essere
Di un dipendente pubblico percorsi rivoluzionari in questo senso ottenerne i finanziamenti necessari perché ogni rivoluzione costa è quella e vediamo cade sui dipendenti sui funzionari sui dirigenti pubblici e è duplice perché gli cambia tutto il modo di essere dalla pubblica amministrazione e in più c'è la rivoluzione tecnologica che da sola già è sconvolgente queste due cose insieme richiedono una sensibilità ma anche grossi investimenti sul capitale umano e questo purtroppo non non l'ho visto come uno degli elementi su cui ancora fra le varie autonomie locali c'è un un'intesa invece è necessaria perché poi è indispensabile perché sarà il modo in cui comunque nei rispettivi poteri
Non creeremo ulteriori divisioni di paesi ripetizioni perdita di ibridi economie di scala ma anzi saremo in grado di valorizzare comunque nel complesso e ruolo della pubblica amministrazione locale grazie Carlo mamma naturalmente grazie a voi per il coraggio che avete avuto nel seguire fino in fondo tutti gli interventi vi ricordo ancora che domani sera alle venti c'è questo ricevimento offerto dal sindaco di Firenze a tutti i partecipanti al convegno e che gli inviti si ritirano presso il banco accette presentazione documenti distribuzione documenti dall'altra parte
Naturalmente nel pomeriggio c'è il resto dell'attività grazie a tutti ci vediamo oggi
Palermo
Lo
Una volta
Travolgendo
Con
Una valutazione retromarcia
Allora nel