"La pena di morte nel mondo" - Presentazione del Rapporto 2002 sulla situazione della pena di morte nel mondo a cura di Nessuno Tocchi Caino, edito da Marsilio - con l'adesione del gruppo "Radicali - Lista Bonino" della Regione Piemonte (c/o piazza Rondò della Forca - Corso Valdocco angolo Corso Regina Margherita)

Cominciamo questa strana conferenza stampa fatta in un posto inusuale ma molto molto significativo per noi e per Torino siamo appunto a Torino una piazza che è un incrocio fra alcune strade che è comunemente chiamata Rondò della Forca il luogo dove fino al mille ottocentosessantatré anche a Torino venivano fatte lese lui di piazza siamo qua con tanti amici tanti compagni per presentare il quinto Rapporto annuale del associazione Nessuno tocchi Caino rapporto sulla pena di morte sulla situazione la pena di morte nel do siamo Miglio sono Bruno Mellano consigliere regionale della Lista Emma Bonino al consiglio regionale del Piemonte
Te sono qui con Sergio D'Elia che il segretario di Nessuno tocchi Caino associazione che da anni si occupa dell'azione politica la lotta contro la pena di morte per la moratoria internazionale sulle esecuzioni capitali
Sono qui con un caro amico e lo voglio dire anche compagno anche se suona strano poco sue le sue orecchie compagno del Partito radicale transnazionale iscritto al Partito radicale transnazionale e l'assessore alla cultura all'istruzione della Regione Piemonte Giampiero Leo alle nostre spalle ci sono Angelo Buzzi
Consigliere regionale di Forza Italia Carmelo Palma capogruppo mio capogruppo in Consiglio regionale Lista Emma Bonino è Giovanni Caracciolo caro amico e compagno del di in Consiglio regionale siamo in attesa anche di altri consiglieri che c'hanno omesso di passare ma davvero doverosamente la parola Sergio D'Elia una presentazione
Del dell'iniziativa il rapporto annuale che lo ripeto lo voglio dire per noi è uno strumento di azione politica uno strumento di lavoro già ieri in Commissione ho avuto occasione di partire nel mio intervento dare l'apporto di Nessuno tocchi Caino quando siamo andati a parlare della internalizzati internazionalizzazione dei rapporti della Regione Piemonte in base anche alla riforma del titolo quinto della Costituzione la Regione le regioni hanno riconosciuto un ruolo di rapporto di intermediazione internazionale e soprattutto per i rapporti di solidarietà e di cooperazione allo sviluppo che la Regione Piemonte ha in questi anni nutrito avvallato come importanti leggi come la legge sessantasette noi continuiamo a dire che dobbiamo però di incollare le nostre politiche anche le politiche della Regione Piemonte male politica estera in generale a quelli che sono i fondamenti della nostra carta costituzionale perché sono i fondamenti della nostra civiltà demo che fatica occidentale perché altrimenti davvero tutto è grigio e tutto è business noi siamo qua per dire che questo rapporto è una foto che ci richiama delle responsabilità anche di relazione internazionale Sergio D'Elia
Grazie Bruno ben più che la Conferenza contro la pena di morte sembra Conferenza sul traffico
Si sentono i rumori solo delle macchine non so se i giornalisti sentono le nostre voci
E se devo superare le rumore del traffico non parla però nella cartellina stampa ci sono tutti i dati io parlano davvero brevemente
Beh Nessuno tocchi Caino è nato nel mille novecento novantatré e allora la situazione nel mondo era esattamente rovesciata opposta in negativo rispetto ad oggi Paesi abolizionisti erano cent'erano novantanove quelli che invece a vario titolo mantenevano la pena di morte erano novantasette ventotto in più rispetto ad oggi quindi c'è stata un'evoluzione sicuramente positiva ma anche accelerata
Processo abolizionista che non è stata l'evoluzione naturale storica di un pro cesso appunto abolizionista ma è stata il frutto di una campagna di un investimento politico
Del fatto che non soltanto i parlamenti e i governi ma anche le istituzioni locali l'opinione pubblica hanno dato un impulso no a questa a questa iniziativa l'Italia ed è forse il Paese che da solo ha fatto più di tutti gli altri messi a sì M. per determinare questa evoluzione
Così positiva del processo abolizionista i dati di quest'anno in estrema sintesi ci dicono che appunto i paesi si sono aggiunti nuovi Paesi che hanno dei sì so di abolire la pena di morte oppure di rinunciarvi praticando attuando una moratoria delle esecuzioni capitali però nello stesso tempo le esecuzioni
Sono quasi triplicate rispetto all'anno precedente ci sono state quattro mila e settecento esecuzioni
Quelle che non siamo riusciti a censire i dati vanno sempre presi con le pinze in questo in questo caso anche perché in molti Paesi e segreto di Stato l'informazione sulla pena di morte
Il dato politico secondo me importantissimo e che ormai
Delle quattro mila settecento esecuzioni il novantotto per cento sono avvenute il paesi totalitari in regimi dittatoriali apertamente illiberali
Dei sessantanove Paesi a a su centonovanta ancora mantenete ore della pena di morte cinquantasei sono Paesi
Dittatoriali assolutisti
Apertamente autoritari quindi a ben vedere in questi paesi la soluzione definitiva del problema più che alla lotta contro la
RAI morte attiene alla lotta per l'affermazione di uno Stato di diritto della democrazia politica delle libertà soprattutto della libertà religiosa
Si pratica la pena di morte
Né i Pain paesi come la Cina
Anche per nei confronti di coloro che hanno diffuso delle Bibbie oppure nei confronti del di un movimento spirituale quale quello del del Falun Gong oppure nei confronti degli un Burri dello segna anche occidentale che sono invece di religione musulmana e poi c'è il più grande capitolo della sharia che il problema della pena di morte in molti e non soltanto se non è di diritti civili fondamentali in molti Paesi del mondo arabo la sharia colpisce innanzitutto le donne il loro comportamento
Diciamo sessuale nel senso sano rapporti prematrimoniali oppure sessuali prematrimoniali oppure durante il matrimonio se compiono adulterio la loro condanna e la lapidazione il caso di Safia Ussani è stato sulle prime pagine dei giornali in questi in questi mesi ma c'è ora il caso di Amina Laval identico per la una volta un uomo rischia la lapidazione in Nigeria per ad un per adulterio quindi la lotta contro la pena di morte ormai e la lotta per l'affermazione della Democrazia in molti Paesi del mondo asiatico del mondo arabo e in Africa aggiudicare invece dai resoconti giornalistici dalle mobilitazioni internazionali dalla dalle prese di posizioni di molti governi Europee di organizzazioni abolizioniste pare che la pena di morte sia uno scandalo che riguarda soltanto gli Stati Uniti d'America
Possiamo dire che ci sono condannati a morte di serie A e condannati a morte di serie B dei primi sappiamo tutto come si chiamano
A che cosa sono a quale pena sono stati condannati quando sono stati quando è prevista la loro esecuzione in quale carcere si trovano dove è possibile anche andarli a trovare e fotografare intervistare e sono i detenuti nei bracci della morte americani poi ci sono i condannati a morte di serie B quelli che non hanno diritto neanche ad una città l'onere del loro nome prima della loro esecuzione perché sono letteralmente gli infami della pena di morte
Nominati dimenticati per i quali nulla si fa bene che vada riusciamo a registrare in una statistica che qualcuno di loro è tra i tre mila e cinque Centro tra i cento fra i duecento di Paesi come la Cina l'Iran e l'Iraq il Sud Anna dove vengono giustiziati nel silenzio generale
Sono ripeto quelli per i quali nessuno fa nulla sono i condannati a morte sono di io direi nettamente i dannati a morte i dannati a morte nella sulla nostra sul nostro pianeta per i quali nessuno si mobilita per salvare anche questi per dare direi loro dignità di persone seppure condannati a morte una via cioè quella di una moratoria delle esecuzioni capitali noi non riusciamo a valicare la Grande Muraglia cinese per tentare di portare una petizione per tentare di Port dare di fare una conferenza come questa non riusciremo mai a farlo verremmo arrestati allora deve intervenire la comunità internazionale se le Nazioni Unite è questo il nostro obiettivo nel due mila tre
Secondo semestre quando la presidenza dell'Unione europea sarà tenuta dall'Italia
Decidesse di approvare una moratoria delle esecuzioni capitali quindi l'obiettivo è due mila tre New York assemblea generale dell'ONU comma protagonista Alitalia
Presentazione e approvazione di una risoluzione per la moratoria delle esecuzioni capitali
Beh se quella mo'quella risoluzione venisse approvata non solo avremmo affermato in linea di principio non è un decreto legge una riso sono dell'ONU ma in linea di principio avremmo affermato che la questione della pena di morte è una questione che attiene al la sfera dei diritti umani
Ma avremmo dato voce speranza e dignità di persone I dimenticati della pena di morte
A quelli verso i quali nessuno si mobilita dei quali non riusciamo a sapere nulla spesso e che Mou vogliono nel SIL mamma ammazzati nel silenzio generale questo l'obiettivo la Regione Piemonte e nostro partner in questa iniziativa nel due mila uno ha approvato una risoluzione che la fa divenire insieme ad altre Regioni
Socio fondatore di questa campagna per l'abolizione della pena di morte ecco ma deve continuare soprattutto questo apporto di istituzioni soprattutto di quelle più vicine ai cittadini
Perché questa campagna la si può vincere se non è soltanto un affare che riguarda i governi e i diplomatici delegati dei gol mi alle Nazioni Unite ma se c'è anche un sostegno fortissimo delle istituzioni attraverso di loro dell'opinione pubblica
Che sostengono appunto la decisione dei governi non ne abbiamo fatto l'esperienza nel novantanove una risoluzione in questo senso era stata presentata all'ONU i governi europei prima l'hanno presentata voi all'ultimo minuto l'hanno ritirata decidendo non porta la voto perché tutto avvenuto nel silenzio dei corridoi o di Brussel dell'Unione Europea
O del Palazzo di Vetro senza che da fuori si sapesse cosa stava accadendo è quello che accade era caduto nel novantanove un vero proprio scandalo una vergogna
Dell'Europa dei diritti umani conclamati in tutte le loro carte
Però molto spesso ripeto molto spesso invece violati o comunque si assiste alla loro violazione senza muovere un dito
Grazie Sergio D'Elia soprattutto per gli ascoltatori di radio radicale che ovviamente registra e trasmette la questa conferenza stampa siamo in una situazione che ricorda un po'quel famoso spot di Calindri con un tavolino in mezzo ad una ad una piazza però siamo qua non solo perché queste piazze Fondo della forca ma perché qua dietro alle nostre spalle c'è un significativo monumento il monumento a uno dei santi sociali di Torino San Giuseppe Cafasso che anche protettore dei carcerati questa stato rappresentata falso che benedice un condannato a morte ed è una strada che è stata pagata con il contributo dei detenuti delle carceri italiane
E quindi con questa premessa che non è casuale do la parola Giampiero Leo sottolineando chiaramente pubblicamente l'appello che tra le righe Sergio D'Elia faceva la speranza che la Regione Piemonte possa continuare a essere partner di questa iniziativa Torquato continuano a essere diciamolo chiaramente sottoscrittore finanziatore di un associazione come nessuno ho Chi Caino per soprattutto le campagne che sta facendo con l'obiettivo del due mila e tre di riproporre la moratoria internazionale
Giampiero Leo assessore alla cultura
Mi alzo solo perché ho poca voce mi hanno spiegato
Gli amici di radio radicale ma per tutti due cose molto molto semplici siccome quanto è stato detto dai colleghi in maniera così ricca così intelligente lo condivido totalmente
Sarebbe spreco di di
Tempo vostro ripeterlo
Io voglio far notare soltanto due cose una che se non ci fosse
Questa compagine radicale queste associazioni lo dico proprio con profonda convinzione noi civilmente moralmente eticamente e cari amici saremmo molto più poveri molto più poveri perché certe battaglie
Scontate non le fa nessuno le battaglie accomodare fanno tutti le battaglie di moda le battaglie secondo il pensiero dominante quelle scomode non le fa nessuno
Ed è scomodo per esempio parlare del discorso della Cina abbiamo visto quali reazioni ci sono stati credo che anche per queste ragioni per questo spirito di libertà che va contro le convenienze contro le convenzioni e profondamente verso numeri da colleghi che io apprezzo moltissimo come Angelo Burzi Giovanni Caracciolo oltre ovviamente a Carmelo Palma che capogruppo gruppo radicale
Hanno aderito a questa iniziativa seconda cosa noi abbiamo fatto la delibera di adesione Nessuno tocchi Caino lo ricordo con piacere la mio papà Angelo burattinaio in giunta insieme anzi proprio competenza tecnico-giuridica sul settore e non possiamo quindi Carey confermarla
Un'ultima considerazione Messico può sembrare che questa sia una battaglia superata nel senso che sia ormai condivisa invece il fatto che in tanti Paesi
Succedono le cose che succedono il discorso della Cina della sharia
Sono di particolare coraggio pensare toccare il discorso della sharia oggi con la delicatezza di rapporti col mondo islamico è una prova di grande coraggio cita soltanto dire
Grazie a Nessuno tocchi Caino grazie agli amici radicali noi saremo a fianco in questa battaglia
Totalmente perché è giusta perché profondamente umane profondamente civile e perché permetto mi permetto di dire qui da un po'di dignità anche al nostro agire politico una battaglia di questo genere è una di quelle che veramente ridando dignità alla politica e ne abbiamo di una politica buona di una politica alta l'abbiamo un gran bisogno quindi un grande grazie e totale condivisione per queste importantissimo battaglia
Gazzea Giampiero Leo e all'impegno anche Pubblico che ha preso il continuare a sostenere Nessuno tocchi Caino prima di dare la parola agli altri cari ospiti di questa conferenza stampa volevo ricordare anche un un fatto un aspetto particolare
Torino e il Piemonte è stato anche l'ultima parte d'Italia dove si sono eseguite condanne a morte come riporta pagina ottantasette del rapporto annuale del di Nessuno tocchi Caino alla Costituzione approvata nel quarantotto abolito la pena di morte per i crimini ordinari la pena di morte è stata abolita dei codici militari nell'ottobre del novanta quatto l'ultima esecuzione avvenne il quattro marzo mille novecentoquarantasette a Torino
Tre uomini di Villar basse Giovanni D'ignoti Giovanni Puleo e Francesco la Barovero vengano fucilati fuori dalla città non si facevano più le esecuzioni quando della forca i tre erano stati condannati a morte dalla corte d'assise di Torino il cinque luglio mille novecentoquarantasei nell'ultima sentenza capitale messa in Italia
Per aver bastonato a morte dieci persone e gettato i loro corpi metto un pozzo nel coso una rapina nella fattoria dove abitavano e furto che frutto quarantacinque lire ciascuno quarantacinque lire ciascuno con questo ecco dopo lo dà la parola a Giovanni Caracciolo che il presidente del gruppo Zvi di Regione Piemonte è un caro amico e compagno
Grazie provano a io sono un vecchio socialista aveva quarant'anni iscritto a questo partito sono stata per lungo periodo anche per serata quello partito la radicale abbiano quando Elisa assieme numerosa battaglia no parla diritti civili
A monte giustizia oggi mi trovo qui per a testa
Con la mia presenza
Con la solidarietà più completa è una ringraziamento che queste compagnie Bruno Mellano e Carmelo Palma conducono con abnegazione sia in consiglio ora regionale che fuori volendo dire che io politicamente umanamente mi trovo allora fianco per e qualsiasi lotta di questo tipo grazie
Grazie a Giovanni grazie davvero alcune lettere le parole fin troppo generosa
Beh una degna conclusione Angelo Burzi ma Angelo Burzi un uomo potente del della giunta ancora potente sicuramente ex assessore al Bilancio importante consigliere regionale di Forza Italia amico da sempre su tantissime iniziative a cominciare iscritto assieme anche a lei aveva Daniele Cantore sempre di Forza Italia che ce l'ha pronunciato la sua presenza ma purtroppo non è arrivato
Angelo
Ma intanto un grazie a Bruno a Carmela tutti coloro che hanno organizzato qui oggi in un posto altamente simbolico la presentazione del rapporto annuale tante cosa state dette le alcune ripetiamo
Attorno a Nessuno tocchi Caino c'è un sistema di valori che evidentemente per chi come me come noi
Pure in partiti diversi cerca di essere liberale non soltanto nelle parole ma nei fatti non può vederci assente nel congratularsi dei risultati conseguiti c'è un grande lavoro da fare
è stato detto nel primo intervento a questo grande lavoro vada esaltato in tutte le sedi anche in Regione facendo in modo che l'adesione che c'è stata nel due mila uno venga riconfermata nei fatti e venga riconfermata nel dibattito perché attorno ma nessuno tu che lei non ci sta da un lato la difesa dei valori ci sta anche a mio avviso un dibattito che a questa città non a caso il post altamente simbolico una città così attenta alla sicurezza
Deve vedere rinnovata anche in sede della Regione allora attorno a dibattiti come se il sistema della giustizia debba vere intenti riabilitativi educativi o meno
E io sono evidentemente però meno attorno a un dibattito sul Prot esso della giustizia con tempi certi con trasparenza del metodo e con trasparenza certezza delle pene su tutti i temi che certamente attengono ai valori ma tengono anche alla vita e quindi allo sviluppo di una città che rispetto al sessantatré
Una delle cose che non è stata detta che due anni dopo Torino non fu più capitale Torino nel mille ottocentosessantacinque evidentemente viveva l'essere capitale come un fatto importante non solo per la Regione ma per il neonato Stato italiano ebbe dei morti la Torino ad allora l'ha fatta di torinese che sentivo no l'appartenenza con un'altra passione ci furono dei morti oggi questa passione credo che in questa città ci sia un filino assopita è compito di tutti coloro che come noi che credo in un sistema di valori anche contribuire perché questa passione riprenda la propria strada grazie davvero
Grazie Angelo mentre riparava mi ha fatto venire in mente una cosa spero di non sbagliare ma sono Sergio D'Elia mi corregge questa passione la passione per cui Emma Bonino nel novantaquattro è stata delegata da presidente Berlusconi a essere rappresentante all'ONU per l'Italia nella discussione sulla moratoria internazionale sulla pena di morte e il tribunale internazionale penale internazionale quindi è un dato che c'è è un dato che anche dal Piemonte dobbiamo rivendicare Confort sa e la forza che anche queste iniziative hanno bis hanno bisogno di a vere per poter camminare sempre su più gambe avere più braccia per per lottare
Se ci sono domande dei giornalisti
Se non ci sono domande dei giornalisti ringraziando anche Maurizio Turco presidente dei deputati al Parlamento europeo della Lista Emma Bonino significativa presenza lo ricordiamo per l'otto e mezzo per cento tenuta anche anche dal Piemonte davvero ringraziamo tutti alla prossima iniziativa la prossima battaglia tutti assieme
Grazie Giovanni davvero
Quello
La
Sa