Assemblea annuale dell'ANCE (Assemblea Nazionale Costruttori Edili) (presso l'Aula Magna dell'Università Luiss, via Pola 12)

Ma in fondo si vogliono accomodare
Diamo inizio alla
Fossero così
Allora
Innanzitutto credo a nome di tutti costruttori riuniti qui ma di tutti i costruttori italiani
Vorrei dare un ringraziamento sentito per la loro presenza cui
Ai le autorità in particolare ricordo il vicepresidente della Camera Publio Fiori
I ministri Lunardi Gaspare la Loggia
Il sottosegretario alla presidenza Gianni Letta i viceministri i sottosegretari i presidenti delle commissioni parlamentari
I parlamentari le autorità regionale e tutti gli ospiti io li ringrazio
Di cuore per essere stati qui presenti per essere qui presenti nonostante gli impegni molti impegni soprattutto di questi giorni è una a testimonianza dell'attenzione verso il nostro settore di cui esprimo la gratitudine a nome di tutti i collegi
Autorità cari colleghi mi fa piacere ricordare l'anno appena trascorso come il periodo che ha impresso al mercato delle costruzioni
E se lo consentita ruolo della categoria una cosa volta storica si schiudono nuove prospettive
Crescono anche le responsabilità di noi imprenditori e conseguentemente della nostra associazione
Siamo di fronti di fronte a un circolo congiunturale favorevole
Che seppure con qualche segno di indebolimento dura ormai da alcuni anni e che ha avviato importanti processi di ristrutturazione industriale ma anche e il fattore decisamente nuovo la riaffermata e non più controversa importanza strategica delle costruzioni nell'agenda delle cose da fare per rilanciare lo sviluppo del Paese nell'era della globalizzazione
è un tema che per anni ha rappresentato il filo rosso dell'azione dell'Ance e che oggi vediamo Ria fermarsi in Italia in Europa
In un mercato europeo unificato dove tassi d'interesse costo dei fattori tendono a convergere è sempre più difficile per i governi praticare politiche economiche differenziate
L'avvento dell'euro a definitivamente consacrato questa realtà
Il convergere dei sistemi finanziari fiscali e legislativi su comuni denominatori obbliga a ricercare altrove i differenziali di competitività
Qualità delle istituzioni del territorio delle risorse umane e dell'innovazione diventano i fattori vincenti
Su tutti e tre questi fattori l'Italia soffre di un'antica fragilità
Anche gli sforzi compiuti dal sistema produttivo per migliorare i processi organizzativi interni
Sono vanificati dalla inefficienza delle istituzioni dalla indisponibilità di servizi territoriali dalla scarsità di risorse umane qualificate nel Paese
La categoria dei costruttori oggi sufficientemente matura ad avvertire il dovere di non ritenersi estranea o indifferente a questi problemi
E di farsi anzi carico delle sue responsabilità economiche e sociali il voler giocare un ruolo in materia e che sembrano collocarsi al di là della funzione produttiva non scaturisce dalla velleità di vestire i panni della politica
E sa rispondere alla ben più concreta consapevolezza di essere la categoria che più direttamente subisce i danni dell'inefficienza del sistema
Legati come siamo alle scelte di chi decide e governa
E siamo anche consapevoli di essere una forza economica e sociale sulla quale poggia oggi più che mai la gran parte delle opportunità di sviluppo del Paese
Realizziamo la metà degli investimenti fissi del Paese
Diamo lavoro ad un milione settecento mila persone contribuiamo alla formazione del PIL con una percentuale che supera l'otto per cento
Ci consideriamo insomma una delle attività produttive sulle quali deve far leva ogni azione di politica economica
Ma non voglio soffermarmi più di tanto sulle virtù del settore
Cercherò piuttosto di dimostrare come lance ha interpretato il suo ruolo alla luce dei profondi cambiamenti che stanno verificando i sì
E che obbligano ad una riflessione critica sulla validità stessa dell'attuale modello dei rapporti impresa mercato istituzioni
Lo scenario di mercato che si va affermando
è ricco di segnali positivi ma anche di contraddizione di interrogativi
Irrompono pragmaticamente logiche che sembrano sfuggire ai tradizionali paradigmi
Gli appalti sono il settore forse più colpito da questi cambiamenti e lance non ha mancato di far sentire la sua voce come più avanti dirò
Aumenta la dimensione delle opere e si affermano tendenze legislative nazionali ed europee orientate verso questa direzione
Si riducono le risorse per le opere pubbliche
Si fanno avanti in maniera spesso confusa e non collaudata formule di partnership pubblico-privata più o meno codificata
E i nuovi assetti parapubblici come patrimonio S.p.A. Infrastrutture S.p.A. fondazioni bancarie e società miste
Quote importanti di lavoro sono sottratte al mercato per entrare nell'arte spera esclusiva di alcuni enti pubblici
Entra di prepotenza e questo è un altro delle variabili più importanti nel mercato un nuovo attore
L'utente oggi dotato di un potere contrattuale che fino a ieri era assolutamente sconosciuto
Cresce di conseguenza la componente prestazionale del prodotto il vile e ciò obbliga l'impresa a rivedere le priorità aziendali e a conferire più importanza al rapporto prezzo qualità del bene
Si affermano modelli di utilizzo dei suoli urbani che assumono nei fatti forme e contenuti negoziali più flessibili e più aperti all'iniziativa imprenditoriale
Ma non per questo necessariamente capaci di garantire pari condizioni concorrenziali tra gli operatori
Si riapre nel contempo con tutti i suoi risvolti sociali ed economici la questione della casa
Gli anziani gli immigrati gli esclusi ma anche i nuovi nomadi della società dei servizi alimentano una domanda di abitazioni che il mercato non riesce a soddisfare peggio ora la concessione la congestione delle città ancora incapaci di disfarsi delle antiche logiche della conservazione ad ogni costo
Ma nello stesso tempo ansiose di rinnovarsi per non rimanere escluse dalla sfida globale tre sistemi urbani
Rimangono inesplorate le potenzialità del patrimonio artistico e naturale
Mentre per assistono politiche ambientali a carattere ripartivo piuttosto che orientate alla prevenzione
Cambiamenti per molti versi inattesa e si registrano nel mercato del lavoro
Nel nord del Paese scarseggia la mano d'opera e l'immigrazione non riesce a colmare questa lacuna a causa degli è risolto i problemi riguardanti la necessaria qualificazione e soprattutto la disponibilità di alloggi muta fino a capovolgersi l'assetto istituzionale dei poteri pubblici con il trasferimento all'autonomia e locali della gran parte dei processi decisionali che interessano il settore delle costruzioni
Lungi da del terminare situazione di maggior chiarezza la riforma la riforma avviata pochi mesi or sono rischia di dar luogo a confusioni di ruoli a meno che non si intervenga con una vigorosa e coraggiosa azione di coordinamento
Un discorso a parte merita il Mezzogiorno anche esso situazione emblematica carica da un lato di opportunità ma anche di molti rischi
L'aria il nostro Mezzogiorno non sembra riuscirà a sottrarsi alla forza di una deriva che la lontana dall'Europa quanto a sicurezza qualità della vita condizioni urbane
Il prossimo esaurirsi dei fondi strutturali e il progressivo ridursi degli spazi per le politiche assistenziali di incentivazione
Metterà a dura prova la diretta responsabilità delle regioni degli enti locali oltre la capacità dello Stato di integrare le risorse per gli investimenti
Il vero problema è inserire il rilancio del Mezzogiorno nell'ambito della politica economica del paese
La cosiddetta centralità della questione meridionale a per tanti anni dominato il dibattito meridionalisti con ma si è rivelata una pura enunciazione
Nella realtà dei fatti le manovre economiche per il sud si sono risolte più in chiave di trasferimenti di risorse e di assistenza che in progetti capace di integrarsi con il meccanismo produttivo nazionale
è arrivato il momento di ripensare alle strategie di sviluppo del Mezzogiorno facendo tesoro anche delle esperienze poco incoraggianti del passato
Il Mezzogiorno deve colmare prima suoi ritardi quanto ad esigenze elementari della società e poi puntare con decisione allo sfruttamento delle sue potenzialità economiche ancora inespressi
Cito ad esempio il turismo ambientale quello storico quello artistico cito la riqualificazione del patrimonio urbano cito le enormi opportunità del mercato mediterranea
Le imprese le imprese stanno facendo la loro parte molto di più potremmo fare se fosse possibile arginare seriamente le infiltrazioni della criminalità organizzata
Anche Roggi ancora oggi nonostante l'impegno delle istituzioni l'impresa non è libera di agire insicurezze non è così lo ribadiamo per l'ennesima volta che può affermarsi un sano sistema imprenditoriale
Il Mezzogiorno eh lo ribadisco una gigantesca opportunità di sviluppo e di occupazione
Non possiamo permetterci che si trasformi in un handicap permanente per la competitività del sistema d'Italia
Il cambiamento dunque è il fattore dominante irreversibile dello scenario di mercato nel medio lungo periodo è la sfida di un mercato europeo ormai totalmente aperto e destinato ad allargarsi ulteriormente
Come costruttori non teniamo questa sfida e siamo pronti ad affrontarla
Ci siamo battuti con tenacia perché la legislazione nazionale ricalca asse fedelmente le logiche comunitarie in ogni settore del mercato
Perché vogliamo che l'industria delle costruzioni cresca secondo modelli più competitivi e più pronti a misurarsi con la nuova concorrenza
Cambiamento carico di potenzialità positive in quanto schiude nuove opportunità di modernizzazione del sistema più efficienti modelli di presenza dello Stato più forte responsabilità dell'impresa
Ma anche carico di pericoli per le imprese e per lo stesso Stato qualora le prime non adottassero subito politiche di adeguamento dei loro modelli e il secondo lo Stato non ponesse mano attitudine usare correttivi dell'assetto normativo e finanziario
E anzi su questo fronte che entra in gioco la responsabilità dell'associazione
Non vogliamo contrastare la pensione verso il nuovo non vogliamo arroccarci su posizioni difensive di antichi quanto non più garantiti equilibri
Non vogliamo ritagliarci nuove nicchie legislative per tutelare particolari interessi o peggio per salvare il salvabile
Vogliamo piuttosto farci portatori di sollecitazioni ed esercitare la nostra forza per governare il cambiamento senza contrastarlo ma senza neppure subirlo
Ciò significa agire su più fronti quello della politica industriale e quello stesso dell'impresa
Allo Stato al Parlamento ai governi diciamo che è necessaria una politica industriale capace di sostenere gli sforzi del sistema industriale delle costruzioni per aggiornarsi e se anche necessario per riconvertirsi
Nuovi contesti legislativi e finanziari si rendono necessari ma essi non possono essere imposti alle imprese senza prima aver valutato la loro capacità di assimilarli
Garantire l'abbiamo sempre detto la gara due dita delle innovazioni non significa difendere il passato ma rendere più agevole anticipare il futuro
Il dibattito sul cosiddetto federalismo
Che inizialmente aveva raccolto consensi più o meno unanimi ha finito per suscitare forti elementi di conflittualità politica ed istituzionale
Si registrano delusioni per obiettivi solo parzialmente raggiunti
Il funzionamento della macchina pubblica non è migliorato la produttività dei servizi non si è alzata di molto
L'apertura alla concorrenza è ancora parziale e la devoluzione dei poteri dallo Stato centrale alle Autonomie locali solleva preoccupazioni per il modo in cui sta avvenendo
L'impressione è quella di un incedere discontinuo senza una gestione consapevoli dei processi che si possano determinare a partire dai provvedimenti di legge
Si vanno profilando sempre di più situazioni conflittuali tutte in qualche modo riconducibili al diffuso policentrismo dei poteri e dei soggetti che pretendono di esercitarle
Non vogliamo con questo farci Paladini di tesi centraliste nei federalisti
Il nostro timore però è che la nascita di piccole patrie e di piccoli mercati mette in pericolo il diritto dell'impresa di lavorare su tutto il territorio nazionale in condizioni di parità e di libera di concorrenza
Disciplinare in maniera differenziata il nostro modo di operare potrebbe impedirci di rafforzare le strutture produttive dell'impresa e rendere queste ultime meno competitive
Il che non vuol dire negare in assoluto la possibilità lo ribadisco di discipline locali
Che sono invece opportune quando però si rivolgano a lavorazioni implicitamente legata al territorio per motivi di oggettiva praticabilità e convenienza
Abbiamo molto riflettuto per noi è veramente un tema fondamentale
Su questo tema anche collabora con la collaborazione super partes di emeriti costituzionalisti
La soddisfazione di vedere confermati i nostri timori non è stata però compensata dalla garanzia che si stia concretamente lavorando per un nuovo che libero di Poteri che sia però da tutti condiviso anzi le preoccupazione della categoria aumentano perché nel frattempo si va profilando un pericolo ben maggiore
Che dai conflitti di competenza si passi ahimè alla paralisi delle decisioni da cui non si salverebbe neppure la legge obiettivo
Noi ci auguriamo che il Governo Parlamento e regioni sappiano gestire la nuova situazione con quel buonsenso che i tanti eccessi riformisti Cinisi Ali hanno fatto perdere divisi
Il comparto dove le tensioni verso il cambiamento appaiono più evidenti e quello dei lavori pubblici
Abbiamo ereditato un assetto normativo che nonostante i molti sforzi di riordino compiuto dai precedenti governi ricalca logiche che mal si adattano alle condizioni di oggi
Anche quando l'obiettivo è stato quello di aggredire la farraginosità delle procedure le innovazioni hanno avuto paradossalmente l'effetto opposto
E se hanno portato in realtà all'aumento dei prestiti contro pratiche i comportamenti poco trasparenti ma non sono riusciti a scalfire il sovraccarico di adempimenti burocratici
Anche se l'intero fronte appalti spicco si è rimesso in movimento le difficoltà dell'impresa e della stessa committenza come pure la forte compressione dei margini restano problemi insoluti
Più recentemente le norme che si vanno consolidando che si vanno consolidando prendono atto e talvolta sembrano anticipare tendenze
Verso nuovi assetti di mercato e verso nuovi rapporti tra committenza pubblica in prese e utenti
E soprattutto in questo comparto dove più evidentemente emergono quelle spinte verso il cambiamento che prima ho ricordato
Si va delineando una cultura della grande dimensione che risponde certamente ad oggettivi e per molti anni trascurato il bisogno di infrastrutture di base
E che favorisce innovazione tecnologica e l'innovazione produttiva dell'impresa
Ma è questa una cultura che può diventare dannosa qualora essa splash qualora essa plasmidi intero sistema dei lavori pubblici
Fino al punto di accorpare in un'unica appalto opere che per loro natura potrebbero formare oggetto di singole gare
Se il processo questo processo fosse troppo rapido se non fosse gestito con la necessaria prudenza distruggere Emmott tante preziose professionalità e risorse imprenditoriali con la scomparsa di piccole molte piccole e medie imprese che sono il tessuto del nostro sistema produttivo
Procedure eccezionali di affidamento dei lavori rispetto a quelle ordinarie dovrebbero riguardare solo opere realmente strategiche
Opere quindi contraddistinte da ben definite caratteristiche come ad esempio l'interconnessione con altri sistemi di collegamento europei
Una complessità tale da richiedere in un'unica logica relative gestionale una funzionalità integrata ed un valore economico elevato questa linea anche in questa sede lo ribadiamo non è mossa da interessi categoriali ma da un realistico atteggiamento ritorno al discorso di prima di politica industriale
Non sarebbe accettabile costringere un sistema di impresa è cresciuto per decenni secondo determinate logica riconvertirsi in poco tempo a metodi lontani dalle loro prassi prodotti per questi motivi che abbiamo espresso forse forti riserve sulla delibera CIPE che prevede come opere strategiche duecento opere invece delle quindici venti di cui si era parlato
E anale che Riserve abbiamo Nietzsche è stato sulla repentina crescita dimensionale degli appalti dell'Anas e delle ferrovie
Ma i casi di questo sovradimensionamento spesso artificiale le vediamo ultimamente come il bandolo della guardia di finanza
Che accorpa in maniera norme lavori Berti settecentotrenta milioni di euro e che chiama a partecipare
Oltretutto banche e imprese collegate
Ho altro esempio e della gara bandita dalla Consip per conto del Tesoro per la gestione unica degli importi dello Stato anche qui più di settecentoventi milioni di euro alla quale coi solo poche in prese alla fine del risultato viene garantito il monopolio della manutenzione di tutti gli edifici dello Stato
Dobbiamo dare atto in questo quadro al ministro delle infrastrutture
Di aver raccolto però le nostre preoccupazioni prevedendo nel decreto delegato della legge Obiettivo una serie di criteri fortemente selettivi per l'individuazione delle opere strategiche
Noi vigileremo sulla corretta attuazione di questi criteri così come vigileremo con severità sulla dimensione degli appalti dei Grandi committenti pubblici
Per consentire alle imprese di affrontare con successo questa evoluzione del mercato abbiamo chiesto tre linee d'intervento sulle quali ci aspettiamo veloci ed adeguate risposte
Parlo dell'allargamento della platea di impresa che possono accedere alle opere della legge obiettivo
Parlo del necessario supporto legislativo amministrativo e anche fiscale alla crescita delle imprese
Parlo infine Della necessità di innovare e semplificare la legislazione sugli appalti
Le innovazioni che si intendono introdurre nella legge Merloni ripristinano un maggior grado di libertà dell'imprenditoria e questo per noi è fondamentale nell'organizzare al meglio l'assetto organizzativo interno interni migliorano la qualità dei progetti ed offrono maggiori garanzie alla committenza pubblica
Quanto al sistema delle garanzie accettiamo quelle garanzie offerte dalle critiche a carico delle opere
Aumenti no in relazione all'entità del ribasso offerto si tratta di un accorgimento molto importante anche per noi
Per evitare che fenomeni purtroppo ricorrenti di dissennata concorrenza facciano sì che l'appalto venga giudicato a ribassi assolutamente anomali che si rivelano dannosi per il mercato e peggio per la committenza
In sostanza si vuole che Arriba sofferto corrisponda ad una migliore efficienza organizzativa dell'impresa a tutela degli operatori più capaci e più responsabile
A questa stessa logica di una concorrenza giocata sul piano delle vere capacità imprenditoriali si ispira la nostra proposta di elevare il periodo di validità delle aspettative le attestazioni rilasciate dalle solo da tre a cinque anni
La scadenza di tre anni solo in apparenza garantisce un maggior controllo delle idoneità dell'impresa
Al contrario Essa condanna l'impresa ad un'affannosa rincorsa del fatturato che una delle cause storiche delle offerte anomale fino meno questo che si vuole per l'appunto arginare prolungando il periodo anche prolungando il periodo di validità della prestazione
Ovviamente restano necessari controlli intermedi sulla validità economica finanziaria e organizzativa dell'impresa nonché sui requisiti morali dell'imprenditore quanto alla qualità dei progetti sappiamo bene che proprio a causa del loro basso livello si è assistito a ritardi di esecuzione a contenziosi infiniti
La soluzione proposta consiste nel coinvolgere nell'apparato la funzione dell'esecutore e quella del progettista responsabilizzando così entrambi al buon esito dei lavori a maggiore garanzia dell'affidabilità del Progetto la proposta governativa che noi condividiamo introduce la validazione dei progetti da parte di enti esterni con l'obbligo di quest'ultimi di offrire garanzie fideiussoria
Le semplificazioni introdotte per la nascita del funzionamento dei consorzi stabili tendono a rafforzare le capacità realizzative
Però non basta togliere vincoli divieti
I consorzi stabili lo diceva anche prima sono degli strumenti importanti per la crescita dell'industria edile
Sì quindi devono essere sostenuti da mirate misure fiscali e finanziarie e questo è un passo importante per la nostra per una vera logica di nuova politica industriale
Ci aspettiamo quindi una immediata iniziativa del governo
Risponde ancora l'esigenza di una maggiore efficienza operativa la proposta che aumenta la percentuale di lavori subappaltabili
Ne cogliamo che lo scopo legittimo di controllare l'ingresso di operatori scorretti si coniughi con il diritto inalienabile dell'impresa di organizzare liberamente i fattori della produzione
Anche attraverso un più spinto ricorso a funzioni imprenditoriali specializzati
Purtroppo percepiamo il rischio che si faccia ancora confusione
Ed è un rischio serio tra strumenti di lotta alla criminalità e strumenti di organizzazione delle imprese
Lo vediamo anche nella discussione adesso
In commissione al Senato
Dove vediamo molte spinte
Perso l'abbassamento di quella che noi auspicavamo raggiungimento della soglia del cinquanta per cento delle opere subappaltabili io ricordo non perderò l'occasione di dirlo
E questo non vuol dire sottrarre ai controlli anzi più le quote subappaltabili vengono elevate e più quei subappalti sono sottoposti alla legislazione antimafia dei controlli o si capisce questa questione oppure è veramente fuorviante e demagogica l'azione che viene fatta al riguardo
Una battaglia su cui non smetteremo di impegnarci purtroppo la vediamo abbastanza perdente e debbo dire che questo è un segnale preoccupante non per la nostra categoria ma per il Paese e per quel mezzogiorno dove la criminalità organizzata nonostante le leggi esistente credo non sia stata
De Bella
Non si può
Non si può sperare di sconfiggere
Le infiltrazioni malavitose semplicemente impedendo alle imprese di lavorare
Ne e accettabile che si faccia aggravare sull'impresa appaltatrice la responsabilità e questo è veramente pesante di verificare la rettitudine di altre in prese con cui si collaborano
Ci dica no
Ci dicano le autorità di polizia quali sono gli operatori sospetti ci dicano quali sono gli operatori con cui noi possiamo lavorare servono più controlli sul territorio e maggiore autonomia per l'imprenditore di organizzarsi come vuole e di rispondere ovviamente del risultato
Dovrebbe essere ormai noto a tutti che più numerosi più Complessi e più pesanti controlli amministrativi alimentano e non restringono le occasione d'ingresso della criminalità organizzata
Ci vuole anche questo lo ribadisco più collaborazione tra le autorità locali le autorità regionali e le autorità di villa di vigilanza
Un altro rischio di diversa natura incombe infine sulle prospettive di riforma della legge Merloni il rischio è che le regioni forti dell'autonomia loro conferita dalla riforma istituzionale
Facciano valere le loro nuove prerogative e rimettano in discussione quanto sinora si sta portando a termine con il Colle Gato infrastrutture
Ci auguriamo che i conflitti di competenza non finiscano con il diventare conflitti con il buonsenso sarebbe veramente una dannazione
Con la stessa fermezza con cui portiamo avanti le nostre posizioni di responsabile Ritter Nismo sul piano legislativo ci rivolgiamo però alle nostre impresa
A queste diciamo anche in quest'occasione che il piccolo sarà anche bello ma poi che un giorno possa crescere perché Possa specializzarsi
Lo dico proprio a tutte le imprese non possiamo ignorare il cambiamento
Le imprese tutte ne devono prendere atto e compiere ogni sforzo per crescere e per restare competitive
Non ci saranno non devono più esserci nicchie di mercato riserva
Aumenteranno le loro responsabilità in termini di qualità di rispetto dei costi preventivato e delle esigenze della committenza
E se dovranno prepararsi a partecipare a gare pubbliche mettendo sul tavolo anche la loro capacità di finanziare e gestire le opere
Il finanziamento privato di opere di interesse collettivo
Non riguarda e questa deve essere una vera consapevolezza del nostro sistema solo grandissimi lavori ma può ben applicarsi anzi in larga misura è questo il massimo interesse alle opere minori
In presenza di una stabilizzazione se non di una riduzione delle risorse finanziate dallo Stato destinate alle opere pubbliche sì per appunto sempre più ricorso al progetto innanzi
Alle imprese dunque spetta il compito di imparare ai sereno protagoniste in questo nuovo mercato
Sarebbe però illusorio pensare che il project financing possa riporre assolvere i problemi appalti spicci del Paese
Ancora non esistono in Italia le condizioni per il ricorso su così vasta scala a questo sistema
è sufficiente ricordare che c'è tuttora molta diffidenza da parte della pubblica amministrazione e che al rischio degli investitori per i fatti non fa riscontro la presenza ovviamente di adeguate garanzie
Si riapre a questo punto il capitolo ed è tra l'altro questo un momento significativo al riguardo il capitolo della disponibilità di risorse nel bilancio dello Stato le risorse destinate a nuovi investimenti rappresenta no appena il tre virgola tre per cento del bilancio dello Stato gli stanziamenti di spesa corrente sono aumentati dal novanta ad oggi del diciassette per cento mentre quelli per le infrastrutture si sono ridotti sembra paradossale del ventidue per cento
Tra pochi giorni ecco quindi il significato importante di questa annotazione dovrà essere presentato il Documento di programmazione economica ebbene quella è la sede per un impegno a stanziare risorse che permetterebbero allo stato di finanziare lo sviluppo
Il governo ha sempre negato che le grandi opere siano realizzate sottraendo finanziamenti alle opere ordinaria
Il DPEF sarà il banco di prova decisiva per verificare questa posizione a cui lo ribadiamo anche qui noi annettiamo un'importanza determinante
Non è soltanto a livello di risorse finanziarie che l'impresa deve gestire il confronto con il Nuovo Mercato
Essa deve saper gestire fattore di natura organizzativa procedurale che hanno altrettanta importanza ai fini della sua crescita industriale
E loro dovere attuare iniziative di concentrazione fusioni aziendali
Di investire in qualità e innovazione tecnologica di aggiungere alle prerogative tradizionali del costruttore quelle anche del promotore e gestore di opere la legislazione deve però essere coerente con questi obiettivi di crescita industriale
E si non possono essere lasciati interamente al mercato come avviene con l'impresa di molti altri settori
E su questo piano che lance sollecita politiche che mettano le imprese in condizioni di avviare processi di ristrutturazione
Incontriamo ancora molte difficoltà
Non riteniamo si stia facendo a sufficienza per sostenere la ricerca per incentivare le fusioni aziendali per sostenere i processi di trasformazione un esempio specifico di debole attenzioni verso i problemi industriali del settore riguarda il problema dei lavori all'Est
è difficile competere con l'impresa e di altri Paesi quando queste hanno dietro di loro il sostegno di una vera e propria diplomazia industriale che a noi manca per fortuna il governo sembra seriamente impegnato su questo fronte a cui Noemi
Su cui noi contiamo veramente tanto mi riferisco ad esempio alla proposta di voler dare vita a forme di collaborazione con il mondo imprenditoriale e di potenziare i ranghi del Ministero degli Affari Esteri per meglio finalizzare la presenza industriale nazionale all'Est
Apprezziamo veramente questi intenti e chiediamo però anche al governo di essere coinvolto indirettamente vista poi la specificità dei problemi dell'industria delle costruzioni
Ci sono situazioni che vanno gestite prima possibile perché altrimenti il rischio come avvenuto in questi anni e che le nostre imprese all'estero perdano altre quote di mercato internazionali
Una di queste situazione la cooperazione allo sviluppo dei Paesi emergenti
L'obiettivo di sostegno alla loro crescita va raggiunto insieme con il rafforzamento dell'input della presenza dell'industria nazionale
Un'altra situazione riguarda allargamento ad Est dell'Unione Europea
Il rischio che si corre è che quando questo nuovo mercato sarà completamente alla per aperto alle imprese europee gli spazi per noi saranno già stati occupati da altri grazie proprio a quella diplomazia industriale che ha preparato il campo all'inserimento delle imprese nostre concorrenti
Tornando al problema del mercato interno
Ci preoccupa il modo con cui si sta precedendo alle privatizzazioni sia nel campo delle costruzioni che in quello dell'attività produttiva in generale
Ci sembra che quanto sia fatto non sia sufficiente e che spesso quel poco che si è fatto si riveli in realtà un altro modo per riproporre presenza e ruoli pubblici dominanti
Sul piano economico generale lo Stato resta ancora ben saldo nel mercato
Il potere dell'imprenditore pubblico si anzi ancora di più concentrato nel ministero dell'Economia che oggi controlla imprese con circa mezzo milione di addetti
Secondo i dati Mediobanca ben sei delle prime quindici imprese italiane erano del due mila e ancora pubbliche contro le sette di ben venticinque anni prima
Al di là del significato politico di tale esperienza resta il dato negativo di risorse che ancora restano sottratta al libero mercato e che non possono essere utilizzati per altri obiettivi potenzialmente più produttivi come per esempio l'efficienza del territorio
Ho insomma il timore che nel sistema pubblico agiscono ancora oggi forze opposte alla liberalizzazione dell'economia
Si potrebbe trattare avvolta di sedimenti di vecchie culture stataliste
Ma potrebbe anche trattarsi molto più prosaicamente di interessi di alcune concentrazioni di potere a conservare anzi accrescere le loro esclusive prerogative
I processi di interpretazione di molte lavorazioni edili l'esperienza delle società miste delle ex società municipalizzate
L'eccessiva discrezionalità di cui godono alcune imprese di servizio dei cosiddetti settori specialistici ci preoccupa molto
Voglio cogliere l'occasione anche alla presenza di così autorevoli rappresentanti di governo per un invito a dedicare maggiore attenzione a questi fenomeni con l'intento di arginare possibili restrizioni di mercato
Ne va di mezzo
Non solo il tanto atteso impatto positivo delle privatizzazioni sul sistema economico ma anche l'abbattimento delle tante sacche di inefficienza del mercato degli appalti
Che sempre si annidano là dove viene a mancare il confronto concorrenziale
Questione abitativa riqualificazione urbana e territorio costruisca costituiscono un altro grande fronte del cambiamento
Osserviamo con grande interesse quanto sta avvenendo
Ci auguriamo che quelle che sembrano semplici convulsione di un mercato irrequieto ma perse ma pur sempre uguale a se stesso
Segnino in realtà l'inizio di un grande profonde rinnovamento del modo con cui si fa crescere la città alla luce degli emergenti nuovi bisogni economiche sociali
Ma non siamo tranquilli il mercato privato è ancora pieno di incognite per nulla ridimensionate dal positivo andamento congiunturale
Riteniamo che il Paese ma anche di strumenti adeguati a fronteggiare l'incombente grande domanda di città e di residenza che ogni giorno cresce
Il dibattito sull'utilizzo delle aree procede stancamente e sembra quasi voler evitare i nodi IST i nodi strategici del problema come quello della liberalizzazione
Non sorprende allora che nell'ultimo anno i temi urbanistici dominanti purtroppo siano state le querelle intorno al recupero dei sottotetti come se non esistesse il macigno di una città immobile è uguale sempre a se stessa
Regioni ed enti locali devono prendere atto che le nostre città sono state concepite sono cresciute per rispondere ai bisogni che oggi sono in gran parte diverso
E la città non serve più a far dormire chi lavora nella fabbrica fuori le mura ma deve offrire servizi residenziali e non solo casa ad una miriade di persone impiegate nei più svariati lavori
Negli ultimi vent'anni l'industria manifatturiera ha visto un calo medio dell'occupazione in Italia in Europa di oltre il tredici per cento
E si è generata una nuova categoria di nomadi che vagano sul territorio inseguendo le imprevedibili opportunità di lavoro verte dalle società dei servizi
E dalla new economy
I piani regolatori con infinite varianti le interminabili procedure burocratiche sono strumenti non più capaci di governare città che dovrebbero trasformarsi di giorno in giorno
Di fronte a questa gigantesca esigenza di rinnovamento funzionale della struttura urbana in termini di residenza servizi mobilità
Le amministrazioni pubbliche hanno con poche accezioni risposto concorsi preferenziali divieti di accesso aree pedonalizzate blocchi della circolazione
C'è stata molta attenzione per la preservazione dei centri storici ma spesso ciò è avvenuto in una logica quasi paralizzante di tutela di testimonianze del passato
Questa sorta di sindrome della conservazione ha portato oltretutto alla pressoché totale rinuncia al contributo credo che le nostre città nel seno testimonianze dell'architettura contemporanea
Consentitemi io credo soprattutto in questi giorni di questo dibattito bisogna dirlo occorre più coraggio
Dobbiamo dispacci della gabbia di un'urbanistica di altri tempi a intraprendere la nuova gestione la nuova strada di una gestione concertata del territorio urbano si parla molto di opere private e di interesse generale di accordi di Progetto di concorsi di idee di alternatività pubblico-privati
Quando però si scende sul concreto le scelte operative tra soluzioni compatibili sono ancora fortemente POR permeata e di un dirigismo pubblico che poi finisce per riversarsi sulla gestione dell'iniziativa
Tema oltremodo delicato è quello del partenariato pubblico privato e delle diverse forme di società miste siamo ancora nella fase di approccio sia ancora in tempo probabilmente per correggere la rotta
Chiediamo che le società miste siano considerate soltanto uno dei possibili strumenti di organizzazione degli interventi sul territorio
E se debbono agire in una logica Merk di mercato e non di alterazione di marca
Ci auguriamo che le incertezze sul reparto del sul riparto delle competenze di cui la nuova legge costituzionale non facciano sentire le loro conseguenze anche però nella materico urbanisti
Noi siamo certi che ci sia spazio per tutti per lo Stato coi suoi principi fondamentali per le regioni anche in questo comparto con norme che siano sostanziali e procedurali
Sotto questo profilo è stata cosa opportuna molto opportuna che nel collegato alle infrastrutture siano state inserite due disposizioni
Per rimuovere l'inerzia dei proprietari nei piani attuativi da un lato ed attribuire alla Giunta l'approvazione degli stessi piani attuativi quando siano conforme al piano regolatore
Come pure importanti
Sono le semplificazioni introdotte dal governo con la legge obiettivo in tema di denuncia di inizio di attività la cosiddetta super DIA e di smaltimento dei residui delle nostre lavorazioni
Una riflessione particolare deve essere riservata al tema delle urbanizzazioni funzionali degli insediamenti urbani cosiddetti standard
Questa materia è ancora oggi disciplinata dal decreto del sessantotto è una disciplina obsoleta perché basata su attrezzature di tipo fisico e perché riserva l'iniziativa solo al pubblico
Questa disciplina ha prodotto solo Riserve Fondiaria a favore dell'amministrazione ha prodotto poche costruzioni e gestioni inefficienti
è ora di cambiare si deve passare dalla pianificazione fisica alla pianificazione per azioni della vita urbana aprirsi al marketing dei servizi urbani
Al pubblico chiediamo di fare scelte strategiche di lasciare al mercato il
La fattibilità e la compatibilità economica delle iniziative mentre ricade sul pubblico la responsabilità di garantire la fruibilità dei servizi da parte delle fasce sociali più deboli
Questo è quello che noi intendiamo per Governance delle città la questione delle aree edificabili resta un nodo centrale ai fini del costo dell'abitazione
Siamo in presenza di un vero e proprio blocco che ha avuto comunicati petto la lievitazione dei costi di acquisizione a livelli non più sostenibili dalla maggior parte della gente
Se veramente si vuole parlare di nuove forme di edilizia economica si devono mettere a disposizione delle gli operatori are apprezzi contenuti
Noi possiamo comprimere i costi di costruzione ma per far tornare i conti economici rispettare parametri minimi di qualità e necessario che l'incidenza delle aree non superi una soglia scritti
Le ricette sono due o si aumenta l'Offerta abbia rettificato il private oppure si ricorre alle dismissioni del patrimonio pubblico attraverso il sistema della concessione del diritto di superficie
Meglio se le due azioni fossero combinate vi sarebbe un effetto di concorrenza pubbliche prelevata nell'offerta di aree edificabili con ulteriori Effetti calmieratore
Il problema delle aree solo uno dei fattori più importanti di una nuova politica della città
Tutte le questioni che attraversano le società urbane sul territorio dei bisogni primari hanno in comune tra loro un problema quello della casa
La questione dell'integrazione sociale degli immigrati la questione della mobilità la questione della riabilitazione urbana
Possono trovare risposta solo in presenza di una nuova coerente offerta abitativa sia pubblica che privata
Secondo i dati Istat nel due mila circa un milione ottocento mila famiglie italiane non sono riusciti a trovare una casa adeguata
Quasi il doppio rispetto alle famiglie novecentosessanta mila che nello stesso anno sono tante comunque sono riuscite a trasferire la propria residenza
Sempre secondo l'Istat il sessantacinque per cento della domanda abitativa del nostro Paese non riesce ad essere soddisfa contemporaneamente sta venendo alla ribalta una domanda espressa dalle nuove fasce deboli della popolazione i lavori imperatori mobilità sul territorio nazionale e gli anziani le nuove famiglie
Sono persone per le più a reddito medio-basso che non possono accedere alla proprietà dell'abitazione vi si rivolgono al mercato delle locazioni dal quali oggi restano però escluso per l'eccessivo livello dei cani
Una recente indagine dell'Ance aggiunge nuovi elementi a questo quadro preoccupante
Lo studio condotto sui dati Bankitalia mostra come per le famiglie meno abbienti sia proibitiva affrontare il problema del miglioramento della condizione abitativa l'edilizia residenziale pubblica dal canto suo non risponde più ai suoi Fini e se è stata approvata in questi ultimi anni da ridimensionamenti e mortificazioni che molti hanno inteso come dichiarazione di sua morte presunta
I sintomi non mancano d'altronde fine della contribuzione Gescal trasferimento pressoché totale delle competenze di settore dallo Stato alle Regioni abolizione del c'era crisi degli Istituti autonomi in ultimo la rivelazione sciocchi quasi l'ottanta per cento della popolazione ormai padrone di casa
Io credo che sia giunto il tempo di rimettere mano l'intera materia occorre una più agile moderna progettualità dell'edilizia pubblica
Dobbiamo passare dall'incerta e torbida fase dell'oggi ad una nuova stagione di programmazione regionale che qui tra questa volta l'operatore privato non come semplice soggetto attuatore mal come protagonista
Deformare ipotizzabili sono molteplici e ciascuna di esse deve essere tarata su specifiche categorie di utenti
Così come molteplici sono gli strumenti che coinvolgono politiche finanziari fiscali ed urbanistici
Non esiste oggi una forma valuta valida per ogni situazione ma vorremmo anche evitare il rischio di passare da un'epoca quando il bene casa era trattato del legislatore come bene sociale
Sottratto alle logiche del mercato anche quando era un bene d'investimento ad un'era
Nella quale non esiste né un'effettiva politica pubblica della casa né un effettivo libero mercato
Noi proponiamo al governo di dar vita ad una sede dedicata e la quale poter discutere il problema tutti insieme enti pubblici impresa e sindacato utenti
Presidente della Repubblica Ciampi ha recentemente richiamato l'attenzione sul tema della famiglia e sull'andamento negativo della natalità
Vogliamo anche noi serio cinque sto dibattito che ha indubbi ripercussioni sul tema della condizione residenziale con un programma che abbiamo chiamato Programma famiglia
Lancia formulato un pacchetto di proposte basate su un programma di edilizia privata con caratteristiche innovative dal punto di vista tecnologico tipologico insediativo al di fuori completamente del vecchio schema della legge centosessantasei il programma è finanziata l'insediamento di giovani coppie genitori anche grazie all'agevolazione della cessione o della permuta cornici Inari appartamento di quest'ultimo in modo da contenere l'aggravio del muto
E sopra i Veda realizzazione di centri musei multi servizi gestiti da privati per soddisfare le esigenze di relazione degli abitanti insediati una seconda proposta riguarda le case in affitto per i lavoratori costretti a cambiare spesso residenza e gli stessi immigrati la proposta fa leva ovviamente su un ricorso mirato allo strumento fiscale si potrebbe poi l'abbiamo già lanciata questa proposta prevedere l'ammortamento per l'abitazione destinate ai dipendenti e o l'istituzione di un credito di imposta per l'acquisto di tali fabbricati
Ogni progetto di riqualificazione urbana deve far leva su una politica fiscale volta non più solo ad esclusivi obiettivi di getto ma ad obiettivi di sviluppo
Diamo atto al governo di aver affrontato il problema e di aver adottato misure in linea con le nostre proposte
Debbo ricordare ad esempio l'interpretazione autentica delle disposizioni
E introdotto benefici fiscali per i trasferimenti di Immobiliare società piano urbanistici particolareggiate imposta il regista l'uno per cento la definitiva soppressione dell'INVIM
Dal primo gennaio due mila e due l'estensione della Tremonti bis che prevede la tessera tassazione degli utili reinvestiti nell'acquisto di beni strumentali
Anche in relazione ai fabbricati integralmente ristrutturati oltre che quelle di nuova costruzione
Poi la legge del trentasei per cento sulla quale si sono fatti passi avanti verso una nuova politica di incentivazione delle ristrutturazioni edilizie e ricordo anche l'estensione per gli acquisti di fabbricati ristrutturati dalle imprese
Anche per il due mila e due vi è una prospettiva di crescita strettamente colloca collegata alla proroga sino al tredici punti Cembre due mila e due delle detrazioni
Per gli interventi di recupero degli immobili questa legge e per la riduzione dell'Iva dal venti al dieci per cento per le manutenzioni ordinarie è straordinaria
Segnali positivi ripeto però resta in piedi tuttavia l'esigenza di misure che siano di più ampio respiro
Le agevolazioni dovrebbero essere estese ad interventi più importanti come per esempio quello della demolizione e ricostruzione
Se ci si fermasse all'intervento di piccola scala priveremmo questo meccanismo di incentivazione
Di gran parte delle sue potenzialità ai fini di vivere operazioni di riqualificazione urbana
Occorre poi prevedere ad esempio la riduzione dell'Iva per la costruzione e vendita di parcheggi univa al trenta per cento al venti per cento blocca sul nascere nuove iniziative nel settore e aumenta sempre di più il mercato esistente con il mercato dei privati che vengono box con l'imposta di registro al sette per cento
Ha poi tra gli incentivi alla riqualificazione dei centri urbani si deve anche pensare all'eliminazione della tosa
All'esenzione dell'ICI per i tre anni successivi alle venuta ristrutturazione del fabbricato
Ma forse in definitiva la questione più urgente e porre fine ad una discriminazione pesante
In questo Paese in Italia non vi è parità di trattamento fiscale tra attività finanziarie e attività reale a fronte di un rendimento netto dei Bot al tre per cento il rendimento dell'investimento immobiliare si assesta a malapena intorno all'uno virgola cinque per cento
Questa è un'anomalia incomprensibile e scusatemi lo dico ingiustificati
Occorre almeno introdurre un regime di tassazione separata con aliquota proporzionale di tutti i redditi da immobili
Gli occupati nella costruzioni nelle nel settore della costruzione nel due mila e due erano un milione settecento mila con un incremento
Credo che di questo sia un dato significativo rispetto all'anno precedente del cinque virgola cinque per cento
Allora mi chiedo ma quali altri settori e lo dico soprattutto e rappresentante di governo al parlamento ma quali altri settori possono vantare tali risultati
Nessuno la nostra media più del doppio il nostro risultato è più del doppio della media degli altri settori
Ma la domanda forse ancora più pertinente un'altra quant'altra occupazione avremmo potuto creare se il costo del lavoro nel settore
Fosse a livello degli altri settori manifatturieri
Su questi e altri temi che attengono al mercato del lavoro dobbiamo registrare con soddisfazione
Che proprio in questi giorni il governo inteso aprire un confronto dedicato al settore delle costruzioni
E qui consentitemi anche un ricordo grato ad una persona scomparsa al professor Biagi che per prima
Dice no alle nostre proposte quelle che poi sono state frutto anche di un accordo coi sindacati e credo che il ricordo di questa persona
Così sensibile così attenta sia un ricordo che debba accomunare tutto il nostro mondo e tutti gli italiani
Al tavolo governativo abbiamo posto in discussione argomenti quali l'allineamento della contribuzione
Della cassa integrazione guadagni a quella degli altri settori questo è uno dei temi fondamentali che crea questa disparità
La decontribuzione dei trattamenti economici aggiuntivi abbiamo raggiunto un accordo con la parte sindacale noi speriamo che il governo ne prenda atto e lo traduca in disposizioni legislative
Una normativa premiale per le aziende regolari questo è lo strumento vero per supplire al lavoro sommerso
Allora su questo aspetto soprattutto io credo che bisogna dirlo è assurdo che a oggi non sia stato possibile pervenire alla proroga della normativa contenuta nell'articolo ventinove della legge trecentoquarantuno scaduta l'anno scorso
Questa legge che ha posto condizioni pesanti alle imprese ma anche condizioni di regolarità questa legge sì ha dato risultati positivi per la lotta al lavoro irregolare perché realmente ha disincentivato l'evasione contributiva le soluzioni recentemente introdotte invece per contrastare il lavoro sommerso ma non lo diciamo adesso noi l'abbiamo detto anche in sede confindustriale anche rappresentanti del Governo in epoca non sospetta non appaiono efficaci
E questa non è efficace e soprattutto per il nostro settore
Per quanto ci riguarda stiamo andando avanti con nostre iniziative sempre nuove iniziative mi riferisco all'accordo lo citavo prima del ventotto gennaio di quest'anno che ha introdotto secondo me è un estremamente significativo patto tra sindacati ed imprenditori edili per combattere realmente combattere il lavoro irregolare mediante l'utilizzo di questo sistema
Pariteticamente gestito delle casse di però diciamocelo in tutta franchezza il nodo centrale resta tuttavia la riduzione complessiva del costo del lavoro solo a queste condizioni è possibile incentivare Lane prese e di lavori e laboratori a mettersi in regola
Con il Governo abbiamo approntato anche un altro tema importante
Il tema per il nostro settore il tema del collocamento obbligatorio per rimarcare ancora una volta che la rischiosità delle lavorazioni e di ieri non è conciliabile con l'immissione cantieri di lavoratori disabili
Il fenomeno della carenza di mano d'opera specie in alcuni parte del territorio sta determinando una situazione destinata ad aggravarsi con l'avvio soprattutto delle opere programmate dal Governo
L'immigrazione è una risorsa di cui non è possibile fare a meno nell'immediato auspichiamo che il legislatore definisca le procedure per la regolarizzazione dei lavoratori immigrati già occupati presso imprese italiane
Quale che sia la soluzione che verrà portata al problema del controllo di questo economico di questo fenomeno un fatto è certo
Non possiamo fare a meno di ricorrere ai lavoratori immigrati nel rispetto ovviamente delle condizioni di legittimità che presiedono al loro impiego
Sarebbero necessari maggiori certezze circa i flussi immigratorio
Purtroppo la scarsa professionalità di questi lavoratori unitamente alla scarsa o nulla disponibilità di alloggi costituiscono ostacoli al momento difficili da superare
Nonostante la disponibilità delle nostre scuole edili che sono importanti taluni tentativi di formazione nei Paesi produttori
Fine siamo lontani da una situazione accettabile
Circa gli alloggi io ho fatto cenno precedentemente ad alcune proposte
Cercheremo di portarla avanti collaborazione con la collaborazione delle rappresentanze imprenditoriali e delle organizzazioni sindacali
La stagione dei rinnovi dei contratti integrativi prego provinciali può costituire un'utile opportunità affinché non solo a livello centrale ma anche sul territorio vengano adottate misure vero più efficiente mercato del lavoro
Il livello territoriale infatti può dare risposte più mirate sia sotto il profilo economico che per quanto attiene temi particolari quale e qui mi ricollego a quanto detto prima della formazione professionale
Resta peraltro fuori discussione e mi ricollego al problema istituzionale oggi più volte toccato che eventuale discipline locali sono ammissibili solo a livello di problematiche di questa natura
Diverso è il caso della disciplina del rapporto di livello del rapporto di lavoro all'appello generale
Questa non può essere diversa sul territorio soprattutto per attività allora partire come la nostra l'edilizia caratterizzate dalla temporaneità degli insediamenti produttivi e dalla mobilità delle aziende da provincia a provincia
Anche per questi motivi non si giustificherebbe una frammentazione in materia di rapporti di lavoro che oltretutto porterebbe ad incidere su importanti principi costituzionali e sarebbe scusatemi questa importante soprattutto lesiva della concorrenza tra le imprese
Se anche fosse accertato una differenza di situazioni sociale ed economico nel territorio della Regione non per questo si avrebbe una diversità degli interessi coinvolti nell'esercizio dell'impresa
Ed è sulla base di tale considerazione che il diritto del lavoro entra con pieno diritto nell'ambito dell'ordinamento civile restando quindi di esclusiva competenza del legislatore nazionale
I cambiamenti di scenario sul quale mi sono soffermato sottolineano rischi e opportunità per il Paese per il settore e offrono alcune chiare conferme di come dovrà continuare a muoversi lance nel suo ruolo di tutela e di rappresentanza degli interessi
Sentiamo innanzitutto il dovere di interpretare questo ruolo dando gli obiettivi che riguardino gli interessi del Paese e non solo lo ricordava anche all'inizio puramente categoriali
Siamo una forza produttiva e sociale determinante per lo sviluppo e l'occupazione dobbiamo far coincidere quanto serve all'impresa con quanto serve alla collettività
Ciò significa che il confronto con le forze politiche con il Governo avverrà su come far funzionare meglio il mercato su come meglio impiegare le già scarse risorse pubbliche
E soprattutto su come rendere più competitiva l'industria nazionale delle costruzioni migliorando il quadro delle condizioni legislative finanziarie e fiscali
Questo settore
Saluto il vicepresidente del Consiglio o no sapevamo anzi ringrazio
Questo settore non ha mai goduto di una politica industriale dedica ricerca sperimentazione innovazione tecnologica non hanno mai informato oggetto di azioni speci
Il sistema scolastico ed universitario per pochi e frammentati esempi di come trattato il grosso problema della formazione professionale e manageriale del settore
Con il paradosso ad esempio che non esiste neppure omogeneità di definizione di titoli accademici per i ruoli molti innovativi che attengono alla gestione dell'impresa e alla gestione dei progetti
Lance
Si propone di aprire un tavolo di confronto di col governo sul tema della formazione abbiamo già significative esperienze di collaborazione con il sistema universitario che vorremmo
Proseguire ed ampliare credo che ne sia testimonianza anche la nostra
Seconda volta torniamo qui in questa importante sede della LUISS e tra l'altro ringrazio per l'ospitalità non l'ho fatta all'inizio è stata una mancanza ma i rapporti non con la Louis non si fermano soltanto all'ospitalità
In occasione della nostra Assemblea
Stiamo portando avanti d'intesa con il Ministro dell'Università e della Ricerca un progetto di formazione meni Ceriale per il Mezzogiorno dal quale vogliamo far scaturire prototipi formativi validi però per tutto il territorio nazionale
Cresce l'attenzione delle imprese verso l'utente e siamo fa impegnate nel favorire un rapporto con quest'ultimo che sia più chiaro e che sia più responsabile
E prossimo lo leggete spesso sui quotidiani il varo di un marchio di qualità dell'abitazione che impegna il costruttore da un lato su precisi obiettivi di qualità ma dall'altro anche sul pieno rispetto delle condizioni contrattuali non chiediamo sussidi ma chiediamo maggiore attenzione alle esigenze di crescita industriale del settore perché ne va di mezzo la sua capacità competitiva in Europa e nel mondo
Vado a chiudere la lunghissima relazione un appello infine alle imprese associate
La sfida del nuovo mercato va affrontato con la determinazione con la consapevolezza di essere una categoria che ha costruito il paese che non vuole venire meno le sue più gloriose tradizioni avremo un compito non facile perché la sfida verrà in un mercato aperto
Senza reti di sicurezza che non siano quelle della gradualità con Dudù con cui dovremo cercare di gestire il cambiamento
Dovremo continuare a riservare più impegno sul fronte del rinnovamento della nostra funzione imprenditoriale arricchendola di altre funzioni necessarie per essere continuare ad essere protagonisti di un mercato nel quale la fase esecutiva non sarà più centrale cari amici colleghi lance non può garantire un mercato non è questo il compito dell'associazione spetta però all'Ance saper individuare le tendenze del mercato anticiparne i rischi ed opportunità ed agire per un contesto normativo e finanziario coerente con le vostre esigenze
In quest'ottica lo dico agli amici colleghi potenzieremo tutta l'assistenza tutti i servizi informativi faremo in modo che la velocità della comunicazione che oggi è il fattore decisivo per assicurare vantaggi
Competitivi anche con strumenti narrativi sia la maggiore possibile
Con la collaborazione di tutto il sistema associativo stiamo varando prestissimo un portale delle costruzioni dove tutto il nostro sistema posta facce
A voi cari colleghi chiedo la fiducia verso la nostra associazione
Chiedo anche però il coraggio di saper cambiare per essere protagonisti nel paese grazie
Allora
Do la parola alla ministro Lunardi che ringrazio nuovamente per la sua presenza ma non solo per quello anche per la il lavoro proficuo che si sta facendo insieme
Se
Il vicepresidente del Consiglio si vuole accomodare grazie
Autorità
Signore e signori amici
Presidente del Betis
Il tuo intervento
Credo che deduce chiaramente
Che in questo anno ha preso corpo un vero cambiamento nei rapporti tra lancia il governo
Un anno fa
C'era diffidenza c'era incredulità
Cioè il vecchio pregiudizio che ancora una volta un Governo appena nato
Utilizzare se la vecchia politica degli annunci per aggregare il consenso e per spegnere contestualmente
Quel dissenso proprio di un'associazione che per anni aveva assistito dichiarazioni di buona volontà
Il Presidente D'Albertis nell'apertura del suo intervento
Ribadisce che l'anno appena trascorso va ricordato come il periodi o che ha impresso al mercato delle costruzioni e dallo ruolo della categoria una svolta storica
Questo a mio avviso e la testimonianza più vera e più misurabile
Di un lavoro compiuto dal governo per attivare una vera rivoluzione copernicana nel comparto delle costruzioni
Condivido quindi
Il denominatore comune che caratterizza la relazione del presidente dell'Ance cioè il cambiamento come fattore dominante ed irreversibile dello scenario di mercato nel medio e lungo periodo
Penso che il cambiamento si è evidente anche in una serie di azioni di risultati che in questo primo anno il nuovo Governo del Paese ha prodotto
Già in altre occasioni ho tentato di fare bilanci su quanto fatto in questi primi dodici mesi
Ma in questo caso io ne voglio ricordare alcuni eventi che a mio avviso testimoniano ed in termini chiari il cambiamento
Parliamo di opere il corridoio numero cinque
La si tagliano
Di Italie corridoio cioè tra Torino e Trieste solo un anno fa era un'ipotesi progettuale con limitate risorse solo sul tratto Torino Milano
Sono state trovate le risorse necessarie per attivare concretamente i i lavori sulla Torino Novara
E sono state previste le risorse per consentire la realizzazione anche delle tratte di lana o Verona Venezia Trieste
Quindi oggi colorato cinque è una realtà
Oggi corredo cinque e questa realtà è testimoniato dal fatto che
Solo qualche mese fa è stato inaugurato
E il e la discenderie attraverso il traforo del dal The Tunnel traforo ferroviario che era fermo alla fase di studio
E sì dato un impulso impulso tale da consentire l'avvio concreto delle prime discenderie di approfondimento geognostiche geotecnico questa una impegno che il governo francese iscritta e che ha preso insieme al Governo italiano impegno da cui il governo francese non può più retrocedere è un impegno che io ho preso suo tempo col ministro che esso in in concomitanza agli incontri che venivano spesso e frequentemente realtà diciamo organizzati per il problema del del traforo del Monte Bianco d'apertura
E questo rappresenta un picchetto fondamentale per la realizzazione di questo corridoio un altro è quello della Torino Novara
Un altro è quello della carta di Venezia firmata con i ministri della Slovenia dell'Ungheria
Delle ucraine in relazione alla progettazione che la futura realizzazione del tratto a est verità dell'Italia
E previsto un ufficio speciale a Trieste
Di perseguire questa fase il progetto progettuale il sette il tratto Trieste chiede quindi sono tutte realtà che oggi portano alla concretezza sul suo dell'esazione di questo grande corridoio intermodale che per l'Italia rappresenta un punto di grande interesse per quanto riguarda la permanenza diciamo dal punto di vista economico trasportistico
Nell'ambito della Unione europea
Un altro
Punto importante è il corridoio padano autostradale
Che non disponeva di certezze temporali procedurali sui due punti critici quali il segmento d'autostrada Brescia Bergamo il passante di Mestre oggi abbiamo un quadro temporale cento di azioni
Che ci consente di prevedere sin dal prossimo anno l'avvio dei cantieri
L'avvio concreto del progetto MOSE e anche in questo caso si è passati all'approccio dall'approccio teorico a quello pragmatico su un tema vitale per il patrimonio mondiale va nella laguna veneta
Sono passati trentacinque anni dall'alluvione che sconvolse Venezia e la sua laguna nel novembre sessantasei trentacinque anni di studi di progetti di discussioni di scontri politici per stabilire
Che fare riuscendo però in trentacinque anni a non fare nulla
Finalmente questo governo dopo una serie di riunioni con l'apposito comitato e anche con i contatti in sede comunitaria ha finalmente dato il via libera alla progettazione esecutiva delle opere mobili nella nuova configurazione presentato al magistrato delle Acque di Venezia
La variante di valico autostradale da Firenze Bologna solo grazie ad una polista delibera del consiglio dei ministri è passato dalla fase nella mente progettuale quella attuativa la terza corsia da grande raccordo anulare di Roma le linee metropolitane di Roma la di una darci
Erano solo elaborati progettuali con limitate coperture finanziarie oggi queste opere possono essere finalmente appaltate ed i cantieri possono essere aperti nel prossimo semestre
L'autostrada Salerno Reggio Calabria solo un anno fa era legata ad un'impostazione procedurale progettuale tale da non fornire nessuna certezza sui tempi e sui costi
Oggi siamo in grado di confermare la di organico di un preciso numero di lotti che dovrebbe consentire il completamento dell'asse autostradale entro il due mila cinque
Il ponte sullo Stretto era un anno fa un interessante obiettivo progettuale utilizzato quasi sempre in occasione di scadenze elettorali oggi siamo in grado di garantire l'avvio dei lavori entro il primo semestre del due mila cinque
Penso siano sufficiente questi esempi per convincersi che in questi primi dodici mesi si è cercato di annullare quella ruggine che aveva in realtà ha bloccato una sana ed organica infrastrutturazione del Paese
Il cambiamento del vostro mondo il cambiamento dell'Ance è ormai palese
Il convincimento con cui non accettate e più inutili protezionismo mi ma siete addirittura convinti assertori che la legislazione nazionale ricalchi fedelmente le logiche comunitaria
Questo condivisibile convincimento però deve rafforzarsi nel continuo confronto con la unione europea
Deve cioè prendere corpo una linea strategica articolata sui seguenti punti
L'attuale governo a con una delibera del CIPE quindi con un atto trasparente informato sin dallo scorso dicembre l'Unione europea sul quadro globale di interventi che intendeva attivare nel primo triennio per consentire poi entro un decennio la infrastrutturazioni carica del Paese
Un quadro di interventi che mai abbiamo avuto modo di leggere
A in altri Paesi dell'Unione europea con la stessa trasparenza programmatica e di informativa
Il governo ha poi prodotto una legge obiettivo
Un decreto delegato in modo chiaro ed inequivocabile chiarisce quali debbano essere i compiti i ruoli e le procedure a cui devono sottostare il promotore di concessionario i general contractor il governo ha prodotto un disegno di legge collegato alla Finanziaria già approvato da un ramo del Parlamento in cui vengono chiarite superate particolari anomalia della legge Merloni
Questo quadro strategico di azionista significare che condividiamo pienamente il ruolo che l'unione europea deve svolge nei confronti del nostro Paese
Un ruolo di monitoraggio un ruolo di controllo nel rispetto delle direttive comunitarie tuttavia gradiremmo che questa sistematica attenzione imponesse una maggiore trasparenza programmatica di medio-lungo termine anche da Pulp dalla anche da parte degli altri Paesi europei
Non possiamo infatti consentire che una leale politica di apertura del nostro mercato non faccia seguito da parte degli altri paesi dell'unione europea un comportamento analoghi di cambiamento dell'ANSA va ricercato anche nella preoccupazione con cui di Vettel processo innovatore legato al federalismo
Mi preoccupa cioè il diffuso policentrismo dei poteri e dei soggetti che pretendono di esercitare questa preoccupazione oltre ad amplificare la serietà del comparto denuncia chiaramente la esigenza di regole l'esigenza di certezze esigenza di interlocutori garanti delle scelte strategiche
Il fatto che questo richiamo alla corretta gestione della cosa pubblica nella sua più articolato organizzazione istituzionale venga dall'Ance eh sintomo di un'elevata serietà imprenditoria il cambiamento può avvenire a condizione che gli strumenti normativi e le regole del mercato tengano conto dell'emergenza oggettiva che questo Paese vive
Non possiamo a tale proposito non ricordare il confronto aperto tra il mio dicastero che la vostra associazione sulla delibera del CIPE del ventuno dicembre dello scorso anno sulla delibera che ha definito il primo programma di infrastrutturazione organica del Paese
Un confronto e ha visto la vostra associazione molto preoccupata per il numero delle opere che per il rischio che tali interventi
C'è grasso procedure di affidamento riservate solo a grandi dimensioni imprenditoriali facendo scomparire in tal modo le piccole e le medie imprese
Ebbene anche in questo caso
Il mio dicastero non solo ha chiarito del decreto delegato alla legge obiettivo con una serie di criteri fortemente selettivi l'ambito entro cui ricorrere a procedure congeniali
Alla figura del general contractor ma in più occasioni elencato gli interventi che per dimensione che rilevanza strategica rivestono un ruolo tale da imporre forme di affidamento globali
Una settimana fa nel convegno della FIE
Ho elencato tali interventi ed in questa sede sono pronto a ripeterli proprio perché in tal modo ci allontaniamo da equivoci propri proprio in base richiamato cambiamento concettuale non hanno più motivo di esistere
In realtà
Dei ventuno interventi da nell'entrati nel convegno della FIEG solo quattordici rappresento una dimensione finanziaria ed una rilevanza strategica tali da coinvolgere modelli imprenditoriale organizzativi illogica di general contractor questi sono il valico ferroviario del Frejus
Il valico ferroviario del Sempione il valico ferroviario del Brennero l'asse ferroviario sull'itinerario del corridoio cinque l'asse autostradale sull'itinerario del cordoglio cinque l'asse ferroviario Ventimiglia Genova Novara Milano Sempione
L'asse ferroviario Tirreno Brennero l'asse autostradale Tirreno Brennero
Corioni autostrada Adriatico la nuova Romea
Corridoio autostradale tirrenico centro nord Cecina Civitavecchia corridoio autostradale tirrenico sud Salerno Reggio Calabria Messina Palermo Messina Catania Siracusa Gela corridoio ferroviario tirrenico ponte sullo Stretto Progetto per la salvaguardia della laguna la città di Venezia e Sistema MOSE
Tale Elenco contiene interventi con una previsione di costo globale pari a sessanta mila milioni di euro
Cioè appena il quarantotto per cento dell'intero volano di risorse previsto dalla sopra citata delibera del CIPE
In questo quadro di grandi infrastrutture soprattutto di grandi interventi a rete valichi ferrovie strade reti idriche l'attenzione che lancieri pone sul urbano mi porta ad ulteriore considerazione
Nel programma di governo relativo ricostruzione organica del Paese la città riveste un ruolo dominante
Venti mila milioni di euro destinati alla realizzazione di reti metropolitane nelle grandi aree urbane e la difesa della laguna e della città di Venezia attraverso la realizzazione del progetto MOSE testimoniano la volontà di ridare all'urbano un ruolo vitale e determinante per lo sviluppo del Paese
In assenza di infrastrutture della mobilità efficienti le città rischiano di rimanere serbatoi dell'abitare serbatoi invivibili
Al tempo stesso la difesa di Venezia dopo trentacinque anni di Ezio per attive penso rappresenti l'azione più forte per far capire quanto questo governo sia legato la difesa del patrimonio culturale del Paese
La nuova città è ormai quella in cui le attività del terziario hanno raggiunto da sole sessantacinque settanta per cento e quindi in cui la efficienza delle infrastrutture di trasporto consente davvero una crescita organica di tutti gli altri Bathory propri dell'Urban
La casa i centri direzionali i centri commerciali i centri sanitari le sedi istituzionali
Questo approccio ribatto a mio avviso la vecchia logica con cui veniva letta nel nostro Paese la complessa tematiche legate ai trasporti
Una tematica che quasi sempre ghettizzare la tale comparto nell'ambito dei servizi nell'ambito dell'efficienza infrastrutturale del in realtà in quest'ultimo ventennio l'Europa ci ha fatto capire e questa specificità è il tessuto connettivo determinante di ogni processo di sviluppo economico
In tale contesto la città assume finalmente una sua vecchia definizione vecchia perché definita o d'un secolo fa da Max Weber ambito territoriale caratterizzato dalla presenza di un complesso di funzione di attività
Integrate e complementare organizzato in modo da garantire elevati livelli di efficienza e da determinare condizioni ottimali di sviluppo delle strutture sotto economiche
Questa definizione che denuncia chiaramente quanto liberismo contemporaneo sia dipendente
Da un simile concetto di città efficiente e anche un'occasione per misurare la distanza dai livelli di efficienza e funzionalità che caratterizza è nostra è tutta un bagno
In tale contesto quindi la politica dell'abitare la politica dei servizi strettamente interconnessi con tale funzione aprono mercato imprenditoriale nuovo un mercato che va giustamente monitorato per evitare forme di imponibili monopolio pericolose
Un tema sollevato in più occasioni sempre dalla vostra associazione è quello relativo al presidio capillare del territorio e dalla corretta utilizzazione degli strumenti di lotta alla criminalità
Sin del mio in primo insediamento del dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti ho sentito l'esigenza di identificare processi capaci non solo di amplificare la trasparenza delle procedure
Ma di creare un sistema di monitoraggio delle attività realizzative sul territorio in modo da costruire con le forze dell'ordine e della magistratura condizioni di certezza e di tranquillità ambientali prevenendo in tal modo quelle forme malavitose esplodono proprio ogniqualvolta si Gennaro trasferimenti di risorse in particolari ambiti territoriali a rischio
A questo fine d'intesa col ministero dell'Interno abbiamo avviato un programma di prevenzione dando un mandato preciso all'organo di controllo interno mio dicastero questo capillare lavoro preventivo deve a mio avviso servire anche ad evitare l'assurdo ricatto
Che blocca ogni processo di infrastrutturazione regalando così alla malavita il sottosviluppo e quindi le migliori condizioni per amplificare la criminalità organizzata e sono convinto che semplicistico far gravare sull'impresa appaltatrice la responsabilità di verifica la rettitudine di altri in paese con cui collabora
Un simile lavoro di prevenzione senza dubbio
Senza dubbio dei costi impone un adeguato supporto di mezzi ai vari soggetti preposti a garantire un tale sistema di sicurezza
Ma sono costi che generano certezza legalità e soprattutto rafforzo le istituzioni la certezza cioè che chi investe del Mezzogiorno trovo una capillare sistema di garanzie territoriale capace di evitare forme malavitose
Forme di ricatto nei processi di creazione di valore aggiunto sul territorio forme di illegalità strutturale come le mafie vecchie e nuove questo tema addirittura più che una condizione rappresenta una pregiudiziale
Sono convinto che solo l'ambiente sociale sano può sviluppare tutte le straordinarie potenzialità presenti nel nostro Paese ed in particolare nel Mezzogiorno
Nei prossimi giorni disporremo del decreto delegato
Alla legge obiettivo disporremo della legge collegata alla Finanziaria relativa alle infrastrutture dei trasporti questi strumenti costituiscono un vero un vero giro di boa
Perché consentono il passaggio dalla fase di impostazione programmatica e di definizione procedurale a quella realizzati nel prossimo semestre intendiamo attivare opere per circa sette miccette mila milioni di euro
Questa la vera sfida sarà possibile solo se questo grande tessuto imprenditoriale risponderà con la carica di volontà e di fermezza che lo sempre contraccolpi contraddistinto
De Albertis ha concluso il suo intervento
Precisando che la sfida del Nuovo Mercato va affrontata con la determinazione e con la consapevolezza di essere una categoria che ha costruito il Paese e che non vuole venir meno alle sue gloriose sparizione
Ebbene
Caro Presidente
Ricordando che niente di essere un ingegnere queste mie considerazioni conclusive non potranno essere lette come un frutto di una retorica banale questo governo ha offerto a voi e i vostri associati le condizioni per attuare la nuova costruzione del Paese una costruzione organica e funzionale ai tempi di una civiltà industriale avanzata di una civiltà in cui i parametri del tempo e quelli dello spazio impongono un'offerta infrastrutturale sempre più efficiente
Di una civiltà in cui lo sviluppo e legato alla capacità di garantire alle esigenze della produzione e da quelle dei consumi un tessuto infrastrutturale finalmente compiuto grazie
Io ringrazio veramente il ministro Lunardi lo ringrazio a nome di tutti lo ringrazio non solo per la relazione puntuale avere poi colto anche lui con molta più brevità nella mia lunga relazione
Gli aspetti fondamentali
Non per nulla lui il ministro io chiedo quindici adesso alla vicepresidente del Consiglio l'onorevole
Fini che ringrazio ancora perché so cosa gli è costato essere qui la ringrazio molto se vuole vendere la parola grazie
Grazie voglio innanzitutto scusarmi e con il presidente del vertice con l'assemblea per non aver potuto onorare l'invito gradito fin una dal primo momento fin dall'apertura dei lavori avrò cura e modo di leggere la relazione ma non c'è ombra di dubbio che un conto leggerla un conto è ascoltarle in viva voce
E a Roma il presidente del consiglio dei ministri irlandesi alla preparazione del vertice di Siviglia e quindi era necessario col presidente Berlusconi fare il punto sia per quello che sarà prevedibilmente l'andamento dei lavori alla vertice di Siviglia sia ed era la mia
Competenza mia prerogativa per l'andamento dei lavori della Convenzione questa è la ragione per la quale non ho avuto modo di ascoltare la relazione e di onorare l'invito fin dal primo momento
Il fatto di portare il saluto del governo dopo il ministro Lunardi mi agevola oggettivamente perché mi esime
Dalla necessità di fare il punto di quello che l'esecutivo ha fatto in un anno da quando abbiamo prestato giuramento
Ma voglio rapidamente ricordare innanzitutto la ragione per la quale non è retorico dire che l'attuale governo guarda con concreta attenzione
E sottolineo l'aggettivo concreto ministro Lunardi ha avuto modo di spiegare come in un anno
Si sia fatto certamente non tutto quello che nel corso della legislatura si dovrà fare ma in un anno c'è stato sia per l'impianto legislativo predisposto sia per il reperimento di alcune risorse sia per l'individuazione
Di alcune strategie si è data concreta dimostrazione di un'attenzione che il centrodestra aveva espresso più volte nei confronti della vostra