L'incidente diplomatico tra Francia e Usa in merito alla sorte giudiziaria di Zacarias Mussuai, unico incriminato per gli attentati terroristici dell'11 settembre, che rischia ad essere condannato alla pena di morte

Si è aperto un caso tra il governo francese quello degli Stati Uniti per la sorte giudiziaria di Zacarias Moussaoui vogliamo occuparcene con Sergio D'Elia segretario di Nessuno tocchi Caino buona sera Sergio però proporre alla Zacarias Moussaoui è è l'unico indiziato e arrestato era il caso dell'undici settembre Zacarias Moussaoui è cittadino francese unico incriminato per gli attentati dell'undici settembre oggi la richiesta del Dipartimento di Giustizia statunitense richiesta di pena di morte la Francia per voce del il ministro degli Esteri verde trent'a minacciato delle ritorsioni piuttosto importanti in caso di esecuzione nei confronti dello stesso Moussaoui partiamo da questo dato o tout court come leggi innanzitutto questa vicenda
Quel in panca
Chiedo una piccola preme
A te tutta la pole ma sui Tribunali speciali militari che gli Stati Uniti avevano su iniziativa di Bush messo in piedi per giudicare di i gli esponenti di Al Qaeda insomma o coloro che avevano collaborato con i talebani
Tanto quindi stiamo precisiamo stiamo parlando nonno di un processo davanti al tribunale militare in ma da davanti ad una corte civile
E questo è un dato importante perché molti davano per scontato che questi processi sarebbero avvenuti senza le garanzie che le leggi americane o offrono nei confronti di tutti i cittadini e americani in questo caso anche di cittadini di cittadini stranieri quindi pari amo di un processo normale come quella la che si è celebrato prima dell'undici settembre nei confronti dei responsabili del Cai che avevano attentato con la la dinamite alle ambasciate in Kenya e Tanzania che furono giudicati da corti civili e peraltro dopo un grande dibattito in camera di consiglio non erano stati condannati
A morte detto questo io credo che
Ha fatto bene a mettere in discussione i rapporti di cooperazione giudiziaria con gli Stati Uniti
Riguardo io ho di una eventuale condanna a morte voglio ricordare che l'Italia aveva fatto come dire di peggio di meglio dipende dal punto di vista decidendo per esempio di non estradare
Negli Stati Uniti Pietro Venezia ci fu una sentenza clamoroso dalla corte
Costituzionale italiana che rimane un esempio unico al mondo perché la Corte Costituzionale italiana ha detto proprio in linea di principio al
La vedo
Esecuzione o meno ovvero la condanna o meno a morte di un cittadino italiano negli Stati Uniti non sia vada perché il rischio e quindi solo il rischio di una condanna a morte è previsto prevedibile in quanto gli Stati Uniti per reati quali omicidio di primo grado
Applicano possono comminare applicare la la pena di morte e quindi la tua su
La posizione dei italiana ma non era giunto ancora al punto per esempio di modificare il proprio trattato di estradizione confronti degli Stati Uniti che prevede l'estradizione né
L'autorità Statunitensi offrono garanzie che non non è che la condanna a morte non sarà non sarà applicata mi Trenitalia ha detto comunque non si è strada in un paese che nelle sue leggi prevede la pena di morte comunque un passo passava anti perché se non si mette in discussione la Coppa non è internazionale giudiziaria io credo che difficilmente non riusciamo poi qua a far valere i diritti costituzionali che garantiscono quindi il diritto a non essere condannati a morte di propri cittadini
Nei confronti di quei paesi che la prima è uno strumento a parer mio formidabile di pressione nei confronti dei Paesi che ancora mantengono
The ma nello stesso tempo io credo che questo strumento non manda in cui critico principio che commesso un grave crimine debba essere giudicato perché per esempio Pietro Venezia è stato condannato a ventiquattro anni dalla Corte Penale
Italiana e quindi dove il nuovo la cooperazione giudiziaria in caso di pena di morte non equivale all'impunità nei confronti di uno rimasto fino
Tu giustamente sottolinearli la differenza con
Dunque rispetto al caso Venezia ma vista la la grande ecco del dell'attentato dell'undici settembre ricordavi prima del dibattito che c'è stato meglio e c'è tuttora evidentemente degli Stati Uniti sulle rispetto comunque di determinate garanzie pure a fronte di una situazione che si po'considerare emergenziale o comunque che gli Stati Uniti hanno vissuto con un con intensità e drammaticità con cui l'hanno vissuta ecco e comunque un anche sotto questo aspetto una notizia vera quella la presa di posizione della Francia
Una
Possano io ci limitiamo presa di posizione a una presa di posizione politica che da parte di un Paese che vuole proiettare a livello internazionale la propria posizione abolizionista sulla pena di morte e questo
Per una per un abolizionista è uno strumento che che c'è a disposizione
Questo lo strumento evidentemente non esprime giudizi sulla posto che gli Stati Uniti hanno la pena di morte se ce l'hanno evidentemente la possono la possono applicare e questo giudizio nel merito del perché è una democrazia antica solida come gli Stati Uniti abbiano
Per abbiamo ancora la pena di morte
Ripeto su questo però nessuna
Davvero nessun paragone con altre situazioni le garanzie che Moussaoui ad ma in un tribunale americano non sono comparabili a quelle che avrebbe avuto in qualsiasi altro Tribunale del mondo poi nel merito magari possiamo dire qual è il principio in base al quale pubblico principio giuridico Umberto al quale una persona che non ha e al mente commesso l'omicidio ma
A concorso nella misura dell'organizzazione nella misura del favoreggiamento perché parliamo di una persona che è stata arrestata prima dell'undici settembre anche se si poteva ipotizzare che se non fosse stato arrestato sa sarebbe salito su un aereo su uno dei degli aerei che poi ci sono lanciati contro gli obiettivi a New York e Washington ma come dire l'applicazione mi pare in maniera estensiva del principio del concorso per concorso morale
Su quale principio fanno si discute
Nel nostro Paese negli anni Settanta nei processi di terrorismo questo principio veniva applicato alla bassa per cui solo essere parte come dire dirigente di un'organizzazione comportava la la condanna per tutti i fatti specifici che poi con l'organizzazione avesse avesse compiuto su questo io credo che debba prevalere mia posizione che il principio della responsabilità penale che deve essere rigorosamente limita
Tra sono già le responsabilità personali credo che valga anche in debba valere anche in questo caso certo ce li ha una conclusione a questo punto sarà molto importante del
Dire la reazione del governo no statunitense alla presa di posizione di Parigi
In cui io non prevedo una
Preoccupazione da parte degli Stati Uniti nei confronti di una presa di posizione politica del Governo del governo di Parigi cioè l'esperienza dimostra che degli Stati Uniti sono talmente come dire orgogliosi fino alla presunzione della delle proprie garanzie della propria superiorità dal punto di vista giuridico
Se vogliono orgoglio una presunzione che molto molto fondate basti pensare che negli Stati Uniti
Non è che si condanna a morte pochi giorno dopo ce l'esecuzione come avviene in molti Paesi penso in Cina dove i processi durano alcune ore e l'esecuzione arriva nel giro di qualche giorno dopo la la condanna a morte quindi orgogliosi della propria costituzione ripeto
Che vuole molto molto fondato non avranno reazioni nel tipo ora la Francia minaccia di mandare in crisi da cooperazione giudiziaria allora noi non facciamo procedere i fatti processuali secondo il corso secondo il corso non naturale anche perché e parliamo di un
Di un sistema nel quale poi ci sono le prerogative Licci ha veramente la separazione fra giudiziario come dire legislativo pelle e l'esecutivo quindi quello che avviene all'interno di un di uno Stato il cui ministro della giustizia le prerogative relazione penale oppure quello che avviene a livello federale dove il procuratore tale anche lui le sue però voglio attive Rocco poca influenza su questo i rapporti internazionali che sono di mera competenza della dell'esecutivo quindi rapporto fra Francia fra i governi francese Statunitensi credo che non hanno non avranno alcun influsso sulla quello che avviene poi nel tribunale dove viene giudicato cittadina di origini
Di origine tracce nel bene e nel male diciamo in negativo in positivo
Ecco Sergio D'Elia chiudiamo ma prendiamo anche lo spunto cogliamo l'occasione per fare un un primo bilancio un bilancio su quello che stato e che è il dibattito sull'estradizione dopo l'undici settembre sull'estradizione da parte dei governi l'unione europea e del il rispetto dei principi della convenzione europea in materia di estradizione ma
Sono ben
Insomma si possono due giudizi sul comportamento dell'Unione europea il primo è positivo perché quello che tutti temevano e cioè che dopo l'undici settembre i principi più volte ma attivi sanciti dalla per esempio dal tre trattato dalla Convenzione europea sull'estradizione
O o ribaditi dalla giurisprudenza alla Corte europea dati i diritti umani e cioè il no all'estradizione verso quei Paesi e pratico la pena di morte sarebbe andato in crisi e invece su questo sia l'unica europea in quanto tale sia i Paesi membri non europea hanno all'unanimità direi affermato che d'accordo si possono rivedere accelerare i tempi
Are tutte Poli ostacoli che si frappongono nei processi di e di e di estradizione per perfezionare e uniformare a livello europeo le procedure relative all'estradizione verso verso altri Paesi ma senza mettere in discussione quello che ormai è un un punto irrinunciabile cioè che non sia strada a rischio di pena di pena di morte dall'altro però ci sono stati episodi assolutamente negativi e cioè che l'Unione europea o Paesi dell'Unione hanno operato coerentemente nei rapporti bilaterali con Paesi che praticano la pena di morte però ci sono stati casi in cui estradizioni sono state concede
Sì che non hanno la pena di morte ma che non fanno parte dell'unione europea però nessuna garanzia che poi da questi Paesi poi le tra dato finisse nel nelle mani di un Paese dove invece la pena di morte viene viene praticata
Sarebbe una bella ecco che sia ancora non abbiamo regista toccati di condanne a morte al seguito diciamo di questa triangolazione
Ho avvenisse credo che sarebbe una responsabilità europea grave quella di aver di non aver capito il meccanismo di aver consentito può in buona sostanza che l'estradizione andasse a finire in questo modo grazie
A Sergio D'Elia segretario di Nessuno tocchi Caino