"Italianieuropei. Bimestrale del riformismo italiano" - Amato e D'Alema presentano la rivista della Fondazione(presso la Libreria Feltrinelli, piazza Duomo)

Alla decima
E anche con
Che
Dico abbiano
Forse
A
Grazie
Ne parlo con molto piacere
E
Come dire in quanto componente del comitato redazionale di Italianieuropei di cui sono direttore Giuliano Amato e Massimo D'Alema
Questo è un numero
Il primo di una lunga gloriosa se un numero che
Comincia il suo incipit in un carteggio con un carteggio con uno e due lettere una lettera di Giuliano D'Amato Massimo D'Alema alla lettera di Massimo D'Alema s'agitano
E queste lettere riguardano in sostanza
Il tentativo di rispondere alla domanda quale futuro
Rispetto ad un lungo complicato passato per una prospettiva politica
Riformista che sia erede proietti nel futuro
La tradizione del socialismo democratico
In Italia in Europa guardando al mondo questo è in due parole quello che mi è sembrato emergere nella carteggio che apre la rivista non c'è solo il carteggio naturalmente alla rivista
Ospita una serie di contributi che mi sembra caratterizzino poiché il programma della regista stesse in questo senso quindi e poco si può essere utilizzata come
Una sorta di introduzione ad una ad un gamma di questioni trattate in certi modi che trovate nelle rubriche della ricchezza
Ora quello che vorrei fare
è quello di scrivere lettera a giurano Mastro Massimo D'Alema
Che parte dal loro carteggio questo modo epistolare dal diciottesimo secolo diciamo quello che forse ci consente poi in questa discussione di ascoltare Amato e D'Alema alla luce della arricchimento della carteggio
Mi hanno colpito nel nel nella nella lettera di Amato
Il danno insiste molto sulla cito sono dei dei flash dei delle parole chiave
Sul fatto che prospettive socialiste devono essere perseguite in una società che sempre più società di individui
Sul sul fatto su cui tutti ci interroghiamo di un dei confini mutati
Ed è la politica dei poteri sociali e delle persone in un mondo tratto sul fatto di come la destra o il centrodestra il diciamo le forze conservatrici in qualche modo facciano perno su una certa idea di libertà per le persone e su una certa idea del fatto che regole solo oppressiva unico limite attrici delle libertà delle persone
Si misura con la valutazione dei movimenti collettivi di protesta nei confronti dell'ingiustizia della terra dell'Albergo dei no global
E pone il problema della responsabilità politica del riformismo come erede della tradizione socialista di trovare
A fronte del no e della protesta soluzioni politiche praticabili
Massimo D'Alema nella sua lettera
Parla del governo democratico della globalizzazione
Parla del fatto che si si è spezzato e si deve in qualche modo ricostituire il legame fra l'agire collettivo l'agire politico
E la maggiore libertà dei singoli
Accenna al fatto che in un mondo globalizzato sembra che la rete dei diritti delle persone resti inchiodata la dimensione nazionale
Pone il problema dell'esigenza di una politica sovrastata alla cioè di un riformismo in conclusione accentrato mi sembra su una idea di individuo e l'individualismo non egoista e sull'idea di una responsabilità nei confronti del futuro questi sono alcuni dei temi questo dei temi che mi hanno colpito allora io ho scritto degli appunti per una lettera sulla cultura politica riformista fra tradizione e innovazione
Che consiste in sette piccoli punti sette piccole ditte
E le idee
Che presento vogliono rispondere a questa domanda
Se se uno ti chiede che cosa vuol dire essere riformisti oggi che cosa vuol dire condividere un acconto cultura politica riformista oggi
Notiamo che quando che quando noi ci riconosciamo con altri ci riconosciamo con altri perché condividiamo qualche cosa
E ci distinguiamo dagli altri condividendo qualche cosa la domanda è condividiamo che cosa
Se condividiamo e per coloro che condividono una prospettiva riformista erede della tradizione della sinistra e del socialismo in in Italia gli euro e allora
Sono sette punti possono essere interrotto dai dai dai direttori qualsiasi uniche Baldissoni e quindi e quindi inducono assenza intervento il il il primo punto è questo
Io credo che condivida una cultura la prospettiva di una cultura politica riformista
In qualche modo sia qualcuno che vuol essere leale e fedele nello stesso tempo congiuntamente al senso di realtà e al senso di possibilità
E posso offrire una citazione citazione di Musil
Che dice
Chi voglia varcare una porta aperta deve tener presente il fatto che gli stipiti sono duri
Questa massima alla quale il vecchio professore si era sempre attenuto è semplicemente un postulato del senso della realtà ma se il senso della realtà esiste e nessuno può mettere in dubbio che la sua esistenza sia giustificata
Allora ci dev'essere anche qualcosa che chiameremo senso della possibilità e chi lo possiede non dice per esempio qui è accaduto questo o quello quindi accadrà o dovrà cadere questo o quello
Ma immagina quel potrebbe o dovrebbe accadere questo quest'altra cosa esibirsi se gli si dichiara che una cosa è così come egli pensa probabilmente potrebbe anche essere diverso
Tenere insieme il il senso di realtà cioè che gli stipiti sono duri per evitare certe stanze micidiali
Assumere il senso dei vincoli questo il senso di un realismo beninteso dei vincoli entro cui si pone l'azione il progetto
Quale che sia ma al tempo stesso non rinunciare a esplorare possibilità o spazi di possibilità politiche praticabili
Ho l'impressione che rispetto alla alle variegata tradizione della sinistra questo voglia dire evitare da un lato di muoversi esclusivamente sulla base della utopia in senso negativo
E dall'altra parte di
Attenersi e di bloccarsi gli ridurre la portata
Riformatrice dei progetti o riformista dei progetti alla luce di un senso di realtà che può tradursi
In una sorta di realismo scettico e quindi noi dobbiamo io credo questo è il mio primo punto tenere ferma la lealtà duplice
Al senso legate al sesso di possibilità e tra Scilla e Cariddi costituiti da ricorrente attenzione utopica questa volta dico in senso negativo e dal ricorrente realismo scettico quanto ciò che politicamente praticabile
Questa e come dire l'idea di un'utopia realistica un'utopia ragionevole
Se vogliamo non dimenticare le storie nella nostra storia questa è una delle alle origini dei dei e alle origini nel contesto europeo nella costellazione nazionale dei movimenti collettivi musicali costituito le radici
Della costruzione della prospettiva socialista entro il paesi le società nazionale
Il secondo punto è questo condividere una prospettiva politica riformista ci chiede di condividere una Teoria della società ONU di condividere il disegno di una società la mia risposta è no
Io credo che condividere una cultura riformista ha bisogno piuttosto del fatto che le sue radici Stigliano nel senso di giustizia e nella risposta al fatto delle ingiustizie
Nella risposta al fatto che vi siano dei mali sociali specifici particolari concreti qua e là per il mondo
Mali sociali che devono essere politicamente ridotti nel migliore dei mondi possibili azzerati l'idea di commettere
La rimozione di mali sociali all'impiego della politica è un'idea che alle origini della tradizione della sinistra
Ed è un'idea secondo me che contraddistingue chi crede nella prospettiva di riforma sociale e chi ha ragione invece a questo avverse non abbiamo bisogno questo è già stato fatto
Di basarci su una qualche dottrina nessun'misteriose inesorabili leggi movimento della società io credo che dobbiamo evocare dei devozione alla necessità e qui non c'è bisogno neanche se vogliamo parlare di album di famiglia della della celebre criticati k.o. per alla miseria dello storicismo ci basta Carlo Rosselli se vogliamo costruire un museo
Terzo punto la terza idea
Io credo che chi condivide una prospettiva politica riformista
Abbia bisogno di un metodo questo sì e non di una dottrina
E io credo che il metodo riformista si basa su una idea che presento sommariamente perché può aver luogo equivoci cerco di presentarla con la maggiore chiarezza possibile
L'idea della priorità della società sulla politica
Ora questa non è soltanto un'idea che ci guida a capire come stanno le cose prevede che scrivevo che spiega cose ma è anche un'idea che ci può guidare
A dirci come dovrebbero essere le cose come dicono i filosofi non è solo che per comprendo spiegare e anche un'idea per dire cosa è giusto fare
La priorità della Società sulla politica ci ricorda vorrei ricordare Marx questa volta Karl Marx non grosso ma se concitato ci ricorda che le società non sono mutate in circostanze
In circostanze ordine
Le società sono mutate data
Economia e tecnologie dichiarazioni e li modi di comunicare dal da trasformazione dei modi di lavorare da religioni queste son le cose che cambiano il tessuto e il paesaggio sociale anche le nostre ditte
Ma il punto fondamentale io credo che la l'impegno di una prospettiva riformista
Ha la priorità assaggiare a mettere alla prova la propria proposta alle proprie proposte politiche sulla base della priorità della società sulla politica rivela può essere per il teste può essere questo
Mette alla prova la tua scelta politica per la soluzione dei problemi chiedendo atti se in una situazione sociale modificata da quella scelta
Fa sì che le persone stiano meglio in termini di diritti e di opportunità di benessere
Una prospettiva riformista incorpora un criterio di scelta sociale che ci dice sotto quali aspetti una situazione migliore è preferibile a un'altra
Qui c'è una una chiara direzione nomi potrebbe fare dice qualsiasi proposta politica purché sia una proposta politica intelligente quale che sia di destra o di sinistra
Si giustifica sul fatto che l'intervento della politica rende la situazione sociale il miglior se non lo sarebbe giustificato il problema è che cosa vuol dire che una situazione migliore quali sono i parametri per dire che per noi qualcosa e meglio di qualcos'altro lo chiarirò con la quinta interna
La quarta ed è questo io credo che chi condivide una cultura politica riformista
Creda e continui a credere in qualcosa che alcuni hanno sostenuto non avere senso che cela distinguibili tale elementare fra destra e sinistra
E credo questo oggi
Nella parte ricca del mondo delle democrazie costituzionali
Una prospettiva politica di sinistra
Condivide con una prospettiva politica di destra conservatrice un punto oggi lo condivide
Che prioritario e il valore della libertà individuale delle persone
C'è stato un c'è una lunga storia nel nostro stadio in cui c'è stata controverse su questo quest'oggi e non controverso tra prospettive politiche entro democrazie costituzionali in questa parte del mondo ora
Io credo che la distinzione si apre esattamente una volta che abbiamo accettato non glielo questo punto
E la distinzione sta in parole povere così che una destra una destra intelligente
Dice se tu accetti questo ti devi fermare gli la politica si deve fermare lì se non voglio onori l'idea che prioritaria sia la libertà di scelta individuale delle persone
La prospettiva di sinistra dice io credo debba dire
C'è una ragione che non dipende da altro che dal dal dalla dalla dalla
Dall'impegno a onorare la promessa della della eguale libertà delle persone
Per la quale tu devi avere a cuore deve avere di mira
Non semplicemente che la libertà sia eguale per le persone ma che quello che la libertà vale per le persone sia eguale che qui contano le capacità delle persone di usare le armi per
E questo può richiedere altre cose in non norme della libertà non contro la libertà questa è un'attenzione questa è la tensione affetta da venti o trenta discussione politica intelligente è l'idea che cosa debba rientrare nella scelta pubblica e nell'azione collettiva e che cosa debba essere sacrosanta menta lasciato alla scelta individuale alla libertà dei singoli che non riguarda solo il rapporto fra
Per Stato e mercato società pubblica e transazioni individuale riguarda un sacco di altri ambiti della nostra vita sociale
Io credo che questa che è una vecchia idea peraltro perché di nuovo questa è una vecchia idea
Della tensione fra
E quali libertà eguale o diseguale valore della libertà per le persone una tensione che dal vecchio Marx Arriva John Stewart mail
E poi a un sacco di di di altre tessere nel mosaico ma questo mi sembra un punto importante che credo sia il punto che distingue una prospettiva politica riformista di sinistra
La quinta idea
Qual è il parametro alla luce di che cosa hanno in qual è il punto archimedeo con cui giudicare con cui valutare che cosa è giusto la politica persegua come scopo
Io credo sia detto in modo molto semplice
La la la qualità della vita di persone cioè la la qualità di ricorda un vecchio libro di Giorgio Ruffolo la qualità sociale
Dov'è il problema e quello che qualsiasi processo
Qualsiasi tipo di fenomeno di questione che possa toccare la vita di persone può essere guardati in molti modi beh c'è un modo in cui prioritaria e chiedersi quale sia la qualità migliore e peggiore
Terribilmente svantaggiata severamente svantaggiata terribilmente avvantaggiata di persone
Che vivono perché hanno vite da vivere insieme in una comunità
E questa è e questo è il punto secondo me della idea anch'io credo una volta ne parlai mi ricordo con Giuliano Amato di questo punto io credo non dovrebbe essere lasciata alla destra
Cioè ci si dovrebbe misurare su questo l'idea centrale e l'idea dello sviluppo delle persone come diversa delle persone
Ci sono due al due menzione almeno lei accenna semplicemente
Cioè la dimensione in cui hanno il poi cadere e di non avere capacità di agire sono quei casi in cui noi come io dico siamo dei pazienti morali siamo abbiamo diritto a
Essere ricettori di benefici
Vi sono dei casi in cui non abbiamo capacità di agire
In questi casi in cui abbiamo capacità di perseguire scopi in questi casi c'è un vincolo che dobbiamo porre e quello che sia massimizza dalla gamma dalla nostra capacità di di scegliere tra funzionamenti non dobbiamo lasciare questa
E fasi su libertà delle persone alla destra per questo è un punto che stanno in da buona parte delle radici della lunga storia da cui noi veniamo questa idea dello sviluppo umano come libertà
Sesta idea ma sviluppo umano come libertà per ci vite di persone quali qui c'è l'idea di chi faccia parte del club
Di chi faccia parte della polis quello che volete voi Kinski sta dentro e chi sta fuori
Qui
Di nuovo dovremmo avere a cuore la distinzione cioè la ed esser coerenti con la distinzione
Perché la distinguibili Time una virtù per la democrazia
è una virtù perché quella che si deve
Consentire la scelta da parte delle persone l'espressione del consenso da parte delle persone e qui io credo per dirla in parole povere Rudi cioè la distinzione passi fra un'idea di società che i che aperta
Che errore è aperta grazie a regole a nuovi entranti
Che è una società attenta altro altro slogan o lasciare alla destra di Mosca dimostrò perché non è da lasciare alla destra
Perché l'idea di una società che include Chiappetta
Si contrappone all'idea di una società che esclude che chiusa e vi è un paradosso secondo me nella destra cioè il paradosso di sostenere al tempo stesso che i mercati devono essere maledettamente aperti ma le società devono essere terribilmente chiusa in una buffa storia
è un e c'è una certa influenza
Il vecchio slogan sui mercati a ciascuno secondo come viene scelto da ciascuno secondo come scende sembra possa funzionare soltanto quando se sui mercati
Ma quando ci sono di mezzo questioni che riguardano il significato che diamo alla di tante religioni che abbiano i valori che ciascuno di noi può avere diversi da altri questioni di bioetica questione di moralità sostantivato questione di gusti o preferenze sessuali allora in quel caso sembra che non valga più la massima della società aperta mercato aperto società chiusa e questo risponde anche a domande che vengono società
Questo secondo me una prospettiva politica riformista di sinistra deve mantenere la distinzione
E deve mantenerla in modo responsabile naturalmente
E quindi sarà una cultura io credo incentrata sulle regole perché in una società persista aperta ai nuovi entranti anche in tempi molto difficili come questi
E perché la varietà delle culture e delle identità resti coerente con una comune lealtà civile questa è un'impresa difficile dall'impresa che credo debba essere perseguito
Infine l'ultima battuta sulla settima idea
E quella che ci chiede di riflettere su quali siano i confini se sia soddisfacente la la la sesta idea sulla idea di società quali siano i confini della comunità politicamente appropriati e queste sono questioni di Europa di mondo del fatto della globalizzazione oggi questioni di guerra e di pace
Qui io credo una una cultura politica riformista per dir così o europea unione
Nella nella rivista trovate una sezione esattamente sull'Europa questo credo che sarà un tratto permanente dell'impegno della rivista stesse
Ma essere o fare Europa io credo vuol dire pensare la politica come politica interna del mondo per dirla con calma stia un po'infatti come insomma Bettino in politica c'erano
E ricordare che il vecchio accanto nella pace perpetua un testo che è girato molto degli ultimi dieci anni
Due secoli prima di internet sosteneva che siamo in un'epoca in cui la violazione del diritto in un punto della Terra e avvertita come tale in tutti gli altri punti ora noi a questo punto siamo di fronte a quello che io chiamo il fatto che l'ingiustizia della terra e qui nuovi movimenti collettivi si costituiscono sulle motivazioni del senso di giustizia senza frontiere
Una cultura riformista Ica io credo deve prendere sul serio la sfida di una galassia di movimenti collettivi
E come è stato notato da molti peraltro di una penetrante analisi da Alessandro Pizzorno sono movimenti collettivi che hanno la logica del movimento collettivo che ci è familiare emana una strana faccenda che chiedono diritti per altri allora questa è una cosa secondo me che va presa sul serio va presa sul serio vuol dire che tutte hai un'etica della responsabilità
Per cui devi ponderare devi mettere a fuoco dei saggiare la tua proposta politica sapendo rispondere
A questa percezione del senso di ingiustizia e a questa domanda di diritti per altri che credo sarà un tratto in tempi così difficili in cui queste cose saranno schiacciate salutato da tenere come importante sfida
Io credo anche nelle situazioni di scelta tragica e di necessità pratica
Le quelle situazioni scelta tragica necessità pratica sono quelli che stanno al di là del biasimo e dal modo in cui devi fare quello che devi fare
Toni Blair che di quel qui c'è una intervista la la io ho trovato un'espressione molto efficace nel discorso che abbia fatto a Brighton
Nei giorni che stanno seguito oggi che ha quindici giorni dopo gli attentati dell'undici settembre
Quando Blair dice noi abbiamo la responsabilità politica
Di fare emergere anche dall'ombra di questa tragedia un bene duraturo e questa è l'idea della risposta politica il tandem con una dans ce sta pratica della risposta militare
Concluderei
Questo è il modo io credo per ripensare ridare alla politica la dignità che le spetta
Nulla di più
Per evitare con la consapevolezza immeritata degli eredi i casi del delirio di onnipotenza costruttivo della politica che abbiamo conosciuto nel ventesimo secolo con il loro corteo di catastrofi e di oppressione e questo fa parte anche dalla nostra storia
Ma nulla di più ma come dire per favore nulla di meno grazie
Il condannato
E che dire
Ora questo punto Tobin trafori a discutere il tuo come si chiama doppio dodecalogo medio-bassi rinasce assaltava Gordon Bersani Letta Longo Salvatore e quindi poi non si discute della rivista il ruolo delle io voglio rendere stesse quindi almeno questa però siamo esattamente nel nel tema ora quello che tu hai detto che ci aiuta a capire
Il problema che noi ci siamo posti nello scrivere nell'avviare questa rivista e cioè il problema di cambiamenti talmente profondi da far ritenere a molti che l'aspro la prospettiva del riformismo in una società di individui
In una società segnata dalla libertà individuale quale tendenzialmente ormai da nostra
Non avesse più spazio
O comunque dovesse e di questo io sono convinto ritrovare il suo spazio creando quali condizioni per il per riuscire a farsi valere perché questo per me un punto di partenza come lo è per te
Noi in qualunque condizione di viviamo Viviano in una situazione di libertà individuale che non avevamo prima
La libertà individuale non è che c'era soltanto chi può scegliere
Se comprare una nuova villa Portofino ovvero vendere un'impresa intelligente strani centododici del è libero a questa scelta no in una condizione di libertà
E al lavoratore manuale il quale cacciato via da un posto di lavoro e abbandonato a se stesso
Nella condizione di dover scegliere Luigi e quindi libero di ma qua aveva il grado di libertà di cui dispone cioè e siamo una società di individui nel senso che non viviamo più in
A casamenti esattamente collettivi molti Dinoi come quelli chi ci hanno fatto crescere soffrire cambiare per decenni nel secolo che è finito
Cioè siamo tutti oggi più liberi in qualunque status sociale viviamo perché siamo più affidati agli stessi di quanto non lo fosse prima e diversi aspetti della nostra vita
Si trova quindi realtà ad un affidamento individuali prima non era così Teti prima
Coloro che facevano parte dei cosiddetti ceti subalterni della società che guarda caso siamo sempre stati più numerosi
Aveva la libertà diritti in quanto fossero parte di che raggruppamenti di collettività che davano loro questi diritti oggi tutto questo sia avvenuto sgretola insomma io Trovolavoro
Da un subfornitori dove siamo in due volte venire a lavorare facciamo quel singolo utente
Che poi viene venduto ad un sistemista che fare l'intero allo sportello della macchina che poi viene venduto a quello che assembla la macchina viene
Chi lavora in quella piccola unità che fa un pezzettino dello sportello è affidata a se stesso sul due tre persone
Pure completamente solo pure ragazzo o una ragazza che vende una parte del suo tempo lavorando rielaborando la ecco questo su questo Renzi
Benissimo
La destra dice conservi giustamente allora fermatevi dice
Come il più che cosa vuoi di più dalla vita
Ora qual è il punto del quale noi rimaniamo convinti
Che questa libertà non va negato
è ridicolo negare questa libertà nel senso che e vi inviamo in una condizione che è strutturalmente cambiata non possiamo pretendere di tornare a lavorare in agglomerati dove siamo dal dieci mila in su
E quindi verifichiamo i nostri diritti attraverso l'Assemblea
Una volta che ne abbiamo conquistato il diritto
Questa risposta ce ma è libertà di fare i quali scelte
In relazione come tu ricordi ricordando Amartya Sen in vista di quali capacità di cui possiamo disporre o non disporre per essere individui veramente liberi
Quanto a me è capitato non qui ma altrove quando son venuto qualche settimana fa a Milano a parlare della storia del riformismo dei citare crei bellissimi esempi di donna che fare la Nussbaum
La donna e indiana ignorante
Non ritiene che aggiunga nulla la sua libertà il fatto di studiare perché considera lo studio un fastidio
Ha sempre vissuto a prescindere dall'istruzione nome mossa che è meno libera per il fatto che meno istruiti
Nella condizione in cui noi ci troviamo ci può capitare invece molto di frequente di dover consistente ricche l'assenza di alcune cose di cui noi disponiamo ci rende meno liberi
Di quanto non riterremmo di dovere essere
Io mi metto a lavorare a sedici anni perché sono nel nord est e trovo un'impresa detta che mi prende a sedici anni e mi fa lavorare e io son contento sono contenta di fare lavoro guadagno il mio milione milione due al mese mi compro il motorino posso andare nel week-end anche in motocicletta per essere mio tempo mi sento libero
Poi mi innamoro di un ragazzo di una ragazza e decida di sposarmi
A quel punto mi accordò che con quel milione non ce la faccio a metter su casa
E allora avverto che ho bisogno di un lavoro diverso per il quale almeno non sono qualificato qualificarsi e perché io a sedici anni ho smesso di studiare mi son messo in condizione di avere la libertà di avere un salario ma a quel punto il mio salario diventa il limite della mia libertà
Poi mi impedisce di avere una capacità la capacità di esprimermi ad un livello professionale più qualificato in virtù del quale potrei avere un salario più elevate col quale mantenere una casa e una famiglia
Se non ho un'occasione formativa
Che mi permetta di migliorare la mia cultura personale nella mia qualità professionale io sarò condannato per il resto della mia vita ad andare avanti a cui vive
Nella posso dare da solo in quell'occasione formativa
Posso farlo io da solo se non c'è intorno se la società non l'ha costruita io sono condanna
Inoltre ad essere condannato io se per caso poi io quella ragazza o quel ragazzo l'ho sposato anche perché io sono rimasta incinta prima e quindi ci siamo sposati con lei ed è nato un bambino
Probabilmente anche quel bambino sarà condannato
Perché si trova a vivere in una condizione sociale degradata difficile probabilmente andrà poco a scuola rischierà di andarci ma trova occlusione
Ma supponiamo anche che sia io sia uno che ha un buon lavoro
Pietro isolò in una che riesce a lavorare in una impresa qualificata con una buona sistemazione
In questa impresa accerto ci sono aggiornamenti professionali adeguamenti
Io sono lì mi sento padrone del mio lavoro non sono più un lavoratore parcellizzato come erano quelli di una volta sono molto più libero nel lavoro nel lavoro sono più libero
Devo gestisco la mia spera di prezzo professionalità la faccio valere però ci sono cambiamenti la situazione si modifica nella fabbrica ci vogliono adeguamenti e io non io Christine non vengo selezionato per potermene dotare del momento vengo sbattuto fuori
Posso evitare da solo che questo accada
Sottolineo questi due passa perché ne desumo
Che in questa società nella quale siamo tutti più liberi di un tempo siamo tutti più individui ci troviamo davanti a dei passaggi delicatissimi nella nostra vita
Attraverso i quali possiamo essere schiacciati per il resto dei nostri giorni o riuscire ad andare avanti e a sviluppare ci dei quali da assoluti non riusciamo a fare la scelta c'è bisogno in poche parole anche qui ancora di azione cioè la tesi chi è adombra Sandro in quel pezzo che tu citavi distratto dal mercato
è correttissima nel senso che oggi noi facilmente organizziamo azione collettiva e ci auto identifichiamo né i diritti degli altri
In movimento va altro testare in giro per le piazze perché c'è troppa povertà nel mondo chi ci va non parla disse parla di altri inerte
E c'è questa facile identità collettiva costruite sui diritti degli altri c'è ancora bisogno di identità collettiva costruita sulle capacità e questo la destra non lo può dare
La differenza uno dei conti secondo me abbiamo ancora questo tipo di missione fare emergere il bisogno di azione collettiva e quindi d'identità collettiva anche per la valorizzazione e dissi come è stato per il passato sia pure in un contesto e in un clima diverso il nome ritornando al passato
Perché questo è assolutamente impossibile Mangone accettando che siccome oggi siamo tutti liberi il nostro collante che ciascuno pensa egoisticamente a se stesso
Perché quella elementare differenza tra i pochi che pensando egoisticamente essi stessi riescono ad arrivare
E i tanti che anche se lo fanno si trovano la strada chiusa non lo possono fare
Queste anche nella società degli individui resta questa differenza tra i pochi tra i più c'è una differenza legata al diverso
Pecunia o di risorse di partenza di cui gli esseri umani dispongono lungo d'uno diverso dall'altro da questo punto di vista appunto la cultura di destra io la considero nomina pericoloso destruttura attore della società perché porta a ritenere che ciascuno deve fare i prezzi
Macché se ciascuno fa per sé c'è chi fa per tre e c'è chi non riesce a fare manco per un terzo
Allora s'intende rimanere questa consapevolezza deve essere alimentata senza cambiare i tre mesi di Società Libera che libertà è moltiplicazione di capacità moltiplicazione dei che approfittare di qualcosa che per molti non è fattibile sul piano individuale esige ancora identità collettive esige solidarietà esige questo lo se lo può permettere una società che non accettano la nozione di libertà tira da destra libertà come il comunismo sono la libertà e per due proprio per definizione kantiana
E responsabilità verso si verso gli altri ed è l'accettazione di odio di un'idea elementare tipo e quella che noi viviamo insieme
Noi viviamo insieme a tante conseguenze negli anni insieme significa anche questo è una cosa che cristiane socialista allo stesso tempo il riconoscimento di sé negli atti cioè il principio di libertà è un principio che esiste non c'è sono libero soltanto io ma se riconosco a chiunque altro gli stessi requisiti e e e aspettative di libertà che io ho per me
Altrimenti alla fine l'unico ad essere libero se lui
In linea in linea di principio
Questo porta ai principi di tolleranza che rendono possibile la società punto non a caso nella destra trovi questa contraddizione società chiusa al mercato aperto
Perché il mercato quel luogo attraverso il quale io devo poter vendere a chiunque i miei prodotti acquistabili da chiunque altro vendere comprare servizi la società e dove io vivo e non voglio rotture di scatole
E questo fra fa una bella differenza servono Etiopia così è fondamentale è fondamentalmente queste ora questo è incompatibile con la società senza confini in effetti e può creare delle tensioni gigantesche nel società senza confini
è sempre stato così se ci pensate bene tipico della cultura socialista e l'idea di internazionalismo
Che c'era una solidarietà tra persone a prescindere da fatti che attengono a razze e religioni eccetera eccetera ma per ragioni tutt'affatto diverse che scavalca il che scavalca ora il punto
Una rivista serve perché su tutto questo ci dobbiamo chiarire molto le idee perché non le abbiamo affatto chiaro punto oggi voi sentite ancora a sinistra
Che la parola libertà una proroga chi è considerato da molti un ospite non un protagonista non ospite in qualche modo inevitabile ma non nostro
Ecco perché abituati dal diciannove esime dal ventesimo secolo a individui non liberi che aspettavamo da altri la loro liberazione l'idea che individui debbano essere messi in condizioni di autori inverarsi con un'azione collettiva che fornisce loro
Le opportunità per farlo e tutta da costruire siamo confusi brutto
Ci sentiamo devo dire competitività e ci mettiamo subito in allarme
Giustamente perché competitività secondo alcuni a licenziare il prossimo
E allora se io se io sono tra i potenziali licenziato vorrei la cosa non mi preoccupa affatto sì sono tra i potenziali licenziati beh insomma che perché il mio Paese sia competitivo che io si rimetta imposte è una cosa che come minimo non mi fa piacere
Se non altro mi fa capire che io non c'entro con la competitività del mio paese io sono un costo che deve essere eliminato mi mette a disagio questa condizione oltre che condannarmi alla miseria nel momento in cui e questo possa concretamente che e questo la competitività
è veramente queste cioè c'è la mobilità nel lavoro probabilmente sì
Ma perché un Paese sia competitivo probabilmente conta ancora di più che il suo capitale umano sia valorizzato al massimo che ciascuno di noi abbia il massimo possibile di professionalità di cultura di capacità di palazzi dagli di dimestichezza con tecnologie i processi produttivi e che cosa ci mettiamo nella competitività da che cosa è fatta
La tolleranza il relativismo CEE
Dobbiamo accettare gli altri
Con i loro valori con il loro show però con le loro mosche
E per ci mancherebbe altro che non è facilissimo perché c'è qualcosa nelle nostre chiese liberi che ledono nostre donne si mettono in chiesa qualcosa di diverso in quanto tale dallo dallo sciatto ma ecco questo non vuol dire che tutti i valori morali sui quali sono costruiti con costruite comunità questo mondo devono stare sullo stesso piano e non c'è qualcosa
Che hanno necessariamente un valore universale in assenza di che la comunità mondiale non è in condizioni di vivere probabilmente siamo indotti a rispondere di no perché voi lo sapete benissimo in quante civiltà di questo mondo esistono
Dei modi di così di trattarsi che noi consideriamo assolutamente incompatibili con la civiltà umana
Ma
Le cose che vengono fatte in particolare alle donne entrando come civiltà non le consideriamo assolutamente incivili allora che cosa ha valore che cosa attiene alla tolleranza e su che cosa copiando direi di no questo è inaccettabile e questo non è umanamente tollerabile su questo anche ci dobbiamo chiarire parecchio le idee
Il in in una situazione nella quale tante cose sono cambiate
Ci troviamo a contratto l'uno con l'altro in un mondo così allargato
Ci troviamo con processi produttivi completamente cambiati rispetto a quelli del passato su che cosa costruiamo il mostro nessuno ecco una rivista in realtà serve acquisto
Cioè il lei vista nome commentarle
Così il distillato di una risoluzione di un congresso di un partito che a quel punto ha trovato già i criteri sulla base dei quali muoversi veramente una ricerca veramente una ricerca della quale abbiamo un enorme bisogno anche perché e ne ha bisogno la politica di rimettersi a pensare di rimettersi a pensare in modo problematico
Perché una politica inutilità esclusivamente da rati di slogan
Venduti attraverso i mass media ovvero da battibecchi nei salotti televisivi è una politica che sembra alimentata da certezze che non e spaccia intorno a sé certezze che nominati uno includono comunque escludono investe come identificazioni elementari ed emotive
Che non sono quello che noi pensiamo serba a creare un tessuto più profondo
Di solidarietà tra coloro che che rendono alla possibilità ancora di una società di una società più giusta c'è poi quest'altro elemento
Tu del trovare su questa base la soluzione possibile
Ecco e anche in questo evitando le contrapposizioni semplicistiche
Noi
Prince
Molto più noi diciamo
A proposito della protesta contro lo stato del mondo la protesta contro lo stato del mondo è il sintomo io chiaro proprio pc raggiunge che ci tocca dal fatto che il mondo così com'è non va bene
No proprio non va bene per niente
E quindi c'è un rapporto con una protesta che segnala con tanta forza che il mondo così com'è non va bene
Ma che cosa si fa per renderlo migliore che cosa si può concretamente fare per renderlo bandito
Protestare perché non va bene e poi
Il senso del della soluzione della soluzione possibile anche su questo c'è molto che deve essere fatto ma c'è una premessa al punto che è quella su cui più mi sono sforzato ora di portare l'attenzione il fatto che ciò che viene ritenuto possibile
Sia condiviso come tale da un ampio numero di persone che il rito romano una solidarietà
Intorno a filoni intorno di te intorno a principi questa e la cosa oggi che assolutamente conta di più
Non dobbiamo rischiare di trovarci da una parte e convinti da chi dice
Ciascuno faccia darsi perché così farà per tre e che condanna proprio ad un in cui Isma'per la maggior parte di noi senza frutto dà vita di ciascuno dal
Italia e di azione collettiva Kissed ogni concretamente migliora giudizi la Seat le situazioni individuali che debbono essere migliorati e a migliorare lo stato del mondo una rivista può se lire a isterici
Non seguirò della vecchia
Lungo l'itinerario dei suoi sette interrogativi che
Non sono proposti per avere delle risposte per indicare una traccia di riflessione
Però non voglio partire dal primo questi interrogativi che credo che sia quello
In qualche modo cruciale
E cioè
Nel momento in cui la si spezza quel quel rapporto quella tensione tra
La realtà e utopia
Che ha retto per circa un secolo fa l'agire politico della sinistra
Qual è il rischio il rischio è che da una parte la politica si riduca
Puro pragmatismo
Gestione giorno per giorno
Pure sorretta da senso civico dalla memoria delle nostre ragioni passa
E dall'altra parte
L'utopia divenga letteratura
Cattiva letteratura naturalmente
E
Sfoci in una protesta
Che poi finisce nella disperazione del nichilismo tentando la protesta non è in grado di cambiare le cose
Sfocia nel nichilismo finisce male
Allora io credo che il problema vero è quello di ricostruire questa tensione
Tra la realtà e il cambiamento possibile diesis insomma
Punto l'utopia ragionevole
E penso che insomma la ragione che spinge a tornare a ragionare su su che cosa sulle ragioni della sinistra sul perché insistiamo sul perché vale la pena di continuare a dirsi sinistra sul fatto che il grande cambiamento del mondo questo non è affatto scontato
Cioè c'è chi pensa che questo cambiamento in effetti ha posto fine alle ragioni della sinistra
E è un'opinione non è un'opinione così banale diciamo
C'è chi pensa che sul la fine dei tentativo comunista di una società tra
In definitiva segna la fine della politica
Io ho pescato da questo libro di Salvadori questa bella citazione del mondo politico corrotto corre dice penso sì
La vittoria dei vittoria dell'Occidente nella guerra fredda e la vittoria dell'economia sulla politica
E oggi la politica non ha altro conti ok seguire i compiti che l'economia si affida
Nel mondo quando si parla delle riforme strutturali una volta le riforme di struttura erano la via di mezzo tra riformismo e la rivoluzione fu una geniale invenzione del partito comunista dal
Carica di ambiguità ma anche di fascino oggi per riforme strutturali si intende
La rimozione di quegli elementi di welfare che costituiscono un ostacolo alla competitività del Paese ex cioè si intende per riforme in sostanza la eliminazione dei risultati delle riforme che un secolo di riformismo hanno za
Nel linguaggio comune diciamo delle grandi organizzazioni finanziarie del governo del mondo ora
Io credo che
Naturalmente di fronte a questo questo rischio questa sfida insomma se la sinistra ritenesse che il suo compito è difendere le conquiste del secolo scorso
E basta
Credo che
Potrebbe resistere più o meno giudice
Sì ma sarebbe condannata ad esaurire progressivamente la sua funzione
Il vero problema è di accettare la sfida di questa modernità della prospettiva nuova in cui il tema del riformismo si ripropone appunto questo suo rapporto con la libertà con la dimensione individuale
Che non hanno nulla però la necessità di un'azione pubblica
Volta ad accrescere le capacità di ciascuno e quindi la sua effettiva libertà
Come hanno diritto ho amato Rebecca
Io ho messo l'accento ricorda che voglio tornare su questo punto su quella che a me sembra in qualche modo oggi l'aspetto più il suggestivo e anche più problematico di questa sfida qui però soltanto qualche centimetro tornerà a Milano farla nella corsa dello stesso ciclo in cui ha parlato Giulia e cioè
Il fatto che in qualche modo noi soffriamo non soltanto della
Di quel mutamento sociale che ha
Non dico sbriciolato ma certamente articolato dei blocchi sociali su cui si è costruita l'esperienza riformista
Dei riformismi nazionali del secolo scorso
Che si sono molto costruiti sul rapporto fra grandi aggregati sociali
E lo Stato attraverso le grandi organizzazioni sindacati partiti che rappresentavano questi aggregati sociali
Ora
Ma non soltanto soffriamo appunto di una articolarsi di queste non è che non sono scomparsi non è scomparso il lavoro ovviamente non è scomparso il lavoro dipendente però le cose sono molto più complicate
Il lavoro tende individualizzati assegni e quindi la rappresentanza del lavoro e sempre più complessa meno semplice rispetto al passato
Ma noi soffriamo di qualcosa di ancora più radicale cioè della crisi tutti gli strumenti della politica in particolare lo Stato nazionale che sono stati
La leva delle politiche riformista
L'autonomia il potere Stati-nazione
Si riduce insomma oramai esistenti
Un criterio di compatibilità nel mondo che non riguarda soltanto le politiche monetarie riguarda le politiche di bilancio riguarda le politiche di welfare
Questo riduce l'autonomia
Della democrazia politica
Poco fa
Io i io non credo che non suggestiva la definizione di Pizzorno movimenti che si battono per i diritti degli altri
Ma io credo che di la mia opinione che al fondo dei movimenti dei giovani contro la globalizzazione sulla globalizzazione c'è una grande questione democratica
E cioè la percezione che in qualche modo noi non siamo più in grado di incidere sulle scelte che riguardano la nostra vita il nostro futuro
E
Lassini mi sbagli ma per esempio questo fatto di voler essere lì giorno che c'è il vertice dei potenti
E anche un modo di di volerci essere
Di volere contare di fare sentire la propria voce
E questa protesta è giusta innegabilmente cioè non c'è dubbio che noi siamo di fronte ad una espropriazione di una possibilità di controllo ma perché trasparenza del potere
E credo che questa sia la sfida più impegnativa fornisco perché siccome appunto
Ciò a cui non vogliamo rinunciare
La possibilità cioè quella la dimensione dell'ingegneria sociale la possibilità di intervenire sui processi su non per violentarla non per ridurli dentro una logica di pianificazione statale
Ma per promuove direi che il nuovo riformismo promuovere più che vincolare più che obbligare che chiudere dentro dentro recinti ma noi non vogliamo rinunciare a questa dimensione che è una dimensione democratica e l'agire collettivo e il ruolo delle istituzioni e la possibilità di
Punto di
Di sviluppare una ingegneria sociale creativa
Però nell'epoca della globalizzazione questo sì deve misurare con una drammatica crisi degli strumenti attraverso i quali il riformismo a giocare nella sua sfida del passato
In pone
Impone la ricerca di una dimensione sovranazionale
Cioè perché l'Europa è un tema cruciale ed
C'è qualcosa di assolutamente cogente diciamo per la sinistra e l'Europa non è ma cosa facoltativa ecco
Perché l'Europa è quella dimensione istituzionale sovranazionale attraverso la quale noi possiamo partecipare alla costituzione un nuovo ordine mondiale sono è inutile lamentarsi che esprime la politica di oggi c'è un solo attore globale gli Stati Uniti
Perché alla fine meno male che c'è
Che altrimenti ci sarebbe solo il mercato
E noi abbiamo scoperto ha scoperto anche gli americani diciamo che una globalizzazione retta solo dal mercato non garantisce neppure la sicurezza
Clinton pareva scritto punto che cos'è l'undici settembre
è l'altra farti il volto oscuro di una globalizzazione senza regole senza politica
E
Non foss'altro che nella dimensione militare
Ma non è solo la dimensione militare in verità l'undici settembre ha riportato la politica
Sulla scena
In fondo la guerra è la prosecuzione della politica con altri mezzi anche se sono mezzi odiosi
Ma ci si è resi conto che
Questo mondo globalizzato ha bisogno di regole ha bisogno di una statualità
Ha bisogno di istituzioni
Dagli Stati Uniti hanno persino riscoperto l'ONU
Ringraziato andate a dettare MD non è mica una svolta piccoletti tendenziale non è mica una svolta piccole
Gli americani cinesi russi si sono incontrati a Shanghai
Un fatto enorme secondo me
Io no io no curiosità per la geopolitica che sono gli americani russi si incontrano in Europa normalmente
Adesso nella contratti a Shanghai che vuol dire che ci può essere un altro punto d'incontro che può completamente prescindere da noi se non ci mettiamo in grado di essere un attore globale della politica
Allora io credo che questo è
Una una dimensione necessaria di questo nuovo di fronte
Punto non voglio ripetere le cose che hanno detto modo
E Greggio vedi che hai amato diciamo ma
Voglio aggiungere proseguire il discorso ed è anche la ragione uno degli elementi fondativi di questo nostro progetto che appunto si chiama Italianieuropei perché a questo significa insomma queste idee Ricci di una cittadinanza che essi proietta già nella dimensione
Nella dimensione europea che contiene anche un progetto politico per evitare
Non Progetto di
Trasformazione della società italiane cospicue quindi abbiamo parlato poco ma
Insomma
Se
C'è bisogno
Come c'è bisogno di riformismo di riformismo democratico di un riformismo che non consista nello smantellare delle riforme vorrei farle
Su scala globale l'Italia ne ha bisogno ancora di più anche perché io credo che per tante ragioni che sarebbe qui lungo analizzare
Noi non abbiamo in Italia nulla di paragona
Alla signora Thatcher e quindi non abbiamo neppure di fronte a noi una destra Ingraham
Dove di
Fare quell'opera compiere quell'opera di modernizzazione magari di modernizzazione senza equità ecco
Che tuttavia ha rappresentato un passaggio
Di grande cambiamento c'è stato un momento in cui la destra liberista liberale ha cambiato d'Europa
Attaccando le vecchie conquiste del welfare ma
La rassegna di una modernità cioè direi persino lei Meo marxisti e cioè quelli che attaccano i vecchi rapporti di produzione quando prima come questi rapporti sono un ostacolo allo sviluppo delle forze produttive nel senso proprio marxiano del tema ecco
Ora la brutalità di questa destra innovatrice
Ha determinato tanti guasti ma è stato anche un grande fattore di cambiamento
Ora noi in Italia questo non ce l'abbia
Mi ricordo che una volta Blair l'uomo
Ah Cunto di seicento voi avete questo ed evidentemente difficilissimo problema che dovete fare nello stesso vorrebbe far perdere fatti nell'acqua qualche ha fatto da noi una sniffata cerca e quello che devono fare i socialisti cioè
Cioè modernizzare tuttavia reinventano do non soltanto difendendo Mar reinventando sistemi di protezione sociale in grado di inverare i nostri valori
Perché noi qui non ha noi abbiamo una società chiusa insomma adesso ci rendiamo conto dopo qualche mese diciamo che hanno vinto le elezioni dicendo cambieremo l'Italia la stanno cambia mentre
Per interventi e anzi se ci sono dei cambiamenti sono una battuta d'arresto dei processi delle privatizzazioni
Una forte tendenza all'occupazione dello Stato
Cioè ma ma c'è qualcosa diciamo aumentata l'occupazione se appunto c'è qualcosa che appartiene non soltanto vuol uscire un po'dalla banalità dalla polemica politica che pure importante diciamo
C'è qualcosa che appartiene dunque i cromosomi questa sta
La sua natura statalista Jacque Fresco appartiene ai suoi cromosomi più antichi
E che impone al riformismo italiano un di più mio giudizio di coraggio liberale noi abbiamo bisogno di un di più di coraggio
Sul libera cioè dobbiamo effettivamente aprire questa società
Che questa è una società chiusa una società dei con fitti di interesse non nel senso soltanto emblematico diciamo noto diciamo ma
Nel senso appunto che e il presidio degli interessi costituiti rappresenta il volto della classe dirigente del Paese è un Paese dove chi
Chi ha una certa rendita professionale e la difende attraverso un sistema chiuso di ordini professionali
Anch'io Paesi chiuso alle nuove generazioni come
Pochi Paesi e capitalistici al mondo dice ma
Chiuso al talento degli individui
Il che rappresenta il principale ostacolo alla competitività del Paese
E credo che questo debba essere di converso invece uno dei tratti caratterizzanti diciamo di un riformismo italiano attualmente in grado di promuovere una società aperta ma di accrescere le capacità di ciascuno di partecipare ad una società aperti
Giustamente Giuliano ha detto questo una rivista non è una risoluzione inviti partiti
Toh carattere aperto un problema parte caro ma anche i partiti sono problematici persino aldilà secondo vedi quello che sarebbe ragionevole contesto vorrei apparire un po'rétro diciamo
Siamo in una fase di ricerca ma
Spazio i partiti ricercano per certi
Punto dovrebbero trovare diciamo una linea poi applica ciascuno rivista è per sua natura per definizione luogo di confronto e di ricerca però non c'è dubbio che questa rivista ha un suo programma
Che è quello di accompagnare attraverso la riflessione e la ricerca un processo di di Rinnovamento di Dini
Di rilancio
Di rilancio anch'io penso che il problema principale ritrovare e
Come orgoglio le nostre ragioni
Quindi è una sinistra che vive soltanto della memoria delle sue ragioni passate e deve inevitabilmente passare gran parte del tempo a giustificarsi oggi ecco
Una sinistra che ritrova oggi con orgoglio le sue ragioni le sue ragioni attuali
è una sinistra che può essere anche più combattiva meno ripiegata su se stessi
E naturalmente le ragioni è una cosa molto bella nuovo segretario del mio partito del riformismo non è la destra della sinistra
Il nostro riferirci al riformismo
Non è soltanto non è tanto diciamo
Riscoprire la questa Parola versus rivoluzione l'alternativa riformismo rivoluzione è stata una grande alternativa quella sfida si è conclusa nel senso che si non c'è rimasto che i riformisti ecco quindi nostro liquirizia riformismo significa riferirci a quello che è la sostanza e la sostanza l'ideale di una sinistra moderna cioè fa atto che non si rinuncia a volere cambiare società
Con gli strumenti democratici
Fu ecco quindi nel senso appunto che quella sfida quella del passato si è chiusa ha avuto un esito
Il tentativo di costruire una società altra ha prodotto le macerie Spal le oggi il problema è quello di come essi governa il cambiamento di questa società sulla base dei di quel bisogno di giustizia un Veca si è riferito di come si costruiscono gli strumenti del potere incidere su questa realtà
Io che io credo che ripeto che insomma l'ambizione di questa rivista e accompagnare un processo di crescita
E
Di innovazione della sinistra italiana e il suo successo il suo durare a lungo come è stato detto in modo augurale in modo glorioso gruppo
Dipende da quante copie vendere questa è una legge inesorabile ma non soltanto perché lui non altro mezzo per sostenersi che gli abbonamenti e le vendite se non vende copie cessa di pubblicare questo potrebbe sembrare una banalità
Ma anche perché noi speriamo di poter esercitare un'influenza quindi poteva essere in qualche modo di stimolo
Fondo un fatto non soltanto di persone che partecipano costantemente alla vita politica certo anche qui insomma
Va fatto anche di giovani intellettuali di di cittadini curiosi ecco quindi la forza di una rivista è suo averi tanti interlocutori
Anche i critici ma insomma però presente
Ma io poi penso che il successo di questa rivista appunto nel
Nel processo politico che sarà in grado di accompagnare cioè nel fatto che anche con il nostro aiuto
Questa sinistra noi riusciamo a fare in Italia quello che da tanti anni ci proponiamo ormai di fare non siamo riusciti a fare cioè creare una gran
Combattiva forza di ispirazione socialista sia in grado di esercitare il ruolo
Che grosso modo partiti di questo tipo esercitano in tutti i Paesi europei insomma non è poi un obiettivo così
Non è un'utopia così irragionevole diciamo
Ma sin qui e si è rivelato un obiettivo non raggiunto ecco io penso che per raggiungerlo
Ci vuole qualcosa di più che non una volontà politica ci vuole fatica compresa quella fatica delle idee
Che costituisce un alimento i assolutamente necessario per l'agire politico grazie
Se se ci sono delle delle questioni abbiamo qualche minuto avete due direttore quindi sul sul futuro della rivista via cavo come
Natale devo liberale
Voi ove
Avvertenza va bene il la
Il ruolo che deve avere l'individuo no sempre di più
E quindi che riscopre alla propria autonomia la propria importanza
E mi va beh figuratevi un po'se non va bene a me che sono un vecchio liberale libera il liberalismo Paparesta senza per potersi stare
Non pensiamo liberalismo conservatore perché non è libera meglio io avrebbe controllo mai pensato che il liberalismo posso consente agli enti
A questo punto però quello che manca in questo momento quel il gran ed è assente era politica per avete detto bene i partiti i partiti ormai oddio il partito più chi ha fatto più volte in Italia è un partito che mica c'ha tante discussioni approfitta errore io non credo non lo so per penso che non li abbia allora l'assenza della politica e di una lei gravità
Nel popolo tra la gente anche che impareranno ad essere più responsabile
Mai fini individuali come scelte proprie
E allora e allora anche se la donna Diana e io ho visto in faccia alle donne italiane che rifiutavano nella fabbriche in cui ho lavorato un miglioramento del lavoro perché dicevano le frasi di otto secondi mettermela Torno di pensare ai fatti miei io le ripeto come facessi la la calza no ecco anche se diventano più colte più istruite le donne e gli uomini tutti il mito del Duomo
Principe che poi ci pensa lui può essere ancora valido anche se c'è più cultura individuale quindi la carenza in questo momento cioè di cultura politica dobbiamo far capire alla gente che era vorrei che è importante non è solo l'economia lo star meglio che che figuriamoci eccetto che è importante ma a essere protagonisti questi individui devono sentirsi prodotta e s'infortunò per le scelte politiche perché era politiche progettualità e innovazione continua il più gran numero possibile di cittadini è quindi il messaggio di un vecchio liberale che ha ci dettato anche con le idee anarchiche perché la cartiera e liberalismo sono parenti stretti è quello di essere invece oggi può pensi alla dico appartiene con perché il partito aveva detto bene D'Alema è un'altra cosa mai ma all'interesse collettivo alla politica come avviene non dico il primato della politica perché l'abbiamo detto tante volte dalla politica oppure il bene di tutti grazie grazie grazioso è stato ucciso ci sono altre un'altra questione
Giuliano
Allora chiederei una non c'è nessuno ed è una conferma del nonsense Moratti saprete voglio dire
Una
Abbiamo abbiamo cantato in quattro Marin Leo Bengasi prima eravamo indonesiano in qua diamogliene serale due mila abbonati almeno per la rivista qualche milione per tre
Dove ho studiato questa una formazione via verso destra
Ci sono norme potevano sugli allarmi via
Sentiamo ancora quando ma che venga convocato parlano l'esecutivo si rivelò stare staccato non vuol dire
Possiamo organizzazioni
Però organizza da quattro anni radioso esigono nasce fra
Bisogna darne è stato accertato
Raccontare
Serata dello sviluppo economico pre-crisi negli studi
Non sono rispetto proprio
Buongiorno
Ho
Capito