Diritti civili in Cina: manifestazione di fronte a Palazzo Chigi in occasione della visita del vicepremier cinese Li Lanquing, responsabile della repressione degli esponenti del Falun Gong, con rappresentanti del governo italiano

A Palazzo Chigi un pomeriggio di manifestazione contro la visita del vicepremier cinese rilanci Ing che il responsabile
Dell'ufficio seicentodieci la struttura istituita appositamente dal presidente cinese Jiang Zemin e per le prime il movimento del Falun Gong e noi abbiamo alla nostra microfono altre dopata che è responsabili in Italia del movimento Falun Gong a cui appunto vogliamo e chiedere di ricordare agli ascoltatori di radio radicale
Un po'a a che cosa significa per il Falun Gong questo ufficio seicentodieci e anche dare una una anche se rimane ma l'hai fatto già molte volte per la radio una descrizione anche del movimento e quindi di questa di quello che in realtà viene considerato i cinesi uno ammonimento pericoloso ma che è come sappiamo tutti un movimento prettamente religioso
Forse il Palombo un movimento che viene e praticato in cinquantacinque cinquantaquattro per la verità paesi al mondo è solo la Cina si lamenta del dalla Falun Gong
Quindi ognuno può farsi un'idea di che cosa di sede la Cina sia attendibile su questo su questo problema il il palo nuove una un movimento spirituale che non ha assolutamente nessuna ambizione politica
Vogliamo semplicemente praticare coltivare i tranquillità in anche in Cina dove era permesso fino al mille novecentonovantanove e poi il movimento è stato messo al bando messo al bando da perché il movimento era cresciuto moltissimo fino a raggiungere circa cento milioni vip di praticanti il l'ufficio seicentodieci dell'ufficio incaricato gli sono stati dati poteri eccezionali sulla persecuzione Alfa lungo
Questo ufficio veramente opera al di fuori della propria costituzione nona nessuno a cui ho rifiorire sopra dico se no e presidente gentleman sì macchiato di crimini veramente inenarrabili ed è per questo che noi siamo qui perché questo rapporto personaggio rappresenta veramente l'ufficio seicentodieci che rappresenta a nostro giudizio la persecuzione nei confronti del Po a lungo sicuramente ci sono altri che soffrono in in Cina non siamo i soli a soffrire ce ne rendiamo conto ci sono il Guido Rey si sono i tibetani ci sono altre minoranze noi rappresentiamo in questa sede il fa lungo veramente vorremmo che in Italia si parlasse di più di questo problema che invece
Non ama quasi mai la cronaca degli dai giornali e dalle radio devo ringraziare veramente come già tante volte ho fatto radio radicale perché
Ora invece non ha hanno spesso riportato le le le notizie sul sul nostro Morin
Grazie al Papa grazie a voi
Sì
No
No
Alla nostra microfono Bruno Mellano consigliere regionale in Piemonte radicale e coordinatore dell'Associazione dei Comuni e delle Province per il Tibet Bruno dunque e la visita di questo dice il premier cinese è particolarmente scabrosa visto il suo ruolo nella repressione dei diritti umani in Cina sì scaposa soprattutto la nostra modalità di
Ieri c'è vero lo come al solito in sordina cercando di far passare un incontro ufficiale che è un incontro importante
Che bisognerebbe rivendicare se una è convinto di e operare per il bene dell'Italia dell'Europa della civiltà della democrazia invece soste a volte sono le modalità d'incontrare un passo da Tosca Boso Ciampi l'ha ricevuto l'altro giorno senza un comunicato oggi Fini che conferma dopo il nostro causa dichiarazioni le nostre allarmi rispetto a una ricevimento che appunto poteva passare quasi inosservato noi saremo qua con gli amici del Falun Gong con gli amici del Tibet che si mobilitano per l'iniziativa in difesa dell'unica realtà non violenta che in tutto il Novecento abbia affrontato un'occupazione militare armate un genocidio con l'arma della non violenza sono qua come dicevi tu da consigliere regionale del Piemonte perché il piano è stata la prima Regione europea che ha approvato un ordine del giorno politico molto importante rispecchiando la risoluzione del Parlamento europeo che cita tre anni tre anni di mobilitazione di militanza per ottenere un negoziato vero tra governo tibetano in esilio e un e popolare cinese ma sono qua anche come coordinatore dell'Associazione Comuni Province e Regioni per il Tibet una realtà che abbiamo istituito in Regione Piemonte partendo dalla Regione Piemonte il nove di marzo e che a questo punto riguarda oltre duecento Comuni Province regioni in Italia che si sono mobilitate su questo che fanno iniziative culturali politiche che espongono la bandiera del Tibet nel proprio ufficio una copia serie di rappresentanza istituzionale come ha fatto la Regione Piemonte come ho fatto tanti Comuni
Solo per segnalare che noi siamo dalla parte i tibetani non siamo la patria democrazia siamo datate a libertà e che non non occorre non è utile non è neanche appunto no egoisticamente utile ante poi lealtà economiche gli interessi momentanei del ragione di mercato ai valori all'aria democrazia e la libertà come dimostra il nostro amico Alfredo Fava Minor imprenditore biellese tessile biellese che ha investito i suoi soldi sua le sue capacità e sono auto in Cina poi improvvisamente gli è stato revocato il per me d'ingresso perché sua moglie del Falun Gong allora non si può pensare di anteporre appunto la realtà economica alla realtà politica dei diritti civili perché comunque poi i nodi vengono al pettine e allora per impedire il disastro per impedire di un deriva rumenta cresce una dittatura come quella cinese che sta facendo straccio dei nostri amici tibetani dei Falun Gong e tutte le minoranze occorre davvero essere presenti come dice il nostro amico ministro degli Esteri cecena una responsabilità nostra di Stati o sì dentali democrazie occidentali se succede quel che succede nell'alta dittatoriali se noi non riusciamo a mobilitare l'opinione pubblica non usciamo mobilitare i nostri partiti democratici non riusciamo a ricordarci dei valori del retorica resistenziale dei valori costituzionali di fronte ai dittatori li riceviamo con tutti gli onori siamo anche noi responsabili siamo anche noi colpevoli di quello che succedeva giù grazie proprio grazie a voi
Una breve descrizione per gli ascoltatori di Radio Radicale avete sentito prima la musica di sottofondo a questa manifestazione ci sono i militanti praticanti per meglio dire della Falun Gong che sono seduti per terra in posizione e meditativa
Portano una grande striscione con sopra scritto verità compassione tolleranza e poi un altro che richiama appunto
L'ufficio di cui è responsabile il vicepremier cinese in visita l'ufficio seicento se il bicchiere seicentodieci responsabile della persecuzione in Cina
Sempre di fronte a Palazzo Chigi Sergio D'Elia Nessuno tocchi Caino per manifestare ovviamente per la visita di questo dice il premier cinese coinvolto direttamente nella repressione per fare un longa ma per protestare contro la politica più generale dei diritti ma in particolare la questione della pena di morte che anche dai dati gli ultimi né particolarmente rilevante in Cina
Per la Cina da sola il Paese nel mondo pratica
Settantacinque virgola quattro per cento persecuzioni mondiali
Sono i dati che vanno presi anche con con le pinze perché pur non essendoci statistiche ufficiali in Cina secondo molti osservatori l'esecuzione potrebbero essere anche di più comunque non meno di tre mila cinquecento nel solo due mila anno due mila uno ma non è soltanto una questione di di pena di morte ormai tutti sanno che la Cina
Pone gravi problemi sotto il profilo della libertà rileggevo religiosa dei diritti umani in generale
Le esecuzioni peraltro sono state effettuate quest'anno nei confronti di responsabili di reati
Che secondo gli standard internazionali non sono definiti neanche tali comunque fatti non non violenti è prevista da un anno a questa parte la pena di morte addirittura anche nei confronti dei di coloro i quali per protesta decidessero di faticare il suicidio ed è stata questa una misura recentemente introdotta per fronteggiare le manifestazioni del Falun Gong anche se il Falun Gong o non non atto a questo tipo di pratiche
Dalle dichiarazioni dello stesso gli anziani in sì rileva che coloro i quali dovessero subire nel momento dell'arresto pestaggi a cui possa conseguire la morte vanno considerati questi fatti come come come suicidio ci sono state anche delle manifestazioni in piazza Tienanmen dove alcuni alcune persone si sono auto immolato
Le autorità cinesi hanno detto queste persone erano praticanti del Falun Gong anche se il Falun Gong esclude questa questa pratica e e nona confermato che fossero dei loro membri la pena di morte è stata applicata in questi in quest'ultimo anno nei confronti anche dei militanti Ubu ricche lottano per l'indipendenza del Turkestan una orientale non solo nei confronti di coloro che avevano compiuto seppure a fini politici reati violenti ma anche persone che sono state giustiziate per essere i capi del movimento indipendenti la persecuzione nei confronti dei tibetani cosa è cosa nota ma comunque in Cina secondo me il problema più che la pena di morte dell'assenza dei fondamenti minimi
In uno stato di diritto ma direi dei diritti umani
Libertà di associazione addirittura sono stati perseguitati e condannati a morte anche se l'esecuzione non sono venuto
Persone di movimenti Christian appartenenti a gruppi cristiani che hanno distribuito delle Bibbie nel paese quindi libertà religiosa credo che debba esserne anzitutto ma non soltanto di religioni ufficiali che siano i buddisti che siano i cristiani
Ma anche persone che hanno una propria religiosità anche se non può essere questa definita esattamente una religione del caso dei dei Falun Gong quindi libertà religiosa innanzitutto incida per i cinesi
Ecco però tutta questa repressione di diritti civili di delle minoranze sia etniche ricordiamo appunto lo segna anche il Tibet anche la Mongolia meridionale
Bene e religiose tutto questo viene fatto in un momento in cui come dire forse i cinesi i dirigenti cinesi si sentono più SICU riesce a sentono di avere mano libera visto il clima punto di lotta al terrorismo internazionale un po'come i russi in Cecenia la grande alleanza
Beh ma loro lo hanno chiesto esplicitamente ripeto noi siamo disposti a entrare nella grande alle coalizione mondiale contro il terrorismo a condizione che gli Stati Uniti povero rivolto agli Stati Uniti in particolare diciamo e i capifila di questa alleanza contro il terrorismo riconoscono che in Cina esista un problema un problema terrorismo e quindi questa santa alleanza molto spesso significato di riconoscimento di regimi che appunto in nome del fatto della loro partecipazione alla lotta al terrorismo
Hanno usato questa loro appartenenza la coalizione mondiale contro il terrorismo per ulteriormente reprimere i movimenti di opposizione interni che nulla hanno a che vedere con con il terrorismo e io credo che questo debba far riflettere molto
Io direi in generale Sully scoprì le finalità
Della lotta mondiale ma al terrorismo perché nella situazione paradossale da un lato questa rischia di attenuare indebolire le libertà e i diritti civili nei paesi che vivono l'emergenza terrorismo dall'alto
Rischia di legittimare altri regimi che nella lotta al terrorismo vedono un'occasione d'Oro per regolare conti nei confronti del della propria opposizione posizione Interna bisogna essere rigorosi anche
Lottare nella vere a che fare Corno emergenze di questo tipo base ed è un rigore che innanzitutto deve essere all'insegna del rispetto dei diritti umani e del dello stato di diritto sia nel del nostre democrazie occidentali ma soprattutto nei confronti la Cina devo dire che lo stesso Bush nel alla proposta cinese di fare dei sconti sostanzialmente per quanto riguarda la mano libera che loro ritenevano di doversi dare nel reprimere momenti opposizione interna ha detto chiaramente che questo non era non era possibile e che la partecipazione alla coalizione mondiale contro il terrorismo non avrebbe attenuato l'attenzione che il Dipartimento di Stato ha avuto in passato avrebbe avuto nei confronti del rispetto dei diritti umani dei diritti umani in Cina quindi però la situazione sicuramente grave questa visita in Italia del vicepremier e che per cinese che peraltro non è un personaggio di secondo piano intanto il vicepremier cinese ma è il responsabile il diretto responsabile non quello esecutivo ma e il capo di questa unità
Seicento dieci che L'Unità che è stata istituita nel novantanove proprio da Janzen Bing con lo scopo preciso avviare la lotta contro contro e fa lungo cosa poi abbia comportato in questi anni questa lotta al forno lo sappiamo tutto decine di migliaia e arrestati e internati nella operai
Oltre cento persone che sono state assassinate in carcere al seguito di torture che hanno subito e e quindi signor lo Milan Ching è una una persona rispetto alla quale ora ricevuta in Italia direi in sordina fino al momento in cui noi non abbiamo
Cercato di far venne fuori la notizia che c'era questa visita visita in Italia vede comunque ricevuto da alte cariche dello Stato dal presidente Ciampi mercoledì scorso fra un po'anche dal dice Presidente del Consiglio
Fini bene io non c'è una nota sul sul sul sul fatto se Ciampi ha sollevato lo sgravio ha sollevato la questione dei diritti umani in Cina viene abbiamo chiesto espressamente al vicepremier italiano di porre la questione i diritti umani senza iattanza però Connor rigore nelle nell'incontro che avrà che avrà fra poco ma c'è un clima strano anche in Italia sulla questione cinese il basti pensare che
Nell'ottobre scorso rappresentanti di tutte le forze politiche hanno sottoscritto e depositato una messa mozione sulla Cina sui diritti umani sulla pena di morte sul Tibet sulle questione Falun Gong eccetera ebbene questa mozione non ha mai visto
L'ordine dei lavori la l'agenda meno che mai il dibattito i in aula era ottobre eravamo un mese dagli attentati alle Twin Towers la considerazione che veniva fatta anche in Italia che la Cina bisognava tenersi a varcare stretta perché faceva parte la coalizione mondiale ora sono passati sei mesi più di sei mesi ma sette otto mesi questa mozione non vede ancora Laura per essere chiarezza disco io credo che sia una politica insomma mio per quello stato chiuse tanto più se incredibile nei confronti di un paese nei rapporti bilaterali e multilaterali chiavi quanto più ai una una posizione
Che salva esteso poi fondamentalmente i tuoi principi
Se si ritiene di fare sconti alla Cina per avere qualche vantaggio sotto il profilo politico internazionale dei rapporti economici dei contratti che si fanno io credo che poi alla lunga ma l'ho a lungo anche alla breve questo atteggiamento questo comportamento fa pensare ai cinesi che noi e noi non siamo un Paese forte soprattutto non lo siamo quando si tratta di difendere i fondamenti costituzionali i nostri per se c'è un problema di tortura in Cina e credo che la questione ci riguarda
E qui viene ricevuto il capo dei torturatori perché quella unità preposto alla lotta al Falun Gong ha prodotto quelle quelle torture non esiste in Italia la l'incriminazione però se qui ci prova del cittadino cinese che ha subito torture non c'è oggi a questa manifestazione che vi sono molti
Membri del Falun Gong poteva potrebbe chiedere per esempio alla Procura della Repubblica avendo subite subito torture in carcere grazie anche all'operato di questo signore che questo signore venisse incriminato non è una posizione a insomma astratta dal punto di vista giuridico però questa è la situazione vengono ricevuti prima Janzen Bindi ora arriva il suo il suo dice
Beh mi aspetterei che almeno da un comunicato di questi incontri venisse fuori abbiamo posto la questione sui diritti umani in Cina ecco l'ultima
A considerazione in questa prima così plumbeo forse le uniche notizie positiva sulla lotta per la democrazia in Cina vengono proprio dalla CIA e dall'interno della Cina con gli scioperi che recentemente ci sono stati tu pensi e magari in Cina si possa avere come dire una replica anche se non lo so è difficile delle repliche tipo di un movimento come Solidarność che ha messo in crisi il governo polacco la vedo molto difficile anche se ritengo che la Cina
Insomma dorato traversare un periodo di transizione il tempo c'è nel senza un tempo scadenzato e che sono questi anni che ci separano dalle prossime
Olimpia io non credo che
Debba essere
Come molti anche a me ha fatto ma ritengo anche per penso anche Olivier all'interno del partito radicale su questo avere una porre una pregiudiziale no ai Giochi olimpici in Cina finché non viene risolto la questione degli
Io credo che non si fanno aprono non si apre un credito però sono questi otto anni che ci separano dalla da hanno importante un banco di prova che su cui ci dobbiamo misurare noi occidentali noi militanti diritti umani ma si devono misurare anche l'autorità l'autorità cinesi non credo che la Cina si possa permettere di arrivare alla scadenza dell'Olimpia di mantenendo questa questa situazione per il semplice fatto che un anno prima due anni prima queste poco limpidi potrebbero essere messe in in discussione abbiamo del tempo davanti io considero comunque anche comunque positivo il fatto che in un paese cinto da una grande muraglia impenetrabile ai diritti umani ma sempre più tenente labile alle informazioni alle alle merci eccetera ed è bene che sia così
Ecco questa grande muraglia impenetrabile verrà varcata barricata comunque da migliaia di persone sono atleti di tutto il mondo giornalisti di tutto il mondo saranno singolarmente e collettivamente un punto di osservazione di comunicazione formidabile insomma l'alternativa sarebbe davvero disperante c'è una Cina che rimane chiusa in se stessa e sappiamo quando un Paese rimane chiuso non c'è solo l'autore l'autodichia contesto economico poi c'è il il regime che al proprio interno della sfera opaca all'interno della quale tutto si può si può consumare quindi no diciamo io dico bene la decisione di
Fissare le le olimpiadi in Cina vediamo però cosa accade in questi anni è strano atti devono essere annulla tutto di lotta politica internazionale nel Partito radicale del iniziativa non violenta
Non è non sono domani le Olimpiadi e il tempo che ci serve e serve soprattutto ai cinesi per dare per ottenere per dare segnali segnali dive
Grazie a Sergio D'Elia grazie
Voglia
Tutto dalla manifestazione di fronte a Palazzo Chigi contro la visita del vicepremier cinese la cinghia
Che
Che
Credo
Inutile
Onorevole
Che
Sempre