"Difesa e sviluppo dell'agricoltura italiana" - organizzato da Alleanza Nazionale nell'ambito della 14ª Festa Nazionale del Secolo d'Italia (presso l'Area dell'ex Zuccherificio

Stanno arrivando
Sì
Tende lacerato e ottenuta Olivetti come dicevo prima perché è stato bloccato sulla Salaria a causa di un incendio
Però a incidente l'incidente
Però mi pare che stiamo aspettando troppo cui io incomincio
Coi i lavori si svolgeranno così come abbiamo fatto con gli altri ministri
Io introduco Polito la parola
All'onorevole Alemanno ministro
Per l'agricoltura
E così via di seguito
Poi interverranno il presidente
Nazionale della colpito dalle reti e poi il dottore Elisio Mazzocchi che componente l'esecutivo nazionale del DS responsabile l'appunto dall'agricoltura per l'agricoltura
Che a dirvi
Di questo argomento di questo settore
Che l'agricoltura il suo sviluppo suo
Potenziamento o miglioramento in termini qualitativi noi siamo
In questo argomento venne interessati visto che la nostra Provincia
Ancora per fortuna dico io
Rappresenta l'agricoltura un momento importante del suo reddito provinciale
Caro ministro
La provincia di Rieti l'agricoltura ancora rappresentata dal trentasei al quaranta per cento del reddito di questa
Abbiamo una realtà
Molto differenziata
Questa provincia
Il territorio di questa provincia è rappresentato da due terzi di zona montagnosa e collinare
Il resto pianura e colline basse
La caratteristica
Di questa provincia
Per quanto riguarda l'agricoltura va dai prodotti tipici tradizionali l'olio grano
Ma abbiamo fortemente presente
L'allevamento
Abbiamo la pastorizia abbiamo cioè tutto quello che rientra riguarda le montagne
Perché dico di Rieti perché niente rappresentato in piccolo quello che
Dottor Bedoni
Presidente nazionale
Protesta
Si accomodi
Bene arrivato dottor bretone presidente nazionale dei coltivatori diretti
Stavamo dicendo
Le condizioni diciamo all'agricoltura provincia di Rieti rappresentano solo un campione appeso ad un campione della situazione nazionale dall'agricoltura
Vado
Molto brevemente perché abbiamo fatto attenderemo molto i nostri graditi
Amici che sono qui in sala
L'agricoltura ha bisogno
Dell'ATP citazione necessaria della qualificazione
L'agricoltura ha bisogno
Di essere valorizzate in termini anche organizzativi dell'impresa individuale
La presenza della defiscalizzazione nell'ambito di queste imprese la garanzia del lavoratore agricoli sono problemi che appartengono all'agricoltura in generale ai coltivatori diretti in particolar modo
Ma io
Voglio solo direi nello introdurre questa
Questo convegno
Devo ringraziare
L'amico Gianni Alemanno
Ministro
Che
Nella un in un mese visual atterrita
Ha fatto delle cose interessantissime
Questa è la prova che la politica quando si fa come servizio Napoli quando si fa
Con l'entusiasmo e col cuore
Non bisogna avere specifiche specifiche competenze per poter arrivare poi a risolvere il problema
Ha fatto delle cose molto interessanti sembrano piccole ma significative per cui ritengo
La presenza di questo ministro certamente sarà garanzia per l'agricoltura per gli agricoltori italiani sarà garanzia
Nella difesa pesa costante delitti degli agricoltori e dei coltivatori diretti
Agricoltori e coltivatori
Che sono stati nel passato
Molto
Ma trattati
Abbandonati
Per cui gli affetti ancora
Lì vivono sulle loro spalle
Io devo citare e la cosa ci riguarda anche come Provincia
Il primo provvedimento prima difesa
Onorevole Alemanno fatto a Brussel
è quello dell'ATP citazione dei prodotti l'olio d'oliva
Quello che hai fatto caro Gianni è importantissimo perché finalmente si difende il prodotto italiano
E c'è l'olio d'oliva nel caso particolare non è più riferito al frantoio che macina e che produce l'olio ma riferito al territorio c'è
L'olio extravergine dalla Sabina non può essere confuso
Con l'olivo che viene dalla Grecia o da un'altra parte del del mondo
Quindi un grande
Provvedimento la Rando ricezione una tua grossa difesa degli interessi dei produttori
Italia
Abbiamo altro provvedimento mi riferisco
Alla mucca pazza
Mi riferisco in Parlamento italiano all'allargamento delle competenze del suo ministero
Mi riferisco alla tua presa di posizione
Sulla unitarietà unitarietà del Corpo forestale che cosa che gli accertamenti molto da vicino ci riguarda molto da vicino
Primo passo
Quell'approvazione dell'ordine del giorno presentato
Dal nostro rappresentante responsabile agricoltura Losurdo insieme all'ex ministro
Il quale forse per farsi perdonare qualche disattenzione
Perché è venuta richiede ripetutamente
Nelle manifestazione ufficiale del corpo forestale
Il ministro Pecoraro Scanio ha detto più di una volta che lui era per la unità del Corpo Forestale poi stranamente il Presidente del Consiglio del suo presidente del Consiglio aveva fatto firmato quel decreto
Che smembrato a questo corpo
Quel giorno qualcheduno glielo ha ricordato lui ha detto che mai quel provvedimento era venuto in discussione al Consiglio dei ministri per cui quel giorno una larga maggioranza
Ha votato a favore di quell'ordine del giorno che ribadisce il principio il concetto sacrosanto della unità del corpo forestale
Sono primi passi significative ed importanti
Che ringraziamo come reattive ti ringraziamo
Come Alleanza nazionale
Siamo sicuri certo entusiasmo il tuo impegno
Porteranno a fare passi ulteriori amante della difesa l'agricoltura italiana
E la tua sensibilità certamente parola motivo incontro con i rappresentanti di tutte le categorie interessate
Per cui nel fartela Budrio a nome mio personale del popolo dalla festa nazionale del Secolo d'Italia di Alleanza Nazionale del Polo ed alla Casa delle Libertà
Colgo l'occasione per salutare la presenza dell'amico senatore Cicolani
è stato eletto insieme a me in questa provincia
Per cui ti passo la parola per la tua in produzione la tua relazione e poi daremo la parola agli altri grazie
Vi ringrazio ringrazio Nicolosi cani questo invito purtroppo siamo un po'a ranghi ridotti perché altri invitati non sono dovuti intervenire
Però è per me sinceramente un piacere trovarmi ormai nella storica festa del Secolo d'Italia di Rieti in qualità di ministro e in qualità di rappresentante di Alleanza nazionale dentro il Governo Berlusconi
è un'esperienza ovviamente estremamente dura affascinante però molto coinvolgente molto pesante perché vedete tutti quanti i ministri del governo Berlusconi
Hanno dovuto in qualche modo prendere in mano delle situazioni affrontare dei meccanismi burocratici
Che da un lato sono stati a lungo trascurati e dall'altro lato sono stati violentati una serie di riforme più o meno scommesse più o meno improvvisate o più o meno cervellotiche
Che in qualche modo no resa questi meccanismi estremamente complicati da andare a gestire a definire sopra tutto complicati farraginosi nell'essere posti al servizio dei cittadini ed N categorie produttive fanno riferimento
Di particolare forse il Governo e il Ministero di Agricoltura è stato uno dei ministeri più colpito da questa serie di problemi di realtà pensate che
A sei secondo quella che era il decreto Bassanini
Qua non sono arrivato al ministero l'agricoltura sostanzialmente nella definizione delle competenze questo ministero ti sei voluto occupare di olive e non di olio di di Dini e non di Dino non di di formaggio altre cose perché precedendo dall'ipotesi originaria era scomparsa l'abolizione ministero l'agricoltura e l'accorpamento del ministero Attività produttive però tutte le competenza agroalimentari erano rimaste dentro attività e dentro il ministero Attività produttive
Andando ovviamente incidere a spezzare quella che la logica della della fiera agricola che una delle logiche fondamentali per creare valore aggiunto per creare ricchezza su queste su questo settore su questo comparto qui la primo impegno è stato quello di recuperare competenze ma non per un fatto di egemonia ministeriale cosa che dico francamente ci interessa poco quanto per una logica funzionale e operativa per dare ad eliminate struttura le strutture che devono governare l'apparato lo stare con la funzione statale con la funzione centrale che devono avere
Però è un'opera che è tuttora in corso prima Rositani citava il problema del corpo forestale approfitto dell'occasione per ribadire per l'ennesima volta che anche questo è un elemento che va chiarita in termini molto netti
E anche qui non per un fatto di braccio di ferro fra Stato e regioni o per diciamo così di voler sottrarre poteri o dare Poteri ma per una questione di attenzione a quelle che sono le funzioni attenzione a quelle che sono il bisogno al cittadino quelle che sono le necessità la comunità nazionale avere un corpo forestale dello Stato forte efficiente è una necessità per la comunità nazionale italiana
Smembrare il corpo Forest allo Stato in senso regionalizzato sia semplicemente andare a distruggere un patrimonio enorme senza offrire una prospettiva dei quater perché poi le regioni
Sostanzialmente
Già sostanzialmente si troverebbero a dover costruire da zero dei corpi fatti di pratica Alice tre quattrocento cinquecento seicento forestale per ogni regione poi da questo dovere
Costruire per incanto ventiquattro e venti corpi forestali ognuna delle regioni
Questo è il primo problema
A fronte di questo problema fate questa struttura c'è
L'enormità della questione dell'agricoltura italiana dico merengue enormità
Perché dopo anni o decine di anni in cui questo settore è stato concepito come un settore quasi marginale quasi residuale con una specie di collaboratore nella nella gestione ambientale della del territorio cosa importa ovviamente importanti si è fondamentale ma non certo adeguata ruolo economico di questo di questo settore dopo tanti anni di questa di questo mancanza anche di riferimenti politici perché anche questo è un elemento no io oggi scopriamo che in realtà l'agricoltura e tutto il settore agroalimentare centrale
Da tutti i punti di vista
Noi siamo reduci da da due giorni a tre giorni di vergognose violenze a Genova
Attorno ai problematica da globalizzazione però uno dei temi uno dei problemi che riguarda più direttamente le problematiche nascono globalizzazione procura dell'agricoltura dell'alimentazione
Una delle cose ha fatto fallire l'ultimo avverte cioè del WTO è stato proprio la richiesta la pretesa da parte dei Paesi extraeuropei di abbassare di fare abbassare all'Europa le cosiddette difese protezionistiche garantiscono sta agricoltura
Questi tre si tratta di un tema caldo un tema centrale proprio nel dibattito internazionale e nella nella nella procedura l'Up nella evoluzione culturale della dibattito non soltanto rilevazione ma a livello internazionale
Aggiungo che è sempre più evidente né consapevolezza diffusa
Che una buona parte se no una delle punte di diamante della del made in Italy nel mondo una di quello che dà l'immagine della nostra identità nazionale che dall'immagine di quello stile italiano che viene sempre più richiesto
è dato proprio dalla realtà dell'agroalimentare dalla cucina italiana dei vini italiani dai prodotti italiani richiesti
E imitati e contraffatti
E in qualche modo sfidati sul terreno sicuramente inaccettabile prova che sono richiesti
Senza che l'Italia sia mai riuscita senza dal governo italiano sia mai riuscita a fare una una politica coerente complessiva organica su questo versante
E infine per definire la l'elenco di questa di questa di questo scenario il rapporto con l'Europa
Sì lo Berlusconi nella nell'insediarsi come presidente del Consiglio e anche la campagna elettorale ha detto batterò i pugni sul tavolo la Commissione europea per difendere i diritti della del gli interessi nazionali diritti del nostro popolo
Uno dei temi centrali su cui questo sarà misurato deve essere misurato e procura dell'agricoltura
Anche perché siamo
Ormai alla vigilia di una grande revisione della politica agricola comune in sigla PAC
Che sono
Che suona meglio che suona più strano e questa revisione è una revisione estremamente problematica perché sarà una revisione fatta alla luce dell'ingresso dei paesi dell'Europa centro orientale che allargheranno l'Unione europea
Sarà fatta anche alla luce di questa pressione dicevo prima del WTO odi abbassare lei difese gli aiuti dell'Unione europea nei confronti l'agricoltura quindi sostanzialmente sarà uno dei temi che vedrà
L'Italia costretta è obbligata a schierarsi con grande forza a difesa dei diritti nostri agricoltori altrimenti il rischio se l'atteggiamento rimane quello in qualche modo del passato il grande rischia quello di vedere decadere profondamente quella che è la situazione della nostra della nostra agricoltura
Allora da tutto questo qual è il messaggio e qual era il giuramento che voglio fare
Io credo che dobbiamo ragionare nei termini di fare dell'agricoltura agroalimentare uno dei grandi problemi in positivo uno dei grandi progetti di sviluppo del nostro Paese
Lo dobbiamo fare con pienezza di consapevolezza dobbiamo saperlo fare nella dimensione l'economia globale ma dobbiamo cancellare ogni residua mentalità invece industrialista o modernista come vogliamo chiamarla che vede questa realtà con un fatto non centrale una dimensione economica del nostro Paese
In questa logica dobbiamo gestire una grande transizione che la transizione fra un'agricoltura in qualche modo assistita è un'agricoltura pienamente competitiva l'economia globale
Noi sicuramente dovremo difendere la nostra agricoltura da processi di smantellamento aiuti comunitari troppo rapide troppo disordinati qui dovremmo
Fare in modo di avere proroghi di guadagnare tempo di fare in modo che non ci sia il panico né i nostri produttori dei nostri nel nostro comparto produttivo perché chiaramente quando c'è il panico non ci sono investimenti non ci sono giovani che aprono imprese agricole non ci stanno
La in qualche modo la la forza per far crescere un comparto produttivo
Ma dall'altro lato dobbiamo sapere che il tempo che guadagniamo in su questo versante è un tempo e va utilizzato
Per fare in modo che la qualità del prodotto italiano venga certificata riconosciuta commercializzata comunicata in Italia in Europa e nel mondo
Perché suolo su questo terreno che il terreno dal riconoscimento della qualità solo sul terreno del riconoscimento delle norme livello complessivo l'agricoltura italiana noi possiamo vincere la sfida competitiva che di fronte
E su questo voglio sottolineare un fatto vedere stamattina spesso quando si parla di qualità
Per una serie di errori comunicativi fatte nel passato si pensa la qualità sia soltanto oggetto uniti di settori si pensa che magari la qualità sia solo quella dall'agricoltura biologica o solo di quella di alcuni prodotti d'élite della dell'agricoltura o della l'agroalimentare italiano non è così
Noi siamo convinti che tutto l'insieme l'agricoltura italiana tutto l'insieme coi prodotti di eccellenza ma anche con i prodotti che si operano sul terreno quantitativo tutto l'insieme la produzione italiana e una produzione di alto livello qualitativo
E quindi questa sfida la sfida di far riconoscere la qualità e di mettere di tradurre la qualità andato economia in data di mercato è la grande sfida che abbiamo di fronte
Perché non è più possibile che per fare gli esempi più scontati i nostri agrumi subiscono la concorrenza di A due A il Nordafrica che vengono prodotti senza nessuna norma di qualità di igiene anche loro di salute certificato l'Unione europea
Perché non è possibile che tutte le nostre produzioni che riguarda il Mediterraneo l'olio d'oliva e altre
E altri versanti siano in qualche modo sfidare su questo terreno ma sfidate su una piana di concorrenza sleale quando noi siamo gente ottenere l'ultimo Consiglio d'Europa il fatto che l'olio d'oliva fosse certificato non soltanto dal luogo di produzione ma anche dal luogo di raccolta delle olive
Abbiamo dato un segnale chiaro certa un una piccolo un piccolo granello in una operazione enorme da compiere
Per dire quando gli italiani non sono italiani vanno apprende a comprare una bottiglia di olio e Benno su qua Potì Gaiole Italia devono sapere che Italia non soltanto perché è stata spremuta in Italia ma perché e prodotto l'agricoltura italiana e questo tipo di processo è un processo che deve essere esteso a tutti i livelli ha tutte le possibilità e a tutte le espressioni fondamentale l'agricoltura italiana
Perché solo così noi riusciamo a difenderci da questa concorrenza noi sappiamo che le produzioni paesi del terzo mondo non solo ovviamente nel settore agricoltura ma soprattutto nel settore del settore agricoltura
Rappresenta una grande sfida in termini basso costo
Ma è un basso costo che si basa sulla bassa qualità è un basso costo che si basa sulla basso costo della manodopera sullo sfruttamento della manodopera ed ENEL ma nel terzo mondo
Difendersi da questo significa dare delle possibilità al consumatore di scegliere sceglie in termini in termini effettivi
Allora io credo che io ho parlato spesso di un termine che che appartiene a cultura di destra e quello della rivoluzione conservatrice
Bene io penso che bisogna fare una rivoluzione conservatrice anche sull'agricoltura italiana e questa evoluzione donzella del jazz fatta da un lato conservatrice dei valori
Perché la i valori dell'agricoltura italiana vengono dalla tradizione vengono dalla dalla cultura millenaria al nostro popolo vengono dall'identità del nostro popolo sono un fatto un legame tra uomo e Terra profondamente profondamente scade profondamente innervato di valori comunitari
Ma ci vuole contemperamento una rivoluzione nel senso che è necessario dare una spinta di modernizzazione un aiuto alla modernizzazione di tutto il comparto agricolo è tutto il sistema di imprese agricole
Operando sul fisco semplificando i problemi burocratici noi abbiamo ancora una grande difficoltà
Nella sistema di informatizzazione degli dei vari servizi sono offerti agricoltore che una vergogna nel lo dico coscientemente a Coldiretti qualche giorno fa ha fatto una grande manifestazione sotto l'Agea l'ex AIMA rivendicando questo questo problema i nostri allevatori hanno costantemente il problema
Della della NASA nata per bovina che non ha una sua informatizzazione sul piano nazionale mai fatte in alcune regioni si in altre regioni no non ha non ha un raccordo a livello nazionale bisogna essere in grado di offrire dei supporti che snelli Scano tutto al peso burocratico che sulle spalle delle aziende agricole italiane
Bisogna anche fare in modo che ci siano quegli investimenti necessari per poter produrre nuovi fatti
Sviluppo Italia per esempio era ancora inglobato fra le varie operazioni di fusione i soldi e le funzioni della Riggs
Non è stata in grado Sviluppo Italia in ormai quanti sono tre anni che esiste di fare una solo finanziamento non solo Progetto di sviluppo che riguardi l'agricoltura e quindi sostanzialmente anglo bateau questi soldi e non ha prodotto delle risposte adeguate
Quando invece ovviamente è necessario che ci siano degli investimenti degli e degli e spinte per riuscire in qualche modo a modernizzare e a sviluppare questo comparto legando insieme il fattore dell'agricoltura il fatto che la trasformazione e su questo terreno e non ci giochiamo larga parte dello sviluppo del Mezzogiorno
E poi insieme a questo per concludere questa questa breve disamina io voglio dire un'ultima cosa
Di fronte a questi a queste sfide a questa scelta di fondo la qualità noi probabilmente troviamo la chiave di lettura per affrontare alcuni dei temi epocali che ci troviamo di fronte di fronte al tema per esempio da organismi geneticamente modificati io ho detto semplicemente a farlo segreta questa considerazione semplice che terra-terra ma che può servire per dare un orientamento
La ricerca scientifica non si può fermare nessuno la vuole fermare procedere avanti deve essere finanziata e deve procedere dare risposta sempre nuove soprattutto sul terreno della salute mantenuta per l'agricoltura
Ma quello che viene dalla ricerca genetica alla ricerca geriatrica da all'agricoltura all'alimentazione bene è una una risultato che probabilmente l'agricoltura italiana non interessa
Perché se la nostra sfida è quella della qualità serata simile a quella da Genet Nikita del prodotto non serve a noi
Non serva a noi queste produzioni potranno servire debitamente controllate verificate nei Paesi del Terzo Mondo nei Paesi dove bisogna affrontare il problema la fame in altri Paesi non serve all'agricoltura all'agroalimentare italiano
Anche se ovviamente nessuno vuol chiudere il confronto al mondo scientifico spero di non trovarmi anche io avere le contestazione
Delle dei premi Nobel ed è rappresentato il modo cioè io avrei si vuole avere un rapporto un dialogo molto forte entro la fine dell'anno considerevoli nuovo comitato tecnico-scientifico del ministero a poter affrontare questi temi
Ma io credo che la nostra scelta di riferimento adesso una scelta qualitativa che deve tenerci lontano tra l'altro rispetto a prodotti a proposte che danno pochissimi
Pochissime risposte alla realtà italiana spesso si tratta soltanto quasi di una volontà di invadere e di scardinare degna di sistemi di difesa dell'agricoltura italiano della natura comunitaria semplicemente per un bisogno quasi di avere una vittoria morale rispetto alla come alla complessiva operazione di speculazione finanziaria
Su questo terreno troviamo riferimento anche per quanto riguarda il l'agricoltura complessiva anche al meccanismo della multifunzionalità
Perché insieme teso multifunzionalità ci insegna che l'agricoltura importante anche sul versante della produzione protezione del territorio la protezione dell'ambiente
Per cui la lettura del valore l'agricoltura anche la misura dell'aiuto alla produzione agricola non deve essere data soltanto in termini strettamente economici
Ma anche da quello che viene prodotto attorno all'aspetto economico perché se io per non dare un migliore contributo di aiuto a un agricoltore o un gruppo di agricoltori poi fra due anni o fra tre anni devo spendere
Cento milioni e duecento milioni per risistemare una zona di via e dissestata evidentemente faccio un conto economico completamente sbagliato
E questo è un altro versante che riguarda tutta la logica l'agricoltura di montagna tutta la Loggia del tessuto complessivo al nostro Paese
Che non può essere de de desertificato che non può essere abbandonato
Ecco io credo e concludo veramente
Che
Nei prossimi appuntamenti abbiamo di fronte il ventisei con vocato al tavolo agroalimentare
Nella Ina martedì prossimo ci sarà la conferenza interministeriale che dovrà decidere se dare a Parma la sede al autorità europea per la sicurezza alimentare in autunno ci sarà a novembre ci sarà la conferenza mondiale per l'alimentazione fatta a Roma in cui mi troverò a essere padroni di casa
Ci sarà in entro la fine dell'anno avremo una serie di atti impuntamenti fondamentale ci prepariamo come ho già detto alla revisione della PAC ai nuovi appunti mettere Buttiglione in tutta questa prospettiva complessiva
Noi dobbiamo affrontare questi appuntamenti nella consapevolezza di avere un retroterra profondo un retroterra che deve trovare espressione politica un retroterra che probabilmente ovviamente dovremo dimostravano i fatti può trovare in un governo di centrodestra un interlocutore politico interruttore progettuale quale non si vedeva ormai da decine di anni
Il messaggio da dare al mondo agricolo al mondo della produzione agroalimentare a questa realtà trascurata del nostro Paese e che questa sfida di centralità di rapporto di anche di dialogo perché io credo la concertazione la partecipazione con le parti sociali è uno dei degli altri elementi che fanno parte del DNA della destra politica italiana ecco in questo tipo di rapporto può nasce un grande progetto di sviluppo
Tale da creare i più vasti più innovativi orizzonti di occupazione
E di sviluppo economico ma consapevole di tutto questo ancora una volta si fonda su radici sua appartenenza su identità su un valore di comunità nazionale e locale a cui non vogliamo rinunciare grazie
Grazie
Grazie vedere Straw per
La chiarezza la sintesi con la quale ha esposto il programma
Del governo do la parola al dottore Nisio Mazzocchi
Responsabile nazionale dell'agricoltura del DS
Io la ringrazio per l'invito
Partecipare a questo dibattito che naturalmente in questi giorni proprio al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica
Seguiva anche del G otto che si è tenuta a Genova che avuto come uno degli argomenti forse se non il principale professione della cultura
Ma non solo questo anche perché credo così come molte parti del Paese
Si stanno discutendo in simili occasioni le questioni dell'agricoltura con molta partecipazione ricchezza i contributi perché probabilmente anzi senza probabilmente mai come nel passato
L'agricoltura ha acquistato nell'opinione pubblica un'attenzione un interessamento che non c'era stato nel passato
Abbiamo avuto negli ultimi anni avvenimenti che hanno posto all'attenzione pubblica non solo altri su Repubblica ma le forze politiche
Questioni di grande importanza
Che partono dalla garanzia dell'alimentazione
Che partono dalla difesa del territorio
Alle questioni ambientali per arrivare poi alle questioni proprio dell'impresa agricola come struttura portante di un'economia che riteniamo importante e necessaria nel nostro Paese
Il problema che oggi abbiamo di fronte che naturalmente oggi come forza che all'opposizione solleciterà e porrà in con attenzione al governo che oggi al Paese e come è possibile dare all'agricoltura quel marcia in più
Di cui ha bisogno per affrontare le sfide che ci sono in Europa e del mondo
Io credo che il Paese l'Italia ha bisogno di un'agricoltura moderna
Un'agricoltura moderna da un lato e dall'altra parte che ha un'agricoltura che sia parte integrante di un processo di sviluppo del Paese
Non mi come parte marginale ma come parte essenziale proprio per la sua funzione rapporto multifunzionale che l'agricoltura può a vere
Non solo di un processo economico ma direi anche un processo di una cultura nuova di un Paese moderno di un Paese europeo
Quindi ho una funzione essenziale cardine dell'economia del Paese e dei processi di cambiamento che guardi un avanti oggi non è più pensabile avere un'agricoltura
Differenziata o un'agricoltura di un tipo di piccoli impresa che oggi abbiamo avuto concentrata al centro nord è un'impresa è un'agricoltura come dire Fondiaria al sud
Ho un'agricoltura che
Sempre di più è abbandonata rischia di essere abbandonata con conseguenze che conosciamo sul territorio e cito per comodità e per brevità di intervento le questioni legate per esempio alla montagna o alla collina alle questioni delle frane e così via
Ad altri problemi
Il concetto fondamentale noi crediamo oggi e quello di dare un nuovo
Una nuova collocazione all'agricoltura
E quando diciamo agricoltura per una brevità di esposizione ma sostanzialmente noi dobbiamo intenderla di colpo ma come un processo di un sistema agroalimentare
Che parte dalla produzione e quindi dal tipo di produzione dalla capacità di produzione alla qualità di produzione ai processi di trasformazione e quindi ai quali tipo di trasformazione ai controlli sua trasformazione
Alla Comer ceramizzazione del prodotto e quindi sostanziato il prodotto ma Dini tali che tanto a come valore aggiunto per quanto riguarda la nostra economia
Non solo credo che oggi una delle sfide alla quale noi dobbiamo far fronte proprio una sfida della competizione e qui giochiamo molto del nostro prestigio Equino i naturalmente
Rispetto a ciò che è già stato fatto nel passato e credo che la sollecitazione sarà forte su questo per quanto ci riguarda nelle istituzioni sia nel governo del Parlamento sia nelle istituzioni regionali anche nella realtà
Provinciali e comunali sarà quella di una valorizzazione del prodotto perché oggi la competizione che sostanzialmente il binario su cui occorre la globalizzazione
La globalizzazione sostanzialmente un momento in cui le regole del mercato sono dettate dalla capacità di competizione la competizione del determinata dalla qualità
E questa qualità
E la modernizzazione delle capacità di a vere un prodotto di qualità quindi un'agricoltura moderna significa avere una pittura di qualità e un'agricoltura di qualità in grado di essere competitiva sui mercati
Ed essere vincenti sui mercati significa garantire asettico ed occupazione
Questo è l'obiettivo che noi ci dobbiamo frigge sul quale anche in un recente incontro che noi abbiamo avuto come Democratici sinistra
Con il ministro abbiamo proprio voluto sottolineare quaestio ho pettini che Dio non proprio come dire il sostegno all'impresa agricola
Per rendere più sicuri e garantiti gli obiettivi che ci sono necessari al mondo dell'impresa
La competizione e la qualità e su questo credo per concludere questo primo rigiro credo che su questo obiettivo
Le forze e noi faremo la nostra parte sono impegnate perché altrimenti il rischio di avere un'agricoltura italiana
Come dire in grado di essere sul mercato ma è di essere in grado di ricevere anche fortissimi colpi
Possono anche mettere in una condizione di difficoltà
Attraversata
Va bene per cui credo sostanzialmente che questa era un contributo al dibattito
Ma le questioni che sono al centro che oggi sono state poste e quindi ringrazio nuovamente valutato questa opportunità grazie
Lazio Mazzocchi
La parola al dottor Paolo Bedoni presidente nazionale dai coltivatori diretti depose funziona sì
Ecco le voci
Sì
Con grande piacere che porto i saluti questa a questa festa della Coldiretti
Ringrazio il ministro abbia avermi dato quest'opportunità
E credo di poter salutare una provincia così agricola ma così fortemente caratterizzata dalle produzioni tipiche come l'olio nella carne la linea ma che ritenendo un'agricoltura forte Erika nelle sue tradizioni io oggi sono stato alla festa di montagna ad Isernia
E ho avuto all'assuefazione
Di poter parlare della legge di orientamento delle opportunità che questa legge di orientamento porta alla gente che abita nelle zone ritenute più marginali ieri magari oggi possono diventare le zone più di opportunità con questa legge
Proprio perché
Abbiamo voluto fare quello che diceva lo stesso ministro prima come Coldiretti da tre anni
Abbiamo tanto una battaglia in tutti i fronti per riuscire a capire e a far capire alla gente né da un punto di vista culturale era necessario fare un salto di qualità in questo Paese l'agricoltura non è un problema carico di o non è un peso per la società coltura si può aver bisogno come ha bisogno di solidarietà ma non può vivere di solidarietà quando in agricoltura si fa impresa per cui abbiamo pensato di fare questa la tagliavano per cambiare le condizioni anche che c'erano ormai consolidate
Come diceva giustamente il ministro in questo Paese
Che l'agricoltura era un qualcosa che era fuori dalla politica economica era fuori dallo sviluppo e la crescita del Paese non era considerato come il soggetto che poteva diventare centrale
Mentre infatti che tutti i giorni con scorta diamo tocchiamo con mano oggi la stanno portando più di prima e con più forza adesso le centrali
No perché il tema della sicurezza si alimentare e la gestione del territorio e l'ambiente stanno diventando il sono diventati l'elemento proprio che fanno dell'agricoltura parlano dell'agricoltura il valore aggiunto
La dico che
Proprio da queste sfide
Da questo passaggio da far passare l'agricoltura da marginale da un'agricoltura sociale all'agricoltura competitiva
Il passaggio non può che avvenire attraverso la riforma ed era per questo che era necessario fare una battaglia ed è necessario continuare questa battaglia di completamento di questa riforma
Perché non si può pensare l'agricoltura come dicevo prima senza tener conto che dietro a quella di culturale c'è un'impresa senza tener conto che quell'impresa li ha bisogno di certezze senza tener conto che quell'impresa gli abituali fare investimenti esuberi investimenti abbiamo di camminare crescere e svilupparsi
Per cui c'era un concerto che ormai leggo dura è un aspetto bucolico e l'impresa se n'era andato e c'era se uno vuol dare risposta in termini di sicurezza alimentare in termini di sicurezza ambientale o c'è un'impresa o altrimenti l'agricoltura si fa una volta all'anno e allora ci fa con la solidarietà io oggi montagna dicevo
Non è importante quindi rimonta nei venti mila come siamo erano presenti oggi una volta all'anno per dare un riconoscimento a quell'ambiente a quei pastori a quella gente che con tanta fatica sta lì
Con tanta fatica ha fatto genealogia con tanta fatica vive tutti i giorni quegli animali con tanta fatica costruito anche da un punto di vista caratteriale una sfida con se stesso e con l'ambiente
No non si può arrivare a riconoscere quella dentelli che per fare qualità bisogna da premiare bisogna riuscire a costruire una legge giustamente
Che dia sostanza che premi la qualità che viene fatta già devo dire bisogna premiare i soggetti che andando al mercato si mettono nelle condizioni di certificare produzione
Quando noi siamo scesi in piazza Grande Topo diamo assumerci una responsabilità vogliamo questo è un patto con il consumatore vogliamo diventare i certificatori le nostre produzioni vogliamo fare la battaglia come l'abbiamo fatta
Sull'olio d'oliva giustamente e qua la politica ha capito perché lì dietro c'è un produttore divieto di Sondrio epatiche chi sono le tradizioni ed è giusto che chi va sul mercato sia premiato per la qualità diversa che c'è tra un polo telai e non è cadere dentro un pericolo dove magari una mondializzazione
Senza regole rischia di mentre un'agricoltura nell'anonimato con il rischio allora che si perdono le tradizioni notti italiane per il rischio che non si diano giuste meriti a chi allora fai Sacrifice per produrre e stare dentro i parametri di qualità
Giustamente con il rischio di perdere quelle quei valori tipici che diceva lo stesso ministro per i quali dobbiamo batterci perché di sta il futuro
Gravata di coltura io la competizione di mercato aperto di una competizione di allargamento con l'Europa
E invece dobbiamo proprio per questo evitare
Che ogni volta come succede spesso nel nostro Paese
Si parli di agricoltura quando succede mucca pazza allora si parla del problema e non si parlano delle cause
Dimenticandosi che le cause stanno dietro a voler a abbonata portato l'agricoltura in un concerto di industrializzazione
A livello
Diciamo europeo dove era importante dar da mangiare tutti a basso costo senza dare valore tipicità questo ha portato a un grave rischio
A rischio a bordo di far scomparire le nostre agricoltura e parte dell'Oglio della carne tipica fatte dei vini tipici fatti soprattutto dei nostri formaggi ai nostri salumi cioè proprio voler industrializzare l'agricoltura senza tener conto di quelli che sono gli aspetti di tipicità quella vera veramente corre il rischio di cancellare il nostro modello di cultura italiana allora su questo noi abbiamo detto no
Cioè verso la Coldiretti ha fatto una battaglia parla del pensa
Ha chiesto a tutti i governi che son passati degli ultimi tre anni di assumersi una certa responsabilità
è approvato con soddisfazione con l'attuale governo immediatamente la condivisione che è sulla concertazione che è sul tavolo agroalimentare
Che è il suo rapporto sano di filiera sulla ricostruzione seria dei processi esista un rapporto fra i diversi soggetti d'impresa fra agricoltura agroalimentare distribuzione perché è vero che se non arriviamo sulla distribuzione già sul consumatore diventa un problema anche produrre un voto di qualità metro tanto vero che se la politica non mettono insieme questo processo
E non premia nel processo i soggetti che fanno qualità e allora anche lì c'è il rischio di fare degli sforzi i somali
Allora io credo che bene o conservato il governo è partito con il piede giusto
Instaurando con le organizzazioni con Coldiretti individuando che sui tavoli di concertazione si costruiscono le riforme e soprattutto si costruiranno le condizioni
Per andare in Europa con la proposta nazionale
Forte di un progetto di politica agricola degno di questo nome indifesa delle note tipicità per dire cosa
Dobbiamo aver paura di quando si parla dell'allargamento non dobbiamo aver paura della mondializzazione perché l'allargamento di fatto se non stiamo attenti eccetera segretari di tutto credo che più allargamento di così non ci sia noi dobbiamo evitare che ci sia un allargamento senza le regole dobbiamo costruire le regole e pretendere che i la politica ai governi su questo si spendono in modo tale che ce allargamento deve essere dobbiamo valorizzare gli obiettivi di cui l'allargamento dei come facciamo a largamente lo facciamo sempre partendo dalla spesa minima
è un pericolo perché ogni volta allora gli agricoltori e il mondo agricolo ha paura soprattutto per gli agricoltori che vivono di conservazione e di rendita fondiaria a un paura di perdere un beneficio
Invece se puntiamo sulla qualità credo
Dove la Coldiretti abbiam detto a più voci non abbiam paura dell'allargamento
Importante che i governi costruiscono le regole di questo allargamento qua e che premino le impresa che fanno qualità le impresa che vanno al mercato al disimpegno nel costruire anche un prodotto sano certificato
E via allora
Ecco sì ci vogliono le riforme per dare non la sostanza alla certificazione la tracciabilità dei prodotti ci vogliono le riforme
Perché questa agricoltura venga a trovarsi nelle condizioni di fare impresa anche con la Muti funziona cioè con le diverse attività che si allargano le attività agricola si vuole una riforma rivolta veramente a un fisco che agevoli l'impresa che la sostenga per andare al mercato che la premi l'impresa che fa come dice il DPEF di quest'anno
Sì puntiamo il sia puntato lo sviluppo
Anche l'agricoltura un elemento economico che può crescere può costituire anche per il Paese un momento di sviluppo però bisogna solutore investire
Investire allora in infrastrutture riso altrimenti noti prodotti tipici rimangono qua a Rieti gioia costruire mercati bisogna costruire
Diciamo distretti agroalimentare già rapportare e nell'ambito delle filiere la produzione alla lavorazione e alla finalizzazione perché dobbiamo vendere i prodotti dobbiamo veramente trattare l'agricoltura come un settore con perché credo questo sarà il salto di qualità che permetterà allora anche al Governo di avere al fianco un settore che non tanto il suo mandato ma soprattutto in queste aree e nel Sud dove c'è margine di competitività orientale veramente il fiore all'occhiello nel nostro Paese può dare tanto al suo infrazione perché se non a fare i tagli alla battaglia
Sui prodotti tipici e sulla sicurezza alimentare certamente i paesi industrializzati del no che han pensato di combattere l'America
Attraverso le grandi Commodity del mais e cereali esplosiva magari rischiando il discorso di OGM senza costruire le regole dicendo che giustamente e noi non siamo contrari al fatto che gli altri lo di producono ma vogliamo che chi li produce di mettere nome l'etichetta e si metta di fronte ai consumatori la propria responsabilità
Perché
Beffato a ed è un fatto ha ha detto il ministro noi vogliamo l'etichettatura e vogliamo fare in modo che la ricerca sia finalizzata all'impresa e sia piango di impresa per questo documento di cresta va bene hai detto che questa diciamo
Punto di questi particolari perché altrimenti saremo in base da proprio da quello che può sulle condizioni il mercato sta creando va prodotti che usano i nostri marchi che usano i nostri nonni ma provengono da altri Paesi
E perciò dobbiamo evitarlo ma non per un fatto egoistico ma pare un fatto di chiarezza nel rapporto che ci deve essere fra chi produce in modo chiaro e trasparente ai consumatori che vogliono sapere e mangiare un prodotto che conoscono che toccano con mano ed è guarda caso voglio portarlo ancora grazie
Grazie più torpedoni
Dopo grazie primo per aver accettato il nostro invito secondo per quello che ha detto che condividiamo totalmente non ringraziamo il precedente alla contro i coltura che non ha avuto la sensibilità di presentarsi
Per concludere la parola al ministro
Al alle mani
Io
Precisa soltanto
Da aggiungere poche parole
Ma anche per capire le sfide sono di fronte ho accennato al mio intervento che martedì si riunirà il comitato interministeriale
Che insieme alla
Al Comitato per Parma sede l'Autorità alimentare studierà le strategie dei prossimi mesi però ottenne questo obiettivo di che cosa si tratta
Si tratta del fatto che Parma e una delle due candidate rimaste alla sede dell'Autorità alimentare la gente autorità per la sicurezza alimentare europea
E
La gravità della questione ma vista innanzitutto guardano chi è l'altro concorrente perdono potere pensare non so qualche qualche città francese famosa per formaggio per vino altre cose no l'altro concorrente
E Helsinki
Che sicuramente cita nobilissima carica di storia carica di grande tradizione umanitaria e pacifista eccetera ma sul piano gastronomico sul piano alimentare ci domandiamo quale le tradizioni Kirsten tipo portare a sfidare la realtà
Di Parma
Ma il secondo elemento per far per vedere l'importanza della della questione e che se noi non vinciamo la battaglia di Parma noi rischieremmo di avere delle otto sedi di autorità e di agenzie europei che devono essere definite non avremo nessuna in Italia
Perché allo stato attuale tutte le altre agenzie tra altre cose vengono dislocate vengono e vengono messe in altri Paesi in Italia non ci sarebbe nessuno
Quindi si tratta di una battaglia in cui il governo italiano si gioca la faccia
Potrei dire che non è molto supportato dall'emiliano
Romano Prodi nonostante appunto la vicinanza della della della appunto la Pontida regionale ma questo è soltanto un particolare
Io credo che questa battaglia possa essere nonna la battaglia soltanto per una soddisfazione di carattere nazionale e tantomeno per costituire una cattedrale nel deserto in Italia
Ma deve essere uno dei punti simbolici
Per impostare tutto il discorso tutti coloro che sono intervenuti in questo tavolo anche rappresentante DS dove devo dire in Commissione agricoltura c'è forte convergenza sui temi reali molto più che in altri comparti altri settori c'è la volontà di fare delle cose insieme
E questo è estremamente positivo
La sede l'autorità apparve deve essere una sorta di punto di riferimento di un sistema molto più vasto che deve coinvolgere tutto il sistema Paese
Perché la sfida della qualità della sicurezza alimentare la sfida alla filiera agricola alimentare la sfida del futuro
E la sfida della qualità del rapporto tra produttore e consumatore e la sfida di un sistema paese che riesce
Dentro il contesto europeo apro la forte identità europea apportare nel mondo a portare nei consensi internazionali queste problematiche diceva Bedoni prima se non lo facciamo noi chi lo potrebbe mai fare
Questo tipo di battaglie e allora
Io credo che
Quando parliamo di globalizzazione abbiamo o di mondializzazione abbiamo parlato tanto in questa con tavola rotonda di Palermo tanto purtroppo anche negativamente sui giornali
Quando parliamo di competizioni internazionali dobbiamo essere sempre più consapevoli questa competizione internazionale non è la scomparsa degli interessi nazionali non è la scomparsa del sistema Paese
Non è l'idea per cui siamo tutti cittadini del mondo e ogni individuo ogni famiglia si muove dietro così senza senza scopo e destinazione del mondo Mad neanche oltre un certo limite all'impresa e possono farlo le multinazionali non possono farlo in questi termini le piccole e medie imprese
Ma a parlare competizioni internazionali globalizzazione significa chiedere ancora più che nel passato la presenza di interesse nazionale e la presenza del sistema Paese
Perché noi vediamo che tutti gli altri Paesi tutte altre nozioni nazioni si è fatto più volte l'esempio della Francia proprio sul settore agricolo a difesa
Delle dell'immagine prodotti francesi nel mondo molto superiore la difesa niente non i prodotti a quella italiana
Ecco questa realtà significa può rappresentare degli altri questo mestiere lo fanno l'Italia lo ha fatto poco l'Italia lo ha fatto in maniera deboli ma era confusa Emea frammentaria
Questo è uno dei problemi che noi dobbiamo assolutamente superare il governo Berlusconi e e deve essere un governo di grande cambiamento ed eresse un governo che non si limita l'alternanza precedenza centrosinistra approva ad alterare alcune dei sistemi a quelle condizioni fonda il sistema politico italiano
Per fare un salto di livello
Questo problema di rimettere con forza l'interesse nazionale le problematiche di governo né progettualità futura nei rapporti internazionali senza chiusure senza chiusure perché questo non è una riedizione del nazionalismo chiuso o dello sciovinismo noi siamo sinceramente europeisti
Ma vogliamo che in Europa ci sia la par condicio per tutti i Paesi che fanno parte nell'Unione Europea vogliamo le pari opportunità solo così sopra le nostre teste nazionale sarà rispetto all'Europa saremo compiutamente europeista
Quindi senza chiusure ma sapendo che c'è questo elemento
Nell'agricoltura sia come radici sia come prospettiva economica la filiera agricola agroalimentare si gioca uno delle tante declinazioni di questo ragionamento ma nelle tante declinazioni io credo che oggi possa rivendicare una centralità è un primato che in altri tempi né altri anni forse si era dimenticato grazie