"Un'agenda per il Paese" XIII tavola rotonda con il Governo italiano (23-25 settembre 2002) - organizzato da Business Italy Group, Knowledge Company (presso The Westin Excelsior Rome, Via Vittorio Veneto n. 125)

Restituito non soltanto per la quota parte voi sapete che le tavole e finanziata per il quaranta per cento dalle Ferrovie per il sessanta per cento lo Stato ma ci sarebbe non soltanto il ritorno del quaranta per cento le ferrovie ma anche la ritorno del sessanta per cento allo Stato in questo caso è uno di quei casi in cui di i denari che il le risorse che infrastrutture mette a disposizione per la Costituzione ha tradito potrebbero benissimo essere escluse dal debito
Avremmo un miglioramento non soltanto nella entità del debito ma anche sul fabbisogno e sull'indebitamento netto furto fa un esempio per dire ovviamente queste operazioni sono operazione che vanno sottoposte all'attenzione
Vi erano state di Brussel ma c'è un'operazione che a mio avviso possono essere fatte di di queste operazioni se ne possono fare pareggi grazie
Grazie grazie per averci dato anche qualche indicazione col col cinema la costituenda Società infrastrutture e passiamo Massimo che ho pulito a Massimo Caputi che messo collegato subita
Cioè anche se non è da molto tempo Simone
Buongiorno opera visti i tempi ristretti cercherò di dare due cenni sul problema infrastrutturale in particolare in quelle che vengono chiamate le aree sottoutilizzate l'ultima definizione che si dà del Mezzogiorno e delle altre aree di crisi del Paese
Ma io dico che il nostro mercato infrastrutturale fino a oggi tranne qualche rarissimo esempio ma davvero raro è un mercato infrastrutturale e fine a se stesso cioè si privilegio e si è sempre privilegi privilegiato fino ad ora la il fenomeno di realizzazione dell'opera come volano economico ma mai si è partiti con un'analisi corretta del fabbisogno della fruizione dell'opera dopo la realizzazione
In queste settimane ho girato diciamo in modo serrato il Mezzogiorno compresi i sabati e le domeniche devo dire che ho visto delle realizzazioni sconcertanti
Opere pubbliche infrastrutture realizzate di fatto mai utilizzate mai fruite da nessuno deroghe bisogna essere stata per realizzazione dell'opera è più lunga più le imprese sono piene di riserva di contestazioni più i progetti sono mal fatti
E meglio si va questa è una cosa che speriamo con infrastrutture e con la legge Obiettivo cambi totalmente diversamente non andiamo molto lontano
Dal punto di vista infrastrutturale posso citare alcuni esempi ho visto a Martina Franca un centro agroalimentare chiuso da tre anni non sanno che farci
Però c'era ancora in consegna l'impresa in Sicilia altro giorno visto un porto finito perfetto ce l'ha in consegna l'impresa perché non sanno che farci questo porto e così via
Dall'altra parte abbiamo un problema di gravissimo gap infrastrutturale ma non tanto sulle infrastrutture hard tanto su quelle diciamo più soft facciamo un esempio per tutti abbiamo in questi mesi attivato due contact center per aziende
Nel Sud Italia per aziende europee diciamo un'evoluzione del call center quindi con servizi adeguati una lettera qui di tutte e due le aziende che dicono che le infrastrutture Telecom che nel Mezzogiorno ovviamente monopolista
Non riesco assolutamente a reggere il lavoro del call center sono costretti a vivere un numero di linee di coppie
Tali molto maggiore di quello che gli servono perché ricadono le linee
E questo in effetti l'abbiamo verificato un fenomeno complicatissimo quindi c'è un problema forse infrastrutturale più grave ancora su questo sulle diciamo infrastrutture chiamiamoli più soft
Un altro problema delle nostre infrastrutture e il De Michelis e il corretto dimensionamento in funzione dell'uso che ne facciamo
Tutti quanti assistiamo agli esodi biblici di tre giorni di fine luglio di tre giorni di fine agosto quindi dalla Salerno-Reggio Calabria e sistemi depurativi e sistemi idrici ed ero porti del Mezzogiorno le stazioni ferroviarie vanno tutte in crisi
è evidente che non c'è un fenomeno di concentrazione e non è pensabile di dimensione dimensionale infrastrutture per dieci giorni di picche all'anno
Per cui qual è la logica la logica e che probabilmente le cosiddette aree sottoutilizzate del paese che vedono nel turismo forse una delle poche chance di competitività rispetto ad altre attività produttive hanno necessità assolutamente di un fenomeno di destagionalizzazione dei flussi turistici perché mai e poi mai riusciremo a dimensionare
E a dimensionare le nostre infrastrutture nel Mezzogiorno per i momenti di picco
Il il presidente Monorchio citato correttamente un attimo il fenomeno del project financing su cui tutti contiamo per una crescita del sistema infrastrutturale ma c'è un problema che va esaminato e quindi forse e più li invito a chi si occuperà di queste vicende che quello di cercare di avere dei project financing veri cioè dove il costo dell'opera non viene sostanzialmente uso un termine che mi sia consentito gonfiato in modo che di fatto l'utilizzo di capitale poche realtà se un utilizzo
Fittizio Donciu capitale privato sull'utilizzo fittizio cedi il prezzo dell'opera a volte spropositato alcuni esempi che in questi mesi si stanno affacciando sul mercato non ancora
Sulla base delle nuove regole diciamo però fanno presagire un tentativo un fenomeno di crescita del valore dell'opera del valore unitario dell'opera e quindi in realtà è un project financing
Abbastanza atipico se questo fenomeno si diffonde non c'è molto rigore nell'impostazione del progetto
Ha innanzi Ingres chiamo oggettivamente di non risolve il problema infrastrutture l'ultimo aspetto e poi termino tralasciando il mio intervento più strutturato e legato alla competenza nella realizzazione delle infrastrutture
E i fenomeni di devolution hanno trasferito come voi tutti sapete positive danza del ministro Frattini che ovviamente massimo esperto tutte hanno trasferito alle alle Regioni sostanzialmente la realizzazione di un del sistema
Diciamo le competenze afferenti quasi tutte le infrastrutture tranne le infrastrutture di interesse strategico nazionale che mantengono ancora una coordinamento alla cui realizzazione mantiene ancora un coordinamento a livello centrale
Abbiamo rilevato e la rendicontazione sui fondi di Agenda Duemila lo ha dimostrato che l'attivazione delle regioni in questi anni e praticamente nulla
Nel senso che lo Stato con tutti i suoi difetti manifesterà manifestava comunque una capacità di movimento di attivazione il trasferimento della fase programmatoria attuativa dalla fase esecutiva le Regioni e gli enti locali
Sta dimostrando una assoluta incapacità questo è stato raccolto nel DPEF
Dove dove il ministero Economia correttamente inserito diciamo un'attività di sostegno di rinforzo dalla committenza pubblica
Dal pronte basta vedere quando o facciamo riferimento alle risorse credo che tutti voi sappiate che noi disponiamo di centodieci mila miliardi di vecchie lire di risorse su Agenda due mila due mila e sei
Con la rendicontazione due mila che è stata terminata da pochi giorni
Ci siamo tra virgolette salvati utilizzando un meccanismo tecnico si chiamare i progetti sponda ma credo che con la rendicontazione due mila e uno che si andrà a fare l'anno prossimo avremo delle grosse credo rigidi criticità
Quindi qui in invito a chi dovrà operare settanta punto di vista di vertice nel settore infrastrutture sulla la meccanismo di sostegni accelerazione per gli enti per le regioni
Io faccio un ultimo cenno su una cosa che riguarda l'azienda che da qualche mese a ministro
Che è stata definita oggi nel DPEF come agenzia di sviluppo sul modello le agenzie di sviluppo europeo e più e più evolute in Italia in effetti mancava uno strumento del genere c'erano anche i paesi dell'Est
L'Europa che hanno mutuato quella gallese quel irlandese quella spagnola
E
Tra i compiti primari cioè quella dell'attrazione investimenti produttivi
Devo dire che il problema è abbastanza drammatico nel senso che oggi fattori di competitor l'unità del Paese in particolare nel Mezzogiorno dal punto di vista delle dell'attrazione investimenti produttivi appare quasi irrisolvibile
Perché i mercati dell'Est da un lato ma i mercati del Mediterraneo dall'altro sono ormai molto più competitivi
E difficilmente riusciremo in un tempo medio a ripristinare le nostre aree marginali o sottoutilizzati delle condizioni di competitività solamente effettivamente con un sistema infrastrutturale ben calibrato e ben gestito questa è la cosa più importante ben gestito voi non sapete quanti assi viari abbandonati ho visto nel mi consorzio industriale del Mezzogiorno quante Fognini abbandonati quanti depuratori ormai inutilizzati vini un sistema ben gestito
E l'unico modo per riuscire a recuperare competitività e ad attrarre investimenti nei prossimi anni nel nostro Paese grazie
Grazie
Passerebbero Luigi Caruso presidente questa grato di Enterprise Ericsson quindi l'esperienza del punto di vista dell'impresa c'è un buongiorno a tutti io sì in effetti vorrei dire qualche cosa in questo convegno dal punto di vista
Dal punto di vista dell'industria dal punto di vista di come un'industria o in questo momento specialmente in Italia si deve relazionare
Al sistema paese che ha una specifica si trovino specifico momento sia dal punto finanziario e anche dal punto di vista delle del cambiamento
Due parole proprio due parole sue Enterprise seri sono noi veniamo da un'esperienza storica nel gruppo Eriksson non ci siamo o ristrutturati e il gruppo si è ristrutturato negli anni passati il prodotto di questa ristrutturazione e questa azienda che opera a livello internazionale con una partecipazione anche di fondi americani ed inglesi e questo ha dato debbo dire una visione più ancora più globalizzata del rispetto al passato c'ha dato notevole
Attenzione cultura alla gestione finanziaria e alla gestione del conto economico in tempi brevi cioè il pragmatismo dei conti economici che ci deriva dalla da questa una partecipazione alta di fonti debbo dire che almeno alla nostra esperienza ha dato un contributo positivo detto questo noi storicamente lavoriamo da da anni nel mondo prima della telecomunicazione classico ormai possiamo dire nel mondo della i siti e abbiamo vissuto al nostro interno una un cambiamento strategico debbo dire che vorrei qui un momento accennare perché credo che alcune esperienze che noi abbiamo avuto e che tutto sommato trovano evidenza nel mercato o possono essere portate Alda esperienza più generale
Se noi vediamo il mercato dell'ICT
Debbo dire che grandi don preoccupazioni non ci dovrebbero essere però vediamo alcuni numeri sono significativi noi
Quit
Da un rapporto in Europa risultano dei dati che tutto sommato sono non tranquillizzanti ma non sono nemmeno o molto brillanti
Tutta la l'Europa crescerà nel due mila e nel due mila due del cinque quattro per cento
E si prevede per il due mila tre sette otto per cento questo è tutto il mercato dell'ICT cioè la comunicazione la parte informatica
Se però andiamo a guardare il mondo americano noi vediamo che l'America
Cresce più o meno come l'Europa nel due mila e due
Questo già dopo i risultati dopo gli effetti dell'undici novembre sono previsioni più recenti
E con una crescita nel due mila due nel due mila tre del nove quattro comparato con sette otto euro europeo quindi
Dobbiamo incominciare a fare delle considerazioni
Nel senso che l'Europa
Non c'è non star recuperando questo digital device perché c'è rispetto ai vari parte del paese perché il dieci arriva ed è non c'è soltanto nell'ambito o fra i Paesi progrediti pari sono progrediti ma c'è anche nell'ambito già dell'Europa ma per poi alla fine c'è anche in Italia se andiamo a vedere in Europa l'Italia si trovi in una condizione buona ma non ottima e non ha ancora avviato quel circuito virtuoso di sviluppo che può consentire di recuperare il gap che esiste rispetto ad altri Paesi
Sono due o tre numeri sempre nel nel biennio due mila due due mila tre mentre la Germania a una previsione di crescita nel due mila tre del nove uno per cento
Comparato a un cinque per cento di quest'anno
L'italiano la previsione del sei e due per cento nel due mila tre comparata un cinque per cento
O nel due mila due quindi più o meno no correggo la Germania cinque sei quest'anno noi cinque per cento il prossimo anno la Germania prevede nove uno noi prevediamo il sei e due l'Inghilterra
Qui il prossimo anno cinque sei e quest'anno il quattro per cento e quindi da un punto da un certo punto di vista dobbiamo adesso focalizzare un momento come poter accelerare questo sviluppo e in che modo le cosiddette infrastrutture di cui stiamo parlando questa mattina sì correrà sono siano correlate a questo fenomeno di crescita
Parliamo delle infrastrutture nell'aria delle comunicazione nelle stamattina già pochi minuti fa si è parlato di alcuni problemi nell'ambito del Sud o sulle telecomunicazioni
Debbo dire che io vorrei dire quello un concetto che trova riscontro in tutti gli incontri che Vito occasione di a vere sul mercato italiano
Questo Paese non ha una fame assoluta di unirsi di un'infrastruttura
A come a sé stante
Questo Paese ha bisogno di una ristrutturazione di processi è una ristrutturazione di architetture di sistema che deve andare in parallelo con lo sviluppo dell'infrastruttura perché potremmo fare
Potremmo trovarci in un'altra negativa esperienza delle grandi infrastrutture delle telecomunicazioni come è avvenuto nel passato
Tutti noi conosciamo cos'è avvenuto col progetto Socrate
Tutti noi vediamo che cosa sta avvenendo col Progetto UMTS questo problema di dimensioni mondiali però dobbiamo prendere atto di questa esperienza
Non basta fare nel campo nostro dell'ICT non basta fare grandi strade per portare il traffico
Noi dobbiamo porto fare le strade e sviluppare parallelamente forse un momento prima le condizioni perché su quelle strade vadano le applicazioni ci sia la richiesta di larga banda
Qui la mia osservazione e separiamo le tue le due attività e cerchiamo di creare un modello di sviluppo del Paese che abbia una curva di crescita
Tale da innescare questo progetto perché la supponiamo che un'infrastruttura larga banda vada a regime fra due tre anni nel frattempo noi non possiamo stare fermi inattesa e non fare nulla e perché non c'è la larga banda perché in effetti con i nuovi sistemi informativi così non è
Facciamo l'esempio del mondo internet che è un un esempio non tecnologico è un esempio non dico nemmeno filosofico ma e un'impostazione diversa rispetto al passato
Se non c'è banda se il sistema è insufficiente come capacità di trasporto avviene l'applicazione si sviluppa lentamente
Nel senso che il telefilm sul video l'immagine compare più lentamente di quanto potrebbe comparire adesso io semplifico il problema
Però vuol dire questo vuol dire che se le architetture dei sistemi sono ridisegnate secondo le nuove architetture che le tecnologie richiedono si potrebbe attenuare in lire l'investitore si può più graduare l'investimento della infrastruttura
Cercando di avere anche di investire molto nella ristrutturazione dei processi o nell'impiego quanto più possibile accelerato di tecnologia a basso costo
Finisco rapidamente
Il allora se noi ci poniamo su questa strada a voi il problema va affrontato con molto pragmatismo come generalmente fanno le aziende oggi
Il questa finanziamento
Che noi dobbiamo ottenere per lo sviluppo dell'ICT in Italia e perché sì acceleri quel meccanismo tante applicazioni richiesta di banda tanto infrastruttura e così via
E quindi il cosiddetto processo di sviluppo virtuoso nell'ambito delle infrastrutture
Poi essere finanziato non solo da
Da fare attività del governo finanziaria ma debbo dire più che altro da risparmi che possono quindi nell'ambito dell'impresa
In poche parole oggi le imprese
Spendono molto di meno a parità di prodotto informatico rispetto a quanto spendevano prima perché le nuove tecnologie costano cinquanta per cento rispetto a quelle di due anni fa appare a parità di capacità o di elaborazione odi
Sostenga i processi quindi questo risparmio che nelle aziende esiste basta citare presento soltanto il risparmio che c'è nel traffico telefonico tutta la riduzione dei costi della telefonia nelle aziende rimane nelle aziende
Quindi se sia arriva a ristrutturare il modello dell'Enterprise dell'impresa e include in questo tutta la pubblica amministrazione si riesce a portare risorse da una parte da quelli che sono i costi correnti forse verso gli investimenti
Senza chiedere al governo una curva di investimenti che attualmente potrebbe essere un utopia quindi e si potrebbe graduare meglio
La richiesta di investimenti che deve fare la pubblica amministrazione a livello di infrastrutture se parallelamente si riescono a sviluppare e si e si fanno ristrutturazioni delle architetture dei processi questa e l'esperienza che tutti i giorni noi vediamo sul campo questa il commento non dico nemmeno il suggerimento ma proprio una riflessione che viene dall'industria che deve tutti i giorni
Trovare i meccanismi terra che dal pragmatismo delle attività operative si abbiano poi i risultati finanziari che come ho detto ormai sono più che mai importante tradizione imprese debbo dire molto più rilevanti rispetto a prima
Peso da questo punto di vista io chiudo questo questa riflessione con una un'impostazione e con una riflessione positiva generalmente
Il Paese può fare questo salto di crescere questa crescita
De mi sembra però che vadano corrette alcune linee di sviluppo nell'ambito dell'attività di di alcuni ministeri dove vanno secondo me è meglio bilanciate queste due are lo sviluppo delle architetture e lo sviluppo delle infrastrutture
Con la parola Pierluigi parco ministro delegato da società gestore di trasmissioni nazionale ti pregherei di svolge un intervento molto rapido l INPS alle presente il ministro Frattini siamo qualche minuto di ritardo lo stesso poi per dottorato ma che chiuderà questa ciclo di interventi certamente io ringrazio gli organizzatori rinvio comunque ad un intervento che ho consegnato
Essere guardato con più attenzione intervento strutturato qui farò solo alcune considerazioni
Lo sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale cioè delle autostrade all'elettricità
Risponde a una serie di esigenze che io credo in questo momento fondamentali la prima naturalmente quella di rispondere alla crescita dei consumi di energia elettrica crescita che avviene ogni anno che le cose vadano bene
O meno bene anche quest'anno prevediamo alla fine una specie di consumi attorno al due tre per cento l'anno prossimo probabilmente sarà più elevata in prospettiva
Sappiamo che questa crescita continua a ritmi sempre discretamente sostenuti aumenta il PIL e soprattutto aumento all'intensità elettrica in un Paese come l'Italia
E necessario lo sviluppo e la rete per rendere possibile l'accesso alla rete di nuove impennate di produzione
L'Italia ha bisogno di nuovi impianti di produzione elettrica l'abbiamo detto più volte c'è una situazione di difficoltà
Crescente nella
Capacità di produzione di Potenza proprio perché i consumi aumentano e dei bisonti bisogna poi questi nuovi impianti legarli alla Rete
Ci sono poi i limiti di trasporto tra varie aree del paese
La situazione delle aree del paese e che la Rete e abbastanza mai IATA ma l'Italia è una penisola lunga e stretta ci sono situazioni in cui è necessario fare nuove cose e ne accennerò almeno a una è molto importante
C'è poi il problema dell'interconnessione con i paesi tra frontalieri l'Italia è forte un Paese fortemente interconnesso però l'accordo di Barcellona e l'indicazione ci deve essere un'interconnessione che il dieci almeno il dieci per cento della capacità produttiva nazionale
Esigenze naturalmente generali di sicurezza del sistema ma poi soprattutto il fatto che l'elettricità all'estero costa molto meno per ragioni su cui non entrerò oggi Fassi che l'interconnessione con i paesi frontalieri sia un problema importante insomma poi c'è un problema di miglioramento dell'impatto ambientale anche su questo si può fare molto
Il gestore della rete produce un piano Triennale scorrevole di sviluppo della Rete questo piano prevede per gli anni due mila due due mila e quattro circa due mila chilometri di linee e quarantasette nuove stazioni
La stima del valore investimenti e di mille quattrocento milioni di euro
Voglio soffermarmi su alcuni punti di questo piano questo piano prevede circa cinquecento quaranta interventi il ventitré di questi interventi sono stati inseriti a legge Obiettivo come interventi strategici
E importante farli tutti non solo i ventitré ma anche i cinquecentoquaranta però voglio parlare un attimo di alcuni dei ventitré ma in un secondo naturalmente questi sono i numeri che vi ho già citato
Fa il primo a cui voglio accennare e come vedete questa è la nostra interconnessione internazionale oggi l'Italia può importare sei mila megawatt dall'estero in sicurezza
Si è recentemente aperto il cavo con la Grecia nuovo collegamento aggiungerebbe cinquecento megawatt di possibile importazione non è possibile utilizzarlo appieno perché c'è una linea la Matera Santa Sofia autorizzata nel mille novecentonovantadue costruita al novantacinque per cento bloccata ancora da alcuni Comuni vedremo alcuni numeri di questa linea
Questa linea fondamentale per l'equazione dell'Energia dal Polo pugliese e per lo sviluppo della capacità elettrica nel Mezzogiorno ed è anche fondamentale per poter usare questo grande investimento che abbiamo fatto per l'Italia la Grecia
Abbiamo messo naturalmente in via sperimentale in funzione il capo però può importare solo centocinquanta Mw queste quello possiamo garantire non passa altro purtroppo si scontra l'energia che potrebbe venire di lì con il la congestione
In quella rete
Si ritrova in questo momento nel sud purtroppo voglio concentrarmi su tre investimenti su tre cose che dovremmo fare rapidamente rispetto all'estero
Il primo è appunto il completamento della linea Matera Santa Sofia il completamento richiede sei mesi di lavoro non di più anche perché si lavora da molti anni e costa quattro milioni di euro può portare la capacità di importazione se ci fosse energia a buon prezzo da quell'atto
Dell'Europa a cinquecento Mw c'è poi una seconda linea importantissima la San Fiorano Rubbia su cui l'unica linea il gestore della rete come sapete
E un gestore di rete non è proprietario questa è l'unica linea però su previsto la legge ce lo permette che stiamo cercando di costruire da soli assumendoci direttamente alla responsabilità per essere certi che niente rallenta questa realizzazione una linea e permettere di importare mille cinquecento megawatt
Il costo il tempo realizzazione dodici mesi ci vuole un'estate naturalmente perché si deve lavorare in quota se siamo autorizzati entro ottobre si potrebbe avere come dice il nostro piano a ottobre del due mila e tre mille cinquecento megawatt al costo di venti milioni di euro non voglio fare qui io le moltiplicazioni però se la mensa e la differenza oggi dal prezzo le lettrici tratta dall'Italia e la frontiera nord ed i trenta quaranta lire moltiplicato per otto
Per otto mila ore di utilizzo di questa linea moltiplicato
Per i mille cinquecento Mw la questione non quanti anni ci vogliono per ripagare questa linea e quanti mesi ci vogliono e quanto poi l'Italia guadagna nei trent'anni successivi d'aver attivato una linea del genere
E questa è credo sia una domanda molto importante
Vale un po'lo stesso discorso per la coordinano Lienz che però è un po'più difficile un po'più lunga sul territorio italiano ci vuole un anno e mezzo per costruirla però costa sessanta milioni di euro e di nuovo se facciamo le moltiplicazioni
Si tratta di vedere in quanti mesi ce la paghiamo se riusciamo a costruirla e poi per quanti decenni l'Italia beneficerebbe di avere questa possibilità
Quali sono le prospettive
Come vi dicevo prima c'è una crescita naturalmente che noi proiettiamo come dicevo attrae a almeno attorno al tre per cento nei prossimi anni di domanda tra quindi a che serve qui lo sviluppo le infrastrutture prima di tutto è certamente un fatto l'impulso alla liberalizzazione
Più infrastrutture più concorrenza
Nuove linee con l'estero ma anche nuove linee in Italia e quindi nuove accesso alla Rete per nuovi produttori la rete fatta in un certo modo se arrivano nuovi produttori devono potersi collegare si inaugura sabato prossimo una nuova centrale nel Mezzogiorno i lavori per una nuova centrale che è stata finalmente autorizzata se non si fanno le linee sarà difficile collegare bisogna assolutamente riuscita a sbloccare la linea di cui parlavo prima
C'è un fattore di integrazione con le mercati dell'Unione europea abbiamo bisogno di collegamenti d'una rete transeuropee effettiva abbiamo questo problema di vantaggio economico l'energia elettrica
L'importazione e molto importante c'è un problema di efficienza ed equità sul territorio si sta andando verso la Borsa dell'elettricità si è deciso provvisoriamente in deroga per tre anni che tutti pagheranno l'elettricità Allo stesso modo sul territorio
Ma la Borsa elettrica prevederebbe in futuro che vengano valorizzate i collocamenti zonali ma queste cose non si valorizza che solo se le si fanno le infrastrutture altrimenti se ci si troverebbe ad avere consumatori che pagano il prezzo di un'inefficienza
Quindi concludo
Sono necessarie nuove infrastrutture per rispondere alla domanda elettrica sono necessarie le autorizzazioni soprattutto da parte dei poteri locali bisogna lavorare assieme allo Stato Regioni Province e Comuni bisogna fare un grande sforzo di coordinamento si stanno perdendo
Occasioni importantissimo
Infine lo segnalo soltanto naturalmente come abbiamo detto più volte anche la separazione tra la proprietà e la gestione della Rete
Rende più difficile il coordinamento delle decisioni dei programmi d'investimento alla loro realizzazione soprattutto in una situazione come quella italiana in cui bisogna essere certi
Su di chi è la responsabilità se le cose rallenta grazie
Si stanno
A loro solo
Molti ora breve sperò assolutamente chiaro banda larga letizia Mola vuol dire in maniera molto semplice
Un intervento dell'OCSE che ti permette di andare sostanzialmente riempie braccato residenziale in autostrada invece perché con i cinquanta all'ora di motorino con i duecentocinquanta trecento lordi una macchina di grossa cilindrata chiunque di voi debba scaricare quando va a magari in campagna delle mail pesante accedere a siti capisce cosa vuol dire avere un accesso comodo in tre D suona la banda stretta oppure navigare
Entrare in rete con un'infrastruttura di internet veloce
Mi pregio di fare una battuta cosa ha fatto l'intervento un po'ambientalista come dire le strade sono quelle si può cercare di bene quello che io dico e esattamente come un uno dei nostri figli sia uno strumento del genere sicuramente acquisisce un vantaggio competitivo rispetto al compagno di scuola
Che non è dotato di un frattura del genere e concordino abbia un figlio chi naviga su internet questa generazione che è completamente diversa dalla nostra che avrà un vantaggio competitivo enorme rispetto quello che non abbiamo avuto capisce come moltiplicare per milioni di persone rappresenta uno degli strumenti fondamentali di vantaggio competitivo di un Paese
Non l'ho detto io l'han detto molti ministri dell'attuale governo che e paragonabile veramente la costruzione delle ferrovie nell'Ottocento ed era autostrade nel novecento problemi l'Italia su questo settore sta dicendo la sua abbiamo uno dei pochi casi di collegamenti a fibra ottica nelle grandi città all'incirca una decina
Se la Telecom con con l'ADSL dalle se l'è un compromesso è l'intera veloce sul semplice vecchio doppino telefonico che la Sipa steso negli anni cinquanta che sta aggiungendo centinaia di migliaia di famiglie e ce la nostra azienda che unendo il doppino telefonico e satellite se ventata questa piattaforma chiamata ADSL via satellite diamo oltre sessanta mila clienti in Italia siamo terzo operatore e il primo loro prestiamo espandendosi in tutto rotta
Abbiamo la Positano vedere quel quello che succede negli altri Paesi
Abbiamo i primi di settembre fatto una proposta al governo insieme a una classifica che abbiamo strato d'Italia nei Paesi OCSE al ventunesimo posto per diffusione di banda larga attualmente l'uno punto nove per cento diffusione sul totale di famiglie
E scenderà ad una posizione del due mila quattro scenderà dal ventunesimo al vento del ventiduesimo posto con la prefazione del nove punto sei quindi all'incirca due milioni di collegamenti
Ci sono Paesi tipo Singapore ma su Corea ovviamente Stati Uniti che sono molto più avanti ad oggi attorno al venti trenta per cento di penetrazione che andranno Storari cinquanta per cento di diffusione della banda larga
Allora e logico che sappia molto bene la situazione economica in cui stiamo la finanziaria difficile che il governo si appresta ai emanare qual è stata la nostra proposta molto semplice e molto chiare
Proprio perché abbiamo l'esperienza abbiamo sul mercato che in ogni caso quasi raddoppia di anno in anno un'esperienza da sessanta settanta mila clienti il venti per cento mercato nazionale e quindi abbiamo fatto una proposta di questo genere
Invece oppure insieme a stimolare la domanda pubblica trentini fa pensare che se il ministro Frattini forse potrà dire qualcosa su questo questo punto che importantissima
Però sappiamo molto bene che per avere risultati immediati pro il mente l'effetto come dire di di muovere questa quest'la pubblica stazione sa sicuramente più lenta non abbiam detto finanziaria due mila tre
Invece di andare a fare investimenti da uno punto cinque uno punto otto miliardi di euro che promettevano impossibili in quello che si pensava di poter fare sulla domanda pubblica prima dell'estate abbiam detto stimoliamo in maniera molto semplice la domanda privata
Con una detrazione del diciannove per cento per le spese sostenute della famiglie italiane nel due mila tre nel caso di primo anno di abbonamento a banda larga
La ricchezza c'è già nel modello Unico è la r quindi celere diciannove poi fiscalisti prudenti Sala sanno esattamente non c'è bisogno di nient'altro che aggiungere nella diciamo nelle istruzione del modello Unico il prossimo anno il quali sono la la riga di istruzioni per questa detrazione e semplicissima non ha bisogno sostanzialmente di copertura
Perché questo settore neonato ogni abbonamento si porta un IVA al venti per cento e sostanzialmente stiam parlando di una proposta semplice fatti bellissima con un una un emendamento quello che ho proposto un articolato che se andate a presentare al ministro Stanca
A Gasparri e abbia avuto la grosso sensazione questo questo weekend
Di vedere a un convegno i clan presenti entrambi a Rimini Reggio imprenditori che misura spari ha fatto proprio questa proposta e quindi pensiamo che son cementizia anche questa proposta che stia girando vedremo nei processi di Mani così mesi se avremo l'opportunità di vedere finanziaria allora
E logico e lo dico in maniera molto chiara queste è una proposta sanamente egoistica che va chiaramente a toccare tutte le tecnologie di banda larga satellitari SL fibra ottica ce ne sono altre decine ma nel caso queste son le tre principali
E che e una scelta strategica e chiudo che legata veramente al concetto di sistema Paese
Ci sono in un bilancio pubblico che mi pare che sia da cinque seicento mila miliardi delle vecchie lire centinaia di migliaia di miliardi letteralmente sprecati
Il magari stipendi di migliaia di persone che sovente sono improduttivi e potrei fare altre decine di esempi
Questo e uno strumento che sostanzialmente non ha bisogno di copertura e anche se volessimo vedere commi tanto chiedono i Little Miss del ministero dell'Economia con un concetto di non elasticità della domanda ha bisogno di copertura in ogni caso minima sta parlando di quindici venti milioni di euro
E molto semplice e soprattutto genera genera una filiera enorme
Vedete il problema della collettività esattamente quella dell'uomo ed alla gallina se l'esempio famosissimo d'autostrada Roma-Napoli sapete la vostra adesso vado a fermarsi a Rovaniemi sessanta il progettista se impuntato Herno
Facciamo che la Roma-Napoli pre facciamo autostrada il traffico e il traffico verrà darà la chiave è questa Italy oggi a quattrocento mila collegamenti a banda larga la Germania ne ha già due milioni sapete molto bene che sulla Rete ce l'ho e norme problema dei contenuti
I provider che ancora fanno contenuti non riescono letteralmente guadagnare una lira i propri contenuti ormai sulla banda stretta un problema morto e sepolto sostanzialmente non si riescono a fare
A fare soldi mentre invece con la banda larga con i contenuti multimediali brutta parola che a me non piace ma che in questo caso a senso utilizzare chiaramente si può stimolare un circo virtuose norme non gli ha fatto un calcolo semplicissimo
Non siamo il primo provider in tutti i piccoli comuni italiani dove non arriva nella fibra ottica non ADSL
I piccoli comuni sono i circa cinque mila ottocento comuni tagliatore cinque mila abitanti dissi ad una popolazione di dieci milioni di persone
Se una differenza di reddito nazionali di due milioni di due milioni di vecchie lire quindi di mille euro rispetto ai Comuni sopra i cinque mila abitanti bene
Si stima e fare una giornata i lavori a novembre col Cresme che un centro studi spesa già sul territorio
Che di questi mille euro almeno lametta siano imputabili al problema generale che non riguarda solo a banda larga su questo l'accordo con Caruso ma riguarda anche tutta la filiera in ogni caso che c'è dietro alle infrastrutture tecnologiche quindi di questi due milioni un milione imputabile a parlare del digital device pronto provate andare un albergo che non ha un collegamento a banda larga che non sistema informatico un agriturismo che non può avere e questo perde vantaggio competitivo bene nel nostro caso in cinque anni
Quello che si può stimare e di abbattere questo digital device d'e se moltiplichiamo cinquecento euro per dieci milioni di persone arriviamo chiaramente a una cifra chiara semplice a un momento di produttività del paese che in cinque anni può veramente essere vicino a dieci mila miliardi e non sono cifre assolutamente irrisorie mi assumo ente non verosimili perché questo divario tra i piccoli e grandi comuni c'è ed è molto chiaro e uno strumento del genere insieme ad altri se magari autostrade insieme linee elettriche rappresenta la chiave il vantaggio competitivo di un Paese moderno tazza
L'intervento del ministro della funzione pubblica
Franco Frattini invito al tavolo sarà il prodotto dallo Gianluigi Boggi Gianluca Borghi vicedirettore generale Sun Microsystems
Prego Boggi
La fideiussione
Rapidissimo
Buongiorno a tutti
Io nell'introdurre il ministro volevo riprendere qualche spunto che è emerso in questi in questi giorni di dibattito in queste in queste presentazioni
E se volete fare una specie di traduzione può essere anche interpretata come alcune domande no che che già pongo un po'in in anticipo spunti di riflessione insomma nell'intervento del ministro nei primi e punti che a non portare versato tutti gli interventi in quasi tutti gli interventi e quello che mi fa venire in mente il
Il federalismo incompleto mi riferisco per esempio a quello che un intervento molto lucido che il presidente del Senato Pera ha fatto l'altra sera
Quando in pratica poneva il problema di quella situazione strana dito pubblica amministrazione in mezzo al guado tra una una situazione ancora di centralismo tra una legge che spinge oggi verso il federalismo un federalismo fosse incompleto
Nel quale mancano se vogliamo ancora tutta una serie di mediazione istituzionali so dalla Camera delle delle regioni dei dicendo e che di fatto no comporta tutta una serie di di inefficienze nel nelle girare nella nello nelle attività della pubblica amministrazione questo tra l'altro è stato un intervento che non è stato soltanto visto dal punto di vista istituzionale nacque ritrovato tutta una serie di commenti specifici dell'intervento del ministro La Loggia in mattinata in corsi quindi darebbe alle strade alla sanità ha tutta un'altra serie di situazioni
Passata un po'la fotografia di una pubblica amministrazione in bilico no per la Loggia ha parlato di in mezzo al guado ha fatto presente del fiume
Quindi tirate da due parti con probabilmente un enorme rischio che alla fine la fiera o menti il carico burocratico o comunque l'incapacità di fare scelte no di una pubblica amministrazione tirata tra questi tra questi due corni
Allora se volete l'altro l'altro punto sul quale mi sembrava interessante soffermarmi quel tema fatta anche molto caro al ministro credo della me ne serialità della pubblica amministrazione
Certamente se è vero come dicevo prima che la pubblica amministrazione oggi ma anche in mezzo al guado al di là dei suoi problemi storici
Poter contare su una carica aggiuntiva di di meno e genialità
Di imprenditorialità nella pubblica amministrazione potrebbe soltanto far bene a questo Paese
Ci sono una serie di esempi mi viene in mente dico tutta tutte le logiche con cui per esempio il ministro Stanca ha cercato di dare obiettivi misurabili a tutta una serie di attività della pubblica amministrazione io mi permetto di comunque di insistere su un punto che gli obiettivi non solo devono essere misurabili ma a un certo punto deve nascere anche l'accountability se vogliamo no del del personale e quindi i dirigenti la pubblica amministrazione
Io non certamente avere obiettivi misurabili ma poi certo punto bisognerà anche dire che cosa succede se questi obiettivi non vengono non vengono raggiunti
Altrimenti come in qualunque logica d'impresa si capisce che manca un pezzo un pezzo del problema
E all'interno di queste considerazioni quindi più generali certamente mi mi permettevo di di di fare anche lo spunto di lanciare anche uno spunto su quello che può essere significato anche agli occhi del ministro
Della leva tecnologica in questo processo di devolution o comunque un processo in generale no di efficienza della pubblica amministrazione devo dire ringrazio ancora per il suo intervento Hartomo perché è stato lucidissimo secondo me il tema è di nuovo questo ci sono molte possibilità molte cose si possono fare ma come sempre scelte non sono neutre
E quindi io credo finisco soltanto con un piccolo esempio due anni fa che lo fosse forma da Pubblica amministrazione Tognana
Intervistato mi pare da GR uno tutto fece la battuta
Più di una battuta faccio ragionando sullo sportello unico vedi sa che ben lo sportello unico una bellissima cosa peccato che la costruzione tutto sommato in mattoni cemento perché poi dietro a questa spesso e sovente partono i messi comunali no per andare a a raccogliere informazioni in maniera molto fisica molto poco informatica non cercano di sia un passo in avanti ma se ne potrebbero fare molto di più
Sono passati due anni io penso che molti messi comunali corrono ancora e l'integrazione delle reti capaci di far lo sportello unico informatico è ancora un pochettino di là da venire ora se c'è una cosa che palesa gli occhi di tutti tutti operatori informatici
In prima battuta è che non è un problema integrarle reti non è un problema tecnologico non è un problema irrisolvibile arrestati attuale per la tecnologia assolutamente no
Quindi ci sono altri blocchi sono altre talvolta le volontà di non di non chiudere questo in su questi temi di di riflessione di mezzi domande passare la parola al ministro grazie
Grazie tante
Grazie per quest'invito
E anche per gli stimoli che ho raccolto
Vedendo ascoltando quanto nel corso dei vostri lavori è emerso
Che debbo dire
è stato avuto ampio risalto anche sui mezzi d'informazione quanto or ora mi è stato suggerito di qualche modo mettere appunto ecco
Io vorrei aggiungere
Qualche ulteriore riflessione qualche ulteriore
Considerazione
Dicendo da un lato quali a mio avviso sono gli obiettivi che noi abbiamo dinanzi e sono obiettivi come qualcuno ha detto
Che non si raggiungono con la bacchetta magica messi raggiungono in pochi mesi
Ma
Opportunamente credo noi abbiamo sempre confermato essere obiettivi di legislatura di medio e di lungo periodo
E accanto agli obiettivi fare qualche rapido cenno
Sugli strumenti e sui risultati
Che in questi primi mesi questo primo neanche anno e mezzo quattordici quindici mesi di governo abbiamo applicando ed attuando
Punti programmatici delineati dal presidente del Consiglio all'inizio del governo già realizzato perché
è un utile certamente importante dire tutto quello che si dovrebbe fare ma forse anche utile concreto dire quello che si è già fatto forse bisognerebbe cominciare sempre da qui
Credo che gli obiettivi non siano cambiati da molti anni a questa parte
Quando si è compreso che la riforma della pubblica amministrazione non è
Una
Scelta in qualche modo facoltativa è una scelta assolutamente obbligata e idee resa obbligatoria
Da una dimensione nazionale e da un contesto un po'più globale diciamo così la dimensione nazionale quella che voi vivete quotidianamente dagli imprenditori e che malgrado gli sforzi che sono stati compiuti di cui si deve dare atto almeno da dieci anni a questa parte io vorrei il punto di partenza nella riforma Amato del mille novecentonovantatré ancora voi vedete dal rapporto che avete elaborato e pubblicato come
Studio del contributo il costo medio per le imprese italiane dovuto alla inefficienza la complicazione ad un'amministrazione che non è quella che vorremmo e ancora circa dell'uno per cento quindi quasi il doppio della media dei Paesi più virtuosi che sta sullo zero cinque zero sei
Quindi la necessità assolutamente ineludibile e nell'Obiettivo di ridurre l'onerosità della macchina pubblica
Che è ancora troppo è costosa ed è ancora troppo autoreferenziale orientata cioè a spendere molti soldi per esistere e molti meno per dare qualcosa al destinatario finale cioè al cittadino al cliente all'impresa
C'è poi uno scenario ovviamente
Che
Consorte Colozzi una cosa si fa di non uscire da un circuito di competizione che ormai non è soltanto in Terna ai confini nazionali ma è una competizione virtuosa assisterlo paese
è evidente che se noi dovessimo chiederci e ovviamente ce lo chiediamo quali sono i principali fattori che possono incentivare o disincentivare investimenti e afflusso di ricchezze in un paese ai primissimi posti credo noi metteremmo un sistema di pubblica amministrazione efficiente
Io aggiungo anche un mercato che lavora realmente flessibile e competitivo ma forse se una classifica potessimo immaginare la pressione fiscale il mercato del lavoro ma il tessuto delle amministrazioni pubbliche
Capaci oppure no di dare risposte efficienti e risultati concreti a degli imprenditori investitori beh credo che sia il fattore discriminante per una scelta imprenditoriale
La delocalizzazione di tante nostre intese altrove in aree più propense a garantire risposte amministrative lapidei informali
Dimostra evidentemente che noi abbiamo un ulteriore necessità ineludibile di proseguire di migliorare questo percorso di riforma perché ne va della competitività del sistema Paese nel suo complesso quindi obiettiva un'amministrazione che costi di meno per i cittadini e quelle in paese
Che in qualche modo permetta a questo Paese non solo di guadagnare la competitività nella scala dei valori è un valore certamente strategico
Ma anche di non far pagare una sorta di concorrenza sleale occulta ai nostri imprenditori che debbono investire sui mercati globali e che si trovano qui una pubblica amministrazione che spesso è freno
Alla rapidità delle decisioni alla velocità del raggiungimento dei risultati questo direi che l'obiettivo che noi abbiamo davanti ed è come dicevo un obiettivo che non scopriamo adesso
Stiamo certamente comprendendo come cambiano le ricette per raggiungere questo obiettivo
Cambiano le ricette nel corso degli anni
Perché
Quanto più noi andiamo avanti in un sistema di riforma istituzionale dello Stato come è stato suggerito nella come è stato detto quasi domanda riflessione quasi domanda sul federalismo in incompleto in cui noi ci troviamo quanto più uno e si va avanti in quella strategia che dico con grande chiarezza per quanto riguarda questo Governo è una strategia rispetto a cui non solo non si torna indietro ma si deve andare avanti
Cambiando forse come ha già detto il ministro la Loggia in questa occasione
Un sistema ordinamentale che ha ancora un difetto quello di spiegare e di indicare con scarsa chiarezza le distinzioni di competenze e di attribuzioni queste una delle aree su cui noi dobbiamo più adeguatamente lavorare un meccanismo ordinamentale che si distingue per competenze concorrenti soprattutto è come voi comprendete uno stimolo formidabile
Che affinché nella concorrenza delle competenze non si capisca mai con esattezza chi deve far cosa
Io sono non da oggi favorevole ad un meccanismo che vada verso una chiara distinzione delle competenze
Allargando l'area delle competenze esclusive rispettive dello Stato delle Regioni perché io ma è una mia opinione Allo stato credo che più si distinguerà hanno esattamente le attribuzioni anche tra i governi locali rispetto al governo centrale e più noi aiuteremo anche la chiarezza nella risposta amministrativa ed allora le ricette per quell'obiettivo
Le ricette stanno cambiando ma ritengo che tre siano le aree all'interno delle quali noi ci dobbiamo muovere e ci siamo ovviamente già mossi
La prima area è quella che chiamerei delle regole
Le regole sono le norme le procedure sono i sistemi di relazione e giuridica tra amministrazioni ed amministrazioni tra amministrazioni e cittadini
Che cosa abbiamo fatto noi che cosa ha fatto il Governo attualmente in carica sulle regole
Io credo che si siano fatti dei notevoli passi avanti
Accelerando quel percorso di semplificazione
E il quel percorso di riduzione dello stock normativo che voluta dal ministro Castelli che arrivato è che in qualche caso lasciavano
Intravedere ma soltanto intravedere
Il risultato concreto che poi il cittadino vuole toccare con mano
Di quanto si riduce lo stock normativo ecco proprio la presenza del ministro Castelli mi permette di dire che nel suo ambito di competenze noi abbiamo recentemente realizzato dei testi unici che io giudico di straordinaria importanza uno di questi è evidente testi unici settoriali
Tocca una materia complicatissima che è l'organizzazione delle esperienze e dei diritti in tutti i processi di tutti gli ordini giudiziari civili amministrativi contabili beh pensate un po'
Noi abbiamo messo mano
Accento sei testi normativi
Il più antico dei quali risaliva alla fine dell'Ottocento e siamo arrivati a un unico testo un unico testo normativo operativo che su proposta del ministro Castelli congiuntamente alla mia il Consiglio dei ministri ha varato e che e l'esempio ma in tanti altri settori noi abbiamo programmato dalla Energia alla sicurezza del lavoro tutte materia in cui decine e decine di leggi che si sovrappongono creano un problema non solo per la serietà del sistema un sistema serio di regole non può imporre al cittadino l'obbligo di un interprete anche per capire soltanto qual è l'ordine che la legge dà al cittadino e poi pretendere che l'ordine sia rispettato anche se la legge non è conosciuta vecchio principio del diritto
Che di fronte ad un mare magnum di norme è francamente difficile da rispettare ecco
Noi stiamo accelerando molto con i testi unici
Il Parlamento approverà spero entro la fine di quest'anno
Ora già approvato dal Senato è all'esame della Camera come priorità e inizieremo la prima settimana di ottobre la legge quadro di semplificazione che elimina solo quella come voi ricordate gentilmente nel vostro rapporto oltre cinquecento leggi vigenti
Proprio per
Affrontare questo terreno delle regole in un modo pragmatico
Cos'altro abbiamo fatto in questo anno o poco più
Abbiamo cercato io ho cercato io essendo profondamente convinto di questo metodo di lavoro di abbandonare l'idea che la semplificazione del quadro delle norme si potesse decidere nelle stanze di Palazzo Vidoni cioè del ministero della Funzione pubblica
Ed allora abbiamo attivato delle partnership dei protocolli di intesa
Primo con la Confindustria ma immediatamente dopo con la Confcommercio con la Confartigianato e con una gran quantità di associazioni che rappresentano tutti i settori
Del lavoro e porteremo questa settimana un analogo protocollo alla Conferenza Stato Regioni
Abbiamo attivato in altri termini dei meccanismi attraverso cui in un tavolo di confronto sono i protagonisti del mercato che indicano al governo quali sono i settori prioritari dove metter mano e dove semplificare perché è evidente che altrimenti potrebbe darsi il caso che la scelta del governo Possa non coincidere con una effettiva utilità
O con una prioritaria utilità abbiamo invertito le regole
Ho in qualche modo modificato anche il ruolo di funzione pubblica che non è più l'organismo governativo da cui promanano regole
Sia pure di semplificazione ma una struttura di servizio per delle partnership con le organizzazioni e le associazioni che rappresentano la società civile e da cui noi raccogliamo
Stimoli per potere intervenire semplificando e disboscamento il quadro delle regole
Qualche risultato quindi credo sia stato già raggiunto a questo aggiungerei un solo richiamo sempre sulle regole al programma che abbiamo lanciato
Per tradurre le leggi gli atti amministrativi gli avvisi ai cittadini dal burocratese in italiano comprensibile sembrerà una banalità
Ma ancora dall'avviso in un ufficio pubblico
Alla scrittura di un atto che viene indirizzato ai cittadini al testo di una legge noi riscontriamo un'infinità di situazioni in cui le amministrazioni parlano per capirsi da sé medesime non per farsi capire al destinatario allora
Questo vuol dire con il programma che già avviato ed è disponibile ovviamente su internet sul nostro sito
Noi abbiamo avviato addirittura un bando nazionale che inneschi una gara diciamo così tra tutte le amministrazioni a chi semplifica di più il proprio linguaggio non basta semplificare le regole bisogna anzitutto semplificare il principale mezzo di comunicazione cioè la lingua parlata che deve essere finalmente comprensibile da chiunque
Ed allora per coronare questo
Pilastro diciamo così per il governo che riguarda la semplificazione delle regole il governo si attende dal Parlamento è ora al Senato in sede deliberante e quindi con una corsia preferenziale
Una legge quadro quindi noi operiamo per leggi quadro abbiamo abbandonato l'idea delle leggine delle micro norme una legge quadro che mi permetto di dire se ce la faremo in tempi rapidi
Perché voglio lei anche vedere i risultati concreti nell'arco di questa legislatura ma la corsia preferenziale mi fa ben sperare
Questa legge quadro a un caposaldo che credo sia facilmente comprensibile a tutti quando questa legge sarà in vigore agli atti amministrativi a tutti gli atti delle pubbliche amministrazioni sarà applicabile il codice civile
Quindi noi privatizziamo lo strumento di azione degli atti amministrativi evidentemente una cambiamento di tipo epocale rispetto al diritto amministrativo tradizionale lo dico da Consigliere di Stato quindi insomma è stata una riflessione profonda quella che ho fatto anch'io ma applicare il codice civile ai rapporti a tutti i rapporti tra cittadino e pubblica amministrazione significa introdurre una svolta anzitutto culturale
Quella della pariteticità
Tra tutti i soggetti dell'ordinamento siano essi pubbliche amministrazioni siano in preso siano cittadini
Cancelliamo circa duecento anni di storia del diritto amministrativo che non sono stati perduti che non sono stati costruiti invano macché potranno aiutare un tessuto di norme in alcuni settori si
Dateci evidentemente ci saranno dei settori residuali ha diritto amministrativo imperativo come si dice in gergo ma la regola sarà il Codice civile eh la regola che disciplina tutte le relazioni tra soggetti dell'ordinamento secondo pilastro cerco di accelerare mi rendo conto di dilungarmi forse un po'troppo ma qualche cosa bisogna pur dirla
Le strutture allora regole strutture risorse umane e questi sono i tre pilastri le regole ho detto le strutture
è il tema del decentramento del federalismo e della devoluzione
Io lo dico subito sono fortemente convinto che il sistema federale che si evolse verso la devoluzione non sia un bene in sé perché è bello ma perché serve concretamente ai cittadini
Noi non ci innamoriamo dell'idea ma siamo fortemente convinti che una pubblica amministrazione in cui le decisioni che interessano la vita quotidiana del cittadino non possono essere prese da Roma
Non vuol dire negare l'efficacia e la forza di indirizzo del governo e dello Stato centrale significa solo dire con grande chiarezza che noi rischiamo di avere cambiato prima il sistema politico di democrazia sul territorio dove il cittadino sceglie il suo Sindaco sceglie il suo presidente di provincia o di regione e di non avere cambiato contestualmente i mezzi che attribuiamo nell'ambito della pubblica amministrazione a queste persone
Che hanno ricevuto un mandato popolare che debbono rispondere ai cittadini ma che poi vengono a Roma magari in delegazione a dire ma sapete che c'è
Come assolviamo agli impegni di governo locale
Se c'è sempre il nulla osta di un sovrintendente o il concerto di un ministero o il parere vincolante di un'altra amministrazione ed allora federalismo e devoluzione vuol dire assunzione di responsabilità questo è l'aspetto su cui noi dobbiamo essere assolutamente chiari noi riteniamo che la prospettiva di riforma federale
Serva al cittadino cliente all'impresa
Per avere risposte più rapide
E dobbiamo adoperarci per uscire rapidamente dal guado e quindi per accelerare la riforma costituzionale già varata dal governo su cui il ministro Bossi credo vi intratterrà tra breve
E perché noi non possiamo neanche lontanamente rischiare
Che nell'opinione pubblica e nel cittadino serpeggia l'idea che andare verso il federalismo vuol dire come qualcuno ha detto aggiungere le competenze che prima c'era la Roma con quelle che ci sono a Pavia o a Reggio Calabria assolutamente no
Significa sostituire competenze centrali ha competenze e responsabilità locali altrimenti se il differenziale fosse di segno positivo questo federalismo avrebbe appesantito il Paese e non è questa la nostra idea
Allora come cambiare le strutture
Noi abbiamo riaperto la delega con una legge che è entrata in vigore prima dell'estate
Riaperto la delega sul disegno riorganizzativo dello Stato cosa ci faremo con questa delega non aumenteremo il numero dei ministeri
Non costruiremo strutture in più non creeremo nuove agenzie o peggio nuove Authorities cercheremo di razionalizzare
E di semplificare quello che non ha funzionato
Dall'attuazione del decreto legislativo trecento che del lontano mille novecentonovantanove mai entrato in vigore solo col primo giorno di questa legislatura
Sono emerse delle disfunzioni organizzative ci sono delle duplicazioni abbiamo trasferito settori di competenza sul territorio e ci siamo dimenticati
Uso un eufemismo benevolo di trasferire quelle funzioni già ministeriali a strutture che ministeriali non debbono essere più ed allora è evidente che lo Stato centrale l'apparato ministeriale deve dimagrire
Deve ridursi perché altrimenti noi ci troveremmo sì
Ancora in mezzo ad un guado che dice di volere il federalismo ma poi conserva una roccaforte ministeriale molto consistente
Questo non vuol dire smantellare questo vuol dire far comprendere che il saldo di questa operazione deve essere un saldo di maggiore velocità di accorciamento dei tempi per le decisioni e quindi di vantaggio per i destinatari finali cioè per gli utenti clienti
I cittadini vedete
La grande esperienza
Immaginata degli sportelli unificati sul territorio è stato ricordato rischia di risolversi nella costituzione di sportelli fisici dietro i quali ci sono ancora su ciascun territorio cinque o sei palazzi di altrettanti ministeri
Che da Roma continuano ad a vere competenze radicate in ciascun ambito provinciale
Ma la nostra idea era un'altra
La nostra idea era creare dei terminali dello Stato unici in tutti i sensi non solo fisici della pubblica amministrazione se questa unificazione dei terminali non sia ancora compiuta
Vuol dire che ci sono delle resistenze all'interno delle amministrazioni centrali e con queste ovviamente ci confronteremo
Ci sono delle preoccupazioni di ordine sindacale comprensibili ma che possono essere superate
Incentivando quel ricorso alla mobilità su cui negli anni scorsi purtroppo si è fatto assai poco perché mobilità non vuol dire un esodo epocale di migliaia e migliaia di dipendenti vuol dire
Riequilibrare il fabbisogno di personale laddove realmente serve in questa finanziaria ci sarà certamente una regola di semplificazione delle procedure di mobilità che non saranno procedure unilaterali saranno procedure che tengono conto delle preoccupazioni complessiva delle organizzazioni dei lavoratori
Ma che tengono conto anche di un interesse primario che è quello di tutti gli altri cittadini
Che aspettano da quei lavoratori pubblici da quelle strutture non più solo informazioni notizie ma anche servizi se lo sportello unico per le imprese non fosse ancora in troppi casi un luogo dove nella migliore delle ipotesi si ricevono informazioni su come si fa
Anziché un luogo dove si ricevono risultati quindi risultati concreti in termine di soluzione dei problemi non solo di informazioni su quanto è difficile il problema da risolvere probabilmente avremmo fatto un passo avanti
E questa la direzione verso cui stiamo andando quindi riforma profonda
Della funzionalità delle strutture eliminazione di strutture inutili abbiamo centinaia di commissioni comitati task force che sono quasi sempre aggiuntive a compiti propri delle amministrazioni
E dalle quali essendo con su consulenza comitati di consultazione e qualcosa e robe del genere non sappiamo mai qual è il prodotto in termini di utilità
Per il cittadino e anche per la pubblica amministrazione e lì bisognerà fortemente tagliare
Chiaramente l'ultimo pilastro è quello delle risorse umane è stato fatto un richiamo alla managerialità
Credo anche qui che qualche risultato noi lo abbiamo già raggiunto malgrado il Breve Periodo della esperienza di governo finora
Abbiamo una legge quadro strutturale che riforma strutturalmente il sistema della dirigenza della dirigenza pubblica dando le flessibilità permettendo una maggiore responsabilizzazione migliorando i percorsi di formazione
Perché sulla formazione si deve investire perché la formazione del valore aggiunto ma individuando anche quelle che è stato detto dal dottor Boggi dovrebbero essere le relazioni inevitabili tra obiettivi risultati e conseguenze del raggiungimento o meno dei risultati
Abbiamo dato finalmente una regola dico finalmente perché lo snodo che aveva creato le disfunzioni nel sistema della dirigenza pubblica era la sostanziale indifferenza nel caso di mancato raggiungimento degli obiettivi manageriali
Oggi noi stabiliamo con chiarezza che il dirigente pubblico è premiato se gli obiettivi li raggiunge
Per delle funzioni se gli obiettivi non li raggiunge quindi introduciamo dei meccanismi preventivi di valutazione di misurazione dei risultati che hanno a mio avviso due vantaggi
Sottraggono la dirigenza pubblica al rischio di essere giudicata per criteri di discrezionalità politica cosa che sarebbe sbagliata
Secondo vantaggio garantiscono
Al cittadino a colui che pagando le tasse ha il diritto di attendersi un servizio dall'amministrazione pubblica che il prodotto della funzione manageriale dovrà essere valutato misurato
E in relazione adesso si potranno prendere le decisioni di competenza dell'autorità politica quindi non rimozioni indiscriminate non repulisti politici giammai
In queste prime giornate di applicazione della legge credo che tutti gli osservatori stiano constatando l'equilibrio e la moderazione con cui noi stiamo operando in un mix tra scelta delle persone competenti e valutazione di risultati attesi premiando quelli che li raggiungono e inevitabilmente facendo a meno di quelli che i risultati non li raggiungono
è un investimento importante che non si improvvisa ancora una volta con un colpo di bacchetta magica ma credo per qualsiasi governo ma comunque per il governo a cui ho l'onore di appartenere è un investimento strategico
Noi poniamo oggi la necessità di una classe dirigente pubblica che abbia come missione
Quella di aumentare la competitività
Dell'amministrazione pubblica attraverso risultati non attraverso il formalismo dei controlli il formalismo di una pubblica amministrazione che ama il procedimento noi amiamo il risultato
Al procedimento siamo pronti ad applicare il codice civile
Queste una sfida importante ovviamente per fare questo puntiamo sulla collaborazione dei protagonisti cioè dei dirigenti che dentro vogliono far meglio per avere un po'anche loro l'orgoglio dell'appartenenza ad un meccanismo di management pubblico
E deve certamente essere un pilastro per il cambiamento grazie
Prima di
Osservazione del dottor Boggi se ci sono delle domande che ci possiamo rivolgere al Dottor Sottile al ministro Frattini
Total body vuole commentare
Difficile commentare perché oggettivamente è stato estremamente esauriente mi sembra sia anche passato in maniera per me almeno pienamente soddisfacente sui punti che aveva alzato poi chiaramente sappiamo tutti che il processo è difficile niente scontato però mi sembra che molte delle preoccupazioni che in questa sala erano uscite in questi due giorni che alcune delle quali poi personalmente
Ho provato ad esprimere serve siamo state colte in pieno quindi sono pure di un buon lavoro che continua a fare al ministero emise una gabbia spiegavano al primo punto è un processo di riforma che continua che non si è fermato
E anche ci ha spiegato bene credo dei passaggi importanti prossima settimana dei prossimi mesi
Quindi grazie ringrazio il ministro Frattini
Grazie è mentre su di un intervento anche questo molto molto atteso che quel ministro
Della giustizia Roberto Castelli che ha un'agenda come sapete molto fitta in tema di riforma della giustizia
Non c'era molto fitte anche molto a cento e di molti approfondimenti analisi critiche
Credo che possiamo anche essere d'accordo sul fatto che comunque un sistema giudiziario efficiente è una delle condizioni fondamentali per restituire competitività al Paese chiedo che di questo poi ci parlerà non sostanzialmente il ministro
Castelli prego
Sì grazie io
Al fine di diciamo cercare semplificava Macherio preparato anche del materiale
Illustrativo se così ai cori
Quali sono i problemi fondamentali sui quali noi dobbiamo misurarci
Sostanzialmente
Sono tre
Il primo è legato
All'efficienza dalla macchina la giustizia
Che oggi in Italia gravemente deficitaria
Due dati per tutti se ne potrebbero produrre molti di più però i due più significative
Partendo dal secondo
E come vedete ho voluto porre l'accento sui processi civili perché credo che spesso si ponga l'attenzione soprattutto sui questo di carattere penale che evidentemente sono di maggior appresa mediatica ma ci si dimentica che in realtà il processo civile forse misura di più quello che poi è la capacità competitiva di un sistema paese
Della durata media un processo civile nel nostro Paese circa dieci anni
Una media assolutamente superiore a quella dei nostri partner europei
Ricordo che in Francia siamo intorno ai sei anni
Il processo penale
E leggermente più veloce ma e di questo ordine di grandezza e questa durata eccessiva accompagnata anche al numero veramente imponente Dinoi procedimenti che si rovescia ogni anno sul sistema ricordo nel due mila ci sono stati un milione settecento mila
Nuovi processi civili hanno prodotto quello che io ho definito il debito pubblico giudiziario cioè otto milioni e mezzo di procedimenti pendenti quindi una massa enorme di procedimenti pendenti
Con i quali evidentemente dobbiamo fare i conti
Quindi questo è il primo grande tema che legato all'efficienza della giustizia e senza il quale evidentemente il Paese perde pesantemente di competitività
Il secondo è di natura naturalmente più politica istituzionale ma è un grave ostacolo
Alla risoluzione del primo problema il conflitto che è in atto tra magistratura e politica qualcuno ma rimproverato
Sul fatto che io questa eccessiva rudezza e denuncio pubblicamente questo stato di fatto io non sono ad uso fare lo struzzo vuol dire sotto gli occhi di tutti che esiste questo conflitto chiunque abbia perché i giornali anche stamattina
Lo può vedere e quindi è inutile fa finta che non esista esistenti ed è in grado stacco che c'è tra di noi tra noi e diciamo la risoluzione del primo problema
E infine il terzo problema fondamentale l'esigenza di sicurezza da parte dei cittadini
Io ricordo è un dato che non do io ho mandato il procuratore generale
L'apertura dell'anno giudiziario
L'anno scorso oltre l'ottanta per cento dei reati denunciati
Non trova non trova il colpevole cioè non si conosce il colpevole tolto l'ottanta per cento i reati denunciati
Sergio aggiungiamo il fatto che in Italia c'è una popolazione carceraria che ha ieri assommava cinque cinquantasei mila duecento detenuti ma ci sono settanta mila
Condannati a pena detentiva a piede libero perché la magistratura di sorveglianza non deliberare sull'applicazione alla pena
Possiamo capire quale sia appunto stato a sicurezza nel nostro Paese e tra l'altro un tema assolutamente s'intitola Cittadinanza quindi questi sono i tre direttrici sulle quali
Noi abbiamo costruito il programma abbiamo presentato il programma le Camere
E abbiamo iniziato un percorso un percorso naturalmente è in itinere
Se vogliamo passare la prossima
Quindi sostanzialmente quali sono gli obiettivi che ci poniamo
Per la prima questione
Rapita e procedimenti efficienza degli uffici
Per la seconda
Ripristino dei principi Montesquieu suo Separazione di Poteri questo è un tema delicatissimo
Che oggi non siamo in grado di affrontare in Parlamento stante
Lo stato di forte contrapposizione che c'è in Parlamento ma che prima o poi responsabilmente tutte le forze politiche
Dovranno affrontare
E il terzo è cercare introdurre il principio la certezza della pena
Punito naturalmente al miglioramento del sistema penitenziario perché è un'altra problema molto grosso che non abbiamo trovato
E quello di un sistema penitenziario che possiamo definire con un eufemismo arretrato
La prossima naturali
Cosa è stato fatto
Per quanto riguarda l'efficienza degli uffici non abbiamo introdotto nuovo riforma de Sisti elettorale consiglio supera la magistratura
Che cosa tutto il ministro Moratti
Che a nostro parere consentirà un
Avendo sostanzialmente quali sono stati i punti fondamentali primo abbiamo dato la possibilità a tutti i magistrati e potersi candidare appunto per essere eletti al Consiglio superiore senso del passato adesso le forche caudine
Delle correnti
Secondo abbiamo inteso dare un
Un assetto più snello al consiglio stesso pre consentisse di lavorare meglio ricordo che
Proprio in piano in questa filosofia di un decreto legge recentemente approvato dal Consiglio dei ministri che dovrebbe iniziare il proprio esame alla Camera proprio in questi giorni
è stata introdotta una fila figura dall'assistente dei consiglieri che era molto richiesta dai Consiglieri stessi ormai realizzata per questioni appunto non soltanto il Bilancio ma
Anche gli spazi oggi con riduzione del numero possibile introdurre
E soprattutto riforma direi epocale visto che il nostro ordinamento giudiziario risale al mille novecentoquarantuno quindi e addirittura pre costituzionale
La riforma ordinamento giudiziario che dei nostri intendimenti dovrebbe ridare efficienza
Alla alla macchina giustizia
Questo per quanto riguarda le questioni ordinamentali per quanto riguarda le questioni organizzative
L'attuazione della riforma di cui parlava appunto il ministro Frattini non abbiamo dato vita alla riforma del del Ministero Giustizia l'abbiamo
Diciamo
è stato riformato in maniera assolutamente
Fondamentale abbiamo creato dipartimenti oggi abbiamo quattro dipartimenti che diventano centri responsabilità
E appunto di monitoraggio e attività di competenza è un un lavoro non facile occorre superare molte resistenze di carattere culturale
Però possiamo anche dire che siamo ottimisti perché notiamo anche una grande voglia di partecipazione in molti dei componenti del ministero io devo dire che ho trovato al ministero forse
Così una sorta di rassegnazione stante anche al fatto che amministra la giustizia tradizionalmente soltanto i magistrati occupavano le posizioni apicali questo significava che chi invece
Proveniva dalla dal personale amministrativo vedeva precluse poi le possibilità di carriera oggi non è più così oggi con riforma è possibile diciamo introdurre anche figure cosiddetti e laiche e questo credo che sia un fatto assolutamente positivo
Un altro punto sul quale stiamo raggiungendo dopo aver superato anche qui delle fortissime resistenze di carattere culturale dei buoni risultati
E
Cercare di introdurre dei criteri di valutazione sull'efficienza degli uffici giudiziari
è un punto sul quale i magistrati sono estremamente sospettosi però io vi do un dato sul quale evidentemente non è possibile non soffermarsi e non è possibile non dà una risposta
Io prima ho citato la durata media dei processi civili
Se poi andiamo a disarticolare le medie vediamo i risultati sorprendenti
Perché ci troviamo di fronte alcuni tribunali che per mediamente per dare una sentenza di primo grado è un procedimento civile ci mettono duecentotré giorni altri tribunali ce ne mettono mille quattrocento
Cioè sette volte tanto da allora è del tutto evidente e questo mediamente a parità di risorse è del tutto evidente che occorre andare a verificare perché ci sono queste discrepanze
Così clamorose
Questa commissione sta lavorando io spero che possono dare risultati concreti
Entro un anno perché entro un anno non perché lavora piano perché è assolutamente necessario avere tutte le informazioni per l'informatica
Considerate che io oggi oggi no fortunatamente ma fino a qualche tempo fa io ricevevo ancora l'informativa agli uffici giudiziari su Schede scritti a mano alcune volte neanche a penna matita
Oggi le informazioni che riceviamo quasi tutte per per via informatica
E quindi questo sistema che elabora una serie molto grande ci sono circa settantadue i parametri che vengono elaborati evidentemente ha bisogno di input di carattere informatico
Per quanto riguarda rapita e procedimenti siamo intervenuti a livello normativo
No se tornare indietro di una grazia
La commissione va cosiddetta Vaccarella dal nome del suo presidente che ha studiato i phone processo civile al fine di velocizzare uno ha già conclusi i lavori
Conclusi i lavori producendo che cosa
Un testo di intenti che oggi va trasformato in articolato di legge nostro l'ufficio legislativo è già al lavoro però lavoro diciamo molto oneroso
Prevedo che l'articolato potrà essere pronto per la fine dell'anno
Nel frattempo siccome qui stiamo parlando di provvedimenti delegati abbiamo già presentato già da molto tempo
Due provvedimenti perito e non molto importanti alla Camera al Senato velocizzare il processo civile e
Per velocizzare anche il diritto fallimentare che ricordo risale al mille novecentoquarantasei quindi anche questa è una legge pre costituzionale che è stata tra l'altro
Fatto oggetto di numerose sentenze della corte
E quindi è ormai un uno strumento che non non è più efficace
E infine siamo intervenuti attraverso decreto sulla cosiddetta legge Pinto non mi soffermo a dire cosa legge Pinto penso lo sappiate tutti abbiamo introdotto un meccanismo transattivo che pensiamo possa risparmiare più di cinque mila processi all'anno ci possa far risparmiare quattro milioni di euro all'anno perché come sapete
Il paese è stato oggetto di numerose sentenze la Corte di di Strasburgo attraverso questo sistema vorremmo superare questo problematica
Veniamo infine la questione sicurezza questione penitenziaria che anche in questi giorni ha
Così tenuto l'onore delle cronache
Ma la situazione è competenza italiana e
E critica
E critica perché perché fino all'inizio degli anni Novanta
C'è un sistema molto comodo ma non so quanto effimere
Positivo per i cittadini e per contenere diciamo a criticità la questione periodicamente mi ha fatto un'amnistia
Quindi i detenuti venivano liberati tornavano nel paese puntualmente riprendevano a fare quello che purtroppo sono in grado di fare cioè reati
Venivano reintrodotti nel sistema penitenziario poi in un'altra misti e così via
Dal novanta di ammissione sono state più fatte quindi questo ha comportato una significativa
Significativo aumento della popolazione penitenziaria che ha portato che cosa ha una
Situazione di sovraffollamento pari contestualmente non soltanto non sono stati aperti nuovi carceri
Ma ne sono stati chiusi di
Gli esistenti casi più eclatanti sono quelli Pianosa e l'Asinara
Questo ha portato a situazioni di sovraffollamento in termini regolamentari non abbiamo quarantuno mila posti teorici
La popolazione Return come dicevo prima i cinquantasei mila duecento detenuti
In realtà non c'è una presenza un Regolamento che per certi versi presenta caratteri utopici
La capacità massima reale è intorno ai cinquantanove mila posti quindi potete capire siamo veramente quasi al limite siccome questo governo intende garantire la sicurezza dei cittadini sicuramente non pensiamo che la via sia quella di aprire indiscriminatamente le porte penitenziari presso del problema pertanto degli e non possono essere che altre e quali sono
Prima di tutto abbiamo razionalizzato il sistema che era assolutamente irrazionale tempio su San Vittore abbiamo ottenuto risultati assolutamente significativi cito San Vittore perché era uno dei casi
Più clamorosi San Vito è stato costruito nel mille ottocento per circa settecento detenuti
è arrivato venne due mila duecento quando io sono entrato appena responsabilità di questo dicastero il primo penitenziale dico visitato è stato sorbitolo c'erano due mila duecento detenuti
Oggi attraverso ad esempio l'apertura rapida del del penitenziario di Bollate che era chiuso da anni non si capisce bene perché
Li abbiamo portati a mille quattrocento diventeranno mille entro il due mila e due quindi abbiamo risolto un problema che era veramente grave
Abbiamo stipulato un accordo che ritengo importantissimo con l'Albania per il quale i detenuti cittadini albanesi potranno scontare anche contro la loro volontà
Le pene in Albania
Perché motivo molto semplice la popolazione penitenziaria italiana sta crescendo soprattutto per l'immissione continua gli extracomunitari
La popolazione extracomunitaria ormai assomma oltre il trenta per cento la popolazione sta crescendo
Sempre più rapidamente io ricordo che anche l'ultima grande operazione di polizia che è stata fatta da dove sono state arrestate circa trecento quarantun criminale di diciamo di un certo peso cento erano italiani e duecentoquarantuno extracomunitari e del tutto evidente che va perseguito una politica di accordi con i Paesi di provenienza di questi di questi individui per al fine di poter far scontare la pena nei loro paesi d'origine col è molto difficile ottenere questi accordi
Non c'era mai riuscito nessuno con l'Albania e ci siamo riusciti spero che il Parlamento approvi rapidamente
La ratifica di questo accordo in modo che posso diventare operativo
E poi naturalmente bisogna stanziare
Una serie di risorse significativa per costruire nuovi penitenziari che ristrutturare i penitenziari esistenti perché perché è evidente che comunque bisogna assicurare un livello quantomeno dignitoso di permanenza nelle carceri non è possibile
Vivere in maniera un dignitoso in carcere io ritengo che lo Stato abbia tutti i diritti difendersi da chi delinque Conad e nessun diritto di togliere la dignità a queste persone anche qua abbiamo introdotto un sistema innovativo che è quello di poter acquisire penitenziale in leasing
Io non so per quale motivo quando dico questa cosa molti si mettono a sorridere
Qual è il motivo il motivo molto semplice oggi c'è un sistema talmente farraginoso per costruire nuovi penitenziari
Perché il ministero di Giustizia riprogrammare i progetta e poi li costruisce invece il ministero infrastrutture risultati questo iter che per costruire un ho preteso ci vogliono dieci anni con questo sistema pensiamo e costruito in tre o quattro quindi ha ragione è molto semplice
E credo abbastanza significativa
Abbiamo destinato una cifra consistente perché abbiamo circa mille miliardi Seedoo
Verrà destinati sempre più fondi a questa forma piuttosto che all'altra
Quali sono le difficoltà
Ma difficoltà sono sostanzialmente di natura politica e naturale organizzativa natura ordinamentale
Non mi soffermo sulle difficoltà di natura politica clima sua giustizia incandescente lo sappiamo tutti non non è il caso di affrontare questo tema in questa sede
Perché è noto voglio dire basta aprire qualunque giornale
Di qualsiasi giorni quest'anno dice raramente
Non c'era una una pagina su qualche polemica di questo cattiva giustizia e ci sono due questioni che io ci tengo a sottolineare che sono meno note
Primo questo governo ha lavorato troppo è una diciamo è paradossale dire questo però il dato qual è stato che abbiamo il Parlamento non è stato assolutamente in grado di seguire trasformare in leggi dello Stato le i provvedimenti approvati e consegni District non certamente che il Parlamento ha lavorato ma perché noi abbiamo presi da questa cupio legiferante che però era necessaria per essere trovati di fronte a uno stato che almeno secondo nostro punto di vista andava profondamente riformato ogni ministro si è impegnato a fondo
Ma risultato che questo grande lavoro è stato fatto intasato il Parlamento qui come potete vedere in questa tabella giornata mi pare al due settembre
Il governo ha licenziato dei un duecentocinque provvedimenti
Nell'arco di se togliamo agosto in cui non si lavora di dodici mesi quindi un lavoro enorme
Che il Parlamento e naturalmente non è riuscito a seguire oggi noi abbiamo cento nove provvedimenti
Inattesa di essere
No ecco scusate centonove sono stati approvati
Mentre gli altri sono pendenti
Novantasei sono pendenti
Soltanto il mio Ministero ha approvato lui trentatré provvedimenti di legge oggi ho ben tredici provvedimenti di natura piuttosto corposa che però sono fermi in Parlamento in attesa di essere
Appunto approvati
E e quindi questo è un dato come qua bisogna fare i conti
Le riforme in qualche modo tardano ad arrivare perché naturalmente una riforma non è tale finché non è pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale
Però non è dovuto diciamo inerzia al governo anzi se ha creato questo effetto paradossale per cui avendo prodotto troppi provvedimenti oggi il Parlamento fa fatica a licenziare anche se come vedete hanno approvato un numero molto
Molto elevato di provvedimenti
Qui non non c'è niente da fare si tratta semplicemente di coordinarsi meglio
Con Giovanardi che il ministro appunto per i rapporti col Parlamento stiamo vedendo di stilare un calendario
In cui dare delle priorità
Sulla panoramica generale del governo per appunto poter andare avanti con una certa coerenza un'altra questione sulla quale io o battuto tantissimo e spero in finanziaria se posso vedere qualche risultato
E sul sistema che io francamente che sono
Stato nutrito da quarant'anni di cultura privatistica non riesco assolutamente digerire
Che è un bilancio
Della pubblica amministrazione dello Stato che per me non non posso definirlo interni assolutamente negative che credo io l'ho fatto un'analisi storica perché nato in questo modo ma di fatto è una camicia di forza
Qui ci sono tutti imprenditori mi dicono provate a pensare avesse impedito la vostra azienda senza poter gestire minimamente o comunque dovendo gestire in maniera assolutamente rigida le vostre risorse
Di fatto cosa comporta tutto ciò io vi do i dati del mio ministero
Nel due mila uno bilancio consuntivo del due mila uno su un bilancio di poco più di dodici mila miliardi io ho mandato in economia ottocentottantanove miliardi competenza e due mila duecento miliardi di cassa
Vuol dire che noi per motivi vari legati
Qualcuno a volte naturalmente l'efficienza della struttura ma altre volte perché i capitoli di bilancio sono assolutamente originale abbiamo speso due mila duecento miliardi in meno di quello che non avremmo potuto avremmo dovuto spendere perché evidentemente in una pubblica amministrazione se io ho delle poste di bilancio e chiaro che sono efficiente se spendo pagare traduco i servizi per i cittadini e non sono efficienti e se non le spendo al di là di quelle che possono naturalmente le economie ma tra l'altro nessuno assolutamente incentivato a fare economie perché nessun ministero beneficio economie che fa perché può essere in capo al Tesoro quindi che vantaggio cioè a fare economie nessuno
Io mi sono battuto molto su su questo tema vedo che amica letizia assente con il capo che anzi raffinato Rastelli smettila di di Cortina di le stesse cose però io qua ho citato una frase del Presidente del Consiglio piace tantissimo ogni ministro deve essere impedito l'atto col ministero
E quindi noi potremmo io posso garantire di arrivare a questa quadratura del cerchio che abbastanza paradossale se mi dessero esplicita per poter gestire il Bilancio io potrei tranquillamente
Accettare dettagli assolutamente significativo ma dico che in molte centinaia di miliardi da un lato ad avere più risorse disponibile all'altro
Quindi io credo che questa sia la strada da seguire
Più che i tagli così diciamo fatti in maniera non selettiva è possibile farlo
Io credo che in questa finanziaria questa nostra esigenza che tra l'altro è sentita da tutti i ministri verrà accettata in una certa misura naturalmente voi sapete che alla fine i Biagi i ministeri sono fatti
Per larga parte da specie obbligatorie quelle non si possono totalmente toccare ma se ciò verranno potremo diventare veramente impeto e noi stessi potremo gestire molto meglio
La macchina ministeriale
Questo è quello che abbiamo fatto cosa stiamo facendo ecco qui come vedete sono alcune cose di carattere organizzativo e altre invece di carattere normativo che come dicevo
Sono pendenti in Parlamento
Quindi stiamo portando avanti un un un programma di decentramento e l'amministrazione giudiziaria
No perché colate come diceva giustamente Frattini io sono nato di un movimento federalista ma la penso esattamente come lui cioè il federalismo
Deve essere se è un vantaggio per il cittadino e siamo convinti che lo sia ero convinto prima non sono convinto ancora di più dopo questi mesi di mia esperienza al ministero impossibile o comunque lo si fa molto male
Gestire tutto dal centro bisogna assolutamente decentrare i centri responsabilità
E i centri di spesa per alcune cose per altre naturalmente no
Stiamo ricominci opporranno ante riforma del processo civile stiamo portando avanti attraverso la commissione Nordio riforma del codice penale
Ha già prodotto un testo con alcune centinaia di depenalizzazioni che presenterò abbrevia anche questo al Parlamento
Stiamo portando avanti la riforma del diritto fallimentare con la commissione Trevisanato la riforma diritto societario praticamente conclusa brevissimo porteremo gli ultimi decreti delegati e con cenni Listri
Stiamo portando avanti la riforma è sta to onorario acqua io do grandissima importanza
E sta per partire la commissione studio sua riforma il codice procedura penale ecco come avete quindi un lavoro assolutamente imponente anche dal utili sono negativo normativo
Se vogliamo la prossima
Ecco qui noi abbiamo diciamo è una quadro sinottico leciti cosa stiamo facendo in funzione del programma che amo presentato il famoso contratto con gli italiani quindi come vedete siamo assolutamente ai tempi previsti poi naturalmente
Mi piace riprendere non ho il copywriter di questa frase ma la dico la Lis ministro Gaspari Cernobbio per gli uomini politici spesso mentire è una triste esigenza quindi è chiaro che la sinistra comunque l'opposizione fa il suo mestiere dice non abbiamo fatto nulla però questore lo stato dell'arte
Quindi sostanzialmente a cena in romanesco su su cosa sarà improntata sua riforma i codici come diceva già work in progress
E poi ci saranno altri due grandissimi temi da affrontare da un lato la riforma le norme costituzionali in tema di giustizia che andrà affrontato soprattutto in vista di che cosa
In vista della grande questione europea questo è un altro tema sul quale occorrerebbe soffermarsi per un intero convegno sta venendo avanti un'Europa nuova che ci coinvolge pesantemente
Dobbiamo evidentemente costituire per costruire una nuova costituzione ma pensando al tipo di Europa che che faremo che guardate i codici si possono riformare le leggi si possono abrogare l'Europa che andiamo piano piano costruendo
Io credo che al per almeno un secolo sarà quella che noi stiamo costruendo quindi questo è un tema sul quale secondo me si dibatte troppo poco il tutto sta avvenendo nell'indifferenza dei media e credo abbastanza ignoranza e opinione pubblica
Invece chiudo appunto lanciando questo grande tema vero sia quello fondamentale per il nostro futuro grazie
Fare qualche domanda che siccome ci sarà volevo fargli una io e lei ha parlato di apertamente come con la franchezza che gli è propria di conflitto con la magistratura conflitto che è molto pressante
Volevo chiedere quello di di di fare una previsione certa vede che questo conflitto questo braccio di ferro sarà in qualche modo destinato a intensificarsi nelle prossime settimane nei prossimi mesi o si riuscirà a trovare pensa lei un un sentiero per cercare diciamo di ridurre la distanza per cercare di allentare questo conflitto che poi è paralizzante
Guai rispondo con grandissima franchezza
Finché c'è qualcuno del paese che pensa
Di risolvere problemi di natura politica con mezzi giudiziari il conflitto sarà destinato non soltanto l'affievolirsi ma penso anche a cui io sì
Questo è il dato detto proprio in termini brutali è assolutamente semplice
Grazie grazie per la franchezza e allora approfitto che le faccio un'altra rapidissima vista la risposta che mi ha dato così rapida
Tra nell'agenda delle cose che state facendo e che state portando a termine c'è quella riforma del diritto societario
Che è molto atteso appunto dalla dagli imprenditori e c'è chi dice cioè che osservare è una riforma in qualche modo in controtendenza rispetto a quello che avviene in altri Paesi centro Doni scandali per cento vi sono stati negli Stati Uniti
Qui si allentano le regole e la invece sì spengono
Io la ringrazio verso romane che permette di chiarire una questione la propaganda a
Ingenerato l'opinione pubblica la convinzione o comunque una parte opinione pubblica che oggi chi fa falso in bilancio sia sostanzialmente resti impunito non è vero le norme che in America sta introducendo sono molto simili a quelle che ci noi abbiamo introdotto con questa con questo testo che tra l'altro devo dire io ho presentato pari pari sulla falsariga di quanto elaborato una scorsa legislatura quindi fatto elaborato dalla Commissione che non era stata fatta da noi
Tutti coloro i quali in America in questi tempi hanno creato questi
Scambio di carattere di natura finanziaria secondo la legge ne stiamo presentando sarebbero avrebbero commesso dei reati quindi vedere la nostra legge assolutamente adeguate
Grazie ci sono delle domande
Bene risposta non esaurienti grazie
Grazie chiamerei ora qui al tavolo il ministro per l'istruzione l'università la ricerca Letizia Moratti
Ed Elio Catania presidente e mi è stato delegato di IBM Italia che introdurrà l'intervento
Del ministro
Facciamo subito prego prego cominciamo subito
Perfetto allora onore e privilegio per tutti noi avere qui oggi il ministro Moratti onore e privilegio per merito introdurre il ministro Moratti alla nostra riunione di questa mattina è questo direi per due ordini di motivi
Il primo è che avendo lavorato soltanto trentadue anni nel mondo dell'innovazione delle tecnologie della crescita delle imprese e sono sempre più convinto che è formazione capitale umano siano al centro il prerequisito
Per la realizzazione di qualunque Società dell'informazione che credo sia un po'l'obiettivo tutti quanti e secondo perché conosco e credo di non essere solo in questa stanza bene il ministro Moratti abbiamo certamente riconoscere che il ministro Moratti e il ministero che rappresenta e tra i più attivi innovativi nel portare avanti
Quei cambiamenti e quelle idee nuove di cui tutti quanti abbiamo bisogno
Allora formazione sempre abbiamo parlato di formazione sempre abbiamo detto che la formazione è un tema importante io credo che sia cruciale affrontarlo così come stiamo facendo
Con la giusta incisività in questo momento imputa a volte che si fa un convegno non perdiamo occasione di citare di parlare di quei benchmark di quelle tabelline
Emanate da tanti organismi internazionali che cerca di mettere a confronto la competitività dell'impresa e la competitività dei sistemi economici la competitiva dei sistemi industriali e che a me qui non interessa capire se è giusto o meno che l'Italia venga messa avanti e dietro non è quello il tema però credo che in quelle analisi ci sia del vero ci sia delle cose molto profonde
In effetti quelle tabelline mettono in evidenza quei parametri strutturali che oggi nell'economia nuova nell'economia di Rete fanno la differenza
E fanno essere un sistema d'imprese più competitivo rispetto a un altro
Se andiamo a scalare in quelle analisi vediamo che ai posti più alti quindi che hanno un peso più forte guarda caso cioè il capitale umano cioè la formazione ci sono tutti quegli elementi che fanno crescere il capitale umano
Di un sistema economico quindi l'equazione più istruzione più sviluppo io credo che sia più vero che mai e si applichi e si applichi più che mai e questo lo sappiamo benissimo essendo padre di famiglia lavorando l'impresa e facendo parte un sistema economico vale a livello di individuare a livello di famiglia vale a livello di impresa oggi questa equazione competitività formazione e più cruciale che mai
Seconda riflessione questa un po'parrocchiale perché parlo da manager d'impresa
E noi tutti imprenditori questa sala lo sappiamo oggi l'impresa si sta ridisegnando impresa si è sempre disegnata però oggi non si sta più ridisegnando intorno a voi
Organigrammi a nuovi modelli organizzativi si sta ridisegnando intorno alle nuove competenze il capitale umano di nuovo qui abbiamo bisogno di nuove professionalità
Che non vuol dire ancora avere gente capace di lavorare al computer quello non lo direi quasi che scomparto
Abbiamo bisogno di gente capaci di lavorare in modo diverso
Capaci di lavorare insieme capace di condividere capace in sostanza e di creare valore all'interno dell'azienda attraverso le conoscenze accumulate nell'impresa
E questa è vero cuore del nostro argomento oggi questo fronte doppio impresa scuola che devono fare la loro parte gli imprenditori devono fare la loro parte non c'è dubbio vi do un dato nuovo in IBM spendiamo il quattro per cento del nostro fatturato nel campo della formazione magari usiamo anche le tecnologie aiutarci a far questo meglio
Ecco io credo che oggi la vera sfida questo sentiremo certamente il ministro la vera sfida oggi e fare in modo che la scuola diventi sistema ecco il sistema che va ridisegnato e va ripensato
Ecco guardando un po'tutti i programmi che il il ministero ha messo in evidenza abbiamo già riconosciuto gli elementi molto importanti questo giusto equilibrio
Tra istruzione e formazione
Il puntare sulla formazione e l'aggiornamento degli insegnanti come elemento promotore affinché l'intero sistema formativo cambi questa mozione di apprendimento per tutta la vita questo continuo bisogno di aggiornamento costante da quando si entra a scuola quando si esce dal lavoro
è importantissimo credo ministro questa introduzione di elementi di benchmark di valutazione di misurazione della qualità del prodotto finito
Ecco io vorrei che se posso che nel descrivere un po'le cose che stai facendo sottolinea sì tre aspetti in particolare se posso
Il primo è il discorso del decentramento questo un tema molto importante per l'impresa per la pubblica amministrazione abbiamo sentito anche da Frattini ed altri
Come in questo momento né i vostri programmi riuscita bilanciare quel bisogno di un disegno organico in tutto il modello formativo con quella importantissima necessita di essere locali di catturare la prossimità quindi coinvolge dall'impresa e coinvolgere gli enti locali
In tutti quanti i nostri processi quindi questi attori che fanno parte del sistema
Seconda riflessione che volevo sotto metterti è il rapporto tra scuola e impresa questa un altro argomento vecchissimo
Sappiamo sempre ai modelli anglosassoni più voluti dagli Stati Uniti per raccontare come in quei Paesi si fa ecco io sono convintissimo lavorando in un'impresa tra l'altro che porta tecnologia innovazione il nel nella virtuosità di questo rapporto
Trascorre impresa però forse ancora non siamo riusciti a mettere in piedi un meccanismo continuo che faccia affluire le competenze che faccia affluire le esigenze da un punto all'altro quindi questo canale virtuoso
Come pensiamo di affrontarlo insieme e da ultimo e questo è quasi d'obbligo per me
Il discorso delle tecnologie nella scuola tecnologia nei processi formativi
Ancora una volta non si tratta di non dare le scuole di personal computer
Ma si tratta veramente di utilizzare le tecnologie per cambiare la maniera con cui viene fatta a scuola e questo tutti quanti i vari livelli
Utilizzare le tecnologie per fare rete per fare in modo che questa di nuova conoscenza accumulata all'interno della scuola diventi patrimonio di tutti utilizzare le tecnologie anche per aprirci al mondo internazionale che è un elemento fondamentale per il nostro Paese sepolture internazionali quindi lei questo non poi i tre temi su cui nel nel nel tuo quadro se riuscissi un attimo sottolinea non c'è dubbio che siamo poi momento della verità l'impegno di governo lo si vede anche dalle risorse che si associano tutte quante queste cose ci rendiamo ti vanti conto che non è un momento facile questo siamo tutti persone di impresa
E quindi giusto bilanciamento tra risorse sempre poche disponibile le priorità è un punto importante pro direi siamo un po'adesso alla alla verifica di fondo quindici interesserebbe il tuo parere
Grazie alla Totti
Magari impegna se mi consenti
Partirei per i punti che toccato sono spaventate punti importanti nella nei nostri programmi
Ma io vorrei allargare un pochino Hillary il campo e tornare su quel punto iniziale che tu hai citato pei il tema di fondo credo della
Del nostro Paese come di tutti i Paesi che si trovano ad operare nella nuova era della conoscenza ed è il tema del capitale umano
C'è una correlazione stretta ormai che che definita chiarita tra capitale umano e il livello di competitività dei Paesi e il
Benessere la qualità di vita dei Paesi stessi
Quindi io penso che nell'analizzare a livello di macro sistema quale la l'investimento e come migliorare valorizzare il capitale umano non si possa prescindere dalla
Consapevolezza dell'importanza del fattore capitale umano nella creazione di ricchezza dei paesi dico questo perché tutte le stime ci danno questi indicatori quindi a partire dalla Banca mondiale che
Ci dice che nell'ambito dell'ala Paesi maggiormente industrializzati il capitale umano contribuisce per un sessanta ottanta per cento al patrimonio complessivo del Pavese
E se anche andiamo a vedere quei paesi nei quali non non in settori tecnologici settori
A più alto appunto sviluppo tecnologico sono meno
Presenti quindi meno avanzati anche in quei Paesi il capitale umano
Sul totale del patrimonio fatto quindi dagli asset fisici e finanziari dalle infrastrutture agli impianti contribuisce a un cinquanta per cento almeno di della ricchezza totale del Paese
Questo è un dato io credo imprescindibile per qualsiasi politica che ogni Paesi si deve a fondo trovare ad affrontare per valorizzare e accrescere il capitale umano
E dico questo perché dai dati OCSE dalle analisi OCSE sul caso Italia proprio sull'Italia
Si evidenzia molto chiaramente un'altra correlazione importantissima negli anni diciamo negli ultimi dieci anni negli anni novanta
La il capitale umano ha contribuito ad almeno una l'accrescimento di un mezzo punto percentuale di capire negli in questo arco di tempo quindi di nuovo la l'importanza la correlazione tra l'investimento nelle risorse umane nel capitale umano e la competitività del Paese quindi ovviamente anche dell'impresa la qualità di vita
Tra l'altro e io qui vorrei anche in questo senso allargare un pochino il campo rispetto al giustissimo richiamo che tu hai fatto sulle tecnologie io credo che noi non abbiamo bisogno
A volte si parla di capitale umano di importanza capitale umano nei settori tecnologici in settori del terziario avanzato io credo che sia sbagliato io penso abbiamo bisogno di capitale umano preparato qualificato in tutti i settori
Abbiamo bisogno di medici migliori abbiamo bisogno di infermieri migliori abbiamo bisogno di forze dell'ordine più preparate abbiamo bisogno
Via detti alla protezione ambientale più preparati quindi è l'insieme del capitale umano quello sul quale dobbiamo lavorare non sono i singoli settori quelli ad alta tecnologia quelli dei servizi avanzati
E dico questo perché a questo punto è evidente quanto centrale sia il sistema di istruzione e di formazione perché il punto di partenza per costruire nel medio e lungo periodo
Qual sia si Progetto sostenibile di sviluppo di crescita e di benessere sociale
E questo credo che o abbiamo assolutamente chiaro in mente o se no rischiamo di prendere delle delle delle strade delle scorciatoie che ci allontanano dall'obiettivo che ci dobbiamo trarre
Noi non partiamo avvantaggiati in questo l'Italia parte svantaggiata
Se calcoliamo
Il capitale umano che sapete siccome si calcola quindi come lei Hillary diciamo al le rendite per la vita lavorativa al momento dell'intende per l'Arlas residualità lavorativa al momento dell'ingresso di un giovane nella nel mondo del lavoro
Si stima che ogni giovane italiano entra con novecentoquaranta mila euro un venti venticinque per cento in meno Rispetto ai tedeschi francesi e un quaranta per cento in meno rispetto agli americani
Ecco questo è il detta che noi dobbiamo colmare come colmarlo allora
Come si interviene per superare questo problema e quali sono i vantaggi che derivano al sistema dal superamento di questi problemi
Allora come sapete il problema sta nella vita lavorativa più breve quindi i nostri ragazzi entrano nel mercato del lavoro più tardi degli altri in parte la riforma universitaria varata dal precedente governo
Può dare dimostrare Dida di dare un contributo positivo alla a questo problema perché la le lauree che diventano da quadriennali Resnais essenzialmente triennali più le lauree specialistiche
Consentono se alla riforma sarà come deve essere applicata nel modo migliore consentiranno di avere giovani che entrano nel mercato del lavoro
Con un anno d'anticipo rispetto a quanto non entravano col vecchio ordinamento ricordo solo che i nostri giovani entro mediamente a ventisette anni giovani degli altri Paesi europei entrava ventidue quindi
C'è una differenza marcati stima e questo incide sul capitale umano questa diciamo
Minore questa minor vita lavorativa dei nostri ragazzi tra parentesi è un inciso ma noi stiamo lavorando per armonizzare anche nelle nel nell'ottica europea
I profili professionali e il gli sbocchi professionali in modo tale che non ci siano sottovalutazione o sulla valutazioni faccio un esempio se i nostri geometri
Fanno o non fanno non non solo laureati ma hanno solo un diploma mentre i geometri in altri Paesi hanno la laurea i nostri sono sfavoriti rispetto a quelli degli altri Paesi perché non riescono a a a esercitare la professione in altri Paesi
Al contrario se noi come abbiamo abbiano ingegneri ecco avevamo del vecchio ordinamento
Che si formano biologo io chimici che si formano in cinque anni c'è una sopravvalutazione rispetto al periodo di formazione
Negli altri Paesi e questo di nuovo è un svantaggio per i nostri studenti per i nostri ragazzi quindi stiamo cercando di lavorare sulla base delle direttive europee in un'ottica di armonizzazione dei percorsi e quindi di possibilità di creare sbocchi non solo nel nostro Paese ma in tutti i paesi dell'unione
Secondo punto una mini pulmino tasso di partecipazione alla vita lavorativa in modo particolare per le donne quindi questo anche questo contribuisce a a creare a ad ampliare il gap che che noi abbiamo nella formazione del capitale umano terzo
Una età pensionabile che troppo bassa quindi anche qui una vita lavorativa anche per questo motivo più breve
E livelli di Grieg di retribuzione più bassi e questo è dovuto essenzialmente al minor tasso di scolarità delle dei dei nostri studenti non purtroppo abbiamo non abbiamo degli indici positivi in questo siamo l'ultimo Paese per il numero di laureati in Europa abbiamo una una popolazione di
Cittadini che vale il venticinque sessantacinque anni
Colmi d'istruzione superiore secondaria che nel quaranta circa quarantadue per cento contro una media europea per il oltre sessanta
Abbiamo o un quarto dei cittadini che lavorano che ha solo la licenza elementare
Io non voglio dire con questo che siamo assolutamente in una posizione non non possiamo rimontare peraltro anche in Europa esistono rischi di diseguaglianze di emarginazioni ci sono centocinquanta milioni
I cittadini europei senza un'istruzione di base quindi certamente
Non siamo isolati in questo panorama ma sicuramente dobbiamo rafforzare i nostri sistemi di istruzione e formazione professionale
Senza rafforzamento dell'istruzione e la formazione professionale non riusciremmo a creare ricchezza perlomeno lo quella ricchezza
Che tutti auspichiamo di creare non riusciremo a creare benessere non riusciamo a creare
Una società nella quale ci sta dopo
Auspicabilmente ci dovranno essere minori diseguaglianze sociali una migliore assistenza ai malati una migliore assistenza alle famiglie con giovani figli eccetera eccetera
Quindi questo è come dire e i un dato su importantissimo
Allora come si posiziona l'Italia nella fa panorama dell'istruzione della formazione
Anche qui devo dire che i dati non sono consolanti Italia negli ultimi dieci anni ha aumentato la spesa nel settore dell'istruzione
In particolare nel settore scuola non nel settore università aumentato la spesa nel settore istruzione
Di circa un dieci per cento aumentato esclusivamente le spese correnti non è andato niente agli Investimenti vuol dire nessun N non
No nessuna biblioteca nuova messo un un sistema di
Computer nessun laboratorio quindi quasi esclusivamente tutto è andato a coprire spese correnti peraltro con un rapporto docenti all'unica nel nostro Paese e di uno virgola nove virgola cinque mentre negli altri Paesi europei
è uno virgola quindici esclusi gli insegnanti di sostegno che ovviamente e giustamente sono considerati a parte quindi nello nel resto del Nord dello zero virgola nove gli insegnanti di sostegno sono esclusi quindi quelli vanno aggiunti
E a questo nulla corrisposto una innalzamento del livello qualitativo se noi guardiamo nuovamente le ricerche Pisa che sono le ricerche europee che ci danno il benchmark sulla nostra sui livelli di apprendimento dei nostri ragazzi
Ci posizioniamo tra il ventunesimo e il ventiseiesimo posto
Terra competenze linguistiche le proprie la propria lingua l'italiano non le altre lingue
Competenze matematiche e competenze scientifiche questo è il un dato inequivocabile queste sono le ultime indagine Pisa dall'anno scorso
Tra l'altro con la riforma della scuola elementare che scuola elementare alla scuola primaria effettuata nel mille novecentonovanta
Le rilevazioni che sono state fatta sulla scuola primaria dal novantacinque se lo ricorda novantacinque novantanove mostrano un deterioramento delle conoscenze qui un deterioramento della scuola primaria che era considerata in Europa
Una scuola d'eccellenza e da livelli più elevati che la nostra scuola elementare aveva in Europa
Siamo arrivati parecchio al di sotto della media e questo avendo aumentato le risorse in termini di appunto spese correnti
Ma non avendo nel modo più assoluto aumento guardato alla come dire qualificazione della spesa nell'istruzione e nella formazione allora
La grande sfida che noi abbiamo ecco è questa e quella di riqualificare la spesa nella per per l'istruzione per la formazione dobbiamo sicuramente incentivare il canale di formazione professionale sicuramente un canale che nel nostro mondo che nel nostro Paese molto apporto non si è investito la spericolato solo che la Spagna negli ultimi anni ha investito in risorse ingentissime nel campo dalla formazione professionale con risultati anche in termini di occupabilità elevatissimi da noi è un campo quasi inesistente stiamo lavorando molto attivamente su questo campo e questa fatta queste tre quest'area della formazione professionale fa parte della riforma che è in discussione in questo momento in in Parlamento
Va potenziato il sistema dell'istruzione tecnica superiore quindi gli effetti esse che sono una un ottimo canale per creare fu una qualificazione elevata quasi a livello universitario praticamente sono l'equivalente dei vecchi diplomi universitari noi l'anno scorso abbiamo formato dodici mila studenti con con queste in quest'area
La domanda che ci viene dal mercato è fortissima ognun quadri ci segnala che sarebbero almeno ottanta mila le richieste di tecnici qualificati
Che potrebbero essere formati con questi in Queen con questi in questi settori
Quindi noi stiamo cercando di incrementare la nostra potenzialità di Offerta quindi di nuovo una riqualificazione della spesa
Siamo impegnati anche nel a seguito delle dell'impegno preso dal Governo nel Patto per l'Italia
Anche all'educazione permanente degli adulti l'anno scorso ne abbiamo formati per cento cinquanta mila quest'anno l'obiettivo per il due mila e tre e di arrivare a settecento mila anche qui cercheremo di riorganizzare le risorse in modo tale da metterle su quelle aree che hanno necessità di essere rafforzate
Vi do un dato solo per anche per far capire qual è l'entità delle del problema non abbiamo con la la platea di diciotto mila insegnanti che non insegnano
Quindi sono distaccati a titoli diversi pagati dall'amministrazione ma non insegnano quindi non possiamo permetterci di avere una situazione di una Spesal non controllata di una spesa non
Non corretta non allocata correttamente quindi stiamo abbiamo già iniziato con un decreto legge che
Proseguiremo anche con la finanziaria studiare delle norme che ci consentano di ripeto riqualificare la spesa
Questo è un po'il quadro sulla sulla sulla scuola
Devo dire che le la gli altri temi importanti naturalmente riguardano università e la ricerca perché sono altrettanto importanti per alla creazione del capitale umano
Per quanto riguarda la l'università stiamo lavorando un in sintonia con l'Europa ormai su questa idea dei due cicli universitarie quindi i due livelli
E in modo Luca e l'obiettivo è quello di creare un sistema che attraverso il i crediti renda più facile la mobilità degli studenti e quindi poi anche del dei professionisti
Per cui questo è il uno dei grandi obiettivi che abbiamo
Sicuramente anche nel campo universitario
Vanno RAF barra forzando ha rafforzato l'investimento né in in campo universitario c'è una migliore incidenza di spese correnti
Che che devono essere riqualificate quindi c'è necessità di un rafforzamento del del sistema spesso
C'è un'area importante sia nel settore universitario che nel nell'ambito dei diversi programmi che il ministero attua che è quella della ricerca dove la l'obiettivo principale che abbiamo è quello di focalizzare le risorse non disperdere risorse non investirà pioggia concentrarle su ovviamente esclusa la ricerca di base quindi la ricerca che ha l'obiettivo di andare come dire portarci sulle frontiere delle nuove conoscenze quindi la diciamo nella ricerca di tipo anche umanistico di tipo culturale
La l'obiettivo che abbiamo però ovviamente quindi per l'altro tipo di ricerca e quello dopo aver delineato le linee guida che son state approvate dalla dal CIPE dal Consiglio dei ministri
è quello di
Individuare dei criteri per la valutazione della ricerca questo non non era mai stato fatto non erano mai state intentate delle linee guida per la valutazione delle della ricerca e quando parlo di ricerca parlo di tutta la ricerca con il palo della ricerca presso gli enti parlo della ricerca fatta attraverso i bandi programmi che è già valutata ma parlo anche nella ricerca universitaria dove la valutazione non esiste quindi noi non abbiamo nessuna contezza della come dire della
Rendimento dei deliri e delle risorse investite ecco io credo che tutto questo non possa più essere
Quindi stiamo intervenendo con rigore con grande approvazione devo dire anche da parte delle università da parte degli enti anche su questo su questo tema
E
Vorrei chiudere solo ricordando che proprio in in in tema di capitale umano il il governo ha deciso di affidare alla ministero al che che da me guidato un Progetto di diciamo di policy making da presentare al semestre di presidenza europea
Per la piena valorizzazione del capitale umano
Questo progetto che quindi andremo a studiare nei prossimi mesi sarà un progetto che dovrà darci la quantificazione del gap del capitale umano complessivo
L'analisi delle migliori pratiche in Italia e in Europa l'analisi di quei settori ad alto valore aggiunto i settori nei quali è necessario incrementare le competenze
Dovremo poi darci delle priorità dei tempi delle metodologie per individuare concretamente come
Migliorare il capitale umano in termini concreti quindi questi novecento quaranta mila euro quanto devono diventare questo deve essere un obiettivo concreto è un obiettivo che non intendiamo
Portare avanti abbiamo la collaborazione test c'è stato assegnato dal governo
Avremmo certamente alla collaborazione di di tutti gli altri ministeri che avranno lo stesso interesse che abbiamo noi perché ripeto il capitale umano non è sicuramente solamente
Del fatto da la tecnologia o il disservizi avanzati ma è un bene di tutta la società
Stiamo lavorando quindi attivamente su questo è una grande sfida
Partiamo anche dalla convinzione che abbiamo anche punti di forza quindi abbiamo ho fatto un quadro per mettere in condizione di capire quali difficoltà abbiamo rispetto a una scenario diciamo non non facile però devo anche dire che partiamo anche da punti di forza
Abbiamo sicuramente un sistema produttivo Buongiorno Antonio benvenuto abbiamo un sistema produttivo flessibile capace di innovarsi dovremo sicuramente come è stato ricordato da anni Catania incrementare a rafforzare il rapporto scuola impresa la scuola
Deve uscire da un'autoreferenzialità che la chiusa troppo spesso nel passato e anche nel presente a una dimensione che non le consente di Farrah emerge di fare uscire tutte le energie positive che invece nella scuola ci sono quindi dovremo lavorare per rafforzare questo legame però dico OPA ripeto partiamo da punti di forza positivi un altro punto di forza positiva è sicuramente la presenza importante di in settori e di medio-alta tecnologia quindi pub non so dell'albero robotica dei materiali avanzati che la microelettronica quindi partiamo da
Competenze acquisite e consolidate in settori ad alto sviluppo
Abbiamo un esperienze molto positive fatte in questi mesi che intendiamo rafforzare nella creazione di questi distretti industriali di alta tecnologia
Con effettuati con tutti gli attori del territorio quindi Province Regioni Comuni fondazioni in prese università per la creazione di nuove imprese ricordo che l'Italia a un tasso bassissimo di creazione di nuove imprese duecento contro le seicento francesi credo le mille inglesi quindi siamo incrementando questa questa esperienza che è partita da Torino che adesso vedrà la la seconda esperienza la presenterò il mese prossimo a Padova e ne abbiamo decine di città che ci hanno chiesto di essere sede di questi distretti ad alta tecnologia
Quindi abbiamo dei punti di forza sicuramente c'è un segnale interessante molti ricercatori vogliono tornare in Italia abbiamo avuto un numero di richieste elevatissime rispetto alle tratto le potenzialità che avevamo in quel momento di recepire domande di rientro
Anche Confindustria ci segnala che c'è una domanda di ricercatori diversa rispetto a prima quindi una maggior cultura rispetto alla positività della ricerca per la creazione di ricchezza quindi naturalmente ci baseremo su questi punti di forza per portare avanti il nostro lavoro cercheremo di minimizzare i punti di debolezza
E siamo fortemente impegnati a farsi che il nostro sistema di istruzione e formazione possa diventare un punto di eccellenza per il bene di tutti grazie
Come nel caso della giustizia ha presentato anche della difesa ecco impressione
E forse come il caso della giustizia però che punto quando parliamo di istruzione e di formazione quindi parliamo di un asse di un assetto fondamentale per il Paese
L'appunto le chiedo
Fuori diciamo dal dal suo ministero polemiche molto forti da parte ma quanto il sindacato una parte anche dell'attuazione del Duecento e
Su questo calendario su questi progetti del governo e all'interno del governo comunista solo giustizia lobbista fino a quando annuivo quando parlava Castelli del di problemi che ci sono sul rigidità di questi bilanci sulla difficoltà di intervenire per assegnare delle risorse in questo momento
Su settori che ne hanno bisogno come appunto quello del suo caso quindi come come riusciamo uscire da questo
Per quanto riguarda la prima domanda io credo che le resistenze al cambiamento sono comprensibili e quindi non mio personalmente non non ritengo che questo sia un punto di estrema criticità ritengo che vada affrontato con serenità con schiettezza con grande apertura quindi io tutto quello che sto dicendo voi l'ho detto ai sindacati e alle parti sociali e quindi ho presentato la lista dei problemi parlato di questi diciotto mila insegnanti che non lavorano dovrebbero lavorare
Ho fatto riferimento alle leggi che hanno creato queste situazioni di privilegio ho detto che non avremmo potuto andare avanti su questa strada quindi io credo che e mi aspetto di avere collaborazione su questa strada perché ritengo che sindacati e che responsabilmente devono rappresentare il corpo docente o personale amministrativo e tecnico abbiano a loro stessi la il desiderio di non penalizzare chi che lavora e chi si impegna rispetto a chi ad esempio è fuori ruolo senza esso parecchi senza svolge alcun lavoro e percependo lo stipendio da qualche anno quindi mi aspetto di avere un confronto sereno serrato a ma attratti anche difficile però mi aspetto quella leale collaborazione che peraltro io qui sindacati della scuola come con gli altri sindacati col quale ho sempre lavorato ho sempre trovato quindi non mi spavento di queste loro posizioni sono posizioni comprensibili perché tutelano gli interessi dei loro iscritti io credo che sarà saremo capaci di trovare delle soluzioni che vadano nell'interesse
Dei cittadini risorse pubbliche non possono essere sprecate quindi premi leggi di questo tipo non ci possono esistere
Non possono esistere
Per quanto riguarda
Gli investimenti gli investimenti sono decisi con le
Proprio esigenze ma io non mi sento di anticipare nulla perché sarebbe sbagliato
E perché ritengo che ognuno di noi debba anche comprendere le esigenze le priorità degli altri e che quindi solo da una discussione collegiale come quella che faremo in Consiglio dei ministri si possono poi definire le priorità e definire le risorse quindi questo è il quadro grazie mutui fumante su questo secondo aspetto ci sono delle domande in un insomma suo rivolge un miscuglio l'istruzione
Urso manutenzione fino a cioè
Sono sorge dobbiate la macro articoli l'ultimo punto ed è molto importante del diciamolo del consenso coi sindacati la domanda di fondo come si fa per il consenso degli attori primi che sono poi
Insegnanti
Come si fa a mobilizzare quella che agitazione ma organizzarle strutturarlo penso che questo sia assolutamente essenziale per i prossimi due tre anni affinché quello che due mila dieci parco veramente
Certamente la il io ho parlato dei sindacati perché è chiaro che la controparte nella trattative fatta dai sindacati ma è chiaro che il corpo docente che deve essere motivato
Al cambiamento ma io credo che corpo docente migliore il corpo docente impegnato non può non essere soddisfatto da cambiamenti che portano a una migliore valorizzazione del loro lavoro e a eliminare sprechi e privilegi che negli anni passati purtroppo ci sono stati quindi io so che gli insegnanti impegnati solo moltissimi molti più di quanti uno non posso immaginare sono e e che sono seriamente impegnati nella scuola seriamente impegnati a a dare un supporto che è sempre più difficile tra l'altro i ragazzi perché non è solo un supporto diciamo anch'che che è dato dalla missione fondamentale della scuola alla sapere ma è anche un supporto ad aiutare i ragazzi a crescere come persone in un momento in cui la c'è un indebolimento della famiglia quindi in qualche modo la la il corpo docente di quelli agli insegnanti la scuola
Si trova ad affiancare in maniera ancora più forte la famiglia nel compito difficile di educare i figli quindi è un compito delicatissimo dovremmo riuscire a trovare delle soluzioni per valorizzare il ruolo degli insegnanti sicuramente
Abbiamo però questo devo dire già individuato con i sindacati efficaci e con tutti i sindacati abbiamo trovato l'accordo sui principi per il rinnovo del contratto che è scaduto linea quest'anno questi principi sui quali c'è stato l'accordo da parte di tutte le organizzazioni sindacali tutte
Sono stati visti alla funzione pubblica perché la funzione pubblica insieme al Tesoro e al ministero dell'istruzione che deve trasformare questi principi in Indirizzo da dare all'Aran per la trattativa
La riunione che c'è stata due giorni fa è stata una riunione positiva quindi ci aspettiamo di poter avere nel giro di pochissimi giorni l'apertura all'Aran della trattativa per il rinnovo sindacale ma tutti questi concetti anche il concetto di valutazione cara un concetto che era estraneo al mondo al corpo docente che veniva rifiutato lo le più rifiutato per quest'anno siamo partiti con un progetto di autovalutazione delle scuole quindi fatto sulla base delle del di dei livelli di apprendimento Pisa quindi fatto convegni con gli standard europei abbiamo lasciato che le scuole si candidasse ero a valutarsi
E abbiamo avuto su dieci mila scuole quasi tre mila richieste di valutazione quindi valutazione significa valutazione
Non delivery deprimente dei dei singoli ragazzi ovviamente ma i livelli di apprendimento complessivi di queste tre discipline linguistica matematica e scienza
Questo è un grande segnale quindi ha ragione quando dice che va motivato il corpo docente va motivato al cambiamento va valorizzato indubbiamente quindi la riqualificazione della spesa significa anche
Portare parte del
Portare i risparmi che verranno effettuati alla valorizzazione degli insegnanti questa è una politica di riqualificazione della spesa che indubbiamente necessaria anche per motivare il corpo insegnante che giustamente deve essere motivato previa volo delicatissimo per far
Grazie ci sono domande
Sono chiedo scusa sono Gaetano Tedeschi direttore generale dell'Enea mi dispiace detta la seconda domanda oggi ma l'opportunità di avere ministero vigilante un ministro di riferimento l'Inter troppo ghiotta per cui non non
Quindi dal tema semplicissimo ritengo che appunto la ricerca in questo momento è un serio problema il più grosso non è certamente quello degli investimenti che comunque sicuramente lo è che emotivamente il momento economico lo conosciamo tutti il vero problema una cambiamento delle delle risorse umane
Un ente di ricerca con un'anzianità di cinquantasette anni o con un'anzianità di dirigenti sessantadue chiaramente non portare molto sotto questo aspetto quindi quello che potevo secondo suggerire al mondo ovviamente del Governo è che questa ricerca
E chiaro ha bisogno di un rinnovamento di risorse umane questo credo che sia il vero problema non costa anzi costerebbe l'inverso ovviamente
Un ente è in grado oggi con me scusate se parlo del mio in grado oggi di rispondere al mercato quindi di compensare mancati contributi ordinari rispondendo anche aree internazionali anche sull'Unione europea e in grado sicuramente di compensare la parte economica ma quello che sicuramente non potrà fare se rimane l'articolo diciotto della finanziaria
Cioè quello del ricambio delle risorse sicuramente non ci si può chiedere quello che non possiamo fare grazie
Certamente il il tema della dell'età dei ricercatori è un tema deve essere affrontato normalmente ma che deve essere affrontato peraltro solo gli enti di ricerca perché abbiamo lo stesso problema anche nell'università complessivamente avremo una curva tale per cui nel giro di quindici anni buona parte del corpo insegnante quindi quasi quaranta per cento andrà in pensione quindi è un tema complessivo del quale dobbiamo sicuramente incominciare a tener conto adesso
Pianto le linee guida del piano di ricerca che lei conosce perfettamente che abbiamo approvato un incipit prevedono investimenti ma prevedono soprattutto l'ingresso di nuovi ricercatori quindi la creazione di nuovi ricercatori anche ovviamente presso gli enti di ricerca quindi penso ad esempio l'opportunità dei dottorati di ricerca presso gli enti di ricerca
Peraltro noi come lei sa abbiamo un numero di dottorati di ricerca intorno ai quattro mila cinquecento sono con la quale contro i dodici mila francesi otto mila francesi dodici mila inglesi qui molto più basso quindi è giusto ed è un è un settore nel quale vanno proprio incrementate le le nuove leve quindi bisogna
Far sì che ci siano
Giovani che abbiano acquista o nuove opportunità
Devo anche dire che il sistema attuale non è virtuoso perché uno rimane ricercatore a vita e questo è negativo perché in tutti i Paesi del mondo non è così
Quindi in maniera molto chiara e l'ho già anticipato anche in sede di Conferenza dei rettori è in sede il Consiglio nazionale della universitario
Noi stiamo pensando a una riforma universitaria che non crei la terza fascia Cannon crei il ricercatore a vita quindi che dia la possibilità a le università di avere contratti di ricerca su singoli progetti in modo tale che tra l'altro contratti di ricerca siano fatti per progetti non siano fatti
Tanto per avere alcun contratto di ricerca opera lire un assistente in più come molto spesso adesso avviene però questo è il sistema che andremo a disegnare e quindi certamente si favorirà l'ingresso di nuovi ricercatori noi nel piano che abbiamo approvato a livello di CIPE e di Consiglio dei ministri prevediamo nell'arco della legislatura
Di avere almeno cinquanta mila nuovi ricercatori in in quei nella
Nel in tutti i settori quindi si università che enti di ricerca
Naturalmente rispetteremo questo piano
Grazie su un'ultima domanda
Grazie sono Carlo Forman presidente del Formez ecco saluto il ministro volevo chiedergli una riflessione sul punto che le sue riforme avvengono contemporaneamente a quelle del decentramento in cui in molte regioni si stanno sviluppando naturalmente nuovi poteri sulla pubblica istruzione in questo può causare delle diseconomie Oppo in questo momento anche diventare forse una ricchezza che può consentire di recuperare parte di quel
Personale che era
Fuori diciamo dalla catenaria produttiva History dell'istruzione ecco su questo punto qualche riflessione grazie
è vero tratto mi scuso ma era uno dei tre punti citato unico in Italia che non ho ripreso ed erano stiamo facendo una riforma della riforma quindi restiamo attuando la riforma degli ordinamenti nell'ambito di un nuovo contesto che è quello della nuovo dettato costituzionale quindi da la entrato in vigore in ottobre
Allora io credo che anche in questo si debba essere estremamente
L'arma latticini e
Concreti quindi io non credo che in assoluto si possa dire che il decentramento è positivo o negativo bisogna analizzarlo bisogna verificare come applicarlo al meglio in modo che sia positivo quindi capire quali sono
I processi le procedure per certe decisioni come ricordava prima il ministro Castelli è sicuramente molto positivo che le le decisioni vengano decentrati come siano più vicine agli utenti tutto questo non deve naturalmente portare duplicazioni di costo deve portare economie e migliore efficienza efficacia del servizio quindi è sicuramente una grande sfida noi siamo su questo lavorando molto strettamente con le regioni
Abbiamo cito solo due punti perché mi sembrano significativi come voi sapete il sistema della formazione professionale è già ai sensi del Titolo quinto attuale affidato alle Regioni questo cosa crea
Naturalmente una grande possibilità per le Regioni di
Costituire il sistema di formazione professionale
Più consono alle esigenze del territorio però con disparità anche di titoli e di qualifiche rispetto appunto ai percorsi formativi
Le siamo riusciti quest'anno lavorando con le regioni a ridurre seicento figure professionali a trentasette
Abbiamo concordato con le Regioni una cordata che ho portato in Conferenza Stato-Regioni abbiamo fatto approvare quindi nelle regioni tutte le regioni l'hanno approvato questo cosa crea crea
Titoli spendibili sul mercato nazionale e quindi sul mercato internazionale
E evita quella frammentazione quella dispersione che c'era apre precedentemente dico questo per dire che quindi
E è un esempio che cito solo per dire questo lo Stato deve rivedere il proprio ruolo deve essere un ruolo di indirizzo di coordinamento è un ruolo di e è un ruolo di controllo
Ma sicuramente l'apporto delle regioni in apporto degli enti locali e in alcuni casi Enti locali perché molte delle responsabilità rispetto alla scuola con il Sasso di province di comuni hanno un ruolo importantissimo e hanno un maggiore
Risposi maggiore sensibilità rispetto alle esigenze del territorio quindi io credo che questo processo di decentramento è un processo positivo sì affrontato in quest'ottica quindi cercando di capire come la catena di decisionale
Si possa ristrutturare al meglio per dare un servizio migliore a costi inferiori
Questa è la sfida che abbiamo io credo che sia una sfida che possiamo vincere devo dire che noi con le regioni stiamo lavorando benissimo siamo ad esempio abbiamo già firmato
Se protocolli di intesa
Per la formazione professionale secondo le linee che abbiamo già individuato nella nostra riforma quindi se Regioni sperimenteranno la riforma già da quest'anno quindi sempre sotto la responsabilità dell'istruzione ma i ragazzi potranno accede
E a corsi di formazione professionale
Garantiti dall'istruzione ma tali da far assolvere cosiddetta obbligo scolastico anche all'interno di questi percorsi ed ho solo un dato per dirmi che importanza di questo percorso dai quindici ai diciott'anni ci sono tre milioni di ragazzi che studiano di questi tre milioni cinquecento mila non arrivano a prendere Meoni plana neo la qualifica
L'obiettivo di questi in questa nuova impostazione ecco e quello fra l'altro anche oltre a quella di dare più opportunità percorsi personalizzati con la possibilità sempre di passare da un percorso all'altro
Ma è anche quello di recuperare a qualifiche o ai diplomi persone che solo a fuori dal sistema fuori dal sistema dell'istruzione foglie assieme alla formazione
Grazie credo che la parola osservazione flash è una domanda questa è una una considerazione anzitutto ministro sono tantissime le cose tra quelle che ha detto su cui ci sentiamo in in piena sintonia ci rendiamo anche conto dell'ampiezza degli sforzi che questo progetto di cambiamento un progetto di cambiamento
è necessario un solo commento una cosa mi ha colpito particolarmente quando tu hai letto che è necessaria reso concentrare la ricerca e legare la ricerca più finalizzata alla piena valorizzazione del capitale umano per certi settori di industrie concerto delle piccole medie imprese io credo che questo sia un legame che qui ministro Marzano che sicuramente riprenderà questo tema ma che sia io credo la grande opportunità del nostro Paese come portare le nostre pecore merinos ripete al livello successivo lavorando sulle competenze lavorando sulla Rete di secondo livello
Petto presto grazie tanti
Grazie sono tedesco sopportano e siamo partiti da Packard per decidere come focalizzare la ricerca siamo partiti dal sesto programma quadro europeo quindi per essere in sintonia con la ricerca europea siamo partiti da un'analisi di impatto sull'occupabilità e sulla creazione di ricchezza
Verificando le tecnologie abilitanti nei settori quindi all'attrice abbiamo studiato quali sono i settori che creano maggiore ricchezza maggiore occupazione su quelle andremo a concentrare le nostre risorsa
Quindi credo che sia Colin una politica da buon padre di famiglia
Siamo un altro intervento molto atteso tra questa platea che quello ovviamente per del ministro per le Attività produttive
Antonio Marzano ci parla di politica industriale
Tra l'altro ministro impegnato raccontano le cronache di questa mattina tutte le cronache peraltro senza discussioni mi sembra molto impegnato diciamo a difendere in questo momento la sua
Strategia siamo al appunto all'ultima alla stretta finale
Prima della predisposizione della legge finanziaria e quindi sono dei momenti molto importanti e delicati
Il ministro lo fa con grande determinazione un letto mi sembrano con anche con spirito qualche volta un po'polemico però insomma il suo poi ci racconterà meglio
Introduce
L'intervento del ministro Alberto Giorgetti presidente di diverse International grazie
Innanzitutto ha un benvenuto naturalmente del signor ministro nome di tutti particolarmente tenuto conto del momento quanto mai affollato di impegno di responsabilità delicatissime visto i documenti gli argomenti che sono in discussione
Io vorrei se posso attirare l'attenzione dal Sahara e quindi in qualche modo del signor ministro su due argomenti che ritengo siano particolarmente interessanti in questo momento
Il ministro Marzano è stato a Osaka per il weekend scorso
Con un tour de force molto apprezzabile da chi lo ha visto dall'esterno visto che ha fatto più il tempo di volo forse più tempo di permanenza dosate un dalla conferenza internazionale sull'Energia dove se ho ben letto è stato chiamato ad un arco presidenza e questo credo sia un argomento che al di sopra delle degli argomenti abituali che noi discutiamo sulle tariffe sui vari problemi che il sistema della legge italiana propone posso darci in un quadro di riferimento di dimensioni più ampie che sicuramente poi influiranno sul nostro Paese
Il secondo punto nell'ambito della politica industriale perché naturalmente le compete responsabilità istituzionale
Io credo che abbiamo alle porte un grande problema che non va sottovalutato vedeva concorrenza fortissima che sta marcendo livello internazionale su alcuni distretti industriali italiani
Che come tutti sappiamo costituiscono una ossatura importante del nostro sistema produttivo ci sono dei settori minacciati da una concorrenza
Io diciamo straniera particolarmente alcuni settori già identificati sono minacciati dalla concorrenza cinese
Che ha una capacità di copiare e una disinvoltura riuso di materiali che normalmente gli standard europei non permettono la comunità europea per quanto io sono informato non pone barriere all'ingresso i prodotti che siano costruiti con materiali che in Europa non sono ammessi questo distorce il mercato
Ma minaccia gravemente in questo momento alcuni settori industriali nostri che sono particolarmente gestiti da un sistema distrettuale
Naturalmente oltre a questi due spunti che mi sono permesso di proporre gli argomenti più generali di politica industriale sono interessanti per tutte sono sua discrezione grazie
Grazie a lei
Prego
Naturalmente grazie per avermi invitato forma cosa dei precedente perché sono spesso venuto alle vostre riunioni
Sono contento di essere qui
Mi misi ad attività produttive ha competenze su molti problemi e settori quelli che lei ha citato sono fra ma i settori
Più importante
Quello dell'Energia
E lo è in particolare per l'Italia perché l'Italia dipende dall'estero questo accade in molti campi
Ma quello dell'Energia è una dipendenza che ha preoccupato questo governo tra l'altro noi abbiamo constatato
Che
Ci fosse un rischio blackout sono non distante nel tempo ma perché si può posizionare dopo i prossimi tre anni tre anni e mezzo
Cioè lo sviluppo della domanda
Rischia Dini non trovare poi sotto ci facilmente o dalla capacità di produzione di energia
Le direttrici fondamentali in questo campo sono infrastrutturazione
Liberalizzazione
Rispetto dei parametri fissati a livello internazionale in materia di ambiente
E sostegno alla ricerca
Il nostro Paese oggi a in questo campo infrastrutture insufficienti
Per garantire un'offerta capace di fronteggiare la domanda
Sono insufficienti anche per consentire lo sviluppo della concorrenza sono insufficienti per garantire livelli adeguati di qualità del servizio
Parla come ci siamo mossi conseguenti Diversi relazione all'urgenza dei vari problemi
Il decreto blocca centrali
Un disegno di legge l'energia e
E imminente credo a gennaio la partenza della Borsa della Borsa elettrica
La gravità del problema del blackout cioè del deficit fra tre anni tre anni e mezzo ci ha spinto a la decretazione d'urgenza in questo campo
La legge ormai diventata legge sblocca centrali e soprattutto una legge che da un lato cerca di definire il ruolo del governo rispetto al ruolo degli enti locali perché la modifica del titolo quinto della Costituzione definisce concorrente il settore cioè essere hanno anche titolo entrarci due regioni
Questo è una cosa discutibile io più occasioni manifestato delle perplessità questo riguardo ma insomma la realtà è che c'è stata una modifica costituzionale quindi dobbiamo tener conto
Che
E con l'accordo delle regioni è passato a questo questa legge che soprattutto allo scopo però di definire i tempi massimi di autorizzazione
Rispetto alle domande di costruzione di nuove centrali
Perché prima questo tempo non era definito era un tempo
Possibilmente illimitato
E questo costituiva un motivo grave di incertezza per gli operatori interessati al settore
Questo termine massimo è stato definito e
Abbiamo già moltissime domande per la costruzione di nuove centrali elettriche
Si parla di duecento domande qualcosa del genere naturalmente non saranno accolte tutte non è che possiamo riempire lo stivale dice entrati ma fatto che siano numerose è un presupposto positivo perché consente una selezione più accurata di quanto sarebbe se gli interessi manifestati una cosa fossero
Stati limitate
Per quanto riguarda il trasporto che nel GM
Infrastrutture necessarie per forza i terminali di rigassificazione del gas naturale
E la ricerca le coltivazioni vige a cimenti di petrolio e gas noi ci siamo serviti della legge Obiettivo
Anche qui come processo e come sapete la legge obiettivo consente di accelerare i tempi e e di evitare possibilmente che non so con il capo di un quartiere di una città
Si metta per traverso alla costruzione di questi fondamentale infrastrutture prima che arriva che prima di poter partire con una di queste infrastrutture c'era all'opposizione ripetuta di varie persone o anche istituzioni e organismi
Che rendevano la cosa complicata
La ripresa Spoltore energia elettrica presenta strozzature gravi che in realtà dividono il Paese il caso più evidente è rappresentata dalla Sardegna
Che è collegata la penisola da un cavo non sono insufficiente perché il cavo sottomarino più vecchio del mondo con i suoi quaranta anni di servizio
E il sistema del gas rappresenta a fronte di una domanda molto
Rapine nella crescita
Non contributo decrescente della produzione interna
Per la difficoltà di mettere a produzione le risorse che ancora sussistono
In mancanza di nuovi investimenti ed attuale struttura d'importazione non sarebbero in grado di assicurare la copertura ad Amanda qui fra quattro o cinque
Già oggi gli stoccaggi di energie non sono più sufficienti a consentire la mutazione invernale in un anno che avesse un clima particolarmente rigido
Quest'anno a causa di alcune settimane di fretta fradici dicembre gennaio
è stato necessario ricorrere all'interruzione delle forniture che potevano essere alimentati con la con oli combustibili quindi vedete una citazione
E a non voglio essere allarmista ma e la sezione che richiede certamente una politica energetica molto energica
Non facile perché quando tocchiamo questi temi ci sono tanti interessi che vengono di il posti sulla tavolo e perché dopo lavori Pio la costituzione non è solo il governo centrale ad agire
Ci siamo posti recentemente anche un problema di rapporti tra il governo centrale e l'authority per l'Energia
L'articolo uno della legge che costituisce che istituisce il noto alle per regia prevede che il governo formula indirizzi generali di politica energetica
Rispetto ai quali poi l'Authority deve avere prendere decisioni coerenti
Questo in passato non è accaduto di fatto è che aveva solo che qui gli indirizzi generali stavano nel DPEF
Ma non basta
E quindi adesso stiamo riorganizzando questo campo restituendo al governo quello che la legge prevede e che si riscontra in tutti i paesi europei in tutti i paesi europei le Authority sono assolutamente autonome rispetto agli operatori del settore
Ma sono chiamati a rispettare gli indirizzi del governo che poi nella persona del ministro per l'energie altrove alle attività produttive quindi risponde è responsabile delle cose che accadono nel Paese nel campo
Quindi riporteremo questo problema ci stiamo lavorando in collaborazione con l'attore che ha un rapporto più fisiologico quel funzionale che eviti che il ministro dell'Energia
Sappiate ai giornali qual è l'aumento delle tariffe elettriche decisero dall'autore
Sono stato in Giappone
Per la verità non ne sono del tutto ritorna nato perché a causa di Fusi una parte di me è rimasta lì
E perché l'Italia
Innanzitutto Arabia Saudita ma l'Italia e il Giappone sono fatte protagoniste a partire davanti ottobre dell'anno scorso
Della istituzione di un segretariato permanente dell'energia
A
Noi avevamo dei forum abbiamo dei forum sulle energie a Forum mondiale dell'industria che cadono ogni due anni
Appunto l'occasione era il Forum Energia ma nell'intervallo fra un foro è un altro
Il dialogo fra Paesi produttori Paesi consumatori Indigirka deriva non c'erano che occasioni di incontri bilaterali invece l'Italia e gli altri insieme agli altri due Paesi recitata si è fatta promotrice della necessità del dialogo
Ci sono state anche alcune perplessità iniziali degli altri Paesi europei
Ma
A Osaka ho visto che la nostra azione diciamo così persuasiva ha ottenuto il risultato di un consenso politico da parte di tutti i paesi europei da parte degli Stati Uniti
E
Anche se ho sostenuto e continuo a sostenere che questo segretariato permanente sarà tanto più efficace se ci entreranno oltre agli Stati Uniti che a loro volta hanno dato il loro consenso ma anche la Russia la Cina
E preferibilmente anche un importante Paese africano
L'Africa a delle riserve importante
Credo che questo sia importante e credo che sia importante per una cosa soprattutto
Far completamente decadere
Idea o l'ipotesi che il petrolio sia un'arma politica noi dobbiamo fare in modo che il dialogo sembra questo
E che non vi siano Paesi invece mettono le cose in termini diversi usare il petrolio come arma politica oppure quei Paesi che lo facessero è bene che siano isolati il più possibile che siano
Diventino parte irrisorio del tutto
A l'altra tesi che ho sostenuto naturalmente continua a sostenere è che un prezzo
Stabilente l'energia conviene a tutti
Sia i Paesi produttori che i Paesi consumatori
Un qua un prezzo troppo alto che potrebbe sembrare una condizione favorevole ai Paesi produttori in realtà non lo è
Perché un prezzo più alto in regia significa di per sé una minore domanda le energie da parte dei Paesi utilizzatori perfetto prezzo
E poi se fosse troppo alto aumenterebbe il tasso di sviluppo delle economie utilizzatrici di Petronio e questo a sua volta si riporterebbe in un diminuzione ancora della domanda di energia
Ricavi minori nebbie né otterrebbero i Paesi produttori è anche vero però al contrario di un prezzo troppo basso energie potrebbe portare intanto a vari effetti non desiderabile fra i quali c'è la non convenienza di investire per l'estrazione
Se il prezzo troppo basso non diventa remunerativo può non diventò non diventare remunerativo per gli investimenti
Nel campo dell'istruzione e poi può portare anche a un atteggiamento più disinvolto nell'uso delle risorse energetiche perché sarebbe meno selettivo allora queste cose si capisce che la convenienza e in un prezzo stabile il ragionevole per le due parti che credo siccome che attualmente
Diciamo in una al massimo i ventitré dollari a barile
Siamo molto più
Su
L'energia aumentata molto in quest'ultimo anno
E secondo me
Bisogna cercare di ottenere anche col dialogo
Anche nei confronti di Paesi come la Russia e l'Arabia Saudita che sono più Papetti rispetto alle esigenze dell'Occidente in questo campo che questo prezzo torni torni sui livelli più ragione
Bene e questo tempo la prima domanda
Sedici ore di volo incredibile per tornare la lì perché i venti erano incontrare
Un viaggio
E con alcune complicazioni perché c'era un interprete giapponese
Che non traduce abbastanza bene
E mi hanno raccomandato per questo di usare il meno possibile in modi di dire italiani perché i modi di dire italiani poi Europa iter ottimale sono italiani non sono giapponese
E mi hanno raccontato di un calcio in cui si è usato un modo di dire italiano che
Lo spirito è forte
Ma la carne è debole e la traduzione è stata più qui Ski stroncato rende l'hospice i subito
L'altro problema che lei richiamato Rini andiamoci piano con l'uso di uno dei
L'altro problema è questo dei distretti che è un problema di portata
Piuttosto generale
E che si pone più o meno in questi termini
Il prodotto italiano in moltissimi casi è un prodotto competitivo sulla qualità non necessariamente così competitivo dal punto di vista dei costi ma il made in Italy è un prodotto
Ben fatto ben pensato ben confezionato ben disegna la qualità
Ora
Se c'è contraffazione
Ci tolgono il fattore principale di competitività
Ecco perché una velina veri obiettivi immediati c'era la lotta alla contraffazione e tra l'altro so che vendono i colleghi ministri di della degli interni della Costituzione di una task force per fare questo per combattere la contraffazione
La rottamazione va tenuta proprio da un paese allora come il nostro non è temibile da parte di Paesi che producessero prodotti omogenei standardizzate e così via è proprio l'Italia che ha questo problema serio
Che poi si vede nel continuo perché se si va a Venezia si vedeva contraffazione per le strade per le strade di Venezia eccessiva
Sulle spiagge italiane
Si vede la contraffazione sulle spiagge italiane e così via e ci sono interessi fortissimi che dietro l'operazione ci sono imprese
Intesa naturalmente
Le cifre illegale
Però c'è anche un altro aspetto ivi lotta alla contraffazione c'è anche un altro aspetto
Vedete Italia questo è uno straordinario Paese e io sono molto orgoglioso di essere ministro delle imprese italiane perché non questo paese era un Paese esportatore di braccia
Il Veneto
Non tanto tempo fa
Era un paese di emigranti
Dall'esportazione di braccia siamo passati all'esportazione del made in Italy
Straordinario fenomeno
Voi cioè la terza fase dobbiamo cominciare a fare investimenti all'Est investimenti diretti aziende italiane che vanno a produrre all'estero
E questo si combina con la considerazione dicevo prima perché se non lo facciamo saranno poi imprese cinesi a produrre il medico così detto iniziali
Fosse più bassi
Allora dobbiamo andare produrre il made in Italy lo chiameremo in qualche altro modo medio Bajkal rivediamo un forte che in Italia in uno potremmo Prodi in questi casi
Ada medici anche noi dei costi di produzione minori che abbiamo in questi Paesi sono rischiamo proprio di favorire se non ci sviluppiamo come impresa e anche all'estero
Favorire la contraffazione che questi recita farà da sano
Sì a questo punto si pone il problema di spingere le imprese italiane
Nella terza fase della loro trasformazione della trasformazione del pezzo esportazioni braccio asportazione di prodotto esportazione di iniziative d'impresa dobbiamo riuscire a fare questo
E il governo deve
Accompagnare queste imprese tenuto conto soprattutto che si tratta di imprese spesso non di grandi dimensioni impresa di grande dimensione ha meno bisogno dell'accompagnamento del Governo
Perché in qualche modo ci ha un reparto che si può chiamare politica estera
Ma impresa di media e piccola dimensione ne ha un bisogno assoluto naturalmente governo introduce e poi le imprese devono fare il resto ma per esempio in Giappone dove mi sono recato
In occasione del i temi ira Japan
Ci sono stati
La missione perché io guidato a propiziato settecento incontri fra imprese italiane impresa locali
Da cui nasceranno sicuramente iniziative importanti e questo è tanto più necessario in quanto le nostre imprese sono piccole nell'impresa
Questo è un altro problema nella politica industria del Paese ma queste piccole e medie imprese sono piccolo medio perché quella è la diminuzione economicamente ottimale o perché hanno difficoltà
A crescere
Perché fintanto che il piccolo ottimale economicamente va benissimo
Ma se invece fosse un piccolo costretto dall'esistenza di ostacoli o disincentivi o sconvenienti accrescere noi questi ostacoli disincentivi escono energia dobbiamo rimuovere che sono un'intesa che sottodimensionata per definizione non è competitiva
E qui siamo molto muovendo in questa direzione
Tutto quello che si è detto attorno all'articolo diciotto in realtà significa questo consentire alle imprese che hanno necessità di crescita di poterlo fare senza incappare in undici dita nel mercato del lavoro che ne hanno ne hanno disincentivante
E poi ci sarà anche un problema però molto serio bancario e finanziario
Bisogna che noi otteniamo un sistema bancario
Che dice il credito in base alla qualità del progetto industriale e non più in base alle garanzie patrimoniali
Perché se questo continua
Verso debbo subito aggiungere che il sistema bancario si sta trasformando non è più quello di dieci o venti anni fa però secondo me è uno sforzo ulteriore in questa direzione è assolutamente necessario
Credo che un governo come il nostro punta sull'economia di mercato ma l'economia di mercato non è di per sé democrazia economica
Vedo che sembrava che qualcosa in più
Naturalmente
Il matrimonio fra l'economia di mercato e sistema democratica parlamentari ma è anche molte altre cose
è partecipazione
Ai meccanismi dell'economia di mercato
Evitare l'esclusione
Di questi o quelli di questa o quella categoria di questa quella regione del Paese ai meccanismi dell'economia di mercato
Fondamentale il fatto incredibile di cui ancora bisogna essere tutti orgogliosi
Che molti imprenditori italiani sono ex operai
Due piccoli imprenditori ma anche i grandi
Se li avete tempo se vi capita spulciato è un po'il volume che è stato pubblicato dall'associazione I cavalieri del lavoro in occasione dell'ultimo centenario
Qui ci sono i curricola dei nostri imprenditori eccellenti vedi che la via del Lavoro ce ne sono poi altri eccellenti che non manchino ancora avuto il Cavaliere
Gli ori sonori voi non potete immaginare perciò vi consiglio di fare una rapida subisce Tura
Di questi sono di puri Gini modeste
Molti per esempio Martini
Vi è rigido modesti
Molti ex operaio e questa è democrazia economica
è democrazia economica quello che vi dicevo sulle banche
Premiare il progetto efficiente e più che la garanzia patrimoniale perché in questo modo non assicuri la circolazione delle élite Sedai solo a chi era già un patrimonio
La riduzione dell'occupazione è un fatto di democrazia economica oltre che essere anche un fatto economico evidentemente ma disoccupato escluso
La diffusione della proprietà bancaria in un sistema
Di garanzia e di regole eccetera
Della provveda azionaria è fondamentale come strumento di democrazia economica
Una maggiore partecipazione femminile all'economia di mercato ha una minore esclusione delle donne diciamo la verità è un fatto di democrazia però ecco tutte queste cose io credo che un governo liberista come il nostro devono diventare convitti
E dato che il tasso di sviluppo molto elevato che fino all'anno scorso hanno avuto gli Stati Uniti e in gran parte dovuto all'utilizzazione di un patrimonio di energie imprenditoriali femminile
La partecipazione delle donne all'economia americana formidabile vedo qui la prevalenza di maschi spero di non suscitare la loro come dire opposizione dicendo queste cose qui
Il problema Prodi
Sono tanti altri documenti di cui tu che parlargli la politica
Della chimica
La chimiche evitare decaduto c'è stato un periodo formidabile in guiderà altri
Premi Nobel nascevano dalla chimica italiana
Ora è una fase di difficoltà e noi stiamo cercando impostare una politica proprio per la chimica
Perché si può fare
Si può fare
In molti Paesi esteri si fa e si fa con grandi anche soddisfazioni economiche la chimica la ripresa
Poi c'è l'Authority non mi occupavo perché più o meno sapete quello che si è fatto
La proprietà intellettuale è fondamentale e va protetta tra pochi giorni sarà un convegno su questo come internazionale proprio al mio ministero il duo di ottobre
Perché come dicevo prima vede sono importanti una produzione italiana
E poi c'è il problema del Meridione
Trovare meridionale ora qui dobbiamo cercare di riavere possibilmente le idee più chiare possibili
Posso sentendo in questo naturale dibattito che si fa sempre all'interno del governo
Un governo in cui non si dibatte se non sarebbe un gran Lorenzo dovrebbe preoccupare
A chiusa di governo in cui non si poteva ribattere
E non è che avessero risultati così positivi
Si sta dibattendo circa la politica per il Meridione
Io credo che il Meridione ponga dei problemi di sviluppo delle attività produttive e non problemi finanziari
Meglio non ha bisogno di finanza ha bisogno di meccanismi di incentivi di politiche che ne sviluppino le attività produttive
E perciò non mi sottraggo con riferimento a questo aspetto che è ancora in corso di definizione nel governo
Ma io ho espresso le mie colpe preoccupazioni a proposito della istituzione di un fondo unico degli incentivi
Che sarebbe in capo al ministero dell'Economia
E in particolare al CIPE
Perché questa ipotesi mi preoccupa
Perché in sostanza il CIPE deciderebbe di volta in volta
Quali destinazioni dare ai fondi previsti per al al fondo
Previsto per gli incentivi al Meridione e i criteri di in base ai quali
Erogare ora la mia preoccupazione come dicevo prima anche i criteri non sono finanziari ma sono industriali devono essere industriali e che il passaggio di ogni bando della quattro otto otto ori ogni decisione di bando sugli incentivi dovendo passare ogni volta per il CIPE comporterebbe un rallentamento nelle procedure che in ragione d'anno finirebbe per ridurre i flussi effettivi
Decisi a favore del rinvio
E questa è una cosa che bisogna cercare di evitare io da quando ho competenze che sono state trasferite dalla Bassanini al mio ministero
Ho ottenuto che impegno a favore del Sud che è sceso di oltre il duecento per cento rispetto alla situazione preesistente cioè ho impresso una forte accelerazione
E devo dire che almeno da parte del risveglio diciamo meridionale della creazione di posti di lavoro nel Meridione è stata molto marcata
Nell'ultimo anno credo si arrivi proprio da l'uso di questo tipo di politica incentivante
E quindi questo si sta dibattendo concentrano le persone centrò il problema spero che noi arriveremo a una soluzione che consenta sia la flessibilità cioè lo spot la possibilità di spostare risorse da una designazione all'altra asseconda di come le esigenze si manifestino
Sia però anche la rapidità e Lucio di criteri di politica industriale
Per esempio facciamo tanti fondi unici per ogni ministero e si è dato al ministro competente la facoltà di decidere il trasferimento di fondi da una legge all'altra se quella legge
O più della politica diciamo industriale del Paese
Perché se noi vogliamo arrivare a tassi di occupazione simili a quelli europei cura sia molto più bassi
L'occupazione cresce al sud perché nel resto del Paese c'è la quasi piena occupazione diciamo larga larga parte della di questa politica di aumento del tasso di occupazione tassi di attività noto come volete son diverse ma più o meno esprimono si si deve
Non può che passare attraverso
La creazione di posti di lavoro nel Meridione
E per questo bisogna usare una politica che renda l'ambiente meridionale un ambiente accogliente che attiri gli investimenti che spinga imprese anche nel resto del Paese andare nel Sud quando qualcuno dice che queste politiche a favore del Meridione danneggiano il resto del Paese perché non ci sono a favore del suo paese a me sembra una sciocchezza perché poi avvantaggiarsene molto spesso sono proprio l'impresa delle altre parti del Paese i valori a percepire questi benefici particolari
Allora questo più o meno
In modo molto succinto schematico quello che burle
Il Paese in questo momento attraversa una fase difficile che non è specifica la vita siamo del villaggio globale lo diciamo sempre nel villaggio globale la congiuntura è un fenomeno che coinvolge tutti a meno di non pensare che l'Italia possa diventare essa la locomotiva del mondo cosa che forse ora pensare solo
Conosco minimo senso di realismo nuove importiamo anche la congiuntura che si fa nel mondo
Quello che si deve cercare di fare
Di creare le condizioni migliori per agganciare la ripresa che sicuramente ci sarà messa così sono pronto anche a scommettere
Se dovessi dirvi esattamente in quale mese accadrà non faccio sconnesse perché è una cosa piuttosto incerta potrei anche dire che secondo me per primi mesi di crisi dell'anno
Che verrà lì ecco l'economia americana è ripartita ma ci vuole sempre un certo intervallo lucertola perché la cosa conta agibilità
Infine voglio dirvi una cosa i problemi del bilancio pubblico ci sono e in qualche modo essendoci
Special sull'economia reale
Su questo non c'è dubbio bisogna essere consapevoli che esistono problemi di bilancio pubblico
Fortunatamente un po'allentati negli ultimi dalle ultime vicende europee rispetto alle quali anche chi vi parla ha sciolto una pressione notevole
Soprattutto perché vedete
Se un'impresa si indebita con una banca
Questo di per sé non comporta un giudizio negativo su quell'impresa anzi è normale ma dipende da quello che si fa con quel credito bancario se lo si utilizza per aumentare che sono gli stipendi dei manager i salari dei dipendenti e cerca e molto discutibile che uno si indebiti per questi
Ma se si indebita per fare investimenti
Dei rivestimenti importanti produttivi pessime non è una nota negativa
E perché lo Stato
Deve essere considerato in modo diverso
Se c'è il disavanzo pubblico per aumentare le spese di funzionamento e lo Stato è negativo ma se c'è un disavanzo pubblico per fare infrastrutture nome purché siano vere investimenti ci potrebbe anche pensare a un'agenzia europea
Che di Everything ad investire
Ma io non ho trovato
I testi di economia e sono molti gli anni
Che ho dedicato a
Ai testi di economia non ho trovato un economista neanche quindi la finanza ortodossa che poi erano gli amici italiani
Che dicesse che si può mettere sullo stesso piano la spesa corrente finanziato in deficit la spesa di investimento finanziate dovrà completamente diverse complementi d'
Se il debito pubblico finanziare spese correnti e noi lasciamo alle foto del future generazioni sul debito
Ma se il debito pubblico lo facciamo per fare infrastrutture noi lasciamo sì alle generazioni future il debito pubblico ma anche e per una valore debbo ritenere equivalente si sono opere pubbliche serie anche un'eredità
Di infrastrutture di ponti di strade aeroporti e così via
Però il problema c'è del bilancio pubblico della riforme del rispetto necessario del bilancio pubblico allora succede che per le esigenze del buco
Ci si è costretti a prende provvedimenti che non sono favorevoli allo sviluppo dell'economia reale
Questo succede
Per esempio può succedere che per frenare la spesa
Sanitaria si prendono provvedimenti che penalizzano le imprese farmaceutiche
E la ricerca di queste imprese
Per esempio se voi incentivati medi di medicine che su uno generiche lirici e però più previdente non sono i gemelli non si decideva di quello si fa la ricerca per trovare altre
Se voi tassate le riserve tecniche
Degli istituti assicurativi in un momento in cui si sta cercando di ridurre i premi di tariffe di rassicurazione questo non va vantaggio
Della della economia reale
E se togliete il bonus fiscale o riducete la ditta su interviste eccetera questo non va a vantaggio dei cognomi reale quindi il problema è che purtroppo il bilancio pubblico pesa sull'economia reale
E la soluzione e vedova di ministro delle imprese deve cercare di limitare se no questo tipo di cose
La soluzione sono le riforme
Bisogna fare le riforme ma un tipo di riforma
Un solo tipo di frode
Quello che prevede un'estensione
Dice io così una riduzione del ruolo dello Stato nell'economia facendo crescere il ruolo del settore privato questo è a favore dell'economia reale bisogna pensare a fare questo tipo di cose grazie
Tanto appunto il interna tra il ministro Marzano e l'ultimo diciamo chiudono a chiave perché tenuta piccolo prova personale ministro Bossi non ha potuto raggiungerci
Ti volevo chiedere al ministro Mazzano se pago agganciando nell'ultima parte del suo intervento c'era quella la difficoltà diciamo di fare i conti con una situazione complicata con un bilancio che è quello che con un bilancio pubblico che quello che è
Se punto però non si poteva mettere prima in cantiere qualche provvedimento in qualche modo che evitasse di arrivare ora che proprio c'è un momento di difficoltà dal punto di vista economico generale a incidere sull'economia reale cioè quindi in qualche modo a frenare diciamo le imprese che non siamo arrivati targati magari su questa questo appuntamento potevamo forse farlo prima
Fa il primo andavo c'è sempre un prima e un dopo nelle azioni umane insomma le nostre coordinate sono quelle del tempo le decisioni si prendono a
Anche via via che si trova si scopre
L'entità delle difficoltà finanziarie questo poiché diciamo che
è una scoperta continua non bisogna credere che sia così facile prevedere come va il bilancio pubblico dipende da tante condizioni cosa
Quello che si può dire che ora bisogna fare questa riforma insomma tutto quello che possono fare i privati
E quindi può compensare ne pesa attualmente sullo stato migliora la finanza pubblica fa crescere l'economia questo avrebbe su un po'un criterio generale poi bisogna fare anche le riforme quasi dare la priorità ma io l'ho data per quanto mi riguarda alle riforme che non costano
Le riforme che ho citato sulle energie no sblocca centrali disegno di legge la borsa elettrica non costano niente allo Stato però dando slancio all'economia queste cose
Queste cose qui oppure la riforma che sto cercando di di fare con difficoltà enormi
Sembra strano ma è così quella dell'RC auto
Non costa allo Stato
Ma se si riuscirà a ottenere veramente rifiuta di in cui l'assicurazione di un motociclo a Napoli costi un po'meno di diciotto milioni questo significa ridare anche da questo lato potere d'acquisto alle famiglie
Cioè queste riforme secondo me sono importanti ma non abbiamo più gli strumenti di una volta la politica monetaria non è più in mano nostra no la politica disavanzo pubblico
Non si può più fare
La politica del cambio non ne parliamo cioè di strumenti macro di una volta l'abbiamo denunciato ma a ragion veduta perché c'erano degli inconvenienti anche delle forme di degrado
Alcune cose possono ancora fare per esempio la politica degli incentivi fatti bene cioè studiando selezionando è una politica di sostegno all'economia in un momento di difficoltà congiunturale perciò io in pre su quella velocità nelle negli impegni a favore del Mezzogiorno ingenerate magari in ritardo con il duecento per cento in più perché è uno dei pochi strumenti che si possono usare quando sei in una fase congiunturale difficile
Perciò il tempo è sempre una difficoltà nell'azione dell'uomo una delle cose che poi ha preso che la politica
Che si basa sul consenso sembra una parolina facile concezione
è un accidenti difficile
Da ottenere o da non perdere è una cosa complicatissima la mediazione continua
Grazie sono domande
Sono scopino Signorello partner Biasco lo chiedo al ministro per quanto riguarda particolare lo sviluppo turistico nel Mezzogiorno ora il il turismo è un settore particolare molto trasversale e che per il quale secondo me non è facile definire il principio di sussidiarietà e cosa poche effettivamente alle regioni cosa a un livello superiore e quindi vi è un'esigenza forte secondo me per quanto riguarda il il ruolo del governo
E come questo o mediare con interessi regionali che molte volte sono vanno in contraddizione con un trend di mercato in cui si compete per macroaree
Per cui nemmeno il Mezzogiorno ma tutto il sistema Italia a livello turistico deve rendersi come marca ma con tutti i servizi a monte che ci stanno quindi quali sono le posizioni future in questo senso grazie
Lei ha sollevato uno dei problemi che derivano dalla riforma del Titolo quinto la Costituzione dove il turismo e definito settore di esclusiva competenza degli enti locali
Due questa riforma l'abbiamo ereditata non è che siamo tanto convinti questa riforma la stessa competenza delle
Regioni in materia energetica basta riflettere sul fatto che ci sono regioni che sono in deficit di energia e altre che annuncia del plus e la rete nazionale di trasmissione dell'energia
Consente di spostare il secco lusso a colmare il deficit quindi il disegno non può che essere nazionale nel campo del turismo la competenza esclusiva delle Regioni allora che cosa abbiamo fatto abbiamo tremolio e che devo dire
Che le regioni hanno capito questo problema a fare un protocollo d'intesa per fissare i criteri per esempio gli standard minimi perché c'è il rischio che poi
Una regione prevedesse che una stanza di albergo potesse essere di un metro per un metro e cinquanta centimetri e questo avrebbe gareggiato insomma una visione unitaria necessari
E lo è anche perché vedete il turismo non richiede solo una politica mirata nel settore specifico del turismo ma tante altre cose infrastrutture
La sanità per esempio
Ma la legalità se un turista che diventa sempre più anziano
Sa che in una certa cittadina non c'è un minimo di struttura sanitaria funziona non ci va
Sì è un turista deve andare che sono raggiungere Agrigento predico Agrigento so quanti di loro hanno avuto l'occasione di andarci dice un albergo non posso dire il nome se lo dicono il ministro fa fa pubblicità c'è un albergo che era una vecchia villa inglese e
Se andate per dormirci non ci andate perché si vede di notte in questa vetrata che guarda i tempi grigie illuminanti una scena di è un incantesimo e quindi non si esce da anni sta sempre in palazzi anche almeno così venture capital a guardare est straordinario miracolo di cui non abbiamo molti meriti che abbiamo ereditato qualche volta Emilio Ratti pensare che se i nostri come dire Danti causa potessero vi tirerebbero il lascito
Per fortuna non possono
Circa il trenta per cento di disoccupazione
Palma di Maiorca senza templi
Quattro virgola cinque per cento faccio
Tra le varie cause di ciò c'è il fatto che è piuttosto difficile arrivare alla radice bisogna prende un aereo poi alcune ore di di auto
Questo per dire che la politica prima è fatta di tante cos'è che bisogna coordinare che dovrebbero essere in capo
Al governo centrale oppure diciamo il la nascita dovrebbe essere in grado di dare una strategia unitaria al settore io insisto su questo la Costituzione mi dice che è competenza esclusiva io insisto in questa direzione e una certa comprensione mi pare che si sia sviluppata anche presso le Regioni tra pochi giorni ha alla merce al termine ci sarà una conferenza nazionale sul turismo cui parteciperà sia il governo sia agli enti locali si è rivisto dicevo prima la convergenza di molte cose anche il ministro dei Beni culturali
Alla sua parte da fare
Per il turismo italiano in particolare
Quindi si competenza delle Regioni per tante altre cose che probabilmente sono in grado di conoscere di fare meglio loro però c'entri in un quadro dovrebbe essere io credo di stragisti Gia coordinata dal centro
Grazie
Chiudendo in chiusura di questa mattinata titolo solette un siamo un'impressione la mia impressione personale dopo appunto questa mattinata così intensa con tanti interventi interessante cioè l'impressione è che abbiamo alle spalle un abbiamo avuto le spalle un un anno molto difficile poemetti imprevisto sotto molti profili ci misuriamo oggi con una crescita bassa oggettivamente molto bassa
E abbiamo per fortuna diciamo in qualche modo questa decisione propone è di questa mattina ieri
Della di Bruxelles e dell'Unione Europea che cita qualche spazio
Di manovra che credo però sarebbe giusto interpretare come un richiamo come diceva mi ricollego a quello che diceva il ministro Marzano
Però davvero a fare le riforme fare le riforme strutturali e che non vada intesa diciamo questa possibilità di riavere più tempo diciamo per arrivare al pareggio di bilancio come un modo diciamo di rilassamento nella politica economica e questa mattina sono risuonate diverse volte parole tipo espressioni tipo siamo in mezzo al guado momento dalla verità credo che in parte sia effettivamente così perché sulle infrastrutture abbiamo visto abbiamo ancora necessità di trovare in qualche modo il problema di aprire i cantieri di coinvolgere il finanziamento dei privati sul federalismo abbiamo necessità di distinguere il ciclismo non può essere c'è uno Pupulin dire una confusione ma vuol dire un'assunzione di responsabilità e una vicinanza tra il cittadino e le imprese diciamo dello stato e non appunto
Una confusione creativa su questo punto la riforma degli apparati statali ministro Frattini ci ha raccontato molte cose interessanti mangiando molto fitta anche questa
è un punto molto importante Siniscalco oggi mi ha colpito molto l'intervento sulle scorso sulle privatizzazioni dice ce lo impone ormai il debito pubblico Fini dobbiamo riprendere la strada delle privatizzazioni per forza e questo credo che sul punto importante poi giustizia istruzione
Giustizia sono dati appunto impressionanti quelle che presentano il ministro cioè ci vogliono dieci anni appunto una per un processo la durata media di un processo civile quindi processo civile che diventa incivile quindi non può dirsi civile un Paese che registra simili dati sull'istruzione abbiamo ascoltato il ministro Moratti quanto sia difficile investire diciamo del capitale umano
Fonti una situazione per cui abbiamo la scuola che cometa solo le spese correnti e non investe diciamo né per una biblioteca
Le per un computer e che dove ci sono diciotto mila insegnanti che non insegna
Il Parlamento ne ha parlato anche il presidente del Senato che era un paio di giorni fa regole regolamenti insufficienti
Dal punto di vista commenti parlamentari per assicurare un corretto svolgimento dei lavori e quindi siamo difficoltà e intasamento come abbiamo visto nelle slide che hanno presentato alcuni ministri credo che quindi siamo davvero a un momento di di svolta chiedo che il governo debba avere la capacità di fare un salto proprio in direzione diciamo delle riforme l'obiettivo finale secondo me è quello basta prendersi la tabella
Che alla base diciamo delle riflessioni e descrizioni che quelle che è stata presentata punto l'ha compilato il sistema Italia da Business International
Dove si registra
Che l'Italia questa ne è passata dal ventitreesimo al ventiduesimo posto nella classifica generale dei sessanta Paesi
E dal quindicesimo al quattordicesimo per quanto riguarda la classifica dei diciassette Paesi dell'Europa occidentale quindi un piccolo miglioramento abbiamo scavalcato sulla ricordo male il Portogallo abbiamo alle spalle la Grecia la Turchia però insomma non è molto confortante questo risultato credo che la necessità Couto sia di andare in direzione delle riforme proprio per accrescere la congruità del sistema
Io adesso non voglio fare semplificazioni però direi che se in qualche modo l'anno prossimo fossimo qui dovessimo ritrovarci qui
Beh direi insomma avendo davanti alla Norvegia all'Aosta il salto al minuto questo potremmo fare una no
Grazie do la parola al dottor Fazzi per una un saluto conclusivo
Bene allora sette altissima venti-trenta secondi per essenzialmente per ringraziare tutti quelli che ci hanno aiutato a organizzare questa tavola rotonda sia gli Emishi Esterni che nei miei collaboratori che ci hanno lavorato ringraziare i partecipanti gli sponsor di nuovo e un pare un piccolissimo bilancio di quello che è successo ma in quanto partiamo organizziamo questo evento abbiamo sempre un certo numeri variabili fuori sotto non sotto il nostro controllo di cui riteniamo sempre quindi via diciamo che la partecipazione rispetto alla gente possa essere subire degli imprevisti direi che quest'anno mi sembra che il bilancio sia estremamente così Ivo perché su undici ministri calabresi Magenta nove hanno partecipato abbiamo avuto la partecipazione cinque sottosegretari di due viceministri oltre al presidente del Senato pena quindi mi sembra che il bilancio sia molto molto così
Ivo ringrazio tutti quelli che hanno partecipato per l'Inter Inter s che hanno dimostrato abolirla in qualche modo raccontarci un po'quello che bolle in pentola chi fatto in modo più o meno chiaro è chiaro più o meno diplomatico però penso che ognuno di voi tornerà a casa e sarà in grado di fare delle valutazioni proprie sullo stato di salute diciamo nel nostro Paese grazie