La crisi economica e finanziaria della Fiat

Radio radicale parliamo della crisi dell'Aprilia tenni giornali sono pieni questa mattina di notizie secondo le quali Arese e Pomigliano d'Arco Termini Imerese altri celebri centri industriali altri celebri stabilimenti della FIAT che potrebbero essere colpiti da Turi Italia a causa dell'altro ristruttura
Leone dell'impero automobilistico di casa Agnelli abbiamo i nostri e microfoni Piero Di Siena senatore dei DS senatore qual è la sua opinione su questa crisi della FIAT il Governo sta intervenendo come dovrebbe e che cosa si potrebbe fare ancora
Io penso purtroppo che
La situazione
Sta assumendo farne un profilo
Prevedibile
Da qualche tempo cioè dall'annunciato sì infatti
Trovo che
Intanto il responsabile
Le posizioni del gruppo di legge
Noi invece cerca
Di fronte ad una situazione così complicata
Hanno praticamente mentito al Paese senso e non solo ai lavoratori
Quando sono venuti qui in audizione in Parlamento
E dato un quadro rassicurante una situazione pesante delle lenti per certo
La ristrutturazione ma una situazione a loro dire sostanzialmente sotto controllo i fatti dimostrano che non è così
Per la crisi del settore auto iniettati corre il rischio di
Come dicevo drammatica
Gli elementi di contesto entro cui essa riferiscono depressione economica internazionale possono renderlo ancora più complicata
è necessario una iniziativa politica
Da parte del governo del Parlamento
Del complesso delle forze politiche
Toro per le corna cioè
Un vero e proprio ragionamento sul comma dalla politica economica
Ricco nonché nel questo importante settore quello
Purtroppo anche ormai l'ultimo
Di portata strategica di grandi dimensioni prese
Dell'assetto economico del nostro per
Con inutili si cerchi una soluzione
Anche con la necessaria apertura i processi di internazionalizzazione ma cercando
Il rischio di un vero e proprio smantellamento delle
Di produzione dell'auto presenti nel Paese quindi una mobilitazione del sistema politico anche a livello istituzionale io credo di sì
Per parlare coi io
è nato oggi
Abbiamo languidamente esaminato la situazione che si
Sulla base del
Sono stati i fan
Il senatore Manconi in Commissione Industria chiederà
E dalla FIAT ritornino a riferire al Parlamento
Poi valuteremo tutte le iniziative apre vorrei anche aggiungere che da parte
Dal nostro partito Didier
Del complesso delle opposizioni c'è stato finora un atteggiamento fortemente costruttivo noi abbiamo votato
Il documento dalla commissione interparlamentare d'indagine sulla situazione della FIAT per l'auto
Un documento
Benché radiografare se con con un certo obiettività la situazione di
Comunque non lanciava
Vado a lanciare
Dimostrando una volontà come dire
Creare contrapposizioni
Tra maggioranza e opposizione intorno al tema ad un tema di questa delle
Oggi mi pare
Corre
Una qualsiasi ipotesi di politica economica degna di questo nome richiede da parte nostra un
Incisiva azione che vede il problema è lo sottopongo all'attenzione dell'opinione pubblica quali incisiva azione
In parte
Ma io penso intanto ad un'iniziativa politico per
Dare richiami
Mary una mozione che noi abbiamo presentato in Parlamento
In una discussione
Può essere anche molto aspra ma
Curioso che abbia come contenuto la necessità
Politica industriale
Assuma misure di sostegno
Cioè del settore auto che debbono essere assunte non tanto per
Sostenere un'azienda piatti in quanto tale ma consentire un ruolo e una funzione all'approdo
L'auto la nostra presenza quindi ringraziamo Piero Di Siena dei DS conosciuto come sempre da Radio Radio
Radio radicale continuiamo a parlare di economia lo facciamo con un nostro interlocutore abituale per quel che riguarda questi temi il senatore Natale D'Amico vicepresidente dei senatori della Margherita senatore D'Amico innanzitutto Ecofin
Sa ha detto no alla proposta Solbes
Il pareggio di bilancio nel due mila e in che cosa vuol dire tutto
Ma vuol dire che non c'è stato un accordo di Ecofin sulla proposta della commissione il che vuol dire però ha delle conseguenze per l'Italia
Vuol dire per l'Italia che non c'è un un via libera alla possibilità di arrivare al pareggio nel due mila sei il che vuol dire che si giudicherà di volta in volta come è ragionevole che avvenga qua come è più probabile e che c'sia un atteggiamento più severo nei confronti di coloro che hanno un debito auto la situazione italiana Ras risulterà aggregata gravata
Nel febbraio per l'anno prossimo quando le corinzio brutte pronunciato sugli sui diciamo di finanza pubblica di ciascun paese dal patto che io giudico pressoché sicuro salvo artifici contabili di fine anno che l'Italia si presenterà a quell'appuntamento con una finanziaria che prevede il raggiungimento del pareggio nel due mila e se ma lo prevede con misure molte misure una tantum e molte misure dagli effetti incerti ecco che presenterà io credo sicuramente a questo punto salvo appunto ripeto artifici contabili con un rapporto debito PIL che ricomincia a commentare quindi mi sembra probabile che il ministro del Tesoro debba rivedere le prospettive della finanziaria perché quella finanziaria che secondo la mia interpretazione non secondo la mia era compatibile con la proposta della commissione a me pare ora certamente incompatibile con la situazione concreta che si determinerà nell'Ecofin di febbraio l'anno prossimo
Qui ancora precludendo la cosiddetta nota di variazione al PPE dove al documento di programmazione economica e Benatia che cos'è questa nota di variazione dei poi alla duramente contestata in aula innanzitutto che cosa era proprietario
Il governo fa alcune previsioni nel DPEF sull'andamento dell'economia sulla base di queste previsioni e fa un male stima sull'andamento a legislazione vigente cioè del governo facesse nulla sull'andamento dei salti di bilancio Prato e Spezia e quindi più avanzato e ecco e poi fa un auspicio ma delle correzioni necessarie il Governo ha presentato una nota di variazione al DPEF per correggere le proprie previsioni sull'andamento e l'economia correggendo le al ribasso vice al governo perché nel frattempo la crisi si è aggravata mi ha invitato il ministro Baldassarri andarsi a leggere i resoconti del ventitré luglio di quest'anno quando il Senato discuterà di Pierre per molti di noi dissero quelle previsioni Foggia sbagliate
E poi c'è il record di questo governo che ancora non ha toccato una sola previsione sull'andamento del PIL emerso l'inno all'andamento dell'indebitamento né sull'andamento del debito pubblico quindi mi pare un record negativo il problema è che il Governo ha presentato l'eco lezione sulle stime dall'andamento dell'economia ma non ha detto come queste impattano sull'andamento del Bilancio del governo non facesse nulla e quindi la costruzione della finanziaria che era fatta su un andamento del bilancio costruito sopra di sé diverse andrebbe corretto io credo che il governo prima o poi debba decidersi a Correggio Roma questo governo tende sempre reagire con molto ritardo a cambiare la situazione senatore amico oggi
Ma della drammatica crisi dell'Adriatico e dov'è il Parlamento che cosa dovrebbero fare per affrontare la crisi FIAT
Ma la questione di Picerno non pare la nazionalizzazione della FIAT proposto da Bertinotti che non mi pare una grande risposta bisogna provare ad accompagnare la ristrutturazione di via secondo me utilizzando strumenti ordinari io non credo che sia il caso di chiedere ai cittadini italiani di pagare più tasse per aiutare la FIAT inoltre credo che ci siano responsabilità del management gravi nella gestione di
Via il mercato deve fare la sua parte nel punire o meno il rumeno di Mantova azionista che ha dimostrato di fare scelte sbagliate e poi non c'è il rischio che i cittadini italiani paghino più oneri per la cassa integrazione di chi
Bisogna sorveglia è la l'andamento e la cassa integrazione negli ultimi anni la cassa integrazione non è costata soldi alla finanza pubblica
Nel senso che si autofinanzia o cofinanziata la storia della cassa integrazione italiane invece è una storia proprio c'è ombra disse mo'Giovan radicale che si chiama De Lucia che ha lavorato su questo tema Michele De Lucia molto bravo è una storia che dimostra che in una in larga misura la cassa integrazione paghiamo amici tra e diciamo le grandi imprese negli ultimi anni i cittadini non hanno pagato più credo che abbiamo anzi sicuramente hanno operato bene
Nel soprattutto le grandi imprese ora bisogna evita bisogna evitare che ricominciano a pagare i cittadini bisogna magari correggerle ed estenderla per renderlo uno strumento un po'più di mercato è un po'più o meno meno sensibile diciamo alla intermediazione della politica alle pressioni della politica ma bisogna evitare che il cittadino ricomincia pagare quello lo strumento che si deve opporre
Senatore ma nel parlamento fanno vedere in qualche modo intervenire sulla crisi FIAT a udire come si usa dire me leggermente della FIAT te oppure Maroni in un'indagine conoscitiva fare qualcosa
Dopo della completezza che in questi casi non penso che il Parlamento abbia molto da fare è il mercato che deve risolvere questo problema
Non credo che la scelta che può fare il Parlamento le scelte eventuali che il Parlamento potrebbe pare che sono protezionismo e o aiuti di Stato più o meno mascherati sono scelte che vanno contro gli interessi degli italiani nel lungo periodo io credo che in questi casi ci sono alcune cose che la politica può fare Cimo alcune cose che la politica non può fare la tesi di un'impresa e funzionale al funzionamento delle come di mercato per l'appunto e quindi è bene che la politica ne stia il più possibile lontana
Siamo Natale D'Amico vice presidente del Senato Renato Margherita del sottosegretario di Stato al Tesoro abbiamo nei nostri microfoni Manlio Contento di Alleanza Nazionale Sottosegretario di Stato
Va all'economia onorevole Contento con la crisi della FIAT su tutti i giornali cominciano a esserci le notizie drammatiche di questa crisi si parla addirittura di Tahiti in alcuni tra i principali stabilimenti del gruppo Arese i termini mine Imerese e così
Che cosa sta succedendo secondo le fonti del governo e il governo come intenda pronto
La prima rete piove e ovviamente una sola il piano di cui si era parlato ancora a luglio da parte della FIAT che prevedeva e alcuni esuberi ma in misura estremamente più limitata rispetto alle ultime notizie
A questo punto risulta essere un piano sostanzialmente poco credibile termine affetti venissero confermate le indiscrezioni che le notizie di stampa hanno pubblicato in queste ultime ore il piano di ristrutturazione avrebbe degli effetti vorrei dire drammatici nei confronti dell'occupazione ancora una volta c'è da dire quindi che il management della FIAT sembra non aver compreso quale fosse l'esatta portata di questa crisi
E a questo punto c'è da dire che anche gli interventi che erano stati richiesti al governo il quale che è impegnato con un decreto legge a rafforzare la possibilità di acquisto di autovetture di fronte alla crisi del sistema
Sembra aver non dato i frutti sperati a dimostrazione che quindi la crisi della FIAT e molto più profonda di quanto chi volete far credere chi anche perché mi pare di capire la crisi
Nel mercato dell'auto la FIAT sta andando giù mentre altre marche non stanno crollando nella mercato dell'auto italiani che vuol dire che proprio la crisi targata FIAT finché hard ho l'impressione che purtroppo i dati
Non ci costringano riflessioni inverte nei confronti della più grande in questo torneo Pica italiana e questi dati alla luce delle situazioni ferimento sono ancora più drammatici perché se testo venissero confermati questi esuberi negli stabilimenti più importanti del gruppo evidentemente saremmo di fronte ad una situazione non facile da gestire il Governo come intende allora nelle istituzioni il consolidamento integrazione guadagni
Ma io credo che qui ci sia intanto da fare una osservazione cioè avere al tavolo Ifi ingenti della FIAT perché le dimensioni di questa ristrutturazione vengano formalizzate dopo anche l'incontro con i sindacati sul tavolo del governo il Presidente del Consiglio
L'ha già incontrando il ministro delle Attività produttive per valutare quali possibilità permangono al governo per intervenire in una crisi come quella che è stata annunciata concerto è perché non siamo di fronte ad un momento facile anche congiunturale oltre che per i conti pubblici personalmente ritengo che a fronte di una conformata esigenza di ristrutturazione nei termini di cui stiamo gente in queste ultime ore la possibilità di un intervento del governo via sostanzialmente scontata quello che è in discussione sono le modalità elementari questo intervento dovrebbero infine ma io credo che ci possa essere uno spiraglio all'interno del Patto per l'Italia come il Nobel come gli ascoltatori dallo vi è stata all'interno di questo patto lari
Thuram interventi a sostegno della disoccupazione da ritengo che per la discussione tra azienda e sindacati potesse poi darei ancora un po'di tempo ci sia la possibilità di vedere approvate magari anche rafforzate all'interno della Finanziaria in discussione
Quelle misure che potrebbero non dico risolvere perché è molto difficile risolvere ma almeno attenuare la crisi migliaia di lavoratori che vedono il loro posto messo in discussione come gli ammortizzatori sociali
Gli ammortizzatori sociali sono in questo momento l'unica strategia potremmo ipotizzare ad esempio nell'ambito della rivisitazione che cede il credito di imposta
Per quanto concerne le nuove occupazioni che questo credito d'imposta possa essere con dei correttivi esteso in quelle aree
Dove c'è della finanza dovesse eventualmente di assumere quei lavoratori interessati al processo di ristrutturazione ma si tratta di fatto di personale che dovrà essere sottoposta ora assente
Al vaglio del ministero competente Sempre all'interno di un quadro di compatibilità con la coerenza dei fondi non c'è non c'è il rischio serio che ferì parli di prepensionamenti e cassa integrazione guadagni come strumento diciamo così
Ma la domanda e dell'imposta ma io spero che questa situazione venga esclusa perché purtroppo nel passato abbiamo fatto ricorso fin troppo a questo tipo di interventi smentite drammatici e contraddittorio da un lato il fatto che è aumentata la spesa pubblica dall'altro
Che non è che i lavoratori interessati a queste situazioni abbiano potuto ritrovare opportunità di lavoro e quindi anche sotto il profilo sociale ma di inversione negativa purtroppo frutto di quegli interventi Miss