La vicenda dei comunisti italiani uccisi nei gulag dell'Unione Sovietica, perchè accusati di essere trotzkisti

Buona notte e buon ascolto provincia di Milano pronto contrappone Eugenio è la prima volta che rischiamo benvenuta signora come si chiama richiamo Cattaneo salve
Annuncio muore io quel Calchera perché entrambi rapidamente le i violenti
Su RAI tre ho visto l'ultimo appello di una multipli seccato un documentario e campetto prigioniera Palmieri alla fine e l'ordine
Non tutti i prigionieri in Russia e che erano torna anche dicevano
Che è cambiato e non aveva fatto niente per farli rientrare sono più all'ultimo aspetto peccato terribile e questi ignori che elementare Mentana dicevano
E noi abbiamo che ritornare ma togliamo che non ha fatto niente per noi e proprio uno stuzzicadenti monello seccamente qualcuno aveva visto e perché no magari dirmi qualcosa cambi voluti Occhetto Hamilton talmente impressionante che non avrei mai
Non m'è capitato di vedere una cosa il call center e migliore oscura Gran Premio oltretutto che neanche viario è chiara poi una diciamo una una tribuna politica ben sessanta trentina
Grazie signor benvenuta a Radio Radicale buonanotte e buon ascolto
E per ultima cosa volevo rispondere alla signora posseduto molto amareggiato per quando riguarda la trasmissione di RAI tre euro visto anch'io
Quella sui gulag russi sui deportati italiani ebbero successo che questo purtroppo
Dovrebbero eccetera eccetera
Molti bei documentari al livello concordato dall'ultimo scorso sotto il nazismo sottostimato ossido pugliese grazie all'opposto di Kosovo
Ambasciatore Romano perché fu così drammatica la la la vicenda dei comunisti italiani in Russia che cosa possiamo imparare da quello che accade oltre ottant'anni fa
Drammatica naturalmente in primo luogo perché erano esuli politici d'aderire persone che avevano deliberatamente scelto dall'Unione Sovietica nell'Unione Sovietica avevano riportato che il loro speranze
Quindi furono doppiamente DVD doppiamente traditi
Perché cadde iure attaccate anche ad altre comunità di comunisti europei non bisogna dimenticare che tutti questi casi risalgono sostanzialmente alla seconda metà degli anni Trenta io né alcuni casi
Anche precedentemente ma soprattutto nel momento in cui catene hanno si scatena in Unione Sovietica la grande stagione delle purché dopo l'assassinio di tiro Balleri in grado è quello il momento in cui Stalin decide di eliminare alcuni fazioni del partito che lui considera minaccioso e per il suo per il suo potere
Nel italiani furono accusati come del resto tutti gli altri di essere dissidenti deviati o direttive dipietristi trotzkisti affiliati a uno dei gruppi o all'uno o all'altro dei gruppi che in quel momento
Dall'Inpdap cercando di eliminare questo ripeto non è sorprendente conosciamo la storia delle grandi purghe quello che naturalmente il più sorprendente o o probabilmente dovrebbe sorprenderci e il fatto che Togliatti pure essendo a conoscenza di questi carri abbia fatto pochissimo se non addirittura nulla
Per osservarli Togliatti si astenne dal consiglio si assiste in tal modo probabilmente
Perché temeva per la sua stessa persona prima era tale per cui avesse preso deliberatamente le difese di questa o quella persona
Avrebbe rischiato su quello era il clima in Unione Sovietica in quel particolare momento senta nel quadro della dirigenza del partito comunista italiana qual è la la la figura più drammaticamente
Come potremmo dire patetica ma nello stesso tempo degna di un di un qualche rilievo che ci che ci fa ricordare il terrore di quegli anni secondo lei
Vede naturalmente noi conosciamo ora i nomi di molte di queste persone anche perché i loro congiunti ci hanno raccontato le loro storie vi sono poi e documentazioni scritte di piante Cornelli ma probabilmente la persone più singolare Robotti compagno di Stalin
Perché anche lui anche Robotti fu certamente coinvolto in queste pur privo tentativi di purga fu più volte interrogato fu inquisito
Questo probabilmente di morte perché perfino Togliatti in un certo momento dovete lettere per nell'occhio della della organizzati i servizi segreti sovietici ma dopoché mantelle incrollabile la propria prevede anche quando nella lunga intervista concessa qualche anno fa
Ad Arrigo Petacco ricorda questi episodi quindi implicitamente riconosce il le persecuzioni di cui i suoi compagni erano stati vittime e continua a rimanere fermamente comuniste continua a sostenere in altre parole implicitamente che qui sacrifici ebbene valevano la pena di essere radio radicale avrete senza dubbio ho capito che questa notte ci occuperemo di i comunisti di comunismo di vittime del del del comunismo per ma a parlare per parlare di questo lo spunto che c'è stato offerto ha riguardato appunto una trasmissione che è andata in onda la scorsa settimana su o Rai Rai tre su cui molti ascoltatori ci hanno chiamato sorpresi sia radio radicale questa sorpresa in qualche modo ci ha indotto a fare
Qualcosa per ricordare o comunque o meglio per far conoscere a molti italiani cose di cui
Di cui di cui finora sia ignorata la la la la conoscenza
Lei siamo in collegamento con Antonio Carioti che qualche anno fa accurato l'introduzione Vionnet di un della riedizione di un di un libero ai più uno sconosciuto che che si intitolava il redivivo Tiburtino di che cosa parla questori perché un personaggio che è stato citato qualche istante fa da tardività Sergio Romano nelle due domande che gli sono state fatte tante Cornelli tante Cornelli era un militante del del partito comunista che per anni ha ha vissuto una tragica condizione di comunista e nell'Unione della Repubbliche socialiste sovietiche la riedizione di questo libro qualche anno fa ha suscitato scalpore vere le polemiche che ha innestato sul sul sul partito comunista
Ai italiano e sulla sulla rimozione che c'è stata che sai che ha riguardato la sorte di molti militanti comunisti in Unione e in unione sovietica
Antonio Carioti ci vuole spiegare come come è nata la la diciamo la la la riedizione di questo libero e che cosa
Hai hai voluto hai voluto dire scrivendo questo questa introduzione al libro il redivivo tutti e Tiburtino che è stato pubblicato con le edizioni liberal
Dunque partiamo dalla vicenda di cornetti Cornelli uno comunista italiano
Che in Unione Sovietica viene rinchiuso in campo di lavoro acuta uno dei campi di lavoro peggiori dell'estremo Nord dell'Unione Sovietica e vi rimane parecchi anni undici anni
Poi viene liberato subito dopo la seconda guerra mondiale lui era stato arrestato nel mille novecentotrentasei viene liberato nel quarantasette ma viene poi nuovamente arrestato nel mille novecentoquarantanove
Non viene in questo caso rinchiuso in un campo di lavoro ma viene mandato al confino sempre all'estremo nord oltre il Circolo polare artico
E lì rimane tra una cosa e l'altra inverso il mille novecentosessanta anche se già nel cinquantasei con la destalinizzazione era stato in qualche modo riabilitato
La fuga e particolarità della vicenda di Corneli richiede innanzitutto nel fatto che uno dei pochi italiani che sopravvissero a questo tipo di esperienze perché noi possiamo calcolare in circa duecento gli italiani che vennero arrestati durante le grandi purghe ovviamente in questo caso va distinto da quello dei prigionieri di guerra che è tutta un'altra un'altra faccenda qui parliamo di esuli antifascisti
Che vennero arrestati durante il terrore staliniano rinchiusi nei campi di lavoro di questi duecento ne sopravvissero poche decine
Tra questi Corneli è l'unico che abbia raccontato per filo e per segno la sua storia la sua esperienza nei campi di lavoro dell'Unione Sovietica
Quindi la sua testimonianza è una testimonianza preziosa unica per certi versi perché ci sono altre testimonianze di queste vicende ci ad esempio il libro di Emilio guardarsi Chelli una piccola pietra che raccoglie però delle lettere dal confino di questo italiano che prima venne confinato il cui fucilato in Unione Sovietica ci sono le memorie di Pia Piccioni che era la moglie di un altro fucilato Vincenzo baccalà
Ci sono altre testimonianze però una italiano che abbia raccontato esattamente che cosa avveniva nel gulag sostanzialmente non c'è o comunque quella di Cornelli è la testimonianza più completa da questo punto di vista ci sarebbe anche quella di Leonardo Damiano che tuttora e
Inedita ma Damiano non finì nei campi di concentramento delle spremono specie soltanto alcuni anni di carcere naturalmente anche quello è un carcere estremamente duro
Un altro fatto importante che Cornelli non solo racconta la sua storia ma una volta ritornato in Italia nel mille novecentosettanta
Dedicò tutta la sua esistenza a ricostruire la vicenda appunto degli antifascisti italiani che erano stati perseguitati dallo stalinismo ed erano stati annientati in un modo o nell'altro perché poi appunto
Ci sono quelli che hanno fatto pochi anni di carcere ci sono quelli che hanno passato invece un lungo periodo in campo di lavoro e al confino e quelli passati nei campi di lavoro sono in gran parte morti e poi ci sono quelli direttamente fucilati cioè noi possiamo contare
Una cinquantina di italiani
Esuli in Unione Sovietica antifascisti che accusati falsamente di spionaggio di revisionismo di Trotsky movente ero abbastanza sommariamente fucilati
E se noi facciamo il confronto con degli antifascisti che nello stesso periodo vennero trucidati dal tribunale speciale mussoliniano troviamo che questi sono un numero molto
Molto di gran lunga inferiore se non sbaglio sono quattro cinque adesso non ho qui Italia davanti guarda io una citazione che è stata fatta in un articolo successivo che dice che le condanne poi seguiti furono solo trentuno e la maggior parte comunque durante la prima parliamo di italiani attenzione questi Grant uno sono in gran parte non italiani cioè sono partigiani e irredentisti sloveni
Che e combattevano contro la presenza italiana a perché allora l'Italia come tu ben sai aveva una frontiera orientale molto più estesa comprendeva aveva nei suoi confini un gran numero di sloveni
Dopo il alla caduta della Jugoslavia durante la seconda guerra mondiale anche Lubiana divenne provincia italiana e qui c'era una forma di guerriglia contro la presenza italiana
E diversi partigiani vennero fucilati ma se noi parliamo invece di una situazione di opposizione al fascismo da parte appunto di
Ah oppositori di di lingua italiana di etnia italiana troviamo che ci riduciamo a quattro cinque
Persone
Tra l'altro questi erano comunque gente che tra virgolette erano colpevoli nel senso che avevano effettivamente cospirato contro il regime
Anche se era a una legislazione liberticida quella sulla base della quale vennero poi condannati al carcere oppure in vari casi alla pena di morte
Invece nel caso degli antifascisti italiani Unione Sovietica abbiamo gente che era assolutamente innocente dei reati che era loro erano loro ascritti
E reati che a volte ad esempio fatti faccio il caso di cornetti la colpa di Cornelli era nel periodo in cui perché lui arriva in Unione Sovietica molto presto nel mille novecentoventidue e vi partecipa alle lotte che dividono il partito comunista dell'Unione Sovietica nel quale lui era entrato dopo la morte di Leni
E commette l'errore diciamo così di schierati con l'opposizione i tronchi di pino via Verdi cane dica Méniere contro Stalin
Quindi viene espulso dal partito però inizialmente non viene perseguitato né arrestato viene semplicemente Maggi nato
Più tardi due rientra nel partito
E nel mille novecentotrentasei è una persona
Alla quale viene imputato semplicemente quelle che erano state le sue posizioni politiche di alcuni anni prima sei o sette anni prima per le quali però non non erano previste assolutamente come reato in nessuna maniera cioè solo nel momento in cui
Tali decide di eliminare tutti coloro che riteneva sospetti all'interno del partito e quindi la repressione che primo in Unione Sovietica si era svolta ed era già stata terribile però
Svolta al di fuori del partito diciamo contro con gli oppositori o comunque gruppi sociali contadini
I cosiddetti kulaki insomma i contadini Mary contadini proprietari che venivano considerati una classe controrivoluzionario così via chi passa da questa repressione
Fuori dal partito alla repressione dentro il partito e a quel punto non è solo il partito sovietico ma sono anche i partiti comunisti
Stranieri che avevano in Unione Sovietica delle forti rappresentante perché molto spesso si trattava di partiti comunisti fuorilegge nei rispettivi Paesi
E quindi che avevano trasferito in Unione Sovietica o proprio la la loro centrale oppure un gran numero i militanti come nel caso del partito italiano infatti tra i più perseguitati ci sono appunto i comunisti tedeschi che erano
In URSS per sfuggire al nazismo il Partito comunista polacco in Polonia c'era un regime autoritario che va messo fuorilegge i comunisti viene addirittura annientato in una maniera spietata praticamente il Partito comunista polacco viene tra l'altro anche sciolto e tutti i suoi dirigenti vengono eliminati
Buona parte del Partito comunista jugoslavo e anche il Partito Comunista Italiano dove però abbiamo questa eccezione se vogliamo che a parte alcuni casi come appunto quello di Edmondo Peluso non viene colpito il gruppo dirigente e qui
Emerge il problema abbastanza spinoso abbastanza grave di qual è il ruolo per il gruppo di di alcuni personaggi del gruppo dirigente comunista
E dello stesso Togliatti nelle persecuzioni contro gli italiani in Unione Sovietica ecco sei raccorda con l'interpretazione di di di Sergio Romano che ha riguardato Togliatti nella cosa che abbiamo ascoltato prima nella nostra intervista
In realtà se devo dire la verità toglie romano è troppo indulgente verso Togliatti non credo anch'io perché noi abbiamo dei documenti
Dai quali risulta che Togliatti sapeva di queste persecuzioni e le avallava pieno innanzitutto abbiamo un documento addirittura precedente all'epoca del Grande terrore e non un documento che sia saltato fuori dagli archivi sovietici addirittura è stato pubblicato da Ernesto ragionieri in un volume delle opere di Palmiro Togliatti
E quindi parliamo di molti molti anni fa
In questo documento Togliatti parla siamo nel mille novecentotrentuno dell'arresto di un anarchico italiano Francesco Ghetti che era stato accusato di complotto di spionaggio in Unione Sovietica e itineranti alle rimostranze di alcuni compagni che dicevano ma non ci sono prove gli anarchici fuori dall'Unione Sovietica protestavano dicendo vogliamo sapere la verità su ghetti Togliatti dice che quando è la polizia segreta sovietica ad agire ad arrestare qualcuno la questione delle prove per i comunisti non si pone anti è una questione sciocca allora in questa dichiarazione che è del mille novecentotrentuno quindi prima
Del terrore staliniano anche se dopo che Togliatti che inizialmente aveva delle posizioni moderate più vicina Bucari si è allineato già completamente postali ebbene lui dice che la repressioni compiute dalla apparato
Poliziesco sovietico non devono essere messe in discussione e anche il problema di chiedere le prove non si pone cioè qualsiasi cosa facciano dato che loro sono i rappresentanti del paese che ha cancellato il capitalismo che sta costruendo il socialismo non dobbiamo porci domande su quello che fanno perché loro stanno quello che è giusto fare
Quindi siamo già ha un avallo pieno di qualsiasi nefandezza di qualsiasi repressione venga compiuta dalla polizia segreta spallina ma poi c'è di peggio perché su quale base
La polizia segreta staliniane individuava gli italiani da colpire
E qui bisogna passare all'analisi dell'Ufficio Quadri del Partito comunista diretto da Antonio Roasio che era un militante che poi divenne anche senatore dopo la guerra dopo la caduta del fascismo
Antonio Roasio faceva delle chiede
Dei militanti comunisti antifascisti emigrati in Unione Sovietica
Nelle quali annotava anche le loro passata appartenenza alla corrente bordi Diana le loro eventuali simpatie trotskista devo riformiste o cose di questo genere
E sulla base di queste schede la polizia segreta staliniana arrestava le persone
E quindi abbiamo sostanzialmente un'opera di dell'azione
Questo è stato chiarito molto bene da Elena Tundo Vincenzo nel suo libro tra il figlio e cattivo che edito da Carocci e che
A ha esaminato con grande attenzione questo tipo di documentazione voi volevo aggiungere un'altra cosa su un personaggio che è stato citato da Romano cioè Paolo robot il cognato di Togliatti
Perché lui a Togliatti devono sposato le due sorelle Montagnana
Nel caso di Robotti abbiamo addirittura la confessione da parte sua di aver partecipato alla repressione di aver segnalato alla polizia segreta sovietica i nomi delle persone da arrestare
Quando Robotti a sua volta viene arrestato e torturato noi abbiamo i verbali in cui lui si rivolge agli aguzzini credo sia disposta a chiamare
Tranquillamente così della polizia segreta sovietica e dite ma perché nell'appendice perché ve la prendete con me
Io avanti o o lottato sempre contro le spie ieri nemici controrivoluzionari trotzkisti neo segnalati molti
Alla autorità
Della polizia sovietica e la politica sovietica gli arrestati per cui abbiamo in un verbale che è stato pubblicato per la prima volta sulla stampa da di Dinho chieda Giulietto Chiesa alcuni anni fa
La dichiarazione dello stesso Robotti di aver fatto da delatore di aver consegnato
Nelle mani della polizia segreta sovietica molti italiani per cui l'accusa che Cornelli fa non eredi vivo Tiburtino ma in alcuni articoli scritti secondo cui alcuni comunisti per dirigenti del Partito comunista e vano anche le mani sporche del sangue dei loro compagni eh fonda e poi abbiamo questo documento che è stato accettato anche dalla d'un dodici e pubblicato da Giancarlo Lehner nel suo libro la tragedia dei Comunisti italiani da cui risulta che una volta venne sottoposto un elenco di Comunisti italiani
Alcuni dei quali si diceva sono da deportare in quanto considerati appunto inaffidabili controrivoluzionari CP eccetera eccetera e c'è scritto di pugno di Togliatti in russo va bene procedette in questo modo
Altri saldati veniva addirittura suggerito di mandarli dato che volevano andarsene dall'Unione Sovietica di a mandarli all'ambasciata italiana e questo era un modo per esporli alla repressione sovietica perché il fatto che qualcuno si fosse recato all'ambasciata italiana magari per chiedere il visto per chiedere notizie dei familiari e così via
Era considerato dalla polizia segreta già un indizio sufficiente per poter accusare qualcuno spionaggio a favore dell'Italia
Tante Cornelli come come riesce a tornare in Italia grazie all'aiuto di quali esponente del partito del Partito comunista a chi si rivolge
La persona che ha maggiormente aiutato Cornelli è Umberto Terracini che è una figura effettivamente anomala nel Partito Comunista Italiano
Un a cui apparteneva al gruppo diciamo dell'ordine Nuovo di Torino no dove c'erano Gramsci e Togliatti a un una grande personalità devo dire
è un uomo che passa quasi tutto il periodo del con del fascismo in carcere questo secondo me lo ha salvato perché se si fosse trovato in Unione Sovietica avrebbe corso dei rischi molto grossi
Lui si schiera già nel mille novecentoventinove dissente dalle posizioni del partito comunista che de anche dell'Internazionale comunista che qui parava la socialdemocrazia al fascismo e addirittura diceva prevedeva come imminente il crollo del fascismo quindi lanciava un'offensiva all'interno dell'Italia che pure si risolse in un disastro perché appunto tutti questi cospiratori mandate in Italia vennero arrestati
A cosa ancora più importante lui dissente nel mille novecentotrentanove sul patto Molotov Ribbentrop
Nel mille novecento quarantasette rilascia un'intervista a un'agenzia americana dove dice che i comunisti italiani devono guardare quasi mettere sullo stesso piano insomma Unione Sovietica e Stati Uniti e per questo c'è una direzione del PC che si riunisce e lui viene messo sotto accusa insomma personaggio di grande prestigio ma al tempo stesso una sorta di guastafeste di coscienza critica del Partito Comunista Italiano un'altra cosa da ricordare ad esempio e che lui era di origine ebraica denunciò spesso le persecuzioni antisemite in Unione Sovietica e anche sulla questione di Israele aveva una posizione differenziata rispetto a quella del partito
Se non sbaglio ebbe anche dei rapporti con i con i radicali anche perché lui era contrario ad esempio alla politica del compromesso storico
è praticamente Terracini quest'uomo che ha un atteggiamento completamente diverso rispetto appunto alla grande maggioranza e la classe dirigente del partito
Che in qualche modo aiuta Cornelli prima a ritornare in Italia per alcune visite brevi poi Cornelli che sente impellente proprio il bisogno di raccontare quello che gli è accaduto decide di rimanere in Italia
è in una situazione di gravi difficoltà
Perché non aveva nessun reddito in Italia e quindi viveva presso una sorella anche lei molto anziana in condizioni molto molto precarie e dedica tutta la sua esistenza appunto alla
Alla alla
Al a narrare quello che gli avvenuto non solo con il redivivo Tiburtino racconta la sua vicenda personale ma svolge delle lunghe ricerche presso l'Archivio di Stato
Per rintracciare i nomi degli italiani vittime del terrore staliniano e iscrive numerosi libretti che
Lui
Pubblica sui specie tra l'altro perché solo il redivivo Tiburtino gli viene pubblicato è anche sempre una storia che poi dovremo dovremmo raccontare presa in presenza delle cose interessino senta ma vorrei aggiungere ecco che tra coloro che aiutano Cornelli
C'è anche Giuseppe Berti che era stato un dirigente del Partito comunista italiano poi emarginato adesso per motivi che non vale la pena di ripercorrere qui con la moglie che è ed è tuttora vivente è la figlia di Giuseppe Di Vittorio Baldina Di Vittorio e poi ricevette anche degli aiuti da Franco Venturi che era stato addetto culturale a Mosca del dell'Italia e dalla moglie Gigliola
Grazie all'aiuto di queste persone di Terracini Cornelli riuscì a pubblicare le sue memorie presso un editore comunista
Dissidente se vogliamo chiamarlo così che si chiama la pietra e potrei ora ritornare in Italia e cogliere questa azione nella quale però si trovò molto emarginato ecco magari su questo ci arriveremo anche un po'dopo ma
Lei torna in Italia nel mille novecento o settanta noi ricordiamo o non solo il caso di Cornelli una volta torna ricordiamo che Cornali è stata la persona il Coni militante comunista italiano che ha fatto più giorni
In in carcere in in il figlio più di ogni altro no in reclusione di reclusione in reclusione prima nel campo di concentramento e poi al confino lui fa undici anni
Il campo di lavoro Burcuta eppure i ne fa un'altra decina sostanzialmente al confino però assai confine Unione Sovietica non è come il confino in Italia nell'isola di Ventotene o di Ponta che sono luoghi dal clima mite dove tutto sommato le condizioni ambientali sono abbastanza favorevoli per quanto loro i confinati venissero tenuti certamente in una condizione difficile essere confinati in Unione Sovietica significa finire al Circolo Polare Artico cioè importi
Dove d'inverno la temperatura media di meno quaranta gradi insomma è la l'estate dura credo due mesi all'anno
Sì ecco non solo non solo Cornelli torna ecco che corna i torna a all'inizio degli anni settanta in Italia
Ma altri e Comunisti italiani sopravvissuti una volta tornati in Italia sono Accolti in un modo of che noi possiamo giudicare sconcertante non per per i quadri del partito comunista di allora
Tu pare c'è nelle si parla di per esempio ecco di Di Natale nel danzare non scarichi oli cercherà Tor rientrato a Genzano dopo essere sopravvissuta una detenzione nella Colima che fu trattato malissimo
BreBeMi definito con un vecchio matto Andrea Bertazzoni che che si salvo davo per un soffio dalle puniche staliniane Pia Piccioni vedova di Vincenzo Baccalà segretario della federazione comunista romana fucilata Odessa
Nel nel nel mille novecentotrentasette una volta tornato in patria la moglie fu allontanata dal dal PC e ricevetti
Ospitalità solo da un gruppo bordi piano ecco tutta questa storia veramente è sconcertante della peggior devi tenere conto di un fatto che il Partito Comunista Italiano
Anche dei meriti nella storia di questo Paese sarebbe ingiusto disconoscere i però c'è un dato di fondo cioè che tra le risorse principali che hanno consentito al Partito Comunista Italiano di acquisire l'egemonia
E la sinistra italiana e di diventare il Partito comunista più forte dell'Occidente
C'è questo legame fortissimo con Unione Sovietica cioè il mito dell'Unione Sovietica soprattutto dopo la seconda guerra mondiale e dopo il contributo fondamentale che l'Unione Sovietica aveva dato alla sconfitta del nazismo
Nel sovietica è autocritico enorme
E agli occhi lei degli operai italiani dei contadini italiani che vivevano una condizione molto difficile l'Unione Sovietica veniva presentata con una sorta di paese di Bengodi di luogo dove si era realizzata finalmente l'eguaglianza non c'erano più i padroni ciascuno aveva diritto a una casa un lavoro e così via
Proprio Paolo Robotti tra l'altro scrisse un libro che oggi a leggerlo veramente
Non si sa se mettersi a ridere o piangere che si intitola nell'Unione Sovietica si vive così dove appunto l'Unione Sovietica veniva presentata come il Paese del progresso crescente del benessere diffuso dove nessuno era disoccupato dove nessuno doveva preoccuparsi delle proprie condizioni dell'esistente e così via questo mito è stato un strumento di consenso e norme per il partito comunista perché in un paese come l'Italia di allora appena uscito dalla guerra con una povertà terribile disoccupazione diffusa contadini senza terra operai che venivano licenziati idea invece che potesse esistere un sistema senta padroni dove ha ciascuno venivano garantite delle condizioni di esistenza più che dignitosa ebbe era uno strumento di consenso enorme anche perché i movimenti socialisti hanno sempre detto noi costruiremo il socialismo e la società dell'uguaglianza ma questa società non c'era da nessuna parte
E a un fatto puramente utopistico invece i comunisti sostenevano che no che non era un fatto puramente utopistico che si poteva realizzare che poteva esistere una società senta padroni una società nella quale ciascuno avrebbe potuto vivere serenamente nel benessere e questo era uno strumento di consenso enormi
Senza contare poi che c'era anche un altro aspetto ancora anch'esso molto importante che era che il Partito Comunista Italiano riceveva dall'Unione Sovietica
Dei finanziamenti molto ingenti e quindi anche in questo c'era un legame di ferro con l'Unione Sovietica che Togliatti non volle mai in alcun modo attenuare
E che solo con l'invasione della Cecoslovacchia e esprimo dissenso del PC
E poi con le posizioni prese da Enrico Berlinguer ma qui parliamo già somma della seconda metà degli anni Settanta primi hanno ottanta è un legame che comincia ad attenuarsi ma che comunque non viene mai rispettato completamente il Partito comunista
Decide di cambiare nome e solamente dopo la caduta del muro di Berlino quindi figuriamoci negli anni Cinquanta e Sessanta quando ritornarono in Italia appunto persone
Come povero Scarioni cui caso venne denunciato a suo tempo da Alberto Roncari sulla stampa ecco come potevano essere accolti
Dai Comunisti italiani gente che diceva ma no guardate l'Unione Sovietica un posto dove c'è una grandissima miseria dove non c'è nessuna libertà e dove senza aver compiuto nessun reato di alcun rilievo si può essere chiusi
In campi di concentramento di lavoro terribili oltre il Circolo polare artico dove la gente muore di fame e di freddo e così via questo era quello che raccontava appunto Scarioni ed è evidente che non lo non lo potevano ascoltare
Il caso di Bertazzoni un po'diverso però anche Lou insomma aveva visto come funzionavano le cose in Unione Sovietica tra l'altro c'è un episodio quasi farsesco perché Bertazzoni che faceva di lavoro lavorava
Si occupa ma insomma di di di formaggi e e nel col col sovietico dove lavorava produsse del gorgonzola ora questo formaggio così strano con le striature Verdi impressionò i sovietici che credettero si trattasse di una sostanza nociva e quindi addirittura si parlò di arrestare Bertazzoni come sabotatore per fortuna
Tra i consulenti del ministero dell'Agricoltura sovietico c'era un professore esperto di tecnica casearia che conosceva il gorgonzola e lo fece scagionare però appunto per un reato assolutamente inesistente Bertazzoni rischio di finire anche lui recluso in campo di lavoro tanto per dimostrare insomma quale clima isterico proprio esisteva in quel periodo in Unione Sovietica
Cioè Dante Corneli a quali case editrici si era ha rivolto per per pubblicare il i suoi libri che comunque descrivevano questa tragica condizione degli dei Comunisti italiani nell'Unione Sovietica
Dante Corneli a contrario di quello che racconta Terracini in una lettera lui diceva tu non hai voluto dare il tuo libro alle case editrici borghesi no Dante Corneli in realtà voleva che i suoi le sue memorie venissero pubblicate in una casa editrice che gli permettesse di avere la massima possibilità di essere eletto dalla maggior numero possibile di persone quindi si era rivolto alle case editrici principali del nostro Paese quindi la Rizzoli la Mondadori e più tardi anche la Rusconi
Però nessuno si dimostrò interessato al suo libro ed è una cosa che ci lascia molto perplessi perché il libro il redivivo Tiburtino noi dobbiamo tener conto che Cornelia un otto di da un uomo che ha fatto semplicemente le scuole elementari per di più degli anche tener conto che Luther quasi cinquant'anni ha vissuto in Unione Sovietica
E quindi si era completamente russi ficcato cioè lui non solo parlava perfettamente il russo a Spoleto si è sposato due volte tra l'altro con donne russe ma viveva in un ambiente in cui tutti parlavano russo e quindi a un certo punto aveva cominciato anche a pensare in russo in qualche modo italiano era passato in seconda linea nella sua mente quindi aveva difficoltà a esprimersi in italiano soprattutto per iscritto perché appunto parlare è un po'abbastanza facile ma quando tu hai perso dimestichezza con italiano da decenni scrive è abbastanza difficile quindi il suo libro non è naturalmente paragonabile che so io a ai libri di Primo levi no che sono grandi opere letterarie è un libro di memorie scritto da un autodidatta però devo dire anche gradevole da leggere insomma poi ci sono molte notazioni interessanti la cosa molto interessante di questo libro e che anche prima di parlare dell'esperienza terribile nell'aria
Parla
Stella finita in Unione Sovietica vista però dalla parte dei ceti più umili perché Cornelli faceva l'operaio sostanzialmente e quindi è una testimonianza che diversa di quella da quella dei dirigenti
Dei partiti comunisti che vivevano a Mosca all'Hotel Lux in un ambiente diciamo ovattato
Separato diciamo dalla vita normale dei sovietici invece Cornelli ha sperimentato la vita degli operai sovietici per una vita come Gucci racconta molto dura faticosa e in cui non c'era anche all'interno
Delle fabbriche nessuna possibilità di difendere gli interessi dei lavoratori infatti Lupoi sceglie schierati appunto nella seconda metà degli anni Venti con l'opposizione trotzkista proprio perché dice ma qui c'è un sistema in cui noi operai chiamo nella stessa condizione in cui saremmo in un regime capitalista anti forse abbiamo ancora meno diritti e quindi commette questo grave errore che poi pagherà pagherà molto gravemente di schierarsi con l'opposizione ma lo fa per gli stessi motivi per cui lui in Italia era diventato comunista cioè per difendere gli interessi degli operai
E dei e dei lavoratori si torniamo torniamo al libro lui propone sia Mondadori che Aricò lì questo libro ma nessuno si dimostra interessato e trattandosi di una testimonianza di prima mano su una una delle più grandi tragedie di questo secolo e è una cosa che lascia veramente perplessi
E ieri lei che a questo punto finisce nelle mani di il del della casa editrice la pietra che è guidata da Enzo Nizza
Chi è Enzo Nizza e la casa editrice la pietra e qual è poi alla fine il prezzo che Dante Corneli è costretta a pagare per riuscire a pubblicare questo dico
Allora
La casa editrice la pietra a appunto penso unità come sue direttore editoriale ma come padre nobile una figura molto importante del comunismo italiano che Pietro Secchia
Pietro Secchia nell'immediato dopoguerra è stato l'unico vero rivale in qualche modo di Togliatti perché l'uso riteneva di fronte alla linea diciamo compromissoria alla linea molto moderata è cauta di Togliatti invece una posizione più dura
Anche di tipo insurrezionale a un certo punto lui va a Mosca parla Courtenay negli dice ma la linea di Togliatti e troppo morbida bisogna avere una posizione più dura bisogna avere anche un un apparato militare in grado di agire e così via però Togliatti me scura
Però Stalin dà sostanzialmente ragione a Togliatti
E anche se l'apparato paramilitare del PC esiste organizzato da Specchia e questa opzione della possibilità insurrezionale rimane in qualche modo nell'aria almeno
Nei primi in verso la fine degli anni Quaranta poi in qualche modo rimane possibile fino alla morte di Stalin però rispecchia è sempre più emarginato cioè Togliatti vede in lui un rivale uno che su posizioni di maggiore intransigenza di maggiore come si può dire
Di maggiore e vigilanza rivoluzionaria ecco può insidiare il suo potere poi a un certo punto succede che uno degli uomini di fiducia di Specchia
Rompe con il partito e fugge portandosi via anche dei fondi riservati del partito parliamo di Giulio Seniga
E a quel punto Secchia cade in disgrazia viene emarginato nel gruppo dirigente del partito comunista
Viene Mammano escluso da qualsiasi ruolo dirigente e diventa un uomo molto amareggiato isolato che però al tempo stesso a un are sentimento forte verso Togliatti
E in qualche modo
Vuole creare dei partiti ecco la casa editrice la pietra è una casa editrice che per molti versi estremamente coraggiosa nel raccontare episodi della storia del PC che non fanno molto comodo al suo gruppo dirigente
Per esempio la casa editrice la pietra pubblica tutti gli scritti di Terracini in dissenso dal partito abbiamo parlato prima di Terracini
C'erano dei documenti che testimoniavano questo fu scontro con il partito lui ha tra l'altro questo mi son dimenticato inquadrarlo venne addirittura espulso
Per un certo periodo dal partito comunista questi documenti che non faceva certo comodo riesumare vennero pubblicati dalla casa editrice la pietra oppure c'è la vicenda di Teresa Noce che era la moglie di Luigi Longo emesse che divenne segretario del Pci dopo Togliatti prima era stato vice segretario
Che venne trattata malissimo da suo marito che simile con un'altra donna e divorzio San Marino fu una cosa abbastanza sgradevole per questa signora la quale anche lei insomma era stata trattata molto male le sue memorie che tra l'altro sono molto interessanti sono pubblicate appunto dalla casa editrice la pietra c'è un'altra vicenda di una
Di una signora una militante del partito Comunisti italiano felicità Ferrero che anche lei richiedeva in Russia di seduto in Russia per un certo periodo e rischio di finire nata tra le spire della repressione staliniana
Le venne chiesto di spiare i compagni
E e anche le sue memorie appunto sono pubblicate dalla casa editrice la pietra diciamo questo della casa editrice la pietra aveva il coraggio raccontando la storia dei Comunisti italiani però di toccare anche alcune vicende soprattutto di epoca staliniana che erano particolarmente scomode e che la storiografia ufficiale del partito preferiva in qualche modo sottacere eccome no mistifichiamo anche qualcosa che cosa successe che nel caso di Cornelli non avevamo soltanto di fronte una testimonianza scomoda per il Partito Comunista Italiano all'anno una testimonianza
Molto scomoda per tutto il sistema comunista e per l'Unione Sovietica in generale avevamo una testimonianza che veniva dai campi di lavoro dell'Unione Sovietica e che per molti versi autorizzava un paragone con in campi di concentramento nazisti cioè ci sono delle vicende che racconta come meglio ad esempio quella delle persone che venivano eliminate sistematicamente con un colpo alla nuca in una fabbrica di mattoni vicino appunto al campo di concentramento di voi Uta in cui appunto abbiamo una situazione in cui il campo di lavoro diventa praticamente campo di sterminio qualcosa di simile
Alle camere a gas dove venivano eliminati gli ebrei nei campi di sterminio nazisti abbiamo Cornelli che ci racconta di altri campi di concentramento dove venivano lasciati
Le persone inabili al lavoro i deportati inabili al lavoro e morivano in poco tempo insomma abbiamo una descrizione veramente molto cruda terribile
E allora
Dato che Cornelli rimane comunque un militante della sinistra rimane legato a Terracini rimane legato alla memoria di Gramsci anche se si rifiuterà sempre di riavvicinarsi di riprendere la tessera del Partito comunista
E la casa editrice la pietra pubblica le sue memorie il redivivo Tiburtino forse in alcune parti fugate di alcuni particolare diciamo più crudi
Che si riscontrano invece negli opuscoli che Cornelli pubblicava cui stese però si tratta di affermazioni tutto sommato secondario perché la sostanza del racconto nella edizione di la Pietra è mantenuta
Però soprattutto questa il fatto grave
C'è una quarta di copertina in questo libro che è sostanzialmente piena di mistificazioni trecento cerca di contrapporre Cornelli asso ingeriti cerca di attenuare la gravità di quello che avveniva nei campi nei campi di concentramento
Diciamo che è è una è una introduzione che tradisce è un non è un po'come introduzione la quarta di copertina una presentazione chiamiamola così che tradisce molto il contenuto del libro soprattutto direi
Tradisce quello che poi era il pensiero di Cornelli che nel libro che un libro sostanzialmente descrittivo di memorie non emerge ma in altri suoi scritti dove Cornelli può esprimere politicamente il suo pensiero sul comportamento del gruppo dirigente del partito comunista italiano cui esprime dei giudizi durissimi io infatti nella riedizione che ho fatto ho pubblicato in appendice arredi vivo Tiburtino sia questa quarta di copertina fatta dalla casa editrice la pietra sia alcuni altri scritti di Cornelli una lettera Vittorio Vidali una lettera da Antonio Roasio e un altro capitolo di un libro da lui fatto sulle repressioni e sulla responsabilità del PC repressione contro gli antifascisti Unione Sovietica
Per fare emergere dal contratto tra questi tetti il fatto che la quarta di copertina che è stata realizzata dalla pietra effettivamente era una grossa mistificazione perché cercava di far dire a Cornelle di far prenderà Corneli una posizione che assolutamente Cornelli non aveva
Allora i noi
Possiamo dire che questa comunque qui Cornelli
Comunque in quegli anni si trovò comunque di fronte al all'ostracismo
Degli uomini del del del del del Partito comunista non solo capito la cosa grave alla fine non è che il Partito Comunista Italiano considerate scomoda la testimonianza di Cornelli anche questi della casa editrice la pietra erano
Sostanzialmente dei comunisti ortodossi anche se in contratto con la politica togliattiana
Quindi più di tanto non mi non mi sento di condannare o comunque da loro ci si poteva aspettare che avvenisse questo insomma
La cosa grave è che le case editrici tra virgolette borghesi indipendenti appunto Mondadori Rizzoli e Rusconi abbiano rifiutato di pubblicare il libro di qua neri perché loro non avevo nessun interessa censurare commedianti di Prodi quel genere e pubblicato con una dovuta
Pubblicizzazione avrebbe potuto essere anche un successo editoriale e comunque era una testimonianza di prima mano
Era una testimonianza unica in quel momento è perché queste case editrici sono rimaste sorde alle sollecitazioni di Cornelli semplicemente per distrazione
Questo cadono dovremmo dare un giudizio molto negativo dal punto di vista professionale sulle persone che si occupavano di vagliare i libri da pubblicare dato che io non credo in queste grandi case editrici ci fossero delle persone
E in quel caso abbia funzionato una sorta di censura politica perché poi siamo negli anni settanta il periodo di maggior successo del partito comunista e pubblicare
Un libro che create dei problemi e dei partiti così grossi a quel partito probabilmente era una scelta che queste case editrici preferivano evitare senti con che tipo di polemiche io
Presente anche con Furio Colombo che hanno riguardato
L'azienda no ma io non ho avuto nessuna polemica con Furio Colombo semplicemente ho notato una cosa diciamo che c'è un poco una immette Ria nel considerare i crimini staliniani crimini
Compiuti in Unione Sovietica e i crimini dei regimi totalitari di destra il fascismo il nazismo
E
Quando venne fuori il libro nero del comunismo Furio Colombo scrisse un articolo in cui sosteneva sostanzialmente questa tesi
Sì i crimini compiuti dal comunismo in Unione Sovietica in Cina nei paesi dell'est europeo Ungheria Cecoslovacchia sono orribili sono tremendi vanno condannati con la massima permetta però noi siamo italiani
E dobbiamo occuparci in primo luogo dei crimini che sono stati compiuti da italiani che hanno avuto vittime italiane per cui lui dice
Ad esempio le leggi razziali e la deportazione degli ebrei o le persecuzioni degli antifascisti per voi devono venire prima perché noi in qualche modo le abbiamo vissute direttamente perché ci sono stati degli italiani che apre alle vittime che tra i carnefici
Hanno un diritto di priorità diciamo così
Ora io non accetto questo ragionamento di parte perché
E noi sosteniamo i diritti dell'uomo e diritti dell'uomo non sono i diritti dell'italiano i diritti del tedesco i diritti de sovietico sono i diritti dell'uomo dovunque si trovi
E quindi le violazioni gravi crimini gravi che vengono compiuti contro questi diritti che siano compiuti in Unione Sovietica
In Italia nel Ruanda in Vietnam
Incivile
In Guatemala dovunque nel mondo ci devono preoccupare berretto lo stesso Furio Colombo meritoriamente uno poiché si è sempre impegnato contro le violazioni dei diritti umani e quindi mi sembrava un po'contraddittoria da questo punto di vista la sua posizione
Ma poi volevo aggiungere un'altra cosa che
I crimini dello stalinismo riguardano anche italiane perché noi abbiamo un fenomeno che io
Credo non si porta in nessun modo sottovalutare
Cioè quello di duecento italiani che vengono sottoposti a repressione e la grande maggioranza muoiono o direttamente fucilati o di fame e di stenti e i campi di concentramento in Unione Sovietica e questi sono nostri compatrioti è una tragedia italiana che Tata sottaciuta ma che tale tra l'altro andrebbe aggiunto anche un'altra vicenda che quella
Degli italiani che vivevano in Russia già da parecchio tempo c'era una colonia in Crimea di italiani pugliesi che si erano trasferiti lì per coltivare la terra e che subisce anche questa una repressione terribile
Ma questa è una storia di cui nessuno ha mai parlato ne ha parlato per primo Cornelli dimenticata ma di nostri compatrioti
Emigra connazionali emigrati in un in Russia loro emigrarono prima della Rivoluzione d'ottobre nell'ottocento e che poi vennero sottoposti a una depressione terribile
Non solo
Ci sono delle vittime italiane dello stalinismo ci sono stati anche dei carnefici
Sì primo fra tutti Paolo Robotti ha partecipato anche Antonio Roasio e gettato anche l'avallo i Palmiro Togliatti
E quindi questi crimini compiuti sugli italiani con la partecipazione di italiani anche volendo adottare
Il criterio di Furio Colombo secondo cui noi dobbiamo interessarci in primo luogo i crimini che riguarda direttamente il nostro Paese anche adottando questo criterio che a me sembra un po'discutibile ma comunque rientrano a pieno titolo tra i crimini i cui noi dobbiamo occuparci direttamente che devono essere in primo piano nella coscienza storica democratica dell'Italia
Questo è semplicemente non è una polemica particolare nei confronti fama di Colombo semplicemente gli ho voluto far notare che anche adottando questo suo criterio il problema dello stalinismo riguarda direttamente anche l'Italia
Ecco
Fu proposta Cornelli di di di di prendere la tessera del Partito comunista te Terracini credo che lo abbia proposto più volte ma
Il problema vero era che Corneli credo non poteva sopportare il fatto che questa tragedia terribile vissuta dei suoi compagni Unione Sovietica fosse stata sostanzialmente cancellata
Perché è il partito comunista in quanto tale non se n'è mai occupato fino agli anni Ottanta l'unico bisogna riconoscerlo che parlo di questa vicenda Paolo Spriano nella sua Storia del partito
Comunista italiano ci sono un capitolo insomma in cui parla di questo di questo tema però la coda del guaio vero è che nell'archivio del Partito comunista non ci sono assolutamente documenti su questo
Su questo punto Spriano lo notò anche in un'intervista un libro intervista che fece sulla storia del PC dice questo è un argomento su cui l'archivio del Partito comunista e muto e gli ho potuto scrivere quello che ho trovato più tardi e qui dobbiamo rendere anche merito i comuni invece che questi problemi li hanno sollevati
C'è stato un ecco corrispondente dell'Unità da Varsavia Romolo Caccavale che ha fatto un libro molto interessante molto ben fatto sulla
Problema appunto delle repressioni contro gli antifascisti italiani in Unione Sovietica
E che ha avuto una prima edizione presso Valerio lady a un'altra presso Mursia dove
Lui ha fatto delle ricerche molto approfondite con degli elenchi che gli sono stati anche forniti ha studiato anche un po'il lavoro fatto da forme ed in qualche modo Polo critica ma d'altronde Cornelli non aveva grandi strumenti per fare per fare queste ricerche però ecco devo dire va riconosciuto a Caccavale di aver fatto un ottimo lavoro e anche se in alcuni punti del suo libro e secondo me è un po'troppo indulgente verso Togliatti verso il gruppo dirigente del partito comunista
Però ha ricostruito molte vicende di questi italiani
Che furono vittime dello stalinismo con grande attenzione quindi io credo che
Meriti di essere citato come uno di coloro che appunto non hanno censurato la propria memoria amanti hanno lavorato per andare fino in fondo nella ricostruzione di questa terribile tragedia
Come quando è morto quando è morto Dante Corneli che tipo di di ricorda è stato fatto in nel nella sua memoria oltre naturalmente al a parte mettendo da parte il il lavoro che hai fatto tu che di cui abbiamo parlato
Sì non è vero che sulla sua tomba non si nega più nessuno che attivo nessuno ha mai pensato di dedicargli una una via
Ma Cornaglia morto nel mille novecentonovanta
Paradossalmente la storia gli ha concesso una qualche rivincita insomma perché il sistema che lo aveva rinchiuso perseguitato stava accadendo proprio in quel periodo lui è morto nel settembre del mille novecentonovanta a novant'anni tra l'altro straordinaria l'impatto in tempo a godersi tutta la scena del venendo comunista insomma abile a muro di Berlino ha visto cadere lei ecco adesso non so quali siano state le sue reazioni bisognerebbe forse chiederlo a Marcello Braccini che lo frequentava
Direttamente io purtroppo non ho mai avuto la possibilità di frequentare direttamente con agli è una cosa che mi dispiace molto perché credo fosse un personaggio
Straordinario insomma da tanti da tanti punti di vista la realtà è che
Cornelli morì nel silenzio assoluto era stato quali completamente dimenticato e questa è una cosa abbastanza triste insomma c'erano stati alcuni casa situazioni episodi in cui era stato intervistato ad esempio da Miriam Mafai sul su Repubblica
Enzo Biagi bisogna riconoscere anche questo merito Enzo Biagi lo chiamo a partecipare a una trasmissione dedicata appunto a questi problemi dello stalinismo credo che sia ma io non ho visto purtroppo
Questo programma di Rai tre ma mi dicono che alcuni spezzoni insomma del dichiarazioni di Corneille di Enzo Biagi sono state riportate in questa trasmissione
Però ecco alla fine degli anni Novanta era una persona quasi completamente dimenticata un altro che in qualche modo ha cercato di tenere viva la sua memoria Giancarlo Lehner questo giornalista dell'Avanti che tra l'altro dei Dico
A Dante Corneli il il suo libro dialoghi del terrore nel quale insieme a Francesco Bigazzi raccoglie alcuni verbali di interrogatori gli italiani da parte della polizia staliniana è un documento veramente
Impressionante da questo punto di vista c'è un altro professore Antonio aree duchi ha scritto un saggio su Cornelli pubblicato su una rivista sono uscite altre cose mi pare Diego Gabbuti sul giornale dei dico un articolo a Corneli ma questo credo prima della morte però insomma in generale Corneli è morto totalmente emarginato e questa è una cosa veramente triste e io ho voluto ristampare il redivivo Tiburtino è stato anche appunto per
Dire
All'Italia c'è un c'è stato un uomo un personaggio straordinario in questo Paese che ha portato una testimonianza importante su una delle più grandi tragedie di questo secolo e purtroppo non gli è stata data l'attenzione che meritava
E e ho anche promosso un appello
Gli esponenti della sinistra
Hanno chiesto al punto che a Cornelli venga dedicata una via a Tivoli
I socialisti di Tivoli hanno raccolto questo appello credo che
Che arriverà insomma dedicare una via Dante Corneli a Tivoli tra l'altro vorrei anche ricordare che Cornello oltre a scrivere le sue memorie dall'Unione Sovietica e tutti i libri
Sulla repressione contro gli italiani in epoca staliniana ha scritto anche alcuni Oppus Coletti sulla storia del movimento operaio Tivoli non solo del Partito comunista ma più in generale insomma del del socialismo e delle lotte operaie a Tivoli che sono riconosciute come una delle poche testimonianze una delle poche persone insomma che si sono occupate anche della storia di Tivoli da questo punto di vista e quindi i suoi meriti vanno anche oltre insomma proprio nei riguardi della città di Tivoli per cui credo e spero che si arrivi in qualche modo a ricordarlo degnamente
Venendo ai questo contratti
Ti ti ti ringraziamo sono io che ringrazio voi naturalmente
Grazie ad Antonio Carioti autore dell'introduzione al redivivo Tiburtino
Libro scrive scritta da Dante Cornelli ripubblicato negli anni scorsi da da dalle edizioni liberal grazie cattedra o