Un'analisi della crisi economica e finanziaria della Fiat

Le prime pagine dei giornali sono occupate ad informarci oggi che soffiano venti di crisi sulla FIAT auto in particolare a a non andar bene sono i dati relativi alle vendite infatti sono stati diffusi i dati del mercato Autori settembre c'è un complessivo più tre virgola quattro per cento ma le immatricolazioni FIAT sono invece in flessione della sette virgola cinque per cento questo dato che non riguarda soltanto il marchio FIAT mensile tutti gli altri marchi legate collegati di proprietà della FIAT vale a dire lancia e Alfa Romeo è un da do che poi fa a riflettere anche perché poi più due uno si sente sbilancia dire che ben presto arriverà anche una richiesta di cassa integrazione straordinaria ne vogliamo parlare con Michele De Lucia membro della direzione
Di radicali italiani vicari verrebbe da dire siamo alle solite dava le fallite ma i dati che tutti i pareri sono davvero molto interessanti per un doppio ordine di motivi
Da un lato la maggiore difficoltà della FIAT rispetto a tutte le altre case automobilistiche dimostra che quando un'impresa è abituata per tutta la sua vita soprattutto negli ultimi trent'anni a lavorare in un re in un sistema completamente ha assistito quindi tenuta in piedi con il denaro pubblico quando poi si tratta di operare nel mercato ritrova male si fanno se il tempo Randy feriali sbagliate comincerete modelli che vengono prodotti il risultato che poi o che viene ricacciati dentro il mercato a forza di aiuti di Stato oppure PS dal mercato
Ma il dato ancora più interessante quello sulla cassa integrazione perché quando amministratore del Gatto era ancora Cantarella alcuni mesi fa la FIAT cerca di tranquillizzare tutti dicendo non preoccupatevi IP c'è una ristrutturazione effettivamente forse la più grande la più imponente mai programmata dalla casa torinese
E tuttavia gli esuberi sono solo due mila ottocento
Vi faranno poi otto dieci mila in cassa integrazione per breve tempo già allora con dichiarazioni interviste comunicati di Fermo che quegli otto mila esuberi queste la storia insegna qualcosa al novantanove virgola nove per cento erano invece quei quegli otto mila posti in cassa integrazione erano anch'essi esuberi e lo dicemmo molti mesi fa quando alla quando la notizia della cassa integrazione alla FIAT venne fuori oggi il nuovo amministratore delegato comunica che effettivamente gli esuberi sono otto mila probabilmente otto mila da raggiungere quei due mila e ottocento quindi da questo punto di vista eravamo stati purtroppo buoni profeti e i conti tornano ma c'è un profilo però che fondamentale da mettere in evidenza non si può a norma di legge chiedere la cassa integrazione per gli esuberi gli esuberi devono andare direttamente in mobilità
Chiedere la cassa integrazione per quegli otto mila esuberi vuol dire dichiarare il Balto perché loro all'atto della richiesta devono specificare quali sono le clausole di rientro cioè quando quanti e con che mo'la ditta questi rientreranno sul posto di lavoro offre l'amministrazione accetta una dichiarazione del genere vuol dire che è associata per delinquere con la FIAT e con il sindacato che copre l'operazione
Quindi da una parte e truffa aggravata ai danni dell'impero truffa aggravata con la colpo ai le aggravanti ulteriori della continuazione del reato continuazione ormai trentennale
Dall'altra vi è però il reato associativo cioè il Governo lo sa la FIAT lo sa il sindacato lo sa la magistratura del le nostre comunicati lotta pure lei tutti sanno che quelle di che reazioni sono Walter è questo il reato di associazione per delinquere con poi lo spiacevole inconveniente chiamiamolo così supplementare del fatto che questa cosa cioè il mantenere con le flebo la riattacca nel mercato mercato che invece naturalmente la espelle per scelte imprenditoriali sbagliate mantenere la FIAT in questo modo significa pesare sulle tasche dei con venti per italiani ancora per molti molti molti miliardi di vecchie lire ricordo le cifre che abbiamo diffuso nel convegno di pochi giorni fa che oggi il foglio che ringraziamo riprendeva in totale Salento venti miliardi di euro su questo tra l'altro c'è da sperare che per una volta la Commissione europea scelga a mentre al commissario Monti di non essere omologa alla magistratura italiana quindi connivente associata per delinquere con la FIAT con il sindacato FIOM in testa
E con l'amministrazione ma che visto che tutti i dati glieli abbiamo trasmessi con un'interrogazione presentata da Benedetto Della Vedova
Decida finalmente di aprire un inchiesta è una procedura di infrazione visto che i dati ce li hanno
Ci hanno riportato nel mese di luglio che effettivamente queste quello che diciamo è vero bisognerebbe vedere se questa roba è compatibile con la normativa comunitaria degli aiuti di Stato all'impresa beh è curioso che il commissario Mon
Che risponda alla nostra domanda ponendosi lo stesso interrogativo senza invece aprire un inchiesta rispondere lui che è quello che deve rispondere Michele non è da oggi che le vendite della FIAT auto scendono
Già sono molti mesi che Spirano questi cosiddetti venti di crisi un tempo ci si mascherava appunto dietro una crisi in genere tale del mondo dell'auto se teme invece c'è la prova che c'è una pur tiepida ripresa delle vendite ma il i prodotti FIAT continuano a calare nelle nitide bisognerà a questo punto chiede sette raggiro questa domanda come mai questa il prodotto FIAT continua a perdere terreno primo perché
Vagliate basti pensare al caldo Stilo tra basta fare un rapporto qualità-prezzo vedere che con lo stesso tratto di quel cartone uno si compra una BMW e si capisce perché la filosofia commesse pubbliche parte del resto quando un'impresa
Per trent'anni filati viene abituata a poter considerare la cassa integrazione come una voce di bilancio sulla quale scaricare i costi delle risorse umane ben il gioco fatto ma è un gioco che non paga più a quanto pare a meno che il Governo Berlusconi per saldare qualche debito elettorale non apra i cordoni della borsa come per i amo che non accada d'altra parte mi pare che dal ministro Maroni al sottosegretario Franco Oppini si sia data più attenzione alla riduzione dell'Iva sui pannolini che non alla riforma degli ammortizzatori sociali
Che pare molto di là da venire credo con questo di aver risposto alla domanda grazie era Michele De Lucia membro delle
Della direzione di radicali italiani