"Lavoro Società - cambiare rotta. Il lavoro fondamento della società. Per un' alternativa al neoliberismo. Diritti uguali per tutti i lavoratori e le lavoratrici. Più salario e garanzie sociali. Difendere, rinnovare ed estendere lo stato sociale" - organizzato dall'assemblea nazionale CGIL dell'area programmatico - congressuale (presso il centro congressi Frentani, Via Frentani n. 4 - 13 e 14 settembre 2002)

Prego allora cominciamo i lavori domanda
Prego Castiglia e convergono
Il sì Fincantieri di Marghera
Volevo spendere due-tre secondi tanto per dire che
Il gruppo cui io appartengo a un gruppo consistente perché noi contiamo almeno di dieci stabilimenti in tutta Italia
Ci sono circa dieci mila lavoratori metalmeccanici e trenta mila lavoratori delle terze ditte che lavorano attorno il giro delle nostre commesse
è una cosa importante quella che vi ho detto questo in questo dato perché è importante capire
Che nella cantieristica abbiamo decine di categoria che vengono da noi a lavorare ad operare e quindi categorie che non hanno lo stesso contratto metalmeccanico
Io credo che innanzitutto
Prima di venire qui a Roma i lavoratori mi hanno detto se hai la possibilità di parlare dillo
Dillo che la nostra preoccupazione è fortissima e altissima
è altissima perché qui i risultati mi sembra che dice li stiamo conseguendo
Solo il governo attuale che abbiano a fronte di scioperi
A fronte di iniziative lodevoli che l'organizzazione CGIL sta organizzando in tutti gli stabilimenti
Abbiamo almeno noi nelle RSU di base di fabbrica nei posti di lavoro abbiamo constatato che i risultati purtroppo
Non sono stati raggiunti
Nemmeno nelle più piccole percentuali
Io credo che sia importante evidenziare anche per da cosa nasce la preoccupazione di questi lavoratori di tutti i lavoratori
Nasce dal fatto io ieri ho ascoltato molto bene tutti gli interventi dei compagni di cui apprezzo
E di cui esprimono la loro realtà però vorrei affrontare la cosa in un minuto
Nella maniera più specifica
Noi abbiamo concordato un accordo nel novantatré anzi non nuovi operai veramente è stato concordato senza l'assenso degli operai
E io in quel periodo lavoravo
Abbiamo dato vita a un nuovo modello produttivo che si chiama flessibilità
Questo nuovo modello produttivo che si chiama flessibilità ha generato decine e decine di contratti diversi all'interno di una stessa categoria
Noi abbiamo realtà di lavoratori che adesso attraverso la legge mille trecentosessantanove
E attraverso alcune leggi che regolarizzano il volume degli appalti abbiamo lavoratori che decidono di venire a lavorare
In pagarlo Bali
E se qualcuno non capisce cosa vuol dire pagato globale io ve lo spiego la paga globale rinunciare a tutto quello che generalmente sia in una paga sindacale
Ciò vuol dire che un lavoratore prende al netto anche tutto quello che gli sarebbe trattenuto quindi cinque milioni al mese
Questi lavoratori vengono a lavorare facendo orari massacranti dodici tredici quattordici ore al giorno inclusi i sabati e le domeniche
Questi lavoratori qua pensate che il diciotto di ottobre facciano sciopero
Io vi pongo questa domanda pensate che facciano sciopero il diciotto di ottobre
Sarà molto più facile che faccia lo sciopero il lavoratore che a paga sindacale
E che porta a casa settecentocinquantanove euro per la modica cifra di un milione quattrocentosettanta mila lire
Lavoratori che generalmente devono subire due anni di angherie da parte dei padroni perché sono ricattati perché il contratto di formazione non c'è la sicurezza del posto di lavoro
Io credo che questa riflessione sia da fare perché poi alla fine non ci possiamo lamentare se nel mondo del lavoro non c'è una risposta concreta alle lotte che noi diamo diciamo continuamente di fare
Io per primo credo nell'articolo diciotto io per primo e come molti Dinoi di voi che siete qui crediamo in quello che stiamo facendo
Guai se non credessimo in quello che facciamo
Ma io credo che dobbiamo anche credere in una maniera molto più pratica
A quello che subiscono i lavoratori
Io sarei propenso di fare uno studio io ho letto quel libro
Che mi è stato dato all'inizio del congresso
E l'ho letto attentamente un libro molto interessante perché riscontriamo che ci sono dei dati molto importanti ma se facessimo un libro per descrivere tutti i contratti che ci sono adesso qui in Italia probabilmente capiremo anche quale potrebbe essere la strada da frutta da affrontare
è una strada impervia è una strada che la flessibilità e purtroppo devo dire è colpa anche del sindacato
Perché noi abbiamo accettato questo modello produttivo che si chiama flessibilità lo abbiamo accettato che abbiamo dato ai datori di lavoro qualsiasi arma
Qualsiasi arma per poter fare quello che loro volevano di ogni lavoratore
I nomi di sacrifici che non ci sono mai stati riconosciuti voi tutti conoscete la mozione due come era stata presentata all'inizio del congresso
La mozione due
Diceva chiaramente
I sacrifici che i lavoratori avevano fatto con decine di finanziari
Emesse dal governo precedente
Pagate e mai riconosciute
Non è stata riconosciuta una lira a un lavoratore che ha partecipato a questo enorme sacrificio
Io non riesco a capire perché
A volte sembra che ci dimentichiamo di queste cose qua
I lavoratori dal novantatré adesso hanno ha perso hanno perso milioni e milioni dalle loro buste paga con queste flessibilità con questi modelli di produttività cioè noi qui
Per guadagnare dobbiamo produrre
Ma nel momento in cui noi dobbiamo produrre il padrone ci dà delle regole che sono spietate
Noi dobbiamo puntare su una campagna di salario fisso non variabile perché sino altrimenti è una spirale di cui non è verremo più fuori
E genererà sempre più precarietà
Ci sono delle cose che vanno discusse questi datori di lavoro in Fincantieri hanno quattro mila domande
Di lavoratori che a Venezia chiedono di essere assunti del luogo e si e magari fanno delle ispezioni a Castellammare di Stabia
A in Sardegna dove sanno che possono prender lavoratori che hanno diritto di lavorare ma che però potrebbero essere ricattati da un momento per l'altro
Questa è la verità
E questi lavoratori gli abbiamo in cantiere vengono a lavorare da noi
E all'interno del nostro cantiere ci dicono ogni giorno non ce la facciamo a un milione e sei devono cogliere in otto all'interno di un appartamento in otto
Per pagare un affitto che non si che solitamente supera il milione e mezzo
Cioè io non riesco a capire perché non c'è questa sensibilità a fronte di questi problemi ma non dico dei metalmeccanici dico di tutte le categorie perché così in tutto il mondo del del lavoro e quindi ci deve essere un impegno diverso
E qui mi rifaccio a quello che accade anche negli altri Paesi noi abbiamo Paesi come la Germania e la Francia che hanno un decimo dei nostri diritti nelle loro costituzioni del lavoro
Però questi fanno quindici venti giorni di sciopero per difendere quell'un per cento noi non siamo in grado di fare degli scioperi
Delle iniziative anche rapide che dimostrino la sensibilità del sindacato a partecipare ai problemi delle dei lavoratori scusatemi
Che dimostrino di partecipare ai problemi dei lavoratori
Quindi io dico
Che
Quando ho sposato la la la tesi dell'aria programmatica di lavoro Società cambiare rotta non lo sposata perché probabilmente volevo fare la guerra la maggioranza
Non ho nessun motivo per fare la guerra la maggioranza
Ho un motivo ben preciso
E lo dico apertamente Cofferati
Per noi non è stato fino a due anni fa
Un modello di rappresentanza che noi volevamo
Perché Cofferati accettato la concertazione
Ha messo delle cose che secondo noi sono fondamentalmente
Gli imputati numero uno della nostra precarietà e non certo Cofferati ha voluto questo ha creduto in un modello fatto un passo però noi ci siamo proposti come alternativa sindacale per non sposare
Quella che era la tesi della maggioranza noi avevamo una tesi che era completamente differente dalla maggioranza
E i lavoratori che hanno votato quella tesi l'hanno votata perché l'hanno trovata pratica
Dove andava un minuto all'interno dei problemi
E vorrei essere breve
E in questo caso io penso che sia importante che noi che siamo dell'area programmatica di lavoro e società
Non dobbiamo anche se il documento unitario essere considerati minoranza noi siamo delegati della CGIL non delegati della minoranza della CGIL
E sì siamo delegati CGIL dobbiamo meritare il rispetto che ci devono dare quanto quello che hanno quelli della maggioranza questo non sta accadendo e quindi io credo che ci debba essere anche una riflessione al nostro interno
Molto ma molto seria perché le cose non vanno bene all'interno di lavoro Società cambiare rotta
Ci sono delle io lo chiamo l'apparato intermedio
Che da ridefinito
Deve esserci un rinnovo vero e proprio di questo apparato perché ci sono persone che per anni hanno creduto una concertazione credono tuttora
E non possono essere alternativi non possono dire che cambiano rotta perché per anni hanno creduto in quello io voglio vedere gente giovane gente che capisce quelli che sono i problemi attuali e chiavi veramente voglia di cambiare rotta che ha veramente voglia di dare una nuova immagine alla CGIL
Perché la CGIL ha bisogno di una nuova immagine la cultura c'è la ma ha bisogno di una nuova immagine e se noi non riusciamo a dare quest'immagine io penso che la precarietà aumenterà e per nuovi saranno veramente fatti a mani grazie
Grazie
Lo Stato asciutto mentre dei tempi anche se il primo intervento quindi o proporre agli a questo motivo fossimo rigorosi come ieri a questo punto il secondo intervento è di Mimmo vissuti della segreteria l'azione dell'essere
Dello Sturm
Perdonami prego Mimmo
E si prepara Nicolò Nicolosi
Questa nostra assemblea
Cade in un momento in cui credo sia proprio necessario più che in altri momenti
Rimettere al centro riportare alla attenzione nostra e di tutti quelle che sono state le ragioni di fondo che hanno alimentato costruito la nostra battaglia congressuale la nostra posizione congressuale
Noi abbiamo è stato detto nell'introduzione e molti interventi
Contribuito in maniera determinante a spostare la linea della CGIL su alcuni punti fondamentali
Ma questo fatto
Sancito anche nei documenti congressuali non è un fatto di per sé acquisito
All'interno dell'organizzazione e non è acquisito
Su quelli che sono poi le questioni importanti perché dietro c'è un fatto culturale che resiste l'intervento che mi ha preceduto lo diceva chi ha costruito la sua formazione il suo modo di parte sindacale legato a un modello contrattuale a una cultura che quello della concertazione che quella come dire dell'accettare il modello di società è il modello di organizzazione del lavoro come unico modello dentro il quale noi potevamo muoverci e quindi tutto sommato
La politica della limitazione dei danni beh apatica oggi anche se abbiamo fatto un congresso anche se abbiamo scritto un documento
A
Orientare la sua posizione in quella direzione tant'è che nelle riunioni che abbiamo fatto in gran parte del corpo della CGIL nella sua direzione nelle direzioni la stragrande maggioranza in tanta parte delle categorie
Dei territoriali riemerge sembra che questa sia stata una parenti si della grande mobilitazione sui diritti della grande mobilitazione sugli obiettivi per i quali ci siamo battuti in quest'ultimo periodo
Ecco perché io credo che noi dobbiamo
Proprio oggi fare questa operazione
Dicevo titolo dalla nostra Assemblea lavoro come fondamento della società e allora lo diceva anche il compagno che mi ha preceduto quale lavoro
In ogni settore c'è letteratura non finire su come è cambiato il lavoro in questi anni lo sto qui a ripetere cose sono arcinote
Però io credo che ognuno di noi e ogni struttura all'interno del suo pezzo deve vedere come cambiato quel lavoro
Come sono cambiati i soggetti le persone che lì dentro operano per poter attrezzare una linea che sia la linea che unifica riporta il lavoro
Dal vertice a diritto insomma questa credo l'operazione che noi dobbiamo fare
E credo che in quest'ambito noi
Per quanto ci riguarda come ricerche come università abbiamo qualche cosa da dire
Guardate il lavoro l'organizzazione del lavoro è stato detto tante cose lo state più non riprendo le cose che ha detto Adriana che hanno detto altri compagni che hanno parlato ieri
Ma sostanzialmente è cambiato radicalmente il modo di fare dice
è cambiato radicalmente il modo anche di funzionale delle università
E allora noi all'interno dalla CGIL ci troviamo di fronte per esempio ha una grande assemblea di scienziati che c'è stata l'altro giorno che rivendicano diciamo il primato della Scienza e cosa importante che non c'era verificata detto da Carlo Bernardini grande fisico che presiederà l'assemblea e che ha detto a chiare note che la conoscenza la scienza non solo e non devono essere una merce ma devono essere considerati patrimonio dell'umanità
Oggi tutta la linea che anche noi abbiamo costruito e che anche lì Andrea Ranieri ha ribadito al nome della CGIL e quella di una ricerca e di una formazione finalizzate alla competitività
Ora il problema certo c'è una differenza tra la competitività che si fa sul prezzo sulla contrazione del lavoro sulla cancellazione dei diritti e la competitività che si fa sulla qualità sul prodotto ma il modello non cambia ma non viene toccato all'interno nostro il caposaldo che regge tutta una costruzione
Ecco perché è importante e noi abbiamo già aperto il confronto da quando sono uscite le linee guida del Governo su questa cosa con la maggioranza in uno scontro e dialettico che è positivo noi ci rendiamo conto che cosa state dette qui la diceva Julio molto bene io
Ha qua Giacinto mi pare non possiamo noi sta da solo abbiamo fatto una scelta importante anche se abbiamo ragione su alcune cose poi si tratta però di dare coerenza
E di dare coerenza nel mondo in cui voi in primo luogo affrontiamo le questioni che abbiamo sul tappeto oggi e che sono prevalentemente alle questioni contrattuali le questioni della flessibilità guardate
L'autonomia della Scienza e l'autonomia della ricerca oggi sono una cosa pressoché inesistente incerto anche nell'altra fase nell'epoca cosiddetta fordista la Scienza la ricerca erano finanziate dallo Stato erano finalizzate ad alcune grandi visioni ideologiche lo scontro tra sistemi ma ecco avevano seri avevano luoghi in cui poi c'era una discussione le persone intervenivano c'era
Si determinavano ambiti di autonomia oggi la scienza e diventato un prodotto telematico devo realizzato legato alla produzione
Orientato proprio finalizzato a rendere diciamo competitive alcuni settori alcune in tre ora questa cosa non è una cosa di poco conto perché venendo meno l'attacco agli enti pubblici di ricerca l'attacco a alla alla Università al sistema pubblico
Che cosa comporta comporta il fatto che siccome è cambiato il sistema siccome è cambiato il ruolo e la funzione degli Stati dice una ricerca gestita dai grandi enti una formazione gestita dalle università pubbliche ci interessa poco
Ci interessa una formazione che immediatamente legata no un processo produttivo con una visione estremamente Niobe
E perdente anche da parte di chi in un modo come dire in una ottica di malinteso modernismo l'accetta ma è una risposta di corto respiro l'operazione
Che bisogna fare quindi tutto il recupero dal discorso sulla pubblica
Difesa del pubblico nell'università e nella ricerca e Berloni fondamentale perché ci deve consentire di recuperare un rapporto con questi lavoratori guardati il ricercatore oggi è o consulente delle grandi imprese o compartecipa o addirittura titolare di imprese di ricerca
Tant'è che lesse Piale vogliono far proliferare e in questo modo quale autonomia può avere un ricercatore di biotecnologia che interviene pure sulle modificazioni genetiche se la vita che lo paga è quella ditta che poi deve utilizzare quei prodotti ossia cui spesso è titolare della ditta
Ma questo ricercatore
Al
Non solo diciamo è il punto più alto che e svincolato non piglia più tanti soldi dallo Stato ma li recupera dalle banche dai mercati dal sistema finanziario beh però tra questa figura poco e il ricercatore precario
C'è una vastissima gamma quello che lavora tre mesi a sei mesi quelle cose che ha detto ieri Adriana le nostre università ormai e i nostri centri di ricerca hanno più del sessanta settanta per cento di figure le più strani contratti più strade
E allora a un un significato questo nel modo in cui affrontiamo i contratti ha un significato nel modo in cui noi affrontiamo questo problema della flessibilità e della precarietà perché poi qui adesso casca voi andiamo a parli piattaforme siamo in una condizione che nell'università e drammatica non siamo ancora riusciti a chiudere il secondo biennio è stato detto anche questo
E dobbiamo iniziale quello della ricerca l'abbiamo rinnovato quand'era già abbondantemente scaduto per cui noi stiamo ancora cercando di applicare un contratto che è scaduto quattro anni fa insomma è una situazione che legata a un modo di concepire anche la contrattazione in questi enti da parte della maggioranza no io credo che rispetto all'analisi a queste analisi ad altre che non voglio sulle quali non voglio dilungarmi che abbiamo come dire messo in campo nel congresso dobbiamo cercare però di trovare una coerenza con le politiche contrattuali e con l'iniziativa è un legame con queste figure nuove con i giovani
Il io credo che la nostra presenza
E noi stiamo lavorando in questa direzione
Al Colombo euro sociale europeo sì dico solo questa cosa al Forum sociale europeo diventa fondamentale sul terreno appunto del discussione sul controllo della conoscenza sul controllo dei saperi
Stiamo lavorando con carta per costruire un numero Speziale sull'università per fine settembre
Noi credo che dobbiamo attrezzarci per partecipare attivamente al Forum sociale che si terrà a Firenze rinsaldare il nostro rapporto con i potenti perché molti di questi giovani precari che stanno nell'università solo in una in una in una collocati diciamo
All'interno di posizioni e di un di questi movimenti che sono diciamo che hanno come obiettivo la lotta alla globalizzazione e hanno come dire recuperato una visione della Scienza hanno assunto un una posizione sulla schiena sulla ricerca che è molto simile a quella che dico io
Ricerca scienza conoscenza
Come
Elemento fondamentale come bene comune della umanità non come fatto
Che emerge è proprietà privata così come emerge proprietà privata vogliono essere i diritti e i lavori ecco che a questo punto la battaglia la raccolta delle firme la battaglia le firme che abbiamo raccolto per l'estensione dell'articolo diciotto
La battaglia per la difesa dell'università pubblica del sistema pubblico di ricerca ma lotta alla precarizzazione i contratti costruiti in questo modo
Hanno diciamo si unificano è atto perché credo per evitare le cose che diceva impari Giacinto Botti di lasciare intendere che non abbiamo firmato cambiali in bianco a qualcuno noi dobbiamo ritirare queste posizioni e su queste posizioni
Mo'cercando di mantenere il massimo di unità accentuare la dialettica e se necessario andare a costruire le piattaforme noi andando a costruire come diceva realizzati nella riunione che abbiamo fatto l'altro giorno in rapporto con i lavoratori conquistarsi il tavolo e poi vedere un momentino come ci si misura con gli altri altrimenti la nostra battaglia diventare cosa che resta a metà
E non riusciamo a come dire attrarre tutti i vantaggi e i frutti che speravamo di parlarne poco sopra
Gli altri Mimmo
A differenza degli USA avevo anticipato prima di cui si pagano subito dopo diamo la parola aiole qualche altro dovere sulla FIAT Mirafiori e ne approfitto anche per salutare Gianni Rinaldini segretario nazionale della FIOM che presenta i nostri lavori
Ma
Io credo che IST stamattina e non interverrò sul documento anche perché ieri io non c'ero però comunque
Vorrei portare la testimonianze come se penso che tutti qua sappiamo che chiarisce la loro lo sciopero della FIAT ha già l'avevo già messo in piedi prima che de delle vacanze e poi messo in atto questa settimana appena arrivata dalle vacanze
Dalla lettura dei giornali chiaramente qualcuno fa di più fa di meno sulle percentuali ma il FIAT è sempre successo questi io invece che sono dentro la fabbrica
I conti li so fare sempre bene perché quando si prendono i dati
Di come succede riescono non riescono a risciacquare si prendono dei dati delle produzioni ognuno i numeri può fare come vuole
E allora io dico che lo sciopero ieri è uscito in FIAT ancora una volta in condizioni che voi sapete cosa sta succedendo alla FIAT
Tra compagni che vanno via lavoratori che vanno via in mobilità quindi sugli accordi separati fatte da altri ma comunque i lavoratori anche i nostri compagni
I lavoratori se vanno via e quindi condizioni molto preoccupanti per i lavoratori della FIAT però comunque c'è ancora questo dato che gli scioperi comunque continuano e sono gli stessi lavoratori che guardate o concise o comunque il sono sempre uguali Giano Accame anzi delle volte aumentano
Posso garantire che questi giorni alle presse che devono andare via cento ventiquattro
Lavoratori in mobilità più dodici capi impiegati sessantasette nel giro di due giorni hanno firmato per andare via volevano andare via il giovedì
Prima dello sciopero
Vi posso garantire che i lavoratori comunque anche dei dei lavoratori guardate che forse per anni non avevano fatto lo sciopero perché o per motivi di famiglia o per motivi anche di di di dei con un sindacato così diviso col in questi anni
Hanno deciso
E la FIAT aveva regalato tre ore di a tutti i lavori tutti i lavoratori per fare le feste ed entro la fine da perché poi le feste de professano ancora insieme lavoratori nel prima che lavorato arrivano via diciamo ancora stare tutti insieme Facci e fa e farci anche delle feste nonostante
Ci fanno anche repressione per farcene fare ma non li facciamo lo stesso sia mai capaci per fare una festa tutti assieme salutarci programmare anche degli scioperi perché succede ancora questo FIAT nacchere
Cambiato qualcosa su quello almeno siamo abbastanza
Comunque quello che volevo dire Laffite volevamo andare via tutti il dodici modo che il giorno dello sciopero non fossero stati fabbrica i lavoratori hanno detto così che noi possiamo andare via anche dopo il venerdì perché domani vogliamo essere in fabbrica e le feste non rifacciamo venerdì anche se poi ci regalate tre riesce di di perché ne abbiamo lo sciopero di tre ore quindi appestano facciamo giovedì
E così è successo e vi posso garantire che all'interno io lavoro all'interno delle presse che è un reparto molto difficile
E le percentuali dello sciopero orecchie non si vede perché si lavora si lavora lotti c'è una linea di di di produzione dove si fanno tre mila pezzi al giorno
Dove poco perché c'abbiamo dove se ne fanno anche quattro mila e cinque mila al giorno
E e in quelle indie no al giorno a turno tendiamo ci a turno
In quelle ieri ieri sono stati chiusi i conti si fanno così lavorano tra quattro operai scaricano sono i due conduttori davanti che che manda avanti linee e quelli che scaricano che sono tre o quattro in base al particolare se grande piccolo per cui quando i conti si fanno su quelle sei su dieci venti vigne all'impresa ce ne sono tante ma sono ferme da un pezzo perché stanno svendendo tutto
Se su dieci vigna o quindici linee ne lavora solo una o due
I conti si fanno Lia dello sciopero sui topi si fanno quando il padrone perde non si fanno
Sì dalla grande presenza dalla diserzione è molto importante Massa la manifestazione delle volte i lavoratori farà anche lo sciopero dentro il corteo lento tante volte non vengono fuori ma gli scioperi alla FIAT ci sono riusciti in queste condizioni
Noi ancora da soli
Da soli e guardate la mia preoccupazione anche siamo molto da soli perché mancano FIM UILM vi devo dire che quando ci sono gli scioperi non mi risulta che questi c'erano anche prima perché dice avremo sempre comunque organizzati nord
Per scendere per vocazione si compagni nostri
Cola vecchi compagni
Che hanno ancora la sconfitta dell'otto per tanta sulla testa non se la sono appena tolti dalla dalla testa
Che sono rassegnati Chiesa accompagna i nostri che nonostante l'accordo separato fanno anche firmare e fanno anche la contrattazione per soldi voglio dire ancora con quell'atto e quella Rover eliche e prediche più preoccupante e lì la mia preoccupazione
Non di FIM e UILM e Fismic quelli quelli sono e quelli rimangono cioè voglio dire votare che scioperano
Che stanno sciopereranno questi due anni con la FIOM continuano a scioperare e vi posso garantire che adesso c'è anche una grande percentuale di giovani cioè degli ultimi degli ultimi entrati no all'ultimo i ragazzi che sono lì da undici anni che sono sì dice giovane hanno già che trenta che trentuno trentadue per ci sono questi qua perché gli anziani stanno andando che sono andati via già da un bel pezzo parlo di lavoratori ci sono rimasti molti delegati ma lavorato estero sono già andati via e poi e e quindi come voleva dire lo sciopero è andato molto molto bene
Quello che preoccupante e il proseguimento io penso che per a volte i lavoratori non è il problema dello sciopero è che noi facciamo dei risciò per i a cadenze molto lunghe
C'era ne abbiamo fatti tanti questa ma cadenze molto lunga e là dentro è è troppo veloce il Celli Lella al dentro a una fabbrica la la mentalità dei lavoratori è veloce come quando si lavora in linea cioè nel senso che quando la repressione aumentati bisogna invece no immediatamente
E su queste questioni qui come gli accordi separati tutto quello che ci stanno firmando poi vi devo dire che l'andata annuncia data anche male ebbene lo stesso amento sugli accordi che hanno fatto la meccanica con passo da noi la che però ad esse General Motors dove hanno fatto il l'accordo separato non solo sulla mobilità ma sui diciotto turni e hanno chiesto ci è il giorno dello sciopero giorno però Savona chiesto cinque e cinque dispensava straordinari
Quindi questo sta aiutando anche noi
A mobilitare dallo negli stabilimenti della FIAT il problema vero che i lavoratori non sanno sanno che ci sono dei problemi veri ma non hanno non tutti hanno a cuore mente che quella quella roba lì
Se non ci muoviamo adesso se non agiamo adesso perché io ho sempre pensato che per avere un futuro bisogna agire nel presente non al contrario congediamo aspettiamo a non dobbiamo aspettare perché lì si portano via tutto
E quindi dobbiamo agire io Bibiana fabbrica la era già dentro la lancia di Chivasso che abbiamo visto a cosa era successo la lancia di Chivasso ha però eravamo lottato per due mesi e amava conservato un posto di lavoro eravamo rientrati di nuovo tutti
A Mirafiori nonostante certi della fabbriche sempre un un problema però ha voluto qui non riusciamo tenore anche se invece non sappiamo dobbiamo creano futura per rimanere in quella fabbrica perché dopo non c'è più niente io penso che l'amore Società dovrebbe
Non dico che lavoro esercitare per magari testa se so che i compagni i nostri stanno facendo moltissimo abbiamo portato anche un dall'ultimo congresso acqua una CGIL anche cambiare a cambiare un pochino da come era messa la e la la CGIL in generale però ci sono non ci sono tutte le categorie ancora della CGIL si trova le compagnie ostiche sonore e lavora esso accetta che però la ragione hanno in altre categorie peggio della Xantia regia in altri modi voglia di Arana quando si è in una struttura
Non è perché uno è al lavoro se accettare la quello che conta è il comportamento personale il comportamento personale come vedete de de del compagno che sta nella struttura quando un delegato della fabbrica no perché se della CGIL o perché c'hai una tessera in tasca della CGIL il problema non è il tuo comportamento giornaliero è il rapporto che si può avere con le persone quali nella i lavoratori perché comunque i lavoratori
Esistono ancora esisteranno ancora di più e certo non saranno più i lavoratori garantiti d'una volta col precariato perché sappiamo che alla fine a tal dopo che ci sarà tutta questa grande mobilità che viene fuori guardate ci saranno anche assunzioni interinali precari ed è precaria perché vogliono fare il voglio poi mandare via l'ultimo pezzo che è rimasto che sono quelli che sono la mia generazione che non hanno ancora i le i le ma le barchette di contributi per andare per andare in chiesa quindi appesa che bisogna lavorare
Sulla FIAT bisogna pensarci bene perché guardate che chiudere una una un gruppo industriale italiano come l'avviata non è che gli altri se la possono cavare meglio anzi bisogna impostare proprio mi piacerebbe che molti girotondi ci qualche volta si ricordassero di farle anche davanti a quei lavoratori lì
Dematté li dare una mano a cui lavoratori liberi quei lavoratori che sono comunque quel che se ne stanno pagando un prezzo più alto ma dietro quelli che pagheranno sarà tutto l'indotto a Torino non stiamo scherzando nostri non lei cioè la la Fia tagli questo governo tutti lo stallo scappato stanno proprio andando fino a fondo vogliono eliminare voi sapete come a Torino anche
Il grande sindaco che c'abbiamo lì da quelle parti
Ormai sono rassegnati che finalmente non ce l'abbiamo più questa questa roba e mette i piedi che questa questa FIAT a maggio avremo le Olimpiadi ci fa questa cosa qua quindi io credo che lavora esercita deve deve fare lavori se accettassi facendo Bay documenti faccenda delegate se verrà del tutto ma io penso che nella pratica nella pratica vicino ai lavoratori perché poi ci vuole pochissimo
Il rapporto e bisogna ricominciare mese questi lavoratori perché questi giovani che ci sono adesso
Dopo che sono andati non hanno ancora tutta quella cultura quella quell'esperienza che noi abbiamo avuto a quel e perché per noi è stata una grande scuola no quello di avere di essere stati negli anni più belli anche del sindacato io penso che la voracità deve continuare però dobbiamo smetterla immediatamente di fare meno assemblee e più lavoro e più lavoro e mezza delegati e delle ai delegati e stanno dentro alle fabbriche per poter incidere proprio sul posto di lavoro Porter portare la lotta perché poi tanto senza la lotta dei lavoratori non c'è cambiamento non c'è mai stato e non ci sarà mai grazie
Figliole allora Nicola Nicolosi segretario regionale da lombalgia e si prepara Scarpa Maurizio
Si sentiva un leggero brusio prima se fosse possibile
Ma compagni io ritengo che questa nostra assemblee
Nazionale dopo il congresso
Abbiamo un compito importante
Che è quello di
Costruire quantomeno alcuni elementi di indirizzo politico e programmatico che dovrà vedere l'aria impegnato a cui alla realizzazione
Ma prima di passare a questo
Ragionamento mi preme fare una prima considerazione
Che mi viene sostanzialmente dalla percezione da ciò che ho respirato
Durante la giornata di ieri nel nostro dibattito
Provo a dirla come
Lo vissute come la penso
Io parto da questo presupposto il decennio che ci siamo lasciati alle spalle quindi gli anni Novanta
Hanno visto
Per ben tre congressi
La sinistra sindacale presentare un documento alternativo
L'abbiamo fatto con essere sindacato
L'abbiamo fatto con Alternativa sindacale
L'abbiamo riproposto con lavoro Società cambiare rotta
C'era un dissenso strategico
C'era un dissenso per come si viveva
Nel decennio scorso il rapporto con le grandi questioni che si muovevano
Sui processi della globalizzazione
Su quello che si stava determinando in merito alla politica
Dei redditi sulla politica redistributiva della ricchezza
Il nostro paese viveva il dramma
E si vive nel mondo del processo di globalizzazione attraverso il trasferimento non solo di ricchezza ma anche di poteri di diritti
Dal lavoratore
All'impresa
Al profitto e via di questo passo quindi avevamo giustamente
Una rottura politica onda chi rappresentava la maggioranza nella nostra organizzazioni sindacali
Ma noi abbiamo assunto in tutti questi anni
Un criterio
Criterio principe del nostro lavoro è stato esattamente quello di dire
Noi stiamo assieme sulla base della obiettività dei contenuti
Stiamo assieme sulla base delle significato del merito
Non stiamo assieme perché ci vogliamo bene
Non stiamo assieme perché siamo amici non lo stiamo assieme perché proveniamo tutti quanti dalla dallo stesso identico partito
Io pensavo che la prossima la rivolta all'autonomia
Invece qui avete sbagliato
Va bene
Quindi dicevo che nella sostanza
Sulla base del
Di questo ragionamento che interessava il contenuto e il merito
Noi abbiamo costruito su questo su questo valore
La nostra autonomia gli abbiamo portato avanti in questi anni dentro la CGIL la battaglia politica perché l'autonomia della CGIL fosse centrale e addirittura diventasse fondativa rispetto alla nuova CGIL
Bene
Ora per quanto ci riguarda noi dobbiamo avere la capacità di con noi della sinistra sindacale la capacità che quando abdichiamo il dibattito e la discussione tra di noi
Non è possibile non è possibile ripartire sempre da zero
Noi dobbiamo avere la capacità quanto meno di ripartire da ciò che di positivo siamo riusciti a costruire perché se no tutte le volte facciamo quella grande fatica di cancellare tutto e cercare di rimettere di nuovo in piedi il nostro modo di riflettere e la nostra capacità di azione
Ora
Esattamente un anno
Che è passato dalla presentazione dei due documenti congressuali
E voi tutti quanti sapete come i giudizi erano diametralmente opposti tra il documento presentato da Sergio Cofferati
E il documento che abbiamo presentato noi i giudizi di giudizi
Nelle tesi congressuali su globalizzazione politica dei redditi persino sulla guerra
Erano concezioni diverse
Erano opinioni completamente diversi
Noi abbiamo concluso il congresso di Rimini
E questo è uno dei punti di partenza del nostro non partire sempre da zero
Abbiamo concluso a Rimini con un documento
Che non dice
Quello che il documento della maggioranza ha sostenuto nei congressi di base
Perché se noi dovessimo prendere il documento finale di Rimini
E facciamo un'analisi attenta di ciò che c'è scritto dei suoi contenuti delle sue impostazioni strategiche
Beh io posso tranquillamente affermare che quel documento congressuale di Rimini è più vicino al nostro modo di pensare che a quello dei compagni della maggioranza che hanno presentato il documento congressuale nel giugno dell'anno scorso nel luglio dell'anno scorso
Ora questo perché lo dico lo dico semplicemente perché noi abbiamo il bisogno tra di noi di ribadire anche quando facciamo bene oltre che sottolineare quanto facciamo male
La linea strategica del congresso di Rimini nel suo documento finale io sono cari compagni e compagne perché la sinistra sindacale noi tutti quanti assieme non subiamo quella svolta
Noi siamo stati protagonisti di quella svolta noi siamo stati capaci di dare un segnale e poi certamente la CGIL avuto la capacità di saper la raccogliere tutta quanta per intero
Ma noi non dobbiamo subire quella svolta dobbiamo viverla da protagonisti
Da questo punto di vista
L'argomento per quanto mi riguarda per quanto mi riguarda deve essere collegato anche ad un elemento semplice elementare al quadro politico che si sta determinando
Noi abbiamo uno scenario politico
Che non è più lo stesso dell'anno scorso
La sconfitta elettorale del due mila e uno vede i partiti nel suo insieme
Incapace di fare opposizione dentro e fuori il Parlamento
Mentre invece cresce
Nel Paese una forte opposizione sociale variegate
Compreso la presenza della nostra organizzazione sindacale
Che mette al centro e qui l'elemento poi caratterizzante che mette al centro alcuni elementi di strategia politica
Che sono i diritti la difesa Dida della democrazia nel Paese la valorizzazione del lavoro
Ed è su questi temi che io intendo che ne dobbiamo cercare di riflettere sul da farsi
Per cercare di portare a coerenza poi i comportamenti
Per cui da questo punto di vista
Noi abbiamo deciso in primavera di fare prima lo sciopero da soli poi è stato fatto unitariamente poi sapete come è finita con CISL e UIL reti hanno firmato l'accordo separato con il governo Berlusconi determinando uno scenario
Incredibile
Nel Paese
Con me il rischio di un mese
Di solare anche la stessa CGIL
Con questo asse forte tra governo Confindustria e cisterne e UIL
E noi dobbiamo avere la capacità da questo punto di vista
Di capire che su questi versanti noi dobbiamo saper Tevere dentro la linea strategica che abbiamo assunto a Rimini
Non dentro altri scenari di linea politica che ancora non abbiamo discusso ma dentro quella linea assumendo quella linea che è uscita fuori a Rimini
Di portare avanti la nostra azione e la nostra
Che la nostra lotta sindacali
Ora da questo punto di vista io ritengo
Che la CGIL in quanto tale tutta la CGIL
E il soggetto sociale più esposto
Nel dibattito politico che si sta sviluppando in questo periodo e il problema del che cosa facciamo noi della sinistra sindacale
Cosa fa lavoro Società cambiare rotta
Questa domanda
Ieri aleggiava molto forte
C'era il problema di quale visibilità dobbiamo avere
C'è la questione di come caratterizziamo il nostro modo di agire
In qualche caso addirittura
Diventa sindrome dà visibilità
Preoccupazione eccessive
Che io per conto mio
Penso che non vadano incoraggiate
Noi abbiamo un'opportunità
Siamo in una fase storico e politico importante abbiamo
Una fase contrattuale che dovrà essere avviata
Abbiamo assunto
Delle indicazioni
E i direttivi dei giorni scorsi
Noi vediamo per i rinnovi contrattuali diritti
Una politica dei redditi che non è più quella del mille novecentonovantatré
Una politica dei redditi che vede la redistribuzione della ricchezza prodotta nel Paese
E la restituzione
Dell'inflazione
Oltre che del differenziale anche dell'inflazione reale quindi una politica dei redditi che cambia
Una politica dei redditi che non ci vede più nel vecchio scenario ma che dire poter determinare l'obiettivo della redistribuzione della ricchezza
Questo è l'elemento di fondo l'altra questione che stiamo dicendo
Importantissima
La democrazia sindacale
Sulla democrazia sindacale è del tutto evidente che sconti non ne possono essere fatti qualsiasi contratto deve essere discusso dai lavoratori e deve essere approvato dai lavoratori
Vale sia in entrata che in uscita questo per quanto ci riguarda diventa un elemento essenziale oserei dire dirimente
Unitamente alla questione
Delle retribuzioni
è del tutto evidente che sto parlando di me ed è su questo che noi dobbiamo chiedere
Il Rispetto di quella linea politica
E qualora non si rispettasse questa linea politica noi dobbiamo saper dare battaglia politica dobbiamo saper dire no e organizzare anche il nostro dissenso
Se no altrimenti è del tutto evidente che abbiamo subito anche quel tanto di buono che siamo riusciti a costruire nell'arco nell'arco di questi ultimi mesi infine e concludo
La decisione americana di a di di aprire la guerra all'Iraq
Ci deve vedere impegnati contro
In maniera chiara e soprattutto avere la capacità visto per di saper costruire mobilitazione per rivendicare la pace
Per costruire tutte quelle lotte necessari non escludendo lo sciopero che dovrà essere esercitato per cercare di riaffermare
La necessità nel mondo del lavoro e per il mondo del lavoro che la pace eh
Patrimonio
Necessario ed importante che non può essere messo in discussione questi sono a mio avviso le riflessioni che volevo consegnare a questa Assemblea cercando di dare un pizzico spero di coraggio e quindi anche di assunzione di capacità di obiettivo così come abbiamo cercato di di fare nell'arco degli ultimi anni
Nicola
A Padova che secondo il piumaggio è stato interrotto quindi c'erano i tempi di recupero quindi diamo la parola
A Maurizio scalpo della situazione summa della Filcams sicure parla Giorgio Cremaschi
Sì tra tra un mese tra qualche settimana
Siamo chiamati al secondo sciopero generale
In sei mesi
Già questo sarà questo fatto questo dato segna l'eccezionalità della situazione
Per anni abbiamo passato non farne neanche uno di sciopero generale io non ricordo negli anni o dagli anni ottanta ad oggi forse negli anni Settanta abbiamo fatto due scioperi generali in un unico en ma erano altri tempi poi mi ricorda Giampaolo che allora ogni volta si faccia uno sciopero generale cadevano anche i governi quindi era tutt'altra tutt'altra situazione
Questo però segna pesantemente e ci impegna tutti ad essere molto vigili sulla fase che stiamo attraversando
Una fase che ci vede come area programmatica lavoro e società
Protagonisti nella definizione della linea ricordava bene Nicola prima di me
Questa linea una linea che ci vede profondamente convinti perché certamente e più vicina alle analisi che noi abbiamo portato al dibattito congressuale rispetto ad altre analisi
Questa linea è una linea che nel nostro documento era nel DNA del nostro documento congressuale
Credo quindi che questa Assemblea per noi debba significare non tanto la rimessa in discussione della linea è qui fra l'altro più che chiamarci cambiare rotta oggi dovremmo ridefinire il nomen mantenere la linea perché oggi è questo che
Il pericolo che potrebbe esserci
Di fronte ma credo che questa Assemblea nazionale di lavoro e società debba dare indicazioni precise della sua auto attuazione concreta
Che è la fase più difficile
Che la fase che ci impegna annoio appunto per quello che dicevo prima
Ci impegna ancor più nell'ottenimento di risultati concreti
Sapendo però che lo scontro non è su questo o su quell'altro tema contrattuale che pure sono importanti e poi dirò qualcosa
Ma lo scontro che in atto nel Paese lo scontro che si giocherà sulla partita contrattuale sarà quello dell'annullamento o meno della contrattazione collettiva
Guardate che forse abbiamo in queste due giornate un po'poco affrontato la questione di cosa significano le ricadute concrete in tema contrattuale
Del libro bianco predisposto da Maroni e dal Patto per l'Italia
Quali sono le ricadute rispetto ai contratti nazionali di lavoro guardate che il libro bianco
Terrorizzati di fatto l'H la cancellazione del contratto nazionale di lavoro
Quando si introduce la possibilità di arrivare persino al contratto individuale e che quel contratto individuale può addirittura derogare dai contratti nazionali ma non solo persino dalle leggi dello Stato
Guardate che siamo in una situazione di devastazione contrattuale dove il ruolo del sindacato viene cancellato completamente la rappresentanza collettiva nella contrattazione in quel modello conto in quel modello non esiste più
E le ricadute anche del Patto per l'Italia guardate l'ente l'introduzione di tutte quelle forme nuove di procedere Jato forme nuove anche di rapporti di lavoro
Di fatto annullano anche qui la possibilità di una tutela e rappresentanza reale reale del sindacato
Ora in questo quadro che già si delinea dove non solo c'è questo elemento di fase ma c'è un elemento immediato che sarà quello di emarginare la CGIL dal dai tavoli contrattuali la CGIL troverà il suo banco di prova
Per la sua capacità di essere coerente tra quello che ha detto nella battaglia di questi mesi in particolar modo nella manifestazione del ventitré di marzo con quanto scriverà nei contratti collettivi di lavoro
La parola coerenza deve essere il tema centrale della scrittura delle piattaforme contrattuali e non lo dico a caso perché abbiamo resistenze lo vediamo nel discutere con i nostri compagni nelle categorie di maggioranza
C'è ancora un certo modo di ragionare per cui una cosa è la battaglia confederale un'altra cosa è la definizione delle piattaforme contrattuali c'è ancora un modo di approccio alle piattaforme contrattuali come se ci fosse ancora il ventitré luglio come c'è il quadro di riferimento fosse ancora quello delle è cambiata la fase non c'è più
Quel tipo di modello di contrattazione e bisogna quindi anche voglio dire nel gruppo dirigente fare un cambio culturale approcciarsi a questa nuova fase con un atteggiamento completamente diverso per noi temi da inserire nei contratti sono definiti dal documento
Dal documento del conto del congresso per noi il recupero del potere d'acquisto dei salari è il primo punto che significa non sto a ripeterlo inflazione reale inflazione tendenziale
Vuol dire recupero significativo anche della produttività che nel passato abbiamo completamente lasciato in mano ai profitti e alle tasse
E soprattutto bisogna anche parlare dell'estensione dei diritti non possono essere questi temi disgiunti uno dall'altro guardate fondamentale
I lavoratori ci hanno consegnato un grande
Elemento di consenso in questi mesi ma oggi altrettanto ci chiederanno una verifica rispetto a quello che abbiamo detto sul piano generale contro il governo con quello che andremo a chiedere ai padroni non possiamo essere schizofrenici
Perché abbiamo bisogno se è vero che lo scontro è quello che abbiamo detto di annullare il sindacato di tutto il consenso possibile tra i lavoratori dobbiamo noi emarginare coloro che vogliono chiese che sono subalterni
Al governo a Confindustria
E quindi io credo che dobbiamo essere molto determinati come lavoro e società
Nella definizione delle piattaforme contrattuali né sui contenuti
Dobbiamo cercare di
Al ritiro al massimo
Le parti normative le parti salariali sapendo che avremmo già di fronte alcune alcune critiche
Io le ho già sentite nel mio direttivo della Filcams
E ma se chiediamo troppi soldi se facciamo una politica salariale inneschiamo
Una una spinta inflattiva falso
La spinta inflattiva la fa Confindustria la fa il governo tenendo alto il differenziale tra inflazione programmata inflazione reale
Ci diranno anche ma in una situazione di crisi economica
Come facciamo andare a chiedere soldi bisognerà la politica dei sacrifici l'abbiamo falso anche qui
Perché la politica dei sacrifici del passato ha portato come unico elemento di competitività della nostra economia quella del costo del lavoro del basso costo del lavoro
E se non si è fatta nessuna politica di investimenti sull'innovazione di prodotto sulla sulla capacità di essere competitivi sulla qualità della nostra economia
E quindi proprio in questa fase noi dobbiamo porre al centro anche con una politica salariale una svolta nella politica economica del nostro Paese
Io credo che questi sono i temi noi non vogliamo fare i figli dei Cobas in CGIL noi siamo sempre stati
Riconosciuti per la nostra capacità di essere coerenti ma anche credibili nelle proposte di noi non è un caso che oggi la linea della CGIL della linea CGIL acquisisca anche pezzi del nostro ragionamento
Certamente la situazione non è difficile
Non non è facile perché la crisi economica è vera tutti i parametri economici tutti i parametri fondamentali da nostra economia sono negativi da cinque mesi da cinque mesi il debito pubblico
Sta crescendo siamo passati dal dall'una e sette al due uno del debito pubblico sul PIL
Il Pilar diamo visto tutti le cifre date dal governo sono state smentite dai fatti la produzione è in calo gli investimenti sono in calo i consumi sono in calo
Una situazione economica difficile
Quindi questa partita contrattuale si innesta certamente in una in un quadro che si vede in salita
Ma proprio per questo noi dobbiamo essere ancora più determinati nella nella battaglia chiudo anch'io su due questioni la questione della democrazia e la questione del della guerra questa è la democrazia io me la cavo molto
L'ultimo minuto
Sulla
Non può è esserci nessuno sconto in termini di democrazia
Questi deve essere una discriminante anche per fare le piattaforme unitarie non si si può questa volta sacrificare sul piatto dell'unità la democrazia ma vi rendete conto che cosa succederebbe se noi andiamo a fare delle piattaforme non non validate dalla consultazione tra i lavoratori senza consenso dei lavoratori e poi a metà del guado
Quelle piattaforme non sono abbandonate dai lavoratori ma sono abbandonate prima di tutto da CISL e UIL che ci lasciano in mezzo alla strada a difendere un barile vuoto mentre loro vanno a fare accordi separati il fretta sarebbe troppo alto per la CGIL
Così come dobbiamo chiedere il referendum e la consultazione per validare e lei piatta gli accordi qui Pezzotta ci ha detto a noi ma la CGIL dichiara gli scioperi chi è che ha consultato i lavoratori bene guardate liscio noi dichiariamo e gli scioperi
Ma i lavoratori individualmente decidono se fare lo sciopero non o lo sciopero no quando Pezzotta firma un contratto nazionale di lavoro
I lavoratori che gli piaccia o no quel contratto nazionale lo subiscono e qui c'è un problema anche di responsabilità del governo di centrosinistra che non ha fatto la legge sulla rappresentanza e che oggi paghiamo un prezzo altissimo perché rischiamo di avere una un po'un elemento di grave di grave dannosi per la mancanza di democrazia nei luoghi di lavoro sulla guerra compagni credo che oggi tutta la CGIL si troverà unita a combattere la guerra non c'è bisogno e non ho il tempo di fare l'analisi sulla sulle responsabilità di questa di questa fase storica noi ci vorrà ci compete un impegno
Non facciamo più ordini del giorno che chiedono ad altri di fare scioperi generali per fermare alla guerra facciamo noi gli scioperi nei nostri posti di lavoro dove possiamo facciamo le assemblee così faremo montare
Una
Una grande mobilitazione contro la guerra a partire dal basso sapendo non prendiamoci in giro che non sarà una mobilitazione semplice perché c'è molta confusione tra i lavoratori
Ma qui verifichiamo noi la sinistra sindacale la parte tra virgolette più determinata su questi temi la nostra credibilità nel mondo del lavoro Gramsci
Allora alla parola dopo che i maschi sigillato nella FIOM intanto ne approfitto per salutare i compagni chiesi Passoni della segreteria colazione di assunzione dei supplenti nostri lavori
E poi subito dopo non è vuoto segretario generale
Ha fatto bene Paolo Aniello a iniziare la sua relazione dalla questione della guerra
Proprio perché come purtroppo siamo stati abituati
A vivere negli ultimi undici anni
Scopriremo credo nelle prossime settimane che questa dimensione disastrosa del della politica cioè la guerra ritornerà ad essere centrale nelle nostre scelte nelle nostre dimensioni
E al nostro stesso impegno non c'è tempo quindi credo per fare un'analisi approfondita di questa questione
Tuttavia alla nostra riflessione come a quella di tutta la CGIL e io credo di tutte le forze che oggi finalmente con una dimensione ben più ampia che nel passato
Decidono di dire di no alla guerra comunque senta se e senza ma
A tutte queste forze credo vi sia necessaria una riflessione sul fatto che dopo tanti dopo che si era proclamata la fine dei conflitti
Dopo che con il crollo indispensabile o credo dei Paesi del socialismo reale dovuto per la loro stessa burocratizzazione sia la pensati di entrare in un'epoca di sviluppo e di progresso
Ebbene da allora noi viviamo in un momento in una condizione di guerra permanente addirittura teorizzata
Oggi noi siamo di fronte alla teorizzazione senza che in qualche modo possa subire
Un evento un un la l'adeguata condanna da parte del Presidente degli Stati Uniti della guerra preventiva
Guardate che questa è la formulazione con cui il fascismo e il nazismo scatenarono tutte le aggressioni negli anni Trenta bisogna averne la consapevolezza la guerra preventiva è una guerra di aggressione
è una guerra nella quale io decido a priori preventivamente dove e come intervenire
E questa guerra
Sequestra
E questa guerra già in atto in un certo senso se questi tre ricatta le Nazioni Unite le sottopone ha un'umiliazione senza precedenti di subire S un ultimatum l'ultimatum non è stato dato all'Iraq
L'ultimatum del presidente Bush è stato dato alle Nazioni Unite a tutte le nazioni civili o decidete come voglio io faccio io comunque questa non è legalità internazionale queste la prima violazione terroristica della legalità
Ma ripeto c'è una riflessione più profonda io sono positivamente colpito e credo che sia un dato di fatto non solo dalla presa di posizione della CGIL
Eppure frutto di una battaglia nostra di una maturazione che è già cominciata con la guerra dell'Afghanistan e ricordiamo tutti i dolori i dolori perché di questo si è trattato
Le sofferenze che abbiamo subito quando sulla guerra del Kosovo si parlò di contingente necessità
Credo che sia stato un grave errore non voglio su questo assumere ulteriori pressioni siamo tutti andati avanti ma certo quando si decide di dire no alla guerra bisogna essere in grado di dirlo sempre e comunque
Ma dicevo
La guerra
Una questione di grande rilevanza perché per la prima volta da molti anni ho la sensazione fa bene a scrivere questo il comunicato che ho visto adesso sul sui giudici della segreteria della nostra confederazione
Per la prima volta si ha la sensazione che a questa guerra ci si possa si possa opporre una mobilitazione internazionale del movimento sindacale
Il ventotto settembre ci sarà una grande manifestazione in Inghilterra contro la guerra a cui sarà parte decisiva le Trade Union o almeno la parte che ancora non si è bevuto il cervello delle Trade Unions
Ebbene io credo che noi dobbiamo considerare la mobilitazione contro la guerra come un punto fondamentale un punto l'altro e quello degli della gli altri quattro minuti del mio intervento
Della mobilitazione della ricostruzione del movimento sindacale contro liberismo contro l'aggressività del liberismo contro questo capitalismo finanziario che come diceva giustamente la relazione non dimentichiamolo mai cerca di far dimenticare con i bombardieri fallimenti della Enron della new economy di tutte quelle forme di
Economia
Fondata sulla finanza che aveva promesso la ricchezza tutti e che adesso sta producendo paese per paese un disastro di proporzioni mondiali ogni ogni settimana c'è qualche Paese che salta giù dalla giostra del liberismo
E abbiamo gli stessi Soloni per fondo monetario internazionale gli stessi Asperti del Fondo monetario internazionale che ci spiegano che bisogna andare avanti
Come sempre come facevano i medici del Seicento che qualsiasi malattia c'era gli davano il salasso il dottor furgoni delle
E so questi sono questi esperti del Fondo monetario internazionale vogliono privatizzare vogliono tagliare le risorse colpire cost lavoro colpire i diritti sociali anche in paesi dove non c'è più nulla
Questa è la dimostrazione del fallimento del liberismo ma il fallimento del liberismo
E anche purtroppo oggi al al fallimento del liberismo oggi purtroppo il liberismo stesso risponde con lo strumento della guerra
Noi dobbiamo lottare contro il terrorismo è il nostro principale nemico guai a noi ad avere simpatie su quel terreno
Ma dobbiamo dire con altrettanta forza che la guerra non è la risposta al terrorismo anzi la guerra purtroppo alimenta il terrorismo e quando noi diciamo no alla guerra e no al terrorismo diciamo anche che occorre un'altra strada democratica
Per affrontare i gravi problemi del mondo dell'umanità
Dicevo la guerra appunto fondamentale per affrontare la crisi oggi da parte di un di chi ha perso la battaglia sullo sviluppo ma che cerca di difendere con le unghie qui venti il potere acquisito
Noi abbiamo una rappresentazione persino
Simbolica lo citava anche la relazione abbiamo la banda delle tre lì in ordine decrescente
Bush Blair e Berlusconi che cercano di usare la guerra per far dimenticare i guai e i problemi di casa loro
In Italia abbiamo questa manovra insidiose della guerra
Guai a sottovalutarlo
Guai a sottovalutare il fatto di un Presidente del Consiglio che di fronte agli enormi fallimenti delle sue scelte delle sue politiche economiche decida di imbarcarsi in qualche avventura come fa Bush
Solo ed esclusivamente per coprire i suoi percorsi e i suoi disastri guai a queste ed anche per questo dobbiamo dire no alla guerra
E guai a evitare di cogliere quest'altro punto questo ci porta direttamente alle questioni sociali
L'altra base su cui questo governo tenta di costruire quel consenso Barbaro che ha messo che che non riesce a ottenere per dieci vigili quel consenso per via Barbara che non riesce a ottenere per dieci vidi con grazie ai fallimenti nella sua politico nomi che hai fatto di suscitare accompagnandola la guerra un clima irrazionale del nostro Paese di paura il di di di odio verso lo straniero
Di di di di disprezzo verso tutto ciò che è diverso noi dobbiamo considerare lo voglio dire così l'altra faccia della guerra la legge Bossi Fini che è un disastro è una vergogna per il nostro mondo civile
E io credo che noi dobbiamo assumerci l'impegno a fare una battaglia lo dico con chiarezza perché noi stessi siamo strumenti di organizzazione della disobbedienza alla legge Bossi-Fini dobbiamo aiutare gli immigrati a lottare contro la legge Bossi-Fini
E infine la battaglia contrattuale Tres noi siamo di fronte a un passaggio decisivo voglio dire qui una cosa la dico qui al compagno Cofferati perché trovo
Sempre più giusto dire le cose giuste
Che sono giuste anche per poter dire dopo meglio quello su cui si non sia d'accordo io credo che noi abbiamo fatto bene a dire nella nostra relazione
E anche la nostra discussione che abbiamo fatto una battaglia c'è stato un cambiamento che solo chi dichiari chi vive su Marte non potrebbe non vedere nei comportamenti e nella cultura della CGIL nella sua pratica
Io dico che il cambiamento fondamentale che abbiamo fatto fino adesso secondo me fondamentale la base di tutto e il cambiamento di chi dimostrato che quando dice no
No e quando il no eh no al note perseguire la lotta non è stato così nel passato
Non c'è stato lo dico così retrospettivamente è per fortuna un trentuno luglio mille novecentonovantadue sull'articolo diciotto di questo va dato atto a tutte le nostre battaglie alle scelte anche della FIOM ma io lo voglio dire
Qui quale attuata compagno Sergio Cofferati
Va dato atto al compagno Franco Cofferati come hanno capito
Come hanno capito tutti i nostri avversari che stanno in queste settimane concentrando una vergognosa campagna contro di loro va dato atto di questo
Credo che il comma che compagno Sergio Cofferati abbia fatto delle scelte mi dirà di no che era oggettivo sono sicuro ma non è vero poteva non essere così
Detto questo diciamo anche il punto su cui invece i problemi sono ancora aperti così in cauda venenum i problemi sono ancora aperti sulla questione di fondo che mi che emerge lo diceva prima anche Scarpa in tutta la nostra discussione contrattuale
Io non credo affatto come diceva un compagno secondo me ingenuamente ma ho capito il senso di quello che voleva dire che il problema della CGIL sia un problema di immagine generale no oggi noi siamo di fronte a una CGIL
Che nessun piano concreto sul terreno della lotta sul terreno dell'iniziativa Sutera un punto di riferimento per tutti coloro che non gli va bene lo stato di cose presenti
è una grande forza una grande risorsa di chi non piega la testa ma
Per un sindacato questo non basta
Per un sindacato non basta la capacità della lotta generale occorre la capacità di trasformare questa grande risorsa la lotta generale in pratica contrattuale nei contratti nazionali nella contrattazione aziendale voglia dire così nel comportamento concreto io mi avesse o no di fronte al padrone bisogna che ogni nostra RSU sappia dire quando è necessario di fronte al padrone i no chi ha detto Sergio Cofferati che ha detto alla Fiom nella testa di qualche giorno Quetta no non sempre avviene
Queste oggi non sempre avviene
Noi abbiamo una realtà che va a due velocità investiamo molto nella lotta generale ritrova i CPT hanno
Nel consociativismo
Nelle difficoltà quotidiane nella subalternità le aziende e naturalmente della debolezza di confronti a CISL e UIL sulle questioni contrattuali che allora i contratti nazionali non sono come mi pare di sentire in qualche discussione del nostre categorie una sorta di calici amaro sento qualche segretario di categorie che all'atteggiamento sui contratti nazionali come
Appunto di Cristo in croce signore per favore allontana da me questo calice i contratti nazionali sono una grande occasione che dobbiamo vedere per trasformare il movimento dal ventitré marzo
Portarlo dentro i luoghi di lavoro e farla diventare lo strumento per una ripresa per una ristampa di tutta la nostra iniziativa perché il punto centrale che dobbiamo avere presenti tutti è che fermi non si sta alla fine di questa fase o sarà passato liberismo ben peggiore di quello della concertazione o ricominceremo ad andare avanti fermi non si può stare e le piattaforme contrattuali su questo punto devono essere chiare
Sul salario sui diritti sulla precarietà sulle condizioni di lavoro bisogna dirlo con chiarezza
Abbiamo differenze tra di noi abbiamo valutazioni tra di loro ma una cosa è chiara la politica dei redditi la politica della flessibilità concertata degli anni novanta è morta non c'è più non può più essere perfetta
Per colpa delle controparti quel corpo arriva dove è avvenuto non può più essere perseguita dobbiamo ricostruire una nostra politica offensiva sul salario
Cary conquisti potere contrattazione tenga conto della realtà e lasciatemelo dire nella realtà ci anche il fatto che in questi anni anche tra quelli che tuteliamo sono peggiorate le condizioni gli operai sono pagati meno sempre meno
Chi lavora spesso ha subito danni sul piano della contrattazione c'è una sperequazione salariale da correggere c'è una precarietà sulle condizioni di lavoro ad affrontare questo è il punto su cui costruire le piattaforme e infine
Non dico niente perché ha già detto tutto qui Scarpa fra l'altro il tempo anche troppo
E infine la democrazia
La democrazia non è uno finale non saremo nemmeno creduti compare abbiamo fatto a livello confederale non parlo di noi metalmeccanici che abbiamo anche il peggio del precedente contratto nazionale separato
Ma abbiamo fatto a livello confederale stiamo facendo una raccolta di firme fondamentale
Per dire anche che vogliamo la democrazia che come è stato giustamente detto
Non è giusto che gli iscritti della CISL ammesso che sia stati consultati decidano che per gli iscritti alla CGIL di iscritti ad altre organizzazioni non iscritti non vale più l'articolo diciotto
Questo non può essere deciso
Non può essere definito senza un voto
Senza un voto preciso ammesso che è un voto posso affermare queste cose ma voglio dirlo con chiarezza la battaglia della democrazia è una questione di principio rispetto a queste posizioni del governo delle controparti
Sta passando una linea nei fatti quella che dice io riconosco a te e tu riconosci a me
Questa è una linea che trasforma la contrattazione sindacale in un in un una prese di una nuova forma di affermazione del potere dell'impresa
Il padrone come dice il libro bianco privo giusto come dice Maroni come dicono tutti coloro che dicono queste la regola può decidere io attratto solo Conte e quello che decido Conte vale per tutti questo da trasforma la contrattazione sindacale in un'altra forma della decisione dell'autoritarismo del padrone per questo noi dobbiamo dire
La democrazia sindacale è una questione di principio non si possano fare gli accordi contratti sei lavoratori a cui questi contratti accordi toccano non rivolta no e noi dobbiamo aprire che Quetta la condizione per fare le piattaforme unitarie io posso a mediare lo voglio dire con chiarezza posto mediale cui contenuti dopo spiegarlo agli ai tanti lavoratori posso bere mediare sui contenuti
Con la fine con l'auto partiamo da uno chiediamo di più loro almeno si fa la mediazione ma non posso fondare questa mediazione sul niente
Sul fatto che quando mi siedo al tavolo ognuno poi è libero di dire quello che vuole sulla base delle esigenze di organizzazione
La mediazione regge se regge sulle gambe della democrazia sindacale Secchia invocata dei lavoratori la democrazia L'Unità reggesse no no e allora facciamola fino in fondo senza timidezze questa battaglia per la democrazia
E facciamo fino in fondo questa scelta della democrazia proposto ed è la battaglia per la democrazia e per i diritti al primo posto su questo continuiamo la battaglia contrattuale
Può diventare una grande risorsa su questo misureremo anche le coerenze della CGIL su questo anche io credo misureremo i comportamenti anche nostri perché tutti noi dobbiamo decidere che siamo entrati in un'altra fase nella fase alla quale bisogna portare il rinnovamento a tutti i livelli dell'organizzazione e su questo bisogna non mollare grazie
Bene giusto un punto diamo la parola al segretario generale della CGIL Sergio Cofferati
Ma io penso come vado dicendo
In giro per le nostre strutture che le prossime settimane i prossimi mesi saranno come non capitava da tempo lotto uno è sempre stato un periodo complicato
Questa insistenza sulle condizioni meteorologiche sala caldo sarà freddo nasce dal fatto che ci sono delle serie storiche che confermano anche per come ormai sono distribuiti gli impegni istituzionali che l'autunno e spesso un momento nel quale si fanno dei conti che poi valgono anche per il resto
Dell'anno d'altro canto la legge finanziaria sarà
Un appuntamento come sempre
Impegnativo con qualche incognita in più
L'impressione è che che ho racconto anche a voi così e che stia crescendo in maniera piuttosto robusta lo stato di incertezza e con questo anche le preoccupazioni tra le persone che lavorano e tra molti cittadini son quelle che trovo io ma immagino avete trovato voi ancora prima di quanto non sia capitato a me e alla ripresa in questi giorni in queste prime due settimane
Le ragioni sono presto detti e son quelle che vedete
C'è lo scenario economico che peggiora e c'è uno scostamento crescente sarà
Le affermazioni tranquillizzanti che il Governo fa quotidianamente a partire dal Presidente del Consiglio e invece le condizioni che le persone registrano nel loro stato di lavoro oppure di vita
I dati sono eloquenti e non c'è nulla che induca non dico all'ottimismo di facciata che hanno loro
Poi
Sono sono sperimentati sul piano della comunicazione
Tranquillizzante
Così come sono sperimentati poi sul piano dei comportamenti schizofrenici rispetto alla fattibilità che vogliono diffondere
L'andamento dell'economia però i dati che si registrano solo
Da tenere in grande considerazione e da guardare anche da parte nostra con preoccupazione che penso che ne abbiamo anche un piccolo problema non se posso dire sul piano dalla comunicazione lasci perdere il Presidente del Consiglio che dice che chi racconta che l'economia va male è contemporaneamente comuniste catastrofista
La verità e che le cose stanno peggiorando
Il peggioramento non può essere presentato se mai lo è stato come una condizione che siccome conferma che abbiam detto il giusto già qualche mese orsono su quello che poteva capitare
Questo ci esime dal considerare con freddezza le conseguenze negative che sul nostro lavoro e sulle condizioni delle persone che proteggiamo questo finirà con l'avere
Al netto delle loro strumentalizzazione poi io penso che ci sia un problema in più
Quando si dice quotidianamente che le cose vanno bene e milioni di persone si rendono conto che invece non è così poi chi dice ho sostiene tesi infondate pagherà un prezzo politico cadrà il suo consenso
Però c'è un problema delicato da non sottovalutare
C'è un danno ulteriore che loro producono e che coinvolge tutti
Sono convinto e non da adesso che se questa è la pratica che si ripete sistematicamente c'è in molte persone il venir meno di una fiducia nelle istituzioni perché se chi governa ti dice quotidianamente stai tranquillo non succederà nulla e poi invece le cose che succedono più o meno surrettiziamente
E il giorno del più condizioni di vita la sfiducia
Si crea e la sfiducia poi rimane nei comportamenti dei singoli nei comportamenti di massa è un danno che loro producono ma che poi condizionato
Il quadro è quello che avete visto se pensate per un attimo ai valori allo scostamento dei valori di riferimento quelli macroeconomici c'è da restare impressionati
Il DPEF del due mila presentato nel due mila e uno per il due mila e due prevedeva una crescita del prodotto interno lordo
Del tre virgola uno per cento
Poi c'è stato l'undici di settembre con le sue conseguenze
E hanno ridimensionato nella legge finanziaria l'obiettivo al due tre per cento
Dicemmo che non era credibile quel due tre per cento non perché giudicavamo il valore in sé ma perché è un valore supportato dalle politiche che fai per realizzarlo se non addotti politiche espansive se non ci sono investimenti non ci arriverai mai
Non ci voleva la sfera di cristallo
Ed è capitato purtroppo
Addirittura dicemmo abbiamo avuto poi la conferma che il la culla del neoliberismo gli Stati Uniti il Paese maggiormente colpito dopo l'undici di settembre in un arco di tempo brevissimo accanto no le scelte che aveva fatto fino a quel momento
E si orientò a fare delle politiche keynesiane le più banali
Investimenti pubblici infrastrutture sostegno alla domanda per cercare di attenuare gli effetti che sarebbero stati pesanti sulla loro economia
Il Cocer l'italiano imitatore sempre qualche volta anche il ritardo dei comportamenti degli altri non fece nulla di tutto ciò
Si limitò a ridurre l'obiettivo senza determinare politiche in grado realisticamente di avvicinare a quell'obiettivo
Ho sentito nei giorni scorsi una opinione espressa pubblicamente da un rappresentante del governo di quelle che ti gelano il sangue perché ha detto questo
Signore che è giusto assumerà obiettivi ambiziosi perché questo stimola tutti e cercare di realizzarli
Trasecola vano anche in meno in meno avvezzi a sentire opinioni di questo genere
Però vedete che questa è la pratica indicare quello che non si sa che si sa di non poter realizzare obiettivi irrealistici per poi in verità percorrere altre strade
Quel due-tre non ha retto né poteva reggere e non si può dire siamo arretrati perché c'è stato l'undici di settembre la legge finanziaria è stata fatta abbondantemente dopo l'undici di settembre
Senza che venissero cambiate le politiche che erano già contenute nel DPEF che gli sono state riconfermate
Ma sul due tre di prodotto interno lordo sono rimaste a discutere tra di loro fino al mese di giugno
Quando qualche ministero era scappato ben forse non ci si arriva e qualcun altro l'ha rimbrottato dicendo coi rispetteremo gli obiettivi
Quando ci hanno convocato alla fine di giugno per riprendere la discussione che poi ha portato all'accordo separato bellamente dall'oggi al domani senza colpo ferire ci han detto di riferimento sarà l'uno e tre
L'uno e tre rappresenta uno scostamento di un punto su due virgola tre poi anche qui nella loro abitudine a raccontare le cose come non stanno parlando sempre di qualche frazione in percentuale ecco fatto il conto di cos'è un punto su due e mezzo anzi su due tre
C'era un ridimensionamento clamoroso
Ma anche quello non ha retto dopo quattro settimane arriva Confindustria una delle protagoniste
Di quel di quel patto a seguito quella definizione di quadro macro economico e spiega senza fermarsi un attimo a fare un qualche ragionamento critico che grasso che cola se la fine dell'anno saremo lo zero sei
Il punto lo scostamento va dal due-tre della legge finanziaria lasciamo perdere il tre uno che stava prima del del
Dell'undici di settembre allo zero sei previsto temo che anche questo zero sei possa apparire un po'ottimistico
Se è vero come è vero che ieri l'altro lista dice che la produzione industriale caduta sette punti e mezzo
Giugno sul Giubileo
Dunque questo è il quadro un quadro di progressivo arretramento e dall'altra parte c'è un governo che in aggiunta a tutte le cose che sappiamo anche abbiamo commentato in questi mesi insiste addirittura accentua la sua pratica di annunci mediatici tesi a tranquillizzare i cittadini le persone che lavorano
Basterebbe tutto ciò per dire che abbiamo avuto tutte le ragioni del mondo per non firmare il Patto per l'Italia come la ho chiamato
Che era sbagliato
Negativo perché introduceva una lesione dei diritti alle persone che noi abbiamo sempre cercato di contrastare
Poi era anche inefficace nelle sue politiche di riferimento lo dico senza intenzione polemica ma
Nei confronti delle altre due confederazioni ma quando ha firmato quell'accordo Ifi i firmatari hanno spiegato che quell'intesa era un'intesa epocale
La CGIL non la voleva firmare per ragioni strumentali e politiche ma quello era un patto anche la scelta della terminologia per definirlo il Patto per l'Italia che avrebbe dovuto far crescere la nostra economia e far svoltare
Recuperando i danni che quelli di prima avevano fatto così hanno detto
Facciamo che qui la tara sull'enfasi quando uno fa un accordo cerca sempre di descriverlo al meglio
Loro hanno abbondantemente esagerato poi hanno questo uso sistematico dei media per cui c'è un un surplus di di di di di parole e e di enfasi oramai piuttosto consolidato
Ma a distanza di quattro settimane i firmatari di quell'accordo l'accordo epocale come vedete sulla discutere tra di loro
In questo modo i firmatari di parte sindacale dicono agli altri se non lo rispetterete
Fare i conti con noi e gli altri gli rispondono state tranquilli che lo rispetteremo a me non è mai capitato con una certa anzianità di servizio
Di fare un accordo e di considerarlo come un accordo che cambiava il corso dell'economia nei mesi o nelle settimane successive e poi dopo qualche giorno cominciarla disputa se
Applicabile se verrà rispettato oppure se come ha detto
Il nostro amico dalla CISL e soltanto due giorni fa al segretario confederale è arrivato il momento di fare una verifica su quel patto
Io
Lo dico
Le ragioni polemiche lo è già esaurite nel nel periodo precedente lo dico come registrazione di uno Stato
Dei rapporti delle cose che si commenta da solo
Io però credo che questo stato di cose finirà corre pranzare delle intenzioni negative
Che cosa vedo in verità anche in questo arretramento nelle contraddizioni clamorose vistose che si stanno creando la conferma di quello che ho detto perché da un lato una posizione esplicita formale di Confindustria che chiedeva prima lo schieramento di centro destra di sostenere quell'idea di competizione poi quando quello schieramento che ha avuto il suo sostegno politico è diventato governo di applicare
Norme regole leggi in grado di aiutare
Quell'idea di competitività
E di posizionamento nei mercati internazionali dalle politiche definite dei cento giorni fino alla al DPEF di adesso c'è una costante tutto ciò che accade
In materia economica e sociale da parte di questo governo e sostegno esplicito quell'idea
Di sviluppo e di competizione
E non ci si deve meravigliare di nulla c'è una coerenza nei loro comportamenti
Coerenza che porta danni era che io credo che nelle ragioni di questo arretramento economico nessuno dei Paesi sviluppati a una condizione come la nostra
Difficoltà ne hanno avuto tutti ma noi siamo ad arretrare sistematicamente e misura rilevantissima nessuno di loro si è trovato in questa condizione
Il contributo negativo che viene è quello di aver scelto anche da parte del sistema delle imprese quel modello di competizione che non porta da nessuna parte non glieli dà spazio
Quando delle aziende hanno difficoltà o crisi di prodotto a cominciare da la più grande azienda italiana non recuperano degli spazi di mercato
Se non sono in grado di presentare una gamma di prodotti più ampia e di qualità maggiore se agiscono soltanto come vogliono fare sui costi non fanno altro che rallentare il declino
Ora ne siamo chiamati e lo saremo ancora di più a rispondere ad ognuno di questi tentativi che sono singoli separati apparentemente ma che rispondono ad uno stesso modello dicevo non c'è da sorprendersi di nulla quando i Paesi governati dal centrodestra nel mondo
O in Europa vanno a Johannesburg
E assumono quelle posizioni in materia ambientale
Lo fanno perché pensano che non avere regole da rispettare oppure no avere soglie definite in materia ambientale possa aiutare le loro economie a recuperare posizioni competitive
Perché il vincolo ambientale non applicato non rispettate neanche individuato
Un vantaggio competitivo i danni sono quelli che si possono ben immaginare per chi vive oggi nel mondo e per chi arriverà successivamente
Ma lì c'è un'idea precisa lo sviluppo ad ogni costo la nozione di rinite non c'è Carlo e chi a quell'idea di sviluppo poi anche quell'altra idea di competizione quella che agendo sui costi mette in discussione tutto
Ci provano poi anche loro hanno una serie di contraddizioni perché francamente l'abbiamo detto mi pare fosse anche un punto di analisi comune già nella discussione congressuale
Non è il governo di Margaret Thatcher
Non sono liberisti nel senso classico e tradizionale sono una cosa più complessa un pochino anche più confusa e forse anche un po'più pericoloso
Perché sono contemporaneamente liberisti ma populisti basta vedere alle posizioni che storicamente a un partito come come quello della lega nord e poi hanno anche dei rigurgiti di statalismo l'intervento sulle tariffe ultimo immaginato e poi praticato in quel modo
è un intervento tardo sovietico con risultati assolutamente rilevanti sul piano dell'infrazione e però con il l'obiettivo di arrivare a modificare un unico soggetto tono che nel corso degli anni si era consolidato quali sono le Authority
Dunque hanno contraddizioni a volte anche clamorose però agiscono per arrivare all'obiettivo che il sistema delle imprese ancora continua chiede
E la crescita che rallenta accentuerà questa spinta
Poi
Guardate la scuola
Il depotenziamento dalla scuola pubblica prosegue ci sono due modi per attaccarla scuola pubblica farlo esplicitamente oppure non mettere a disposizione risorse per rilanciarla
Si sceglie questa seconda strada che poi viene integrata dal comportamento che assumono
Le Regioni governate dal centrodestra dove il buono scolastico
Dato alle famiglie che mandano i figli alla scuola privata e cerchio si chiude
Depotenzia il pubblico dà dei vantaggi privati non cercato un una traccia sia pur vaga di un criterio di qualità perché non lo troverete sulla sanità capita la stessa cosa chi di voi vive nelle regioni del centro destra sa come peraltro avevo già promosso spesso anche iniziative di contrasto e lotte qualche volta anche unitarie contro la destrutturazione di punti importanti del sistema dalla protezione sanitaria
Anche per le pensioni si arriverà lì
Il tema appare un po'decentrato nella polemica di questi giorni ma non è così guardate che quando poi il ministro del del Welfare dice non si toccheranno le pensioni
Dice una cosa che priva di fondamento perché la modifica al sistema previdenziale già in parlamento la delega che è stata una delle ragioni del nostro sciopero generale del sedici di aprile
Non è stata né fermato né ritirateli e cominceranno la discussione
Se approvano con la delega con la decontribuzione per i nuovi assunti
Il danno per questi ragazzi dopo quarant'anni enorme il danno per i pensionati e molto più vicino perché nell'arco di cinque anni non ci sono i soldi per pagare le pensioni con i valori rendimenti attuali altro che non toccheremo le pensioni
Può essere che nella legge finanziaria non mettano nulla non lo so aspetto giudicheremo insieme
Anzi giudicherete perché toccherà a voi ma la delega così come già da un vantaggio enorme alle imprese che pagheranno meno contributi e porta la crisi del sistema previdenziale
Quello che volevano fare di negativo l'hanno già indicato
Hanno fatto la stessa cosa sui diritti l'articolo diciotto come simbolo del sistema dei diritti è stato aggredito per questa ragione
Adesso c'è la fase nuova che riguarda i meccanismi redistributivi fisco i salari
Anche qui le loro opinioni sono
Per quanto presentati in forma contorta abbastanza chiaro la delega fiscale
Che la Camera ha già approvato e che adesso verrà discussa al Senato produce ST redistributivi
Particolarmente penalizzanti per i più deboli
Hanno scelto tatticamente quest'anno di dare una risposta attraverso le deduzioni e le detrazioni alla fascia di reddito bassa quella che sta sopra i sessanta milioni
Poi dicono che ci danno dei vantaggi non è così sono esattamente i soldi già impegnati dal centrosinistra perché aveva deciso la diminuzione dell'IRPEF e restituiva il fiscal drag cancellata la diminuzione dell'eterno restituito il fiscal drag quegli stessi soldi per la stessa pratica vengono trasformati e neanche per intero in deduzioni e detrazioni
E dicono ti dà un vantaggio quelli che verranno dopo pagheranno il settanta per cento in meno di tasse settanta per cento
Cioè i redditi superiori centocinquanta duecento milioni da quell'ipotesi hanno un vantaggio enorme
Venendo meno la dimensione già il gettito attuale non ci saranno più le risorse per il welfare e si tornerà di nuovo a dovere per l'assistenza per la sanità oltre che per le pensioni delle condizioni particolarmente negative
Che colpiscono chi non certo quelli che pagando meno tasse si potranno accendere tutte le polizze private che vogliono colpiranno pesantemente gli altri la parte di sistema sociale di interessi che noi rappresentiamo nel contempo c'è questa operazione sui salari
Che mi pare discretamente smaccata guardate io non credo che il problema sia
La bassa inflazione programmata soltanto c'è anche quello
Però l'intenzione dichiarata a cominciare dai dipendenti pubblici perché mi pare che il ministro l'abbia riconfermato nei nei giorni scorsi e poi immediatamente sostenuto da Federmeccanica e dagli altri è quella di alterare a vantaggio dei percettori di reddito alto il meccanismo attuale e di comprimere sotto l'inflazione i salari di tutti gli altri la compensazione avviene così
Perché se stai lontano dall'inflazione reale non c'è il recupero possibile dopo si può derivare dirittura d'un paradosso
Se lo scostamento è molto consistente
Nel biennio successivo lo sommi all'inflazione programmata la somma dei due valori ti porta ad un valore superiore all'inflazione messe vi spiegheranno che a quel punto la tua politica salariale ad essere inflattiva dunque
Non si può dare risposta ti diranno alla tua richiesta
Un uno una un comportamento un atteggiamento pensato
Che probabilmente verrà usato anche per cercare come si vede di modificare il sistema contrattuale
I giornali hanno scritto
Che l'altro giorno Confindustria avrebbe convocato CISL e UIL per chiedergli disponibilità a non rinnovare i contratti inattesa della modifica del sistema contrattuale e ci sono gli avrebbero risposto di no
Era difficile rispondere di sì francamente al di là dell'opinione che si può avere sul tema però anche questo è la spia di quello che prevedibilmente capiterà
Io non credo che questo tentativo di modifica del sistema
Sì
Determinerà o precipiterà sul contratto dei dipendenti pubblici hanno ragioni strumentali per non farlo mi aspetto che invece siano i contratti privati quello dei meccanici e quello
Del commercio
Le occasioni sulle quali proveranno di nuovo ad esercitarsi non soltanto per sostenere la tesi che i salari vanno compresi sotto quella soglia
Ma per cercare di stimolare anche sul versante sindacale disponibilità ad una modifica del sistema contrattuale
Ora io credo che noi dobbiamo tener ferme le posizioni che abbiamo avuto nel corso di questi abbiamo discusso anche quelle che ulteriormente preciseremo
Materia salariale il problema per noi è semplice da dire
L'esigenza che abbiamo è quella di assicurare la difesa del potere d'acquisto delle retribuzioni
Dall'inflazione e di trasferire una quota crescente di produttività
Dalla dall'impresa verso il il lavoro senza mettere in discussione la tripartizione tradizionale no la produttività è sempre stata anche spontaneamente attraverso la contrattazione
In parte destinata a remunerare il capitale in parte agli investimenti in parte a lavoro il dato che impressiona però è che la quota che è andata al lavoro negli ultimi anni fatto cento la produttività media e dieci
Dunque non c'è una tripartizione equa
Ora per questo noi abbiamo bisogno per realizzare questi due obiettivi tenendo insieme difesa del potere d'acquisto e produttività di a vere fermi i due livelli contrattuali
Per le ragioni che ci siamo sempre detti non soltanto perché il contratto nazionale e strumento di solidarietà
Ma anche perché solo contratto nazionale e contrattazione decentrata ti possono dare la possibilità poi di volta in volta scegli dove come quali sono le quantità sulle quali agisce ma soltanto due di meriti danno questa possibilità
è ovvio per arrivare ad un tema che ho sentito visto che Paolo l'aveva descritto nella relazione con l'ho sentito qui mi sta molto a cuore questa qua a tutti gli altri
Compagni dalla CGIL che per determinare una modifica uno stravolgimento del sistema contrattuale il punto dal quale devono partire è la negazione sistematica di ogni e qualsiasi riferimento a meccanismi definiti per legge dalla democrazia
Perché se i lavoratori votano perché votano sulle piattaforme votano sugli accordi processi di snaturamento della funzione contrattuale e dei livelli contrattuali sono difficili anche per loro
Se non c'è nessun elemento vincolante di democrazia possibile
E se si parte dal principio che è indicato nella delega e cioè che le parti si riconoscono sulla base di accordi tutto si può fare si può fare anche un raccordo addirittura un contratto nazionale tra due soggetti che non rappresentano sostanzialmente nulla
Nei settori terziari con la storia vecchia
Associazioni imprenditoriali di comodo sindacati di comodo hanno fatto in tempi passati accordi nazionali
Che sulla riviera romagnola un tentato di applicare più di una circostanza di abbiamo contrastati e poi abbiamo anche sul piano legislativo vanificati perché lady vanno dei principi che però non casualmente sono quelli della rappresentanza e dell'efficacia erga omnes nella delega sono messi esplicitamente discussione
Cioè non siamo di fronte soltanto al tentativo di non garantire per via legislativa il voto il riconoscimento del peso delle organizzazioni no c'è una cosa in più
C'è il tentativo per via contrattuale di destrutturare il sistema dei rapporti e delle relazioni per questo io credo che la battaglia per la democrazia abbia una ragione in più per essere tenuto in campo
Il il l'anello di congiunzione delle nostre politiche ma è anche il punto dal quale parte poi il modello di rappresentanza che a me sta a cuore
Nel Patto per l'Italia non è definito ma è all'uso un modello di sindacato che a noi non piace l'abbiam detto
Un sindacato che progressivamente rinuncia alle sue funzioni contrattuali e diventi erogatore di servizi questo proliferare di enti bilaterali di cui si è parlato esattamente questa trasformazione
Io penso che un sindacato che sceglie per la strada snatura le sue funzioni e diventa altra cosa rispetto alla storia che le confederazioni hanno avuto
L'ho sempre detto che sono sempre più convinto dunque noi abbiamo bisogno non soltanto di azioni di contrasto e di indicazioni di alternative sui singoli punti ma anche di collocare queste azioni in un'idea generale di rappresentanza
Contrastare in che modo attraverso la lotta a sostegno dei nostri obiettivi a e e e a opposizione delle cose che fanno gli altri che non ci convincono che siano in preso sì o no o siano padroni o siano Colosio il governo poco poco importa
Qui deve valere un principio che abbiamo costruito e che ha dato costruiti un principio vecchio ma insomma l'abbiamo praticato e ha dato risultati a me pare molto importante
La CGIL cerca sempre rapporto unitario con gli altri sempre perché quando sia un progetto comune una piattaforma comune si può decidere una lotta insieme la nostra iniziativa è più efficace
A chi ci interrogarsi schematicamente
Ma voi volete L'Unità oppure no insomma la domanda e oziosa qualche volta anche fastidiosa sì
Perché chi almeno la mia età e ha conosciuto il lavoro prima e dopo sa che da soli si fa molta più fatica e qualche volta i risultati non vengono
Dunque ci si risparmi questa litania noi siamo per cercare sistematicamente in ogni circostanza in ogni occasione L'Unità con le altre organizzazioni sindacali
Parlo dell'ordinanza dei confederali
Dopodiché però la CGIL che è l'organizzazione più grande non può mai condannarsi all'immobilismo
Cerca l'unità se l'unità non c'è sta in campo con le sue proposte con le sue iniziative non c'è il nulla in mezzo
Questo vale per quanto riguarda la democrazia
Perché i lavoratori nel loro insieme si consultano soltanto se tutti sono d'accordo ma se quella strada non è praticabile dobbiamo per un rapporto con gli iscritti che legittimi sistematicamente quel che facciamo questo vale per le piattaforme così come vale per la lotta
Lo sciopero generale di ottobre aveva cento ragioni a luglio quando l'abbiamo deciso oggi ne ha centodieci
E bisogna farlo
Per tutto quello che può rappresentare anche nel rapporto con quella parte di mondo del lavoro che guardando voi
Convinto della giustezza delle nostre iniziative e non sempre però immediatamente disponibile a far delle cose con noi io credo che sia importante rafforzare il rapporto che si è costruito in questi mesi così
Tenendo la Confederazione in campo una confederazione che dove è possibile cerca l'unità con gli altri
Se ci saranno le condizioni per farlo sciopero nei settori pubblici per il contratto insieme agli altri ne saremo i primi ad essere contento
Ma dove queste condizioni non ci sono e noi pensiamo che sia necessaria la lotta non ci possiamo limitare a chiedere agli altri
Dobbiamo agire poi qualche volta è capitato che anche gli altri si siano convinti lungo la strada e al dunque si siano presentati con loro ma noi dobbiamo procedere
Quando siamo andati avanti
Risultati son venuti sul piano contrattuale sul piano dalla creazione dell'allargamento del consenso per noi
Questo sarà io credo necessario fare ancora in autunno per quanto riguarda le azioni con un di contrasto nel frattempo promuovere tutto ciò che è utile per definire condizioni positive per le persone che vogliamo rappresentare il tema dei diritti e l'estensione dei diritti verso quelli che non ne hanno
La riforma degli ammortizzatori che diventerà un argomento delicato e drammatico se continua questa arretramento dello Stato
Dell'arte in in in economia perché con una crescita sotto l'un per cento non c'è il problema soltanto che mancheranno le risorse per creare nuovi posti di lavoro
Ci sono effetti negativi su quelli che già ci sono
E con la strumentazione oggi disponibile non si va lontano ci sono interi settori ed aziende che rischiano di essere in condizioni drammatiche in un arco di tempo breve in questo scenario
Dunque bisogna promuovere attraverso anche la raccolta delle firme quello che abbiamo deciso insieme unitariamente nella Confederazione essere utile
E poi avremo un altro terreno di impegno
E quello che riguarda
Le iniziative necessarie per la pace
Ora io
Credo che ci sia un comportamento ormai esplicito da parte dei governi di centrodestra
Quando il governo americano non non voleva firmare il protocollo di Kyoto il primo a schierarsi con il governo americano è stato l'appena eletto presidente del Consiglio italiano
C'è questa volontà debole verso l'Europa che viene riproposta come
Alternativa invece ad una volontà forte che quella di un rapporto subalterno con gli Stati Uniti
Il problema qui non è americanismo antiamericanismo è evidente che se il terrorismo internazionale attacca gli Stati Uniti uccidere delle persone non si può che essere la nostra ferma reazione contro il terrorismo e la solidarietà a chi è colpito non è questo il tema il tema è un altro
Il terrorismo si sconfigge con la guerra i rapporti tra gli stati si regolano con la guerra noi hanno detto no quella non può e non deve essere la strada
Io penso che sia giusto avere una posizione ferma sapendo che il tentativo di costruire questi rapporti neo atlantici sarà ripetuto non è un caso che a suonare abbia preso una posizione come addirittura più più più filo
Filo guerra di di di quella a prescindere di quella di quella del governo italiano è orientamento di una parte dell'Europa
Che bisognerà contrastare credo che sia giusto il giudizio che abbiamo dato il documento della segreteria su questo tema e credo che sia importante se la guerra ci sarà come tutto lascia prevedere che la CGIL sia in campo per promuovere iniziative
A sostegno della pace a contrasto
Che non è altra cosa dalle nostre funzioni così come noi dobbiamo essere in grado di distinguere le nostre funzioni ma anche di avere comportamenti coerenti come persone
Quando si sceglie un tema come quello dei diritti e dunque il sindacato sta in campo difende estende
Quelli che riguardano le persone che lavorano ma non è come singole persone dell'organizzazione estraneo delle battaglie sui diritti che possono fare altri soggetti come quella che oggi pomeriggio vedranno anche stazione a Roma
Io credo che abbiamo ottenuto un risultato importante nel corso di questi mesi noi abbiamo dato vita ad una grande stagione dei diritti che si è articolata per tanti rivoli
Importante che uno di loro nella sua autonomia con i suoi elementi di radicalità non importa
Quel che serve poi che la politica sia capace di sintesi ma che ognuno difenda una parte piccolo-grande del sistema dei diritti che definisce il carattere
E civile e democratico di un Paese volevo dire un'ultima cosa che riguarda la CGIL
Siccome credo di essere una condizione soggettiva che mi permette di dire con molta libertà delle cose che forse invece a incarichi che durano nel tempo deve calibrare un po'di più
Io penso questo
In tutta sincerità
Abbiamo fatto una bella discussione congressuale partendo da documenti diversi da valutazioni diverse
L'inizio non è stato sempre
I contrasti lungo la strada ci sono stati in alcuni momenti ne abbiamo anche parlato ho anche segnalato il
Il rischio potenziale che ci fossero delle differenze che si traducevano in comportamenti che potevano lasciare delle ferite difficili da rimarginare doc
Abbiamo evitato questo rischio e questo è stato molto importante
Senza ridurre l'ambito
La franchezza della discussione la discussione migliorata strada facendo
Nei gruppi dirigenti nelle categorie e questo lascia un problema che bisognerà risolvere con una discussione di ritorno successiva
Perché è un po'singolare in alcuni posti di lavoro noi siamo partiti con delle differenze abbastanza marcate i lavoratori gli scritti c'hanno visto discutere animatamente
Sulla base di queste differenze hanno scoperto poi che l'arrivo è stato diverso presumo ne siano contenti però bisogna trovare il modo successivamente ma non lontano di ritornare da loro per
Ridare anche a loro la possibilità di partecipare ad una discussione che ha caratteri
Dialettici importanti ma più unitario di quelli di quella che hanno visto
Ci sono la conferenza di organizzazione ci sono le assemblee programmatiche che dobbiamo fare
Anno dopo anno possono essere quelle un'occasione
Colmare questo piccolo vuoto
Poi bisogna fare come abbiam fatto di secondo me
Praticare
La discussione senza rigidità
Ideologiche e men che meno precostituito
Cercare di stare sempre più vicini al merito di ogni singolo tema senza rinunciare al quadro d'insieme ma avendo la passione che tante volte
Abbiamo dimostrato per gli approfondimenti specifici
E assumere come pratica quella dei passi possibili
Il gradualismo
Non è una pratica deleteria
E ha dato nel congresso secondo me dei risultati importanti
Perché ha consentito di arrivare alla fine ad una soluzione unitaria io penso che la sostanza di quella documento unitario sia oggi facilmente riproponibili
Anzi la sostanza è stata alla base della stagione importante che insieme abbiamo alle spalle
Dunque se posso
Deve dire sommessamente della mia opinione con la libertà necessaria io ritroverei a fare così
Ad andare avanti
Partendo da dove abbiamo costruito dei punti unitari che non sono banali
Non erano dati dalla circostanza ho sentito anche dalla nostra discussione poi qualcuno dall'esterno l'ha scritto
Siccome c'è un governo di centrodestra vuole fare delle cose terribili dunque L'Unità è più facile tra i sindacati e dentro i sindacati no avete visto che tra i sindacati L'Unità non è stato più facile
E non era per niente scontato che fosse più facile anche in CGIL
L'unità c'è stata perché abbiamo discusso seriamente
Abbiamo considerato le variabili esterne come variabili che non dovevano condizionare la nostra ricerca di una posizione comune
Ecco io credo che sia importante fare così e continuare a fare così partire da lì perché alcune scelte sono scelte di campo quando dici che i diritti sono la può frontiera non lo dice per tre mesi
Lo dici come scelta che vale qui vale in Europa quando discuti con l'accesso di che cosa fare a proposito del tema
Vale nei contratti quando devi definire quali sono le tue politiche rivendica attive vale per la Confederazione come per le categorie vale per il centro come per la periferia ho fatto se volete l'esempio più banale e quello che ci ha caratterizzato maggiormente però l'abbiamo fatto insieme uno poteva dire io son convinto che prima vengono le condizioni materiali e che i diritti c'è un problema di secondo momento invece insieme abbiamo detto no prima i diritti
E siamo arrivati a delle cose francamente straordinario peso la malversazione ventitré di malto abbia avuto un carattere straordinario per questa ragione lì c'era tutta la CGIL c'erano tante persone
Diverse da noi che non rappresentiamo e che hanno colto l'importanza di quel tema che successivamente si è sviluppato e articolato per tanti filoni diversi
Bisogna far così
Secondo me non vedo altra strada
Sarebbe sbagliato riproporre oggi differenti valutazioni sul passato che pure ci sono stato avevano loro legittimità
Il punto al quale fare sistematico riferimento è quello dell'unità più alta sancita formalmente alla conclusione congressuale e poi di volta in volta affrontare i singoli temi con questo spirito
L'importante è non stare fermi fare sempre dei piccoli passi in avanti c'era qualche dubbio sulla possibilità di arrivare risultati ai quali che ci siamo arrivati io devo dire che sono molto contento di quel che successe se posso o il momento del delle delle riserve del della sintesi delle proprie opinioni delle valutazioni quel che è stato verrà tra qualche giorno però che la CGIL si è arrivata oggi qui
Dopo un congresso che era iniziato in quel modo con una sua posizione unitaria io lo attribuisco al lavoro che tutti insieme abbiamo fatto non alle circostanze esterne quelle potevano addirittura in qualche momento a rappresentare un'insidia
Invece abbiamo evitato l'insidia abbiam fatto quello che serviva abbiamo discusso qualche volta l'abbiamo fatta animatamente però che noi si sia in grado da un po'di tempo in qua di affrontare con qualche angoscia e meno anche rispetto a prima
Le discussioni senza l'ordine del giorno preparato due giorni prima è un segno positivo dello stato dei rapporti interni
Che mi permetto di chiedervi
Ve lo posso fare per la ragione del suo prima detta è di continuare in questo sforzo
Ovviamente lo devono fare tutti nessuno escluso
Chi era maggioranza esattamente come si era minoranza cercando di cominciare a ragionare come se quelle differenze che resteranno per le nostre regole statutarie fino alla conclusione del congresso ma se le si può considerare come un retaggio del passato perché il presente e il futuro alla condizione profondamente diverso
Vedi dopo questi all'intervento i nostri lavori non finiscono
Dovremmo tenere in debito conto le cose che il compagno segretario generale ci diceva e già oggi siamo qui appunto per continuare questa riflessione io a questo punto
Non mi sentirei di proporre dei delle interruzioni perché il il tempo di questo non è tantissimo abbiamo ancora un po'di compagne e compagni iscritti
Quindi io chiederei di Paolo Foti capisco che una sigaretta un caffè si può anche però io avrei dei nostri programmi ancora
Almeno quattro iscritti a cui abbiamo assicurato che c'era la possibilità di parlare i tempi ci sono quindi io proporrei di procedere ah ritornando evidentemente a dispetto dei dieci minuti
Allora a questo punto la parola sarebbe la compagna merita Matteo del direttivo nazionale della FISAC
Dopodiché si prepara Raffaello pensati
Allora mi rendo conto che intervenire dopo Sergio Cofferati non è facile già l'attenzione della platea è stata come dire
Utilizzati molto come dire ascoltare le cose che
Sergio ci ricordava nel suo intervento io tra l'altro non riprenderò questioni di tipo generale sia perché sono stata ampiamente approfondite dagli interventi precedenti sia perché mi ritrovo ovviamente nella relazione che Paola fatto ieri mattina
All'inizio di questa di questa Assemblea spenderò questi nove minuti che mi rimangono per dare un brevissimo quadro sicuramente eccessivamente sintetiche parziale
Di quello che riguarda il mio settore di appartenenza quindi quello bancario assicurativo
Mi serve questo momento per fare questo alcune riflessioni
Perché credo che l'importanza di questo settore per le cose che dirò
Sia di notevole importanza non non solamente per i lavoratori e le lavoratrici delle banche delle assicurazioni ma per l'affetto economico e finanziario e questo Paese di cui stiamo leggendo anche in questi giorni alcuni accadimenti su cui probabilmente anche il sindacato e la CGIL in particolare dovrebbe fare molta attenzione per le conseguenze appunto che questo processo
Avrà dal punto di vista di questo processo ci sono due ordini di questioni su cui ragionare
Da una parte noi abbiamo assistito in questi anni alla modificazione profonda di quella che era chiamata la foresta pietrificata che dava l'idea valido scusi un attimo io chiuderei cupa Jesus l'opposto di uscire
Se vogliono uscire quelli che son dentro invece di sedersi o comunque di tacere per ascoltare gli interventi grazie
Di un settore appunto che ha così definito per la sua immobilità
Per la situazione politica economica di quegli anni questo settore ha avuto ha subito dietro i successi di trasformazioni tra l'altro non completati che cambiano lo scenario profondamente in questo Paese
Cosa è successo è successo che una presenza capillare di miriadi di aziende di cui alcune molto importanti hanno dato vita ad aggregazioni di grossi gruppi bancari ed assicurativi e questo processo non è concluso si sta accentuando è il come dire
In meccanismi di controllo di questo settore sono ancora tutti aperti
C'è una profonda battaglia senza esclusione di colpi che si sta consumando all'interno della di quelli che sono i detentori del potere economico e finanziario in questo Paese
Che comprende Banca d'Italia comprende Mediobanca le Generali ai grossi gruppi in cui appunto queste aziende si sono concentrate che ovviamente stanno dando segnali anche di al segnali molto forti abbiamo assistito nei giorni scorsi i giornali mi hanno dato molta hanno dato molto rilevanza quello che è successo all'interno delle Generali che è il crocevia attorno al quale si svolgono questi meccanismi per il controllo della finanza non solo in Italia ma anche in Europa
Quindi queste modificazioni ci saranno pensiamo per esempio a tutta la battaglia che c'è sulle fondazioni bancarie
E alla modificazioni che questo governo ha proposto su questa questione quindi il processo è molto importante vuol dire la ridefinizione e la mappa del potere finanziario e quindi vuol dire anche chi in Effeti alle leve della politica del credito in questo Paese che non è assolutamente un elemento secondario
Ma questo processo di ristrutturazione riorganizzazione a un altro aspetto che poi quello che è più direttamente visto e anche subito dai lavoratori della lo politici del settore e c'è la modificazione di quella che possiamo chiamare la struttura produttiva cioè di cotone
Queste piccole queste mi diede di banche siano stati ormai sono contenute e aggregato dentro attrae massimo quattro gruppi bancari che sono in una situazioni di concorrenza sfrenata tra di loro per accaparrarsi quote di mercato con una serie di conseguenze anche dal punto di vista del consumatore dal punto di vista della clientela cui vengono ritirati i prodotti che poco rispondono anche dal punto di vista della dell'atteggiamento del lavoratore verso la clientela ha come dire a fenomeni anche che vanno al di là dell'etica e della vendita eccetera che anche queste un problema che noi dobbiamo affrontare e quindi voglio dire il processo è molto ampio e noi dobbiamo analizzarlo cosa sta succedendo
Si sono creati tre tre quattro gruppi prega otto gruppi che hanno come dire la testa al nord che stanno lasciando scoperti solo dal centro al Sud tutta una situazione per pensare presenta Banco di Sicilia al Banco di Napoli alle vicende di questi giorni rispetto al gruppo San Paolo piuttosto che a gruppo Banca di Roma ora questi ha conseguenze dirette su quello che l'impianto e della politica anche del credito in questo Paese e sono cose su cui non può ragionare sono una categoria ma sono questioni che hanno un impatto diretto su un elemento di confederali Tidy globalità del fenomeno
Dal punto di vista della ristrutturazione produttiva usiamo questo termine che ricorda molto quello dell'industria perché è simile a quello dell'industria il fenomeno che all'interno del settore si sta verificando noi stiamo vedendo l'aggregazione dice in Tinaia e Cinti naja di lavoratori all'interno dello stesso gruppo lavoratori che provengono da esperienze da sito a Simone da aziende diverse sul territorio che si vedono come dire compresi all'interno di nuovi contenitori di nuove aziende che hanno una dimensione notevole
Citiamo solo due banche intesa settanta mila persone gruppo intesa gruppo Unicredito trentacinque mila persone solo per parlare della situazione in Italia
Voi sapete che questi gruppi hanno anche delle banche all'estero e quindi i numeri possono anche diventare molto diventa un anche molto superiori e qui si pone anche un problema di come noi affrontiamo i problemi di ristrutturazione di tagli soprattutto sul per sanare che avvengono anche all'estero e su cui il sindacato italiano non ha nessun potere di intervento e queste cose avvengono in paesi per esempio come la Polonia dove la banca per cause stabili ci manda il numero dei lavoratori e lavoratrici di quella banca che fanno parte del gruppo Unicredito e dove noi come sindacato non riusciamo ad avere nessun ruolo questo è un problema che noi abbiamo adesso che avremo successivamente per le dimensioni che questo tipo di processo avrà per parlare di banche intesa settanta mila dipendenti è stato ripresentato un nuovo piano industriale sapendo che è cambiato il vertice l'amministratore delegato
è andato passerà per intenderci e questa è la dice lunga su come evidentemente che sempre maggiore omologazione nei processi di ristrutturazione al di là dei settori di appartenenza ebbene Passera ha presentato un piano industriale
Che al suo centro la politica di rito di giurisdizione dei costi la politica riduzione dei costi sul personale di circa mille miliardi di vecchie lire questo compagne e compagni vuol dire in soldoni un taglio di circa dieci mila persone
Vuol dire che questo settore avrà un se si inseriranno una dinamica dico come dire di situazioni difficilissima che ha può avere anche elementi molto
Molto pesanti
La drammaticità di questa situazione e attenuata per fortuna
Da alcune cose dal fatto che la FISAC in particolare comunque il sindacato dei periti del sindacato unitario dei bancari nel novantanove
Gli anni grazie anche questo ad analisi su un settore che hanno fatto alcuni compagni anche di nostra conoscenza come compagno Saccomanno un'analisi che si è rilevata assolutamente come dire precisa per quanto era possibile
Rispetto alla come dirà l'andamento di questo processo che ha ci ha permesso e ci ha posto di fronte alla necessità di fare delle scelte
E cioè di fare delle scelte che vedessero un contenimento salariali in un settore che voi sapete molto sensibile all'aspetto salariale
A favore dell'aspetto normativo e quindi alla definizione di un'area contrattuale chiede ridefinisce il perimetro di applicazione del contratto nazionale del settore
Anche a quella gente che proprio per questi modelli e per questi processi rischiavano di essere di essere a di essere mandati fuori dal settore e quindi di avere delle penalizzazioni dal punto di vista ovviamente di contratti peggiori per risparmiare sui costi
Quindi non abbiamo fatto questa scelta che si è rilevato assolutamente inutile perché abbiamo permesso a quelle società che sono state scorporate
Dall'azienda madre da quella che era la banca universale che conteneva al suo interno tutti i settori di produzione sono andati in altre aziende ma queste aziende sono state dentro al contratto nazionale con tutte le garanzie
Tranne alcune flessibilità in più che riguarda la questione degli orari
Quindi questo ci ha permesso di tenere insieme il tutto di tenere insieme soprattutto quei lavoratori e quelle produzioni che noi in quel momento avevamo individuate essere a rischio dico questo perché poi invece la situazione sia anche modificata
L'altra scelta che abbiamo fatto è stata quella di dotarci di un ammortizzatore sociale di cui settore era sprovvisto e sei i numeri sono quelli che vi citavo prima evidentemente sindacato farà battaglia su queste eccetera eccetera però è evidente
Che è un problema occupazionale in questo settore c'è stato e ci sarà e se non ci fosse stata la scelta del fondo per gli esuberi evidentemente la situazione sarebbe stata molto più drammatica
Ma ciò non basta perché la modificazione del modello che i gruppi si stanno dando ci pone degli altri problemi problemi sono quelli che i lavoratori a rischi non sono più solo quelli che noi abbiamo già contenuto nell'area contrattuale
Sono quelli presentati agli sportelli che possono essere venduti anche individualmente lo uno sportello singolo può essere venduto da un'azienda all'altra eccetera quindi non abbiamo bisogno di ridefinire questo aspetto
E quindi abbiamo bisogno di ridefinire l'aria contrattuale e in questo siamo appieno dentro a quella che è la strategia della CGIL per quanto riguarda le politiche contrattuali non cede dovremmo andare in questa categoria
A ridefinire gli aspetti dei diritti e delle garanzie viluppo ancora qualche minuto articolo diciotto
Ecco qui
C'è da fare un ragionamento anche noi probabilmente abbiamo pensato
Che le modifiche apportate all'articolo diciotto laddove venissero confermate tutto sommato potessero riguardare situazioni come dire un po'situazioni piccole con le piccole aziende che magari ha bisogno di crescere così come no demagogicamente è stata anche venduto a questa mia questa scelta fatta dagli altri sindacati pro posta dal Governo in realtà compagni la situazione è molto più complessa e molto più grave di questa di quello che a sembra apparire di faccio un esempio
Allora il mio gruppo Unicredito Italiano ha fuso sette banche in una sola azienda a fine anno scenderà di nuovo questa azienda sarà tre aziende di cui due sa nasceranno da uno scorporo
Cosa vuol dire saranno due aziende una di quattro mila persone una di due mila persone
Vera l'interpretazione che la CGIL da della modifica dell'articolo diciotto della sua applicabilità vuol dire che il mio gruppo può creare un'azienda di quattro mila persone che nasce con un piccolissimo numero di persone e tutti gli atti lavoratori lavoratrici saranno considerata assunte ex novo
Se così vuol dire che anche in queste situazioni si può applicare la modifica all'articolo diciotto come stabilito dal patto nel caso in cui questo venisse confermato allora ci rendiamo conto e ci dobbiamo rendere sempre più conto che la battaglia per i diritti col coinvolge settori che anche dal punto di vista forse culturale del l'altra organizzazione della CGIL e forse della nostra aria non è tenuta abbastanza in conto per gli impatti negativi che ci possono essere e quindi noi dobbiamo sapere che c'è una battaglia sui diritti che è molto più estesa e molto più anche come dire
Drammatica per le conseguenze di quello che noi anch'anche noi abbiamo forse pensato e quindi le scadenze contrattuali su questi aspetti sono essenziali
Necessità come dire organizzare dare un coordinamento alle politiche contrattuali io son d'accordo con la scelta che ha fatto vivamente direttivo CGIL Rizzi ricordano anche la Paola
Su questo perché evidentemente non si possono lasciare le categorie da sole neanche su questi aspetti l'aspetto salariale ormai importante anche nel nostro settore
Per le cose che dicevo prima quasi finito e quindi una contratto che si basi anche sul recupero salariale significative importante vi ricordo un'altra cosa nel settore del credito c'è una larghissima difetta di salario con ed è contrattata perché salari incentivato
Incentivante legati ad obiettivi
Diventi da che si dall'azienda e non vengono contrattati col sindacato ora se noi non diamo la come dire o non diamo una risposta salariali efficace
Ai lavoratori e lavoratrici delle banche delle assicurazioni vuol dire che la parte più grossa del salario non sarà contrattata e il sindacato rischia di dire è marginale Ristetti invece affetti di salario che vengono elargite dall'azienda queste sono solo alcune questioni che io che io mi ero segnate di dire ma evidentemente il tempo stringe quel voglio dire
Per queste tornate contrattuali veramente per i problemi che noi dobbiamo porre per l'esigenza di avere un filo conduttore che sono le cose poiché ricordava anche Sergio prima devono diventa e come dire una stagione di battaglia politica forte però io chiedo alla CGIL chiedo alla nostra aria un'attenzione particolare ad un settore che rischia di essere magari tra virgolette a erroneamente considerata un settore privilegiato è garantito mentre invece ci possono essere delle dinamiche della mente pesanti grazie
Case americane allora alla fine Saatchi ne approfitto per dire che Allen Saatchi fino a poche settimane fa segretario
Regionale del Piemonte adesso è in CGIL nazionale
E quindi prego Raffaello posi la farà franca pedoni
Io sinceramente sono rimasto stupito
Negli interventi che sono stati anche ieri sul fatto che una naturalmente legittimamente però che qualche compagno si ponesse un interrogativo sull'utilità di questa nostra Assemblea di questa nostra riflessione
Forse abbiamo dato per scontato
Credo che però già nella mattinata di oggi l'abbiamo abbastanza recuperato
Abbiamo dato per scontato che ci fosse una spinta un interesse diffuso tra tutti i compagni e le compagnie la nostra area per costruire insieme questo momento di riflessione nazionale
Ma appunto è abbastanza paradossale che nel momento in cui il movimento sindacale di fronte a una scadenza importantissima cruciale come quella del rinnovo dei contratti nazionali
Con lo sciopero della sola CGIL davanti in un momento difficilissimo e delicatissimo di sostituzione
Del segretario generale CGIL io penso che sia stato importante sia stato giusto il in con l'incontrarsi in questa Assemblea e sviluppare la nostra riflessione
E vero noi abbiamo delle regole la CGIL ha delle regole
Per le quali la nostra funzione come area organizzata da programmatica si esaurisce al prossimo congresso nazionale dalla CGIL
Ma noi non possiamo pensare che continueremo a avere un ruolo una motivazione diciamo sulla nostra esistenza solo sulla base della riaffermazione burocratico della routine burocratica
Noi dobbiamo ricercare credo che questo sia l'approccio corretto
In tutti i momenti in tutte diciamo i frangenti le ragioni che la nostra esistenza la necessità della nostra esistenza in termini di battaglia politica all'interno della CGIL
E allora io volevo soffermarmi soprattutto su due questioni ci sono tante questioni che sono state sollevate una questione che naturalmente e molto importante non solo per noi CGIL e per il movimento sindacale che la questione e della guerra però su questo già altri compagni hanno sottolineato siamo come sia diciamo un una un pericolo diciamo estremamente grande che abbiamo di fronte e volevo però rispetto alla discussione interna CGIL sottolineare due questioni che al di là delle differenze strategiche che comunque permangono ma su due questioni sulle quali ancora e necessaria e fondamentale la nostra battaglia di aree all'interno all'interno del nostro sindacato la prima questione
E quella che riguarda l'articolo diciotto abbiamo naturalmente di fronte la scadenza dello sciopero generale e questo sicuramente lo strumento il terreno che dobbiamo privilegiare dal punto di vista della della risposta difensiva
Sulla sulla questione dei dei dei diritti
E però diciamo cento ci pongono altre questioni si pongono altre questioni all'interno della CGIL appena iniziato una discussione una riflessione per quanto riguarda la costruzione della proposta di iniziativa di del della legge d'iniziativa popolare
E purtroppo devo dire purtroppo nonostante per rispondere anche alle questioni che poneva Cofferati non siamo arroccati nel sud delle posizioni precostituite siamo disponibili a un confronto vero
All'interno all'interno della CGIL anche su questa questione no purtroppo devo dire che questa riflessione per il momento che solo nella fase iniziale non è cominciata nel migliore dei modi possibili
Oggi ci sono alcuni compagni alcune compagnie della CGIL
Che ad esempio escludono totalmente la possibilità di mettere le mani sulla queste sull'articolo diciotto della legge trecento proponendo diciamo un'estensione di questa tutela prevista sopra i quindici dipendenti anche agli altri lavoratori anche su nelle imprese sotto i quindici dipendenti
Voglio dire una cosa anche un po'strana perché mentre la nostra organizzazione giustamente fa questa azione
Democratica importantissima che è la raccolta di cinque milioni di firme su una petizione ma è una petizione che per l'appunto dice e questo è un elemento
Formulerà delle proposte si batte per l'estensione dell'articolo dell'articolo diciotto
Quindi delle delle posizioni delle posizioni che sono presenti all'interno di un'organizzazione
Che vogliono dare risposta alla questione dei diritti solo magari migliorando un pochettino la la legge centootto che oggi vale sotto i quindici dipendenti io credo che appunto una posizione del genere
Sia inaccettabile sia inaccettabile per il livello di scontro
Che oggi c'è sull'articolo diciotto sia inaccettabile nei confronti di quei milioni ormai sono milioni solo metà del mondo del lavoro dipendente milioni di lavoratrici ed i lavoratori che oggi non hanno il tipo di tutela fondamentale
Per contro insomma licenziamento ingiustificato che noi come CGIL giustamente difendiamo
Difendiamo fino in fondo e poi diciamo in questa situazione di grande evoluzione del del mondo del lavoro dobbiamo dirci anche un'altra cosa non c'è soltanto un problema di diritti individuali di tutela individuale del lavoratore della lavoratrice cose che sono assolutamente importanti e fondamentali
Ma intorno alla questione a quel numero al numero di quindici di quindici non sappiamo che cosa vuol dire non soltanto la presa di diritto individuale
Noi sappiamo che quindici la dimensione aziendale di quindici e la frontiera no al di là della quale non c'è più l'organizzazione sindacale non c'è la possibilità per i lavoratori e lavoratrici di tutelarsi
A partire appunto dalla iniziativa sindacale dell'organizzazione sindacale la difesa dei propri diritti
E noi sappiamo che quando non c'è sufficiente tutela possiamo rigira la come V come vogliamo
Possiamo sulla carta scrivere i diritti più fantasmagorici ma quando il lavoro il lavoratore non è tutelato sulla conservazione del posto di lavoro ed è diciamo esposto ai licenziamenti per rappresaglia sappiamo che tutti gli altri diritti rischiano di rimanere assolutamente sulla carta
E se non c'è la garanzia un minimo di garanzia sulla tutela della del del del posto di lavoro e impossibile è impossibile nei fatti un'organizzazione sindacale in quel in quelle impresa quindi questa questione è una questione importante
E io penso che noi non possiamo non possiamo non potremmo nei confronti di milioni di lavoratrici e lavoratori no aver gestito questa fase con uno sciopero generale con una divisione sindacale con uno sciopero generale della solo CGIL nel prossimo ottobre alla fine per avere per sbocco soltanto il miglioramento dalla legge centootto quindi questa questione aperta noi ci siamo impegnati abbiamo promosso il referendum
Questo referendum lo mettiamo a disposizione di tutta la CGIL pensiamo che debba essere uno strumento di lotta di tutta la CGIL nei prossimi nei prossimi mesi
L'altra questione riguarda il problema dei contratti
Allora già molti compagni hanno sottolineato come siamo di fronte a questa schizofrenia temporale
Cioè ci sono quando discutiamo delle questioni generali
Il calendario segna punto l'anno in corso del due mila due quando invece molte volte discutiamo
Dei rinnovi contrattuali caso strano il calendario scene ancora la data del ventitré luglio del mille novecento novantatré questa cosa diciamo non è più gestibile non è più non è più diciamo questa schizofrenia non è più accettabile e allora
Pur diciamo difendendo il diritto all'autonomia
Rivendicativa anche delle categorie io penso che questa diciamo questa questione cioè una coerenza con la battaglia
Con la battaglia generale e l'elaborazione e la costruzione del piattaforme contrattuale io penso che sia una questione decisiva evitare sulla quale siamo impegnati
Però voglio sottolineare diciamo un aspetto sulle questioni democratiche molti compagni hanno sollevato hanno sottolineato questa questa questione
Ecco io penso diciamo siamo di fronte al fatto che oggi si vuole espellere il sindacato il movimento sindacale dai luoghi di lavoro in particolare si vuole espellere questa è la posta in gioco la CGIL dai posti di lavoro
E per fare questa operazione lo strumento che oggi viene utilizzato e l'accordo separato raccordo separa ebbene io penso io penso che noi siamo non possiamo accettare diciamo questo quattro dobbiamo rompere questo quadro naturalmente dobbiamo respingere gli accordi separati e ottenere dei buoni contratti ottenere insomma conquistare dei buoni contratti come sottolineava Perini nell'intervento ieri
Ma lo ama per fare questo io penso che sia sbagliata oggi la sottolineatura per quanto importante
Che se che comunque è sempre decisivo fondamentale il referendum poi dei lavoratori sull'ipotesi di accordo
E diciamo sull'ipotesi di finale di contratto questo è un aspetto importante
Ma noi non possiamo lo sottolineavano anche altri interventi diciamo
Se vengono rispettate o non vengono rispettate delle regole democratiche
Non lo possiamo scoprire a metà percorso lo dobbiamo scoprire fin dall'inizio e fondamentale che le piattaforme siano costruite con una consultazione ampia una partecipazione ampia dei lavoratori
Io penso che sarebbe sbagliato sarebbe sbagliato che noi nella prossima fase ci trovassimo divisi in nelle varie nelle diverse categorie tra l'accordo o la piattaforma di CISL e UIL e la piattaforma io la piattaforma della CGIL
Qui non è uno scontro non deve essere uno scontro sulle questioni del contratto tra le diverse organizzazioni sindacali
Noi dobbiamo ricostruire il fatto e purtroppo e più di dieci anni che questo non avviene più di dieci anni che questo non avviene
Che il contratto a partire dall'ipotesi di piattaforma sia proprietà dei lavoratori
Sia costruita demarca democraticamente col fatto che i lavoratori nei luoghi di lavoro possono interrogarsi liberamente e democraticamente su cosa chiedere all'interno delle delle piattaforme contrattuali soltanto questo soltanto questo si può salvaguardare può diciamo può impedire gli accordi separati può battere la logica degli accordi separati soltanto se ci sarà una una condivisione di massa una quindi un convincimento di massa
Che quello che è in discussione con quelle di discussione non è lo scontro tra la CGIL la CISL e la UIL ma il fatto che magari qualcuno rimette in discussione vuole tradire quelli che sono gli obiettivi decisi da lavoratori gli interessi dei lavoratori
Già a fine anno allora anche a quei Comuni che la situazione della funzione pubblica dopodiché sarebbe previsto il con intervento
In ogni caso io direi che all'uno per un quarto noi dobbiamo dare la parola a Giampaolo Pato per le conclusioni
Quindi poi inviterà i compagni a rientrare eccetera ricordo anche che i nostri lavori evidentemente non si concludono solamente con le conclusioni Giampaolo ma anche con un testo scritto che sarà letto e discusso quindi abbiamo bisogno del tempo materiale che per fare questo
Quindi allora
Io credo che molto sia stato detto sulle questioni di portata generale quindi il mio sarà un modestissimo contributo di inizia però su una questione che mi preme particolarmente abbiamo detto che lo scontro in atto oggi non è normale che ne va del Modello T sfaccettate modello di rappresentanza
Il quadro nel quale siamo quadro di mutamento di regime dove una maggioranza a prescindere Occupy svuota la funzione parlamentare istituzionale
Verifichiamo di Fatih colpi di maggioranza sulle leggi sociali del suo lavoro abbiamo l'occupazione l'occultazione dell'informazione gli interventi sulla sulla giustizia
Il meccanismo del bastone e la carota destruttura il sistema di protezione sociale del lavoro protetto dall'altra introduco la bilateralità per dare una falsa rappresentanza
Alle organizzazioni sindacali sono tutti pezzi di un paggio perché riposo che ricompongono io credo l'obiettivo originario di forte destrutturazione sociale che durerà a lungo
Pezzi di questo progetto vengono paludati rivestiti da sirene federaliste che hanno incantato però anche il precedente governo di centrosinistra
Come non ricordare infatti la nascita della modifica del titolo quinto della Costituzione e come non riconoscere che anche fra noi pur con i DVD con i dovuti distinguo rispetto ad oggi questo modello ha fatto è stata resa la finanziaria che verrà la prossima dovrà confrontarsi con alcune pesanti criticità un quadro macroeconomico fortemente compromesso un tasso di sviluppo
Ridotto al lumicino un'inflazione che qualcuno inizia a chiamare stacca azioni consumi in caduta libera le entrate fiscali sono in netta diminuzione sacrificate sull'altare del capitale finanziario e dell'industria
Il fianco di queste risposte dovute a Confindustria occorre rispondere a quanti i nostri colleghi di CISL e UIL hanno chiesto e sono inattese del loro piatto di lenticchie che hanno evidentemente barattato con la firma sul Patto per l'Italia
è evidente che il taglio si abbatterà sullo stato sociale sui trasferimenti autonomie locali
Ed in questo quadro fortemente compromesso fortemente difficile risulta quindi più facile trovare giustificazioni a scelte federaliste che trovavano risposte ai bisogni sul proprio territorio solo per il proprio territorio
Così mentre lanciamo la grande vertenza sui diritti può a cadere chi perde pezzi nostri gruppi dirigenti sparsi qua e là nei nostri territori segno Armani introdurre la libera professione infermieri perché magari ci danno qualcosa paghi amministrativi incontrato nella sanità
Sia opportuno sperimentare pezzi di riforma mondi anzi controriforma Moratti così magari consolidiamo qualche posto di lavoro di insegnante precario sia auspicabile creare un fondo locale per la non autosufficienza con l'addizionale IRPEF
Se poi tutto questo ci viene proposto da un governatore di centrosinistra possiamo pure stare tranquilli
Badate ha voluto portare alcuni sprazzi di vita vissuta del Trentino splendida mia patria
Perché credo occorra oltre porre attenzione alla qualità della contrattazione dei contratti collettivi di lavoro dedicare altrettanta cura Rizzani lo svolgimento della contrattazione cosiddetta territoriale
Non ci sono solo norme autonomistica che consento divagazioni sul tema si sono spinte federaliste di piccoli e grandi territori che si sono finalmente liberati dal giogo centralista
E pensano perfettino perché non tentare un miglioramento delle leggi sul lavoro sull'assistenza sull'istruzione perché non introdurre sperimentazioni qualità non può venire dal fatto che in Trentino ad esempio pagando qualcosa in più garantiscono la copertura stilistica non-autosufficienza ad esempio ma se i più forti o
O il più fortunati come da noi si sfilano perché possono perché hanno le risorse Cosa resterà degli altri di quelli che non possono cosa resterà del nostro modello universalista solidaristica che abbiamo così faticosamente costruito
Il mio non è l'elogio del bieco centralismo ma deve potersi essere un'alternativa fra le forme di accentramento che abbiamo rifiutato e il fai da te territoriale
Se ci pensate è un po'come per i due livelli di contrattazione a nessuno di noi o almeno così spero verrebbe in mente di sostituire il contratto collettivo nazionale di lavoro
Con un contratto territoriale perché magari possiamo fare meglio
Eppure sovente nomine i territori stentiamo a spiegare il perché della nostra contrarietà
Alle scelte locali abbiamo paura di essere tacciati di conservatorismo di statalismo
Così marciano pezzi destrutturazione dei servizi sanitari e sociali delle reti della distribuzione dell'acqua della luce delle del dell'energia elettrica che spesso e volentieri sono esternalizzati a ricadono nelle mani della speculazione privata sei issando profit come viene chiamata o profittando è tutta uguale
Ceca queste che creando schiere di lavoratori precari senza diritti e ricattabili e malpagati che riversa hanno queste qualità negative sulla qualità dei servizi erogati
Ecco la vertenza quella cui si riferiva ieri e compagnia Gianni Pagliarini avvertenza sul pubblico impiego si salda con questa battaglia a difesa dei servizi pubblici
Non è un caso se anche dal ventisettesimo congresso mondiale dei servizi pubblici che si è tenuto in Canada la settimana scorsa
Sia stata alta la rivendicazione di acqua salute istruzioni pubblica
La battaglia sulla difesa del lavoro dei servizi pubblici si salda così nella concezione solidaristica universalistica che può essere garantita solo da cornice al dei nazionali al minimo il minimo se non sovranazionali
Ecco io credo che un po'di attenzione dovremmo anche dedicare a questo il risparmio qualche minuti per il prossimo intervento grazie
Anche agli altri avviato sud-ovest del tempo così sì a questo punto sia mediazione che io chiamerei la compagna Vilma Casavecchia che sarebbe
Iscritta però non si è fidato vale naturalmente a qualche altra impegno e a questo punto è ovvio che
Si muoveva in quel tratto di quanti interventi abbiamo fatto complessivo mettemmo su tanti e lo abbiamo anche altri compagni e compagne evidentemente gli avevo chiesto di parlare io però mi sentirei di fare una proposta di questo tipo
Io proporrei di dare la parola subito Giampaolo
E dopodiché per avere il tempo necessario anche per fare un minimo di discussione sul testo
Di documento finale dando poi il tempo oggi pomeriggio eventualmente anche per posticipare la manifestazione quindi io inviterei tutti a rientrare
Prendere posto sopra o sotto e
E poi diamo la parola a Giampaolo fatto della segreteria nazionale
O nella foto intanto che i compagni entrano
Si trovava un attimo solo che stava entrando detto io come fa un ringraziamento a tutti quelli che hanno reso possibile partecipando in primo luogo a vostra iniziativa che è come abbiamo sentito un'iniziativa pienamente Interna a quel della CGIL nel suo complesso ringrazio anche compaiono citato compagni non solamente che hanno incarichi anche della maggioranza mi commuove tipi di fronte a volto ad esempio e altri mi sono in giro quindi detto questo se abbiamo terminato l'operazione di rientro la Paolo Giampaolo Patta dalla segreteria nazionale
Ma credo che la nostra sia stata una bella discussione
I compagni che sono intervenuti hanno dimostrato la ricchezza della nostra area la maturità
E i nostri compagni siano essi luogo di lavoro o dirigenti delle strutture della CGIL per la prima volta finalmente abbiamo sentito anche parecchie compagnie anche della minoranza
Ne abbiamo apprezzato la qualità e la capacità i DAR dei contributi alti anche alla nostra discussione
Però cari compagni
La Assemblea che abbiamo realizzato in un'Assemblea di gruppo dirigente
Non è un'Assemblea ordinaria non è stata convocata per celebrare
Maniera postuma le conclusioni del congresso della CGIL
Ma è un'assemblea importante e impegnativa
Che affronta
I problemi dei lavoratori italiani di questo Paese
In un momento molto particolare
E che deve servirci di guida per i passi successivi e per il percorso successivo che a nostro giudizio la CGIL deve compiere è che tipo di contributo noi possiamo portare alla organizzazione come sapete
Raramente abbiamo celebrato assemblee
Abbiamo celebrato sulla del bisticcio assemblee celebrative
In tutte le nostre scadenze ci sono sempre stati degli obiettivi chiari che abbiamo apertamente confrontato tra di noi e anche questa non è sfuggita non sfuggirà a questo impegno
Come tutti potete vedere sentire come avete visto
L'Assemblea è profondamente diversa da quella che abbiamo cioè Couto a via dei Frentani un po'di tempo fa quando è partita lavoro sta a cambiare rotta
In quell'occasione decidevamo di dare battaglia dentro l'organizzazione superando anche vecchi schieramenti su una piattaforma chiara
Che presentava punti di contrasto importanti nei confronti della linea a maggioranza della CGIL
Un punto centrale quello che la politica dei redditi ma avevamo anche un tizio dell'Ali dolorosi anzi forse più dolorosi di quelli della politica vere
La posizione del nostro organizzazione sulla globalizzazione
La posizione del nostro organizzazione sulla guerra dei Balcani
Avevamo deciso quindi di intraprendere una battaglia per cambia rotta per far cambia rotta alla Confederazione
Avevamo detto in quell'occasione che comunque noi non volevamo produrre dentro la CGIL
Una battaglia di testimonianza
Non volevamo riprodurre recinti di auto isolamento e quindi non intendevamo costruire intorno nove dei steccati
Abbiamo detto chiaramente che la nostra è una battaglia di merito che era legata al merito era una battaglia appunto programmatica
Che definiva esattamente i confini e di un'aria programmati
Dicemmo anche che qualora
Anche per influenza degli avvenimenti esterni
Possibile vittoria al Governo di centrodestra
Sia si apre avvenimenti esterni sia per ripensamento e secondo noi era necessario all'interno della CGIL
Non di speravamo di arrivare anche a conclusioni unitarie
Del congresso
E abbiamo detto che possibili conclusioni unitarie di quel congresso erano assolutamente legate alla soluzione di quei nodi che apertamente e onestamente va opposto
Al centro del nostro dibattito Cofferati ha ricordato è stato progresso duro
Stati dei punti di scontro anche notevoli che hanno fatto temere certe fasi
Del congresso anche a possibili rotture gravi dentro l'organizzazione
Abbiamo avevamo detto molto chiaramente a tutta la CGIL lavoratori che non lo amo interessati a una soluzione che guardasse solo ai gruppi dirigenti a una mediazione di facciata
Quella che i sindacalisti sono abituati a fare sulle formule
E che non superasse invece i contrasti veti
Il congresso nazionale la CGIL in questo quadro si è potuto chiudere in maniera trasparente
E in maniera unitaria
E pur tuttavia
Dalle riunioni gli abbiamo fatto a Rimini
Molti compagni si chiedevano si interrogavano
Sugli sviluppi di quelle conclusioni unitarie se davvero la CGIL avrebbe realizzato lo sciopero da sola per sarà il tema più caldo diciamo
Se davvero sarebbero seguiti atti coerenti a quelle conclusioni unitarie perché come ripeto
Noi volevamo una mediazione vera lo dicemmo una mediazione che vedono i lavoratori e che inciderebbe che incida avevamo detto sulle condizioni di vita dei lavoratori italiani
Il dubbio l'avevo anch'io come ce l'avevamo tutti
Conosciamo quest'organizzazione conosciamo i riflessi condizionati automatici
Il parte significativa del gruppo dirigente a continuare il tran-tran
Dei binari già percorsi negli ultimi anni
Devo dire che abbiamo fatto bene
Realizzare quelle conclusioni unitarie conclusione unitaria che
Hanno permesso alla CGIL di affrontare una delle fasi più drammatiche difficile la propria storia
Per lo meno
Non con l'assillo della divisione interno
Divisione interna che avrebbe prodotto una difficoltà enorme della Confederazione in un momento in cui peraltro i rapporti anche coi partiti vicini come è noto non sono segnati dal sereno
La divisione interna poteva anche moltiplicare le divisioni dentro la CGIL e non permettere a questa organizzazione di affrontare adeguatamente la fase terribile che si era aperta
Durante il congresso e successivamente al congresso la CGIL in questo quadro è riuscita in dieci minuti a proclamare il primo sciopero generale da sola dopo trentadue anni che non praticava
Questo esercizio di lotta
Dieci minuti il direttivo durato dieci minuti
è un fatto un messaggio esterno inequivocabile
Che senza discussioni tentennamenti questo organizzazione si sarebbe opposta
A un progetto che non condivideva e di cui tra l'altro era oggetto
Era oggetto di attenzioni pesanti
Ecco pertanto io ho riassunto brevemente a noi stessi
Questo nostro percorso non per
Fare delle conclusioni retrospettive
E per darci tra di noi delle medagliette rispetta le nostre vicende ma per ricordarle perché io credo che noi dobbiamo fare dei passi avanti
Penso che dobbiamo utilizzare quest'patrimonio che abbiamo consolidato e conquistato
Non per star fermi ma per produrre ulteriori fatti nella vita dalla CGIL nell'interesse sempre dei lavoratori italiani
Quindi rapidamente perché vorrei parlare anche di noi nella fase conclusiva permettetemi di ricordare
Alcuni problemi
Noi siamo ferramente legati al merito dicevo il Congresso ha chiuso l'Italia mentre su alcuni aspetti non su tutti gli aspetti
Sui quali esistono le differenze fra noi e compagni dalla maggioranza
Però delle conclusioni sufficientemente unitarie danno una base solida se posso rispettate e se fossimo coerenti per un percorso ritaglio che permette di affrontare anche gli aspetti sui quali permangono differenze con maggior serenità
E una capacità di unitarietà importante per la la CGIL
Io vorrei elencarli
Sulla globalizzazione i passi avanti sono notevoli eravamo soli a Porto Alegre
Cioè fingiamo eravamo soli a Genova
Ci accingiamo invece
Del Forum europeo che si terrà a Firenze
A vedere un ruolo importante
Di traino della CGIL dei sindacati europei
Che ricuce io credo
Un rapporto è stato difficile Complesso con in movimento
Quindi un passo avanti ma
Diciamocelo apertamente la questione del rapporto con i movimenti per quanto mi riguarda per quanto ci riguarda io credo era la cartina di tornasole di un atteggiamento politico e di un giudizio politico sulle tendenze reali
E sui fatti reali prodotti dalla globalizzazione liberista
Ci interessava poco discutere se la globalizzazione fosse un'opportunità o fosse un fatto negativo noi tre eravamo un bilancio della globalizzazione reale
Per i dati che ha prodotto
E i dati sono inequivocabili da soli dicemmo che guardate che non è vero che il capitalismo sta sviluppando siccome dicono
Non è vero che sta risolvendo i mali del mondo che anzi le differenze le diseguaglianze sono aumentate in tutto il mondo e tende ad aumentare
Che gli anni novanta si sono chiusi con il tasso di sviluppo medio nel decennio più basso degli ultimi cinquant'anni la storia del mondo
E che gli anni due mila iniziavano con una caduta ulteriore dei tassi di sviluppo
E che pertanto quello che stava sviluppando in una grande economia finanziaria
Ma no l'economia reale del pianeta eques economia reale che non si sviluppava cresceva la lotta per la conquista dei mercati e per la supremazia
E indicammo anche infatti c'è andato ragione che in questa situazione in cui l'acqua scarseggia
La competizione diventa più pesante i venti di guerra sono più temibili
Provocano fatti
Più pesanti che ne situazioni normali perché siccome sì generano in una situazione di ripresa delle acute e contraddizioni
Quindi occorreva stare attenti e con l'ottantanove non si era arrivati a un mondo pacificato guidato una sola superpotenza e basta
Ma che le contravvenzioni aveva ripreso il loro corso come tradizionalmente fare soprattutto sulle società capitalistiche e che queste in questa situazione economica generale rischiavano di produrre danni rilevanti e più rilevanti del solito
E allora dico questo per dire
Abbiamo appoggiato sfiato l'abbiamo appoggiato Porto Alegre ma non ci siamo sbagliati nessun Seattle nel supporto lei
Io ritengo abbiamo sempre ritenuto anche noi che il problema fondamentale
Che esiste in questa globalizzazione
E il ruolo del movimento dei lavoratori
Dei lavoratori organizzati
I quali hanno attraversato questa fase senza un punto di vista comune il più delle volte accettando in maniera supina le opinioni
E lo stesso capitalismo produceva su se stesso senza sottoporre a critica
Abbiamo detto che il movimento dei lavoratori deve ritrovare lo spirito originario non per ripetere vecchi antiche parole d'ordine
Però come sapete alcune battaglie le abbia i lavoratori nel tempo le hanno condotte insieme al Congresso ne ricorda i due quella delle otto ore
E quella per il suffragio universale due aspetti economici e di democrazia
Oggi i termini del confronto sono mutati ma non è mutata l'esigenza che i lavoratori organizzati siano in campo con un proprio punto di vista che contrasti quello del liberismo dominante
E pertanto non potevamo continuare a essere quelli che davano giudizi sullo sviluppo economico e mondiale ma devo volevamo diventare
Quelli che si presentavano sua piattaforma mondiale con la propria vendita e un proprio programma è un proprio punto di vista i propri obiettivi e propri obiettivi
Badate
L'assenza del movimento dall'attore organizzati in questa situazione rischia di avere dei contraccolpi gravi
Anche dal punto di vista democratico
Io non so come finirà questa fase globalizzazione liberista se ne vedono segni di crisi da crepe vistose
In tutte le parti del mondo anche in quelle più forti che ritenevano ormai di avere in intrapreso uno sviluppo lineare e continuo per i prossimi decenni
Però potrebbe anche finire dei nazionalismi
Qualche segno in Europa l'abbiamo avuto
L'assenza di un punto di vista dei lavoratori
Favorirebbe questo tipo di uscita dalla crisi del capitalismo internazionale
Ripagarsi delle spazi locali di seguire le proprie nazioni in una competizione avere un punto di vista è un'opera subordinata sarebbe un fatto grave
Sarebbe un fatto grave
E noi dobbiamo riprendere quindi queste la discussione vera che vogliamo fare in questa organizzazione
A cominciare dalle possibilità reali che questa organizzazione ad incidere su questo terreno
E qui un tema brillanti no del Congresso
Il rilancio la nostra iniziativa
Partendo dalle conclusioni del congresso ed alle prese di posizione che positivamente segnano
La vita la CGIL in questo momento
Che significa significa due cose
La CGIL deve riprendere l'abbiamo già ne abbiamo già discusso in segreteria rapporti bilaterali con le organizzazioni di quel mondo senza rimettere in discussione le proprie appartenenze internazionali
Ma non può anche qui condannarsi all'impotenza
Per troppo tempo non abbiamo parlato con la cute del Brasile qualcosa atto del Sudafrica e Maria Diretta per troppo tempo l'abbiamo avuto rapporti in aree del mondo dove peraltro il prestigio da CGIL molto alto
Care del mondo che chiedono alla CGIL continuamente un rapporto e un intervento
Lo stesso tempo non possiamo tacere sulla crisi dell'accesso
Che celebra congressi positivi si dà programmi positivi condivisibili
Che parlano di Europa sociale d Europa democratica dalla consegnare alle sovrastrutture burocratiche europee
Ma da democratizzare eppure l'accesso e forse più in ritardo delle istituzioni europee
Nel diventare un punto di riferimento reale per i lavoratori europee
La CGIL da tempo quando meno con sufficientemente forza dichiara la propria disponibilità a cedere sovranità
Nessuna organizzazione ha ceduto nessun pezzo di sovranità all'accesso
Nonostante gli impegni congressuali per lo meno di coordinare perlomeno nei tempi e in alcune linee generali le stagioni dei rinnovi contrattuali ogni sindacato non dico ogni paese sarebbe già un passo avanti ogni sindacato è andato alle scadenze per conto proprio
Abbiamo l'anno prossimo mi pare il congresso dell'accesso da qui ad allora la CGIL
Deve porre con forza
La esigenza di una svolta
è il momento è quello giusto
Compagni abbiano proceduto l'han detto chiaramente
Non c'è stata ma solo la grandiosa manifestazione a Roma
Della CGIL a difesa dei diritti dello stato sociale e del modello europeo son stati shopper in Grecia e scioperi Spagna liscio per l'Inghilterra in Germania sette
C'è un vento diverso
La stessa riproposizione della guerra in Iraq presenta un quadro diverso il movimento dei lavoratori
Europee presenta un quadro molto diverso dalla guerra quello che avevamo visto durante la guerra nei Balcani
Ora la CGIL all'autorevolezza e il prestigio in Europa per porre all'ordine del giorno una discussione generale di orientamento di prospettiva
Su come raccogliere politicamente questo stato
Del Movimento lavoratori europei come tardi continuità e come dargli sintesi politica
Organizzativa stringendo davvero sulla necessità di consegnare poteri a questo livello dell'organizzazione che sempre più indispensabile perché ormai tutti sappiamo
Che sono sempre meno i temi che un Paese può affrontare davvero con auto sufficienza e al proprio interno e cercando soluzioni al proprio interno
è assolutamente necessario questo salto questo salto di qualità e superando anche qui la retorica contratto europeo che ogni tanto evochiamo e c'è tra Riva contatto europeo ci resta da fare
Evocarlo sempre come l'obiettivo di domani mattina significa non affrontare i problemi reali che ci sono sono grossi consistente rilevanti
Io penso che dentro un percorso credibile sia possibile sia possibile arrivare
Ha un ruolo diverso dell'accesso ed è urgente ed è urgente
Non solo per le grandi questioni che ho richiamato fino adesso ma anche per il futuro spesso dall'Europa nel giro di un anno dovrebbero concludere i lavori della Convenzione europea
L'abbiamo amato e Fini in quella Commissione
Abbiamo sviluppato all'osso interno discussione un po'complicata sulle conclusioni di Nizza
E sul valore della Carta dei diritti di Nizza
Sottolineiamo
Come la parte sociale
Quindi il modello sociale europeo in quella carta non trovasse un'adeguata valorizzazione
Che
Questa carta era più spostata di molte costituzioni nazionali esistenti
Su le famose libertà intese in senso liberista
E che pertanto correva su questo terreno affrontare una battaglia certa la nostra soddisfazione
Su i licenziamenti in Europa che non potrebbero avvenire se non per giustificato motivo ma tutta la parte i diritti sociali fondamentali son previsti anche nella Costituzione italiana la molto molto debole
Ora noi affrontiamo la Convenzione europea una possibile carta costituzionale o analoga per l'Europa in vista anche l'allargamento agli altri Paesi con un quadro politico europeo molto peggiore rispetto al passato
Spagna Inghilterra Francia non cito eccetera eccetera
Molto peggiore di quando venne varata Nizza
è evidente
Che quei sindacati che in quegli anni hanno delegato e continuata delegare in tutta l'Europa ai propri governi di centro sinistra la parola su questi temi oggi non possono più delegarla nessuno
Questi sindacati queste relazioni sindacali devono dire
Che tipo di Europa vogliono quale rilevanza anche per dare fondamento la libertà come abbiam detto e Congresso dalla CGIL devono avere i diritti sociali diritti collettivi
L'intervento dello Stato le tutele per le fasce più deboli
Della popolazione europea
E quindi siamo a un bivio cruciale se ha un piglio più c'ha un appuntamento che non può essere delegato solo ai partiti o solo a i governi bisogna che rapidamente anche a questo livello riprendiamo l'iniziativa forte che ci permetta di avere un protagonismo dei lavoratori che davvero valorizzi quanto di meglio il Movimento lavoratori ha prodotto in Europa
Capite tutti
Che si affanna Simoni tali anche a difendo stagione diritti poi ci passa una Costituzione che mette al centro l'impresa proprietà privata e diritti individuali anche la nostra battaglia sarebbe segnata non per una stagione di confronto contrattuale ma sarebbe segnato
Non si sa per quanto tempo
Pertanto
Io sono per aprire questo tipo di discussione all'interno della confederazione in tempi assolutamente Brad
Altri temi riguardano il nostro Paese
Nostro Paese
Bisogna
Che anche tra di noi veniamo in chiaro su che fase sta attraversando pregiudizio via
Non vorremmo avere esagerato come segreteria CGIL perché certe volte notiamo
Grande consenso negli attivi
Rispetto a quanto diciamo alcune realtà usciti dagli attivi girato l'angolo in pratica tre stanze per discutere delle scadenze concrete nella vita di tutti i giorni del sindacato
Notiamo che probabilmente abbiamo ancora due giudici diversi su come sta andando l'Italia
La segreteria confederale all'indomani dell'attivo di Parma di Confindustria
Ha dato un giudizio preciso
Nasceva un patto governo Confindustria
Che voleva davvero modificare profondamente gli aspetti costitutivi la democrazia italiana
Fare una politica apertamente di classe a vantaggio dei ceti dominanti e per far questo occorreva liquidare la CGIL
Come grandi organizzazioni di massa capace di incidere la contrattazione eccetera eccetera
Siamo convinti tutti che questa è la partita che sarà io vedo atteggiamenti di compagni che anche al nostro interno rende tutto sommato la pensa un po'
Che finita la nottata si ritorna al tran-tran italico del consociativismo della mediazione e che tutto sommato insomma c'è un po'esagerato
Io credo invece che sia proprio così che non abbiamo scherzato
Altra cosa poi dirò qualcosa che ci riesca
Ma che loro non abbiano scherzato io ne sono profondamente convinto
Tant'è che in quella sede si era andati l'obiettivo esplicito di modificare la Costituzione italiana
Alla fine di questo percorso
Dopo lo svuotamento di fatto prodotto dall'attività di governo e dall'attacco e Confindustria contemporaneamente sferrava sul piano sociale
La partita che abbiamo peraltro anche nei confronti di CISL e di Uyl non è cari compagni semplicemente quella di sindacati che la pensano diversamente sulle quantità
E gli aumenti da chiedere nei contratti di non di nazionalità lavoro
Ossa e fare qualche piccola mediazione di ritocco sull'articolo diciotto
Che tutto sommato poi non toccherebbe milioni di lavoratori ma sarebbe una chiusura marginale
Noi abbiamo detto che CISL e UIL entrano in questa vicenda in quanto intendono cambiare
La natura del sindacato italiano lavoratore cose pesanti
E che pertanto proveranno a trasformare questo sindacato che un sindacato che ha contrattato sulle grandi politica economica e bene o male la nostra nostro giudizio lo conosciamo non lo ripeto però che ha avuto questo alto livello di contrattazione
Che contratta con contratti nazionali che ancoravano accertava Rita una certa forza a differenza di altre parti del mondo che è presente radicato nel luoghi di lavoro che ha costruito l'impianto sociale una politica distribuzione
Che sicuramente non è perfetta ed a migliorare ma è un punto di riferimento importante eccetera per diventare un sindacato di gestione
Fu sindacato di gestione di molte parti dell'attività quotidiana
E abbiamo anche detto che Cuesta mutamento di natura sarebbe stato accompagnato da una modifica profonda degli impianti contrattuali del peso delle relazioni sindacali
Nella definizione del quadro macro economico e nella sarebbe passato anche attraverso la Nasta e nove strumenti quale gli enti bilaterali
Badate ci dovevi peraltro risposero subito
A Confindustria che loro non abbiamo pregiudizi a firmare anche da soli gli accordi
Che non c'è stato bisogno di aspettare le scadenze che pure abbiamo visto l'han dichiarato in chiaro dall'inizio e poi i fatti sono succeduti contratto metalmeccanici fino a la rottura sull'accordo confederale
Se Cuesta e la partita cari compagni lo dico a voi lo dico la CGIL
Questa partita ci interesserà per il prossimo periodo in maniera pesante
Qualche compagno dirigente pensa che è andato fuori da CGIL Sergio Cofferati
Tra qualche mese
Ci si può acconciare a continuare diciamo
Le vecchie politiche a ritornare sui vecchi binari io credo che questo compagno non solo fa una scelta sbagliata ma dà anche un giudizio delle possibilità di quest'organizzazione che non ha nessuna piede per terra non è una prospettiva realistica oltre che sbaglia
Non è realistica
Il progetto di isolare la CGIL
Non è partito da una CGIL che si è arroccata che si è chiusa in se stessa che ha rotto il progetto è stato definito da altri altri che intendono proseguire su questa strada
E non ci sarà nessuno fuori da questa vicenda
Una piccolo i giornali stamattina una ripreso quasi nessuno una battuta di Frattini ieri che la mia controparte contrattuale
Il quale diceva bene ho convocato i sindacati per rivedere gli aumenti del pubblico impiego per il diciotto
Non ascolterò l'acqua ci li voglio prima CGIL dice non mi interessa
Propone sopra il ventitré luglio quindi quelli non pare ho convocato la riunione per sentire invece la posizione interessante la CISL
Che vorrei approfondire e dar l'occasione l'accisa spiegavate sindacati questo ministro la Repubblica italiana
Del Pubblico impiego tre milioni e mezzo di lavoratori
Quindi cari compagni questa discussione che leggete sui giornali
Che vogliono rivedere il modello contrattuale che lo voglio rivedere non ai prossimi contratti ma già iniziare da adesso
Che vede segnali continui tra CISL e Confindustria Urville eccetera è una discussione da prendere sul serio e anche le piattaforme che abbiamo costruito unitariamente non sono consolidate
Perché cadono nel pieno di questa vicenda
Non solo
Vorrei ricordare compagni le categorie
Il quale molti diversi compagni rivendicano l'autonomia della categoria rispetto alle scelte nella Confederazione dei giusto e legittimo che sia così ci mancherebbe nella strada CGIL
Che stiano attenti a prevedere esattamente il percorso che hanno di fronte e a fare i conti col percorso vero
La stagione dei contratti nazionali di lavoro si intreccerà con la realizzazione delle deleghe
Previsto il patto d'Italia già provato nel Parlamento e quelle sulle quali il governo
Prevede di ottenerne l'approvazione quale quella che ci ricordava Cofferati sulla previdenza
La stagione dei contratti di lavoro si intreccia con la realizzazione della delega sull'articolo diciotto
è chiaro il quadro che c'è nei prossimi mesi
Qualcuno pensa che le vicende confederale sia una cosa le vicende di categoria c'era un'altra che tanto ci ritagliamo lo spazio all'Inter una categoria evidentemente proprio all'inizio non ha compreso esattamente o a valutazioni diverse
Non ha compreso esattamente la fase qual è la partita in gioco qual è la partita in gioco
Qualcuno pensa dopo che la CGIL fa per la prima volta uno sciopero generale che deve bloccare il Paese che deve bloccare il Paese l'ha preparata subito
Si possa poi accettare come se niente fosse la modifica articolo diciotto e continuare
Finito lo sciopero generale il tran-tran normale
Che non è così
Qualcuno pensa che gli arrivano tutte le precarietà deciso delle che dà lavoro richiamata tutto il resto e non succede niente nei contratti
Non succede niente da CGIL CISL e UIL
Oppure litigano che so Epifani futuro segretario della CGIL Pezzotta e Angeletti e le categorie invece ne sono fuori non importa
Quelle belle che si applicava i posti di lavoro e
Mentre noi discutiamo su piattaforme che devono avere quei punti che il Congresso ha definito e che tutti a parole sostengono di voler coerentemente portare avanti un punto fondamentale quello dei diritti
Che nei contratti si coniuga con riduzione della precarietà
Ecco e facciamo se ci arriva lavora chiamata
O tutte le altre forme
Di cui non faccio l'elenco
Che tipo di rapporti con CISL e UIL che si batteranno per approvarne deve che e se ne faranno un punto di orgoglio per la realizzazione del Patto per l'Italia che hanno sottoscritto è legata proprio nettare nelle quali magari noi chiediamo appunto
Il superamento di figure di lavoratori coordinati continuativi una riduzione della del figure precarie
Una ricomposizione del ciclo produttivo un'attenzione particolare agli appalti alla sedimentazione dei due dei lavoratori all'interno se sul posto di lavoro eccetera eccetera eccetera perché di questo credo stiamo parlando nelle piattaforme contrattuali
Pertanto non si scappa una discussione politica e alle prospettive noi
Non cerchiamo la divisione è stato detto
Con CISL e UIL
Per i motivi che stati ricordati
L'unità è il terreno più efficace per fare avanzare ragioni dei lavoratori
Ma quando questa porta a peggiorare le condizioni dei lavoratori
Non ci sono tante scelte
Unitario sul mento per avanzare non per peggiorare
A queste non è quindi l'unità Nomura va bene a tutte le condizioni non va bene delle condizioni
E compagni anche qui assistita discussione curiosa noi stabiliamo i principi poi vediamo con CISL UIL e no e
La CGIL non è
Un Cobas
Se noi diciamo che ci sono tre punti non siamo dei soggetti che partecipano a tavola rotonda siamo la più grande organizzazione sindacale di questo Paese
Dopodiché gli ATC dico va be'niente piglia un mezzo punto
E poi facciamo i debba far unitario non è così non si è capito
E qui non c'è un problema ovviamente di disciplinamento organizzazione per cui tu dalle categorie non sottostare per l'amor di Dio però ci son problemi politici
Qualora non si realizzasse
Ma questo sarebbe ancora il meno le categorie che non considerassero il quadro generale in cui si svolge a stagione contratto rischiano di avere amare sorprese alle quali non son preparati a reagire e a rispondere adeguatamente positivamente
In questo quadro quindi non solo i contenuti sono per noi la cartina di tornasole dei rapporti tra maggioranza e minoranza eccetera che sarebbe tanto qua
I contenuti sono parte fondamentale di una strategia interessa i lavoratori eh la democrazia non assume le caratteristiche delle altre volte compagnia
Le altre volte si aveva il problema democrazia perché per rappresentare le posizioni di gruppi di lavoratori are di lavoratori
Interessi dei lavoratori posizioni politiche quali le nostre spesso divergenti rispetto a quella maggioranza la possibilità di costruire un rapporto democratico con la gente eccetera ma in un quadro unitario
In un quadro unitario
Ora in un quadro che unitario non è e in cui nel quale la rottura iniziale rapporti governo Confindustria CGIL CISL ed UIL la democrazia è un fatto sostanziale per tutti i lavoratori e per le organizzazioni sindacali
Stante questa situazione di rottura latente la democrazia è una garanzia del percorso unitario
è una garanzia appunto che la CGIL è un'organizzazione non venga lasciate per strada a metà del percorso
E quindi fa parte della battaglia concreta che stiamo conducendo contro il Governo e contro la Confindustria per evitare che queste organizzazione venga emarginata
E non pensi più nelle vicende contrattuali e non possiamo scoprirlo alla fine che esiste questo problema
Perché abbiamo il dovere visto che siamo gruppo dirigente di dire lavoratori può succedere
La retorica dell'Unità non copre più questi problemi
E pertanto è garanzia democratica
A differenza del passato a Diego per segnalare distinzioni differenze eccetera stavolta a garanzia dell'esercizio democratico quei contratti come meta i compagni si applica a tutti
Nel mondo del lavoro privato
A prescindere dal peso relazioni sindacali che li sottoscrivo
Soprattutto sono sostenuti da un governo quale quello quale quello italiano ora
Questa è la questione
Io guardate non sono affatto convinto che tutto questo progetto andrà in porto
è tutto fatto
Mi pare anzi che questo governo di problemi
Ne abbia in crescita recente e anche CISL e UIL a Confindustria hanno problemi che stanno crescendo
La situazione economica avete visto come sta andando
La finanziaria non sarà una Finanziaria redistributiva come ha promesso Berlusconi in campagna elettorale
Sarà una campagna invece una finanziaria che taglierà che aumenterà in qualche maniera il prelievo tributario eccetera eccetera dovremo in quale forma difficile prevederlo ma sarà una finanziaria dicono loro
Di quaranta mila miliardi di lire qualcuno dice sarebbe necessaria per entrambi i parametri stabiliti a Maastricht sarebbe necessario a finanziare da sessanta mila miliardi
Che significa questo che la possibilità di portare tutto quel blocco sociale che avevano raccolto intorno al Patto per l'Italia è che raccoglieva anche settori vicini a sinistra
Voglio dirlo qui apertamente perché il fatto che associazioni di piccoli imprenditori di sinistra Antolisei c'abbiamo firmato quel patto è una rottura grave
Non solo la lega eccetera eccetera
E natura Confesercenti
è una rottura grave
La rottura grave di cui poi dirò qualcosa
Nella storia anche delle alleanze quel blocco sociale che comunque Berlusconi Confindustria riuscirono a mettere insieme che andava da due grandi reazioni sindacali confederali qual sono CISL e UIL tutte sindacalismo autonomo e arrivava fino a settori tradizionalmente vicini a sinistra
Poi centro sinistra non reggerà io so dovendo non reggerà alla prova dei fatti o super Colombi quale finanziarie di Berlusconi ma no che non reggerà da sola
Non reggerà appunto se la CGIL nel suo complesso in questa stagione
Battaglia per i diritti battaglia per il rinnovo dei contratti nazionali di lavoro sarà in campo in maniera efficacia efficace non testimoniale ecco la sufficiente determinazione e forza
Il messaggio dato dal direttivo confederale chiaro
Dopo lo sciopero la battaglia continua nei contratti la questione dei diritti d'essere presente qualora il governo dovesse procedere si va al referendum abrogativo promosso e sostenuto dalla CGIL
Per arrivare fino a che e non se lo scordi né padroni fabbrica per fabbrica quei diritti dovremo consolidare
Non c'è bene Galuppo dirigente noi chiameremo i lavoratori a battersi azienda per azienda degli abiti che riteniamo
Lei diritti che riteniamo assolutamente fondamentali e l'abbiamo spiegato in tutte le piazze
Con la necessaria sobrietà in questi mesi di confronto e scontro con Confindustria e con governo quindi io son convinto che non reggeranno a queste condizioni essere insieme
Della Confederazione farà la sua parte peraltro non ha la nostra storia non hanno culture diverse però una parte di opinione democratica in questo Paese sta cominciando a muoversi
E l'allarme sulla livello di democrazia e forte
Non ho bisogno sto ringhiare quanto ci divide
Ci dividono da quante cose ci dividono da questi da questi democratici però su una risorsa importante
Persone cittadini intellettuali che si battono per la democrazia sono un fatto fondamentale questo
Perché è un Governo che sta coniugando appunto attacco al modello sociale alle condizioni economiche attacco nuova diverrà democrazia è un Governo particolarmente pericoloso e anche noi dobbiamo dimostrare di essere capaci di aggregare un blocco alternativo purtroppo esiste una crisi di rappresentanza la politica di questo blocco generale
Fate ancora tentativi degli anche lo anche lì nella politica c'è stato chi non ha capito la fase di uscirne magari col solito a mediazione col solito consociativismo la realtà si sta dimostrando che non c'è consociativismo che tenga anche a livello politico ed è bene che le piazze si riempiono anche di democratici oltre che dei lavoratori che fondono queste questioni queste questioni con forza all'attenzione all'attenzione del Paese
Devo dire pertanto che gli impegni che abbiamo davanti sono queste sono questi e sono particolarmente importanti
Come pure l'organizzazione è arrivata sintesi finalmente e ha fatto un bilancio unitario la politica dei redditi
Per la prima volta Sergio Cofferati oggi ha riconosciuto che solo il dieci per cento la produttività prodotta nei decennio
E andata i lavoratori da un dato che inutilmente abbiamo
Abbiamo sostenuto in totale isolamento per parecchio tempo forse il dato non raggiunge neanche di circa cento devo degli a Cofferati
Forse più vicino a quello dato la Cantone del tre tre per cento a qualcosa di simile comunque comunque abbiamo raggiunto una buona sintesi e non ci voglio tornare su sono contento che organizzazione sia schierata
Per una politica che le distribuisco a tutta la ricchezza prodotta e non in Chiodi direi che i lavoratori a novantadue ci avete visto persino Prometeia che non è l'ufficio studi di lavoro sta cambiare rotta
Come è noto ha detto che i redditi delle famiglie italiane settimana scorsa sono fermi a prima del novantadue esattamente
Le cose che amo detto all'inizio del quattordicesimo congresso abbiamo sottoposto a discussione
Quindi la stagnazione sociale deve finire la CGIL ha assunto questo obiettivo di portarla a termine su altri punti però io credo dobbiamo arrivare in chiaro
Bene le conclusioni
Sulla sanità che direttivo nazionale approvato non imita anche qui con attenzione particolare ai diritti sta dinanzi a che devono essere garantiti in maniera uguale a tutti i lavoratori a tutti i cittadini italiani
Non ci può essere un accesso
In Sicilia con alcune caratteristiche Lombardia con un altro
Bene anche la difesa dalla scuola pubblica rilancia la battaglia su scuola pubblica mi pare che la CGIL scuola sia in campo bene
Bene la proposta della CGIL sui lavoratori coordinati e continuativi e sull'azione sul mercato del lavoro che abbiamo concluso anche unitariamente
Però c'è un punto sul quale ancora abbiamo dei ritardi che non è un punto rilevante non lo dico per volontà di differenzia di differenziamento i costi sapete che io punto sempre son contento quando raggiungiamo punti limitano quando aggiungiamo punti di differenza e sulle pensioni non siamo ancora arrivati bilancio
Ed è questione delicatissima
Non siamo arrivati a Bilancio ancora che le previdenza integrativa non risponde lavoratori più deboli di questo Paese
Abbiamo detto dalla CGIL non è arrivata nessuna conferma
Che è il sistema contributivo a delle gravi lacune e bisogna che affrontiamo questo problema per rapporto tra maggioranza e minoranza
Non ce ne può fregar de meno non è questo il punto
Il punto è che ci sono quattro cinque milioni di lavoratori italiani che rischiano tra vent'anni
Oltre venti trent'anni di non avere una pensione
Questo è il punto non è un punto e poniamo per
è un punto materiale
Troppo forte per essere ignorato alla stazione rivendicativo
Lo diceva Fulvio come fanno molte sordo donne poiché precariato e sempre quasi tutto femminile
A versare duecento e rotti milioni di contributi per avere una pensione a cinquantasette anni
Fatti i conti quanto prendono
Lavoratrici a domicilio part-time a tempo determinato se interrompono come capita spesso l'attività lavorativa se verranno introdotte con la delega
Queste altre forme di lavoro eccetera se dovessero passare senza contrasto frecce come Farana dell'oppressione
Qua una società civile restare democratica e civile con milioni di persone alle quali non è in grado di dare una certezza nella vita quotidiana
Può no può
Però questo problema si affronta adesso
Non si può affrontare domani sono già morti lavoratori che hanno una posizione pensionistica compromessa
E se non si interviene in tempo nei prossimi anni avremo dei problemi
Ma questo l'ho ripreso anche per dire
Che insomma bene la CGIL ha scelto una strategia non più difensiva sulla politica dei redditi non abbia bisogno di una piattaforma che ponga al centro
Non più la piattaforma il governo di Confindustria ma la piattaforma dei lavoratori italiani quello che ai lavoratori italiani
Intendono realizzare sul terreno dello stato sociale della politica dei redditi dei diritti collettivi e individuali all'interno dei luoghi di lavoro Cuesta e la svolta che dobbiamo costruire insieme e per la quale io penso tutti noi siamo disponibili come abbiamo fatto a congresso nazionale a trovare le soluzioni su questi punti che diano forza e capacità d'iniziativa di lotta alla nostra confederazione
E questo è un punto
Che bisognerà affrontare rapidamente
Perché se no siamo condannati alla difensiva
Siamo condannati a che ce lo sottolineo persino settori che ci dicono tutto sommato dovete panna Cordova governo perché non avete una politica alternativa non avete un'idea vostra non avete una controproposta voi invece
Dobbiamo assolutamente dire lavoratori con la pensiamo sulle pensioni sul fisco eccetera eccetera su quali su questo impianto è stato sociale appunto quale tipo di società costruire e presentarci con delle nostre iniziative il pallino dobbiamo toglierlo di mano alle controparti questo deve essere poi in sintesi il messaggio che devi uscire io penso anche la questa nostra assemblee
Ora esistono poi dei problemi sui quali grosso formalmente
Anticipo la discussione che avremo quando la Corte Costituzionale terminerà l'iter sul referendum estensivo
Probabilmente si applicano la CGIL con tradizione bene lo sappia
Anche sul voto
Io spero di no bisogna la fa di tutto per evitarlo anche perché i compagni che
Ci sottolineano ma forse sto referendum si perde forse si presta il fianco iniziativa forse spacca alla CGIL fosse spacca la sinistra
Questi stessi compagni queste cose se ne sentiranno dire a loro volta a gennaio quando la CGIL
Qualora il governo dovesse passare sulla modifica all'articolo diciotto proporrà il proprio referendum anzi qualche compagno dalla sinistra autorevole l'ha già detto
Quindi è prevedibile
E quando Sergio Cofferati non sa più se letta da CGIL
Questa affermazione politica decollerà e prenderà maggior forza di quanto non abbia oggi e certamente presenterà lo stesso tipo di discussione che qualcuno dalla maggioranza che pur sostiene quell'altro referendum ci propone io
Lo aggiungo niente su questo tema quanto già detto la vorrei tenere sotto tono questa discussione spero che anche la maggioranza ci si renda conto che non è il momento di aprire entro CGIL
Divaricazioni su questo su questo su questo punto io ritengo comunque che sarebbe assolutamente opportuno dare continuità alla raccolta delle firme dei cinque milioni di firme
Dare continuità anche referendum che purtroppo anche raccogliendo le firme a gennaio non si potrà fare mi pare che nel due mila e cinque dare continuità anche
Col sostegno nel voto al referendum estensivo dell'articolo diciotto io penso questo organico azione non potrà fare
Non potrà fare affari
Ora per avviarmi alle conclusioni parlando
Di noi che scusandomi per i temi che son tanti non ho toccato che spero che nel documento finale se trattati più adeguatamente però Sonic anche i concentramenti di corte molti compagni vogliono andarci ci va andranno a una delitto
Quindi diamo concludere
In tempo anche per questo alcune cose su di noi che sulla parte finale l'intervento di Sergio Cofferati che cui affermazioni anche significative che ha fatto Sergio Epifani che non possono trovare sposta da questa nostra sempre
Ora con l'assemblea di oggi pare chiaro a tutti che l'aria la posta a cambiare rotta continua mettiamo tra pareti sul può cambiare rotta perché la linea di adesso va mantenuta evidentemente però detto questo continua continua e continuerà
La segreteria della CGIL ha preso atto dello stesso direttivo confederale che solo un congresso comete riscossione turismi che un congresso ha consegnato alla vita la CGIL
Ma lo dico del fatto burocratico io penso che una grande organizzazione di massa quello sapete le molti anni che lo dico non possa vivere senza pluralismo organizzati poi un giorno il pluralismo i confliggono un giorno si mettono d'accordo un giorno trova la mediazione l'altro giorno si differenziano come veniva ricordato mai pluralismo mi sono essenziali per l'organizzazione di cinque milioni e mezzo di scritti non è pensata
La reazione di queste dimensioni
Con la sola cultura una sua dimensione senza l'articolazione di vita democratica interni organizzata e riconosciuto quindi non è questo in discussione
Lo dico perché forse Fly me qualche categoria provato mette in discussione questo livello con l'assemblea di oggi e spero che questa discussione
Sì assolutamente definitivamente chiuso
Detto questo però non sfugge a nessuno di noi che non deve sfuggire la maggioranza
Quanto ha già sottolineato a mezza voce alcuni compagni
Gran parte pur non dico gran parte c'è la parte diciamo del gruppo dirigente soldo intermedio e non solo di questa confederazione
Che a quelle opinioni che prima ricordavo sbagliate ma che ritiene che tutto sommato da passa la nottata che poi si ritorna all'antico
Compagni che votano le conclusioni unitario dei congressi perché non sono abituati andare minoranza manifestare apertamente l'opinione ma che esistono e che pesa nell'organizzazione
E che hanno ruolo importante
Allora sono i compagni che si chiedono ma come che continuano
Gli stessi gruppi dirigenti di prima governare l'organizzazione effettivamente
Invece compagni che amava le ad una battaglia minoranza invece hanno sempre gli stessi errori
Elegantemente con la caracca home
Da sempre
Cosa che contraddistingue Guglielmo Epifani dice va be'non ci sono differenze antropologiche tra di noi ci riferiva io credo esattamente a questi non ci sono differenze antropologiche per cui chi ha una certa storia una certa
Crisi Lolli deputato comunque a stare al governo della CGIL poi ci sono quegli altri che hanno altre caratteristiche antropologiche comunque
Devono stare sempre la minoranza non è così
E la politica che decide i gruppi dirigenti non può essere
La storia e la porti le relazioni che son consolidate negli anni di appartenenza non è così
Lo dico perché in qualche situazione qualche compagna provato
Secondo me in maniera non corretta anche questo compagno a porre il problema del Governo
Per tutta l'organizzazione cioè la possibilità che la minoranza stante questa linea se questa linea venisse confermata dall'impianto contrattuale di poter rappresentare tutta la CGIL
Mi riferisco una vicenda finita che su alcuni giornali a sinistra
Secondo me è stata messa Maria sbaglia
A scala cercato di bypassare la politica
Però anche la risposta della maggioranza è stata altrettanto sbagliate forse più sbaglia
Si è risolto il problema con un voto o due di scarto non si fa così
A meno che io non abbia capito non si può democratico per l'amor di Dio muore
Non è questa discussione si può fare anche così se non ci fosse stata te delle conclusioni unitarie ha commesso la CGIL
Anzi questa è la regola che io ho sempre chiesto
Si vota a maggioranza e si decide
Però qualcuno mi deve dire qualche compagno si interroga che significato ha
La conclusione unitaria della Kinder congresso a cingere la vita organizzazione
E soprattutto è Sergio Cofferati oggi se provato a darci una prospettiva
Che io vi devo dire non mi piace
Apprezzo perché è stata
Ragionamento importante anche lui ha detto stanziamento e non ci sono differenze antropologiche alla base la formazione dei gruppi dirigenti
Però pare di capire gli esami non sono mai finiti
E ha spostato alcune scadenze la questo tipo di discussione io sono assolutamente d'accordo con lui
Che non si può anteporre la discussione o sui gruppi dirigenti alla politica
E se pertanto e qualora non riuscissimo a concludere unitariamente sulle politiche rivendicativa e sulla previdenza e su altri aspetti che ritengo centrali per il futuro di questa organizzazione
I primi a non porre questa questione saremo noi io di fiderei qualcun i compare a qualsiasi compaiono minoranza assumersi
L'ha presentata generale in un quadro competerà al mente politicamente non definito
Però se troveremo per la situazione sia provassimo legato a forme contrattuali unitariamente eccetera e a portare avanti son dei compagni che non ci credo
Ma c'è un problema
Non è un problema risolviamo qui oggi
Però sappiate
Io penso che il coordinamento nazionale a tutti i livelli tutte le strutture devono aprire una discussione franca tra i compagni
E discuterne politicamente di questa vicenda
Perché non possiamo
Essere indifferenti come è noto anche la rappresentanza interna organizzazione
Perché la coerenza con le linee non si misura solo se i documenti ma se il gruppo dirigente convinto di quella lì
E se davvero se dice che bisogna fare delle dei contratti come abbiamo detto c'è un gruppo dirigente che ci crede che ci prova
Eh no la prima ricorda che magari ci sono gli dicono nuova insomma che facciamo e diamoci da quello ritorna subito all'antico dicendo non sollecita parate da forma con gli altri e non è così e
E questa è una grossa responsabilità io so di aprire
Un punto delicatissimo
Per molestando la continuità dell'aria che ho già sottolineato venti volte
Al nostro interno quindi non propongo
Di arrivare in tempi brevi a delle conclusioni bisogna andare coi piedi per terra bisogna vedere come partono i contratti nazionali bisogna vedere sulla previdenza che passi facciamo ma qualora concludesse o cose di ammettere sto a confronto
Il problema esiste e se no diventerebbe una discriminazione
Ci sarebbero le truppe di complemento dentro la CGIL
Le compagne di serie B è questo non è accettabile
Per l'operazione che volesse unitaria vuole parlare al resto del Paese c'è come vedete quindi
Non mi sono fatto come sempre delle conclusioni
Formali
O per passare l'Assemblea
Sembra è un punto importante
Bisogna che studiamo la discussione bisogna insomma che cari compagni in questa fase che si apre
Noi consolidiamo davvero le conclusioni del congresso unitario
Le pratiche ed a dopo il congresso la CGIL ha portato avanti la linea politica di fondo che quello di contrastare questo governo
Che è quella di difendere i diritti dei lavoratori
Gli appuntamenti che abbiamo di fronte che segneranno la vita di milioni di persone non dei gruppi dirigenti la CGIL sono importanti
Lo sciopero generale ripeto bisogna lavorare perché il Paese si blocchi non erano i primi scioperi quei tanto c'è un'azione sindacale che dichiara sciopero generale quello se ne accorge nessuno
Quando ciò che la CGIL i paesi del Boca
Questo il punto quindi bisogna essere attivi
Da subito per la riuscita di questa scadenza ovviamente datando la qualora il governo
Intendesse modificarla delega e poi abbiamo
Non secondaria questa grande battaglia per la pace
Contro la guerra
Credo che tutti abbiano compreso come le avventure in Afghanistan
Non fossero dirette contro il terrorismo
Peronismo che ancora esiste ramificato in molti Paesi del mondo come dicevamo
A strutture finanziamenti
Che non sono stati intaccati credo minimamente che continua a operare e che certamente non si combatteva sulle montagne la fuga e al terrorismo moderno di natura diversa
Da quelli precedenti che rapporti internazionali molto molto alti
Credo che nella coscienza della gente questo fatto ormai sia assolutamente appurato anche la coscienza degli americani anche nella coscienza dei cittadini americani
Pertanto noi dobbiamo riprendere la battaglia per impedire la guerra mobilitando ci dà subito non aspettando le dichiarazioni di guerra da subito come dicevano molti compagni
La segreteria della CGIL affronta questa fase drammatica con la posizione netta
Non condiviso i compagni che dicono ah beh è scontato però vediamo non è scontato per niente
Questi compagni son dimenticati la storia non solo dalla CGIL
Ma la storia recente dell'Europa non è assolutamente scontata e non era assolutamente scontato che la CGIL dice se si può si oppone alla guerra anche in presenza di una deliberazione dell'ONU non era assolutamente scontato
E badate
Emanate che questa se l'ONU dovesse coprire l'avventura militare degli Stati Uniti degli inglesi eccetera su
Noi ci opporremo comunque ovviamente all'invio di qualsiasi soldato italiano in quella regione qualora dovesse avallare l'avventura militare coprirla politicamente avremo dei seri problemi in Italia anche la sinistra in mano da sinistra
La CGIL si è posizionata lamento per tempo in anticipo non è fatto sconta non era affatto scontato
Rientra anche tra le realizzazioni positive che anche la minoranza appunto congressuale a contribuito per la sua parte a raggiungere quindi cari compagni
Dobbiamo vivere questa stagione abbiamo di fronte da protagonisti
Da compagni che hanno dato un contributo importante a realizzare questa linea e che adesso ne pretendono appunto l'applicazione pratica quindi buon lavoro ne abbiamo
Ci siamo alzati in piedi lo solamente per rendere il dovuto omaggio
Ma
Ma questo non significa che dobbiamo uscire
Non significa dicevo che dobbiamo uscire anche siamo stati in piedi abbiamo da finire rapidamente possibilmente i nostri lavori passando al testo del documento finale di questo dato Assemblea
Quindi io darei la parola a Sergio Tosini che ecco poi però di fare attenzione perché è ovvio che nessun comparto paga il terzo sottomano e quindi bisogna ascoltare quello che Sergio ci reggerà
Sì è evidente che chiederà ai compagni un attimo di attenzione perché non è stato possibile fornire il testo perché è stato elaborato nella riunione del coordinamento nazionale al termine dei lavori di ieri sera e quindi non era possibile
Farà avere il testo ai compagni quindi questo testo che vi leggo è presentato dal coordinamento nazionale dell'Area non leggerò con una certa lentezza in modo che sia facilmente comprensibile dai compagni
Con il documento lavoro Società cambiare rotta presentato al quattordicesimo Congresso della CGIL ponemmo la necessità di una svolta nelle politiche dell'organizzazione durante il percorso congressuale
La correttezza delle nostre posizioni è stata riconosciuta da gran parte dell'organizzazione
In tal modo si sono determinate le condizioni per una conclusione unitaria del congresso che ha avviato su alcuni punti determinanti la svolta da noi richiesta
Queste conclusioni unitarie del congresso che assumevano il contrasto netto alle politiche economiche e sociali del governo hanno rappresentato quel valore aggiunto di unità
Determinazione e credibilità che ha permesso alla CGIL di realizzare straordinarie lotte e mobilitazioni
Con il consenso e la partecipazione non solo del mondo del lavoro
Ma anche di giovani di intellettuali e di tutti coloro che nella lotta e nelle posizioni delle ci della CGIL hanno visto l'elemento fondamentale di contrasto alle politiche economiche e sociali del governo Berlusconi
Dopo la firma da parte di CISL e UIL del cosiddetto Patto per l'Italia
Si apre una nuova fase di lotta contro le politiche economiche sociali di questo governo
Che richiede ancora maggiore determinazione e capacità di costruire un vasto movimento con obiettivi precisi capace di durare nel tempo a partire dai problemi del Mezzogiorno dove la politica liberista del governo accentua i processi di degli storni decide industrializzazione che è opportuno profondi guasti non solo allo sviluppo economico ma lo stesso tessuto democratico
La gran parte delle forze politiche di opposizione comincia solo oggi con ritardo a comprendere la portata dello scontro
Di fronte al Progetto neo corporativo che punta a modificare nel profondo la società italiana non solo per quanto riguarda l'ambito economico sociale ma anche il modello democratico nonché l'equilibrio istituzionale dei poteri
Non ci si può atteggiare come si trattasse di una normale fase di alternanza
Il governo tenta di utilizzare le modifiche al titolo quinto della Costituzione introdotti dalla precedente legislatura e sulle quali abbiamo dato un giudizio fortemente critico
Come leva per modificare né i principi guida la costituzione del nostro Paese
Qualora la politica del governo trovasse piena attuazione ci troveremmo di fronte a un Paese profondamente mutato in peggio negli assetti democratici istituzionali nella struttura produttiva ed economica con un peggioramento generale delle condizioni di vita e di lavoro di gran parte della popolazione
Non siamo di fronte soltanto ad uno scontro redistributivo bensì ad uno scontro generale democratico e di classe
Bisogna che tutti ne prendano atto e ne traggano lei conseguente le conseguenze collocandosi nell'orizzonte di un'alternativa all'impianto neoliberista delle politiche economiche sociali del governo
La CGIL nel condurre la propria battaglia deve rafforzare la propria autonomia a partire dagli obiettivi dal programma di lotte per la prossima fase autonomia però non estraneità alla politica
Anzi la CGIL sulla base le proprie proposte deve proseguire il confronto con la sinistra politica sulle tematiche economiche sociali con l'intento di riaffermare il ruolo dei lavoratori come base della rappresentanza anche politica della sinistra
Come area programmatica abbiamo aderito al referendum estensivo dell'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori e salutiamo con soddisfazione il successo della raccolta delle firme
Con questo referendum in campo si rafforza la battaglia della CGIL per l'estensione dei diritti la raccolta di cinque milioni di firme realizza una consultazione di massa
Contro l'accordo separato che CISL e UIL non hanno voluto sottoporre al giudizio dei lavoratori e lavoratrici
Il prossimo sciopero generale di ottobre
Che ha come centro il contrasto alle scelte che il governo si appresta a fare con la finanziaria dovrà svolgersi su una piattaforma generale per la prossima fase che contenga le proposte della CGIL sui principali temi estensione dell'articolo diciotto alle imprese sotto i quindici dipendenti estensione dei diritti ai collaboratori coordinati e continuativi
Contro le modifiche contenute hanno nella delega sul mercato del lavoro per ridurre precarietà e flessibilità
Per una politica fiscale progressiva di redistribuzione verso i lavoratori ed in grado di garantire entrate sufficienti per finanziare lo stato sociale
Contro la delega sulle pensioni e quasi di tipo di modifica regressiva della normativa attuale e per affrontare invece la copertura previdenziale dei rapporti di lavoro precari atipici per la difesa del potere di acquisto le pensioni rivalutando la secondo l'andamento del PIL nominale
Nonché uno specifico intervento per quel quaranta per cento di pensionati sotto il milione che sono stati raggirati dalle promesse di Berlusconi
Per la difesa e la sanità pubblica come diritto di cittadinanza garantendo uniformi prestazioni su tutto il territorio nazionale
Contro la riforma Moratti per la difesa della scuola pubblica contro la scomparsa della ricerca scientifica per il mantenimento dell'università pubblica contro la legge Bossi-Fini per il riconoscimento agli immigrati dei diritti sociali di cittadinanza compreso il diritto di voto amministrativo
Le politiche economiche sociali del governo si fanno portavoce della linea degli obiettivi di Confindustria dell'altra associazioni padronali sconfiggere l'uno vuol dire sconfiggere l'altra per questo lotta generale contratti
Debbono far parte di un'unica strategia nei contratti nazionali si dovrà non solo contrastare le posizione del padronato ma anche se inserire elementi di contrasto all'applicazione concreta dei contenuti delle tele che le scelte di fondo dei contratti nazionali per tutte le categorie debbo rispondere a criteri comuni non si tratta di centralizzazione bensì di applicazione del dettato congressuale e di coerenza con le scelte generali della CGIL
Ciò non significa ridurre una riduzione dell'autonomia delle categorie che trovano trovare il modo di rendere efficace una linea generale confederale ma dell'assoluta necessità in questa situazione di loro andare in ordine sparso
Recuperare redditi al Salario contrastare la precarizzazione recuperare il controllo della prestazione democrazia sindacale sono questi i punti centrali dei prossimi contratti
Sul salario le conclusioni del quattordicesimo congresso reagito in modo chiaro
La CGIL ritiene essenziale una politica rivendicativa
Per l'aumento del potere di acquisto le retribuzioni dei salari e delle pensioni dei lavoratori e delle lavoratrici
Il Congresso conferma il modello contrattuale su due livelli con funzioni distinte il livello nazionale di recupero dell'inflazione reale redistribuzione della produttività di settore eccetera
Ciò significa che nei contratti nazionali per richiesto
Il recupero totale dello scarto tra inflazione reale e programmata già verificatosi per il biennio passato l'entità dell'inflazione reale prevista per il biennio successivo e la redistribuzione della produttività di settore nel contratto nazionale lasciando margini anche alla contrattazione aziendale
In questo quadro di superamento della politica dei redditi contenuto e l'accordo del ventitré luglio novantatré va rivisto l'attuale meccanismo di computo dell'inflazione per quanto riguarda i salari le pensioni e le altre prestazioni sociali rivedendo per l'indice delle famiglie di operai di impiegati
Sì all'insieme dei beni di cui viene rilevato il prezzo in direzione dei beni relative ai consumi popolari
Sia il paniere poiché ad esempio per un pensionato al minimo o un lavoratore precario l'incidenza delle spese per l'alimentazione è ben più alto del sedici per cento che e il paniere considera
Bisogna può rifiutare di inserire nei contratti nazionali parti puramente applicative delle nuove norme peggiorativa e sul mercato del lavoro
Al contrario vanno esaminate le norme attuali part-time a tempo determinato eccetera e quelle che prossimamente potranno entrare in vigore in attuazione del cosiddetto Patto per l'Italia per individuare la possibilità di contrasto
E miglioramenti contrattuali senza logiche di scambio su altri terreni
Ad esempio chiedere al patronato di Luna dire all'utilizzo di due possibili norme di legge sul mercato del lavoro e sempre sul lavoro a chiamata
Oppure di impegnarsi a non a non a dire all'utilizzo di possibili peggioramenti dell'articolo diciotto bis dello Statuto
Vanno rimosse o riformulate tutte le aperture unilaterali alla flessibilità della prestazione introdotte nei contratti
Attraverso il meccanismo della sussidiarietà cacche Rizzi che ha caratterizzato in questi ultimi anni provvedimenti legislativi sul lavoro
Come la legge sulle straordinari sul part-time sul tempo determinato che prevedono che la contrattazione
Abbia sinceramente il ruolo di un patto in deroga vanno riprese politiche atte a favorire nuove riduzioni di orario
Puntare alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro a tempo determinato rafforzare le norme di controllo sui processi di esternalizzazione ed introdotto un nuovo capitolo sui collaboratori coordinati e continuativi secondo le linee già elaborate in senso generale dalla CGIL egualmente si tratterà di rafforzare la normativa contrattuale su salute e sicurezza ad esempio permettendo agli arresti un effettivo accesso alla documentazione sulla valutazione del rischio
Per rendere obbligatorio la consiglio delle cartelle sanitarie di tutte le lavoratrici e lavoratori
Particolare attenzione dovrà essere rivolta a di impedire il ridimensionamento del contratto nazionale attraverso l'estensione di funzione degli enti bilaterali esistenti o l'introduzione di nuovi enti bilaterali come anche la diffusione del sulle dell'introduzione della sanità integrativa
Democrazia sindacale dopo la firma separata di CISL e UIL al Patto per l'Italia e poi all'avviso comune sul sommerso
Riguardo la costruzione di piattaforme la validazione degli accordi diviene centrale ed assume particolare delicatezza la questione democrazia sindacale in vista dei prossimi rinnovi di molti contratti nazionali
Per quanto riguarda i metalmeccanici ci troviamo di fronte ad un accordo separato già prodotto sì sul rinnovo del biennio scorso del CCNL e alla fine di luglio un accordo separato sulla crisi FIAT ciò rende particolarmente difficile la ricerca di contenuti comuni con FIM e UILM e ancora di più la definizione di regole certe per la validazione di piattaforma e accordo
Alla luce degli accordi separati già avvenuti e di ciò che potrebbe determinarsi nel prossimo futuro acquisto decisiva rilevanza l'obiettivo di una legge sulla rappresentanza che imponga un meccanismo certo decisi delle per la validazione di piattaforme d'accordo
In questa fase la difesa del ruolo del protagonismo delle RSU
Anche questo particolarmente apporta in ogni caso le piattaforme per i rinnovi dei contratti collettivi nazionali
Da costruire con l'effettivo coinvolgimento e pronunciamento delle lavoratrici e lavoratori dovranno contenere esplicite le modalità per la effettiva consultazione dei lavoratori sull'ipotesi di accordo in tal senso noi riconfermiamo la nostra scelta per lo strumento referendario mi sto avviando la parte risulta ormai chiaro che la globalizzazione neoliberista incontra crescenti difficoltà
Ne sono un segno la crisi prolungata e crescente delle Borse il rallentamento dello sviluppo ormai divenuto recessione internazionale che lungi da produrre un ripensamento spinge direzione dell'accentuazione dei caratteri bellicistica ed autoritari
Ricordo a tutti il documento finale del quattordicesimo congresso che a questo proposito era assai chiaro diceva la guerra sintesi è simbolo di tutti i mali non può essere mai uno strumento di soluzione dei conflitti
Alimentante scatenando odi e vendette e porno esce nuova alimento al terrorismo provocando distruzioni e vittime innocenti in codesta con in coerenza con questa convinzione profonda la CGIL si opposte si oppone
Al permanere e all'estendersi di ogni conflitto e dunque alla partecipazione italiana
Ad azioni di guerra in coerenza con questo ci pare di dover dire in modo estremamente sintetico che pace in Palestina due popoli due Stati
Ritiro delle truppe italiane dall'Afghanistan e fermo rifiuto rinviarne nuove come Assemblea nazionale di lavoro Società cambiare rotta di fronte all'eventualità della guerra all'Iraq
E proponiamo alla CGIL vediamo che è stato in sostanza ha già assunto ieri sera non non ce l'avevamo
In coerenza con il dettato congressuale di assumere tutte le iniziative di mobilitazione generale incluso lo sciopero il fallimento di Johannesburg provoca o da rifiuto gli USA e delle multinazionali a modificare il modello di sviluppo in direzione compatibile con la salvaguardia l'ecosistema del pianeta
Mostra come le forze dominanti della globalizzazione neoliberista pur di proseguire questo modello di sviluppo non esiti lo a scaricarne i costi su gran parte della popolazione mondiale
L'appuntamento di Firenze dal fondo sociale europeo che segue Porto Alegre è una iniziativa importante anche per il movimento sindacale
Apprezziamo la volontà della CGIL di parteciparvi in ogni caso come lavoro Società parteciperemo
Portando il nostro contributo dire e di proposta
In sostanza questo modello liberista dominante produce crescenti guasti sociali
Ed economici ambientali anche se ciò non vuol dire che siamo già di fronte ad una crisi generale ma rilevanti difficoltà che aprono importanti spazi di azione
Tali difficoltà sono particolarmente accentuate nel nostro Paese in cui rallentamento dello sviluppo è particolarmente consistente e produce effetti pesantissimi sulla struttura economica ed industriale particolarmente debole
Con un Mezzogiorno che viene coscientemente abbandonato
E le cui condizioni sia lontano da quello del resto del Paese con un tasso di occupazione di attività della popolazione che arresta Beraldin sotto la media europea in particolare per le donne le quali pago di costi più pesanti della precarizzazione del mercato del lavoro
Appare oggi sempre più dissennata la politica di privatizzazioni cave terminato nei settori dei servizi l'aumento delle tariffe delle tariffe e nei settori industriali la svendita sovente al capitale straniero
E il pesante ridimensionamento della struttura industriale del Paese inoltre proprio in questi settori la precarizzazione del rapporto di lavoro è stata particolarmente accentuata
Anche la politica economica del governo in particolare dei provvedimenti di stampo populista entra in sofferenza per scarsità di risorse il Patto per l'Italia appena firmato comincia a scricchiolare
La finanziaria che dovrà coprire un buco di due milioni di Euro cioè quaranta mila miliardi di lire costringerà il governo Berlusconi adoperare pesanti tagli anche allo stato sociale che mina l'hanno comunque parte del suo consenso
Anche se scaricheranno sulle famiglie e quindi anche sulle donne l'onere di coprire i servizi carenti ci sono dunque spazi anche consistenti
E possibilità di successo per un'opposizione sociale quale quella svolta in questi mesi dalla CGIL che deve dunque continuare con lo stesso vigore ed anzi approfondirsi e consolidarsi
Con la conclusione unitaria del Congresso e con la successiva decisione di mobilitazione di lotta contro le politiche economiche e sociali del governo assunta all'unanimità si è determinato su questioni decisive quel cambiamento di linea
Su alcune questioni generali danno richieste al Congresso e che era alla base della nostra aggregazione congressuale
Pur nella consapevolezza che tale cambiamento si è verificato sotto l'incalzare del mutato quadro politico e sociale rivendichiamo come un successo della nostra azione la modifica della linea della CGIL
Senta la nostra presenza organizzata e senza le nostre proposte il cambiamento avrebbe potuto non avvenire per il prevalere delle tendenze alla continuità e dalla conservazione
Si tratta ora di produrre la stessa svolta nella la stessa svolta nella contrattazione
In questo documento abbiamo indicato le questioni fondamentali che debbono caratterizzare la prossima fase la contrattazione di categoria su questo terreno misureremo le capacità di proseguire nella politica di svolta e rinnovamento
La prospettiva unitaria del movimento sindacale
Che non va abbandonata deve avere nella democrazia di rappresentanza di mandato il suo fondamento e in questo senso è anche necessario il rilancio del ruolo contrattuale del protagonismo delle delegate e dei delegati
Dunque l'obiettivo generale che come aria programmatica ci proponiamo per la prossima fase è quello di approfondire e rendere irreversibile il cambiamento in CGIL
A conclusione del congresso abbiamo formalizzato l'esistenza in CGIL
Fino al prossimo congresso dell'area programmatica lavoro Società cambiare rotta con questa Assemblea confermiamo tale scelta arricchendola di contenuti e di motivazioni
Ecco questo
è il testo ciò che
Mettiamoci d'accordo è ovvio che il testo
Quindi acque opere diremo uno due tre quattro tempi certamente interno insomma originale chiamiamo gliele questionario scusa nona allora quando se non ho sentito male
Quando si parla dei rinnovi dei contratti a un certo punto si parla della produttività
E si dice che la produttività e contratti dobbiamo non chiederne molta perché così ce l'abbiamo anche per il rinnovo del secondo livello con rileggerlo per piacere io l'ho sentita così
Scusa o siccome la fa letto velocemente se la rilegge non credo che rubò niente a nessuno
La reintroduzione della produttività di settore del contratto nazionale lasciando anche margini alla contrattazione aziendale perché è così che che si fa insomma non tale dicendo io allora
Letta così no si potrebbe io chiedo di riformulare la cosa perché letta così sembra che noi chiediamo la produttività dei contratti nazionali ma attenzione non chiediamo né troppo perché se no poi non possiamo farla contratto aziendale dico solo di riscriverla non sto contesto
Sì su questo
Scusa allora da riformulare la frase poi ci siamo d'accordo i suoi concerti e mi pare non possiamo età fra i pali delle azioni non è mai affidamento se sulla questione del voto
Quando si dice che sui contratti bisogna fare alla consultazione dei lavoratori si dice c'è la legge
E chiediamo la legge sulla rappresentanza eccetera eccetera poi si dice però noi la dobbiamo praticare ecco lei quando si parla della consultazione dei lavoratori
Siccome parliamo dal voto io suggerirei di aggiungere con un voto vincolante certificato o il referendum
Cioè sabbia scrittore ferendo mazze scrive non c'è scritto con un voto
E l'ultimo rinnovo del contratto dei chimici ma ha detto che i lavoratori saranno chiamate a votare quando si saranno delle leggi che faranno votare l'Europa e il mondo intero chiamò dico
E vediamo di aggiustarla si autoaccusa lotta in ordine
O
Meno
Mettila io ovviamente concordo con l'impostazione faccio un'osservazione lo giudico un po'troppo prolisso chiederei al una posta commissione di fare in modo che ci possa essere un estratto
E posso servire una diffusione di massa per quanto si riferisce al montaggio io partirei ma perché i problemi collegati alla guerra sono purtroppo inseriti in mezzo ad un sistema che francamente lo fa perdere di vista come centrista io proporrei nel montaggio di partire dal giudizio lordi pari il documento deve partire secondo me
Dalla condanna la guerra con le cose che sono state le pelli e poi partire con tutte le altre produzioni formale Avanti
Brevissimamente una dichiarazione il documento sì parte da una valutazione che riconferma
Il doppio il così delle cosiddette conclusioni unitario le conclusioni unitarie del congresso di Rimini e parla poi del suo percorso di svolta iniziata dalla nostra organizzazione
Io non condivido questa valutazione
Credo che di svolta non ce ne sia stata una vera se non puramente di autodifesa ho apprezzato la lucidità di analisi delle conclusioni di Patta sul livello di scontro
Portato avanti dal Governo e le sue conseguenze generali
E io credo che noi avremmo dovuto dire in questi mesi che la risposta della CGIL è stata del tutto insufficiente
Non c'è stato una piattaforma
Grandi manifestazioni e concludo rapidissimamente
Grandi manifestazioni ma senza continuità di lotta io dico l'unica esempio che abbiamo avuto in questi anni
Di vittoria contro un attacco più o meno analogo un po'più leggero da parte di un governo in un paese non lontano è stato lo sciopero generale prolungati in Francia del novantacinque che ha battuto il governo Giubbe l'unica risposta l'oggi Carlo conclude operativa hard avrebbe dovuto essere secondo me di questo tipo mi pare sbagliato che noi non abbiamo rivendicato questa prospettiva la discussione tra lavoratori
L'elaborazione immediata di una piattaforma generale unificante su tutti i temi che abbiamo trattato per questo non condivido questo aspetto secondo me centrale del documento conclusivo ringrazio
Prendiamo atto ma questa ecco una dichiarazione politica
Il seguito
Allora si dopo una dura giornata due due giornate così importanti di discussione dove tutti i compagni hanno toccato il punto principale importante di quello come la guerra liquidare come ha fatto la CGIL la questione sulla Palestina solo con la frase pace
A pace e libertà per il popolo palestinese io credo che sia per lo meno vergognoso
Dato che già nel documento del direttivo della CGIL
Si parla di guerra israelo palestinese mentre invece si dovrebbe parlare di massacro del popolo palestinese io credo che liquidare questa questione solo con quella frase sia per lo meno un po'di un di un po'e l'iniziativa centotrentanove fra
Eccessivamente due questioni io ieri nell'intervento avevo proposto
L'opera di rispetto al documento conclusivo che impegni ci davamo per l'operatività io faccio una mozione di inserire di inserire
Va bene lo leggo così almeno perché gli avevo detto Lara programmatica CGIL Lorcet a cambiare rotta rispetto ai contenuti e dalle conclusioni dell'assemblea nazionale del tredici e quattordici settembre
Si impegna a convocare attivi assemblee dei compagni e le compagne che si riconoscono nell'aria programmatica in tutte le regioni con il compito di costruire un percorso che renda operativi i nostri contenuti nella pratica per pensiamo a delle categorie e della Confederazione
Quindi per la mia richiesta
E di aggiungere questa cosa perché si dia un seguito a questa Assemblea con l'altra l'altra questione io inserirei una parte
Del conclusioni di Patta del documento quella relativa ai gruppi dirigenti la coerenza tra la nuova linea la CGIL gruppi dirigenti secondo me quel passaggio andrebbe inserito è un passaggio importante somma insieme a questo dato servita apre la discussione mossi occhi insieme
L'ultimo intervento
Però io
Io non voglio no perché se no
Il mio non è un intervento chiedevo soltanto se nel documento ci vuole essere spazio per quanto riguardava perché nel due mila e tre ci saranno le gare d'appalto
Ad esempio mettere sui bandi legare le la clausola sociale
E per quanto riguarda la legge centoquarantadue sul socio lavoratore che non viene rispettata a tutt'oggi e quindi che ne so se la necessità di aprire una vertenza sia Rita a livello nazionale sembra
Grazie una cosa sul socialmente
Nel documento
Lo sollevo poi dopodiché provata la formulazione c'è un recupero e attrattivo anche sul potere d'acquisto attraverso i contratti sul potere d'acquisto dei dei lavoratori attivi
Scusate ma le pensioni da dieci anni che perdono potere d'acquisto no tra non c'è scritto che il recupero tra l'altro ogni anno è esponenziale
Io chiedo che sulla questione del recupero del potere d'acquisto delle pensioni ci sia un inserimento di un recupero reattivo perché altrimenti le pensioni già la CGIL lo stia annacquato questa roba
Di una sanatoria di Örebro altrimenti voglio dire le pensioni rimangono fermi al palo non recuperano se non attraverso un recupero come dire d'annata ma è una roba riduttiva
Va bene grazie grazie allora non è detto non ultimo l'ultimo alcune
Trenta no è perché è relativo a quel quell'emendamento che avevo referente trenta secondi trenta secondi Tel
Legata alla questione guerra che è stata molto sollevata di interventi io chiedo che documento venga inserito un chiaro riferimento alla prossima allo prossimo sciopero generale che verrà indetto ad ottobre che sia chiaro che anche che in quello sciopero generale ci al contenuto della contrapposizione alla guerra che si esplicitato che oltre bene allora Sergio Tosini per le risposte
Mi pare che quasi tutte le questione decano posti compagni va bene riformuliamo quella costruttivo produttività perché sia chiara
Inseriamo una formula una formulazione più più vincolante di quella che c'è lì sul sul voto e sulla sua effettività con come è stato chiesto no su piattaforme accorda il vede riciteremo se è possibile fare un estratto del documento per la diffusione di massa insomma no questo mi pare utile
Sulla Palestina raccordo con il compagno vede vediamo di riscrivere qualcosa in più che tenga conto di Dino liquidare con una riga mi pare una richiesta la cosa la cosa che ha detto Barabba la vita dico io non so se opportuno quella lì
Su un documento che diamo anche all'esterno eccetera dire che ci impegniamo a farla simpatico è un compito che ormai tutti i compagni poi fare assemblee riunioni eccetera eccetera no non non vedo naturalmente
No nel per cui quindi gli chiederei di non insistere dalla quel punto così come anche il pezzo di Giampaolo sui gruppi dirigenti
Giampaolo ha posto come apertura di una discussione insomma con una delicatezza cacciati far primo un prossimo coordinamento nazionale di istruirlo non vede il senso in un documento di questo tipo qua di inserire di inserire quella questione
Così la questione che ha posto un altro compagno sulla clausola sociale eccetera sulla gare di appalto eccetera compagno fa vivere una vita e lunedì nella messa a posto si inserisce va bene la questione posta dal compagno del re del del la potere
Quel pregresso utilmente il potere di acquisto pregresso sulla questione
L'ultima qual era posto alla guerra
Sì concorre al momento
Sì
Nella se nel momento in cui produciamo una sintesi del documento su quello così adesso non posso dire al compagno che rifacciamo documento daccapo eccetera perché l'abbiamo discusso Mariano
Va bene allora
Si richiede spostarlo in alto piuttosto me si può fare insomma però non d'accordo va bene
No allora scusate io mi rendo conto che fosse non è questo il modo migliore di lavorare e di chiudere i documenti questo vedremo di collegi in futuro ma a questo punto la questione non si può che chiudono in questo modo
Allora quale sarebbe il punto colare esposto
Hanno siamo aveva capito tutto delle sentito tutte le obiezioni ma
Sì ed è evidente che fa parte quindi io a questo punto chiuderei qui con queste precisazioni con questi impegni e ovviamente sì dobbiamo metteva promette ai voti io vi chiedo di alzare la mano ricordo che in questo caso dovrebbero votare coloro i quali fa un patto gli organismi e via dicendo
Credo che si possa anche semplicemente chiudere per acclamazione ma