Le adesioni alla "Giornata mondiale di lotta gandhiana nonviolenta per la libertà e la democrazia anche in Vietnam" del 21 settembre 2002 organizzata dal Partito Radicale

Tra coloro che aderiscono la giornata mondiale di lotta Gandhi era non violenta per la libertà e la democrazia anche in Vietnam per il ventuno settembre due mila e due vi è anche il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio
E noi riteniamo che su queste materie importante creare la massima unità possibile dei democratici e dei non violenti quindi
Io ho comunicato ieri
Al Partito radicale transnazionale la nostra adesione come partito peraltro anche impegno come dire concreto di sostegno un acquisto tipo di battaglia oltre a confermare la mi iscrizione durante quella di Paolo Cento ci sono hanno annunciato l'iscrizione al proprio teatro nazionale anche il mio capogruppo al Senato Boco il senatore Cortiana e il terrore nazionale dei Verdi le donne
Stefano Boco capogruppo dei Verdi al Senato
Perché ritengo sia arrivato il tempo delle grandi battaglie devo ammettere voi siete portatori essa dei grandi battaglie ritengo che nei momenti dov'è la libertà anche le pagine che sembrano meno conosciute della politica internazionale vengono vietate messe davanti all'opinione pubblica dobbiamo dare una mano ad esserci e combatterle
Pagine del decreto poco conosciuta connesso alla conosciute nove decimi delle tragedie di questo che ne
Io venne tempere che gli ascoltatori che tutti noi ci si ricordi Sempre che stanno sparendo popoli interi nella direzione siano dell'opinione pubblica ciò che la la notizia sembra quasi perché appunto l'informazione che decide così di riconoscere o no o comunque e la politica in effetti io penso sempre che ci sono state delle dei colloqui da ruandese che sono sparite nel silenzio
Mondo quando la CNN attaccato perché l'oceano
Fiorello Cortiana senatore dei Verdi
Mi sembra come dirigenti dei per la questione porta parti contrattacco nane sulla democrazia ma formale della partecipazione politica una questione assoluta oggi è Parker riguarda aspetti di libertà guarda alle condizioni
Per costruire né possibilità di pace anche i diritti di e sotto ogni profilo da quello alimentare uno commerciale e quindi sembra molto importante iniziare questo lavoro
Sembra lungimirante e coraggioso come tante altre battaglie radicali una cosa che sembra molto piccola soprattutto una cosa che può non sembrare in grado di agire nel senso di e interferire proprio che qualche invece io credo né crediamo sentire ed era come tante altre volte invece una un segno profeta
Silvio Di Francia consigliere comunale dei Verdi a Roma
Credo che la mia generazione è stata una generazione tecnica per l'appunto la generazione delle grandi manifestazioni contro la guerra del Vietnam e dunque sia in quelle manifestazioni c'era da una parte la condanna di quella guerra la consapevolezza che quella guerra avrebbe comportato sventure ulteriori a distanza di tanto tempo però non c'era negli obiettivi quello di avere poi come risultato un Paese
In cui la democrazia non si affermasse avevamo da una parte del Vietnam del Nord che era schierato sul fronte delle cosiddetti Paesi del socialismo reale tra l'altro da loro finanziato e dall'altra parte una sorta di governo autoritario fantoccio sostenuto soprattutto gli Stati Uniti quella guerra provoco consapevole dissociazioni
Lutti e e ulteriori citazione di altri lutti che cresce intorno Laos Cambogia addirittura fu ancora più drammatica e tragica la conseguenza di quella guerra naturalmente battersi per la democrazia anche in Vietnam ma perché no soprattutto in Vietnam per quello che ha significato simbolicamente mi sembra decisivo giusto
Piero Verni giornalista già presidente dell'associazione Italia Tiberti
Ne ho deciso per due motivi uno perché è un appello giusto perché la situazione della repubblicana popolare del Vietnam ma dal punto di vista di tipo domani è una situazione non da oggi estremamente drammatica che necessita dell'attenzione dell'opinione pubblica internazionale e e poi perché io ho quand'ero giovane età i tanti tanti decenni or sono sono stato molto impegnato a favore della fine della guerra del Vietnam dalla parte ovviamente in quegli anni delle forze che più ponevano all'intervento americano in Vietnam e quindi mi sento particolarmente responsabile io come tutti quelli che come me ci sono impegnati in quella battaglia che ritengo ancora oggi più sa perché era una guerra ingiusta quella che gli americani facevano in Vietnam però le cose sono andate purtroppo non come ci si aspettava e quindi mi sembra ancora di più doveroso in questo momento aderire acquistare iniziative importantissima che il partito radicale purtroppo quindi ha detto che l'aumento ha organizzato per i prossimi giorni per il Vietnam
Lino Capone e direttore dell'associazione porte aperte
Beh la nostra è una organizzazione che si occupa del sostegno alla Chiesa perseguitata in tutto il mondo quindi quella l'esperienza del del Vietnam fa parte di un'esperienza molto più vasta che noi abbiamo in tutto il mondo
In Vietnam la situazione è un po'difficile per i cristiani perché benché la la la
La la Costituzione garantisca la libertà di culto nella pratica questo non avviene
E hanno riduzioni controllano sequestrano materiale
Portano via libri Bibbie cose di questo genere
Giuseppe Ripa direttore della rivista Quaderni radicali
Il punto politico più importante che riguarda questa vicenda vietnamita che evidentemente simbolicamente riassume anche gli altri dicembre che in questo momento sono al centro dell'iniziativa del Partito Radicale transnazionale hanno come riferimento il la battaglia per la duplicazione di diritto
Il fatto che nella Coppa io sono della democrazia sia contenuta anche una verità di un concetto di democrazia anche
Drammatica mente seriamente fissata sulle esigenze delle persone dell'individuo nonno sulle tracce di costruzioni teoriche ideologiche porta un ulteriore poteri riscontro che oggi se vera la configurazione di una globalizzazione di diritti come unica ipotesi per dare forma al conflitto in atto in chiave di potenziale democratico
Antonio Socci giornalista i titoli in lista per il quotidiano il giornale Vietnam pestato per più di dieci anni al centro della mitologia politica della sinistra italiana ma non solo anche dalla sinistra
Europea americani internazionali no sembrava che lì si consuma lo scorcio lo scontro fra un Occidente infame corrotto
Simboleggiata dall'America specie aliene in America e invece un terzo mondo puro intensa ma chiave che combatteva per la solidarietà
Immediatamente subito dopo la cacciata degli americani diciamo anche grazie a questo assedio di opinione pubblica il sud del Vietnam inghiottito da quella notte totalitaria che già aveva inghiottito il Nord Vietnam e trovo che sia un modo straordinariamente perché inerenti ai tempi schivo di porre il problema nel momento in cui oggi a Johannesburg poco dopo IMI si fa dal bar in altre citati o oppure a Roma alla FAO ancora pochi mesi fa
Diciamo il il grande problema che ci sta ponendo sulla sulla scena internazionale e con il divario fra terzo mondo e in qualche modo modo del benessere e laddove tutti
Cercava di impostare il problema colpevolizzando l'Occidente a dettare che sia molto più intelligente e come dire colga più in profondità porre innanzitutto il problema della difesa di quei popoli dei regimi che danno sul collo
Luciana Mancini giornalista per l'agenzia missionaria Misna
Latte in questione è un aspetto della vita religiosa in generale nemiche paesi dell'India e Cina e appunto in particolare inchieste mamma
Le persecuzioni attuate in Vietnam sono quelle tipiche di un paese comunica e quindi cerca in ogni modo di controllare
Tutto ciò ai tuoi occhi può rappresentare è una forma di tutti dentro
Inoltre di negli ultimi anni sono avvenute spento perché questioni religiose
Nei confronti di perché tanti di varie produzioni
Ecco diciamo che le autorità vietnamite hanno concentrato le loro la loro affidati perché questioni soprattutto contro contro i cristiani contro e contro corrette tutte io vorrei ricordare caso un caso esemplare
Un sacerdote cattolico vietnamita che si chiama accresca Theory tra in cui Enna anellini
Quei per fare da fra tre o quattro in Iraq anni
Dalle autorità di a noi
Voglio ricordare nell'ottobre del due mila uno è stato condannato a quindici anni di prigione con la cultura chiedere sabotato il regime
Yasha Gawronski giornalista senatore di Forza Italia
Io credo che certo nei rapporti fra Stati bisogna ammettere che c'è una certa dose di Realpolitik diritti stilisti ragionamento che che va forse anche oltre l'impero
Precisi dei diritti dell'uomo però questo questo questo questo questo atteggiamento deve avere un limite e questo limite sovente oggi viene viene travalicato nel nel Vietnam credo che il caso più lampante sia proprio quello della della Cecenia cioè non momento in cui la Russia si avvicina agli Stati Uniti la Russia si avvicina all'Occidente si dimentica alla tragedia che succede che che succede in quella in quella zona in quella regione
Realpolitik va bene però fino a un certo limite credo che nel caso del Vietnam questo limite è stato superato e quindi quei Paesi che hanno dei rapporti commerciali e quindi sono in un certo fanno l'interesse del Vietnam ecco devono porre delle condizioni al proseguire di questi rapporti
Ramificazioni sono solo uno sono una strada non non direi che l'unica ma certamente serve serve per ricordare e per esercitare pressioni sui propri governi sui nostri governi
Enrico Pianetta presidente la Commissione diritti umani del Senato
Che fare che cosa fare
Innanzitutto contribuire evidenziare tutto ciò che a nostro avviso può essere utile per fare questo percorso nell'ambito appunto di creare le condizioni per una migliore democrazia evidenziare e mettere in atto tutta una serie di iniziative anche presso le società occidentali per creare una serie di potenzialità tali da appunto far avvenire l'attenzione dello di tutto l'Occidente perché attraverso la sensibilizzazione anche della nostra società ci possono essere poi dei flussi e degli elementi che possono contribuire toh fa che sono molto anche come presidente della commissione per Latour priva dei diritti umani del Senato della Repubblica siamo molto attenti a tutte le iniziative che i radicali svolgono e quindi non c'è dubbio che fa parte di quelle attività cui ho fatto menzione poco fa quando dicevo che anche in Occidente bisogna allertare e fare in modo che ci sia un grande consenso
Sentiamo Lino Cavone direttore dell'associazione porte aperte
In Vietnam la situazione è un po'difficile per i cristiani perché benché la la la
La la Costituzione garantisca la libertà di culto nella pratica questo non avviene
Sì per quanto riguarda le comunità evangeliche nel mille novecentosettantaquattro è stata fatta una una un congresso a Losanna i dati che loro avevano riso arrivano due anni prima che secondo loro c'erano centosettantadue mila evangelici
Oggi sono quasi un milione alcuni dicono settecento mila te dicono milione quindi fra queste due cifre sono gli evangelici c'è stata una grossa crescita quando ci sono crescite di questo tipo ovviamente le autorità sono preoccupate ed intervengono i cristiani adesso si sono associati c'è una denominazione che la denominazione si chiama e civili N
Ed è la la la
La sigla significa cristiani
Vangeli chiede evangeliche del Vietnam
E sono nel Sud più che altro sì il la persecuzione però riguarda più che altro le comunità familiari sono comunità non registrate quindi considerate illegali ingestibilità d'autorità e la maggior parte di loro si trovano fra le comunità montane
Una delle di queste di queste comunità fa parte degli immonde è una un gruppo minoritario
Attualmente ci sono nuovi conosciamo una quarantina di credenti in prigione
Non sono tutti evangelici sono in parte vangeli ci in parte cattolici
Ecco ma
Quale capo di imputazione anzi sono stati arrestati niente ma è difficile stabilirlo perché le autorità sono agiscono un po'come vogliono sono piuttosto capriccioso in questo campo noi e gli ho parlato proprio ieri con una persona che è stata in via non qualche giorno fa e mi diceva che ha conosciuto l'unico missionario che lo riconosce ufficialmente missionario in nel nel Vietnam nel Nord credo che sia da noi e questa persona costantemente un poliziotto vicino mi dice che la sua porta controllata alle sue e-mail sono controllate
Altri tipi d'esperienza che ci può raccontare cosa cosa accade generalmente ci sono irruzioni presenterà le chiede perché l'abbiamo sentito parlare anche spesa di distruzione tra Pechino e perché fa anche le chiese buddiste vengono perseguitate che alla irruzioni controllano sequestrano materiale
Portano via libri PPE cose di questo genere sentiamo padre Bernardo Cervellera già direttore dell'agenzia Fides attualmente missionario del Pontificio Istituto delle missioni estere
La libertà religiosa è più o meno simile alla Cina penso che c'è una libertà molto controllata c'è una libertà all'interno della chiedo la libertà alle diciamo così misurata nei seminari i professori sono controllati le vocazioni sono controllate addirittura
Perfino lo Stato si arroga il diritto di valutare è una persona che ha la vocazione o no certo apponendo la vocazione oppure no cioè a dei criteri religiosi anche l'ostacolo
Comunque in questa situazione molto controllata bisogna dire che
La pietà vietnamita io parlo soprattutto della Chiesa ma poi c'è anche il problema dei dei buddisti la chiedere tramite molto unita e molto unite molto vivace a differenza dei di quello del che la chiesa cinese perché le che la CDL divido tra sotterranei ufficiali mentre la chiesa di tramite un blocco unico invece su vedo tra ufficiali sotterranei
Il mondo buddista il modo buddista ufficiale è un mondo budino perché non dice niente alla società ma praticamente diciamo di fatto alla e un po'alla religione dei templi
Mentre il mondo buddista non riconosciuto è un mondo Bobbio perché cerca la libertà che lotta per la libertà e ampliato più ampia
Alcuni rapporti cito alcuni rapporti soprattutto in in alcune in alcune regioni da zona di cui nella zona di Saigon ma sono i rapporti di Bologna che tutti i rapporti ritorno sempre controllati dal governo quindi non è che posso fare molto certo è che appunto questo mondo buddista sottolineando tantissimo il problema della libertà religiosa il problema della proprietà dei le proprietà della del della chiesa buddista che sono state sequestrate dal governo a suo tempo dunque venute qui queste cose qui sono finire alle richieste che alla Chiesa cattolica
Renzo Foa giornalista ed editorialista
Durante la guerra ero corrispondente dell'Unità che
Io diciamo assodato con corrispondente militante no nel senso che ero schierato apertamente da parte dei vietnamiti io credo tutto sommato di e credo che gli ordini di trovarsi nella stessa situazione di allora probabilmente rifarei le stesse cose
Forse non scriverei le stesse cose nel senso che era un'epoca completamente diversa ma allora quella guerra vi era una guerra che sembrava anche visto dal campo sul campo sembrava la guerra americana e lo era una guerra sbagliata interresse gli americani l'hanno perso per la guerra io credo che l'abbiano perso non perché i vietnamiti fossero più forti
O perché c'era un mondo che sosteneva i vietnamiti che non era soltanto il mondo del sessantotto o o era l'Unione Sovietica e tutto tutto il sistema comunista ma il gli americani l'hanno persa
Perché era di fatto una guerra era l'ultima guerra di un'epoca di un'epoca del coloni di un'epoca dell'epoca dei colonialismo e a me con la guerra del Vietnam sembrava e in larga misura però era una guerra risorgimentale una guerra di identità nazionale una guerra una guerra una guerra di libertà il fatto che poi è andata a finire per noi oggi oggi è facile è andata a finire in quel modo è andata a finire nel modo peggiore valutata una guerra di libertà è diventata poi un dimentica e trasformato in una pace di oppressione
Vietnam è rimasto prigioniero ed era di una logica di una logica di guerra e di una logica di oppressione interna senza riuscire mai ad aprirsi no va dica di oppressione interna anche nei confronti uno delle ragioni della campagna di oggi e quella della difesa dei Montagnard e così via no ecco io oggi ho aderito appena ho visto su sul sito la la l'appello della giornata che inizialmente era per il sette ho aderito subito e non per liberarmi di un problema di cosce ma perché penso e che oggi lire in Vietnam è necessario battersi per porre il problema della libertà e dei diritti in Vietnam e significa in qualche modo dire non dire o sbaglio
Dato all'ora ma dire ma dire pellicce durata una una una lotta trenta anni fa quaranta anni fa una lotta Camp che modo poi anziché sostanzialmente ha tradito le premesse il messaggio che aveva mandato che aveva mandato in giro per il mondo il messaggio di letame era un messaggio di libertà
Giuseppe Chiaravalloti presidente della regione Calabria
Ma io credo che certe battaglie certe battaglie per mantenere i livelli l'umanità in tutti i settori tutte le rispetto ove il certe battaglie per i principi fondamentali di libertà di democrazia non hanno colore la mia una tensione già emotiva umana prima che politica direi che è un un ambito addirittura prepolitico questo in cui gli uomini devono fare i conti con se stessi e con la propria coscienza quindi consentito di essere esattamente sulle stesse trincee degli organizzatori la manifestazione
Una terra che ha pagato un tributo altissimo all'inciviltà all'ala al gioco degli interessi internazionali al di là delle proprie responsabilità di eventuale proprio nessun subita proprie colpe ha pagato per gli altri
Allora giusta e umana l'attribuzione su questo territorio su questa gente che ha tanto sofferto reca fregatura così alto tributo di sangue
Luigi Battisti il senatore della Margherita
Ma credo che l'affermazione dei principi di democrazia di libertà afferma Biondi non abbiano come ovunque ci sia
Una pensionamento di quel dove torna dobbiamo essere muove
Lapo Pistelli deputato della Margherita
Io sono molto favorevole l'iniziativa e colgo l'occasione anche per dare la mia adesione in questa intervista radiofonica come dire ringrazio Radio Radicale per questo aspetto il pretore legale per questo aspetto non sempre se ne condividono le posizioni si sa ma c'è un'attitudine positiva nelle scene le campagne lanciate di volta in volta dai radicali che è quella di andare spesso a illuminare angoli di mondo di agenda politica sono altrimenti consegna delle legati al buio più totale
E noi purtroppo scopriamo i paesi del nel nel nella mappa internazionale un po'secondo le mode le stagioni ma esistono aree di mondo dalle quali il Vietnam e in molti altri Paesi N della dell'Aja delle Remo niente o del Sud-Est asiatico che vivono condizioni analoghe ed è importante che non per moda mappe e quindi vietando e premendo a noi stessi double standards
L'idea di avere due pesi e due misure a seconda delle mogli e delle mode o degli interessi geopolitici lo riscopriamo la che rispetta una democrazia e dei diritti umani ovunque essi vengono violati e non soltanto le zone talvolta ci fanno comodo
Paolo Mieli giornalista e direttore editoriale della RCS
Penso dell'anno scorso nella sua di quest'anno per la valutazione del Vietnam mi pare essere questo ed è quello che ha spiegato il rettore che come e ci accingiamo a dare degli aiuti economici da questi Paesi primo raccontare per bene che cosa succede un questi Paesi quali atti quali in quali atti si esercita questo dispotismo nei nei confronti Richini nel per esempio inviata nei confronti di molta gente delle chele cattolica della delle Chiese protestanti buddisti soprattutto degli Montagnana questa popolazione che versata molte ripudia gli altipiani che sono versate in quanto popolo e seconda cosa si può fare subordinare gli aiuti economici che si danna questi pareri a la loro accettazione dei principi di base della democrazia che che che che che diventi una democrazia anglosassone ma che sia garantita la libertà
Di culto la libertà di parola la libertà di associazione politica e possibilmente anche la libertà di voto cioè l'introduzione di queste libertà fondamentale deve essere la precondizione perché siano dati questi Paesi aiuti economici