Inizia oggi a Roma il convegno intitolato "Servizio pubblico e pluralismo televisivo nell'era del digitale", promosso dalla Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi e dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. La discussione politica in Senato sulla legge finanziaria predisposta dal secondo Governo Berlusconi

Radio radicale questa mattina è iniziato il convegno dedicato alle pluralismo e all'obiettività dell'informazione nell'ma digitale convegno organizzato dalla Commissione parlamentare di vigilanza sulla RAI TV web all'Authority garante delle comunicazioni abbiamo qui con noi Michele Lauria sono il senatore della Margherita già sottosegretario di Stato alle comunicazioni è
Senatore lavori al quale il suo come tutti i giudizi sull'intervento del presidente del Senato va be'dando detta campione introduzione del presidente Chelli
Convegno ruoterà attorno ad altri autorevoli interventi per quando riguarda il presidente del Senato è stata apprezzabile l'analisi della situazione dei media
In Italia quella volta valutazione di carattere sociologico non mi sono piaciute o comunque io non condivido alcune conclusioni mi mi sono meravigliato che l'anomalia italiana dove apertura del conflitto interessi e altri situazione che sono decreti e che credono male fede nella nostra democrazia non siano state rivendicate abbastanza ma è una mia opinione ecco ma per quello che riguarda la RAI secondo lei insomma questa RAI deve essere privatizzare in parte o totalmente oppure no ma questa Rai deve
Collocare dentro questo nuovo mercato che è estremamente competitivo con logiche diverse rispetto al passato vendete
Un'azienda più nella quindi si può valutare che tipo di privatizzazione in quali tempi perché una privatizzazione selvaggia
Sarebbe una cura programmatica con la terapia anche un cavallo potente deve prima di tutto il baccano immediata un grosso elefante la RAI difesi regionali
Un mucchio dei dipendenti di strutture e quindi poi ci troviamo la fronda Dione azienda quella concorrente principale media
Sul mercato foto non ha perso niente della competitività della presenza delle concessioni ha da qualche anno a questa parte quindi non vorrei che fissato ma parlai
Con spezzatino e varie mentre la corazzata Mediaset per Turandot compiuto tendere deserti firmatari ecco ma allora che cosa si deve fare suo avviso per per garantire meglio il pluralismo nel sistema della comunicazione ma dando non utilizzare anzitutto questa lunga transizione verso il digitale dove alcuni anni prima che sia realtà
Come uno strumento male per dire siccome andiamo verso digitale la moltiplicazione canali molto del dibattito sul duopolio attuale fuori non condivido
L'analisi che pur anche giusta ma che io cui io discendo desidera che la RAI rialimentata tu lo storico ti alfabetizzazione poi l'azienda America e che il rispetto come azienda come professionalità di quanti il lavoro
Non ho modo non faccio un processo omologazione che siano logica tutto il centrodestra quell'azienda dentro l'azienda media tutt'altro abbia un ruolo svolto di
Laicizzazione
Del Paese va queste molto molto discutibile oppure della l'aiuta io e altre abbiamo una voglia c'è una diversa rispetto a quella che c'era con tutto il rispetto del presidente Pelaggi come il presidente del Senato anche richiamato necessità comunque della dei giudici si
E ma di una riforma di sistema da fare se non vado errato con spirito bipartisan malocchio
Ci può essere da parte della maggioranza non può ridare conservare per le corse così come stanno contrabbandare attraverso il digitale portato all'uomo che investe invece ognuno
Richiamo rinunzia posizione ideologiche retroporto pregiudiziali politiche che vogliamo veramente liberalizzare il sistema allora le strade incontro ci posso lei qual è il suo giudizio sulla a è il mio giudizio è sostanzialmente negativo perché di fatto non crea concorrenza mantiene duopolio che ripeto si serve dell'alibi che stiamo transitando verso il digitale ci vorranno degli anni non effettuate questa ribadire l'intenzione avvenga automaticamente con il digitale ci vuole una linea di riforma che nel progetto che legge Gasparri non vedo comuni convegno di cui
Da cui siamo partiti durerà due giorni
Il senso di questo convegno ma pare il fondo sulla situazioni io spero che siano contributi al gelato e alla retorica o del già sentito o analisi e archetti che non le leggi non giorno letti le leggi Vattimo tibetano col tempo e soprattutto in un settore come la multimedialità che fa parte rapidissimo non possiamo attardarsi su considerazione vetero giuridiche o su pregiudicato di carattere politico bene la ringraziamo negli ambiti
La laurea della Margherita già sottosegretario di Stato alle comunicazioni Bono scorte nonché attualmente vicepresidente della commissione parlamentare di vigilanza con l'ascolto come sempre da Radio radicale cambiamola entro parliamo dei temi dell'intervista del ministro dell'economia Tremonti di sabato scorso sulla stampa lo facciamo con Renato Brunetta economista il responsabile programma europarlamentare di Forza Italia professor Brunetta il ministro Tremonti nell'intervista ha parlato di neo protezionismo di di udire europeo accennato anche a Colbert al politica Colbert Diana alla politica delle di un ministro francese il seicento se non vado errato ecco che cosa ne pensa di queste interviste dei temi lanciati dal ministro Tremonti sono come
Credere che peccato che il buono nonché il nuovo il nuovo neanche buono che ci sono tante cose da fare
La infine alcune delle quali apprezzabili francamente anche proponibile altre assolutamente non accettabile lettera al terrore creative rispetto alla protetto di modernizzazione in atto nel nostro Paese e alla
Costruzione europea allora distinguiamo un po'quali sono quelle accettabile quelle meno accettabile nato sono per esempio la dettagliata
Che Sermonti va proponendo imputata da più tempo vale idee una forma di solidarietà tra nord e sud del mondo attraverso la detassazione di una parte dei consumi
Quindi la devoluzione dunque dopo riportare il mio
Alpini solidarietà nord tutto anche questo è un'idea buona peccato che di questa idea non perché attratta
Nella finanziaria poteva Tremonti iniziata introdurre la testata a partire dall'economia italiana non Petrarca tecnicamente perché la terracotta costa produce una caduta perché quindi idea buona da realizzare attraverso come si deve ferimento infiniti altri editor un'altra idea buona e quella della partecipazione dei lavoratori alla alla distribuzione dei profitti delle imprese
La quello che sta proprio ieri di cui ha parlato tanto Martin Weitzman quanto i tempi mente se ne parla da tempo il previsto o anche sul programma di proprietà aria bene si tratterebbe di commentare realizzarla ma anche di questo non c'è traccia né nella Finanziaria né nelle attività del del ministero guidato da Tremonti e quindi buoni dei queste
E parere viene il ministro Tremonti commenta per realizzarle inverte nella finanziaria non c'è nulla di tutto questo però di ci sono idee meno buono vero va bene il il fatto di richiamare della Colbert
Ministro chiamati Colbert ministro istituito il quattordici il noto permettere un venite da dirigente di un ministro che da un lato colpiva le corporazioni allora molto potenti Franca ma dall'altro imponeva tappini all'importazione in maniera preventiva per difendere le grandi manifatture
Reali le partecipazioni statali e allora quindi parlare di Kohl perché vuol dire riprodurre dirigismo e di quello di cui ha bisogno l'Italia e di questo di cui ha bisogno l'Europa io credo proprio proprio di no anche perché l'Italia non ha placchette differenze non a burocrazie Annona
O non è più
Le grandi strutture tra virgolette pubbliche che potrebbero interpretare il colbertismo riferiti a cooperare col perché mo'più che altro completo intellettuale ma è prettamente una regressione
Il blitz per quanto riguarda i servizi di Tremonti su Firenze sui no global sembra quasi lui il leader del no-global e interamente non
Sembra proprio il caso anche perché talune tematiche flettere Montini riproduce cambio prototipi di che
Riproducono un dibattito ahimè antico e che è quello del neo protezionismo legato alle clausole sui diritti umani vale a dire io non è l'importo i prodotti da tempo aereo in via di sviluppo perché tu fai lavorare i ragazzini Gaetani dodici anni trent'anni e questo come assistente apriamo non significa promozione dei diritti umani la critica strumentalizzati come dei diritti umani affini protezionismo la cosiddetta clausola sociale di queste piccole portando all'e così via un dibattito che non so se Tremonti
Conosca fino in fondo anche piene è stato peraltro metallizzato proprio per per chiudere i rapporti tra i Paesi ricchi e Paesi poveri chiedendo ai Paesi poveri all'applicazione di diritti e qua e i poveri non si possono permettere pene altre sono e le linee più moderne e più efficienti ed efficaci per usare i Paesi per aiutare i Paesi poveri a uscire dalla dalla loro condizione incentivi atti tenta Investimenti apertura dei mercati
Comprare da loro le merci senza tanti distinguo e comprando le energiche trattando i distinguo aumentare il loro reddito e con l'aumento del loro reddito
Per questa via aumentare anche i i diritti un po'quello di cui si è discusso e UIL la scorsa settimana ecco neo protezionismo statalismo colbertismo solo tutti e
Appartenente attaccato appartenenti a una vittoria di un'Italietta mia pretendete lettera professor Brunetta ci sono anche i Pan le parole d'ordine mi pare di capire del ministro l'economia del Governo del centrodestra ma tono due elucubrazione che peraltro Winona riprodotto
In a o figurativi perché la sua finanziaria
In per fortuna
Non li contiene e quindi solo un parlar d'altro avete il coraggio Tremonti di reintrodurre le partecipazioni statali d'Italia avete il coraggio di contraddire il documento di programmazione
Economiche finanziarie che Lotito ha prodotto in cui di prevedono ventina ieri migliaia di miliardi di vecchie lire di privatizzazioni
Bene da un lato per motivi che che le privatizzazioni non sono più la soluzione più nulla è qui da un lato il DPEF prevede Tartini ovviamente il ripianamento dei bilanci e tipiche delle privatizzazioni ora qual è il Piemonte tutto remote del DPEF o il Tremonti e le sue elucubrazioni alla stampa quanti quadri varrebbe la pena di augurarti Tremonti del DPEF della finanziaria d'altra parte la una finanziaria
Ovvero
Molto cardine dal punto di vista strutturale dal punto di vista strategico questo limita però lei sembra quasi un esponente dell'opposizione come sembra quasi un esponente dell'opposizione non lei no Tremonti perché perché Tremonti con la sua intervista
Da un programma un po'confuso di pietre
Cioè potrebbe che chiede a Bertinotti potrebbe piacere al leali Alviani dei clientes torniamo alle partecipazioni statali e torniamo alla chiusura niente allargamento Laterza in Europa
I global letto è finita credente il mittente a Tremonti New un ministro dell'ala conservatrice della sinistra italiana non è questo il programma
Bene la ringraziamo le chiavi professor Renato Brunetta economista europarlamentare di Forza Italia con l'ascolto come sempre da Radio radicale
Abbiamo ora i nostri microfoni Natale D'Amico vicepresidente dei senatori della Margherita già sottosegretario di Stato all'economia senatore D'Amico mini Tremonti nell'intervista alla Stampa parla di colbertismo di neo protezionismo ENI di umile sembrerebbero quasi temi di sinistra le che dice
Ma io da tempo sostengo che con qualche come dire approssimazione il ministro Tremonti è stato considerato un liberale
Lui è figlio di una tradizione socialista che occupo va fatta una stagione Nobile Italia quella dell'ultimo progetto statalista concepito in Italia all'epoca della cosiddetta programmazione economica siamo nei primi anni Settanta
Fu quella fra Giove produsse alcuni grandi intellettuali socialisti che con coraggio ecco come dire fiducia che io considero poco ragionevole ma insomma che al governo ha visto molto bene diciamo venuta dell'intervento dello Stato Concert io avevo un ruolo attivo dello Stato nel determinare lo sviluppo nel determinare l'indirizzo della della dello dello sviluppo dell'economia del nostro Paese dell'economia del Paese divario ad economia di mercato e il figlio di quella tradizione quella tradizione in qualche modo in carne in questa intervista è una tradizione che certo appare oggi lontana non solo dalle posizioni della destra liberale ma anche lontano dalle posizioni della sinistra liberale che ormai hanno compreso che certe del mercato tante volte fallisce
Ma che non basta affermare l'esistenza di un fallimento del mercato per giustificare l'intervento pubblico è necessario anche spiegare perché un intervento pubblico non dovrebbe fallire il ricovero all'ipermercato a me pare una riproposizione di posizioni che appunto appaiono piuttosto stantie
Mi sembrano francamente in netta contraddizione con il messaggio politico che lo stesso Tremonti del Polo hanno provato a fare campagna elettorale promettevano riduzione del peso della della del settore pubblico sull'economia e ora parlano di di utili promettevano liberalizzazione dei commerci nelle professioni nelle nelle nelle attività produttive nei servizi ora parlano di colbertismo promettevano come dire un'Europa più aperti al resto del mondo e ora parlano sostanzialmente di Merk
L'antichissimo diciamo ride sostanzialmente di tipo di barriere doganali mi pare un'inversione che ripeto a fondo alla sua radice nella nella nella tradizione culturale alla quale si è sempre ispirato opera
Fonti baciato contraddicono il beffardo ritirarono elettorale del Polo e appaiono debbo dire assolutamente però lo rispetto alla destra liberale come ripeto rispetto alla finestra libera insomma
è un Tremonti che sorpassa la sinistra di ampiamente
E l'Ulivo il centrosinistra oppure un Tremonti non non non no-global ma di destra resi ma riferire sinistra destra perché esiste uno statalismo che sinistra come l'Italia conosce bene dietro lo statalismo che destra la stagione più statalista dell'Italia fu sicuramente quella fascista
E come dire e anche il periodo di governo democristiano Italia fu caratterizzato da un elevatissimo grado di statalismo basta ricordare al tempo della grande industria pubblica ma lei dice nell'Inter un punto che Monti linea perfetta di continuità con il blocco di Putin è statalista pratici lista storicamente dominante nell'Italia industriale fece la me pare che effetti ha un Tremonti e molto italiano in questo diciamo è non può per definire di sinistra o di destra il terzo come dire assolutamente il linea con la tradizione di governo dalle è una crepa salvo brevissimi periodi è sempre stata una tradizione di governo fortemente portato ad affermare il ruolo dello Stato nell'economia il punto è quanto quando darmi queste posizioni al di là delle posizioni della posizione ideologica queste quote stanno facendo danno oggi noi comprendiamo finalmente quello che abbiamo detto più volte dai microfoni di Radio radicale ma come mai il processo di privatizzazione interrotto cioè le ormai in diciotto mesi non è stato venduto nulla povertà come tu come una con mille scuse ma forse il motivo vero per come è stato venduto nulla e che il ministro Tremonti perché non bisogna venderlo Ulla questa intervista così lascia intendere perché il processo di liberalizzazione dei servizi pubblici che interrotto drasticamente forte perché il ministro
E molti come nella sua intervista sembra spiegare non crede nel processo di liberalizzazione perché l'Italia e l'Europa ha rinunciato a giocare un ruolo che spinge per gli altri sì verso la liberalizzazione del dei mercati delle cosiddette public utilities telecomunicazioni energia questo genere di cose ma perché il ministro dell'economia non crede a queste cose
Ma io rimango dell'idea che invece l'Europa e l'Italia di questo hanno bisogno non del del del papà statalismo oggi teorizzato da Tremonti ecco ma e incisività quale linea dovrebbe dovrebbe far proprie anche per evitare che sorpassare per così dire itineranti nell'economia ma io non vorrei che qualche collega del centrosinistra pensata vedete c'è un riflusso dalla tendenza liberale dall'andamento da fermare la liberalizzazione degli scambi dei commerci
E la privatizzazione della proprietà delle imprese pubbliche noi seguiamo in modo cuochi Cottino questa questa tendenza in realtà io credo che il centrosinistra proprio di fronte alla dimostrazione ulteriore se ce ne fosse bisogno del patto che in Italia purtroppo non c'è un la destra liberale o va a destra una ditta che si ispira alle grandi tradizioni del pensiero liberale latinista deve far propria questa battaglia la parola libertà con la quale la parola liberale strettamente legata è stata nella storia del fratello concentrato nove entro in Europa una parola della sinistra non una parola della destra in particolare è difficile che la destra italiana posso far propria questa parola deve ricominciare a farla propria il centrosinistra anche nel centrosinistra diciamocelo con franchezza emergono date per tempi e oggi per il nuovo più nuovo riemergere pendente strategia stataliste io credo che nel centrosinistra bisogna sviluppare un simpatico serio su questo ed evitare che prevalgano posizioni simili a quelle di Tremonti che pure per i Torpedo emergere quando per esempio c'è la crisi della grande impresa certo la reazione più strutture troppo Matica che viene e va be lo Stato provveda in qualche modo e bene
Fatalmente esiste nella destra come teste della sinistra ogni poppata voltato ha provato a provvedere alla crisi che fabbricava panettoni propositi propri cavati che produceva Capovetere criteri di iperattivi pomodori pelati ogni poco in questo volgere porporati chiusasi gravi per l'economia del Fai e se per l'industria del Paese soprattutto alla fine per i contribuenti italiani io spero che nella sinistra che può fare come dire discutere ed evitare che nella sinistra prevalga questa tendenza a me pare che la posizione del copre Montesi lascia aperta una grande prateria politica che è quella della che che nel mondo è rappresentato dalla sinistra liberale e voglio ricordare che costi la sinistra vince l'Europa non vince la sinistra come dire statalista nella sinistra interventista nella sinistra conservatrice ma vince la sinistra innovativa di Tony Blair e nell'
Bene la ringraziamo neghiamo Natale D'Amico vicepresidente dei senatori della Margherita abbia già sottosegretario di Stato al Tesoro ma l'ascolto come sempre da Radio radicale