"Rai: privatizzare, privatizzare, privatizzare" - organizzato da Radicali Italiani (presso la sala del Cristallo delll'Hotel Nazionale, Piazza Montecitorion. 131)

Buongiorno proprio per tutti chi ci ascolta anche dalle dodici alle
Pregiudiziale punto it venduti ad un appuntamento che assai meglio di questo dato dallo stesso
Se si raggiunge il signor direttore dell'opinione Arturo direttore di radio radicale
Conferma l'intervento di tutti coloro che hanno preannunciata la propria partecipazione a questo appuntamento saranno in collegamento con noi Marco Taradash ed Enrico Cisnetto saranno in questa sala tra le persone che ho evocato Mario Petrina Dario Di vico Mario Landolfi Franco Debenedetti presidente la Commissione di vigilanza
Claudio Petruccioli in chiusura di mattina che il ministro delle Comunicazioni Gaspari
Come detto ci si potrebbe fermare alla lettura di quello striscione la tentazione è forte non non aggiungerò molto a quelle a quelle quattro parole
L'impressione nostre all'impressione dei radicali e che le vicende delle contese anche spesso non brillantissima di questi giorni in queste settimane la crisi di questo CDA non siano solo il frutto di una vicenda contingente
Ma siano il risultato la conseguenza necessaria per tanti versi inevitabile di un assetto del sistema radiotelevisivo che in tutti questi anni apparirà dozzinale dirla così però le cose dozzinali a volte sono anche vera non sente ma sono anche conseguenza del fatto che i due soci del duopolio politico non che i due soci del duopolio televisivo
La loro scelta è stata quella di non mettere mano in modo serio arrivasse tu del sistema radiotelevisivo c'è un nodo che va sciolto per la verità gli elettori avevano deciso di scioglierlo e forse perfino di tagliarlo diretto ormai sette anni fa con un pronunciamento referendario del quale oggi tutti mostrano di avere dimenticato i contenuti
Si tratta del nodo sciolto o reciso se preferite della privatizzazione della RAI fintanto che metta del sistema radiotelevisivo resta sotto il controllo del settore pubblico è fatale che le cose vadano così con una Rai molto semplicemente al servizio dei partiti non al servizio dei cittadini e comunque esposta a questo genere di di vicende la nostra impressione la nostra convinzione e che non solo si debba privatizzare ma forse si debba andare perfino oltre la privatizzazione colpendo non solo questa RAI
Ma ogni possibile RAI del futuro
Attaccando in radice il principio cardine della sistema radiotelevisivo di questi decenni e cioè il principio della cosiddetta concessionaria unica del servizio pubblico radiotelevisivo cioè in sostanza il concetto in virtù del quale i compiti di servizio pubblico possono e debbono essere affidati ad un solo soggetto e ad un solo soggetto che ha da essere pubblico la nostra tesi è opposta noi riteniamo che il servizio pubblico non sia un soggetto
Ma che il servizio pubblico sia un oggetto un compito una missione questo compito questa missione questo oggetto devono essere affidati per un tempo dato per un tempo definito al soggetto non importa se pubblico-privato meglio privato per tanti versi che abbia dimostrato attraverso una gara di potere svolgere quel servizio in un dato tempo con il migliore rapporto qualità prezzo secondo il modello sperimentato noi crediamo con successo
Da Radio Radicale per ciò che riguarda la trasmissione delle sedute parlamentari
C'è un servizio pubblico da assegnare ovvia è una serie di servizi pubblici da assegnare
Vi sia una gara o vi sia una serie di aree a perché ad una serie di soggetti ciascuno dei quali faccia la sua proposta di contenuto del servizio e di prezzo del servizio per un dato tempo un biennio un triennio un quadriennio e poi si proceda alla stipula di una convenzione col soggetto che avrà che avrà offerto le condizioni migliori
Fino alla successiva gara e quindi al successivo confronto alla fine del biennio di un triennio del quadriennio
Qui finiscono le impressioni e comincia infatti al di là di questa nostra convinzione di questa nostra impressione i fatti dicono che in questi anni tutto hanno scelto di fare i protagonisti del duopolio politico e televisivo tranne che incamminarsi su questa strada
L'unico che ha passato i cinque anni della legislatura precedente e il primo biennio di quella attuale gridando al conflitto di interessi di Berlusconi avrebbe potuto utilmente sciogliere
Anche quel nodo o aiutare lo scioglimento di quel nodo
Proprio attraverso la precarizzazione la RAI in fondo se cadeva il Moloch delle tre reti pubbliche cadeva anche l'alibi per la parte privata più consistente per dire no noi per competere abbiamo a nostra volta bisogna i tre reti la verità che c'è stata
Una strategia come dire stabilizzante
Scelta dai due soci del duopolio politico e mediatico nulla si deve toccare sul versante RAI in modo che nulla possa essere toccato sul versante Mediaset e in fondo
Quella che sembrava una solitaria denuncia di Marco Pannella alla vigilia delle elezioni del novantasei quando Massimo D'Alema
Vincitore annunciato delle elezioni andò presso la sede di Fininvest dicendo questo è un patrimonio del Paese e subito dopo vi fu l'ingresso in Borsa trionfale di Fininvest che divenne Mediaset e pochi mesi dopo
Il diciamo così la contropartita dell'elezione
Generale e unanime di D'Alema alla presidenza della Bicamerale quella lo ripeto che sembrava una denuncia solitaria di Marco Pannella e divenuta
Una confessione politica di Luciano Violante pochi mesi fa in questa legislatura quando disse ma come eravamo tutti d'accordo nel novantasei ma già nel novantaquattro
Questo è il problema l'Ulivo non ha fatto questo nella scorsa legislatura quando ha avanzato una ipotesi di privatizzazione l'ha fatto
Non solo con retro pensiero ma con diciamo il Progetto nero su bianco di mettere sul mercato non più del quarantanove per cento
Della concessionaria pubblica quindi evidentemente i privatisti come donatori di sangue di una cosa che doveva necessariamente rimanere sotto il controllo pubblico
Dall'altra parte cosa si è fatto ben intanto va ricordato il comportamento di Silvio Berlusconi in campagna elettorale
Che interpellato in campagna elettorale su questo tema disse
Sì siamo in campagna elettorale dunque io non parlo di questo argomento dopodiché
Vi è stata la presentazione del disegno di legge Gasparri su questo tema sarà interessante proprio avere dalla viva voce del ministro la sua lettura della sua proposta su questo versante la soluzione che il centrodestra sceglie attraverso questo disegno di legge sostanzialmente analogo rispetta quello che avviene nella legislatura precedente i privati come parte minoritaria di una privatizzazione dunque in cui l'ingresso dei privati lo ripeto è visto come una donazione di sangue a un moloc che e e resta pubblico per la verità c'è un altro aspetto che va sottolineato e su cui solleciteremo il ministro misura Gasparri che è stato assai criticato per avere scelto nel suo disegno di legge i farà saltare o di proporre che salti il vincolo che oggi impedisce al proprietario di reti televisive di acquistare giornali e viceversa e si è detto contro Gasparri ma come tu fai un favore a Silvio Berlusconi
Mostre impressione è che la cosa sia molto più complessa
Non si fa un favore a Silvio Berlusconi si fa un favore a Silvio Berlusconi e ai titolari agli Ologu oligopolistico attuali ma tutti gli oligopolisti attuali
Della radiotelevisione e della editoria scritta a maggior ragione con la tesi secondo cui vi è il cosiddetto mucchio il monte delle risorse pubblicitarie e si stabilisce che ciascuno non posso avere più del venti per cento delle risorse pubblicitarie cosa vuol dire che ha cinque signori ciascuno dei quali titolare
Del venti per cento di quelle risorse sarà consentito di detenere
Il mucchio complessivo proviamo a fare dei nomi a caso in ordine rigorosamente alfabetico
Venti per cento Danielli venti per cento a Berlusconi venti per cento a De Benedetti il venti per cento a Caltagirone venti per cento a Romiti e il caso è chiuso
Esattamente nel momento in cui e su questo Gasparri ha ragione
Tutto il discorso dovrebbe mutare nel riassetto del sistema in considerazione dell'apertura al digitale terrestre
Del fatto che il sistema radiotelevisivo non sarà più caratterizzato da dieci o quindici da decine di canali ma da centinaia o addirittura da migliaia di canali
Beh esattamente in quella prospettiva sarebbe quanto mai opportuno aprire il mercato a una valanga di nuovi editori italiani e stranieri aprire porte e finestre
L'impressione e qualcosa di più dell'impressione e chi invece tutto finisca per essere concentrato nelle mani già salde e forti di chi già oggi controlla l'audiovisivo l'editoria scritta e allora privatizzare privatizzare privatizzare io l'ho già fatto troppo lunga voglio chiudere dall'una piccola informazione che peraltro tutto tranne che uno scoop è cosa nota chi segue anche marginalmente la politica spagnola
Vedo che un po'tutti amano citare a suonare e i suoi molti meriti io vorrei ricordare che solo nei primi due anni del suo primo governo Aznar a privatizzato le ventinove maggiori aziende pubbliche spagnola
Dalla telefonica alla banca Argentaria dalla petrolifera Repsol alla elettrica inversa passando per la compagnia aerea Iberia
E il petto un governo di centrodestra ma di destra che ha saputo essere destra liberale ha proceduto in pochi mesi alle privatizzazioni delle ventinove maggiori aziende del Paese io non posso non dire con un qualche sconcerto che se poco ci si aspettava magari dal centrosinistra su questo fronte beh abbiamo però un centrodestra che in questo Paese non solo ha fatto mezza privatizzazione
Ma sia addirittura opposto alla perizia azione della Centrale del latte di Roma è successo anche questo
Io mi fermo qui tra qualche istante dovremmo realizzare il collegamento con Marco Taradash con quale con cui dovremmo sentirci da mila non non so se il collegamento già attivato no non è attivato quindi no anzi c'è stata tolta dire ed è stata una privatizzazione selvaggia vorrei al sensore qualcuno dice direttamente al presente nel fondo diciamo che è un buon modo di procedere
E quindi
Non so
Se
Allora dò molto volentieri la parola al presidente di radicali italiani Benedetto Della Vedova voglio lo ha già fatto ringraziare e salutare perché sono già qui
Due altri relatori direttore dell'opinione Arturo diagonale il direttore di Radio Radicale Massimo Borghini allora la parola a Benedetto Della Vedova
Grazie Daniela
Io credo innanzitutto che la discussione sulla privatizzazione della RAI
Così come delle altre televisioni di Stato in Europa per che
Appunto nemmeno narra ancora affrontato il tema verrà privatizzazione della televisione pubblica quello del televisioni pubbliche a un problema che riguarda tutti i paesi piccoli e grandi
Dell'unione europea che fanno fronte comune
Su tante cose in particolare su queste della della difesa delle aziende pubbliche radiotelevisive con una serie di conseguenze che poi brevemente cercherò anche di di evidenziare
Ecco io credo che discutere della privatizzazione della Rai o nella discussione la privatizzazione della RAI e delle altre tv bisognerebbe in questa discussione cercare proprio di capovolgere in qualche modo l'onere dalla prova
Non più risponderà quali siano le ragioni per una privatizzazione della Rai bensì chiedere ai difensori
Della permanere di grandi aziende della comunicazione radiotelevisiva in mano pubblica in mano statale chiedere quali siano le ragioni per cui queste aziende debbano debbano rimanere proprietà dello Stato se non per un vecchio retaggio che ha a che fare con le tecnologie nel loro stato nascente le frequenze tutte questioni che sono state ampiamente
Supera certo
Conosciamo bene la razza la retorica del servizio pubblico radiotelevisivo della suo imprescindibile funzione sociale
Ma se qualcuno dovesse mette mettere come ha cercato di fare Gasparri madre prima di lui tanti altri poi ci arrivo dovesse mettere per iscritto
Le ragioni dell'esistenza di un servizio pubblico e la definizione di ciò che il servizio pubblico radiotelevisivo e credo che avrebbe qualche difficoltà difficoltà che ha incontrato anche l'estensore del disegno di legge cosiddetto Gaspare
Ecco un primo paradosso da affrontare secondo me e e questo cioè
L'imprescindibilità del servizio pubblico l'addio televisivo quindi di informazione di fornitura di contenuti l'intrattenimento di informazione di qualità di educazione eccetera al pubblico lo si riferisce alla televisione comprensibile naturalmente
Ma il primo paradosso è che questo meccanismo lascia fuori completamente tutto quello che avevo c'era prima dalla televisione continua a esserci e come continua a esserci cioè tutta l'informazione
E non solo l'informazione sulla carta stampata lascia necessariamente fuori perché nessuno ancora rivendicato in modo credibile questo lascia necessariamente fuori tutto quello che è avvenuto dopo la televisione in particolare internet che la telefonia di terza generazione tutte queste cose qua ecco tutto tutti questi sono strumenti attraverso cui passa e sempre più passerà senza da troppe illusioni
Sulla le magnifiche sorti della tecnologia digitale però su internet sulle sul sui nuovi telefonini passerà un flusso di informazione e di comunicazione
Dischi di tutti i prodotti di tutti i tipi dal calcio all'educazione ecco
Che via via impatteranno in modo sempre più significativo sulla
Punizione complessiva del sistema mediatico dalla comunicazione citati su quello naturalmente nessuno prova a dire che bisogna individuare una forma di servizio pubblico
E questo è un primo paradosso che dovrebbe fare riflettere naturalmente che tutti conosciamo la storia dalla televisione l'impatto che la televisione ha avuto e continua a vedere quindi non non voglio minimizzare ma questo è un paradosso che dovrebbe aiutare un po'a
Mettere qualche dubbio ai difensori più strenui del senta la necessità dell'imprescindibilità del servizio pubblico radiotelevisivo
Le ragioni realtà dell'esistenza dalla televisione pubblica questa credo sia una verità che tutti conoscono
Pochi dicono che sono un po'tutti coinvolti
Le ragioni dalla ridere sentenza televisione pubblica non hanno a che fare o non hanno più anche fare almeno con lo specifico delle trasmissioni radiotelevisive bensì con la volontà per dalla classe politica di perde di non perdere un formidabile
Così almeno si continua a credere una formidabile postazione di potere
E questo vale per la classe politica italiana ma un po'per la classe politica di tutti i paesi europea non si vuole perdere da parte della classe politica la gestione dalla principale o di una delle principali a seconda dei casi ad azienda editoriale
Attende di tagliare dei paesi io credo che questo sia il problema punto e basta tutto il resto è tentare è un tentativo di giustificare questa resistenza che ha motivi solo di potere sono sprecati
Fiumi di parole sull'assoluta convergenza dalla programmazione per rimanere in Italia tra RAI Mediaset
Ma nessuno osa trarre conseguenze di questo e così anche le opposizioni alternativamente di destra o di sinistra muovono come principale accusa nei confronti di chi ha il potere di indirizzo e
Chi nomina dalla componente maggioritaria dalla gestione dell'azienda ecco
Va all'attacco dicendo calano gli ascolti in questa un altro elemento da una Contra della contraddizione
In cui si trovano le televisioni pubbliche
Ha scritto recentemente Giuseppe De Rita Propata privatizzazione della RAI e lo ha scritto ricordando la famosa frase di Bernabei nella dinamica del CDA RAI si sperimentano le alleanze parlamentari del futuro
E se questo valeva trent'anni fa col proporzionale
In modo sorprendentemente
Attuale
Vale anche oggi perché non si sperimentano con le maggioranze ribaltoni almeno per il
Però si sperimentano le le geometrie variabili del degli accordi dentro le
Dentro le coalizioni ecco scriveva De Rita ricordando questa frase di Bernabei
Che il suo essere servizio pubblico dalla RAI non sta tanto in quello che produce ma in quello che è strutturalmente uno spazio politico come lo sono le Aule parlamentari il Transatlantico e gli altri palazzi del potere io ho trovato questa
Questa analisi particolarmente arguta comunque particolarmente efficace cioè l'essere servizio pubblico dalla RAI non ha a che fare con quello che la RAI fa a che fare con quello che la RAI cioè un pezzo delle istituzioni delle istituzioni
Italiana è così è vissuto sicuramente dalla classe politica
Non riesce a immaginare le istituzioni italiani per il momento monche della RAI
Ecco tutti i governi europei però si affannano a difendere il binomio
Incentivi bile tra servizio pubblico radiotelevisivo e concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo azienda di Stato azienda pubblica lo fanno tra virgolette in un paese palese conflitto d'interessi difendono l'interesse delle proprie aziende
E lo fanno
Contro
Mettiamo questo contro tra virgolette o comunque in forte dialettica nei confronti dei trattati delle regole in particolare sulla concorrenza e nei confronti dalla Commissione europea che di questo trattati
Come si sa o dovrebbe essere guardiana ne abbiamo avuto abbiamo avuto una prova di questo quando è stato firmato il trattato di Amsterdam ebbene di trattato di Amsterdam a un protocollo ad hoc
è stato siglato un protocollo ad hoc proprio per ribadire l'esistenza del servizio pubblico radiotelevisivo per ribadire il diritto che gli stati hanno di finanziarlo
In deroga alla disciplina degli aiuti di Stato
Anche se questo vorrei dire a vita e quelli che allora uscirono trionfanti dalla vicenda del tutto va radiato dal anche se in realtà poi la ragionevolezza prevalso per cui di fatto detto questo il protocollo specifica che comunque tutto questo non può avvenire in modo contrario alle norme sulla concorrenza del Nord in modo contrario all'interesse generale ma su questo su questo
Tornerò più avanti brevemente
Ecco cos'è il servizio pubblico nel disegno di legge Gasparri c'è una dirigente elencazione in due momenti di una serie di principi credo che siano più di venti
Del servizio pubblico che dovrebbero ispirare il servizio pubblico radiotelevisivo
I primi si riferiscono a tutto l'insieme del sistema radiotelevisivo di informazione quindi sono principi che in qualche modo assimilano ha una funzione di servizio pubblico tutto sistema radio televisivo e poi c'è un'elencazione di dieci quindici punti specificamente di servizio pubblico per
Il la concessionaria solo per la RAI perché poi di questo si tratta
Delle due l'una o l'elencazione talmente esaustiva che comprende tutto perché poi si può far rientrare tutto nel servizio pubblico e c'è chi sostiene che
I programmi di intrattenimento in realtà
Rientriamo nel servizio pubblico perché servono ho servirebbero ad ampliare l'audience della televisione e quindi poi nel momento in cui tu fai trasmissioni squisitamente servizio pubblico che rivolge a un'audience molto ampia che è quella per la Rete nel suo complesso per cui con questa logica
Tu finanzi qualsiasi cosa
Con il cannone perché comunque ti serve avere per fare bene il servizio pubblico una rete che abbia grande scolpite è chiaro all'incongruenza almeno a mio avviso di questo ragionamento che pura
Una sua logica che però portata alle estreme conseguenze dal mio punto di vista
Dovrebbe arrivare a dire che il servizio pubblico
Non esiste comunque non esiste nell'accezione che dovrebbe giustificare
I due mila cinquecento miliardi di vecchie lire del cannone con vedere sulla RAI programmi squisitamente di servizio pubblico cioè che non potete trovare su altri canali non dico quelli
Appagamento ma su altri canali delle tante tv generaliste italiane nazionali e locali ecco insomma per una quota di finanziamento così cospicuo
è un po'difficile
Rep poi in conclusione di concordino ancora due cose sul servizio pubblico
Ecco io credo che la separazione della RAI dalla politica sia una Mission Impossible
In parte per quello che diceva De Rita
è inestricabile il destino dalla RAI da quello dalla politica
In italiana
Io ho letto le indicazioni in questi giorni che sono venute riguardo alle nomine per il CdA della RAI riguardo a alcuni meccanismi che potrebbero in qualche modo rendere meno
Come dire meno
Il sopportabile la sovrapposizione tra politica potere politico maggioranza opposizione consiglio d'amministrazione della RAI ho letto le indicazioni che in qualche modo dal presidente della commissione di vigilanza Petruccioli di non far coincidere il mandato parlamentare con il mandato della della RAI dei consigli d'amministrazione della RAI prevedere periodi più lunghi di quelli della legislatura per avere per non averlo spoil system dentro la RAI sempre che questo abbia un senso prevedere nomine extra parlamentari non so se la Presidente del pubblico ecco
Tutti i meccanismi tutte idee sicuramente utili a migliorare lo stato delle cose credo del tutto insufficienti a risolvere il problema del rapporto dalla commistione tra politica e
E televisione di Stato in Italia ma su questo groviglio vorrei dire una cosa che appunto anche questa non è una questione solo italiana anche se la degenerazione partitocratica italiana porta lo spettacolo penoso impietoso che abbiamo sotto gli occhi va al di là delle persone che sono direttamente coinvolte e questo a a questo poi si aggiunge Berlusconi conflitto di interessi
Tutte le altre anomalie ma questa questione del rapporto tra politica e televisione di Stato è una questione per esempio che è scoppiata nei mesi passati anche la patria dal mito di tutte le televisioni pubbliche indipendenti cioè nella patria della BBC di sua Maestà la regina d'Inghilterra
Tony Blair è stato accusato da Davis il presidente
Del partito conservatore di aver fatto un takeover sulla di di sì perché sia il direttore sia il presidente
Gavin De Vries sia il direttore generale greca dai sono due donatori due
Supporter miliardari del labour e quindi hanno visto stando ai conservatori britannici nonostante meccanismi di nomina che sono diverse hanno visto
E quindi questo è una questione questa dalla politica delle aziende di Stato radiotelevisive una questione molto più ampia e non è un caso che
Voci sempre più autorevoli
Per il momento del tutto inutilmente ma voci sempre più autorevoli si levino anche in Gran Bretagna per chiedere la privatizzazione dalla costosissima BBC che costa oltre quattro miliardi di euro
Al
Ecco brevemente venendo la conclusione
Io credo che
Anche qualora si individui o si continui a individuare la necessità di una la necessità di una di un servizio pubblico radiotelevisivo e quindi anche qualora si continui a ritenere che due mila cinquecento miliardi di lire dei conti vecchie lire dei contribuenti
Debbano andare a finanziare la produzione la realizzazione la trasmissione di trasmissioni radiotelevisive che altrimenti sarebbero sottratte alla disponibilità dei cittadini italiani con tutto quello che con tutto quello che consegue
Anche noi ci mettessimo in questa prospettiva cioè di difesa di un ruolo proprio del servizio pubblico di difesa della necessità di iniettare queste risorse nel sistema queste risorse pubbliche credo che lo diceva Daniele prima
Vedete quello che i radicali dicono da tempo credo che non ci sia ragione per mantenere in capo a un'azienda avvistato alla RAI concessionaria unica il sistema del del servizio pubblico mantenere in in questa funzione sono state fatte dal passato ipotesi
Più o meno
Più o meno innovativa dal metterà all'asta il canone in toto in parte cioè io credo che questo sarebbe un sistema molto
Più efficiente è un modo molto più efficiente per utilizzare anche con le risorse dei contribuenti e restituire attraverso la privatizzazione la RAI ha una logica
Di mercato di efficienza che è una logica che la RAI non conosce
Non ha mai conosciuto non conosce a questo proposito il disegno di legge Gasparri a mio avviso non fa un
Anche questo lo dice Daniele non fa passi avanti in termini significativi perché è vero che si prevede al due mila quattro si attiveranno le procedure per la privatizzazione dalla RAI però con un meccanismo che non dà nessuna garanzia che questo processo parta e soprattutto che arrivi da qualche parte anzi ho sentito a recentemente a un convegno trasmesso la diretta radio radicale Gasparri che evocava lei nel al più Leni dicendo che certo nell'ENI lo stato solo al trentatré Trento quante per cento ma comunque mantiene mantiene il controllo che il e nomina presidente amministratore delegato Fusco profondo ed interessante o il caso dell'ENI eccetera quindi questo è un prato del tutto
A mio avviso al di là del fatto che c'è una legge che parla di privatizzazione della RAI è del tutto insufficiente poco innovativo rispetto al referendum tra l'altro con un meccanismo
Assolutamente discutibile secondo me è quello della public company su questo sono per esempio molto più così attratto dall'ipotesi che faceva senatore Debenedetti ce la dirà cioè di prevedere la vendita di un nocciolo duro con una trattativa privata del venticinque per cento ovvero il resto più o meno
Consentire ai consentire ai agli abbonati se vogliono di comprarsi l'azione ma insomma
Non la public company dall'uno per cento conta solo che continua a comandare per i prossimi quindici
Ecco io sono rispetto a quello che diceva Daniele meno meno
Sensibile al tetto del venti per cento
Perché credo che c'è una logica di dimensione delle aziende poi può avessimo quattro cinque editori che davvero si competono
Anche competono anche sul mercato radiotelevisivo
Quindi questo secondo me così insomma è un elemento meno meno pesante del disegno di legge
Gasparri
Ecco l'ultima cosa io presentato oggi sono giornalisti ed a disposizione un'interrogazione parlamentare alla commissione quindi sostanzialmente al commissario Monti
Riproponendo un tema che è quello dell'uso del dei fondi pubblici per le aziende di Stato radio televisive e il tema degli aiuti di Stato
Per tutta una serie di cose e non ultimo il trattato il protocollo tra lo di Amsterdam
è previsto che le aziende di Stato possano gli addentato televisivo è stato quindi che la RAI posso avere un finanziamento pubblico quindi un aiuto di Stato ma questo aiuto continua a essere vincolato a tutta una serie di restrizioni
Che lo rendono legale e queste restrizioni non vengono assolutamente rispettate si parla da parte la commissione di separazione contabile trasparenza e separazione contabile cioè di
Un criterio crea chiaro per identificare i programmi che sono finanziati con i fondi pubblici e quelli commerciali il consiglio d'amministrazione di Zanda non più tardi dal settembre del due mila due
Scriveva sul foglio che non esiste nessun tipo di separazione contabile non è colpa sua non è colpa di Baldassarre
Baldassarre non c'è mai stata ma questa è una palese violazione di questo
Non c'è proporzionalità criterio che invece la Commissione prevede tra l'entità del finanziamento alla quantità di programmi di servizio pubblico fatti effettuati è tutta un'altra serie di questioni io spero davvero una risposta chiara su questo che vale per la RAI e vale per tutte le altre televisioni pubbliche
Ecco anche questo cioè l'Inca l'impossibilità di rispettare il criterio degli aiuti di Stato legittimi per le aziende pubbliche
Deriva dalla coincidenza tra servizio pubblico e ad concessionaria unica statale del servizio pubblico stesso la divisione tra il servizio pubblico gestito dallo Stato che decide di affidarlo a un'azienda più aziende per un tempo limitato con un appalto eccetera
E la proprietà privata delle aziende credo che possa fare chiarezza anche su questo il precedente commissario predecessore di del commissario Monti Van Miert
Aveva anche se alla fine del mandato lavorato in modo molto incisivo su questo preparato scena tre scenari uno era esattamente quello proposto dei radicali cioè a servizio pubblico in appalto
Monti su questo è stato e continua ad essere molto più molto più timido però anche questo è un passaggio secondo me
Importante da importante su cui
Su cui insistere perché altrimenti ci si trova in una situazione palesemente di illegalità rispetto al a tutti alle formulazione anche più considerata dal con un'interpretazione più estensiva
Delle dei vincoli agli aiuti di Stato perfino nelle aziende pubbliche cosa che invece per la Rai non succede questo va a detrimento naturalmente nella
Concorrenza ma alla fine va a detrimento anche dalle stesse
Grazie davvero grazie davvero a Benedetto Della Vedova voglio peraltro salutare l'arrivo la la presenza in sala
Di Piero Milio e di Arturo Gismondi io direi che potremmo procedere così se siamo d'accordo e se questo non incide in modo negativo sulle agende di di ciascuno
Prevedete subito l'intervento di Arturo diaconale
Poi darò la parola in collegamento a Marco Taradash successivamente daremo la parola lo abbiamo evocato molte note che il modello Cecchi direttore di Radio Radicale
Massimo Bordin successivamente il collegamento con Enrico Cisnetto e poi Marco Beltrandi della direzione di radicali italiani la parola apertura di e con Ale direttore dell'ufficio
Grazie ringrazio di questo invito partecipare a questo dibattito
Io più che entrare nel merito del tema privatizzare privatizzare privatizzare vorrei parlare un po'più delle questioni contingenti e vi spiego il perché
Naturalmente sono d'accordo sulla necessità di contrapporre al modello del servizio pubblico
La privatizzazione del servizio pubblico stesso
Però vi debbo dire francamente che
Su questo terreno
Io ho cominciato a
Sentire parlare di privatizzazione da almeno venti anni a questa parte
Mi ricordo quando entrai al Giornale allora diretto mondo Montanelli nell'ottantacinque venne incaricato di seguire le questioni radiotelevisive quindi seguivo la Commissione di vigilanza
E all'interno del del dibattito le prime timide voci sulla necessità della privatizzazione cominciavano ad avere spazio sia pure in maniera molto marginale già dall'usura da allora adesso sono passati più di quindici anni sedici diciassette debbo dire che il principio della privatizzazione del servizio pubblico radiotelevisivo
A
Fatto strada ha conquistato degli spazi entrato addirittura nella legge proposta da presentata da Gasparri eh ancora insufficiente sicuramente però è entrato come motivo
Caratterizzante forse anche ispiratore di un progetto però gli debbo dire con grande franchezza che se noi facciamo una battaglia ideologica su privatizzare privatizzare privatizzare noi rischiamo di rimanere ancora fermi al palo per altri quindici anni
Nel senso che la privatizzazione del servizio pubblico radiotelevisivo è un traguardo
Che però deve essere considerato realisticamente abbastanza lontana
Va perseguito ma non può essere conquistato raggiunto
Nell'arco mi pochi giorni in poche settimane o anche qualche anno probabilmente tutto quanto questo subirà ora accelerazione quando ci saranno ci sarà l'introduzione i canali digitali la rivoluzione tecnologica consentirà di superare determinati meccanismi e allora
Quel principio ideologico della privatizzazione del superamento di un'esperienza storica che non è soltanto italiana ma è di tutto quanto il Vecchio Continente perché è nata in un determinato modo negli anni venti e trenta e si è sviluppato in un determinato modo
A quel punto probabilmente si potrà verificare però io credo che si debba anche affrontare il problema concreto perché non può partire immediatamente oggi un processo di privatizzazione e non troppo rimane sempre sul terreno delle buone intenzioni o dei principi che si ribadiscono per essere ricordati a futura memoria e perché la realtà è tutt'altro
Noi oggi siamo discutendo nel bel mezzo di una polemica legata all'assetto di questa RAI
Non sappiamo se Hill attuale vertice della RAI verrà spazzato via verrà sostituito oppure i due consiglieri rimasti verranno integrati
O i due consiglieri e mezzo d'torneranno ad essere tre e poi verranno integrati da altri due insomma non sappiamo che cosa succederà all'azienda radiotelevisiva pubblica
Già questo è un fattore oggettivamente negativo perché questo stato di paralisi che di fatto va avanti ormai da parecchi mesi si ritorce negativamente sull'azienda radiotelevisiva pubblica
E le la rende paralizzata e inefficiente voi direte ci ma forse è meglio che la RAI venga colpita perché così forse si procede a un un può può essere favorito il cambiamento in realtà più la RAI viene colpita attraverso queste forme di paralisi più a rimetterci sono tutti quanti gli italiani perché la RAI finanziata dai soldi degli italiani allora noi abbiamo il problema di responsabilità Nowy dico
Tutti quanti quelli che si occupano di RAI e le forze politiche che debbono decidere in questo momento che fare hanno un problema di responsabilità che non può essere che non può prescindere dalle vicende contingenti
Che fare io non so che cosa succederà
Se verrà rinnovato il vertice il consiglio di amministrazione o se verranno integrativo credo però che una soluzione debba essere impresa ma una soluzione rispetto anche a
Un processo più profondo credo che sia ininfluente se rimarranno questi consiglieri o se verranno sostituiti in blocco o se ce ne saranno alcuni ed altri saranno diversi io credo che il problema non sia questo io credo che il problema di fondo
Posto che la RAI die
Quel pezzo di politica di cui parlava Bernabei posto che la Rai è lo specchio della politica nazionale posso che si è portata avanti si è portata appresso il difetto di nascita
Che è quello della fabbrica del consenso del potere politico perché non ricordo ma non possiamo dimenticare che la RAI nasce da lei era ed è un pezzo della fabbrica del consenso fascista ed è un pezzo de la fabbrica del consenso del primo diciamo regime democristiano è un pezzo della fabbrica del consenso del regime consociativi Issa degli anni settanta eh
è un pezzo di fabbrica del consenso del sistema dei partiti che storicamente si sono
Hanno controllato hanno gestito questo Paese dagli anni della dittatura agli anni dell'anti dittatura dagli anni del fascismo agli anti agli anni dell'antifascismo allora questo difetto non si può modificare
Immediatamente si può modificare lavorando negli anni appunto con la formula della privatizzazione pronta
Però questo difetto ne ha portato un altro rispetta la quale si possono prendere delle posizioni e e compiere delle scelte immediate il difetto di fondo della RAI
E che la RAI
Già negli antichi negli anni Trenta ma molto di più negli anni successivi è diventato un ammortizzatore sociale
Della classe intellettuale al servizio dalle forze politiche dominanti
No
Tutto quanto questo può ha trasformato la RAI in un'immagine geologica di stratificazioni di lottizzazioni
Se noi andiamo a fare un carotaggio del di viale Mazzini no
Così metaforico possiamo rinvenire un primo strato forse adesso rimasto soltanto nel ricordo ma un primo strato robusto
Negli anni trenta quaranta un secondo strato Bernabei hanno che quello che è stata un'ossatura per alcuni decenni del della Rai
Sullo strato Bernabei hanno c'è lo strato della lottizzazione consociativa
è da lì nasce Rai Tre che è una riserva indiana realtà più che riserva indiana è uno Stato a parte a beneficio della sinistra
Negli anni settanta e negli anni Ottanta RAI uno democristiana e RAI due laico socialista più socialista che la RAI
E adesso ci ritroviamo in uno Stato in cui negli anni negli anni dell'Ulivo cessata una omologazione mono culturale
In cui esistevano alcune piccole sacche di resistenza già delle foglie delle foglie di fico
Perché
Negli anni dell'Ulivo la RAI mi ricordava il Governo e il regime polacco ai tempi di Gomułka no in cui c'era il governo l'egemonia
Comunista e poi c'è una foglia di fico del Partito dei contadini che serviva lì
A dimostrare che in realtà c'era un'articolazione democratica allora c'era Bruno Vespa ed era una foglia di fico ogni tanto usciva fuori veneziani ed è un'altra foglia di fico
E noi abbiamo avuto cinque anni di omologazione di lottizzazione mono culturale con qualche foglia di fico che giustifica la questa omologazione occupazione e lottizzazione di tipo culturale
Si pensava
Che
E il cambio
Di scelte politiche degli italiani cioè l'avvento del centro destra potere potesse
Portare un cambiamento
E io credo che il vertice che verrà qualunque esso sia si debba porre questo problema
No perché eravamo dopo un problema contingente su cui vale la pena spendere qualche parola
Diciamo la gestione Baldassarre essa da una gestione che attentato
è stata è è stata questo un lapsus non so se vogliamo meno ma insomma un lapsus chi lo sa è una gestione
Che ha tentato di dare alcune risposte al modello del dell'azienda Moro culturale con foglia di fico
Del dell'ammortizzatore sociale a beneficio esclusivamente dell'intellettualità di sinistra
Un modello che ha contrapposto inizialmente
Un modello a culturale
Non a caso no al posto di Biaggi sono stati messi delle comiche mute
Come a dire che questo centrodestra non poteva esprimere nulla al di fuori delle comiche mute
Cioè questo centrodestra faceva un po'ridere ma soprattutto lo faceva fare in silenzio perché non sapeva neppure parlare se ci pensate bene
è il messaggio che è stato che è passato ed è un messaggio devastante
Evidentemente il fallimento di questo messaggio ha innescato un altro processo
è quello di contrapporre al modello ulivista
Un modello uguale e contraria
No noi abbiamo avuto Santoro e Biagi
No Zaccaria è andato via
Per fortuna perché i guai che ha fatto Zaccheria
Abbiamo udito autore Biaggi che sono stati cancellati
E al posto di Santoro e Biagi sono stati è è stato programmato
La la presenza degli anti Santoro perché è assolutamente giusto e sacrosanto è anche legittimo
Peccato però che in questo modo non si fa che riprodurre lo stesso modello che si voleva combattere
Con la differenza che mentre Santoro e Biagi lavorando per anni e anni e Rai hanno quelle screditato un pubblico che garantisce una serie di ascolti
Perché la presenza in RAI in televisione
Più c'è la presenza più gli ascolti salgono se voi mettete le pecore
Antiche dell'intervallo Elefante vedere ogni sera in prima serata per tre sei per tre minuti potete stare tranquilli è una fascia d'ascolto anche le regole per evitare
Allora la differenza è che con il modello uguale e contrario a quello ulivista si deve ricominciare sostanzialmente da zero il povero soci che è bravo
Che è intelligente
Deve ripartire da una posizione che è molto più difficile e complicata
Dal punto di vista dell'ascolto qui quella da cui partiva Santoro di quella da cui partiva Biaggi
Ma il modello culturale però che è sbagliato
Perché non si può pensare che il servizio pubblico debba rimanere perennemente un pezzo di politica al servizio del potere dominante e debba esprimere esclusivamente la funzione di ammortizzatore sociale al servizio del potere politico dominante perché in questo modo alla lunga si uccide non soltanto il servizio pubblico ma succede anche quel sale della democrazia che in un sistema come il nostro è assolutamente indispensabile allora io credo che come sottotitolo di questo convegno bisognerebbe mettere dopo privatizzare privatizzare privatizzare il modello culturale alternativo da realizzare e da realizzare nel buio più del nel minor mi nel minor tempo possibile
Localizzato e attualizzare localizzare il problema vero della RAI e del servizio pubblico fino a quando rimane servizio pubblico e anche quando sarà privatizzato è quello di garantire la Procura Lizza azione il pluralismo dell'informazione delle idee e delle culture
Ma non in garantirlo a beneficio della propria parte negandolo agli altri
In soldoni io credo che si è fatto un maggior Danilo
Impedendo a Santoro di fare la sua trasmissione
O a Biaggi di fare la sua trasmissione pieno trasmissioni di giornalismo militante danni
Cinquanta sessanta e settanta
Erano trasmissioni esprimevano una forma di giornalismo che a mio parere e assolutamente datata
Vecchia
Credo che il modello culturale che questa RAI che avrebbe dovuto essere la radio e cambiamento deve portare avanti è quello di consentire a Santoro a Biagi a quant'altri di poter esprimere le proprie idee e di poter fare il proprio giornalista come meglio credono
Come meglio credono mal ma in un contesto plurale di presenze pura
Perché altrimenti noi ritorniamo con la la stessa logica del passato
E trasformiamo in fondo questo strumento che Perin che continua a essere finanziato tutti quanti gli italiani in Ostuni al servizio di una parte dell'altro dell'altra ancora oppure ritorniamo a un processo di lottizzazione
Chiuso come negli anni settanta
Debbo dire ad esempio che quello che è stato fatto fino adesso è un ritorno al passato senza nessuna forma di innovazione RAI tre è ritornata a essere la RAI di Guglielmi di Curzi
Non senza però la capacità innovativa di allora RAI due RAI uno sono diventate non si sa bene che cosa
Schiacciate forse attorno a un modello che non è neppure culturale ma è semplicemente di sostegno critico nei confronti del governo anche se poi il TG uno e il TG due sono fatti in maniera molto professionale
Sono delle espressioni giornalismo militante che meritano di essere difese
Però se si torna questo meccanismo
Si fa soltanto la rovina e si creano le condizioni per poter addirittura non più più privatizzare il servizio pubblico ma perpetuando all'infinito al servizio degli interessi
Politici
Del momento quindi privatizzare privatizzare privatizzare ma localizzate privatizzare durezza
Grazie davvero grazie davvero al direttore dell'opinione voglio anche salutare l'arrivo del senatore Franco Debenedetti dicevo ringrazio diaconale che ci ha anche aiutato a raccogliere alcuna specificità del caso italiano rispetto ad altre esperienze alleggerendo vorrei dire che fra le molte voci che circolano in queste ore
Per uscire dal tunnel in cui la RAI si è infilata o qualcuno ha infilato la RAI o qualcuno ha infilato se stesso per la RAI circola ancora voce francamente terribile cioè quella secondo cui da una parte si offrirebbe la ricomposizione del CDA nella sua formulazione originaria e dall'altra si concederebbe il rientro in grande stile di Biagi e Santoro prendeva seri io do una cosa a te tu dai una cosa a me
Sorride hanno potrei dire che l'unico aspetto positivo di questa soluzione se mai si verificasse e non ci sarebbe da pagare la liquidazione a viaggi a Santoro e quindi diciamo si risparmierebbe una manovrina però ci sarebbero diciamo così altri costi
Detto questo dopo venti arriva parola a Marco Taradash che è in collegamento con noi buon giorno
Ferita Daniela Bongiorno
Il diagonale ha fatto un atto della RAI che condivido totalmente forse al posto del termine Turra librarie mettere quello che il bisogno di dare ogni volta che si parla di privatizzazione cioè te la privatizzazione del Cile
Accompagnata dalla liberalizzazione da maggiore concorrenza ad atti un mercato cosa che non è accaduta molto spesso nelle privatizzazioni che sono state fatte in Italia anche in altri settori come quello dei Telecom ed ENEL via eccolo dedica qui noi dovremmo volere una dai privati durata e uno al sistema complessivo liberalizzato
La mia preoccupazione intanto la mia
L'impressione è che non ci sia nessuna intenzione reale di privatizzare da parte di nessuno ti parla di privati l'azione oggi nello scontro politico lo fa generalmente perché sa che non è possibile quindi usa questa terminologia come arma impropria ma non con una convinzione profonda tranne pochissimi che da molti anni ripetono argomenta sulla necessità di farlo ma prendiamo vedere le proposte concrete che escono da una parte e dall'altra non c'è ci dice che entro la RAI anticipano il volto della politica mi sembra che il con l'inverno
Non convertirono il protezionismo della che la nuova politica economica del Governo virgolette liberale e liberista attestato anticipato la proposta
Gasparri sulla riforma della RAI al tempo stesso ieri avevo in trasmissione avrà il responsabile comunicazione dei DS come migliore soluzione possibile proponeva ritiro ritornare all'elezione da parte del Parlamento dei consigli di di amministrazione della RAI naturalmente personalità specchiata al di sopra delle parti e così via discorsi che sentiamo da consulente dai da un lato dall'origine della RAI ed attento e cioè un minuscolo dovrà di persone di buonsenso che chiede una riforma della RAI che la sottragga alla politica penso al convegno del mondo negli anni Cinquanta e questo non e questo non avviene ora credo che il problema che è appunto quello di creare anche dal punto di vista della della riflessione un'alternativa di liberalizzazione del perché venga revocata RAI anche se fosse politicamente possibile in una situazione come quella italiana lo mettiamo anche dei paletti culturali può risolversi in un nulla di fatto certo la Fenice ottenere che Berlusconi attraverso suoi lunghi mani lunghe zampe post riuscire ad impadronirsi anche del controllo di una RAI privatizzata ma peggiori ancora di questo scenario pratiche ferme che qualche anti-Berlusconi impadronirsi della Rai per poi creare un bel triste di contrapposizione ideologica e di comunicazione nessuna possibilità di intromissione da parte della cultura liberale e del pensiero libero all'interno del più mi divertivo oggi Del Carlo De Benedetti scende in campo con una sua nuova associazione si ponesse come obiettivo quello di partecipare la l'attenzione dei pezzi della RAI avremo un sistema magari privatizzato ma ancora più crudo di quello che oggi vediamo dunque riflettiamo anche su su sul come e intanto riflettiamo sul fatto che il sistema televisivo e della comunicazione dei mass media italiano è probabilmente uno dei più deboli del mondo non c'è nessuna comunicazione italiana che sia quelle che sono protagoniste del mercato internazionale della cosiddetta globalizzazione tutto è concentrato nella allo sfruttamento dei giacimenti
Pubblicitarie dei giacimenti politico pubblicitari italiane contro una semplificazione dei problemi economici che però significa meno libertà di commercio e meno libertà di comunicazione a questi sono i problemi che noi abbiamo di fronte la battaglia politica per la privatizzazione la battaglia politica culturale e di mercato ok una liberalizzazione del sistema che oggi chiaramente regolata dalle poi
In verità di questa politica quindi si tratta di costruire ancora una volta ripartendo da pochi ripartendo da una realtà ad alcun pretesto ostile una tuttavia in libertà né in termini di comunicazione che oggi effettivamente non le finestre come ha ben rappresentato dal Tour devono diaconale descrivendo il fallimento culturale prima concorra che politico del centrodestra nel momento in cui semplicemente a ripercorse un modello del centro sinistra nell'appropriazione da sola RAI la lottizzazione tenta neppure capaci di fare lottizzazione
Grazie davvero grazie davvero a Marco Taradash che abbiamo abbiamo strappato ad una riunione di redazione lo ringraziano
Voglio ricordare che peraltro nel corso della giornata avremo due dei suoi successori alla presidenza della Commissione di vigilanza Mario Landolfi e poi l'attuale presidente Claudio Petruccioli nel ringraziare ancora Taradash voglio pregare di intervenire graziato un'offerta essere per essere qui da dall'inizio dei nostri lavori direttore di Radio radicale Massimo Bordin
Oggi essere qui come dire
Anche un poco più
Incarnare in qualche modo indegnamente va da sé una un'ipotesi politiche anche i radicali hanno proposto proprio sul tema del servizio pubblico
Come sapete a cominciare da Capezzone ma poi gli altri dirigenti perché i radicali CD dicono sempre o la riforma americana
Un po'su diversi settori della vita politica ecco una riflessione che prima battuta credo vada fatta sul sistema radiotelevisivo
Italiano è proprio un parallelo con il sistema americano da questo punto di vista forse radio radicale incarna un po'quelli modello americano di servizio pubblico
E perché perché come senz'altro voi che state quasi sapete forse anche molti nostri ascoltatori di radio radicale serve
In Italia una in Italia una in America ricco negli Stati Uniti un servizio pubblico radiotelevisivo puramente e semplicemente non esiste
Eppure non c'è un dibattito della società anche sofisticata dal punto di vista e molto molto molto pluralista dal punto di vista della comunicazione di massa
Non c'è un dibattito sulla scarsa qualità o sulla omogeneità dell'informazione tutt'altro
Ciò dipende da diverse card a diverse questioni anche tecniche per esempio lo sviluppo della televisione via cavo che garantisce il pluralismo notevole propositivo proprio dispiaceri diaconale sia attui ma insomma
Me le parole piacciono sempre piaceva sulla loro storia ci prescritto no
Quando in Italia sentire parlare di pluralismo pensate subito ai partiti politici
In realtà il termine di origine statunitense statunitense e non si riferisce ai partiti politici né alle opzioni reali e alle diverse letture cultura si riferisce invece all'apertura di mercato delle società è insomma diciamo il termine pluralismo in inglese
E nella lettura del in Inghilterra in America è un poco il concetto di antitrust la possibilità che diversi competente questura il pluralismo noi abbiamo come dire e abbiamo un ad un'altra lettura sostanzialmente quindi bisogna essere
Ecco in America quel modello funziona questo non vuol dire che necessariamente possa funzionare anche qui la cosa complicata
Però non vi è dubbio che
Il per le cose che diceva Della Vedova insomma io poi
Persona banale
Non mi piacciono i discorsi molto teorici
Non c'è motivo al mondo per il quale io per esempio debba pagare il canone per la trasmissione di Canzonissima di Gianni Morandi o quant'altro
Tanto più che abbiamo fatto il tutti praticamente ora anche ora anche la sinistra lo fa pesanti ironie sul panettone di Stato quando
Venne rilevata dall'IRI Motta e Alemagna ma non riesco a capire perché non si possa fare
Qualche ironia non necessariamente pesante sulle ballerine di Stato insomma non non c'è veramente alcun motivo per cui questo debba rientrare
Nel canale
E viceversa la necessità che sganciata dal dai dall'udienza e dalla sua commercializzazione alcuni
Temi di servizio pubblico che non sono le previsioni del tempo francamente ma sono i temi istituzionali
Sono possono essere tante altre cose che riguardano le istituzioni non solo a livello nazionale ma anche a livello locale debbano avere poi una possibilità di immediata percezione da parte dei cittadini un po'la logica della casa di vetro
Del fatto che istituzioni lucido nel palazzo ma possono essere costantemente controllati dal cittadino elettore beh questo è un concetto di servizio pubblico in fondo il modello americano è un po'questo
è l'affidamento a privati tramite concorsi tramite gara
Di televisione erario istituzionale congresso
Appunto l'attività istituzionale da un lato e poi per i testi il mercato dato ai privati
Che poco sulla base di del delle del gradimento del pubblico propongono propongono quello che più piace al pubblico attenzione nel momento in cui questo meccanismo e fa e viene praticato con una grande aperture anche in Comune capacità di lettura delle potenzialità tecniche che lettere offre alla radio e televisione
Si arriva al paradosso che nel sistema più liberiste quello americano
Se io voglio sentire un concerto di musica classica girando fra le televisioni via cavo quelli satellitari e quant'altro e il concerto potrò
Qui dove c'è la televisione di Stato con tre programmi eccetera civili e programmi di Stato e trovo telequiz deficienti alla stessa ora voglio dire
Non è neanche vero quindi che la qualità dell'informazione necessariamente ne verrebbe pregiudicata
Alcuni casi mostrano che il contrario quindi a me pare di capire che questo sia il modello è questo sostanzialmente radio radicale cerca di Carmen fra l'altro con costi Paul contenuti perché anche quello che diceva di accurate come tutto può essere preso come una forzatura polemica però guarda di Chimenti
Basta fare una semplicissima comparazione con venti e lo dico con i direttori di radio radicale ma fra i redattori del Corriere della Sera
E i relatori della sede RAI della Campania per esempio
Scoprirebbe insomma Nara
Non dico proprio che solo lo stesso numero però certo la rispetto alla al compito informativo beh insomma numericamente siamo siamo davvero come dire sovradimensionati nel servizio pubblico da questo punto di vista c'è un altro esempio mi stupisco che Arturo l'abbia fatto perché poi lui sta decide che liste mica io però ciò che si è più facile facile su cosa poi comporta un certo tipo di gestione della RAI se prendete il contratto nazionale dell'ordine Journey dei dei giornalisti
Scoprite che è un libro bello alto
Che ha però nel dover su due coloni la parte più piccola quella bianca riguarda tutti i giornalisti poi c'è la parte più grande che mi pare fosse gialla dell'ultima edizione quello integrativo RAI
Cioè il tentativo RAI dice per coprire un esempio all'altro
Tutti e tutto ciò a come
Ha un un evidente anche
Come dire connotazione sociologica e quant'altro lo però vorrei a questo punto il proprio per arrivare poi rapidamente a conclusione fare due due o tre considerazioni proprio sul perché poi queste situazioni si determinate come possibile risolte le nuove se essendo senz'altro
Ottimista volontaristica mentre sulla necessità di battersi per la privatizzazione però insomma razionalmente
Abbastanza abbastanza non scema etico ma insomma ecco cauto perché ma perché in realtà
Anche qui diaconale
Perfino ottimista sui tempi no in realtà tema della privatizzazione della privatizzazione della RAI
Come diciamo cittadinanza nel dibattito politico e di epiche i lavori non risale agli anni Ottanta risale ancora prima
Io ieri sera facendo finta di essere coscienziose pensando a quello che dovevo dire qua cioè dell'IMI due libri
Due libri intervista tassa interessati creditori peraltro uno a Bernabei credo sia stato già citati l'altro a Beniamino Finocchiaro
Sono due personaggi chiave perché vedrebbe incarna la RAI ben venga la RAI si la RAI degli anni cinquanta e sessanta Finocchiaro il primo presidente RAI della riforma il socialista Enrico a dirigere
Viale Mazzini ed è proprio nello snodo nella metà degli anni settanta quando cioè che la sentenza la Corte della corte costituzionale che come dire liberalizzati
Beh guardare che tutti e due già data negli anni settanta il tema della privatizzazione della RAI e lodata nel senso negativo tutti e due dicono no questo è il partito del capitalismo selvaggio che vuole privatizzare la RAI
Poi se volete andare a vedere
Ed è gustoso ma che credo interessanti non sarebbe privo di corollari
E considerazione tutte e due identificano il partito della privatizzazione della RAI sostanzialmente nel gruppo scarso interventi
Questo è il loro
E il che è un po'è un po'un paradosso perché oggi in realtà se trovate un organo del partito ora
E proprio Repubblica per molti versi ma questo porterebbe a una serie di di considerazioni realtà non
Il dato di fatto però che io trovo francamente insopportabile
è il diciamo è la logica proprietaria
Con cui le forze politiche hanno sempre visto
Questa è una a una
Non è solo la storia delle idee e diamoci oppure il buono in tutto questo vale
L'intellettualità e il
Il ceto intellettuale che si riconosce nella RAI beh insomma Bernabè fece un'operazione non di poco conto piazzando alla Rai personaggi di prima qualità Umberto Eco Furio Colombo
I primi gruppi del della Rai però è anche vero che poi non solo questo insomma attraverso la RAI questo è un caso unico in Europa e che di questo bisogna tenere conto
Una quota parte non indifferente della popolazione italiana ha imparato a leggere e scrivere grazie alla RAI creazioni
Al socialista maestro Manzi poi sono cose che tutto sommato restano nel diciamo così anche magari nella retorica deteriore però sono anche cose che poi hanno un nuovo peso andrei cauto nel liquidarli
Detto questo però il senso proprietario si è e qui arrivo voi alla conclusione un paio di considerazioni banalissime il senso proprietario si è in qualche modo concretizzato in una logica che guardate se andate a rivedere la storia di Lemaitre nella prima metà degli anni settanta
è paradossale dove abbiamo dimenticato ormai corsi alcuni corsi ma questo è il Paese unico in Europa
Nel quale
La discussione sull'in sede sulla scelta del sistema per la televisione a colori
Ah è durata anni
Perché i socialisti volevano un sistema quello tedesco e i democristiani volevo un altro quello francese poi c'era anche chi era guasta dice un po'sinistri attribuì la sinistra azionista che diceva che l'Italia non doveva permettersi la televisione a colori e che era uno sperpero e che noi non avremmo dovuto avere lama la Malfa i Berlinguer era il per il partito degli onesti dei capaci e degli austeri
Allora quando poi scelto qualche
Cinquantenne del PC che del dei DS pardon che mi dice che loro sono molto chiudete capiscono i temi della televisione perché da sempre io gli ricordo sempre questa sciagurata posizione sulla televisione a colori
E in effetti ci dà un poi il il senso della questione una cecità tali che fra l'altro manco gli fece vedere le potenzialità della raccolta pubblicitaria attraverso le televisioni private è una scelta però quella sì logiche
Di in azione legislativa per poter espellere poi per la gola gli imprenditori in fondo oggi se c'è il conflitto di interessi è Berlusconi deve ancora rispondere ricoveri uscito a lo si deve anche al fatto che in realtà Berlusconi ha operato in una situazione da Giuntina in una situazione in cui il potere legislativo cioè ai partiti
Hanno bene evitato di fare delle leggi semplici io questo lo dico anche perché
Si parva licet anche le radio hanno qualche piccolissimo problema
Voi sapete che per le radio non c'è ancora un piano delle frequenze
Da qui a dire radio private bensì da un quarto di secolo in questo Paese non sono riusciti nemmeno a regolamentare le frequenze ma non tanto e non solo perché sono incapaci e inefficienti burocraticamente
Ma anche perché evidentemente la non regolamentazione e alimenta la discrezionalità e quindi il capriccio burocratico il potere politico
E questa è la logica sulla quale
Cresce e prospera poi una certa visione del rapporto del rapporto pubblico privato io concluderei proprio con un tema che auspico che i radicali facciano proprio forse che riguarda lottato la privatizzazione della RAI sulle quali siamo d'accordo se il modello è quello americano
Ma diciamo così
Adesso io voi non sono un tecnico perché ridendo Nintendo moltissimo però una cosa è facilmente comprensibile diciamo così la privatizzazione dell'ETI
Fermo restando che poi è giusto che la torre di controllo di Fiumicino e prioritarie non va bene che una radio ovviamente interferisca con la torre di controllo di Fiumicino
Però fatto un recente piano frequenze poi avviene secondo se qualcuno coltiva fare rovine Agello si chiude e buonanotte
Ma il problema è è necessario il regime delle concessioni
Quella di un altro tema che dovrebbe stare a cuore anche al nostro governo vecchi il Presidente del Consiglio
Rischia secondo alcuni secondo la scuola è minoritaria l'ineleggibilità in quanto concessionario di stato Paul concessionarie Confalonieri va be però insomma negli altri paesi di regime anche quelli che hanno il servizio pubblico ministero
Non c'è Ricci concessione
Ed è sì
Pratica proprio questo concetto il diciamo la risposta che il potere legislativo ha dato ad una sentenza che già al suo interno conteneva una serie di distinguo Dilma e disse con la quale pure la Consulta liberalizzare
Ecco se si ripartisse del e si cominciasse a porre questo aspetto
Per cui scelto un imprenditore che vuole fare televisione deve pagare le tasse certo deve garantire che occupa quello spazio quello spazio e basta
Ma che però non è lo Stato che gli conoscente
Perché e e questo il problema che fra l'altro presi che le televisioni sia del numero chiuso mentre in realtà non è che succede chissà che cosa se invece di quante sono sette prodotto
Invece di otto dieci concessioni ridendo quattordici o quindici non è che poi salta il sistema delle telecomunicazioni ovviamente è un problema invece questo sì di potere politico che riesce ad arrogarsi un
Anche in un regime di cosiddetta liberalizzazione averlo grazie
Potere che francamente nemmeno a questo punto la Costituzione la Consulta gridando qui questa questione del regime delle concessioni e credo che un tema sul quale la le pene forse di innescare i quarti battaglieri finito
Grazie davvero grazie davvero al direttore di Radio Radicale anche per questa contestualizzazione
Dopo il prossimo intervento Crespo per introdurre ci saranno quelli in cui Marco Beltrandi della direzione dei Radicali italiani e di Arturo Gismondi
Ma darei subito la parola già in collegamento con noi ad Enrico Cisnetto editorialista di Panorama del foglio del Messaggero e poi tutte le altre cose che ciascuno conosce Buongiorno Cisnetto in gravissime grazie Parola parolacce
Grazie grazie di questa nuove adozioni a distanza che che ripetiamo dopo l'esperimento di di Firenze
Mi fa piacere intervenire purtroppo potuto ascoltare soltanto una parte dopo il collegamento telefonico di quello che avete detto io vorrei un provare un po'a razionalizzare facendo uso delle nelle mie condizioni economiche la questione io penso che siamo di fronte a due problematiche la prima è attinente alla gestione dell'impresa
Aspetta un'operazione finora non c'è stata se non per ma chiarisce di risanamento e di razionalizzazione il secondo punto è il servizio pubblico
Che finora è stato soffocato da dalla logica commerciale con la quale è stata gestita rara e non diversamente da da realtà degli altri soggetti commerciali
E d'altra parte credo che il dibattito intorno all'uso di Auditel lì a testimoniare tutto questo
Questo senza entrare nel merito devo diciamo della coloritura politica dell'uso del della Rai e senza entrare nel merito della diciamo dalle polemiche di natura politica diciamo che sicuramente l'utilizzo del servizio pubblico e marginalizzato rispetto alle logiche commerciali d'altra parte questo è l'unico strumento che la RAI si è data non volendo toccare il suo impianto complessivo al suo suo gigantismo sullo lo sport cultura elefantiaca per tentare di sistemare un momento i suoi conti
Allora di fronte all'ipotesi di privatizzare alla quale io ovviamente aderisco e non da oggi abbiamo sostanzialmente due strade davanti la prima
Basata sul concetto di mantenere unità la RAI
La seconda è quella invece di spacchettare la RAI diciamo che al di là deve e tatticismi entrambe hanno come dire un una loro giustificazione l'uno l'opposto dell'altra nel primo caso si ipotizza che il mantenimento della RAI così come ne mantenga il valore nel secondo caso si ipotizza che alla perdita di valore che certamente ci sarebbe nel momento in cui la si fa a pezzettini
Sì però si ottiene in compenso diciamo un diamo una maggiore facilità nell'operazione di privatizzazione nel primo caso è chiaro che la quotazione in Borsa non può che essere il il punto di approdo cioè prendiamo la RAI così come la portiamo in Borsa naturalmente in questo caso si tratta di capire se si si fa un'operazione tipo ENEL tipo ENI cioè una privatizzazione parziale con un mantenimento della maggioranza assoluto relativa che sia ma comunque fa una solida maggioranza nelle mani del dello Stato oppure eccessiva ad una ipotesi di public company e quindi con un diciamo sbriciolamento delle azioni nella collocazione in Borsa secondo una logica diciamo anglo americana
Di publico
Nel secondo caso quello dello spacchettamento è chiaro che si tratterebbe di mantenere qualcosa spesso si tratta di capire se una represse più reti
Alla allo stato in una logica quel punto totalmente il servizio pubblico
Ed ora il tanto la restante parte della RAI
Metterla sul mercato e a quel punto cede alla in maniera totale senza che rimanga più nessun rapporto di nessun tipo se non eventualmente meccanismi tipo di tipo concessorio a coloro che sulla prego
Io sinceramente tra le due strade preferisco la prima preferisco il mantenimento dell'unità della Rai e penso che sia questo il modo migliore più probabile diciamo forse se non migliore di arrivare la privatizzazione
Naturalmente l'idea della public company mi affascina ma mi rendo conto che che che è una strada
Come dire da un punto di arrivo
è chiaro che la legge Gasparri così come era stata presentata quest'estate prevedendo il passaggio dalla tecnologia di trasmissione analogica a quella digitale
Di per sé abbasserebbe le barriere d'ingresso e porterebbe nuovi operatori nuovi attori nel di televisivo
è chiaro però che il la privatizzazione fatta con il vincolo di mantenere soggetti sono sotto l'uno per cento significa una operazione diciamo esclusivamente di mercato affidandosi ai risparmiatori
In quel caso non volendo risolvere un problema la parte aprirne uno dall'altra e cioè quello di ricreare una consentiti una parola sola
Ai risparmiatori si tratta a questo punto di provare a immaginare un percorso diciamo così pragmaticamente virtuoso
Io credo che la prima questione da fare e da ottenere immediatamente sia quella di cominciare a quotare in Borsa la RAI così come puntando ad un'operazione di razionalizzazione prima e durante la quotazione io credo che sia pensabile rimettere in Borsa circa il trenta per cento dell'attuale RAI
E penso che l'operazione di quotazione all'operazione di quotazione in Borsa dovrebbe corrispondere un'operazione di dimagrimento a favore della diciamo presenta abilità dei conti del valore patrimoniale dell'azienda nel momento in cui la si va a quota questo è un primo passo
Poi successivamente ne dovranno seguire altri possiamo anche permetterci di immaginare di decidere dopo se quali altri passi fare
La mia impressione che altrimenti si rischia di discutere ancora per molto tempo Walter Savelli Gasparri mi pare sia finita un po'nelle nelle nebbie autunnali
Sia il suo percorso sia stato molto rallentato quindi la la mia preoccupazione che Contini in dibattito Marchi rischi di rimanere fermi lì dove si è la stessa vicenda dell'attuale consiglio d'amministrazione le discussioni sul sugli assetti diciamo dirigenziali giornalistici mi pare che allontanino ogni ipotesi di percorso privatizzatori
Quindi la la mia idea potrebbe potrà anche essere minimalista o marginale ma la mia idea sia preferibile andare in tempi stretti definendo già questi tempi
Già da ora andare ad una parziale privatizzazione dell'attuale RAI così come attraverso attraverso il il meccanismo di una quotazione del trenta per cento
Contemporaneamente sono d'accordo con la proposta radicale si tratta di vedere ma qui mi pare che occorra come dire una volontà politica che va tutta misurato e che bisognerebbe che fosse trasversale rispetto ai due schieramenti
Del in cui è articolato sistema politico italiano e cioè quella di determinare che la che il il concetto di servizio pubblico affidato in convenzione non può che se affidato a più soggetti che dimostrino
Di avere i requisiti dovranno essere stabiliti per legge per avere quel quel tipo di di compiti aderire quel tipo di convenzione quindici le due cose potrebbero essere fatte contemporaneamente c'è da un lato il meccanismo di privatizzazione con la quotazione in Borsa parziale
E in tempi brevi dall'altro meccanismo chiamiamolo di liberalizzazione abbiamo sempre detto
Su sul per quanto riguardava le aziende e e i servizi pubblici che una cosa è la privatizzazione un'altra è la liberalizzazione io credo che queste due operazioni congiunte potrebbero essere quello che occorre in questo momento per tentare di uscire da questa palude
Vi ringrazio
Siamo noi che ringraziamo per grazia del ricco Cisnetto voglio ringraziare e salutare cioè ha raggiunto il presidente della Commissione parlamentare di vigilanza senatore Petruccioli
Voglio anche ringraziare Mario Petrina inaugurato ieri nella la gentilezza di essere qui già presidente dell'ordine giornalisti non cesseremo di ricordarlo l'unico presidente
Dell'unico ordine favorevole all'abolizione del proprio ordine quindi questo è di per sé un primato viene
Più vorremmo fosse affiancato da altri ma purtroppo resta un monopolio di di Petri
Dopo avere ringraziato Petruccioli e Petri Nagiev interverranno tra poco do la parola a Marco Beltrandi della direzione di radicali italiani cui si anche larga parte del organizzazione di questo appuntamento
Sì grazie Daniele
Grazie a tutti coloro che sono intervenuti e che interverranno in questo convegno ma io voglio ancora riprendere il filo molto brevemente delle specificità italiane
Perché è vero è verissimo che esistono problemi di servizio pubblico e di rapporto fra politica e servizio pubblico in tanti Paesi anche quelli più liberali però ci sono dei tratti Cannon ineriscono soltanto alla modalità concreta con cui i partiti italiani hanno molto spesso e spesso e continuano gestire la RAI Radiotelevisione italiana e quindi anche a problemi culturali di cui giustamente ci parlava Arturo diaconale ma hanno anche dei riflessi di specificità italiana
Anche di tipo strutturale normativo e poi hanno riflessi importanti nelle condotte poi degli attori
E io sono molto lieto di ci sia qui anche il presidente Petruccioli perché ritengo che uno proprio degli aspetti che rendono peculiare
La situazione italiana riguarda proprio anche la commissione parlamentare di vigilanza RAI
Cioè mi spiego meglio
In Italia parallelamente al sistema parlamentare e proporzionale
Parti partitico pluri provar partitico conformemente a questo si è strutturato da una parte il CDA RAI e in cui sono presenti esponenti di tutte le aree e questo è un fatto che già segno una specificità perché altrove esista una responsabilità politica nella gestione anche dell'azienda pubblica ad esempio in Francia c'è
Cioè in Francia tutti sanno certo che il Governo ha un'influenza ma il governo
Invece qui anche grazie al cd affatto in questa maniera in cui ci sono tutti
Che è in chiaramente c'è una gestione consociativa e manca anche quel principio liberale
Classico importantissimo anche per questa via della responsabilità politica per cui deve essere ogni volta chiaro chi prende certe decisioni chi gestisce in un certo modo piuttosto che un altro anche se nel CDA c'è una maggioranza c'è un'opposizione ma sta di fatto che infatti quando maggioranza e opposizione si sono fatte sentire è infatti il CDA si è spaccato
Ma quando invece c'è la continuità del CDA c'è una gestione consociativa e c'è sempre stata o almeno c'è stata da partire dagli anni Settanta ha in un primo tempo non era consociativa in un primo tempo ma nessuno rimpiange il periodo della Rai tutta DC ci mancherebbe
Però questo dobbiamo dirlo quindi a differenza di altri Paesi c'è questo indebolimento della responsabilità politica
Ma a questo principio parlamentare pluralistico in termini di partiti poi vige anche per quanto riguarda un altro
Organismo molto importante che proprio la Commissione parlamentare e di vigilanza RAI di cui oggi ci onoriamo di avere il Presidente dopo aver sentito ex l'ex Presidente
Cioè nel senso che anche in questo caso c'è un'anomalia
In tutti gli altri Paesi mi riferisco Francia mi riferisco Germania mi riferisco Inghilterra mi riferisco agli Stati Uniti d'America
E no i il potere di emanare norme regolamenti attuativi delle leggi generalmente affidato ad autorità indipendenti che sono sì nominate dal governo a che poi una volta fatta la nomina i commissari diciamo di queste autorità godono di alcune garanzie d'autonomia
Qual è invece la succede che in Italia viceversa il potere di emanare
Regolamenti attuativi delle leggi spetta alla Commissione parlamentare nella Commissione parlamentare
Ci sono da un atto esponenti di tutti i gruppi politici e quindi ancora una volta c'è il problema della responsabilità politica delle decisioni che si assumono che ancora una volta ecco piuttosto tende ad essere molto spesso collegiale
E quindi non facilmente individuabile in sintonia con tutto il sistema politico
Ma c'è un altro problema molto serio cioè il controllo e giurisdizionale degli atti della Commissione di vigilanza
Perché e vedete se è un'autorità in più o meno indipendente amministrativa che emana un regolamento allora naturalmente questo come negli altri Paesi e naturalmente questo regolamento qualora una delle parti
Lo stesso strumenti Gervais giudiziari questo sì e però è chiaro che è ben diverso attivare una procedura giudiziarie nei confronti di un organismo parlamentare piuttosto che di un'autorità amministrativa
E e questo fa sì poi alla conseguenza e poi succede quello che è successo tante volte cioè che si ha la sensazione su sovente di regolamenti che non coincidono
Sempre con le leggi che tutti gli attori del sistema Rai
RAI e spesso alle volte anche l'autorità di vigilanza scusate l'Autorità di garanzia per nelle tele nelle comunicazioni
E tendono un po'a scaricare tutte le responsabilità sulla vigilanza perché la vigilanza viene ritenuta l'anello debole Franco da ogni un po'da ogni responsabilità di tutto il sistema
Ora recentemente abbiamo avuto una pronuncia della vigilanza finalmente della scusate dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni finalmente di segno diverso in cui in un caso cioè nella ripartizione dei tempi per le tribune tematiche effettivamente per una volta almeno a sanzionato la RAI
Per non aver rispettato diciamo così anche la legge non solo il Regolamento della vigilanza quindi questo è un segnale positivo
Però c'è questo corto circuito cioè gli stessi partiti che controllano la RAI poi sono gli stessi partiti tanti che siedono nella commissione di vigilanza cessi questa autorità
Per le garanzie nelle comunicazioni che però sovente pare un po'predicare al proprio ruolo che dovrebbe essere quello di verificare il rispetto
Della del servizio pubblico da parte del servizio pubblico della legge per scaricare ancora una volta ma tanto ha deciso così la vigilanza e gli atti della vigilanza a cui Vaime sono difficilmente
Impugna
E e allora vengono attimo anche al disegno di legge Gasparri perché perché allora anzitutto è già stato detto molto autorevole mente sui limiti di questa privatizzazione prevista
Ma c'è di più cioè oltre al limite dell'un per cento che dovrebbe creare la pubblica Company che in Italia non ha mai avuto molta fortuna
E ed è un problema questo perché tra l'altro lo Stato rischia di rimanere azionista di riferimento per molti anni ma oltretutto c'è poi il rischio che nel momento in cui lo Stato decida di vendere in una la sua quota
Ecco questo meccanismo dal pubblico Company abbiamo il rischio che si che è quel quel meccanismo
Un po'della matrioska per cui alla fine con all'italiana con poco rischio con poco capitale magari un gruppo privato diventa l'azionista di riferimento della di un'azienda pubblica
è sempre così in Italia abbiamo visto recentemente anche l'OPA di Benetton su Autostrade a rischio zero perché in una certa misura e tutto debito e quindi c'è rischio di capitali di investimento proprio c'è poco è sempre un po'così in Italia e rischia di esserci ancora
Ma poi ma poi c'è un'altra c'è un'altra questione fondamentale che riguarda quella legge cioè il venti per cento del Sistema integrato delle comunicazioni questo dice il disegno di legge Gasparri
Ora accade questa questo fatto un po'curioso
Oggi esiste in vigore la legge duecentoquarantanove novantasette e prevede un tetto del trenta per cento
Di controllo delle risorse ma attenzione non del Sistema integrato delle comunicazioni ma del settore radiotelevisivo ora è successo che l'autorità per le garanzie nelle comunicazioni nel Duemila a detto chiaramente in una sua delibera che sia RAI sia Mediaset
E cedevano questo limite del trenta per cento
Ora il disegno di legge Gasparri ci dice no al nuovo limite del venti però questo limite si calcola punto su un'altra quota che è molto più vasta di risorse che quella del Sistema integrato delle comunicazioni morale della favola l'ha detto Fedele Confalonieri
Cioè in un'intervista ha detto chiaramente beh se intarsi in vigore
Il disegno di legge Gasparri noi rimarremo sotto il nuovo limite quindi nominalmente calato ma di fatti che è aumentato tanto
Quindi non c'è solo il problema per cui noi col nuovo eventuale assetto stabilito dal disegno di legge Gasparri avremo solo cinque oggetti
Che si spartiscono tutta la torta ma qui e noi arriviamo al digitale
Poi chissà quando perché si parla sempre del due mila sei ma molti esperti io non sono della in questo della dell'esperto di questa materia però ci dicono che suo ma non è così sicuro mai ci arriviamo col duopolio tale quale qual è oggi la foresta
E quindi anche se ci sono cento canali o ci saranno cento canali e io voglio poi sapere quale libertà quale concorrenza c'è se io ho due aziende che controlla il novanta per cento delle risorse del sistema pubblicitario
Quindi questi sono problemi che costano rispetto a quelle che e un altro rilievo io faccio e la definizione di servizio pubblico perché è vero io sono favorevolissimo all'idea che il servizio pubblico venga assegnato a un'azienda tramite gara temporaneamente all'azienda un soggetto che compete sul mercato
Però forse sarebbe anche il caso di cominciare a definire precisamente il servizio pubblico un po'Benedetto lo diceva anche il disegno di legge Gasparri da questo punto di vista cioè dentro tutto e di più cioè il principio generale che include tutto qui ci sono i quindici punti che già già solo quell'includono di nuovo tutto
E e non questo è all'origine poi di quell'ambiguità di quella natura ambigua fra continua fra servizio pubblico e e invece tv commerciale che è propria di questa azienda per quel tempo spesso compete sul mercato pubblicitario come le aziende private ma nella stessa misura poi svolge un compito di servizio pubblico e però è definito così generalmente che ci sta dentro tutto e il contrario di tutto
E questi sono alcuni aspetti che
Necessariamente assolutamente dovrebbero
Essere affrontati
Quindi niente io al momento mi finisco qui il connotato che sono molto curioso di sentire
I prossimi interventi e che
Sicuramente si tratta di un dibattito comma come abbiamo visto oltre che tempestivo nel senso che è stato convocato con i tempi giusti direi anche piuttosto ricco di contributi spunti davvero davvero significativi grazie
Grazie davvero a a Marco Beltrandi io pregherei proprio il presidente della Commissione di vigilanza Claudio Petruccioli di di prendere di prendere la parola in fondo il tema intricato ma chiarissimo però va
Grazie buongiorno
Io sono agevolati
Questo intervento
Appena la settimana scorsa lunedì e martedì
Si è svolto su iniziativa della Commissione parlamentare di vigilanza e dell'autorità per le comunicazioni di concerto
Un convegno qui a Montecitorio la Sala della Lupa in cui abbiamo cercato credo che anche il Comune
Ottenendo buoni risultati di approfondire se non tutti buona parte degli argomenti che sono sul tappeto
Quindi io mi rifarò quel convegno e diciamo brevemente in modo schematico anche le conclusioni che ne ho tratto
Insieme con me
Presidente che lì
Tutto credo tre punti il primo o la questione del passaggio al digitale terrestre
Una cosa molto netta che è venuta fuori e che il passaggio al digitale terrestre non è semplice ovviamente ne sarà breve
Che in coprirà un periodo di tempo alcuni anni
Ma questo non solo non è un buon motivo per non avviare immediatamente il passaggio al digitale terrestre ma anzi è vero il contrario cioè esattamente il motivo per cui sogna
Partire subito
Partire subito con un obiettivo politico che noi abbiamo o individuato obiettivo politico politico istituzionale sistema diciamo
Abbiamo individuato e e io mi sono permesso di sottolineare in modo molto particolare molto forte
Cioè che il passaggio al digitale terrestre deve garantire si deve utilizzare questo passaggio per garantire visto che le le basi tecniche non consentono una superamento dell'attuale situazione nella quale ci sono soltanto due soggetti quindi di aprire l'accesso far coincidere questo qui norme le regolamenti indicazioni responsabilità dell'autorità per questo un
Seconda cosa
Si discute molto sul cosiddetto switch-off cioè il momento nel quale tutta la emessi emittenza
Terrestre sarà passata al digitale ma io mi son permesso di sottolineare
Che e qui il problema non è diciamo così come non è un interruttore che sigilli da ma è un un periodo di tempo
Che serve per colmare sa unire questa trasformazione il problema è il momento nel quale avviene si supera poco usato questa espressione il punto di non ritorno cioè il decollo
Quindi che si crea una situazione nella quale non non è che tutte le emittenti tutte le emissioni sono in digitale terrestre ma tutti i soggetti sanno che ormai quello il punto al quale bisogna arrivare secondo me questo
Risolve e largamente tutte le polemiche abbiamo avuto dei contributi molto impegnativi adesso stiamo pubblicando gli atti stiamo elaborando un umbra resoconto ragionato conclusivo secondo punto il secondo punto è quello che riguarda il servizio pubblico e la privatizzazione
Anche lì al nostro convegno ad esempio la tesi della privatizzazione esattamente non ripetuta tre volte diciamo ma insomma quasi corsa disco nel discorso anche di più è stata sostenuta nel discorso di apertura del presidente del Senato Pera come poi anche la stampa
Ed è sicuramente una tesi che IBA
Va a considerata io che cosa penso io penso che la tesi della privatizzazione
Vada anch'essa verificata nel merito
Perché altrimenti rischia di diventare un altro dei tanti approcci ideologici al al tema della televisione
Sentivo Cisnetto prima concordo pienamente con lui sul rapporto fra privatizzazione e liberalizzazione
è stato il tema delle privatizzazioni diciamo verde di questi ultimi cinque sette anni non basta privatizzare bisogna considerare che l'obiettivo la liberalizzazione e la privatizzazione
Una via strumentale per raggiungere quell'obiettivo tutti approcci che condivido ma per quanto riguarda la RAI
Io e la televisione io penso questo che intanto noi non possiamo ignorare
Un riferimento impegnativo che l Europa
C'è il protocollo di Amsterdam
Che fissa in maniera precisa e in impegnativa e la funzione del servizio pubblico
Come una regola che la Unione Europea assume naturalmente poi non è detto come il servizio pubblico si deve organizzare esplicare così però il servizio pubblico ha da esserci noi apparteniamo ad una unione sovranazionale che dice in questo
Con tutta una serie di ragioni che possono essere più o meno condivise ma io credo che sarebbe abbastanza improduttivo se noi ci mettessimo anche in polemica con quel riferimento ma dall'unione europea non ci viene soltanto il trattato il protocollo di Amsterdam ci vengono anche altre indicazioni che vanno esattamente nella dire direzione della liberalizzazione
Come sappiamo in particolare
In particolare la Unione europea
Anche per quanto riguarda il il
Servizio
La la la la televisione la la comunicazione televisiva
Chiede
Una cosa precisa la separazione
Contabile cioè la trasparenza nella
Nella che consenta di verificare quali sono
Le produzione questo vale dai porti agli arrivo porti ai servizi alle Poste alle ferrovie e così via quali sono le attività che vengono finanziate con risorse pubbliche in quanto diciamo definite o per legge o contrattualmente come e obblighi di servizio pubblico e quali sono invece le altre attività che vengono finanziate da risorse sul mercato perché obbediscono a quella che diciamo la logica i conti
Ora io credo io sono convinto che ho fatto vi dico la mia
Mentre quello Longo seguito questa logica quando ero relatore purtroppo
Senza esito del disegno di legge mille centotrentotto nella passata legislatura ho detto la stessa cosa in questo conclusioni di questo convegno io penso che
Le misure da prendere siano primo la attribuzione di piena responsabilità nella gestione dell'azienda al vertice della ho usato l'espressione un po'diciamo propagandistica non demagogica per la RAI deve cessare di essere un ente perché ancora largamente un ente e deve diventare un'azienda ed assumere la logica aziendale e deve e gli organi di amministrazione del del della RAI devono quindi diventare organi di amministrazione di di gestione aziendale a tutti gli effetti
L'altra cosa
Che fu poi il punto su cui ci uno dei punti su cui si ruppe
Singhiozzi in cambio il mille cento
Io dicevo prendiamo dico prendiamo la norma europea sulla distinzione sulla circolazione delle contabilità e non dico imponiamo ma consentiamo
Al vertice dell'azienda
Di fondare questa distinzione anche con una che cosa che vende tutto questo effettivo
Limpido
Con una separazione societaria
Si facciano due società una società che è finanziata da risorse pubbliche nell'ambito di un gruppo che il gruppo RAI che continua ad esistere perché esistono anche le storie delle aziende non è che si possono violentare e così via a piacimento
E ovviamente la parte che agisce sul mercato con le risorse raccolte sul mercato agisce in una logica privatistica dalla proprietà
Alla presenza sul mercato pubblicitario consiglia di tutto tutto
Naturalmente queste diverse società Rai
Avranno fra di loro anche gli scambi che sono possibili fra diverse società
Sinergie costa io così
Penso che si potrebbe risolvere avviare a soluzione in maniera limpida e trasparente terzo e ultimo punto scusate
è la questione delle cosiddette garanzie che le in un regime che è un regime ancora sappiamo istituzionalmente molto scombinato il nostro perché noi abbiamo chiuso con assetto politico istituzionale proporzionale
Come quello che c'è stata una siamo passati per certi versi al maggioritario ma non è che questo sistema maggioritario sia stato diciamo perfezionato sappiamo quante falle ci sono
Quanto sono andati purtroppo vuoto tentativi di sistemazione sia quelli più generali come la Bicamerale sia quelli più parziali di alcuni settori di alcune abbiamo questa questa sì
Allora quello che è certo è che il sistema di una volta
Non ha più fondamento
Io ho cercato di fare uno sforzo nelle conclusioni del convegno e mi sembra non del tutto
Fallito perché io ho detto qui non è solo la questione della rapporto fra Rai e politica genera
O fra RAI Parlamento aiutarti qui il problema è il rapporto e non è soltanto per la RAI realtà
E anche per altre sedi più o meno di garanzia diciamo o che dovrebbero essere garantite in una certa misura da un'influenza e da una padronanza eccessiva della della politica
Il problema è la questione della della
Del del fatto che quando siamo passati al maggioritario cinque vicine a via che cosa è avvenuto in Italia di davvero diverso
è che mentre prima non c'era Riccardo
Quindi è vero che la RAI diciamo
Era in un sistema molto
Statico per cui nel consiglio d'amministrazione c'erano tutti i partiti proporzionalmente poi c'era la commissione parlamentare di vigilanza dove c'erano tutti i partiti proporzionalmente per cui in quel sistema la Commissione parlamentare di vigilanza era una sorta di
Dico di di appello no quando non non si mettevano da cordoli allora si ricorreva all'istanza superiore però era un sistema che aveva una sua logica e soprattutto la Rai era messa al riparo da scorso
Che si verificano ad ogni elezione o possono verificazioni elezione perché non cambia l'arma in più
A un sistema senza alternativa
Quindi la maggioranza Norma non c'era mai un ricambio di maggioranza quindi diciamo semmai si trattava di riequilibrare gli spazi di ritardare un po'più peso all'uno un po'meno all'altro ma questo era il primo
Fra l'altro bisogna dire che in Italia noi abbiamo avuto fasi diverso del servizio pubblico perché abbiamo avuto la prima fase del monopolio in cui proprio istituzionalmente il servizio pubblico dipendeva ancora
Poi c'è stata la la giurisprudenza della corte all'inizio alla prima metà degli anni Settanta che ha detto no il riferimento istituzionale del servizio pubblico non può essere il Governo bensì il Parlamento vorrei notare però che in quel regime no corsie non è che poi fossi fosse una gran differenza perché poi il governo non cambiava mai la maggioranza di governo non cambiava mai
Era tutta una questione di distribuzione dei pesi
Il dramma quando scoppia scoppia quando si verificano in concomitanza con le elezioni in un passaggio di maggioranza
E allora lì si determina anche da un punto di vista come si può dire del di dottrina una una contraddizione che rischia di essere io che solubile
Perché per un verso è vero che continua ad essere il Parlamento il referente istituzionale per un altro verso però col maggioritario
Dentro quel parlamento c'è il il c'è una maggioranza di governo che cambia e quindi
E cambiamento anche se passa attraverso la nomina ai presidenti delle Camere ratifica una maggioranza che va da a abbi
E può tornare Barbie ha da
E a quel punto si scoprono anche le incongruenze della legislazione basti pensare per esempio che noi appunto c'era la Gallagher rispondenza alla corte che dice in quel modo
Dopodiché però quando andiamo a vedere le norme e le leggi esistente si scopre che e il titolare cose che che stipula con la la RAI il contratto di servizio
E e il Governo e e la Commissione parlamentare di vigilanza
A un potere dà un parere obbligatorio non un parere vincolante non lo stiamo discutendo adesso noi daremo il nostro parere motivato a dare il nostro parere però
Se poi il contratto di servizio viene concluso fra i due contraenti in un modo che non tiene conto delle nostre eventuali e loro ne hanno no no no quindi da questo punto di vista per esempio si dovrebbe dire che questa parte
E opinabile sotto alla luce della giurisprudenza della corte e allora che cosa bisogna tentare guardate che poi l'aspetto contrattuale
Mi riferisco a quello che ha detto Cisnetto
L'aspetto contrattuale cioè la affidare il servizio la l'attuazione del servizio pubblico alla contrattuali tale una tendenza irreversibile perché aumentarle tanto più se aumentano i i soggetti e ma ancora di più se si dice cosa che è possibile una delle chance possibili delle scelte che si possono fare quella che ventilava Cisnetto no
Un servizio pubblico nel quale il pubblico diciamo concede dei finanziamenti o delle agevolazioni in funzione del raggiungimento di determinati obiettivi nel cosa cosa che può coinvolgere anche più di un soggetto
Ecco questo ecco per esempio radio radicale è questo ma allora a quel punto l'aspetto contrattuale è praticamente tutto perché prevede
Perché è lì che si definisce tu hai questo trattamento quanto mi dai questo servizio ecco quindi voglio dire l'aspetto il contratto di servizio è qualcosa che crescerà dipeso nonché e scomparirà di peso nella crescendo il pluralismo delle e dei soggetti dei soggetti televisivi
Televisivi in campo che cosa bisogna evitare quindi con quel fare in modo dai da evitare bisogna evitare che si trasferisca nel consiglio di amministrazione
Della RAI non la politica generica niente e così via ma che si trasferiscano le maggioranze
Di governo
Direi in modo ancora più sottile io ho usato l'espressione blind cieco accecare blindare che cos'è che bisogna brinda bisogna blindare la a cercare la possibilità che si veda nel consiglio di amministrazione
Una maggioranza di governo l'ideale del servizio
E questo è quello che noi vediamo negli altri paesi e questo era quello che anche per attraverso forme che non ci piacciono era anche la garanzia che c'era prima il sistema proporzionale
Il servizio pubblico ogni servizio pur non può essere sottoposto tanto più servizio di questa delicatezza non può essere sottoposto ogni volta che ci sono le lezioni a anche avviamento per esempio e
Da da quando ci sono state reazioni al nella RAI non c'è altro che è una permanente e attività di nomina rinomina spostamento ormai siamo ai duecento quando voi capite che nessun'azienda nessun'azienda regge
A dal punto di vista economico a un tipo di di continua violenza come questa qui no non è possibile in più poi il consiglio d'amministrazione dura due anni
Per cui teoricamente ogni due anni sarebbe possibile che un altro Consiglio sostituisce quello prima parte diciamo il possibile cambiamento più drastico in occasione delle delle delle e elezioni noi che cosa abbiano abbia un'azienda che è un continuo campo libero
è vogliamo arrivati
Condizione
Da questo punto di vista l'amico che mi ha preceduto vorrei che rassicurarlo che io sono come si capisce termino con su questo sono ben consapevole che anche la Commissione di vigilanza
è una Commissione e parte di un sistema che bisogna cambiare l'ho detto più volte questo nato il fatto che anche io sono e il come si può il prodotto di una situazione di imbarazzo istituzionale no perché
Evidente da quando c'è il maggioritario si è cercato di metterci una pezza attribuendo la presidenza di questa Commissione a un esponente dell'opposizione e a parte il fatto che questo questa pezza non è formalizzata da nessuna parte ammesso che siano una buona pezza diciamo non è formalizzata nessuna parte quindi può è che è un mero accordo politico che può essere in ogni momento revocato quindi non
Eh no non non c'è tanti avete visto che quanto questa volta dopo lunga e ultime elezioni quanto tempo si è passai trascorso perché perché si raggiungesse si nominasse un ufficio di presidenza la commissione potesse mettersi nelle condizioni nelle condizioni di operare ma è evidente che nel processo che abbiamo anche se il Parlamento vuole mantenere manterrà una sua funzione una sua funzione per esempio nell'emanare le figure ecco però le sedi in cui si esercita la funzione di vigilanza controllo e garanzia tenderanno ad assumere sempre di più
La funzione di autorità indipendenti perse
E a perdere invece la funzione lecca la caratterizzazione distanza parlamentare in modi in cui questo potrà avvenire vedremo dipende da come privato questa è una mia convinzione anche lei
Chi ha partecipato al convegno hanno svolto sa che anche questo è stato
Che abbiamo
Io vi ho messo al corrente un po'del livello di elaborazione
Diciamo che si svolge sul versante un po'più seri
Più serio non perché siamo più Serino in senso meno meno nevrotico qui che infatti ha impegnato la commissione e l'Autorità per le comunicazioni
Purtroppo bisogna dire io lo voglio dire a voi perché potete potresti anche essere interessati partecipazione di
E io voglio fare fra poco una dimensione non non così solo diciamo solenne se mi permettete con dramma in modo più più domestico voglio chiamare a discutere giornalisti che si occupò sulla carta stampata della televisione
Sul modo in cui si e se la televisione e se ne danno pugni
Perché noi abbiamo in realtà una singolare
Singolare coincidenza dell'del modo in cui segue la televisione con il giornalismo sport
Urlato scontri interni cose ma diciamo quello che e secondo noi la comunicazione televisiva ecco e abbiamo Ganna tutti siamo d'accordo su questo cioè una delle materie prime fondamentali
Il buon funzionamento di una società
Evoluta
Consapevole democratica
Trasparente beh infine sotto questo aspetto assai poco se ne la si considera quindi diciamo di lavoro anche al di là quella che può essere la normativa ma di lavoro sul modo in cui i i cittadini e per i cittadini diciamo i professionisti dell'informazione della carta stampata
Si occupano della televisione beh questo è un lavoro molto molto impegnativo e che per il quale davvero c'è spazio per tutt'i dati sono dati anche consonanti non solo corso incontro di oggi scusate metto tutto insieme non perché non veda le differenze
Ma una crescita notevolissima dell'attenzione per esempio su un punto che un punto particolare nell'approccio ma non è un punto come si può dire settoriale come
Televisione minori perché che si è affrontato bene ponevo problemi di carattere generale recentemente un convegno dell'arco della Cei su via su questi album trazione sia pure sotto il profilo dell'evangelizzazione sempre comunque la comunicazione e il campo di confronto dimostra che e crescente la cultura all'alfabetizzazione televisiva
Perché il la televisione la vera e micidiale sotto questo aspetto perché consente di sedersi davanti al televisore senza nessun alfabetizzazione precostituita
Quando fu inventata la stampa sincera stampa però per legge un libro bisogna imparare a leggere la televisione questa grande scena forza cioè che non ha bisogno di loro addirittura i bambini
Guardano la televisione e a modo loro capiscono televisione quando ancora imparata verbalizzare in maniera e in maniera completa
Cava quindi capiarea capi quindi ma questo non vuol dire che quindi l'alfabetizzazione non debba esserci l'alfabetizzazione e meno necessaria e quindi l'assenza di alfabetizzazione più facile e più incisiva
E più insinuante e ma la la la la lotta con per l'alfabetizzazione televisiva nelle forme diverso e così via secondo me impegno
Tante grazie
Grazie davvero presidente Petruccioli orgoglio sottolineare particolare una parte del suo ragionamento quello in cui evocava la la direzione di marcia contrattuale o o contrattualistica è un po'la tesi di questo convegno
La tesi radicale l'idea di un servizio pubblico oggetto missione compito da assegnare tramite gara un soggetto pubblico privato che per evocare insomma Amsterdam nelle altre sedi europee servizio pubblico sì gestore pubblico non necessariamente anzi
Al contrario se posso può invece fare una battuta su una cosa marginale nel ragionamento del presidente cioè sugli organi di garanzia io nel quadro del riassetto
Il sistema radiotelevisivo in particolare delle autorità indipendenti l'Autorità garante di Napoli auspico anche su questo una direzione di marcia un po'americana magari a vita ma poi o o se non a vita salmastre
Non si vuole scegliere quella strada radicali Sima perlomeno con un congruo quinquennio di moratoria di incarichi successivi perché troppo spesso poi da Napoli ci sia trasferiti
Altrove ma insomma ciascuno ritiene ciascuno di coloro che in questa sala conosce
I precedenti grazie davvero a presidente Petruccioli io nel ringraziare Mui do la parola ad Arturo Gismondi e immediatamente dopo a Mario Petrina è una parola ad Arturo Gismondi
Io sono stimolato dal corso che affatto Arturo diaconale
Pur arrivando poi a conclusioni diverso nel senso che le conclusioni di una lunga storia di contaminazione soggezione eccetera del servizio pubblico alla politica portano esattamente a questo conclusione quella del privatizzare livello volta due non tre non so ma insomma del privatizzata
Diagonale ha ricordato che l'attuale sistema radiotelevisivo si basa ancora sulla diciamo sul quel sistema che vende fondato dal fascismo e che
Costituì il cattivo esempio ovviamente lui tutti De Priamo della famosa è ER bene vorrei parlare un po'di questo perché la radio te della radiofonia allora c'era soltanto la radiofonia
Era privata cioè c'erano due società private che era la sigla cioè la la la udì una italiana una con che che era la la la proiezione di un di una grande gruppo americano
E la radiofonia venne poi stati Zanatta iniziata eccetera da Costanzo Ciano
Che era il ministro delle Comunicazioni di Mussolini e Costanzo Ciano fece una una prima diciamo si chiamava la concessione il contratto di concessione insomma alla alla al primo
Alla prima azienda che si costituì che full Uri la fusione delle due private in questo contratto c'erano metteva chiaramente alcune cose primo la il monopolio pubblico che quello che sarebbe diventato il monopolio pubblico aveva il diritto di approvvigionarsi finanziariamente attraverso due sistemi la pubblicità
E il cannone di abbonamento quindi il l'attuale diciamo architrave della costruzione della RAI è stata inventata da Costanzo Ciano e fu una prima occasione in Europa nella quale si nella quale si si stabiliva questo principio altri principi stabiliti nella concessione era che le nomine del del dei dirigenti della della Uri dovevano essere affidate al governo
Che il governo aveva il controllo sull'informazione è tanto vero che esisteva poi un codicillo per il quale doveva essere preferito nell'informazione l'agenzia ufficiale ma bensì gentium ufficiale Stefani
Costanzo Ciano inserì un altro elemento per diciamo garantire invece un altro un altro protagonista che era il protagonista industriale disse che la RAI potevate la Rai Lure insomma come si chiamava allora poi divento EIAR poteva fare trasmissioni questo o quell'altro e c'era eccetera ma gli era proibito
Di costituire società o di acquisire partecipazioni azionarie in società che costruivano impianti di trasmissione famosi ponti radio c'era eccetera o apparecchi radiofonici e televisivi
Quindi come vedete la costruzione
Diciamo dell'EIAR concepita dal ministro delle Comunicazioni Mussolini aveva una sua aveva una sua logica ma era una sua logica costruita sul fatto che lei era era la voce del regime
E badate che lei ha diventò la voce del regime non soltanto nel senso che comunicava
Al agli tentato utile chiarire radioascoltatori eccetera ma anche nel senso che l'immobilità ma per esempio quando c'erano i discorsi di Mussolini abbiamo visto certi film di Fellini eccetera beh il popolo veniva mobilitato ove veniva portato sulle piazze eccetera eccetera quando io ho visto le prime trasmissioni di di Santoro nelle pubbliche piazze che c'era questa mobilitazione in cui tutti parlavano
Diciamo tutti parlavano prendevano parte questa cosa corale eccetera o pensato subito proprio alle piazze debiti di Benito Mussolini
Il fascismo e il nazismo in Germania hanno inventato l'uso non soltanto propagandistico della radio ma l'uso propagandistico e immobili tante
Della RAI il problema si è posto nel quarantacinque anzi si sarebbe dovuto porre nel quarantacinque ma qui successe quello che noi sappiamo vale a dire che la la la Repubblica italiana nata dalla Resistenza ha preso volentieri evitato volentieri dal fascismo
Quelle cose che conveniva ereditare per esempio il grande ruolo nel nella nella nell'economia nel sistema bancario eccetera Lili
L'ANCI perché fu trasformata in come si chiama adesso il Mennini eccetera eccetera e una delle cose che ereditò pari pari fu lei via cambiò il nome in Dry e lascio assolutamente o tutta la struttura tanto è vero che c'è una cosa curiosa quando nel mille novecentocinquantadue quindi sette anni dopo la Liberazione
Si dovette rinnovare la convenzione
Che era spesse non stava fatta nel ventisette per venticinque anni scadeva per l'appunto nel cinquantadue non fu diciamo non fu scomodato il Parlamento non ci fu neanche che si sappia una riunione di governo ma la la diciamo la il go Landes rinnovo della convenzione venne firmata da due signori che erano uno il direttore generale della Rai Salvino Sernesi e l'altro il direttore generale del posti e comunicazioni che si chiamava Albino Antinori questi due signori firmarono Irlanda rinnovo della convenzione col pane col quale è cresciuta
La RAI perché attenzione dal cinquantadue in poi si sono fatte molte cose importanti cioè per esempio per la radio la Terza Rete che fu un'ottima cosa magari l'avessero conservato vera niente fu fatto la la seconda rete televisiva e fu fatta la terza rete televisiva in futuro fu fatto il colore eccetera eccetera ora per quello che riguarda le reti televisive la crescita della RAI è a un inciso esattamente con le trasformazioni politiche di questo Paese in un primo momento ricordava Petruccioli c'è stato il monopolio che era il monopolio di Governo e poi c'era un partito dominante la Democrazia cristiana c'era
Un telegiornale e una Rete TG uno e era dominato francamente dalla Democrazia cristiana quando si fece il centrosinistra
Entrò in scena un protagonista politico fecero la rete due guarda caso all'inizio del mille novecentosettantatré si cominci a parlare della ripetere che viene data diciamo insomma in in uso al Partito Comunista e lì comincia la consociazione
Cioè cominciai nell'ambito della consociazione però voglio vorrei citare un particolare
Siccome sono e anche la natura delle forze politiche che poi ha un'influenza sulla RAI
Si venne a creare io allora ero alla
Parla di
Digievoluzione vicedirettore del Giornale Radio tre poi passai al TG due si venne a creare una situazione per la quale la Rete Tre e il giorno e il telegiornale tre venivano amministrati i cespiti eccetera secondo quel principio che Angelo Guglielmi definì allora la televisione dei punti di vista
Quindi la la rete tre e il TG tre potevano fare Tele Kabul comizi in piazza c'era e c'era perché quella era la televisione dei punti di vista
Noi normali giornalistiche lavoravamo TG uno TG due c'avevamo il comitato di redazione in tutti i giornali che ci davano addosso se in una certa occasione David due minuti a Craxi unendoli dagli a Berlinguer Natta o non so che cosa quindi questo diciamo questo
Sviluppo fra il potere politico e il potere e la gestione della RAI
Ha una storia antica
Che risale al fascismo e ha una storia antica nel senso che coloro che si sono posti il problema
Di gestire questo Paese dopo il fascismo neanche in un'azienda così importante per la formazione della cultura dell'informazione cioè c'era hanno ritenuto di metterci le mani
Adesso per esempio noi siamo questa crisi che che è scoppiata su questo e beh la capacità di trasferire nell'azienda i poteri politici dei rapporti di forza politico e tale che il consiglio di amministrazione attuale non ha mai funzionato come il consiglio d'amministrazione precedente
Zaccaria Emiliani e l'altro non so come si chiama costituito dalla maggioranza e i due tappini di minoranza stavano lì votavano contro si arrangiavano eccetera ma perché questo perché ha pesato sulla costituzione di questo consiglio d'amministrazione
Un elemento politico una presenza politica quello che io chiamerei col massimo rispetto per la persona per la funzione eccetera eccetera l'oggetto misterioso di Casini
Il quale ha nominato ha partecipato alla nomina del dell'attuale consiglio di amministrazione ha indicato questo così sanzioni è notorio ombre su un personaggio che è questo Staderini il quale poco tempo dopo che il consiglio d'amministrazione funzionava ha cominciato a dire subito che lui non si sentiva parte di una maggioranza e minoranza ma che l'avrebbe deciso la coscienza eccetera eccetera a quel punto il consiglio di amministrazione è stato messo in crisi
Esattamente
Dalla
Diciamo da uno dei protagonisti che lo avevano costituito io faccio il giornalista non sono tenuto a attenere come dire un linguaggio diplomatico ma insomma questa è la situazione che il giorno dopo che è stato possibile consiglio d'amministrazione o guarda caso uno che nel rappresenta uno dei due che che lo hanno nominato cioè il vicepresidente della Camera lo ha messo in crisi voi sarà pure che Baldassarre gli altri saranno Capaci eccetera però c'è un fatto che lì è intervenuto pura particolare contingenza del potere politico la particolare contingenza del del potere politico
Quindi questo spiega questo spiega perché
Dalla
Da da un
Da un sistema da un consiglio d'amministrazione nel quale la la la la la di dal il rapporto maggioranza minoranza era assolutamente ferreo
Tanto vero che tutti dei consiglieri di amministrazione hanno contribuito a quell'ultimo periodo una campagna elettorale da qualche caso credo unico
Al mondo si è arrivati ad accusare il capo dell'ordine dell'opposizione concorrente la Presidenza del Consiglio griffato delle stragi mafiose insomma per voi vede ve lo ricordate venne siano passati da questa ferrea diciamo disposizione da questa ferrea struttura della maggioranza siamo passati alla al contrario siamo passati ad una struttura nella quale la maggioranza si presentava con volti diversi fino a provocarle l'attuale crisi ora questo lo dico anche per dire che non è impossibile pensare ad una struttura che sia pubblica o che li ritrovo parzialmente pubblica eccetera eccetera
Che non sia svincolata dal diciamo dall'asso dalla soggezione dal vincolo e dal dall'intreccio
Con il potere politico io dico intreccio perché a volte è invece la RAI che detta legge per esempio il partito RAI conta eccome nel leggi che si fanno in quelle che non si fanno punta anche nei rapporti
Dei rapporti di forza politici io a questo punto vorrei riprendere dis
Giunge eccetera eccetera
Voi alimentiamo
Diventiamo
Un equivoco
Anche perché per esempio l'idea che il lunedì agente si deve sopportare il
Posto comunista
Vololibero di quello ha ribadito non credo che questo sia
Che questo sia sia pluralismo il pluralismo va inteso come pluralità del soggetto
Che entra nel mercato
E quindi questo tipo di pluralismo soltanto la privatizzazione in grado di è in grado di di di assicurare
Cioè
Io ricordo per esempio quando ci fu la la ci fu la Rivoluzione dei Garofani del mille novecentosettantaquattro
Che i
Uno dei generali che allora aveva fatto questa
Rivoluzione
Mettendosi d'accordo coi tipografie con qualche giornale di sinistra occuparono praticamente un giornale che grande giornale di lì già allora la Repubblica
E decisero che questa doveva non dormiva doveva cambiare
Cambiare atteggiamento politico e quindi diventò il giornale dei dei dei rivoluzionari scatenati la cosa dei garofani cervice su quel punto badate che a Lisbona entrò in crisi
Entrò in crisi la la la rivoluzione
Perché il visto si era si era violato un principio nella nella nella nel della libertà di stampa che è il principio della diversa proprietà
Non è vero che la libertà di stampa si difende nel senso che
In una giornata che ci devono essere tutte le opinioni sì dipende nel senso che a ogni soggetto
Legittimamente e proprio dal punto di vista proprietario costituito deve essere assicurato la libertà di vita
Questo è possibile soltanto se si arriva la privatizzazione ora il ragionamento che fa faceva diagonale non è da buttar via via privatizzazione che si farà fra vent'anni ho capito però una linea diciamo di
Una linea di marcia deve essere questa altrimenti va benissimo le cose continueranno ad andare avanti così sono andati avanti per tanto tempo non è che poi
Taglia molto costante le trasmissioni dell'ultima settimana Berlusconi aveva perso qualche voto Mancuso ha vinto le elezioni insomma non cose già però
Delle due l'una o noi pensiamo ad un sistema di garanzie vivibilità di libertà che siano
Che siano
Basate sulla libertà e sul pluralismo dei soggetti dei soggetti industriali proprietaria eccetera oppure lui
Siamo un'altra cosa che produrrà il prospiciente al prodotto finale
Grazie ad Arturo Gismondi per averci aiutato applicare questo filo che viene che viene da lontano e le promette il filo di andare avanti ancora a lungo nonostante la la cesoia privatizzati ricerche che proponiamo siamo in dirittura d'arrivo abbiamo gli ultimi quattro interventi dopo quello che sto per introdurre avremo quello c'ha raggiunto lo ringraziamo deplorevole
Mario Landolfi portavoce di AN già presidente della Commissione di vigilanza poi quello che il senatore Franco Debenedetti e poi attendiamo il ministro Gasparri ma subito pregherei di intervenire Mario Petrina già presidente dell'ordine dei giornalisti
Sarò brevissimo
Il mio intervento
E dovuto alla prospettiva di Daniele Capezzone Benedetto Della Vedova che gli hanno invitato sul tema l'importante per uno come me che il fatto ha lavorato per vent'anni
Un anno fa
Un anno e mezzo fa e ha diretto l'ordine dei giornalisti per fermi fino all'anno scorso perché dico quel
Perché la realtà della RAI
Kentucky sicuramente quella di Beppe
Non è facile poi giungere alla soluzione ma intento credo che gli amici radicali credo che nella battaglia che parte proprio dite
Stanno avendo un minimo di
L'informazione sui telegiornali
E importante le battaglie radicali ma lo dico perché e sull'informazione
Si gioca il nodo
Ed è importante
E non a caso
Il pettine in questo anno e mezzo intestatario dell'informazione si parla del car
Puro
Scali
Risolti
E si parla di informazione non si parla di RAI fiction di RAI Cinema
E di informazione che
E sempre sotto i riflettori
Io sono stato il
Il presidente
Nell'ordine a emettere un comunicato se non ricordo male dice l'anno scorso dopo aver visto qui a Roma Catania
La tradizione
Satirico nell'attuale la
Nella quale vista deprimente
Tanti dava la parola a un collega
Marco Travaglio
Senta alcun interlocutorio
Cioè Penta
Di contraddittore il quale contraddittorio Berg un altro giornalista avrebbe potuto dire a Travaglio
Sono d'accordo Conte ma formalmente chi sarebbe stato il contraddittorio
Invece in quella tradizione furono violate tutte le regole deontologiche
E ieri sul comunicato l'indomani mattina che di questo apparecchio anche critiche tranne l'approvazione eccessiva poi del compianto qualche giorno dopo ricordare Indro Montanelli
E poi dalle immediate
Ma pur difficile caro Arturo Gismondi
Prendere una posizione e peraltro era istituzionalmente perciò di mi competeva riguardo al pilota dovuta
I colleghi giornalisti
A partire da alcuni il taglio delle relazioni ottanta
O di altri organi prestare una contro questo penitente che aveva patto sì e possibile mantenuta una deontologia quanto meno eppure avete visto cose
Le polemiche e tanta
Allora
Il problema RAI il problema dell'informazione
Quindi Bellamy ontologia dei colleghi giornalisti
Dei direttori
I quali hanno un compito difficilissimo visto che si parla di servizio pubblico
Che è quello nono di dosaggi
Soltanto politici ma di un rispetto che peraltro e ancora teorico della protezione sino in fondo
Io non sono d'accordo quando
Ed è stato un grande direttore sicuramente la rete d'accordo riproduzione che quindi agli abitanti
Le diverse opinioni
Io sono sarei per una RAI che potesse
Dibattiti
Richieste producesse cultura come servizio pubblico poi si vedrà su quante reti per il futuro
Perché il debito pubblico che giustifica
Beh
L'ATP dice
Balzare ogni trasmissione sull'Audi
Per cui oggi sono Ciccone X-Pac scali Borro
Arriva alla sette otto nove per cento o qualcosa del genere e magari il collega Santoro arrivava dopo qualche tempo altri indici o altro
Ecco il problema di fondo è bare la possibilità
A quell'ora del Golgota protezione di giornalisti all'interno dell'azienda pubblica
Di esprimersi linee contenti deontologicamente corretti non è facile la via del Pratello una pressione forse ideale non volete ideologica
Ma è
Occorre sempre secondo me abbassare i toni e sono grato
A Daniele a Benevento
Ai radicali che comporta portano avanti
Il progetto di una liberalizzazione complessiva non soltanto sulla RAI di Roma bel paese in qualche parte indipendenti arenato da qualche da qualche mese da parecchi
Io credo che finisco
Ripresa
Dialogo
L'ho apprezzato molto il tono oppresso da
Di Petruccioli
Il tono le proposte di Petruccioli io sono convinto che la ripresa del dialogo
Tra le persone
Certamente più avvedute che hanno esperienza
No giocare
Allora sviluppo
Di questo momento Dell'Aglio del nostro Paese ivi compresa la RAI
Abbassare i toni di critica aver rispetto delle idee
Poi per parlare con un minimo di serenità rispetto ai tanti problemi che oggi questo Paese si trova ad affrontare e che rischiano del nonno Brusati anni nelle parole
Creare guasti d'acqua qualche
Grazie ancora voi sono convinto che la tecnologia
In continuo movimento renderà non facile il varo di una legge che guardi non domani ma sicuramente al dopo dolente di come diceva anche Arturo al turismo
E quindi credo che Litfiba
Nei prossimi nella prossima primavera potrebbe anche ottenere anche oltre sarà un dibattito allora nel primo chiedo scusa della mia occorre davvero ragionare in qualche modo sui dati
Rispettando gli altri abbassando i toni anche per ciò che concerne giornalistiche talvolta sul piano Locate poco credo da Petruccioli dell'informazione sport era da richiamo
I buoni comporta
Grazie grazie
A Mario Petrina io pregherei intervenire timore come Mario Landolfi portavoce di Alleanza Nazionale già presidente della vigilanza siamo molto contenti di avere dato la parola al presidente in carica a due ex presidente qualche idea
Ma c'è eccetera ma magari non sono pazzi
Grazie
Io non so se il nel futuro della RAI vi sia questo triplice imperativo
Vendere privatizzare privatizzare prima di
So però che la situazione attuale non è più sostenibile
La Rai
Cent'Auro RAI metà azienda pubblica e metà impresa che sta sul mercato la RAI metà Canone metà risorse pubblicitarie la RAI metà pubblica e metà privata e destinate in qualche modo spaccarsi
A fare emergere un domani la sua vera natura
So però che il problema che ha di fronte il legislatore
è quello di coniugare la necessità di arrivare ad una definizione della Rai quindi impresa oggi Centauro diventa impresa privata con la necessità
Di conservare nel nostro paese come esiste in tutti gli altri paesi europei un presidio autorevole forte moderno dinamico di servizio
Io più volte va fatto da semplice commissario della vigilanza ho fatto poi da presidente della stessa Commissione
Ho ripreso un'idea che è cara anche i radicali motivo per il quale ho accettato di buon grado
Di partecipare oggi qui
Che mi sembra l'unica in grado poi di coniugare queste due apparentemente opposte esigenze
Che rilasciare di dare fare in modo che lo Stato non faccia più degli idonei si liberi di tutte le sue azioni le metta sul mercato e nello stesso tempo di conservare quel presidio autorevole di servizio
Questo lo si può fare solo con un meccanismo e quello dell'ANCI
Di un Canone che viene pagato dai cittadini
E non va più a finanziare il soggetto imprenditoriale alla finanziaria il Moige
Il contenuto non più il contenitore
Quindi non c'è un servizio pubblico
Definito a priori
Che è regolato dal Codice civile che
E definito vi è un servizio pubblico
Che nasce sulla mission
Che nasce quindi sul contenuto nasce sull'oggetto e i cittadini non finanzi libero più l'impresa a finanzieri ebbero appunto il contenuto
Come si fa
Io penso che
Per quanto difficile sia possa essere delle soluzioni si trovano esiste la possibilità
E ci sei già diciamolo pure un piccolo esempio radio radicale
Vado radicale è una emittente dibattito
Quindi è legata addirittura ad un movimento d'un partito politico
Ma l a un aggancio istituzionale attraverso una convenzione radio radicale va anche il servizio pubblico
Si potrebbe immaginare un meccanismo analogo per la RAI o per la per la per per la televisione lapsus separati per per l'intero panorama delle
Senso che
Quella quell'asta per il due mila attuali due mila e cinquecento miliardi i canoni verrebbero trasferiti ad un'autorità indipendente che indice una vera e propria gara dopo che una commissione parlamentare quindi il Parlamento
Ha formulato anche grazie al contratto di servizio
La definizione di servizio
Dopodiché il servizio pubblico è spalmato sull'intero sistema televisivi
Quindi ogni emittente si impegna a trasmettere Toto ore giornaliere dedicate al servizio pubblico cioè quei programmi e una commissione parlamentare ha definito di servizio
Ed è questo mi sembra
Un discorso che oggi può sembrare avveniristico utopistico io ritengo che questa sarà la
Il destino
Della televisione
Pubblico
La RAI è nata come polo polio
Questo lo sappiamo tutti negli anni ottanta si è affiancata la tv commerciale
Arrivo commerciale avuto una l'importanza lodevole nel nostro Paese
Perché ha consentito alle piccole imprese di farsi conoscere attraverso la pubblicità ma modificato anche l'atteggiamento della RAI che è stato costretto a grazie la presenza della tv commerciale di approcciare il pubblico in maniera diversa
E lì è nata poi la Rai centrale
Poi sono arrivate le pay-tv negli anni novanta poi sono arrivati mi umilia
Tutto questo ha prodotto un'accelerazione rispetto all'innovazione oggi dalla stessa RAI è stato costretto a
Ma corrergli dietro Sapelli da quello di dietro
Tutte le novità che ci sono affacciata nel corso degli anni però la RAI lo può fare fino a un certo punto perché dall'altro lato e tirata
Dalla sua natura pubblica cioè dall'essere cioè dalla vede un vertice e di nomina parlamentare dall'essere sottoposto alla vigilanza di una Commissione parlamentare
Dall'essere legata alla da da un contratto di servizio celere tutta una serie di vincoli che sicuramente l'appesantiscono e le impediscono di stare sul mercato come un'azienda normale
E quindi siamo a alla al centauro per cui quello che la RAI non prende come pubblicità perché il servizio pubblico viene integrata è corrisposto dei cittadini in pari misura due mila e duecento miliardi e l'ESA
Importo di quello che la RAI non guadagniamo
Sul fronte delle delle inserzioni pubblicitarie perché il servizio pubblico e quindi è un tetto che limita l'acconto
Oggi noi andiamo verso una separazione
Tra ciò che il servizio pubblico da ciò che da ciò che è pubblicità
Ce lo chiede anche l'Unione Europea
E mi sembra che il ministro Gasparri l'abbia inserito nel contratto di servizi
Quello della separazione contabile
E quindi separare ciò che provento della pubblicità da ciò che provento del canone
Quindi c'è la necessità di distinguere il prodotto che viene finanziato direttamente dei cittadini attraverso il Canone
Ciò che invece viene finanziato dall'inserzionisti attraverso la pubblicità quindi distinguere ciò che è pubblico da ciò che il mercato
Probabile a quando correggere una situazione del genere questo è la è la è la domanda fin quando la RAI potrà
Affrontare superare la sfida tecnologica
Conservando la sua maturato sulla sua natura attuale
Noi oggi abbiamo di fronte un ci troviamo già nelle Commissioni
Di merito della Camera il disegno di legge Gasparri
Io ritengo essere realisticamente politicamente nella situazione data
L'esilio di legge
E più si avvicina
Ad una ipotesi ecco di non conservazione dell'attuale dell'attuale stato delle
è una riforma che ruota intorno a quei principi basilari la Public Company la fine
Del del del del divieto dell'incrocio proprietario tra carta stampata e televisione
La vedo digitale che per la verità era già in una legge
Approvata lo scorcio finale della passata legislatura che introduce il digitale
Diciamo adesso poco realisticamente forse al primo gennaio due mila e sei ecco noi dobbiamo tenere presente anche lo scenario prossimo venturo
è uno scenario è importante ma che può essere anche uno scenario inquieta
Il digitale non è una passeggiata il digitale costa il digitale può rappresentare un bagno di sangue
Il digitale
Dovrà servire a superare le attuali
Poletti quelle che impediscono al sistema politico di parlare col sulla RAI e della Rai o del sistema radiotelevisivo con serenità
Perché sembrerebbe la moltiplicazione delle frequenze e quindi la possibilità di avere più concessione quindi di superare questa polemica ormai stantia sulla messa nel sulla sulla sulla andata nello sapere tra le nuvole di Emilio Fede e sulla terza rete senza pubblicità
Tutto questo finirebbe perché e andremo in una in un'era completamente diversa
Ma proprio per questo
La RAI
Dovrà fare i conti con se stessa e forse ci si accorgerebbe ancor di più allora che l'attuale condizione ibrida della RAI serve a poco non servirebbe il termine ecco perché io ritengo che e concludo
Che la soluzione della convenzione dell'Aga cioè di un meccanismo
Che consenta
La fine della dell'azienda pubblica
Ma nello stesso tempo la nascita del servizio pubblico realmente inteso cioè pubblico nel senso che è rivolto ai cittadini e dei cittadini che pagano il canone non è più privato dei parchi privatizzato dei partiti e quindi sembra pubblico
Io penso che questo sia
Un
Un destino cui difficilmente
Il mercato televisivo e la RAI in particolare potrà sottrarsi e sarà secondo me va bene per tutti
Si toglierà dalla polemica politica un'impresa i partiti discuteranno le forze politiche discuteranno sulla qualità
Dei programmi del servizio
Non si potrà più dire se un professionista eccede in faziosità e e e pagato con i bravi con i soldi dei contribuenti e quindi non potrà dire più questo vi sarà più libertà di autonomia più trasparenza
I cittadini sapranno
Con quali quali programmi hanno finanziato con i loro soldi
Penso che questo sia importante e penso che ci si arriverà quando ci si arriverà non so
E penso che non lo poteva sapere nessuno
Però la direzione di marcia
Sembra andare proprio verso questa soluzione
è una soluzione ripeto di libertà è una soluzione di autonomia e la soluzione di trasparente abbiamo assistito a troppi tuttora condito dibattiti su privatizzare una RAI privatizzare due
Lasciarne una solo col canone mi sembrano di Bellini rimedi peggiori del male per la verità e va be'mi si spiegasse una sola rete pubblica
Quando Canone
Se la stessa ride
E poi l'unica destinataria dei due mila cinquecento miliardi di canone cercare dovrà essere abbassato cioè che cosa si andrebbe a finanziare e quale sarebbe poi il concetto di servizio pubblico che risulterebbe residuale cioè come non quello e va audience e quindi è una cosa completamente da dimenticare tessono Problemi
Chi vale e non posso e non si discute mai abbastanza ma che di fatto non rispondono alla quesito principale comico di coniugare l'autonomia l'indipendenza la professionalità di un'azienda e nello stesso tempo conservare il presidio durevole di servizio io penso che l'unica strada che è quella del
Di un'asta
Per il Carone che consenta appunto di conciliare queste due oppose apparentemente esigenze grazie ma
Grazie davvero Mario Landolfi il centro del suo intervento coincide con il centro della della nostra tesi e del nostro tentativo di iniziativa politica voglio anche ringraziarlo perché poi invece nella parte non c'entra nel suo intervento ha messo in luce una contraddizione o almeno quella che a me pare anche all'Ulivo sembra una una contraddizione coloro che si limita si accontentano della diciamo della separazione contabile diciamo da una parte della RAI di servizio pubblico e dall'altra la RAI delle ballerine
Non si capisce perché la RAI delle ballerine debba parlare delle ballerine con i soldi dello Stato posto che uno entra in quell'ordine di
Occorre forse passare alla soluzione più più dura e più e più di mercato che proprio Landolfi evocava grazie alcuni la parola al senatore Franco Debenedetti
Buongiorno
Mi capita
Quindi quello che cattedre in altri campi
Si parla diritto ministri dove ci sono tutti i riformisti
Però seicento parlare quando lo dico io ad una cosa quando lo Cofferati un'altra e la gente se ne accorge
Io non ho capito un po'con quello che ho sentito un momento fa
Collega nello ci sono molte cose che siamo dal quale usciremmo Pascucci ammette
Io credo che poi alla fine quando si vedrà
Poi nel suo piccolo
Sì alla ciccia io credo che siderale
Ma
Perché non c'è meglio
Momento fa parlando continua un ci sono molte contro si
Il disco tutte deduzioni momento fa parlando con un autorevole collega molto mi ricordo il grande diceva che l'altra sera aveva detto una trasmissione in cui Riotta intervista Moretti non è interna quindi sei reti che sono tutte nelle mani nelle mani viene quindi praticamente non c'è più niente impossibilità di ecco non non accorgendosi della della contraddizione mercato in qui in quel momento nell'ottanta quando come se non ci fossero quelle viene voglio dire tutte le cose che poi conosciamo questa posizioni diciamo massimaliste che a loro volta sono quelle che ognuna delle contro di te l'altra parte
Può anche aver tolto la contraddizione di Girotondo intorno alla RAI che sono vorrebbe vuol difendere magari la RAI com'è cioè la RAI che ecco grazie programmaticamente consustanziale alla coppietta politiche c'è fanno il girotondo intorno
Per proteggere il nemico che è dentro ma insomma anche per per fare fronte
Io credo che non dobbiamo più perdere tempo a dire le ragioni per le quali si deve
Perché peraltro chi non l'ha capito vedendo che cosa sto ascoltando in questi giorni secondo me non capirà mai quindi è tempo sprecato
Perché questa cosa questa crisi del del con dimenticandosi città volti alla BBC ricordare che ci sono dei processi che non sono vedersi
Quando una cosa è capitato in un certo modo non ritorna con la verginità non si ritorna più in Italia non ci potrà mai essere una perché oramai sono legate a un certo punto da Federico bisognerebbe che tornato indietro talmente tante cose talmente tante persone talmente i protettori delle persone che li hanno messi via il numero del è impossibile quindi non perché ci deve accadere come quelli che dicono cioè la la d'altra parte in tutte le aziende non è un fatto nuovo in tutte le aziende questo non vuol dire che non esistano delle aziende proprietà pubblica soggetti per
Ma
è molto facile che aziende di proprietà pubbliche non siano gestite bene il la la difficoltà di nominare i Mende Gelli secondo di terza generazione è una difficoltà tipica intrinseca in tutte le aziende di proprietà pubblica
Non si vede perché la RAI dovrebbe fare eccezione
Le impronte
Come quelli che covano dei periodi di in qualche modo sottrarre la nomina la la responsabilità delle nomine dei vertici RAI od o della conduzione RAI dalla polizia da questa in natura e dove è dove e doveroso che sia così tutto sommato se il ministro dei soldi pubblici e la responsabilità di questo a chi di chi è se non di chi ha il nove e dev'essere così non c'è
Però sarebbe assolutamente deresponsabilizzati questo sono quindi io credo che di questo è inutile
Continuare a parlare un po'tutto soprattutto qui dove c'è un tutti i punti dovrei capire
Le ragioni per le quali no
Di fronte a degli utenti così chiari e delle cinesi così in
Il secondo ma
Non si privatizza perché da un lato ci sono atti tra virgolette proprietari perché hanno effettivamente la proprietà della RAI insomma intatti
E dall'altro lato sono perché quando si nominano il conservando un ragionamento consigli amministrazione il la l'autorità di vigilanza e addirittura l'autorità garante soprattutto più di così non so che cosa può fare un proprietario e che oltretutto incassa i dividendi dividendi essendo delle cedole di consenso richiede cedole
Contabilità anche a
Mi sembra quello proprietario il pilota
Quindi ci sono da un attimo pretende che è logico che non vogliono
Perdere quello che hanno
Dall'altro lato ci sono i loro volonterosi alleati rispetto alle i quali pensano che ci siano degli obiettivi
Raggiungibile solo controllato questa fu
Secondo me è a questi
Bisogna principalmente prioritariamente ed è questa è urgente che il secondo me si può compiere
Se non ci fossimo
Io credo che non ha domande ma di tutte incontra la domanda efficacemente il problema che pone Vito prima cosa Giuseppe era l'altra Falco dapprima
Che cos'è che vuoi
Che è ottenibile secondo te solo se mi capitale è pubblico e non può essere ottenuto con il che il capitale
E qui tutto quello che dicevi prima che in fondo al contratto di programma cioè vuoi educazione ma che cosa vuoi vuoi la protezione dei minori di lei norme di scusate anche a noi
Uto un pochino ma di censura o di protezione che ci sono vuoi più cultura quantità di anche lì da definire ma lasciamo perdere cultura va benino quante o direi che vuoi in prima serata veri del dobbiamo ammetterlo
Vuoi la qualità ecco questa è evidentemente un la una materia più complicata
E lo era perché sui c'era un equivoco ed esiliato ma se io so figlio o una fonte di finanziamento che non dipende dal gradimento
Dell'Inter
Allora forse o un vincolo ha un grado di libertà maggiore che mi consente di produrre una cosiddetta poi
Ho così visto
Televisione quali
Ma quando
In autogrill ottemperanza
A credo pure che è andato tutto in Europa raccolto Eduardo la il canone trovarle tramite le tradizioni che sono finanziate dal canone devono essere ben separate individuato quelle finanziate dalla pubblicità
Attenzione non a pelle di leopardo Peppe una rete cosa un'altra perché l'agente preludio di conti e
Questo è un e il primo di stile non irrilevante
Quando c'è questa allora tra una televisione finanziata dalla pubblicità in cui ma a capitale pubblico è una televisione filantropo pisana capitale privato
Ma mi volete dire per quale ragione la quali almeno che sia una cosa rinfusa per come la grazia divina che arriva fluisce dal capitale pubblico e produce qualità
Ecco bisogna avere molta fede per cento euro
Io credo che
Quando
Chicks
è strano che si debba ancora oggi dopo tanti anni distinti chiede che si distingue quello che è pubblico da quello fornito dal pubblico che sono due cose diverso che non necessariamente devono principe per questo punto subito che sono molto d'accordo ha detto l'ho scritto lo ripeto
Do atto che la il disegno di legge Gasparri fa un grosso passo avanti concettuale perché dice il servizio Pubblico è fornito dal sistema radiotelevisivo
Quello che non riesco e che io sono assolutamente d'accordo quello che non riesco a capire è come fanno i miei amici relativi a non capire che in questo modo si mettono dei vincoli anche al proprietario delle due privati questo che non lo capisco capitale è una cosa incomprensibile
E quindi essendo difficilmente comprensibile
Ferrari cedendo tutto sommato di sbagliate
Credo che sequestro siano
Questa è la parte dell'opinione pubblica del mondo politico che bisogna cercare di convincere qualcuno
Parlavo di Progetto inquietante devi fare qualche cosa prendi esempio da fatto Pannella
Ispirato
Me lo ricordo il dettaglio ma credo che è quel tipo di convincimento
Una figura perché perché l'altra parte in quelle parti
Scusate un tiro per quale motivo un
Chi a una cosa dovrebbe
Io dico ma per quale motivo
Del Bracciano per la follia dell'Ulivo che ha cercato per cinque anni diverse pagare Berlusconi da quello che è il suo invece che impedì egli riprende quello che di tutti da questo è un altro virtuoso che non l'ho capito ecco ma non la capirò mai ma insomma patente
Adesso ma a parte questo padre dal momento che è così ed è così perché l'abbiamo voluto noi quindi
Un po'difficile che ci che porta il piano
Ma per quale motivo
Berlusconi dovrebbe poter vendere la RAI e dare un dispiacere al suo amico Fedele Confalonieri che onestamente limpidamente una delle poche della retorica la chiaramente dice a me a me lei i miei interessi è è vero ha ragione e ha ragione a Dio le ha tutti i diritti di dirlo
Però voi
Internet cosa di aziende private che punti cento per
Ecco ma per quale motivo
Dovrebbe
Dopo Berlusconi dovrà davvero dove ciò che non è ma molto difficile trovarvi le ragioni per cui dovrebbe fare e in fondo scusate io capisco perfino anche se non condivido i partiti dell'opposizione che richiama in qualche modo qualche cosa abbia Meglio
Ragionamento che non condivido e che ritengo profondamente sbagliato ma proprio nei risultati meglio aver qualche cosa piuttosto che affidarsi alle uniti piuttosto che per il porre la fiducia
La nella protezione dei propri interessi e delle proprie qualità dei piccoli di comunicazione all'unico posto nel quale questo vuote coinvolto che è il mercato concorrenti
Ecco che cosa possiamo fare io credo che possiamo farlo pagare a attese rispetto ai partiti che sono benefico degli azionisti
Possiamo appaiono Paganica
Possiamo fargli pagare caro queste già quando Berlusconi maramaldeggiare da Sofia certo chiedo che glielo possiamo far pagare caro nel senso che credo che più una cosa che il costo in termini storica ed è bene che il ricorso quando succedono queste cose se il Consiglio dalle la RAI deve pagarlo
Bene che si sappia deve ventitré paga un prezzo politico
Questo è l'unico strumento che abbiamo cioè di quando c'è un cumulo di potere mediatico che è sicuramente una cosa anomala
Costituisce l'anomalia per carità un'anomalia che altro le sue ragioni storiche perché bisogna far vedere che derivano dal fatto tra l'altro che
Un imprenditore ha dovuto rivolgersi al potere politico però vere a suo tempo per avere
Un suo diritto che è quello di fare Nesti qual è quella di
Previsione
Da da lì nasce poi tutto se vogliamo che tutte le cose hanno delle loro ragioni anche giusto
Ecco e poi quindi
Quindi farlo pagare caro facendo vedere le conseguenze
Secondo me sono cosa che dove
Non che cercano e sono cose che che che che il che che gli elettori capisco che gli elettori capisco io chiedo che la gente che bisogna far ragionare la gente sulla
Inevitabilità
Sì pura paradossale di quello che sta capita
Che
Incide che
Un incidente ma non è un incidente casuale che un incidente che capita
Info ricatti
Ed è abile e quando una volta che è capitato Tom come per le perizie quelle cicatrici intellettuali poi riaprono più
Eppure secondo me bisogna non consentire gli equivoci qui permette dove io non sono con
Perché
La con le porte che
Che ha parlato della di ha detto è poco realistico
Marco
Ma ricordo
Che nel due mila sei la data della proprio quell'appuntamento dalla legge Gasparri
Ma per quale motivo tra per qualche ragione tecnica logica politiche per carità ne capisco le ragioni di ritardare ma abbiamo tre che non partiamo all'interno di un altro ragionamento
Quindi io credo che questa sia una contraddizione nella legge del disegno di legge casta
Io credo che
La evento la public con ma quella che prevede il l'etichetta non è
Poi capire discutere potrà fare pagare un'altra valide ragioni per le quali l'Italia Gesù annuncia la propria contro Certenoli sistema finanziario perché il tema giudiziario
Che attengono al fatto che gli investitori per avergli riferiti i piccoli investitori per avere qualche il tema dell'investimento devono hanno delle difficoltà
Molto elevato molto maggiore che negli altri Paesi devono aspettare dieci anni per
Va venti giorni propri diritti
Problemi con pari se non c'è non nascerà per miracolo sulla cosa più difficile che ci sia quale
Quindi
Io credo che
Questo non ha senso Dario quando Berlusconi l'anno scorso affatto le sue Fernandel nel nel
è andato bene potrà anche privatizzare la RAI purché non sia una io pigliamo attivo
Dice solo che cosa vuol dire che naturalmente se non ce lo sai dire io propongo una procedura mettiamo su quattro persone che guardino i le carte non non dimentichi Napoli
Incomincerà a guardare la RAI come una
Che
Subisce un cambio di proprietà a un cambio di
I periti perimetrati
Al cambiamenti di regola e dalle con l'unica esigenza
Che la RAI che un'azienda che quel quella tutto pezzo che rimane che di cui si parla sia un'azienda che rimane va a possibilità di stare guadagnando e vivendo bene sulle
Unica unico questo gruppo di persone che avvertono questo obiettivo
Prendere i conti che non ci sono più
Con il riguardano i dipendenti si
Sono regionale tutte cose di cui non si parla sono però la sostanza lacci cioè dal problema scusate perché se non si va a vedere quelle robe lì si parla sempre di anche così uno pensa perché cede
Difetti con
è evidente che se io voglio vendere alla RAI non posso non gli posso dare il canone perché chiariamo Vendola nove dagli attentati
è chiaro che se Vendola RAI non posso dire che ha un tetto pubblici o devo giù devo la giustificare o entra nel petto il patto caduta duplicità io minore vigore suo concorrente
Quel tutte dato queste cose si possono derivare delle condizioni per la fine
Io personalmente credo che
Politicamente l'idea di vendere tutta la RAI sia sarei felice di essere contraddetto felice che forse ma chiedo che sia sarebbe molto più semplice credo che sia in pratica credo che avere una una rete
Tutti fanno un grande confusione traghetti a
Questa azione perché una rete sia
Nessuna rette finanziata dal solo canone tanto quanto basta per Firenze quello che
Io credo che sia una
Concessione il Consiglio
Credo che sia una cosa che va fatta se non si va da nessuna parte
Il grosso
Potere
Pertanto tutti devono essere due perché se no non c'è un non hanno pubblicitari abbastanza grande da interessare il sessanta o settanta inserzionisti che su un prezzo dico no quali luogo chiedo coerenti perché se no non il bar loro buongiorno tutte queste cose sono accade che possono essere viste parlare di soldi per prenderlo Roland Berger riguardi i conti di una di un'azienda privata qual era la FIAT io credo intraprende qualcuno mettere su
Persone
Per guardare i conti due questo è continuata era piaciuta molto appena allora presidente tempera
Che
Devo dire ne avevo anche parlato
Anche qui vicino
Un po'più la che idea piaciuta poi dopo
Non se n'è fatto niente perché vennero ad insistere partire io prometto di anche magari di di di fare il problema a spendere un un il disegno di legge che per la disciplina che impone doveva scrivere latitante vedere proprio mettere il dettaglio di te perché sono sempre più
Il tutto in questo perché io credo che si farà lo anche detto che non si può può fare
Non so se imparare l'inglese dove dei vincoli
Allora si dice a
E allora
Allora mi hanno al che se osserva le regole perché non pertanto non potevo avere mettere non mi piace nessuno e fare come Bertoldo che deve scegliere l'allora quindi d'altra parte come hanno fatto gli inglesi i quali adesso che hanno
Hanno stanno levando ogni vincolo e cercando addirittura di attirare capitale straniero in Inghilterra perché completo perché immerso nelle tende grazie fare concorrenza la BBC
Della stessa cosa
Cambiamo
Ecco così io credo che non ci siano dei dei dei vincoli da mettere credo che una una privatizzazione che faccia inizialmente nocciolo duro che venda a trattativa privata come previsto dalla legge sulle privatizzazioni
Un venticinque almeno del trenta per cento venti venticinque per cento da un Harvey dell'India giudicheremo condurre questa questa impresa l'eredità e il resto dato a contro meccanismo tra l'altro molto democratico molto facile che effettivamente potrebbe se un avvio
Potrebbe essere una public company cioè buoni da qui distribuito quell'acquisto
I acquisti quindi a tutti gli abbonati questi vengono trattati alla Borsa si forma
Finale comunque quel Totti viene
Per convertire questi Bolivia
Immediatamente si è un'azienda con un nocciolo duro
Investitori quali poi hanno delle quote no delle quote rigidamente ficcata in un titolo
Il settanta
Dal disegno di legge che appare in modo totalmente
Ma tutti poi queste azioni vengono scambiati di un po'per volta si può formare un altro gruppo un altro gruppo proprietari il quale può lanciare la sua Coppa al quale può fare
Le sue le sue e quindi avviare veramente un'azienda che sia un'azienda come tutte le aziende del tabacco questo è un settore industriale come tutti gli altri non si capisce perché le regole
Ve ne sono a capo debbano essere diverse da quelle degli altri
Sorpassi permette un
No poi pieni chiariranno quel tanto fare posizioni perché per la gente
Grazie grazie ad altre
Il senatore
La Roma ma ma sulla fiducia ma in questo caso Barry posto davvero
Grazie al senatore Franco Debenedetti grazie al ministro Gasparri che c'ha raggiunto e a cui speriamo tutto il senso di questo convegno è questa l'iniziativa radicale non solo radicale nota sette anni fa prese forma e corpo in un referendum con quell'esito maggioritario determinato dei cittadini noi ci auguriamo il suo disegno di legge abbia marcia rapida nelle camere ci auguriamo anche che vi sia una robusta azione emendativa nella direzione per farla semplice del modello radio radicale
La tesi radicale nota da questo punto no no ma Anna che parlano tutti proprio come radio radicale e quindi servizio pubblico concepito come oggetto come missione come contenuto non come soggetto gara assegnazione a un soggetto pubblico-privato preferiremmo privato che sarà in grado di offrire il miglior rapporto qualità prezzo questa è la tesi grazie al ministro a cui diamo subito la parola
Io vi ringrazio per questa opportunità sono stato invitato quarantotto ore fa e quindi non ha potuto partecipare a tutti i lavori di cui può ovviamente come dire prenderò visione quelli che saranno poi i risultati
Sulle agenzie e sui giornali anche attraverso casomai le registrazioni di radio radicale che immancabilmente credo diffonderà questa discussione innanzitutto per dire che se c'è in questi giorni un po'di destabilizzazione la RAI è colpa vostra sostanzialmente perché non appena iniziato la trasmissione
Non appiattita sulla sinistra
E qui sono riemersi perviene radicali nello spazio televisivo con loro segretario Capezzone Gresko Excalibur subito è successo un disastro ma la mia non è una battuta una constatazione reale perché a mio avviso quello che è successo due tre volte quindi non vivo
Cose inedite ma mi fa piacere dirlo qui casa in qualche modo nel convegno organizzato dal Partito Radicale presenza di Capezzone però c'è stata una tradizione acculturati presente ma c'era anche Agnoletto che Apolo dirà la sua
Quindi non era una tradizione denaro e Matera siete ricomparsi tra cosa ha fatto scalpore rosso ricomparsa un conduttore bollette non marxista-leninista ospiti di vario orientamento
Questo credo sia un po'la chiave di lettura ci sono alcuni che non sopportano
Un puro lirismo di presenze e appena c'è un politico di presenze si dimettano
Ora io credo che queste primo discorso da fare non si può accettare una sorta di ricatto morale il pluralismo e turismo di tutti
E quindi a rivolte ma del servizio pubblico privatizzazione un servizio aperto con l'accesso a tutti ho già troppi su un programma in televisione unilaterale un'ora
Propaganda per tutte le sinistre duttilità Caruso avrebbero Gad Lerner da De Benedetti a mezzo di volete senza un contraddittorio io immagino
Ci fu una polemica per il caso Bracalini non so se ve lo ricordate io non conosco giornalista più o meno leghista che invece un servizio sulla manifestazione dalla lega di un quarto d'ora è stato Quadri dato che sia scomparso dalla circolazione non so se chiama anche ritirato la tessera professionale
Dopodiché però una cosa molto più grave di in termini di unilateralità
Io l'ho sollevata perché a volte dicono operatore occupare dice Garda è un Carla si è occupato pure dell'ordine di dei titoli dei telegiornali altre epoche quand'era portavoce di volare io non non mi occupo sono delle cose che penso di dover dire ministro o non ministro perché
Faccio secondo me ministro assolvendomi dovere tra questi la bozza di legge ma credo anche dei e le di vittorie sulle delle mie opinioni poi sono delle star imbalsamato perché ministro e assistere allo scempio di libertà di pluralismo che tuttora
Viene fatto là dove la sinistra lo spazio monopolistico perché la sinistra accusa agli altri di fare quello che gli altri non fanno perché loro fanno negli spazi
Che si rese subito gli deve mettere a disposizione come a tutti ma non per fare propagandano laterale ed allora come c'entra la legge con questo c'entra perché lo dobbiamo
Approvare la legge io l'ho presentata all'inizio di settembre però perché non volevo
Che la proposta di legge seguisse la sentenza della corte costituzionale questo è un Paese che materia radiotelevisiva ha legiferato sempre fotografando l'esistente
E quindi rincorrendo quello che succedeva relazioni commerciali decreti oscuramenti battaglia non battaglie succedeva quest'altra cosa e si seguivano gli eventi
Io invece ho cercato di inquadrare un po'il sistema quali sono i punti principali di questa legge primo definiamo il sistema integrato delle comunicazioni comune insieme i giornali la pubblicità le televisioni le radio i portali internet il cinema un qualcosa che anche per le tecnologie convergenti i bit la stessa tecnologia però mai pervade tutti i mezzi di comunicazione devono portare a considerare questo con un sistema integrato limiti antitrust certamente c'è qui
Re dalla vedo che un strano difensore dei vigili liberali io introdotto in questa legge due limiti antitrust il venti per cento delle risorse di questo mercato integrato nessuno può possedere più del venti per cento dei ricavi di questo mercato
E la cifra in assoluto ha messo in questo mercato valga venti ventidue miliardi di euro la cifra assoluta una gigantesca perché attenzione i principi del libero mercato devono garantire e la concorrenza nel nostro piccolo cortile italiano ma anche la concorrenza su scenari più vasti è inutile che dica che nella comunicazione la concorrenza
Solo da Rete quattro avete due tre dare una tra quell'altro c'è un mondo che sta anche in casa nostra grazie alle regole del libero mercato c'è il signor Murdoch che oggi è proprietario delle due piattaforme esile digitali ed è un signore che fa televisione in India Australia
Regno Unito in Italia in mezzo mondo dobbiamo avere anche un'industria che vive che produce in Italia multimediale che possa competere non solo al suo interno ma anche col resto del mondo
Non abbiamo il petrolio non abbiamo loro
Abbiamo però sapere conoscenza cultura potremmo essere competitivi come sistema Paese pochi ci riuscirà problema dell'impresa che si organizza la meglio nel campo della fiction del cinema dalla televisione della radio della comunicazione
Perché qui non c'è prova di materie prime e l'uno o c'era o non c'era
è una capacità creativa che si può esprimerò esprime evitare la questione quindi limite antitrust del venti per cento che ha prodotto una legge di queste risorse del sistema integrato a Bisoli mite
Molto adeguato perché guarda e al mercato interno dove seria del venti per cento potrebbero esistere quindi almeno cinque operatori ammesso che tutti raggiungessero il tetto massimo
è anche un limite che evita il nanismo perché i principi liberali la concorrenza devono essere applicati ma poteva anche evitare di fare un autolesionismo alcuni miti sono talmente bassi da far vincere solo gli altri che ad arrivando qui con dimensioni diverse facendo massa critica
A livello mondiale poi qui come dire con poche mosse
Conquistano spazi di mercato accettiamo la sfida non vogliamo un'autarchia nel mondo delle comunicazioni ma vogliamo poter competere se no altrimenti dove la competizione la concorrenza sia un competitore
Come dire si legano le gambe in partenza come fa a fare la corsa voglia altro limite il venti per cento delle reti televisive
Ora dopo anni che quelle che ci saranno col digitali che non saranno le undici di oggi nazionali saranno più di cento quindi è chiaro che il limite del venti per cento che c'è comunque sarà rapportata a quella dimensione nel frattempo diciamo un regime transitorio di poco tempo perché ma pensiamo che il due mila e sei siamo data da rispettare per il digitale terrestre è difficile lo so anch'io se non ci si crede non senza però la legge è difficile che si faccia ma anche qui che ipocrisia la sinistra chi ha stabilito la data del due mila e sei
Il centrosinistra è una legge varata nel due mila e uno
Se io avessi la legge detto sì però nel due mila otto il digitale avrebbero detto che ha tentavano futuro telematico del Paese avendo confermato quella data ma avendo anche scandito dei passaggi più precisi sono un affrettato Salvatore di Rete quattro o di non so chi
Voglio dire ecco delle poche sia dalla sinistra credo ci sia poco da aggiungere il principio della liberalizzazione
Quindi io credo che possa essere garantito questi due limiti del venti per cento la privatizzazione
Se ne parlava de Gennes non patire vorremmo sono stati prima ricordati sicuramente nel corso dei lavori sarà parlato ampiamente io rivendico un merito che spero venga riconosciuto anche dal partito radicale
Di avere presentato una proposta di legge che pone la questione finalmente sul tappeto si basano delle la pratica se non si approva quella legge sfilo io Capezzone dalla vedova chiunque a spiegarmi come si privatizza la Rai oggi pomeriggio
Ammesso che oggi quando si rese e decide privatizziamo la RAI a legislazione vigente
Come si fa
A parte il fatto che lo potrebbe comunque Berlusconi perché ci sono dei limiti antitrust che esistano ancora in Italia e quindi impedirebbero a Mediaset che peraltro la Corte Costituzionale vorrebbe passare da degli alberelli
Non potrebbe farlo e non ci sono le istruzioni per l'uso cioè come alberi di Giove cura c'è il fogliettino multilingue che spiega come si deve fare
La mia proposta dice indica un modello so che volete avere prezzi da su quel modello ma un modello è un modello peraltro in Italia già applicato nei casi MM casi ENI
Una ipotesi di public company una procedura di dismissione di quote anche tenendo conto dell'impatto sul mercato
Alagna con valore vedevo in questi giorni sul Sole ventiquattro Ore delle stime lo Stato che era il proprietario il tesoro
Sì Graviano la prende zero nemmeno regalarla non è che la RAI è un bambino abbandonato quei racconti che lo abbandoniamo davanti alla porta di qualcuno voi assumiamoci dopo le scappiamo qua a volte no succede con qualcuno che abbandona dei bambini e chi diciamo riceve questo
Improvviso d'Oro può e deve provvedere alla sviluppo alla Grecia di questo bambino non è una novità
Lo Stato come tutti i casi delle privatizzazioni deve farlo anche secondo la sua convenienza perché vendendo dei beni può abbattere debito può insomma mettere a posto
Quindi secondo me anche ai casi Aniene si è seguita una logica che ha portato a quote progressive di dismissione
Anche basamento del mercato faccio un esempio non RAI da tempo si dice quando sarà venduta dall'ENEL la Wind per fare un esempio di azienda telefonica
Va be'io non dipendeva e dipende dal Tesoro io sono ministro delle Comunicazioni mia o o quali aspetti deregolamentazione però
Conosca abbastanza il mercato da dire che se oggi pomeriggio il CIPE decidesse d'accordo con il ministro del Tesoro con l'amministratore della di vendere quindi sarebbe un errore perché oggi il mercato e talmente depresso che sarebbe un attentato a un volo rimorchio che basi venduto ma quando il mercato si sarà ripresa finisce questo ciclo negativo delle Borse vuole dire che privatizzare liberalizzare privatizzare banche Pato da questo slogan facendo in modo che poi chi privatizza
Deve anche avere il dovere perché sono gli sarebbe contestato questo
Di rendere al massimo il valore di far rendere al massimo il valore di ciò che più ardita attente eh svendere svendere svendere impoverire impoverire impoverire un patrimonio pubblico guru potrebbe anche denunciare denunciare denunciare perché vale vale qualche cosa no
E quindi c'è un problema di farlo secondo te indicato il modello e modello ripeto che ha portato oggi lo Stato verserà nell'ENI al trenta per cento
Si dirà lo Stato conta ancora ma non è una società quotata agisce sui mercati internazionali credo che era interferenza della politica in quel caso
Sia molto minore rispetto ai tempi di quando nasceva l'ENI anche perché essendo una struttura che opera petrolio energia sui mercati internazionali poco come dire si potrebbero collocare questi fattori con invadenza eccessive
Ed erano state ancora i tre sono al sessanta per cento ma non è più al cento per cento io nel modello collegato dica come d'oliva Bad Company procedure con cui il CIPE decide quanto venga né la legge non dice quanto se ne deve rendere il CIPE decide io non so appunto che ha deciso mano a mano che l'ENI cedesse il settanta per cento si sono prese decisioni progressive basava andamento del mercato a decisioni strategiche lo stesso si potrebbe fare per la RAI nella legge si indica una data d'inizio
Certo la data e l'ha portato a riva Preside approvazione della legge la prima delibera CIPE indicata nel gennaio del due mila e quattro che non è tanto lontano quando presentato leggevo qua dentro Gasparri quanto tempo magari fosse lane approvare la legge veniva anche a quelli che sono critici positivi cioè come voi che dite si può fare si deve fare di più bensì discutiamo la legge e la proviamo cerchiamo di creare uno strumento una legge perfetta difficile fare una legge perfetta ma una legge che consenta di avviare la privatizzazione ma leggendo inclusione presso le Commissioni
Trasporti e telecomunicazioni e Cultura della Camera i deputati sono in corso lezioni non mi auguro che si basi già prima dalla fine dell'anno la fase di discussione
Perché a quelli che dicono è lontano il giorno delle quattro dico che rischia anche di essere una data non reale se la legge non si approva perché e la legge per ora una proposta
Non è una legge io confido che si possa approvare con una scaletta di tempi che ci consenta di partire per questa realizzazione
I tempi sono indicati le modalità ma diciamo nessuno avere più dell'uno per cento
Per un modello di public company qualcuno diceva poi chi è che si comprano per cento credo che ci sarebbero soprattutto se il bene viene messo sul mercato in maniera interessante per il risparmiatore
Oggi la Rai e anche per questo forse alcuni si sono dimessi vede migliorare i suoi conti da quello che io so io non è che lo so da passanti su questi aspetti o delle competenze ho chiesto notizie il due mila e due si può chiudere in pareggio di bilancio
Sentenza con la precedente gestione era di un passivo gravissimo la precedente gestione dell'ala era talmente irresponsabile e nemmeno accantonato le cifre per acquistare i diritti del calcio ora la RAI grazie alla mia azione via acquistati per tre anni pagando le trenta per cento in meno comunque verrebbe dovuti comprare Padova del c'era un governo di centrosinistra un presidente come precedente ripagava il doppio facendo male ma era difficile che non li compra sebbene non erano nemmeno accantonato questa cifra
E così uno vede sul giornale l'amministratore non accantona non so i soldi per comprare la carta e il giornale con la carta bisogna comprarla poi si paga di più si paga di meno ma in bilancio ad emettere prevediamo di spendere x per la carta o X non so per quale altro tipo di investimenti acquisto
Non è quindi vede un miglioramento perché può avere un pareggio di bilancio e anche l'indebitamento complessivo
Che con la vecchia gestione tendeva ad andare a duecentottanta milioni di euro
Sta riducendo parliamo dell'indebitamento complessivo onde del rito annuale e dovrebbe attestarsi avviene l'anno su una dimensione o molto inferiore di cento ottanta milioni circa di Europ quindici alcuna azione di risanamento in corso
Che la premessa anche per andare sul mercato perché uno farla tensione ideologica devo vendere perché dovendo evade varando la realizzazione economica e quindi il risanamento è un'altra condizione importante e nel Budget annuali
E nel debito complessivo qualcos'altro si potrà fare
Lo studieranno
Allora ero servizio al Tesoro ci sono immobili ci sono cose che possono essere fatte non l'operazione che volevo equi cede al quarantuno per cento dando però
Tutti i poteri a chi al quaranta per cento anch'io sognerei o quarantanove per cento di comandare il mondo ma insomma temo che sia una cosa un po'difficile
Nell'economia come anche nella politica quindi io indico un modello si può fare di più sì attenzione una cosa in cui segnalare alla conclusione
Storia Coluccia non voglio abusare però del tempo io credo che dovete anche guardare un altro aspetto dalla legge la legge c'è anche scritto
Non si possono fare dismissioni di aziende di rami di azienda
Fino al trentuno dicembre del due mila cinque vada lontanissima secondo alcuni dopodomani Amici miei qui parliamo di una struttura che esiste da decenni la redazione le prendo quanto risale vent'un paio d'anni non sono una cosa insomma non c'è bisogno di fare scioperi dalla fame per attendere insomma
Si può aspettare quasi suo far prima ripeto il Parlamento è sovrano
Dice quella legge quindi proposta non si può fare questa dismissione di rami fino al trentuno dicembre due mila e cinque o dire che il primo gennaio mille sei
Il consiglio d'amministrazione in cui ci possono essere anche a quel punto dei rappresentanti dei soci privati se la legge fosse approvata come spero nel due mila tre se la prima delibera CIPE si va al due mila quattro se possono fare anche dura Polo la percentuale di vendita ripeto la decisione anche presa sul momento in base all'andamento del mercato non è un fatto ideologico vendo tutto domani mattina al prezzo possibile bisogna anche fare la cosa con saggezza dal piogge alle sei si potrebbero vendere per decisione del Consiglio di Amministrazione in concerto anche tesoro
Avrebbe il suo peso
Ma voglio anche dire poi ultimissimo sulle procedure di nomina
Si possono rendere l'amica azienda quindi reti esordirà li aziendale e quindi avviare un processo di questa Bella brutta la legge altrove bella perché ciò lavorato ci credo presentata quindi sarebbe singolare che non crede sia la proposta inemendabile assolutamente no però ecco con raziocinio e come Toldo para la promessa che poteva sembrare estranea il pluralismo
Quelli che sono gli aspetti anche patrimoniali di valore di risanamento di gestione perché altrimenti con la cosa vale due soldi sul mercato vale comunque molto a Pollena anche di più secondo valore immenso gigantesco
Pare derivi da Antitrust comunque andare verso il digitale
E poi fare un modello che io ho indicato poi vedremo le proposte altrui ci sono ci saranno però dobbiamo far muovere il treno Polo potrà dire questa locomotiva non mi piace su questo treno manca il vagone letto o possiamo fare l'alta velocità
E io però ho cominciato a mettere i binari per discutere con quale treno andare qua il binario non c'era umidità non poteva camminare
Allora portiamo avanti rapidamente la discussione dalla legge l'ha detto anche il presidente del Senato giorni fa il messaggio del Capo dello Stato ha dato delle indicazioni la sentenza della Corte non sposta di un millimetro i contenuti della legge
Io d'altro o da Michael che farà anche con interlocutori incredibili cioè Paolo Serventi Longhi che Valente impegnata l'attività politica
Che fa il sindacato che è giusto che faccia è stato netto del far quello
Cura poco lettura dei testi quindi continua a dire che qua c'è scritto che il Governo si provvederà in quella legge c'è scritto che rompe con semi di trazione avvenga non so adesso è un vero male ma questo io ho scritto
Su designazione dei presidenti di Camera e Senato che danno una lista di nomi all'azionista pubblico c'è diritto societario non pretendo che Serventi Longhi se avverrà di siamo sulla materia però voglio dire cioè è una S.p.A. quindi poi se ne voglia andare verso una delle privatizzazioni cucina anche soci privati le procedure non possono essere estranea diritto societario non pretendo che serventi sia su questo come molto avvezzo però molti al dovere di sapere e quindi voi non fa nessuna nomina l'azionista pubblico finché ci sarà si spoglia di questo potere o dai presidenti di Camera e Senato anche in Parlamento vorrà dire non certo al governo
Il Presidente in tutta questa fase finché poi non sarà tutto fatto l'organizzazione totale francamente su questo non so quale sarà la dava curdi bisogna fissare una data
è un ovvio mi accontenterei che cominciasse il processo
Comunque il presidente Daniele tale solo se c'è un voto a due terzi di maggioranza dalla Commissione parlamentare di vigilanza quando ho fatto questa contestazione a servente io la valletta ma dettano Panucci riescono a mettersi d'accordo queste maggioranze qualificate forse sapeva poco che a maggioranza qualificata se leggo corte costituzionale CS m presidente i veri garanzia a volte il parlamento un po'riottosa buone se avete qualcosa avete dovuto smuovere le acque
Però il fatto che il Parlamento sia riottoso talvolta non deve far venir meno il principio delle maggioranze qualificate è un principio di democrazia per alcuni incarichi appunto di garanzia e quindi noi abbiamo spogliate però da qualsiasi tipo di potere ancor più di oggi
Ora io ho interlocutori quindi che hanno idee diverse rispetto interlocutori che io gli dico che oggi
Io detiene un altro convegno ci sarebbero una sinistra capace presentare emendamenti per decidere oggi e ma che oggi è venerdì allo smalto almeno su qualche cosa lo devo essere d'accordo e quindi concludendo che oggi e martedì vi ringrazio dell'ospitalità però di incontrarci al dibattito parlamentare
E anche in quello politico visto che voi agite anche più diciamo in funzione multimediale che in questo momento nella Camera dei deputati
Grazie davvero al ministro io mi guardo bene dal trarre conclusioni perché qui c'è da iniziare in onda conclude al ministro Gasparri va dato atto volentieri lo lo abbiamo fatto e lo rifacciamo di aver appunto aperto un percorso quante divisioni anni radicali poche in Parlamento nessuno però con quel tanto dico
Ecco comunque con quelle magari schierando l'onorevole Wojtyla deputato Giovanni Paolo o d'altro diciamo più probabilmente altro
Cercheremo per un verso di fare quanto ai noi perché il percorso sia rapido e certo anche però di fare in modo che si prende in considerazione quest'altra ipotesi la nostra grazie ancora al ministro Gasparri e buon lavoro a Luino a tutti noi
Teresa cosa