Rassegna stampa sui temi ambientali

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale Giorgio Spadaccia per la rubrica quale ambiente
Oggi c'era un la segnalazione di alcuni articoli fondamentalmente che riguardano tranne uno tutti Venezia il primo è un articolo le petroliere della laguna una un bellissimo articolo di Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera anzi è un editoriale di prima pagina poi c'è invece una un'intervista dovuta sempre io credo questo fondo al ministro una un terminale allargo per salvare Venezia un'intervista appunto del ministro Lunardi al Corriere della Sera dice che serve poi difendere Venezia se poi la si lascia morire di chimica un articolo di Pier nato Brunetta sul Riformista infine facciamo a tempo un bell'articolo anche su altri argomenti di Arturo car lo quinta o alle sempre sul Corriere della Sera la lezione di San Giuliano il nostro passato non apprezzo cominciamo appunto dall'articolo di Stella
Sull'
Corriere
E la sera prendete il Palazzo Ducale alzate lo di una quindicina di metri nuovo moltiplicato euro per quattro riempite no fino a loro di petrolio e Comune sono le immense navi cisterna che si inoltrano la laguna di Venezia tra Piovanelli e le che salì Gorni sullo sfondo della finestre fiammate bestioni larghi fino a cinquantadue metri lunghi duecentottantasei capaci di portare centosessanta mila tonnellate di combustibile oltre il doppio del carico dalla Prestige che sta devastando le coste spagnole
Nonostante questa gigantesca massa di catrame sia tra boccata duecentosettanta chilometri dalla Galizia sia stata dispersa dalle correnti oceaniche e si sia diluita negli abissi dell'Atlantico
La laguna veneziana occupa una piccola area di cinquecentoquaranta chilometri quadrati
E profonda in media centoventi centimetri è fatta per il settanta per cento da specchi d'acqua dove si può camminare affondando fino alla cintola è un ambiente bellissimo ma fragile
Nel quale non caso sboccia ora magia della città serenissima eppure negli ultimi venti anni dice uno studio Technical per Venezia nuova
Lungo il canale dei petroli scavato negli anni Sessanta a dispetto delle furenti denunce di Italia Nostra di questo giornale e di Indro Montanelli sono passati oltre duecento milioni di tonnellate di prodotti petroliferi derivate e e vari liquidi nocivi sono trascorsi ventisette anni da quel settantacinque
In cui il Comitatone definì obbligatoria la chiusura dell'alle petroliere ancora in Mila lungo questa autostrada d'acqua che ha stravolto perfino i ritmi delle maree eccezione a chi salite dalle otto degli anni trenta aventi quarantaquattro degli anni novanta sono transitate sul e centoquarantasei navi cisterna due al giorno cariche di dieci virgola cinque milioni di tonnellate di liquidi pericolosi
Dei quali la metà di grezzo porta portate da settantatré per il petroliere ciascuna delle quali arriva in pancia mediamente settantotto mila tonnellate di oro nero
Mille più di quelli che stanno uccidendo la vita sulle coste galiziana dicono gli prendete i pragmatici spensierati la
No no no scoppiano tempeste non ci sono scogli non c'è rischio di collisione dicono le statistiche una sciagura su quattro viene per un incendio e questo come dimostrò il caso della avendo davanti a Genova Pos comperare ovunque in pieno oceano o in un catino d'acqua pochi anni fa un gruppo del Cnr coordinato da Andrea bergamasco e poi cita altri non andò a vedere cosa succederebbe nel caso di incidenti in mezzo al canale dei petroli una situazione ottimistico una per ieri di sulle cinque mila tonnellate un ventesimo il carico della petroliera di una petroliera bene la quarta ora la marea nera avrebbe già invaso il bacino centrale alla dodicesima si stende Rebbe Tung lungo tutto il Lido alla trentaseiesima Morbelli ebbe il bar Cino di San Marco il Canal Grande e novantasei ore occuperemo che ogni Barina ogni vale la bisca ogni pozzo ove cercassero scampo Gazzi che e ai loro e lo sanno tutti i ministri sindaci assessori negozianti gondolieri e non passa anni salse qualche ministro oggi in una Harding ieri Bondone l'altro ieri per andini non proponga di ridurre il rischio costruendo una piattaforma in mare è un oleodotto idea vecchiotta visto che il primo a parlarne fu Enrico Mattei il nodo vero il futuro industriale di che era dove l'inchiesta di Casson e qui parla appunto tagliamo un lungo pezzo la storia di Marghera dei consensi conosce e vediamo le conclusioni di un'unica cosa non più tollerabile l'attesa del Mullah spiegò qualche anno fa uno studio da poco Politecnico Harris che il tempo di ritorno che mi gli incidenti gravissimi laguna era di centocinque anni
La nascita di Porto Marghera sono passati ottantacinque chi vuole per un po'può sperare ancora in Sant'Antonio Santagata o San Nicolò o fare gli scongiuri non vorremmo fare qualcosa di più serio
Questo l'editoriale di prima pagina sul Corriere della Sera
Sulle petroliere nell'mai dire Nancy
Mercoledì quanto a vicenda c'era un intervista quasi di una pagina al ministro Lunardi
Al largo per salvare Venezia così eviteremo di fare avvicinare le petroliere al centro storico
Per salvaguardare Venezia
Oltre l'installazione delle barriere il MOSE costruiremo una piattaforma diciassette chilometri dalla costa per evitare che le petroliere entrino in laguna il ministro delle infrastrutture non Nardi annuncia che il progetto preliminare commissionato l'anno scorso il pronto sarà presentata al magistrato delle Acque di Venezia il venti dicembre il ministro concorda con quanto evidenziato dal Corriere della Sila di ieri
Perché non sarà mai abbastanza quello che si potrà fare per salvare Venezia il suo problema è veramente di grande rilievo
E ci tiene a separa le responsabilità di dissero interessato al passato e di chi cioè lui al presente
Poi usare questo progetto gli del Corriere sarà un terminal per navi petroliere grandi e piccole collegato con una pipeline ha più tubazioni per ogni tipo di combustibile questo fascio di tubi una volta raggiunta la terra fu ma piene messo dentro un pozzo profondo una trentina di metri e lungo una galleria di una decina di chilometri al giungere a Marghera il costo cinquecento milioni di euro che dovrebbero essere utile sia di col meccanismo del pregio finanzi quanto potrà essere un quando potrà essere operativo se il magistrato delle acque lo approverà dovrà essere perfezionato l'aspetto finanziario credo che potrebbe partire dal nel due mila e quattro per diventare operativo non prima di quattro cinque anni come mai gli del correo così tanto tempo l'opera Mare e molto complessa ben venga la pipeline masse una petroliera fonda largo come in Galizia il problema il disastro ecologico resta non crede nel frattempo mi ha
Guru che intervenga la nuova normativa sui doppi scafi peraltro spinta proprio dall'Italia in sede europea in ogni caso se il destino
Vuole che una petroliera si rompa nell'Alto Adriatico Sempre meglio che accada diciassette chilometri dalla costa che in laguna ma non si può risolvere il problema dice certo si tratterebbe di spostare il Petrolchimico un aviere il ministero del
Niente governo stanno cercando di trasformare gradatamente Marghera in un impianto logistico in modo da garantire occupazione Ladu curatore della della
Si può spiegare meglio Marghera una posizione strategica rappresenta la cerniera tra il corridoio cinque che sarebbe l'asse di collegamento fra Barcellona e Kiev
E il corridoio adriatico che con la futura autostrada andrà da Ravenna Mestre così Marghera diventerà un centro internazionale intermodale importantissimo
Vediamo ancora altre cose
Ecco poi a un certo punto si continua ancora a parlare
Di questo volo oggetto ma veniamo poi parlano anche del si parla anche del MOSE
Tornando al MOSE chi dice il Corriere del WWF l'ultima valutazione d'impatto ambientale la cosiddetta via era negativa come la mettiamo i dati in mio possesso dimostrano più necessario avviare le procedure del via boh per cui vale il finanziamento di quattrocentocinquanta milioni di euro deliberato pochi giorni fa dal CIPE
Oggi incontrerà il presidente del Consiglio affronterete il caso Tassone Crippa si parla del problema delle mancate deleghe al sottosegretario assume e poi dice che passò affiora affronteranno lo stato di avanzamento delle ventuno opere strategiche tra cui appunto il MOSE e il ponte sullo Stretto e le autostrade del mare
Varieranno lo stato d'avanzamento e via dicendo e dobbiamo ancora un terzo articolo
Il professor Renato Brunetta
Sul il Riformista inutile difendere Venezia dalla dall'acqua se poi la si lascia morire di Chimenti
L'incidente Eligio vedessi rapporto Marghera poteva essere una no Bhopal l'incidente che si è verificata a Porto Marghera la sera di giovedì scorso ventotto novembre non è un incidente che può definirsi normale un incidente cioè che possa essere accettato comune con serenità sequenza fisiologica di una lavorazione strutturalmente pericoloso non è così la filiera del coro rappresenta dall'insieme di impianti obsoleti e ad alto rischio qui dice come con la composizione è una presenza che dovrebbe apparire incompatibile a tutti coloro che hanno una conoscenza una del territorio urbano una redime mezzi anziché un responsabile allarme per una situazione di crisi chiaramente non risolvibili con strumenti di carattere ordinari sembra invece regnare la situazione a tal punto critici soliti pubblici Passirano sistematicamente sotto silenzio la grave situazione impiantistica e le falle gestionali del complesso petrolchimico di Venezia
E respingono talmente ogni ragionevole dettagliata indicazione proveniente dagli esperti più qualificati in quali invitano da molto tempo ad affrontare la dismissione guidata del Polo petrolchimico di Marghera
A tutti dovrebbe invece apparire prosegue Brunetta che davvero assurdo salvaguardare Venezia dall'acqua alta per farla morire di chimica in questi come in altre circostanze la sorte aiutato
Anche se i piani di emergenza parlano molto caro chiaro in caso di dimissioni fosse Gene sostanza chimica ampiamente presente lo stabilimento potrebbe aver infatti verificarsi una catastrofe
Insomma poteva essere una Bhopal non lo è stata qui continua ma a un certo punto Brunetta più impone una serie interrogativi che deve noi siamo un vero e proprio attacco al ministro l'ambiente Matteoli Brunetta un parlamentare europeo esponente di di Forza Italia stato candidato a sindaco di Venezia e qui fa sette punti interrogativi
E esigui rivolge il ministro Matteoli primo perché tutti gli impianti della filiera del coro come già avvenne nel novantasette
Non sono posti con decreto ministeriale ma al minimo tecnico in manutenzione perché secondo il governo nel suo complesso non pone mano raccordo per la clinica a Porto Marghera e qui punto di vediamo rapidamente questi punti perso quali risoluzione assunto il nostro ministero dall'ambiente quando già l'mila e uno era stato accertato che il nuovo impianto le sfugge a me ancorché oggetto di ordinanza non fosse esente dall'obbligo di presentare la valutazione di impatto ambientale una prova evidente che avrebbe potuto essere costruito in maniera opportunamente diverso quarto il ministro dell'Ambiente ha provveduto a segnalare il caso alla costruzione in assenza di valutazione di impatto ambientale
Dell'impianto svolge nella magistratura come avrebbe voluto la conclusione dell'indagine a suo tempo promossa quinto che cosa essa il parere negativo via sul potenziamento delle Bucci impianto integralmente connesso con quello di di va bene qui c'è un aspetto tecnico sesso perché il ministro Ambiente non si decide e qui ecco un attacco politico generale da parte di Brunetta a ricostituire la commissione Valutazione impatto ambientale
Nel cui interno la novantasette era cresciuto un gruppo di valutatori in grado di conoscere e giudicare in maniera indipendente la reale condizione complessiva e specifica di ogni singolo impianto di Porto Marghera dissolta d'un colpo con una cattiva interpretazione della legge che porta il una del ministro Franco Frattini settimo che senso ha pro ore pagare la bonifica dei suoli di Porto Marghera se poi una fuga di gas avvelena popolazione l'ambiente e quel che è peggio alimenta l'insicurezza del Panico e quindi l'abbandono della città definendo nel totale declino
Ottavo infine perché le forze politiche regionali e veneziane non prendono atto che invischia Porto Marghera non potrà mai diminuire ma soltanto aumentare
Questo l'articolo di Renato Brunetta diciamo tutto rivolto almeno al ministro Ambiente Matteoli il come in una sorta tacco interno al Polo e appunto che secondo me appunto ha ragione perché è inutile difendere è emersa dall'acqua alta
In comune queste condizioni di di Porto Marghera abbiamo ho concluso purtroppo abbiamo terminato il quarto d'ora o leggere un articolo molto bello ma ne accenno solo la lezione di San Giuliano il nostro passato non apprezzo il paese del Reno verrà ricostruito altrove identità e cultura sono legante ecco perché non si devono mettere in vendita i beni artistici una di Arturo Carlo Quintavalle ne abbiamo praticamente letto solo il titolo sul Corriere la sera ma molto bello con questo concludiamo anche la trasmissione di oggi un saluto agli ascoltatori di radio radicale da Giorgio Spadaccia
Quest'