Rassegna stampa sui temi ambientali

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale da Giorgio Spadaccia però rubrica quale ambiente questa è la tata diciamo del due mila e tre anche se siamo arrivati ormai alla credo centosessantadue esima centosessantatré esima trasmissione e vediamo alcune notizie che sono abbastanza diciamo interessanti la prima non riguarda strettamente Lang
Però riguarda il ministro dell'ambiente Matteoli il quale intervistato dal Corriere della Sera ha detto sì all'indulto finisci lasci libertà di voto un questa in
Intervista è molto interessante voli primo anche perché
Isma'solidale del Presidente Ciampi la devolution di Bossi adesso abbiamo il federalismo del tubo la siciliana del presidente Totò Cuffaro il TAR sia sospende la gabella istituita dalla Regione Siciliana sul passaggio del gasdotto algerino questa notizia ride amo cessi al c'era un po'su tutti i giornali non l'abbiamo ripresa dal Sole ventiquattro Ore Elegance è pronta al via e la seconda società in Italia ancora tra notizia che riguarda il gas gas libero sarà guerra delle bollette al business si affacciano seicento aziende iniziamo appunto con questa intervista del ministro Altero Matteoli al Corriere della Sera
Matteo qui c'è una linea grossa intervista sia all'indulto prima tappa del dialogo finisci lasci libertà di voto questa intervista io gliene importa
Perché
Ministro Matteoli probabilmente col ministro Ambiente io né con darei come voto non un voto ha stretto un'alleanza Koons e Ansa con il presidente di Legambiente che tra virgolette di coprire le spalle fa una politica
Di non grande respiro però devo dire che in questa intervista
Il ministro Amato ha dimostrato intelligenza perché ha aperto la strada in Alleanza nazionale
Poi a tutto una serie di pronunciamenti a cominciare da Alemanno da Storace
Da Gustavo si rinnova de Alba dallo stesso Urso che si sono pronunciati per l'indulto e quindi in realtà Fini dice ha detto se io non presso sua mia posizione
Ne resta su questa posizione ma una caserma e quindi ci sarà libertà di voto ma veniamo appunto che dice Matteoli in questa intervista al Corriere della Sera combatto questa battaglia da sempre da quando militavano la gioventù del MIS controcorrente ma oggi mi sento meno solo nel partito altero ma The Holy lancia con forza il suo appello a favore dell'indulto sa bene che gran parte di a danza nazionale penso esattamente l'opposto ma da uno dopo che sul suo fronte sia schierato anche Gianni Alemanno e altri cominciano a ragionare sull'argomento in realtà abbiamo detto che sono i versi sono schierati chiede a Gianfranco Fini di lasciare libertà di coscienza al partito quando si andrà a votare in Parlamento non solo il ministro e la niente anche convinto che un voto bipartisan come quello che potrebbe emergere al Cam era e al Senato sull'indulto potrebbe sbloccare le riforme quindici ha ragione Ciampi non si possono fare a colpi di maggioranza Casa delle Libertà opposizione devono trovare un punto d'incontro pensa che al avrà la meglio il fronte trasversale favorevole all'indulto sono sempre stato un ultrà garantista nonostante la linea ufficiale del partito pensi che quando negli anni Settanta Almirante lancia una raccolta di firme a favore della pena di morte io da consigliere comune Ale a Livorno fece una campagna contro anche ora chiede il Corriere della Sera Leanza nazionale schierata Fini in testa contro una misura di clemenza come l'indulto è vero ma oggi lo scenario è cambiato e io mi sento meno Tari per l'opinione espressa riguardo da Gianni al ma hanno chiede ancora il Corriere non solo ci sono anche altri cominciano a ragionare sull'argomento del resto su certe certe questione difficile imporre una disciplina di partito se fossi infinite lascerei libertà di coscienza io mi sentirei meno i Marrazzo ma anche altri libertà di coscienza come per la bioetica in materia simili chiede ancora il Corriere fosse per me sarei favorevole anche a chiudere una volta per tutta la stagione del terrorismo però sono ben cosciente che dato il risorgere e non si tratta di una strada praticabile nell'immediato intendiamoci chiudono una stagione non vuol dire dare la grazia una persona indulto indultino chiede ancora il Corriere sono quella misura seria l'indultino non risolverebbe i miei tutte anche perché libererebbe dal carcere sono uno era assai ristretto dei detenuti ad ogni modo voglio precisare che non sono a favore l'indulto per il sovraffollamento delle carceri del sì per una questione di principio
L'intervista abbiamo letto una buona metà sul Corriere della Sera prosegue
Va a toccare il discorso delle riforme istituzionali
Dice Ciampi e via dicendo non ci fermiamo qui però diciamo che schema teorico in questa intervista diciamo ha rotto questo fronte che s'era creato di opposizione di Alleanza Nazionale e finì appunto non so se è ingiusta un gioco delle parti fosse stato costretto a dilatare praticamente libertà di voto per su questo fatto questa posizione anche
Minato che
E nella stessa lega lo stesso Bossi si sia dovuto accodare diciamo in questa direzione e per questo punto segnalavo questa intervista perché avuto sicuramente un un grosso rilievo e adesso vediamo invece questa storia
Gas del gasdotto che passa atta verso che parte dal Sahara passa attraverso l'Algeria passa attraverso il mare la Sicilia e poi attraversa tutta Italia fino alla pianura padana la Regione Siciliana imposto una Gabelli la per il passaggio di questo gas dottor Doom per un importo pari a duecentosessanta miliardi di lire l'anno che naturalmente la Slam ha riversato nelle bollette che tutti noi paghiamo sul gas e
Il TAR della Lombardia ha sospeso la gabella istituita dalla Regione Siciliana dicendo che appunto va contro la normativa adesso vediamo i dettagli Lamon normativa comunitaria e quindi io dicevo che dopo il federalismo solidale dice ampi la devolution di Bossi adesso in realtà abbiamo il federalismo il tubo alla siciliana di Totò Cuffaro
Vediamo quello che dice
Una notizia c'era un po'su tutti i giornali vediamo quello che dice il Sole ventiquattro Ore
Uno del gruppo ENI sospende il pagamento della tassa sul tubo e con la regione Sicilia scoppia violenta polemica la decisone si basa sulla sentenza del TAR della Lombardia che il venti dicembre ha ritenuto il tributo in contrasto con l'ordinamento come militari sostiene la Slam decisione motiva pareggi che non gli amministratori Sicilia mi che accusano il gruppo ENI di aver male interpretato la sentenza del TAR sta di fatto che i da ieri il CDA della sui piedi SNAM Rete Gas ha formalizzato lo stop al pagamento del tributo istituito da
La Regione Sicilia sulla proprietà dei gasdotti APPA
Del mese di dicembre venire due la società fa sapere in nota di avere già presentato alla Regione Sicilia le istanze di rimborso relativa alle rate mensili precedentemente versate otto dall'aprile scorso per un totale di ottantasei milioni di euro rispetto ai centotrenta milioni di euro annui Marri della tassa istanze il cui esito attualmente pendente alla Commissione tributaria provinciale di Valle
Remo e atteso nei prossimi mesi decisione legittima in quanto sostiene la Slam
Amministrativo regionale della Lombardia con sentenza venti dicembre due mila e due ha ritenuto il tributo istituito dalla Regione Sicilia sulla proprietà dei gasdotti in contrasto con l'ordinamento comunitario e quindi la sua avanza ai fini tariffari riconoscendo la validità degli argomenti addotti dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas con delibera ad
Febbraio pubblicata il tre luglio due mila due ma qui poi punto di continuerà articolo dicendo che la Sicilia dice che è stato male interpretata questa questa notizia
Ma ecco pensate se ogni regione perché il per la prima Regione toccata e quella siciliana ma poi percorre questo gasdotto percorre tutta l'Italia fino a raggiunge la pianura padana il Lombardia e quindi ogni Regione praticamente potrebbe istituire una gabella per il passaggio di questo gas lutto sulla propria Regione e questo pensate un po'che significherebbe su un piano
Appunto delle bollette che poi li aveva mente la SNAM rovesciava sul utenti e con questa notizia appunto di questo federalismo del tubo vediamo invece
Questa notizia all'ENEL Gas pronta al via sarà presentato ufficialmente entro metà gennaio ma ENEL Gas è già una realtà la società controllate bene il secondo in Italia seconda già indagati per il gas dopo l'acquisizione della Camuzzi di numerose società locali nasce dal piano di ristrutturazione del settore con la fusione di trenta aziende agguato a guidarla sarà Vincenzo canna con R. Grasso il gruppo guidato da Paolo Scaroni scalza sta scaldando i motori per la battaglia del gas che inizierà dal primo giorno
Ma io con l'apertura al cento per cento del mercato anche ai cosiddetti clienti vincolati con le fu come le famiglie
Faremo tutti gli investimenti per essere i migliori e vincere la battaglia sul mercato cogliendo
Nuove opportunità aperte
Dalla liberalizzazione assicurato l'amministratore delegato di Sky Scaroni in un rapporto riservato ai dipendenti dell'ENEL negasse nella investito due mille di euro acquisito trenta aziende
Venuto a uno dei maggiori acquirenti mondiali con dodici quindici miliardi di metri cubi l'anno pensate il consumo del gas attuale di di tutta l'Italia è di circa sessanta
Di metri cubi quindi praticamente echeggia copre circa il venti venticinque è per cento la percentuale di ENEL Gas
E la Bat Agli oneri Grasso prosegue Il Sole ventiquattro Ore si gioca anche sugli approvvigionamenti a basso costo per i quali lei nelle guarda raccordi cone mi e a contratti a un tono unico dei Paesi produttori oltre che ai gatti ai rigassificatori ma di questo abbiamo già parlato
Intervista che abbiamo fatto direttamente all'amministratore delegato dell'ENEL e Paolo Scaroni
E andiamo ancora avanti gas libero sarà guerra delle bollette questo noi vendiamo dalla Corriere della Sera e gas libero sangue dalle bollette io ci metterei un punto interrogativo che in realtà nel giornale però non c'è Albisola si affacciano seicento aziende percorso più lento per la liberalizzazione
Dell'elettricità dopo telefoni tocca al gas dal prossimo primo gennaio saremo tutti liberi di dire il contratto con il vecchio fornitore di metano per scegliere l'operatore con la piena apertura del mercato prevista dal decreto letta per il due mila e tre tutte le categorie di utenti non solo le intese già svincolate no ma anche le famiglie e gli artigiani i condomini negozi saranno libere di scegliere il distributore del ferito un cittadino romano potrà decidere di per arringa su non più dalla utili dirà capita ma per esempio da quella di Milano di Bologna il gas rimane lo stesso cambia il venditore e il relativo contratto commerciale non ci sarà bisogno di installare nuove tubazioni allacciamento spiega Andrea Bollino consigliere del regia del ministro Marzano è soltanto uno scambio con marciare un po'come per l'ultimo miglio telefonico dove il doppino che entra nelle case viene utilizzato da operatori in concorrenza con il regime di monopolio vanno in soffitta anche le vecchie tariffe
Angolo le bollette ma fermi restando i componenti costi fissi i prezzi saranno stabiliti dal mercato non più dall'autorità del settore ma come taxi nella babele delle offese il ministero prosegue bollino chiesta l'autorità di calcolare per un periodo di transizione le vecchie tariffe così ogni utente potrà avere un termine di riferimento per capire sì quanto lei nuove bollette saranno convenienti ma è probabile come avvenuto per la delle lesioni ai nuovi operatori si svizzera Zita
Sbizzarrita hanno più che sul fronte dei prezzi su quello della personalizzazione delle formule contrattuali
In sostanza anche per il metano inizia l'era
Il marketing e della pubblicità quindi vedremo quello che succederà ma non è detto affatto appunto che il prezzo delle bollette scenda l'articolo vuol proseguire all'uno o percorso più lento per la liberalizzazione dell'elettricità Torino delle promesse del ministro Marzano di abbassare i prezzi del kilowattora per quanto riguarda
è l'energia elettrica nei prossimi cinque anni meno di dieci per cento ma appunto questa è una scommessa e vedremo quello che succederà
Con questa notizia chiudiamo anche questa prima trasmissione del due mila e tre e un saluto agli ascoltatori di radio radicale da Giorgio Spadaccia